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RICOH ProcessDirector™ per Linux

RICOH ProcessDirector per Linux

1 RICOH ProcessDirector per Linux

RICOH ProcessDirector è un'applicazione basata su Web che trasforma le operazioni di stampa in un processo di produzione controllato. Si tratta di un sistema potente e conveniente che consente di gestire l'ambiente di stampa da un singolo punto, tramite un'interfaccia utente completa.

Questo centro informazioni contiene la libreria di prodotti RICOH ProcessDirector, che include informazioni sull'installazione, la configurazione e l'utilizzo del prodotto di base e delle sue funzioni. La maggior parte delle informazioni è disponibile in entrambi i formati PDF e HTML.

Nota: Per aprire una versione PDF di un libro in una nuova scheda, fare clic sul collegamento PDF dopo il titolo del libro nell'elenco seguente.

Per aprire un argomento o un libro in formato HTML in questa scheda:

  • Utilizzare il sommario per trovare l'argomento da leggere e fare clic sul titolo.
  • Fare clic sul collegamento HTML dopo il titolo del libro nell'elenco seguente.

  • Pianificazione e installazione PDF HTML
  • Note di rilascio PDF HTML
  • Integrazione con altre applicazioni PDF HTML
  • Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti PDF HTML
  • Utilizzo del plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat PDF HTML
  • White paper: Utilizzo della funzione Ottimizza AFP PDF
  • InfoPrint Font Collection: Riepilogo dei font PDF
  • Contratto di Licenza del Software HTML

1.1 Pianificazione e installazione di RICOH ProcessDirector

1.1.1 Introduzione

1.1.1.1 Importante

Nella misura massima consentita dalle leggi in vigore, in nessun caso il produttore sarà responsabile per eventuali danni derivanti dai guasti di questo prodotto, perdite di documenti o dati o l'utilizzo o il non utilizzo di questo prodotto e dei manuali di funzionamento forniti.

Assicurarsi sempre di copiare o di eseguire i backup dei documenti o dei dati importanti. I documenti o i dati potrebbero venire cancellati a causa di errori operativi o malfunzionamenti del software. Inoltre, l'utente è responsabile di adottare le misure di protezione contro virus, worm e altri software dannosi.

In nessun caso il produttore sarà ritenuto responsabile per i documenti creati dall'utente utilizzando il prodotto e per qualsiasi risultato che l'utente ottiene dai dati.

1.1.1.2 Avvertenze relative al presente manuale

  • Alcune illustrazioni o spiegazioni nel presente manuale potrebbero variare dal prodotto a causa di miglioramenti o modifiche al prodotto.
  • I contenuti del presente manuale sono soggetti a modifiche senza preavviso.
  • Non è consentito duplicare, replicare, riprodurre in alcuna forma, modificare o menzionare in alcuna forma parti del presente manuale senza previo consenso del fornitore.
  • Nel corso di questa pubblicazione, i riferimenti ai percorsi di directory indicano soltanto i percorsi predefiniti. Se si installa RICOH ProcessDirector o uno qualsiasi dei relativi componenti in una posizione differente, inclusa una diversa unità, è necessario modificare i percorsi di conseguenza.

    Ad esempio, se si installa RICOH ProcessDirector sull'unità D: di un computer su cui è in esecuzione il sistema operativo Windows, sostituire C: con D: nei percorsi della directory.

1.1.1.3 Pubblicazioni per questo prodotto

Il CD delle pubblicazioni RICOH ProcessDirector include le pubblicazioni di RICOH ProcessDirector.
Manuali di istruzioni

Sono inclusi questi manuali di istruzioni:

  • RICOH ProcessDirector per Linux: Pianificazione e installazione (questa pubblicazione)

    Questo manuale spiega le procedure di pianificazione e installazione per RICOH ProcessDirector.

  • RICOH ProcessDirector: Integrazione con altre applicazioni

    Questo manuale fornisce le informazioni tecniche relative alle modalità di configurazione di RICOH ProcessDirector per lo scambio di dati con altre applicazioni.

    Questa guida può essere aperta dal menu Guida.

  • RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti

    Questo manuale spiega come installare le funzioni di RICOH ProcessDirector che controllano e monitorano entrambi i lavori e i singoli documenti nei lavori.

  • RICOH ProcessDirector: Utilizzo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat

    Questo manuale spiega come utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. È possibile utilizzare il plug-in di Adobe Acrobat per definire il testo, i codici a barre, le immagini e altri miglioramenti in un file PDF. Dopo aver salvato i miglioramenti in un file di controllo, i flussi di lavoro di RICOH ProcessDirector possono utilizzare il file di controllo per effettuare miglioramenti simili ai file PDF.

  • Riepilogo dei font

    Questo manuale spiega i concetti di caratteri e i diversi tipi di caratteri in RICOH InfoPrint Font Collection. Il Riepilogo caratteri è disponibile solo in lingua inglese.

  • White paper–Utilizzo della funzione Ottimizza AFP

    Questo manuale spiega come configurare e utilizzare i file di controllo Ottimizza AFP. Questo manuale è disponibile solo in lingua inglese.

  • Il file readme RICOH ProcessDirector (readme.html).

    Questo file indica come accedere ad altre pubblicazioni. Il file leggimi è disponibile solo in inglese.

  • Le note di rilascio di RICOH ProcessDirector

    Queste note di rilascio forniscono informazioni sulla release RICOH ProcessDirector, incluse nuove funzioni e aggiornamenti; limitazioni problemi e soluzioni noti; e richieste di modifica del codice. Le note di rilascio sono disponibili solo in inglese.

È anche possibile scaricare le pubblicazioni in inglese in formato PDF da Centro informazioni software di RICOH (https://help.ricohsoftware.com/swinfocenter/).

Centro informazioni di RICOH ProcessDirector

Il centro informazioni contiene argomenti che aiutano gli amministratori, i supervisori e gli operatori a conoscere più a fondo ed utilizzare RICOH ProcessDirector. Il centro informazioni è disponibile dall'interfaccia utente e fornisce funzioni di navigazione e di ricerca rapide.

Guida

In molte schermate è disponibile una Guida campo che fornisce informazioni per attività e impostazioni specifiche.

1.1.1.4 Come leggere la documentazione

1.1.1.4.1 Prima di utilizzare RICOH ProcessDirector

Questo manuale contiene istruzioni e avvertenze per l'utilizzo corretto di RICOH ProcessDirector. Prima di utilizzare RICOH ProcessDirector, leggere questo manuale attentamente e completamente. Tenere questo manuale a portata di mano per riferimento futuro.

1.1.1.4.2 Come utilizzare i manuali

Utilizzare i manuali di istruzioni in base alle proprie esigenze.
Per imparare come pianificare, installare e avviare RICOH ProcessDirector:
Vedere RICOH ProcessDirector per Linux: Pianificazione e installazione.
Per informazioni sulle funzioni e sulle operazioni di RICOH ProcessDirector e sulle relative funzioni installate:
Consultare il centro informazioni di RICOH ProcessDirector.
Per informazioni su come impostare i valori delle proprietà nell'interfaccia utente:
Consultare la guida campo.
Per informazioni su come installare una funzione di elaborazione del documento:
Consultare RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti.
Per informazioni su come utilizzare le funzioni e le operazioni di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat
Consultare RICOH ProcessDirector: Utilizzo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
Per informazioni su come configurare RICOH ProcessDirector per scambiare dati con altre applicazioni:
Consultare RICOH ProcessDirector: Integrazione con altre applicazioni.
Visualizzazione delle pubblicazioni

Le pubblicazioni di RICOH ProcessDirector sono disponibili sul CD delle pubblicazioni, pertanto è possibile accedervi prima di installare l'applicazione.

    Nota:
  • Per visualizzare le pubblicazioni, è necessario un programma di visualizzazione di PDF, ad esempio Adobe Acrobat Reader.

Per accedere al CD delle pubblicazioni di RICOH ProcessDirector su Windows:

  1. Inserire il CD nell'apposita unità.

    Se il sistema Windows è configurato per l'esecuzione automatica dei CD, Esplora risorse di Windows si apre automaticamente per mostrare il contenuto del CD.

  2. Se Esplora risorse di Windows non si avvia automaticamente, aprirlo e visualizzare i contenuti dell'unità CD.
  3. Per ulteriori informazioni sul contenuto del CD, aprire il file readme.html.

Alcune di queste pubblicazioni sono disponibili anche dall'interfaccia utente RICOH ProcessDirector.

    Nota:
  • Per visualizzare le pubblicazioni è necessario accedere all'interfaccia utente RICOH ProcessDirector.

Nel banner dell'interfaccia utente RICOH ProcessDirector, fare clic sul pulsante Informazioni e selezionare una delle seguenti pubblicazioni da scaricare:

  • RICOH ProcessDirector: Integrazione con altre applicazioni
  • RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti
  • RICOH ProcessDirector: Utilizzo del plug-in RICOH ProcessDirector per Adobe Acrobat
  • RICOH ProcessDirector: Note di rilascio

Visualizzazione del centro informazioni

Il centro informazioni RICOH ProcessDirector è disponibile dall'interfaccia utente.

Per visualizzare il Centro informazioni:

  • Nel banner dell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector, fare clic sul pulsante Informazioni e selezionare Guida.
  • Se non è stato effettuato l'accesso a RICOH ProcessDirector, immettere questo URL nella barra degli indirizzi del browser:
    • http://hostname:15080/pdhelp/index.jsp

    Nell'URL, hostname è il nome host o l'indirizzo IP del computer in cui è installato RICOH ProcessDirector.

Inoltre, è possibile aggiungere un segnalibro per la posizione del centro informazioni nel browser e aprirlo in qualsiasi momento al di fuori di RICOH ProcessDirector.

Informazioni sull'utilizzo delle funzioni e delle operazioni sono disponibili solo se le funzioni sono installate nel sistema.

1.1.1.5 Informazioni correlate

Per informazioni sui nostri prodotti, vedere:

Per informazioni sui nostri prodotti, vedere:

  • InfoPrint Manager per AIX: Per iniziare, G550-1061
  • InfoPrint Manager per AIX: Guida alla pianificazione, G550-1060
  • InfoPrint Manager per Linux: Per iniziare, G550-20263
  • InfoPrint Manager per Linux: Guida alla pianificazione, G550-20262
  • InfoPrint Manager per Windows: Per iniziare, G550-1072
  • InfoPrint Manager per Windows: Guida alla pianificazione, G550-1071
  • InfoPrint Manager: PSF and Server Messages, G550-1053
  • InfoPrint Manager: Riferimento, S550-1052
  • InfoPrint Transform Manager per Linux: Installation and User's Guide, G550-1048
  • InfoPrint Transform Manager per Linux: afp2pdf Transform Installation and User's Guide, G550-0538
  • RICOH InfoPrint XT per Linux: Installation and User's Guide, G550-20375
  • RICOH InfoPrint XT per Windows: Installation and User's Guide, GLD0-0025
  • AFP Conversion and Indexing Facility User's Guide, G550-1342
  • IBM Print Services Facility per z/OS: AFP Download Plus, S550-0433
  • IBM Print Services Facility per z/OS: Download per z/OS, S550-0429

1.1.1.6 Symbols

Nel presente manuale, i seguenti simboli vengono utilizzati per consentire di identificare rapidamente i contenuti.

    Importante:
  • Questo simbolo indica i punti ai quali prestare attenzione durante l'utilizzo del prodotto. Assicurarsi di leggere queste spiegazioni.

    Nota:
  • Questo simbolo indica utili informazioni supplementari non essenziali per completare un'attività.

Grassetto
Grassetto indica i nomi di finestre di dialogo, menu, voci di menu, impostazioni, etichette campo, pulsanti e tasti.
Corsivo
Corsivo indica i titoli dei manuali e variabili da sostituire con le proprie informazioni.
Monospace
Monospace indica l'input e l'output del computer.

1.1.1.7 Abbreviazioni

AFP
Presentazione funzione avanzata
API
Application Programming Interface
CSV
Acronimo di Comma-Separated Values, valori delimitati da virgole
DNS
Domain Name System
GID
ID gruppo
HTTP
Hyper Text Transfer Protocol
IP
Internet Protocol
JDF
Job Definition Format
LPD
Line printer daemon
PDF
Portable Document Format
PSF
Print Services Facility
REST
Representational State Transfer
SOAP
Simple Object Access Protocol
SSL
Secure Sockets Layer
UID
ID utente predefinito
WSDL
Web Service Description Language
YaST
Yet another Setup Tool

1.1.1.8 Marchi

RICOH ProcessDirector e RICOH InfoPrint Manager sono marchi di Ricoh Company, Ltd. negli Stati Uniti, in altri paesi o in entrambi.

Adobe®, Reader® e PostScript® sono marchi o marchi registrati di Adobe Systems Inc negli Stati Uniti e/o in altri paesi.

Amazon® è un marchio registrato di Amazon.com LLC.

EFI®, Fiery® e il logo Fiery sono marchi o marchi registrati di Electronics For Imaging, Inc. negli Stati Uniti e/o in alcuni altri paesi.

Firefox® è un marchio registrato di Mozilla Foundation.

Google Chrome è un marchio di Google, Inc.

IBM®, AIX, DB2®, MVS, POWER, Print Services Facility e z/OS® sono marchi o marchi registrati di International Business Machines Corporation negli Stati Uniti e/o in altri paesi.

Impostrip® è un marchio registrato di Ultimate TechnoGraphics Inc.

Kodak® è un marchio registrato di Eastman Kodak Company.

Linux® è un marchio registrato di Linus Torvalds.

MarcomCentral® è un marchio registrato di MarcomCentral, un'azienda Ricoh.

Microsoft, Windows, Windows Server e Microsoft Edge sono marchi o marchi registrati di Microsoft Corporation negli Stati Uniti e/o in altri paesi.

Oracle®, Java® e OpenJDK™ sono marchi o marchi registrati di Oracle e/o società affiliate.

PostgreSQL® è un marchio registrato di PostgreSQL Community Association del Canada.

Quadient® è un marchio registrato di Quadient Group AG.

Tableau Software® e Tableau® sono marchi registrati di Tableau Software.

UNIX® è un marchio registrato di The Open Group.

VMware® è un marchio registrato di Vmware, Inc.

Xerox® è un marchio registrato di Xerox Corporation.

Codice Thales Group: la porzione di gestione della licenza della presente applicazione concessa in licenza si basa su uno o più dei seguenti copyright:

Sentinel RMS
Copyright 1989-2024 Thales Group 
Tutti i diritti riservati.

Sentinel Caffe (TM)
Copyright 2008-2024 Thales Group 
Tutti i diritti riservati.

Sentinel EMS
Copyright 2008-2024 Thales Group 
Tutti i diritti riservati.

I nomi propri dei sistemi operativi Windows sono i seguenti:

  • Windows XP:
    • Microsoft Windows XP Professional
    • Microsoft Windows XP Enterprise
  • Windows 7:
    • Microsoft Windows 7 Professional
    • Microsoft Windows 7 Ultimate
    • Microsoft Windows 7 Enterprise
  • Windows 10:
    • Microsoft Windows 10 Pro
    • Microsoft Windows 10 Enterprise
  • Windows 11:
    • Microsoft Windows 11 Pro
  • Windows Server 2008:
    • Microsoft Windows Server 2008 Standard
    • Microsoft Windows Server 2008 Enterprise
  • Windows Server 2016:
    • Microsoft Windows Server 2016 Standard
  • Windows Server 2019:
    • Microsoft Windows Server 2019 Standard
  • Windows Server 2022:
    • Microsoft Windows Server 2022 Standard

Altri nomi prodotto qui utilizzati sono solo a scopo identificativo e possono essere marchi delle rispettive aziende. Decliniamo qualsiasi diritto su questi marchi.

1.1.1.9 Novità in questa release

Queste nuove funzioni e aggiornamenti sono stati inclusi in RICOH ProcessDirector Versione 3.12.

Nuove funzioni e aggiornamenti nella versione 3.12

  • Opzioni database principale ora disponibili

    Dopo molti anni di supporto di un solo database, RICOH ProcessDirector può ora funzionare con PostgreSQL come database principale. Mentre IBM DB2 è ancora supportato nella stessa configurazione di sempre, PostgreSQL è ora la configurazione predefinita del database. I clienti esistenti possono effettuare l'aggiornamento alla versione 3.12 e continuare a utilizzare DB2 senza interruzioni, oppure possono scegliere di eseguire la migrazione dei propri dati su un database PostgreSQL.

    Nota: Per eseguire la migrazione dei dati da DB2 a PostgreSQL, è necessario installare RICOH ProcessDirector versione 3.12 su un altro computer. Non è possibile installare la configurazione PostgreSQL sullo stesso sistema di una configurazione DB2 esistente.

    Il database PostgreSQL è installato in un contenitore Docker, pertanto Docker Engine deve essere installato sul computer principale.

  • Migrazione semplificata

    Uno degli aspetti più impegnativi del passaggio a una nuova versione di un'applicazione è assicurarsi che tutto funzioni ancora. Soprattutto quando l'aggiornamento richiede il passaggio a un nuovo sistema, è difficile sapere se è stato copiato tutto ciò che deve essere presente. L'Assistente alla migrazione di RICOH ProcessDirector rende ora il processo molto più semplice.

    Installare il prodotto di base su un nuovo sistema, quindi accedere e avviare l'Assistente alla migrazione. Utilizzare l'Assistente per connettersi all'installazione esistente, scegliere gli oggetti e le impostazioni da migrare nella nuova installazione e lasciare che l'Assistente esegua l'operazione. L'Assistente alla migrazione è in grado di spostare i dati da un database DB2 esistente a PostgreSQL e può funzionare anche su sistemi operativi diversi.

  • RICOH ProcessDirector per la sostituzione di AIX

    Nella versione 3.12, RICOH ProcessDirector per AIX è stato interrotto. I clienti che utilizzano AIX possono continuare a utilizzare l'applicazione fino alla data di fine supporto. In alternativa, è possibile eseguire la migrazione alla versione 3.12 su Linux o Windows e utilizzare l'Assistente alla migrazione per trasferire i dati su un nuovo sistema.

  • Nuove stampanti supportate

    RICOH ProcessDirector supporta ora i modelli di stampante con i nuovi front end digitali controller Fiery® serie N, basati sulla tecnologia Fiery e Ricoh. È possibile definire questi modelli di stampante come stampanti Ricoh PDF:

    • RICOH Pro C7500
    • RICOH Pro C9500

  • Supporto del sistema operativo aggiornato

    È ora possibile installare RICOH ProcessDirector su queste versioni del sistema operativo:

    • Rocky Linux dalla 8.4 alla versione 8.X più recente
    • Rocky Linux dalla 9.0 alla versione 9.X più recente
    Nota: È possibile installare la configurazione di PostgreSQL solo su questi sistemi operativi. IBM DB2 non è supportato da Rocky Linux.

Nuove funzioni e aggiornamenti nella versione 3.11.2

  • Nuovo supporto per le proprietà lavoro personalizzate

    Con questa versione è possibile creare proprietà lavoro personalizzate. In passato, RICOH ProcessDirector forniva 20 proprietà lavoro che potevano essere utilizzate per memorizzare informazioni personalizzate. Tuttavia, non era possibile rinominare i campi o modificarne le caratteristiche. Con questa nuova funzione, è possibile creare le proprietà del proprio lavoro, assegnando nomi univoci ai campi e alle proprietà del database, come si desidera vederli.

    Per definire le proprietà lavoro personalizzate, utilizzare la pagina Proprietà personalizzate nella scheda Gestione. Compilare il notebook delle proprietà, attivare la proprietà ed è possibile iniziare a utilizzarla nei flussi di lavoro.

  • Un modo più semplice per definire proprietà del documento personalizzate

    La stessa pagina Proprietà personalizzate utilizzata per definire le proprietà lavoro personalizzate può essere utilizzata anche per definire le proprietà dei documenti. Questa nuova funzione riduce significativamente il sovraccarico associato alla creazione di proprietà personalizzate del documento. Non è più necessario aggiornare il file docCustomProperties.xml, eseguire il programma di utilità DocCustom o installare la nuova proprietà. È sufficiente compilare i campi del notebook delle proprietà personalizzate e attivare. Le proprietà del documento sono pronte per essere utilizzate.

  • Plug-in Adobe Acrobat aggiornato

    Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat è stato aggiornato per supportare la versione 1.8 di OpenJDK™Java® JRE oltre a Oracle® Java. Prima di installare il plug-in, sul sistema deve essere installato un JRE appropriato. Con questo aggiornamento, si consiglia vivamente di installare la versione a 64 bit di JRE.

    Inoltre, è ora possibile installare il plug-in con la versione a 64 bit di Adobe Acrobat Pro.

  • Aggiornamenti alle pubblicazioni tradotte

    Sono ora disponibili i libri e i sistemi di aiuto contenenti informazioni tradotte per le funzioni rilasciate nella versione 3.11.1. Per visualizzare il contenuto della guida e i libri aggiornati tradotti dal menu Guida, scaricare e installare il pacchetto lingue per la propria lingua. Le versioni PDF dei libri sono anche disponibili nel Centro informazioni software di RICOH (https://help.ricohsoftware.com/swinfocenter/)

Nuove funzioni e aggiornamenti nella versione 3.11.1

  • Traduzioni aggiornate

    I contenuti dell'interfaccia del prodotto versione 3.11 e il sistema guida sono stati tradotti nelle seguenti lingue:

    • Portoghese brasiliano
    • Francese
    • Tedesco
    • Italiano
    • Giapponese
    • Spagnolo

    Per visualizzare l'interfaccia utente e il contenuto della guida tradotti, scaricare e installare il Language Pack per la propria lingua.

  • Scegliere la carta per le pagine banner utilizzando le impostazioni supporto

    Se si stampano lavori in PDF, è ora possibile specificare la carta su cui stampare le pagine banner in base al supporto, anziché specificare un vassoio carta Le pagine banner vengono stampate sulla carta corretta, indipendentemente dalla posizione di caricamento della carta. Questa funzione è disponibile per le stampanti Ricoh PDF, Kodak PDF e Xerox PDF.

  • Aggiornamenti dell'interfaccia utente

    L'interfaccia utente è stata migliorata per adattare le dimensioni dei portlet alla finestra del browser. Quando si modificano le dimensioni della finestra (cambiando le dimensioni del browser o spostandola su una schermata diversa), i portlet si riducono o si espandono per riempire lo spazio disponibile.

  • Miglioramenti nell'acquisizione dati

    Con questo aggiornamento, è possibile scaricare un file di acquisizione dati sul proprio sistema direttamente dalla pagina di acquisizione dati, senza dover accedere al server principale per recuperare il file. È anche possibile interrompere un'acquisizione già in corso.

  • Modifiche al supporto del sistema operativo

    In questa versione, abbiamo aumentato il livello minimo di CentOS richiesto per installare RICOH ProcessDirector alla versione 7.9.

Nuove funzioni e aggiornamenti nella versione 3.11

  • Possibilità di ripristinare un'installazione precedente di RICOH ProcessDirector

    Con questa versione di RICOH ProcessDirector è possibile ripristinare un'installazione precedente utilizzando Gestione delle funzioni. Con questa nuova funzione, si installa una nuova funzionalità e poi la si ritira se si decide che non soddisfa le proprie esigenze. Oppure, se si applica un aggiornamento ma si verifica un problema durante il processo di installazione, è possibile ripristinare l'installazione da prima dell'aggiornamento per tornare a uno stato stabile prima di tentare un nuovo aggiornamento.

  • Nuova raccolta dati per raccogliere informazioni sulla durata dell'elaborazione

    Ora è possibile utilizzare la raccolta dati Durata operazioni del lavoro per raccogliere informazioni sulla durata della permanenza di ciascuna operazione negli stati accodato ed elaborazione in corso, nonché sulla durata totale del completamento dell'elaborazione di ciascuna operazione in un flusso di lavoro. È inoltre possibile selezionare le proprietà del lavoro da acquisire alla fine di ogni operazione.

  • Modifiche al supporto del sistema operativo

    In questa versione è stato rimosso il supporto per l'installazione dei server applicazioni RICOH ProcessDirector su Windows Server 2016.

  • Includere il nome dell'impostazione predefinita nei lavori di stampa AFP

    Se si inviano lavori di stampa AFP a una stampante che utilizza TotalFlow Print Server, è ora possibile includere il nome dell'impostazione predefinita stampante da utilizzare per il lavoro come proprietà del lavoro.

  • Vulnerabilità di sicurezza risolte

    Ricoh si impegna a rispondere ai risultati delle scansioni delle vulnerabilità e continuerà a includere tali correzioni in ogni release che rilasciamo. In questa release sono stati aggiornati vari componenti per risolvere queste vulnerabilità, tra cui:

    • Supporto AFP
    • Avanti Slingshot Connect
    • Report
    • Connettore della stampante
    • Stampante PDF Ricoh
    • DB2
    • Aggiornamento del prodotto

Le note di rilascio per le versioni precedenti di RICOH ProcessDirector sono disponibili nel Centro informazioni software di RICOH qui: Note di rilascio: RICOH ProcessDirector

1.1.2 Panoramica

RICOH ProcessDirector consente di gestire tutti gli aspetti dei processi di stampa da una vasta interfaccia utente basata su Web. RICOH ProcessDirector supporta l'inoltro di lavori da altri sistemi utilizzando metodi di copia di file. È possibile copiare o spostare i lavori nelle directory specificate (hot folder) ed è possibile configurare RICOH ProcessDirector in modo che controlli continuamente le directory ed elabori automaticamente i lavori che arrivano. È possibile anche inoltrare i lavori da qualsiasi sistema che utilizza il protocollo LPD (line printer daemon) per la trasmissione dei file. Inoltre, RICOH ProcessDirector consente di controllare e monitorare singoli documenti nei processi PDF.

L'ampio database utilizzato da RICOH ProcessDirector fornisce dettagliate informazioni di controllo relative al carico di lavoro e alle attività di stampa.

È possibile accedere a RICOH ProcessDirector da un browser Web supportato su stazioni di lavoro presenti nella rete. Non è necessario installare RICOH ProcessDirector sulle stazioni di lavoro che si utilizzano per accedere all'interfaccia utente; è necessario solo installare RICOH ProcessDirector sul computer che gestisce il proprio flusso di lavoro.

Se è stata acquistata e installata la funzione Supporto AFP, RICOH ProcessDirector consente di controllare e monitorare singoli documenti nel formato AFP (Advanced Function Presentation). La funzione include anche il supporto per le stampanti AFP e PCLOut e l'inoltro dei lavori da sistemi host z/OS tramite le funzionalità Download per z/OS e AFP Download Plus.

Importante: Se è stato acquistato RICOH ProcessDirector senza la funzione Supporto AFP, le istruzioni per il download dei dispositivi di input, le stampanti AFP e PCLOut e altri oggetti e funzioni di sistema specifici AFP non sono valide per l'installazione di RICOH ProcessDirector.

È possibile acquistare RICOH ProcessDirector, che fornisce una licenza perpetua, o Abbonamento RICOH ProcessDirector, che fornisce l'accesso al prodotto per 1-5 anni con opzioni di rinnovo per un utilizzo a lungo termine. Si acquista un abbonamento per il prodotto base e per ogni funzione che si desidera installare.

1.1.2.1 Componenti

Il prodotto base RICOH ProcessDirector include i seguenti componenti:

server primario RICOH ProcessDirector
Il server primario RICOH ProcessDirector gestisce tutte le attività relative ai lavori, inclusi i dispositivi di input che creano i lavori e le stampanti che stampano i lavori. Il server, inoltre, elabora i lavori attraverso i flussi di lavoro, alcuni dei quali includono altri programmi. Esso controlla il flusso dei lavori e le tabelle di database in cui sono memorizzate le informazioni di sistema.

Il server primario RICOH ProcessDirector è installato su un computer x86 a 64 bit che esegue uno dei sistemi operativi seguenti:

  • CentOS Linux dalla 7.9 alla versione 7.X più recente per x86_64
  • Red Hat dalla 7.6 alla versione 7.X più recente
  • Red Hat dalla 8.1 alla versione 8.X più recente
  • Rocky Linux dalla 8.4 alla versione 8.X più recente
  • Rocky Linux dalla 9.0 alla versione 9.X più recente
  • SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 12.0 con Service Pack 4 o versioni successive per x86_64
  • SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 15.0 con Service Pack 1 o successiva per x86_64
Si consiglia di utilizzare la versione più recente del service pack.

Inoltre, è possibile configurare l'installazione in modo tale che il computer di standby venga utilizzato come computer di backup (o failover). RICOH ProcessDirector viene installato sia sul computer attivo che su quello di backup, ma può essere eseguito solo su un computer alla volta. Entrambi i computer devono disporre dell'accesso a un file server NFS, in cui vengono memorizzati i lavori di stampa e gli oggetti di sistema. In caso di un'interruzione di alimentazione sul computer attivo, è possibile eseguire gli script forniti con RICOH ProcessDirector per spostare l'elaborazione sul computer di backup senza perdere oggetti o lavori di stampa.

    Nota:
  • È necessario acquistare una chiave di licenza sia per il computer attivo che per quello di backup.
RICOH ProcessDirector memorizza le informazioni del sistema e gestisce i lavori che passano nel sistema utilizzando un database. Sono supportati due database: PostgreSQL e IBM DB2.
    Nota:
  • PostgreSQL è la configurazione predefinita del database a partire dalla versione 3.12.
  • IBM DB2 era la configurazione predefinita del database prima della versione 3.12.

I clienti esistenti possono continuare a utilizzare IBM DB2 o migrare i propri dati a PostgreSQL. Per i dettagli, vedere Aggiornamento, nel Capitolo 3.

Il database PostgreSQL è installato in un contenitore Docker. È necessario installare Docker Engine sul computer primario prima di installare RICOH ProcessDirector.

Se si sceglie di utilizzare DB2 come database principale per RICOH ProcessDirector, è possibile:

  • Installare DB2 durante l'installazione di RICOH ProcessDirector. Se si sceglie questa opzione, non è possibile utilizzare questa installazione di DB2 per altre finalità.
  • Installare la propria copia di DB2 sul computer che si intende utilizzare per il server primario RICOH ProcessDirector.
  • Installare il proprio server DB2 su un computer differente e un client DB2 sul computer primario.

Non è necessario installare il database o il software correlato al database sui computer sui quali vengono installate le funzioni del server secondario; i server secondari condividono il database installato sul computer primario.

Interfaccia utente di RICOH ProcessDirector
L'interfaccia utente RICOH ProcessDirector è un'interfaccia basata su browser Web che consente di gestire il processo di stampa. Gli utenti possono accedere all'interfaccia utente da un browser Web supportato su una stazione di lavoro Windows o Linux fintanto che dispongono di un ID utente RICOH ProcessDirector. Sulla stazione di lavoro deve essere installata la versione più recente dei seguenti browser Web:
  • Mozilla Firefox
  • Google Chrome
  • Microsoft Edge

L'interfaccia utente dispone, inoltre, di un visualizzatore di file basato su Web che utilizza Adobe Acrobat Reader (o un plug-in visualizzatore PDF simile) per visualizzare i file AFP o PDF in modo tale da poter selezionare le pagine da ristampare.

Per accedere all'interfaccia utente, inserire questo URL nella barra degli indirizzi di un browser Web, sostituendo hostname con il nome host o l'indirizzo IP del computer sul quale viene eseguito il server primario: http://hostname:15080/pd

Dopo l'autenticazione, è possibile esplorare l'interfaccia utente. I punti salienti dell'interfaccia utente includono:

  • La pagina Principale include portlet che mostrano lo stato di integrità del sistema, lo stato dei lavori e lo stato del dispositivo in modalità grafica utilizzando colori e grafica. Gli utenti sono in grado di verificare immediatamente lo stato generale del sistema ed eseguire facilmente il drill-down per ottenere ulteriori dettagli come desiderato.
  • Nella pagina Principale è possibile spostare i portlet facendo clic sulla barra del titolo, trascinandoli in una posizione diversa, quindi rilasciando il pulsante del mouse per rilasciare il portlet. È anche possibile ottimizzare i portlet in modo che si adattino all'intera finestra del browser. L'azione Adatta portlet alla finestra, consente di ridimensionare tutti i portlet contemporaneamente, in modo che si adattino alle dimensioni della finestra disponibile.
  • È possibile personalizzare le colonne disponibili in tutti i portlet e tabelle di oggetti, utilizzando l'azione Gestisci colonne disponibile nel menu Impostazioni (). Se una tabella appare sia nella pagina Principale che in quella Amministrazione, è possibile salvare colonne diverse su ciascuna pagina.
  • Le pagine Principale e Amministrazione vengono entrambe aggiornate automaticamente per mostrare le modifiche alla proprietà e allo stato. Non è necessario aggiornare il browser per visualizzare le informazioni più recenti.
      Nota:
    • Se sono presenti più di 1500 lavori nella tabella Lavori, le modifiche alla proprietà e allo stato per i lavori non vengono aggiornate automaticamente. Gli altri portlet continuano ad aggiornarsi automaticamente.
  • È possibile aggiungere, copiare ed eliminare dispositivi di input dalle pagine Principale e Amministrazione. Su entrambe le pagine, i comandi Copia ed Elimina sono disponibili nel menu Più azioni. Nella pagina Gestione, l'azione Aggiungi è disponibile nella parte superiore della tabella, sul lato destro. Nella pagina Principale, l'azione Aggiungi è accessibile dal menu Impostazioni ().

  • La tabella Lavori visualizza fino a 1500 lavori senza utilizzare i comandi di impaginazione. È possibile scorrere l'intero elenco dei lavori nella stessa tabella, invece che avanzare pagina per pagina.
  • La maggior parte dei portlet e delle tabelle include un filtro che permette di trovare facilmente le voci cercate. Fare clic sull'icona Filtro () e scrivere nella casella. Il portlet o la tabella visualizzano solo le righe che includono il testo inserito.
  • Il portlet Lavori include un Filtro avanzato. Fare clic sulla freccia a sinistra del Filtro avanzatoper espandere il filtro e specificare le condizioni che si desidera utilizzare per filtrare la tabella Lavori.
  • È possibile gestire l'accesso agli oggetti nelle pagine Principale e Amministrazione in base alle proprietà della posizione. Se si assegnano oggetti quali stampanti, dispositivi di input e lavori a posizioni specifiche, è possibile utilizzare la proprietà Posizioni consentite per ogni utente per definire quali posizioni possono visualizzare nell'interfaccia utente.

    La proprietà Posizioni da mostrare consente agli utenti di selezionare quali delle loro posizioni consentite verranno visualizzate nell'interfaccia utente. Se un utente sceglie di visualizzare un sottoinsieme delle posizioni consentite, viene visualizzata un'icona di posizione () nell'area dell'intestazione.

  • La finestra della guida che si apre quando si fa clic su può essere spostata in una posizione diversa e ridimensionata per visualizzare più o meno informazioni. È anche possibile evidenziare il testo di una finestra in modo da poterlo copiare.
L'interfaccia utente è disponibile nelle seguenti lingue:
  • Portoghese brasiliano (pt_BR)
  • Inglese (en_US)
  • Francese (fr_FR)
  • Tedesco (de_DE)
  • Italiano (it_IT)
  • Giapponese (ja_JP)
  • Spagnolo (es_ES)
Centro informazioni RICOH ProcessDirector

Il centro informazioni contiene argomenti utili agli utenti per reperire informazioni generali e sull'utilizzo di RICOH ProcessDirector.

Aprire il centro informazioni facendo clic su ? Help nel banner dell'interfaccia utente. Inoltre, è possibile aggiungere un segnalibro per la posizione del centro informazioni nel browser e aprirlo al di fuori di RICOH ProcessDirector.

1.1.2.1.1 Funzioni

Le funzioni RICOH ProcessDirector forniscono funzioni aggiuntive o consentono di aggiungere al sistema dispositivi come gli insertori. Il progetto modulare di RICOH ProcessDirector consente di aggiungere funzioni al prodotto di base quando cambiano le esigenze aziendali. La maggior parte delle funzioni è integrata in modo completo nell'interfaccia utente.

La maggior parte delle funzioni può essere installata tramite Feature Manager disponibile dopo aver installato il prodotto base.

Le funzioni vengono copiate nel sistema in uso quando viene installato il prodotto base, ma non vengono installate completamente finché non viene utilizzata l'interfaccia Feature Manager.

Quando si installa una funzione con Feature Manager, tale funzione è disponibile in modalità di prova. Per continuare a utilizzare una funzione dopo il periodo di prova, è necessario acquistare la funzione e installare la chiave di licenza apposita. Se non viene installata una chiave di licenza, la funzione smette di funzionare alla fine del periodo di prova.

Funzioni di RICOH ProcessDirector
Descrizione Numero CD
Funzione di conversione avanzata

La funzione di conversione avanzata consente di convertire i lavori di stampa nei o dai seguenti formati file:

  • AFP
  • PCL
  • PDF
  • PostScript
  • BMP, GIF, JPEG, PNG, TIFF (solo come flussi di dati di input)

È possibile acquistare e installare qualsiasi combinazione di queste opzioni di conversione.

    Nota:
  • La funzione di conversione avanzata viene installata tramite Feature Manager. È richiesta una chiave di licenza separata per ogni conversione di input o output acquistata. Ad esempio, acquistando PostScript di input e AFP di Output, sono richieste due chiavi di licenza.
LCD2-20004
Editor AFP

Editor AFP consente di creare codici a barre e nascondere aree nei file AFP indicizzati. È possibile creare codici a barre che contengono valori di indice, proprietà del lavoro, e testo statico. Ad esempio, se i CAP in un file AFP sono valori di indice, è possibile creare codici a barre che contengono i CAP. È possibile nascondere delle aree in questi file AFP. Nessuno può vedere i dati nelle aree nascoste e i dati non vengono stampati. Ad esempio, è possibile nascondere le aree che contengono i codici a barre esistenti che si desidera sostituire. Inoltre, Editor AFP può sostituire automaticamente i codici a barre POSTNET con codici a barre IMB (Intelligent Mail) con lo stesso codice di instradamento. È possibile aggiungere anche stringhe di testo, ad esempio Pagina x di y, ai file AFP formattati.

La funzione Supporto AFP deve essere installata per utilizzare la funzione Editor AFP.

LCD4-5680
Supporto AFP

La funzione Supporto AFP consente di controllare e rilevare i lavori e i singoli documenti nel formato AFP (Advanced Function Presentation). AFP offre un flusso di dati orientato alla transazione che garantisce l'integrità tra il server RICOH ProcessDirector e le stampanti. Le stampanti possono inviare lo stato esatto di ogni pagina così come viene ricevuta, stampata e raccolta. La funzione aggiunge il supporto per le stampanti AFP e PCLOut.

La funzione comprende RICOH Visual Workbench con modalità Indicizzatore AFP, Document Property Designer e Ottimizzatore AFP. RICOH Visual Workbench consente di identificare i singoli documenti nei file AFP ed estrarre i dati dai documenti. I modelli di procedura consentono di aggiungere operazioni a un flusso di lavoro, che utilizza i dati estratti per ordinare, suddividere e raggruppare i documenti in nuovi lavori.

La funzione Supporto AFP è un prerequisito per molte altre funzioni che lavorano con i dati AFP. Senza la funzione, è possibile visualizzare ma non stampare i dati AFP, e trasferire i lavori AFP ad altri programmi.

LCD2-20057
Archivia

Archivia consente di memorizzare lavori, documenti e la cronologia di elaborazione del processo in un archivio e di recuperarle tramite una ricerca sulle proprietà del documento e del lavoro. Ad esempio, è possibile ricercare documenti in base al nome del lavoro, del cliente e del numero di conto. Dopo aver recuperato un lavoro o un documento, è possibile visualizzare nuovamente le proprietà archiviate con esso e controllare la cronologia di produzione. È possibile salvare il lavoro o documento nella workstation o inviarlo a un flusso di lavoro per la ristampa o altro tipo di elaborazione.

La funzione Supporto AFP o Supporto Documenti PDF deve essere installata per utilizzare la funzione Archivia.

LCD2-20049
Verifica automatizzata

La funzione Verifica automatizzata consente di aggiungere codici a barre ai documenti in un lavoro di stampa. Tramite i codici a barre di lettura, gli scanner di codici a barre o delle fotocamere rilevano i documenti per cui non è stato possibile completare un'operazione nel loro flusso di lavoro. È possibile ristampare i documenti mancanti automaticamente o manualmente estraendoli dal flusso di lavoro. Un log di lavoro registra la disposizione dei documenti in ciascun lavoro, nonché l'ID utente dell'operatore che ha effettuato le disposizioni.

La funzione Supporto AFP o Supporto Documenti PDF deve essere installata per utilizzare la funzione Verifica automatizzata.

LCD2-20045
Avanti Slingshot Connect

La funzione Avanti Slingshot Connect offre la possibilità di ricevere lavori e ticket lavoro JDF dal sistema MIS Avanti Slingshot e di elaborarli in RICOH ProcessDirector. RICOH ProcessDirector può quindi restituire lo stato del lavoro al sistema Avanti Slingshot mentre si sposta attraverso il sistema.

LCD2-20050
Supporto cut-sheet per Kodak

Con questa funzione, è possibile definire e gestire le stampanti cut-sheet Kodak da RICOH ProcessDirector. RICOH ProcessDirector converte le richieste di supporti e di spillatura nel formato KDK utilizzato da tali stampanti.

LCD2-20043
Supporto cut-sheet per Xerox

Con questa funzione, è possibile definire e gestire le stampanti cut-sheet Xerox da RICOH ProcessDirector. RICOH ProcessDirector converte le richieste di supporti e di spillatura nel formato XRX o XPIF utilizzato da tali stampanti.

LCD2-20044
Tracker scadenza

Tracker scadenza consente di gestire l'avanzamento per rispettare le scadenze di recapito. Se si gli SLA sono stati concordati con i clienti, questa funzione garantisce una corretta pianificazione del completamento dei lavori. È possibile visualizzare se i lavori sono in ritardo o se potrebbero non rispettare le scadenze, per aiutare gli operatori a dare priorità al lavoro e attuare le misure necessarie in modo da rimettere i lavori in carreggiata, assicurandone la consegna entro i tempi previsti. È possibile monitorare il lavoro previsto (lavori il cui arrivo è previsto a intervalli stabiliti). Se i lavori non arrivano in tempo, è possibile informare il mittente.

LCD2-20046
Electronic Presentment

La funzione Electronic Presentment fornisce un flusso di lavoro che riceve lavori da un dispositivo di input di esempio e utilizza notifiche di record cronologici di esempio per catturare i tempi in cui i lavori vengono stampati e inviati tramite posta. Il flusso di lavoro memorizza lavori, documenti, valori di proprietà e informazioni sulla cronologia in un repository di esempio.

Questa funzione gratuita viene fornita con il prodotto base ma non è installata per impostazione predefinita.

La funzione Archivia deve essere installata per utilizzare la funzione Electronic Presentment.

LCD2-20054
Insertore

L'insertore automatizza l'inserimento di documenti stampati e inserti (come materiali commerciali) nelle buste. La funzione può comunicare con i controller dell'insertore inviando file di controllo e ricevendo i file di risultati. Utilizzando le informazioni nel file di risultati, la funzione rileva lo stato di inserimento di ogni documento nel lavoro. I lavori vengono riconciliati automaticamente (o manualmente, con il controllo dell'operatore). Le ristampe vengono generate automaticamente dai documenti danneggiati.

La funzione Supporto AFP o Supporto Documenti PDF deve essere installata per utilizzare la funzione Insertore.

LCD2-20058
Pacchetto lingue

Il pacchetto lingue include le traduzioni dell'interfaccia utente e della guida. Installare questa funzione per utilizzare l'interfaccia utente in una lingua supportata.

Non applicabile
MarcomCentral Connect

La funzione MarcomCentral Connect consente di integrare le funzioni online-storefront e web-to-print di MarcomCentral nei flussi di lavoro di produzione. I dispositivi di input dei servizi Web di esempio recuperano gli ordini per elementi di stampa, digitali e altri elementi da MarcomCentral. RICOH ProcessDirector crea un lavoro per ogni ordine e informa MarcomCentral quando gli elementi del lavoro completano le operazioni specificate nel flusso di lavoro di esempio.

La funzione Attivazione servizi Web deve essere installata per utilizzare la funzione MarcomCentral Connect.

LCD2-20074-00
Supporto Documenti PDF

La funzione Supporto Documenti PDF aggiunge funzioni e oggetti che consentono di controllare e rilevare i singoli documenti nei lavori PDF. La funzione include Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Il plug-in consente di identificare i singoli documenti, estrarre i dati dai documenti, e aggiungere miglioramenti ad esempio codici a barre, contrassegni OMR, immagini, aree nascoste, e testo. I modelli di procedura consentono di aggiungere operazioni a un flusso di lavoro, che utilizza i dati estratti per ordinare, suddividere e raggruppare i documenti in nuovi lavori.

Questa funzione gratuita viene fornita con il prodotto base ma non è installata per impostazione predefinita.

Non applicabile
PitStop Connect

PitStop Connect consente di integrare le operazioni di preflight che utilizzano Enfocus PitStop Server 10 nei propri flussi di lavoro di stampa per i lavori di stampa PDF.

Enfocus PitStop Server non è incluso in questa funzione; è un prodotto che deve essere acquistato separatamente.

LCD2-20013
Postal Enablement

Postal Enablement consente di estrarre i dati degli indirizzi di posta dai documenti in un lavoro e di preparare i dati per l'elaborazione da parte di un software postale di terzi. Dopo che il software postale ha verificato gli indirizzi e ne ha migliorato la qualità,Postal Enablement aggiorna i documenti nel lavoro con i risultati ricevuti dal software postale.

Il software postale non è incluso in questa funzione. È possibile utilizzare un software postale di terzi a scelta.

La funzione Supporto AFP o Supporto Documenti PDF deve essere installata per utilizzare la funzione Postal Enablement.

LCD2-20048
Gestione preferenza

Gestione preferenza consente di aggiornare i valori delle proprietà dei documenti con i valori relativi a un file di preferenze esterno. Questi valori possono essere utilizzati per modificare il contenuto dei documenti selezionati o per modificare l'elaborazione dei documenti.

Questa funzione gratuita viene fornita con il prodotto base ma non è installata per impostazione predefinita.

La funzione Supporto AFP o Supporto Documenti PDF deve essere installata per utilizzare la funzione Gestione preferenza.

LCD2-20053
Sostituzione dei moduli prestampati

La funzione Sostituzione dei moduli prestampati consente di stampare su carta semplice i lavori che precedentemente richiedevano moduli prestampati. Aggiornare la definizione di ciascun oggetto supporto per i supporti richiesti da questi lavori per includere l'equivalente elettronico dei dati del modulo prestampato. L'applicazione che invia i file di stampa a RICOH ProcessDirector può continuare a specificare i supporti per i lavori allo stesso modo.

La funzione Sostituzione dei moduli prestampati richiede la funzione Supporto Documenti PDF. Se si installa la funzione Supporto AFP, la funzione Sostituzione dei moduli prestampati consente anche di inserire moduli PDF nei lavori AFP.

LCD2-20076
Quadient Inserter Express

La funzione Quadient Inserter Express è una versione semplificata della funzione Inserter, che include il supporto per i soli insertori Quadient. La funzione fornisce oggetti di esempio che si possono usare come modelli per configurare RICOH ProcessDirector per comunicare con gli insertori Quadient.

La funzione Supporto AFP o Supporto Documenti PDF deve essere installata per utilizzare la funzione Insertore.

LCD2-2007711
Quadient Inspire Connect

Quadient Inspire Connect estende RICOH ProcessDirector per agevolare l'interazione con Quadient® Inspire V8 o superiore. La funzione aggiunge oggetti di sistema adattati alle operazioni sui file creati da Quadient Inspire per consentirne l'invio al motore di elaborazione per la generazione di processi di stampa AFP nel contesto di un flusso di lavoro di stampa.

Quadient Inspire non è incluso in questa funzione; è un prodotto che deve essere acquistato separatamente.

La funzione Supporto AFP deve essere installata per creare file AFP con Quadient Inspire.

LCD4-6598
Report

La funzione Report consente di acquisire le proprietà del lavoro selezionato e le modifiche dello stato della stampante in un database PostgreSQL. Per estrarre i dati e visualizzarli, è possibile utilizzare uno strumento di business intelligence, come Tableau.

Questa funzione gratuita viene fornita con il prodotto base ma non è installata per impostazione predefinita.

LCD4-5682
RICOH Supervisor Connect

La funzione RICOH Supervisor Connect consente di inviare i dati raccolti dalla funzione Report nel database PostgreSQL all'applicazione RICOH Supervisor nel cloud.

LCD2-2007907
Funzioni di conversione RICOH

Le funzioni di conversione RICOH forniscono un sistema conveniente ed efficiente per convertire i lavori nel e dal formato per la stampa AFP (Advanced Function Presentation). Le funzioni di conversione RICOH sono le seguenti:

  • Da PostScript/PDF a AFP

    Converte PDF e PostScript in AFP

  • Da RICOH PCL a AFP

    Converte PCL in AFP

  • Da RICOH SAP a AFP

    Converte SAP OTF e ABAP in AFP

  • Da RICOH AFP a PDF

    Converte AFP in PDF

    Nota:
  • Si utilizza il sistema della guida e l'interfaccia utente InfoPrint Transform Manager per alcune attività di configurazione della conversione. Se si installano più funzioni di conversione, queste condividono l'interfaccia InfoPrint Transform Manager.
  • Tutte le funzioni di conversione RICOH includono la conversione immagini (da GIF a AFP, da JPEG ad AFP e da TIFF ad AFP), che consente di convertire le immagini GIF, JPEG e TIFF in AFP.
  • È necessaria una chiave di licenza per tutte le conversioni acquistate.
  • Non è possibile installare alcuna delle funzioni di conversione RICOH tramite Feature Manager.
  • La funzione Supporto AFP deve essere installata per utilizzare le funzioni di conversione RICOH.
  • Lo strumento di conversione APPE viene installato insieme alle funzioni di conversione Ricoh.
  • Da PostScript/PDF a AFP Transforms, LCD4-5671
  • Da RICOH PCL a AFP Transform, LCD4-5672
  • Da RICOH SAP a AFP Transform, LCD4-5673
  • Da RICOH AFP a PDF Transform, LCD4-5674
Server secondario

È possibile configurare server RICOH ProcessDirector in esecuzione su diversi computer e questi interagiscono con il server primario. I server aggiuntivi sono chiamati server secondari.

È possibile utilizzare server secondari per eseguire programmi esterni ai quali i flussi di lavoro inviano i lavori. È anche possibile definire stampanti che utilizzano il server secondario come proprio server principale, per spostare alcune elaborazioni dal computer primario a quello secondario.

Non è possibile installare questa funzione tramite l'interfaccia Feature Manager.

LCD4-5635
Sicurezza

La sicurezza fornisce funzioni avanzate, inclusi i requisiti password, che aumentano la sicurezza degli account utente.

In caso di server LDAP (Lightweight Directory Access Protocol) o Active Directory, è possibile utilizzare gli ID utente e le password LDAP per l'autenticazione a RICOH ProcessDirector.

Questa funzione gratuita viene fornita con il prodotto base ma non è installata per impostazione predefinita. L'installazione di tale funzionalità offre un controllo aggiuntivo sulla sicurezza degli account utente, come la scadenza degli account inutilizzati o l'applicazione delle regole relative alle password complesse.

Non applicabile
Ultimate Impostrip® Connect

Ultimate Impostrip® Connect consente di integrare le funzioni di imposizione di Ultimate Impostrip® Automation o Scalable nei flussi di lavoro RICOH ProcessDirector.

Ultimate Impostrip® non è incluso in questa funzione; è un prodotto che deve essere acquistato separatamente.

LCD2-20026
Attivazione servizi Web

La funzione Attivazione servizi Web consente di richiamare i servizi Web REST o SOAP dai propri flussi di lavoro per scambiarle con applicazioni di terze parti.

Questa funzione aggiunge supporto ai dispositivi di input, ai modelli di operazioni e agli oggetti di notifica che possono inviare richieste di servizio web.

LCD2-20074-00
Whitespace Manager

Whitespace Manager consente di individuare le aree di spazio vuoto disponibili nei file AFP e di riempirle con contenuto, quale immagini e testo, durante il processo di produzione di stampa. Il contenuto è inserito in un'area di spazio vuoto in base a regole definite dall'utente per gestire contenuto destinato a clienti specifici o per sfruttare al meglio lo spazio disponibile.

La funzione Supporto AFP deve essere installata per utilizzare la funzione Whitespace Manager.

LCD4-5699
WPM Connect

WPM Connect consente di integrare lo strumento WPM nei flussi di lavoro RICOH ProcessDirector per ulteriori elaborazioni.

Questa funzione è disponibile solo in Giappone.

Per utilizzare la funzione WPM Connect, è necessario installare la funzione Supporto AFP.

WPM non è incluso nella funzione WPM Connect; è un prodotto che deve essere acquistato separatamente.

LCD2-20014

1.1.2.1.2 Server secondari

I server secondari consentono di distribuire l'elaborazione, in modo che il sistema RICOH ProcessDirector funzioni in modo più efficiente.

È possibile utilizzare server secondari per eseguire alcune delle procedure intensive di elaborazione nei diversi flussi di lavoro e per impedire che il server primario si sovraccarichi. Il server primario lavora con i secondari per coordinare il movimento di tutti i lavori nel sistema. I server secondari non dispongono di database integrati per archiviare le informazioni di sistema. Tutti i server lavorano con il database che viene installato sul computer primario.

RICOH ProcessDirector supporta diversi tipi di server secondari:

Server secondari locali
Creati direttamente sul computer primario. Richiedono una configurazione minima.
Server secondari remoti
Creati su un computer Linux separato dal computer primario. È necessario installare una funzione Server secondario sul computer remoto e impostare la comunicazione tra il server secondario e il server primario.
Server secondari del contenitore
Creati o sul computer primario Linux o su un computer Linux separato dal computer primario. È necessario installare Docker Engine 19.03 o versione successiva sul computer che ospiterà il server secondario del contenitore. Su un computer remoto, è necessario impostare anche la comunicazione tra il server secondario e il server primario. Inoltre, potrebbe essere necessario installare una funzione Server secondario.

Quindi, si crea il server secondario del contenitore in RICOH ProcessDirector. La creazione del server carica un'immagine in un contenitore Docker sul computer. L'immagine contiene un sistema operativo Linux e tutto il necessario per far funzionare un server secondario RICOH ProcessDirector.

I server secondari possono gestire tutti i tipi di oggetto RICOH ProcessDirector, come dispositivi di input, operazioni e stampanti. Sono anche in grado di eseguire programmi esterni a cui RICOH ProcessDirector accede tramite operazioni esterne. I programmi esterni possono eseguire un'ulteriore elaborazione o tipi speciali di elaborazione.

Per le installazioni con molte stampanti e un elevato volume di lavori, l'aggiunta di server secondari al sistema può aumentare la velocità di trasmissione del lavoro. Il throughput aumenta poiché ogni server dispone di un numero inferiore di stampanti e di lavori da monitorare e controllare.

Per le stampanti AFP, è possibile impostare server secondari per organizzare il lavoro sul server remoto in modo che RICOH ProcessDirector mantenga la pipeline per la stampante piena, riducendo la probabilità che la stampante attenda i dati. Questa configurazione è particolarmente utile se si installa RICOH ProcessDirector su una rete esterna ospitata o distribuita, come ad esempio un ambiente virtualizzato o cloud lontano dalle stampanti fisiche. Le proprietà dell'oggetto stampante AFP consentono di specificare una directory sul server secondario per ricevere i file di stampa. Il server secondario gestisce quindi il rilascio dei lavori alla stampante AFP quando la stampante ha bisogno di lavoro.

È possibile creare server secondari sul computer primario o installare il server secondario su questi sistemi:

  • CentOS Linux dalla 7.9 alla versione 7.X più recente per x86_64
  • Red Hat dalla 7.6 alla versione 7.X più recente
  • Red Hat dalla 8.1 alla versione 8.X più recente
  • Rocky Linux dalla 8.4 alla versione 8.X più recente
  • Rocky Linux dalla 9.0 alla versione 9.X più recente
  • SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 12.0 con Service Pack 4 o versioni successive per x86_64

1.1.2.1.3 Server per applicazioni

Un server applicazioni è un sistema Windows configurato per comunicare con RICOH ProcessDirector. Se i flussi di lavoro richiedono l'elaborazione da parte di applicazioni in esecuzione su Windows, è possibile accedere a tali applicazioni installando il codice server applicazioni RICOH ProcessDirector su un computer Windows.

I server applicazioni condividono il database utilizzato dal server primario e utilizzano il server primario per elaborare i lavori in modo efficace. Poiché i server applicazioni vengono installati su computer Windows, possono eseguire procedure che richiedono applicazioni su Windows. I server non possono eseguire altre operazioni, ad esempio PrintJobs.

I server applicazioni possono essere i server principali per stampanti PDF Ricoh, stampanti PDF personalizzate e stampanti Passthrough. I server non possono essere utilizzati come server principali per altri tipi di stampante.

È possibile installare server applicazioni sui seguenti sistemi operativi:

  • Windows 10 Pro o Enterprise a 64 bit
  • Windows 11 Pro
  • Windows Server 2019 a 64 bit
  • Windows Server 2022 64-bit

1.1.2.1.4 Funzioni estese

Le funzioni estese di RICOH ProcessDirector sono componenti software personalizzati che è possibile acquistare dal proprio responsabile dell'assistenza clienti Ricoh. Il responsabile dell'assistenza clienti Ricoh installa le funzioni estese sul computer principale RICOH ProcessDirector esistente.

1.1.2.2 Prodotti compatibili

È possibile utilizzare questi prodotti di Ricoh e delle sue consociate con RICOH ProcessDirector:

Avanti Slingshot
Avanti Slingshot è una piattaforma di informazioni per la gestione della stampa certificata JDF. Con la funzione Avanti Slingshot Connect, è possibile utilizzare RICOH ProcessDirector e Slingshot insieme, trasferendo lavori e dati tra i programmi.
RICOH InfoPrint Manager
InfoPrint Manager per AIX (numero programma 5765-F68), InfoPrint Manager per Linux (numero programma 5648-F40-0003L e InfoPrint Manager per Windows (numero programma 5639-N49) sono server di stampa che gestiscono la pianificazione, l'archiviazione, il recupero e l'assemblaggio di un lavoro di stampa e dei file di risorse correlati. InfoPrint Manager non può essere installato sullo stesso sistema di RICOH ProcessDirector.
MarcomCentral
MarcomCentral è una piattaforma software di marketing distribuito che è possibile utilizzare per personalizzare e distribuire materiali di marketing. Con la funzione MarcomCentral Connect, è possibile integrare MarcomCentral con i flussi di lavoro di RICOH ProcessDirector.
RICOH InfoPrint XT
RICOH InfoPrint XT per Linux (numero programma 5765-XTA) e RICOH InfoPrint XT per Windows (numero programma 5765-XTA) convertono il metacode Xerox e i lavori LCDS (Line Conditioned Data Stream) in formato AFP.

Se si pianifica di installare RICOH InfoPrint XT per Linux sullo stesso server di RICOH ProcessDirector, accertarsi che il programma sia installato dopo RICOH ProcessDirector.

Richiede la funzione Supporto AFP.

RICOH Supervisor
RICOH Supervisor è un'applicazione basata su cloud che aiuta a monitorare, comprendere e migliorare l'ambiente di produzione di stampa attraverso rappresentazioni visive. Con le funzioni Report e RICOH Supervisor Connect è possibile raccogliere dati sulle operazioni di stampa, inviarli a RICOH Supervisor e creare dashboard personalizzati per visualizzare i dati.

È possibile utilizzare questi prodotti di altre aziende con RICOH ProcessDirector:

AFP Download Plus
AFP Download Plus è una funzione di IBM Print Services Facility per z/OS (IBM numero programma 5655-M32) da ordinare separatamente, in grado di convertire i dati riga in formato MO:DCA-P, quindi di trasmettere il lavoro di stampa con tutte le risorse richieste a RICOH ProcessDirector.

Richiede la funzione Supporto AFP.

Download per z/OS
Download per z/OS è una funzione di IBM Print Services Facility per z/OS (IBM numero programma 5655-M32) da ordinare separatamente e viene utilizzata per inviare lavori a RICOH ProcessDirector. Download per z/OS trasmette automaticamente l'output attraverso la rete TCP/IP dal sistema host a RICOH ProcessDirector per la stampa o l'archiviazione.

Richiede la funzione Supporto AFP.

Enfocus PitStop Server
PitStop Server offre la funzionalità di preflight PDF. Con la funzione PitStop Connect, è possibile includere le operazioni per l'invio di lavori PDF a PitStop nei flussi di lavoro di RICOH ProcessDirector.
Ultimate Impostrip®
Ultimate Impostrip® ottimizza i processi di imposizione pre-stampa. La funzione Ultimate Impostrip® Connect consente di integrare le funzioni di imposizione di Ultimate Impostrip® Automation o Scalable nei flussi di lavoro RICOH ProcessDirector.
Quadient Inspire
Quadient Inspire consente alle organizzazioni di creare e fornire comunicazioni personalizzate e conformi ai clienti su tutti i canali digitali e tradizionali, da un unico hub centralizzato. Le funzioni Quadient Inspire Connect e Supporto AFP consentono di inviare lavori AFP a Quadient Inspire per l'elaborazione durante i flussi di lavoro RICOH ProcessDirector.

1.1.2.3 Configurazioni di sistema

È possibile installare RICOH ProcessDirector con varie configurazioni di sistema. Le configurazioni hardware possono includere:

  • Computer primario
  • Computer primario con uno o più server secondari sullo stesso computer
  • Computer primario con un server applicazioni su un computer Windows
  • Computer primario con uno o più server secondari su computer diversi
  • Computer primario con un computer di backup (failover) e un file system montato tramite NFS

    In questa configurazione, può essere in esecuzione un solo server primario alla volta. Gli oggetti di sistema vengono creati e memorizzati nel file system montato, in modo da risultare accessibili dal computer di backup in caso di errori hardware o altre interruzioni.

Esempio di configurazione di sistema Mostra una configurazione di RICOH ProcessDirector con la funzione Supporto AFP. La configurazione mostra un server primario e un server secondario su un computer Linux separato. Mostra anche i componenti RICOH ProcessDirector, incluso Funzioni di conversione RICOH opzionale, e i prodotti opzionali che è possibile utilizzare con RICOH ProcessDirector, tra cui Download per z/OS e AFP Download Plus.

Esempio di configurazione di sistema
Il grafico mostra la configurazione descritta nel testo.

Esempio di configurazione con computer attivi e di backup tramite server NFS mostra una configurazione con due computer primari (uno attivo e uno di backup) e un server NFS che contiene i relativi file system condivisi.

Esempio di configurazione con computer attivi e di backup tramite server NFS
Il grafico mostra una configurazione con due computer primari, Nodo A e Nodo B, oltre a un server NFS. I computer dispongono di sistemi operativi e componenti software identici. Sono tutti connessi alla rete. Il server NFS contiene i seguenti file system: /aiw, /var/aiw, var/psf.

1.1.3 Pianificazione per l'installazione

Prima di installare o aggiornare RICOH ProcessDirector, è necessario eseguire le seguenti operazioni di pianificazione:

  • Ottenere hardware obbligatorio.
  • Determinare la configurazione del file system.
  • Installare il software obbligatorio.
  • Installare il software facoltativo.

È possibile utilizzare l'elenco di controllo in Elenco di controllo di pianificazione dell'installazione e l'elenco di controllo attività all'inizio di ciascun capitolo che consentono di mantenere traccia facilmente delle attività di pianificazione completate.

    Nota:
  • Il software viene installato in modalità di prova. La licenza di prova scade dopo 60 giorni. Per ulteriori informazioni su come ottenere e installare le chiavi di licenza, consultare Download e installazione delle chiavi di licenza.

Al termine della preparazione dei computer, continuare con la sezione appropriata:

1.1.3.1 Elenco di controllo delle attività

Di seguito, sono descritte le attività di cui verificare il completamento in ciascun capitolo. Contrassegnare ogni voce al completamento della verifica dell'attività.

Elenco di controllo di verifica del completamento della pianificazione
  Attività
  L'elenco di controllo della pianificazione dell'installazione è completato.

Consultare Elenco di controllo di pianificazione dell'installazione.

  L'hardware richiesto è disponibile.

Consultare Requisiti hardware.

  Il software richiesto è stato installato.

Consultare Installazione del software richiesto.

  Il software facoltativo desiderato è stato installato.

Consultare Pianificazione per un software opzionale.

1.1.3.2 Requisiti hardware

Il computer o i computer su cui si desidera installare il prodotto base RICOH ProcessDirector devono soddisfare i requisiti minimi. Se si installano le funzioni di RICOH ProcessDirector sullo stesso computer, potrebbero essere necessari memoria, spazio di archiviazione, CPU o larghezza di banda di rete.

Funzioni e componenti diversi di RICOH ProcessDirector sono installati su computer separati. Tali computer presentano requisiti minimi diversi rispetto a quello su cui sono installati il prodotto base e tutte le altre funzioni. Questi componenti sono:

  • Server per applicazioni

    Consultare Computer server applicazioni per i requisiti hardware.

  • Server secondario

    Consultare Computer secondari per i requisiti hardware.

  • Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat (parte della funzione Supporto Documenti PDF)

    Consultare RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti, G550-20312, per la descrizione dei requisiti.

Le prestazioni di RICOH ProcessDirector e delle stampanti collegate dipendono dalla disponibilità e dall'efficienza della memoria, dei processori, dallo spazio su disco e dalle risorse di rete nella configurazione del sistema. Le prestazioni dipendono anche dal contenuto dei flussi di dati di stampa elaborati e dal carico complessivo del sistema. Ad esempio, lavori di stampa complessi, come quelli contenenti immagini o codici a barre, richiedono maggiori risorse rispetto a quelli contenenti solo testo comune. Per assistenza sull'individuazione della configurazione hardware adatta alle proprie esigenze di stampa, contattare il rappresentante Ricoh per richiedere un'analisi del carico di lavoro e il dimensionamento del sistema.

    Importante:
  • I riferimenti alla quantità di RAM o di spazio libero su disco sono precisi. L'impiego di stime di uso comune per i calcoli potrebbe compromettere la convalida dei requisiti del sistema.

    Ad esempio:

    • 4 GB di spazio libero su disco equivalgono a 4.096 MB oppure a 4.294.967.296 byte.

      4 GB non equivalgono a 4.000 MB o a 4.000.000.000 di byte.

      Se il requisito è 4 GB, 4.000 MB non rappresentano un requisito sufficiente.

    • 12 GB di spazio libero su disco equivalgono a 12.288 MB oppure a 12.884.901.888 byte.

      12 GB non equivalgono a 12.000 MB o a 12.000.000.000 di byte.

      Se il requisito è 12 GB, 12.000 MB non rappresentano un requisito sufficiente.

  • I requisiti hardware RICOH ProcessDirector sono validi per i processori fisici e i core della CPU. In alternativa, è possibile eseguire RICOH ProcessDirector su una macchina virtuale (VM) guest configurata in modo appropriato. Definire la VM guest in modo tale che il numero di CPU dedicate superi i requisiti hardware minimi consigliati per la propria configurazione.

      Importante:
    • Un minor numero consigliato di processori fisici può provocare problemi di prestazioni dei flussi di lavoro di RICOH ProcessDirector, specialmente in condizioni di carico, errore del sistema di RICOH ProcessDirector o errore nell'installazione di RICOH ProcessDirector o di una qualsiasi delle sue funzioni.

    Esempi:

    • Su un server fisico con 16 core, non configurare l'ambiente guest di RICOH ProcessDirector per 24 CPU.
    • Su un server fisico con 16 core, non eseguire due sistemi guest, ognuno dei quali con 8 CPU, laddove un guest esegue il software di RICOH ProcessDirector, perché il software host necessita di alcune risorse.
    • Non installare RICOH ProcessDirector su un host virtuale configurato per un'assegnazione eccessiva delle risorse fisiche della CPU.

  • I requisiti hardware indicati per altre risorse di elaborazione, come la memoria, lo spazio sul disco, la rete I/O e il disco I/O devono essere considerati anche come requisiti per un ambiente virtualizzato.

1.1.3.2.1 Computer primario

Di seguito, sono riportati i requisiti hardware di sistema per il computer su cui è installato il prodotto base RICOH ProcessDirector (e la maggior parte delle funzioni):

  • Un computer x86 che può eseguire uno di questi sistemi operativi a 64 bit:
    • CentOS Linux dalla 7.9 alla versione 7.X più recente per x86_64
    • Red Hat dalla 7.6 alla versione 7.X più recente
    • Red Hat dalla 8.1 alla versione 8.X più recente
    • Rocky Linux dalla 8.4 alla versione 8.X più recente
    • Rocky Linux dalla 9.0 alla versione 9.X più recente
    • SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 12.0 con Service Pack 4 o versioni successive per x86_64
    • SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 15.0 con Service Pack 1 o successiva per x86_64

      Si consiglia di utilizzare la versione più recente del service pack.

      Nota:
    • Le distribuzioni CentOS e Rocky Linux sono basate sul codice di Red Hat. I riferimenti ai sistemi operativi derivati da Red Hat nella presente documentazione indicano che la dichiarazione o l'istruzione è appropriata per Red Hat, CentOS e Rocky Linux.
    • Il database DB2 non può essere installato su Rocky Linux. Di conseguenza, è possibile installare RICOH ProcessDirector con il database PostgreSQL solo su Rocky Linux.
  • 200 GB di spazio libero su disco
  • Sono necessari almeno 8 GB di RAM disponibili

    È necessaria una quantità di RAM disponibile notevolmente maggiore per carichi di sistema elevati. Lavori di grandi dimensioni, numerosi lavori, lavori con molti documenti, operazioni del flusso di lavoro che vengono eseguite in parallelo e programmi esterni con uso intensivo della memoria aumentano i carichi di sistema.

      Importante:
    • Sono necessari un minimo di 16 GB di RAM disponibili quando si stanno utilizzando una o più funzioni di elaborazione di documenti, ad esempio:
      • Supporto AFP
      • Supporto Documenti PDF
      • Archivia
      • Verifica automatizzata
      • Imbustatrice
      • Postal Enablement
      • Gestione preferenza

      In base al numero di documenti da elaborare, potrebbe essere necessaria RAM aggiuntiva o ulteriore spazio libero sul disco rigido.

Il livello del sistema operativo non deve essere lo stesso sul computer primario e sui computer secondari sui quali sono installate le funzioni del server secondario.

Se si desidera installare il prodotto base su due computer, in modo da avere un computer attivo e un computer di backup (con funzione di failover), entrambi i computer devono soddisfare i requisiti minimi per il prodotto base di RICOH ProcessDirector e le funzioni da installare. L'hardware non deve essere identico, ma il sistema operativo deve essere lo stesso, inclusi versione, release e aggiornamenti del servizio. È necessario inoltre configurare un file system montato su NFS accessibile dai computer. È necessario che il file system disponga di spazio libero sufficiente per contenere i file system richiesti. Le dimensioni consigliate per il file system montato sono di almeno 110 GB.

Le seguenti caratteristiche dispongono di ulteriori requisiti hardware. Tali requisiti si aggiungono, ma non sostituiscono, quelli elencati per il computer primario.

  • Funzione di conversione avanzata
    • Almeno 1 GB aggiuntivo di spazio libero sul disco rigido assegnato al file system RICOH ProcessDirector/opt
    • Almeno 2 GB aggiuntivi di spazio libero sul disco rigido assegnato al file system /aiw/aiw1
        Nota:
      • I lavori di grandi dimensioni potrebbero richiedere una RAM aggiuntiva per un'efficace elaborazione.
  • Funzioni di conversione RICOH

    Questi requisiti si applicano solo a Funzioni di conversione RICOH (da PostScript/PDF ad AFP e da Ricoh PCL ad AFP), non alla funzione di conversione avanzata.

    • Almeno 10 GB in più di spazio libero su disco rigido.
    • 1 GB di RAM in più per ogni core della CPU, ma non meno di 4 GB.

      Ad esempio, se il computer ha:

      • Un processore dual-core, deve avere una 4 GB di RAM extra.
      • Due processori quad-core, deve avere 8 GB di RAM extra.
      • Tre processori quad-core, deve avere 12 GB di RAM extra.
      • Quattro processori quad-core, devono avere 16 GB di RAM extra.

1.1.3.2.2 Computer secondari

È possibile installare le funzioni del server secondario RICOH ProcessDirector su computer che soddisfano questi requisiti:

  • Un server x86 che esegue uno dei seguenti sistemi:
    • CentOS Linux dalla 7.9 alla versione 7.X più recente per x86_64
    • Red Hat dalla 7.6 alla versione 7.X più recente
    • Red Hat dalla 8.1 alla versione 8.X più recente
    • Rocky Linux dalla 8.4 alla versione 8.X più recente
    • Rocky Linux dalla 9.0 alla versione 9.X più recente
    • SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 12.0 con Service Pack 4 o versioni successive per x86_64
    • SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 15.0 con Service Pack 1 o successiva per x86_64
  • Se si intende eseguire le operazioni solo sul server secondario, sono necessari 20 GB di spazio libero su disco rigido. Se si intende definire le stampanti solo sul server secondario, sono necessari 200 GB di spazio libero su disco rigido.

    Si consiglia di non lasciare tale spazio nel gruppo di volumi rootvg sui sistemi LVM (Logical Volume Manager).

  • Almeno 1 GB di RAM disponibile per ciascun server secondario. Potrebbe essere necessaria più RAM, a seconda del tipo e del numero di operazioni eseguite sul server secondario e del numero di stampanti definite sul server secondario.

1.1.3.2.3 Computer server applicazioni

Un server applicazioni offre i seguenti requisiti hardware:
  • Un computer x86 che può eseguire uno di questi sistemi operativi:
    • Windows 10 Pro o Enterprise a 64 bit
    • Windows 11 Pro
    • Windows Server 2019 a 64 bit
    • Windows Server 2022 64-bit
  • Un minimo di due core CPU a 2,0 GHz
  • Almeno 4 GB RAM

1.1.3.2.4 Altri requisiti hardware

  • Un'unità DVD dual layer o equivalente.

    Il programma di installazione per il prodotto base RICOH ProcessDirector è fornito su DVD o sotto forma di immagine ISO; le funzioni sono incluse nel prodotto base, tuttavia le funzioni aggiornate potrebbero essere fornite su DVD, CD o sotto forma di immagini ISO. Per installare il prodotto, scegliere una delle seguenti opzioni:

    • Montare l'immagine ISO sul server su cui si intende effettuare l'installazione. Per istruzioni su come montare un file ISO, vedere Montaggio di un file ISO.
    • Utilizzare un'unità DVD installata nel computer primario o secondario. In tal caso, i programmi di installazione vengono eseguiti da DVD o CD.
    • Utilizzare un'unità DVD o un altro sistema basato su UNIX nella rete. In tal caso, è necessario copiare il programma di installazione e i file di supporto in una posizione remota o in un sistema basato su UNIX nella rete e utilizzare la procedura di installazione di rete per installare RICOH ProcessDirector.
        Nota:
      • Per via di alcune incompatibilità del sistema operativo, non è possibile utilizzare un'unità DVD su un sistema Windows per copiare i file in una posizione per la gestione temporanea su un computer Linux.

      È possibile copiare il programma di installazione e i file di supporto sul computer primario, secondario o su un file server separato.

  • Se si installa RICOH ProcessDirector con IBM DB2 fornito da Ricoh, è necessario montare due dischi o file ISO contemporaneamente. Se si installa RICOH ProcessDirector utilizzando dischi fisici, assicurarsi di avere a disposizione due unità. In caso contrario, seguire la procedura per Installazione da una directory remota per copiare uno dei programmi di installazione su un server e installare da lì.
  • Se l'installazione viene eseguita copiando i programmi di installazione o le immagini ISO su un sistema sulla rete, la directory nella quale vengono salvati i programmi di installazione deve disporre di spazio sufficiente per i file scaricati. La pagina ISO Download sul sito Web Ricoh specifica i requisiti di spazio per ciascun pacchetto. Per ulteriori informazioni, consultare Scaricare i file di installazione.
  • Se si installa la copia con licenza del server DB2 su un computer differente e si utilizza un client DB2 sul computer primario per interagire con quest'ultimo, il computer sul quale è installato il server DB2 deve disporre di un minimo di 4 GB di RAM disponibile per ciascuna istanza DB2 creata per l'utilizzo con RICOH ProcessDirector.
  • Se si installa la funzione Supporto Documenti PDF, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat deve essere eseguito su un computer Windows. Consultare RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti, G550-20312, per i requisiti hardware.

1.1.3.2.5 Stampanti RICOH supportate

Queste stampanti possono essere definite in RICOH ProcessDirector come Stampanti PDF Ricoh. Individuare di seguito la stampante e il controller/DFE per determinare i valori di flusso di dati e porta da utilizzare quando si definisce la stampante.
    Nota:
  • Alcune stampanti supportano più di un controller. Di conseguenza, i modelli di stampante potrebbero essere elencati in più di una tabella.
Stampanti con controller interno standard Ricoh

Queste stampanti devono avere l'opzione PostScript installata. Per queste stampanti, impostare il valore Flusso di dati da inviare su PostScript e il valore Porta su 9100.

  • Gestetner DSm7110
  • Gestetner DSm7135
  • Gestetner DSm790
  • Gestetner P7675
  • IM C6500
  • IM C8000
  • Infoprint 2190
  • Infoprint 2210
  • Infoprint 2235
  • Lanier LD1100
  • Lanier LD1135
  • Lanier LD190
  • Lanier LD260c
  • Lanier LD275c
  • Lanier LD365C
  • Lanier LD375C
  • Lanier LP275
  • Lanier SP 9100
  • MP 1100
  • MP 1350
  • MP 9000
  • MP C6000
  • MP C6501SP
  • MP C7500
  • MP C7501SP
  • Pro 1106EX
  • Pro 1107
  • Pro 1107EX
  • Pro 1107EXP
  • Pro 1356EX
  • Pro 1357
  • Pro 1357EX
  • Pro 1357EXP
  • Pro C5100S
  • Pro C7100SX
  • Pro C5110S
  • Pro C5200S
  • Pro C5210S
  • Pro C5300S
  • Pro C5300SL
  • Pro C5310S
  • Pro 6100
  • Pro 6100HE
  • Pro 6100HT
  • Pro C7100
  • Pro C7100S
  • Pro C7100X
  • Pro C7110
  • Pro C7110S
  • Pro C7110SX
  • Pro C7110X
  • Pro C7200
  • Pro C7200e
  • Pro C7200S
  • Pro C7200SL
  • Pro C7200SX
  • Pro C7200X
  • Pro C7210
  • Pro C7210S
  • Pro C7210SX
  • Pro C7210X
  • Pro 8100EX
  • Pro 8100S
  • Pro 8100Se
  • Pro 8110
  • Pro 8110e
  • Pro 8110S
  • Pro 8110Se
  • Pro 8120e
  • Pro 8120S
  • Pro 8120Se
  • Pro 8200S
  • Pro 8210
  • Pro 8210S
  • Pro 8220
  • Pro 8220S
  • Pro 8300S
  • Pro 8310
  • Pro 8310S
  • Pro 8320
  • Pro 8320S
  • Pro 906EX
  • Pro 907
  • Pro 907EX
  • Pro 907EXP
  • Savin C6055
  • Savin C7570
  • SAVIN 8090
  • SAVIN 8110
  • SAVIN 8135
  • Savin C9065
  • Savin C9075
  • Savin MLP175n
  • SP 9100DN
Stampanti con RICOH TotalFlow Print Server

Per queste stampanti, impostare il valore Flusso di dati da inviare su JDF/PDF. Utilizzare il valore predefinito per l'impostazione Porta.

  • Pro C7100
  • Pro C7100S
  • Pro C7100SX
  • Pro C7100X
  • Pro C7110
  • Pro C7110S
  • Pro C7110SX
  • Pro C7110X
  • Pro C7200
  • Pro C7200e
  • Pro C7200S
  • Pro C7200SX
  • Pro C7200X
  • Pro C7210
  • Pro C7210S
  • Pro C7210SX
  • Pro C7210X
  • Pro C9100
  • Pro C9110
  • Pro C9200
  • Pro C9210
Stampanti con controller EFI Fiery serie N

Per queste stampanti, impostare il valore Flusso di dati da inviare su Ricoh API for Fiery. Utilizzare il valore predefinito per l'impostazione Porta.

Pro C7500 Pro C9500
Pro C7500H Pro C9500H
Pro C7500HT (solo in Giappone)  
Stampanti con controller EFI Fiery serie E e EB

Per queste stampanti, impostare il valore Flusso di dati da inviare su JDF/PDF. Impostare il valore Porta su 9102 per inviare i lavori alla coda di stampa o 9103 per inviare i lavori alla coda di attesa.

Nota: RICOH ProcessDirector supporta solo queste stampanti con i controller elencati. Se la stampante utilizza un controller diverso, non può essere definita come Stampante PDF Ricoh.

Modello stampante Controller   Modello stampante Controller
  • Gestetner DSm7110
  • Gestetner DSm7135
  • Gestetner DSm790
  • EB-135
 
  • Pro C550EX
  • Pro C700EX
  • E-8100
  • Lanier LD1100
  • Lanier LD1135
  • Lanier LD190
  • EB-135
 
  • Pro C5300SL
  • E-27B
  • Lanier LD260c
  • Lanier LD275c
  • E-7100 con Fiery V1.1 e superiore
 
  • Savin C6055
  • Savin C7570
  • E-7100 con Fiery V1.1 e superiore
  • Lanier LD365C
  • Lanier LD375C
  • E-7200
 
  • Pro C651EX
  • Pro C751
  • Pro C751EX
  • E-41A
  • MP 1100
  • MP 1350
  • MP 9000
  • EB-135
 
  • Pro C7100
  • Pro C7100S
  • Pro C7100SX
  • Pro C7100X
  • Pro C7110
  • Pro C7110S
  • Pro C7110SX
  • Pro C7110X
  • E-43A/E-83
  • MP C6000
  • MP C7500
  • E-7100 con Fiery V1.1 e superiore
  • E-8100 con Fiery V1.1 e superiore
 
  • Pro C720
  • Pro C720S
  • E-40
  • MP C6501SP
  • MP C7501SP
  • E-7200
 
  • Pro C7200
  • Pro C7200e
  • Pro C7200S
  • Pro C7200SX
  • Pro C7200X
  • Pro C7210
  • Pro C7210S
  • Pro C7210SX
  • Pro C7210X
  • E-45A/E-85A
  • E-46A/E-86A
  • Pro 1106EX
  • Pro 1356EX
  • Pro 906EX
  • EB-135
 
  • Pro C7200SL
  • E-35A
  • E-36A
  • Pro 1107EX
  • Pro 1357EX
  • Pro 907EX
  • EB-1357 con Fiery V1.1 e superiore
 
  • Pro C900
  • Pro C900S
  • E-40/E-80 con Fiery V4.0 e superiore
  • Pro 8100EX
  • Pro 8100S
  • Pro 8100Se
  • Pro 8110
  • Pro 8110e
  • Pro 8110S
  • Pro 8110Se
  • Pro 8120
  • Pro 8120e
  • Pro 8120S
  • Pro 8120Se
  • EB-32
 
  • Pro C901
  • Pro C901S
  • E-41/E-81
  • E-42/E82
  • Pro 8200S
  • Pro 8210
  • Pro 8210S
  • Pro 8220
  • Pro 8220S
  • EB-34
 
  • Pro C9100
  • Pro C9110
  • E-43/E-83
  • Pro 8300S
  • Pro 8310
  • Pro 8310S
  • Pro 8320
  • Pro 8320S
  • EB-35
 
  • Pro C9200
  • Pro C9210
  • E-45/E-85
  • E-46/E-86
  • Pro C5100S
  • Pro C5110S
  • E-22B/E-42B
 
  • SAVIN 8135
  • SAVIN 8110
  • SAVIN 8090
  • EB-135
  • Pro C5200S
  • Pro C5210S
  • E-24B/E-44B
 
  • Savin C9065
  • Savin C9075
  • E-7200
  • Pro C5300S
  • Pro C5310S
  • E-27B/E-47B
     

1.1.3.3 Pianificazione dei file system

È possibile configurare i file system come partizioni o come file system montati da altre unità di archiviazione. Tuttavia, se si intende installare il prodotto base RICOH ProcessDirector su due computer (un computer attivo e un computer di backup), è necessario crearli sul file system montato in modo da consentire ad entrambi i computer di potervi accedere.
  • Sui computer Linux su cui è installato il prodotto base o una funzione del server secondario:
    • Una partizione singola è la più semplice configurazione di file system. Il programma di installazione di RICOH ProcessDirector può creare automaticamente le directory in una partizione singola.
    • Le partizioni multiple consentono al sistema di continuare a funzionare una volta terminato lo spazio in una partizione. Se si desidera configurare i file system in partizioni multiple, è necessario creare e montare i file system sul computer prima di installare RICOH ProcessDirector.
    • Durante la configurazione delle partizioni del sistema Linux per RICOH ProcessDirector, è possibile usare Logical Volume Manager (LVM), Hardware RAID o partizioni separate. Hardware RAID 0 offre le migliori prestazioni.
    • Se si desidera usare Logical Volume Manager (LVM), è necessario configurare e montare i file system sul computer prima di installare RICOH ProcessDirector.
    • RICOH ProcessDirector non supporta i file system creati con impostazione inode a 64 bit.

  • Sui computer Windows su cui sono installati server applicazioni, non è necessario configurare i file system prima dell'installazione.

Al momento di determinare le dimensioni e la posizione dei file system, considerare i seguenti fattori:

  • Esigenze di archiviazione e backup
  • Ripristino in caso di errore

1.1.3.3.1 File system del computer primario

È possibile lasciare che il programma di installazione RICOH ProcessDirector crei le directory elencate in File system del computer primario RICOH ProcessDirector oppure crearle personalmente. Se viene impostata la creazione con RICOH ProcessDirector, vengono create come directory, non come file system. Se si desidera utilizzare partizioni multiple o LVM, è necessario creare manualmente i file system prima di installare RICOH ProcessDirector. Creare e montare il file system /aiw prima di creare gli altri file system.
File system del computer primario RICOH ProcessDirector
File system Dimensione consigliata Dimensione minima Descrizione
/aiw 80+ GB 40 GB File system per i lavori di stampa, le risorse, i file di backup e i file di traccia RICOH ProcessDirector. Questo file system è condiviso dai computer secondari come file system montato. Vedere la nota 1.
/aiw/aiw1/db2 30 GB 20 GB File system per tabelle DB2 quando DB2 è utilizzato come database ed è installato sullo stesso computer del prodotto base (versione RICOH ProcessDirector di DB2 o un'altra copia). Vedere la nota 2.
/aiw/aiw1/db2_logs 12 GB 12 GB Il file system per DB2 i registra quando DB2 è utilizzato come database ed è configurato per archiviare i registri delle transazioni in un file systema separato ed è installato sullo stesso computer del prodotto base (versione RICOH ProcessDirector di DB2 o un'altra copia). Vedere la nota 2.
/var/aiw 5 GB 5 GB File system per le informazioni di debug di RICOH ProcessDirector.
/var/psf 5 GB 5 GB File system per la configurazione di PSF e i file temporanei.
/var/psf/segments 45 GB 10 GB File system utilizzato per migliorare le prestazioni. Questo file system deve avere dimensioni superiori al lavoro maggiore. Richiede uno spazio sufficiente per memorizzare i dati per i lavori simultanei su più stampanti. La dimensione minima consigliata è 45 GB per cinque stampanti. Aumentare di 10 GB le dimensioni per ciascuna stampante aggiuntiva.
    Nota:
  • Se DB2 è installato sul computer primario e memorizza i dati in /aiw/aiw1, il file system /aiw deve essere sufficientemente grande per contenere le tabelle e i log di DB2. In questo caso, la dimensione minima del file system per /aiw è di 72 GB: la dimensione minima di tutti e tre i file system combinati.
  • Se si installa un server DB2 su un altro computer e un client DB2 sullo stesso computer come prodotto base, non è necessario creare /aiw/aiw1/db2 e /aiw/aiw1/db2logs sul computer primario. Tuttavia, occorre accertarsi che il server DB2 soddisfi i requisiti minimi. Il file system per il server delle tabelle e dei registri DB2 deve avere una dimensione di almeno 22 GB, ma si consigliano comunque 32 GB.

File system esistenti utilizzati da RICOH ProcessDirector Mostra i file system creati dall'utente quando viene installato il sistema operativo. Potrebbe essere necessario aumentare le dimensioni di questi file system prima di installare RICOH ProcessDirector.

File system esistenti utilizzati da RICOH ProcessDirector
File system Dimensione consigliata Dimensione minima Descrizione
/var Varia Impostazione predefinita del sistema operativo File system che contiene la directory /var/spool/lpd, utilizzata per eseguire lo spool dei lavori ricevuti dal protocollo LPD. Questo file system deve essere abbastanza grande per contenere tutti i file di stampa ricevuti contemporaneamente con il protocollo LPD.

Se si installano delle funzioni di conversione, è necessario disporre di uno spazio libero aggiuntivo di 1 GB in /var.

/var/lib/docker 50 GB 24 GB Se si utilizza PostgreSQL come database: File system che contiene le tabelle del database necessarie per RICOH ProcessDirector.
/principale (predefinito) 5 GB di spazio libero 5 GB di spazio libero Se si utilizza DB2 come database e si trova sullo stesso computer del prodotto base: file system che contiene la directory principale dell'utente istanza DB2. Questo DB2 è la versione RICOH ProcessDirector di DB2 o un'altra copia.

    Nota:
  • Se /aiwinst si trova in /home, deve disporre di 2,5 GB di spazio libero.
  • Se /home/aiwinst è un file system separato da /home, /home/aiwinst deve disporre di 2,5 GB di spazio lilbero.
  • Il file system /home non deve essere montato con l'opzione nosuid. Per verificare che non venga utilizzata l'opzione nosuid, immettere mount sulla riga comandi.

2 GB di spazio libero 2 GB di spazio libero Se si utilizza DB2 come database e si trova su un computer diverso: file system che contiene la directory principale dell'utente client RICOH ProcessDirector DB2 quando si installa il client DB2 sullo stesso computer su cui è installato il prodotto base e il client viene configurato per lavorare con un server DB2 su un computer diverso.
/opt 50 GB di spazio libero

Con Ricoh Postscript/PDF in AFP, PCL in AFP, SAP in AFP o AFP in PDF installati, 1 GB di spazio libero aggiuntivo

Con la funzione di conversione avanzata installata, 1 GB di spazio libero aggiuntivo

45 GB di spazio libero

Con Ricoh Postscript/PDF in AFP, PCL in AFP, SAP in AFP o AFP in PDF installati, 1 GB di spazio libero aggiuntivo

Con la funzione di conversione avanzata installata, 1 GB di spazio libero aggiuntivo

File system per codice RICOH ProcessDirector.
    Nota:
  • Il file system /opt non deve essere montato con l'opzione nosuid. Per verificare che non venga utilizzata l'opzione nosuid, immettere mount sulla riga comandi.
/tmp 3 GB di spazio libero 750 MB di spazio libero Spazio temporaneo utilizzato dal programma di installazione RICOH ProcessDirector. Funzioni di conversione RICOH elencateo richiede uno spazio libero aggiuntivo di 500 MB in /tmp.
    Nota:
  • Se si aggiorna il database DB2, è necessario disporre di 3 GB di spazio libero.
/usr 750 MB di spazio libero 750 MB di spazio libero File system che contiene le directory /usr/lpp/psf e /usr/lib utilizzate per la stampa dei file AFP.

Per i file system gestiti da RICOH ProcessDirector, la proprietà e le autorizzazioni devono essere impostate come illustrato in Proprietà e autorizzazioni per i file system. Se il programma di installazione di RICOH ProcessDirector crea delle directory, vengono impostate automaticamente la proprietà e le autorizzazioni corrette.

Proprietà e autorizzazioni per i file system
File system Proprietario Gruppo Autorizzazioni
/var/psf root sys 2775 - drwxrwsr-x
/aiw/aiw1/db2
(consultare la nota).
root sys 755 - drwxr-xr-x
/aiw/aiw1/db2_logs
(consultare la nota).
root sys 755 - drwxr-xr-x
/var/aiw root sys 777 - drwxrwxrwx
/aiw root sys 755 - drwxr-xr-x
    Nota:
  • Il programma di installazione modifica la proprietà del gruppo e dell'utente di sistema di RICOH ProcessDirector. È possibile utilizzare l'utente di sistema RICOH ProcessDirector (aiw1) e il gruppo (aiwgrp1) predefinito oppure è possibile specificare un utente e un gruppo diverso.

1.1.3.3.2 File system per le funzioni del server secondario Linux

È possibile impostare il programma di installazione di RICOH ProcessDirector per la creazione delle directory elencate in File system per le funzioni del server secondario Linux, oppure crearle personalmente prima dell'installazione RICOH ProcessDirector. Se viene impostata la creazione con RICOH ProcessDirector, vengono create come directory, non come file system. Se si desidera utilizzare partizioni multiple, è necessario creare manualmente i file system.
File system per le funzioni del server secondario Linux
File system Dimensione consigliata Dimensione minima Descrizione
/aiwinstaller 2 GB 2 GB File system utilizzato dal programma di installazione per memorizzare i propri file.
/var/psf 5 GB 5 GB File system per la configurazione di PSF e i file temporanei.
    Nota:
  • Se /var/psf/segments è una sottodirectory di /var/psf, /var/psf deve rispondere ai requisiti combinati dei due file system.
/var/psf/segments 45 GB 10 GB File system utilizzato per migliorare le prestazioni. Questo file system deve avere dimensioni superiori al lavoro maggiore. Richiede uno spazio sufficiente per memorizzare i dati per i lavori simultanei su più stampanti. La dimensione minima consigliata è 45 GB per cinque stampanti. Aumentare di 10 GB le dimensioni per ciascuna stampante aggiuntiva.
/var/aiw 5 GB 5 GB File system per le informazioni di debug di RICOH ProcessDirector.

File system esistenti utilizzati dalle funzioni del server secondario Linux Mostra i file system creati dall'utente quando viene installato il sistema operativo Linux. Potrebbe essere necessario aumentare le dimensioni di questi file system prima di installare RICOH ProcessDirector.

File system esistenti utilizzati dalle funzioni del server secondario Linux
File system Dimensione consigliata Dimensione minima Descrizione
/var/spool/lpd Varia Impostazione predefinita del sistema operativo Il file system utilizzato per eseguire lo spool dei lavori ricevuti dal protocollo LPD. Questo file system deve essere abbastanza grande per contenere tutti i file di stampa ricevuti contemporaneamente con il protocollo LPD.
/opt 15 GB di spazio libero 10 GB di spazio libero File system per codice RICOH ProcessDirector.
    Nota:
  • Il file system /opt non deve essere montato con l'opzione nosuid. Per verificare che non venga utilizzata l'opzione nosuid, immettere mount sulla riga comandi.
/tmp 750 MB di spazio libero 750 MB di spazio libero Spazio temporaneo utilizzato dal programma di installazione RICOH ProcessDirector.
/usr 750 MB di spazio libero 750 MB di spazio libero File system che contiene le directory /usr/lpp/psf e /usr/lib utilizzate per la stampa dei file AFP.

Per i file system gestiti da RICOH ProcessDirector, la proprietà e le autorizzazioni devono essere impostate come illustrato in Proprietà e autorizzazioni per i file system delle funzioni del server secondario Linux. Se il programma di installazione di RICOH ProcessDirector crea delle directory, vengono impostate automaticamente la proprietà e le autorizzazioni corrette.

Proprietà e autorizzazioni per i file system delle funzioni del server secondario Linux
File system Proprietario Gruppo Autorizzazioni
/var/aiw root sys 777 - drwxrwxrwx
/var/psf root sys 2775 - drwxrwsr-x
/var/psf/segments root sys 2777 - drwxrwsrwx

1.1.3.4 Creazione di gruppi e utenti di sistema

RICOH ProcessDirector richiede la presenza di alcuni gruppi e gli ID utente sul computer primario per funzionare. Il programma di installazione può creare i gruppi e gli ID utente o è possibile crearli in anticipo.

È più facile lasciare che sia il programma di installazione a creare i gruppi e gli ID utente utilizzando i valori predefiniti. Se i nomi predefiniti non aderiscono alle regole di denominazione dei gruppi del proprio ambiente, è possibile scegliere nomi diversi e immetterli nel programma di installazione quando vengono richiesti. I gruppi e gli utenti vengono creati utilizzando i nomi specificati come utenti e gruppi del sistema locale.

Se si preferisce creare i gruppi e gli utenti in anticipo, (utilizzando i nomi predefiniti o i nomi specificati), il programma di installazione può trovarli e utilizzarli. Creare quei gruppi e utenti in base alle descrizioni in basso e immettere i loro nomi nel programma di installazione quando vengono richiesti.

Se si pianifica di installare funzioni del server secondario su computer Linux, è necessario creare alcuni gruppi e utenti sia sul computer principale che su quelli secondari. I gruppi e gli utenti sui computer secondari devono essere identici a quelli presenti sul computer primario.

    Nota:
  • Tutti gli ID utente del sistema operativo Linux e i nomi di gruppo devono essere compresi fra 1 e 8 a causa di una restrizione in DB2. Non è possibile creare un ID utente che include caratteri internazionali (come á, É, î, ñ, ô, ß) o caratteri a doppio byte.
Gruppi richiesti

RICOH ProcessDirector.richiede la presenza di questi gruppi sul computer primario:

Gruppo RICOH ProcessDirector
Il gruppo che controlla l'accesso alla directory datiRICOH ProcessDirectorInserire una breve descrizione qui; utilizzata per il primo paragrafo e l'abstract. I membri di questo gruppo possono accedere al file system /aiw/aiw1. Questo è il gruppo predefinito o primario dell'utente di sistemaRICOH ProcessDirectorInserire una breve descrizione qui; utilizzata per il primo paragrafo e l'abstract.

Il nome predefinito del gruppo è aiwgrp1.

Gruppo coda di stampa
Il gruppo utilizzato per tutti gli utenti e le applicazioni che inviano lavori alle stampanti. Su alcune piattaforme, questo è un gruppo di sistema che viene creato quando il sistema operativo è installato. Ad esempio, questo gruppo viene creato quando si installa SLES, ma non quando si installa Red Hat Linux.

Il nome di questo gruppo dev'essere printq. Non è possibile creare un gruppo con un nome diverso e farlo usare a RICOH ProcessDirector. Se il programma di installazione non trova un gruppo chiamato printq, ne crea uno.

Gruppo database PostgreSQL
Il gruppo utilizzato per consentire l'accesso al database PostgreSQL che RICOH ProcessDirector installa in un contenitore Docker. Questo gruppo viene creato quando si installa Docker Engine.

Il nome predefinito del gruppo è docker.

Quando si installa RICOH ProcessDirector, l'utente di sistema RICOH ProcessDirector viene aggiunto a questo gruppo.

Questo gruppo è necessario solo se si utilizza PostgreSQL come database RICOH ProcessDirector

Gruppo database DB2
Il gruppo utilizzato per dare ai membri l'autorizzazione sysadm di DB2 per eseguire operazioni di database. Questo è il gruppo predefinito o primario per l'utente istanza RICOH ProcessDirector e per l'utente client del database (se necessario).

Il nome predefinito del gruppo è aiwdbgrp.

Se si desidera utilizzare un server DB2 installato su un computer diverso con RICOH ProcessDirector, questo gruppo viene creato durante l'esecuzione dello script setupRemoteDB2.sh sul computer su cui è installato DB2 e su quello su cui è installato RICOH ProcessDirector.

Questo gruppo è necessario solo se si utilizza IBM DB2 come database RICOH ProcessDirector

Gruppo database DB2 protetto
Il gruppo interno richiesto da DB2; il gruppo predefinito o primario per l'utente protetto.

Il nome predefinito del gruppo è aiwdbfgp.

Se si desidera utilizzare con RICOH ProcessDirector un server DB2 installato su un computer diverso, questo gruppo viene creato sul computer dove è installato DB2.

Questo gruppo è necessario solo se si utilizza IBM DB2 come database RICOH ProcessDirector

RICOH ProcessDirector richiede anche il gruppo e il RICOH ProcessDirectorPut your short description here; used for first paragraph and abstract. su qualsiasi computer secondario Linux.

Utenti richiesti

RICOH ProcessDirector richiede la presenza di questi utenti sul computer primario:

Utente di sistema RICOH ProcessDirector
L'ID utente sotto cui è in esecuzione RICOH ProcessDirector. Questo utente deve avere il gruppo RICOH ProcessDirector impostato come gruppo predefinito o primario. Deve essere anche membro dei gruppi Coda di stampa e Database DB2 o Database PostgreSQL. È possibile utilizzare i valori predefiniti per le altre proprietà utente.

L'ID utente di sistema predefinito è aiw1.

Utente istanza DB2
L'ID utente sotto cui è in esecuzione l'istanza del database DB2 RICOH ProcessDirector . Questo utente deve avere il proprio gruppo predefinito o primario impostato sul gruppo Database DB2. Deve, inoltre, essere un membro del gruppo RICOH ProcessDirector. È possibile utilizzare i valori predefiniti per le altre proprietà utente.

L'ID utente istanza DB2 predefinito è aiwinst.

Se si intende utilizzare un server DB2 installato su un computer diverso, questo utente viene creato sul computer su cui è installato DB2.

Utente protetto DB2
Un secondo ID utente richiesto da DB2 quando si crea un'istanza. Questo utente dev'essere un membro del gruppo Database DB2 protetto. È possibile utilizzare i valori predefiniti per le altre proprietà utente.

L'ID utente protetto DB2 predefinito è aiwdbfid.

Se si intende utilizzare un server DB2 installato su un computer diverso, questo utente viene creato sul computer su cui è installato DB2.

Utente client del database DB2
L'ID utente utilizzato dal client DB2. Questo utente viene richiesto solo se viene installato un server DB2 su un computer diverso e il client DB2 sullo stesso computer di RICOH ProcessDirector. Il gruppo primario o predefinito di questo utente dev'essere impostato su Database DB2. È possibile utilizzare i valori predefiniti per le altre proprietà utente.

L'ID utente client del database DB2 predefinito è aiwclnt.

RICOH ProcessDirector richiede anche all'utente del sistema di RICOH ProcessDirector su qualsiasi computer secondario Linux.

    Nota:
  • Se si impostano password con regole di scadenza per questi ID utente, sarà necessario amministrare di conseguenza questi ID. Se le password non vengono modificate come richiesto e scadono, RICOH ProcessDirector smetterà di funzionare.

Funzioni di conversione RICOH utenti e gruppi

Se si installa Funzioni di conversione RICOH qualsiasi, saranno necessari un gruppo e due utenti aggiuntivi:

  • Da Ricoh AFP a PDF
  • Da Ricoh PCL a AFP
  • Da Ricoh PostScript/PDF a AFP
  • Da Ricoh SAP a AFP
Gli utenti predefiniti sono ipsitm e ipsejz; il gruppo predefinito è itm. La funzione di conversione avanzata non richiede questi utenti e questo gruppo.

    Importante:
  • Non impostare l'ID utente Funzioni di conversione RICOH uguale all'ID utente RICOH ProcessDirector. Ad esempio, se l'ID utente RICOH ProcessDirector è aiw1, non inserire aiw1 anche per l'ID utente della funzione di conversione.

1.1.3.5 Supporto Secure Sockets Layer e Transport Layer Security

RICOH ProcessDirector fornisce il supporto per i protocolli SSL (Secure Sockets Layer) e TLS (Transport Layer Security), quindi è possibile proteggere i dati di stampa nel sistema.

SSL e TLS sono ampiamente utilizzati per proteggere i dati su Internet. I protocolli SSL e TLS utilizzano certificati digitali per stabilire una connessione sicura tra un server Web e qualsiasi sistema client con cui interagisce. Una volta stabilita la connessione, i dati trasferiti tra i sistemi vengono codificati mediante chiavi di sicurezza. Soltanto il destinatario previsto delle informazioni è in grado di decodificare i dati.

È possibile anche utilizzare SSL o TLS per proteggere i dati su una scala più piccola, ad esempio in un sistema di stampa come RICOH ProcessDirector. È possibile attivare SSL o TLS per fornire un livello superiore di sicurezza per i dati di stampa trasferiti tra il server primario e le interfacce utente, oltre ai dati trasferiti con altre applicazioni mediante i servizi Web supportati da RICOH ProcessDirector.

Per utilizzare SSL o TLS su un computer, è necessario ottenere un certificato digitale e installarlo su tale computer. È opportuno ottenere il certificato da CA (certificate authority), in quanti CA sono considerati terzi di fiducia. È possibile utilizzare un certificato autofirmato a scopi di verifica, ma non è consigliato l'uso di tale certificato sui sistemi di produzione.

Quando viene emesso il certificato, CA lo invia all'utente in un messaggio e-mail. Memorizzare il certificato in un keystore sul computer in cui è registrato il certificato.

    Nota:
  • RICOH ProcessDirector supporta solo file JKS (Java Key Stores). Per creare un keystore, consultare la documentazione Java relativa all'abilitazione di SSL o TLS.

Una volta configurato il server Web per utilizzarlo, SSL o TLS viene utilizzato automaticamente per le comunicazioni. L'URL dell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector cambia per utilizzare il prefisso https://. È comunque possibile accedere all'interfaccia utente utilizzando l'indirizzo http://, ma è possibile anche configurare il server Web per inoltrare tutte le richieste all'indirizzo protetto.

Per utilizzare SSL o TLS con RICOH ProcessDirector, è possibile ottenere un certificato digitale e installarlo sul computer primario prima di installare il prodotto base. Una volta installato il prodotto base, è necessario attivare SSL o TLS nel componente server Web di RICOH ProcessDirector.

1.1.3.6 Considerazioni per gli ambienti virtuali e cloud

RICOH ProcessDirector può essere installato in ambienti virtuali, come quelli forniti con VMware o su piattaforme cloud come Amazon Web Services.

Durante la configurazione di questo tipo di sistema, i prerequisiti del sistema operativo, i requisiti di memoria e del file system sono ancora validi. Altri tre elementi di configurazione della rete sono importanti:

  • Il nome host assegnato all'istanza RICOH ProcessDirector non possono cambiare quando il server viene riavviato. Se questi valori cambiano durante un riavvio, si avrà un breve periodo di tolleranza per aggiornare le chiavi di licenza prima che il sistema smetta di funzionare.
  • Se si stampa su una rete esterna ospitata o distribuita, potrebbe essere necessaria una notevole larghezza di banda di rete per mantenere le stampanti ad alta velocità a velocità nominale su lunghe distanze. Contattate il supporto software Ricoh per ricevere assistenza con la configurazione della capacità di rete.

    Se si stampa su stampanti AFP, è possibile utilizzare un server secondario per ricevere e bufferizzare i lavori di stampa in modo che la trasmissione dei dati alle stampanti possa tenere il passo con le alte velocità di stampa. Dopo aver installato il server secondario, impostare queste proprietà sulla stampante AFP:

    • Server di stampa: il nome del server secondario
    • Copia su server secondario:
    • Directory di destinazione su un server secondario: la posizione sul file system del server secondario dove si desidera che RICOH ProcessDirector scriva i file di stampa.

  • La protezione dei dati attraverso la rete e dalle piattaforme cloud alle stampanti a terra è responsabilità dell'utente. L'uso di reti private virtuali (VPN) a volte introduce un peggioramento delle prestazioni nel trasferimento dei file. Coinvolgere gli amministratori di rete e di sicurezza quando si pianifica di ospitare RICOH ProcessDirector in questi ambienti.

1.1.3.7 Installazione del software richiesto

RICOH ProcessDirector richiede questo software sul computer primario:

  • Un sistema operativo Linux supportato
  • Docker Engine 24.0.6 o superiore

    Questo software è necessario solo se si utilizza PostgreSQL come database.

  • Un database supportato

    RICOH ProcessDirector utilizza un database per gestire il flusso di dati. Sono supportati due database:

    PostgreSQL
    Il database predefinito per RICOH ProcessDirector nella versione 3.12 e successive. Il programma di installazione RICOH ProcessDirector installa PostgreSQL in un contenitore Docker. È necessario installare Docker Engine 24.0.6 o superiore prima di installare RICOH ProcessDirector per utilizzare la configurazione di PostgreSQL.
    IBM DB2
    Il database predefinito per RICOH ProcessDirector nella versione 3.11.2 e inferiore e una configurazione alternativa per la versione 3.12 e superiore.

    È possibile utilizzare la versione di DB2 fornita con RICOH ProcessDirector o una versione di DB2 11.5.8 o superiore installata al di fuori di RICOH ProcessDirector. Se DB2 versione 11.5.8 o superiore è già stato installato su un computer nella rete, è possibile configurare RICOH ProcessDirector per farlo funzionare invece con tale versione. Consultare Installazione di DB2.

Se si intende installare una funzione del server secondario, questo software è richiesto sul computer secondario:

  • Un sistema operativo Linux supportato

Se si intende installare un server applicazioni su un computer Windows, questo software è richiesto sul computer Windows:

  • Sistema operativo Windows Server 2019 a 64 bit
  • Sistema operativo Windows Server 2022 64-bit
  • Sistema operativo Windows 10 Pro o Enterprise a 64 bit
  • Sistema operativo Windows 11 Pro

Queste funzioni richiedono software aggiuntivo:

  • Docker secondario

    Docker Engine 19.03 o versione successiva è richiesto sui computer Linux che ospiteranno i server secondari del contenitore Docker.

  • PitStop Connect

    Enfocus PitStop Server 10 o versione successiva su un server applicazioni configurato per funzionare con il server primario.

  • Ultimate Impostrip® Connect

    Ultimate Impostrip® Automation o Scalable su un server applicazioni configurato per funzionare con il server primario o su un sistema Windows separato.

      Nota:
    • Se il computer Windows viene eseguito in una lingua diversa dall'inglese, non installare Ultimate Impostrip® nella directory di installazione predefinita. Il programma non funziona correttamente con percorsi di installazione predefiniti in una lingua diversa dall'inglese. Si consiglia di installare Ultimate Impostrip® in C:\ImpostripOnDemand nei computer Windows in una lingua diversa dall'inglese.
  • Quadient Inspire Connect

    Quadient Inspire Designer V8 o successiva.

  • La funzione di Supporto AFP include RICOH Visual Workbench, un'interfaccia utente separata che può essere installata su qualsiasi sistema Linux o Windows della rete.

    Sul sistema utilizzato per RICOH Visual Workbench deve essere installato Java 1.8 o successivo.

  • La funzione di Supporto Documenti PDF include Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, un'interfaccia utente separata che può essere installata su un sistema Windows della rete. Sul sistema utilizzato per Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat deve essere installato Java 1.8 o successivo e Adobe Acrobat Pro 2020 o DC.
  • Funzioni di conversione RICOH

    WorldType Fonts, versione 8.13, per convertire i file RICOH SAP in file AFP una volta abilitato il supporto IS/3.

    Java Runtime Environment 1.4 o superiore.

  • Avanti Slingshot Connect

    Avanti Slingshot con il componente aggiuntivo JDF Integration installato su un server applicazioni configurato per funzionare con il server primario.

Altro software richiesto:

  • Un browser Web supportato

    Per aprire l'interfaccia utente RICOH ProcessDirector è richiesto un browser Web. Pertanto, è necessario su tutti i sistemi utilizzati per accedere all'interfaccia utente.

  • Visualizzatore PDF

    Un visualizzatore PDF è utilizzato nell'interfaccia utente RICOH ProcessDirector per visualizzare i contenuti dei lavori di stampa. È consigliabile installarlo su tutti i sistemi utilizzati per accedere all'interfaccia utente, ma non è richiesto necessariamente. Se l'interfaccia utente viene aperta da un computer su cui non è installato un visualizzatore PDF, viene visualizzato un messaggio di errore quando si tenta di visualizzare un lavoro. Si raccomanda l'utilizzo di Adobe Reader poiché fornisce la migliore funzionalità.

1.1.3.7.1 Installazione di un sistema operativo

RICOH ProcessDirector richiede un sistema operativo a 64 bit che supporta l'esecuzione di applicazioni a 32 bit. È possibile installare uno dei seguenti sistemi operativi, a seconda dell'hardware in uso:

Sistema a 64 bit (per primario o secondario):
Uno dei seguenti sistemi operativi:
  • CentOS Linux dalla 7.9 alla versione 7.X più recente per x86_64
  • Red Hat dalla 7.6 alla versione 7.X più recente
  • Red Hat dalla 8.1 alla versione 8.X più recente
  • Rocky Linux dalla 8.4 alla versione 8.X più recente
  • Rocky Linux dalla 9.0 alla versione 9.X più recente
  • SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 12.0 con Service Pack 4 o versioni successive per x86_64
  • SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 15.0 con Service Pack 1 o successiva per x86_64
Nota: Le distribuzioni CentOS e Rocky Linux sono basate sul codice di Red Hat. I riferimenti ai sistemi operativi derivati da Red Hat nella presente documentazione indicano che la dichiarazione o l'istruzione è appropriata per Red Hat, CentOS e Rocky Linux.
Sistema a 64 bit (per server applicazioni Windows):
Uno dei seguenti sistemi operativi:
  • Windows 10 Pro o Enterprise a 64 bit
  • Windows 11 Pro
  • Windows Server 2019 a 64 bit
  • Windows Server 2022 64-bit

    Importante:
  • RICOH ProcessDirector verifica che il sistema operativo soddisfi questi requisiti minimi. Il programma di installazione non installa il software su versioni precedenti dei sistemi operativi.

1.1.3.7.1.1 Installazione del sistema operativo SLES

  1. Consultare la documentazione SLES per installare SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 12.0 con Service Pack 4 o versioni successive per x86_64 o SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 15.0 con Service Pack 1 o successiva per x86_64.
    1. Assicurarsi che questi componenti siano installati sia sul computer primario che sul computer secondario:
      • Shell Korn(mksh)
      • binutils
      • pacchetto insserv-compat
      • libX11.so.6 e relative librerie dipendenti
      • Perl interpreter (Perl.rte 5.8.8 o versioni successive)
      • Comprimere e decomprimere utilità
      • Librerie fontconfig e freetype

        Si consiglia inoltre di installare i font DejaVu. OpenJDK richiede che queste librerie identifichino i font disponibili sul sistema.

      • Solo su un computer principale SLES 12: il pacchetto net-tools.
      • Solo su un computer principale SLES 15: il pacchetto net-tools-deprecated.
      • glibc 2.27 o superiore

        Questo pacchetto è necessario solo se si intende installare Funzioni di conversione RICOH.

    2. Se si intende installare i server applicazioni, installare il server NIS (Network Information Service) sul computer primario SLES. È possibile utilizzare YaST (Yet Another Setup Tool) per installare NIS. In YaST, fare clic su Software Gestione software e cercare ypserv.
      Il servizio rpcbind è necessario sul computer primario.
    3. Security Enhanced Linux (SELinux) deve essere disabilitato durante il processo di installazione di RICOH ProcessDirector. È possibile abilitarlo di nuovo al termine dell'installazione.
  2. Creare partizioni e file system Linux. Per consigli e considerazioni, consultare Pianificazione dei file system.
  3. Eseguire questi comandi e cercare i risultati previsti per verificare di aver installato correttamente SLES:
    Comandi SLES e risultati previsti
    Comando Risultato previsto
    Per controllare la release SLES:

    cat /etc/os-release

    Restituisce la versione del sistema operativo e il livello di patch.
    Per verificare che il sistema operativo sia a 64 bit:

    uname -a

    Una risposta che include: x86_64
    Per verificare la presenza della shell Korn (mksh):

    rpm -q mksh

    Risposta simile a:

    mksh-50-2.13.x86_64

    Per verificare la presenza di binutils:

    rpm -q binutils

    I risultati assomigliano a questo esempio:

    binutils-2.31-9.26.1.z86_64

    Per cercare insserv-compat:

    rpm -qa | grep insserv-compat

    I risultati assomigliano a questo esempio:

    insserv-compat-0.1-4.3.1.noarch

    Se non vengono restituiti risultati, è necessario installare il pacchetto mancante.

    Per installare il pacchetto serving-compat, digitare:

    zypper install insserv-compat

    Per verificare la presenza di libX11.so.6:

    rpm -qa |grep -i X11

    ls -l /usr/lib*/libX11*

    I risultati includono una raccolta di librerie con il testo X11 nel nome, ad esempio:

    libX11-6-1.6.2-12.5.1.x86_64
    libX11-data-1.6.5-1.41.noarch
    libxkbcommon-x11-0-0.8.0-1.17.x86_64
    ghostscript-x11-9.25-23.13.1.x86_64
    xorg-x11-essentials-7.6_1-1.22.noarch

    Se vengono restituiti meno di cinque risultati, non vengono installate tutte le dipendenze. Installare di nuovo le librerie libX11, assicurandosi di installare tutte le dipendenze.

    Per verificare la versione di Perl installata:

    rpm -q perl

    Una risposta che somiglia a: perl-5.8.8-14.10
    Per verificare se sono installate le librerie per il supporto font:
    • rpm -qa | grep fontconfig
    • rpm -qa | grep freetype
    • rpm -qa | grep -i dejavu
    I risultati assomigliano a questi esempi:
    • fontconfig-2.13.0-4.3.el7.x86_64
    • freetype-2.8-14.el7.x86_64
    • dejavu-fonts-common-2.35-7.el8.noarch

    Se non vengono restituiti risultati, è necessario installare la libreria o i font mancanti.

    Per installarli tutti e tre, digitare:

    zypper install libfreetype6 fontconfig dejavu-fonts

    Per controllare i pacchetti net-tool:

    Su SLES 12:

    rpm -qa |grep net-tools

    Su SLES 15:

    rpm -qa |grep net-tools-deprecated

    I risultati assomigliano a questi esempi:
    • net-tools-1.60-765.5.4.x86_64
    • net-tools-deprecated-2.0+git20170221.47bb4a-3.11.x86_64
    Per verificare le versioni di compressione e decompressione installate:

    rpm -q zip

    rpm -q unzip

    zip-3.0-1.el6.x86_64 (tipica)

    unzip-6.0-1.el6.x86_64 (tipica)

    getconf GNU_LIBPTHREAD_VERSION NPTL 2.19
    Per verificare se il servizio rpcbind è in esecuzione:

    rpcinfo

    Una risposta che include informazioni sul sistema indica che il servizio rpcbind è in esecuzione. Se la risposta è un messaggio di errore, il servizio rpcbind non è in esecuzione. Digitare questo comando per avviare il servizio rpcbind: /sbin/rpcbind
    Se si stampa con stampanti AFP il cui server principale è un server SLES Linux, l'utilità portmap deve essere installata e in esecuzione.

    rpcinfo -p

    Questo comando restituisce risultati solo se il servizio rpcbind è in esecuzione.

    Una risposta che include portmap, ad esempio:

    program vers proto port service 100000 4 tcp 111 portmapper

    Per controllare lo stato per SELinux:

    getenforce

    Disabilitato
    Per verificare il numero di versione della libreria glib

    rpm -q glibc

    I risultati assomigliano a questo esempio:

    glibc-2.22-15.3.x86_64

      Nota:
    • Se è stata installata la versione successiva di un prerequisito, il numero di versione restituito varia.

    Se i risultati del comando non sono quelli previsti, utilizzare YaST per assicurarsi di aver installato i componenti richiesti (vedere il passaggio 1). In YaST, fare clic su Software Installa/Rimuovi software.

  4. Verificare le impostazioni di data, ora e fuso orario tramite YaST e correggerle, se necessario:
    Fare clic su Sistema Configurazione orologio e fuso orario. Se si modifica la data, l'ora e il fuso orario, è necessario riavviare il sistema perché le modifiche abbiano effetto.
  5. Proseguire con Impostazione della configurazione di rete.

1.1.3.7.1.2 Installazione di un sistema operativo derivato da Red Hat

RICOH ProcessDirector può essere installato su un sistema operativo Red Hat, CentOS o Rocky Linux supportato.
  1. Per installare il sistema operativo, consultare la documentazione Red Hat, CentOS o Rocky.
    1. Assicurarsi che questi componenti siano installati sia sul computer primario che sul computer secondario:
      • Due versioni della shell Korn: ksh e mksh
      • binutils
      • /usr/lib64/libstdc++.so.6

        La versione a 64 bit di una libreria condivisa utilizzata da RICOH ProcessDirector. Sulle versioni Red Hat o CentOS Linux 7.x supportate, le librerie sono installate da: .so.6: libstdc++-4.8.5-4.el7.x86_64

          Nota:
        • Le librerie vengono fornite sul supporto di installazione del sistema operativo oppure possono essere scaricate dal sito Web Red Hat o CentOS.

      • libX11.so.6 e relative librerie dipendenti
      • Perl interpreter (Perl.rte 5.8.8 o versioni successive)
      • Comprimere e decomprimere utilità
      • Librerie fontconfig e freetype

        Si consiglia inoltre di installare i font DejaVu. OpenJDK richiede che queste librerie identifichino i font disponibili sul sistema.

      • Il pacchetto net-tools.
      • glibc 2.27 o superiore

        Questo pacchetto è necessario solo se si intende installare Funzioni di conversione RICOH.

    2. Se si intende installare un server applicazioni su Windows, è necessario installare un server NIS (Network Information Service) sul computer primario. Questi servizi sono richiesti sul server primario:
      • ypserv
      • ypbind
      • rpcbind
    3. Sui server con tipo di stampante CUPS (Common UNIX Printing System) definito:

      Questi RPM sono obbligatori:

      • system-config-printer

        Questo RPM è necessario solo per le versioni di Red Hat o CentOS Linux 7.x supportate.

      • system-config-printer-libs
      • system-config-printer-udev
        Nota:
      • I tipi di stampante CUPS includono le stampanti Passthrough e PCLOut che utilizzano il comando lpr.
    4. Security Enhanced Linux (SELinux) deve essere disabilitato durante il processo di installazione di RICOH ProcessDirector. È possibile abilitarlo di nuovo al termine dell'installazione.
  2. Creare partizioni e file system Linux. Per consigli e considerazioni, consultare Pianificazione dei file system.
  3. Eseguire questi comandi e cercare i risultati previsti per verificare di aver installato correttamente Red Hat:
    Comandi Red Hat/CentOS/Rocky Linux e risultati previsti
    Comando Risultato previsto
    Per verificare la release Red Hat:

    cat /etc/redhat-release

    Per controllare la release CentOS:

    cat /etc/centos-release

    Per verificare la release di Rocky Linux:

    cat /etc/os-release

    Red Hat Enterprise Linux Server release release_number

    CentOS Linux release release_number (Core)

    NAME="Rocky Linux"
    VERSION=release_number

    Per verificare che il sistema operativo sia a 64 bit:

    uname -a

    Risultati che includono x86_64 come in questo esempio:

    Linux myserver 3.10.0-123.el7.x86_64 #1 SMP Mon May 5 11:16:57 EDT 2014 x86_64 x86_64 x86_64 GNU/Linux

    Per controllare i pacchetti della shell Korn:

    rpm -q ksh

    e

    rpm -q mksh

    I risultati assomigliano a questo esempio:

    ksh-20120801-19.el7.x86_64

    e

    mksh-56c-5.el8.x86_64

    Per verificare la presenza di binutils:

    rpm -q binutils

    I risultati assomigliano a questo esempio:

    binutils-2.30-108.el8.x86_64

    Per verificare /usr/lib64/libstdc++.so.6:

    Andare a /usr/lib64/ e digitare:

    ls

    L'elenco di file deve includere questa voce esatta:
    /usr/lib64/libstdc++.so.6
    L'elenco potrebbe collegare tale voce a questa:
    /usr/lib64/libstdc++.so.6.0.13
    Per verificare la presenza di libX11.so.6:

    rpm -qa |grep -i X11

    ls -l /usr/lib*/libX11*

    I risultati includono una raccolta di librerie con il testo X11 nel nome, ad esempio:

    libX11-1.6.5-2.el7.x86_64
    libX11-common-1.6.5-2.el7.noarch
    libxkbcommon-x11-0.7.1-1.el7.x86_64
    xorg-x11-font-utils-7.5-21.el7.x86_64
    xorg-x11-xinit-1.3.4-2.el7.x86_64

    Se vengono restituiti meno di cinque risultati, non vengono installate tutte le dipendenze. Installare di nuovo le librerie libX11, assicurandosi di installare tutte le dipendenze.

    Per verificare la versione di Perl installata:

    rpm -q perl

    I risultati assomigliano a questo esempio:

    perl-5.16.3-283

    Per verificare se sono installate le librerie per il supporto font:
    • rpm -qa | grep fontconfig
    • rpm -qa | grep freetype
    • rpm -qa | grep -i dejavu
    I risultati assomigliano a questi esempi:
    • fontconfig-2.13.0-4.3.el7.x86_64
    • freetype-2.8-14.el7.x86_64
    • dejavu-fonts-common-2.35-7.el8.noarch

    Se non vengono restituiti risultati, è necessario installare la libreria o i font mancanti.

    Per installarli tutti e tre, digitare:

    yum install freetype fontconfig dejavu-sans-fonts

    Per controllare il pacchetto net-tools:

    rpm -q net-tools

    I risultati assomigliano a questo esempio:

    net-tools-2.0-0.25.20131004git.e17.x86_64

    Per verificare le versioni di compressione e decompressione installate:

    rpm -q zip

    rpm -q unzip

    I risultati assomigliano a questi esempi:

    zip-3.0-1.el6.x86_64 (tipica)

    unzip-6.0-1.el6.x86_64 (tipica)

    getconf GNU_LIBPTHREAD_VERSION I risultati indicano la versione 2.17 o successiva:

    NPTL 2.17

    Per verificare i file RPM richiesti dall'oggetto stampante:

    rpm -qa | grep system-config-printer

    L'elenco dei risultati deve includere:
    system-config-printer
    system-config-printer-libs
    system-config-printer-udev
      Nota:
    • system-config-printer appare nell'elenco solo per le versioni di Red Hat o CentOS Linux 7.x
    Se si stampa con stampanti AFP il cui server principale è un server Linux, l'utilità portmap deve essere installata e in esecuzione.

    rpcinfo -p

    Una risposta che include portmap, ad esempio:

    program vers proto port 100000 4 tcp 111 portmapper

    Per controllare lo stato per SELinux:

    getenforce

    Disabilitato
    Per verificare il numero di versione della libreria glib

    rpm -q glibc

    I risultati assomigliano a questo esempio:

    glibc-2.22-15.3.x86_64

      Nota:
    • Se è stata installata la versione successiva di un prerequisito, il numero di versione restituito varia.

    Se i risultati del comando non sono quelli previsti, utilizzare gli strumenti del sistema operativo per assicurarsi di aver installato i componenti richiesti (vedere il passaggio 1).

  4. Verificare le impostazioni di data, ora e fuso orario e correggerle, se necessario. Per visualizzare le impostazioni, digitare:

    timedatectl

  5. Proseguire con Impostazione della configurazione di rete.

1.1.3.7.1.3 Installazione di un sistema operativo Windows

Se si installa un server applicazioni su un sistema operativo Windows, scegliere la modalità corretta per eseguirlo e aprire le porte corrette nel firewall.

RICOH ProcessDirector può essere installato su questi sistemi operativi:

  • Windows Server 2019 a 64 bit
  • Windows Server 2022 64-bit
  • Windows 10 Pro o Enterprise a 64 bit
  • Windows 11 Pro

Per installare un sistema operativo Windows:

  • Consultare la documentazione di Windows per installare il sistema operativo appropriato. Se viene richiesto di scegliere la modalità a 32 bit o a 64 bit, scegliere la modalità a 64 bit per il sistema operativo Windows. RICOH ProcessDirector non è compatibile con la modalità 32 bit.

    Assicurarsi che il Controllo dell'account utente (UAC) sia impostato su DISATTIVO. È possibile riattivarlo al temine dell'installazione.

  • RICOH ProcessDirector supporta i protocolli IPv4 e IPv6. Se si utilizza IPv4, gli indirizzi IP possono essere espressi utilizzando indirizzi decimali tratteggiati o il nome host completo. Se si utilizza IPv6, è necessario utilizzare il nome host completo del server.
  • A seconda della configurazione, potrebbero essere necessarie anche queste porte:

    Porte da aprire sul server primario RICOH ProcessDirector
    Porta Sistema di origine Descrizione
    15080 Stazione di lavoro utente Accesso all'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector se non si utilizza TLS.
    15090 Stazione di lavoro amministratore Accesso all'interfaccia Gestione delle funzioni di RICOH ProcessDirector se non si utilizza TLS.
    15443 Stazione di lavoro utente Accesso all'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector se si utilizza TLS.
    15453 Stazione di lavoro amministratore Accesso all'interfaccia utente Gestione delle funzioni di RICOH ProcessDirector se si utilizza TLS.
    515 Applicazione cliente Obbligatorio per l'invio di lavori a RICOH ProcessDirector tramite LPR.
    5001-65535 Mainframe cliente Obbligatorio per l'invio di lavori a RICOH ProcessDirector tramite Download per z/OS o AFP Download Plus I numeri di porta definiti in RICOH ProcessDirector devono corrispondere ai numeri di porta definiti come stampanti sul mainframe.
    55555 Server secondario RICOH ProcessDirector Obbligatorio se si utilizzano server secondari non definiti sullo stesso sistema del server primario. Consente la comunicazione tra il server secondario e il server primario.
    15080 o 15443 RICOH TotalFlow Print Server Utilizzato per inviare lo stato di stampa a RICOH ProcessDirector
    Porte da aprire sul server primario e secondario RICOH ProcessDirector
    Porta Sistema di origine Descrizione
    15081 Stazione di lavoro amministratore Utilizzato per importare la definizione di stampante PDF personalizzata sul server RICOH ProcessDirector che comunicherà con la stampante

    È necessario solo se si utilizzano stampanti PDF personalizzate. La maggior parte dei sistemi non utilizza stampanti PDF personalizzate.

    15081 Stampante PDF Ricoh Il ticket lavoro contiene un riferimento a un file PDF che la stampante recupera.
    Porte da aprire sul server NFS
    Porta Sistema di origine Descrizione
    111 Server primario e secondario RICOH ProcessDirector Utilizzato dal server NFS e dalla funzione Mappatura nome utente quando si condividono i dati dal server primario ai server secondari o ad altri sistemi che utilizzano NFS.
    2049 Server primario e secondario RICOH ProcessDirector Utilizzato dal server NFS quando si condividono i dati dal server primario ai server secondari o ad altri sistemi che utilizzano NFS.
    Porte da aprire sulle stampanti
    Porta Sistema di origine Descrizione
    161 Server primario e secondarioRICOH ProcessDirector Obbligatorio quando RICOH ProcessDirector ottiene lo stato e le informazioni della stampante tramite SNMP.
    8010 Server primario e secondario RICOH ProcessDirector Obbligatorio quando RICOH ProcessDirector ottiene lo stato e le informazioni della stampante tramite SNMP.
    9100-9103 Server primario e secondario RICOH ProcessDirector Obbligatorio quando si inviano lavori a una stampante con un controller EFI Fiery utilizzando ticket lavoro Postscript.
    Porte da aprire sul server LDAP
    Porta Sistema di origine Descrizione
    389, 636 o altra porta configurata. server primario RICOH ProcessDirector Obbligatorio quando RICOH ProcessDirector utilizza LDAP per autenticare gli utenti.
    Porte da aprire sulle stampanti che supportano le interfacce JMF 1
    Porta Sistema di origine Descrizione
    80 Server primario e secondarioRICOH ProcessDirector Obbligatorio quando RICOH ProcessDirector invia query IMSS utilizzando il protocollo HTTP.
    8010 Server primario e secondarioRICOH ProcessDirector Obbligatorio per l'invio di file JMF ai controller EFI Fiery.
    9100 (predefinita) - 9103 Server primario e secondario RICOH ProcessDirector Obbligatorio quando si inviano lavori a una stampante con un controller EFI Fiery utilizzando ticket lavoro Postscript.

    9100 è la porta predefinita. Le stampanti EFI utilizzano la porta 9102.

    1Queste stampanti sono definite in RICOH ProcessDirector come oggetti Stampante PDF Ricoh.
    Porte da aprire sulle stampanti Passthrough
    Porta Sistema di origine Descrizione
    515 server primario RICOH ProcessDirector Obbligatorio per la ricezione di lavori da RICOH ProcessDirector tramite LPR.
    Porte da aprire sulle stampanti IPDS
    Porta Sistema di origine Descrizione
    5001-65535 server primario RICOH ProcessDirector Obbligatorio per l'invio di file a RICOH ProcessDirector tramite Download per z/OS o AFP Download Plus.

    Questi numeri di porta vengono configurati quando si creano i dispositivi di input che ricevono questi lavori. Aprire queste porte dopo aver definito i dispositivi di input.

    Porte da aprire sul server di conversione
    Porta Sistema di origine Descrizione
    6984-6992 server primario RICOH ProcessDirector Obbligatorio se si utilizza una delle conversioni RICOH e se queste non sono installate sul server primario. Queste conversioni non sono uguali alla funzione Conversione avanzata di RICOH ProcessDirector.
    16080 Stazione di lavoro amministratore Accesso all'interfaccia utente di Transform Feature se si utilizza una delle conversioni RICOH.
    Porte da aprire per la funzione Report
    Porta Sistema di origine Descrizione
    5432 Server primario RICOH ProcessDirector e qualsiasi sistema che accede ai dati dei report RICOH ProcessDirector Accesso al database PostgreSQL utilizzato per archiviare i dati raccolti dalla funzione Report. Questo database può trovarsi sul computer principale o su un altro computer della rete.

    Obbligatorio quando si utilizza la funzione Rapporti di RICOH ProcessDirector.

    Porte da aprire sul server DB2
    Porta Sistema di origine Descrizione
    DB2 precedente a 11.5.8: 50000

    DB2 11.5.8 e versioni successive: 25000

    server primario RICOH ProcessDirector Obbligatorio quando RICOH ProcessDirector utilizza un database DB2 installato su un altro server.

    Queste sono le porte predefinite utilizzate da DB2; il valore predefinito è stato modificato nella versione 11.5.8. Se l'installazione di DB2 utilizza una porta diversa, aprire la porta utilizzata.

    Porte da aprire per un database primario PostgreSQL
    Porta Sistema di origine Descrizione
    5442 server primario RICOH ProcessDirector Utilizzato per la comunicazione con il contenitore Docker che contiene il database PostgreSQL per RICOH ProcessDirector.

  • La lingua in cui viene eseguito RICOH ProcessDirector dipende dal browser utilizzato per accedere. Per cambiare la lingua, è necessario modificare la lingua del sistema operativo.

1.1.3.7.2 Installazione di DB2

È possibile utilizzare la versione di DB2 fornita con RICOH ProcessDirector oppure installare la propria copia di DB2. La propria copia può essere installata sullo stesso computer del prodotto base RICOH ProcessDirector o su un computer Linux diverso.

Per installare la propria copia sul computer primario e utilizzarli insieme, la copia deve essere:

  • DB2 11.5.8 o versioni successive

Se si dispone di una release diversa di DB2, non è possibile utilizzarla con RICOH ProcessDirector.

1.1.3.7.2.1 Installazione della versione RICOH ProcessDirector di DB2

Utilizzare la versione RICOH ProcessDirector di DB2 se non si dispone di altre applicazioni che richiedono DB2. Solo RICOH ProcessDirector può utilizzare questa versione.

La versione RICOH ProcessDirector di DB2 può essere installata quando si installa il prodotto base RICOH ProcessDirector su un computer sul quale non sono installate altre versioni di DB2. Se è stata installata un'altra versione compatibile di DB2, è possibile scegliere se installare e utilizzare la versione RICOH ProcessDirector di DB2 o utilizzare l'altra versione di DB2.

Il database DB2 può essere installato da un disco separato o da un file ISO. Se si sceglie di installare RICOH ProcessDirector con il database DB2, il programma di installazione RICOH ProcessDirector richiede che sia inserito un altro disco con DB2 o che sia montato ISO.

Per utilizzare insieme DB2 e RICOH ProcessDirector, sono necessari diversi sistemi e gruppi. Non accedere mai come questi utenti, ma potrebbe essere necessario riconoscerli per la conservazione dei record e a scopi di sicurezza.

Scegliere uno di questi tre modi per creare e specificare quali utenti e gruppi deve utilizzare l'applicazione:

  • Prima di avviare il programma di installazione, creare gli utenti e i gruppi. Quindi, durante la procedura di installazione, immettere i nomi degli utenti e dei gruppi creati. RICOH ProcessDirector li trova e li utilizza.

    Per informazioni sugli utenti e sui gruppi richiesti, consultare Creazione di gruppi e utenti di sistema.

  • Durante il processo di installazione, immettere diversi nomi e lasciare che RICOH ProcessDirector crei gli utenti e i gruppi.
  • Durante il processo di installazione, lasciare che RICOH ProcessDirector crei gli utenti e i gruppi utilizzando i valori predefiniti.

    Gli utenti e i gruppi predefiniti sono:

    Utente istanza DB2
    aiwinst
    Gruppo istanza DB2
    aiwdbgrp
    Utente protetto DB2
    aiwdbfid
    Gruppo protetto DB2
    aiwdbfgp

    Nota:
  • Se si impostano password con regole di scadenza per questi ID utente, sarà necessario amministrare di conseguenza questi ID. Se le password non vengono modificate come richiesto e scadono, RICOH ProcessDirector smetterà di funzionare.

Quando si installa RICOH ProcessDirector, il programma di installazione crea un'istanza DB2 e un ID utente utilizzando il valore immesso per l'utente istanza DB2. Non deve essere presente nessun'altra istanza DB2 o ID utente con questo nome sul sistema RICOH ProcessDirector, neanche in un'altra versione di DB2.

1.1.3.7.2.2 Installazione della propria copia di DB2 sul computer principale

Utilizzare la propria copia di DB2 sullo stesso computer di RICOH ProcessDirector se:
  • Sono presenti altre applicazioni che richiedono DB2 su tale computer.
  • Si dispone già di una licenza DB2 per il computer che si desidera utilizzare con RICOH ProcessDirector.
  • Si desidera gestire DB2 esternamente a RICOH ProcessDirector.

Prima di installare RICOH ProcessDirector è necessario installare DB2 11.5.8 o versione successiva.

Se si installa RICOH ProcessDirector, il programma di installazione configura la versione esistente di DB2. Esso crea un'istanza DB2 utilizzabile da RICOH ProcessDirector. Nessun'altra applicazione deve utilizzare questa istanza DB2.

Per utilizzare insieme DB2 e RICOH ProcessDirector, sono necessari diversi sistemi e gruppi. Non accedere mai come questi utenti, ma potrebbe essere necessario riconoscerli per la conservazione dei record e a scopi di sicurezza.

Scegliere uno di questi tre modi per creare e specificare quali utenti e gruppi deve utilizzare l'applicazione:

  • Prima di avviare il programma di installazione, creare gli utenti e i gruppi. Quindi, durante la procedura di installazione, immettere i nomi degli utenti e dei gruppi creati. RICOH ProcessDirector li trova e li utilizza.

    Per informazioni sugli utenti e sui gruppi richiesti, consultare Creazione di gruppi e utenti di sistema.

  • Durante il processo di installazione, immettere diversi nomi e lasciare che RICOH ProcessDirector crei gli utenti e i gruppi.
  • Durante il processo di installazione, lasciare che RICOH ProcessDirector crei gli utenti e i gruppi utilizzando i valori predefiniti.

    Gli utenti e i gruppi predefiniti sono:

    Utente istanza DB2
    aiwinst
    Gruppo istanza DB2
    aiwdbgrp
    Utente protetto DB2
    aiwdbfid
    Gruppo protetto DB2
    aiwdbfgp

1.1.3.7.2.3 Installazione e configurazione della propria copia di DB2 su un computer diverso

Utilizzare il proprio server DB2 su un computer diverso e un client DB2 sullo stesso computer di RICOH ProcessDirector se:
  • Sono presenti altre applicazioni che utilizzano già DB2 su un altro computer.
  • Si dispone già di una licenza DB2 per un altro computer che si desidera utilizzare con RICOH ProcessDirector.
  • Si desidera gestire DB2 esternamente a RICOH ProcessDirector.
  • Si desidera utilizzare lo stesso server DB2 con diversi server primari RICOH ProcessDirector.

Il client e il server DB2 non devono essere nello stesso sistema operativo, ma devono essere allo stesso livello e avere lo stesso Fix Pack. RICOH ProcessDirector supporta solo l'uso di DB2 11.5.8 o versione successiva in questa configurazione.

    Importante:
  • Su Linux, il server DB2 richiede un sistema operativo a 64 bit.

Prima di installare RICOH ProcessDirector, è necessario installare e configurare un server DB2 sull'altro computer e un client DB2 sul computer primario. Se si sta installando una configurazione di failover manuale, è necessario installare il client DB2 sul computer attivo e su quello di backup.

Per installare e configurare il server e il client DB2:

  1. installare DB2 11.5.8 o versione successiva utilizzando le istruzioni di configurazione fornite con DB2.
    Nella finestra Imposta un'istanza DB2, scegliere l'opzione per rinviare questa attività a un secondo momento.
  2. Verificare che il computer in cui è installato il server DB2 soddisfi i requisiti di memoria e del disco per supportare RICOH ProcessDirector, tenendo presenti questi problemi:
    • Ciascun server primario RICOH ProcessDirector che si connette a questo server DB2 deve utilizzare una directory separata sul server DB2 per memorizzare i propri database. Ciascuna di queste directory deve avere 22 GB di spazio disponibile. Per impostazione predefinita, i server primari utilizzano la directory principale per il relativo utente istanza per memorizzare i database. Se si utilizza l'impostazione predefinita, assicurarsi che la directory principale per l'utente istanza sia abbastanza grande.

      Tuttavia, in una configurazione di failover manuale, il computer attivo e quello di backup condividono un'istanza DB2. Di conseguenza, utilizzano entrambi la stessa directory e necessitano di soli 22 GB di spazio, non di 44 GB.

    • Se si modifica la directory utilizzata dall'istanza per memorizzare i database, assicurarsi che la directory principale per ciascun utente istanza disponga di almeno 300 MB di spazio disponibile.
  3. Utilizzare lo script fornito per configurare DB2 per il funzionamento con ciascun server primario RICOH ProcessDirector che si connette a esso.
    Questa configurazione include: la creazione di un'istanza DB2 con cuiRICOH ProcessDirector possa comunicare; la regolazione dell'istanza; la creazione dei gruppi e degli utenti richiesti (se necessario); e l'avvio dell'istanza.

    Lo script è incluso nella directory /scripts nel DVD del prodotto base RICOH ProcessDirector.

    Per configurare il server DB2:

    1. Inserire il DVD del prodotto base nell'unità e passare alla directory /scripts.
        Nota:
      • Se si utilizza il sistema Red Hat, CentOS o Rocky Linux, è possibile che il montaggio dell'unità venga effettuato automaticamente. Tuttavia, le unità montate automaticamente su questi sistemi sono installate in modo da impedire l'esecuzione di programmi dai supporti. Prima di continuare, è necessario smontare l'unità e rimontarla utilizzando l'opzione exec. È possibile utilizzare il seguente comando:

        mount -t iso9660 -o remount, exec <punto_montaggio>

        È necessario inoltre rimontare l'unità per ogni CD o DVD inserito.

    2. Digitare il seguente comando per eseguire lo script e premere Invio:
      ./setupRemoteDB2.sh
    3. Rispondere ai prompt come richiesto:
      • Quando lo script chiede il nome dell'istanza DB2, digitare un nome istanza da utilizzare con uno dei server primari.

        Ogni server primario deve avere un'istanza DB2 univoca. Il nome istanza predefinito è aiwinst; è possibile utilizzare questo nome con uno dei server primari. Registrare il nome istanza e la password da utilizzare quando si installa RICOH ProcessDirector.

      • Quando lo script chiede il gruppo istanza DB2 e il gruppo utenti protetto DB2, è possibile scegliere il gruppo predefinito o un altro gruppo esistente oppure specificare un nuovo gruppo da creare. I valori predefiniti sono:
        Gruppo istanza DB2
        aiwdbgrp
        Gruppo protetto DB2
        aiwdbfgp
        L'utente istanza utilizza il gruppo istanza DB2 come gruppo primario; l'utente protetto DB2 utilizza il gruppo utenti protetto DB2 come gruppo primario. Se non si è certi di quale gruppo utilizzare, consultare l'amministratore DB2.
      • Quando lo script chiede il nome utente protetto DB2, è possibile scegliere l'utente predefinito o un altro utente esistente o specificare un altro utente da creare. Il valore predefinito è aiwdbfid. Se non si è certi di quale utente utilizzare, consultare l'amministratore DB2. Non accedere mai come questi utenti, ma potrebbe essere necessario riconoscerli per la conservazione dei record e a scopi di sicurezza.
      • Quando lo script chiede un numero porta istanza DB2, immettere la porta desiderata per l'ascolto di DB2 per il server primario che utilizza questa istanza. Il numero porta deve essere minore di 65536. Registrare il numero porta da utilizzare per installare RICOH ProcessDirector.
    4. Sul computer server DB2, eseguire nuovamente lo script per ciascun server primario che si connetterà a DB2.
        Nota:
      • Se si sta configurando un ambiente di failover manuale, il computer di backup condivide l'istanza DB2 con il computer attivo. Non eseguire nuovamente lo script per un computer di backup.
    5. Registrare il nome host o l'indirizzo IP del computer in cui è installato DB2.
  4. Installare il client DB2 su ciascun computer su cui si intende installare RICOH ProcessDirector, inclusi tutti i computer di backup.
    Utilizzare il CD di installazione di DB2 e scegliere IBM Data Server Runtime Client.

    Nella finestra Imposta un'istanza DB2 del programma di installazione, scegliere l'opzione per rinviare questa attività a un secondo momento.

    Al termine dell'installazione, assicurarsi che lo stesso Fix Pack DB2 installato sul client sia installato anche sul server.

  5. Continuare a installare RICOH ProcessDirector utilizzando le istruzioni in Installazione.

1.1.3.7.3 Impostazione della configurazione di rete

Per impostare la rete in base alle informazioni di rete del sistema:
  1. Assicurarsi che RICOH ProcessDirector disponga dell'accesso a un server DNS (Domain Name System). Il server DNS deve disporre delle voci corrette per il relativo nome host e l'indirizzo IP di ciascun computer primario e secondario/applicazioni RICOH ProcessDirector sulla rete.
      Nota:
    • RICOH ProcessDirector supporta i protocolli IPv4 e IPv6. Se si utilizza IPv4, gli indirizzi IP possono essere espressi utilizzando indirizzi decimali tratteggiati o il nome host completo. Se si utilizza IPv6, è necessario utilizzare il nome host completo del server.
    • Se si utilizza un indirizzo IPv6, è necessario completare altri passaggi di configurazione dopo l'installazione di RICOH ProcessDirector. Consultare Configurazione per l'uso degli indirizzi IPv6.
  2. Assicurarsi che /etc/hosts sul computer primario disponga di una voce per il relativo indirizzo IP e il nome host completo.
  3. Nel firewall, aprire qualsiasi porta utilizzata da RICOH ProcessDirector. A seconda della configurazione, potrebbero essere necessarie queste porte:

    Porte da aprire sul server primario RICOH ProcessDirector
    Porta Sistema di origine Descrizione
    15080 Stazione di lavoro utente Accesso all'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector se non si utilizza TLS.
    15090 Stazione di lavoro amministratore Accesso all'interfaccia Gestione delle funzioni di RICOH ProcessDirector se non si utilizza TLS.
    15443 Stazione di lavoro utente Accesso all'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector se si utilizza TLS.
    15453 Stazione di lavoro amministratore Accesso all'interfaccia utente Gestione delle funzioni di RICOH ProcessDirector se si utilizza TLS.
    515 Applicazione cliente Obbligatorio per l'invio di lavori a RICOH ProcessDirector tramite LPR.
    5001-65535 Mainframe cliente Obbligatorio per l'invio di lavori a RICOH ProcessDirector tramite Download per z/OS o AFP Download Plus I numeri di porta definiti in RICOH ProcessDirector devono corrispondere ai numeri di porta definiti come stampanti sul mainframe.
    55555 Server secondario RICOH ProcessDirector Obbligatorio se si utilizzano server secondari non definiti sullo stesso sistema del server primario. Consente la comunicazione tra il server secondario e il server primario.
    15080 o 15443 RICOH TotalFlow Print Server Utilizzato per inviare lo stato di stampa a RICOH ProcessDirector
    Porte da aprire sul server primario e secondario RICOH ProcessDirector
    Porta Sistema di origine Descrizione
    15081 Stazione di lavoro amministratore Utilizzato per importare la definizione di stampante PDF personalizzata sul server RICOH ProcessDirector che comunicherà con la stampante

    È necessario solo se si utilizzano stampanti PDF personalizzate. La maggior parte dei sistemi non utilizza stampanti PDF personalizzate.

    15081 Stampante PDF Ricoh Il ticket lavoro contiene un riferimento a un file PDF che la stampante recupera.
    Porte da aprire sul server NFS
    Porta Sistema di origine Descrizione
    111 Server primario e secondario RICOH ProcessDirector Utilizzato dal server NFS e dalla funzione Mappatura nome utente quando si condividono i dati dal server primario ai server secondari o ad altri sistemi che utilizzano NFS.
    2049 Server primario e secondario RICOH ProcessDirector Utilizzato dal server NFS quando si condividono i dati dal server primario ai server secondari o ad altri sistemi che utilizzano NFS.
    Porte da aprire sulle stampanti
    Porta Sistema di origine Descrizione
    161 Server primario e secondarioRICOH ProcessDirector Obbligatorio quando RICOH ProcessDirector ottiene lo stato e le informazioni della stampante tramite SNMP.
    8010 Server primario e secondario RICOH ProcessDirector Obbligatorio quando RICOH ProcessDirector ottiene lo stato e le informazioni della stampante tramite SNMP.
    9100-9103 Server primario e secondario RICOH ProcessDirector Obbligatorio quando si inviano lavori a una stampante con un controller EFI Fiery utilizzando ticket lavoro Postscript.
    Porte da aprire sul server LDAP
    Porta Sistema di origine Descrizione
    389, 636 o altra porta configurata. server primario RICOH ProcessDirector Obbligatorio quando RICOH ProcessDirector utilizza LDAP per autenticare gli utenti.
    Porte da aprire sulle stampanti che supportano le interfacce JMF 1
    Porta Sistema di origine Descrizione
    80 Server primario e secondarioRICOH ProcessDirector Obbligatorio quando RICOH ProcessDirector invia query IMSS utilizzando il protocollo HTTP.
    8010 Server primario e secondarioRICOH ProcessDirector Obbligatorio per l'invio di file JMF ai controller EFI Fiery.
    9100 (predefinita) - 9103 Server primario e secondario RICOH ProcessDirector Obbligatorio quando si inviano lavori a una stampante con un controller EFI Fiery utilizzando ticket lavoro Postscript.

    9100 è la porta predefinita. Le stampanti EFI utilizzano la porta 9102.

    1Queste stampanti sono definite in RICOH ProcessDirector come oggetti Stampante PDF Ricoh.
    Porte da aprire sulle stampanti Passthrough
    Porta Sistema di origine Descrizione
    515 server primario RICOH ProcessDirector Obbligatorio per la ricezione di lavori da RICOH ProcessDirector tramite LPR.
    Porte da aprire sulle stampanti IPDS
    Porta Sistema di origine Descrizione
    5001-65535 server primario RICOH ProcessDirector Obbligatorio per l'invio di file a RICOH ProcessDirector tramite Download per z/OS o AFP Download Plus.

    Questi numeri di porta vengono configurati quando si creano i dispositivi di input che ricevono questi lavori. Aprire queste porte dopo aver definito i dispositivi di input.

    Porte da aprire sul server di conversione
    Porta Sistema di origine Descrizione
    6984-6992 server primario RICOH ProcessDirector Obbligatorio se si utilizza una delle conversioni RICOH e se queste non sono installate sul server primario. Queste conversioni non sono uguali alla funzione Conversione avanzata di RICOH ProcessDirector.
    16080 Stazione di lavoro amministratore Accesso all'interfaccia utente di Transform Feature se si utilizza una delle conversioni RICOH.
    Porte da aprire per la funzione Report
    Porta Sistema di origine Descrizione
    5432 Server primario RICOH ProcessDirector e qualsiasi sistema che accede ai dati dei report RICOH ProcessDirector Accesso al database PostgreSQL utilizzato per archiviare i dati raccolti dalla funzione Report. Questo database può trovarsi sul computer principale o su un altro computer della rete.

    Obbligatorio quando si utilizza la funzione Rapporti di RICOH ProcessDirector.

    Porte da aprire sul server DB2
    Porta Sistema di origine Descrizione
    DB2 precedente a 11.5.8: 50000

    DB2 11.5.8 e versioni successive: 25000

    server primario RICOH ProcessDirector Obbligatorio quando RICOH ProcessDirector utilizza un database DB2 installato su un altro server.

    Queste sono le porte predefinite utilizzate da DB2; il valore predefinito è stato modificato nella versione 11.5.8. Se l'installazione di DB2 utilizza una porta diversa, aprire la porta utilizzata.

    Porte da aprire per un database primario PostgreSQL
    Porta Sistema di origine Descrizione
    5442 server primario RICOH ProcessDirector Utilizzato per la comunicazione con il contenitore Docker che contiene il database PostgreSQL per RICOH ProcessDirector.

  4. Verificare la connettività di rete:
    1. Per verificare che la risoluzione del nome host sia funzionante, immettere il seguente comando:
      host localhost

      Se è possibile accedere al server DNS, la risposta include il nome host localhost o loopback e l'indirizzo 127.0.0.1. Ad esempio:

      localhost.mycompany.com is 127.0.0.1

    2. Dal computer in cui si accederà all'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector, utilizzare il nome host e l'indirizzo IP per eseguire il ping del computer primario.
    3. Da tutti i computer applicazioni e secondari (se presenti), eseguire il ping del computer primario.
    4. Per il computer primario, eseguire il ping di tutti i computer secondari (se presenti).
    5. Contattare l'amministratore di rete se non si riesce a eseguire correttamente una di queste verifiche.
  5. Verificare che le impostazioni di velocità, stampa fronte/retro e negoziazione automatica per la scheda Ethernet siano quelle raccomandate dall'amministratore di rete per prestazioni ottimali. Le impostazioni ottimali sono diverse per ogni installazione.
    Per visualizzare e modificare queste impostazioni:
    1. Accedere come utente root.
    2. Per visualizzare le impostazioni Ethernet, immettere:
      ethtool eth0
    3. Se necessario, utilizzare il comando ethtool per modificare queste impostazioni. Verificare con l'amministratore di rete gli indicatori e i valori appropriati per la rete. Ad esempio, questo comando imposta la modalità Full Duplex:
      ethtool -s eth0 duplex full

      Questo comando attiva la negoziazione automatica:

      ethtool -s eth0 autoneg on

1.1.3.7.4 Esecuzione del controllo dei prerequisiti

Utilizzare il controllo dei prerequisiti per verificare che il sistema sia pronto per installare RICOH ProcessDirector.
    Nota:
  • Per impostazione predefinita, il file di log del controllo dei prerequisiti viene memorizzato in questa directory: /opt/infoprint/ippd/logs/installer/prereq.out
Per eseguire il controllo dei prerequisiti:
  1. Accedere al computer primario come utente root.
      Importante:
    • È necessario accedere come utente con UID 0. Se è necessario accedere come utente diverso, è possibile utilizzare sudo su - o su - per diventare l'utente root. Tuttavia, non utilizzare il comando sudo o su in modi diversi per diventare l'utente root.
  2. Aprire una riga di comando e inserire il seguente comando per assicurarsi di essere nella directory root:
    • cd /
  3. Se si sta installando dal DVD di un prodotto:
    1. Inserire il DVD del prodotto base nell'unità.
    2. Per determinare il nome del punto di montaggio, inserire:
      • ls /media
      Su alcuni sistemi il nome del punto di montaggio è identico al nome del CD o DVD.

      Nota: Se si utilizza il sistema Red Hat, CentOS o Rocky Linux, è possibile che il montaggio dell'unità venga effettuato automaticamente. Tuttavia, le unità montate automaticamente su questi sistemi sono installate in modo da impedire l'esecuzione di programmi dai supporti. Prima di continuare, è necessario smontare l'unità e rimontarla utilizzando l'opzione exec. È possibile utilizzare il seguente comando:

      mount -t iso9660 -o remount, exec <punto_montaggio>

      È necessario inoltre rimontare l'unità per ogni CD o DVD inserito.

    3. Se necessario, montare l'unità. Immettere:
      • mount /media/punto_montaggio
    4. Per visualizzare il contenuto del DVD, cambiare le directory. Immettere questi comandi:
      • cd /media/mount_point
      • ls
      Vengono visualizzati diversi script e directory, incluso uno script denominato setup.
  4. Se si sta installando da un file ISO montato:
    1. Creare il punto di montaggio ISO. Ad esempio, mkdir /isomount.
      Nota: Non è necessario creare il punto di montaggio per il file ISO dalla directory radice. È possibile crearla in qualsiasi punto del sistema.
    2. Trasferire il file ISO sul computer. Collocare, ad esempio, il file nella directory /tmp/RPD.iso.
    3. Montare il file ISO utilizzando questo comando: mount -o loop /<location of ISO>/<mounting point> Ad esempio: mount -o loop /tmp/RPD.iso /isomount
  5. Se si sta installando da una directory remota:
    1. Seguire le istruzioni in Installazione da una directory remota. Tornare indietro e completare questa procedura dopo essersi spostati alla directory installata.
  6. Per avviare il controllo dei prerequisiti, immettere: ./setup -p PREREQ_ONLY=TRUE
    Nota: Assicurarsi di immettere correttamente il comando per il controllo dei prerequisiti. Se si digita scorrettamente l'indicatore -p, il programma di installazione ignora l'indicatore ed esegue il programma di installazione completo al posto del controllo dei prerequisiti.
Se il sistema ha tutti i prerequisiti installati, il controllo dei prerequisiti si chiude senza un messaggio. Se sul sistema non sono installati tutti i prerequisiti, viene visualizzato un messaggio che mostra i prerequisiti mancanti. Per ulteriori informazioni, consultare i log del controllo dei prerequisiti. Per impostazione predefinita, il file di log viene memorizzato in questa directory: /opt/infoprint/ippd/logs/installer/prereq.out

1.1.3.7.5 Installazione di un browser Web

RICOH ProcessDirector richiede un browser Web per accedere e visualizzare la relativa interfaccia utente. È possibile accedere all'interfaccia utente dal computer primario o da un altro computer. Sulla stazione di lavoro deve essere installata la versione più recente dei seguenti browser Web:

  • Mozilla Firefox
  • Google Chrome
  • Microsoft Edge

L'interfaccia utente dispone di un visualizzatore file basato su Web che richiede un plug-in visualizzatore PDF per visualizzare i file AFP o PDF per selezionare le pagine da ristampare. Per visualizzare i file di stampa, è possibile utilizzare il plug-in di Acrobat o i visualizzatori PDF predefiniti inclusi in Firefox, Chrom e Edge.

Si consiglia di installare Adobe Reader su tutti i computer utilizzati per gestire i lavori. Se è necessario installare Adobe Reader, è possibile scaricarlo dal Sito Web Adobe. Il sito Web tenta di rilevare il sistema operativo e la lingua in cui è in esecuzione il sistema. Se si desidera scaricare il software in una lingua diversa, fare clic su Altre opzioni di download.

    Nota:
  • Per visualizzare i lavori che utilizzano font a doppio byte con plug-in Acrobat in RICOH ProcessDirector, verificare che sul sistema sia installato il pacchetto di font per Adobe Reader. Questo pacchetto è disponibile dal sito Web Adobe (http://supportdownloads.adobe.com/product.jsp?platform=windows&product=10).
  • Utilizzare le versioni più recenti dei browser Firefox, Chrome e Edge per ottenere una migliore funzionalità dei visualizzatori PDF predefiniti.

1.1.3.7.5.1 Configurazione di Google Chrome

Per accedere all'interfaccia utente RICOH ProcessDirector con il browser Web di Google Crome, configurare il browser con le seguenti impostazioni:
  1. Nella barra degli indirizzi di Chrome, digitare: chrome://settings/
  2. In Privacy e sicurezza:
    1. Fare clic su Cookie e altri dati del sito e selezionare Consenti tutti i cookie.
    2. Tornare a Privacy e sicurezza e fare clic su Impostazioni del sito. Scorrere fino a Contenuto e fare clic su JavaScript. Assicurarsi che Siti che possono utilizzare Javascript sia attivato.
  3. Se si desidera utilizzare il programma di visualizzazione di RICOH ProcessDirector, è necessario verificare che Chrome sia configurato per aprire i file PDF nel relativo programma di visualizzazione PDF integrato:
    1. Nella barra degli indirizzi di Chrome, digitare: chrome://settings/content/pdfDocuments
    2. Assicurarsi che sia selezionata l'opzione Apri i PDF in Chrome.
      Alcune azioni (come l'utilizzo di valori di zoom ridotti o elevati e l'evidenziazione del testo di ricerca) non funzionano correttamente quando si utilizza il programma di visualizzazione integrato con RICOH ProcessDirector.
  4. Chiudere la scheda delle impostazioni.

1.1.3.7.5.2 Configurazione di Mozilla Firefox

Per accedere all'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector da un computer Windows con il browser Web Mozilla Firefox, configurare il browser con le seguenti impostazioni.
Importante: Le istruzioni per configurare la propria versione di Mozilla Firefox possono differire leggermente da quelle riportate di seguito. Se una delle seguenti istruzioni non funziona con la versione di Firefox in uso, fare clic su Guida Guida ed effettuare la ricerca nel sistema guida di Firefox. Ad esempio, cercare Abilita Javascript. In alternativa, utilizzare un motore di ricerca. Ad esempio, cercare Firefox Abilita Javascript.
Per configurare Mozilla Firefox:
  1. Nella barra degli indirizzi di Firefox, digitare: about:config.
  2. Fare clic su Accetto il rischio..
  3. Per verificare se Javascript è abilitato:
    1. Cercare la preferenza javascript.enabled.
    2. Assicurarsi che il valore sia impostato su True.
      Se il valore è impostato su False, fare doppio clic sulla preferenza javascript.enabled per cambiare il valore in True.
  4. Se si desidera utilizzare il menu contestuale di scelta rapida di RICOH ProcessDirector, verificare che tale menu sia abilitato:
    1. Individuare la preferenza dom.event.contextmenu.enabled.
    2. Assicurarsi che il valore sia impostato su True.
      Se il valore è impostato su False, fare doppio clic sulla preferenza dom.event.contextmenu.enabled per cambiare il valore in True.
  5. Chiudere la scheda about:config.
  6. Fare clic sul pulsante Menu Opzioni.
  7. Per accertarsi che Firefox accetti i cookie:
    1. Fare clic sulla scheda Privacy e protezione ().
    2. In Cronologia, selezionare Usa impostazioni personalizzate per la cronologia per personalizzare i cookie. Assicurarsi che Accetta i cookie dai siti sia selezionato.
  8. Opzionale: Per modificare il metodo di download dei file:
    1. Fare clic sulla scheda Generale ().
    2. Nell'area Download, selezionare Richiedi sempre dove salvare i file.
  9. Opzionale: Se è installata la funzione Lingua, è possibile cambiare la lingua che RICOH ProcessDirector utilizza per il testo dell'interfaccia utente e la maggior parte dei messaggi che emette:
    1. Nell'area Lingua, fare clic su Scegli e seguire le istruzioni per aggiungere la lingua all'inizio dell'elenco. Quindi fare clic su OK.
      Nota: RICOH ProcessDirector supporta queste lingue e impostazioni locali:
      • Portoghese brasiliano (pt_BR)
      • Inglese (en_US)

      • Francese (fr_FR)
      • Tedesco (de_DE)
      • Italiano (it_IT)
      • Giapponese (ja_JP)
      • Spagnolo (es_ES)
  10. Opzionale: Se si installa Firefox, viene configurato per utilizzare il visualizzatore PDF integrato. È possibile utilizzare il visualizzatore PDF integrato con RICOH ProcessDirector, sebbene alcune azioni non funzionino correttamente (come lo zoom e la funzione di ricerca del testo evidenziato).

    In alcuni casi, l'utilizzo di un plug-in diverso consente di fornire ulteriori funzionalità. A seconda della versione di Firefox utilizzata, potrebbe essere necessario provare diverse opzioni per trovare quella che funziona con il programma di visualizzazione di RICOH ProcessDirector.

    Per configurare il browser per l'utilizzo di un plug-in diverso per il visualizzatore, attenersi alla seguente procedura.

    1. In Applicazioni, accedere all'elenco Tipo di contenuto, individuare l'opzione PDF (Portable Document Format) e selezionarla.
    2. Accanto a PDF (Portable Document Format), selezionare il plug-in PDF da utilizzare.
    3. Provare a visualizzare il lavoro in RICOH ProcessDirector per vedere se soddisfa le esigenze.
    4. Ripetere questo processo fino a quando non si trova un plug-in migliore in base alle proprie esigenze.
  11. Opzionale: In generale, è sconsigliato effettuare l'accesso a RICOH ProcessDirector come più utenti dalla stessa workstation. In tal caso, ogni utente deve accedere a sessioni diverse del browser. Per renderlo possibile, occorre creare un profilo del browser per ogni ID utente aggiuntivo e abilitare Firefox a utilizzare più profili alla volta:
    1. Chiudere Firefox.
    2. Fare clic su Avvia Esegui.
    3. Immettere il comando di seguito riportato:
      firefox.exe -ProfileManager
    4. Per creare un nuovo profilo seguire le istruzioni nel Gestore profili.
    5. Nel Pannello di controllo di Windows, fare clic su Sistema Impostazioni di sistema avanzate Variabili d'ambiente.
    6. Nell'area Variabili di sistema, fare clic su Nuova.
    7. Nel campo Nome variabile, immettere MOZ_NO_REMOTE.
    8. Nel campo Valore variabile, immettere 1.
    9. Fare clic su OK per chiudere la finestra Nuova variabile di sistema.
    10. Fare clic su OK per chiudere la finestra Variabili d'ambiente.
    11. Fare clic su OK per chiudere la finestra Proprietà di sistema.
    All'avvio di Firefox, sarà possibile selezionare un profilo che non è ancora in uso.

1.1.3.8 Pianificazione per un software opzionale

È possibile installare del software facoltativo da utilizzare con RICOH ProcessDirector. Le categorie del software facoltativo sono:

  • Invio del lavoro
  • Conversioni di dati
  • Caratteri
  • Formattazione delle modifiche delle pagine di intestazione PDF

1.1.3.8.1 Invio del lavoro

RICOH ProcessDirector può ricevere lavori da qualsiasi sistema che può inviare lavori alle hot folder o da un qualsiasi sistema che può utilizzare il protocollo LPD o il comando pdpr. Se si dispone della funzione Supporto AFP, RICOH ProcessDirector può ricevere i lavori dallo spool JES (Job Entry Subsystem) su un host z/OS. I lavori sono inoltrati ai dispositivi di input definiti in RICOH ProcessDirector. I dispositivi di input ricevono i lavori e quindi inizializzano l'elaborazione del lavoro.

I metodi di inoltro lavoro supportati sono:

Hot folder
Riceve file di stampa mediante FTP (File Transfer Protocol) o tramite il metodo di copia file preferito. Quando si copia o si sposta un file di stampa nella directory hot folder, il dispositivo di input a essa associato riceve automaticamente il lavoro ed inizializza l'elaborazione del lavoro.
LPD
Riceve i lavori inoltrati tramite il protocollo LPD (line printer daemon). Gli utenti possono utilizzare il comando lpr o un altro comando che utilizza il protocollo LPD per inoltrare i lavori a un dispositivo di input LPD di RICOH ProcessDirector. Il dispositivo di input riceve automaticamente il lavoro e ne avvia l'elaborazione.
pdpr
Se si esegue la migrazione da InfoPrint Manager e si utilizza il comando pdpr per inoltrare lavori, è possibile configurare RICOH ProcessDirector per accettare lavori dallo stesso comando pdpr. Lo script RICOH ProcessDirectorpdpr crea un comando lprafp per inoltrare lavori, aggiungendo indicatori per l'invio dei valori di proprietà del lavoro supportati al server primario.

Se si dispone della funzione Supporto AFP, sono supportati anche i seguenti metodi di invio:

AFP Download Plus
Converte i dati di riga in dati AFP e trasmette il lavoro di stampa con tutte le risorse richieste attraverso la rete TCP/IP dal sistema host a RICOH ProcessDirector per la stampa.
Download per z/OS
Trasmette automaticamente l'output attraverso la rete TCP/IP dal sistema host a RICOH ProcessDirector per la stampa o lo storage.

Download per z/OS e AFP Download Plus sono delle funzioni di PSF ordinate separatamente per z/OS. Per le informazioni relative a PSF per z/OS e le relative funzioni, consultare il sito Web IBM (http://www.ibm.com).

Oltre a decidere quali metodi di inoltro lavoro utilizzare, è necessario determinare la convenzione di denominazione per le directory di inoltro lavoro sul computer primario in cui si desidera che risiedano i file di input. È necessario specificare queste directory quando si crea un dispositivo di input:

Directory posizione cartella
Il nome della directory che un dispositivo di input controlla per i lavori in entrata. Ad esempio, /aiw/aiw1/System/hf/LineData per i lavori delle hot folder, /aiw/aiw1/System/lpd/LPDLineData per i lavori LPD, oppure /aiw/aiw1/System/dl/AFP per i lavori Download per z/OS o AFP Download Plus.
Directory posizione di gestione temporanea
Il nome della directory dove viene posizionato il file di input tramite il metodo di inoltro lavoro. Prendere in considerazione la possibilità di creare una sottodirectory della directory di posizione della cartella. Ad esempio, /aiw/aiw1/System/hf/LineData/Staged per i file di input dei dati di riga ricevuti dalle hot folder oppure /aiw/aiw1/System/dl/AFP/Staged per i file di input AFP ricevuti da Download per z/OS o AFP Download Plus.

    Nota:
  • Creare queste directory tramite RICOH ProcessDirector in modo automatico con la proprietà corretta quando viene creato un dispositivo di input. Non creare le directory personalmente.

Ciascuna directory deve fornire accesso in lettura e scrittura a un gruppo di cui fa parte l'utente del sistema RICOH ProcessDirector (aiw1 è il valore predefinito) in modo che sia possibile leggere e modificare i file di input tramite RICOH ProcessDirector. Una possibilità è quella di utilizzare il gruppo RICOH ProcessDirector (aiwgrp1 è il valore predefinito). Per ulteriori informazioni sul gruppo RICOH ProcessDirector, consultare Creazione di gruppi e utenti di sistema e Completamento delle attività post-installazione.

Prima di utilizzare Download per z/OS o AFP Download Plus con RICOH ProcessDirector, è necessario configurare il software per comunicare con RICOH ProcessDirector. Alcune attività di configurazione includono:

  • Definizione di un'istruzione di inizializzazione JES per una FSA (functional subsystem application).
  • Creazione di una procedura di avvio per identificare il nome programma, le dimensioni della regione e i valori predefiniti di stampa per FSA.
  • Per Download per z/OS, creazione di un dataset per il controllo dell'instradamento che faccia riferimento all'indirizzo IP del computer primario e al numero di porta del dispositivo di input.
  • Per AFP Download Plus, definizione di una procedura di avvio per l'instradamento all'indirizzo IP del computer primario e al numero di porta del dispositivo di input.
  • Utilizzare le uscite di installazione, se necessario, per le modifiche alle funzioni del software. Sia Download per z/OS, sia AFP Download Plus possono utilizzare l'uscita 15 di installazione, che trasmette dei parametri di stampa aggiuntivi a RICOH ProcessDirector.

Consultare il centro informazioni RICOH ProcessDirector per ottenere maggiori informazioni su questi argomenti:

  • Copia di file nelle hot folder o invio di file tramite il protocollo LPD.
  • Installazione e configurazione dello script RICOH ProcessDirectorpdpr.
  • Configurazione di Download per z/OS e AFP Download Plus con RICOH ProcessDirector.

Per maggiori informazioni sulla configurazione di Download per z/OS e AFP Download Plus, vedere PSF for z/OS: Download per z/OS e PSF per z/OS: AFP Download Plus.

1.1.3.8.2 Conversioni di dati

Le funzioni di conversione dei dati consentono di ricevere lavori di stampa da RICOH ProcessDirector e di convertire i dati da un flusso di dati a un altro in modo da consentirne la stampa.

È possibile acquistare funzioni RICOH ProcessDirector che vengono utilizzate per convertire i lavori da un flusso di dati a un altro. È possibile inoltre acquistare programmi esterni e collegarli a RICOH ProcessDirector.

Funzioni e prodotti che forniscono conversioni di dati
Prodotto Flussi di dati convertiti in AFP Flussi di dati convertiti da AFP Altre conversioni Informazioni
Funzioni di conversione RICOH
  • GIF, JPEG, e TIFF
  • PCL
  • PDF e PostScript
  • SAP OTF e ABAP
  • PDF
  Centro informazioni sulla funzione di conversione RICOH
Funzione di conversione avanzata
  • PCL
  • PDF
  • PostScript
  • PCL
  • PDF
  • PostScript
  • InputImage

    BMP, GIF, JPEG, PNG e TIFF

Quando si inviano lavori con file immagine inclusi nei contenitori di oggetti AFP, è necessario installare una conversione del flusso di dati di input per elaborarli correttamente. Ad esempio, per i file AFP contenenti immagini, è necessario utilizzare la conversione InputImage. Una volta installata, la conversione InputImage gestisce automaticamente le immagini in questi formati.

Per ordinare la funzione di conversione avanzata, si deve scegliere quali conversioni di flussi di dati di input e quali conversioni di flussi di dati di output sono necessarie. Quindi, è possibile combinarle in base alle esigenze.

Ad esempio, se si scelgono le conversioni InputAFP, InputPS, OutputPDF e OutputPCL, è possibile convertire:

  • Da AFP a PDF
  • Da AFP a PCL
  • Da PostScript a PDF
  • Da PostScript a PCL

RICOH InfoPrint XT per Linux(installato sullo stesso computer del prodotto base o su un computer secondario) Metacodice Xerox e LCDS     RICOH InfoPrint XT per Linux: Installation and User's Guide
RICOH InfoPrint XT per Windows(installato su un server applicazioni) Metacodice Xerox e LCDS     RICOH InfoPrint XT per Windows: Installation and User's Guide

Per ulteriori informazioni su questi prodotti software RICOH, consultare il sito Web RICOH Software: https://ricohsoftware.com.

Per informazioni sull'impiego di un'operazione esterna in un flusso di dati per l'utilizzo delle conversioni di dati, vedere il centro informazioni di RICOH ProcessDirector nell'interfaccia utente.

1.1.3.8.2.1 Preparazione all'installazione di Funzioni di conversione RICOH

Prima di installare Funzioni di conversione RICOH, assicurarsi che il sistema soddisfi i requisiti minimi.
  • Requisiti hardware:
    • Almeno 10 GB in più di spazio libero su disco rigido.
    • 1 GB di RAM in più per ogni core della CPU, ma non meno di 4 GB.

      Ad esempio, se il computer ha:

      • Un processore dual-core, deve avere una 4 GB di RAM extra.
      • Due processori quad-core, deve avere 8 GB di RAM extra.
      • Tre processori quad-core, deve avere 12 GB di RAM extra.
      • Quattro processori quad-core, devono avere 16 GB di RAM extra.

  • File system del computer primario:
    1 GB di spazio libero aggiuntivo nel file system RICOH ProcessDirector/opt.
  • Software richiesto:

    WorldType Fonts, versione 8.13, per convertire i file RICOH SAP in file AFP una volta abilitato il supporto IS/3.

    Java Runtime Environment 1.4 o superiore.

    glibc 2.18 o superiore

  • Configurazione del sistema e della rete:
    1. Determinare il numero di nodi che verranno utilizzati da Funzioni di conversione RICOH.
      Questo valore si basa sul numero di core processore nel computer in cui si desidera installare la funzione di conversione. Il numero è 2 o metà dei core nel computer, quello maggiore. Ad esempio, se il computer ha:
      • Un processore single-core, il numero di nodi è 2.
      • Un processore dual-core, il numero di nodi è 2.
      • Due processori dual-core, il numero di nodi è 2.
      • Due processori quad-core, il numero di nodi è 4.
      • Quattro processori quad-core, il numero di nodi è 8.
    2. Nel firewall, aprire le porte utilizzate dalla funzione di conversione Ricoh.
      Queste porte devono disporre dell'autorizzazione LISTEN per l'applicazione elencata sul computer su cui si desidera installare la funzione di conversione:
      • Porta 6980 per /opt/infoprint/itm/clients/fdi/fdi.
      • Porte 6984 e 6985 per /opt/infoprint/itm/hn/feps.
      • Porta 6986 per /opt/infoprint/itm/clients/coord/coord.
      • Porta 6989 tramite 6989 + (N-1) per /opt/infoprint/itm/node1/node tramite /opt/infoprint/itm/nodeN/node.

        Dove N è il numero totale di nodi che verranno utilizzati da Funzioni di conversione RICOH, come descritto sopra.

        Ad esempio, se il numero totale di nodi è 2, fornire l'autorizzazione di ascolto a:

        • Porta 6989 per /opt/infoprint/itm/node1/node
        • Porta 6990 per /opt/infoprint/itm/node2/node

      Queste applicazioni deve essere in grado di effettuare connessioni in uscita alle porte indicate su qualsiasi computer:

      • /opt/infoprint/itm/clients/fdi/fdi alla porta 6984.
      • /opt/infoprint/itm/hn/feps alla porta 6986.
      • /opt/infoprint/itm/clients/coord/coord alle porte 6984 e 6986.
      • /opt/infoprint/itm/hn/pd/pdexec alla porta 6984.
      • /opt/infoprint/itm/node[1 to N]/node alla porta 6985.
      • /opt/infoprint/itm/node1/xforms/ctt_standalone/ctt_standalone tramite /opt/infoprint/itm/nodeN/xforms/ctt_standalone/ctt_standalone alla porta 6989 tramite la porta 6989 + (N -1).

        Dove N è il numero totale di nodi che verranno utilizzati da Funzioni di conversione RICOH, come descritto sopra.

        Ad esempio, se il numero totale dei nodi è 2:

        • /opt/infoprint/itm/node1/xforms/ctt_standalone/ctt_standalone alla porta 6989
        • /opt/infoprint/itm/node2/xforms/ctt_standalone/ctt_standalone alla porta 6990

    3. Aggiungere altri utenti e gruppi di sistema.
      Sono necessari un altro gruppo e due utenti aggiuntivi.

      Gli utenti predefiniti sono ipsitm e ipsejz; il gruppo predefinito è itm.

1.1.3.8.3 Font forniti

Cinque gruppi di font sono inclusi con il pacchetto multimediale RICOH ProcessDirector. I font non sono disponibili per il download quando si scarica RICOH ProcessDirector. È possibile richiedere il pacchetto multimediale RICOH ProcessDirector quando si ordina RICOH ProcessDirector.

Il pacchetto di supporti RICOH ProcessDirector fornisce questi cinque font:

Font vettoriali AFP (LCD4-5683)
Questi font possono essere utilizzati su Linux e Windows. Comprendono i font per il giapponese, il coreano, il cinese semplificato e il cinese tradizionale.
Font classici OpenType AFP (LCD2-20029)
Ogni font presenta quattro stili: Normale, grassetto, corsivo e grassetto corsivo.
Font classici OpenType AFP asiatici (LCD2-20055)
Questi font possono essere utilizzati per sostituire i vecchi font AFP asiatici a byte singolo (SBCS).
Font WorldType (LCD4-5684)
Sono font OpenType e TrueType in formato Microsoft Unicode.
Font raster AFP (LCD4-5700)
Questi font si distinguono dai font vettoriali AFP in quanto presentano un set di caratteri e nomi font codificati da otto caratteri piuttosto che da sei.

Per installare questi font da usare con RICOH ProcessDirector, copiare tutti i font dal supporto fornito alla directory /usr/lpp/ipfonts del computer primario. Assicurarsi di copiare tutti i file font dalle sottodirectory del supporto alla directory /usr/lpp/ipfonts . Non riportare la struttura della sottodirectory dalla directory di origine; verificare invece che vengano conservati in maiuscolo i nomi file.

Il componente del driver della stampante AFP e il componente di conversione del flusso di dati line2afp di RICOH ProcessDirector eseguono una ricerca in tale directory quando è necessaria una risorsa per elaborare un lavoro.

Inoltre, la funzione di supporto AFP fornisce un insieme di base di font 240-pel e 300-pel (font di compatibilità). Questi font includono i gruppi con spaziatura uniforme e dimensione mista. Queste famiglie di font sono incluse:

  • APL
  • Boldface
  • Courier
  • Documento
  • Essay
  • Formato
  • Gothic
  • Letter Gothic
  • Orator
  • Prestige
  • Roman
  • Script
  • Serif
  • Symbols
  • Testo

1.1.3.8.4 Formattazione delle pagine di intestazione PDF

È possibile modificare il formato delle pagine di intestazione PDF che RICOH ProcessDirector crea e invia alle stampanti.

Le pagine banner PDF utilizzano file di configurazione nel formato JRXML. RICOH ProcessDirector fornisce file di esempio JRXML, ma è possibile utilizzare anche file personalizzati. L'applicazione Jaspersoft® Studio è un software open source che consente di creare file JRXML. È possibile scaricare Jaspersoft Studio da https://community.jaspersoft.com/project/jaspersoft-studio e installare l'applicazione su qualsiasi stazione di lavoro supportata.

Una volta creati i file JRXML, copiarli nella directory /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/ sul computer primario e aggiornare le proprietà File di configurazione della pagina di intestazione e File di configurazione della pagina finale per i lavori inviati alle stampanti per utilizzare i nuovi file.

    Nota:
  • Se si utilizzano font specifici nei file JRXML, assicurarsi che i font siano disponibili sul server.

    Se un font specifico non è disponibile, trovare un font compatibile e aggiornare il file JRXML per utilizzarlo. Ad esempio, se sono stati installati i font DejaVu e serve font compatibile con Lucida Sans, aprire un prompt dei comandi e digitare:

    fc-match "Lucida Sans"

    Aggiornare il file JRXML con il font compatibile.

1.1.4 Aggiornamento

Se si è installato RICOH ProcessDirector, è possibile effettuare l'aggiornamento alla versione corrente senza dover disinstallare il software esistente oppure effettuando l'installazione su un nuovo sistema e spostando gli oggetti in esso.

Per informazioni sulle nuove funzioni e sugli aggiornamenti inclusi nella versione, vedere Novità in questa release.

Se si eseguendo l'aggiornamento di RICOH ProcessDirector e si dispone di un altro computer, si consiglia di effettuare l'installazione su tale computer. Se si esegue l'installazione su un altro computer, si riduce il rischio di problemi e di riducono i tempi di inattività durante questo processo. Al termine dell'installazione, è possibile migrare gli oggetti dal sistema esistente al nuovo sistema. È quindi possibile verificare la nuova installazione mentre il vecchio computer è ancora in esecuzione.

Nella versione 3.12, RICOH ProcessDirector ha introdotto l' Assistente alla migrazione. Avviare questo strumento sul sistema appena installato (noto come sistema target) per accedere al sistema esistente (noto come sistema di origine) e spostare gli oggetti. L' Assistente alla migrazione semplifica il processo, evitando di dover esportare manualmente gli oggetti da un sistema e importarli nel nuovo sistema.

Evoluzione del database

Per molti anni, RICOH ProcessDirector ha supportato solo IBM DB2 come database. Nella versione 3.12, il supporto è stato esteso a PostgreSQL. PostgreSQL ha sostituito DB2 come configurazione predefinita per RICOH ProcessDirector.

Quando si effettua l'aggiornamento alla versione 3.12 o successiva, si hanno due possibilità:

  • Continuare a utilizzare DB2
  • Effettuare la migrazione a PostgreSQL

Ogni opzione ha diverse variabili da considerare, come ad esempio:

  • La configurazione di PostgreSQL può essere installata su Rocky Linux; DB2 no.
  • La configurazione di DB2 supporta l'esecuzione in un sistema con failover manuale; PostgreSQL no.
  • Se si desidera eseguire l'aggiornamento sullo stesso computer, è necessario continuare a utilizzare DB2.
  • Se si prevede di installare l'aggiornamento su un altro computer, l'Assistente alla migrazione può spostare gli oggetti e le impostazioni in PostgreSQL con la stessa facilità di DB2.

Prima di effettuare l'aggiornamento, scegliere la configurazione del database da utilizzare in base a questi fattori e alle specifiche dell'ambiente.

1.1.4.1 Aggiornamento sullo stesso computer

Se si esegue l'aggiornamento a una versione più recente di RICOH ProcessDirector sullo stesso computer, è necessario soddisfare alcuni requisiti:
  • È installata la versione 3.7 o successiva di RICOH ProcessDirector.
  • Il sistema soddisfa tutti i prerequisiti previsti per questa versione.
      Importante:
    • Il programma di installazione delle version più recenti di RICOH ProcessDirector applica i prerequisiti in modo più rigoroso rispetto alle versioni precedenti. Se il sistema operativo non soddisfa i requisiti minimi, il programma di installazione annulla l'installazione. Per installare l'aggiornamento del sistema operativo, non è necessario disinstallare RICOH ProcessDirector.

Il processo di installazione esegue l'aggiornamento del prodotto base e di quasi tutte le funzioni attualmente installate. Funzioni di conversione RICOH e le funzioni estese (componenti software personalizzati) non vengono aggiornati automaticamente. È necessario installarle separatamente dopo aver installato l'aggiornamento.

Se si utilizza più di un Funzioni di conversione RICOH, aggiornare tutte le funzioni di conversione prima di installare la nuova chiave di licenza.

Per aggiornare alla versione corrente di RICOH ProcessDirector sullo stesso computer:

  1. Verificare che il sistemi soddisfi i prerequisiti.
  2. Prima di aggiornare il sistema, effettuare il backup dei dati.
    Per ulteriori informazioni, consultare Esecuzione del backup dei dati.
  3. Se RICOH ProcessDirector è in esecuzione con un database DB2 e si desidera aggiornare il database, aggiornarlo prima o dopo aver installato RICOH ProcessDirector. Per ulteriori informazioni, consultare Aggiornamento del database DB2.
  4. Seguire le istruzioni in Preparazione all'installazione del computer primario e Installazione del prodotto base. Al termine dell'installazione, tornare qui e continuare con l'operazione 5.
    Per ulteriori informazioni, consultare Installazione.
  5. Se non si è riavviato il computer su cui è installato RICOH ProcessDirector come parte dell'operazione 4 sopra, riavviarlo ora.
  6. Al riavvio del computer, RICOH ProcessDirector dovrebbe avviarsi automaticamente. Utilizzare il proprio browser per accedere all'interfaccia utente. Se si verifica un errore durante l'installazione, contattare il supporto software Ricoh.
      Nota:
    • Utilizzare la casella Informazioni per verificare che la versione del prodotto sia stata aggiornata.
    • Utilizzare Gestione delle funzioni per verificare che tutte le funzioni precedentemente installate siano state aggiornate ai nuovi livelli.

      Aprire Gestione delle funzioni facendo clic su Amministrazione Servizi Caratteristiche. Se viene visualizzato un messaggio di errore, è necessario avviare manualmente la Gestione delle funzioni:

      1. Accedere al computer primario come utente di sistema RICOH ProcessDirector (aiw1 è l'utente predefinito).
      2. Aprire un prompt dei comandi e digitare: startaiw -f
      3. Per completare il processo, svuotare la cache del browser.

        Le informazioni memorizzate nella cache del browser possono causare errori quando si tenta di utilizzare il livello più recente. La pulizia della cache consente di prevenire tali errori.

      4. Ricaricare la pagina web di Gestione delle funzioni.
  7. Continuare con Completamento della procedura di aggiornamento per completare il processo di aggiornamento.
    Importante:
  • RICOH ProcessDirector e tutte le funzioni sono installate in modalità di prova. Dopo l'aggiornamento, scaricare e installare le chiavi di licenza. Se il periodo di prova scade prima dell'installazione delle chiavi di licenza, il software smette di funzionare. Per ulteriori informazioni, vedere Download e installazione delle chiavi di licenza.

1.1.4.2 Aggiornamento su un altro computer con Assistente alla migrazione

Per ridurre il rischio di problemi, si consiglia di installare RICOH ProcessDirector su un altro computer e di migrare gli oggetti dal sistema esistente a quello nuovo.
L'uso dell'Assistente alla migrazione durante l'aggiornamento riduce i tempi di inattività durante la migrazione, prevenendo problemi come la mancanza di funzioni e garantendo che gli oggetti e tutte le loro dipendenze vengano migrati insieme.

Quando si utilizza l'Assistente alla migrazione, il sistema da cui si desidera eseguire la migrazione viene definito sistema di origine, mentre il sistema di destinazione per la migrazione viene definito sistema target.

1.1.4.2.1 Preparazione all'utilizzo di Assistente alla migrazione

Per una migrazione di successo, si consiglia di adottare alcune misure di preparazione dei sistemi per evitare problemi difficili da risolvere che potrebbero portare a un errore della migrazione.
Per preparare i sistemi alla migrazione:
  1. Installare RICOH ProcessDirector sul sistema target.
    1. Verificare che il sistemi soddisfi i prerequisiti.
    2. Seguire le istruzioni di installazione come per una nuova installazione.

      Per ulteriori informazioni, consultare Installazione.

    3. Tornare a questa procedura dopo aver completato il processo di installazione del prodotto di base.
    4. Accedere alla versione di RICOH ProcessDirector appena installata. Utilizzare il nome utente aiw e la password aiw.

      Quando si cambia la password di questo utente, ricordare la nuova password. Si consiglia di accedere come questo utente fino al termine del processo di migrazione e all'importazione di tutti gli utenti nel sistema target.

    5. Installare le stesse funzioni presenti sul sistema precedente ed eventuali nuove funzioni acquistate. Se si verifica un errore durante l'installazione, contattare il supporto software Ricoh.
    6. Scaricare e installare le chiavi di licenza. RICOH ProcessDirector e tutte le funzioni si installano in modalità di prova. Se il periodo di prova scade prima dell'installazione delle chiavi di licenza, il software smette di funzionare.

      Per ulteriori informazioni, vedere Download e installazione delle chiavi di licenza.

      Nota: Se si preferisce, è possibile installare le chiavi di licenza al termine del processo di migrazione.
  2. Se si utilizza la funzione di sostituzione dei moduli prestampati, esportare il file media.zip dal sistema target e copiarlo nel sistema di origine. Seguire le istruzioni per Esportazione di supporti con moduli elettronici.
  3. Quando si importano risorse passaggio, i file a cui si riferiscono non sono inclusi nel pacchetto di esportazione. Copiare manualmente i file a cui si fa riferimento nelle risorse del passaggio dal sistema di origine al sistema target. È necessario copiare i file sul sistema target prima di avviare l'Assistente alla migrazione.
    1. Per importare tutte le risorse operazione, copiare il contenuto di /aiw/aiw/aiw1/StepResourcesC dal sistema di origine nella stessa directory sul sistema target.
    2. Per importare risorse operazione specifiche, aprire il file XML esportato. Trovare la voce per ogni risorsa passaggio esportata e individuare la proprietà StepResource.File. In quel valore, trovare il nome del file RSC associato a quella risorsa passaggio. Per esempio, in questo valore:
      <property name="StepResource.File" value="{"fileName" : 
      "/aiw/aiw1/StepResources/
      1992052c6ef44a229b8b43d77232bf53.rsc1992052c6ef44a229b8b43d77232bf53.rsc
      " , &quot;,"displayName" : "
      Ricoh_Export-2019-08-26_13-30-04.xml"}"/>

      Il nome del file è: 1992052c6ef44a229b8b43d77232bf53.rsc

    3. Trovare il file sul sistema di origine e copiarlo nella stessa directory del sistema target.
  4. L'Assistente alla migrazione non può eseguire la migrazione di credenziali di alcun tipo. Tuttavia, gli oggetti che le richiedono non vengono importati se non esistono sul sistema target. Esportare ora Password, Sessione e Credenziali statiche dal sistema di origine. Importarle nel sistema target prima di avviare l' Assistente alla migrazione.
      Nota:
    • Le credenziali Chiave privata non possono essere esportate, perché devono essere create sul sistema in cui vengono utilizzate. Gli oggetti che utilizzano credenziali di chiave privata non funzionano nell' Assistente alla migrazione e devono essere ricreati manualmente in seguito.
  5. Prevenire i problemi più comuni che possono portare a un errore della migrazione:
    1. Eseguire uno snapshot o un backup dei sistemi di origine e target per evitare il rischio di perdita dei dati.

      Per ulteriori informazioni, consultare Esecuzione del backup dei dati.

        Nota:
      • L'uso di Assistente alla migrazione per eseguire l'aggiornamento su un altro computer non influisce sul sistema di origine, preservando i dati e la configurazione. Si consiglia di eseguire il backup di entrambi i sistemi come misura di sicurezza.
    2. Assicurarsi che le funzioni di Aggiornamento del prodotto siano installate su entrambi i sistemi allo stesso livello. In Gestione delle funzioni, individuare la funzione Aggiornamento del prodotto per entrambi i sistemi e confrontare i valori nella colonna Versione installata.
        Nota:
      • Se il sistema target ha una versione superiore, si ha la possibilità di scaricare il pacchetto durante la migrazione. Quindi è possibile installare l'Aggiornamento del prodotto utilizzando la funzione Importa pacchetto nella pagina Gestione delle funzioni del sistema di origine.
      • Se il sistema di origine ha una versione superiore, trovare il pacchetto di aggiornamento del prodotto più recente in: /opt/infoprint/ippd/available. Il nome del pacchetto è: ProductUpdate-3.4.version_number.epk. Scaricare il pacchetto, quindi accedere al sistema target. Aprire Gestione delle funzioni, importare il pacchetto e installarlo.

        Per ulteriori informazioni, consultare Aggiunta o aggiornamento di una funzione tramite Importa pacchetto.

    3. Controllare la capacità del file system. Per una migrazione corretta, il sistema target deve avere una capacità disponibile almeno pari a quella del sistema di origine.
    4. Disattivare tutti i software che scansionano e bloccano i file, come i software antivirus e di sicurezza, che possono interferire con l'installazione o le prestazioni.

1.1.4.2.2 Esecuzione di Assistente alla migrazione

Con l'Assistente alla migrazione, gli oggetti vengono trasferiti da un sistema RICOH ProcessDirector all'altro. Questo processo riduce significativamente la probabilità di errore umano associato all'importazione di un gran numero di oggetti.
Prima di iniziare, assicurarsi di conoscere l'URL della pagina di accesso del sistema da cui si desidera effettuare la migrazione (sistema di origine). Per procedere alla migrazione, è necessario l'accesso come amministratore sia per il sistema di origine che per quello target.
    Nota:
  • Si consiglia di accedere al sistema target utilizzando l'utente aiw, poiché l'ID utente RICOH ProcessDirectorI put my best mar probabilmente non esiste ancora sul nuovo sistema.
  • È possibile creare un nuovo utente amministratore per accedere al sistema target, ma se esiste sul sistema di origine, viene sovrascritto durante la migrazione.
Per utilizzare Assistente alla migrazione:
  1. Accedere al sistema target RICOH ProcessDirector come utente aiw.
  2. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  3. Nel riquadro sinistro, fare clic su Programmi di utilità Assistente alla migrazione.
  4. Selezionare IMPORTA DA UN ALTRO SISTEMA.
  5. Accedere al sistema di origine con un nome utente e una password di amministratore.
      Nota:
    • È necessario fornire l'URL completo della pagina di accesso del sistema di origine.
  6. Nella pagina Verifica, accertarsi che tutte le informazioni presentate siano corrette e fare clic su Continua.
  7. Nella pagina Preparazione, esaminare le azioni suggerite per ridurre le possibilità di errore della migrazione. Per ogni operazione è possibile scegliere se completarla o ignorarla. Fare clic su Salva e continua per procedere con la migrazione.
    Ad esempio, in questa operazione, è possibile assicurarsi che le funzioni di Aggiornamento del prodotto siano installate su entrambi i sistemi allo stesso livello. In Gestione delle funzioni, individuare la funzione Aggiornamento del prodotto per entrambi i sistemi e confrontare i valori nella colonna Versione installata.
    • Se il sistema target ha una versione superiore, fare clic sul pulsante di download nell'Assistente alla migrazione per salvare il pacchetto sul sistema. Quindi è possibile installare l' Aggiornamento del prodotto utilizzando la funzione Importa pacchetto nel sistema di origine.
    • Se il sistema di origine ha una versione superiore, trovare il pacchetto di aggiornamento del prodotto più recente in: /opt/infoprint/ippd/available. Il nome del pacchetto è: ProductUpdate-3.4.version_number.epk. Scaricare il pacchetto, quindi accedere al sistema target. Aprire Gestione delle funzioni, importare il pacchetto e installarlo.

      Per ulteriori informazioni, consultare Aggiunta o aggiornamento di una funzione tramite Importa pacchetto.

  8. Nella pagina Funzioni, fare clic su CONTROLLA FUNZIONI per confrontare le funzioni installate sui sistemi. Per procedere, assicurarsi che sia sul sistema di origine che su quello target siano installate le stesse funzioni.
    Se mancano delle funzioni, fare clic su Salva e continua. Esaminare le funzioni da installare e fare clic su OK. Si apre Gestione delle funzioni per installare le funzioni mancanti. Dopo l'installazione delle funzioni, accedere nuovamente al sistema target RICOH ProcessDirector e tornare all' Assistente alla migrazione. Quando entrambi i sistemi contengono le stesse funzioni, fare clic su Continua per procedere con la migrazione.
      Nota:
    • Se una o più funzioni sono state acquistate per la prima volta, possono esistere solo sul sistema target.
    • Se si è collaborato con Advanced Solutions Practice di Ricoh per installare funzioni aggiuntive sul sistema di origine, è necessario trasferire tali pacchetti di funzioni al sistema target. Contattare il rappresentante Ricoh per assistenza.
  9. Nella pagina Oggetti, selezionare la migrazione di tutti gli oggetti del sistema di origine o di oggetti specifici.
    Si consiglia di eseguire la migrazione di tutti gli oggetti, ma è possibile selezionare quali oggetti migrare se si vuole cogliere l'occasione per rimuovere alcuni oggetti dal sistema. Se si sceglie di migrare selettivamente gli oggetti, fare clic su Seleziona oggetti e scegliere gli oggetti da migrare.

    Le Opzioni di migrazione consentono di sovrascrivere eventuali oggetti con nome identico sul sistema target con gli oggetti corrispondenti del sistema di origine.

  10. Nella pagina Impostazioni, selezionare le impostazioni di sistema precedentemente configurate da migrare. Queste impostazioni sono configurate nella sezione Impostazioni della pagina Gestione. Scegliere le impostazioni da importare e fare clic su Salva e continua.
  11. Prima di procedere con il processo di migrazione, rivedere la configurazione da importare dal sistema di origine. Se è necessario modificare qualche scelta, si può passare a qualsiasi operazione dell'impostazione delle elezioni di migrazione selezionando Modifica.
  12. Quando tutto è confermato, fare clic su AVVIA MIGRAZIONE.
    L'Assistente alla migrazione inizia a importare gli oggetti e le impostazioni visualizzando l'avanzamento. È possibile scaricare il file di registro della migrazione per rivedere i dettagli in caso di errori di migrazione o la versione finale al termine della migrazione.
  13. Scaricare il registro del file ZIP se ci sono errori da rivedere.
  14. Dopo aver scaricato il file ZIP, fare clic sul pulsante X nella parte superiore della pagina per uscire da ASSISTENTE ALLA MIGRAZIONE.
    Nota:
  • È possibile fare clic sulla X nell'angolo superiore destro della finestra, seguita da SALVA MODIFICHE, per salvare i progressi in qualsiasi momento durante la migrazione. In questo modo, è possibile tornare a completare il processo di migrazione dal punto in cui si era interrotto.
  • Vedere Completamento della procedura di aggiornamento per completare il processo di migrazione.

1.1.4.3 Completamento della procedura di aggiornamento

Dopo l'aggiornamento di RICOH ProcessDirector, sono necessarie altre operazioni per semplificare la transizione.
Se è stato effettuato l'aggiornamento sullo stesso computer, con il processo di aggiornamento, gli oggetti vengono convertiti in versioni compatibili con la nuova versione di RICOH ProcessDirector. Tutti gli utenti esistenti e i gruppi sono presenti, quindi gli utenti possono accedere con gli stessi nomi e dispongono degli stessi livelli di autorizzazione. Quando si effettua l'accesso, vengono visualizzate tutte le stampanti, le periferiche di input e altri oggetti.

Se è stato effettuato l'aggiornamento su un altro computer, si dovrebbe essere in grado di accedere e vedere tutti gli oggetti importati. Tuttavia, sono ancora necessari alcune operazioni manuali per completare il processo di migrazione.

Per completare la procedura di aggiornamento:

  1. Se è stato effettuato l'aggiornamento a un altro computer con Assistente alla migrazione, eseguire le seguenti operazioni:
    1. Riattivare tutti i software antivirus e di sicurezza disattivati durante il processo di migrazione.
    2. L'Assistente alla migrazione non può importare le informazioni di configurazione TLS; è necessario configurarle nuovamente sul nuovo sistema.

      Per ulteriori informazioni, consultare Supporto Secure Sockets Layer e Transport Layer Security.

    3. Se la migrazione del server primario è avvenuta da un sistema operativo a un altro (in particolare da Windows a Linux o viceversa), controllare e aggiornare tutti i percorsi utilizzati nelle operazioni del flusso di lavoro.

      Assicurarsi che tutti i percorsi delle directory siano aggiornati alla struttura delle directory del nuovo sistema. Se si sta eseguendo la migrazione da RICOH ProcessDirector AIX a Linux o Windows, questa operazione è essenziale.

    4. Esaminare il registro per verificare la presenza di eventuali errori, compresi gli oggetti che non sono stati importati.
      Gli oggetti che utilizzano le credenziali della chiave privata non vengono importati perché le credenziali non esistono. Ricreare le credenziali della chiave privata sul sistema target, quindi creare manualmente gli oggetti.
    5. Copiare tutti i file di configurazione nelle posizioni corrette, in modo da essere rilevabili tramite i lavori.

      Ripristinare tutti i file di configurazione memorizzati al di fuori del file system /aiw/aiw1.

    6. Se si è creato un portlet personalizzato su un sistema RICOH ProcessDirector precedente alla versione 3.10.2, non è possibile importarlo in un sistema con RICOH ProcessDirector versione 3.12 o successiva. Creare nuovamente il portlet personalizzato sul sistema di origine.
    7. Aggiornare i server secondari e applicazioni, quindi verificare che gli oggetti migrati possano connettersi al sistema aggiornato.

      Per ulteriori informazioni, consultare Configurazione dell'applicazione e dei server secondari.

        Nota:
      • Verificare che tutti i dispositivi di input e le stampanti collegati al server secondario e al server applicazioni funzionino correttamente.
      • Verificare che tutte le applicazioni in esecuzione su questi sistemi, come Avanti, PitStop e Ultimate Impostrip®, siano in grado di connettersi.
    8. Se si utilizza la funzione RICOH Supervisor Connect, l'Assistente alla migrazione ha copiato alcune impostazioni, ma non può completare il processo di connessione.

      Per collegarsi a RICOH Supervisor, consultare la procedura Configurazione per l'invio di dati a RICOH Supervisor.

    9. Se si utilizzano proprietà personalizzate del documento create in RICOH ProcessDirector prima della versione 3.11.2, copiare /aiw/aiw1/config/docCustomDefinitions.xml nel sistema target ed eseguire il programma di utilità docCustom per attivarle. Le proprietà personalizzate del documento create in RICOH ProcessDirector 3.11.2 utilizzando la pagina Proprietà personalizzate vengono migrate come qualsiasi altra proprietà.
    10. Prima di mettere in produzione il nuovo sistema, impostare il valore di "Numero minimo di lavori" da Impostazioni di sistema per sincronizzare la numerazione dei lavori.
  2. Aggiornare tutti i server secondari e applicazioni al nuovo livello.
  3. Prima di effettuare il primo accesso, è necessario che gli utenti puliscano la cache del browser.

    Le informazioni memorizzate nella cache del browser possono causare errori quando gli utenti provano a usare il livello più recente. La pulizia della cache consente di prevenire tali errori.

1.1.4.4 Esecuzione del backup dei dati

È possibile utilizzare uno script di backup per archiviare una copia della configurazione di sistema RICOH ProcessDirector.
Per eseguire il backup dei dati RICOH ProcessDirector:
  1. Arrestare tutti i server applicazioni e secondari. La procedura di backup arresta automaticamente il server primario. Consultare Arresto del prodotto base e dei server secondari eArresto di un server applicazioni.
  2. Accedere al computer primario come utente root.
  3. Immettere /opt/infoprint/ippd/bin/aiwbackup.pl con ciascuna di queste opzioni:
    Opzione Descrizione
    -f filename Esegue il backup dei dati in una directory e un nome file diverso da quello predefinito, ovvero /tmp/aiw_backup_data.[timestamp].tar.gz .
    -m Non eseguire un'immagine di backup del database DB2. Utilizzare questa opzione se il database DB2 si trova su un computer differente.
    -r Per impostazione predefinita, vengono salvati i file di input e i file di lavoro (i file nella directory spool che contengono le informazioni di lavoro, incluse le copie dei file di input). Un backup con l'opzione -r non salva i file di input o i file di lavoro, ma salva i lavori. I file di controllo e i dati di sistema vengono sempre salvati.
      Importante:
    • L'opzione -r è leggermente diversa per i comandi aiwbackup e aiwrestore:
      • In aiwbackup, con l'opzione -r vengono rimossi solo i file di input e i file di lavoro dal sistema salvato. Non elimina i lavori dal sistema.
      • In aiwrestore, con l'opzione -r vengono rimossi lavori, file di input e file di lavoro dal sistema ripristinato.
      Se si utilizza l'opzione -r durante il backup di RICOH ProcessDirector, occorre utilizzarla anche quando si ripristina il sistema per impedire il ripristino dei lavori i cui file non sono stati salvati.
    -h o -? Visualizza la guida per il comando aiwbackup.pl.
    Ad esempio, questo comando salva dati, inclusi lavori, ma non include file di input o di lavoro, in un file denominato mybackup.tar.gz:
    • /opt/infoprint/ippd/bin/aiwbackup.pl -f mybackup.tar.gz -r
    Viene visualizzato un messaggio che tutti i server verranno arrestati, se verrà eseguito il backup dei lavori o dei file di immissione e la posizione dei file di cui si è eseguito il backup.
  4. Immettere Y per procedere con il backup.
    Quando il backup è completo, viene visualizzato un messaggio di completamento corretto del backup.

1.1.4.5 Esportazione di supporti con moduli elettronici

Per riutilizzare gli oggetti supporto con moduli elettronici su un altro sistema RICOH ProcessDirector, è possibile esportarli copiando il file media.zip su un altro sistema. La funzione Esporta oggetti esporta gli oggetti supporto ma non i moduli elettronici definiti per gli oggetti supporto.
RICOH ProcessDirector crea un file media.zip ogni volta che si definisce, modifica, rinomina o elimina un oggetto supporto.
Per esportare supporti con moduli elettronici:
  1. Accedere al computer primario.
  2. Andare alla seguente directory:

    • /aiw/aiw1/share in Linux
    • C:\aiw\aiw1\share in Windows

  3. Copiare il file media.zip sul sistema sul quale si sta esportando il supporto.
  4. Accedere al computer principale RICOH ProcessDirector su tale sistema e collocare il file media.zip in questa directory:
    • /aiw/aiw1 in Linux
    • C:\aiw\aiw1 in Windows
  5. Estrarre gli oggetti supporto dal file media.zip.
    Estrazione degli oggetti supporto:
    • Colloca un file media.xml nella stessa directory del file media.zip.
    • Aggiunge tutti i moduli elettronici definiti per i supporti a questa directory:
      • /aiw/aiw1/constantforms in Linux
      • C:\aiw\aiw1\constantforms in Windows

    Se la directory constantforms ha un'altra versione di un modulo elettronico, il processo di estrazione del file chiede se si desidera sostituire il modulo. Ad esempio, la directory constantforms potrebbe contenere copie dei moduli di esempio installati con la funzione Sostituzione dei moduli prestampati.

    • Per estrarre solo i moduli presenti nel sistema in cui si desidera importare gli oggetti supporto, scegliere l'opzione per non sostituire nessuno dei file.
    • Per sostituire tutti i moduli nel sistema con la versione dei moduli nel file media.zip, scegliere l'opzione per sostituire tutti i file.

  6. Verificare che l'utente del sistema RICOH ProcessDirector e i gruppo ( aiw1 e aiwgrp1 sono i valori predefiniti) dispongano dell'autorizzazione per leggere e modificare questi file e directory:
    • La directory constantforms
    • Tutti i moduli elettronici nella directory constantforms
  7. Importazione degli oggetti supporto:
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione nell'interfaccia utente del sistema in cui si desidera importare gli oggetti supporto.
    2. Nel riquadro sinistro, fare clic su Utilità Importa oggetti.
    3. Fare clic su File da importare.
    4. Andare alla seguente directory:
      • /aiw/aiw1 in Linux
      • C:\aiw\aiw1 in Windows
    5. Selezionare il file media.xml.
    6. Selezionare gli oggetti supporto che si desidera importare.
    7. Per verificare di non aggiornare oggetti supporto esistenti, fare clic su Deseleziona oggetti esistenti.
    8. Fare clic su Importa.
    Per ulteriori informazioni sull'importazione di oggetti, consultare l'attività correlata per la copia di oggetti da un altro sistema.

1.1.4.6 Aggiornamento di un ambiente con failover manuale

Se i computer primari sono installati in un ambiente di failover manuale, è necessario aggiornare entrambi i sistemi.

Il processo di aggiornamento di un ambiente di failover manuale varia in base alla configurazione del database utilizzata con la versione precedente e a quella desiderata con la nuova versione ed è possibile che si complichi a causa di altri fattori.

    Importante:
  • Prima di procedere all'aggiornamento in un ambiente di failover manuale, è necessario assicurarsi che i server di produzione e di failover soddisfino i prerequisiti per l'installazione dell'aggiornamento. Pertanto, è necessario eseguire il controllo dei prerequisiti prima sul server di produzione e poi sul server di failover. Vedere Esecuzione del controllo dei prerequisiti
  • Prima di aggiornare un ambiente di failover manuale, accertarsi che il processo di failover sia impostato correttamente e che funzioni come previsto, passando dal server di produzione al server di failover e di nuovo al server di produzione.
  • L'installazione con failover manuale è supportata solo con RICOH ProcessDirector in esecuzione su DB2.

Per avviare il processo di aggiornamento in un ambiente con failover manuale:

  1. Sul server di produzione, eseguire le seguenti operazioni:
    1. Aggiornare il server di produzione alla versione corrente. Consultare Aggiornamento alla versione corrente.
    2. Verificare l'installazione per accertarsi che sia stata completata correttamente.
    3. Installare le chiavi di licenza per il server di produzione. Vedere Download e installazione delle chiavi di licenza
    4. Accedere al server di produzione come utente di sistema ("aiw1" è l'utente predefinito).
    5. Aprire una riga di comando e digitare stopaiw per spegnere RICOH ProcessDirector sul server di produzione.
  2. Sul server di failover, eseguire le seguenti operazioni:
    1. Accedere come utente root.
    2. Aprire una riga di comando e accedere alla directory in cui si trova il supporto di installazione, quindi digitare scripts/failover-setup-rpd-node.sh e premere Invio per eseguire lo script. Lo script aggiunge le voci in /etc/services, installa il PSF se richiesto e aggiorna il database rpm sul server di failover.
    3. Far passare il nodo attivo al server di failover inserendo /opt/infoprint/ippd/bin/changeHostname.pl server_hostname dove server_hostname è il nome del server di produzione.
    4. Verificare l'installazione sul server di failover.
    5. Installare le chiavi di licenza per il server di failover.
    6. Accedere al server di failover come utente di sistema ("aiw1" è l'utente predefinito).
    7. Aprire una riga di comando e digitare stopaiw per spegnere RICOH ProcessDirector sul server di failover.
  3. Sul server di produzione, accedere come utente root.
  4. Far passare il nodo attivo al server di produzione inserendo /opt/infoprint/ippd/bin/changeHostname.pl server_hostname dove server_hostname è il nome del server di failover.

1.1.4.7 Aggiornamento del database DB2

Quando si aggiorna RICOH ProcessDirector, la versione del database DB2 incorporata in RICOH ProcessDirector viene lasciata allo stesso livello. È possibile aggiornare il database DB2 prima di avviare il programma di installazione di RICOH ProcessDirector o al completamento del programma di installazione.

Se tutte queste istruzioni sono ture, è possibile aggiornare il database DB2 utilizzando il DVD di installazione di DB2 o il file ISO fornito con RICOH ProcessDirector:

  • Viene eseguito il backup del database DB2 corrente e del sistema RICOH ProcessDirector.
  • La versione installata corrente del database DB2 è 9.7, 10.1 o 10.5.
  • Il database DB2 da aggiornare deve essere la versione installata da RICOH ProcessDirector e non fornita da un'origine esterna.
  • Si dispone del DVD di installazione di DB2 o del file ISO fornito da Ricoh.

È possibile utilizzare gli script forniti sul supporto di installazione di DB2 per aggiornare il database DB2 prima o dopo l'installazione di RICOH ProcessDirector.

    Nota:
  • È possibile utilizzare solo gli script di aggiornamento con la versione di DB2 installata con RICOH ProcessDirector. Se è stata installata la propria versione di DB2 per l'utilizzo con RICOH ProcessDirector, utilizzare il processo di aggiornamento standard fornito da IBM.

Se si aggiorna manualmente il database DB2 prima dell'aggiornamento di RICOH ProcessDirector, non avviare RICOH ProcessDirector finché non si installa la nuova versione. Alcune versioni precedenti di RICOH ProcessDirector non funzionano con le versioni più recenti del database DB2.

Nel caso in cui si esegua l'installazione tramite DVD oppure con un'immagine ISO, assicurarsi di accedere al supporto di installazione DB2 dal server principale. Completare queste procedure secondo le necessità:

Per aggiornare manualmente il database DB2:

  1. Verificare che il sistema soddisfi i requisiti elencati sopra.
  2. Accedere al computer primario come utente di sistema (aiw1 è l'utente predefinito).
  3. Aprire una riga di comando e digitare: stopaiw
  4. Digitare su - root e premere Invio. Se richiesto, immettere la password per l'utente root e premere Invio.
  5. Accedere alla directory in cui sono montati i supporti di installazione DB2 e individuare: scripts/upgradeDB2.sh
  6. Per eseguire lo script, digitare scripts/upgradeDB2.sh e premere Invio.
      Nota:
    • Il completamento dello script potrebbe impiegare diversi minuti.

      Al termine dello script, il prompt dei comandi restituisce: Aggiornamento di DB2 completato.

  7. Controllare il registro di installazione per verificare la presenza di errori. Accedere a /opt/infoprint/ippd/logs/installer/ e aprire upgradeDB2.log.
  8. Verificare il livello del database DB2 sul sistema. Digitare /usr/local/bin/db2ls e premere Invio.

    Il comando visualizza il livello del database DB2 corrente insieme al percorso di installazione e alla data di installazione. Se l'installazione è stata eseguita correttamente, il livello del database DB2 è 11.5.8.

  9. Se è stato effettuato l'aggiornamento del database DB2, prima di aggiornare RICOH ProcessDirector, continuare con l'installazione di RICOH ProcessDirector.
  10. Se è stato effettuato l'aggiornamento del database DB2 dopo l'aggiornamento di RICOH ProcessDirector, avviare RICOH ProcessDirector e accedere per verificare che l'aggiornamento sia stato eseguito correttamente.

1.1.5 Installazione

Quando si ordina RICOH ProcessDirector e richiedono i supporti, si ricevono uno o più dischi di installazione.

Se non si richiedono supporti o se si desidera installare il software prima di ricevere i supporti fisici, è possibile scaricare le immagini ISO dal sito Web Ricoh Production Print: http://rpp.ricoh-usa.com/products/software/workflow/ricoh-processdirector. Per scaricare il software, seguire le istruzioni in Scaricare i file di installazione.

I dischi o i file ISO includono:

  • Uno che contiene il prodotto di base. Questo DVD o file ISO include i programmi di installazione per le versioni di prova delle funzioni che è possibile installare utilizzando Gestione delle funzioni.
  • DVD e CD contenenti font forniti. Vedere Font forniti

    .
  • Se è stata acquistata una funzione del server secondario, un CD o un file ISO che contiene il programma di installazione del server secondario.
  • Se è stata acquistata una delle funzioni di conversione Ricoh, DVD o file ISO che contengono i programmi di installazione per ogni conversione.

La funzione del server secondario RICOH ProcessDirector e i server applicazioni sono gli unici componenti che vengono installati su diversi computer.

    Importante:
  1. RICOH ProcessDirector viene installato in modalità di prova. Dopo l'installazione, è possibile scaricare e installare le chiavi di licenza per le funzioni acquistate. Per ulteriori informazioni, consultare Download e installazione delle chiavi di licenza.
  2. Le istruzioni di installazione di RICOH ProcessDirector su un computer attivo con un computer di backup in una configurazione di failover manuale sono diverse rispetto alle istruzioni per l'installazione su un unico computer primario. Consultare Installazione di un ambiente con failover manuale.
  3. Se sul computer sul quale si intende installare il prodotto base è già installata una funzione del server secondario RICOH ProcessDirector, prima di installare il prodotto base, è necessario disinstallare il server secondario. Vedere Disinstallazione delle funzioni del server secondario per i dettagli.
  4. Per eseguire la migrazione degli oggetti da un server primario in esecuzione su un sistema operativo a un server primario in esecuzione su un altro sistema operativo, seguire le istruzioni in Esecuzione di Assistente alla migrazione dopo l'installazione di RICOH ProcessDirector.
  5. RICOH ProcessDirector potrebbe non funzionare con prodotti di terze parti installati sul server, ad esempio, programmi antivirus e network sniffer. Tali programmi potrebbero compromettere il normale funzionamento di porte o file di RICOH ProcessDirector.

1.1.5.1 Elenco di controllo delle attività

Di seguito, sono descritte le attività da completare in ciascun capitolo. Verificare ogni voce al completamento dell'attività.

Elenco di controllo per il completamento delle attività di installazione
  Attività
  Preparazione all'installazione del computer primario

Utilizzare questa procedura per accertarsi di essere pronti a eseguire il programma di installazione.

 

Facoltativo: Scaricare i file di installazione

Se non si dispone di dischi di installazione, utilizzare questa procedura per scaricare le immagini ISO degli stessi.

  Facoltativo: Installazione da una directory remota

senza utilizzare un DVD.È possibile utilizzare una directory remota per installare RICOH ProcessDirector o una funzione Server secondario senza utilizzare un DVD. È possibile utilizzare un'unità DVD su un computer diverso per copiare i programmi di installazione nella directory remota sulla rete. La directory remota contiene i programmi di installazione in modo da potervi accedere dai computer su cui si desidera installare RICOH ProcessDirector. La directory remota può trovarsi sul computer su cui si prevede di installare RICOH ProcessDirector.

  Installazione del prodotto base

Utilizzare questa procedura per installare RICOH ProcessDirector.

  Facoltativo: Installazione di un ambiente con failover manuale

L'installazione di un ambiente con failover manuale consente di creare un backup del server di produzione. Se il server di produzione non risulta più disponibile, l'elaborazione passa al server con funzione di failover fino a quando il server di produzione non è nuovamente disponibile.

  Risoluzione dei problemi di installazione

Se si verificano problemi durante l'installazione di RICOH ProcessDirector, è possibile trovare informazioni nei registri di installazione.

1.1.5.2 Preparazione all'installazione del computer primario

Quando si è pronti a installare RICOH ProcessDirector, utilizzare questa procedura per effettuare gli aggiornamenti finali della configurazione e verificare che il sistema sia stato configurato correttamente.
    Nota:
  • Se si utilizza una copia di DB2 installata su un altro computer, anziché la versione di DB2 fornita con RICOH ProcessDirector, assicurarsi di completare Installazione e configurazione della propria copia di DB2 su un computer diverso prima di avviare questa procedura.
  • L'impostazione di umask per l'uso di autorizzazioni ristrette potrebbe causare problemi di lettura o scrittura sulla cartella di installazione. Si consiglia pertanto di impostare umax su 022, il set di autorizzazioni predefinito.
Per preparare il computer primario:
  1. Assicurarsi che l'elenco di controllo di pianificazione sia completo e che l'hardware e il software siano disponibili e installati. Consultare Pianificazione per l'installazione.
  2. Assicurarsi che /etc/hosts sul computer disponga di una voce per il relativo indirizzo IP e il nome host completo.
  3. Accedere come utente root.
      Importante:
    • È necessario accedere come utente con UID 0. Se è necessario accedere come utente diverso, è possibile utilizzare sudo su - o su - per diventare l'utente root. Tuttavia, non utilizzare il comando sudo o su in modi diversi per diventare l'utente root.
  4. Consigliamo di impostare dei limiti di risorse dell'utente per il numero massimo di file aperti, numero di processi e dimensione stack.
    Tutti i sistemi funzionano meglio con nuove impostazioni. I sistemi con aree di volumi elevati richiedono le impostazioni.
    1. Modificare il file /etc/security/limits.conf con un editor di testo per impostare i seguenti limiti:
      * soft nofile 16384
      * hard nofile 32768
      * soft nproc 16384
      * hard nproc 65536
      * soft stack 16384
      * hard stack 32768
    2. Salvare il file e uscire dall'editor.

      I nuovi limiti non diventano effettivi finché non ci si disconnette e si accede di nuovo.

  5. Opzionale: Se si intende utilizzare IBM DB2 come database RICOH ProcessDirector, controllare se sul computer è installato DB2 o un client DB2. Inserire il seguente comando per controllare se è installata un'altra copia di DB2 o un client DB2:
    • db2ls
    I risultati mostrano se DB2 è installato e il livello dell'installazione. Se non viene restituito alcun risultato, DB2 non è installato al di fuori di RICOH ProcessDirector. Se DB2 è installato, eseguire una delle seguenti azioni per utilizzare la copia installata o la versione RICOH ProcessDirector.
    • Se è installato DB2 11.5.8 o superiore, continuare a installare RICOH ProcessDirector.
    • Se esiste una versione di DB2 inferiore a 11.5.8, aggiornare alla versione 11.5.8 o superiore.
  6. Disattivare il software antivirus. Il software antivirus a volte mette in quarantena i file utilizzati dai database, causando errori di funzionamento. Se si utilizza RICOH ProcessDirector con un database PostgreSQL, assicurarsi di escludere la cartella dalle scansioni antivirus.
  7. Se il reparto IT non consente di disattivare il software antivirus, impostare eccezioni nel software antivirus per questi percorsi:
    • /aiw/aiw1/db2
    • /aiw/aiw1/db2_logs
    • /home/aiwinst/sqllib
    • /opt/infoprint/ippd/db
    • /var/psf
    • /var/lib/docker
  8. Disabilitare Security Enhanced Linux (SELinux). Si verificano errori di installazione sui sistemi Linux quando si esegue il programma di installazione di RICOH ProcessDirector con SELinux abilitato. Per verificare la modalità SELinux e disabilitarla:
    1. Aprire una riga di comando e digitare questo comando per visualizzare la modalità SELinux corrente: getenforce
    2. Se il risultato del comando è Enforcing, disabilitare SELinux. Aprire /etc/selinux/config in un editor di testo e cercare la riga SELINUX. Modificare la riga in:
      SELINUX=disabled

      Salvare e chiudere il file.

    3. Eseguire di nuovo il comando getenforce per verificare che SELinux sia disabilitato.

1.1.5.3 Scaricare i file di installazione

Se non si dispone di dischi di installazione, utilizzare questa procedura per scaricare le immagini ISO degli stessi.
Per scaricare i file di installazione:
  1. In un browser Web, aprire questa pagina: https://dl.ricohsoftware.com/
  2. Fare clic su Download software, immettere il proprio Entitlement ID e fare clic su Invia.
  3. In Download dei prodotti in questo EID, fare clic sul titolo del prodotto di base che si desidera scaricare.
    Nota: Per informazioni sull'utilizzo dei file ISO per installare il software, fare clic su Funzionamento dei file ISO sul lato destro della pagina Web.
  4. Dopo ogni download di file, convalidare la somma di controllo MD5 al valore mostrato nella pagina Web. Utilizzare questo comando, sostituendo il nome del file per ProductUpdate.iso:
    • md5sum ProductUpdate.iso

    Se il checksum non corrisponde, scaricare di nuovo il file.

  5. Se è necessario installare una funzione di conversione Ricoh, fare clic sulla funzione e salvare il relativo file ISO sul computer.
  6. Opzionale: Masterizzare il file ISO del prodotto base in un DVD dual layer vuoto. Masterizzare il file ISO per ciascuna funzione scaricata separatamente in un apposito CD o DVD vuoto. Se il software consente di montare un file ISO, non occorre masterizzare le immagini su supporti fisici.
Ora è possibile utilizzare il programma di installazione per installare RICOH ProcessDirector.

1.1.5.4 Montaggio di un file ISO

È possibile utilizzare un'unità virtuale per montare un file ISO per installare RICOH ProcessDirector.
Per montare un file ISO:
  1. Creare il punto di montaggio ISO. Ad esempio, mkdir /isomount.
      Nota:
    • Non è necessario creare il punto di montaggio per il file ISO dalla directory radice. È possibile crearla in qualsiasi punto del sistema.
  2. Trasferire il file ISO sul computer. Collocare, ad esempio, il file nella directory /tmp/RPD.iso.
  3. Montare il file ISO utilizzando questo comando: mount -o loop /<location of ISO>/<mounting point>
    Ad esempio: mount -o loop /tmp/RPD.iso /isomount

1.1.5.5 Installazione da una directory remota

senza utilizzare un DVD.È possibile utilizzare una directory remota per installare RICOH ProcessDirector o una funzione Server secondario senza utilizzare un DVD. È possibile utilizzare un'unità DVD su un computer diverso per copiare i programmi di installazione nella directory remota sulla rete. La directory remota contiene i programmi di installazione in modo da potervi accedere dai computer su cui si desidera installare RICOH ProcessDirector. La directory remota può trovarsi sul computer su cui si prevede di installare RICOH ProcessDirector.
La directory remota deve disporre di spazio sufficiente per i programmi di installazione che si desiderano memorizzare. Si consiglia di disporre di almeno 7 GB di spazio nella directory remota per ogni programma di installazione. Se si dispone di programmi di installazione per due sistemi operativi nella stessa area di staging, si consiglia di disporre di almeno 14 GB di spazio nella directory remota.

Tutti i computer che si utilizzano in questa procedura devono essere sistemi basati su UNIX. Inoltre:

  • Non è possibile memorizzare i programmi di installazione in una directory remota su un computer Windows e quindi installare RICOH ProcessDirector su un computer Linux.
  • Se l'unità DVD si trova su un terzo computer montato sulla directory remota, anche tale computer deve essere un computer basato su UNIX.

Per eseguire l'installazione da una directory remota:
  1. Se si intende copiare i programmi di installazione da un'unità DVD sullo stesso computer della directory remota, continuare con il passaggio successivo. Se si intende copiare i programmi di installazione da un'unità DVD che non si trova nel computer che contiene la directory remota, montare la directory remota sul computer con l'unità DVD.
  2. Copiare i programmi di installazione nella directory remota:
    1. Accedere al computer su cui si desidera creare la directory remota e aprire un prompt dei comandi.
    2. Creare una directory su cui poter copiare i file, ad esempio /ippd_installer. Configurare la directory in modo che gli altri computer possano montarla. Questa è la directory remota.
    3. Inserire il DVD del prodotto base nell'unità.
        Nota:
      • Se si utilizza il sistema Red Hat, CentOS o Rocky Linux, è possibile che il montaggio dell'unità venga effettuato automaticamente. Tuttavia, le unità montate automaticamente su questi sistemi sono installate in modo da impedire l'esecuzione di programmi dai supporti. Prima di continuare, è necessario smontare l'unità e rimontarla utilizzando l'opzione exec. È possibile utilizzare il seguente comando:

        mount -t iso9660 -o remount, exec <punto_montaggio>

        È necessario inoltre rimontare l'unità per ogni CD o DVD inserito.

    4. Passare al punto di montaggio del supporto per visualizzare il contenuto.
      Dovrebbe essere presente un file denominato mk_remote.
    5. Digitare il seguente comando per eseguire lo script:
      • ./mk_remote -d <directory>
      Sostituire il percorso alla directory remota creata sopra per <directory>.
    6. Quando lo script viene terminato, digitare cd / e rimuovere il CD o DVD.
    7. Quando sono stati spostati tutti i programmi di installazione, passare alla directory remota per verificare che i programmi di installazione siano stati trasferiti correttamente.
  3. Accedere ai programmi di installazione dal computer su cui si desidera installare RICOH ProcessDirector:
    1. Accedere al computer su cui verrà installato il software.
      Nota: Prima di installare le funzioni Server secondario è necessario installare il prodotto base. Non è possibile installare una funzione Server secondario sullo stesso computer su cui è installato il prodotto base.
    2. Creare una directory da montare nella directory remota. Si consiglia di assegnare alla directory lo stesso nome della directory remota.
    3. Montare la directory appena creata sulla directory remota.
    4. Spostarsi nella directory installata.
      Vengono visualizzati diversi file e directory, incluso un script denominato setup.
  4. Eseguire lo script setup nella directory montata per avviare il programma di installazione.
    • Per installare il prodotto base, digitare: ./setup
    • Per installare una funzione del server secondario, digitare: IPPD ./setup

      Il prodotto base deve essere già installato sul computer primario.

  5. Quando viene avviato il programma d'installazione:
    • Per il prodotto base, continuare a seguire le istruzioni che vengono visualizzate nel programma di installazione, come descritto nella sezione Installazione del prodotto base.
    • Per la funzione prodotto base, continuare a seguire le istruzioni che vengono visualizzate nel programma di installazione, come descritto nella sezione Installazione sui sistemi Linux.
      Nota:
    • Se il sistema operativo del computer è un sistema operativo derivato da Red Hat supportato e le lingue supportate sono il giapponese, il cinese semplificato e il cinese tradizionale, scegliere Inglese nel menu a discesa delle lingue. I caratteri del giapponese, del cinese semplificato e del cinese tradizionale non vengono visualizzati correttamente durante l'installazione di RICOH ProcessDirector su Red Hat.

1.1.5.6 Installazione del prodotto base

Prima di iniziare, assicurarsi che tutti i prerequisiti della configurazione corrispondano a quelli elencati in Pianificazione per l'installazione e Preparazione all'installazione del computer primario.

    Nota:
  • Sui sistemi operativi derivati da Red Hat, le unità CD e DVD vengono configurate per il montaggio automatico. Tuttavia, le unità montate automaticamente spesso non consentono di eseguire programmi da supporti, inclusi i programmi di installazione. È necessario smontare e rimontare l'unità prima di avviare il programma di installazione. È necessario inoltre rimontare l'unità per ogni CD o DVD inserito.
  • Durante l'installazione, i file di licenza RICOH ProcessDirectorvengono copiati nella directory /opt/infoprint/ippd/base/license.
  • Le istruzioni di installazione descrivono come eseguire l'installazione con una visualizzazione grafica. Se non si riesce a eseguire il programma di installazione in modalità grafica, utilizzare la modalità console per effettuare l'installazione con un programma basato sul testo. Per avviare il programma d installazione in modalità console, inserire -console nel comando dopo l'impostazione della parola. Ad esempio, per installare il prodotto base, digitare:
    • ./setup -console

    Per utilizzare il programma di installazione in modalità console:

    • Premere Invio per spostarsi nella schermata successiva.
    • Premere Indietro per ritornare alla schermata precedente.
    • Premere Esci per uscire dal programma di installazione.

Per installare il prodotto base:
  1. Accedere come utente root.
      Importante:
    • È necessario accedere come utente con UID 0. Se è necessario accedere come utente diverso, è possibile utilizzare sudo su - o su - per diventare l'utente root. Tuttavia, non utilizzare il comando sudo o su in modi diversi per diventare l'utente root.
  2. Aprire una riga di comando e inserire il seguente comando per assicurarsi di essere nella directory root:
    • cd /
  3. Inserire il DVD del prodotto base nell'unità.
  4. Per determinare il nome del punto di montaggio, inserire:
    • ls /media
    Su alcuni sistemi il nome del punto di montaggio è identico al nome del CD o DVD.
      Nota:
    • Se si utilizza il sistema Red Hat, CentOS o Rocky Linux, è possibile che il montaggio dell'unità venga effettuato automaticamente. Tuttavia, le unità montate automaticamente su questi sistemi sono installate in modo da impedire l'esecuzione di programmi dai supporti. Prima di continuare, è necessario smontare l'unità e rimontarla utilizzando l'opzione exec. È possibile utilizzare il seguente comando:

      mount -t iso9660 -o remount, exec <punto_montaggio>

      È necessario inoltre rimontare l'unità per ogni CD o DVD inserito.

  5. Se necessario, montare l'unità. Immettere:
    • mount /media/punto_montaggio
  6. Per visualizzare il contenuto del DVD, cambiare le directory. Immettere questi comandi:
    • cd /media/mount_point
    • ls
    Vengono visualizzati diversi script e directory, incluso uno script denominato setup.
  7. Per avviare il programma di installazione, immettere: ./setup

    Il programma di installazione viene avviato e mostra la schermata Introduzione. Selezionare la lingua appropriata che il programma di installazione deve utilizzare, quindi fare clic su OK.

      Nota:
    • Se il sistema operativo del computer è un sistema operativo derivato da Red Hat supportato e le lingue supportate sono il giapponese, il cinese semplificato e il cinese tradizionale, scegliere Inglese nel menu a discesa delle lingue. I caratteri del giapponese, del cinese semplificato e del cinese tradizionale non vengono visualizzati correttamente durante l'installazione di RICOH ProcessDirector su Red Hat.
  8. Seguire le istruzioni riportate nel programma di installazione.

    Il programma di installazione verifica molti prerequisiti del sistema. In caso di problemi, questi vengono inseriti in un elenco. È necessario risolvere tutti i problemi prima di poter completare la procedura. Una volta risolti, verificare di nuovo i prerequisiti tornando alla finestra Verifica prerequisiti. Fare clic su Precedente nel programma di installazione o digitare indietro in modalità console, quindi continuare con il programma di installazione.

      Importante:
    • Dopo aver verificato tutti i prerequisiti, fare clic su Annulla per modificare una voce precedente e iniziare nuovamente la procedura di installazione. Cliccare sul pulsante Precedente, a volte può provocare problemi.

  9. Leggere e accettare i contratti di licenza e manutenzione.
  10. È possibile scegliere il nome da utilizzare per l'utente di sistema RICOH ProcessDirector o utilizzare il nome predefinito. È l'utente con cui viene eseguito RICOH ProcessDirector. L'utente di sistema predefinito è aiw1.
      Nota:
    • Tutti gli ID utente del sistema operativo Linux e i nomi di gruppo devono essere compresi fra 1 e 8 a causa di una restrizione in DB2. Non è possibile creare un ID utente che include caratteri internazionali (come á, É, î, ñ, ô, ß) o caratteri a doppio byte.

    Inserire un nome utente. Se il programma di installazione rileva che l'utente già esiste sul sistema, chiede se si desidera utilizzare tale utente. Se non è stato creato l'utente, scegliere No e immettere un nome differente. Se il programma di installazione non rileva l'utente nel sistema, il programma di installazione lo crea.

  11. Inserire un gruppo di sicurezza da utilizzare come gruppo primario per l'utente di sistema, i numeri UID e GID per l'utente e il gruppo e la directory principale per l'utente di sistema. I valori predefiniti vengono riportati nel programma di installazione, ma possono essere modificati.
    Se il gruppo e l'utente sono stati creati prima di aver avviato il programma di installazione, non viene richiesto di inserire tali valori.
  12. Scegliere una password per l'utente di sistema e inserirla due volte. Ricordare la password poiché sarà necessario utilizzarla successivamente durante l'accesso come utente di sistema. Se è stato creato un utente prima di avviare il programma di installazione, non viene richiesta l'immissione della password.
  13. Selezionare la lingua che deve essere utilizzata dall'utente di sistema. Tale lingua indica la lingua utilizzata per alcuni messaggi, anche se il browser dell'interfaccia utente è stato impostato su un'altra lingua.
  14. Selezionare il database da utilizzare con RICOH ProcessDirector.
  15. Se si sceglie di installare RICOH ProcessDirector con PostgreSQL, passare all'operazione 19.
  16. Se si sceglie di utilizzare IBM DB2, selezionare una delle seguenti opzioni:
    • IBM DB2 incluso in RICOH ProcessDirector
    • IBM DB2 installato su questo server
    • IBM DB2 installato su un server diverso
  17. Se si sceglie IBM DB2 incluso in RICOH ProcessDirector:
    1. Fare clic su Avanti.
    2. Nella finestra successiva, fare clic su Scegli per selezionare il percorso del supporto di installazione.
    3. Nella finestra di dialogo Seleziona una cartella, selezionare la cartella o il punto di montaggio per il supporto di installazione DB2 e fare clic su Seleziona.
    4. Fare clic su Avanti per continuare l'installazione.
    Se il percorso non era corretto o il programma di installazione DB2 non è stato individuato, fare clic su Indietro per tornare indietro o su Avanti o Annulla per uscire dall'installazione.
  18. Se si seleziona DB2 installato su un altro server, la finestra successiva mostra tutti i client DB2 installati sul sistema. Selezionare il client da utilizzare.
    1. Inserire i valori di utenti e gruppi necessari per DB2 e tutte le altre informazioni richieste relative all'istanza.
      Gli utenti e i gruppi variano in base alla configurazione di DB2 utilizzata:
      • La versione RICOH ProcessDirector di DB2 richiede un utente istanza, un utente protetto e i relativi gruppi.
      • Un'altra copia di DB2 installata sullo stesso computer del prodotto base richiede un utente dell'istanza, un utente protetto e i relativi gruppi.
      • Un'altra copia di DB2 installata su un altro computer richiede un gruppo e un utente dell'istanza per il client DB2 sul computer primario e un utente dell'istanza, un utente protetto e i relativi gruppi per il server DB2 su un altro computer.

        Questi utenti e gruppi sono stati creati durante l'installazione e la configurazione del client e del server DB2 in Installazione e configurazione della propria copia di DB2 su un computer diverso.

        Nota:
      • Tutti gli ID utente del sistema operativo Linux e i nomi di gruppo devono essere compresi fra 1 e 8 a causa di una restrizione in DB2. Non è possibile creare un ID utente che include caratteri internazionali (come á, É, î, ñ, ô, ß) o caratteri a doppio byte.

      Se i gruppi e gli utenti sono stati creati prima di aver avviato il programma di installazione, assicurarsi di utilizzare i valori corretti.

  19. Controllare il riepilogo di preinstallazione e fare clic su Installa per avviare l'installazione.
  20. Fare clic su Eseguito per completare l'installazione.
  21. Nella riga di comando, digitare il seguente comando per tornare alla directory root:
    • cd /
  22. Se l'installazione è stata eseguita da un DVD, espellerlo.
  23. Se vengono visualizzati messaggi di errore, controllare i registri di installazione nella directory /opt/infoprint/ippd/logs/installer e contattare il supporto software.
  24. Riavviare il sistema.
    Se si sta eseguendo l'aggiornamento alla versione corrente, vedere Aggiornamento sullo stesso computer.
  25. Proseguire con Primo accesso.
      Nota:
    • Il software viene installato in modalità di prova. La licenza di prova scade dopo 60 giorni. Per ulteriori informazioni su come ottenere e installare le chiavi di licenza, consultare Download e installazione delle chiavi di licenza.

1.1.5.7 Risoluzione dei problemi di installazione

Se si verificano problemi durante l'installazione di RICOH ProcessDirector, è possibile trovare informazioni nei registri di installazione.
Il programma di installazione registra le informazioni nelle seguenti directory:
  • opt/infoprint/ippd/logs
  • opt/infoprint/ippd/logs/installer
  • /tmp

Si verificano errori di installazione sui sistemi Linux quando si esegue il programma di installazione di RICOH ProcessDirector con SELinux abilitato.

  • Per visualizzare se Security Enhanced Linux (SELinux) è abilitato sul sistema, aprire un prompt dei comandi e digitare:
    • getenforce
  • Se il comando restituisce Enforcing, disabilitare SELinux e provare a ripetere l'installazione.

Ecco alcuni possibili scenari DB2 se è necessario reinstallare RICOH ProcessDirector:
  • Se è stata installata la versione RICOH ProcessDirector di DB2:

    Quando si installa RICOH ProcessDirector, il programma di installazione crea un'istanza DB2 e un ID utente utilizzando il valore immesso per l'utente istanza DB2. Non deve essere presente nessun'altra istanza DB2 o ID utente con questo nome sul sistema RICOH ProcessDirector, neanche in un'altra versione di DB2.

    Se il programma di installazione trova un'istanza che utilizza tale nome, non può creare l'istanza. È possibile eliminare l'istanza esistente o scegliere un altro valore per l'utente istanza DB2. Per eliminare un'istanza esistente, immettere questo comando, sostituendo il nome che si desidera utilizzare per l'utente istanza DB2:

    • /opt/IBM/db2/V11.1/instance/db2idrop utente istanza DB2
      Nota:
    • Il nome del percorso potrebbe essere diverso se è stata installata una versione di DB2 diversa dalla versione 11.1 o se DB2 non è installato nella posizione predefinita.
    • Quando si elimina un'istanza DB2, si eliminano tutti i dati in tale istanza.

  • Se è stata installata una propria copia di DB2 sul computer primario:

    Se è necessario reinstallare RICOH ProcessDirector, l'istanza DB2 creata dalla prima installazione potrebbe ancora esistere. Per verificare, accedere come utente root e immettere questo comando:

    • /opt/IBM/db2/V11.1/instance/db2ilist
      Nota:
    • Il nome del percorso potrebbe essere diverso se DB2 non è installato nella posizione predefinita.

  • Se è stata installata una propria copia di DB2 su un computer diverso dal computer primario (un computer remoto):

    Se è necessario reinstallare RICOH ProcessDirector, l'istanza DB2 creata dalla prima installazione potrebbe ancora esistere. Per verificare, accedere come utente root e immettere questo comando:

    • /opt/IBM/db2/V11.1/instance/db2ilist
      Nota:
    • Il nome del percorso potrebbe essere diverso se DB2 non è installato nella posizione predefinita.

    Se si trova un'istanza DB2 con il nome che si desidera utilizzare, non è possibile riutilizzarla. È possibile:

    • Immettere un altro nome per l'istanza DB2 quando si reinstalla RICOH ProcessDirector.
    • Immettere questo comando per eliminare l'istanza DB2 esistente:
      • /opt/IBM/db2/V11.1/instance/db2idrop aiwinst
        Importante:
      • Quando si elimina un'istanza DB2, si eliminano tutti i dati in tale istanza.

1.1.5.8 Installazione di un ambiente con failover manuale

L'installazione di un ambiente con failover manuale consente di creare un backup del server di produzione. Se il server di produzione non risulta più disponibile, l'elaborazione passa al server con funzione di failover fino a quando il server di produzione non è nuovamente disponibile.
Nota: La configurazione di un ambiente di failover manuale è disponibile solo quando RICOH ProcessDirector è installato con un database DB2.

L'installazione di un ambiente di failover manuale è una procedura complessa. Prima di avviare il processo di configurazione, consultare l'amministratore di sistema. Il failover manuale è utilizzato principalmente negli ambienti aziendali e potrebbe non essere appropriato per l'impostazione corrente.

La procedura presuppone l'uso del servizio NFS per la condivisione dei file. A seconda dei requisiti di sistema e del flusso di lavoro, potrebbe essere richiesta un'impostazione diversa, ad esempio un SAN o NAS. Determinare i requisiti di sistema e utilizzare la tecnologia migliore per l'azienda. Attenersi ai seguenti passaggi come guida alla configurazione del sistema.

Prima di avviare la procedura, aprire le porte richieste nel firewall in uso in modo da consentire la comunicazione tra il file server, il server di produzione e il server di failover. Assicurarsi inoltre di aver completato i seguenti passaggi, laddove richiesto:

Nel caso in cui si esegua l'installazione tramite DVD oppure con un'immagine ISO, assicurarsi di disporre dell'accesso al supporto di installazione dal server di produzione, dal server di failover e dal file server.

Per installare un ambiente con failover manuale:

  1. Determinare il GID per ciascuno dei gruppi di sistema. Per ulteriori informazioni sui gruppi di sistema, consultare Creazione di gruppi e utenti di sistema. È necessario utilizzare gli stessi nomi dei gruppi di sistema e gli stessi valori GID sia sui sistemi di produzione sia su quelli di failover. I valori predefiniti sono elencati qui di seguito. Se si sceglie di utilizzare valori diversi, registrarli qui per un riferimento futuro.
    Nome gruppo GID predefinito
    aiwdbgrp 1000
    aiwdbfgp 1001
    printq 1002
    aiwgrp1 32458
  2. Determinare i valori UID per ciascuno dei nomi utenti. È necessario utilizzare gli stessi nomi utenti di sistema e gli stessi valori UID sia sui sistemi di produzione sia su quelli di failover. Per ulteriori informazioni sugli utenti di sistema, consultare Creazione di gruppi e utenti di sistema. I valori predefiniti sono elencati qui di seguito.
    Nome utente UID predefinito Appartenenza gruppo
    aiwinst 1000 aiwdbgrp
    aiwdbfid 1001 aiwdbfgp
    aiw1 32457 aiwgrp1,printq,aiwdbgrp
  3. Determinare i nomi host per ciascuno dei server.
    Server Descrizione
    Server di produzione Si tratta del sistema su cui è installato il server primario e il sistema RICOH ProcessDirector viene eseguito durante le normali operazioni.
    Server di failover Si tratta del sistema che RICOH ProcessDirector viene eseguito come backup e che viene utilizzato quando il server normale non è disponibile.
    File server È il sistema configurato dall'amministratore di rete e che ospita file quali il codice installato, i file di configurazione, i file di dati e il database. Potrebbe essere un SAN o NAS.
    Nota: È possibile impostare un DNS per utilizzare un unico nome host o alias per il reindirizzamento al server di produzione o a quello di failover, a seconda del sistema attivo in quel momento. Con questa configurazione, gli utenti possono accedere al sistema da un unico URL.
  4. Accedere al file server come amministratore.
  5. Aprire una riga di comando e accedere alla directory in cui si trova il supporto di installazione, quindi individuare scripts/failover-create-shares.sh.
    Se si dispone di percorsi di condivisione personalizzati o si stanno utilizzando tecnologie diverse da NFS, copiare failover-create-shares.sh su /tmp. Modificare lo script in modo che corrisponda alla configurazione di sistema.
  6. Per eseguire lo script, digitare: failover-create-shares.sh e premere Invio.
  7. Verificare che lo script abbia creato le seguenti directory sul file server:
    • /aiw/aiwdata
    • /aiw/aiwpath
    • /aiw/varaiw
    • /aiw/homeaiw1
    • /aiw/homeaiwinst
    • /aiw/homeaiwdbfid
    • /aiw/varpsf
  8. Nella directory in cui si trova il supporto di installazione, digitare: scripts/failover-update_exports.sh per aggiungere le seguenti condivisioni al servizio NFS.
  9. Riavviare il servizio NFS. Digitare: showmount -e e cat /etc/exports per visualizzare e confermare che le impostazioni sono corrette sul file server.
    Assicurarsi che le condivisioni aggiunte siano corrette e selezionare i contrassegni e le autorizzazioni per ciascuna condivisione.
  10. Accedere al server di produzione come utente root e installare le directory condivise:
    1. Aprire una riga di comando e accedere alla directory in cui si trova il supporto di installazione. Digitare: scripts/failover-create-mountpoints.sh e premere Invio.
    2. Se la directory /usr/local/bin non esiste, digitare: mkdir -p /usr/local/bin e premere Invio.
    3. Dal supporto di installazione, copiare scripts/mountDrives.sh in /usr/local/bin
    4. Utilizzando un editor di testo, modificare mountDrives.sh. Assicurarsi di aver modificato il valore del file server con il nome del file server in uso.
    5. Se non utilizza un servizio NFS per condividere e installare i file system, modificare lo script in modo da eseguire i comandi appropriati per installarli.
    6. Per rendere eseguibile lo script, digitare: chmod +x /usr/local/bin/mountDrives.sh e premere Invio.
    7. Per eseguire lo script, digitare: /usr/local/bin/mountDrives.sh e premere Invio.
    8. Per confermare l'installazione delle directory condivise, digitare: df e premere Invio.
  11. Creare gli utenti sul server di produzione:
    1. Dal supporto di installazione, copiare scripts/failover-user-configuration in /tmp sul server di produzione.
    2. Utilizzando un editor di testo, aprire failover-user-configuration. Confrontare i valori per gli utenti di sistema e per i gruppi di sistema con i valori utenti di sistema e gruppi di sistema al Passaggio 2. Se si utilizzano i valori predefiniti, non è necessario modificarli.
    3. Per eseguire lo script, andare alla directory in cui si trova il supporto di installazione e digitare: scripts/failover-create-users.sh /tmp/failover-user-configuration, quindi premere Invio.
    4. Digitare: id nome utente per ciascun nome utente in modo da verificare che sia stato creato.
      Ad esempio, se si digita: id aiw1, l'output potrebbe apparire come segue:

      uid=3133(aiw1) gid=1038(ipserv) groups=10(wheel),1038(ipserv),111(staff1)

  12. Accedere al server di failover come utente root e installare le directory condivise:
    1. Aprire una riga di comando e accedere alla directory in cui si trova il supporto di installazione. Digitare: scripts/failover-create-mountpoints.sh e premere Invio.
    2. Se la directory /usr/local/bin non esiste, digitare: mkdir -p /usr/local/bin e premere Invio.
    3. Dal supporto di installazione, copiare scripts/mountDrives.sh in /usr/local/bin.
    4. Utilizzando un editor di testo, modificare mountDrives.sh. Assicurarsi di aver modificato il valore del file server con il nome del file server in uso. Se non si utilizza un servizio NFS, aggiornare lo script in modo da utilizzare la tecnologia di condivisione corrente.
    5. Se non utilizza un servizio NFS per condividere e installare i file system, modificare lo script in modo da eseguire i comandi appropriati per installarli.
    6. Per rendere eseguibile lo script, digitare: chmod +x /usr/local/bin/mountDrives.sh e premere Invio.
    7. Per eseguire lo script, digitare: /usr/local/bin/mountDrives.sh e premere Invio.
    8. Per confermare l'installazione delle directory condivise, digitare: df e premere Invio.
  13. Creare gli utenti sul server di failover:
    1. Dal supporto di installazione, copiare scripts/failover-user-configuration in /tmp sul server di failover.
    2. Utilizzando un editor di testo, aprire failover-user-configuration. Confrontare i valori per gli utenti di sistema e per i gruppi di sistema con i valori utenti di sistema e gruppi di sistema al Passaggio 2. Se si utilizzano i valori predefiniti, non è necessario modificarli.
    3. Per eseguire lo script, andare alla directory in cui si trova il supporto di installazione, digitare: scripts/failover-create-users.sh /tmp/failover-user-configuration, quindi premere Invio.
    4. Digitare: id nome utente per ciascun nome utente in modo da verificare che sia stato creato.
      Ad esempio, se si digita: id aiw1, l'output potrebbe apparire come segue:

      uid=3133(aiw1) gid=1038(ipserv) groups=10(wheel),1038(ipserv),111(staff1)

  14. Installare RICOH ProcessDirector sul server di produzione. Consultare Installazione del prodotto base.
    Quando vengono richiesti gli utenti di sistema e i gruppi di sistema, utilizzare gli stessi valori utilizzati negli script e selezionare l'utente di sistema ("aiw1" è il valore predefinito).
  15. Proseguire con Primo accesso. Non eseguire la procedura Verifica dell'installazione. Tornare a questa sezione per completare l'installazione di un ambiente di failover manuale.
  16. Sul server di produzione, chiudere completamente RICOH ProcessDirector:
    1. Accedere al server di produzione come utente di sistema ("aiw1" è l'utente predefinito).
    2. Aprire una riga di comando e digitare: stopaiw
    3. Digitare: su - root e premere Invio. Se richiesto, immettere la password per l'utente root e premere Invio.
    4. Digitare: /opt/infoprint/ippd/db/bin/db2fmcu -d
    5. Digitare: ps -ef | grep db2 per visualizzare tutti i processi "db2" ancora in esecuzione. Per terminare ciascun processo "db2", digitare:
      kill seguito da ognuno degli ID processo elencati nei risultati del comando grep. Ad esempio, i risultati potrebbero apparire come segue:
      dasusr1  14729     1  0 Aug24 ?   00:00:01 /home/dasusr1/das/
                                                  adm/db2dasrrm
      root     18266     1  0 Aug24 ?   00:15:08 /opt/infoprint/ippd/db/
                                                  bin/db2fmcd
      dasusr1  18342     1  0 Aug24 ?   00:00:23 /opt/infoprint/ippd/db/das/
                                                  bin/db2fmd -i dasusr1 -m /
                                                  opt/infoprint/ippd/db/das/
                                                  lib/libdb2dasgcf.so.1
      root     21049     1  0 Sep01 ?   00:00:00 db2wdog 0 [aiwinst] 
      aiwinst  21051 21049  0 Sep01 ?   01:13:01 db2sysc 0  
      root     21059 21049  0 Sep01 ?   00:00:00 db2ckpwd 0 
      aiwinst  21061 21049  0 Sep01 ?   00:00:00 db2vend (PD Vendor 
                                                 Process - 1) 0    

      Nei risultati, gli ID processo sono elencati nella seconda colonna. Per terminare il primo processo nell'elenco, digitare: kill 14729 e premere Invio.

    6. Digitare: ps -ef | grep psfapid per visualizzare tutti i processi "psfapid". Per terminare ciascun processo "psfapid", digitare:
      kill seguito da ognuno degli ID processo elencati nei risultati del comando grep.
    7. Digitare: ps -ef | grep aiw1 per visualizzare tutti i processi "aiw1". Per terminare ciascun processo "aiw1", digitare:
      kill seguito da ognuno degli ID processo elencati nei risultati del comando grep.
  17. Sul server di failover:
    1. Accedere come utente root.
    2. Aprire una riga di comando e accedere alla directory in cui si trova il supporto di installazione. Digitare: scripts/failover-setup-rpd-node.sh e premere Invio per eseguire lo script.
      Lo script aggiunge le voci in /etc/services, installa il PSF se richiesto e aggiorna il database rpm sul server di failover.
    3. Digitare: /opt/infoprint/ippd/bin/changeHostname.plproduction_server_hostname dove production_server_hostname è il nome del server di produzione.
    4. Per verificare l'installazione sul server di failover, accedere nuovamente al prodotto. Questa volta utilizzare il nome host del server di failover nel browser Web: http://failover hostname:15080/pd Se si riesce ad eseguire l'accesso, l'installazione è completata.
  18. Spostare l'elaborazione al server di produzione:
    1. Accedere al server di failover come utente di sistema ("aiw1" è l'utente predefinito).
    2. Aprire una riga di comando e digitare: stopaiw
    3. Accedere al server di produzione come utente root.
    4. Sul server di produzione, digitare: /opt/infoprint/ippd/bin/changeHostname.plfailover_server_hostname dove failover_server_hostname è il nome del server di failover. Il server di failover è attualmente il server primario.
  19. Installare le chiavi di licenza per i server di produzione e di failover. È necessario acquistare due chiavi di licenza, una per ciascun server.
    1. Sul server di produzione, installare la chiave di licenza per il server di produzione. Consultare Download e installazione delle chiavi di licenza.
    2. Aprire una riga comandi e accedere come utente di sistema (aiw1 è il valore predefinito) e digitare: stopaiw
    3. Trasferire l'elaborazione a un server di failover. Sul server di failover, aprire un prompt dei comandi come utente root e digitare: /opt/infoprint/ippd/bin/changeHostname.plproduction_server_hostname dove production_server_hostname è il nome del server di produzione.
    4. Sul server di failover, installare la chiave di licenza per il server di failover. Consultare Download e installazione delle chiavi di licenza.
      Quando si apre l'interfaccia utente RICOH ProcessDirector sul server di failover, potrebbe essere visualizzato il messaggio È stata rilevata una violazione della chiave di licenza. Contattare il supporto software. Questo messaggio non viene visualizzato dopo l'installazione della chiave di licenza.
    5. Aprire una riga comandi e accedere come utente di sistema (aiw1 è il valore predefinito) e digitare: stopaiw
    6. Trasferire l'elaborazione al server di produzione: Sul server di produzione, aprire un prompt dei comandi come utente root e digitare: /opt/infoprint/ippd/bin/changeHostname.plfailover_server_hostname dove failover_server_hostname è il nome del server di failover.

1.1.5.9 Risoluzione dei problemi relativi all'installazione di un ambiente di failover manuale

Se si verificano errori durante l'installazione di un ambiente di failover manuale, controllare quanto segue:
  • Se il server di produzione, il server di failover e il file server non comunicano tra loro, assicurarsi che sul firewall siano aperte le porte corrette.
  • Se si riscontra una riduzione delle prestazioni del sistema o della rete dopo l'installazione di un ambiente di failover manuale, l'infrastruttura di rete in uso potrebbe non supportare l'aumento della larghezza di banda richiesto dall'ambiente di failover manuale. Contattare l'amministratore di sistema e assicurarsi che venga utilizzata la tecnologia di condivisione file corretta. Ad esempio, al posto del servizio NFS, potrebbe essere più efficace per la rete l'uso di un SAN. Assicurarsi di disporre di una rete dedicata o che il router o switch di rete in uso sia stato configurato correttamente per l'aumento della larghezza di banda.
  • Se si ricevono errori relativi alla licenza dopo l'installazione, eliminare il file di licenza RICOH ProcessDirector /aiw/aiw1/config/license/license.key. Copiare scripts/failover-setup-rpd-node.sh dal supporto di installazione in /tmp ed eseguire lo script. Quando richiesto, se si accetta il contratto di licenza, assicurarsi di digitare yes e premere Invio. Se il problema persiste, contattare il supporto software.
  • Se si ricevono errori quando si tenta di installare il servizio NFS, il problema potrebbe essere dovuto ad alcune versioni di Linux che sono incompatibili con NFS versione 4. Per impostazione predefinita, la versione 4 di NFS non consente la proprietà della directory condivisa. Il sistema deve essere configurato in modo che il server di produzione e il server di failover possano modificare la proprietà file e directory dei file nelle condivisioni NFS. Se non è possibile modificare il servizio NFS in modo da risolvere il problema, modificare la proprietà della directory.

    Digitare chown aiw1:aiwgrp1 /aiw/aiw1 per modificare la proprietà.

    Se la soluzione non funziona, modificare /etc/sysconfig/autofs utilizzando un editor di testo e modificare MOUNT_NFS_DEFAULT_PROTOCOL=4 in MOUNT_NFS_DEFAULT_PROTOCOL=3. Ad esempio:

    # MOUNT_NFS_DEFAULT_PROTOCOL - specify the default protocol used by
    # mount.nfs(8). Since we can't identify
    # the default automatically we need to
    # set it in our configuration. This will
    # only make a difference for replicated
    # map entries as availability probing isn't
    # used for single host map entries.
    #
    MOUNT_NFS_DEFAULT_PROTOCOL=3

    Quindi modificare /etc/nfsmount.conf e cambiare Defaultvers=4 in Defaultvers=3. Quindi modificare Nfsvers=4 in Nfsvers=3.

    Aggiornare il sistema riavviando il servizio NFS o riavviando i server.

  • Se si passa dal server di produzione al server di failover server (o viceversa) e uno dei server non può essere avviato, potrebbero esserci blocchi sul file system. Ciò è dovuto tipicamente al fatto che uno dei server non è stato spento correttamente. Per stabilire se è questo il problema:
    1. In un prompt dei comandi, immettere su - aiw1 -c "db2start;db2 connect to aiwdb"

      Tra i risultati, cercare un messaggio del tipo: SQL1391N The database is already in use by another instance of the database manager. SQLSTATE=51023

      Se viene visualizzato un messaggio simile, è necessario rilasciare i blocchi sul database.

    2. Per farlo, riavviare il file server.

1.1.6 Configurazione dell'applicazione e dei server secondari

Dopo aver installato correttamente il prodotto base, è possibile configurare l'applicazione e i server secondari su altri computer della rete.
I server secondari sono in esecuzione su computer Linux; i server applicazioni sono in esecuzione su computer Windows. Tali computer devono soddisfare i requisiti elencati nella sezione Computer secondari.
    Nota:
  • Per creare solo server secondari locali sul computer primario, non è necessario completare queste procedure.
I server secondari creati su altri computer utilizzano il protocollo NFS (Network File System) per accedere al file system /aiw sul server primario. I server applicazioni possono utilizzare NFS o un protocollo differente per accedere al sistema file/aiw. Per abilitare questo accesso, sono necessarie delle attività di configurazione sia sul computer primario sia sui computer secondari.

Dopo aver configurato il protocollo di comunicazione tra i computer, si installa la funzione Server secondario o Server applicazioni e si definisce l'oggetto server in RICOH ProcessDirector.

1.1.6.1 Elenco di controllo delle attività

Di seguito, sono descritte le attività da completare in ciascun capitolo. Verificare ogni voce al completamento dell'attività.

Elenco di controllo per le attività del server per applicazioni e del server secondario
  Attività
  Preparazione del computer primario

Prima di installare qualsiasi applicazione o server secondario remoto è necessario esportare il file system /aiw e creare un'applicazione o un oggetto server secondario in RICOH ProcessDirector. Se si intende utilizzare NFS su un server applicazioni, è necessario verificare che il server NFS sia installato e avviato sul computer principale. Se si intende utilizzare Samba su un server applicazioni, non è necessario installare NFS.

  Installazione sui sistemi Linux

Utilizzare questa procedura per installare un server secondario.

  Preparazione di un server applicazioni di Windows

Quando si installa un server applicazioni su Windows, è richiesto il montaggio di un file system /aiw da un computer primario. Così, il server applicazioni Windows ha accesso in scrittura al file system /aiw come utente di sistema (aiw1 è il valore predefinito).

  Installazione del server applicazioni sui computer Windows

Dopo aver completato le operazioni richieste, è possibile installare un server applicazioni su un sistema Windows nella rete.

  Configurazione di un server applicazioni da eseguire come servizio

I server applicazioni possono essere configurati per essere eseguiti come servizi Windows. I servizi Windows possono essere impostati con un avvio automatico quando l'utente effettua l'accesso al sistema.

1.1.6.2 Preparazione del computer primario

Prima di installare qualsiasi applicazione o server secondario remoto è necessario esportare il file system /aiw e creare un'applicazione o un oggetto server secondario in RICOH ProcessDirector. Se si intende utilizzare NFS su un server applicazioni, è necessario verificare che il server NFS sia installato e avviato sul computer principale. Se si intende utilizzare Samba su un server applicazioni, non è necessario installare NFS.

Dopo aver configurato NFS, Samba o il protocollo desiderato, utilizzare l'interfaccia di rete RICOH ProcessDirector per aggiungere e abilitare l'applicazione o il server secondario.

1.1.6.2.1 Configurazione del server primario per l'utilizzo di NFS

Per utilizzare NFS su un server applicazioni, è necessario verificare che un server NFS sia installato e avviato sul computer principale di modo che il filesystem /AIW sia accessibile.
Per configurare il server principale per utilizzare NFS:
  1. Verificare che il server NFS sul computer primario sia installato e avviato.
    Su un computer primario SLES:
    1. In YaST, fare clic su Servizi di rete Server NFS.
    2. Verificare che Avvia sia impostato e fare clic su Avanti. Si vedrà che /aiw è una delle directory disponibili.
    3. Fare clic su Fine.

    Su un computer primario Red Hat, CentOS o Rocky Linux:

    1. Aprire un prompt dei comandi e digitare questo comando:
      • systemctl list-unit-files | grep nfs
    2. Verificare che i risultati contengano i servizi nfs-server.service e nfs-lock.service. Per le versioni supportate di Red Hat e Rocky Linux 8.x e 9.x, verificare che rpc-statd.service sia presente nell'elenco. Se uno dei due non dovesse risultare in elenco, utilizzare Yum per installarlo.
      Aprire un prompt dei comandi e digitare questo comando, sostituendo a service il nome del servizio o dei servizi da installare:
      • yum install service
    3. Avviare o riavviare i servizi nfs-server.service e nfs-lock.service.
      Per Red Hat 7.6 fino all'ultima versione 7.X, digitare questi comandi:
      • systemctl restart nfs-server.service
      • systemctl restart nfslock.service
      • systemctl enable nfs-lock.service
      • systemctl enable nfs-server.service
    Per le versioni supportate di Red Hat e Rocky Linux 8.x e 9.x, digitare questi comandi:
    • systemctl restart nfs-server.service
    • systemctl restart rpc-statd.service
    • systemctl enable rpc-statd.service
    • systemctl enable nfs-server.service
  2. Aggiornare i file di esportazioni in modo che il computer primario possa connettersi a uno o più computer secondari o applicazioni:
    1. Aprire /etc/exports in un editor di file.
    2. Aggiungere righe per creare esportazioni per i computer secondari o applicazioni. Seguire questo formato, sostituendo a serverN i nomi host dei computer secondari o applicazioni.
      • Per un computer secondario Linux, utilizzare questi parametri:
        • /aiw server1(rw,no_root_squash,sync)
      • Per un server applicazioni, utilizzare questi parametri:
        • /aiw server1(crossmnt,rw,no_root_squash,sync,no_subtree_check)
      • Per più server applicazioni o secondari, includere ogni server come voce nella stessa riga.

        In alternativa, è possibile immettere uno spazio e una barra retroversa (\) per continuare su un'altra linea:

        /aiw server1 \
        (crossmnt,rw,no_root_squash,sync,no_subtree_check) \
        server2(crossmnt,rw,no_root_squash,sync,no_subtree_check) \
        server3 (crossmnt,rw,no_root_squash,sync,no_subtree_check)

    3. Salvare il file e uscire dall'editor.
  3. Riavviare il server NFS in modo che utilizzi il file aggiornato.
    • Su SLES, digitare:
      • systemctl restart nfsserver
    • Su Red Hat da 7.6 fino a 7.X e CentOS, digitare:
      • service nfs restart
    • Per le versioni supportate di Red Hat e Rocky Linux 8.x e 9.x, digitare:
      • systemctl restart nfs-server.service
  4. Se la rete non dispone di un server DNS (Domain Name System), modificare /etc/hosts sul computer primario per aggiungere il nome host e l'indirizzo IP del computer preparato per i server applicazioni o la funzione Server secondario.

1.1.6.2.2 Definizione dell'applicazione e dei server secondari remoti

Dopo la configurazione di NFS, Samba o del protocollo preferito, è necessario creare il server applicazioni o secondario in RICOH ProcessDirector.

Per il server applicazioni o secondario:

  1. Aprire un browser Web e immettere http://hostname:15080/pd nella barra degli indirizzi sostituendo a hostname il nome host del computer primario.
  2. Accedere a RICOH ProcessDirector.
  3. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  4. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Server.
  5. Nella pagina Server, fare clic su Aggiungi e scegliere il tipo di server che si sta creando.
  6. Specificare un nome server e l'indirizzo IP o il nome host per il computer applicazioni/secondario. Come opzione, specificare una descrizione ed i valori per le altre proprietà del server.
  7. Scegliere un'opzione per il campo Nel pool generale dei server.
    I server nel pool generale possono eseguire qualsiasi operazione definita in qualsiasi flusso di lavoro.

    Per un server secondario, è possibile specificare o No. Se si desidera che il server secondario elabori soltanto determinate operazioni, specificare No in questo campo e quindi ottimizzare ogni modello di operazione che si desidera eseguire sul server secondario.

    Per un server applicazioni, specificare No per In gruppo stampanti generale.

      Nota:
    • Se le procedure esterne inviano i lavori al server applicazioni, è necessario ottimizzare il modello di procedura in modo appropriato. Per informazioni su come ottimizzare il modello di procedura, fare clic su Guida dalla barra delle attività superiore dell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector per visualizzare il centro informazioni.
  8. Fare clic su OK.
  9. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Server.
  10. Selezionare il server e quindi fare clic su Abilita.

1.1.6.3 Installazione sui sistemi Linux

È possibile installare la funzione Server secondario RICOH ProcessDirector su un sistema Linux nella rete.
    Importante:
  • Le funzionalità del server secondario non devono avere lo stesso livello di codice del prodotto di base. Tuttavia, si consiglia di controllare e aggiornare il server secondario ogni volta che viene aggiornato il server primario. Per stabilire il livello di codice installato sul computer, immettere questo comando:
    • echo $AIW_VERSION
  • Prima di iniziare questa procedura, assicurarsi di aver seguito le operazioni di Preparazione del computer primario.

Per installare il server secondario su un sistema Linux:

  1. Accedere come utente root.
      Importante:
    • È necessario accedere come utente con UID 0. Se è necessario accedere come utente diverso, è possibile utilizzare sudo su - o su - per diventare l'utente root. Tuttavia, non utilizzare il comando sudo o su in modi diversi per diventare l'utente root.
  2. Assicurarsi che /etc/hosts sul computer disponga di una voce per il relativo indirizzo IP e il nome host completo.
  3. Aprire una riga di comando e inserire il seguente comando per assicurarsi di essere nella directory root:
    • cd /
  4. Inserire il DVD relativo al server secondario RICOH ProcessDirector.
  5. Per determinare il nome del punto di montaggio, inserire:
    • ls /media
    Su alcuni sistemi il nome del punto di montaggio è identico al nome del DVD.
      Nota:
    • Se si utilizza il sistema Red Hat Linux, è possibile che il montaggio dell'unità venga effettuato automaticamente. Tuttavia, le unità montate automaticamente su questi sistemi sono installate in modo da impedire l'esecuzione di programmi dai supporti. Prima di continuare, è necessario smontare l'unità e rimontarla utilizzando l'opzione exec. È possibile utilizzare il seguente comando:
      • mount -t iso9660 -o remount, exec <punto_montaggio>
      È necessario rimontare l'unità per ogni DVD inserito.
  6. Se necessario, montare l'unità. Immettere:
    • mount /media/punto_montaggio
  7. Per visualizzare il contenuto del DVD, cambiare le directory. Immettere questi comandi:
    • cd /media/mount_point
    • ls
    Vengono visualizzati diversi script e directory, incluso uno script denominato setup.
  8. Per avviare il programma di installazione, immettere: ./setup
    • IPPD ./setup

    Il programma di installazione viene avviato e mostra la schermata Introduzione. Selezionare la lingua appropriata che il programma di installazione deve utilizzare, quindi fare clic su OK.

      Nota:
    • Se il sistema operativo del computer è un sistema operativo derivato da Red Hat supportato e le lingue supportate sono il giapponese, il cinese semplificato e il cinese tradizionale, scegliere Inglese nel menu a discesa delle lingue. I caratteri del giapponese, del cinese semplificato e del cinese tradizionale non vengono visualizzati correttamente durante l'installazione di RICOH ProcessDirector su Red Hat.
  9. Seguire le istruzioni riportate nel programma di installazione.

    Il programma di installazione verifica molti prerequisiti del sistema. In caso di problemi, questi vengono inseriti in un elenco. È necessario risolvere tutti i problemi prima di poter completare la procedura. Una volta risolti, verificare di nuovo i prerequisiti tornando alla finestra Verifica prerequisiti. Fare clic su Precedente nel programma di installazione o digitare indietro in modalità console, quindi continuare con il programma di installazione.

      Importante:
    • Dopo aver verificato tutti i prerequisiti, fare clic su Annulla per modificare una voce precedente e iniziare nuovamente la procedura di installazione. Cliccare sul pulsante Precedente, a volte può provocare problemi.

  10. Leggere e accettare i contratti di licenza e manutenzione.
  11. Digitare il nome host o un indirizzo IP completo del computer primario e verificarlo.
  12. Immettere il nome dell'utente RICOH ProcessDirector di sistema utilizzato sul computer primario. L'utente di sistema predefinito è aiw1.
      Nota:
    • Tutti gli ID utente del sistema operativo Linux e i nomi di gruppo devono essere compresi fra 1 e 8 a causa di una restrizione in DB2. Non è possibile creare un ID utente che include caratteri internazionali (come á, É, î, ñ, ô, ß) o caratteri a doppio byte.

    Se il programma di installazione rileva che l'utente già esiste sul sistema, chiede se si desidera utilizzare tale utente. Se non è stato creato l'utente, scegliere No e immettere un nome differente. Se il programma di installazione non rileva l'utente nel sistema, il programma di installazione lo crea.

    Non selezionare la casella di controllo Usare file di aggiornamento del sistema da un altro computer.

  13. Immettere i valori utilizzati sul computer primario per:
    • Il gruppo di sicurezza da utilizzare come gruppo primario per l'utente di sistema
    • Il numero UID per l'utente
    • Il numero GID per il gruppo
    • La directory principale per l'utente di sistema

    I valori predefiniti sono visualizzati nel programma di installazione.

    Se il gruppo e l'utente sono stati creati prima di aver avviato il programma di installazione, non viene richiesto di inserire tali valori.

  14. Immettere due volte la stessa password utilizzata per l'utente di sistema sul computer primario. Ricordare la password poiché sarà necessario utilizzarla successivamente durante l'accesso come utente di sistema. Se è stato creato un utente prima di avviare il programma di installazione, non viene richiesta l'immissione della password.
  15. Selezionare la lingua che deve essere utilizzata dall'utente di sistema. Tale lingua indica la lingua utilizzata per alcuni messaggi, anche se il browser dell'interfaccia utente è stato impostato su un'altra lingua.
  16. Controllare il riepilogo di preinstallazione e fare clic su Installa per avviare l'installazione.
    La finestra finale visualizza l'URL per accedere all'interfaccia utente in questo formato, dove hostname è il nome host del computer primario:
    • http://hostname:15080/pd
  17. Fare clic su Eseguito per completare l'installazione.
    Il server secondario viene avviato automaticamente.
  18. Nella riga di comando, digitare il seguente comando per tornare alla directory root:
    • cd /
  19. Se l'installazione è stata eseguita da un DVD, espellerlo.
  20. Riavviare il sistema.
      Nota:
    • Se è presente un meccanismo automatico di ripristino per le interruzioni del sistema, disabilitarlo prima del riavvio.
  21. Per verificare che il server secondario sia in esecuzione, immettere questo comando sulla riga comandi:
    • ps -ef | grep Instance
    Si dovrebbe visualizzare un'istruzione di istanza come:
    • java com.ibm.aiw.instance.SecondaryInstance hostname

    Se il software non è in esecuzione, visualizzare i registri di installazione nella directory /opt/infoprint/ippd/logs. Se il problema persiste, rivolgersi all'assistenza clienti.

  22. Per assicurarsi che il server secondario sia connesso al server principale, accedere all'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector e fare clic su Amministrazione Oggetti Server per verificare che la colonna Stato connessione contenga Connesso.
Quando il server secondario è in esecuzione, è necessario determinare come viene utilizzato questo server e modificare di conseguenza le proprietà degli stessi oggetti. Ad esempio:
  • Quali stampanti e periferiche di input si devono essere gestite dal server?

    Creare o modificare queste periferiche in modo che il server secondario sia elencato come Server principale.

  • Quali modelli di procedura possono essere in esecuzione su questo server?

    Ottimizzare i modelli di procedura in modo che possano essere eseguiti su questo server secondario.

  • A quali programmi esterni su questo computer secondario è possibile accedere utilizzando un'operazione esterna?

    Impostare il programma esterno e configurare una procedura basata sul modello di procedura RunExternalProgram in modo che utilizzi quel programma.

1.1.6.4 Preparazione di un server applicazioni di Windows

Quando si installa un server applicazioni su Windows, è richiesto il montaggio di un file system /aiw da un computer primario. Così, il server applicazioni Windows ha accesso in scrittura al file system /aiw come utente di sistema (aiw1 è il valore predefinito).
Esistono diversi modi per montare il file system /aiw sul computer primario dal server applicazioni. Per montare il file system, è possibile utilizzare qualsiasi metodo. Le procedure elencate di seguito utilizzano la condivisione file Samba e NFS come esempio.

1.1.6.4.1 Connettere al computer primario utilizzando Samba

Per utilizzare la condivisione di file Samba, è necessario configurare Samba sul computer primario per consentire al filesystem /aiw di accedere al server applicazioni Windows. La condivisione viene montata sul serve applicazioni Windows.
Per connettersi al computer primario utilizzando Samba:
  1. Accedere al computer primario come root.
  2. Se Samba non è installato, installarlo.
  3. Configurare Samba utilizzando strumenti di installazione come Yast. Mentre la procedura di configurazione dei sistemi operativi è simile, i comandi o gli strumenti utilizzati potrebbero essere diversi. Configurare come segue:
    1. Inserire il nome del gruppo di lavoro o del dominio.
    2. Impostare RICOH ProcessDirector come controller di dominio. RICOH ProcessDirector non deve essere impostato come controller di dominio. L'impostazione non compromette la funzionalità RICOH ProcessDirector.
    3. Impostare Samba per effettuare l'avvio.
    4. Condividere l'unità /aiw con il nome condivisione aiw.
  4. Modificare il file smb.conf di /etc/samba/ per includere righe simili alle seguenti:
    [global]
       workgroup = RPDWorkgroup
       passdb backend = tdbsam
       encrypt passwords = Yes
       restrict anonymous = 2
       domain logons = No
       domain master = No  
       security = user
       wins support = No
       ntlm auth = Yes
       min protocol = SMB2
       max protocol = SMB3
       client min protocol = SMB2
       client max protocol = SMB3
    
    [aiw]
        comment = RPD share
        inherit acls = Yes
        path = /aiw
        read only = No
        write list = root aiw1
        valid users = root aiw1
        force create mode = 0664
        force directory mode = 0775
        guest ok = No
    
      Nota:
    • Queste impostazioni sono suggerimenti per i contenuti di smb.conf; non devono essere necessariamente le impostazioni da utilizzare. La sezione globale contiene anche righe aggiuntive. Lasciare le righe aggiuntive nel file. Le sezioni aggiuntive possono essere disattivate o eliminate per prevenire che altre parti del sistema vengano condivise tramite Samba.

      Questo file di configurazione deve ottenere i privilegi di lettura e scrittura dalla macchina Windows come utente di sistema (aiw1 è l'impostazione predefinita).

    • È necessario abilitare i protocolli SMBv2 e SMBv3 sul server Samba per evitare errori di connessione.
  5. Opzionale: Aggiungere le seguenti righe a smb.conf nella sezione [aiw] per aumentare il livello di sicurezza:
    valid users = root aiw1
    hosts allow = windowspc
      Nota:
    • Sostituire windowspc con il nome del server applicazioni e aiw1 con l'ID utente del sistema se non si desidera utilizzare l'impostazione predefinita.
  6. Salvare il file smb.conf.
  7. Riavviare il daemon Samba.
  8. Avviare il comando smbpasswd -a root e inserire la password per root.
  9. Avviare il comando smbpasswd -a system_user, dove system_user è l'ID utente del sistema (aiw1 è l'impostazione predefinita), quindi inserire la password per l'utente di sistema.
  10. Sul server applicazioni, configurare il filesystem /aiw per il computer primario utilizzando la finestra di dialogo Network Drive di Windows e questo indirizzo per il server:
    \\<primary_server_hostname>\aiw
    Per associare l'unità di rete da un prompt comandi, utilizzare il comando:
    • net use <drive_letter>: \\primary_server_hostname\aiw

    Per assegnare l'autorizzazione di lettura e di scrittura sulla cartella Samba mappata, utilizzare il comando seguente:

    • setsebool -P samba_export_all_rw 1

    Sostituire primary_server_hostname con il nome host o l'indirizzo IP del computer primario.

  11. Verificare la configurazione tramite la creazione di un file nella directory drive_letter:\aiw1, quindi eliminarlo.
  12. Prendere nota del nome dell'unità da utilizzare durante il processo di installazione.
  13. Proseguire con Installazione del server applicazioni sui computer Windows.

1.1.6.4.2 Connettere al computer primario utilizzando NFS

Per utilizzare la condivisione di file NFS, è necessario configurare NFS sul computer primario per consentire al filesystem /aiw di accedere al server applicazioni Windows. La condivisione viene montata sul serve applicazioni Windows.
Per connettersi al computer primario utilizzando NFS:
  1. Dal server applicazioni, verificare che i Servizi file per Network File System siano installati:
    1. Premere il tasto Windows+r per aprire la finestra di dialogo Esegui e digitare:
      appwiz.cpl. In questo modo si aprirà la finestra Programmi e Funzioni.
    2. Dalla finestra Programmi e Funzioni, fare clic su Attivazione o disattivazione delle funzionalità Windows.
    3. Seguire le istruzioni della procedura guidata per le applicazioni per assicurarsi che NFS è installato.
      • Per Windows Server 2019, installare NFS selezionando Funzionalità → Client per NFS.
      • Per Windows 10 Pro o Enterprise, installare NFS selezionando Servizi per NFS → Client per NFS.
          Nota:
        • Client per NFS è disponibile solo su Windows 10 versione 1703 o versioni successive.
  2. Aggiungere voci di registro per configurare NFS con UID e GID utilizzati per accedere ai file:
    1. Accedere al computer primario.
    2. Su un prompt comandi digitare id <utente_sistema> dove <utente_sistema> è l'ID utente del sistema (aiw1 predefinito).
    3. Prendere nota dei numeri UID e GID e convertirli al formato esadecimale.
      Nota: UID è l'ID utente del sistema (aiw1 predefinito) e GID è l'ID di gruppo del sistema (aiwgrp1 predefinito). Questi numeri vengono espressi in valore esadecimale all'interno di un registro, ad esempio, l'UID predefinito di 32457 è 0x00007ec9, mentre il GID predefinito di 32458 è 0x00007eca.
    4. Sul server applicazioni, creare un file con nome nfs.reg.
      Nota:

      È possibile creare nfs.reg in qualsiasi punto del sistema.

      Assicurarsi di visualizzare le estensioni del file. Se non si visualizzano le estensioni del file, il file viene creato come file di testo, non come file di registro.
    5. Modificare nfs.reg in modo che contenga quanto segue:

      Windows Registry Editor Version 5.00
      
      [HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\ClientForNFS\CurrentVersion\Default]
      "AnonymousGID"=dword:<GID_hex>
      "AnonymousUID"=dword:<UID_hex>

    6. Sostituire <GID_hex> con il numero GID esadecimale dopo 0x. Ad esempio, se il numero GID esadecimale è 0x00007eca, sostituire <GID_hex> con 00007eca.
    7. Sostituire <UID_hex> con il numero UID esadecimale dopo 0x. Ad esempio, se il numero UID esadecimale è 0x00007ec9, sostituire <UID_hex> con 00007ec9.
    8. Salvare nfs.reg e chiudere il file.
    9. Fare doppio clic su nfs.reg per avviare il file di registro che aggiunge i valori UID e GID al registro.
      Nota: Assicurarsi che i valori del file di registro corrispondano a quelli delle istruzioni. Una modifica di registro non corretta può danneggiare il sistema operativo.
    10. Eliminare nfs.reg dal sistema.
    11. Riavviare il servizio NFS digitando i seguenti comandi nel prompt di comando:
      arresto client nfsadmin
      avvio client nfsadmin
      se si ricevono messaggi di errore durante l'arresto o l'avvio del servizio NFS, riavviare il computer server applicazioni.
  3. Sul server applicazioni, configurare il filesystem /aiw per il computer primario utilizzando la finestra di dialogo Network Drive di Windows e questo indirizzo per il server:
    \\<primary_server_hostname>\aiw
      Nota:
    • Se la connessione non riesce, mappare manualmente il filesystem. Aprire un prompt dei comandi e digitare: mount primary_server_hostname:/aiw drive_letter.
  4. Verificare la configurazione tramite la creazione di un file nella directory <lettera_unità>:\aiw1, quindi eliminarlo.
  5. Prendere nota del nome dell'unità da utilizzare durante il processo di installazione.
  6. Proseguire con Installazione del server applicazioni sui computer Windows.

1.1.6.5 Installazione del server applicazioni sui computer Windows

Dopo aver completato le operazioni richieste, è possibile installare un server applicazioni su un sistema Windows nella rete.
    Importante:
  • Il livello di codice del server applicazioni deve corrispondere al livello di codice del prodotto base sul computer primario.
  • Dopo aver verificato tutti i prerequisiti, fare clic su Annulla per modificare una voce precedente e iniziare nuovamente la procedura di installazione. Cliccare sul pulsante Precedente, a volte può provocare problemi.
Per installare un server applicazioni su un computer Windows:
  1. Accedere come amministratore.
  2. Inserire il DVD del prodotto base RICOH ProcessDirector nell'unità.
  3. Utilizzare Windows Explorer per visualizzare il contenuto del DVD e cercare appserver\setupIPPDs.exe.
  4. Fare doppio clic su setupIPPDs.exe per avviare il programma di installazione.
  5. Nel programma di installazione, eseguire la procedura riportata di seguito:
    1. Selezionare la lingua appropriata e fare clic su OK. Viene visualizzata una finestra di benvenuto relativa al programma di installazione.
    2. Esaminare le informazioni presentate in ciascuna finestra e fare clic su Avanti finché non si raggiunge la finestra Scegli cartella di installazione. Scegliere una directory in cui installare il server applicazioni e fare clic su Avanti.
        Nota:
      • Tuttavia, non è possibile scegliere una directory con caratteri internazionali (ad esempio á, É, î, ñ, ô, ß) o caratteri a doppio byte in qualsiasi punto del percorso della directory.
    3. Inserire la lettera dell'unità utilizzata per montare il filesystem /aiw dal server primario.
      Ad esempio, per connettersi all'unità J, digitare J:
    4. Fare clic su Avanti.
    5. Nella finestra Riepilogo preinstallazione, esaminare le informazioni e fare clic su Installa.
    6. Riavviare il computer e completare l'installazione.
  6. Al riavvio del sistema, accedere tramite l'ID utente in cui si desidera eseguire RICOH ProcessDirector.
  7. Opzionale: Assicurarsi che la connessione tra il server applicazioni e RICOH ProcessDirector sia inclusa nella zona intranet locale. Questa operazione è importante per poter raccogliere informazioni sulla risoluzione dei problemi in futuro.
    1. Accedere al server applicazioni come l'utente utilizzato per eseguire il servizio.
    2. Selezionare Start Opzioni Internet Sicurezza Intranet locale
    3. Fare clic su Siti.
    4. In Aggiungi questo sito web alla zona, digitare la lettera di unità utilizzata per mappare la connessione tra il server applicazioni e il server principale RICOH ProcessDirector. Includere i due punti dopo la lettera dell'unità. Ad esempio, questo server applicazioni ha l'unità R: mappata sul server principale, digitare: R:
    5. Fare clic su Aggiungi.
    6. Fare clic su Chiudi.
    7. Fare clic su OK nella finestra di dialogo Proprietà Internet.
  8. Avviare il server applicazioni. Utilizzare il collegamento Avvia server applicazioni nella cartella del menu di avvio di RICOH ProcessDirector.
  9. Per verificare se il server applicazioni sia connesso al server primario, accedere all'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector e fare clic su Amministrazione Oggetti Server per verificare che la colonna CStatus contenga Connesso.
  10. Se il server applicazioni non è connesso al server primario, consultare la sezione della risoluzione dei problemi Il server applicazioni non si connette nel centro informazioni di RICOH ProcessDirector. Fare clic su Guida dalla barra delle attività superiore dell'interfaccia utente RICOH ProcessDirector per visualizzare il centro informazioni.

1.1.6.6 Configurazione di un server applicazioni da eseguire come servizio

I server applicazioni possono essere configurati per essere eseguiti come servizi Windows. I servizi Windows possono essere impostati con un avvio automatico quando l'utente effettua l'accesso al sistema.

Per configurare un server applicazioni da eseguire come servizio:

  1. Assicurarsi che il server delle applicazioni sia installato e funzioni correttamente.
  2. Assicurarsi che RICOH ProcessDirector sia connesso al server applicazioni:
    1. Accedere a RICOH ProcessDirector.
    2. Accedere ad Amministrazione Oggetti Server e verificare che il server applicazioni sia connesso.
  3. Accedere al computer Windows su cui è installato il server applicazioni.
  4. Arrestare il server applicazioni. Utilizzare il collegamento Arresta server applicazioni nella cartella del menu di avvio di RICOH ProcessDirector.
  5. I servizi Windows non dispongono di un accesso automatico alle unità di rete mappate. Il file mountaiwdata.bat garantisce l'accesso alle unità di rete mappate. Modificare il file mountaiwdata.bat fornito per un'installazione automatica dell'unità per il servizio:
    1. Accedere a C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector\bin.
    2. Effettuare una copia del file mountaiwdata_sample.bat e rinominarlo mountaiwdata.bat. Se si sta effettuando l'aggiornamento o la reinstallazione del sistema, con file mountaiwdata.bat già presente, e si desiderano mantenere le impostazioni precedenti, non è necessario seguire questo passaggio.
    3. Aprire mountaiwdata.bat, includere i comandi da installare nell'unità e associare alla lettera identificativa precedentemente impostata.

      Ad esempio, se si utilizza Samba e la condivisione dei file Windows per associare l'unità, i contenuti del file BAT potrebbero contenere dei comandi come:

      • net use /delete <drive_letter>:
      • net use <drive_letter>: \\<primary_host_name>\aiw /user:<primary_host_name>\aiw1 <password> /persistent:yes

      dove <drive_letter> è l'unità del server di applicazione associata, <primary_host_name> è il nome del server dove è installato RICOH ProcessDirector e <password> è la password di sistema per l'utente di sistema RICOH ProcessDirector ( aiw1 è l'utente di sistema predefinito).

      Se si utilizza NFS e la condivisione dei file Windows per associare l'unità, i contenuti del file BAT potrebbero contenere dei comandi come:

      mount -o anon \\<primary_host_name>\aiw <drive_letter>

      dove <primary_host_name> è il nome del server su cui è installato RICOH ProcessDirector e <drive_letter> è l'unità del server di applicazione associata.

    4. Assicurarsi che l'unità non sia associata, quindi avviare mountaiwdata.bat. Una volta terminato il processo, aprire Windows Explorer e assicurarsi che l'unità sia associata e connessa.
  6. Installare il servizio del server dell'applicazione:
    1. Avviare un prompt dei comandi in qualità di amministratore. Anche se si è eseguito l'accesso al sistema in qualità di amministratore, è necessario avviare un prompt dei comandi selezionando Esegui come amministratore dal menu di scelta rapida.
    2. Accedere a C:\Program Files\Ricoh \ProcessDirector\bin.
    3. Immettere installa aiwsvc e premere Invio. In questo modo, verrà installato il servizio del server dell'applicazione:
    4. Aprire la finestra Windows Services e ricercare il servizio Server applicazioni Ricoh Process Director per assicurarsi che il servizio dell'applicazione sia installato.
  7. Opzionale: Impostare il servizio del server dell'applicazione da eseguire come utente di amministrazione locale.
      Nota:
    • Il servizio del server dell'applicazione può essere eseguito come servizio utente amministratore locale o come servizio LocalSystem (predefinito). If it runs as a LocalSystem service, a password is not required. Se viene eseguito come servizio amministratore locale, Windows richiede una password per l'utente.
    1. Nella finestra Windows Services, fare clic con il tasto destro del mouse sul servizio Server applicazioni Ricoh Process Director e selezionare Proprietà.
    2. Nella scheda di accesso, selezionare Questo account e specificare l'utente e la password.
    3. Fare clic su OK.
  8. Nel pannello di controllo Windows Services, fare clic con il tasto destro del mouse sul servizio Server applicazioni Ricoh Process Director e selezionare Avvio.
  9. Assicurarsi che il servizio del server applicazione sia stato avviato. Nel pannello di controllo Windows Services, lo stato dovrebbe essere impostato su Avviato. Da RICOH ProcessDirector, accedere ad Amministrazione Oggetti Server e verificare che il server applicazioni sia connesso e che il tipo di avvio sia impostato su Automatico.

1.1.7 Completamento delle attività post-installazione

Dopo aver terminato l'installazione di RICOH ProcessDirector, completare le attività post-installazione.
    Nota:
  • Il programma di installazione crea file con la proprietà di gruppo predefinita impostata sul gruppo RICOH ProcessDirector (il gruppo predefinito è aiwgrp1). Qualunque utente nel gruppo RICOH ProcessDirector può accedere ai file creati da RICOH ProcessDirector:
    • Se si dispone di utenti con ID utente del sistema Linux che devono operare direttamente con i file di RICOH ProcessDirector o inoltrare i file alle hot folder, è necessario aggiungere gli ID utente al gruppo RICOH ProcessDirector. Assicurarsi di utilizzare tale gruppo come gruppo aggiuntivo per gli utenti, non come gruppo predefinito.
    • Se si crea un altro gruppo nelle proprie directory utilizzate da dispositivi di input di RICOH ProcessDirector, occorre aggiungere l'utente del sistema RICOH ProcessDirector (aiw1 è il valore predefinito) al nuovo gruppo.

1.1.7.1 Elenco di controllo delle attività

Di seguito, sono descritte le attività da completare in ciascun capitolo. Verificare ogni voce al completamento dell'attività.

Elenco di controllo per il completamento delle attività post-installazione
  Attività
  Configurazione per l'uso degli indirizzi IPv6

È possibile utilizzare gli indirizzi IPv6 per il server primario e alcuni degli altri indirizzi IP in RICOH ProcessDirector.

  Primo accesso

Dopo l'installazione, riavviare il computer primario e accedere a RICOH ProcessDirector utilizzando un browser Web.

  Verifica dell'installazione

Se è stata completata l'installazione di RICOH ProcessDirector e si desidera verificare l'installazione, utilizzare questa procedura per abilitare la stampante di esempio, inoltrare un lavoro di test al dispositivo di input HotFolderPDF ed elaborare il lavoro.

  Facoltativo: Eliminazione dei file del programma di installazione temporanei

Se un file system con denominazione /aiwtmp resta sul sistema dopo che il programma di installazione RICOH ProcessDirector ha completato un'installazione, è possibile eliminare tale cartella e i relativi contenuti.

  Installazione delle funzioni mediante Feature Manager

Dopo aver installato il prodotto base, è possibile installare le funzioni mediante Feature Manager.

  Download e installazione delle chiavi di licenza

Se si è acquistato RICOH ProcessDirector, Abbonamento RICOH ProcessDirector o una qualsiasi funzione, utilizzare questa procedura per scaricare le chiavi di licenza e installarle.

  Configurazione di RICOH ProcessDirector

Utilizzare l'interfaccia utente per completare le attività di configurazione per RICOH ProcessDirector, come impostare l'elaborazione di un lavoro, definire i dispositivi di input per l'invio del lavoro, definire l'hardware della stampante in uso in RICOH ProcessDirector e aggiungere utenti. Il centro informazioni RICOH ProcessDirector descrive queste attività di configurazione.

  Pianificazione della manutenzione automatica

RICOH ProcessDirector fornisce script di manutenzione che è necessario eseguire regolarmente sul computer primario per migliorare le prestazioni. Per impostazione predefinita, RICOH ProcessDirector esegue questi script ogni giorno a mezzanotte. È possibile modificare l'ora o la frequenza ed è possibile eseguire i propri script di manutenzione contemporaneamente.

  Facoltativo: Sostituzione dei file di controllo con i file di esempio

Quando si installa una nuova versione di RICOH ProcessDirector, il programma di installazione aggiunge automaticamente i nuovi file di controllo di esempio nella directory /aiw/aiw1/samples e li copia nella directory dei file di controllo dell'utente, /aiw/aiw1/control_files. Il programma non sovrascrive alcun file di controllo personalizzato in /aiw/aiw1/control_files. È possibile utilizzare lo script copyConfigurationFiles per installare i file di controllo predefiniti o per sovrascrivere i file di controllo personalizzati.

  Facoltativo: Copia di oggetti da un altro sistema

Per riutilizzare gli oggetti da un altro sistema RICOH ProcessDirector, è possibile utilizzare l'altro sistema per esportarli. Su questo sistema RICOH ProcessDirector, è possibile importare gli oggetti piuttosto che ricrearli manualmente.

  Facoltativo: Installazione e configurazione dello script pdpr

Se si esegue la migrazione da InfoPrint Manager e si utilizza il comando pdpr per inoltrare lavori, è possibile installare lo script RICOH ProcessDirector pdpr sui computer che inoltrano lavori e utilizzare lo stesso comando per inviare lavori a RICOH ProcessDirector.

  Facoltativo: Impostazione per l'uso dell'autenticazione LDAP

Se si dispone di un LDAP esistente o di un server Active Directory, è possibile utilizzare i nomi utente e le password LDAP o Active Directory per l'autenticazione in RICOH ProcessDirector.

1.1.7.2 Configurazione per l'uso degli indirizzi IPv6

È possibile utilizzare gli indirizzi IPv6 per il server primario e alcuni degli altri indirizzi IP in RICOH ProcessDirector.
Per configurare l'utilizzo degli indirizzi IPv6:
  1. Accedere al computer principale come aiw1.
  2. Aprire /aiw/aiw1/config/jvmsettings.cfg in un editor di testo.
  3. Trovare tutte le righe che contengono preferipv4stack=true.
  4. Cambiare da true a false:
    preferIPv4Stack=false
  5. Salvare il file.
  6. Eseguire il comando: startaiw

1.1.7.3 Primo accesso

Dopo l'installazione, riavviare il computer primario e accedere a RICOH ProcessDirector utilizzando un browser Web.
Al termine del processo di installazione:
  1. Riavviare il computer principale.
  2. Avvia un browser Web.
  3. Immettere questo URL sostituendo hostname con il nome host del computer principale: http://hostname:15080/pd
  4. Nella pagina di accesso, immettere l'ID utente amministratore predefinito aiw e la password predefinita aiw, quindi fare clic su Accedi. Verrà richiesto di modificare la password prima di accedere all'interfaccia utente. Annotare la nuova password su Elenco di controllo di pianificazione dell'installazione.
  5. Se la pagina del browser è vuota dopo un minuto e non viene visualizzata la pagina di accesso di RICOH ProcessDirector, provare prima ad aggiornare il browser. Se la pagina di accesso non viene ancora visualizzata, potrebbe essere necessario interrompere e riavviare il prodotto base.
    1. Accedere al computer primario come utente di sistema RICOH ProcessDirector utilizzando l'utente e la password inseriti nel programma di installazione (aiw1 è il valore predefinito).
        Nota:
      • Il programma di installazione imposta l'utente di sistema RICOH ProcessDirector con le variabili d'ambiente e i percorsi che consentono tutte le funzioni amministrative per RICOH ProcessDirector. Se si utilizza il comando su per passare da un altro accesso all'utente di sistema, utilizzare l'indicatore - (meno) (su - username) per assicurarsi di ereditare l'ambiente impostato per l'utente di sistema.
    2. Immettere stopaiw nel prompt dei comandi e attendere l'arresto di tutti i componenti.
    3. Immettere stopaiw al prompt dei comandi.
    4. Per verificare che RICOH ProcessDirector sia in esecuzione, immettere questo comando nella riga di comando:
      • ps -ef | grep Instance
      Viene visualizzata un'istruzione che include PrimaryInstance, come:
      • aiw1 6593 1 0 Mar23 pts/3 00:00:05 java -Xmx2048m
      • -Djava.net.preferIPv4Stack=true
      • -Djava.awt.headless=true com.ricoh.aiw.primary.PrimaryInstance

      In presenza di un server secondario, viene anche visualizzato un processo che include SecondaryInstance.

    5. Immettere questo URL nel browser Web, sostituendo hostname con il nome host del computer principale:
      • http://hostname:15080/pd
    6. Se la pagina continua a essere vuota, controllare i registri di installazione nella directory /opt/infoprint/ippd/logs.
  6. Se si visualizza un messaggio relativo all'impossibilità del browser di connettersi al server principale:
    1. Accedere al computer primario come utente di sistema RICOH ProcessDirector utilizzando l'utente e la password inseriti nel programma di installazione (aiw1 è il valore predefinito).
        Nota:
      • Il programma di installazione imposta l'utente di sistema RICOH ProcessDirector con le variabili d'ambiente e i percorsi che consentono tutte le funzioni amministrative per RICOH ProcessDirector. Se si utilizza il comando su per passare da un altro accesso all'utente di sistema, utilizzare l'indicatore - (meno) (su - username) per assicurarsi di ereditare l'ambiente impostato per l'utente di sistema.
    2. Immettere stopaiw al prompt dei comandi.
    3. Per verificare che RICOH ProcessDirector sia in esecuzione, immettere questo comando nella riga di comando:
      • ps -ef | grep Instance
      Viene visualizzata un'istruzione che include PrimaryInstance, come:
      • aiw1 6593 1 0 Mar23 pts/3 00:00:05 java -Xmx2048m
      • -Djava.net.preferIPv4Stack=true
      • -Djava.awt.headless=true com.ricoh.aiw.primary.PrimaryInstance

      In presenza di un server secondario, viene anche visualizzato un processo che include SecondaryInstance.

    4. Immettere questo URL nel browser Web, sostituendo hostname con il nome host del computer principale:
      • http://hostname:15080/pd
    5. Se il messaggio continua ad essere visualizzato, controllare i registri di installazione nella directory /opt/infoprint/ippd/logs.
RICOH ProcessDirector è aperto e il prodotto base è in esecuzione. Vedere Verifica dell'installazione per verificare l'installazione, tramite la stampa di un lavoro di prova.

1.1.7.4 Verifica dell'installazione

Se è stata completata l'installazione di RICOH ProcessDirector e si desidera verificare l'installazione, utilizzare questa procedura per abilitare la stampante di esempio, inoltrare un lavoro di test al dispositivo di input HotFolderPDF ed elaborare il lavoro.
Questa procedura di verifica si applica solo a nuove installazioni. Quando si effettua l'aggiornamento di un'installazione esistente, RICOH ProcessDirector non crea una stampante di esempio.
Per verificare l'installazione:
  1. Se non è stato effettuato l'accesso all'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector, effettuare tale operazione.
  2. Nel portlet Stampanti, fare clic con il tasto destro del mouse sulla stampante Esempio e selezionare Abilita.
  3. Nella riga di comando, immettere questo comando per copiare un file di verifica nell'hot folder monitorata dal dispositivo di input HotFolderAFP:
    • cp /aiw/aiw1/testfiles/Demo.pdf /aiw/aiw1/System/hf/defaultPDF
  4. Attendere qualche secondo per l'aggiornamento dell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector. Se non viene aggiornato automaticamente, aggiornare il browser. Viene visualizzato un lavoro nella tabella Lavori sulla pagina Principale. La Fase del lavoro dovrebbe essere Completato, e lo Stato dovrebbe essere Conservato.
    Se non viene visualizzato un lavoro, consultare la sezione della risoluzione dei problemi Lavoro non visualizzato nella tabella Lavori del centro informazioni di RICOH ProcessDirector. Fare clic su Guida () sulla barra delle attività superiore dell'interfaccia utente RICOH ProcessDirector per visualizzare il centro informazioni.
  5. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Visualizza log. Il log dovrebbe confermare l'avvenuta stampa del lavoro. Se, ad esempio, l'ID lavoro è 10000000, il log dovrebbe riportare il messaggio AIWI0016I: 10000000 printed. Il lavoro non viene stampato su una stampante reale.
    Questo verifica che RICOH ProcessDirector è installato in modo corretto.
Il flusso di lavoro PDF elabora lavori inoltrati al dispositivo di input HotFolderPDF. Durante la fase Preparazione, il flusso di lavoro esegue un'operazione RunExternalProgram. Questa operazione è un esempio di come è possibile integrare altri programmi nel proprio flusso di lavoro. L'operazione produce un file CSV contenente informazioni sul lavoro. Per visualizzare il tipo di informazioni a cui è possibile accedere con un'operazione inclusa nel flusso di lavoro, esaminare l'output nel file CSV. Il file si trova nella directory /aiw/aiw1/samples . Il nome del file è l'ID lavoro seguito da info.csv. Ad esempio, 10000000.info.csv.

    Nota:
  • Il software viene installato in modalità di prova. La licenza di prova scade dopo 60 giorni. Per ulteriori informazioni su come ottenere e installare le chiavi di licenza, consultare Download e installazione delle chiavi di licenza.

1.1.7.5 Eliminazione dei file del programma di installazione temporanei

Se un file system con denominazione /aiwtmp resta sul sistema dopo che il programma di installazione RICOH ProcessDirector ha completato un'installazione, è possibile eliminare tale cartella e i relativi contenuti.

Se il programma di installazione crea la directory /aiwtmp, procede anche ad eliminarla. Tuttavia, se si crea /aiwtmp prima di avviare il programma di installazione, il programma non rimuove il file system. Se si verificano degli errori durante l'installazione, è probabile che dei file siano rimasti nel file system ed è possibile procedere alla relativa rimozione.

Per eliminare i file del programma di installazione temporanei:

  1. Accedere al computer primario come utente root.
  2. Aprire una riga comandi e immettere i seguenti comandi per accedere alla directory radice e visualizzarne il contenuto:
    • cd /
    • ls
  3. Se viene visualizzato il file system /aiwtmp, procedere alla relativa eliminazione, compresi i relativi contenuti.

1.1.7.6 Installazione delle funzioni

Dopo aver installato RICOH ProcessDirector o Abbonamento RICOH ProcessDirector, è possibile aggiungere funzioni in qualsiasi momento.
La maggior parte delle funzioni vengono installate tramite Feature Manager, disponibile nella scheda Gestione.

Funzioni di conversione RICOH Non può essere installato utilizzando Feature Manager. Consultare Installazione del Funzioni di conversione RICOH per istruzioni.

    Importante:
  • Tutte le funzioni vengono installate in modalità di prova. Per continuare a utilizzare una funzione dopo il periodo di prova, acquistare la funzione e installare la relativa chiave di licenza. Per ulteriori informazioni, vedere Download e installazione delle chiavi di licenza.

    Per vedere se una funzione è in esecuzione in modalità di prova e quanti giorni rimangono per ogni funzione in modalità di prova, andare alla pagina Licenze della scheda Amministrazione e guardare la colonna Stato licenza.

  • La licenza di manutenzione per RICOH ProcessDirector include la manutenzione per le funzioni. Non dispongono di licenze di manutenzione separate.
  • Le licenze per il prodotto base Abbonamento RICOH ProcessDirector e le sue funzioni scadono al termine del periodo di abbonamento al prodotto base.
  • Se si ha intenzione di installare la funzione Supporto AFP, si consiglia di installarla prima o contemporaneamente ad altre funzioni. Se si installano funzioni che elaborano documenti (come Archivia) prima di installare Supporto AFP, RICOH ProcessDirector non installa le versioni AFP dei flussi di lavoro di esempio forniti con queste funzioni.
  • Il processo di installazione della funzione Supporto Documenti PDF è costituito da due fasi. I componenti di RICOH ProcessDirector vengono installati sul computer primario tramite Feature Manager. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat viene installato su un computer con Adobe Acrobat Pro.
  • Quando si installa RICOH ProcessDirector, alcuni file di configurazione in /aiw/aiw1/control_files/external programs vengono utilizzati sia dalle funzioni di conversione RICOH che dalle funzioni di conversione avanzata. Tuttavia, le funzioni di conversione avanzata forniscono una versione di esempio diversa di xform.cfg. Questo file di esempio include parametri che non sono utilizzati solo dalle funzioni di conversione avanzata.

    Dopo aver installato le funzioni di conversione avanzata, è necessario rendere questi parametri disponibili. Individuare il file xform.cfg installato dalle funzioni di conversione avanzata in /aiw/aiw1/samples/control_files/external programs . Confrontarlo con il file installato dal prodotto base in /aiw/aiw1/control_files/external programs . Aggiungere manualmente le eventuali modifiche apportate al file di esempio nel file del prodotto base.

    Se si esegue l'aggiornamento a una versione più recente, aggiornare il file xform.cfg e i profili installati in /aiw/aiw1/cpt/profiles , come mffafp.pro.

1.1.7.6.1 Installazione delle funzioni mediante Feature Manager

Dopo aver installato il prodotto base, è possibile installare le funzioni mediante Feature Manager.
    Nota:
  • Se è installato Funzioni di conversione RICOH, è necessario arrestare l'applicazione Transform Feature prima di installare qualsiasi funzione tramite Feature Manager. Riavviare l'applicazione Transform Feature dopo il completamento dell'installazione della funzione.
Per installare una o più funzioni mediante Feature Manager:
  1. Se uno o più server secondari vengono definiti e avviati, arrestare tutti i server secondari. Consultare Arresto del prodotto base e dei server secondari.
  2. Effettuare l'accesso come utente autorizzato per utilizzare Feature Manager.
  3. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  4. Nel riquadro a sinistra, selezionare Servizi Funzioni.
    Alcuni browser potrebbero impedire l'apertura di Gestione delle funzioni in una nuova scheda a causa dei blocchi pop-up. Verificare le impostazioni e consentire l'apertura di Gestione delle funzioni in una nuova scheda del browser.
    Se viene visualizzato un messaggio di errore, è necessario avviare manualmente la Gestione delle funzioni:
    1. Accedere al server primario come utente del sistema RICOH ProcessDirector (aiw1 è l'impostazione predefinita).
    2. Aprire un prompt dei comandi e digitare: startaiw -f
    3. Aggiornare la pagina web di Gestione delle funzioni.
  5. Se la funzione che si desidera installare non è presente nell'elenco, è necessario importarla. Vedere Aggiunta o aggiornamento di una funzione tramite Importa pacchetto per informazioni sull'importazione del pacchetto delle funzioni.
  6. Se la funzione che si desidera installare si trova nell'elenco, selezionare la casella di controllo accanto ad essa.
  7. Nella colonna Versioni disponibili per ogni funzione, selezionare la versione della funzione che si desidera installare.
  8. Fare clic su Installa.
  9. Rivedere le informazioni nella finestra di conferma, specificare un nome per Nome dell'installazione da visualizzare, quindi fare clic su OK per continuare.
    Le funzioni vengono installate, quindi RICOH ProcessDirector sii riavvia per concludere il processo di installazione.
    Nota: Se una o più funzioni non vengono installate, scegliere una delle seguenti opzioni:
    • Fare clic su Riprova per riprovare l'installazione. Se l'installazione non riesce una seconda volta, fare clic su Ripristina questa installazione per tornare a uno stato stabile.
    • Fare clic su Ripristina questa installazione per ripristinare il sistema allo stato in cui si trovata prima di questa installazione.

    Se non è possibile installare una particolare funzione o ripristinare un'installazione, contattare il supporto software Ricoh.

  10. Fare clic su RIMUOVI. La finestra di dialogo si chiude e viene visualizzata la pagina di login.
  11. Per completare il processo di installazione, svuotare la cache del browser.
    Le informazioni memorizzate nella cache del browser possono causare errori quando si tenta di utilizzare il livello più recente. La pulizia della cache consente di prevenire tali errori.
  12. Effettuare nuovamente l'accesso.
  13. Riavviare qualsiasi server secondario arrestato nell'operazione 1. Consultare Avvio del prodotto base e dei server secondari.

1.1.7.6.2 Aggiunta o aggiornamento di una funzione tramite Importa pacchetto

È possibile utilizzare l'interfaccia Feature Manager per aggiungere una nuova funzione o aggiornarne una esistente scaricando un file del pacchetto di funzioni dal sito Web Ricoh o da un DVD relativo alla funzione, quindi utilizzando l'azione Importa pacchetto.
È necessario salvare il file del pacchetto di funzioni in una posizione accessibile tramite l'utilizzo di un computer primario.

Se si scarica il pacchetto di funzioni dal sito Web Ricoh, salvarlo in una posizione che sia accessibile da RICOH ProcessDirector. Tale posizione può trovarsi sul computer primario, su una workstation o su un'unità di rete. Ricordare la posizione in cui si è salvato il file, in modo da potervi accedere da RICOH ProcessDirector. Inoltre, è necessario estrarre il file in tale posizione per visualizzare il file EPK contenuto nel file scaricato.

Se il file del pacchetto di funzioni è contenuto in un DVD, è necessario individuare la posizione del file nel DVD, copiarlo dal DVD sul computer primario e tenere a mente la posizione in modo tale da potervi accedere senza problemi.

Per importare un pacchetto di funzioni tramite Importa pacchetto:
  1. Se uno o più server secondari vengono definiti e avviati, arrestare tutti i server secondari. Consultare Arresto del prodotto base e dei server secondari.
  2. Effettuare l'accesso come amministratore o altro utente dotato di autorizzazione per l'importazione di pacchetti.
  3. Nel riquadro a sinistra, selezionare Servizi Funzioni.
    Se viene visualizzato un messaggio di errore, è necessario avviare manualmente la Gestione delle funzioni:
    1. Accedere al computer primario come utente di sistema RICOH ProcessDirector (aiw1 è l'utente predefinito).
    2. Aprire un prompt dei comandi e digitare: startaiw -f
    3. Per completare il processo, svuotare la cache del browser.
      Le informazioni memorizzate nella cache del browser possono causare errori quando si tenta di utilizzare il livello più recente. La pulizia della cache consente di prevenire tali errori.
    4. Ricaricare la pagina web di Gestione delle funzioni.
    La pagina Gestione delle funzioni si apre in una nuova scheda del browser.
  4. Fare clic su Importa pacchetto.
  5. Nel campo Pacchetto da importare fare clic su Immagine della cartella..
  6. Selezionare il file EPK del pacchetto di funzioni per la funzione che si desidera installare e fare clic su Apri.
    L'importazione viene avviata automaticamente.
  7. Una volta completata l'importazione, la funzione installata o aggiornata viene visualizzata nella finestra principale di Feature Manager.
    La funzione appare nella tabella Gestione delle funzioni selezionata.
  8. Nella colonna Versioni disponibili, utilizzare l'elenco per selezionare la versione della funzione che si desidera installare.
  9. Fare clic su Installa.
  10. Rivedere le informazioni nella finestra di conferma, quindi fare clic su OK per continuare.
    La funzione viene installata, quindiRICOH ProcessDirector viene riavviato per concludere il processo di installazione.
  11. Fare clic su DISMISS per chiudere la scheda del browser Gestione delle funzioni.
  12. Per completare il processo, svuotare la cache del browser.
    Le informazioni memorizzate nella cache del browser possono causare errori quando si tenta di utilizzare il livello più recente. La pulizia della cache consente di prevenire tali errori.
  13. Effettuare nuovamente l'accesso.

1.1.7.6.3 Installazione del Funzioni di conversione RICOH

Prima di installare qualsiasi Funzioni di conversione RICOH:
  • Assicurarsi che il computer soddisfi i requisiti hardware e software aggiuntivi specificati.Consultare Computer primario e Conversioni di dati per questi requisiti. È possibile installare uno o più Funzioni di conversione RICOH sul server primario o su un altro computer della rete.
  • Verificare che Security Enabled Linux (SELinux) non blocchi eventuali processi che risiedono in una delle sottodirectory di /opt/infoprint/itm.
  • La funzione Supporto AFP deve essere installata sul server primario anche se la funzione di conversione è installata su un computer diverso dal server primario.
  • Funzioni di conversione RICOH sono installati in modalità di prova. Per continuare a utilizzare Funzioni di conversione RICOH dopo il periodo di prova, è necessario acquistare ciascuna opzione di conversione che si desidera utilizzare, oltre alla relativa chiave di licenza.

È possibile:

  • Seguire la procedura riportata in questa sezione per installare Funzioni di conversione RICOH utilizzando i relativi DVD.
  • Utilizzare Installazione da una directory remota per copiare i programmi di installazione Funzioni di conversione RICOH in un luogo di installazione in rete, quindi montare in quel punto il computer su cui si desidera installare le funzioni ed eseguire i programmi di installazione.

    Nota:
  • Questa attività non si applica alla funzione di conversione avanzata. In caso di installazione della funzione di conversione avanzata, attenersi alle istruzioni di installazione utilizzando Feature Manager.
Per installare Funzioni di conversione RICOH:
  1. Arrestare il prodotto base. Consultare Arresto del prodotto base e dei server secondari.
  2. Accedere come utente root.
      Importante:
    • È necessario accedere come utente con UID 0. Non utilizzare il comando sudo o su per diventare l'utente root.
  3. Inserire il DVD Funzioni di conversione RICOH appropriato.
      Nota:
    • Se si utilizza il sistema Red Hat, CentOS o Rocky Linux, è possibile che il montaggio dell'unità venga effettuato automaticamente. Tuttavia, le unità montate automaticamente su questi sistemi sono installate in modo da impedire l'esecuzione di programmi dai supporti. Prima di continuare, è necessario smontare l'unità e rimontarla utilizzando l'opzione exec. È possibile utilizzare il seguente comando:

      mount -t iso9660 -o remount, exec <punto_montaggio>

      È necessario inoltre rimontare l'unità per ogni CD o DVD inserito.

    Il punto di montaggio del supporto è /media/cdrom.

  4. Per determinare il nome del punto di montaggio del supporto, immettere:
    • ls /media
    Su alcuni sistemi in cui il supporto è montato automaticamente, il nome del punto di montaggio è identico al nome del CD o DVD.
  5. Su un sistema SLES, immettere questo comando per montare l'unità DVD:
    • mount /media/cdrom
  6. Immettere questo comando per avviare il programma di installazione:
    • /media/cdrom/setup
  7. Selezionare la lingua appropriata che il programma di installazione deve utilizzare e fare clic su OK.
  8. Rispondere alle eventuali richieste del programma di installazione.
    Quando il programma di installazione chiede di scegliere una directory in cui installare la conversione, è possibile scegliere una directory su qualsiasi unità. Tuttavia, non è possibile scegliere una directory con caratteri internazionali (ad esempio á, É, î, ñ, ô, ß) o caratteri double-byte in qualsiasi punto del percorso della directory.

    Il programma di installazione analizza il sistema. Se segnala alcuni errori, seguire le istruzioni per correggerli.

    Se il programma di installazione rileva una versione precedente di Funzioni di conversione RICOH, è necessario disinstallarla. Vengono eliminate anche tutte le configurazioni personalizzate o risorse associate alla versione precedente.

    Se si tratta del primo Funzioni di conversione RICOH installato, il programma rileva che Transform Feature Base non è installato. Fare clic su Avanti per installarlo.

    Il programma d'installazione controlla le dipendenze mancanti. Dopo aver installato tutto

  9. Esaminare le informazioni contenute nella finestra Riepilogo di preinstallazione e fare clic su Installa.
    Quando il programma completa le operazioni di installazione, mostra un riepilogo che include informazioni su come accedere all'interfaccia utente mediante un browser Web. La password predefinita è nopassword.
  10. Una volta completata l'installazione, fare clic su Eseguito.
  11. Smontare ed espellere il DVD.
  12. Se si desidera installare altri Funzioni di conversione RICOH, ripetere questa procedura iniziando dall'inserimento del DVD Funzioni di conversione RICOH appropriato, come riportato in precedenza. Assicurarsi di installare tutte le funzioni di conversione prima di installare la chiave di licenza.
      Nota:
    • Quando si aggiorna una funzione di conversione, assicurarsi che tutte le funzioni di conversione siano della stessa versione. Se le funzioni di conversione non sono nella stessa versione, la funzione di conversione non aggiornata smette di funzionare.
    • Quando si installa una nuova versione di Transform Feature al posto di una precedente, assicurarsi di disinstallare prima la versione precedente di Transform Feature. La disinstallazione di Transform Feature elimina i file memorizzati nelle cartelle di installazione.
      Importante:
    • Per installare un pacchetto lingue, immettere questo comando: /media/cdrom/linux/features/install_tf_rpd_language_pack.sh

1.1.7.6.3.1 Accesso all'interfaccia utente Transform Feature

Questa sezione descrive in che modo accedere all'interfaccia utente Transform Feature.
Per accedere:
  1. Aprire un browser Web e immettere questo indirizzo:
    • http://nome host o indirizzo ip server di destinazione:porta stabilita all'installazione/itm.
    Il numero di porta predefinito Þ 16080.
    Ad esempio, se Transform Feature viene installato su un host con indirizzo TCP/IP 127.0.0.1 con la porta predefinita, inserire questo indirizzo: http://127.0.0.1:16080/itm.
  2. Nella finestra del browser, viene visualizzata la pagina Accedi all'interfaccia utente Transform Feature. Digitare la password Transform Feature.
    La password predefinita è nopassword.
  3. Fare clic su Accedi.
    Viene visualizzata la pagina principale dell'interfaccia utente Transform Feature.
      Nota:
    • Se l'interfaccia utente di Transform Feature non viene utilizzata per 30 minuti o più, è necessario effettuare di nuovo l'accesso.

    Quando si accede all'interfaccia utente di Transform Feature per la prima volta, viene visualizzato un server di conversione che, per impostazione predefinita, è stato aggiunto durante l'installazione.

1.1.7.7 Download e installazione delle chiavi di licenza

Se si è acquistato RICOH ProcessDirector, Abbonamento RICOH ProcessDirector o una qualsiasi funzione, utilizzare questa procedura per scaricare le chiavi di licenza e installarle.
Prima di iniziare questa procedura:
  • Installare il prodotto o la funzione in modalità di prova.
  • Se il software non è ancora stato acquistato, contattare il rappresentante dell'assistenza clienti locale o il rappresentante delle vendite di Ricoh.

    Dopo aver acquistato il software, Ricoh Production Print invia un'e-mail con oggetto EMS - Entitlement Certificate all'indirizzo e-mail fornito al momento dell'ordine. Questa e-mail contiene un EID (Entitlement ID).

  • Seguire tutte le operazioni della procedura ogni volta che si riceve un'e-mail con un ID di licenza (EID) per i componenti RICOH ProcessDirector acquistati.

    Si riceverà un nuovo Entitlement ID al momento del rinnovo dell'abbonamento a Abbonamento RICOH ProcessDirector.

  • Le chiavi di licenza sono specifiche per il rilascio di RICOH ProcessDirector o Abbonamento RICOH ProcessDirector installato. Verificare che la versione nella finestra di dialogo Informazioni corrisponda a quella indicata nell'e-mail.
  • Questa procedura per scaricare e installare le chiavi di licenza non si applica a Transform Feature. Per ulteriori informazioni, consultare Installazione delle chiavi di licenza della funzione di conversione.
Per scaricare e installare chiavi di licenza:
  1. Aprire RICOH ProcessDirector.
  2. Fare clic sul pulsante (Icona informazioni) a destra dell'intestazione e selezionare Informazioni.
  3. Fare clic su INSTALLAZIONE DELLE LICENZE.
  4. Fare clic sul collegamento per aprire il sito Web di attivazione della licenza.
  5. Nella pagina Attivazione del software, inserire l' EID e l'impronta digitale del sistema.
    • Trovare l'EID nell'e-mail Ricoh-Entitlements e digitarlo i incollarlo nel campo EID.
    • Copiare l'impronta digitale del sistema dalla finestra di dialogo Installa licenze.
  6. Fare clic su Conferma contenuto.
  7. Selezionare la licenza che si desidera attivare e fare clic su Attiva.
  8. Dopo l'attivazione della licenza, fare clic su Scarica chiave di licenza.
    Il file della chiave di licenza viene scaricato sul computer.
  9. Tornare alla finestra di dialogo Installa licenze.
  10. Nella finestra di dialogo Installa licenze, fare clic su e selezionare il file di licenza che si desidera installare.
  11. Fare clic su Fine.
  12. Riavviare RICOH ProcessDirector per completare l'installazione. Consultare Avvio del prodotto base e dei server secondari.
      Importante:
    • Se il periodo di prova o l'abbonamento scade prima del riavvio di RICOH ProcessDirector, RICOH ProcessDirector viene chiuso.
Le chiavi di licenza per tutte le funzioni acquistate sono ora installate sul computer primario. Qualsiasi funzione senza chiave di licenza resta in modalità prova fino al termine del periodo di prova. Se si acquista una funzione aggiuntiva, si rinnova l'abbonamento o si rinnova la manutenzione del prodotto, ripetere questo processo per installare una nuova chiave.

Al termine del periodo di prova, le operazioni e gli oggetti forniti con la funzione non sono più disponibili, ma rimangono sul sistema. L'installazione di una chiave di licenza dopo l'acquisto della funzione attiva le operazioni e gli oggetti senza richiedere una reinstallazione.

Alla scadenza di un abbonamento, tutti gli oggetti rimangono nel sistema, ma non è possibile effettuare l'accesso. Contattare il supporto software Ricoh per ricevere assistenza sull'installazione di una nuova licenza su un sistema con un abbonamento scaduto.

1.1.7.8 Installazione delle chiavi di licenza della funzione di conversione

È possibile installare una chiave di licenza della funzione di conversione su un computer diverso dal computer primario utilizzando un programma di installazione dalla directory Transform Feature.
Per installare una chiave di licenza della funzione di conversione:
  1. Accedere al computer su cui è installata la funzione di conversione come amministratore o utente root.
  2. Prendere l'impronta digitale per il computer.
    1. Aprire un prompt dei comandi.
    2. Per Linux, passare alla directory /opt/infoprint/itm/itm/license_installer e digitare:
      • ./GetFingerprint.sh
    3. Per Windows, passare all'unità: directory\Program Files\InfoPrint\InfoPrint Transform Features\license_installer e digitare:
      • GetFingerprint.cmd
    L'output del comando ha questo aspetto:

    • *1AW QLQ7 BQDZ RLRZ

      Nota:
    • Questa impronta digitale è necessaria per generare la chiave di licenza. Salvare l'impronta digitale per dopo.

  3. Ottenere il file di licenza.
    1. Al momento dell'acquisto della funzione di conversione, Ricoh Production Print ha inviato un'e-mail con oggetto EMS - Entitlement Certificate all'indirizzo e-mail fornito al momento dell'ordine. Questa e-mail contiene un EID (Entitlement ID) e un link al sito web del sistema di gestione dei diritti (EMS).
    2. Aprire il sito web del sistema di gestione dei diritti (EMS) nel browser.
    3. Nell'elenco Accedi mediante, selezionare EID.
    4. Trovare l'EID nell'e-mail e digitarlo i incollarlo nel campo EID.
    5. Fare clic su Accedi.
    6. Selezionare la licenza che si desidera attivare e fare clic su Attiva.
    7. Nella finestra Attiva prodotto, immettere l'impronta digitale per il sistema e fare clic su Genera.
        Nota:
      • Se viene visualizzato un messaggio di errore in cui viene descritta l'impossibilità di creare la licenza a causa della mancata riuscita della convalida del checksum, è stata inserita un'impronta digitale del sistema non corretta.
    8. Selezionare cosa si desidera fare con il file di licenza:
      • Selezionare Salva nel file per salvare il file di licenza sul computer.
          Nota:
        • Annotare il nome host e l' impronta (senza *) durante il salvataggio del file di licenza.Si tratta di informazioni utili in caso di ripristino dopo un errore del disco rigido.
      • Per aggiungere le chiavi di licenza a un file di licenza esistente, selezionare Accoda a file.
      • Per inviare al proprio indirizzo e-mail una copia del file di licenza, selezionare E-mail.
          Nota:
        • Verificare l'indirizzo e-mail nel campo Contatto. Se è necessario che una copia dell'e-mail (incluso il file della chiave di licenza) venga inviata a un indirizzo e-mail diverso, fare clic su E-mail. Digitare l'indirizzo e-mail e fare clic su Invia.
    9. Disconnettersi dal sito Web EMS.
    10. Se si è ricevuto il file della chiave di licenza via e-mail, trasferirlo sul computer su cui è installata la funzione di conversione o in una posizione di rete accessibile a quel computer.
  4. Installare la chiave di licenza.
    • Per Linux:
      1. Aprire un prompt dei comandi.
      2. Passare alla directory /opt/infoprint/itm/license_installer e digitare ./install_license_keys.sh.
    • Per Windows:
      1. In Esplora risorse di Windows, passare all'unità: directory \Program Files\InfoPrint\InfoPrint Transform Features\license_installer.
      2. Fare doppio clic su license_keys_installer.exe per eseguire il programma di installazione della chiave di licenza.

1.1.7.9 Configurazione di RICOH ProcessDirector

Utilizzare l'interfaccia utente per completare le attività di configurazione per RICOH ProcessDirector, come impostare l'elaborazione di un lavoro, definire i dispositivi di input per l'invio del lavoro, definire l'hardware della stampante in uso in RICOH ProcessDirector e aggiungere utenti. Il centro informazioni RICOH ProcessDirector descrive queste attività di configurazione.

Per accedere al centro informazioni RICOH ProcessDirector e ottenere informazioni sulle attività di configurazione:
  1. Inserire http://hostname:15080/pd dal browser Web su una postazione di lavoro. Il nome host del computer primario è l'hostname.
  2. Fare clic su Guida dalla barra delle attività superiore. Verrà visualizzato il centro informazioni RICOH ProcessDirector.
  3. Dall'indice nel riquadro sinistro, fare clic su Configurazione. Viene visualizzato un elenco delle attività di configurazione nel riquadro destro.
  4. Selezionare le attività di configurazione da applicare all'installazione.

1.1.7.10 Pianificazione della manutenzione automatica

RICOH ProcessDirector fornisce script di manutenzione che è necessario eseguire regolarmente sul computer primario per migliorare le prestazioni. Per impostazione predefinita, RICOH ProcessDirector esegue questi script ogni giorno a mezzanotte. È possibile modificare l'ora o la frequenza ed è possibile eseguire i propri script di manutenzione contemporaneamente.

Durante l'esecuzione di questi script, essi possono rallentare RICOH ProcessDirector per pochi minuti. Quindi, è necessario che non siano eseguiti in momenti di produzione massima.

Queste voci nel file crontab eseguono gli script di manutenzione:

00 00 * * 0-6 /aiw/aiw1/maintenance/maintenance.pl daily
00 00 * * 0 /aiw/aiw1/maintenance/maintenance.pl weekly

Le voci crontab sono in questo formato:

mm hh dd month weekday command
La prima voce esegue tutti gli script nella directory /aiw/aiw1/maintenance/daily alle 00:00 (mezzanotte) ogni giorno da domenica (0) a sabato (6). La seconda voce esegue tutti gli script nella directory /aiw/aiw1/maintenance/weekly alle 00:00 (mezzanotte) di ogni domenica. Per impostazione predefinita, non sono previsti script in /aiw/aiw1/maintenance/weekly.

  • Per eseguire questi script ogni settimana anziché ogni giorno, spostarli nella directory /aiw/aiw1/maintenance/weekly.
  • Per modificare l'ora, il giorno o la frequenza di esecuzione degli script di manutenzione, modificare il file crontab.
    1. Accedere al computer primario come RICOH ProcessDirector utente di sistema ( aiw1 è l'utente predefinito).
    2. Immettere il comando di seguito riportato:
      • crontab -e
    3. Apportare le modifiche necessarie.
      Ad esempio, questa voce esegue tutti gli script nella directory /aiw/aiw1/maintenance/daily alle 22:30 di ogni lunedì, giovedì e venerdì:
      30 22 * * 1,3,5  /aiw/aiw1/maintenance/maintenance.pl daily
  • Per eseguire i propri script contemporaneamente agli script di manutenzione di RICOH ProcessDirector, copiarli nella directory /aiw/aiw1/maintenance/daily o /aiw/aiw1/maintenance/weekly .
    Verificare che l'ID utente di sistema RICOH ProcessDirector disponga dell'autorizzazione di esecuzione degli script.

1.1.7.11 Regolazione dell'allocazione della memoria Java

L'allocazione di più memoria a Java spesso migliora le prestazioni di RICOH ProcessDirector. Tuttavia, prima di modificare questa configurazione, è necessario prendere in considerazione diversi fattori.
Eseguire l'impostazione predefinita per un po' di tempo prima di considerare la possibilità di modificare l'allocazione della memoria Java. Se si verificano ripetutamente errori di esaurimento della memoria di Java, si consiglia di aumentare l'allocazione.
Importante: Si consiglia di allocare non più del 50% della memoria di sistema disponibile sul sistema per i processi Java di RICOH ProcessDirector. Questa raccomandazione tiene conto delle esigenze di memoria di altre parti di RICOH ProcessDirector, come il database, le conversioni, il codice personalizzato e altri componenti. La raccomandazione garantisce inoltre che il sistema operativo e gli altri strumenti e programmi di utility dispongano delle risorse necessarie per funzionare.

Per regolare l'allocazione della memoria Java:

  1. Controllare la quantità di RAM installata nel sistema. Dividere il numero per 2 e scriverlo.
  2. Controllare la quantità di memoria allocata ad altre applicazioni in esecuzione su questo sistema.
    Ridurre il numero scritto per la quantità di memoria utilizzata da ciascuna applicazione. Il valore risultante è la quantità totale di memoria heap disponibile da allocare a Java per tutti i processi primari e secondari in esecuzione su RICOH ProcessDirector.
    Nota: Se la soluzione RICOH ProcessDirector richiede una quantità di memoria superiore a quella determinata in questa operazione, si consiglia di aggiornare la memoria del sistema per soddisfare le linee guida indicate. L'allocazione di più del 50% della memoria disponibile nell'heap di RICOH ProcessDirector Java ha un impatto negativo sulle prestazioni.
  3. Accedere al computer primario come utente di sistema (aiw1 è l'utente predefinito).
  4. Aprire $AIWDATA/config/jvmsettings.cfg in un editor di testo.
    Per impostazione predefinita, $AIWDATA è /aiw/aiw1.
  5. Trovare la linea simile a questa:
    primary=-Xmx2048m -Djava.net.preferIPv4Stack=true -Djava.awt.headless=true

    Il valore dopo primary=-Xmx è la quantità massima di memoria heap che l'ambiente di run time Java RICOH ProcessDirector può utilizzare per il processo primario RICOH ProcessDirector. In questo esempio, il server primario può utilizzare 2048 MB (2 GB) di RAM per il suo heap.

  6. Aggiornare il valore -Xmx al numero determinato all'operazione 2.
    Ad esempio, per consentire al server primario di utilizzare 8GB di spazio heap, si può specificare -Xmx8192m o -Xmx8g
  7. Salvare e chiudere il file.
  8. Riavviare RICOH ProcessDirector per applicare le modifiche.

1.1.7.12 Sostituzione dei file di controllo con i file di esempio

Quando si installa una nuova versione di RICOH ProcessDirector, il programma di installazione aggiunge automaticamente i nuovi file di controllo di esempio nella directory /aiw/aiw1/samples e li copia nella directory dei file di controllo dell'utente, /aiw/aiw1/control_files. Il programma non sovrascrive alcun file di controllo personalizzato in /aiw/aiw1/control_files. È possibile utilizzare lo script copyConfigurationFiles per installare i file di controllo predefiniti o per sovrascrivere i file di controllo personalizzati.

Per sostituire i file di controllo, è necessario che Perl sia in esecuzione. Prima di sostituire i file di controllo, verificare che Perl interpreter sia installato.

Per sostituire i file di controllo con i file di esempio:
  1. Accedere al computer primario come RICOH ProcessDirector utente di sistema ( aiw1 è l'utente predefinito).
  2. Sulla riga comandi, immettere questo comando:
    • /opt/infoprint/ippd/bin/copyConfigurationFiles.pl

    È possibile aggiungere questi parametri opzionali al comando copyConfigurationFiles:

    • [-r [-b]] [-w forceReplaceFile] [samplesDirectoryconfigurationFilesDirectory] [[-o differencesOutputFile] [-c]] [-v] [-help]
    -r
    Lo script sovrascrive i file esistenti nella directory /aiw/aiw1/control_files.
    -b
    Lo script esegue il backup di ciascun file sostituito. I file di backup sono denominati replaced_file.bak. Lo script non esegue il backup dei file a meno che questi non vengano sostituiti da una versione diversa del file.
    -w forceReplaceFile
    Lo script sovrascrive uno specifico set di file. Elencare i percorsi dei file da sovrascrivere nel file forceReplaceFile.
    samplesDirectory
    La directory in cui si trovano i file di esempio. Il valore predefinito è /aiw/aiw1/samples.
    configurationFilesDirectory
    La directory in cui si trovano i file di controllo. Il valore predefinito è /aiw/aiw1/control_files.
    -o differencesOutputFile
    Lo script scrive eventuali nomi file laddove vi siano versioni diverse di un file nelle directory samples e control_files. I nomi dei file di versioni diverse vengono scritti nel file differencesOutputFile.
    -c
    Lo script mette a confronto i file nelle directory /aiw/aiw1/samples e /aiw/aiw1/control_files e stampa un elenco dei file che si trovano in entrambe le directory ma che hanno contenuto diverso. Eseguendo lo script con questo parametro non viene effettuata la normale copia e sostituzione.
    -v
    Lo script mostra informazioni aggiuntive sui file mentre questi vengono copiati.
    -help
    Lo script mostra informazioni relative alla guida e alla sintassi.

Le nuove versioni di RICOH ProcessDirector potrebbero aggiungere nuove funzioni che richiedono file di controllo aggiornati. Per trasferire il contenuto personalizzato dai vecchi file di controllo ai nuovi file di controllo:

  1. Generare un elenco dei file con nuove versioni. Immettere il comando di seguito riportato:
    • copyConfigurationFiles.pl -o /tmp/differencesOutputFile
  2. Copiare i nuovi file di controllo. Immettere il comando di seguito riportato: copyConfigurationFiles.pl -r -b -w /tmp/differencesOutputFile

    Specificando l'opzione -b, lo script esegue il backup dei file prima di sovrascriverli.

  3. Copiare il contenuto personalizzato dai file di backup replaced_file.bak al file di controllo corrispondente.

1.1.7.13 Copia di oggetti da un altro sistema

Per riutilizzare gli oggetti da un altro sistema RICOH ProcessDirector, è possibile utilizzare l'altro sistema per esportarli. Su questo sistema RICOH ProcessDirector, è possibile importare gli oggetti piuttosto che ricrearli manualmente.
È possibile esportare e importare gli oggetti, come dispositivi di input, flussi di lavoro, stampanti, oggetti di supporto, notifiche, server, modelli di operazione, nomi utente, gruppi e posizioni. È possibile anche esportare e importare alcuni oggetti aggiunti da funzioni o estensioni.
    Importante:
  • Per copiare gli oggetti da un sistema all'altro, si consiglia di utilizzare l'Assistente alla migrazione quando si esegue l'aggiornamento a un altro computer. Per ulteriori informazioni, consultare Aggiornamento su un altro computer con Assistente alla migrazione.
  • Non importare oggetti aggiunti da una funzione o estensione che non è installata su questo sistema.
  • Prima di importare un oggetto che presenta lo stesso nome di un oggetto esistente dello stesso tipo, occorre verificare che l'oggetto esistente sia disattivato. Se l'oggetto è un dispositivo di input, verificare che sia disconnesso. Quando si importa il nuovo oggetto, l'oggetto esistente viene aggiornato per corrispondere a quello nuovo.
  • Prima di importare un dispositivo di input o una stampante la cui proprietà Server principale presenta qualsiasi valore diverso da Sistema, verificare che il server principale sia stato aggiunto come server secondario. Verificare che il server secondario sia stato abilitato e connesso al server principale.
  • Se si sta utilizzando la funzione Sostituzione dei moduli prestampati, esportare il file media.zip prima di importare gli oggetti supporto con moduli elettronici. Seguire le istruzioni nel sistema della guida per esportare gli oggetti supporto con moduli elettronici.
  • Quando si importano risorse passaggio, i file a cui si riferiscono non sono inclusi nel pacchetto di esportazione. Copiare manualmente i file a cui si fa riferimento nelle risorse del passaggio dal sistema di esportazione al sistema di importazione. È necessario copiare i file nel sistema di importazione prima di importare gli oggetti risorsa operazione.
    • Per importare tutte le risorse operazione, copiare il contenuto di /aiw/aiw/aiw1/StepResourcesC dal sistema di esportazione nella stessa directory sul sistema di importazione.
    • Per importare risorse operazione specifiche, aprire il file XML esportato. Trovare la voce per ogni risorsa passaggio esportata e individuare la proprietà StepResource.File. In quel valore, trovare il nome del file RSC associato a quella risorsa passaggio. Per esempio, in questo valore:
      • <property name="StepResource.File" value="{"fileName" : "/aiw/aiw1/StepResources/ 1992052c6ef44a229b8b43d77232bf53.rsc1992052c6ef44a229b8b43d77232bf53.rsc" , &quot;,"displayName" : "Ricoh_Export-2019-08-26_13-30-04.xml"}"/>

      Il nome del file è: 1992052c6ef44a229b8b43d77232bf53.rsc

      Trovare il file sul sistema di esportazione e copiarlo nella stessa directory del sistema di importazione.

  • È possibile esportare oggetti da un server primario in esecuzione su uno dei sistemi operativi e importarli su un server primario in esecuzione su un differente sistema operativo.

    Se si esportano oggetti da Windows e si importano su Linux, è necessario aggiornare manualmente i percorsi dei file di configurazione.

Per copiare oggetti da un altro sistema:

  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione.
  2. Nel riquadro sinistro, fare clic su Utilità Importa oggetti.
  3. Nel campo File da importare, fare clic su click per selezione il file XML che contiene le proprietà degli oggetti esportati.
    Il nome predefinito di questo file è Ricoh_Export_timestamp.xml. È possibile che il responsabile, che ha esportato gli oggetti, abbia attribuito al file un nome diverso.
      Nota:
    • Se sono stati esportati oggetti supporto con moduli elettronici, il nome del file è media.xml. Tale file si trova nella directory:
      • /aiw/aiw1
    Il file viene esaminato automaticamente e gli oggetti vengono valutati. In caso di problemi con qualsiasi oggetto nel file, viene visualizzata una finestra di dialogo che elenca gli errori e gli avvisi di importazione. Chiudere la finestra di dialogo e tutti gli oggetti vengono visualizzati nella tabella Oggetti da importare. Gli oggetti con errori o avvisi sono contrassegnati da un'icona.

    Ripetere questa operazione per tutti i file da importare. Gli oggetti di file aggiuntivi vengono aggiunti alla tabella, in modo che possano essere aggiunti tutti contemporaneamente.

  4. Esaminare gli oggetti nell'elenco. Selezionare un oggetto contrassegnato con un simbolo di avviso o di errore e fare clic su Dettagli per visualizzare ulteriori informazioni sull'avviso o sull'errore. Seguire le istruzioni nella descrizione per risolvere i problemi. Non è possibile importare oggetti contrassegnati come errori.
  5. Selezionare gli oggetti che si desidera importare.
  6. Opzionale: Per verificare di non aggiornare oggetti esistenti, fare clic su Deseleziona oggetti esistenti.
  7. Fare clic su Importa.
    Se il pulsante Importa è disabilitato, uno o più oggetti selezionati vengono contrassegnati con l'icona di errore. Fare clic su Deseleziona oggetti in errore per cancellare la selezione per tali oggetti e fare nuovamente clic su Importa. Gli oggetti senza errori vengono importati.

    Tornare agli oggetti in errore per risolvere i problemi e provare a importarli di nuovo.

    Nota:
  • Gli oggetti di credenziali potrebbero essere contenuti nel file importato, se inclusi come riferimenti nei flussi di lavoro, modelli di operazione, dispositivi di input o oggetti trasmettitore. Gli oggetti di credenziali importati non possono essere utilizzati finché non vengono immessi di nuovo valori per le proprietà Nome utente e Password sul sistema importato.
  • Se un flusso di lavoro importato fa riferimento a un'operazione che non esiste in questo sistema, RICOH ProcessDirector sostituisce l'operazione con un'operazione segnaposto denominata ReplacedStep. Il nome dell'operazione originale e il nome del modello di operazione sono disponibili nelle proprietà dell'operazione. ReplacedStep agisce come il modello di operazione ContinueToNextStep, quindi trasferisce semplicemente il lavoro alla fase di elaborazione successiva senza modificarlo.
  • Contattare il rappresentante locale dell'assistenza Ricoh se si riceve un messaggio di errore per i modelli di passo che non contengono un riferimento a un'estensione durante l'importazione di oggetti.

1.1.7.14 Installazione e configurazione dello script pdpr

Se si esegue la migrazione da InfoPrint Manager e si utilizza il comando pdpr per inoltrare lavori, è possibile installare lo script RICOH ProcessDirector pdpr sui computer che inoltrano lavori e utilizzare lo stesso comando per inviare lavori a RICOH ProcessDirector.
Il pacchetto di installazione dello script pdpr viene copiato sul computer primario quando si installa il prodotto base. È possibile copiare il pacchetto di installazione e installarlo sui computer che inoltrano i lavori su cui è in esecuzione uno dei seguenti sistemi operativi:
  • CentOS Linux dalla 7.9 alla versione 7.X più recente per x86_64
  • Red Hat dalla 7.6 alla versione 7.X più recente
  • Red Hat dalla 8.1 alla versione 8.X più recente
  • Rocky Linux dalla 8.4 alla versione 8.X più recente
  • Rocky Linux dalla 9.0 alla versione 9.X più recente
  • SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 12.0 con Service Pack 4 o versioni successive per x86_64
  • SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 15.0 con Service Pack 1 o successiva per x86_64
  • Windows 7
      Nota:
    • Per installare lo script pdpr su un sistema operativo diverso, contattare il rappresentante dell'assistenza clienti Ricoh.
Per eseguire lo script pdpr è necessario Perl. Prima di installare lo script pdpr, verificare che Perl interpreter sia installato sui sistemi client.

Lo script pdpr utilizza un file di controllo denominato pdpr.cfg per determinare se i lavori vengono inviati a InfoPrint Manager o a RICOH ProcessDirector. È anche possibile memorizzare il file di controllo sullo stesso computer su cui si installa lo script pdpr, oppure è possibile memorizzarlo in un percorso centrale e consentire allo script pdpr di accedere ad esso tramite FTP. Lo script pdpr utilizza un accesso anonimo al server FTP, quindi l'utente anonimo deve disporre dell'autorizzazione di lettura per il file di controllo.

Per ottenere lo script pdpr più recente, contattare il proprio rappresentante dell'assistenza clienti Ricoh.

Per installare e configurare lo script pdpr:

  1. Accedere al computer primario come utente di sistema RICOH ProcessDirector (l'utente predefinito è aiw1) o con l'ID utente membro del gruppo RICOH ProcessDirector (il gruppo predefinito è aiwgrp1).
  2. Rilevare il file di installazione: /aiw/aiw1/samples/pdpr/pdpr_installer.
  3. Copiare il file in una directory temporanea nel computer su cui è in esecuzione il comando pdpr.
  4. Effettuare l'accesso al computer client:
    • Su un client basato su Linux, accedere come utente root e aprire un prompt dei comandi.
    • Su un client Windows, accedere come utente con autorizzazione di amministratore e aprire un prompt dei comandi.
  5. Modificare le directory nella directory che contiene pdpr_installer.
  6. Tipo: perl pdpr_installer
    L'interfaccia di installazione viene eseguita nella finestra del prompt dei comandi.
  7. Quando il programma di installazione chiede dove si desidera installare il programma, scegliere una directory differente rispetto alla directory temporanea in cui è installato the pdpr_installer.
      Importante:
    • Se si installa nella directory temporanea, l'installazione non riesce. È possibile eseguire un'installazione incompleta che presenta una directory pdpr anziché lo script pdpr.
  8. Rispondere alle domande nel programma di installazione in base alle seguenti definizioni:
    Nome host o indirizzo IP del server RICOH ProcessDirector
    Indirizzo IP o nome host completo del computer su cui è installato il server primario.
    Percorso FTP completo per il file pdpr.cfg
    Se si desidera memorizzare il file pdpr.cfg in un percorso centrale, il percorso completo del file pdpr.cfg. Il valore deve terminare con il nome file pdpr.cfg.

    Se si prevede di memorizzare il file pdpr.cfg sullo stesso sistema dello script pdpr, non digitare nulla; premere Invio e continuare con il programma di installazione.

  9. Finalizzare il processo di installazione:
    • Se si sta eseguendo l'installazione su un client Linux, disconnettersi e accedere di nuovo per rendere effettive le modifiche.
    • Se si sta eseguendo l'installazione su un client Windows, riavviare il computer per rendere effettive le modifiche.
  10. Per definire le regole di analisi del comando pdpr e inoltrare i lavori a RICOH ProcessDirector, modificare il file pdpr.cfg.
    Il file deve contenere una linea per ciascuna regola definita. I lavori vengono inviati a una periferica di input basata sull'ultima regola a cui corrispondono. Se il lavoro non soddisfa le condizioni di una qualsiasi delle regole, viene inviato a InfoPrint Manager.

    Ciascuna linea del file segue questa sintassi:

    • FileName | LDName,regular_expression, input_device_name, [BOTH]

    Utilizzare FileName se si desidera analizzare il nome file del file di input per determinare dove inviare il lavoro. Utilizzare LDName per analizzare il valore dell'opzione -d (InfoPrint Manager destinazione logica) sul comando pdpr per determinare dove inviare il lavoro.

    Ad esempio, il file potrebbe contenere le seguenti linee:

    LDName, .*\.[Pp][Ss], InputPS
    FileName, .*\.[Aa][Ff][Pp], InputAFP

    La prima riga istruisce lo script affinché osservi l'opzione -d sul comando pdpr. Se il valore specificato per tale opzione termina con .ps o .PS, il lavoro viene inviato alla periferica di input denominata InputPS. La seconda riga istruisce lo script affinché osservi il nome file del file di input. Se il nome file termina con .afp o .AFP, il lavoro viene inviato alla periferica di input denominata InputAFP.

    Se non viene soddisfatta alcuna condizione, il lavoro viene inviato a InfoPrint Manager tramite il valore memorizzato nella variabile di ambiente PDHOST sul sistema.

    Aggiungere il parametro BOTH alla fine di una voce per indicare se la condizione viene soddisfatta, il lavoro deve essere inviato sia a InfoPrint Manager che a RICOH ProcessDirector. Questo risulta utile durante la configurazione iniziale di RICOH ProcessDirector per ricevere lavori da pdpr poiché è possibile verificare la configurazione di RICOH ProcessDirector mentre si continua a usare InfoPrint Manager nel proprio ambiente di produzione.

Ora è possibile configurare RICOH ProcessDirector per la ricezione di lavori inoltrati con lo script pdpr da tutti i sistemi client. Per ulteriori informazioni, consultare il centro informazioni di RICOH ProcessDirector nell'interfaccia utente.

1.1.7.15 Impostazione per l'uso dell'autenticazione LDAP

Se si dispone di un LDAP esistente o di un server Active Directory, è possibile utilizzare i nomi utente e le password LDAP o Active Directory per l'autenticazione in RICOH ProcessDirector.
È necessario installare la funzione Sicurezza prima di poter impostare l'utilizzo dell'autenticazione LDAP.

Consultare l'amministratore LDAP per i valori del server LDAP e altre proprietà impostate in questa procedura. Prima di attivare l'autenticazione LDAP, associare i gruppi di sicurezza RICOH ProcessDirector ai gruppi LDAP esistenti.

Dopo aver attivato l'autenticazione LDAP, la prima volta che l'utente effettua l'accesso:

  • RICOH ProcessDirector autentica il nome utente e la password con il server LDAP.
  • RICOH ProcessDirector crea un nome utente RICOH ProcessDirector identico al nome utente LDAP.
      Nota:
    • Il server RICOH ProcessDirector non contiene informazioni sulla password LDAP.
  • RICOH ProcessDirector assegna all'utente RICOH ProcessDirector appartenenze di gruppo in base ai valori della proprietà Prodotto per la mappatura del gruppo LDAP e alle appartenenze del gruppo LDAP dell'utente.

Ogni volta che un utente effettua l'accesso:

  • RICOH ProcessDirector autentica il nome utente e la password con il server LDAP.
  • Se si sincronizzano i gruppi di prodotti con i gruppi LDAP, RICOH ProcessDirector aggiorna le appartenenze del gruppo di prodotti dell'utente in base a:
    • I valori per la proprietà Prodotto per la mappatura del gruppo LDAP.
    • Le appartenenze di gruppo LDAP dell'utente.
  • Se non si sincronizzano i gruppi di prodotti con i gruppi LDAP, RICOH ProcessDirector non aggiorna le appartenenze del gruppo di prodotti dell'utente. È possibile assegnare appartenenze di gruppo agli utenti manualmente in RICOH ProcessDirector. Consultare il centro informazioni RICOH ProcessDirector per ottenere maggiori informazioni sulla gestione degli utenti e dei gruppi.

Per impostare l'uso dell'autenticazione LDAP:
  1. Effettuare l'accesso come utente membro del gruppo di sicurezza Amministratore.
  2. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  3. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Impostazioni LDAP.
  4. Impostare la proprietà Server LDAP su uno di questi valori:
    • L'indirizzo IP della rete.
    • Il nome host completo del server LDAP e la porta usata dal sistema per l'autenticazione.

      Per includere più di un server LDAP, utilizzare un punto e virgola (;) per separare le voci.

  5. Specificare i valori per le proprietà Nome root distinto, Base di ricerca utente e Filtro di ricerca utente.
    Il valore immesso per la proprietà Filtro di ricerca utente determina il formato dei nomi utente RICOH ProcessDirector, ad esempio un formato di indirizzo e-mail o un formato UID.
  6. Opzionale: Specificare un valore per la proprietà Attributo e-mail.
    Se si inserisce un valore per questa proprietà, RICOH ProcessDirector imposta un valore per la proprietà Indirizzo e-mail quando viene creato un utente.
  7. Specificare i valori per le proprietà Nome manager distinto e Password manager.
  8. Specificare i valori per le proprietà Base di ricerca gruppo, Filtro di ricerca gruppo e Membro di ricerca gruppo.
    RICOH ProcessDirector utilizza il nome del gruppo LDAP specificato all'interno della proprietà Prodotto per la mappatura del gruppo LDAP nel Filtro di ricerca gruppo quando esegue l'autenticazione di un utente LDAP in RICOH ProcessDirector.
  9. Se si desiderano gestire i gruppi di sicurezza RICOH ProcessDirector tramite LDAP, impostare la proprietà Sincronizza con LDAP su . Se si desiderano gestire i gruppi di sicurezza utilizzando RICOH ProcessDirector, impostare la proprietà su No.
  10. Specificare le connessioni tra gruppi di prodotti e gruppi LDAP:
    1. Selezionare un gruppo di sicurezza prodotto dall'elenco.
    2. Digitare il nome del gruppo LDAP corrispondente accanto a esso.
    3. Fare clic su + nella parte destra del gruppo LDAP e associare un altro gruppo prodotto a un gruppo LDAP.
    4. Ripetere il passaggio precedente finché tutti i gruppi prodotto sono associati ai gruppi LDAP.
  11. Verificare se il browser ha riempito automaticamente le proprietà Nome manager distinto e Password manager. Se sono immessi, eliminare le proprietà e lasciarli vuoti.
  12. Per assicurare la connessione con il server LDAP e impostare il protocollo TLS (Transport Layer Security), specificare un valore per la proprietà Sicurezza LDAP:
    • Per utilizzare l'operazione StartTLS, impostare la proprietà su StartTLS.

      StartTLS è compatibile con la maggior parte delle implementazioni predefinite del protocollo LDAP.

    • Per utilizzare il protocollo Secure LDAP (LDAPS), impostare la proprietà su ldaps.

      Non specificare il protocollo LDAPS a meno che l'amministratore LDAP non abbia già configurato l'implementazione LDAP in modo da utilizzare questo protocollo.

  13. Per verificare che sia possibile accedere con le credenziali LDAP:
    1. Nella sezione Test impostazioni LDAP, inserire nome utente e password di un utente LDAP. Assicurarsi che il nome utente sia membro di un gruppo LDAP associato al gruppo RICOH ProcessDirector Amministratore.
    2. Fare clic su Test impostazioni LDAP.
      Se il test riesce, si dovrebbe ricevere un messaggio che indica la corretta esecuzione del test delle impostazioni LDAP.

      Se si riceve un messaggio di errore, fare clic su Chiudi, aggiornare le impostazioni LDAP e fare clic nuovamente su Test impostazioni LDAP.

  14. Se il test viene completato con successo, impostare la proprietà Autenticazione con LDAP su .
    Se non è possibile ottenere un test di successo, lasciare la proprietà Autenticazione con LDAP impostata su No e richiedere l'aiuto di uno specialista LDAP per verificare altre possibili problematiche.
  15. Fare clic su SALVA.
    Se non è stata utilizzata la funzione di test prima di fare clic su SALVA con la proprietà Autenticazione con LDAP impostata su , il sistema esegue il test con l'ID utente e la password specificati.
    • Se il test ha esito positivo, le impostazioni vengono salvate e l'autenticazione LDAP viene attivata.
    • Se il test non ha esito positivo, viene visualizzato un messaggio di errore e non viene salvata nessuna impostazione.

      Correggere le Impostazioni LDAP ed eseguire il test fino a quando non viene superato. Se il test continua ad avere esito negativo, impostare la proprietà Autenticazione con LDAP su No e fare clic su Salva . Collaborare con il proprio specialista LDAP per risolvere i problemi ed eseguire nuovamente il test delle impostazioni.

Dopo aver attivato l'autenticazione LDAP:
  • Utenti RICOH ProcessDirector locali non possono effettuare l'accesso a RICOH ProcessDirector.
  • Quando un utente LDAP effettua l'accesso per la prima volta a RICOH ProcessDirector, il sistema crea un nome utente identico al nome utente LDAP.
  • Se la proprietà Sincronizza con LDAP è impostata su , RICOH ProcessDirector non utilizza alcun gruppo di prodotti non associato ai gruppi LDAP.

RICOH ProcessDirector non cancella i nome utente esistenti quando attiva l'autenticazione LDAP. È necessario eliminare manualmente i nomi utente dal sistema.

    Nota:
  • Quando l'autenticazione LDAP è attivata e RICOH ProcessDirector presenta un utente con lo stesso nome utente di un utente LDAP:
    • RICOH ProcessDirector mantiene la password dell'utente esistente.
    • RICOH ProcessDirector consente all'utente di eseguire l'autenticazione con le credenziali LDAP.
  • Se l'autenticazione LDAP viene disattivata, l'utente può effettuare l'autenticazione con la password RICOH ProcessDirector.

1.1.7.16 Comunicare tra RICOH ProcessDirector e il server LDAP

Quando si imposta le comunicazioni tra RICOH ProcessDirector e il server LDAP, potrebbe essere necessario modificare le impostazioni del server LDAP per queste associazioni e richieste di ricerca.

Questa tabella associa i nomi delle proprietà del database ai corrispondenti nomi dell'interfaccia utente. Utilizzare questa tabella come riferimento per capire quali proprietà sono ottenute dalle ricerche e dalle associazioni eseguite da RICOH ProcessDirector.

Nomi delle proprietà dell'interfaccia utente e del database
Nomi proprietà database Nome proprietà interfaccia utente
WorkflowSystem.AdLdap.GroupMap Prodotto per la mappatura del gruppo LDAP
WorkflowSystem.AdLdap.GroupSearchBase Base di ricerca di gruppo
WorkflowSystem.AdLdap.GroupSearchFilter Filtro di ricerca di gruppo
WorkflowSystem.AdLdap.GroupSearchMember Membro di ricerca di gruppo
WorkflowSystem.AdLdap.ManagerDN Nome distinto di gestione
WorkflowSystem.AdLdap.ManagerPassword Password nome distinto di gestione
WorkflowSystem.AdLdap.rootDN Nome distinto radice
WorkflowSystem.AdLdap.Server Server LDAP
WorkflowSystem.AdLdap.UserSearchBase Base di ricerca utente
WorkflowSystem.AdLdap.UserSearchFilter Filtro di ricerca utente
User.ID Nome utente
User.Password Password utente

RICOH ProcessDirector crea queste associazioni ogni qualvolta un utente accede:

  • associazione ${WorkflowSystem.AdLdap.Server} usando ${WorkflowSystem.AdLdap.ManagerDN} e ${WorkflowSystem.AdLdap.ManagerPassword}

    Quando la proprietà del sistema Nome distinto di gestione (WorkflowSystem.AdLdap.ManagerDN) non ha un valore, viene creata un'associazione Anonima.

  • associazione a ${WorkflowSystem.AdLdap.Server} usando ${User.ID} e ${User.Password}
      Nota:
    • La password per User.Password deve essere impostata quando si effettuano modifiche per LDAP. Se la password non è impostata, l'associazione non va a buon fine.

RICOH ProcessDirector effettua queste richieste di ricerca ogni qualvolta un utente accede:

  • Per tutti i gruppi RICOH ProcessDirector LDAP:searchRequest "${WorkflowSystem.AdLdap.GroupSearchBase},${WorkflowSystem.AdLdap.rootDN}" wholeSubtree Filter: (${WorkflowSystem.AdLdap.GroupSearchFilter}${WorkflowSystem.AdLdap.GroupMap})

    I risultati devono essere inclusi in Membro di ricerca di gruppo. Il valore del membro di ricerca di gruppo è utilizzato come nome utente di RICOH ProcessDirector.

  • Quando un nome utente è impostato sul valore restituito nell'argomento Membro di ricerca di gruppo:searchRequest "${WorkflowSystem.AdLdap.UserSearchBase},${WorkflowSystem.AdLdap.rootDN}" wholeSubtree Filter: (${WorkflowSystem.AdLdap.UserSearchFilter}=${User.ID})

Verificare che le comunicazioni tra RICOH ProcessDirector e il server LDAP funzionino correttamente testando Base di ricerca di gruppo e Base di ricerca utente:

  • Testare Base di ricerca gruppo inserendo un comando nel prompt dei comandi:

    ldapsearch -D "WorkflowSystem.AdLdap.ManagerDN" -x -W -b "WorkflowSystem.AdLdap.GroupSearchBase,WorkflowSystem.AdLdap.rootDN" -h "WorkflowSystem.AdLdap.Server" -s sub "(WorkflowSystem.AdLdap.GroupSearchFilter=GroupMap)"

    Se le comunicazioni tra RICOH ProcessDirector e il server LDAP funzionano correttamente, si ottengono i dati contenenti la ricerca del gruppo. La risposta contiene le informazioni memorizzate nel server LDAP:

    UID=Nome utente, ou=Nome gruppo, ou=Nome organizzazione, dc=Nome computer, dc=Nome società

    Nome gruppo è ottenuto mediante WorkflowSystem.AdLdap.GroupSearchBase. Nome organizzazione, Nome computer, e Nome società sono ottenuti mediante WorkflowSystem.AdLdap.rootDN.

  • Testare Base di ricerca utente inserendo un comando nel prompt dei comandi:

    ldapsearch -D "WorkflowSystem.AdLdap.ManagerDN" -x -W -b "WorkflowSystem.AdLdap.UserSearchBase,WorkflowSystem.AdLdap.rootDN" -h "WorkflowSystem.AdLdap.Server" -s sub "(WorkflowSystem.AdLdap.UserSearchFilter=User.ID)"

    Se le comunicazioni tra RICOH ProcessDirector e il server LDAP funzionano correttamente, si ottengono i dati contenenti la ricerca dell'utente. La risposta contiene le informazioni memorizzate nel server LDAP:

    UID=Nome utente, ou=Utenti organizzazione, ou=Nome organizzazione, dc=Nome computer, dc=Nome società

    Utenti organizzazione sono ottenuti da WorkflowSystem.AdLdap.UserSearchBase. Nome organizzazione, Nome computer, e Nome società sono ottenuti mediante WorkflowSystem.AdLdap.rootDN.

1.1.7.17 Creazione di un server secondario per contenitore Docker

Utilizzare questa procedura per creare un server secondario per contenitore Docker su un sistema Linux e collegarlo al computer primario.
Prima di iniziare questa procedura, installare Docker Engine 19.03 o versione successiva sul computer Linux che ospiterà il server secondario del contenitore.
    Nota:
  • Su RICOH ProcessDirector per Linux, è possibile creare server secondari per contenitore Docker sul computer primario o su un computer Linux separato.

Per creare un server secondario per contenitore Docker:

  1. Contattare il supporto software Ricoh per ricevere assistenza in merito a questo processo.
    Il team di supporto software può aiutare a valutare il sistema e determinare se questa procedura deve essere modificata per adattarsi alle esigenze specifiche.
  2. Scaricare e installare la funzione Docker secondario.
  3. Se indicato dal Supporto software, installare la funzione Server secondario sul computer Linux remoto che ospiterà il server secondario del contenitore Docker.

    Seguire le procedure descritte in Configurazione dell'applicazione e dei server secondari. Se si installa un server secondario per contenitore Docker solo sul computer primario, non è necessario installare la funzione Server secondario né configurare NFS. Passare al passaggio 7.

  4. Se non è stata installata la funzione Server secondario:
    1. Configurare NFS per comunicare tra il computer primario e il computer che ospiterà il server secondario del contenitore Docker.

      Seguire la procedura in Configurazione del server primario per utilizzare NFS per impostare NFS sul computer primario.

    2. Sul computer che ospiterà il server secondario del contenitore Docker, creare questa directory: /aiw, quindi inserirla nella directory /aiw del computer primario.
      Utilizzare questo comando: mount -t nfs indirizzo IP del computer primario o nome host:/aiw /aiw
  5. Sul computer che ospiterà il server secondario del contenitore Docker:
    1. Creare un ID utente Linux con lo stesso nome dell'utente del sistema RICOH ProcessDirector(aiw1 è l'utente predefinito). Aggiungere l'ID utente al gruppo docker.
    2. Modificare la proprietà della directory /aiw con l'utente creato.
  6. Accedere a RICOH ProcessDirector.
  7. Creare l'oggetto server per rappresentare il server secondario del contenitore Docker.
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione.
    2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Server.
    3. Nella pagina Server, fare clic su Aggiungi Server secondario del contenitore
    4. Compilare le proprietà come appropriato.
    5. Fare clic su OK.
    RICOH ProcessDirector crea l'oggetto server e installa il server secondario del contenitore sul sistema di destinazione.
  8. Al termine del processo di installazione, avviare i server secondari del contenitore. Accedere al computer che ospita i server secondari del contenitore ed eseguire il comando seguente.
      Nota:
    • Se il server secondario del contenitore è stato creato sul computer primario, eseguire il comando sul computer primario.

      Sostituire directory con: /aiw

      path_to_script non è obbligatorio sul server primario.

    • Se il server secondario del contenitore è stato creato su un computer diverso, eseguire il comando dal computer secondario.

      Su un computer secondario, è necessario specificare il percorso completo dello script sul computer primario, inclusa la directory installata sulla directory /aiw sul server primario. Nel comando seguente, sostituire questi valori:

      • path_to_script

        Il percorso completo dello script sul server primario, inclusa la directory installata. Se la directory installata è /aiw (come nella procedura sopra), il valore è: /aiw/aiw1/bin/

      • directory

        Il percorso completo della directory installata sulla directory /aiw sul server primario. Nella procedura sopra, questa directory è anche /aiw.

    • Per avviare un server secondario del contenitore specifico, sostituire [secondary_name] con il nome del server. Omettere questo valore per avviare tutti i server secondari del contenitore presenti sul computer Linux.
    [path_to_script]containers.pl start directory[secondary_name]
    Ad esempio:
    • Per avviare tutti i server secondari del contenitore sul server primario:

      containers.pl start /aiw

    • Per avviare uno dei quattro server secondari del contenitore su un computer diverso:

      /aiw/aiw1/bin/containers.pl start /aiw secServContainer3

Per arrestare i server secondari del contenitore Docker, eseguire questo comando sul computer che li ospita:

[path_to_script]containers.pl stop directory[secondary_name]

Seguire le istruzioni di sostituzione sopra per [path_to_script], directory e [secondary_name].

1.1.7.18 Trasferimento dell'elaborazione da e verso un server di failover

I server di failover sono progettati in modo da assumere il controllo dell'elaborazione nell'eventualità in cui il server di produzione RICOH ProcessDirector subisca un guasto o danno irreversibile. Utilizzare questa procedura per trasferire l'elaborazione dal server di produzione RICOH ProcessDirector al server di failover o viceversa.
Per trasferire l'elaborazione di RICOH ProcessDirector da e verso un server di failover:
  1. Accedere come utente di sistema ("aiw1" è l'utente predefinito) al server da cui si intende trasferire l'elaborazione. Se il sistema non è disponibile (ad esempio per un guasto hardware o se il sistema è spento), continuare con il passaggio 3. Se si trasferisce l'elaborazione dal server di produzione a quello di failover, accedere al server di produzione. Se si trasferisce l'elaborazione dal server di failover a quello di produzione, accedere al server di failover.
  2. Aprire una riga di comando e immettere: stopaiw
  3. Accedere come utente root al server su cui si intende trasferire l'elaborazione.
  4. Immettere /opt/infoprint/ippd/bin/changeHostname.plserver_hostname dove server_hostname è il nome del server da cui si intende trasferire l'elaborazione, quindi premere Invio. Se si trasferisce l'elaborazione dal server di produzione a quello di failover, server_hostnameè il server di produzione.Se si trasferisce l'elaborazione dal server di failover a quello di produzione, server_hostname è il server di failover.

1.1.7.19 Configurazione per l'invio di dati a RICOH Supervisor

Le impostazioni di RICOH Supervisor consentono di configurare il sistema per inviare i dati a RICOH Supervisor.

I dati inviati a RICOH Supervisor devono essere memorizzati nel database Report dalle raccolte dati RICOH ProcessDirector. Prima di eseguire questa procedura, è necessario configurare la funzionalità Report, inclusa l'impostazione delle raccolte dati e delle operazioni del flusso di lavoro per raccogliere i dati da inviare a RICOH Supervisor. I dati raccolti dalle raccolte dati prima di configurare un trasmettitore dati RICOH Supervisor possono essere utilizzati in RICOH Supervisor dopo che la trasmissione è stata abilitata.

    Nota:
  • Assicurarsi di aver abilitato l'acquisizione dei dati in Report Impostazioni del database e per ogni raccolta dati che deve raccogliere dati.

Per creare una connessione a RICOH Supervisor e per la trasmissione di dati, è necessario completare una serie di operazioni. La connessione dati richiede la creazione di una credenziale e di un trasmettitore di dati. La credenziale utilizza un codice di autenticazione per creare un certificato che si autentica con RICOH Account Administration per l'accesso alle applicazioni cloud Ricoh. Per accedere a RICOH Account Administration, contattare l'amministratore di sistema per RICOH Supervisor.

Dopo aver creato un certificato che autentica RICOH ProcessDirector nel cloud Ricoh, è necessario creare un trasmettitore di dati RICOH Supervisor che abiliti la trasmissione dei dati.

    Importante:
  • È possibile creare solo una credenziale cloud Ricoh e un trasmettitore di dati RICOH Supervisor per l'invio di dati a RICOH Supervisor.

Per configurare l'invio di dati a RICOH Supervisor:

  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello sinistro, fare clic su Impostazioni RICOH Supervisor.
  3. Andare a Impostazioni e impostare i valori per queste proprietà:
    1. Selezionare il fuso orario del computer primario RICOH ProcessDirector dall'elenco Fuso orario del computer primario.
    2. Immettere il nome del sistema RICOH ProcessDirectornel campo Nome del sistema da visualizzare. Il nome identifica il sistema RICOH ProcessDirector in RICOH Supervisor.
    3. Se si sceglie di utilizzare un server proxy, assicurarsi che il server proxy sia configurato nella pagina Impostazioni di sistema.
    4. Fare clic su Salva impostazioni.
  4. Nella sezione Credenziali, fare clic su Icona Aggiungi, l'icona Aggiungi, per creare una credenziale cloud Ricoh. Si apre una nuova finestra di dialogo per impostare le credenziali:
    1. Compilare i campi della sezione Generale.
    2. Nella sezione Certificato, fare clic su Genera codice. RICOH Account Administration si apre in una nuova scheda.
    3. Accedere a RICOH Account Administration e copiare il codice.
    4. Tornare a RICOH ProcessDirector e incollare il codice generato nel campo Codice unico.
    5. Fare clic su OK per generare il certificato e salvare le credenziali.
  5. Nella sezione Trasmettitore dati, fare clic su Icona Aggiungi, l'icona Aggiungi, per creare un nuovo trasmettitore di dati RICOH Supervisor. Si apre una nuova finestra di dialogo per configurare il trasmettitore di dati:
    1. Esaminare i valori attuali delle proprietà ed effettuare gli eventuali aggiornamenti necessari su tutte le schede. Per visualizzare le informazioni relative a una delle proprietà, fare clic sul pulsante del punto interrogativo accanto al nome della proprietà.
    2. Quando tutte le impostazioni sono configurate correttamente, fare clic sull'interruttore all'inizio della scheda Generale per abilitare il trasmettitore di dati.
    3. Fare clic su OK.
Se tutte le impostazioni sono configurate correttamente, viene visualizzato un segno di spunta verde davanti a ogni sezione. La prima trasmissione dei dati avviene secondo la pianificazione impostata. Il completamento della prima trasmissione potrebbe richiedere un po' di tempo, anche se viene inviata solo una piccola quantità di dati. Nell'angolo in alto a destra della pagina Impostazioni di RICOH Supervisor è visualizzato lo stato della connessione e la data e l'ora dell'ultima trasmissione riuscita.

1.1.7.20 Installazione di un aggiornamento per il prodotto RICOH ProcessDirector

1.1.7.20.1 Preparazione all'aggiornamento

Quando si prepara il sistema per un aggiornamento, è necessario determinare come si desidera aggiornare il sistema e quali componenti sono stati installati, quindi eseguire il backup del sistema.

Per prepararsi a un aggiornamento:

  1. Decidere come aggiornare il sistema. Si hanno a disposizione due scelte:
    • Scaricare il file ISO completo del prodotto per la versione più recente di RICOH ProcessDirector.

      Il file ISO include un aggiornamento completo del prodotto di base e di tutte le caratteristiche. L'aggiornamento viene installato nello stesso modo in cui è stato installato inizialmente il prodotto.

      Questa opzione è la più efficiente, perché c'è un solo pacchetto da scaricare e le funzioni installate vengono aggiornate automaticamente.

        Nota:
      • Funzioni di conversione RICOH deve essere scaricato installato separatamente.
    • Scaricare i pacchetti di aggiornamento del prodotto di base e di ciascuna delle funzioni installate.

      Il download di singoli pacchetti di aggiornamento può essere più veloce del download del file ISO completo, poiché ogni pacchetto è significativamente più piccolo del file ISO. Tuttavia, ogni pacchetto deve essere scaricato singolarmente. Se si dispone di un gran numero di funzioni da aggiornare, il processo può richiedere molto tempo.

      È possibile installare solo un aggiornamento per il prodotto su sistemi RICOH ProcessDirector con versione 3.6 o superiore. Se il software è inferiore alla versione 3.6, utilizzare il file ISO completo del prodotto o contattare il supporto software.

  2. Se è installato Funzioni di conversione RICOH, accedere all'interfaccia utente della funzione di conversione e aprire la finestra di dialogo Informazioni. Prendere nota delle conversioni installate.
  3. Se si sceglie di utilizzare il file ISO completo del prodotto, seguire le istruzioni riportate nei capitoli 3 e 4 di Ricoh ProcessDirector: pianificazione e installazione per scaricare e installare l'aggiornamento.
  4. Se si sceglie di installare i pacchetti di aggiornamento, è necessario aggiornare il prodotto di base e tutte le funzioni attualmente installate.
    1. Effettuare l'accesso come utente autorizzato per utilizzare Feature Manager.
    2. Fare clic su Amministrazione.
    3. Nel riquadro a sinistra, selezionare Servizi Funzioni.
      Se viene visualizzato un messaggio di errore, è necessario avviare manualmente la Gestione delle funzioni:
      • accedere al computer primario come utente predefinito e aprire un prompt di comandi. Digitare: startaiw -f
      Per completare il processo, svuotare la cache del browser e ricaricare la pagina web di Gestione delle funzioni.
    4. Fare un elenco di tutte le funzioni che hanno un numero di versione nella colonna Versione installata.
      La funzione Aggiorna prodotto contiene il prodotto base, perciò è necessario aggiornarla.
  5. Effettuare il backup del sistema. Digitare questi comandi.
    • zip -r aiwlib.zip /aiw/aiw1/lib/*
    • zip -r ext-xml.zip /opt/infoprint/ippd/extensions/**/extension.xml
      Nota:
    • Questa procedura arresta e riavvia il server di RICOH ProcessDirector. Effettuare questa procedura nel momento di manutenzione pianificato.

1.1.7.20.2 Scaricare e installare pacchetti di aggiornamento

È possibile scaricare aggiornamenti per il prodotto RICOH ProcessDirector dalla pagina Web del software Ricoh.
    Nota:
  • Questa procedura prevede il non utilizzo di un computer primario per accedere a una pagina Web esterna e scaricare i file dell'aggiornamento.

    Se si scaricano i file direttamente sul computer principale, scaricare i file in questa directory:

    • /opt/infoprint/ippd/available

Per scaricare e installare i pacchetti di aggiornamento:
  1. In un browser Web, aprire questa pagina: https://dl.ricohsoftware.com/.
  2. Fare clic su Download software, immettere il proprio Entitlement ID e fare clic su Invia.
  3. Opzionale: Se Funzioni di conversione RICOH è da aggiornare, individuare e fare clic sui nomi delle conversioni per scaricarli.
  4. Fare clic su Visualizza file correlati sul lato destro della pagina.
  5. Fare clic sul titolo di ogni pacchetto che si desidera scaricare, a partire da Ricoh ProcessDirector: funzione Aggiorna prodotto.
    Utilizzare l'elenco delle funzioni installate per determinare quali altri pacchetti scaricare.
  6. Dopo i download di ogni pacchetto, confermarne i checksum MD5 con il valore mostrato sulla pagina Web. Utilizzare questo comando, sostituendo il nome del file per ProductUpdate.epk:
    • md5sum ProductUpdate.epk

    Se il checksum non corrisponde, scaricare di nuovo il file.

  7. Accedere al server primario come utente aiw1.
  8. Copiare i file EPK in questa directory sul computer principale:
    • /opt/infoprint/ippd/available
  9. Installare la funzione di aggiornamento del prodotto utilizzando Importa pacchetto.
  10. Quando l'installazione è completa, RICOH ProcessDirector si riavvia. Utilizzare il proprio browser per accedere all'interfaccia utente. Se si verifica un errore durante l'installazione, contattare il supporto software Ricoh.
  11. Se sono stati scaricati altri pacchetti di funzioni, utilizzare Gestione delle funzioni per installarli.
  12. Se si è scaricato Funzioni di conversione RICOH, montare e installare ogni file ISO.
    Per informazioni dettagliate sull'esecuzione del programma di installazione, fare riferimento a RICOH ProcessDirector: Pianificazione e installazione, capitolo 4.

1.1.8 Avvio, arresto e disinstallazione di

È possibile avviare e arrestare server di RICOH ProcessDirector. È possibile anche disinstallare RICOH ProcessDirector.

1.1.8.1 Avvio del prodotto base e dei server secondari

Il prodotto base RICOH ProcessDirector e i server secondari si avviano automaticamente all'avvio dei sistemi su cui sono installati. Tuttavia, potrebbe essere necessario avviare il prodotto base o il server secondario senza riavviare l'intero sistema operativo.

In seguito allo spegnimento e al riavvio di un sistema, tutte le stampanti vengono disabilitate. Se si desidera che tutte le stampanti abilitate prima dello spegnimento vengano abilitate dopo il riavvio del sistema, è possibile modificare la proprietà di sistema Ricorda stato abilitato delle stampanti su .

Per avviare il prodotto base o i server secondari remoti:

  1. Accedere al sistema come utente del sistema RICOH ProcessDirector ( aiw1 è l'impostazione predefinita).
  2. Accedere alla riga comandi.
  3. Immettere il comando di seguito riportato:
    • startaiw
  4. Se il comando startaiw non viene eseguito correttamente, immettere questi comandi:
    • stopaiw
    • startaiw
Sul computer primario, il comando avvia il server primario, i server secondari locali, il programma di interfaccia utente e il centro informazioni. Su un computer secondario, il server secondario viene avviato e si collega al server primario.

1.1.8.1.1 Disattivazione dello script di autostart su Linux

Se non si desidera che il prodotto base RICOH ProcessDirector o il server secondario vengano avviati automaticamente al riavvio del sistema su cui sono installati, è possibile disattivare lo script di avvio automatico. Per disattivare lo script, è sufficiente rimuovere due collegamenti simbolici. RICOH ProcessDirector può essere in esecuzione quando viene disattivato lo script.
Per disattivare lo script di autostart:
  1. Accedere come utente root.
  2. Accedere alla riga comandi.
  3. Immettere il comando di seguito riportato:
    systemctl disable aiwserv.service

1.1.8.1.2 Attivazione dello script di avvio automatico su Linux

Se precedentemente è stato disattivato lo script autostart sul sistema, è possibile riattivarlo. La riattivazione di tale script comporta l'avvio automatico del prodotto base di RICOH ProcessDirector o del server secondario all'avvio del sistema. Per attivare lo script, è sufficiente aggiungere due collegamenti simbolici.
    Nota:
  • Quando si installa RICOH ProcessDirector, per impostazione predefinita viene attivato lo script di autostart. Se non è stato disattivato, non è necessario eseguire questa procedura.

Per attivare lo script di autostart:

  1. Accedere come utente root.
  2. Accedere alla riga comandi.
  3. Immettere il comando di seguito riportato:
    systemctl enable aiwserv.service

1.1.8.1.3 Avvio e arresto del prodotto di base quando il server DB2 si trova su un computer differente

È necessario che il server primario di RICOH ProcessDirector e il relativo client DB2 siano sempre in grado di connettersi al server DB2. Se il server DB2 è installato su un computer diverso e questo viene riavviato, è necessario arrestare e riavviare RICOH ProcessDirector.
Arrestare e riavviare RICOH ProcessDirector e il server DB2 nel seguente ordine:
  1. Accedere al sistema Linux come utente di sistema di RICOH ProcessDirector (aiw1 è l'utente predefinito).
  2. Immettere questo comando per arrestare RICOH ProcessDirector:
    stopaiw
  3. Riavviare il computer in cui è installato il server DB2.
    Il server DB2 si arresta in modo automatico.
  4. Accedere al computer del server DB2 come utente dell'istanza RICOH ProcessDirector DB2.
    L'ID utente predefinito è aiwinst.
  5. Immettere questo comando per avviare il server DB2:
    db2 start db manager
  6. Sul computer primario RICOH ProcessDirector, accedere come utente di sistema RICOH ProcessDirector e immettere questo comando per riavviare RICOH ProcessDirector:
    startaiw 
Se il server DB2 si arresta in modo imprevisto, arrestare RICOH ProcessDirector, quindi continuare con le operazioni dopo aver arrestato RICOH ProcessDirector, come riportato in precedenza.

1.1.8.2 Avvio di un server applicazioni

Per eseguire delle operazioni di elaborazione su un server applicazioni, il server applicazioni deve essere in esecuzione. Se il server applicazioni non è configurato come servizio, è necessario avviare il server applicazioni manualmente.
Per avviare manualmente un server applicazioni:
  1. Accedere al sistema Windows come l'utente utilizzato per eseguire il server applicazioni.
  2. Avviare il server applicazioni. Utilizzare il collegamento Avvia server applicazioni nella cartella del menu di avvio di RICOH ProcessDirector.

1.1.8.3 Arresto del prodotto base e dei server secondari

Quando si arresta il prodotto base RICOH ProcessDirector o un server secondario remoto, è possibile arrestare il sistema anche senza aspettare il completamento delle operazioni di elaborazione del lavoro. Se è stata installata la funzione di supporto AFP, è possibile selezionare se arrestare i processi avviati dal componente del driver di stampa RICOH ProcessDirector, da Download per z/OS o AFP Download Plus.

In seguito allo spegnimento e al riavvio di un sistema, tutte le stampanti vengono disabilitate. Se si desidera che tutte le stampanti abilitate prima dello spegnimento vengano abilitate dopo il riavvio del sistema, è possibile modificare la proprietà di sistema Ricorda stato abilitato delle stampanti su .

Per arrestare il prodotto base o un server secondario remoto:

  1. Accedere al sistema come utente del sistema RICOH ProcessDirector ( aiw1 è l'impostazione predefinita).
  2. Accedere alla riga comandi.
  3. Opzionale: Per minimizzare l'impatto dell'arresto del sistema sui processi che al momento sono in esecuzione, disattivare i dispositivi di input associati con il server.
  4. Immettere uno di questi comandi:
    • Per arrestare il sistema immediatamente senza attendere il completamento delle operazioni.
      • stopaiw

      Tutte le operazioni in stato di elaborazione verranno spostate allo stato di errore quando si riavvia il sistema.

    • Per arrestare il sistema una volta completate le operazioni di elaborazione.
      • stopaiw -q
    • Per arrestare il sistema e tutti i processi avviati dal componente del driver di stampa o da Download per z/OS o da AFP Download Plus:
      • stopaiw -t

      Questa opzione è disponibile solo su un computer primario con la funzione Supporto AFP installata.

    Sul computer primario, il comando arresta il server primario, i server secondari locali, il programma di interfaccia utente e il centro informazioni. Se un server secondario remoto è collegato al server primario, al suo arresto questo tenta di ristabilire la connessione ogni 30 secondi, fino a quando non è in grado di collegarsi o fino a quando non viene arrestato.

    Su un computer secondario, il comando disconnette il server secondario remoto dal server primario e arresta il server secondario.

1.1.8.4 Arresto di un server applicazioni

È possibile arrestare un server applicazioni tramite il menu Start di Windows. L'arresto del server evita che RICOH ProcessDirector acceda ai programmi esterni sul sistema Windows.
Per arrestare un server applicazioni:
  1. Accedere al sistema Windows come l'utente utilizzato per eseguire il server applicazioni.
  2. Arrestare il server applicazioni. Utilizzare il collegamento Arresta server applicazioni nella cartella del menu di avvio di RICOH ProcessDirector.

1.1.8.5 Disinstallazione di RICOH ProcessDirector

Potrebbe essere necessario disinstallare RICOH ProcessDirector (ad esempio, se è necessario ripristinare un livello precedente).

1.1.8.5.1 Disinstallazione del prodotto base, delle funzioni e delle estensioni

È possibile utilizzare un comando per disinstallare contemporaneamente il prodotto base e tutte le funzioni ed estensioni (tranne le funzioni del server secondario). Non è possibile disinstallare le funzioni o le estensioni singolarmente.

Per disinstallare il prodotto base e tutte le funzioni ed estensioni:

  1. Accedere al computer primario come utente root.
  2. Immettere uno di questi comandi:
    • Se si avvia il computer primario da un'interfaccia utente grafica come X Windows:
      • /opt/infoprint/ippd/_uninstall/ippd/removeIPPD -i gui
    • Se si avvia il computer primario da una finestra del terminale:
      • /opt/infoprint/ippd/_uninstall/ippd/removeIPPD -i console
      Nota:
    • Se viene visualizzato un errore che indica l'impossibilità di trovare Java Virtual Machine, immettere questo comando, quindi provare a eseguire nuovamente il comando:

      . ~aiw1/.profile

    RICOH ProcessDirector avvia il programma che guida attraverso il processo di disinstallazione. Seguire le istruzioni riportate nel programma.
  3. Fare clic su Disinstalla per avviare il processo di disinstallazione.
    È possibile scegliere di rimuovere l'utente di sistema (aiw1), il gruppo di sistema (aiwgrp1), l'utente del database (aiwclnt) e il gruppo del database (aiwdbgrp).
    Al termine della disinstallazione, verrà visualizzato un messaggio di completamento corretto della disinstallazione oppure un messaggio di errore con la posizione del file di log degli errori.
  4. Fare clic su Fine.
  5. Il programma di disinstallazione lascia al suo posto parte della struttura della directory. Per rimuovere completamente tutti i file installati dal programma di installazione RICOH ProcessDirector, rimuovere tutti i file system creati come parte dell'installazione.
    I file system da rimuovere includono:
    • /aiw/aiw1/db2
    • /aiw/aiw1/db2_logs
    • /aiw
    • /opt/infoprint/ippd
    • /var/psf/segments
    • /var/psf
    • /var/aiw
      Importante:
    • Non rimuovere la directory /opt/infoprint se RICOH InfoPrint XT o RICOH Transform Feature è installato sul server in uso.
  6. Per rimuovere i database di RICOH ProcessDirector e l'istanza DB2 da un server DB2 su un computer diverso:
    1. Accedere a questo computer come proprietario dell'istanza DB2 del database di RICOH ProcessDirector.
    2. Inserire il DVD del prodotto base RICOH ProcessDirector nell'unità.
    3. Accedere alla directory /scripts sul DVD del prodotto base RICOH ProcessDirector.
    4. Inserire questo comando per eseguire lo script di disinstallazione:
      • ./remoteDB2uninstall.sh
      Nota:
    • remoteDB2uninstall.sh permette di scegliere se rimuovere gli ID utente RICOH ProcessDirector o i gruppi utente creati da setupRemoteDB2.sh. Tale operazione non rimuove gli ID utenteRICOH ProcessDirector o i gruppi utente creati manualmente.
  7. Per rimuovere il contenitore Docker quando si utilizza RICOH ProcessDirector con un database PostgreSQL, è necessario prima arrestare il contenitore Docker e poi rimuoverlo.
    1. Immettere questo comando per interrompere il contenitore Docker:
      docker stop container-name
    1. Immettere questo comando per rimuovere il contenitore Docker:
      docker rm container-name
    1. Immettere questo comando se si desidera rimuovere anche i volumi associati:
      docker volume prune

      Questo comando elimina tutti i dati persistenti precedentemente associati ai contenitori che sono stati rimossi.

    Il nome del contenitore è rpd-aiwdb-postgres per il database primario e rpd-reports-postgres per il database Report.
  8. Riavviare il computer principale.

1.1.8.5.1.1 Disinstallazione di Transform Feature

Se si desidera disinstallare Transform Feature, è necessario procedere dal server e BladeCenter, nel modo appropriato.

1.1.8.5.1.1.1 Disinstallazione di Transform Feature da un server

In questa sezione viene descritta la procedura per disinstallare Transform Feature da un server.
Per disinstallare Transform Feature da un server:
  1. Per Linux, eseguire questo comando da questo percorso: /opt/infoprint/itm/_uninst/uninstall_itm.sh e per Windows, specificare il comando di disinstallazione da questo percorso: install_path\_uninst\uninstall.exe
  2. Per disinstallare solo una conversione specifica, per Linux, eseguire questo comando:
    /opt/infoprint/itm/_inst/feature/<transform_id>/_uninst/uninstall_tf_<transform_id>.sh dove <transform_id> è il nome della conversione.
  3. Viene visualizzata la pagina Benvenuti nel programma di disinstallazione.
  4. Fare clic su Avanti.
    Viene visualizzata la pagina di riepilogo in cui viene specificato che il programma di installazione disinstallerà Transform Feature.
  5. Fare clic su Disinstalla.
    Viene visualizzata la pagina in cui viene specificato che Transform Feature è stato disinstallato.
  6. Fare clic su Fine per uscire dalla procedura guidata.
Nei sistemi operativi Windows è possibile disinstallare Transform Feature anche dal Pannello di controllo.

1.1.8.5.1.1.2 Disinstallazione di Transform Feature da un server Linux utilizzando la riga di comando

In questa sezione viene descritto come disinstallare Transform Feature dalla riga di comando.
Per disinstallare Transform Feature da un server Linux:
  1. Accedere come utente root (amministratore).
  2. Per disinstallare una console, immettere il seguente comando:
    /opt/infoprint/itm/_uninst/uninstall_itm.sh
  3. Per disinstallare solo una conversione specifica, immettere questo comando:
    /opt/infoprint/itm/_inst/feature/<transform_id>/_uninst/uninstall_tf_<transform_id>.sh dove <transform_id> è il nome della conversione.

1.1.8.5.1.1.3 Disinstallazione di Transform Feature da un server Windows utilizzando la riga di comando

In questa sezione viene descritto come disinstallare Transform Feature dalla riga di comando.
Per disinstallare Transform Feature da un server Windows:
  1. Accedere come utente amministratore.
  2. Per disinstallare una console, immettere il seguente comando:
    install_path\_uninst\uninstall.exe -i console
  3. Per eseguire una disinstallazione invisibile (non produce output e non richiede l'intervento dell'utente), immettere il seguente comando:
    install_path\_uninst\uninstall.exe -i silent

1.1.8.5.2 Disinstallazione delle funzioni del server secondario

Per disinstallare i server secondari Linux:
  1. Accedere come utente root.
  2. Immettere il comando di seguito riportato:
    /opt/infoprint/ippd/_uninstall/ippds/removeIPPDs

    RICOH ProcessDirector avvia il programma di installazione che guida attraverso il processo di disinstallazione. Seguire le istruzioni riportate nel programma di installazione.

  3. Scegliere se rimuovere gli utenti e i gruppi di RICOH ProcessDirector.
  4. Fare clic su Disinstalla per avviare il processo di disinstallazione.
  5. Una volta completata la disinstallazione, viene visualizzato un messaggio di conferma del completamento corretto della disinstallazione o un messaggio in cui sono indicati degli errori e la posizione del file di log degli errori.
  6. Fare clic su Fine.
  7. Per rimuovere completamente tutti i file installati da RICOH ProcessDirector, eliminare i seguenti file system e directory:

    /aiw

    /var/psf/segments

    /var/psf

    /var/aiw

1.1.8.5.3 Rimozione del server applicazioni come servizio

Per rimuovere il server applicazioni come servizio senza disinstallare il server applicazioni:
  1. Accedere al computer Windows su cui è installato il server applicazioni.
  2. In un prompt comandi per Windows, accedere a C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector\bin.
  3. Tipo: disinstallare aiwsvc e premere Invio.
  4. Aprire la finestra Windows Services e ricercare il servizio Server applicazioni RICOH ProcessDirector. Se il server applicazioni RICOH ProcessDirector non è più presente, il servizio applicazioni è stato rimosso.
  5. Spegnere la funzione di montaggio automatico dell'unità utilizzata dal servizio applicazioni:
    1. In Esplora risorse, accedere a C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector\logs.
    2. Rimuovere o disattivare il file mountaiwdata.bat. Se in futuro si intende riattivare il servizio del server applicazioni, disabilitare il file è una buona opzione. È possibile disattivare il file impostando un commento nei contenuti del file o rinominando il file con un nome simile a mountaiwdata.bat.bak.
  6. Opzionale: Avviare il server applicazioni. Utilizzare il collegamento Avvia server applicazioni nella cartella del menu di avvio di RICOH ProcessDirector.

1.1.8.5.4 Disinstallazione di un server applicazioni

Per disinstallare un server applicazioni:
  1. Accedere al server applicazioni come amministratore.
  2. Se il server per applicazioni è in esecuzione come servizio, rimuovere il server applicazioni come servizio. Consultare Rimozione del server applicazioni come servizio.
  3. Dal Pannello di controllo di Windows, fare clic su Programmi e funzionalità.
  4. Fare doppio clic su Server applicazioni Ricoh ProcessDirector.
  5. Seguire tutte le istruzioni fornite.
  6. Fare clic su Fine.

1.1.9 Elenco di controllo di pianificazione dell'installazione

Questo elenco di controllo contiene attività che possono essere di aiuto nella pianificazione dell'installazione di RICOH ProcessDirector.

Elenco di controllo di pianificazione dell'installazione
Verificare ogni voce al completamento dell'attività.
  Attività Note
  Determinare la propria configurazione del sistema (vedere Configurazioni di sistema per un esempio di configurazione). Tenere presenti i requisiti per la condivisione dei file (ad esempio Shark, FAST, RAID o NFS) e il ripristino in caso di errore.

 
  Fare una stima dei requisiti futuri e correnti relativi all'archiviazione e al backup. Considerare i volumi di produzione, la gestione delle risorse di stampa e il ripristino in caso di errore.

 
  Assicurarsi di disporre di una capacità di rete adeguata.

 
  Determinare quali stampanti si desidera utilizzare con RICOH ProcessDirector. Quando si definiscono le stampanti per RICOH ProcessDirector, sono necessarie le seguenti informazioni:
  • Nome stampante
  • Numero di porta TCP/IP
  • Indirizzo TCP/IP o nome host
  • Nome comunità SNMP, se si desidera utilizzare il protocollo SNMP per monitorare la stampante

È anche necessario decidere la lingua che il componente del driver della stampante deve utilizzare per restituire messaggi a RICOH ProcessDirector.

 
  Procurarsi l'hardware obbligatorio per la propria configurazione che soddisfa i requisiti di archiviazione e backup (vedere Requisiti hardware).

 
  Decidere se configurare il file system sotto forma di partizioni o di file system montati da altre unità di archiviazione. Consultare Pianificazione dei file system.

 
  Decidere quale configurazione di database utilizzare con RICOH ProcessDirector:
  • PostgreSQL
  • IBM DB2 fornito con RICOH ProcessDirector
  • La propria copia di DB2

Se si utilizza la propria copia:

  • Decidere se installare DB2 sul computer primario o su un computer differente.
  • Se si installa DB2 su un computer differente, determinare la directory per le informazioni su RICOH ProcessDirector.

 
  Determinare i valori da utilizzare per il gruppo RICOH ProcessDirector su questo computer. Il nome predefinito per il gruppo è aiwgrp1 mentre il GID predefinito è 32458. È possibile modificare entrambi i valori. Tenere presente che il GID deve essere lo stesso per tutti i computer primari e secondari; pertanto, se si sceglie il proprio, assicurarsi che il valore sia sufficientemente grande per evitare conflitti. Tutti i nomi utente e di gruppo del sistema operativo devono contenere un numero compreso tra 1 e 8 caratteri a causa di una restrizione del database. Non è possibile creare un ID utente che include caratteri internazionali (come á, É, î, ñ, ô, ß) o caratteri a doppio byte.

Vedere Creazione di gruppi e utenti di sistema per informazioni aggiuntive sulla creazione di questo gruppo e altri gruppi richiesti.

 
  Determinare i valori da utilizzare per l'utente del sistema RICOH ProcessDirector. Il nome predefinito per l'utente di sistema è aiw1 e l'UID predefinito è 32457. È possibile modificare entrambi i valori. Tenere presente che l'UID deve essere lo stesso per tutti i computer primari e secondari ad essi collegati; pertanto, se si sceglie il proprio, assicurarsi che il valore sia sufficientemente grande per evitare conflitti. Tutti i nomi utente e di gruppo del sistema operativo devono contenere un numero compreso tra 1 e 8 caratteri a causa di una restrizione del database. Non è possibile creare un ID utente che include caratteri internazionali (come á, É, î, ñ, ô, ß) o caratteri a doppio byte.

Se si creano directory per l'utilizzo da parte di dispositivi di input RICOH ProcessDirector, l'UID deve essere rappresentato da un membro del gruppo che sia proprietario di tali directory.

Vedere Creazione di gruppi e utenti di sistema per informazioni aggiuntive sulla creazione di questo utente e di altri utenti richiesti.

 
  Se si sceglie di utilizzare DB2, determinare gli ID utente e i gruppi per l'utilizzo da parte di DB2. Sono disponibili nomi predefiniti. Tuttavia, è possibile modificarli per soddisfare i requisiti. Tutti i nomi utente e di gruppo del sistema operativo devono contenere un numero compreso tra 1 e 8 caratteri a causa di una restrizione del database. Non è possibile creare un ID utente che include caratteri internazionali (come á, É, î, ñ, ô, ß) o caratteri a doppio byte.
  • In qualsiasi configurazione DB2, è richiesto un gruppo istanza e un gruppo database protetto. I nomi predefiniti per questi gruppi sono aiwdbgrp e aiwdbfgp.
  • In qualsiasi configurazione DB2, è richiesto un utente istanza e un utente protetto. I nomi predefiniti per gli utenti sono aiwinst e aiwdbfid.
  • Se si installa un client DB2 sullo stesso computer del prodotto base e un server DB2 su un computer differente, è richiesto un utente client del database. Il nome predefinito per tale utente è aiwclnt.
Non accedere mai come questi utenti, ma potrebbe essere necessario riconoscerli per la conservazione dei record e a scopi di sicurezza.
 
  Stabilire un nome host e l'indirizzo IP per ciascun server, incluso il server DB2 su un computer differente, qualora esistente. RICOH ProcessDirector supporta gli indirizzi IPv4.

 
  Determinare la password da utilizzare quando si esegue l'accesso all'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector con il nome utente aiw. La prima volta che si esegue l'accesso a RICOH ProcessDirector con il nome utente predefinito di aiw e la password predefinita di aiw, viene richiesto di modificare la password. La password deve contenere un numero compreso tra gli 8 e i 32 caratteri alfanumerici.  
  Se si utilizza un server DB2 su un computer differente, determinare la password per l'interfaccia utente RICOH ProcessDirector.

 
  Determinare il numero di ID utente RICOH ProcessDirector che si desidera creare e l'autorizzazione da assegnare a ciascun ID, ad esempio monitor, operatore, supervisore o amministratore. Determinare gli altri gruppi di autorizzazioni che si desidera creare e le azioni che si desidera vengano eseguite.  
  Se si desidera utilizzare ID utente e password LDAP o Active Directory per autenticare gli utenti RICOH ProcessDirector, chiedere all'amministratore LDAP di creare dei gruppi LDAP per ogni livello di accesso che si desidera impostare come gruppo di sicurezza RICOH ProcessDirector.  
  Considerare i metodi di inoltro dei lavori da utilizzare per inviare i lavori a RICOH ProcessDirector. È possibile copiare o inviare tramite FTP i file in hot folder, inviare i file tramite il protocollo LPD o utilizzare il comando pdpr. Se si dispone della funzione Supporto AFP, è possibile utilizzare Download per z/OS o AFP Download Plus. Il metodo di inoltro dei lavori utilizzato dipende dal sistema dal quale si inviano i lavori. Per ulteriori informazioni, consultare Invio del lavoro.  
  Determinare quali risorse devono essere disponibili per l'utilizzo da parte di RICOH ProcessDirector (ad esempio font AFP standard e non standard). Quindi, considerare il modo in cui si desidera condividere le risorse in modo tale da renderle disponibili per RICOH ProcessDirector (ad esempio, NFS o Samba).

Se si memorizzano le risorse nella directory /aiw/aiw1/resources sul computer primario, tutti i componenti RICOH ProcessDirector, inclusi gli eventuali server secondari, saranno in grado di individuarle senza una configurazione aggiuntiva. RICOH ProcessDirector non apporta alcuna modifica a tale directory durante gli aggiornamenti, quindi non è necessario ricaricare le risorse quando viene installato un aggiornamento.

 
  Installare il software richiesto per la configurazione (vedere Installazione del software richiesto).  
  Installare gli eventuali software opzionali, come Download per z/OS, AFP Download Plus o InfoPrint Transform Manager (vedere Pianificazione per un software opzionale).

 
  Modificare la lingua per il computer, se richiesto:
SLES
In YaST:
  • Fare clic su Sistema Scegli lingua.
  • Fare clic su Sistema Seleziona layout tastiera.

Nel Centro di controllo KDE, fare clic su Regionale e accessibilità Paese/regione e lingua.

Red Hat, CentOS o Rocky Linux
Per controllare le impostazioni internazionali attualmente in uso, digitare: cat /etc/locale.conf
Per controllare le impostazioni internazionali installate sul sistema, digitare: localectl list-locales
Per modificare le impostazioni internazionali in uso, digitare: localectl set-locale LANG=locale name

Sostituire locale name con il nome di una delle impostazioni internazionali installate nel sistema.

Windows
Fare clic su Pannello di controllo Opzioni di regione e lingua.
RICOH ProcessDirector supporta queste lingue e impostazioni locali:
  • Portoghese brasiliano (pt_BR)
  • Inglese (en_US)
  • Francese (fr_FR)
  • Tedesco (de_DE)
  • Italiano (it_IT)
  • Giapponese (ja_JP)
  • Spagnolo (es_ES)
  Security Enhanced Linux (SELinux) deve essere disabilitato durante il processo di installazione di RICOH ProcessDirector.

Per controllare lo stato di SELinux, digitare: getenforce

È possibile abilitarlo di nuovo al termine dell'installazione.

1.1.10 Accesso facilitato

Ricoh cerca di fornire prodotti con un facile accesso per tutti, indipendentemente dall'età e dalle abilità.

Per ulteriori informazioni sul nostro impegno nei confronti dell'accessibilità, consultare la Pagina sull'accessibilità sul sito Web di Ricoh.

Funzioni di accesso facilitato

Le funzioni di accesso facilitato permettono agli utenti disabili, con problemi di mobilità o di vista, di utilizzare correttamente i prodotti IT (Information Technology).

Le principali funzioni di accesso facilitato in questo prodotto consentono agli utenti di:

  • Sfruttare utilità per la lettura dello schermo, lenti d'ingrandimento e altre tecnologie di assistenza.
  • Utilizzare la tastiera anziché il mouse.
  • Cambiare attributi quali volume, colore, contrasto e dimensione dei font.

Inoltre, il centro informazioni e le pubblicazioni relative al prodotto sono in un formato che supporta l'accesso facilitato.

Per abilitare il supporto della tecnologia di assistenza nel programma di installazione, specificare l'opzione della console alla fine del comando setup. Ad esempio, per attivare la tecnologia di assistenza su computer Linux, inserire:

./setup -console

Navigazione mediante tastiera

Questo prodotto utilizza i tasti di navigazione standard di Microsoft Windows.

    Importante:
  • Non è possibile utilizzare la scheda Flusso di lavoro, la modalità Indicizzatore AFP di RICOH Visual Workbench (che fa parte della funzione Supporto AFP), la funzione Editor AFP o la funzione Whitespace Manager solo con la tastiera. Essi richiedono un mouse.
Tasti di accesso rapido dell'interfaccia utente RICOH ProcessDirector

Quando la tabella Lavori nella pagina Principale o una tabella nella pagina Amministrazione è attiva, è possibile utilizzare i seguenti tasti di accesso rapido:

Tasti di accesso rapido interfaccia utente
Descrizione Ctrl + tasto
Seleziona tutti gli oggetti nella tabella. a
Aprire la guida campo per la proprietà attualmente selezionata. F1

Durante la visualizzazione di un lavoro in un flusso di lavoro, è possibile utilizzare i seguenti tasti di accesso rapido:

Tasti di accesso rapido per la visualizzazione di un lavoro in un flusso di lavoro
Descrizione Ctrl + tasto
Zoom avanti. +
Zoom indietro. -
Per tornare al livello di ingrandimento predefinito. 0
Tasti di accesso rapido del flusso di lavoro RICOH ProcessDirector

Nell'editor flusso di lavoro, è possibile utilizzare questi tasti di scelta rapida:

Tasti di accesso rapido flusso di lavoro
Descrizione Ctrl + tasto
Salvare il flusso di lavoro. Ctrl + s
Annullare un'azione precedente, incluse le modifiche effettuate in un'operazione o nella proprietà connettore notebook. Ctrl + z
Invertire un'azione di annullamento, incluse le modifiche effettuate in un'operazione o nel notebook proprietà connettore. Ctrl + y o Ctrl + Maiusc + z
Mostrare o nascondere la finestra Modelli di operazione. Ctrl + e
Mostrare o nascondere la Mappa. Ctrl + m
Zoom avanti. Ctrl + +
Zoom indietro. Ctrl + -
Ripristinare lo zoom al valore predefinito. Ctrl + 0
Reimpostare la dimensione e la posizione predefinita della finestra Mappa. Ctrl + d
Copiare una o più operazioni. È necessario prima selezionare le operazioni. Ctrl + c
Eliminare una o più operazioni. È necessario prima selezionare le operazioni. Elimina

1.2 Utilizzo di RICOH ProcessDirector per Linux

1.2.1 Panoramica

1.2.1.1 Novità in questa release

Queste nuove funzioni e aggiornamenti sono stati inclusi in RICOH ProcessDirector Versione 3.12.

Nuove funzioni e aggiornamenti nella versione 3.12

  • Opzioni database principale ora disponibili

    Dopo molti anni di supporto di un solo database, RICOH ProcessDirector può ora funzionare con PostgreSQL come database principale. Mentre IBM DB2 è ancora supportato nella stessa configurazione di sempre, PostgreSQL è ora la configurazione predefinita del database. I clienti esistenti possono effettuare l'aggiornamento alla versione 3.12 e continuare a utilizzare DB2 senza interruzioni, oppure possono scegliere di eseguire la migrazione dei propri dati su un database PostgreSQL.

    Nota: Per eseguire la migrazione dei dati da DB2 a PostgreSQL, è necessario installare RICOH ProcessDirector versione 3.12 su un altro computer. Non è possibile installare la configurazione PostgreSQL sullo stesso sistema di una configurazione DB2 esistente.

    Il database PostgreSQL è installato in un contenitore Docker, pertanto Docker Engine deve essere installato sul computer principale.

  • Migrazione semplificata

    Uno degli aspetti più impegnativi del passaggio a una nuova versione di un'applicazione è assicurarsi che tutto funzioni ancora. Soprattutto quando l'aggiornamento richiede il passaggio a un nuovo sistema, è difficile sapere se è stato copiato tutto ciò che deve essere presente. L'Assistente alla migrazione di RICOH ProcessDirector rende ora il processo molto più semplice.

    Installare il prodotto di base su un nuovo sistema, quindi accedere e avviare l'Assistente alla migrazione. Utilizzare l'Assistente per connettersi all'installazione esistente, scegliere gli oggetti e le impostazioni da migrare nella nuova installazione e lasciare che l'Assistente esegua l'operazione. L'Assistente alla migrazione è in grado di spostare i dati da un database DB2 esistente a PostgreSQL e può funzionare anche su sistemi operativi diversi.

  • RICOH ProcessDirector per la sostituzione di AIX

    Nella versione 3.12, RICOH ProcessDirector per AIX è stato interrotto. I clienti che utilizzano AIX possono continuare a utilizzare l'applicazione fino alla data di fine supporto. In alternativa, è possibile eseguire la migrazione alla versione 3.12 su Linux o Windows e utilizzare l'Assistente alla migrazione per trasferire i dati su un nuovo sistema.

  • Nuove stampanti supportate

    RICOH ProcessDirector supporta ora i modelli di stampante con i nuovi front end digitali controller Fiery® serie N, basati sulla tecnologia Fiery e Ricoh. È possibile definire questi modelli di stampante come stampanti Ricoh PDF:

    • RICOH Pro C7500
    • RICOH Pro C9500

  • Supporto del sistema operativo aggiornato

    È ora possibile installare RICOH ProcessDirector su queste versioni del sistema operativo:

    • Rocky Linux dalla 8.4 alla versione 8.X più recente
    • Rocky Linux dalla 9.0 alla versione 9.X più recente
    Nota: È possibile installare la configurazione di PostgreSQL solo su questi sistemi operativi. IBM DB2 non è supportato da Rocky Linux.

Nuove funzioni e aggiornamenti nella versione 3.11.2

  • Nuovo supporto per le proprietà lavoro personalizzate

    Con questa versione è possibile creare proprietà lavoro personalizzate. In passato, RICOH ProcessDirector forniva 20 proprietà lavoro che potevano essere utilizzate per memorizzare informazioni personalizzate. Tuttavia, non era possibile rinominare i campi o modificarne le caratteristiche. Con questa nuova funzione, è possibile creare le proprietà del proprio lavoro, assegnando nomi univoci ai campi e alle proprietà del database, come si desidera vederli.

    Per definire le proprietà lavoro personalizzate, utilizzare la pagina Proprietà personalizzate nella scheda Gestione. Compilare il notebook delle proprietà, attivare la proprietà ed è possibile iniziare a utilizzarla nei flussi di lavoro.

  • Un modo più semplice per definire proprietà del documento personalizzate

    La stessa pagina Proprietà personalizzate utilizzata per definire le proprietà lavoro personalizzate può essere utilizzata anche per definire le proprietà dei documenti. Questa nuova funzione riduce significativamente il sovraccarico associato alla creazione di proprietà personalizzate del documento. Non è più necessario aggiornare il file docCustomProperties.xml, eseguire il programma di utilità DocCustom o installare la nuova proprietà. È sufficiente compilare i campi del notebook delle proprietà personalizzate e attivare. Le proprietà del documento sono pronte per essere utilizzate.

  • Plug-in Adobe Acrobat aggiornato

    Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat è stato aggiornato per supportare la versione 1.8 di OpenJDK™Java® JRE oltre a Oracle® Java. Prima di installare il plug-in, sul sistema deve essere installato un JRE appropriato. Con questo aggiornamento, si consiglia vivamente di installare la versione a 64 bit di JRE.

    Inoltre, è ora possibile installare il plug-in con la versione a 64 bit di Adobe Acrobat Pro.

  • Aggiornamenti alle pubblicazioni tradotte

    Sono ora disponibili i libri e i sistemi di aiuto contenenti informazioni tradotte per le funzioni rilasciate nella versione 3.11.1. Per visualizzare il contenuto della guida e i libri aggiornati tradotti dal menu Guida, scaricare e installare il pacchetto lingue per la propria lingua. Le versioni PDF dei libri sono anche disponibili nel Centro informazioni software di RICOH (https://help.ricohsoftware.com/swinfocenter/)

Nuove funzioni e aggiornamenti nella versione 3.11.1

  • Traduzioni aggiornate

    I contenuti dell'interfaccia del prodotto versione 3.11 e il sistema guida sono stati tradotti nelle seguenti lingue:

    • Portoghese brasiliano
    • Francese
    • Tedesco
    • Italiano
    • Giapponese
    • Spagnolo

    Per visualizzare l'interfaccia utente e il contenuto della guida tradotti, scaricare e installare il Language Pack per la propria lingua.

  • Scegliere la carta per le pagine banner utilizzando le impostazioni supporto

    Se si stampano lavori in PDF, è ora possibile specificare la carta su cui stampare le pagine banner in base al supporto, anziché specificare un vassoio carta Le pagine banner vengono stampate sulla carta corretta, indipendentemente dalla posizione di caricamento della carta. Questa funzione è disponibile per le stampanti Ricoh PDF, Kodak PDF e Xerox PDF.

  • Aggiornamenti dell'interfaccia utente

    L'interfaccia utente è stata migliorata per adattare le dimensioni dei portlet alla finestra del browser. Quando si modificano le dimensioni della finestra (cambiando le dimensioni del browser o spostandola su una schermata diversa), i portlet si riducono o si espandono per riempire lo spazio disponibile.

  • Miglioramenti nell'acquisizione dati

    Con questo aggiornamento, è possibile scaricare un file di acquisizione dati sul proprio sistema direttamente dalla pagina di acquisizione dati, senza dover accedere al server principale per recuperare il file. È anche possibile interrompere un'acquisizione già in corso.

  • Modifiche al supporto del sistema operativo

    In questa versione, abbiamo aumentato il livello minimo di CentOS richiesto per installare RICOH ProcessDirector alla versione 7.9.

Nuove funzioni e aggiornamenti nella versione 3.11

  • Possibilità di ripristinare un'installazione precedente di RICOH ProcessDirector

    Con questa versione di RICOH ProcessDirector è possibile ripristinare un'installazione precedente utilizzando Gestione delle funzioni. Con questa nuova funzione, si installa una nuova funzionalità e poi la si ritira se si decide che non soddisfa le proprie esigenze. Oppure, se si applica un aggiornamento ma si verifica un problema durante il processo di installazione, è possibile ripristinare l'installazione da prima dell'aggiornamento per tornare a uno stato stabile prima di tentare un nuovo aggiornamento.

  • Nuova raccolta dati per raccogliere informazioni sulla durata dell'elaborazione

    Ora è possibile utilizzare la raccolta dati Durata operazioni del lavoro per raccogliere informazioni sulla durata della permanenza di ciascuna operazione negli stati accodato ed elaborazione in corso, nonché sulla durata totale del completamento dell'elaborazione di ciascuna operazione in un flusso di lavoro. È inoltre possibile selezionare le proprietà del lavoro da acquisire alla fine di ogni operazione.

  • Modifiche al supporto del sistema operativo

    In questa versione è stato rimosso il supporto per l'installazione dei server applicazioni RICOH ProcessDirector su Windows Server 2016.

  • Includere il nome dell'impostazione predefinita nei lavori di stampa AFP

    Se si inviano lavori di stampa AFP a una stampante che utilizza TotalFlow Print Server, è ora possibile includere il nome dell'impostazione predefinita stampante da utilizzare per il lavoro come proprietà del lavoro.

  • Vulnerabilità di sicurezza risolte

    Ricoh si impegna a rispondere ai risultati delle scansioni delle vulnerabilità e continuerà a includere tali correzioni in ogni release che rilasciamo. In questa release sono stati aggiornati vari componenti per risolvere queste vulnerabilità, tra cui:

    • Supporto AFP
    • Avanti Slingshot Connect
    • Report
    • Connettore della stampante
    • Stampante PDF Ricoh
    • DB2
    • Aggiornamento del prodotto

Le note di rilascio per le versioni precedenti di RICOH ProcessDirector sono disponibili nel Centro informazioni software di RICOH qui: Note di rilascio: RICOH ProcessDirector

1.2.1.2 Panoramica sul prodotto

RICOH ProcessDirector è un'architettura di sistema di produzione di stampa che consente di gestire tutti gli aspetti dei processi di stampa. Se l'ambiente di stampa è piccolo, con una sola stampante o esteso con molte stampanti, RICOH ProcessDirector si espande in funzione delle necessità aziendali.

La struttura modulare di RICOH ProcessDirector assicura flessibilità, mentre l'interfaccia utente dettagliata fornisce la congruenza di gestione per tutti gli aspetti dell'ambiente di stampa:

  • La struttura aperta di RICOH ProcessDirector consente di sfruttare al massimo l'investimento in software effettuato. È possibile utilizzare programmi esterni o creare programmi personalizzati dalla riga di comando e integrarli nelle attività di elaborazione di RICOH ProcessDirector.
  • RICOH ProcessDirector fornisce connessioni ottimizzate alle fonti di dati. È possibile copiare o spostare i file in hot folder e configurare RICOH ProcessDirector in modo che possa monitorare costantemente le directory e creare ed elaborare automaticamente i lavori. È possibile inoltrare i lavori utilizzando il protocollo LPD da qualsiasi punto della rete e RICOH ProcessDirector elabora automaticamente tali lavori. Se è installata la funzione di supporto AFP, è possibile inviare lavori da un host z/OS utilizzando Download per z/OS o AFP Download Plus.
  • RICOH ProcessDirector accetta i lavori in vari flussi di dati ed è in grado di inviarli a un'ampia gamma di stampanti di diversi fornitori.
  • L'ampio database di RICOH ProcessDirector include informazioni di controllo dettagliate relative al carico di lavoro e alle attività di stampa, consente inoltre di gestire in modo più efficiente l'azienda.

RICOH ProcessDirector viene eseguito come applicazione Web e ciò significa che è possibile accedervi da un browser in esecuzione su qualsiasi computer Microsoft Windows o Linux della propria rete. Non è necessario installare RICOH ProcessDirector su questi computer, ma solo sul computer primario.

1.2.1.2.1 Abbonamento a RICOH ProcessDirector

È possibile acquistare un abbonamento a RICOH ProcessDirector per diversi periodi di tempo, da 1 a 5 anni.

Si acquista un abbonamento per il prodotto base e per ogni funzione che si desidera installare. Se si acquista un abbonamento a una funzione dopo il prodotto base, l'abbonamento alla funzione scade contemporaneamente al prodotto base.

    Nota:
  • È possibile installare versioni di prova delle funzioni, ma per continuare ad utilizzarle dopo il periodo di prova, è necessario acquistare l'abbonamento alla funzione.

Quando mancano 60 giorni alla scadenza di un abbonamento, nel banner del prodotto viene visualizzato un messaggio di avviso di scadenza. È necessario rinnovare l'abbonamento prima della scadenza per evitare interruzioni dell'accesso.

Se l'abbonamento scade, è necessario contattare il Supporto software per l'assistenza al rinnovo.

    Nota:
  • È possibile controllare la data di scadenza dell'abbonamento in qualsiasi momento da Amministrazione Licenze.

1.2.1.2.2 Oggetti del sistema

Un sistema RICOH ProcessDirector è costituito da numerosi oggetti.

1.2.1.2.2.1 Server primario

Il prodotto base RICOH ProcessDirector è costituito dal server primario, dall'interfaccia utente e dal centro informazioni. Il server primario include il database RICOH ProcessDirector, il driver di stampa PSF e altri componenti. Il server primario può interagire con i server applicazioni e i server secondari. Il numero di server applicazioni e secondari richiesti dipende dalle necessità del proprio ambiente. Il computer primario è il sistema su cui è installato il server primario insieme al resto del prodotto base e alla maggior parte delle funzioni.

Installare il prodotto base su un server x86 dove è stato installato uno dei seguenti sistemi operativi:

  • CentOS Linux dalla 7.9 alla versione 7.X più recente per x86_64
  • Red Hat dalla 7.6 alla versione 7.X più recente
  • Red Hat dalla 8.1 alla versione 8.X più recente
  • Rocky Linux dalla 8.4 alla versione 8.X più recente
  • Rocky Linux dalla 9.0 alla versione 9.X più recente
  • SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 12.0 con Service Pack 4 o versioni successive per x86_64
  • SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 15.0 con Service Pack 1 o successiva per x86_64

    Si consiglia di utilizzare la versione più recente del service pack.

Nota: Il database DB2 non può essere installato su Rocky Linux. Di conseguenza, è possibile installare RICOH ProcessDirector con il database PostgreSQL solo su Rocky Linux.

Il server primario:

  • Gestisce tutti gli aspetti dell'elaborazione dei lavori, dalle periferiche di input che ricevono i file di input alle stampanti che stampano i lavori.
  • Elabora ogni lavoro attraverso una serie di operazioni, alcune delle quali possono richiamare altri programmi che non fanno parte di RICOH ProcessDirector per eseguire un'elaborazione particolare.
  • Gestisce le applicazioni correlate, quali:
    • Il database che RICOH ProcessDirector utilizza per archiviare le informazioni di sistema.
    • Il server Web utilizzato per visualizzare l'interfaccia utente.
  • Gestisce questo centro informazioni.
  • Controlla le impostazioni del sistema, come ad esempio:
    • Gli host che possono inviare i lavori utilizzando il protocollo LPD.
    • Il periodo di conservazione per i lavori dopo il completamento della relativa elaborazione.
    • La frequenza con cui gli utenti devono modificare le password di RICOH ProcessDirector.
  • Conserva un file system condiviso che i server applicazioni e secondari montano per accedere alle informazioni di sistema.

1.2.1.2.2.2 Server secondari

I server secondari consentono di distribuire l'elaborazione, in modo che il sistema RICOH ProcessDirector funzioni in modo più efficiente.

È possibile utilizzare server secondari per eseguire alcune delle procedure intensive di elaborazione nei diversi flussi di lavoro e per impedire che il server primario si sovraccarichi. Il server primario lavora con i secondari per coordinare il movimento di tutti i lavori nel sistema. I server secondari non dispongono di database integrati per archiviare le informazioni di sistema. Tutti i server lavorano con il database che viene installato sul computer primario.

RICOH ProcessDirector supporta diversi tipi di server secondari:

Server secondari locali
Creati direttamente sul computer primario. Richiedono una configurazione minima.
Server secondari remoti
Creati su un computer Linux separato dal computer primario. È necessario installare una funzione Server secondario sul computer remoto e impostare la comunicazione tra il server secondario e il server primario.
Server secondari del contenitore
Creati o sul computer primario Linux o su un computer Linux separato dal computer primario. È necessario installare Docker Engine 19.03 o versione successiva sul computer che ospiterà il server secondario del contenitore. Su un computer remoto, è necessario impostare anche la comunicazione tra il server secondario e il server primario. Inoltre, potrebbe essere necessario installare una funzione Server secondario.

Quindi, si crea il server secondario del contenitore in RICOH ProcessDirector. La creazione del server carica un'immagine in un contenitore Docker sul computer. L'immagine contiene un sistema operativo Linux e tutto il necessario per far funzionare un server secondario RICOH ProcessDirector.

I server secondari possono gestire tutti i tipi di oggetto RICOH ProcessDirector, come dispositivi di input, operazioni e stampanti. Sono anche in grado di eseguire programmi esterni a cui RICOH ProcessDirector accede tramite operazioni esterne. I programmi esterni possono eseguire un'ulteriore elaborazione o tipi speciali di elaborazione.

Per le installazioni con molte stampanti e un elevato volume di lavori, l'aggiunta di server secondari al sistema può aumentare la velocità di trasmissione del lavoro. Il throughput aumenta poiché ogni server dispone di un numero inferiore di stampanti e di lavori da monitorare e controllare.

Per le stampanti AFP, è possibile impostare server secondari per organizzare il lavoro sul server remoto in modo che RICOH ProcessDirector mantenga la pipeline per la stampante piena, riducendo la probabilità che la stampante attenda i dati. Questa configurazione è particolarmente utile se si installa RICOH ProcessDirector su una rete esterna ospitata o distribuita, come ad esempio un ambiente virtualizzato o cloud lontano dalle stampanti fisiche. Le proprietà dell'oggetto stampante AFP consentono di specificare una directory sul server secondario per ricevere i file di stampa. Il server secondario gestisce quindi il rilascio dei lavori alla stampante AFP quando la stampante ha bisogno di lavoro.

È possibile creare server secondari sul computer primario o installare il server secondario su questi sistemi:

  • CentOS Linux dalla 7.9 alla versione 7.X più recente per x86_64
  • Red Hat dalla 7.6 alla versione 7.X più recente
  • Red Hat dalla 8.1 alla versione 8.X più recente
  • Rocky Linux dalla 8.4 alla versione 8.X più recente
  • Rocky Linux dalla 9.0 alla versione 9.X più recente
  • SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 12.0 con Service Pack 4 o versioni successive per x86_64

1.2.1.2.2.3 Server per applicazioni

Un server applicazioni è un sistema Windows configurato per comunicare con RICOH ProcessDirector. Se i flussi di lavoro richiedono l'elaborazione da parte di applicazioni in esecuzione su Windows, è possibile accedere a tali applicazioni installando il codice server applicazioni RICOH ProcessDirector su un computer Windows.

I server applicazioni condividono il database utilizzato dal server primario e utilizzano il server primario per elaborare i lavori in modo efficace. Poiché i server applicazioni vengono installati su computer Windows, possono eseguire procedure che richiedono applicazioni su Windows. I server non possono eseguire altre operazioni, ad esempio PrintJobs.

I server applicazioni possono essere i server principali per stampanti PDF Ricoh, stampanti PDF personalizzate e stampanti Passthrough. I server non possono essere utilizzati come server principali per altri tipi di stampante.

È possibile installare server applicazioni sui seguenti sistemi operativi:

  • Windows 10 Pro o Enterprise a 64 bit
  • Windows 11 Pro
  • Windows Server 2019 a 64 bit
  • Windows Server 2022 64-bit

1.2.1.2.2.4 Flussi di lavoro

Un flusso di lavoro definisce una serie di operazioni che un lavoro esegue nel sistema. Un processo di stampa può contenere uno o più flussi di lavoro, a seconda del tipo di elaborazione richiesto e della configurazione del sistema.

Un lavoro è un file di input che RICOH ProcessDirector ha accettato ed inoltrato per l'elaborazione.

Un flusso di lavoro può contenere un'elaborazione lineare o condizionale. Nell'elaborazione lineare, ogni operazione riceve un lavoro da una singola operazione e lo invia a una singola operazione. Nell'elaborazione condizionale, ogni operazione riceve un lavoro da una o più operazioni e lo invia a una o più operazioni. RICOH ProcessDirector utilizza le regole dell'elaborazione condizionale per stabilire a quale operazione inviare ogni lavoro.

Quando si crea un flusso di lavoro, è possibile specificare le operazioni che il lavoro deve eseguire durante l'elaborazione, inserire le operazioni all'interno di fasi e creare collegamenti tra loro. Impostare anche i valori per le proprietà del lavoro, come nome cliente e data di scadenza, da utilizzare durante l'elaborazione dei lavori. Nei flussi di lavoro condizionali, è possibile creare regole specificando condizioni e assegnare tali regole ai connettori da un'operazione alle operazioni presenti nelle diverse diramazioni del flusso di lavoro.

Se si utilizza lo stesso insieme di passaggi collegati in molti dei flussi di lavoro, è possibile creare una catena di gradini con i passaggi da utilizzare nei flussi di lavoro.

Quando si trascina una catena di gradini in una delle fasi di elaborazione di un altro flusso di lavoro, i passaggi della catena di gradini aggiunti vengono copiati nella fase in cui è caduta la catena di gradini. La catena di gradini appare come un singolo passaggio nel flusso di lavoro con un numero come icona, che indica quanti passaggi sono contenuti nella catena di gradini. Le modifiche ai passaggi del flusso di lavoro corrente non si applicano alla catena di gradini che è stata eliminata. Le modifiche apportate a una catena di gradini al di fuori del flusso di lavoro non vengono applicate alle catene di gradini inserite nei flussi di lavoro.

Le fasi di elaborazione predefinite nel prodotto base sono:

  • Ricevi
  • Preparazione
  • Stampa
  • Completato
Le funzioni possono aggiungere altre fasi, quali Assemblaggio e Inserimento.

    Importante:
  • Quando si utilizza Editor flusso di lavoro per modificare un tipo di lavoro creato in una versione precedente di RICOH ProcessDirector, il tipo di lavoro diventa un flusso di lavoro. Non può più essere aperto nella pagina Gestione facendo clic su Flusso di lavoro Tipi di lavoro.

1.2.1.2.2.5 Modelli di procedura, passaggi e catene di gradini

I modelli di procedura sono i blocchi di costruzione di base per l'elaborazione sul sistema RICOH ProcessDirector. Un modello di procedura contiene il codice che esegue un'azione specifica, come la creazione o la rimozione di un lavoro. L’attività è anche in grado di definire i valori predefiniti per la proprietà del lavoro. Quando si aggiunge un'operazione a un flusso di lavoro, è possibile selezionare un modello di procedura da utilizzare come base per l'operazione.

RICOH ProcessDirector fornisce diversi modelli di procedura utilizzati dai flussi di lavoro RICOH ProcessDirector forniti. È anche possibile utilizzare questi modelli di procedura per creare passaggi e catene di gradini nei propri flussi di lavoro.

Le catene di gradini sono gruppi di passaggi collegati utilizzabili nei flussi di lavoro come un modello procedura. Se si utilizza lo stesso insieme di passaggi in molti dei flussi di lavoro, è possibile creare una catena di gradini con questi passaggi. È quindi possibile utilizzare la catena di gradini invece di aggiungere ogni passaggio ogni volta che si crea un nuovo flusso di lavoro.

Ad esempio, si dispone di un insieme di passaggi con logica che rileva il flusso di dati del lavoro, invia i file PDF attraverso un passaggio OptimizePDF, invia i file AFP attraverso una conversione in PDF e, quindi invia sia i file PDF che AFP attraverso passaggi che contano le pagine ed estraggono le proprietà del documento. Si potrebbe creare una catena di gradini di quell'insieme di passaggi e lasciarlo cadere in ogni flusso di lavoro che si costruisce. Potrebbe essere necessario modificare il valore di alcune proprietà impostate sui passaggi di ogni flusso di lavoro, ma risparmiando il tempo necessario per aggiungere passaggi e connettori ad ogni nuovo flusso di lavoro.

1.2.1.2.2.5.1 Proprietà di lavoro posizionali

È possibile posizionare più volte operazioni basate su uno stesso modello di procedura all'interno di un flusso di lavoro. Se le proprietà del lavoro associate al modello di procedura assumono valori diversi per ogni operazione, si tratta di proprietà posizionali.

Ad esempio, due diverse operazioni basate sul modello di procedura RunExternalProgram possono elaborare i lavori eseguendo due diversi programmi esterni. La proprietà del lavoro Comando esterno specifica il programma che ogni operazione esegue per l'elaborazione dei lavori.

Gli altri modelli di procedura condividono lo stesso valore per ogni proprietà del lavoro nelle operazioni all'interno dello stesso flusso di lavoro. Quando si modifica il valore di una proprietà del lavoro per un'operazione basata sul modello di procedura, il valore della proprietà per le altre operazioni cambia.

Ad esempio, un flusso di lavoro presenta due rami e ciascun ramo presenta una diversa operazione RetainCompletedJobs. La proprietà del lavoro Stampante richiesta specifica la proprietà del lavoro della stampante richiesta per il lavoro. Se si modifica il valore della proprietà Stampante richiesta per un'operazione da PrinterBldg1 a PrinterBldg2, il valore della proprietà per l'altra operazione cambia in PrinterBldg2.

Se si desidera che due diversi rami di un flusso di lavoro utilizzino stampanti diverse, è necessario inserire un'operazione basata su AssignJobValues prima di ciascuna operazione PrintJobs. Impostare i valori desiderati per ciascuna sezione del flusso di lavoro in ogni operazione AssignJobValues. Il valore della proprietà Stampante richiesta in ciascuna operazione AssignJobValues sovrascrive il valore della proprietà Stampante richiesta nelle due operazioni PrintJobs.

Per visualizzare le proprietà posizionali per un lavoro nella tabella Lavori nella pagina Principale dell'interfaccia utente, fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Proprietà.

Su ciascuna scheda nel notebook delle proprietà per il lavoro, le proprietà di lavoro posizionali vengono visualizzate sotto un'intestazione che indica i nomi della fase, del flusso di lavoro e dell'operazione.

Ad esempio, se un lavoro nel flusso di lavoro PDF ha un'operazione RunExternalProgram nella fase di Preparazione, la proprietà Comando esterno viene visualizzata sotto questa intestazione: Preparazione - PDF - RunExternalProgram.

    Nota:
  • Non è possibile impostare i valori delle proprietà di posizione utilizzando l'azione Gestire i valori predefiniti del lavoro nell'editor Flusso di lavoro.

1.2.1.2.2.6 Tipi di dispositivi di input

Le periferiche di input ricevono file di input, creano i lavori e li inoltrano al sistema RICOH ProcessDirector per l'elaborazione.

I dispositivi di input accettano file di input individuali o multipli e li inoltrano per l'elaborazione. Il dispositivo di input è in grado di elaborare più file in uno dei seguenti modi:

  • può raccogliere i dati e inviarli come un unico lavoro.
  • può inviare ogni file come un lavoro principale o secondario.
Se è installata la funzione di supporto AFP, RICOH ProcessDirector tratta ogni dataset come un file di input. È possibile inviare più dataset come lavori singoli o secondari.

I tipi di dispositivi di input sono:

Hot folder
I dispositivi di input Hot folder sono directory controllate dal sistema. Quando un lavoro di stampa viene copiato o inviato ad una cartella di questo tipo, il sistema inizia subito ad elaborarla.
LPD
Le periferiche di input LPD (line printer daemon) ricevono i lavori inoltrati utilizzando il protocollo LPD. Le periferiche di input LPD specificano un file di controllo per modificare i parametri del file di controllo di un lavoro in un file di proprietà del lavoro in formato nome proprietà=valore. Per i lavori PDF, il file di controllo è receive_lpd_pdf_jobtype.cfg. Per i lavori AFP, il file di controllo è receive_lpd_jobtype.cfg.
Download
Le periferiche di input di Download ricevono le serie di dati da Download for z/OS o AFP Download Plus. Download for z/OS e AFP Download Plus inviano insieme al lavoro i parametri JCL (Job Control Language) in un file separato. Le periferiche di input Download specificano il file di controllo, receive_jcl_jobtype.cfg, per modificare i parametri JCL di un lavoro in un file di proprietà del lavoro in formato nome proprietà=valore. Questo tipo di dispositivo è disponibile solo se è installata la funzione di supporto Supporto AFP.
Servizi Web REST
I dispositivi di input del servizio Web REST richiamano un servizio Web Representational State Transfer per recuperare i file XML o JSON da un'applicazione. Il dispositivo di input può creare un lavoro contenente l'intero file XML o JSON, o esaminare il file usando un'espressione XPath o JSONPath. Se il dispositivo di input rileva elementi XML od oggetti JSON specificati dall'espressione, è possibile creare un unico lavoro che contiene l'intero file. In alternativa, è in grado di creare uno o più lavori, ciascuno contenente una porzione del file. Questo tipo di dispositivo è disponibile solo se è installata la funzione di supporto Attivazione servizi Web.
Servizi Web SOAP
I dispositivi di input del servizio Web SOAP richiamano un servizio Web Simple Object Access Protocol per recuperare i file XML da un'applicazione. Il dispositivo di input può creare un lavoro contenente l'intero file XML, o esaminare il file usando un'espressione XPath. Se il dispositivo di input rileva elementi XML specificati dall'espressione, è possibile creare un unico lavoro che contiene l'intero file. In alternativa, è in grado di creare uno o più lavori, ciascuno contenente una porzione del file. Questo tipo di dispositivo è disponibile solo se è installata la funzione di supporto Attivazione servizi Web.
SFTP
I dispositivi di input SFTP eseguono il poll utilizzando il protocollo SFTP per i file corrispondenti a un modello di nome file specificato da una directory su un server SFTP. È necessario fornire le credenziali per permettere al dispositivo di input di accedere al server.

RICOH ProcessDirector fornisce alcuni dispositivi di input predefiniti per determinati tipi che è possibile utilizzare come esempi. Un dispositivo di input predefinito non è fornito per SFTP.

1.2.1.2.2.7 Stampanti

Gli oggetti stampante rappresentano le stampanti che, nell'ambiente, ricevono i lavori di stampa da RICOH ProcessDirector.

Un lavoro di stampa è uno o più file di input che sono stati inoltrati per la stampa.

RICOH ProcessDirector può interagire con le stampanti rappresentate dai seguenti tipi di oggetti stampante:

AFP
Gli oggetti stampante AFP rappresentano le stampanti IPDS (Intelligent Printer Data Stream). Tali dispositivi stampano i lavori in formato AFP. È possibile utilizzare tutte le azioni di RICOH ProcessDirector con i lavori che sono stati inoltrati alle stampanti AFP. Questo tipo di oggetto è disponibile solo se è installata la funzione di supporto AFP.

Alcune stampanti IPDS, come InfoPrint 5000, stampano anche lavori diversi da IPDS. È possibile configurare l'oggetto stampante AFP per condividere la stampante fisica. Una volta condivisa, la stampante fisica può accettare lavori diversi da IPDS da un'altra origine di input, come una hot folder.

PDF personalizzata
Gli oggetti stampante PDF personalizzati rappresentano stampanti PostScript non presenti nell'elenco di Stampanti PDF Ricoh supportati. Queste stampanti includono alcune stampanti Ricoh PostScript e PostScript di altri produttori. RICOH ProcessDirector utilizza un file di definizione della stampante personalizzata per convertire i file di stampa PDF in comandi PostScript supportati da una stampante PDF personalizzata. In risposta alle richieste del cliente, Ricoh crea i file di definizione della stampante personalizzata dai file PPD (PostScript Printer Description) forniti dai produttori.
Questi oggetti stampante possono essere definiti su server primari e secondari Linux e su server applicazioni Windows.
Non è possibile utilizzare alcune azioni di lavoro di RICOH ProcessDirector (come Passa a ) con i lavori che sono stati inoltrati alle stampanti PDF personalizzate.
Quando si usa l'azione Arresta lavoro:
  • A seconda dell'unità di controllo della stampante, la stampa del lavoro viene interrotta.
  • RICOH ProcessDirector interrompe l'invio di parti dei lavori a più pagine inviati alla stampante.
PDF Kodak
Gli oggetti stampante PDF Kodak rappresentano le stampanti in grado di stampare file PDF. Questo tipo di oggetto è disponibile solo se è installata la funzione Supporto cut-sheet per Kodak.
Passthrough
Gli oggetti stampante Passthrough rappresentano stampanti in grado di stampare lavori in formati diversi da AFP, come PCL, PostScript e PDF. È possibile specificare il comando che invia i lavori alla stampante. Non è possibile utilizzare alcune azioni di lavoro di RICOH ProcessDirector (come Passa a e Arresta) con i lavori che sono stati inoltrati alle stampanti Passthrough.
PCLOut
Gli oggetti stampante PCLOut rappresentano le stampanti Printer Command Language (PCL). Questi dispositivi stampano i lavori che vengono inoltrati in formato AFP e convertiti in formato PCL. È possibile specificare il comando che invia i lavori alla stampante. Non è possibile utilizzare alcune azioni di lavoro di RICOH ProcessDirector (come Passa a e Continua) con i lavori che sono stati inoltrati alle stampanti PCLOut. È possibile usare l'azione Arresta solo su un lavoro in stampa su una stampante PCLOut. È necessario richiedere l'azione mentre è ancora in corso la conversione del lavoro in formato PCL. Questo tipo di oggetto è disponibile solo se è installata la funzione di supporto AFP.
Ricoh PDF
Gli oggetti Stampante PDF Ricoh rappresentano stampanti in grado di stampare file PDF. A seconda dei flussi di dati supportati dalla stampante, è possibile indicare a RICOH ProcessDirector di inviare dati PostScript o ticket lavoro JDF della stampante con i file PDF.
Questi oggetti stampante possono essere definiti su server primari e secondari Linux e su server applicazioni Windows.
Non è possibile utilizzare alcune azioni di lavoro di RICOH ProcessDirector (come Passa a) con i lavori che sono stati inoltrati a Stampanti PDF Ricoh.
Quando si usa l'azione Arresta lavoro:
  • A seconda dell'unità di controllo della stampante, la stampa del lavoro viene interrotta.
  • RICOH ProcessDirector interrompe l'invio di parti dei lavori a più pagine inviati alla stampante.
Ricoh TotalFlow
Gli oggetti Stampante Ricoh TotalFlow rappresentano stampanti che utilizzano il server di stampa TotalFlow.

Quando alcuni modelli di Stampanti Ricoh TotalFlow eseguono la stampa di un lavoro, inviano le informazioni sull'uso di inchiostro a RICOH ProcessDirector. Per determinare se la stampante supporta questa funzione, consultare la documentazione della stampante.

PDF Xerox
Gli oggetti stampante PDF Xerox rappresentano le stampanti in grado di stampare file PDF. Questo tipo di oggetto è disponibile solo se è installata la funzione Supporto cut-sheet per Xerox.

È possibile configurare alcune stampanti per monitorare un hot folder per i file diversi da IPDS. È possibile utilizzare RICOH ProcessDirector per copiare lavori nella hot folder della stampante. In tal caso, non viene creato un oggetto stampante.

Non è possibile utilizzare alcune azioni di lavoro di RICOH ProcessDirector (come Stampa di nuovo e Passa a) con i lavori che sono stati inoltrati all'hot folder per una stampante.

1.2.1.2.2.8 Posizioni

Una posizione è un oggetto creato per rappresentare una posizione geografica o fisica, ad esempio il nome di una città o il numero di una stanza in un edificio. È possibile creare posizioni per riflettere spazi ad accesso illimitato, ad esempio un'area per la stampa protetta in cui vengono prodotti i lavori. Dopo aver creato le posizioni, è possibile usarle per limitare l'accesso agli oggetti. Molti oggetti possono avere una proprietà Posizione, inclusi stampanti e lavori.

Le impostazioni della posizione si applicano sia alla pagina Principale che alla pagina Amministrazione. Gli amministratori decidono quali posizioni possono visualizzare i singoli utenti. Gli utenti possono, quindi, selezionare le posizioni da visualizzare utilizzando la finestra di dialogo Preferenze. Gli amministratori possono anche impedire agli utenti di modificare le posizioni che decidono di visualizzare.

1.2.1.2.2.9 Oggetti di supporto

Per oggetti di supporto si intendono la carta, i moduli o le buste su cui vengono stampati i lavori. RICOH ProcessDirector li utilizza per determinare quale supporto è richiesto per un lavoro e per pianificare i lavori sulle stampanti.

RICOH ProcessDirector ha due tipi di oggetti multimediali:

Supporto di sistema
Rappresenta il supporto specificato per i lavori e che può essere utilizzato per tutte le stampanti.
Supporto per stampanti
Rappresenta il supporto utilizzato con una stampante specifica.

I supporti di sistema e i supporti stampante possono avere nomi diversi per lo stesso supporto fisico. Se i nomi dei supporti sono diversi, è possibile creare una mappatura dei supporti per indicare che rappresentano lo stesso supporto fisico.

Un oggetto di supporto include varie proprietà che descrivono il supporto fisico che può essere caricato in una stampante cut sheet. Le proprietà per gli oggetti di supporto includono dimensioni, colore, peso e altre caratteristiche. RICOH ProcessDirector fornisce diversi oggetti di supporto di sistema predefiniti che è possibile utilizzare. È anche possibile definire i propri oggetti di supporto o consentire a RICOH ProcessDirector di crearli appositamente.

Se si dispone della funzione Sostituzione dei moduli prestampati, gli oggetti supporto includono le proprietà per i moduli elettronici. Un'operazione nel flusso di lavoro può aggiungere un modulo elettronico ai dati del lavoro per creare un file di stampa che può essere stampato su carta semplice.

RICOH ProcessDirector è in grado di distinguere il supporto supportato da una stampante dal supporto attualmente caricato nella stampante.

  • Se un oggetto di supporto è supportato, la stampante è in grado di stampare su di esso. Tuttavia, il supporto non è necessariamente caricato in alcun vassoio di alimentazione.
  • Se un oggetto di supporto è pronto, viene caricato in un vassoio di alimentazione.

Quando il nuovo supporto viene caricato nei vassoi di alimentazione della stampante, potrebbe essere necessario aggiornare il supporto pronto per il dispositivo di stampa. Per vedere se il supporto è stato aggiornato automaticamente, utilizzare l'azione Mostra vassoi sulla stampante.

1.2.1.2.2.10 Notifiche

Gli oggetti di notifica definiscono gli eventi che comportano la generazione di notifiche da parte del sistema. È possibile definire qualsiasi numero di oggetti di notifica, secondo le esigenze del negozio.

Le e-mail di notifica vengono inviate a specifici individui o gruppi, in base a specifici eventi. La funzione Archivia aggiunge notifiche di registrazione nella cronologia. Le notifiche di registrazione nella cronologia raccolgono data/ora per le modifiche dello stato del processo. È possibile scegliere quali modifiche registrare e in che condizioni, ad esempio determinati nomi di operazione e flussi di lavoro. La funzione Abilitazione servizi Web aggiunge le notifiche di servizio Web. Le notifiche dei servizi Web chiamano un servizio Web quando si verificano specifici eventi di dispositivi di input, lavori o stampanti.

E-mail di notifica

Una volta creata un'e-mail di notifica, è possibile specificare:

  • L'evento che comporta l'invio di e-mail da parte del sistema.
  • L'oggetto e il contenuto dell'e-mail inviata, inclusi gli inserimenti delle variabili come il nome del dispositivo di input, il nome della stampante o del lavoro oppure altre proprietà.
  • Il destinatario della notifica, incluse la copia per conoscenza e la copia per conoscenza nascosta.
  • Le condizioni che determinano quando l'e-mail di notifica viene inviata. Ad esempio, è possibile configurare un oggetto di notifica per monitorare quando la stampante entra in stato Richiede attenzione e inviare un'e-mail di notifica a un gruppo se si verifica un problema con la stampante tra le 8:00 e le 12:00. È possibile definire un oggetto di notifica diverso per inviare la stessa e-mail a un altro utente se il problema della stampante si verifica dopo le 12:00.
  • Un limite per il numero di messaggi che si desidera ricevere entro un periodo di tempo specificato.

Una volta creato un oggetto dell'e-mail di notifica, è possibile utilizzare la funzione Verifica per controllare che il messaggio corretto sia stato inviato all'utente specificato.

Notifiche dei record cronologici

Una volta creato un oggetto di notifica di registrazione nella cronologia, è possibile specificare:

  • Quali stati del processo sono monitorati.
  • Quali modifiche a tali stati del processo spingono l'oggetto a scrivere una registrazione nella cronologia.

Quando vengono scritte le registrazioni nella cronologia, esse contengono le seguenti informazioni:

  • Operazione: il nome dell'operazione in cui si trovava il processo quando è iniziata la registrazione.
  • Tipo di evento: uno dei tre valori specificati per una modifica di stato: ChangedTo, ChangedFrom e Changes.
  • Stato: lo stato del processo che viene tracciato.
  • Fase: la fase del flusso di lavoro in cui si trovava il processo quando è iniziata la registrazione.
  • Flusso di lavoro: il flusso di lavoro che elabora il processo.
  • Tempo dell'evento: quando si è verificato l'evento (ad esempio, data/ora).
  • Nome: nome dell'oggetto di notifica di registrazione nella cronologia che ha scritto la registrazione.
Non è possibile vedere le registrazioni della cronologia, finché esse non vengono memorizzate in un archivio. Per vedere le registrazioni della cronologia, dalla scheda Archivio, specificare le proprietà del processo e del documento usate per scrivere le registrazioni nella cronologia nel contenitore e fare clic su Cerca. Fare clic sull'ID del risultato, poi sulla scheda Cronologia per vedere i dati nelle registrazioni della cronologia.

Notifiche di servizio Web

Una volta creato un oggetto notifica di servizio Web, è possibile specificare:

  • L'URL del servizio Web con il quale comunica la notifica.
  • Il payload che il servizio Web passa all'applicazione esterna.
  • La richiesta di credenziali statiche o autenticazione necessaria per utilizzare l'altra applicazione.

    Quando si impostano credenziali statiche, le proprietà della richiesta di autenticazione non vengono utilizzate. Se occorre eseguire l'autenticazione prima di richiamare il servizio Web desiderato, utilizzare le proprietà URL di autenticazione e Payload di autenticazione.

  • Se il servizio Web utilizza un proxy per la comunicazione.
  • L'evento che comporta l'invio di e-mail da parte del sistema.
  • Le condizioni che determinano quando viene eseguita la chiamata del servizio Web di notifica. Ad esempio, è possibile impostare un oggetto notifica per monitorare quando un lavoro termina la stampa e inviare una comunicazione ai servizi Web per indicare all'applicazione che ha inviato il lavoro che la stampa è terminata. È possibile richiedere che la chiamata al servizio Web venga inviata solo se il lavoro proviene da un determinato cliente o è associato a un nome file specifico.

1.2.1.2.2.11 Utenti e gruppi

Tutti gli utenti di RICOH ProcessDirector devono disporre di un nome di login e password di RICOH ProcessDirector univoci e devono appartenere all'ultimo gruppo di RICOH ProcessDirector.

Il gruppo controlla le attività e le azioni consentite all'utente. RICOH ProcessDirector fornisce questi gruppi:

Amministratore
Gli amministratori possono accedere a tutte le funzioni ed interfacce. Essi possono creare e configurare tutti gli oggetti RICOH ProcessDirector, come i dispositivi di input e le stampanti. Questi possono inoltre creare e modificare i flussi di lavoro che controllano l'elaborazione che RICOH ProcessDirector esegue per tutti i lavori.
Supervisore
I supervisori possono accedere alla pagina Amministrazione dell'interfaccia utente RICOH ProcessDirector, ma non possono creare gli oggetti RICOH ProcessDirector o modificare le proprietà di tutti gli oggetti che possono visualizzare. Non possono disabilitare e abilitare stampanti né modificare le proprietà della stampante. Questi possono inoltre modificare tutte le proprietà del lavoro.
Operatore
Gli operatori non possono accedere alla pagina di gestione dell'interfaccia utente. Possono modificare un sottoinsieme di proprietà di lavoro, come la stampante richiesta ed eseguire azioni sulle stampanti, come l'abilitazione, la disabilitazione e la modifica delle proprietà di pianificazione. Questi possono inoltre eseguire la maggior parte delle azioni di lavoro disponibili e dei dispositivi di input.
Controllo
I monitor hanno accesso solo per la visualizzazione al sistema di RICOH ProcessDirector. Possono visualizzare le proprietà del lavoro ed i file di input, visualizzare i lavori candidati per una stampante e modificare le proprie password, ma non possono eseguire altre azioni. Non possono visualizzare i contenuti dei lavori oppure accedere alla pagina Amministrazione.

L'utente può essere membro di uno o più gruppi utente. Se si è membro di uno o più gruppi utente, si ottiene il più alto livello di autorità dai gruppi di appartenenza. Ad esempio, se si è membro sia del gruppo utente Supervisore sia del gruppo utente Operatore, si è in possesso di tutti i privilegi di accesso del gruppo utenti Supervisore. Questo significa che è possibile eseguire delle azioni che un classico membro del gruppo Operatore non potrebbe fare.

È inoltre possibile creare gruppi personalizzati.

1.2.1.2.2.12 Utente di sistema e gruppo

Quando si installa RICOH ProcessDirector su un sistema basato su UNIX, il programma di installazione crea un utente di sistema RICOH ProcessDirector come membro del gruppo RICOH ProcessDirector. L'utente di sistema viene utilizzato per accedere al sistema su cui viene eseguito RICOH ProcessDirector.

Durante l'installazione di un sistema basato su UNIX, è possibile utilizzare i nomi predefiniti assegnati da RICOH ProcessDirector per l'utente di sistema, aiw1 e il gruppo RICOH ProcessDirector, aiwgrp1. In un sistema Windows, RICOH ProcessDirector non assegna un nome predefinito all'utente di sistema e al gruppo RICOH ProcessDirector. Il programma di installazione, invece, richiede all'utente di assegnare un nome all'utente di sistema e al gruppo.

Se è necessario rispettare le regole di nomenclatura della società, è possibile:

  • Creare un proprio gruppo e utente di sistema RICOH ProcessDirector prima dell'installazione di RICOH ProcessDirector e indicarli quando viene richiesto dall'installazione. È necessario creare prima il gruppo RICOH ProcessDirector, in modo che l'utente di sistema possa essere creato come membro del gruppo.
  • Indicare il proprio gruppo e utente di sistema RICOH ProcessDirector quando viene richiesto dall'installazione.
L'utente di sistema e il gruppo RICOH ProcessDirector specificati dispongono delle stesse autorizzazioni dell'utente di sistema e del gruppo predefiniti aiw1 e aiwgrp1.

Nota: Non è possibile creare un ID utente che include caratteri internazionali (come á, É, î, ñ, ô, ß) o caratteri a doppio byte.

Per creare il proprio utente di sistema e gruppo RICOH ProcessDirector prima dell'installazione:

  1. Accedere come utente root.
  2. Inserire il seguente comando per creare un gruppo su un computer Linux:
    • groupadd group_name
  3. Inserire il seguente comando su un computer Linux per creare un utente di sistema membro del gruppo appena creato:
    • useradd -g group_name -d home_dir user_name
    Nota: L'utente di sistema viene inserito nella directory /home/nome_utente. Non è obbligatorio specificare la home directory home_dir. Se non viene specificata, i comandi utilizzano per Linux la home directory predefinita indicata in /etc/default/useradd.
  4. Installare RICOH ProcessDirector. Quando viene richiesto dall'installazione, inserire il nome del gruppo e dell'utente di sistema creati.

1.2.1.2.2.13 Credenziali

Un oggetto credenziali specifica le informazioni di autenticazione dell'utente necessarie per accedere a un server SFTP o a un'altra applicazione. È possibile utilizzare le credenziali con dispositivi di input, operazioni e trasmettitori di dati che richiedono l'accesso ad altri server o applicazioni.

Se più dispositivi di input o operazioni accedono allo stesso sito SFTP con le stesse credenziali, è possibile specificare le informazioni di autenticazione una volta nell'oggetto credenziali e selezionare quelle date credenziali nell'operazione o nel dispositivo di input che ne ha bisogno.

RICOH ProcessDirector fornisce supporto per i seguenti tipi di credenziali:

Credenziali per dispositivi di input e operazioni
Password
Le credenziali della password utilizzano un nome utente e una password per l'autenticazione.
Chiave SSH
Le credenziali chiave SSH richiedono una chiave privata in formato OpenSSL (SSLeay tradizionale) o PKCS#8. Su ogni sistema operativo sono disponibili diversi programmi di utilità per generare chiavi SSH.

Se le credenziali cambiano e si dispone di più dispositivi di input o operazioni che utilizzano le stesse, è possibile modificare l'oggetto credenziali e i nuovi valori verranno utilizzati automaticamente in tutti quei percorsi.

Credenziali per trasmettitori di dati
Statiche
Le credenziali statiche utilizzano un codice di autorizzazione per la connessione a un'applicazione. Un utente o un'applicazione può utilizzare la stessa credenziale ripetutamente.
Sessione
Le credenziali di sessione utilizzano una password per la connessione a un'applicazione e il recupero di dati di autenticazione provvisori, come un token. Il token è valido per la sessione di comunicazione corrente con l'applicazione, dopodiché scade.
Cloud Ricoh
Le credenziali cloud Ricoh utilizzano un codice unico per generare un certificato. Una volta ottenuto il certificato, può essere utilizzato per connettersi alle applicazioni cloud Ricoh, ad esempio RICOH Supervisor. La funzione RICOH Supervisor Connect aggiunge il supporto per il tipo di credenziale cloud Ricoh.

1.2.1.2.2.14 Risorse operazione

Una risorsa per l'operazione identifica un file utilizzato da un'operazione del flusso di lavoro per l'elaborazione. Alcuni modelli di procedura consentono di specificare un file che l'operazione dovrà utilizzare durante l'elaborazione dei lavori. Alcuni di questi file possono essere creati sulla stazione di lavoro, ma devono essere disponibili per il flusso di lavoro quando elabora i lavori. Sarà possibile visualizzare, recuperare e sostituire il file modificando l'oggetto risorsa per l'operazione.

Per esempio, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat viene utilizzato in Adobe Acrobat Professional per identificare i documenti all'interno di un file PDF ed estrarre le proprietà di ogni documento all'interno di lavori PDF. Il plug-in produce un file di controllo utilizzato dall'operazione IdentifyPDFDocuments. Per far sì che il file sia pronto all'avvio dell'operazione in un flusso di lavoro, creare un oggetto risorsa per l'operazione caricando il file. Quindi, selezionare la risorsa operazione come valore per la proprietà Identifica file di controllo PDF nell'operazione IdentifyPDFDocuments.

1.2.1.2.2.15 Proprietà personalizzate di lavori e documenti

Le proprietà personalizzate sono proprietà esclusive dell'implementazione di RICOH ProcessDirector. Vengono create quando le proprietà standard dei lavori e dei documenti non soddisfano le esigenze.

Quando si definiscono le proprietà personalizzate, si sceglie il nome del database e l'etichetta che viene visualizzata nei notebook delle proprietà e nelle intestazioni delle colonne. Si può anche scegliere il tipo di dati memorizzati nella proprietà, come interi, numeri o stringhe, e l'accesso predefinito che i diversi gruppi di utenti hanno per la proprietà. Per le proprietà del documento, si può anche decidere se i valori vengono memorizzati nel database o solo nel file delle proprietà del documento, per risparmiare spazio e ridurre al minimo i requisiti di elaborazione.

Dopo aver creato una proprietà, è necessario attivarla. Dopo l'attivazione, è possibile utilizzare la proprietà come qualsiasi altra proprietà di un lavoro o di un documento. È possibile impostare un valore, aggiungerlo come colonna di una tabella, visualizzarlo in un notebook delle proprietà o utilizzarlo in portali personalizzati o nelle condizioni dei connettori.

Se si desidera modificare la definizione di una proprietà personalizzata, è necessario disattivarla prima di modificarla. Quando si riattiva la proprietà personalizzata, è necessario ricollegarla a tutti gli oggetti a cui era collegata in precedenza.

Quando si creano proprietà personalizzate, le definizioni delle proprietà vengono memorizzate come oggetti di sistema. Di conseguenza, è possibile importare ed esportare le proprietà personalizzate o migrarle in un altro sistema.

1.2.1.2.2.16 Registrazione

È possibile utilizzare il log di sistema per visualizzare i messaggi e altre informazioni sul sistema RICOH ProcessDirector primario.

La pagina del log di sistema consente di specificare quale tipo di informazioni si desidera visualizzare (Tutte le voci di log, Messaggi di errore, Messaggi, Modifiche di proprietà o Modifiche di stato) e il periodo di tempo a cui si è interessati (in ore o giorni).

1.2.1.2.2.17 Oggetti formato codice a barre

Oggetti formato codice a barre aiuta RICOH ProcessDirector a interpretare codici a barre che vengono scansionati durante l'elaborazione dei lavori. Quando gli oggetti formato codice a barre vengono configurati correttamente, è possibile scansionare un codice a barre e utilizzare le informazioni su di esso per cercare un documento in RICOH ProcessDirector.

Ad esempio, un operatore dovrà ristampare dei documenti danneggiati durante o dopo l'inserimento. L'operatore utilizza l'azione Riconcilia e seleziona Per acquisizione di codice a barre nell'area Cerca documenti. Poi, l'operatore seleziona il nome del formato di codice a barre e scansiona i codici a barre che vengono stampati sui documenti danneggiati. I codici a barre includono il valore della proprietà Numero documento e il formato codice a barre identifica dove trovare quel dato valore all'interno del codice a barre. Quando tutti i documenti sono stati scansionati, RICOH ProcessDirector mostra l'elenco di documenti nella finestra di dialogo Riconcilia in modo che l'operatore possa ristamparli.

I formati di codice a barre usati sono:

  • Nel portlet Documenti sulla pagina Principale. Selezionare Per acquisizione di codice a barre e fare clic su Modifica (immagine dell'icona di modifica).
  • Nella finestra di dialogo Riconcilia lavoro, come descritto nell'esempio.

Quando si definisce un oggetto formato codice a barre, si elencano i valori di lavoro e proprietà del documento che sono inclusi nei codici a barre. Per ciascuna proprietà è necessario specificare:

  • La posizione iniziale del valore della proprietà nel codice a barre. Il primo carattere che la fotocamera o lo scanner del codice a barre legge è la posizione 1.
  • La lunghezza del valore della proprietà nel codice a barre.

    Nota:
  • Il formato codice a barre deve corrispondere alla configurazione della fotocamera o dello scanner di codici a barre. Se la fotocamera o lo scanner di codici a barre sono configurati per leggere una sola proprietà nel codice a barre, specificare nel formato codice a barre l'inizio di questa proprietà nella posizione 1 . Ad esempio, la proprietà di un documento inizia nella posizione 10 nel codice a barre completo. La fotocamera o lo scanner di codici a barre sono configurati per leggere solo da 10 a 25 caratteri. Nel formato codice a barre, specificare che la proprietà del documento inizia nella posizione 1.

Queste proprietà di lavoro e di documento sono utili per trovare documenti nel sistema:

  • Numero documento

    Il numero che RICOH ProcessDirector assegna a ciascun documento.

  • Numero lavoro

    Il numero che RICOH ProcessDirector assegna a un lavoro.

  • Sequenza inserimento

    La posizione del documento nel lavoro.

  • Nome lavoro insertore

    Il nome lavoro insertore per il lavoro.

  • Sequenza in lavoro secondario

    La sequenza del documento nel lavoro secondario. Se il lavoro è quello originale, il valore è lo stesso della proprietà Sequenza in lavoro originale. Utilizzare la proprietà secondaria per prendere in considerazione i cambiamenti verificatisi in altre fasi, come l'ordinamento o la divisione di un lavoro.

Il formato di codice a barre identifica solo le proprietà RICOH ProcessDirector nel codice a barre. Non identifica nessun altro dato nel codice a barre.

Alcuni codici a barre contengono valori per più lavori o proprietà di documento. Tuttavia, solo un formato codice a barre deve interpretare le voci per le proprietà che sono richieste per l'attività corrente. È necessario definire le proprietà del lavoro o del documento che si desidera utilizzare per cercare un documento.

Per la funzione Insertore: se il codice a barre contiene la proprietà Numero documento, non è necessario che il formato codice a barre definisca altre proprietà di lavoro o documento nel codice a barre. Il numero di documento identifica in modo univoco ogni documento nel sistema. Se il formato di codice a barre contiene la proprietà Numero documento, RICOH ProcessDirector ignora qualsiasi altra proprietà di lavoro e documento nel formato codice a barre.

Per la funzione Verifica automatizzata:

  • Il codice a barre di ciascun documento deve includere i valori delle proprietà Numero lavoro e Sequenza in lavoro secondario . Il formato codice a barre deve identificare il luogo in cui i valori di queste due proprietà si trovano nei codici barre.
  • È necessario pianificare i lavori secondari creati per la ristampa. Assicurarsi che la simbologia del codice a barre che si utilizza consenta il carattere punto ( . ). Ogni lavoro secondario creato per la ristampa include almeno un carattere punto. Se si installa solo una fotocamera o uno scanner di codici a barre e si leggono tutti i codici a barre nella stessa posizione su una busta, per il sistema è sufficiente un solo formato per il codice a barre. Se vengono inclusi altri dati nel codice a barre e quei dati non sono facilmente standardizzabili tra le applicazioni, potrebbe essere necessario creare più di un formato di codici a barre. Tuttavia, i valori delle proprietà Numero lavoro e Sequenza in lavoro secondario devono essere collocate nella stessa posizione per tutti i formati di codici a barre utilizzati per lo stesso lettore.

1.2.1.2.2.18 Lettori di codici a barre

I lettori di codici a barre sono le fotocamere e gli scanner dell'installazione Verifica automatizzata in uso che leggono i codici a barre sui documenti in un lavoro di stampa, per verificare che ciascun documento sia stato elaborato.

È necessario creare un lettore di codici a barre per ciascuna fotocamera o scanner di codici a barre. La stessa combinazione di indirizzo IP e porta può essere utilizzata solo da un lettore di codici a barre.

È possibile associare un lettore di codici a barre a uno o più formati di codici a barre. Il formato identifica la posizione in cui le proprietà Numero lavoro e Sequenza in lavoro secondario si trovano all'interno del codice a barre di ciascun documento. Se un lettore di codici a barre deve leggere due tipi diversi di formati, è necessario utilizzarne due distinti. Le proprietà Numero lavoro e Sequenza in lavoro secondario devono essere collocate nella stessa posizione per tutti i formati di codici a barre utilizzati per questo lettore.

È possibile disconnettere manualmente i lettori di codici a barre dal relativo portlet nella pagina principale. Tuttavia, potrebbero disconnettersi se la fotocamera o lo scanner sono spenti o fuori portata. Se il lettore non è connesso a RICOH ProcessDirector durante la lettura dei codici a barre, le informazioni relative ai documenti non risultano disponibili e sarà necessario riprovare.

Se il lettore di codici a barre acquisisce un codice a barre che non è in grado di riconoscere tramite nessuno dei formati disponibili, nel portlet dei lettori di codici a barre viene visualizzato un avviso indicante che è stata rilevata una scansione non valida. Utilizzare il log del lettore di codici a barre per analizzare il problema. Utilizzare l'azione Cancella avviso per rimuovere l'avviso dal lettore di codici a barre nel portlet.

RICOH ProcessDirector fornisce un lettore di codici a barre predefinito da utilizzare come esempio.

1.2.1.2.2.19 Raccoglitori di dati

Gli oggetti raccoglitori di dati acquisiscono i valori delle proprietà durante l'elaborazione del lavoro e li memorizzano in un database PostgreSQL creato dalla funzione Report. È possibile accedere a questi dati e utilizzarli come input nel software di business intelligence.

I raccoglitori di dati consentono di configurare:

  • La tabella del database dove sono memorizzati i valori delle proprietà.
  • Il periodo di conservazione dei dati acquisiti.
  • I valori delle proprietà lavoro, stampante, dispositivo e utente da acquisire.

Non è possibile memorizzare le proprietà dei lavori posizionali nel database Report. Per stabilire se una proprietà è posizionale, controllare la relativa guida.

RICOH ProcessDirector fornisce questi raccoglitori di dati che è possibile configurare secondo le necessità dell'utente:

Durata operazioni del lavoro
Permette di misurare la durata della permanenza di ciascun passo negli stati di coda e di elaborazione, nonché sulla durata totale del completamento dell'elaborazione di ciascun passo.
È inoltre possibile selezionare le proprietà del lavoro da acquisire alla fine di ogni passo insieme alle informazioni sulla durata del passo.
Avanzamento operazioni del lavoro
Consente di selezionare le proprietà del lavoro acquisite all'inizio e alla fine di ogni operazione del flusso di lavoro.
È possibile utilizzare questa raccolta dati con l'operazione WritePropsToReportsDatabase per raccogliere le proprietà di lavoro e documento.
Avanzamento della stampa del lavoro
Consente di selezionare le proprietà del lavoro e della stampante acquisite quando un lavoro inizia e finisce il processo di stampa correttamente.
Stato stampante
Consente di selezionare le proprietà della stampante acquisite ogni volta che le proprietà Stato abilitato o Stato stampante cambiano.
Azioni dell'utente sui lettori di codici a barre
Consente di selezionare le proprietà del lettore di codici a barre e dell'utente che vengono acquisite quando un utente esegue un'azione su un lettore di codici a barre.
Azioni dell'utente sui dispositivi di input
Consente di selezionare le proprietà del dispositivo di input e dell'utente che vengono acquisite quando un utente esegue un'azione su un dispositivo di input.
Azioni dell'utente sugli insertori
Consente di selezionare le proprietà dell'insertore e dell'utente che vengono acquisite quando un utente esegue un'azione su un insertore.
Azioni dell'utente sui lavori
Consente di selezionare le proprietà del lavoro e dell'utente che vengono acquisite quando un utente esegue un'azione su un lavoro.
Azioni dell'utente sulle stampanti
Consente di selezionare le proprietà della stampante e dell'utente che vengono acquisite quando un utente esegue un'azione su una stampante.
Azioni dell'utente sugli utenti
Consente di selezionare le proprietà dell'utente di destinazione e dell'utente che vengono acquisite quando un utente esegue un'azione su un utente di destinazione.
Raccolta Operazione flusso di lavoro
Consente di gestire i dati memorizzati dall'operazione WritePropsToReportsDatabase.
Raccogliere i valori delle proprietà del documento utilizzando l'operazione WritePropsToReportsDataBase. È possibile includere l'operazione più volte in un flusso di lavoro per monitorare le modifiche del valore dei documenti. La Raccolta Operazione flusso di lavoro fornita gestisce i dati di proprietà di lavoro e documento memorizzati dall'operazione.

1.2.1.2.2.20 Trasmettitori di dati

Gli oggetti trasmettitore di dati consentono di configurare i dati nel database PostgreSQL creato dalla funzione Report da inviare a un'altra applicazione.

RICOH ProcessDirector fornisce i seguenti tipi di trasmettitori di dati:

Trasmettitore REST
I trasmettitori REST utilizzano il protocollo REST per inviare i dati a un'altra applicazione. I dati vengono memorizzati in un file separato per ogni tabella del database.
Trasmettitore RICOH Supervisor
I trasmettitori RICOH Supervisor inviano dati solo a RICOH Supervisor.
Il trasmettitore dati RICOH Supervisor viene aggiunto dalla funzione RICOH Supervisor Connect.

I trasmettitori di dati consentono di configurare:

  • Le tabelle del database da cui estrarre le informazioni.
  • Le credenziali utilizzate per l'autenticazione con l'applicazione di destinazione.
  • Il programma per il momento e la frequenza di invio dei dati.

Se si utilizzano i trasmettitori REST, è anche possibile inviare i dati manualmente, utilizzando la funzione di trasmissione unica. Se si invia una trasmissione unica, è possibile inviare tutti i dati nel database Report per un periodo di tempo specifico o tutti i dati dall'ultima trasmissione riuscita.

    Nota:
  • Se si inviano tutti i dati dall'ultima trasmissione riuscita, la trasmissione viene gestita come una trasmissione pianificata. La successiva trasmissione pianificata non include i dati inviati in questo tipo di trasmissione unica.
  • Tuttavia, se si inviano i dati per un periodo di tempo specifico, la trasmissione viene gestita come eccezione. Nella successiva trasmissione pianificata i dati potrebbero essere inclusi.

1.2.1.2.2.21 Documenti

Un documento è l'unità minima di cui è possibile tener traccia in un flusso di lavoro. Ad esempio, un documento può consistere in una serie di pagine che costituiscono una bolletta, un'istruzione o un messaggio di posta.

Un file di stampa può contenere migliaia di documenti. Se il file di stampa è in formato AFP, ciascun documento è limitato dai campi strutturati AFP Inizia gruppo pagine e Termina gruppo pagine.

1.2.1.2.2.22 Oggetti controller insertore

Gli oggetti controller insertore sono i controller dell'insertore nell'installazione. Un controller dell'insertore è un software che viene eseguito su un altro computer (ad esempio un computer Windows) e può gestire diversi dispositivi dell'insertore che introducono documenti stampati e inserimenti aggiuntivi (ad esempio materiale di marketing) nelle buste.

Creare almeno un oggetto controller dell'insertore per ogni controller ed associare quello appropriato ai lavori. Per specificare proprietà differenti per diverse applicazioni, creare molti oggetti controller insertore per un solo controller.

L'oggetto controller dell'insertore controlla la modalità di comunicazione di RICOH ProcessDirector con il controller e la modalità di ristampa dei documenti dopo l'inserimento. L'oggetto controller dell'insertore definisce:

  • Lo script o il comando per l'invio di file di controllo al controller insertore e lo script per ricevere file di risultati dal controller dell'insertore
  • Le regole per scrivere i file di controllo ed interpretare i file di risultati
  • Lo stato inserimento predefinito per i documenti che non hanno uno stato segnalato
  • Il metodo di completamento per determinare quando il controller insertore termina di inserire un lavoro
  • Il metodo di ristampa per ristampare i documenti danneggiati durante l'inserimento

1.2.1.2.2.23 Contenitori

Gli oggetti contenitore contengono dati su lavori e documenti che vengono memorizzati per poter essere recuperati in un momento successivo. Quando si recuperano le informazioni su un lavoro o un documento, è possibile visualizzare il lavoro, inviarlo nuovamente o esaminare i dettagli e la cronologia di elaborazione del lavoro o del documento desiderato. È possibile creare più contenitori, ciascuno con un periodo di conservazione univoco.

Quando si crea un oggetto del contenitore, è possibile specificare:

  • Il periodo di conservazione del contenitore. Gli oggetti più datati del periodo di conservazione vengono eliminati dal sistema.
  • Il percorso al file system o alla directory per la cartella del contenitore. Il file system o la directory possono trovarsi sulla macchina locale o su un'unità montata in rete.
  • Una posizione per il contenitore. È possibile utilizzare questo valore per controllare gli utenti che recuperano i file dal contenitore.
Le proprietà di documento e di lavoro da utilizzare per recuperare lavori, documenti e informazioni cronologiche dal contenitore vengono specificate nell'operazione StoreInRepository del flusso di lavoro. Le informazioni cronologiche dei lavori vengono registrate da un oggetto notifica dei record cronologici. È possibile specificare se l'operazione StoreInRepository deve salvare, oltre ai dati sui lavori e i documenti, anche le informazioni cronologiche.

RICOH ProcessDirector fornisce un contenitore di esempio da utilizzare per eseguire dei tentativi di memorizzazione e recupero di lavori e documenti.

1.2.1.2.2.24 Politiche di servizio

Una politica di servizio definisce i punti di verifica del lavoro e la scadenza SLA (service level agreement). I punti di verifica consentono di memorizzare l'avanzamento dei lavori così come si presentano nel sistema; la scadenza nello SLA rappresenta l'ora entro cui il lavoro deve completare una fase di elaborazione specifica per rispettare gli impegni presi con i clienti.

Esempi di affidabilità delle prestazioni:

  • I lavori saranno stampati 4 ore dopo l'arrivo nel sistema.
  • I lavori saranno stampati dalle 18:00 del giorno di arrivo, se arrivano nel sistema prima delle 10:00. Altrimenti, verranno stampati dalle 18:00 del giorno successivo.
  • I lavori potranno essere inviati per posta dalle 16:00 del giorno dopo l'arrivo.

Inoltre, una politica di servizio specifica se RICOH ProcessDirector deve regolare i punti di verifica e le scadenze del lavoro per evitare i momenti in cui i servizi non vengono forniti, come ad esempio nei giorni festivi e nei fine settimana. RICOH ProcessDirector può verificare che i punti di verifica del lavoro e le scadenze non coincidano con periodi di non servizio.

Ciascuna politica di servizio definisce punti di verifica del lavoro e SLA validi per una determinata affidabilità delle prestazioni. Ad esempio, se un'installazione presenta tre tipi di affidabilità delle prestazioni per i diversi tipi di lavori o per i diversi client, il responsabile deve creare tre politiche di servizio.

L'amministratore può associare ogni politica di servizio a uno o più flusso di lavoro. All'arrivo di un lavoro nel sistema, RICOH ProcessDirector utilizza la politica di servizio associata al flusso di lavoro per impostare i punti di verifica e la scadenza per il lavoro.

1.2.1.2.2.24.1 Scadenza SLA

La scadenza SLA rappresenta il proprio impegno con i clienti. È l'ora entro la quale un lavoro deve completare l'operazione di elaborazione che misurata dallo SLA.

Per soddisfare i requisiti dello SLA, non è necessario che la maggior parte dei lavori abbiano completato i propri flussi di lavoro. Ad esempio, alcuni lavori potrebbero soddisfare i requisiti del proprio SLA se vengono stampati da RICOH ProcessDirector prima di una certa ora. I lavori possono restare nell'operazione RetainJobs per 72 ore dopo essere stati stampati. I requisiti dello SLA vengono soddisfatti al termine della stampa dei lavori.

Quando si definisce una politica di servizio, si includono informazioni utilizzate da RICOH ProcessDirector per calcolare la scadenza SLA. RICOH ProcessDirector supporta i seguenti metodi di calcolo delle scadenze:

  • Tempo trascorso

    Calcola la scadenza aggiungendo il valore della proprietà Durata SLA all'ora di inizio del punto di verifica del lavoro. Per ora di inizio del punto di verifica del lavoro si intende il momento in cui il lavoro inizia l'elaborazione a fini di SLA.

  • Tempo specifico

    Calcola la scadenza utilizzando le proprietà Numero di giorni e Tempo target SLA. La scadenza SLA è impostata su un'ora specifica, indipendentemente dal momento in cui il lavoro è arrivato nel sistema.

    Nota:
  • RICOH ProcessDirector calcola la scadenza SLA solo se si sceglie un metodo di calcolo della scadenza e si immettono i valori delle proprietà corrispondenti.
  • La scadenza SLA non utilizza durate stimate o scadenze impostate dall'azione Modifica scadenza o dall'operazione SetDeadline nel flusso di lavoro che ha elaborato il lavoro.

RICOH ProcessDirector consente di scegliere un'operazione in un flusso di lavoro per rappresentare il punto finale dell'impegno SLA. Quell'operazione è nell' Operazione obiettivo SLA. L'operazione obiettivo SLA potrebbe rappresentare uno dei seguenti casi:

  • Quando il lavoro termina la stampa.
  • Quando l'output stampato viene consegnato all'insertore.
  • Quando il lavoro è stato inserito ed è pronto per essere raccolto.

Quando un lavoro completa l'operazione obiettivo SLA, RICOH ProcessDirector registra l'ora come Ora operazione obiettivo SLA e la confronta con la scadenza SLA per determinare l' Esito SLA:

  • Se il lavoro completa l'operazione obiettivo prima della scadenza SLA, l'esito SLA viene registrato come Rispettato.
  • Se il lavoro non completa l'operazione obiettivo prima della scadenza SLA, l'esito SLA viene registrato come Non rispettato. RICOH ProcessDirector aggiunge un punto nero alla colonna Rischio pianificazione per il lavoro nella tabella Lavori.

    Non è possibile modificare l'esito SLA dopo che è stato calcolato.

1.2.1.2.2.24.2 Punti di verifica

Una politica di servizio può definire i punti di verifica del lavoro che si verificano alla fine di una fase di elaborazione. Gli esempi sono le fasi di ricezione, preparazione, stampa e completamento. Un punto di verifica del lavoro si verifica sempre alla fine di una fase.

In generale, una politica di servizio dovrebbe definire punti di verifica per almeno due fasi: un punto di verifica per la fase finale e uno o più punti di verifica per le fasi intermedie. I punti di verifica per le fasi intermedie consentono di rilevare lavori in ritardo prima che manchino nel punto di verifica per la fase finale.

Ad esempio, una politica di servizio potrebbe definire un punto di verifica alla fine della fase di preparazione e un punto di verifica alla fine della fase di stampa. Ad esempio, se un errore (ad esempio, un errore di conversione) si verifica durante la fase di preparazione, RICOH ProcessDirector contrassegna il lavoro come In ritardo quando manca nel punto di verifica di preparazione. Viene visualizzato un punto giallo nel portlet Scadenze e nella colonna Rischio pianificazione per il lavoro nella colonna Lavori. Se l'operatore è in grado di correggere l'errore, il lavoro potrebbe completare la stampa in tempo. Se il lavoro completa la fase di stampa prima del punto di verifica di stampa, lo stato del punto di verifica ritorna su OK. Il punto giallo viene rimosso.

Una politica di servizio non deve definire un punto di verifica del lavoro per ogni fase. Una politica di servizio potrebbe non definire un punto di verifica per questi tipi di fasi:

  • Fasi che non contengono operazioni (ad esempio, la fase di preparazione).
  • Fasi in cui è probabile che non si verifichino errori (ad esempio, la fase di ricezione).
  • Fasi in cui gli errori si verificano dopo che i lavori hanno soddisfatto l'obiettivo delle prestazioni (ad esempio, la fase di completamento).

1.2.1.2.2.24.3 Intervalli del punto di verifica

Per ogni punto di verifica definito dalla politica di servizio, la politica di servizio specifica un intervallo di tempo. L'intervallo è la quantità di tempo prevista affinché un lavoro completi una fase. L'intervallo non include le durate stimate impostate per le operazioni nel flusso di lavoro.

L'intervallo per ogni fase inizia dall'ora di inizio del punto di verifica, che è uguale per tutti gli intervalli. L'ora di inizio del punto di verifica è una delle seguenti volte:

  • L'ora in cui l'ultimo file di un lavoro arriva nel sistema (l' Ora di arrivo del lavoro). Se per il lavoro vengono creati lavori secondari, questi hanno la stessa ora di arrivo del lavoro principale.
  • L'ora di inizio impostata da RICOH ProcessDirector o da un utente autorizzato (l' Ora di arrivo regolata).
  • L'ora di inizio fissa specificata nella politica di servizio (l' Ora di inizio della politica di servizio).

Per impostazione predefinita, l'ora di arrivo regolata coincide con l'ora di arrivo del lavoro. RICOH ProcessDirector potrebbe impostare una nuova ora di arrivo regolata nei seguenti casi:

  • Quando un lavoro viene assegnato a un nuovo flusso di lavoro
  • Quando un lavoro entra in una determinata fase
  • Quando un lavoro viene suddiviso o associato

Una politica di servizio deve specificare un'ora di inizio fissa se tutti i lavori devono essere stampati in base ad un orario fisso. Ad esempio, se tutti i lavori devono essere stampati dalle 10:00 del giorno successivo, la politica di servizio specifica l'ora di inizio alle 10:00 e un intervallo di 24 ore per la fase di stampa.

Quando una politica di servizio definisce un'ora di inizio fissa, è possibile specificare uno di questi metodi di rettifica. Il Metodo di rettifica indica a RICOH ProcessDirector come regolare l'ora di inizio del punto di verifica. I metodi di rettifica sono:

  • Limite: l'ora di inizio del punto di verifica varia in funzione del fatto che l'ora di arrivo regolata venga prima o dopo l'ora di inizio della politica di servizio. Se l'ora di arrivo regolata viene:
    • Prima dell'ora di inizio della politica di servizio, l'ora di inizio del punto di verifica coincide con l'ora di inizio della politica di servizio, nello stesso giorno dell'ora di arrivo regolata
    • Dopo l'ora di inizio della politica di servizio, l'ora di inizio del punto di verifica coincide con l'ora di inizio della politica di servizio, il giorno successivo
    Se l'ora di arrivo regolata viene modificata, potrebbe cambiare anche l'ora di inizio del punto di verifica.
  • Avvia: l'ora di inizio del punto di verifica coincide con l'ora di inizio specificata nella politica di servizio, nello stesso giorno dell'ora di arrivo regolata.

Questo diagramma mostra come l'ora di inizio del punto di verifica e gli intervalli per le fasi successive siano correlati reciprocamente. L'intervallo per ogni fase inizia dalla stessa ora di inizio del punto di verifica, e non dalla fine della fase precedente. Quindi, l'intervallo per ogni fase comprende l'ora in cui vengono completate tutte le fasi precedenti.

Ora di inizio del punto di verifica<- Intervallo di ricezione -> Fine della fase di ricezione
Ora di inizio del punto di verifica<- Intervallo di preparazione -> Fine delle fasi di ricezione + preparazione
Ora di inizio del punto di verifica<- Intervallo di stampa -> Fine delle fasi di ricezione + preparazione + stampa
Ora di inizio del punto di verifica<- Intervallo di completamento -> Fine delle fasi di ricezione + preparazione + stampa + completamento
Nota: È possibile modificare i nomi di fase predefiniti affinché corrispondano meglio alle funzioni eseguite nella fase specifica.

Questi esempi mostrano gli intervalli e gli orari di inizio di esempio che una politica di servizio potrebbe specificare quando si utilizzano diversi metodi di rettifica.

Nessun metodo di rettifica: In questo esempio i lavori vengono stampati 4 ore dopo l'ora di arrivo regolata. Poiché il metodo di rettifica è Nessuno, l'ora di inizio del punto di verifica coincide con l'ora di arrivo regolata. Se l'ora di arrivo regolata non è stata reimpostata, l'ora di inizio del punto di verifica coincide con l'ora in cui il lavoro è arrivato nel sistema.

Ora di inizio: non specificata
Metodo di rettifica: Nessuno
Intervallo per il punto di verifica di ricezione: 20 minuti
Intervallo per il punto di verifica di preparazione: 2 ore
Intervallo per il punto di verifica di stampa: 4 ore
Ora arrivo lavoro <- Intervallo di ricezione = 20 minuti -> Arrivo lavoro + 20 minuti
Ora arrivo lavoro <--- Intervallo di preparazione = 2 Ore ---> Arrivo lavoro + 2 ore
Ora arrivo lavoro <--- Intervallo di stampa = 4 Ore ---> Arrivo lavoro + 4 ore

Metodo di rettifica Limite: in questo esempio, i lavori devono essere stampati entro le 18:00, se l'ora di arrivo regolata è prima delle 10:00. In caso contrario, il lavoro deve essere stampato entro le 18:00 del giorno successivo. Poiché il metodo di rettifica è Limite, l'ora di inizio del punto di verifica coincide con l'ora di inizio (10:00) nello stesso giorno dell'ora di arrivo regolata o nel giorno successivo.

Ora di inizio: 10:00
Metodo di rettifica: Limite
Intervallo per il punto di verifica di ricezione: 20 minuti
Intervallo per il punto di verifica di preparazione: 4 ore
Intervallo per il punto di verifica di stampa: 8 ore
10:00 <- Intervallo di ricezione = 20 minuti -> 10:20
10:00 <------ Intervallo di preparazione = 4 Ore ------> 14:00
10:00 <------------ Intervallo di stampa = 8 Ore ------------> 18:00

Metodo di rettifica Avvia: in questo esempio, i lavori devono essere stampati entro le 16:00 del giorno dopo l'ora arrivo regolata. Poiché il metodo di rettifica è Avvia, l'ora di inizio del punto di verifica coincide con l'ora di inizio (23:59) nello stesso giorno dell'ora di arrivo regolata.

Ora di inizio: 23:59
Metodo di rettifica: Avvia
Intervallo per il punto di verifica di ricezione: 20 minuti
Intervallo per il punto di verifica di preparazione: 4 ore
Intervallo per il punto di verifica di stampa: 16 ore
23:59 <- Intervallo di ricezione = 20 minuti -> 00:19
23:59 <------ Intervallo di preparazione = 4 Ore ------> 03:59
23:59 <------------------ Intervallo di stampa = 16 Ore ------------------> 15:59

Nota: In questi esempi, ogni politica di servizio definisce un punto di verifica finale per la fase di stampa e punti di verifica intermedi per le fasi di ricezione e preparazione. I punti di verifica intermedi consentono di rilevare lavori in ritardo prima che manchino nel punto di verifica finale. Ad esempio, se un errore (ad esempio, un errore di conversione) si verifica durante la fase di preparazione, RICOH ProcessDirector indica il lavoro in ritardo quando manca nel punto di verifica di preparazione. Se l'operatore è in grado di correggere l'errore, il lavoro potrebbe completare la stampa in tempo.

1.2.1.2.2.24.4 Orari del punto di verifica

Per ogni lavoro che presenta una politica di servizio associata, RICOH ProcessDirector registra gli orari del punto di verifica pianificato. Inoltre, registra gli orari del punto di verifica corrente per tutti i lavori, anche per i lavori che non presentano una politica di servizio associata.

Gli orari del punto di verifica sono:

  • Orario del punto di verifica pianificato: La data e l'ora entro cui il lavoro deve completare una fase. RICOH ProcessDirector calcola ogni orario del punto di verifica pianificato sommando l'intervallo della fase all'ora di inizio del punto di verifica. Se l'ora di inizio del punto di verifica viene modificata, cambiano anche gli orari del punto di verifica pianificato.
  • Orario del punto di verifica corrente: La data e l'ora in cui il lavoro ha effettivamente completato la fase.

RICOH ProcessDirector visualizza questi orari del punto di verifica nel notebook di proprietà per ogni lavoro presente nel sistema. Una volta rimosso un lavoro dal sistema, il file di audit del lavoro (numerolavoro.aa-mm-gg_hh-mm-ss.positional_attributes.csv) contiene gli orari del punto di verifica.

Questo esempio mostra gli orari del punto di verifica corrente e quello pianificato di esempio per un lavoro che ha completato la fase di stampa ed è attualmente presente nella fase di completamento.

Punto di verifica Ora del punto di verifica pianificato Ora del punto di verifica corrente
Receive:   1/8/07 09:20:22
Prepare: 1/8/07 12:00:00 1/8/07 10:00:30
Print: 1/8/07 14:00:00 1/8/07 12:00:59
Complete:    

A volte, i tempi del punto di verifica sono vuoti:

  • Orario del punto di verifica pianificato: La politica di servizio non definisce un punto di verifica per una fase. In questo esempio, gli orari del punto di verifica di ricezione e completamento sono vuoti poiché la politica di servizio non definisce un punto di verifica di ricezione o completamento.
  • Orario del punto di verifica corrente: Un lavoro non ha completato una fase oppure non confluisce in una fase. In genere, l'orario del punto di verifica corrente per la fase di completamento risulta vuoto quando il lavoro è ancora presente nel sistema.

RICOH ProcessDirector può aggiornare gli orari del punto di verifica corrente e pianificato quando viene elaborato di nuovo un lavoro:

  • Orari del punto di verifica pianificato: Se si utilizza l'azione Elabora nuovamente per rielaborare un lavoro a partire dalla prima fase e le proprietà della politica di servizio o dei periodi di non servizio sono state modificate, RICOH ProcessDirector calcola i nuovi orari del punto di verifica pianificato per quel lavoro.
  • Orari del punto di verifica corrente: Se si utilizza l'azione Stampa di nuovo o Elabora nuovamente per rielaborare un lavoro e la politica di servizio specifica nella proprietà Ripristina alla nuova elaborazione, RICOH ProcessDirector registra i nuovi punti di verifica correnti per le fasi che il lavoro completa nuovamente.

1.2.1.2.2.24.5 Periodi di non servizio

RICOH ProcessDirector può regolare gli orari del punto di verifica pianificati in modo tale che punti di verifica e scadenze SLA non si verificano durante i periodi in cui l'installazione non fornisce servizi. Ad esempio, è possibile non fornire servizi nei fine settimana e nei giorni festivi. Questi periodi sono definiti periodi di non servizio. Questi periodi vengono definiti in oggetti del periodo di non servizio.

Nota: I periodi di non servizio non vengono considerati per le scadenze con l'operazione SetDeadline o con l'azione Modifica scadenza.
Ogni politica di servizio specifica se regolare gli orari di punti di verifica e scadenze SLA pianificati per i periodi di non servizio. Ad esempio, se i servizi vengono forniti durante periodi di non servizio, soltanto per i lavori rapidi, la politica di servizio per i lavori rapidi deve specificare di non regolare i punti di verifica pianificati, a differenza di altre politiche di servizio.

Questi esempi mostrano come RICOH ProcessDirector regoli l'ora di inizio del punto di verifica, gli orari dei punti di verifica e delle scadenze SLA pianificati per i periodi di non servizio.

Il lavoro arriva durante un periodo di non servizio: In questo esempio:

  • L'1 gennaio è definito come periodo di non servizio.
  • L'intervallo per il punto di verifica di preparazione è 2 ore.
  • L'intervallo per il punto di verifica di stampa è 1 giorno.
  • L'ora di inizio del punto di verifica è l'ora in cui un lavoro arriva nel sistema.
  • Per rispettare la scadenza, il lavoro dev'essere consegnato all'insertore entro 28 ore dall'arrivo.
  • Il lavoro è arrivato nel sistema l'1 gennaio 2007 (01/01/2007) alle 10:00:00.
Orari di punti di verifica/Scadenze Non regolato per i periodi di non servizio Regolato per i periodi di non servizio
Inizio del punto di verifica: 1/1/07 10:00:00 02/01/2007 00:00:00
Preparazione pianificata: 01/01/2007 12:00:00 02/01/2007 02:00:00
Stampa pianificata: 02/01/2007 10:00:00 03/01/2007 00:00:00
Scadenza SLA 02/01/2007 14:00:00 03/01/2007 04:00:00

L'intervallo del punto di verifica include un periodo di non servizio: In questo esempio:

  • Ogni sabato è definito come periodo di non servizio.
  • L'intervallo per il punto di verifica di preparazione è 2 ore.
  • L'intervallo per il punto di verifica di stampa è 1 giorno.
  • L'ora di inizio del punto di verifica è l'ora in cui un lavoro arriva nel sistema.
  • Per rispettare la scadenza, il lavoro dev'essere spedito all'ufficio postale entro 72 ore dall'arrivo.
  • Il lavoro è arrivato nel sistema l'venerdì 5 gennaio 2007 (05/01/2007) alle 10:00:00.
Nota: Il 6 gennaio 2007 è sabato.
Orari di punti di verifica/Scadenze Non regolato per i periodi di non servizio Regolato per i periodi di non servizio
Inizio del punto di verifica: 05/01/2007 10:00:00 05/01/2007 10:00:00
Preparazione pianificata: 05/01/2007 12:00:00 05/01/2007 12:00:00
Stampa pianificata: 06/01/2007 10:00:00 07/01/2007 10:00:00
Scadenza SLA 08/01/2007 10:00:00 09/01/2007 10:00:00

Se si elimina un periodo di non servizio, gli orari di punti di verifica e scadenze relativi ai lavori già presenti nel sistema non cambiano, anche se sono stati impostati utilizzando tale periodo di non servizio. Per reimpostare gli orari di punti di verifica e scadenze, è necessario elaborare nuovamente il lavoro dall'inizio.

1.2.1.2.2.24.6 Fusi orari

La politica di servizio specifica il fuso orario in cui vengono stampati i lavori. Se i lavori sono stampati in diversi fusi orari, occorre creare una politica di servizio per ogni fuso orario.

Ad esempio, se i lavori sono stampati nel fuso orario USA/orientale e nel fuso orario USA/occidentale, occorre creare due politiche di servizio, una per ogni fuso orario. Queste politiche di servizio possono coincidere ad eccezione del nome della politica di servizio e del fuso orario.

1.2.1.2.2.24.7 Stato del punto di verifica

RICOH ProcessDirector calcola periodicamente uno stato del punto di verifica per ogni lavoro così come viene elaborato nel sistema. Lo stato del punto di verifica consente di individuare lavori che raggiungono in ritardo i relativi punti di verifica.

Lo stato del punto di verifica può essere uno di questi valori:

Ultimo
Il lavoro manca nel successivo o nell'ultimo punto di verifica pianificato.
OK
Il lavoro raggiunge nei tempi previsti il successivo punto di verifica. Tuttavia, è possibile che risulti mancante un punto di verifica precedente.

Quando lo stato del punto di verifica per un lavoro è In ritardo, RICOH ProcessDirector aggiunge un punto giallo al portlet Scadenze e nella colonna Rischio pianificazione per il lavoro nella tabella Lavori.

Inoltre, RICOH ProcessDirector consente di visualizzare lo stato del punto di verifica come colonna nella tabella Lavori, in modo che l'operatore possa usare la funzione Filtro per visualizzare i lavori con valore In ritardo per la proprietà Stato del punto di verifica.

Una volta rimosso un lavoro dal sistema, il file di audit del lavoro (jobnumber.yy-mm-dd_hh-mm-ss.policy_properties.cfg.csv) può contenere lo stato del punto di verifica finale.

1.2.1.2.2.25 Periodi di non servizio

I periodo di non servizio definisce gli intervalli di tempo in cui l'installazione non fornisce servizi (ad esempio, giorni festivi). I periodi di non servizio lavorano in accordo alle politiche di servizio, ma non vengono considerati per le scadenze impostate dall'operazione SetDeadline o dall'azione Modifica scadenza.

Ogni politica di servizio specifica se tutti i periodi di non servizio si applicano alla politica di servizio. Se sono valide, RICOH ProcessDirector regola i punti di verifica pianificati di lavori in modo tale che essi non si verificano durante i periodi di non servizio.

Ad esempio, una politica di servizio per i lavori di stampa rapidi potrebbe specificare di non regolare i punti di verifica pianificati per i periodi di non servizio in quanto l'installazione fornisce servizi ogni giorno per i lavori di stampa rapidi. Tuttavia, la politica di servizio per i lavori regolari potrebbe specificare di regolare i punti di verifica pianificati per i periodi di non servizio.

Tutti i periodi di non servizio lavorano come un'unità. Una politica di servizio può specificare se tutti i periodi di non servizio si applicano alla politica. Tuttavia, una politica di servizio non può specificare quali periodi di non servizio applicare.

Gli esempi di periodi di non servizio sono:

  • Ogni 1 gennaio
  • 1 agosto 2008
  • Ogni venerdì dalle 18:00 alle 23:59
  • Ogni domenica, tutto il giorno

Se si elimina un periodo di non servizio, gli orari del punto di verifica relativi ai lavori già presenti nel sistema non cambiano, anche se sono stati impostati utilizzando tale periodo di non servizio. Per reimpostare gli orari del punto di verifica, è necessario elaborare nuovamente il lavoro dall'inizio.

1.2.1.2.2.26 Lavoro previsto

Gli oggetti Lavoro previsto rappresentano i lavori il cui arrivo è pianificato a intervalli specifici. È possibile associare oggetti di lavoro previsto a dispositivi di input incaricati di monitorare l'arrivo di quei lavori. In caso di mancato arrivo nei tempi previsti, il sistema invia un messaggio di avviso all'utente.

Il lavoro previsto è definito come i lavori il cui arrivo è previsto in un certo periodo di tempo. Il dispositivo di input conta i lavori che arrivano e li confronta col numero di lavori previsti a intervalli a intervalli precisi. È possibile perfezionare l'oggetto di lavoro previsto in modo che si applichi a tipi precisi di lavori in base alle caratteristiche del nome del file di input. Il dispositivo di input analizza i nomi dei file di input per vedere se corrispondono a un'espressione regolare e conta solo i lavori corrispondenti.

    Nota:
  • Se si utilizza il comando lpr o lprafp per inoltrare un lavoro a un dispositivo di input LPD, il comando rinomina il file di input tramite un formato che RICOH ProcessDirector non può analizzare in maniera affidabile. In questo caso, si consiglia di utilizzare solo la proprietà Numero di lavori previsti su oggetti di lavoro previsto e di lasciare la proprietà Modelli di file vuota.

Gli oggetti di lavoro previsto sono particolarmente utili se gli SLA (service level agreements) con i propri clienti si basano su lavori ricevuti a un'ora precisa.

Ad esempio, si potrebbe avere un cliente che invia tre lavori ogni giorno. Lo SLA stabilisce che i lavori arrivati per le 8:00 devono essere stampati entro le 16:00. Si crea un oggetto di lavoro previsto che indica al dispositivo di input di verificare lo stato alle 8:00 di ogni giorno e lo si associa al dispositivo di input appropriato. Alle 8:00, il dispositivo di input verifica quanti lavori sono arrivati:

  • Se sono arrivati tutti e tre i lavori, l'elaborazione procede come al solito.
  • Se uno o più lavori non sono arrivati, la proprietà Stato lavoro previsto del dispositivo di input viene impostata su In ritardo e l'icona di avviso (Icona di avviso) viene visualizzata sul lato destro del dispositivo di input.
È quindi possibile utilizzare l'azione Mostra lavoro previsto sul dispositivo di input per visualizzare più informazioni relative al lavoro non ancora arrivato e cercare di risolvere il problema.

È possibile definire oggetti di lavoro previsto per verificare l'arrivo del lavoro a intervalli di tempo diversi basati sugli SLA che è necessario rispettare. È possibile associare più oggetti di lavoro previsto a un dispositivo di input. In questo modo lo stesso dispositivo di input può monitorare i lavori con arrivo giornaliero e lavori mensili, il cui arrivo è previsto il primo di ogni mese. È possibile associare un oggetto di lavoro previsto a più dispositivi di input, nel caso in cui debbano ricevere lavori in base alla stessa pianificazione.

1.2.1.2.2.27 Oggetti di mappatura proprietà

Un oggetto di mappatura proprietà definisce la relazione tra le intestazioni in un file delle preferenze e le proprietà del documento definite nel sistema. La mappatura della proprietà viene utilizzata dall'operazione ApplyPreferences in un flusso di lavoro per aggiungere o modificare i valori nel file di proprietà del documento (DPF) per il lavoro.

Quando si definisce un oggetto di mappatura proprietà, le intestazioni nel file delle preferenze vengono mappate alle proprietà presenti nel file di proprietà del documento. Specificare quindi uno di questi valori Utilizzo per la coppia:

  • Identifica documento

    Questa coppia viene utilizzata per individuare i documenti da aggiornare nel PDF.

    Nell'immagine riportata di seguito, l'intestazione del Numero conto è associata alla proprietà del documento Membro e l'utilizzo è impostato su Identifica documento. Durante l'operazione ApplyPreferences, viene letto il file delle preferenze. Per ciascuna riga questa operazione trova il valore del Numero conto, poi cerca il file delle proprietà del documento per trovare la voce che corrisponde al valore elencato della proprietà Membro.

  • Aggiorna proprietà

    Queste coppie vengono utilizzate per aggiornare i valori nel file di proprietà del documento. Inizialmente tali proprietà potrebbero non presentare valori nel file delle proprietà del documento.

    Nell'immagine riportata seguito, le intestazioni Indirizzo e-mail e Tipo di output sono associate alle proprietà del documento con lo stesso nome. Utilizzo per entrambe le coppie è impostato su Aggiorna proprietà. Dopo che l'operazione ApplyPreferences posiziona la voce nel DPF la cui proprietà Membro corrisponde a un valore Numero conto, essa aggiorna le proprietà Indirizzo e-mail e Tipo di output nel DPF per tale voce con i valori nella stessa riga del file delle preferenze.

È necessario associare almeno due intestazioni alle proprietà del documento, una per ciascun tipo di Utilizzo.

I valori possono essere utilizzati da altre operazioni nel flusso di lavoro per raggruppare documenti per l'elaborazione comune, come ad esempio una serie di documenti da inviare per e-mail e un'altra serie da stampare.

Lo stesso oggetto di mappatura proprietà può essere usato da più flussi di lavoro, purché i file delle preferenze contengano le stesse intestazioni. L'ordine delle intestazioni può variare da un file delle preferenze all'altro.

1.2.1.2.3 Formati di file di input

È possibile inoltrare diversi tipi di file di input a RICOH ProcessDirector per l'elaborazione e la stampa.

I tipi di file di input che possono essere inoltrati su RICOH ProcessDirector sono:

AFP (Advanced Function Presentation)
Un formato composto che può contenere testo, grafici, immagini e codici a barre. Le istruzioni sulla composizione sono nel formato dei campi strutturati MO:DCA (Mixed Object Document Content Architecture). Le risorse AFP, come i caratteri, possono essere memorizzate esternamente o integrate nel flusso di dati AFP. AFP è il formato file che RICOH ProcessDirector utilizza per stampare i lavori sulle stampanti IPDS se la funzione di supporto AFP è installata. Senza la funzione di supporto AFP, è possibile visualizzare i lavori AFP e trasferirli ad altri programmi.
ABAP
Contiene dati in formato ABAP (SAP Advanced Business Application Programming).
DBCS ASCII
Contiene dati codificati in codepage DBCS (double-byte character set) ASCII.
DBCS EUC
Contiene dati codificati in codepage DBCS (double-byte character set) EUC (Extended UNIX Code).
ditroff
Contiene dati ditroff (device-independent troff) preformattati per un'unità AFP.
GIF
Contiene dati di immagine nel formato GIF (Graphics Interchange Format).
Dati immagine
Contiene dati immagine nel formato IOCA (Image Object Content Architecture).
JPEG
Contiene dati di immagine nel formato JPEG (Joint Photographic Experts Group).
JSON
Contiene dati nel formato JavaScript Object Notation (JSON).
LCDS
Contiene dati nel formato LCDS (Xerox line-conditioned data stream).
Dati riga
Una combinazione di testo non codificato e i controlli di formattazione, come i controlli di trasmissione e i TRC (table reference characters) per la spaziatura e le selezioni di carattere. È possibile indicare a RICOH ProcessDirector di utilizzare un prodotto di composizione, come la trasformazione line2afp fornita, per elaborare i file di input dei dati di riga.
Metacode
Contiene dati nel formato Xerox Metacode.
Modalità mista
I file di input che contengono combinazioni di dati di riga e dei campi strutturati MO:DCA. I file di input in modalità mista possono essere elaborati solo se la funzione di supporto AFP è installata.
OTF
Contiene dati nel formato OTF (SAP Output Text Format).
PCL
Contiene dati nel formato PCL (Printer Control Language) di Hewlett-Packard.
PDF
Contiene dati nel formato PDF (Adobe Portable Document Format).

Quando RICOH ProcessDirector elabora file di input PDF 2.0 in un flusso di lavoro, le operazioni che modificano i file PDF convertono i dati in formato PDF 1.7. Se nessuna operazione nel flusso di lavoro modifica il PDF, il file di intput passa attraverso RICOH ProcessDirector in formato PDF 2.0. I file PDF 2.0 che vengono inviati a una stampante PDF Ricoh o Stampante Ricoh TotalFlow con pagine banner attivate vengono anch'essi convertiti in formato PDF 1.7.

PostScript
Contiene dati nel formato Adobe PostScript.
PPML
Contiene dati nel formato PPML (Personalized Print Markup Language).
TIFF
Contiene dati di immagine nel formato TIFF (Tagged Image File Format).
XML
Contiene dati nel formato XML (Extended Markup Language).

In base alle stampanti, potrebbe essere necessario utilizzare le conversioni di dati per convertire alcuni di questi formati in un formato supportato dalle stampanti. Diversi prodotti forniscono le conversioni dati:

  • Funzioni di conversione RICOH può convertire tali formati dei file di input in AFP:
    • GIF, JPEG, e TIFF
    • PCL
    • PDF e PostScript
    • SAP OTF e ABAP
    Può convertire i seguenti formati file di input in PDF:
    • AFP

    Per utilizzare Funzioni di conversione RICOH, è necessario installare la funzione di supporto AFP.

  • Se è stato installato RICOH InfoPrint XT sul computer primario RICOH ProcessDirector, su quello secondario o sullo stesso computer del server applicazioni, è anche possibile utilizzare tale utilità per convertire il metacode Xerox e i dati LCDS in AFP. Per utilizzare InfoPrint XT , includere un'operazione che esegua il programma di conversione nel flusso di lavoro appropriato e configurare l'operazione per l'esecuzione sul computer sul quale InfoPrint XT è installato.

1.2.1.2.4 Formati di output

RICOH ProcessDirector può inviare lavori a Stampanti Ricoh TotalFlow, Stampanti PDF Ricoh, stampanti PDF personalizzate e a qualsiasi stampante in grado di ricevere i lavori inviati tramite protocollo LPD. Se la funzione di supporto AFP è installata, questa utilità può anche inviare lavori alle stampanti IPDS. Inoltre, è possibile copiare i lavori di stampa in hot folder che alcune stampanti, come InfoPrint 5000, utilizzano per ricevere lavori diversi da IPDS.

RICOH ProcessDirector supporta questi formati di output per le stampanti:

AFP
Se la funzione di supporto AFP è installata, RICOH ProcessDirector può inviare i lavori di stampa AFP alle stampanti IPDS. RICOH ProcessDirector può ricevere informazioni sullo stato dei lavori da tali stampanti e può inviare richieste alla stampante. Queste richieste includono l'interruzione di un lavoro in fase di stampa o l'utilizzo dell'azione Passa a per spostarsi in un'altra posizione del lavoro e riprendere la stampa.
PCL
RICOH ProcessDirector può inviare alle stampanti PCLOut lavori convertiti da AFP in PCL dal componente driver della funzione di supporto AFP. RICOH ProcessDirector non è in grado di ricevere informazioni sullo stato del lavoro da tali stampanti.
PDF
RICOH ProcessDirector può inviare file PDF a Stampanti Ricoh TotalFlow.
Se una stampante PDF Ricoh supporta il flusso di dati, RICOH ProcessDirector può inviare i file PDF della stampante.

Se è stata installata la funzione Supporto cut-sheet per Kodak, RICOH ProcessDirector può inviare i file PDF alle stampanti PDF Kodak.

Se è stata installata la funzione Supporto cut-sheet per Xerox, RICOH ProcessDirector può inviare i file PDF alle stampanti PDF Xerox.

PostScript
RICOH ProcessDirector può inviare i file PDF a stampanti PDF Ricoh e PDF personalizzate convertendo il formato PDF in PostScript.

Se è stata installata la funzione Supporto cut-sheet per Kodak, RICOH ProcessDirector può inviare i file PDF alle stampanti Kodak PostScript convertendo il formato PDF in PostScript.

Altro
RICOH ProcessDirector può inviare lavori di stampa in altri formati a stampanti Passthrough. RICOH ProcessDirector non è in grado di ricevere informazioni sullo stato del lavoro da tali stampanti. Può inviare richieste alla coda del software che rappresenta la stampante, non alla stampante stessa.

Per stampare i lavori su stampanti con hot folder, è possibile utilizzare una stampante Passthrough. Configurare la stampante Passthrough per copiare i lavori in una hot folder della stampante. La hot folder inoltra i lavori a tale stampante. Se si copia un lavoro di stampa in una hot folder, RICOH ProcessDirector non può ricevere informazioni relative allo stato del lavoro dalla stampante.

Nota: Se RICOH ProcessDirector è in grado di accedere alla hot folder della stampante come unità mappata o file system montato, è possibile utilizzare un'operazione CopytoFolder. L'operazione inoltra un lavoro alla stampante. Tuttavia, se si utilizza l'operazione CopyToFolder, non è possibile utilizzare l'azione Schedule Jobs per assegnare lavori alla stampante. L'operazione CopyToFolder non utilizza la proprietà Stampante richiesta impostata dall'azione Pianifica lavori per assegnare lavori a una stampante.

1.2.1.2.5 Metodi di inoltro lavoro

È possibile inoltrare i lavori a RICOH ProcessDirector da altri sistemi utilizzando FTP, servizi Web, altri metodi di copia file o un comando che utilizza il protocollo LPD. Se è stata installata la funzione di supporto AFP, è possibile inviare i lavori a RICOH ProcessDirector da sistemi host utilizzando Download per z/OS e AFP Download Plus.

I lavori vengono inoltrati su periferiche di input definite. I dispositivi di input ricevono il lavoro ed inizializzano l'elaborazione del lavoro.

I metodi di inoltro lavoro supportati sono:

FTP, SCP o copia file
È possibile utilizzare un client FTP o SCP, servizi Web o il metodo di copia file preferito per spostare i file di stampa in una hot folder. È possibile includere una scheda processi JDF (Job Definition Format) con i file di stampa. Quando un lavoro viene copiato o spostato nella directory hot folder, il dispositivo di input ad essa associato riceve automaticamente il lavoro e ne avvia l'elaborazione.
Servizi Web RESTful
È possibile utilizzare un'utilità di servizi Web REST per inviare i lavori. Se è possibile configurare l'applicazione per l'utilizzo dei servizi Web REST, è possibile utilizzare l'utilità submitFile per inviare un file a un flusso di lavoro o una hot folder.
protocollo LPD
È possibile utilizzare il comando lpr o un altro comando che utilizza il protocollo LPD per inoltrare i lavori a un dispositivo di input LPD di RICOH ProcessDirector. Specificare il nome del dispositivo di input LPD come stampante di destinazione. Ad esempio, il nome del dispositivo di input LPD è il valore dell'opzione -P del comando lpr o dell'opzione -p del comando lprafp.
Download per z/OS
Download per z/OS è una funzione da ordinare separatamente di IBM Print Services Facility (PSF) per z/OS. Download per z/OS invia automaticamente l'output del sistema host agli altri sistemi della rete TCP/IP, ad esempio RICOH ProcessDirector, per un'ulteriore elaborazione.
AFP Download Plus
AFP Download Plus è anche una funzione ordinabile separatamente di PSF per z/OS. Esso può accogliere attributi di lavoro e risorse di stampa, elaborare uscite PSF, convertire dati di riga nel flusso di dati AFP, impacchettare il lavoro, proteggerlo e inviarlo a un altro sistema nella rete TCP/IP, come RICOH ProcessDirector, per un'ulteriore elaborazione.

1.2.1.2.6 Lavori con ticket lavoro JDF

Quando si inoltra un lavoro a un dispositivo di input, è possibile inviarvi insieme un ticket lavoro JDF. RICOH ProcessDirector consente di impostare molte proprietà del lavoro in base ai valori del ticket lavoro. I lavori con ticket JDF funzionano in modo ottimale quando sono configurati con le stampanti Ricoh PDF.

RICOH ProcessDirector supporta le funzioni definite nelle specifiche JDF richieste dal sistema, tra cui un sottoinsieme di specifiche di conformità e interoperabilità di stampa digitale integrata JDF (IDP ICS, Integrated Digital Printing Interoperability Conformance Specification) e la nota applicativa associata. Le IDP ICS si basano su un processo di stampa digitale con associazione JDF, previsto per le stampanti digitali integrate.

RICOH ProcessDirector non supporta tutti i possibili valori del ticket lavoro JDF. Se RICOH ProcessDirector non è in grado di utilizzare un valore per impostare una proprietà del lavoro, rimuoverà valori non supportati dal ticket lavoro.

    Nota:
  • L'operazione IdentifyPDFDocuments è in grado di ricevere più set di file PDF e ticket lavoro. L'operazione li combina in un unico file PDF e in un singolo ticket lavoro. Quando l'operazione crea il ticket lavoro combinato, essa include solo i valori supportati da RICOH ProcessDirector. Non include nel ticket lavoro combinato i valori non supportati. L'operazione IdentifyPDFDocuments viene fornita dalla funzione Supporto Documenti PDF.

RICOH ProcessDirector sincronizza quanto più possibile il ticket lavoro e il notebook delle proprietà del lavoro ogni volta che è richiesto il ticket lavoro. Se il flusso di lavoro contiene un'operazione basata sul modello di procedura RunExternalProgram che inoltra il lavoro a un'altra applicazione, può inoltrare anche il ticket lavoro JDF. L'operazione confronta i valori delle proprietà nel notebook proprietà di lavoro con i valori presenti nel ticket lavoro e aggiorna i valori di conseguenza. Se l'altra applicazione modifica i valori supportati da RICOH ProcessDirector nel ticket lavoro, RICOH ProcessDirector aggiorna le proprietà del lavoro dopo che l'altra applicazione ha elaborato il lavoro e restituito il ticket lavoro aggiornato.

Il valore della proprietà Supporto è un caso speciale, poiché dipende dall'impostazione dell'opzione Corrispondenza supporti:

  • Se Corrispondenza supporto è impostata su Usa ID prodotto supporto o nome supporto, RICOH ProcessDirector utilizzare uno di questi nomi supporto come valore della proprietà Supporto per un lavoro:
    • Il nome dell'oggetto supporto con l'ID prodotto corrispondente specificato nel ticket di lavoro.
    • Il nome del supporto specificato nel ticket di lavoro.

    RICOH ProcessDirector controlla per prima cosa se il ticket del lavoro specifica un ID prodotto del supporto. In tal caso, RICOH ProcessDirector cerca un oggetto supporto del sistema con lo stesso ID prodotto. Se RICOH ProcessDirector trova una corrispondenza, inserisce il nome dell'oggetto del supporto corrispondente nella proprietà Supporti per il lavoro. Se RICOH ProcessDirector non trova una corrispondenza, cerca un oggetto supporti con il nome supporto specificato nel ticket di lavoro JDF. Se RICOH ProcessDirector trova una corrispondenza, inserisce il nome dell'oggetto del supporto corrispondente nella proprietà Supporti per il lavoro.

  • Se Corrispondenza supporto è impostata su Utilizza le proprietà selezionate di seguito, RICOH ProcessDirector utilizza le proprietà dei supporti (ad esempio le dimensioni) elencate nel ticket lavoro per cercare gli oggetti del supporto di sistema esistenti e trovarne uno corrispondente. Quando trova un oggetto supporto appropriato, il nome dell'oggetto viene impostato come valore della proprietà Supporto per il lavoro.

    È possibile scegliere le proprietà utilizzate per l'opzione Corrispondenza supporto in base alle esigenze di installazione.

    Se viene trovato più di un oggetto supporto corrispondente, RICOH ProcessDirector tenta di stabilire quale sia la migliore corrispondenza in base alle proprietà del supporto rimanenti nel ticket lavoro, tra cui il nome del supporto. Se il sistema non è in grado di stabilire la migliore corrispondenza o se non viene trovato alcun oggetto corrispondente, il lavoro entra in stato di errore. È possibile utilizzare l'azione Correggi supporto sul lavoro per selezionare il supporto e far uscire il lavoro dallo stato di errore.

Se un ticket lavoro specifica valori relativi al supporto e alla spillatura, è possibile visualizzarli e modificarli nel notebook delle proprietà del lavoro. Nella scheda Pianificazione, la proprietà Supporto necessario contiene i valori di supporto sia per il lavoro sia per eventuali eccezioni pagina. La proprietà Spillatura necessaria mostra se è richiesta la spillatura. È possibile impostare i valori del lavoro nelle proprietà Supporto e Spillatura nella scheda Pianificazione. È possibile modificare i valori della pagina nella scheda Eccezioni pagina utilizzando l'azione Eccezioni pagina.

Se un ticket lavoro specifica valori per le eccezioni lati, è possibile visualizzarli utilizzando l'azione Eccezioni pagina sul lavoro nell'interfaccia utente. Non è possibile modificare le eccezioni pagina Lati.

Se è installata la funzione Supporto Documenti PDF, non modificare l'operazione IdentifyPDFDocuments e l'operazione BuildPDFFromDocuments in un flusso di lavoro.

    Nota:
  • I valori di supporto e spillatura per le eccezioni pagina vengono applicati esclusivamente ai lavori PDF con ticket lavoro JDF inviati a stampanti Ricoh PDF o stampanti Passthrough.
  • Ai lavori inviati a stampanti PDF Kodak e PDF Xerox, vengono applicati solo i valori di supporto per le eccezioni pagina. La spillatura non è supportata per queste stampanti.

Il ticket lavoro JDF è memorizzato nella directory di spool del lavoro con i file di dati. Il ticket lavoro viene denominato jobID.overrides.jdf

1.2.1.2.6.1 Rilevamento del numero di pagine nei lavori PDF

Quando un lavoro PDF con una scheda processo JDF che specifica una combinazione di pagine fronte/retro e facciata singola viene elaborato dall'operazione CountPages, i lati bianchi dei fogli a facciata singola non vengono conteggiati nella proprietà Totale pagine. Alcuni controller della stampante non sono in grado di elaborare schede processi con queste eccezioni lati pagina.

Per tali controller, è possibile utilizzare l'operazione IdentifyPDFDocuments o BuildPDFFromDocuments per inserire pagine bianche nel file PDF, tramite la proprietà Eccezioni lati pagina. Entrambi questi modelli di operazione sono inclusi nella funzione Supporto Documenti PDF.

La proprietà Eccezioni lati pagina presenta questi valori:

  • Sostituisci con valore lavoro

    Tutti i Lati vengono elaborati utilizzando la proprietà lavoro Fronte/Retro. Tutte le Eccezioni lati pagina nel JDF vengono rimosse. Se una pagina a singola facciata viene inclusa in un lavoro fronte/retro, una pagina PDF bianca viene inserita nel PDF di output. La pagina vuota viene conteggiata nella proprietà Totale pagine e potrebbe comportare un costo aggiuntivo applicato dal fornitore della stampante per tale pagina.

  • Mantieni valori JDF:

    Tutte le Eccezioni lati pagina nel JDF vengono incluse nel JDF prodotto dall'operazione. Viene inoltre utilizzato il valore Lati livello lavoro nel JDF. I lati vuoti non vengono inclusi nella proprietà Totale pagine.

Se un lavoro AFP o PostScript viene convertito in PDF utilizzando l'operazione TransformToPDFWithMediaInfo fornita con la funzione Trasformazione avanzata, tutte le impostazioni dei lati nel lavoro AFP o PostScript vengono conservate come Eccezioni lati pagina nell'output JDF dalla conversione. I lati vuoti prodotti da queste eccezioni pagina non vengono inclusi nella proprietà Totale pagine.

La scheda processo JDF prodotta dall'operazione include un'eccezione lato pagina per ogni pagina nel lavoro. Per migliorare la velocità di elaborazione, aggiungere un'operazione OptimizeJDF nell'operazione TransformToPDFWithMediaInfo.

1.2.1.2.7 Lavori con file XML

RICOH ProcessDirector può elaborare lavori inoltrati come file XML. È possibile inoltrare i file XML ad un dispositivo di input hot folder o inserire un file XML nella posizione da cui il server RICOH ProcessDirector lo recupera.

Posizionando un file XML nella posizione da cui viene recuperato, RICOH ProcessDirector elabora i file man mano che i lavori passano attraverso il flusso di lavoro. È possibile inoltrare un altro tipo di file all'hot folder per iniziare il processo. Ad esempio, è possibile inoltrare un file di stampa o un file trigger, come un file con sovrascritture o senza contenuto.

Nota: La funzione Attivazione servizi Web consente di utilizzare i protocolli per il servizio Web REST o SOAP per ricevere i dati XML da altre applicazioni o per scambiarle con esse.

Due modelli di operazioni manipolano XML:

  • Un'operazione basata sul modello di operazione CreateJobsFromXML crea lavori dagli elementi in un file XML che corrispondono a un'espressione XPath.

  • Un'operazione basata sul modello di procedura ApplyXSLTransform trasforma un file XML in un file che specifica i valori delle proprietà del documento o del lavoro RICOH ProcessDirector. Questa operazione trasforma inoltre XML in un altro formato XML.

Se un elemento nei file XML specifica un URL per scaricare un file, è possibile utilizzare l'operazione ApplyXSLTransform per assegnare l'URL al valore di una proprietà del lavoro. È possibile utilizzare un'operazione basata sul modello di procedura DownloadFile per scaricare il file.

Tale scenario d'uso mostra come elaborare gli ordini in un file XML impostando le proprietà del lavoro RICOH ProcessDirector.

1.2.1.2.7.1 Scenari di utilizzo per l'elaborazione di ordini in un file XML

In questo scenario, un laboratorio di stampa desidera elaborare gli ordini nei file XML recuperati dai rivenditori web-to-print. Ogni file XML contiene più ordini e ciascun ordine può includere sia elementi di stampa che elementi promozionali, ad esempio tazzine da caffè e cappellini da baseball.

In questo scenario, l'amministratore di RICOH ProcessDirector utilizza uno strumento di terze parti (ad esempio Altova MapForce) per creare fogli di stile XSLT (Extensible Stylesheet Language Transformations). Per esempi di file di input XML, espressioni XPath, fogli di stile XSLT e file di sovrascrittura di RICOH ProcessDirector che funzionano in questi casi, consultare il riferimento correlato.

Riesame e preparazione all'elaborazione dei file XML

L'amministratore di RICOH ProcessDirector rivede i contenuti dei file XML e decide come elaborarli.

  1. Innanzitutto, l'amministratore identifica gli elementi XML che forniscono i valori per le proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector.

    Nell'esempio del file di input XML, due elementi XML forniscono le informazioni richieste per tracciare ogni elemento di un ordine. L'attributo number dell'elemento order e l'elemento customername forniscono il numero dell'ordine e il nome del cliente.

    Per gli elementi di stampa, l'elemento printfile fornisce l'URL del file PDF da scaricare e stampare.

    Per gli elementi di promozione, l'attributo number dell'elemento stock fornisce la posizione dell'elemento nel magazzino.

    Per tutti gli elementi, l'elemento quantity fornisce la quantità ordinata.

    Questa tabella mostra questi cinque elementi XML e il nome delle corrispondenti proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector.

    Elemento XML Nome database della proprietà di lavoro Nome della proprietà di lavoro visualizzato nell'interfaccia utente
    <order number> Job.Info.Attr1 Personalizzato 1
    <customername> Job.CustomerName Nome cliente
    <printfile> Job.DownloadFile URL per il file di download
    <stock number> Job.Info.Attr2 Personalizzato 2
    <quantity> Job.Copies Copie di lavoro richieste

  2. L'amministratore suddivide il processo in cinque parti:
    • Creare un lavoro XML separato per ogni ordine.
    • Assegnare i valori dell'ordine (order number e customername) alle proprietà del lavoro.
    • Per ciascun ordine, creare un lavoro XML separato per ogni elemento.
    • Assegnare i valori degli elementi (printfile, stock number e quantity) alle proprietà del lavoro.
    • Elaborare gli elementi di stampa e gli elementi di stock in flussi di lavoro separati.
  3. L'amministratore decide di definire quattro flussi di lavoro:
    • Il flusso di lavoro ExtractOrdersFromXML riceve gli ordini ed effettua lavori separati per ciascun ordine.
    • Il flusso di lavoro SplitOrderIntoPrintAndStockJobs separa gli elementi di ogni ordine in lavori di stampa e lavori di stock.
    • Il flusso di lavoro ProcessPrintJobs elabora i lavori di stampa.
    • Il flusso di lavoro ProcessStockJobs elabora i lavori di stock.

    Un'operazione basata sul modello di operazione CreateJobsFromXML crea lavori dagli elementi in un file XML che corrispondono a un'espressione XPath. L'operazione inoltra i lavori a un flusso di lavoro.

  4. L'amministratore decide di usare tre operazioni CreateJobsFromXML, ognuna con una diversa espressione XML Path Language (XPath):
    • La prima operazione crea un lavoro XML separato per ogni ordine.

      L'espressione relativa ai lavori di ordinazione identifica gli elementi XML che corrispondono agli ordini: /seller/order

    • La seconda operazione crea un lavoro XML separato per ogni elemento di stampa.

      L'espressione relativa ai lavori di stampa identifica gli elementi XML che corrispondono agli elementi di stampa: /order/item/printfile/ancestor::item

    • La terza operazione crea un lavoro XML separato per ogni elemento promozionale.

      L'espressione relativa ai lavori di stock identifica gli elementi XML che corrispondono agli elementi promozionali: /order/item/stock/ancestor::item

    L'amministratore assegna le operazioni CreateJobsFromXML ai flussi di lavoro:

    • La prima operazione procede nel flusso di lavoro ExtractOrdersFromXML. L'operazione inoltra i lavori XML per ciascun ordine al flusso di lavoro SplitOrderIntoPrintAndStockJobs.
    • La seconda e la terza operazione procedono nel flusso di lavoro SplitOrderIntoPrintAndStockJobs. La seconda operazione inoltra i lavori XML per gli elementi di stampa al flusso di lavoro ProcessPrintJobs. La terza operazione inoltra i lavori XML per gli elementi promozionali al flusso di lavoro ProcessStockJobs.

    Un'operazione basata sul modello di procedura ApplyXSLTransform converte il file XML in un file di sovrascrittura di RICOH ProcessDirector che specifica i valori delle proprietà del lavoro.

  5. L'amministratore decide di utilizzare tre operazioni ApplyXSLTransform. Ogni operazione utilizza un foglio di stile XSLT. L'amministratore utilizza uno strumento XSLT di terze parti per creare fogli di stile XSLT.
    • La prima operazione utilizza il foglio di stile XSLT relativo ai lavori di ordinazione. Converte l'attributo name dell'elemento order e dell'elemento customername nelle proprietà del lavoro Job.Info.Attr1 e Job.CustomerName.

      L'operazione procede nel flusso di lavoro SplitOrderIntoPrintAndStockJobs prima delle due operazioni CreateJobsFromXML.

    • La seconda operazione utilizza il foglio di stile XSLT relativo ai lavori di stampa. Converte l'elemento printfile e l'elemento quantity nelle proprietà del lavoro Job.DownloadFile e Job.Copies.

      L'operazione procede nel flusso di lavoro ProcessPrintJobs.

    • La terza operazione utilizza il foglio di stile XSLT relativo ai lavori di stock. Converte l'attributo number dell'elemento stock e dell'elemento quantity nelle proprietà del lavoro Job.Info.Attr2 e Job.Copies.

      L'operazione procede nel flusso di lavoro ProcessStockJobs.

  6. L'amministratore decide di utilizzare un'operazione DownloadFile per scaricare i file PDF da uno specifico URL.

    Poiché il laboratorio di stampa utilizza un server proxy per comunicare con siti Web esterni, l'amministratore configura RICOH ProcessDirector per usare il server proxy.

Configurazione del dispositivo di input e dei flussi di lavoro

L'amministratore configura un dispositivo di input hot folder per ricevere file XML e quattro flussi di lavoro per elaborarli.

  1. Il flusso di lavoro ExtractOrdersFromXML crea un lavoro per ogni ordine del file di input XML.

    Dopo le operazioni SetJobPropsFromTextFile e DetectInputDataStream, l'amministratore aggiunge l'operazione CreateJobsFromXML. L'amministratore imposta il valore dell'espressione XPath su /seller/order e il valore del flusso di lavoro per i nuovi lavori su SplitOrderIntoPrintAndStockJobs. L'amministratore specifica che i nuovi lavori non vengano creati come lavori secondari. Ogni ordine è un lavoro indipendente.

  2. Il flusso di lavoro SplitOrderIntoPrintAndStockJobs riceve ogni lavoro di ordinazione, crea file XML per gli elementi di stampa e promozionali e li inoltra come lavori secondari al flusso di lavoro appropriato.

    Dopo le operazioni SetJobPropsFromTextFile e DetectInputDataStream, l'amministratore aggiunge l'operazione ApplyXSLTransform. L'operazione utilizza il foglio di stile XSLT relativo ai lavori di ordinazione.

    Dopo l'operazione ApplyXSLTransform, l'amministratore aggiunge due operazioni CreateJobsFromXML:

    • Per la prima operazione, l'amministratore imposta il valore dell'espressione XPath su /order/item/printfile/ancestor::item e il valore del flusso di lavoro per i nuovi lavori su ProcessPrintJobs.
    • Per la seconda operazione, l'amministratore imposta il valore dell'espressione XPath su /order/item/stock/ancestor::item e il valore del flusso di lavoro per i nuovi lavori su ProcessStockJobs.
    • Per entrambe le operazioni, l'amministratore specifica che i nuovi lavori vengano creati come lavori secondari. L'amministratore specifica anche che i lavori principali continuino con l'operazione successiva se non vengono creati lavori secondari. Ad esempio, non vengono creati lavori secondari nella prima operazione CreateJobsFromXML se in un lavoro di ordinazione non sono presenti elementi di stampa.

    Dopo la seconda operazione CreateJobsFromXML, l'amministratore aggiunge un'operazione basata sul modello di operazione WaitForRelatedJobs. Questa operazione tiene in sospeso i lavori principali finché non sono stati elaborati i lavori secondari per gli elementi di stampa e promozionali.

  3. Il flusso di lavoro ProcessPrintJobs riceve ogni lavoro per un elemento di stampa e stampa gli elementi.

    Dopo le operazioni SetJobPropsFromTextFile e DetectInputDataStream, l'amministratore aggiunge l'operazione ApplyXSLTransform. L'operazione utilizza il foglio di stile XSLT relativo ai lavori di stampa.

    Dopo l'operazione ApplyXSLTransform, l'amministratore aggiunge un'operazione basata sul modello di operazione DownloadFile e scarica il file PDF specificato dal valore della proprietà Job.DownloadFile. L'amministratore imposta il valore della proprietà Path to downloaded file su ${getFileName(print,pdf,write)} in modo che il file PDF venga scaricato nella directory di spool per il lavoro.

    Dopo l'operazione DownloadFile, l'amministratore aggiunge l'operazione utilizzata dal laboratorio di stampa per elaborare i lavori PDF.

    Dopo l'ultima operazione di elaborazione dei lavori di stampa, l'amministratore aggiunge un'operazione basata sul modello di procedura ManualStepWithAutoStart. Questa operazione consente all'addetto alle spedizioni di aggiungere il lavoro di stampa all'ordine nel reparto spedizioni.

    Dopo l'operazione ManualStepWithAutoStart, l'amministratore aggiunge un'operazione basata sul modello di operazione WaitForRelatedJobs. Questa operazione tiene in sospeso tutti i lavori per un elemento di stampa in un ordine finché non sono stati elaborati tutti i lavori dell'ordine.

  4. Il flusso di lavoro ProcessStockJobs riceve un elemento promozionale e calcola il tempo necessario per recuperare un elemento promozionale dal magazzino.

    Dopo le operazioni SetJobPropsFromTextFile e DetectInputDataStream, l'amministratore aggiunge l'operazione ApplyXSLTransform. L'operazione utilizza il foglio di stile XSLT relativo ai lavori di stock.

    Dopo l'operazione ApplyXSLTransform, l'amministratore aggiunge un'operazione basata sul modello di operazione ManualStepWithAutoStart. Questa operazione consente all'addetto alle spedizioni di recuperare l'elemento promozionale dal magazzino e di aggiungerlo all'ordine nel reparto spedizioni.

    Dopo l'operazione ManualStepWithAutoStart, l'amministratore aggiunge un'operazione basata sul modello di operazione WaitForRelatedJobs. Questa operazione tiene in sospeso tutti i lavori per un elemento promozionale in un ordine finché non sono stati elaborati tutti i lavori dell'ordine.

Questa figura mostra i quattro flussi di lavoro. Le linee verdi mostrano il flusso di lavoro al quale ogni operazione CreateJobsFromXML inoltra i lavori XML.

Elaborazione dei lavori attraverso i flussi di lavoro

Quando l'amministratore abilita i flussi di lavoro e inoltra un file XML al dispositivo di input, RICOH ProcessDirector elabora il lavoro attraverso i quattro flussi di lavoro.

Il flusso di lavoro ExtractOrdersFromXML riceve il lavoro XML dal dispositivo di input e crea un file XML per ogni elemento order che corrisponde all'espressione XPath relativa ai lavori di ordinazione. Il flusso di lavoro inoltra ogni file XML al flusso di lavoro SplitOrderIntoPrintAndStockJobs.

Il flusso di lavoro SplitOrderIntoPrintAndStockJobs esegue questa elaborazione:

  • Riceve ogni lavoro di ordinazione.
  • Utilizza il foglio di stile XSLT relativo ai lavori di ordinazione per convertire gli elementi e i valori order number e customername in proprietà e valori del lavoro.
  • Registra le proprietà e i valori del lavoro in un file di sovrascrittura.
  • Crea un file XML per ogni elemento item che corrisponde all'espressione XPath relativa ai lavori di stampa. Il flusso di lavoro inoltra ogni file XML come lavoro secondario al flusso di lavoro ProcessPrintJobs. Una copia del file di sovrascrittura viene inoltrata con ogni lavoro secondario.

    Crea un file XML per ogni elemento item che corrisponde all'espressione XPath relativa ai lavori di stock. Il flusso di lavoro inoltra ogni file XML come lavoro secondario al flusso di lavoro ProcessStockJobs. Una copia del file di sovrascrittura viene inoltrata con ogni lavoro secondario.

  • Tiene in sospeso il lavoro principale per ogni ordine finché non sono stati elaborati tutti i lavori secondari.

Il flusso di lavoro ProcessPrintJobs esegue questa elaborazione:

  • Riceve ogni lavoro per un elemento di stampa.
  • Utilizza il foglio di stile XSLT relativo ai lavori di stampa per convertire gli elementi e i valori printfile e quantity in proprietà e valori del lavoro.
  • Registra le proprietà e i valori del lavoro sovrascrivendo i contenuti del file di sovrascrittura inoltrato con il lavoro.
  • Utilizza il valore della proprietà Job.DownloadFile per scaricare il file PDF per ogni elemento di stampa.
  • Stampa il file PDF.
  • Attende che un addetto alle spedizioni controlli i valori delle proprietà Custom 1 (numero ordine) e Customer name per il lavoro. L'addetto aggiunge, quindi, l'elemento di stampa all'ordine nel reparto spedizioni.

    Per spostare il lavoro nell'operazione successiva del flusso di lavoro, l'addetto esegue l'azione Completa manualmente.

  • Tiene in sospeso ogni lavoro per un elemento di stampa finché l'elaborazione non è completa.

Il flusso di lavoro ProcessStockJobs esegue questa elaborazione:

  • Riceve ogni lavoro per un elemento promozionale.
  • Utilizza il foglio di stile XSLT relativo ai lavori di stock per convertire gli elementi e i valori stock number e quantity in proprietà e valori del lavoro.
  • Registra le proprietà e i valori del lavoro sovrascrivendo i contenuti del file di sovrascrittura inoltrato con il lavoro.
  • Attende che l'addetto alle spedizioni esegua queste attività:
    • Individuare il numero di stock dell'elemento verificando il valore della proprietà Custom 2.
    • Recupera il numero richiesto degli elementi promozionali dal magazzino.
    • Controlla i valori delle proprietà Custom 1 (numero ordine) e Customer name per il lavoro.
    • Aggiunge all'ordine gli elementi promozionali nel reparto spedizioni.

    Per spostare il lavoro nell'operazione successiva del flusso di lavoro, l'addetto esegue l'azione Completa manualmente.

  • Tiene in sospeso ogni lavoro per un elemento promozionale finché l'elaborazione non è completa.

Quando tutti i lavori per gli elementi di stampa e promozionali di un ordine hanno raggiunto l'operazione WaitForRelatedJobs, l'elaborazione dell'ordine può dirsi completata. RICOH ProcessDirector sposta il lavoro principale per l'ordine e tutti i lavori secondari per gli elementi nelle operazioni basate sul modello operazione RetainCompletedJobs.

1.2.1.2.8 Lavori con file JSON

RICOH ProcessDirector può elaborare lavori inoltrati come file JSON. È possibile inoltrare i file JSON ad un dispositivo di input o inserire un file JSON nella posizione da cui il server RICOH ProcessDirector lo recupera. È possibile utilizzare un dispositivo di input del servizio Web REST per recuperare i file JSON che diventano lavori.

Posizionando un file JSON nella posizione da cui viene recuperato, RICOH ProcessDirector elabora i file man mano che i lavori passano attraverso il flusso di lavoro. È possibile inoltrare un altro tipo di file all'hot folder per iniziare il processo. Ad esempio, è possibile inoltrare un file di stampa o un file trigger, come un file con sovrascritture o senza contenuto.

Nota: La funzione Attivazione servizi Web consente di utilizzare i protocolli per il servizio Web REST per ricevere i dati JSON da altre applicazioni o per scambiarle con esse.

Un'operazione basata sul modello di procedura ConvertJSONToXML converte un file di input JSON in un file di output XML. È possibile quindi utilizzare i modelli di operazione RICOH ProcessDirector che manipolano i file XML.

1.2.1.2.9 Elaborazione di lavori con file PDF codificati

RICOH ProcessDirector può ricevere file PDF codificati, ma deve decodificarli per elaborare i lavori.

La maggior parte delle operazioni non è in grado di elaborare file codificati. Di conseguenza, è necessario decodificare il file prima della prima operazione nel flusso di lavoro che deve aprire il file PDF. Utilizzare un'operazione basata sull'operazione al modello di operazione DecryptPDF per decodificare un file PDF.

    Nota:
  • Il modello di operazione DecryptPDF non è in grado di elaborare i file PDF all'interno di un file ZIP.

Quando si codifica un file PDF, è possibile specificare una o due password. La Password proprietario è la password principale. Sblocca completamente il file in modo che il destinatario possa leggerlo, compilare i campi del modulo e persino modificare i contenuti del file. Le operazioni RICOH ProcessDirector necessitano del livello di accesso fornito da Password proprietario quando elaborano i processi, perché spesso effettuano modifiche a tali file PDF.

La Password utente è una password molto più limitata. Sblocca il file in modo che possa essere letto, ma non modificato in alcun modo. La password è necessaria solo se entrambe queste istruzioni sono true:

  • Il destinatario deve immettere una password per aprire il file per leggerlo.
  • Al destinatario deve essere vietata la modifica del documento, ad esempio, la compilazione di moduli o la modifica di contenuti.

Se il file non contiene informazioni sicure, è possibile codificarlo in modo che possa essere aperto senza una password, ma richiedere la Password proprietario per le funzioni di modifica.

Per decodificare un file PDF, è necessario utilizzare la Password proprietario impostata quando è stato creato il file. Determinare insieme al cliente il modo migliore per gestire tali password. È possibile scegliere di utilizzare la stessa password per ciascun file PDF inviato da un cliente. In tal caso, è possibile registrare il valore Password proprietario nell'operazione DecryptPDF senza aggiornarla.

In alternativa, è possibile impostare una password diversa per ciascun file PDF inviato. Se la password cambia per ogni lavoro, è necessario fornire un modo all'operatore per immettere la password per ciascun lavoro. È possibile aggiungere un'operazione manuale al flusso di lavoro prima dell'operazione DecryptPDF e fornire un nome come EnterOwnerPassword. Durante l'elaborazione, il lavoro si interrompe a tale operazione. L'operatore può aprire il notebook della proprietà del lavoro e immettere la Password proprietario nella scheda Ottimizza PDF. L'operatore può completare l'operazione manuale in modo che la password sia disponibile quando viene eseguita l'operazione DecryptPDF.

La Password proprietario può anche essere immessa in un file di sovrascrittura insieme ad altre proprietà del lavoro. Tuttavia, questo metodo è sconsigliato perché non è sicuro.

1.2.1.2.10 Fasi del flusso di lavoro

RICOH ProcessDirector ha diverse fasi di flusso di lavoro distinte. Queste fasi aiutano ad organizzare il percorso che i lavori intraprendono nel sistema. I lavori possono scorrere per tutte le fasi o solo attraverso alcune fasi. L'aggiunta di funzioni al prodotto base RICOH ProcessDirector potrebbe aggiungere altre fasi al flusso di lavoro. È possibile modificare i nomi fase predefiniti affinché corrispondano meglio alle funzioni eseguite in questa fase.

I passi all'interno delle fasi eseguono il lavoro della fase attuale. Il flusso di lavoro determina attraverso quali fasi passa il lavoro e l'ordine delle operazioni all'interno di ogni fase.

Le fasi di elaborazione nel prodotto base sono:

Fase di ricezione
Nella fase ricevente, il sistema RICOH ProcessDirector accetta file di input per l'elaborazione. Ogni lavoro viene assegnato a un flusso di lavoro che definisce le fasi e le operazioni che elaborano il lavoro. I passi nella fase di ricezione inoltre impostano i valori iniziali delle proprietà del lavoro da utilizzare in fasi successive del flusso di lavoro.

Ad esempio, RICOH ProcessDirector potrebbe accodare il lavoro alla prima operazione della fase di preparazione o accodare il lavoro direttamente alla fase di stampa.

Dopo che la fase di ricezione accoda il file di input, questo diventa un lavoro sul sistema RICOH ProcessDirector .

Fase di preparazione
La fase di preparazione compone, trasforma e indicizza il lavoro per creare delle pagine stampabili. È inoltre possibile istruire RICOH ProcessDirector per eseguire programmi esterni durante la fase di preparazione per condizionare ulteriormente o interpretare il lavoro.
Fase di assegnazione
Se si dispone della funzione Supporto Documenti PDF o Supporto AFP, la fase di assegnazione organizza i documenti prima delle fasi, come la stampa, che producono i documenti fisici.
Fase di stampa
La fase di stampa instrada ed invia il lavoro ad una stampante disponibile, controlla lo stato di stampa e riporta il completamento della stampa. Questa può includere un controllo di qualità manuale che consente all'operatore di eseguire le regolazioni di stampa, prima di ristampare il lavoro. Potrebbe inoltre inviare il lavoro ad un programma esterno per un elaborazione personalizzata.
Fase di inserimento
Se si dispone della funzione Insertore, la fase di inserimento comunica con il controller insertore e riconcilia il lavoro al termine del processo di inserimento.
Fase di completamento
Una volta che i lavori hanno completato tutte le altre elaborazioni, essi arrivano nella fase di completamento. La fase di completamento gestisce il periodo di conservazione per i lavori; vengono eliminati i lavori che non hanno periodi di conservazione o i cui periodi di conservazione sono scaduti. Per i lavori che consistono di un lavoro principale ed uno o più lavori secondari, la fase di completamento assicura che non ha luogo nessuna ulteriore azione fino a che tutti i lavori correlati non raggiungono la fase di completamento. Nella fase di completamento, è anche possibile richiamare i programmi esterni sui lavori completati. Ad esempio, un programma esterno è in grado di copiare i lavori in un sistema di archiviazione.

1.2.1.2.11 File di proprietà del documento

Il file di proprietà del documento (DPF) può contenere le proprietà dei documenti di un lavoro. Il file risiede nella directory di spool del lavoro.

Il file di proprietà del documento viene creato automaticamente dai modelli di operazione IdentifyPDFDocuments, IdentifyDocuments, ReadDocumentsFromDatabase, CreateJobsFromDocuments e CreateAFPJobsFromDocuments. Il file è strutturato come una tabella; la prima riga identifica le proprietà presenti nel file e ogni riga aggiuntiva contiene i valori delle proprietà per ciascun documento. RICOH ProcessDirector utilizza le informazioni presenti nelle proprietà dei documenti per tenere traccia dei documenti associati a ciascun lavoro.

1.2.1.2.12 Database documenti

Il database documenti è un database gestito internamente che memorizza e gestisce le proprietà di singoli documenti nel sistema. Non eseguire azioni direttamente sul database dei documenti ma sui documenti in esso contenuti.

Consultare il rappresentante dell'assistenza Ricoh durante la procedura di configurazione, per stabilire se le proprietà del documento devono essere definite come proprietà database o proprietà limitate.

1.2.1.2.13 File di configurazione delle proprietà del documento

Il file di configurazione delle proprietà del documento definisce le proprietà personalizzate del documento da utilizzare con le funzioni di elaborazione dei documenti. Il nome del file è docCustomDefinitions.xml.

Questo file viene configurato al momento di preparare i file di configurazione, dopo aver installato la Supporto Documenti PDF o la funzione Supporto AFP . Il file può essere aggiornato ogni volta che è necessario definire una nuova proprietà personalizzata. Il file identifica le proprietà di documento personalizzate che vengono gestite nel database e le proprietà presenti soltanto nel file di proprietà del documento.

Nota: Se si definiscono le proprietà di documento personalizzate dalla scheda Gestione, non è necessario creare o modificare questo file.

1.2.1.2.14 File di nomi di proprietà del documento

Il file di nomi di proprietà del documento è un file facoltativo che definisce le informazioni sulle didascalie delle proprietà di documento personalizzate che vengono visualizzate nell'interfaccia utente. Il nome del file è docCustomDefinitions.properties. Il file è associato alle proprietà di documento personalizzate definite nel file docCustomDefinitions.xml.

Se si utilizza una sola lingua nell'ambiente e non si definisce alcuna didascalia per la proprietà di documento personalizzata nel file docCustomDefinitions.xml, non è necessario modificare il file docCustomDefinitions.properties.

1.2.1.2.15 File modello di proprietà del documento

Il file di modello delle proprietà del documento determina le proprietà da inserire nel file di proprietà del documento per un lavoro. Il file di modello consente di controllare il numero di proprietà del documento da utilizzare, oltre all'ordine delle colonne nel file di proprietà del documento.

È possibile utilizzare più file di modello della proprietà del documento in un sistema RICOH ProcessDirector.

1.2.1.2.16 Proprietà

RICOH ProcessDirector utilizza le proprietà per definire le caratteristiche di tutti i suoi oggetti, quali i dispositivi di input, i flussi di lavoro e i lavori. Il programma memorizza le proprietà e i valori corrispondenti nelle tabelle di database.

L'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector fornisce una descrizione completa di ciascuna proprietà. La descrizione fornisce informazioni sui valori validi e il significato di ciascuna proprietà.

Le proprietà sono:

Proprietà di sistema
Le proprietà di sistema definiscono alcune caratteristiche di alto livello del sistema RICOH ProcessDirector e gli oggetti di RICOH ProcessDirector. Ad esempio, le proprietà del sistema controllano la frequenza con cui gli utenti devono modificare le loro password.

Gli amministratori in genere impostano le proprietà di sistema che l'installazione richiede quando il sistema viene inizialmente configurato. Gli amministratori possono anche accedere alle proprietà di sistema tramite la pagina Amministrazione dell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector, in modo da poter successivamente impostare o modificare una proprietà di sistema.

Proprietà del server applicazioni/secondario
Le proprietà del server applicazioni/secondario definiscono alcune caratteristiche dei server applicazioni e secondari.

Gli amministratori solitamente impostano le proprietà del server quando creano un server. Ad esempio, possono determinare quante operazioni un server è in grado di eseguire contemporaneamente. Gli amministratori possono anche accedere alle proprietà tramite la pagina Amministrazione dell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector, nel caso sia necessario impostare o modificare una proprietà del server.

Proprietà di file di input
Le proprietà del file di input definiscono determinate caratteristiche dei file che RICOH ProcessDirector riceve tramite i dispositivi di input.

RICOH ProcessDirector fornisce i valori per le proprietà dei file di input ed è in grado di visualizzarli in una tabella. Gli utenti possono rivedere i valori di proprietà, ma non è possibile modificarli. Ad esempio, un utente può verificare che sia stato applicato il flusso di lavoro corretto a un file di input specifico. RICOH ProcessDirector utilizza una proprietà di dispositivo di input per registrare l'ora di ricezione di un file di input. Gli operatori potrebbero ritrovarla utile se è necessario verificare che un determinato file è arrivato ad una certa ora, come per un audit.

Proprietà di periferiche di input
Le proprietà di dispositivo di input definiscono le caratteristiche dei dispositivi di input.

Gli amministratori in genere impostano le proprietà della periferica di input quando creano una periferica di input. Ad esempio, essi possono utilizzare una proprietà di dispositivo di input per controllare il numero massimo di errori di comunicazione che possono verificarsi prima che RICOH ProcessDirector spenga il dispositivo di input. Questi possono anche assegnare un flusso di lavoro su una periferica di input in modo che la periferica applichi una serie di passi e di valori di proprietà del lavoro a tutti i file di input che riceve.

Proprietà modello del passo
RICOH ProcessDirector fornisce modelli di procedura che gli amministratori utilizzano per creare singole operazioni all'interno dei flussi di lavoro per il sistema RICOH ProcessDirector.

Le proprietà dei modelli di passo definiscono le caratteristiche di un passo, come quali valori predefiniti impostati per le proprietà del lavoro.

Proprietà di passo
Le proprietà di passo definiscono le caratteristiche dei passi di elaborazione all'interno delle fasi. Gli amministratori generalmente impostano le proprietà delle operazioni durante la configurazione iniziale del flusso di lavoro. Le operazioni risiedono all'interno dei flussi di lavoro.
Proprietà lavoro
Le proprietà lavoro definiscono le caratteristiche dei lavori, che i dispositivi di input di RICOH ProcessDirector creano dai file di input che ricevono.

Le proprietà lavoro sono il gruppo più esteso di proprietà all'interno di RICOH ProcessDirector. Esse controllano tutti gli aspetti dell'elaborazione del lavoro. Ad esempio, è possibile utilizzare le proprietà lavoro per:

  • Specificare il supporto richiesto per il lavoro.
  • Specificare se con il lavoro deve essere stampata la pagina di intestazione o quella finale.
  • Conservare il lavoro per un dato periodo di tempo dopo che è stata completata.
Le proprietà lavoro vengono impostate tramite diversi metodi. Il metodo più comune è creare un flusso di lavoro che imposti le proprietà lavoro quando il lavoro viene inserito nel sistema RICOH ProcessDirector. Gli amministratori possono assegnare il flusso di lavoro a un dispositivo di input e tale dispositivo può applicare i valori delle proprietà lavoro a ogni lavoro ricevuto. RICOH ProcessDirector consente inoltre agli utenti di modificare o sovrascrivere i valori delle proprietà lavoro in base a ogni singolo lavoro.

Se si installano funzioni di elaborazione dei documenti, si utilizzano le proprietà del documento per definire le caratteristiche dei documenti all'interno di ciascun lavoro. Le proprietà del documento sono particolarmente utili per i lavori con dati variabili. È possibile utilizzare le proprietà del documento per monitorare i dati che cambiano da un documento all'altro, ad esempio:

  • Numeri conto
  • Nomi e indirizzi dei clienti
  • Preferenze di consegna

Proprietà documento
RICOH ProcessDirector fornisce un insieme generale di proprietà del documento che si possono utilizzare, oppure si possono definire le proprie. I valori delle proprietà del documento vengono solitamente estratti dai lavori in base alle specifiche fornite dall'utente utilizzando RICOH ProcessDirector per Adobe Acrobat o RICOH Visual Workbench.
Proprietà flusso di lavoro
Le proprietà del flusso di lavoro comprendono le operazioni e le proprietà del lavoro che le operazioni impostano.
Proprietà della stampante
Le proprietà della stampante definiscono la posizione di rete e le caratteristiche di pianificazione dei dispositivi della stampante.
Proprietà utente
Le proprietà utente definiscono le caratteristiche degli utenti che sono stati autorizzati ad utilizzare il sistema.

RICOH ProcessDirector fornisce un set di gruppi predefinito. È inoltre possibile definire gruppi personalizzati. Gli amministratori assegnano i gruppi agli utenti durante la configurazione iniziale. I gruppi controllano le funzioni e le aree dell'interfaccia di RICOH ProcessDirector a cui l'utente può accedere.

Proprietà personalizzate
Le proprietà personalizzate sono proprietà del lavoro e del documento univoche per l'installazione. Se nessuna delle proprietà del lavoro e del documento fornite soddisfa le esigenze, è possibile definirne di proprie. È possibile configurare le caratteristiche di una proprietà personalizzata, dal nome del database ai livelli di accesso per i diversi gruppi di utenti. Una volta attivate, le proprietà personalizzate possono essere utilizzate come qualsiasi altra proprietà di un lavoro o di un documento.

1.2.1.2.17 Notifiche di eventi per dispositivi di input, lavori e stampanti

È possibile configurare il sistema in modo che invii un'e-mail quando si verifica un evento specifico relativo a dispositivo di input, lavoro o stampante. Le e-mail possono essere inviate a una o più persone oppure a tutti i membri di un gruppo.

Ad esempio, è possibile inviare al supervisore un'e-mail con il log allegato ogni volta che la stampante entra in stato di errore e un'e-mail al personale addetto alle operazioni preliminari quando un lavoro presenta un errore in un'operazione di composizione.

Le e-mail di notifica possono essere inviate in modo condizionato, in base all'ora del giorno, ai dispositivi di input, alle stampanti o ai lavori coinvolti o ad altri dispositivi di input, stampanti o proprietà dei lavori.

Per configurare RICOH ProcessDirector per l'invio di notifiche tramite e-mail, definire uno o più oggetti di notifica in base ai destinatari e ai tipi di notifica da inviare.

1.2.1.2.18 Media

RICOH ProcessDirector utilizza oggetti supporto di stampa per rappresentare i supporti di stampa fisici. Come gli oggetti stampanti, gli oggetti supporto di stampa sono rappresentazioni di oggetti fisici situati al di fuori del sistema. Ciascun oggetto supporto di stampa rappresenta un tipo di carta, busta o altro materiale su cui la stampante può stampare.

È possibile definire oggetti di supporto per ciascun tipo di supporto utilizzato nel proprio ambiente. RICOH ProcessDirector utilizza tali oggetti di supporto per mappare il supporto richiesto da un lavoro con il supporto fisico caricato nella stampante.

RICOH ProcessDirector ha due tipi di oggetti multimediali:

  • Supporto di sistema

    Rappresenta i supporti specificati per i lavori e che possono essere utilizzati per tutte le stampanti.

  • Supporto per stampanti

    Rappresenta il supporto utilizzato con una stampante specifica.

I supporti di sistema e i supporti stampante possono avere nomi diversi per lo stesso supporto fisico. Se i nomi dei supporti sono diversi, è possibile creare una mappatura dei supporti per indicare che rappresentano lo stesso supporto fisico. Per la maggior parte dei tipi di stampante, impostare la proprietà Supporto da utilizzare per specificare i nomi dei supporti da inviare alla stampante con i lavori di stampa.

Definendo oggetti supporto di stampa contenenti informazioni sulle proprietà sufficienti per distinguerli l'uno dall'altro nell'operazione, RICOH ProcessDirector può inviare alla stampante informazioni che le consentono di selezionare il supporto corretto.

1.2.1.2.18.1 Corrispondenza supporto

Quando RICOH ProcessDirector invia i lavori a stampanti cut sheet, deve stabilire due fattori: quale supporto di stampa è necessario usare per la stampa di un lavoro e quale supporto è caricato nella stampante. Una volta che RICOH ProcessDirector ha acquisito l'informazione, è in grado di pianificare correttamente i lavori.

Quando a un lavoro inviato è associato un ticket lavoro, il ticket lavoro include di solito informazioni sul supporto di stampa richiesto dal lavoro. Tali informazioni possono comprendere l'ID e il nome prodotto e le proprietà del supporto di stampa, ad esempio formato e colore. L'impostazione di Corrispondenza dei supporti di stampa determina il modo in cui il sistema interpreta le informazioni per impostare la proprietà Supporti di stampa per il lavoro.

    Nota:
  • Se un lavoro include eccezioni di pagina, il sistema imposta la proprietà del lavoro per le eccezioni di pagina allo stesso modo in cui imposta la proprietà Supporti per il lavoro.
  • Gli ID prodotto dei supporti vengono utilizzati solo con i lavori inviati alle stampanti Ricoh PDF con un valore Flusso di dati da inviare di JDF/PDF. Alcune unità di controllo per le stampanti PDF Ricoh possono essere configurate per utilizzare gli ID prodotto per selezionare i supporti.

L'impostazione di Corrispondenza dei supporti di stampa determina inoltre la proprietà Supporti pronti. Se una stampante supporta il protocollo SNMP o JMF, può inviare a RICOH ProcessDirector informazioni sui supporti di stampa caricati nei suoi vassoi. Il sistema confronta le informazioni restituite dal protocollo SNMP o JMF con gli oggetti supporto di stampa esistenti per trovare una corrispondenza. Se la proprietà Supporto da utilizzare sulla stampante è impostata su Stampante, RICOH ProcessDirector confronta i nomi con quelli dei supporti di stampa esistenti. Se trova una corrispondenza, il supporto della stampante deve essere mappato sul supporto di sistema equivalente affinché i lavori di stampa possano essere stampati correttamente. Se la proprietà Supporto da utilizzare sulla stampante è impostata su Sistema, RICOH ProcessDirector confronta i nomi con quelli dei supporti di sistema esistenti.

Se viene trovata una corrispondenza, il nome dell'oggetto supporto di stampa corrispondente viene utilizzato per il valore della proprietà Supporti pronti per il vassoio di alimentazione. Se non viene trovata nessuna corrispondenza tra gli oggetti di supporto, RICOH ProcessDirector crea un oggetto di supporto del tipo corretto (sistema o stampante) con i valori specificati e ne utilizza il nome come valore per la proprietà Supporti pronti.

RICOH ProcessDirector fornisce due opzioni per la gestione dei supporti: Utilizzare l'ID prodotto o il nome del supporto e Utilizzare le proprietà selezionate di seguito.

  • L'opzione Usa ID prodotto supporto o nome supporto utilizza uno di questi nomi supporto come valore della proprietà Supporti per un lavoro:
    • Il nome dell'oggetto supporto con l'ID prodotto corrispondente specificato nel ticket di lavoro.
    • Il nome del supporto specificato nel ticket di lavoro.

    L'opzione non controlla nessun'altra proprietà dei supporti.

    RICOH ProcessDirector controlla per prima cosa se il ticket del lavoro specifica un ID prodotto del supporto. In tal caso, RICOH ProcessDirector cerca un oggetto supporto con lo stesso ID prodotto. Se RICOH ProcessDirector trova una corrispondenza, inserisce il nome dell'oggetto del supporto corrispondente nella proprietà Supporti per il lavoro. Se RICOH ProcessDirector non trova una corrispondenza, cerca un oggetto supporti con il nome supporto specificato nel ticket di lavoro JDF. Se RICOH ProcessDirector trova una corrispondenza, inserisce il nome dell'oggetto del supporto corrispondente nella proprietà Supporti per il lavoro.

    È necessario utilizzare l'azione Mostra vassoi sull'oggetto stampante per specificare il supporto caricato nella stampante.

    Quando si seleziona questa opzione, è possibile creare oggetti supporto di stampa con gli stessi valori di proprietà ma nomi o ID prodotto diversi.

  • L'opzione Usa le proprietà selezionate di seguito utilizza una o più proprietà dei supporti di stampa tra quelle specificate nel ticket lavoro per determinare il valore della proprietà Supporti di stampa del lavoro. È possibile scegliere le proprietà di supporti pertinenti alle operazioni. RICOH ProcessDirector esamina i valori delle proprietà di supporti pertinenti nel ticket di lavoro e rileva un oggetto di supporto con i valori corrispondenti per tali proprietà. Nel caso di più oggetti supporto di stampa corrispondenti alle proprietà specificate, RICOH ProcessDirector utilizza la logica aggiuntiva per scegliere il valore più appropriato.

    Inoltre, è necessario utilizzare questa opzione se si desidera che RICOH ProcessDirector utilizzi il protocollo SNMP o JMF per impostare la proprietà Supporti pronti per le stampanti in base alle proprietà dei supporti e creare oggetti supporto di stampa se necessario. Se la stampante non restituisce tutte le proprietà rilevanti per un oggetto supporto, RICOH ProcessDirector non può impostare automaticamente i supporti nel vassoio di alimentazione. È necessario utilizzare l'azione Mostra vassoi sull'oggetto stampante per specificare il supporto caricato nella stampante.

Una volta impostate la proprietà Supporti di stampa di un lavoro e la proprietà Supporti pronti per le stampanti, RICOH ProcessDirector può utilizzare tali valori per aiutare a pianificare il lavoro sulla stampante appropriata.

1.2.1.2.18.2 Sostituzione supporto

È possibile utilizzare la mappatura dei supporti per modificare i supporti richiesti per un lavoro. Le mappature dei supporti sono specifiche per ogni stampante.

Potrebbe essere necessario sostituire i supporti in diverse situazioni:

  • Se un cliente invia lavori che richiedono un supporto di sistema chiamato Letter e le stampanti per fogli singoli hanno un supporto stampante di nome 8,5x11, è possibile creare una mappatura per ogni stampante che collega il supporto di sistema Letter con il supporto 8,5x11.
  • Se i due modelli di stampante nell'ambiente di stampa si riferiscono con nomi o proprietà diverse agli stessi supporti di stampa, è possibile creare mappature per ogni stampante che faccia in modo che RICOH ProcessDirector invii a ciascuno le informazioni corrette sui supporti.

    Ad esempio, se Stampante 1 riporta Printer1Red come nome del supporto di stampa quando viene caricato in un vassoio e Stampante 2 riporta lo stesso supporto di Printer2Red, si creano mappature da Printer1Red e Printer2Red al supporto di sistema rosso. Qualsiasi lavoro che richieda supporti rossi può stampare su entrambe le stampanti.

1.2.1.2.19 Servizi Web in RICOH ProcessDirector

RICOH ProcessDirector fornisce servizi Web che utilizzano i principi dell'architettura software REST (Representational State Transfer) in modo tale che è possibile accedere alle proprie funzioni da altre applicazioni.

I servizi Web RESTful inviano richieste e ricevono risultati mediante il protocollo HTTP (Hypertext Transfer Protocol). Ogni servizio Web dispone di un URI (Universal Resource Indicator) associato. Quando si creano richieste, modificare l'URI per includere determinate informazioni sull'oggetto desiderato o l'azione che si desidera eseguire. Queste modifiche possono essere semplici, come l'inserimento del nome di un oggetto stampante nell'URI o notevolmente complesse, come l'utilizzo di XML (Extensible Markup Language) per descrivere i criteri da utilizzare durante la ricerca di oggetti e il modo in cui devono essere ordinati quando vengono restituiti. Se si codificano elementi XML da includere nelle richieste, occorre che siano codificati con URL (Universal Resource Locator) prima di aggiungerli all'URI.

Mediante RICOH ProcessDirector, i servizi Web consentono di richiedere informazioni sui lavori di stampa e altri oggetti nel sistema. È possibile anche utilizzarli per impostare proprietà ed eseguire azioni come l'abilitazione e la disabilitazione di oggetti, la modifica delle proprietà e l'avvio e l'arresto delle stampanti.

1.2.1.2.19.1 Utilizzo della documentazione RICOH ProcessDirector REST API

RICOH ProcessDirector fornisce REST API per l'integrazione del servizio Web. Con queste API viene fornita una documentazione interattiva che offre test in diretta e informazioni per ogni API disponibile.

La documentazione REST API include molte API che un'applicazione può usare per l'integrazione con RICOH ProcessDirector. È possibile utilizzare la documentazione REST API e l'interfaccia di test per collaudare le impostazioni dei parametri. Quando si utilizza l'interfaccia per collaudare i servizi Web, è possibile accedere al server primario di RICOH ProcessDirector. Azioni quali la creazione, l'eliminazione e l'abilitazione di oggetti sono eseguite sul server primario e si riflettono nell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector. Di conseguenza, si consiglia di creare oggetti appositamente per i test.

Queste operazioni mostrano come richiedere i file di registro per un oggetto usando le REST API. Queste operazioni consentono di accedere a RICOH ProcessDirector, richiedere i file di registro per la stampante di esempio e disconnettersi.

  1. Aprire un browser Web e inserire il proprio nome host o indirizzo IP RICOH ProcessDirector nella barra degli indirizzi. Aggiungere /restapi/ alla fine del nome host o dell'indirizzo IP per accedere alla documentazione REST API. Ad esempio, http://hostname:15080/restapi/
  2. Nella sezione utenti, trovare POST /users/login.
  3. Fare clic su Provalo.
  4. Accedere a RICOH ProcessDirector inserendo le proprie credenziali RICOH ProcessDirector:
    • Per il parametro name, inserire il proprio nome utente RICOH ProcessDirector.
    • Per il parametro pwd, inserire la password associata al proprio nome utente RICOH ProcessDirector.
  5. Fare clic su Esegui.
    La documentazione REST API utilizza i valori inseriti per creare un comando cURL e un URL di richiesta. Quindi inoltra la richiesta all'URL interessato e disconnette l'utente.

    RICOH ProcessDirector invia una risposta indicando l'avvenuto accesso. La risposta include informazioni aggiuntive, inclusi il token e le azioni che possono essere eseguite da questo ID utente.

  6. Nella casella Corpo risposta, individuare e copiare il valore del token.

  7. Nella sezione oggetti, scorrere in basso fino a individuare POST /objects/log/{objectType}/{name}.
  8. Fare clic su Provalo.
  9. Recuperare i messaggi di registro per la stampante di esempio inserendo questi parametri:
    1. Per il parametro token, incollare il token copiato in precedenza.
    2. Per il parametro objectType, digitare Stampante.
      I valori per objectType sono sensibili alla distinzione tra maiuscole e minuscole. È possibile utilizzare il servizio Web POST /util/objecttypes per ottenere l'elenco dei tipi di oggetti disponibili sul proprio sistema. Il servizio Web POST /util/objecttypes si trova nella sezione util.
    3. Per il parametro name, digitare Esempio.
  10. Fare clic su Esegui.
    Le voci di registro per la stampante di esempio vengono restituite nella casella Corpo risposta.

    Vengono restituiti anche i valori cURL e URL di richiesta.

  11. Nella sezione utenti, trovare POST /users/logout/{name}.
  12. Fare clic su Provalo.
  13. Disconnettersi da RICOH ProcessDirector:
    • Per il parametro token, incollare il token copiato in precedenza.
    • Per il parametro name, inserire il proprio nome utente RICOH ProcessDirector.
  14. Fare clic su Esegui.
    Verrà eseguita la disconnessione da RICOH ProcessDirector.
  15. Con alcune API sono inclusi valori di esempio. Con i valori di esempio, è possibile il codice di esempio e modificarlo per eseguire il test.

    Queste operazioni mostrano come utilizzare una REST API per connettersi a una hot folder utilizzando un valore di esempio. Queste operazioni consentono di accedere a RICOH ProcessDirector, impostare il dispositivo di input in modo da accettare i file da HotFolderPDF e disconnettersi.

  16. Aprire l'interfaccia API REST come indicato sopra.
  17. Nella sezione utenti, trovare POST /users/login.
  18. Fare clic su Provalo.
  19. Accedere a RICOH ProcessDirector inserendo le proprie credenziali RICOH ProcessDirector:
    • Per il parametro name, inserire il proprio nome utente.
    • Per il parametro pwd, inserire la password associata al proprio nome utente.
  20. Fare clic su Esegui.
  21. Nella casella Corpo risposta, individuare e copiare il valore del token.
  22. Nella sezione oggetti, scorrere fino a individuare POST /objects/{objectType}/connect.
  23. Fare clic su Provalo.
  24. Connettersi a HotFolderPDF inserendo questi parametri:
    1. Per il parametro token, incollare il token copiato in precedenza.
    2. Per il parametro objectType, digitare InputDevice.
      I valori per objectType sono sensibili alla distinzione tra maiuscole e minuscole. È possibile utilizzare il servizio Web POST /util/objecttypes per ottenere l'elenco dei tipi di oggetti disponibili sul proprio sistema. Il servizio Web POST /util/objecttypes si trova nella sezione util.
    3. Per il parametro relativo al corpo, fare clic su Modifica valore. Il testo di esempio viene visualizzato in una casella di codice. Sostituire la parola “stringa” con “HotFolderPDF”. Assicurarsi che il nome dell'oggetto sia compreso tra i doppi apici.
  25. Fare clic su Esegui.
    Le proprietà e le impostazioni per HotFolderPDF vengono restituite nella casella Corpo risposta. Vengono restituiti anche il codice e le intestazioni della risposta.
  26. Nella sezione utenti, trovare POST /users/logout/{name}.
  27. Fare clic su Provalo.
  28. Disconnettersi da RICOH ProcessDirector:
    • Per il parametro token, incollare il token copiato in precedenza.
    • Per il parametro name, inserire il proprio nome utente RICOH ProcessDirector.
  29. Fare clic su Esegui.
    Verrà eseguita la disconnessione da RICOH ProcessDirector.

1.2.1.2.19.2 Note d'uso

I servizi Web forniti con RICOH ProcessDirector seguono determinate convenzioni. Quando si integrano servizi Web con l'applicazione, fare riferimento a queste note d'uso per verificare che l'implementazione funzioni correttamente.

  • Occorre utilizzare il servizio Web POST /users/login/ per stabilire una connessione e ricevere un token di credenziali dal server RICOH ProcessDirector prima di poter utilizzare qualsiasi altro servizio Web. Tutti gli altri servizi Web richiedono l'inclusione di un token di credenziali nell'intestazione di richiesta dell'URI. Diversamente, viene ricevuto un errore HTTP immediato di 401 Non autorizzato.
  • Non è possibile convertire le azioni e gli URI in altre lingue in quanto sono stringhe a carattere fisso. Ad esempio, "token:" rimane invariato per tutte le lingue.
  • È possibile modificare i gruppi di record richiamati tra i richiami di qualsiasi servizio, in modo particolare quando si utilizzano funzioni di filtraggio o ordinamento; le successive richieste identiche potrebbero non produrre gli stessi record.
  • Se si attiva il supporto SSL (Secure Sockets Layer) o TLS (Transport Layer Security), RICOH ProcessDirector utilizza il protocollo SSL per tutte le comunicazioni HTTP, inclusi i servizi Web. Se il supporto SSL o TLS è attivo, occorre utilizzare un client di servizi Web che supporta SSL o TLS per richiamare i servizi Web.
  • RICOH ProcessDirector I servizi Web restituiscono solo dati JSON (JavaScript Object Notation). Il formato XML non è supportato.

1.2.1.2.20 Funzioni

Le funzioni RICOH ProcessDirector forniscono funzioni aggiuntive o consentono di aggiungere al sistema dispositivi come gli insertori. Il progetto modulare di RICOH ProcessDirector consente di aggiungere funzioni al prodotto di base quando cambiano le esigenze aziendali. La maggior parte delle funzioni è integrata in modo completo nell'interfaccia utente.

La maggior parte delle funzioni può essere installata tramite Feature Manager disponibile dopo aver installato il prodotto base.

Le funzioni vengono copiate nel sistema in uso quando viene installato il prodotto base, ma non vengono installate completamente finché non viene utilizzata l'interfaccia Feature Manager.

Quando si installa una funzione con Feature Manager, tale funzione è disponibile in modalità di prova. Per continuare a utilizzare una funzione dopo il periodo di prova, è necessario acquistare la funzione e installare la chiave di licenza apposita. Se non viene installata una chiave di licenza, la funzione smette di funzionare alla fine del periodo di prova.

Funzioni di RICOH ProcessDirector
Descrizione Numero CD
Funzione di conversione avanzata

La funzione di conversione avanzata consente di convertire i lavori di stampa nei o dai seguenti formati file:

  • AFP
  • PCL
  • PDF
  • PostScript
  • BMP, GIF, JPEG, PNG, TIFF (solo come flussi di dati di input)

È possibile acquistare e installare qualsiasi combinazione di queste opzioni di conversione.

    Nota:
  • La funzione di conversione avanzata viene installata tramite Feature Manager. È richiesta una chiave di licenza separata per ogni conversione di input o output acquistata. Ad esempio, acquistando PostScript di input e AFP di Output, sono richieste due chiavi di licenza.
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Editor AFP

Editor AFP consente di creare codici a barre e nascondere aree nei file AFP indicizzati. È possibile creare codici a barre che contengono valori di indice, proprietà del lavoro, e testo statico. Ad esempio, se i CAP in un file AFP sono valori di indice, è possibile creare codici a barre che contengono i CAP. È possibile nascondere delle aree in questi file AFP. Nessuno può vedere i dati nelle aree nascoste e i dati non vengono stampati. Ad esempio, è possibile nascondere le aree che contengono i codici a barre esistenti che si desidera sostituire. Inoltre, Editor AFP può sostituire automaticamente i codici a barre POSTNET con codici a barre IMB (Intelligent Mail) con lo stesso codice di instradamento. È possibile aggiungere anche stringhe di testo, ad esempio Pagina x di y, ai file AFP formattati.

La funzione Supporto AFP deve essere installata per utilizzare la funzione Editor AFP.

LCD4-5680
Supporto AFP

La funzione Supporto AFP consente di controllare e rilevare i lavori e i singoli documenti nel formato AFP (Advanced Function Presentation). AFP offre un flusso di dati orientato alla transazione che garantisce l'integrità tra il server RICOH ProcessDirector e le stampanti. Le stampanti possono inviare lo stato esatto di ogni pagina così come viene ricevuta, stampata e raccolta. La funzione aggiunge il supporto per le stampanti AFP e PCLOut.

La funzione comprende RICOH Visual Workbench con modalità Indicizzatore AFP, Document Property Designer e Ottimizzatore AFP. RICOH Visual Workbench consente di identificare i singoli documenti nei file AFP ed estrarre i dati dai documenti. I modelli di procedura consentono di aggiungere operazioni a un flusso di lavoro, che utilizza i dati estratti per ordinare, suddividere e raggruppare i documenti in nuovi lavori.

La funzione Supporto AFP è un prerequisito per molte altre funzioni che lavorano con i dati AFP. Senza la funzione, è possibile visualizzare ma non stampare i dati AFP, e trasferire i lavori AFP ad altri programmi.

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Archivia

Archivia consente di memorizzare lavori, documenti e la cronologia di elaborazione del processo in un archivio e di recuperarle tramite una ricerca sulle proprietà del documento e del lavoro. Ad esempio, è possibile ricercare documenti in base al nome del lavoro, del cliente e del numero di conto. Dopo aver recuperato un lavoro o un documento, è possibile visualizzare nuovamente le proprietà archiviate con esso e controllare la cronologia di produzione. È possibile salvare il lavoro o documento nella workstation o inviarlo a un flusso di lavoro per la ristampa o altro tipo di elaborazione.

La funzione Supporto AFP o Supporto Documenti PDF deve essere installata per utilizzare la funzione Archivia.

LCD2-20049
Verifica automatizzata

La funzione Verifica automatizzata consente di aggiungere codici a barre ai documenti in un lavoro di stampa. Tramite i codici a barre di lettura, gli scanner di codici a barre o delle fotocamere rilevano i documenti per cui non è stato possibile completare un'operazione nel loro flusso di lavoro. È possibile ristampare i documenti mancanti automaticamente o manualmente estraendoli dal flusso di lavoro. Un log di lavoro registra la disposizione dei documenti in ciascun lavoro, nonché l'ID utente dell'operatore che ha effettuato le disposizioni.

La funzione Supporto AFP o Supporto Documenti PDF deve essere installata per utilizzare la funzione Verifica automatizzata.

LCD2-20045
Avanti Slingshot Connect

La funzione Avanti Slingshot Connect offre la possibilità di ricevere lavori e ticket lavoro JDF dal sistema MIS Avanti Slingshot e di elaborarli in RICOH ProcessDirector. RICOH ProcessDirector può quindi restituire lo stato del lavoro al sistema Avanti Slingshot mentre si sposta attraverso il sistema.

LCD2-20050
Supporto cut-sheet per Kodak

Con questa funzione, è possibile definire e gestire le stampanti cut-sheet Kodak da RICOH ProcessDirector. RICOH ProcessDirector converte le richieste di supporti e di spillatura nel formato KDK utilizzato da tali stampanti.

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Supporto cut-sheet per Xerox

Con questa funzione, è possibile definire e gestire le stampanti cut-sheet Xerox da RICOH ProcessDirector. RICOH ProcessDirector converte le richieste di supporti e di spillatura nel formato XRX o XPIF utilizzato da tali stampanti.

LCD2-20044
Tracker scadenza

Tracker scadenza consente di gestire l'avanzamento per rispettare le scadenze di recapito. Se si gli SLA sono stati concordati con i clienti, questa funzione garantisce una corretta pianificazione del completamento dei lavori. È possibile visualizzare se i lavori sono in ritardo o se potrebbero non rispettare le scadenze, per aiutare gli operatori a dare priorità al lavoro e attuare le misure necessarie in modo da rimettere i lavori in carreggiata, assicurandone la consegna entro i tempi previsti. È possibile monitorare il lavoro previsto (lavori il cui arrivo è previsto a intervalli stabiliti). Se i lavori non arrivano in tempo, è possibile informare il mittente.

LCD2-20046
Electronic Presentment

La funzione Electronic Presentment fornisce un flusso di lavoro che riceve lavori da un dispositivo di input di esempio e utilizza notifiche di record cronologici di esempio per catturare i tempi in cui i lavori vengono stampati e inviati tramite posta. Il flusso di lavoro memorizza lavori, documenti, valori di proprietà e informazioni sulla cronologia in un repository di esempio.

Questa funzione gratuita viene fornita con il prodotto base ma non è installata per impostazione predefinita.

La funzione Archivia deve essere installata per utilizzare la funzione Electronic Presentment.

LCD2-20054
Insertore

L'insertore automatizza l'inserimento di documenti stampati e inserti (come materiali commerciali) nelle buste. La funzione può comunicare con i controller dell'insertore inviando file di controllo e ricevendo i file di risultati. Utilizzando le informazioni nel file di risultati, la funzione rileva lo stato di inserimento di ogni documento nel lavoro. I lavori vengono riconciliati automaticamente (o manualmente, con il controllo dell'operatore). Le ristampe vengono generate automaticamente dai documenti danneggiati.

La funzione Supporto AFP o Supporto Documenti PDF deve essere installata per utilizzare la funzione Insertore.

LCD2-20058
Pacchetto lingue

Il pacchetto lingue include le traduzioni dell'interfaccia utente e della guida. Installare questa funzione per utilizzare l'interfaccia utente in una lingua supportata.

Non applicabile
MarcomCentral Connect

La funzione MarcomCentral Connect consente di integrare le funzioni online-storefront e web-to-print di MarcomCentral nei flussi di lavoro di produzione. I dispositivi di input dei servizi Web di esempio recuperano gli ordini per elementi di stampa, digitali e altri elementi da MarcomCentral. RICOH ProcessDirector crea un lavoro per ogni ordine e informa MarcomCentral quando gli elementi del lavoro completano le operazioni specificate nel flusso di lavoro di esempio.

La funzione Attivazione servizi Web deve essere installata per utilizzare la funzione MarcomCentral Connect.

LCD2-20074-00
Supporto Documenti PDF

La funzione Supporto Documenti PDF aggiunge funzioni e oggetti che consentono di controllare e rilevare i singoli documenti nei lavori PDF. La funzione include Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Il plug-in consente di identificare i singoli documenti, estrarre i dati dai documenti, e aggiungere miglioramenti ad esempio codici a barre, contrassegni OMR, immagini, aree nascoste, e testo. I modelli di procedura consentono di aggiungere operazioni a un flusso di lavoro, che utilizza i dati estratti per ordinare, suddividere e raggruppare i documenti in nuovi lavori.

Questa funzione gratuita viene fornita con il prodotto base ma non è installata per impostazione predefinita.

Non applicabile
PitStop Connect

PitStop Connect consente di integrare le operazioni di preflight che utilizzano Enfocus PitStop Server 10 nei propri flussi di lavoro di stampa per i lavori di stampa PDF.

Enfocus PitStop Server non è incluso in questa funzione; è un prodotto che deve essere acquistato separatamente.

LCD2-20013
Postal Enablement

Postal Enablement consente di estrarre i dati degli indirizzi di posta dai documenti in un lavoro e di preparare i dati per l'elaborazione da parte di un software postale di terzi. Dopo che il software postale ha verificato gli indirizzi e ne ha migliorato la qualità,Postal Enablement aggiorna i documenti nel lavoro con i risultati ricevuti dal software postale.

Il software postale non è incluso in questa funzione. È possibile utilizzare un software postale di terzi a scelta.

La funzione Supporto AFP o Supporto Documenti PDF deve essere installata per utilizzare la funzione Postal Enablement.

LCD2-20048
Gestione preferenza

Gestione preferenza consente di aggiornare i valori delle proprietà dei documenti con i valori relativi a un file di preferenze esterno. Questi valori possono essere utilizzati per modificare il contenuto dei documenti selezionati o per modificare l'elaborazione dei documenti.

Questa funzione gratuita viene fornita con il prodotto base ma non è installata per impostazione predefinita.

La funzione Supporto AFP o Supporto Documenti PDF deve essere installata per utilizzare la funzione Gestione preferenza.

LCD2-20053
Sostituzione dei moduli prestampati

La funzione Sostituzione dei moduli prestampati consente di stampare su carta semplice i lavori che precedentemente richiedevano moduli prestampati. Aggiornare la definizione di ciascun oggetto supporto per i supporti richiesti da questi lavori per includere l'equivalente elettronico dei dati del modulo prestampato. L'applicazione che invia i file di stampa a RICOH ProcessDirector può continuare a specificare i supporti per i lavori allo stesso modo.

La funzione Sostituzione dei moduli prestampati richiede la funzione Supporto Documenti PDF. Se si installa la funzione Supporto AFP, la funzione Sostituzione dei moduli prestampati consente anche di inserire moduli PDF nei lavori AFP.

LCD2-20076
Quadient Inserter Express

La funzione Quadient Inserter Express è una versione semplificata della funzione Inserter, che include il supporto per i soli insertori Quadient. La funzione fornisce oggetti di esempio che si possono usare come modelli per configurare RICOH ProcessDirector per comunicare con gli insertori Quadient.

La funzione Supporto AFP o Supporto Documenti PDF deve essere installata per utilizzare la funzione Insertore.

LCD2-2007711
Quadient Inspire Connect

Quadient Inspire Connect estende RICOH ProcessDirector per agevolare l'interazione con Quadient® Inspire V8 o superiore. La funzione aggiunge oggetti di sistema adattati alle operazioni sui file creati da Quadient Inspire per consentirne l'invio al motore di elaborazione per la generazione di processi di stampa AFP nel contesto di un flusso di lavoro di stampa.

Quadient Inspire non è incluso in questa funzione; è un prodotto che deve essere acquistato separatamente.

La funzione Supporto AFP deve essere installata per creare file AFP con Quadient Inspire.

LCD4-6598
Report

La funzione Report consente di acquisire le proprietà del lavoro selezionato e le modifiche dello stato della stampante in un database PostgreSQL. Per estrarre i dati e visualizzarli, è possibile utilizzare uno strumento di business intelligence, come Tableau.

Questa funzione gratuita viene fornita con il prodotto base ma non è installata per impostazione predefinita.

LCD4-5682
RICOH Supervisor Connect

La funzione RICOH Supervisor Connect consente di inviare i dati raccolti dalla funzione Report nel database PostgreSQL all'applicazione RICOH Supervisor nel cloud.

LCD2-2007907
Funzioni di conversione RICOH

Le funzioni di conversione RICOH forniscono un sistema conveniente ed efficiente per convertire i lavori nel e dal formato per la stampa AFP (Advanced Function Presentation). Le funzioni di conversione RICOH sono le seguenti:

  • Da PostScript/PDF a AFP

    Converte PDF e PostScript in AFP

  • Da RICOH PCL a AFP

    Converte PCL in AFP

  • Da RICOH SAP a AFP

    Converte SAP OTF e ABAP in AFP

  • Da RICOH AFP a PDF

    Converte AFP in PDF

    Nota:
  • Si utilizza il sistema della guida e l'interfaccia utente InfoPrint Transform Manager per alcune attività di configurazione della conversione. Se si installano più funzioni di conversione, queste condividono l'interfaccia InfoPrint Transform Manager.
  • Tutte le funzioni di conversione RICOH includono la conversione immagini (da GIF a AFP, da JPEG ad AFP e da TIFF ad AFP), che consente di convertire le immagini GIF, JPEG e TIFF in AFP.
  • È necessaria una chiave di licenza per tutte le conversioni acquistate.
  • Non è possibile installare alcuna delle funzioni di conversione RICOH tramite Feature Manager.
  • La funzione Supporto AFP deve essere installata per utilizzare le funzioni di conversione RICOH.
  • Lo strumento di conversione APPE viene installato insieme alle funzioni di conversione Ricoh.
  • Da PostScript/PDF a AFP Transforms, LCD4-5671
  • Da RICOH PCL a AFP Transform, LCD4-5672
  • Da RICOH SAP a AFP Transform, LCD4-5673
  • Da RICOH AFP a PDF Transform, LCD4-5674
Server secondario

È possibile configurare server RICOH ProcessDirector in esecuzione su diversi computer e questi interagiscono con il server primario. I server aggiuntivi sono chiamati server secondari.

È possibile utilizzare server secondari per eseguire programmi esterni ai quali i flussi di lavoro inviano i lavori. È anche possibile definire stampanti che utilizzano il server secondario come proprio server principale, per spostare alcune elaborazioni dal computer primario a quello secondario.

Non è possibile installare questa funzione tramite l'interfaccia Feature Manager.

LCD4-5635
Sicurezza

La sicurezza fornisce funzioni avanzate, inclusi i requisiti password, che aumentano la sicurezza degli account utente.

In caso di server LDAP (Lightweight Directory Access Protocol) o Active Directory, è possibile utilizzare gli ID utente e le password LDAP per l'autenticazione a RICOH ProcessDirector.

Questa funzione gratuita viene fornita con il prodotto base ma non è installata per impostazione predefinita. L'installazione di tale funzionalità offre un controllo aggiuntivo sulla sicurezza degli account utente, come la scadenza degli account inutilizzati o l'applicazione delle regole relative alle password complesse.

Non applicabile
Ultimate Impostrip® Connect

Ultimate Impostrip® Connect consente di integrare le funzioni di imposizione di Ultimate Impostrip® Automation o Scalable nei flussi di lavoro RICOH ProcessDirector.

Ultimate Impostrip® non è incluso in questa funzione; è un prodotto che deve essere acquistato separatamente.

LCD2-20026
Attivazione servizi Web

La funzione Attivazione servizi Web consente di richiamare i servizi Web REST o SOAP dai propri flussi di lavoro per scambiarle con applicazioni di terze parti.

Questa funzione aggiunge supporto ai dispositivi di input, ai modelli di operazioni e agli oggetti di notifica che possono inviare richieste di servizio web.

LCD2-20074-00
Whitespace Manager

Whitespace Manager consente di individuare le aree di spazio vuoto disponibili nei file AFP e di riempirle con contenuto, quale immagini e testo, durante il processo di produzione di stampa. Il contenuto è inserito in un'area di spazio vuoto in base a regole definite dall'utente per gestire contenuto destinato a clienti specifici o per sfruttare al meglio lo spazio disponibile.

La funzione Supporto AFP deve essere installata per utilizzare la funzione Whitespace Manager.

LCD4-5699
WPM Connect

WPM Connect consente di integrare lo strumento WPM nei flussi di lavoro RICOH ProcessDirector per ulteriori elaborazioni.

Questa funzione è disponibile solo in Giappone.

Per utilizzare la funzione WPM Connect, è necessario installare la funzione Supporto AFP.

WPM non è incluso nella funzione WPM Connect; è un prodotto che deve essere acquistato separatamente.

LCD2-20014

1.2.1.2.20.1 Funzione di sicurezza

La funzione di sicurezza fornisce funzioni avanzate, inclusi i requisiti password, che aumentano la sicurezza degli account utente.

In caso di server LDAP (Lightweight Directory Access Protocol) o Active Directory esistente, è possibile utilizzare gli ID utente e le password LDAP per l'autenticazione a RICOH ProcessDirector.

È necessario utilizzare Feature Manager per installare la funzione Sicurezza. Non è necessario acquistare la funzione, né occorre una chiave di licenza. La funzione Sicurezza aggiunge una nuova pagina Sicurezza alla sezione Impostazioni della pagina Amministrazione.

1.2.1.2.20.1.1 Migrazione alla sicurezza LDAP

Se si utilizzano gli ID utente e le password RICOH ProcessDirector per autenticarsi in RICOH ProcessDirector, è possibile effettuare la migrazione agli ID utente e password LDAP.
È necessario disporre di un server LDAP esistente o di Active Directory.
Per passare alla sicurezza LDAP:
  1. Aggiornare a RICOH ProcessDirector versione 3.3 o successive per il supporto alla sicurezza LDAP.
  2. Installare la funzione di sicurezza tramite Feature Manager.
  3. Assicurarsi che tutti gli utenti che hanno effettuato l'autenticazione in RICOH ProcessDirector utilizzano gli ID utente e le password LDAP.
  4. Impostare l'autenticazione LDAP e attivarla.
  5. Tutti gli utenti membri dei gruppi di sicurezza RICOH ProcessDirector devono essere membri dei gruppi LDAP associati ai gruppi RICOH ProcessDirector.
      Importante:
    • Assicurarsi che i membri del gruppo di sicurezza RICOH ProcessDirector Amministratore siano membri di un gruppo LDAP associato al gruppo Amministratore.
  6. Eliminare manualmente gli utenti RICOH ProcessDirector esistenti che non sono utenti LDAP.
      Nota:
    • Gli ID utente definiti in RICOH ProcessDirector non possono essere utilizzati quando l'autenticazione LDAP è attiva. Se per qualche motivo è necessario disattivare l'autenticazione LDAP, è necessario mantenere attivo almeno un utente membro del gruppo di sicurezza Amministratore ma non un utente LDAP.

1.2.1.2.20.1.2 Funzioni di sicurezza avanzata

La funzione Sicurezza offre le funzionalità avanzate che aumentano la sicurezza degli account utente.

In caso di server LDAP (Lightweight Directory Access Protocol) o Active Directory esistente, è possibile utilizzare gli ID utente e le password LDAP per l'autenticazione a RICOH ProcessDirector. Le regole per la password e gli intervalli di modifica impostati dal server LDAP sono applicabili agli ID utente RICOH ProcessDirector.

Se si usano ID utente e password RICOH ProcessDirector per l'autenticazione a RICOH ProcessDirector, è possibile specificare i requisiti per le password:

  • Lunghezza minima
  • Durata massima prima della scadenza
  • Applicazione delle regole di complessità della password

Per entrambi i metodi di autenticazione a RICOH ProcessDirector, è possibile specificare:

  • se è possibile accedere più volte simultaneamente a un account
  • il numero dei tentativi di accesso e di modifica della password non riusciti e consentiti prima del blocco dell'utente
  • la durata del blocco
  • per quanto tempo gli account possono essere inattivi prima della sospensione

La funzione Sicurezza registra i tentativi di accesso non riusciti nel log del sistema. Se è installata la funzione Record, la funzione Sicurezza registra anche i tentativi di accesso non riusciti nei report generati dal modello di report UserActivity.

La tabella Utenti e il notebook delle proprietà utente includono lo status dell'account utente: Attivo, Bloccato-Inattivato o Non riuscito, bloccato da password.

Per accedere a queste funzioni, fare clic sulla scheda Gestione. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Impostazioni Sicurezza.

1.2.1.2.20.2 Supporto AFP

La funzione Supporto AFP consente di controllare e rilevare i lavori e i singoli documenti nel formato AFP (Advanced Function Presentation).

AFP è una serie di architetture di presentazione delle informazioni formali, che include Mixed Object Document Content Architecture (MO:DCA) e il protocollo Intelligent Printer Data Stream (IPDS). Il componente del driver della stampante converte un flusso di dati AFP indipendente dal dispositivo in IPDS per l'input delle stampanti.

AFP fornisce:

  • Un flusso di dati orientato alla transazione che garantisce l'integrità tra il server RICOH ProcessDirector e le stampanti, in quanto le stampanti possono inviare lo stato esatto di ogni pagina man mano che viene ricevuta, stampata e raccolta.
  • Supporto per i formati dati aperti standard del settore.
  • Gestione centrale protetta delle risorse. Non è necessario che le risorse risiedano su ogni stampante. È possibile caricarle una volta, elaborarle come immagini raster e quindi riutilizzarle. Le risorse riservate come le firme digitali possono essere scaricate su richiesta ed eliminate al termine del lavoro.

Nell'elaborazione dei documenti all'interno dei lavori, AFP inserisce le informazioni che definiscono i documenti all'interno del flusso di dati per il lavoro. Non è necessario un file di controllo separato per la definizione dei documenti nel flusso di dati.

La funzione Supporto AFP è costituita dai seguenti componenti principali:

  • Un nuovo tipo di dispositivo di input con esempi forniti
  • Due nuovi tipi di dispositivi di stampa
  • Nuove proprietà di pianificazione
  • Nuovi modelli di procedura
  • Nuovi flussi di lavoro
  • Risorse
  • Funzioni di elaborazione dei documenti

Tipi di dispositivi di input Download

È possibile inviare i lavori ai dispositivi di input Download da un host z/OS utilizzando Download per z/OS o AFP Download Plus. Il dispositivo di input DownloadAFP accetta i dataset AFP. Il dispositivo di input DownloadLineData accetta i dati di riga o i dati in modalità mista.

Tipi di dispositivi di stampa AFP e PCLOut

I dispositivi di stampa AFP rappresentano le stampanti IPDS (Intelligent Printer Data Stream). Tali dispositivi stampano i lavori in formato AFP, compresi i lavori che sono stati convertiti nel formato AFP da Transform Feature. I dispositivi di stampa AFP includono molte proprietà della stampante aggiuntive che controllano la formattazione dei dati, la gestione delle risorse e dei colori e la comunicazione tra il server RICOH ProcessDirector e le relative stampanti.

I dispositivi di stampa PCLOut rappresentano le stampanti Printer Command Language (PCL). Questi dispositivi stampano i lavori che vengono inoltrati in formato AFP e convertiti automaticamente in formato PCL dal componente del driver della stampante AFP di RICOH ProcessDirector. È possibile specificare il comando che invia i lavori alla stampante. I dispositivi di stampa PCLout includono alcune delle proprietà della stampante aggiuntive fornite con i dispositivi di stampa AFP.

Nuove proprietà di pianificazione

La funzione Supporto AFP aggiunge le seguenti proprietà di pianificazione per i lavori: Classe lavoro, Destinazione lavoro e Modulo lavoro.

La funzione aggiunge le seguenti proprietà di pianificazione per le stampanti: Classe stampante, Destinazione stampante e Modulo stampante.

Nuovi modelli di procedura

La funzione aggiunge numerosi modelli di procedura per elaborare lavori AFP all'interno dei flussi di lavoro. Ad esempio:

  • Un'operazione basata sul modello di procedura ConvertLineDataJobIntoAFP converte un lavoro di dati riga in formato AFP e imposta diverse proprietà del lavoro che controllano il processo di conversione.
  • Un'operazione basata sul modello di procedura EnableRepositioning individua l'inizio di ogni pagina in un lavoro AFP o PDF da utilizzare con il componente visualizzatore di RICOH ProcessDirector. L'operazione consente di selezionare i singoli documenti per stampare di nuovo o utilizzare l'azione Passa a, se si verifica un errore.
  • Un'operazione basata sul modello di procedura InsertCMR inserisce una risorsa di gestione del colore (CMR) in un lavoro.

Nuovi flussi di lavoro

La funzione fornisce diversi flussi di lavoro che è possibile utilizzare come modelli per creare i propri flussi di lavoro. Ad esempio:

  • Il flusso di lavoro AFP elabora i file di input AFP inviati a un dispositivo di input hot folder o con il protocollo LPD.
  • Il flusso di lavoro PreviewPrintWithColorManagement stampa due esempi di un lavoro su InfoPrint® 5000 usando diverse CMR AFP. È possibile quindi stampare l'intero lavoro utilizzando le CMR scelte.
  • Il flusso di lavoro OutputPDF utilizza Transform Feature per convertire i lavori di flussi di dati differenti (ad esempio AFP, PCL, PostScript e SAP) in file PDF. Ad esempio, è possibile utilizzare il flusso di lavoro per copiare i file PDF in una hot folder associata alla stampante. La funzione Supporto AFP è un prerequisito per Transform Feature.
  • Il flusso di lavoro Transform richiama una conversione RICOH ProcessDirector Transform o InfoPrint Transform Manager per convertire i file di input nel formato AFP.

Risorse

La funzione fornisce le seguenti risorse:

  • Definizioni di modulo che descrivono le caratteristiche di un modulo: sovrapposizioni (eventualmente) previste, un'origine carta (per stampanti a foglio singolo), la stampa fronte/retro, la soppressione di testo e la posizione dei dati del testo composto nel modulo.
  • Si tratta di risorse di gestione del colore (CMR) AFP che forniscono tutte le informazioni sulla gestione dei colori, ad esempio su profili ICC e mezzi toni, necessarie a un sistema AFP per elaborare un lavoro di stampa e mantenere il colore congruente da un dispositivo all'altro.
  • I font AFP, tra cui i gruppi con spaziatura uniforme e dimensione mista.
  • Si tratta di risorse di definizione pagina AFP contenenti una serie di controlli di formattazione, tra cui: numero delle righe per foglio, selezione carattere, direzione di stampa, mappatura per i singoli campi di dati rispetto alle posizioni sulla pagina composta.
  • File di configurazione per pagine di intestazione da stampare su stampanti AFP, inclusa la pagina di separazione da stampare tra le copie di un lavoro AFP a più copie.

Funzioni di elaborazione dei documenti

Per elaborare i singoli documenti all'interno dei lavori AFP, la funzione Supporto AFP aggiunge:

  • RICOH Visual Workbench

    La modalità Indicizzatore AFP di RICOH Visual Workbench consente di identificare i documenti e creare tag di indice in file AFP. Quando si visualizza un file AFP che contiene documenti e tag di indice in RICOH ProcessDirector, è possibile spostarsi nel file per rilevare le pagine contenenti specifici valori di tag di indice. È possibile inoltre ristampare tutte le pagine in uno o più documenti.

    La modalità Document Property Designer consente di personalizzare le proprietà di documenti e lavori per i file AFP. Una proprietà personalizzata può contenere il valore di qualsiasi tag di indice in un documento AFP.

    La modalità Ottimizzatore AFP consente di creare codici a barre e testo e nascondere le aree che includono contenuti indesiderati, come codici a barre obsoleti.

  • Nuovi modelli di procedura

    Le operazioni basate sui modelli di procedura IdentifyDocuments e BuildAFPFromDocuments identificano i documenti, estraggono i valori dei dati del documento per i tag di indice e applicano le modifiche del documento eseguite con RICOH Visual Workbench ai lavori AFP.

    Le operazioni basate sui modelli di procedura SortDocuments, SplitDocuments e GroupDocuments consentono di gestire i documenti in un unico file e produrre documenti come uno o più lavori nuovi.

    Un'operazione basata sul modello di procedura SetDocPropsFromList consente di impostare il valore della proprietà del documento da un file elenco esterno a RICOH ProcessDirector. È possibile utilizzare il valore della proprietà di un documento per raggruppare i documenti di un lavoro per un'elaborazione comune.

    Se si convertono documenti AFP in PDF, un'operazione basata sul modello di procedura EmailDocuments consente di inviare via e-mail tutti i documenti PDF di un lavoro come allegato a un indirizzo e-mail individuale.

1.2.1.2.20.3 Funzioni di elaborazione dei documenti

Le funzioni di elaborazione dei documenti ampliano le capacità di un flusso di lavoro oltre il controllo e il rilevamento dei lavori.

Senza modificare l'applicazione che crea il lavoro, è possibile modificare la modalità di elaborazione dei singoli documenti tramite regole aziendali, per individuare il tipo di elaborazione da eseguire. È possibile estrarre i documenti da un flusso di lavoro, allegarli alle e-mail o ristampare singoli documenti. I documenti contenuti nel lavoro possono essere suddivisi in più lavori, ordinati in base a informazioni specifiche del documento, come i dati relativi all'indirizzo, oppure raggruppati in lavori secondari in base ai dati presenti nel documento.

Due funzioni aggiungono funzioni ed oggetti di base per l'elaborazione di documenti. È necessario installare una o entrambe le funzioni prima di poter installare le altre funzioni di elaborazione dei documenti:

  • Supporto Documenti PDF aggiunge funzioni e oggetti per elaborare documenti in lavori PDF. Questa funzione gratuita viene fornita con il prodotto base ma non è installata per impostazione predefinita.

  • Supporto AFP aggiunge funzioni e oggetti per elaborare documenti in lavori AFP.

Le altre funzioni di elaborazione documenti aggiungono funzioni e oggetti per esigenze particolari, come l'archiviazione delle informazioni di documenti in un repository o l'inserimento di documenti in buste. Per installare queste funzioni, è necessario installare Supporto Documenti PDF, Supporto AFP o entrambi. Se si installa Supporto Documenti PDF, le altre funzioni di elaborazione documenti lavorano con file PDF. Se si installa Supporto AFP, lavorano con file AFP. Se si installano entrambi, lavorano con entrambi i tipi di file. Esempi di queste funzioni di elaborazione documenti sono:

  • Archivia
  • Verifica automatizzata
  • Imbustatrice
  • Postal Enablement
  • Gestione preferenza

Supporto Documenti PDF e Supporto AFP permettono di identificare singoli documenti all'interno di un lavoro e associare i dati, ad esempio i nomi o i codici postali dei clienti, nei documenti alle proprietà dei documenti RICOH ProcessDirector. RICOH ProcessDirector memorizza le proprietà di un documento e i loro valori all'interno di un file delle proprietà del documento.

Supporto Documenti PDF include Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per identificare i documenti e associare i dati. È possibile anche utilizzare il plug-in per aggiungere miglioramenti quali codici a barre, contrassegni OMR, immagini, aree nascoste e testo ai documenti.

Supporto AFP include RICOH Visual Workbench per identificare i documenti e associare i dati. È possibile acquistare ulteriori funzioni che aggiungono plug-in a RICOH Visual Workbench:

  • Editor AFP consente di creare codici a barre e testo e nascondere le aree che includono contenuti indesiderati, come codici a barre obsoleti.

  • Whitespace Manager consente di individuare le aree di spazio vuoto e riempirle con un contenuto, ad esempio immagini e testo.

Oggetto

Supporto Documenti PDF e Supporto AFP aggiungono l'oggetto del formato di codice a barre. I formati di codice a barre vengono utilizzati per interpretare i dati raccolti dallo scanner di codici a barre. È possibile definire un formato di codice a barre che include una proprietà del documento che identifica ciascun documento in un lavoro. Quindi è possibile eseguire la scansione del codice a barre su un documento per trovare il documento nel sistema.

È possibile utilizzare uno scanner di codici a barre portatile collegato al computer per riconciliare i documenti. Si consiglia di configurare lo scanner di codici a barre per inviare un segnale Nuova riga dopo ogni scansione.

Fase flusso di lavoro

Supporto Documenti PDF e Supporto AFP aggiungono una fase di assegnazione al flusso di lavoro RICOH ProcessDirector. L'immagine Fase di elaborazione dei documenti nel flusso di lavoro RICOH ProcessDirector mostra come la fase di assegnazione si integra nel flusso di lavoro.

Nota: Se nel sistema sono presenti nomi di fase personalizzati, tali nomi di fase differiscono dai nomi di fase nel diagramma.
Fase di elaborazione dei documenti nel flusso di lavoro RICOH ProcessDirector
L'immagine mostra le fasi di ricezione, preparazione, assegnazione, stampa e completamento

Modelli di procedura

Supporto Documenti PDF e Supporto AFP aggiungono modelli di procedura per elaborare documenti nei flussi di lavoro:

  • Per Supporto Documenti PDF, le operazioni basate sui modelli di procedura IdentifyPDFDocuments e BuildPDFFromDocuments applicano le definizioni di un documento, la mappatura dei dati e altre modifiche dei documenti apportate con Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat ai lavori PDF.

  • Per Supporto AFP, le operazioni basate sui modelli di procedura IdentifyDocuments e BuildAFPFromDocuments applicano le definizioni di un documento, la mappatura dei dati e altre modifiche dei documenti apportate con RICOH Visual Workbench ai lavori AFP.

  • Un'operazione basata sul modello SetDocPropsFromConditions consente di aggiornare il file di proprietà del documento di un lavoro in base ai valori delle proprietà del lavoro e di un altro documento. Si potrebbe voler, ad esempio, raggruppare documenti in base ad un particolare intervallo codici postali, quindi creare lavori secondari separati per i gruppi di codici postali.

  • Le operazioni basate sui modelli di procedura SortDocuments, SplitDocuments e GroupDocuments consentono di gestire i documenti in un unico file e produrre documenti come uno o più lavori nuovi.

  • Un'operazione basata sul modello di procedura EmailDocuments consente di inviare via e-mail tutti i documenti PDF di un lavoro come allegato a un indirizzo e-mail individuale. RICOH ProcessDirector può inviare e-mail direttamente, tramite il server predefinito SMTP, o indirettamente, tramite il provider di servizi e-mail.

  • Un'operazione basata sul modello di procedura SetDocPropsFromList consente di leggere uno o più file di elenco di una directory e di impostare il valore di una proprietà documento specifica per ogni documento del file proprietà di un lavoro. È possibile utilizzare il valore della proprietà di un documento per raggruppare i documenti di un lavoro per un'elaborazione comune. Ad esempio, utilizzando questa operazione, è possibile fornire un "elenco di estrazione" dei documenti in un lavoro. Utilizzando l'elenco di estrazione, è possibile sopprimere i documenti da stampare, deviarli dall'inserimento o inviarli a un servizio postale espresso.

  • Un'operazione basata sul modello di procedura SetPropertiesForReconcile consente di utilizzare proprietà documento Sequenza di inserimento per trovare i documenti nella finestra di dialogo Riconcilia lavoro o nel portlet Documenti.
  • Un'operazione basata sul modello procedura Riconcilia consente a un operatore di impostare un'azione da eseguire per i documenti nel lavoro. È possibile collocare un'operazione Riconcilia dopo un'operazione PrintJobs in un flusso di lavoro. Quando un lavoro passa all'operazione Riconcilia, l'operatore seleziona l'azione Riconcilia per riconciliare manualmente un lavoro. Durante la riconciliazione manuale, l'operatore contrassegna i documenti che sono OK, tutti i documenti da ristampare e tutti i documenti da estrarre dal lavoro senza ristampa.

  • Un'operazione basata sul modello CreateReprints consente di elaborare i documenti da ristampare dopo la riconciliazione, tramite la creazione di un lavoro secondario contenente solo le ristampe. Il lavoro secondario può essere inviato tramite lo stesso flusso di lavoro di quello secondario o tramite uno diverso.

Per un elenco completo dei modelli di procedura forniti con le funzioni di elaborazione dei documenti, consultare la sezione Riferimento del centro informazioni di RICOH ProcessDirector.

1.2.1.2.20.3.1 Supporto Documenti PDF

La funzione Supporto Documenti PDF aggiunge funzioni e oggetti che consentono di elaborare singoli documenti in lavori PDF. La funzione include Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

Il plug-in consente di identificare i documenti in un file PDF di esempio che rappresenta i file PDF di produzione. Nel file PDF di esempio, vengono aggiunti markup come codici a barre e testo ai documenti e i dati vengono associati nei documenti alle proprietà del documento per cui RICOH ProcessDirector può estrarre i dati.

1.2.1.2.20.3.1.1 Elaborazione di file PDF contenenti documenti

La funzione Supporto Documenti PDF consente di gestire i singoli documenti in un file PDF. Ad esempio, è possibile riorganizzare l'ordine di output o il relativo raggruppamento in base a diversi requisiti delle dimensioni delle buste. È possibile individuare un documento specifico tramite la ricerca di una proprietà del documento nel file PDF.

È possibile utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per definire i gruppi di pagine, le proprietà di documento, il markup, i supporti e la finitura per un file PDF di esempio. È possibile salvare queste definizioni in un file di controllo.

Le operazioni in un flusso di lavoro estraggono le informazioni sui documenti in un file PDF, memorizzandole in un file di proprietà del documento, che è strutturato come una tabella. Il file di proprietà del documento consente a RICOH ProcessDirector di eseguire operazioni su singoli documenti e non solo sull'intero lavoro.

Quando si crea un flusso di lavoro per ricevere i file PDF, è necessario includere un'operazione basata sul modello di operazione IdentifyPDFDocuments. Viene specificato il file di controllo del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, contenente la definizione del gruppo di pagine e le proprietà del documento. Questa operazione crea un file di proprietà del documento che rappresenta un inventario di tutti i documenti nel lavoro.

Per elaborare singoli documenti, è possibile aggiungere operazioni alla fase di assegnazione del flusso di lavoro basato su questi modelli:

  • GroupDocuments consente di classificare tutti i documenti in gruppi basati fino a un massimo di sei proprietà del documento. Ad esempio, se si dispone di un file di 5000 documenti della polizza assicurativa addenda, è possibile raggrupparli in tutte le combinazioni del tipo di politica (automatico o privato) e stato.
  • SortDocuments consente di ordinare i documenti fino a sei proprietà del documento. Ad esempio, è possibile mettere in ordine alfabetico la politica addenda all'interno di ciascun gruppo, quindi è possibile disporre di tutte le politiche automatiche dalla A alla Z seguite da tutte le politiche private dalla A alla Z.
  • SplitDocuments consente di suddividere un grande lavoro in lavori più piccoli in base al numero di documenti o al numero di fogli presenti nel lavoro più piccolo.

Ciascuna di queste operazioni aggiunge o modifica le informazioni nel file delle proprietà del documento, senza modificare il contenuto del lavoro PDF originale. Il file delle proprietà del documento creato inizialmente per identificare tutti i documenti presenta ulteriori informazioni aggiunte, quali la posizione di ciascun documento nel file PDF riorganizzato.

Una volta definite le operazioni per gestire i documenti nel nuovo raggruppamento e nell'ordine desiderato, nella fase Assemblaggio del flusso di lavoro è necessario includere un'operazione che crei un nuovo file PDF con i singoli documenti organizzati nell'ordine specificato. Viene utilizzata un'operazione basata sul modello BuildPDFFromDocuments, se si desidera creare un singolo lavoro di output basato sui documenti ordinati di recente. Tuttavia, se si desidera creare lavori di output separati perché è stata utilizzata l'operazione SplitDocuments o si desidera stampare ciascun gruppo di documenti creato tramite l'operazione GroupDocuments separatamente, aggiungere un'operazione basata sul modello CreateJobsFromDocuments.

Per consentire una gestione più complessa dei documenti, è possibile aggiungere più file di controllo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, che consentono di definire diversi markup da aggiungere a ciascun documento. Specificare il nome dei file di controllo contenenti queste definizioni al momento della creazione dell'operazione BuildPDFFromDocuments nella fase Assemblaggio di un flusso di lavoro.

La parte rimanente del flusso di lavoro che elabora i lavori PDF appare come se non fosse stato installato Supporto Documenti PDF. Le operazioni possono consentire il riposizionamento del lavoro di stampa nel caso in cui sia necessario ripristinare un inceppamento carta o documenti selezionati per la ristampa e un'operazione basata sul modello di procedura PrintJobs gestisce l'elaborazione di stampa. Le operazioni della fase di completamento conservano il lavoro in RICOH ProcessDirector per un intervallo specificato e quindi il lavoro viene eliminato dal sistema una volta scaduto tale intervallo.

Per visualizzare i valori delle proprietà del documento nell'interfaccia utente o cercare un documento in base a un valore della proprietà, includere un'operazione WriteDocumentsToDatabase nel flusso di lavoro. Questa operazione consente di salvare i valori delle proprietà del documento nel database di documenti.

1.2.1.2.20.3.1.2 Utilizzo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat

Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat è un plug-in di Adobe Acrobat Professional utilizzato per definire e visualizzare i miglioramenti in un file PDF che rappresenta i PDF elaborati dalle operazioni nei flussi di lavoro.

I miglioramenti comprendono codici a barre, contrassegni OMR, immagini, aree nascoste e testo. I miglioramenti definiti nel file PDF non vengono salvati nel file stesso ma nei file di controllo resi disponibili a un server utilizzato da RICOH ProcessDirector. RICOH ProcessDirector utilizza i file di controllo per applicare le stesse migliorie ai file PDF di produzione quando li elabora per la stampa.

Per estendere le funzionalità del markup, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat offre gruppi di pagine, proprietà del documento e l'elaborazione condizionale.

1.2.1.2.20.3.1.2.1 Gruppi di pagine

Un gruppo di pagine è una serie di pagine che costituisce un singolo documento, come un messaggio di posta o il rendiconto di un cliente, all'interno di un file PDF. In Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, undocumento è un gruppo di pagine. Un singolo file PDF può contenere svariati documenti. Se viene considerato come un singolo gruppo di pagine, un intero file PDF rappresenta un documento.

Prima di aggiungere il markup, è necessario definire un gruppo di pagine. Dopo aver definito un gruppo di pagine, è possibile applicare il markup a determinate pagine in ciascun documento. Ad esempio, è possibile aggiungere un codice a barre alla prima pagina, un'immagine a tutte le pagine anteriori o un testo alla prima pagina posteriore di ogni documento.

È possibile definire un gruppo di pagine nelle seguenti modalità:

  • Come l'intero file PDF.

  • Come un numero stabilito di pagine.

  • In base al testo selezionato situato nella stessa posizione sulla prima pagina di ciascun gruppo di pagine.

    Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat utilizza il testo ripetuto per stabilire la prima pagina di ciascun gruppo. Ad esempio, in un file PDF sono presenti 100.000 rendiconti, ognuno composto da tre o più pagine. Per definire un gruppo di pagine, è necessario selezionare Pagina 1 di, che si trova nella stessa posizione sulla prima pagina di ogni rendiconto.

    Nota: In caso di utilizzo di un file PDF di esempio per la definizione di un gruppo di pagine, verificare che il contenuto e la posizione del testo selezionato corrispondano ai file PDF di produzione.

  • In base a una determinata parola chiave o frase presente sulla prima pagina di un documento in una parte di testo. Il testo circostante può cambiare, ma la parola chiave o la frase è sempre la stessa.

  • In base al testo specificato situato sulla prima pagina di ciascun gruppo di pagine. Quando si inserisce il testo, è possibile includere caratteri jolly. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat interpreta i caratteri jolly come caratteri qualsiasi.

  • In base alle espressioni regolari Java definite per specificare il testo sulla prima pagina di ciascun gruppo di pagine.

    Ad esempio, è possibile definire un'espressione regolare Java in modo tale che Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat inizi un nuovo gruppo di pagine ogni volta che trova il testo in inglese Page 1 of o il testo in spagnolo Página 1 de.

  • Quando il testo in un'area selezionata cambia.

    Ad esempio, è possibile tracciare un riquadro intorno al nome di conto su un rendiconto in un file PDF. Ogni volta che il testo nel riquadro cambia, la pagina diventa la prima di un nuovo gruppo di pagine. La posizione del riquadro su ogni pagina deve comprendere solo il testo da valutare o lo spazio vuoto (senza testo).

Utilizzare Page Group Navigator per visualizzare un elenco di pagine in ogni gruppo di pagine. Dopo aver verificato che i gruppi di pagine sono corretti, salvare il file di controllo contenente la definizione del nuovo gruppo di pagine. Se si definiscono le proprietà del documento, salvarle nello stesso file di controllo. A questo punto, vengono aggiunti il nome e la posizione del file di controllo a un'operazione di RICOH ProcessDirector, basata sul modello di operazione IdentifyPDFDocuments.

1.2.1.2.20.3.1.2.2 Proprietà documento

Una proprietà di documento è un dato, come il nome del cliente o il codice postale, estratto da un punto specifico su una pagina all'interno di un documento. Utilizzando le proprietà di documento, è possibile aggiungere il markup in base a informazioni variabili. Ad esempio, è possibile aggiungere un'immagine diversa a documenti inviati in stati o province diversi.

Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat dispone di uno strumento avanzato di analisi del blocco dell'indirizzo che consente di estrarre la città, lo stato o la provincia, il codice postale e altre proprietà del documento dagli indirizzi della riga di tipo variabile e complesso. Se è necessario ristampare i documenti in un lavoro, è possibile utilizzare RICOH ProcessDirector per cercare i valori delle proprietà del documento, al fine di individuare i documenti specifici da ristampare.

È possibile definire una proprietà del documento personalizzata oppure selezionarne una di RICOH ProcessDirector nell'elenco a discesa. È possibile utilizzare le proprietà del documento di RICOH ProcessDirector con le funzionalità fornite dalle funzioni di elaborazione dei documenti di RICOH ProcessDirector.

Nota: Quando si utilizza il Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per definire le proprietà del documento, è possibile effettuare la selezione in un elenco delle proprietà del documento di RICOH ProcessDirector. Dopo l'installazione del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat o ad ogni modifica delle proprietà del documento di RICOH ProcessDirector, è necessario caricare le proprietà del documento nel Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Per ulteriori informazioni, vedere RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti.

Fare clic su Ricoh Visualizza valori delle proprietà del documento per verificare che i valori delle proprietà del documento siano estratti correttamente.

Se si desidera utilizzare i valori delle proprietà del documento con un programma esterno, è possibile salvare i valori in un file di testo delimitato da tabulazioni.

1.2.1.2.20.3.1.2.3 Elaborazione condizionale

Quando si aggiunge il markup a un file PDF utilizzando Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, è possibile creare regole di elaborazione condizionale per collocare il markup in pagine specifiche. È inoltre possibile utilizzare le regole di elaborazione condizionale per applicare le opzioni di supporti e finitura e per specificare le pagine da cui Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat e RICOH ProcessDirector estraggono i valori delle proprietà del documento.

Le regole possono specificare le condizioni in base alle pagine all'interno dei documenti (ad esempio Tutte le pagine anteriori), alle proprietà di lavoro, alle proprietà del documento, alle statistiche e ai trigger condizionali (testo che determina se è stata soddisfatta una condizione).

Esempio: si desidera che la parola Fattura si trovi in alto nella prima pagina di un rendiconto per attivare il posizionamento del codice a barre. Innanzitutto, è necessario selezionare la parola Fattura e definirla come un trigger condizionale. Quindi, è necessario definire una regola che specifichi il trigger condizionale. Se si aggiunge un codice a barre a un file PDF, è necessario specificare questa regola per controllare il posizionamento del codice a barre. Quest'ultimo viene stampato solo sulle pagine dove viene visualizzata la parola Fattura nella posizione specificata dal trigger condizionale.

I flussi di lavoro di RICOH ProcessDirector possono contenere operazioni che consentono di impostare i valori delle proprietà del lavoro durante l'elaborazione di RICOH ProcessDirector. Se si utilizza Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per la definizione di una regola con una proprietà di lavoro, è possibile creare e alterare dinamicamente le modalità di applicazione della regola impostando il valore di proprietà del lavoro in RICOH ProcessDirector. Ad esempio, è possibile utilizzare la proprietà di lavoro Job.CustomerName per stampare un codice a barre solo quando il valore di questa proprietà è BANCA. Inoltre, RICOH ProcessDirector tiene traccia delle statistiche di elaborazione, come la pagina corrente all'interno di un documento. Se si desidera applicare un codice a barre alla pagina tre di ogni documento in un lavoro PDF, è possibile stabilire la condizione Stat.CurrentPageInDocument = 3 per l'applicazione di una regola.

1.2.1.2.20.3.1.2.4 Markup

Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat supporta cinque tipi di markup: codici a barre, contrassegni OMR, immagini, testo e aree nascoste.

Assegnare per ogni tipo di markup un nome che identifichi i relativi contenuti. Quindi assegnare i valori del percorso, del posizionamento e di altre proprietà. È possibile definire le proprietà di documento e l'elaborazione condizionale per il markup utilizzando dei dati che variano in base al documento nel file PDF.

Quando Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat mostra un file PDF, il markup viene visualizzato come una serie di riquadri con nomi. Il file PDF non viene modificato. Il Markup Navigator consente di individuare e modificare il markup nascosto al di sotto di un altro markup.

Per visualizzare e verificare il contenuto e il posizionamento del markup in uso su pagine specifiche, è necessario eseguire l'anteprima del file PDF.

1.2.1.2.20.3.1.2.5 File di controllo

Un file di controllo salva la definizione di un gruppo di pagine, le proprietà di documento, i trigger condizionali e il markup indipendentemente dal file PDF di origine. I file di controllo sono modelli utilizzati da RICOH ProcessDirector per applicare le stesse regole di markup ai file PDF che elabora.
    Nota:
  • Se si salva il file PDF di origine facendo clic su File Salva o su File Salva con nome, il markup, le proprietà di documento o i gruppi di pagina di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat non vengono salvati.

Per utilizzare l'operazione RICOH ProcessDirector IdentifyPDFDocuments in un flusso di lavoro PDF, è necessario aggiungere il file di controllo del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, che definisce i gruppi di pagine o le proprietà del documento per tale operazione. Tutte le definizioni del markup devono essere salvate in uno o più file di controllo utilizzati dall'operazione RICOH ProcessDirector BuildPDFFromDocuments.

Non è necessario creare file di controllo separati per le definizioni del gruppo di pagine, delle proprietà del documento e del markup: tutte le definizioni possono essere salvate in un unico file di controllo se tale file viene aggiunto a entrambe le operazioni IdentifyPDFDocuments e BuildPDFFromDocuments. Tuttavia, si potrebbe scegliere di creare più file di controllo, se è possibile applicare uno o più file di controllo a flussi di lavoro PDF diversi. Ad esempio, ciascun flusso di lavoro potrebbe richiedere le proprietà del documento di appartenenza, ma alcuni flussi di lavoro potrebbero richiedere di nascondere la stessa area per coprire i contrassegni OMR. Per ciascun flusso di lavoro, verrebbe salvato un file di controllo separato che definisce le proprietà del documento, ma verrebbe salvato un solo file di controllo per nascondere i contrassegni OMR. In ogni flusso di lavoro verrebbe specificato il file di controllo del flusso di lavoro che definisce le proprietà del documento. Tuttavia, in questa operazione, in ciascun flusso di lavoro basato sul modello di operazione BuildPDFFromDocuments, verrebbe specificato lo stesso file di controllo contenente la definizione dell'area nascosta.

    Nota:
  • L'operazione IdentifyPDFDocuments utilizza un file di controllo per creare gruppi di pagine ed estrarre le proprietà del documento. In alternativa, l'operazione BuildPDFFromDocuments utilizza uno o più file di controllo per applicare il markup e modificare la struttura di un file PDF. ( BuildPDFFromDocuments non richiede un file di controllo). Per la visualizzazione in anteprima del markup, è necessario specificare le definizioni di un gruppo di pagine e della proprietà del documento, i cui valori vengono utilizzati nel contenuto del markup. Se la definizione di una proprietà o di un gruppo di pagine viene salvata su un file di controllo aggiunto all'operazione BuildPDFFromDocuments, RICOH ProcessDirector ignora tali definizioni. L'operazione BuildPDFFromDocuments riceve le definizioni del raggruppamento di pagine e delle proprietà del documento da un flusso di lavoro che include l'operazione IdentifyPDFDocuments.

Per ulteriori informazioni, consultare gli argomenti della guida sul markup per la visualizzazione in anteprima e sui file di controllo del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

1.2.1.2.20.3.1.2.6 File PDF di esempio

Nel caso di file PDF di produzione di grandi dimensioni (ad esempio, con più di 1.000 pagine), è necessario applicare il markup a un file PDF di esempio più piccolo, che rappresenta i file PDF elaborati in RICOH ProcessDirector.

È sufficiente contrassegnare un file PDF di esempio, salvare tutte le modifiche apportate ai file di controllo e utilizzare RICOH ProcessDirector per applicare tali modifiche a tutti i file PDF di produzione, corrispondenti al file PDF di esempio. Se si utilizza RICOH ProcessDirector per l'elaborazione di diversi file PDF dotati di proprietà documento o formati diversi, è necessario applicare il markup a un file PDF di esempio per ciascun tipo di file stampato tramite RICOH ProcessDirector. Quando si utilizza Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, l'obiettivo è quello di applicare il markup a un file PDF che rappresenta i file PDF di produzione ma che è probabilmente più piccolo dei file di produzione in uso. Se si applica il markup a un file PDF presente in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat e con un numero di pagine inferiore a 1.000, è possibile eseguire in modo più rapido le operazioni di aggiunta del markup, dell'anteprima e di visualizzazione delle proprietà del documento estratte.

Sia il file PDF di esempio che i file PDF elaborati da RICOH ProcessDirector devono contenere tutti i font e le immagini dello stesso file PDF. Se si dispone di file PDF con dimensioni di pagina variabili, il markup potrebbe non venire visualizzato nel modo previsto. Il punto di riferimento per il posizionamento di tutte le definizioni del markup, delle proprietà del documento e del gruppo di pagine è l'angolo in alto a sinistra in ciascuna pagina.

1.2.1.2.20.3.2 Supporto AFP per i documenti

Oltre alle funzioni e agli oggetti che consentono di elaborare i lavori AFP, la funzione Supporto AFP aggiunge funzioni e oggetti che consentono di elaborare i singoli documenti in lavori AFP. La funzione include RICOH Visual Workbench.

Con la modalità Indicizzatore AFP di RICOH Visual Workbench, si identificano i documenti e si creano tag di indice in un file AFP di esempio che rappresenta file AFP di produzione. Con la modalità Document Property Designer, si personalizzano le proprietà di documenti e lavori e si associano ai tag di indice definiti in un file AFP di esempio. Con la modalità Ottimizzatore AFP è possibile creare codici a barre e testo e nascondere le aree che includono contenuti indesiderati, come codici a barre obsoleti.

È possibile acquistare funzioni aggiuntive che aggiungono plug-in a RICOH Visual Workbench, come Editor AFP e Whitespace Manager, che ne espandono le capacità. Ad esempio, Editor AFP consente di creare codici a barre e nascondere aree nei file AFP indicizzati. Whitespace Manager consente di individuare le aree di spazio vuoto e riempirle con un contenuto, ad esempio immagini e testo.

1.2.1.2.20.3.2.1 Elaborazione di file AFP che contengono documenti

La funzione Supporto AFP consente di gestire i singoli documenti in un file AFP. Ad esempio, è possibile riorganizzare l'ordine di output o il relativo raggruppamento in base a diversi requisiti delle dimensioni delle buste. È possibile individuare un documento specifico tramite la ricerca di una proprietà del documento nel file AFP.

Utilizzare la modalità Indicizzatore AFP di RICOH Visual Workbench per creare gruppi di pagine nominate e tag di indici nei dati del lavoro originale. Quindi, utilizzare la modalità Document Property Designer di RICOH Visual Workbench per associare i tag di indice alle proprietà del documento che si desidera utilizzare per individuare e gestire i documenti. È possibile utilizzare la modalità AFP Enhancer per creare codici a barre e testo, e nascondere aree che includono contenuti indesiderati come codici a barre obsoleti.

RICOH Visual Workbench crea un file di controllo contenente tali mappature.

Le operazioni basate sui modelli procedurali Supporto AFP estraggono le informazioni sui documenti in un file AFP, memorizzandole in un file di proprietà del documento, che è strutturato come una tabella. Il file di proprietà del documento consente a RICOH ProcessDirector di eseguire operazioni su singoli documenti e non solo sull'intero lavoro.

Quando si crea un flusso di lavoro per ricevere i file AFP, è necessario includere un'operazione basata sul modello di procedura IdentifyPDFDocuments . Viene specificato il file di controllo del RICOH Visual Workbench, contenente la definizione del gruppo di pagine e le proprietà del documento. Questa operazione crea un file di proprietà del documento che rappresenta un inventario di tutti i documenti nel lavoro.

Per elaborare singoli documenti, è possibile aggiungere operazioni alla fase di assegnazione del flusso di lavoro basato su questi modelli procedurali:

  • GroupDocuments consente di classificare tutti i documenti in gruppi basati fino a un massimo di sei proprietà del documento. Ad esempio, se si dispone di un file di 5000 documenti della polizza assicurativa addenda, è possibile raggrupparli in tutte le combinazioni del tipo di politica (automatico o privato) e stato.
  • SortDocuments consente di ordinare i documenti fino a sei proprietà del documento. Ad esempio, è possibile mettere in ordine alfabetico la politica addenda all'interno di ciascun gruppo, quindi è possibile disporre di tutte le politiche automatiche dalla A alla Z seguite da tutte le politiche private dalla A alla Z.
  • SplitDocuments consente di suddividere un grande lavoro in lavori più piccoli in base al numero di documenti o al numero di fogli presenti nel lavoro più piccolo.

Ciascuna di queste operazioni aggiunge o cambia le informazioni nel file di proprietà del documento senza modificare il contenuto del lavoro AFP originale. Il file delle proprietà del documento creato inizialmente per identificare tutti i documenti presenta ulteriori informazioni aggiunte, quali la posizione di ciascun documento nel file AFP riorganizzato.

Una volta definite le operazioni per gestire i documenti nel nuovo raggruppamento e nell'ordine desiderato, includere un'operazione nella fase di assegnazione del flusso di lavoro che crea un nuovo file AFP con i singoli documenti organizzati nel modo specificato. Utilizzare un'operazione basata sul modello di operazione BuildAFPFromDocuments se si desidera creare un singolo lavoro di output basato sui documenti ordinati di recente. Se, tuttavia, si desidera creare diversi lavori di output poiché viene utilizzata l'operazione SplitDocuments o si desidera stampare ciascun gruppo di documenti creato da GroupDocuments separatamente, allora viene utilizzata un'operazione basata sul modello di operazione CreateAFPJobsFromDocuments.

Per consentire una gestione più complessa dei documenti, è possibile creare un file di controllo AFP avanzato che definisce il testo o i dati del codice a barre da aggiungere a ciascun documento o identifica i blocchi di testo o le aree da rimuovere da ciascun documento. Specificare il nome del file di controllo che contiene tali definizioni quando si crea l'operazione BuildAFPFromDocuments o CreateAFPJobsFromDocuments nella fase di assegnazione di un flusso di lavoro.

La parte rimanente del flusso di lavoro che elabora i lavori AFP appare come se non fosse stato installato Supporto AFP. Le operazioni possono consentire il riposizionamento del lavoro di stampa nel caso in cui sia necessario ripristinare un inceppamento carta o documenti selezionati per la ristampa e un'operazione basata sul modello di operazione PrintJobs gestisce l'elaborazione di stampa. Le operazioni della fase di completamento conservano il lavoro in RICOH ProcessDirector per un intervallo specificato e quindi il lavoro viene eliminato dal sistema una volta scaduto tale intervallo.

Per visualizzare i valori delle proprietà del documento nell'interfaccia utente o cercare un documento in base a un valore della proprietà, includere un'operazione WriteDocumentsToDatabase nel flusso di lavoro. Questa operazione consente di salvare i valori delle proprietà del documento nel database di documenti.

1.2.1.2.20.3.2.2 Introduzione

RICOH Visual Workbench consente di visualizzare e definire i miglioramenti per i file AFP di esempio che rappresentano i file AFP. Esempi di miglioramenti includono la creazione di gruppi di pagine, indici, codici a barre e testi, l'assegnazione di valori alle proprietà dei documenti e l'aggiunta di contenuto alle aree di spazio vuoto. RICOH ProcessDirector applica quindi gli stessi miglioramenti ai file AFP di produzione quando li prepara per l'elaborazione.

I gruppi di pagine o documenti sono strutture AFP che organizzano file AFP in unità più piccole, identificabili in maniera univoca. Ad esempio, un file AFP contenente diversi estratti bancari che presentano tutti lo stesso formato; Ogni estratto è un gruppo di pagine. RICOH Visual Workbench consente di applicare gli stessi miglioramenti a tutti i gruppi di pagine nel file AFP.

Modalità

RICOH Visual Workbench prevede le seguenti modalità:

  • Indicizzatore AFP consente di creare indici e gruppi di pagine AFP e di definire pagine supplementari.
  • Document Property Designer consente di assegnare valori alle proprietà del documento.
  • Ottimizzatore AFP consente di creare codici a barre e testo e nascondere le aree che includono contenuti indesiderati, come codici a barre obsoleti.

  • Pipeline Manager consente di configurare ed eseguire un set di filtri, in un determinato ordine, per elaborare file AFP di grandi dimensioni in modo rapido ed efficace.

RICOH Visual Workbench, Indicizzatore AFP, Document Property Designer, Pipeline Manager e Ottimizzatore AFP fanno tutti parte della funzione Supporto AFP.

Plug-in

Due componenti sono disponibili come plug-in per RICOH Visual Workbench:

  • Il componente Editor AFP, come Ottimizzatore AFP, consente di creare codici a barre e testo e di nascondere aree con contenuto indesiderato. Inoltre, Editor AFP consente di:
    • Creare codici a barre PDF417.

    • Sostituire automaticamente i codici a barre POSTNET con codici a barre IMB (Intelligent Mail) con lo stesso codice di instradamento.

    • Creare una condizione tra due codici a barre per determinare il codice a barre che viene creato in un gruppo di pagine.

  • Il componente Whitespace Manager consente di individuare le aree di spazio vuoto disponibili nei file AFP e di riempirle con un contenuto, ad esempio immagini e testo, durante il processo di produzione.

File di controllo

RICOH Visual Workbench crea due file di controllo:

  • File di controllo Visual Workbench

    Quando si migliora un file AFP di esempio con una delle modalità o plug-in, RICOH Visual Workbench crea un File di controllo Visual Workbench con informazioni sui miglioramenti effettuati. Una o più operazioni nel flusso di lavoro utilizzano il file di controllo per applicare tutti i miglioramenti, tranne quelli effettuati con AFP Enhancer, ai file di produzione AFP.

  • File di controllo AFP avanzato

    Una o più operazioni nel flusso di lavoro utilizzano il file di controllo AFP avanzato per applicare tutti i miglioramenti effettuati con AFP Enhancer ai file di produzione AFP. Esportare il file di controllo AFP avanzato quando si è pronti ad utilizzarlo nel flusso di lavoro. Se si desidera apportare altri miglioramenti con AFP Enhancer dopo aver esportato il file di controllo AFP avanzato, caricare prima il File di controllo Visual Workbench contenente i miglioramenti originali. Utilizzare AFP Enhancer per apportare ulteriori miglioramenti e salvare il File di controllo Visual Workbench. Esportare quindi una versione aggiornata del file di controllo AFP avanzato per applicare i nuovi miglioramenti al flusso di lavoro.

Interfaccia utente

L'interfaccia utente di RICOH Visual Workbench visualizza il file AFP di esempio e consente di selezionare le modalità e le funzioni plug-in per migliorare il file. L'interfaccia utente consente di interagire con il file facendo clic sul testo per selezionarlo e tracciando i riquadri per indicare le posizioni. Ad esempio:

  • Fare clic sul testo che si desidera indicizzare o utilizzare come trigger per creare gruppi di pagine.

  • Tracciare un riquadro nel punto in cui si desidera creare un codice a barre o testo.

Requisiti dei dati AFP

I file AFP contenenti dati in formato MO:DCA-P (Mixed Object Document Content Architecture for Presentation) sono richiesti per l'uso con RICOH Visual Workbench.

1.2.1.2.20.3.2.2.1 Interfaccia utente

L'interfaccia utente di RICOH Visual Workbench consente di visualizzare e ottimizzare i file AFP di esempio.

L'interfaccia utente di RICOH Visual Workbench può visualizzare un file AFP alla volta, fino a 1.000 pagine. È in grado di visualizzare:

  • Oggetti Bar Code Object Content Architecture (BCOCA): codici a barre POSTNET, Intelligent Mail (IMB), Interleaved 2of5, Codice 39, e Codice QR
  • Oggetti GOCA (Graphics Object Content Architecture)
  • Immagini IOCA (IM1 and Image Object Content Architecture)
  • Tag di indice (definiti anche Tag Logical Element o TLE)
  • Immagini JPEG (Joint Photographic Experts Group)
  • Le informazioni sulle mappe supporto in una definizione modulo, comprese informazioni su sovrapposizioni, pagina e foglio
  • Sovrapposizioni
  • Segmenti di pagina
  • Testo, inclusi font vettoriali, font delle serie di caratteri a doppio byte (DBCS) e codici a barre di testo (i codici a barre di testo utilizzano font di codici a barre)

l'interfaccia utente non è in grado di visualizzare tutti gli oggetti AFP e potrebbe non visualizzare alcuni oggetti AFP e del testo con fedeltà. Di seguito sono riportate le limitazioni:

  • Oggetti BCOCA: l'interfaccia utente può visualizzare soltanto gli oggetti POSTNET, IMB, Interleaved 2of5, Codice 39 e Codice QR BCOCA. Per gli altri tipi di oggetti BCOCA, viene visualizzato un riquadro la cui dimensione è l'area del codice a barre. Non è in grado di visualizzare il testo HRI (human-readable interpretation).
  • Definizioni modulo: l'interfaccia utente non si applica alle modifiche nella definizione modulo (come direzione di stampa, posizione di pagina, sfondo uniforme e posizione pagina N_UP).
  • Immagini: le immagini potrebbero differire da quelle stampate a causa delle differenze di risoluzione e di colore tra i monitor e le stampanti.
  • Testo: l'interfaccia utente non può visualizzare i caratteri definiti dall'utente in font DBCS.
    Nota:
  • L'interfaccia utente può visualizzare file AFP convertiti dalle funzioni di conversione RICOH ProcessDirector in formato AFP (ad esempio, da PDF in AFP). È anche possibile migliorare questi file AFP.

L'interfaccia utente presenta diverse modalità. Le modalità disponibili dipendono dai componenti installati. Ogni modalità consente di apportare diversi miglioramenti. La modalità Indicizzatore AFP consente di creare gruppi di pagine e tag di indice. L'Editor AFP consente di creare codici a barre, testo e aree nascoste. Whitespace Manager consente di creare definizioni per lo spazio vuoto e di riempire lo spazio vuoto con contenuti. La modalità Document Property Designer consente di personalizzare le proprietà del documento.

Questo diagramma mostra le parti principali dell'interfaccia utente. Vengono visualizzati barra del titolo, barra dei menu, barra degli strumenti, file AFP, riquadro della struttura file, riquadro di indice e barra di stato.

Interfaccia utente RICOH Visual Workbench

  1. Barra del titolo
  2. Barra del menu
  3. Barra degli strumenti
  4. File AFP
  5. Riquadro della pagina
  6. Riquadro Indice
  7. Barra di stato

Barra del titolo
La barra del titolo posta all'inizio della finestra identifica la modalità attiva, il file AFP aperto e qualsiasi file di controllo aperto.
Barra degli strumenti e barra dei menu
La barra dei menu è posta al di sotto della barra del titolo. Al di sotto della barra dei menu si trova la barra degli strumenti, che contiene le icone per le funzioni più comuni, disponibili sulla barra dei menu. Le opzioni presenti sulla barra dei menu e sulla barra degli strumenti variano a seconda della visualizzazione del file AFP. Se un file AFP non è aperto, vengono visualizzate soltanto le opzioni File e Guida. Se un file AFP è aperto e viene selezionata una modalità, vengono visualizzate tutte le opzioni.

Le opzioni della barra dei menu, con le icone della barra degli strumenti e i tasti di scelta rapida, sono:

File
Le opzioni del menu File sono:
Aprire il file AFP (Ctrl+O) Apri file AFP
Visualizza il file AFP che si desidera ottimizzare. Se un altro file AFP è già stato aperto, esso viene automaticamente chiuso. Se non è stato salvato il file di controllo per il file AFP già aperto, RICOH Visual Workbench consente di salvare il file di controllo prima di visualizzare il nuovo file AFP.
Apri file di controllo
Visualizza un file di controllo esistente precedentemente creato.
Ripristina
Chiude il file AFP corrente e cancella le risorse memorizzate nella memoria.
Salva file di controllo con nome… Salva file di controllo
Salva il file di controllo per il file AFP aperto. Viene sovrascritto un file di controllo con lo stesso nome.
Salva file di controllo con nome
Salva il file di controllo per il file AFP aperto. È possibile specificare un nome e una directory per il file di controllo.
Esci
Arresta RICOH Visual Workbench. Se non è stato salvato il file di controllo per il file AFP aperto, RICOH Visual Workbench consente di salvarlo.
Visualizza
Le opzioni del menu Visualizza sono:
Vista File Vista File
Visualizza il gruppo di risorse in linea e la struttura di pagina del file AFP nel riquadro sinistro. È possibile fare doppio clic su una pagina per visualizzarla.
Vista IndiceVista Indice
Visualizza i tag di indice e i relativi valori per il file AFP nel riquadro inferiore. È possibile fare doppio clic su un gruppo di pagine per visualizzare la prima pagina del gruppo di pagine.
Ruota di 90o (Ctrl+R)Ruota di 90
Ruota il file AFP in senso orario in incrementi di 90 gradi in modo da poterlo facilmente visualizzare.
Unità
Visualizza le unità di misura in pollici (valore predefinito per gli USA) o in millimetri (valore predefinito per gli altri paesi).
Zoom
Modifica le dimensioni di visualizzazione del file AFP in base alla percentuale selezionata.
Risorse
Le opzioni del menu Risorse sono:
Cambia impostazioni di definizione modulo...
Consente di specificare se utilizzare le definizioni di modulo e le mappe supporto. Se impostata, è possibile indicare se utilizzare una definizione di modulo inline o specificare una directory per una definizione di modulo predefinita.
Abilita selezione oggetti
Indica gli oggetti che è possibile selezionare nel file AFP per la modalità attiva. Gli oggetti selezionabili vengono modificati quando si seleziona una nuova modalità o viene visualizzato un nuovo file AFP.
Modifica codifica predefinita
Consente di modificare la codifica di codepage predefinita.
Modifica associazione font
Consente di modificare la serie di caratteri definita, il font codificato e le associazioni di font di codepage.
Mostra informazioni sulla pagina...
Visualizza le risorse AFP a cui si riferisce la pagina e se sono state rilevate e la relativa posizione.
Specifica directory di risorsa
Consente di specificare le directory che contengono le risorse AFP, quali i font.
Strumenti
Le opzioni del menu Strumenti variano a seconda della modalità attiva. Se nessuna modalità è attiva, nessuna opzione è disponibile. Opzioni menu strumenti mostra le opzioni del menu strumenti disponibili per ogni modalità attiva.
Opzioni menu strumenti
Modalità Opzione Descrizione
Editor AFP Modifica definizioni

Consente di modificare o eliminare le definizioni per codici a barre, testo, operatori e aree nascoste.

Importa uscita utente Consente di operare con le uscite.
Indicizzatore AFP Pagine di intestazione e coda Consente di definire il numero di pagine di intestazione e finali e indicare se le pagine cono contenute nel file di output finale.
Strumenti di indicizzazione Consente di creare indici dai registri del gruppo di pagine NOP: in una pagina o fuori da una pagina, riposiziona gli indici di pagine in gruppi di pagine o modifica indici esistenti.
Modifica definizioni Consente di modificare o eliminare le definizioni per i gruppi di pagine e i tag di indice.
Altri gruppi di pagine Consente di utilizzare i gruppi di pagine esistenti o di creare gruppi di pagine a lunghezza fissa.
Gestisci commenti  
Importa uscita utente Consente di operare con le uscite.
Ottimizzatore AFP Modifica definizioni

Consente di modificare o eliminare le definizioni per codici a barre, testo e aree nascoste.

Esporta file di controllo AFP avanzato

Consente di salvare il file di controllo AFP avanzato in una directory sul computer primario.

Proprietà documento Collega proprietà del documento

Consente di collegare le proprietà del documento ai tag di indice.

Whitespace Manager Gestisci campagne Consente di assegnare contenuti di immagine e testo ad aree di spazio vuoto definite.
Modifica definizioni Consente di modificare o eliminare le definizioni per le aree di spazio vuote.
Pipeline Manager Gestisci pipeline Consente di configurare ed eseguire un set di filtri, in un determinato ordine, per elaborare in modo rapido ed efficace file AFP di grandi dimensioni.
Modalità

Le opzioni del menu Modalità variano a seconda delle funzioni installate.

Prima di poter migliorare un file AFP, occorre selezionare una modalità. Le modalità possibili sono:

Editor AFP Modalità Editor AFP
Crea definizioni per codici a barre, aree nascoste e stringhe di testo nel file di controllo.
Indicizzatore AFP Modalità Indicizzatore AFP
Crea le definizioni per tag di indice e gruppi di pagine nel file di controllo.
Whitespace ManagerModalità Whitespace Manager
Crea definizioni per lo spazio vuoto nel file di controllo e riempie lo spazio vuoto con del contenuto.
Ottimizzatore AFPModalità AFP Enhancer
Consente di creare codici a barre e testo e nascondere le aree che includono contenuti indesiderati, come codici a barre obsoleti.
Document Property Designer Document Property Designer
Associa le proprietà del documento ai tag di indice nel file di controllo.
Pipeline Manager
Ordina ed esegue una serie di filtri.
?
Le opzioni del menu Guida sono:
Guida di AFP Enhancer
In modalità AFP Enhancer, apre gli argomenti della Guida relativi ad AFP Enhancer.
Document Property Designer
In Document Property Designer, apre gli argomenti della guida per Document Property Designer.
Argomenti della Guida (F1)
Visualizza gli argomenti per RICOH Visual Workbench nel centro informazioni di RICOH ProcessDirector.
Informazioni
Visualizza il numero di versione di RICOH Visual Workbench e le informazioni di contatto per ottenere assistenza.
File AFP
Il riquadro principale visualizza il file AFP. È possibile visualizzare il testo (inclusi codici a barre di testo che utilizzano font), immagini, sovrapposizioni, segmenti di pagina, oggetti GOCA e alcuni tipi di oggetti del codice a barre BCOCA.
Riquadro di struttura file
Il riquadro sinistro visualizza la struttura di pagina del file AFP. È possibile fare doppio clic su una pagina per visualizzarla. Se il file AFP contiene gruppi di pagine, questo riquadro visualizza anche i gruppi di pagine. È possibile anche visualizzare una voce del gruppo di risorse all'inizio della struttura di pagina se il file contiene risorse AFP in linea, come sovrapposizioni e segmenti di pagina.
Riquadro Indice
La scheda Indici nel riquadro inferiore visualizza i tag di indice presenti nel file AFP e definiti nel file di controllo. Per ogni tag di indice, viene visualizzato il valore del tag di indice in ogni gruppo di pagine. È possibile fare doppio clic su un gruppo di pagine per visualizzare la prima pagina del gruppo di pagine.

Se Document Property Designer è installato, la scheda Proprietà del documento elenca le proprietà del documento, il tag di indice a cui è associata la proprietà e le opzioni di collegamento. È possibile fare doppio clic su una proprietà per associarla ad un tag di indice o per modificare le opzioni di collegamento.

Barra di stato
La barra di stato posta nella parte inferiore della finestra visualizza il numero della pagina corrente nel file AFP. Se il testo viene selezionato nel file AFP, viene visualizzata anche l'origine del blocco di testo (posizione X e Y espressa in pollici o in millimetri).

1.2.1.2.20.3.2.2.2 File di controllo

I file di controllo di RICOH Visual Workbench contengono informazioni sui miglioramenti apportati ai file AFP di esempio. Un'operazione nel flusso di lavoro utilizza il file di controllo per apportare gli stessi miglioramenti ai file AFP di produzione.I comandi di

Quando si ottimizza un file AFP di esempio, RICOH Visual Workbench crea un file di controllo che contiene le informazioni su come apportare i miglioramenti. I miglioramenti non sono eseguiti nel file AFP di esempio. Per visualizzare i miglioramenti quando si apre il file AFP di esempio in una sessione successiva, occorre aprire anche il file di controllo, utilizzato per ottimizzare il file di esempio.

Se lo stesso file AFP di esempio (o un file AFP simile) in un'altra sessione viene nuovamente migliorato, RICOH Visual Workbench può utilizzare lo stesso file di controllo. Tutti i miglioramenti per il file AFP di esempio devono essere definiti nello stesso file di controllo. RICOH Visual Workbench può aggiungere tutti i miglioramenti allo stesso file di controllo indipendentemente dal componente utilizzato per apportare i miglioramenti.

A meno che non si modifichi il nome del file di controllo e il relativo percorso di directory, il file di controllo presenta lo stesso nome del file AFP di esempio con l'estensione .ctl e viene salvato nella stessa directory del file di esempio. Se si desidera utilizzare uno schema di denominazione diverso, utilizzarne uno che associa il file AFP di esempio con il relativo file di controllo. Inoltre, selezionare una directory su cui è stato eseguito automaticamente il backup. Ad esempio, è possibile creare la directory /aiw/aiw1/control_files/workbench (in Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\workbench (in Windows) e salvare tutti i file di controllo in tale directory. In Linux, le autorizzazioni devono essere impostate in modo tale che l'utente di sistema RICOH ProcessDirector (l'utente di sistema predefinito è aiw1) o tutti gli utenti del gruppo RICOH ProcessDirector (il gruppo predefinito è aiwgrp1) possano leggere e aggiornare i file nella directory.

RICOH ProcessDirector fornisce modelli di operazione che utilizzano le informazioni nel file di controllo per apportare miglioramenti ai file AFP di produzione. È possibile includere questi modelli procedura in qualsiasi flusso di lavoro:

  • IndexAFP: un'operazione basata su questo modello utilizza le informazioni presenti nel file di controllo per creare gruppi di pagine, tag di indice e per definire pagine supplementari.
  • EditAFP: Un'operazione basata su questo modello di procedura utilizza le informazioni presenti nel file di controllo per creare codici a barre, testo e aree nascoste. Come opzione, RICOH ProcessDirector può creare prima gruppi di pagine e tag di indice definiti nello stesso file di controllo. Questo modello è disponibile soltanto se viene installato l'editor AFP.
  • FillWhiteSpace: un'operazione basata su questo modello utilizza le informazioni nel file di controllo per riempire le aree di spazio vuoto nei file AFP con un contenuto, come immagini o testo. Come opzione, RICOH ProcessDirector può creare prima gruppi di pagine e tag di indice definiti nello stesso file di controllo. Questo modello di operazione è disponibile soltanto se Whitespace Manager è installato.
  • Identificare documenti: un'operazione basata su questo modello utilizza le informazioni presenti nel file di controllo per calcolare i valori per le proprietà del documento.

Quando si configura l'operazione in un flusso di lavoro, è possibile utilizzare l'annotazione simbolica per il nome del File di controllo Visual Workbench. L'annotazione simbolica consente di utilizzare lo stesso flusso di lavoro per i file di input che richiedono diversi File di controllo Visual Workbench. Ad esempio, se sono presenti due file di input, abc.afp e xyz, con i file di controllo corrispondenti, abc.afp.ctl e xyz.ctl, e si desidera utilizzare lo stesso flusso di lavoro per entrambi i file, è possibile usare ${Job.InputFile}.ctl come file di controllo. Il file ${Job.InputFile}.ctl fa in modo che RICOH ProcessDirector imposti il valore della proprietà File di controllo Visual Workbench sul nome del file di input aggiungendo l'estensione .ctl.

1.2.1.2.20.3.2.2.3 Indicizzatore AFP

Indicizzatore AFP consente di creare gruppi di pagine, definire pagine supplementari e creare indici nei file AFP. Quando si visualizza un file AFP che contiene gruppi di pagine e indici in RICOH ProcessDirector, è possibile spostarsi nel file per rilevare le pagine contenenti specifici valori di indice.

È possibile inoltre ristampare tutte le pagine in uno o più gruppi di pagine. Inoltre, Editor AFP, Document Property Designer e Whitespace Manager possono utilizzare i gruppi di pagine e i valori di indice per definire codici a barre, stringhe di testo e lo spazio vuoto.

1.2.1.2.20.3.2.2.3.1 Gruppi di pagine

Indicizzatore AFP consente di organizzare un file AFP di grandi dimensioni in unità più piccole, identificabili in maniera univoca, definite gruppi di pagine.

È possibile creare gruppi di pagine nelle seguenti modalità:

  • È possibile creare gruppi di pagine che presentano un numero fisso di pagine. Ad esempio, ogni gruppo di pagine può contenere tre pagine. È possibile anche escludere un determinato numero di pagine all'inizio del file AFP dai gruppi di pagine. Ad esempio, se il file AFP contiene due pagine informative relative all'introduzione, Indicizzatore AFP può ignorare le prime due pagine e creare il primo gruppo di pagine sulla terza pagina.
  • È possibile utilizzare trigger per definire i gruppi di pagine. Un trigger è un blocco di testo nel file AFP presente nella stessa posizione sulla prima pagina di tutti i gruppi di pagine e può contenere lo stesso testo. È possibile anche utilizzare i trigger per indicare la fine dei gruppi di pagine. Ad esempio, il blocco di testo che indica l'inizio del gruppo di pagine può contenere il testo Pagina 1 mentre quello che ne indica la fine può contenere il testo Pagina 3. Se necessario, è possibile utilizzare più trigger per identificare in modo univoco un nuovo gruppo di pagine.

Ad esempio, un'applicazione per l'estratto conto produce un file con centinaia di singoli rendiconti del cliente. Ogni rendiconto presenta lo stesso formato generale, sebbene i rendiconti possano variare in base alla dimensione o al numero di pagine. Ogni rendiconto contiene il numero di pagina, un numero di conto, una data e l'indirizzo del cliente. Con Indicizzatore AFP, è possibile creare trigger che definiscono i limiti del gruppo nel file; in questo esempio, un trigger può essere costituito dal testo Pagina 1 presente sulla prima pagina di ogni rendiconto e un altro può contenere il testo Riepilogo account presente sull'ultima pagina di ogni rendiconto.

Se si creano gruppi di pagine mediante trigger o se si creano gruppi di pagine a lunghezza fissa, vengono ignorati tutti i tag di indice e i gruppi di pagine esistenti definiti nel file AFP.

È possibile definire quali pagine sono utilizzate come pagine di intestazione e quali come pagine finali. Indicizzatore AFP crea il primo gruppo di pagine dopo il numero di pagine di intestazione specificato. Il gruppo di pagine finale viene invece creato prima del numero definito di pagine finali.

1.2.1.2.20.3.2.2.3.2 Pagine supplementari

Indicizzatore AFP consente di definire pagine come pagine supplementari in un file AFP. Le pagine supplementari sono le pagine che non si desidera includere nei gruppi di pagine, come le pagine di intestazione, di separazione e finali o qualsiasi pagina che deve essere esclusa dal rendiconto di un cliente.

Le pagine nei file AFP definite come supplementari possono essere indicizzate.

Le pagine supplementari possono essere definite nei seguenti modi:

  • È possibile utilizzare un trigger per definire un blocco di testo presente nella stessa posizione e che definisce in modo univoco una pagina. Se necessario, è possibile utilizzare più trigger per identificare pagine supplementari. Ad esempio, è possibile creare un trigger per un blocco di testo presente sulla terza pagina di un gruppo di pagine. La pagina supplementare viene rimossa da ciascun gruppo di pagine.
  • È possibile utilizzare un tag di indice per definire un blocco di testo presente nella stessa posizione in una pagina esterna a un gruppo di pagine. Ad esempio, è possibile creare un tag di indice per un blocco di testo contenuto nelle pagine di intestazione e finali. È possibile modificare il valore di testo per rimuovere il testo indesiderato come spazi vuoti o caratteri speciali.
Quando si definisce una pagina supplementare, si assegna alla pagina un nome di definizione. È possibile assegnare più tag di indice e trigger alla stessa definizione di pagina supplementare.
Nota: Il termine definizione pagina in Indicizzatore AFP indica la definizione di una pagina supplementare, un trigger o un indice a livello di pagina e non la risorsa definizione pagina AFP.

Ad esempio, un'applicazione per l'estratto conto produce un file con centinaia di singoli rendiconti del cliente. Il file contiene una pagina di intestazione che precede i rendiconti dei clienti e una pagina finale alla fine. Ciascun rendiconto termina con una pagina che lo separa dal rendiconto successivo. Con Indicizzatore AFP, è possibile creare trigger che definiscono le pagine di intestazione, di separazione e finali come pagine supplementari e assegna i nomi di definizione pagina Intestazione, Finale e Separazione. È quindi possibile creare tag di indice nelle pagine supplementari.

1.2.1.2.20.3.2.2.3.3 Tag di indice

La modalità Indicizzatore AFP di RICOH Visual Workbench consente di indicizzare i valori dati indice presenti in maniera uniforme nella stessa posizione di ogni gruppo di pagine o in una pagina supplementare. I Tag di indice definiscono i valori di dati in una pagina. (I tag di indice vengono definiti TLE (Tag Logical Element) nell'architettura AFP.)

È possibile creare tag di indice nelle seguenti modalità:

  • È possibile creare un tag di indice per un blocco di testo presente nella stessa posizione della stessa pagina di ogni gruppo di pagine, in una pagina supplementare o in una singola pagina in un gruppo di pagine. Ad esempio, è possibile creare un tag di indice per un blocco di testo che contiene un nome cliente o un numero di conto. È possibile modificare il valore di testo per rimuovere il testo indesiderato come spazi vuoti o caratteri speciali.
  • È possibile creare un'area di indice presente nella stessa posizione della stessa pagina di ciascun gruppo di pagine o di una pagina supplementare e creare tag di indice all'interno dell'area. All'interno di un'area di indice, è possibile creare tag di indice che comprendono più blocchi di testo sulla stessa riga. Ad esempio, se un blocco di testo su una riga contiene la prima metà di un numero di conto e il successivo blocco di testo sulla riga contiene la seconda metà del numero di conto, è possibile concatenare i valori nei blocchi di testo e creare un tag di indice che comprende entrambi i blocchi di testo.
  • È possibile creare tag di indice per un'area indirizzi in un gruppo di pagine o in una pagina supplementare. Un'area di indirizzo risulta utile quando si desidera indicizzare gli indirizzi di invio che possono contenere un numero di righe differente in ogni gruppo di pagine. Ad esempio, l'indirizzo in un gruppo di pagine potrebbe contenere quattro righe, mentre l'indirizzo di un altro gruppo di pagine potrebbe contenere cinque righe. In un'area indirizzo, è possibile effettuare particolari funzioni valide per gli indirizzi. Ad esempio, è possibile creare un tag di indice per un codice postale nel formato del servizio postale locale (nnnnn o nnnnn-nnnn) che si verifica sull'ultima riga dell'area indirizzo (o su una riga relativa all'ultima riga).
  • È possibile creare tag di indice per i record NOP (No Operation). Un record NOP sposta l'applicazione all'istruzione successiva per l'elaborazione senza intraprendere ulteriori azioni. I record NOP sono presenti in una qualsiasi posizione all'interno di un gruppo di pagine (in una pagina del gruppo o all'esterno delle pagine logiche AFP). I record NOP del file AFP non sono visualizzabili o stampabili, tuttavia è possibile creare tag di indice dai dati in essi contenuti. È possibile creare tag di indice per i record NOP che si trovano nella stessa posizione in tutti i gruppi di pagine, ma all'esterno di una pagina, oppure crearli per specifici record NOP in una qualsiasi posizione nei gruppi di pagine (all'interno o all'esterno di una pagina).

Ad esempio, un'applicazione per l'estratto conto produce un file con centinaia di singoli rendiconti del cliente. Ogni rendiconto presenta lo stesso formato generale, sebbene i rendiconti possano variare in base alla dimensione o al numero di pagine. Ogni rendiconto contiene il numero di pagina, un numero di conto, una data e l'indirizzo del cliente. Dopo l'utilizzo della modalità Indicizzatore AFP per creare gruppi di pagine e definire pagine supplementari, viene creato un tag di indice per il numero di conto e un altro tag di indice per la data, in modo tale che, durante la visualizzazione di file AFP di produzione in RICOH ProcessDirector, è possibile visualizzare un determinato rendiconto in base al numero di conto o alla data. È possibile creare ulteriori tag di indice per i valori dell'indirizzo cliente, come il CAP, così da ordinare i rendiconti (documenti) in base al CAP prima di effettuare la stampa. Se è stato installato Editor AFP, è possibile creare codici a barre che contengono i CAP.

Se il file AFP è già stato indicizzato, è possibile aggiungere nuovi tag di indice da utilizzare con i gruppi di pagine e le pagine supplementari esistenti. È possibile anche aggiornare un file di controllo esistente per un file AFP e aggiungere nuovi tag di indice a quelli esistenti.

1.2.1.2.20.3.2.2.4 Editor AFP

La funzione Editor AFP è un plug-in di RICOH Visual Workbench. Editor AFP consente di creare codici a barre, testo e aree nascoste nei documenti.

I codici a barre e il testo vengono utilizzati per diversi scopi, come l'instradamento e il controllo della posta e l'aggiunta di numeri di pagina ai documenti. Se si nascondono aree nei documenti, chiunque utilizzi un programma di visualizzazione AFP non può visualizzare né stampare i dati nell'area. È possibile apportare questi miglioramenti nei file AFP di esempio che rappresentano i file di produzione AFP.

Editor AFP consente di creare i seguenti tipi di codici a barre:

  • Codice 39

  • Data Matrix

  • Interleaved 2-of-5

  • IMB (Intelligent Mail)

  • Portable Data File 417 (PDF417)

  • POSTNET

  • Codice QR

Editor AFP consente di:

  • Nascondere i codici a barre esistenti e sostituirli con nuovi codici a barre.

  • Sostituire automaticamente i codici a barre POSTNET con codici a barre IMB (Intelligent Mail) con lo stesso codice di instradamento.

  • Creare una condizione tra due codici a barre che determina il codice a barre creato in un documento.

    Ad esempio, un file AFP presenta codici QR solo su alcuni documenti. Si desidera aggiungere un nuovo codice QR più grande a ciascun documento senza codice QR. Definire un codice QR corrispondente al codice QR esistente e definire il nuovo codice QR. Creare una condizione in base alla quale ogni volta che un documento non presenta un codice QR, viene aggiunto un nuovo codice QR.

Per definire un codice a barre o testo, utilizzare i valori di tag di indice, proprietà lavoro e testo statico. Ad esempio, utilizzare la modalità Indicizzatore AFP di RICOH Visual Workbench per definire un codice postale come tag di indice. Editor AFP consente di creare un codice a barre che utilizza il valore del tag di indice per il codice postale.

Nota: Editor AFP consente di includere il valore di una proprietà di documento in un codice a barre solo se un tag di indice nei documenti è associato alla proprietà del documento. Ad esempio:
  • Associare un tag di indice che contiene il codice posta alla proprietà del documento Codice postale e utilizzare il valore del tag di indice contenente il codice postale ogni volta che si definisce un codice a barre. Il codice a barre contiene il valore della proprietà del documento Codice postale.

  • Si utilizza la funzione Verifica automatizzata, pertanto i codici a barre devono contenere entrambe le proprietà Numero lavoro e Sequenza in lavoro secondario. Editor AFP non può creare un codice a barre contenente la proprietà del documento Sequenza in lavoro secondario poiché i documenti non contengono dati sulla loro posizione relativa all'interno di un lavoro secondario. RICOH ProcessDirector calcola il valore della proprietà del documento Sequenza in lavoro secondario per ciascun documento. Come risultato, è necessario utilizzare Ottimizzatore AFP per generare tali codici a barre.

Editor AFP consente di inserire la pagina nel gruppo di pagine e il conteggio delle pagine per il gruppo di pagine nei codici a barre e nel testo. Ad esempio, Editor AFP consente di inserire Pagina 1 di 5in un codice a barre che viene stampato a pagina 1 e Pagina 2 di 5 in un codice a barre che viene stampato a pagina 2.

Editor AFP consente di limitare il posizionamento di codici a barre, testo e aree nascoste a determinate pagine in ciascun documento. Ad esempio, Editor AFP consente di posizionare un codice a barre sulla prima pagina di ciascun documento o un testo su tutte le pagine con numerazione pari.

File di controllo utilizzato con Editor AFP

Salvare il lavoro Editor AFP in un File di controllo Visual Workbench.

Quando si è pronti a utilizzare codici a barre, testo e aree nascoste in un flusso di lavoro, inviare o copiare il File di controllo Visual Workbench in una directory sul computer primario al quale RICOH ProcessDirector ha accesso.

Nuovo modello di procedura

Editor AFP aggiunge il modello di procedura EditAFP. Un'operazione basata su questo modello di procedura utilizza le informazioni presenti nel file di controllo RICOH Visual Workbench per creare codici a barre, testo e aree nascoste nei file AFP.

1.2.1.2.20.3.2.2.4.1 Codici a barre

Un codice a barre è un modello di elementi (come barre, spazi e moduli bidimensionali) che rappresentano informazioni alfanumeriche o numeriche in un modulo leggibile dalla macchina.

Il modo in cui vengono disposti gli elementi di un codice a barre viene definito tipo di codice a barre o simbologia. La modalità Ottimizzatore AFP di RICOH Visual Workbench consente di creare i seguenti tipi di codici a barre:

  • Codice 39 (Codice 3-di-9): Un codice a barre a bassa densità che può codificare lettere in maiuscolo, numeri e alcuni caratteri speciali.
  • Data Matrix: Un codice a barre bidimensionale (2D) che consiste in moduli a quadrato bianchi e neri disposti in un modello rettangolare o quadrato. Questo codice a barre utilizza l'algoritmo ECC 200 (error correction) Reed-Solomon per verificare la leggibilità dei dati.
  • Codice IMB: Un codice a barre a 4 stati definito dall'USPS (United States Postal Service, servizio postale statunitense) per tracciare e indirizzare la posta. I codici a barre IBM (Intelligent Mail) associano le capacità dei codici a barre POSTNET e PLANET in un unico codice a barre.
  • Interleaved 2-of-5: Un codice a barre ad alta densità che può codificare numeri.
  • POSTal Numeric Encoding Technique (POSTNET): Un codice a barre definito dall'USPS per indirizzare la posta.
  • Quick Response Code (Codice QR): Un codice a barre bidimensionale (2D) che composto da moduli a quadrato bianchi e neri disposti in un modello quadrato. I contenuti di questo codice a barre possono venire decodificati ad alta velocità. Questo codice a barre utilizza l'algoritmo ECC 200 (error correction) Reed-Solomon per verificare la leggibilità dei dati.

La funzione Editor AFP consente di creare tutti i tipi di codici a barre sopra elencati nonché un tipo di codice a barre aggiuntivo:

  • Portable Data File 417 (PDF417): Un codice a barre bidimensionale (2D) che consiste in diverse righe, ognuna delle quali è simile a un piccolo codice a barre lineare. Il codice a barre utilizza l'algoritmo ECC Reed-Solomon.

1.2.1.2.20.3.2.2.4.1.1 Posizionamento e orientamento dei codici a barre

Quando si utilizza l'interfaccia utente di RICOH Visual Workbench per creare un codice a barre in un file AFP di esempio, viene definita un'area del codice a barre. Specificare l'origine dell'area, la dimensione (altezza e larghezza) dell'area e la posizione dell'area in ogni documento. L'area può essere un rettangolo orizzontale (per un codice a barre picket-fence), un rettangolo verticale (per un codice a barre ladder) o un quadrato.
Nota: I termini documento e gruppo di pagine sono sinonimi.

Ottimizzatore AFP e Editor AFP hanno funzionalità diverse per il posizionamento dei codici a barre.

Sia Ottimizzatore AFP sia Editor AFP consentono di limitare il posizionamento del codice a barre a pagine specifiche di ciascun documento. Ad esempio, è possibile inserire un codice a barre sulla prima pagina di ciascun documento o su tutte le pagine con numerazione pari.

Ottimizzatore AFP consente di limitare il posizionamento in base all'elaborazione condizionale. Ad esempio, è possibile creare un'espressione CEL per inserire un codice a barre sulla prima pagina di un documento in base al valore della proprietà del documento State.

Per specificare un orientamento con Ottimizzatore AFP, modificare manualmente il file di controllo AFP avanzato.

Editor AFP consente di specificare uno di questi orientamenti per il simbolo del codice a barre all'interno dell'area del codice a barre: 0 gradi, 90 gradi, 180 gradi o 270 gradi. Orientamenti dei codici a barre mostra gli orientamenti possibili per un simbolo del codice a barre con il testo HRI (Human-Readable Interpretation) posizionato sopra il simbolo del codice a barre:

Orientamenti dei codici a barre
Quattro orientamenti di un codice a barre

1.2.1.2.20.3.2.2.4.1.2 Dati per la maggior parte dei tipi di codice a barre

Ottimizzatore AFP e Editor AFP consentono di creare oggetti codice a barre Codice 39, Data Matrix, Interleaved 2-of-5, PDF417 (solo Editor AFP), POSTNET e Codice QR che seguono l'architettura AFP BCOCA (Bar Code Content Object Architecture). Ottimizzatore AFP e Editor AFP utilizzano valori predefiniti per tutte le proprietà BCOCA e visualizzano le proprietà predefinite che è possibile modificare.

Per informazioni sui valori predefiniti, consultare Bar Code Object Content Architecture Reference, S544-3766.

Ottimizzatore AFP consente di definire un codice a barre utilizzando il linguaggio CEL (Content Expression Language). I componenti delle espressioni CEL includono valori di indice, proprietà di documento, proprietà di lavoro, parole chiave e testo statico.

Editor AFP specificare questi dati da codificare nel simbolo del codice a barre, in qualsiasi combinazione, ammesso che i dati siano consentiti nel tipo di codice a barre:

  • Il valore di uno o più tag di indice. (Ad esempio, se il CAP di instradamento in un file AFP è un tag di indice, è possibile includere il CAP nei dati del codice a barre.) Se il valore del tag di indice è diverso in ogni gruppo di pagine, anche i dati del codice a barre per il tag di indice sono diversi in ogni gruppo di pagine.
  • Il valore di una o più proprietà lavoro (ad esempio il numero lavoro). I dati del codice a barre per una proprietà lavoro coincidono in ogni gruppo di pagine.
  • Testo. I dati del codice a barre per il testo coincidono in ogni gruppo di pagine.
  • HRI (Human-Readable Interpretation)
  • Codifica di codepage.

1.2.1.2.20.3.2.2.4.1.3 Dati di codici a barre IMB (Intelligent Mail)

I dati di codici a barre IMB (Intelligent Mail) hanno diverse rappresentazioni e due formati base. Quando si utilizzano codici a barre IMB con l'opzione Servizio completo USPS (United States Postal Service), è necessario un numero di serie che identifichi la posta.
Rappresentazioni

Ottimizzatore AFP consente di creare codici a barre IMB (Intelligent Mail) in una di queste rappresentazioni:

  • Oggetti BCOCA: Questo oggetto segue l'architettura BCOCA (Bar Code Content Object Architecture).
  • Codici a barre generici: Questo oggetto garantisce la compatibilità su tutte le stampanti IPDS.
  • Codici a barre di font: Un oggetto PTCOCA (Presentation Text Object Content Architecture) con testo trasparente rappresenta il contenuto. La risorsa del font di riferimento deve essere disponibile al momento della stampa.
  • Codici a barre DrawRule: Un oggetto PTOCA utilizza le regole per rappresentare il contenuto.

Editor AFP consente di creare codici a barre IMB (Intelligent Mail) in una di queste rappresentazioni:

  • Oggetti BCOCA: Gli oggetti codice a barre seguono l'architettura BCOCA (Bar Code Content Object Architecture). Editor AFP consente di creare simboli IMB di altezza standard.
  • Codici a barre di testo:Editor AFP utilizza un font AFP IMB a 300 dpi (US23) fornito dall'USPS. Questo font del codice a barre crea simboli IMB ad altezza standard.

In generale, gli oggetti BCOCA sono consigliati rispetto ad altre rappresentazioni di codici a barre. Tuttavia, alcune vecchie stampanti, quali le stampanti IBM 3900, non supportano l'elaborazione di IMB BCOCA. Per stampare su queste stampanti, è necessario utilizzare altre rappresentazioni di codici a barre per creare IMB.

Formati

Gli IMB possono contenere 5 elementi e fino a 31 cifre. L'ID mailer e il numero di serie vengono combinati per contenere 15 cifre. Gli IMB presentano due formati di base, a seconda della lunghezza dell'ID mailer assegnato da USPS. Le 2 figure illustrano i formati:

I campi in IMB con un ID mailer a 9 cifre e un numero di serie a 6 cifre
Formato di IMB con un numero di serie a 9 cifre
I campi in IMB con un ID mailer a 6 cifre e un numero di serie a 9 cifre
Formato di IMB con un numero di serie a 6 cifre

Entrambi i formati IMB presentano questi elementi:

ID codice a barre
Un numero a 2 cifre che identifica le informazioni OEL (Optional Endorsement Line). USPS definisce gli ID codici a barre. Questo campo è obbligatorio.
ID del tipo di servizio
Un numero a 3 cifre che identifica la classe di posta e i servizi postali. Ad esempio, 080 è la posta di prima classe con Servizio di base per indirizzi richiesta. USPS definisce i tipi di servizio e i relativi ID. Questo campo è obbligatorio.
ID mailer
Un numero a 6 o 9 cifre che identifica il mailer. USPS assegna l'ID mailer.
Nota: è possibile utilizzare il campo ID mailer per altri scopi in un IMB utilizzato per la risposta.
Numero di serie
Un numero a 6 o 9 cifre assegnato dal mailer per identificare la posta. Se l'ID mailer contiene 6 cifre, il numero di serie contiene 9 cifre. Se l'ID mailer contiene 9 cifre, il numero di serie contiene 6 cifre. Questo campo è obbligatorio; tuttavia, se si utilizzano soltanto i Servizi base USPS, il numero di serie può essere zero.
CAP di instradamento
Il CAP di instradamento a 5, 9 o 11 cifre del destinatario di posta, viene definito anche codice punto distribuzione. Questo campo non è obbligatorio.

Editor AFP consente di specificare questi elementi IMB sulla scheda Dati.

Ottimizzatore AFP consente di specificare questi elementi IMB utilizzando il linguaggio CEL (Content Expression Language). Ad esempio, è possibile utilizzare questo esempio CEL fornito:

'04260' Job.Postal.MailerID fmt("%05d",Doc.Address.ZipCode) '00'

Contenuto dell'esempio CEL Informazioni da sostituire o inserire
04 Sostituire 04 con l'ID codice a barre a due cifre.

Se si dispone della funzione Postal Enablement, la proprietà del lavoro Job.Postal.MailStream specifica tale informazione. Definire la proprietà come ID codice a barre nell'operazione SetPostalJobProps.

260 Sostituire 260 con l'ID del tipo di servizio a tre cifre.

Se si dispone della funzione Postal Enablement, la proprietà del lavoro Job.Postal.Type specifica tale informazione. Definire la proprietà come ID tipo di servizio nell'operazione SetPostalJobProps.

Job.Postal.MailerID Sostituire la proprietà del lavoro con una proprietà personalizzata come Job.Info.Attr1. Definire la proprietà come ID mailer nell'operazione SetJobPropsFromTextFile.

Se si dispone di Postal Enablement, utilizzare questa proprietà del lavoro per specificare l'ID mailer. Definire la proprietà come ID mailer nell'operazione SetPostalJobProps.

Se non occorre specificare un numero di serie univoco per ciascun documento:
  • Inserire uno spazio, 6 zeri e un altro spazio tra Job.Postal.MailerID e fmt("%05d",Doc.Address.ZipCode) se si dispone di un ID mailer a 9 cifre.

  • Inserire uno spazio, 9 zeri e un altro spazio se si dispone di un ID mailer a 6 cifre.

Se occorre specificare un numero di serie univoco, vedere la sezione successiva.

fmt("%05d",Doc.Address.ZipCode) Creare un tag di indice per i dati del CAP e associare il tag di indice alla proprietà del documento Doc.Address.ZipCode.

Se il CAP è costituito da nove cifre, modificare "%05d" in "%09d".

'00’ Se si desidera estendere il codice a barre di due cifre, lasciare questo contenuto nell'esempio.

Se non si desidera estendere il codice a barre di due cifre, eliminare questo contenuto.

Questo esempio CEL utilizza la proprietà del lavoro Job.Info.Attr1 con un ID mailer di 6 cifre e un CAP di 5 cifre:

'04080' Job.Info.Attr1 000000000 fmt("%05d",Doc.Address.ZipCode) '00'

Questo esempio CEL utilizza la proprietà del lavoro Postal Enablement con un ID mailer di 9 cifre e un CAP di 9 cifre:

Job.Postal.MailStream Job.Postal.Type Job.Postal.MailerID 000000 fmt("%09d",Doc.Address.ZipCode)

Numeri di serie

Il numero di serie in un codice IMB (Intelligent Mail) identifica la posta. Se si utilizza l'opzione Servizio completo USPS, non è necessario che il numero di serie si ripeta in un altro codice a barre per un periodo di 45 giorni.

Un numero di serie può contenere 6 o 9 cifre, a seconda della lunghezza dell'ID mailer.

Ottimizzatore AFP

Ottimizzatore AFP consente di specificare un numero di serie utilizzando una proprietà del documento.

Per aggiungere un numero di serie all'istruzione CEL '04260' Job.Postal.MailerID fmt("%05d",Doc.Address.ZipCode) '00' fornita:

  • Inserire una funzione di formato fmt() con la proprietà del documento utilizzata per il numero di serie.

    Ad esempio, inserire fmt("%09d",Doc.Custom.AccountNumber):

    '04260' Job.Postal.MailerID fmt("%09d",Doc.Custom.AccountNumber) fmt("%05d",Doc.Address.ZipCode) '00'

    La funzione di formato espande il numero a 9 cifre se si specifica "%09d" o a 6 cifre se si specifica "%06d".

  • Creare un tag di indice per i dati del numero di conto e associare il tag di indice alla proprietà del documento, ad esempio, Doc.Custom.AccountNumber.

    Nota: Se si desidera utilizzare dati che si ripetono ogni mese come numero di serie ma il numero di serie non deve ripetersi per 45 giorni, creare un tag di indice per i dati del mese in una data del documento. Associare il tag di indice a un documento personalizzato, come Doc.Custom.Month. Inserire due funzioni di formato:

    fmt("%02d",Doc.Custom.Month) fmt("%07d",Doc.Custom.AccountNumber)

Editor AFP

Editor AFP consente di specificare il numero di serie nelle seguenti modalità:

  • Tag di indice: è possibile specificare un tag di indice che contiene il valore da codificare come numero di serie. Il tag di indice può contenere un valore differente in ogni gruppo di pagine (posta). Ad esempio, se l'ID cliente è indicizzato, il numero di serie può essere l'ID cliente. Se l'ID cliente è inferiore alle 6 o 9 cifre richieste per un numero di serie, in Editor AFP vengono automaticamente aggiunti degli zeri all'inizio dell'ID cliente.

  • File del numero di serie: per ogni codice a barre, è possibile specificare un file contenente il numero da utilizzare come numero di serie nel primo IMB del file AFP. Editor AFP incrementa automaticamente il numero nel file di 1 per ogni successivo codice a barre creato, in modo da mantenere l'univocità del numero di serie. Ad esempio, se il file del numero di serie contiene un numero di serie iniziale di 000000, i numeri di serie dei codici a barre sono 000000, 000001, 0000002, 0000003 e così via.

    Poiché 6 o 9 cifre possono non essere sufficienti a identificare la posta (per esempio: il destinatario, il tipo di spedizione, la data di spedizione), è possibile utilizzare un numero sequenziale, come il numero di serie, e salvare il numero di serie in un tag di indice nel file della posta o in un file di indice separato. Se USPS restituisce le informazioni ACS (Address Change Service), allora è possibile utilizzare il numero di serie per richiamare la posta effettiva o le informazioni di posta.

Quando l'operazione EditAFP crea IMB nei file AFP di produzione:

  1. Nel primo IMB del file AFP, codifica il numero di serie che si trova nel file del numero di serie.
  2. In ogni IMB successivo creato, il numero di serie viene incrementato di 1. In questo modo si garantisce l'univocità del numero di serie in ciascun codice a barre.
  3. Quando il numero di serie raggiunge il numero massimo di cifre specificato nel file del numero di serie (6 o 9 cifre), il numero riparte da 000001 o 000000001.
  4. Una volta terminata la creazione di IMB nel file AFP , esso aggiorna il file del numero di serie in modo tale che il file contenga il numero di serie iniziale per il primo IMB nel successivo file AFP elaborato dall'operazione EditAFP.

Ad esempio, se il file del numero di serie contiene il numero di serie a 6 cifre 000001 e l'operazione EditAFP crea quattro IMB in due file AFP (ogni file AFP utilizza lo stesso file del numero di serie), i codici a barre contengono questi numeri di serie:

  • Primo file AFP: 000001, 000002, 000003 e 000004
  • Secondo file AFP: 000005, 000006, 000007 e 000008

Editor AFP può salvare i dati del codice a barre effettivi, codificati in ogni IMB di un tag di indice. Risulta utile in modo particolare quando si utilizza un file del numero di serie poiché ogni tag di indice presente nel file AFP contiene il numero di serie effettivo che è stato codificato nel codice a barre.

Specificare il nome file del numero di serie al momento della creazione di un IMB nel file AFP di esempio. È possibile specificare un numero di serie diverso per ogni file AFP di esempio dotato di un proprio file di controllo. Verificare che il file del numero di serie sia impostato con le autorizzazioni adeguate in modo da consentire all'utente di sistema RICOH ProcessDirector (l'utente predefinito èaiw1 ) e a tutti gli utenti nel gruppo RICOH ProcessDirector (il gruppo predefinito èaiwgrp1 ) di leggere e aggiornare il file.

Nota: l'operazione EditAFP elabora contemporaneamente più gruppi di pagine. Quindi, i numeri di serie in IMB non si trovano sempre in ordine sequenziale per gruppo di pagine. Ad esempio, EditAFP potrebbe creare IMB nel terzo gruppo di pagine (mediante il numero di serie 000002) prima di creare l'IMB nel secondo gruppo di pagine (utilizzando il numero di serie 000003). Anche se è possibile che i numeri di serie non siano in ordine sequenziale per gruppo di pagine, il numero di serie in ogni IMB risulta univoco.

1.2.1.2.20.3.2.2.4.1.4 Sostituzione POSTNET in IMB

I codici a barre IMB (Intelligent Mail) possono sostituire entrambi i codici a barre POSTNET e PLANET, oltre ai caratteri alfanumerici che contengono le informazioni linea chiave e il codice partecipante per USPS ACS (Address Change Service). Editor AFP fornisce una funzione di sostituzione che può eliminare codici a barre POSTNET e creare IMB che contengono lo stesso codice di instradamento dei codici a barre POSTNET sostituiti (meno la cifra di controllo). I codici a barre POSTNET e IMB possono essere codici a barre di testo o oggetti BCOCA.

La funzione di sostituzione inserisce automaticamente IMB nella stessa posizione dei codici a barre POSTNET sostituiti. Tuttavia, è possibile modificare la posizione di IMB. Ad esempio, se il codice a barre POSTNET è al di sotto del nome e dell'indirizzo, è possibile inserire l'IMB al di sopra del nome e dell'indirizzo.

La funzione di sostituzione non elimina i codici a barre PLANET o le informazioni ACS (Address Change Service) che in genere vengono stampate al di sopra del nome e dell'indirizzo. Tuttavia, è possibile utilizzare prima Editor AFP per nascondere l'area che contiene il codice a barre PLANET e tutte le informazioni ACS.

Codici a barre PLANET e POSTNET riporta un indirizzo con dati ACS, un codice a barre PLANET e un codice a barre POSTNET. Codice a barre POSTNET riporta lo stesso indirizzo dopo la creazione di un'area nascosta per coprire i dati ACS e il codice a barre PLANET.

Codici a barre PLANET e POSTNET
Codici a barre POSTNET e PLANET in un blocco indirizzo
Codice a barre POSTNET
Blocco indirizzo con dati ACS e codice a barre PLANET nascosti

Codice a barre POSTNET riporta l'indirizzo con il codice a barre POSTNET. Sostituzione IMB riporta l'indirizzo dopo la sostituzione del codice a barre POSTNET con un IMB.

Codice a barre POSTNET
Blocco indirizzo con codice a barre IMB
Sostituzione IMB
Blocco indirizzo con IMB

1.2.1.2.20.3.2.2.4.2 Aree nascoste

Un'area nascosta è un'area di ogni gruppo di pagine che nessuno, mediante un visualizzatore AFP, è in grado di visualizzare e stampare.

È possibile nascondere le aree che contengono testo, codici a barre o altri tipi di dati OMR (optical mark recognition) che si desidera sostituire o che non sono più necessari. Ad esempio, se si desidera sostituire codici a barre POSTNET e PLANET con IMB (Intelligent Mail), è possibile nascondere i codici a barre PLANET. (L'editor AFP può sostituire automaticamente codici a barre PLANET con IMB, ma occorre nascondere i codici a barre PLANET e tutti i dati ACS.)

Editor AFP crea un'area nascosta mediante la creazione di un oggetto di grafica AFP che non contiene dati e che stampa nei colori del supporto. Sebbene non sia possibile utilizzare un visualizzatore AFP per riportare i dati esistenti nell'area nascosta, i dati sono ancora esistenti nel file AFP.

È possibile specificare la posizione e le dimensioni dell'area nascosta. È possibile posizionare un'area nascosta in:

  • Una determinata pagina (ad esempio, pagina 1) di ogni gruppo di pagine
  • Tutte le pagine di ogni gruppo di pagine
  • Le pagine pari di ogni gruppo di pagine (pagine 2, 4, 6, ...)
  • Le pagine dispari di ogni gruppo di pagine (pagine 1, 3, 5, ...)

1.2.1.2.20.3.2.2.5 Whitespace Manager

Con Whitespace Manager, è possibile aggiungere messaggi di marketing o formativi ai documenti senza doverli ricomporre. Whitespace Manager consente di definire le aree di spazio vuoto disponibili nei file AFP e di riempirle con contenuto, quale immagini e testo, durante il processo di produzione di stampa.

Il contenuto inserito in un'area di spazio vuoto si basa su regole definite dall'utente per gestire contenuto destinato a clienti specifici o per sfruttare al meglio lo spazio disponibile.

1.2.1.2.20.3.2.2.5.1 Spazio vuoto

Per spazio vuoto si intende l'area di una pagina che non contiene testo. È possibile definire lo spazio vuoto nei file AFP scegliendo lo spazio vuoto conosciuto su una pagina oppure ricercando il primo spazio vuoto disponibile in un gruppo di pagine.

Quando Whitespace Manager cerca lo spazio vuoto di una pagina, esamina se nella pagina logica vi sono aree senza blocchi di testo. Le aree contenenti sovrapposizioni, segmenti pagine, codici a barre e immagini vengono considerate spazio vuoto disponibile.

Quando si crea una definizione di spazio vuoto, queste opzioni vengono utilizzate per selezionare le pagine nel gruppo di pagine in cui si desidera definire lo spazio vuoto:

  • Questa pagina
  • Questa pagina e le seguenti
  • Ultima pagina

Per le definizioni di spazio vuoto conosciuto, è possibile creare un'area di spazio vuoto conosciuto per ciascuna pagina di un gruppo di pagine utilizzando Questa pagina o Ultima pagina. Il totale sarà n definizioni, dove n è il numero di pagine contenute in un gruppo di pagine. Per le definizioni di spazio vuoto da una ricerca, è possibile creare un'area di spazio vuoto per ciascuna pagina in un gruppo di pagine con Questa pagina, un'area di spazio vuoto con Questa pagina e le seguenti e un'area di spazio vuoto con Ultima pagina. Il totale sarà n + 2 definizioni. Quindi, il numero massimo di definizioni di spazio vuoto che Whitespace Manager consente di creare è:

2n + 2
Ad esempio, se un gruppo di pagine ha tre pagine, è possibile creare 3 definizioni per lo spazio vuoto conosciuto e 3 + 2 definizioni per lo spazio vuoto da una ricerca. Quindi, il numero massimo di definizioni di spazio vuoto consentite è:
(2 x 3) + 2 = 8
Se si cerca di creare più definizioni di spazio vuoto di quelle consentite su una pagina, viene visualizzato il messaggio "Non è consentito creare altre definizioni di spazio vuoto per questa pagina".

Quando si crea una definizione di spazio vuoto, è possibile scegliere l'origine e le dimensioni della relativa area. Se si cerca uno spazio vuoto disponibile su una pagina, stabilire valori minimi per la larghezza e l'altezza dell'area di spazio vuoto che si intende cercare con Whitespace Manager (almeno 0,5 pollici o 12,7 millimetri). Whitespace Manager cerca l'area di spazio vuoto più grande presente su una pagina che soddisfi le dimensioni minime specificate. Quando Whitespace Manager trova lo spazio vuoto che soddisfa le specifiche sulla pagina, arresta la ricerca.

Risultati delle definizioni di spazio vuoto Mostra in che modo Whitespace Manager crea le definizioni di spazio vuoto in base alle opzioni pagina selezionate.

Risultati delle definizioni di spazio vuoto
Definizione di spazio vuoto Opzione pagina Risultato
Spazio vuoto conosciuto Questa pagina Whitespace Manager crea una definizione di spazio vuoto sulla pagina corrente del gruppo di pagine e visualizza lo spazio vuoto come un riquadro colorato. Se una definizione di spazio vuoto è già stata trovata sulla pagina in seguito a una ricerca, la definizione di spazio vuoto conosciuto ha la precedenza e viene visualizzata nell'interfaccia utente. Questa opzione è disponibile solo se non è stata definita un'area di spazio vuoto conosciuto sulla pagina corrente.
Ultima pagina Whitespace Manager crea una definizione di spazio vuoto sull'ultima pagina del gruppo e visualizza lo spazio vuoto come un riquadro colorato. Se una definizione di spazio vuoto è già stata trovata sulla pagina in seguito a una ricerca, la definizione di spazio vuoto conosciuto ha la precedenza e viene visualizzata nell'interfaccia utente.

È possibile creare una definizione Ultima pagina anziché Questa pagina quando i gruppi di pagine contengono un numero variabile di pagine e stabilire che lo spazio vuoto si trovi sempre sull'ultima pagina.

Questa opzione è disponibile solo se la pagina corrente è l'ultima pagina del gruppo di pagine e sulla pagina non è stata definita un'area di spazio vuoto conosciuto.

Spazio vuoto da una ricerca Questa pagina Whitespace Manager crea una definizione di spazio vuoto sulla pagina corrente del gruppo e visualizza lo spazio vuoto come un riquadro colorato, tranne che nelle seguenti circostanze:
  • Un'area di spazio vuoto conosciuto è stata già definita sulla pagina.
  • Nessuna area di spazio vuoto soddisfa le dimensioni specificate.
Questa opzione è disponibile solo se lo spazio vuoto da una ricerca non è stato già definito utilizzando Questa pagina.
Questa pagina e le seguenti Whitespace Manager cerca la pagina corrente e tutte le pagine che seguono nel gruppo, crea una definizione sulla prima pagina in cui trova spazio vuoto e quindi visualizza lo spazio vuoto come un riquadro colorato. Un riquadro di spazio vuoto non viene visualizzato se:
  • Un'area di spazio vuoto conosciuto è stata già definita su una pagina.
  • Nessuna area di spazio vuoto soddisfa le dimensioni specificate.

Note:

  1. Questa opzione è disponibile solo se lo spazio vuoto da una ricerca non è già stato definito utilizzando Questa pagina e le seguenti.
  2. Per verificare se un riquadro di spazio vuoto è stato creato su una pagina, è necessario visualizzare ciascuna pagina del gruppo di pagine.

Ultima pagina Whitespace Manager crea una definizione di spazio vuoto sull'ultima pagina del gruppo e visualizza lo spazio vuoto come un riquadro colorato, tranne che nelle seguenti circostanze:
  • Un'area di spazio vuoto conosciuto è stata già definita sulla pagina.
  • Nessuna area di spazio vuoto soddisfa le dimensioni specificate.

È possibile creare una definizione Ultima pagina anziché Questa pagina quando i gruppi di pagine contengono un numero variabile di pagine e stabilire che lo spazio vuoto si trovi sempre sull'ultima pagina.

Questa opzione è disponibile solo se la pagina corrente è l'ultima pagina di un gruppo e se lo spazio vuoto da una ricerca non è già stato definito utilizzando Ultima pagina.

Ricordare che non tutte le definizioni di spazio vuoto create vengono visualizzate nell'interfaccia utente, in quanto Whitespace Manager segue le regole indicate sotto per stabilire quale definizione di spazio vuoto viene visualizzata su una pagina:

  • Viene visualizzata solo una definizione di spazio vuoto per pagina.
  • Una definizione di spazio vuoto conosciuto viene visualizzata prima dello spazio vuoto definito da una ricerca.

Se si elimina una definizione di spazio vuoto conosciuto, lo spazio vuoto definito da una ricerca può essere visualizzato su una pagina.

1.2.1.2.20.3.2.2.5.2 Contenuto

Il contenuto, quale immagini o testo, viene assegnato a un'area di spazio vuoto in base alle regole definite per l'inserimento di contenuto per clienti specifici o campagne di marketing o per sfruttare al meglio lo spazio disponibile.

Nella finestra Gestisci campagne è possibile determinare il contenuto da inserire nello spazio vuoto definito impostando le regole con le condizioni. Le condizioni sono espressioni che consentono di valutare se i tag di indice di un gruppo di pagine sono true o false. È possibile utilizzare Indicizzatore AFP per creare tag di indice. In aggiunta al testo, è possibile visualizzare come contenuto i seguenti tipi di immagine:

  • GIF
  • JPEG
  • PSEG (segmento pagina)
Per le immagini, è necessario utilizzare uno spazio di colori RGB; non uno spazio di colori CMYK. Non è possibile includere altri tipi di immagini, come TIFF o PNG.

È possibile determinare il tipo di contenuto da inserire in uno spazio vuoto definito (testo, immagini o entrambi) e stabilire se inserirlo sempre o in base alle regole create. Le regole sono composte da una stringa di condizioni separate da operatori logici "and" o "or". La condizione "true" consente di specificare l'assegnazione di un tipo di contenuto allo spazio vuoto. La condizione "false" consente di specificare l'assegnazione di un altro tipo di contenuto oppure di nessun contenuto.

Inoltre, è possibile modificare font e posizione del testo e la posizione delle immagini. Quando si definisce un'immagine, è possibile inserire il percorso del file dell'immagine. In caso sia necessario modificare periodicamente l'immagine inserita nello spazio vuoto, sarà possibile sostituirla nel file, anziché modificare la definizione del contenuto.

Ad esempio, è stato definito uno spazio vuoto sulla parte superiore della prima pagina di una dichiarazione. Si desidera che il testo "Tempo di vacanze!" venga inserito sempre nello spazio vuoto, con l'immagine di una spiaggia estiva per tutti i clienti della Val d'Aosta e del Trentino e un'immagine di montagne innevate per tutti gli altri clienti. Se un tag di indice denominato "Indirizzo" contiene la regione di residenza del cliente, le condizioni create sarebbero analoghe a quelle riportate di seguito.
Esempio di condizioni per l'assegnazione del contenuto

1.2.1.2.20.3.2.2.6 Pipeline Manager

La modalità Pipeline Manager di RICOH Visual Workbench consente di configurare ed eseguire un set di filtri, in un determinato ordine, per elaborare file AFP di grandi dimensioni in modo rapido ed efficace.

Le modalità Indicizzatore AFP e Ottimizzatore AFP hanno dei filtri. Se sono installati Editor AFP e Whitespace Manager, anch'essi hanno dei filtri. Utilizzando i filtri per le modalità e i plug-in, è possibile pre-elaborare i file AFP. Ad esempio, è possibile generare gruppi di pagine e indici, aggiungere codici a barre e scrivere il file AFP risultante, tutto in un unico processo. L'AFP di input viene letto una colta e l'AFP di output viene scritto una volta.

1.2.1.2.20.3.2.2.6.1 Filtri standard

AFP Visual Environment contiene questi filtri standard:

1. Calcola oggetti

Calcola il numero di oggetti AFP nel file. Selezionare Object Identifier dall'elenco. Il valore viene restituito all'output della console.

Parametri:

Object Identifier
Parametro obbligatorio. È necessario selezionare un tipo di oggetto dalla tabella Oggetti supportati.

2. Calcola campi Struttura

Calcola il numero di campi struttura AFP nel file. Selezionare Structure field Identifier dall'elenco. Il valore viene restituito all'output della console.

Parametri:

Structure field Identifier
Parametro obbligatorio. È necessario selezionare un tipo di campo struttura dalla tabella Campi struttura supportati .

3. Crea File indice del documento

Crea un file indice del documento AFP. Il file di output è basato sull'offset. Questo filtro deve essere collocato alla fine dell'elenco della catena di filtri.

Parametri:

Nome file indice del documento
Parametro obbligatorio. Posizione di salvataggio dell'indice del documento di output.
Nome file di definizione di modulo
Parametro opzionale. Percorso alla definizione di modulo di input.

4. Crea gruppo di risorse esterno

Crea un gruppo di risorse esterne dal gruppo di risorse in linea e dalle directory di risorse esterne. Richiede un nome di file del gruppo di risorse completo. Consente inoltre di specificare una directory di risorse esterne opzionale e il nome del file di definizione di modulo.

Parametri:

Nome file gruppo di risorse
Parametro obbligatorio. Percorso del gruppo di risorse di output.
Directory delle risorse esterne
Parametro opzionale. Percorso della directory delle risorse esterne.
Nome file di definizione di modulo
Parametro opzionale. Percorso alla definizione di modulo di input.
Directory delle risorse esterne aggiuntiva
Parametro opzionale. Può essere aggiunta utilizzando il pulsante Crea un'altra istanza di questo parametro.
Nota: Estrae solo le definizioni dei moduli, i set di caratteri codepage e i font codificati. Altri tipi di risorse (ad esempio: sovrapposizione, segmenti di pagina) non sono inclusi.

5. Creare mappa fogli pagina

Crea una mappa di pagina o foglio in stile ACIF. Richiede il nome di un file di mappa di pagina o foglio. Consente inoltre di specificare un nome del file di definizione di modulo. Se la definizione di modulo specificata non viene trovata, viene visualizzato un messaggio di errore.

Parametri:

Nome file mappa foglio di pagina
Parametro obbligatorio. Percorso dell'output.
Nome file di definizione di modulo
Parametro opzionale. Percorso alla definizione di modulo di input.

6. Taglia oggetti AFP

Rimuove gli oggetti AFP dal file. Selezionare Object Identifier dall'elenco. Consente di specificare un nome di oggetto opzionale con parametri corrispondenti.

Parametri:

Object Identifier
Parametro obbligatorio. È necessario selezionare un tipo di oggetto dalla tabella Oggetti supportati.
Nome dell'oggetto
Parametro opzionale. Se si desidera eliminare solo l'oggetto con il nome specificato.
    Nota:
  • Un asterisco (*) davanti specifica "termina con".
  • Un asterisco (*) alla fine specifica "inizia con".
  • Un asterisco (*) su entrambi i lati specifica "contiene".
Intervallo
Parametro opzionale. È possibile utilizzarlo per specificare il numero di elementi da tagliare. Questo parametro è in formato "primo:ultimo", dove il primo valore inizia con zero (0). La "e" sta per "fine". Ad esempio, 0:7 indica i primi otto oggetti. 0:e indica dall'inizio alla fine del file.

7. Taglia campi strutturati AFP

Rimuove i campi struttura AFP dal file. Selezionare dall'elenco un tipo di campo struttura da rimuovere. È possibile specificare il numero utilizzando l'opzione Intervallo.

Parametri:

Structure field Identifier
Parametro obbligatorio. È necessario selezionare un tipo di campo struttura dalla tabella Campi struttura supportati .
Intervallo
Parametro opzionale. È possibile utilizzarlo per specificare il numero di elementi da tagliare. Questo parametro è in formato "primo:ultimo", dove il primo valore inizia con zero (0). La "e" sta per "fine". Ad esempio, 0:7 indica i primi otto oggetti. 0:e indica dall'inizio alla fine del file.

8. Assicura numero pari di pagine nel gruppo di pagine

Aggiunge una pagina vuota ai gruppi con numero di pagine dispari. Non richiede alcun parametro.

9. Risorsa in linea

Aggiunge risorse al gruppo di risorse in linea. È necessario fornire il nome del file della risorsa completo e il nome della risorsa stessa.

Parametri:

Nome file risorsa
Parametro obbligatorio. Nome e percorso della risorsa sul disco.
Nome risorsa
Parametro obbligatorio. Nome della risorsa che deve essere scritta in AFP.

10. Rimuovi pagine incomplete

Rimuove le pagine incomplete, in cui una nuova pagina inizia prima che la precedente sia terminata.

11. Rimuovi gruppi di pagine

Rimuove tutti i gruppi di pagine e i TLE dei gruppi di pagine, ma non gli altri dati all'interno del gruppo di pagine. Esiste anche un parametro opzionale Intervallo.

Parametri:

Intervallo
Parametro opzionale. È possibile utilizzarlo per specificare il numero di elementi da tagliare. Questo parametro è in formato "primo:ultimo", dove il primo valore inizia con zero (0). La "e" sta per "fine". Ad esempio, 0:7 indica i primi otto oggetti. 0:e indica dall'inizio alla fine del file.

12. Convalida campi strutturati AFP

Convalida l'ordine e il contesto dei campi strutturati. I campi strutturati mancanti Begin Document (BDT) ed End Document (EDT) sono consentiti.

Parametri:

Esci in caso di errore
Parametro opzionale. Il cliente può specificare con un parametro di input booleano se la convalida deve interrompersi dopo il primo errore o continuare fino alla fine.

13. Scrivi campi strutturati AFP

Scarica le informazioni sui campi strutturati AFP. Le informazioni possono essere scritte su un file esterno. È possibile scrivere l'output anche in formato esadecimale con la selezione opzionale Mostra esadecimale.

Parametri:

Nome file output
Parametro opzionale. Il nome e il percorso del file di output.
Mostra i valori esadecimali
Parametro opzionale. Utilizzare i valori booleani per mostrare o nascondere i valori esadecimali dei campi struttura AFP.

1.2.1.2.20.3.2.2.6.2 Oggetti supportati

Questa tabella contiene l'elenco di tutti gli oggetti supportati quando si utilizzano i filtri.

Oggetto AFP ActiveEnvironmentGroup
BarCode CharacterSet
CodePage CodePage
Documento DocumentEnvironmentGroup
DocumentIndex FormEnvironmentGroup
FormMap Grafiche
Immagine IOCA
MediumMap MediumOverlay
ObjectContainer ObjectEnvirmentGroup
Pagina PageGroup
PageSegment Resource
ResourceEnvirmentGroup ResourceGroup
Testo

1.2.1.2.20.3.2.2.6.3 Campi struttura supportati

Questa tabella contiene l'elenco di tutti i campi struttura supportati.

BAG BBC BCF BCP
BDA BDD BDG BDI
BDM BDT BFG BFM
BFN BGR BII BIM
BMG BMM BMO BNG
BOC BOG BPF BPG
BPM BPS BPT BR
BRG BSG BTS CDD
CFC CFI CPC CPD
CPI CTC CTD EAG
EBC ECF ECP EDG
EDI EDM EDT EFG
EFM EFN EGR EII
EIM EMG EMM EMO
ENG EOC EOF EOG
EPF EPG EPM EPS
EPT ER ERG ESG
ETS FGD FNC FND
FNG FNI FNM FNN
FNO FNP GAD GDD
ICP IDD IEL IID
IMM IOB IOC IPD
IPG IPO IPS IRD
LLE MBC MCC MCD
MCF1 MCF2 MDD MDR
MFC MGO MIO MMC
MMO MMT MPG MPO
MPS MSU NOP OBD
OBP OCD PEC PFC
PGD PGP1 PGP2 PMC
PPO PTD PTX TLE

1.2.1.2.20.3.2.2.7 Ottimizzatore AFP

La modalità Ottimizzatore AFP di RICOH Visual Workbench consente di creare codici a barre, testo e aree nascoste nei documenti.

I codici a barre e il testo vengono utilizzati per diversi scopi, come l'instradamento e il controllo della posta e l'aggiunta di numeri di pagina ai documenti. Se si nascondono aree nei documenti, chiunque utilizzi un programma di visualizzazione AFP non può visualizzare né stampare i dati nell'area. È possibile apportare questi miglioramenti nei file AFP di esempio che rappresentano i file di produzione AFP.

Ottimizzatore AFP consente di creare i seguenti tipi di codici a barre:

  • Codice 39

  • Data Matrix

  • Interleaved 2-of-5

  • IMB (Intelligent Mail)

  • POSTNET

  • Codice QR

Ottimizzatore AFP consente di nascondere i codici a barre esistenti e sostituirli con nuovi codici a barre.

Per definire un codice a barre o testo, è possibile utilizzare il linguaggio CEL (Content Expression Language). I componenti delle espressioni CEL includono valori di indice, proprietà di documento, proprietà di lavoro, parole chiave e testo statico. Sono disponibili diversi esempi CEL.

Ottimizzatore AFP consente di limitare il posizionamento di codici a barre, testo e aree nascoste a determinate pagine in ciascun documento. Ad esempio, Ottimizzatore AFP consente di posizionare un codice a barre sulla prima pagina di ciascun documento o un testo su tutte le pagine con numerazione pari. Ottimizzatore AFP consente anche di limitare il posizionamento in base all'elaborazione condizionale. Ad esempio, è possibile creare un'espressione CEL per inserire testo sulla prima pagina di un documento quando il valore della proprietà del documento Stato è California o New York.

File di controllo utilizzati con Ottimizzatore AFP

Salvare il lavoro Ottimizzatore AFP in un File di controllo Visual Workbench.

Quando si è pronti a utilizzare codici a barre, testo e aree nascoste in un flusso di lavoro, utilizzare la funzione Esporta file di controllo AFP avanzato per salvare un file di controllo AFP avanzato su un computer primario al quale RICOH ProcessDirector ha accesso.

Nota: Ottimizzatore AFP consente di utilizzare un'interfaccia utente grafica per creare le informazioni nel file di controllo AFP avanzato. Un altro modo di creare o modificare un file di controllo AFP avanzato è attraverso un editor di testi. Se si modifica il file, tali informazioni non sono disponibili in Ottimizzatore AFP.

Modelli di procedure utilizzati con Ottimizzatore AFP

Questi modelli di procedure utilizzano il file di controllo AFP avanzato per modificare il contenuto dei file AFP.

  • BuildAFPFromDocuments

    Questa operazione basata sul modello di procedura consente di creare un file AFP per un lavoro. Se si definiscono codici a barre, testo e aree nascoste in un file di controllo AFP avanzato, questa operazione applica tali elementi. Il file AFP prodotto da questa operazione diventa il file AFP per le operazioni successive del flusso di lavoro.

  • CreateAFPJobsFromDocuments

    Questa operazione basata sul modello di procedura consente di generare uno o più lavori AFP secondari. Se si definiscono codici a barre, testo e aree nascoste in un file di controllo AFP avanzato, questa operazione applica tali elementi.

  • BuildEnhanceAFPFile (solo per Document Pool avanzato)

    Se si dispone della funzione estesa Document Pool, questa operazione basata sul modello di procedura consente di creare un file di controllo che gestisce i miglioramenti in modo che ad alcuni documenti siano apportati miglioramenti diversi rispetto ad altri documenti.

1.2.1.2.20.3.2.2.8 Document Property Designer

Document Property Designer consente di personalizzare le proprietà di documenti e lavori per i file AFP. È possibile utilizzare queste proprietà nei flussi di lavoro in diversi modi.

È possibile operare con il rappresentante di assistenza RICOH ProcessDirector per definire le proprietà personalizzate per l'installazione. È possibile definire queste proprietà del documento, ad esempio:

  • Per ordinare i documenti in base ai codici postali, è possibile definire una proprietà del documento personalizzata denominata CAP.
  • Per raggruppare i documenti in base ai numeri di conto, è possibile definire una proprietà del documento personalizzata denominata Numero conto.

Una proprietà personalizzata può contenere il valore di qualsiasi tag di indice in un documento AFP. I tag di indice vengono definiti TLE (Tagged Logical Element) nell'architettura AFP.

Document Property Designer consente di associare le proprietà ai tag di indice definiti in un file AFP di esempio che rappresenta i file AFP di produzione. Document Property Designer crea un file di controllo File di controllo Visual Workbench con le informazioni su come le proprietà vengono associate ai tag di indice. Quindi, configurare le operazioni di RICOH ProcessDirector che calcolano i valori delle proprietà. Le operazioni utilizzano il file di controllo per determinare il modo in cui le proprietà del lavoro o del documento vengono associate ai tag di indice.

Ad esempio, se è stata definita una proprietà personalizzata denominata CAP e ogni documento nel file AFP di esempio contiene un tag di indice denominato codice postale che contiene il codice postale, è possibile utilizzare Document Property Designer per associare la proprietà del documento CAP al tag di indice codice postale. Quando una proprietà del documento è associata a un tag di indice, RICOH ProcessDirector assegna il valore del tag di indice alla proprietà del documento nei lavori AFP di produzione che contengono gli stessi tag di indice del file AFP di esempio.

È possibile associare la stessa proprietà a diversi tag di indice in diversi file AFP di esempio. Ad esempio, se un file AFP di esempio contiene un tag di indice denominato codice postale e un secondo file AFP di esempio presenta un tag di indice denominato codice ciclo di lavorazione, è possibile associare la stessa proprietà del documento al tag di indice codice postale nel primo file AFP di esempio e al codice ciclo di lavorazione nel secondo file AFP di esempio. Se si associano una o più proprietà a diversi tag di indice in diversi file AFP di esempio, è necessario creare un altro file di controllo File di controllo Visual Workbench per ciascun file AFP di esempio. Quindi, è possibile configurare le operazioni di RICOH ProcessDirector che calcolano i valori delle proprietà, in modo tale che ogni operazione utilizzi il file di controllo applicato ai lavori AFP di produzione che utilizzano il flusso di lavoro.

È possibile anche associare più tag di indice alla stessa proprietà. Ad esempio, in presenza di un tag di indice denominato codice di instradamento e un tag di indice denominato CAP, è possibile associare entrambi i tag di indice alla proprietà codice postale. È possibile usare lo stesso File di controllo Visual Workbench per più lavori che usano diversi nomi di tag di indice per la stessa proprietà; il sistema, tuttavia, prevede che solo uno dei tag di indice si trovi in un particolare documento. Se in un documento si trovano più tag di indice, il sistema assegna il valore di proprietà in base alla prima occorrenza.

Quando si associano proprietà ai tag di indice, Document Property Designer consente anche di:

  • Modificare il valore del tag di indice in modo tale che la proprietà contenga solo parte del valore del tag di indice. Ad esempio, è possibile modificare un numero di conto cliente in modo tale che la proprietà contenga solo una parte del numero di conto.
  • Definire le opzioni di collegamento per le proprietà. Ad esempio, è possibile specificare il valore predefinito per una proprietà del documento se il tag di indice non viene rilevato in un documento.

1.2.1.2.20.3.3 Funzioni Insertore

Le funzioni Insertore consentono di automatizzare l'inserimento di documenti stampati e inserimenti aggiuntivi (come materiali commerciali) nelle buste. RICOH ProcessDirector supporta due funzioni che supportano gli insertori: la funzione Insertore completa e la funzione Quadient Inserter Express.

Entrambe le funzioni dell'insertore:

  • Preparare i lavori di stampa per l'inserimento.
  • Scrivere e inviare file di controllo ai controller insertore.
  • Ricevere file di risultati dai controller insertore e interpretarli per determinare lo stato di inserimento di ciascun documento nel lavoro.
  • Riconciliare automaticamente (o manualmente, con il controllo dell'operatore) il lavoro e ristampare i documenti danneggiati.

Insertori supportati

La funzione Insertore gestisce insertori di un'ampia gamma di produttori di insertori; la funzione Quadient Inserter Express funziona solo con gli insertori Quadient. Forniscono oggetti di sistema e file di configurazione di esempio per gli insertori di questi produttori:

  • Bowe
  • Bowe con sistemi di fotocamera JetVision
  • Bowe Bell & Howell
  • Gunther
  • Insertori con sistemi di fotocamera Ironsides
  • Kern
  • Pitney Bowes
  • Quadient con il software Automated Insertion Management System (AIMS).
    Nota:
  • La funzione Quadient Inserter Express fornisce solo oggetti di sistema di esempio e file di configurazione di esempio per gli insertori Quadient.

Prerequisiti

Per utilizzare le funzioni Insertore, installare prima una funzione che supporta l'elaborazione del documento:

  • Per i file PDF, installare la funzione Supporto Documenti PDF.

  • Per i file AFP, installare la funzione Supporto AFP.

Requisiti di file

I file di input devono essere:

  • File PDF di cui sono stati definiti i gruppi di pagine mediante Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

  • Formato AFP (Advanced Function Presentation) o in un formato che RICOH ProcessDirector è in grado di convertire nel formato AFP. I gruppi di pagine AFP devono definire i messaggi di posta nel file.

    Con la funzione Supporto AFP installata, RICOH ProcessDirector converte automaticamente dati riga e file in modalità mista in formato AFP.

    Se è presente Supporto AFP e si acquista il prodotto InfoPrint XT, RICOH ProcessDirector converte il metacodice Xerox e i file LCDS (Line Conditioned Data Stream) in formato AFP.

    Se è presente Supporto AFP e si acquista la funzione di conversione avanzata, RICOH ProcessDirector converte i dati PostScript, PDF o PCL in un formato AFP da utilizzare con le funzioni di elaborazione dei documenti AFP.

    La modalità Indicizzatore AFP di RICOH Visual Workbench crea gruppi di pagine in file AFP creati da InfoPrint XT o dalla funzione Conversione avanzata.

    Le funzioni di conversione Ricoh Da PostScript/PDF a AFP, PCL in AFP e SAP in AFP convertono i file di input in file di dati immagine AFP. Questi file non contengono gruppi di pagine. Di conseguenza, non possono essere utilizzati con le funzioni di elaborazione dei documenti forniti nella funzione Supporto AFP.

Elaborazione della fase flusso di lavoro

Le funzioni Insertore aggiungono la fase di inserimento all'Editor flusso di lavoro RICOH ProcessDirector. L'immagine Fase Inserimento nel flusso di lavoro RICOH ProcessDirector mostra come la fase Inserimento si adatti alle fasi esistenti.

    Nota:
  • Se nel sistema sono presenti nomi di fase personalizzati, tali nomi di fase differiscono dai nomi di fase nel diagramma.
Fase Inserimento nel flusso di lavoro RICOH ProcessDirector
L'immagine mostra le fasi di ricezione, preparazione, assegnazione, stampa, inserimento e completamento

Un lavoro che richiede l'inserimento è elaborato attraverso le fasi del flusso di lavoro, con variazioni specifiche all'inserimento.

Fase di ricezione
RICOH ProcessDirector accetta un file di input per l'elaborazione e crea un lavoro nel sistema. Assegna al lavoro un numero univoco nel sistema.
Fase di preparazione
RICOH ProcessDirector crea gruppi di pagine ed estrae i valori delle proprietà del documento nei lavori AFP o PDF.
Fase di assegnazione
RICOH ProcessDirector elabora i documenti nel lavoro:
  1. RICOH ProcessDirector assegna ad ogni documento nel lavoro un numero univoco.
  2. RICOH ProcessDirector migliora i documenti. Ad esempio, nasconde i segni di controllo di un inserimento esistente e aggiunge i codici a barre per controllare l'inserimento. I codici a barre contengono i valori delle proprietà del documento e del lavoro (ad esempio, il numero lavoro, il numero documento e il numero di sequenza inserimento del documento).
Fase di stampa
RICOH ProcessDirector stampa il lavoro. La pagina di intestazione lavoro è configurata per includere il numero lavoro, il nome lavoro insertore e il nome del controller dell'insertore per il lavoro. Il nome lavoro insertore può essere differente dal numero lavoro.
Fase di inserimento
RICOH ProcessDirector comunica con il controller dell'insertore e riconcilia il lavoro dopo aver completato l'inserimento:
  1. Se il controller dell'insertore utilizza un file di controllo dell'insertore per controllare l'inserimento di documenti in un lavoro, RICOH ProcessDirector crea il file di controllo dell'insertore per il lavoro e lo invia al controller dell'insertore.
      Nota:
    • È possibile configurare RICOH ProcessDirector per creare il file di controllo dell'insertore prima di stampare il lavoro. Questa impostazione è utile se l'operatore carica la parte iniziale di un lavoro di grandi dimensioni sull'insertore prima che si termini la stampa del lavoro.
  2. L'operatore dell'insertore carica ed esegue manualmente il lavoro sull'insertore.
  3. RICOH ProcessDirector riceve il file di risultati dell'insertore (se disponibile) per il lavoro e lo interpreta per determinare i documenti da ristampare.
  4. RICOH ProcessDirector riconcilia il lavoro:
    • Se si seleziona il metodo di riconciliazione automatica, RICOH ProcessDirector ristampa automaticamente i documenti danneggiati.
    • Se si seleziona il metodo di riconciliazione manuale, l'operatore utilizza la funzione Riconcilia per esaminare un elenco di documenti danneggiati ed indicare i documenti da ristampare. L'operatore può anche contrassegnare singoli documenti come estratti (rimossi ) dal lavoro. I lavori estratti non vengono ristampati.
  5. RICOH ProcessDirector ristampa i documenti sulla stampante selezionata dall'amministratore per le ristampe o su quella selezionata dall'operatore durante la riconciliazione manuale.
    • Se si seleziona il metodo di ristampa a loop chiuso, RICOH ProcessDirector ristampa i documenti nello stesso lavoro.
    • Se si seleziona il metodo di ristampa a loop aperto, RICOH ProcessDirector crea un lavoro secondario per rielaborare i documenti (ad esempio, aggiungere nuovi codici a barre) e stamparli.
Fase di completamento
Se i lavori vengono conservati nel sistema, l'operatore può ristampare qualsiasi documento danneggiato dopo che il lavoro termina la riconciliazione. Sono disponibili due metodi di ristampa dei documenti:
  • Riconciliare di nuovo il lavoro. Questo metodo consente di ristampare i documenti nello stesso lavoro (metodo di ristampa a loop chiuso) o in un lavoro secondario (metodo di ristampa a loop aperto).
  • Creare un nuovo lavoro. Se la funzione di conversione è installata, RICOH ProcessDirector supporta la conversione di documenti in un formato diverso e la stampa su una stampante idonea.

Modelli di procedura

La funzione Insertore aggiunge numerosi modelli di operazione:

  • I modelli di procedure WriteInserterControlFile e SendInserterControlFile consentono di creare un file di controllo dell'imbustatrice. Il file di controllo dell'insertore indica al controller dell'insertore come elaborare ciascun documento in un lavoro e inviare il file al controller dell'insertore.

  • Il modello di operazione SetInsertProperties consente di impostare le proprietà del documento richieste per l'inserimento.

  • Il modello di procedura InsertJobs consente di tracciare l'inserimento dei documenti nelle buste.

  • Il modello di operazione CreateInserterReprints consente di elaborare i documenti da ristampare dopo l'inserimento, tramite la creazione di un file di stampa contenente solo le ristampe.

Metodo di riconciliazione

Le funzioni Supporto Documenti PDF e Supporto AFP supportano la riconciliazione automatica. Quando un lavoro inizia l'operazione Riconcilia, l'operatore seleziona l'azione Riconcilia per avviare la riconciliazione manuale per il lavoro. L'operatore, quindi, utilizza la finestra di dialogo Riconcilia lavoro dell'interfaccia utente RICOH ProcessDirector per richiedere un'azione per ogni documento nel lavoro. Per utilizzare la riconciliazione automatica, impostare la proprietà Riconciliazione automatica nell'operazione Riconcilia su No.

Le funzioni dell'insertore aggiungono supporto alla riconciliazione automatica. Quando un lavoro inizia l'operazione Riconcilia, RICOH ProcessDirector riconcilia automaticamente i documenti nel lavoro e ristampa i documenti di cui non sono stati letti i codici a barre. Si richiede l'azione dell'operatore in queste situazioni:

  • I documenti da ristampare superano la percentuale consentita per il lavoro nella proprietà Numero massimo di documenti da ristampare (%).
  • Il controller insertore non ha segnalato uno stato per uno o più documenti nel lavoro e la proprietà Stato inserimento predefinito del controller insertore non è impostata.

Per utilizzare la riconciliazione automatica, impostare la proprietà Riconciliazione automatica nell'operazione Riconcilia su .

1.2.1.2.20.3.3.1 File di controllo dell'imbustatrice

I controller dell'insertore basati su file utilizzano un file di controllo dell'insertore per controllare l'inserimento dei documenti nel lavoro. RICOH ProcessDirector può creare un file di controllo dell'insertore per ciascun lavoro e inviarlo al controller dell'insertore prima che il lavoro venga inserito.

Alcuni insertori utilizzano due file di controller per ogni lavoro. In questo caso, RICOH ProcessDirector può creare due file di controllo per ciascun lavoro. Il primo e il secondo file di controllo possono avere formati e contenuti differenti.

    Nota:
  • La funzione Quadient Inserter Express supporta solo l'uso di un file di controllo dell'insertore.

Il contenuto del file di controllo varia a seconda dei requisiti dell'insertore. Il file contiene un record di intestazione facoltativo, che di solito contiene informazioni sull'intero lavoro e un record per ogni documento del lavoro. Il record di ogni documento contiene informazioni correlate all'inserimento, ad esempio i contenitori dell'insertore che devono distribuire gli inserimenti per il documento, se il documento deve essere deviato a un contenitore di output speciale e così via.

RICOH ProcessDirector può scrivere i file di controllo in uno dei seguenti formati di output:

  • FLR (Fixed Length Record): FLR (Fixed Length Record): I campi in ciascun record hanno una lunghezza fissa, senza alcun delimitatore tra ciascun campo.
  • DEF (Comma Delimited File): DEF (Comma Delimited File): I campi in ciascun record sono separati da una virgola.
  • XML (Extensible Markup Language): il file è in formato XML.

La proprietà Codifica consente di specificare se i dati devono essere codificati tramite ASCII o UTF-8. Quando il formato è FLR, utilizzare UTF-8 se qualsiasi proprietà ha una codifica di serie di caratteri a più byte.

Poiché i file di controllo variano nel formato e nel contenuto, creare questi file per ogni tipo di insertore:

  • File di regole: definisce i campi in ogni record (ad eccezione del record di intestazione) del file di controllo dell'insertore e specifica il valore da inserire in ogni campo del record. Il file è obbligatorio. RICOH ProcessDirector utilizza il file di regole per scrivere i record del file di controllo dell'insertore. Generalmente, RICOH ProcessDirector scrive un record per ogni documento in un lavoro. I record seguono il record d'intestazione (se presente). In tutti i campi, è possibile inserire un testo statico (ad esempio spazi vuoti o zeri) oppure il valore di una proprietà RICOH ProcessDirector (ad esempio la proprietà Numero documento).
  • File di regole di intestazione: definisce i campi nel record di intestazione e specifica il valore da inserire in ogni campo. RICOH ProcessDirector utilizza il file di regole di intestazione per scrivere il record di intestazione nella parte superiore del file di controllo dell'insertore. Generalmente, RICOH ProcessDirector crea un record di intestazione in un file di controllo dell'insertore. Alcuni insertori generano diversi elementi XML nell'intestazione, ma essi si verificano solo una volta nel file di output XML. In tutti i campi, è possibile inserire un testo statico (ad esempio caratteri, spazi vuoti o zeri) oppure il valore di una proprietà RICOH ProcessDirector (ad esempio la proprietà Numero lavoro). Il file è obbligatorio solo se il formato del file di controllo dell'insertore specifica un record di intestazione
RICOH ProcessDirector fornisce dei file di esempio di regole che è possibile modificare per l'installazione. Con la funzione Quadient Inserter Express, si ricevono file di esempio per gli insertori Quadient. Con la funzione Insertore completa, si ricevono file di esempio per una più ampia varietà di insertori.

Sulla proprietà Comando di invio per l'oggetto controller dell'insertore, si specifica un comando o script che RICOH ProcessDirector esegue per inviare il file (o i file) di controllo dell'insertore a una directory in cui il controller dell'insertore può leggere il file di controllo. La directory può trovarsi nello stesso computer o su una macchina diversa. RICOH ProcessDirector denomina il file di controllo insertore come specificato nel comando di invio o nello script. Il nome file può includere il valore di una proprietà del lavoro, ad esempio Numero lavoro o Nome lavoro insertore. Per impostazione predefinita, il nome del lavoro dell'insertore è il numero del lavoro; tuttavia, si può specificare un altro valore nella proprietà Nome lavoro insertore. Ad esempio, se il numero del lavoro è 10000023, il nome file può essere 10000023 o Kern10000023. L'estensione del file può essere qualsiasi valore.

RICOH ProcessDirector fornisce diversi script che è possibile utilizzare per inviare il file di controllo al controller dell'insertore. In alternativa, è possibile utilizzare un altro script che accetti gli stessi parametri degli script forniti. Per informazioni sull'utilizzo degli script, consultare gli argomenti attività correlati.

1.2.1.2.20.3.3.2 File di risultato dell'imbustatrice

Dopo che un lavoro ha completato l'inserimento, la maggior parte dei controller dell'insertore scrive un file di risultati dell'insertore contenente lo stato di ciascun documento nel lavoro dopo l'inserimento e altre informazioni correlate a tale processo. RICOH ProcessDirector riceve il file (o i file) di risultati dell'insertore per ciascun lavoro dal controller dell'insertore e interpreta le informazioni contenute nel file per stabilire i documenti da ristampare e la modalità di impostazione del lavoro e delle proprietà del documento.

Ad esempio, RICOH ProcessDirector imposta la proprietà del documento Stato per indicare lo stato di inserimento di ogni documento.

I file di risultati dell'insertore variano per formato e contenuto, a seconda dell'insertore. RICOH ProcessDirector supporta l'elaborazione dei seguenti tipi di file di risultati dell'insertore:

  • I file di risultati specifici del lavoro: ogni file di risultati contiene i risultati per un solo lavoro
  • I file di risultati non specifici del lavoro: ogni file di risultati contiene i risultati per più di un lavoro (ad esempio file di risultati Gunther)
I requisiti dei file di controllo specifici e non specifici di un lavoro sono differenti, come descritto di seguito.

Un file di risultati può contenere un record per ogni documento, con un codice di stato che indica lo stato del documento dopo l'inserimento. Oppure il file di risultati può contenere un record solo per ogni documento che deve essere ristampato.

RICOH ProcessDirector può leggere i file di risultati in uno di questi formati di output:

  • FLR (Fixed Length Record): FLR (Fixed Length Record): I campi in ciascun record hanno una lunghezza fissa, senza alcun delimitatore tra ciascun campo.
  • DEF (Comma Delimited File): DEF (Comma Delimited File): I campi in ciascun record sono separati da una virgola.

Poiché i file di risultati dell'insertore variano nel formato e nel contenuto, si deve creare questi file di regole.

  • Analisi file di regole: Definisce i campi in ogni record del file di risultati dell'insertore.
  • File di regole delle proprietà lavoro: Specifica come impostare i valori di proprietà del lavoro RICOH ProcessDirector. Questo file viene utilizzato solo con file di risultati specifici del lavoro.
  • File di regole delle proprietà documento: Specifica come impostare i valori di proprietà del documento RICOH ProcessDirector.
RICOH ProcessDirector fornisce dei file di esempio di regole che è possibile modificare per l'installazione. Con la funzione Quadient Inserter Express, si ricevono file di esempio per gli insertori Quadient. Con la funzione Insertore completa, si ricevono file di esempio per una più ampia varietà di insertori.

Requisiti: I file di risultati dell'insertore devono soddisfare questi requisiti. I requisiti variano, a seconda se i file di risultati sono specifici del lavoro (un file di risultati per ogni lavoro) o non specifici del lavoro:

  • File di risultati specifici del lavoro: Il nome di ogni file di risultati deve essere univoco per ogni lavoro nel sistema associato al controller dell'insertore. Si consiglia che il nome del file di risultati contenga un valore di una proprietà lavoro il cui valore è univoco per ogni lavoro nel sistema, come ad esempio la proprietà Numero lavoro o Nome lavoro insertore. (Per impostazione predefinita, il nome lavoro dell'insertore è il numero del lavoro; tuttavia, si può impostare un altro valore nella proprietà Nome lavoro insertore.) Specificare il nome file per il file di risultati nella proprietà Comando di ricezione dell'oggetto controller insertore.

    Esempio: Se il numero lavoro è 10001023, il nome del file di risultati potrebbe essere 10001023 o Kern10001023.

    Ogni record del file deve contenere il valore di una di queste proprietà per identificare il documento a cui si applica il record:

    • Numero documento
    • Sequenza inserimento

      Nota:
    • La funzione Quadient Inserter Express supporta solo i file di risultati specifici del lavoro.
  • File di risultati non specifici del lavoro: Ogni record del file deve contenere il valore di questa proprietà per identificare il documento a cui si applica il record:
    • Numero documento
    RICOH ProcessDirector richiede il numero di documento perché il numero è univoco per ogni documento nel sistema.

Nella proprietà Comando di ricezione per l'oggetto controller dell'insertore, specificare un comando o script che RICOH ProcessDirector esegue per ricevere il file di risultati dell'insertore per il lavoro oppure, se i file dei risultati dell'insertore non sono specifici del lavoro, per ricevere tutti i file di risultati.

RICOH ProcessDirector fornisce diversi script che è possibile utilizzare per ricevere i file di risultati dell'insertore dal sistema in cui il controller dell'insertore scrive i file. In alternativa, è possibile utilizzare un altro script che accetti gli stessi parametri degli script forniti.

1.2.1.2.20.3.3.3 Metodi di completamento dell'insertore

Il metodo di completamento dell'insertore indica la modalità in cui RICOH ProcessDirector stabilisce quando il controller dell'insertore ha terminato di inserire un lavoro.

Sono disponibili due metodi di completamento da scegliere quando si crea un controller dell'insertore:

Completamento automatico
Quando RICOH ProcessDirector riceve un file di risultati dal controller dell'insertore per il lavoro, sposta automaticamente il lavoro all'operazione successiva nel flusso di lavoro, che è di solito basata sul modello Reconcile.

Utilizzare questo metodo se il controller dell'insertore crea un file di risultati specifico del lavoro per ogni lavoro dopo che ogni lavoro ha terminato l'inserimento. Un file di risultati specifico del lavoro contiene informazioni solo per un lavoro. La maggior parte dei controller insertore crea i file di risultati specifici del lavoro.

Completamento manuale
Un operatore deve selezionare l'azione Completa inserimento per avviare il processo di riconciliazione per il lavoro.

Utilizzare questo metodo se il controller dell'insertore non crea un file di risultati specifico del lavoro per ogni lavoro oppure ne crea uno per ogni lavoro prima che il lavoro abbia terminato l'inserimento. I controller di insertore Gunther non creano un file di risultati specifico del lavoro dopo che ogni lavoro ha terminato l'elaborazione.

1.2.1.2.20.3.3.4 Metodi di riconciliazione dell'insertore

RICOH ProcessDirector riconcilia ogni lavoro al termine dell'inserimento. Durante la riconciliazione, RICOH ProcessDirector determina quali documenti nel lavoro sono stati danneggiati e devono essere ristampati e quali devono essere estratti (rimossi) dal lavoro. Il metodo di riconciliazione indica a RICOH ProcessDirector se riconciliare i documenti danneggiati automaticamente o manualmente con il controllo dell'operatore.

Quando l'amministratore configura i tipi di lavoro per l'inserimento, seleziona il metodo di riconciliazione nell'operazione basata sul modello Reconcile. Un operatore può cambiare il metodo di riconciliazione per un determinato lavoro modificando le proprietà del lavoro e modificando il valore nella proprietà Riconciliazione automatica.

I metodi di riconciliazione sono:

Riconciliazione automatica
Quando un lavoro termina l'inserimento, RICOH ProcessDirector riconcilia automaticamente i documenti nel lavoro e ristampa i documenti danneggiati. Utilizzare questo metodo se gli operatori nell'installazione utilizzano l'interfaccia del controller dell'insertore per riconciliare il lavoro.

Si richiede l'azione dell'operatore in RICOH ProcessDirector in queste situazioni anche con la riconciliazione automatica:

  • Il controller insertore non ha segnalato uno stato per uno o più documenti nel lavoro e la proprietà Stato inserimento predefinito del controller insertore non è impostata.
  • I documenti da ristampare superano la percentuale di ristampe consentite per il lavoro nella proprietà Numero massimo di documenti da ristampare (%).

Riconciliazione manuale
Quando un lavoro termina l'inserimento, l'operatore seleziona l'azione Riconcilia per avviare la riconciliazione automatica per il lavoro. L'operatore, quindi, utilizza la pagina Riconcilia lavoro dell'interfaccia utente RICOH ProcessDirector per selezionare un'azione per ogni documento nel lavoro.

Nella pagina Riconcilia lavoro viene mostrato lo stato di inserimento di ogni lavoro e l'azione iniziale che RICOH ProcessDirector ha determinato per ogni documento, in base allo stato di inserimento e al valore della proprietà Stato inserimento predefinito del controller dell'insertore.

L'operatore può richiedere una di queste azioni per ogni documento:

  • OK: Il documento non viene ristampato.
  • Estrai: Il documento viene segnato come estratto (rimosso dal lavoro) nel database e non viene ristampato.
  • Ristampa: Il documento viene ristampato.

RICOH ProcessDirector può utilizzare il metodo di riconciliazione automatica solo se il controller dell'insertore crea il file o i file di risultati dell'insertore. RICOH ProcessDirector utilizza lo stato segnalato nei file di risultati dell'insertore per determinare i documenti di un lavoro che sono stati danneggiati e che devono essere ristampati. Se il controller dell'insertore non crea i file di risultati, RICOH ProcessDirector deve utilizzare il metodo di riconciliazione manuale.

    Nota:
  • Se il lavoro originale viene conservato nel sistema dopo il suo completamento, l'operatore può utilizzare l'azione di RICOH ProcessDirector Elabora di nuovo per ristampare i documenti nel lavoro. Questa funzione è utile se l'operatore rileva altri documenti danneggiati dopo la riconciliazione.

1.2.1.2.20.3.3.5 Metodi di ristampa dell'insertore

Il metodo di ristampa dell'insertore indica il modo in cui RICOH ProcessDirector ristampa i documenti danneggiati durante l'inserimento.

Alcuni controller di insertore supportano solo un tipo di metodo di ristampa. Altri controller sono configurabili, cosicché è possibile selezionare il metodo di ristampa che si preferisce.

Quando si configura l'oggetto controller dell'insertore, selezionare il metodo di ristampa nella proprietà Metodo di ristampa.

Sono presenti due metodi di ristampa:

Loop aperto
RICOH ProcessDirector rielabora i documenti e crea un lavoro secondario che contiene i documenti da ristampare. Il numero lavoro del lavoro secondario è il numero del lavoro originale con un suffisso numerico (ad esempio, 1000001.1).

Il lavoro secondario inizia l'elaborazione dalla prima operazione nel flusso di lavoro corrente. Se il flusso di lavoro contiene un'operazione che scrive codici a barre per l'inserimento, questi codici a barre vengono riscritti per includere il nuovo numero lavoro del lavoro secondario e il nuovo numero di sequenza inserimento del documento.

RICOH ProcessDirector crea un file di controllo dell'insertore per il lavoro secondario e lo invia al controller dell'insertore. Il file di controllo dell'insertore contiene un record per ogni documento nel lavoro secondario. Se il record specifica il numero di sequenza del documento, il numero di sequenza è il nuovo numero di sequenza del documento nel lavoro secondario.

Una volta creato il lavoro secondario, il lavoro originale passa all'operazione successiva nel flusso di lavoro. Il lavoro originale non viene rimosso dal sistema finché il lavoro secondario non viene stampato, inserito e riconciliato e fino a quando il tempo di conservazione per il lavoro originale non scade.

Loop chiuso
RICOH ProcessDirector non rielabora i documenti. Ristampa i documenti nello stesso lavoro con lo stesso numero lavoro. Dopo che tutti i documenti del lavoro sono stati ristampati, inseriti e riconciliati, il lavoro passa all'operazione successiva nel flusso di lavoro.

1.2.1.2.20.3.4 Verifica automatizzata

La funzione Verifica automatizzata consente di aggiungere codici a barre ai documenti in un lavoro di stampa. Gli scanner delle fotocamere o dei codici a barre leggono i codici a barre per rilevare i documenti che non hanno completato un'operazione nel flusso di lavoro. È possibile scegliere RICOH ProcessDirector in modo tale che eventuali documenti mancanti vengano ristampati automaticamente o che l'operatore specifichi l'azione da svolgere per ciascun documento mancante.
Nota: Questa funzione consente di individuare solo i documenti mancanti in un lavoro e non le pagine mancanti di tali documenti.

La funzione Verifica automatizzata aggiunge un oggetto, un modello di procedura e un metodo di riconciliazione a RICOH ProcessDirector.

Prerequisiti

Per utilizzare la funzione Verifica automatizzata, installare prima una funzione che supporta l'elaborazione del documento:

  • Per i file PDF, installare la funzione Supporto Documenti PDF.

  • Per i file AFP, installare la funzione Supporto AFP.

Oggetto

La funzione Verifica automatizzata aggiunge l'oggetto del lettore di codici a barre. I lettori di codici a barre sono le fotocamere e gli scanner del sistema in uso che leggono i codici a barre sui documenti in un lavoro di stampa, per verificare che ciascun documento sia stato elaborato. Ogni fotocamera o scanner di codici a barre deve disporre di un oggetto del lettore di codici a barre.

Ogni lettore deve disporre di almeno un oggetto di codice a barre. Per segnalare i dati letti dalla fotocamera o dal lettore di codici a barre, il formato del codice a barre deve corrispondere alla configurazione della fotocamera o dello scanner di codici a barre. Nel formato è necessario includere il Numero lavoro e una proprietà del documento utilizzata per identificare ciascun documento di un lavoro.

Modello di operazione

La funzione Verifica automatizzata aggiunge il modello di procedura ReadBarcodeData. Dopo aver ottenuto i risultati di uno o più lettori di codici a barre, un'operazione basata sul modello di procedura ReadBarcodeData verifica che tutti i documenti del lavoro siano stati rilevati. È possibile configurare l'operazione per l'elaborazione dei lavori in questi modi:

  • Una volta letti tutti i codici a barre, l'operazione invia il lavoro all'operazione successiva.

  • Una volta letti tutti i codici a barre, l'operazione attende che un operatore esegua l'azione Completare operazione codice a barre.

  • L'operazione attende una quantità specifica di tempo che i risultati vengano aggiornati. L'operazione quindi invia il lavoro all'operazione successiva anche se alcuni documenti non sono stati rilevati.

Metodo di riconciliazione

Le funzioni Supporto Documenti PDF e Supporto AFP supportano la riconciliazione automatica. Quando un lavoro completa l'operazione ReadBarcodeData e inizia l'operazione Riconcilia, l'operatore seleziona l'azione Riconcilia per avviare la riconciliazione manuale per il lavoro. L'operatore, quindi, utilizza la finestra di dialogo Riconcilia lavoro dell'interfaccia utente RICOH ProcessDirector per selezionare un'azione per ogni documento nel lavoro. Per utilizzare la riconciliazione automatica, impostare la proprietà Riconciliazione automatica nell'operazione Riconcilia su No.

La funzione Verifica automatizzata aggiunge supporto alla riconciliazione automatica. Quando un lavoro inizia l'operazione Riconcilia, RICOH ProcessDirector riconcilia automaticamente i documenti nel lavoro e ristampa i documenti di cui non sono stati letti i codici a barre. Si richiede l'azione dell'operatore in queste situazioni:

  • I documenti da ristampare superano la percentuale consentita per il lavoro nella proprietà Numero massimo di documenti da ristampare (%).
  • I codici a barre duplicati vengono letti nel lavoro.

Per utilizzare la riconciliazione automatica, impostare la proprietà Riconciliazione automatica nell'operazione Riconcilia su .

Ulteriori informazioni

La funzione Verifica automatizzata si integra ai lettori di codici a barre che restituiscono i dati tramite un indirizzo IP o una porta che usano il protocollo socket TCP/IP. La funzione non supporta i sistemi quali gli insertori basati su file che scambiano dati tramite l'invio e la ricezione di file in rete. Per determinare la migliore fotocamera o lettore per codici a barre per il dispositivo che si desidera monitorare, contattare un responsabile del servizio clienti Ricoh.

1.2.1.2.20.3.4.1 Scenario di utilizzo: Verifica dei documenti dopo l'inserimento

Questo scenario descrive le procedure necessarie per la configurazione di una fotocamera o di uno scanner per la lettura dei codici a barre tramite la finestra di ciascuna busta di un lavoro, al momento dell'uscita dall'insertore. Alcuni di questi passaggi possono essere svolti contemporaneamente.
  1. Preparare la fotocamera o lo scanner di codici a barre.
    1. Acquistare la fotocamera o lo scanner di codici a barre e installarli sull'insertore.
        Nota:
      • Seguire le istruzioni fornite dal produttore quando si installa la fotocamera o lo scanner di codici a barre. Verificare le condizioni di illuminazione per consentire alla fotocamera di leggere chiaramente il codice a barre. Se la luce si riflette sulla finestra in plastica della busta, non è possibile leggere i codici a barre. Inoltre, misurare la posizione della fotocamera o dello scanner di codici a barre per assicurarsi che sia allineata con quella dei codici a barre per tutti i tipi di documenti di cui effettuare la scansione.
    2. Connettere la fotocamera o lo scanner di codici a barre alla rete. Annotare l'indirizzo IP e il numero di porta utilizzati dalla fotocamera.
  2. Individuare e creare il formato del codice a barre.
    1. Stabilire il tipo di codice a barre da utilizzare e in che modo formattare i dati nei codici a barre da aggiungere ai documenti. Il formato del codice a barre deve contenere la proprietà del lavoro Numero lavoro e la proprietà del documento Sequenza in lavoro secondario. Stabilire il numero di caratteri da assegnare a ciascuna di queste proprietà e se si desidera includere altre informazioni nel codice a barre.
        Nota:
      • Sebbene inizialmente il Numero lavoro sia impostato su otto caratteri, è necessario includere almeno due caratteri (.n) nel formato del codice a barre. I numeri lavoro dei lavori secondari creati per le ristampe dispongono di almeno 10 caratteri. Accertarsi che la simbologia impiegata per il codice a barre consenta l'uso dei punti, poiché essi sono presenti nel Numero lavoro di ciascun lavoro secondario creato per le ristampe.
    2. Accedere a RICOH ProcessDirector come amministratore e creare l'oggetto formato del codice a barre. Se si installa solo una fotocamera e si leggono tutti i codici a barre nella stessa posizione su una busta, per il sistema è sufficiente un solo formato per il codice a barre. Se per qualsiasi motivo vengono inclusi altri dati nel codice a barre e tra le applicazioni non risulta semplice omologare tali dati, potrebbe essere necessario creare più di un formato di codici a barre. Tuttavia, le proprietà Numero lavoro e Sequenza in lavoro secondario devono essere collocate nella stessa posizione per tutti i formati di codici a barre utilizzati per lo stesso lettore.
  3. Se il file di stampa è in formato PDF, aggiungere i codici a barre ai dati di stampa.
    1. Seguire le istruzioni in RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti per installare il plug-in nel sistema Adobe Acrobat Professional in uso.
    2. Aprire il file in Adobe Acrobat Professional e attivare il plug-in di Ricoh.
    3. Definire in che modo stabilire i limiti del documento nel file di stampa. Questi margini sono i trigger utilizzati da RICOH ProcessDirector per riconoscere la fine e l'inizio di un documento.
    4. Una volta impostati i limiti del documento, definire l'area su cui posizionare il codice a barre e il relativo contenuto. Accertarsi che la posizione corrisponda a quella prevista dall'impostazione della fotocamera o dello scanner di codici a barre. È possibile posizionare il codice a barre solo sulla prima pagina di ciascun documento, poiché la fotocamera (in questo esempio) è in grado di leggere attraverso la busta.
    5. Per il primo Tipo di contenuto, selezionare Proprietà lavoro e un valore del contenuto per Job.ID. Fare clic su Modifica, quindi selezionare Riempi con carattere come modificatore. Digitare 0 per Carattere di riempimento, quindi specificare almeno tre cifre per consentire la gestione dei lavori di ristampa.
    6. Tornare alla finestra di dialogo Aggiungi codice a barre e selezionare Proprietà documento come Tipo di contenuto successivo, con un valore del contenuto di Doc.SequenceInChild. Ripetere i passaggi indicati in precedenza per inserire i valori 0 per almeno il numero di cifre corrispondenti al numero di documenti previsti nel lavoro. Ad esempio: Se si prevedono 9.999 documenti in questo lavoro, immettere 4 nel campo Lunghezza minima del testo di riempimento. Se si prevedono 100.000 documenti in questo lavoro, immettere 6 nel campo Lunghezza minima del testo di riempimento.
    7. Salvare il file di controllo creato dal plug-in. Inviare il file al server RICOH ProcessDirector in una directory accessibile dall'utente del sistema RICOH ProcessDirector.
  4. Se il file di stampa è in formato AFP, aggiungere i codici a barre ai dati di stampa.
      Importante:
    • Per i lavori AFP, per aggiungere i codici a barre è necessario disporre di gruppi di pagine già definiti. Se i file AFP non contengono gruppi di pagine, è possibile utilizzare la modalità Indicizzatore AFP a RICOH Visual Workbench per aggiungere gruppi di pagine.

    Se si desidera utilizzare la proprietà Destinatario di verifica per identificare i documenti, è necessario disporre di un tag di indice nel file AFP che sia possibile associare alla proprietà del documento Destinatario di verifica aggiunta dalla funzione Verifica automatizzata. Il file di esempio fornito dispone già della proprietà definita. Per collegare il proprio tag di indice alla proprietà:

    1. Aprire il file AFP in AFP Visual Workbench. Selezionare il plug-in DPD.
    2. Fare doppio clic sul nome della proprietà Destinatario di verifica nella parte inferiore della finestra, quindi fornire le informazioni richieste nella finestra di dialogo Definisci opzioni di collegamento.
    3. Aprile il file di controllo creato da AFP Visual Workbench. Inviare il file al server RICOH ProcessDirector in una directory accessibile dall'utente del sistema RICOH ProcessDirector.
    4. Per creare il codice a barre, selezionare la modalità AFP avanzato ed esportare un file di controllo AFP avanzato, utilizzato nell'operazione BuildAFPFromDocuments. Un file di controllo denominato VerifyAFPbarcode.cfgè inclusonella directory /aiw/aiw1/testfiles (Linux) o nella directory C:\aiw\aiw1\testfiles (Windows). Utilizzare i commenti nel file per specificare il numero di caratteri per ciascuna proprietà, affinché corrispondano al formato del codice a barre. Accertarsi che la posizione del codice a barre corrisponda a quella in cui sono diretti la fotocamera o lo scanner di codici a barre.
  5. Creare un oggetto del lettore di codici a barre.
    Accedere a RICOH ProcessDirector come amministratore e creare l'oggetto del lettore di codici a barre in modo che corrisponda alla fotocamera o allo scanner di codici a barre. Utilizzare l'indirizzo IP, la porta e il formato del codice a barre già creato.
  6. Il flusso di lavoro VerifySample fornito da RICOH ProcessDirector elabora sia i file PDF che AFP tramite il flusso di lavoro Verifica automatizzata. A partire dalla copia del flusso di lavoro VerifySample, apportare queste modifiche per elaborare i propri file di stampa:
    1. Se il file di stampa è in formato PDF, nelle operazioni IdentifyPDFDocuments e BuildPDFFromDocuments, specificare il file di controllo creato mediante il plug-in di Acrobat.
    2. Se il file di stampa è in formato AFP, nell'operazione IdentifyDocuments , specificare il file di controllo creato mediante AFP Visual Workbench. Nell'operazione BuildAFPFromDocuments, specificare il file di controllo AFP avanzato creato in precedenza.
    3. Nell'operazione ReadBarcodeData, specificare il lettore di codici a barre impostato in precedenza.
    4. Specificare la proprietà del documento che l'operazione ReadBarcodeData deve aggiornare quando il lettore di codici a barre riceve le informazioni relative ai codici a barre sui documenti.
    5. Scegliere in che modo gestire il completamento di questa operazione e l'intervallo di tempo di attesa per assicurarsi che tutti i codici a barre siano stati letti.
  7. Creare un dispositivo di input da puntare sul flusso di lavoro creato.
  8. Per verificare il sistema, inviare un lavoro.
    1. Attivare il flusso di lavoro e connettere il lettore di codici a barre, quindi assicurarsi che il dispositivo di input sia collegato e attivato.
    2. Inviare il file al dispositivo di input.
  9. Quando il lavoro raggiunge l'operazione ReadBarcodeData, il suo stato viene modificato in Lettura dei codici a barre. La fotocamera sull'insertore legge i codici a barre attraverso le finestre situate sulle buste che contengono i documenti del lavoro.

    L'operatore può selezionare Completa operazione codice a barre sulla tabella Lavori per visualizzare la percentuale di documenti letti. La finestra di dialogo non si aggiorna automaticamente, ma l'operatore può chiuderla e riaprirla durante un lavoro a lunga esecuzione, ad esempio per controllarne lo stato.

  10. Se l'operazione ReadBarcodeData è configurata per completare l'operazione automaticamente quando il 100% dei documenti è stato visualizzato o dopo un periodo di inattività, il lavoro passa all'operazione successiva nel flusso di lavoro, senza l'intervento dell'operatore.

    Se il lavoro non passa all'operazione successiva, l'operatore deve selezionare l'azione Completa operazione codice a barre per il lavoro. Questa finestra di dialogo mostra la percentuale di documenti letti dallo scanner e il numero di documenti che non sono stati letti. L'operatore può scegliere di completare l'operazione anche con i documenti mancanti, in modo che il lavoro possa passare all'operazione successiva, che nella maggior parte dei casi è Riconcilia.

  11. Se l'operazione Reconcile è configurata per contrassegnare automaticamente tutti i documenti mancanti per la ristampa e per inviare il lavoro secondario alla stampante, viene creato automaticamente un lavoro secondario contenente le ristampe e il lavoro originale passa all'operazione successiva nel relativo flusso di lavoro. Il lavoro originale passa all'operazione successiva nel flusso di lavoro, se non sono state rilevate scansioni duplicate. Se uno dei documenti viene rilevato più di una volta, il lavoro passo allo stato In attesa di riconciliazione anche se la funzione Riconciliazione automatica è attivata.

    Se la funzione di riconciliazione automatica è disattivata, l'operatore deve selezionare l'azione Riconcilia quando il lavoro si trova nello stato In attesa di riconciliazione. Nella finestra di dialogo Riconcilia, l'operatore può visualizzare un elenco di documenti in cui il valore della proprietà Stato del documento aggiornata dall'operazione è impostato su Attenzione o Duplicato. L'operatore può decidere di ristampare, rimuovere o accettare ( contrassegnare con OK) uno o più documenti nello stato Attenzione o Duplicato.

    Quando tutti i documenti nel lavoro non si trovano nello stato Attenzione, o Duplicato, l'operazione Riconcilia è stata completata e il lavoro passa all'operazione successiva.

1.2.1.2.20.3.4.2 Metodi riconciliazione di Verifica automatizzata

Durante il processo di riconciliazione, il sistema determina i documenti del lavoro che devono essere ristampati perché i relativi codici a barre non sono stati letti. Il valore della proprietà Riconciliazione automatica indica al sistema se i documenti devono essere riconciliati automaticamente o manualmente con il controllo dell'operatore.

Quando l'amministratore configura i flussi di lavoro per Verifica automatizzata, seleziona il metodo di riconciliazione nell'operazione basata sul modello di operazione Reconcile. Un operatore può cambiare il metodo di riconciliazione per un determinato lavoro modificando le proprietà del lavoro e modificando il valore nella proprietà Riconciliazione automatica.

I metodi di riconciliazione sono:

Riconciliazione automatica
Quando un lavoro completa l'operazione ReadBarcodeData, RICOH ProcessDirector riconcilia automaticamente i documenti nel lavoro e ristampa i documenti di cui non sono stati letti i codici a barre.
    Nota:
  • L'intervento dell'operatore è necessario se i documenti da ristampare superano la percentuale di ristampe consentite per il lavoro nella proprietà Numero massimo di documenti da ristampare (%). L'azione di un operatore è necessaria anche nel lavoro vengono letti codici a barre duplicati. In tal caso, il lavoro entra nello stato In attesa di riconciliazione ed è necessario eseguire l'azione di riconciliazione per impostare una disposizione per ciascun documento con lo stato Duplicato.
Riconciliazione manuale
Quando un lavoro completa l'operazione ReadBarcodeData, l'operatore deve selezionare l'azione Riconcilia per avviare la riconciliazione manuale per il lavoro. L'operatore, quindi, utilizza la pagina Riconcilia lavoro dell'interfaccia utente RICOH ProcessDirector per selezionare un'azione per ogni documento nel lavoro.

Nella pagina Riconcilia lavoro viene visualizzato lo stato di ciascun documento e l'azione iniziale che RICOH ProcessDirector ha stabilito per ogni documento in base alla proprietà Stato del documento selezionata nell'operazione ReadBarcodeData.

    Nota:
  • La tabella della pagina Riconcilia lavoro è costituita da due colonne per le proprietà Stato 1 del documento e Stato 2 del documento. Per aggiungere un'altra proprietà dello stato del documento, modificare le colonne per aggiungere Stato 3 del documento, Stato 4 del documento e Stato 5 del documento nella tabella.

L'operatore può richiedere una di queste azioni per ogni documento:

OK
il documento non viene ristampato.
Estrai
il documento viene segnato come estratto (rimosso dal lavoro) nel database e non viene ristampato.
Ristampa
il documento viene ristampato.

    Nota:
  • Dopo la riconciliazione, per ristampare altri documenti, è possibile utilizzare l'azione Crea lavoro tramite il portlet del documento nella pagina principale e creare un nuovo lavoro che elabori i documenti selezionati.

1.2.1.2.20.3.5 Archivia

La funzione Archivia consente di memorizzare i lavori, documenti e cronologia dell'elaborazione dei lavori in un contenitore e di recuperarli effettuando una ricerca in base alle proprietà di lavoro o di documento. Ad esempio, è possibile ricercare documenti in base al nome del lavoro, del cliente e del numero di conto. Una volta recuperato un lavoro o un documento, è possibile visualizzarlo, esaminare le relative proprietà memorizzate, controllare la cronologia di produzione e inviare il lavoro o il documento a un flusso di lavoro per farlo ristampare o sottoporlo ad altro tipo di elaborazione.

La funzione è costituita dai seguenti componenti principali:

  • Un nuovo oggetto contenitore e due nuovi modelli di operazione.

  • Un nuovo tipo di oggetto notifica.

Prerequisiti

Per utilizzare la funzione Archivia, installare prima una funzione che supporta l'elaborazione del documento:

  • Per i file PDF, installare la funzione Supporto Documenti PDF.

  • Per i file AFP, installare la funzione Supporto AFP.

Nuovo oggetto del contenitore

Gli oggetti contenitore conservano i dati su documenti e lavori e la cronologia di elaborazione dei lavori che è possibile memorizzare per recuperare i lavori e, ad esempio, inviarli di nuovo come nuovi lavori. Quando si recuperano le informazioni, è possibile visualizzare il lavoro, inviarlo nuovamente o esaminarne i dettagli o la cronologia di produzione. È possibile creare più contenitori, ciascuno con un periodo di conservazione univoco. Ogni contenitore può trovarsi nel sistema locale o in un'unità montata in rete. Per controllare gli utenti che possono recuperare i file da un contenitore, è possibile associare il contenitore e i relativi utenti a una posizione specifica.

Notifiche dei record cronologici

La funzione Archivia aggiunge un nuovo tipo di oggetto notifica chiamato notifica dei record cronologici. Gli oggetti di questo tipo monitorano il sistema per individuare le modifiche alla proprietà Stato del lavoro corrente. Quando questa proprietà cambia, la notifica dei record cronologici acquisisce il nuovo stato, la data e l'ora, nonché il flusso di lavoro, la fase e l'operazione in cui si trova il lavoro. Queste informazioni possono essere poi memorizzate nel contenitore.

Utilizzando le informazioni acquisite dall'oggetto notifica dei record cronologici, è possibile salvare la cronologia di produzione del lavoro per avere a disposizione i dati relativi all'elaborazione del lavoro e dei documenti.

Nuovi modelli di procedura

Archivia aggiunge il modello procedura StoreInRepository. Un'operazione basata su questo modello memorizza una copia di qualsiasi file selezionato dalla proprietà File da memorizzare in un contenitore con le proprietà di lavoro e di documento specificate. È possibile utilizzare le proprietà di lavoro e di documento selezionate per essere memorizzate con il file per recuperare il lavoro o il documento.

È anche possibile utilizzare la proprietà Memorizza record cronologici per memorizzare i record cronologici generati per il lavoro in uno o più oggetti notifica dei record cronologici.

Archivia aggiunge anche il modello di operazione ExportFromRepository. Un'operazione basata su questo modello di operazione permette di inserire in un file CSV le proprietà esportate da un contenitore.

1.2.1.2.20.3.5.1 Scenari di utilizzo del Archivia

Questi scenari mostrano in che modo la funzione Archivia può essere utilizzata per migliorare i processi di produzione memorizzando in un contenitore i lavori, i documenti e la loro cronologia per poterli recuperare quando necessario.

1.2.1.2.20.3.5.1.1 Scenari di utilizzo per la memorizzazione di lavori fino a un anno

In questo scenario, una tipografia desidera memorizzare i lavori per un anno, perché i clienti a volte chiedono che i lavori vengano rieseguiti con dati aggiornati.

Al momento la tipografia esegue 200 lavori al giorno e utilizza l'operazione RetainCompletedJobs nel proprio flusso di lavoro per conservare i lavori per un mese. Trovare i lavori risulta difficile perché la tabella Lavori ne contiene 6.000. Un lavoro su 100 viene ristampato con aggiornamenti. Grazie alla funzione Archivia, la tipografia può memorizzare i lavori in un contenitore per un anno e conservare i lavori nella relativa tabella solo per due giorni. La tabella Lavori ora contiene solo 400 lavori. La tipografia è in grado di trovare i lavori più rapidamente effettuando la ricerca nei contenitori, piuttosto che nelle proprietà di lavoro di 6.000 lavori.

Un amministratore della tipografia può creare un contenitore con un periodo di conservazione di un anno. L'amministratore aggiunge un'operazione basata sul modello StoreInRepository dopo l'operazione PrintJobs nel flusso di lavoro di stampa PDF, ma prima dell'operazione RetainCompletedJobs. L'amministratore specifica sei proprietà di lavoro nell'operazione StoreInRepository: Assegnato alla stampante (la data e l'ora in cui la stampante ha ricevuto il lavoro), Nome cliente, Custom 2 (che memorizza la data del ciclo), Nome del file di input, Posizione richiesta e Flusso di lavoro. Il personale della tipografia può cercare e recuperare i lavori in base alle sei proprietà di lavoro.

Il reparto addetto alla prestampa utilizza Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per identificare i documenti individuali in un file PDF. Il personale addetto alla prestampa invia, quindi, il lavoro al flusso di lavoro PDF.

Quando il lavoro completa l'operazione StoreInRepository, il lavoro e le relative proprietà vengono memorizzati nel contenitore. Due giorni dopo che il lavoro è stato stampato, completa l'operazione RetainCompletedJobs e viene eliminato dalla tabella Lavori.

A giugno 2014, diversi mesi dopo l'esecuzione di un lavoro di stampa di cartoline per una società immobiliare, la tipografia riceve la richiesta di ristampare le cartoline con un nuovo nome contatto. Il supervisore della tipografia cerca nel contenitore il valore Nome cliente della società immobiliare Metro e un valore di Assegnato alla stampante superiore a 1/1/14 12:00:00. La tabella dei risultati di ricerca contiene i lavori corrispondenti al nome Società immobiliare Metro. Vengono visualizzati tutti i 12 lavori stampati per il cliente nel 2014. Il supervisore cerca le date nella colonna Assegnato alla stampante della tabella Risultato per trovare il lavoro da ristampare con un nuovo nome contatto.

Il supervisore visualizza il lavoro per verificare che sia quello corretto, quindi lo invia a un flusso di lavoro breve che invia un'e-mail al reparto addetto alla prestampa con il file PDF in allegato. Il personale addetto alla prestampa utilizza Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per aggiornare il nome contatto su tutti i documenti nel file PDF. Il file PDF aggiornato viene quindi inviato al flusso di lavoro PDF per la ristampa.

1.2.1.2.20.3.5.1.2 Scenari di utilizzo per la memorizzazione di documenti per soddisfare le richieste di ristampa

In questo scenario, un'impresa commerciale stampa e invia per posta estratti conti bancari una volta al mese. Quando i clienti chiedono la ristampa del proprio estratto conto, la banca si aspetta che l'impresa sia in grado di rispondere a questa richiesta fino a quattro anni dopo che gli estratti conto sono stati stampati. La banca desidera anche salvare la cronologia di produzione dei lavori memorizzati, per poter verificare se gli estratti conto sono stati stampati al tempo dell'elaborazione del lavoro originale.

Al momento la stampante commerciale esegue 500 lavori al giorno e utilizza l'operazione RetainCompletedJobs nel proprio flusso di lavoro per conservare i lavori per tre giorni. Conservare i lavori oltre tre giorni renderebbe difficili trovarli nella tabella Lavori e potrebbe compromettere le prestazioni del sistema di produzione della stampa. Ad esempio, se la stampante commerciale conservasse i lavori per tre mesi, la tabella Lavori conterrebbe 45.000 lavori.

Un amministratore dell'impresa può creare un contenitore con un periodo di conservazione di quattro anni. L'amministratore a questo punto definisce un oggetto notifica dei record cronologici che registra le informazioni sullo stato dei lavori ogni volta che la proprietà Stato del lavoro corrente diventa Completato. Poi, per minimizzare il numero delle notifiche registrate, imposta una condizione per fare in modo che il record cronologico venga salvato solo quando Operazione corrente corrisponde a PrintJobs.

L'amministratore aggiunge un'operazione basata sul modello di operazione StoreInRepository dopo l'operazione PrintJobs del flusso di lavoro di stampa PDF, ma prima dell'operazione RetainCompletedJobs, quindi stampa il file di stampa. L'amministratore specifica sia le proprietà di lavoro che di documento nell'operazione StoreInRepository. Le proprietà di lavoro sono Nome cliente, Personalizzato 2 (che conserva la data del ciclo), Ora di invio e Flusso di lavoro. Le proprietà di documento sono Destinatario di verifica, Numero di conto e Codice postale. L'amministratore imposta anche la proprietà Memorizza record cronologici su . Il personale dell'impresa commerciale può utilizzare qualsiasi combinazione delle proprietà di lavoro e di documento per cercare e recuperare i documenti e le informazioni sulla loro cronologia di elaborazione.

Il reparto addetto alla prestampa utilizza Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per identificare i documenti in un file PDF e definire le proprietà di documento. Il personale invia, quindi, il lavoro al flusso di lavoro PDF.

Una volta che ha completato l'operazione StoreInRepository, il lavoro e la data e l'ora del completamento vengono memorizzati nel contenitore. Tre giorni dopo che il lavoro è stato eseguito, viene eliminato dalla tabella Lavori.

Ad agosto 2014, otto mesi dopo l'esecuzione di un lavoro, l'impresa commerciale riceve dalla banca la richiesta di ristampare un documento con il Numero di conto 1122345687. Il supervisore del reparto stampa cerca nel contenitore un documento con il valore DIC2013 per la proprietà di lavoro Custom 2 e il valore 112234568 per la proprietà di documento Numero di conto. Nella tabella Risultati è elencato il documento che corrisponde a questi valori delle proprietà.

Il supervisore visualizza le informazioni dettagliate sul documento. Nella scheda Cronologia, verifica che il documento trovato sia quello corretto. A questo punto, invia l'estratto conto a un flusso di lavoro di ristampa che contiene solo operazioni di stampa.

1.2.1.2.20.3.6 Electronic Presentment

La funzione Electronic Presentment fornisce un flusso di lavoro che riceve lavori da un dispositivo di input di esempio e utilizza notifiche di record cronologici di esempio per catturare i tempi in cui i lavori vengono stampati e inviati tramite posta. Il flusso di lavoro memorizza lavori, documenti, valori di proprietà e informazioni sulla cronologia in un repository di esempio.

Questa funzione gratuita viene fornita con il prodotto base ma non è installata per impostazione predefinita.

Nota: La funzione Archivia deve essere installata per utilizzare la funzione Electronic Presentment.

1.2.1.2.20.3.6.1 Esecuzione del flusso di lavoro di esempio Electronic Presentment

La funzione Electronic Presentment fornisce un flusso di lavoro di esempio che memorizza i dati in un archivio di esempio.

Gli oggetti e i file di esempio utilizzati in questo flusso di lavoro includono:

  • Flusso di lavoro: ElectronicPresentmentSample
  • Dispositivo di input di esempio: ElecPresFolder
  • Notifiche di record cronologici di esempio: EPSampleHistory
  • Repository di esempio: ElecPresRepository
  • File PDF di esempio:
    • /aiw/aiw1/testfiles/ElecPresDemo.pdf and ElecPresDemo2.pdf (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\testfiles\ElecPresDemo.pdf and ElecPresDemo2.pdf (Windows)
  • File di controllo PDF di esempio:
    • /aiw/aiw1/testfiles/ElecPresDemo.ctl (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\testfiles\ElecPresDemo.ctl (Windows)

Per eseguire il flusso di lavoro di esempio:

  1. Accedere a RICOH ProcessDirector.
  2. Fare clic sulla scheda Principale.
  3. Nel portlet Stampanti, selezionare la stampante Esempio e fare clic su Azioni Abilita.
  4. Nel portlet Dispositivi di input, selezionare il dispositivo di input hot folder ElecPresFolder e fare clic su Azioni → Abilita e connetti.

    Al primo tentativo di esecuzione di questa procedura, RICOH ProcessDirector invia immediatamente i lavori ElecPresDemo.pdf e ElecPresDemo2.pdf al flusso di lavoro ElectronicPresentmentSample .

    Quando i lavori raggiungono l'operazione ToMailroom , che si basa sul modello di operazione Attendi , vengono trattenuti per due minuti per simulare il tempo che ci vuole per elaborare i lavori nella Mailroom.

  5. Nella tabella Lavori, individuare il lavoro e verificare che il valore nella colonna Fase corrisponda a Completata.

    Il file ElecPresDemo.pdf e i relativi file ElecPresDemo2.pdf vengono memorizzati nel repository ElecPresRepository .

  6. Fare clic sulla scheda Archivio .
  7. Nel portlet Cerca, selezionare il repository ElecPresRepository .
  8. Selezionare Linea blocco indirizzo 1 dal menu a discesa Proprietà , = (uguale a) dal menu a discesa Confronto , digitare Myrna Donald nel campo Valore e fare clic su Cerca.

    La tabella Risultati mostra due rendiconti per Myrna Donald.

Le funzioni che memorizzano dati in un repository cercano dati, che vengono mostrati nella pagina Archivio dell'interfaccia utente RICOH ProcessDirector fanno parte della funzione Archivia .

1.2.1.2.20.3.7 Postal Enablement

La funzione Postal Enablement consente di estrarre i dati degli indirizzi di posta dai documenti in un lavoro e di preparare i dati per l'elaborazione da parte di un software postale di terzi. Dopo che il software postale ha verificato gli indirizzi e ne ha migliorato la qualità, la funzione Postal Enablement può elaborare i risultati ricevuti dal software postale per aggiornare i documenti nel lavoro.

La funzione aggiunge una raccolta di modelli di operazione e flussi di lavoro a RICOH ProcessDirector.

Postal Enablement non fornisce il software postale. È possibile utilizzare un software postale a scelta, ad esempio MailPreparer di TEC Mailing Solutions o BCC Mail Manager di Bell and Howell.

È possibile utilizzare le operazioni basate sui modelli di operazione RICOH ProcessDirector esistenti per scambiare i dati con il software postale oppure spostare i file manualmente tra RICOH ProcessDirector e il software postale.

Prerequisiti

Per utilizzare la funzione Postal Enablement, installare prima una funzione che supporta l'elaborazione del documento:

  • Per i file PDF, installare la funzione Supporto Documenti PDF.

  • Per i file AFP, installare la funzione Supporto AFP.

Nuovi modelli di procedura

Postal Enablement aggiunge quattro modelli di operazione.

  • SetPostalJobProps

    Un'operazione basata su questo modello di operazione consente di impostare le proprietà del lavoro richieste dal software postale per determinare la modalità di elaborazione delle informazioni di spedizione contenute nel file esterno delle proprietà del documento.

  • BuildExternalDocPropsFile

    Un'operazione basata su questo modello di operazione consente di estrarre i dati del documento dal file di proprietà e creare un file con le intestazioni e i dati del documento necessari per inviare un programma esterno. Il file creato è definito file esterno delle proprietà del documento.

  • MapExternalResultsFiletoDocProps

    Un'operazione basata su questo modello procedura consente di associare le proprietà del documento selezionate da un file di risultati esterno alle proprietà del documento incluse in un file di risultati modificato. Il file di risultati esterno viene generato da un programma esterno.

  • UpdateDocPropsFromExternalResultsFile

    Un'operazione basata su questo modello consente di unire le proprietà nel file di risultati modificato nel file delle proprietà del documento del lavoro.

Nuovi flussi di lavoro

Postal Enablement aggiunge quattro flussi di lavoro di esempio.

  • PrintAndMailJob

    Questo flusso di lavoro raccoglie i dati dei documenti da inviare al software postale e utilizza un'operazione basata sul modello RunHotFolderApplication per lo scambio di file con il software postale. Una volta ricevuto l'output del software postale, il flusso di lavoro aggiorna i dati dei documenti e stampa il lavoro da spedire.

  • GroupDocsForPostalProcess

    Questo flusso di lavoro raccoglie i dati dei documenti da inviare al software postale e aggiorna i dati dei documenti dall'output del software postale. Tramite le regole impostate per interpretare i dati, il flusso di lavoro genera lavori secondari per ciascun tipo di posta identificato dal software postale. Il flusso di lavoro viene configurato per spostare i lavori secondari su uno dei due flussi di lavoro successivi.

  • ProcessQualifiedDocuments

    Questo flusso di lavoro elabora i lavori secondari creati dal flusso di lavoro GroupDocsForPostalProcess se i documenti all'interno del lavoro sono qualificati per un'ulteriore elaborazione postale. Il flusso di lavoro ordina i documenti mediante il metodo ottimale stabilito dal software postale e sposta i lavori secondari al flusso di lavoro PrintForPostalProcess.

  • PrintForPostalProcess

    Questo flusso di lavoro stampa i lavori secondari creati dal flusso di lavoro GroupDocsForPostalProcess. I lavori secondari contengono posta qualificata, non qualificata e altri tipi di posta. Il flusso di lavoro garantisce che l'ordine dei documenti all'interno di ciascun lavoro sia corretto per ogni tipo di posta.

1.2.1.2.20.3.7.1 Estrazione delle proprietà del documento per l'uso con altri programmi

Quando si utilizzano le funzioni di elaborazione, ai documenti all'interno dei lavori di stampa vengono assegnati valori delle proprietà oltre alle proprietà applicate all'intero lavoro. Le proprietà del documento possono includere: i numeri di pagine di un documento, il nome del destinatario, il numero di conto e molto altro. È inoltre possibile definire proprietà del documento personalizzate che si adattano ai requisiti di amministrazione e ad altri scopi di rilevamento. È possibile raccogliere ed estrarre i valori delle proprietà del documento per utilizzarli al di fuori del sistema del flusso di lavoro di stampa. Inoltre, è possibile restituire i valori delle proprietà del documento al sistema per utilizzarli nelle operazioni successive nel flusso di lavoro.
Nota: La funzione Postal Enablement utilizza questo processo per estrarre le proprietà del documento, in modo che possano essere inviate al software postale esterno e restituite a RICOH ProcessDirector. Gli esempi riportati di seguito fanno riferimento alla funzione Postal Enablement, che può essere utilizzata per raccogliere i valori delle proprietà del documento anche per altri scopi.
Flusso di elaborazione delle proprietà del documento
Immagine indicante il flusso di informazioni da operazione a operazione, come descritto nei paragrafi sottostanti.

Il flusso di elaborazione delle proprietà del documento mostra le operazioni che si possono utilizzare per identificare ed estrarre le proprietà di un documento per un lavoro insieme ai file utilizzati e generati da ogni operazione. Utilizzare queste operazioni nel seguente ordine:

  • IdentifyDocuments o IdentifyPDFDocuments

    Queste operazioni consentono di creare il file delle proprietà del documento mediante un file di controllo come guida. Per i lavori AFP, l'operazione utilizza il file di controllo Visual Workbench; per i lavori PDF, l'operazione utilizza il file di controllo Identifica PDF.

    L'operazione colloca il file delle proprietà del documento nella directory di spool del lavoro denominandolo jobid.original.dpf.

  • WriteDocumentsToDatabase

    Questa operazione legge jobid.original.dpf e registra i valori della proprietà del documento nel database. Effettua anche una copia del file, rinominandolo con jobid.document.dpf e collocandolo nella directory di spool del lavoro.

  • BuildExternalDocPropsFile

    Questa operazione legge il file jobid.document.dpf e crea un nuovo file di testo, denominato file esterno delle proprietà del documento. È possibile specificare le proprietà da includere nel file esterno delle proprietà del documento e alcune informazioni sulla formattazione di base.

    Ad esempio, se si sta utilizzando la funzione Postal Enablement, è possibile estrarre le informazioni relative all'indirizzo per ciascun documento e inviarle al software MailPreparer di TECMailing per la pulizia degli indirizzi. Come input, MailPreparer accetta un file di testo in un formato con i valori separati da virgole (CSV). Tale file può includere una riga di intestazione che elenca i nomi di MailPreparer per ciascuna proprietà. Ciascuna riga seguente include i valori della proprietà del documento corrispondenti a tali proprietà. È possibile configurare l'operazione per creare un file esterno delle proprietà del documento in tale formato.

    Quando l'operazione viene eseguita, crea il file esterno delle proprietà del documento con il nome specificato. È possibile utilizzare questo file come input per un altro programma (ad esempio MailPreparer) oppure utilizzare il file in altre attività esterne al flusso di lavoro di stampa.

Per importare i valori delle proprietà del documento e aggiornarli nel database per consentirne l'utilizzo da parte di altre operazioni nel flusso di lavoro, attenersi alla seguente procedura nell'ordine specificato:

  • MapExternalResultsFileToDocProps

    Questa operazione riceve un file denominato file di risultati esterno e lo interpreta, associando i contenuti alle proprietà del documento RICOH ProcessDirector. Il file di risultati può presentarsi in formato CSV o delimitato da tabulazioni.

    L'operazione può essere configurata per trattenere e associare tutte le informazioni nel file di risultati esterno o i valori selezionati . Ad esempio, il file di risultati esterno restituito da MailPreparer contiene oltre 80 valori per ciascun documento. Il flusso di lavoro di stampa potrebbe richiederne solo 15. È possibile configurare l'operazione per trattenere e associare i 15 valori richiesti e ignorare il resto.

    Da questa operazione viene generato un file di risultati modificato. È possibile specificare il nome e la directory in cui è memorizzato il file. Questo file è utilizzato come input per l'operazione UpdateDocPropsFromExtResultsFile.

  • UpdateDocPropsFromExtResultsFile

    Questa operazione legge il file di risultati modificato e aggiorna il file delle proprietà del documento (jobid.document.dpf) nella directory di spool del lavoro. A questo punto, anche altre operazioni nel flusso di lavoro possono utilizzare i valori delle proprietà aggiornati.

1.2.1.2.20.3.8 Sostituzione dei moduli prestampati

La funzione Sostituzione dei moduli prestampati consente di stampare su carta semplice i lavori che precedentemente richiedevano moduli prestampati. Aggiornare la definizione di ciascun oggetto supporto per i supporti richiesti da questi lavori per includere l'equivalente elettronico dei dati del modulo prestampato. L'applicazione che invia i file di stampa a RICOH ProcessDirector può continuare a specificare i supporti per i lavori allo stesso modo.

Per ciascuno dei moduli prestampati, associare una pagina PDF che rappresenta l'equivalente dei dati di un modulo prestampato con ciascun lato di un oggetto supporto. Il lavoro in arrivo richiede il supporto per il lavoro o per le pagine selezionate nel lavoro per nome. Un'operazione nel flusso di lavoro combina i dati della pagina PDF con i dati del lavoro per creare un file di stampa che è possibile creare su carta semplice.

Le proprietà del modulo elettronico degli oggetti supporto vengono utilizzate solo quando i lavori superano l'operazione che combina i moduli elettronici con i dati lavoro. È possibile utilizzare gli stessi oggetti supporto per stampare i lavori sui moduli prestampati se i lavori non superano l'operazione.

È possibile elaborare i lavori pronti per l'utilizzo di moduli elettronici e i lavori non pronti per l'uso in un flusso di lavoro inviandoli tramite due sezioni:

  • I lavori pronti per l'utilizzo di moduli elettronici superano una sezione con l'operazione che combina i moduli elettronici con i dati del lavoro.
  • I lavori non pronti superano una sezione senza l'operazione.

Le sezioni verificano la proprietà di un lavoro, ad esempio Personalizzato 1. Assegnare alla proprietà un valore per i lavori pronti per l'utilizzo di moduli elettronici e un altro valore per i lavori non pronti.

Utilizzando le sezioni nel flusso di lavoro, è possibile utilizzare i moduli elettronici per ridurre o eliminare l'inventario di moduli prestampati coi propri tempi. Ad esempio, è possibile selezionare il modulo prestampato che si sta per riordinare o il modulo prestampato più costoso per spostarsi prima ai moduli elettronici.

Prerequisiti

La funzione Sostituzione dei moduli prestampati richiede la funzione Supporto Documenti PDF. Se si installa la funzione Supporto AFP, la funzione Sostituzione dei moduli prestampati consente anche di inserire moduli PDF nei lavori AFP.

Modelli di procedura

Sostituzione dei moduli prestampati fornisce i modelli CombinePDFWithForm e CombineAFPWithForm. Le operazioni basate su questi modelli di operazione combinano i moduli elettronici con i dati nei file PDF o AFP rispettivamente.

    Nota:
  • Il modello di operazione CombineAFPWithForm è disponibile quando sono installate le funzioni Sostituzione dei moduli prestampati e Supporto AFP .

Proprietà del modulo elettronico per gli oggetti supporto

Per definire i moduli elettronici per un oggetto supporto, utilizzare la sezione Modulo elettronico per le proprietà del notebook supporto:

Le proprietà Parte anteriore del modulo e Retro del modulo consentono di creare un modulo elettronico da una pagina in un file PDF. È possibile creare un modulo elettronico per la parte anteriore del supporto, la parte posteriore del supporto o entrambe. Quando l'operazione CombinePDFWithForm o CombineAFPWithForm i lavori che richiedono supporti con i valori per queste proprietà, l'operazione combina i moduli con i dati per le pagine appropriate.

La proprietà Nome dei supporti per la stampa comunica a RICOH ProcessDirector il nome del supporto da utilizzare per pianificare il lavoro e per stampare i lavoro o le pagine che richiedono il supporto. I valori delle proprietà forniscono queste possibilità:

  • Sostituire il nome del supporto richiesto per il lavoro con un nuovo nome.
  • Mantenere il nome originale.
  • Rimuovere il nome in modo che il supporto predefinito della stampante venga utilizzato.

I valori della proprietà Nome dei supporti per la stampa consentono di implementare Sostituzione dei moduli prestampati nelle operazioni di stampa senza limitare gli operatori o modificare i dati scambiati con altre applicazioni. Ad esempio:

  • L'oggetto supporto Form1240 è stato creato per un modulo prestampato su carta semplice. Dopo aver allegato i moduli elettronici all'oggetto supporto, si desidera che l'operazione CombinePDFWithForm o CombineAFPWithForm rimuova il nome del supporto Form1240 quando i lavori o le pagine richiedono il supporto Form1240. Impostare il valore della proprietà Nome dei supporti per la stampa su Nessuno. RICOH ProcessDirector stampa i lavori o le pagine sulla carta impostata come supporto predefinito sulla stampante.
  • L'oggetto supporto Form1400 è stato creato per un modulo prestampato su carta blu. Dopo aver allegato i moduli elettronici all'oggetto supporto, si desidera che l'operazione Form1400 con Letter blu quando i lavori o le pagine richiedono il supporto Form1400. Impostare il valore della proprietà Nome dei supporti per la stampa su Selezionato e quindi selezionare Letter blu. RICOH ProcessDirectorstampa i lavori o le pagine su carta Letter blu.
  • L'oggetto supporto Form 2010 è stato creato per un modulo prestampato su carta da lettera blu. Dopo aver allegato i moduli elettronici all'oggetto supporto, si desidera che l'operazione mantenga Form 2010 come nome supporto quando i lavori o le pagine richiedono i supporti Form 2010.

    Impostare il valore della proprietà Nome dei supporti per la stampa su Nome corrente. Form 2010 rimane un nome supporto nel catalogo stampanti. Gli operatori caricano carta da lettera di alta qualità (senza dati prestampati) per i lavori che richiedono i supporti Form 2010.

Quando si sceglie un valore per la proprietà Nome dei supporti per la stampa, prendere in considerazione le esigenze di segnalazione del MIS (Management Information System). Considerare il modo in cui si desidera rintracciare e pagare i supporti.

1.2.1.2.20.3.8.1 Scenario di utilizzo per stampare i lavori su carta comune anziché carta prestampata

In questo scenario, un'azienda tipografica desidera sostituire la carta prestampata con i moduli elettronici da stampare su carta comune. L'azienda desidera effettuare sostituzioni in base ai clienti e lo fa iniziando con la sostituzione della carta prestampata per il cliente A. Continua a stampare i lavori per tutti gli altri clienti su carta prestampata.

Un'applicazione al cliente A invia lavori al dispositivo di input per il flusso di lavoro che elabora i lavori PDF. I lavori specificano Modulo per cliente A come supporti. L'azienda tipografica ha già un RICOH ProcessDirector oggetto supporto denominato Modulo per cliente A.

Per sostituire la carta prestampata, l'azienda tipografica crea un file PDF che utilizza le stesse dimensioni di pagina della carta prestampata e che ha gli stessi contenuti. L'azienda tipografica aggiunge il file PDF come modulo elettronico all'oggetto supporto Modulo per cliente A. Durante l'aggiunta del modulo all'oggetto supporto, l'azienda tipografica seleziona Nessuna come valore della proprietà Nome dei supporti per la stampa.

L'azienda tipografica aggiunge un'operazione basata sul modello di procedura CombinePDFWithForm al flusso di lavoro PDF dopo l'operazione OptimizePDF e prima dell'operazione CountPages.

Poiché l'azienda tipografica elabora i lavori con molti clienti diversi tramite il flusso di lavoro PDF, aggiunge una sezione dall'operazione OptimizePDF all'operazione CountPages. Questa operazione ignora l'operazione CombinePDFWithForm.

Per instradare i lavori del Cliente A attraverso l'operazione CombinePDFWithForm, l'azienda tipografica imposta questa regola sul connettore, dall'operazione OptimizePDF all'operazione CombinePDFWithForm: Job.CustomerName = 'Cliente A'. Il valore della proprietà Ordine di esecuzione per la regola è 1.

Dopo che l'azienda tipografica modifica il flusso di lavoro PDF, i lavori dal Cliente A passano all'operazione CombinePDFWithForm. L'operazione combina i moduli elettronici definiti per l'oggetto supporto Modulo per cliente A ai dati del lavoro e verifica il valore della proprietà Nome dei supporti per la stampa. Poiché il valore è Nessuna, l'operazione rimuove tutte le istanze del nome supporto Modulo per cliente A dal lavoro. Di conseguenza, il lavoro viene stampato sul supporto predefinito della stampante. I lavori per tutti gli altri clienti ignorano l'operazione CombinePDFWithForm e vengono stampati su carta prestampata.

Il flusso di lavoro PDF modificato dall'azienda tipografica è simile al flusso di lavoro ElectronicFormJobSample fornito con la funzione Sostituzione dei moduli prestampati. La più grande differenza tra i flussi di lavoro è la regola sul connettore, dall'operazione OptimizePDF all'operazione CombinePDFWithForm. Per ulteriori informazioni sul flusso di lavoro ElectronicFormJobSample, consultare il Centro informazioni.

1.2.1.2.20.3.9 Gestione preferenze

La funzione Gestione preferenze consente di aggiornare i valori della proprietà del documento con i valori di un file delle preferenze esterno. Questi valori possono essere utilizzati per modificare il contenuto dei documenti selezionati o per modificare l'elaborazione dei documenti.

Ad esempio, è possibile creare un file delle preferenze che identifica i clienti che hanno scelto le opzioni ecologiche. Dopo aver identificato i clienti, modificare il tipo di output su e-mail in modo che possano ricevere le relative informazioni tramite e-mail anziché tramite posta tradizionale.

L'operazione ApplyPreferences usa l'oggetto di mappatura proprietà per associare i valori del file delle preferenze alle proprietà del documento di RICOH ProcessDirector. L'oggetto di mappatura proprietà specifica le proprietà del documento che identificano i documenti da aggiornare. I valori di tali proprietà documento devono corrispondere ai valori nel file delle preferenze. Quindi, l'oggetto stabilisce quali proprietà del documento vengono aggiornate con i valori del file delle preferenze.

Questa funzione gratuita viene fornita con il prodotto base.

Prerequisiti

Per utilizzare la funzione Gestione preferenza, installare prima una funzione che supporta l'elaborazione del documento:

  • Per i file PDF, installare la funzione Supporto Documenti PDF.

  • Per i file AFP, installare la funzione Supporto AFP.

Modello di operazione

Gestione preferenze fornisce il modello operazione ApplyPreferences. Un'operazione basata sul modello operativo consente di specificare un file delle preferenze usato per aggiornare uno o più valori delle proprietà del processo o del documento.

Oggetto

Gestione preferenze fornisce l'oggetto Associazione proprietà. Questo oggetto consente di associare le informazioni del file delle preferenze alle proprietà del documento in RICOH ProcessDirector, usate poi dalle operazioni per generare i file di output.

1.2.1.2.20.3.9.1 Uso delle informazioni sui documenti

Tutte le funzioni che elaborano i documenti raccolgono e monitorano le informazioni sui singoli documenti in un processo. RICOH ProcessDirector estrae le informazioni (ad esempio nome e indirizzo del cliente) dai dati nei documenti stessi. La funzione Gestione preferenza consente di utilizzare altre informazioni (ad esempio i film preferiti o le preferenze di consegna dei documenti) riguardo all'individuo o all'account, associate con ciascun documento. I documenti stessi non contengono tali informazioni.

È possibile utilizzare le informazioni sugli individui o sugli account in due modi diversi:

  • Modificare il contenuto dei documenti

  • Controllare come RICOH ProcessDirector elabora i documenti

Per modificare il contenuto dei documenti, applicare il markup in base ai valori delle proprietà del documento. Se ad esempio si dispone delle informazioni sul film preferito di ciascun cliente, si crea il markup per diverse offerte speciali Definire una proprietà del documento di RICOH ProcessDirector per i film preferiti. Inviare quindi le informazioni sui film preferiti a RICOH ProcessDirector in un file delle preferenze. RICOH ProcessDirector usa le informazioni per selezionare un'offerta speciale e la applica a ciascun documento.

Per controllare come RICOH ProcessDirector elabora i documenti nel flusso di lavoro, creare elaborazioni condizionali basate sui valori delle proprietà del documento. Se ad esempio si dispone delle informazioni sulle preferenze di consegna dei documenti di ciascun cliente, Definire una proprietà del documento di RICOH ProcessDirector per le preferenze di consegna e si inviano tali informazioni su RICOH ProcessDirector in un file delle preferenze. Si creano quindi elaborazioni condizionali per stampare o inviare tramite posta elettronica i documenti ai clienti, assegnando i valori per la proprietà del documento che specifichino le preferenze di consegna su una proprietà del processo, in modo che RICOH ProcessDirector possa creare processi separati per i documenti in base a ciascuna preferenza di consegna.

1.2.1.2.20.3.9.2 Scenario d'uso di applicazione del markup del documento in base a un file delle preferenze

In questo scenario un'azienda modifica il proprio processo di stampa PDF per aggiungere un'offerta di marketing sui rendiconti dei clienti in un file PDF prima della stampa di tali rendiconti. È possibile aggiungere una di due diverse offerte di marketing. La scelta per ciascun rendiconto si basa sul livello di bonus che un cliente ha raggiunto. Poiché tale livello di bonus non rientra nei dati sul rendiconto, l'azienda lo estrapola dal proprio database clienti in un file testuale che contiene le intestazioni ed è usato come file delle preferenze. I valori nel file determinano l'offerta applicata a ciascun rendiconto.

Il file delle preferenze contiene il numero di conto e il livello di bonus del cliente. I clienti che hanno raggiunto il livello Platinum ricevono una determinata offerta, mentre per quelli con livello Gold ne sono riservate altre. I clienti che non hanno raggiunto alcun livello di bonus non ricevono nessuna offerta.

Prima di modificare i processi, l'azienda stampa tutti i rendiconti usando il flusso di lavoro EnhancePDFDocuments fornito. Il valore della proprietà File di controllo Identifica PDF sull'operazione IdentifyPDFDocuments è /aiw/aiw1/control_files/EnhancePDFdocs.ctl. Il valore della proprietà File di controllo Crea PDF 1 sull'operazione BuildPDFFromDocuments è anche /aiw/aiw1/control_files/EnhancePDFdocs.ctl.

L'azienda usa il dispositivo di input HotFolderPDF fornito con la proprietà Flusso di lavoro secondario impostata su EnhancePDFDocuments.

L'azienda inoltre usa Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per individuare i rendiconti come singoli documenti nel file PDF di produzione per ciascun lavoro. I dati in ciascun rendiconto includono il numero di conto.

Per supportare il nuovo processo, l'amministratore:

  • Configura le proprietà personalizzate del documento e aggiunge il markup per le offerte.
  • Crea un oggetto di mappatura proprietà.
  • Mette a disposizione il file delle preferenze su RICOH ProcessDirector.
  • Aggiunge l'operazione ApplyPreferences sul flusso di lavoro EnhancePDFDocuments.

Configurazione delle proprietà personalizzate del documento e aggiunta del markup

Per impostare le proprietà personalizzate del documento e aggiungere il markup, l'amministratore:

  • Definisce due proprietà personalizzate del documento (con didascalie che specificano i nomi dell'interfaccia utente) nel file docCustomDefinitions.xml:
    • Doc.Custom.AccountNumber, con Numero di conto per didascalia
    • Doc.Custom.AwardLevel con Livello bonus per didascalia
  • Esegue l'utilità docCustom e installa o aggiorna la funzione Proprietà documento personalizzato.
  • Carica le proprietà aggiornate del documento di RICOH ProcessDirector su Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
  • Usa la funzione Definisci proprietà documento nel plug-in per associare i dati del numero di conto nei documenti sulla proprietà del documento Numero di conto (nome del database Doc.Custom.AccountNumber).

    Durante l'elaborazione, l'operazione IdentifyPDFDocuments nel flusso di lavoro estrae i dati per la proprietà del documento Numero di conto da ciascun documento nel file PDF per il processo.

      Nota:
    • La funzione Definisci proprietà documento non può essere usata per associare i dati sulla proprietà del documento Livello bonus (nome del database Doc.Custom.AwardLevel), perché i documenti non presentano tali dati. Durante l'elaborazione, l'operazione ApplyPreferences nel flusso di lavoro usa il file delle preferenze per inserire i valori della proprietà.

  • Usa la funzione Gestisci regole nel plug-in per definire due regole:
    • La regola Award_level_platinum presenta le seguenti condizioni: Doc.Custom.AwardLevel = Platinum
    • La regola Award_level_gold presenta le seguenti condizioni: Doc.Custom.AwardLevel = Gold
  • Usa la funzione Aggiungi immagine nel plug-in per definire due immagini:
    • La prima immagine viene posizionata sui documenti che soddisfano le condizioni nella regola Award_level_platinum.
    • La seconda immagine viene posizionata sui documenti che soddisfano le condizioni nella regola Award_level_gold.
  • Usa la funzione Salva file di controllo nel plug-in per salvare la definizione della proprietà del documento nel file di controllo e il markup per le due immagini del file di controllo EnhancePDFdocs.ctl.
  • Invia il file di controllo sul server RICOH ProcessDirector.

Creazione di un oggetto di mappatura proprietà

L'amministratore crea un oggetto di mappatura proprietà CustomerPreferences con questi valori:

  • Sulla sezione Generale, il valore di Tipo di file è CSV.
  • Nella sezione Mappatura proprietà, i valori sono:
    Intestazione Proprietà del documento Utilizzo
    Numero conto Numero conto Identifica documento
    Bonus Livello bonus Aggiorna proprietà
Disponibilità del file delle preferenze su RICOH ProcessDirector

Per mettere a disposizione un file delle preferenze su RICOH ProcessDirector, l'amministratore:

  • Crea una directory /aiw/aiw1/preferences per i file di preferenze.
  • Chiede al dipartimento che fornisce il file delle preferenze di nominarlo EnhancePDFprefs.csv e scriverlo sulla directory /aiw/aiw1/preferences.
  • Si assicura che il file delle preferenze sia pronto per elaborazione da parte di RICOH ProcessDirector:
    • Il file deve essere in formato CSV (Comma Separated Values) o delimitato da tabulazioni.

      Le colonne di dati devono presentare le intestazioni specificate nell'oggetto di mappatura proprietà: Numero conto e Bonus.

    Questo esempio mostra una porzione del file:

    Account Number,Awards
    2000144372,Gold
    2001144678,None
    2001154898,Platinum
    2004187456,None
    2007192007,None
    2010197554,Gold
    2010223114,Gold
    2012234096,Platinum
    2231547625,None

Modifica del flusso di lavoro

Per modificare il flusso di lavoro EnhancePDFDocuments usato dall'azienda per stampare i rendiconti, l'amministratore aggiunge un'operazione ApplyPreferences dopo IdentifyPDFDocuments e imposta i valori per le proprietà operative:

  • Il valore del File delle preferenze è /aiw/aiw1/preferences/EnhancePDFprefs.csv.
  • Il valore di Mappatura proprietà è CustomerPreferences.

Elaborazione dei processi attraverso il flusso di lavoro

Una volta configurato e testato il flusso di lavoro, l'amministratore mette in produzione il flusso di lavoro.

Il dispositivo di input HotFolderPDF fornito riceve un processo PDF con documenti di rendiconto e inoltra tutto al flusso di lavoro EnhancePDFDocuments.

Il lavoro passa all'operazione IdentifyPDFDocuments. RICOH ProcessDirector identifica i documenti nel file PDF e determina il valore della proprietà Doc.Custom.AccountNumber per ciascun documento. RICOH ProcessDirector scrive i valori della proprietà sul file delle proprietà del documento per quel lavoro.

Il lavoro passa all'operazione ApplyPreferences. RICOH ProcessDirector legge le informazioni nel file EnhancePDFprefs.csv e crea una colonna di dati nel file delle proprietà del documento. Questa colonna contiene i valori per la proprietà Doc.Custom.AwardLevel.

Il lavoro passa all'operazione BuildPDFFromDocuments. RICOH ProcessDirector applica le immagini ai documenti usando i valori per la proprietà Doc.Custom.AwardLevel nel file delle proprietà del documento.

1.2.1.2.20.3.9.3 Scenario d'uso di distribuzione dei rendiconti in base a un file delle preferenze

In questo scenario un'azienda cambia il proprio processo di stampa PDF per distribuire i rendiconti ai clienti attraverso canali multipli. I clienti scelgono se stampare, ricevere per e-mail o visualizzare nel proprio account sul sito Web della società. Poiché questa informazione non rientra nei dati sul rendiconto, l'azienda la esporta dal proprio database clienti in un file testuale che contiene le intestazioni ed è usato come file delle preferenze. Il valore nel file determina come viene distribuito ciascun rendiconto al cliente.

Il file delle preferenze contiene informazioni sul cliente, come numero di conto, preferenza di consegna del rendiconto, indirizzo e-mail e preferenze di marketing. I clienti scelgono se vogliono ricevere offerte dall'azienda e da fornitori di terze parti, solo offerte dall'azienda oppure nessuna offerta.

Prima di modificare i processi, l'azienda stampa tutti i rendiconti usando il flusso di lavoro EnhancePDFDocuments fornito. Il valore della proprietà File di controllo Identifica PDF sull'operazione IdentifyPDFDocuments è /aiw/aiw1/control_files/EnhancePDFdocs.ctl. Il valore della proprietà File di controllo Crea PDF 1 sull'operazione BuildPDFFromDocuments è anche /aiw/aiw1/control_files/EnhancePDFdocs.ctl.

L'azienda usa il dispositivo di input HotFolderPDF fornito con la proprietà Flusso di lavoro secondario impostata su EnhancePDFDocuments.

L'azienda inoltre usa Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per individuare i rendiconti come singoli documenti nel file PDF di produzione per ciascun lavoro. I dati in ciascun rendiconto includono il numero di conto.

Per supportare il nuovo processo, l'amministratore:

  • Imposta le proprietà personalizzate del documento.
  • Crea un oggetto di mappatura proprietà.
  • Mette a disposizione il file delle preferenze su RICOH ProcessDirector.
  • Aggiunge l'operazione ApplyPreferences sul flusso di lavoro EnhancePDFDocuments.
  • Aggiunge le operazioni che consentono al flusso di lavoro EnhancePDFDocuments modificato di inviare per e-mail i rendiconti ai clienti e di visualizzarli sul sito Web dell'azienda.

Impostazione delle proprietà personalizzate del documento

Per impostare le proprietà personalizzate del documento, l'amministratore:

  • Definisce due proprietà personalizzate del documento (con didascalie che specificano i nomi dell'interfaccia utente) nel file docCustomDefinitions.xml:
    • Doc.Custom.AccountNumber, con Numero di conto per didascalia
    • Doc.Custom.PrefOffers, con Preferenza sulle offerte per didascalia
  • Esegue l'utilità docCustom e installa o aggiorna la funzione Proprietà documento personalizzato.
  • Carica le proprietà aggiornate del documento di RICOH ProcessDirector su Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
  • Usa la funzione Definisci proprietà documento nel plug-in per associare i dati del numero di conto nei documenti sulla proprietà del documento Numero di conto (nome del database Doc.Custom.AccountNumber).

    Durante l'elaborazione, l'operazione IdentifyPDFDocuments nel flusso di lavoro estrae i dati per la proprietà del documento Numero di conto da ciascun documento nel file PDF per il processo.

      Nota:
    • La funzione Definisci proprietà documento non può essere usata per associare i dati sulla proprietà del documento Preferenza sulle offerte (nome del database Doc.Custom.PrefOffers), perché i documenti non presentano tali dati. Durante l'elaborazione, l'operazione ApplyPreferences nel flusso di lavoro usa il file delle preferenze per inserire i valori della proprietà.

  • Usa la funzione Salva file di controllo nel plug-in per salvare la definizione della proprietà del documento nel file di controllo EnhancePDFdocs.ctl.
  • Invia il file di controllo sul server RICOH ProcessDirector.

Creazione di un oggetto di mappatura proprietà

L'amministratore crea un oggetto di mappatura proprietà CustomerPreferences con questi valori:

  • Sulla sezione Generale, il valore di Tipo di file è CSV.
  • Nella sezione Mappatura proprietà, i valori sono:
    Intestazione Proprietà del documento Utilizzo
    Numero conto Numero conto Identifica documento
    Tipo di output Tipo di output Aggiorna proprietà
    Indirizzo e-mail Indirizzo e-mail Aggiorna proprietà
    Offerte Preferenze sulle offerte Aggiorna proprietà

Disponibilità del file delle preferenze su RICOH ProcessDirector

Per mettere a disposizione un file delle preferenze su RICOH ProcessDirector, l'amministratore:

  • Crea una directory /aiw/aiw1/preferences per i file di preferenze.
  • Chiede al dipartimento che fornisce il file delle preferenze di nominarlo EnhancePDFprefs.csv e scriverlo sulla directory /aiw/aiw1/preferences.
  • Si assicura che il file delle preferenze sia pronto per elaborazione da parte di RICOH ProcessDirector:
    • Il file deve essere in formato CSV (Comma Separated Values) o delimitato da tabulazioni.

      Le colonne di dati devono presentare le intestazioni specificate nell'oggetto di mappatura proprietà: Numero conto, Tipo di output, Indirizzo e-mail e Offerte.

    Questo esempio mostra una porzione del file:

    Account Number,Output Type,Email Address,Offers
    2000144372,Print,,All
    2001144678,Print,,None
    2001154898,Email,m.lopez@isp1.com,Company
    2004187456,Print,,Company
    2007192007,Web,j.gomez@isp2.com,All
    2010197554,Email,s.jones@isp3.com,Company
    2010223114,Email,d.wilson@isp4.com,None
    2012234096,Web,a.larson@isp5.com,None
    2231547625,Print,,All

Modifica del flusso di lavoro

Per modificare il flusso di lavoro EnhancePDFDocuments che la società usa per stampare i rendiconti, l'amministratore:

  • Aggiunge l'operazione ApplyPreferences dopo IdentifyPDFDocuments e imposta i valori per le proprietà dell'operazione:
    • Il valore del File delle preferenze è /aiw/aiw1/preferences/EnhancePDFprefs.csv.
    • Il valore di Mappatura proprietà è CustomerPreferences.
  • Aggiunge un'operazione GroupDocuments dopo ApplyPreferences e imposta il valore della proprietà Gruppo 1 su Tipo di output.

    L'operazione GroupDocuments crea tre gruppi di documenti basati sui valori della proprietà del documento Tipo di output. I valori derivano dal file EnhancePDFprefs.csv: Print, Email e Web.

  • Aggiunge l'operazione CreateJobsFromDocuments al flusso di lavoro dopo GroupDocuments e imposta il valore della proprietà Flusso di lavoro secondario sul nome del flusso di lavoro corrente.
  • Scollega l'operazione CreateJobsFromDocuments dall'operazione BuildPDFFromDocuments.
  • Aggiunge una condizione al collegamento tra le operazioni SetJobPropsFromTextFile e CountPages. La regola sul collegamento è: N. lavoro Diverso da *.*

    Tale regola consente di elaborare processi principali e secondari attraverso diverse sezioni. I processi principali che non presentano un . (punto) nel proprio nome usano questa sezione.

  • Aggiunge un'operazione SetDocPropsFromConditions e collega a essa l'operazione SetJobPropsFromTextFile. L'operazione SetDocPropsFromConditions avvia una nuova sezione per i processi secondari. Il collegamento non presenta una regola. I processi secondari che presentano un punto decimale nel proprio numero di processo finiscono in questa sezione.

    L'operazione SetDocPropsFromConditions specifica un file delle condizioni di proprietà che imposta la proprietà del processo Personalizzata 1 (nome del database Job.Info.Attr1) basata sul valore della proprietà del documento Tipo di output dal file delle preferenze. Il file delle condizioni di proprietà presenta il seguente contenuto:

    "Doc.Pref.Output","Job.Info.Attr1"
    "=Email","Email"
    "=Print","Print"
    "=Web","Web"

  • Collega l'operazione SetDocPropsFromConditions a quella BuildPDFFromDocuments.
  • Crea una sezione del flusso di lavoro per i processi secondari con i rendiconti da stampare aggiungendo una condizione sul collegamento esistente dall'operazione BuildPDFFromDocuments sull'operazione CountPages. La regola sul collegamento è: Custom 1 = Stampa
  • Aggiunge un'operazione EmailDocuments e collega a essa l'operazione BuildPDFFromDocuments. L'operazione EmailDocuments invia ciascun rendiconto in formato PDF all'indirizzo e-mail per il cliente.

    Il file delle preferenze contiene gli indirizzi e-mail del cliente.

  • Crea una sezione del flusso di lavoro per i processi secondari con i rendiconti da stampare aggiungendo una condizione sul collegamento tra le operazioni BuildPDFFromDocuments e EmailDocuments. La regola sul collegamento è: Personalizzata 1 = Email
  • Aggiunge un'operazione RunExternalProgram e collega a essa l'operazione BuildPDFFromDocuments. L'operazione RunExternalProgram invia il rendiconto a un programma esterno che lo pubblica sul sito Web dell'azienda.
  • Crea una sezione del flusso di lavoro per i processi secondari con i rendiconti da pubblicare sul sito Web aziendale aggiungendo una condizione sul collegamento tra le operazioni BuildPDFFromDocuments e RunExternalProgram. La regola sul collegamento è: Personalizzata 1 = Web
  • Aggiunge un'operazione WaitForRelatedJobs tra le operazioni PrintJobs e RetainCompletedJobs.
  • Collega le operazioni CreateJobsFromDocuments, EmailDocuments e RunExternalProgram all'operazione WaitForRelatedJobs.

Elaborazione dei processi attraverso il flusso di lavoro

Una volta configurato e testato il flusso di lavoro, l'amministratore mette in produzione il flusso di lavoro.

Il dispositivo di input HotFolderPDF fornito riceve un processo PDF con documenti di rendiconto e inoltra tutto al flusso di lavoro EnhancePDFDocuments.

Il processo passa dalla sezione del flusso di lavoro per i processi principali e alla sezione ApplyPreferences. RICOH ProcessDirector legge le informazioni nel file EnhancePDFprefs.csv e crea tre colonne di dati nel file delle proprietà del documento per il lavoro. Le colonne contengono i valori per queste proprietà:

  • Doc.Pref.Output
  • Doc.Email.Address
  • Doc.Custom.PrefOffers

Il processo passa all'operazione GroupDocuments, che posiziona ciascun documento in uno dei tre gruppi in base al valore della proprietà Tipo di output.

Il processo passa all'operazione CreateJobsFromDocuments, che crea un processo secondario per ciascun gruppo di documenti e inoltra i processi secondari allo stesso flusso di lavoro.

I processi secondari passano attraverso la relativa sezione del flusso di lavoro.

Quando i processi secondari raggiungono l'operazione SetDocPropsFromConditions, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà del processo Personalizzata 1:

  • Per il lavoro secondario con la proprietà Tipo di output impostata su Stampa, la proprietà del processo Personalizzata 1 è impostata su Print.
  • Per il lavoro secondario con la proprietà Tipo di output impostata su Email, la proprietà del processo Personalizzata 1 è impostata su Email.
  • Per il lavoro secondario con la proprietà Tipo di output impostata su Web, la proprietà del processo Personalizzata 1 è impostata su Web.

RICOH ProcessDirector invia i lavori secondari al ramo di stampa o alla sezione Web del flusso di lavoro in base al valore della proprietà del lavoro Personalizzata 1.

Il processo secondario con i documenti da stampare passa all'operazione WaitForRelatedJobs dopo PrintJobs.

Il lavoro secondario con documenti e-mail passa all'operazione EmailDocuments e RICOH ProcessDirector usa il valore specificato per la proprietà Indirizzo e-mail per inviare via e-mail ciascuna politica come file PDF al cliente.

Il lavoro secondario passa quindi all'operazione WaitForRelatedJobs.

Il processo secondario con i documenti Web passa all'operazione RunExternalProgram, che invia i rendiconti a un programma esterno che lo pubblica sul sito Web dell'azienda.

Il lavoro secondario passa quindi all'operazione WaitForRelatedJobs.

Quanto tutti i processi secondari raggiungono l'operazione WaitForRelatedJobs, il processo principale e i processi secondari avviano il periodo di conservazione.

    Nota:
  • Tale scenario d'uso mostra come aggiungere i valori per la proprietà Preferenza sulle offerte al file delle proprietà del documento senza usare tali valori nel flusso di lavoro. L'azienda potrebbe usare questa proprietà per determinare se aggiungere un'immagine con un'offerta di marketing al rendiconto dei clienti.

1.2.1.2.20.3.10 Scenari di utilizzo per l'elaborazione dei documenti

Se si dispone della funzione Supporto Documenti PDF o Supporto AFP, questo argomento fornisce i collegamenti agli scenari di utilizzo. Questi scenari illustrano in che modo l'elaborazione dei documenti viene utilizzata per migliorare i processi di produzione e offrire nuovi processi ai clienti.

1.2.1.2.20.3.10.1 Scenari di utilizzo per i lavori AFP

Questi scenari mostrano le possibili operazioni di un flusso di lavoro durante l'elaborazione dei lavori AFP che contengono documenti.

1.2.1.2.20.3.10.1.1 Scenario di lavoro per l'ordinamento (uno-a-uno)

Questo scenario descrive come è possibile ordinare un lavoro in modo tale che i documenti siano stampati in un determinato ordine.

In questo esempio, un'applicazione produce un lavoro non ordinato. Il responsabile desidera ordinare il lavoro alfabeticamente in base al cognome del cliente.

Diagramma dello scenario di utilizzo uno-a-uno

RICOH ProcessDirector supporta l'ordinamento del lavoro mediante il file di proprietà del documento. Un database di documenti non è richiesto in quanto lo stesso file di input viene utilizzato sia per il lavoro originale che per quello di produzione.

  1. Il flusso di lavoro SortJob riceve e prepara i dati in entrata. SortJob si basa sul flusso di lavoro SortAFP di esempio incluso da Supporto AFP.
  2. Un'operazione basata sul modello IdentifyDocuments crea un file di proprietà del documento contenente le proprietà di ciascun documento presente nel lavoro.
  3. Il lavoro viene trasferito alla fase di assegnazione, dove un'operazione basata sul modello SortDocuments lo elabora.
  4. L'operazione basata sul modello BuildAFPFromDocuments aggiorna il file AFP affinché il lavoro 1001 inserisca i documenti nell'ordine appropriato.

1.2.1.2.20.3.10.1.2 Scenario di lavoro per la suddivisione (uno-a-molti)

Questo scenario descrive come è possibile suddividere un lavoro di grandi dimensioni in altri più piccoli. Un vantaggio di questo metodo è la riduzione del tempo di stampa generale.

In questo esempio, un'applicazione produce un lavoro più grande con 80.000 documenti. Il responsabile desidera suddividere il lavoro per stampare 40.000 documenti su una stampante e il resto su un'altra.

Diagramma dello scenario di utilizzo uno-a-molti

RICOH ProcessDirector supporta la suddivisione del lavoro mediante il file di proprietà del documento. Un database di documenti non è richiesto in quanto lo stesso file di input viene utilizzato sia per il lavoro originale che per quello di produzione.

  1. Il flusso di lavoro LargeApp riceve e prepara i dati in entrata.
  2. Un'operazione basata sul modello IdentifyDocuments crea un file di proprietà del documento contenente le proprietà di ciascun documento presente nel lavoro.
  3. Il lavoro viene trasferito alla fase di assegnazione, dove viene elaborato dall'operazione SplitJobs che specifica il conteggio di documenti per dividere il lavoro.
  4. Un'operazione basata sul modello procedura CreateAFPJobsFromDocuments crea due lavori di produzione del flusso di lavoro PrintSplit.

1.2.1.2.20.3.10.2 Scenari di utilizzo per i lavori PDF

Questi scenari mostrano le operazioni che un flusso di lavoro di potrebbe eseguire durante l'elaborazione dei lavori PDF.

1.2.1.2.20.3.10.2.1 Ordinamento dello scenario di lavoro PDF (uno-a-uno)

Questo scenario descrive le modalità di ordinamento di un lavoro PDF, in modo da consentire la stampa dei relativi documenti in un determinato ordine.

In questo esempio, un'applicazione produce un lavoro non ordinato. Il responsabile desidera ordinare il lavoro alfabeticamente in base al cognome del cliente.

Diagramma dello scenario di utilizzo uno-a-uno

RICOH ProcessDirector supporta l'ordinamento del lavoro mediante il file di proprietà del documento. Un database di documenti non è richiesto in quanto lo stesso file di input viene utilizzato sia per il lavoro originale che per quello di produzione.

  1. Creare un flusso di lavoro SortJob per ricevere e preparare i dati in entrata. Basare SortJob sul flusso di lavoro SortPDF di esempio, installato da Supporto Documenti PDF.
  2. Specificare nel nuovo flusso di lavoro SortJob un file di controllo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat durante l'operazione IdentifyPDFDocuments. Questa operazione consente di creare un file delle proprietà del documento, contenente i valori delle proprietà del documento per ciascun documento del lavoro.
  3. Vengono specificate le proprietà relative all'ordinamento nell'operazione SortDocuments per la fase di assemblaggio.
  4. Viene definita l'operazione BuildPDFFromDocuments per aggiornare il file PDF, affinché il lavoro 1001 inserisca i documenti nell'ordine appropriato. Inoltre, durante questa operazione è possibile specificare i file di controllo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat che consentono di aggiungere il markup ai file PDF elaborati attraverso questo flusso di lavoro.

1.2.1.2.20.3.10.2.2 Suddivisione dello scenario di lavoro PDF (uno-a-molti)

Questo scenario descrive le modalità di suddivisione di un lavoro PDF di grandi dimensioni in lavori più piccoli. I vantaggi di questo approccio consistono nel fatto che è possibile ridurre i tempi di stampa complessivi o condividere le risorse di stampa.

In questo esempio, un'applicazione produce un lavoro più grande con 80.000 documenti. Il responsabile desidera suddividere il lavoro per stampare 40.000 documenti su una stampante e il resto su un'altra.

Diagramma dello scenario di utilizzo uno-a-molti

RICOH ProcessDirector supporta la suddivisione del lavoro mediante il file di proprietà del documento. Un database di documenti non è richiesto in quanto lo stesso file di input viene utilizzato sia per il lavoro originale che per quello di produzione.

  1. Creare un nuovo flusso di lavoro denominato LargeApp per ricevere e preparare i dati in entrata. Ad esempio, è possibile copiare il flusso di lavoro SortSplitPDF in uno nuovo e denominarlo LargeApp.
  2. Specificare nel nuovo flusso di lavoro LargeApp un file di controllo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat durante l'operazione IdentifyPDFDocuments. Questa operazione consente di creare un file delle proprietà del documento, contenente i valori delle proprietà del documento per ciascun documento del lavoro.
  3. Viene definita l'operazione SplitDocuments nella fase di assemblaggio, per dividere il lavoro nei segmenti specificati. Se non si desidera ordinare o raggruppare i documenti, eliminare le operazioni che non vengono applicate al nuovo flusso di lavoro.
  4. Definire l'operazione CreateJobsFromDocuments che consente di creare due lavori di produzione (secondari). Nell'operazione CreateJobsFromDocuments, definire i nomi dei file di controllo del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, che consentono di aggiungere il markup al file PDF.
  5. Per i lavori secondari, è possibile utilizzare il flusso di lavoro AssemblePDF oppure creare una copia che consenta di definire un flusso di lavoro specifico per la stampa dei lavori secondari.

1.2.1.2.20.3.10.3 Scenario di utilizzo per inviare documenti per e-mail ai clienti

In questo scenario, una tipografia desidera informare i clienti che ricevono rendiconti cartacei che possono ricevere questi rendiconti come file PDF. La tipografia modifica il flusso di lavoro PDF che stampa i rendiconti in modo che, oltre a stamparli, li invii come file PDF a un provider e-mail. Il provider invia i rendiconti ai clienti per e-mail.

La tipografia utilizza Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per identificare i rendiconti come singoli documenti nel file di produzione PDF di ogni lavoro. I dati contenuti in ogni rendiconto includono il nome e l'indirizzo e-mail del cliente.

Per modificare il flusso di lavoro in modo che stampi e invii per e-mail i rendiconti, un amministratore della tipografia configura RICOH ProcessDirector affinché supporti il nuovo processo.

L'amministratore:

  • Configura RICOH ProcessDirector affinché invii i documenti a un server SMTP esterno presso il provider e-mail. La configurazione comporta l'impostazione dei valori per le proprietà Server SMTP alternativo.
  • Definisce una proprietà di documenti personalizzata, Doc.Custom.CustomerName, nel file docCustomDefinitions.xml, esegue l'utilità docCustom e aggiorna la funzione Proprietà di documento personalizzate.
  • Carica le proprietà aggiornate del documento di RICOH ProcessDirector su Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
  • Utilizza la funzione Definisci proprietà di documento del plug-in per specificare i dati che le due proprietà devono estrarre da ogni documento del file PDF per il lavoro:
    • Doc.EmailAddress estrae l'indirizzo e-mail del cliente.
    • Doc.Custom.CustomerName estrae il nome del cliente.
  • Salva le due definizioni delle proprietà di documento nel file di controllo che identifica i rendiconti come singoli documenti.
  • Aggiunge l'operazione EmailDocuments al flusso di lavoro e imposta i valori per le proprietà dell'operazione:
    • Il valore di Indirizzo destinatario è ${Doc.EmailAddress}.
    • Il valore di Oggetto è Rendiconto per ${Doc.Custom.CustomerName}.
    • Il valore di Messaggio è Aiutaci a salvare gli alberi scegliendo di ricevere i tuoi rendiconti elettronicamente!
    • Il valore di Allega documento è .
    • Il valore di Nome dell'allegato è ${Doc.Custom.CustomerName}.pdf.
Quando l'amministratore abilita il flusso di lavoro e gli invia un lavoro, RICOH ProcessDirector:
  • Invia al provider e-mail un file PDF per ogni rendiconto dei clienti nel lavoro.
  • Stampa un rendiconto per ogni cliente.

Il provider invia per e-mail a ogni cliente il suo rendiconto. La cliente Anita Doe riceve questo e-mail:

A: Anita.Doe@mymail.com
Oggetto: Resoconto per Anita Doe
Allegato: Anita Doe.pdf
__________________________________________________
Aiutaci a salvare gli alberi scegliendo di ricevere i tuoi rendiconti elettronicamente!

Dopo aver ricevuto un rendiconto cartaceo per posta e un rendiconto in formato PDF per e-mail, ogni cliente può decidere se ricevere i futuri rendiconti per posta ordinaria o per e-mail.

1.2.1.2.20.3.10.4 Scenari di utilizzo per impostare l'estrazione di documenti da un lavoro

Questi scenari mostrano come offrire nuovi servizi ai clienti estraendo documenti di un lavoro per poi inviarli tramite operazioni che forniscono un'elaborazione speciale.

1.2.1.2.20.3.10.4.1 Scenario di utilizzo per estrarre i solleciti da un lavoro quando si ricevono avvisi di ritardato pagamento

In questo scenario, un'agenzia di servizi stampa per un cliente i solleciti in caso di mancato pagamento. L'agenzia di servizi tiene in sospeso il lavoro di stampa fino alle 15:00. Tra le 13:00 e le 15:00, il cliente invia un elenco di estrazione che contiene i numeri di conto dei clienti che hanno effettuato i pagamenti in ritardo. L'agenzia di servizi sopprime i solleciti di questi clienti estraendoli dal lavoro di stampa.

L'agenzia di servizi utilizza Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per identificare i solleciti come singoli documenti nel file di produzione PDF di ogni lavoro. I dati di ogni sollecito includono il numero di conto.

Per modificare il flusso di lavoro in modo che estragga i solleciti per i numeri di conto nell'elenco di estrazione, un amministratore dell'agenzia di servizi configura RICOH ProcessDirector affinché supporti il nuovo processo.

L'amministratore:

  • Utilizza la funzione Definisci proprietà di documento in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per definire la proprietà di documento Doc.PullProp. A questo scopo, l'amministratore specifica i dati di numero di conto che l'operazione IdentifyPDFDocuments del flusso di lavoro estrae da ogni documento del file PDF per il lavoro.

    In questo scenario, l'amministratore utilizza i valori della proprietà di documento Doc.PullProp (ovvero, i numeri di conto) per stabilire i documenti che devono essere rimossi dal lavoro. Tale proprietà è fornita con tutte le funzioni di elaborazione del documento. In alternativa, l'amministratore può definire un'altra proprietà di documento, come Doc.Custom.AccountNumber, nel file docCustomDefinitions.xml e utilizzarla al posto di Doc.PullProp.

    Nota: Se si definisce una proprietà di documento personalizzata, è necessario eseguire l'utilità docCustom, aggiornare la funzione Proprietà del documento personalizzato e caricare le proprietà RICOH ProcessDirector aggiornate in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

  • Utilizza la funzione Salva file di controllo del plug-in per salvare la definizione delle proprietà di documento nel file di controllo che identifica i solleciti come singoli documenti.

  • Invia il file di controllo sul server RICOH ProcessDirector.

  • Specifica il nome del file di controllo come valore della proprietà File di controllo Identifica PDF dell'operazione IdentifyPDFDocuments.

  • Aggiunge un'operazione Attendi al flusso di lavoro dopo l'operazione IdentifyPDFDocuments e imposta il valore della proprietà Attendi fino a su 15:00.

  • Aggiunge un'operazione SetDocPropsFromList al flusso di lavoro dopo l'operazione Attendi e imposta i valori per le proprietà dell'operazione.

    • Il valore di Elenca directory file è /aiw/aiw1/clientfiles/pull.

    • Il valore di Delimitatore è Nuova riga.

    • Il valore di Colonne nel file di elenco è Estrai proprietà. Estrai proprietà è il nome della proprietà Doc.Pull che viene visualizzato nell'interfaccia utente.

      Se l'amministratore ha definito una proprietà di documento Doc.Custom.AccountNumber che specifica i dati di numero di conto, il valore di Colonne nel file di elenco sarebbe Doc.Custom.AccountNumber.

    • Il valore di Proprietà di documento da impostare è Estrai documento. Estrai documento è il nome della proprietà Doc.Pull che viene visualizzato nell'interfaccia utente.

      La proprietà Doc.Pull viene fornita con tutte le funzioni di elaborazione dei documenti. Permette di scegliere agevolmente il valore della proprietà Proprietà di documento da impostare. In alternativa, l'amministratore può creare una proprietà di documento personalizzata e utilizzarla come valore per Proprietà di documento da impostare.

    • Il valore di Valore per documenti corrispondenti è .

    • Il valore di Valore per altri documenti è No.

  • Aggiunge un'operazione Raggruppa documenti al flusso di lavoro dopo l'operazione SetDocPropsFromList e imposta il valore della proprietà Gruppo 1 su Estrai documento.

  • Aggiunge un'operazione CreateJobsFromDocuments al flusso di lavoro dopo l'operazione Raggruppa documenti e imposta il valore della proprietà Flusso di lavoro secondario sul nome del flusso di lavoro corrente.

  • Aggiunge un'elaborazione condizionale in prossimità dell'inizio del flusso di lavoro per elaborare in modo diverso i lavori principali e quelli secondari. Il nuovo ramo per i lavori secondari permette a questi di evitare le operazioni di identificazione dei documenti.

  • Aggiunge un'operazione SetDocPropsFromConditions all'inizio del ramo dei lavori secondari.

    L'operazione assegna un valore a una proprietà di lavoro in base al valore della proprietà di documento Estrai documento. Il file con le condizioni della proprietà imposta il valore della proprietà di lavoro Custom 1 su Estrai o Stampa.

  • Crea due rami di flusso di lavoro, uno per i lavori secondari con i documenti da stampare, l'altro per i lavori secondari con i documenti estratti. Le regole per i rami sono:

    • Custom 1 = Estrai

    • Custom 1 = Stampa

  • Aggiunge un'operazione SendEmail al ramo dei lavori secondari con i documenti estratti. L'operazione invia il file PDF del lavoro al cliente, che verifica se i documenti sono stati estratti.

    • Il valore della proprietà Indirizzo destinatario è l'indirizzo e-mail del referente aziendale del cliente che ha richiesto i file per la verifica.

    • Il valore della proprietà Allegati è ${getCurrentFile(pdf)}.

    • Il valore della proprietà Messaggio è Solleciti estratti dal lavoro ${Job.Name}.

  • Riunisce i due rami collegandoli all'operazione WaitForRelatedJobs.

Nota: Il flusso di lavoro in questo scenario di utilizzo è simile al flusso di lavoro PullPDFSample. Esaminare il flusso di lavoro citato per conoscere tutte le operazioni, i connettori per i rami e i valori delle proprietà delle operazioni.

L'amministratore abilita il flusso di lavoro e gli invia un lavoro alle 8:00.

Il lavoro procede nel ramo del flusso di lavoro per i lavori principali e si arresta quando incontra l'operazione Attendi.

Alle 13:00, l'operatore riceve dal cliente un elenco di estrazione e lo carica nella directory /aiw/aiw1/clientfiles/pull. L'elenco di estrazione contiene sei numeri di conto:

245876A 270011H 335698R 520905B 558721L 875540R

Alle 14:50, l'operatore riceve dal cliente un secondo elenco di estrazione e lo carica. L'elenco di estrazione contiene due numeri di conto:

445009S 500112A

Alle 15:00, RICOH ProcessDirector rilascia il lavoro dall'operazione Attendi.

Il lavoro passa all'operazione SetDocPropsFromList. RICOH ProcessDirector:

  • Recupera i due elenchi di estrazione dalla directory aiw/aiw1/clientfiles/pull

    .
  • Esamina i valori della proprietà Doc.PullProp nel file delle proprietà di documento del file di spool del lavoro.

  • Crea una colonna di valori per la proprietà Doc.Pull nel file delle proprietà di documento.

    Se il valore della proprietà Doc.PullProp corrisponde a uno degli otto numeri di conto specificati nell'elenco di estrazione, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Doc.Pull su .

    Imposta il valore della proprietà Doc.Pull di tutti gli altri documenti indicati nel file delle proprietà di documento su No.

Il lavoro passa all'operazione Raggruppa documenti, che inserisce ogni documento in uno dei due gruppi in base al valore della proprietà Doc.Pull.

Il processo passa all'operazione CreateJobsFromDocuments, che crea un processo secondario per ciascun gruppo di documenti e inoltra i processi secondari allo stesso flusso di lavoro.

I processi secondari passano attraverso la relativa sezione del flusso di lavoro.

Quando i processi secondari raggiungono l'operazione SetDocPropsFromConditions, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà del processo Personalizzata 1:

  • Per il lavoro secondario con la proprietà Doc.Pull impostata su , la proprietà di lavoro Custom 1 viene impostata su Estrai.

  • Per il lavoro secondario con la proprietà Doc.Pull impostata su No, la proprietà di lavoro Custom 1 viene impostata su Stampa.

RICOH ProcessDirector invia i lavori secondari al ramo di stampa o di estrazione del flusso di lavoro in base al valore della proprietà di lavoro Personalizzata 1.

Il lavoro secondario con i documenti estratti passa all'operazione SendEmail e RICOH ProcessDirector invia per e-mail il lavoro al cliente affinché lo verifichi. Il lavoro secondario passa quindi all'operazione WaitForRelatedJobs.

Il processo secondario con i documenti da stampare passa all'operazione WaitForRelatedJobs dopo PrintJobs.

Quando entrambi i lavori secondari arrivano all'operazione WaitForRelatedJobs, RICOH ProcessDirector li invia all'operazione RetainCompletedJobs.

1.2.1.2.20.3.10.4.2 Scenario di utilizzo per estrarre le polizze associate a indirizzi di un'area disastrata

In questo scenario, un'agenzia di servizi stampa le polizze con un lavoro di stampa PDF. Dal momento che una grave alluvione ha reso impossibile la consegna della posta indirizzata a due codici postali, l'agenzia ha soppresso la stampa delle polizze associate agli indirizzi con questi codici. Queste polizze vengono rimosse dal lavoro di stampa e vengono inviate ai clienti per e-mail.

Il flusso di lavoro in questo scenario non prevede un'operazione che attende l'arrivo di un elenco di estrazione. I lavori procedono nel flusso di lavoro senza essere messi in attesa. Non appena l'agenzia di servizi fornisce un elenco di estrazione dei codici postali di un'area disastrata,RICOH ProcessDirector rimuove i documenti con questi codici postali da ogni lavoro di stampa che viene sottoposto all'operazione SetDocPropsFromList . Quando la consegna della posta riprende in tutte le zone con i codici postali presenti nell'elenco di estrazione,RICOH ProcessDirector l'agenzia di servizi rimuove l'elenco di estrazione e non rimuove i documenti dai lavori di stampa che vengono sottoposti all'operazione SetDocPropsFromList . L'operazione rimane nel flusso di lavoro e può essere utilizzata ogniqualvolta è necessario estrarre documenti da un lavoro.

L'agenzia di servizi utilizza Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per identificare le polizze come singoli documenti nel file di produzione PDF di ogni lavoro. I dati contenuti in ogni polizza includono il nome, l'indirizzo e-mail e il codice postale del cliente.

Per modificare il flusso di lavoro in modo che estragga le polizze dei clienti dell'area disastrata, un amministratore dell'agenzia di servizi configura RICOH ProcessDirector affinché supporti il nuovo processo.

L'amministratore:

  • Definisce due proprietà di documento personalizzate, Doc.Custom.CustomerName e Doc.Custom.PostalCode, nel file docCustomDefinitions.xml.
  • Esegue l'utilità docCustom e installa o aggiorna la funzione Proprietà documento personalizzato.
  • Carica le proprietà aggiornate del documento di RICOH ProcessDirector su Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
  • Utilizza la funzione Definisci proprietà di documento del plug-in per definire tre proprietà:
    • Doc.Custom.PostalCode specifica il codice postale.
    • Doc.Custom.CustomerName specifica il nome del cliente.
    • Doc.EmailAddress specifica l'indirizzo e-mail del cliente.

      Questa proprietà viene fornita con tutte le funzioni di elaborazione dei documenti.

    L'operazione IdentifyPDFDocuments del flusso di lavoro dovrà estrarre i dati per le tre proprietà di documento da ogni documento del file PDF del lavoro. RICOH ProcessDirector dovrà utilizzare i valori della proprietà del documento Doc.Custom.PostalCode per stabilire quali documenti estrarre dal lavoro. RICOH ProcessDirector dovrà utilizzare i valori delle proprietà documento Doc.Custom.CustomerName e Doc.EmailAddress nell'operazione che invia per e-mail i documenti estratti.

  • Utilizza la funzione Salva file di controllo del plug-in per salvare le definizioni delle proprietà di documento ne file di controllo che identifica le polizze come singoli documenti.
  • Invia il file di controllo sul server RICOH ProcessDirector.
  • Specifica il nome del file di controllo come valore della proprietà File di controllo Identifica PDF dell'operazione IdentifyPDFDocuments.
  • Aggiunge un'operazione SetDocPropsFromList al flusso di lavoro e imposta i valori per le proprietà dell'operazione:
    • Il valore di Elenca directory file è /aiw/aiw1/clientfiles/pull.
    • Il valore di Delimitatore è Nuova riga.
    • Il valore di Colonne nel file di elenco è Doc.Custom.PostalCode.
    • Il valore di Proprietà di documento da impostare è Estrai documento. Estrai documento è il nome della proprietà Doc.Pull che viene visualizzato nell'interfaccia utente.

      La proprietà Doc.Pull viene fornita con tutte le funzioni di elaborazione dei documenti. Permette di scegliere agevolmente il valore della proprietà Proprietà di documento da impostare. In alternativa, l'amministratore può creare una proprietà di documento personalizzata e utilizzarla come valore per Proprietà di documento da impostare.

    • Il valore di Valore per documenti corrispondenti è .
    • Il valore di Valore per altri documenti è No.
  • Aggiunge un'operazione Raggruppa documenti al flusso di lavoro dopo l'operazione SetDocPropsFromList e imposta il valore della proprietà Gruppo 1 su Estrai documento.
  • Aggiunge un'operazione CreateJobsFromDocuments al flusso di lavoro dopo l'operazione Raggruppa documenti e imposta il valore della proprietà Flusso di lavoro secondario sul nome del flusso di lavoro corrente.
  • Aggiunge un'elaborazione condizionale in prossimità dell'inizio del flusso di lavoro per elaborare in modo diverso i lavori principali e quelli secondari. Il nuovo ramo per i lavori secondari permette a questi di evitare le operazioni di identificazione dei documenti.
  • Aggiunge un'operazione SetDocPropsFromConditions all'inizio del ramo dei lavori secondari.

    L'operazione assegna un valore a una proprietà di lavoro in base al valore della proprietà di documento Estrai documento. Il file con le condizioni della proprietà imposta il valore della proprietà di lavoro Custom 1 su Estrai o Stampa.

  • Crea due rami di flusso di lavoro, uno per i lavori secondari con i documenti da stampare, l'altro per i lavori secondari con i documenti estratti. Le regole per i rami sono:
    • Custom 1 = Estrai
    • Custom 1 = Stampa
  • Aggiunge un'operazione EmailDocuments al ramo dei lavori secondari con i documenti estratti. L'operazione invia ogni documento come file PDF all'indirizzo e-mail del cliente.
    • Il valore di Indirizzo destinatario è ${Doc.EmailAddress}.
    • Il valore di Oggetto è Polizza per ${Doc.Custom.CustomerName}.
    • Il valore di Messaggio è A causa della sospensione del servizio postale per il codice postale ${Doc.Custom.PostalCode}, le inviamo la sua polizza con il PDF allegato.
    • Il valore di Allega documento è .
    • Il valore di Nome dell'allegato è ${Doc.Custom.CustomerName}.pdf.
  • Riunisce i due rami collegandoli all'operazione WaitForRelatedJobs.
  • Crea un elenco di estrazione e lo carica nella directory /aiw/aiw1/clientfiles/pull. L'elenco di estrazione contiene due codici postali:
    80455 80540

L'amministratore abilita il flusso di lavoro e gli invia un lavoro.

Il lavoro procede nel ramo del flusso di lavoro per i lavori principali e passa all'operazione SetDocPropsFromList. RICOH ProcessDirector:

  • Recupera l'elenco di estrazione dalla directory /aiw/aiw1/clientfiles/pull
  • Esamina i valori della proprietà Doc.Custom.PostalCode nel file delle proprietà di documento che si trova nel file di spool del lavoro.
  • Crea una colonna di valori per la proprietà Doc.Pull nel file delle proprietà di documento.

    Se il valore della proprietà Doc.Custom.PostalCode corrisponde a uno dei due codici postali specificati nell'elenco di estrazione RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Doc.Pull su .

    Imposta il valore della proprietà Doc.Pull di tutti gli altri documenti indicati nel file delle proprietà di documento su No.

Il lavoro passa all'operazione Raggruppa documenti, che inserisce ogni documento in uno dei due gruppi in base al valore della proprietà Doc.Pull.

Il processo passa all'operazione CreateJobsFromDocuments, che crea un processo secondario per ciascun gruppo di documenti e inoltra i processi secondari allo stesso flusso di lavoro.

I processi secondari passano attraverso la relativa sezione del flusso di lavoro.

Quando i processi secondari raggiungono l'operazione SetDocPropsFromConditions, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà del processo Personalizzata 1:

  • Per il lavoro secondario con la proprietà Doc.Pull impostata su , la proprietà di lavoro Custom 1 viene impostata su Estrai.
  • Per il lavoro secondario con la proprietà Doc.Pull impostata su No, la proprietà di lavoro Custom 1 viene impostata su Stampa.

RICOH ProcessDirector invia i lavori secondari al ramo di stampa o di estrazione del flusso di lavoro in base al valore della proprietà di lavoro Personalizzata 1.

Il lavoro secondario con i documenti estratti passa all'operazione EmailDocuments e RICOH ProcessDirector invia per e-mail ogni polizza al rispettivo cliente come file PDF. Il cliente John Doe riceve questo e-mail:

A: John.Doe@mymail.comSubject: Polizza per John Doe
Allegato: John Doe.pdf__________________________________________________A causa della sospensione del servizio postale per il codice postale 80455, le inviamo la sua polizza con il PDF allegato.

Il lavoro secondario passa quindi all'operazione WaitForRelatedJobs.

Il processo secondario con i documenti da stampare passa all'operazione WaitForRelatedJobs dopo PrintJobs.

Quando entrambi i lavori secondari arrivano all'operazione WaitForRelatedJobs, RICOH ProcessDirector li invia all'operazione RetainCompletedJobs.

Una volta che il servizio postale riprende la consegna per i codici postali indicati nell'elenco di estrazione, l'amministratore rimuove questo elenco dalla directory /aiw/aiw1/clientfiles/pull.

RICOH ProcessDirector stampa tutti i documenti nei lavori che procedono nel flusso di lavoro fino a quando l'amministratore non inserisce un altro elenco di estrazione nella directory di estrazione.

1.2.1.2.20.4 Nuova funzione Proprietà comuni gratuita

La funzione Proprietà comuni aggiunge le proprietà di lavoro e documento utili a scopi di elaborazione e rilevamento della transazione.

Le proprietà del lavoro non sono associate a un modello di operazione ma possono essere impostate in un flusso di lavoro utilizzando l'operazione AssignJobValues o l'azione Gestire i valori predefiniti del lavoro nell'Editor flusso di lavoro. Se si utilizza l'azione Gestire i valori predefiniti del lavoro, le proprietà del lavoro sono visualizzate nel notebook delle proprietà del lavoro. Se si utilizza l'operazione AssignJobValues, non sono visualizzate nel notebook delle proprietà del lavoro.

È possibile utilizzare queste proprietà del lavoro nelle regole definite sui connettori nel flusso di lavoro. È possibile utilizzare queste proprietà per la ricerca di lavori nella tabella Lavori.

È possibile impostare le proprietà del documento utilizzando l'operazione SetDocPropsFromList o SetDocPropsFromConditions o altre operazioni che impostano i valori per le proprietà del documento. Se è installata la funzione Gestione preferenze, è possibile impostare i valori per queste proprietà del documento utilizzando una mappatura proprietà da un file delle preferenze.

È possibile utilizzare queste proprietà del lavoro e del documento per la ricerca di documenti nel portlet Documenti. È anche possibile utilizzare queste proprietà del documento per ordinare e raggruppare i documenti e archiviarli in una repository, se è installata la funzione Archivio.

Proprietà lavoro
Nome database Nome campo blocco appunti Tipo dati
Job.ApplicationID ID applicazione String128
Job.ApplicationSubType Sottotipo applicazione String128
Job.ApplicationType Tipo applicazione String128
Job.ClientID ID client String32
Job.CompanyID ID azienda String128
Job.CompanyName Nome società String128
Job.CycleDate Data ciclo Data
Job.CycleID ID ciclo String32
Job.DeliveryMethod Metodo di consegna String128
Job.DocumentSubType Sottotipo documento String128
Job.DocumentType Tipo documento String128
Job.DueDate Data di scadenza Ora
Job.FoldType Tipo di piegatura String128
Job.IssueDate Data emissione Ora
Job.LineOfBusiness Linea aziendale String128
Job.WorkflowType Tipo flusso di lavoro String128
Proprietà documento
Nome database Nome campo blocco appunti Tipo dati
Doc.ApplicationID ID applicazione String128
Doc.ApplicationSubType Sottotipo applicazione String128
Doc.ApplicationType Tipo applicazione String128
Doc.ClientID ID client String32
Doc.CompanyID ID azienda String128
Doc.CompanyName Nome società String128
Doc.CycleDate Data ciclo Data
Doc.CycleID ID ciclo String32
Doc.DeliveryMethod Metodo di consegna String128
Doc.DocumentSubType Sottotipo documento String128
Doc.DocumentType Tipo documento String128
Doc.DueDate Data di scadenza Ora
Doc.FoldType Tipo di piegatura String128
Doc.IssueDate Data emissione Ora
Doc.LineOfBusiness Linea aziendale String128
Doc.WorkflowType Tipo flusso di lavoro String128

1.2.1.2.20.5 Funzione di conversione avanzata

La funzione di conversione avanzata è un componente personalizzabile. È possibile acquistare conversioni per flussi di dati di input e output necessari.

Sono disponibili conversioni da e verso i seguenti flussi di dati:

  • AFP
  • BMP, GIF, JPEG, PNG, TIFF (solo come flusso di dati di input)
  • PCL
  • PDF
  • PostScript

Per ordinare la funzione di conversione avanzata, si deve specificare quali conversioni di flussi di dati di input e quali conversioni di flussi di dati di output sono necessarie. Per configurare diversi tipi di flussi di lavoro, è possibile combinare le conversioni di flussi di dati input e output in base alle necessità.

    Nota:
  • Quando si inviano lavori con PDF o file immagine inclusi nei contenitori di oggetti AFP, è necessario installare la conversione del flusso di dati di input appropriata per elaborarli correttamente. Ad esempio, per i file AFP contenenti immagini, è necessario utilizzare la conversione InputImage. Una volta installata, la conversione InputImage converte automaticamente i lavori contenenti le immagini supportate. Per i file AFP contenenti dati PDF, è necessario installare le conversioni InputAFP e InputPDF.

Dopo aver installato e attivato la funzione Conversione avanzata, è necessario installare una chiave di licenza di prova o acquistata per ciascuna conversione dei flussi di dati di input e output che si desidera utilizzare.

1.2.1.2.20.6 Attivazione servizi Web

Questa funzione consente a oggetti e procedure RICOH ProcessDirector di utilizzare REST (Representational State Transfer) e SOAP (Simple Object Access Protocol) per comunicare con servizi Web per applicazioni. Le implementazioni RICOH ProcessDirector di REST e SOAP supportano l'XML (Extensible Markup Language). L'implementazione di REST supporta anche JSON (JavaScript Object Notation).

La funzione aggiunge:

  • Tipi di dispositivi di input
  • Tipi di oggetto notifica
  • Modelli di procedura

Tipi di dispositivi di input

Attivazione servizi Web fornisce due tipi di dispositivi di input. I dispositivi di input REST e SOAP comunicano con le applicazioni chiamando i servizi Web e recuperando le informazioni che RICOH ProcessDirector utilizza per creare lavori.

Tipi di oggetto notifica

Attivazione servizi Web fornisce due tipi di oggetti notifica. Le notifiche del servizio Web REST e SOAP chiamano i servizi Web per aggiornare un'applicazione quando si presenta un lavoro o si verifica un evento stampante. Ad esempio, una notifica può aggiornare un'applicazione quando tutti gli elementi in un ordine lavoro vengono spediti a un cliente. Una notifica può anche avvisare un'applicazione quando si verifica un errore di stampa o quando cambia lo stato di un dispositivo di input.

Modelli di procedura

Attivazione servizi Web fornisce questi modelli di procedura:

  • ChiamataServizioREST
  • ChiamataServizioSOAP

Procedure basate su questi modelli di procedura consentono di comunicare con le applicazioni che forniscono le interfacce del servizio Web. Queste procedure chiamano i servizi Web da qualunque fase durante i flussi di lavoro RICOH ProcessDirector.

Autenticazione

I dispositivi di input Attivazione servizi Web e le notifiche possono comunicare con i servizi Web per applicazioni che richiedono una chiave API o una sessione di autenticazione. Comunicano inoltre con applicazioni che non richiedono l'autenticazione. I dispositivi di input si autenticano quando eseguono il polling per l'input. Le notifiche si autentificano quando inviano lo stato all'applicazione.

Per l'autenticazione della chiave API, inserire un codice di autorizzazione in una proprietà Credenziali statiche o definire un ID utente HTTP e una password. L'oggetto trasmette il codice di autorizzazione o l'ID utente HTTP e la password al servizio Web, che scambia i dati. Il servizio Web si autentica quindi con l'applicazione e restituisce una risposta.

Per l'autenticazione della sessione, inserire le credenziali di autenticazione (ID utente e password) e altri valori in una serie di proprietà della richiesta di autenticazione. Il dispositivo di input o la notifica per prima cosa richiama un servizio Web REST per autenticarsi con l'applicazione. Una volta che l'autenticazione è avvenuta con successo, il servizio Web restituisce un token. Il dispositivo di input o la notifica trasmette quindi il token nella chiamata al servizio Web, che scambia i dati.

1.2.1.2.20.6.1 Scenario di utilizzo per l'elaborazione di ordini JSON con servizi Web

In questo scenario, un'azienda tipografica intende elaborare ordini recuperati da un sito web per l'ordinazione di libri. Ciascun ordine si compone di 2 ticket di lavoro. Un ticket di lavoro fornisce le informazioni (inclusa la posizione del file di stampa) necessarie per la stampa del libro. L'altro ticket di lavoro fornisce invece le informazioni necessarie per a stampa della copertina del libro. Il libro e la copertina attraversano processi di produzione differenti e l'azienda tipografica deve notificare il completamento dell'intero ordine. Il sito web presenta un'interfaccia del servizio web REST.

La Attivazione servizi Web caratteristica include oggetti di esempio che illustrano il funzionamento dello scenario:

  • flusso di lavoroRestfulServizioWebFL
  • Dispositivo di input del servizio Web RESTRestfulServizioWebEsempio
  • Ordini JSON e ticket di lavoro
  • Espressione XPath
  • Fogli di stile XSLT
  • RICOH ProcessDirector file di sovrascrittura
  • Notifica del servizio web REST RestfulServizioWebNotificaEsempio

Per analizzare il flusso di lavoro RestfulServizioWebFL, fare riferimento alle attività correlate relative alla gestione di un flusso di lavoro per l'elaborazione di ordini recuperati da servizi web REST.

Requisiti di un sito web per l'ordinazione di libri

L'azienda tipografica deve imparare a conoscere i requisiti necessari per comunicare con i servizi web REST relativi al sito web per l'ordinazione di libri. RICOH ProcessDirector deve chiamare 3 siti web:

  • Una chiamata ad un sito web recupera le informazioni JSON riguardanti ciascun ordine. Se gli ordini sono in attesa, il servizio web rimanda un ordine JSON in risposta a ciascuna chiamata GET. Nel caso in cui non ci siano ordini in attesa, il servizio web non risponde alla chiamata:

    Contenuti di un ordine JSON di esempio:

    {"Order": {"orderId": "ORD1238875463", "customername": "Ricoh"}}

  • Una chiamata ad un altro servizio web recupera un'informazione JSON relativa ai ticket di lavoro per il libro e per la copertina.

    Esempio di informazione di ticket di lavoro JSON:

    {"JobTicket": [{ "itemnumber": "1182563839", "copies":"4","media" : "Letter Plain","file" : "http://localhost:15080/restapi/Brochure.pdf","type" : "Brochure","title" : "RPDBestSeller"}, { "itemnumber": "1934194376", "copies":"4","media" : "Letter Preprinted","file" : "http://localhost:15080/restapi/Cover.pdf","type" : "Cover" ,"title" : "RPDBestSeller" }]}

  • Una chiamata ad un terzo servizio web inoltra il numero dell'articolo a ciascun ticket di lavoro completato relativo ad un ordine. Quando entrambi i numeri dell'articolo relativi ad un ordine sono stati inviati, il servizio web crea un file PDF che elenca i numeri di lavoro e dell'articolo. Il servizio web inserisce il file PDF in una directory.

    Contenuti di un file PDF di esempio:

    10000001.2 with item number 1182563839 has been processed10000001.1 with item number 1934194376 has been processed

    Nota:
  • I 3 servizi web di esempio simulano i servizi web di un sito di prenotazione di libri. Tuttavia, essi sono disponibili localmente in quanto parte della caratteristica Attivazione servizi Web. Essi forniscono dati di esempio in risposta a specifiche richieste provenienti dal dispositivo di input RestfulServizioWebEsempio, dalla funzione ChiamataServizioREST nel flusso di lavoro RestfulServizioWebFL e dalla notifica RestfulServizioWebNotificaEsempio.
  • I servizi web di esempio generano ordini di esempio con ID diversi e stabiliscono i ticket di lavoro di esempio con differenti numeri di articolo. Il resto dei dati negli esempi è lo stesso.

Per effettuare le chiamate ai servizi web, l' RICOH ProcessDirector amministratore deve conoscere:

  • I valori richiesti per autenticarsi con il sito web di prenotazione di libri.
  • I valori necessari per richiedere dati a ciascun servizio web.
  • Il formato dei dati forniti in risposta a ciascun sito web.

L'amministratore usa un plug-in del browser per effettuare test manuali che richiedono una risposta dai servizi web REST. Esempi di plug-in includono RESTClient per Mozilla Firefox e Boomerang per Google Chrome.

Come elaborare il JSON

L'amministratore rivede i contenuti degli ordini JSON e dei ticket di lavoro forniti dai servizi web REST e identifica le informazione che RICOH ProcessDirector richiede. Successivamente, l'amministratore valuta le RICOH ProcessDirector capacità che chiamano i servizi web ed elaborano XML e JSON. L'amministratore decide rispetto agli oggetti RICOH ProcessDirector e alle procedure per l'elaborazione degli ordini e dei ticket di lavoro ed estrae le informazioni richieste. L'amministratore definisce poi le espressioni XPath e i fogli di stile XSLT richiesti dagli oggetti e dalle procedure.

  1. Al fine di elaborare ordini e ticket di lavoro in RICOH ProcessDirector, l'amministratore identifica gli oggetti JSON che forniscono le informazioni richieste. L'amministratore assegna i valori degli oggetti alle RICOH ProcessDirector proprietà di lavoro.
    • Per chiamare il servizio web che recupera le informazioni JSON relative ai ticket di lavoro, l'amministratore deve fornire l'ID dell'ordine. L'amministratore deve anche rintracciare il nome del cliente in RICOH ProcessDirector.

      Due membri dell'oggetto ordine JSON forniscono i seguenti valori: orderId e customername.

      Questa tabella mostra i 2 membri JSON e il nome delle RICOH ProcessDirector proprietà di lavoro che l'amministratore utilizza per estrarre le informazioni.

      JSON membro Nome database della proprietà di lavoro Nome della proprietà di lavoro visualizzato nell'interfaccia utente
      orderId Job.Info.Attr3 Personalizzato 3
      customername Job.CustomerName Nome cliente

    • Per creare lavori separati per ciascun ticket di lavoro, l'amministratore deve usare il numero dell'articolo. Per scaricare e stampare i file PDF per libri e copertine, l'amministratore deve utilizzare il file, le copie e le informazioni sui supporti contenute nel ticket di lavoro. L'amministratore deve anche rintracciare la tipologia di libro e il titolo nel RICOH ProcessDirector.

      Sei membri del ticket di lavoro JSON forniscono i seguenti valori: file, itemnumber, type, title, copies e media.

      Questa tabella mostra i 6 membri JSON e i nomi delle RICOH ProcessDirector proprietà di lavoro.

      JSON membro Nome database della proprietà di lavoro Nome della proprietà di lavoro visualizzato nell'interfaccia utente
      itemnumber Job.Info.Attr1 Personalizzato 1
      file Job.Info.Attr2 Personalizzato 2
      type Job.Info.Attr4 Personalizzato 4
      title Job.Info.Attr5 Personalizzato 5
      copies Job.Copies Copie di lavoro richieste
      media Job.Media Supporto

  2. Prima di stabilire il RICOH ProcessDirector processo, l'amministratore deve esaminare gli RICOH ProcessDirector oggetti e il modello di procedura che chiamano i servizi web REST:
    • Dispositivo di input del servizio Web REST
    • Notifica servizio Web REST
    • Modello procedura CallRESTService

    Ognuno di loro può fare chiamate DELETE, GET, GET, PATCH, POST o PUT ed elaborare JSON o XML.

    Il dispositivo di input può creare un lavoro da ogni risposta oppure può valutare la risposta per un JSONPath o un'espressione XPath. Nel caso in cui il dispositivo di input effettui una valutazione, questo può creare un lavoro ogni volta che si rileva un'espressione.

  3. L'amministratore deve anche esaminare RICOH ProcessDirector le procedure modello che elaborano XML:
    • Una procedura basata su una procedura modello ApplicaTransformXSL è in grado di convertire l'input in un formato in un output in un altro formato. Ad esempio, la procedura può convertire XML in un output di questo tipo:
      • Un file di testo contenente un lavoro RICOH ProcessDirector o proprietà di documento.
      • Un file con XML in un altro formato per input nella procedura CreaLavoroDaXML.
    • Una procedura basata su un modello CreaLavoroDaXML è in grado di creare uno o più lavori XML valutando i contenuti di un file di input XML. La procedura è in grado di inoltrare i lavori in quanto lavori indipendenti o secondari ad un flusso di lavoro specifico.

    Poiché ApplicaTransformXSL e CreaLavoro DaXML non sono in grado di elaborare JSON, una procedura basata sul modello ConvertiJSONToXML può trasformare JSON in XML per l'input di tali procedure.

  4. L'amministratore deve decidere i componenti base dei RICOH ProcessDirector processi.
    • Al fine di recuperare ordini JSON dal sito web per la prenotazione di libri, l'amministratore deve scegliere il dispositivo di input del servizio web REST.

      Dato che ogni risposta contiene un ordine singolo, l'amministratore deve impostare il dispositivo di input al fine di creare un lavoro da ogni risposta.

    • Per recuperare i ticket di lavoro JSON per ciascun ordine, l'amministratore deve scegliere 3 procedure:
      • Una procedura ConvertiJSONToXML per convertire gli ordini JSON in XML per l'input ad una procedura ApplicaTransformXSL.
      • La procedura ApplicaTransformXSL converte i valori dell'ID dell'ordine e del nome cliente negli ordini XML nelle proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector Cliente 3 e Nome cliente.
      • Utilizzando i valori della proprietà Cliente 3, una procedura ChiamaServizioREST recupera i ticket di lavoro JSON.
    • Per creare un lavoro da ogni ticket di lavoro, l'amministratore sceglie 2 procedure:
      • Una procedura ConvertiJSONToXML converte un ticket di lavoro JSON in XML per input ad una procedura CreaLavoro DaXML.
      • La procedura CreaLavoroDaXML crea un lavoro separato per ogni ticket di lavoro valutando la risposta attraverso l'uso di un'espressione XPath.
    • Per estrarre l'informazione dai ticket di lavoro e per usarla al fine di scaricare i file di stampa PDF, l'amministratore sceglie 3 procedure:
      • Una procedura ApplicaTransformXSL per convertire i valori nei ticket di lavoro XML in RICOH ProcessDirector proprietà di lavoro. Ad esempio, l'URL del file da scaricare viene convertito nel valore della proprietà di lavoro Cliente 2.
      • Usando il valore della proprietà di lavoro Cliente 2, una procedura di ScaricaFile scarica i file di stampa PDF.
      • Una procedura AssegnValoriLavoro imposta il flusso dei dati di input al PDF al fine di comunicare alle altre fasi del flusso di lavoro la tipologia di file che stanno elaborando.
    • Quando entrambi i lavori PDF di un ordine sono stati stampati, l'amministratore deve comunicare al sito web di prenotazione di libri che l'ordine è pronto per essere spedito. Dato che il sito web utilizza REST, l'amministratore deve scegliere una notifica al sito web di tipo REST.
  5. Per la procedura CreaLavoriDaXML, l'amministratore ha bisogno di un'espressione XML Path language (XPath) per l'identificazione dei ticket di lavoro. Per definire tale espressione, l'amministrazione deve analizzare l'XML per i ticket di lavoro.
  6. Per ogni procedura ApplicaTransformXSL, l'amministratore necessita di un foglio di stile XSLT per convertire gli elementi XML nelle proprietà di lavoro. L'amministratore utilizza lo strumento XSLT (come Altova MapForce) per creare 2 fogli di stile XSLT:
    • Un foglio di stile XSLT del tipo ordine-per-file-di sovrascrittura converte l'ID dell'ordine e il nome cliente in proprietà di lavoro.
    • Un foglio di stile XSLT del tipo ticket-lavoro-per-file-di sovrascrittura converte il file, il numero dell'articolo, la tipologia, le copie e il supporto del ticket di lavoro in proprietà di lavoro.

    Ogni procedura ApplicaTransformXSL riporta le proprietà di lavoro su di un file di testo. Il valore di ciascun File di output specifica la presenza di un file di sovrascrittura nella directory spool per il lavoro.

    RICOH ProcessDirector utilizza i valori nel file di sovrascrittura per impostare i valori delle proprietà per il lavoro. I valori contenuti negli ordini sono usati per recuperare i ticket di lavoro. I valori dai ticket di lavoro sono usati per scaricare ed elaborare i file.

Impostazione del flusso di lavoro

L'amministratore imposta il flusso di lavoro in 2 fasi.

  1. L'amministratore crea un flusso di lavoro denominato ElaborazioneOrdiniLibri ed imposta le proprietà della procedura ImpostaProprLavoroDaFilediTesto.
  2. L'amministratore aggiunge 10 procedure al flusso di lavoro nel seguente ordine:
    • DetectInputDataStream

      Tale procedura imposta le proprietà Flusso dati di Input su JSON.

    • ConvertiJSONToXML

      Questa procedura usa i valori predefiniti per il file di input JSON e il file di output XML.

    • ApplyXSLTransform

      Questa procedura usa il foglio di stile XSLT ordine-per-file-di sovrascrittura per creare un file di testo che stabilisce i valori per le proprietà Cliente 3 e Nome cliente. La procedura restituisce il file di testo sotto forma di testo di sovrascrittura nella directory spool relativa al lavoro. RICOH ProcessDirector utilizza il file di sovrascrittura per impostare i valori delle proprietà Cliente 3 e Nome cliente per il lavoro.

    • AssignJobValues

      Questa procedura imposta il valore della proprietà Nome lavoro su ORDER-order ID.

    • ChiamataServizioREST

      Tale procedura fa una chiamata GET ad un altro servizio web per il sito di prenotazione dei libri. La procedura specifica l'ID ordine in quanto valore della proprietà dei Parametri di richiesta:

      orderId:${Job.Info.Attr3}

      Il servizio web restituisce informazioni sul ticket di lavoro JSON.

    • ConvertiJSONToXML

      Questa procedura usa i valori predefiniti per il file di input JSON e il file di output XML.

    • CreateJobsFromXML

      L'amministratore imposta i valori dell'espressione XPath su //JobTicket e il valore del flusso di lavoro relativo ai lavori nuovi su ProcessBookOrders. Al fine di mantenere il collegamento tra i nuovi lavori e quello originale per l'ordine, l'amministratore deve impostare il valore della proprietà Crea lavori secondari su Si. Per specificare l'ID dell'ordine in quanto nome del lavoro, l'amministratore deve impostare il valore della proprietà Nome della nuova proprietà su ${Job.Info.Attr3}.

      I lavori XML che entrano in tale fase passano a quella successiva mentre i nuovi lavori secondari vengono inviati in una fase separata del flusso di lavoro.

    • RunHotFolderApplication

      L'amministratore deve aggiungere questa fase al fine di comunicare con il servizio web che crea i file PDF e li colloca in una hot folder. Per prima cosa, il servizio web esegue una polling della hot folder per i lavori. Dopo aver ricevuto 2 richieste per ogni ordine dalla notifica RestfulServizioWebNotificaEsempio, il servizio web colloca il file PDF in un'altra folder. La procedura AttivaApplicazioneFolder specifica la hot folder per i lavori sotto forma di valore della proprietà Cartella di invio. La procedura specifica la hot folder con i file PDF sotto forma del valore della proprietà Cartella di ricerca.

        Nota:
      • Questo scenario include una procedura AttivaApplicazioneFolder poiché il flusso di lavoro RestfulWebServiceWF utilizza questa procedura per scambiare dati con il servizio web di esempio. Invece di restituire un file PDF una volta completato l'ordine, il servizio web potrebbe utilizzare un'altra funzione. Ad esempio, il servizio web potrebbe inviare un messaggio via mail per comunicare al dipartimento di imballaggio che l'ordine è pronto per essere preso a carico.

    • AssignJobValues

      Questa procedura imposta il valore della proprietà Flusso di dati di input su PDF in modo che i file PDF creati dal servizio web possano essere visualizzati nel flusso di lavoro.

    • RetainCompletedJobs
  3. L'amministratore collega la procedura ConservaLavoroCompletato a quella RimuoviLavori.
  4. L'amministratore deve creare un secondo gruppo di lavori secondari per i libri e per le copertine.
    • L'amministratore deve impostare una regola sul connettore tra le procedure ImpostaProprLavoroDaFilediTesto e IndividuaFlussoDatidiInput:
      • Nome regola: Parent
      • Ordine di esecuzione: 1
      • Proprietà: Numero lavoro
      • Confronto: Diverso
      • Valore: *.*

      La regola invia i lavori JSON recuperati dal dispositivo di input alla procedura IndividuaFlussoDatiInput.

    • L'amministratore aggiunge una procedura ApplivaXSLTransform2 alla fase Ricevi e la collega alla procedura ImpostaProprLavoroDaFilediTesto.

      La procedura utilizza un foglio di stile XSLT del tipo ticket-lavoro-per-file-di sovrascrittura per creare un file di sovrascrittura che imposta i valori per le proprietà Cliente 2, Cliente 1, Cliente 4, Cliente 5, Copie lavoro richieste e Supporti. Cliente 2, Cliente 1, Cliente4 e Cliente 5 sono rispettivamente file, numero di articolo, tipologia e titolo.

    • L'amministratore deve impostare una regola sul connettore tra le procedure ImpostaProprLavoroDaFilediTesto e ApplicaXSLTransform2:
      • Nome regola: Child
      • Ordine di esecuzione: 2
      • Proprietà: Numero lavoro
      • Confronto: Simile a
      • Valore: *.*

      La regola invia i lavori secondari che la procedura CreaLavoriDaXML crea alla procedura ApplicaXSLTransform2.

    • Dato che questo scenario si concentra sui servizi web, la parte dedicata alla stampa è semplice. Un processo di produzione può mandare i libri e le copertine attraverso vari flussi di lavoro o sezioni a diverse stampanti.
  5. L'amministratore aggiunge 6 procedure al flusso di lavoro nel seguente ordine:
    • DownloadFile

      Tale procedura scarica i file PDF per il libro e per la copertina da un sito web. La procedura imposta il valore URL per la procedura di download del file Cliente 2 che contiene le informazioni relative al file da scaricare dal ticket di lavoro.

    • AssignJobValues

      Questa procedura imposta il valore di 3 proprietà di lavoro:

      • Stampante richiesta
      • Flusso di dati di input
      • Nome lavoro

      Il valore del Nome lavoro è ${Job.Info.Attr5}-${Job.Info.Attr4}: il titolo del libro, un trattino e il tipo di stampa (libro o copertina).

    • OptimizePDF
    • CountPages
    • CreatePageRanges
    • PrintJobs
        Nota:
      • Dato che questo scenario si concentra sui servizi web, la sezione dedicata alla stampa si compone soltanto di 4 procedure. Un processo di produzione può mandare i libri e le copertine attraverso molteplici procedure in sezioni separate (o flussi di lavoro separati) a diverse stampanti.
  6. L'amministratore competa il flusso di lavoro collegando la procedura StampaLavori a quella ConservaLavoriCompletati.

La figura mostra il dispositivo di input, il flusso di lavoro e la notifica. La linea nera indica che l'operazione CreateJobsFromXML invia i lavori secondari al flusso di lavoro ProcessBookOrders.

Impostazione del dispositivo di input

Sulla scheda generale del dispositivo di input del servizio web REST, l'amministratore imposta il valore della proprietà del flusso di lavoro secondario ElaboraOrdiniLibri. Il dispositivo di input invia gli ordini JSON recuperati dal servizio web per il sito web di prenotazione di libri a quel flusso di lavoro. L'amministratore deve impostare l'intervallo di polling su 30 secondi al fine di recuperare gli ordini velocemente quando ce ne sono molti in attesa sul sito. Altre proprietà vengono impostate per adeguarsi all'ambiente dell'azienda tipografica.

Sulla scheda di richiesta, l'amministratore deve specificare i valori richiesti per recuperare gli ordini JSON dal servizio web REST. Poiché ogni risposta contiene un ordine JSON, l'amministratore deve impostare il valore della proprietà Crea lavoro da risposta su Sempre. La rete dell'azienda tipografica non richiede un server proxy.

    Nota:
  • Per utilizzare un server proxy, impostare la proprietà Uso server proxy su Si. Le proprietà del server proxy sono impostate sulla scheda Proxy server della pagina delle Impostazioni di Sistema.

Sulla scheda di autenticazione, l'amministratore deve specificare i valori richiesti per autenticarsi con il resto del servizio web REST.

    Nota:
  • Il dispositivo di input fornito RestfulServizioWebNotificaEsempio mostra come impostare il dispositivo di input del servizio web REST per questo scenario. Il dispositivo di input chiama un servizio web che non necessita di n. Per maggiori informazioni riguardo l'autenticazione con un servizio web REST, fare riferimento all'argomento attività correlato.

Impostazione della notifica

Sulla scheda di richiesta della notifica del servizio web REST, l'amministratore deve specificare i valori richiesti dal servizio web REST che riceve la notifica. La rete dell'azienda tipografica non richiede un server proxy.

    Nota:
  • Per utilizzare un server proxy, impostare la proprietà Uso server proxy su Si.

Sulla scheda di autenticazione, l'amministratore deve specificare i valori richiesti per autenticarsi con il resto del servizio web REST.

    Nota:
  • La notifica fornita RestfulWebNotificaEsempioServizio mostra come impostare una notifica del servizio web REST per questo scenario. La notifica chiama un servizio web che non necessita di autenticazione. Per maggiori informazioni riguardo l'autenticazione con un servizio web REST, fare riferimento all'argomento attività correlato.

Sulla Scheda Evento, l'amministratore deve specificare le informazioni relative alla notifica:

  • Tipo evento: Lavoro
  • Proprietà: Stato del lavoro corrente
  • Azione: Cambia in
  • Valore: Conservato

Sulla scheda delle Condizioni, l'amministratore deve specificare le informazioni delle condizioni di notifica:

  • Applicare una o tutte le seguenti condizioni = Tutte
  • Proprietà 1: Flusso di lavoro
  • Confronto 1: =
  • Valore 1: ProcessBookOrders
  • Proprietà 2: Numero lavoro
  • Confronto 2: Simile a
  • Valore 2: *.*

Il riassunto dell'istruzione delle condizioni è il seguente:

Job.JobType = 'RestfulWebServiceWF' AND Job.ID like '*.*'

Quando tutti i lavori secondari relativi ad un ordine raggiungono la procedura ConservaLavoriCompletati, la notifica chiama il servizio web. Il servizio web crea un fila PDF che contiene il numero dell'articolo di ciascun ticket di progetto nell'ordine. Il servizio web inserisce il file in una hot folder monitorata dalla procedura AttivaApplicazioneFolder. Il file PDF viene visualizzato come lavoro nella tabella Lavori. Il personale dell'azienda tipografica può visualizzare il file PDF per confermare che il libro e la copertina relativi all'ordine sono stati stampati.

Elaborazione dei processi attraverso il flusso di lavoro

Il flusso di lavoro RestfulServizioWebFL fornito con Attivazione servizi Web la caratteristica è simile al flusso di lavoro ElaborazioneOrdiniLibro. Per vedere come sono elaborati i lavori attraverso il flusso di lavoro ElaborazioneOrdiniLibro, attivare il flusso di lavoro RestfulServizioWebFL. Per maggiori informazioni, fare riferimento all'argomento attività correlato riguardante il flusso di lavoro che elabora gli ordini recuperati dai servizi web REST.

1.2.1.2.20.7 Report

La funzione Report consente di acquisire le modifiche allo stato della stampante, le azioni dell'utente e i valori delle proprietà di lavori e documenti in un database PostgreSQL. È possibile estrarre e analizzare i dati dal database utilizzando uno strumento di business intelligence come Tableau. È anche possibile trasmettere le tabelle selezionate dal database a un'applicazione prescelta utilizzando un servizio Web REST.

La funzione aggiunge un modello di operazioni e due oggetti denominati Raccolte dati e Trasmettitori di dati. La funzione Report non include un software aziendale intelligente. È possibile utilizzare lo strumento preferito con le informazioni memorizzate nel database Report.

Modello di operazione

  • WritePropsToReportsDatabase

    Consente di scegliere le proprietà del lavoro e del documento da memorizzare nel database Report quando l'operazione viene eseguita e la tabella del database in cui memorizzare i dati. È possibile inserire più operazioni WritePropsToReportsDatabase in un flusso di lavoro ovunque si desideri memorizzare le proprietà in momenti diversi durante l'elaborazione dei lavori.

Oggetti

La funzione Report aggiunge gli oggetti Raccolta dati e Trasmettitore di dati.

Raccolta dati
Raccolte dati consente di configurare le informazioni RICOH ProcessDirector da memorizzare nel database PostgreSQL. È possibile acquisire valori di proprietà del lavoro, valori di proprietà del documento, dati della stampante e dati sull'attività dell'utente utilizzando le Raccolte dati fornite.
Trasmettitore di dati
I Trasmettitori di dati consentono di configurare le informazioni da estrarre da uno o più database PostgreSQL da inviare a un'altra applicazione. I trasmettitori di dati utilizzano il protocollo REST per inviare i dati a un'altra applicazione. È possibile specificare quando e con quale frequenza vengono inviati i dati.

Database Report

La funzione Report memorizza i dati in un database PostgreSQL, indipendentemente dalla configurazione del database utilizzata da RICOH ProcessDirector. Per creare il database Report, sono disponibili due opzioni:

  • Utilizzare l'istanza di PostgreSQL fornita con RICOH ProcessDirector.

    Anche se si utilizza IBM DB2 come database principale, PostgreSQL è disponibile con l'installazione. Se si sceglie questa opzione, PostgreSQL viene eseguito sul computer principale, ma il database Report si trova in un sistema di database separato dal database principale. Il processo di configurazione è semplificato, perché il database viene creato automaticamente quando si attiva la raccolta dei dati.

    Nota: La versione di PostgeSQL fornita è un'immagine Docker. Se il database principale è DB2, per utilizzare questa opzione è necessario installare Docker Engine sul server primario.

  • Utilizzare la propria installazione di PostgreSQL.

    Se si preferisce usare la propria installazione, RICOH ProcessDirector può collegarsi a un database PostgreSQL su qualsiasi sistema della rete. Prima di attivare la raccolta dei dati, è necessario creare un sistema di database, un database e un ID utente del database.

Configurazione

Si utilizza la pagina Gestione per configurare le informazioni di base sul database Report, come ad esempio:

  • Il nome del database
  • Il nome utente e la password che RICOH ProcessDirector utilizza per accedere al database
  • Il nome host e la porta del computer su cui sono memorizzate le tabelle del database

Per raccogliere i dati del lavoro, i dati della stampante o i dati dell'attività utente, configurare la raccolta dati appropriata per specificare i dati da acquisire. Per utilizzare l'operazione WritePropsToReportsDatabase, aggiungere l'operazione ai flussi di lavoro in base alle necessità. Quando l'operazione viene eseguita, memorizza i valori delle proprietà nelle tabelle del database specificato. Se la tabella non esiste quando l'operazione viene eseguita, RICOH ProcessDirector la crea.

Dopo la creazione del database che contiene i dati, è possibile utilizzare le istruzioni SQL per cercare i dati ed esportarli su uno storage esterno per un uso a lungo termine o utilizzare un trasmettitore di dati per inviare i dati a un'altra applicazione che accetta lo scambio di dati con il protocollo REST.

Per inviare i dati in base a un programma specifico, o quando cambia lo Stato Abilitato, configurare il trasmettitore di dati appropriato per specificare l'intervallo e la frequenza.

È possibile utilizzare la funzione di trasmissione unica per inviare un set di dati specifico fuori dall'orario pianificato, ad esempio durante il test del trasmettitore o per inviare di nuovo dati inviati in precedenza.

Visualizzazione dei dati

Per analizzare i dati memorizzati nel database Report, è possibile utilizzare uno strumento aziendale intelligente, ad esempio Tableau. La funzione Report comprende un eserciziario di Tableau, con fogli di lavoro di esempio che consentono di visualizzare i dati per le pagine stampate e i lavori dei clienti. Dopo aver esaminato le visualizzazioni dei dati forniti, è possibile creare le proprie visualizzazioni di dati e pubblicarle su un server, oppure metterle a disposizione della dirigenza.

1.2.1.2.20.7.1 Scenario di utilizzo di Report

In questo scenario, un'azienda tipografica desidera creare report giornalieri con pagine stampate da ogni stampante e la stampa dei lavori da ogni cliente. Vuole creare una dashboard di reportistica con i due report e pubblicare la dashboard su un server al quale i dirigenti possono accedere.

L'azienda tipografica installa la funzione Report sul proprio RICOH ProcessDirector per il server primario Windows, che include il programma del database PostgreSQL. Quindi, apre la pagina Amministrazione e seleziona Report Impostazioni del database per creare il database dei report.

L'azienda tipografica desidera generare due report: Pagine stampate dalla stampante e Lavori stampati dal cliente. Può raccogliere i dati per entrambi i report utilizzando il raccoglitore di dati Avanzamento della stampa del lavoro. Per il primo report, deve acquisire le proprietà del lavoro Pagine raccolte e Stampante precedente; per il secondo report, deve acquisire le proprietà Numero lavoro e Nome cliente.

L'utente seleziona Report Raccoglitori di dati e apre il raccoglitore di dati Avanzamento della stampa del lavoro. Nel notebook delle proprietà del raccoglitore di dati, l'utente trova l'elenco Proprietà del lavoro da acquisire e seleziona queste proprietà:

  • Pagine raccolte
  • Stampante precedente
  • Numero lavoro
  • Nome cliente
L'utente denomina la tabella job_printing e consente la raccolta dei dati per il raccoglitore di dati.

Dopo che l'utente ha fatto clic su OK, RICOH ProcessDirector acquisisce i valori delle proprietà nel database PostgreSQL ogni volta che inizia o termina un lavoro di stampa.

Dopo aver abilitato la raccolta dati per la tabella job_printing e avere inserito i dati, l'azienda tipografica installa lo strumento di business intelligence (BI) Tableau su un server remoto. Configurano RICOH ProcessDirector per consentire a Tableau di collegarsi al database PostgreSQL in remoto.

Grazie a Tableau, l'azienda tipografica si collega alla tabella job_printing nel database PostgreSQL. Sceglie di aggiornare automaticamente i dati in Tableau quando i dati vengono acquisiti in PostgreSQL.

Per preparare il report Pagine stampante dalla stampante, l'azienda tipografica:

  • Crea un foglio di lavoro denominato Pagine stampate dalla stampante.
  • Compila il foglio di lavoro con i valori delle proprietà Job.PreviousPrinter e Job.PagesStacked.
  • Consente di rinominare Job.PreviousPrinter con Stampante e Job.PagesStacked con Pagine.
  • Sceglie un grafico a torta per visualizzare i dati.

Quando l'azienda tipografica termina la preparazione del report, salva il foglio di lavoro come file (TWB) da aprire in Tableau.

Per configurare il report Lavori stampanti dal cliente, l'azienda tipografica:

  • Crea un foglio di lavoro denominato Lavori stampati dal cliente.
  • Compila il foglio di lavoro con i valori delle proprietà Job.ID e Job.CustomerName.
  • Rinomina Job.ID con Lavoro e Job.CustomerName con Cliente.
  • Sceglie un grafico a barre per visualizzare i dati.

Quando l'azienda tipografica termina la preparazione del report, salva il foglio di lavoro come file (TWB) da aprire in Tableau.

L'azienda tipografica crea una dashboard di reportistica con i due report e la salva come file (TWB) da aprire in Tableau. L'eserciziario viene poi pubblicato su un server al quale la dirigenza dell'azienda può accedere per visualizzare la dashboard.

1.2.1.2.20.8 RICOH Supervisor Connect

La funzione RICOH Supervisor Connect consente di inviare i dati raccolti dalla funzione Report nel database PostgreSQL all'applicazione RICOH Supervisor nel cloud.

Quindi, è possibile utilizzare RICOH Supervisor per creare dashboard che presentano visivamente i dati cronologici.

Prerequisiti

Prima di poter inviare dati a RICOH Supervisor, è necessario:

  • Installare la funzione Report. Questa funzione è disponibile in Gestione delle funzioni e non richiede una licenza.
  • Configurare il database PostgreSQL per iniziare a raccogliere le informazioni.
  • Consentire alle raccolte dati di memorizzare i valori delle proprietà appropriati.
  • Aggiungere il modello di operazione WritePropsToReportsDatabase a tutti i flussi di lavoro che necessitano di raccogliere proprietà di lavori e documenti durante l'elaborazione dei lavori.
  • Richiedere l'accesso a RICOH Account Administration per poter configurare una connessione sicura con le applicazioni cloud Ricoh.

Oggetti del sistema:

Questa funzione aggiunge questi tipi di oggetti:

Credenziali cloud Ricoh
La funzione RICOH Supervisor Connect aggiunge il tipo di credenziale cloud Ricoh. Questo tipo di credenziale viene utilizzato per creare una connessione sicura con le applicazioni cloud Ricoh.
RICOH Supervisor Trasmettitore di dati
RICOH ProcessDirector utilizza un tipo speciale di trasmettitore di dati, RICOH Supervisor Data Transmitter. In base alle impostazioni effettuate per RICOH Supervisor Data Transmitter, è possibile specificare quali dati devono essere inviati e quando inviarli.

Collegamento e invio di dati

Per connettersi e inviare dati a RICOH Supervisor, RICOH ProcessDirector utilizza una credenziale cloud Ricoh e il trasmettitore di dati RICOH Supervisor. I dati inviati a RICOH Supervisor vengono memorizzati nel database PostgreSQL dalle raccolte dati RICOH ProcessDirector. Il trasmettitore di dati può inviare i valori delle proprietà del lavoro, della stampante, del dispositivo o dell'utente acquisiti dalle raccolte dati in base a una pianificazione impostata.

La maggior parte delle funzionalità RICOH ProcessDirector aggiunge proprietà del lavoro che possono essere acquisite a scopo di reporting, come l' Esito SLA dalla funzione Tracker scadenza.

È inoltre possibile inviare le proprietà del lavoro e del documento raccolte dall'operazione WritePropsToReportsDatabase nei flussi di lavoro. Le tabelle specificate all'interno dell'operazione possono essere selezionate per l'invio con RICOH Supervisor Data Transmitter.

RICOH Supervisor può visualizzare le proprietà acquisite dalle raccolte dati RICOH ProcessDirector utilizzando diversi widget. Il componente aggiuntivo RICOH ProcessDirector Connect include una dashboard RICOH ProcessDirector predefinita. La dashboard RICOH ProcessDirector predefinita contiene questi widget predefiniti:

Volume di stampa totale
Mostra il numero totale di fogli e pagine stampati ogni giorno.
Volume per stampante
Mostra il numero totale di fogli e pagine stampati per ogni stampante.
Volume per cliente
Mostra il numero totale di fogli e pagine stampati per ogni cliente. Viene utilizzata la proprietà del lavoro Nome cliente impostata nel flusso di lavoro per ogni lavoro.
Volume per posizione
Mostra il numero totale di fogli e pagine stampati per ogni posizione. Viene utilizzata la proprietà del lavoro Posizione richiesta impostata nel flusso di lavoro per ogni lavoro.
Volume per operatore stampante
Mostra il numero totale di fogli e pagine programmati per la stampa da ogni utente.
Volume per operatore insertore
Mostra il numero totale di fogli e pagine riconciliati da ogni utente. Disponibile solo per i lavori con un'operazione Riconcilia nei flussi di lavoro. L'operazione Riconcilia viene fornita con le funzionalità Insertore, Verifica automatizzata, Supporto documenti PDF e supporto AFP.
Esito SLA per cliente
Mostra quanti lavori hanno completato l'operazione di destinazione Service Level Agreement (SLA) prima della scadenza SLA.

Per personalizzare la dashboard RICOH ProcessDirector, duplicare la dashboard RICOH ProcessDirector predefinita, quindi modificare i widget esistenti o aggiungere altri widget dalla libreria dei widget. Ad esempio, è possibile personalizzare il widget Volume di stampa totale per mostrare il numero di documenti anziché pagine o fogli. È possibile cercare diversi valori da visualizzare nel widget, quindi attivarli o disattivarli a seconda dei dati da visualizzare. È possibile condividere una dashboard duplicata con altri utenti per visualizzare la raccolta di widget.

Per ulteriori informazioni sulla configurazione di una dashboard RICOH Supervisor e dei widget, vedere l'argomento Utilizzo di dashboard nel sistema della guida RICOH Supervisor.

RICOH Supervisor Connect non fornisce l'accesso a RICOH Supervisor. È necessario acquistare un abbonamento RICOH Supervisor e il componente aggiuntivo RICOH ProcessDirector Connect separatamente. Per acquistare abbonamenti aggiuntivi ai visualizzatori per altri dipendenti dell'azienda, contattare un rappresentante Ricoh.

Per creare i propri widget in RICOH Supervisor, acquistare il componente aggiuntivo self-service per ogni utente e accedere come utente self-service. Per acquistare il componente aggiuntivo self-service, contattare un rappresentante Ricoh.

1.2.1.2.20.9 Avanti Slingshot Connect

La funzioneAvanti Slingshot Connect consente di scambiare informazioni con il software MIS (Management Information System) di Avanti Slingshot. Dopo la creazione degli ordini, Avanti Slingshot può inviare lavori di stampa PDF con i ticket di lavoro JDF a RICOH ProcessDirector. In alternativa, RICOH ProcessDirector può inviare ad Avanti Slingshot le informazioni richieste per creare gli ordini per i lavori nei flussi di lavoro RICOH ProcessDirector.

Dopo che RICOH ProcessDirector riceve i lavori da Avanti Slingshot o invia le informazioni sugli ordini a Avanti Slingshot, la funzione automatizza la segnalazione del tempo di elaborazione del lavoro ai centri di costo Avanti Slingshot. Se un lavoro termina la stampa, la funzione segnala queste informazioni:

  • La quantità di tempo impiegata dal lavoro sulla stampante.
  • Le pagine totali o i fogli stampati su supporti specifici per nome e per ID prodotto quando viene definita tale proprietà.
  • Se il lavoro è stato stampato con inchiostro o toner CMYK o solo con inchiostro o toner nero.

RICOH ProcessDirector e Avanti Slingshot si scambiano informazioni tramite una connessione HTTP.

Per configurare il sistema Avanti Slingshot in modo che invii i lavori a RICOH ProcessDirector o riceva le informazioni sull'ordine da RICOH ProcessDirector, contattare il rappresentante dell'assistenza clienti Avanti.

Se Avanti Slingshot invia file PDF con ticket di lavoro JDF, RICOH ProcessDirector li riceve in un dispositivo di input hot folder che utilizza il metodo di batch JDF. La hot folder ha lo stesso nome della voce dell'ordine di vendita. RICOH ProcessDirector conferma la ricezione di ciascun lavoro e indica lo stato a Avanti Slingshot man mano che i lavori passano attraverso il flusso di lavoro.

Se Avanti Slingshot riceve le informazioni sull'ordine da RICOH ProcessDirector, Avanti Slingshot conferma la ricezione delle informazioni per ciascun lavoro. RICOH ProcessDirector segnala lo stato a Avanti Slingshot man mano che i lavori si spostano all'interno del flusso di lavoro.

Avanti Slingshot Connect non fornisce il software Avanti Slingshot. È necessario acquistare e installare Avanti Slingshot con il componente aggiuntivo JDF Integration.

Raccolta dei dati sull'utilizzo dell'inchiostro

Quando si definisce una stampante a modulo continuo Ricoh come stampante Ricoh TotalFlow, è possibile specificare l'inchiostro e il rivestimento protettivo caricato utilizzando i nomi degli inchiostri impostati in Avanti Slingshot.

Ogni volta che RICOH ProcessDirector invia un lavoro alla stampante Ricoh TotalFlow definita, la stampante tiene traccia della quantità di ciascun tipo di inchiostro o rivestimento protettivo utilizzato. La quantità di inchiostro raccolta viene rinviata a RICOH ProcessDirector quando il lavoro di stampa termina o viene annullato.

Se una parte del lavoro viene ristampata, anche l'inchiostro utilizzato per le ristampe viene segnalato anche in RICOH ProcessDirector. RICOH ProcessDirector memorizza il volume totale di inchiostro utilizzato per ciascun lavoro nelle proprietà di utilizzo cumulativo dell'inchiostro.

Le informazioni sul lavoro inviate ad Avanti Slingshot da RICOH ProcessDirector includono i valori delle proprietà cumulative dell'inchiostro e i nomi degli inchiostri. In questo modo è possibile determinare la quantità di un determinato inchiostro utilizzato dal lavoro.

Modello di operazione

Avanti Slingshot Connect fornisce il modello di operazione CreateOrderInSlingshot. Un'operazione basata su questo modello di operazione consente di richiamare un servizio Web Avanti Slingshot che crea un ordine per un lavoro ricevuto da RICOH ProcessDirector.

Nota: L'elenco comprende anche questi modelli: CallRESTService e CallSOAPService. Non sono richiesti per comunicare con Avanti Slingshot.

Proprietà e segnalazione

Avanti Slingshot Connect aggiunge due nuove proprietà a tutte le operazioni in un flusso di lavoro: Centro di costo Slingshot e Stato attività cardine Slingshot. È possibile associare una o più operazioni a un centro di costo per identificare il tempo impiegato complessivamente per l'elaborazione in base al centro di costo.

L'utente definisce i centri di costo Avanti Slingshot utilizzati da RICOH ProcessDirector in un file di controllo avanti.cfg.

RICOH ProcessDirector segnala l'orario in cui un lavoro inizia la prima operazione associata a un centro di costo Avanti Slingshot. RICOH ProcessDirector segnala anche l'orario in cui un lavoro completa l'ultima operazione associata al centro di costo.

Avanti Slingshot Connect aggiunge queste proprietà al notebook della proprietà per ciascuna stampante RICOH ProcessDirector:

  • Centro di costo Slingshot

    RICOH ProcessDirector segnala il tempo impiegato per la stampa del lavoro su questo centro di costo Avanti Slingshot.

  • Colore lavoro da segnalare

    RICOH ProcessDirector utilizza questa proprietà quando segnala il totale di pagine stampate in un lavoro. La proprietà specifica se tutte le pagine del lavoro sono state stampate con inchiostro o toner CMYK o solo con inchiostro o toner nero.

  • Unità di stampa da segnalare

    RICOH ProcessDirector segnala il volume di stampa ad Avanti Slingshot in pagine o fogli.

  • Inchiostro ciano

    Specifica il nome dell'inchiostro ciano definito in Avanti Slingshot.

  • Inchiostro magenta

    Specifica il nome dell'inchiostro magenta definito in Avanti Slingshot.

  • Inchiostro giallo

    Specifica il nome dell'inchiostro giallo definito in Avanti Slingshot.

  • Inchiostro nero

    Specifica il nome dell'inchiostro nero definito in Avanti Slingshot.

  • Rivestimento protettivo

    Specifica il nome del rivestimento protettivo definito in Avanti Slingshot.

  • Inchiostro MICR

    Specifica il nome dell'inchiostro MICR definito in Avanti Slingshot.

  • Inchiostro di evidenziazione

    Specifica il nome dell'inchiostro di evidenziazione definito in Avanti Slingshot.

RICOH ProcessDirector segnala automaticamente il totale di pagine stampate su supporti specifici.

1.2.1.2.20.9.1 Scenari di utilizzo per la ricezione di lavori da Avanti Slingshot

In questo scenario, una tipografia crea un ordine di vendita con due lavori in Avanti Slingshot e invia i lavori a RICOH ProcessDirector per l'elaborazione. RICOH ProcessDirector invia ad Avanti Slingshot il tempo necessario per le operazioni preliminari e la stampa.

Prima di inviare eventuali lavori Avanti Slingshot a RICOH ProcessDirector, un amministratore della tipografia utilizza la funzione Avanti Slingshot Connect per configurareRICOH ProcessDirector.

L'amministratore configura i dispositivi di input Hot folder per la ricezione dei lavori da Slingshot e l'invio ai flussi di lavoro RICOH ProcessDirector. I nomi delle due hot folder in questo scenario sono Resoconti e Inserimenti mailer. Viene utilizzato il metodo batch JDF.

L'amministratore modifica i flussi di lavoro RICOH ProcessDirector per inviare nuovamente le informazioni a Avanti Slingshot. I nomi dei flussi di lavoro in questo scenario sono PDF e Inserimento. Il flusso di lavoro PDF stampa lavori su carta standard e non li impone. Il flusso di lavoro riceve i lavori dalla hot folder Resoconti. Il flusso di lavoro Inserisci stampa lavori su carta patinata speciale e impone otto pagine su ciascun foglio. Il flusso di lavoro riceve lavori dalla hot folder Inserimenti mailer.

Per inviare informazioni preliminari esterne da ciascun flusso di lavoro a Avanti Slingshot, l'amministratore:

  • Assegna il costo preliminare alle operazioni RunExternalProgam e CreatePageRanges.

  • Fornisce all'operazione RunExternalProgam il valore In corso per Stato attività cardine. La prima volta che RICOH ProcessDirector visualizza questo valore per il centro di costo Preliminare, invia ad Avanti Slingshot l'ora in cui l'operazione riceve un lavoro.

  • Fornisce all'operazione CreatePageRanges il valore Completato per Stato attività cardine. La prima volta che RICOH ProcessDirector visualizza questo valore per il centro di costo Preliminare, invia ad Avanti Slingshot l'ora in cui il lavoro passa all'operazione successiva.

L'amministratore assegna un centro di costo Avanti Slingshot a ciascuna stampante RICOH ProcessDirector che stampa i lavori ricevuti da Avanti Slingshot. La stampante in questo scenario è Ricoh Pro C901. L'amministratore la assegna al centro di costo Ricoh Pro C901.

L'amministratore imposta il valore Unità di stampa da segnalare per la stampante Ricoh Pro C901 su Pagine.

Una volta che l'amministratore ha configurato RICOH ProcessDirector, la tipografia riceve un nuovo ordine per la stampa di 100.000 resoconti con inserimenti pubblicitari.

Il personale contabile crea un ordine di vendita in Avanti Slingshot con due voci:

  • Resoconti

  • Inserimenti mailer

Il supervisore della tipografia:

  • Verifica che la stampante Ricoh Pro C901 venga specificata nella sezione associata a ciascuna voce.

  • Carica un file PDF per i resoconti sulla voce Resoconti.

  • Carica un file PDF per gli inserimenti sulla voce Inserimenti mailer.

Per creare lavori Avanti Slingshot, il supervisore della tipografia rilascia l'ordine di vendita con le due voci alla produzione.

Per stampare i lavori, il supervisore esporta ciascun lavoro in RICOH ProcessDirector.

Avanti Slingshot invia il lavoro dei resoconti alla hot folder Resoconti. La hot folder invia il lavoro al flusso di lavoro PDF.

Avanti Slingshot invia il lavoro degli inserimenti alla hot folder Inserimenti mailer. La hot folder invia il lavoro al flusso di lavoro Inserimento.

Mentre il lavoro procede nel flusso di lavoro, RICOH ProcessDirector invia ad Avanti Slingshot il tempo di elaborazione necessario per l'esecuzione delle operazioni preliminari esterne e il tempo impiegato per stampare il lavoro.

Al termine della stampa di ciascun lavoro, RICOH ProcessDirector invia ad Avanti Slingshot queste informazioni:

  • La quantità di tempo impiegata dal lavoro sulla stampante.
  • Il totale di pagine stampate su supporti specifici.
  • Se il lavoro è stato stampato con inchiostro o toner CMYK o solo con inchiostro o toner nero.

Con queste informazioni, Avanti Slingshot elabora i costi delle operazioni preliminari e della stampa per ciascun lavoro.

1.2.1.2.20.10 Tracker scadenza

La funzione Tracker scadenza consente di gestire l'avanzamento per rispettare le scadenze di recapito. Utilizzando scadenze e punti di verifica del lavoro Service Level Agreement (SLA), è possibile assicurarsi che i lavori di stampa siano in coda, per essere completati in tempo. È possibile visualizzare se i lavori sono in ritardo o se potrebbero non rispettare le scadenze, per aiutare gli operatori a dare priorità al lavoro e attuare le misure necessarie in modo da rimettere i lavori in carreggiata, assicurandone la consegna entro i tempi previsti.

La funzione è costituita dai seguenti componenti principali:

  • Tre oggetti di sistema
  • Un modello di procedura

Con questa funzione, è possibile rilevare lavori rispetto a una scadenza, a una pianificazione, a entrambe o a un punto di verifica. È possibile rilevare i lavori sulla base del completamento di una fase nel flusso di lavoro o un'operazione nella fase. È possibile inoltre essere notificati quando un lavoro non arriva nel sistema RICOH ProcessDirector nel modo in cui ci si aspetta

La funzione Tracker scadenza aggiunge un portlet Scadenze alla pagina Principale. Il portlet contiene punti che mostrano il numero di lavori che risultano mancanti o stanno per scadere o arrivare a un punto di verifica.

Quando si passa con il mouse su un punto, viene visualizzata una legenda che elenca gli stati rappresentati dal punto. Fare clic su Visualizza tutti i lavori in questo stato per aprire una tabella di tutti i lavori in quello stato.

Se non ci sono lavori in ritardo, il portlet Scadenze mostra un segno di spunta verde.

La funzione aggiunge la colonna Rischio pianificazione a destra della colonna delle caselle di controllo nella tabella Lavori. L'intestazione della colonna è vuota. È possibile visualizzare il nome della colonna spostandosi sopra l'area dell'intestazione. Se un lavoro è in ritardo o non rispetta la scadenza, viene visualizzato un punto colorato nella colonna Rischio pianificazione. Per ordinare i lavori per rischio di pianificazione, con i lavori con il massimo rischio in cima alla colonna, è possibile fare clic sull'intestazione della colonna.

La tabella Lavori ordinata per rischio di pianificazione

Oggetti del sistema

Questa funzione aggiunge questi oggetti di sistema:

Politiche di servizio
Le politiche di servizio definiscono i punti di verifica del lavoro alla fine di ogni fase di elaborazione. Ad esempio, una politica di servizio definisce punti di verifica del lavoro per i lavori che devono essere stampati 4 ore dopo l'arrivo nel sistema. L'amministratore crea una politica di servizio per ciascun impegno relativo alle prestazioni e associa ogni politica di servizio ai flussi di lavoro appropriati.
Periodi di non servizio
i periodi di non servizio definiscono gli intervalli di tempo in cui non vengono forniti i servizi (ad esempio, giorni festivi e fine settimana). Il responsabile crea periodi di non servizio e indica in ogni politica di servizio se i periodi di non servizio si applicano a tale politica.
Lavoro previsto
gli oggetti di lavoro previsto definiscono lavori di stampa il cui arrivo è previsto a intervalli stabiliti.

Modello procedurale

Questa funzione consente di aggiungere il modello di operazione SetDeadline all'elenco dei modelli forniti. Quando si aggiunge il modello di operazione a un flusso di lavoro, è necessario specificare l'operazione Scadenza e impostare la data e ora di scadenza. Ogni lavoro nel flusso di lavoro deve completare l'operazione entro la data e l'ora specificate in modo da rispettare la scadenza. Se un lavoro non rispetta la scadenza, un punto rosso viene visualizzato nel portlet Scadenze e nella colonna Rischio pianificazione per il lavoro nella tabella Lavori.

Rilevamento di una scadenza

È possibile impostare le scadenze di un lavoro in modo da poter visualizzare se questo rispetta o meno la propria scadenza.

Se si imposta una scadenza per il completamento di un'operazione all'interno di un flusso di lavoro, nella scheda Scadenza sul notebook delle proprietà del lavoro vengono visualizzati i valori delle proprietà Scadenza, Operazione scadenza e Risultato scadenza. È possibile aggiungere queste proprietà come colonne nella tabella Lavori in modo da mettere a disposizione degli operatori le informazioni sulla scadenza.

È possibile impostare una mail di notifica che controlla la proprietà Risultato scadenza rispetto a un lavoro, per passare a Non rispettata e invia una mail a uno o più utenti per avvisarli della scadenza non rispettata.

Rilevamento di una pianificazione

È possibile impostare le durate stimate per le operazioni all'interno di un flusso di lavoro in modo da poter rilevare l'avanzamento dei lavori man mano che si spostano nel sistema, controllando se sono in ritardo.

Questa funzione aggiunge l'azione Durata stimata alla portlet di Workflow Editor. Se si utilizza questa azione, è possibile impostare rapidamente la durata stimata per tutte le operazioni all'interno di un flusso di lavoro.

Quando si impostano le durate stimate per le operazioni all'interno di un flusso di lavoro, nella scheda Scadenza sul notebook delle proprietà del lavoro vengono visualizzati i valori per queste proprietà:

  • Percentuale completa: il livello di completamento della durata stimata per il lavoro.
  • Stato rilevamento: se il lavoro è in orario o in ritardo.
  • Tempo di completamento previsto: data e ora calcolati aggiungendo le durate stimate di tutte le operazioni nel percorso previsto del lavoro all'interno del flusso di lavoro.

Queste proprietà possono essere aggiunte come colonne nella tabella Lavori in modo da consentire agli operatori di sapere se un lavoro è in orario o in ritardo. Se un lavoro è in ritardo, viene visualizzato un punto giallo nel portlet Scadenze e nella colonna Rischio pianificazione per il lavoro nella tabella Lavori.

Per un flusso di lavoro condizionale, RICOH ProcessDirector utilizza solo le durate stimate per le operazioni all'interno della sezione del flusso di lavoro che si prevede vengano eseguite dal lavoro.

È possibile impostare una mail di notifica che controlla la proprietà Stato rilevamento rispetto a un lavoro, per passare a In ritardo e invia una mail a uno o più utenti per avvisarli della scadenza non rispettata.

Rilevamento di una pianificazione e di una scadenza

È possibile impostare le scadenze del lavoro e le durate stimate in modo da poter rilevare l'avanzamento dei lavori man mano che si spostano nel sistema e controllare se un lavoro non ha rispettato la propria scadenza o se c'è la possibilità che ciò accada.

Se si imposta una scadenza per il completamento di un'operazione e le durate stimate per le operazioni all'interno di un flusso di lavoro, nella scheda Scadenze sul notebook delle proprietà del lavoro vengono visualizzati i valori di tutte le proprietà per il rilevamento di una scadenza o di una pianificazione. Inoltre nel notebook viene visualizzato il valore di una proprietà aggiuntiva: Risultato previsto. I tre risultati previsti sono OK, Possibile ritardo e Determinazione impossibile.

RICOH ProcessDirector calcola il risultato previsto per un lavoro utilizzando le durate stimate, la data e l'ora correnti nonché la scadenza del lavoro. Quando il risultato previsto è Possibile ritardo, un punto arancione viene visualizzato nel portlet Scadenze e nella colonna Rischio pianificazione per il lavoro nella tabella Lavori. Dopo l'esecuzione dell'operazione scadenza e l'impostazione del risultato scadenza, RICOH ProcessDirector non modifica il risultato previsto.

È possibile impostare una mail di notifica che controlla la proprietà Risultato previsto rispetto a un lavoro, per passare a Possibile ritardo e invia una mail a uno o più utenti per avvisarli della scadenza non rispettata.

Rilevamento per i punti di verifica

è possibile impostare punti di verifica di lavori per tracciare il progresso dei lavori mentre passano da una fase all'altra del flusso di lavoro. Anziché impostare durate stimate per ogni operazione, impostare una quantità di tempo per ogni fase da completare. Se la fase non viene completata nel tempo assegnato, il lavoro è in ritardo. Viene visualizzato un punto giallo nel portlet Scadenze e nella colonna Rischio pianificazione per il lavoro nella colonna Lavori. Tuttavia, se il lavoro si sposta alla fase successiva più rapidamente del previsto e finisce prima del punto di verifica successivo, lo stato del punto di verifica del lavoro passa da In ritardo a OK. Il punto giallo viene rimosso.

Monitoraggio dei lavori previsti

È possibile configurare RICOH ProcessDirector per conoscere se il numero pianificato di lavori non arriva in un dispositivo di input entro il tempo in cui lo si aspetta. Se parte del lavoro previsto non arriva in un dispositivo di input, un'icona di avviso (Icona di avviso) viene visualizzata sul lato destro del dispositivo di input. L'operatore può rispondere rintracciando i messaggi mancanti.

1.2.1.2.20.10.1 Scenari di utilizzo del Tracker scadenza

Questi scenari mostrano come impostare le scadenze, le durate stimate o entrambi per un flusso di lavoro con il Tracker scadenza.

1.2.1.2.20.10.1.1 Ora di scadenza nello scenario di un flusso di lavoro

In questo scenario, tutti i lavori in un flusso di lavoro PDF lineare devono essere stampati entro le 5:00 PM del giorno successivo alla ricezione.

L'operazione SetDeadline viene collocata nel flusso di lavoro. PrintJobs viene specificato come il valore della proprietà Operazione scadenza. Domani viene specificato come il valore della proprietà Operazione scadenza. 5:00 P.M. viene specificato come il valore della proprietà Ora scadenza.

Flusso di lavoro PDF lineare
  • SetJobPropsFromTextFile
  • DetectInputDataStream
  • CountPages
  • SetDeadline: rende PrintJobs l'operazione scadenza, imposta Domani alle 5:00 P.M. per l'ora di scadenza
  • PrintSetup: consente all'operatore di verificare che la carta richiesta sia caricata nei vassoi
  • CreatePageRanges
  • PrintJobs
  • RetainCompletedJobs
  • RemoveJobs

Con questo flusso di lavoro è possibile vedere se un lavoro rispetta o meno la scadenza alle 5:00 P.M. Se un lavoro non rispetta la scadenza, RICOH ProcessDirector aggiunge un punto rosso alla colonna Rischio pianificazione per il lavoro nella tabella Lavori.

Un nuovo cliente chiede se è possibile consegnare nello stesso giorno i lavori arrivati prima delle 12:00, finendo quelli successivi il giorno dopo. A tal file, è possibile utilizzare l'ora delle scadenze in un flusso di lavoro condizionale. Ad esempio, si dispone di un flusso di lavoro con due settori.

  • Il connettore nella prima operazione della sezione A presenta una regola con due condizioni:
    • Giorno corrente = Oggi
    • Ora corrente < 12:00 PM

      Si specifica che siano applicate Tutte le condizioni.

    Quando vengono soddisfatte queste condizioni, il lavoro viene inviato alla sezione A. L'operazione SetDeadline imposta il valore dell' Ora scadenza su Oggi alle 5:00 PM.
  • Il connettore nella prima operazione della sezione B presenta una regola con due condizioni:
    • Giorno corrente = Oggi
    • Ora corrente => 12:00 PM

      Si specifica che siano applicate Tutte le condizioni.

    Quando vengono soddisfatte queste condizioni, il lavoro viene inviato alla sezione B. L'operazione SetDeadline imposta il valore dell' Ora scadenza su Oggi alle 5:00 PM.

1.2.1.2.20.10.1.2 Due scadenze nello scenario di un flusso di lavoro lineare

In questo scenario, un flusso di lavoro PDF lineare invia ogni lavoro attraverso un programma esterno per il settore di account, quindi stampa il lavoro. Si desidera una scadenza per il programma esterno e un'altra per la stampa del lavoro. Due operazioni SetDeadline sono collocate nel flusso di lavoro. La prima operazione SetDeadline rileva il tempo necessario per completare l'operazione RunExternalProgram. La seconda operazione SetDeadline rileva il tempo necessario per stampare ogni lavoro dopo il completamento dell'operazione RunExternalProgram.
Flusso di lavoro PDF lineare
  • SetJobPropsFromTextFile
  • DetectInputDataStream
  • CountPages
  • SetDeadline: rende RunExternalProgram l'operazione scadenza, imposta 30 minuti per l'ora di scadenza (Data scadenza = Relativo al valore della proprietà; Proprietà = Ora corrente; Più o meno = 30 minuti).
  • RunExternalProgram: esegue un programma per il reparto contabilità.
  • SetDeadline: rende PrintJobs l'operazione scadenza, imposta 15 minuti per l'ora di scadenza (Data scadenza = Relativo al valore della proprietà; Proprietà = Ora corrente; Più o meno = 15 minuti).
  • PrintSetup: consente all'operatore di verificare che la carta richiesta sia caricata nei vassoi.
  • CreatePageRanges
  • PrintJobs
  • RetainCompletedJobs
  • RemoveJobs

Con questo flusso di lavoro è possibile vedere se un lavoro rispetta o meno ogni scadenza. Se un lavoro non rispetta la prima scadenza, RICOH ProcessDirector aggiunge un punto rosso al portlet Scadenze e alla colonna Pianifica rischio per il lavoro nella tabella Lavori. Se rispetta la seconda scadenza, il punto rosso viene rimosso.

1.2.1.2.20.10.1.3 Tre scadenze nello scenario di un flusso di lavoro condizionale

In questo scenario, un flusso di lavoro condizionale presenta percorsi di elaborazione separati per i lavori PDF e AFP nonché per altri lavori (Postscript e PCL). I lavori PDF superano un'operazione preliminare dispendiosa in termini di tempo, eseguita con la funzione di PitStop Connect. I lavori AFP superano un'operazione di account dispendiosa in termini di tempo, che esegue un programma esterno. Gli altri lavori non superano le operazioni preliminari e di account dispendiose in termini di tempo. Si desidera impostare una scadenza diversa per ogni percorso: due ore per i lavori PDF, 90 minuti per i lavori AFP e 30 minuti per gli altri lavori. L'operazione SetDeadline viene collocata all'inizio di ogni percorso.
Flusso di lavoro condizionale: operazioni condivise
  • SetJobPropsFromTextFile
  • DetectInputDataStream
Percorso dei lavori PDF
  • SetDeadline: rende PrintJobs l'operazione scadenza, imposta due ore per l'ora di scadenza (Data scadenza = Relativo al valore della proprietà; Proprietà = Ora di inoltro; Più o meno = 2 ore).
  • Preliminare (operazione basata sul modello RunPitStopOnJob)
  • CountPages
  • PrintSetup (operazione basata sul modello AssignJobValues): consente di assegnare le proprietà di stampa a lavori PDF.
  • CreatePageRanges
Percorso dei lavori AFP
  • SetDeadline: rende PrintJobs l'operazione scadenza, imposta 90 minuti per l'ora di scadenza (Data scadenza = Relativo al valore della proprietà; Proprietà = Ora di inoltro; Più o meno = 90 ore).
  • CountPages
  • Di account (operazione basata sul modello RunExternalProgram): esegue un programma per il reparto contabilità.
  • PrintSetup (operazione basata sul modello AssignJobValues): consente di assegnare le proprietà di stampa a lavori AFP.
  • CreatePageRanges
Percorso di altri lavori
  • SetDeadline: rende PrintJobs l'operazione scadenza, imposta 30 minuti per l'ora di scadenza (Data scadenza = Relativo al valore della proprietà; Proprietà = Ora di inoltro; Più o meno = 30 ore).
  • PrintSetup (operazione basata sul modello AssignJobValues): consente di assegnare le proprietà di stampa ad altri lavori.
Operazioni condivise
  • PrintJobs
  • RetainCompletedJobs
  • RemoveJobs

Con questo flusso di lavoro è possibile vedere se un lavoro rispetta o meno la propria scadenza per completare la stampa. Se un lavoro non rispetta la scadenza, RICOH ProcessDirector aggiunge un punto rosso alla colonna Rischio pianificazione per il lavoro nella tabella Lavori. I punti rossi vengono aggiunti per ciascun tipo di lavoro dopo il mancato rispetto delle scadenze del completamento della stampa di diverse lunghezze. I punti rossi vengono aggiunti per i lavori PDF dopo due ore. I punti rossi vengono aggiunti per i lavori APF dopo 90 minuti. I punti rossi vengono aggiunti per altri lavori dopo 30 minuti.

1.2.1.2.20.10.1.4 Durate stimate per le operazioni nello scenario di un flusso di lavoro lineare

In questo scenario, un flusso di lavoro lineare presenta nove operazioni. Si desidera rilevare se un lavoro è in orario o in ritardo dal momento in cui entra nel flusso di lavoro fino al completamento dell'operazione PrintJobs. Le prime due operazioni elaborano immediatamente un lavoro. Ciascuna delle quattro operazioni richiede cinque minuti per elaborare un lavoro. Un'operazione richiede dieci muniti per l'elaborazione di un lavoro. Per queste sette operazioni non vengono impostate le durate stimate. Per queste operazioni che seguono l'operazione PrintJobs non vengono impostate le durate stimate.
Flusso di lavoro PDF lineare
  • SetJobPropsFromTextFile: 1 secondo
  • DetectInputDataStream: 1 secondo
  • CountPages: 5 minuti
  • RunExternalProgram (esegue un programma per il reparto contabilità): 5 minuti
  • PrintSetup (consente all'operatore di verificare che la carta richiesta sia caricata nei vassoi): 5 minuti
  • CreatePageRanges: 5 minuti
  • PrintJobs: 10 minuti
  • RetainCompletedJobs nessuna durata stimata
  • RemoveJobs: nessuna durata stimata

Con questo flusso di lavoro è possibile visualizzare la percentuale completata, lo stato di rilevamento (In orario o In ritardo) e il tempo di completamento previsto.

Quando un lavoro completa l'operazione PrintSetup, il lavoro è completo al 50% perché tre operazioni da cinque minuti sono state eseguite per un totale di 30 minuti. In base alle due operazioni restanti con le durate stimate, RICOH ProcessDirector imposta la proprietà Tempo di completamento previsto su 15 minuti a partire dal momento in cui il lavoro completa l'operazione PrintSetup.

Se il lavoro completa l'operazione CountPages entro cinque minuti e due secondi dall'inizio dell'operazione SetJobPropsFromTextFile, lo Stato rilevamento del lavoro è In orario. Se il lavoro completa l'operazione RunExternalProgram entro dieci minuti e due secondi dall'inizio dell'operazione SetJobPropsFromTextFile, lo Stato rilevamento del lavoro continua a essere In orario.

Se il lavoro non completa l'operazione PrintSetup entro 15 minuti e due secondi dall'avvio dell'operazione SetJobPropsFromTextFile, RICOH ProcessDirector imposta lo Stato rilevamento del lavoro su In ritardo. Se lo Stato rilevamento di un lavoro è In ritardo, RICOH ProcessDirector aggiunge un punto giallo nel portlet Scadenze e nella colonna Rischio pianificazione per il lavoro nella tabella Lavori.

1.2.1.2.20.10.1.5 Scadenze e durate stimate nello scenario di un flusso di lavoro lineare

In questo scenario, un flusso di lavoro lineare presenta 10 operazioni. Si desidera rilevare se un lavoro è in orario o in ritardo dal momento in cui entra nel flusso di lavoro fino al completamento dell'operazione PrintJobs. Le prime tre operazioni elaborano immediatamente un lavoro. Ciascuna delle quattro operazioni richiede 5 minuti per elaborare un lavoro. Un'operazione richiede 10 minuti per l'elaborazione di un lavoro. Per queste otto operazioni vengono impostate le durate stimate. Per queste operazioni che seguono l'operazione PrintJobs non vengono impostate le durate stimate. Si desidera anche sapere se un lavoro non rispetta la propria scadenza di stampa. L'operazione SetDeadline viene collocata all'inizio del flusso di lavoro.
Flusso di lavoro PDF lineare
  • SetJobPropsFromTextFile: 1 secondo.
  • DetectInputDataStream: 1 secondo.
  • SetDeadline: rende PrintJobs l'operazione scadenza, imposta l'orario di scadenza su 35 minuti dal momento in cui il lavoro viene inviato (Data scadenza = Relativo al valore della proprietà; Proprietà = Ora di invio; Più o meno = 35 minuti); 1 secondo
  • CountPages: 5 minuti.
  • RunExternalProgram: esegue un programma per il reparto contabilità, 5 minuti
  • PrintSetup (consente all'operatore di verificare che la carta richiesta sia caricata nei vassoi): 5 minuti.
  • CreatePageRanges: 5 minuti.
  • PrintJobs: 10 minuti.
  • RetainCompletedJobs: nessuna durata stimata.
  • RemoveJobs: nessuna durata stimata.

Con questo flusso di lavoro, è possibile visualizzare la data e l'ora di scadenza, l'operazione scadenza, il risultato scadenza, la percentuale completa, lo stato rilevamento (In orario o In ritardo), il tempo di completamento previsto e i risultati previsti.

Quando un lavoro completa l'operazione PrintSetup, il lavoro è completo al 50% perché 3 operazioni da 5 minuti sono state eseguite per un totale di 30 minuti. In base alle due operazioni restanti con le durate stimate, RICOH ProcessDirector imposta la proprietà Tempo di completamento previsto su 15 minuti a partire dal momento in cui il lavoro completa l'operazione PrintSetup.

Se il lavoro completa l'operazione CountPages entro 5 minuti e 3 secondi dall'inizio dell'operazione SetJobPropsFromTextFile, lo Stato rilevamento del lavoro è In orario. Se il lavoro completa l'operazione RunExternalProgram entro 10 minuti e 3 secondi dall'inizio dell'operazione SetJobPropsFromTextFile, lo Stato rilevamento del lavoro continua a essere In orario. Se il lavoro non completa l'operazione PrintSetup entro 15 minuti e 3 secondi dall'avvio dell'operazione SetJobPropsFromTextFile, RICOH ProcessDirector imposta lo Stato rilevamento del lavoro su In ritardo. Se lo Stato rilevamento di un lavoro è In ritardo, la riga del lavoro nella tabella Lavori diventa gialla.

RICOH ProcessDirector calcola il risultato previsto per un lavoro utilizzando le durate stimate, la data e l'ora correnti nonché la scadenza del lavoro. Quando il risultato previsto è Possibile ritardo, RICOH ProcessDirector aggiunge un punto arancione alla colonna Pianifica rischio per il lavoro nella tabella Lavori.

Se il lavoro non ha avviato l'operazione PrintJobs 26 minuti dopo l'invio al flusso di lavoro, RICOH ProcessDirector imposta il risultato previsto su Possibile ritardo. Il risultato previsto cambia perché la scadenza è per 35 minuti e la durata prevista dell'operazione PrintJobs è di 10 minuti. RICOH ProcessDirector stima una durata del lavoro di 36 minuti.

Se un lavoro non rispetta la scadenza, RICOH ProcessDirector aggiunge un punto rosso al portlet Scadenze e alla colonna Rischio pianificazione per il lavoro nella tabella Lavori.

1.2.1.2.20.10.1.6 Modifica del Service Level Agreements per i weekend e le vacanze

Quando si negoziano i Service Level Agreements (SLA), si utilizzano periodi di non servizio per i giorni in cui si è chiusi, come i weekend e le vacanze. I giorni in cui si è chiusi non sono considerati nel calcolo delle scadenze SLA.

Per supportare le vacanze, l'amministratore crea un periodo di non servizio. RICOH ProcessDirector tiene conto del periodo di non servizio quando calcola la scadenza SLA e utilizza la scadenza corretta per rintracciare lo stato del lavoro rispetto allo SLA. I periodi di non servizio posso essere utilizzati quando si rintraccia un punto di verifica. Non è possibile utilizzare periodi di non servizio con l'operazione SetDeadline o quando si rintraccia una pianificazione.

Ad esempio:

  • Un cliente ha uno SLA da 72 ore e consegna un lavoro alle 13:00 di venerdì. Poiché si è chiusi di sabato e domenica, la scadenza SLA da 71 ore è alle 13:00 di mercoledì.
  • Un cliente ha uno SLA da 24 ore e consegna un lavoro alle 16:30 del 31 dicembre. Se si è chiusi il 1° gennaio per la festività di Capodanno, la scadenza SLA è alle 16:30 del 2 gennaio.

Per aggiungere un periodo di non servizio alla festività di Capodanno, l'amministratore:

  • Passa alla sezione Oggetti della scheda Amministrazione e seleziona Periodo di non servizio.
  • Aggiunge un nuovo periodo di non servizio.
  • Nomina il periodo di non servizio digitando Festa del Capodanno nel campo Nome del periodo di non servizio .
  • Aggiunge una descriione della vacanza nel campo Descrizione .
  • Seleziona il giorno di vacanza nel campo Giorno e il mese della vacanza nel campo Mese impostando Giorno a 1 e Mese a 1 che sta per gennaio.
  • Imposta l'anno della vacanza o lascia vuoto il campo Anno , così da ripetersi ogni anno. In questo scenario, la vacanza si ripete ogni anno, per cui il campo Anno viene lasciato in bianco.
      Nota:
    • Se il periodo di non servizio cambia da anno ad anno, è necessario specificare un anno e fare un periodo di non servizio separato ogni anno.
  • Imposta l' Ora di inizio della vacanza. In questo scenario, l'ora di inizio è impostata su 12:00.
  • Imposta l' Ora di fine della vacanza. In questo scenario, l'ora di fine è impostata su 23:59.

Una volta impostato, questo periodo di non servizio si ripete ogni anno per la festa del Capodanno. RICOH ProcessDirector calcola la pianificazione dell'elaborazione del lavoro per quando l'azienda sarà chiusa. Quando l'azienda riapre il 2 gennaio, riprende la stampa con i punti di verifica SLA modificati per favorire le vacanze.

1.2.1.2.20.10.1.7 Impostare il monitor di lavoro atteso

Quando si hanno lavori ricorrenti è possibile utilizzare la funzione di lavoro previsto per controllare che i lavori siano arrivati in tempo al corretto dispositivo di input.

Per monitorare il lavoro atteso, l'amministratore crea un oggetto di lavoro previsto e poi lo associa ad uno o più dispositivi di input.

Ad esempio, il caso di un cliente che invia tre lavori il primo giorno di ogni mese. Il suo SLA dice che se i lavori arrivano per le 8:00 al primo del mese, devono essere stampati entro le 16:00. Si crea un oggetto di lavoro previsto che indica al dispositivo di input di verificare lo stato alle 8:00 il primo giorno del mese. Quindi si associa l'oggetto del lavoro previsto al dispositivo di input appropriato. Alle 08:00 del primo giorno del mese, il dispositivo di input verifica quanti lavori sono arrivati:

  • Se sono arrivati tutti e tre i lavori, l'elaborazione procede come al solito.
  • Se uno o più lavori non sono arrivati, la proprietà dello stato Lavoro previsto del dispositivo di input viene impostata su In ritardo. L'icona di avviso (Icona di avviso) viene visualizzata sul lato destro del dispositivo di input.

Per definire un oggetto di lavoro atteso che rappresenti tre lavori di stampa che arrivano alle 8:00 il primo giorno di ogni mese, l'amministratore:

  • Passa alla sezione Oggetti della scheda Amministrazione e seleziona Lavoro previsto.
  • Aggiunge un oggetto Lavoro previsto.
  • Nomina l'oggetto di lavoro atteso digitando Rendiconti mensili nel campo Nome del lavoro atteso .
  • Aggiunge una descriione dell'oggetto nel campo Descrizione .
  • Aggiunge una Data e ora di inizio per specificare la data e l'ora di inizio di monitoraggio dei lavori da parte del dispositivo di input. L'ora è impostata su 8:00.
  • Specifica che sono previsti tre lavori digitando 3 nel campo Numero di lavori previsti. Se vuole, specifica un Modello file utilizzato dal dispositivo di input per identificare quali file di input contare, come .*pdf$ per i file PDF.
  • Indica che i lavori arrivano il primo di ogni mese, specificando il Giorno nel campo Intervallo di lavoro previsto e Primo giorno di ogni mese per il campo Frequenza .
  • Modifica le proprietà di uno o più dispositivi di input da monitorare, per specificare il rendiconto mensile come valore della proprietà Lavoro previsto associato .

Dopo la data e l'ora di inizio del lavoro previsto, il dispositivo di input monitora i tre lavori il primo giorno di ogni mese. Se i tre lavori non arrivano come previsto, l'icona di avviso (Icona di avviso) viene visualizzata sul lato destro del dispositivo di input.

    Nota:
  • È possibile impostare un oggetto di notifica per inviare un'e-mail quando il lavoro previsto per un dispositivo di input è in ritardo.
  • Se si dispone della funzione di abilitazione dei servizi Web, è possibile impostare un oggetto di notifica per emettere una chiamata di servizio Web SOAP o REST quando il lavoro previsto per un dispositivo di input è in ritardo.

1.2.1.2.20.11 MarcomCentral Connect

La funzione MarcomCentral Connect illustra come integrare le funzioni online-storefront e web-to-print di MarcomCentral® nei flussi di lavoro di produzione. Il dispositivo di input del servizio Web SOAP recupera gli ordini per elementi di stampa, digitali e altri elementi da MarcomCentral. RICOH ProcessDirector crea un lavoro per ciascun ordine e un lavoro secondario per ciascun elemento nell'ordine. RICOH ProcessDirector scarica i file per gli elementi di stampa e informa MarcomCentral sulla necessità di chiudere l'ordine quando tutti gli elementi completano la relativa elaborazione.
Una simulazione operativa con oggetti e flussi di lavoro di esempio

La funzione MarcomCentral Connect include una simulazione completa che dimostra come scambiare informazioni utilizzando chiamate ai servizi Web MarcomCentral. I servizi Web collegano gli oggetti e i flussi di lavoro RICOH ProcessDirector ad un archivio di esempio nel sito Web MarcomCentral. L'archivio di esempio funge da ambiente di test per l'interfaccia dei servizi Web RICOH ProcessDirector con MarcomCentral.

La simulazione presenta questi oggetti e questi flussi di lavoro:

  • Il dispositivo di input del servizio Web SOAP di esempio RicezioneOrdiniMarcom simula una chiamata al servizio Web MarcomCentral che restituisce ordini per data. Il dispositivo di input recupera gli ordini di esempio, li trasforma in lavori e li assegna al flusso di lavoro ElaborazioneOrdiniMarcom.

  • Il flusso di lavoro di esempio ElaborazioneOrdiniMarcom elabora gli ordini MarcomCentral. Converte le informazioni dell'ordine MarcomCentral in proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector. Il flusso di lavoro recupera il ticket di lavoro per ciascun elemento nell'ordine e crea un lavoro secondario per ciascun ticket di lavoro. Il flusso di lavoro trasmette i lavori secondari al flusso di lavoro ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom.

  • Il flusso di lavoro di esempio ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom elabora i ticket di lavoro MarcomCentral. Converte le informazioni del ticket di lavoro in proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector. Il flusso di lavoro utilizza l'ID dell'unità di stoccaggio MarcomCentral (SKU - Stock-Keeping Unit) per ottenere informazioni su come elaborare gli elementi in ciascun ordine. Il flusso di lavoro invia ciascun elemento stampabile mediante una sezione che scarica un file e lo stampa. Il flusso di lavoro invia ciascun elemento non stampabile mediante una sezione che tiene in sospeso il lavoro fino a quando il magazzino non conferma che l'elemento è stato aggiunto all'ordine.

  • Quando tutti gli elementi nell'ordine hanno completato l'elaborazione, la notifica del servizio Web SOAP OrdiniChiusuraMarcom simula una chiamata al servizio Web che chiude l'ordine. Se la notifica ha effettivamente chiamato il servizio Web, quest'ultimo chiude l'ordine nell'archivio di esempio. Lo stato di ciascun elemento dell'ordine nell'archivio di esempio passa quindi a Spedito.

Questa illustrazione mostra come il dispositivo di input, i flussi di lavoro e la notifica RICOH ProcessDirector chiamano i servizi Web MarcomCentral per scambiare informazioni con un archivio MarcomCentral.

Questa illustrazione mostra un dispositivo di input, i flussi di lavoro e una notifiche che chiamano i servizi Web per scambiare informazioni con un archivio MarcomCentral.

La seguente illustrazione sottolinea le tre procedure nel flusso di lavoro ElaborazioneOrdiniMarcom:

  • ApplyXSLTransform

    Questa procedura converte le informazioni in formato MarcomCentral in proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector.

  • ChiamataServizioSOAP

    Questa procedura chiama il servizio Web MarcomCentral Ticket di lavoro e recupera i ticket di lavoro per ciascun ordine.

  • CreateJobsFromXML

    Questa procedura utilizza le informazioni restituite dal servizio Web MarcomCentral per creare un lavoro per ciascun ticket di lavoro. La procedura trasmette i lavori al flusso di lavoro ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom.

Questa illustrazione sottolinea le tre procedure nel flusso di lavoro ElaborazioneOrdiniMarcom.

La terza illustrazione sottolinea le sei procedure (una procedura è costituita da una serie di altre procedure) nel flusso di lavoro ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom. Il flusso di lavoro include due procedure ApplicaTrasformazioneXSL, una procedura ChiamataServizioSOAP e una procedura ScaricaFile. La procedura ScaricaFile utilizza una URL fornita con le informazioni del ticket di lavoro per scaricare un file di stampa. Il flusso di lavoro include inoltre una serie di procedure per stampare i file e una procedura per elaborare elementi non di stampa.

Questa illustrazione sottolinea sei procedure nel flusso di lavoro ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom.

Dopo aver eseguito la simulazione ed averne esaminato il funzionamento, è possibile modificare gli esempi e collegarli al proprio archivio nel sito Web MarcomCentral. Ad esempio, è possibile aggiungere procedure per accedere ad una fonte di dati esterna con le informazioni richieste per elaborare gli elementi ordinati nel proprio archivio. È possibile sostituire le procedure di stampa nel flusso di lavoro ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom con le procedure nel proprio flusso di lavoro di produzione oppure inviare i lavori secondari a flussi di lavoro di produzione multipli. È inoltre possibile aggiungere notifiche per inviare informazioni aggiuntive a MarcomCentral. Per maggiori informazioni, vedere le attività correlate.

Proprietà di lavoro e file di esempio per convertire le informazioni

La funzione MarcomCentral Connect include proprietà di lavoro e fogli di stile XSLT di esempio:

  • Le proprietà di lavoro ID ordine MarcomCentral, Numero ordine MarcomCentral, ID ticket di lavoro MarcomCentral e Tipo prodotto MarcomCentral ricevono valori convertiti dagli elemento XML negli ordini e nei ticket di lavoro MarcomCentral.

  • Cinque fogli di stile XSLT mostrano come convertire gli elementi XML in proprietà di lavoro per l'ordine e per ciascun ticket.

Prerequisiti

La funzione MarcomCentral Connect richiede la funzione Attivazione servizi Web.

1.2.1.2.20.12 Quadient Inspire Connect

La funzione Quadient Inspire Connect estende RICOH ProcessDirector per facilitare l'interazione con Quadient Inspire Designer v8 e successive. La funzione aggiunge oggetti di sistema adattati alle operazioni sui file creati da Quadient Inspire Designer per consentirne l'invio al motore di elaborazione per la generazione di processi di stampa AFP nel contesto di un flusso di lavoro di stampa.

Dopo aver creato un'applicazione in Quadient Inspire Designer, è possibile:

  • Inoltrare file di dati raw, di formattazione non elaborati, di configurazione e di dati a una hot folder per l'invio a Quadient Inspire Designer e la creazione di un lavoro AFP o PDF nel contesto di un flusso di lavoro.

    Per generare output AFP o PDF nel contesto dell'elaborazione del lavoro, è possibile inviare il file WFD e il file JOB da Quadient Inspire Designer, insieme ai file di dati variabili (in qualsiasi formato supportato da Quadient Inspire Designer), a una hot folder che utilizza il metodo batch Elenco.

  • Utilizzare Quadient Inspire Designer per modificare un file AFP o PDF esistente nel contesto di un flusso di lavoro.

    Se è presente un'applicazione AFP o PDF e si desidera continuare a utilizzarla, è possibile inviare un file WFD a una hot folder come lavoro di stampa. RICOH ProcessDirector richiama Quadient Inspire Designer, che individua il file AFP o PDF esistente e utilizza le informazioni nel file WFD per ricreare il file AFP o PDF.

Quando si genera o modifica un file, al lavoro viene assegnato un flusso di lavoro dalla hot folder, che utilizza un'operazione basata sul modello di procedura ComposeAFP o ComposePDF per inviare i file a Quadient Inspire Designer. Quando il file AFP o PDF viene restituito, l'elaborazione continua.

Nuovi modelli di procedura

La funzione aggiunge modelli di procedura per l'invio di lavori a Quadient Inspire Designer.

  • ComposePDF

    Un'operazione basata su questo modello di procedura utilizza Quadient Inspire Designer per generare un nuovo file PDF da un file WFD e uno o più file di dati raw. L'operazione attende la restituzione del nuovo file.

  • ComposeAFP

    Un'operazione basata su questo modello di procedura utilizza Quadient Inspire Designer per generare un nuovo file AFP da un file WFD e uno o più file di dati raw. L'operazione attende la restituzione del nuovo file. ComposeAFP è disponibile solo se sono installate le funzioni Quadient Inspire Connect e Supporto AFP.

1.2.1.2.20.13 PitStop Connect

PitStop Connect consente di integrare operazioni preliminari che utilizzano Enfocus PitStop Server 10 o versioni successive nei propri flussi di lavoro per lavori di stampa PDF.

Questa funzione aggiunge il modello di operazione RunPitStopOnJob all'elenco di modelli di operazione forniti. Se configurato correttamente, il modello di operazione invia un lavoro di stampa PDF a PitStop Server insieme a un elenco di azioni o a un profilo PDF. RICOH ProcessDirector attende l'elaborazione di PitStop Server e restituisce il processo per potersi spostare all'operazione successiva nel flusso di lavoro.

L'elenco di azioni o il profilo PDF contiene istruzioni per le azioni eseguite da PitStop Server durante l'elaborazione di un processo. Ad esempio, mediante PitStop Server è possibile:

  • Effettuare conversioni di colore
  • Modificare i font utilizzati
  • Eliminare oggetti dai processi di stampa
  • Individuare pagine vuote
RICOH ProcessDirector fornisce un elenco di azioni di esempio da utilizzare con processi inviati a InfoPrint 5000. Questo elenco di azioni ottimizza la stampa di InfoPrint 5000 riducendo al minimo gli sprechi. È possibile utilizzare l'elenco di azioni a disposizione o crearne di nuovi con PitStop Professional e configurare i flussi di lavoro in modo che utilizzino i nuovi elenchi di azioni.

Per utilizzare RICOH ProcessDirector in un sistema operativo basato su UNIX, è necessario installare PitStop Server 10 o versioni successive in un computer su cui è in esecuzione Windows Server 2016 o Windows Server 2019, configurato come server per applicazioni RICOH ProcessDirector.

Per lavorare con RICOH ProcessDirector per Windows, PitStop Server 10 o versioni successive deve essere installato sul computer primario.

1.2.1.2.20.14 Ultimate Impostrip® Connect

Ultimate Impostrip® Connect consente di integrare le funzioni di imposizione di Ultimate Impostrip® nei flussi di lavoro.

Questa funzione consente di aggiungere il modello di operazione RunImpostripOnJob all'elenco dei modelli forniti. Se configurato correttamente, il modello di operazione invia un lavoro di stampa PDF all'hot folder di input Ultimate Impostrip®, impostato per eseguire sul lavoro le funzioni di imposizione corrette. RICOH ProcessDirector attende che il server Ultimate Impostrip® restituisca il lavoro aggiornato, quindi continua l'elaborazione procedendo al passaggio successivo del flusso di lavoro.

Per funzionare con RICOH ProcessDirector, Ultimate Impostrip® Automation o Ultimate Impostrip® Scalable devono essere installati su:

  • Un server applicazioni RICOH ProcessDirector
  • Un computer separato che esegue Microsoft Windows Server 2016 o Microsoft Windows Server 2019

    Nota:
  • Se Ultimate Impostrip® è installato su un computer Windows eseguito in una lingua diversa dall'inglese, non installare Ultimate Impostrip® nella directory di installazione predefinita. Il programma non funziona correttamente con percorsi di installazione predefiniti in una lingua diversa dall'inglese. Si consiglia di installare Ultimate Impostrip® in C:\ImpostripOnDemand nei computer Windows in una lingua diversa dall'inglese.

1.2.1.2.20.15 Funzione Supporto cut-sheet per Kodak

La funzione Supporto cut-sheet per Kodak supporta le stampanti Digimaster Kodak.

I dispositivi di stampa PDF Kodak rappresentano le stampanti in grado di stampare file PDF o Postscript. Tali dispositivi stampano lavori in formato PDF o Postscript, compresi i lavori che sono stati convertiti nel formato PDF o Postscript. Non è possibile utilizzare alcune delle azioni di RICOH ProcessDirector (come Passa a e Interrompi) con i lavori che sono stati inoltrati alle stampanti PDF Kodak. Le stampanti PDF Kodak supportano le opzioni relative a elementi multimediali di eccezione di pagina e lavoro, copia multipla e finitura con spillatura e punzonatura.

La funzione Supporto cut-sheet per Xerox aggiunge la possibilità di creare nuovi dispositivi Stampante Kodak PDF. Questo tipo di stampante accetta file PostScript o PDF. Se entrambi i formati di un file sono presenti nella directory di spool del lavoro quando il lavoro è pianificato per la stampa, il file con la data più recente viene inviato alla stampante. Se una trasformazione converte un file PostScript in PDF, il formato PDF del file viene inviato alla stampante PDF Kodak.

1.2.1.2.20.16 Funzione Supporto cut-sheet per Xerox

La funzione Supporto cut-sheet per Xerox supporta specifici modelli di stampanti Xerox.

I dispositivi di stampa PDF Xerox® sono specifiche stampanti in grado di stampare file PDF utilizzando i ticket XRX e XPIF (Xerox Printing Instruction Format). Essi stampano lavori in formato PDF, compresi i lavori che sono stati convertiti nel formato PDF. Non è possibile utilizzare alcune delle azioni di RICOH ProcessDirector (come Passa a e Interrompi) con lavori inoltrati alle stampanti PDF Xerox. Le stampanti PDF Xerox supportano le opzioni relative a elementi multimediali di eccezione di pagina e lavoro, copia multipla e finitura con spillatura.

La funzione Supporto cut-sheet per Xerox aggiunge la possibilità di creare nuovi dispositivi Stampante PDF Xerox.

1.2.1.2.20.17 WPM Connect

WPM Connect consente di inviare i lavori di stampa AFP a WPM Web per ulteriore elaborazione.

Questa funzione consente di aggiungere il modello di procedura SetWPMProperties all'elenco dei modelli forniti. Quando viene aggiunto a un flusso di lavoro, questo modello di procedura consente di specificare i valori utilizzati da RICOH ProcessDirector per creare una pagina di informazioni utente UIP per WPM Web. WPM Web può utilizzare tale pagina UIP per elaborare il lavoro di stampa.

La pagina UIP è un tipo di pagina di intestazione che viene inviata a WPM Web prima del lavoro di stampa. La pagina UIP non viene stampata come le altre pagine di intestazione. WPM Web accetta e interpreta automaticamente la pagina UIP e utilizza le informazioni in essa contenute per impostare le proprietà WPM.

Quando si configura il modello di procedura SetWPMProperties, è necessario specificare i font codificati che devono essere utilizzati da RICOH ProcessDirector per la creazione della pagina UIP per i caratteri a doppio byte e a singolo byte. Assicurarsi che tali font codificati vengano aggiunti al file di associazione della code page per le pagine di intestazione prima di inviare un lavoro a WPM Web. Il file di associazione della code page per le pagine di intestazione viene memorizzato in:/aiw/aiw1/control_files/banner_pages/.

Aggiungere le righe per associare i font codificati SBCS e DBCS alla code page IBM-930 o IBM-939. Ad esempio, aggiungere righe come le seguenti:

X0H16N=IBM930
X0G32F=IBM930
X0H16U=IBM939
X0M32F=IBM939

Inoltre, assicurarsi che i font codificati siano memorizzati in una directory in cui RICOH ProcessDirector ricerchi le risorse. Ad esempio, è possibile aggiungere la directory alla proprietà Percorso risorse AFP per l'oggetto stampante.

Dopo aver creato i flussi di lavoro che includono operazioni basate sul modello di procedura SetWPMProperties, è possibile definire un oggetto stampante AFP per l'invio dei lavori di stampa all'emulatore AFP WPM. Quando si imposta il valore della proprietà Crea pagina di informazioni utente per una stampante AFP su , RICOH ProcessDirector crea la pagina UIP e la invia insieme al lavoro di stampa a WPM Web.

1.2.1.2.21 Funzioni estese

Le funzioni estese di RICOH ProcessDirector sono componenti software personalizzati che è possibile acquistare dal proprio responsabile dell'assistenza clienti Ricoh. Il responsabile dell'assistenza clienti Ricoh installa le funzioni estese sul computer principale RICOH ProcessDirector esistente.

1.2.1.3 Interfaccia utente di RICOH ProcessDirector

L'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector è un'interfaccia basata sul browser Web, a cui gli utenti possono accedere da qualsiasi sistema Windows o Linux connesso alla rete e che dispone di un browser supportato installato.

Per accedere all'interfaccia utente, inserire questo URL nella barra degli indirizzi di un browser Web, sostituendo hostname con il nome host o l'indirizzo IP del computer sul quale viene eseguito il server primario: http://hostname:15080/pd

I browser supportati sono:

  • Versione più recente di Mozilla Firefox
  • Versione più recente di Google Chrome
  • Versione più recente di Microsoft Edge basato su Chromium

L'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector è costituita da pagine che consentono agli utenti di eseguire le attività. La pagina Principale può essere configurata per mostrare i portlet per i tipi di oggetti che si desidera visualizzare e con i quali si desidera lavorare, ad esempio lavori e stampanti. La pagina Amministrazione può essere utilizzata per gestire tutti gli oggetti, tranne i lavori di stampa.

Gli amministratori possono usare la pagina Flusso di lavoro per creare e gestire modelli operazione e flussi di lavoro.

    Nota:
  • Utilizzare sempre le schede per navigare nell'interfaccia utente poiché l'uso dei pulsanti Indietro e Avanti del browser può causare risultati imprevisti.

I portlet nella pagina Principale consentono di interagire con gli oggetti del sistema, ad esempio con lavori e stampanti. È possibile riorganizzare i portlet all'interno di un'area, spostarli verso altre aree oppure chiudere quelli che non vengono utilizzati di frequente.

1.2.1.3.1 Confronto tra l'interfaccia utente esistente e quella aggiornata

L'interfaccia utente aggiornata fornisce un sottoinsieme delle funzioni disponibili nell'interfaccia utente esistente. Questa tabella confronta le azioni che si possono eseguire per i vari tipi di oggetti in ogni interfaccia.
Azioni e informazioni dispositivo e oggetto
Azione Interfaccia utente esistente Interfaccia utente aggiornata
Aggiungere, copiare, eliminare stampanti, dispositivi di input, lettori di codici a barre e controller dell'imbustatrice Azioni disponibili nella pagina Gestione. Azioni disponibili nella pagina Amministrazione o Principale (se autorizzate)
Aggiunta di una stampante che utilizza RICOH TotalFlow Print Server Definisci come stampante PDF Ricoh. Impostare il valore della proprietà Tipo di stampante su Ricoh TotalFlow. Definire come Stampante Ricoh TotalFlow.
Qualsiasi azione che può essere eseguita solo su un oggetto selezionato alla volta Viene visualizzato un messaggio di errore se si tenta l'azione con più oggetti selezionati. Il pulsante o la voce di menu per l'azione sono disabilitati se vengono selezionati più oggetti.
Completare operazione codice a barre La finestra di dialogo mostra il numero di documenti che sono stati letti. La finestra di dialogo mostra il numero di documenti che non sono stati letti.
Modifica di dispositivi di input connessi o abilitati Il messaggio di avviso fornisce un collegamento per disabilitare e disconnettere i dispositivi prima di apportare modifiche. Azione Disabilita e disconnetti disponibile nel menu Più azioni. Se si tenta di salvare le modifiche per un dispositivo di input abilitato o connesso, viene visualizzato un messaggio. È possibile scegliere di disabilitare e disconnettere il dispositivo come parte del salvataggio delle modifiche.
Inserisci valori grandi in un'area di testo di un notebook delle proprietà Estendere il controllo dell'area del testo per ingrandirlo. Digitare il testo. L'area si espande automaticamente se si supera lo spazio visualizzato.
Trova informazioni nei registri Il contenuto visualizzato per impostazione predefinita include i messaggi (non errori, modifiche di stato o proprietà) archiviati nelle ultime 24 ore, ordinati dal meno recente al più recente. È possibile filtrare per tipo di registro e per durata. Se si modifica il filtro, è necessario fare clic sul pulsante Aggiorna per aggiornare i contenuti. Le colonne non possono essere modificate o riordinate. Il contenuto visualizzato per impostazione predefinita include tutti i messaggi per l'oggetto, ordinati dal meno recente al più recente. Oltre al filtro per tipo di voce di registro e per durata, è possibile utilizzare il campo filtro stringa icona a imbuto. Vengono visualizzate le voci che contengono il testo di ricerca in qualsiasi colonna del registro. Se si modifica un filtro, i contenuti vengono aggiornati automaticamente. Per ottenere nuovi dati, fare clic su Aggiorna dal server. Le colonne non possono essere modificate e riordinate.
Importa ed esporta oggetti Selezionare ogni oggetto che si desidera esportare dalla relativa tabella del tipo oggetto sulla scheda Amministrazione. Utilizzare la funzione Contrassegna per esportare per creare l'elenco delle esportazioni. Utilizzare l'azione Esporta oggetti per eseguire l'esportazione. Selezionare l'azione Esporta oggetti dalla pagina Amministrazione. Utilizzare l'elenco Aggiungi oggetti per tipo per visualizzare gli elenchi di ciascun tipo di oggetto e aggiungerli all'elenco Esporta. Utilizzare l'azione Esporta per eseguire l'esportazione.
Gestisci stampanti e dispositivi di input preferiti I preferiti sono contrassegnati da una stella gialla nei portlet della pagina Principale. I preferiti sono contrassegnati da una stella blu nei portlet della pagina Principale. Gli stessi preferiti sono contrassegnati anche nelle pagine Amministrazione.
Impedisci agli utenti di aprire il notebook delle proprietà e modificare le proprietà per un oggetto Aggiornare il gruppo al quale appartengono gli utenti.

Per ciascun tipo di oggetto, individuare le azioni Visualizza proprietà e Modifica proprietà e aggiungerle all'elenco Azioni vietate.

Aggiornare il gruppo al quale appartengono gli utenti.

In Autorizzazioni azione, selezionare ciascun tipo di oggetto, quindi individuare l'azione Visualizza proprietà e deselezionare la casella di controllo.

In Autorizzazioni proprietà, selezionare ciascun tipo di oggetto, quindi individuare la proprietà che non si desidera far cambiare dai membri del gruppo. Deselezionare la casella di controllo Modifica.

Azione Aggiorna supporto sulle stampanti Azioni disponibili nelle pagine Amministrazione e Principale. Azioni disponibili nelle pagine Amministrazione e Principale. L'azione Aggiorna supporto è stata rinominata in Mostra supporto e consente di visualizzare un elenco di supporti stampante per le stampanti con il nuovo supporto per utilizzare la proprietà impostata per la stampante.
Azione Visualizza vassoi sulle stampanti La casella di controllo Ottieni informazioni sul vassoio dalla stampante determina se è possibile utilizzare l'azione Aggiorna supporto per modificare il supporto impostato per ogni vassoio. La proprietà Ottieni informazioni sul vassoio dalla stampante è impostata nella scheda SNMP del notebook delle proprietà della stampante e non impedisce l'utilizzo dell'azione per il supporto Imposta vassoio. Dalla finestra di dialogo Visualizza vassoi è possibile utilizzare l'azione per il supporto Imposta vassoio per specificare il supporto in ogni vassoio. È anche possibile utilizzare l'azione Proprietà supporto vassoio per modificare le proprietà degli oggetti di supporto.
Visualizza indicatore di stato della stampante Utilizzare la Visualizzazione icone del portlet Stampanti della pagina Principale. Utilizzare la Visualizzazione grafico del portlet Stampanti della pagina Principale.
Azioni lavoro
Azione Interfaccia utente esistente Interfaccia utente aggiornata
Modificare i valori di proprietà per più lavori in una sola volta Non disponibile Selezionare i lavori, fare clic sull'azione Aggiorna multipli e selezionare le proprietà e i valori che si desidera impostare su tutti i lavori selezionati.
Elimina tutto Azione disponibile nella pagina Principale. Non disponibile
Visualizza eccezioni a livello di pagina Utilizzare la scheda Eccezioni di pagina nel notebook delle proprietà del lavoro. Le eccezioni pagina per i Lati (fronte/retro) non vengono visualizzate. Utilizza azione Eccezioni di pagina nel menu Azione. Vengono visualizzate le eccezioni pagina per i Lati (fronte/retro).
Modifica di eccezioni a livello di pagina Utilizzare la scheda Eccezioni di pagina nel notebook delle proprietà del lavoro. Utilizza azione Eccezioni di pagina nel menu Azione. Le eccezioni di pagina per i lati (duplex) possono essere modificate.
Filtra i lavori nella tabella Lavori Utilizzare il campo di immissione Filtra o la funzione Filtra tabella. Utilizzare i collegamenti nel riepilogo del sistema. Utilizzare il campo filtro stringa icona a imbuto o Filtro avanzato. Tale filtro consente di impostare più valori di proprietà come filtri utilizzando AND, OR o la logica personalizzata e salvare i filtri per un semplice riutilizzo. Utilizzare i collegamenti nel riepilogo del sistema.
Azioni dei gruppi Azione disponibile nella pagina Principale. Non disponibile
Elabora nuovamente Quando si seleziona un'operazione di riavvio, viene visualizzato l'elenco delle operazioni, dalla meno recente alla più recente. Quando si seleziona un'operazione di riavvio, viene visualizzato l'elenco delle operazioni, dalla più recente alla meno recente.
Azioni utente e impostazioni Preferenze
Azione Interfaccia utente esistente Interfaccia utente aggiornata
Modifica l'intervallo di aggiornamento automatico Aggiornato nella pagina Preferenze. Non più necessaria. Le tabelle della pagina Principale vengono aggiornate in tempo reale.
Modifica l'impostazione Formato ora Aggiornato nella pagina Preferenze. L'impostazione viene applicata solo ad alcune proprietà. Aprire la finestra di dialogo Preferenze dal menu Utente () per eseguire l'aggiornamento. L'impostazione viene applicata a tutte le proprietà. L'interfaccia utente aggiornata non utilizza l'impostazione dell'interfaccia utente esistente.
Modifica la password Azione disponibile nella pagina Preferenze. Azione disponibile nel menu Utente ().
Individua il nome dell'utente collegato Visualizzato sul lato destro dell'area dell'intestazione. Visualizzato nel menu Utente ().
Salvare le viste della pagina Principale Passare il mouse sopra la scheda Principale e selezionare Salva vista. Spostare il mouse sulla scheda Principale finché non compare il menu, quindi scegliere una visualizzazione dall'elenco Visualizzazioni salvate.
Disconnetti Fare clic sul collegamento sul lato destro dell'area dell'intestazione. Azione disponibile nel menu Utente ().
Sistema e azioni dell'interfaccia
Azione Interfaccia utente esistente Interfaccia utente aggiornata
Impedire ad alcune azioni di utilizzare i Gruppi Le azioni relative all'esportazione di oggetti e alla regolazione dei modelli operazione possono essere impedite ai gruppi di utenti. Le impostazioni dei gruppi per l'esportazione di oggetti e la regolazione dei modelli di operazione vengono ignorate.
Ottieni dettagli sullo stato della licenza Verificare il Registro di sistema. Dalla scheda Amministrazione, utilizzare Licenze.
Individua l'identificatore di sistema Visualizzato con testo rosso nella scheda Principale. Visualizzato con testo bianco e un'evidenziazione blu nell'area dell'intestazione.
Seleziona tutte le voci nella tabella Fare clic all'interno della tabella, quindi premere Ctrl+A o trascinare il puntatore del mouse sulle righe e sulle colonne. Funzione non disponibile.
Per individuare una stringa nell'interfaccia utente, utilizzare la funzione Trova del browser (Ctrl+F) Ctrl+F evidenzia la stringa solo nella finestra di dialogo o nella pagina attiva. Ctrl+F evidenzia la stringa sia nella finestra di dialogo che nella pagina nascosta dietro di essa nel browser.
Visualizza i lavori a rischio di non rispettare o che non hanno rispettato la scadenza di consegna o lo SLA (Service Level Agreement). Le righe per i lavori nella tabella Lavori sono di colore giallo, arancione, rosso o nero. Vengono visualizzati punti gialli, arancioni, rossi o neri nella colonna Rischio pianificazione per i lavori nella colonna Lavori. Un portlet Scadenze mostra il conteggio dei lavori in ogni stato con un rischio di pianificazione.
Funzioni Installa Dalla scheda Amministrazione, utilizzare Sistema Funzioni. Dalla scheda Amministrazione, utilizzare Programmi di utilità Funzioni.
Installa la chiave di licenza Fare clic sull'(Icona informazioni) nell'angolo destro della finestra e fare clic su Informazioni. Fare clic su Licenza. Fare clic sull'(Icona informazioni) nell'angolo destro della finestra e fare clic su Informazioni. Quindi fare clic su INSTALLAZIONE DELLE LICENZE.
Visualizza il registro di sistema Fare clic sul pulsante Visualizza registro nel portlet Riepilogo del sistema. Azione disponibile nel menu Impostazioni () del portlet Riepilogo del sistema.
Azioni sul documento
Azione Interfaccia utente esistente Interfaccia utente aggiornata
Ricerca di documenti utilizzando le proprietà del lavoro o le proprietà del documento personalizzate Quando i risultati della ricerca vengono visualizzati e si aggiorna il browser, i risultati vengono mantenuti. Quando i risultati della ricerca vengono visualizzati e si aggiorna il browser, i risultati vengono cancellati. È possibile salvare le ricerche per un semplice riutilizzo.
Azioni Archivio
Azione Interfaccia utente esistente Interfaccia utente aggiornata
Ricerche salvate Per salvare una ricerca, specificare la ricerca e fare clic su Salva. La ricerca salvata include le impostazioni Contenitore di ricerca e Numero di risultati. Per salvare una ricerca, specificare la ricerca e fare clic su Salva ricerca. La ricerca salvata non include le impostazioni Contenitore di ricerca e Numero di risultati.
Uso delle ricerche salvate Le ricerche salvate con l'interfaccia utente aggiornata non appaiono nell'elenco Ricerche salvate nell'interfaccia utente legacy. Le ricerche salvate con l'interfaccia utente legacy non appaiono nell'elenco Elenco ricerche nell'interfaccia utente aggiornata.
Eliminazione delle ricerche salvate Non disponibile Passare il mouse sopra una ricerca salvata nell'elenco Ricerca e fare clic sulla X che appare a destra della voce. Quando la X diventa rossa, fare nuovamente clic su di essa per eliminare la ricerca salvata.
Azioni Modello di operazione e Flusso di lavoro
Azione Interfaccia utente esistente Interfaccia utente aggiornata
Ottimizzare i modelli di operazione Dalla scheda Amministrazione, selezionare Modelli operazione. Dalla tabella Modelli di operazione, selezionare il modello di operazione che si desidera regolare e fare clic sull'azione Ottimizza. Dalla scheda Flusso di lavoro, selezionare Modelli operazione. Dalla tabella Modelli di operazione, fare clic sul modello che si desidera ottimizzare e utilizzare la scheda Ottimizzazione sul notebook delle proprietà del modello di operazione.
Modificare un flusso di lavoro abilitato È necessario disabilitare il flusso di lavoro prima di modificarlo. È possibile modificare un flusso di lavoro abilitato. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato.
Salvare un flusso di lavoro con operazioni non connesse, valori richiesti mancanti Non disponibile È possibile salvare un flusso di lavoro anche se alcune operazioni non sono connesse o sono assenti i valori per le proprietà che richiedono un valore. Gli errori vengono segnalati quando si attiva il flusso di lavoro affinché sia possibile salvare flussi di lavoro incompleti mentre ci si continua a lavorare.
Trascinare un flusso di lavoro in un flusso di lavoro Con Editor flusso di lavoro, è possibile trascinare un flusso di lavoro dal portlet Oggetti flusso di lavoro nel flusso di lavoro allo stesso modo in cui si trascina un modello di operazione in un flusso di lavoro. È possibile aggiungere a un flusso di lavoro un nuovo oggetto denominato catena di gradini contenente una serie di operazioni collegate. Con Editor flusso di lavoro, selezionare Catene di gradini dalla parte superiore destra della finestra e si apre una finestra Catena di gradini. È possibile selezionare una catena di gradini dalla finestra e trascinarla nel flusso di lavoro.
Impostare la durata prevista delle operazioni nel flusso di lavoro quando è installata la funzione Tracker scadenza Nel portlet Editor flusso di lavoro, fare clic su Icona Modifica durate stimate, l'icona Modifica durate stimate. Nell'Editor flusso di lavoro, fare clic con il pulsante destro del mouse sulla tela e selezionare Durate stimate dal menu.

1.2.1.3.2 Intestazione

L'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector presenta un'intestazione in alto che è sempre disponibile da qualsiasi pagina o pannello di attività nell'interfaccia.

L'intestazione consente agli amministratori, ai supervisori e agli operatori di svolgere le seguenti azioni:

  • Passare tra le pagine disponibili. Ad esempio, fare clic sulla scheda Principale o sulla scheda Amministrazione a sinistra dell'intestazione.
    Nota: Utilizzare sempre le schede per navigare nell'interfaccia utente poiché l'uso dei pulsanti Indietro e Avanti del browser può causare risultati imprevisti.
  • Visualizzare il menu principale e posizionare il mouse sulla scheda Principale finché non compare il menu.
  • Consultare il centro informazioni di RICOH ProcessDirector. Fare clic sull'icona (Icona informazioni) a destra dell'intestazione e selezionare Guida.
  • Consultare le informazioni di versione RICOH ProcessDirector. Fare clic sul pulsante (Icona informazioni) a destra dell'intestazione e selezionare Informazioni.
  • Individuare gli utenti collegati utilizzando la sessione del browser corrente. Fare clic sull'icona icona Utente a destra dell'intestazione e individuare il nome utente nella parte superiore del menu.
  • Scollegare l'utente corrente dal sistema RICOH ProcessDirector. Fare clic sull'icona icona Utente a destra dell'intestazione e selezionare Disconnetti.
  • Una puntina di posizione (Icona della puntina di posizione) viene visualizzata sull'intestazione se sono nascoste una o più posizioni.

L'area di intestazione dell'interfaccia utente

1.2.1.3.3 Pagina Principale

La pagina Principale dell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector è suddivisa in aree ridimensionabili, contenenti una varietà di portlet, tra cui: Riepilogo sistema, Stampanti, Dispositivi di input e Lavori. Questa è l'interfaccia primaria di RICOH ProcessDirector per gli operatori.

RICOH ProcessDirector offre portlet standard per visualizzare i dati relativi a lavori e dispositivi.

È possibile creare portlet personalizzati per includere informazioni importanti sui propri lavori e dispositivi in una struttura significativa. Un amministratore deve utilizzare la pagina Amministrazione per aggiungere il primo portlet personalizzato. Dopo la creazione del primo portlet personalizzato, tutti gli utenti possono aggiungere il portlet alla loro pagina Principale. Inoltre, è possibile definire portlet personalizzati facendo clic sulla scheda Principale e selezionando Aggiungi portlet personalizzato ().

    Nota:
  • Utilizzare sempre le schede per navigare nell'interfaccia utente poiché l'uso dei pulsanti Indietro e Avanti del browser può causare risultati imprevisti.

La pagina Principale dell'interfaccia utente

L'illustrazione precedente mostra alcuni esempi di questi oggetti:

  1. Intestazione

    L'intestazione si trova su ogni pagina dell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector.

  2. Schede

    Per visualizzare una pagina, fare clic sulla relativa scheda nell'intestazione. Questo esempio mostra la pagina Principale.

  3. Portlet

    Ciascun portlet è un pannello modulare che consente di visualizzare dati relativi ai lavori e ai dispositivi. Questo esempio mostra il portlet Stampanti. RICOH ProcessDirector offre una varietà di portali che si può scegliere di includere nella pagina Principale. È inoltre possibile creare portlet personalizzati per visualizzare le informazioni rilevanti per le proprie operazioni.

È possibile trascinare i portlet sopra o sotto quelli esistenti. È inoltre possibile creare colonne aggiuntive di portlet passando il mouse sul bordo sinistro o destro dello schermo o tra le colonne esistenti.

Per ridimensionare una colonna o i portlet all'interno di una colonna, passare il mouse sulla barra tra i portlet. Quando viene visualizzato il cursore a forma di doppia freccia (cursore doppia freccia), tenere premuto il pulsante sinistro del mouse e trascinare il cursore.

Per aprire e chiudere i portlet, passare il mouse sulla scheda Principale. Si apre l'elenco dei portlet disponibili. È possibile selezionare i portlet da visualizzare o nascondere. I portlet si aprono sempre nell'area in alto a sinistra della pagina. Dopo aver aperto il portlet, è possibile fare clic nella sua area di intestazione e trascinarla in un'altra posizione della pagina.

È possibile aggiungere solo un numero limitato di portlet alla colonna più a sinistra della pagina. Se si raggiunge il limite, è necessario eliminare i portlet o spostarli in altre colonne della pagina.

Utilizzare i portlet di questa pagina per acquisire una vista dell'intero negozio.

  • Per vedere quali azioni si verificano se si fa clic sulle icone e sul testo, spostare il puntatore del mouse su queste.
  • Per eseguire un'azione, selezionare un oggetto e fare clic su un pulsante nella parte superiore del portlet oppure fare clic con il pulsante destro del mouse desiderato.

1.2.1.3.3.1 Portlet Riepilogo sistema

Il portlet Riepilogo sistema mostra la fase e lo stato di elaborazione complessivo di ogni lavoro nel sistema RICOH ProcessDirector.

Quando si seleziona un numero o un nome della fase nel portlet Riepilogo sistema, la tabella Lavori cambia in modo da visualizzare le informazioni relative ai lavori associati. Ad esempio, è possibile visualizzare informazioni dettagliate per i lavori con gli errori nella fase Stampa facendo clic sul numero nella colonna Errore per la riga Stampa. Per visualizzare tutti i lavori nella fase Stampa, fare clic sul nome della fase Stampa. Per visualizzare tutti i lavori nel sistema, fare clic sul collegamento Tutto nella riga inferiore del riepilogo.

    Nota:
  • Utilizzare sempre le schede per navigare nell'interfaccia utente poiché l'uso dei pulsanti Indietro e Avanti del browser può causare risultati imprevisti.

Portlet Riepilogo sistema

Il numero tra parentesi mostra il numero totale di lavori nella fase. Le fasi di elaborazione predefinite sono: Ricezione, Preparazione, Stampa e Completamento. Se sono stati modificati i nomi delle fasi, verranno utilizzati i nomi forniti. Se sono state aggiunte RICOH ProcessDirector funzioni o estensioni al prodotto base, è possibile che siano visualizzate ulteriori fasi nel portlet Riepilogo sistema.

Le categorie di stato sono (da sinistra a destra):

Preelaborazione
RICOH ProcessDirector sta condizionando il lavoro per l'elaborazione più importante che la fase esegue. Implica l'attesa della disponibilità di una risorsa (ad esempio un altro computer su cui eseguire un programma).
Attivo
Il lavoro ha raggiunto il passo o i passi principali di elaborazione per la fase.
Manuale
Il lavoro è in attesa che un operatore esegua un'azione. Il lavoro è stato arrestato o una passo manuale nella fase sta elaborando il lavoro. Un'operazione manuale richiede una risposta da un operatore per indicare che l'operazione è completa prima che RICOH ProcessDirector sposti il lavoro alla fase successiva per un'ulteriore elaborazione.
Errore
L'elaborazione del lavoro si è interrotta a causa di un errore. Qualcuno deve eseguire un'azione correttiva prima che RICOH ProcessDirector continui ad elaborare il lavoro. È possibile indicare a RICOH ProcessDirector di eseguire queste azioni sui lavori che sono in stato di errore:
  • Elabora nuovamente: consente di riportare il lavoro a un'operazione precedente e iniziare ad elaborarlo di nuovo.
  • Sovrascrivi errore: consente di ignorare l'errore e continuare il lavoro come se l'elaborazione dell'operazione fosse stata completata correttamente. Utilizzare questa azione con cautela perché il lavoro potrebbe ignorare un processo obbligatorio.
  • Elimina: consente di eliminare il lavoro dal sistema.

L'opzione Visualizza log del menu Impostazioni (icona Impostazioni) in alto a destra nel portlet Riepilogo sistema consente di visualizzare le informazioni sul log per il sistema RICOH ProcessDirector.

1.2.1.3.3.2 Portlet Documenti

Il portlet Documenti contiene la tabella Documenti. La tabella Documenti consente di visualizzare informazioni relative ai singoli documenti nel sistema e di eseguire operazioni su di essi.

Inizialmente la tabella Documenti non visualizza nessun documento nel sistema. È possibile cercare i documenti nel sistema selezionando Per proprietà oppure Per acquisizione di codice a barre.

La tabella Documenti mostra tutti i documenti trovati nel sistema che soddisfano i criteri di ricerca. Se si eseguono più ricerche, la tabella elimina i risultati della ricerca iniziale e li sostituisce con quelli della ricerca più recente.

È possibile configurare le colonne nella tabella Documenti, facendo clic sull'icona Impostazioni (immagine dell'icona Impostazioni) e poi su Gestisci colonne. È inoltre possibile riordinare e ridimensionare le colonne.

  • Per modificare la larghezza delle colonne di tabella, fare clic sul separatore tra le due intestazioni di colonna e trascinarlo in una nuova posizione.
  • Per modificare l'ordine delle colonne, fare clic sull'intestazione di colonna, trascinarla in una nuova posizione e rilasciare il pulsante del mouse.

È possibile eseguire azioni sui documenti nella tabella facendo clic con il pulsante destro del mouse su un documento e selezionando un'azione:

  • Per selezionare un documento, fare clic sulla casella di controllo nella prima colonna della tabella.
  • Per annullare la selezione, fare di nuovo clic sulla casella.
  • Per selezionare tutti i documenti nella tabella, fare clic sulla casella di spunta in alto nella prima colonna.
  • Per visualizzare un documento nella forma originale, prima di modifiche come l'aggiunta di codici a barre o altre modifiche del contenuto, fare clic con il pulsante destro del mouse sul documento e selezionare Visualizza originale.
  • Per visualizzare un documento nella forma attuale, prima di modifiche come l'aggiunta di codici a barre o altre modifiche del contenuto, fare clic con il pulsante destro del mouse sul documento e selezionare Visualizza corrente.

    Nota:
  • nella tabella vengono visualizzate soltanto le proprietà definite come proprietà database nel file di configurazione delle proprietà del documento. I valori delle proprietà limitate non vengono visualizzati.
  • La tabella Documenti mostra i valori delle proprietà del documento secondo il valore attuale nel database. Se un'operazione come SortDocuments ha elaborato un documento, ma il valore aggiornato nel relativo file di proprietà non è ancora stato trasferito al database (non è stata eseguita un'operazione WriteDocumentsToDatabase o UpdateDocumentsInDatabase), la tabella Documenti mostra ancora il valore precedente.

1.2.1.3.3.3 Portlet Controller dell'insertore

Il portlet Controller dell'insertore elenca le informazioni sui controller dell'insertore creati.

È possibile eseguire azioni sui Controller dell'insertore, ad esempio: abilitazione, disabilitazione, visualizzazione ed esportazione del registro. È inoltre possibile visualizzare le proprietà dei controller dell'insertore.

Il portlet Controller dell'insertore

Per eseguire un'azione, selezionare la casella di controllo accanto a un controller dell'insertore e utilizzare il pulsante nella parte superiore del portlet oppure in alternativa fare clic con il pulsante destro del mouse sulla riga e selezionare un'azione dall'elenco.

L'icona a stella indica se il controller dell'insertore è uno dei controller dell'insertore preferiti. Se viene visualizzata una stella blu, il controller dell'insertore è uno dei preferiti; se invece la stella è grigia, non fa parte dei preferiti. Per vedere tutti i controller dell'insertore o solo quelli preferiti, fare clic sulla stella nella riga dell'intestazione della tabella.

I controller dell'insertore e le relative proprietà vengono visualizzate in maniera differente, a seconda che il portlet sia aperto nella Visualizzazione icone o Visualizzazione griglia. Per passare da Visualizzazione elenco e Visualizzazione grafico, impostare la proprietà Portlet dispositivi sulla pagina Principale nella finestra di dialogo Preferenze o nel notebook delle proprietà utente.

La colonna Nome del controller dell'insertore utilizza le icone per rappresentare se il controller dell'insertore è abilitato. Per aprire il notebook delle proprietà per il dispositivo, fare clic sul nome del controller dell'insertore.

La freccia alla sinistra dell'icona mostra se il controller dell'insertore è attivato o disattivato; i controller dell'insertore possono elaborare i lavori da elaborare solo quando sono attivati. Per modificare lo stato del dispositivo, fare clic sulla freccia.

Una barra gialla accanto alla casella di controllo indica che i controller dell'insertore non è abilitato.

Per gestire le colonne visualizzate nella tabella, fare clic su con l'ingranaggio In alto a destra del portlet e selezionare Gestisci colonne. È anche possibile fare clic con il pulsante destro del mouse nella riga di intestazione della tabella Controller dell'insertore e selezionare Gestisci colonne. Per impostazione predefinita, nel portlet vengono visualizzate le seguenti colonne:

  • Nome controller insertore

    Mostra il nome del controller dell'insertore.

  • Lavori attivi

    Mostra il numero di lavori attivi attualmente assegnati al controller dell'insertore.

  • Posizione

    La posizione, se presente, a cui è associato il controller dell'insertore.

  • Stato abilitato

    Mostra se il controller dell'insertore è abilitato.

  • Metodo di completamento

    Mostra il metodo utilizzato dal sistema per determinare l'inserimento di un lavoro da parte del controller dell'insertore.

Se si modificano le impostazioni colonna nella Visualizzazione grafico, queste vengono modificate anche nella Visualizzazione elenco.

Solo i controller dell'insertore associati alle posizioni nella proprietà Posizioni da mostrare sulle preferenze vengono visualizzati nella tabella Controller dell'insertore.

È possibile filtrare l'elenco inserendo una qualsiasi stringa nel campo Filtro icona a imbuto nella parte superiore del portlet Controller dell'insertore. Nella tabella, vengono visualizzati i controller dell'insertore che contengono la stringa in qualsiasi proprietà inclusa in una colonna.

Per esportare le voci nella tabella Controller dell'insertore nel singolo file CSV (valori separati da virgole), fare clic sul pulsante con l'ingranaggio e selezionare Esporta tabella in CSV.

L'elenco esportato contiene solo le voci per i controller dell'insertore che corrispondono a tutti i filtri attualmente impostati. Ad esempio, digitare Gunther nel campo del filtro icona a imbuto. L'elenco nel file CSV contiene solo le voci per i controller dell'insertore con la parola Gunther nei propri nomi. Le voci sono ordinate per nome controller dell'insertore.

Per aggiungere nuovi controller dell'insertore, gli amministratori possono fare clic su con l'ingranaggio nel portlet in alto a destra.

1.2.1.3.3.4 Portlet dei lettori di codici a barre

Nel portlet del lettore di codici a barre vengono visualizzate le informazioni relative ai lettori creati.

È possibile utilizzare i controlli sul portlet per eseguire azioni sui lettori di codici a barre. Le azioni includono connessione, disconnessione, visualizzazione delle proprietà, visualizzazione di registri ed esportazione di registri per i lettori di codici a barre.

Il portlet Lettore di codici a barre sulla pagina principale con un lettore codice a barre visualizzato.

È possibile eseguire un'azione sul lettore di codici a barre utilizzando uno di questi metodi:

  • Selezionare la casella di controllo e utilizzare i pulsanti nella parte superiore del portlet.
  • Fare clic con il pulsante destro del mouse e scegliere l'azione dall'elenco.

L'icona a stella indica se il lettore di codici a barre è uno dei lettori di codici a barre preferiti. Se viene visualizzata una stella blu, il lettore di codici a barre è quello preferito; se invece la stella è grigia, non è quello preferito. Per vedere tutti i lettori di codici a barre o solo i lettori preferiti, fare clic sulla stella nella riga dell'intestazione della tabella.

I lettori di codici a barre e le relative proprietà vengono visualizzate in maniera differente, a seconda che il portlet sia aperto nella Visualizzazione elenco o nella Visualizzazione grafico. Per passare da Visualizzazione elenco e Visualizzazione grafico, impostare la proprietà Portlet dispositivi sulla pagina Principale nella finestra di dialogo Preferenze o nel notebook delle proprietà utente.

La freccia situata a sinistra rispetto all'icona indica se il lettore di codici a barre è connesso o disconnesso. Quando il lettore è disconnesso, la fotocamera o lo scanner risultano non disponibili e tutti i codici a barre letti dal dispositivo non vengono segnalati a RICOH ProcessDirector. A meno che l'utente non abbia disconnesso il lettore tramite il portlet, RICOH ProcessDirector tenta automaticamente di riconnetterlo.

Per connettere o disconnettere un lettore di codici a barre, fare clic sulla freccia.

Se sul lettore di codici a barre viene visualizzato un avviso, significa che il lettore ha ricevuto dati di scansione che non è in grado di riconoscere. Utilizzare il log del lettore di codici a barre per analizzare il problema. Utilizzare l'azione Cancella avviso per rimuovere l'avviso dal lettore di codici a barre nel portlet.

Se è presente una barra gialla accanto al lettore di codici a barre, il lettore di codici a barre è disconnesso. Se è presente una barra rossa accanto al lettore di codici a barre, il lettore di codici a barre ha rilevato un errore.

Per gestire le colonne visualizzate nella tabella, fare clic su con l'ingranaggio In alto a destra del portlet e selezionare Gestisci colonne. È anche possibile fare clic con il pulsante destro del mouse nella riga di intestazione della tabella Lettori di codici a barre e selezionare Gestisci colonne. Per impostazione predefinita, nel portlet vengono visualizzate le seguenti colonne:

  • Nome

    Mostra il nome del lettore di codici a barre.

  • Posizione del lettore di codici a barre

    La posizione, se presente, a cui è associato il lettore di codici a barre.

  • Formato codice a barre

    Mostra il tipo di gruppo di codici a barre.

  • Stato connessione

    Mostra se il lettore di codici a barre è connesso.

  • Stato del lettore di codice a barre

    Mostra se il lettore di codici a barre è pronto per l'uso.

  • Descrizione

    La descrizione, se presente, a cui è associato il lettore di codici a barre.

  • Indirizzo IP

    Mostra l'indirizzo IP associato al lettore di codici a barre.

Se si modificano le impostazioni colonna nella Visualizzazione grafico, queste vengono modificate anche nella Visualizzazione elenco.

  • Per ordinare i lettori di codici a barre in base a una delle colonne nella tabella, fare clic sull'intestazione della colonna. Facendo clic una volta, la colonna viene ordinata in ordine crescente; facendo clic due volte, la colonna viene ordinata in ordine decrescente.
  • Per riordinare le proprietà visualizzate per i lettori di codici a barre, fare clic sull'intestazione di una colonna, trascinarla nella posizione desiderata, quindi rilasciare il pulsante del mouse.

Solo i lettori di codici a barre associati alle posizioni nella proprietà Posizioni da mostrare sul notebook delle preferenze utente vengono visualizzate nella tabella Lettori di codici a barre.

È possibile filtrare l'elenco inserendo una qualsiasi stringa nel campo Filtro icona a imbuto nella parte superiore del portlet Lettore di codici a barre. Nella tabella, vengono visualizzati i lettori di codici a barre che contengono la stringa in qualsiasi proprietà inclusa in una colonna.

Per esportare le voci nella tabella Lettori di codici a barre in un unico file CVS (separato da virgole), fare clic sul pulsante con l'ingranaggio e selezionare Esporta tabella in CSV.

L'elenco esportato contiene voci solo per i lettori di codici a barre che corrispondono a tutti i filtri impostati. Ad esempio, digitare Scanner nel campo del filtro icona a imbuto. L'elenco nel file CSV contiene solo le voci per i lettori di codici a barre con la parola Scanner nei propri nomi. Le voci sono ordinate per lettore di codice a barre.

Per aggiungere nuovi lettori di codici a barre, gli amministratori possono fare clic su con l'ingranaggio nel portlet in alto a destra.

1.2.1.3.3.5 Portlet Integrità del sistema

Il portlet Integrità del sistema mostra le informazioni sull'utilizzo della CPU e della memoria per il server primario.
Il portlet Integrità del sistema, con l'utilizzo della CPU impostato sul 5% e l'utilizzo della memoria impostato sul 55%.

Il grafico cambia colore con l'aumento dell'utilizzo.

  • Se l'utilizzo è pari al 50% o inferiore, il grafico è verde.
  • Se l'utilizzo è compreso tra il 51% e il 75%, il grafico è giallo.
  • Se l'utilizzo è pari al 76% o superiore, il grafico è rosso.

Per visualizzare un elenco dei 10 processi che utilizzano più memoria, posizionare il puntatore del mouse sopra il grafico Memoria.

1.2.1.3.3.6 Portlet Dispositivi di input

Il portlet Dispositivi di input elenca i dispositivi di input definiti.

È possibile eseguire azioni nei dispositivi di input, ad esempio abilitare, disabilitare, connettere e disconnettere il dispositivo di input.

Per eseguire un'azione su un dispositivo di input, selezionare la casella di controllo e utilizzare i pulsanti nella parte superiore del portlet oppure fare clic con il tasto destro del mouse sulla riga e selezionare un'azione dall'elenco.

L'icona a stella indica se il dispositivo di input è uno dei dispositivi di input preferiti. Se viene visualizzata una stella blu, il dispositivo di input è quello preferito; se invece la stella è grigia, non è quello preferito. Per vedere tutti i dispositivi di input o solo i dispositivi di input preferiti, fare clic sulla stella nella riga dell'intestazione della tabella.

I dispositivi di input e le relative proprietà vengono visualizzate in maniera differente, a seconda che il portlet sia aperto nella Visualizzazione elenco o Visualizzazione grafico. Per passare da Visualizzazione elenco e Visualizzazione grafico, impostare la proprietà Portlet dispositivi sulla pagina Principale nella finestra di dialogo Preferenze o nel notebook delle proprietà utente.

La freccia situata a sinistra rispetto all'icona indica se il dispositivo è connesso o disconnesso. I dispositivi di input possono ricevere file di input solo quando sono connessi. Se il server principale per il dispositivo di input non risponde quando si tenta di connettere o disconnettere il dispositivo, RICOH ProcessDirector sostituisce la freccia a sinistra dell'icona del dispositivo di input con l'icona Impossibile eseguire la connessione. RICOH ProcessDirector connette il dispositivo di input quando il server principale è disponibile.

La freccia alla destra dell'icona mostra se il dispositivo di input è attivato o disattivato; i dispositivi di input possono creare lavori da elaborare solo quando sono attivati. Una freccia verde intera indica che il dispositivo è connesso o abilitato; una freccia gialla spezzata indica che il dispositivo è disconnesso o disattivato.

Per connettere o disconnettere un dispositivo di input, fare clic sulla freccia a sinistra sul dispositivo di input. Per abilitare o disabilitare un dispositivo di input, fare clic sulla freccia a destra sul dispositivo di input.

Se è presente una barra gialla accanto al dispositivo di input, il dispositivo di input è disabilitato, disconnesso o disabilitato e disconnesso. Se è presente una barra rossa accanto al dispositivo di input, il dispositivo di input ha riscontrato un errore.

Per gestire le colonne visualizzate nella tabella, fare clic su con l'ingranaggio nel portlet in alto a destra. È anche possibile fare clic con il pulsante destro del mouse nella riga di intestazione della tabella Dispositivi di input e selezionare Gestisci colonne. Per impostazione predefinita, nel portlet vengono visualizzate le seguenti colonne:

  • Nome dispositivo di input

    Mostra il nome del dispositivo di input.

  • File di input in attesa

    Mostra il nome dei file di input che sono al momento in attesa di diventare lavori.

  • Metodo batch

    Mostra il metodo di batch utilizzato dal dispositivo di input.

  • Posizione periferica di input

    La posizione, se presente, a cui è associato il dispositivo di input.

  • Stato abilitato

    Mostra se il dispositivo di input è attivato; i dispositivi di input possono creare lavori da elaborare solo quando sono attivati.

  • Stato connessione

    Mostra se il dispositivo di input è connesso; i dispositivi di input possono solo ricevere file di input quando sono connessi.

  • Tipo dispositivo

    Mostra il tipo di dispositivo di input.

  • Descrizione dispositivo di input

    Mostra la descrizione del dispositivo di input.

Se si modificano le impostazioni colonna nella Visualizzazione grafico, queste vengono modificate anche nella Visualizzazione elenco.

Alcune colonne potrebbero essere nascoste, a seconda delle dimensioni del portlet. Per visualizzare tutte le colonne, ingrandire il portlet.

Solo i dispositivi di input associati alle posizioni nella proprietà Posizioni da mostrare sul notebook delle preferenze utente vengono visualizzati nella tabella Dispositivi di input.

È possibile filtrare l'elenco inserendo una qualsiasi stringa nel campo Filtro icona a imbuto nella parte superiore del portlet Dispositivi di input. Nella tabella, vengono visualizzati i dispositivi di input che contengono la stringa in qualsiasi proprietà inclusa in una colonna.

Per esportare le voci nella tabella Dispositivi di input nel singolo file CSV (valori separati da virgole), fare clic su con l'ingranaggio e selezionare Esporta tabella in CSV.

L'elenco esportato contiene solo le voci per i dispositivi di input che corrispondono a tutti i filtri attualmente impostati. Ad esempio, digitare HotFolder nel campo del filtro icona a imbuto. L'elenco nel file CSV contiene solo le voci per i dispositivi di input con la parola HotFolder nei propri nomi. Le voci sono ordinate per dispositivo di input.

Per aggiungere nuovi dispositivi di input, gli amministratori possono fare clic su con l'ingranaggio nel portlet in alto a destra.

1.2.1.3.3.7 Portlet Stampanti

Il portlet Stampanti consente di visualizzare le informazioni sulle stampanti create.

È possibile eseguire azioni sulle stampanti, come l'abilitazione e la disabilitazione delle stampanti e la visualizzazione delle proprietà delle stampanti. È anche possibile mostrare la pagina Web per la stampante e rilevare l'avanzamento dei lavori.

Portlet Stampanti nella pagina Principale.

Per eseguire un'azione, fare clic sulla casella di controllo per selezionarla e utilizzare i pulsanti nella parte superiore del portlet oppure in alternativa fare clic con il pulsante destro del mouse sulla riga e selezionare un'azione dall'elenco.

L'icona a stella indica se la stampante è una delle stampanti preferite. Se la stella è di colore blu chiaro, la stampante è quella preferita; se è di colore grigio, non è quella preferita. Per vedere tutte le stampanti o solo quelle preferite, fare clic sulla stella nella riga dell'intestazione della tabella.

Le stampanti e le relative proprietà vengono visualizzate in maniera differente, a seconda che il portlet sia aperto nella Visualizzazione icone o Visualizzazione grafico. Per passare da Visualizzazione elenco e Visualizzazione grafico, impostare la proprietà Portlet dispositivi sulla pagina Principale nella finestra di dialogo Preferenze o nel notebook delle proprietà utente.

Nella Visualizzazione grafico, la colonna Nome stampante utilizza le icone per rappresentare lo stato della stampante, nonché l'eventuale abilitazione/impostazione come preferita. Per visualizzare la pagina Web per la stampante, fare clic sull'icona della stampante. Per visualizzare il notebook delle proprietà per la stampante, fare clic sul nome della stampante.

La freccia a sinistra dell'icona della stampante mostra se la stampante è abilitata o meno. Una freccia verde intera indica che la stampante è abilitata; una freccia gialla spezzata indica che la stampante è disabilitata. Per modificare lo stato della stampante da uno ad un altro, fare clic sulla freccia.

Se l'indicatore di stato è giallo, la stampante non è abilitata e se è rosso, è necessario l'intervento dell'operatore.

L'indicatore di avanzamento nella colonna % stampata consente di visualizzare la percentuale completata di un lavoro in fase di stampa. L'indicatore di avanzamento viene visualizzato solo quando la proprietà Indicatore di stato stampa è impostata su nella finestra di dialogo Impostazioni di sistema e la stampante è AFP, PCLOut, Ricoh TotalFlow o Stampante PDF Ricoh e un lavoro è in fase di stampa.

  • Per visualizzare il numero di pagine stampate e il conteggio totale delle pagine, spostare il puntatore del mouse sull'indicatore di stato.
  • Se l'indicatore di avanzamento è nascosto, utilizzare Gestisci colonne per aggiungere la proprietà % stampata alla tabella.

Per gestire le colonne visualizzate nella tabella, fare clic su con l'ingranaggio In alto a destra del portlet e selezionare Gestisci colonne. È anche possibile fare clic con il pulsante destro del mouse nella riga di intestazione della tabella Stampanti e selezionare Gestisci colonne. Per impostazione predefinita, nel portlet vengono visualizzate le seguenti colonne:

  • Nome stampante

    Mostra il nome della stampante.

  • % Stampato

    Mostra l'avanzamento del lavoro attualmente assegnato alla stampante.

  • Posizione stampante

    La posizione, se presente, a cui è associata la stampante.

  • Dimensione lavoro supportata

    Mostra la dimensione dei lavori in fogli che può essere pianificata sulla stampante.

  • Nome cliente

    Mostra il nome cliente assegnato alla stampante.

  • Stato stampante

    Mostra se la stampante è pronta all'uso.

  • Stato abilitato

    Mostra se la stampante è abilitata; le stampanti possono stampare i lavori solo se sono abilitate.

  • Numero del lavoro corrente

    Mostra il nome del lavoro attualmente assegnato alla stampante.

  • Supporti di stampa supportati

    Mostra il supporto utilizzabile dalla stampante.

Se si modificano le impostazioni colonna nella Visualizzazione grafico, queste vengono modificate anche nella Visualizzazione elenco.

Solo le stampanti associate alle posizioni nella proprietà Posizioni da mostrare sulle preferenze utente vengono visualizzate nella tabella Stampanti.

È possibile filtrare le stampanti visualizzate nella tabella digitando qualsiasi stringa nel campo Filtro icona a imbuto nella parte superiore del portlet Stampanti. Nella tabella, vengono visualizzate le stampanti che contengono la stringa in qualsiasi proprietà inclusa in una colonna.

Per esportare le voci nella tabella Stampanti in un unico file CSV (separato da virgole), fare clic sul pulsante con l'ingranaggio e selezionare Esporta tabella in CSV.

L'elenco esportato contiene solo le voci per le stampanti che corrispondono a tutti i filtri attualmente impostati. Ad esempio, digitare PDF Ricoh nel campo del filtro icona a imbuto. L'elenco nel file CSV contiene solo le voci per le stampanti di tipo PDF Ricoh. Le voci sono ordinate per nome stampante.

1.2.1.3.3.8 Portlet Stato del dispositivo

Il portlet Stato del dispositivo mostra una rappresentazione grafica dei dispositivi nel proprio sistema, utilizzando i colori per rappresentare lo stato corrente dei dispositivi.

Il portlet mostra sempre lo stato dei dispositivi di input e delle stampanti. Se si installano funzioni per aggiungere diversi tipi di dispositivi, vengono aggiunti al portlet. Ad esempio, la funzione Imbustatrice aggiunge controller dell'imbustatrice, mentre la funzione Verifica automatica aggiunge lettori di codici a barre. Quando si passa il mouse su un tipo di dispositivo, viene visualizzata una legenda che elenca gli stati rappresentati dai quadrati colorati. Fare clic su Visualizza per aprire una tabella con tutti i dispositivi di un dato tipo.

Portlet Stato del dispositivo, con il passaggio del puntatore del mouse sopra l'intestazione Stampanti. Viene aperto un riquadro, in cui viene visualizzata la legenda dei dispositivi di stampa.

L'icona a stella indica se il portlet sta mostrando tutti i dispositivi o i dispositivi preferiti di ciascun tipo. Se la stella è di colore blu acceso, il portlet visualizza i dispositivi preferiti di questo tipo. Se la stella è grigia, il portlet mostra tutti i dispositivi di quel dato tipo. Per passare dalla visualizzazione di tutti i dispositivi a quella dei dispositivi preferiti, fare clic sulla stella.

Portlet Stato del dispositivo, che mostra quattro tipi di dispositivi: Dispositivi di input, stampanti, controller dell'imbustatrice e lettori di codici a barre.

A destra del tipo di dispositivo c'è una riga di quadrati colorati, un quadrato per ogni dispositivo. I colori rappresentano lo stato corrente del dispositivo. A volte, un unico colore rappresenta gli stati di più dispositivi.

Grigio
Pronto
Giallo
Disabilitato; Disconnesso (dispositivi di input e lettori di codice a barre); In attesa di connessione; o Attenzione (lettori di codice a barre)
Blu
Stampa in corso
Rosso
Arrestato; Richiede attenzione; Disconnesso (solo stampanti) o In ritardo (per il lavoro previsto)

Quando si passa con il mouse su un quadrato colorato, vengono visualizzate le informazioni sul dispositivo che esso rappresenta.

Portlet Stato del dispositivo con il riquadro al passaggio del mouse.
  • Fare clic su Visualizza log per aprire il log di un dato dispositivo.
  • Fare clic su Visualizzare tutti i dispositivi in questo stato per aprire una tabella di dispositivi dello stesso tipo che si trovano nello stesso stato. Solo i dispositivi associati alle posizioni nella proprietà Posizioni da mostrare nelle preferenze utente vengono visualizzate nella tabella.
      Nota:
    • È possibile aprire più finestre di dialogo di dispositivi contemporaneamente, una per ogni tipo di dispositivo.

Nella finestra di dialogo che si apre è possibile eseguire le stesse azioni possibili nelle pagine Principale e Amministrazione.

È possibile spostare e ridimensionare la finestra di dialogo, lasciandola aperta durante l'uso di altri portlet. Tuttavia, le informazioni nella finestra di dialogo non vengono aggiornate mentre i lavori avanzano nei flussi di lavoro o quando altri utenti interagiscono con i dispositivi. Le modifiche alla tabella (come l'aggiunta di colonne o l'applicazione di filtri) vengono applicate solo alla finestra di dialogo; non vengono applicate alle tabelle del dispositivo nelle pagine Principale o Amministrazione.

Per chiudere la finestra di dialogo, fare clic sulla X nell'angolo in alto a destra.

1.2.1.3.3.9 Portlet Lavori

Il portlet Lavori contiene la tabella Lavori.

Gli utenti autorizzati possono visualizzare informazioni dettagliate relative a lavori specifici nel sistemaRICOH ProcessDirector ed eseguire azioni su tali lavori nella tabella Lavori.

Solo i lavori dell'insertore associati alle posizioni nella proprietà Posizioni da mostrare sul notebook delle proprietà utente vengono visualizzati nella tabella Lavori.

È possibile applicare un filtro utilizzando il portlet Riepilogo del sistema inserendo una qualsiasi stringa nel campo Filtro icona a imbuto, oppure impostando un Filtro avanzato.

  • Portlet Riepilogo sistema
    • Per applicare un filtro, fare clic sul testo o sui numeri all'interno del portlet.
    • Per rimuovere il filtro, fare clic su Tutti.
  • Campo Filtro
    • Per applicare un filtro, immettere del testo. Quando si smette di digitare, viene applicato il filtro.
    • Per rimuovere il filtro, fare clic sulla X a destra del campo.
  • Filtro avanzato
    • Per applicare un filtro, specificare le condizioni che si desidera utilizzare per filtrare la tabella e fare clic su Applica filtro.
    • Per attivare o disattivare il filtro, fare clic su Filtro avanzato. La disattivazione di Filtro avanzato elimina tutte le condizioni e aggiorna la tabella Lavori.
    • Per ridurre o ingrandire l'area Filtro avanzato, fare clic sulla freccia a sinistra del Filtro avanzato.
    • Per mostrare o nascondere il Filtro avanzate, fare clic sul pulsante con l'ingranaggio e selezionare Mostra filtro avanzato.

Per esportare le voci nella tabella Lavori in un singolo file CSV (valori separati da virgole), fare clic sul pulsante con l'ingranaggio nell'angolo in alto nel portlet e selezionare Esporta tabella in CSV.

L'elenco esportato contiene solo le voci per i lavori che corrispondono a tutti i filtri attualmente impostati. Ad esempio, se si seleziona il collegamento Stampa nel portlet Riepilogo del sistema, l'elenco nel file CSV contiene solo le voci per i lavori nella fase Stampa. Le voci sono ordinate per numero lavoro. Questa funzione è utile se si desidera tenere traccia del set di lavori all'inizio di ogni turno o giorno.

Per visualizzare una riga piè di pagina che mostra i totali di molte proprietà del lavoro numeriche, selezionare alcuni lavori e fare clic sul pulsante menu ingranaggio e selezionare Mostra piè di pagina totali. I valori delle proprietà selezionate per la visualizzazione vengono sommati per i lavori selezionati e i totali sono visualizzati nel piè di pagina. Per modificare le proprietà visualizzate nel piè di pagina, fare clic con il tasto destro sul piè di pagina e selezionare Scegli proprietà piè di pagina. Verificare che le proprietà selezionate siano incluse anche come colonne nella Tabella Lavori. Per rimuovere il piè di pagina, fare clic con il tasto destro sul piè di pagina e selezionare Nascondi più di pagina totali.

La tabella Lavori

È possibile eseguire azioni sui lavori presenti nella tabella, selezionando un lavoro con il tasto destro del mouse oppure scegliendo tale lavoro e selezionando uno dei pulsanti nella parte superiore della tabella:

  • Per selezionare un lavoro, fare clic sulla casella di controllo nella prima colonna della tabella oppure fare clic in qualsiasi punto della riga.
  • Per annullare la selezione, fare di nuovo clic sulla casella di controllo o sulla riga.
  • Per selezionare più lavori, fare clic sulla casella di controllo accanto ai lavori da selezionare.
  • Per selezionare un intervallo di lavori, fare clic sulla casella di controllo accanto a un lavoro, quindi tenere premuto MAIUSC e fare clic sulla casella di controllo accanto all'ultimo lavoro da includere nell'intervallo.
  • Per selezionare tutti i lavori nella pagina corrente della tabella, fare clic sulla casella di controllo nella parte superiore della colonna.
  • Per ordinare i lavori in base a una delle colonne nella tabella, fare clic sull'intestazione della colonna. Facendo clic una volta, la colonna viene ordinata in ordine crescente; facendo clic due volte, la colonna viene ordinata in ordine decrescente.

    Nota:
  • È possibile fare clic sul numero di un lavoro per visualizzare il relativo notebook delle proprietà per un lavoro.

1.2.1.3.3.10 Portlet Stato del lavoro

Il portlet Stato del lavoro mostra una rappresentazione grafica dei lavori nel proprio sistema, utilizzando i colori per rappresentare la fase e lo stato corrente dei lavori.

Il portlet mostra due righe di strisce colorate. La riga superiore rappresenta le fasi di elaborazione, mentre quella inferiore rappresenta gli stati del lavoro. Nell'immagine riportata di seguito, la striscia di colore viola nella fila superiore rappresenta la fase di Preparazione e la striscia di colore verde limone rappresenta la fase di Stampa. Le strisce blu e gialla sotto la striscia di colore viola mostrano lo stato dei lavori nella fase di Preparazione. Le strisce blu, rossa e gialla sotto la striscia di colore verde limone mostrano lo stato dei lavori nella fase di Preparazione.

Portlet Stato del lavoro
    Nota:
  • Il portlet Stato del lavoro non mostra i lavori che sono nella fase di Completamento.

Quando si passa con il mouse sulla parola Legenda, viene visualizzato un elenco di colori, con le fasi e le categorie di stato del lavoro che rappresentano.

Portlet Stato del lavoro con riquadro Legenda aperto.

I colori della categoria Stato del lavoro rappresentano questi stati di lavoro:

Attivo
Assegnati; Stampa; Elaborazione; Lettura codici a barre; Rilasciato, In spool o Spool alla stampante
Errore
Errore; Errore nella stampante; Duplicati rilevati o Nessun connettore corrispondente
Completato
Completo o Conservato
Attesa
Creazione; Eliminazione; In coda; Non assegnato; Attesa; Manuale, in attesa; Manuale, in funzione; Arrestato; In attesa di accettazione; In attesa di riconciliazione oppure Stato modificato sulla stampante

Quando si passa il puntatore del mouse su una striscia colorata nella riga superiore, vengono visualizzate le informazioni relative a tutti i lavori in tale fase. Le informazioni comprendono il nome della fase e il numero di lavori al suo interno.

Portlet Stato del lavoro con riquadro Informazioni fase aperto.

Quando si passa il puntatore del mouse su una striscia colorata nella riga inferiore, vengono visualizzate le informazioni relative a tutti i lavori in tale categoria Stato lavoro all'interno di una specifica fase. Le informazioni comprendono il nome della fase e della categoria Stato del lavoro e il numero di lavori in tale fase e stato.

Portlet Stato del lavoro con riquadro Informazioni fase e stato aperto.

Fare clic su Visualizza quando si passa il puntatore del mouse su una striscia per aprire una tabella che elenca tutti i lavori in tale fase o nella categoria Stato del lavoro.

Finestra Lavori aperta nella parte superiore dell'interfaccia utente.

Nella finestra di dialogo che si apre, viene visualizzato un elenco di lavori con le stesse colonne del portlet Lavori nella pagina Principale. In questa finestra di dialogo è possibile eseguire le stesse azioni che è possibile eseguire nella pagina Principale.

È possibile spostare e ridimensionare la finestra di dialogo, lasciandola aperta durante l'uso di altri portlet. Tuttavia, le informazioni nella finestra di dialogo non vengono aggiornate mentre si aggiungono altri lavori nei flussi di lavoro. Le modifiche alla tabella (come l'aggiunta di colonne o l'applicazione di filtri) vengono applicate solo alla finestra di dialogo; non vengono applicate alla tabella Lavori nella pagina Principale.

Per chiudere la finestra di dialogo, fare clic sulla X nell'angolo in alto a destra.

1.2.1.3.3.11 Portlet Invia lavori

Il portlet Invia lavori consente di caricare file e inviare i lavori a una hot folder o a un flusso di lavoro per l'elaborazione.

È possibile trascinare e rilasciare o cercare i file da inviare in un dispositivo di input o in un flusso di lavoro.

Per ogni set di file inviato, è necessario specificare quale dispositivo di input o flusso di lavoro deve elaborarli.

    Nota:
  • Se i file vengono caricati, non ricaricare la pagina o selezionare il pulsante Indietro nel browser. Queste azioni interrompono il processo di invio.
  • I lavori possono essere inviati a un dispositivo di input hot folder abilitato e connesso o a un flusso di lavoro abilitato. Anche il dispositivo di input o il flusso di lavoro devono essere configurati per accettare i lavori inviati tramite il portlet.

1.2.1.3.3.12 Portlet Scadenze

Il portlet Scadenze contiene punti che mostrano il numero di lavori che risultano mancanti o stanno per scadere o arrivare a un punto di verifica.

Passare con il mouse su un punto, per visualizzare una legenda che elenca gli stati rappresentati dal punto. Fare clic su Visualizza tutti i lavori in questo stato per aprire una tabella di tutti i lavori in quello stato.

Nella finestra di dialogo che si apre, viene visualizzato un elenco di lavori con le stesse colonne del portlet Lavori nella pagina Principale. In questa finestra di dialogo è possibile eseguire le stesse azioni che è possibile eseguire nella pagina Principale.

È possibile spostare e ridimensionare la finestra di dialogo, lasciandola aperta durante l'uso di altri portlet. Tuttavia, le informazioni nella finestra di dialogo non vengono aggiornate mentre si aggiungono altri lavori nei flussi di lavoro. Le modifiche alla tabella (come l'aggiunta di colonne o l'applicazione di filtri) vengono applicate solo alla finestra di dialogo; non vengono applicate alla tabella Lavori nella pagina Principale.

Per chiudere la finestra di dialogo, fare clic sulla X nell'angolo in alto a destra.

Se non ci sono lavori in ritardo, il portlet mostra un segno di spunta verde.

1.2.1.3.3.13 Portlet personalizzati

I portlet personalizzati consentono di visualizzare le informazioni sugli oggetti RICOH ProcessDirector e le relative proprietà in un formato che riflette i dettagli più importanti dell'operazione in modo significativo.

RICOH ProcessDirector fornisce diversi stili di portlet personalizzati tra cui scegliere.

Ad esempio:

  • Per visualizzare i moduli caricati sulle stampanti e lo stato in cui si trova ogni stampante, è possibile creare un portlet matrice che visualizza le stampanti, con una riga per ogni posizione e una colonna per ogni stato.
  • Per tenere traccia dei lavori in corso per ogni cliente, è possibile creare un portlet ad albero con una riga per ogni cliente. Sotto ogni cliente, è possibile includere una riga per le date di scadenza.
  • Per visualizzare un conteggio del numero totale di pagine stampate o dei lavori in scadenza oggi, è possibile utilizzare un portlet numerico.

Portlet Matrice

I portlet Matrice hanno un aspetto simile al portlet Riepilogo sistema. La differenza fondamentale è che si scelgono le proprietà utilizzate per le intestazioni di colonna e le etichette di riga.

Nell'esempio seguente, il portlet Matrice visualizza le informazioni sulle stampanti definite in RICOH ProcessDirector. La Proprietà per righe è impostata su Posizione stampante, pertanto nella colonna vengono visualizzate tutte le posizioni della stampante esistenti nel sistema. La Proprietà per colonne è Stato stampante. La seconda colonna della matrice mostra il numero di stampanti con il primo valore di stato in ciascuna posizione.

Le altre colonne mostrano i valori della Proprietà per colonne. Sotto le intestazioni, le colonne mostrano il numero di oggetti con quel valore in ogni riga. I numeri in ogni colonna mostrano il numero di stampanti con tale stato.

Per includere una riga che visualizza la somma di ogni colonna, selezionare il campo per Mostra riga dei totali.

Se si visualizzano i lavori in un portlet matrice, è possibile utilizzare il portlet per filtrare la tabella Lavori. Passando il mouse su una proprietà o un numero, viene visualizzata una finestra pop-up con informazioni riepilogate. Quando si fa clic su un'intestazione o su un numero nella matrice, il portlet Lavori visualizza i processi in base alle proprietà impostate per il portlet. È possibile visualizzare le informazioni utilizzando un portlet fisso nella Pagina principale o in una finestra mobile.

Portlet ad albero

Nel portlet ad albero, le proprietà sono impilate in gerarchie anziché distribuite come una tabella. Questa disposizione consente di visualizzare le informazioni in modo più compatto.

Quando si utilizza lo stile Albero, selezionare la gerarchia di proprietà che costituiscono le righe. La prima colonna mostra le proprietà in una gerarchia selezionata. È possibile aggiungere altre colonne per visualizzare più dati.

Nell'esempio seguente, il portale ad albero mostra informazioni sui lavori nel sistema. I lavori vengono prima raggruppati in base al Nome del cliente. Sotto ogni cliente, sono raggruppati per data di scadenza.

La stessa funzionalità di filtro della presentazione Matrice si applica alla presentazione Albero. Facendo clic su una parola o un numero in ogni riga si filtra la tabella Lavori. È possibile scegliere di visualizzare le informazioni in un portlet fisso nella Pagina principale o in una finestra mobile.

Portlet numerico

Una portlet numerica consente di visualizzare i conteggi correnti degli oggetti nel sistema, in base alle loro proprietà. Ogni portlet può contenere più voci, denominate indicatori. Gli indicatori possono essere associati a più tipi di oggetti.

Quando si utilizza lo stile Numerico, selezionare le proprietà da contare.

Nell'esempio seguente, è disponibile una portlet numerica per Lavori. L'indicatore sinistro viene filtrato per mostrare le informazioni su tutti i lavori nel sistema che sono in scadenza oggi. L'indicatore destro applica un filtro aggiuntivo per visualizzare solo le informazioni sui lavori in scadenza oggi che sono passati allo stato Conservato. Nel corso della giornata, il valore dell'indicatore di destra aumenta man mano che i lavori vengono stampati. Mostrando il numero di obiettivo accanto all'avanzamento attuale, l'operatore può facilmente vedere quanto lavoro rimane.

1.2.1.3.4 Pagina Amministrazione

La pagina Amministrazione dell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector fornisce un'area di navigazione che gli amministratori possono utilizzare per visualizzare e modificare le proprietà degli oggetti di RICOH ProcessDirector.

    Nota:
  • Utilizzare sempre le schede per navigare nell'interfaccia utente poiché l'uso dei pulsanti Indietro e Avanti del browser può causare risultati imprevisti.

La pagina Amministrazione della GUI

1.2.1.3.5 Finestra di dialogo Riconcilia lavoro

La finestra di dialogo Riconcilia lavoro consente di riconciliare manualmente un lavoro.

Per vedere la finestra di dialogo Riconcilia lavoro, andare alla pagina Principale. Nella tabella Lavori, fare clic con il pulsante destro del mouse su un lavoro con stato In attesa di riconciliazione e selezionare Riconcilia.

La finestra di dialogo Riconcilia lavoro dell'interfaccia utente

1.2.1.3.6 Pagina delle impostazioni di Avanti Slingshot

La pagina delle impostazioni di Avanti Slingshot dell'interfaccia utente consente di specificare le impostazioni del server Avanti Slingshot e mostra un elenco dei centri di costo.

Nella pagina delle impostazioni di Avanti Slingshot, è possibile:

  • Impostare l'URL Avanti con cui comunica RICOH ProcessDirector.
  • Visualizzare l'elenco dei centri di costo Avanti Slingshot definiti nel file di configurazione Avanti Slingshot Connect.

1.2.1.3.7 Pagina Archivia

La pagina Archivia dell'interfaccia utente consente di recuperare i lavori e i documenti memorizzati in un contenitore.
È possibile:
  • Specificare il contenitore e cercare le opzioni per individuare un lavoro o un documento da recuperare.
  • Visualizzare i contenuti dei documenti o dei lavori PDF o AFP restituiti dalla ricerca, se i dati di stampa sono stati memorizzati nel contenitore.
  • Inviare uno o più lavori o documenti a un flusso di lavoro in RICOH ProcessDirector per un'ulteriore elaborazione, ad esempio la ristampa.
  • Esportare le proprietà e le informazioni cronologiche in una o più voci di archivio come un file ZIP contenente due file CSV.
  • Visualizzare ed esportare un report PDF contenente i dettagli e la cronologia di produzione su uno o più lavori o documenti presenti in un contenitore.
  • Salvare e riutilizzare i criteri di ricerca per le ricerche svolte con maggiore frequenza.
  • Salvare un file dal contenitore nella workstation.
Pagina FileCabinet

1.2.1.3.8 Pagina Flusso di lavoro

È possibile utilizzare la pagina Flusso di lavoro per creare e modificare i flussi di lavoro, i modelli operazione e le catene di gradini. Selezionare il tipo di oggetto con cui si desidera lavorare dal menu di navigazione a sinistra e selezionare l'oggetto dalla tabella.
Pagina Flusso di lavoro dell'interfaccia utente
    Nota:
  • L'icona a stella indica se l'oggetto è uno dei preferiti. Se viene visualizzata una stella blu, l'oggetto è quello preferito; se invece la stella è grigia, non è quello preferito. Per visualizzare tutti gli oggetti o solo quelli preferiti, fare clic sulla stella nella riga di intestazione della tabella.

1.2.1.3.8.1 Editor flusso di lavoro

La pagina Editor flusso di lavoro consente di creare, modificare e visualizzare i flussi di lavoro.

Un flusso di lavoro consiste di:

  • Operazioni raggruppate in fasi
  • Catene di gradini costituite da passaggi collegati tra loro
  • Connettori tra passaggi e catene di gradini
Per ogni passaggio o catena di gradini, vengono visualizzati l'icona e il nome. Il numero totale di passaggi di una catena di gradini viene visualizzato sulla catena di gradini. Se un connettore ha una regola di elaborazione condizionale, viene visualizzato il nome della regola.

Viene visualizzato Editor flusso di lavoro con il flusso PDFProduction.

Per aggiungere operazioni di elaborazione a un flusso di lavoro, utilizzare i pulsanti in alto a destra per aprire un elenco di modelli di operazioni o catene di operazioni, quindi trascinare gli elementi nel flusso di lavoro.

    Nota:
  • Nella finestra di dialogo Modelli di operazione o Catene di operazioni, l'icona della stella indica se il modello di operazione o la catena di operazioni è uno degli oggetti preferiti. Se viene visualizzata una stella blu, il modello di operazione o la catena di operazioni è l'oggetto preferito; se invece la stella è grigia, non è quello preferito. Per visualizzare tutti i modelli di operazione o le catene di operazioni o solo quelli preferiti, fare clic sulla stella nella riga di intestazione della tabella.
  • Se il flusso di lavoro è di grandi dimensioni, è possibile ingrandirlo o ridurlo per vedere più o meno operazioni. Facendo clic sul pulsante Mappa si apre una rappresentazione più piccola del flusso di lavoro, con la parte attualmente visualizzata evidenziata. La mappa può aiutare a orientarsi nel flusso di lavoro.

1.2.1.3.8.2 Azioni dell'editor flusso di lavoro

Per creare un flusso di lavoro corrispondente alle fasi di elaborazione attraverso le quali passano i lavori, è possibile aggiungere operazioni e catene di operazioni alle fasi di elaborazione nell'ordine in cui si desidera che vengano eseguite da RICOH ProcessDirector. Modificare l'ordine o trascinare le operazioni in una nuova posizione. Eliminare le operazioni non necessarie. Impostare valori predefiniti per alcune proprietà come parte del flusso di lavoro.
    Nota:
  • Quando vengono aggiunte a un flusso di lavoro, le catene di operazioni vengono trattate come operazioni. In tutte le azioni che seguono, i riferimenti alle operazioni valgono anche per le catene di operazioni.
Azioni dell'editor flusso di lavoro
Azione Descrizione Tasti di accesso rapido
Aggiungi operazione Per aggiungere un'operazione, fare clic su Modelli di procedura nell'angolo in alto a destra della finestra per aprire l'elenco dei modelli di procedura disponibili. Fare clic su un modello di operazione e trascinarlo nell'Editor flusso di lavoro. Posizionare l'operazione dove si desidera.
Mostra o nascondi modelli di operazioni
[Ctrl] + [E]
Aggiungi catena di operazioni Per aggiungere una catena di gradini, fare clic su Catene di gradini nell'angolo in alto a destra della finestra per aprire l'elenco delle catene di gradini disponibili. Fare clic su una catena di gradini e trascinarla nell'editor del flusso di lavoro. Posizionare la catena di gradini dove si desidera.  
Aggiungi connettore Per aggiungere un connettore tra le operazioni:
  1. Passare il mouse sopra il bordo dell'operazione. Fare clic e tenere premuta una sezione evidenziata (Immagine della maniglia del connettore) per visualizzare il connettore.
  2. Trascinare il connettore sulla catena di operazioni a cui collegarsi. Attendere che una sezione della catena di operazioni sia evidenziata o che il mouse si trovi al centro del cerchio e rilasciare il pulsante del mouse. È possibile collegare il connettore alla parte superiore, inferiore o ai lati dell'operazione.
 
Proprietà Per modificare altre proprietà di un'operazione o di un connettore, fare clic su di esso con il pulsante destro del mouse e selezionare Proprietà.  
Associare una regola con un connettore Se l'operazione ha più di un connettore in uscita, è necessario specificare le condizioni che determinano quale sezione deve seguire un lavoro. È inoltre necessario determinare l'ordine da utilizzare per la valutazione delle sezioni. La valutazione viene effettuata con regole impostate su ogni connettore. Per associare una regola con un connettore:
  1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul connettore e selezionare Proprietà.
  2. Specificare una regola di elaborazione condizionale per il connettore.
  3. Specificare il valore della proprietà Ordine di esecuzione affinché le condizioni della regola vengano verificate nell'ordine corretto. Ad esempio, se un'operazione viene collegata a tre diverse operazioni, RICOH ProcessDirector tenta per prima cosa di inviare ciascun lavoro attraverso il connettore con un valore Ordine di esecuzione pari a 1. Se un lavoro non risponde alle condizioni per quel connettore, RICOH ProcessDirector tenta di inviare il lavoro attraverso il connettore con un valore Ordine di esecuzione pari a 2. Se anche un lavoro non soddisfa tali condizioni, RICOH ProcessDirector tenta di inviare il lavoro attraverso il connettore finale. L'ordine viene visualizzato in un punto accanto al nome della regola sull'etichetta del connettore. Se il lavoro non soddisfa i criteri per l'ultimo connettore, il lavoro rimane in uno stato di Nessun connettore corrispondente.

Le catene di gradini devono avere un unico punto d'ingresso, un unico passo all'inizio della catena di gradini che tutti i lavori devono attraversare. Possono, tuttavia, avere più endpoint o passi senza connettore di uscita. Quando una catena di gradini viene inserita in un flusso di lavoro, può essere collegata a uno o più passaggi per i lavori in entrata e in uscita dalla catena di gradini. Se la catena di gradini ha più punti finali, tutti i punti finali continuano l'elaborazione seguendo il connettore di uscita. Se ci sono più connettori in uscita, ogni endpoint viene valutato rispetto ai connettori seguendo l'ordine di esecuzione e il lavoro procede lungo il percorso corretto.

 
Aggiunta di un'operazione su un connettore Se è necessario aggiungere un'operazione tra due operazioni già collegate, è possibile rilasciare un'operazione direttamente sul connettore.

Aggiungendo un'operazione su un singolo connettore, si divide il connettore in due, uno per ogni lato dell'operazione aggiunta. Quando il connettore viene diviso per inserire l'operazione, tutte le regole impostate sul connettore si spostano sul connettore in entrata.

Se un'operazione ha più connettori in uscita, è possibile rilasciare un'altra operazione su uno, alcuni o tutti i connettori. Se si rilascia un'operazione in un punto in cui i connettori sono uniti per sembrare una linea, è necessario selezionare le sezioni che devono includere l'operazione. Un singolo connettore diventa il connettore in entrata nella nuova operazione e viene creato un nuovo connettore in uscita dalla nuova operazione verso ogni destinazione.

  • Se l'operazione viene aggiunta solo a una sezione, la logica della regola si sposta sul connettore in entrata della nuova operazione.
  • Se l'operazione viene aggiunta a più sezioni, le regole esistenti passano ai connettori di uscita della nuova operazione.

Allo stesso modo, se un'operazione ha più connettori in entrata e si rilascia l'operazione in un punto in cui i connettori sono uniti in un'unica linea, è necessario selezionare le sezioni che devono includere l'operazione. Un connettore in entrata viene creato da ciascuna delle operazioni di origine nella nuova operazione e viene creata una nuova linea di connettore in uscita dalla nuova operazione all'operazione di destinazione. Quando la sezione viene divisa per inserire l'operazione, le regole esistenti vengono spostate sui connettori in entrata della nuova operazione.

    Nota:
  • L'ordine di esecuzione dei connettori della sorgente originale viene mantenuto sui nuovi connettori.
 
Sostituire un'operazione con un'altra Per sostituire un'operazione, trascinare la nuova operazione su quella da sostituire. Viene visualizzato un messaggio di conferma. Fare clic su OK.
    Nota:
  • È anche possibile sostituire un'operazione con una catena di operazioni o viceversa.
  • È possibile sostituire un'operazione con una nuova operazione o una catena di operazioni dalla finestra Modello di operazione o Catena di operazioni o con una operazione o catena di operazioni scollegate già presenti nell'editor flusso di lavoro.
  • Le regole associate ai connettori vengono mantenute, ma l'operazione o la catena di operazioni sostituita e le proprietà associate vengono rimosse dal flusso di lavoro.
 
Cerca Per cercare nell'Editor flusso di lavoro un'operazione specifica, fare clic su Icona di ricerca nell'angolo in alto a destra e immettere il nome dell'operazione nel campo di ricerca visualizzato.
    Nota:
  • Quando si cerca un passaggio in un flusso di lavoro, i passaggi all'interno delle catene di gradini non vengono visualizzati. È possibile aprire una catena di gradini e cercare un passaggio al suo interno.
 
Copia Per copiare una singola operazione, fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Copia.
    Nota:
  • Quando si copia un oggetto, questo sostituisce qualsiasi oggetto negli appunti fino a quando non si copia il testo o un altro oggetto o si chiude l'Editor flusso di lavoro.
[Ctrl] + [C]
Incolla Per incollare una singola operazione copiata, fare clic con il pulsante destro del mouse su una parte vuota dell'editor flusso di lavoro e selezionare Incolla.
    Nota:
  • Se si seleziona una posizione non idonea nell'Editor flusso di lavoro per incollare l'operazione, l'azione di incollaggio è grigia nel menu.
  • Se non si dispone di un oggetto RICOH ProcessDirector idoneo negli appunti, l'azione di incollaggio è in grigio nel menu.
 
Elimina Per eliminare un'operazione o un connettore, fare clic su di esso con il pulsante destro del mouse e selezionare Elimina.

Per eliminare una serie di operazioni selezionate, fare clic con il pulsante destro del mouse sull'area evidenziata e selezionare Elimina.

    Nota:
  • Eliminando un'operazione connessa ad altre operazioni vengono eliminati anche i connettori.
[Canc]
Annulla Per annullare le azioni, fare clic con il tasto destro del mouse sull'editor del flusso di lavoro e selezionare Annulla una o più volte. [Ctrl] + [Z]
Ripeti Per invertire un'azione di annullamento, fare clic con il tasto destro del mouse sull'editor del flusso di lavoro e selezionare Ripeti una o più volte. [Ctrl] + [Y]
Selezionare una serie di operazioni Per selezionare una serie di operazioni vicine, tenere premuto il tasto Maiusc. Tenendo premuto il tasto Maiusc, fare clic su uno spazio vuoto nell' Editor flusso di lavoro e trascinare il mouse per tracciare una casella intorno alle operazioni, quindi rilasciare il pulsante del mouse. Tutte le operazioni all'interno della casella sono selezionate.

Per selezionare una serie di operazioni non vicine tra loro, tenere premuto il tasto Ctrl. Tenendo premuto il tasto Ctrl, fare clic sulle operazioni da selezionare.

È possibile combinare entrambi i metodi di selezione per scegliere le operazioni desiderate.

Per deselezionare una o più operazioni dalla selezione, tenere premuto il tasto Ctrl. Tenendo premuto il tasto Ctrl, fare clic sulle operazioni da deselezionare.

    Nota:
  • Dopo aver selezionato le operazioni, fare clic con il pulsante destro del mouse su una delle operazioni evidenziate per visualizzare le opzioni disponibili.
 
Salva come catena di operazioni Per salvare una serie di operazioni come catena di operazioni:
  1. Selezionare le operazioni da salvare come catena di operazioni.
  2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'area evidenziata e selezionare Salva come catena di operazioni.
  3. Compilare i valori e fare clic su OK.
    Nota:
  • L'azione Salva come catena di operazioni non è disponibile se è stata inclusa una catena di operazioni nella selezione o se il set di operazioni selezionato non è collegato per creare una catena di operazioni valida.
  • Quando viene creata la catena di operazioni, il set di operazioni selezionato viene sostituito nell'Editor flusso di lavoro con la catena di operazioni.
  • Se si annulla questa azione, le operazioni vengono ripristinate nell'Editor flusso di lavoro, tuttavia l'oggetto catena di operazioni non viene eliminato. Viene salvato nell'elenco Catene di operazioni.
 
Modificare l'ordine delle operazioni Per modificare l'ordine delle operazioni, trascinare un'operazione in una nuova posizione. I connettori vengono riposizionati via via che le operazioni vengono spostate.  
Spostare una serie di operazioni nel flusso di lavoro Per spostare una serie di operazioni, selezionare il gruppo di operazioni. Spostare il puntatore del mouse all'interno della casella e premere il pulsante sinistro del mouse. Trascinare il gruppo in una nuova posizione e rilasciare il pulsante del mouse.  
Fase di ridimensionamento È possibile ridimensionare le fasi per aggiungere più operazioni. Passare il mouse sopra l'estremità destra della fase fino a quando il cursore non cambia, quindi fare clic e trascinare la barra della fase finché quest'ultima non raggiunge le dimensioni desiderate.  
Riposizionamento del flusso di lavoro nella finestra Per riposizionare il flusso di lavoro nella finestra, fare clic con il tasto sinistro del mouse e trascinare fino a visualizzare la parte del flusso di lavoro con cui si desidera lavorare o fare clic sull'icona Mappa (pulsante Immagine della mappa). Nella finestra Mappa, un rettangolo indica quale parte del flusso di lavoro è attualmente visualizzata.

Fare clic e trascinare il rettangolo per mostrare diverse parti del flusso di lavoro. Fare clic e trascinare la parte superiore della finestra Mappa per spostarla in una posizione diversa sullo schermo. Fare clic e trascinare l'angolo superiore destro della finestra Mappa per ridimensionarla.

Mostrare o nascondere la mappa
[Ctrl] + [M]
Ingrandire o rimpicciolire Per ingrandire o rimpicciolire, utilizzare la rotellina del mouse o i tasti Ctrl + e Ctrl -. Per utilizzare la Mappa, fare clic e trascinare il cerchio nell'angolo in basso a destra del rettangolo nella finestra Mappa. Per ripristinare l'ingrandimento predefinito del flusso di lavoro (100%), fare clic con il pulsante destro del mouse sull'editor flusso di lavoro e selezionare Ingrandisci al 100%. Per ripristinare l'ingrandimento e la posizione predefiniti della finestra Mappa e del flusso di lavoro, fare clic su Ripristina nella finestra Mappa.
Ingrandisci
[Ctrl] + [+]
Riduci
[Ctrl] + [-]
Ingrandisci al 100%
[Ctrl] + [0]
Ripristina vista
[Ctrl] + [D]
Salva il flusso di lavoro Per salvare il flusso di lavoro, fare clic con il tasto destro del mouse sull'editor del flusso di lavoro e selezionare Salva flusso di lavoro o Salva flusso di lavoro come.
    Nota:
  • Il salvataggio del flusso di lavoro non verifica la mancanza delle proprietà o delle connessioni richieste. È possibile salvare il flusso di lavoro, eseguire altri lavori in RICOH ProcessDirector e tornare a completare il flusso di lavoro in un secondo momento.
Salva flusso di lavoro
[Ctrl] + [S]
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1.2.1.4 Stampa a colori e in scala di grigi

La stampa di documenti con immagini a colori o in bianco e nero di alta qualità (scala dei grigi) è più complessa della stampa di documenti con parti di colori o in bianco e nero. La conoscenza di alcuni principi della stampa a colori e in scala dei grigi e del modo in cui i prodotti si adattano alle soluzioni a colori e in scala dei grigi, può aiutare a integrare la stampa a colori e in scala dei grigi con le operazioni correnti o di espanderla per implementare nuovi flussi di lavoro a colori.

1.2.1.4.1 Soluzioni a colori e nella scala dei grigi di AFP

È possibile assemblare i prodotti di stampa di Ricoh e di altre aziende in diverse configurazioni che supportino la stampa a colori e in scala di grigi Advanced Function Presentation (AFP), incluse le configurazioni che utilizzano AFP Color Management Object Content Architecture (CMOCA) per fornire prestazioni ottimali e accuratezza dei colori nella stampa a colori ad alta velocità.
Stampa a colori senza gestione colori esplicita

È possibile includere le immagini a colori o specificare i colori per oggetti AFP nei lavori di stampa e inviarli a una stampante a colori AFP. Gli oggetti e le immagini a colori stampano a colori, in base alle impostazioni predefinite nella stampante e nel server di stampa.

Se si intende utilizzare i colori forniti dalle impostazioni di gestione colori predefinite o se non è essenziale che la stampa rispetti i colori originali, non è necessario implementare una soluzione di gestione colori completa. Tuttavia, per un migliore controllo della congruenza e accuratezza dei colori nei dispositivi, si consiglia di considerare la possibilità di utilizzare la gestione colori in futuro.

Per informazioni su alcuni dei concetti di base relativi alla stampa a colori, consultare:

Risorse incluse in linea dal software di composizione documenti

Spesso, i reparti addetti alla stampa utilizzano il software di composizione documenti per generare un output a colori personalizzato. La gestione colori di AFP è creata ampiamente negli strumenti di composizione documenti che supportano i relativi processi. Il software inserisce tutte le risorse necessarie alla stampante nel lavoro di stampa e le invia a un server di stampa. Il server di stampa invia il lavoro di stampa alla stampante, che a sua volta utilizza le risorse in base alle necessità.

Utilizzando questo metodo, si ha la certezza che le risorse richieste, incluse le risorse necessarie per la gestione colori, siano disponibili per qualsiasi lavoro di stampa inviato alla stampante. Tuttavia, l'inclusione di tutte le risorse può rendere il lavoro di stampa molto grande e lo spostamento di lavori di stampa di queste dimensioni sul sistema potrebbe rallentarne le prestazioni. Inoltre, è possibile che non si riescano a salvare le risorse scaricate con un lavoro di stampa sulla stampante e, di conseguenza, non sarà possibile riutilizzarle in seguito.

Per ulteriori informazioni sulla stampa a colori, consultare:

Per un elenco delle società che partecipano all'AFP Consortium e supportano la gestione dei colori AFP nei propri prodotti, consultare il sito Web:

http://www.afpcinc.org

Risorse memorizzate e gestite centralmente

Per usufruire al meglio di AFP CMOCA, è possibile memorizzare le risorse di colori e di immagini in una libreria centrale e lasciare la gestione di tali risorse al sistema di stampa. Questa opzione ottimizza le prestazioni del sistema attraverso le seguenti azioni:

  • Creando automaticamente alcune delle risorse di gestione colori
  • Riducendo il numero di risorse di conversione colori che il sistema crea al momento della stampa generando in anticipo risorse di gestione colori per la conversione di colori del link
  • Riducendo la dimensione di alcune immagini rimuovendo i profili incorporati durante la relativa memorizzazione, conservando l'associazione tra l'immagine e il profilo
  • Consentendo di contrassegnare le risorse come acquisibili, per poterle salvare sulla stampante e utilizzare in altri lavori di stampa senza scaricarle di nuovo

Per un'introduzione ad AFP CMOCA e alle possibili modalità di implementazione, consultare:

1.2.1.4.2 Concetti sulla stampa a colori

La stampa a colori è notevolmente più complicata rispetto alla stampa in bianco e nero. Se se ne comprendono le complessità, è possibile trasformare in modo più semplice la stampa in bianco e nero in una stampa a colori o nella scala dei grigi.

1.2.1.4.2.1 Spazi colore e profili ICC

I dispositivi di presentazione, come ad esempio le stampanti e i monitor dei computer, creano i colori in modo diverso. A causa di queste differenze, i colori devono essere descritti diversamente per ogni dispositivo. I differenti metodi per descrivere i colori sono denominati spazi di colori. Inoltre, ogni dispositivo può avere uno o più profili ICC (International Color Consortium) associati ad esso, I profili ICC vengono utilizzati quando un'immagine o un altro oggetto viene convertito nello spazio colore di un dispositivo diverso.

Ogni dispositivo ha il proprio spazio colore individuale e gamma di colori che può visualizzare o stampare. Lo spazio di colori specifica in che modo vengono rappresentate le informazioni sui colori in un'immagine quando tale immagine viene visualizzata su un particolare dispositivo. Quando l'immagine viene trasmessa da un dispositivo a un altro, le informazioni sui colori dell'immagine vengono convertite dallo spazio di colori del dispositivo di origine allo spazio di colori del dispositivo di destinazione. Poiché gli spazi colore non corrispondono esattamente tra dispositivi, alcune informazioni colore possono essere perse o modificate durante il processo di conversione.

Uno spazio di colori è una rappresentazione dei singoli colori che è possibile combinare per creare altri colori. Alcuni spazi colore rilevanti per la stampa sono:

  • RGB

    In uno spazio colore RGB, rosso, verde e blu sono combinati con quantità e intensità diverse per creare colori diversi. I colori RGB vengono spesso specificati come numeri interi a byte singolo compresi tra 0 e 255. È possibile specificare 256 livelli di intensità per ciascuno dei tre colori. Ad esempio:

    • R=0, G=0, B=0 produce il nero
    • R=255, G=255, B=255 produce il bianco
    • R=251 , G=254 , B=141 produce il giallo chiaro
    • R=210, G=154, B=241 produce il viola chiaro
    I dispositivi come monitor, fotocamere digitali e scanner utilizzando generalmente gli spazi colore RGB per descrivere i colori. Due implementazioni standard di spazi colori RGB sono sRGB, utilizzato soprattutto per la grafica Web, e Adobe RGB (1998), consigliato per la grafica stampata.

  • CMYK

    In uno spazio colore CMYK, i pigmenti ciano (blu brillante), magenta (rosso-rosa brillante), giallo e nero sono combinati per creare colori diversi. I valori CMYK vengono spesso rappresentati come percentuale. La percentuale rappresenta la parte di una determinata area di carta coperta dall'inchiostro o dal toner. Ad esempio:

    • C=0%, M=0%, Y=0%, K=100% produce il nero
    • C=0%, M=0%, Y=0%, K=0% produce un'area vuota nella pagina
    • C=1,6%, M=0%, Y=44,7%, K=0,4% produce il giallo chiaro
    • C=17,6%, M=39,6%, Y=5,5%, K=5,5% produce il viola chiaro
    Le stampanti a colori utilizzano lo spazio di colori CMYK e vengono caricate con inchiostro o toner in ogni colore. Quando la stampante inserisce dei punti delle dimensioni corrette uno accanto all'altro o uno sopra all'altro in una pagina, l'occhio umano interpreta tali punti come colori.

    Le implementazioni dello spazio di colori CMYK variano a seconda della stampante e della carta. Dal momento che lo spazio di colori originale della maggior parte delle immagini è uno spazio di colori RGB, è preferibile lasciare le immagini in uno spazio di colori RGB per conservare le caratteristiche originali. In questo modo, il server di stampa o la stampante ha il maggior numero di informazioni possibile sui colori originali quando converte le immagini nello spazio colore CMYK più adatto per la combinazione di stampante e carta.

    Se si salva un'immagine utilizzando lo spazio di colori CMYK, accertarsi che venga salvato un profilo ICC per tale spazio di colori o utilizzare uno spazio di colori standard CMYK non specifico del dispositivo, come ad esempio SWOP o Coated FOGRA27 e associare il profilo ICC adeguato all'immagine.

    Nota:
  • Entrambi i valori RGB e CMYK possono essere espressi in modi diversi. Ad esempio, nel flusso di dati PostScript i valori vanno da 0,0 a 1,0, mentre in alcuni programmi di arte grafica possono essere espressi con numeri esadecimali o come percentuali.

Un profilo ICC contiene informazioni per la conversione di un'immagine tra uno spazio di colori specifico di un dispositivo e uno spazio di colori indipendente dal dispositivo. Uno spazio colore indipendente dal dispositivo è uno spazio colore che non dipende o non si basa sulle caratteristiche di un dispositivo particolare, ma contiene tutti i colori per tutti i gamut. L'ICC ha identificato uno specifico PCS (Profile Connection Space) come spazio di colori indipendente dal dispositivo di destinazione per tutti i profili ICC.

È possibile utilizzare un profilo ICC di input per convertire i dati di colori creati su un dispositivo (ad esempio una fotocamera digitale) nel PCS. È quindi possibile utilizzare un profilo ICC di output per convertire il PCS nello spazio di colori originale di un altro dispositivo, ad esempio una stampante. La conversione di immagini da uno spazio colore a un altro è un processo intensivo è può influire sulle prestazioni del sistema di stampa, anche se è il modo migliore per mantenere colori consistenti tra i dispositivi nel sistema.

1.2.1.4.2.2 Gamma e intento di rendering

Ogni dispositivo dispone di una gamma, ossia di una serie di colori o sfumature che può visualizzare o stampare. Alcuni dispositivi hanno gamut più ampi di altri; alcuni dispositivi hanno gamut di dimensioni simili ma che contengono colori leggermente diversi. Quando un'immagine o un lavoro di stampa viene creato su un dispositivo con un gamut diverso dalla stampante, è possibile utilizzare un intento di rendering per comunicare alla stampante come regolare i colori all'esterno del gamut della stampante.

Il gamut di una stampante è quasi sempre notevolmente più piccolo del gamut di un monitor, di una fotocamera digitale o di uno scanner. Le immagini o la grafica devono quasi sempre essere modificate per ottenere una stampa adeguata, poiché alcuni dei colori richiesti potrebbero non essere inclusi nella gamma della stampante.

Un intento di rendering indica alla stampante come modificare l'immagine quando vengono rilevati colori che non è possibile riprodurre. Ogni intento di rendering presenta diversi vantaggi e compromessi, quindi è possibile sceglierne uno in base al risultato della stampa.

1.2.1.4.2.3 Miscelazione e calibrazione del colore

Quattro colori standard (ciano, magenta, giallo e nero) vengono combinati per creare tutti i colori nella gamma di una stampante. Una stampante a colori combina i colori stampando quattro livello di una pagina o di un'immagine, uno in ogni colore. Se la registrazione della stampante non è impostata in modo appropriato, le immagini non si allineano correttamente e i colori non appaiono nella maniera adeguata. Inoltre, la stampante deve essere calibrata per garantire che tutti i sistemi funzionino correttamente e che si trovi in uno stato corretto noto.

Utilizzando le informazioni sul colore descritte nello spazio colore, ogni dispositivo determina la quantità di ciano, magenta, giallo e nero da utilizzare. I punti di ciascun colore vengono stampati in modelli sovrapposti che, quando vengono interpretati dall'occhio umano, generano i colori in modo adeguato. Per garantire la creazione precisa dei colori, i piani di colore devono essere perfettamente allineati. In caso contrario, è possibile che vengano visualizzati modelli poco precisi, modelli non voluti nelle immagini stampate o colori combinati in modo non preciso, evidenti soprattutto ai bordi delle immagini.

Le stampanti a colori devono essere calibrate regolarmente, in alcuni casi quotidianamente, per garantire la consistenza dei colori prodotti. Si consiglia, inoltre, di seguire la pianificazione e le procedure di manutenzione consigliate per le testine di stampa, per garantire un funzionamento ottimale della stampante. Anche in caso di calibratura corretta, la gamma della stampante è molto più limitata rispetto a quella di qualsiasi monitor, quindi le immagini stampate non appaiono uguali a quelle visualizzate sul monitor.

1.2.1.4.2.4 Mezzetinte e curve di trasferimento tonale

I mezzi toni vengono utilizzati per convertire le immagini (foto, disegni, loghi o grafici) dai toni continui visualizzati su un monitor in un modello di punti che la stampante può trasferire su carta. Le TTC vengono utilizzate per modificare i valori di un determinato componente a colori e modificare l'aspetto di alcuni colori. Ad esempio, è possibile applicare una curva di trasferimento tonale per enfatizzare le parti più luminose di un'immagine.

Le mezzetinte e le curve di trasferimento tonale vengono utilizzate con i lavori di stampa a colori e in scala di grigi.

Esistono diversi tipi di mezzi toni, tra cui punti raggruppati, stocastico e diffusione dell'errore. Per semplicità, questa discussione tratta soltanto dei mezzi toni con punti raggruppati.

Le mezzetinte dot cluster sono generalmente caratterizzate da:

  • Frequenza schermata linea

    La frequenza del retino a linee è una misura della risoluzione di una mezzatinta, espressa in linee per pollice (lpi). Un'intensità bassa, ad esempio 80 lpi, crea immagini scadenti poiché si utilizzano punti di mezzi toni più grandi. Una frequenza del retino a linee alta, ad esempio 150 lpi, può produrre immagini di qualità superiore perché vengono utilizzati punti di mezzetinte più piccoli.

  • Modello di mezzi toni

    I punti di mezzetinte vengono stampati in varie forme e motivi. Ad esempio, i punti possono essere rotondi, ellittici o quadrati e possono essere organizzati in orientamenti lievemente diversi. Il modello di mezzi toni descrive anche in che modo viene aumentata la dimensione del punto per coprire una percentuale maggiore dell'area totale e generare colori più scuri. Pattern diversi possono produrre risultati migliori per alcuni lavori di stampa.

  • Rotazione

    Le linee di punti di mezzetinte non corrono parallelamente alla parte superiore o laterale della carta perché si potrebbero generare motivi imprevisti, provocando un output di qualità inferiore.

    Inoltre i punti per ognuno dei quattro colori in una stampante CMYK non possono essere stampati tutti nello stesso angolo, poiché si sovrapporrebbero in modo non corretto e i colori non apparirebbero come previsto. Le linee di punti vengono, invece, stampati sulla pagina in angoli specifici, in modo che l'occhio li combini adeguatamente.

    Ad esempio, il livello nero di un'immagine potrebbe essere stampato in modo che le linee di punti attraversino la pagina con un angolo di 45 gradi nella parte superiore del foglio, mentre il livello ciano viene stampato a un angolo di 105 gradi nella stessa parte.

Le curve di trasferimento tonale vengono utilizzate spesso per compensare gli effetti dell'ingrossamento del punto. L'aumento del punto è la tendenza che porta i punti stampati ad essere più grandi del previsto, di solito a causa della reazione dell'inchiostro con la carta. Se l'inchiostro viene assorbito dalla carta e si espande, il punto risultante è decisamente più grande (e probabilmente con un colore molto più chiaro) rispetto a quanto previsto dalla stampante. Le TTC consentono di aumentare o ridurre la quantità di inchiostro utilizzata in proporzione all'aumento del punto.

1.2.1.4.2.5 Dimensioni file

I lavori di stampa a colori possono avere una dimensione di file molto più grande di quella dei lavori di stampa in bianco e nero. Maggiore è la dimensione del file e maggiori saranno i tempi di elaborazione e di traffico sulla rete.

Dal momento che le immagini a colori devono contenere dati su ogni livello di colore, il file può contenere un numero di informazioni di tre o quattro volte superiore rispetto al file di una scala dei grigi e di 24 volte superiore rispetto a un file in bianco e nero. Inoltre, i profili ICC vengono incorporati in alcuni tipi di file (ad esempio nelle immagini EPS, JPEG e TIFF). Sebbene i profili ICC non siano molto grandi, aumentano la dimensione di un'immagine. Se si ha una sola immagine ripetuta durante un lavoro di stampa e se si costruisce il proprio lavoro in modo che l'immagine venga scaricata una sola volta, il profilo incorporato è di poca importanza.

Tuttavia, se si utilizza una varietà di immagini diverse, ognuna con un profilo incorporato, o se si costruisce il lavoro di stampa in modo che ogni immagine venga scaricata ogni volta che appare, i profili incorporati possono aggiungere volume inutile al lavoro di stampa. Se si prevede di utilizzare un'ampia varietà di immagini a colori, crearle o salvarle con lo stesso spazio colori in modo che utilizzino tutte lo stesso profilo ICC. È anche possibile installare immagini a colori in una libreria di risorse in modo che possano essere riutilizzate.

1.2.1.4.3 Concetti della stampa in scala di grigi

La stampa nella scala dei grigi consente di riprodurre immagini a colori come immagini in bianco e nero di elevata qualità, utilizzando varie tonalità di grigio per rappresentare sottili variazioni nel colore e nella luce. Le soluzioni di stampa in grado di produrre un output in scala di grigi di alta qualità utilizzano concetti di stampa a colori con una stampante in bianco e nero che li supporta per ottenere tale effetto.

Il passaggio alla stampa in scala di grigi può essere un primo passaggio nella migrazione alla stampa a colori. È possibile iniziare a creare lavori di stampa a colori stampandoli su una stampante esistente finché non è il momento di investire in stampanti a colori. Inoltre, è possibile utilizzare una stampante della scala dei grigi come sistema di backup per la stampante a colori.

Alcuni concetti relativi ai colori sono meno importanti nella stampa nella scala dei grigi rispetto a quanto lo siano nella stampa a colori:

  • La gamma di una stampante in bianco e nero è notevolmente più limitata rispetto a quella di una stampante a colori; essenzialmente è necessario modificare tutti i colori in un'immagine.
  • L'intento di rendering prescelto ha un effetto minimo sull'aspetto dell'immagine poiché i colori sono già stati notevolmente modificati.
  • La registrazione della pagina è meno importante. Dal momento che la stampante utilizza soltanto un colore, non è necessario allineare i piani dei colori per creare il colore adeguato.
  • Le caratteristiche della carta hanno un effetto minimo sull'output nella scala dei grigi; un profilo di output è, generalmente, adeguato per tutti i tipi di carta.

Altri concetti relativi al colore sono più importanti per la stampa nella scala dei grigi.

Spazi a colori e profili ICC

Lo spazio di colori di una stampante in bianco e nero è notevolmente più limitato rispetto a quello di una stampante a colori. Eppure le stampanti in grado di stampare immagini nella scala dei grigi dispongono di profili ICC di output esattamente come le stampanti a colori. I profili ICC per le stampanti in bianco e nero associano i colori dal PCS (Profile Connection Space) alle tonalità di grigio. A parte questo, il processo di conversione dei colori è lo stesso.

Il lavoro di stampa deve specificare il profilo di input adeguato; in assenza di tale profilo, la stampante ne utilizza uno predefinito. In ogni stampante è installato e disponibile un profilo ICC predefinito, valido per la maggior parte dei lavori di stampa.

Mezzi toni

Le stampanti nella scala dei grigi applicano i mezzi toni ai lavori di stampa per stamparli. Tali mezzi toni consentono alla stampante di produrre diverse tonalità di grigio e immagini di elevata qualità. Generalmente, la caratteristica più importante da considerare per i mezzi toni nella stampa nella scala dei grigi è l'intensità della linea, espressa in linee per pollice (lpi). Ogni stampante supporta originariamente una serie di intensità della linea; quando si specifica l'intensità della linea desiderata in un lavoro di stampa, la stampante sceglie l'intensità corrispondente più adeguata.

Curve trasferimento tono

Le TTC vengono utilizzate nella stampa nella scala dei grigi per regolare la quantità di toner utilizzata a intervalli di grigio differenti, modificando così l'aspetto delle immagini. È possibile utilizzare il valore dell'aspetto di una TTC nella stampa nella scala dei grigi per indicare a quale livello la TTC deve modificare i valori dei colori. Alcuni valori di aspetto di esempio sono:

  • Scuro
  • Evidenzia mezzotono
  • Standard

1.2.1.4.4 Gestione colore

Immagini, grafica e foto spesso appaiono diverse a seconda del monitor o della stampante utilizzati. I colori stampanti da una stampante potrebbero non corrispondere a quelli stampati da un'altra, anche se provengono dalla stessa origine. Per ottenere colori congruenti da fotocamera, scanner o monitor alla stampante, è necessario utilizzare le pratiche di gestione colori.

È virtualmente impossibile riprodurre con precisione su una pagina stampata i colori visualizzati sul monitor. Dal momento che, generalmente, le stampanti hanno gamme di colori più limitate rispetto ad altri dispositivi, è possibile che alcuni dei colori debbano essere sempre modificati durante la conversione delle immagini per la stampa. Con la gestione colori, è possibile controllare le modifiche e renderle meno evidenti rispetto a come sarebbero se si utilizzassero le impostazioni predefinite del software di creazione immagine, del server di stampa e della stampante.

Diversi fattori giocano dei ruoli significativi nella gestione colori, inclusi i profili ICC, gli intenti di rendering e le caratteristiche della carta.

1.2.1.4.4.1 Profili ICC

L'International Color Consortium (ICC) è un'organizzazione che ha stabilito standard aperti per la gestione del colore. Tali standard consentono la cooperazione tra prodotti identificando uno spazio di colori indipendente dal dispositivo e definendo gli elementi di profilo ICC.

Lo spazio di colori indipendente dal dispositivo definito da ICC è noto come PCS (profile connection space). Il PCS è uno spazio colore sufficientemente ampio da includere tutti i gamut di colore di diversi dispositivi di input, visualizzazione e output. Un profilo ICC contiene i metodi che mappano i colori che un dispositivo può creare o visualizzare sui valori dei colori corrispondenti in PCS. Il profilo ICC può essere utilizzato per convertire un'immagine da uno spazio colore specifico del dispositivo a PCS o viceversa.

I produttori creano i profili ICC utilizzabili con i loro dispositivi. Ad esempio, se si scatta una fotografia con una fotocamera digitale, è possibile associare la fotografia al profilo ICC della fotocamera. Quindi, per stampare la fotografia, il sistema di gestione del colore converte i dati di colore dalla fotocamera in PCS. La stampante utilizza quindi il proprio profilo ICC per convertire i dati della fotografia da PCS nel proprio spazio colore e stampa la fotografia nel modo più preciso possibile.

Per ulteriori informazioni su ICC, sui profili ICC e su PCS, consultare il sito Web ICC:.

http://www.color.org
Per visitare questo sito Web, accertarsi di essere su un sistema collegato a Internet.

Nota: Per accedere all'indirizzo del sito web, fare clic con il pulsante destro del mouse sul collegamento e selezionare per aprirlo in una nuova scheda o finestra.

1.2.1.4.4.2 Intenti di rendering

Gli intenti di rendering indicano il comportamento che la stampante dovrà seguire in presenza di colori che non rientrano nella sua gamma.

I profili ICC supportano i seguenti intenti di rendering:

  • Percettivo

    Se un'immagine include colori che non rientrano nella gamma della stampante, tutti i colori nell'immagine vengono modificati, anche quelli presenti nella gamma della stampante, in modo da rientrare tutti in tale gamma e mantenere le relazioni tra di loro. Il risultato è un'immagine visivamente piacevole, ma non precisa dal punto di vista colorimetrico. L'intento di rendering percettivo è utile per la riproduzione generale delle immagini, soprattutto per le foto.

  • Saturazione

    Se un lavoro di stampa include colori che non rientrano nella gamma della stampante, tali colori vengono sostituiti con quelli più vicini nella gamma. La stampante modifica anche i colori presenti nella gamma, rendendoli più vivaci. La saturazione è meno utilizzata rispetto all'intento di rendering, ma è utile per la grafica aziendale, ad esempio per immagini che contengono grafici o diagrammi.

  • Colorimetrico relativo

    Se un lavoro di stampa include colori che non rientrano nella gamma della stampante, tali colori vengono sostituiti con quelli più vicini nella gamma, mentre i colori presenti nella gamma della stampante non vengono modificati. I colori stampati su carte con punti bianchi differenti potrebbero non corrispondere visivamente. Il punto bianco del supporto è il colore della carta su cui viene stampata l'immagine. Ad esempio, se si stampa un'immagine su carta bianca, su carta color panna e su carta blu utilizzando l'intento di rendering colorimetrico relativo, la stampante utilizza la stessa quantità di inchiostro o toner per ciascuno e il colore risultante è tecnicamente lo stesso. Tuttavia, è possibile che l'immagine sembri differente poiché gli occhi regolano il colore dello sfondo e interpretano tale colore in modo diverso. Questo intento di rendering viene utilizzato di solito per immagini vettoriali.

  • Colorimetrico assoluto

    Tutti i colori vengono associati con lo stesso metodo dell'intento di rendering colorimetrico relativo, ma vengono regolati per il punto bianco del supporto. Ad esempio, se si stampa un'immagine su carta bianca, su carta color panna e su carta blu utilizzando l'intento di rendering colorimetrico assoluto, la stampante regola la quantità di inchiostro o toner utilizzata per ciascuno. Il colore risultante non è tecnicamente lo stesso, ma le immagini potrebbero apparire simili perché l'occhio umano le interpreta in relazione al colore della carta. L'intento di rendering colorimetrico assoluto è generalmente utilizzato per i loghi.

1.2.1.4.4.3 Caratteristiche della carta

La carta utilizzata ha un impatto significativo sui colori visualizzati. Anche se si utilizza lo stesso profilo ICC e la stessa stampante, la stampa su carta diversa può generare un aspetto del colore molto diverso.

I colori possono variare da una carta all'altra, in particolare se si passa da carta patinata a non patinata o da alimentazione a foglio singolo ad alimentazione continua. Le variazioni possono essere talmente evidenti che i produttori di stampanti generalmente sottopongono a verifiche e certificano come idonea soltanto la carta che possiede determinate caratteristiche. Creano inoltre profili ICC diversi per le loro stampanti, in base alle caratteristiche della carta. Alcuni profili ICC possono essere utilizzati per gruppi di carta con caratteristiche simili.

Quando si carica la carta, si impostano determinate caratteristiche sulla stampante. Quando la stampante sceglie il profilo di output adeguato da utilizzare, specifico del dispositivo, prende in considerazione le caratteristiche. Le caratteristiche della carta sono:

  • Luminosità supporto

    La percentuale di luce riflessa dalla carta

  • Colore supporto

    Il colore della carta

  • Finitura supporto

    Le caratteristiche della superficie della carta, come: lucida, satinata, opaca

  • Peso del supporto

    La grammatura base della carta

1.2.1.4.5 Gestione colore AFP

È possibile utilizzare diversi modi per stampare i dati a colori con Advanced Function Presentation (AFP). Tuttavia, per implementare una soluzione di stampa a colori AFP con gestione totale dei colori, è necessario utilizzare le risorse di gestione colori (CMR). Si consiglia inoltre di installare tutte le immagini a colori come oggetti di dati e di associare loro le CMR.

1.2.1.4.5.1 Color Management Resources (Risorse di gestione colore)

Le CMR (Color management resource) costituiscono le fondamenta della gestione colori in sistemi di stampa AFP. Sono le risorse AFP che forniscono tutte le informazioni sulla gestione colori, ad esempio su profili ICC e mezzitoni, necessarie a un sistema AFP per elaborare un lavoro di stampa e mantenere il colore congruente da un dispositivo all'altro.

Le CMR condividono alcune caratteristiche con altre risorse AFP, ma sono differenti sotto alcuni aspetti.

Le similitudini tra le CMR e altre risorse AFP sono le seguenti:

  • Le CMR possono essere associate ad elementi di un lavoro di stampa a vari livelli della gerarchia.

    Si applicano le consuete regole sulla gerarchia, quindi le CMR specificate a livelli inferiori sostituiscono quelle al livello superiore. Ad esempio, una serie di CMR su un oggetto di dati sostituisce una serie di CMR predefinita in un file di stampa.

  • Le CMR possono essere incluse in un lavoro di stampa in un gruppo di risorse in linea e specificate in un definizioni modulo, ambienti pagina, ambienti oggetto o in un campo strutturato IOB (include Object).
      Nota:
    • La dimensione delle CMR può variare da diverse centinaia di byte a diversi megabyte. Se un lavoro di stampa utilizza poche CMR, l'inclusione di tali CMR nel file di stampa potrebbe non avere un impatto sulle prestazioni del sistema. Tuttavia, se il lavoro di stampa utilizza più di 10 CMR, la dimensione del lavoro di stampa può aumentare al punto tale da influire sulla velocità di trasferimento del file e sul traffico di rete.
  • Le CMR possono essere memorizzate centralmente in una libreria di risorse, per evitare di includerle in ogni lavoro di stampa.

    È possibile configurare tutti i server di stampa per consentire loro l'accesso alle CMR.

  • Per consentire la rilevazione delle CMR da parte del server di stampa, è necessario che la libreria di risorse sia elencata nel percorso di ricerca delle risorse di AFP sul server di stampa.

Le differenze tra le CMR e altre risorse AFP sono le seguenti:

  • Non è possibile copiare le CMR in una libreria di risorse come avverrebbe con qualsiasi altra risorsa AFP.

    Per memorizzare le CMR in una libreria di risorse centrale, è necessario installarle tramite un'applicazione simile a RICOH AFP Resource Installer.

  • Le CMR e gli oggetti di dati devono essere memorizzati in librerie di risorse che dispongono di RAT (resource access table).

    AFP Resource Installer crea la RAT al momento dell'installazione di CMR e oggetti di dati. Si consiglia di installare CMR e oggetti di dati in librerie di risorse separate e di memorizzare le risorse che non richiedono le RAT (ad esempio definizioni di moduli, definizioni di pagina e sovrapposizioni) in altre librerie di risorse.

  • Le CMR installate in una libreria di risorse possono avere nomi con lunghezza superiore agli 8 caratteri ed è possibile utilizzare i nomi nel flusso di dati di stampa.

    Tali nomi vengono creati al momento dell'installazione della CMR tramite AFP Resource Installer e sono codificati tramite UTF-16BE.

1.2.1.4.5.1.1 Tipi di CMR

Ogni CMR si applica a una situazione diversa. Alcune CMR vengono create dai produttori del prodotto per essere scaricate e utilizzate, mentre altre vengono create dalla stampante o da un altro software di gestione colori. Se si dispone delle informazioni appropriate, è anche possibile creare autonomamente le CMR.

Alcune CMR vengono utilizzate per interpretare i file di input (in modo simile alla funzione eseguita dai profili di input ICC), mentre altre vengono utilizzate per preparare l'output del lavoro di stampa finale per una stampante specifica (in modo simile alla funzione eseguita dai profili di output ICC).

1.2.1.4.5.1.1.1 CMR conversione colore

Le CMR di conversione colori (CC) vengono utilizzate per convertire i colori in e da PCS (Profile Connection Space) ICC, ossia uno spazio di colori indipendente dal dispositivo. È possibile utilizzarli per preparare le immagini per la stampa a colori o in scala di grigi.

Le CMR conversione colore sono un elemento fondamentale di qualsiasi sistema di gestione del colore AFP perché sono profili ICC incapsulati in strutture AFP. Le strutture AFP aggiungono informazioni che possono essere utilizzate dal sistema di gestione colori, ma lascia invariato il profilo ICC.

È possibile utilizzare le CMR di conversione colori per produrre colori congruenti su dispositivi differenti. In un sistema di colori, consentono di garantire che i colori sul monitor siano il più possibile vicini ai colori stampati. Se si trasferisce il lavoro di stampa su una stampante diversa, i colori vengono nuovamente modificati in modo da corrispondere a quelli della stampante.

In un sistema di scala dei grigi, le CMR di conversione dei colori associano i colori ad apposite tonalità di grigio per produrre immagini in bianco e nero di elevata qualità.

Le CMR passthrough sono CMR di conversione dei colori che indicano che non deve essere eseguita alcuna elaborazione di colori se lo spazio colori del dispositivo di presentazione corrisponde allo spazio colori della CMR. Le CMR passthrough non contengono dati.

1.2.1.4.5.1.1.2 CMR di conversione colori di collegamento

Le CMR conversione colore di collegamento combinano le informazioni di elaborazione richieste per convertire un’immagine direttamente dallo spazio colore di un dispositivo di input allo spazio colore del dispositivo di output. Fondamentalmente, le CMR conversione colore di collegamento sostituiscono una coppia di CMR conversione colore.

La conversione delle immagini a colori a e da PCS richiede una notevole quantità di risorse di elaborazione, in parte perché il processo include due conversioni. Le CMR conversione colore di collegamento combinano le due conversioni rendendole più efficienti. La stampante può utilizzare la CMR conversione colore di collegamento per convertire i colori direttamente dallo spazio colore del dispositivo di input allo spazio colore del dispositivo di output con la stessa fedeltà del colore che si potrebbe ottenere se la stampante eseguisse entrambe le conversioni. Come risultato, le CMR conversione colore di collegamento possono migliorare le prestazioni del sistema.

I due tipi di CMR conversione colore di collegamento sono:

CMR di collegamento
Le CMR di collegamento (LK) sono uniche. Non è possibile creare autonomamente una CMR di collegamento né includere riferimenti per collegare le CMR ai lavori di stampa. Il sistema di stampa crea e utilizza le CMR di collegamento automaticamente.

Se si utilizza AFP Resource Installer, le CMR di collegamento vengono generate automaticamente quando si crea o si installa una CMR di conversione colori. Come risultato, la libreria di risorse contiene sempre le CMR di collegamento per ogni combinazione di CMR conversione colore nelle modalità di elaborazione controllo (input) e istruzione (output). Quando vengono create le CMR di collegamentoAFP Resource Installer le contrassegna come acquisibili, in modo che la stampante possa salvarle e utilizzarle in altri lavori di stampa.

Se non si utilizza AFP Resource Installer, alcune stampanti potrebbero creare CMR di collegamento quando elaborano i lavori di stampa. Ad esempio, se si invia un lavoro di stampa a una InfoPrint 5000, il controller della stampante esamina le CMR di conversione colori di controllo specificate. In seguito, il controller di stampa esamina le CMR di collegamento disponibili per trovarne una che combini la CMR di conversione colori di controllo con la CMR di conversione colori di istruzioni adeguata. Se non ne trova, il controller di stampa crea la CMR di collegamento e la utilizza. È possibile configurare il controller di stampa in modo da salvare le CMR di collegamento create. Tuttavia, le CMR di collegamento vengono a volte rimosse durante il normale funzionamento, ad esempio se la stampante esaurisce lo spazio di archiviazione o viene spenta. Se il collegamento viene rimosso, la stampante deve creare un nuovo CMR di collegamento quando sarà di nuovo necessario.

Quando viene creata una CMR di collegamento, il sistema di stampa valuta gli algoritmi di conversione a e da PCS. Il sistema combina quindi gli algoritmi per consentire la conversione di un oggetto di dati direttamente da uno spazio di colori all'altro senza effettivamente convertirlo nel PCS.

CMR di collegamento dispositivo
Le CMR di collegamento dispositivo (DL) utilizzano un profilo di collegamento dispositivo ICC per convertire direttamente da uno spazio colore di input a uno spazio colore di output senza riferimento a una CMR in modalità di controllo o di istruzione. Un profilo collegamento dispositivo ICC è un tipo speciale di profilo ICC utilizzato per convertire lo spazio colore del dispositivo di input nello spazio colore di un dispositivo di output o visualizzazione. I profili collegamento dispositivo ICC non sono incorporati nelle immagini.

È possibile creare, installare e disinstallare autonomamente le CMR collegamento dispositivo. Le CMR collegamento dispositivo sono segnalate del flusso di dati MO:DCA e hanno la precedenza sulle CMR conversione colore controllo. Una CMR collegamento dispositivo specifica il proprio intento di rendering, indicato nell'intestazione del profilo collegamento dispositivo ICC. Questo intento di rendering sostituisce qualsiasi altro intento di rendering attivo.

Il vantaggio principale dell'utilizzo delle CMR collegamento dispositivo è il mantenimento del canale nero (componente K) dello spazio colore di input durante la conversione da CMYK a CMYK.

1.2.1.4.5.1.1.3 CMR mezzatinta

Le CMR mezzatinta (HT) contengono le informazioni utilizzate da una stampante per convertire i lavori di stampa in una trama di punti riportabile sulla carta. Le CMR mezzatinta possono essere utilizzate con i lavori di stampa a colori e in scala di grigi.

Le CMR mezzatinta specificano generalmente la frequenza del retino a linee, il pattern mezzetinte e la rotazione della mezzatinta inclusa. Alcune CMR mezzatinta specifiche del dispositivo includono anche la risoluzione della stampante.

Una stampante che utilizza la gestione colore AFP per stampare lavori di stampa a colori o in scala di grigi deve utilizzare una CMR mezzatinta per convertire il lavoro di stampa in un formato che la stampante possa riprodurre con inchiostro o toner. Se non è specificata una CMR mezzatinta nel lavoro di stampa, la stampante applica una CMR mezzatinta predefinito.

    Nota:
  • Se si inviano i lavori di stampa a colori a una stampante InfoPrint 5000, le mezzetinte vengono applicate dal motore di stampa. Come risultato, la stampante ignora le richieste della CMR mezzetinte.

È possibile associare ai lavori di stampa le CMR mezzatinta specifiche del dispositivo o le CMR mezzatinta generiche:

  • Se si conosce la stampante che stampa il lavoro, è possibile associare una CMR mezzatinta specifica del dispositivo al lavoro di stampa (o alle risorse AFP all'interno del lavoro di stampa). La stampante utilizza la CMR mezzatinta specificata.
  • Se non si conosce la stampante che stampa il lavoro, ma si desidera essere certi che utilizzi una CMR mezzatinta con determinate caratteristiche, ad esempio una frequenza del retino a linee specifica, è possibile associare una CMR mezzatinta generica al lavoro di stampa.
Poiché è difficile sapere quali CMR mezzatinta utilizzare per le condizioni attuali sulla stampante corrente, si consiglia di specificare genericamente le CMR mezzatinta e di lasciare che la stampante scelga la CMR più appropriata disponibile.

CMR mezzatinta generiche

È possibile utilizzare le CMR mezzatinta generiche per scegliere una o più caratteristiche della CMR mezzatinta per un lavoro di stampa, ma non si conosce esattamente quali CMR mezzatinta sono disponibili.

Quando un lavoro di stampa specifica una CMR mezzatinta generica, il server di stampa cerca nella libreria di risorse le CMR mezzatinta che corrispondono al tipo e al modello del dispositivo di stampa. Se il server di stampa trova una CMR appropriata, invia la CMR mezzatinta specifica del dispositivo alla stampante con il lavoro di stampa. Se il server di stampa non trova una CMR mezzatinta appropriata, invia alla stampante la CMR mezzatinta generica.

Se un lavoro di stampa arriva alla stampante con la richiesta di una CMR mezzatinta generica, la stampate confronta le caratteristiche richieste con le CMR mezzatinta specifiche del dispositivo disponibili. Se trova una corrispondenza, la stampante utilizza la CMR mezzatinta specifica del dispositivo selezionato quando elabora il lavoro di stampa. In caso di mancata corrispondenza, la stampante utilizza la CMR di mezzi toni il cui valore di intensità di linea è più vicino a quello richiesto.

L'architettura CMOCA (Color Management Object Content Architecture) ha definito diversi CMR mezzatinta generici, che coprono le frequenze del retino a linee e i tipi di mezzetinte più comuni. Un server di stampa che supporta l'architettura CMOCA può interpretare le CMR mezzatinta generiche se dispone di CMR mezzatinta specifiche del dispositivo in una libreria di risorse. Se si utilizza AFP Resource Installer, le CMR di mezzi toni generiche vengono installate in ogni libreria di risorse creata e popolata tramite AFP Resource Installer.

Le stampanti che supportano l'architettura CMOCA dovrebbero interpretare le CMR generiche e associarle alle CMR mezzatinta specifiche del dispositivo.

1.2.1.4.5.1.1.4 CMR indicizzate

Le CMR indicizzate (IX) mappano i colori indicizzati nei dati in colori del dispositivo di presentazione o combinazioni di coloranti.

Le CMR indicizzate forniscono le regole sulla modalità di rendering dei colori indicizzati. Le CRM indicizzate sono applicabili ai colori indicizzati specificati utilizzando lo spazio colore evidenziato. Non sono applicabili ai colori indicizzati trovati all'interno di PostScript o altri oggetti di dati non IPDS. Per le CRM indicizzate, è valida sia la modalità di elaborazione controlli che la modalità istruzioni. Tuttavia, vengono utilizzate solo le CRM indicizzate con modalità di elaborazione istruzioni, mentre quelle con modalità di elaborazione controlli vengono ignorate. Le tag nella CRM indicizzata consentono alla CRM di utilizzare vari spazi colore nelle descrizioni. Questi spazi colore possono essere in scala di grigi, coloranti denominati, RGB, CMYK o CIELAB.

1.2.1.4.5.1.1.5 CMR della curva di trasferimento tono

Le CMR curva di trasferimento tonale (TTC) vengono utilizzate per contenere le informazioni sulla curva di trasferimento tonale per un lavoro di stampa AFP, in modo da poter modificare i valori di un componente colore particolare e regolare l'aspetto di alcuni dei colori aumentando o diminuendo la quantità di inchiostro utilizzata per enfatizzare o ridurre gli effetti dell'ingrossamento dei punti sull'output finale,

Come le CMR mezzetinte, le CMR curva di trasferimento tonale sono associate ai lavori di stampa in modo specifico o generico. Se sono specificate in modo generico, il server di stampa ricerca nella libreria di risorse le CMR TTC corrispondenti al tipo e al modello di dispositivo di stampa. Se la CMR viene trovata, il server di stampa la invia alla stampante con il lavoro di stampa. Se la CMR non viene trovata, il server di stampa invia una CMR TTC generica alla stampante.

Se un lavoro di stampa arriva nella stampante richiedendo una CMR TTC generica, la stampante confronta le caratteristiche richieste con le CMR TTC specifiche del dispositivo disponibili. In caso di corrispondenza, il server di stampa o la stampante utilizza la CMR TTC durante l'elaborazione del lavoro di stampa. Se la stampante non trova una buona corrispondenza, ignora la richiesta e utilizza la propria CMR TTC predefinita.

Color Management Object Content Architecture (CMOCA) definisce diverse CMR TTC generiche con valori di aspetto differenti. È possibile utilizzare i valori di aspetto per specificare come stampare il lavoro rispetto all'aumento di punto della stampante riportato.

Le TTC generiche possono essere utilizzate per selezionare i seguenti valori di aspetto:

Scuro
L'output viene modificato per mostrare un aumento del punto del 33% per un punto del 50%.
Accutone
L'output viene regolato per mostrare un ingrossamento del punto del 22% per un punto al 50%.
Evidenzia mezzotono
L'output viene regolato per mostrare un ingrossamento del punto del 14% per un punto al 50%. Questo aspetto viene spesso utilizzato per enfatizzare la parte più luminosa di un'immagine.
Standard
L'output viene regolato quanto basta per tenere conto degli effetti dell'ingrossamento del punto e contrastarli efficacemente.

Se si utilizza AFP Resource Installer, installa automaticamente le CME TTC generiche sul sistema.

1.2.1.4.5.1.2 Modalità di elaborazione CMR

Le modalità di elaborazione CMR indicano al sistema di stampa in che modo applicare una CMR ai dati di stampa ad esso associati. Si specifica una modalità di elaborazione CMR ogni volta che si specifica una CMR, anche se non tutte le modalità sono valide per tutti i tipi di CMR.

1.2.1.4.5.1.2.1 Modalità di elaborazione controlli

Le CMR con modalità di elaborazione controlli fanno riferimento all'elaborazione già applicata a una risorsa. Nella maggior parte dei casi, le CMR di controllo descrivono i dati di input e sono simili ai profili di input ICC.

La modalità di elaborazione controllo viene utilizzata principalmente con le CMR conversione colore. In modalità elaborazione controllo, tali CMR indicano il profilo ICC da applicare per convertire i dati nello spazio connessione profilo (PCS).

Ad esempio, per scattare una fotografia con una fotocamera digitale e includerla in un lavoro di stampa AFP, è possibile utilizzare AFP Resource Installer per:

  1. Creare una CMR conversione colore utilizzando il profilo ICC della fotocamera.
  2. Installare la foto in una libreria di risorse.
  3. Associare la CMR di conversione colori all'oggetto di dati, indicando la modalità di elaborazione controlli.

In seguito, si crea un lavoro di stampa che includa l'oggetto di dati. Durante l'elaborazione di tale lavoro, il sistema utilizza la CMR di conversione colori per convertire i colori dell'immagine nel PCS. I colori possono essere convertiti nello spazio colori della stampante utilizzata per la stampa.

1.2.1.4.5.1.2.2 Modalità di elaborazione istruzioni

Le CMR con modalità di elaborazione istruzioni si riferiscono all'elaborazione eseguita per preparare la risorsa per una specifica stampante tramite un determinato tipo di carta o un altro dispositivo. In genere, le CMR istruzione fanno riferimento ai dati di output e sono simili ai profili di output ICC.

La modalità elaborazione istruzione viene utilizzata con la conversione colore, la curva di trasferimento tonale e le CMR mezzatinta. In tale modalità, queste CMR indicano in che modo il sistema converte una risorsa per eseguire una stampa corretta sulla stampante di destinazione. Il produttore della stampante dovrebbe fornire profili ICC o una varietà di CMR che sia possibile utilizzare. Tali profili ICC e CMR vengono installati nel controller della stampante oppure sono inclusi in un CD fornito con la stampante o ancora possono essere scaricati dal sito Web del produttore.

Se si invia un lavoro di stampa AFP a colori a una stampante che supporta la gestione colori di AFP, le CMR di conversione colori e TTC in modalità di elaborazione istruzioni possono essere associate al lavoro. Quando la stampante elabora il lavoro di stampa, applica le CMR in questo ordine:

  1. CMR di conversione colori in modalità di elaborazione controlli, per convertire le risorse nel PCS (Profile Connection Space).
  2. CMR di conversione colori e TTC in modalità di elaborazione istruzioni, per convertire le risorse nello spazio di colori della stampante.
  3. La CMR di mezzi toni, in modalità di elaborazione istruzioni, per convertire le pagine del lavoro dal formato digitale al modello di punti che la stampante può produrre.

In alcuni casi, le CMR generalmente utilizzate come CMR di istruzioni possono essere utilizzate come CMR di controllo. Ad esempio, se si invia un lavoro di stampa molto grande a una stampante ad elevata velocità, le immagini in tale lavoro vengono convertite nello spazio di colori di tale stampante utilizzando una CMR di conversione colori con la modalità di elaborazione istruzioni. Se, tuttavia, è necessario ristampare parte del lavoro su una stampante diversa, il sistema deve convertire il lavoro di stampa nello spazio di colori della seconda stampante. In tal caso, la CMR di conversione colori della prima stampante viene utilizzata nella modalità di elaborazione controlli per riportare le immagini nel PCS. Il sistema utilizza quindi una CMR di conversione colori della seconda stampante in modalità istruzioni per convertire le immagini nel relativo spazio colori.

1.2.1.4.5.1.2.3 Modalità di elaborazione collegamenti

Le CMR con la modalità elaborazione collegamento vengono utilizzate per collegare uno spazio colore di input nei dati di presentazione (talvolta definiti da una CMR controllo) allo spazio colore di output del dispositivo di presentazione (talvolta definito da una CMR istruzione). In modalità elaborazione collegamento è possibile utilizzare solo le CMR collegamento (LK) e collegamento dispositivo (DL).

Ogni volta che si installano o disinstallano CMR conversione colore controllo o istruzione nella libreria di risorse utilizzando AFP Resource Installer o un prodotto software simile, AFP Resource Installer crea o elimina automaticamente le CMR collegamento (LK) per ogni combinazione di CMR conversione colore controllo e istruzione.

Quando un lavoro di stampa chiama una determinata combinazione controllo-istruzione, il server di stampa cerca nella libreria di risorse una CMR collegamento (LK) per tale combinazione. Se il server di stampa trova una CMR collegamento appropriata, invia la CMR alla stampante con il lavoro di stampa. La stampante può utilizzare le CMR collegamento (LK) ogni volta che un lavoro di stampa segnala l'utilizzo di una combinazione particolare di CMR controllo e istruzione.

Se non si utilizza AFP Resource Installer o un programma simile per installare le risorse, la stampante a colori deve creare le CMR collegamento (LK) mentre elabora i lavori di stampa o convertire i colori nei lavori due volte, la prima dallo spazio colore originale a PCS e quindi da PCS allo spazio colore della stampante.

Una stampante InfoPrint 5000 crea CMR collegamento (LK) in modo da dover eseguire una sola conversione e li salva per poterli utilizzare con altri lavori di stampa. Tuttavia, le CMR di collegamento (LK) vengono a volte rimosse durante il normale funzionamento, ad esempio se la stampante esaurisce lo spazio di archiviazione o viene spenta.

1.2.1.4.5.1.3 Creazione e installazione CMR

I produttori di dispositivi e i gruppi che supportano gli standard di colore AFP creano le CMR utilizzabili nei sistemi di stampa a colori. È anche possibile creare autonomamente le CMR in base alle proprie esigenze.

Il Consorzio AFP, il gruppo che ha definito l'architettura CMOCA (Color Management Object Content Architecture) AFP, ha identificato una serie di CMR conversione colore più utilizzati in modalità di elaborazione controllo. La serie include le CMR conversione colore per gli spazi colore comuni, ad esempio:

  • Adobe RGB (1998)
  • sRGB
  • SMPTE-C RGB
  • SWOP CMYK
Le CMR standard sono incluse con AFP Resource Installer, sebbene non vengano installate per impostazione predefinita. È possibile installare le CMR standard che si prevede di utilizzare. Inoltre, AFP Resource Installer installa automaticamente tutte le CMR generiche TTC (tone transfer curve) e di mezzitoni in tutte le librerie di risorse create.

Se sono necessarie altre CMR, è possibile crearle utilizzando le procedure guidate fornite in AFP Resource Installer. Vedere la guida in linea per i dettagli sulla procedura guidata.

Se si utilizza AFP Resource Installer per creare una CMR, il software installa automaticamente la CMR in una libreria di risorse. È anche possibile utilizzare AFP Resource Installer per installare le CMR ottenute dal produttore della stampante.

1.2.1.4.5.2 Oggetti dati

Gli oggetti dei dati di presentazione contengono un singolo tipo di dati (ad esempio, immagini GIF, JPEG e TIFF) e possono essere utilizzati nei lavori di stampa. Questi oggetti di dati possono essere inseriti direttamente in una pagina o sovrapposizione e possono essere definiti come risorse e inclusi in pagine e sovrapposizioni. L'uso di un oggetto di dati come risorsa è più efficace quando l'oggetto compare più volte in un lavoro di stampa. Le risorse vengono scaricate nella stampante una sola volta e richiamate al momento opportuno.

Gli oggetti di dati possono essere inclusi in linea con un lavoro di stampa o installati in una libreria di risorse tramite un software come AFP Resource Installer. Se si installano gli oggetti di dati in una libreria di risorse, è possibile associare con loro le CMR di conversione colori.

1.2.1.4.5.2.1 Tipi di oggetti di dati

Gli oggetti di dati immagini possono essere memorizzati in diversi formati, tra cui AFPC JPEG Subset, EPS, GIF, IOCA, PDF, PNG e TIFF. Questi tipi di immagine sono indipendenti dal dispositivo, pertanto possono essere utilizzati da sistemi diversi ed essere interpretati consistentemente.
  • AFPC JPEG Subset (JPEG)

    I file AFPC (AFP Consortium) JPEG Subset, precedentemente chiamati file JFIF (JPEG File Interchange Format), sono file di immagini bitmap compressi tramite la compressione JPEG (Joint Photographic Experts Group). Di conseguenza, i file AFPC JPEG Subset sono generalmente noti come file JPEG. Di solito tali file hanno l'estensione .jpg, ma possono utilizzare anche .jpeg, .jpe, .jfif e .jif.

    Al momento della conversione delle immagini, la compressione JPEG elimina le informazioni che non ritiene necessarie. I file JPEG possono contenere quantità di compressione ridotte o elevate. Maggiore è la compressione di un'immagine e maggiore è la quantità di informazioni che vengono perse. Se l'immagine viene compressa una sola volta, non subisce alcun impatto evidente. Se, tuttavia, l'immagine viene compressa e decompressa ripetutamente, gli effetti dell'eliminazione di informazioni diventano più evidenti.

    La compressione JPEG viene utilizzata spesso per le foto, soprattutto in caso di trasmissione o di visualizzazione sulle pagine Web. La compressione rende i file sufficientemente piccoli da poter essere trasmessi in una rete in modo efficace, ma lascia un numero adeguato di informazioni, che rendono l'immagine visivamente piacevole.

  • Encapsulated PostScript (EPS)

    EPS è un formato di file grafico PostScript che segue le convenzioni definite da Adobe Systems. I file EPS supportano i profili ICC integrati.

  • GIF (Graphics Interchange Format)

    I file GIF sono file di immagini bitmap limitati a una tavolozza di 256 colori RGB. A causa della gamma di colori limitata che contiene, il formato GIF non è adeguato per la riproduzione di foto, ma viene utilizzato di solito per loghi o grafici. Le immagini GIF sono ampiamente utilizzate in Internet poiché risultano più piccole rispetto ad altri formati di immagini. I file GIF hanno l'estensione .gif.

  • Image Object Content Architecture (IOCA)

    IOCA è un'architettura che fornisce un modo coerente di rappresentare le immagini, comprese le convenzioni e le indicazioni per l'elaborazione e lo scambio di informazioni sulle immagini. L'architettura definisce le informazioni delle immagini indipendentemente da tutti gli oggetti dati e dagli ambienti in cui potrebbero esistere e utilizza termini autoidentificatori; ogni campo contiene una descrizione di se stesso insieme al suo contenuto.

  • PDF (Portable Document Format)

    Il PDF è un formato di file standard sviluppato da Adobe Systems.

    I file PDF possono essere utilizzati e memorizzati su diversi sistemi operativi e contengono tutti i dati necessari relativi alle immagini e ai caratteri. Gli attributi di progettazione in un PDF sono inseriti in un unico pacchetto compresso.

      Nota:
    • I file PDF a una o più pagine possono essere utilizzati come oggetti dati nei lavori di stampa AFP.
  • Portable Network Graphics (PNG)

    I file PNG sono file di immagini bitmap che supportano colori indicizzati, immagini basate su tavolozza con colori RGB a 24 bit o RGBA a 32 bit, immagini in scala di grigi, un canale alfa opzionale e compressione senza perdita di dati. PNG viene utilizzato per il trasferimento di immagini su Internet, ma non per la grafica di stampa. I file PNG utilizzano l'estensione .png.

  • TIPP (Tagged Image File Format)

    I file TIFF sono file di immagini bitmap che includono intestazioni per fornire maggiori informazioni sull'immagine. I file TIFF utilizzano le estensioni file .tif o .tiff.

    I file TIFF supportano profili ICC incorporati. Se un profilo ICC viene incorporato in un file, le caratteristiche dello spazio di colori dell'input sono note ogni qualvolta il file viene utilizzato; tuttavia, i profili aumentano la dimensione del file. Quando si salva un file in formato TIFF, è possibile utilizzare vari algoritmi di compressione.

      Nota:
    • I file TIFF di un'unica pagina o di più pagine possono essere utilizzati come oggetti di dati nei lavori di stampa AFP.

Non tutte le stampanti supportano tutti i tipi di oggetti dati.

I profili ICC incorporati nei file EPS, JPEG e TIFF contengono le informazioni utilizzate da una stampante per convertire i colori nell'immagine da uno spazio di colori di input nel PCS (Profile Connection Space). Lo spazio di colori di input può essere uno spazio standard del settore o uno spazio personalizzato che descriva le funzionalità di riproduzione del colore di un dispositivo, ad esempio uno scanner, una fotocamera digitale, un monitor o una stampante.

1.2.1.4.5.2.2 Creazione e installazione di oggetti di dati

È possibile utilizzare un'ampia varietà di applicazioni software per creare o gestire le immagini da includere nei lavori di stampa. Per memorizzarle in repository di risorse centrali, è possibile utilizzare AFP Resource Installer per installarle.
Creazione di oggetti di dati

La maggior parte degli oggetti dati è costituita da immagini di qualche tipo. Esempi comprendono: fotografie scattate con una fotocamera digitale, grafici o diagrammi generati da uno strumento software e disegni digitali creati con software di grafica. A prescindere dalla modalità di creazione delle immagini, in genere è necessario manipolarle per includerle nei lavori di stampa.

Le modifiche includono:

  • Convertire l'immagine in un tipo di file adatto alla stampa. Ad esempio, i tipi di file utilizzati da molte applicazioni di grafica (ad esempio Adobe Illustrator, CorelDRAW e Corel Paint Shop Pro) per archiviare le immagini durante la loro elaborazione non sono adatti alla stampa. Per utilizzare le immagini create da questi programmi, è possibile salvare o esportare i file come tipo di file diverso, ad esempio EPS, JPEG o TIFF.
  • Accertarsi che i file di immagine siano associati a uno spazio colore o profilo di input appropriato. Seguire le istruzioni fornite con il software di grafica per configurare la gestione del colore, inclusi l'installazione e l'utilizzo dei profili ICC per le fotocamere digitali e i monitor, e la personalizzazione delle impostazioni di gestione del colore. Le istruzioni devono anche spiegare come modificare il profilo colore utilizzato da un'immagine e come salvare un'immagine con un profilo incorporato.
  • Seguire i suggerimenti e le best practice fornite nelle sezioni di cui in seguito per creare immagini e gestirle come risorse oggetti dati.

Installazione di oggetti di dati

È possibile utilizzare AFP Resource Installer per installare le immagini in una libreria di risorse. AFP Resource Installer include procedure guidate che illustrano il processo di installazione di un'immagine come oggetto di dati. Quando si installa un'immagine EPS, JPEG o TIFF con un profilo ICC incorporato utilizzando AFP Resource Installer, è possibile scegliere come gestire il profilo:

  • Lasciare il profilo nel file senza creare una CMR.
  • Lasciare il profilo nel file, ma copiare il profilo e creare una CMR dalla copia. Associare il nuovo CMR all'oggetto di dati.
  • Per ridurre le dimensioni del file, rimuovere il profilo dal file e trasformare il profilo in un CMR. Associare il nuovo CMR all'oggetto di dati.

1.2.1.4.5.3 Gestione libreria di risorse

Se si archiviano le CMR e i dati oggetti in librerie di risorse centrali, è necessario conoscere alcune delle caratteristiche delle librerie di risorse per assicurarsi che le risorse siano disponibili quando e dove serve.

Le librerie di risorse create da AFP Resource Installer utilizzano una tabella di accesso risorse (RAT) come indice della libreria di risorse. L'indice è archiviato come file nella libreria a cui fa riferimento. È necessario memorizzare le CMR in librerie di risorse che utilizzano una RAT. Si consiglia di archiviare anche gli oggetti dati in librerie di risorse che utilizzano una RAT.

Quando si utilizza AFP Resource Installer per creare una libreria di risorse, esso crea una RAT e la archivia nella libreria. Quando si installa una CMR o un oggetto dati, AFP Resource Installer aggiorna la RAT con le informazioni sulla risorsa. Quando un server di stampa cerca una risorsa in una libreria di risorse, cerca dapprima nella RAT per vedere se la risorse è nell'elenco.

Il server di stampa si basa sulla RAT; se è errata, il server di stampa non può trovare le risorse nella libreria di risorse. Pertanto, è necessario utilizzare sempre AFP Resource Installer per gestire le librerie di risorse, inclusi:

  • Aggiungere CMR e oggetti dati a una libreria di risorse.

    Non copiare CMR o oggetti dati direttamente nelle librerie di risorse utilizzate da AFP Resource Installer. Se si copiano CMR o oggetti dati in queste librerie di risorse, la RAT non viene aggiornata e il server di stampa non può utilizzarla per trovare le CMR o gli oggetti dati.

  • Modifica delle proprietà delle CMR e degli oggetti di dati elencati nella RAT.

    Non modificare direttamente la RAT o qualsiasi file in una libreria di risorse. Non sostituire una versione esistente di una CMR o un oggetto dati con una versione nuova copiando la nuova versione direttamente nella libreria di risorse; utilizzare AFP Resource Installer per aggiornare la risorsa.

  • Installare CMR o oggetti dati in una libreria di risorse diversa o replicare una libreria di risorse in una posizione diversa.

    Non copiare CMR o oggetti dati da una libreria di risorse e archiviarli in un'altra posizione.

Per ulteriori informazioni sul completamento di queste attività, vedere la guida in linea di AFP Resource Installer.

1.2.1.4.5.4 Suggerimenti e best practice

Queste indicazioni generali sulla creazione e sulla gestione di immagini e di altre risorse di colore consentono di migliorare le prestazioni del sistema di stampa a colori AFP.

1.2.1.4.5.4.1 Suggerimenti per le immagini

Per ottimizzare le prestazioni del sistema di stampa a colori AFP, si consiglia di seguire alcune linee guida per la creazione e l'inclusione delle immagini nei lavori di stampa.

Per utilizzare immagini a colori nei lavori di stampa:

  • Richiamare le versioni elettroniche originali delle immagini anziché sottoporre a scansione i documenti esistenti.

    Puntini di colore quasi impercettibili nello sfondo delle immagini sottoposte a scansione aumentano notevolmente la dimensione dell'immagine. Se si esegue la scansione di un'immagine, utilizzare lo strumento di modifica immagini per ripulire lo sfondo il più possibile.

  • Salvare tutte le immagini nello stesso spazio di colori standard, in modo che sia necessario soltanto un profilo di input per tali immagini.

    Adobe RGB (1998) è lo spazio di colore consigliato per immagini da stampare.

  • Appiattire le immagini a più livelli (ad esempio quelle create negli strumenti grafici come Adobe Illustrator e Corel Paint Shop Pro) prima di includerle nei lavori di stampa.

    Le immagini non appiattite sono molto grandi e piuttosto difficili da gestire. Salvare una copia dell'immagine originale per modifiche future, ma appiattire la versione da includere nel lavoro di stampa.

1.2.1.4.5.4.2 Suggerimenti per le risorse

Per ottimizzare le prestazioni del sistema di stampa a colori AFP, si consiglia di seguire alcune linee guida per la gestione delle risorse colore.

È possibile utilizzare AFP Resource Installer per:

  • Installare tutte le CMR per la stampante in una libreria di risorse.
  • Installare gli oggetti di dati che si utilizzano frequentemente in una libreria di risorse.
  • Contrassegnare le CMR e gli oggetti di dati riutilizzati regolarmente come risorse acquisibili non private, in modo da poterli salvare sulla stampante e utilizzare per altri lavori di stampa senza scaricarli ogni volta.
      Nota:
    • Questa opzione è sconsigliata per risorse sicure, come ad esempio per i file delle firme.
  • Installare le CMR e gli oggetti di dati in librerie di risorse a cui il server di stampa può accedere, per cui è sufficiente memorizzarli in un percorso per consentirne l'utilizzo da parte di tutti i server di stampa.
  • Associare CMR di controllo conversione colore con oggetti di dati che richiedono la gestione del colore, in modo da poter rimuovere i profili integrati dai file di immagini.

1.2.1.4.6 ProdottiRICOH AFP a colori e in scala di grigi

Ricoh fornisce diversi prodotti che supportano la stampa a colori e nella scala dei grigi AFP. Tali prodotti possono essere utilizzati in varie combinazioni per creare soluzioni di flussi di lavoro a colori.

Prodotti RICOH che supportano la gestione colori AFP
L'immagine mostra i prodotti RICOH che è possibile includere in una soluzione di stampa a colori. I prodotti sono InfoPrint AFP Resource Installer, Page Printer Formatting Aid, InfoPrint Manager, RICOH ProcessDirector, InfoPrint 4100 e InfoPrint 5000.

1.2.1.4.6.1 Stampanti

Alcune stampanti RICOH supportano la stampa a colori o nella scala dei grigi con gestione colori totale di AFP, mentre altre supportano la stampa a colori AFP senza gestione colori.

1.2.1.4.6.1.1 InfoPrint 5000

L'InfoPrint 5000 è una stampante Intelligent Printer Data Stream (IPDS) per moduli continui, ad elevata velocità e con un'intera gamma di colori, che supporta la gestione colori di AFP.

L' InfoPrint 5000 utilizza la tecnologia piezoelettrica a rilascio del getto d'inchiostro su richiesta con inchiostri con pigmenti ad acqua concepiti per resistere a strisce e scoloriture.

InfoPrint 5000 riceve i lavori di stampa AFP dai server di stampa di RICOH. Quando viene utilizzato all'interno di un sistema di gestione colori completo di AFP, InfoPrint 5000 può ricevere le CMR di conversione colori, di collegamento e TTC (tone transfer curve) e applicarle ai lavori di stampa. Dal momento che il motore della stampante applica i propri semitoni, non supporta le CMR di semitoni.

L' InfoPrint 5000 è in grado di catturare le risorse e di memorizzarle in un repository nel controller, per poterle riutilizzare in altri lavori di stampa. La stampante acquisisce soltanto risorse contrassegnate come non private e acquisibili tramite un'applicazione come AFP Resource Installer.

È anche possibile inoltrare lavori PostScript e PDF (Portable Document Format) a hot folder suInfoPrint 5000, ma tali lavori di stampa non vengono elaborati utilizzando la gestione colori di AFP.

1.2.1.4.6.1.2 InfoPrint 4100

La famiglia di stampanti InfoPrint 4100 utilizza una tecnologia di stampa elettrofotografica laser e i programmi con contratto di licenza Advanced Function Presentation (AFP) per creare output di testo e grafici di alta qualità. Le stampanti InfoPrint 4100 con architettura InfoPrint POWER e release di microcodice 15.4 o successivo supportano l'architettura di gestione colori AFP e possono essere utilizzate per stampare immagini di elevata qualità nella scala dei grigi.

Il livello di base del supporto di gestione colori di AFP in stampanti InfoPrint 4100 con architettura InfoPrint POWER e release del microcodice 15.4 o successivo consente di applicare la gestione colori a testo nella scala dei grigi, grafica (GOCA), immagini a due livelli (IOCA FS10) e codici a barre. Per utilizzare le funzioni di gestione colori con altri tipi di oggetti, è richiesta la funzione AFP Color Emulation.

La funzione AFP Color Emulation consente di stampare oggetti a colori nella scala dei grigi. Quando la funzione è installata, la gestione colori di AFP consente di stampare in modo nativo immagini GIF, IOCA FS11, IOCA FS45, JPEG e TIFF in una scala dei grigi di elevata qualità.

    Nota:
  • Gli oggetti di dati PDF ed EPS su singola pagina non sono supportati nell' InfoPrint 4100.

Le stampantiInfoPrint 4100 supportano questi tipi di CMR:

  • Conversione colore
  • Conversione di colori di collegamento
  • Curva di trasferimento del tono
  • Mezzotono

Per immagini ancora migliori su Modelli InfoPrint 4100 MS1, MD1 e MD2, è anche possibile installare la funzione Ottimizzazione dell'immagine. I vantaggi di questa funzione includono:

  • Tecnologia di fusione ottimizzata per ridurre al minimo la distorsione del toner
  • Unità di sviluppo ottimizzata per applicazioni ad alta copertura e densità
  • Mezzi toni migliori adattati alla nuova tecnologia per hardware e toner

1.2.1.4.6.1.3 Serie InfoPrint 1xxx

La serie InfoPrint 1xxx di stampanti del gruppo di lavoro e dispositivi multifunzione InfoPrint include un'ampia gamma di dispositivi monocromi e a colori cut-sheet, sebbene tali dispositivi non supportino la gestione colori di AFP.

Per scopi di ufficio generici, la serie 1000 di InfoPrint consente di gestire l'output a colori in modo efficiente ed economico tramite tecnologie avanzate quali i controlli accessi, la stampa riservata e la codifica dei flussi di dati. Attraverso la famiglia di stampanti 1000, Ricoh offre strategie di output e stampanti a colori che soddisfano i diversi requisiti relativi ad elevata qualità, sicurezza e costi.

1.2.1.4.6.2 RICOH AFP Resource Installer

RICOH AFP Resource Installer è un elemento chiave di un sistema di gestione colori AFP quando le risorse vengono memorizzate nelle librerie centrali. Tale elemento consente di creare, installare e gestire le CMR (color management resource) e gli oggetti di dati da utilizzare nel sistema.

AFP Resource Installer è un'applicazione Java che si installa su una stazione di lavoro Windows. È possibile utilizzarla per installare e gestire i font oltre alle CMR e agli oggetti di dati.

È possibile utilizzare AFP Resource Installer per:

  • Creare CMR da dati esistenti, inclusi i profili ICC.

    Come supporto durante il processo, è possibile utilizzare una procedura guidata.

  • Installare le CMR, i font e gli oggetti dati nelle librerie delle risorse sul computer primario oppure su qualsiasi computer a cui è possibile accedere mediante FTP.
  • Associare CMR con oggetti di dati, in modo da poter riprodurre accuratamente tali oggetti su stampanti differenti.

    In alcuni casi, è possibile ridurre la dimensione file delle immagini rimuovendo il profilo del colore incorporato dal file e utilizzando una CMR associata.

  • Contrassegnare le risorse come acquisibili.

    Le risorse acquisibili possono essere salvate nella stampante per poter essere utilizzate con altri lavori di stampa, migliorando così le prestazioni del sistema. Il server di stampa interroga la stampante prima di inviare le risorse. Se la stampante già dispone della risorsa, il server non la invia.

  • Contrassegnare le risorse come private.

    Le risorse private non possono essere acquisite nella stampante e devono essere scaricate con ogni lavoro di stampa che le utilizza. Ad esempio, per motivi di sicurezza, è possibile contrassegnare come privati i file delle firme utilizzati per gli assegni della società.

Quando si utilizza AFP Resource Installer per installare una CMR di conversione colori, il software crea automaticamente delle CMR di collegamento (LK) tra la nuova CMR di conversione colori e le CMR dello stesso tipo esistenti. Quando un file di stampa fa riferimento alla nuova CMR, il server di stampa scarica automaticamente le CMR utilizzate come link, che corrispondono al tipo e modello di dispositivo di destinazione e le invia alla stampante con il lavoro di stampa. Se una di tali CMR è corretta, la stampante può utilizzarla anziché spendere ulteriore tempo a crearla.

Per consentire a un server di stampa di utilizzare le risorse installate da AFP Resource Installer, è necessario aggiungere il percorso verso le librerie di risorse al percorso della risorsa AFP nel server.

1.2.1.4.6.3 Server di stampa

I server di stampaRICOH ricevono i lavori di stampa da diverse origini e li preparano per l'invio a una stampante. Dopo avere preparato i lavori di stampa, il server di stampa interagisce con la stampante per verificare la disponibilità di tutte le risorse aggiornate, quindi invia i dati del lavoro di stampa da stampare.

Sono disponibili numerosi server di stampa differenti. Sebbene garantiscano la medesima funzione, sono appropriati per ambienti diversi.

1.2.1.4.6.3.1 RICOH InfoPrint Manager

RICOH InfoPrint Manager è una soluzione di gestione stampa flessibile e adattabile per AIX, Linux o Windows, che offre diverse opzioni di espansione e gestione dell'ambiente di stampa. RICOH InfoPrint Manager è in grado di elaborare i processi di stampa che contengono riferimenti alle risorse di gestione colore e interagiscono con librerie di risorse centralizzate.

Quando RICOH InfoPrint Manager riceve lavori di stampa di dati di riga o AFP, elabora le CMR e gli oggetti di dati in modo simile a quello tramite cui elabora altre risorse AFP. È possibile aggiungere le librerie di risorse create tramite AFP Resource Installer al percorso della proprietà dei contenitori di oggetti di presentazione, nota anche come attributo resource-context-presentation-object-container, delle destinazioni effettive. In seguito, RICOH InfoPrint Manager ricerca in tali librerie di risorse gli oggetti di dati e le CMR quando i lavori di stampa li richiedono.

1.2.1.4.6.3.1.1 Attivazione dell'acquisizione per CMR

Se i lavori eseguiti sul sistema in uso utilizzano gli stessi CMR, è necessario abilitare le destinazioni effettive per l'acquisizione di CMR in linea.
Questi CMR in linea devono essere dotati di un oggetto identificato (OID, Object Identified) in modo che RICOH InfoPrint Manager possa acquisirli.
Dall'RICOH InfoPrint Managerinterfaccia utente grafica amministratore:
  1. Fare clic sulla destinazione effettiva e selezionareProprietà Stampante.
  2. Dal blocco appunti Proprietà stampante della destinazione effettiva, fare clic sulla scheda Ottimizzazione.
  3. Trovare il pulsante di opzione Acquisizione di risorse CMR in linea.
    Se non è possibile visualizzare il pulsante di opzione Acquisizione di risorse CMR in linea, fare clic su Mostra altro.
  4. Scorrere verso il basso e fare clic sul pulsante di opzione per l'impostazione Acquisizione di risorse CMR in linea.

1.2.1.4.6.3.1.2 PPFA (Page Printer Formatting Aid) (PPFA)

PPFA è una funzione di RICOH InfoPrint Manager che consente di creare definizioni di moduli e di pagina da utilizzare con i lavori di stampa AFP. È possibile utilizzare PPFA per associare le CMR a definizioni di modulo e di pagina per i lavori di stampa a colori.

Le definizioni di modulo e di pagina create tramite PPFA possono essere utilizzate nei lavori di stampa inviati a RICOH InfoPrint Manager e RICOH ProcessDirector.

1.2.1.4.6.3.2 RICOH ProcessDirector

RICOH ProcessDirector è un sistema del flusso di lavoro di stampa basato sul database, che consente di gestire tutti gli aspetti del processo di stampa. Il server viene eseguito in un sistema Linux o Windows a cui si accede tramite un'interfaccia basata sul browser Web. RICOH ProcessDirector può ricevere ed elaborare lavori di stampa AFP che includono oggetti di gestione colori AFP.

RICOH ProcessDirector è inoltre in grado di ricevere lavori di stampa di dati di linea che fanno riferimento alle CMR e agli oggetti di dati, per poi convertirli in AFP tramite un'operazione basata sul modello di operazione ConvertLineDataJobIntoAFP.

RICOH ProcessDirector elabora le CMR e gli oggetti di dati in modo simile a quello con cui elabora altre risorse AFP. È possibile aggiungere le librerie di risorse create tramite AFP Resource Installer alla proprietà del percorso di risorse AFP su un lavoro di stampa o nelle impostazioni predefinite relative ai propri flussi di lavoro. In seguito, RICOH ProcessDirector ricerca in tali librerie di risorse gli oggetti di dati e le CMR quando i lavori di stampa li richiedono.

1.2.1.4.7 Scenari di soluzioni a colori AFP

Le soluzioni a colori di AFP fornite da Ricoh possono essere assemblate in diverse configurazioni in base agli ambienti e alle esigenze.

1.2.1.4.7.1 Stampa di output nella scala dei grigi ad elevata qualità su una stampante InfoPrint 4100

Una compagnia di assicurazione intende passare gradualmente alla stampa a colori AFP, quindi inizia il processo utilizzando la gestione colori di AFP per stampare un output di alta qualità nella scala dei grigi sulle stampanti InfoPrint 4100 in uso.

La compagnia di assicurazioni dispone di un reparto stampa interno con quattro linee InfoPrint 4100 duplex. In tale reparto si utilizza uno strumento di composizione documenti per creare lavori di stampa AFP e inoltrare i lavori a InfoPrint Manager per Windows, per bilanciare i carichi di stampa e mantenere tutte le stampanti in esecuzione per il maggior tempo possibile.

I responsabili del suddetto reparto decidono di aggiungere delle immagini all'output. Per iniziare, intendono aggiungere delle foto degli agenti di assicurazioni sull'intestazione delle lettere per i clienti. Non sono pronti a passare alla stampa a colori, ma preferiscono iniziare dalle immagini in bianco e nero, per poter usufruire delle stampanti a disposizione. Sfortunatamente, la qualità delle immagini non li soddisfa, poiché sono troppo scure, piatte e, di conseguenza, poco professionali.

La soluzione

Per migliorare la qualità dell'immagine, il team di Ricoh suggerisce le seguenti modifiche:

  • Aggiornare la stampante per utilizzare un controller con architettura InfoPrint POWER con rilascio di microcodice 15.4 o successivo.

    Questo aggiornamento fornisce un ulteriore supporto per la gestione colori di AFP, che include la stampa di elevata qualità nella scala dei grigi, utilizzando mezzitoni e TTC (tone transfer curve).

  • Acquistare e installare la funzione AFP Color Emulation per la stampante.
  • Utilizzare AFP Resource Installer per gestire le immagini, associandole ai mezzitoni e TTC corretti per creare un output della migliore qualità.

Diagramma delle soluzioni per l'aggiunta di AFP Resource Installer e di una libreria di risorse e per l'aggiornamento di una stampante InfoPrint 4100 in modo che utilizzi il microcodice release 15.4 e la funzione AFP Color Emulation.
L'immagine mostra un diagramma di flusso del nuovo sistema, come descritto nel testo.
Implementazione

Per implementare la soluzione, il reparto stampa collabora con i rappresentanti di Ricoh per aggiornare una delle linee di stampa al fine di sperimentare la nuova funzione. Le operazioni da effettuare sono:

  • Aggiornare il controller di stampa al rilascio di microcodice 15.4 o successivo.
  • Installare la funzione AFP Color Emulation sul controller della stampante.
  • Installare AFP Resource Installer.
  • Utilizzare AFP Resource Installer per:
    • Creare e installare le CMR di conversione colori per la stampante InfoPrint 4100 e per la fotocamera digitale utilizzata per scattare le foto.
    • Scegliere CMR di mezzi toni e TTC (tone transfer curve) da utilizzare con InfoPrint 4100 in base ai valori di aspetto e intensità della linea desiderati.
    • Installare le foto degli agenti di assicurazioni in una libreria di risorse e associarle alle CMR adeguate.
  • Aggiornare le destinazioni di RICOH InfoPrint Manager affinché inviino i lavori di stampa che contengono foto alla linea della stampante su cui è installata la funzione AFP Color Emulation.
  • Creare lavori di stampa che richiamino le immagini utilizzando i nomi assegnati al momento dell'installazione.

1.2.1.4.7.2 Sostituzione di moduli prestampati

Una banca intende ridurre la quantità di documenti cartacei che produce. Se la banca elimina alcuni dei moduli prestampati che utilizza stampando alcuni dei documenti su una stampante a colore, può utilizzare lo stesso tipo di carta semplice per varie applicazioni.

Negli ultimi cinque anni, la banca ha acquistato dieci banche minori ed è in trattative per acquistarne altre. La banca principale utilizza un sistema AFP per stampare i documenti internamente su moduli prestampati. Tutti i moduli prestampati contengono loghi a colori. Alcuni contengono immagini di sfondo o blocchi di colori che dividono la pagina in aree. Il sistema esistente è composto da:

  • RICOH InfoPrint Manager, inclusa la funzione PPFA (Page Printer Formatting Aid) (PPFA)
  • Tre linee InfoPrint 4000 duplex
  • Due linee InfoPrint 4100 duplex
I lavori di stampa vengono inoltrati come dati di linea e RICOH InfoPrint Manager li converte in AFP. Le risorse AFP vengono memorizzate in un percorso centrale. Non sono presenti stampanti con produzione a colori attualmente in uso.

Le banche acquisite gestivano la stampa in modo differente. Alcune di essere disponevano dei propri reparti di stampa, altre si servivano di società a cui fornivano il materiale da stampare in outsourcing. Lo staff addetto alla stampa nella banca principale ha impiegato molto tempo a trasferire le attività di stampa delle banche acquisite nella propria attività interna, iniziando da quelle che si servivano di società di outsourcing per la stampa. Cinque di tali banche sono state convertite. Gli amministratori del reparto di stampa stanno iniziando ad affrontare alcune questioni importanti:

  • L'aumento del carico di lavoro per l'attività interna implica la necessità di aumentare la capacità di stampa.
  • Ciascuna banca acquisita dalla principale ha mantenuto il proprio logo e marchio. In ogni integrazione delle banche con le attività di stampa, la banca ha portato con sé almeno cinque diversi moduli prestampati che occorre ordinare e archiviare.
  • Anche se ogni modulo prestampato proviene dallo stesso fornitore, i colori variano notevolmente.
  • Le banche acquisite sostituiranno probabilmente i vecchi loghi e moduli con il logo e i moduli della banca principale, ma le date non sono ancora state pianificate.

Con l'aumento del numero di moduli che è necessario archiviare, lo spazio sta diventando un problema. Il team sa che dovrà espandere la capacità di stampa, ma sa anche che non vi è spazio per una nuova linea duplex. Se fosse possibile eliminare una parte del materiale cartaceo da archiviare, lo spazio ricavato verrebbe utilizzato per la nuova linea.

La soluzione

Il team di Ricoh propone una soluzione a colori AFP per:

  • Trasformare i moduli prestampati in semplici documenti a colori ed eliminare la necessità di tali moduli, riducendo così la quantità di carta da archiviare.
  • Semplificare il processo di sostituzione dei loghi e dei moduli delle banche acquisite con il logo e i moduli della banca principale.
  • Ottimizzare la gestione delle risorse per aumentare al massimo la velocità di trasmissione.
  • Rendere i colori uniformi da un lavoro all'altro.

La soluzione prevede l'aggiunta di una linea InfoPrint 5000 duplex e di un AFP Resource Installer al sistema esistente e l'aggiornamento degli altri componenti per aggiungere il supporto a colori di AFP. La banca può scegliere le applicazioni da spostare nel flusso di lavoro a colori, considerando che la velocità di trasmissione della linea InfoPrint 5000 è inferiore rispetto a quella della linea InfoPrint 4100 . Inoltre, tali lavori di stampa non possono essere eseguiti sulle stampanti InfoPrint 4100 o InfoPrint 4000 esistenti, poiché tali stampanti non possono stampare gli elementi a colori richiesti.

Man mano che lo staff responsabile della stampa acquisisce familiarità con l'uso del sistema, può iniziare a preparare altre applicazioni per un eventuale passaggio al colore, migrando tali applicazioni per utilizzare la funzione scala di grigi di alta qualità disponibile sulle stampanti InfoPrint 4100. Di conseguenza, quando si sceglie di aggiungere un'altra linea a colori, eliminando ulteriore archiviazione di materiale cartaceo o sostituendo una delle linee InfoPrint 4000 , lo staff può trasferire i lavori di stampa sulle stampanti a colori.

Diagramma della soluzione per l'aggiunta di un RICOH AFP Resource Installer e di una stampante InfoPrint 5000
L'immagine mostra un diagramma di flusso della soluzione descritta nel testo.
Implementazione

Per implementare la soluzione a colori, lo staff responsabile della stampa nella banca collabora con il team di Ricoh in vari modi:

  • Pianificazione della soluzione a colori
    • Determinare se individuare la libreria di risorse in modo da renderla accessibile a tutte le applicazioni per cui ne è richiesto l'uso.
    • Determinare i tipi di risorse che è possibile o è necessario salvare sulla stampante per il riutilizzo. Ad esempio, i file delle firme non verranno salvati sulla stampante, mentre i loghi della società e le immagini di sfondo verranno salvati.
  • Installazione e configurazione del sistema
    • Installare le stampanti InfoPrint 5000 .
    • Applicare aggiornamenti di servizio a RICOH InfoPrint Manager e PPFA per aggiungere il supporto a colori.
    • Installare AFP Resource Installer.
  • Configurazione della gestione risorse per prestazioni ottimali
    • Utilizzare AFP Resource Installer per installare le CMR per la stampante InfoPrint 5000 .
    • Acquisire il file PDF del modulo prestampato o utilizzare il software di grafica per creare l'immagine a pagina intera da utilizzare come immagine di sfondo.
    • Utilizzare AFP Resource Installer per installare il PDF o l'immagine come risorsa dell'oggetto dati da associare a una CMR con conversione di colori.
    • Configurare RICOH InfoPrint Manager per il riconoscimento delle librerie di risorse utilizzate da AFP Resource Installer e per l'invio dei lavori di stampa alla nuova stampante.
    • Utilizzare PPFA per creare una definizione di modulo e una definizione di pagina che richiama la nuova risorsa dell'oggetto dati.

      Fare riferimento all'oggetto utilizzando l'ID specificato al momento dell'installazione.

    • Copiare le nuove definizioni di modulo o di pagina create in una libreria di risorse esistente.
  • Verifica delle operazioni di sistema
    • Creare un lavoro di stampa che richiami la definizione del modulo e della pagina e che faccia riferimento alle nuove librerie di risorse.
    • Inoltrare il lavoro di stampa.
    • Verificare l'output a colori.

1.2.1.4.7.3 Eliminazione di inserti fisici

Un'azienda di servizi di stampa intende ridurre il numero di inserti fisici da aggiungere alle buste stampando inserti elettronici a colori in aree vuote degli estratti conto delle carte di credito.

L'azienda di servizi di stampa stampa i documenti e le singole brochure pubblicitarie per diversi clienti. I clienti inviano le loro risorse e i dati del lavoro di stampa a tale azienda. Lo staff addetto alla fase precedente alla stampa usa uno strumento di composizione documenti per creare lavori AFP. I lavori di stampa di AFP vengono inoltrati a RICOH ProcessDirector, che a sua volta li invia a dieci sistemi duplex InfoPrint 4100. Una volta stampati, i lavori passano alla fase di post-elaborazione, per essere piegati, inseriti e inviati tramite posta.

L'azienda di servizi richiede a tutti i clienti di inoltrare le risorse richieste con ciascun lavoro di stampa, poiché non memorizza le risorse in modo indefinito. Molti dei clienti (ad esempio le società produttrici di carte di credito) includono inserti nella busta con i documenti. Alcuni problemi di tale organizzazione sono:

  • Spesso gli insertori rovinano i pacchi ed è quindi necessario stampare di nuovo i singoli documenti. La ristampa richiede tempo e costi aggiuntivi.
  • I clienti tendono ad ignorare gli inserti, separandoli dal documento subito dopo avere aperto la busta e gettandoli via.

L'azienda di servizi intende espandere le proprie offerte per includere dati variabili a colori stampati tramite la soluzione a colori di AFP. Ritiene, inoltre, che sia possibile risparmiare tempo, denaro e carta riducendo la complessità delle attività effettuate dagli insertori. Se l'insertore deve soltanto piegare ogni documento e inserirlo in una busta (anziché aggiungere anche altri due fogli di carta), le possibilità di danneggiare la posta da spedire si riducono.

La soluzione

L'azienda di servizi collabora con il team Ricoh per creare una soluzione basata sul processo e ambiente esistenti, che consentirà ai clienti di non utilizzare più inserti fisici per la pubblicità ma inserti elettronici. I responsabili di tale azienda sperano di eliminare uno degli insertori stampando pubblicità a colori in aree vuote o ai lati dei documenti del cliente.

Se una società di carte di credito può identificare dati e regole che determinano le caratteristiche di ciascun cliente, è possibile scegliere gli inserti elettronici adeguati per ogni documento. Ad esempio, sulla bolletta si potrebbe inserire un minivan, una macchina sportiva o una moto, a seconda del cliente.

Implementazione

Per usufruire di questa nuova funzionalità a colori, l'azienda di servizi apporta alcune modifiche al proprio flusso di lavoro:

  • Aggiunge un sistema InfoPrint 5000 duplex e configura RICOH ProcessDirector per inoltrare a tale sistema i lavori di stampa.
  • Fornisce delle indicazioni ai clienti, spiegando come utilizzare immagini e loghi a colori in aggiunta ai font e alla grafica.
  • Forma il reparto addetto alla prestampa relativamente all'utilizzo di un'applicazione di grafica per la gestione dei profili dei colori e per la normalizzazione delle immagini.
  • Aggiunge una fase al processo, per garantire che i clienti seguano le indicazioni fornite. In caso contrario, prima di inoltrare il lavoro di stampa, lo staff responsabile della prestampa modifica la risoluzione e i profili dei colori di input in modo che siano conformi alle indicazioni.

1.2.1.4.8 Pubblicazioni correlate

Per ulteriori informazioni sulla stampa a colori di AFP, consultare i siti Web di Ricoh e AFP Color Consortium.

Per ulteriori informazioni sulla gestione colori di AFP e su Color Management Object Content Architecture, consultare:

  • AFP Color Management Architecture, G550-0526
  • Color Management Object Content Architecture Reference, S550-0511

Questi manuali di riferimento su AFP Architecture contengono informazioni sulle risorse di gestione colori:

  • Mixed Object Document Content Architecture Reference, SC31-6802
  • Advanced Function Presentation: Programming Guide and Line Data Reference, S544-3884
  • IPDS Reference, S544-3417

Per scaricare o ordinare queste pubblicazioni o per ulteriori informazioni sulle attività e pubblicazioni di AFP Color Consortium, consultare il sito Web Consortium:

http://afpcinc.org

Per ulteriori informazioni su ICC, sui profili ICC e su PCS, consultare il sito Web ICC: http://www.color.org

1.2.2 Installazione

Una volta installato RICOH ProcessDirector sul computer primario, verificare l'installazione. È quindi possibile installare server applicazioni, secondari o altre funzioni ed estensioni.

1.2.2.1 Verifica dell'installazione

Se è stata completata l'installazione di RICOH ProcessDirector e si desidera verificare l'installazione, utilizzare questa procedura per abilitare la stampante di esempio, inoltrare un lavoro di test al dispositivo di input HotFolderPDF ed elaborare il lavoro.
Questa procedura di verifica si applica solo a nuove installazioni. Quando si effettua l'aggiornamento di un'installazione esistente, RICOH ProcessDirector non crea una stampante di esempio.
Per verificare l'installazione:
  1. Se non è stato effettuato l'accesso all'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector, effettuare tale operazione.
  2. Nel portlet Stampanti, fare clic con il tasto destro del mouse sulla stampante Esempio e selezionare Abilita.
  3. Nella riga di comando, immettere questo comando per copiare un file di verifica nell'hot folder monitorata dal dispositivo di input HotFolderAFP:
    • cp /aiw/aiw1/testfiles/Demo.pdf /aiw/aiw1/System/hf/defaultPDF
  4. Attendere qualche secondo per l'aggiornamento dell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector. Se non viene aggiornato automaticamente, aggiornare il browser. Viene visualizzato un lavoro nella tabella Lavori sulla pagina Principale. La Fase del lavoro dovrebbe essere Completato, e lo Stato dovrebbe essere Conservato.
  5. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Visualizza log. Il log dovrebbe confermare l'avvenuta stampa del lavoro. Se, ad esempio, l'ID lavoro è 10000000, il log dovrebbe riportare il messaggio AIWI0016I: 10000000 printed. Il lavoro non viene stampato su una stampante reale.
    Questo verifica che RICOH ProcessDirector è installato in modo corretto.
Il flusso di lavoro PDF elabora lavori inoltrati al dispositivo di input HotFolderPDF. Durante la fase Preparazione, il flusso di lavoro esegue un'operazione RunExternalProgram. Questa operazione è un esempio di come è possibile integrare altri programmi nel proprio flusso di lavoro. L'operazione produce un file CSV contenente informazioni sul lavoro. Per visualizzare il tipo di informazioni a cui è possibile accedere con un'operazione inclusa nel flusso di lavoro, esaminare l'output nel file CSV. Il file si trova nella directory /aiw/aiw1/samples . Il nome del file è l'ID lavoro seguito da info.csv. Ad esempio, 10000000.info.csv.

    Nota:
  • Il software viene installato in modalità di prova. La licenza di prova scade dopo 60 giorni.

1.2.2.2 Configurazione dell'applicazione e dei server secondari

Dopo aver installato correttamente il prodotto base, è possibile configurare l'applicazione e i server secondari su altri computer della rete.
I server secondari sono in esecuzione su computer Linux; i server applicazioni sono in esecuzione su computer Windows.
    Nota:
  • Per creare solo server secondari locali sul computer primario, non è necessario completare queste procedure.
I server secondari creati su altri computer utilizzano il protocollo NFS (Network File System) per accedere al file system /aiw sul server primario. I server applicazioni possono utilizzare NFS o un protocollo differente per accedere al sistema file/aiw. Per abilitare questo accesso, sono necessarie delle attività di configurazione sia sul computer primario sia sui computer secondari.

Dopo aver configurato il protocollo di comunicazione tra i computer, si installa la funzione Server secondario o Server applicazioni e si definisce l'oggetto server in RICOH ProcessDirector.

1.2.2.2.1 Installazione di server secondari remoti

Seguire queste procedure per installare una funzione Server secondario su un computer Linux separato dal computer primario.

1.2.2.2.1.1 Preparazione del computer primario

Prima di installare qualsiasi applicazione o server secondario remoto è necessario esportare il file system /aiw e creare un'applicazione o un oggetto server secondario in RICOH ProcessDirector. Se si intende utilizzare NFS su un server applicazioni, è necessario verificare che il server NFS sia installato e avviato sul computer principale. Se si intende utilizzare Samba su un server applicazioni, non è necessario installare NFS.

Dopo aver configurato NFS, Samba o il protocollo desiderato, utilizzare l'interfaccia di rete RICOH ProcessDirector per aggiungere e abilitare l'applicazione o il server secondario.

1.2.2.2.1.1.1 Configurazione del server primario per l'utilizzo di NFS

Per utilizzare NFS su un server applicazioni, è necessario verificare che un server NFS sia installato e avviato sul computer principale di modo che il filesystem /AIW sia accessibile.
Per configurare il server principale per utilizzare NFS:
  1. Verificare che il server NFS sul computer primario sia installato e avviato.
    Su un computer primario SLES:
    1. In YaST, fare clic su Servizi di rete Server NFS.
    2. Verificare che Avvia sia impostato e fare clic su Avanti. Si vedrà che /aiw è una delle directory disponibili.
    3. Fare clic su Fine.

    Su un computer primario Red Hat, CentOS o Rocky Linux:

    1. Aprire un prompt dei comandi e digitare questo comando:
      • systemctl list-unit-files | grep nfs
    2. Verificare che i risultati contengano i servizi nfs-server.service e nfs-lock.service. Per le versioni supportate di Red Hat e Rocky Linux 8.x e 9.x, verificare che rpc-statd.service sia presente nell'elenco. Se uno dei due non dovesse risultare in elenco, utilizzare Yum per installarlo.
      Aprire un prompt dei comandi e digitare questo comando, sostituendo a service il nome del servizio o dei servizi da installare:
      • yum install service
    3. Avviare o riavviare i servizi nfs-server.service e nfs-lock.service.
      Per Red Hat 7.6 fino all'ultima versione 7.X, digitare questi comandi:
      • systemctl restart nfs-server.service
      • systemctl restart nfslock.service
      • systemctl enable nfs-lock.service
      • systemctl enable nfs-server.service
    Per le versioni supportate di Red Hat e Rocky Linux 8.x e 9.x, digitare questi comandi:
    • systemctl restart nfs-server.service
    • systemctl restart rpc-statd.service
    • systemctl enable rpc-statd.service
    • systemctl enable nfs-server.service
  2. Aggiornare i file di esportazioni in modo che il computer primario possa connettersi a uno o più computer secondari o applicazioni:
    1. Aprire /etc/exports in un editor di file.
    2. Aggiungere righe per creare esportazioni per i computer secondari o applicazioni. Seguire questo formato, sostituendo a serverN i nomi host dei computer secondari o applicazioni.
      • Per un computer secondario Linux, utilizzare questi parametri:
        • /aiw server1(rw,no_root_squash,sync)
      • Per un server applicazioni, utilizzare questi parametri:
        • /aiw server1(crossmnt,rw,no_root_squash,sync,no_subtree_check)
      • Per più server applicazioni o secondari, includere ogni server come voce nella stessa riga.

        In alternativa, è possibile immettere uno spazio e una barra retroversa (\) per continuare su un'altra linea:

        /aiw server1 \
        (crossmnt,rw,no_root_squash,sync,no_subtree_check) \
        server2(crossmnt,rw,no_root_squash,sync,no_subtree_check) \
        server3 (crossmnt,rw,no_root_squash,sync,no_subtree_check)

    3. Salvare il file e uscire dall'editor.
  3. Riavviare il server NFS in modo che utilizzi il file aggiornato.
    • Su SLES, digitare:
      • systemctl restart nfsserver
    • Su Red Hat da 7.6 fino a 7.X e CentOS, digitare:
      • service nfs restart
    • Per le versioni supportate di Red Hat e Rocky Linux 8.x e 9.x, digitare:
      • systemctl restart nfs-server.service
  4. Se la rete non dispone di un server DNS (Domain Name System), modificare /etc/hosts sul computer primario per aggiungere il nome host e l'indirizzo IP del computer preparato per i server applicazioni o la funzione Server secondario.

1.2.2.2.1.1.2 Definizione dell'applicazione e dei server secondari remoti

Dopo la configurazione di NFS, Samba o del protocollo preferito, è necessario creare il server applicazioni o secondario in RICOH ProcessDirector.

Per il server applicazioni o secondario:

  1. Aprire un browser Web e immettere http://hostname:15080/pd nella barra degli indirizzi sostituendo a hostname il nome host del computer primario.
  2. Accedere a RICOH ProcessDirector.
  3. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  4. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Server.
  5. Nella pagina Server, fare clic su Aggiungi e scegliere il tipo di server che si sta creando.
  6. Specificare un nome server e l'indirizzo IP o il nome host per il computer applicazioni/secondario. Come opzione, specificare una descrizione ed i valori per le altre proprietà del server.
  7. Scegliere un'opzione per il campo Nel pool generale dei server.
    I server nel pool generale possono eseguire qualsiasi operazione definita in qualsiasi flusso di lavoro.

    Per un server secondario, è possibile specificare o No. Se si desidera che il server secondario elabori soltanto determinate operazioni, specificare No in questo campo e quindi ottimizzare ogni modello di operazione che si desidera eseguire sul server secondario.

    Per un server applicazioni, specificare No per In gruppo stampanti generale.

      Nota:
    • Se le procedure esterne inviano i lavori al server applicazioni, è necessario ottimizzare il modello di procedura in modo appropriato.
  8. Fare clic su OK.
  9. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Server.
  10. Selezionare il server e quindi fare clic su Abilita.

1.2.2.2.1.2 Installazione sui sistemi Linux

È possibile installare la funzione Server secondario RICOH ProcessDirector su un sistema Linux nella rete.
    Importante:
  • Le funzionalità del server secondario non devono avere lo stesso livello di codice del prodotto di base. Tuttavia, si consiglia di controllare e aggiornare il server secondario ogni volta che viene aggiornato il server primario. Per stabilire il livello di codice installato sul computer, immettere questo comando:
    • echo $AIW_VERSION
  • Prima di iniziare questa procedura, assicurarsi di aver seguito le operazioni di Preparazione del computer primario.

Per installare il server secondario su un sistema Linux:

  1. Accedere come utente root.
      Importante:
    • È necessario accedere come utente con UID 0. Se è necessario accedere come utente diverso, è possibile utilizzare sudo su - o su - per diventare l'utente root. Tuttavia, non utilizzare il comando sudo o su in modi diversi per diventare l'utente root.
  2. Assicurarsi che /etc/hosts sul computer disponga di una voce per il relativo indirizzo IP e il nome host completo.
  3. Aprire una riga di comando e inserire il seguente comando per assicurarsi di essere nella directory root:
    • cd /
  4. Inserire il DVD relativo al server secondario RICOH ProcessDirector.
  5. Per determinare il nome del punto di montaggio, inserire:
    • ls /media
    Su alcuni sistemi il nome del punto di montaggio è identico al nome del DVD.
      Nota:
    • Se si utilizza il sistema Red Hat Linux, è possibile che il montaggio dell'unità venga effettuato automaticamente. Tuttavia, le unità montate automaticamente su questi sistemi sono installate in modo da impedire l'esecuzione di programmi dai supporti. Prima di continuare, è necessario smontare l'unità e rimontarla utilizzando l'opzione exec. È possibile utilizzare il seguente comando:
      • mount -t iso9660 -o remount, exec <punto_montaggio>
      È necessario rimontare l'unità per ogni DVD inserito.
  6. Se necessario, montare l'unità. Immettere:
    • mount /media/punto_montaggio
  7. Per visualizzare il contenuto del DVD, cambiare le directory. Immettere questi comandi:
    • cd /media/mount_point
    • ls
    Vengono visualizzati diversi script e directory, incluso uno script denominato setup.
  8. Per avviare il programma di installazione, immettere: ./setup
    • IPPD ./setup

    Il programma di installazione viene avviato e mostra la schermata Introduzione. Selezionare la lingua appropriata che il programma di installazione deve utilizzare, quindi fare clic su OK.

      Nota:
    • Se il sistema operativo del computer è un sistema operativo derivato da Red Hat supportato e le lingue supportate sono il giapponese, il cinese semplificato e il cinese tradizionale, scegliere Inglese nel menu a discesa delle lingue. I caratteri del giapponese, del cinese semplificato e del cinese tradizionale non vengono visualizzati correttamente durante l'installazione di RICOH ProcessDirector su Red Hat.
  9. Seguire le istruzioni riportate nel programma di installazione.

    Il programma di installazione verifica molti prerequisiti del sistema. In caso di problemi, questi vengono inseriti in un elenco. È necessario risolvere tutti i problemi prima di poter completare la procedura. Una volta risolti, verificare di nuovo i prerequisiti tornando alla finestra Verifica prerequisiti. Fare clic su Precedente nel programma di installazione o digitare indietro in modalità console, quindi continuare con il programma di installazione.

      Importante:
    • Dopo aver verificato tutti i prerequisiti, fare clic su Annulla per modificare una voce precedente e iniziare nuovamente la procedura di installazione. Cliccare sul pulsante Precedente, a volte può provocare problemi.

  10. Leggere e accettare i contratti di licenza e manutenzione.
  11. Digitare il nome host o un indirizzo IP completo del computer primario e verificarlo.
  12. Immettere il nome dell'utente RICOH ProcessDirector di sistema utilizzato sul computer primario. L'utente di sistema predefinito è aiw1.
      Nota:
    • Tutti gli ID utente del sistema operativo Linux e i nomi di gruppo devono essere compresi fra 1 e 8 a causa di una restrizione in DB2. Non è possibile creare un ID utente che include caratteri internazionali (come á, É, î, ñ, ô, ß) o caratteri a doppio byte.

    Se il programma di installazione rileva che l'utente già esiste sul sistema, chiede se si desidera utilizzare tale utente. Se non è stato creato l'utente, scegliere No e immettere un nome differente. Se il programma di installazione non rileva l'utente nel sistema, il programma di installazione lo crea.

    Non selezionare la casella di controllo Usare file di aggiornamento del sistema da un altro computer.

  13. Immettere i valori utilizzati sul computer primario per:
    • Il gruppo di sicurezza da utilizzare come gruppo primario per l'utente di sistema
    • Il numero UID per l'utente
    • Il numero GID per il gruppo
    • La directory principale per l'utente di sistema

    I valori predefiniti sono visualizzati nel programma di installazione.

    Se il gruppo e l'utente sono stati creati prima di aver avviato il programma di installazione, non viene richiesto di inserire tali valori.

  14. Immettere due volte la stessa password utilizzata per l'utente di sistema sul computer primario. Ricordare la password poiché sarà necessario utilizzarla successivamente durante l'accesso come utente di sistema. Se è stato creato un utente prima di avviare il programma di installazione, non viene richiesta l'immissione della password.
  15. Selezionare la lingua che deve essere utilizzata dall'utente di sistema. Tale lingua indica la lingua utilizzata per alcuni messaggi, anche se il browser dell'interfaccia utente è stato impostato su un'altra lingua.
  16. Controllare il riepilogo di preinstallazione e fare clic su Installa per avviare l'installazione.
    La finestra finale visualizza l'URL per accedere all'interfaccia utente in questo formato, dove hostname è il nome host del computer primario:
    • http://hostname:15080/pd
  17. Fare clic su Eseguito per completare l'installazione.
    Il server secondario viene avviato automaticamente.
  18. Nella riga di comando, digitare il seguente comando per tornare alla directory root:
    • cd /
  19. Se l'installazione è stata eseguita da un DVD, espellerlo.
  20. Riavviare il sistema.
      Nota:
    • Se è presente un meccanismo automatico di ripristino per le interruzioni del sistema, disabilitarlo prima del riavvio.
  21. Per verificare che il server secondario sia in esecuzione, immettere questo comando sulla riga comandi:
    • ps -ef | grep Instance
    Si dovrebbe visualizzare un'istruzione di istanza come:
    • java com.ibm.aiw.instance.SecondaryInstance hostname

    Se il software non è in esecuzione, visualizzare i registri di installazione nella directory /opt/infoprint/ippd/logs. Se il problema persiste, rivolgersi all'assistenza clienti.

  22. Per assicurarsi che il server secondario sia connesso al server principale, accedere all'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector e fare clic su Amministrazione Oggetti Server per verificare che la colonna Stato connessione contenga Connesso.
Quando il server secondario è in esecuzione, è necessario determinare come viene utilizzato questo server e modificare di conseguenza le proprietà degli stessi oggetti. Ad esempio:
  • Quali stampanti e periferiche di input si devono essere gestite dal server?

    Creare o modificare queste periferiche in modo che il server secondario sia elencato come Server principale.

  • Quali modelli di procedura possono essere in esecuzione su questo server?

    Ottimizzare i modelli di procedura in modo che possano essere eseguiti su questo server secondario.

  • A quali programmi esterni su questo computer secondario è possibile accedere utilizzando un'operazione esterna?

    Impostare il programma esterno e configurare una procedura basata sul modello di procedura RunExternalProgram in modo che utilizzi quel programma.

1.2.2.2.2 Creazione di un server secondario per contenitore Docker

Utilizzare questa procedura per creare un server secondario per contenitore Docker su un sistema Linux e collegarlo al computer primario.
Prima di iniziare questa procedura, installare Docker Engine 19.03 o versione successiva sul computer Linux che ospiterà il server secondario del contenitore.
    Nota:
  • Su RICOH ProcessDirector per Linux, è possibile creare server secondari per contenitore Docker sul computer primario o su un computer Linux separato.

Per creare un server secondario per contenitore Docker:

  1. Contattare il supporto software Ricoh per ricevere assistenza in merito a questo processo.
    Il team di supporto software può aiutare a valutare il sistema e determinare se questa procedura deve essere modificata per adattarsi alle esigenze specifiche.
  2. Scaricare e installare la funzione Docker secondario.
  3. Se indicato dal Supporto software, installare la funzione Server secondario sul computer Linux remoto che ospiterà il server secondario del contenitore Docker.

    Seguire le procedure descritte in Installazione di server secondari remoti . Se si installa un server secondario per contenitore Docker solo sul computer primario, non è necessario installare la funzione Server secondario né configurare NFS. Passare al passaggio 7.

  4. Se non è stata installata la funzione Server secondario:
    1. Configurare NFS per comunicare tra il computer primario e il computer che ospiterà il server secondario del contenitore Docker.

      Seguire la procedura in Configurazione del server primario per utilizzare NFS per impostare NFS sul computer primario.

    2. Sul computer che ospiterà il server secondario del contenitore Docker, creare questa directory: /aiw, quindi inserirla nella directory /aiw del computer primario.
      Utilizzare questo comando: mount -t nfs indirizzo IP del computer primario o nome host:/aiw /aiw
  5. Sul computer che ospiterà il server secondario del contenitore Docker:
    1. Creare un ID utente Linux con lo stesso nome dell'utente del sistema RICOH ProcessDirector(aiw1 è l'utente predefinito). Aggiungere l'ID utente al gruppo docker.
    2. Modificare la proprietà della directory /aiw con l'utente creato.
  6. Accedere a RICOH ProcessDirector.
  7. Creare l'oggetto server per rappresentare il server secondario del contenitore Docker.
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione.
    2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Server.
    3. Nella pagina Server, fare clic su Aggiungi Server secondario del contenitore
    4. Compilare le proprietà come appropriato.
    5. Fare clic su OK.
    RICOH ProcessDirector crea l'oggetto server e installa il server secondario del contenitore sul sistema di destinazione.
  8. Al termine del processo di installazione, avviare i server secondari del contenitore. Accedere al computer che ospita i server secondari del contenitore ed eseguire il comando seguente.
      Nota:
    • Se il server secondario del contenitore è stato creato sul computer primario, eseguire il comando sul computer primario.

      Sostituire directory con: /aiw

      path_to_script non è obbligatorio sul server primario.

    • Se il server secondario del contenitore è stato creato su un computer diverso, eseguire il comando dal computer secondario.

      Su un computer secondario, è necessario specificare il percorso completo dello script sul computer primario, inclusa la directory installata sulla directory /aiw sul server primario. Nel comando seguente, sostituire questi valori:

      • path_to_script

        Il percorso completo dello script sul server primario, inclusa la directory installata. Se la directory installata è /aiw (come nella procedura sopra), il valore è: /aiw/aiw1/bin/

      • directory

        Il percorso completo della directory installata sulla directory /aiw sul server primario. Nella procedura sopra, questa directory è anche /aiw.

    • Per avviare un server secondario del contenitore specifico, sostituire [secondary_name] con il nome del server. Omettere questo valore per avviare tutti i server secondari del contenitore presenti sul computer Linux.
    [path_to_script]containers.pl start directory[secondary_name]
    Ad esempio:
    • Per avviare tutti i server secondari del contenitore sul server primario:

      containers.pl start /aiw

    • Per avviare uno dei quattro server secondari del contenitore su un computer diverso:

      /aiw/aiw1/bin/containers.pl start /aiw secServContainer3

Per arrestare i server secondari del contenitore Docker, eseguire questo comando sul computer che li ospita:

[path_to_script]containers.pl stop directory[secondary_name]

Seguire le istruzioni di sostituzione sopra per [path_to_script], directory e [secondary_name].

1.2.2.2.3 Preparazione di un server applicazioni di Windows

Quando si installa un server applicazioni su Windows, è richiesto il montaggio di un file system /aiw da un computer primario. Così, il server applicazioni Windows ha accesso in scrittura al file system /aiw come utente di sistema (aiw1 è il valore predefinito).
Esistono diversi modi per montare il file system /aiw sul computer primario dal server applicazioni. Per montare il file system, è possibile utilizzare qualsiasi metodo. Le procedure elencate di seguito utilizzano la condivisione file Samba e NFS come esempio.

1.2.2.2.3.1 Connettere al computer primario utilizzando Samba

Per utilizzare la condivisione di file Samba, è necessario configurare Samba sul computer primario per consentire al filesystem /aiw di accedere al server applicazioni Windows. La condivisione viene montata sul serve applicazioni Windows.
Per connettersi al computer primario utilizzando Samba:
  1. Accedere al computer primario come root.
  2. Se Samba non è installato, installarlo.
  3. Configurare Samba utilizzando strumenti di installazione come Yast. Mentre la procedura di configurazione dei sistemi operativi è simile, i comandi o gli strumenti utilizzati potrebbero essere diversi. Configurare come segue:
    1. Inserire il nome del gruppo di lavoro o del dominio.
    2. Impostare RICOH ProcessDirector come controller di dominio. RICOH ProcessDirector non deve essere impostato come controller di dominio. L'impostazione non compromette la funzionalità RICOH ProcessDirector.
    3. Impostare Samba per effettuare l'avvio.
    4. Condividere l'unità /aiw con il nome condivisione aiw.
  4. Modificare il file smb.conf di /etc/samba/ per includere righe simili alle seguenti:
    [global]
       workgroup = RPDWorkgroup
       passdb backend = tdbsam
       encrypt passwords = Yes
       restrict anonymous = 2
       domain logons = No
       domain master = No  
       security = user
       wins support = No
       ntlm auth = Yes
       min protocol = SMB2
       max protocol = SMB3
       client min protocol = SMB2
       client max protocol = SMB3
    
    [aiw]
        comment = RPD share
        inherit acls = Yes
        path = /aiw
        read only = No
        write list = root aiw1
        valid users = root aiw1
        force create mode = 0664
        force directory mode = 0775
        guest ok = No
    
      Nota:
    • Queste impostazioni sono suggerimenti per i contenuti di smb.conf; non devono essere necessariamente le impostazioni da utilizzare. La sezione globale contiene anche righe aggiuntive. Lasciare le righe aggiuntive nel file. Le sezioni aggiuntive possono essere disattivate o eliminate per prevenire che altre parti del sistema vengano condivise tramite Samba.

      Questo file di configurazione deve ottenere i privilegi di lettura e scrittura dalla macchina Windows come utente di sistema (aiw1 è l'impostazione predefinita).

    • È necessario abilitare i protocolli SMBv2 e SMBv3 sul server Samba per evitare errori di connessione.
  5. Opzionale: Aggiungere le seguenti righe a smb.conf nella sezione [aiw] per aumentare il livello di sicurezza:
    valid users = root aiw1
    hosts allow = windowspc
      Nota:
    • Sostituire windowspc con il nome del server applicazioni e aiw1 con l'ID utente del sistema se non si desidera utilizzare l'impostazione predefinita.
  6. Salvare il file smb.conf.
  7. Riavviare il daemon Samba.
  8. Avviare il comando smbpasswd -a root e inserire la password per root.
  9. Avviare il comando smbpasswd -a system_user, dove system_user è l'ID utente del sistema (aiw1 è l'impostazione predefinita), quindi inserire la password per l'utente di sistema.
  10. Sul server applicazioni, configurare il filesystem /aiw per il computer primario utilizzando la finestra di dialogo Network Drive di Windows e questo indirizzo per il server:
    \\<primary_server_hostname>\aiw
    Per associare l'unità di rete da un prompt comandi, utilizzare il comando:
    • net use <drive_letter>: \\primary_server_hostname\aiw

    Per assegnare l'autorizzazione di lettura e di scrittura sulla cartella Samba mappata, utilizzare il comando seguente:

    • setsebool -P samba_export_all_rw 1

    Sostituire primary_server_hostname con il nome host o l'indirizzo IP del computer primario.

  11. Verificare la configurazione tramite la creazione di un file nella directory drive_letter:\aiw1, quindi eliminarlo.
  12. Prendere nota del nome dell'unità da utilizzare durante il processo di installazione.
  13. Proseguire con Installazione del server applicazioni sui computer Windows.

1.2.2.2.3.2 Connettere al computer primario utilizzando NFS

Per utilizzare la condivisione di file NFS, è necessario configurare NFS sul computer primario per consentire al filesystem /aiw di accedere al server applicazioni Windows. La condivisione viene montata sul serve applicazioni Windows.
Per connettersi al computer primario utilizzando NFS:
  1. Dal server applicazioni, verificare che i Servizi file per Network File System siano installati:
    1. Premere il tasto Windows+r per aprire la finestra di dialogo Esegui e digitare:
      appwiz.cpl. In questo modo si aprirà la finestra Programmi e Funzioni.
    2. Dalla finestra Programmi e Funzioni, fare clic su Attivazione o disattivazione delle funzionalità Windows.
    3. Seguire le istruzioni della procedura guidata per le applicazioni per assicurarsi che NFS è installato.
      • Per Windows Server 2019, installare NFS selezionando Funzionalità → Client per NFS.
      • Per Windows 10 Pro o Enterprise, installare NFS selezionando Servizi per NFS → Client per NFS.
          Nota:
        • Client per NFS è disponibile solo su Windows 10 versione 1703 o versioni successive.
  2. Aggiungere voci di registro per configurare NFS con UID e GID utilizzati per accedere ai file:
    1. Accedere al computer primario.
    2. Su un prompt comandi digitare id <utente_sistema> dove <utente_sistema> è l'ID utente del sistema (aiw1 predefinito).
    3. Prendere nota dei numeri UID e GID e convertirli al formato esadecimale.
      Nota: UID è l'ID utente del sistema (aiw1 predefinito) e GID è l'ID di gruppo del sistema (aiwgrp1 predefinito). Questi numeri vengono espressi in valore esadecimale all'interno di un registro, ad esempio, l'UID predefinito di 32457 è 0x00007ec9, mentre il GID predefinito di 32458 è 0x00007eca.
    4. Sul server applicazioni, creare un file con nome nfs.reg.
      Nota:

      È possibile creare nfs.reg in qualsiasi punto del sistema.

      Assicurarsi di visualizzare le estensioni del file. Se non si visualizzano le estensioni del file, il file viene creato come file di testo, non come file di registro.
    5. Modificare nfs.reg in modo che contenga quanto segue:

      Windows Registry Editor Version 5.00
      
      [HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\ClientForNFS\CurrentVersion\Default]
      "AnonymousGID"=dword:<GID_hex>
      "AnonymousUID"=dword:<UID_hex>

    6. Sostituire <GID_hex> con il numero GID esadecimale dopo 0x. Ad esempio, se il numero GID esadecimale è 0x00007eca, sostituire <GID_hex> con 00007eca.
    7. Sostituire <UID_hex> con il numero UID esadecimale dopo 0x. Ad esempio, se il numero UID esadecimale è 0x00007ec9, sostituire <UID_hex> con 00007ec9.
    8. Salvare nfs.reg e chiudere il file.
    9. Fare doppio clic su nfs.reg per avviare il file di registro che aggiunge i valori UID e GID al registro.
      Nota: Assicurarsi che i valori del file di registro corrispondano a quelli delle istruzioni. Una modifica di registro non corretta può danneggiare il sistema operativo.
    10. Eliminare nfs.reg dal sistema.
    11. Riavviare il servizio NFS digitando i seguenti comandi nel prompt di comando:
      arresto client nfsadmin
      avvio client nfsadmin
      se si ricevono messaggi di errore durante l'arresto o l'avvio del servizio NFS, riavviare il computer server applicazioni.
  3. Sul server applicazioni, configurare il filesystem /aiw per il computer primario utilizzando la finestra di dialogo Network Drive di Windows e questo indirizzo per il server:
    \\<primary_server_hostname>\aiw
      Nota:
    • Se la connessione non riesce, mappare manualmente il filesystem. Aprire un prompt dei comandi e digitare: mount primary_server_hostname:/aiw drive_letter.
  4. Verificare la configurazione tramite la creazione di un file nella directory <lettera_unità>:\aiw1, quindi eliminarlo.
  5. Prendere nota del nome dell'unità da utilizzare durante il processo di installazione.
  6. Proseguire con Installazione del server applicazioni sui computer Windows.

1.2.2.2.4 Installazione del server applicazioni sui computer Windows

Dopo aver completato le operazioni richieste, è possibile installare un server applicazioni su un sistema Windows nella rete.
    Importante:
  • Il livello di codice del server applicazioni deve corrispondere al livello di codice del prodotto base sul computer primario.
  • Dopo aver verificato tutti i prerequisiti, fare clic su Annulla per modificare una voce precedente e iniziare nuovamente la procedura di installazione. Cliccare sul pulsante Precedente, a volte può provocare problemi.
Per installare un server applicazioni su un computer Windows:
  1. Accedere come amministratore.
  2. Inserire il DVD del prodotto base RICOH ProcessDirector nell'unità.
  3. Utilizzare Windows Explorer per visualizzare il contenuto del DVD e cercare appserver\setupIPPDs.exe.
  4. Fare doppio clic su setupIPPDs.exe per avviare il programma di installazione.
  5. Nel programma di installazione, eseguire la procedura riportata di seguito:
    1. Selezionare la lingua appropriata e fare clic su OK. Viene visualizzata una finestra di benvenuto relativa al programma di installazione.
    2. Esaminare le informazioni presentate in ciascuna finestra e fare clic su Avanti finché non si raggiunge la finestra Scegli cartella di installazione. Scegliere una directory in cui installare il server applicazioni e fare clic su Avanti.
        Nota:
      • Tuttavia, non è possibile scegliere una directory con caratteri internazionali (ad esempio á, É, î, ñ, ô, ß) o caratteri a doppio byte in qualsiasi punto del percorso della directory.
    3. Inserire la lettera dell'unità utilizzata per montare il filesystem /aiw dal server primario.
      Ad esempio, per connettersi all'unità J, digitare J:
    4. Fare clic su Avanti.
    5. Nella finestra Riepilogo preinstallazione, esaminare le informazioni e fare clic su Installa.
    6. Riavviare il computer e completare l'installazione.
  6. Al riavvio del sistema, accedere tramite l'ID utente in cui si desidera eseguire RICOH ProcessDirector.
  7. Opzionale: Assicurarsi che la connessione tra il server applicazioni e RICOH ProcessDirector sia inclusa nella zona intranet locale. Questa operazione è importante per poter raccogliere informazioni sulla risoluzione dei problemi in futuro.
    1. Accedere al server applicazioni come l'utente utilizzato per eseguire il servizio.
    2. Selezionare Start Opzioni Internet Sicurezza Intranet locale
    3. Fare clic su Siti.
    4. In Aggiungi questo sito web alla zona, digitare la lettera di unità utilizzata per mappare la connessione tra il server applicazioni e il server principale RICOH ProcessDirector. Includere i due punti dopo la lettera dell'unità. Ad esempio, questo server applicazioni ha l'unità R: mappata sul server principale, digitare: R:
    5. Fare clic su Aggiungi.
    6. Fare clic su Chiudi.
    7. Fare clic su OK nella finestra di dialogo Proprietà Internet.
  8. Avviare il server applicazioni. Utilizzare il collegamento Avvia server applicazioni nella cartella del menu di avvio di RICOH ProcessDirector.
  9. Per verificare se il server applicazioni sia connesso al server primario, accedere all'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector e fare clic su Amministrazione Oggetti Server per verificare che la colonna CStatus contenga Connesso.

1.2.2.2.5 Configurazione di un server applicazioni da eseguire come servizio

I server applicazioni possono essere configurati per essere eseguiti come servizi Windows. I servizi Windows possono essere impostati con un avvio automatico quando l'utente effettua l'accesso al sistema.

Per configurare un server applicazioni da eseguire come servizio:

  1. Assicurarsi che il server delle applicazioni sia installato e funzioni correttamente.
  2. Assicurarsi che RICOH ProcessDirector sia connesso al server applicazioni:
    1. Accedere a RICOH ProcessDirector.
    2. Accedere ad Amministrazione Oggetti Server e verificare che il server applicazioni sia connesso.
  3. Accedere al computer Windows su cui è installato il server applicazioni.
  4. Arrestare il server applicazioni. Utilizzare il collegamento Arresta server applicazioni nella cartella del menu di avvio di RICOH ProcessDirector.
  5. I servizi Windows non dispongono di un accesso automatico alle unità di rete mappate. Il file mountaiwdata.bat garantisce l'accesso alle unità di rete mappate. Modificare il file mountaiwdata.bat fornito per un'installazione automatica dell'unità per il servizio:
    1. Accedere a C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector\bin.
    2. Effettuare una copia del file mountaiwdata_sample.bat e rinominarlo mountaiwdata.bat. Se si sta effettuando l'aggiornamento o la reinstallazione del sistema, con file mountaiwdata.bat già presente, e si desiderano mantenere le impostazioni precedenti, non è necessario seguire questo passaggio.
    3. Aprire mountaiwdata.bat, includere i comandi da installare nell'unità e associare alla lettera identificativa precedentemente impostata.

      Ad esempio, se si utilizza Samba e la condivisione dei file Windows per associare l'unità, i contenuti del file BAT potrebbero contenere dei comandi come:

      • net use /delete <drive_letter>:
      • net use <drive_letter>: \\<primary_host_name>\aiw /user:<primary_host_name>\aiw1 <password> /persistent:yes

      dove <drive_letter> è l'unità del server di applicazione associata, <primary_host_name> è il nome del server dove è installato RICOH ProcessDirector e <password> è la password di sistema per l'utente di sistema RICOH ProcessDirector ( aiw1 è l'utente di sistema predefinito).

      Se si utilizza NFS e la condivisione dei file Windows per associare l'unità, i contenuti del file BAT potrebbero contenere dei comandi come:

      mount -o anon \\<primary_host_name>\aiw <drive_letter>

      dove <primary_host_name> è il nome del server su cui è installato RICOH ProcessDirector e <drive_letter> è l'unità del server di applicazione associata.

    4. Assicurarsi che l'unità non sia associata, quindi avviare mountaiwdata.bat. Una volta terminato il processo, aprire Windows Explorer e assicurarsi che l'unità sia associata e connessa.
  6. Installare il servizio del server dell'applicazione:
    1. Avviare un prompt dei comandi in qualità di amministratore. Anche se si è eseguito l'accesso al sistema in qualità di amministratore, è necessario avviare un prompt dei comandi selezionando Esegui come amministratore dal menu di scelta rapida.
    2. Accedere a C:\Program Files\Ricoh \ProcessDirector\bin.
    3. Immettere installa aiwsvc e premere Invio. In questo modo, verrà installato il servizio del server dell'applicazione:
    4. Aprire la finestra Windows Services e ricercare il servizio Server applicazioni Ricoh Process Director per assicurarsi che il servizio dell'applicazione sia installato.
  7. Opzionale: Impostare il servizio del server dell'applicazione da eseguire come utente di amministrazione locale.
      Nota:
    • Il servizio del server dell'applicazione può essere eseguito come servizio utente amministratore locale o come servizio LocalSystem (predefinito). If it runs as a LocalSystem service, a password is not required. Se viene eseguito come servizio amministratore locale, Windows richiede una password per l'utente.
    1. Nella finestra Windows Services, fare clic con il tasto destro del mouse sul servizio Server applicazioni Ricoh Process Director e selezionare Proprietà.
    2. Nella scheda di accesso, selezionare Questo account e specificare l'utente e la password.
    3. Fare clic su OK.
  8. Nel pannello di controllo Windows Services, fare clic con il tasto destro del mouse sul servizio Server applicazioni Ricoh Process Director e selezionare Avvio.
  9. Assicurarsi che il servizio del server applicazione sia stato avviato. Nel pannello di controllo Windows Services, lo stato dovrebbe essere impostato su Avviato. Da RICOH ProcessDirector, accedere ad Amministrazione Oggetti Server e verificare che il server applicazioni sia connesso e che il tipo di avvio sia impostato su Automatico.

1.2.2.3 Installazione delle funzioni

Dopo aver installato RICOH ProcessDirector o Abbonamento RICOH ProcessDirector, è possibile aggiungere funzioni in qualsiasi momento.
La maggior parte delle funzioni vengono installate tramite Feature Manager, disponibile nella scheda Gestione.

Funzioni di conversione RICOH Non può essere installato utilizzando Feature Manager.

    Importante:
  • Tutte le funzioni vengono installate in modalità di prova. Per continuare a utilizzare una funzione dopo il periodo di prova, acquistare la funzione e installare la relativa chiave di licenza.

    Per vedere se una funzione è in esecuzione in modalità di prova e quanti giorni rimangono per ogni funzione in modalità di prova, andare alla pagina Licenze della scheda Amministrazione e guardare la colonna Stato licenza.

  • La licenza di manutenzione per RICOH ProcessDirector include la manutenzione per le funzioni. Non dispongono di licenze di manutenzione separate.
  • Le licenze per il prodotto base Abbonamento RICOH ProcessDirector e le sue funzioni scadono al termine del periodo di abbonamento al prodotto base.
  • Se si ha intenzione di installare la funzione Supporto AFP, si consiglia di installarla prima o contemporaneamente ad altre funzioni. Se si installano funzioni che elaborano documenti (come Archivia) prima di installare Supporto AFP, RICOH ProcessDirector non installa le versioni AFP dei flussi di lavoro di esempio forniti con queste funzioni.
  • Il processo di installazione della funzione Supporto Documenti PDF è costituito da due fasi. I componenti di RICOH ProcessDirector vengono installati sul computer primario tramite Feature Manager. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat viene installato su un computer con Adobe Acrobat Pro.
  • Quando si installa RICOH ProcessDirector, alcuni file di configurazione in /aiw/aiw1/control_files/external programs vengono utilizzati sia dalle funzioni di conversione RICOH che dalle funzioni di conversione avanzata. Tuttavia, le funzioni di conversione avanzata forniscono una versione di esempio diversa di xform.cfg. Questo file di esempio include parametri che non sono utilizzati solo dalle funzioni di conversione avanzata.

    Dopo aver installato le funzioni di conversione avanzata, è necessario rendere questi parametri disponibili. Individuare il file xform.cfg installato dalle funzioni di conversione avanzata in /aiw/aiw1/samples/control_files/external programs . Confrontarlo con il file installato dal prodotto base in /aiw/aiw1/control_files/external programs . Aggiungere manualmente le eventuali modifiche apportate al file di esempio nel file del prodotto base.

    Se si esegue l'aggiornamento a una versione più recente, aggiornare il file xform.cfg e i profili installati in /aiw/aiw1/cpt/profiles , come mffafp.pro.

1.2.2.3.1 Verifica dei prerequisiti delle funzioni

Prima di installare una nuova funzione, assicurarsi che il sistema soddisfi i requisiti minimi.
  • Requisiti hardware:
    • Se si installa la funzione Supporto Documenti PDF, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat deve essere eseguito su un computer Windows. Consultare RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti, G550-20312, per i requisiti hardware.
  • Altri requisiti hardware:
    • Sono necessari un minimo di 16 GB di RAM disponibili quando si stanno utilizzando una o più funzioni di elaborazione di documenti, ad esempio:
      • Supporto AFP
      • Supporto Documenti PDF
      • Archivia
      • Verifica automatizzata
      • Imbustatrice
      • Postal Enablement
      • Gestione preferenza

      In base al numero di documenti da elaborare, potrebbe essere necessaria RAM aggiuntiva o ulteriore spazio libero sul disco rigido.

    • Il file system RICOH ProcessDirector/opt:
      • Dimensione consigliata: 50 GB di spazio libero
      • Dimensione minima: 45 GB di spazio libero
    • Le seguenti caratteristiche dispongono di ulteriori requisiti hardware. Tali requisiti si aggiungono, ma non sostituiscono, quelli elencati per il computer primario.
      • Funzione di conversione avanzata
        • Almeno 1 GB aggiuntivo di spazio libero sul disco rigido assegnato al file system RICOH ProcessDirector/opt
        • Almeno 2 GB aggiuntivi di spazio libero sul disco rigido assegnato al file system /aiw/aiw1
            Nota:
          • I lavori di grandi dimensioni potrebbero richiedere una RAM aggiuntiva per un'efficace elaborazione.
      • Vedere Preparazione all'installazione delle funzioni di conversione Ricoh per i requisiti minimi di sistema di Funzioni di conversione RICOH.
  • Requisiti software:
    • PitStop Connect

      Enfocus PitStop Server 10 o versione successiva su un server applicazioni configurato per funzionare con il server primario.

    • Ultimate Impostrip® Connect

      Ultimate Impostrip® Automation o Scalable su un server applicazioni configurato per funzionare con il server primario o su un sistema Windows separato.

        Nota:
      • Se il computer Windows viene eseguito in una lingua diversa dall'inglese, non installare Ultimate Impostrip® nella directory di installazione predefinita. Il programma non funziona correttamente con percorsi di installazione predefiniti in una lingua diversa dall'inglese. Si consiglia di installare Ultimate Impostrip® in C:\ImpostripOnDemand nei computer Windows in una lingua diversa dall'inglese.
    • Quadient Inspire Connect

      Quadient Inspire Designer V8 o successiva.

    • La funzione di Supporto AFP include RICOH Visual Workbench, un'interfaccia utente separata che può essere installata su qualsiasi sistema Linux o Windows della rete.

      Sul sistema utilizzato per RICOH Visual Workbench deve essere installato Java 1.8 o successivo.

    • Avanti Slingshot Connect

      Avanti Slingshot con il componente aggiuntivo JDF Integration installato su un server applicazioni configurato per funzionare con il server primario.

1.2.2.3.2 Installazione delle funzioni mediante Feature Manager

Dopo aver installato il prodotto base, è possibile installare le funzioni mediante Feature Manager.
    Nota:
  • Se è installato Funzioni di conversione RICOH, è necessario arrestare l'applicazione Transform Feature prima di installare qualsiasi funzione tramite Feature Manager. Riavviare l'applicazione Transform Feature dopo il completamento dell'installazione della funzione.
Per installare una o più funzioni mediante Feature Manager:
  1. Se uno o più server secondari vengono definiti e avviati, arrestare tutti i server secondari.
  2. Effettuare l'accesso come utente autorizzato per utilizzare Feature Manager.
  3. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  4. Nel riquadro a sinistra, selezionare Servizi Funzioni.
    Alcuni browser potrebbero impedire l'apertura di Gestione delle funzioni in una nuova scheda a causa dei blocchi pop-up. Verificare le impostazioni e consentire l'apertura di Gestione delle funzioni in una nuova scheda del browser.
    Se viene visualizzato un messaggio di errore, è necessario avviare manualmente la Gestione delle funzioni:
    1. Accedere al server primario come utente del sistema RICOH ProcessDirector (aiw1 è l'impostazione predefinita).
    2. Aprire un prompt dei comandi e digitare: startaiw -f
    3. Aggiornare la pagina web di Gestione delle funzioni.
  5. Se la funzione che si desidera installare non è presente nell'elenco, è necessario importarla.
  6. Se la funzione che si desidera installare si trova nell'elenco, selezionare la casella di controllo accanto ad essa.
  7. Nella colonna Versioni disponibili per ogni funzione, selezionare la versione della funzione che si desidera installare.
  8. Fare clic su Installa.
  9. Rivedere le informazioni nella finestra di conferma, specificare un nome per Nome dell'installazione da visualizzare, quindi fare clic su OK per continuare.
    Le funzioni vengono installate, quindi RICOH ProcessDirector sii riavvia per concludere il processo di installazione.
    Nota: Se una o più funzioni non vengono installate, scegliere una delle seguenti opzioni:
    • Fare clic su Riprova per riprovare l'installazione. Se l'installazione non riesce una seconda volta, fare clic su Ripristina questa installazione per tornare a uno stato stabile.
    • Fare clic su Ripristina questa installazione per ripristinare il sistema allo stato in cui si trovata prima di questa installazione.

    Se non è possibile installare una particolare funzione o ripristinare un'installazione, contattare il supporto software Ricoh.

  10. Fare clic su RIMUOVI. La finestra di dialogo si chiude e viene visualizzata la pagina di login.
  11. Per completare il processo di installazione, svuotare la cache del browser.
    Le informazioni memorizzate nella cache del browser possono causare errori quando si tenta di utilizzare il livello più recente. La pulizia della cache consente di prevenire tali errori.
  12. Effettuare nuovamente l'accesso.
  13. Riavviare qualsiasi server secondario arrestato nell'operazione 1.

1.2.2.3.3 Ripristino di un'installazione precedente di RICOH ProcessDirector

Il ritorno a qualsiasi installazione precedente consente di disinstallare efficacemente le funzioni, le estensioni o gli aggiornamenti aggiunti di recente.
È possibile utilizzare l'azione di ripristino per tornare a una versione di RICOH ProcessDirector installata in una data e ora specifiche. Utilizzare questa azione per riportare il sistema a uno stato di funzionamento noto, nel caso in cui le funzioni o le estensioni appena installate siano danneggiate.
    Importante:
  • Quando si ripristina un'installazione che rimuove una funzione dal sistema, è necessario eseguire una pulizia prima di tentare di ripristinare l'installazione. È necessario disattivare gli oggetti aggiunti al momento dell'installazione della funzione. Se sono presenti funzioni che contengono modelli di operazione e se i modelli di operazione sono utilizzati in un flusso di lavoro al di fuori degli esempi forniti, è necessario rimuovere i modelli di operazione prima di rimuovere la funzione. Le funzioni rimosse sono contrassegnate dall'etichetta Rimuovi nella scheda Dettagli ripristino della finestra di dialogo Cronologia installazioni.

Quando si ripristina un'installazione precedente di RICOH ProcessDirector per rimuovere una funzione, si consiglia:

  • Se una funzione è stata appena installata e non è stata utilizzata, ripristinare il punto precedente all'installazione della funzione.
  • Se la funzione è stata utilizzata, richiedere l'assistenza del team di assistenza software Ricoh.

Per ripristinare un'installazione precedente:
  1. Effettuare l'accesso come utente autorizzato per utilizzare Feature Manager.
  2. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  3. Nel riquadro a sinistra, selezionare Servizi Funzioni.
  4. Per avviare l'elenco delle installazioni, fare clic su Installazioni.
  5. Selezionare l'installazione che si desidera ripristinare.
    La scheda Dettagli installazione mostra un elenco di funzioni, estensioni e file aggiunti con l'installazione selezionata. La scheda Dettagli ripristino elenca le funzioni, le estensioni e i file modificati o rimossi dall'installazione selezionata.
  6. Per tornare all'installazione selezionata, fare clic su Ripristina.
  7. Se non è possibile completare una delle operazioni di ripristino, fare clic su Riprova per riprovare.
  8. Per ripristinare l'intera installazione a causa di un errore, fare clic su Ripristina questa installazione per avviare nuovamente il processo di ripristino.
    Nota:
  • Il numero di installazioni varia in base al valore specificato nel campo Installazioni da archiviare. Se il valore è 0, l'elenco delle installazioni contiene solo l'installazione di base.
  • La memorizzazione di più installazioni utilizza più spazio su disco e può aumentare il tempo di disinstallazione e ripristino delle funzioni e delle estensioni.

1.2.2.3.4 Preparazione all'installazione di Funzioni di conversione RICOH

Prima di installare Funzioni di conversione RICOH, assicurarsi che il sistema soddisfi i requisiti minimi.
  • Requisiti hardware:
    • Almeno 10 GB in più di spazio libero su disco rigido.
    • 1 GB di RAM in più per ogni core della CPU, ma non meno di 4 GB.

      Ad esempio, se il computer ha:

      • Un processore dual-core, deve avere una 4 GB di RAM extra.
      • Due processori quad-core, deve avere 8 GB di RAM extra.
      • Tre processori quad-core, deve avere 12 GB di RAM extra.
      • Quattro processori quad-core, devono avere 16 GB di RAM extra.

  • File system del computer primario:
    1 GB di spazio libero aggiuntivo nel file system RICOH ProcessDirector/opt.
  • Software richiesto:

    WorldType Fonts, versione 8.13, per convertire i file RICOH SAP in file AFP una volta abilitato il supporto IS/3.

    Java Runtime Environment 1.4 o superiore.

    glibc 2.18 o superiore

  • Configurazione del sistema e della rete:
    1. Determinare il numero di nodi che verranno utilizzati da Funzioni di conversione RICOH.
      Questo valore si basa sul numero di core processore nel computer in cui si desidera installare la funzione di conversione. Il numero è 2 o metà dei core nel computer, quello maggiore. Ad esempio, se il computer ha:
      • Un processore single-core, il numero di nodi è 2.
      • Un processore dual-core, il numero di nodi è 2.
      • Due processori dual-core, il numero di nodi è 2.
      • Due processori quad-core, il numero di nodi è 4.
      • Quattro processori quad-core, il numero di nodi è 8.
    2. Nel firewall, aprire le porte utilizzate dalla funzione di conversione Ricoh.
      Queste porte devono disporre dell'autorizzazione LISTEN per l'applicazione elencata sul computer su cui si desidera installare la funzione di conversione:
      • Porta 6980 per /opt/infoprint/itm/clients/fdi/fdi.
      • Porte 6984 e 6985 per /opt/infoprint/itm/hn/feps.
      • Porta 6986 per /opt/infoprint/itm/clients/coord/coord.
      • Porta 6989 tramite 6989 + (N-1) per /opt/infoprint/itm/node1/node tramite /opt/infoprint/itm/nodeN/node.

        Dove N è il numero totale di nodi che verranno utilizzati da Funzioni di conversione RICOH, come descritto sopra.

        Ad esempio, se il numero totale di nodi è 2, fornire l'autorizzazione di ascolto a:

        • Porta 6989 per /opt/infoprint/itm/node1/node
        • Porta 6990 per /opt/infoprint/itm/node2/node

      Queste applicazioni deve essere in grado di effettuare connessioni in uscita alle porte indicate su qualsiasi computer:

      • /opt/infoprint/itm/clients/fdi/fdi alla porta 6984.
      • /opt/infoprint/itm/hn/feps alla porta 6986.
      • /opt/infoprint/itm/clients/coord/coord alle porte 6984 e 6986.
      • /opt/infoprint/itm/hn/pd/pdexec alla porta 6984.
      • /opt/infoprint/itm/node[1 to N]/node alla porta 6985.
      • /opt/infoprint/itm/node1/xforms/ctt_standalone/ctt_standalone tramite /opt/infoprint/itm/nodeN/xforms/ctt_standalone/ctt_standalone alla porta 6989 tramite la porta 6989 + (N -1).

        Dove N è il numero totale di nodi che verranno utilizzati da Funzioni di conversione RICOH, come descritto sopra.

        Ad esempio, se il numero totale dei nodi è 2:

        • /opt/infoprint/itm/node1/xforms/ctt_standalone/ctt_standalone alla porta 6989
        • /opt/infoprint/itm/node2/xforms/ctt_standalone/ctt_standalone alla porta 6990

    3. Aggiungere altri utenti e gruppi di sistema.
      Sono necessari un altro gruppo e due utenti aggiuntivi.

      Gli utenti predefiniti sono ipsitm e ipsejz; il gruppo predefinito è itm.

1.2.2.3.5 Installazione del Funzioni di conversione RICOH

Prima di installare qualsiasi Funzioni di conversione RICOH:
  • Assicurarsi che il computer soddisfi i requisiti hardware e software aggiuntivi specificati. È possibile installare uno o più Funzioni di conversione RICOH sul server primario o su un altro computer della rete.
  • Verificare che Security Enabled Linux (SELinux) non blocchi eventuali processi che risiedono in una delle sottodirectory di /opt/infoprint/itm.
  • La funzione Supporto AFP deve essere installata sul server primario anche se la funzione di conversione è installata su un computer diverso dal server primario.
  • Funzioni di conversione RICOH sono installati in modalità di prova. Per continuare a utilizzare Funzioni di conversione RICOH dopo il periodo di prova, è necessario acquistare ciascuna opzione di conversione che si desidera utilizzare, oltre alla relativa chiave di licenza.
    Nota:
  • Questa attività non si applica alla funzione di conversione avanzata. In caso di installazione della funzione di conversione avanzata, attenersi alle istruzioni di installazione utilizzando Feature Manager.
Per installare Funzioni di conversione RICOH:
  1. Arrestare il prodotto base.
  2. Accedere come utente root.
      Importante:
    • È necessario accedere come utente con UID 0. Non utilizzare il comando sudo o su per diventare l'utente root.
  3. Inserire il DVD Funzioni di conversione RICOH appropriato.
      Nota:
    • Se si utilizza il sistema Red Hat, CentOS o Rocky Linux, è possibile che il montaggio dell'unità venga effettuato automaticamente. Tuttavia, le unità montate automaticamente su questi sistemi sono installate in modo da impedire l'esecuzione di programmi dai supporti. Prima di continuare, è necessario smontare l'unità e rimontarla utilizzando l'opzione exec. È possibile utilizzare il seguente comando:

      mount -t iso9660 -o remount, exec <punto_montaggio>

      È necessario inoltre rimontare l'unità per ogni CD o DVD inserito.

    Il punto di montaggio del supporto è /media/cdrom.

  4. Per determinare il nome del punto di montaggio del supporto, immettere:
    • ls /media
    Su alcuni sistemi in cui il supporto è montato automaticamente, il nome del punto di montaggio è identico al nome del CD o DVD.
  5. Su un sistema SLES, immettere questo comando per montare l'unità DVD:
    • mount /media/cdrom
  6. Immettere questo comando per avviare il programma di installazione:
    • /media/cdrom/setup
  7. Selezionare la lingua appropriata che il programma di installazione deve utilizzare e fare clic su OK.
  8. Rispondere alle eventuali richieste del programma di installazione.
    Quando il programma di installazione chiede di scegliere una directory in cui installare la conversione, è possibile scegliere una directory su qualsiasi unità. Tuttavia, non è possibile scegliere una directory con caratteri internazionali (ad esempio á, É, î, ñ, ô, ß) o caratteri double-byte in qualsiasi punto del percorso della directory.

    Il programma di installazione analizza il sistema. Se segnala alcuni errori, seguire le istruzioni per correggerli.

    Se il programma di installazione rileva una versione precedente di Funzioni di conversione RICOH, è necessario disinstallarla. Vengono eliminate anche tutte le configurazioni personalizzate o risorse associate alla versione precedente.

    Se si tratta del primo Funzioni di conversione RICOH installato, il programma rileva che Transform Feature Base non è installato. Fare clic su Avanti per installarlo.

    Il programma d'installazione controlla le dipendenze mancanti. Dopo aver installato tutto

  9. Esaminare le informazioni contenute nella finestra Riepilogo di preinstallazione e fare clic su Installa.
    Quando il programma completa le operazioni di installazione, mostra un riepilogo che include informazioni su come accedere all'interfaccia utente mediante un browser Web. La password predefinita è nopassword.
  10. Una volta completata l'installazione, fare clic su Eseguito.
  11. Smontare ed espellere il DVD.
  12. Se si desidera installare altri Funzioni di conversione RICOH, ripetere questa procedura iniziando dall'inserimento del DVD Funzioni di conversione RICOH appropriato, come riportato in precedenza. Assicurarsi di installare tutte le funzioni di conversione prima di installare la chiave di licenza.
      Nota:
    • Quando si aggiorna una funzione di conversione, assicurarsi che tutte le funzioni di conversione siano della stessa versione. Se le funzioni di conversione non sono nella stessa versione, la funzione di conversione non aggiornata smette di funzionare.
    • Quando si installa una nuova versione di Transform Feature al posto di una precedente, assicurarsi di disinstallare prima la versione precedente di Transform Feature. La disinstallazione di Transform Feature elimina i file memorizzati nelle cartelle di installazione.
      Importante:
    • Per installare un pacchetto lingue, immettere questo comando: /media/cdrom/linux/features/install_tf_rpd_language_pack.sh

1.2.2.3.5.1 Accesso all'interfaccia utente Transform Feature

Questa sezione descrive in che modo accedere all'interfaccia utente Transform Feature.
Per accedere:
  1. Aprire un browser Web e immettere questo indirizzo:
    • http://nome host o indirizzo ip server di destinazione:porta stabilita all'installazione/itm.
    Il numero di porta predefinito Þ 16080.
    Ad esempio, se Transform Feature viene installato su un host con indirizzo TCP/IP 127.0.0.1 con la porta predefinita, inserire questo indirizzo: http://127.0.0.1:16080/itm.
  2. Nella finestra del browser, viene visualizzata la pagina Accedi all'interfaccia utente Transform Feature. Digitare la password Transform Feature.
    La password predefinita è nopassword.
  3. Fare clic su Accedi.
    Viene visualizzata la pagina principale dell'interfaccia utente Transform Feature.
      Nota:
    • Se l'interfaccia utente di Transform Feature non viene utilizzata per 30 minuti o più, è necessario effettuare di nuovo l'accesso.

    Quando si accede all'interfaccia utente di Transform Feature per la prima volta, viene visualizzato un server di conversione che, per impostazione predefinita, è stato aggiunto durante l'installazione.

1.2.2.3.5.2 Installazione delle chiavi di licenza della funzione di conversione

È possibile installare una chiave di licenza della funzione di conversione su un computer diverso dal computer primario utilizzando un programma di installazione dalla directory Transform Feature.
Per installare una chiave di licenza della funzione di conversione:
  1. Accedere al computer su cui è installata la funzione di conversione come amministratore o utente root.
  2. Prendere l'impronta digitale per il computer.
    1. Aprire un prompt dei comandi.
    2. Per Linux, passare alla directory /opt/infoprint/itm/itm/license_installer e digitare:
      • ./GetFingerprint.sh
    3. Per Windows, passare all'unità: directory\Program Files\InfoPrint\InfoPrint Transform Features\license_installer e digitare:
      • GetFingerprint.cmd
    L'output del comando ha questo aspetto:

    • *1AW QLQ7 BQDZ RLRZ

      Nota:
    • Questa impronta digitale è necessaria per generare la chiave di licenza. Salvare l'impronta digitale per dopo.

  3. Ottenere il file di licenza.
    1. Al momento dell'acquisto della funzione di conversione, Ricoh Production Print ha inviato un'e-mail con oggetto EMS - Entitlement Certificate all'indirizzo e-mail fornito al momento dell'ordine. Questa e-mail contiene un EID (Entitlement ID) e un link al sito web del sistema di gestione dei diritti (EMS).
    2. Aprire il sito web del sistema di gestione dei diritti (EMS) nel browser.
    3. Nell'elenco Accedi mediante, selezionare EID.
    4. Trovare l'EID nell'e-mail e digitarlo i incollarlo nel campo EID.
    5. Fare clic su Accedi.
    6. Selezionare la licenza che si desidera attivare e fare clic su Attiva.
    7. Nella finestra Attiva prodotto, immettere l'impronta digitale per il sistema e fare clic su Genera.
        Nota:
      • Se viene visualizzato un messaggio di errore in cui viene descritta l'impossibilità di creare la licenza a causa della mancata riuscita della convalida del checksum, è stata inserita un'impronta digitale del sistema non corretta.
    8. Selezionare cosa si desidera fare con il file di licenza:
      • Selezionare Salva nel file per salvare il file di licenza sul computer.
          Nota:
        • Annotare il nome host e l' impronta (senza *) durante il salvataggio del file di licenza.Si tratta di informazioni utili in caso di ripristino dopo un errore del disco rigido.
      • Per aggiungere le chiavi di licenza a un file di licenza esistente, selezionare Accoda a file.
      • Per inviare al proprio indirizzo e-mail una copia del file di licenza, selezionare E-mail.
          Nota:
        • Verificare l'indirizzo e-mail nel campo Contatto. Se è necessario che una copia dell'e-mail (incluso il file della chiave di licenza) venga inviata a un indirizzo e-mail diverso, fare clic su E-mail. Digitare l'indirizzo e-mail e fare clic su Invia.
    9. Disconnettersi dal sito Web EMS.
    10. Se si è ricevuto il file della chiave di licenza via e-mail, trasferirlo sul computer su cui è installata la funzione di conversione o in una posizione di rete accessibile a quel computer.
  4. Installare la chiave di licenza.
    • Per Linux:
      1. Aprire un prompt dei comandi.
      2. Passare alla directory /opt/infoprint/itm/license_installer e digitare ./install_license_keys.sh.
    • Per Windows:
      1. In Esplora risorse di Windows, passare all'unità: directory \Program Files\InfoPrint\InfoPrint Transform Features\license_installer.
      2. Fare doppio clic su license_keys_installer.exe per eseguire il programma di installazione della chiave di licenza.

1.2.2.3.6 Aggiunta o aggiornamento di una funzione tramite Importa pacchetto

È possibile utilizzare l'interfaccia Feature Manager per aggiungere una nuova funzione o aggiornarne una esistente scaricando un file del pacchetto di funzioni dal sito Web Ricoh o da un DVD relativo alla funzione, quindi utilizzando l'azione Importa pacchetto.
È necessario salvare il file del pacchetto di funzioni in una posizione accessibile tramite l'utilizzo di un computer primario.

Se si scarica il pacchetto di funzioni dal sito Web Ricoh, salvarlo in una posizione che sia accessibile da RICOH ProcessDirector. Tale posizione può trovarsi sul computer primario, su una workstation o su un'unità di rete. Ricordare la posizione in cui si è salvato il file, in modo da potervi accedere da RICOH ProcessDirector. Inoltre, è necessario estrarre il file in tale posizione per visualizzare il file EPK contenuto nel file scaricato.

Se il file del pacchetto di funzioni è contenuto in un DVD, è necessario individuare la posizione del file nel DVD, copiarlo dal DVD sul computer primario e tenere a mente la posizione in modo tale da potervi accedere senza problemi.

Per importare un pacchetto di funzioni tramite Importa pacchetto:
  1. Se uno o più server secondari vengono definiti e avviati, arrestare tutti i server secondari.
  2. Effettuare l'accesso come amministratore o altro utente dotato di autorizzazione per l'importazione di pacchetti.
  3. Nel riquadro a sinistra, selezionare Servizi Funzioni.
    Se viene visualizzato un messaggio di errore, è necessario avviare manualmente la Gestione delle funzioni:
    1. Accedere al computer primario come utente di sistema RICOH ProcessDirector (aiw1 è l'utente predefinito).
    2. Aprire un prompt dei comandi e digitare: startaiw -f
    3. Per completare il processo, svuotare la cache del browser.
      Le informazioni memorizzate nella cache del browser possono causare errori quando si tenta di utilizzare il livello più recente. La pulizia della cache consente di prevenire tali errori.
    4. Ricaricare la pagina web di Gestione delle funzioni.
    La pagina Gestione delle funzioni si apre in una nuova scheda del browser.
  4. Fare clic su Importa pacchetto.
  5. Nel campo Pacchetto da importare fare clic su Immagine della cartella..
  6. Selezionare il file EPK del pacchetto di funzioni per la funzione che si desidera installare e fare clic su Apri.
    L'importazione viene avviata automaticamente.
  7. Una volta completata l'importazione, la funzione installata o aggiornata viene visualizzata nella finestra principale di Feature Manager.
    La funzione appare nella tabella Gestione delle funzioni selezionata.
  8. Nella colonna Versioni disponibili, utilizzare l'elenco per selezionare la versione della funzione che si desidera installare.
  9. Fare clic su Installa.
  10. Rivedere le informazioni nella finestra di conferma, quindi fare clic su OK per continuare.
    La funzione viene installata, quindiRICOH ProcessDirector viene riavviato per concludere il processo di installazione.
  11. Fare clic su DISMISS per chiudere la scheda del browser Gestione delle funzioni.
  12. Per completare il processo, svuotare la cache del browser.
    Le informazioni memorizzate nella cache del browser possono causare errori quando si tenta di utilizzare il livello più recente. La pulizia della cache consente di prevenire tali errori.
  13. Effettuare nuovamente l'accesso.

1.2.2.4 Installazione del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat

In questa sezione viene descritto come installare e disinstallare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Il plug-in è incluso con la funzione Supporto Documenti PDF.

Assicurarsi che il sistema su cui viene installato Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat soddisfi i requisiti hardware e software. Se nel sistema è installata una versione precedente di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, disinstallarla.

1.2.2.4.1 Requisiti hardware e software per Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat

In questa sezione vengono descritti i requisiti hardware e software del computer su cui si desidera installare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Il plug-in viene incluso nella funzione Supporto Documenti PDF.
Requisiti hardware

Di seguito, sono riportati i requisiti hardware di sistema per il computer su cui è installato Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat:

  • Risoluzione del monitor da 1024 x 768 pixel o superiore
  • Almeno 2 GB di RAM

In base al numero di documenti da elaborare, potrebbe essere necessario spazio libero sul disco rigido e memoria aggiuntivi.

Requisiti software e del sistema operativo

Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat richiede uno dei seguenti sistemi operativi:

  • Windows 10
  • Windows 11 Pro
  • Windows Server 2016
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Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat richiede il seguente software:

  • Java Runtime Environment (JRE) 1.8 (Java Versione 8)
    • È necessario installare JRE, non Java Development Kit (JDK).
    • Si consiglia vivamente di utilizzare la versione a 64 bit di JRE scelto.
    • Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat supporta sia la versione 8 di Oracle Java che quella di OpenJDK (Hotspot).
      Nota: RICOH ProcessDirector né il plug-in installano Java sul sistema. È necessario installare una versione di Java supportata per l'utilizzo del plug-in.

      Se si installa il JRE OpenJDK (Hotspot), è necessario scegliere l'opzione di installazione con una configurazione personalizzata, non quella predefinita. Nell'elenco delle funzioni da installare, individuare le Chiavi di registro JavaSoft (Oracle) e selezionare l'opzione per installare tale funzione sul disco rigido locale.

  • Adobe Acrobat Pro 2020 o Pro DC
      Nota:
    • Non è possibile installare Acrobat in un percorso di directory contenente caratteri Unicode in una lingua diversa dall'inglese.

1.2.2.4.2 Esecuzione del programma di installazione

Attenersi alla seguente procedura per installare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat utilizzando il file del programma di installazione del plug-in copiato sul computer primario durante l'installazione della funzione Supporto Documenti PDF.

Il file di installazione fornito con la funzione Supporto Documenti PDF viene collocato qui:

  • Su Windows: C:\aiw\aiw1\share\Ricoh-ProcessDirector-Plug-in-for-AdobeAcrobat-Setup.exe
  • Su Linux: /aiw/aiw1/share/Ricoh-ProcessDirector-Plug-in-for-AdobeAcrobat-Setup.exe

Per eseguire il programma di installazione:

  1. Scaricare il file di installazione dal computer principale al computer Windows su cui è installato Adobe Acrobat utilizzando l'interfaccia utente RICOH ProcessDirector.
    1. Sul computer Windows client, accedere come amministratore.
    1. Effettuare l'accesso a RICOH ProcessDirector come utente membro del gruppo Amministratore.
    2. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    3. Nel riquadro di sinistra, scegliere Servizi Plug-in per Adobe Acrobat.
    4. Fare clic su Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
      Il processo di download dei file predefinito del browser viene utilizzato per trasferire il file. Potrebbe essere necessario scegliere dove memorizzare il file.
    5. Eseguire il logout da RICOH ProcessDirector.
  2. Chiudere tutte le applicazioni di cui potrebbe essere in corso l'utilizzo con Adobe Acrobat, Distiller o Reader. Molti browser Web utilizzano Adobe Acrobat Reader; pertanto, assicurarsi di chiudere tutti i browser Web.
  3. Trovare la directory in cui è stato scaricato il file del programma di installazione, quindi fare doppio clic su di esso.
    Si avvia il programma di installazione.
  4. Opzionale: per informazioni sulla configurazione, inclusi i requisiti hardware e software, fare clic su Guida alla configurazione.
    Adobe Acrobat deve essere chiuso durante il processo di installazione. Stampare queste istruzioni se si desidera visualizzarle durante l'installazione.
  5. Attenersi alle richieste per completare l'installazione.
  6. In base alla configurazione corrente, il programma di installazione potrebbe richiedere l'aggiornamento di alcune librerie di Microsoft.
  7. Verificare l'installazione aprendo un file PDF mediante Adobe Acrobat.
    • Nella vista tradizionale di Adobe Acrobat, controllare la barra dei menu. Dovrebbe essere visualizzato il menu Ricoh.
    • Nella nuova esperienza di Adobe Acrobat (introdotta a maggio 2023), selezionare Menu Plug-in. Dovrebbe essere visualizzato un menu secondario per Ricoh.
  8. Se non è possibile visualizzare il menu o il menu secondario Ricoh, controllare i valori predefiniti di queste impostazioni di Adobe:
    1. Aprire la finestra di dialogo Preferenze:
      • Nella vista tradizionale, fare clic su Modifica Preferenze.
      • Nella nuova esperienza di Adobe Acrobat, selezionare Menu Preferenze.
    2. Selezionare la categoria Generale.
    3. Nella sezione Avvio dell'applicazione, assicurarsi che non sia selezionato Usa solo plug-in certificati.
    4. Selezionare la categoria Sicurezza (Avanzata).
    5. Nella sezione Protezioni Sandbox, potrebbe essere presente un'opzione denominata Abilita modalità protetta all'avvio. Assicurarsi che questa opzione non sia selezionata.

Prima di utilizzare il plug-in per il miglioramento dei file PDF, aprire Adobe Acrobat e controllare la guida di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Per aprire la guida:

  • Nella vista tradizionale, fare clic su Ricoh Guida
  • Nella nuova esperienza di Adobe Acrobat, selezionare Menu Plug-in Ricoh Guida.

Consultare gli argomenti relativi alle preferenze, il caricamento delle proprietà del documento e l'aggiunta dell'icona del plug-in alla barra di avvio veloce di Acrobat. Questi argomenti descrivono come adattare il plug-in all'ambiente in uso.

1.2.2.4.3 Il caricamento delle proprietà del documento RICOH ProcessDirector

Per utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per la definizione di testo in un file PDF come proprietà documento RICOH ProcessDirector, è necessario importare l'elenco delle proprietà del documento RICOH ProcessDirector.
Eseguire questa attività:
  • Dopo aver installato Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
  • Dopo aver apportato le modifiche ai file di definizioni delle proprietà, aver eseguito l'utilità docCustom e avere installato o aggiornato la funzione Proprietà documento personalizzate.
  1. Chiudere Adobe Acrobat Professional.
  2. Recuperare il file definitions.zip dalla directory sul server RICOH ProcessDirector che elabora i file PDF:
    • Sistemi basati su Unix, /aiw/aiw1/share
    • Windows, C:\aiw\aiw1\share
    Il file viene generato quando si installa una delle funzioni di elaborazione dei documenti e viene aggiornato quando si esegue l'utilità docCustom e si installa o si aggiorna la funzione Proprietà documento personalizzate.
    Il file definitions.zip viene scaricato quando si scarica il programma di installazione del plug-in dalla scheda Amministrazione. Dopo aver apportato modifiche alle proprietà del documento personalizzato, è necessario scaricare manualmente il file definitions.zip.
  3. Sul sistema in cui è installato Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, collocare il file definitions.zip nella directory <user_home_directory\AppData>\Roaming\InfoPrint\InfoPrintPlugin\.

    Per <user_home_directory\AppData>, sostituire il nome della directory relativa ai dati dell'applicazione della directory principale per l'utente corrente.

      Nota:
    • Per visualizzare la posizione della directory dei dati dell'applicazione per l'utente corrente, immettere %appdata% nella riga comandi Esegui di Windows e fare clic su OK.

  4. Riavviare Adobe Acrobat Professional e fare clic su Ricoh Seleziona per attivare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. L'elenco delle proprietà del documento di RICOH ProcessDirector nel file definitions.zip viene importato automaticamente nelle aree del plug-in che utilizzano le proprietà del documento.
Il file definitions.zip contiene le proprietà del documento e le proprietà del documento limitate. Le proprietà del documento limitate non vengono salvate in un database, ma vengono memorizzate nel file delle proprietà del documento contenente la proprietà. Per ulteriori informazioni su entrambi i tipi di proprietà, consultare gli argomenti correlati alle proprietà del documento nel centro informazioni, ad esempio consultare l'argomento sulla modifica del modello delle proprietà del documento di esempio.

1.2.2.4.4 Caricamento di oggetti di supporto

Dopo l'installazione di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, caricare gli oggetto supporto RICOH ProcessDirector. Dopo averli caricati, importare oggetti di supporto , in modo da utilizzarli per definire opzioni di supporto e finitura per pagine specifiche del file PDF.

Ogni volta che vengono apportate modifiche a oggetti di supporto RICOH ProcessDirector, eseguire queste attività per importare tali oggetti in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

Caricamento di oggetti di supporto:

  1. Chiudere Adobe Acrobat Professional.
  2. Sul server primario RICOH ProcessDirector, andare alla seguente directory:

    • /aiw/aiw1/share in Linux
    • C:\aiw\aiw1\share in Windows

  3. Copiare il file media.zip nella directory <user_home_directory\AppData>\Roaming\InfoPrint\InfoPrintPlugin\ del sistema in cui è installato Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

    Per <user_home_directory\AppData>, sostituire il nome della directory relativa ai dati dell'applicazione della directory principale per l'utente corrente.

      Nota:
    • Per visualizzare la posizione della directory dei dati dell'applicazione per l'utente corrente, immettere %appdata% nella riga comandi Esegui di Windows e fare clic su OK.
    • Se la directory include sia un file media.zip che un file media.xml, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat utilizza il file media.zip per caricare gli oggetti supporto.
    • I file multimediali non vengono scaricati quando si scarica il programma di installazione del plug-in dalla scheda Amministrazione.

  4. Riavviare Adobe Acrobat Professional e fare clic su Ricoh Seleziona.

Gli oggetti supporto sono ora disponibili in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per la definizione dei supporto e delle opzioni di finitura.

Se il sistema RICOH ProcessDirector include la funzione Sostituzione dei moduli prestampati, sono disponibili anche i moduli elettronici definiti per gli oggetti supporto.

1.2.2.4.5 Disinstallazione di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat

Se è necessario disinstallare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, utilizzare il metodo di rimozione dei programmi previsto dal sistema in uso.
Per disinstallare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat:
  1. Chiudere tutte le istanze di Adobe Acrobat.
  2. Accedere a Windows come amministratore.
  3. Individuare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat nell'elenco dei programmi installati,
  4. quindi selezionarlo e rimuoverlo.

1.2.2.5 Download e installazione delle chiavi di licenza

Se si è acquistato RICOH ProcessDirector, Abbonamento RICOH ProcessDirector o una qualsiasi funzione, utilizzare questa procedura per scaricare le chiavi di licenza e installarle.
Prima di iniziare questa procedura:
  • Installare il prodotto o la funzione in modalità di prova.
  • Se il software non è ancora stato acquistato, contattare il rappresentante dell'assistenza clienti locale o il rappresentante delle vendite di Ricoh.

    Dopo aver acquistato il software, Ricoh Production Print invia un'e-mail con oggetto EMS - Entitlement Certificate all'indirizzo e-mail fornito al momento dell'ordine. Questa e-mail contiene un EID (Entitlement ID).

  • Seguire tutte le operazioni della procedura ogni volta che si riceve un'e-mail con un ID di licenza (EID) per i componenti RICOH ProcessDirector acquistati.

    Si riceverà un nuovo Entitlement ID al momento del rinnovo dell'abbonamento a Abbonamento RICOH ProcessDirector.

  • Le chiavi di licenza sono specifiche per il rilascio di RICOH ProcessDirector o Abbonamento RICOH ProcessDirector installato. Verificare che la versione nella finestra di dialogo Informazioni corrisponda a quella indicata nell'e-mail.
  • Questa procedura per scaricare e installare le chiavi di licenza non si applica a Transform Feature. Per ulteriori informazioni, consultare Installazione delle chiavi di licenza della funzione di conversione.
Per scaricare e installare chiavi di licenza:
  1. Aprire RICOH ProcessDirector.
  2. Fare clic sul pulsante (Icona informazioni) a destra dell'intestazione e selezionare Informazioni.
  3. Fare clic su INSTALLAZIONE DELLE LICENZE.
  4. Fare clic sul collegamento per aprire il sito Web di attivazione della licenza.
  5. Nella pagina Attivazione del software, inserire l' EID e l'impronta digitale del sistema.
    • Trovare l'EID nell'e-mail Ricoh-Entitlements e digitarlo i incollarlo nel campo EID.
    • Copiare l'impronta digitale del sistema dalla finestra di dialogo Installa licenze.
  6. Fare clic su Conferma contenuto.
  7. Selezionare la licenza che si desidera attivare e fare clic su Attiva.
  8. Dopo l'attivazione della licenza, fare clic su Scarica chiave di licenza.
    Il file della chiave di licenza viene scaricato sul computer.
  9. Tornare alla finestra di dialogo Installa licenze.
  10. Nella finestra di dialogo Installa licenze, fare clic su e selezionare il file di licenza che si desidera installare.
  11. Fare clic su Fine.
  12. Riavviare RICOH ProcessDirector per completare l'installazione.
      Importante:
    • Se il periodo di prova o l'abbonamento scade prima del riavvio di RICOH ProcessDirector, RICOH ProcessDirector viene chiuso.
Le chiavi di licenza per tutte le funzioni acquistate sono ora installate sul computer primario. Qualsiasi funzione senza chiave di licenza resta in modalità prova fino al termine del periodo di prova. Se si acquista una funzione aggiuntiva, si rinnova l'abbonamento o si rinnova la manutenzione del prodotto, ripetere questo processo per installare una nuova chiave.

Al termine del periodo di prova, le operazioni e gli oggetti forniti con la funzione non sono più disponibili, ma rimangono sul sistema. L'installazione di una chiave di licenza dopo l'acquisto della funzione attiva le operazioni e gli oggetti senza richiedere una reinstallazione.

Alla scadenza di un abbonamento, tutti gli oggetti rimangono nel sistema, ma non è possibile effettuare l'accesso. Contattare il supporto software Ricoh per ricevere assistenza sull'installazione di una nuova licenza su un sistema con un abbonamento scaduto.

1.2.2.6 Installazione e configurazione dello script pdpr

Se si esegue la migrazione da InfoPrint Manager e si utilizza il comando pdpr per inoltrare lavori, è possibile installare lo script RICOH ProcessDirector pdpr sui computer che inoltrano lavori e utilizzare lo stesso comando per inviare lavori a RICOH ProcessDirector.
Il pacchetto di installazione dello script pdpr viene copiato sul computer primario quando si installa il prodotto base. È possibile copiare il pacchetto di installazione e installarlo sui computer che inoltrano i lavori su cui è in esecuzione uno dei seguenti sistemi operativi:
  • CentOS Linux dalla 7.9 alla versione 7.X più recente per x86_64
  • Red Hat dalla 7.6 alla versione 7.X più recente
  • Red Hat dalla 8.1 alla versione 8.X più recente
  • Rocky Linux dalla 8.4 alla versione 8.X più recente
  • Rocky Linux dalla 9.0 alla versione 9.X più recente
  • SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 12.0 con Service Pack 4 o versioni successive per x86_64
  • SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 15.0 con Service Pack 1 o successiva per x86_64
  • Windows 7
      Nota:
    • Per installare lo script pdpr su un sistema operativo diverso, contattare il rappresentante dell'assistenza clienti Ricoh.
Per eseguire lo script pdpr è necessario Perl. Prima di installare lo script pdpr, verificare che Perl interpreter sia installato sui sistemi client.

Lo script pdpr utilizza un file di controllo denominato pdpr.cfg per determinare se i lavori vengono inviati a InfoPrint Manager o a RICOH ProcessDirector. È anche possibile memorizzare il file di controllo sullo stesso computer su cui si installa lo script pdpr, oppure è possibile memorizzarlo in un percorso centrale e consentire allo script pdpr di accedere ad esso tramite FTP. Lo script pdpr utilizza un accesso anonimo al server FTP, quindi l'utente anonimo deve disporre dell'autorizzazione di lettura per il file di controllo.

Per ottenere lo script pdpr più recente, contattare il proprio rappresentante dell'assistenza clienti Ricoh.

Per installare e configurare lo script pdpr:

  1. Accedere al computer primario come utente di sistema RICOH ProcessDirector (l'utente predefinito è aiw1) o con l'ID utente membro del gruppo RICOH ProcessDirector (il gruppo predefinito è aiwgrp1).
  2. Rilevare il file di installazione: /aiw/aiw1/samples/pdpr/pdpr_installer.
  3. Copiare il file in una directory temporanea nel computer su cui è in esecuzione il comando pdpr.
  4. Effettuare l'accesso al computer client:
    • Su un client basato su Linux, accedere come utente root e aprire un prompt dei comandi.
    • Su un client Windows, accedere come utente con autorizzazione di amministratore e aprire un prompt dei comandi.
  5. Modificare le directory nella directory che contiene pdpr_installer.
  6. Tipo: perl pdpr_installer
    L'interfaccia di installazione viene eseguita nella finestra del prompt dei comandi.
  7. Quando il programma di installazione chiede dove si desidera installare il programma, scegliere una directory differente rispetto alla directory temporanea in cui è installato the pdpr_installer.
      Importante:
    • Se si installa nella directory temporanea, l'installazione non riesce. È possibile eseguire un'installazione incompleta che presenta una directory pdpr anziché lo script pdpr.
  8. Rispondere alle domande nel programma di installazione in base alle seguenti definizioni:
    Nome host o indirizzo IP del server RICOH ProcessDirector
    Indirizzo IP o nome host completo del computer su cui è installato il server primario.
    Percorso FTP completo per il file pdpr.cfg
    Se si desidera memorizzare il file pdpr.cfg in un percorso centrale, il percorso completo del file pdpr.cfg. Il valore deve terminare con il nome file pdpr.cfg.

    Se si prevede di memorizzare il file pdpr.cfg sullo stesso sistema dello script pdpr, non digitare nulla; premere Invio e continuare con il programma di installazione.

  9. Finalizzare il processo di installazione:
    • Se si sta eseguendo l'installazione su un client Linux, disconnettersi e accedere di nuovo per rendere effettive le modifiche.
    • Se si sta eseguendo l'installazione su un client Windows, riavviare il computer per rendere effettive le modifiche.
  10. Per definire le regole di analisi del comando pdpr e inoltrare i lavori a RICOH ProcessDirector, modificare il file pdpr.cfg.
    Il file deve contenere una linea per ciascuna regola definita. I lavori vengono inviati a una periferica di input basata sull'ultima regola a cui corrispondono. Se il lavoro non soddisfa le condizioni di una qualsiasi delle regole, viene inviato a InfoPrint Manager.

    Ciascuna linea del file segue questa sintassi:

    • FileName | LDName,regular_expression, input_device_name, [BOTH]

    Utilizzare FileName se si desidera analizzare il nome file del file di input per determinare dove inviare il lavoro. Utilizzare LDName per analizzare il valore dell'opzione -d (InfoPrint Manager destinazione logica) sul comando pdpr per determinare dove inviare il lavoro.

    Ad esempio, il file potrebbe contenere le seguenti linee:

    LDName, .*\.[Pp][Ss], InputPS
    FileName, .*\.[Aa][Ff][Pp], InputAFP

    La prima riga istruisce lo script affinché osservi l'opzione -d sul comando pdpr. Se il valore specificato per tale opzione termina con .ps o .PS, il lavoro viene inviato alla periferica di input denominata InputPS. La seconda riga istruisce lo script affinché osservi il nome file del file di input. Se il nome file termina con .afp o .AFP, il lavoro viene inviato alla periferica di input denominata InputAFP.

    Se non viene soddisfatta alcuna condizione, il lavoro viene inviato a InfoPrint Manager tramite il valore memorizzato nella variabile di ambiente PDHOST sul sistema.

    Aggiungere il parametro BOTH alla fine di una voce per indicare se la condizione viene soddisfatta, il lavoro deve essere inviato sia a InfoPrint Manager che a RICOH ProcessDirector. Questo risulta utile durante la configurazione iniziale di RICOH ProcessDirector per ricevere lavori da pdpr poiché è possibile verificare la configurazione di RICOH ProcessDirector mentre si continua a usare InfoPrint Manager nel proprio ambiente di produzione.

Ora è possibile configurare RICOH ProcessDirector per la ricezione di lavori inoltrati con lo script pdpr da tutti i sistemi client.

1.2.2.7 Disinstallazione del prodotto base, delle funzioni e delle estensioni

È possibile utilizzare un comando per disinstallare contemporaneamente il prodotto base e tutte le funzioni ed estensioni (tranne le funzioni del server secondario). Non è possibile disinstallare le funzioni o le estensioni singolarmente.

Per disinstallare il prodotto base e tutte le funzioni ed estensioni:

  1. Accedere al computer primario come utente root.
  2. Immettere uno di questi comandi:
    • Se si avvia il computer primario da un'interfaccia utente grafica come X Windows:
      • /opt/infoprint/ippd/_uninstall/ippd/removeIPPD -i gui
    • Se si avvia il computer primario da una finestra del terminale:
      • /opt/infoprint/ippd/_uninstall/ippd/removeIPPD -i console
      Nota:
    • Se viene visualizzato un errore che indica l'impossibilità di trovare Java Virtual Machine, immettere questo comando, quindi provare a eseguire nuovamente il comando:

      . ~aiw1/.profile

    RICOH ProcessDirector avvia il programma che guida attraverso il processo di disinstallazione. Seguire le istruzioni riportate nel programma.
  3. Fare clic su Disinstalla per avviare il processo di disinstallazione.
    È possibile scegliere di rimuovere l'utente di sistema (aiw1), il gruppo di sistema (aiwgrp1), l'utente del database (aiwclnt) e il gruppo del database (aiwdbgrp).
    Al termine della disinstallazione, verrà visualizzato un messaggio di completamento corretto della disinstallazione oppure un messaggio di errore con la posizione del file di log degli errori.
  4. Fare clic su Fine.
  5. Il programma di disinstallazione lascia al suo posto parte della struttura della directory. Per rimuovere completamente tutti i file installati dal programma di installazione RICOH ProcessDirector, rimuovere tutti i file system creati come parte dell'installazione.
    I file system da rimuovere includono:
    • /aiw/aiw1/db2
    • /aiw/aiw1/db2_logs
    • /aiw
    • /opt/infoprint/ippd
    • /var/psf/segments
    • /var/psf
    • /var/aiw
      Importante:
    • Non rimuovere la directory /opt/infoprint se RICOH InfoPrint XT o RICOH Transform Feature è installato sul server in uso.
  6. Per rimuovere i database di RICOH ProcessDirector e l'istanza DB2 da un server DB2 su un computer diverso:
    1. Accedere a questo computer come proprietario dell'istanza DB2 del database di RICOH ProcessDirector.
    2. Inserire il DVD del prodotto base RICOH ProcessDirector nell'unità.
    3. Accedere alla directory /scripts sul DVD del prodotto base RICOH ProcessDirector.
    4. Inserire questo comando per eseguire lo script di disinstallazione:
      • ./remoteDB2uninstall.sh
      Nota:
    • remoteDB2uninstall.sh permette di scegliere se rimuovere gli ID utente RICOH ProcessDirector o i gruppi utente creati da setupRemoteDB2.sh. Tale operazione non rimuove gli ID utenteRICOH ProcessDirector o i gruppi utente creati manualmente.
  7. Per rimuovere il contenitore Docker quando si utilizza RICOH ProcessDirector con un database PostgreSQL, è necessario prima arrestare il contenitore Docker e poi rimuoverlo.
    1. Immettere questo comando per interrompere il contenitore Docker:
      docker stop container-name
    1. Immettere questo comando per rimuovere il contenitore Docker:
      docker rm container-name
    1. Immettere questo comando se si desidera rimuovere anche i volumi associati:
      docker volume prune

      Questo comando elimina tutti i dati persistenti precedentemente associati ai contenitori che sono stati rimossi.

    Il nome del contenitore è rpd-aiwdb-postgres per il database primario e rpd-reports-postgres per il database Report.
  8. Riavviare il computer principale.

1.2.2.7.1 Disinstallazione di Transform Feature

Se si desidera disinstallare Transform Feature, è necessario procedere dal server e BladeCenter, nel modo appropriato.

1.2.2.7.1.1 Disinstallazione di Transform Feature da un server

In questa sezione viene descritta la procedura per disinstallare Transform Feature da un server.
Per disinstallare Transform Feature da un server:
  1. Per Linux, eseguire questo comando da questo percorso: /opt/infoprint/itm/_uninst/uninstall_itm.sh e per Windows, specificare il comando di disinstallazione da questo percorso: install_path\_uninst\uninstall.exe
  2. Per disinstallare solo una conversione specifica, per Linux, eseguire questo comando:
    /opt/infoprint/itm/_inst/feature/<transform_id>/_uninst/uninstall_tf_<transform_id>.sh dove <transform_id> è il nome della conversione.
  3. Viene visualizzata la pagina Benvenuti nel programma di disinstallazione.
  4. Fare clic su Avanti.
    Viene visualizzata la pagina di riepilogo in cui viene specificato che il programma di installazione disinstallerà Transform Feature.
  5. Fare clic su Disinstalla.
    Viene visualizzata la pagina in cui viene specificato che Transform Feature è stato disinstallato.
  6. Fare clic su Fine per uscire dalla procedura guidata.
Nei sistemi operativi Windows è possibile disinstallare Transform Feature anche dal Pannello di controllo.

1.2.2.7.1.2 Disinstallazione di Transform Feature da un server Linux utilizzando la riga di comando

In questa sezione viene descritto come disinstallare Transform Feature dalla riga di comando.
Per disinstallare Transform Feature da un server Linux:
  1. Accedere come utente root (amministratore).
  2. Per disinstallare una console, immettere il seguente comando:
    /opt/infoprint/itm/_uninst/uninstall_itm.sh
  3. Per disinstallare solo una conversione specifica, immettere questo comando:
    /opt/infoprint/itm/_inst/feature/<transform_id>/_uninst/uninstall_tf_<transform_id>.sh dove <transform_id> è il nome della conversione.

1.2.2.7.1.3 Disinstallazione di Transform Feature da un server Windows utilizzando la riga di comando

In questa sezione viene descritto come disinstallare Transform Feature dalla riga di comando.
Per disinstallare Transform Feature da un server Windows:
  1. Accedere come utente amministratore.
  2. Per disinstallare una console, immettere il seguente comando:
    install_path\_uninst\uninstall.exe -i console
  3. Per eseguire una disinstallazione invisibile (non produce output e non richiede l'intervento dell'utente), immettere il seguente comando:
    install_path\_uninst\uninstall.exe -i silent

1.2.3 Migrazione e aggiornamento

L'upgrade è il processo di aggiornamento di RICOH ProcessDirector a una release o a un livello di servizio più recente. La migrazione è il processo di passaggio a RICOH ProcessDirector da un altro prodotto Ricoh Production Print.

Questa sezione fornisce informazioni su:

  • Installazione di un aggiornamento del prodotto per RICOH ProcessDirector.
  • Migrazione di oggetti da RICOH ProcessDirector su un computer a un'installazione su un altro sistema.
  • Migrazione da un prodotto a un altro, ad esempio, da InfoPrint Transform Manager alle funzioni di conversione RICOH ProcessDirector.

1.2.3.1 Installazione di un aggiornamento per il prodotto RICOH ProcessDirector

1.2.3.1.1 Preparazione all'aggiornamento

Quando si prepara il sistema per un aggiornamento, è necessario determinare come si desidera aggiornare il sistema e quali componenti sono stati installati, quindi eseguire il backup del sistema.

Per prepararsi a un aggiornamento:

  1. Decidere come aggiornare il sistema. Si hanno a disposizione due scelte:
    • Scaricare il file ISO completo del prodotto per la versione più recente di RICOH ProcessDirector.

      Il file ISO include un aggiornamento completo del prodotto di base e di tutte le caratteristiche. L'aggiornamento viene installato nello stesso modo in cui è stato installato inizialmente il prodotto.

      Questa opzione è la più efficiente, perché c'è un solo pacchetto da scaricare e le funzioni installate vengono aggiornate automaticamente.

        Nota:
      • Funzioni di conversione RICOH deve essere scaricato installato separatamente.
    • Scaricare i pacchetti di aggiornamento del prodotto di base e di ciascuna delle funzioni installate.

      Il download di singoli pacchetti di aggiornamento può essere più veloce del download del file ISO completo, poiché ogni pacchetto è significativamente più piccolo del file ISO. Tuttavia, ogni pacchetto deve essere scaricato singolarmente. Se si dispone di un gran numero di funzioni da aggiornare, il processo può richiedere molto tempo.

      È possibile installare solo un aggiornamento per il prodotto su sistemi RICOH ProcessDirector con versione 3.6 o superiore. Se il software è inferiore alla versione 3.6, utilizzare il file ISO completo del prodotto o contattare il supporto software.

  2. Se è installato Funzioni di conversione RICOH, accedere all'interfaccia utente della funzione di conversione e aprire la finestra di dialogo Informazioni. Prendere nota delle conversioni installate.
  3. Se si sceglie di utilizzare il file ISO completo del prodotto, seguire le istruzioni riportate nei capitoli 3 e 4 di Ricoh ProcessDirector: pianificazione e installazione per scaricare e installare l'aggiornamento.
  4. Se si sceglie di installare i pacchetti di aggiornamento, è necessario aggiornare il prodotto di base e tutte le funzioni attualmente installate.
    1. Effettuare l'accesso come utente autorizzato per utilizzare Feature Manager.
    2. Fare clic su Amministrazione.
    3. Nel riquadro a sinistra, selezionare Servizi Funzioni.
      Se viene visualizzato un messaggio di errore, è necessario avviare manualmente la Gestione delle funzioni:
      • accedere al computer primario come utente predefinito e aprire un prompt di comandi. Digitare: startaiw -f
      Per completare il processo, svuotare la cache del browser e ricaricare la pagina web di Gestione delle funzioni.
    4. Fare un elenco di tutte le funzioni che hanno un numero di versione nella colonna Versione installata.
      La funzione Aggiorna prodotto contiene il prodotto base, perciò è necessario aggiornarla.
  5. Effettuare il backup del sistema. Digitare questi comandi.
    • zip -r aiwlib.zip /aiw/aiw1/lib/*
    • zip -r ext-xml.zip /opt/infoprint/ippd/extensions/**/extension.xml
      Nota:
    • Questa procedura arresta e riavvia il server di RICOH ProcessDirector. Effettuare questa procedura nel momento di manutenzione pianificato.

1.2.3.1.2 Scaricare e installare pacchetti di aggiornamento

È possibile scaricare aggiornamenti per il prodotto RICOH ProcessDirector dalla pagina Web del software Ricoh.
    Nota:
  • Questa procedura prevede il non utilizzo di un computer primario per accedere a una pagina Web esterna e scaricare i file dell'aggiornamento.

    Se si scaricano i file direttamente sul computer principale, scaricare i file in questa directory:

    • /opt/infoprint/ippd/available

Per scaricare e installare i pacchetti di aggiornamento:
  1. In un browser Web, aprire questa pagina: https://dl.ricohsoftware.com/.
  2. Fare clic su Download software, immettere il proprio Entitlement ID e fare clic su Invia.
  3. Opzionale: Se Funzioni di conversione RICOH è da aggiornare, individuare e fare clic sui nomi delle conversioni per scaricarli.
  4. Fare clic su Visualizza file correlati sul lato destro della pagina.
  5. Fare clic sul titolo di ogni pacchetto che si desidera scaricare, a partire da Ricoh ProcessDirector: funzione Aggiorna prodotto.
    Utilizzare l'elenco delle funzioni installate per determinare quali altri pacchetti scaricare.
  6. Dopo i download di ogni pacchetto, confermarne i checksum MD5 con il valore mostrato sulla pagina Web. Utilizzare questo comando, sostituendo il nome del file per ProductUpdate.epk:
    • md5sum ProductUpdate.epk

    Se il checksum non corrisponde, scaricare di nuovo il file.

  7. Accedere al server primario come utente aiw1.
  8. Copiare i file EPK in questa directory sul computer principale:
    • /opt/infoprint/ippd/available
  9. Installare la funzione di aggiornamento del prodotto utilizzando Importa pacchetto.
  10. Quando l'installazione è completa, RICOH ProcessDirector si riavvia. Utilizzare il proprio browser per accedere all'interfaccia utente. Se si verifica un errore durante l'installazione, contattare il supporto software Ricoh.
  11. Se sono stati scaricati altri pacchetti di funzioni, utilizzare Gestione delle funzioni per installarli.
  12. Se si è scaricato Funzioni di conversione RICOH, montare e installare ogni file ISO.
    Per informazioni dettagliate sull'esecuzione del programma di installazione, fare riferimento a RICOH ProcessDirector: Pianificazione e installazione, capitolo 4.

1.2.3.2 Utilizzo di Assistente alla migrazione

L'Assistente alla migrazione è un'utility che aiuta a spostare gli oggetti da un sistema RICOH ProcessDirector a un altro.

Prima di iniziare la procedura descritta di seguito, installare RICOH ProcessDirector su un nuovo computer. Questo computer è noto come sistema target. Inoltre, è necessario disporre dell'URL della pagina di accesso del sistema RICOH ProcessDirector esistente e del nome utente di un amministratore di RICOH ProcessDirector su tale sistema. Il sistema esistente è il sistema di origine.

Nota: Sui sistemi di origine e target possono essere installati sistemi operativi diversi.
Per utilizzare l'Assistente alla migrazione, seguire le seguenti procedure per preparare i sistemi, eseguire l'Assistente alla migrazione e completare il processo eseguendo le attività di migrazione che l'Assistente alla migrazione non può gestire.

1.2.3.2.1 Preparazione all'utilizzo di Assistente alla migrazione

Per una migrazione di successo, si consiglia di adottare alcune misure di preparazione dei sistemi per evitare problemi difficili da risolvere che potrebbero portare a un errore della migrazione.
Per preparare i sistemi alla migrazione:
  1. Installare RICOH ProcessDirector sul sistema target.
    1. Verificare che il sistemi soddisfi i prerequisiti.
    2. Seguire le istruzioni di installazione come per una nuova installazione.
    3. Tornare a questa procedura dopo aver completato il processo di installazione del prodotto di base.
    4. Accedere alla versione di RICOH ProcessDirector appena installata. Utilizzare il nome utente aiw e la password aiw.

      Quando si cambia la password di questo utente, ricordare la nuova password. Si consiglia di accedere come questo utente fino al termine del processo di migrazione e all'importazione di tutti gli utenti nel sistema target.

    5. Installare le stesse funzioni presenti sul sistema precedente ed eventuali nuove funzioni acquistate. Se si verifica un errore durante l'installazione, contattare il supporto software Ricoh.
    6. Scaricare e installare le chiavi di licenza. RICOH ProcessDirector e tutte le funzioni si installano in modalità di prova. Se il periodo di prova scade prima dell'installazione delle chiavi di licenza, il software smette di funzionare.

      Nota: Se si preferisce, è possibile installare le chiavi di licenza al termine del processo di migrazione.
  2. Se si utilizza la funzione di sostituzione dei moduli prestampati, esportare il file media.zip dal sistema target e copiarlo nel sistema di origine. Seguire le istruzioni per Esportazione di supporti con moduli elettronici.
  3. Quando si importano risorse passaggio, i file a cui si riferiscono non sono inclusi nel pacchetto di esportazione. Copiare manualmente i file a cui si fa riferimento nelle risorse del passaggio dal sistema di origine al sistema target. È necessario copiare i file sul sistema target prima di avviare l'Assistente alla migrazione.
    1. Per importare tutte le risorse operazione, copiare il contenuto di /aiw/aiw/aiw1/StepResourcesC dal sistema di origine nella stessa directory sul sistema target.
    2. Per importare risorse operazione specifiche, aprire il file XML esportato. Trovare la voce per ogni risorsa passaggio esportata e individuare la proprietà StepResource.File. In quel valore, trovare il nome del file RSC associato a quella risorsa passaggio. Per esempio, in questo valore:
      <property name="StepResource.File" value="{"fileName" : 
      "/aiw/aiw1/StepResources/
      1992052c6ef44a229b8b43d77232bf53.rsc1992052c6ef44a229b8b43d77232bf53.rsc
      " , &quot;,"displayName" : "
      Ricoh_Export-2019-08-26_13-30-04.xml"}"/>

      Il nome del file è: 1992052c6ef44a229b8b43d77232bf53.rsc

    3. Trovare il file sul sistema di origine e copiarlo nella stessa directory del sistema target.
  4. L'Assistente alla migrazione non può eseguire la migrazione di credenziali di alcun tipo. Tuttavia, gli oggetti che le richiedono non vengono importati se non esistono sul sistema target. Esportare ora Password, Sessione e Credenziali statiche dal sistema di origine. Importarle nel sistema target prima di avviare l' Assistente alla migrazione.
      Nota:
    • Le credenziali Chiave privata non possono essere esportate, perché devono essere create sul sistema in cui vengono utilizzate. Gli oggetti che utilizzano credenziali di chiave privata non funzionano nell' Assistente alla migrazione e devono essere ricreati manualmente in seguito.
  5. Prevenire i problemi più comuni che possono portare a un errore della migrazione:
    1. Eseguire uno snapshot o un backup dei sistemi di origine e target per evitare il rischio di perdita dei dati.
        Nota:
      • L'uso di Assistente alla migrazione per eseguire l'aggiornamento su un altro computer non influisce sul sistema di origine, preservando i dati e la configurazione. Si consiglia di eseguire il backup di entrambi i sistemi come misura di sicurezza.
    2. Assicurarsi che le funzioni di Aggiornamento del prodotto siano installate su entrambi i sistemi allo stesso livello. In Gestione delle funzioni, individuare la funzione Aggiornamento del prodotto per entrambi i sistemi e confrontare i valori nella colonna Versione installata.
        Nota:
      • Se il sistema target ha una versione superiore, si ha la possibilità di scaricare il pacchetto durante la migrazione. Quindi è possibile installare l'Aggiornamento del prodotto utilizzando la funzione Importa pacchetto nella pagina Gestione delle funzioni del sistema di origine.
      • Se il sistema di origine ha una versione superiore, trovare il pacchetto di aggiornamento del prodotto più recente in: /opt/infoprint/ippd/available. Il nome del pacchetto è: ProductUpdate-3.4.version_number.epk. Scaricare il pacchetto, quindi accedere al sistema target. Aprire Gestione delle funzioni, importare il pacchetto e installarlo.

        Per ulteriori informazioni, consultare Aggiunta o aggiornamento di una funzione tramite Importa pacchetto.

    3. Controllare la capacità del file system. Per una migrazione corretta, il sistema target deve avere una capacità disponibile almeno pari a quella del sistema di origine.
    4. Disattivare tutti i software che scansionano e bloccano i file, come i software antivirus e di sicurezza, che possono interferire con l'installazione o le prestazioni.

1.2.3.2.2 Esecuzione di Assistente alla migrazione

Con l'Assistente alla migrazione, gli oggetti vengono trasferiti da un sistema RICOH ProcessDirector all'altro. Questo processo riduce significativamente la probabilità di errore umano associato all'importazione di un gran numero di oggetti.
Prima di iniziare, assicurarsi di conoscere l'URL della pagina di accesso del sistema da cui si desidera effettuare la migrazione (sistema di origine). Per procedere alla migrazione, è necessario l'accesso come amministratore sia per il sistema di origine che per quello target.
    Nota:
  • Si consiglia di accedere al sistema target utilizzando l'utente aiw, poiché l'ID utente RICOH ProcessDirectorI put my best mar probabilmente non esiste ancora sul nuovo sistema.
  • È possibile creare un nuovo utente amministratore per accedere al sistema target, ma se esiste sul sistema di origine, viene sovrascritto durante la migrazione.
Per utilizzare Assistente alla migrazione:
  1. Accedere al sistema target RICOH ProcessDirector come utente aiw.
  2. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  3. Nel riquadro sinistro, fare clic su Programmi di utilità Assistente alla migrazione.
  4. Selezionare IMPORTA DA UN ALTRO SISTEMA.
  5. Accedere al sistema di origine con un nome utente e una password di amministratore.
      Nota:
    • È necessario fornire l'URL completo della pagina di accesso del sistema di origine.
  6. Nella pagina Verifica, accertarsi che tutte le informazioni presentate siano corrette e fare clic su Continua.
  7. Nella pagina Preparazione, esaminare le azioni suggerite per ridurre le possibilità di errore della migrazione. Per ogni operazione è possibile scegliere se completarla o ignorarla. Fare clic su Salva e continua per procedere con la migrazione.
    Ad esempio, in questa operazione, è possibile assicurarsi che le funzioni di Aggiornamento del prodotto siano installate su entrambi i sistemi allo stesso livello. In Gestione delle funzioni, individuare la funzione Aggiornamento del prodotto per entrambi i sistemi e confrontare i valori nella colonna Versione installata.
    • Se il sistema target ha una versione superiore, fare clic sul pulsante di download nell'Assistente alla migrazione per salvare il pacchetto sul sistema. Quindi è possibile installare l' Aggiornamento del prodotto utilizzando la funzione Importa pacchetto nel sistema di origine.
    • Se il sistema di origine ha una versione superiore, trovare il pacchetto di aggiornamento del prodotto più recente in: /opt/infoprint/ippd/available. Il nome del pacchetto è: ProductUpdate-3.4.version_number.epk. Scaricare il pacchetto, quindi accedere al sistema target. Aprire Gestione delle funzioni, importare il pacchetto e installarlo.

      Per ulteriori informazioni, consultare Aggiunta o aggiornamento di una funzione tramite Importa pacchetto.

  8. Nella pagina Funzioni, fare clic su CONTROLLA FUNZIONI per confrontare le funzioni installate sui sistemi. Per procedere, assicurarsi che sia sul sistema di origine che su quello target siano installate le stesse funzioni.
    Se mancano delle funzioni, fare clic su Salva e continua. Esaminare le funzioni da installare e fare clic su OK. Si apre Gestione delle funzioni per installare le funzioni mancanti. Dopo l'installazione delle funzioni, accedere nuovamente al sistema target RICOH ProcessDirector e tornare all' Assistente alla migrazione. Quando entrambi i sistemi contengono le stesse funzioni, fare clic su Continua per procedere con la migrazione.
      Nota:
    • Se una o più funzioni sono state acquistate per la prima volta, possono esistere solo sul sistema target.
    • Se si è collaborato con Advanced Solutions Practice di Ricoh per installare funzioni aggiuntive sul sistema di origine, è necessario trasferire tali pacchetti di funzioni al sistema target. Contattare il rappresentante Ricoh per assistenza.
  9. Nella pagina Oggetti, selezionare la migrazione di tutti gli oggetti del sistema di origine o di oggetti specifici.
    Si consiglia di eseguire la migrazione di tutti gli oggetti, ma è possibile selezionare quali oggetti migrare se si vuole cogliere l'occasione per rimuovere alcuni oggetti dal sistema. Se si sceglie di migrare selettivamente gli oggetti, fare clic su Seleziona oggetti e scegliere gli oggetti da migrare.

    Le Opzioni di migrazione consentono di sovrascrivere eventuali oggetti con nome identico sul sistema target con gli oggetti corrispondenti del sistema di origine.

  10. Nella pagina Impostazioni, selezionare le impostazioni di sistema precedentemente configurate da migrare. Queste impostazioni sono configurate nella sezione Impostazioni della pagina Gestione. Scegliere le impostazioni da importare e fare clic su Salva e continua.
  11. Prima di procedere con il processo di migrazione, rivedere la configurazione da importare dal sistema di origine. Se è necessario modificare qualche scelta, si può passare a qualsiasi operazione dell'impostazione delle elezioni di migrazione selezionando Modifica.
  12. Quando tutto è confermato, fare clic su AVVIA MIGRAZIONE.
    L'Assistente alla migrazione inizia a importare gli oggetti e le impostazioni visualizzando l'avanzamento. È possibile scaricare il file di registro della migrazione per rivedere i dettagli in caso di errori di migrazione o la versione finale al termine della migrazione.
  13. Scaricare il registro del file ZIP se ci sono errori da rivedere.
  14. Dopo aver scaricato il file ZIP, fare clic sul pulsante X nella parte superiore della pagina per uscire da ASSISTENTE ALLA MIGRAZIONE.
    Nota:
  • È possibile fare clic sulla X nell'angolo superiore destro della finestra, seguita da SALVA MODIFICHE, per salvare i progressi in qualsiasi momento durante la migrazione. In questo modo, è possibile tornare a completare il processo di migrazione dal punto in cui si era interrotto.
  • Vedere Completamento della procedura di aggiornamento per completare il processo di migrazione.

1.2.3.2.3 Completamento della procedura di aggiornamento

Dopo l'aggiornamento di RICOH ProcessDirector, sono necessarie altre operazioni per semplificare la transizione.
Se è stato effettuato l'aggiornamento sullo stesso computer, con il processo di aggiornamento, gli oggetti vengono convertiti in versioni compatibili con la nuova versione di RICOH ProcessDirector. Tutti gli utenti esistenti e i gruppi sono presenti, quindi gli utenti possono accedere con gli stessi nomi e dispongono degli stessi livelli di autorizzazione. Quando si effettua l'accesso, vengono visualizzate tutte le stampanti, le periferiche di input e altri oggetti.

Se è stato effettuato l'aggiornamento su un altro computer, si dovrebbe essere in grado di accedere e vedere tutti gli oggetti importati. Tuttavia, sono ancora necessari alcune operazioni manuali per completare il processo di migrazione.

Per completare la procedura di aggiornamento:

  1. Se è stato effettuato l'aggiornamento a un altro computer con Assistente alla migrazione, eseguire le seguenti operazioni:
    1. Riattivare tutti i software antivirus e di sicurezza disattivati durante il processo di migrazione.
    2. L'Assistente alla migrazione non può importare le informazioni di configurazione TLS; è necessario configurarle nuovamente sul nuovo sistema.

      Per ulteriori informazioni, consultare Supporto Secure Sockets Layer e Transport Layer Security.

    3. Se la migrazione del server primario è avvenuta da un sistema operativo a un altro (in particolare da Windows a Linux o viceversa), controllare e aggiornare tutti i percorsi utilizzati nelle operazioni del flusso di lavoro.

      Assicurarsi che tutti i percorsi delle directory siano aggiornati alla struttura delle directory del nuovo sistema. Se si sta eseguendo la migrazione da RICOH ProcessDirector AIX a Linux o Windows, questa operazione è essenziale.

    4. Esaminare il registro per verificare la presenza di eventuali errori, compresi gli oggetti che non sono stati importati.
      Gli oggetti che utilizzano le credenziali della chiave privata non vengono importati perché le credenziali non esistono. Ricreare le credenziali della chiave privata sul sistema target, quindi creare manualmente gli oggetti.
    5. Copiare tutti i file di configurazione nelle posizioni corrette, in modo da essere rilevabili tramite i lavori.

      Ripristinare tutti i file di configurazione memorizzati al di fuori del file system /aiw/aiw1.

    6. Se si è creato un portlet personalizzato su un sistema RICOH ProcessDirector precedente alla versione 3.10.2, non è possibile importarlo in un sistema con RICOH ProcessDirector versione 3.12 o successiva. Creare nuovamente il portlet personalizzato sul sistema di origine.
    7. Aggiornare i server secondari e applicazioni, quindi verificare che gli oggetti migrati possano connettersi al sistema aggiornato.

      Per ulteriori informazioni, consultare Configurazione dell'applicazione e dei server secondari.

        Nota:
      • Verificare che tutti i dispositivi di input e le stampanti collegati al server secondario e al server applicazioni funzionino correttamente.
      • Verificare che tutte le applicazioni in esecuzione su questi sistemi, come Avanti, PitStop e Ultimate Impostrip®, siano in grado di connettersi.
    8. Se si utilizza la funzione RICOH Supervisor Connect, l'Assistente alla migrazione ha copiato alcune impostazioni, ma non può completare il processo di connessione.

      Per collegarsi a RICOH Supervisor, consultare la procedura Configurazione per l'invio di dati a RICOH Supervisor.

    9. Se si utilizzano proprietà personalizzate del documento create in RICOH ProcessDirector prima della versione 3.11.2, copiare /aiw/aiw1/config/docCustomDefinitions.xml nel sistema target ed eseguire il programma di utilità docCustom per attivarle. Le proprietà personalizzate del documento create in RICOH ProcessDirector 3.11.2 utilizzando la pagina Proprietà personalizzate vengono migrate come qualsiasi altra proprietà.
    10. Prima di mettere in produzione il nuovo sistema, impostare il valore di "Numero minimo di lavori" da Impostazioni di sistema per sincronizzare la numerazione dei lavori.
  2. Aggiornare tutti i server secondari e applicazioni al nuovo livello.
  3. Prima di effettuare il primo accesso, è necessario che gli utenti puliscano la cache del browser.

    Le informazioni memorizzate nella cache del browser possono causare errori quando gli utenti provano a usare il livello più recente. La pulizia della cache consente di prevenire tali errori.

1.2.3.3 Migrazione a RICOH ProcessDirector da InfoPrint Manager

Se si ha familiarità con l'ambiente di stampa InfoPrint Manager, la migrazione a RICOH ProcessDirector potrebbe richiedere un periodo di adattamento. Gli oggetti e le attività che è possibile eseguire in ciascun sistema hanno nomi diversi, ma molte funzioni sono simili. Le informazioni in questo argomento associano alcuni oggetti e attività di InfoPrint Manager a concetti simili in RICOH ProcessDirector.
Interfaccia utente

È presente solo un'interfaccia utente utilizzata per accedere a RICOH ProcessDirector invece delle interfacce separate Operazioni e Amministrazione utilizzate con InfoPrint Manager. Tuttavia, le informazioni e le funzioni visualizzate nell'interfaccia cambiano in base al gruppo di sicurezza che il nome utente utilizzato appartiene. Se si accede utilizzando un nome utente che si trova nel gruppo Amministratore, è possibile accedere alla pagina Amministrazione dell'interfaccia utente ed eseguire tutte le azioni disponibili. Se si accede utilizzando un nome utente che è un membro del gruppo Supervisore, è possibile accedere alla pagina Amministrazione, ma è possibile solo eseguire una serie secondaria di azioni. Se si accede come membro del gruppo Operatore o Monitor, non viene visualizzata la pagina Amministrazione sull'interfaccia.

Oggetti

Non esiste una mappatura esatta tra gli oggetti in RICOH ProcessDirector e InfoPrint Manager, ma sono presenti molti oggetti in un sistema RICOH ProcessDirector simili agli oggetti in InfoPrint Manager.

Oggetti InfoPrint Manager e oggetti RICOH ProcessDirector simili
Oggetti InfoPrint Manager Oggetti RICOH ProcessDirector
Destinazione logica, con o senza IVJ (Initial Value Job) Periferica di input
Destinatario MVS Download Periferiche di input Download

Questo tipo di dispositivo di input è disponibile solo se la funzione di supporto AFP è installata.

Destinazione fisica Stampante
Processo di stampa Processo di stampa
Attributo Hot folder di una destinazione logica Periferica di input Hot folder
Foglio ausiliare Pagina di intestazione
Oggetto di conversione Passi creati dalla maschera dell'operazione RunExternalStep
Oggetti ResourceContext Il valore della proprietà Percorso risorse AFP su un'operazione, modello di procedura o stampante.

Questa proprietà è disponibile solo se è installata la funzione di supporto AFP.

Attività

In RICOH ProcessDirector, è possibile eseguire le stesse attività che è possibile eseguire utilizzando InfoPrint Manager.

Attività InfoPrint Manager e attività RICOH ProcessDirector simili
Attività InfoPrint Manager Attività RICOH ProcessDirector
Crea lavori e documenti predefiniti. Impostare le proprietà predefinite per ogni operazione aggiunta al flusso di lavoro.
Inoltrare un lavoro tramite il comando pdpr. Seguire le istruzioni per l'installazione dello script pdpr sul sistema client e la configurazione di RICOH ProcessDirector per ricevere lavori da esso. Inoltrare il lavoro come al solito.
    Nota:
  • Lo script pdpr in RICOH ProcessDirector non accetta tutte le opzioni accettate dal comando pdpr in InfoPrint Manager. Per ulteriori informazioni, consultare le opzioni pdpr supportate.
Ricevere un lavoro multi-dataset come processo singolo RICOH ProcessDirector. Aprire il notebook delle proprietà per il dispositivo di input download. Fare clic sulla scheda Avanzate. Impostare la proprietà Unisci dataset su .

Questa funzione è disponibile solo se la funzione di supporto AFP è installata.

Verifica stato del lavoro. Utilizzare la tabella Lavori per rilevare il lavoro. Fare clic sul numero del lavoro per aprire le proprietà per il lavoro. Fare clic sulla scheda Stato.
Visualizza o modifica il supporto, il numero di copie, la priorità e molte altre proprietà di un lavoro. Utilizzare la tabella Lavori per rilevare il lavoro. Fare clic sul numero del lavoro per aprire le proprietà per il lavoro.
Sospendi e riprendi un lavoro. Fare clic con il pulsante destro sul lavoro nella tabella Lavori e fare clic su Interrompi e Continua.
Interrompi un lavoro. Fare clic con il pulsante destro sul lavoro nella tabella Lavori e fare clic su Interrompi. Quindi, se il lavoro sta attivamente stampando, selezionare l'opzione Arresta ora e ricorda l'ultima pagina che stampa.
Trattieni e rilascia un lavoro. Configurare un flusso di lavoro che arresti i lavori di elaborazione in un determinato punto del flusso di lavoro finché un operatore non esegue un'azione che consenta di continuare la stampa del lavoro.
Modificare l'intervallo di pagina da stampare. Fare clic con il pulsante destro sul lavoro nella tabella Lavori e fare clic su Stampa di nuovo, quindi selezionare quali pagine ristampare.
Sposta un lavoro in una destinazione diversa. Fare clic con il pulsante destro sul lavoro nella tabella Lavori e fare clic su Pianifica.
Esegui prima lavoro. Fare clic con il pulsante destro sul lavoro nella tabella Lavori e fare clic su Promuovi.
Trattieni lavori. Per conservare tutti i lavori elaborati utilizzando lo stesso tipo di lavoro per lo stesso intervallo di tempo, creare un'operazione basata sul modello procedura RetainCompletedJobs e impostare la proprietà Periodo di conservazione. Per conservare un particolare lavoro per un periodo più lungo o più breve, modificare il valore della proprietà Periodo di conservazione per tale lavoro.
Visualizzare lavori conservati. Nel portlet Riepilogo del sistema, fare clic su Completa.
Reinoltra un lavoro conservato. Fare clic con il pulsante destro sul lavoro nella tabella Lavori e fare clic su Stampa di nuovo o Elabora nuovamente.
Modifica il tempo di conservazione per un lavoro. Utilizzare la tabella Lavori per rilevare il lavoro. Fare clic sul numero del lavoro per aprire le proprietà per il lavoro. Fare clic sulla scheda Generale. Modificare il valore della proprietà Periodo di conservazione per tale lavoro.
Annulla un lavoro. Fare clic con il pulsante destro sul lavoro o sui lavori nella tabella Lavori e fare clic su Elimina.

Se il lavoro è in fase di stampa, selezionare il lavoro nella tabella Lavori e fare clic su Arresta, quindi selezionare l'opzione Arresta adesso ed elimina il resto del lavoro.

Elimina un lavoro. Fare clic con il pulsante destro sul lavoro o sui lavori nella tabella Lavori e fare clic su Elimina.
Visualizza un log del lavoro. Fare clic con il pulsante destro sul lavoro nella tabella Lavori e fare clic su Visualizza log.
Impostare il numero dei messaggi di errore che comporta la fine dei lavori. Per terminare tutti i lavori elaborati mediante lo stesso flusso di lavoro dopo lo stesso numero di messaggi di errore, creare un'operazione basata sul modello procedura PrintJobs e impostare la proprietà Numero di messaggi per arrestare il lavoro. Per terminare un determinato lavoro dopo altri o pochi messaggi di errore, modificare il valore della proprietà Numero di messaggi per arrestare il lavoro per tale lavoro.

Questa funzione è disponibile solo per le stampanti AFP, che vengono installate con la funzione di supporto AFP.

Crea una stampante.

Nella pagina Amministrazione, fare clic su Dispositivi Stampanti nel pannello a sinistra e fare clic su Aggiungi.

Visualizza o modifica le proprietà di una stampante. Nel portlet Stampanti nella pagina Principale, fare clic sul nome della stampante.
Verifica stato della stampante. Esaminare il portlet Stampanti. Se l'icona della stampante è blu, la stampante è pronta; se l'icona è rossa, ha bisogno dell'attenzione dell'operatore. Se la freccia è blu, la stampante è abilitata; se l'icona è gialla, la stampante è disabilitata. Per un altro stato, fare clic sul nome della stampante per aprire il notebook delle proprietà per tale stampante. Fare clic sulla scheda Stato.
Interrompi una stampante. Fare clic con il pulsante destro sulla stampante nel portlet Stampanti e fare clic su Interrompi.
Spazio o Ritorno unitario della stampante. Utilizzare l'azione Passa a sul lavoro in stampa sulla stampante.

Questa funzione è disponibile solo per le stampanti AFP, che vengono installate con la funzione di supporto AFP.

Chiudi una stampante. Nel portlet Stampanti nella pagina Principale, fare clic con il pulsante destro sulla stampante e selezionare Arresta.
Visualizza un log della stampante. Nel portlet Stampanti nella pagina Principale, fare clic con il pulsante destro sulla stampante e selezionare Visualizza log.
Creare una directory da utilizzare come hot folder. Assicurarsi che l'utente di sistema RICOH ProcessDirector (aiw1 è l'utente predefinito) nel gruppo RICOH ProcessDirector (aiwgrp1 è il gruppo predefinito) sia proprietario delle directory specificate in Posizione cartella e Posizione di staging delle periferiche di input Hot folder. Se vengono specificate directory che non esistevano già al momento di creare una periferica di input Hot folder, in RICOH ProcessDirector queste vengono create automaticamente con l'impostazione di proprietà corretta.
Filtra le informazioni visualizzate nell'interfaccia utente.

Utilizzare i collegamenti nel portlet Riepilogo del sistema o nel portlet Stampanti o completare il campo Filtro immagine dell'icona Filtro nella parte superiore della tabella Lavori.

Genera informazioni di account utilizzando le uscite dell'utente. Le uscite ainurpt7, ainurpt8 e ainurpt9 sono incluse con RICOH ProcessDirector e possono essere impostate per essere eseguite come programmi di uscita utente.
Registra le informazioni di completamento del lavoro mediante le uscite utente. L'uscita ainuxjobcompletion è inclusa con RICOH ProcessDirector e scrive nello stesso log di InfoPrint Manager. È possibile individuare il programma che ha eseguito la scrittura di una voce in base al nome della stampante, poiché nelle voci del log RICOH ProcessDirector associa aiw1 al nome della stampante nello stesso modo in cui appare nell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector.
Apri documentazione in linea.

Fare clic sul pulsante (Icona informazioni) nell'angolo in alto a destra di qualsiasi pagina e selezionare Guida.

1.2.3.4 Spostamento alle funzioni di conversione RICOH ProcessDirector da RICOH InfoPrint Transform Manager

Se si utilizza InfoPrint Transform Manager con RICOH ProcessDirector per convertire i lavori di stampa, occorre effettuare le seguenti attività per passare alle funzioni di conversione RICOH ProcessDirector.
Importante: non è possibile configurare RICOH ProcessDirector per utilizzare le funzioni di conversione e InfoPrint Transform Manager contemporaneamente.

Se ci si sposta alla funzione di conversione avanzata, non è necessario seguire questa procedura. Seguire le istruzioni esistenti per la configurazione delle funzioni di conversione avanzata.

Per spostarsi da InfoPrint Transform Manager alle funzioni di conversione avanzata di RICOH ProcessDirector:

  1. Installare una o più delle funzioni della funzioni di conversione RICOH ProcessDirector sul computer in cui InfoPrint Transform Manager è installato.
    Quando si installa la prima funzione di conversione, viene disinstallato automaticamente InfoPrint Transform Manager.
  2. Ritorno all'interfaccia utente RICOH ProcessDirector. Assicurarsi che l'indirizzo IP server di conversione o la proprietà del sistema nome host nella pagina Impostazioni di sistema contenga i valori sopra indicati.

1.2.4 Configurazione del sistema

Le attività di configurazione per RICOH ProcessDirector comprendono l'aggiunta e l'impostazione delle proprietà per gli oggetti, come i dispositivi di input, oltre ad attività più avanzate come la configurazione dei programmi esterni.

1.2.4.1 Impostazione proprietà di sistema

Le proprietà del sistema si applicano all'ambiente RICOH ProcessDirector generale, che include il server primario e i server applicazioni/secondari. Alcune proprietà si applicano a tutti i lavori che RICOH ProcessDirector crea.
Per impostare le proprietà del sistema:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello sinistro, fare clic su Impostazioni Sistema.
  3. Immettere i valori per le proprietà da modificare.
  4. Fare clic su SALVA.

1.2.4.2 Preparazione all'inoltro lavoro

È possibile inoltrare i lavori a RICOH ProcessDirector con diversi metodi, come ad esempio il protocollo LPD, FTP, SCP, la copia dei file o il portlet Invia lavori sulla pagina principale. Parte della preparazione è necessaria indipendentemente dal metodo di inoltro utilizzato. Se si installa la funzione di supporto AFP, è possibile inviare lavori tramite Download per z/OS o AFP Download Plus.

Se si installa la funzioneAttivazione servizi Web, è possibile utilizzare le connessioni del servizio Web SOAP o REST per recuperare i file da altre applicazioni ed elaborarli come lavori.

L'inoltro lavoro è semplicemente l'inserimento in directory dei file di input che il dispositivo di input controlla. Quindi il dispositivo di input crea un lavoro, lo assegna a un flusso di lavoro, avviando quest'ultimo.

1.2.4.2.1 Configurazione per l'uso di Download per z/OS

Prima che Download per z/OS possa inviare i dataset da z/OS al sistema RICOH ProcessDirector, un amministratore deve completare le attività di configurazione su z/OS. L'amministratore deve inoltre eseguire le attività corrispondenti sul sistema RICOH ProcessDirector per configurare i dispositivi di input che ricevono la serie di dati e per configurare i flussi di lavoro a cui vengono assegnati tali dataset.
Prima di iniziare questa procedura, rivedere i flussi di lavoro forniti. In caso sia presente un flusso di lavoro contenente alcune o tutte le operazioni che si desidera includere nel flusso di lavoro in uso, è possibile copiarlo e modificarlo in base alle proprie esigenze. Si consiglia di utilizzare i flussi di lavoro ScaricaAFP e ScaricaDatiDiRiga con Download per z/OS.

Stabilire inoltre se è possibile utilizzare una delle periferiche di input Download fornite da RICOH ProcessDirector o se l'installazione richiede una periferica di input personalizzata. RICOH ProcessDirector fornisce diverse periferiche di input Download utilizzabili con modifiche minime o che possono essere copiate per creare una periferica di input Download personalizzata.

Per eseguire la configurazione per l'utilizzo di Download per z/OS:
  1. Sul sistema RICOH ProcessDirector copiare e modificare un flusso di lavoro contenente le operazioni di elaborazione con cui si desidera seguire i lavori inoltrati da Download per z/OS.

    Per copiare e modificare uno o più flussi di lavoro:

    1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
    2. Fare clic con il tasto destro del mouse sul flusso di lavoro da copiare e selezionare Copia.
    3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
    4. Nell'Editor flusso di lavoro, fare clic con il tasto destro del mouse su ciascuna operazione e selezionare Proprietà. Modificare le proprietà come necessario.
    5. Se le risorse AFP (come i caratteri, le sovrapposizioni e i segmenti di pagine) richieste dai lavori elaborati mediante questo flusso di lavoro non vengono inviate in linea con il file di input, verificare che tali risorse siano disponibili sul RICOH ProcessDirectorsistema . Si consiglia di spostare queste risorse su /aiw/aiw1/resources (Linux) o C:\aiw\aiw1\resources (Windows) o /usr/lpp/psf/reslib (Linux) o C:\Program Files (x86)\Ricoh\PSF\reslib (Windows), in modo tale che siano disponibili per tutti i componenti di RICOH ProcessDirector. Se non è possibile utilizzare queste directory, è possibile impostare la proprietà Percorso della risorsa AFP di una delle operazioni nel flusso di lavoro, per fare riferimento alla directory o alle directory che contengono le risorse.
        Nota:
      • La proprietà Percorso della risorsa AFP può essere impostata come predefinita sui vari modelli di procedura, incluse EnableRepositioning, CreatePageRanges, PrintJobs e ConvertLineDataJobIntoAFP. È necessario impostare solo il valore su uno dei passaggi; gli altri ereditano il valore.
    6. Quando si è pronti a utilizzare il nuovo flusso di lavoro, salvarlo e attivarlo impostando , l'interruttore Salva e attiva/disattiva, in posizione Attivo.
    7. Ripetere questa procedura se si desidera creare altri flussi di lavoro.
  2. Sul sistema RICOH ProcessDirector, configurare un dispositivo di input in modo che assegni il flusso di lavoro corretto o i tipi di dataset z/OS ricevuti. È preferibile copiare e rinominare una delle periferiche di input Download fornite, quindi verificare o aggiornare le impostazioni descritte di seguito.
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    2. Nel pannello a sinistra, fare clic su Dispositivi Dispositivi di input.
    3. Fare clic con il tastino destro del mouse sul dispositivo di input Download che si desidera copiare e selezionare Copia.
        Nota:
      • Il nuovo dispositivo di input che RICOH ProcessDirector crea tramite l'azione di copia è dello stesso tipo del dispositivo di input copiato. Non è possibile creare un nuovo dispositivo di input Download copiando un dispositivo di input Hot folder o LPD.
    4. Nel pannello di sinistra, fare clic su Mostra tutte le schede per visualizzare tutte le proprietà per questa periferica di input.
    5. Verificare o aggiornare i valori per questi proprietà:
      Numero di porta
      Il numero di porta utilizzato da questo dispositivo di input per comunicare con Download per z/OS. Prendere nota del numero di porta specificato in modo da poterlo utilizzare nel proprio dataset per il controllo dell'instradamento in z/OS. Se anche InfoPrint Manager per Windows riceve lavori da questo sistema z/OS, accertarsi che venga assegnato un numero di porta non utilizzato da InfoPrint Manager.
      Posizione cartella
      La directory sul computer primario che riceve i dataset da Download per z/OS. Verificare che il file system sia impostato in modo tale che la directory elencata sia in grado di gestire la quantità di dati inviati da Download per z/OS senza riempire il file system.
      Posizione di staging
      La directory su cui sono spostati i file di input da RICOH ProcessDirector prima di inoltrarli come lavori. Verificare che il file system sia impostato in modo tale che la directory elencata sia in grado di gestire la quantità di dati inviati da Download per z/OS senza riempire il file system. È possibile che siano presenti due copie di un file di input nel sistema in qualsiasi momento, una nella directory Posizione cartella e l'altra nella directory Posizione di staging.
    6. Se la periferica di input deve accettare lavori con uno o più dataset:
      1. Impostare la proprietà Inoltra operazione su SubmitInputFiles e la proprietà Flusso di lavoro su ParentNoPrint.
      2. Stabilire in che modo il dispositivo di input deve assegnare il flusso di lavoro per ogni singolo lavoro o lavoro secondario. È possibile selezionare una delle seguenti operazioni:
        • Impostare la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario su Non impostato e la proprietà Flusso di lavoro secondario sul nome di un flusso di lavoro esistente per assegnare lo stesso flusso di lavoro a ogni lavoro elaborato da questo dispositivo di input.
        • Impostare la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario su SetJobTypeFromRules e utilizzare la proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario per specificare il nome del file di controllo che può impostare il flusso di lavoro da un valore del parametro JCL.

          RICOH ProcessDirector fornisce un file di controllo di esempio che utilizza i valori dei parametri JCL per impostare il flusso di lavoro. Il file di controllo di esempio denominato receive_jcl_jobtype.cfg, è installato nella directory /aiw/aiw1/samples/rules/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\samples\rules\ (Windows). È possibile copiare questo file nella directory /aiw/aiw1/control_files/rules/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\rules\ (Windows) e modificarlo in base alle esigenze, quindi aggiornare il valore della proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario in modo che faccia riferimento al file.

        • Impostare la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario su SetJobTypeFromFileName e utilizzare la proprietà Modello del flusso di lavoro secondario per specificare la stringa che RICOH ProcessDirector deve ricercare nel nome del file di input e utilizzare come nome del flusso di lavoro. Se viene utilizzato questo metodo, assicurarsi che esista un flusso di lavoro con il nome corrispondente.

          Nota:
        • Se si desidera unire più dataset di input in un unico lavoro, specificare per la proprietà Unisci più dataset del dispositivo di input. Se si sta utilizzando RICOH ProcessDirector per Windows e si stanno unendo dataset, è possibile utilizzare la proprietà File di controllo di destinazione per specificare un file contenente un elenco delle directory in cui cercare le risorse AFP.

  3. Su z/OS, utilizzare la documentazione Download per z/OS per l'installazione e la configurazione di Download per z/OS. È possibile creare diversi sottosistemi funzionali (FSS) di Download per z/OS.
      Nota:
    • Quando Download for z/OS viene eseguito in modalità dataset multipli con Exit 15, ogni periferica di input di Download può ricevere lavori da una sola FSA (Functional Subsystem Application) di Download for z/OS.
  4. Impostare i parametri di stampa di Download per z/OS, uscita 15, APSUX15 o APCUX15, come richiesto per l'installazione. Se RICOH ProcessDirector elabora i lavori z/OS che contengono più dataset, l'uscita deve passare l'identificativo del gruppo di output, OUTGRP, con il parametro -opa. Il valore di OUTGRP è FIRST, NEXT, LAST o ONLY.
      Nota:
    • IBM può personalizzare l'uscita per soddisfare i requisiti univoci dell'installazione. Rivolgersi a IBM per ulteriori informazioni.
  5. Aggiornare il dataset di controllo instradamento su z/OS per includere l'indirizzo TCP/IP del server principale che esegue il dispositivo di input di destinazione. Il dataset di controllo di instradamento deve anche specificare i numeri di porta dei dispositivi di input di destinazione verificati e aggiornati durante l'operazione precedente.
    Questi esempi mostrano voci di RICOH ProcessDirector nel dataset di controllo di instradamento che invia diversi tipi di dataset a periferiche di input diverse sul sistema RICOH ProcessDirector:
    /**** RICOH PROCESSDIRECTOR ROUTING FOR LINE DATA
    DEST=PRT01,PRT02,       /* ALL DATA SETS WITH DESTINATION PRT01 PRT02
    CLASS=C,                /* AND A CLASS OF C
    IPADDR=9.99.176.136,    /* SEND TO RICOH PROCESSDIRECTOR AT THIS IP ADDRESS
    PORTNUM=7777;           /* AND THIS INPUT DEVICE PORT NUMBER
    
    /**** RICOH PROCESSDIRECTOR ROUTING FOR LINE DATA
    CLASS=A,               /* ALL DATA SETS WITH A CLASS OF A
    FORMS=BILLS,           /* AND WITH A FORMS VALUE OF BILLS
          RECEIPTS,        /* OR A FORMS VALUE OF RECEIPTS
    IPADDR=9.99.176.136,   /* SEND TO RICOH PROCESSDIRECTOR AT THIS IP ADDRESS
    PORTNUM=6001,          /* AND THIS INPUT DEVICE PORT NUMBER
    RETRY=3,               /* RETRY 3 TIMES IF TRANSMISSION FAILS
    RETRYINTV=60;          /* WAIT 60 SECONDS BETWEEN RETRY ATTEMPTS
    
    /**** RICOH PROCESSDIRECTOR ROUTING FOR POSTSCRIPT AND PDF
    DEST=PRT03,             /* ALL DATA SETS WITH DESTINATION PRT03
    CLASS=D,                /* AND A CLASS OF D
    IPADDR=9.99.176.136,    /* SEND TO RICOH PROCESSDIRECTOR AT THIS IP ADDRESS
    PORTNUM=8488,           /* AND THIS INPUT DEVICE PORT NUMBER
    SEND_REC_LENGTH=NO;     /* DO NOT PREPEND 2-BYTE LENGTH FIELD
    
  6. Su z/OS, effettuare tutte le modifiche specifiche per l'installazione sulla stampante z/OS Download. Ad esempio, un amministratore potrebbe assegnare alla stampante un nome destinazione specifico di RICOH ProcessDirector. I lavori poi possono utilizzare il parametro DEST JCL per richiedere la destinazione di RICOH ProcessDirector.
  7. Bloccare e riavviare la stampante Download di z/OS per utilizzare i dataset di controllo instradamento aggiornati.
  8. Inoltrare e stampare poi i lavori per verificare che Download per z/OS possa inviare i dataset senza errori, come un programma autonomo.
  9. Se durante l'operazione precedente viene creato un file di controllo che imposta le proprietà di pianificazione del lavoro come Classe, Modulo o Destinazione in base ai parametri JCL del lavoro, assicurarsi che le proprietà di pianificazione corrispondenti siano impostate sulle stampanti di destinazione in RICOH ProcessDirector. Se le proprietà di pianificazione non corrispondono, i lavoro possono essere pianificati su tali stampanti.
  10. Sul sistema RICOH ProcessDirector, verificare che le periferiche di input che corrispondono alle voci del dataset per il controllo di instradamento siano connesse ed abilitate.
  11. Sul sistema z/OS, inoltrare i lavori a RICOH ProcessDirector. Se si verificano errori, correggere gli errori provenienti da z/OS o identificati da RICOH ProcessDirector.

1.2.4.2.2 Configurazione per utilizzare AFP Download Plus

Prima che AFP Download Plus possa inviare i dataset da z/OS al sistema RICOH ProcessDirector, un amministratore deve completare le attività di configurazione su z/OS. L'amministratore deve inoltre eseguire le attività corrispondenti sul sistema RICOH ProcessDirector per configurare i dispositivi di input che ricevono la serie di dati e per configurare i flussi di lavoro a cui vengono assegnati tali dataset.

Prima di iniziare questa procedura, rivedere i flussi di lavoro forniti. In caso sia presente un flusso di lavoro contenente alcune o tutte le operazioni che si desidera includere nel flusso di lavoro in uso, è possibile copiarlo e modificarlo in base alle proprie esigenze. Si consiglia di utilizzare i flussi di lavoro ScaricaAFP e ScaricaDatiDiRiga con AFP Download Plus.

Stabilire inoltre se è possibile utilizzare una delle periferiche di input Download fornite da RICOH ProcessDirector o se l'installazione richiede una periferica di input personalizzata. RICOH ProcessDirector fornisce diverse periferiche di input Download utilizzabili con modifiche minime o che possono essere copiate per creare una periferica di input Download personalizzata.

Per eseguire la configurazione per l'utilizzo di AFP Download Plus:
  1. Sul sistema RICOH ProcessDirector copiare e modificare un flusso di lavoro contenente le operazioni di elaborazione con cui si desidera seguire i lavori inoltrati da AFP Download Plus.

    Per copiare e modificare uno o più flussi di lavoro:

    1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
    2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul flusso di lavoro da copiare e selezionare Copia.
      Si consiglia di utilizzare i flussi di lavoro ScaricaAFP e ScaricaDatiDiRiga con AFP Download Plus.
    3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
    4. Nell'Editor flusso di lavoro, fare clic con il tasto destro del mouse su ciascuna operazione e selezionare Proprietà. Modificare le proprietà come necessario.
    5. Se le risorse AFP (come i caratteri, le sovrapposizioni e i segmenti di pagine) richieste dai lavori elaborati mediante questo flusso di lavoro non vengono inviate in linea con il file di input, verificare che tali risorse siano disponibili sul RICOH ProcessDirectorsistema . Si consiglia di spostare queste risorse su /aiw/aiw1/resources (Linux) o C:\aiw\aiw1\resources (Windows) o /usr/lpp/psf/reslib (Linux) o C:\Program Files (x86)\Ricoh\PSF\reslib (Windows), in modo tale che siano disponibili per tutti i componenti di RICOH ProcessDirector. Se non è possibile utilizzare queste directory, è possibile impostare la proprietà Percorso della risorsa AFP di una delle operazioni nel flusso di lavoro, per fare riferimento alla directory o alle directory che contengono le risorse.
        Nota:
      • La proprietà Percorso della risorsa AFP può essere impostata come predefinita sui vari modelli di procedura, incluse EnableRepositioning, CreatePageRanges, PrintJobs e ConvertLineDataJobIntoAFP. È necessario impostare il valore solo su un'operazione; le altre ereditano il valore.
    6. Per salvare e attivare il flusso di lavoro, modificare , l'interruttore Salva e attiva/disattiva, in posizione Attivo.
    7. Ripetere queste operazioni se si desidera creare altri flussi di lavoro.
  2. Sul sistema RICOH ProcessDirector, configurare un dispositivo di input in modo che assegni il flusso o i flussi di lavoro corretti per i dataset z/OS data ricevuti. Si consiglia di copiare e rinominare uno dei dispositivi di input di download forniti, quindi verificare o aggiornare le impostazioni descritte di seguito.
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    2. Nel pannello a sinistra, fare clic su Dispositivi Dispositivi di input.
    3. Fare clic con il tastino destro del mouse sul dispositivo di input Download che si desidera copiare e selezionare Copia.
        Nota:
      • Il nuovo dispositivo di input che RICOH ProcessDirector crea tramite l'azione di copia è dello stesso tipo del dispositivo di input copiato. Non è possibile creare un nuovo dispositivo di input Download copiando un dispositivo di input Hot folder o LPD.
    4. Nel pannello di sinistra, fare clic su Mostra tutte le schede per visualizzare tutte le proprietà per questa periferica di input.
    5. Verificare o aggiornare i valori per questi proprietà:
      Numero di porta
      Il numero di porta utilizzato da questo dispositivo di input per comunicare con AFP Download Plus. Prendere nota del numero di porta specificato in modo da poterlo utilizzare nel proprio dataset per il controllo dell'instradamento in z/OS. Se anche InfoPrint Manager per Windows riceve lavori da questo sistema z/OS, accertarsi che venga assegnato un numero di porta non utilizzato da InfoPrint Manager.
      Posizione cartella
      La directory sul computer primario che riceve i dataset da AFP Download Plus. Verificare che il file system sia impostato in modo tale che la directory elencata sia in grado di gestire la quantità di dati inviati da AFP Download Plus senza riempire il file system.
      Posizione di staging
      La directory su cui sono spostati i file di input da RICOH ProcessDirector prima di inoltrarli come lavori. Verificare che il file system sia impostato in modo tale che la directory elencata sia in grado di gestire la quantità di dati inviati da AFP Download Plus senza riempire il file system. È possibile che siano presenti due copie di un file di input nel sistema in qualsiasi momento, una nella directory Posizione cartella e l'altra nella directory Posizione di staging.
      Notifica errori
      Consente a RICOH ProcessDirector di riportare gli errori di elaborazione interni a AFP Download Plus per ottenere assistenza con la determinazione dei problemi. Per utilizzare tale funzione, impostare tale proprietà su .
      Invia codice di ritorno all'host
      Controlla alcuni aspetti della comunicazione tra RICOH ProcessDirector ed il sistema host che inoltra i lavori a questa periferica di input. significa che la periferica di input non completa la trasmissione dal sistema host fino a che ha controllato il codice di ritorno notificato dal programma di uscita o dallo script.
      • Se il codice di ritorno è zero, la periferica di input riporta l'operazione riuscita al sistema centrale e completa la trasmissione
      • Se il codice di ritorno è qualsiasi altro valore, la periferica di input riporta l'operazione non riuscita al sistema centrale e termina la trasmissione
      No significa che RICOH ProcessDirector termina la trasmissione con il sistema host senza controllare o notificare il codice di ritorno.
    6. Se la periferica di input deve accettare lavori con uno o più dataset:
      1. Impostare la proprietà Inoltra operazione su SubmitInputFiles e la proprietà Flusso di lavoro su ParentNoPrint.
      2. Stabilire in che modo il dispositivo di input deve assegnare il flusso di lavoro per ogni singolo lavoro o lavoro secondario. È possibile selezionare una delle seguenti operazioni:
        • Impostare la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario su Non impostato e la proprietà Flusso di lavoro secondario sul nome di un flusso di lavoro esistente per assegnare lo stesso flusso di lavoro a ogni lavoro elaborato da questo dispositivo di input.
        • Impostare la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario su SetJobTypeFromRules e utilizzare la proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario per specificare il nome del file di controllo che può impostare il flusso di lavoro da un valore del parametro JCL.

          RICOH ProcessDirector fornisce un file di controllo di esempio che utilizza i valori dei parametri JCL per impostare il flusso di lavoro. Il file di controllo di esempio denominato receive_jcl_jobtype.cfg, è installato nella directory /aiw/aiw1/samples/rules/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\samples\rules\ (Windows). È possibile copiare questo file nella directory /aiw/aiw1/control_files/rules/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\rules\ (Windows) e modificarlo in base alle esigenze, quindi aggiornare il valore della proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario in modo che faccia riferimento al file.

        • Impostare la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario su SetJobTypeFromFileName e utilizzare la proprietà Modello del flusso di lavoro secondario per specificare la stringa che RICOH ProcessDirector deve ricercare nel nome del file di input e utilizzare come nome del flusso di lavoro. Se viene utilizzato questo metodo, assicurarsi che esista un flusso di lavoro con il nome corrispondente.
  3. Su z/OS, utilizzare la documentazione AFP Download Plus per l'installazione di AFP Download Plus. Configurare il mittente AFP Download Plus per inviare i lavori a RICOH ProcessDirector utilizzando le informazioni di configurazione fornite in Print Services Facility per z/OS: AFP Download Plus (S550-0433).
    Quando si definiscono i criteri di selezione del lavoro JES per ogni FSA, includere:
    • Sul parametro IPADDR, l'indirizzo TCP/IP del server principale che esegue i dispositivi di input di destinazione.
    • Sul parametro PORTNO, i numeri di porta delle periferiche di input di destinazione.
  4. Avviare il programma di invio AFP Download Plus e gli FSA.
  5. Se durante l'operazione precedente viene creato un file di controllo che imposta le proprietà di pianificazione del lavoro come Classe, Modulo o Destinazione in base ai parametri JCL del lavoro, assicurarsi che le proprietà di pianificazione corrispondenti siano impostate sulle stampanti di destinazione in RICOH ProcessDirector. Se le proprietà di pianificazione non corrispondono, non è possibile pianificare i lavori su queste stampanti.
  6. Sul sistema RICOH ProcessDirector, verificare che le periferiche di input create per ricevere i lavori da AFP Download Plus siano collegate e abilitate.
  7. Sul sistema z/OS, inoltrare i lavori a RICOH ProcessDirector. Se si verificano errori, correggere gli errori provenienti da z/OS o identificati da RICOH ProcessDirector.

1.2.4.2.3 Configurazione per l'utilizzo del protocollo LPD

Prima che un utente possa utilizzare il protocollo LPD (line printer daemon) per inoltrare i lavori al sistema RICOH ProcessDirector, l'amministratore deve eseguire le attività di configurazione sul sistema RICOH ProcessDirector per configurare i dispositivi di input che ricevono i lavori e i flussi di lavoro a cui i lavori vengono assegnati e per definire gli host che possono utilizzare il protocollo LPD per inoltrare lavori a RICOH ProcessDirector. L'amministratore potrebbe anche dover eseguire delle attività di configurazione su tali host.
Prima di iniziare questa procedura, rivedere i flussi di lavoro forniti. In caso sia presente un flusso di lavoro contenente alcune o tutte le operazioni che si desidera includere nel flusso di lavoro in uso, è possibile copiarlo e modificarlo in base alle proprie esigenze.

Stabilire inoltre se sia possibile utilizzare uno dei dispositivi di input LPD forniti da RICOH ProcessDirector o se l'installazione richiede un dispositivo di input personalizzato. RICOH ProcessDirector fornisce dispositivi di input LPD utilizzabili con modifiche minime o che è possibile copiare per creare un dispositivo di input LPD personalizzato.

Per configurare l'utilizzo del protocollo LPD:
  1. Se è in esecuzione un daemon LPD o un processo che non appartiene a RICOH ProcessDirector (ad esempio, il daemon LPD CUPS [Common UNIX Printing System]) sullo stesso sistema del server principale del dispositivo di input, arrestarlo.
    • Su SUSE Linux, avviare YaST, quindi fare clic su Sistema Servizi di rete per trovare i servizi LPD.
    • Su Red Hat dalla 6.7 alla versione 6.X più recente, scegliere Sistema Amministrazione Servizi per trovare i servizi LPD.
    • Su Red Hat dalla 7.1 alla versione 7.X più recente, scegliere Applicazioni Utilità Terminale quindi utilizzare il seguente comando: systemctl list-units --type service --all.

      Per arrestare il servizio LPD, utilizzare il seguente comando: systemctl stop <LPD_service>.

      Importante:
    • Non disinstallare CUPS.
  2. Se il server principale del dispositivo di input viene definito su un computer Linux, aggiornare l'impostazione di sistema per specificare gli host che possono inoltrare i lavori tramite il protocollo LPD.
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    2. Nel pannello sinistro, fare clic su Impostazioni Sistema.
    3. Nel campo Host autorizzati ad inoltrare lavori LPD, immettere i nomi host o gli indirizzi IP degli host autorizzati.
      Separare i nomi host e gli indirizzi IP con dei punti e virgola (;).
        Nota:
      • È possibile utilizzare i caratteri jolly nei nomi host e negli indirizzi IP (ad esempio, *.acmeproducts.com o 192.*). Un valore * indica che tutti gli host sono autorizzati ad inoltrare i lavori. I valori che contengono solo numeri, virgole (per i decimali) e caratteri jolly vengono confrontati con gli indirizzi IP. I valori che contengono i caratteri jolly e almeno un carattere alfabetico vengono confrontati con i nomi host. Qualsiasi valore vuoto indica che non ci sono host autorizzati ad inoltrare lavori.
      • Il valore predefinito è *.
      • Non è possibile inoltrare i lavori a periferiche di input LPD dal computer primario.
      • Se i tempi di attesa sono molto lunghi o mancano dei lavori, impostare le voci dell'host LPD sull'indirizzo IP o su nomi host completi (come hostserver.co.acmeproducts.com invece di *.acmeproducts.com).
    4. Fare clic su SALVA.
  3. Su ciascun sistema autorizzato a inoltrare lavori LPD, controllare se il comando di stampa consente di specificare un nome server. In caso contrario, eseguire una delle seguenti operazioni per creare una coda di stampa sul sistema per inviare i lavori al dispositivo di input LPD.
      Nota:
    • Il client LPR fornito con il sistema operativo di base in alcune versioni di Windows e disponibile come funzione opzionale di altre versioni consente di specificare un nome per il server. Se si utilizza questo client LPR o un client equivalente, non è necessario creare una coda di stampa su Windows.
  4. Per creare una coda di stampa su SLES 12.0:
    1. Accedere come utente root.
    2. Avviare YaST.
    3. Fare clic su Hardware Stampante. Quando viene evidenziato Configurazioni stampante, fare clic su Aggiungi. Fare clic su Procedura guidata connessione, quindi selezionare Protocollo LPD (Line Printer Daemon).
    4. Nel campo Indirizzo IP o Nome host, immettere il nome host o l'indirizzo IP del sistema dove viene definito il dispositivo di input LPD.
    5. Immettere il nome del dispositivo di input LPD nel campo Nome coda, quindi fare clic su OK.
    6. Nel campo Imposta nome arbitrario, immettere il nome del dispositivo di input LPD. Tale nome deve essere univoco su questo sistema Linux. Anche se i nomi dei dispositivi di input LPD sono sensibili al maiuscolo/minuscolo, Linux non consente di definire più nomi di dispositivi di input LPD che risultino identici ma con diversi caratteri maiuscolo/minuscolo. Ad esempio non è possibile definire un dispositivo di input LPD denominato HotFolderLPD e un altro denominato hotfolderlpd.
    7. Fare clic su OK.
  5. Per creare una coda di stampa su Red Hat dalla 6.7 alla versione 6.X più recente:
    1. Accedere al sistema operativo come utente root.
    2. Da Gnome Desktop, fare clic su Applicazioni Utilità di sistema Terminale.
    3. Nella finestra del terminale, digitare system-config-printer.
    4. Selezionare Stampante nel menu a discesa Nuovo.
    5. Fare clic su Stampante di rete, quindi selezionare Stampante o host LPD/LPR.
    6. Nel campo Host, immettere il nome host o l'indirizzo IP del sistema dove viene definito il dispositivo di input LPD.
    7. Immettere il nome del dispositivo di input LPD nel campo Coda, quindi fare clic su Avanti.
    8. Nella finestra Nuova stampante, fare clic su Avanti.
    9. Fare clic nuovamente su Avanti.
    10. Immettere il nome per il dispositivo di input LPD nel campo Nome stampante.
    11. Fare clic su Applica.
  6. Per creare una coda di stampa su Red Hat dalla 7.1 alla versione 7.X più recente:
    1. Accedere al sistema operativo come utente root.
    2. Da Gnome Desktop, fare clic su Applicazioni Utilità Terminale.
    3. Nella finestra del terminale, digitare system-config-printer.
    4. Selezionare Stampante nel menu a discesa Aggiungi.
    5. Fare clic su Stampante di rete, quindi selezionare Stampante o host LPD/LPR.
    6. Nel campo Host, immettere il nome host o l'indirizzo IP del sistema dove viene definito il dispositivo di input LPD.
    7. Immettere il nome del dispositivo di input LPD nel campo Coda, quindi fare clic su Avanti.
    8. Nella finestra Nuova stampante, fare clic su Avanti.
    9. Fare clic nuovamente su Avanti.
    10. Immettere il nome per il dispositivo di input LPD nel campo Nome stampante.
    11. Fare clic su Applica.
  7. Sul sistema RICOH ProcessDirector, copiare e modificare un flusso di lavoro contenente la procedura di elaborazione da seguire per l'inoltro dei lavori mediante il protocollo LPD.

    Per copiare e modificare uno o più flussi di lavoro:

    1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
    2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul flusso di lavoro da copiare e selezionare Copia.
    3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
    4. Fare clic con il pulsante destro del mouse su ciascuna operazione e selezionare Proprietà. Modificare le proprietà come necessario.
      Rimuovere ${Job.InputFile} dalla proprietà Nome lavoro nell'operazione SetJobPropsFromTextFile.
    5. Se la funzione di supporto AFP è installata e le risorse AFP (come i caratteri, le sovrapposizioni e i segmenti di pagine) richieste dai lavori elaborati mediante questo flusso di lavoro non vengono inviate in linea con il file di input, verificare che tali risorse siano disponibili sul sistema RICOH ProcessDirector. Si consiglia di spostare queste risorse su /aiw/aiw1/resources o /usr/lpp/psf/reslib, in modo tale che siano disponibili per tutti i componenti di RICOH ProcessDirector. Se non è possibile utilizzare queste directory, è possibile impostare la proprietà Percorso della risorsa AFP di una delle operazioni nel flusso di lavoro, per fare riferimento alla directory o alle directory che contengono le risorse.
        Nota:
      • La proprietà Percorso della risorsa AFP può essere impostata come predefinita per il lavoro su vari modelli procedura, inclusi EnableRepositioning, PrintJobs, ConvertLineDataJobIntoAFP. È necessario impostare solo il valore su uno dei passaggi; gli altri ereditano il valore.
    6. Per utilizzare il flusso di lavoro, salvarlo e attivarlo modificando , l'interruttore Salva e attiva/disattiva, in posizione Attivo.
    7. Ripetere questa procedura se si desidera creare altri flussi di lavoro.
  8. Sul sistema RICOH ProcessDirector, configurare un dispositivo di input che assegni il flusso di lavoro corretto o i flussi di lavoro dei file di input ricevuti. Si consiglia di copiare e rinominare uno dei dispositivi di input LPD forniti, quindi verificare o aggiornare le impostazioni descritte di seguito.
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    2. Nel pannello a sinistra, fare clic su Dispositivi Dispositivi di input.
    3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo di input da copiare e selezionare Copia.
        Nota:
      • Le nuove periferiche di input sono dello stesso tipo della periferica di input copiata. Ad esempio, non è possibile creare un nuovo dispositivo di input LPD copiando una hot folder.
    4. Nel pannello di sinistra, fare clic su Mostra tutte le schede per visualizzare tutte le proprietà per questa periferica di input.
    5. Verificare o aggiornare i valori per questi proprietà:
      Nome dispositivo di input
      Verificare che il nome del dispositivo di input non contenga alcuno spazio. Il client LPR non è in grado di elaborare i nomi con degli spazi.

      È opportuno limitare il nome dell'unità di immissione a 8 caratteri. A seconda del comando di stampa in uso, potrebbe essere necessario creare una coda di stampa sul sistema di invio con lo stesso nome dell'unità di immissione. Alcuni sistemi troncano i nomi della coda di stampa a 8 caratteri.

      Posizione cartella
      La directory sul computer primario che riceve lavori da host autorizzati. Verificare che il file system sia impostato in modo tale che la directory elencata sia sufficientemente grande da gestire la quantità di dati che il client LPR invia senza riempire il file system.
      Posizione di staging
      La directory su cui sono spostati i file di input da RICOH ProcessDirector prima di inoltrarli come lavori. Verificare che il file system sia impostato in modo tale che la directory elencata sia sufficientemente grande da gestire la quantità di dati che il client LPR invia senza riempire il file system. È possibile che siano presenti due copie di un file di input nel sistema in qualsiasi momento, una nella directory Posizione cartella e l'altra nella directory Posizione di staging.
      Server principale
      Il server RICOH ProcessDirector in cui verranno ricevuti i file; ad esempio chi esegue l'inoltro specificherà tale nome server sul comando lpr o lprafp. Il server specificato qui deve essere configurato per accettare i processi sul protocollo LPD.
    6. Per assegnare i flussi di lavoro ai lavori con uno o più file di input:
        Nota:
      • I dispositivi di input con un server principale Linux non possono creare un lavoro principale con più lavori secondari. Invece, un lavoro principale e un lavoro secondario vengono creati per ciascun file di input.
      1. Impostare la proprietà Inoltra operazione su SubmitInputFiles e la proprietà Flusso di lavoro su ParentNoPrint.
      2. Stabilire in che modo il dispositivo di input deve assegnare il flusso di lavoro per ogni singolo lavoro o lavoro secondario. È possibile selezionare una delle seguenti operazioni:
        • Impostare la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario su SetJobTypeFromRules e utilizzare la proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario per specificare il nome del file di controllo in grado di impostare il flusso di lavoro da un valore di un'opzione del comando di stampa.

          RICOH ProcessDirector fornisce due file di controllo di esempio utilizzati per impostare il flusso di lavoro. I file di controllo di esempio, denominati receive_lpd_jobtype.cfg e receive_lpd_pdf_jobtype.cfg, sono installati nella directory /aiw/aiw1/samples/rules/. È possibile copiare uno dei file nella directory /aiw/aiw1/control_files/rules/ e modificarlo in base alle esigenze, quindi aggiornare il valore della proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario in modo che faccia riferimento al file.

        • Impostare la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario su SetJobTypeFromFileName e utilizzare la proprietà Modello del flusso di lavoro secondario per specificare la stringa che RICOH ProcessDirector deve ricercare nel nome del file di input e utilizzare come nome del flusso di lavoro. Se viene utilizzato questo metodo, assicurarsi che esista un flusso di lavoro con il nome corrispondente.
  9. Se il file di controllo creato nell'operazione precedente imposta le proprietà di pianificazione del lavoro come Supporti o Dimensione lavoro in base ai valori delle opzioni del comando di stampa, assicurarsi che le proprietà di pianificazione corrispondenti siano impostate sulle stampanti di destinazione in RICOH ProcessDirector. Se le proprietà di pianificazione non corrispondono, i lavoro possono essere pianificati su tali stampanti.
  10. Verificare che i dispositivi di input LPD siano connessi ed abilitati.
      Nota:
    • Il dispositivo di input LPD non restituisce le informazioni sullo stato in risposta al comando lpq.
  11. Da un sistema host autorizzato, inoltrare alcuni lavori di test. Se si verificano degli errori, correggere gli errori che i messaggi provenienti dal sistema host o da RICOH ProcessDirector identificano.

1.2.4.2.4 Configurazione per l'utilizzo del comando pdpr

Se si esegue la migrazione da InfoPrint Manager a RICOH ProcessDirector e si utilizza il comando pdpr per inoltrare lavori, è possibile configurare RICOH ProcessDirector per continuare a ricevere lavori dallo stesso comando pdpr.
Il comando pdpr in RICOH ProcessDirector è uno script impacchettato in uno script Perl autoestraente. È necessario installare lo script su tutti i computer client che inviano i lavori con pdpr. Prima di configurare il server primario, seguire le istruzioni per installare lo script sui propri computer client e per configurarli correttamente, effettuando anche gli aggiornamenti del file pdpr.cfg.
Lo script pdpr in RICOH ProcessDirector crea un comando lprafp per inoltrare lavori, aggiungendo indicatori per l'invio di valori di proprietà del lavoro supportati al server primario. Come risultato, la configurazione sul server primario è simile alla procedura di configurazione dell'utilizzo del protocollo LPD.

Per configurare l'utilizzo del comando pdpr:

  1. Se è in esecuzione un daemon LPD o un processo che non appartiene a RICOH ProcessDirector (ad esempio, il daemon LPD CUPS [Common UNIX Printing System]) sul computer primario (o su un computer secondario che è il server principale dei dispositivi di input LPD), arrestarlo:
    • Su SUSE Linux, avviare YaST, quindi fare clic su Sistema Servizi di rete per trovare i servizi LPD.
    • Su Red Hat o su un sistema operativo derivato da Red Hat, accedere al Terminale e utilizzare questo comando: systemctl list-units --type service --all.

      Per arrestare il servizio LPD, utilizzare il seguente comando: systemctl stop <LPD_service>.

      Importante:
    • Non disinstallare CUPS.
  2. Aprire RICOH ProcessDirector.
  3. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  4. Nel pannello sinistro, fare clic su Impostazioni Sistema.
  5. Verificare che tutti i computer su cui è stato installato lo script pdpr siano elencati nella proprietà Host autorizzati ad inoltrare lavori LPD.
  6. Creare dispositivi di input LPD per ricevere lavori dallo script pdpr. Verificare che il nome dei dispositivi di input corrisponda ai nomi utilizzati nelle regole create nel file pdpr.cfg.

    Quando si inoltra un lavoro tramite pdpr, le opzioni pdpr vengono convertite in opzioni sul comando lprafp. Il dispositivo di input LPD utilizza il file elencato nella proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario per associare le opzioni sul comando lprafp alle proprietà RICOH ProcessDirector.

    Il valore predefinito per la proprietà Regole di parsing del flusso di lavoro secondario è il percorso al file di esempio receive_lpd_jobtype.cfg o receive_lpd_pdf_jobtype.cfg. Questo file contiene le mappature per la maggior parte delle opzioni del comando lprafp supportate da RICOH ProcessDirector. È possibile aggiornare o copiare il file per aggiungere ulteriori mappature, se necessario.

1.2.4.2.5 Preparazione per i client FTP o SCP

Per inserire un lavoro in un flusso di lavoro, un'applicazione può copiare o inviare il file di input a una hot folder utilizzando una serie di metodi, fra cui File Transfer Protocol (FTP), Secure Copy Protocol (SCP) e i servizi Web RICOH ProcessDirector.

Per motivi di sicurezza la maggior parte degli amministratori disabilita FTP sui sistemi Linux. Per il trasferimento file, si preferisce utilizzare SCP. Alcuni produttori di software FTP conoscono questa pratica e hanno aggiunto funzionalità ai client FTP in modo da consentire di tentare di utilizzare FTP per primo. Se FTP non riesce, il software tenta altri metodi, compreso SCP.

Per RICOH ProcessDirector, non è importante il protocollo utilizzato per trasferire i file di dati alla directory del dispositivo di input. La cosa più importante, indipendentemente dal meccanismo utilizzato, è di assicurarsi che il lavoro venga inoltrato utilizzando l'ID utente e la password che hanno le autorizzazioni corrette per consentire a RICOH ProcessDirector di accedere al file.

Durante l'installazione, RICOH ProcessDirector crea un gruppo RICOH ProcessDirector ( aiwgrp1 è il gruppo predefinito) e assegna all'utente del sistema RICOH ProcessDirector ( aiw1 è l'utente predefinito) l'autorizzazione per questo gruppo. È possibile assegnare un nome al gruppo e all'utente o utilizzare i nomi predefiniti. Qualunque utente nel gruppo RICOH ProcessDirector può accedere ai file creati da RICOH ProcessDirector. Se sono presenti utenti con ID sul computer primario che necessitano di effettuare attività direttamente con i file di RICOH ProcessDirector (come gli utenti che inoltrano lavori utilizzando FTP o SCP), è necessario aggiungere i relativi ID utente al gruppo RICOH ProcessDirector. Assicurarsi di utilizzare il nome gruppo RICOH ProcessDirector come gruppo aggiuntivo per gli utenti, non come gruppo predefinito.

Quando si spiega come inoltrare i lavori tramite FTP (se FTP è abilitato sul sistema) o un client FTP che utilizza SCP, indicare a chi inoltra i lavori di accedere con un ID utente membro del gruppo RICOH ProcessDirector. Se viene utilizzato qualunque altro ID utente, RICOH ProcessDirector non dispone della serie di autorizzazioni di accesso corrette per il file di input e non può elaborare il lavoro. Il lavoro rimane in stato di Errore nella fase di ricezione fino a che non viene cancellato ed inoltrato di nuovo correttamente.

1.2.4.2.6 Configurazione per l'utilizzo di ticket lavoro JDF

Prima di poter inoltrare i lavori con ticket JDF, è necessario configurare i dispositivi di input che ricevono i lavori. Inoltre, è necessario configurare i flussi di lavoro a cui sono assegnati i lavori. Le stampanti definite come stampanti PDF Ricoh possono gestire lavori PDF con ticket JDF in modo migliore rispetto alle stampanti definite come Passthrough o PDF personalizzate.

Se si dispone di stampanti Kodak che accettano PDF, è possibile inviare alcune informazioni JDF alla stampante nel flusso dati KDK consigliato dal produttore. La funzione Supporto cut-sheet per Kodak è richiesta.

Se si dispone di stampanti Xerox che accettano PDF, è possibile inviare alcune informazioni JDF ai flussi dati XPIF o XRX consigliati dal produttore. La funzione Supporto cut-sheet per Xerox è richiesta.

Prima dell'inizio della procedura, riesaminare i flussi di lavoro forniti per vedere se qualcuno di essi contenga alcune o tutte le operazioni da includere. Se si individua un flusso di lavoro ottimale, è possibile copiarlo e modificarlo a seconda delle proprie esigenze. Il flusso di lavoro deve contenere un'operazione basata sul modello di procedura SetJobPropsFromTextFile.

    Nota:
  • Questo modello di procedura può utilizzare un file jobID.overrides.jdf opzionale per impostare proprietà aggiuntive del lavoro.

Stabilire, inoltre, se è possibile utilizzare uno dei dispositivi di input hot folder forniti da RICOH ProcessDirector o se l'installazione richiede un dispositivo di input personalizzato. RICOH ProcessDirector fornisce diversi dispositivi di input hot folder utilizzabili con modifiche minime o che possono essere copiati per creare un dispositivo di input hot folder personalizzato.

Infine, decidere il metodo di batch che si desidera utilizzare. I metodi di batch JDF, Elenco e Modello sono tutti adatti a lavori con ticket lavoro JDF.

Per configurare l'utilizzo di ticket lavoro JDF:
  1. Copiare e modificare un flusso di lavoro contenente la procedura di elaborazione che si desidera far seguire ai lavori inoltrati con ticket di lavoro JDF:
    1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
    2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul flusso di lavoro da copiare e selezionare Copia.
    3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
    4. Fare clic con il pulsante destro del mouse su ciascuna operazione e selezionare Proprietà. Modificare le proprietà come necessario.
    5. Salvare e abilitare il flusso di lavoro modificando , l'interruttore Salva e attiva/disattiva, in posizione Attivo.
    6. Ripetere questa procedura se si desidera creare altri flussi di lavoro.
  2. Sul sistema RICOH ProcessDirector, configurare un dispositivo di input in modo che assegni il flusso di lavoro corretto ai ticket lavoro JDF. Si consiglia di copiare e ridenominare uno dei dispositivi di input HotFolderJDF forniti, quindi verificare o aggiornare le impostazioni descritte nella procedura riportata di seguito.
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    2. Nel pannello a sinistra, fare clic su Dispositivi Dispositivi di input.
    3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo di input HotFolderJDF e selezionare Copia.
    4. Nel pannello di sinistra, fare clic su Mostra tutto per visualizzare tutte le proprietà per questa periferica di input.
    5. Verificare o aggiornare i valori per questi proprietà:
      Flusso di lavoro
      ParentNoPrint
      Flusso di lavoro secondario
      Il flusso di lavoro appropriato per i file di dati all'interno del lavoro.
        Nota:
      • Se si utilizza il metodo di batch Elenco, selezionare un flusso di lavoro che comprenda un'operazione basata sul modello di procedura WaitForGroup prima dell'operazione PrintJobs. Queste operazioni assicurano il corretto ordine di stampa dei lavori.
      • Se si utilizzano i file di sovrascrittura, selezionare un flusso di lavoro che includa un'operazione basata sul modello di procedura SetJobPropsFromTextFile.
      Modelli di dati
      Una o più stringhe di corrispondenza del modello. Le stringhe definiscono i caratteri nel nome dei file di dati corrispondenti ai nomi degli altri file che arrivano nella hot folder. Se si specifica più di un modello di dati, il file è considerato corrispondente se corrisponde a un qualsiasi modello. Il modello di dati è un'espressione regolare.

      Se il valore della proprietà Crea file .zip è , solo i file che corrispondono al modello dati vengono inclusi nel file .zip.

      Procedura di inoltro
      SubmitInputFiles
    6. Verificare o aggiornare i valori di queste proprietà, in base al metodo di batch che si desidera utilizzare:
      Proprietà Valore quando il metodo di batch è JDF Valore quando il metodo di batch è Elenco Valore quando il metodo di batch è Modello
      Modelli JDF Un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei propri ticket lavoro. Per HotFolderJDF, il valore predefinito è l'espressione regolare .*\jdf$.    
      Modelli di elenco   Un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file del file di elenco. Per impostazione predefinita, questo valore è l'espressione regolare .*lst$.  
      Modelli di sovrascrittura Un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei file di sovrascrittura. Per alcuni dispositivi di input hot folder, questo valore è l'espressione regolare .*oth$. Un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei file di sovrascrittura. Per alcuni dispositivi di input hot folder, questo valore è l'espressione regolare .*oth$.  
      Crea file .zip
      • : tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati vengono combinati in un file .zip e inoltrati come lavoro singolo. Se il ticket lavoro specifica impostazioni diverse per i diversi file di input e la proprietà Crea file.zip è impostata su , le impostazioni del primo nome del file di input nel ticket lavoro vengono utilizzate per tutti i file di input.
      • No: tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari.
      • : tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati vengono combinati in un file .zip e inoltrati come lavoro singolo. Se il ticket lavoro specifica impostazioni diverse per i diversi file di input e la proprietà Crea file.zip è impostata su , le impostazioni del primo nome del file di input nel ticket lavoro vengono utilizzate per tutti i file di input.
      • No: tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari.
      No
      Modello file (un valore per ogni tipo di file di input)     Una stringa di corrispondenza modello che definisce un tipo particolare di file di input, ad esempio .*jdf$ per un ticket lavoro o .*pdf$ per un file di stampa.
      Utilizzo file di spool (un valore per ogni tipo di file di input)     Un valore che identifica lo scopo di utilizzo del file di input, ad esempio ticket per un ticket di lavoro o stampa per un file di stampa.
      Tipo di file di spool (un valore per ogni tipo di file di input)     L'estensione del file di input.
      Modello file richiesto (un valore per ogni tipo di file di input)     Indica se il lavoro deve contenere questo tipo di file di input.
      Sequenza modello file (un valore per ogni tipo di file di input)     Se due o più valori Modello file corrispondono, o se due o più proprietà Modello file sono associate con gli stessi valori Utilizzo file di spool e Tipo file di spool, indica l'ordine in cui viene applicato l'insieme di valori.
  3. Verificare che il dispositivo di input sia collegato e abilitato.
  4. Inoltra lavori al nuovo dispositivo di input. Se si verificano errori, correggere quelli identificati dai messaggi provenienti da RICOH ProcessDirector o da un'applicazione richiamata.

1.2.4.2.6.1 Rilevamento di file

Le applicazioni che inviano lavori con ticket di lavoro JDF possono inviare i file assieme al ticket di lavoro oppure lasciare i file in un'altra posizione nella rete. La creazione di un elenco dei file contenuti nel lavoro non richiede il ticket di lavoro. Tuttavia se il ticket di lavoro contiene l'elenco dei file, i percorsi potrebbero essere relativi o assoluti.

Indipendentemente dalla maniera in cui RICOH ProcessDirector trova i file, li copia nella posizione specificata nella proprietà Posizione cartella del dispositivo di input hot folder (se non sono già presenti) e avvia l'elaborazione del lavoro. RICOH ProcessDirector non elimina automaticamente tutti i file utilizzati nei lavori inviati con il ticket di lavoro JDF. Elimina solo i file in Posizione Cartella. Non elimina i file presenti nelle sottocartelle di Posizione cartella né quelli presenti in altri file system. È necessario pianificare l'eliminazione dei file che rimangono in tali posizioni durante la fase di manutenzione del sistema.

Nessun file in elenco in JDF

Se il ticket di lavoro non elenca i file, RICOH ProcessDirector prevede di ricevere il ticket di lavoro e tutti i file nella posizione specificata nella proprietà Posizione cartella del dispositivo di input hot folder. Se mancano alcuni file, RICOH ProcessDirector continua ad attenderli.

In questo caso, si deve utilizzare il metodo batch Elenco e inoltrare un file elenco assieme al lavoro.

Elenco dei file con i percorsi relativi

Se il ticket di lavoro elenca i file tramite percorsi relativi, RICOH ProcessDirector prevede di trovare tutti i file nelle sottocartelle della Posizione cartella; non possono trovarsi in cartelle parallele o su altri file system. Ad esempio se il ticket di lavoro contiene il percorso del file printfiles/test.pdf, l'hot folder troverà il file in: [folder location]/printfiles/test.pdf.

  • È possibile utilizzare i seguenti formati per i percorsi relativi:
    dir/filename
    nomefile
  • Questi formati sono supportati ma non consigliati:
    file://dir/filename
    file://dir\filename
    dir\filename
    file://./dir/filename
    file://.\dir\filename
    ./dir/filename
    .\dir\filename

In RICOH ProcessDirectorfile:// equivale a file:///. RICOH ProcessDirector non consente un nome host o un indirizzo IP dopo la seconda barra (/).

Elenco dei file con percorsi assoluti

Se il ticket di lavoro elenca i file utilizzando nomi di percorsi assoluti, i file possono trovarsi in qualsiasi posizione sulla rete, accessibile dal server primario RICOH ProcessDirector. RICOH ProcessDirector utilizza le istruzioni del percorso assoluto e un file di associazione per trovare i file. Un file di associazione è un file che associa i percorsi del file all'interno nel ticket di lavoro a percorsi del file su un file system montati. Il file di associazione è memorizzato sul sistema primario. Per un sistema primario è necessario solo un file di associazione, in quanto tale file può contenere il numero desiderato di percorsi di file.

Quando RICOH ProcessDirector cerca i file elencati nel ticket di lavoro con il percorso assoluto, viene effettuata la ricerca in ciascuna posizione elencata nel file di associazione fino a trovarli. Se raggiunge la fine del file di associazione senza trovare alcun file, cerca i file ricevuti in Posizione cartella. Se non trova ancora alcun file, attende e ricerca al prossimo intervallo di poll.

  • È possibile utilizzare i seguenti formati per i percorsi assoluti:
    file://nomehost/unità:/dir/nomefile
    Omettere unità:per i file su sistemi che non utilizzano le lettere identificative dell'unità.
  • Questi formati sono supportati ma non consigliati:
    file:///unità:\dir\filename
    file://unità:/dir/filename
    file://unità:\dir\filename
    unità:\dir\filename
    unità:/dir/filename

    In RICOH ProcessDirectorfile:// equivale a file:///. RICOH ProcessDirector non consente un nome host o un indirizzo IP dopo la seconda barra (/).

  • I seguenti formati non sono supportati:
    file://IP_address/unità:/dir/filename
    file://localhost/unità:/dir/filename
    
    Nota:
  • È necessario un file di associazione del file system se i percorsi file includono nomi di directory identici ma hanno diversi formati. Ad esempio, se il ticket lavoro specifica file:\\\C:\myfiles\testfiles\test1.pdf e il percorso del file corrente è /myfiles/testfiles/test1.pdf, è necessario creare un file di associazione del file system per convertire il percorso del file da un formato di Windows a un formato di Linux.
  • È necessario un file di associazione del file system se i percorsi file includono nomi di directory identici ma hanno diverse unità. Ad esempio, se il ticket lavoro specifica file:\\\D:\myfiles\testfiles\test1.pdf e il percorso del file corrente è file:\\\C:\myfiles\testfiles\test1.pdf, è necessario creare un file di mappatura del file system per convertire il percorso del file dall'unità D all'unità C. L'associazione ha l'aspetto seguente
    D:\;C:\

1.2.4.2.6.2 Utilizzo di un file di associazione per rilevare file di input

Se si utilizza un ticket lavoro JDF (Job Definition Format) per inviare lavori ad un'unità Hot folder, non occorre copiare tutti i file di input in Hot folder. Quando il ticket di lavoro viene posizionato nella hot folder, RICOH ProcessDirector lo legge e ricerca i file di input elencati.

Se i percorsi file nel ticket di lavoro non corrispondono ai nomi di directory su un file system montato, RICOH ProcessDirector utilizza un file di associazione di file system per ricercare i file di input.

RICOH ProcessDirector fornisce un file di associazione del file system di esempio, system_map.cfg, in /aiw/aiw1/samples/config/. È possibile copiare e modificare questo file laddove richiesto. Prima di personalizzare il file, copiarlo nella directory /aiw/aiw1/control_files/config/. I commenti in questo file di esempio descrivono il formato file.

Per specificare il file di associazione del file system:

  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello sinistro, fare clic su Impostazioni Sistema.
  3. Nel campo File di associazione di file system, immettere il percorso file del file di associazione.
  4. Fare clic su SALVA.

Non occorre riavviare il sistema.

1.2.4.2.6.3 Impostazione delle proprietà del lavoro dal ticket di lavoro JDF

RICOH ProcessDirector è in grado di utilizzare i valori supportati nel ticket di lavoro JDF per impostare le proprietà del lavoro.

RICOH ProcessDirector supporta le funzioni definite nelle specifiche JDF richieste dal sistema, tra cui un sottoinsieme di specifiche di conformità e interoperabilità di stampa digitale integrata JDF (IDP ICS, Integrated Digital Printing Interoperability Conformance Specification) e la nota applicativa associata. Le IDP ICS si basano su un processo di stampa digitale con associazione JDF, previsto per le stampanti digitali integrate.

RICOH ProcessDirector non supporta tutti i possibili valori del ticket lavoro JDF. Se RICOH ProcessDirector non è in grado di utilizzare un valore per impostare una proprietà del lavoro, rimuoverà valori non supportati dal ticket lavoro.

    Nota:
  • L'operazione IdentifyPDFDocuments è in grado di ricevere più set di file PDF e ticket lavoro. L'operazione li combina in un unico file PDF e in un singolo ticket lavoro. Quando l'operazione crea il ticket lavoro combinato, essa include solo i valori supportati da RICOH ProcessDirector. Non include nel ticket lavoro combinato i valori non supportati. L'operazione IdentifyPDFDocuments viene fornita dalla funzione Supporto Documenti PDF.

Una volta impostati i valori di proprietà, RICOH ProcessDirector memorizza il ticket di lavoro assieme ai file di lavoro. Se un'operazione richiede il ticket di lavoro, RICOH ProcessDirector lo aggiorna con i valori della proprietà del lavoro più recenti nel database e lo invia all'applicazione richiamata dall'operazione. Una volta che l'applicazione restituisce il ticket di lavoro JDF, RICOH ProcessDirector aggiorna tutti quei valori delle proprietà di lavoro che hanno subito una modifica e che sono visualizzabili nel notebook delle proprietà del lavoro in RICOH ProcessDirector.

Il valore della proprietà Supporto è un caso speciale, poiché dipende dall'impostazione dell'opzione Corrispondenza supporti:

  • Se Corrispondenza supporto è impostata su Usa ID prodotto supporto o nome supporto, RICOH ProcessDirector utilizzare uno di questi nomi supporto come valore della proprietà Supporto per un lavoro:
    • Il nome dell'oggetto supporto con l'ID prodotto corrispondente specificato nel ticket di lavoro.
    • Il nome del supporto specificato nel ticket di lavoro.

    RICOH ProcessDirector controlla per prima cosa se il ticket del lavoro specifica un ID prodotto del supporto. In tal caso, RICOH ProcessDirector cerca un oggetto supporto del sistema con lo stesso ID prodotto. Se RICOH ProcessDirector trova una corrispondenza, inserisce il nome dell'oggetto del supporto corrispondente nella proprietà Supporti per il lavoro. Se RICOH ProcessDirector non trova una corrispondenza, cerca un oggetto supporti con il nome supporto specificato nel ticket di lavoro JDF. Se RICOH ProcessDirector trova una corrispondenza, inserisce il nome dell'oggetto del supporto corrispondente nella proprietà Supporti per il lavoro.

  • Se Corrispondenza supporto è impostata su Utilizza le proprietà selezionate di seguito, RICOH ProcessDirector utilizza le proprietà dei supporti (ad esempio le dimensioni) elencate nel ticket lavoro per cercare gli oggetti del supporto di sistema esistenti e trovarne uno corrispondente. Quando trova un oggetto supporto appropriato, il nome dell'oggetto viene impostato come valore della proprietà Supporto per il lavoro.

    È possibile scegliere le proprietà utilizzate per l'opzione Corrispondenza supporto in base alle esigenze di installazione.

    Se viene trovato più di un oggetto supporto corrispondente, RICOH ProcessDirector tenta di stabilire quale sia la migliore corrispondenza in base alle proprietà del supporto rimanenti nel ticket lavoro, tra cui il nome del supporto. Se il sistema non è in grado di stabilire la migliore corrispondenza o se non viene trovato alcun oggetto corrispondente, il lavoro entra in stato di errore. È possibile utilizzare l'azione Correggi supporto sul lavoro per selezionare il supporto e far uscire il lavoro dallo stato di errore.

Se un ticket lavoro specifica valori relativi al supporto e alla spillatura, è possibile visualizzarli e modificarli nel notebook delle proprietà del lavoro. Nella scheda Pianificazione, la proprietà Supporto necessario contiene i valori di supporto sia per il lavoro sia per eventuali eccezioni pagina. La proprietà Spillatura necessaria mostra se è richiesta la spillatura. È possibile impostare i valori del lavoro nelle proprietà Supporto e Spillatura nella scheda Pianificazione. È possibile modificare i valori della pagina nella scheda Eccezioni pagina utilizzando l'azione Eccezioni pagina.

Se un ticket lavoro specifica valori per le eccezioni lati, è possibile visualizzarli utilizzando l'azione Eccezioni pagina sul lavoro. Non è possibile modificare le Eccezioni pagina lati.

La disponibilità delle opzioni di perforazione e di spillatura variano da stampante a stampante. È possibile configurare alcune stampanti RICOH ProcessDirector affinché siano in grado di eseguire la perforazione o la spillatura, ma non è possibile configurare i relativi modelli di finitura per la perforazione o la spillatura. Pertanto, RICOH ProcessDirector potrebbe pianificare un lavoro su una stampante che non supporta il modello di spillatura o perforazione richiesto. Quando si verifica tale situazione, la stampante applica il miglior modello di perforazione o cucitura equivalente.

1.2.4.2.7 Preparazione per l'invio di lavori tramite i servizi Web

RICOH ProcessDirector fornisce un'utilità del servizio Web REST che è possibile utilizzare per inviare i lavori. Se è possibile configurare l'applicazione per l'utilizzo dei servizi Web REST, è possibile utilizzare l'utilità submitFile per inviare un file a un flusso di lavoro o una hot folder.
A seconda dei requisiti dell'applicazione del servizio Web, è necessario utilizzare un comando Curl o URL richiesta per richiamare il servizio Web. Utilizzare la documentazione dell'API REST RICOH ProcessDirector per determinare la sintassi corretta.

Per preparare l'invio di un lavoro utilizzando un servizio Web:

  1. Decidere la modalità di ricezione del file di RICOH ProcessDirector per l'elaborazione.
    È possibile inviare un file RICOH ProcessDirector utilizzando un dispositivo di input hot folder o è possibile inviarlo direttamente a un flusso di lavoro.
    • Inviare i file direttamente a un flusso di lavoro quando è presente un unico file di input per il lavoro o non è necessario utilizzare le funzioni batch disponibili in RICOH ProcessDirector.
    • Inoltrare i file alle hot folder quando si desidera utilizzare le funzioni batch in RICOH ProcessDirector. È possibile inviare solo un file alla volta con il servizio Web. Se un lavoro ha più file di input, compresi i ticket lavoro, file di elenco o altre risorse, è necessario richiamare il servizio Web per ciascun file.

      Prendere nota del nome del flusso di lavoro o dell'hot folder.

  2. Valutare l'applicazione di servizi Web e vedere quali sono le informazioni richieste dall'applicazione per inviare un file a RICOH ProcessDirector.
    La documentazione dell'API REST RICOH ProcessDirector fornisce sia un comando Curl che un URL richiesta. È possibile utilizzare uno dei due comandi a seconda di quanto richiesto dall'applicazione di servizi Web.
  3. Utilizzare la documentazione dell'API REST RICOH ProcessDirector per l'utilità submitFile per consentire di creare le chiamate al servizio Web per inviare il file.
    Aprire un browser Web e inserire il proprio nome host o indirizzo IP RICOH ProcessDirector nella barra degli indirizzi. Aggiungere /restapi/ alla fine del nome host o dell'indirizzo IP per accedere alla documentazione REST API. Ad esempio: http://hostname:15080/restapi/.

    Aprire la sezione util e trovare POST /util/ submitFile/{objectType}/{name}.

  4. Aggiornare l'applicazione di servizi Web con il comando o l'URL sviluppato nell'operazione precedente. Utilizzare l'applicazione per inviare uno o più file a RICOH ProcessDirector.
  5. Verificare che l'applicazione di servizi Web sia configurata correttamente per l'invio di un file a RICOH ProcessDirector.
    • Se si invia a una hot folder, verificare che il file si trovi nella posizione della cartella nella hot folder. Collegare e disattivare la hot folder se si desidera verificare che i file vengano ricevuti nella directory corretta senza aver effettivamente inviato il lavoro. Se si desidera che il dispositivo di input invii il lavoro, accertarsi che sia abilitato e connesso quando l'applicazione invia il file.
    • Se si invia un flusso di lavoro, verificare che un lavoro venga creato con il file inviato. Assicurarsi che il flusso di lavoro sia attivato quando si invia il file.

1.2.4.2.8 Preparazione all'inoltro di lavori batch

I dispositivi di input hot folder ed SFTP possono inviare ogni file che ricevono come lavoro separato oppure possono raggruppare i file per creare lavori più grandi, detti lavori batch. I più semplici lavori batch contengono solo file di dati. I lavori batch più complessi includono file che impostano proprietà di lavoro e file che individuano file che elencano gli altri file nel lavoro.

Prima di inoltrare lavori batch, è necessario determinare il tipo di file che i propri lavori includono e il metodo di batch più appropriato.

    Nota:
  • Solo i dispositivi di input hot folder ed SFTP possono inviare lavori batch. I dispositivi di input del servizio Web non possono farlo.

1.2.4.2.8.1 Metodi batch

Il metodo con il quale i dispositivi di input hot folder ed SFTP inviano i lavori dipende dalla proprietà Metodo batch del dispositivo di input.

Per impostazione predefinita, se si utilizza un qualsiasi metodo batch che non sia Nessuno, il dispositivo di input crea lavori come gruppi che utilizzano la struttura principale/secondaria. Un lavoro principale non contiene dati; è un contenitore che mantiene un'associazione tra gli altri lavori. Tali lavori sono i lavori secondari. Ogni file di input incluso in un gruppo da un metodo batch diventa un lavoro secondario.

    Nota:
  • Se si imposta la proprietà Crea file .zip di un dispositivo di input su , il dispositivo non crea gruppi di lavori che utilizzano la struttura principale/secondaria. Invece, il dispositivo di input raccoglie in un gruppo tutti i file di input e crea un file ZIP per conservarli. Il file ZIP viene inoltrato come lavoro singolo. All'interno del flusso di lavoro deve essere presente un'operazione che decomprima il file, a meno che le altre operazioni non siano in grado di elaborare un file in formato ZIP.
  • È possibile inoltrare tutti i file di input in un dispositivo di input con l'azione Invia in batch tutti sul dispositivo di input, a condizione che il Metodo batch non sia JDF o Modello. L'azione Invia in batch tutti non attende di raggiungere l' Intervallo di polling prima di creare i lavori.

1.2.4.2.8.1.1 Batch

Quando il metodo batch è Batch, il dispositivo di input invia uno o più file come gruppo, in base ai file selezionati da un operatore.

Il metodo batch Batch evita che il dispositivo di input invii immediatamente i lavori. Il dispositivo di input riceve i file ma non prosegue con l'operazione fintanto che un operatore non seleziona uno o più file di dati e non fa clic su Esegui batch. Il dispositivo di input crea un file elenco contenente i nomi di tutti i file di dati e invia il lavoro.

Quando si utilizza il metodo batch Batch, impostare queste proprietà del dispositivo di input come indicato:

  • Flusso di lavoro: ParentNoPrint
  • Flusso di lavoro secondario: il flusso di lavoro appropriato ai file di dati nel lavoro.
  • Procedura di inoltro: SubmitInputFiles
  • Crea file .zip: se questa proprietà è impostata su , tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati vengono combinati in un file ZIP e inoltrati come singolo lavoro. Se questo valore è impostato su No, tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari.
  • Modelli di dati: un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei propri file. Per i dispositivi di input hot folder ed SFTP, il valore predefinito è l'espressione regolare: .*$. Quel pattern corrisponde a tutti i nomi file.

1.2.4.2.8.1.2 JDF

Quando il metodo batch è JDF, il dispositivo di input hot folder o SFTP invia uno o più file come gruppo, in base ai contenuti del ticket di lavoro.

Il dispositivo di input hot folder o SFTP cerca un ticket di lavoro contenente un elenco di tutti i file che compongono il lavoro. Quando il dispositivo di input hot folder o SFTP trova un ticket di lavoro, lo legge e cerca tutti i file; non appena trovati, invia i file come lavoro unico. I file vengono stampati nell'ordine specificato nel ticket di lavoro.

Il nome file del ticket di lavoro deve corrispondere al modello specificato nella proprietà modelli JDF. Il modello predefinito corrisponde ai file con estensione .jdf.

L'elenco dei file nel ticket di lavoro dovrebbe apparire così:

myfile1.pdf
myfile2.pdf
myfile3.pdf
another.pdf

Il ticket di lavoro potrebbe contenere anche informazioni utilizzate per impostare le proprietà del lavoro.

Quando si utilizza il metodo batch JDF, impostare queste proprietà del dispositivo di input come indicato:

  • Flusso di lavoro: ParentNoPrint
  • Flusso di lavoro secondario: il flusso di lavoro appropriato ai file di stampa nel lavoro.
  • Procedura di inoltro: SubmitInputFiles
  • Crea file .zip: se questa proprietà è impostata su , tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati vengono combinati in un file ZIP e inoltrati come singolo lavoro. Se questo valore è impostato su No, tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari. Se il ticket lavoro specifica impostazioni diverse per i diversi file di input e la proprietà Crea file.zip è impostata su , le impostazioni del primo nome del file di input nel ticket lavoro vengono utilizzate per tutti i file di input.
  • Modelli JDF: un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei ticket di lavoro.

    Il valore predefinito di tutti i dispositivi di input, escluso HotFolderJDF, è nullo. Per HotFolderJDF questo valore è l'espressione regolare .*\jdf$.

  • Modelli di dati: un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei file di stampa dell'utente. Per i dispositivi di input hot folder o SFTP, il valore predefinito è l'espressione regolare: .*$. Quel pattern corrisponde a tutti i nomi file.

1.2.4.2.8.1.3 Elenco

Quando il metodo di batch è Elenco, il dispositivo di input hot folder o SFTP invia uno o più file come gruppo, in base ai contenuti di un file di elenco ricevuto dal dispositivo di input.

Il dispositivo di input hot folder o SFTP cerca un file di elenco basato su testo contenente un elenco di tutti i file che compongono il lavoro. Quando il dispositivo di input hot folder o SFTP trova un file di elenco, lo legge e cerca tutti i file; non appena trovati, invia i file come lavoro unico. I file vengono stampati nell'ordine specificato nel file elenco.

Il file elenco deve rispettare questi criteri:

  • il nome file deve corrispondere al modello specificato nella proprietà Modelli Elenco. Il modello predefinito corrisponde ai file con estensione .lst.
  • Ogni file nel lavoro di stampa deve essere in una riga a parte all'interno del file elenco.
  • I nomi dei file all'interno del file elenco devono includere esclusivamente i nomi file e non le informazioni di percorso; tutti i file devono trovarsi nella stessa directory.
I contenuti del file elenco dovrebbero apparire così:
afpinput1.afp
afpinput2.afp
afpinput3.afp
inputfile.afp

Quando si utilizza il metodo batch Elenco, impostare queste proprietà del dispositivo di input come indicato:

  • Flusso di lavoro: ParentNoPrint
  • Flusso di lavoro secondario: il flusso di lavoro appropriato ai file di stampa nel lavoro.
  • Procedura di inoltro: SubmitInputFiles
  • Crea file .zip: se questa proprietà è impostata su , tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati vengono combinati in un file ZIP e inoltrati come singolo lavoro. Se questo valore è impostato su No, tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari.
  • Modelli elenco: un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei propri file di elenco.

    Per impostazione predefinita, questo valore è l'espressione regolare .*lst$.

  • Modelli di dati: un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei file di stampa dell'utente. Per i dispositivi di input hot folder o SFTP, il valore predefinito è l'espressione regolare: .*$. Quel pattern corrisponde a tutti i nomi file.

    Se il file di stampa si trova nel file elenco ma il nome file non corrisponde al valore Modelli dati, il dispositivo di input non identifica il file come file di stampa. Dal momento che sembra mancare un file di stampa dell'elenco, il dispositivo di input si mette in attesa non creando alcun lavoro.

  • Modelli di sovrascrittura: se si utilizzano file di sovrascrittura, un modello che corrisponde ad alcune parti del nome dei file di sovrascrittura.

1.2.4.2.8.1.4 Nessuno

Quando il metodo batch è Nessuno, il dispositivo di input hot folder o SFTP invia ogni file come lavoro di stampa separato.

1.2.4.2.8.1.5 Numero

Quando il metodo batch è Numero, il dispositivo di input hot folder o SFTP inoltra un numero specifico di file come gruppo. Vengono considerati e inviati solo i file che corrispondono alla proprietà Modelli di dati del dispositivo di input hot folder o SFTP.

Il dispositivo di input hot folder o SFTP determina se esiste una corrispondenza con il valore della proprietà Modelli dati. Se il nome corrisponde al modello, il dispositivo di input hot folder o SFTP considera il file. Quando il numero dei file raggiunge il valore impostato per la proprietà Numero di file da eseguire in batch, il dispositivo di input hot folder o SFTP inoltra i file come gruppo singolo.

Quando si utilizza il metodo batch Numero, impostare queste proprietà del dispositivo di input come indicato:

  • Flusso di lavoro: ParentNoPrint
  • Flusso di lavoro secondario: il flusso di lavoro appropriato ai file di stampa nel lavoro.
  • Procedura di inoltro: SubmitInputFiles
  • Crea file .zip: se questa proprietà è impostata su , tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati vengono combinati in un file ZIP e inoltrati come singolo lavoro. Se questo valore è impostato su No, tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari.
  • Numero di file da eseguire in batch: il numero di file che il dispositivo di input hot folder o SFTP dovrebbe ricevere prima di inviare i file come gruppo unico.
  • Modelli di dati: un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei file di stampa dell'utente. Per i dispositivi di input hot folder o SFTP, il valore predefinito è l'espressione regolare: .*$. Quel pattern corrisponde a tutti i nomi file.

1.2.4.2.8.1.6 Numero di set

Quando il metodo di batch è Numero di set, il dispositivo di input hot folder o SFTP inoltra uno o più lavori dopo che un numero specifico di set di file viene ricevuto. Solo i set completi di file vengono calcolati e inviati.

Affinché un set sia completo, è necessario che tutte le seguenti condizioni siano vere:

  • Un file corrispondente al valore della proprietà Modelli dati è presente.
  • Se viene immesso un valore per le proprietà Modelli di sovrascrittura o Modelli JDF, è presente un file corrispondente a uno o a entrambi i valori.
  • Se sono presenti voci specificate per Modelli file, è presente un file corrispondente a ciascun valore richiesto.

Una volta che il numero di set completi raggiunge il valore impostato nella proprietà Numero di file da eseguire in batch, il dispositivo di input hot folder o SFTP inoltra i set come gruppo con un set in ciascun lavoro secondario. Se la proprietà Crea file .zip è impostata su , un singolo lavoro contenente tutti i file in tutti i set viene inviato nel formato di file ZIP.

Quando si utilizza il metodo batch Numero di set, impostare queste proprietà del dispositivo di input come indicato:

  • Flusso di lavoro: ParentNoPrint
  • Flusso di lavoro secondario: il flusso di lavoro appropriato ai file di stampa nel lavoro.
  • Procedura di inoltro: SubmitInputFiles
  • Crea file .zip: se questa proprietà è impostata su , tutti i file vengono combinati in un file .zip e inoltrati come singolo lavoro. Se questo valore è impostato su No, ciascun set viene inoltrato come un lavoro secondario.
  • Numero di file da eseguire in batch: il numero di set che il dispositivo di input hot folder o SFTP dovrebbe ricevere prima di inviarli come gruppo unico.
  • Modelli di dati: un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei file di stampa dell'utente. Per i dispositivi di input hot folder o SFTP, il valore predefinito è l'espressione regolare: .*$. Quel pattern corrisponde a tutti i nomi file.
  • Modelli file: una raccolta di modelli in grado di definire i file che devono essere inclusi in un set.
  • Modelli JDF: una o più stringhe di corrispondenza del modello utilizzate per identificare i ticket di lavoro JDF (Job Definition Format). Se la proprietà dispone di un valore specificato, è necessario un ticket di lavoro JDF affinché il set sia completo.
  • Modelli di sovrascritture: una o più stringhe di corrispondenza del modello utilizzate per identificare i file contenenti i valori per le proprietà del lavoro.

1.2.4.2.8.1.7 Pagine

Quando il metodo di batch è Pagine, il dispositivo di input hot folder o SFTP invia uno o più file PDF come gruppo, in base al numero di pagine nei file ricevuti dal dispositivo di input. Questo metodo è valido solo per i file PDF.

Una volta arrivati, il dispositivo di input hot folder o SFTP esamina i file PDF e ne determina il numero di pagine. Il dispositivo di input hot folder o SFTP tiene il conto del numero totale delle pagine PDF presenti al suo interno. Quando il numero totale delle pagine PDF corrisponde al valore impostato per la proprietà Numero di pagine da eseguire in batch o lo supera, il dispositivo di input hot folder o SFTP invia un gruppo di file.

Il file PDF, che fa superare al numero totale di pagine il valore impostato per la proprietà Numero di pagine da eseguire in batch, viene incluso nel gruppo solo se la proprietà Pagine in eccesso da eseguire in batch è impostata su . Se la proprietà Pagine in eccesso da eseguire in batch è impostata su No, questo file PDF resta nel dispositivo di input hot folder o SFTP come prima serie di pagine da eseguire in batch subito dopo.

Se un file singolo contiene più pagine rispetto al valore impostato per la proprietà Numero di pagine da eseguire in batch e la proprietà Pagine in eccesso da eseguire in batch è impostata su , il file viene mandato in stampa o come batch assieme ai restanti file PDF in attesa di stampa o come batch contenente un singolo file. Tuttavia, se la proprietà Pagine in eccesso da eseguire in batch è impostata su No, il file non può essere inviato. L'elaborazione per il dispositivo di input hot folder o SFTP si interrompe finché quel file di input non viene eliminato, il valore della proprietà Numero di pagine da eseguire in batch raggiunge almeno il numero di pagine presenti nel file oppure finché la proprietà Pagine in eccesso da eseguire in batch viene modificata in per consentire l'invio del file.

    Nota:
  • Il metodo batch Pagine non supporta i file PDF protetti da password o codificati. Se un file PDF codificato o protetto da password viene inoltrato a un dispositivo di input hot folder o SFTP che utilizza il metodo batch Pagine, RICOH ProcessDirector inoltra un messaggio di errore perché non è in grado di aprirlo per contare il numero di pagine.

Quando si utilizza il metodo batch Pagine, impostare queste proprietà del dispositivo di input come indicato:

  • Flusso di lavoro: ParentNoPrint
  • Flusso di lavoro secondario: il flusso di lavoro appropriato ai file di stampa nel lavoro.
  • Procedura di inoltro: SubmitInputFiles
  • Crea file .zip: se questa proprietà è impostata su , tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati vengono combinati in un file ZIP e inoltrati come singolo lavoro. Se questo valore è impostato su No, tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari.
  • Numero di pagine da eseguire in batch: il numero di pagine che il dispositivo di input hot folder o SFTP dovrebbe ricevere prima di inviare i file come gruppo unico.
  • Pagine in eccesso da eseguire in batch: se questa proprietà è impostata su , verrà inviato con i restanti file un file PDF contenente pagine sufficienti affinché il numero totale delle pagine nel dispositivo di input hot folder o SFTP superi il valore impostato per la proprietà Numero di pagine da eseguire in batch. Se questa proprietà è impostata su No, questo file resta nel dispositivo di input hot folder o SFTP come prima serie di pagine da eseguire in batch subito dopo.
  • Modelli dati: un modello corrispondente ai nomi file PDF, come .*pdf$ o .*PDF$.

1.2.4.2.8.1.8 Pagine nei set

Quando il metodo di batch è Pagine nei set, il dispositivo di input hot folder o SFTP invia uno o più lavori dopo che un set di file PDF con un conteggio di pagina specificato viene ricevuto dal dispositivo di input. Questo metodo è valido solo per i file PDF.

Affinché un set sia completo, è necessario che tutte le seguenti condizioni siano vere:

  • Un file corrispondente al valore della proprietà Modelli dati è presente.
  • Se viene immesso un valore per le proprietà Modelli di sovrascrittura o Modelli JDF, è presente un file corrispondente a uno o a entrambi i valori.
  • Se sono presenti voci specificate per Modelli file, è presente un file corrispondente a ciascun valore richiesto.

Una volta arrivati, il dispositivo di input hot folder o SFTP esamina i file PDF e ne determina il numero di pagine. Il dispositivo di input hot folder o SFTP tiene il conto del numero totale delle pagine PDF presenti in set completi presenti al suo interno. Una volta che il numero totale delle pagine PDF in set completi è pari o supera il valore impostato nella proprietà Numero di pagine da eseguire in batch, il dispositivo di input hot folder o SFTP inoltra i set come gruppo con un set in ciascun lavoro secondario. Se la proprietà Crea file .zip è impostata su , un singolo lavoro contenente tutti i file in tutti i set viene inviato nel formato di file ZIP.

Il set contenente un file PDF, che fa superare al numero totale di pagine il valore impostato per la proprietà Numero di pagine da eseguire in batch, viene incluso nel gruppo solo se la proprietà Pagine in eccesso da eseguire in batch è impostata su . Se la proprietà Pagine in eccesso da eseguire in batch è impostata su No, questo set resta nel dispositivo di input hot folder o SFTP come primo set da eseguire in batch subito dopo.

Se un set singolo contiene più pagine rispetto al valore impostato per la proprietà Numero di pagine da eseguire in batch e la proprietà Pagine in eccesso da eseguire in batch è impostata su , il set viene mandato in stampa come batch assieme ai restanti set in attesa di stampa o come batch contenente un singolo file di dati. Tuttavia, se la proprietà Pagine in eccesso da eseguire in batch è impostata su No, il set non può essere inviato. L'elaborazione per il dispositivo di input hot folder o SFTP si interrompe finché quel file di input non viene eliminato, il valore della proprietà Numero di pagine da eseguire in batch raggiunge almeno il numero di pagine presenti nel set oppure finché la proprietà Pagine in eccesso da eseguire in batch viene modificata in per consentire l'invio del set.

    Nota:
  • Il metodo di batch Pagine nei set non supporta i set con file PDF protetti da password o codificati. Se un set con un file PDF codificato o protetto da password viene inoltrato a un dispositivo di input hot folder o SFTP che utilizza il metodo batch Pagine nei set, RICOH ProcessDirector inoltra un messaggio di errore perché non è in grado di aprirlo per contare il numero di pagine.

Quando si utilizza il metodo batch Pagine nei set, impostare queste proprietà del dispositivo di input come indicato:

  • Flusso di lavoro: ParentNoPrint
  • Flusso di lavoro secondario: il flusso di lavoro appropriato ai file di stampa nel lavoro.
  • Procedura di inoltro: SubmitInputFiles
  • Crea file .zip: se questa proprietà è impostata su , tutti i file vengono combinati in un file .zip e inoltrati come singolo lavoro. Se questo valore è impostato su No, ciascun set viene inoltrato come un lavoro secondario.
  • Numero di pagine da eseguire in batch: il numero di pagine che il dispositivo di input hot folder o SFTP dovrebbe ricevere prima di inviare i file come gruppo unico.
  • Pagine in eccesso da eseguire in batch: se questa proprietà è impostata su , verrà inviato con i restanti file un file PDF contenente pagine sufficienti affinché il numero totale delle pagine nel dispositivo di input hot folder o SFTP superi il valore impostato per la proprietà Numero di pagine da eseguire in batch. Se questa proprietà è impostata su No, questo file resta nel dispositivo di input hot folder o SFTP come prima serie di pagine da eseguire in batch subito dopo.
  • Modelli dati: un modello corrispondente ai nomi file PDF, come .*pdf$ o .*PDF$.
  • Modelli file: una raccolta di modelli in grado di definire i file che devono essere inclusi in un set.
  • Modelli JDF: una o più stringhe di corrispondenza del modello utilizzate per identificare i ticket di lavoro JDF (Job Definition Format). Se la proprietà dispone di un valore specificato, è necessario un ticket di lavoro JDF affinché il set sia completo.
  • Modelli di sovrascritture: una o più stringhe di corrispondenza del modello utilizzate per identificare i file contenenti i valori per le proprietà del lavoro.

1.2.4.2.8.1.9 Modello

Quando il modello batch è Modello, non appena il dispositivo di input hot folder o SFTP riceve tutti i file richiesti, copia un file di stampa e i file correlati nella directory del file di spool del lavoro. Tutti questi file devono corrispondere ai valori impostati per la proprietà Modelli dati e per le proprietà sulla scheda Batch del notebook delle proprietà del dispositivo di input.

Quando si utilizza il metodo batch Modello, impostare queste proprietà del dispositivo di input come indicato:

  • Flusso di lavoro: ParentNoPrint
  • Flusso di lavoro secondario: il flusso di lavoro appropriato ai file di stampa nel lavoro.
  • Procedura di inoltro: SubmitInputFiles
  • Crea file .zip: No

Ad esempio si potrebbe desiderare di inviare il file del ticket di lavoro JDF con un file di sovrascrittura e un file di dati per un lavoro. Se un file di input del ticket di lavoro ha estensione .jdf e dispone dell'utilizzo del file di spool "sovrascritture" e il tipo di file di spool "jdf", allora è possibile associare questi tre modelli. Attraverso la sintassi di espressione regolare RICOH ProcessDirector, è possibile definire una serie di modelli di nomi file di input che un dispositivo di input hot folder o SFTP riconoscerà e includerà nel nuovo lavoro da creare. Questa scheda mostra un semplice esempio di file che possono essere elaborati insieme attraverso la corrispondenza a modelli.

Modello dati Modello file Utilizzo del file Tipo di file Tipo file di spool Esempio del nome file corrispondente Esempio del nome file di spool Note
.*$ .*jdf$ sovrapposizione Altro jdf abc000317.jdf /aiw/aiw1/spool/default/10000143/10000143.overrides.jdf Ticket di lavoro JDF
.*$ .*oth$ sovrapposizione Altro txt abc00317.oth /aiw/aiw1/spool/default/10000143/10000143.overrides.txt File di sovrascrittura
.*$ .*pdf$ stampa Dati pdf abc00317.pdf /aiw/aiw1/spool/default/10000143/1000143.print.pdf File PDF

È possibile utilizzare la proprietà Modelli dati e la proprietà Modelli file per creare precise associazioni tra il nome file e il tipo file. Se si desidera utilizzare parti del modello dal campo Modelli dati come parte di un modello file, mettere tra parentesi quelle parti dell'espressione Modelli dati, formando un backreference espresso nel campo Modelli file con una barra retroversa e un numero. Questa scheda mostra i risultati di associazione a un modello utilizzando un backreference:

Tabulato Campo Valore Descrizione
Batch Modelli di dati (.*)\.pdf L'espressione (.*) definisce un backreference al nome di un file di dati senza estensione. Quando il nome di un file di dati corrisponde a questo modello, tutti i caratteri che coincidono (.*) sono assegnati al backreference \1.
Batch Modello file \1\.jdf corrisponde al nome del file di dati, ma modifica l'estensione in .jdf. Job1.pdf e Job1.jdf sono considerati una corrispondenza e vengono inclusi nel lavoro, mentre Job2.jdf non coincide.

Per un esempio più complesso:

Tabulato Campo Valore Descrizione
Batch Modelli di dati (abc)(def)\.pdf,.*-(12)-.*\.pdf

Il file di dati deve corrispondere a uno di questi due modelli separati dalla virgola.

Modello dati 1: \1 = abc and \2 = def

Le espressioni (abc) e (def) definiscono backreference al nome del file di dati. L'estensione deve essere .pdf.

Un file di dati corrispondente al modello 1 è abcdef.pdf.

Modello dati 2: \1 = 12

L'espressione (12) definisce un backreference con un file di dati datato al mese di dicembre (ipotizzando che il formato data di un file di dati sia anno-mese-giorno. L'estensione deve essere .pdf.

Un file di dati corrispondente al modello 2 è 2011-12-02.pdf.

Batch Modelli di sovrascritture \1\.oth

Il file di sovrascrittura deve essere nominato abc.oth per corrispondere al modello dati 1.

Batch Modello file 2011-(\1)\.jdf

Il file 2011-12.jdf corrisponde al modello dati 2.

Utilizzo del file sovrapposizione
Tipo di file jdf
Obbligatorio
Sequenza 1
Batch Modello file \2\1\.jdf

Il file defabc.jdf corrisponde al modello dati 1.

Utilizzo del file sovrapposizione
Tipo di file jdf
Obbligatorio
Sequenza 2
Batch Modello file \1\.txt

Il file 12.txt corrisponde al modello dati 2.

Utilizzo del file file
Tipo di file txt
Obbligatorio No
Sequenza 3

Per modificare la scheda Batch:

  • Per aggiungere un modello file, digitare i valori nei campi nella scheda Batch, quindi fare clic su Aggiungi. Digitare i valori nei campi e fare clic su Salva.
  • Per rimuovere un modello file, selezionare la casella di controllo per quel modello file e fare clic su Rimuovi.
  • Per modificare un modello file, selezionare la casella di controllo per quel modello file e fare clic su Modifica. I valori vengono visualizzati nei campi di immissione del modello file; modificarli se necessario e fare clic su Salva.
  • Se vengono generati due modelli file identici, o se l'utilizzo e il tipo file di un pattern corrisponde a un altro utilizzo o tipo file, viene visualizzato un messaggio di avviso, ma è ancora possibile aggiungere un modello. Viene elaborato il primo modello file rilevato in base al valore della proprietà Sequenza.
  • Per annullare una modifica, fare clic su Annulla. Il sistema annulla l'ultima modifica non salvata.

Tenere a mente questi suggerimenti durante la configurazione dei modelli nella scheda Batch:

  • si consiglia di definire attentamente i modelli, specialmente per i file richiesti, di modo che solo un file corrisponda al modello specificato. Non è possibile specificare il fatto che più file debbano corrispondere a un modello; non appena un file richiesto corrisponde al modello, il sistema considera soddisfatto il requisito e avvia l'elaborazione del lavoro nel momento in cui è presente nel dispositivo di input hot folder o SFTP almeno un file richiesto che corrisponde a ciascun modello definito.
  • Ricordare di fare clic su OK per salvare le modifiche prima di abbandonare la pagina. Se si abbandona la pagina senza salvare le modifiche, queste vengono annullate.
  • Le regole specificate nella scheda vengono elaborate in ordine sequenziale (dall'alto verso il basso); in caso di righe in conflitto all'interno della scheda, sarà utilizzato il primo modello della sequenza.
  • Quando si utilizza il metodo batch Modello, utilizzare queste linee guida per i campi nella scheda Avanzate:
    • Utilizzare il campo Modelli sovrascrittura nella scheda Avanzate, non in quella Batch.
    • Non utilizzare il campo Modelli JDF nella scheda Avanzate; definire i modelli nella scheda Batch.

1.2.4.2.8.1.10 Set in base all'ora

Quando il metodo di batch è Set in base all'ora, il dispositivo di input hot folder o SFTP invia uno o più lavori contenenti set di file completi che arrivano entro un periodo di tempo specificato. Il periodo di tempo è determinato dai valori impostati per le proprietà Data inizio batch, Ora inizio batch, Intervallo di batch e Data di batch o Frequenza.

Affinché un set sia completo, è necessario che tutte le seguenti condizioni siano vere:

  • Un file corrispondente al valore della proprietà Modelli dati è presente.
  • Se viene immesso un valore per le proprietà Modelli di sovrascrittura o Modelli JDF, è presente un file corrispondente a uno o a entrambi i valori.
  • Se sono presenti voci specificate per Modelli file, è presente un file corrispondente a ciascun valore richiesto.

Il dispositivo di input hot folder o SFTP attende fino alla data e all'ora specificate nelle proprietà Data inizio batch e Ora inizio batch, quindi inoltra uno o più set completi di file di input a un'ora o intervallo di tempo specificato determinati dai valori impostati per le proprietà Intervallo di batch e Data batch o Frequenza. Il dispositivo di input hot folder o SFTP invia il set come gruppo con un set in ciascun lavoro secondario. Se la proprietà Crea file .zip è impostata su , un singolo lavoro contenente tutti i file in tutti i set viene inviato nel formato di file ZIP. L'ultima stampa nell'ordine specificato dalla data/ora Ultima modifica.

    Nota:
  • Se nel dispositivo di input hot folder o SFTP esistono set completi di file precedenti la data e ora iniziali impostate nelle proprietà Data inizio batch e Ora inizio batch, tali set verranno inclusi nel primo batch inviato dal dispositivo di input.
  • Per la proprietà Ora inizio batch, utilizzare il fuso orario del proprio browser. Il valore viene visualizzato in base al fuso orario del computer utilizzato per aprire l'interfaccia utente, ma è memorizzato in un formato generico. Il dispositivo di input hot folder o SFTP interpreta il formato di ora generico in base al fuso orario del suo server principale e crea batch all'ora specificata.

Quando si utilizza il metodo batch Set in base all'ora, queste proprietà del dispositivo di input devono essere impostate come indicato:

  • Flusso di lavoro: ParentNoPrint
  • Flusso di lavoro secondario: il flusso di lavoro appropriato ai file di stampa nel lavoro.
  • Procedura di inoltro: SubmitInputFiles
  • Crea file .zip: se questa proprietà è impostata su , tutti i file vengono combinati in un file .zip e inoltrati come singolo lavoro. Se questo valore è impostato su No, ciascun set viene inoltrato come un lavoro secondario.
  • Data inizio batch: la data in cui il dispositivo di input inizia a utilizzare il metodo di batch Set in base all'ora.
  • Ora inizio batch: l'ora in cui il dispositivo di input inizia a utilizzare il metodo di batch Set in base all'ora.
  • Intervallo di batch: l'intervallo di tempo utilizzato per determinare quando o quanto spesso inoltrare un gruppo di file.
  • Data batch o Frequenza: utilizzata con la proprietà Intervallo di batch, questa proprietà specifica i valori esatti per quando o quanto spesso inoltrare un gruppo di file.
  • Modelli di dati: un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei file di stampa dell'utente. Per i dispositivi di input hot folder o SFTP, il valore predefinito è l'espressione regolare: .*$. Quel pattern corrisponde a tutti i nomi file.
  • Modelli file: una raccolta di modelli in grado di definire i file che devono essere inclusi in un set.
  • Modelli JDF: una o più stringhe di corrispondenza del modello utilizzate per identificare i ticket di lavoro JDF (Job Definition Format). Se la proprietà dispone di un valore specificato, è necessario un ticket di lavoro JDF affinché il set sia completo.
  • Modelli di sovrascritture: una o più stringhe di corrispondenza del modello utilizzate per identificare i file contenenti i valori per le proprietà del lavoro.

1.2.4.2.8.1.11 Ora

Con il metodo di batch Ora, il dispositivo di input hot folder o SFTP inoltra uno o più file come gruppo. Vengono inviati solo i file corrispondenti alla proprietà Modelli di dati e che arrivano durante il periodo di tempo determinato dai valori impostati nelle proprietà Data inizio batch, Ora inizio batch, Intervallo di batch, e Data batch o Frequenza.

Il dispositivo di input hot folder o SFTP attende fino alla data e all'ora specificate nelle proprietà Data inizio batch e Ora inizio batch, quindi inoltra uno o più gruppi di file di input a un'ora o intervallo di tempo specificato determinati dai valori impostati per le proprietà Intervallo di batch e Data batch o Frequenza. L'ultima stampa nell'ordine specificato dalla data/ora Ultima modifica.

    Nota:
  • Se nel dispositivo di input hot folder o SFTP esistono file precedenti la data e ora iniziali impostate nelle proprietà Data inizio batch e Ora inizio batch, quei file verranno inclusi nel primo batch inviato dal dispositivo di input.
  • Per la proprietà Ora inizio batch, utilizzare il fuso orario del proprio browser. Il valore viene visualizzato in base al fuso orario del computer utilizzato per aprire l'interfaccia utente, ma è memorizzato in un formato generico. Il dispositivo di input hot folder o SFTP interpreta il formato di ora generico in base al fuso orario del suo server principale e crea batch all'ora specificata.

Quando si utilizza il metodo batch Ora, impostare queste proprietà del dispositivo di input come indicato:

  • Flusso di lavoro: ParentNoPrint
  • Flusso di lavoro secondario: il flusso di lavoro appropriato ai file di stampa nel lavoro.
  • Procedura di inoltro: SubmitInputFiles
  • Crea file .zip: se questa proprietà è impostata su , tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati vengono combinati in un file ZIP e inoltrati come singolo lavoro. Se questo valore è impostato su No, tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari.
  • Data inizio batch: la data in cui il dispositivo di input inizia a utilizzare il metodo di batch Ora.
  • Ora inizio batch: l'ora in cui il dispositivo di input inizia a utilizzare il metodo di batch Ora.
  • Intervallo di batch: l'intervallo di tempo utilizzato per determinare quando o quanto spesso inoltrare un gruppo di file.
  • Data batch o Frequenza: utilizzata con la proprietà Intervallo di batch, questa proprietà specifica i valori esatti per quando o quanto spesso inoltrare un gruppo di file.
  • Modelli di dati: un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei file di stampa dell'utente. Per i dispositivi di input hot folder o SFTP, il valore predefinito è l'espressione regolare: .*$. Quel pattern corrisponde a tutti i nomi file.

1.2.4.2.8.1.12 File di sovrascrittura

Quando si crea un flusso di lavoro, è possibile impostare valori predefiniti per molte proprietà dei lavori. Tuttavia quei valori predefiniti potrebbero non essere appropriati per ogni lavoro. Se si desidera inoltrare assieme a un lavoro di stampa dei valori diversi, è possibile utilizzare un file di sovrascrittura.

Un file di sovrascrittura è un file di testo contenente le coppie proprietà-valore per le proprietà del lavoro e può essere inoltrato assieme a un file di stampa. Quando si invia il lavoro a un flusso di lavoro, l'operazione SetJobPropsFromTextFile può utilizzare le informazioni nel file di sovrascrittura per sostituire i valori predefiniti.

I file di sovrascrittura devono soddisfare questi criteri:

  • i file di sovrascrittura devono arrivare nel dispositivo di input hot folder o SFTP dopo il file di stampa.
  • si deve creare un file di sovrascrittura per ogni file di stampa del lavoro;
  • il nome del file deve corrispondere al modello specificato nella proprietà Modelli sovrascrittura; il modello predefinito corrisponde ai file con estensione .oth;
  • ogni coppia proprietà-valore deve essere in una riga a parte;
  • Per i dispositivi di input hot folder o SFTP, ogni coppia deve essere espressa come: nome di proprietà del database=valore, senza spazi prima o dopo il segno di uguale (=).
    Nota: I file di sovrascrittura utilizzati con i dispositivi di input di Download hanno un formato diverso e richiedono l'installazione della funzione di supporto AFP.

È possibile utilizzare uno di questi formati per un file di sovrascrittura:

  • Utilizzare i nomi del database RICOH ProcessDirector per le proprietà ed elencare ogni proprietà e valore su una riga separata. Ad esempio:
    Job.Duplex=Yes
    Job.CustomerName=BankName
    Job.Location=Boulder
  • Se è stata installata la funzione di supporto AFP e le sostituzioni arrivano in formato JCL dal dispositivo di input Download, il file receive_jcl_jobtype.cfg è configurato per interpretare il formato JCL. Il programma del sistema centrale crea file di sovrascrittura nel formato JCL.

Per inviare uno o più file di stampa assieme ai file di sovrascrittura nello stesso lavoro, si deve utilizzare il metodo batch Elenco e inviare assieme al lavoro un file elenco. Il file elenco contiene il nome di ogni file di stampa e file di sovrascrittura; un file di stampa deve essere riportato prima del file di sovrascrittura corrispondente. Il file elenco dovrebbe apparire così:

input1.pdf
values.oth
input2.pdf
morevalues.oth
input3.pdf
values3.oth
inputfile.pdf
inputfile.oth

Utilizzare i nomi del database RICOH ProcessDirector per le proprietà ed elencare ogni proprietà e valore su una riga separata. Ad esempio:

Job.Duplex=Yes
Job.CustomerName=BankName

1.2.4.2.8.1.13 File elenco

È possibile utilizzare i file elenco per elaborare più file con o senza ticket di lavoro JDF oppure per elaborare file di sovrascrittura assieme ai file.

I limiti dell'utilizzo di un file elenco con un ticket di lavoro sono:

  • i file devono essere inviati con il ticket di lavoro; non possono essere collocati su un altro sistema e non vi si può accedere utilizzando un file di associazione;
  • tutti i file devono essere inviati direttamente alla Posizione cartella non alla sottocartella.

Se si utilizza un file elenco, si deve adoperare il metodo batch Elenco.

È possibile utilizzare i file elenco nei seguenti modi:

  • se il ticket di lavoro non include i nomi di tutti i file di input, il file elenco può includerli con il nome file del ticket di lavoro; se sono presenti tutti i file, il lavoro viene inviato.
  • È possibile creare un ticket di lavoro generico, che utilizza i nomi file variabili invece di nomi file reali, di modo da riutilizzare il ticket per lavori diversi. Il file elenco contiene i nomi file specifici utilizzati per il lavoro. L'ordine dei nomi file nel file elenco deve corrispondere a quello dei nomi file variabili nel ticket di lavoro: il primo file nel file elenco deve corrispondere al primo file variabile nel ticket di lavoro.

    Ad esempio, se l'applicazione stampa vari opuscoli contenenti tutti quattro file (copertina, risguardo, corpo e retrocopertina), si può creare un ticket di lavoro che includa i quattro file nell'ordine in cui dovrebbero essere stampati:

    frontcover.pdf
    flyleaf.pdf
    bookletbody.pdf
    backcover.pdf
    Nota: In questo caso, il ticket di lavoro deve includere solo nomi file senza informazioni sul percorso.

    Quindi per ogni opuscolo si può creare un file elenco con i file specifici disposti nello stesso ordine:

    • Il file elenco Opuscolo 1 contiene:
      booklet1fc.pdf
      booklet1fl.pdf
      booklet1body.pdf
      booklet1bc.pdf
    • Il file elenco Opuscolo 2 contiene:
      booklet2fc.pdf
      booklet2fl.pdf
      booklet2body.pdf
      booklet2bc.pdf

  • Si può creare un file elenco contenente il nome del file o dei file di input e i file di sovrascrittura corrispondenti. Il nome del file di sovrapposizione deve essere visualizzato immediatamente dopo il file di input associato nell'elenco. I nomi dei file di input e di sovrapposizione sono sensibili al maiuscolo/minuscolo e ogni nome file deve trovarsi su una linea separata. Non includere informazioni di directory con il nome file. Ad esempio, il file di elenco potrebbe contenere tali informazioni:
    input1.pdf
    prop1.oth
    input2.pdf
    prop.oth
    input3.pdf
    duplex.oth
    input4.pdf
    inputfiles.oth

1.2.4.2.9 Preparazione a ricevere XML

La modalità di ricezione e di elaborazione dei file XML dipende dalle informazioni presenti nei file e dallo scopo per cui si desidera utilizzarle.

Prima di eseguire queste attività, leggere lo scenario di utilizzo e gli esempi per l'elaborazione degli ordini in un file XML. Questi argomenti offrono esempi per le operazioni in questo argomento.

Per prepararsi a ricevere i file XML:
  1. Valutare i file XML che forniscono l'input al processo. Accertarsi di comprendere quali informazioni sono contenute nei file e come tali informazioni sono organizzate.

    Se possibile, richiedere al provider XML la definizione XSD (XML Schema Definition).

  2. Decidere il modo in cui elaborare i file XML in RICOH ProcessDirector. Questi modelli di operazioni manipolano i file XML:

    • Un'operazione basata sul modello di procedura CreateJobsFromXML crea lavori dagli elementi in un file XML che corrispondono a un'espressione XPath. L'operazione inoltra i lavori a un flusso di lavoro.
    • Un'operazione basata sul modello di procedura ApplyXSLTransform trasforma XML in un file che specifica i valori delle proprietà del documento o del lavoro RICOH ProcessDirector. Questa operazione trasforma inoltre XML in un altro formato XML.

    È possibile utilizzare operazioni basate su modelli operazioni, come RunExternalProgram, per manipolare i file XML.

  3. Per estrarre i valori relativi alle proprietà del documento e del lavoro RICOH ProcessDirector, identificare gli elementi e gli attributi XML che forniscono valori per le proprietà.
      Nota:
    • La funzione di supporto documenti PDF o AFP è richiesta per usare le proprietà dei documenti.
  4. Decidere quante operazioni CreateJobsFromXML sono richieste per elaborare il file XML.

    Quando si creano i flussi di lavoro che elaborano i file XML, si deve decidere quale flusso di lavoro riceve i nuovi lavori emessi da ciascuna operazione CreateJobsFromXML. Si deve decidere anche se i nuovi lavori sono lavori secondari.

    Ad esempio:

    • Il file XML contiene più ordini e ciascun ordine contiene più elementi. Un dispositivo di input hot folder riceve i file XML e li elabora con il primo flusso di lavoro.

      Un'operazione CreateJobsFromXML nel primo flusso di lavoro crea un lavoro per ciascun ordine e inoltra i lavori a un secondo flusso di lavoro. Questo flusso di lavoro estrae le informazioni sull'ordine.

      Un'operazione CreateJobsFromXML nel secondo flusso di lavoro crea un lavoro per ciascun ordine e inoltra tutti i lavori creati come lavori secondari a un secondo flusso di lavoro. Il terzo flusso di lavoro elabora i lavori degli elementi.

    • Il file XML contiene un elenco di titoli di libri e i file PDF richiesti per stampare ciascun libro. Un dispositivo di input riceve le richieste per stampare una o più copie di un libro presente nell'elenco e riassegna il lavoro a un flusso di lavoro.

      Utilizzando il titolo del libro nella richiesta, un'operazione CreateJobsFromXML nel flusso di lavoro crea un lavoro XML con i file PDF richiesti per stampare il libro. L'operazione inoltra il lavoro a un secondo flusso di lavoro.

      Un'operazione CreateJobsFromXML nel secondo flusso di lavoro crea un lavoro XML per ciascun file PDF (uno per la copertina e un altro per il testo). L'operazione inoltra il lavoro come lavoro secondario a un terzo flusso di lavoro. Il terzo flusso di lavoro stampa i lavori di copertina e di testo.

    • Il file XML contiene l'elenco delle proprietà del documento da aggiungere al file con le proprietà del documento per un lavoro.

      Un'operazione ApplyXSLTransform converte il file XML in un file contenente valori separati da virgole che il flusso di lavoro utilizza come file delle condizioni di proprietà. Il flusso di lavoro non presenta un'operazione CreateJobsFromXML.

      Un'operazione SetDocPropsFromConditions legge il file delle condizioni di proprietà e imposta le proprietà del documento in base ai valori forniti nel file XML.

  5. Per ogni operazione CreateJobsFromXML, definire l'espressione XPath richiesta per creare lavori dagli elementi del file di input XML.
    In genere, il flusso di lavoro che riceve i lavori da un'operazione CreateJobsFromXML presenta un'operazione ApplyXSLTransform che converte gli elementi del file XML nelle proprietà dei lavori o dei documenti RICOH ProcessDirector.
  6. Per ogni operazione ApplyXSLTransform, utilizzare uno strumento XSLT di terze parti (come Altova MapForce) per creare un foglio di stile XSLT.
    • Per convertire gli elementi XML in proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector in un file di sovrascrittura, vedere il foglio di stile XSLT di esempio per l'elaborazione degli ordini in un file XML.

      Creare il file di output per l'operazione ApplyXSLTransform${getFileName(overrides,text,write)}.

    • Dopo aver installato una funzione di elaborazione di documenti, vedere l'argomento del centro informazioni relativo all'aggiunta di un'operazione per convertire elementi XML in proprietà di documenti RICOH ProcessDirector.
  7. Decidere la modalità di ricezione dei file XML da elaborare.
    È possibile inoltrare i file XML ad un dispositivo di input hot folder o inserire un file XML nella posizione da cui il server RICOH ProcessDirector lo recupera.

    Ad esempio:

    • Se il file XML contiene più ordini e ogni ordine contiene più elementi, inoltrare i file XML ad un dispositivo di input hot folder.
    • Se il file XML contiene un elenco di titoli di libri e i file PDF richiesti per stampare ciascun libro, collocare il file in una posizione facilmente accessibile. Aggiornare il file ogni volta che vengono modificati i titoli dei libri e i file di stampa

      Quando un'operazione CreateJobsFromXML è in esecuzione, utilizza un'espressione XPath per creare un lavoro XML dalle informazioni presenti nell'elenco.

  8. Se si colloca un file XML in una posizione dalla quale il server RICOH ProcessDirector può recuperarlo, decidere la modalità di inoltro dei lavori al flusso di lavoro.

    Un metodo consiste nell'inoltrare un file di sovrascrittura a una hot folder. Il file di sovrascrittura attiva la hot folder per creare un lavoro e inoltrarlo al flusso di lavoro.

    Per usare un file di sovrascrittura come trigger, impostare queste proprietà quando si definisce la hot folder:

    • Impostare la proprietà Metodo di completamento su Trigger.
    • Specificare lo stesso valore di modello per le proprietà Modelli trigger e Modelli di sovrascrittura.

Adesso si dispone delle informazioni, delle espressioni XPath e dei fogli di stile XSLT necessari per definire i flussi di lavoro per l'elaborazione dei file XML.

1.2.4.2.10 Preparazione a ricevere JSON

Una volta ricevuto, un file JSON viene convertito in formato XML. La modalità di elaborazione dei file XML dipende dalle informazioni presenti nei file JSON e dallo scopo per cui si desidera utilizzarle.
Per prepararsi a ricevere i file JSON:
  1. Valutare i file JSON che forniscono l'input al processo. Accertarsi di comprendere quali informazioni sono contenute nei file e come tali informazioni sono organizzate.

    Se possibile, richiedere al provider JSON lo schema JSON.

  2. Decidere la modalità di elaborazione dei file XML in cui vengono convertiti i file JSON. RICOH ProcessDirector offre due modelli di procedura in grado di gestire i file XML:
    • Un'operazione basata sul modello di operazione CreateJobsFromXML crea lavori dagli elementi in un file XML che corrispondono a un'espressione XPath. L'operazione inoltra i lavori a un flusso di lavoro.
    • Un'operazione basata sul modello di procedura ApplyXSLTransform trasforma XML in un file che specifica i valori delle proprietà del documento o del lavoro RICOH ProcessDirector. Questa operazione trasforma inoltre XML in un altro formato XML.

    Per informazioni sulla preparazione per la ricezione dei lavori XML, consultare la relativa attività.

  3. Decidere la modalità di ricezione dei file JSON da elaborare.
    È possibile inoltrare i file JSON ad un dispositivo di input hot folder o inserire un file JSON nella posizione da cui il server RICOH ProcessDirector lo recupera.
    Ad esempio:
    • Se il file JSON contiene più ordini e ogni ordine contiene più elementi, inoltrare i file JSON ad un dispositivo di input hot folder.
    • Se il file JSON contiene un elenco di titoli di libri e i file PDF richiesti per stampare ciascun libro, collocare il file in una posizione facilmente accessibile. Aggiornare il file ogni volta che vengono modificati i titoli dei libri e i file di stampa
  4. Se i file JSON vengono inoltrati ad una hot folder, inserire un'operazione basata sul modello di procedura ConvertJSONToXML dopo le operazioni SetJobPropsFromTextFile e DetectInputDataStream.
    Utilizzare i valori predefiniti per il file di input JSON e il file di output XML.
  5. Se un file JSON viene inserito in una posizione da cui viene recuperato, inserire un'operazione ConvertJSONToXML prima della prima operazione di elaborazione del file XML.
    Ad esempio, inserire l'operazione ConvertJSONToXML prima dell'operazione CreateJobsFromXML o ApplyXSLTransform.
    Specificare i valori della proprietà per l'operazione:
    • Per la proprietà File di input XML, specificare il percorso di directory e il nome del file JSON.
    • Per la proprietà File di output XML, specificare il percorso di directory e il nome del file XML che si desidera creare con RICOH ProcessDirector.
  6. Confrontare il file di output con il file di input per vedere come RICOH ProcessDirector abbia convertito il file JSON in formato XML.

1.2.4.2.11 Configurazione per l'invio di lavori dalla pagina Principale

È possibile inviare lavori a RICOH ProcessDirector utilizzando il portlet Invia lavori nella pagina Principale.
I lavori possono essere inviati a un dispositivo di input hot folder abilitato e connesso o a un flusso di lavoro abilitato. Anche il dispositivo di input o il flusso di lavoro devono essere configurati per accettare i lavori inviati tramite il portlet.
Per inviare i lavori dalla pagina Principale:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello a sinistra, fare clic su Dispositivi Dispositivi di input.
    1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo di input hot folder che può ricevere i lavori inviati dal portlet Invia lavori e selezionare Proprietà.
    2. Impostare la proprietà Accetta l'invio di lavori su .
    3. Ripetere l'operazione per altre hot folder secondo necessità.
  3. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
    1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul flusso di lavoro che può ricevere i lavori inviati dal portlet Invia lavori e selezionare Proprietà.
    2. Impostare la proprietà Accetta l'invio di lavori su .
    3. Ripetere l'operazione per altri flussi di lavoro secondo necessità.

1.2.4.2.12 Invio di lavori nel portlet Invia lavoro

RICOH ProcessDirector fornisce diversi meccanismi per inviare i lavori, incluso un portlet nella pagina Principale.
Prima di iniziare, assicurarsi di disporre dell'autorizzazione per utilizzare il portlet Invia lavori e che la hot folder sia abilitata e connessa o che il flusso di lavoro sia abilitato.
Per inviare i lavori nel portlet Invia lavoro:
  1. Per aggiungere il portlet Invia lavori nella pagina Principale, passare il mouse sulla scheda Principale finché non viene visualizzato il menu, quindi selezionare Invia lavori.
  2. Per cercare i file, fare clic su e selezionare i file da inviare per l'elaborazione. In alternativa, è possibile selezionare i file dal computer, tenere premuto il pulsante del mouse, trascinare e rilasciare sul portlet Invia lavori. Rilasciare il pulsante del mouse quando l'area del portlet Invia lavori diventa blu.
  3. Per inviare un lavoro a un dispositivo di input specifico, selezionare Invia a Dispositivo di input. Dall'elenco a discesa, selezionare il dispositivo di input per elaborare i lavori.
  4. Per inviare un lavoro a un flusso di lavoro specifico, selezionare Invia a Flusso di lavoro. Dall'elenco a discesa, selezionare il flusso di lavoro per elaborare i lavori.
  5. Fare clic su OK.
  6. Ripetere l'operazione per altri file secondo necessità.
  7. Per cancellare il contenuto del portlet Invia lavori, fare clic su Ignora.

1.2.4.3 Importazione file WSDL

Un file Web Service Description Language (WSDL) descrive come viene chiamato un servizio Web SOAP, inclusi i parametri accettati e le strutture dati restituite. Importare i file WSDL per tutti i servizi Web SOAP chiamati per comunicare con un'applicazione. RICOH ProcessDirector crea oggetti richiesta SOAP dalle operazioni SOAP in ciascun file WSDL.
RICOH ProcessDirector I dispositivi di input e le notifiche del servizio Web SOAP e le operazioni CallSOAPService chiamano i servizi Web SOAP. Prima di identificare un oggetto RICOH ProcessDirector o una procedura che chiama un servizio Web SOAP, importare il file WSDL associato al servizio Web SOAP.
    Nota:
  • I dispositivi di input e le notifiche del servizio Web sono inclusi nella funzione Attivazione servizi Web.

Per importare i file WSDL:

  1. Scaricare sul computer tutti i file WSDL richiesti per chiamare i servizi Web SOAP forniti dall'applicazione.
  2. Sull'interfaccia utente RICOH ProcessDirector, fare clic sulla scheda Amministrazione.
  3. Nel riquadro sinistro, fare clic su Sistema Importazione WSDL.
  4. Nel riquadro sinistro, fare clic su Utilità Importazione WSDL.
  5. Inserire un valore per la proprietà Prefisso WSDL.

    RICOH ProcessDirector Antepone questo valore e un trattino al nome di ciascun oggetto richiesta SOAP che crea.

    Ad esempio, il file WSDL contiene 2 richieste SOAP: OttieniOrdiniPerData e OttieniOrdiniPerNumeroOrdine. Inserire DigitalStore nel campo Prefisso WSDL. Dopo aver importato il file WSDL, i nomi dei 2 oggetti richiesta SOAP sono DigitalStore-OttieniOrdiniPerData e DigitalStore-OttieniOrdiniPerNumeroOrdine.
  6. Fare clic su Sfoglia () e selezionare un file WSDL scaricato sul computer.
    Il nome del file WSDL compare dopo il pulsante Sfoglia (), ad esempio, Orders.xml.
  7. Fare clic su Importa.
    Un messaggio informativo mostra i nomi degli oggetti richiesta SOAP creati da RICOH ProcessDirector.

    RICOH ProcessDirector utilizza il valore della proprietà Prefisso WSDL come nome del file WSDL. L'estensione è wsdl-numero dove numero è un numero a 13 cifre. Ad esempio: DigitalStore.wsdl-1234567890123. RICOH ProcessDirector posiziona il file WSDL nella directory /aiw/aiw1/wsdl (Linux) o nella directory C:\aiw\aiw1\wsdl (Windows).

  8. Per importare un altro file WSDL, ripetere queste operazioni.
  9. Una volta terminata l'importazione dei file WSDL, fare clic su Chiudi.
Gli oggetti richiesta SOAP importati diventano selezioni per la proprietà Richiesta SOAP. Impostare un valore per questa proprietà quando si identifica un dispositivo di input del servizio Web SOAP, una notifica del servizio Web SOAP o una procedura ChiamataServizioSOAP.

Non è possibile modificare o eliminare un oggetto richiesta SOAP.

1.2.4.4 Preparazione per il recupero dell'input dei servizi Web REST

Per recuperare l'input da un servizio Web REST per un'applicazione, identificare i parametri utilizzati per chiamare il servizio Web REST. Testare lo scambio di dati tra RICOH ProcessDirector e l'applicazione. Identificare e configurare quindi un dispositivo di input del servizio Web REST.
Per preparare il recupero dell'input dei servizi Web REST:
  1. Reperire informazioni sui requisiti di comunicazione con il servizio Web REST per l'applicazione:
    • I valori per potersi autenticare con l'applicazione
    • I valori per poter richiedere i dati dal servizio Web REST
    • Il formato dei dati forniti nella risposta

    Fare riferimento alla documentazione dell'applicazione o consultare la compagnia che ospita l'applicazione.

  2. Per preparare RICOH ProcessDirector a comunicare con l'applicazione, eseguire le seguenti attività:
    • Se l'applicazione richiede un certificato di sicurezza, installare il certificato sul RICOH ProcessDirector computer principale.
    • Se l'ambiente richiede un server proxy per comunicare con i servizi Web, impostare il sistema in modo da poterlo utilizzare.

    Per maggiori informazioni, vedere le attività correlate.

  3. Eseguire un test manuale che si autentichi con l'applicazione e che richieda una risposta dal servizio Web REST. Verificare che il servizio Web restituisca la risposta desiderata.
    Molti browser dispongono di plugin, ad esempio Boomerang per Google Chrome, che testano le chiamate del servizio Web ai clienti REST.
  4. Decidere come si desidera che il dispositivo di input del servizio Web REST crei lavori dai dati nella risposta inviata dal servizio Web.
    • Ogni volta che riceve una risposta, il dispositivo di input può creare un lavoro contenente tutti i dati XML o JSON nella risposta.
    • Il dispositivo di input può esaminare la risposta utilizzando un'espressione XPath o JSONPath.

      Se rileva elementi XML od oggetti JSON specificati dall'espressione, il dispositivo di input crea un lavoro per ogni elemento od oggetto corrispondente. Ogni lavoro contiene l'elemento o l'oggetto corrispondente nonché tutti gli elementi e gli oggetti in esso nidificati. Se rileva due o più elementi od oggetti, il dispositivo di input può creare lavori indipendenti o lavori secondari.

      Se non rileva elementi corrispondenti, il dispositivo di input non crea alcun lavoro.

  5. Identificare un dispositivo di input del servizio Web REST:
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    2. Nel pannello a sinistra, fare clic su Dispositivi Dispositivi di input.
    3. Fare clic su Aggiungi Servizio Web REST.
    Come alternativa, è possibile copiare il dispositivo di input del servizio Web REST RestfulWebServiceSample.
  6. Sulla scheda Generale:
    • Inserire un nome per il dispositivo di input.
    • Impostare la proprietà Intervallo di polling con il periodo di attesa del dispositivo di input tra le chiamate al servizio Web.
    • Dopo aver identificato un flusso di lavoro per elaborare i lavori XML o JSON, impostare la proprietà Flusso di lavoro secondario con il nome del flusso di lavoro scelto.
    • Inserire i valori per le altre proprietà che si desidera impostare.
  7. Sulla scheda Richiesta:
    1. Impostare la proprietà URL richiesta con l'URL del servizio Web che restituisce i dati utilizzati da RICOH ProcessDirector per creare uno o più lavori.
    2. Impostare le proprietà Metodo richiesta e Tipo contenuto richiesta con i valori richiesti dal servizio Web.
    3. Per il valore della proprietà Payload richiesta, specificare il corpo della richiesta dei servizi Web che il dispositivo di input trasmette all'applicazione.
      Per specificare credenziali o token e l'intervallo di tempo che corrisponde al valore della proprietà Intervallo di polling, utilizzare i simboli per queste proprietà:
      Nome database della proprietà Nome della proprietà dell0interfaccia utente Osservazioni
      WebService.Credenziali Nessuno RICOH ProcessDirector archivia le credenziali o il token del servizio Web in questa proprietà.
      WebService.OraRichiestaCorrente Nessuno RICOH ProcessDirector imposta il valore di questa proprietà all'inizio dell'intervallo di polling.
      WebService.LastSuccessRequestTime Scheda stato: Ora ultima richiesta successo Quando il dispositivo di input comunica con successo con l'applicazione, RICOH ProcessDirector imposta il valore di questa proprietà in modo che corrisponda al valore della proprietà WebService.OraRichiestaCorrente. Una comunicazione di successo comporta un codice di risposta 200, anche se non sono stati ricevuti dati che RICOH ProcessDirector possa utilizzare per creare lavori.
        Nota:
      • Queste tre proprietà di lavoro vengono utilizzate come valori XML di esempio per la proprietà Payload richiesta e come valori JSON di esempio per la proprietà Parametri richiesta. I requisiti del servizio Web determinano quali proprietà utilizzare per trasmettere questi e altri valori.

      In questo esempio XML, il payload include questi elementi: <Token>, <TimeRange>, <Start> e <End>. I valori di tre elementi sono simboli:

      <Token>${WebService.Credential}</Token> <TimeRange> <Start>${WebService.LastSuccessRequestTime}</Start> <End>${WebService.CurrentRequestTime}</End> </TimeRange>

      Il dispositivo di input risolve i simboli quando esegue il polling per l'input.

    4. Impostare i valori per le proprietà Intestazione richiesta e Parametri richiesta, come richiesto.
      Ciascun campo intestazione o parametro è una coppia parola chiave/valore. Ciascuna coppia deve figurare su una riga distinta e deve essere separata da due punti (:) o il segno uguale (=).

      La parola chiave e il valore possono essere composti da più parole. RICOH ProcessDirector utilizza i primi due punti o il primo segno uguale su ciascuna riga per separare le parole nella coppia parola chiave/valore.

      Questo esempio contiene tre parametri: token, start e end. Il valore di ciascuna parola chiave è un simbolo RICOH ProcessDirector. Ciascun simbolo contiene una di queste proprietà: WebService.Credenziali, WebService.OraUltimaRichiestaSuccesso e WebService.OraRichiestaCorrente.

      token:${WebService.Credential} start:${WebService.LastSuccessRequestTime} end:${WebService.CurrentRequestTime}

      Il dispositivo di input risolve i simboli quando esegue il polling per l'input.

    5. Selezionare un valore per la proprietà Crea lavoro da risposta per specificare come il dispositivo di input crea lavori dall'input:
      • Per creare un lavoro ogni volta che il dispositivo di input riceve una risposta, selezionare Sempre.
      • Per esaminare XML o JSON nella risposta e creare un lavoro ogni volta che un elemento XML o un oggetto JSON viene rilevato, selezionare Solo quando il modello risposta corrisponde.
    6. Se è stato selezionato Solo quando il modello risposta corrisponde:
      • Impostare la proprietà Modello risposta da corrispondere con l'espressione XPath che identifica l'elemento XML o l'espressione JSONPath che identifica l'oggetto JSON.
      • Impostare la proprietà Crea lavori secondari con se si desidera creare lavori secondari quando il dispositivo di input rileva due o più corrispondenze. Il dispositivo di input crea inoltre un lavoro principale senza dati. Se rileva una corrispondenza, il dispositivo di input crea un lavoro indipendente.
      • Impostare la proprietà Crea lavori secondari con No se si desidera creare lavori indipendenti a prescindere da quante corrispondenze trova il dispositivo di input.
    7. Se l'ambiente richiede un server proxy per comunicare con i servizi Web, impostare la proprietà Usare il proxy con il server proxy corretto.
    8. Impostare la proprietà Offset fuso orario con l'offset in ore tra UTC (Universal Time Coordinated) e il fuso orario utilizzato dal servizio Web.
      Ad esempio, se il servizio Web utilizza il fuso orario del Pacifico, impostare la proprietà con -8.
        Nota:
      • Assicurarsi di modificare questa proprietà quando la posizione che ospita il servizio Web passa da standard a ora legale e viceversa. Altrimenti, durante l'ora persa o guadagnata è possibile perdere i dati che RICOH ProcessDirector utilizza per creare lavori.
      • Se il servizio Web utilizza l'UTC, inserire 0 o lasciare il campo vuoto.
  8. Sulla scheda Autenticazione, specificare i valori richiesti per autenticarsi con l'applicazione.
    Per maggiori informazioni, vedere l'attività correlata inerente all'autenticazione con un servizio Web REST.

    Se l'applicazione non richiede l'autenticazione, lasciare tutte le proprietà Autenticazione vuote.

  9. Opzionale: Sulla scheda Avanzate, specificare eventuali proprietà opzionali per l'ambiente.
  10. Al termine, fare clic su OK.

Una volta terminata l'impostazione di dispositivi di input, notifiche e flussi di lavoro, testare lo scambio di dati tra RICOH ProcessDirector e l'applicazione.

Esempio

Esaminare il dispositivo di input del servizio Web REST RestfulWebServiceSample fornito.

1.2.4.4.1 Utilizzo di un servizio Web REST per autenticarsi con un'applicazione

Il dispositivo di input e gli oggetti di notifica del servizio Web REST possono utilizzare un servizio Web REST per autenticarsi con un'applicazione. RICOH ProcessDirector supporta sia la chiave API sia l'autenticazione di sessione. Gli oggetti dispositivi di input si autenticano quando eseguono il polling per l'input. Gli oggetti notifica si autenticano quando inviano uno stato all'applicazione.

Per l'autenticazione della chiave API, inserire un codice di autorizzazione in una proprietà Credenziali statiche o definire un ID utente HTTP e una password. Il dispositivo di input o la notifica trasmette il codice di autorizzazione o l'ID utente HTTP e la password al servizio Web, che scambia i dati. Il servizio Web si autentica quindi con l'applicazione e restituisce una risposta.

Per l'autenticazione della sessione, inserire le credenziali di autenticazione (ID utente e password) e altri valori in una serie di proprietà della richiesta di autenticazione. Il dispositivo di input o la notifica per prima cosa richiama un servizio Web REST per autenticarsi con l'applicazione. Una volta che l'autenticazione è avvenuta con successo, il servizio Web restituisce un token al dispositivo di input o alla notifica. Il dispositivo di input o la notifica trasmette quindi il token nella chiamata al servizio Web, che scambia i dati.

  • Se l'applicazione consente una sessione per utente, configurare i dispositivi di input e le notifiche per chiamare i servizi Web con diversi ID utente e password.
  • L'autenticazione della sessione avviene quando ogni servizio Web chiama e non è richiesta alcuna disconnessione. Verificare che la lunghezza della sessione per ciascuna serie di credenziali sia inferiore al tempo che intercorre tra le chiamate al servizio Web. Ad esempio, la sessione per un dispositivo di input termina dopo 10 minuti. Al momento della configurazione del dispositivo di input, specificare un intervallo di polling superiore a 10 minuti.

Per ottenere una chiave API o delle credenziali di autenticazione per un'applicazione, contattare la compagnia che ospita l'applicazione. Per i requisiti inerenti a formato e sintassi, fare riferimento alla documentazione dell'applicazione.

Per autenticarsi utilizzando un servizio Web REST:
  1. Fare clic sulla scheda Autenticazione sul dispositivo di input o la notifica del servizio Web REST.
  2. Seguire le istruzioni per il tipo di autenticazione richiesto dall'applicazione:
    • Per l'autenticazione della chiave API, specificare il codice di autenticazione come valore della proprietà Credenziali statiche.

      Lasciare vuote tutte le altre proprietà. La procedura risulta quindi completata.

    • Per l'autenticazione della sessione, lasciare vuota la proprietà Credenziali statiche. Passare alla fase successiva e specificare le altre proprietà.
  3. Configurare la proprietà URL richiesta di autenticazione sull'URL RICOH ProcessDirector usata per autenticarsi con l'applicazione.
  4. Specificare le credenziali di autenticazione inserendo i valori richiesti dall'applicazione in una o più di queste proprietà: Payload richiesta di autenticazione, Intestazione richiesta di autenticazione, e Parametri richiesta di autenticazione.
    • Per il valore della proprietà Payload richiesta, specificare il corpo (se presente) della richiesta di autorizzazione inoltrata all'applicazione.

      In questi esempi, il payload include tre elementi XML: <Credentials>, <Name>, e <Password>. Il valore dell'elemento <Password> è un simbolo che utilizza la proprietà Password richiesta autenticazione.

      Questo esempio utilizza la proprietà Password richiesta autenticazione per i dispositivi di input:

      <Credentials> <Name>myname</Name> <Password>${WebService.AuthRequestPwd}</Password> </Credentials>

      Questo esempio utilizza la proprietà Password richiesta autenticazione per le notifiche:

      <Credentials> <Name>myname</Name> <Password>${WSNotification.WebService.AuthRequestPwd}</Password> </Credentials>

      Il dispositivo di input o la notifica risolve il simbolo quando invia la richiesta di autenticazione.

    • Impostare i valori per le proprietà Intestazione richiesta e Parametri richiesta, come richiesto.

      Ciascun campo intestazione o parametro è una coppia parola chiave/valore. Ciascuna coppia deve figurare su una riga distinta e deve essere separata da due punti (:) o il segno uguale (=).

      La parola chiave e il valore possono essere composti da più parole. RICOH ProcessDirector utilizza i primi due punti o il primo segno uguale su ciascuna riga per separare le parole nella coppia parola chiave/valore.

      Questi esempi contengono due parametri: nome e pwd. Il valore della parola chiave pwd è un simbolo che utilizza la proprietà Password richiesta autenticazione.

      Questo esempio utilizza la proprietà Password richiesta autenticazione per i dispositivi di input:

      name:myname pwd:${WebService.AuthRequestPwd}

      Questo esempio utilizza la proprietà Password richiesta autenticazione per le notifiche:

      name:myname pwd:${WSNotification.WebService.AuthRequestPwd}

      Il simbolo si risolve all'invio della richiesta di autenticazione.

  5. Impostare le proprietà Metodo richiesta e Tipo contenuto richiesta con i valori richiesti dal servizio Web.
  6. Impostare la proprietà Attributo risposta autenticazione con l'espressione XPath che identifica le credenziali per la sessione nella risposta dal servizio Web.
  7. Impostare la proprietà Password richiesta autenticazione con la password dell'account dell'applicazione.
    La password è codificata quando archiviata in RICOH ProcessDirector.
Sia per la chiave API sia per l'autenticazione della sessione, RICOH ProcessDirector archivia le credenziali statiche o il token restituito dall'applicazione in una proprietà.
  • Per i dispositivi di input, la proprietà è WebService.Credenziali.
  • Per le notifiche, la proprietà è WSNotifica.WebService.Credenziali.

Quando si specificano i valori sulla scheda Richiesta per un dispositivo di input o una notifica del servizio Web, dettagliare la proprietà WebService.Credenziali o WSNotifica.WebService.Credenziali come simbolo.

RICOH ProcessDirector sostituisce il valore delle credenziali statiche o del token per il simbolo quando trasmette la richiesta a un servizio Web.

Una volta specificati i valori richiesti per autenticarsi con l'applicazione, completare le fasi di definizione e configurazione del dispositivo di input o della notifica. Tornare a uno di questi argomenti:
  • Preparazione per il recupero dell'input dei servizi Web REST.
  • Preparazione per l'invio di uno stato ad un servizio Web REST.

1.2.4.5 Preparazione per il recupero dell'input dei servizi Web SOAP

Per recuperare l'input da un servizio Web SOAP per un'applicazione, identificare i parametri utilizzati per chiamare il servizio Web SOAP. Testare lo scambio di dati tra RICOH ProcessDirector e l'applicazione. Identificare e configurare quindi un dispositivo di input del servizio Web SOAP.
Per preparare il recupero dell'input dei servizi Web SOAP:
  1. Reperire informazioni sui requisiti di comunicazione con il servizio Web SOAP per l'applicazione:
    • I valori per potersi autenticare con l'applicazione
    • I valori per poter richiedere i dati dal servizio Web SOAP
    • Il formato dei dati forniti nella risposta

    Fare riferimento alla documentazione dell'applicazione o consultare la compagnia che ospita l'applicazione.

  2. Per preparare RICOH ProcessDirector a comunicare con l'applicazione, eseguire le seguenti attività:
    • Se l'applicazione richiede un certificato di sicurezza, installare il certificato sul RICOH ProcessDirector computer principale.
    • Se l'ambiente richiede un server proxy per comunicare con i servizi Web, impostare il sistema in modo da poterlo utilizzare.
    • Importare i file WSDL per tutti i servizi Web chiamati.

      RICOH ProcessDirector crea oggetti di richiesta SOAP dalle operazioni SOAP nel file WSDL. Specificare un prefisso che RICOH ProcessDirector possa aggiungere ai nomi delle operazioni SOAP quando crea gli oggetti. L'oggetto richiesta SOAP consente a RICOH ProcessDirector di identificare la versione SOAP e le altre informazioni richieste per effettuare la chiamata al servizio Web correttamente.

    Per maggiori informazioni, vedere le attività correlate.

  3. Eseguire un test manuale che si autentichi con l'applicazione e che richieda una risposta dal servizio Web SOAP. Verificare che il servizio Web restituisca la risposta desiderata.
    Molti browser dispongono di plugin, ad esempio Boomerang per Google Chrome, che testano le chiamate del servizio Web ai clienti SOAP.
  4. Decidere come si desidera che il dispositivo di input del servizio Web SOAP crei lavori dai dati nella risposta inviata dal servizio Web.
    • Ogni volta che riceve una risposta, il dispositivo di input può creare un lavoro contenente tutti i dati XML nella risposta.
    • Il dispositivo di input può esaminare la risposta utilizzando un'espressione XPath.

      Se rileva elementi XML specificati dall'espressione, il dispositivo di input crea un lavoro per ogni elemento corrispondente. Ciascun lavoro contiene l'elemento corrispondente e tutti gli elementi in esso nidificati. Se rileva due o più elementi, il dispositivo di input può creare lavori indipendenti o lavori secondari.

      Se non rileva elementi corrispondenti, il dispositivo di input non crea alcun lavoro.

  5. Identificare un dispositivo di input del servizio Web SOAP:
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    2. Nel pannello a sinistra, fare clic su Dispositivi Dispositivi di input.
    3. Fare clic su Aggiungi Servizio Web SOAP.
  6. Sulla scheda Generale:
    • Inserire un nome per il dispositivo di input.
    • Impostare la proprietà Intervallo di polling con il periodo di attesa del dispositivo di input tra le chiamate al servizio Web.
    • Dopo aver identificato un flusso di lavoro per elaborare i lavori XML, impostare la proprietà Flusso di lavoro secondario con il nome del flusso di lavoro scelto.
    • Inserire i valori per le altre proprietà che si desidera impostare.
  7. Sulla scheda Richiesta:
    1. Impostare la proprietà URL richiesta con l'URL del servizio Web che restituisce i dati utilizzati da RICOH ProcessDirector per creare uno o più lavori.
    2. Per il valore della proprietà Payload richiesta, specificare il corpo della richiesta dei servizi Web che il dispositivo di input trasmette all'applicazione.
      Per specificare credenziali o token e l'intervallo di tempo che corrisponde al valore della proprietà Intervallo di polling, utilizzare i simboli per queste proprietà:
      Nome database della proprietà Nome della proprietà dell0interfaccia utente Osservazioni
      WebService.Credenziali Nessuno RICOH ProcessDirector archivia le credenziali o il token del servizio Web in questa proprietà.
      WebService.OraRichiestaCorrente Nessuno RICOH ProcessDirector imposta il valore di questa proprietà all'inizio dell'intervallo di polling.
      WebService.LastSuccessRequestTime Scheda stato: Ora ultima richiesta successo Quando il dispositivo di input comunica con successo con l'applicazione, RICOH ProcessDirector imposta il valore di questa proprietà in modo che corrisponda al valore della proprietà WebService.OraRichiestaCorrente. Una comunicazione di successo comporta un codice di risposta 200, anche se non sono stati ricevuti dati che RICOH ProcessDirector possa utilizzare per creare lavori.

      In questo esempio, il payload include i seguenti elementi: <Token>, <TimeRange>, <Start> e <End>. Il valore di ciascun elemento è un simbolo:

      <Token>${WebService.Credential}</Token> <TimeRange> <Start>${WebService.LastSuccessRequestTime}</Start> <End>${WebService.CurrentRequestTime}</End> </TimeRange>

      Il dispositivo di input risolve i simboli quando esegue il polling per l'input XML.

    3. Impostare la proprietà Richiesta SOAP con la richiesta SOAP che RICOH ProcessDirector ha creato al momento dell'importazione del file WSDL.
      Ad esempio, si vuole utilizzare la richiesta SOAP OttieniOrdiniPerData. È stato anteposto PrintShop ai nomi delle richieste SOAP quando importate. Selezionare PrintShop-OttieniOrdiniPerData.
    4. Selezionare un valore per la proprietà Crea lavoro da risposta per specificare come il dispositivo di input crea lavori dall'input:
      • Per creare un lavoro ogni volta che il dispositivo di input riceve una risposta, selezionare Sempre.
      • Per esaminare XML nella risposta e creare un lavoro ogni volta che un elemento XML viene rilevato, selezionare Solo quando il modello risposta corrisponde.
    5. Se è stato selezionato Solo quando il modello risposta corrisponde:
      • Impostare la proprietà Modello risposta da corrispondere con l'espressione XPath che identifica l'elemento XML che si desidera utilizzare per ciascun lavoro.

        Ad esempio, se si vuole un lavoro per ciascun ordine e i dati nella risposta contengono un elemento ordine. Inserire l'espressione XPath che rappresenta l'elemento ordine nell'XML.

      • Impostare la proprietà Crea lavori secondari con se si desidera creare lavori secondari quando il dispositivo di input rileva due o più corrispondenze. Il dispositivo di input crea inoltre un lavoro principale senza dati. Se rileva una corrispondenza, il dispositivo di input crea un lavoro indipendente.
      • Impostare la proprietà Crea lavori secondari con No se si desidera creare lavori indipendenti a prescindere da quante corrispondenze trova il dispositivo di input.
    6. Se l'ambiente richiede un server proxy per comunicare con i servizi Web, impostare la proprietà Usare il proxy con il server proxy corretto.
    7. Impostare la proprietà Offset fuso orario con l'offset in ore tra UTC (Universal Time Coordinated) e il fuso orario utilizzato dal servizio Web.
      Ad esempio, se il servizio Web utilizza il fuso orario del Pacifico, impostare la proprietà con -8.
        Nota:
      • Assicurarsi di modificare questa proprietà quando la posizione che ospita il servizio Web passa da standard a ora legale e viceversa. Altrimenti, durante l'ora persa o guadagnata è possibile perdere i dati che RICOH ProcessDirector utilizza per creare lavori.
      • Se il servizio Web utilizza l'UTC, inserire 0 o lasciare il campo vuoto.
  8. Sulla scheda Autenticazione, specificare i valori richiesti per autenticarsi con l'applicazione.
    Per maggiori informazioni, vedere l'attività correlata inerente all'autenticazione con un servizio Web SOAP.

    Se l'applicazione non richiede l'autenticazione, lasciare tutte le proprietà Autenticazione vuote.

  9. Opzionale: Sulla scheda Avanzate, specificare eventuali proprietà opzionali per l'ambiente.
  10. Al termine, fare clic su OK.

Una volta terminata l'impostazione di dispositivi di input, notifiche e flussi di lavoro, testare lo scambio di dati tra RICOH ProcessDirector e l'applicazione.

Esempio

Il dispositivo di input del servizio Web REST RestfulWebServiceSample fornito è simile al dispositivo di input del servizio Web SOAP. La funzione MarcomCentral Connect include un dispositivo di input del Servizio Web SOAP fornita.

1.2.4.5.1 Utilizzo di un servizio Web SOAP per autenticarsi con un'applicazione

Il dispositivo di input e gli oggetti di notifica del servizio Web SOAP possono utilizzare un servizio Web SOAP per autenticarsi con un'applicazione. RICOH ProcessDirector supporta sia la chiave API sia l'autenticazione di sessione. Gli oggetti dispositivi di input si autenticano quando eseguono il polling per l'input. Gli oggetti notifica si autenticano quando inviano uno stato all'applicazione.

Per l'autenticazione della chiave API, inserire un codice di autorizzazione in una proprietà Credenziali statiche o definire un ID utente HTTP e una password. Il codice di autorizzazione o l'ID utente HTTP e la password vengono inviati al servizio Web, che scambia i dati. Il servizio Web si autentica quindi con l'applicazione e restituisce una risposta.

Per l'autenticazione della sessione, inserire le credenziali di autenticazione (ID utente e password) e altri valori in una serie di proprietà della richiesta di autenticazione. Il dispositivo di input o la notifica per prima cosa richiama un servizio Web SOAP per autenticarsi con l'applicazione. Una volta che l'autenticazione è avvenuta con successo, il servizio Web restituisce un token al dispositivo di input o alla notifica. Il token viene trasmesso nella chiamata al servizio Web che scambia i dati.

  • Se l'applicazione consente una sessione per utente, configurare i dispositivi di input e le notifiche per chiamare i servizi Web con diversi ID utente e password.
  • L'autenticazione della sessione avviene quando ogni servizio Web chiama e non è richiesta alcuna disconnessione. Verificare che la lunghezza della sessione per ciascuna serie di credenziali sia inferiore al tempo che intercorre tra le chiamate al servizio Web. Ad esempio, la sessione per un dispositivo di input termina dopo 10 minuti. Al momento della configurazione del dispositivo di input, specificare un intervallo di polling superiore a 10 minuti.

Per ottenere una chiave API o delle credenziali di autenticazione per un'applicazione, contattare la compagnia che ospita l'applicazione. Per i requisiti inerenti a formato e sintassi, fare riferimento alla documentazione dell'applicazione.

Per autenticarsi utilizzando un servizio Web SOAP:
  1. Fare clic sulla scheda Autenticazione sul dispositivo di input o la notifica del servizio Web SOAP.
  2. Seguire le istruzioni per il tipo di autenticazione richiesto dall'applicazione:
    • Per l'autenticazione della chiave API, specificare il codice di autenticazione come valore della proprietà Credenziali statiche.

      Lasciare vuote tutte le altre proprietà. La procedura risulta quindi completata.

    • Per l'autenticazione della sessione, lasciare vuota la proprietà Credenziali statiche. Passare alla fase successiva e specificare le altre proprietà.
  3. Configurare la proprietà URL richiesta di autenticazione sull'URL RICOH ProcessDirector usata per autenticarsi con l'applicazione.
    Se l'applicazione richiede le credenziali di autenticazione nell'URL, specificarle utilizzando la sintassi e il formato richiesti.
  4. Per il valore della proprietà Payload richiesta autenticazione, specificare il corpo della richiesta di servizi Web che il dispositivo di input o la notifica inoltra all'applicazione per l'autenticazione.
    In questi esempi, il payload include tre elementi: <Credentials>, <Name>, e <Password>. Il valore dell'elemento <Password> è un simbolo che utilizza la proprietà Password richiesta autenticazione.

    Questo esempio utilizza la proprietà Password richiesta autenticazione per i dispositivi di input:

    <Credentials> <Name>myname</Name> <Password>${WebService.AuthRequestPwd}</Password> </Credentials>

    Questo esempio utilizza la proprietà Password richiesta autenticazione per le notifiche:

    <Credentials> <Name>myname</Name> <Password>${WSNotification.WebService.AuthRequestPwd}</Password> </Credentials>

    Il simbolo si risolve all'invio della richiesta di autenticazione.

  5. Impostare la proprietà Richiesta SOAP autenticazione con la richiesta SOAP creata da RICOH ProcessDirector al momento dell'importazione del file WSDL.
    Ad esempio, si vuole utilizzare la richiesta SOAP AutenticaUtente. È stato anteposto PrintShop ai nomi delle richieste SOAP quando importate. Selezionare PrintShop-AuthenticateUser.
  6. Impostare la proprietà Attributo risposta autenticazione con l'espressione XPath che identifica le credenziali per la sessione nella risposta dal servizio Web.
  7. Impostare la proprietà Password richiesta autenticazione con la password dell'account dell'applicazione.
    La password è codificata quando archiviata in RICOH ProcessDirector.
Sia per la chiave API sia per l'autenticazione della sessione, RICOH ProcessDirector archivia le credenziali statiche o il token restituito dall'applicazione in una proprietà.
  • Per i dispositivi di input, la proprietà è WebService.Credenziali.
  • Per le notifiche, la proprietà è WSNotifica.WebService.Credenziali.

Quando si specificano i valori sulla scheda Richiesta per un dispositivo di input o una notifica del servizio Web SOAP, dettagliare la proprietà WebService.Credential o WSNotification.WebService.Credential come simbolo.

RICOH ProcessDirector sostituisce il valore delle credenziali statiche o del token per il simbolo quando trasmette la richiesta al servizio Web.

Una volta specificati i valori richiesti per autenticarsi con l'applicazione, completare le fasi di definizione e configurazione del dispositivo di input o della notifica. Tornare a uno di questi argomenti:
  • Preparazione per il recupero dell'input dei servizi Web SOAP.
  • Preparazione per l'invio di uno stato ad un servizio Web SOAP.

1.2.4.6 Definizione di periferiche di input

Le periferiche di input sono gli oggetti di RICOH ProcessDirector con cui RICOH ProcessDirector riceve i lavori.

RICOH ProcessDirector fornisce diversi dispositivi di input. Con minime modifiche alle proprietà è possibile utilizzarle nell'installazione. È anche possibile copiarle per creare nuove periferiche.

Nota: Se si desidera creare un dispositivo input di download e si desidera ricevere messaggi dal demone Download in una lingua differente da quella scelta durante l'installazione del server RICOH ProcessDirector, impostare la proprietà Lingua dispositivo su quella appropriata.

1.2.4.6.1 Uso delle periferiche di input fornite

RICOH ProcessDirector fornisce diversi dispositivi di input predefiniti. Se l'ambiente di stampa è semplice e non richiede molte periferiche di input, è possibile modificare le proprietà delle periferiche di input predefinite ed utilizzarle nel proprio ambiente.

Per modificare ed utilizzare una periferica di input fornita:

  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello di sinistra, fare clic su Dispositivi Dispositivi di input.
  3. Selezionare la periferica di input che si desidera modificare.
  4. Fare clic su Proprietà.
  5. Su tutte le schede, modificare le proprietà obbligatorie e facoltative per adeguarle al proprio ambiente. Ciascun dispositivo di input deve avere un percorso univoco per le relative proprietà Posizione cartella e Posizione di staging.
      Nota:
    • Se la funzione di supporto AFP è installata e si inviano lavori ai dispositivi di input Download:
      • Più di una periferica di input di Download può utilizzare lo stesso numero di porta, ma è possibile solo abilitare una delle periferiche di input con il numero di porta comune in qualsiasi momento.
      • Quando Download per z/OS viene eseguito in modalità dataset multipli con Exit 15, ogni periferica di input di Download può ricevere lavori da una sola FSA (Functional Subsystem Application) di Download for z/OS.
  6. Stabilire in che modo il dispositivo di input deve assegnare il flusso di lavoro per ogni lavoro.
    Se si utilizza SubmitInputFiles come inoltro per la periferica di input, è possibile scegliere tra le seguenti opzioni:
    • Impostare la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario su Non impostato e la proprietà Flusso di lavoro secondario sul nome di un flusso di lavoro esistente per assegnare lo stesso flusso di lavoro a ogni lavoro elaborato da questo dispositivo di input.
    • Impostare la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario su SetJobTypeFromRules e utilizzare la proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario per specificare il nome del file di controllo in grado di impostare il flusso di lavoro da un valore di un'opzione del comando di stampa.

      RICOH ProcessDirector fornisce un file di controllo di esempio utilizzato per impostare il flusso di lavoro: receive_lpd_pdf_jobtype.cfg. La funzione Supporto AF fornisce questi file di controllo di esempio utilizzati per impostare il flusso di lavoro: receive_jcl_jobtype.cfg e receive_lpd_jobtype.cfg. I file di controllo di esempio vengono installati nella directory /aiw/aiw1/samples/rules/. È possibile copiare uno dei file di controllo di esempio nella directory /aiw/aiw1/control_files/rules/ e modificarlo in base alle esigenze, quindi aggiornare il valore della proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario in modo che faccia riferimento al file.

    • Impostare la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario su SetJobTypeFromFileName e utilizzare la proprietà Modello del flusso di lavoro secondario per specificare la stringa che RICOH ProcessDirector deve ricercare nel nome del file di input e utilizzare come nome del flusso di lavoro. Se viene utilizzato questo metodo, assicurarsi che esista un flusso di lavoro con il nome corrispondente.
  7. Fare clic su OK.
  8. Per utilizzare la periferica di input modificata, selezionarla e fare clic su Abilita, quindi selezionarla nuovamente e fare clic su Connetti.

1.2.4.6.2 Copia dei dispositivi di input

È possibile copiare il dispositivo di input in modo da poterlo utilizzare come modello per la creazione di un altro dispositivo di input. La copia dei dispositivi di input può far risparmiare tempo, specialmente quando è necessario creare diversi dispositivi di input con proprietà simili.
Per copiare un dispositivo di input:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello a sinistra, fare clic su Dispositivi Dispositivi di input.
  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo di input da copiare e selezionare Copia.
      Nota:
    • Il nuovo dispositivo di input che RICOH ProcessDirector crea tramite l'azione di copia è dello stesso tipo del dispositivo di input copiato.
  4. Su tutte le schede, immettere le proprietà obbligatorie e facoltative per adeguarle al proprio ambiente.
      Nota:
    • per le unità di immissione LPD, è opportuno limitare il nome dell'unità di immissione a 8 caratteri. A seconda del comando di stampa in uso, potrebbe essere necessario creare una coda di stampa sul sistema di invio con lo stesso nome dell'unità di immissione. Alcuni sistemi troncano i nomi della coda di stampa a 8 caratteri.
    • Per i dispositivi di input hot folder, in RICOH ProcessDirector, vengono create le directory specificate come Posizione cartella e Posizione di staging se non esistono già. Se tali directory esistono, verificare che l'utente di sistema RICOH ProcessDirector ( aiw1 è l'utente predefinito) nel gruppo RICOH ProcessDirector ( aiwgrp1 è il gruppo predefinito) ne sia proprietario.
  5. Stabilire in che modo il dispositivo di input deve assegnare il flusso di lavoro per ogni lavoro.
    Se si utilizza SubmitInputFiles come inoltro per la periferica di input, è possibile scegliere tra le seguenti opzioni:
    • Impostare la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario su Non impostato e la proprietà Flusso di lavoro secondario sul nome di un flusso di lavoro esistente per assegnare lo stesso flusso di lavoro a ogni lavoro elaborato da questo dispositivo di input.
    • Impostare la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario su SetJobTypeFromRules e utilizzare la proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario per specificare il nome del file di controllo in grado di impostare il flusso di lavoro da un valore di un'opzione del comando di stampa.

      RICOH ProcessDirector fornisce un file di controllo di esempio utilizzato per impostare il flusso di lavoro: receive_jcl_jobtype.cfg, receive_lpd_jobtype.cfg o receive_lpd_pdf_jobtype.cfg. Il file di controllo di esempio viene installato nella directory /aiw/aiw1/samples/rules/. È possibile copiare questo file nella directory /aiw/aiw1/control_files/rules/ e modificarlo in base alle esigenze, quindi aggiornare il valore della proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario in modo che faccia riferimento al file.

    • Impostare la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario su SetJobTypeFromFileName e utilizzare la proprietà Modello del flusso di lavoro secondario per specificare la stringa che RICOH ProcessDirector deve ricercare nel nome del file di input e utilizzare come nome del flusso di lavoro. Se viene utilizzato questo metodo, assicurarsi che esista un flusso di lavoro con il nome corrispondente.
  6. Fare clic su OK.
  7. Per utilizzare il nuovo dispositivo di input, fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Abilita e connetti.

1.2.4.6.3 Creazione dei dispositivi di input

Quando è necessario un dispositivo di input che presenta proprietà molto differenti dai dispositivi di input esistenti, è possibile crearne uno nuovo.
Per creare una periferica di input:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello a sinistra, fare clic su Dispositivi Dispositivi di input.
  3. Fare clic su Aggiungi e scegliere il tipo di dispositivo di input da creare.
  4. Su tutte le schede, immettere le proprietà obbligatorie e facoltative per adeguarle al proprio ambiente.
      Nota:
    • per le unità di immissione LPD, è opportuno limitare il nome dell'unità di immissione a 8 caratteri. A seconda del comando di stampa in uso, potrebbe essere necessario creare una coda di stampa sul sistema di invio con lo stesso nome dell'unità di immissione. Alcuni sistemi troncano i nomi della coda di stampa a 8 caratteri.
    • Per i dispositivi di input, in RICOH ProcessDirector vengono create le directory specificate come Posizione cartella e Posizione di staging, se non esistono già. Se tali directory esistono, verificare che l'utente di sistema RICOH ProcessDirector ( aiw1 è l'utente predefinito) nel gruppo RICOH ProcessDirector ( aiwgrp1 è il gruppo predefinito) ne sia proprietario.
  5. Stabilire in che modo il dispositivo di input deve assegnare il flusso di lavoro per ogni lavoro.
    Se si utilizza SubmitInputFiles come inoltro per la periferica di input, è possibile scegliere tra le seguenti opzioni:
    • Impostare la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario su Non impostato e la proprietà Flusso di lavoro secondario sul nome di un flusso di lavoro esistente per assegnare lo stesso flusso di lavoro a ogni lavoro elaborato da questo dispositivo di input.
    • Impostare la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario su SetJobTypeFromRules e utilizzare la proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario per specificare il nome del file di controllo in grado di impostare il flusso di lavoro da un valore di un'opzione del comando di stampa.

      RICOH ProcessDirector fornisce un file di controllo di esempio utilizzato per impostare il flusso di lavoro: receive_jcl_jobtype.cfg, receive_lpd_jobtype.cfg o receive_lpd_pdf_jobtype.cfg. Il file di controllo di esempio viene installato nella directory /aiw/aiw1/samples/rules/. È possibile copiare questo file nella directory /aiw/aiw1/control_files/rules/ e modificarlo in base alle esigenze, quindi aggiornare il valore della proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario in modo che faccia riferimento al file.

    • Impostare la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario su SetJobTypeFromFileName e utilizzare la proprietà Modello del flusso di lavoro secondario per specificare la stringa che RICOH ProcessDirector deve ricercare nel nome del file di input e utilizzare come nome del flusso di lavoro. Se viene utilizzato questo metodo, assicurarsi che esista un flusso di lavoro con il nome corrispondente.
  6. Fare clic su OK.
  7. Per utilizzare la nuova periferica di input, selezionarla e fare clic su Abilita, quindi selezionarla di nuovo e fare clic su Connetti.

1.2.4.6.4 Impostazione dei dispositivi di input Hot folder per elaborare lavori batch

Per impostare un dispositivo di input hot folder per l'elaborazione dei lavori batch, è necessario configurarlo in modo che utilizzi il metodo di batch appropriato e riconosca i file di input.
    Nota:
  • Tutti i metodi batch inviano i file di input quando vengono soddisfatti alcuni criteri, ad esempio vengono ricevuti diversi file, viene raggiunto un orario del giorno o arriva un elenco di file previsti. Alcune volte, è necessario inoltrare i file di input prima che tali criteri vengano soddisfatti e prima del termine dell'attuale Intervallo di polling.

    Ad esempio, si dispone di un'ora fino alla fine del turno e 3857 file di input sono in attesa. Il dispositivo di input utilizza il metodo batch Numero e inoltra i lavori quando ci sono 5000 file di input in attesa. È possibile utilizzare l'azione Invia in batch tutti perché il dispositivo di input inoltri immediatamente tali 3857 file, anziché attendere più file.

    Non è possibile utilizzare l'azione Invia in batch tutti con il metodo batch JDF o Modello.

Per impostare un dispositivo di input hot folder per l'elaborazione di lavori batch:

  1. Creare e salvare tutti i file richiesti per l'elaborazione, ad esempio ticket lavoro JDF, file di elenco o file di sovrascrittura, oppure accertarsi che il processo in uso generi tali file secondo le esigenze.
  2. Accedere a RICOH ProcessDirector.
  3. Nel portlet Dispositivi di input, individuare il dispositivo di input che si desidera utilizzare per elaborare i lavori batch.
  4. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo di input e selezionare Proprietà.
  5. Nel pannello a sinistra, fare clic su Mostra tutte le schede per espandere completamente il blocco appunti.
  6. Per qualsiasi metodo di batch, impostare queste proprietà di dispositivo di input nel modo seguente:
    Flusso di lavoro
    ParentNoPrint.
    Flusso di lavoro secondario
    Il flusso di lavoro appropriato per i file di stampa all'interno del lavoro.
      Nota:
    • Se si utilizza il metodo di batch Elenco, selezionare un flusso di lavoro che comprenda un'operazione basata sull'operazione WaitForGroup prima dell'operazione PrintJobs al fine di assicurare che i lavori vengano stampati in ordine.
    • Se si utilizzano i file di sovrascrittura, selezionare un flusso di lavoro che includa un'operazione basata sul modello di procedura SetJobPropsFromTextFile.
    Modelli di dati
    Una o più stringhe di corrispondenza modello che definiscono i caratteri nel file dati da abbinare agli altri nomi di file che potrebbero arrivare nel dispositivo di input. Se si specifica più di un modello di dati, il file è considerato corrispondente se corrisponde a un qualsiasi modello. Il modello di dati è un'espressione regolare.
    Procedura di inoltro
    SubmitInputFiles
  7. Impostare queste proprietà del dispositivo di input in base al metodo di batch:
    JDF
    Modelli JDF
    Un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei propri ticket lavoro. Per impostazione predefinita di tutti i dispositivi di input eccetto HotFolderJDF questo valore è null. Per HotFolderJDF questo valore è l'espressione regolare .*\jdf$.
    Elenco
    Modelli di elenco
    Un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file del file di elenco. Per impostazione predefinita, questo valore è l'espressione regolare .*lst$.
    Modelli di sovrascrittura (opzionali)
    Un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei file di sovrascrittura.
    Crea file .zip
    Se questa proprietà è impostata su , tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati e inclusi in un file elenco, vengono combinati in un file .zip e inoltrati come singolo lavoro. Se questa proprietà è impostata su No, tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari.
    Numero e Numero di set
    Numero di file da eseguire in batch
    Il numero dei file o set completi che il dispositivo di input dovrebbe aspettare di ricevere prima di inviare i file come gruppo unico.
    Crea file .zip
    Se questa proprietà è impostata su , tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati vengono combinati in un file .zip e inoltrati come singolo lavoro. Se questa proprietà è impostata su No, tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari. Questa proprietà non è disponibile per il metodo di batch Numero di set.
    Pagine e Pagine nei set
    Pagine in eccesso da eseguire in batch
    • : un file PDF o un set completo di file PDF che contiene un numero di pagine sufficiente affinché il numero totale di pagine nel dispositivo di input superi il valore impostato per Numero di pagine da eseguire in batch verrà inviato con il resto dei file.
    • No: questo file o set resta nel dispositivo di input come primo set di pagine per il batch successivo.
    Numero di pagine da eseguire in batch
    Il numero di pagine che il dispositivo di input dovrebbe aspettare di ricevere prima di inviare i file o i set completi come gruppo unico.
    Crea file .zip
    Se questa proprietà è impostata su , tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati vengono combinati in un file .zip e inoltrati come singolo lavoro. Se questa proprietà è impostata su No, tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari. Questa proprietà non è disponibile per il metodo di batch Pagine nei set.
    Ora e Set in base all'ora
    Data inizio batch
    La data in cui il dispositivo di input dovrebbe iniziare a utilizzare questo metodo di batch.
    Ora inizio batch
    L'ora in cui il dispositivo di input dovrebbe iniziare a utilizzare questo metodo di batch.
    Intervallo di batch
    L'intervallo di tempo che il dispositivo di input dovrebbe impiegare per determinare quando o quanto spesso inoltrare un lavoro.
    Data batch o Frequenza
    Se utilizzata con la proprietà Intervallo di batch, specifica i valori esatti di quando o quanto spesso inoltrare un lavoro.
    Crea file .zip
    Se questa proprietà è impostata su , tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati vengono combinati in un file .zip e inoltrati come singolo lavoro. Se questa proprietà è impostata su No, tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari. Questa proprietà non è disponibile per il metodo batch Set in base all'ora.
    Modello
    Modello dati
    Una o più stringhe di corrispondenza modello che definiscono i caratteri nel file dati da abbinare agli altri nomi di file che potrebbero arrivare nel dispositivo di input. Se si specifica più di un modello di dati, il file è considerato corrispondente se corrisponde a un qualsiasi modello. Il modello di dati è un'espressione regolare.
    Modello file (un valore per ogni tipo di file di input)
    Una stringa di corrispondenza modello che definisce un tipo particolare di file di input, ad esempio .*jdf$ per un ticket lavoro.
    Utilizzo file di spool (un valore per ogni tipo di file di input)
    Un valore che identifica lo scopo di utilizzo del file di input, ad esempio ticket per un ticket di lavoro o stampa per un file di stampa.
    Tipo file di spool (un valore per ogni tipo di file di input)
    L'estensione del file di input.
    Modello file richiesto (un valore per ogni tipo di file di input)
    Indica se il lavoro deve contenere questo tipo di file di input.

    L'elaborazione del lavoro inizia quando tutti i file richiesti sono presenti. Assicurarsi che eventuali file opzionali si trovino già nel dispositivo di input prima dei file richiesti, altrimenti non saranno inclusi nel lavoro.

    Sequenza modello file (un valore per ogni tipo di file di input)
    Se due o più valori Modello file corrispondono, o se due o più proprietà Modello file sono associate con gli stessi valori Utilizzo file di spool e Tipo file di spool, indica l'ordine in cui viene applicato l'insieme di valori.
  8. Fare clic su OK.
    Se il dispositivo è abilitato e connesso, viene visualizzata una finestra di conferma che chiede se si desidera disattivare e disconnettere il dispositivo di input. Per salvare le modifiche, è necessario disattivare e disconnettere il dispositivo di input.
  9. Per utilizzare il dispositivo di input, selezionarlo e fare clic su Abilita e connetti.
Dopo aver configurato un metodo di batch su un dispositivo di input, accertarsi che i file di input inviati siano appropriati per il metodo di batch selezionato. I file di input non identificati restano nella posizione di staging sul dispositivo di input, nello stato In attesa.

1.2.4.6.5 Definizione delle periferiche di input per l'utilizzo con le funzioni di conversione

È possibile definire una periferica di input Hot folder che è possibile utilizzare per ricevere i file di input da inviare a Funzioni di conversione RICOH oppure alla funzione di conversione avanzata per la conversione in un flusso di dati differente.

Prima di iniziare, verificare di aver definito un flusso di lavoro che invii i lavori da convertire.

Nota: È necessario installare la funzione di Supporto AFP per utilizzare Funzioni di conversione RICOH per ricevere lavori da Download per z/OS o AFP Download Plus.

Per definire una periferica di input per l'utilizzo con Funzioni di conversione RICOH o con la funzione di conversione avanzata:

  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello a sinistra, fare clic su Dispositivi Dispositivi di input.
  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo di stampa HotFolderTransform e selezionare Copia.
    Se i lavori che da convertire vengono inoltrati tramite AFP Download Plus o Download per z/OS, copiare la periferica di output DownloadAFP.
  4. Immettere un nome e una descrizione per la nuova periferica di input.
  5. Nella scheda Generale, individuare il campo di immissione della proprietà Flusso di lavoro secondario e selezionare il flusso di lavoro creato per inviare i lavori da convertire.
  6. Fare clic sulla scheda Batch.
  7. Trovare a proprietà Modelli di dati. Verificare che il valore di questa proprietà consenta a RICOH ProcessDirector di identificare i file che occorre inviare per la conversione.
    Ad esempio, se i file si trovano in formato PDF e hanno estensioni .PDF, impostare la proprietà Modelli dati.*PDF$.
  8. Fare clic su OK.
  9. Per utilizzare il nuovo dispositivo di input, fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Abilita e connetti.

1.2.4.7 Definizione degli oggetti stampante

Gli oggetti stampante rappresentano le stampanti che, nell'ambiente, ricevono i lavori di stampa da RICOH ProcessDirector.
Questi tipi di oggetti stampante possono ricevere lavori da RICOH ProcessDirector:
  • Stampante PDF Ricoh
  • Stampante Ricoh TotalFlow
  • Stampante PDF personalizzata
  • Stampante Passthrough
  • Stampante PDF Kodak
    • Disponibile se è installata la funzione Supporto cut-sheet per Kodak.
  • Stampante PDF Xerox
    • Disponibile se è installata la funzione Supporto cut-sheet per Xerox.
  • Stampante AFP
    • Disponibile se la funzione di supporto AFP è installata.
  • Stampante PCLOut
    • Disponibile se la funzione di supporto AFP è installata.

Le funzioni opzionali aggiungono ulteriori tipi di oggetti stampante.

I lavori vengono assegnati alle stampanti utilizzando le seguenti proprietà di pianificazione. Le proprietà di pianificazione sono proprietà dei lavori e delle stampanti che RICOH ProcessDirector confronta per determinare se un lavoro può essere inviato a una stampante. La tabella mostra le proprietà di pianificazione del lavoro predefinito e quelle della stampante corrispondente. Se tutte le proprietà di pianificazione corrispondono, il lavoro può essere pianificato per la stampante. Le proprietà di pianificazione vengono aggiunte o eliminate dall'elenco modificando un file di configurazione delle proprietà di pianificazione.

    Nota:
  • Un valore vuoto per una proprietà di pianificazione del lavoro corrisponde a tutti i valori per la proprietà della stampante corrispondente. Un valore vuoto per una proprietà di pianificazione della stampante corrisponde a tutti i valori per la proprietà di pianificazione del lavoro corrispondente.

Proprietà di pianificazione
Proprietà di lavoro Proprietà stampante
Rilegatura, con l'opzione Adesiva selezionata In grado di effettuare una rilegatura adesiva
Rilegatura, con l'opzione Ad anelli o Ad anelli e con perforazione selezionata In grado di effettuare rilegature ad anelli
Nome cliente Nome cliente
Opzioni di piegatura Funzione di piegatura
Dimensione lavoro (fogli) Dimensione lavoro stampante supportata (fogli)
Supporto Supporti di stampa supportati
Supporti PLE Supporti di stampa supportati
Vassoio di uscita Formato di output
Formato di output Formato di output
Punzonatura In grado di perforare
Posizione richiesta Posizione stampante
Punto metallico In grado di spillare
Spillatura PLE In grado di spillare

La funzione di supporto AFP offre le seguenti proprietà di pianificazione aggiuntive:

Proprietà di pianificazione AFP
Proprietà di lavoro Proprietà stampante
Classe lavoro Classe stampante
Destinazione lavoro Destinazione stampante
Modulo lavoro Modulo stampante

Durante la stampa, RICOH ProcessDirector è in grado di ottenere lo stato del lavoro, comunicando direttamente con le stampanti AFP e Stampanti PDF Ricoh.

Per le stampanti Passthrough e PCLOut, RICOH ProcessDirector esegue un comando definito per la stampante e monitora la risposta al comando. RICOH ProcessDirector non è in grado di riportare lo stato del lavoro inviato.

Tipi diversi di stampanti generano tipi diversi di output da inviare alla stampante.

  • Stampanti PDF Ricoh può stampare i dati PDF e i ticket di lavoro JDF o i dati PostScript.
  • Stampanti Ricoh TotalFlow non convertoe né stampa flussi di dati PDF. Producono un pacchetto MIME contenente i dati PDF e il ticket lavoro JDF.
  • Le stampanti PDF personalizzate convertono il formato PDF in PostScript.
  • Le stampanti Passthrough non effettuano conversioni e, generalmente, stampano flussi di dati tra cui PostScript, PDF e PCL.
  • Le stampanti AFP utilizzano il driver della stampante PSF (Print Services Facility) (PSF) per convertire i lavori di stampa AFP nel relativo formato IPDS (Intelligent Printer Data Stream).
  • Le stampanti PCLOut utilizzano il driver della stampante PSF per convertire i lavori di stampa AFP nel relativo formato IPDS. Possono anche convertire il formato IPDS nel formato PCL (Printer Command Language).
  • Gli oggetti stampante Kodak PDF e PDF Xerox rappresentano le stampanti in grado di stampare file PDF. Essi stampano lavori in formato PDF, compresi i lavori che sono stati convertiti nel formato PDF.

Un altro metodo per stampare consiste nel definire un flusso di lavoro che copia il file di stampa in una directory definita come hot folder di una stampante. In questo caso, non è necessario definire un oggetto stampante poiché il flusso di lavoro solitamente non contiene un'operazione PrintJobs. I lavori elaborati con quel tipo di flusso di lavoro non utilizzano le proprietà di pianificazione poiché quest'ultima viene applicata solo all'operazione PrintJobs.

1.2.4.7.1 Definizione degli oggetti Stampante PDF Ricoh

Gli oggetti Stampante PDF Ricoh rappresentano dei modelli specifici delle stampanti RICOH. Il server di stampa per tutti Stampanti PDF Ricoh deve essere un server primario o secondario Linux o un server applicazioni Windows.

Se si dispone di una stampante che utilizza un server di stampa TotalFlow, seguire le istruzioni nel sistema della guida per configurare l'invio dei lavori a una stampante che utilizza un server di stampa TotalFlow.

I lavori vengono assegnati a Stampanti PDF Ricoh utilizzando le seguenti proprietà di pianificazione: Nome cliente, Dimensioni lavoro, Posizione, Supporti, Vassoio di uscita, Formato di output, Piegatura, Rilegatura adesiva, Rilegatura ad anelli, Punzonatura e Spillatura. La funzione di supporto AFP aggiunge Classe, Destinazione e Forma alle proprietà di pianificazione. È possibile definire altre proprietà di pianificazione in un file di configurazione.

Sia gli oggetti Stampante PDF Ricohche gli oggetti stampante Passthrough possono stampare lavori in formato PDF. Gli oggetti Stampante PDF Ricoh supportano più funzioni come la segnalazione dell'avanzamento del lavoro. Se gli oggetti Stampante PDF Ricoh supportano il modello della stampante, si raccomanda di definire un oggetto Stampante PDF Ricoh piuttosto che uno Passthrough.

Per definire un oggetto Stampante PDF Ricoh:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Dispositivi Stampanti.
  3. Fare clic su Aggiungi Stampante PDF Ricoh.
  4. Sulla scheda Generale, immettere i valori per tutti i campi obbligatori.
      Nota:
    • Selezionare un server primario o secondario Linux o un server applicazioni Windows come Server di stampa.
    • Il driver della stampante riporta le informazioni di stato nella lingua selezionata quando è stato installato il server RICOH ProcessDirector. Pier ricevere messaggi da questa stampante in una lingua diversa, impostare la proprietà Lingua stampante in modo appropriato.
    • SNMP restituisce il numero di serie della stampante quando RICOH ProcessDirector stabilisce una connessione con la stampante. RICOH ProcessDirector verifica la proprietà del Numero di serie per assicurarsi che la stampante sia uno dei modelli supportati da Stampanti PDF Ricoh.
    • Il valore predefinito della proprietà dell'Intervallo di polling dello stato del lavoro è di 10 secondi. Se si desidera ridurre il traffico della rete, è possibile aumentare l'intervallo tra RICOH ProcessDirector richieste alla stampante per lo stato del lavoro.
  5. Nella scheda Pianificazione, immettere i valori che si desidera RICOH ProcessDirector utilizzi per assegnare i lavori a questa stampante. Lasciare vuoti i valori o selezionare Non impostato per qualsiasi proprietà che non viene utilizzata per la pianificazione. Questi valori coincidono con i valori specificati dalle proprietà di pianificazione del lavoro corrispondenti.
    Per pianificare i lavori su una stampante basata su supporti, tenere presenti le seguenti considerazioni quando si imposta la proprietà Supporti di stampa supportati:
    • Se si sceglie un supporto specifico, è possibile pianificare sulla stampante solamente i lavori che utilizzano quel supporto.
    • Se si sceglie Oggetti supporto di stampa pronti, è possibile pianificare sulla stampante solamente i lavori che richiedono il supporto attualmente caricato nella stampante.
    • Se si sceglie Tutti i supporti, è possibile pianificare tutti i lavori sulla stampante, indipendentemente dal tipo di supporto caricato.
  6. Fare clic su OK.
      Nota:
    • RICOH ProcessDirector crea una macchina virtuale Java separata sul server primario o secondario Linux o sul server applicazioni per eseguire le stampanti PDF Ricoh. Alcuni software di sicurezza del computer informano gli utenti quando vengono create macchine virtuali Java.
    • Le stampanti RICOH supportate lavorano con i controller di stampante RICOH o EFI FIERY. Entrambi i controller Ricoh e EFI Fiery restituiscono le informazioni a RICOH ProcessDirector. Per i controller RICOH , la proprietà % stampata mostra la percentuale della pagine stampate. Per i controller EFI Fiery, la proprietà % stampata mostra lo stato di trasmissione del lavoro. L'avanzamento della stampa è completo quando i controller EFI Fiery hanno creato la coda di un intero lavoro per la stampa. I controller EFI Fiery possono essere configurati per stampare lavori di stampa in coda nell'ordine richiesto o in modo da conservarli per una stampa successiva.
    • Utilizzare la proprietà Flusso di dati da inviare per scegliere se inviare i file PDF e i ticket lavoro JDF o inviare i dati PostScript alla stampante.

      Solo Stampanti PDF Ricoh che dispone di un server di stampa TotalFlow o di un'unità di controllo EFI Fiery supportano JDF/PDF. Per un elenco delle unità di controllo che supportano questo flusso di dati, consultare il file Leggimi di Stampante PDF Ricoh. Dopo l'aggiunta di Stampante PDF Ricoh su un server primario o secondario Linux, il file Leggimi si trova nella directory /aiw/aiw1/pc. Dopo l'aggiunta di Stampante PDF Ricoh su un server applicazioni, il file Leggimi si trova nella directory C:\Program Files (x86)\Ricoh\ProcessDirector\pc.

1.2.4.7.2 Definizione di un dispositivo di stampa AFP

I dispositivi di stampa AFP rappresentano le stampanti IPDS (Intelligent Printer Data Stream). Questi stampano i lavori in formato AFP, compresi i lavori che sono stati convertiti nel formato AFP.
Per definire un dispositivo di stampa AFP:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Dispositivi Stampanti.
  3. Fare clic su Aggiungi Stampante AFP.
  4. Sulla scheda Generale, immettere i valori per tutti i campi obbligatori.
    Se si configura un server secondario che si desidera utilizzare per azionare questa stampante AFP, impostare queste proprietà:
    • Server di stampa: il nome del server secondario
    • Copia su server secondario:
    • Directory di destinazione su un server secondario: la posizione sul file system del server secondario dove si desidera che RICOH ProcessDirector scriva i file di stampa.
  5. Sulla scheda Pianificazione, immettere i valori che si desidera utilizzare per assegnare i lavori a questa stampante. Se i valori vengono lasciati in bianco, corrispondono a qualsiasi valore impostato nelle proprietà di pianificazione del lavoro corrispondenti.

    Per esempio, impostare queste proprietà per pianificare i lavori in base al supporto, ai vassoi di uscita e alle funzioni di cucitura e perforazione della stampante:

    • Supporti di stampa supportati

      Se si sceglie un supporto specifico, è possibile pianificare sulla stampante solamente i lavori che utilizzano quel supporto. Se si sceglie Oggetti supporto di stampa pronti, è possibile pianificare sulla stampante solamente i lavori che richiedono il supporto attualmente caricato nella stampante. Se si sceglie Tutti i supporti, è possibile pianificare tutti i lavori sulla stampante, indipendentemente dal tipo di supporto attualmente caricato.

    • Contenitori di output disponibili

      Qualsiasi contenitore di output che può essere installato sulla stampante è considerato disponibile, sebbene su alcune stampanti non sia possibile installare simultaneamente tutti i contenitori di output.

    • In grado di perforare
    • In grado di spillare

  6. Su tutte le schede, immettere i valori per tutti i campi facoltativi.
      Nota:
    • Il valore predefinito per la proprietà Timer di inattività è 300 secondi, quindi RICOH ProcessDirector rilascia la connessione alla stampante dopo circa 5 minuti di inattività. Per conservare la connessione tra RICOH ProcessDirector e la stampante anche quando non stampa in modo attivo, modificare quel valore in 9999.
    • Se la proprietà Condividi connessione stampante è , il programma di controllo stampante di RICOH ProcessDirector rilascia il controllo della stampante dopo un periodo di inattività in modo che la stessa stampante fisica possa ricevere lavori da un'altra origine di input, come hot folder. La proprietà Timer di connessione della stampante IPDS determina la durata di attesa prima di rilasciare il controllo. La proprietà Timer di connessione della stampante IPDS deve essere inferiore alla proprietà Timer di inattività. Se la proprietà Timer di connessione della stampante IPDS è superiore alla proprietà Timer di inattività , RICOH ProcessDirector rilascia la connessione prima di poter condividere la stampante.
    • Per impostazione predefinita, il driver della stampante riporta le informazioni di stato nella lingua selezionata quando è stato installato il server RICOH ProcessDirector. Pier ricevere messaggi da questa stampante in una lingua diversa, impostare la proprietà Lingua stampante in modo appropriato.
    • L'impostazione predefinita della proprietà Fedeltà del font è impostata su Continua a stampare. Non modificare questo valore predefinito se la Risoluzione IPDS è impostata su Automatico sulla console della stampante.
    • Per 3000, 4000, 4100 e 5000 InfoPrint, verificare che l'agent SNMP sia abilitato sulla console della stampante e che la proprietà Utilizza SNMP sia , in modo tale che SNMP possa configurare la stampante.
      Nota: Per le stampanti migrate, per impostazione predefinita Utilizza SNMP è .
  7. Fare clic su OK.

1.2.4.7.3 Definizione di dispositivi di stampa PCLOut

I dispositivi di stampa PCLOut rappresentano le stampanti Printer Command Language (PCL). Questi dispositivi stampano i lavori che vengono inoltrati in formato AFP e convertiti in formato PCL.
Non è possibile utilizzare le azioni di RICOH ProcessDirector Passa e Continua con lavori inviati alle stampanti PCLOut. È possibile utilizzare solo l'azione Arresta su un lavoro in stampa su una stampante PCLOut se si richiede l'azione mentre il driver della stampante Print Services Facility (PSF) trasforma il lavoro in PCL.

Per definire un dispositivo di stampa PCLOut:

  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione.
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Dispositivi Stampanti.
  3. Fare clic su Aggiungi Stampante PCLOut.
  4. Sulla scheda Generale, immettere i valori per tutti i campi obbligatori.
  5. Sulla scheda Pianificazione, immettere i valori che si desidera utilizzare per assegnare i lavori a questa stampante. Se i valori vengono lasciati in bianco, corrispondono a qualsiasi valore impostato nelle proprietà di pianificazione del lavoro corrispondenti.
    Per esempio, impostare queste proprietà per pianificare i lavori in base al supporto, ai vassoi di uscita e alle funzioni di cucitura e perforazione della stampante:
    • Supporti di stampa supportati

      Se si sceglie un supporto specifico, è possibile pianificare sulla stampante solamente i lavori che utilizzano quel supporto. Se si sceglie Oggetti supporto di stampa pronti, è possibile pianificare sulla stampante solamente i lavori che richiedono il supporto attualmente caricato nella stampante. Se si sceglie Tutti i supporti, è possibile pianificare tutti i lavori sulla stampante, indipendentemente dal tipo di supporto attualmente caricato.

    • Contenitori di output disponibili

      Qualsiasi contenitore di output che può essere installato sulla stampante è considerato disponibile, sebbene su alcune stampanti non sia possibile installare simultaneamente tutti i contenitori di output.

    • In grado di perforare
    • In grado di spillare
  6. Nella scheda SNMP, assicurarsi che le proprietà Usa SNMP e Ottieni informazioni sul vassoio dalla stampante siano impostate su .
  7. Nelle altre schede, compilare i valori per uno qualsiasi dei campi facoltativi:
    1. Per impostazione predefinita, il driver della stampante riporta le informazioni di stato nella lingua selezionata quando è stato installato il server RICOH ProcessDirector. Pier ricevere messaggi da questa stampante in una lingua diversa, impostare la proprietà Lingua stampante in modo appropriato.
    2. Se si desidera una stampa dei lavori in fronte/retro, impostare la proprietà Fronte/retro su . Le stampanti PCLOut non soddisfano le impostazioni fronte/retro specificate nelle proprietà del lavoro Fronte/retro.
  8. Fare clic su OK.
  9. Configurare le impostazioni dei supporti per la stampante.
    1. Selezionare la nuova stampante, nel pannello Stampanti.
    2. Fare clic su Azioni Visualizza vassoi.
    3. Selezionare ciascun vassoio singolarmente e fare clic su Imposta supporto vassoio. Scegliere il supporto caricato nel vassoio e fare clic su OK.
      Se il supporto non esiste, è possibile crearlo.
  10. Se il sistema selezionato come server principale della stampante PCLOut è un sistema Linux, creare una coda di stampa con lo stesso nome della stampante PCLOut.
    • Su un sistema Red Hat dalla 6.7 alla versione 6.X più recente Linux:
    1. Accedere al sistema operativo come utente root.
    2. Da Gnome Desktop, fare clic su Applicazioni Utilità di sistema Terminale.
    3. Nella finestra del terminale, digitare system-config-printer.
    4. Selezionare Stampante nel menu a discesa Nuovo.
        Nota:
      • Se si riceve una notifica per la regolazione del firewall, è possibile scegliere di eseguirla immediatamente o in un secondo momento.
    5. Fare clic su Stampante di rete, quindi selezionare Stampante o host LPD/LPR.
    6. Nel campo Host, immettere il nome host o l'indirizzo IP della stampante fisica.
    7. Immettere PASS nel campo Coda, quindi fare clic su Avanti.
    8. Nella finestra Nuova stampante, selezionare la marca della stampante, quindi fare clic su Avanti.
    9. Nell'elenco dei modelli, selezionare il modello di stampante, quindi fare clic su Avanti.
    10. Se viene visualizzata la pagina Opzioni installabili, selezionare le opzioni hardware installate sulla stampante in uso, quindi fare clic su Avanti.
    11. Immettere un nome per la stampante nel campo Nome stampante. Il nome deve corrispondere al nome della stampante utilizzato nella proprietà Comando stampante quando è stata definita la stampante PCLOut in RICOH ProcessDirector.
    12. Fare clic su Applica.
    • Su un sistema Red Hat dalla 7.1 alla versione 7.X più recente Linux:
    1. Accedere al sistema operativo come utente root.
    2. Da Gnome Desktop, fare clic su Applicazioni Utilità Terminale.
    3. Nella finestra del terminale, digitare system-config-printer.
    4. Selezionare Stampante nel menu a discesa Aggiungi.
        Nota:
      • Se si riceve una notifica per la regolazione del firewall, è possibile scegliere di eseguirla immediatamente o in un secondo momento.
    5. Fare clic su Stampante di rete, quindi selezionare Stampante o host LPD/LPR.
    6. Nel campo Host, immettere il nome host o l'indirizzo IP della stampante fisica.
    7. Immettere PASS nel campo Coda, quindi fare clic su Avanti.
    8. Nella finestra Nuova stampante, selezionare la marca della stampante, quindi fare clic su Avanti.
    9. Fare clic nuovamente su Avanti.
    10. Immettere il nome per il dispositivo di input LPD nel campo Nome stampante.
    11. Fare clic su Applica.
    • Su un sistema SLES 12.0 Linux:
    1. Accedere al sistema operativo come utente root.
    2. Avviare YaST.
    3. Fare clic su Hardware Stampante. Quando viene evidenziato Configurazioni stampante, fare clic su Aggiungi. Fare clic su Procedura guidata connessione, quindi selezionare Protocollo LPD (Line Printer Daemon).
    4. Nel campo Indirizzo IP o Nome host, immettere il nome host o l'indirizzo IP della stampante fisica.
    5. Immettere PASS nel campo Nome coda. Selezionare la marca della stampante, quindi fare clic su OK.
    6. Nel campo Imposta nome arbitrario, immettere il nome della stampante PCLOut. Tale nome deve essere univoco su questo sistema Linux. Sebbene i nomi delle stampanti siano sensibili al maiuscolo/minuscolo, Linux non consente di definire più nomi di stampanti che siano uguali ad eccezione del fatto che hanno lettere maiuscole/minuscole diverse. Ad esempio, non è possibile definire un dispositivo di stampa denominato OfficePrinter e un altro denominato officeprinter.
    7. Selezionare un driver della stampante, quindi fare clic su OK.
Esempi della proprietà Comando della stampante

È possibile impostare la proprietà Comando stampante di una stampante PCLOut denominata officeprinter su uno di questi comandi.

lpr -P officeprinter
lprafp -pofficeprinter

    Nota:
  • Le stampanti PCLOut non supportano i simboli RICOH ProcessDirector come ${Job.Name} nel comando della stampante PCLOut.

1.2.4.7.4 Definizione degli oggetti stampante Passthrough

Gli oggetti stampante Passthrough rappresentano delle stampanti in grado di stampare lavori in formati come PCL, PostScript e PDF. I lavori vengono assegnati alle stampanti Passthrough utilizzando le seguenti proprietà di pianificazione: Nome cliente, Dimensione lavoro, Posizione, Supporto, Vassoio di uscita, Formato di output, Punzonatura, Piegatura, Rilegatura e Spillatura. La funzione di supporto AFP aggiunge Classe, Destinazione e Forma alle proprietà di pianificazione. È possibile definire altre proprietà di pianificazione in un file di configurazione. Per le stampanti Passthrough, RICOH ProcessDirector esegue un comando definito per la stampante. RICOH ProcessDirector monitora la risposta al comando, ma non è in grado di riportare lo stato del lavoro inviato.
Per definire un oggetto stampante Passthrough:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione.
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Dispositivi Stampanti.
  3. Fare clic su Aggiungi Stampante Passthrough.
  4. Sulla scheda Generale, immettere i valori per tutti i campi obbligatori.
      Nota:
    • Il valore della proprietà Comando di stampa dipende dai comandi di stampa disponibili sul proprio sistema. Utilizzare il valore della proprietà Nome stampante come valore dell'opzione della stampante del comando.
    • Poiché le stampanti Passthrough non possono determinare automaticamente i valori delle proprietà del lavoro, occorre trasferirli alla stampante. È possibile passare i valori delle proprietà del lavoro in uno dei seguenti modi:
      • Utilizzando i simboli o i metodi RICOH ProcessDirector nel valore della proprietà richiesta Comando della stampante o in uno script nominato in tale valore
      • In un file specificato come valore della proprietà facoltativa Modello file di controllo, solo se il comando della stampante utilizza un file di controllo.
  5. Nella scheda Pianificazione, immettere i valori che si desidera RICOH ProcessDirector utilizzi per assegnare i lavori a questa stampante. Lasciare vuoti i valori o selezionare Non impostato per qualsiasi proprietà che non deve venire utilizzata per la pianificazione. Questi valori coincidono con i valori specificati dalle proprietà di pianificazione del lavoro corrispondenti.
    Per pianificare i lavori su una stampante basata su supporti, tenere presenti le seguenti considerazioni quando si imposta la proprietà Supporti di stampa supportati:
    • Se si sceglie un supporto specifico, è possibile pianificare sulla stampante solamente i lavori che utilizzano quel supporto.
    • Se si sceglie Oggetti supporto di stampa pronti, è possibile pianificare sulla stampante solamente i lavori che richiedono il supporto attualmente caricato nella stampante.
    • Se si sceglie Tutti i supporti, è possibile pianificare tutti i lavori sulla stampante, indipendentemente dal tipo di supporto caricato.
  6. Fare clic su OK.
  7. Se sul server principale della stampante Passthrough è in esecuzione Red Hat dalla 6.7 alla versione 6.X più recente, creare una coda di stampa con lo stesso nome della stampante Passthrough:
    1. Accedere al sistema operativo come utente root.
    2. Da Gnome Desktop, fare clic su Applicazioni Utilità di sistema Terminale.
    3. Nella finestra del terminale, digitare: system-config-printer
    4. Selezionare Stampante nel menu a discesa Nuovo.
        Nota:
      • Se si riceve una notifica per la regolazione del firewall, è possibile scegliere di eseguirla immediatamente o in un secondo momento.
    5. Fare clic su Stampante di rete, quindi selezionare Stampante o host LPD/LPR.
    6. Nel campo Host, immettere il nome host o l'indirizzo IP della stampante fisica.
    7. Immettere PASS nel campo Coda, quindi fare clic su Avanti.
    8. Nella finestra Nuova stampante, selezionare la marca della stampante, quindi fare clic su Avanti.
    9. Nell'elenco dei modelli, selezionare il modello di stampante, quindi fare clic su Avanti.
    10. Se viene visualizzata la pagina Opzioni installabili, selezionare le opzioni hardware installate sulla stampante in uso, quindi fare clic su Avanti.
    11. Immettere un nome per la stampante nel campo Nome stampante. Questo nome deve corrispondere al nome della stampante utilizzato nella proprietà Comando stampante al punto 4.
    12. Fare clic su Applica.
  8. Se sul server principale della stampante Passthrough è in esecuzione Red Hat dalla 7.1 alla versione 7.X più recente, creare una coda di stampa con lo stesso nome della stampante Passthrough:
    1. Accedere al sistema operativo come utente root.
    2. Da Gnome Desktop, fare clic su Applicazioni Utilità Terminale.
    3. Nella finestra del terminale, digitare: system-config-printer
    4. Selezionare Stampante nell'elenco Nuovo.
        Nota:
      • Se si riceve una notifica per la regolazione del firewall, è possibile scegliere di eseguirla immediatamente o in un secondo momento.
    5. Fare clic su Stampante di rete, quindi selezionare Stampante o host LPD/LPR.
    6. Nel campo Host, immettere il nome host o l'indirizzo IP della stampante fisica.
    7. Immettere PASS nel campo Coda, quindi fare clic su Avanti.
    8. Nella finestra Nuova stampante, selezionare la marca della stampante, quindi fare clic su Avanti.
    9. Nell'elenco dei modelli, selezionare il modello di stampante, quindi fare clic su Avanti.
    10. Se viene visualizzata la pagina Opzioni installabili, selezionare le opzioni hardware installate sulla stampante in uso, quindi fare clic su Avanti.
    11. Immettere un nome per la stampante nel campo Nome stampante. Il nome deve corrispondere al nome della stampante utilizzato nella proprietà Comando stampante al punto 4.
    12. Fare clic su Applica.
  9. Se sul server principale della stampante Passthrough è in esecuzione SLES 11.0, creare una coda di stampa con lo stesso nome della stampante Passthrough:
    1. Accedere al sistema operativo come utente root.
    2. Avviare YaST.
    3. Fare clic su Hardware Stampante. Quando viene evidenziato Configurazioni stampante, fare clic su Aggiungi. Fare clic su Procedura guidata connessione, quindi selezionare Protocollo LPD (Line Printer Daemon).
    4. Nel campo Indirizzo IP o Nome host, immettere il nome host o l'indirizzo IP della stampante fisica.
    5. Immettere PASS nel campo Nome coda. Selezionare la marca della stampante, quindi fare clic su OK.
    6. Nel campo Imposta nome, immettere il nome della stampante Passthrough. Tale nome deve essere univoco su questo sistema Linux. Sebbene i nomi delle stampanti siano sensibili al maiuscolo/minuscolo, Linux non consente di definire più nomi di stampanti che siano uguali ad eccezione del fatto che hanno lettere maiuscole/minuscole diverse. Ad esempio, non è possibile definire un oggetto stampante denominato OfficePrinter e un altro denominato officeprinter.
    7. Selezionare un driver della stampante, quindi fare clic su OK.
  10. Se sul server principale della stampante Passthrough è in esecuzione SLES 12.0, creare una coda di stampa con lo stesso nome della stampante Passthrough:
    1. Accedere al sistema operativo come utente root.
    2. Avviare YaST.
    3. Fare clic su Hardware Stampante. Quando viene evidenziato Configurazioni stampante, fare clic su Aggiungi. Fare clic su Procedura guidata connessione, quindi selezionare Protocollo LPD (Line Printer Daemon).
    4. Nel campo Indirizzo IP o Nome host, immettere il nome host o l'indirizzo IP della stampante fisica.
    5. Immettere PASS nel campo Nome coda. Selezionare la marca della stampante, quindi fare clic su OK.
    6. Nel campo Nome arbitrario per la stampa, immettere il nome della stampante Passthrough. Tale nome deve essere univoco su questo sistema Linux. Sebbene i nomi delle stampanti siano sensibili al maiuscolo/minuscolo, Linux non consente di definire più nomi di stampanti che siano uguali ad eccezione del fatto che hanno lettere maiuscole/minuscole diverse. Ad esempio, non è possibile definire un oggetto stampante denominato OfficePrinter e un altro denominato officeprinter.
    7. Selezionare un driver della stampante, quindi fare clic su OK.
Esempi della proprietà Comando della stampante

È possibile impostare la proprietà Comando stampante di una stampante Passthrough per utilizzare un comando lpr. Questi comandi impostano il valore del flag -# sul valore della proprietà Job.Copies del lavoro in fase di stampa. Entrambi utilizzano il metodo getCurrentFile per restituire il nome del file e il percorso del file nella directory di spool del lavoro nel formato dati specificato. Sostituire il nome della stampante in printerName.

lpr -P printerName -#${Job.Copies} ${getCurrentFile(pdf)}
lprpdf -pprinterName -#${Job.Copies} ${getCurrentFile(pdf)}}

Se il formato dati richiesto è PDF e l'ID spool per il lavoro è 1000006, il nome del file si risolve in /aiw/aiw1/spool/default/1000006/1000006.print.pdf. Se il nome della stampante è officeprinter e il valore della proprietà Job.Copies per tale lavoro è 2, il comando della stampante si risolve in:

lpr -P officeprinter -#2 /aiw/aiw1/spool/default/1000006/1000006.print.pdf

Oppure

lprpdf -pofficeprinter -#2 /aiw/aiw1/spool/default/1000006/1000006.print.pdf
    Nota:
  • Le stampanti supportano varie opzioni lpr, quindi la stampante potrebbe non soddisfare tutte le richieste.

1.2.4.7.5 Definizione dei dispositivi di stampa PDF Xerox

I dispositivi di stampa PDF Xerox sono specifici modelli di stampanti Xerox in grado di stampare file PDF utilizzando i ticket XRX e XPIF (Xerox Printing Instruction Format). I lavori vengono assegnati alle stampanti PDF Xerox utilizzando le seguenti proprietà di pianificazione.
I dispositivi di stampa PDF Xerox e Passthrough sono entrambi in grado di stampare i lavori in formato PDF. I dispositivi di stampa PDF Xerox supportano più funzioni, quali l'invio dei valori di elementi multimediali e finitura sulla stampante. Se i dispositivi di stampa PDF Xerox supportano il modello in uso, si consiglia di definire un dispositivo di stampa PDF Xerox e non Passthrough.
Per definire un dispositivo di stampa PDF Xerox:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Dispositivi Stampanti.
  3. Fare clic su Aggiungi Stampante Xerox PDF.
  4. Sulla scheda Generale, immettere i valori per tutti i campi obbligatori.
      Nota:
    • È necessario selezionare un dispositivo di stampa che funzioni con il tipo di stampante in uso. Per la versione del software, fare riferimento alle informazioni sulla configurazione del driver della stampante in uso.
    • Il driver della stampante riporta le informazioni di stato nella lingua selezionata quando è stato installato il server RICOH ProcessDirector. Pier ricevere messaggi da questa stampante in una lingua diversa, impostare la proprietà Lingua stampante in modo appropriato.
  5. Nella scheda Pianificazione, immettere i valori che si desidera RICOH ProcessDirector utilizzi per assegnare i lavori a questa stampante. Lasciare vuoti i valori o selezionare Non impostato per qualsiasi proprietà che non deve venire utilizzata per la pianificazione. Questi valori coincidono con i valori specificati dalle proprietà di pianificazione del lavoro corrispondenti.
    Per pianificare i lavori su una stampante basata su supporti, tenere presenti le seguenti considerazioni quando si imposta la proprietà Supporti di stampa supportati:
    • Se si sceglie un supporto specifico, è possibile pianificare sulla stampante solamente i lavori che utilizzano quel supporto.
    • Se si sceglie Oggetti supporto di stampa pronti, è possibile pianificare sulla stampante solamente i lavori che richiedono il supporto attualmente caricato nella stampante.
    • Se si sceglie Tutti i supporti, è possibile pianificare tutti i lavori sulla stampante, indipendentemente dal tipo di supporto attualmente caricato.
  6. Fare clic su OK.

1.2.4.7.6 Definizione dei dispositivi di stampa PDF Kodak

I dispositivi di stampa PDF Kodak sono specifici modelli di stampanti Kodak in grado di stampare file PDF o Postscript. I lavori vengono assegnati alle stampanti PDF Kodak utilizzando le seguenti proprietà di pianificazione.
I dispositivi di stampa PDF Kodak e Passthrough sono entrambi in grado di stampare lavori in formato PDF o Postscript. I dispositivi di stampa PDF Kodak supportano più funzioni, quali l'invio dei valori di elementi multimediali e finitura sulla stampante. Se i dispositivi di stampa PDF Kodak supportano il modello in uso, si consiglia di definire un dispositivo di stampa PDF Kodak e non Passthrough.
Per definire un dispositivo di stampa PDF Kodak:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Dispositivi Stampanti.
  3. Fare clic su Aggiungi Stampante Kodak PDF.
  4. Sulla scheda Generale, immettere i valori per tutti i campi obbligatori.
      Nota:
    • Il driver della stampante riporta le informazioni di stato nella lingua selezionata quando è stato installato il server RICOH ProcessDirector. Pier ricevere messaggi da questa stampante in una lingua diversa, impostare la proprietà Lingua stampante in modo appropriato.
  5. Nella scheda Pianificazione, immettere i valori che si desidera RICOH ProcessDirector utilizzi per assegnare i lavori a questa stampante. Lasciare vuoti i valori o selezionare Non impostato per qualsiasi proprietà che non deve venire utilizzata per la pianificazione. Questi valori coincidono con i valori specificati dalle proprietà di pianificazione del lavoro corrispondenti.
    Per pianificare i lavori su una stampante basata su supporti, tenere presenti le seguenti considerazioni quando si imposta la proprietà Supporti di stampa supportati:
    • Se si sceglie un supporto specifico, è possibile pianificare sulla stampante solamente i lavori che utilizzano quel supporto.
    • Se si sceglie Oggetti supporto di stampa pronti, è possibile pianificare sulla stampante solamente i lavori che richiedono il supporto attualmente caricato nella stampante.
    • Se si sceglie Tutti i supporti, è possibile pianificare tutti i lavori sulla stampante, indipendentemente dal tipo di supporto attualmente caricato.
  6. Fare clic su OK.

1.2.4.7.7 Definizione delle stampanti PDF personalizzate

Una stampante PDF personalizzata viene definita quando si utilizza una stampante PostScript non riportata nell'elenco delle stampanti PDF Ricoh supportate. Queste stampanti includono alcune stampanti Ricoh PostScript e PostScript di altri produttori. Qualsiasi stampante con un file PPD (PostScript Printer Description) che descrive le sue caratteristiche e funzionalità può essere una stampante PDF personalizzata.

Prima di definire una stampante PDF personalizzata, consultare il responsabile del servizio clienti Ricoh riguardo alla stampante PostScript.

Il responsabile dell'assistenza clienti Ricoh invia un file di definizione della stampante personalizzata che consente a RICOH ProcessDirector di creare un comando PostScript specifico per la stampante. Una volta ricevuto il file, importarlo. RICOH ProcessDirector lo copia su un server. Quindi, viene definito un oggetto stampante PDF personalizzata. Un esempio di stampante PDF personalizzata è la Kyocera TASKalfa Pro 15000c.

1.2.4.7.7.1 Importazione di un file di definizione della stampante personalizzata

Una volta ottenuto dal responsabile del servizio clienti Ricoh, importare il file di definizione della stampante personalizzata. RICOH ProcessDirector lo copia su un server.
Per importare un file di definizione della stampante personalizzata:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Dispositivi Stampanti.
  3. Fare clic su Aggiungi Stampante PDF personalizzata.
  4. Nella scheda Generale, selezionare il server della stampante su cui si desidera definire la stampante PDF personalizzata. Quindi fare clic su Importa file . La pagina RICOH Printer Connector si apre in una nuova scheda del browser.
  5. Nella pagina RICOH Printer Connector, fare clic su Importa file di definizione della stampante personalizzata.
  6. Accedere al file da importare e selezionarlo.
    RICOH ProcessDirector installa il file sul server della stampante.

1.2.4.7.7.2 Definizione degli oggetti stampante PDF personalizzata

Gli oggetti stampante PDF personalizzata rappresentano specifici modelli di stampanti PostScript non presenti nell'elenco delle stampanti PDF Ricoh supportate. Queste stampanti includono alcune stampanti Ricoh PostScript e PostScript di altri produttori. Il server di stampa per le stampanti PDF personalizzate deve essere un server primario o secondario Linux o un server applicazioni Windows.

I lavori vengono assegnati alle stampanti PDF personalizzate utilizzando le seguenti proprietà di pianificazione: Nome cliente, Dimensioni lavoro, Posizione, Supporti, Vassoio di uscita, Formato di output, Piegatura, Rilegatura adesiva, Rilegatura ad anello, Punzonatura e Spillatura. Se la funzione del supporto AFP è installata, sono disponibili queste proprietà di pianificazione aggiuntive: Classe, Destinazione, Modulo. È possibile definire altre proprietà di pianificazione in un file di configurazione.

Sia gli oggetti stampante PDF personalizzate sia quelli Passthrough possono stampare lavori in formato PDF. Gli oggetti stampante PDF personalizzata creano comandi PostScript specifici del dispositivo basati sui contenuti del file PPD (PostScript Printer Description) fornito dal produttore.

Prima di definire un oggetto stampante PDF personalizzata, è necessario ottenere un file di definizione della stampante personalizzata dal responsabile dell'assistenza clienti Ricoh. Questo file consente a RICOH ProcessDirector di creare un comando PostScript specifico per la stampante.

Per definire un oggetto stampante PDF personalizzata:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Dispositivi Stampanti.
  3. Per definire un oggetto stampante PDF personalizzata che utilizza lo stesso file di definizione della stampante personalizzata come un oggetto stampante PDF personalizzata esistente, fare clic con il pulsante destro del mouse sull'oggetto esistente e selezionare Copia.
    Per definire il primo oggetto stampante PDF personalizzata che utilizza un file di definizione della stampante:
    1. Fare clic su Aggiungi Stampante PDF personalizzata.
    2. Nel Server della stampante, selezionare il server in cui si desidera definire un dispositivo di stampa PDF personalizzato.
    3. Fare clic su Importa file per aprire la pagina Ricoh Printer Connector in una nuova scheda del browser.
    4. Nella finestra di dialogo Ricoh Printer Connector, fare clic su Importa file di definizione della stampante personalizzata.
    5. Accedere al file da importare e selezionarlo. RICOH ProcessDirector installa il file sul server della stampante.
    6. Nel campo Tipo stampante personalizzata, digitare il nome del file di definizione della stampante personalizzata che è stato importato. Non digitare l'estensione del file. Ad esempio, se si desidera utilizzare KM_1250.gpz, digitare KM_1250.

      RICOH ProcessDirector supporta file di definizione della stampante con estensioni GPZ e ZIP.

  4. Sulla scheda Generale, immettere i valori per tutti i campi obbligatori.
      Nota:
    • Selezionare un server primario o secondario Linux o un server applicazioni Windows come Server di stampa. Se si è appena importato un file di definizione della stampante personalizzata, specificare lo stesso server della stampante di quello cui si è importato il file.
    • Il driver della stampante riporta le informazioni di stato nella lingua selezionata quando è stato installato il server RICOH ProcessDirector. Pier ricevere messaggi da questa stampante in una lingua diversa, impostare la proprietà Lingua stampante in modo appropriato.
    • SNMP restituisce il numero di serie della stampante quando RICOH ProcessDirector stabilisce una connessione con la stampante. RICOH ProcessDirector verifica la proprietà del Numero di serie per assicurarsi che la stampante sia uno dei modelli supportati come stampanti PDF personalizzate.
    • Il valore predefinito della proprietà dell'Intervallo di polling dello stato del lavoro è di 10 secondi. Se si desidera ridurre il traffico della rete, è possibile aumentare l'intervallo tra RICOH ProcessDirector richieste alla stampante per lo stato del lavoro.
  5. Nella scheda Pianificazione, immettere i valori che si desidera RICOH ProcessDirector utilizzi per assegnare i lavori a questa stampante. Lasciare vuoti i valori o selezionare Non impostato per qualsiasi proprietà che non viene utilizzata per la pianificazione. Questi valori coincidono con i valori specificati dalle proprietà di pianificazione del lavoro corrispondenti.
    Per pianificare i lavori su una stampante basata su supporti, tenere presenti le seguenti considerazioni quando si imposta la proprietà Supporti di stampa supportati:
    • Se si sceglie un supporto specifico, è possibile pianificare sulla stampante solamente i lavori che utilizzano quel supporto.
    • Se si sceglie Oggetti supporto di stampa pronti, è possibile pianificare sulla stampante solamente i lavori che richiedono il supporto attualmente caricato nella stampante.
    • Se si sceglie Tutti i supporti, è possibile pianificare tutti i lavori sulla stampante, indipendentemente dal tipo di supporto caricato.
  6. Fare clic su OK.
      Nota:
    • RICOH ProcessDirector crea una macchina virtuale Java separata sul server primario o secondario Linux oppure sul server applicazioni per eseguire le stampanti PDF personalizzate. Alcuni software di sicurezza del computer informano gli utenti quando vengono create macchine virtuali Java.

1.2.4.7.8 Configurazione per l'invio di lavori a una stampante che utilizza RICOH TotalFlow Print Server

Per inviare i lavori di stampa a Stampante Ricoh TotalFlow, sono necessarie specifiche operazioni di configurazione sulla stampante e in RICOH ProcessDirector.

Una stampante che utilizza RICOH TotalFlow Print Server può ricevere diversi tipi di lavori di stampa. Il tipo di lavoro che si prevede di inviare determina il tipo di oggetto della stampante creato in RICOH ProcessDirector e le impostazioni di configurazione da utilizzare sulla stampante.

Flusso di dati Stampante/unità di controllo Tipo stampate RICOH ProcessDirector
AFP Qualsiasi AFP
PDF VC40000, VC60000 o VC70000 RICOH TotalFlow
Stampante a foglio singolo RICOH supportata da RICOH ProcessDirector

RICOH PDF Printer
Stampante a foglio RICOH Ricoh non presente nell'elenco delle stampanti supportate RICOH TotalFlow
Altro Qualsiasi Passthrough

I lavori PDF possono essere controllati tramite l'utilizzo di RICOH ProcessDirector o sulla stampante utilizzando il server di stampa TotalFlow.

  • Quando RICOH ProcessDirector è impostato per controllare la stampante, i lavori PDF vengono inviati alla stampante e stampati nell'ordine in cui RICOH ProcessDirector li ha inviati.
  • Quando TotalFlow Print Server è impostato per controllare la stampante, RICOH ProcessDirector esegue lo spooling dei lavori PDF sulla stampante. L'operatore utilizza la console del server di stampa TotalFlow per rilasciare i lavori sulla stampante.

    In tal caso, il lavoro resta nello stato Trasferimento sulla stampante in RICOH ProcessDirector. Se un utente sposta il lavoro dallo stato Lavori attivi allo stato Lavori inattivi sulla console della stampante o elimina il lavoro dalla stampante, RICOH ProcessDirector modifica lo stato del lavoro in Stato della stampante modificato. Un operatore può utilizzare l'azione Stampa di nuovo o Riavvia operazione per inviare nuovamente il lavoro alla stampante. Oppure, se il lavoro è stato stampato con successo, l'operatore utilizza l'azione Passa ad operazione successiva, per continuare l'elaborazione del lavoro tramite il flusso di lavoro.

    Se RICOH ProcessDirector viene riavviato quando i lavori sono nello stato Trasferimento sulla stampante, RICOH ProcessDirector cambia lo stato dei lavori in Errore. I lavori potrebbero essere stati stampati.

    Se la proprietà Unione di pagine di intestazione in file di stampa PDF è impostata su No, la pagina di intestazione, il lavoro PDF e la pagina finale vengono accodati alla stampante come file separati. La stampante potrebbe stampare i file in modo incoerente. Per evitare questo problema, impostare la proprietà su , non stampare pagine di intestazione e non spostare i file contemporaneamente. Ad esempio, spostare contemporaneamente i file nello stato Lavori inattivi o nello stato Lavori attivi.

1.2.4.7.8.1 Configurazione di RICOH TotalFlow Print Server per la connessione a RICOH ProcessDirector

RICOH TotalFlow Print Server richiede impostazioni diverse a seconda del tipo di stampante che si sta definendo per RICOH ProcessDirector. Seguire le operazioni appropriate per il tipo di stampante in uso.
  1. Accedere a RICOH TotalFlow Print Server come utente con privilegi di amministratore.
  2. Fare clic su Configurazione.
  3. Nel riquadro a sinistra, fare clic su DFERete.
  4. Individuare Servizi di rete e cercare il protocollo appropriato nell'elenco Tipo di protocollo:
    • Per le stampanti Ricoh PDF e Ricoh TotalFlow, abilitare JMF.
    • Per le stampanti AFP, abilitare IPDS TCP/IP.
    • Per le stampanti Passthrough, abilitare LPR o Hot Folder a seconda di come si imposta la stampante Passthrough.
  5. Per le stampanti Ricoh PDF e Ricoch TotalFlow:
    1. Individuare Adattatori Ethernet.
    2. Selezionare una scheda e fare clic su Modifica
    3. Nella lista delle proprietà, rilevare i campi indirizzo IP del server DNS primario e indirizzo IP del server DNS secondario. Se i campi non contengono valori, ottenere i valori corretti dall'amministratore di rete e inserirli. Fare clic su OK.
  6. Per tutti i tipi di stampanti diversi dalla stampante AFP, nel riquadro di sinistra, fare clic su Flusso di lavoro→ Stampanti virtuali.
  7. Selezionare la stampante virtuale che si prevede di utilizzare con RICOH ProcessDirector, quindi fare clic su Modifica.
  8. Fare clic sulla scheda Protocolli.
  9. Nell'elenco dei Metodi di inoltro supportati, accertarsi che il protocollo corretto sia abilitato.
    • Per le stampanti Ricoh PDF e Ricoh TotalFlow, abilitare JMF.
    • Per le stampanti Passthrough, abilitare il metodo che si prevede di utilizzare, ad esempio LPR, Hot Folder o FTP.
  10. Fare clic su OK.

1.2.4.7.8.2 Definizione di Stampante Ricoh TotalFlow per inviare lavori a RICOH TotalFlow Print Server

Definire Stampante PDF Ricoh per rappresentare una stampante a foglio singolo che dispone della console RICOH TotalFlow Print Server ed è presente nell'elenco di stampanti supportate.
Per inviare lavori PDF a una stampante che utilizza Stampante PDF Ricoh:
  1. Accedere a RICOH ProcessDirector.
  2. Fare clic sulla scheda Amministrazione.
  3. Nel pannello di sinistra, fare clic su Dispositivi→ Stampanti.
  4. Fare clic su Aggiungi → Stampante PDF Ricoh.
  5. Impostare i valori come indicato:
    • Tipo di stampante

      Il tipo o modello di stampante al quale ci si sta collegando.

    • Usa SNMP

      Assicurarsi che questo valore sia impostato su .

  6. Fare clic su OK.
  7. Continuare con la procedura per Configurazione dei supporti per Stampante Ricoh TotalFlow .

1.2.4.7.8.3 Definizione di Stampante Ricoh TotalFlow per inviare lavori a RICOH TotalFlow Print Server

Definire Stampante Ricoh TotalFlow per rappresentare una stampante Ricoh Pro VC40000, Ricoh Pro VC60000, Ricoh Pro VC70000 o una stampante a foglio singolo Ricoh Pro che utilizza RICOH TotalFlow Print Server, ma che non è presente nell'elenco di stampanti supportate per Stampanti PDF Ricoh.
Per inviare lavori PDF a una stampante che utilizza RICOH TotalFlow Print Server ma che non può essere definita come Stampante PDF Ricoh:
  1. Accedere a RICOH ProcessDirector.
  2. Fare clic sulla scheda Amministrazione.
  3. Nel pannello di sinistra, fare clic su Dispositivi→ Stampanti.
  4. Fare clic su Aggiungi →Stampante Ricoh TotalFlow.
  5. Impostare i valori come indicato:
    • Nome stampante virtuale

      Il nome della stampante virtuale creata su Stampante Ricoh TotalFlow. Questo valore è sensibile al maiuscolo/minuscolo.

    • URL di Stampante Ricoh TotalFlow

      L'URL completo della stampante che utilizza RICOH TotalFlow Print Server. Il valore deve essere in questo formato, dove hostname è il nome host o l'indirizzo IP della stampante:

      http://hostname/webJmf/Device1

      Questo URL rileva la distinzione maiuscolo/minuscolo. Non è possibile utilizzare il prefisso https://.

    • Usa SNMP

      Assicurarsi che questo valore sia impostato su .

  6. Fare clic su OK.
  7. Continuare con la procedura per Configurazione dei supporti per Stampante Ricoh TotalFlow .

1.2.4.7.8.4 Definizione di una stampante AFP per l'invio di lavori a RICOH TotalFlow Print Server

Definire una stampante AFP che utilizza RICOH TotalFlow Print Server.
Per inviare lavori AFP a una stampante che utilizza RICOH TotalFlow Print Server:
  1. Accedere a RICOH ProcessDirector come utente autorizzato a creare le stampanti.
  2. Assicurarsi che la funzione Supporto AFP sia installata.
  3. Fare clic sulla scheda Amministrazione.
  4. Nel pannello di sinistra, fare clic su Dispositivi→ Stampanti.
  5. Fare clic su Aggiungi → Stampante AFP.
  6. Sulla scheda Generale, immettere i valori per tutti i campi obbligatori.
  7. Continuare con la procedura per Configurazione dei supporti per Stampante Ricoh TotalFlow .

1.2.4.7.8.5 Invio altri tipi di lavori a una stampante che utilizza RICOH TotalFlow Print Server

Per inviare altri tipi di lavori, come PostScript, a una stampante che utilizza RICOH TotalFlow Print Server, è possibile copiare i lavori sulla hot folder di una stampante o utilizzare un comando LPR.
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione.
  2. Nel pannello di sinistra, fare clic su Dispositivi→ Stampanti.
  3. Fare clic su Aggiungi → Stampante Passthrough.
  4. Sulla scheda Generale, immettere i valori per tutti i campi obbligatori.
  5. Per copiare il lavoro nella hot folder di una stampante, aggiornare la proprietà Comando stampante con un comando che copi il file di stampa nella posizione corretta sulla stampante che utilizza RICOH TotalFlow Print Server.
  6. Per iniziare un lavoro tramite il comando LPR, aggiornare la proprietà Comando stampante con il comando appropriato. Ad esempio, è possibile utilizzare un comando come:

    • lpr -P virtualprt1 ${getFileName(print,ps,read)}

  7. Continuare con la procedura per Configurazione dei supporti per Stampante Ricoh TotalFlow .

1.2.4.7.8.6 Configurazione dei supporti per Stampante Ricoh TotalFlow

RICOH ProcessDirector può rilevare la carta caricata su Stampante Ricoh TotalFlow e può essere configurato per creare automaticamente oggetti dei supporti che rappresentano quella carta. Quindi, utilizzare i supporti come criteri di pianificazione e pianificare i lavori sulla stampante solo quando è stata caricata la carta corretta. Tuttavia, è necessario effettuare un'ulteriore configurazione per assicurarsi che i nomi dei supporti siano gli stessi sulla stampante e su RICOH ProcessDirector.

    Nota:
  • RICOH ProcessDirector può rilevare solo la carta caricata. Non è possibile importare il catalogo carta completo.

Per configurare i supporti per Stampante Ricoh TotalFlow:
  1. Caricare la carta nella stampante.
  2. In RICOH ProcessDirector, fare clic sulla scheda Amministrazione.
  3. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Supporti Impostazioni supporti.
  4. Nella sezione Corrispondenza supporto, assicurarsi che sia selezionata l'opzione Utilizza le proprietà selezionate di seguito.

    Questa impostazione consente a RICOH ProcessDirector di utilizzare i valori dei supporti riportati dalla stampante tramite SNMP per determinare quali supporti sono caricati. Se i valori non corrispondono agli oggetti dei supporti esistenti, RICOH ProcessDirector crea automaticamente nuovi oggetti dei supporti.

      Nota:
    • Se i lavori specificano i supporti per nome o ID prodotto, è possibile modificare l'impostazione Corrispondenza supporto in Utilizzare ID prodotto supporto o nome supporto al completamento della procedura.

  5. Selezionare le proprietà utilizzate per pianificare il lavori nella stampante in base ai supporti pronti. Ad esempio, se i ticket lavoro specificano i supporti utilizzando la larghezza e la grammatura della carta, selezionare Larghezza e Grammatura supporto.
    Questa impostazione non ha effetto sulle proprietà dei supporti che Stampante Ricoh TotalFlow specifica per RICOH ProcessDirector. La stampante specifica sempre tutte le proprietà supporti impostate.
  6. Fare clic su SALVA.
  7. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Dispositivi Stampanti.
  8. Individuare e fare clic con il pulsante destro del mouse su Stampante Ricoh TotalFlow. Selezionare Proprietà.
  9. Fare clic sulla scheda SNMP.
  10. Assicurarsi che la proprietà Utilizza SNMP sia impostata su . In caso contrario, modificare quel valore in .
  11. Accertarsi che la proprietà Ottieni informazioni sul vassoio dalla stampante sia impostata su .
  12. Fare clic su OK
  13. Fare clic con il pulsante destro del mouse su Stampante Ricoh TotalFlow e selezionare Mostra vassoi.

    RICOH ProcessDirector si connette alla stampante e recupera le informazioni sui supporti caricati. Compara i valori di larghezza, lunghezza, peso, colore e tipo degli oggetti dei supporti esistenti in RICOH ProcessDirector. Se non esistono supporti con tali valori, si crea un nuovo oggetto supporti con tali informazioni.

      Nota:
    • Se la proprietà Supporti da utilizzare della stampante è impostata su Sistema, RICOH ProcessDirector crea un oggetto supporti di sistema. Se la proprietà Supporto da utilizzare è impostata su Stampante, RICOH ProcessDirector crea un oggetto supporto stampante.
    • RICOH ProcessDirector non ottiene il nome dei supporti dalla stampante. Viene stabilito un nuovo nome dalle proprietà dei supporti. Nel passaggio successivo, modificare il nome del supporto in RICOH ProcessDirector in modo che corrisponda al nome del catalogo cartaceo della stampante.

  14. Fare clic su CHIUDI.
  15. Nel riquadro di sinistra, selezionare Supporti Supporti per stampanti oppure Supporti Supporti di sistema a seconda del valore della proprietà Supporto da utilizzare per Stampante Ricoh TotalFlow.
  16. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul supporto creato e selezionare Rinomina.
  17. Immettere il nome che il catalogo carta Stampante Ricoh TotalFlow utilizza per questo supporto.
    Includere solo il nome dal catalogo dei supporti. Quando si fa clic su OK, RICOH ProcessDirector aggiunge il nome della stampante e un punto all'inizio del nome del supporto.
  18. Fare clic su OK.
  19. Fare clic sul supporto rinominato.
  20. Rilevare la proprietà Invia nome supporto in ticket di lavoro e modificarla in .
  21. Fare clic su OK.
  22. Se è stata modificata l'impostazione Corrispondenza supporto da Utilizzare l'ID prodotto o il nome del supporto per Utilizzare le proprietà selezionate di seguito, fare clic su Supporto Impostazioni supporto e cambiarla di nuovo, quindi fare clic su OK.
In questo modo, Stampante Ricoh TotalFlow pianifica solo i lavori in RICOH ProcessDirector quando il valore Supporto richiesto di un lavoro corrisponde al valore della stampante Supporti pronti.

1.2.4.7.8.7 Configurazione SNMP per le stampanti

Il Simple Network Management Protocol (SNMP) può essere utilizzato da RICOH ProcessDirector per collegarsi a una stampante. RICOH ProcessDirector supporta le seguenti versioni: SNMP v1 e SNMP v3.
Quando si utilizza SNMP v1 come protocollo di sicurezza, la comunicazione tra RICOH ProcessDirector e una stampante si basa sull'indirizzo TCP/IP di rete o sul nome host della stampante.

Per un protocollo di sicurezza avanzato, con tre diversi livelli di sicurezza basati su autenticazione e crittografia, utilizzare SNMP v3.

Per configurare le credenziali SNMP:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Dispositivi Stampanti.
  3. Nella tabella Stampanti, fare clic con il tasto destro del mouse sulla stampante e selezionare Proprietà.
  4. Nella scheda SNMP, selezionare una delle versioni SNMP disponibili.
    Assicurarsi che le proprietà Usa SNMP e Ottieni vassoio nella scheda SNMP siano entrambe impostate su .

    Se si utilizza SNMP v1, tutte le impostazioni corrispondenti a SNMP v3 sono in grigio.

  5. È necessario specificare l'indirizzo TCP/IP o il nome host della stampante per entrambe le versioni SNMP.
  6. Per SNMP v3 sono disponibili tre diversi livelli di sicurezza: minimo, medio e massimo.
    1. Per tutti i livelli di sicurezza SNMP v3, specificare il nome utente SNMP che RICOH ProcessDirector utilizza per connettersi alla stampante.
    2. Se si utilizzano i livelli di sicurezza Medio o Massimo, selezionare il tipo di protocollo di autenticazione utilizzato dalla stampante e inserire la password SNMP per l'autorizzazione.
    3. Se si utilizza il livello di sicurezza Massimo, selezionare il tipo di protocollo di crittografia e inserire la password Privacy.
  7. Selezionando l'opzione Consenti fallback per SNMP v3, se RICOH ProcessDirector non riesce a connettersi alla stampante, viene effettuato un nuovo tentativo utilizzando SNMP v1.
  8. Fare clic su OK.
    Nota:
  • RICOH ProcessDirector non supporta SNMP v3 per la connessione alle stampanti Kodak PDF e Xerox PDF.
  • Se si utilizza SNMP v3, assicurarsi che le impostazioni di sicurezza siano le stesse sulla stampante e in RICOH ProcessDirector.

1.2.4.8 Creazione di formati di codice a barre

È possibile creare un oggetto formato codice a barre per ogni codice a barre che abbia un formato diverso. Il formato codice a barre identifica i valori del lavoro e delle proprietà del documento nel codice a barre.
Per esempio, creare un formato codice a barre per il codice a barre che identifica ogni documento in un lavoro. Un operatore utilizzerà l'azione Scansione codice a barre nel portlet Documenti per effettuare la scansione di questo codice a barre in un documento danneggiato durante o dopo un processo, quale un inserimento. L'operatore utilizza i valori del lavoro e le proprietà del documento nel codice a barre per trovare il documento nel sistema e ristamparlo.

Prima di creare un formato codice a barre che identifichi i valori delle proprietà di documento RICOH ProcessDirector personalizzate, queste proprietà devono essere definite nella sezione Proprietà del database del file docCustomDefinitions.xml. Se le proprietà vengono definite nella sezione Proprietà limitate , modificare il file per spostare le proprietà alla sezione Proprietà del database .

Per creare un formato di codici a barre:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello a sinistra, fare clic su Oggetti Formati di codici a barre.
  3. Fare clic su Aggiungi.
  4. Immettere un nuovo nome per il formato di codice a barre.
    L'operatore seleziona il nome del formato di codice a barre da un elenco di formati, pertanto è necessario immettere un nome significativo, ad esempio codice a barre PitneyBowes o codice a barre di verifica.
  5. Per aggiungere valori di una o più proprietà al formato di codice a barre:
    1. Fare clic su Aggiungi.
      Viene visualizzata la finestra Aggiungi proprietà formato di codice a barre.
    2. Nel campo Proprietà , selezionare il lavoro o la proprietà del documento che si desidera aggiungere.

      Alcuni lavori o proprietà di documento possono avere lo stesso nome. Nell'elenco, le proprietà di lavoro sono identificate dal suffisso (Lavoro) che segue il nome.

      Se si dispone della funzione Verifica automatizzata , includere Numero lavoro e Sequenza in lavoro secondario nel formato di codice a barre.

      Se si dispone della funzione insertore e il codice a barre contiene un valore per Numero documento, non è necessario includere altre proprietà nel formato di codice a barre.

    3. Nel campo Inizio proprietà, specificare la posizione iniziale del valore della proprietà nel codice a barre.
      Il primo carattere del codice a barre è la posizione 1.

      Il formato di codice a barre deve corrispondere alla configurazione della fotocamera o dello scanner di codici a barre. Se lo scanner del codice a barre è configurato per leggere il valore di una sola proprietà nel codice a barre, specificare l'inizio di questa proprietà nella posizione 1 del codice a barre. Per esempio, il valore della proprietà Numero documento inizia in posizione 10 nell'intero codice a barre, ma lo scanner del codice a barre è configurato per leggere solo i caratteri da 10 a 25. Specificare che il valore della proprietà Numero documento inizia in posizione 1.

    4. Nel campo Lunghezza proprietà, specificare la lunghezza del valore della proprietà nel codice a barre.
      Se è stata selezionata la proprietà Numero lavoro e il codice a barre potrebbe essere posizionato nei documenti all'interno di un lavoro secondario, assicurarsi di specificare una lunghezza che consideri il numero di lavoro (otto caratteri), il periodo e il numero dopo il periodo (uno o più caratteri).
    5. Accertarsi che il campo Tipo di confronto sia impostato su Uguale a.
      Il valore Prefisso era utile per trovare una serie di documenti in cui il valore di proprietà del documento selezionato inizia con un prefisso comune. Il metodo preferito per questo tipo di ricerca di documenti è quello di effettuare una ricerca in base alla proprietà e utilizzare l'operatore di confronto Simile a o Contiene per definire l'intervallo di valori desiderato.
    6. Fare clic su OK.
    7. Ripetere queste operazioni per tutti i valori di proprietà che si desidera aggiungere.
    8. Per visualizzare i valori di proprietà in ordine di posizione, ordinare la tabella secondo la colonna Inizio proprietà.
  6. Opzionale: Per eliminare un valore di proprietà dal formato codice a barre:
    1. Nella tabella delle proprietà, fare clic con il tasto destro del mouse sulla proprietà della quale si desidera eliminare il valore e selezionare Elimina.
    2. Nella finestra di dialogo di conferma, fare clic su OK.
  7. Opzionale: Per modificare l'inizio o la lunghezza di un valore di proprietà nel formato codice a barre:
    1. Nella tabella delle proprietà, fare clic con il tasto destro del mouse sulla proprietà della quale si desidera modificare il valore e fare clic su Proprietà..
    2. Apportare le modifiche appropriate.
    3. Fare clic su OK.
  8. Fare clic su OK.
Esempio
Formato di codice a barre per Verifica automatizzata
I numeri di lavoro dei lavori principali sono sempre costituiti da otto cifre. Si prevede che alcuni lavori seguano il percorso di ristampa fino a nove volte. È necessario prendere in considerazione un lavoro con il numero 99999999,9, pertanto sono necessari 10 caratteri.

Nessun lavoro contiene più di 99999 documenti.

La fotocamera o lo scanner di codici a barre legge la proprietà Numero lavoro in posizione 1. La proprietà Sequenza in lavoro secondario segue immediatamente la proprietà Numero lavoro.

Per la proprietà Numero lavoro, specificare:

  • Inizio proprietà=1
  • Lunghezza proprietà=10
  • Tipo di confronto=Equivale

Per la proprietà Sequenza in lavoro secondario, specificare:

  • Inizio proprietà=11
  • Lunghezza proprietà=5
  • Tipo di confronto=Equivale

1.2.4.9 Configurazione del sistema per utilizzare gli insertori

Gli insertori sono dispositivi che inseriscono documenti stampati e documenti aggiuntivi (come materiali commerciali) nelle buste. È possibile creare flussi di lavoro che consentono di automatizzare l'inserimento di documenti. Il sistema supporta la scrittura e l'invio di un file di controllo dell'insertore per ogni lavoro al controller dell'insertore, la lettura del file di risultati per ogni lavoro e la ristampa automatica (o con controllo operatore) di eventuali documenti danneggiati durante l'inserimento.

Le attività di configurazione per gli insertore comprendono:

  • Configurazione dei controller dell'insertore
  • Creazione delle regole che descrivono i file di controllo dell'insertore e i file di risultati dell'insertore
  • Utilizzo degli script per trasferire i file di controllo dell'insertore
  • Definizione di oggetti controller dell'insertore
  • Creazione di oggetti formato codice a barre
  • Configurazione dei flussi di lavoro
  • Personalizzazione delle proprietà del documento dell'insertore
  • Miglioramento dei file di stampa

1.2.4.9.1 Configurazione dell'accesso ai file sul computer su cui è installato il controller dell'insertore

Per accedere al file system di un controller dell'insertore che si trova su un computer diverso da quello su cui è installato RICOH ProcessDirector, è necessario fornire l'accesso ad una directory RICOH ProcessDirector su quel computer per associare la directory come unità di rete. Ogni volta che RICOH ProcessDirector viene avviato, è richiesta la connessione all'unità mappata.
Per configurare l'accesso ai file sul computer su cui è installato il controller dell'insertore:
  • Se il server primario RICOH ProcessDirector è installato su un computer Linux, impostare l'unità condivisa così che sia sempre montata quando il server primario viene avviato.
  • Se il server primario RICOH ProcessDirector è installato su un computer Windows:
    1. Configurare l'unità condivisa dal controller dell'insertore anziché dal server primario.
    2. Modificare il file C:\aiw\aiw1\bin\mountDrives.bat, che garantisce che l'unità mappata di rete venga montata, quando RICOH ProcessDirector viene avviato.
      Per ulteriori informazioni sulla creazione e modifica del file BAT, consultare l'argomento relativo all'associazione delle unità di rete nel centro informazioni RICOH ProcessDirector.

1.2.4.9.2 Configurazione dei controller dell'insertore

Occorre configurare i controller dell'insertore in fase di installazione per comunicare con RICOH ProcessDirector.

1.2.4.9.2.1 Configurazione dei controller dell'insertore per comunicare con RICOH ProcessDirector

I controller dell'insertore basati su file devono leggere i file di controllo da RICOH ProcessDirector, mentre i controller dell'insertore che scrivono file di risultati devono inviare i file di risultati a RICOH ProcessDirector.

RICOH ProcessDirector può inviare i file di controllo dell'insertore a qualsiasi directory del computer primario o di un computer separato, ad esempio il computer su cui viene eseguito il controller dell'insertore. Occorre configurare il controller dell'insertore per leggere il file di controllo per ogni lavoro da questa directory.

RICOH ProcessDirector può ricevere i file di risultati dell'insertore da qualsiasi directory del computer primario o di un computer separato. Occorre configurare il controller dell'insertore per scrivere i file di risultati in questa directory. La directory per i file di risultati dell'insertore può non coincidere con la directory per i file di controllo dell'insertore.

Ad esempio, se il controller dell'insertore viene eseguito su un sistema Windows, è possibile creare due directory condivise sul sistema Windows, una per i file di controllo dell'insertore e un'altra per i file di risultati.

Quando si crea un oggetto controller dell'insertore, specificare i comandi in queste proprietà:

  • Comando di invio: il comando o lo script per inviare i file di controllo dell'insertore al controller dell'insertore
  • Comando di ricezione: il comando o lo script per ricevere i file di risultati specifici del lavoro dal controller dell'insertore
  • Comando di polling: Il comando o lo script per ricevere i file di risultati non specifici del lavoro (come ad esempio i file di risultati Gunther) dal controller dell'insertore

Nei comandi, specificare le directory in cui i file di controllo dell'insertore vengono scritti e i file di risultati dell'insertore vengono ricevuti. Se le directory si trovano su un computer separato da RICOH ProcessDirector, le credenziali di accesso a quel computer devono essere incluse nel comando.

Per informazioni sui parametri in cui vengono specificate le informazioni di collegamento e del nome di directory, consultare l'argomento di attività correlato per utilizzare gli script forniti.

1.2.4.9.2.2 Configurazione dei controller dell'insertore per scrivere i file di risultati

Occorre configurare il controller dell'insertore per scrivere i file di risultati che contengono le informazioni richieste da RICOH ProcessDirector per identificare il lavoro e i documenti nel lavoro.

I requisiti variano, a seconda se i file di risultati sono specifici del lavoro (un file di risultati per ogni lavoro) o non specifici del lavoro:

  • File di risultati specifici del lavoro: Il nome di ogni file di risultati deve essere univoco per ogni lavoro nel sistema associato al controller dell'insertore. Si consiglia che il nome del file di risultati contenga un valore di una proprietà lavoro il cui valore è univoco per ogni lavoro nel sistema, come ad esempio la proprietà Numero lavoro o Nome lavoro insertore. (Per impostazione predefinita, il nome lavoro dell'insertore è il numero del lavoro; tuttavia, si può specificare un altro valore nella proprietà Nome lavoro insertore.) Ad esempio, se il numero lavoro è 10001023, il nome del file di risultati potrebbe essere 10001023 o Kern10001023.

      Nota:
    • RICOH ProcessDirector può inserire il valore della proprietà Numero lavoro o Nome lavoro insertore nel nome del file di controllo dell'insertore inviato al controller dell'insertore. Quando si crea l'oggetto controller dell'insertore, specificare il nome file del file di controllo dell'insertore nella proprietà Comando di invio e il nome file del file di risultati nella proprietà Comando di ricezione.

    Ogni record nel file di risultati deve contenere il valore di una di queste proprietà del documento per identificare il documento a cui si applica il record:

    • Numero documento
    • Sequenza inserimento
      Nota:
    • RICOH ProcessDirector può inserire i valori delle proprietà Numero documento e Sequenza inserimento per ogni documento presente nel file di controllo dell'insertore.

      Nota:
    • La funzione Quadient Inserter Express supporta solo i file di risultati specifici del lavoro.
  • File di risultati non specifici del lavoro: ogni record deve contenere il valore di questa proprietà del documento per identificare il documento a cui si applica il record:
    • Numero documento
    RICOH ProcessDirector richiede il numero di documento perché il numero è univoco per ogni documento nel sistema.
      Nota:
    • RICOH ProcessDirector può comprendere la proprietà Numero documento per ogni documento nel file di controllo dell'insertore o per gli insertori non basati su file (come gli insertori Gunther), in un codice a barre della prima pagina di ogni documento.

1.2.4.9.3 Utilizzo delle proprietà del documento dell'insertore nei flussi di lavoro

Le funzioni dell'insertore forniscono diverse proprietà del documento che è possibile utilizzare.

Si possono creare file di regole che inseriscono i valori delle proprietà del documento dell'insertore fornite e personalizzate nei file di controllo dell'insertore. Ad esempio, si desidera specificare il controller dell'insertore in cui i contenitori distribuiscono inserimenti per ogni documento in un lavoro. Se ogni documento contiene i valori per i contenitori dell'insertore, eseguire la mappatura dei valori alla proprietà del documento Trigger di contenitore. Quindi, aggiungere la proprietà Trigger di contenitore al file di regole per il file di controllo dell'insertore.

Gli operatori dell'insertore possono utilizzare le proprietà del documento dell'insertore fornite e personalizzate per identificare i documenti danneggiati che occorre ristampare durante la riconciliazione manuale. Ad esempio, è possibile associare in ogni documento il nome del cliente alla proprietà del documento Destinatario di posta. Quando l'insertore danneggia un messaggio di posta, l'operatore dell'insertore utilizza la proprietà Destinatario di posta per rilevare e ristampare il documento associato con il nome del cliente visualizzato nella finestra degli indirizzi.

Proprietà del documento dell'insertore elenca le proprietà del documento fornito con le caratteristiche dell'insertore.

Proprietà del documento dell'insertore
Proprietà (nome campo) Proprietà (nome database) Descrizione Tipo Lunghezza (caratteri)
Trigger del contenitore Doc.Insert.BinTriggers Identifica i contenitori dell'insertore che distribuiscono gli inserimenti per il documento. Ad esempio, YYYYYNNNNN o 1111100000 possono indicare che i vassoi da 1 a 5 hanno distribuiscono inserimenti a differenza dei vassoi da 6 a 10. È possibile utilizzare questa proprietà nel file di regole per il file di controllo dell'insertore per controllare i contenitori che devono distribuire gli inserimenti. character 64
Indicatore deviazione Doc.Insert.DivertBin Specifica il numero del contenitore di output dell'insertore a cui il documento viene deviato in seguito all'inserimento. (La deviazione di un documento ad un contenitore di output speciale consente all'operatore di esaminare manualmente la qualità o considerarla in un modo speciale.) È possibile utilizzare questa proprietà nel file di regole del file di controllo dell'insertore per controllare se il documento viene deviato. character 64
Destinatario di posta Doc.Insert.MailRecipient Specifica il nome della persona a cui viene inviato questo documento. Gli operatori dell'insertore possono utilizzare tale proprietà per rilevare i documenti da contrassegnare per la ristampa durante la riconciliazione manuale. character 64
Codice a barre originale Doc.Insert.OriginalBarCode Contiene i dati nel codice a barre originale che controlla l'inserimento del documento. È possibile utilizzare il valore di questa proprietà nel file di controllo AFP avanzato (per i file AFP) o un file di controllo Crea PDF (per i file PDF) in modo da includere i dati del codice a barre originale in qualsiasi codice a barre nuovo creato per controllare l'inserimento. character 256

Per i file PDF, utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per associare i dati nei documenti alle proprietà del documento dell'insertore e salvare i file di controllo utilizzati RICOH ProcessDirector. Per ulteriori informazioni, consultare gli argomenti correlati a Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

Per i file AFP, utilizzare le modalità Indicizzatore AFP e Document Property Designer di RICOH Visual Workbench per associare i dati nei documenti alle proprietà del documento dell'insertore. Utilizzare RICOH Visual Workbench per salvare i file di controllo utilizzati RICOH ProcessDirector. Per ulteriori informazioni, consultare gli argomenti correlati a RICOH Visual Workbench, Indicizzatore AFP e Document Property Designer.

1.2.4.9.4 Miglioramento dei file per l'inserimento

La maggior parte dei file che contengono i documenti deve essere migliorata prima che i file possano essere elaborati per l'inserimento. I file devono contenere gruppi di pagine che identificano i documenti (messaggi di posta). Inoltre, i codici a barre che controllano l'inserimento devono contenere informazioni specifiche che identifichino i documenti, come il numero del documento o il numero di sequenza inserimento del documento.
È inoltre possibile configurare le pagine di intestazione RICOH ProcessDirector per la stampa di informazioni relative all'inserimento sulla pagina di intestazione e finale di ogni lavoro.

1.2.4.9.4.1 Identificazione di documenti per l'inserimento

I lavori di stampa per l'inserimento devono contenere gruppi di pagine che identificano i singoli documenti (messaggi di posta) nel lavoro. Ad esempio, un'applicazione per l'estratto conto produce un file con centinaia di singoli rendiconti del cliente. È necessario identificare ogni rendiconto dei clienti come un singolo documento prima che l'insertore possa inserire ogni rendiconto in una busta.

Per i file PDF, utilizzare la funzione Definire gruppi di pagine in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Per ulteriori informazioni, consultare gli argomenti correlati a Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

Per i file AFP, utilizzare la modalità Indicizzatore AFP di RICOH Visual Workbench. Per ulteriori informazioni, consultare gli argomenti correlati a RICOH Visual Workbench e Indicizzatore AFP.

1.2.4.9.4.2 Creazione di codici a barre per l'inserimento

È possibile posizionare un codice a barre su ciascun documento per controllare l'inserimento. Se i documenti presentano i segni di controllo dell'insertore, il codice a barre li integra o li sostituisce.

Nei codici a barre, è possibile comprendere i valori di proprietà del documento e del lavoro RICOH ProcessDirector. Inoltre, è possibile comprendere questi valori:

  • Numero del foglio corrente (il primo foglio del gruppo di pagine è 1 e così via)
  • Numero totale di fogli nel documento

Proprietà da includere in un codice a barre per l'inserimento elenca alcune proprietà che è possibile includere nei codici a barre.

Proprietà da includere in un codice a barre per l'inserimento
Proprietà (nome campo) Proprietà (nome database) Obbligatorio Descrizione Lunghezza (caratteri)
Numero documento Doc.ID Sì se l'insertore non scrive un file di risultati per ogni lavoro (come gli insertori Gunther). Un numero univoco che identifica il documento nel sistema. RICOH ProcessDirector assegna questo numero. 16
Sequenza inserimento Doc.Insert.Sequence Sì se l'insertore richiede che il codice a barre contenga il numero di sequenza del documento nel lavoro. La posizione numerica del documento nel lavoro. RICOH ProcessDirector assegna questo numero. 8
Numero lavoro Job.ID No Un numero univoco che identifica il lavoro nel sistema. RICOH ProcessDirector assegna questo numero. 8
Nome lavoro insertore Job.Inserter.JobID No Il nome utilizzato dall'insertore per il lavoro. 255
Trigger del contenitore Doc.Insert.BinTriggers No I contenitori dell'insertore devono distribuire gli inserimenti per il documento. S o 1 in una posizione del contenitore può indicare che il contenitore deve distribuire un inserimento. N o 0 può indicare che il contenitore non deve distribuire un inserimento. 64

Per creare codici a barre per l'inserimento:
  • Per i file PDF:
    1. Utilizzare la funzione Nascondi area in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per nascondere i segni di controllo dell'insertore esistenti.
    2. Utilizzare la funzione Aggiungi codice a barre per creare un codice a barre.

    Per ulteriori informazioni, consultare gli argomenti correlati a Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

  • Per i file AFP:
    1. Creare il file di controllo AFP avanzato.

      È possibile utilizzare il file di controllo AFP avanzato di esempio enhanceAfp.cfg in /opt/infoprint/ippd/extensions/doc/samples (Linux) o C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector\extensions\doc\samples (Windows) per creare un nuovo file di controllo. È anche possibile utilizzare la modalità AFP Enhancer in RICOH Visual Workbench per creare un nuovo file di controllo.

    2. Modificare il file di controllo AFP avanzato per creare un codice a barre.
        Nota:
      • Editor AFP crea anche codici a barre. Tuttavia, supporta valori solo per la pagina corrente in ogni documento e il numero totale delle pagine in ogni documento. Per includere i valori delle proprietà documento (come il numero documento e Sequenza inserimento) nel codice a barre, è necessario utilizzare la funzione AFP avanzato per creare il codice a barre.

      Se si utilizza la modalità AFP Enhancer in RICOH Visual Workbench per modificare un file di controllo esistente, è necessario caricare prima RICOH Visual Workbench.

    3. Quando si configurano i flussi di lavoro per l'inserimento, specificare il nome del file di controllo AFP avanzato in un'operazione basata sul modello operazioni BuildAFPFromDocuments.

      Per informazioni su Ottimizza AFP, consultare il White paper: Utilizzo della funzione Ottimizza AFP nel Centro informazioni sul software RICOH (https://help.ricohsoftware.com/swinfocenter/).

1.2.4.9.4.3 Configurazione delle pagina di intestazione per l'inserimento

È possibile configurare le pagine di intestazione dei lavori per stampare i valori delle proprietà di RICOH ProcessDirector correlati all'inserimento.

Ad esempio, sulla pagina di intestazione del lavoro è possibile stampare il nome dell'insertore in cui l'operatore carica il lavoro e i nomi dei materiali da caricare in ogni contenitore dell'insertore. Questi valori sono contenuti nelle proprietà del lavoro relative all'insertore.

Proprietà relative all'inserimento per le pagine di intestazione e finali del lavoro elenca alcune proprietà del lavoro relative all'inserimento che è possibile includere nelle pagine di intestazione.

Proprietà relative all'inserimento per le pagine di intestazione e finali del lavoro
Proprietà (nome campo) Proprietà (nome database) Descrizione
Nome lavoro insertore Job.Inserter.JobID Il nome utilizzato dall'insertore per il lavoro. Il valore predefinito è il numero di lavoro RICOH ProcessDirector.
Controller dell'imbustatrice Job.InserterSystem.ID Il nome dell'oggetto controller insertore associato al lavoro.
Nome insertore Job.Inserter.ID Il nome dell'insertore per il lavoro.
Piano di caricamento Job.Insert.LoadPlan.ID Il nome del piano di caricamento associato al lavoro.
Commento piano di caricamento Job.Insert.LoadPlan.Comment Il numero di contenitori dell'insertore, seguito da un elenco di nomi dei materiali nel piano di caricamento, da caricare in ciascun contenitore dell'insertore.

È possibile includere i valori di molte altre proprietà sulle pagine di intestazione, oltre a quelle elencate nella tabella. I file di configurazione delle proprietà della pagina di intestazione, installati in /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/, definiscono le proprietà lavoro e stampante e le impostazioni di sistema che è possibile includere nelle pagine di intestazione. È possibile modificare questi file per aggiungere altre proprietà.

  • Per i lavori AFP, modificare il file banner_page_property_values.cfg.

    Per informazioni sull'aggiornamento delle proprietà per le pagine di intestazione AFP, consultare il centro informazioni RICOH ProcessDirector.

  • Per i lavori PDF, modificare i file header.jrxml e trailer.jrxml.

Per includere le proprietà lavoro relative all'insertore (ad esempio, Job.Inserter.JobID) sulle pagine di intestazione, è necessario aggiungere le proprietà nel relativo file di configurazione delle proprietà della pagina di intestazione.

1.2.4.9.5 Creazione di regole per i file di controllo dell'insertore

RICOH ProcessDirector può creare un file di controllo dell'insertore per ciascun lavoro e inviarlo al controller dell'insertore prima che il lavoro venga inserito. Poiché il formato e il contenuto dei file di controllo dell'insertore variano per ogni produttore di insertore, è necessario creare file di regole che indichino a RICOH ProcessDirector come creare il file di controllo dell'insertore.

Si creano questi file:

  • File di regole: definisce i campi in ogni record (ad eccezione del record di intestazione) del file di controllo dell'insertore e specifica il valore da inserire in ogni campo del record. Il file è obbligatorio. RICOH ProcessDirector utilizza il file di regole per scrivere i record del file di controllo dell'insertore. RICOH ProcessDirector scrive un record per ogni documento nel file delle proprietà del documento. I record seguono il record d'intestazione (se presente). Generalmente, questa procedura crea un record per ogni documento in un lavoro.
  • File di regole di intestazione: definisce i campi nel record di intestazione e specifica il valore da inserire in ogni campo. RICOH ProcessDirector utilizza il file di regole di intestazione per scrivere il record di intestazione nella parte superiore del file di controllo dell'insertore. Generalmente, RICOH ProcessDirector crea un record di intestazione in un file di controllo dell'insertore. Alcuni insertori generano diversi elementi XML nell'intestazione, ma essi si verificano solo una volta nel file di output XML. Il file è obbligatorio solo se il formato del file di controllo dell'insertore specifica un record di intestazione

Alcuni controller dell'insertore utilizzano due file di controllo dell'insertore per ogni lavoro. In tal caso, creare un secondo file di regole e un file di regole di intestazione per il secondo file di controllo dell'insertore.

Il file di regole definisce la posizione di ciascun campo in un record e specifica il valore da inserire in ogni campo. In tutti i campi, RICOH ProcessDirector è in grado di inserire un valore fisso (come spazi vuoti o zeri) oppure il valore di una proprietà RICOH ProcessDirector. Per informazioni sui valori di proprietà che è possibile includere nei file di controllo dell'insertore, consultare gli argomenti correlati.

RICOH ProcessDirector fornisce file di regole di esempio per diversi produttori dell'insertore che è possibile copiare e personalizzare per l'installazione. File di regole di esempio per i file di controllo dell'insertore mostra i file di regole di esempio RICOH ProcessDirector nella directory inserter:

  • /aiw/aiw1/samples/control_files/inserter (Linux)

  • C:\aiw\aiw1\samples\control_files\inserter (Windows)

Se si dispone della funzione Insertore completa, è possibile utilizzare uno qualsiasi dei file di regole di inserimento di esempio elencati. Se si dispone della funzione Quadient Inserter Express, è possibile utilizzare solo i file di esempio delle regole Quadient.

File di regole di esempio per i file di controllo dell'insertore
Produttore dell'insertore File di regole File di regole di intestazione
Bowe BOWE.icf.halFile.dsc BOWE.icf.halFile.header.dsc
Bowe con sistemi di fotocamera JetVision JET.icf.dsc Nessuno (nessun record di intestazione)
Bowe Bell & Howell BBH.icf.idFile.dsc Nessuno (nessun record di intestazione)
Gunther Nessuno (nessun file di controllo utilizzato) Nessuno (nessun file di controllo utilizzato)
Insertori con sistemi di fotocamera Ironsides
IRON.icf.kicFile.dsc
IRON.icf.jdfFile.dsc
Nessuno (nessun record di intestazione)
Kern KERN.icf.kicFile.dsc Nessuno (nessun record di intestazione)
Pitney Bowes PB.icf.inputFile.dsc PB.icf.inputFile.header.dsc
Quadient quadient.jaf.inputfile.dsc quadient.jaf.inputfile.header.dsc

Per creare i file di regole per i file di controllo dell'insertore:
  1. Accedere al computer primario come RICOH ProcessDirector utente di sistema (aiw1 è l'utente predefinito).
  2. Accedere alla directory inserter:
    • /aiw/aiw1/samples/control_files/inserter (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\samples\control_files\inserter (Windows)
  3. Copiare tutti i file di regole di esempio per gli insertori nella directory /aiw/aiw1/config/fbi/.

    Si consiglia questa directory in quanto i file presenti in questa directory vengono copiati quando si esegue un processo aiwbackup.

    Ad esempio, copiare tutti i file di regole di esempio per gli insertori Pitney Bowes:

    • Su Linux, immettere questo comando:

      cp /aiw/aiw1/samples/control_files/inserter/PB.icf.inputFile.* /aiw/aiw1/config/fbi/
    • Su Windows, utilizzare Windows Explorer per copiare e incollare questi file:

      • PB.icf.inputFile.dsc

      • PB.icf.inputFile.header.dsc

  4. Aprire i file di regole di esempio con un editor di testo. Confrontare i file di regole di esempio con le specifiche del produttore dell'insertore e apportare le modifiche richieste.
    Per informazioni sulla sintassi dei file di regole, consultare gli argomenti correlati.
  5. Salvare i file. È possibile conservare gli stessi nomi file o modificarli. L'estensione del nome file deve essere .dsc.
Quando si crea l'oggetto controller dell'insertore, specificare i nomi percorso completi dei file di regole creati in queste proprietà sulla scheda File di controllo e, laddove richiesto, sulla scheda Secondo file di controllo:
  • File di regole
  • File di regole di intestazione

1.2.4.9.6 Creazione di regole per i file di risultati dell'insertore

I file di risultati dell'insertore contengono i risultati di inserimento. È possibile configurare RICOH ProcessDirector per leggere il file di risultati dell'insertore per ogni lavoro e utilizzare le informazioni per determinare lo stato dei documenti dopo l'inserimento e i documenti da ristampare. Poiché il formato e il contenuto dei file di risultati dell'insertore possono variare, è necessario creare i file di regole che indicano a RICOH ProcessDirector come analizzare i campi in ciascun record e come associare le informazioni nei campi ai valori della proprietà del lavoro e del documento RICOH ProcessDirector.
I file di regole sono:
  • Analisi file di regole: Definisce i campi in ogni record del file di risultati dell'insertore. Il file è obbligatorio.
  • File di regole delle proprietà lavoro: Specifica come impostare i valori di proprietà del lavoro RICOH ProcessDirector. Se i file di risultati dell'insertore sono specifici del lavoro, questo file è obbligatorio. Il file può, tuttavia, essere vuoto se non risulta necessario impostare le proprietà del lavoro. Se i file di risultati dell'insertore non sono specifici del lavoro (come i file di risultati Gunther), questo file non è consentito.
  • File di regole delle proprietà documento: Specifica come impostare i valori di proprietà del documento RICOH ProcessDirector. Il file è obbligatorio.
Per informazioni sulle proprietà che è possibile impostare nei file di regole, consultare gli argomenti correlati.

RICOH ProcessDirector fornisce file di regole di esempio per diversi produttori dell'insertore che è possibile copiare e personalizzare per l'installazione. File di regole di esempio per i file di risultati dell'insertore mostra i file di regole di esempio nella directory inserter:

  • /aiw/aiw1/samples/control_files/inserter (Linux)

  • C:\aiw\aiw1\samples\control_files\inserter (Windows)

Se si dispone della funzione Insertore completa, è possibile utilizzare uno qualsiasi dei file di regole di inserimento di esempio elencati. Se si dispone della funzione Quadient Inserter Express, è possibile utilizzare solo i file di esempio delle regole Quadient.

File di regole di esempio per i file di risultati dell'insertore
Produttore dell'insertore Regole di analisi Regole di proprietà documento Regole di proprietà lavoro
Bowe BOWE.icf_results.mslFile.dsc BOWE.icf_results.process.doc.dsc BOWE.icf_results.process.job.dsc
Bowe con sistemi di fotocamera JetVision JET.icf_results.flatFile.dsc JET.icf_results.process.doc.dsc JET.icf_results.process.job.dsc
Bowe Bell & Howell BBH.icf_results.idFile.dsc BBH.icf_results.process.doc.dsc BBH.icf_results.process.job.dsc
Gunther GUN.icf_results.logFile.dsc GUN.icf_results.process.doc.dsc Nessuno (non supportato)
Insertori con sistemi di fotocamera Ironsides IRON.icf_results.dsc IRON.icf_results.process.doc.dsc IRON.icf_results.process.job.dsc
Kern KERN.icf_results.outputFile.dsc KERN.icf_results.process.doc.dsc KERN.icf_results.process.job.dsc
Pitney Bowes PB.icf_results.outputFile.dsc PB.icf_results.process.doc.dsc PB.icf_results.process.job.dsc
Quadient quadient.jrf_results.outputfile.dsc quadient.jrf_results.process.dsc quadient.jrf_results.process.job.dsc

Per creare i file di regole per i file di risultati dell'insertore:
  1. Accedere al computer primario come RICOH ProcessDirector utente di sistema (aiw1 è l'utente predefinito).
  2. Accedere alla directory inserter:
    • /aiw/aiw1/samples/control_files/inserter (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\samples\control_files\inserter (Windows)
  3. Copiare tutti i file di regole di esempio per gli insertori nella directory /aiw/aiw1/config/fbi/.

    Si consiglia questa directory in quanto i file presenti in questa directory vengono copiati quando si esegue un processo aiwbackup.

    Ad esempio, copiare tutti i file di regole di esempio per gli insertori Pitney Bowes:

    • Su Linux, immettere questo comando:

      cp /aiw/aiw1/samples/control_files/inserter/PB.icf_results.*.dsc /aiw/aiw1/config/fbi/

    • Su Windows, utilizzare Windows Explorer per copiare e incollare questi file:

      • PB.icf_results.outputFile.dsc

      • PB.icf_results.process.doc.dsc

      • PB.icf_results.process.job.dsc

  4. Aprire i file di regole di esempio con un editor di testo. Confrontare i file di regole di esempio con le specifiche del produttore dell'insertore e apportare le modifiche richieste.
    Per informazioni sulla sintassi dei file di regole e delle proprietà di lavoro e documento che è possibile impostare nei file di regole, consultare gli argomenti correlati.
  5. Salvare i file. È possibile conservare gli stessi nomi file o modificarli.
    L'estensione del nome file deve essere .dsc.
Quando si crea l'oggetto controller dell'insertore, specificare i nomi percorso completi dei file di regole creati in queste proprietà sulla scheda File di risultati:
  • Analisi file di regole
  • File di regole di proprietà del documento
  • File di regole di proprietà del lavoro

1.2.4.9.7 Utilizzo degli script per inviare i file di controllo dell'insertore e ricevere i file di risultati

RICOH ProcessDirector fornisce gli script che è possibile utilizzare per inviare i file di controllo dell'insertore al controller dell'insertore e per ricevere i file di risultati dell'insertore dal controller dell'insertore.
    Nota:
  • È possibile utilizzare il proprio script invece di uno degli script forniti da RICOH ProcessDirector. Tuttavia, lo script in uso deve accettare gli stessi parametri degli script RICOH ProcessDirector. Per informazioni su tutti i parametri accettati dagli script, consultare i prolog degli script nella directory /aiw/aiw1/bin.

Quando si crea un oggetto del controller dell'insertore, specificare lo script e i relativi parametri in queste proprietà:

  • Scheda File di controllo: Invia comando
  • Scheda Secondo file di controllo: Invia comando
  • Scheda File di risultati: Comando di ricezione
  • Scheda File di risultati: Comando di polling
È possibile specificare diversi script in ogni proprietà.

Script per trasferire i file dell'insertore in /aiw/aiw1/bin elenca gli script forniti nella directory /aiw/aiw1/bin.

Script per trasferire i file dell'insertore in /aiw/aiw1/bin
Script Descrizione

copy_file.sh (Linux)

copy_file.pl (Windows)

Copia il file di controllo dell'insertore dalla directory di spool RICOH ProcessDirector in un'altra directory dello stesso computer.

Copia uno o più file di risultati dell'insertore da una directory del computer primario in una directory di trasferimento di massa.

move_file.sh (Linux)

move_file.pl (Windows)

Sposta il file di controllo dell'insertore dalla directory di spool RICOH ProcessDirector in un'altra directory dello stesso computer.

Sposta uno o più file di risultati dell'insertore da una directory del computer primario in una directory di staging.

ftp_file.sh (supportato solo in Linux)

Utilizza FTP (File Transfer Protocol) per inviare il file di controllo dell'insertore dalla directory di spool RICOH ProcessDirector a una directory di un computer separato.

Utilizza FTP (File Transfer Protocol) per ricevere uno o più file di risultati dell'insertore da una directory di un computer separato e memorizzare il file in una directory di trasferimento di massa sul computer primario.

    Nota:
  • Per utilizzare questo script, è necessario che sia installato il comando FTP. Per verificare l'installazione del comando, immettere which ftp nella riga di comando del sistema UNIX o Linux.

scp_file.sh (supportato solo in Linux)

Utilizza SCP (Secure Copy Protocol) per inviare il file di controllo dell'insertore dalla directory di spool RICOH ProcessDirector a una directory di un computer separato.

Utilizza SCP (Secure Copy Protocol) per ricevere uno o più file di risultati dell'insertore da una directory di un computer separato e memorizzare il file in una directory di trasferimento di massa sul computer primario.

    Nota:
  • Per utilizzare questo script, è necessario che siano installati i comandi Secure Shell e SCP. Per verificare l'installazione dei comandi, immettere which ssh e which scp nella riga di comando del sistema UNIX o Linux.

sftp_file.sh (supportato solo in Linux)

Utilizza SFTP (Secure File Transfer Protocol) per inviare il file di controllo dell'insertore dalla directory di spool RICOH ProcessDirector a una directory di un computer separato.

Utilizza SFTP (Secure File Transfer Protocol) per ricevere uno o più file di risultati dell'insertore da una directory di un computer separato e memorizzare il file in una directory di trasferimento di massa sul computer primario.

    Nota:
  • Per utilizzare questo script, è necessario che siano installati i comandi Secure Shell e SFTP. Per verificare l'installazione dei comandi, immettere which ssh e which sftp nella riga di comando del sistema UNIX o Linux.

Parametri per inviare i file di controllo dell'insertore al controller dell'insertore elenca i parametri che è possibile specificare sugli script forniti per inviare i file di controllo dell'insertore da RICOH ProcessDirector al controller dell'insertore. Le parentesi quadre indicano parametri facoltative.

Parametri per inviare i file di controllo dell'insertore al controller dell'insertore
Script Parametri per inviare i file di controllo dell'insertore al controller dell'insertore (comando di invio)

copy_file.sh (Linux)

copy_file.pl (Windows)

-d directory_destinazione/nomefile 
[-p file_permissions]
[-v]

ftp_file.sh (supportato solo in Linux)

-d directory_destinazione/nomefile 
-h host
[-p file_permissions]
-u id_utente 
[-v]
-w password 
-x put

scp_file.sh (supportato solo in Linux)

-d directory_destinazione/nomefile 
-h host
[-p file_permissions]
-u id_utente 
[-v]
-x put

sftp_file.sh (supportato solo in Linux)

-d directory_destinazione/nomefile 
-h host
[-p file_permissions]
-u id_utente 
[-v]
-x put
    Nota:
  • Non specificare alcun parametro oltre a quelli mostrati in questa tabella. Ad esempio, non specificare il parametro -s per identificare il nome file e la directory di origine.
-d directory_destinazione/nomefile
Specifica il nome file e la directory di destinazione del file di controllo dell'insertore. Nel nome file, è possibile utilizzare un simbolo RICOH ProcessDirector per comprendere il valore di una proprietà RICOH ProcessDirector nel nome file. Ad esempio, il simbolo ${Job.Inserter.JobID} ottiene il valore della proprietà Nome lavoro insertore.
-h host
Specifica il nome host del computer separato.
-u id_utente
Specifica il nome di collegamento sul computer separato.
-v
Specifica la modalità dettagliata per consentire la risoluzione dei problemi. Questo parametro è facoltativo.
-w password
Specifica la password di collegamento sul computer separato.
-p autorizzazioni_file
Specifica le autorizzazioni, nel formato ottale, da impostare (mediante il comando chmod UNIX) sul file di controllo dell'insertore nella directory di destinazione. Questo parametro è facoltativo. Se viene omesso, lo script non imposta alcuna autorizzazione.
-x put
Indica che è necessario inviare il file di controllo dell'insertore da RICOH ProcessDirector ad un altro sistema.

Parametri per ricevere i file di risultati dell'insertore a RICOH ProcessDirector elenca i parametri che è possibile specificare sugli script forniti per ricevere i file di risultati dell'insertore dal controller dell'insertore a RICOH ProcessDirector. Le parentesi quadre indicano parametri facoltative.

Parametri per ricevere i file di risultati dell'insertore a RICOH ProcessDirector
Script Parametri per ricevere i file di risultati dell'insertore (comando di ricezione) Parametri per ricevere tutti i file di risultati dell'insertore in una directory (comando di polling)

copy_file.sh (Linux)

copy_file.pl (Windows)

-s directory_origine/nomefile -s directory_origine/*

ftp_file.sh (supportato solo in Linux)

-h host
-s directory_origine/nomefile
-u id_utente
[-v]
-w password
-x get 
-h host
-s directory_origine/*
-u id_utente
[-v]
-w password
-x get 

scp_file.sh (supportato solo in Linux)

-h host
-s directory_origine/nomefile
-u id_utente
[-v]
-x get 
-h host
-s directory_origine/*
-u id_utente
[-v]
-x get 

sftp_file.sh (supportato solo in Linux)

-h host
-s directory_origine/nomefile
-u id_utente
[-v]
-x get 
-h host
-s directory_origine/*
-u id_utente
[-v]
-x get 
    Nota:
  • Non specificare alcun parametro oltre a quelli mostrati in questa tabella. Ad esempio, non specificare il parametro -d per identificare la directory di destinazione.
-h host
Specifica il nome host del computer separato.
-u id_utente
Specifica il nome di collegamento sul computer separato.
-v
Specifica la modalità dettagliata per consentire la risoluzione dei problemi. Questo parametro è facoltativo.
-w password
Specifica la password di collegamento sul computer separato.
-s directory_origine/nomefile
Specifica il nome file e la directory di origine del file di risultati dell'insertore. Il nome file può utilizzare un simbolo RICOH ProcessDirector per comprendere il valore di una proprietà RICOH ProcessDirector nel nome file. Ad esempio, il simbolo ${Job.Inserter.JobID} ottiene il valore della proprietà Nome lavoro insertore.
-s directory_origine/*
Specifica la directory di origine che contiene i file di risultati dell'insertore. L'asterisco (*) nel nome file specifica tutti i file nella directory. Racchiudere l'intero valore di parametro tra doppi apici.
-x get
Indica che RICOH ProcessDirector deve ricevere uno o più file di risultati dell'insertore da un altro computer.

Esempi

Questi esempi mostrano gli script che è possibile specificare nella proprietà Comando di invio del controller dell'insertore al fine di inviare il file di controllo dell'insertore per un lavoro da RICOH ProcessDirector al controller dell'insertore.

copy_file.sh -d /inserter/input/${Job.Inserter.JobID}.icf -p 644 ftp_file.sh -x put -h sys1 -u user1 -w pass1 -d /inserter/input/${Job.Inserter.JobID}.icf -p 644 scp_file.sh -x put -h sys1 -u user1 -w pass1 -d /inserter/input/${Job.Inserter.JobID}.icf -p 644 sftp_file.sh -x put -h sys1 -u user1 -d /inserter/input/${Job.Inserter.JobID}.icf -p 644 

Questi esempi mostrano i comandi che è possibile specificare nella proprietà Comando di ricezione del controller dell'insertore, al fine di ricevere il file di risultati dell'insertore per un lavoro dal controller dell'insertore a RICOH ProcessDirector:

copy_file.sh -s /inserter/output/${Job.Inserter.JobID}.icf ftp_file.sh -x get -h sys1 -u user1 -w pass1 -s /inserter/output/${Job.Inserter.JobID}.icf scp_file.sh -x get -h sys1 -u user1 -w pass1 -s /inserter/output/${Job.Inserter.JobID}.icf sftp_file.sh -x get -h sys1 -u user1 -s /inserter/output/${Job.Inserter.JobID}.icf 

Questi esempi mostrano i comandi che è possibile specificare nella proprietà Comando di polling del controller dell'insertore, al fine di ricevere tutti i file di risultati dell'insertore in una directory dal controller dell'insertore a RICOH ProcessDirector:

copy_file.sh -s "/inserter/output/*.icf"ftp_file.sh -x get -h sys1 -u user1 -w pass1 -s "/inserter/output/*.icf"scp_file.sh -x get -h sys1 -u user1 -w pass1 -s "/inserter/output/*.icf"sftp_file.sh -x get -h sys1 -u user1 -s "/inserter/output/*.icf"

1.2.4.9.8 Definizione di oggetti controller dell'insertore

Gli oggetti controller dell'insertore sono oggetti RICOH ProcessDirector che rappresentano i controller dell'insertore nell'installazione. Un controller dell'insertore viene eseguito su un altro computer (ad esempio, un computer Windows) e può gestire uno o più dispositivi insertore.
Definire almeno un oggetto controller dell'insertore per ogni controller dell'insertore. Per specificare diverse proprietà del controller dell'insertore, creare più di un oggetto del controller dell'insertore per rappresentare un solo controller dell'insertore. Una volta creato un oggetto controller dell'insertore, associare l'oggetto controller dell'insertore appropriato ai lavori.

RICOH ProcessDirector fornisce oggetti controller dell'insertore di esempio per diversi produttori dell'insertore. Copiare l'oggetto controller dell'insertore fornito per il produttore dell'insertore e modificare le relative proprietà. Se un diverso produttore dell'insertore crea gli insertori in fase di installazione, creare un nuovo oggetto controller dell'insertore.

Per modificare le proprietà dell'oggetto controller dell'insertore per l'ambiente o per creare un nuovo oggetto controller dell'insertore, sono necessarie le informazioni sul controller dell'insertore:
  • Metodo di ristampa supportato dal controller dell'insertore: loop aperto o loop chiuso?
  • Se il controller insertore utilizza un file di controllo per controllare l'inserimento:
    • Formato del file di controllo dell'insertore: FLR (Fixed Length Record), DEL (Comma-delimited) o XML? Per il formato FLR, quale codifica viene utilizzata (ASCII o UTF-8)?
    • Il file di controllo insertore richiede un record intestazione?
    • Quale script RICOH ProcessDirector deve utilizzare per trasferire i file di controllo dell'insertore al controller dell'insertore?
    • Quali sono i nomi del percorso completi dei file di regole creati per scrivere i file di controllo dell'insertore?
  • Se il controller dell'insertore scrive i file di risultati dopo l'inserimento di lavori:
    • Il controller insertore scrive un file di risultati specifico del lavoro (vale a dire un solo file di risultati per ogni lavoro)?
    • Formato del file di risultati dell'insertore: FLR (Fixed Length Record) o DEL (Comma-delimited)?
    • Quale script RICOH ProcessDirector deve utilizzare per trasferire il file di risultati dell'insertore a RICOH ProcessDirector?
    • Quali sono i nomi percorso completi dei file di regole creati per interpretare i file di risultati?

1.2.4.9.8.1 Utilizzo di oggetti controller dell'insertore forniti

RICOH ProcessDirector fornisce oggetti controller dell'insertore per diversi produttori dell'insertore. Copiare l'oggetto controller dell'insertore di esempio per gli insertori e modificare le relative proprietà.
Oggetti controller dell'insertore forniti elenca gli oggetti controller dell'insertore forniti da RICOH ProcessDirector.
Oggetti controller dell'insertore forniti
Produttore dell'insertore Nome controller insertore
Bowe BoweSample
Bowe con sistemi di fotocamera JetVision JetVisionSample
Bowe Bell & Howell BoweBellHowellSample
Gunther GuntherSample
Insertori con sistemi di fotocamera Ironsides IronsidesSample
Kern KernSample
Pitney Bowes PitneySample
Quadient QuadientSample
Per utilizzare un oggetto controller dell'insertore fornito:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Fare clic su Dispositivi Controller dell'insertore.
  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul controller dell'insertore da copiare e selezionare Copia.
    Copiare l'oggetto fornito cosicché è possibile modificare il nome dell'oggetto e riferirsi anche all'oggetto di esempio originale, se necessario.
  4. In tutte le schede, immettere le proprietà obbligatorie e quelle facoltative.
      Nota:
    • Se il controller dell'insertore è basato su file (ovvero, utilizza file di controllo), specificare le proprietà nella scheda File di controllo. Se il controller dell'insertore richiede due file di controllo per ogni lavoro, specificare anche le proprietà nella scheda Secondo file di controllo.
    • Se il controller dell'insertore non è basato su file, cancellare i valori predefiniti delle proprietà nella scheda File di controllo.
    • Se il controller dell'insertore scrive i file di risultati:
      • Specificare le proprietà nella scheda File di risultati.
      • Se i file di risultati dell'insertore sono specifici del lavoro, specificare un Comando di ricezione sulla scheda File di risultati.
      • Se i file di risultati dell'insertore non sono specifici del lavoro (come i file di risultati Gunther), specificare un Comando di polling sulla scheda File di risultati. Inoltre, nella proprietà Metodo di completamento sulla scheda Generale, selezionare Manuale in quanto RICOH ProcessDirector non è in grado di determinare automaticamente quando un lavoro ha terminato l'inserimento.
      • Specificare i file di regole nella scheda File di risultati.
    • Se il file di risultati per un lavoro identifica solo i documenti che richiedono ristampe:
      • Nella proprietà Stato di inserimento predefinito della scheda Generale, selezionare OK in quanto non occorre ristampare i documenti che non sono stati identificati nel file di risultati.
    • Se il controller dell'insertore non scrive i file di risultati:
      • Cancellare i valori predefiniti delle proprietà nella scheda File di risultati.
      • Nella proprietà Metodo di completamento sulla scheda Generale, selezionare Manuale in quanto RICOH ProcessDirector non è in grado di determinare automaticamente quando un lavoro ha terminato l'inserimento.
      • Nella proprietà Stato di inserimento predefinito della scheda Generale, selezionare OK in modo che nella pagina Riconcilia lavoro, l'operatore deve contrassegnare solo i documenti che occorre ristampare.
  5. Fare clic su OK.
  6. Per utilizzare il nuovo controller dell'insertore, selezionarlo e fare clic su Abilita.

1.2.4.9.8.2 Creazione dei controller dell'insertore

Se RICOH ProcessDirector non fornisce un oggetto controller dell'insertore per i controller dell'insertore, è possibile crearne uno.
Per creare un controller dell'insertore:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Fare clic su Dispositivi Controller dell'insertore.
  3. Fare clic su Aggiungi ().
  4. In tutte le schede, immettere le proprietà obbligatorie e quelle facoltative.
      Nota:
    • Se il controller dell'insertore è basato su file (ovvero, utilizza file di controllo), specificare le proprietà nella scheda File di controllo. Se il controller dell'insertore richiede due file di controllo per ogni lavoro, specificare anche le proprietà nella scheda Secondo file di controllo.
    • Se il controller dell'insertore non è basato su file, cancellare i valori predefiniti delle proprietà nella scheda File di controllo.
    • Se il controller dell'insertore scrive i file di risultati:
      • Specificare le proprietà nella scheda File di risultati.
      • Se i file di risultati dell'insertore sono specifici del lavoro, specificare un Comando di ricezione sulla scheda File di risultati.
      • Se i file di risultati dell'insertore non sono specifici del lavoro (come i file di risultati Gunther), specificare un Comando di polling sulla scheda File di risultati. Inoltre, nella proprietà Metodo di completamento sulla scheda Generale, selezionare Manuale in quanto RICOH ProcessDirector non è in grado di determinare automaticamente quando un lavoro ha terminato l'inserimento.
      • Specificare i file di regole nella scheda File di risultati.
    • Se il file di risultati per un lavoro identifica solo i documenti che richiedono ristampe:
      • Nella proprietà Stato di inserimento predefinito della scheda Generale, selezionare OK in quanto non occorre ristampare i documenti che non sono stati identificati nel file di risultati.
    • Se il controller dell'insertore non scrive i file di risultati:
      • Cancellare i valori predefiniti delle proprietà nella scheda File di risultati.
      • Nella proprietà Metodo di completamento sulla scheda Generale, selezionare Manuale in quanto RICOH ProcessDirector non è in grado di determinare automaticamente quando un lavoro ha terminato l'inserimento.
      • Nella proprietà Stato di inserimento predefinito della scheda Generale, selezionare OK in modo che nella pagina Riconcilia lavoro, l'operatore deve contrassegnare solo i documenti che occorre ristampare.
  5. Fare clic su OK.
  6. Per utilizzare il nuovo controller dell'insertore, selezionarlo e fare clic su Abilita.

1.2.4.9.8.3 Associazione degli oggetti controller dell'insertore ai lavori

È possibile associare l'oggetto controller dell'insertore ai lavori. Ogni lavoro può presentare un oggetto controller dell'insertore associato.

RICOH ProcessDirector utilizza l'oggetto controller dell'insertore del lavoro per:

  • Scrivere il file di controllo dell'insertore per il lavoro ed inviarlo al controller dell'insertore.
  • Ricevere il file di risultati dell'insertore per il lavoro dal controller dell'insertore e lo interpreta.

Per associare un oggetto controller dell'insertore ai lavori, specificare il nome dell'oggetto controller dell'insertore nella proprietà lavoro Controller dell'insertore. È possibile specificare questa proprietà in un'operazione basata sul modello WriteInserterControlFile o InsertJobs.

Se si modifica la proprietà Controller dell'insertore per un lavoro che è già presente nel sistema, utilizzare l'azione Elabora di nuovo per rielaborare il lavoro che inizia sull'operazione basata sul modello operazioni WriteInserterControlFile (se disponibile) o dall'operazione basata sul modello InsertJobs.

Per associare un oggetto controller dell'insertore ai lavori:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro usato dai lavori.
    Il flusso di lavoro deve contenere un'operazione basata sul modello WriteInserterControlFile o InsertJobs.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione basata sul modello di operazione WriteInserterControlFile o InsertJobs e selezionare Proprietà.
  5. Nella scheda Inserisci selezionare l'oggetto controller dell'insertore per la proprietà Controller dell'insertore.
  6. Fare clic su OK.
  7. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.9.9 Esecuzione del flusso di lavoro QuadientInserterSample

La funzione Quadient Inserter fornisce un flusso di lavoro di esempio da esaminare ed eseguire per comprenderne il funzionamento. L'esempio comprende due dispositivi di ingresso, QuadientInserterSimulator e QuadientInserterFolder, un esempio di controller insertore e due flussi di lavoro, QuadientInserterSample e QuadientInserterSimulator.
Gli oggetti di esempio utilizzati in questo flusso di lavoro sono i seguenti:
  • Controller insertore: QuadientSample

  • Dispositivo di input: QuadientInserterSimulator

  • Dispositivo di input: QuadientInserterFolder

  • Flusso di lavoro: QuadientInserterSample

  • Flusso di lavoro: QuadientInserterSimulator

Prima di avviare la procedura, è possibile visualizzare le proprietà di ciascun oggetto e controllarne l'interazione.

Per eseguire il flusso di lavoro di esempio:

  1. Fare clic sulla scheda Principale.
  2. Nel portlet Stampanti, fare clic con il pulsante destro del mouse sulla stampante Esempio e selezionare Abilita.
  3. Nel portlet Controller insertori, fare clic con il pulsante destro del mouse sul controller insertore QuadientSample e selezionare Abilita.
  4. Nel portlet Dispositivi di input, fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo di input QuadientInserterFolder e selezionare Abilita e connetti.
    Al primo tentativo di esecuzione di questa procedura, RICOH ProcessDirector invia immediatamente il lavoro QuadientInserter.pdf al flusso di lavoro QuadientInserterSample. Quando il lavoro viene inviato inizialmente, passa attraverso le fasi principali del flusso di lavoro fino a raggiungere l'operazione Riconcilia.
  5. Quando il lavoro passa allo stato In attesa di riconciliazione, fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Riconcilia.
  6. Nella finestra di dialogo Riconcilia lavoro, fare clic sul numero nella casella Azione necessaria nella parte superiore della finestra di dialogo.
  7. Selezionare tutti i documenti della tabella e selezionare Ristampa.
    Si visualizza Ristampa nella colonna Azione richiesta nella tabella Documenti.
  8. Fare clic su OK per completare la riconciliazione.
  9. Nella finestra di dialogo Completa azione di riconciliazione, selezionare la stampante Esempio e fare clic su OK.
    RICOH ProcessDirector crea un lavoro secondario che contiene i documenti da ristampare. Il numero lavoro del lavoro secondario è il numero del lavoro originale con un suffisso numerico (ad esempio, 10000001.1). Il lavoro secondario inizia l'elaborazione dalla prima operazione nel flusso di lavoro QuadientInserterSample. Poiché il lavoro secondario è già stato elaborato nei documenti, segue il percorso delle ristampe attraverso il flusso di lavoro e torna all'operazione Riconcilia.
  10. Quando il lavoro secondario passa allo stato In attesa di riconciliazione, fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro secondario e selezionare Riconcilia.
  11. Nella finestra di dialogo Riconcilia lavoro, notare che la casella Azione necessaria non contiene documenti. Fare clic su OK per completare la riconciliazione.
Se si desidera eseguire nuovamente l'esempio, è necessario ricopiare il file di esempio nella hot folder. Il percorso del file di esempio QuadientInserter.pdf è la directory aiw/aiw1/testfiles su Linux o la directory C:\aiw\aiw1\testfiles su Windows.

1.2.4.9.10 Flussi di lavoro PDF per la funzione Insertore

La funzione Insertore completa fornisce esempi di flusso di lavoro che contengono i passaggi richiesti per ricevere e preparare lavori per l'inserimento, stamparli, inviare i file di controllo dell'insertore al controller dell'insertore, leggere i file dei risultati dell'insertore e riconciliare i lavori una volta completato l'inserimento. È possibile copiare e modificare questi flussi di lavoro per l'ambiente in uso oppure aggiungere i passaggi contenuti nei flussi di lavoro di esempio ai flussi di lavoro esistenti.
    Nota:
  • Se sono stati personalizzati i nomi delle fasi nel sistema, i nomi delle fasi in questo argomento potrebbero non coincidere con i nomi nel sistema.
  • Se si dispone della funzione Quadient Inserter Express, vengono forniti flussi di lavoro di esempio. Per eseguire i flussi di lavoro di esempio, vedere Esecuzione del flusso di lavoro QuadientInserterSample.

Se il controller dell'insertore specifica il metodo di ristampa a loop aperto, sono necessari due flussi di lavoro:

  • Flusso di lavoro originale: Questo flusso di lavoro è assegnato ai lavori che entrano nel sistema. Contiene le operazioni nelle fasi di ricezione e preparazione.
  • Flusso di lavoro di produzione: Questo flusso di lavoro contiene le operazioni nelle fasi di assemblaggio, stampa, inserimento e completamento.
Per l'utilizzo del metodo di ristampa a loop aperto, sono necessari due flussi di lavoro perché RICOH ProcessDirector crea un lavoro secondario contenente i documenti da ristampare. Il lavoro secondario avvia l'elaborazione all'inizio del flusso di lavoro di produzione. Di conseguenza, il flusso di lavoro di produzione deve contenere solo le operazioni richieste per elaborare il lavoro secondario.

Se il controller dell'insertore specifica il metodo di ristampa a loop chiuso, è richiesto solo un flusso di lavoro. Il flusso di lavoro include tutte le procedure, dalla fase di ricezione alla fase di completamento. Un'opzione è l'utilizzo di due flussi di lavoro. Ad esempio, utilizzare due flussi di lavoro se molti lavori utilizzano le operazioni di elaborazione comune nelle fasi di ricezione, preparazione e assemblaggio, ma utilizzano diverse operazioni di elaborazione nelle fasi di stampa, inserimento e completamento.

La funzione Insertore fornisce questi flussi di lavoro PDF:

  • ReceivePDFInsert_I: Contiene le operazioni nelle fasi di ricezione e preparazione. Nella fase di assemblaggio, modifica il flusso di lavoro PrintPDFInsert_I.
  • PrintPDFInsert_I: Contiene le operazioni richieste nelle fasi di assemblaggio, stampa, inserimento e completamento. Non contiene le operazioni per scrivere e inviare i file di controllo dell'insertore.
  • ReceivePDFInsert_II: Contiene le operazioni nelle fasi di ricezione e preparazione. Nella fase di assemblaggio, modifica il flusso di lavoro PrintPDFInsert_II.
  • PrintPDFInsert_II: Contiene le operazioni richieste nelle fasi di assemblaggio, stampa, inserimento e completamento. Contiene le operazioni per scrivere e inviare i file di controllo dell'insertore (obbligatorie per gli insertori basati su file).
    Nota:
  • Utilizzare i flussi di lavoro ReceivePDFInsert_I e PrintPDFInsert_I solo per gli insertori che non richiedono i file di controllo dell'insertore.

La tabella Operazioni nel flusso di lavoro originale elenca le operazioni obbligatorie e facoltative relative all'inserimento nel flusso di lavoro originale.

Operazioni nel flusso di lavoro originale
Modello di operazione Obbligatorio Breve descrizione Note
Fase di ricezione
SetJobPropsFromTextFile Impostare le proprietà di lavoro utilizzando un file di testo che accompagna il file di input.  
DetectInputDataStream No (consultare le note) Rilevare il formato del flusso di dati di input. Questa operazione è obbligatoria se l'operazione SetJobPropsFromTextFile non specifica il formato del flusso di dati di input.
Fase di preparazione
CountPages Associare le pagine a fogli fisici.  
IdentifyPDFDocuments Identificare documenti, associare i dati del documento alle proprietà del documento, e creare il file delle proprietà del documento.  
WriteDocumentsToDatabase Scrivere i documenti nel lavoro sul database. Questa operazione assegna l'ID documento univoco che viene utilizzato per tracciare il documento.
Fase di assegnazione
ChangeJobType Sì (consultare le note) Modificare in un nuovo flusso di lavoro. Se si crea solo un flusso di lavoro, non comprendere questa operazione e includere tutte le operazioni mostrate nel flusso di lavoro di produzione in questo flusso di lavoro.
Fase di stampa
Fase di inserimento
Fase di completamento
RemoveJobs No   I lavori non superano questa fase se l'operazione ChangeJobType si trova nel flusso di lavoro.
Operazioni nel flusso di lavoro di produzione elenca le operazioni obbligatorie e facoltative per l'inserimento nel flusso di lavoro di produzione.
Operazioni nel flusso di lavoro di produzione
Modello di operazione Obbligatorio Breve descrizione Note
Fase di ricezione
SetJobPropsFromTextFile Impostare le proprietà di lavoro utilizzando un file di testo che accompagna il file di input. Le proprietà del lavoro impostate nel flusso di lavoro originale restano definite. Un'operazione o l'elaborazione di regole del flusso di lavoro di produzione può impostare nuove proprietà del lavoro. Tuttavia, non è possibile cambiare i valori delle proprietà del lavoro impostate nel flusso di lavoro originale.
Fase di preparazione
Fase di assegnazione
SetInsertProperties Impostare le proprietà del documento dell'insertore.  
BuildPDFFromDocuments Creare un lavoro PDF. Inoltre, applicare le modifiche ai file di controllo Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. I file di controllo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat possono nascondere le informazioni di controllo di un insertore esistente (come i contrassegni OMR) e creare nuovi codici a barre e contrassegni OMR per l'inserimento.
Fase di stampa
CountPages Associare le pagine a fogli fisici.  
CreatePageRanges Consentire la ristampa di un'area del lavoro.  
PrintJobs Inviare il lavoro alla stampante.  
Fase di inserimento
WriteInserterControlFile No (consultare le note) Scrivere un file di controllo dell'insertore per il lavoro. Questa operazione è richiesta per gli insertori basati su file.

Se l'operatore dell'insertore carica i lavori prima che essi completino la stampa, spostare le operazioni WriteInserterControlFile e SendInserterControlFile prima dell'operazione PrintJobs.

SendInserterControlFile No (consultare le note) Inviare il file di controllo dell'insertore al relativo controller. Questa operazione è richiesta per gli insertori basati su file.
InsertJobs Elaborare il lavoro per l'inserimento. Selezionare il controller dell'insertore in questa operazione. Specificare anche il nome del lavoro dell'insertore se differisce dal numero di lavoro RICOH ProcessDirector.
Riconcilia Determinare i documenti da ristampare. Selezionare la riconciliazione manuale o automatica in questa operazione. Selezionare anche la stampante per la ristampa di eventuali documenti danneggiati dopo l'inserimento.
CreateInserterReprints Ristampare i documenti nello stesso lavoro (metodo di ristampa a loop chiuso) o creare un lavoro secondario che contiene i documenti da ristampare (metodo di ristampa a loop aperto).  
Fase di completamento
RetainCompletedJobs No Conservare il lavoro nel sistema per il periodo di conservazione specificato.  
RemoveJobs Rimuovere il lavoro dal sistema.  

1.2.4.9.11 Flussi di lavoro AFP per la funzione Insertore

La funzione Insertore completa fornisce esempi di flusso di lavoro che contengono i passaggi richiesti per ricevere e preparare lavori per l'inserimento, stamparli, inviare i file di controllo dell'insertore al controller dell'insertore, leggere i file dei risultati dell'insertore e riconciliare i lavori una volta completato l'inserimento. È possibile copiare e modificare questi flussi di lavoro per l'ambiente. In alternativa, è possibile aggiungere le operazioni nei flussi di lavoro a quelli esistenti.
    Nota:
  • Se sono stati personalizzati i nomi delle fasi nel sistema, i nomi delle fasi in questo argomento potrebbero non coincidere con i nomi nel sistema.

Se il controller dell'insertore specifica il metodo di ristampa a loop aperto, sono necessari due flussi di lavoro:

  • Flusso di lavoro originale: Questo flusso di lavoro è assegnato ai lavori che entrano nel sistema. Contiene le operazioni nelle fasi di ricezione e preparazione.
  • Flusso di lavoro di produzione: Questo flusso di lavoro contiene le operazioni nelle fasi di assemblaggio, stampa, inserimento e completamento.
Per l'utilizzo del metodo di ristampa a loop aperto, sono necessari due flussi di lavoro perché RICOH ProcessDirector crea un lavoro secondario contenente i documenti da ristampare. Il lavoro secondario avvia l'elaborazione all'inizio del flusso di lavoro di produzione. Di conseguenza, il flusso di lavoro di produzione deve contenere solo le operazioni richieste per elaborare il lavoro secondario.

Se il controller dell'insertore specifica il metodo di ristampa a loop chiuso, è richiesto solo un flusso di lavoro. Il flusso di lavoro include tutte le procedure, dalla fase di ricezione alla fase di completamento. Un'opzione è l'utilizzo di due flussi di lavoro. Ad esempio, utilizzare due flussi di lavoro se molti lavori utilizzano le operazioni di elaborazione comune nelle fasi di ricezione, preparazione e assemblaggio, ma utilizzano diverse operazioni di elaborazione nelle fasi di stampa, inserimento e completamento.

La funzione Insertore fornisce questi flussi di lavoro AFP:

  • ReceiveInsert_I: Contiene le operazioni nelle fasi di ricezione e preparazione. Nella fase di assemblaggio, cambia nel flusso di lavoro PrintInsert_I.
  • PrintInsert_I: Contiene le operazioni richieste nelle fasi di assemblaggio, stampa, inserimento e completamento. Non contiene le operazioni per scrivere e inviare i file di controllo dell'insertore.
  • ReceiveInsert_II: Contiene le operazioni nelle fasi di ricezione e preparazione. Nella fase di assemblaggio, cambia nel flusso di lavoro PrintInsert_II.
  • PrintInsert_II: Contiene le operazioni richieste nelle fasi di assemblaggio, stampa, inserimento e completamento. Contiene le operazioni per scrivere e inviare i file di controllo dell'insertore (obbligatorie per gli insertori basati su file).
    Nota:
  • Utilizzare i flussi di lavoro ReceiveInsert_I e PrintInsert_I solo per gli insertori che non richiedono file di controllo dell'insertore.

Questa tabella elenca le operazioni obbligatorie e facoltative relative all'inserimento nel flusso di lavoro originale.

Operazioni nel flusso di lavoro originale
Modello di operazione Obbligatorio Breve descrizione Note
Fase di ricezione
SetJobPropsFromTextFile Impostare le proprietà di lavoro utilizzando un file di testo che accompagna il file di input.  
DetectInputDataStream No (consultare le note) Rilevare il formato del flusso di dati di input. Questa operazione è obbligatoria se l'operazione SetJobPropsFromTextFile non specifica il formato del flusso di dati di input.
Fase di preparazione
ConvertLineDataJobIntoAFP No (consultare le note) Convertire i dati riga in formato AFP. Questa operazione è obbligatoria se i file di input contengono i dati riga o i dati a modalità mista.
IndexAFP No (consultare le note) Creare gruppi di pagine e tag di indice AFP. Questa operazione è obbligatoria se i file AFP di input non contengono già i gruppi di pagine AFP che definiscono i limiti del documento (messaggio di posta). Utilizzare la modalità Indicizzatore AFP di RICOH Visual Workbench.
EditAFP No Creare codici a barre e aree nascoste. Questa operazione può creare codici a barre come codici a barre IMB (Intelligent Mail). La funzione Editor AFP fornisce questo modello di operazione.
    Nota:
  • Per creare codici a barre per l'inserimento che contengono le proprietà del documento, specificare un file di controllo AFP avanzato nell'operazione BuildAFPFromDocuments.
UseInlineFormDefinition No (consultare le note) Utilizzare una definizione modulo inline se ne esiste già una. Questa operazione è obbligatoria per i lavori che utilizzano definizioni di moduli inline. Tuttavia, è possibile comprendere questa operazione anche se alcuni lavori non contengono definizioni di moduli inline.
EnableRepositioning Associare le pagine logiche a fogli fisici.  
IdentifyDocuments Associare i tag di indice alle proprietà del documento e creare il file delle proprietà del documento.  
WriteDocumentsToDatabase Scrivere i documenti nel lavoro sul database. Questa operazione assegna l'ID documento univoco che viene utilizzato per tracciare il documento.
Fase di assegnazione
ChangeJobType Sì (consultare le note) Modificare in un nuovo flusso di lavoro. Se si crea solo un flusso di lavoro, non comprendere questa operazione e includere tutte le operazioni mostrate nel flusso di lavoro di produzione in questo flusso di lavoro.
Fase di stampa
Fase di inserimento
Fase di completamento
RemoveJobs No   I lavori non superano questa fase se l'operazione ChangeJobType si trova nel flusso di lavoro.

Questa tabella elenca le operazioni obbligatorie e facoltative relative all'inserimento nel flusso di lavoro di produzione.

Operazioni nel flusso di lavoro di produzione
Modello di operazione Obbligatorio Breve descrizione Note
Fase di ricezione
SetJobPropsFromTextFile Impostare le proprietà di lavoro utilizzando un file di testo che accompagna il file di input. Le proprietà del lavoro impostate nel flusso di lavoro originale restano definite. Un'operazione o l'elaborazione di regole del flusso di lavoro di produzione può impostare nuove proprietà del lavoro. Tuttavia, non è possibile cambiare i valori delle proprietà del lavoro impostate nel flusso di lavoro originale.
Fase di preparazione
Fase di assegnazione
SetInsertProperties Impostare le proprietà del documento dell'insertore.  
BuildAFPFromDocuments Creare un lavoro AFP. Applicare, inoltre, le modifiche nel file di controllo AFP avanzato. Il file di controllo AFP avanzato può nascondere le informazioni sul controllo dell'insertore esistenti (come contrassegni OMR) e creare nuovi codici a barre per l'inserimento.
Fase di stampa
UseInlineFormDefinition No (consultare le note) Utilizzare una definizione modulo inline se ne esiste già una. Questa operazione è obbligatoria se i lavori contengono definizioni di moduli inline, anche se questa operazione si trova nel flusso di lavoro originale.
EnableRepositioning Associare le pagine logiche a fogli fisici.  
CreatePageRanges Consentire la ristampa di un'area del lavoro.  
PrintJobs Inviare il lavoro alla stampante.  
Fase di inserimento
WriteInserterControlFile No (consultare le note) Scrivere un file di controllo dell'insertore per il lavoro. Questa operazione è richiesta per gli insertori basati su file.

Se l'operatore dell'insertore carica i lavori prima che essi completino la stampa, spostare le operazioni WriteInserterControlFile e SendInserterControlFile prima dell'operazione PrintJobs.

SendInserterControlFile No (consultare le note) Inviare il file di controllo dell'insertore al relativo controller. Questa operazione è richiesta per gli insertori basati su file.
InsertJobs Elaborare il lavoro per l'inserimento. Selezionare il controller dell'insertore in questa operazione. Specificare anche il nome del lavoro dell'insertore se differisce dal numero di lavoro RICOH ProcessDirector.
Riconcilia Determinare i documenti da ristampare. Selezionare la riconciliazione manuale o automatica in questa operazione. Selezionare anche la stampante per la ristampa di eventuali documenti danneggiati dopo l'inserimento.
CreateInserterReprints Ristampare i documenti nello stesso lavoro (metodo di ristampa a loop chiuso) o creare un lavoro secondario che contiene i documenti da ristampare (metodo di ristampa a loop aperto).  
Fase di completamento
RetainCompletedJobs No Conservare il lavoro nel sistema per il periodo di conservazione specificato.  
RemoveJobs Rimuovere il lavoro dal sistema.  

1.2.4.10 Configurazione dei supporti di stampa

RICOH ProcessDirector ha diverse impostazioni per i supporti di stampa che è possibile utilizzare per standardizzare i nomi dei supporti per tutte le stampanti. È inoltre possibile configurare RICOH ProcessDirector per utilizzare gli ID prodotto per la corrispondenza con i supporti. Dopo la configurazione dei supporti, i supporti richiesti da un lavoro possono essere collegati in modo affidabile ai supporti disponibili nella stampante selezionata per stampare il lavoro.

1.2.4.10.1 Definizione degli oggetti di supporto

Per oggetti di supporto si intendono la carta, i moduli o le buste su cui vengono stampati i lavori. RICOH ProcessDirector li utilizza per pianificare i lavori sulle stampanti.

RICOH ProcessDirector ha due tipi di oggetti multimediali:

  • Supporto di sistema

    Rappresenta il supporto specificato per i lavori e che può essere utilizzato per tutte le stampanti.

  • Supporto per stampanti

    Rappresenta il supporto utilizzato con una stampante specifica.

I supporti di sistema e i supporti stampante possono avere nomi diversi per lo stesso supporto fisico. Se i nomi dei supporti sono diversi, è possibile creare una mappatura dei supporti per indicare che rappresentano lo stesso supporto fisico. Per la maggior parte dei tipi di stampante, impostare la proprietà Supporto da utilizzare per specificare i nomi dei supporti da inviare alla stampante con i lavori di stampa.

RICOH ProcessDirector può creare automaticamente gli oggetti se la stampante in uso è in grado di individuare le relative informazioni. Inoltre RICOH ProcessDirector offre una serie di oggetti di supporto del sistema. È possibile apportare modifiche alle proprietà di questi oggetti di supporto e utilizzarli in fase di installazione. È anche possibile copiarli per creare nuovi oggetti di supporto.

1.2.4.10.1.1 Creazione automatica di oggetti di supporto

Se si utilizza Stampante PDF Ricoh o se le stampanti sono in grado di rilevare informazioni sui supporti e inviarle tramite SNMP o JMF, è possibile che RICOH ProcessDirector crei automaticamente oggetti di supporto. Solo le stampanti PCLOut non sono in grado di rilevare informazioni sui supporti. Le stampanti PCLOut sono dotate della funzione di supporto AFP.

Per tutti i tipi di stampanti, RICOH ProcessDirector può utilizzare SNMP per recuperare i supporti caricati nella stampante. Se RICOH ProcessDirector non riceve tutte le informazioni specificate nella sezione Corrispondenza supporti della pagina Impostazioni supporti, è necessario aggiornare l'oggetto supporto aggiungendo l'informazione mancante. Ad esempio, se si utilizzano i valori relativi alle dimensioni, al colore e al peso per identificare i supporti ma la stampante fornisce solo il valore delle dimensioni, è necessario aggiungere i valori relativi al colore e al peso.

Per Stampanti Ricoh TotalFlow, RICOH ProcessDirector attualmente richiede solo supporti che utilizzano SNMP, non JMF.

Per Stampanti PDF Ricoh, RICOH ProcessDirector richiede automaticamente alla stampante le informazioni sul supporto tramite JMF. In base al tipo e alla versione del controller della stampante, possono essere restituiti fino a tre elenchi di supporti: supporti standard, supporti di catalogo e supporti caricati. RICOH ProcessDirector confronta il nome dei supporti presenti negli elenchi con quello degli oggetti supporto esistenti. Per i nomi che corrispondono, RICOH ProcessDirector aggiorna le proprietà dell'oggetto supporto con i valori restituiti dalla stampante. Per i nomi che non corrispondono, RICOH ProcessDirector crea un oggetto supporto.

    Nota:
  • Alcuni modelli di stampanti consentono di utilizzare per i nomi dei supporti caratteri che non sono supportati nei nomi dei supporti di RICOH ProcessDirector, ad esempio ? e #. Quando RICOH ProcessDirector trova uno di questi caratteri nel nome di un supporto, lo sostituisce con un segno di sottolineatura.

Utilizzando JMF, RICOH ProcessDirector può recuperare i valori della proprietà dei supporti aggiuntivi, che sono definiti sulla stampante e supportati da RICOH ProcessDirector. Se la stampante non restituisce l'elenco dei supporti caricati, RICOH ProcessDirector richiede informazioni sui supporti caricati utilizzando SNMP. Per determinare quali elenchi di supporti deve restituire il proprio modello di stampante, consultare il file Leggimi sul computer primario in /aiw/aiw1/pc .

Gli elenchi dei supporti vengono aggiornati quando si verifica un cambiamento sulla stampante, ad esempio se viene caricato un nuovo supporto o se viene aggiornato il catalogo dei supporti sulla stampante. Quando l'elenco viene aggiornato, eventuali modifiche apportate agli oggetti supporto in RICOH ProcessDirector vengono sovrascritte dalle informazioni più recenti fornite dalla stampante. Se le stampanti sono definite come Stampanti PDF Ricoh, si consiglia di gestire i supporti sulla stampante invece che in RICOH ProcessDirector.

Dopo aver creato gli oggetti supporto, RICOH ProcessDirector può utilizzarli per la corrispondenza tra il supporto disponibile nei vassoi di alimentazione della stampante e il supporto richiesto per un lavoro.

Se si utilizza SNMP oppure la propria stampante non invia gli elenchi dei supporti caricati tramite JMF, utilizzare questa procedura per creare oggetti supporto. Se si sta popolando per la prima volta l'elenco dei supporti, ripetere questa procedura caricando tutti i tipi di supporto in uso.

Per creare automaticamente gli oggetti di supporto:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Supporti Impostazioni supporti.
  3. Nella sezione Corrispondenza supporti, fare clic su Usa ID prodotto o nome supporto se la stampante pianifica per ID prodotto o nome, oppure su Usa le proprietà selezionate di seguito se la stampante pianifica per proprietà.
  4. Se si seleziona Usa le proprietà selezionate di seguito, selezionare le proprietà che si utilizzano per distinguere i supporti.
    Ad esempio, selezionare Colore supporto e Peso supporto se si distinguono i supporti in base al colore e al peso.
  5. Fare clic su SALVA.
  6. Nei vassoi di alimentazione, caricare i supporti per i quali RICOH ProcessDirector deve creare oggetti di supporto.
  7. Se si creano oggetti di supporto per una nuova stampante, definire il dispositivo di stampa.
    Assicurarsi che le proprietà Usa SNMP e Ottieni informazioni sul vassoio dalla stampante siano impostate su .
    RICOH ProcessDirector tenta di creare oggetti di supporto per tutti i supporti caricati sui vassoi di alimentazione.
  8. Nella tabella Stampanti, fare clic con il tasto destro del mouse sulla stampante e selezionare Mostra vassoi.
    Se la stampante riporta tutte le proprietà selezionate per distinguere i supporti, nella colonna Supporto vassoio vengono visualizzati gli oggetti di supporto creati. Continuare con il passo 10.
  9. Se la stampante non riporta tutte le proprietà selezionate per distinguere i supporti, non viene creato alcun oggetto di supporto: È possibile creare manualmente gli oggetti dei supporti della stampante e impostarli come disponibili nei vassoi.
    1. Fare clic su Aggiungi supporti.
    2. Digitare il nome di un supporto.
    3. Inserire le proprietà obbligatorie e facoltative necessarie per distinguere i supporti.
    4. Fare clic su OK.
    5. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul vassoio in cui è stato caricato questo supporto e selezionare Imposta supporto vassoio.
    6. Nell'elenco Supporto vassoio, selezionare il supporto appena creato e fare clic su OK.
    7. Ripetere l'operazione per altri oggetti supporto che devono essere aggiornati.
    8. Fare clic su CHIUDI.
  10. Se la stampante riporta tutte le proprietà che si utilizzano per distinguere i supporti, caricare più supporti per i quali si desidera creare oggetti supporto RICOH ProcessDirector.
  11. Se si dispone di due o più stampanti, creare gli oggetti di supporto per ogni stampante.
  12. Esaminare tutti gli oggetti di supporto creati da RICOH ProcessDirector. Modificare il nome dell'oggetto di supporto con uno comprensibile dagli operatori:
    1. Nella pagina Amministrazione, fare clic su Supporto Supporto di sistema ovvero Supporto Supporti per stampanti.
    2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'oggetto supporto e selezionare Rinomina.
    3. Digitare un nome nuovo, quindi fare clic su OK.
    Includere solo il nome dal catalogo dei supporti. Quando si fa clic su OK, RICOH ProcessDirector aggiunge il nome della stampante e un punto all'inizio del nome del supporto.
  13. Se si carica lo stesso supporto in stampanti diverse e RICOH ProcessDirector crea diversi oggetti di supporto della stampante, è possibile associare tutti allo stesso oggetto di sistema. Per associare il supporto della stampante al supporto di sistema:
    1. Sulla pagina Gestione, fare clic su Supporti Mappatura dei supporti.
    2. Fare clic su Aggiungi.
    3. Selezionare il supporto di sistema che si desidera mappare.
    4. Selezionare la stampante e il supporto di stampa da associare al supporto di sistema.
    5. Fare clic su OK.
    6. Ripetere l'operazione per ciascun supporto di stampa.
A questo punto, è possibile pianificare i lavori di stampa in base ai supporti pronti sulla stampante. Se la stampante è in grado di inviare informazioni a RICOH ProcessDirector tramite SNMP o JMF, è possibile configurare la stampante in modo che pianifichi i lavori che corrispondono automaticamente ai supporti caricati sulla stampante.

1.2.4.10.1.2 Creazione manuale di oggetti di supporto

Quando si necessita di un oggetto di supporto che disponga di diverse proprietà presenti in oggetti di supporto esistenti o forniti, è possibile crearne uno nuovo.
Per creare manualmente un oggetto di supporto:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro di sinistra, fare clic su Supporto Supporto di sistema oppure Supporto Supporti per stampanti.
  3. Fare clic su Aggiungi.
  4. Compilare le proprietà obbligatorie o facoltative che devono essere modificate per adeguarle al proprio ambiente.
  5. Fare clic su OK.
Nota: È possibile esportare le voci nella tabella Supporti in un file CSV (valori separati da virgole). Fare clic sull'icona con l'ingranaggio nell'angolo in alto a destra della pagina e selezionare Esporta tabella in CSV. L'elenco esportato contiene solo le voci per i supporti che corrispondono a tutti i filtri attualmente impostati. Ad esempio, digitare A4 nel campo del filtro icona a imbuto. L'elenco nel file CSV contiene solo le voci per i supporti con A4 nel nome, nella descrizione o nei dettagli del tipo del supporto. Le voci sono ordinate per nome supporto.

1.2.4.10.1.3 Utilizzo di oggetti del supporto forniti

RICOH ProcessDirector fornisce diversi oggetti di supporto del sistema predefiniti. È possibile modificare le proprietà degli oggetti di supporto predefiniti e utilizzarle nell'ambiente.

Per modificare e utilizzare un oggetto di supporto fornito:

  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro di sinistra, fare clic su Supporto Supporto di sistema.
  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'oggetto supporto da modificare e selezionare Proprietà.
  4. Modificare le proprietà obbligatorie o facoltative che devono essere adeguate al proprio ambiente.
  5. Fare clic su OK.

1.2.4.10.1.4 Copia degli oggetti di supporto

È possibile copiare un oggetto di supporto in modo da poterlo utilizzare come modello per la creazione di un altro oggetto di supporto. La copia degli oggetti di supporto può far risparmiare tempo, specialmente quando è necessario creare diversi oggetti di supporto con proprietà simili.
Per copiare un oggetto di supporto:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro di sinistra, fare clic su Supporto Supporto di sistema oppure Supporto Supporti per stampanti.
  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'oggetto supporto da copiare e selezionare Copia.
  4. Compilare le proprietà obbligatorie o facoltative che devono essere modificate per adeguarle al proprio ambiente.
    Se si copia un supporto di stampa, è possibile cambiare la stampante a cui il supporto è associato. Quando si salva il supporto, il nome della nuova stampante viene aggiunto davanti al nome del supporto. Si consiglia di rimuovere il nome originale della stampante dal valore Nome del supporto.
  5. Fare clic su OK.

1.2.4.10.1.5 Utilizzo di supporti con moduli elettronici

Gli oggetti supporto possono includere moduli elettronici. I moduli elettronico consentono di stampare lavori che precedentemente richiedevano moduli prestampati su carta semplice. Associare una pagina PDF che rappresenta l'equivalente dei dati di un modulo prestampato con ciascun lato di un oggetto supporto.

Le proprietà del modulo elettronico degli oggetti supporto vengono utilizzate solo quando i lavori superano un'operazione basata sul modello di operazione CombinePDFWithForm o CombineAFPWithForm. Queste operazioni combinano i moduli elettronici coi i dati operazione PDF o AFP.

1.2.4.10.2 Impostazione dei margini di tolleranza per gli oggetti di supporto

Impostando i valori dei margini di tolleranza per le dimensioni e il peso dei supporti e per i contenuti riciclati, si consente aRICOH ProcessDirector di considerare differenze lievi nei valori riportati da diverse stampanti per lo stesso supporto.

Quando viene caricato un nuovo supporto nel vassoio di alimentazione di una stampante, RICOH ProcessDirector confronta i valori del supporto con gli oggetti supporto esistenti. I valori della proprietà relativi ad altezza, larghezza e peso del supporto e ai contenuti riciclati sono considerati una corrispondenza esatta se si trovano all'interno dei margini di tolleranza specificati. Se i valori non corrispondono con quelli degli oggetti esistenti, RICOH ProcessDirector aggiunge un nuovo oggetto supporto con questi valori. Se si utilizza Stampante PDF Ricoh che restituisce le informazioni sui supporti in formato JMF, i valori dei margini di tolleranza non vengono considerati durante il confronto degli oggetti supporto.

Per impostare i margini di tolleranza per gli oggetti di supporto:
  1. Stabilire i valori riguardanti le dimensioni, il peso e i contenuti riciclati dei diversi oggetti supporto che devono essere riconosciuti da RICOH ProcessDirector come lo stesso oggetto supporto.
    Ad esempio, una stampante riporta 81 gsm per il peso della carta semplice in formato lettera. Un'altra stampante riporta il valore 80 gsm. Una terza stampante riporta il valore 83 gsm. Se la proprietà Peso supporto dell'oggetto di supporto è pari a 81 gsm, impostare la proprietà Margini di tolleranza del peso su almeno 2 gsm. RICOH ProcessDirector specifica quindi lo stesso supporto di carta semplice in formato lettera per tutte e tre le stampanti.
  2. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  3. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Supporti Impostazioni supporti.
  4. Digitare i valori per i Margini di tolleranza delle dimensioni, Margini di tolleranza del peso e i Margini di tolleranza dei contenuti riciclati.
  5. Fare clic su SALVA.

1.2.4.10.3 Configurazione delle stampanti per la corrispondenza automatica con i supporti

Se la stampante è in grado di individuare le informazioni dei supporti e inviarle tramite SNMP o JMF, RICOH ProcessDirector è in grado di eseguire la corrispondenza automatica dei supporti richiesti da un lavoro con i supporti nei vassoi di alimentazione delle stampanti.
La corrispondenza automatica con i supporti è utile solo per i controller della stampante con code di stampa dirette. Se il controller invia in coda i lavori da stampare in un secondo momento, i supporti nei vassoi di alimentazione della stampante potrebbero cambiare nell'intervallo tra l'invio del lavoro alla coda di stampa e l'effettiva stampa del lavoro.

Questa procedura non viene applicata alle stampanti PCLOut. Le stampanti PCLOut sono dotate della funzione di supporto AFP.

Per configurare la corrispondenza automatica dei supporti in una stampante:
  1. Definire automaticamente tutti gli oggetti di supporto necessari.
    Se la stampante non è in grado di inviare a RICOH ProcessDirector tutte le informazioni necessarie per la creazione degli oggetti di supporto, non è possibile configurare la corrispondenza automatica dei supporti.
  2. Attivare la corrispondenza automatica dei supporti:
    1. Nel portlet Stampanti, selezionare la stampante. Fare clic su Azioni Proprietà.
    2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Mostra tutte le schede per ingrandire completamente il blocco appunti.
    3. Se la stampante rileva informazioni sui supporti tramite SNMP, assicurarsi che le proprietà Utilizza SNMP e Ottieni informazioni sul vassoio dalla stampante nella scheda SNMP siano entrambe impostate su .
      Saltare questa operazione se si sta configurando Stampante PDF Ricoh che utilizza JMF per rilevare informazioni sui supporti. RICOH ProcessDirector utilizza JMF con queste stampanti.
    4. Nell'area Pianificazione, impostare la proprietà Supporti compatibili su Oggetti di supporto pronti.
      Questa impostazione limita i supporti consentiti per la stampante a quelli caricati sulla stampante.
    5. Nel portlet Stampanti, selezionare la stampante. Fare clic su Azioni Visualizza vassoi.
Quando RICOH ProcessDirector invia un lavoro a una stampante, questa esamina le proprietà dei supporti specificate per il lavoro. Se coincidono le proprietà dei supporti all'interno di un vassoio di alimentazione, il dispositivo stampa il lavoro.

1.2.4.10.4 Rilevamento dei supporti

Il rilevamento dei supporti si riferisce a due azioni che RICOH ProcessDirector deve eseguire quando invia i lavori a stampanti cut sheet: stabilire quale supporto di stampa è necessario usare per la stampa di un lavoro e stabilire quale supporto è caricato in una stampante. Una volta che RICOH ProcessDirector ha acquisito l'informazione, è in grado di pianificare correttamente i lavori.

RICOH ProcessDirector utilizza oggetti supporto di stampa per rilevare e stabilire la corrispondenza dei supporti di stampa. Come gli oggetti stampanti, gli oggetti supporto di stampa sono rappresentazioni di oggetti fisici situati al di fuori del sistema. Ciascun oggetto supporto di stampa rappresenta un tipo di carta, lucido o altro materiale su cui la stampante può stampare. È possibile definire oggetti di supporto per ciascun tipo di supporto utilizzato nel proprio ambiente. RICOH ProcessDirector utilizza tali oggetti di supporto per mappare il supporto richiesto da un lavoro con il supporto fisico caricato nella stampante.

RICOH ProcessDirector ha due tipi di oggetti multimediali:

  • Supporto di sistema

    Rappresenta i supporti specificati per i lavori e che possono essere utilizzati per tutte le stampanti.

  • Supporto per stampanti

    Rappresenta il supporto utilizzato con una stampante specifica.

I supporti di sistema e i supporti stampante possono avere nomi diversi per lo stesso supporto fisico. Se i nomi dei supporti sono diversi, è possibile creare una mappatura dei supporti per indicare che rappresentano lo stesso supporto fisico. Per la maggior parte dei tipi di stampante, impostare la proprietà Supporto da utilizzare per specificare i nomi dei supporti da inviare alla stampante con i lavori di stampa.

Quando a un lavoro inviato è associato un ticket lavoro, il ticket lavoro include di solito informazioni sul supporto di stampa richiesto dal lavoro. Tali informazioni possono comprendere il nome e le proprietà del supporto di stampa, ad esempio formato e colore. Il metodo di rilevamento dei supporti di stampa determina il modo in cui il sistema interpreta le informazioni per impostare la proprietà Supporti di stampa per il lavoro.

Il metodo di rilevamento dei supporti di stampa determina inoltre la proprietà Supporti pronti. Se una stampante supporta il protocollo SNMP o JMF, può inviare a RICOH ProcessDirector informazioni sui supporti di stampa caricati nei suoi vassoi. Il sistema confronta le informazioni con gli oggetti supporto di stampa esistenti per trovare quello corrispondente. Se viene trovata una corrispondenza, il nome dell'oggetto supporto di stampa corrispondente viene utilizzato per il valore della proprietà Supporti pronti. Se non viene trovata alcuna corrispondenza, RICOH ProcessDirector crea un nuovo oggetto con i valori specificati e ne utilizza il nome come valore per la proprietà Supporti pronti. Se la proprietà Supporto da utilizzare è impostata su Stampante, RICOH ProcessDirector crea supporti stampante; se è impostata su Sistema, RICOH ProcessDirector crea supporti di sistema

RICOH ProcessDirector fornisce due metodi di rilevamento dei supporti:

  • Automatica

    Questa opzione utilizza una o più proprietà dei supporti tra quelle specificate nel ticket lavoro per determinare il valore della proprietà Supporti per il lavoro. RICOH ProcessDirector esamina i valori delle proprietà nel ticket lavoro e trova un oggetto supporto di stampa con gli stessi valori. Il nome dell'oggetto supporto di stampa corrispondente viene memorizzato come valore della proprietà Supporti di stampa.

    Nel caso di più oggetti supporto di stampa corrispondenti alle proprietà specificate, RICOH ProcessDirector utilizza la logica aggiuntiva per scegliere il valore più appropriato.

    Inoltre, questa opzione consente a RICOH ProcessDirector di utilizzare il protocollo SNMP o JMF per impostare la proprietà Supporti pronti per le stampanti in base alle proprietà dei supporti e creare oggetti supporto di stampa se necessario.

  • Manuale

    Questa opzione utilizza il nome del supporto specificato nel ticket lavoro come valore della proprietà Supporti di stampa di un lavoro, senza controllare le altre proprietà dei supporti.

    È necessario utilizzare l'azione Mostra vassoi sull'oggetto stampante per specificare il supporto caricato nella stampante.

    Se le stampanti non supportano il protocollo SNMP o JMF, è necessario eseguire il metodo manuale.

Una volta impostate le proprietà Supporti di stampa per un lavoro e Supporti pronti per le stampanti, RICOH ProcessDirector può utilizzare il suo normale processo di pianificazione per inviare un lavoro alla stampante appropriata.

1.2.4.10.5 Configurazione per inviare ID prodotto dei supporti a Stampanti PDF Ricoh

Se l'unità di controllo di Stampante PDF Ricoh può utilizzare gli ID prodotto per selezionare i supporti, è possibile configurare RICOH ProcessDirector per inviare gli ID prodotto.
Poiché RICOH ProcessDirector invia gli ID prodotto nei ticket di lavoro JDF, la proprietà Flusso di dati da inviare per l'oggetto Stampante PDF Ricoh deve essere impostata su JDF/PDF.
Per configurare l'invio degli ID prodotto dei supporti a Stampanti PDF Ricoh:
  • Se la proprietà Supporto da utilizzare per la stampante è impostata su Stampante, impostare i valori ID prodotto sugli oggetti dei supporti della stampante:
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    2. Nel riquadro di sinistra, fare clic su Supporto Supporto per stampante.
    3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul primo oggetto del supporto al quale si desidera assegnare un ID prodotto e selezionare Proprietà.
    4. Inserire un valore per la proprietà ID prodotto.
    5. Fare clic su OK.
    6. Ripetere questi passaggi per ciascun oggetto del supporto stampante al quale si desidera assegnare un ID prodotto.
  • Se la proprietà Supporto da utilizzare per Stampanti PDF Ricoh è impostata su Sistema e tutte utilizzano gli stessi ID prodotto per abbinare i supporti, assegnare un ID prodotto a ciascun oggetto di supporto di sistema:
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    2. Nel riquadro di sinistra, fare clic su Supporto Supporto di sistema.
    3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul primo oggetto del supporto al quale si desidera assegnare un ID prodotto e selezionare Proprietà.
    4. Inserire un valore per la proprietà ID prodotto.
    5. Fare clic su OK.
    6. Ripetere queste operazioni per ciascun oggetto del supporto di sistema al quale si desidera assegnare un ID prodotto.
  • Se la proprietà Supporto da utilizzare per Stampanti PDF Ricoh è impostata su Sistema e alcune di esse utilizzano ID prodotto diversi per abbinare i supporti, creare un file mediamap.cfg. Utilizzare un editor che salva il testo in formato UTF-8:
    1. Sulla prima linea, digitare il valore Nome stampante, una virgola, il Nome supporto per l'oggetto supporto, una virgola e il valore ID prodotto per l'oggetto supporto.

      Ad esempio, se il nome della stampante è RicohPro9110, il nome del supporto è A4 Blue e l'ID del prodotto supporto è 39872, digitare:

      • RicohPro9110,A4 Blue,39872

    2. Nella riga successiva, digitare un altro gruppo di valori per Nome stampante, Nome supporto e ID prodotto.

      Ad esempio: RicohPro9110,A4 Yellow,39865

      Per una facile consultazione, si consiglia di tenere tutte le righe per ciascuna stampante insieme nello stesso file.

    3. Dopo aver digitato le righe necessarie per elencare i nomi supporti e gli ID prodotto per la prima stampante, digitare le righe richieste per la stampante successiva.

      Questo file mediamap.cfg associa tre nomi supporto agli ID prodotto per la stampante Ricoh Pro 9110. Il file associa quattro nomi supporto agli ID prodotto per la stampante Ricoh Pro 8120:

      • RicohPro9110,A4 Blue,39872
      • RicohPro9110,A4 Yellow,39865
      • RicohPro9110,A4 White,39798
      • RicohPro8120,A4 Blue,239872
      • RicohPro8120,A4 Ivory,239823
      • RicohPro8120,A4 White,239805
      • RicohPro8120,A4 Recycled,239910

    4. Assegnare un nome al file mediamap.cfg e salvarlo nella directory /aiw/aiw1/config come file di testo nel formato UTF-8.

1.2.4.11 Definizione delle posizioni

Le posizioni rappresentano i luoghi in cui si trovano le stampanti.

1.2.4.11.1 Creazione di posizioni

È possibile creare posizioni per gli oggetti. Ad esempio, creare posizioni per rappresentare stanze, edifici o siti diversi in cui si trovano tutte le stampanti e gli oggetti ad essi associati. RICOH ProcessDirector non fornisce posizioni predefinite.
Per creare una posizione:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Posizioni.
  3. Fare clic su Aggiungi.
  4. Compilare le proprietà.
  5. Fare clic su OK.

Dopo aver definito le posizioni, impostare la proprietà Posizione degli oggetti che è possibile gestire tramite le posizioni.

    Nota:
  • È possibile esportare le voci nella tabella Posizioni nel file CSV (valori separati da virgole). Fare clic sull'icona con l'ingranaggio nell'angolo in alto a destra della pagina e selezionare Esporta tabella in CSV. L'elenco esportato contiene solo le voci per le posizioni che corrispondono a tutti i filtri attualmente impostati. Ad esempio, digitare New York nel campo del filtro icona a imbuto. L'elenco nel file CSV contiene solo le voci per le posizioni con New York nel nome o nella descrizione della posizione. Le voci sono ordinate per nome di posizione.

1.2.4.11.2 Copia di posizioni

È possibile copiare una posizione per utilizzarla come modello per la creazione di un'altra posizione. La copia di posizioni consente di risparmiare tempo, specie quando è necessario creare diverse posizioni con proprietà simili.
Per copiare una posizione:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Posizioni.
  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sulla posizione da copiare e selezionare Copia.
  4. Compilare le proprietà.
  5. Fare clic su OK.
Dopo aver definito le posizioni, impostare la proprietà Posizione degli oggetti che è possibile gestire tramite le posizioni.

1.2.4.12 Preparazione per l'uso dei flussi di lavoro

Un flusso di lavoro definisce una serie di operazioni che un lavoro esegue nel sistema. Quando si definisce un flusso di lavoro, è necessario specificare le fasi e le operazioni all'interno delle fasi, eseguite dal lavoro durante l'elaborazione.

1.2.4.12.1 Creazione di un flusso di lavoro

RICOH ProcessDirector fornisce diversi flussi di lavoro di esempio. Per creare un flusso di lavoro, è possibile modificare uno di questi flussi di lavoro o copiare un flusso di lavoro esistente simile a quello desiderato e modificarlo. Inoltre, è possibile creare un nuovo flusso di lavoro che ha solo due operazioni, SetJobPropsFromTextFile e RemoveJobs, con un connettore tra di esse.

Si consiglia di pianificare il flusso di lavoro prima di crearlo. Definire le operazioni di elaborazione a cui sottoporre i lavori e assicurarsi che i modelli di procedura richiesti per creare tali operazioni siano già esistenti. In caso contrario, creare i modelli di procedura necessari prima del flusso di lavoro.

Per creare un flusso di lavoro corrispondente alle fasi di elaborazione attraverso le quali passano i lavori, è possibile aggiungere operazioni alle fasi di elaborazione nell'ordine in cui si desidera che vengano eseguite da RICOH ProcessDirector.

Le catene di gradini devono avere un unico punto d'ingresso, un unico passo all'inizio della catena di gradini che tutti i lavori devono attraversare. Possono, tuttavia, avere più endpoint o passi senza connettore di uscita. Quando una catena di gradini viene inserita in un flusso di lavoro, può essere collegata a uno o più passaggi per i lavori in entrata e in uscita dalla catena di gradini. Se la catena di gradini ha più punti finali, tutti i punti finali continuano l'elaborazione seguendo il connettore di uscita. Se ci sono più connettori in uscita, ogni endpoint viene valutato rispetto ai connettori seguendo l'ordine di esecuzione e il lavoro procede lungo il percorso corretto.

    Nota:
  • Si raccomanda di far cominciare tutti i flussi di lavoro con un'operazione SetJobPropsFromTextFile e di farli terminare con un'operazione RemoveJobs.
  • Quando vengono aggiunte a un flusso di lavoro, le catene di operazioni vengono trattate come operazioni. In tutte le azioni che seguono, i riferimenti alle operazioni valgono anche per le catene di operazioni.
  • Se i file per i flussi di dati non supportati dal flusso di lavoro vengono immessi nel flusso di lavoro stesso, consigliamo di attenersi alle seguenti procedure ottimali:
    • Aggiungere un'operazione DetectInputDataStream dopo l'operazione SetJobPropsFromTextFile.
    • Dopo l'operazione DetectInputDataStream, aggiungere un ramo con 1 operazione: FailWithMessage. Impostare il valore della proprietà Messaggio di errore su Flusso di dati imprevisto. Sul connettore dall'operazione DetectInputDataStream all'operazione successiva nel flusso di lavoro, impostare una regola di elaborazione condizionale che determini i flussi di dati di input. Ad esempio, specificare che la proprietà Flusso di dati di input corrisponde a PDF.
Per creare un flusso di lavoro:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Flussi di lavoro.
  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul flusso di lavoro che si desidera utilizzare come modello e selezionare Copia.
      Nota:
    • Se si desidera iniziare con un flusso di lavoro che ha due operazioni, SetJobPropsFromTextFile e RemoveJobs, con un connettore tra di esse, fare clic su Aggiungi.
  4. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
    È possibile visualizzare le operazioni del flusso nell'Editor flusso di lavoro.
  5. Controllare le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.
    Le fasi di elaborazione predefinite nel prodotto base sono Ricezione, Preparazione, Stampa, e Completamento. Alcune funzioni aggiungono altre fasi, quali Assemblaggio o Inserimento.
      Nota:
    • È possibile modificare i nomi fase predefiniti affinché corrispondano alle funzioni eseguite in questa fase.
  6. Eliminare le operazioni non necessarie. Selezionare l'operazione e premere il tasto Elimina o fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione e selezionare Elimina.
  7. Aggiungere ogni nuova operazione o catena di operazioni:
    1. Per aggiungere un'operazione, fare clic su Modelli di operazioni nell'angolo in alto a destra dell'editor del flusso di lavoro; per aggiungere una catena di operazioni, fare clic su Catene di operazioni nell'angolo in alto a destra dell'editor del flusso di lavoro.
        Nota:
      • Per includere un modello di operazione o una catena di operazioni nell'elenco dei preferiti, fare clic sulla stella grigia accanto a tale elemento. Diventa blu.
      • Per visualizzare solo i modelli di operazione o le catene di operazioni preferiti, fare clic sulla stella nella riga di intestazione della tabella.
    2. Fare clic su un modello di operazione o su una catena di operazioni e trascinarli nell'editor del flusso di lavoro. Posizionare l'operazione dove si desidera. Se si aggiunge un'operazione su un connettore, il connettore si dividerà in due, uno dalla sorgente alla nuova operazione e uno all'operazione di destinazione. L'ordine di esecuzione dei connettori della sorgente originale viene mantenuto sui nuovi connettori.
      • Se si rilascia l'operazione su un connettore, il connettore si divide in due parti e l'operazione viene inclusa nel flusso di lavoro in quel punto.
      • Se si rilascia un'operazione direttamente su un'altra operazione, l'operazione rilasciata sostituisce quella esistente dopo aver confermato l'azione. L'operazione esistente viene rimossa dal flusso di lavoro.
      • Per aggiungere un'altra istanza di un'operazione esistente nel flusso di lavoro, fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Copia. Posizionare il mouse dove si desidera posizionare l'operazione, fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Incolla.
        Nota:
      • È possibile utilizzare lo stesso nome per più operazioni.

        Quando si aggiunge un'operazione che ha lo stesso nome di un'operazione esistente nella stessa fase di elaborazione, RICOH ProcessDirector assegna alla nuova operazione un valore proprietà Identificativo operazione. Il valore ha un numero alla fine del nome dell'operazione, ad esempio AssignJobValues2.

        Ogni volta che si aggiunge una nuova operazione omonima nella stessa fase, RICOH ProcessDirector incrementa il numero di un'unità, ad esempio AssignJobValues3. È possibile visualizzare il valore proprietà Identificativo operazione nei notebook delle proprietà del lavoro e dell'operazione, nei messaggi e nei registri di sistema.

  8. Collegare le operazioni:
    1. Passare il mouse sopra il bordo dell'operazione che invia i lavori alla nuova operazione. Fare clic e tenere premuta una sezione evidenziata () per visualizzare il connettore.
    2. Trascinare il connettore sull'operazione che riceve i lavori dalla nuova operazione che riceve i lavori dal nuovo gradino e rilasciare il pulsante del mouse.
        Nota:
      • È possibile collegare il connettore alla parte superiore, inferiore o ai lati dell'operazione o rilasciarlo al centro del cerchio.
        Importante:
      • Se un'operazione utilizza l'elaborazione condizionale, RICOH ProcessDirector utilizza i valori specificati nella proprietà Ordine di esecuzione di ciascun connettore per determinare quale connettore provare per primo.

        Se un'operazione invia i lavori a tre diverse operazioni, RICOH ProcessDirector tenta per prima cosa di inviare ciascun lavoro attraverso il connettore con un valore Ordine di esecuzione pari a 1. Se un lavoro non risponde alle condizioni per quel connettore, RICOH ProcessDirector tenta di inviare il lavoro attraverso il connettore con un valore Ordine di esecuzione pari a 2. Se un lavoro non risponde alle condizioni di nessuno dei due connettori, RICOH ProcessDirector tenta di inviarlo utilizzando il connettore successivo nell'ordine di esecuzione.

        Se un connettore elabora tutti i lavori che non rispondono alle condizioni specificate dagli altri connettori, accertarsi che il valore Ordine di esecuzione di quel connettore sia il più alto.

  9. Opzionale: Per modificare il layout delle operazioni, fare clic su un'operazione e trascinarla in una nuova posizione nell'editor del flusso di lavoro. I connettori vengono riposizionati via via che le operazioni vengono spostate.
  10. Opzionale: Per modificare l'ordine delle operazioni, fare clic sulla punta della freccia di un connettore e spostarlo in un'altra operazione. Ripetere fino a quando tutti i connettori non seguono il nuovo percorso attraverso le operazioni. Quindi, riorganizzare le operazioni nell'editor del flusso di lavoro in modo che corrispondano alla progressione delle operazioni.
  11. Opzionale: Per selezionare una serie di operazioni contigue, tenere premuto il tasto Maiusc e trascinare il mouse per tracciare una casella attorno alle operazioni da selezionare. Rilasciare il pulsante del mouse.

    Per selezionare una serie di operazioni non contigue, tenere premuto il tasto Ctrl. Tenendo premuto il tasto Ctrl, fare clic sulle operazioni da selezionare.

    • Per salvare un gruppo selezionato di operazioni collegate come catena di operazioni, fare clic con il pulsante destro del mouse sull'area evidenziata e selezionare Salva come catena di operazioni.
    • Per spostare il gruppo selezionato, premere il pulsante sinistro del mouse verso il basso all'interno della casella e trascinare il gruppo nel punto in cui si desidera posizionarlo e rilasciare il pulsante del mouse.
    • Per eliminare il gruppo selezionato, premere il tasto Elimina o fare clic con il pulsante destro del mouse all'interno della casella per richiamare il menu contestuale e selezionare Elimina.
  12. Specificare i valori proprietà per ciascuna operazione:
    1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione e selezionare Proprietà.
    2. In ciascuna scheda nel notebook delle proprietà, compilare o modificare i valori per ciascuna delle proprietà richieste.
      Un asterisco, *, indica che la proprietà è richiesta.
    3. Compilare o modificare i valori per le proprietà facoltative che si desidera utilizzare.
      È inoltre possibile specificare valori predefiniti per le proprietà del lavoro senza modificare ogni fase, utilizzando l'azione Gestire i valori predefiniti del lavoro. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'editor del flusso di lavoro e selezionare Gestire i valori predefiniti del lavoro.
    4. Al termine, fare clic su OK.
        Nota:
      • RICOH ProcessDirector ricorda che i valori immessi per ciascuna operazione non vengono salvati finché non si salva il flusso di lavoro.
  13. Se un'operazione invia i lavori a più operazioni, fare clic con il pulsante destro del mouse su ciascun connettore dall'operazione di invio a un'operazione di ricezione e selezionare Proprietà. Specificare una regola di elaborazione condizionale per il connettore e fare clic su OK.
  14. Salvare il flusso di lavoro selezionando Salva flusso di lavoro dal menu Altro a sinistra del nome del flusso di lavoro. È possibile salvare un flusso di lavoro incompleto.
  15. Quando si è pronti a utilizzare il flusso di lavoro, abilitarlo selezionando Abilita flusso di lavoro dal menu Altro a sinistra del nome del flusso di lavoro.
    RICOH ProcessDirector convalida il flusso di lavoro di lavoro quando lo si abilita. Per essere valido, solo un'operazione deve avviare il flusso di lavoro. Tale operazione non riceve i lavori da altre operazioni. Tutte le altre operazioni devono avere connessioni tramite le quali ricevono i lavori.
      Nota:
    • Le icone di avviso (Icona di avviso) indicano le operazioni che non soddisfano i requisiti.

1.2.4.12.2 Aggiunta di elaborazione condizionale a un flusso di lavoro

È possibile aggiungere l'elaborazione condizionale a un flusso di lavoro specificando le regole per i connettori tra le operazioni. Ad esempio, una regola potrebbe specificare i lavori con meno di 20 pagine. Il connettore con tale regola invia i lavori alle operazioni che richiedono una stampante a foglio singolo. Un altro connettore invia tutti gli altri lavori alle operazioni che richiedono una stampante a modulo continuo.

Si consiglia di pianificare l'elaborazione condizionale prima di specificare le regole. Delineare le condizioni che si applicano a ciascun percorso di elaborazione. Quando un'operazione invia i lavori a diverse operazioni basate su condizioni, accertarsi che le regole dell'elaborazione condizionale coprano tutti i lavori che l'operazione riceve.

Quando un'operazione utilizza l'elaborazione condizionale per inviare lavori diversi a diverse stampanti, i connettori devono avere regole che si escludono a vicenda. Se si inviano esclusivamente lavori che non rispondono alle condizioni per gli altri connettori attraverso un connettore con una regola priva di condizioni, accertarsi che tale connettore per la proprietà Ordine di esecuzione abbia il valore più elevato rispetto a tutti i connettori che escono dall'operazione.

Per aggiungere l'elaborazione condizionale a un flusso di lavoro:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro con i connettori che necessitano di regole di elaborazione condizionale.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul connettore e selezionare Proprietà.
  5. Assegnare al connettore una regola di elaborazione condizionale:
    • Per definire una nuova regola, digitare un Nome regola.

      Si consiglia di assegnare alla regola un nome molto corto che descriva l'elaborazione. Il nome viene visualizzato accanto al connettore sull'Editor flusso di lavoro

    • Per utilizzare una regola esistente, selezionarla nell'elenco Modello regole da utilizzare.
        Nota:
      • per utilizzare una regola esistente come modello per una nuova regola, basta selezionarla. Modificare il nome e/o le condizioni della regola.
      • È possibile che vi siano più regole con lo stesso nome. Regole con lo stesso nome potrebbero essere dotate di condizioni diverse e regole con nomi diversi potrebbero avere le stesse condizioni. Assegnando una regola a più connettori e modificando le condizioni per la regola assegnata a un connettore, le condizioni per la regola assegnata a connettori diversi non variano.
  6. Se la regola ha più condizioni, specificare se al connettore devono essere applicate Tutte, Alcune o una combinazione di condizioni.
  7. Impostare la prima condizione utilizzando il campo Proprietà, il campo Confronto e il campo Valore.
    I valori del campo Proprietà fanno distinzione tra maiuscole e minuscole.
      Importante:
    • Il valore Confronto diverso da (!=) non elabora i lavori che non presentano valori per la proprietà specificata. Per elaborare questi lavori, selezionare il valore del campo Confronto Non impostato.
    Ad esempio, si desidera inviare i lavori con meno di 20 pagine alle operazioni che richiedono una stampante cut-sheet. Selezionare la proprietà Pagine totali, il confronto inferiore a (<) e digitare il valore 20. Nell'area Riepilogo, viene visualizzata una descrizione della regola: Job.TotalPages < 20.
  8. Per specificare un'altra condizione, fare clic su Aggiungi () e utilizzare i campi Proprietà, Confronto e Valore.
    Per eliminare una condizione, fare clic su Elimina ().
  9. Dopo aver specificato tutte le condizioni, fare clic su OK.
  10. Ripetere la procedura descritta sopra per assegnare le regole agli altri connettori che inviano i lavori dalla stessa operazione.
    Se un connettore non necessita di una regola perché elabora tutti i lavori che non soddisfano le condizioni specificate dagli altri connettori, si consiglia di definire una regola con un nome ma senza condizioni. Usare il nome per descrivere l'elaborazione, ad esempio: altro. Accertarsi che questo connettore abbia per la sua proprietà Ordine di esecuzione il valore più elevato rispetto a tutti i connettori che escono dall'operazione, in modo che le condizioni su tutti gli altri connettori vengano valutate prima di questo. L'ordine di esecuzione viene visualizzato sull'etichetta del connettore prima del valore del Nome regola.
  11. Passare a un'altra operazione con connettori a più operazioni e ripetere la procedura illustrata sopra.
  12. Al termine, selezionare Salva flusso di lavoro dal menu Altro a sinistra del nome del flusso di lavoro.
      Nota:
    • Se una regola non è assegnata ad alcun connettore, quando si chiude il flusso di lavoro, RICOH ProcessDirector la elimina.
  13. Attivare il flusso di lavoro e testarlo per accertarsi che l'elaborazione condizionale funzioni nel modo previsto. Inoltrare i lavori che vengono inviati a tutti i percorsi
Esempi
Elaborazione condizionale in base alle pagine totali di un lavoro
Si desidera che i lavori di meno di 20 pagine vengano elaborati in modo diverso da quelli di 20 o più pagine. I lavori di meno di 20 pagine potrebbero essere stampati su un solo lato su una stampante a foglio singolo con rilegatura ad anelli. I lavori di 20 o più pagine potrebbero essere stampati fronte/retro su una stampante a modulo continuo con rilegatura perfetta. In questo esempio viene descritta l'elaborazione condizionale nel flusso di lavoro campione PDFProduction.

Usare l'elaborazione condizionale con connettori a due operazioni, AssignJobValues e AssignJobValues2:

  • Creare il connettore all'operazione AssignJobValues. In Proprietà connettore, modificare il valore di Ordine di esecuzione in 1. Quindi assegnare al connettore una regola con una condizione: Pagine totali < 20. Chiamare la regola: < 20pg.
  • Creare il connettore all'operazione AssignJobValues2. In Proprietà connettore, modificare il valore di Ordine di esecuzione in 2. Quindi assegnare al connettore una regola senza condizioni. Chiamare la regola: altro.

Quando si inviano un lavoro utilizzando il flusso di lavoro PDFProduction, RICOH ProcessDirector controlla per prima cosa se il numero di pagine del lavoro è inferiore a 20. In caso affermativo, RICOH ProcessDirector invia il lavoro all'operazione AssignJobValues utilizzando il connettore < 20pg. Se il lavoro è composto da 20 o più pagine, RICOH ProcessDirector lo invia all'operazione AssignJobValues2 utilizzando il connettore altro.

    Nota:
  • Se si crea il connettore con la regola altro e il valore Ordine di esecuzione per il connettore è 1, RICOH ProcessDirector invia tutti i lavori attraverso quel connettore. Il connettore con la regola < 20pg non verrà utilizzato.

Nel flusso di lavoro campione PDFProduction, l'operazione AssignJobValues imposta la proprietà del lavoro Personalizzato 1 in Small job. L'operazione AssignJobValues2 imposta la proprietà Personalizzato 1 in Large job.

Per stampare i lavori di meno di 20 pagine su un solo lato con una stampante a foglio singolo con rilegatura ad anello, utilizzare l'operazione AssignJobValues per impostare il valore della proprietà Rilegatura su Anello, il valore della proprietà Fronte/retro su No e il valore della proprietà Stampante richiesta sul nome della stampante a foglio singolo. Per stampare lavori di 20 o più pagine fronte/retro su una stampante a modulo continuo con rilegatura perfetta, usare l'operazione AssignJobValues2 per impostare il valore della proprietà Rilegatura su Perfetta, il valore della proprietà Fronte/retro su e il valore della proprietà Stampante richiesta sul nome della stampante a modulo continuo.

Elaborazione condizionale in base al nome del cliente
Si desidera che i lavori per il cliente A vengano elaborati in un certo modo e quelli per i clienti B e C in un altro. Si desidera inoltre che RICOH ProcessDirector produca un messaggio di errore quando un lavoro per il cliente D viene immesso nel flusso di lavoro per errore. L'operazione FailWithMessage produce un messaggio di errore.

Usare l'elaborazione condizionale con connettori a tre operazioni:

  • Assegnare al connettore all'operazione per il cliente A una regola con una condizione: Nome cliente = A. Chiamare la regola A.
  • Assegnare al connettore all'operazione per i clienti B e C una regola con due condizioni:
    • Nome cliente = B
    • Nome cliente = C
    Specificare l'applicazione di Alcune condizioni. Chiamare la regola B o C.
  • Creare il connettore all'operazione FailWithMessage e impostare il valore del suo Ordine di esecuzione in 3. Assegnare al connettore una regola senza condizioni. Chiamare la regola: altro.

Esempi di operazioni di flusso di lavoro con elaborazione condizionale in base al cliente

Elaborazione condizionale per nome del cliente e stampa fronte/retro
Si desidera elaborare lavori fronte/retro per i clienti A e B su una stampante di elevata qualità e lavori fronte/retro per i clienti C e D su una stampante di qualità standard. I lavori che non richiedono la stampa fronte/retro vengono stampati tutti sulla stessa stampante.

Usare l'elaborazione condizionale con connettori a tre operazioni:

  • Sul primo connettore, definire le seguenti condizioni:
    1. Nome cliente = A
    2. Nome cliente = B
    3. Fronte/Retro = Sì

    Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:

    • Selezionare Personalizzato e, nella casella di testo, digitare: (1 OPPURE 2) E 3. Nominare la regola (A o B) e fronte/retro e impostare il valore Ordine di esecuzione su 1.

    Questo connettore invia il lavoro a un'operazione AssignJobValues che imposta la proprietà Stampante richiesta su una stampante fronte/retro di elevata qualità.

  • Sul secondo connettore, definire le seguenti condizioni:
    1. Nome cliente = C
    2. Nome cliente: D
    3. Fronte/Retro = Sì

    Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:

    • Selezionare Personalizzato e, nella casella di testo, digitare: (1 OPPURE 2) E 3. Nominare la regola (C o D) e fronte/retro e impostare il valore Ordine di esecuzione su 2.

    Questo connettore invia il lavoro a un'operazione AssignJobValuesche imposta la proprietà Stampante richiesta su una stampante fronte/retro di qualità standard.

  • Sul terzo connettore, definire la seguente condizione: Fronte/retro = No

    Nominare la regola Facciata singola e impostare il valore di Ordine di esecuzione su 3.

    Questo connettore invia il lavoro a un'operazione AssignJobValues che imposta la proprietà Stampante richiesta su una stampante utilizzata per lavori a facciata singola.

1.2.4.12.3 Ridenominazione di un passaggio in un flusso di lavoro

È possibile rinominare un passaggio in un flusso di lavoro se necessario.

Quando si rinomina un passaggio, il valore di proprietà di quel passaggio e i suoi connettori restano invariati. Qualsiasi lavoro sia in fase di elaborazione nel passaggio entra nello stato di Errore. Per evitare complicazioni, si consiglia di rimuovere quanti più lavori possibili che utilizzano questo flusso di lavoro prima di rinominare un'operazione.

Per rinominare un passaggio nel flusso di lavoro:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome di un flusso di lavoro con il passaggio che deve essere rinominato.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Nell'Editor flusso di lavoro, fare clic con il pulsante destro del mouse sul passaggio che si desidera rinominare e selezionare Proprietà.
  5. Immettere un nuovo nome per il passaggio nella proprietà Nome passaggio.
  6. Fare clic su OK.
  7. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.
I lavori in elaborazione all'interno del flusso di lavoro, quando una o più operazioni vengono rinominate, devono essere elaborati nuovamente se contengono errori.

1.2.4.12.4 Creazione di una catena a gradini

Se si utilizza lo stesso insieme di passaggi collegati in molti dei flussi di lavoro, è possibile creare una catena di gradini con i passaggi da utilizzare nei flussi di lavoro.
Per creare una catena di gradini:
  • Creare manualmente una catena di operazioni:
    1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
    2. Nel riquadro di sinistra, fare clic su Catene di gradini.
    3. Fare clic su Aggiungi.
    4. Compilare i valori per tutti i campi richiesti e fare clic su CONTINUA.
    5. Nell'editor della catena di gradini, aggiungere e collegare i passaggi che si desidera utilizzare.
    6. Per salvare la catena di gradini, fare clic sul menu nell'angolo in alto a sinistra e selezionare Salva catena di gradini.
    7. Per uscire dall'editor a catena di gradini, fare clic sulla X nell'angolo in alto a destra.
  • Creare una catena di operazioni da operazioni in un flusso di lavoro esistente
    1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
    2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Flussi di lavoro.
    3. Aprire il flusso di lavoro che contiene le operazioni da inserire in una catena di operazioni.
    4. Premere il tasto Maiusc e trascinare il mouse per tracciare una casella intorno alle operazioni da includere nella catena di operazioni.
    5. Per rimuovere alcune operazioni dalla selezione o aggiungere altre operazioni che non possono essere incluse nella casella, usare Ctrl clic o Maiusc clic per deselezionarle.
    6. Fare clic con il pulsante destro del mouse all'interno della casella per richiamare il menu contestuale e selezionare Salva come catena di operazioni.
    Nota:
  • Dopo aver creato una catena di gradini e averla inserita in un flusso di lavoro, le modifiche apportate a tale catena di gradini non vengono applicate alla catena di gradini del flusso di lavoro.

1.2.4.12.5 Copia dei modelli di procedura

RICOH ProcessDirector fornisce modelli di operazione da utilizzare per creare modelli di procedura personalizzati. I modelli di procedura personalizzati possono essere utilizzati per definire le operazioni che da aggiungere ai flussi di lavoro.
Ad esempio, è possibile disporre di un'operazione manuale utilizzata da molti flussi di lavoro per il controllo di qualità. È possibile copiare il modello procedurale ManualStepWithAutoStart per creare un nuovo modello procedurale denominato QualityCheck. È inoltre possibile aggiungere operazioni ai flussi di lavoro in base al modello di procedura QualityCheck.
    Nota:
  • Non è possibile copiare alcuni modelli di procedura, quali PrintJobs e RemoveJobs. Se si tenta di copiarli, viene visualizzato un messaggio di errore.

Per copiare un modello di procedura:

  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Nel pannello di sinistra, fare clic su Modelli di operazione.
  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul modello di procedura da copiare e selezionare Copia.
  4. Su tutte le schede, immettere le proprietà obbligatorie e facoltative.
  5. Fare clic su OK.

1.2.4.12.6 Configurazione delle impostazioni predefinite del lavoro in un flusso di lavoro

Quando RICOH ProcessDirector assegna un flusso di lavoro a un lavoro, il passaggio SetJobPropsFromTextFIle elabora tutti i passaggi del flusso di lavoro e assegna valori alle proprietà del lavoro impostate da tali passaggi. Questi valori sono utilizzati in tutto il flusso di lavoro a meno che un passaggio AssignJobValues o un passaggio che può impostare le proprietà del lavoro da un file non li modifichi, come ad esempio SetDocPropsFromConditions.

Quando si crea o si modifica un flusso di lavoro, a volte è difficile trovare quale operazione imposta una proprietà di lavoro in modo da poter impostare il valore predefinito desiderato. È possibile utilizzare l'azione Gestire i valori predefiniti del lavoro per visualizzare un elenco di tutte le proprietà del lavoro impostate nel flusso di lavoro insieme ai valori impostati nei passaggi.

Alcune proprietà del lavoro non sono associate ai passi e i loro valori possono essere impostati solo nei file. Ad esempio, la funzione Proprietà comuni aggiunge diverse proprietà utili al lavoro, come il nome della società, ma un modello di procedura non imposta le proprietà. È possibile modificare i valori delle proprietà predefinite in un flusso di lavoro con l'azione Gestire i valori predefiniti del lavoro.

Un altro utilizzo di questa azione è se si vuole usare il valore di una proprietà di lavoro per decidere quale ramo seguire in un flusso di lavoro. Tuttavia, si vuole impostare il valore basato su un'altra proprietà in un passaggio prima del ramo. Non si desidera che al momento della prima ricezione del lavoro non venga assegnato un valore predefinito. È possibile utilizzare l'azione Gestire i valori predefiniti del lavoro per rimuovere la proprietà del lavoro dall'elenco delle proprietà a cui è stato assegnato un valore all'inizio del flusso di lavoro.

Per modificare i valori delle proprietà predefinite di un flusso di lavoro:

  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome di un flusso di lavoro per il quale si desidera modificare i valori delle proprietà predefinite.
  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'editor del flusso di lavoro e selezionare Gestire i valori predefiniti del lavoro.
  4. Trovare la proprietà che si desidera modificare e specificare il nuovo valore.
    Se la proprietà non è presente nell'elenco, utilizzare il campo Aggiungi una proprietà per selezionare la proprietà e il suo valore.
  5. Opzionale: Per rimuovere il valore da una proprietà dell'elenco, passare con il mouse sulla proprietà dell'elenco e selezionare due volte la X che appare a destra del campo del valore.
  6. Dopo aver completato le modifiche, fare clic su OK.
    Viene visualizzato un elenco delle modifiche apportate.
  7. Verificare che le modifiche siano quelle desiderate e fare clic su OK.
    Nota:
  • Le modifiche apportate nella finestra di dialogo Gestire i valori predefiniti del lavoro vengono mostrate anche sul notebook delle proprietà per i passaggi che includono le proprietà.
  • Non è possibile impostare le proprietà del lavoro di posizione utilizzando l'azione Gestire i valori predefiniti del lavoro.
  • Se è stata aggiunta una proprietà che non è associata ad alcuna fase del flusso di lavoro, la proprietà e il suo valore sono visualizzati nella scheda Aggiunto del notebook della proprietà del lavoro.
  • Se l'azione Elabora nuovamente viene utilizzata per riavviare un lavoro all'inizio del flusso di lavoro, vengono configurate le impostazioni predefinite del lavoro specificate per qualsiasi proprietà aggiunta o eliminata dall'azione Gestire i valori predefiniti del lavoro.

1.2.4.12.7 Ottimizzazione modelli di procedura

L'ottimizzazione di un modello procedura consente di specificare quante risorse di sistema richiede la procedura per l'elaborazione. È anche possibile specificare quali computer possono eseguire le procedure dal modello creato dal modello procedura.

Prima di eseguire questa procedura, verificare che i server applicazioni o secondari che si desidera utilizzare per l'elaborazione delle operazioni siano attivati e connessi. Controllare se i computer sono a utilizzo generale o limitato.

I modelli di procedura che consentono a RICOH ProcessDirector di accedere alle applicazioni su altri computer devono essere ottimizzati per essere eseguiti sui server su cui sono installate tali applicazioni.

I modelli di operazione RunExternalProgram e RunHotFolderApplication (e qualsiasi copia di questi) possono essere ottimizzati per essere eseguiti sul server primario, su un server applicazioni o su un server secondario.

Se il computer primario RICOH ProcessDirector è un sistema Linux, i modelli procedura installati per alcune funzioni devono essere ottimizzati per essere eseguiti sui server applicazioni. Questi modelli (e qualsiasi copia di essi) devono essere ottimizzati per essere eseguiti sui server applicazioni:

  • RunPitStopOnJob

Alcuni modelli di operazione installati dalle funzioni (incluse le funzioni di elaborazione dei documenti) possono essere eseguiti solo sul server primario. Se l'ambiente in uso include server secondari o server applicazioni RICOH ProcessDirector, è necessario ottimizzare il modello di operazione in modo che venga eseguito solo sul server primario:

  • CreateInserterReprints
  • CreateJobsFromDocuments
  • CreateReprints
  • GroupDocuments
  • InsertJobs
  • ReadBarcodeData
  • ReadDocumentsFromDatabase
  • ReadDocumentsFromParent
  • SendInserterControlFile
  • SetDocPropsFromConditions
  • SetInsertProperties
  • SetJobPropsFromOriginal
  • UpdateDocumentsInDatabase
  • WaitForDocumentCompletion
  • WriteDocumentsToDatabase
  • WriteInserterControlFile
  • WritePropsToReportsDatabase

Per ottimizzare un modello di procedura:

  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Nel pannello di sinistra, fare clic su Modelli di operazione.
  3. Fare clic sul nome del modelli di operazione che si desidera regolare.
  4. Fare clic sulla scheda Ottimizzazione.
  5. Nella sezione Server da utilizzare, specificare le operazioni basate su questo modello di procedura da eseguire su tutti i server disponibili nel pool generale, o se limitare le procedure ai server selezionati.
      Nota:
    • In base al modello di procedura selezionato, è possibile classificare ulteriormente dove viene eseguita la procedura dal tipo di sistema operativo. I sistemi operativi disponibili sono visualizzati nell'elenco Sistemi operativi server .

      Ad esempio, è possibile che si disponga di un programma esterno che viene eseguito solo su un sistema operativo specifico come Windows. Tuttavia, si dispone di un server primario di Linux e dei server applicazioni di Windows RICOH ProcessDirector nel pool del server di utilizzo generale. Questo fa in modo che RICOH ProcessDirector visualizzi Linux e Windows nell'elenco del sistema operativo. In questo caso, fare clic su Esegui sui server nel pool di server generale, deselezionare Linux e selezionare Windows.

    • L'elenco del sistema operativo consente di selezionare più di un sistema operativo.
  6. Nella sezione Limite di operazioni simultanee, specificare dove sono stati impostati i limiti per il numero di operazioni create dal modello di operazione che possono essere eseguite contemporaneamente.
  7. Fare clic su OK.

1.2.4.12.8 Creazione di risorse per l'operazione

Una risorsa per l'operazione identifica un file utilizzato da un'operazione del flusso di lavoro per l'elaborazione. Alcuni modelli di procedura consentono di specificare un file che l'operazione dovrà utilizzare durante l'elaborazione dei lavori. Alcuni di questi file possono essere creati sulla stazione di lavoro, ma devono essere disponibili per il flusso di lavoro quando elabora i lavori. Sarà possibile visualizzare, recuperare e sostituire il file modificando l'oggetto risorsa per l'operazione.
Per creare una risorsa per l'operazione:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro.
  2. Nel pannello di sinistra, fare clic su Risorse operazione.
  3. Fare clic su Aggiungi.
  4. Nella proprietà Nome file, fare clic sull'icona della cartella per cercare tra le cartelle nel proprio computer il file da caricare. Una volta selezionato il file, fare clic su Apri. Viene visualizzato un indicatore di stato durante il caricamento del file.
  5. Specificare eventuali altri valori in base alle esigenze. Un asterisco, *, indica che la proprietà è richiesta.
  6. Per visualizzare le informazioni relative a una delle proprietà, fare clic sull'icona del punto interrogativo () accanto al nome della proprietà.
  7. Al termine, fare clic su OK.
Note d'uso:
  1. Una volta creata la risorsa per l'operazione, sarà possibile visualizzare o scaricare il file facendo clic sul collegamento nella proprietà Nome file. Un'impostazione del browser consente di determinare se aprire o scaricare il file sul proprio computer.
  2. Per utilizzare una risorsa per l'operazione, aprire il flusso di lavoro che contiene l'operazione che utilizza il file. Ad esempio, il modello di procedura IdentifyPDFDocuments presenta una proprietà denominata Identifica file di controllo PDF. Per associare la risorsa per l'operazione alla proprietà, fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione e selezionare Proprietà. Fare clic su PDF e selezionare il file dall'elenco di risorse per l'operazione nel campo Identifica file di controllo PDF.

1.2.4.12.9 Suggerimenti per l'utilizzo dei modelli procedura

I presenti suggerimenti per l'uso dei modelli procedura aiutano a scegliere le operazioni da inserire in un flusso di lavoro, ordinare le operazioni nella corretta sequenza e sfruttare i vantaggi offerti dall'elaborazione condizionale. L'Editor del flusso di lavoro non convalida i flussi di lavoro per garantire che le operazioni siano poste nella corretta sequenza o che le regole dell'elaborazione condizionale funzionino.
Flussi di lavoro di esempio per imparare a ordinare le operazioni

RICOH ProcessDirector include diversi flussi di lavoro di esempio; altri sono forniti con le funzioni, ad esempio Archivia o Insertore. Si raccomanda di studiare l'ordine delle operazioni nei flussi di lavoro di esempio, soprattutto in quelli più complessi, prima di creare un proprio flusso di lavoro.

Prima e ultima operazione in un flusso di lavoro

Si raccomanda di creare come prima operazione del flusso di lavoro SetJobPropsFromTextFile e come ultima RemoveJobs. Quando il flusso di lavoro riceve un lavoro, SetJobPropsFromTextFile legge tutte le operazioni contenute nel flusso di lavoro e inizializza i valori delle proprietà del lavoro con i valori predefiniti su tali operazioni.

    Nota:
  • L'operazione AssignJobValues imposta i valori delle proprietà ma non assegna valori delle proprietà da tutte le operazioni in un flusso di lavoro. Poiché SetJobPropsFromTextFile considera tutte le operazioni, essa è una scelta migliore per la prima operazione.

L'operazione RemoveJobs non solo elimina dal sistema i file di dati ma rimuove anche le voci di database relative a un lavoro.

Si consiglia di inserire un'operazione RetainCompletedJobs prima dell'operazione RemoveJobs. Se nel flusso di lavoro non è presente l'operazione RetainCompletedJobs, i lavori vengono eliminati dal sistema appena completata l'operazione che precede RemoveJobs.

Valori delle proprietà per più operazioni basate sullo stesso modello di procedura

È possibile inserire più volte in un flusso di lavoro operazioni basate su modelli di procedura con proprietà posizionali e le loro proprietà possono assumere valori diversi per l'uso di ciascuna operazione. Il modello di procedura RunExternalProgram è un esempio. Due diverse operazioni RunExternalProgram possono eseguire due diversi programmi esterni.

È inoltre possibile inserire più volte in un flusso di lavoro operazioni basate su modelli di procedura che non hanno proprietà posizionali. Quando si modifica il valore di una proprietà dell'operazione, i valori delle proprietà delle altre operazioni cambiano. I modelli di procedura PrintJobs e RetainCompletedJobs sono un esempio.

  • Per due diverse operazioni PrintJobs è possibile impostare un solo valore Stampante richiesta. Se si desidera che due diverse sezioni di un flusso di lavoro condizionale utilizzino stampanti diverse, è necessario inserire un'operazione basata su AssignJobValues prima di ciascuna operazione PrintJobs. Impostare i valori desiderati per ciascuna sezione del flusso di lavoro condizionale in ogni operazione AssignJobValues. Il valore della proprietà Stampante richiesta in ciascuna operazione AssignJobValues sovrascrive il valore della proprietà Stampante richiesta nelle due operazioni PrintJobs.
  • Per due diverse operazioni RetainCompletedJobs è possibile impostare un solo valore Periodo di conservazione. Utilizzare le operazioni AssignJobValues per impostare diversi valori per la proprietà Periodo di conservazione prima dell'operazione RetainCompletedJobs.
    Nota:
  • Se un lavoro deve attraversare più flussi di lavoro nel processo di stampa, è possibile utilizzare le operazioni AssignJobValues in un flusso di lavoro per impostare i valori delle proprietà per operazioni come PrintJobs di un altro flusso di lavoro. Non è possibile visualizzare i valori delle proprietà nel notebook delle proprietà del lavoro mentre il lavoro si trova nel primo flusso di lavoro poiché l'operazione in cui viene impostata la proprietà non si trova nel primo flusso di lavoro. Non appena il lavoro viene trasferito nel secondo flusso di lavoro, è possibile visualizzare i valori delle proprietà nel notebook delle proprietà del lavoro.

Per vedere se una proprietà su un modello di procedura è posizionale, fare clic sull'icona e controllare le Note sull'utilizzo nella Guida.

Più flussi di dati in un flusso di lavoro condizionale

Se si desidera utilizzare diverse sezioni di un flusso di lavoro condizionale per i lavori di diversi flussi di dati, ad esempio PDF e AFP, accertarsi di impostare correttamente la proprietà Flusso di dati di input prima che il lavoro raggiunga l'elaborazione condizionale secondo il flusso di dati. L'operazione DetectInputDataStream imposta il valore della proprietà Flusso di dati di input.

Se il flusso di lavoro elabora un solo flusso di dati, è possibile omettere l'operazione DetectInputDataStream e impostare il valore della proprietà Flusso di dati di input nell'operazione SetJobPropsFromTextFile all'inizio del flusso di lavoro.

Se non si imposta il valore della proprietà Flusso di dati di input, RICOH ProcessDirector potrebbe impostare il valore come Sconosciuto. Se un connettore contiene una regola che verifica il valore della proprietà Flusso di dati di input, il flusso di lavoro potrebbe produrre risultati imprevisti quando elabora i lavori dei flussi di dati con valore Sconosciuto.

Operazioni per la ristampa parziale di lavori

Quando si seleziona la funzione Stampa di nuovo specificando che non verrà stampato l'intero lavoro, l'operazione CreatePageRanges genera un sottoinsieme del file di stampa AFP o PDF. Per operare, CreatePagesRanges necessità informazioni sul numero di pagine del lavoro. A tale scopo è possibile utilizzare operazioni basate sui modelli procedura EnableRepositioning e CountPages inserendole prima dell'operazione CreatePageRanges nel flusso di lavoro. È sufficiente utilizzare una sola di esse. Se il lavoro è un AFP indicizzato, utilizzare EnableRepositioning. Altrimenti, utilizzare CountPages. Se i lavori non sono AFP né PDF, non utilizzare nessuna delle tre operazioni.

Operazioni per mantenere uniti i lavori secondari

In alcuni casi, il lavoro originale potrebbe contenere diversi lavori secondari che si desidera mantenere uniti nei punti critici del processo di lavoro, come la stampa. Inserire un'operazione WaitForRelatedJobs prima dell'operazione che richiede che tutti i lavori secondari siano mantenuti uniti. L'operazione WaitForRelatedJobs interrompe l'elaborazione finché tutti i lavori secondari raggiungono lo stesso punto nel flusso di lavoro.

Modelli procedura che non possono essere copiati o eliminati

Alcuni modelli di procedura, come PrintJobs e RemoveJobs, sono protetti dal sistema. Non è possibile copiarli o cancellarli. Anche se si potrebbe voler impostare un tipo di stampante come valore della proprietà Stampante richiesta nel modello di procedura PrintJobs, quindi copiare il modello di procedura PrintJobs e nella copia impostare come valore un altro tipo di stampante, ciò non è possibile. Utilizzare due operazioni basate sul modello di procedura AssignJobValues per impostare diversi valori della proprietà e passarli all'operazione PrintJobs nel flusso di lavoro.

Operazioni per la creazione di notifiche per i lavori che si interrompono in un flusso di lavoro condizionale

Se si desidera che nel log del lavoro venga scritto un messaggio quando un lavoro si interrompe in un'operazione perché l'elaborazione condizionale nel flusso di lavoro non è configurata correttamente, aggiungere un'operazione basata sul modello FailWithMessage come ultima sezione condizionale di un'operazione. Quanto il lavoro giunge all'operazione FailWithMessage, RICOH ProcessDirector scrive il messaggio specificato nell'operazione FailWithMessage.

Se non si include un'operazione FailWithMessage, nel caso in cui un lavoro non abbia i requisiti per passare all'operazione successiva, rimane nell'operazione nello stato Nessun connettore corrispondente.

Operazioni disponibili per la funzione Elabora nuovamente

Tutte le operazioni di un flusso di lavoro hanno una proprietà Tipo di riavvio dell'operazione. Il valore predefinito è Generale. Se in un'operazione è presente qualsiasi valore della proprietà Tipo di riavvio dell'operazione tranne Nessuno, è possibile scegliere l'operazione durante l'utilizzo della funzione Elabora nuovamente in un lavoro. RICOH ProcessDirector salva il file di stampa di input in ciascuna operazione in cui si desideri riavviare un lavoro. Se si desidera ridurre il numero di copie di file di grandi dimensioni mantenute nel sistema, impostare il valore della proprietà Tipo di riavvio dell'operazione su Nessuno in alcune operazioni. Sarà ancora possibile elaborare nuovamente i lavori, ma gli operatori potrebbero dover riavviare il lavoro a un'operazione precedente nel flusso di lavoro.

    Nota:
  • Solo le operazioni che sono state eseguite per un lavoro possono essere elaborate di nuovo. A seconda delle operazioni e degli attributi, un lavoro che viene elaborato nuovamente potrebbe seguire un percorso diverso nel flusso di lavoro.
  • Modificando un flusso di lavoro in cui sono presenti dei lavori attivi, è necessario riprendere dall'inizio del flusso di lavoro per riavviare il lavoro.

Operazioni disponibili per la funzione Stampa di nuovo

Si raccomanda di impostare il valore della proprietà Tipo di riavvio dell'operazione su Stampa nell'operazione CreatePageRanges. Quando un operatore utilizza la funzione Stampa di nuovo per un lavoro, RICOH ProcessDirector avvia il processo di ristampa alla prima operazione in cui il valore della proprietà Tipo di riavvio dell'operazione è Stampa. Se non viene impostato il valore della proprietà Tipo di riavvio dell'operazione su Stampa almeno per un'operazione, non è possibile utilizzare Stampa di nuovo. RICOH ProcessDirector non imposta il valore della proprietà Tipo di riavvio dell'operazione su Stampa per impostazione predefinita.

Operazioni disponibili per la funzione Sovrascrivi errore

Se si utilizza un'operazione che mette un lavoro in stato di errore, è possibile utilizzare la funzione Sovrascrivi errore per spostare il lavoro fuori dallo stato di errore manualmente. Impostare il valore della proprietà Consenti sovrascrittura errori su . Ad esempio, l'operazione VerifyPrintedSheetCount mette un lavoro in stato di errore se il conteggio non corrisponde. Se la proprietà Consenti sovrascrittura errori è impostata su , è possibile forzare un lavoro a procedere nel flusso di lavoro anche se il conteggio dei fogli stampati non è stato verificato.

Informazioni aggiuntive sui modelli di procedura

Alcuni modelli di procedura sono in relazione con altri modelli di procedura. Ogni modello di procedura ha un argomento di riferimento nella sezione Modelli di procedura forniti del Centro informazioni. Vedere le note d'uso in tali argomenti per comprendere le relazioni prima di usare i modelli di procedura in un flusso di lavoro.

1.2.4.12.10 Aggiunta di un'operazione che consente di mettere un lavoro in attesa

È possibile aggiungere un'operazione al modello di procedura attesa del flusso di lavoro per far sì che un lavoro debba attendere un determinato periodo di tempo o fino a un tempo specifico prima di continuare l'elaborazione del lavoro.

Esistono diversi motivi per utilizzare il passaggio Attendi per mettere in pausa un lavoro. Ad esempio, è possibile:

  • Creare un flusso di lavoro che elabora un lavoro fino al punto in cui è necessaria una decisione di annullamento da parte del cliente.

    È possibile impostare l'intervallo di attesa sulla scadenza per ricevere l'ordine di annullamento e ottenere il rilascio automatico del lavoro in caso di mancato arrivo dell'ordine di annullamento.

  • Creare un flusso di lavoro che sospenda il lavoro fino all'arrivo di una lista di estrazione.

    Il cliente invia spesso richieste per interrompere la stampa di alcuni documenti di un lavoro. È stata impostata una scadenza per le 9 AM con il cliente per ottenere una lista di estrazione da utilizzare per interrompere la stampa di alcuni documenti. È possibile inserire un'operazione Attendi nel flusso di lavoro prima dell'operazione SetDocPropsFromList che legge la lista di estrazione per automatizzare l'elaborazione.

  • Creare un flusso di lavoro che attende l'orario perfetto per inviare dei documenti e-mail a un servizio e-mail di terze parti.

    È possibile che si desideri attendere fino alla fine del normale orario di lavoro per inviare un consistente numero di documenti e-mail al servizio per far sì che vengano inviati durante la notte. Inserire il passaggio Attendi subito dopo il passaggio del flusso di lavoro EmailDocuments.

Per definire un flusso di lavoro con il passaggio Attendi:

  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul flusso di lavoro che si desidera utilizzare come modello e selezionare Copia.
  3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  4. Controllare i passaggi inclusi nel flusso di lavoro e i valori predefiniti impostati.
  5. Determinare in quale punto del flusso di lavoro si desidera inserire il periodo di attesa. Aggiungere un passaggio basato sul modello Attendi nel punto giusto del flusso di lavoro e impostare i valori per le proprietà lavoro.
    È possibile impostare un orario specifico in cui periodo di attesa deve terminare oppure fornire un intervallo di tempo. Per controllare il periodo di attesa, è possibile utilizzare le seguenti proprietà:
    • Utilizzare la proprietà Attendi per per impostare un periodo di tempo di attesa per il lavoro prima di procedere con l'elaborazione.
    • Utilizzare la proprietà Attendi fino a per impostare l'orario specifico in cui terminerà il periodo di attesa e riprenderà l'elaborazione.
    • Impostare il fuso orario con la proprietàFuso orario. Il Fuso orario si applica solo alla proprietà Attendi fino a. Il valore predefinito della proprietà è il fuso orario del server su cui è installato RICOH ProcessDirector.
    • Se si impostano valori sia per Attendi fino a sia per Attendi per, il passaggio calcola l'ora di fine di entrambe le opzioni. È possibile scegliere se si desidera spostare il lavoro al passaggio successivo al raggiungimento del primo orario di fine o se si desidera attendere l'ultimo orario di fine.

      Ad esempio, il flusso di lavoro contiene un passaggio Attendi con le seguenti impostazioni:

      • Attendi fino: 12:00 p.m.
      • Fuso orario: Eastern Standard Time (EST)
      • Attendi per: 3 ore

      Il lavoro raggiunga quel passaggio alle ore 10:00 AM EST. Il passaggio determina i due possibili orari di fine che sono:

      • Attendi fino: 12:00 PM EST
      • Attendi per: 3 ore (1:00 PM EST)

      Se la proprietà Completa il passaggio dopo è impostato su Prima occorrenza, il lavoro si sposterà al passaggio successivo alle ore 12:00 EST. Se Completa il passaggio dopo è impostato su Ultima occorrenza, il lavoro si sposterà al passaggio successivo alle ore 1:00 PM EST.

      Per consultare l'orario calcolato per la fine del periodo di attesa, verificare la proprietà Attendi la fine dell'operazione della scheda Attendi del notebook di proprietà di un lavoro.

  6. Salvare il flusso di lavoro.

1.2.4.12.11 Assegnazione dei flussi di lavoro

Quando un file di input viene immesso nel sistema RICOH ProcessDirector, una delle prime azioni eseguite dal dispositivo di input consiste nell'assegnare un flusso di lavoro. Una volta compiuta l'assegnazione, il lavoro può procedere con le operazioni di elaborazione. Ci sono diversi metodi con i quali il dispositivo di input può assegnare il flusso di lavoro. Configurare il metodo per soddisfare i requisiti di installazione.

Utilizzare uno di questi metodi per assegnare il flusso di lavoro:

  • Il modo più semplice per assegnare un flusso di lavoro a un lavoro consiste nell'utilizzare la proprietà Flusso di lavoro secondario sul dispositivo di input. Una volta impostata la proprietà Flusso di lavoro secondario su un dispositivo di input, questo assegna il flusso di lavoro a ogni lavoro elaborato. Tutti i dispositivi di input forniti da RICOH ProcessDirector utilizzano questo metodo per assegnare il flusso di lavoro per la serie di dati o i file di input ricevuti.
      Nota:
    • I lavori costituiti da più file di input vengono elaborati come lavori secondari del lavoro principale che li raggruppa. Il lavoro principale seleziona il flusso di lavoro impostato dalla proprietà Flusso di lavoro sul dispositivo di input, mentre i lavori secondari selezionano il flusso di lavoro impostato dalla proprietà Flusso di lavoro secondario sul dispositivo di input.
  • È possibile impostare il flusso di lavoro per un lavoro utilizzando l'Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario sul dispositivo di input. Se si seleziona questo metodo, tutti i lavori che arrivano sul dispositivo di input passano attraverso l'operazione di inizializzazione specificata, che assegna il flusso di lavoro. Se i lavori presentano più file di input, impostare anche la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro. I lavori principali passano attraverso questa procedura di inizializzazione per l'assegnazione del tipo di lavoro. RICOH ProcessDirector fornisce questi modelli di procedura che possono essere utilizzati per un'operazione di inizializzazione del flusso di lavoro:
    • Il modello di procedura SetJobTypeFromRules punta a un file di controllo che il dispositivo di input può utilizzare per determinare il flusso di lavoro. Il file di controllo elenca i parametri di lavoro che accompagnano i lavori durante l'inoltro, come i parametri del file di controllo LPR e le proprietà RICOH ProcessDirector corrispondenti. Ad esempio, è possibile modificare il file di controllo per eseguire la mappatura del valore del parametro Copie LPR al valore della proprietà Flusso di lavoro secondario. Specificare il file di controllo utilizzato dal dispositivo di input con la proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario sul dispositivo di input.
    • Il modello di procedura SetJobTypeFromFileName analizza il nome del file di input per determinare quale flusso di lavoro assegnare. Per utilizzare questa operazione, specificare sempre il testo visualizzato nel nome di un determinato tipo di file di input ed eseguire la mappatura su un flusso di lavoro. Utilizzare la proprietà Modello flusso di lavoro secondario per definire la stringa da utilizzare per il flusso di lavoro.

      Assicurarsi di aver creato e abilitato i flussi di lavoro con i nomi che corrispondono alle stringhe specificate. Tali stringhe sono sensibili al maiuscolo/minuscolo.

  • È possibile impostare sia la proprietà Flusso di lavoro secondario, sia la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario per un dispositivo di input. Se si imposta la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario, l'operazione tenta di impostare il flusso di lavoro utilizzando tale metodo. Se l'operazione non è in grado di impostare il flusso di lavoro, viene assegnato il flusso di lavoro specificato dalla proprietà Flusso di lavoro secondario. Se a tale proprietà non è assegnato alcun valore, RICOH ProcessDirector genera un messaggio di errore. Inoltre, è possibile impostare sia la proprietà Flusso di lavoro sia la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro per un dispositivo di input, al fine di assegnare il flusso di lavoro per i lavori principali. RICOH ProcessDirector utilizza la stessa gerarchia di assegnazione.

1.2.4.12.12 Associazione delle politiche di servizio ai flussi di lavoro

È possibile associare una politica di servizio a uno o più flussi di lavoro. La politica di servizio calcola i punti di verifica pianificati e la scadenza SLA per tutti i lavori che utilizzano quel flusso di lavoro. Ciascun flusso di lavoro può presentare una politica di servizio associata. Per valutare le prestazioni dei lavori utilizzando una scadenza SLA, è necessario anche individuare un'operazione obiettivo SLA per il flusso di lavoro.

Se vengono applicate più politiche di servizio a un flusso di lavoro, potrebbe essere necessario creare ulteriori flussi di lavoro. Ad esempio, se sono state create due politiche di servizio (una per i lavori provenienti dal client ABC e un'altra per i lavori provenienti dal client XYZ) ed entrambi i client utilizzano il flusso di lavoro PDF, è possibile creare un altro flusso di lavoro PDF. I flussi di lavoro possono presentare proprietà identiche ad eccezione della politica di servizio associata. Ad esempio, è possibile definire i due flussi di lavoro PDF.ABC e PDF.XYZ.

Se si modifica la politica di servizio associata a un flusso di lavoro, RICOH ProcessDirector utilizza la nuova politica di servizio per impostare i punti di servizio e la scadenza per i nuovi lavori che arrivano nel sistema. Non utilizza la nuova politica di servizio per i lavori esistenti a meno che non si utilizzi l'azione Elabora nuovamente per elaborare di nuovo un lavoro a partire dalla prima operazione.

Se si elimina un periodo di non servizio, gli orari dei punti di verifica e delle scadenze relativi ai lavori già presenti nel sistema non cambiano, anche se sono stati impostati utilizzando tale periodo di non servizio. Per reimpostare gli orari del punto di verifica, è necessario elaborare nuovamente il lavoro dall'inizio.

Se un flusso di lavoro o un utente autorizzato modifica la proprietà Ora arrivo regolata per un lavoro, RICOH ProcessDirector ricalcola i punti di verifica per tale lavoro. A seconda della politica di servizio, a volte i punti di verifica e le scadenze possono cambiare:

  • Se la politica di servizio specifica il metodo di rettifica Limite e un'ora di inizio successiva alla vecchia ora di arrivo regolata e precedente alla nuova ora di arrivo regolata, i punti di verifica cambiano dal giorno della vecchia ora di arrivo regolata al giorno dopo la nuova ora di arrivo regolata.
  • Se la politica di servizio specifica il metodo di rettifica Limite e un'ora di inizio successiva sia alla vecchia che alla nuova ora di arrivo regolata, i punti di verifica restano invariati.
  • Se la politica di servizio specifica Tempo trascorso come Metodo di calcolo della scadenza, la scadenza SLA viene ricalcolata in base all'Ora arrivo regolata.
  • Se la politica di servizio specifica Tempo preciso come Metodo di calcolo della scadenza, la scadenza SLA non viene ricalcolata.

Per associare una politica di servizio a un flusso di lavoro:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Opzionale: Fare clic con il tasto destro del mouse sul nome del flusso di lavoro e selezionare Disabilita.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  3. Fare clic con il tasto destro del mouse sul nome del flusso di lavoro e selezionare Proprietà.
  4. Nella proprietà Politica di servizio, selezionare la politica di servizio.
  5. Nella proprietà Operazione obiettivo SLA, selezionare l'operazione che rappresenta l'obiettivo finale dello SLA.
    Se, ad esempio, lo SLA si basa sulla stampa del lavoro entro una certa ora, selezionare l'operazione PrintJobs. Se lo SLA si basa sulla consegna dell'output stampato a un altro reparto per l'inserimento, è possibile creare un'operazione manuale chiamata DeliverToInserter e selezionare quell'operazione come operazione obiettivo SLA.
  6. Fare clic su OK.
  7. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.12.13 Sostituzione dei file di controllo con i file di esempio

Quando si installa una nuova versione di RICOH ProcessDirector, il programma di installazione aggiunge automaticamente i nuovi file di controllo di esempio nella directory /aiw/aiw1/samples e li copia nella directory dei file di controllo dell'utente, /aiw/aiw1/control_files. Il programma non sovrascrive alcun file di controllo personalizzato in /aiw/aiw1/control_files. È possibile utilizzare lo script copyConfigurationFiles per installare i file di controllo predefiniti o per sovrascrivere i file di controllo personalizzati.

Per sostituire i file di controllo, è necessario che Perl sia in esecuzione. Prima di sostituire i file di controllo, verificare che Perl interpreter sia installato.

Per sostituire i file di controllo con i file di esempio:
  1. Accedere al computer primario come RICOH ProcessDirector utente di sistema ( aiw1 è l'utente predefinito).
  2. Sulla riga comandi, immettere questo comando:
    • /opt/infoprint/ippd/bin/copyConfigurationFiles.pl

    È possibile aggiungere questi parametri opzionali al comando copyConfigurationFiles:

    • [-r [-b]] [-w forceReplaceFile] [samplesDirectoryconfigurationFilesDirectory] [[-o differencesOutputFile] [-c]] [-v] [-help]
    -r
    Lo script sovrascrive i file esistenti nella directory /aiw/aiw1/control_files.
    -b
    Lo script esegue il backup di ciascun file sostituito. I file di backup sono denominati replaced_file.bak. Lo script non esegue il backup dei file a meno che questi non vengano sostituiti da una versione diversa del file.
    -w forceReplaceFile
    Lo script sovrascrive uno specifico set di file. Elencare i percorsi dei file da sovrascrivere nel file forceReplaceFile.
    samplesDirectory
    La directory in cui si trovano i file di esempio. Il valore predefinito è /aiw/aiw1/samples.
    configurationFilesDirectory
    La directory in cui si trovano i file di controllo. Il valore predefinito è /aiw/aiw1/control_files.
    -o differencesOutputFile
    Lo script scrive eventuali nomi file laddove vi siano versioni diverse di un file nelle directory samples e control_files. I nomi dei file di versioni diverse vengono scritti nel file differencesOutputFile.
    -c
    Lo script mette a confronto i file nelle directory /aiw/aiw1/samples e /aiw/aiw1/control_files e stampa un elenco dei file che si trovano in entrambe le directory ma che hanno contenuto diverso. Eseguendo lo script con questo parametro non viene effettuata la normale copia e sostituzione.
    -v
    Lo script mostra informazioni aggiuntive sui file mentre questi vengono copiati.
    -help
    Lo script mostra informazioni relative alla guida e alla sintassi.

Le nuove versioni di RICOH ProcessDirector potrebbero aggiungere nuove funzioni che richiedono file di controllo aggiornati. Per trasferire il contenuto personalizzato dai vecchi file di controllo ai nuovi file di controllo:

  1. Generare un elenco dei file con nuove versioni. Immettere il comando di seguito riportato:
    • copyConfigurationFiles.pl -o /tmp/differencesOutputFile
  2. Copiare i nuovi file di controllo. Immettere il comando di seguito riportato: copyConfigurationFiles.pl -r -b -w /tmp/differencesOutputFile

    Specificando l'opzione -b, lo script esegue il backup dei file prima di sovrascriverli.

  3. Copiare il contenuto personalizzato dai file di backup replaced_file.bak al file di controllo corrispondente.

1.2.4.12.14 Flussi di lavoro per la stampa

È possibile definire un tipo di lavoro che consenta di tenere traccia di un lavoro con dati PDF nel sistema.
La funzione principale di un flusso di lavoro PDF dipende dalla stampante di destinazione.
  • Se come destinazione si ha Stampante PDF Ricoh, il flusso di lavoro può inviare alla stampante il lavoro e un ticket lavoro. La stampante utilizza le informazioni contenute nel ticket lavoro JDF per completare il lavoro, consentendo all'utente di visualizzare lo stato in tempo reale e l'avanzamento del lavoro.
  • Se la stampante di destinazione supporta LPD o un altro protocollo, il flusso di lavoro può utilizzare l'operazione PrintJobs per inviare un lavoro a una stampante che utilizzi tale protocollo. Nell'operazione PrintJobs vengono utilizzate le proprietà dei lavori per pianificarli su una stampante adeguata. Se sono disponibili più stampanti per il lavoro, l'operazione PrintJobs bilancia i carichi delle stampanti.
  • Se la stampante di destinazione riceve lavori o ticket di lavoro JDF tramite hot folder, il flusso di lavoro può inviare il lavoro a un dispositivo di stampa Passthrough. Il dispositivo di stampa presenta una proprietà Comando stampante in grado di copiare il lavoro in una hot folder associata alla stampante.
  • Se la stampante di destinazione è una stampante Kodak, l'operazione PrintJobs può inviare il file PDF, con i comandi KDK inseriti, alla stampante. La funzione Supporto cut-sheet per Kodak è richiesta.
  • Se la stampante di destinazione è una stampante Xerox, l'operazione PrintJobs può inviare il file PDF, con i comandi XRX o XPIF inseriti, alla stampante. La funzione Supporto cut-sheet per Xerox è richiesta.
  • Se la stampante di destinazione è una stampante PDF personalizzata, l'operazione PrintJobs converte il file PDF in PostScript e invia un flusso di dati PostScript alla stampante. Il flusso di dati può contenere comandi PostScript specifici del dispositivo.

Un'altra funzione del flusso di lavoro è quella che consente di combinare piccoli file PDF in un file più grande. Se si aggiunge l'operazione BuildPDFFromZIP a un flusso di lavoro PDF, è possibile concatenare file PDF di un file .zip in un file PDF più grande. I file più piccoli vengono aggiunti al nuovo file nell'ordine in cui si trovano nel file .zip. Il dispositivo di input hot folder che ha elaborato il file di input può creare il file .zip. In alternativa, è possibile comprimere i file in un file .zip prima dell'inoltro.

1.2.4.12.14.1 Definizione di un flusso di lavoro per la stampa di un lavoro

Per stampare un lavoro, è necessario creare un flusso di lavoro basato sull'operazione PrintJobs.
Per definire un flusso di lavoro:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic con il tasto destro del mouse su un flusso di lavoro appropriato, ad esempio PDF e selezionare Copia.
  3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  4. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione PrintJobs e selezionare Proprietà.
  5. Nella scheda Programmazione, selezionare un valore per la proprietà Stampante richiesta.
    • Se già si conosce la stampante che verrà utilizzata per la stampa del lavoro, selezionarla dall'elenco.
    • Per pianificare il lavoro manualmente, selezionare Non impostato. La stampa del lavoro non verrà eseguita fino alla selezione dell'azione Pianifica, che consente di assegnare il lavoro alla stampante.
    • Se si desidera che RICOH ProcessDirector assegni il lavoro alla prima stampante disponibile conforme alle proprietà di pianificazione del lavoro, selezionare Qualsiasi stampante. RICOH ProcessDirector utilizza proprietà tra cui: Dimensione lavoro, Nome cliente, Supporto e Completamento. In tal modo, è possibile stabilire le stampanti che rispondono ai requisiti del lavoro durante l'esecuzione dell'operazione PrintJobs.
      Nota:
    • Se sono presenti più operazioni PrintJobs in un flusso di lavoro perché si desidera impostare la Stampante richiesta utilizzando le regole condizionali, lasciare la proprietà Stampante richiesta nell'operazione PrintJobs come Qualsiasi stampante e inserire un'operazione AssignJobValues in ciascuna sezione del flusso di lavoro. Utilizzare l'operazione AssignJobValues per impostare il valore Stampante richiesta come necessario per ciascuna sezione.
  6. Se la proprietà Crea file .zip del dispositivo di input hot folder che assegna lavori a questo flusso di lavoro è impostata su , aggiungere un'operazione basata sul modello BuildPDFFromZIP prima dell'operazione che prevede un input PDF (ad esempio, CreatePageRanges, PrintJobs).
    1. Nell'Editor flusso di lavoro, fare clic su Modelli operazione nell'angolo in alto a destra della finestra.
    2. Fare clic sul modello di procedura BuildPDFFromZip e trascinarlo nell'editor flusso di lavoro. Posizionare l'operazione dove si desidera.
    3. Se si desidera rinominare l'operazione, fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione. Selezionare Proprietà, quindi fare clic su Generale. Per la proprietà Nome digitare un nome per la nuova operazione e fare clic su OK.
    4. Collegare l'operazione alle altre operazioni.
  7. Salvare il flusso di lavoro.

1.2.4.12.14.2 Definizione di un flusso di lavoro per copiare un file in un hot folder della stampante

È possibile definire un flusso di lavoro che accetti un lavoro di stampa in formato PDF o PostScript oppure un ticket di lavoro JDF e sia in grado di copiarlo in una hot folder associata a una stampante.
Definizione di un flusso di lavoro per copiare un file in un hot folder della stampante:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul flusso di lavoro PDF e selezionare Copia.
  3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  4. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione PrintJobs e selezionare Elimina.
  5. Se si pianifica di inviare i lavori PostScript a questo flusso di lavoro, eliminare le operazioni CountPages e CreatePageRanges.
  6. Aggiungere un'operazione CopyToFolder alla fase di stampa
  7. Connettere l'operazione CopyToFolder all'operazione RetainCompletedJobs.
    1. Passare il mouse sopra il bordo dell'operazione CopyToFolder. Fare clic e tenere premuta una sezione evidenziata () per visualizzare il connettore.
    2. Trascinare il connettore sull'operazione RetainCompletedJobs.
  8. Collegare l'operazione CopyToFolder all'operazione alla sua sinistra ( CreatePageRanges per i flussi di lavoro PDF o RunExternalProgram per PostScript).
  9. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione CopyToFolder e selezionare Proprietà.
  10. Fare clic su Esterna.
  11. Eliminare i contenuti della proprietà External Command e sostituirli con uno di questi comandi.

    Per copiare un file di stampa:

    • cp ${getCurrentFile(${Job.InputDatastream})} destinationHotFolder/${Job.ID}

    Per copiare un ticket di lavoro JDF:

    • cp ${getFileName(overrides,jdf,read)} destinationHotFolder/${Job.ID}

    In questo testo, sostituire destinationHotFolder con il nome della directory che la stampante utilizza come hot folder.
  12. Fare clic su OK.
  13. Salvare il flusso di lavoro.
Se viene anche definita una stampante AFP per rappresentare la stessa stampante fisica, impostare queste proprietà per la stampante AFP:
  • Impostare la proprietà Condividi connessione della stampante su .
  • Impostare la proprietà Timer di connessione della stampante IPDS su un valore inferiore alla proprietà Timer di inattività. Se la proprietà Timer di connessione della stampante IPDS è superiore alla proprietà Timer di inattività, RICOH ProcessDirector rilascia la connessione alla stampante prima di poter condividere la stampante con l'hot folder.

1.2.4.12.14.3 Definizione di un flusso di lavoro per la stampa su una stampante Passthrough

È possibile definire un flusso di lavoro che accetti un lavoro di stampa in formato PDF o PostScript e lo invii a una stampante Passthrough.
Per definire un flusso di lavoro per la stampa su una stampante Passthrough:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul flusso di lavoro PDF e selezionare Copia.
  3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  4. Se il nuovo flusso di lavoro non dovrà elaborare lavori PDF, fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione CreatePageRanges e selezionare Elimina.
    Non eliminare questa operazione se il nuovo flusso di lavoro prevede l'elaborazione di lavori PDF, in quanto è necessaria per ristampare un intervallo di pagine nei lavori PDF.
  5. Connettere l'operazione RunExternalProgram all'operazione PrintJobs.
  6. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione PrintJobs e selezionare Proprietà.
  7. Nella scheda Pianificazione, modificare i valori delle proprietà Rilegatura, Opzioni pieghe, Posizione richiesta, Supporti, Vassoio di uscita, Perforazione e Spillatura in modo che corrispondano alle proprietà di pianificazione della stampante Passthrough su cui si desidera stampare. Se è stata installata la funzione di supporto AFP, modificare anche i valori delle proprietà Classe lavoro, Modulo lavoro e Destinazione lavoro. È possibile definire altre proprietà di pianificazione in un file di configurazione.
  8. Se il flusso di lavoro elabora file PDF e il valore della proprietà Crea file .zip per l'hot folder che assegna lavori a questo flusso di lavoro è impostato su , aggiungere un'operazione al flusso di lavoro in base al modello di operazione BuildPDFFromZIP prima della prima operazione che prevede un input PDF (ad esempio, CreatePageRanges o PrintJobs).
  9. Fare clic su OK.
  10. Salvare il flusso di lavoro.

1.2.4.12.14.4 Stampa di file PDF e PostScript sui modelli di stampante InfoPrint 5000 AS1 e AD1/2

Per inviare file PDF e PostScript agli hot folder sui modelli di stampante InfoPrint 5000 AS1 e AD1/2 con RICOH ProcessDirector per Linux, è possibile impostare un flusso di lavoro che utilizza l'operazione CopyToFolder.

Per inviare file PDF e PostScript a un hot folder InfoPrint 5000, è necessario:

  • Verificare che sul sistema primario sia installato il client Samba open source.
  • Definire un flusso di lavoro che includa un'operazione CopyToFolder.
  • Assicurarsi che il sistema primario Linux sia collegato alla stampante InfoPrint 5000.

1.2.4.12.14.4.1 Verifica dell'installazione del client Samba open source

Per stampare su una hot folder di stampante InfoPrint 5000 da RICOH ProcessDirector per Linux è necessario il client Samba open source.
Per verificare l'installazione del client Samba open source:
  1. Accedere al server primario come utente root.
  2. Immettere il comando di seguito riportato:
    • >smbclient -L printername -N
  3. Verranno visualizzati risultati simili a questi:
    Domain=[WORKGROUP] OS=[Unix] Server=[Samba 3.0.22-ibm-SLES10]
            Sharename       Type      Comment
            ---------       ----      -------
            Duplex          Disk
            IPC$            IPC       IPC Service (INFOPRINT 5000)
            ADMIN$          IPC       IPC Service (INFOPRINT 5000)
    
    Domain=[WORKGROUP] OS=[Unix] Server=[Samba 3.0.22-ibm-SLES10]
            Server               Comment
            ---------            -------
            printer3             INFOPRINT 5000
    

    La presenza di Sharename in Duplex indica che almeno una hot folder è attivato sulla stampante InfoPrint 5000.

  4. Se Samba non è installato, contattare il proprio amministratore di sistema.

1.2.4.12.14.4.2 Definizione di un flusso di lavoro per l'inoltro di un file a una hot folder InfoPrint 5000

Per inviare un lavoro di stampa a una hot folder su InfoPrint 5000, è necessario creare un flusso di lavoro che utilizzi CopyToFolder.
Per definire un flusso di lavoro:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo di input OutputPDF e selezionare Copia.
  3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  4. Individuare e fare clic con il pulsante destro del mpuse sull'operazione TransformJobIntoPDF .
  5. Selezionare Elimina. Viene visualizzato un messaggio di conferma. Fare clic su .
  6. Collegare l'operazione DetectInputDataStream a quella CopyToFolder:
    1. Passare con il mouse sopra l'operazione DetectInputDataStream . Fare clic e tenere premuta una sezione evidenziata () per visualizzare il connettore.
    2. Trascinare il connettore nell'operazione CopyToFolder, attendere che una sezione dell'operazione venga evidenziata, quindi rilasciare il pulsante del mouse.
  7. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione CopyToFolder e selezionare Proprietà.
  8. Fare clic su Esterna.
  9. Eliminare i contenuti della proprietà External Command e sostituirli con uno di questi comandi:
    • Se si desidera inviare un file di stampa all'hot folder, la proprietà viene visualizzata come seguente:
      • cp ${getCurrentFile(${Job.InputDatastream})} /mnt/destinationHotFolder/${Job.ID}

      Sostituire destinationHotFolder con il nome della directory che la stampante InfoPrint 5000 utilizza come hot folder.

        Nota:
      • Quando si utilizza questo comando, non è possibile inviare il numero di copie (o altre proprietà del lavoro) alla stampante. È necessario specificare il numero di copie sulla stampante.

    • Se si desidera inviare un pacchetto MIME (contenente un file PDF e un ticket lavoro JDF), che specifica il numero di copie da stampare, il comando viene visualizzato come segue:
      • cp ${getFileName(print,mjm,read)} /mnt/destinationHotFolder/${Job.ID}

      Sostituire destinationHotFolder con il nome della directory che la stampante InfoPrint 5000 utilizza come hot folder.

        Nota:
      • Per effettuare una copia del pacchetto MIME, è necessario un codice InfoPrint 5000 di livello V2.9.112 o successivo.

  10. Fare clic su OK.
  11. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.12.14.4.3 Collegamento all'Hot Folder InfoPrint 5000

Per copiare file in una hot folder su un InfoPrint 5000, quell'hot folder deve essere installata sul server primario RICOH ProcessDirector.
È possibile montare l'hot folder utilizzando il comando smbmount.
    Nota:
  • Se RICOH ProcessDirector o la stampante InfoPrint 5000 viene spenta, è necessario reimmettere il comando smbmount.
Per immettere il comando smbmount:
  1. Accedere al RICOH ProcessDirector primario come root.
  2. Immettere questo comando per il modello AS1:
    • >smbmount //printerIPAddress/simplex /mnt -o guest,fmask=777
  3. Immettere questo comando per il modello AD1/2:
    • >smbmount //printerIPAddress/duplex /mnt -o guest,fmask=777
  4. Per visualizzare gli hot folder attivi, elencare il contenuto della directory condivisa:
    • >ls -al /mnt

1.2.4.12.15 Trattenimento lavori

Se non si desidera spostare i lavori nel flusso di lavoro flusso di lavoro senza intervento manuale, è possibile configurare i flussi di lavoro per sospendere i lavori in un determinato punto. Quindi è possibile che gli operatori eseguano un'azione per rilasciare i lavori.

Ad esempio, se gli operatori devono caricare diversi moduli per ogni lavoro, possono rilasciare i lavori una volta caricati i moduli corretti sulla stampante.

Per trattenere i lavori, eseguire una di queste operazioni:

  • Impostare la proprietà Stampante richiesta su una procedura basata sul modello di procedura PrintJobs su Non impostato, in modo che tutti i lavori che passano nel flusso di lavoro ricevano quel valore.

    Per impostazione predefinita la proprietà della Stampante richiesta è impostato su Qualsiasi stampante. Di conseguenza, i lavori vengono pianificati automaticamente sulla prima stampante disponibile le cui proprietà di pianificazione corrispondono ai valori per le proprietà del lavoro associate. Tuttavia, se la proprietà Stampante richiesta è impostata su Non impostata, i lavori attendono un operatore che utilizza l'azione Pianifica lavoro per assegnarli ad una stampante. Una volta pianificato il lavoro, la proprietà Stampante richiesta è impostata e il lavoro viene spostato mediante il resto della procedura di elaborazione.

  • Impostare la proprietà Arresta all'inizio della fase su un'operazione basata sul modello di procedura SetJobPropsFromRules. Quando si aggiunge una di queste procedure a un flusso di lavoro, selezionare una fase come valore della proprietà Arresta all'inizio della fase. Quando un lavoro raggiunge quella fase, si arresta e attende senza passare nelle procedure di elaborazione in quella fase.

    Se un lavoro viene arrestato all'inizio di una fase, un operatore può utilizzare l'azione Continua per riprendere l'elaborazione del lavoro. L'operatore deve verificare che le proprietà di pianificazione per il lavoro corrispondano alle proprietà di pianificazione per almeno una stampante e che la proprietà Stampante richiesta sia impostata su Qualsiasi stampante o su una stampante specifica in modo tale che il lavoro può essere pianificato per la stampa.

    Ad esempio, se si seleziona la fase Stampa, un lavoro viene trasferito in tutte le operazioni di elaborazione specificate per le fasi Ricevi e Prepara. Quindi si sposta nella fase di stampa, ma attende prima di avviare tutte le procedure. Il lavoro cambia in Arrestato. Un operatore può fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Continua per avviare nuovamente l'elaborazione.

  • Includere un'operazione manuale in un flusso di lavoro, in modo tale che i lavori devono attendere un operatore che indichi che il lavoro può essere trasferito all'operazione di elaborazione successiva.

    Ad esempio, è possibile creare un'operazione basata sul modello procedura ManualStepWithAutoStart e denominarla Immetti numero ordine di acquisto, quindi aggiungerla alla fase di elaborazione del flusso di lavoro. Quando un lavoro raggiunge questa fase, lo stato viene modificato in Manuale, In azione. Un operatore può modificare le proprietà del lavoro per inserire il numero dell'ordine di acquisto e poi fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Completa manualmente, per completare l'operazione e rilasciare il processo.

1.2.4.12.16 Procedure esterne

RICOH ProcessDirector consente di aggiungere operazioni che eseguono un programma al di fuori di RICOH ProcessDirector. Il programma esterno è in grado di eseguire attività di elaborazione lavoro speciali e può essere eseguito sullo stesso computer in cui è installato il prodotto base RICOH ProcessDirector. Inoltre, può essere eseguito su un sistema Linux su cui è installata la funzione di un server secondario RICOH ProcessDirector o su un sistema Windows su cui è installato un server applicazioni.

Poiché l'elaborazione è esterna all'elaborazione eseguita dalle operazioni fornite da RICOH ProcessDirector, questo tipo di elaborazione viene chiamata un'operazione esterna.

Le operazioni esterne possono accedere a file nella directory di spool per il lavoro. Quando RICOH ProcessDirector crea un lavoro da un file di input, questo crea una directory di spool unica. La directory di spool contiene una copia del file di input e gli altri file che forniscono informazioni sul lavoro. I passi esterni possono richiamare i programmi che aggiornano i file esistenti nella directory di spool e scrivono nuovi file nella directory.

La directory di spool predefinita per un lavoro è /aiw/aiw1/spool/default/JobNumber (JobNumber è l'ID di spool che RICOH ProcessDirector assegna al lavoro).

Su un server applicazioni, la directory di spool è montata sull'unità che si sceglie quando è stato installato il server applicazioni. Il valore predefinito è Z:\aiw1\spool\default\JobNumber.

È anche possibile creare altre directory di spool. Queste directory di spool hanno nomi in questo formato: /aiw/aiw1/spool/SpoolName/JobNumber (SpoolName è il nome della sottodirectory definito dall'utente autorizzato).

I programmi richiamati dalle operazioni esterne possono anche creare lavori secondari. La directory di spool contiene una sottodirectory /aiw/aiw1/spool/default/JobNumber/children o una directory /aiw/aiw1/spool/SpoolName/JobNumber/children che un programma esterno può usare per scrivere i lavori secondari ed i file associati. Dopo aver rilevato i lavori secondari ed i file, RICOH ProcessDirector può continuare ad elaborarli.

1.2.4.12.16.1 Impostazione dei programmi esterni

Prima di iniziare le attività di configurazione di per un'operazione esterna, è necessario impostare il programma esterno che la procedura esterna chiama.
Installare il programma esterno e il software del server applicazioni/secondario, se applicabile, prima di iniziare questa operazione.

Elementi da tenere in considerazione durante l'installazione del prodotto base o di server applicazioni/secondari e delle altre applicazioni:

  • Durante l'installazione del software RICOH ProcessDirector su un sistema Linux, il programma di installazione crea l'utente di sistema RICOH ProcessDirector (aiw1 è l'utente predefinito). Durante la verifica del funzionamento di un programma esterno in esecuzione sul sistema Linux, utilizzare l'utente di sistema RICOH ProcessDirector per eseguire il test di verifica.
  • RICOH ProcessDirector non crea automaticamente un account utente di sistema per RICOH ProcessDirector su un server applicazioni Windows. Il programma di installazione suggerisce il nome dell'account utente da utilizzare come utente RICOH ProcessDirector. Verificare l'operazione del programma esterno dall'account utente per l'utente RICOH ProcessDirector sul server applicazioni Windows.
  • Se il computer primario RICOH ProcessDirector è un sistema Linux, verificare che l'utente del sistema RICOH ProcessDirector e l'utente utilizzato dall'altra applicazione dispongano delle autorizzazioni adeguate per le directory e i file system in uso.
  • Accertarsi che l'utente di sistema RICOH ProcessDirector sia in grado di individuare ed eseguire l'altra applicazione. Utilizzare uno dei metodi seguenti:
    • Includere il percorso completo dell'applicazione nel comando creato.
    • Aggiungere l'applicazione alla variabile d'ambiente PATH per l'utente di sistema RICOH ProcessDirector.

      Il funzionamento ottimale dell'opzione si ottiene se l'altra applicazione viene eseguita sullo stesso sistema del server primario. Se l'applicazione viene eseguita su un server applicazioni o secondario, questa opzione funziona solo se viene eseguito il mount della directory in cui è installata l'altra applicazione.

    • Creare un collegamento simbolico all'altra applicazione e memorizzarlo in /aiw/aiw1/bin.

      La memorizzazione di un collegamento simbolico in questa directory offre alcuni vantaggi importanti. RICOH ProcessDirector aggiunge tale directory alla variabile di ambiente PATH quando crea l'utente di sistema RICOH ProcessDirector, pertanto l'applicazione può essere riconosciuta senza dover modificare separatamente la variabile PATH. La directory non viene eliminata con l'applicazione del servizio, anche se alcuni file contenuti in essa potrebbero venire aggiornati. Il file del collegamento dovrebbe restare invariato.

      Inoltre, questa directory è accessibile ai server applicazioni e secondari. Pertanto, anche questi possono utilizzare il collegamento simbolico per individuare l'applicazione esterna presente nel file system ./aiw. Non è possibile eseguire l'applicazione esterna sia sul computer primario basato su Linux sia sul server applicazioni Windows.

Per impostare il programma esterno:

  1. Utilizzare la documentazione del programma esterno e verificare che venga eseguito senza errori come programma autonomo.
  2. Se si prevede di utilizzare RunExternalProgram:
    1. Accedere al computer in cui viene eseguita l'applicazione come utente di sistema RICOH ProcessDirector o con l'ID utente Windows utilizzato per eseguire il server applicazioni.
    2. Comporre il comando utilizzabile per richiamare il programma dalla riga di comando e utilizzarlo per inoltrare un file di input al programma.
      Registrare il comando che funziona correttamente per poterlo utilizzare come modello durante la configurazione di un modello di procedura personale.
    3. Creare un modello di file di controllo da utilizzare nell'operazione.

      Se i valori di proprietà richiesti vengono letti dal programma esterno in un file di parametri allegato al file di stampa, tale file può essere creato dall'operazione RunExternalProgram. Per generare il file, l'operazione sfrutta un modello di file di controllo. Per creare il modello di file di controllo:

      1. Eseguire una copia di un file di parametri utilizzabile dall'applicazione.
      2. Sostituire tutti i valori delle proprietà nel file con la rappresentazione dell'annotazione del simbolo della proprietà di RICOH ProcessDirector. Se il valore corrisponde al nome di un file nel lavoro, sostituirlo con la chiamata al metodo di RICOH ProcessDirector in grado di determinare il nome file.

        Durante l'elaborazione, il modello viene utilizzato per creare un file di parametri risolvendo tutti i riferimenti e immettendo i valori del lavoro corrente.

      3. Copiare il modello di file di controllo in una directory nel file system condiviso RICOH ProcessDirector (/aiw/aiw1/). In questa posizione, tutti i server collegati al server primario possono accedere al file.

        File di controllo di esempio per i programmi esterni installati in /aiw/aiw1/samples/external_programs/. È possibile copiare questi file nella directory /aiw/aiw1/control_files/external_programs/ e personalizzarli oppure aggiungere i propri file di controllo alla directory /aiw/aiw1/control_files/external_programs/. Prendere nota del percorso della directory del modello di file di controllo.

      4. Su sistema Linux, verificare che le autorizzazioni del file per il modello file di controllo forniscano accesso per l'altra classe di utenti di sistema. Ad esempio, impostare le autorizzazioni per il modello del file di controllo su 666.
      5. Accertarsi che un comando esterno passi il file di controllo nel parametro atteso (l'opzione -o per l'inclusione di proprietà aggiuntive, ad esempio).

    4. Su un sistema Linux, creare un collegamento simbolico all'applicazione sul computer primario:
      1. Accedere al sistema su cui viene eseguito il prodotto base RICOH ProcessDirector come utente di sistema RICOH ProcessDirector.
      2. Utilizzare il comando stopaiw per arrestare il server primario.
      3. Utilizzare questo comando per creare il collegamento simbolico:
        ln -s application_file /aiw/aiw1/bin/link_file
        Sostituire application_file con il percorso completo del file eseguibile dell'applicazione e sostituire link_file con il nome del file di collegamento simbolico da creare. Il file eseguibile deve trovarsi all'interno del file system /aiw.
      4. Utilizzare il comando startaiw per avviare il server.
  3. Se si prevede di utilizzare RunHotFolderApplication:
    1. Accedere al computer primario come utente di sistema RICOH ProcessDirector.
    2. Copiare o spostare un file di stampa di esempio nella cartella di input dell'applicazione.
    3. Controllare l'altra applicazione per verificare che inizi a elaborare il file.
    4. Monitorare la cartella di output del file risultante. All'arrivo del file, copiarlo o spostarlo in un'altra directory, quindi verificare che sia corretto.
    5. Passare alla directory contenente i file di log dell'altra applicazione e verificare che sia possibile aprire e visualizzare i file di log.

1.2.4.12.16.2 Impostazione dei modelli di procedura per le procedure esterne.

Creare un modello di procedura che contiene il comando che chiama il programma esterno. Quindi, ottimizzare il modello di operazione in modo che sia in esecuzione sul sistema Linux o Windows sul quale è installato il programma esterno.

1.2.4.12.16.2.1 Impostazione dei modelli di procedura per le procedure esterne che utilizzano i file di controllo o la riga comandi

Questo processo consente di impostare un modello di operazione per le procedure esterne che utilizzano un file di controllo o la riga di comando per trasferire l'input e l'output tra RICOH ProcessDirector e il programma esterno.
Per impostare un modello di procedura per una procedura esterna:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Nel pannello di sinistra, fare clic su Modelli di operazione.
  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul modello di procedura RunExternalProgram e selezionare Copia.
  4. Specificare un nome e la descrizione per il nuovo modello di procedura.
  5. Fare clic su Esterna.
  6. Aggiornare la proprietà Comando esterno.
    Questo è il comando e tutti i parametri di riga comandi che RICOH ProcessDirector emette per eseguire il programma esterno. La stringa di comando può includere l'annotazione di simbolo RICOH ProcessDirector:
    • In questo esempio, il comando cp di Linux copia solo il file JobNumber.print.pdf dalla directory di spool per il lavoro quando il file sorgente e più recente del file di destinazione:
      cp -u ${getAbsoluteFileName(print, pdf, read)} /tmp/jobarchives
        Nota:
      • ${getAbsoluteFileName(print, pdf, read)} è la formula simbolo di RICOH ProcessDirector che restituisce il nome del file di stampa PDF nella directory di spool. Se,durante l'esecuzione del programma esterno, il file di stampa PDF non esiste nella directory di spool, si verifica un errore.
    • In questo esempio, il programma esterno myprogram legge il file JobNumber.print.afp dalla directory di spool e scrive una versione aggiornata del file sulla directory di spool utilizzando il reindirizzamento:
      myprogram -i ${getFileName(print, pdf, read)} > ${getFileName(print, pdf, write)}
        Nota:
      • ${getFileName(print, pdf, read)} è la formula simbolo di RICOH ProcessDirector che restituisce il nome del file di stampa PDF nella directory di spool. Se il file di stampa PDF non esiste nella directory di spool quando viene eseguito il programma esterno, RICOH ProcessDirector restituisce il nome del file di input per il lavoro, che è JobNumber.print.unknown. Se quel file non esiste nella directory di spool, si verifica un errore.
    • In questo esempio, il programma esterno auditstatistics legge il file JobNumber.overrides.text dalla directory di gruppo e scrive un nuovo file di statistica, JobNumber.statistics.text sulla directory di gruppo:
      auditstatistics inputfile=${getFileName(overrides, text, read)} outputfile=${getFileName(statistics, text, write)}
    • In questo esempio, il programma esterno line2afp utilizza un file di parametro separato per il quale esiste un file di controllo di RICOH ProcessDirector corrispondente, se la funzione di supporto AFP è installata. Il file di controllo specifica un metodo di RICOH ProcessDirector che indica al programma esterno di scrivere l'output sulla directory di spool:
      line2afp parmdd=${getControlFileName()}
        Nota:
      • ${getControlFileName()} è la formula simbolo di RICOH ProcessDirector che restituisce il nome del file di controllo risolto. RICOH ProcessDirector genera il file di controllo dal modello del file di controllo specificato dall'utente.
      • Il file di controllo può utilizzare il metodo getChildFileName per restituire il nome di un file secondario in modo che il programma esterno possa scrivere un file nella sottodirectory secondaria nella directory spool. Il programma esterno deve scrivere i nomi file dei file di lavoro secondario in questo formato:
        JobNumber.UsageType.DataType.n,Job.JobType=WorkflowName
        WorkflowName corrisponde al nome del flusso di lavoro richiesto dal lavoro secondario. Il flusso di lavoro deve esistere e deve essere abilitato.
      • Quando si aggiunge un'operazione basata sul modello di procedura RunExternalProgram a un flusso di lavoro, le proprietà che mostrano [Ricevi] nei valori predefiniti del lavoro, vengono modificate per riflettere la fase effettiva alla quale aggiungere la procedura.
    • In questo esempio, l'operazione esterna utilizza il comando copy di Windows per scrivere una copia del file JobNumber.print.pdf dalla directory di spool in una directory di archivio sul sistema Windows:
      copy ${getAbsoluteFileName(print,pdf,read)} d:\archive\pdf
        Nota:
      • Sul sistema Windows deve essere installato il prodotto base o un server applicazioni. Il server applicazioni deve essere collegato al server primario.
      • Specificare la directory Windows utilizzando il formato Windows nativo per il nome directory.
      • Utilizzare i comandi nativi di Windows invece dei comandi SFU quando appropriato; ad esempio, utilizzare il comando copy invece del comando cp. Non tutti i comandi SFU sono disponibili sui sistemi Windows.
      • In base al comando, una directory sul sistema Windows potrebbe non aver bisogno di esistere. Il comando può creare la directory sul sistema Windows.
      • Assicurarsi di ottimizzare il modello di operazione solo per eseguire su un server applicazioni Windows. A causa dei formati diversi per i nomi della directory su Linux, un'operazione basata sul modello di operazione non riesce se RICOH ProcessDirector prova ad eseguire l'operazione su un sistema diverso da Windows.
  7. Se è stato creato un modello del file di controllo da utilizzare con il programma esterno, aggiornare la proprietà Modello file di controllo esterno. Impostare il valore sul percorso della directory e sul nome del modello del file di controllo. Se il programma esterno riceve solo i suoi parametri come argomenti della riga comandi, eliminare i valori per questa proprietà.
  8. Aggiornare la proprietà Codici di ritorno validi.
    In questo contesto, un codice di ritorno valido è qualsiasi codice di ritorno di un programma esterno che non richiede alcuna azione dell'utente. Separare più numeri di codici di ritorno con virgole. Per qualsiasi codice di ritorno da programma esterno che non è incluso nel valore per questa proprietà, RICOH ProcessDirector sposta il lavoro sullo stato di errore. Esso emette anche un messaggio nel log per il lavoro per segnalare un problema che il programma esterno ha riportato.

    Ad esempio, se il valore della proprietà codici di ritorno validi è 0,4 e il programma esterno termina con un codice di ritorno di 16, RICOH ProcessDirector emette un messaggio simile al seguente:

    AIWI6073E Operazione esterna cp /aiw/aiw1/spool/default/10000016/10000016.print.unknown /archive/directory è terminata con un codice di ritorno di 16, definito come un errore.

  9. Se l'installazione ha i requisiti di lingua specifici, è possibile anche istruire il programma esterno per restituire i messaggi in una lingua che supporta. L'elenco della proprietà Lingua programma esterno elenca le lingue supportate da RICOH ProcessDirector.
  10. Fare clic su OK.
  11. Aggiornare qualsiasi impostazione nella scheda Ottimizzazione per eseguire l'operazione sui computer dove è installato il programma esterno.
  12. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul nuovo modello di procedura e selezionare Abilita.

1.2.4.12.16.2.2 Impostazione dei modelli di procedura per le procedure esterne che utilizzano hot folder

Questo processo consente di impostare un modello di operazione per le operazioni esterne che utilizzano hot folder per trasferire l'input e l'output tra RICOH ProcessDirector e il programma esterno.
Per impostare un modello di procedura per una procedura esterna:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Nel pannello di sinistra, fare clic su Modelli di operazione.
  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul modello di operazione RunHotFolderApplication e selezionare Copia.
  4. Specificare un nome e la descrizione per il nuovo modello di procedura.
  5. Fare clic su Hot Folder.
  6. Aggiornare la proprietà Cartella di invio.
    Il valore di questa proprietà è il nome di hot folder di input per il programma esterno. RICOH ProcessDirector inserisce il lavoro in questa cartella per inoltrarlo al programma esterno.
      Nota:
    • Il valore deve essere il nome di una cartella già esistente. RICOH ProcessDirector non crea la cartella.
    • La cartella deve essere accessibile sia a RICOH ProcessDirector che al programma esterno. Può essere:
      • Nel file system condiviso di RICOH ProcessDirector, /aiw/aiw1/, sul computer in cui è installato il server primario.
      • In un file system condiviso utilizzando un software di condivisione file, ad esempio Samba.
    • Anche se la cartella si trova in un sistema Windows, specificare il percorso utilizzando il formato Linux. Se, ad esempio, la cartella è C:\Sending, immettere /Sending.
    • Se questo valore è nullo, nessun file viene copiato e la procedura resta in attesa.
  7. Aggiornare la proprietà File da inviare.
    È una formula simbolica che viene risolta sul nome del file che RICOH ProcessDirector invia al programma esterno.
      Nota:
    • Il valore predefinito è getAbsoluteFileName(print, pdf, read), che restituisce il nome del file di stampa PDF nella directory spool. Se,durante l'esecuzione del programma esterno, il file di stampa PDF non esiste nella directory di spool, si verifica un errore.
  8. Aggiornare la proprietà Cartella di richiamo.
    È il nome di hot folder di output per il programma esterno. RICOH ProcessDirector recupera il lavoro da questa cartella una volta elaborato dal programma esterno.
      Nota:
    • Il valore deve essere il nome di una cartella già esistente. RICOH ProcessDirector non crea la cartella.
    • La cartella deve essere accessibile sia a RICOH ProcessDirector che al programma esterno. Può essere:
      • Nel file system condiviso di RICOH ProcessDirector, /aiw/aiw1/, sul computer in cui è installato il server primario.
      • In un file system condiviso utilizzando un software di condivisione file, ad esempio Samba.
    • Anche se la cartella si trova in un sistema Windows, specificare il percorso utilizzando il formato Linux. Se, ad esempio, la cartella è C:\Retrieval, immettere /Retrieval.
    • Se si imposta la proprietà Rimuovi cartella di ricerca su No, il file che l'operazione recupera può trovarsi nella cartella del recupero quando un lavoro arriva all'operazione. L'operazione recupera il file e inserisce il file specificato dalla proprietà File da inviare nella cartella di invio. L'operazione invia quindi il lavoro e il file richiamato all'operazione successiva nel flusso di lavoro. L'operazione non attende il posizionamento di un nuovo file nella cartella di ricerca.
  9. Aggiornare la proprietà Modello di richiamo.

    Il valore di questa proprietà è la stringa corrispondente al modello che RICOH ProcessDirector utilizza per identificare i file di output da richiamare da hot folder di output di un programma esterno.

    Ad esempio, il valore ${Job.ID}.* corrisponde a tutti i file il cui nome è uguale all'ID lavoro, con qualsiasi estensione.

  10. Aggiornare la proprietà File richiamato.
    Il valore di questa proprietà è una formula simbolica che viene risolta sul nome che RICOH ProcessDirector utilizza per rinominare il file richiamato.
  11. Aggiornare la proprietà Rimuovi cartella di ricerca.

    Se un lavoro inizia l'operazione, questo valore comunica a RICOH ProcessDirector se rimuovere i file nella cartella del recupero il cui nome file corrisponde al Modello di ricerca.

  12. Aggiornare la proprietà File di log dell'applicazione.
    Il valore di questa proprietà è la cartella in cui il programma esterno scrive i file di log. Questo valore può essere vuoto.
  13. Aggiornare la proprietà Intervallo di poll.
    Il valore di questa proprietà è l'intervallo espresso in secondi in cui RICOH ProcessDirector verifica la presenza di lavori completati nell'hot folder di output.
  14. Aggiornare la proprietà Conteggio di verifica della dimensione file.
    Il valore di questa proprietà è il numero di volte in cui RICOH ProcessDirector esegue il poll dell'hot folder di output e rileva un file la cui dimensione non è stata modificata. RICOH ProcessDirector decide quindi che il file è completo.
  15. Aggiornare la proprietà Intervallo di timeout.
    Il valore di questa proprietà è il limite temporale espresso in minuti per richiamare un lavoro dall'hot folder di output di un programma esterno. Se il lavoro non è stato ricevuto o non risulta completo quando viene raggiunto il limite di tempo, esso è in errore.
      Nota:
    • L'intervallo di timeout deve essere maggiore dell'intervallo di poll che stabilisce il conteggio di verifica del file.
    • Se l'intervallo di timeout è 0, RICOH ProcessDirector resta sempre in attesa.
  16. Fare clic su OK.
  17. Aggiornare qualsiasi impostazione nella scheda Ottimizzazione per eseguire l'operazione sui computer dove è installato il programma esterno.
  18. Selezionare il nuovo modello di procedura e fare clic su Abilita.

1.2.4.12.16.3 Impostazione dei flussi di lavoro per operazioni esterne

Una volta creato un modello procedura per richiamare un programma esterno e per ottimizzare il modello per l'esecuzione sul server su cui è installato il programma esterno, è necessario aggiungere al flusso di lavoro un'operazione basata sul modello procedura. Assegnare quindi il flusso di lavoro a un dispositivo di input, oppure utilizzare un altro metodo per assegnare il flusso di lavoro a lavori specifici.
Per impostare un flusso di lavoro per una procedura esterna:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Determinare se è possibile utilizzare una copia di un flusso di lavoro esistente o se è necessario creare un nuovo flusso di lavoro. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
    • Fare clic con il tasto destro del mouse sui flussi di lavoro e selezionare Copia. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
    • Fare clic su Aggiungi e specificare il nome e la descrizione del nuovo flusso di lavoro.
  3. per aggiungere l'operazione esterna:
    1. Nell'Editor flusso di lavoro, fare clic su Modelli operazione nell'angolo in alto a destra della finestra.
    2. Fare clic sul modello di procedura esterno e trascinarlo nell'editor flusso di lavoro. Posizionare l'operazione dove si desidera.
    3. Se si desidera rinominare l'operazione, fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione. Selezionare Proprietà, quindi fare clic su Generale. Per la proprietà Nome operazione digitare un nome per la nuova operazione e fare clic su OK.
  4. Modificare le proprietà per l'elaborazione del funzionamento come necessario.
  5. Collegare l'operazione alle altre operazioni.
    L'operazione esterna può utilizzare l'elaborazione condizionale per ricevere un lavoro da più operazioni e inviarlo a più operazioni. È possibile allegare regole ai connettori specificando condizioni e impostare proprietà di lavoro per diramazioni diverse del flusso di lavoro aggiungendo operazioni basate sul modello procedura AssignJobValues.
  6. Aggiungere o aggiornare le altre procedure nel flusso di lavoro se necessario. Un flusso di lavoro può contenere più di un'operazione che richiama un programma esterno.
  7. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.
  8. Verificare il programma esterno.

1.2.4.12.16.4 Verifica dell'elaborazione delle operazioni esterne tramite RICOH ProcessDirector

Dopo aver impostato i modelli di procedura per le operazioni esterne e aggiunto le operazioni al flusso di lavoro, configurare il metodo di assegnazione del flusso di lavoro ed eseguire i lavori di test prima di eseguire i lavori di produzione.
Per verificare l'elaborazione delle operazioni esterne tramite RICOH ProcessDirector:
  1. Determinare la modalità di assegnazione del flusso di lavoro contenente l'operazione esterna ai lavori e configurare il dispositivo di input.
  2. Inoltrare un lavoro al dispositivo di input e visualizzare il log per il lavoro una volta completata l'elaborazione.
  3. Se il lavoro non ha completato l'elaborazione e si trova in stato di errore, o se l'elaborazione è riuscita ma i risultati non erano previsti, utilizzare i messaggi nel log per correggere il problema.

1.2.4.12.17 Definizione di un flusso di lavoro con stampa di anteprima

Per stampare pagine di esempio da un lavoro in modo da poter verificare l'output prima di stampare l'intero lavoro, è necessario definire un flusso di lavoro che includa una o più operazioni basate sul modello PreviewPrint.

Esistono vari modi per usare la stampa di anteprima e metodi corrispondenti per la creazione di flussi di lavoro. Ad esempio, è possibile:

  • Creare un flusso di lavoro con un'operazione PreviewPrint e configurarlo in modo che gli operatori controllino la stampa di anteprima ad ogni esecuzione dell'operazione.

    Se l'output non è accettabile, gli operatori possono modificare le impostazioni delle proprietà per il lavoro e usare l'azione Elabora nuovamente per eseguire di nuovo la stampa di anteprima.

  • Creare un flusso di lavoro con più operazioni PreviewPrint e configurarlo in modo che alcune delle stampe di anteprima vengano accettate automaticamente.

    Gli operatori possono confrontare tutti gli output e regolare le proprietà del lavoro per ottenere una stampa di anteprima più accettabile, quindi consentire la continuazione dell'elaborazione del lavoro con la successiva procedura.

  • Creare un tipo di lavoro preflight che includa più operazioni PreviewPrint con alcune delle stampe di anteprima accettate automaticamente, con o senza un'operazione PrintJobs. Quindi, creare altri flussi di lavoro che corrispondano alle proprietà usate in ciascuna operazione PreviewPrint.

    Gli operatori possono confrontare l'output della stampa di anteprima e scegliere qual è più accettabile. Quindi, possono accettare la stampa di anteprima e scegliere di continuare l'elaborazione del lavoro nello stesso flusso di lavoro o in uno degli altri flussi.

È possibile scegliere il metodo che soddisfa meglio il proprio processo.

Per definire un flusso di lavoro con stampa di anteprima:

  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul flusso di lavoro che si desidera utilizzare come modello e selezionare Copia.
  3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  4. Controllare i passaggi inclusi nel flusso di lavoro e i valori predefiniti impostati.
  5. Aggiungere al flusso di lavoro una o più operazioni basate sul modello PreviewPrint nelle posizioni appropriate e impostare i valori predefiniti della proprietà del lavoro.
    Se si aggiunge più di un'operazione PreviewPrint, è possibile impostare la proprietà Accetta automaticamente stampa di anteprima su affinché alcune delle operazioni vengano accettate senza alcun intervento.
  6. Aggiungere tutte le altre operazioni che si desidera aggiungere al flusso di lavoro, incluse quelle che modificano le opzioni di output, tra le operazioni basate sul modello PreviewPrint.
  7. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.12.18 Configurazione di un flusso di lavoro che utilizza il tipo di riavvio dell'operazione Riformatta

Per spostare i lavori da una stampante all'altra, potrebbe essere necessario formattarli. Ad esempio, un lavoro viene formattato per la stampa 2-up su una stampante a modulo continuo, ma è necessario spostarlo su una stampante a foglio singolo, in cui i dati devono essere formattati per la stampa 1-up. La pianificazione del lavoro sulla stampante non è sufficiente perché i dati del lavoro devono essere riformattati in modo da poter essere stampati correttamente. È necessario configurare il flusso di lavoro in modo da riformattare il lavoro per la stampante.
Dopo aver configurato il flusso di lavoro, un operatore può utilizzare la proprietà di pianificazione Formato di output per abbinare il lavoro a una stampante. Quando l'operatore utilizza la pagina Pianificazione lavori per cambiare il Formato di output di un lavoro, questo lavoro viene inviato all'operazione che ha il tipo di riavvio Riformatta. Da quell'operazione, il lavoro viene inviato tramite il percorso del flusso di lavoro che esegue le operazioni corrette per il Formato di output selezionato.

Prima di configurare un flusso di lavoro, identificare la riformattazione necessaria. Il flusso di lavoro necessita di un percorso di elaborazione condizionale per ogni valore Formato di output utilizzato dalle stampanti.

La proprietà di pianificazione Formato di output ha cinque valori. Poiché questi valori servono solo a pianificare i lavori sulle stampanti, è possibile assegnarli a qualsiasi processo di formattazione dei lavori. Questo elenco fornisce un uso per ognuno dei valori:

  • Da A a Z per PDF

    È possibile assegnare il valore Da A a Z per PDF alle stampanti per PDF roll-to-fold e ai lavori formattati per queste stampanti.

  • Da Z ad A per PDF

    È possibile assegnare il valore Da Z ad A per PDF alle stampanti per PDF roll-to-roll e ai lavori formattati per queste stampanti.

  • Da A a Z per AFP

    È possibile assegnare il valore Da A a Z per AFP alle stampanti per AFP roll-to-fold e ai lavori formattati per queste stampanti.

  • Da Z ad A per AFP

    È possibile assegnare il valore Da Z ad A per AFP alle stampanti per AFP roll-to-roll e ai lavori formattati per queste stampanti.

  • Converti

    È possibile assegnare il valore Converti alle stampanti Postscript e ai lavori in qualsiasi flusso di dati formattati per queste stampanti.

Per configurare un flusso di lavoro che usa il tipo di riavvio dell'operazione Riformatta:

  1. Assegnare i valori Formato di output alle stampanti:
    1. Nel portlet Stampanti, fare clic con il pulsante destro del mouse sulla stampante e selezionare Proprietà.
    2. Nella scheda Pianificazione, impostare un valore per la proprietà Formato di output.
  2. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  3. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera modificare.
  4. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  5. Impostare il valore Formato di output per i lavori nel flusso di lavoro.
    Ad esempio:
    • Impostare un valore Formato di output in un file di sovrascrittura.
    • Nell'operazione AssignJobValues, selezionare Formato di output come valore per la proprietà Valori da impostare, quindi selezionare un valore per Formato di output.
    • Nell'operazione PrintJobs, impostare un valore per Formato di output.
  6. Impostare il Tipo di riavvio dell'operazione su Riformatta sull'operazione che invia i lavori tramite i connettori per i rami che riformattano i lavori con diversi valori di Formato di output.
    Se, a questo fine, è necessario aggiungere un'operazione al flusso di lavoro, è possibile utilizzare il modello di operazione ContinueToNextStep.
      Importante:
    • Il flusso di lavoro deve avere solo un'operazione con tipo di riavvio con Riformatta. Se più operazioni hanno questo tipo di riavvio, il lavoro passa allo stato di errore quando l'operatore associa il valore Formato di output del lavoro al valore Formato di output della stampante.
  7. Per effettuare la riformattazione, aggiungere un'elaborazione condizionale al flusso di lavoro.
    In base alle esigenze, l'elaborazione condizionale può essere semplice o complicata.

    Le operazioni quali ReversePDFPageOrder, PreparePDFOutputForFinishing o ReverseOutputOrder (per lavori AFP) possono essere utilizzate per riordinare le pagine in un lavoro. Posizionare le operazioni che riformattano il lavoro dopo l'operazione con tipo di riavvio Riformatta e aggiungere l'elaborazione condizionale per ogni tipo di lavoro che si sta riformattando.

    Se il Formato di output del lavoro è Converti ed è stata installata un'appropriata funzione di conversione, è possibile utilizzare operazioni quali TransformJobIntoPDF, TransformJobIntoAFP o TransformWIthAdvancedFeature per convertire il lavoro nel corretto flusso di dati per la stampante.

    L'esempio al termine di questa procedura mostra come modificare un semplice flusso di lavoro PDF per riformattare i lavori.

  8. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.
  9. Verificare il flusso di lavoro per assicurarsi che i lavori con ogni valore Formato di output seguano il percorso idoneo tramite il flusso di lavoro, e che vengano riformattati per la stampante richiesta.
Esempio: Modifica di un semplice flusso di lavoro che invia lavori a una stampante per PDF roll-to-fold

Il flusso di lavoro prevede le seguenti operazioni:

  • SetJobPropsFromTextFile
  • DetectInputDataStream
  • CountPages
  • CreatePageRanges
  • PrintJobs
  • RetainCompletedJobs
  • RemoveJobs

Per riformattare i lavori PDF per una stampante per PDF roll-to-roll:

  1. Assegnare il valore Da A a Z per PDF per Formato di output per stampanti roll-to-fold.
  2. Assegnare il valore Da Z ad A per PDF per Formato di output per stampanti roll-to-roll.
  3. Impostare il valore Formato di output per i lavori nel flusso di lavoro su Da A a Z per PDF.
  4. Tra le operazioni CountPages e CreatePageRanges aggiungere un'operazione Continue basata sul modello di operazione ContinueToNextStep.
  5. Sull'operazione Continue impostare il Tipo di riavvio dell'operazione su Riformatta.
  6. Aggiungere una regola con una condizione al connettore tra le operazioni Continue e CreatePageRanges. Formato di output = Da A a Z per PDF. Nominare la regola Se roll-to-fold.
  7. Aggiungere un'operazione non collegata basata sull'operazione ReversePDFPageOrder nel connettore Se roll-to-fold. Collegare la nuova operazione alle operazioni Continue e CreatePageRanges.
  8. Aggiungere una regola con una condizione al connettore tra le operazioni Continue e ReversePDFPageOrder. Formato di output = Da Z ad A per PDF. Nominare la regola Roll-to-roll.
  9. Sull'operazione PrintJobs, impostare Stampante richiesta su Non impostata.

    Questa impostazione impedisce che RICOH ProcessDirector invii automaticamente i lavori a una stampante specifica.

  10. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.
  11. Eseguire i processi attraverso il flusso di lavoro:
    1. Abilitare il flusso di lavoro.
    2. Abilitare e collegare il dispositivo di input che invia processi sul flusso di lavoro.
    3. Inviare un lavoro formattato per una stampante roll-to-fold al flusso di lavoro.

      Il lavoro dovrebbe venire stampato sulla stampante roll-to-fold.

    4. Disabilitare la stampante roll-to-fold.
    5. Inviare un altro lavoro formattato per una stampante roll-to-fold al flusso di lavoro.

      Quando il lavoro arriva all'operazione PrintJobs, viene interrotto.

    6. Selezionare il lavoro nella tabella Lavori e fare clic su Pianifica.
    7. Selezionare la stampante roll-to-roll e fare clic su Metti in corrispondenza i lavori con la stampante.
    8. Fare clic su OK.

      Il lavoro dovrebbe ritornare all'operazione Continue, procedere nel ramo Se roll-to-roll ed essere stampato sulla stampante roll-to-roll.

1.2.4.12.19 Aggiunta di operazioni per l'elaborazione dei lavori eliminati

È possibile aggiungere ai flussi di lavoro delle operazioni che elaborino i lavori eliminati prima di rimuoverli dal sistema.

Ad esempio, è possibile aggiungere operazioni che registrano informazioni sui lavori a scopo di valutazione prima di lasciarle nel sistema.

Per aggiungere operazioni per l'elaborazione dei lavori eliminati:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera modificare.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Aggiungere le operazioni per l'elaborazione dei lavori eliminati.

    Se si desidera elaborare tutti i lavori prima di eliminarli, è possibile aggiungere operazioni tra l'operazione RetainCompletedJobs e l'operazione RemoveJobs.

      Importante:
    • Assicurarsi di includere un'operazione RemoveJobs. Senza questa operazione, i lavori restano nel sistema.

  5. Impostare Tipo di riavvio dell'operazione su Elimina sulla prima operazione che elabora i lavori eliminati.

    Aggiungiamo, ad esempio, in questo ordine, 3 operazioni per elaborare i lavori eliminati: WriteJobLog, CopyToFolder e RemoveJobs. Impostare Tipo di riavvio dell'operazione su Elimina sull'operazione WriteJobLog.

      Importante:
    • Non dare a più di un'operazione del flusso di lavoro un tipo di riavvio dell'operazione Elimina. In caso contrario, RICOH ProcessDirector invia i lavori eliminati alla prima operazione del flusso di lavoro con un tipo di riavvio Elimina.

  6. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.
Quando un operatore elimina un lavoro, RICOH ProcessDirector lo invia all'operazione con un tipo di riavvio Elimina.

1.2.4.12.20 Aggiunta di operazioni per codificare file PDF

È possibile aggiungere operazioni al flusso di lavoro che aggiungono la protezione tramite password ai file PDF e che limitano le azioni che possono essere eseguite sui file PDF.
Ad esempio, potrebbe essere necessario inviare l'esempio di un lavoro al cliente. Se il lavoro contiene dati sensibili, è possibile aggiungere un'operazione basata sul modello di procedura EncryptPDF per codificare l'esempio prima di inviarlo.

Quando si codifica un file PDF, è possibile specificare una o due password. La Password proprietario è la password principale. Sblocca completamente il file in modo che il destinatario possa leggerlo, compilare i campi del modulo e persino modificare i contenuti del file. Le operazioni RICOH ProcessDirector necessitano del livello di accesso fornito da Password proprietario quando elaborano i processi, perché spesso effettuano modifiche a tali file PDF.

La Password utente è una password molto più limitata. Sblocca il file in modo che possa essere letto, ma non modificato in alcun modo. La password è necessaria solo se entrambe queste istruzioni sono true:

  • Il destinatario deve immettere una password per aprire il file per leggerlo.
  • Al destinatario deve essere vietata la modifica del documento, ad esempio, la compilazione di moduli o la modifica di contenuti.

Se il file non contiene informazioni sicure, è possibile codificarlo in modo che possa essere aperto senza una password, ma richiedere la Password proprietario per le funzioni di modifica.

Per aggiungere operazioni per codificare file PDF:

  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera modificare.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Aggiungere l'operazione EncryptPDF per elaborare i file PDF.
    La maggior parte delle operazioni del flusso di lavoro non è in grado di elaborare file PDF codificati. Scegliere attentamente dove posizionare questa operazione per evitare un errore del flusso di lavoro. Ad esempio, se si sta consegnando un file PDF codificato come documento finale, il file deve essere posizionato il più vicino possibile alla fine del flusso di lavoro. Se si sta inviando il file PDF codificato come anteprima al cliente, è possibile posizionarlo prima nel flusso di lavoro. Assicurarsi di salvare il file PDF codificato in una posizione diversa dalla directory di spool.
  5. Immettere la Password proprietario che si desidera impostare per il file e selezionare il livello Azioni protette da password.
  6. Se il livello Azioni protette da password è impostato su Modifica, compila, leggi e si desidera che il destinatario digiti una password per aprire il file, immettere una Password utente. Se il livello Azioni protette da password è impostato su Modifica o Modifica, compila, non è necessaria una Password utente.
  7. Se le operazioni del flusso di lavoro restanti non devono aprire il file PDF, è possibile utilizzare il valore predefinito per la proprietà File PDF codificato. Il valore predefinito del lavoro, ${JobID.print.pdf}, sostituisce il file di spool per il lavoro. Per mantenere la versione non codificata del file nella directory di spool per un'ulteriore elaborazione, specificare un valore diverso per la proprietà File PDF codificato, ad esempio: ${getFileName(encrypted, pdf, write)}
  8. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.12.21 Aggiunta di operazioni per decodificare file PDF

Quando RICOH ProcessDirector riceve un file PDF codificato, il file deve essere decodificato prima di poter essere elaborato.
Ad esempio, è possibile aggiungere un'operazione all'inizio del flusso di lavoro per elaborare i file PDF protetti da password.

Quando si codifica un file PDF, è possibile specificare una o due password. La Password proprietario è la password principale. Sblocca completamente il file in modo che il destinatario possa leggerlo, compilare i campi del modulo e persino modificare i contenuti del file. Le operazioni RICOH ProcessDirector necessitano del livello di accesso fornito da Password proprietario quando elaborano i processi, perché spesso effettuano modifiche a tali file PDF.

La Password utente è una password molto più limitata. Sblocca il file in modo che possa essere letto, ma non modificato in alcun modo.

Se il file non contiene informazioni sicure, è possibile codificarlo in modo che possa essere aperto senza una password, ma richiedere la Password proprietario per le funzioni di modifica.

Per aggiungere operazioni per decodificare file PDF:

  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera modificare.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro. Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Aggiungere un'operazione in base al modello di procedura DecryptPDF per elaborare i file PDF codificati.
    Assicurarsi di aggiungere l'operazione prima della prima operazione nel flusso di lavoro che deve aprire il file PDF per evitare errori di elaborazione. La maggior parte delle operazioni del flusso di lavoro non è in grado di elaborare file PDF codificati.
  5. Immettere la Password proprietario utilizzata quando è stato codificato il file PDF.
    Se la password cambia per ogni lavoro, è necessario fornire un modo all'operatore per immettere la password per ciascun lavoro. È possibile aggiungere un'operazione manuale al flusso di lavoro prima dell'operazione DecryptPDF e fornire un nome come EnterOwnerPassword. Durante l'elaborazione, il lavoro si interrompe a tale operazione. L'operatore può aprire il notebook della proprietà del lavoro e immettere la Password proprietario nella scheda Ottimizza PDF. L'operatore può completare l'operazione manuale in modo che la password sia disponibile quando viene eseguita l'operazione DecryptPDF.
  6. Verificare la posizione del file di output. Per impostazione predefinita, il file PDF decodificato diventa il file di stampa nella directory di spool del lavoro.
  7. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.12.22 Definizione di flussi di lavoro per elaborare XML

Per elaborare i lavori XML, è necessario definire uno o più gruppi di lavoro in grado di gestire i lavori XML.

Prima di definire i flussi di lavoro XML:

  • Leggere lo scenario di utilizzo per l'elaborazione di ordini in un file XML. Tale scenario utilizza quattro flussi di lavoro per elaborare un lavoro XML.
  • Valutare i file XML che forniscono input all'elaborazione e decidere quanti flussi di lavoro sono richiesti per elaborare il lavoro XML. Per informazioni sulla preparazione per la ricezione dei lavori XML, consultare il relativo argomento.

Se la propria azienda utilizza un server proxy e il proprio flusso di lavoro presenta un'operazione DownloadFile, configurare RICOH ProcessDirector per utilizzare il server proxy.

Per definire i flussi di lavoro per elaborare i lavori XML:
  1. Nella pagina Flusso di lavoro, aggiungere il primo flusso di lavoro.
  2. Dopo l'operazione SetJobPropsFromTextFile, aggiungere un'operazione basata sul modello operazione DetectInputDataStream.
  3. Se il flusso di lavoro crea i lavori dal file XML, aggiungere una o più operazioni basate sul modello operazione CreateJobsFromXML.

    Impostare le seguenti proprietà:

    • Per la proprietà File di input XML:
      • Utilizzare il valore predefinito se il file XML si trova nella directory di spool del lavoro.
      • Specificare il percorso di directory e il nome file, se il file XML si trova in un'altra posizione.
    • Per la proprietà Espressione XPath per la creazione di lavori, specificare l'espressione XPath definita per l'operazione.
    • Per la proprietà Flusso di lavoro per nuovi lavori, selezionare il flusso di lavoro a cui vengono inoltrati i nuovi lavori dall'operazione CreateJobsFromXML.
    • Per la proprietà Crea come lavoro secondario:
      • Per creare lavori secondari, selezionare .

        Ad esempio, creare lavori secondari per gli elementi presenti in un ordine.

      • Per creare lavori indipendenti, selezionare No.

        Ad esempio, non creare lavori secondari per gli ordini indipendenti.

    • Per la proprietà Interrompere in assenza di elementi corrispondenti:
      • Selezionare se ogni file di input XML presenta uno o più elementi corrispondenti all'espressione XPath. Il lavoro viene posto in stato di errore se l'operazione non trova elementi corrispondenti.

        Ad esempio, un'operazione CreateJobsFromXML crea un lavoro XML per ogni ordine presente in un file di input XML. Ogni file di input XML presenta uno o più ordini. Il lavoro viene posto in stato di errore se l'operazione non trova elementi dell'ordine.

      • Selezionare No se alcuni file di input XML non presentano alcun elemento corrispondente all'espressione XPath. Il lavoro continua con l'operazione successiva nel flusso di lavoro se l'operazione non trova alcun elemento corrispondente.

        Ad esempio, un'operazione CreateJobsFromXML crea un lavoro XML per ogni elemento di stampa presente in un ordine. Gli ordini possono presentare elementi di stampa o promozionali oppure entrambi. Il lavoro continua con l'operazione successiva nel flusso di lavoro se l'operazione non trova alcun elemento corrispondente per gli elementi di stampa.

    • Per la proprietà Nome del nuovo lavoro, specificare il valore da usare per la proprietà Nome dei lavori creati dall'operazione.

  4. Se il flusso di lavoro converte i dati XML in un altro formato, aggiungere una o più operazioni basate sul modello operazione ApplyXSLTransform.
    Come regola generale, aggiungere un'operazione ApplyXSLTransform al flusso di lavoro a cui vengono inoltrati i lavori da un'operazione CreateJobsFromXML.

    L'operazione ApplyXSLTransform converte gli elementi XML in proprietà del documento o del lavoro RICOH ProcessDirector utilizzate da altre operazioni del flusso di lavoro.

  5. Per utilizzare un URL per scaricare i file per l'elaborazione, aggiungere un'operazione basata sul modello di procedura DownloadFile.
  6. Aggiungere le operazioni richieste per l'elaborazione.

    Ad esempio, aggiungere le operazioni richieste per elaborare i file PDF.

  7. Salvare il flusso di lavoro.
  8. Per aggiungere il flusso di lavoro successivo, ripetere le operazioni per l'aggiunta del primo flusso di lavoro.
  9. Una volta terminato di aggiungere i flussi di lavoro, provarli.

1.2.4.12.23 Definizione di un percorso di errore in un flusso di lavoro

È possibile aggiungere un ramo al flusso di lavoro in modo che, se un lavoro passa a uno stato di errore, tale lavoro continui l'elaborazione in un altro percorso nel flusso di lavoro anziché rimanere nello stato di Errore. È possibile definire un ramo da ogni operazione del flusso di lavoro.
Per definire un percorso di errore in un flusso di lavoro:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro.
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera modificare.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Trovare l'operazione per cui si desidera creare un percorso di errore.
  5. Aggiungere l'operazione che si desidera venga eseguita dal ramo di errore.
  6. Disegnare un connettore dall'operazione in cui l'errore potrebbe verificarsi per l'operazione che si desidera eseguire quando si verifica l'errore.
  7. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul connettore appena disegnato e selezionare Proprietà.
  8. Aggiungere una regola per quando il lavoro passa nello stato di errore:
    1. Digitare il Nome regola per definire la nuova regola.
      Si consiglia di assegnare un nome alla regola che identifica il ramo come percorso di errore, ad esempio Se errore. Il nome viene visualizzato accanto al connettore sull'Editor flusso di lavoro
    2. Per specificare le condizioni da controllare per lo stato di errore, impostare Proprietà su Stato del lavoro corrente, Confronto su = e il Valore su Errore.
        Nota:
      • Errore è l'unico valore per la proprietà Stato del lavoro corrente che può essere utilizzato in una regola.
    3. Assicurarsi che il valore Ordine di esecuzione sia impostato in modo appropriato per il percorso di errore. Se le altre condizioni vengono soddisfatte prima del percorso di errore, il lavoro potrebbe non seguire il percorso desiderato.
  9. Aggiungere eventuali altre condizioni che si desidera utilizzare per valutare quando seguire il percorso di errore.
  10. Fare clic su OK.
  11. Ripetere questa procedura per aggiungere più percorsi di errore. In un flusso di lavoro possono essere presenti più percorsi di errore.
  12. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.
  13. Attivare il flusso di lavoro e controllarlo per accertarsi che le regole nel ramo funzionino nel modo previsto. Inoltrare i lavori che vengono inviati a tutti i percorsi Quando un lavoro segue il percorso di errore, esce dallo stato di Errore, quindi è necessario trovare un altro modo per cercare i lavori invece di cercare lo stato di Errore.
      Nota:
    • Quando il lavoro passa allo stato di Errore, i file nella directory /tmp sotto la directory di spool per il lavoro vengono spostati nella directory /error. Quando vengono spostati, il nome dell'operazione e il nome della fase vengono anteposti ai nomi dei file.

1.2.4.12.24 Chiamata di un servizio Web REST da un flusso di lavoro

Per chiamare un servizio Web REST, identificare i parametri utilizzati per chiamare il servizio Web REST. Testare lo scambio di dati tra RICOH ProcessDirector e l'applicazione. Aggiungere al flusso di lavoro un'operazione in base al modello di operazione CallRESTService.
Per chiamare un servizio Web REST da un flusso di lavoro:
  1. Reperire informazioni sui requisiti di comunicazione con il servizio Web REST per l'applicazione:
    • I valori per potersi autenticare con l'applicazione
    • I valori per poter richiedere i dati dal servizio Web REST
    • Il formato dei dati forniti nella risposta

    Fare riferimento alla documentazione dell'applicazione o consultare la compagnia che ospita l'applicazione.

  2. Per preparare RICOH ProcessDirector a comunicare con l'applicazione, eseguire le seguenti attività:
    • Se l'applicazione richiede un certificato di sicurezza, installare il certificato sul RICOH ProcessDirector computer principale.
    • Se l'ambiente richiede un server proxy per comunicare con i servizi Web, impostare il sistema in modo da poterlo utilizzare.

    Per maggiori informazioni, vedere le attività correlate.

  3. Eseguire un test manuale che si autentichi con l'applicazione e che richieda una risposta dal servizio Web REST. Verificare che il servizio Web restituisca la risposta desiderata.
    Molti browser dispongono di plugin, ad esempio Boomerang per Google Chrome, che testano le chiamate del servizio Web ai clienti REST.
  4. Se il servizio Web include un payload, decidere in che modalità fornire le informazioni:
    • È possibile inserire il payload come valore della proprietà Payload richiesta.
    • È possibile archiviare il payload in un file di testo a cui l'operazione CallRESTService può accedere durante l'elaborazione del lavoro.
  5. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  6. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera modificare.
  7. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori attualmente elaborati nel flusso di lavoro potrebbero andare in errore.
  8. Controllare i passaggi inclusi nel flusso di lavoro e i valori predefiniti impostati.
  9. Aggiungere al flusso di lavoro un'operazione basata sul modello di operazione ChiamataServizioREST, nell'opportuna posizione.
  10. Configurare i valori delle proprietà di lavoro.
    1. Configurare la proprietà URL richiesta con l'URL del servizio Web chiamato dalla procedura.
      L'URL può utilizzare il protocollo HTTP o il protocollo HTTPS.
    2. Impostare la proprietà Metodo richiesta con il valore richiesto dal servizio Web.
    3. Impostare la proprietà Password con la password che l'operazione fornisce al servizio Web REST per autenticarsi con l'applicazione.
      Inserire la password come valore per questa proprietà. Per fornire la password al servizio Web REST, specificare la proprietà Lavoro.WebService.Password come simbolo nelle proprietà Payload richiesta, Intestazione richiesta o Parametri richiesta: ${Job.WebService.Password}. Per determinare quale proprietà utilizzare, fare riferimento alla documentazione del servizio Web.
    4. Impostare la proprietà Tipo di payload richiesta:
      • Per specificare il corpo della richiesta dei servizi Web come valore della proprietà Payload richiesta, seleziona TESTO.
      • Per specificare il corpo della richiesta dei servizi Web in un file di testo a cui l'operazione CallRESTService può accedere durante l'elaborazione del lavoro, selezionare FILE.
        Nota:
      • Se non si specifica un payload, RICOH ProcessDirector ignora il valore di questa proprietà.
    5. Se il servizio Web include un payload, impostare la proprietà Payload richiesta:
      • Se si imposta la proprietà Tipo di payload richiesta su TESTO, inserire il payload come valore di questa proprietà.
      • Se si imposta la proprietà Tipo di payload richiesta su FILE, inserire il percorso completo della directory, il nome e l'estensione del file di testo come valore di questa proprietà.

        Inserire il payload come contenuto del file di testo.

      Per inviare la password nel payload, specificare la proprietà Lavoro.WebService.Password come simbolo.

      In questo esempio XML, l'ID ordine viene archiviato come valore della proprietà del lavoro Personalizzazione 3 ( Lavoro.Info.Attr3). Il payload include la password come valore dell'elemento <Token> e l'ID ordine come valore dell'elemento <OrderID>:

      <Token>${Job.WebService.Password}</Token><OrderID>${Job.Info.Attr3}</OrderID>

      L'operazione risolve i simboli quando chiama il servizio Web REST.

    6. Impostare i valori per le proprietà Intestazione richiesta e Parametri richiesta, come richiesto.

      Ciascun campo intestazione o parametro è una coppia parola chiave/valore. Ciascuna coppia deve figurare su una riga distinta e deve essere separata da due punti (:) o il segno uguale (=).

      La parola chiave e il valore possono essere composti da più parole. RICOH ProcessDirector utilizza i primi due punti o il primo segno uguale su ciascuna riga per separare le parole nella coppia parola chiave/valore.

      Questo esempio contiene due parametri: token e orderId. Il valore di ciascuna parola chiave è un simbolo RICOH ProcessDirector. Ciascun simbolo contiene una di queste proprietà: Lavoro.WebService.Password e Lavoro.Info.Attr3.

      token:${Job.WebService.Password}orderId:${Job.Info.Attr3}

      L'operazione risolve i simboli quando chiama il servizio Web REST.

    7. Se l'ambiente richiede un server proxy per comunicare con i servizi Web, impostare la proprietà Usare il proxy con il server proxy corretto.
    8. Impostare la proprietà File risposta con il percorso completo della directory e il nome del file che RICOH ProcessDirector utilizza per archiviare la risposta dall'applicazione.
      Solitamente, questo valore è ${getFileName(print,json,write)} o ${getFileName(print,xml,write)}, in base al tipo di risposta fornita dall'applicazione.
      Una volta archiviata la risposta nel file, altre operazioni nel flusso di lavoro possono elaborare la risposta.
  11. Al termine, fare clic su OK.
  12. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

Una volta terminata l'impostazione dei flussi di lavoro, testare lo scambio di dati tra RICOH ProcessDirector e l'applicazione.

Esempio

La funzione Attivazione servizi Web include un flusso di lavoro RestfulWebServiceWF con un'operazione CallRESTService.

1.2.4.12.25 Chiamata di un servizio Web SOAP da un flusso di lavoro

Per chiamare un servizio Web SOAP, identificare i parametri utilizzati per chiamare il servizio Web SOAP. Testare lo scambio di dati tra RICOH ProcessDirector e l'applicazione. Aggiungere le operazioni basate sul modello di procedura CallSOAPService al flusso di lavoro.
Per chiamare un servizio Web SOAP da un flusso di lavoro:
  1. Reperire informazioni sui requisiti di comunicazione con il servizio Web SOAP per l'applicazione:
    • I valori per potersi autenticare con l'applicazione
    • I valori per poter richiedere i dati dal servizio Web SOAP
    • Il formato dei dati forniti nella risposta

    Fare riferimento alla documentazione dell'applicazione o consultare la compagnia che ospita l'applicazione.

  2. Per preparare RICOH ProcessDirector a comunicare con l'applicazione, eseguire le seguenti attività:
    • Se l'applicazione richiede un certificato di sicurezza, installare il certificato sul RICOH ProcessDirector computer principale.
    • Se l'ambiente richiede un server proxy per comunicare con i servizi Web, impostare il sistema in modo da poterlo utilizzare.
    • Importare i file WSDL per tutti i servizi Web chiamati.

      RICOH ProcessDirector crea oggetti di richiesta SOAP dalle operazioni SOAP nel file WSDL. Specificare un prefisso che RICOH ProcessDirector possa aggiungere ai nomi delle operazioni SOAP quando crea gli oggetti. L'oggetto richiesta SOAP consente a RICOH ProcessDirector di identificare la versione SOAP e le altre informazioni richieste per effettuare la chiamata al servizio Web correttamente.

    Per maggiori informazioni, vedere le attività correlate.

  3. Eseguire un test manuale che si autentichi con l'applicazione e che richieda una risposta dal servizio Web SOAP. Verificare che il servizio Web restituisca la risposta desiderata.
    Molti browser dispongono di plugin, ad esempio Boomerang per Google Chrome, che testano le chiamate del servizio Web ai clienti SOAP.
  4. Decidere come si vuole specificare la richiesta:
    • È possibile inserire il payload come valore della proprietà Payload richiesta.
    • È possibile archiviare il payload in un file di testo a cui la procedura CallSOAPService può accedere durante l'elaborazione del lavoro.
  5. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  6. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera modificare.
  7. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori attualmente elaborati nel flusso di lavoro potrebbero andare in errore.
  8. Controllare i passaggi inclusi nel flusso di lavoro e i valori predefiniti impostati.
  9. Aggiungere al flusso di lavoro un'operazione basata sul modello di operazione CallSOAPService, nell'opportuna posizione.
  10. Configurare i valori delle proprietà di lavoro.
    1. Configurare la proprietà URL richiesta con l'URL del servizio Web chiamato dalla procedura.
      L'URL può utilizzare il protocollo HTTP o il protocollo HTTPS.
    2. Impostare la proprietà Password con la password che l'operazione fornisce al servizio Web SOAP per autenticarsi con l'applicazione.
      Inserire la password come valore per questa proprietà. Per fornire la password al servizio Web SOAP, specificare la proprietà Lavoro.WebService.Password come simbolo nelle proprietà Payload richiesta o URL richiesta: ${Job.WebService.Password}. Per determinare quale proprietà utilizzare, fare riferimento alla documentazione del servizio Web.
    3. Impostare la proprietà Tipo di payload richiesta:
      • Per specificare il corpo della richiesta dei servizi Web come valore della proprietà Payload richiesta, seleziona TESTO.
      • Per specificare il corpo della richiesta dei servizi Web in un file di testo a cui la procedura CallSOAPService può accedere durante l'elaborazione del lavoro, selezionare FILE.
    4. Impostare la proprietà Payload richiesta:
      • Se si imposta la proprietà Tipo di payload richiesta su TESTO, inserire il payload come valore di questa proprietà.
      • Se si imposta la proprietà Tipo di payload richiesta su FILE, inserire il percorso completo della directory, il nome e l'estensione del file di testo come valore di questa proprietà.

        Inserire il payload nel file di testo.

      Per inviare la password nel payload, specificare la proprietà Lavoro.WebService.Password come simbolo.

      In questo esempio, l'ID ordine viene archiviato come valore della proprietà del lavoro Personalizzazione 3 ( Lavoro.Info.Attr3). Il payload include la password come valore dell'elemento <Token> e l'ID ordine come valore dell'elemento <OrderID>:

      <Token>${Job.WebService.Password}</Token><OrderID>${Job.Info.Attr3}</OrderID>

      L'operazione risolve i simboli quando chiama il servizio Web SOAP.

    5. Se l'ambiente richiede un server proxy per comunicare con i servizi Web, impostare la proprietà Usare il proxy con il server proxy corretto.
    6. Impostare la proprietà File risposta con il percorso completo della directory e il nome del file che RICOH ProcessDirector utilizza per archiviare la risposta dall'applicazione.
      Solitamente questo valore è ${getFileName(print,xml,write)}.
      Una volta archiviata la risposta nel file, altre operazioni nel flusso di lavoro possono elaborare la risposta.
    7. Impostare la proprietà Richiesta SOAP con la richiesta SOAP che RICOH ProcessDirector ha creato al momento dell'importazione del file WSDL.

      Ad esempio, si vuole utilizzare la richiesta SOAP OttieniOrdiniPerData. È stato anteposto PrintShop ai nomi delle richieste SOAP quando importate. Selezionare PrintShop-OttieniOrdiniPerData.

  11. Al termine, fare clic su OK.
  12. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

Una volta terminata l'impostazione dei flussi di lavoro, testare lo scambio di dati tra RICOH ProcessDirector e l'applicazione.

Esempio

La funzione MarcomCentral Connect include due flussi di lavoro forniti con procedure CallSOAPService.

1.2.4.12.26 Definizione di un flusso di lavoro che invia lavori da convertire

Per inviare lavori di stampa alla funzione di conversione RICOH ProcessDirector e di conversione avanzata per la conversione in un flusso di dati differente, è necessario definire un flusso di lavoro che includa una o più operazioni di conversione dei flussi di dati.

Prima di iniziare, determinare i formati del flussi di dati che si desidera utilizzare con RICOH ProcessDirector e quale programma si prevede di utilizzare per convertire i flussi di dati. Le conversioni RICOH ProcessDirector usano modelli di procedura diversi da quelli delle conversioni avanzate. È possibile utilizzare solo Conversioni di RICOH ProcessDirector se è installata la funzione di supporto AFP.

Questi flussi di lavoro forniti con la funzione di supporto AFP includono operazioni che inviano lavori alle conversioni di RICOH ProcessDirector:
Converti
Include il passo TransformJobIntoAFP.
OutputPDF
Include il passo TransformJobIntoPDF.

Entrambe le procedure visualizzano i valori delle proprietàFlusso di dati di input e Flusso di dati di output di trasformazione per determinare quale conversione utilizzare.

Entrambi i flussi di lavoro includono un'operazione basata sul modello di procedura DetectInputDatastream che utilizzano per determinare il valore della proprietà Flusso di dati di input. Per utilizzare questo flusso di lavoro in formati file specifici, è possibile impostare un valore predefinito per la proprietà Flusso di dati di input nell'operazione TransformJobIntoAFP o TransformJobIntoPDF quando la si aggiunge al flusso di lavoro. Se si imposta un valore per l'operazione, è possibile eliminare l'operazione DetectInputDataStream dal flusso di lavoro.

La funzione di conversione avanzata fornisce il flusso di lavoro OutputAFP, che include procedure basate sui modelli procedura TransformWithAdvancedFeature e DetectInputDatastream.

La procedura DetectInputDatastream determina il valore della proprietà Flusso di dati di input per il lavoro. Nel flusso di lavoro fornito, il valore della proprietà Trasforma flusso di input nella procedura TransformWithAdvancedFeature è impostato su Usa corrente; ciò consente alla conversione di utilizzare il valore della proprietà Flusso di dati di input come flusso di input di conversione. Pertanto, questo flusso di lavoro accetta qualsiasi flusso di dati e lo converte nel flusso di dati indicato nella proprietà Flusso di output di conversione. In questo caso, il valore è AFP.

Il modello di procedura TransformWithAdvancedFeature può essere configurato per accettare vari flussi di dati di input e creare vari flussi di dati di output, a seconda delle conversioni avanzate installate. Se si desidera convertire il lavoro in un flusso di dati differente, quando è possibile copiare il flusso di lavoro, rinominarlo e modificare il valore della proprietà Flusso di output di conversione. Ad esempio, se si desidera accettare qualsiasi flusso di dati di input e convertirlo in PostScript, è possibile rinominare il flusso di lavoro OutputPS e modificare il valore della proprietà Flusso di output di conversione in PS.

Per definire un flusso di lavoro che invia lavori da convertire:

  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic con il pulsante destro del mouse su uno dei flussi di lavoro trasformare, outputpdf, o outputafp i flussi di lavoro e selezionare Copia.
  3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  4. Controllare i passaggi inclusi nel flusso di lavoro e i valori predefiniti impostati.
  5. Aggiungere qualunque altra operazione che si desidera includere nel flusso di lavoro.
  6. Salvare il flusso di lavoro.

1.2.4.12.27 Definizione dei flussi di lavoro o delle stampanti che utilizzano una tabella di mappatura colori

È possibile specificare la tabella di associazione colori utilizzata per la stampa a livello di lavoro o di stampante.
  • Per specificare la tabella di associazione colori per un singolo lavoro, impostare la proprietà di lavoro Tabella di associazione colori sul nome file della tabella di associazione colori.
  • Per specificare la tabella di associazione colori utilizzata da una stampante per i lavori senza un valore nella proprietà Tabella di associazione colori, impostare la proprietà della stampante Tabella di associazione colori sul nome file della tabella di associazione colori.

1.2.4.12.28 Definizione di un flusso di lavoro per stampare i dati AFP su una stampante PCL

È possibile definire un flusso di lavoro che accetti un lavoro di stampa in formato AFP e lo invii a una stampante PCLOut. Non è possibile inviare dati PCL a una stampante PCLOut; è necessario inviare lavori di stampa PCL a stampanti Passthrough.
Per definire un flusso di lavoro per la stampa di dati AFP su una stampante PCLOut:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul flusso di lavoro AFP e selezionare Copia.
  3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  4. Nell'Editor flusso di lavoro, fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione PrintJobs e selezionare Proprietà.
  5. Nella scheda Pianificazione, modificare i valori delle proprietà Rilegatura, Opzioni pieghe, Classe lavoro, Modulo lavoro, Destinazione lavoro, Posizione lavoro, Supporto, Vassoio di uscita, Perforazione e Spillatura in modo che corrispondano alle proprietà di pianificazione della stampante PCLOut su cui si desidera stampare. È possibile definire altre proprietà di pianificazione in un file di configurazione.
  6. Selezionare il nome della stampante PCLOut dall'elenco Stampante richiesta.
  7. Fare clic su OK.
  8. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.12.28.1 Problemi di elaborazione durante l'utilizzo delle stampanti PCLOut

Esistono limitazioni specifiche del supporto disponibile quando si inviano lavori AFP a stampanti PCLOut.

Le stampanti PCLOut supportano solo l'invio di questi flussi di dati alla stampante:

  • PCL4
  • PCL5
  • PCL5c

Nota: PCL4 non supporta le immagini di stampa. Se è necessario stamparle, è necessario configurare la stampante PCLOut sui flussi di dati di output PCL5 o PCL5c.

Le stampanti PCLOut convertono i lavori in base al singolo lavoro. Non creano né salvano le risorse AFP (come i caratteri, le sovrapposizioni o i segmenti di pagina) di lavori precedenti. Inoltre, se i lavori di stampa includono le sovrapposizioni o i segmenti di pagina, vengono sottoposti a rendering dopo l'elaborazione di tutti gli altri lavori. Ciò può creare problemi quando l'ordine degli oggetti sovrapposti è di fondamentale importanza.

Le stampanti PCLOut non supportano le seguenti operazioni:

  • Utilizzo di qualsiasi risorsa che risiede nella stampante
  • Riutilizzo delle risorse della stampante (inclusi i font) da un lavoro al successivo
  • Selezione dei vassoi di uscita
  • Utilizzo delle dimensioni d supporto personalizzate
  • Utilizzo del sottoinsieme BCOCA BCD2
  • Utilizzo delle opzioni di controllo della mappatura GOCA, escluse le opzioni Posizione e Disposizione
  • Utilizzo delle regole predefinite di combinazione di colori per il primo piano e lo sfondo
  • Creazione del PCL6
  • Utilizzo completo di IS/3
  • Stampa fronte/retro specificata ovunque tranne che sulla proprietà fronte/retro dell'oggetto della stampante PCLOut
  • Stampa a colori di immagini IOCA
  • Utilizzare simboli RICOH ProcessDirector come ${Job.Name} nel comando della stampante PCLOut

Utilizzo dei font da parte delle stampanti PCLOut

È necessario installare uno di questi tipi di font supportati sul sistema in modo che possano essere utilizzati dalla stampante PCLOut:

  • Font AFP da 300 pixel
  • Font AFP con metrica relativa
  • Font vettoriali AFP
  • Caratteri True Type/Open Type

Poiché durante l'elaborazione del lavoro il PCL secondario trasferisce i dati alla stampante PCL procedendo carattere per carattere, non è possibile esaminare i dati PCL nello stesso modo in cui si farebbe con un testo standard o con i dati PCL. Di conseguenza, non è possibile eseguire la scansione dei dati di output di alcune stringhe di testo.

Gli oggetti della stampante PCLOut non possono:

  • Comunicare con la stampante per vedere se il lavoro ha terminato la stampa
  • Interrogare i font nella stampante dopo che il lavoro è stato inviato alla stampante

Codici a barre supportati
Le stampanti PCLOut supportano solo questi tipi di codici a barre:
  • X'01' - Codice 3 di 9 X'01' e X'02'
  • X'02' - MSI da X'01' a X'09'
  • X'03' - UPC/CGPC, versione A X'00'
  • X'05' - UPC/CGPC, versione A X'00'
  • X'06' - UPC–Two-digit Supplemental X'00', X'01' e X'02'
  • X'07' - UPC–Five-digit Supplemental X'00', X'01' e X'02'
  • X'08' - EAN 8 (comprende JAN short) X'00'
  • X'09' - EAN 13 (comprende JAN short) X'00'
  • X'0A' - 2 di 5 Industrial X'01' e X'02'
  • X'0A' - 2 di 5 Matrix X'01' e X'02'
  • X'0A' - 2 di 5 Interleaved X'01' e X'02'
  • X'0D' - Codabar: modificatore X'01' e X'02'
  • X'11' - Code 128: modificatore X'02', X'03' e X’04'
  • X'16' - EAN Two-digit Supplemental X'00' e X'01'
  • X'17' - EAN Five-digit Supplemental X'00' e X'01'
  • X'18' - POSTNET: modificatore da X'00' a X'04'
  • X'1A' - Royal Mail Postal
  • X'1B' - Japan Postal
  • X'1C' - DataMatrix
  • X’1D’ - MaxiCode
  • X'1E' - PDF417
  • X’1F’ - Codice a barre postale australiano, modificatore da X'00' a X'08'
  • X'20' - Codice QR
  • X’21’ - Code 93
  • X'22' - USPS Four-State (Intelligent Mail): modificatore da X'00' a X'03'
  • X'23' - RED TAG di Royal Mail: modificatore X'00'
  • X'24' - GS1 DataBar
  • X'25' - Royal Mail Mailmark

1.2.4.12.29 Flusso di lavoro per la stampa dei lavori creati nella tabella Documenti

Per stampare i lavori creati dai documenti contenuti nella tabella Documenti, definire un flusso di lavoro contenente le operazioni necessarie per creare un lavoro dal documento e stamparlo, quindi svolgere eventuali operazioni necessarie. Selezionare il flusso di lavoro nel campo Flusso di lavoro della pagina Crea un lavoro quando viene utilizzata l'azione Crea lavoro.
    Nota:
  • Non è possibile combinare documenti provenienti da diversi lavori per creare un unico nuovo lavoro. Se si scelgono i documenti da tre lavori diversi e si utilizza l'azione Crea lavoro, vengono creati tre nuovi lavori.

I flussi di lavoro che elaborano lavori creati nella tabella Documenti devono contenere determinati modelli di procedura. Alcuni di questi modelli di procedura sono inclusi con il prodotto di base e altri sono installati con le funzioni di elaborazione dei documenti. Piuttosto che definire un nuovo flusso di lavoro, è possibile utilizzare uno dei flussi di lavoro forniti installati dalle funzioni di elaborazione dei documenti, ad esempio PrintInsert_1, PrintDocuments e SortPDF. Confrontare le operazioni incluse in tali flussi di lavoro alle operazioni richieste indicate di seguito. Aggiungere e modificare le operazioni in base alle necessità per assicurarsi che il flusso di lavoro contenga le operazioni richieste e quelle necessarie per l'elaborazione dei lavori.

Le operazioni da includere in un flusso di lavoro che elabora i lavori creati dai documenti nella tabella Documenti sono le seguenti:

  • SetJobPropsFromTextFile

    Consente di impostare le proprietà di lavoro utilizzando un file di testo che accompagna il file di input. Il valore della proprietà Flusso di dati di input deve essere impostato correttamente su questa operazione, in modo che corrisponda al flusso di dati dei documenti nel lavoro.

    Nella proprietà Nome lavoro immettere una dicitura come Ristampa lavoro, oppure specificare ${Job.ID} per impostare un nome del lavoro uguale al numero del lavoro. Non immettere ${Job.InputFile} per impostare il nome del lavoro uguale al nome del file di input, poiché non esistono file di input per i lavori creati dalla tabella Documenti.

  • BuildAFPFromDocuments (richiesto solo per i lavori AFP elaborati da RICOH ProcessDirector).

    Consente di creare un lavoro dai documenti. Se si utilizza la funzione AFP avanzato per creare un file di controllo, questa operazione utilizza tale file di controllo per modificare i documenti.

  • BuildPDFFromDocuments (richiesto solo per i lavori PDF).

    Consente di creare un lavoro dai documenti. Se si utilizza Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per creare un file di controllo, questa operazione utilizza tale file di controllo per modificare i documenti.

  • EnableRepositioning (richiesto solo per i lavori AFP elaborati da RICOH ProcessDirector).

    Consente di associare le pagine logiche a fogli fisici.

  • CreatePageRanges

    Consente di prepara il lavoro in modo che alcune parti posano essere ristampate, invece di ristampare l'intero lavoro.

  • PrintJobs

    Consente di inviare il lavoro alla stampante.

  • RemoveJobs

    Consente di rimuovere il lavoro dal sistema.

È possibile aggiungere altre operazioni al flusso di lavoro in base alle necessità, incluse le operazioni fornite dalle funzioni di elaborazione dei documenti quali:

  • CreateReprints
  • InsertJobs
  • ReadBarcodeData
  • Riconcilia
  • SortDocuments
.

1.2.4.12.30 Aggiunta di un'operazione per la conversione degli elementi XML in proprietà di documento

È possibile aggiungere un'operazione basata sul modello di procedura ApplicaTrasformazioneXSL a un flusso di lavoro per convertire gli elementi XML e i relativi attributi in proprietà di documento RICOH ProcessDirector .
La funzione Supporto Documenti PDF o Supporto AFP viene richiesta per lavorare con le proprietà di documento.
Per aggiungere un'operazione per la conversione degli elementi XML in proprietà di documento:
  1. Valutare i file XML che forniscono l'input al processo. Accertarsi di comprendere quali informazioni sono contenute nei file e come tali informazioni sono organizzate.
    Se possibile, richiedere al provider XML la definizione XSD (XML Schema Definition).
  2. Per estrarre i valori relativi alle proprietà di documento RICOH ProcessDirector identificare gli elementi XML e gli attributi che forniscono valori per le proprietà.
  3. Utilizzare uno strumento XSLT (ad esempio Altova MapForce) per creare un foglio di stile XSLT.
    È possibile convertire gli elementi XML in proprietà di documento in un file delle condizioni di proprietà o in altri file.
  4. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  5. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul flusso di lavoro che si desidera utilizzare come modello e selezionare Copia.
  6. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  7. Controllare i passaggi inclusi nel flusso di lavoro e i valori predefiniti impostati.
  8. Determinare in che punto del flusso di lavoro si desidera convertire gli elementi XML in proprietà di documento.
    Se si desidera convertire gli elementi XML in proprietà del documento in un file delle condizioni di proprietà, posizionare l'operazione ApplyXSLTransform prima dell'operazione SetDocPropsFromConditions che utilizza il file.
  9. Aggiungere l'operazione ApplyXSLTransform al flusso di lavoro nel punto appropriato e impostare i valori per le proprietà dell'operazione:
    • Per la proprietà File di input XML, specificare il percorso della directory e il nome del file XML.
    • Per la proprietà File XSLT, specificare il foglio di stile XSLT definito per la procedura.
    • Per la proprietà File di output, specificare il percorso della directory e il nome del file che deve essere creato da RICOH ProcessDirector.

      Ad esempio, si desidera che RICOH ProcessDirector crei un file DocPropConditions.csv nella directory di spool per il lavoro. Specificare ${getFileName(DocPropConditions,csv,write)}. Per la proprietà File condizioni di proprietà della procedura ImpostaPropDocDaCondizioni, specificare ${getFileName(DocPropConditions,csv,read)}.

  10. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.12.31 Raggruppamento lavori secondari

I dispositivi di input hot folder possono generare lavori secondari se configurati per l'utilizzo di un metodo di batch. I dispositivi di input LPD possono ricevere più file di input su un comando di stampa. Tuttavia, i dispositivi di input LPD con un server principale Linux non possono creare lavori principali con più lavori secondari. Di conseguenza, un lavoro principale e un lavoro secondario vengono creati per ciascun file di input. Se la funzione di supporto AFP è installata, i dispositivi di input Download possono creare lavori secondari da lavori multi-dataset ricevuti da Download per z/OS e AFP Download Plus oppure possono unire i lavori in un singolo lavoro.
I lavori secondari creati da uno qualsiasi dei metodi sono indipendenti l'uno dall'altro e non vengono elaborati secondo un ordine preciso. Per trattare questi lavori come un gruppo di lavori dipendenti, è possibile configurare un flusso di lavoro e un dispositivo di input che mantengano uniti i lavori secondari durante l'avanzamento nel flusso di lavoro.

RICOH ProcessDirector fornisce il modello operazione WaitForGroup per supportare questa funzione.

Per raggruppare i lavori secondari:

  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro.
  2. Creare o aggiornare un flusso di lavoro per l'utilizzo come flusso di lavoro secondario.
  3. In presenza di passi di elaborazione dove devono essere presenti tutti i lavori del gruppo, come quando il gruppo necessita di un'elaborazione manuale, è necessario applicare un passo basato sul modello di procedura WaitForGroup. Inserire questo passo immediatamente prima quello che richiede tutti i lavori del gruppo.
    Ad esempio, inserire questa operazione immediatamente prima dell'operazione PrintJobs. RICOH ProcessDirector non sposta i lavori nell'operazione successiva finché tutti i lavori nel gruppo non abbiano completato l'operazione precedente. È possibile includere tante fasi WaitForGroup secondo necessità.
  4. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.
  5. Fare clic sulla scheda Principale.
  6. Nel portlet Dispositivi di input, fare clic sul dispositivo di input da utilizzare per questa attività.
  7. Nel pannello a sinistra, fare clic su Mostra tutte le schede per espandere completamente il blocco appunti.
  8. Impostare la proprietà Flusso di lavoro su ParentNoPrint.
  9. Impostare la proprietà Flusso di lavoro secondario sul flusso di lavoro che include l'operazione basata sul modello di procedura WaitForGroup.
  10. Impostare la proprietà Inoltro su SubmitInputFiles.
  11. Se il dispositivo di input è un dispositivo Hot folder, impostare la proprietà Metodo di batch su un valore diverso da Nessuno, e impostare i valori delle altre proprietà come richiesto.
  12. Verificare che i valori delle proprietà del modello nell'area Avanzate soddisfino i requisiti dei lavori.
  13. Fare clic su OK.
    Nota: Se il dispositivo di input è abilitato e connesso, viene visualizzato un messaggio che chiede se si desidera disattivare e disconnettere il dispositivo.
  14. Selezionare il dispositivo di input e fare clic su Abilita, quindi selezionarlo nuovamente e fare clic su Connetti.
Quando l'operazione SubmitInputFiles crea i lavori secondari, assegna un ID gruppo di processo e un numero che rappresenta la posizione del lavoro all'interno del gruppo. Per visualizzare tutti i lavori che appartengono a un gruppo di elaborazione specifico, selezionarne uno dai lavori secondari e fare clic su Azioni Gruppi Mostra gruppo. RICOH ProcessDirector aggiorna la tabella dei lavori per mostrare tutti i lavori membri dello stesso gruppo del lavoro selezionato. Questa azione è disponibile solo nell'interfaccia utente esistente.

Quando si seleziona un'azione da eseguire su uno o più lavori in un gruppo, RICOH ProcessDirector richiede di includere anche gli altri file nel gruppo.

Inoltre, è possibile rimuovere i lavori da un gruppo mediante Azioni Gruppi Rimuovi da gruppo e aggiungere un gruppo utilizzando Azioni Gruppi Aggiungi a gruppo. Questa azione è disponibile solo nell'interfaccia utente esistente.

1.2.4.12.32 Configurazione delle operazioni per identificare i documenti nei file AFP

Una volta associate le proprietà del documento o di un lavoro a un tag di indice in un file AFP di esempio, è necessario configurare l'operazione che calcola i valori per le proprietà del documento o del lavoro nei file AFP di produzione. L'operazione definisce il file di controllo File di controllo Visual Workbench che contiene informazioni sul modo in cui le proprietà sono associate ai tag di indice.

Le operazioni che calcolano i valori per le proprietà si basano sul modello IdentifyDocuments. Alcune funzioni di RICOH ProcessDirector forniscono flussi di lavoro contenenti un'operazione IdentifyDocuments. Se si utilizza uno di questi flussi di lavoro forniti, è possibile configurare l'operazione IdentifyDocuments nel flusso di lavoro per specificare il nome del file di controllo File di controllo Visual Workbench. Questi sono esempi dei flussi di lavoro forniti con le funzioni di RICOH ProcessDirector:

  • ReceiveInsert_I (fornito con la funzione Insertore)
  • SortAFP
  • SortSplitAFP
  • VerifySample (fornito con la funzione Verifica automatizzata)

Se si aggiunge un'operazione IdentifyDocuments ad un altro flusso di lavoro, ricordare che:

  • Lo stesso file di controllo viene utilizzato per entrambe le operazioni IndexAFP, EditAFP e IdentifyDocuments.
  • L'operazione IdentifyDocuments deve avvenire dopo l'operazione IndexAFP, se presente, e tutte le operazioni che aggiornano il file AFP.

Per configurare un'operazione che identifica i documenti nei file AFP:

  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Copiare un flusso di lavoro che contiene l'operazione IdentifyDocuments.
  3. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione IdentifyDocuments e selezionare Proprietà.
  4. Laddove richiesto, modificare le proprietà per l'operazione posta a destra della finestra.
  5. Se precedentemente sono state associate le proprietà ai tag di indice, questa operazione risulta obbligatoria. In caso contrario, è facoltativa. Nel campo File di controllo Visual Workbench, immettere il percorso e il nome file del File di controllo Visual Workbench che contiene informazioni sulle modalità di associazione delle proprietà ai tag di indice oppure utilizzare una notazione di simboli per indicarlo. RICOH Visual Workbench ha creato questo file di controllo quando le proprietà sono state associate ai tag di indice. L'estensione predefinita dei file di controllo è .ctl. Se non si specifica un file di controllo, IdentifyDocuments utilizza le informazioni del gruppo di pagine già presenti nel file AFP per identificare i documenti e nessun tag di indice presente nel file AFP è associato alle proprietà del documento.
  6. Se il file AFP di input non contiene già tag di indice e viene utilizzata la modalità indicizzatore AFP di RICOH Visual Workbench, aggiungere l'operazione IndexAFP prima di IdentifyDocuments.
  7. Fare clic su OK.
  8. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.12.33 Aggiunta di operazioni ai file AFP di indice

Una volta creati i tag di indice e i gruppi di pagine in un file AFP di esempio mediante RICOH Visual Workbench, occorre aggiungere un'operazione a uno o più flussi di lavoro per creare gruppi di pagine e tag di indice nei file AFP di produzione che utilizzano i flussi di lavoro. L'operazione definisce il File di controllo Visual Workbench che contiene le definizioni per i gruppi di pagine e i tag di indice.

È possibile basare l'operazione sul modello di operazione IndexAFP. Se è installato l'editor AFP, è possibile basare l'operazione sul modello EditAFP. Se Whitespace Manager è installato, è possibile basare l'operazione sul modello FillWhiteSpace.

Se si basa l'operazione sul modello IndexAFP, posizionare l'operazione prima di EnableRepositioning in modo da poter utilizzare l'azione Stampa di nuovo per stampare nuovamente un gruppo di pagine.

Se si basa l'operazione sul modello EditAFP o FillWhiteSpace, posizionare l'operazione relativa a queste operazioni se presenti:

  • Dopo un'operazione che converte i dati riga in formato AFP (ad esempio, dopo l'operazione ConvertLineDataJobIntoAFP)
  • Dopo un'operazione che converte i dati Xerox in formato AFP
  • Prima dell'operazione EnableRepositioning
  • Prima di un'operazione che converte i file AFP in un altro formato (ad esempio, prima dell'operazione TransformJobIntoPDF)
  • Prima dell'operazione PrintJobs
    Nota:
  • Il modello di operazione IndexAFP consente di migliorare i file AFP creati da RICOH ProcessDirectorTransform Feature.

Per aggiungere un'operazione ai file AFP di indice:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera modificare.
    Se si preferisce modificare una copia del flusso di lavoro, fare clic con il pulsante destro del mouse su di esso e scegliere Copia. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro. Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Nell'Editor flusso di lavoro, fare clic su Modelli operazione nell'angolo in alto a destra della finestra.
  5. Selezionare uno di questi modelli:
    • IndexAFP: Questo modello di operazione consente di creare gruppi di pagine e tag di indice nei file AFP.
    • EditAFP: Questo modello di operazione consente di creare gruppi di pagine e tag di indice prima che siano creati codici a barre, testo e aree nascoste nei file AFP.
    • FillWhiteSpace: Questo modello di operazione consente di creare gruppi di pagine, tag di indice, codici a barre, testo e aree nascoste prima di riempire lo spazio vuoto definito con il contenuto dei file AFP di produzione.
      Nota:
    1. Lo stesso File di controllo Visual Workbench deve contenere le definizioni per i gruppi di pagine, i tag di indice, i codici a barre, le aree nascoste e lo spazio vuoto.
    2. Il modello EditAFP è disponibile soltanto se viene installato l'editor AFP.
    3. Il modello di operazione FillWhiteSpace è disponibile soltanto se è installato Whitespace Manager.
    4. Selezionare il modello di operazione EditAFP solo se l'operazione IndexAFP e l'operazione EditAFP possono essere eseguite consecutivamente nella stessa fase. In caso contrario, aggiungere le operazioni separatamente.
  6. Trascinare una delle operazioni nell'Editor flusso di lavoro.
  7. Collegare l'operazione alle altre operazioni.
  8. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione e selezionare Proprietà.
  9. Se necessario, modificare le proprietà Generale.
  10. Fare clic su AFP.
  11. Nel campo File di controllo Visual Workbench, immettere il percorso e il nome del File di controllo Visual Workbench che contiene le definizioni per creare gruppi di pagine e tag di indice.
      Nota:
    • Questo file di controllo non coincide con un file di oggetto dell'indice che l'operazione ConvertLineDataJobIntoAFP potrebbe creare.
    • Per utilizzare lo stesso flusso di lavoro per file di input che richiedono file di controllo diversi, è possibile adottare una notazione simbolica per il nome del file di controllo. Ad esempio, se sono presenti due file di input, abc.afp e xyz, con i file di controllo corrispondenti, abc.afp.ctl e xyz.ctl e si desidera utilizzare lo stesso flusso di lavoro per entrambi i file, è possibile utilizzare ${Job.InputFile}.ctl come file di controllo nel campo File di controllo Visual Workbench. Il file ${Job.InputFile}.ctl fa in modo che RICOH ProcessDirector imposti il valore del File di controllo Visual Workbench sul nome del file di input aggiungendo l'estensione .ctl.
  12. Se è stato selezionato il modello EditAFP, selezionare nel campo Indicizza prima.
  13. Fare clic su OK.
  14. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.12.34 Aggiunta di operazioni ai file AFP di modifica

Una volta creati i codici a barre, il testo o le aree nascoste in un file AFP di esempio mediante RICOH Visual Workbench, è necessario aggiungere un'operazione a uno o più flussi di lavoro per creare i codici a barre, il testo o le aree nascoste nei file di produzione AFP che utilizzano i flussi di lavoro. L'operazione denomina il File di controllo Visual Workbench che contiene le definizioni di codici a barre, testo o aree nascoste.
È possibile basare l'operazione sul modello EditAFP. Quando si configura l'operazione, è possibile scegliere di creare prima qualsiasi gruppo di pagine e tag di indice definiti nello stesso file di controllo. I codici a barre, il testo e le aree nascoste possono dipendere dai gruppi di pagine o tag di indice definiti nel file di controllo creato prima.

Posizionare l'operazione relativa a queste operazioni se sono presenti:

  • Dopo un'operazione che converte i dati riga in formato AFP (ad esempio, dopo l'operazione ConvertLineDataJobIntoAFP)
  • Dopo un'operazione che converte i dati Xerox in formato AFP
  • Prima di un'operazione che converte i file AFP in un altro formato (ad esempio, prima dell'operazione TransformJobIntoPDF)
  • Prima dell'operazione EnableRepositioning se si configura l'operazione EditAFP per creare tag di indice e gruppi di pagine
  • Prima dell'operazione PrintJobs
  • Dopo un'operazione basata sul modello IndexAFP (a meno che non si usi Indicizza prima)
  • Dopo un'operazione che cambia i valori di proprietà nel codice a barre
    Nota:
  • Se sono stati creati gruppi di pagine a lunghezza fissa con il modello di operazione IndexAFP, è possibile utilizzare il modello di operazione EditAFP per migliorare i file AFP creati da RICOH ProcessDirectorTransform Feature.

Per aggiungere un'operazione ai file AFP di modifica:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera modificare.
    Se si preferisce modificare una copia del flusso di lavoro, fare clic con il pulsante destro del mouse su di esso e scegliere Copia. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro. Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Nell'Editor flusso di lavoro, fare clic su Modelli operazione nell'angolo in alto a destra della finestra.
  5. Selezionare il modello di operazione EditAFP e trascinarlo nell'Editor flusso di lavoro. Posizionare l'operazione dove si desidera.
  6. Collegare l'operazione EditAFP alle altre operazioni.
  7. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione e selezionare Proprietà.
  8. Se necessario, modificare le proprietà Generale.
  9. Fare clic su AFP.
  10. Nel campo del File di controllo Visual Workbench , immettere il percorso e il nome del File di controllo Visual Workbench che contiene le definizioni per creare gruppi di pagine, tag di indice, codici a barre, testo e aree nascoste.
      Nota:
    • Per utilizzare lo stesso flusso di lavoro per file di input che richiedono file di controllo diversi, è possibile adottare una notazione simbolica per il nome del file di controllo. Ad esempio, se sono presenti due file di input, abc.afp e xyz, con i file di controllo corrispondenti, abc.afp.ctl e xyz.ctl e si desidera utilizzare lo stesso flusso di lavoro per entrambi i file, è possibile utilizzare ${Job.InputFile}.ctl come file di controllo nel campo File di controllo Visual Workbench. Il file ${Job.InputFile}.ctl fa in modo che RICOH ProcessDirector imposti il valore del File di controllo Visual Workbench sul nome del file di input aggiungendo l'estensione .ctl.
  11. Se il file di controllo contiene definizioni per creare gruppi di pagine e tag di indice, selezionare nel campo Indicizza prima.
      Nota:
    • Non selezionare Indicizza prima se l'esecuzione delle operazioni IndexAFP e EditAFP è prevista in fasi diverse. Ad esempio, se un codice a barre contiene la sequenza del documento e un'altra operazione nel flusso di lavoro ordina i documenti secondo un criterio diverso, è possibile inserire l'operazione IndexAFP nella fase di preparazione e inserire poi l'operazione EditAFP dopo l'operazione di creazione, nella fase di assemblaggio.
  12. Se si seleziona nel campo Indicizza prima, rimuovere qualsiasi operazione dal flusso di lavoro basato sul modello IndexAFP, poiché l'opzione Indicizza prima e l'operazione IndexAFP forniscono la stessa funzione. La selezione dell'opzione nel campo Indicizza prima risulta più efficace rispetto all'esecuzione di un'operazione IndexAFP.
  13. Fare clic su OK.
  14. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.12.35 Aggiunta di operazioni per riempire lo spazio vuoto nei file AFP

Dopo aver definito lo spazio vuoto in un file AFP di esempio utilizzando RICOH Visual Workbench, è necessario aggiungere un'operazione a uno o più flussi di lavoro per riempire lo spazio vuoto con il contenuto nei file AFP di produzione che utilizzano i flussi di lavoro. L'operazione specifica il nome del file di controllo di File di controllo Visual Workbench che contiene le definizioni dello spazio vuoto.
È possibile basare l'operazione sul modello FillWhiteSpace. Quando si configura l'operazione, se Indicizzatore AFP, Editor AFP o entrambi sono installati, è possibile scegliere se creare prima i gruppi di pagine, i tag di indice, i codici a barre, le aree nascoste e il testo definiti nello stesso file di controllo prima di riempire le aree di spazio vuoto. Le aree di spazio vuoto dipendono spesso da gruppi di pagine, tag di indice e altri elementi creati per primi.

Posizionare l'operazione relativa a queste operazioni se sono presenti:

  • Dopo un'operazione che converte i dati riga in formato AFP (ad esempio, dopo l'operazione ConvertLineDataJobIntoAFP).
  • Dopo un'operazione che converte i dati Xerox in formato AFP.
  • Prima di un'operazione che converte i file AFP in un altro formato (ad esempio, prima dell'operazione TransformJobIntoPDF).
  • Prima dell'operazione EnableRepositioning se si configura l'operazione FillWhiteSpace per creare gruppi di pagine e tag di indice, testo o entrambi.
  • Prima dell'operazione PrintJobs.
  • Dopo un'operazione basata sul modello di procedura IndexAFP o EditAFP (a meno che non si utilizzi Indicizza prima o Modifica prima)
    Nota:
  • Se sono stati creati gruppi di pagine a lunghezza fissa con il modello di operazione IndexAFP, è possibile utilizzare il modello di operazione FillWhiteSpace per riempire lo spazio vuoto con il contenuto nei file AFP creati da RICOH ProcessDirectorTransform Feature.

Per aggiungere un'operazione che riempia lo spazio vuoto con il contenuto nei file AFP:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera modificare.
    Se si preferisce modificare una copia del flusso di lavoro, fare clic con il pulsante destro del mouse su di esso e scegliere Copia. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro. Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Nell'Editor flusso di lavoro, fare clic su Modelli operazione nell'angolo in alto a destra della finestra.
  5. Selezionare il modello di operazione FillWhiteSpace e trascinarlo nell'Editor flusso di lavoro. Posizionare l'operazione dove si desidera.
  6. Collegare FillWhiteSpace ad altre operazioni.
  7. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione e selezionare Proprietà.
  8. Se necessario, modificare le proprietà Generale.
  9. Fare clic su AFP.
  10. Nel campo del File di controllo Visual Workbench immettere il percorso e il nome del File di controllo Visual Workbench che contiene le definizioni di spazio vuoto.
      Nota:
    • Per utilizzare il flusso di lavoro per file di input che richiedono file di controllo diversi, è possibile adottare una notazione simbolica per il nome del file di controllo. Ad esempio, se sono presenti due file di input, abc.afp e xyz, con i file di controllo corrispondenti, abc.afp.ctl e xyz.ctl e si desidera utilizzare lo stesso flusso di lavoro per entrambi i file, è possibile utilizzare ${Job.InputFile}.ctl come file di controllo nel campo File di controllo Visual Workbench. Il file ${Job.InputFile}.ctl fa in modo che RICOH ProcessDirector imposti il valore del File di controllo Visual Workbench sul nome del file di input aggiungendo l'estensione .ctl.
  11. Se il file di controllo contiene definizioni per creare gruppi di pagine e tag di indice, selezionare nel campo Indicizza prima.
      Nota:
    • Non selezionare Indicizza prima se l'esecuzione delle operazioni IndexAFP e FillWhiteSpace è prevista in fasi diverse. Ad esempio, potrebbe essere necessario inserire l'operazione IndexAFP nella fase di preparazione e l'operazione FillWhiteSpace nella fase di assegnazione dopo l'operazione EditAFP (oppure selezionare Modifica prima).
    • Se si seleziona nel campo Indicizza prima, rimuovere qualsiasi operazione dal flusso di lavoro basato sul modello IndexAFP, poiché l'opzione Indicizza prima e l'operazione IndexAFP forniscono la stessa funzione. La selezione dell'opzione nel campo Indicizza prima risulta più efficace rispetto all'esecuzione di un'operazione IndexAFP.
  12. Se il file di controllo contiene definizioni per creare codici a barre, aree nascoste o testo, selezionare nel campo Modifica prima.
      Nota:
    • Il campo Modifica prima si applica soltanto se è installato Editor AFP. Se si seleziona e Editor AFP non è installato, RICOH ProcessDirector non modifica il lavoro.
    • Se si seleziona nel campo Modifica prima, rimuovere qualsiasi operazione dal flusso di lavoro basato sul modello EditAFP, poiché l'opzione Modifica prima e l'operazione EditAFP forniscono la stessa funzione. La selezione dell'opzione nel campo Modifica prima risulta più efficace rispetto all'esecuzione di un'operazione EditAFP.
  13. Fare clic su OK.
  14. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.13 Copia di oggetti da un altro sistema

Per riutilizzare gli oggetti da un altro sistema RICOH ProcessDirector, è possibile utilizzare l'altro sistema per esportarli. Su questo sistema RICOH ProcessDirector, è possibile importare gli oggetti piuttosto che ricrearli manualmente.
È possibile esportare e importare gli oggetti, come dispositivi di input, flussi di lavoro, stampanti, oggetti di supporto, notifiche, server, modelli di operazione, nomi utente, gruppi e posizioni. È possibile anche esportare e importare alcuni oggetti aggiunti da funzioni o estensioni.
    Importante:
  • Per copiare gli oggetti da un sistema all'altro, si consiglia di utilizzare l'Assistente alla migrazione quando si esegue l'aggiornamento a un altro computer. Per ulteriori informazioni, consultare Aggiornamento su un altro computer con Assistente alla migrazione.
  • Non importare oggetti aggiunti da una funzione o estensione che non è installata su questo sistema.
  • Prima di importare un oggetto che presenta lo stesso nome di un oggetto esistente dello stesso tipo, occorre verificare che l'oggetto esistente sia disattivato. Se l'oggetto è un dispositivo di input, verificare che sia disconnesso. Quando si importa il nuovo oggetto, l'oggetto esistente viene aggiornato per corrispondere a quello nuovo.
  • Prima di importare un dispositivo di input o una stampante la cui proprietà Server principale presenta qualsiasi valore diverso da Sistema, verificare che il server principale sia stato aggiunto come server secondario. Verificare che il server secondario sia stato abilitato e connesso al server principale.
  • Se si sta utilizzando la funzione Sostituzione dei moduli prestampati, esportare il file media.zip prima di importare gli oggetti supporto con moduli elettronici. Seguire le istruzioni nel sistema della guida per esportare gli oggetti supporto con moduli elettronici.
  • Quando si importano risorse passaggio, i file a cui si riferiscono non sono inclusi nel pacchetto di esportazione. Copiare manualmente i file a cui si fa riferimento nelle risorse del passaggio dal sistema di esportazione al sistema di importazione. È necessario copiare i file nel sistema di importazione prima di importare gli oggetti risorsa operazione.
    • Per importare tutte le risorse operazione, copiare il contenuto di /aiw/aiw/aiw1/StepResourcesC dal sistema di esportazione nella stessa directory sul sistema di importazione.
    • Per importare risorse operazione specifiche, aprire il file XML esportato. Trovare la voce per ogni risorsa passaggio esportata e individuare la proprietà StepResource.File. In quel valore, trovare il nome del file RSC associato a quella risorsa passaggio. Per esempio, in questo valore:
      • <property name="StepResource.File" value="{"fileName" : "/aiw/aiw1/StepResources/ 1992052c6ef44a229b8b43d77232bf53.rsc1992052c6ef44a229b8b43d77232bf53.rsc" , &quot;,"displayName" : "Ricoh_Export-2019-08-26_13-30-04.xml"}"/>

      Il nome del file è: 1992052c6ef44a229b8b43d77232bf53.rsc

      Trovare il file sul sistema di esportazione e copiarlo nella stessa directory del sistema di importazione.

  • È possibile esportare oggetti da un server primario in esecuzione su uno dei sistemi operativi e importarli su un server primario in esecuzione su un differente sistema operativo.

    Se si esportano oggetti da Windows e si importano su Linux, è necessario aggiornare manualmente i percorsi dei file di configurazione.

Per copiare oggetti da un altro sistema:

  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione.
  2. Nel riquadro sinistro, fare clic su Utilità Importa oggetti.
  3. Nel campo File da importare, fare clic su click per selezione il file XML che contiene le proprietà degli oggetti esportati.
    Il nome predefinito di questo file è Ricoh_Export_timestamp.xml. È possibile che il responsabile, che ha esportato gli oggetti, abbia attribuito al file un nome diverso.
      Nota:
    • Se sono stati esportati oggetti supporto con moduli elettronici, il nome del file è media.xml. Tale file si trova nella directory:
      • /aiw/aiw1
    Il file viene esaminato automaticamente e gli oggetti vengono valutati. In caso di problemi con qualsiasi oggetto nel file, viene visualizzata una finestra di dialogo che elenca gli errori e gli avvisi di importazione. Chiudere la finestra di dialogo e tutti gli oggetti vengono visualizzati nella tabella Oggetti da importare. Gli oggetti con errori o avvisi sono contrassegnati da un'icona.

    Ripetere questa operazione per tutti i file da importare. Gli oggetti di file aggiuntivi vengono aggiunti alla tabella, in modo che possano essere aggiunti tutti contemporaneamente.

  4. Esaminare gli oggetti nell'elenco. Selezionare un oggetto contrassegnato con un simbolo di avviso o di errore e fare clic su Dettagli per visualizzare ulteriori informazioni sull'avviso o sull'errore. Seguire le istruzioni nella descrizione per risolvere i problemi. Non è possibile importare oggetti contrassegnati come errori.
  5. Selezionare gli oggetti che si desidera importare.
  6. Opzionale: Per verificare di non aggiornare oggetti esistenti, fare clic su Deseleziona oggetti esistenti.
  7. Fare clic su Importa.
    Se il pulsante Importa è disabilitato, uno o più oggetti selezionati vengono contrassegnati con l'icona di errore. Fare clic su Deseleziona oggetti in errore per cancellare la selezione per tali oggetti e fare nuovamente clic su Importa. Gli oggetti senza errori vengono importati.

    Tornare agli oggetti in errore per risolvere i problemi e provare a importarli di nuovo.

    Nota:
  • Gli oggetti di credenziali potrebbero essere contenuti nel file importato, se inclusi come riferimenti nei flussi di lavoro, modelli di operazione, dispositivi di input o oggetti trasmettitore. Gli oggetti di credenziali importati non possono essere utilizzati finché non vengono immessi di nuovo valori per le proprietà Nome utente e Password sul sistema importato.
  • Se un flusso di lavoro importato fa riferimento a un'operazione che non esiste in questo sistema, RICOH ProcessDirector sostituisce l'operazione con un'operazione segnaposto denominata ReplacedStep. Il nome dell'operazione originale e il nome del modello di operazione sono disponibili nelle proprietà dell'operazione. ReplacedStep agisce come il modello di operazione ContinueToNextStep, quindi trasferisce semplicemente il lavoro alla fase di elaborazione successiva senza modificarlo.
  • Contattare il rappresentante locale dell'assistenza Ricoh se si riceve un messaggio di errore per i modelli di passo che non contengono un riferimento a un'estensione durante l'importazione di oggetti.

1.2.4.14 Creazione e attivazione di proprietà personalizzate

Se nessuna delle proprietà esistenti del lavoro o del documento soddisfa le esigenze specifiche, è possibile definire proprietà personalizzate in base alle specifiche. Dopo aver attivato queste proprietà, è possibile utilizzarle come qualsiasi altra proprietà di un lavoro o di un documento.
Importante: Si consiglia di non ricreare le proprietà del documento definite nel file docCustomDefinitions.xml.
Per creare e attivare una proprietà personalizzata:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione.
  2. Nel riquadro sinistro, fare clic su Oggetti Proprietà personalizzate.
  3. Fare clic su Aggiungi.
  4. Selezionare Proprietà del documento o Proprietà del lavoro.
  5. Configurare la proprietà personalizzata impostando tutti i valori.
    Per trovare ulteriori informazioni sui valori delle proprietà personalizzate, fare clic sul pulsante ? accanto a un campo.
      Importante:
    • La terza sezione del nome database deve essere diversa per ogni proprietà personalizzata. Ad esempio, non è possibile utilizzare sia Doc.Custom.Test che Job.Custom.Test. È necessario modificare uno dei nomi dei database per utilizzare qualcosa di univoco, come Doc.Custom.Test1.
  6. Per attivare la proprietà personalizzata, fare clic sull'interruttore nella parte superiore della finestra di dialogo.
      Nota:
    • Tutte le proprietà personalizzate devono essere attivate prima di poter essere utilizzate in operazioni, flussi di lavoro, dispositivi di input, lavori e così via.
  7. Per salvare le modifiche e chiudere la finestra di dialogo, fare clic su OK.
    Importante: Quando si attiva o si disattiva una proprietà personalizzata, si consiglia di eseguire le seguenti operazioni:
    • Eseguire il logout da RICOH ProcessDirector.
    • Aggiornare la finestra del browser e cancellare la cache del browser.
    • Accedere a RICOH ProcessDirector.
  8. Testare la proprietà utilizzando diversi scenari in un ambiente di test.
    Si consiglia di provare la nuova proprietà in un numero limitato di luoghi che rappresentino l'uso previsto, per assicurarsi che la proprietà funzioni come si desidera.
    Sebbene sia possibile disattivare una proprietà personalizzata per modificarne la configurazione, questo processo influisce sugli usi esistenti della proprietà. Quando una proprietà personalizzata viene disattivata, tutte le connessioni agli oggetti in cui la proprietà personalizzata è stata aggiunta vengono perse. La proprietà personalizzata viene rimossa da tutti gli oggetti a cui era precedentemente collegata. Qualsiasi comando o processo basato sulla proprietà personalizzata potrebbe non funzionare correttamente. Ad esempio, le regole dei connettori che utilizzano la proprietà non vengono valutate correttamente.
    Dopo aver apportato le modifiche, si riattiva la proprietà personalizzata. È necessario aggiungere la proprietà personalizzata agli oggetti da cui è stata rimossa.
Nota: Quando la proprietà personalizzata viene riattivata:
  • La proprietà non viene aggiunta nuovamente ai lavori da cui è stata rimossa.
  • I processi e i comandi che includono la proprietà dovrebbero ricominciare a funzionare correttamente.

1.2.4.15 Applicazione di valori personalizzati

È possibile applicare facilmente i valori che il rappresentante dell'assistenza clienti di Ricoh di zona fornisce per la personalizzazione del sistema, come modelli di stampante e nomi di mezzitoni personalizzati.

Per applicare valori personalizzati:

  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello sinistro, fare clic su Sistema Aggiorna.
  3. Fare clic su Sfoglia e selezionare il file XML che contiene i valori personalizzati.
  4. Selezionare le voci da aggiornare.
  5. Fare clic su Aggiorna.

1.2.4.16 Risorse AFP in RICOH ProcessDirector

Quando viene visualizzato o stampato un file AFP (Advanced Function Presentation) o convertire un lavoro di dati in AFP, RICOH ProcessDirector rileva i riferimenti alle risorse AFP quali sovrapposizioni, segmenti di pagina e font. Se queste risorse vengono inviate in linea con il lavoro, RICOH ProcessDirector utilizza le risorse in linea. Se queste risorse non sono in linea, RICOH ProcessDirector deve rilevare il percorso in cui individuarle sul sistema per visualizzare, stampare o convertire correttamente il lavoro.

Esistono due tipi di librerie di risorse: quelle che utilizzano una tabella RAT (Resource Access Table) e quelle che non la utilizzano. Una RAT è un indice di una libreria di risorse. L'indice viene memorizzato come file nella libreria a cui fa riferimento. Le CMR (Color Management Resource) e gli oggetti di dati devono essere memorizzate in librerie di risorse che utilizzano una RAT. Altre risorse, tra cui le definizioni di modulo, i segmenti di pagina e le sovrapposizioni devono essere memorizzate in librerie di risorse che non utilizzano una RAT.

È possibile configurare RICOH ProcessDirector per utilizzare le risorse memorizzate su qualsiasi sistema in rete, fino a quando RICOH ProcessDirector può accedere al sistema su cui risiedono. Tuttavia, si consiglia di spostare tutte le risorse nella directory delle risorse predefinita sul computer primario RICOH ProcessDirector. Memorizzandole in tale directory, tutti i componenti RICOH ProcessDirector, inclusi i server applicazioni/secondari installati sui diversi computer, possono rilevarle senza che sia richiesta una configurazione aggiuntiva.

La directory delle risorse predefinita è /aiw/aiw1/resources (Linux) o C:\aiw\aiw1\resources (Windows). RICOH ProcessDirector non apporta alcuna modifica a tale directory durante gli aggiornamenti, quindi non è necessario ricaricare le risorse quando viene installato un aggiornamento.

Il metodo più semplice per spostare il file nella directory predefinita è utilizzare FTP. Creare le sottodirectory che si desidera utilizzare in /aiw/aiw1/resources (Linux) o C:\aiw\aiw1\resources (Windows) e utilizzare un client FTP per spostarvi le risorse. Verificare che i file siano trasferiti come dati binari, non come testo. Se non si desidera spostare le risorse nella directory predefinita, è possibile creare una directory diversa sul sistema ed eseguire FTP delle risorse in tale posizione.

    Nota:
  • RICOH ProcessDirector ricerca le risorse in /usr/lpp/psf/reslib (Linux) o C:\Program Files (x86)\Ricoh\PSF\reslib (Windows), ma non è consigliabile memorizzare qui le risorse perché, se vengono forniti file di risorsa con lo stesso nome, i file omonimi presenti vengono sovrascritti.

Se non è possibile spostare le risorse sul computer primario, è possibile lasciarle nel percorso in cui si trovano:

  • Su Linux montare via NFS una directory del computer primario su tale computer. Per eseguire questa opzione, installare il software del client e del server NFS, disponibile da diversi fornitori.
  • Su Windows, associare una cartella sul computer con risorse come un'unità di rete sul computer primario. Per utilizzare questa opzione, è necessario configurare RICOH ProcessDirector per mappare l'unità di rete all'avvio di RICOH ProcessDirector. Per informazioni sull'associazione delle unità di rete su un computer con Windows, consultare il centro informazioni RICOH ProcessDirector.
Lo svantaggio principale del lasciare le risorse dove sono è che il sistema genera una quantità significativa di traffico di rete appena richiama le risorse. L'incremento del traffico e di tempo necessario per richiamare le risorse potrebbe ridurre le prestazioni della stampante.

Quando si esegue la migrazione da InfoPrint Manager su Windows a RICOH ProcessDirector su Linux, tenere presente che Linux è sensibile alla distinzione tra maiuscole e minuscole. Come risultato, RICOH ProcessDirector ricerca dei nomi risorse nel caso in cui sia specificato nel lavoro. Windows non è sensibile alla distinzione tra maiuscole e minuscole; pertanto, i lavori stampati con InfoPrint Manager potrebbero fare riferimento alle risorse con maiuscole/minuscole non corrispondenti a quelle dei nomi effettivi delle risorse presenti in Windows. Se si copiano le risorse dal sistema Windows a Linux, verificare che i nomi delle risorse corrispondano alle maiuscole/minuscole specificate nei lavori.

Se la stampa o la conversione è configurata per essere eseguita su un computer secondario anziché sul computer primario, la directory che contiene le risorse deve essere disponibile sul computer secondario. Per impostazione predefinita, RICOH ProcessDirector monta la directory /aiw/aiw1/resources (Linux) o C:\aiw\aiw1\resources (Windows) dal computer primario a quello secondario. Se si utilizzano altre directory per memorizzare le risorse, potrebbe essere necessario montare via NFS il computer secondario direttamente anche su tali directory.

Se viene utilizzata un'operazione basata sul modello di operazione TransformJobIntoPDF e si desidera specificare una definizione modulo per la conversione Da RICOH AFP a PDF da utilizzare, verificare che le conversioni RICOH ProcessDirector e InfoPrint Transform Manager cerchino le risorse AFP solo in una directory denominata reslib nel percorso di installazione. Queste non utilizzano il percorso di risorsa AFP specificato per le altre operazioni di RICOH ProcessDirector. Se una definizione modulo con il nome specificato in RICOH ProcessDirector esiste nella directory reslib ma non è identica a quella a cui RICOH ProcessDirector può accedere dal percorso di risorsa AFP, è possibile che vengano mostrati risultati diversi quando si visualizza il file in RICOH ProcessDirector da quelli visualizzati quando si stampa l'output della conversione Da RICOH AFP a PDF.

Una volta stabilito dove memorizzare le risorse e averle spostate o aver montato le directory appropriate, è necessario identificare i percorsi di risorsa in RICOH ProcessDirector.

1.2.4.16.1 Identificazione delle directory di risorsa AFP in RICOH ProcessDirector

Se le risorse AFP (quali carattere, definizioni di moduli, segmenti di pagina e sovrapposizioni) non vengono inviate né in linea con il lavoro né nella directory predefinita delle risorse, è necessario configurare i flussi di lavoro in modo che RICOH ProcessDirector sia in grado di individuare le risorse durante l'elaborazione. Inoltre, è possibile aggiungere queste directory alle stampanti e ai modelli di procedura esistenti.
È possibile identificare le posizioni delle risorse AFP in RICOH ProcessDirector utilizzando la proprietà Percorso risorse AFP di un lavoro o di una stampante. La proprietà percorso di risorsa AFP è impostata sul percorso di directory che identifica il percorso delle risorse AFP. Se si dispone di più percorsi di directory da elencare, separarli con i due punti (:).
    Nota:
  • Su un sistema Windows, se i dati o le risorse vengono memorizzati in un'unità di rete mappata, contattare il Supporto software per l'assistenza sulla configurazione del sistema per l'individuazione e l'utilizzo di tali dati e risorse. Per informazioni sull'associazione delle unità di rete su un computer con Windows, consultare il centro informazioni RICOH ProcessDirector.

Quando uno dei componenti richiede una risorsa, questa viene ricercata da RICOH ProcessDirector in queste posizioni, nell'ordine:

  1. In linea nel lavoro.
  2. Nei percorsi elencati nella proprietà Percorso risorse AFP del lavoro. Questa proprietà può essere impostata nel flusso di lavoro o come proprietà di lavoro predefinita su un modello procedura. Le directory vengono visualizzate su RICOH ProcessDirector nell'ordine in cui sono state elencate nel valore della proprietà.
  3. Se l'operazione di stampa richiede una risorsa, nei percorsi elencati nella proprietà Percorso risorse AFP della stampante. Le directory vengono visualizzate su RICOH ProcessDirector nell'ordine in cui sono state elencate nel valore della proprietà.
  4. In /aiw/aiw1/resources o /usr/lpp/psf/reslib

Per identificare le directory della risorsa AFP in RICOH ProcessDirector:

  1. Modificare i flussi di lavoro esistenti in modo che RICOH ProcessDirector possa individuare le risorse AFP necessarie per i lavori:
    1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
    2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera modificare.
    3. Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
      Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
    4. Nell'Editor flusso di lavoro, fare clic su Modelli di operazione nell'angolo in alto a destra della finestra e trascinare una di queste operazioni nell'Editor:
      • ConvertLineDataJobIntoAFP
      • EnableRepositioning
      • PrintJobs
      Il percorso risorse AFP è una delle proprietà di lavoro predefinite su tutte queste operazioni.
    5. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione e selezionare Proprietà.
    6. Fare clic su AFP.
    7. Trovare la proprietà percorso risorse AFP e immettere il percorso sulla o sulle directory in cui sono state copiate le risorse AFP.
        Nota:
      • Se si modifica una delle operazioni che identificano la proprietà, quest'ultima viene modificata in tutte le operazioni del flusso di lavoro.
    8. Fare clic su OK.
    9. Salvare il flusso di lavoro.
    10. Ripetere questa operazione per tutti i flussi di lavoro che elaborano i lavori AFP e per quei flussi di lavoro forniti che devono essere copiati per crearne di nuovi in futuro.
  2. Opzionale: Impostare la proprietà Percorso risorse AFP sui modelli di procedura esistenti, utilizzabili in futuro per creare nuovi flussi di lavoro.
    Gli unici modelli di procedura forniti con il percorso risorse AFP come proprietà di lavoro predefinita sono ConvertLineDataJobIntoAFP, EnableRepositioning e PrintJobs. Eseguire questa procedura su ognuna di queste modelli delle operazioni e qualsiasi copia creata:
    1. Nella scheda Flusso di lavoro, fare clic su Modelli di operazione nell'angolo in alto a destra della finestra.
    2. Fare clic con il tasto destro del mouse sul modelli di operazione da modificare e selezionare Proprietà.
    3. Fare clic su AFP.
    4. Trovare la proprietà percorso di risorsa AFP e immettere il percorso sulla o sulle directory in cui sono state copiate le risorse AFP.
    5. Fare clic su OK.
    6. Ripetere questa operazione per tutte le maschere dell'operazione che si desidera modificare.
  3. Opzionale: Impostare la proprietà Percorso risorse AFP su qualsiasi stampante creata.
    Se questa proprietà è stata impostata su una stampante, sarà utilizzata solo dopo che il lavoro è stato stampato, non quando viene visualizzato o convertito e solo dopo che RICOH ProcessDirector ha ricercato i percorsi di risorsa impostati sul flusso di lavoro.

    Se le risorse AFP includono caratteri MICR speciali o segmenti di pagina protetti (quali firme) memorizzati separatamente dalle altre risorse AFP, è possibile specificare queste directory solo sulla proprietà Percorso risorse AFP per la stampante o le stampanti che potrebbero stampare lavori che utilizzano tali risorse.

    1. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Dispositivi Stampanti.
    2. Selezionare la stampante che si desidera modificare.
    3. Fare clic su Disabilita.
    4. Selezionare di nuovo la stampante e fare clic su Proprietà.
    5. Fare clic su AFP.
    6. Trovare la proprietà percorso di risorsa AFP e immettere il percorso sulla o sulle directory in cui sono state copiate le risorse AFP.
    7. Fare clic su OK.
    8. Ripetere questa operazione per tutte le stampanti che si desidera modificare.

1.2.4.16.2 Ricerca ordine per estensioni della risorsa AFP

I file di stampa fanno riferimento alle risorse AFP in base ai nomi, senza includere un'estensione del tipo file. Tuttavia, i file di risorsa hanno le estensioni aggiunte. Quando un componente di RICOH ProcessDirector richiede una risorsa, viene utilizzata la risorsa in linea, se compresa nel lavoro. Altrimenti, viene ricercato innanzitutto un file che corrisponda al nome risorsa senza estensione. Se non è possibile rilevarne una, aggiunge un'estensione dopo un'altra al nome file e ricerca la risorsa che utilizza il nuovo nome.

Le estensioni sono aggiunte ai nomi file della risorsa in un ordine specifico in base al tipo di risorsa richiesta. I diversi componenti aggiungono le estensioni in ordini diversi.

Questi componenti in RICOH ProcessDirector richiedono risorse AFP: il visualizzatore AFP, il driver della stampante (PSF) e i dati di riga nella trasformazione AFP.

Programma di visualizzazione AFP

Il file di configurazione per il componente del programma di visualizzazione AFP, /opt/infoprint/ippd/afpviewer/a2pxopts.cfg (Linux)C:\Program Files\Ricoh\afpviewer\a2pxopts.cfg (Windows), consente di specificare ulteriori estensioni file per segmenti di pagina, sovrapposizioni, definizioni di modulo, file JPEG, file GIF, file TIFF, set di caratteri, codepage e font codificati. Il programma di visualizzazione ricerca i file in modo che sia possibile specificarne le estensioni.

Nota: I sistemi Linux rispettano la distinzione tra maiuscole e minuscole.

Il file di configurazione installato con RICOH ProcessDirector contiene queste istruzioni che impostano le estensioni per le risorse:

PageSegExt=*.,*.psg,*.PSG
OverlayExt=*.,*.oly,*.OLY
FormDefExt=*.,*.fde,*.FDE
JFIFEXT=*.,*.DOR,*.png, *.png,*.jfif,*.jpeg
GIFEXT=*.,*.DOR,*.png,*.png
TIFFEXT=*.,*.DOR,*.tif,*.TIF,*.tiff,*.TIFF
CHARSETEXT =*.,*.240,*.300,*.OLN,*.oln,*.Oln,*.fnt
CODEPAGEEXT =*.,*.fnt
CODEDFONTEXT =*.,*.fnt
Ad esempio, il file di configurazione imposta le estensioni per i segmenti della pagina su nessuna estensione (*.), .psg e .PSG. Per utilizzare diverse estensioni, è possibile aggiungere altri valori separandoli con delle virgole. Ad esempio, è possibile chiedere che nessuna estensione, .psg, .PSG, .300 e .600 sia ricercata come segmento di pagina in tale ordine se si modifica la riga del segmento di pagina in PageSegExt=*.,*.psg,*.PSG,*.300,*.600.

Per commentare una riga, inserire all'inizio il carattere #.

Se non è presente alcuna voce nel file di configurazione per un tipo di risorsa, il programma di visualizzazione AFP ricerca i file con le seguenti estensioni:

  • .jfif per i file JPEG
  • .png per i file GIF
  • .tif per i file TIFF
  • Nessuna estensione per altri tipi di risorse

Conversione dei dati riga e del driver della stampante

Per la maggior parte dei tipi di risorse, la conversione del driver della stampante e dei dati riga utilizzano lo stesso elenco delle estensioni file per ogni tipo di risorsa e sono ricercati nello stesso ordine. Tuttavia, utilizzano metodi leggermente diversi per ricercare le risorse di oggetti di dati e la maggior parte di risorse di caratteri. La conversione dei dati riga utilizza lo stesso elenco delle estensioni per tutte le risorse relative ai caratteri che gestisce ad eccezione dei caratteri TrueType e OpenType.

Questa tabella elenca le estensioni file con cui sono associati questi componenti con ogni tipo di risorsa e l'ordine in cui sono applicati.

Nota: Su Linux, tutte le estensioni file devono essere in maiuscolo.

Quando si installano CMR (Color Management Resources), oggetti di dati, font True Type e font Open Type utilizzando InfoPrint AFP Resource Installer, si assegna un nome a ogni oggetto. I lavori si riferiscono ai tipi di oggetti che utilizzano tale nome. Per individuare l'oggetto, RICOH ProcessDirector esegue una ricerca nelle directory specificate nel percorso della risorsa AFP al fine di individuare una directory che contenga una RAT (Resource Access Table). In seguito RICOH ProcessDirector esegue una ricerca nella RAT per individuare il nome file completo e il percorso della directory per la risorsa. Se il nome non è presente nella RAT, RICOH ProcessDirector passa al percorso successivo elencato nel percorso della risorsa AFP.

Estensioni file aggiunte dalla conversione dei dati riga e del driver della stampante ai nomi di risorsa, elencati in base al tipo di risorsa
Tipo di risorsa AFP Estensioni file aggiunte dal driver della stampante Estensioni file aggiunte dalla conversione dei dati riga
Oggetti BCOCA (codici a barre) Nessuna estensione file Nessuna estensione file
Code page
  1. ECP
  2. Nessuna estensione file
  3. FONT3820
  4. FONT38PP
  5. CDP
  6. FONT300
  1. ECP
  2. Nessuna estensione file
  3. 240
  4. 300
  5. FONT300
  6. FONT3820
  7. FONT38PP
  8. CDP
  9. CFT
  10. OLN
  11. FONTOLN
  12. FIL
Caratteri codificati
  1. Nessuna estensione file
  2. FONT3820
  3. FONT38PP
  4. CFT
  5. FONT300
  1. Nessuna estensione file
  2. 240
  3. 300
  4. FONT300
  5. FONT3820
  6. FONT38PP
  7. CDP
  8. CFT
  9. OLN
  10. FONTOLN
  11. FIL
Tabella di mappatura colori
  1. Nessuna estensione file
  2. SETUP
  3. SET
  1. Nessuna estensione file
  2. SETUP
  3. SET
Insieme di caratteri, risoluzione 240-pel
  1. Nessuna estensione file
  2. 240
  3. FONT3820
  4. FONT38PP
  5. FIL
  1. Nessuna estensione file
  2. 240
  3. 300
  4. FONT300
  5. FONT3820
  6. FONT38PP
  7. CDP
  8. CFT
  9. OLN
  10. FONTOLN
  11. FIL
Insieme di caratteri, risoluzione 300-pel
  1. 300
  2. FONT300
  3. Nessuna estensione file
  1. Nessuna estensione file
  2. 240
  3. 300
  4. FONT300
  5. FONT3820
  6. FONT38PP
  7. CDP
  8. CFT
  9. OLN
  10. FONTOLN
  11. FIL
Caratteri, struttura
  1. OLN
  2. FONTOLN
  1. Nessuna estensione file
  2. 240
  3. 300
  4. FONT300
  5. FONT3820
  6. FONT38PP
  7. CDP
  8. CFT
  9. OLN
  10. FONTOLN
  11. FIL
Definizioni modulo
  1. Nessuna estensione file
  2. FDEF3820
  3. FDEF38PP
  4. FDE
  5. FIL
  1. Nessuna estensione file
  2. FDEF3820
  3. FDEF38PP
  4. FDE
  5. FIL
Oggetti GOCA (grafica) Nessuna estensione file Nessuna estensione file
Oggetti IOCA (immagini IO) Nessuna estensione file Nessuna estensione file
Oggetti MO:DCA
  1. Nessuna estensione file
  2. OBJ
  3. OBJECT
  1. Nessuna estensione file
  2. OBJ
  3. OBJECT
Sovrapposizioni
  1. Nessuna estensione file
  2. OVLY3820
  3. OVLY38PP
  4. OVL
  5. OLY
  6. SOVR
  1. Nessuna estensione file
  2. OVLY3820
  3. OVLY38PP
  4. OVL
  5. OLY
  6. SOVR
Definizioni di pagina Non applicabile
  1. Nessuna estensione file
  2. PDEF3820
  3. PDEF38PP
  4. PDE
Segmenti di pagina
  1. Nessuna estensione file
  2. PSEG3820
  3. PSEG38PP
  4. PSG
  5. PSE
  1. Nessuna estensione file
  2. PSEG3820
  3. PSEG38PP
  4. PSG
  5. PSE
Dati di installazione
  1. Nessuna estensione file
  2. SETUP
  3. SET
  4. COMSETUP
  1. Nessuna estensione file
  2. SETUP
  3. SET
  4. COMSETUP

1.2.4.16.3 Proprietà del lavoro e definizioni modulo AFP

Le proprietà del lavoroRICOH ProcessDirector possono specificare alcune delle stesse opzioni come la definizione modulo utilizzata per il lavoro. Se una proprietà del lavoro e una definizione modulo entrano in conflitto, tali regole determinano il valore da utilizzare.

I valori impostati per queste proprietà di lavoro sovrascrivono i valori in qualsiasi definizione di modulo utilizzata per il lavoro, in linea o esterno:

  • Fronte/retro
  • Supporto
  • Vassoio di uscita

Se il lavoro contiene una definizione di modulo in linea o una mappa di supporto, RICOH ProcessDirector ignora i valori impostati per queste proprietà di lavoro. Se il lavoro usa una definizione di modulo esterna, RICOH ProcessDirector utilizza i valori impostati per queste proprietà di lavoro e genera una nuova definizione di modulo che sostituisce quella esterna. Se la definizione di modulo esterna originaria contiene opzioni che RICOH ProcessDirector non supporta, RICOH ProcessDirector utilizza i valori predefiniti per tali opzioni.

  • Perfora
  • Spilla

1.2.4.16.4 File di origine e di output della tabella di associazione colori

Una tabella di associazione colori è un oggetto risorsa di stampa che definisce la conversione da determinati campi strutturati MO:DCA (Mixed Object Document Content Architecture) in nuovi campi di colore strutturati utilizzati dalle stampanti più recenti.

Utilizzare le tabelle di associazione colori per regolare i colori di evidenziazione e OCA su stampanti come InfoPrint 5000. Le tabelle di associazione colori sono utili anche per associare i colori di evidenziazione a colori più intensi su una stampante come InfoPrint Color 130 Plus. Per applicare il colore a documenti in bianco e nero, è necessario creare file di origine della tabella di associazione colori e file di oggetto utilizzando l'architettura AFP.

È possibile definire criteri per convertire campi non di colore in campi colore, vecchi campi colore in nuovi campi colore e nuovi campi colore in nuovi campi colore diversi. Pertanto, è possibile utilizzare le applicazioni e i documenti esistenti con nuovi campi colore senza modificarli. È possibile utilizzare diverse associazioni colori su un unico documento, per stamparlo utilizzando il colore in modi diversi, senza modificare il documento originale.

L'utilità cmt crea tabelle di mappatura dei colori dai file di configurazione. Consente di creare associazioni colori in numerose modalità diverse definite dal parametro ColorSpace. Ad esempio, è possibile utilizzare il valore Evidenziazione quando si regolano i colori di evidenziazione e OCA su stampanti come InfoPrint 5000 e InfoPrint C900 AFP.

Il file di configurazione di esempio, /usr/lpp/psf/config/cmt.cfg (Linux)C:\Program Files (x86)\InfoPrint\PSF\config\cmt.cfg (Windows), contiene specifiche definite dall'utente. L'utilità cmt ha creato una tabella di associazione colori di esempio MO:DCA, denominata cmtsampl dal file di configurazione di esempio.

1.2.4.16.4.1 Parti di una tabella di associazione colori

Una tabella di associazione colori è formata da un componente di base, da una serie di gruppi di origine e da una serie di gruppi di destinazione. Il componente di base identifica la tabella di associazione colori come di tipo reimpostazione o normale.

La versione più semplice di una tabella di associazione colori è di tipo reimpostazione e indica alla stampante di non eseguire conversioni sulle informazioni dei colori rilevate nel documento. Una tabella di associazione colori di reimpostazione non dispone di gruppi di origine o destinazione; tutte le altre tabelle di associazione colori dispongono almeno di un gruppo di origine e destinazione.

1.2.4.16.4.1.1 Utilizzo dei gruppi di origine

Ciascun gruppo di origine dispone di un numero di identificazione (ID) compreso tra 1 e 127, utilizzato per associare un gruppo di origine a un gruppo di destinazione corrispondente.

I numeri ID possono essere univoci oppure, se si desidera associare diversi gruppi di origine a un unico gruppo di destinazione, è possibile utilizzare lo stesso numero ID per più gruppi di origine. L'utilità cmt genera coppie di gruppi di origine e di destinazione e assegna a ciascuna coppia ID crescenti e consecutivi.

È necessario classificare ogni gruppo di origine come uno dei seguenti spazi di colore di input:

Colore di evidenziazione
Utilizzare i colori di evidenziazione quando i documenti esistenti descrivono il colore in termini di percentuale di copertura e percentuale sfumata di un numero di colore. I colori dipendono dalla periferica. Ad esempio, se la stampante consente di utilizzare tre colori per l'evidenziazione, specificare la percentuale di copertura e sfumatura dei colori 1, 2 e 3. La configurazione della stampante determina i colori effettivi.
Object Content Architecture (OCA) standard
L'OCA standard utilizza combinazioni definite di rosso, verde e blu, per creare i colori blu, rosso, rosa, magenta, verde, turchese (ciano) e giallo. L'OCA standard definisce anche diverse impostazioni predefinite, come l'uso del bianco su un supporto nero e, viceversa, l'uso dello stesso colore del supporto. Il supporto può essere, ad esempio, un foglio di carta o uno schermo.
Schema di riempimento GOCA
Schema di riempimento GOCA definisce gli schemi per il riempimento di aree associabili ai colori tramite l'apposita tabella.
Per ulteriori informazioni relative agli spazi di colore, consultare Mixed Object Document Content Architecture Reference.

È possibile utilizzare una tabella di associazione colori per selezionare specifici tipi di oggetto da associare, ad esempio:

  • Area oggetto
  • Dati immagine IM
  • Dati PTOCA
  • Spazio di presentazione della pagina
  • Dati GOCA
  • Spazio di presentazione di sovrapposizione
  • Dati BCOCA
  • Dati IOCA (a due colori, FS10)
  • Tutti i dati oggetto PTOCA, GOCA, BCOCA, IOCA, FS10 e IM
  • Tutti gli oggetti, le aree oggetto e gli spazi di presentazione
Una volta selezionati gli spazi di colore e i tipi di oggetto da associare, è possibile specificare i valori esatti dei campi da associare.

1.2.4.16.4.1.2 Utilizzo dei gruppi di destinazione

Ciascun gruppo di destinazione dispone di un numero di identificazione (ID) compreso tra 1 e 127, utilizzato per associare un gruppo di destinazione a uno o più gruppi di origine corrispondenti.

L'utilità cmt genera coppie di gruppi di origine e di destinazione e assegna a ciascuna coppia ID crescenti e consecutivi.

È necessario classificare ogni gruppo di destinazione come uno dei seguenti spazi di colore di output:

  • RGB
  • CMYK
  • Evidenziazione
  • CIELAB
Gli spazi di colore definiti nei corrispondenti gruppi di origine vengono convertiti in questo spazio di colore. Le scelte disponibili dipendono dalla periferica utilizzata. Ad esempio, se la stampante supporta soltanto il colore di evidenziazione, il gruppo di destinazione deve utilizzare il colore di evidenziazione.

È possibile specificare i valori esatti dei colori di evidenziazione. Ad esempio, se la stampante supporta tre colori di evidenziazione, è possibile specificare i colori 1, 2 o 3 con percentuali di copertura e di sfumatura supportate dalla stampante.

1.2.4.16.4.2 Creazione di una tabella di associazione colori (esempio)

Questo esempio mostra come creare una tabella di associazione colori per stampare un file AFP (Advanced Function Presentation) che contiene grafici a torta di colore verde.

Il grafico a torta viene visualizzato come una serie di linee orizzontali. Come indicato nel capitolo Graphic primitives and attributes in Graphics Objects Content Architecture for Advanced Function Presentation Reference, le linee orizzontali vengono create da un modello di primitiva di output con valore esadecimale "0B"(11).

Per convertire le linee orizzontali in una tonalità di verde, quando si utilizza un gruppo di origine ColorSpace di GOCA da associare a un valore gruppo di destinazione RGB, specificare un basso valore di rosso (12), un alto valore di verde (252) e un valore minore di 50 per il blu (42), in modo da fornire un chiaro contrasto.

  1. Passare alla directory /usr/lpp/psf/config (Linux) C:\Program Files (x86)\InfoPrint\PSF\config (Windows):
    For Linux:
    cd /usr/lpp/psf/config
    For Windows:
    cd C:\Program Files (x86)\InfoPrint\PSF\config
  2. Copiare il file di configurazione della tabella di associazione colori di esempio in un file che è possibile personalizzare nel modo richiesto:
    For Linux:
    cp cmt.cfg pie1.cfg
    For Windows:
    copy cmt.cfg pie1.cfg
  3. Modificare il file pie1.cfg:
    1. Aggiungere le seguenti righe tra le parole chiave BeginSourceDef: e EndSourceDef:
      	ColorSpace: GOCA
      	ColorValue: 11
      	ObjectType: GOCAData
    2. Aggiungere le seguenti righe tra le parole chiave BeginTargetDef: e EndTargetDef:
      	ColorSpace: RGB
      	ColorValue: 12 252 42
    3. Salvare il file pie1.cfg.
  4. Eseguire l'utilità cmt per creare il file di oggetto della tabella di associazione colori che verrà utilizzato all'invio del lavoro per la stampa:
    cmt -i pie1.cfg -o pie1.set
  5. Eseguire nuovamente l'utilità cmt per verificare i valori della tabella di associazione colori:
    cmt -i pie1.set -o pie2.cfg
  6. Confrontare pie1.cfg e pie2.cfg.
    Se i valori della tabella di associazione colori sono validi, dovrebbero essere identici.

1.2.4.17 Impostazione dei programmi di uscita utente

Con RICOH ProcessDirector è possibile richiamare i programmi di uscita utente che possono modificare il file di stampa AFP per un lavoro prima o dopo la stampa. Gli utenti autorizzati possono modificare e compilare i programmi di uscita di esempio forniti da RICOH ProcessDirector o scriverne di propri. RICOH ProcessDirector fornisce programmi di uscita di esempio nella directory /usr/lpp/psf/exits (Linux) o C:\Program Files (x86)\Ricoh\PSF\exits (Windows).
L'uscita utente di completamento del lavoro di esempio scrive le statistiche del lavoro nel file /Ricoh/var/psf/ (Linux) o \PSF\var\psf\ (Windows) jobcompletion.log. Nelle voci di log, RICOH ProcessDirector aggiunge aiw1 al nome della stampante quando viene visualizzato nell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector.

Per impostare un programma di uscita utente:

  1. Nel portlet Stampanti, selezionare la stampante a cui si desidera assegnare un programma di uscita utente.
  2. Fare clic su Disabilita.
  3. Selezionare di nuovo la stampante e fare clic su Proprietà.
  4. Nel notebook delle proprietà della stampante, fare clic su Uscite.
  5. Attivare i tipi di programmi di uscita utente che si desidera siano richiamati dalla stampante impostando una o entrambe le proprietà su :
    • Abilita uscita dati di input

      Questo programma di uscita modifica il contenuto dei file di stampa AFP prima che RICOH ProcessDirector invii il file di stampa alla stampante.

    • Abilita uscita completamento del lavoro

      Questo programma di uscita modifica il contenuto dei file di stampa AFP dopo che la stampante notifica che il lavoro è stato stampato.

  6. Specificare il nome della versione compilata del programma di uscita utente per una o entrambe di queste proprietà:
    • Programma di uscita dati di input
    • Programma di uscita completamento lavoro
      Nota:
    • Se la versione compilata del programma uscita utente è ubicato nella directory /usr/lpp/psf/bin (Linux) o C:\Program Files (x86)\Ricoh\PSF\bin (Windows), non è necessario includere il percorso. Se è ubicato in una posizione differente, è possibile specificare un percorso con il nome programma. Il valore per il percorso combinato e il nome programma può essere lungo fino a 255 caratteri.
  7. Fare clic su OK.
  8. Selezionare la stampante e fare clic su Abilita.

1.2.4.18 Pagine di intestazione

È possibile stampare le pagine di intestazione all'inizio o alla fine di un lavoro di modo da poter distinguere un lavoro dal successivo. Se è installata la funzione di supporto AFP, i lavori di stampa AFP possono includere anche le pagine di intestazione tra le copie di un lavoro a più copie. Le pagine di intestazione forniscono generalmente le informazioni relative ai lavori, come l'ID lavoro, il nome del file e l'ora in cui il lavoro è stato inviato.

1.2.4.18.1 Pagine di intestazione AFP

Le pagine di intestazione AFP includono pagine di intestazione, pagine finali e pagine di separazione. È possibile utilizzarle (in qualsiasi combinazione) con lavori di stampa AFP di oggetti di stampanti AFP. È inoltre possibile modificare l'aspetto e i contenuti di queste pagine di intestazione, come anche i caratteri utilizzati per la stampa.

1.2.4.18.1.1 Impostazione delle stampanti per stampare le pagine di intestazione AFP

RICOH ProcessDirector può stampare questi tipi di pagine di intestazione con un lavoro AFP: pagine di intestazione, pagine separatore e pagine finali. LE pagine di intestazione stampano le prime pagine di dati di un lavoro. Le pagine separatore vengono stampate tra le copie di un lavoro a più copie. Le pagine di coda stampante dopo le ultime pagine di dati di un lavoro.
Per impostazione predefinita una stampante stampa solo le pagine di intestazione.

Per impostare una stampante per stampare le pagine di intestazione:

  1. Nel portlet Stampanti, trovare la stampante che si desidera utilizzare per stampare lavori con pagine banner. Se la stampante è abilitata, selezionarla e fare clic su Disabilita.
  2. Fare clic sul nome della stampante per aprire il notebook delle proprietà.
  3. Nel blocco appunti delle proprietà, fare clic sulle pagine intestazione per visualizzare le proprietà delle pagine intestazione per la stampante.
  4. Per selezionare i tipi di pagine di intestazione che si desidera stampare, impostare Attiva pagine di intestazione, Attiva pagine separatore, o Attiva pagine di coda su .
  5. Per utilizzare una definizione modulo diversa da quella predefinita per ciascuno dei tipi di pagine intestazione, modificare definizione modulo pagina titolo, definizione modulo di pagina separatore o definizione di modulo di pagina di coda per indicare la definizione modulo da utilizzare.
      Nota:
    • La definizione modulo specificata deve trovarsi in una delle seguenti directory.
      • Una directory specificata dalla proprietà percorso di risorsa AFP per la stampante
      • /aiw/aiw1/resources (Linux) o C:\aiw\aiw1\resources (Windows)
      • /usr/lpp/psf/reslib (Linux) o C:\Program Files (x86)\Ricoh\PSF\reslib (Windows)
    • La definizione del modulo predefinito che RICOH ProcessDirector utilizza include un modello di casella sulla pagina di intestazione. Specificare una definizione di modulo diversa se non si desidera il modello della casella. Ad esempio, la definizione del modulo F1A00010 non include il modello della casella.
  6. Per stampare i contrassegni di margine (detti anche moduli contrassegno) sulle pagine di intestazione per l'identificazione, impostare Contrassegni di margine della pagina di intestazione, Contrassegni di margine della pagina del separatore o Contrassegni di margine della pagina finale su .
  7. Per stampare versioni specializzate delle pagine di intestazione che corrispondono alle caratteristiche hardware della stampante, modificare Tipo pagina intestazione.
    Nota: I file di configurazione per formattare il contenuto delle pagine di intestazione AFP sono disponibili solo nell'orientamento verticale. Impostando la proprietà Pagina di intestazione su Larga non si cambia l'orientamento delle pagine di intestazione a orizzontale.
  8. Fare clic su OK.
  9. Fare clic con il tasto destro del mouse sulla stampante e selezionare Abilita.
  10. Ripetere questa procedura per tutte le stampanti che si desidera impostare per stampare le pagine di intestazione con i lavori.
Nota: Per le pagine di intestazione e di coda da stampare, le proprietà Copie di intestazione e Copia di coda per il lavoro devono essere impostate su 1 o su un valore superiore. Se queste proprietà sono impostate su 0, la stampante non stampa alcuna pagina di intestazione o pagina finale di un lavoro specifico, anche se questi tipi di pagine di intestazione sono abilitati sulla stampante.

1.2.4.18.1.2 Aggiornamento delle proprietà per le pagine di intestazione AFP

Per lavori inviati a stampanti AFP, è possibile aggiornare il file di configurazione banner_page_property_values.cfg per le proprietà utilizzabili dalle pagine di intestazione. Il file di configurazione definisce gli elementi stampabili sulle pagine di intestazione, comprese le proprietà di lavori, stampanti, piani di caricamento e altri oggetti, impostazioni di sistema e stringhe di testo. Un file di esempio banner_page_code_page_mapping.cfg è installato in /aiw/aiw1/samples/banner_pages/ e in /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/ .
Nota: Gli aggiornamenti potrebbero sovrascrivere i file presenti nella directory /aiw/aiw1/samples/banner_pages/ , ma non quelli presenti nella directory /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/ . Si consiglia di copiare i file di esempio nella directory /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/ e di apportare tutte le modifiche nel file copiato.
Quando RICOH ProcessDirector assegna un lavoro ad una stampante, questo genera il file numerolavoro.banner_attributes.txt nella directory di spool per il lavoro. Questo file contiene i nomi del notebook delle proprietà e i valori risolti specifici del lavoro per tutte le proprietà che il file banner_page_property_values.cfg contiene.
Per aggiornare le proprietà per le pagine di intestazione AFP:
  1. Accedere al computer primario come RICOH ProcessDirector utente di sistema ( aiw1 è l'utente predefinito).
  2. Accedere a /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/ .
  3. Aprire il file banner_page_property_values.cfg con un editor di testo.
  4. Aggiungere le voci o eliminarle dal file, in base alle necessità dell'installazione.
    Ogni voce nel file è composta da due righe. La prima contiene stringhe di testo e nomi di proprietà di database, separati da virgole. I nomi delle proprietà di database sono delimitati da parentesi ([]). La seconda riga è la prima espressa come formula di simbolo. Ad esempio:
    • Questo esempio definisce una proprietà di lavoro. Il nome simbolo coincide con il nome della proprietà di lavoro.
      [Job.Copies]
      ${Job.Copies}
      
    • Questo esempio definisce una proprietà della stampante:
      [Printer.AFP.Overlay]
      ${Printer.AFP.Overlay}
      
    • Questo esempio definisce un'impostazione di sistema:
      [WorkflowSystem.Transform.ServerAddress]
      ${WorkflowSystem.Transform.ServerAddress}
    • Questo esempio definisce un codice a barre che include una stringa di testo iniziale, due proprietà di lavoro e una stringa di testo finale:
      SO,[Job.ID],[Job.TotalSheets],2009
      ${Customer.BarCode}
      
    • Questo esempio definisce una proprietà del piano di caricamento associato al lavoro. La e commerciale (&) indica che le proprietà sono nidificate.
      &[Job.Insert.LoadPlan.ID] [LoadPlan.Media]
      ${Job.Insert.LoadPlan.ID} ${LoadPlan.Media}
    • Questo esempio definisce una singola istanza di una proprietà di lavoro che può avere valori diversi per fasi e operazioni diverse. L'esempio viene risolto a un valore:
      [Job.External.Command.Prepare.RunExternalProgram]
      $[Job.External.Command.Prepare.RunExternalProgram]
    • Questo esempio definisce tutte le istanze di una proprietà di lavoro che può avere valori diversi per fasi e operazioni diverse. L'esempio può essere risolto a più valori:
      [Job.External.Command]
      $[Job.External.Command]

    Quando RICOH ProcessDirector assegna un lavoro ad una stampante e genera il file numerolavoro.banner_attributes.txt , questo risolve le voci dal file di configurazione. In base alle impostazioni nei file di configurazione della pagina di intestazione, come /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/header.cfg , è possibile risolvere le voci in questo modo:

    [Job.Copies.Value]
    1
    [Job.Copies.NameAndValue]
    Job copies requested: 1
    
    [Customer.BarCode.Value]
    SO10000007112009
    [Customer.BarCode.NameAndValue]
    SO: SO Job number: 10000007 Total sheets: 11 2009: 2009
    
    &[Job.Insert.LoadPlan.ID] [LoadPlan.Media.Value]
    A4

  5. Salvare il file di configurazione. Tutte le proprietà che il file definisce sono ora disponibili all'uso con le pagine di intestazione AFP.

1.2.4.18.1.3 Aggiornamento del font codificato e delle associazioni di codepage per le pagine di intestazione AFP

Per lavori inviati a stampanti AFP, è possibile aggiornare il file di configurazione banner_page_code_page_mapping.cfg per aggiungere font codificati personalizzati e associazioni di codepage da utilizzare con le pagine di intestazione. Se si creano i propri font codificati, specificarli in questo file in modo che RICOH ProcessDirector possa utilizzarli. Un file di esempio banner_page_code_page_mapping.cfg è installato in /aiw/aiw1/samples/banner_pages/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\samples\banner_pages\ (Windows) e in /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\banner_pages\ (Windows).
Nota: Gli aggiornamenti potrebbero sovrascrivere i file presenti nella directory /aiw/aiw1/samples/banner_pages/ , ma non quelli presenti nella directory /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/ . Si consiglia di copiare i file di esempio nella directory /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/ e di apportare tutte le modifiche nel file copiato.

I font codificati creati devono trovarsi in una di queste directory in modo che RICOH ProcessDirector possa trovarli e utilizzarli:

  • La directory che la proprietà del percorso di risorsa AFP per il lavoro associato alle pagine di intestazione specifica
  • /aiw/aiw1/resources
  • /usr/lpp/psf/reslib
Per aggiornare il font codificato e le associazioni code page per le pagine di intestazione AFP:
  1. Accedere al computer primario come RICOH ProcessDirector utente di sistema ( aiw1 è l'utente predefinito).
  2. Accedere a /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/ .
  3. Aprire il file banner_page_code_page_mapping.cfg con un editor di testo.
    Le righe che iniziano con un segno di numero (#) sono commenti che contengono informazioni e istruzioni.
  4. Aggiungere il font codificato personalizzato e le associazioni di code page alla sezione accanto al file per le informazioni definite dall'utente. Utilizzare il seguente formato:
    AFPCodedFontName=JavaCodePage
  5. Salvare il file di configurazione. È ora possibile utilizzare i font codificati personalizzati con le pagine di intestazione.
Nota: Verificare che i font codificati definiti nel file di configurazione supportino la risoluzione Intelligent Printer Data Stream (IPDS) della stampante che stampa la pagina di intestazione. In base al modello della stampante, è inoltre possibile impostare la risoluzione della stampante su AUTO. Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla documentazione per la stampante.

1.2.4.18.1.4 Ottenimento e utilizzo dei font codificati per le pagine di intestazione AFP del giapponese

RICOH ProcessDirector supporta le pagine di intestazione AFP che utilizzano i font DBCS (double-byte character set) in giapponese. I font in codice DBCS giapponese possono essere installati dai CD acclusi a RICOH ProcessDirector .
Per utilizzare i font codificati per le pagine di intestazione giapponesi AFP:
  1. Installare i font da questi CD sul computer primario:
    Font vettoriali AFP (LCD4-5683)
    Questi font possono essere utilizzati su Linux e Windows. Comprendono i font per il giapponese, il coreano, il cinese semplificato e il cinese tradizionale.
    Font WorldType (LCD4-5684)
    Sono font OpenType e TrueType in formato Microsoft Unicode.
  2. Accedere al computer primario come RICOH ProcessDirector utente di sistema ( aiw1 è l'utente predefinito).
  3. Nella documentazione per i font installati, trovare la posizione di installazione del font DBCS giapponese o dei font che si desidera utilizzare. Ad esempio, trovare XZAE26F.
  4. Copiare i caratteri codificati DBCS in questa directory o in qualsiasi computer primario RICOH ProcessDirector dal quale si stamperanno le pagine di intestazione che includono i caratteri giapponesi: /usr/lpp/psf/reslib
  5. Accedere a /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/ .
  6. Aprire il file banner_page_code_page_mapping.cfg con un editor di testo. Associare i font codificati copiati nelle pagine del codiceJava corrispondenti. La maggior parte dei font DBCS giapponesi si associa alla pagina di codice IBM930 o IBM939. Ad esempio, aggiungere questa associazione:
    XZE26F=IBM939
  7. Salvare il file di configurazione.
  8. Determinare il file o i file di controllo che si desidera aggiornare per supportare le pagine di intestazione AFP con i caratteri giapponesi. Aggiornare nei file le righe per le quali si desidera utilizzare i font DBCS giapponesi. È inoltre necessario modificare la voce per il font single-byte nel campo precedente. Il font single-byte deve utilizzare una code page EBCDIC che è un sottoinsieme della code page per il font DBCS. Ad esempio, modificare questa riga:
    Field301 Class;JobTicketField;[Job.Class.NameAndValue];X0PCLR12;;4.50;3.34375;0
    in:
    Field301 Class;JobTicketField;[Job.Class.NameAndValue];X0CR51;XZE26F;4.50;3.34375;0
  9. Salvare il file di configurazione. È ora possibile stampare le pagine di intestazione che includono font giapponesi.
Nota: La stampante che stampa le pagine di intestazione deve supportare i caratteri DBCS.

1.2.4.18.1.5 Modifica di vista delle pagine intestazione AFP

Dopo aver configurato una stampante AFP in modo da utilizzare le pagine intestazione, ciascun lavoro deve specificare l'aspetto della pagina di intestazione ad esso associata. Un file di controllo definisce l'aspetto della pagina di intestazione. È possibile impostare il file di controllo dal flusso di lavoro; è inoltre possibile modificare il file di controllo della pagina di intestazione per un singolo lavoro una volta che è nel sistema.
RICOH ProcessDirector fornisce dodici file di controllo per diversi tipi di pagine intestazione AFP. L'insieme dei file di controllo include un file di configurazione per ciascun tipo di pagina di intestazione: intestazione, separatore e coda. Inoltre, include i file di controllo per quattro configurazioni hardware di stampante: generico, formato ridotto, formato esteso e stampante a impatto.

I file di controllo sono installati in /aiw/aiw1/samples/banner_pages/ sul computer primario. Questi utilizzano i font AFP codificati che RICOH ProcessDirector fornisce. È possibile utilizzare i file di controllo così come sono oppure modificarli per soddisfare le esigenze.

Nota: RICOH ProcessDirector consente inoltre di specificare i propri font codificati da utilizzare con le pagine di intestazione AFP. Se si desidera utilizzare i propri font codificati, rivedere le informazioni nell'attività relativa all'associazione dei font codificati prima di eseguire questa procedura.

Per modificare l'aspetto delle pagine di intestazione AFP:

  1. Accedere al computer primario come RICOH ProcessDirector utente di sistema ( aiw1 è l'utente predefinito).
  2. Accedere a /aiw/aiw1/samples/banner_pages/ .
  3. Individuare il file di controllo che si desidera modificare e copiarlo nella directory /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/C .
    Nota: Gli aggiornamenti potrebbero sovrascrivere i file presenti nella directory /aiw/aiw1/samples/banner_pages/ , ma non quelli presenti nella directory /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/ . Si consiglia di copiare i file di esempio nella directory /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/ e di apportare tutte le modifiche nel file copiato.
  4. Aprire il file di controllo copiato con un editor di testo.
    Le righe che iniziano con un asterisco (*) sono commenti che contengono informazioni e istruzioni. Le righe che controllano le informazioni che si stampano sulla pagina di intestazione e il posizionamento delle informazioni utilizzano questo formato:
    FieldX FieldName;FieldType;[TicketKey];CodedFontForSingleByteChars;
    CodedFontForDoubleByteChars;InchesFromLeft;InchesFromTop;Rotation
    Tutti i campi della riga che seguono l'identificativo del campo sono separati da punto e virgola (;). Non è possibile omettere i campi nella riga, fatta eccezione per il campo CodedFontForDoubleByteChars.

    Questi sono esempi di diverse voci della pagine di intestazione per le stringhe di testo ed i valori della pagina di intestazione:

    Field304 Customer;JobTicketField;[Job.CustomerName.NameAndValue];X0CR5M;XZE26F; 4.50;4.234375;0
    o
    Field304 Customer;JobTicketField;[Job.CustomerName.NameAndValue];X0PCLR12;; 4.50;4.234375;0
    
    Field402 PrintDate;ExitData;ExtDate;X0CR5M;XZE26F;2.250;6.34375;0
    Field510 Dept1234;Literal;Department 1234 statistics;X0CR5M;XZE26F;2.55;2.234375;0

    Nota: È, inoltre, possibile includere i codici a barre sulle pagine di intestazione per le proprietà che hanno valori numerici. Poiché il formato delle voci del codice a barre nel file di controllo è diverso, la specifica dei codici a barre sulle pagine di intestazione AFP è un'attività separata. Consultare i link relativi all'attività.
  5. Salvare il file di controllo modificato.
A questo punto, è possibile impostare la proprietà File di configurazione della pagina di intestazione, File di configurazione della pagina finale o File di configurazione della pagina del separatore su un flusso di lavoro o su un singolo lavoro per fare riferimento al file di controllo creato o modificato:
  • Su un flusso di lavoro, queste proprietà vengono impostate mediante l'operazione PrintJobs.
  • Su un lavoro singolo, queste proprietà sono impostate sulla scheda Pagine di intestazione del blocco appunti delle proprietà per il lavoro

1.2.4.18.1.6 Stampa dei codici a barre sulle pagine di intestazione AFP

È possibile stampare i codici a barre che rappresentano i valori delle proprietà del lavoro, delle proprietà della stampante e delle impostazioni di sistema sulle pagine banner. Per lavori inviati a stampanti AFP, configurare RICOH ProcessDirector per stampare i codici a barre aggiungendo o modificando le voci nei file di controllo installati in /aiw/aiw1/samples/banner_pages/ e /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/ , come header.cfg.
Nota: Gli aggiornamenti potrebbero sovrascrivere i file presenti nella directory /aiw/aiw1/samples/banner_pages/ , ma non quelli presenti nella directory /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/ . Si consiglia di copiare i file di esempio nella directory /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/ e di apportare tutte le modifiche nel file copiato.

Prima di avviare tale procedura, accertarsi di aver compreso la modalità di modifica dell'aspetto della pagine di intestazione AFP.

Per stampare un codice a barre su una pagina di intestazione AFP:
  1. Accedere al computer primario come RICOH ProcessDirector utente di sistema ( aiw1 è l'utente predefinito).
  2. Accedere a /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/ .
  3. Determinare il file di controllo a cui si desidera aggiungere o modificare il codice a barre e aprirlo con un editor di testo.

    Le righe che fanno in modo che RICOH ProcessDirector stampi i codici a barre sulle pagine di intestazione AFP utilizzano questo formato:

    FieldX FieldName;FieldType;[key];;;InchesFromLeft;InchesFromTop;Rotation;BarcodeType;
    Height;Modifier;Asterisk;HRI;ModuleWidth;WideNarrowRatio;RowSize;NumberOfRows
    Tutti i campi della riga che seguono l'identificativo del campo sono separati da punto e virgola (;). Non è possibile omettere i campi, ad eccezione dei campi ModuleWidth, WideNarrowRatio, RowSize e NumberOfRows.

    Di seguito, vengono riportati esempi di voci del codice a barre nei file di controllo della pagina di intestazione:

    Field2 Barcode;JobTicketField;[JobID];;;2.25;1.0;0;3of9;0.625;1;no;none;;;;
    
    Field100 Barcode2;JobTicketField;[Job.ID.Value];;;0.950;8.35;0;3of9;0.625;1;no;below;;;;;

  4. Salvare il file di controllo.

Quando si inviano lavori a questa stampante, assicurarsi che siano specificati i valori dei file di configurazione corretti per le proprietà File di configurazione della pagina di intestazione, File di configurazione della pagina del separatore e File di configurazione della pagina finale. È possibile impostare questi valori come predefiniti per il lavoro sul flusso di lavoro o sul lavoro stesso.

1.2.4.18.2 Pagine di intestazione PDF

È possibile utilizzare le pagine di intestazione e le pagine finali PDF assieme a lavori PDF. È possibile utilizzarle anche con lavori presenti in altri flussi di dati, ma solo se la stampante a cui vengono inviate supporta la stampa di file PDF. È possibile cambiare l'aspetto e i contenuti delle pagine di intestazione PDF e i caratteri utilizzati per la stampa.

Se si stampa un file PDF 2.0 con pagine intestazione, il file viene convertito in formato PDF 1.7, necessario per le pagine di intestazione.

1.2.4.18.2.1 Impostazione delle stampanti PDF Ricoh o PDF personalizzate per la stampa di pagine di intestazione PDF

RICOH ProcessDirector è in grado di stampare le pagine di intestazione e le pagine finali PDF per un lavoro inviato a una stampante PDF Ricoh o PDF personalizzata. LE pagine di intestazione stampano le prime pagine di dati di un lavoro. Le pagine di coda stampante dopo le ultime pagine di dati di un lavoro.
Per configurare una stampante PDF Ricoh o PDF personalizzata per la stampa di pagine di intestazione PDF:
  1. Nel portlet Stampanti, trovare la stampante PDF Ricoh o PDF personalizzata che si desidera utilizzare per stampare i lavori con pagine banner PDF. Se la stampante è abilitata, selezionarla e fare clic su Disabilita.
  2. Aprire il notebook delle proprietà facendo clic sul nome della stampante.
  3. Visualizzare le proprietà delle pagine di intestazione per la stampante facendo clic sulla scheda Pagine di intestazione.
  4. Verificare che le pagine di intestazione desiderate siano abilitate per la stampante:
    • Per utilizzare le pagine di intestazione, impostare la proprietà Abilita pagine di intestazione su .
    • Per utilizzare le pagine finali, impostare la proprietà Abilita pagine finali su .
  5. Specificare i valori delle proprietà Unisci pagine di intestazione al file di stampa PDF e Proprietà del vassoio di alimentazione della pagina di intestazione.
  6. Fare clic su OK.
  7. Fare clic con il tasto destro del mouse sulla stampante e selezionare Abilita.
  8. Ripetere queste operazioni per tutte le altre stampanti PDF Ricoh o PDF personalizzate che si desidera configurare per la stampa delle pagine di intestazione con i lavori.
    Nota:
  • Per la stampa delle pagine di intestazione e delle pagine finali, le proprietà Copie di intestazione e Copie finali devono essere impostate per il lavoro su 1 o su un valore superiore. Se queste proprietà sono impostate su 0, la stampante non stampa alcuna pagina di intestazione o pagina finale di un lavoro specifico, anche se questi tipi di pagine di intestazione sono abilitati sulla stampante.
  • Se la stampante PDF Ricoh o PDF personalizzata si trova su un server applicazioni, è necessario modificare i valori delle proprietà File di configurazione della pagina di intestazione e File di configurazione della pagina finale per il lavoro. Queste proprietà devono specificare la lettera dell'unità che il server applicazioni utilizza per connettersi alla directory /aiw sul computer principale. Ad esempio, il server applicazioni utilizza Z: per collegarsi, mentre il percorso per il file di configurazione di pagina sul computer primario è /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/header.jrxml. Il valore dovrà indicare Z:\aiw1\control_files\banner_pages\header.jrxml.
  • Per essere sicuri che le pagine di intestazione di un lavoro vengano stampate unitamente al lavoro, impostare la proprietà Unisci pagine di intestazione al file di stampa PDF su . Se la proprietà è impostata su No e alla stampante viene contemporaneamente inviato un altro lavoro, quest'ultimo potrebbe essere frapposto nella stampa tra il lavoro e le pagine di intestazione.
  • È possibile impostare la proprietà Unisci pagine di intestazione al file di stampa PDF su per i lavori che includono eccezioni di pagina per i lati, i supporti di stampa e la spillatura se la stampante in uso supporta tali eccezioni. Se nel ticket lavoro JDF sono specificate altre opzioni di finitura, ad esempio la perforazione o la rilegatura, impostare la proprietà su No.
  • Se si stampa un file PDF 2.0 con pagine intestazione, il file viene convertito in formato PDF 1.7, necessario per le pagine di intestazione.

1.2.4.18.2.2 Impostazione delle stampanti Passthrough per la stampa di pagine di intestazione PDF

RICOH ProcessDirector è in grado di stampare le pagine di intestazione e le pagine finali PDF per un lavoro inviato a una stampante Passthrough. LE pagine di intestazione stampano le prime pagine di dati di un lavoro. Le pagine di coda stampante dopo le ultime pagine di dati di un lavoro.
Impostazione di una stampante Passthrough per la stampa di pagine di intestazione PDF:
  1. Nel portlet Stampanti, trovare la stampante Passthrough che si desidera utilizzare per stampare lavori con pagine banner PDF. Se la stampante è abilitata, selezionarla e fare clic su Disabilita.
  2. Fare clic sul nome della stampante per aprire il notebook delle proprietà per la stampante.
  3. Fare clic sulla scheda Pagine di intestazione per visualizzare le proprietà della pagina di intestazione per la stampante.
  4. Abilitare le pagine di intestazione appropriate:
    • Per utilizzare le pagine di intestazione, impostare la proprietà Abilita pagine di intestazione su .
    • Per utilizzare le pagine finali, impostare la proprietà Abilita pagine finali su .
  5. Specificare un valore per la proprietà Unisci pagine di intestazione al file di stampa PDF.
    Se si seleziona No, aggiornare la proprietà Comando stampante nella scheda Generale in modo da includere più comandi Ipr. Occorre includere un comando Ipr per il lavoro e uno per ciascun tipo di pagina di intestazione abilitata. Immettere i comandi nell'ordine in cui le pagine dovrebbero essere stampate. Ad esempio, per stampare una pagina di intestazione, un lavoro PDF e una pagina finale, utilizzare questo comando:

    lpr -P printerName ${getFileName(header,pdf,read)} && lpr -P printerName ${getCurrentFile(pdf)} && lpr -P printerName ${getFileName(trailer,pdf,read)}

  6. Fare clic su OK.
  7. Fare clic con il tasto destro del mouse sulla stampante e selezionare Abilita.
  8. Ripetere tali operazioni con qualsiasi stampante Passthrough che si desidera impostare, in modo da stampare le pagine di intestazione assieme i lavori.
    Nota:
  • È possibile stampare queste pagine di intestazione solo con una stampante che supporta il flusso di dati PDF.
  • Per la stampa delle pagine di intestazione e delle pagine finali, le proprietà Copie di intestazione e Copie finali devono essere impostate per il lavoro su 1 o su un valore superiore. Se queste proprietà sono impostate su 0, la stampante non stampa alcuna pagina di intestazione o pagina finale di un lavoro specifico, anche se questi tipi di pagine di intestazione sono abilitati sulla stampante.
  • Se nel comando della stampante si richiede la pagina di intestazione o la pagina finale, la proprietà Copie di intestazione o Copie finali deve essere impostata su 1 o su un valore superiore altrimenti il lavoro non viene stampato correttamente.
  • Per essere sicuri che le pagine di intestazione di un lavoro vengano stampate unitamente al lavoro, impostare la proprietà Unisci pagine di intestazione al file di stampa PDF su . Se la proprietà è impostata su No e alla stampante viene contemporaneamente inviato un altro lavoro, quest'ultimo potrebbe essere frapposto nella stampa tra il lavoro e le pagine di intestazione.
  • Se si stampa un file PDF 2.0 con pagine intestazione, il file viene convertito in formato PDF 1.7, necessario per le pagine di intestazione.

1.2.4.18.2.3 Configurazione dei flussi di lavoro per la stampa di pagine di intestazione PDF

Per stampare pagine di intestazione PDF, è possibile aggiornare flussi di lavoro esistenti o crearne di nuovi.
Impostazione di un flusso di lavoro per la stampa di pagine di intestazione PDF:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic con il pulsante destro del mouse su un flusso di lavoro esistente per l'elaborazione dei lavori PDF e selezionare Copia. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua. Se nessuno dei flussi di lavoro è appropriato, eseguire questa operazione:
    1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul flusso di lavoro PDF e selezionare Copia.
    2. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
    3. Se il nuovo flusso di lavoro non dovrà elaborare lavori PDF, fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione CountPages e selezionare Elimina. Connettere l'operazione DetectInputDataStream all'operazione RunExternalProgram. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione CreatePageRanges e selezionare Elimina. Connettere l'operazione RunExternalProgram all'operazione PrintJobs.
      Non eliminare le operazioni se il nuovo flusso di lavoro prevede l'elaborazione di lavori PDF, in quanto sono necessarie per ristampare un intervallo di pagine nei lavori PDF.
    4. Se il nuovo flusso di lavoro elabora lavori PDF e il valore della proprietà del file Crea file .zip per l'hot folder che assegna lavori a questo tipo di lavoro è impostato su , aggiungere un'operazione al flusso di lavoro in base al modello procedura BuildPDFFromZIP prima della prima operazione che prevede un input PDF (ad esempio, EnableRepositioning, CreatePageRanges o PrintJobs). Aggiornare le proprietà.
  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione PrintJobs e selezionare Proprietà.
  4. Modificare i valori delle proprietà Rilegatura, Opzioni piegatura, Classe lavoro, Modulo lavoro, Destinazione lavoro, Posizione richiesta, Supporto, Contenitore di output, Perforazione e Spillatura in modo che corrispondano alle proprietà di pianificazione della stampante da utilizzare.
  5. Se necessario, modificare i valori delle proprietà delle copie delle pagine di intestazione.
    • Copie intestazione

      Impostare questo valore su 1 o su un valore superiore per stampare una o più pagine di intestazione prima di un lavoro, oppure su 0 per omettere la pagina di intestazione.

    • Copie finali

      Impostare questo valore su 1 o su un valore superiore per stampare una o più pagine finali dopo un lavoro, oppure su 0 per omettere la pagina di intestazione.

    • Copie del separatore

      Questo valore è omesso. Le stampanti definite sui server applicazioni o sui server primari non supportano la stampa delle pagine del separatore.

  6. Modificare i valori delle proprietà del file di configurazione della pagina di intestazione se necessario. I valori predefiniti per le proprietà del File di configurazione della pagina di intestazione e del File di configurazione della pagina finale fanno riferimento a file di configurazione per le pagine di intestazione PDF.

    Per utilizzare i file di configurazione forniti per le pagine di intestazione e finali su una stampante definita dal server applicazioni, è necessario specificare la lettera di unità del server applicazioni su cui è eseguita la stampante e il percorso per i file di configurazione delle pagine di intestazione e finali. Ad esempio, il server applicazioni utilizza Z: per il collegamento alla directory /aiw del computer primario e i percorsi dei file sono /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/header.jrxml and /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/trailer.jrxml. Modificare i valori in:

    • File di configurazione della pagina di intestazione: Z:\aiw1\control_files\banner_pages\header.jrxml
    • File di configurazione della pagina finale: Z:\aiw1\control_files\banner_pages\trailer.jrxml

    Per utilizzare su una stampante Passthrough i file di configurazione forniti per le pagine di intestazione e finali, modificare i valori in:

    • File di configurazione della pagina di intestazione: /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/header.jrxml
    • File di configurazione della pagina finale: /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/trailer.jrxml

  7. Fare clic su OK.
  8. Salvare il flusso di lavoro.

1.2.4.18.2.4 Formattazione delle pagine di intestazione PDF

È possibile modificare il formato delle pagine di intestazione PDF che RICOH ProcessDirector crea e invia alle stampanti.

Le pagine banner PDF utilizzano file di configurazione nel formato JRXML. RICOH ProcessDirector fornisce file di esempio JRXML, ma è possibile utilizzare anche file personalizzati. L'applicazione Jaspersoft® Studio è un software open source che consente di creare file JRXML. È possibile scaricare Jaspersoft Studio da https://community.jaspersoft.com/project/jaspersoft-studio e installare l'applicazione su qualsiasi stazione di lavoro supportata.

Una volta creati i file JRXML, copiarli nella directory /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/ sul computer primario e aggiornare le proprietà File di configurazione della pagina di intestazione e File di configurazione della pagina finale per i lavori inviati alle stampanti per utilizzare i nuovi file.

    Nota:
  • Se si utilizzano font specifici nei file JRXML, assicurarsi che i font siano disponibili sul server.

    Se un font specifico non è disponibile, trovare un font compatibile e aggiornare il file JRXML per utilizzarlo. Ad esempio, se sono stati installati i font DejaVu e serve font compatibile con Lucida Sans, aprire un prompt dei comandi e digitare:

    fc-match "Lucida Sans"

    Aggiornare il file JRXML con il font compatibile.

1.2.4.18.2.5 Configurazione delle stampanti PDF Kodak per la stampa di pagine di intestazione PDF

Le stampanti PDF Kodak sono in grado di stampare le pagine di intestazione e di coda PDF per un lavoro. LE pagine di intestazione stampano le prime pagine di dati di un lavoro. Le pagine di coda stampante dopo le ultime pagine di dati di un lavoro.
Configurare una stampante PDF Kodak per la stampa di pagine di intestazione PDF:
  1. Nel portlet Stampanti, trovare la stampante Kodak PDF che si desidera utilizzare per stampare lavori con pagine banner PDF. Se la stampante è abilitata, selezionarla e fare clic su Disabilita.
  2. Fare clic sul nome della stampante per aprire il notebook delle proprietà.
  3. Fare clic sulla scheda Pagine di intestazione per visualizzare le proprietà della pagina di intestazione per la stampante.
  4. Verificare che le pagine di intestazione desiderate siano abilitate per la stampante:
    • Per utilizzare le pagine di intestazione, impostare la proprietà Abilita pagine di intestazione su .
    • Per utilizzare le pagine finali, impostare la proprietà Abilita pagine finali su .
  5. Specificare i valori delle proprietà Unisci pagine di intestazione al file di stampa PDF e Proprietà del vassoio di alimentazione della pagina di intestazione.
  6. Fare clic su OK.
  7. Fare clic con il tasto destro del mouse sulla stampante e selezionare Abilita.
  8. Ripetere queste operazioni per tutte le stampanti PDF Kodak che si desidera configurare per la stampa delle pagine di intestazione con i lavori.
    Nota:
  • Per la stampa delle pagine di intestazione e delle pagine finali, le proprietà Copie di intestazione e Copie finali devono essere impostate per il lavoro su 1 o su un valore superiore. Se queste proprietà sono impostate su 0, la stampante non stampa alcuna pagina di intestazione o pagina finale di un lavoro specifico, anche se questi tipi di pagine di intestazione sono abilitati sulla stampante.
  • Per essere sicuri che le pagine di intestazione di un lavoro vengano stampate unitamente al lavoro, impostare la proprietà Unisci pagine di intestazione al file di stampa PDF su . Se la proprietà è impostata su No e alla stampante viene contemporaneamente inviato un altro lavoro, quest'ultimo potrebbe essere frapposto nella stampa tra il lavoro e le pagine di intestazione.
  • Se il lavoro include la spillatura a livello del lavoro, la pagina di intestazione e di coda non verranno unite per assicurare che il lavoro venga spillato.
  • È possibile impostare la proprietà Unisci pagine di intestazione al file di stampa PDF su per i lavori che includono eccezioni di pagina per i lati e i supporti se la stampante in uso supporta tali eccezioni. Se si dispone di altre opzioni di finitura per il proprio lavoro come la perforazione, impostare la proprietà su No. Se si utilizza Postscript, impostare la proprietà su No.
  • Se si stampa un file PDF 2.0 con pagine intestazione, il file viene convertito in formato PDF 1.7, necessario per le pagine di intestazione.

1.2.4.18.2.6 Configurazione delle stampanti PDF Xerox per la stampa di pagine di intestazione PDF

Le stampanti PDF Xerox sono in grado di stampare pagine di intestazione e di coda PDF per un lavoro. LE pagine di intestazione stampano le prime pagine di dati di un lavoro. Le pagine di coda stampante dopo le ultime pagine di dati di un lavoro.
Configurare una stampante PDF Xerox per la stampa di pagine di intestazione PDF:
  1. Nel portlet Stampanti, trovare la stampante Xerox PDF che si desidera utilizzare per stampare lavori con pagine banner PDF. Se la stampante è abilitata, selezionarla e fare clic su Disabilita.
  2. Fare clic sul nome della stampante per aprire il notebook delle proprietà.
  3. Fare clic sulla scheda Pagine di intestazione per visualizzare le proprietà della pagina di intestazione per la stampante.
  4. Verificare che le pagine di intestazione desiderate siano abilitate per la stampante:
    • Per utilizzare le pagine di intestazione, impostare la proprietà Abilita pagine di intestazione su .
    • Per utilizzare le pagine finali, impostare la proprietà Abilita pagine finali su .
  5. Specificare i valori delle proprietà Unisci pagine di intestazione al file di stampa PDF e Proprietà del vassoio di alimentazione della pagina di intestazione.
  6. Fare clic su OK.
  7. Fare clic con il tasto destro del mouse sulla stampante e selezionare Abilita.
  8. Ripetere queste operazioni per tutte le stampanti PDF Xerox che si desidera configurare per stampare le pagine di intestazione con i lavori.
    Nota:
  • Per la stampa delle pagine di intestazione e delle pagine finali, le proprietà Copie di intestazione e Copie finali devono essere impostate per il lavoro su 1 o su un valore superiore. Se queste proprietà sono impostate su 0, la stampante non stampa alcuna pagina di intestazione o pagina finale di un lavoro specifico, anche se questi tipi di pagine di intestazione sono abilitati sulla stampante.
  • Per essere sicuri che le pagine di intestazione di un lavoro vengano stampate unitamente al lavoro, impostare la proprietà Unisci pagine di intestazione al file di stampa PDF su . Se la proprietà è impostata su No e alla stampante viene contemporaneamente inviato un altro lavoro, quest'ultimo potrebbe essere frapposto nella stampa tra il lavoro e le pagine di intestazione.
  • Se il lavoro include la spillatura a livello del lavoro, la pagina di intestazione e di coda non verranno unite per assicurare che il lavoro venga spillato.
  • È possibile impostare la proprietà Unisci pagine di intestazione al file di stampa PDF su per i lavori che includono eccezioni di pagina per i lati, i supporti di stampa e la spillatura se la stampante in uso supporta tali eccezioni. Se si dispone di altre opzioni di finitura per il proprio lavoro, impostare la proprietà su No.
  • Se si stampa un file PDF 2.0 con pagine intestazione, il file viene convertito in formato PDF 1.7, necessario per le pagine di intestazione.

1.2.4.19 Messaggi e-mail e aggiornamenti dello stato di avanzamento

È possibile inviare un messaggio e-mail durante l'elaborazione di un lavoro, con l'operazione SendEmail o con un oggetto di notifica.

L'operazione SendEmail invia un messaggio e-mail quando il lavoro raggiunge quell'operazione e può includere un lavoro o parte di un lavoro come collegamento. Questo messaggio e-mail include un aggiornamento relativo all'avanzamento del lavoro nel sistema.

Un oggetto di notifica invia un messaggio e-mail quando si verificano alcuni eventi di dispositivo di input, lavoro o della stampante per notificare agli utenti lo stato di un dispositivo di input, lavoro o di una stampante.

1.2.4.19.1 Configurazione per l'invio di messaggi e-mail durante l'elaborazione

È possibile configurare RICOH ProcessDirector per l'invio di messaggi e-mail in un flusso di lavoro o l'invio di notifiche e-mail quando si verificano eventi del dispositivo di input, del lavoro o della stampante.
Per utilizzare l'operazione EmailDocuments, è necessario installare la funzione Supporto Documenti PDF. È possibile utilizzare l'operazione EmailDocuments per inviare delle-mail con i singoli documenti come allegati.

È necessario installare e configurare un server di posta elettronica per consentire a RICOH ProcessDirector di inviare un messaggio e-mail.

Per configurare l'invio di un messaggio e-mail:
  1. Raccogliere le seguenti informazioni relative al server SMTP:
    • L'indirizzo IP di rete o il nome completo dell'host
    • Il numero della porta TCP (la porta standard per SMTP è 25)
    • Il tipo di protocollo (SSL, TLS o nessuno) e la porta TCP utilizzata dalla connessione protetta
        Nota:
      • RICOH ProcessDirector supporta i protocolli SSL v3 e TLS v1.2 senza l'autenticazione di certificato.
  2. Se il server SMTP richiede un ID utente e una password, crearli sul server SMTP in uso in modo che RICOH ProcessDirector possa accedere al server SMTP per inviare un messaggio e-mail.
  3. Utilizzare le informazioni dei passaggi precedenti per configurare le proprietà di sistema di RICOH ProcessDirector per il server SMTP.
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Impostazione Sistema.
    3. Nella sezione E-mail/SMTP, stabilire i valori per tutte le proprietà SMTP e E-mail utilizzate da RICOH ProcessDirector per comunicare con il server SMTP.
        Nota:
      • È inoltre possibile utilizzare le proprietà SMTP alternativo per comunicare con il server SMTP se la proprietà SMTP server type è impostata su Alternativo per il modello del passaggio SendEmail o EmailDocuments. Non è possibile utilizzare le proprietà SMTP alternativo per inviare notifiche e-mail.
A questo punto, è possibile aggiungere il modello procedura SendEmail o EmailDocuments ai flussi di lavoro per inviare un messaggio e-mail in punti diversi durante l'elaborazione del lavoro o definire gli oggetti di notifica per inviare e-mail quando si verificano eventi del dispositivo di input, del lavoro o della stampante.

1.2.4.19.2 Invio di file per e-mail durante l'elaborazione di un lavoro

È possibile utilizzare il modello di procedura SendEmail per inviare tramite e-mail un lavoro, un suo intervallo di pagina o qualsiasi altro file a uno o più indirizzi e-mail come parte del flusso di lavoro. Se è stata installata la funzione Supporto Documenti PDF, è possibile utilizzare il modello di operazione EmailDocuments per inviare documenti e-mail del lavoro come parte del flusso di lavoro.

È possibile aggiungere un'operazione SendEmail a un flusso di lavoro e configurarla per inviare e-mail con uno o più allegati. Quando la procedura è conclusa, i file richiesti vengono recuperati, allegati a un messaggio e-mail e inviati a indirizzi specifici. Se la proprietà Allega file ZIP viene impostata su , in questa operazione tutti gli allegati verranno raccolti in un file ZIP e allegati al messaggio e-mail.

È possibile utilizzare questa funzione in varie situazioni:

  • Se il flusso di lavoro utilizza un programma di formattazione esterno per riformattare i lavori, è possibile inviare al cliente pagine del lavoro riformattato per ottenerne l'approvazione.
  • Se il cliente richiede l'archiviazione dei lavori sul proprio sistema, è possibile inviare i lavori, una volta stampati.
  • Se sono stati concordati con i clienti gli SLA (Service Level Agreements), è possibile inviare delle notifiche (inclusi esempi di pagine dei lavori) una volta concluse le operazioni principali.

È possibile utilizzare l'operazione EmailDocuments per inviare documenti PDF singoli di un lavoro come allegati e-mail. Ad esempio, è possibile inviare ogni istruzione del cliente a un indirizzo e-mail separato specificando la proprietà ${Doc.EmailAddress} nel capo Indirizzo destinatario dell'operazione. L'utilizzo di indirizzi e-mail individuali è utile se un lavoro produce un output come istruzioni del cliente o aggiornamenti sulla polizza assicurativa.

Per non utilizzare né l'operazione SendEmail né l'operazione EmailDocuments, è necessario configurare il sistema per effettuare una connessione al server SMTP. Se si inviano alcune e-mail da un server e-mail e altre e-mail da un diverso server e-mail, è possibile configurare il sistema con un Server SMTP predefinito e un Server SMTP alternativo. Quando si aggiunge un'operazione a un flusso di lavoro è possibile scegliere il server SMTP da utilizzare.

    Nota:
  • Non è possibile utilizzare il server SMTP alternativo per inviare notifiche e-mail. Le notifiche sono inviate tramite il server SMTP predefinito.

1.2.4.19.3 Invio di documenti per e-mail durante l'elaborazione di un lavoro

È possibile inviare per e-mail i documenti PDF aggiungendo un'operazione basata sul modello di operazione EmailDocuments a un flusso di lavoro.

È necessario fornire un indirizzo e-mail per ogni documento e memorizzare tale indirizzo in una proprietà di documento. È possibile utilizzare la proprietà di documento Doc.EmailAddress o, in alternativa, definire una proprietà di documento personalizzata nel file docCustomDefinitions.xml. Dopo aver definito la proprietà di documento personalizzata, eseguire l'utilità docCustom e aggiornare la funzione Proprietà documento personalizzato.

  • Se ogni documento contiene l'indirizzo e-mail del destinatario, è possibile utilizzare la funzione Definisci proprietà documento in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per specificare i dati dell'indirizzo e-mail da estrarre per ogni documento di un lavoro.
  • Se si utilizza la funzione Gestione preferenza, è possibile associare gli indirizzi e-mail contenuti in un file esterno alla proprietà di documento per ogni documento del lavoro.

È necessario installare e configurare un server SMTP per consentire a RICOH ProcessDirector di inviare un messaggio e-mail. RICOH ProcessDirector permette di collegarsi a due server SMTP. È possibile utilizzare le proprietà del server SMTP predefinite per collegarsi a un server di posta elettronica interno e le proprietà alternative per collegarsi a un provider e-mail.

Per configurare RICOH ProcessDirector affinché invii per e-mail i documenti durante l'elaborazione del lavoro:
  1. Effettuare una copia del flusso di lavoro esistente o creare un nuovo flusso di lavoro.
  2. Aggiungere al flusso di lavoro un'operazione basata sul modello di operazione EmailDocuments dopo l'operazione BuildPDFFromDocuments e prima di qualsiasi operazione che riordini i documenti a livello di lavoro, come ReversePDFPageOrder o PreparePDFOutputForFinishing.
    È possibile collocare l'operazione EmailDocuments dopo le operazioni che riordinano i documenti a livello di documento, come GroupDocuments, SortDocuments e SplitDocuments.

    Per i lavori che inviano per e-mail e stampano i documenti, l'ordine tipico delle operazioni è:

    • IdentifyPDFDocuments
    • SortDocuments
    • BuildPDFFromDocuments
    • EmailDocuments
    • PreparePDFOutputForFinishing
    • PrintJobs

    Se si aggiunge un'operazione che lasci una copia del file di lavoro nella directory di spool da utilizzare per estrarre i documenti da inviare per e-mail, è possibile inserire l'operazione EmailDocuments dopo una che riordini i documenti a livello di lavoro. Ad esempio, è possibile inserire un'operazione basata sul modello di operazione SnapshotJobFile dopo l'operazione BuildPDFFromDocuments e prima di quella che riordina i documenti:

    • IdentifyPDFDocuments
    • SortDocuments
    • BuildPDFFromDocuments
    • SnapshotJobFile
    • PreparePDFOutputForFinishing
    • PrintJobs
    • EmailDocuments

      Importante:
    • Se non si seguono queste raccomandazioni sull'inserimento delle operazioni, l'operazione EmailDocuments potrebbe inviare un documento a un indirizzo e-mail sbagliato senza generare alcun errore.

  3. Collegare l'operazione alle altre operazioni del flusso di lavoro.
    Se si desidera stampare alcuni documenti e inviarne altri per e-mail, aggiungere un'elaborazione condizionale al flusso di lavoro o creare flussi di lavoro secondari.

    Ad esempio, è possibile:

    • Aggiungere un'elaborazione condizionale per i lavori principali e secondari in prossimità dell'inizio del flusso di lavoro (ad esempio, dopo un'operazione SetJobPropsFromTextFile). Definire una regola per il ramo che riceve i lavori principali: N. lavoro Diverso da *.*. I lavori secondari, che contengono un separatore decimale nel numero di lavoro, passano al ramo dei lavori secondari.
    • Definire una proprietà di documento Doc.Custom.EmailPreference con valori e No.
    • Utilizzare un'operazione basata sul modello di operazione GroupDocuments per raggruppare i documenti in base al valore della proprietà di documento Doc.Custom.EmailPreference.
    • Utilizzare un'operazione basata sul modello di operazione CreateJobsFromDocuments per creare un lavoro secondario separato per ciascun gruppo.
    • Utilizzare un'operazione basata sul modello di operazione SetDocPropsFromConditions all'inizio del ramo dei lavori secondari. L'operazione assegna un valore a una proprietà di lavoro in base al valore della proprietà di documento Doc.Custom.EmailPreference.

      Il file con le condizioni della proprietà può impostare il valore della proprietà di lavoro Custom 1 (nome proprietà database Job.Info.Attr1) su e-mail o stampa:

      Doc.Custom.EmailPreference,Job.Info.Attr1
      =Yes,email
      =No,print

    • Inviare i lavori secondari a indirizzi e-mail separati e stampare i rami del ramo dei lavori secondari definendo le regole per i rami:
      • Custom 1 = e-mail per il ramo con l'operazione EmailDocuments.
      • Custom 1 = stampa per il ramo con l'operazione PrintJobs.

  4. Specificare i valori proprietà per l'operazione EmailDocuments:
    1. Impostare un valore per la proprietà Indirizzo destinatario.
      Ad esempio, è possibile decidere di inviare per e-mail ogni documento all'indirizzo e-mail specificato nella proprietà di documento Doc.EmailAddress. Impostare il valore su ${Doc.EmailAddress}.
    2. Impostare un valore per la proprietà Tipo server SMTP.
      Ad esempio, è possibile inviare documenti a un server SMTP esterno che è stato configurato con le proprietà Server SMTP alternativo. Impostare il valore su Alternativo.
    3. Impostare la proprietà Allega documento su .
    4. Impostare un valore per la proprietà File origine dell'allegato.
      Esempi:
      • È possibile allegare un documento del file PDF corrente nella directory di spool del lavoro. Utilizzare il valore predefinito: ${getFileName(print,pdf,read)}.
      • È possibile allegare un documento di un file PDF salvato con l'operazione SnapshotJobFile. Se si imposta il valore della proprietà Descrittore del file di istantanea dell'operazione SnapshotJobFile su e-mail, utilizzare questo valore: ${getFileName(email,pdf,read)}.
    5. Impostare un valore per la proprietà Oggetto o la proprietà Messaggio oppure per entrambe.
      Ad esempio, è possibile estrarre da ogni documento il nome del cliente definendo una proprietà di documento Doc.Custom.CustomerName. È possibile impostare il valore di una qualsiasi delle proprietà su Estratto conto per ${Doc.Custom.CustomerName}.
    6. Compilare o modificare i valori per le altre proprietà facoltative che si desidera utilizzare.
  5. Una volta salvato e abilitato il flusso di lavoro, provarlo per assicurarsi che funzioni come previsto:
    1. Creare un lavoro di prova con un piccolo numero di documenti. Questi documenti devono essere associati a indirizzi e-mail validi che si desidera inserire nella prova.
    2. Inviare il lavoro nel flusso di lavoro e assicurarsi che il documento giusto venga inviato all'indirizzo giusto.
Quando l'operazione EmailDocuments invia un documento al server SMTP, imposta il valore di proprietà E-mail creato su nel file delle proprietà del documento. Se l'operazione non invia un documento, imposta il valore di proprietà su No.
    Nota:
  • RICOH ProcessDirector non riceve informazioni dal server SMTP sull'invio o l'avvenuta consegna dell'e-mail ai destinatari.

1.2.4.19.4 Impostazione di un sistema per utilizzare un server di posta elettronica alternativo

È possibile impostare RICOH ProcessDirector in modo che utilizzi un server di posta elettronica alternativo per inviare i lavori o i documenti anziché il server predefinito.
RICOH ProcessDirectorinvia e-mail attraverso diversi meccanismi:
  • Notifiche

    E-mail di notifica devono utilizzare il server di posta elettronica predefinito.

  • Lavori

    Lavori o pagine dei lavori vengono inviate a un flusso di lavoro tramite l'operazione SendEmail.

  • Documenti

    Per utilizzare l'operazione EmailDocuments, è necessario installare la funzione Supporto Documenti PDF. Le e-mail con i documenti allegati vengono create all'interno del flusso di lavoro dall'operazione EmailDocuments.

Le e-mail inviate dai gruppi di lavoro potrebbero contenere un numero maggiore di dati sensibili o prevedere un volume maggiore (molti separano le e-mail documento da un lavoro di grandi dimensioni). Specificando un server di posta elettronica alternativo, è possibile gestire questo tipo di e-mail in maniera differente dalle e-mail di notifica.

Per impostare il sistema in modo che utilizzi un server di posta elettronica alternativo:

  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Selezionare Impostazioni Sistema e scorrere verso il basso fino alla sezione E-mail/SMTP.
  3. Nel campo server SMTP alternativo, digitare l'indirizzo del server SMTP.
  4. Nel campo porta SMTP alternativa, digitare il numero della porta del server SMTP alternativo. Effettuare una verifica con l'amministratore di rete per assicurarsi che la porta sia aperta.
  5. Nel campo Nome utente SMTP alternativo, digitare il nome utente che RICOH ProcessDirector utilizza quando deve effettuare l'acceso al server SMTP alternativo.
      Nota:
    • È possibile che si disponga di diversi nomi utente per l'account SMTP, ad esempio, uno per l'amministratore e uno esclusivamente per le e-mail in uscita. Assicurarsi di selezionare il nome utente corretto da utilizzare con le e-mail in uscita.
  6. Nel campo password SMTP alternativa, digitare la password del nome utente SMTP inserita in alto.
  7. Opzionale: A seconda del tipo di sicurezza utilizzata dal server SMTP, compilare il campo corretto della porta, Porta e-mail SSL alternativa o Porta e-mail TLS alternativa. La porta viene utilizzata per creare un collegamento codificato e sicuro tra il server SMTP alternativo e RICOH ProcessDirector. Effettuare una verifica con l'amministratore di rete per assicurarsi che la porta sia aperta.
      Nota:
    • A seconda delle impostazioni del server SMTP, viene utilizzata la porta SSL o TLS o nessuna delle due. La porta SSL e TLS non possono essere utilizzate contemporaneamente. Verificare le impostazioni del server SMTP alternativo per assicurarsi della porta utilizzata.
  8. Fare clic su SALVA.

1.2.4.19.5 Aggiornamenti dello stato di avanzamento

È possibile utilizzare il modello procedura SendEmail o un oggetto di notifica per inviare gli aggiornamenti sullo stato di avanzamento dei lavori man mano che si spostano nei relativi flussi di lavoro.

Se le impostazioni di sistema vengono configurate in modo che il server primario possa connettersi a un server SMTP, è possibile aggiungere l'operazione SendEmail ai flussi di lavoro o creare un oggetto di notifica e configurarla in modo da inviare un messaggio e-mail a uno o più indirizzi. Quando il lavoro raggiunge questa procedura o si verifica un evento della stampante o di lavoro specifico, viene inviato un messaggio e-mail agli indirizzi specificati.

Quando la procedura viene aggiunta a un flusso di lavoro, è possibile specificare l'oggetto del messaggio e-mail e il testo da inserire. È possibile utilizzare formule di simboli sia nel titolo sia nel messaggio, in modo da inserire nei relativi campi i valori specifici della proprietà del lavoro.

Ad esempio, è possibile aggiungere la procedura SendEmail subito dopo PrintJobs e inviare un messaggio e-mail al supervisore del completamento del lavoro o del bindery, in modo che sappia che il lavoro è pronto.

Se sono stati concordati con i clienti gli SLA (Service Level Agreements), è possibile aggiungere diverse operazioni SendEmail a un flusso di lavoro per un particolare cliente. Ogni procedura può inviare un messaggio e-mail al cliente in modo che sappia quando il lavoro è pronto per la stampa, quando è conclusa la fase di stampa e di inserimento.

Se si aggiunge un oggetto di notifica, è possibile specificare l'oggetto del messaggio, il testo da inserire nel messaggio e-mail, l'evento che causa l'invio della notifica da parte del sistema e le condizioni che determinano l'invio dell'e-mail di notifica.

Ad esempio, è possibile configurare un oggetto di notifica per monitorare quando la stampante entra in stato Richiede attenzione e inviare un'e-mail di notifica a un gruppo se si verifica un problema con la stampante tra le 8:00 e le 12:00. È possibile definire un oggetto di notifica diverso per inviare la stessa e-mail a un altro utente se il problema della stampante si verifica dopo le 12:00.

    Nota:
  • Una volta conclusa la procedura SendEmail, viene inviato solo un messaggio e-mail. Se l'elaborazione del lavoro si interrompe a causa di un errore, non vengono inviate notifiche.
  • Un oggetto di notifica invia un messaggio e-mail solo quando si verifica un evento specifico e se vengono rispettate le condizioni definite per la notifica.
  • È possibile utilizzare un server SMTP alternativo se le proprietà SMTP alternativo sono impostate e la proprietà tipo di server SMTP è impostata su alternativo per il passaggio SendEmail. Tuttavia, tutte le notifiche vengono inviate tramite il server predefinito SMTP.

1.2.4.20 Impostazione del sistema per utilizzare un server proxy

È possibile configurare RICOH ProcessDirector per connettere uno o due server proxy per la comunicazione con applicazioni al di fuori della propria rete.

Consultare il proprio team IT per determinare se RICOH ProcessDirector deve essere configurato per l'uso di server proxy.

Dispositivi di input, operazioni e notifiche che comunicano con altre applicazioni utilizzando i servizi Web hanno una proprietà Usa proxy. Utilizzare questa proprietà per impostare il server proxy utilizzato dagli oggetti per inviare le richieste.

Per impostare il sistema per utilizzare un server proxy:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello sinistro, fare clic su Impostazioni Sistema.
  3. Selezionare la scheda Server proxy.
  4. Inserire le proprietà per il primo server proxy.
  5. Opzionale: Inserire le proprietà per il secondo server proxy.
  6. Fare clic su OK.
  7. Opzionale: Per ciascuna operazione, dispositivo di input o notifica che comunica con un'applicazione esterna alla rete tramite un servizio Web, specificare il server proxy appropriato nella proprietà Usa proxy di tale oggetto.

1.2.4.21 Notifiche

È possibile configurare questi tipi di notifiche e usare la funzione di copia per creare notifiche aggiuntive.

1.2.4.21.1 E-mail di notifica

È possibile configurare le e-mail di notifica mediante le attività descritte in questa sezione.

Al completamento della configurazione iniziale, è necessario verificare le e-mail di notifica per assicurarsi che funzionino come previsto.

1.2.4.21.1.1 Modifica dell'indirizzo e-mail

Gli utenti definiti nel sistema RICOH ProcessDirector possono modificare il proprio indirizzo e-mail.
Per modificare l'indirizzo e-mail:
  1. Fare clic sull'icona dell'utente nell'angolo in alto a destra e selezionare Preferenze.
  2. Immettere l'indirizzo e-mail sul quale si desidera ricevere le notifiche nel campo Indirizzo e-mail.
    Il valore deve avere il formato di un indirizzo e-mail valido: username@mycompany.com
  3. Fare clic su OK.

1.2.4.21.1.2 Configurazione delle e-mail di notifica

È possibile configurare RICOH ProcessDirector in modo che gli utenti vengano avvisati tramite e-mail quando si verifica un evento legato a dispositivo di input, stampante o lavoro.
Per impostare un'e-mail di notifica:
  1. Assicurarsi di aver installato un server di posta elettronica configurato per consentire a RICOH ProcessDirector di inviare e-mail.
    Tutte le notifiche utilizzano solo il server SMTP predefinito e non è possibile usare un server SMTP alternativo.
  2. Assicurarsi che gli utenti che desiderano ricevere una notifica dispongano di un indirizzo e-mail specificato nella propria pagina Notebook delle proprietà utente.
  3. Creare uno o più oggetti di notifica, uno per ciascun tipo di evento, per il quale si desidera ricevere una notifica.
  4. Una volta creato un oggetto di notifica, è possibile inviare un'e-mail di prova.
    Per inviare un'e-mail di prova:
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Notifiche.
    3. Selezionare l'oggetto di notifica per cui si desidera effettuare la prova.
    4. Fare clic su Azioni Invia e-mail di prova.
        Nota:
      • L'e-mail di prova contiene la parola PROVA nell' Oggetto, ad indicare che si tratta di un'e-mail di prova. Contiene delle variabili nell' Oggetto e nel testo del Messaggio per gli inserimenti specificati, ad esempio il nome della stampante, del lavoro o del dispositivo di input.
  5. Una volta completata la prova, attivare l'oggetto di notifica.

1.2.4.21.1.3 Creazione di e-mail di notifica

È possibile utilizzare le notifiche per inviare e-mail agli utenti selezionati quando si verifica un evento legato a dispositivo di input, stampante o processo specifico. Inoltre, per ciascuna combinazione di eventi e destinatari è possibile creare un'e-mail di notifica. Ad esempio, è possibile creare una notifica per l'invio di e-mail agli operatori del primo turno quando una stampante entra in stato di errore e un'altra notifica per l'invio di un'e-mail leggermente diversa agli operatori del secondo turno quando si verifica lo stesso evento relativo alla stampante.
Per creare un'e-mail di notifica:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Notifiche.
  3. Fare clic su Aggiungi E-mail.
  4. Immettere un nome per la notifica.
  5. Selezionare il tipo di oggetto da monitorare.
    È possibile utilizzare solo un Tipo di evento per ciascuna notifica.
  6. Nel campo Indirizzo destinatario, immettere gli indirizzi e-mail o il nome di un gruppo RICOH ProcessDirector di utenti che si desidera ricevano questa e-mail di notifica.
  7. Nel campo Oggetto, immettere l'oggetto del messaggio di notifica.
  8. Nel campo Messaggio, immettere il messaggio da inviare agli utenti.
      Nota:
    • Nei campi Oggetto e Messaggio, è possibile inserire informazioni variabili nel testo mediante l'annotazione dei simboli come ${Printer.ID}.
  9. Opzionale: Specificare il numero massimo di messaggi inviati nel periodo di tempo specificato.
  10. Opzionale: Specificare se si desidera collegare il dispositivo di input, la stampante o il registro lavori.
  11. Nella scheda Evento:
    1. Selezionare la proprietà, l'azione e il valore da monitorare.
    2. Per definire un evento aggiuntivo, fare clic sul simbolo + situato a destra dell'evento.
    3. Per eliminare un evento, fare clic sul simbolo - a destra dell'evento da eliminare.
  12. Nella scheda Condizioni:
    1. Selezionare la proprietà e il valore da rispettare prima dell'invio di qualsiasi notifica.
    2. Per definire una condizione aggiuntiva, fare clic sul simbolo + situato a destra dell'evento.
      Selezionare Qualsiasi, Tutte o Personalizzata per specificare la combinazione delle condizioni.
    3. Per eliminare una condizione, fare clic su - a destra della condizione da eliminare.
  13. Fare clic su OK.
Esempio
Una notifica che avvisa i membri del gruppo di supervisione quando un lavoro entra in stato di errore nel flusso di lavoro PDF o di fatturazione

Per la scheda Generale:

  • Il Tipo di evento è Lavoro.
  • L'Indirizzo destinatario è Supervisore.
  • L'Oggetto è Problema con il lavoro.
  • Allega log è impostato per inviare il log del processo.
  • Il Messaggio è Si è verificato un errore nel lavoro ${Job.Name} del flusso di lavoro ${Job.JobType}.
      Nota:
    • Nel messaggio e-mail, i due riferimenti simbolici vengono sostituiti dal nome del lavoro e del flusso di lavoro per il lavoro che presenta l'errore.

Per la scheda Evento:

  • La proprietà è Stato processo.
  • L'azione è Passa a.
  • Il valore è Errore.

Per la scheda Condizioni:

  • È selezionata l'opzione Qualsiasi.
  • La prima proprietà è Tipo di lavoro secondario.
  • Il confronto è =.
  • Il valore è PDF.
  • La seconda proprietà è Tipo di lavoro secondario.
  • Il confronto è =.
  • Il valore è Fatturazione.

Per comprendere la differenza delle posizioni delle parentesi, osservare questo esempio:

  1. Flusso di dati di input = PDF
  2. Flusso di dati di input = Postscript
  3. Stampante richiesta = Ricoh901C

Se si specifica (1 O 2) E 3 come regole di combinazione, la condizione viene soddisfatta quando:

  • Il flusso di dati di input è uguale a PDF e la stampante richiesta è Ricoh 901C.
  • Il flusso di dati di input è uguale a PostScript e la stampante richiesta è Ricoh 901C.

Se si specifica 1 O (2 E 3), le condizioni vengono soddisfatte quando:

  • Il flusso di dati di input è uguale a PDF. Può essere richiesta qualsiasi stampante.
  • Il flusso di dati di input è uguale a PostScript e la stampante richiesta è Ricoh 901C.

1.2.4.21.2 Notifiche di registrazione nella cronologia

È possibile configurare le notifiche dei record cronologici mediante le attività descritte in questa sezione.

Al completamento della configurazione iniziale, è necessario provare le notifiche dei record cronologici per assicurarsi che funzionino come previsto.

1.2.4.21.2.1 Definizione delle notifiche dei record cronologici

È possibile utilizzare le notifiche per creare record da salvare nella cronologia dei lavori. È possibile definire notifiche dei record cronologici per acquisire data e ora delle modifiche di stato dei lavori man mano che questi vengono elaborati nei flussi di lavoro.
Per definire una notifica dei record cronologici:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Notifiche.
  3. Fare clic su Aggiungi Registrazione cronologia.
  4. Nella scheda Generale, inserire un nome per la notifica.
  5. Nella scheda Evento:
    1. Selezionare la proprietà, l'azione e il valore da monitorare.
      Le notifiche dei record cronologici possono monitorare solo la proprietà Stato del lavoro corrente.
    2. Per definire un evento aggiuntivo, fare clic sul segno più () a destra dell'evento. Gli eventi sono combinati con OR per fare in modo che venga scritto un record cronologico quando si verifica uno qualsiasi degli eventi.
    3. Per eliminare un evento, fare clic sul segno meno () a destra dell'evento da eliminare.
  6. Nella scheda Condizioni:
    1. Selezionare la proprietà e il valore che devono essere soddisfatti affinché il record cronologico venga registrato.
    2. Per definire una condizione aggiuntiva, fare clic sul segno più () a destra della condizione.
      Selezionare Qualsiasi, Tutte o Personalizzata per specificare la combinazione delle condizioni.
    3. Per eliminare una condizione, fare clic sul segno meno () a destra della condizione da eliminare.
  7. Fare clic su OK.

1.2.4.21.3 Copia degli oggetti di notifica

È possibile copiare una notifica e utilizzarla come modello per la creazione di un'altra notifica. La copia delle notifiche consente di risparmiare tempo, soprattutto quando è necessario creare diverse notifiche con proprietà simili.
Per copiare una notifica:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Notifiche.
  3. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'oggetto notifica da copiare e selezionare Copia.
  4. Compilare le proprietà.
  5. Fare clic su OK.

1.2.4.22 Notifiche di servizio Web

È possibile configurare le notifiche del servizio Web REST e SOAP.

1.2.4.22.1 Preparazione per l'invio di uno stato ai servizi Web REST

È possibile utilizzare oggetti notifica per inviare uno stato a un servizio Web REST per un'applicazione. Ad esempio, è possibile creare un oggetto notifica per monitorare quando un lavoro entra nella procedura ConservaLavoroCompletato in un flusso di lavoro che elabora gli ordini. Quando si verifica questo evento, l'oggetto notifica può inviare all'applicazione informazioni sul lavoro, ad esempio il numero d'ordine e il nome del cliente.
Per preparare l'invio di uno stato ai servizi Web REST:
  1. Reperire informazioni sui requisiti di comunicazione con il servizio Web REST per l'applicazione:
    • I valori per potersi autenticare con l'applicazione
    • I valori per poter richiedere i dati dal servizio Web REST
    • Il formato dei dati forniti nella risposta

    Fare riferimento alla documentazione dell'applicazione o consultare la compagnia che ospita l'applicazione.

  2. Per preparare RICOH ProcessDirector a comunicare con l'applicazione, eseguire le seguenti attività:
    • Se l'applicazione richiede un certificato di sicurezza, installare il certificato sul RICOH ProcessDirector computer principale.
    • Se l'ambiente richiede un server proxy per comunicare con i servizi Web, impostare il sistema in modo da poterlo utilizzare.

    Per maggiori informazioni, vedere le attività correlate.

  3. Eseguire un test manuale che si autentichi con l'applicazione e che richieda una risposta dal servizio Web REST. Verificare che il servizio Web restituisca la risposta desiderata.
    Molti browser dispongono di plugin, ad esempio Boomerang per Google Chrome, che testano le chiamate del servizio Web ai clienti REST.
  4. Decidere l'evento per cui si desidera attivare la notifica e le condizioni che determinano il momento in cui la notifica chiama il servizio Web.
    Se si vuole inviare una notifica per un evento che si verifica solo quando uno specifico flusso di lavoro elabora un lavoro, specificare il flusso di lavoro come condizione.
  5. Definire una notifica del servizio Web REST:
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Notifiche.
    3. Fare clic su Aggiungi Notifica servizio Web REST.
    Come alternativa, è possibile copiare la notifica del servizio Web REST RestfulWebServiceSampleNotify fornita.
  6. Sulla scheda Generale, inserire un nome per la notifica.
  7. Sulla scheda Richiesta:
    1. Impostare la proprietà URL richiesta con l'URL del servizio Web che si desidera notificare.
    2. Impostare la proprietà Metodo richiesta con il valore richiesto dal servizio Web.
    3. Per il valore della proprietà Payload richiesta, specificare il corpo della richiesta dei servizi Web che il dispositivo di input trasmette all'applicazione.
      In questo esempio XML, il payload contiene due elementi XML: <Token> e <OrderNumber>.

      <Token>${WSNotification.WebService.Credential}</Token> <OrderNumber>${Job.Info.Attr1}</OrderNumber>

      Il valore per ciascun elemento è un simbolo RICOH ProcessDirector che contiene una proprietà. Se si sta utilizzando un servizio Web per autenticarsi con l'applicazione, includere la proprietà WSNotifica.WebService.Credenziali in un simbolo. Sostituite l'altro elemento e la proprietà con gli elementi e le proprietà che si desidera inviare all'applicazione. La notifica risolve i simboli quando invia lo stato al servizio Web REST.

    4. Impostare i valori per le proprietà Intestazione richiesta e Parametri richiesta, come richiesto.
      Ciascun campo intestazione o parametro è una coppia parola chiave/valore. Ciascuna coppia deve figurare su una riga distinta e deve essere separata da due punti (:) o il segno uguale (=).

      La parola chiave e il valore possono essere composti da più parole. RICOH ProcessDirector utilizza i primi due punti o il primo segno uguale su ciascuna riga per separare le parole nella coppia parola chiave/valore.

      Questo esempio contiene tre parametri: token, orderNumber e customerName. Il valore di ciascuna parola chiave è un simbolo RICOH ProcessDirector. Ciascun simbolo contiene una di queste proprietà: WSNotifica.WebService.Credenziali, Lavoro.Info.Attr1 e Lavoro.NomeCliente.

      token:${WSNotification.WebService.Credential} orderNumber:${Job.Info.Attr1} customerName:${Job.CustomerName}

      Il dispositivo di input risolve i simboli quando invia lo stato al servizio Web REST.

    5. Se l'ambiente richiede un server proxy per comunicare con i servizi Web, impostare la proprietà Usare il proxy con il server proxy corretto.
  8. Sulla scheda Autenticazione, specificare i valori richiesti per autenticarsi con l'applicazione.
    Per maggiori informazioni, vedere l'attività correlata inerente all'autenticazione con un servizio Web REST.

    Se l'applicazione non richiede l'autenticazione, lasciare tutte le proprietà Autenticazione vuote.

  9. Nella scheda Evento:
    1. Scegliere il tipo di oggetto da monitorare.
    2. Selezionare la proprietà, l'azione e il valore da monitorare.
    3. Per definire un altro evento, fare clic sul simbolo + situato a destra dell'evento.
    4. Per eliminare un evento, fare clic sul simbolo - a destra dell'evento da eliminare.
    Ad esempio, per inviare una notifica quando lo stato di un lavoro cambia in Conservato, selezionare Stato lavoro attuale, Cambia in e Conservato.
  10. Nella scheda Condizioni:
    1. Selezionare la proprietà e il valore da rispettare prima dell'invio di qualsiasi notifica.
    2. Per definire un'altra condizione, fare clic sul simbolo + situato a destra dell'evento.
      Per specificare come sono associate le condizioni, selezionare Qualsiasi, Tutte o Personalizzazione.
    3. Per eliminare una condizione, fare clic su - a destra della condizione da eliminare.
    Ad esempio, per inviare una notifica solo quando un lavoro secondario è nel flusso di lavoro ElaboraOrdiniWeb, specificare due condizioni:
    • Flusso di lavoro = ProcessWebOrders
    • Numero lavoro come*.*

    Per applicare le condizioni solo quando un lavoro le rispetta entrambe, selezionare Tutte.

  11. Al termine, fare clic su OK.

Una volta terminata l'impostazione di dispositivi di input, notifiche e flussi di lavoro, testare lo scambio di dati tra RICOH ProcessDirector e l'applicazione.

Esempio

Esaminare la notifica del servizio Web REST RestfulWebServiceSampleNotify fornita.

1.2.4.22.2 Preparazione per l'invio di uno stato a un servizio Web SOAP

È possibile utilizzare oggetti notifica per inviare uno stato a un servizio Web SOAP per un'applicazione. Ad esempio, è possibile creare un oggetto notifica per monitorare quando un lavoro entra nella procedura ConservaLavoroCompletato in un flusso di lavoro che elabora gli ordini. Quando si verifica questo evento, l'oggetto notifica può inviare all'applicazione informazioni sul lavoro, ad esempio il numero d'ordine e il nome del cliente.
Per preparare l'invio di uno stato ad un servizio Web SOAP:
  1. Reperire informazioni sui requisiti di comunicazione con il servizio Web SOAP per l'applicazione:
    • I valori per potersi autenticare con l'applicazione
    • I valori per poter richiedere i dati dal servizio Web SOAP
    • Il formato dei dati forniti nella risposta

    Fare riferimento alla documentazione dell'applicazione o consultare la compagnia che ospita l'applicazione.

  2. Per preparare RICOH ProcessDirector a comunicare con l'applicazione, eseguire le seguenti attività:
    • Se l'applicazione richiede un certificato di sicurezza, installare il certificato sul RICOH ProcessDirector computer principale.
    • Se l'ambiente richiede un server proxy per comunicare con i servizi Web, impostare il sistema in modo da poterlo utilizzare.
    • Importare i file WSDL per tutti i servizi Web chiamati.

      RICOH ProcessDirector crea oggetti di richiesta SOAP dalle operazioni SOAP nel file WSDL. Specificare un prefisso che RICOH ProcessDirector possa aggiungere ai nomi delle operazioni SOAP quando crea gli oggetti. L'oggetto richiesta SOAP consente a RICOH ProcessDirector di identificare la versione SOAP e le altre informazioni richieste per effettuare la chiamata al servizio Web correttamente.

    Per maggiori informazioni, vedere le attività correlate.

  3. Eseguire un test manuale che si autentichi con l'applicazione e che richieda una risposta dal servizio Web SOAP. Verificare che il servizio Web restituisca la risposta desiderata.
    Molti browser dispongono di plugin, ad esempio Boomerang per Google Chrome, che testano le chiamate del servizio Web ai clienti SOAP.
  4. Decidere l'evento per cui si desidera attivare la notifica e le condizioni che determinano il momento in cui la notifica chiama il servizio Web.
    Se si vuole inviare una notifica per un evento che si verifica solo quando uno specifico flusso di lavoro elabora un lavoro, specificare il flusso di lavoro come condizione.
  5. Definire una notifica del servizio Web SOAP:
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Notifiche.
    3. Fare clic su Aggiungi Notifica servizio Web SOAP.
  6. Sulla scheda Generale, inserire un nome per la notifica.
  7. Sulla scheda Richiesta:
    1. Impostare la proprietà URL richiesta con l'URL del servizio Web che si desidera notificare.
    2. Per il valore della proprietà Payload richiesta, specificare il corpo della richiesta dei servizi Web che la notifica trasmette all'applicazione.
      In questo esempio, il payload contiene due elementi XML: <Token> e <OrderNumber>.

      <Token>${WS.Notification.WebService.Credential}</Token> <OrderNumber>${Job.Info.Attr1}</OrderNumber>

      Il valore per ciascun elemento è un simbolo RICOH ProcessDirector che contiene una proprietà. Se si sta utilizzando un servizio Web per autenticarsi con l'applicazione, includere la proprietà WSNotifica.WebService.Credenziali in un simbolo. Sostituite l'altro elemento e la proprietà con gli elementi e le proprietà che si desidera inviare all'applicazione. La notifica risolve i simboli quando invia lo stato al servizio Web SOAP.

    3. Impostare la proprietà Richiesta SOAP con la richiesta SOAP che RICOH ProcessDirector ha creato al momento dell'importazione del file WSDL.
      Ad esempio, si vuole utilizzare la richiesta SOAP CloseoutOrderByNumber. È stato anteposto PrintShop ai nomi delle richieste SOAP quando importate. Selezionare PrintShop-CloseoutOrderByNumber.
    4. Se l'ambiente richiede un server proxy per comunicare con i servizi Web, impostare la proprietà Usare il proxy con il server proxy corretto.
  8. Sulla scheda Autenticazione, specificare i valori richiesti per autenticarsi con l'applicazione.
    Per maggiori informazioni, vedere l'attività correlata inerente all'autenticazione con un servizio Web SOAP.

    Se l'applicazione non richiede l'autenticazione, lasciare tutte le proprietà Autenticazione vuote.

  9. Nella scheda Evento:
    1. Scegliere il tipo di oggetto da monitorare.
    2. Selezionare la proprietà, l'azione e il valore da monitorare.
    3. Per definire un altro evento, fare clic sul simbolo + situato a destra dell'evento.
    4. Per eliminare un evento, fare clic sul simbolo - a destra dell'evento da eliminare.
    Ad esempio, per inviare una notifica quando lo stato di un lavoro cambia in Conservato, selezionare Stato lavoro attuale, Cambia in e Conservato.
  10. Nella scheda Condizioni:
    1. Selezionare la proprietà e il valore da rispettare prima dell'invio di qualsiasi notifica.
    2. Per definire un'altra condizione, fare clic sul simbolo + situato a destra dell'evento.
      Per specificare come sono associate le condizioni, selezionare Qualsiasi, Tutte o Personalizzazione.
    3. Per eliminare una condizione, fare clic su - a destra della condizione da eliminare.
    Ad esempio, per inviare una notifica solo quando un lavoro secondario è nel flusso di lavoro ElaboraOrdiniWeb, specificare due condizioni:
    • Flusso di lavoro = ProcessWebOrders
    • Numero lavoro come*.*

    Per applicare le condizioni solo quando un lavoro le rispetta entrambe, selezionare Tutte.

  11. Al termine, fare clic su OK.

Una volta terminata l'impostazione di dispositivi di input, notifiche e flussi di lavoro, testare lo scambio di dati tra RICOH ProcessDirector e l'applicazione.

Esempio

La notifica del servizio Web REST RestfulWebServiceSampleNorify fornita è simile alla notifica del servizio Web SOAP. La funzione MarcomCentral Connect include una notifica del servizio Web SOAP fornita.

1.2.4.23 Configurazione file di controllo per le informazioni di audit

RICOH ProcessDirector crea i file di controllo che forniscono informazioni relative a un lavoro specifico quando elimina il lavoro dal sistema. I file di controllo che utilizzano la notifica del simbolo RICOH ProcessDirector determinano i valori che RICOH ProcessDirector scrive nei file di controllo per un lavoro.
Per configurare i file di controllo per le informazioni di controllo lavoro:
  1. Accedere al computer primario come RICOH ProcessDirector utente di sistema ( aiw1 è l'utente predefinito).
  2. Passare a /aiw/aiw1/samples/audit/.
  3. Copiare il file di controllo da modificare nella directory /aiw/aiw1/control_files/audit/.
  4. Utilizzare un editor, come vi, per aprire il file di controllo il cui contenuto si desidera visualizzare o modificare:
    File di controllo audit per i lavori Scopo
    job_info_properties.cfg Definisce il contenuto del file di controllo jobnumber.yy-mm-dd_hh-mm-ss.job_info_properties.cfg.csv nella directory /aiw/aiw1/audit/Job. Se la funzione di supporto AFP è installata, registra le informazioni JCL sui lavori inviati tramite Download per z/OS o AFP Download Plus.
    job_properties.cfg Definisce il contenuto del file di audit numerolavoro.job_properties.cfg.csv. Registra le informazioni del lavoro di base per tutti i lavori.
    line2afp_properties.cfg Definisce il contenuto del file di audit numerolavoro.aa-mm-gg_hh-mm-ss.line2afp_properties.cfg.csv. Registra le informazioni specifiche ai lavori il cui flusso di lavoro include un'operazione che utilizza line2afp per convertire il lavoro nel formato AFP. Questo file è disponibile tramite la funzione di supporto AFP.
    print_properties.cfg Definisce il contenuto del file di audit numerolavoro.aa-mm-gg_hh-mm-ss.print_properties.cfg.csv. Registra le informazioni specifiche ai lavori il cui flusso di lavoro include un'operazione di stampa.
    transform_properties.cfg Definisce il contenuto del file di audit numerolavoro.aa-mm-gg_hh-mm-ss.transform_properties.cfg. Registra le informazioni di elaborazione specifiche ai lavori il cui flusso di lavoro comprende un'operazione che richiama un programma di conversione dati.
  5. Rivedere le proprietà che il file di controllo specifica e aggiungere o eliminare le proprietà come richiesto. Inizialmente specificare le proprietà per nomi di database RICOH ProcessDirector in una stringa separata da virgole. La seconda stringa che ripete le proprietà di lavoro e che include punti interrogativi, delimita la stringa di valore separata da virgola nel file di audit risultante. Questi sono esempi dei formati di stringhe nel file job_properties.cfg e di come le informazioni di audit vengono visualizzate nel file di audit jobnumber.job_properties.cfg.csv risultante:
    Job.ID,Job.CustomerName,Job.Description
    "Job.ID","Job.CustomerName","Job.Description"
    
    Job.ID,Job.CustomerName,Job.Description
    "10000021.8","IBM","Monthly workload statistics"
  6. Salvare il file modificato nella directory /aiw/aiw1/control_files/audit/, quindi chiuderlo.
  7. Per impedire l'eventuale scrittura su un file di audit, eliminare il file di controllo corrispondente dalla directory /aiw/aiw1/control_files/audit/.

1.2.4.24 Configurazione per l'invio dei lavori a Ultimate Impostrip®

Per inviare lavori a Ultimate Impostrip®, è necessario configurare il programma Ultimate Impostrip®, il computer primario e alcune impostazioni di sistema, quindi sintonizzare il modello di operazione RunImpostripOnJob e aggiungerlo a un flusso di lavoro.
    Nota:
  • Se Ultimate Impostrip® è installato su un computer Windows eseguito in una lingua diversa dall'inglese, non installare Ultimate Impostrip® nella directory di installazione predefinita. Il programma non funziona correttamente con percorsi di installazione predefiniti in una lingua diversa dall'inglese. Si consiglia di installare Ultimate Impostrip® in C:\ImpostripOnDemand nei computer Windows in una lingua diversa dall'inglese.

Per configurare l'invio dei lavori a Ultimate Impostrip®:

  • Configurare Ultimate Impostrip®.
    1. Accedere al computer sul quale è installato Ultimate Impostrip® e lanciare l'applicazione.
    2. Nella sezione Configuratore XML, deselezionare Utilizzo del primo nome file come Nome di output per il lavoro di reindirizzamento XML (se disponibile) e selezionare Abilita cartella di input ticket XML, quindi fare clic su OK o SALVA.
    3. Nella sezione Hot Folder, definire le opzioni di imposizione per tutte le hot folder che RICOH ProcessDirector deve utilizzare.
    4. Selezionare la hot folder da configurare e trovare la sezione Output.
    5. Assicurarsi che sia selezionato PDF o Output PDF e fare clic su Salva.
    6. Ripetere le due operazioni precedenti per tutte le hot folder che RICOH ProcessDirector deve utilizzare.
  • Condividere cartelle e montare unità tra Ultimate Impostrip® e RICOH ProcessDirector:
    1. Sul computer Windows in cui è installatoUltimate Impostrip®, condividere la cartella in cui è installato Ultimate Impostrip®.
      Su un sistema inglese, la cartella di installazione predefinita è:
      • Versione legacy: C:\Program Files (x86)\Ultimate Technographics\ImpostripOnDemand
      • Nuova generazione: C:\Program Files\ Ultimate Technographics\ Ultimate Impostrip
    2. Denominare la cartella UltimateImpostrip. Non includere spazi nel nome della condivisione.
      Assicurarsi che il livello di autorizzazione sia Lettura/Scrittura.
    3. Sul computer primario RICOH ProcessDirector, montare il computer primario nella directory che contiene il programmaUltimate Impostrip®.
        Nota:
      • Saltare questo passaggio se si utilizza Ultimate Impostrip® Nuova generazione (versione 2019 1.0 o successiva) e viene eseguito su un server applicazioni RICOH ProcessDirector.
      Sul server primario, utilizzare un comando simile a questo esempio, sostituendo il nome del sistema Windows per server_name e il nome dell'utente che RICOH ProcessDirector utilizza per accedere al sistema per user:
      mount -t cifs -o username=user,uid=32457,gid=32458 //server_name/UltimateImpostrip /mnt/Ultimate
    4. Aprire il file /etc/exports in un editor di file.
    5. Esaminare il contenuto del file per verificare se include una voce per il sistema in cui è installato Ultimate Impostrip®. Se non è visualizzata una voce per quel sistema, aggiungere una riga al file nel seguente formato:
      /aiw server_name(crossmnt,rw,no_root_squash,sync,no_subtree_check)

      Salvare e chiudere il file. Riavviare NFS per rendere effettivo il file aggiornato.

    6. Tornare al computer Windows in cui è installato Ultimate Impostrip® e aprire Esplora file di Windows.
    7. Mappare un'unità di rete al file system /aiw sul computer primario. Utilizzare questo indirizzo per il server: \\primary_server_hostname\aiw
    8. Verificare la configurazione tramite la creazione di un file nella directory drive_letter:\aiw1, controllando che sia possibile visualizzarlo nella directory montata, quindi eliminarlo.
  • Aggiornamento sistema impostazioni di RICOH ProcessDirector.
    1. Accedere a RICOH ProcessDirector.
    2. Fare clic sulla scheda Amministrazione.
    3. Nel riquadro di sinistra, fare clic su Impostazioni Ultimate Impostrip® Impostazioni.
    4. Nella sezione Generale, scegliere come RICOH ProcessDirector recupera l'elenco delle hot folder Ultimate Impostrip® che possono ricevere i lavori di stampa.
      L'opzione scelta dipende dalla versione di Ultimate Impostrip® installata. Se si utilizza la versione 10 o precedente, selezionare Usa file.ini. Se utilizzi la versione 2019 1.0 o successiva, selezionare Usa URL.
    5. Se si sceglie Usa file.ini, immettere il percorso completo del file di inizializzazione Ultimate Impostrip® sul sistema in cui è installato Ultimate Impostrip®.
      Il file di inizializzazione contiene il nome della directory che RICOH ProcessDirector utilizza come Cartella di invio in caso l'operazione non ne indichi nessuna. Il file contiene anche un elenco di hot folder di input Ultimate Impostrip® corrispondenti a diverse combinazioni di imposizione.
        Nota:
      • Se il montaggio è impostato come spiegato sopra, utilizzare /mnt/Ultimate/IMPressJM.ini.
      • Quando questa directory è specificata, gli utenti possono selezionare da un elenco di hot folder di input Ultimate Impostrip® per eseguire l'imposizione appropriata sul lavoro.
    6. Se si è scelto Usa URL, inserire l'URL del server Ultimate Impostrip®, incluso il numero di porta.
    7. Verificare che la Configurazione di Ultimate Impostrip® sia impostata correttamente. Scorrere fino alla fine della pagina per visualizzare la tabella Hot folder Ultimate Impostrip®. Fare clic su Aggiorna per visualizzare le hot folder disponibili. Assicurarsi che tutte le hot folder che si prevede di visualizzare siano incluse nell'elenco.
    8. Nella sezione Mappatura, specificare il tipo di sistema Windows su cui è installato Ultimate Impostrip®: un sistema su cui viene eseguito un server RICOH ProcessDirector o un sistema Windows in cui non è installato alcun server RICOH ProcessDirector.
    9. Se si sceglie Altro sistema Windows, inserire i percorsi per le directory che scambiano file tra il server host Ultimate Impostrip® e il computer primario RICOH ProcessDirector.
      • Hot Folder del ticket XML

        Se il montaggio è configurato come spiegato sopra, inserire il percorso della directory appropriato per la versione di Ultimate Impostrip® in RICOH ProcessDirector:

        • Versione legacy: /mnt/Ultimate/XmlInput
        • Nuova generazione: /mnt/Ultimate/xml_redirection

      • Directory spool di stampa

        Immettere questo valore in Ultimate Impostrip®, sostituendo drive_letter con la lettera dell'unità di rete mappata sopra:

        drive_letter:\aiw1\spool

    10. Fare clic su SALVA.
  • Ottimizzare il modello di operazione RunImpostripOnJob per l'esecuzione sul server corretto.
    1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro.
    2. Nel pannello di sinistra, fare clic su Modelli di operazione.
    3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul modello di operazione RunImpostripOnJob e selezionare Proprietà.
    4. Nella scheda Regolazione:
      • Se Ultimate Impostrip® è installato su un server applicazioni, in Server da utilizzare, selezionare Esegui su server specifici, quindi selezionare il server applicazioni corretto.
      • Se Ultimate Impostrip® è installato su un altro computer Windows, in Server da utilizzare, selezionare Esegui su server specifici, quindi selezionare Sistema.
  • Aggiungere il modello di procedura RunImpostripOnJob a un flusso di lavoro.
    1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro.
    2. Selezionare il flusso di lavoro che si desidera copiare, quindi fare clic su Copia flusso di lavoro.
    3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
    4. Nell'Editor flusso di lavoro, fare clic su Modelli operazione nell'angolo in alto a destra della finestra.
    5. Trascinare l'operazione RunImpostripOnJob in posizione e assicurarsi che sia connesso al flusso di lavoro.
    6. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione e selezionare Proprietà per vedere le proprietà e valori predefiniti del lavoro.
    7. Aggiornare le proprietà come richiesto. Per ulteriori informazioni sulle singole proprietà fare riferimento alla guida ?.
    8. Fare clic su OK.
    9. Salvare il flusso di lavoro.

1.2.4.25 Impostazione di conversioni del flusso di dati

È possibile configurare RICOH ProcessDirector per convertire i file dati di input in formati stampabili.

1.2.4.25.1 Trasformazione dei dati di riga in AFP

RICOH ProcessDirector include un tipo di conversione che è possibile utilizzare per convertire i dati riga in formato Advanced Function Presentation (AFP).

È possibile eseguire la trasformazione per completare una serie di attività:

  • Convertire i dati di riga e di modalità mista nel flusso di dati AFP, un flusso di dati indipendente dal dispositivo che è possibile utilizzare per scambiare documenti tra le diverse piattaforme.
  • Indicizzare un documento per migliorare la propria abilità a visualizzare, archiviare o richiamare singole pagine o gruppi di pagine da documenti.
  • Richiamare e raggruppare le risorse AFP necessarie a stampare o visualizzare un documento e inserirle in un file separato. Questo consente di stampare e visualizzare una versione esatta di un documento in qualsiasi momento.

La trasformazione utilizza una definizione di pagina quando vengono composti i dati. Le definizioni di pagina specificano diverse caratteristiche della pagina, incluso:

  • L'area stampabile della pagina
  • Il numero massimo di righe che si possono stampare su una pagina
  • La posizione di stampa iniziale sulla pagina
  • Direzione di stampa: al centro, sopra o sotto la pagina
  • Presentazione della pagina: orizzontale o verticale
  • I caratteri utilizzati per stampare ogni riga della pagina

È possibile utilizzare una delle definizioni di pagina che RICOH ProcessDirector fornisce o è possibile impiegarne delle proprie.

1.2.4.25.1.1 Configurazione delle procedure di trasformazione dati di riga

È possibile incorporare la conversione dei dati di riga in un flusso di lavoro aggiungendo un'operazione ConvertLineDataJobIntoAFP alla fase di preparazione, quindi configurandola in modo appropriato. Questi flussi di lavoro includono l'operazione ConvertLineDataJobIntoAFP: LineData e DownloadLineData.
Per configurare un'operazione di conversione dati riga, è necessario definire o modificare un flusso di lavoro che includa l'operazione. Se si definisce un flusso di lavoro, utilizzare il modello di procedura ConvertLineDataJobIntoAFP per aggiungere un'operazione al flusso di lavoro.
Dopo aver creato un passo ConvertLineDataJobIntoAFP, è possibile modificare le proprietà predefinite del lavoro che imposta.

Per configurare una trasformazione dei dati di riga:

  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera modificare.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione ConvertLineDataJobIntoAFP e selezionare Proprietà.
    Vengono visualizzate le proprietà per il passo.
  5. Modificare le proprietà del passo come necessario.
      Nota:
    • Fare clic sull'icona di assistenza integrata per aprire le descrizioni delle proprietà.

    Per ulteriore assistenza sulla determinazione dei valori corretti per i campi, in particolare sulla creazione del modello di file di controllo esterno, i codici di ritorno validi e il file dei parametri .parmdd, consultare AFP Conversion and Indexing Facility User's Guide (G550-1342).

    Il file predefinito visualizzato nel campo Modello file di controllo esterno è solo un file di esempio. E' necessario modificarlo per adeguarlo al proprio ambiente. Durante l'elaborazione, RICOH ProcessDirector utilizza il modello per creare un file di controllo per ciascun lavoro che passa attraverso il passo.

  6. Una volta terminato di modificare le proprietà, fare clic su OK.
  7. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.25.1.2 Configurazione per l'utilizzo di risorse incorporate con lavori di dati di riga

Se si inoltrano lavori di dati di riga con risorse interne a un flusso di lavoro che utilizza l'operazione ConvertLineDataJobIntoAFP, la maggior parte delle risorse interne viene ignorata. Per riconoscere e utilizzare altre risorse interne, aggiornare l'operazione ConvertLineDataJobIntoAFP.
Le risorse interne vengono ignorate, poiché il valore della proprietà Tipo di risorsa dell'operazione ConvertLineDataJobIntoAFP del flusso di lavoro contiene i seguenti valori: Definizione modulo Font, In linea. Il valore In linea indica che RICOH ProcessDirector mantiene tutti i caratteri e le definizioni modulo in linea (gli altri valori nell'elenco) e non scrive altre risorse in linea dal flusso dati nel file di output. Pertanto, anche se AFP Download Plus o Download for z/OS includono definizioni di pagina o altre risorse in linea col lavoro, RICOH ProcessDirector non le scrive nel file di output. Per mantenere le altre risorse interne, è necessario aggiornare il valore della proprietà Tipo di risorsa dell'operazione ConvertLineDataJobIntoAFP nel flusso di lavoro.

Per configurare l'utilizzo delle risorse interne con un lavoro di stampa di dati di riga:

  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Selezionare il nome del flusso lavoro che si desidera modificare, ad esempio DownloadLineData.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione ConvertLineDataJobIntoAFP e selezionare Proprietà.
  5. Fare clic su AFP.
    Nel campo Tipo di risorsa è contenuto un elenco di risorse in cui sono selezionati i valori In linea e Definizione modulo.
  6. Aggiungere altri tipi di risorse interne a Tipo di risorsa tenendo premuto il tasto Ctrl e selezionando i tipi di risorsa nell'elenco.
  7. Fare clic su OK.
  8. Per salvare e attivare il flusso di lavoro, modificare , l'interruttore Salva e attiva/disattiva, in posizione Attivo.

1.2.4.25.2 Attivazione del programma di conversione del Motore di stampa Adobe PDF

È possibile utilizzare il programma di conversione APPE (Adobe PDF Print Engine) o CPSI (Configurable PostScript Interpreter) per trasformare i dati PDF in AFP.
    Nota:
  • Se il server principale viene eseguito su Red Hat 6.x o SLES 11, utilizzare CPSI per convertire i dati PDF. APPE non è supportato su questi sistemi operativi.

Consigliamo di utilizzare APPE per le ragioni qui di seguito riportate:

  • Conversione diretta dei dati PDF in AFP.

    CPSI converte innanzitutto i dati PDF in PostScript, quindi converte i dati PostScript in AFP.

  • Supporto per funzionalità PDF moderne quali trasparenza e ombreggiature.
  • Prestazioni ottimali per i lavori colore.

Di default, la procedura TrasformaLavoroInAFP utilizza CPSI per convertire dati PDF in AFP.

Per attivare il programma di conversione Adobe PDF Print Engine

  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome di un flusso di lavoro che include l'operazione TransformJobIntoAFP.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori attualmente elaborati nel flusso di lavoro potrebbero andare in errore.
  4. Fare clic sul nome del flusso di lavoro.
  5. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione TransformJobIntoAFP e selezionare Proprietà.
  6. Nella scheda Esterno, identificare la proprietà Modello di file di controllo esterno.
  7. Modificare il valore della proprietà da /aiw/aiw1/control_files/external_programs/prepare_transform.cfg a /aiw/aiw1/control_files/external_programs/prepare_transform_APPE.cfg.
    Entrambi i file di controllo convertono dati PostScript, PCL e SAP in AFP.
  8. Fare clic su OK.
  9. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.25.3 Impostazione dei programmi di uscita utente

Con RICOH ProcessDirector è possibile richiamare i programmi di uscita utente che possono modificare il file di stampa AFP per un lavoro prima o dopo la stampa. Gli utenti autorizzati possono modificare e compilare i programmi di uscita di esempio forniti da RICOH ProcessDirector o scriverne di propri. RICOH ProcessDirector fornisce programmi di uscita di esempio nella directory /usr/lpp/psf/exits (Linux) o C:\Program Files (x86)\Ricoh\PSF\exits (Windows).
L'uscita utente di completamento del lavoro di esempio scrive le statistiche del lavoro nel file /Ricoh/var/psf/ (Linux) o \PSF\var\psf\ (Windows) jobcompletion.log. Nelle voci di log, RICOH ProcessDirector aggiunge aiw1 al nome della stampante quando viene visualizzato nell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector.

Per impostare un programma di uscita utente:

  1. Nel portlet Stampanti, selezionare la stampante a cui si desidera assegnare un programma di uscita utente.
  2. Fare clic su Disabilita.
  3. Selezionare di nuovo la stampante e fare clic su Proprietà.
  4. Nel notebook delle proprietà della stampante, fare clic su Uscite.
  5. Attivare i tipi di programmi di uscita utente che si desidera siano richiamati dalla stampante impostando una o entrambe le proprietà su :
    • Abilita uscita dati di input

      Questo programma di uscita modifica il contenuto dei file di stampa AFP prima che RICOH ProcessDirector invii il file di stampa alla stampante.

    • Abilita uscita completamento del lavoro

      Questo programma di uscita modifica il contenuto dei file di stampa AFP dopo che la stampante notifica che il lavoro è stato stampato.

  6. Specificare il nome della versione compilata del programma di uscita utente per una o entrambe di queste proprietà:
    • Programma di uscita dati di input
    • Programma di uscita completamento lavoro
      Nota:
    • Se la versione compilata del programma uscita utente è ubicato nella directory /usr/lpp/psf/bin (Linux) o C:\Program Files (x86)\Ricoh\PSF\bin (Windows), non è necessario includere il percorso. Se è ubicato in una posizione differente, è possibile specificare un percorso con il nome programma. Il valore per il percorso combinato e il nome programma può essere lungo fino a 255 caratteri.
  7. Fare clic su OK.
  8. Selezionare la stampante e fare clic su Abilita.

1.2.4.25.4 Configurazione per Funzioni di conversione RICOH

Se è stato installato uno o più Funzioni di conversione RICOH, è possibile configurare RICOH ProcessDirector per utilizzare tali funzioni.
La funzione di supporto AFP deve essere installata prima di eseguire questa procedura.
    Nota:
  • Questa procedura è da utilizzare con Funzioni di conversione RICOH, come RICOH Da PostScript/PDF a AFP, Da RICOH SAP a AFP, Da RICOH PCL a AFP e Da RICOH AFP a PDF, non con la funzione di conversione avanzata.

È possibile installare Funzioni di conversione RICOH sul computer primario o su un altro computer. La funzione Server secondario non è necessaria se si installa Funzioni di conversione RICOH su un computer diverso da quello primario.

Dopo aver identificato Transform Feature su RICOH ProcessDirector, è possibile definire un dispositivo di input che riceve i lavori da convertire e un flusso di lavoro che invia lavori da convertire.

Per la configurazione per Funzioni di conversione RICOH:

  1. Accedere all'interfaccia utente InfoPrint Manager Transform Feature .
  2. Registrare l'indirizzo IP o il nome host e il numero di porta del server di conversione da utilizzare da parte di RICOH ProcessDirector.
    Transform Feature può essere configurato per funzionare su più server. Solo il server di conversione primario viene aggiunto a RICOH ProcessDirector.
  3. Accedere a RICOH ProcessDirector.
  4. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  5. Nel pannello sinistro, fare clic su Impostazioni Sistema.
  6. Assicurarsi che la proprietà Indirizzo IP o nome host del server di conversione sia l'indirizzo IP o il nome host del computer su cui è installata la funzione di conversione.
    Se la funzione di conversione ha due schede di rete, ha due indirizzi IP, ma RICOH ProcessDirector ne usa solo uno. Verificare che la proprietà sia impostata sull'indirizzo IP corretto.
  7. Assicurarsi che la proprietà Numero di porta del server di conversione corrisponda al numero di porta configurato per il computer su cui è installata la funzione di conversione.
  8. Fare clic su SALVA.
  9. Modificare il modello di procedura TransformJobIntoAFP o TransformJobIntoPDF per impostare i valori predefiniti di proprietà del lavoro.

1.2.4.25.5 Configurazione della funzione di conversione avanzata

Se sono state installate una o più conversioni di input e output per la funzione di conversione avanzata, è possibile creare flussi di lavoro che utilizzano tali conversioni.
L'installazione della funzione Conversione avanzata non è completata finché non vengono installate le chiavi di licenza per le conversioni di input e output che si desidera utilizzare.

1.2.4.25.5.1 Creazione di flussi di lavoro che utilizzino conversioni di input e output

Dopo l'installazione di una o più conversioni di input e output per la funzione di conversione avanzata, è possibile creare flussi di lavoro che utilizzano tali conversioni.
Per creare flussi di lavoro che utilizzano conversioni di input e output:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Creare flussi di lavoro per ciascuna conversione che si desidera supportare:
    1. Nella scheda Flusso di lavoro fare clic con il tasto destro del mouse su un flusso di lavoro che si desidera utilizzare come modello e selezionare Copia.
    2. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
    3. Aggiungere al flusso di lavoro un'operazione in base al modello di procedura TransformWithAdvancedFeature.
    4. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione e selezionare Proprietà.
    5. Fare clic su Trasforma e aggiornare le proprietà Flusso di input di conversione e Converti flusso di output in modo appropriato.
      Se il flusso di lavoro elabora i lavori in vari flussi di dati, impostare Trasforma flusso di input su Usa corrente. Questa impostazione è appropriata anche per i lavori che contengono più tipi di dati, ad esempio i lavori di stampa AFP che includono immagini o file PDF in contenitori di oggetti.
    6. Aggiornare le proprietà delle altre operazioni nel flusso di lavoro con i valori necessari.
    7. Salvare e abilitare il flusso di lavoro modificando , l'interruttore Salva e attiva/disattiva, in posizione Attivo.

1.2.4.25.5.2 Creazione di un flusso di lavoro in grado di convertire file di input AFP o PostScript in output PDF con informazioni sui supporti

Se si dispone della funzione di conversione avanzata, è possibile creare un flusso di lavoro che trasforma input AFP o PostScript in output PDF. La conversione consente di generare anche un ticket di lavoro JDF contenente informazioni sui supporti, comprese le eccezioni di pagina.
Per creare questo flusso di lavoro, è necessario disporre di almeno una delle seguenti conversioni per input per la funzione di conversione avanzata:
  • InputAFP
  • InputPS

Per creare il flusso di lavoro, è necessario avere anche la conversione di output OutputPDF.

Quando l'operazione TransformToPDFWithMediaInfo nel flusso di lavoro crea il ticket di lavoro JDF, utilizza i nomi supporto nell'input AFP o PostScript, ad esempio, TRAY1. I nomi supporto nel ticket di lavoro JDF devono corrispondere ai nomi degli oggetti supporto RICOH ProcessDirector. È possibile utilizzare uno di questi metodi per far corrispondere i nomi supporto:

  • È possibile modificare i nomi supporto in input AFP o PostScript.
  • È possibile creare oggetti supporto RICOH ProcessDirector con gli stessi nomi dei nomi supporto nell'input AFP o PostScript.
  • È possibile creare un file di mappatura supporti per associare i nomi supporto nell'input AFP o PostScript a oggetti supporto RICOH ProcessDirector.

Se nel ticket di lavoro JDF non vengono definiti nomi supporto come oggetto supporto RICOH ProcessDirector quando l'operazione TransformToPDFWithMediaInfo finisce l'elaborazione di un lavoro, il lavoro entra in uno stato di errore. Il valore Motivo dello stato di attesa è Nessun supporto corrispondente.

Per creare un flusso di lavoro in grado di convertire file di input AFP o PostScript in output PDF con informazioni sui supporti:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul flusso di lavoro che si desidera utilizzare come modello e selezionare Copia.
  3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  4. Aggiungere al flusso di lavoro un modello di procedura basato sull'operazione TransformToPDFWithMediaInfo.
    1. Assicurarsi di aggiornare adeguatamente il valore della proprietà Trasforma flusso di input.
    2. Per associare i nomi supporto nell'input AFP o PostScript ai nomi degli oggetti supporto RICOH ProcessDirector, creare un file di mappatura supporti.

      Per informazioni sulla creazione di un file di mappatura supporti, fare riferimento all'argomento attività correlato.

    3. Se è stato creato un file di mappatura supporti, specificare il percorso completo e il nome del file come valore della proprietà Percorso al file di mappatura supporti.
    4. Se si recuperano informazioni sui supporti da un flusso dati AFP, modificare il valore della proprietà Comando informazioni sui supporti. Aggiungere l'argomento -enablefdp tra l'argomento di input, -i, e l'argomento tipo, -type.

      Questo esempio mostra il comando modificato:

      perl ${AIWDATA}/bin/callxform.pl -C ${getControlFileName()} -i ${getCurrentFile(${Job.Transform.InputStream})} -enablefdp -type xif -loglevel I -logdate -logtime -logdir ${Job.SpoolFileStem}tmp -logfile ${Job.ID}.xif.log -verbose -relaxed -msg.add PSI3002 -remove abcefhilnoprst01234

      Se si recuperano informazioni sui supporti da un flusso dati PostScript, il comando funziona senza modifiche.

    5. Aggiornare le altre proprietà dell'operazione con i valori necessari.
  5. Aggiornare le proprietà delle altre operazioni nel flusso di lavoro con i valori necessari.
  6. Salvare il flusso di lavoro.
  7. Attivare il flusso di lavoro e provarlo.

1.2.4.25.5.2.1 Associazione di nomi supporto AFP o PostScript a nomi supporto RICOH ProcessDirector

È possibile creare un file di mappatura supporti per associare i nomi supporto nell'input AFP o PostScript a nomi supporto RICOH ProcessDirector. Un'operazione basata sul modello di procedura TransformToPDFWithMediaInfo utilizza il file quando converte input AFP o PostScript in output PDF. L'operazione crea un file PDF per il lavoro e un ticket di lavoro JDF con le informazioni sui supporti, comprese le eccezioni di pagina.

Per associare i nomi supporto AFP o PostScript a nomi supporto RICOH ProcessDirector:

  1. Utilizzare un editor di testo per creare un file di mappatura supporti.

    Se i nomi supporto RICOH ProcessDirector includono caratteri Unicode, creare il file con un editor che salva il testo in formato UTF-8.

  2. Sulla prima linea, digitare il nome supporto nell'input AFP o PostScript, seguito da un segno uguale (=) e dal nome supporto RICOH ProcessDirector corrispondente.
  3. Digitare tutti i nomi dei supporti rimanenti nell'input AFP o PostScript, uno per linea, seguiti da un segno uguale (=) e dal nome supporto RICOH ProcessDirector corrispondente.
  4. È possibile aggiungere righe di commenti al file. Iniziare le righe di tutti i commenti con un segno cancelletto (#).

    Ad esempio, è possibile aggiungere questo commento come prima riga nel file:

    # AFPorPSmedia=RPDmedia

  5. Salvare il file.
  6. Specificare il percorso completo e il nome file come valore della proprietà Percorso al file di mappatura supporti dell'operazione TransformToPDFWithMediaInfo.

In questo esempio, vengono associati quattro nomi supporto AFP o PostScript (A4, formato lettera, TRAY1 e TRAY2) a quattro nomi supporto RICOH ProcessDirector:

# AFPorPSmedia=RPDmedia
A4=A4 Plain
Letter=Letter Color
TRAY1=Letter Preprinted
TRAY2=A3 Plain

Se il file associa lo stesso nome supporto AFP o PostScript a diversi nomi supporto RICOH ProcessDirector, il sistema utilizza la mappatura più recente del nome supporto AFP o PostScript. Il nome supporto RICOH ProcessDirector nella mappatura più recente sostituisce il nome supporto AFP o PostScript nel file JDF.

Se nel ticket di lavoro JDF non vengono definiti nomi supporto come oggetto supporto in RICOH ProcessDirector, il lavoro entra in uno stato di errore. Il valore Motivo dello stato di attesa è Nessun supporto corrispondente.

1.2.4.26 Configurazione del Tracker scadenza

Dopo aver letto gli argomenti riguardanti il Tracker scadenza , impostare il Tracker scadenza eseguendo le relative attività descritte in questa sezione.

Una volta completata la configurazione iniziale, verificare i flussi di lavoro di Tracker scadenza e assicurarsi che funzionino come previsto.

1.2.4.26.1 Definizione del lavoro previsto

Per oggetti di lavoro previsto si intendono lavori il cui arrivo è previsto prima di un'ora precisa o durante un particolare intervallo. È possibile associare oggetti di lavoro previsto e associarli con dispositivi di input che possono monitorare il lavoro in arrivo e avvertire l'utente di eventuali ritardi.
Per definire il lavoro previsto:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Lavoro previsto.
  3. Fare clic su Aggiungi.

    Una volta aggiunto il primo oggetto di lavoro previsto è possibile copiarlo invece di aggiungerne uno.

  4. Immettere i valori delle proprietà obbligatorie e facoltative.
    Per visualizzare le informazioni su una qualsiasi proprietà, fare clic sull’icona punto interrogativo icona accanto al nome della proprietà.
  5. Fare clic su OK.
  6. Associare l'oggetto di lavoro previsto a uno o più dispositivi di input:
    1. Disabilitare e disconnettere il dispositivo di input.
    2. Aprire il notebook delle proprietà del dispositivo di input.
    3. Nella scheda Generale, trovare la proprietà Lavoro previsto associato e scegliere uno o più oggetti di lavoro previsto.
    4. Fare clic su OK.
    5. Abilitare e connettere il dispositivo di input.

      Il dispositivo di input inizierà il monitoraggio del lavoro previsto solo dopo la data e l'ora di inizio indicate durante la creazione dell'oggetto di lavoro previsto. Dopo la data e l'ora specificate, il dispositivo di input avvia il monitoraggio e la segnalazione delle informazioni di stato agli intervalli stabiliti.

È possibile esportare le voci nella tabella Lavoro previsto in un file CSV (valori separati da virgole). Fare clic sull'icona con l'ingranaggio nell'angolo in alto a destra della pagina e selezionare Esporta tabella in CSV. L'elenco esportato contiene voci solo per gli oggetti di lavoro previsti che corrispondono a tutti i filtri impostati. Ad esempio, digitare statements nel campo del filtro icona a imbuto. L'elenco nel file CSV contiene solo le voci per il lavoro previsto con statements nel nome o nella descrizione del lavoro previsto. Le voci sono ordinate per nome del lavoro previsto.
    Nota:
  • È possibile impostare un oggetto di notifica per inviare un'e-mail quando il lavoro previsto per un dispositivo di input è in ritardo.
  • Se si dispone della funzione di abilitazione dei servizi Web, è possibile impostare un oggetto di notifica per emettere una chiamata di servizio Web SOAP o REST quando il lavoro previsto per un dispositivo di input è in ritardo.

1.2.4.26.2 Impostazione delle scadenze per i lavori

È possibile impostare una scadenza per ogni lavoro inserito in un flusso di lavoro. Per creare una scadenza, aggiungere un'operazione basata sul modello SetDeadline in un flusso di lavoro, specificare data e ora di scadenza (o un offset di un'altra data e ora), quindi selezionare l'operazione che il lavoro deve completare per rispettare la scadenza.

impostare una scadenza per un lavoro è diverso dall'impostare un'operazione obiettivo SLA. Se l'operazione obiettivo SLA non viene completata nel tempo specificato, il risultato SLA passa a Non rispettato e non può essere reimpostato per il lavoro. Le scadenze vengono usate per rilevare i progressi di un lavoro e per registrare i risultati. Se si desidera monitorare il progresso a diversi punti di controllo in un flusso di lavoro, è possibile impostare più scadenze per lo stesso lavoro. Il risultato di scadenza riflette il risultato della scadenza più recente e viene reimpostato ogni volta che viene impostata una nuova scadenza. Ad esempio, impostare una scadenza alle ore 15:00 per finire l'operazione di stampa e alle ore 17:00 per finire un'operazione di inserimento. Ad un certo punto, un lavoro è in ritardo rispetto alla scadenza di stampa di 5 minuti, ma ancora soddisfa la scadenza dell'inserimento. Il valore finale della proprietà del risultato della scadenza è Soddisfatto anche quando non è stata rispettata una scadenza (di stampa) precedente.

Se si sceglie di impostare sia un'operazione di destinazione SLA che una scadenza impostata dall'operazione SetDeadline nello stesso flusso di lavoro, si consiglia di selezionare la stessa operazione per l'operazione di destinazione SLA e per l'operazione di ultima scadenza. Con questa configurazione, è possibile risalire all'operazione di scadenza per dare agli operatori il tempo di recuperare, se il lavoro è in ritardo, ma anche di registrare il risultato finale SLA per il lavoro.

È necessario decidere quante operazioni SetDeadline sono necessarie e dove collocarle nel proprio flusso di lavoro. Un flusso di lavoro può presentare più scadenze per un lavoro ma solo una risulta attiva in qualsiasi momento in cui tale lavoro si sposta all'interno del flusso di lavoro.

Periodi di non servizio non sono inclusi quando si calcolano tempi di completamento previsti, ma non vengono usati quando si impostano risultati SLA.

    Nota:
  • L'azione Modifica scadenza consente di impostare la scadenza di un lavoro anche se il flusso di lavoro non presenta l'operazione SetDeadline.

Per impostare una scadenza per ogni lavoro inserito in un flusso di lavoro:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Nell'Editor flusso di lavoro, fare clic su Modelli operazione nell'angolo in alto a destra della finestra.
  5. Selezionare il modello di operazione SetDeadline e trascinarlo nell'Editor flusso di lavoro. Posizionare l'operazione dove si desidera.
    Tenere a mente queste considerazioni:
    • Se si desidera impostare una scadenza non appena un lavoro viene inserito nel flusso di lavoro, collocare l'operazione vicino alla parte iniziale del flusso di lavoro, ad esempio, dopo l'operazione DetectInputDataStream.
    • Se si desidera impostare una scadenza che inizi nel momento in cui un'operazione elabora un lavoro, collocare SetDeadline prima dell'operazione che elabora il processo. Stabilire una scadenza relativa alla proprietà Ora corrente.
    • Se il flusso di lavoro elabora lavori secondari e si desidera che questi ereditino la scadenza del lavoro principale, assicurarsi che tutti i lavori secondari vengano elaborati dall'operazione SetDeadline che imposta il valore della proprietà Eredita scadenza da lavoro principale su .
    • Per i flussi di lavoro condizionale, è possibile creare connettori con le regole di elaborazione condizionale che confrontano le proprietà Scadenza, Operazione scadenza, Risultato scadenza e Risultati previsti con i valori specificati. Se si desidera che RICOH ProcessDirector valuti queste condizioni per i lavori all'interno del flusso di lavoro, i lavori devono concludere l'operazione SetDeadline prima che raggiungano i connettori.
  6. Fare clic con il tasto destro del mouse sulla nuova operazione SetDeadline e selezionare Proprietà.
  7. Fare clic su Scadenza. Compiere queste operazioni:
    1. Impostare la proprietà Operazione scadenza selezionando l'operazione che un lavoro deve completare per rispettare la scadenza.
      Ad esempio, se il lavoro deve essere stampato entro un certo periodo di tempo in modo da rispettare la scadenza, selezionare l'operazione PrintJobs.
    2. Impostare la proprietà Data scadenza, che specifica le impostazioni utilizzate per impostare la data per la scadenza.
      Se si seleziona Relativo al valore della proprietà, è possibile selezionare qualsiasi proprietà con la data/ora di un valore. Specificare un offset sulla data/ora per impostare l'ora di scadenza. La proprietà selezionata deve presentare un valore per la data/ora impostato al momento dell'esecuzione dell'operazione SetDeadline. Finché è impostato un valore di data/ora per la proprietà, RICOH ProcessDirector non è in grado di specificare se un lavoro è in orario in modo da rispettare la scadenza.
        Importante:
      • Non selezionare la proprietà Scadenza.
    3. Impostare le proprietà che specificano l'ora della scadenza.
    4. Impostare la proprietà Eredita scadenza da lavoro principale per specificare se un lavoro secondario eredita una scadenza dal relativo lavoro principale.
    5. Se in un flusso di lavoro sono presenti una o più operazioni SetDeadline, impostare la proprietà Sovrascrivi scadenza esistente.
      Se questa proprietà viene impostata su , la scadenza impostata da questa operazione si sovrascrive su una esistente impostata da un'altra operazione SetDeadline. Se si imposta la proprietà su No, il flusso di lavoro non imposta questa scadenza se è attiva un'altra scadenza.
        Nota:
      • L'impostazione di questa proprietà su No è utile in un flusso di lavoro condizionale quando le operazioni di una sezione arrivano all'operazione SetDeadline con una scadenza già impostata e le operazioni di un'altra sezione arrivano all'operazione SetDeadline senza alcuna scadenza.
    6. Al termine, fare clic su OK.
  8. Ripetere queste operazioni per ogni operazione SetDeadline inserita nel flusso di lavoro.
  9. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.26.3 Impostazione delle durate stimate per le operazioni in un flusso di lavoro

È possibile impostare le durate stimate per ogni operazione all'interno di un flusso di lavoro e utilizzare questi valori per rilevare l'avanzamento dei lavori nel flusso di lavoro. Se si utilizzano le durate stimate, il sistema offre il tempo di completamento e il percorso previsti per il lavoro. e il percorso previsti per il lavoro.
Prima di iniziare questa procedura:
  • decidere quali operazioni necessitano delle durate stimate. Si consiglia di impostare le durate stimate per tutte le operazioni all'interno di un flusso di lavoro attraverso l'ultima operazione da tracciare. È possibile impostare una durata stimata di 1 secondo per un'operazione come DetectInputDataStream, che richiede poco tempo per il completamento. È necessario specificare sempre le durate stimate per le operazioni come RunExternalProgram e PrintJobs, che richiedono più tempo di elaborazione. In genere, le operazioni che elaborano documenti PDF, come ReversePDFPageOrder e PreparePDFOutputForFinishing, possono richiedere molto tempo. Inoltre è necessario impostare le durate stimate per le operazioni manuali:
      Nota:
    • Se si intende eseguire il rilevamento di una pianificazione e di una scadenza, si consiglia di assegnare una durata stimata all'Operazione scadenza selezionata. La durata stimata consente a RICOH ProcessDirector di rilevare il Risultato previsto per i lavori nel flusso di lavoro.
  • Accertarsi di considerate il tempo totale necessario per un'operazione. Ad esempio, si dispone di un dispositivo che stampa 100 pagine al minuto. È possibile stimare la durata dell'operazione PrintJobs per tale stampante in pagine al minuto. Se si considera il cambio della carta e del toner, l'effettiva velocità di stampa nell'ambiente in uso potrebbe essere di 50 pagine al minuto. Impostare la durata stimata sulla velocità di stampa effettiva: 50 pagine al minuto.
  • Per determinare la durata di elaborazione di un'operazione, è possibile visualizzare le volte in cui l'operazione si avvia e si interrompe all'interno del log del lavoro. Filtrare le modifiche di stato per visualizzare il tempo di elaborazione di ogni lavoro.
  • L'ultima operazione in cui è fondamentale l'orario deve essere l'ultima operazione con una durata stimata. Se questa è PrintJobs, renderla l'ultima operazione con una durata stimata. Non impostare una durata stimata per un'operazione come RetainCompletedJobs.
Per impostare le durate stimate per le operazioni in un flusso di lavoro:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera modificare.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Fare clic con il tasto destro del mouse nell'editor del flusso di lavoro e selezionare Durata stimata.
  5. Selezionare uno o più passaggi per i quali si desidera impostare una durata stimata. Compiere queste operazioni:
    1. Per le proprietà Volume e Unità di volume, specificare il numero di lavori o pagine utilizzati per calcolare la durata stimata.
      Se la durata stimata riguarda un lavoro, digitare 1, quindi selezionare Lavori. Se la durata stimata riguarda 100 pagine, digitare 100, quindi selezionare Pagine.
    2. Per le proprietà Tempo e Unità di tempo, specificare la durata stimata.
      Se la durata stimata è di cinque minuti, digitare 5, quindi selezionare minuti. Se la durata stimata è di due ore, digitare 2, quindi selezionare ore.
    3. Impostare il valore per la proprietà Includi su .
      Se non si desidera includere la durata stimata per l'operazione nel calcolo della durata stimata per il lavoro, impostare la proprietà su No.
    4. Se si sono aggiornati i valori delle proprietà per più passaggi utilizzando Modifica multipla, fare clic su Applica a selezionato per applicare le modifiche.
    5. Ripetere queste operazioni per ogni operazione per cui si desidera impostare la durata stimata.
      Se si dispone di più copie di un'operazione a lunga esecuzione all'interno di un flusso di lavoro e si desidera che le stime siano le stesse, ordinare la tabella per la colonna Modello operazione in modo che tutte le operazioni si trovino insieme. Selezionare le operazioni, quindi utilizzare l'area Modifica multipla per impostare contemporaneamente le proprietà di tutte le operazioni.
    6. Al termine, fare clic su OK.
  6. Salvare il flusso di lavoro.
Dopo aver impostato durate stimate per le operazioni, è possibile impostare una o più email di notifiche che controllano lo Stato rilevamento o le proprietà Risultato previsto per un lavoro In ritardo o Possibile ritardo e inviano una mail a uno o più utenti, per avvertirli che un lavoro rischia di risultare in ritardo.

1.2.4.26.4 Impostazione delle politiche di servizio

Le politiche di servizio stabiliscono i punti di verifica e le scadenze previste per i lavori. I punti di verifica consentono di verificare se i lavori sono pianificati in modo tale rispettare gli obiettivi in termini di prestazioni presenti nello SLA (Service Level Agreement); la scadenza nello SLA rappresenta l'obiettivo finale dello SLA.
RICOH ProcessDirector fornisce esempi di politiche di servizio utilizzabili dall'utente. È possibile anche creare delle proprie politiche di servizio.
Per impostare le politiche di servizio:
  1. Creare una o più politiche di servizio.
  2. Se una politica di servizio specifica che RICOH ProcessDirector deve regolare punti di verifica del lavoro per i periodi di non servizio, creare uno o più periodi di non servizio.
  3. Associare ogni politica di servizio ad uno o più flussi di lavoro.

1.2.4.26.4.1 Utilizzo delle politiche di servizio fornite

RICOH ProcessDirector fornisce le seguenti politiche di servizio predefinite: Limite di 3 giorni e 24 ore. È possibile modificare le proprietà delle politiche di servizio fornite e utilizzarle in fase di installazione. Oppure, è possibile eliminarle se non risultano utili.
Per utilizzare una politica di servizio fornita:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Politica dei servizi.
  3. Fare clic con il tasto destro del mouse sulla politiche di servizio da usare e selezionare Proprietà.
  4. Nel notebook delle proprietà, fare clic sulle schede per vedere diverse proprietà, oppure fare clic su Mostra tutto per visualizzare tutte le proprietà su una pagina singola. Per visualizzare le informazioni su una qualsiasi proprietà, fare clic sull’icona punto interrogativo icona accanto al nome della proprietà.
  5. Apportare le modifiche appropriate.
  6. Fare clic su OK.
  7. Assegnare la politica di servizio a uno o più flussi di lavoro.

1.2.4.26.4.2 Creazione delle politiche di servizio

Per definire i punti di verifica del lavoro è possibile creare le politiche di servizio. I punti di verifica del lavoro consentono di memorizzare il progresso dei lavori così come si presentano nel sistema per verificare se i lavori siano pianificati per soddisfare l'affidabilità delle prestazioni in SLA (service level agreement). Le politiche dei servizi non vengono usate quando si rintraccia una pianificazione sulla base di durate stimate o secondo scadenze impostate dall'operazione SetDeadline o dall'azione Modifica scadenza.

È possibile creare una politica di servizio per l'affidabilità delle prestazioni. Ad esempio, è possibile creare una politica di servizio per i lavori che devono essere stampati in 1 giorno e un'altra politica di servizio per i lavori che devono essere stampati entro 2 giorni.

La politica di servizio contiene il fuso orario in cui vengono stampati i lavori. Se i lavori possono essere stampati in diversi fusi orari, è possibile copiare la politica di servizio per creare politiche di servizio per gli altri fusi orari. Ad esempio, creare una politica di servizio per il fuso orario USA/orientale e copiarla per creare un'altra politica di servizio per il fuso orario USA/occidentale.

Per creare una politica di servizio:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Politica dei servizi.
  3. Fare clic su Aggiungi.
  4. Su tutte le schede, immettere le proprietà obbligatorie e facoltative. Per visualizzare le informazioni su una qualsiasi proprietà, fare clic sull’icona punto interrogativo icona accanto al nome della proprietà.
  5. Fare clic su OK.

1.2.4.26.4.3 Copia delle politiche di servizio

È possibile copiare una politica di servizio in modo da poterla utilizzare come modello per la creazione di un'altra politica di servizio. La copia delle politiche di servizio può far risparmiare tempo, specialmente quando è necessario creare diverse politiche di servizio con proprietà simili.
Per copiare una politica di servizio:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Politica dei servizi.
  3. Fare clic con il tasto destro del mouse sulla politiche di servizio da copiare e selezionare Copia.
  4. In tutte le schede, compilare le proprietà obbligatorie e facoltative che si desidera modificare. Per visualizzare le informazioni su una qualsiasi proprietà, fare clic sull’icona punto interrogativo icona accanto al nome della proprietà.
  5. Fare clic su OK.

1.2.4.26.4.4 Associazione delle politiche di servizio ai flussi di lavoro

È possibile associare una politica di servizio a uno o più flussi di lavoro. La politica di servizio calcola i punti di verifica pianificati e la scadenza SLA per tutti i lavori che utilizzano quel flusso di lavoro. Ciascun flusso di lavoro può presentare una politica di servizio associata. Per valutare le prestazioni dei lavori utilizzando una scadenza SLA, è necessario anche individuare un'operazione obiettivo SLA per il flusso di lavoro.

Se vengono applicate più politiche di servizio a un flusso di lavoro, potrebbe essere necessario creare ulteriori flussi di lavoro. Ad esempio, se sono state create due politiche di servizio (una per i lavori provenienti dal client ABC e un'altra per i lavori provenienti dal client XYZ) ed entrambi i client utilizzano il flusso di lavoro PDF, è possibile creare un altro flusso di lavoro PDF. I flussi di lavoro possono presentare proprietà identiche ad eccezione della politica di servizio associata. Ad esempio, è possibile definire i due flussi di lavoro PDF.ABC e PDF.XYZ.

Se si modifica la politica di servizio associata a un flusso di lavoro, RICOH ProcessDirector utilizza la nuova politica di servizio per impostare i punti di servizio e la scadenza per i nuovi lavori che arrivano nel sistema. Non utilizza la nuova politica di servizio per i lavori esistenti a meno che non si utilizzi l'azione Elabora nuovamente per elaborare di nuovo un lavoro a partire dalla prima operazione.

Se si elimina un periodo di non servizio, gli orari dei punti di verifica e delle scadenze relativi ai lavori già presenti nel sistema non cambiano, anche se sono stati impostati utilizzando tale periodo di non servizio. Per reimpostare gli orari del punto di verifica, è necessario elaborare nuovamente il lavoro dall'inizio.

Se un flusso di lavoro o un utente autorizzato modifica la proprietà Ora arrivo regolata per un lavoro, RICOH ProcessDirector ricalcola i punti di verifica per tale lavoro. A seconda della politica di servizio, a volte i punti di verifica e le scadenze possono cambiare:

  • Se la politica di servizio specifica il metodo di rettifica Limite e un'ora di inizio successiva alla vecchia ora di arrivo regolata e precedente alla nuova ora di arrivo regolata, i punti di verifica cambiano dal giorno della vecchia ora di arrivo regolata al giorno dopo la nuova ora di arrivo regolata.
  • Se la politica di servizio specifica il metodo di rettifica Limite e un'ora di inizio successiva sia alla vecchia che alla nuova ora di arrivo regolata, i punti di verifica restano invariati.
  • Se la politica di servizio specifica Tempo trascorso come Metodo di calcolo della scadenza, la scadenza SLA viene ricalcolata in base all'Ora arrivo regolata.
  • Se la politica di servizio specifica Tempo preciso come Metodo di calcolo della scadenza, la scadenza SLA non viene ricalcolata.

Per associare una politica di servizio a un flusso di lavoro:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Opzionale: Fare clic con il tasto destro del mouse sul nome del flusso di lavoro e selezionare Disabilita.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  3. Fare clic con il tasto destro del mouse sul nome del flusso di lavoro e selezionare Proprietà.
  4. Nella proprietà Politica di servizio, selezionare la politica di servizio.
  5. Nella proprietà Operazione obiettivo SLA, selezionare l'operazione che rappresenta l'obiettivo finale dello SLA.
    Se, ad esempio, lo SLA si basa sulla stampa del lavoro entro una certa ora, selezionare l'operazione PrintJobs. Se lo SLA si basa sulla consegna dell'output stampato a un altro reparto per l'inserimento, è possibile creare un'operazione manuale chiamata DeliverToInserter e selezionare quell'operazione come operazione obiettivo SLA.
  6. Fare clic su OK.
  7. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.26.5 Impostazione dei periodi di non servizio

I periodi di non servizio definiscono gli intervalli di tempo in cui l'installazione non fornisce servizi (ad esempio, giorni festivi e fine settimana). Ogni politica di servizio specifica se tutti i periodi di non servizio si applicano alla politica di servizio.
Nota: I periodi di non servizio non vengono considerati per le scadenze con l'operazione SetDeadline nel flusso di lavoro o con l'azione Modifica scadenza nel lavoro.
RICOH ProcessDirector fornisce esempi di periodo di non servizio utilizzabili dall'utente. È possibile anche creare dei propri periodi di non servizio.

Ciascun periodo di non servizio descrive un intervallo di tempo (ad esempio, un festivo). Tutti i periodi di non servizio lavorano come un'unità.

Una politica di servizio può specificare se tutti i periodi di non servizio si applicano alla politica. Tuttavia, una politica di servizio non può specificare quali periodi di non servizio applicare.

Per impostare i periodi di non servizio:
  1. Creare uno o più periodi di non servizio, uno per ogni intervallo di tempo.
  2. In ogni politica di servizio, specificare se regolare i punti di verifica pianificati per i periodi di non servizio.

1.2.4.26.5.1 Utilizzo di periodi di non servizio forniti

RICOH ProcessDirector fornisce i seguenti periodi di non servizio predefiniti: Ogni sabato, Ogni domenica e 1 gennaio. È possibile modificare le proprietà dei periodi di non servizio forniti e utilizzarle nella propria installazione. Oppure, è possibile eliminarle se non risultano utili.

In ogni politica di servizio, occorre specificare se sono validi i periodi di non servizio. Se sono validi, RICOH ProcessDirector regola i punti di verifica pianificati dei lavori in modo che non si verifichino durante i periodi di non servizio.

Per utilizzare un periodo di non servizio fornito:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Periodi di non servizio.
  3. Selezionare il periodo di non servizio fornito e fare clic su Proprietà o fare clic sul nome del periodo di non servizio.
  4. Nel notebook delle proprietà, apportare le modifiche appropriate. Per visualizzare le informazioni su una qualsiasi proprietà, fare clic sull’icona punto interrogativo icona accanto al nome della proprietà.
    La proprietà Anno in tutti i periodi di non servizio forniti è 2006. Per utilizzare il periodo di non servizio, modificare la proprietà Anno nell'anno corrente o lasciare la proprietà Anno vuota se il periodo di non servizio si applica a tutti gli anni.
  5. Fare clic su OK.

1.2.4.26.5.2 Creazione dei periodi di non servizio

È possibile creare un periodo di non servizio ogni qual volta che l'installazione non fornisce servizi (ad esempio, un festivo).
La politica di servizio specifica se tutti i periodi di non servizio si applicano alla politica di servizio. Se sono validi, RICOH ProcessDirector regola i punti di verifica pianificati dei lavori in modo che non si verifichino durante i periodi di non servizio.

Tutti i periodi di non servizio lavorano come un'unità. Una politica di servizio può specificare se tutti i periodi di non servizio si applicano alla politica. Tuttavia, una politica di servizio non può specificare quali periodi di non servizio applicare.

Se un periodo di non servizio è valido per ogni giorno del mese o dell'anno, è possibile selezionare Tutto nella proprietà Giorno. Tuttavia, se un periodo di non servizio si applica a tutti i giorni della settimana, occorre creare un periodi di non servizio per ogni giorno. Ad esempio, se non viene fornito alcun servizio:

  • Dalle 16:00 alle 23:59 di tutti i giorni dell'anno, creare 1 oggetto del periodo di non servizio e selezionare Tutto nella proprietà Giorno.
  • Per una settimana all'anno, creare 7 oggetti del periodo di non servizio: uno per ogni data.

Per creare un periodo di non servizio:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Periodi di non servizio.
  3. Fare clic su Aggiungi.
  4. Immettere le proprietà obbligatorie e quelle facoltative. Per visualizzare le informazioni su una qualsiasi proprietà, fare clic sull’icona punto interrogativo icona accanto al nome della proprietà.
  5. Fare clic su OK.
      Nota:
    • I periodi di non servizio non vengono considerati per le scadenze con l'operazione SetDeadline nel flusso di lavoro o con l'azione Modifica scadenza nel lavoro.

1.2.4.27 Configurazione per l'uso di Report

Dopo aver letto la Panoramica report e lo scenario di utilizzo, configurare l'utilizzo di Report eseguendo le attività descritte in questa sezione.

Una volta completata la configurazione iniziale, verificare la raccolta dati in base alle tabelle di database Report per assicurarsi vengano raccolti i dati previsti.

1.2.4.27.1 Configurazione della connessione al database Report

RICOH ProcessDirector memorizza i dati raccolti dalle raccolte dati e dalle operazioni WritePropsToReportsDatabase in un database PostgreSQL.

Il modo più semplice per configurare il database Report è utilizzare l'istanza di PostgreSQL installata con RICOH ProcessDirector. Se si sceglie questa opzione, al termine di questa procedura l'applicazione crea un nuovo sistema di database PostgreSQL e un nuovo database per archiviare i dati raccolti.

Nota: Se si utilizza IBM DB2 come database principale, per utilizzare questa opzione è necessario installare Docker Engine sul computer principale. Il database PostgreSQL fornito con RICOH ProcessDirector è inserito in un contenitore Docker. Per non installare Docker Engine, si può usare un database PostgreSQL installato in modo indipendente.

Se non si può o non si vuole usare PostgreSQL fornito con RICOH ProcessDirector, si può installare il proprio PostgreSQL. Questa istanza può essere installata sul computer principale o su un altro computer della rete. Se si sceglie questa opzione, creare un sistema di database PostgreSQL, un database e un ID utente del database prima di avviare questa procedura. Assicurarsi che le porte corrette siano aperte per consentire la comunicazione tra i sistemi.

Per modificare il database dopo la creazione, ad esempio per spostarlo su un altro server o per connettersi ad un database PostgreSQL gestito centralmente nell'ambiente di produzione, è necessario creare il nuovo database al di fuori di RICOH ProcessDirector. Quindi, è possibile aggiornare le impostazioni del database in RICOH ProcessDirector per collegarsi al nuovo database.

Per configurare la connessione al database Report:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Report Impostazioni del database.
  3. Impostare la proprietà indirizzo IP o nome host di PostgreSQLserver per comunicare con il database.

    • Se si utilizza PostgreSQL fornito da RICOH ProcessDirector, impostare il valore su: localhost
    • Se si utilizza un PostgreSQL al di fuori di RICOH ProcessDirector, impostare il valore sull'indirizzo IP o sul nome host del sistema su cui è installato il database.

      Nota: Anche se il database è installato sul computer principale, non impostare il valore su localhost. Utilizzare l'indirizzo IP del computer principale.

  4. Esaminare i valori attuali delle altre proprietà ed effettuare gli eventuali aggiornamenti necessari.
    Per visualizzare le informazioni relative a una delle proprietà, fare clic sul pulsante del punto interrogativo accanto al nome della proprietà.
  5. Fare clic su SALVA.
      Nota:
    • RICOH ProcessDirector non raccoglie dati durante l'elaborazione del lavoro finché non si abilita la raccolta dei dati e non si abilitano anche uno o più Raccoglitori di dati o non si aggiunge un'operazione WritePropsToReportsDatabase a un flusso di lavoro.
  6. Quando si è certi che le impostazioni del database sono corrette, fare clic sull'interruttore Raccolta dati all'inizio della pagina Impostazioni del database e fare clic su Salva per abilitare la raccolta dei dati.

    Se si utilizza RICOH ProcessDirector PostgreSQL, la prima volta che si abilita la raccolta dei dati, il database viene creato utilizzando i valori delle proprietà specificati. Se si utilizza un PostgreSQL diverso, l'applicazione si connette al database creato.

    Disabilitando la raccolta dei dati si scollega RICOH ProcessDirector dal database. L'abilitazione della raccolta dati ristabilisce il collegamento.

    Nota:
  • L'aggiornamento delle proprietà in questa pagina non aggiorna il database. È necessario utilizzare i metacomandi PostgreSQL o un'altra interfaccia per apportare modifiche al database, quindi aggiornare queste proprietà per l'abbinamento.

    Ad esempio, le linee guida aziendali richiedono che tutte le password vengano reimpostate ogni 90 giorni. Per aggiornare la password che RICOH ProcessDirector utilizza per accedere al database PostgreSQL è necessario:

    1. Aggiornare la password nel database utilizzando metacomandi o un'interfaccia utente separata.
    2. Aggiornare la password nella pagina delle impostazioni del database.

1.2.4.27.2 Configurazione dei raccoglitori di dati

È possibile i raccoglitori di dati per acquisire i valori delle proprietà e memorizzarli nel database Report. Ogni proprietà viene memorizzata in una colonna della tabella del database specificata in ogni raccoglitore di dati.
Prima di effettuare le operazioni descritte in questa procedura, determinare i valori delle proprietà da acquisire e quando acquisirli.
    Nota:
  • Se si raccolgono informazioni solo aggiungendo operazioni al flusso di lavoro, non è necessario configurare i raccoglitori di dati per acquisire le proprietà del lavoro e della stampante.

È possibile configurare ogni raccoglitore di dati per memorizzare i valori per le diverse proprietà. Se abilitati, i raccoglitori di dati vengono eseguiti in tempi diversi durante l'elaborazione del lavoro o quando vengono eseguite determinate azioni. È possibile configurare questi raccoglitori di dati:

  • Durata operazioni del lavoro

    Acquisisce informazioni sulla durata della permanenza di ciascun passo negli stati di coda e di elaborazione, nonché sulla durata totale del completamento dell'elaborazione di ciascun passo. Il data collector Durata operazioni del lavoro può anche raccogliere le proprietà del lavoro al completamento di ogni passo e al termine del flusso di lavoro.

  • Avanzamento operazioni del lavoro

    Acquisisce le proprietà del lavoro all'inizio e alla fine di ogni operazione del flusso di lavoro.

  • Stato stampa lavoro

    Acquisisce le proprietà del lavoro e della stampante quando la stampa termina correttamente e quando la stampa di un lavoro viene interrotta a causa di un errore.

  • Stato stampante

    Acquisisce le proprietà della stampante ogni volta che lo Stato abilitato o lo Stato stampante cambia per qualsiasi stampante.

  • Azioni dell'utente sui lettori di codici a barre

    Acquisisce le proprietà del lettore di codici a barre e dell'utente quando un utente esegue un'azione su un lettore di codici a barre.

  • Azioni dell'utente sui dispositivi di input

    Acquisisce le proprietà del dispositivo di input e dell'utente quando un utente esegue un'azione su un dispositivo di input.

  • Azioni dell'utente sugli insertori

    Acquisisce le proprietà del controller insertore e dell'utente quando un utente esegue un'azione su un insertore.

  • Azioni dell'utente sui lavori

    Acquisisce le proprietà del lavoro e dell'utente quando un utente esegue un'azione su un lavoro.

  • Azioni dell'utente sulle stampanti

    Acquisisce le proprietà della stampante e dell'utente quando un utente esegue un'azione su una stampante.

  • Azioni dell'utente sugli utenti

    Acquisisce le proprietà dell'utente di destinazione e dell'utente quando un utente esegue un'azione su un utente di destinazione.

  • Raccolta Operazione flusso di lavoro

    Rimuove le voci scadute raccolte durante l'operazione WritePropsToReportsDatabase.

Per configurare i raccoglitori di dati:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Report Raccoglitori di dati.
  3. Selezionare uno dei raccoglitori di dati forniti con RICOH ProcessDirector.
  4. Esaminare i valori attuali delle proprietà ed effettuare gli eventuali aggiornamenti necessari.
    Per visualizzare le informazioni relative a una delle proprietà, fare clic sul pulsante del punto interrogativo accanto al nome della proprietà.
  5. Quando tutte le impostazioni sono configurate correttamente, fare clic sull'interruttore all'inizio della finestra di dialogo per abilitare il raccoglitore di dati.
    L'acquisizione dei dati si avvia quando si verifica un evento di raccolta di dati, per esempio, quando un lavoro entra in un'operazione, quando si avvia una stampa.
      Nota:
    • La raccolta dei dati deve essere abilitata affinché i raccoglitori di dati possano memorizzare le informazioni nel database. Se si abilitano uno o più raccoglitori di dati mentre la raccolta dei dati è disabilitata, i raccoglitori di dati non fanno nulla. Quando la raccolta dati è abilitata, i raccoglitori di dati abilitati iniziano ad acquisire i dati quando si verifica un evento di raccolta dati, ad esempio, un lavoro avvia un'operazione, inizia la stampa, lo stato della stampante cambia o quando un dispositivo di input è abilitato.
  6. Fare clic su OK.

1.2.4.27.3 Aggiunta di operazioni che consentono di memorizzare i valori delle proprietà nel database Report

È possibile aggiungere operazioni ai flussi di lavoro per acquisire i valori delle proprietà di lavori e documenti e memorizzarli nel database Report.
Prima di effettuare le operazioni descritte in questa procedura, stabilire quali proprietà del lavoro e del documento si desidera acquisire e quando le si vuole acquisire. Le proprietà selezionate si riferiscono al tipo di report che si desidera generare dai dati.
Per aggiungere le operazioni che consentono di acquisire i valori delle proprietà in un database PostgreSQL:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera modificare.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Aggiungere l'operazione WritePropsToReportsDatabase al flusso di lavoro.
  5. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione e selezionare Proprietà.
  6. Fare clic sulla scheda Report.
  7. Nei campi Proprietà del lavoro da scrivere e Proprietà del documento da scrivere, selezionare i valori delle proprietà che si desidera memorizzare nel database PostgreSQL.
      Nota:
    • Alcuni valori delle proprietà sono vuoti fino a un certo punto in un flusso di lavoro. Ad esempio, un lavoro non ha un valore per Assegnato alla stampante (Job.Print.AssignPrintTime) fino a quando non viene inviato alla stampante nell'operazione PrintJobs. Se si memorizza Assegnato alla stampante nel database PostgreSQL prima che venga eseguita l'operazione PrintJobs, la proprietà è presente nella tabella del database, ma il valore è vuoto.
  8. Per includere un'etichetta nel database per le informazioni memorizzate dall'operazione, immettere un valore per Tipo di evento.
  9. Immettere i valori per le altre proprietà come richiesto.
    È necessario utilizzare diversi nomi di tabella per le proprietà Tabella di proprietà del documento e Tabella delle proprietà del lavoro. I valori utilizzati devono anche essere diversi dai Nomi tabella database specificati nei raccoglitori di dati.
  10. Fare clic su OK.
  11. Opzionale: Se si desidera raccogliere i dati in altri punti nel flusso di lavoro, aggiungere un'altra operazione WritePropsToReportsDatabase e aggiornare le relative proprietà.
  12. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.27.4 Configurazione dell'estrazione dei dati per un server remoto

Per inviare i dati raccolti nel database Report a un'altra applicazione che non supporta il protocollo REST, è possibile utilizzare i comandi PostgreSQL per estrarre i dati, seguendo questa procedura.
Per configurare l'estrazione dei dati per un server remoto:
  1. Accedere al server primario.
  2. Andare alla seguente directory:
    • /aiw/aiw1/data (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\data (Windows)
      Nota:
    • RICOH ProcessDirector non crea la directory data fino a quando non si inizia con l'acquisizione dei dati nel database PostgreSQL.
  3. Aprire il file pg_hba.conf in un editor di testo.
  4. Trovare la riga di commento per connessioni locali IPv4:

    # IPv4 local connections:

      Nota:
    • RICOH ProcessDirector non supporta le connessioni IPV6 per il salvataggio dei dati in server PostgreSQL remoti.

  5. Aggiungere una riga con indirizzo IP e subnet del server remoto.

    Ad esempio, per estrarre i dati dal database PostgreSQL a un'applicazione su un computer con indirizzo IP 172.0.0.2 e subnet mask 32, immettere la terza riga mostrata in questo esempio:

    # IPv4 local connections:
    host  all         all         127.0.0.1/32        trust
    host  all         all         172.0.0.2/32        trust 

    Sulle righe 2 e 3 nell'esempio:

    • Il primo valore consente di specificare il tipo di connessione: host è un socket comune o un socket TCP/IP crittografato con SSL.
    • Il secondo valore specifica i database ai quali gli utenti possono accedere.
    • Il terzo valore consente di specificare gli utenti che possono accedere ai database.
    • Il quinto valore consente di specificare la sicurezza: trust consente all'utente locale di estrarre dati dal database come un qualsiasi utente PostgreSQL, compresi i super utenti del database.

    Per informazioni sulle scelte di ogni valore, visualizzare i commenti nel file pg_hba.conf.

  6. Aprire il file postgresql.conf in un editor di testo.
  7. Nelle sezioni di connessione e autenticazione, trovare la riga #listen_addresses.
  8. Per programmare PostgreSQL affinché ascolti gli eventi di notifica su tutte le connessioni, rimuovere il simbolo di commento (#) e modificare il valore ‘localhost’ con ‘*’.

    listen_addresses = '*'
    Per una maggiore sicurezza, è possibile specificare un elenco di indirizzi IP separato da virgole anziché *.

  9. Salvare il file e uscire dall'editor.
  10. Interrompere il database PostgreSQL.
    Nota: Negli esempi di comandi vengono utilizzati valori predefiniti da Impostazioni del database per nome utente, password e numero di porta. Se uno di questi valori viene modificato, utilizzare i propri valori nel comando.
    Aprire un prompt dei comandi e digitare questo comando:
    • su un server Windows:
      • \aiw\aiw1\bin\postgresql\Windows\pgsql\bin\pg_ctl stop -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D \aiw\aiw1\data -l \aiw\aiw1\trace\postgres.trace

        oppure

      • <RPD Install Directory>\PostgreSQL\bin\pg_ctl stop -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D \aiw\aiw1\data -l \aiw\aiw1\trace\postgres.trace
    • su un server Linux:
      • /aiw/aiw1/bin/postgresql/Linux/pgsql/bin/pg_ctl stop -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D /aiw/aiw1/data/ -l /aiw/aiw1/trace/postrgres.trace

        oppure

      • /usr/pgsql-14/bin/pg_ctl stop -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D /aiw/aiw1/data/ -l /aiw/aiw1/trace/postrgres.trace
  11. Avviare il database PostgreSQL.
    • su un server Windows:
      • \aiw\aiw1\bin\postgresql\Windows\pgsql\bin\pg_ctl start -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D \aiw\aiw1\data -l \aiw\aiw1\trace\postgres.trace

        oppure

      • <RPD Install Directory>\PostgreSQL\bin\pg_ctl start -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D \aiw\aiw1\data -l \aiw\aiw1\trace\postgres.trace
    • su un server Linux:
      • /aiw/aiw1/bin/postgresql/Linux/pgsql/bin/pg_ctl start -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D /aiw/aiw1/data/ -l /aiw/aiw1/trace/postrgres.trace

        oppure

      • /usr/pgsql-14/bin/pg_ctl start -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D /aiw/aiw1/data/ -l /aiw/aiw1/trace/postrgres.trace
    1. Accedere a RICOH ProcessDirector
    2. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    3. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Report Raccolte dati .
    4. Nell'angolo superiore destro, se lo stato del database è Non connesso, aggiornare il browser per cambiarlo in Connesso.

1.2.4.27.5 Caricamento dei dati utilizzando i trasmettitori di dati

È possibile utilizzare i trasmettitori di dati per estrarre i valori delle proprietà acquisiti e memorizzati dalle raccolte dati nel database Report, quindi inviarli a un'altra applicazione.
I trasmettitori di dati interrogano il database PostgreSQL, raccolgono le informazioni richieste e utilizzano il protocollo REST per inviarle a un'altra applicazione. Il trasmettitore di dati crea un file CSV (Comma Separated Value) che contiene i valori delle proprietà.

Prima di eseguire le operazioni in questa procedura, determinare le tabelle del database da estrarre e il momento e la frequenza di estrazione delle informazioni.

Importante: Questa procedura si applica solo ai trasmettitori REST. Per caricare i dati per RICOH Supervisor, vedere Configurazione per l'invio di dati a RICOH Supervisor.

È possibile configurare ogni trasmettitore di dati per estrarre e inviare i valori da tabelle diverse. Quando abilitati, i trasmettitori di dati vengono eseguiti in base a una pianificazione.

Per caricare i dati utilizzando i trasmettitori di dati:
  1. Reperire informazioni sui requisiti di comunicazione con il servizio Web REST per l'applicazione:
    • Come eseguire l'autenticazione con l'applicazione
    • I valori da specificare per le richieste di autenticazione e trasmissione REST
    • Il formato dei dati previsto nella risposta
  2. Per preparare RICOH ProcessDirector a comunicare con l'applicazione, eseguire le seguenti attività:
    • Se l'applicazione richiede un certificato di sicurezza, installare il certificato sul RICOH ProcessDirector computer principale.
    • Se l'ambiente richiede un server proxy per comunicare con i servizi Web, impostare il sistema in modo da poterlo utilizzare.
  3. Impostare l'oggetto credenziali da utilizzare con il trasmettitore di dati. Gli oggetti trasmettitore di dati utilizzano credenziali Statiche o Sessione per l'autenticazione con l'applicazione.
  4. Definire oggetto del trasmettitore di dati:
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Report Trasmettitori di dati.
    3. Fare clic su Aggiungi e selezionare Trasmettitore REST.
  5. Esaminare i valori attuali delle proprietà ed effettuare gli eventuali aggiornamenti necessari su tutte le schede.
    Per visualizzare le informazioni relative a una delle proprietà, fare clic sul pulsante del punto interrogativo accanto al nome della proprietà.
  6. Quando tutte le impostazioni sono configurate correttamente, fare clic sull'interruttore all'inizio della scheda Generale per abilitare il trasmettitore di dati.
      Nota:
    • I trasmettitori di dati devono essere abilitati per estrarre e inviare i dati. Se si abilita uno o più trasmettitori di dati quando la raccolta dati è disabilitata o non vi sono dati memorizzati nelle tabelle del database selezionate, i trasmettitori di dati non funzionano. Quando i trasmettitori di dati e le raccolte dati sono abilitati, se le raccolte dati iniziano ad acquisire dati, i trasmettitori di dati iniziano a inviare informazioni in base alla pianificazione specificata.
    • È possibile creare e abilitare un trasmettitore di dati anche quando le raccolte dati sono disabilitate.
    • Se la raccolta dati non è stata mai abilitata e non vi sono dati memorizzati nelle tabelle del database selezionate, viene visualizzato un messaggio di errore.
  7. Fare clic su OK.
  8. Utilizzare la funzione di trasmissione unica per il test dello scambio di informazioni tra RICOH ProcessDirector e l'applicazione.
    1. In Report Trasmettitori di dati, fare clic con il pulsante destro del mouse sul trasmettitore e selezionare Trasmissione unica.
    2. Per il test della trasmissione di dati, selezionare l'opzione Intervallo specifico e inserire i valori per la data di inizio e fine.
    3. Fare clic su OK.
  9. Se la trasmissione ha esito positivo, controllare l'applicazione ricevente per verificare che i dati siano arrivati come previsto. Oppure, se la trasmissione ha esito negativo, fare clic con il pulsante destro del mouse sul trasmettitore di dati e selezionare Visualizza registro per visualizzare le informazioni sulle tabelle errate e sul motivo.

1.2.4.27.6 Rimozione di dati scaduti dal database Report

I raccoglitori di dati memorizzano informazioni preziose sulle operazioni di stampa. Tuttavia, a un certo punto, le informazioni non sono più utili e possono essere eliminate. È possibile creare un programma per la rimozione dei dati scaduti dalle tabelle del database.

A seconda del tempo per cui si desidera conservare i dati raccolti da ogni raccoglitore di dati, è necessario impostare un periodo di conservazione. Allo scadere del periodo di conservazione, i dati non vengono eliminati immediatamente. I dati scaduti vengono eliminati durante il successivo processo pianificato per la rimozione delle voci scadute.

Il processo automatico di rimozione delle voci scadute è programmato per iniziare a una data e un'ora specifiche. È inoltre possibile selezionare la frequenza di esecuzione di questo processo automatico, impostando un intervallo e una frequenza.

Per rimuovere i dati scaduti dal database Report:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Report Raccoglitori di dati.
    Per controllare o impostare il periodo di conservazione per i raccoglitori di dati:
    1. Fare clic su uno dei raccoglitori di dati.
    2. Cercare Rimuovi voci scadute e impostare il valore su Attivo.
    3. Impostare il periodo di conservazione per le voci del database.
    4. Fare clic su OK.
    5. Ripetere le operazioni per i restanti raccoglitori di dati.
  3. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Report Impostazioni del database per impostare il programma automatico per la rimozione di tutte le voci del database scadute.
  4. Utilizzare le proprietà Intervallo e Frequenza per impostare la frequenza con cui eseguire il processo automatico di rimozione delle voci del database scadute.
  5. Utilizzare la proprietà Data e ora di inizio per selezionare quando avviare il programma.
  6. Fare clic su SALVA.
Esempio:

Si creano i report il primo giorno lavorativo di ogni mese e si desidera rimuovere le informazioni scadute dal database il quinto giorno di ogni mese. Per evitare un aumento del carico di elaborazione sul sistema, si desidera eseguire il processo all'1:00. Per impostare un programma per la rimozione delle voci del database scadute una volta al mese:

  • Impostare un periodo di conservazione per i singoli raccoglitori. Dopo il periodo di conservazione, le voci del database vengono solo contrassegnate come scadute.
  • Nella pagina Impostazioni del database, impostare il Programma di rimozione:
    • Impostare l'Intervallo su Mese.
    • Impostare la Frequenza (mesi) su Ogni mese.
    • Impostare la Data e ora di inizio sul quinto giorno del mese solare successivo e l'ora su 1:00.

1.2.4.28 Configurazione per l'invio di dati a RICOH Supervisor

Le impostazioni di RICOH Supervisor consentono di configurare il sistema per inviare i dati a RICOH Supervisor.

I dati inviati a RICOH Supervisor devono essere memorizzati nel database Report dalle raccolte dati RICOH ProcessDirector. Prima di eseguire questa procedura, è necessario configurare la funzionalità Report, inclusa l'impostazione delle raccolte dati e delle operazioni del flusso di lavoro per raccogliere i dati da inviare a RICOH Supervisor. I dati raccolti dalle raccolte dati prima di configurare un trasmettitore dati RICOH Supervisor possono essere utilizzati in RICOH Supervisor dopo che la trasmissione è stata abilitata.

    Nota:
  • Assicurarsi di aver abilitato l'acquisizione dei dati in Report Impostazioni del database e per ogni raccolta dati che deve raccogliere dati.

Per creare una connessione a RICOH Supervisor e per la trasmissione di dati, è necessario completare una serie di operazioni. La connessione dati richiede la creazione di una credenziale e di un trasmettitore di dati. La credenziale utilizza un codice di autenticazione per creare un certificato che si autentica con RICOH Account Administration per l'accesso alle applicazioni cloud Ricoh. Per accedere a RICOH Account Administration, contattare l'amministratore di sistema per RICOH Supervisor.

Dopo aver creato un certificato che autentica RICOH ProcessDirector nel cloud Ricoh, è necessario creare un trasmettitore di dati RICOH Supervisor che abiliti la trasmissione dei dati.

    Importante:
  • È possibile creare solo una credenziale cloud Ricoh e un trasmettitore di dati RICOH Supervisor per l'invio di dati a RICOH Supervisor.

Per configurare l'invio di dati a RICOH Supervisor:

  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello sinistro, fare clic su Impostazioni RICOH Supervisor.
  3. Andare a Impostazioni e impostare i valori per queste proprietà:
    1. Selezionare il fuso orario del computer primario RICOH ProcessDirector dall'elenco Fuso orario del computer primario.
    2. Immettere il nome del sistema RICOH ProcessDirectornel campo Nome del sistema da visualizzare. Il nome identifica il sistema RICOH ProcessDirector in RICOH Supervisor.
    3. Se si sceglie di utilizzare un server proxy, assicurarsi che il server proxy sia configurato nella pagina Impostazioni di sistema.
    4. Fare clic su Salva impostazioni.
  4. Nella sezione Credenziali, fare clic su Icona Aggiungi, l'icona Aggiungi, per creare una credenziale cloud Ricoh. Si apre una nuova finestra di dialogo per impostare le credenziali:
    1. Compilare i campi della sezione Generale.
    2. Nella sezione Certificato, fare clic su Genera codice. RICOH Account Administration si apre in una nuova scheda.
    3. Accedere a RICOH Account Administration e copiare il codice.
    4. Tornare a RICOH ProcessDirector e incollare il codice generato nel campo Codice unico.
    5. Fare clic su OK per generare il certificato e salvare le credenziali.
  5. Nella sezione Trasmettitore dati, fare clic su Icona Aggiungi, l'icona Aggiungi, per creare un nuovo trasmettitore di dati RICOH Supervisor. Si apre una nuova finestra di dialogo per configurare il trasmettitore di dati:
    1. Esaminare i valori attuali delle proprietà ed effettuare gli eventuali aggiornamenti necessari su tutte le schede. Per visualizzare le informazioni relative a una delle proprietà, fare clic sul pulsante del punto interrogativo accanto al nome della proprietà.
    2. Quando tutte le impostazioni sono configurate correttamente, fare clic sull'interruttore all'inizio della scheda Generale per abilitare il trasmettitore di dati.
    3. Fare clic su OK.
Se tutte le impostazioni sono configurate correttamente, viene visualizzato un segno di spunta verde davanti a ogni sezione. La prima trasmissione dei dati avviene secondo la pianificazione impostata. Il completamento della prima trasmissione potrebbe richiedere un po' di tempo, anche se viene inviata solo una piccola quantità di dati. Nell'angolo in alto a destra della pagina Impostazioni di RICOH Supervisor è visualizzato lo stato della connessione e la data e l'ora dell'ultima trasmissione riuscita.

1.2.4.28.1 Suggerimenti per l'utilizzo dei dati RICOH ProcessDirector in RICOH Supervisor

Dopo aver configurato i raccoglitori e i trasmettitori di dati, la sfida consiste nel creare dashboard e widget in RICOH Supervisor per utilizzare i dati. Ecco alcuni suggerimenti per facilitare questo processo.
Familiarizzare con i dati inviati a RICOH Supervisor

Prima di iniziare a lavorare con i dati di RICOH ProcessDirector nelle dashboard di RICOH Supervisor, si consiglia di scaricare i file CSV di RICOH ProcessDirector inviati a RICOH Supervisor e di analizzare i dati raccolti. Nei file CSV è possibile vedere le intestazioni delle colonne e i dati in esse contenuti, il numero di voci registrate e la modalità di raccolta dei dati in generale. Scaricare e aprire un file CSV per ogni tipo di raccoglitore di dati attivato.

Voci duplicate e non valide

Nei file CSV scaricato, si sarà probabilmente notato che alcuni valori vengono registrati in ogni riga della tabella senza essere modificati. In altri casi, alcune celle sono vuote per le prime fasi di un flusso di lavoro, ma vengono riempite in seguito. Entrambe le situazioni potrebbero richiedere l'uso di formule e filtri nei widget di RICOH Supervisor.

Ad esempio, il data collector Avanzamento operazioni del lavoro registra i dati nella tabella job_history all'inizio e alla fine di ogni fase del flusso di lavoro. Le proprietà non cambiano sempre da un passo all'altro, quindi molti valori di queste proprietà sono identici da una riga all'altra. Osservare il file CSV del data collector Avanzamento operazioni del lavoro e seguire come ogni colonna cambia da riga a riga.

Per impostazione predefinita, il data collector Avanzamento operazioni del lavoro registra i valori di Pagine cumulative impilate e Fogli cumulativi impilati. Queste proprietà non hanno valori fino al superamento del passaggio PrintJobs. Tuttavia, per ogni fase successiva a quella di PrintJobs, i valori vengono registrati di nuovo senza modifiche. Il valore cambia solo se il lavoro passa di nuovo attraverso la fase PrintJobs, ad esempio se si deve ristampare una parte del lavoro.

Per includere uno di questi valori in un widget, assicurarsi di non includere i valori di più passaggi. RICOH Supervisor sommerà i valori e fornirà quindi risultati errati. Utilizzare una formula o un filtro per essere sicuri di includere solo i valori di una riga della tabella del database.

Se ci sono voci non valide, le righe potrebbero contenere N/D. È possibile applicare un filtro al widget per filtrare queste righe N/D e rendere il widget più facilmente leggibile e comprensibile.

Ad esempio, per creare un report che mostri quanti lavori soddisfano il loro SLA e quanti non lo soddisfano ogni settimana, possiamo considerare due fattori. Il primo fattore è che non tutti i lavori hanno uno SLA. Il secondo fattore è che sono disponibili diversi record di dati per i lavori prima che venga determinato l'esito dello SLA.

Se si notano valori N\D nel grafico, è possibile aggiungere un filtro widget per filtrare i valori N\D. Aggiungendo un filtro widget si ottiene un grafico più significativo, più facile da leggere e da capire.

RICOH Supervisor i filtri dashboard si applicano solo a un set di widget

È possibile applicare i filtri del dashboard solo ai widget che non sono stati configurati come widget indipendenti. I widget con l'opzione Filtri dashboard disattivata non sono interessati dai filtri applicati a un dashboard. Questi widget indipendenti possono essere configurati per utilizzare il proprio filtro.

Tempo comunicato per la raccolta

L'ora visualizzata nel campo Dati al ... nella parte superiore del dashboard RICOH Supervisor è l'ora dell'ultimo aggiornamento registrato dal database interno. Non si tratta dell'ultimo aggiornamento dei dati raccolti dai data collector di RICOH ProcessDirector. I dati raccolti dai data collector RICOH ProcessDirector vengono aggiornati in base al programma di trasmissione RICOH ProcessDirector. La data di trasmissione RICOH ProcessDirector è sempre più vecchia dell'ora riportata in RICOH Supervisor alla voce Dati al .... Per ottenere i dati di trasmissione trasmessi da RICOH ProcessDirector, andare in RICOH Supervisor Data Collectors Software Connectors e selezionare il trasmettitore di dati dall'elenco.

Fuso orario diverso

Se si utilizza RICOH Supervisor in un fuso orario diverso da quello del server primario RICOH ProcessDirector, utilizzare Converti gli orari in fuso orario da RICOH ProcessDirector. Per accedere e modificare i valori del fuso orario corrente, accedere a RICOH ProcessDirector, quindi andare in Amministrazione Impostazioni RICOH Supervisor Converti gli orari in fuso orario.

Invio di lavori contenenti file PDF e PostScript a una stampante InfoPrint 5000

Quando RICOH ProcessDirector invia un lavoro contenente un file PDF o PostScript a una stampante InfoPrint 5000, le informazioni ricevute dalla stampante in merito al processo di stampa potrebbero essere diverse dai dati effettivi della stampante. I dati visualizzati in RICOH Supervisor potrebbero essere diversi da quelli riportati dalla stampante corrente.

1.2.4.29 Configurazione di RICOH ProcessDirector e Avanti Slingshot per lo scambio di informazioni

Dopo aver letto gli argomenti della panoramica Avanti Slingshot Connect, è possibile configurare RICOH ProcessDirector e Slingshot per scambiare informazioni su ordini, lavori ed elaborazione dei lavori. Eseguire le attività di configurazione descritte in questa sezione.

È possibile configurare RICOH ProcessDirector e Slingshot in modo che gli ordini vengano creati in Slingshot. Per ciascun ordine, Slingshot invia uno o più lavori PDF a RICOH ProcessDirector con un ticket di lavoro JDF. Eseguire queste attività:

  • Configurare Slingshot per l'invio di lavori a RICOH ProcessDirector.

  • Configurare un dispositivo di input hot folder RICOH ProcessDirector per l'elaborazione di lavori Slingshot.

In alternativa, è possibile configurare RICOH ProcessDirector e Slingshot in modo che i lavori di stampa vengano creati in RICOH ProcessDirector. Per ciascun lavoro, RICOH ProcessDirector invia le informazioni sull'ordine a Slingshot. Eseguire questa attività:

  • Modificare un flusso di lavoro per l'invio di informazioni sull'ordine a Slingshot:

Per entrambe le configurazioni, eseguire queste attività:

  • Definire i centri di costo Avanti Slingshot Connect.

  • Assegnare i centri di costo e il colore lavoro per la segnalazione alle stampanti.

  • Inviare informazioni sullo stato del lavoro a Slingshot.

  • Modificare un flusso di lavoro in modo che invii le informazioni sul lavoro a Slingshot.

Una volta completata la configurazione iniziale complete, controllarla per verificare che RICOH ProcessDirector e Avanti Slingshot scambino correttamente le informazioni.

1.2.4.29.1 Configurazione di Slingshot per l'invio di lavori a RICOH ProcessDirector

Avanti Slingshot utilizza i tipi JDF per inviare lavori a RICOH ProcessDirector. L'utente crea un tipo JDF e lo assegna a ciascuna stampante che stampa i lavori RICOH ProcessDirector.

Se il rappresentante dell'assistenza clienti Avanti ha creato i tipi JDF richiesti per l'invio di lavori Slingshot a RICOH ProcessDirector, è possibile utilizzare queste istruzioni per creare ulteriori tipi JDF.

RICOH ProcessDirector può ricevere uno o più file PDF con ciascun ticket di lavoro JDF. Quando RICOH ProcessDirector riceve più file PDF, crea un lavoro separato per ciascuno di essi.

Slingshot può inviare file PDF a RICOH ProcessDirector includendolo nel pacchetto MIME o inserendo un collegamento a esso nel ticket di lavoro JDF. Si consiglia di configurare Slingshot per l'invio di file PDF a RICOH ProcessDirector nel pacchetto MIME.

Se Slingshot inserisce un collegamento ai file PDF nel ticket di lavoro JDF, verificare che l'utente di sistema RICOH ProcessDirector disponga dell'autorizzazione per leggerlo. L'utente di sistema predefinito è aiw1.

Quando riceve i lavori da Slingshot, RICOH ProcessDirector verifica se il pacchetto MIME include file PDF. Se il pacchetto non include file PDF, RICOH ProcessDirector verifica se nel ticket di lavoro JDF è presente un collegamento ai file.

RICOH ProcessDirector richiede JDF che non contengano nodi JDF nidificati.

    Nota:
  • Per un'implementazione standard di Slingshot, è necessario eseguire queste operazioni per lo scambio di informazioni con RICOH ProcessDirector. L'implementazione di Slingshot può richiedere operazioni differenti da queste operazioni.

Per configurare Slingshot per l'invio di lavori:
  1. Creare un tipo JDF.
    1. Accedere al client Avanti Slingshot.
    2. Accedere a Configurazione di sistema Generale e fare doppio clic su Tipo JDF.
    3. Fare clic su Nuovo (Icona Nuovo).
    4. Nel campo Codice tipo JDF, immettere un nome, ad esempio Mittente RPD. Specificare gli altri valori in base alle esigenze.
    5. Nella scheda Opzioni JDF/JMF, specificare queste Opzioni output JDF:
      • Fare clic sulla casella di controllo PDF per Tipi di file da inviare.

      • Se Slingshot invia file PDF a RICOH ProcessDirector nel pacchetto MIME, fare clic sulla casella di controllo Copia nella hot folder per File allegati.

        Se Slingshot invia un collegamento ai file PDF nel ticket di lavoro JDF, verificare che Copia nella hot folder non sia selezionato.

      • Fare clic sulla casella di controllo Usa formato JDF combinato.

      • Verificare che l'opzione Includi tutte le sezioni lavoro non sia selezionata.

          Nota:
        • Le impostazioni per Usa formato JDF combinato e Includi tutte le sezioni lavoro produce un JDF che non contiene nodi JDF nidificati.

      • Fare clic sulla casella di controllo Invia JDF tramite MIME.

    6. Per Messaggi JMF, selezionare tutte le caselle di controllo delle opzioni.
    7. Nella scheda Opzioni di connessione:
      • Per URL HTTP JMF, immettere il seguente URL:

        http://yourserver:15080/aiwservices/v1/jmf

        Sostituire yourserver con l'indirizzo IP o il nome host del server RICOH ProcessDirector in uso.

      • Per URL HTTP di restituzione JMF, immettere il valore fornito dal rappresentante dell'assistenza clienti Avanti.

    8. Fare clic su Salva record (Icona Salva record).
    Se si desidera inviare lavori a vari server RICOH ProcessDirector, è possibile creare più tipi JDF.
  2. Associare il tipo JDF allo standard di stima per ciascuna stampante che stampa lavori RICOH ProcessDirector.
    1. Accedere a Configurazione di sistema Stima, quindi fare doppio clic su Standard di stima personali.
    2. In Visualizzazione tabella, individuare la stampante da collegare al tipo JDF.
      Il nome del dispositivo è indicato nella colonna Descrizione.
    3. Mostrare la Visualizzazione dettagli facendo clic sulla freccia sul lato sinistro del dispositivo.
    4. Fare clic su Modifica (Icona Modifica).
    5. Selezionare il tipo di JDF nell'elenco Tipo JDF.
    6. Fare clic su Salva record (Icona Salva record).

1.2.4.29.2 Impostazione di un dispositivo di input hot folder per l'elaborazione di lavori Slingshot

Un dispositivo di input Hot folder che elabora i lavori inviati da Avanti Slingshot deve avere lo stesso nome della voce specificata dall'ordine di vendita Slingshot e deve utilizzare il metodo batch JDF.

Per impostare un dispositivo di input Hot folder per l'elaborazione di lavori Slingshot:

  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello a sinistra, fare clic su Dispositivi Dispositivi di input.
  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo di input HotFolderJDF e selezionare Copia.
  4. Nella proprietà Nome dispositivo di input, digitare il nome della voce Slingshot.
  5. Specificare i valori per le proprietà Posizione cartella e Posizione di staging.
    Ciascuna hot folder deve specificare valori univoci per queste proprietà.
  6. Impostare queste proprietà nel modo seguente:
    Flusso di lavoro
    ParentNoPrint
    Flusso di lavoro secondario
    Il flusso di lavoro appropriato per i file di stampa all'interno del lavoro.
    Procedura di inoltro
    SubmitInputFiles
    Nota: Se si copia un dispositivo di input diverso da HotFolderJDF, verificare che il valore della proprietà Metodo batch sia JDF.
  7. Compilare o modificare i valori in base alle preferenze.
  8. Fare clic su OK.
  9. Per utilizzare il dispositivo di input, selezionarlo e fare clic su Abilita e connetti.
Dopo aver configurato un dispositivo di input per l'uso del metodo batch JDF, non inoltrare i file di input al dispositivo se non sono identificati da un ticket di lavoro. File di input non identificati restano all'infinito nella posizione di staging sul dispositivo di input, nello stato di In attesa.

1.2.4.29.3 Modifica di un flusso di lavoro per l'invio di informazioni sull'ordine a Slingshot

Per inviare le informazioni sull'ordine ad Avanti Slingshot, contattare il rappresentante dell'assistenza clienti Avanti. Ottenere i valori richiesti per chiamare il servizio Web Slingshot che riceve le informazioni sull'ordine da RICOH ProcessDirector. Quindi aggiungere un'operazione basata sul modello di operazione CreateOrderInSlingshot al flusso di lavoro.
Lavorare con il rappresentante dell'assistenza clienti Avanti per configurare Slingshot per creare ordini per i lavori ricevuti da RICOH ProcessDirector.
Per modificare un flusso di lavoro per l'invio di informazioni sull'ordine a Slingshot:
  1. Ottenere i valori richiesti per eseguire l'autenticazione con Slingshot e chiamare il servizio Web REST che riceve le informazioni sull'ordine.
  2. Ottenere il file contenente le informazioni sull'ordine XML che RICOH ProcessDirector invia a Slingshot.

    Contattare il rappresentante dell'assistenza clienti Avanti per ottenere il file e il rappresentante dell'assistenza clienti RICOH ProcessDirector per assicurarsi che l'XML funzioni con RICOH ProcessDirector.

  3. Per preparare RICOH ProcessDirector per comunicare con Slingshot, eseguire le seguenti attività:

    • Se Slingshot richiede un certificato di sicurezza, installare il certificato sul computer principale di RICOH ProcessDirector.

    • Se l'ambiente richiede un server proxy per comunicare con i servizi Web, impostare il sistema in modo da poterlo utilizzare.

    Per maggiori informazioni, vedere le attività correlate.

  4. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  5. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera modificare.
  6. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  7. Aggiungere al flusso di lavoro un'operazione basata sul modello di operazione CreateOrderInSlingshot, nell'opportuna posizione.
      Nota:
    • Eseguire questa operazione su un lavoro solo una volta.

    • È possibile inserire più volte questa operazione in un flusso di lavoro. Verificare che ciascuna operazione si trovi in una sezione separata in modo che le operazioni non elaborino lo stesso lavoro.

    • Se si riavvia un lavoro dopo che Slingshot ha creato un ordine per esso, verificare che l'operazione CreateJobInSlingshot non elabori il lavoro.

    • Slingshot restituisce un errore 500 del codice di stato quando riceve lo stesso numero di lavoro più di una volta.

    • È possibile eseguire questa operazione sui lavori principali o secondari. Gli ordini creati in Slingshot dai lavori principali o secondari non trattengono la relazione tra elementi principali e secondari.

  8. Configurare i valori delle proprietà di lavoro.
    1. Impostare la proprietà Richiedi URL sull'URL del servizio Web Slingshot che crea un ordine per ciascun lavoro ricevuto da RICOH ProcessDirector.

      Il rappresentante dell'assistenza clienti Avanti fornisce l'URL.

    2. Impostare la proprietà Payload richiesta sul percorso directory completo e sul nome del file contenente le informazioni sull'ordine XML che RICOH ProcessDirector invia a Slingshot.
    3. Impostare il valore della proprietà Parametri richiesta:

      Lavorare con il rappresentante Avanti per compilare i valori per i parametri SenderID, Username e Password. Il valore del parametro RequestType non cambia.

    4. Se l'ambiente richiede un server proxy per comunicare con i servizi Web, impostare la proprietà Usare il proxy con il server proxy corretto.
    5. Se il rappresentante dell'assistenza clienti Avanti fornisce una password per la proprietà Password, digitarla nel campo.
  9. Quando si termina di impostare i valori per le proprietà, fare clic su OK.
  10. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

Dopo aver impostato il flusso di lavoro RICOH ProcessDirector e configurato Slingshot, verificare la creazione degli ordini in Slingshot. Se l'XML nel file contenente le informazioni sull'ordine è corretto, l'ID lavoro RICOH ProcessDirector corrisponde all'ID ordine di Slingshot.

Se RICOH ProcessDirector non è stato configurato per la segnalazione delle informazioni di elaborazione dei lavori a Slingshot:

  • Definire i centri di costo Avanti Slingshot Connect.
  • Modificare il flusso di lavoro. Per segnalare il tempo impiegato da un lavoro nelle diverse operazioni a un centro di costo, impostare i valori per le proprietà Centro di costo Slingshot e Stato attività cardine Slingshot delle operazioni.
Per ulteriori informazioni sulla definizione dei centri di costo e sulla modifica del flusso di lavoro, consultare il centro informazioni.

1.2.4.29.4 Definizione dei centri di costo Avanti Slingshot Connect

I centri di costo Avanti Slingshot Connect sono essenziali per l'allocazione dei costi dei tempi e dei materiali. Le voci presenti nel file avanti.cfg file in RICOH ProcessDirector sono legate agli oggetti presenti nel sistema Avanti Slingshot, in cui si verifica l'allocazione dei costi. È necessario utilizzare l'ID dispositivo esterno per ciascun centro di costo nel file avanti.cfg. Se si utilizza il nome del centro di costo e tale nome è diverso dall'ID dispositivo esterno definito in Slingshot, RICOH ProcessDirector non è in grado di segnalare i dati correttamente. Le voci presenti nel file avanti.cfg sono definite Centri di costo in RICOH ProcessDirector e vengono chiamate ID dispositivi esterni nel sistema Avanti Slingshot. Questi ID consentono a RICOH ProcessDirector di allocare correttamente le informazioni ai centri di costo Avanti Slingshot.
Nota: Prima di procedere con questa operazione, accedere a Configurazione di sistema Organizzazione Categoria operazione in Avanti Slingshot per verificare che per tutti i centri di costo siano definiti gli ID dispositivi esterni.

Per definire i centri di costo per RICOH ProcessDirector:

  1. Accedere al file avanti.cfg: /aiw/aiw1/config/avanti.cfg sui sistemi operativi basati su Unix C:\aiw\aiw1\config\avanti.cfg su Windows.
  2. Aprire il file in un editor di testo.
  3. Immettere i valori corrispondenti agli ID dispositivi esterni definiti per i centri di costo in Avanti Slingshot. Digitare ciascuna voce su una riga separata.
    I valori dei centri di costo distinguono maiuscolo e minuscolo.
  4. Salvare il file avanti.cfg e uscire dall'editor.
    I nuovi valori immessi sono disponibili come centri di costo all'accesso a RICOH ProcessDirector successivo.

1.2.4.29.5 Assegnazione di un centro di costo e di un colore lavoro per la segnalazione a una stampante:

Affinché Avanti Slingshot consideri correttamente il tempo impiegato da ciascun lavoro su una stampante RICOH ProcessDirector, è necessario assegnare un centro di costi alla stampante. Utilizzando il centro di costo della stampante, RICOH ProcessDirector segnala le pagine o i fogli totali stampati su supporti specifici per nome e per ID prodotto (se per i supporti è specificato un valore di ID prodotto). RICOH ProcessDirector segnala anche se tutte le pagine di un lavoro sono state stampate a colori o solo con un inchiostro o toner di un unico colore, di solito nero.

I centri di costo vengono definiti nel file avanti.cfg.

Per assegnare un centro di costo e un colore lavoro per la segnalazione a una stampante:

  1. Nel portlet Stampanti, fare clic con il tasto destro del mouse sulla stampante e selezionare Proprietà.
  2. Nelal scheda Avanti Slingshot, selezionare un valore per la proprietà Centro di costo Slingshot.
  3. Per la proprietà Colore lavoro da segnalare:

    • Selezionare Nero per una stampante in bianco e nero o una stampante a colori impostate per stampare solo con inchiostro o toner nero.

    • Selezionare Colore per una stampante a colori impostata per la stampa a colori.

    • Selezionare Da lavoro per le stampanti Ricoh TotalFlow, soprattutto se i lavori sono stampati in una combinazione di pagine a un colore e pagine a colori.

    Nota: Questa proprietà non controlla se la stampante stampa a colori o solo con inchiostro o toner nero. La proprietà viene utilizzata solo per segnalare ad Avanti Slingshot le informazioni sull'inchiostro o sul toner.

  4. Selezionare un valore per la proprietà Unità di stampa da segnalare.
    Il valore selezionato viene sempre utilizzato per calcolare il volume del supporto. Tuttavia, viene utilizzato per il colore del lavoro solo se la proprietà Colore lavoro da segnalare è impostata su Nero o Colore.
  5. Fare clic su OK.

Quando un lavoro Avanti Slingshot viene eseguito in RICOH ProcessDirector, il tempo impiegato da ciascun lavoro sulla stampante viene indicato al centro di costo corretto nel sistema Avanti Slingshot. Il tempo di inizio sulla stampante corrisponde al momento in cui lo stato del lavoro passa ad Assegnato. Il tempo di completamento sulla stampante corrisponde al momento in cui lo stato del lavoro passa a Completato.

Al termine della stampa di ogni lavoro, RICOH ProcessDirector segnala le pagine o i fogli totali stampati su supporti specifici per nome e per ID prodotto (quando specificato). RICOH ProcessDirector segnala anche se tutte le pagine sono state stampate a colori o solo con un inchiostro o toner di un unico colore (di solito nero).

    Nota:
  • Se si assegna un valore alla proprietà Centro di costo Slingshot per una stampante, non includere l'operazione PrintJobs in una serie di operazioni che inviano informazioni sul centro di costo ad Avanti Slingshot.

1.2.4.29.6 Configurazione per l'invio di informazioni sul colore del lavoro a Slingshot

È possibile inviare informazioni sul colore dell'inchiostro o del toner utilizzato per stampare un lavoro da RICOH ProcessDirector a Slingshot.
Le informazioni sull'inchiostro o il toner che è possibile inviare a Slingshot variano in base al tipo di oggetto stampante RICOH ProcessDirector definito:
  • Per gli oggetti Stampante Ricoh TotalFlow: RICOH ProcessDirector recupera i valori per il numero di pagine a colori e a un solo colore stampate in un lavoro da RICOH TotalFlow Print Server.
  • Per altri oggetti stampante: RICOH ProcessDirector segnala che tutte le pagine del lavoro sono state stampate in nero o a colori.
Per configurare l'invio delle informazioni sul colore del lavoro a Slingshot:
  • Per gli oggetti Stampante Ricoh TotalFlow:
    1. Aprire il notebook delle proprietà della stampante e fare clic sulla scheda Avanti Slingshot.
    2. Assicurarsi che il valore Colore lavoro da segnalare sia impostato su Da lavoro.
  • Per tutti gli altri oggetti stampante:
    Il metodo raccomandato è quello di creare due oggetti stampante che rappresentano la stampante. Un oggetto stampa i lavori che vengono stampati a colori e l'altro stampa i lavori che utilizzano solo inchiostro o toner nero. Quindi, modificare i flussi di lavoro per inviare i lavori attraverso l'oggetto stampante corretto.
    1. Definire due oggetti stampante per rappresentare la stampante. Utilizzare gli stessi valori proprietà per entrambi ad eccezione di Nome e Colore lavoro da segnalare.
    2. Modificare qualsiasi flusso di lavoro che potrebbe elaborare lavori contenenti pagine a colori o nere per inviare lavori a colori all'oggetto stampante con Colore lavoro da segnalare impostato su Colore e inviare lavori con solo pagine nere all'oggetto stampante con Colore lavoro da segnalare impostato su Nero.
      • Utilizzare una proprietà del lavoro personalizzata, ad esempio Personalizzato 1, per assegnare ai lavori il valore Nero o A colori.

        Ad esempio, è possibile utilizzare un'operazione SetJobPropsFromTextFile o un'operazione AssignJobValues per impostare il valore della proprietà del lavoro Personalizzato 1.

      • Per impostare il valore per la proprietà del lavoro Stampante richiesta, separare il flusso di lavoro prima dell'operazione PrintJobs.
        • Su una sezione, aggiungere una regola che dice che se il valore di Personalizzato 1 è Nero, utilizzare un'operazione AssignJobValues per impostare il valore di Stampante richiesta sull'oggetto stampante la cui proprietà Colore lavoro da segnalare impostata su Nero.
        • Sull'altra sezione, aggiungere una regola che dice che se il valore di Personalizzato 1 è Colore, utilizzare un'operazione AssignJobValues per impostare il valore di Stampante richiesta sull'oggetto stampante la cui proprietà Colore lavoro da segnalare impostata su Colore.
        Nota: Non è possibile utilizzare la proprietà Colore lavoro da segnalare per pianificare i lavori sulle stampanti.

1.2.4.29.7 Invio dei dati di utilizzo dell'inchiostro ad Avanti Slingshot

È possibile configurare RICOH ProcessDirector per raccogliere i dati di utilizzo dell'inchiostro per i lavori inviati a stampanti specifiche. I dati raccolti vengono inviati ad Avanti Slingshot, insieme all'inchiostro caricato nella stampante per quel lavoro specifico.
Quando si configura una stampante a modulo continuo Ricoh in RICOH ProcessDirector, è possibile specificare quale inchiostro viene caricato nella stampante, utilizzando i nomi definiti in Avanti Slingshot. Quindi, quando i dati di utilizzo dell'inchiostro vengono inviati ad Avanti Slingshot nel ticket lavoro, i nomi degli inchiostri corrispondono. Per visualizzare le impostazioni dell'inchiostro, la stampante deve essere aggiunta come stampante Ricoh TotalFlow.
Per inviare i dati di utilizzo dell'inchiostro ad Avanti Slingshot:
  1. Assicurarsi che la stampante da utilizzare per raccogliere l'utilizzo dell'inchiostro sia definita in RICOH ProcessDirector come stampante Ricoh TotalFlow.
  2. Trovare i nomi degli inchiostri utilizzati su questa stampante nel client Avanti Slingshot:
    1. Accedere al client Avanti Slingshot.
    2. Nel riquadro di sinistra, andare a Inventario Elementi.
    3. Nel pannello Elemento - Vista tabella, andare all'elenco Classe elemento e selezionare Inchiostri.
    4. Identificare l'inchiostro in base al codice elemento e copiare il codice elemento inventario dal campo Codice elemento o il testo dal campo Descrizione 1.
  3. Aggiornare la stampante Ricoh TotalFlow con i nomi impostati in Avanti Slingshot:
    1. Accedere a RICOH ProcessDirector.
    2. Andare a Gestione Stampanti.
    3. Fare clic con il pulsante destro del mouse su una Stampante Ricoh TotalFlow esistente e selezionare Proprietà.
    4. Andare alla sezione Avanti Slingshot e inserire i nomi degli inchiostri presenti in Avanti Slingshot nei campi Codice elemento o Descrizione 1.
      Ad esempio, se per l'inchiostro nero il nome in Avanti Slingshot in Descrizione 1 è Nero-RPD, è necessario inserire lo stesso nome di inchiostro nel campo Inchiostro nero da Mappatura proprietà inchiostro in Avanti Slingshot in RICOH ProcessDirector. È anche possibile abbinare i nomi degli inchiostri in base ai valori del campo Codice elemento, ma se il codice elemento non viene trovato, non esiste o il campo è vuoto, l'abbinamento dei nomi degli inchiostri avviene in base al campo Descrizione 1.
  4. Per verificare se la configurazione è corretta, inviare un lavoro a questa stampante ad Avanti Slingshot. Confrontare i valori inviati da RICOH ProcessDirector con quelli ricevuti in Avanti Slinghsot:
    1. Accedere a RICOH ProcessDirector
    2. Fare clic con il pulsante destro del mouse nel portlet Lavori e selezionare Visualizza log.
    3. Individuare il messaggio di informazioni sull'inchiostro e cercare il nome dell'inchiostro e il valore della quantità.
    4. Accedere al client Avanti Slingshot.
    5. Andare a Produzione Vista lavoro per selezionare il lavoro.
    6. Nella scheda Materiali, cercare i valori dell'inchiostro nella colonna Utilizzato e confrontarli con i valori visualizzati nel log del lavoro in RICOH ProcessDirector.

1.2.4.29.8 Invio di informazioni sullo stato del lavoro ad Avanti Slingshot

Per lo scambio di informazioni sullo stato del lavoro tra Avanti Slingshot eRICOH ProcessDirector, occorre definire l'URL del sistema Avanti Slingshot su RICOH ProcessDirector.
    Nota:
  • Per un'implementazione standard di Slingshot, è necessario eseguire queste operazioni per lo scambio di informazioni con RICOH ProcessDirector. L'implementazione di Slingshot può richiedere operazioni differenti da queste operazioni.
  1. Accedere al client Avanti Slingshot.
  2. Accedere a Configurazione di sistema Generale e fare doppio clic su Tipo JDF.
  3. Selezionare la scheda Opzioni di connessione.
  4. Nel campo URL HTTP JMF, specificare l'URL per il server RICOH ProcessDirector: http://yourserver:15080/aiwservices/v1/jmf
    Sostituire yourserver con l'indirizzo IP o il nome host del server RICOH ProcessDirector in uso.
  5. Copiare l'URL dal campo URL HTTP di restituzione JMF negli appunti. L' URL HTTP di restituzione JMF è simile a http://AvantiServer:8081/servoy-service/rest_ws/avanti_jdf/jmf_inbound_processing/params?Username=UserName&Password=password
  6. Accedere a RICOH ProcessDirector.
  7. Accedere ad Amministrazione Impostazioni Avanti Slingshot
  8. Incollare l'URL dal campo URL HTTP di restituzione JMF nel campo URL Avanti e fare clic su OK.
      Importante:
    • Se si modifica la password del client Avanti Slingshot, è necessario aggiornare l'URL HTTP di restituzione JMF con la nuova password e copiare l' URL HTTP di restituzione JMF nel campo URL Avanti in RICOH ProcessDirector. Ad esempio, se si aggiorna la password con MyPassword e l'URL corrente è http://AvantiServer:8081/servoy-service/rest_ws/avanti_jdf/jmf_inbound_processing/params?Username=UserName&Password=password, modificare Password=password alla fine dell'URL con Password=MyPassword.

1.2.4.29.9 Modifica di un flusso di lavoro per l'invio di informazioni sul lavoro a Slingshot

Per inviare ad Avanti Slingshot l'informazione sul tempo necessario per il completamento di una singola operazione o di una serie di operazioni, è necessario specificare lo stato dell'azione cardine e il centro di costo Slingshot per una singola operazione o per la prima e l'ultima operazione della serie. Associando una o più operazioni a un centro di costo, si identifica il tempo impiegato complessivamente per l'elaborazione in base al centro di costo.
Non è necessario associare tutte le operazioni ai centri di costo Slingshot.

Quando si scelgono le operazioni da modificare in un flusso di lavoro, verificare che un lavoro venga elaborato attraverso un'operazione con la proprietà Stato attività cardine Slingshot con il valore Completato per ciascun centro di costo Slingshot a cui si desidera inviare informazioni.

Prima di modificare un flusso di lavoro, definire i centri di costoAvanti Slingshot Connect.

Per modificare un flusso di lavoro per l'invio di informazioni a Slingshot:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori attualmente elaborati nel flusso di lavoro potrebbero andare in errore.
  4. Per ciascuna operazione singola di cui si desidera inviare le informazioni del lavoro a Slingshot (associazione univoca dell'operazione al centro di costo):
    1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione e selezionare Proprietà.
    2. Per la proprietà Centro di costo Slingshot, selezionare il centro di costo Slingshot a cui si desidera inviare le informazioni sul lavoro.
    3. Per la proprietà Stato attività cardine Slingshot, selezionare Completato.
    4. Fare clic su OK.
  5. Per ciascuna serie di operazioni di cui si desidera inviare le informazioni sul lavoro a Slingshot:
    1. Fare clic con il tasto destro del mouse sulla prima operazione della serie e selezionare Proprietà.
    2. Per la proprietà Centro di costo Slingshot, selezionare il centro di costo Slingshot a cui si desidera inviare le informazioni sul lavoro.
    3. Per la proprietà Stato attività cardine Slingshot, selezionare In corso.
    4. Fare clic su OK.
        Nota:
      • Per le operazioni comprese tra la prima e l'ultima nella serie, non è necessario impostare le proprietà Centro di costo Slingshot e Stato attività cardine Slingshot. RICOH ProcessDirector indica al centro di costo Slingshot il tempo impiegato dal lavoro in queste operazioni, anche se le proprietà non sono impostate.
    5. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'ultima operazione nella serie, quindi selezionare Proprietà.
    6. Per la proprietà Centro di costo Slingshot, selezionare lo stesso centro di costo Slingshot selezionato per la prima operazione.
    7. Per la proprietà Stato attività cardine Slingshot, selezionare Completato.
    8. Fare clic su OK.
  6. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.
  7. Quando il flusso di lavoro elabora un lavoro, verificare che le informazioni sul lavoro vengano inviate al centro di costo specificato in Slingshot.
      Nota:
    • Per un'implementazione standard di Slingshot, è necessario eseguire queste operazioni per lo scambio di informazioni con RICOH ProcessDirector. L'implementazione di Slingshot può richiedere operazioni differenti da queste operazioni.
    1. Accedere al client Avanti Slingshot.
    2. Accedere a Configurazione di sistema Generale Log integrazione.
    3. Per il lavoro Slingshot, vengono visualizzare le voci Esporta nella colonna Tipo per il tipo JDF utilizzato da Slingshot per l'invio dei lavori a RICOH ProcessDirector.
    4. Se RICOH ProcessDirector importa il lavoro correttamente, vengono visualizzate le voci Importa nella colonna Tipo con HTTP nella colonna Metodo, Aggiornamento lavoro nella colonna Scopo ed Elaborazione file stato JMF in entrata nella colonna Dettagli risultato.
    5. Nel log integrazione, fare clic sulla freccia a sinistra del lavoro Slingshot.
    6. Fare clic su Modifica (Icona di modifica) per visualizzare il record del lavoro in Visualizzazione dettagli.
    7. Esaminare nuovamente i dettagli per la risoluzione dei problemi.
      Vengono visualizzate le informazioni di elaborazione relative ai centri di costo Slingshot assegnati alle operazioni del flusso di lavoro RICOH ProcessDirector o alla stampante.
        Nota:
      • L'ID dispositivo esterno per il centro di costo Slingshot ha lo stesso nome del centro di costo Avanti Slingshot Connect.
    8. Accedere a CRM Lavori.
    9. Selezionare il lavoro Slingshot.
    10. Fare clic sulla scheda Riepilogo costo.
      Vengono visualizzati i valori nella colonna Effettivo.
    11. Fare clic sulla scheda Attività cardine.
      Vengono visualizzate le attività per i centri di costo Slingshot con i segni di spunta nella colonna Eseguite.

1.2.4.30 Impostazione della funzione Quadient Inspire Connect

Dopo aver letto gli argomenti di Quadient Inspire Connect, è possibile impostare Quadient Inspire Connect eseguendo le relative attività descritte in questa sezione.
Una volta completata la configurazione iniziale, verificare i flussi di lavoro di Quadient Inspire Connect e assicurarsi che funzionino come previsto.

1.2.4.30.1 Impostazione dei modelli di operazione per l'invio di lavori a Quadient Inspire Designer

Copiare e personalizzare ComposeAFP e ComposePDF per inviare lavori per l'elaborazione in Quadient Inspire Designer.
Impostazione di un modello di operazione per l'invio di lavori a Quadient Inspire Designer:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Nel pannello di sinistra, fare clic su Modelli di operazione.
  3. Fare clic con il tasto destro del mouse sul modello di operazione ComposeAFP o ComposePDF e selezioanre Copia.
  4. Sulla pagina Copia, consultare e aggiornare i seguenti campi:
    • File di dati
    • Moduli dati
    • File di dati fissi
    • Moduli dati fissi
    • File LAVORO Quadient
    • Comando esterno
    • File WFD
  5. Fare clic su OK.

1.2.4.30.2 Configurazione per l'uso di Quadient Inspire Designer per i lavori di stampa AFP

Quadient Inspire Connect facilita la configurazione di flussi di lavoro in cui l'interazione con Quadient Inspire Designer viene utilizzata per generare o riformattare lavori di stampa AFP.

Prima di creare oggetti RICOH ProcessDirector e iniziare a configurarli, verificare che Quadient Inspire Designer sia presente nella variabile d'ambiente PATH dell'utente aiw1. Se non è possibile modificare il PATH, includere il percorso completo di Quadient Inspire Designer nella proprietà Comando esterno in tutte le sue occorrenze.

Per ogni flusso di lavoro sono richiesti i seguenti oggetti di sistema:

  1. Un'adeguata periferica di input

    Si consiglia di copiare una delle periferiche di input hot folder fornite con la funzionalità: HotFolderReformatAFP, HotFolderComposeAFPDataSubmitted o HotFolderComposeAFPDataRetrieved. Il Metodo di batch di tutte queste periferiche di input è impostato su Elenco. Se si prevede di inoltrare solo un file WFD come lavoro di stampa, impostare il Metodo di batch su Nessuno.

  2. Un'operazione basata sul modello di procedura ComposeAFP.
  3. Un flusso di lavoro che include tale operazione.

1.2.4.30.2.1 Definizione di un flusso di lavoro per l'invio di lavori AFP a Quadient Inspire Designer

Copiare e personalizzare uno dei flussi di lavoro AFP per creare un flusso di lavoro che invii lavori a Quadient Inspire Designer.
Questi flussi di lavoro AFP sono disponibili quando sono installate le funzioni Quadient Inspire Connect e supporto AFP. Questi flussi di lavoro includono:
  • ComposeAFPDataRetrieved

    Utilizzare questo flusso di lavoro per inviare un file WFD e uno o più file di dati raw a Quadient Inspire Designer, generare nuovi file AFP nel contesto del flusso di lavoro e memorizzare i file di dati in una posizione esterna.

    Questo flusso di lavoro prevede l'inoltro del file WFD indicato nel modello di operazione ComposeAFP. Viene creato un file di sostituzioni a partire dai valori delle proprietà File di dati e Moduli dati. I file di dati non vengono inoltrati come parte del lavoro; il flusso di lavoro prevede che i file siano presenti nelle posizioni elencate nel file di sostituzioni.

  • ComposeAFPDataSubmitted

    Utilizzare questo flusso di lavoro per inviare un file WFD e uno o più file di dati raw a Quadient Inspire Designer, generare nuovi file AFP nel contesto del flusso di lavoro e inoltrare i file di dati come parte del lavoro di stampa.

    Questo flusso di lavoro prevede l'inoltro di un file WFD e del file di dati.

      Nota:
    • È possibile inoltrare un solo file di dati come parte di un lavoro di stampa. Se per il lavoro sono richiesti più file di dati, è necessario memorizzarli in un'altra posizione e utilizzare il flusso di lavoro ComposeAFPDataRetrieved.
  • ReformatAFP

    Utilizzare questo flusso di lavoro per inviare un file AFP esistente a Quadient Inspire Designer per la riformattazione o altra operazione di modifica.

    Questo flusso di lavoro prevede l'inoltro di un file WFD e, facoltativamente, di un file AFP esistente.

Per definire un flusso di lavoro per l'invio di lavori a Quadient Inspire Designer:

  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic con il tasto destro del mouse sul flusso di lavoro appropriato dall'elenco e selezionare Copia.
  3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  4. Individuare il modello di operazione ComposeAFP:
    • Se il modello di operazione ComposeAFP fornito è stato copiato e rinominato, eliminare ComposeAFP e aggiungere il nuovo modello di operazione al flusso di lavoro.
    • Se il modello di operazione ComposeAFP fornito è stato modificato senza copiarlo, eliminare questa versione di ComposeAFP e aggiungere la versione modificata al flusso di lavoro.
  5. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione ComposeAPF e selezionare Proprietà per visualizzare i valori predefiniti del lavoro. Aggiornare eventuali valori diversi per questo flusso di lavoro.
  6. Fare clic su OK.
  7. Aggiungere e aggiornare eventuali ulteriori modelli di operazione richiesti per il flusso di lavoro.
  8. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.30.3 Configurazione per l'uso di Quadient Inspire Designer per i lavori di stampa PDF

Quadient Inspire Connect facilita la configurazione di flussi di lavoro in cui l'interazione con Quadient Inspire Designer viene utilizzata per generare o riformattare lavori di stampa PDF.

Prima di creare oggetti RICOH ProcessDirector e iniziare a configurarli, verificare che Quadient Inspire Designer sia presente nella variabile d'ambiente PATH dell'utente aiw1. Se non è possibile modificare il PATH, includere il percorso completo di Quadient Inspire Designer nella proprietà Comando esterno in tutte le sue occorrenze.

Per ogni flusso di lavoro sono richiesti i seguenti oggetti di sistema:

  1. Un dispositivo di input Hot folder appropriato

    Per un flusso di lavoro che utilizza un file WFD e uno o più file di dati raw per la generazione di un file PDF, si consiglia di impostare queste proprietà predefinite Batch dell'hot folder:

    • Metodo batch: Elenco
    • Modelli di dati: .*wfd$

    • Modelli elenco: .*lst$

    • Modelli di sovrascritture: un modello che corrisponde alle estensioni dei file raw che si prevede di utilizzare.

    Per un flusso di lavoro che accetta un file WFD e un PDF, quindi li invia a Quadient Inspire Designer per la riformattazione o la modifica, impostare queste proprietà Batch dell'hot folder:

    • Metodo batch: Modello
    • Modelli di dati: .*pdf$

    • Modello file: .*wfd$

    • Utilizzo file di spool: gmc

    • Modello di file obbligatorio: Sì

    • Tipo file di spool: wfd

    • Sequenza modello di file: 1

    Nota: Dopo aver aggiunto i valori per Modello file, Utilizzo file di spool, Modello di file obbligatorio, Tipo file di spool e Sequenza modello di file, accertarsi di fare clic sul pulsante Aggiungi.

  2. Un'operazione basata sul modello di procedura ComposePDF.
  3. Un flusso di lavoro che include tale operazione.

1.2.4.30.3.1 Definizione di un flusso di lavoro per l'invio di lavori PDF a Quadient Inspire Designer

Copiare e personalizzare uno dei flussi di lavoro PDF per creare un flusso di lavoro che invii lavori a Quadient Inspire Designer.

Per definire un flusso di lavoro per l'invio di lavori a Quadient Inspire Designer:

  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul flusso di lavoro PDF e selezionare Copia.
  3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  4. Nell'Editor flusso di lavoro, fare clic su Modelli operazione nell'angolo in alto a destra della finestra.
  5. Individuare il modello di procedura ComposePDF e aggiungerlo alla fase di ricezione prima dell'operazione OptimizePDF.
  6. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione ComposePDF e selezionare Proprietà.
  7. Aggiornare eventuali valori diversi per questo flusso di lavoro.
    • Per un flusso di lavoro che accetta un file WFD e uno o più file di dati raw per la generazione di un file PDF, si consiglia di utilizzare queste impostazioni:
      Proprietà Valore
      Lingua programma esterno Non impostato
      Comando esterno PNetTC ${Job.GMC.WFDFileLocation} ${Job.GMC.SetupDataFiles} -o MyOutput1 -e PDF -f ${getFileName(print, pdf, write)}
      File WFD ${getFileName(print, unknown, read)}
      Moduli dati -difDataInput1
      Moduli dati fissi Non impostato
      Codepage programma esterno UTF8
      Codici di ritorno validi 0,2
      File di dati ${getFileName(overrides, text, read)}
      File di dati fissi Non impostato
      File LAVORO Quadient Non impostato
    • Per un flusso di lavoro che accetta un file WFD e un PDF, quindi li invia a Quadient Inspire Designer per la riformattazione o la modifica, si consiglia di utilizzare queste impostazioni:
      Proprietà Valore
      Lingua programma esterno Non impostato
      Comando esterno PNetTC ${Job.GMC.WFDFileLocation} ${Job.GMC.SetupDataFiles} -o MyOutput1 -e PDF -f ${getFileName(print, pdf, write)}
      File WFD ${getFileName(gmc, wfd, read)}
      Moduli dati -PDFinParamInput1
      Moduli dati fissi Non impostato
      Codepage programma esterno UTF8
      Codici di ritorno validi 0,2
      File di dati ${getFileName(print, pdf, read)}
      File di dati fissi Non impostato
      File LAVORO Quadient Non impostato
  8. Fare clic su OK.
  9. Aggiungere e aggiornare eventuali ulteriori modelli di operazione richiesti per il flusso di lavoro.
  10. Salvare il flusso di lavoro.

1.2.4.31 Impostazione per l'uso di moduli elettronici

Dopo aver letto gli argomenti della panoramica di Sostituzione dei moduli prestampati, impostare l'uso di moduli elettronici effettuando le attività di configurazione descritte in questa sezione.

Una volta completata la configurazione, verificare i flussi di lavoro che combinano i moduli elettronici con i dati del lavoro per verificare che funzionano come previsto.

1.2.4.31.1 Aggiunta di moduli elettronici agli oggetti supporto

I moduli elettronici sono pagine nei file PDF aggiunte agli oggetti supporto. L'operazione CombinePDFWithForm o CombineAFPWithForm combina i dati della pagina PDF con i dati del lavoro PDF o AFP per creare un file di stampa che è possibile stampare su carta semplice.
Quando si selezionano le pagine nei file PDF da utilizzare come moduli elettronici, consigliamo che le dimensioni pagina corrispondano alle dimensioni pagina dei dati del lavoro.

Per creare una pagina in un file PDF a più pagine, non è necessario salvare la pagina come file PDF separato. È possibile specificare il file PDF a più pagine quando si aggiunge un modulo elettronico dall'oggetto supporto. Quindi selezionare una pagina nel file.

Per aggiungere moduli elettronici agli oggetti supporto:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Supporti.
  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'oggetto supporto e selezionare Proprietà.
  4. Per aggiungere un modulo elettronico alla parte anteriore o posteriore del supporto:
    1. Fare clic sull'icona Cartella per la proprietà Parte anteriore del modulo o Retro del modulo.
    2. Accedere al file PDF che contiene la pagina da utilizzare come modulo elettronico per il lato selezionato. Quindi fare clic su Apri.
    3. Selezionare la pagina nel file digitando il numero nel campo Usa pagina.
    4. Fare clic su Crea modulo.

      Per visualizzare il modulo, fare clic sul collegamento blu Parte anteriore del modulo o Retro del modulo.

      Per eliminare un modulo, fare clic su x a destra del collegamento blu.

    5. Per aggiungere un modulo elettronico all'altra parte del supporto, ripetere le operazioni.
  5. Impostare un valore per la proprietà Nome dei supporti per la stampa in base a come si desidera che l'operazione CombinePDFWithForm o CombineAFPWithForm elabori i lavori che richiedono questo supporto.

    Prendere in considerazione le esigenze di segnalazione del MIS (Management Information System). Considerare il modo in cui si desidera rintracciare e pagare i supporti.

    • Per lasciare tutte le occorrenze di questo nome supporto per l'intero lavoro per tutte le eccezioni di pagina, selezionare Nome corrente.
    • Per rimuovere tutte le occorrenze di questo nome supporto per l'intero lavoro da tutte le eccezioni di pagina, selezionare Nessuna.

      La sezione di questo valore non influisce sulle occorrenze di altri nomi supporto.

    • Sostituire tutte le occorrenze di questo nome supporto per l'intero lavoro per tutte le eccezioni di pagina, selezionare Selezionato. Quindi selezionare un nome stampante dall'elenco di nomi per tutti gli oggetti stampanti.

      La sezione di questo valore non influisce sulle occorrenze di altri nomi supporto.

  6. Fare clic su OK.
L'oggetto stampante è ora pronto per l'utilizzo con l'operazione CombinePDFWithForm o CombineAFPWithForm quando un lavoro in arrivo richiede i supporti per nome.

1.2.4.31.2 Esecuzione del flusso di lavoro di esempio che utilizza i moduli elettronici per stampare i lavori

Il flusso di lavoro ElectronicFormJobSample dimostra come combinare i moduli elettronici con i dati presenti nei file PDF per i lavori. Il flusso di lavoro di esempio consente di stampare alcuni lavori mediante la combinazione di moduli elettronici e dati. Stampa altri lavori su moduli prestampati. Il flusso di lavoro viene installato con la funzione Sostituzione dei moduli prestampati.

Il flusso di lavoro include due sezioni:

  • La sezione [1] Elettronica invia lavori con Elettronico incluso nel nome del lavoro tramite l'operazione CombinePDFWithForm, che combina i moduli elettronici con i dati. I lavori passano all'operazione CountPages. Quando i lavori raggiungono l'operazione PrintJobs, vengono stampati su carta comune.
  • La sezione [2] Prestampato invia i lavori che non includono Elettronico nel nome del lavoro direttamente all'operazione CountPages. Tali lavori ignorano l'operazione CombinePDFWithForm e sono stampati su moduli prestampati.

Gli oggetti e i file di esempio utilizzati in questo flusso di lavoro includono:

  • Flusso di lavoro: ElectronicFormJobSample
  • Dispositivo di input: ElectronicFormJobFolder
  • Oggetto supporto: ElectronicFrontAndBack
  • File PDF:
    • ElectronicJob.pdf
    • PreprintedJob.pdf

    Questi lavori a Facciata singola, che sono identici tranne che per i loro nomi lavoro, dispongono di 500 pagine di dati di nomi e indirizzi variabili con una formula di saluto.

    L'output di stampa di entrambi i lavori è pari a 500 lettere ai clienti, con informazioni sul programma di premi sulla parte anteriore e le note a piè di pagina sul retro.

    Il flusso di lavoro di esempio elabora il file PreprintedJob.pdf come lavoro a Facciata singola, stampato su un modulo prestampato, rappresentato dall'oggetto supporto ElectronicFrontAndBack. Il modulo prestampato presenta il testo statico di una lettera al cliente sulla parte anteriore e il testo statico delle note a piè di pagina sul retro.

    Il flusso di lavoro di esempio elabora il file ElectronicJob.pdf convertendolo da un lavoro a Facciata singola a un lavoro fronte/retro da stampare su carta comune. Il flusso di lavoro di esempio crea le pagine anteriori del lavoro fronte/retro combinando un modulo elettronico ai dati di nomi e indirizzi variabili. Il modulo elettronico presenta il testo statico della lettera a un cliente. Il flusso di lavoro di esempio crea le pagine posteriori del lavoro fronte/retro aggiungendo un modulo elettronico il testo statico delle note a piè pagina.

Per eseguire il flusso di lavoro di esempio:

  1. Fare clic sulla scheda Principale.
  2. Nel portlet Dispositivo di input, fare clic con il pulsante destro del mouse sulla hot folder ElectronicFormJobFolder e selezionare Abilita e connetti.

    Alla prima attivazione e connessione della hot folder, RICOH ProcessDirector invia i lavori ElectronicJob.pdf e PreprintedJob.pdf al flusso di lavoro ElectronicFormJobSample.

    I lavori vengono passano dal flusso di lavoro e si interrompono all'operazione PrintJobs. Entrambi i lavori si trovano nello stato Dispositivo non disponibile, in attesa che la stampante di esempio venga attivata.

  3. Rivedere l'oggetto supporto ElectronicFrontAndBack.
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Supporti.
    3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'oggetto supporto ElectronicFrontAndBack e selezionare Proprietà.
    4. Per visualizzare il modulo elettronico per la parte anteriore dei supporti, fare clic sul collegamento blu Parte anteriore del modulo.

      La pagina PDF utilizzata per la parte anteriore del modulo si apre in una nuova scheda del browser.

    5. Una volta conclusa la visualizzazione del modulo, chiudere la scheda.
    6. Per visualizzare il modulo elettronico per la parte posteriore dei supporti, fare clic sul collegamento blu Retro del modulo.

      La pagina PDF utilizzata per la parte posteriore del modulo si apre in una nuova scheda del browser.

    7. Una volta conclusa la visualizzazione del modulo, chiudere la scheda.
    8. Visualizzare il valore della proprietà Nome dei supporti per la stampa.
      La proprietà è impostata su Nessuno.
  4. Rivedere il lavoro PreprintedJob.pdf.
    1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Visualizza.

      Vengono visualizzate 500 pagine di dati di nomi e indirizzi variabili con una formula di saluto.

    2. Fare clic su Chiudi.
    3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Proprietà.
    4. Fare clic sulla scheda Generale.

      Fronte/retro è impostato su No.

    5. Fare clic sulla scheda Pianificazione.

      Il valore Supporti è ElectronicFrontAndBack.

  5. Rivedere il lavoro ElectronicJob.pdf.
    1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Visualizza.

      Vengono visualizzate 1.000 pagine: 500 lettere personalizzate, con dati di nomi e indirizzi variabili e testo statico relativo al programma di premi sul lato anteriore. Sul retro della lettera sono presenti note a piè di pagina con testo statico.

    2. Fare clic su Chiudi.
    3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Proprietà.
    4. Fare clic sulla scheda Generale.

      Fronte/retro è impostato su .

    5. Fare clic sulla scheda Pianificazione.

      Il valore Supporti è Non impostato.

    Il lavoro ElectronicJob.pdf è entrato nel flusso di lavoro con gli stessi valori di proprietà del lavoro PreprintedJob.pdf:

    • Fronte/retro è stato impostato su No.
    • Supporti è stato impostato su ElectronicFrontAndBack.

    Quando l'operazione CombinePDFWithForm ha elaborato il lavoro ElectronicJob.pdf, ha unito i moduli ai dati e ha modificato il lavoro da lavoro a Facciata singola a Fronte/retro.

    Poiché la proprietà Nome dei supporti per la stampa nell'oggetto supporto ElectronicFrontAndBack è impostata su Nessuno, l'operazione CombinePDFWithForm ha rimosso il nome supporto ElectronicFrontAndBack dal lavoro. Impostando la proprietà su Nessuno il lavoro viene stampato su qualsiasi tipo di carta utilizzata se i lavori non specificano il tipo di supporto.

1.2.4.31.3 Esecuzione del flusso di lavoro di esempio che utilizza i moduli elettronici per stampare i lavori con i documenti

Il flusso di lavoro ElectronicFormDocSample dimostra come combinare i moduli elettronici con i dati presenti nei file PDF per i lavori che contengono documenti. Il flusso di lavoro di esempio consente di stampare alcuni lavori mediante la combinazione di moduli elettronici e dati. Stampa altri lavori su moduli prestampati. Il flusso di lavoro viene installato con la funzione Sostituzione dei moduli prestampati.

Il flusso di lavoro include due sezioni:

  • La sezione [1] Elettronica invia lavori con Elettronico incluso nel nome del lavoro tramite l'operazione CombinePDFWithForm, che combina i moduli elettronici con i dati. I lavori passano all'operazione CountPages. Quando i lavori raggiungono l'operazione PrintJobs, vengono stampati su carta comune.
  • La sezione [2] Prestampato invia i lavori che non includono Elettronico nel nome del lavoro direttamente all'operazione CountPages. Tali lavori ignorano l'operazione CombinePDFWithForm e sono stampati su moduli prestampati.

Gli oggetti e i file di esempio utilizzati in questo flusso di lavoro includono:

  • Flusso di lavoro: ElectronicFormDocSample
  • Dispositivo di input: ElectronicFormDocFolder
  • Oggetti supporto:
    • SummaryAndDetails

      Questo oggetto supporto specifica i moduli elettronici per il primo foglio di un'istruzione con un riepilogo sulla parte anteriore e i dettagli sul retro.

    • DetailsDuplex

      Questo oggetto supporto specifica i moduli elettronici per i fogli con dettagli istruzione su entrambi i lati.

    • DetailsAndOffers

      Questo oggetto supporto specifica i moduli elettronici per l'ultimo foglio di un'istruzione con dettagli sulla parte anteriore e offerte sul retro.

  • File PDF:
    • ElectronicDoc.pdf
    • PreprintedDoc.pdf

    Questi lavori di stampa in Fronte/retro da 866 pagine, identici eccetto che per i nomi lavoro, contengono 300 documenti. Ogni documento è costituito dalle istruzioni per il cliente in due, quattro o sei pagine. Tutti i documenti contengono una pagina di riepilogo dei rendiconti, seguita da una o quattro pagine con i dettagli delle transazioni. Se l'ultima pagina di un documento non contiene i dettagli delle transazioni, nell'ultima pagina sono presenti le offerte.

  • File di controllo per le operazioni IdentifyPDFDocuments BuildPDFFromDocuments: ElectronicForm.ctl

    Questo file di controllo contiene i dati di eccezione di pagina per i documenti dei lavori.

Per eseguire il flusso di lavoro di esempio:

  1. Fare clic sulla scheda Principale.
  2. Nel portlet Dispositivo di input, fare clic con il pulsante destro del mouse sulla hot folder ElectronicFormDocFolder e selezionare Abilita e connetti.

    Alla prima attivazione e connessione della hot folder, RICOH ProcessDirector invia i lavori ElectronicDoc.pdf e PreprintedDoc.pdf al flusso di lavoro ElectronicFormDocSample.

    I lavori vengono passano dal flusso di lavoro e si interrompono all'operazione PrintJobs. Entrambi i lavori si trovano nello stato Dispositivo non disponibile, in attesa che la stampante di esempio venga attivata.

  3. Rivedere gli oggetti supporto SummaryAndDetails, DetailsDuplex e DetailsAndOffers.
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Supporti.
    3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'oggetto supporto SummaryAndDetails e selezionare Proprietà.
    4. Per visualizzare il modulo elettronico della parte anteriore, che contiene la parte statica della pagina di riepilogo dei rendiconti, fare clic sul collegamento blu Parte anteriore del modulo.

      La pagina PDF utilizzata per la parte anteriore del modulo si apre in una nuova scheda del browser.

    5. Una volta conclusa la visualizzazione del modulo, chiudere la scheda.
    6. Per visualizzare il modulo elettronico della parte posteriore, che contiene la parte statica della pagina dei dettagli istruzione, fare clic sul collegamento blu Retro del modulo.

      La pagina PDF utilizzata per la parte posteriore del modulo si apre in una nuova scheda del browser.

    7. Una volta conclusa la visualizzazione del modulo, chiudere la scheda.
    8. Visualizzare il valore della proprietà Nome dei supporti per la stampa.

      La proprietà è impostata su Nome corrente.

    9. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'oggetto supporto DetailsDuplex e selezionare Proprietà.
    10. Visualizzare i moduli elettronici per la parte anteriore e posteriore del supporto.

      Entrambi i moduli contengono la parte statica della pagina dei dettagli istruzione.

    11. Visualizzare il valore della proprietà Nome dei supporti per la stampa.

      La proprietà è impostata su Nome corrente.

    12. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'oggetto supporto DetailsAndOffers e selezionare Proprietà.
    13. Visualizzare i moduli elettronici per la parte anteriore e posteriore del supporto.

      Il modulo del lato anteriore contiene la parte statica della pagina dei dettagli istruzione. Il modulo per il retro contiene una pagina di offerte (con contenuti statici).

    14. Visualizzare il valore della proprietà Nome dei supporti per la stampa.

      La proprietà è impostata su Selezionato. Letter semplice.

  4. Rivedere il lavoro PreprintedDoc.pdf.
    1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Visualizza.

      È possibile visualizzare un lavoro da 866 pagine con 300 documenti. Ogni documento contiene le istruzioni per il cliente in due, quattro o sei pagine. È possibile visualizzare i dati variabili del riepilogo di istruzioni e dei dettagli delle transazioni.

    2. Fare clic su Chiudi.
    3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Eccezioni di pagina.

      È possibile visualizzare un elenco di 265 eccezioni di pagina, per tutte le pagine di tutti i documenti del lavoro. Il lavoro richiede tre moduli prestampati.

      • La maggior parte delle eccezioni di pagina valgono per i supporti SummaryAndDetails, utilizzati per le prime due pagine di ogni istruzione.
      • Se un'istruzione ha quattro pagine e una pagina di riepilogo e due pagine di dettagli sulle transazioni, per le pagine 3-4 viene utilizzato il supporto DetailsAndOffers.
      • Se un'istruzione ha quattro pagine e una pagina di riepilogo e tre pagine di dettagli sulle transazioni, per le pagine 3-4 viene utilizzato il supporto DetailsDuplex.
      • Se un'istruzione ha sei pagine e una pagina di riepilogo e quattro pagine di dettagli sulle transazioni, per le pagine 3-4 viene utilizzato il supporto DetailsDuplex. Il supporto DetailsAndOffers è utilizzato per le pagine 5-6.

  5. Rivedere il lavoro ElectronicDoc.pdf.
    1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Visualizza.

      È possibile visualizzare un lavoro da 866 pagine con 300 documenti. Ogni documento contiene le istruzioni per il cliente in due, quattro o sei pagine. È possibile visualizzare i dati variabili e statici del riepilogo di istruzioni e dei dettagli delle transazioni. Se l'ultima pagina di un documento non include i dettagli delle transazioni, verranno visualizzate le offerte.

      • Guardare le pagine 1-4, il primo documento del lavoro. I moduli elettronici della parte anteriore e posteriore del supporto SummaryAndDetails sono stati combinati alle pagine 1-2. I moduli elettronici della parte anteriore e posteriore del supporto DetailsAndOffers sono stati combinati alle pagine 3-4.
      • Guardare le pagine 5-6, il secondo documento del lavoro. I moduli elettronici della parte anteriore e posteriore del supporto SummaryAndDetails sono stati combinati a quelle pagine.
      • Guardare le pagine 301-304, che costituiscono un insieme di istruzioni su quattro pagine, con una pagina di riepilogo e tre pagine di dettagli sulle transazioni. I moduli elettronici della parte anteriore e posteriore del supporto SummaryAndDetails sono stati combinati alle pagine 301-302. I moduli elettronici della parte anteriore e posteriore del supporto DetailsDuplex sono stati combinati alle pagine 303-304.
      • Guardare le pagine 305-310, che costituiscono un insieme di istruzioni su sei pagine, con una pagina di riepilogo e quattro pagine di dettagli sulle transazioni. I moduli elettronici della parte anteriore e posteriore del supporto SummaryAndDetails sono stati combinati alle pagine 305-306. I moduli elettronici della parte anteriore e posteriore del supporto DetailsDuplex sono stati combinati alle pagine 307-308. I moduli elettronici della parte anteriore e posteriore del supporto DetailsAndOffers sono stati combinati alle pagine 309-310.

    2. Fare clic su Chiudi.
    3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Eccezioni di pagina.

      È possibile visualizzare un elenco di 265 eccezioni di pagina, per tutte le pagine di tutti i documenti del lavoro.

      Nell'elenco sarà possibile visualizzare SummaryAndDetails e DetailsDuplex in quanto la loro proprietà Nome dei supporti per la stampa è impostata su Nome corrente. L'operazione CombinePDFWithForm combina i moduli elettronici per i supporti SummaryAndDetails e DetailsDuplex ai dati, ma non modifica i nomi supporto.

      Nell'elenco è possibile vedere LetterPlain perché la proprietà Nome dei supporti per la stampa del supporto DetailsAndOffers è impostata su Selezionato: Letter semplice. L'operazione CombinePDFWithForm combina i moduli elettronici per i supporti DetailsAndOffers ai dati e modifica il nome supporto DetailsAndOffers in LetterPlain.

    Mantenendo i nomi supporto SummaryAndDetails e DetailsDuplex associati ai lavori una tipografia può utilizzare una carta diversa per questi fogli. La tipografia può anche segnalare i costi della carta al suo sistema di gestione delle informazioni tramite il suo MIS.

1.2.4.31.4 Modifica di un flusso di lavoro per l'utilizzo di moduli elettronici con i lavori PDF

È possibile aggiungere un'operazione basata sul modello di operazione CombinePDFWithForm a un flusso di lavoro per combinare un modulo elettronico con i dati per i lavori AFP.
Prima di aggiungere l'operazione al flusso di lavoro, verificare i moduli prestampati utilizzati per stampare i lavori elaborati dal flusso di lavoro. Aggiungere i moduli elettronici agli oggetti supporto per i moduli prestampati da stampare su carta semplice. Non è necessario definire i moduli elettronici per tutti i moduli prestampati utilizzati dal flusso di lavoro. È possibile i moduli elettronici solo per i moduli prestampati da sostituire.
Per modificare un flusso di lavoro per l'utilizzo di moduli elettronici con i lavori PDF:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera modificare.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Verificare le operazioni nel flusso di lavoro e decidere dove si desidera aggiungere l'operazione CombinePDFWithForm.

    Per modificare un flusso di lavoro semplice che elabora i lavori PDF, è possibile collocare un'operazione CombinePDFWithForm dopo l'operazione OptimizePDF (se esiste) e prima dell'operazione CountPages.

    Per modificare un flusso di lavoro che elabora i lavori PDF che contengono i documenti, è possibile collocare un'operazione CombinePDFWithForm dopo l'operazione BuildPDFFromDocuments.

  5. Aggiungere l'operazione CombinePDFWithForm al flusso di lavoro nella posizione appropriata.
  6. Salvo in presenza di requisiti di elaborazione speciali, utilizzare i valori predefiniti per le proprietà File PFD combinato e File di output JDF dell'operazione.

    Se si specificano altri valori, il file PDF combinato non diventa il file di stampa corrente utilizzato dalle operazioni successive. Analogamente, il file JDF creato dall'operazione non diventa il file JDF utilizzato per le operazioni successive.

  7. Se si prevede di utilizzare una stampante che non supporta le eccezioni lati pagina nei ticket di lavoro JDF, impostare la proprietà Elaborazione di fogli a facciata singola su Inserisci pagine posteriori vuote. Se la stampante è in grado di elaborare le eccezioni lati pagina, selezionare Aggiungi eccezioni lati pagina a JDF per impedire l'addebito di eventuali costi da parte del vendor della stampante per i lati posteriori vuoti sui lavori fronte/retro.
  8. Opzionale: Aggiungere una sezione che ignora l'operazione CombinePDFWithForm per elaborare i lavori che non sono pronti a utilizzare l'uso di moduli elettronici. I lavori stampano sui moduli prestampati quando superano questa sezione. Se si aggiunge la sezione, lo stesso flusso di lavoro può elaborare i lavori pronti per utilizzare i moduli elettronici e i lavori che non sono pronti.

    Per inviare i lavori a diverse sezioni a seconda se utilizzano i moduli elettronici, impostare una regola su una delle sezioni. Ad esempio, se si desidera che i lavori con Nome clienteAcme o Pinnacle utilizzino i moduli elettronici, è possibile impostare questa regola sulla sezione con l'operazione CombinePDFWithForm:

    • Job.CustomerName = 'Acme' OR Job.CustomerName = 'Pinnacle'

    I lavori con Nome clienteBank10 o Standard ignorano l'operazione CombinePDFWithForm e continuano a stampare su moduli prestampati.

  9. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.
  10. Testare il flusso di lavoro per verificare che funzioni correttamente.

    Controllare i lavori elaborati dall'operazione CombinePDFWithForm per assicurarsi che eseguano la stampa sui supporti specificati dalla proprietà Nome dei supporti per la stampa dell'oggetto supporto.

Se un oggetto supporto include un modulo per il retro del supporto, l'operazione CombinePDFWithForm modifica i lavori a Facciata singola che richiedono il supporto in Fronte/retro. Ad esempio, un lavoro a Facciata singola presenta quattro pagine. La proprietà PLE Media specifica Form12 per la pagina 3. L'oggetto supporto Form12 specifica un modulo elettronico per la parte posteriore del supporto.

Quando l'operazione elabora il lavoro:

  • Converte il lavoro in Fronte/Retro.
  • Aggiunge tre pagine vuote, rispettivamente dopo le pagine 1, 2 e 4.
  • Aggiunge una pagina con i dati per Form12 dopo la pagina 3.

Quando un oggetto supporto include un modulo per la parte posteriore del supporto e il ticket di lavoro JDF associato al lavoro specifica facciata singola per il lavoro, ma include eccezioni di pagina per alcune pagine fronte/retro, l'operazione CombinePDFWithForm modifica i lavori a facciata singola che richiedono il supporto in fronte/retro. Ad esempio, un lavoro a Facciata singola presenta quattro pagine. La proprietà PLE Media specifica Form99 per le pagine 2 e 3. L'oggetto supporto Form99 specifica un modulo elettronico per la parte posteriore del supporto.

Quando l'operazione elabora il lavoro:

Se la proprietà per l'elaborazione del foglio a facciata singola è impostata su Inserisci pagine posteriori vuote, l'operazione:

  1. Converte il lavoro in Fronte/Retro.
  2. Aggiunge una pagina vuota dopo la pagina 1.
  3. Aggiunge una pagina con i dati per Form99 sul retro delle pagine 2 e 3.

    Il retro della pagina 3 contiene i dati da pagina 4 e i dati per Form99.

Se la proprietà per l'elaborazione del foglio a facciata singola è impostata su Aggiungi eccezioni lati pagina a JDF, l'operazione:

  1. Non modifica la proprietà Fronte/retro per il lavoro da Facciata singola.
  2. Aggiunge una nuova eccezione lato pagina fronte/retro per pagina 2 nel JDF.
  3. Aggiunge una pagina con i dati per Form99 sul retro delle pagine 2 e 3.

1.2.4.31.5 Modifica di un flusso di lavoro per l'utilizzo di moduli elettronici con i lavori AFP

È possibile aggiungere un'operazione basata sul modello di operazione CombineAFPWithForm a un flusso di lavoro per combinare un modulo elettronico con i dati per i lavori AFP.

L'operazione aggiunge pagine PDF come sovrapposizioni supporto alle mappe supporto e crea una definizione modulo in linea contenente queste mappe supporto.

    Nota:
  • Il modello di procedura CombineAFPWithForm è disponibile quando sono installate le funzioni Sostituzione dei moduli prestampati, Supporto Documenti PDF, e Supporto AFP.
  • L'operazione ignora qualsiasi valore impostato per le proprietà del lavoro Supporti e Supporti PLE.
  • Non è possibile aggiungere un modulo elettronico al lato di un foglio se il lato presenta già otto sovrapposizioni supporto.

Prima di aggiungere l'operazione al flusso di lavoro:

  • Verificare le stampanti utilizzate per stampare i lavori elaborati dal flusso di lavoro. L'output dell'operazione può essere stampato solo sulle stampanti AFP che supportano i contenitori di oggetti PDF nei dati AFP.
  • Verificare i moduli prestampati utilizzati per stampare i lavori elaborati dal flusso di lavoro. Aggiungere i moduli elettronici agli oggetti supporto per i moduli prestampati da stampare su carta semplice. Non è necessario definire i moduli elettronici per tutti i moduli prestampati utilizzati dal flusso di lavoro. È possibile i moduli elettronici solo per i moduli prestampati da sostituire.
  • Verificare le mappe del supporto utilizzate per stampare i lavori elaborati dal flusso di lavoro. Se le mappe del supporto specificano i numeri vassoio, definire un file di associazione vassoio che sostituisce i numeri vassoio con i nomi supporto.

    Per creare il file, utilizzare un editor che salva il testo in formato UTF-8:

    • Associare ciascun vassoio a un nome supporto RICOH ProcessDirector su una riga separata.
    • Iniziare ciascuna riga con traytomedia, uno spazio, il numero vassoio e due punti (:).
    • Dopo i due punti, inserire il nome supporto RICOH ProcessDirector tra virgolette.

      Uno spazio vuoto su entrambi i lati dei due punti è facoltativo.

      In questo esempio, vengono associati due vassoi ai nomi supporto RICOH ProcessDirector:

      traytomedia 1 : "Letter Preprinted"
      traytomedia 2 : "A3"

      Accertarsi che le lettere minuscole/maiuscole del nome supporto corrispondano agli attributi del supporto RICOH ProcessDirector corrispondano a quelle della mappa del supporto. Letter Blue e LETTER BLUE non corrispondono.

      Se si specifica un nome supporto che non è un oggetto supporto RICOH ProcessDirector, l'operazione ignora il nome supporto. Il numero del vassoio resta nella mappa del supporto.

    • Salvare l'associazione in un file di testo in formato UTF-8.

      Ad esempio, è possibile fornire al file un'estensione CFG e salvarlo in una sottodirectory della directory /aiw/aiw1/control_files (Linux) o della directory C:\aiw\aiw1\control_files (Windows).

Per modificare un flusso di lavoro per l'utilizzo di moduli elettronici con i lavori AFP:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera modificare.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Verificare le operazioni nel flusso di lavoro e decidere dove si desidera aggiungere l'operazione CombineAFPWithForm.

    Se il flusso di lavoro include un comando afpnorm in un'operazione basata sul modello di operazione RunExternalProgram, collocare l'operazione CombineAFPWithForm dopo l'operazione RunExternalProgram. È possibile utilizzare il comando afpnorm per inserire i campi strutturati IMM prima della prima pagina di ciascun documento in un file AFP.

    Per modificare un flusso di lavoro semplice che elabora i lavori AFP, è possibile collocare un'operazione CombineAFPWithForm dopo l'operazione UseInlineFormDefinition (se esiste) e prima dell'operazione EnableRepositioning.

    Per modificare un flusso di lavoro che elabora i lavori AFP che contengono documenti, è possibile collocare un'operazione CombineAFPWithForm dopo l'operazione BuildAFPFromDocuments (se esiste) e prima dell'operazione EnableRepositioning.

  5. Aggiungere l'operazione CombineAFPWithForm al flusso di lavoro nella posizione appropriata.
  6. Visualizzare le proprietà per l'operazione:
    • Salvo in presenza di requisiti di elaborazione speciali, utilizzare il valore predefinito per la proprietà File AFP combinato.

      Se si specifica un altro valore, il file AFP combinato non diventa il file di stampa corrente utilizzato dalle operazioni successive.

    • Se è stato definito un file di associazione vassoio, impostare il valore della proprietà File di associazione vassoio sul percorso completo e il nome del file.

      È possibile utilizzare la notazione del simbolo RICOH ProcessDirector per il nome del file. Vedere l'esempio al termine di questa procedura.

  7. Opzionale: Aggiungere una sezione che ignora l'operazione CombineAFPWithForm per elaborare i lavori che non sono pronti a utilizzare l'uso i moduli elettronici. I lavori stampano sui moduli prestampati quando superano questa sezione. Se si aggiunge la sezione, lo stesso flusso di lavoro può elaborare i lavori pronti per utilizzare i moduli elettronici e i lavori che non sono pronti.

    Per inviare i lavori a diverse sezioni a seconda se utilizzano i moduli elettronici, impostare una regola su una delle sezioni. Ad esempio, se si desidera che i lavori con Nome clienteAcme o Pinnacle utilizzino i moduli elettronici, è possibile impostare questa regola sulla sezione con l'operazione CombineAFPWithForm:

    • Job.CustomerName = 'Acme' OR Job.CustomerName = 'Pinnacle'

    I lavori con Nome clienteBank10 o Standard ignorano l'operazione CombineAFPWithForm e continuano a stampare su moduli prestampati.

  8. Salvare il flusso di lavoro.
  9. Abilitare il flusso di lavoro e provarlo per verificare che funzioni correttamente.

    Controllare i lavori elaborati dall'operazione CombineAFPWithForm per assicurarsi che eseguano la stampa sui supporti specificati dalla proprietà Nome dei supporti per la stampa dell'oggetto supporto.

L'operazione CombineAFPWithForm può elaborare i lavori AFP che utilizzano una definizione di modulo in linea o una definizione di modulo esterna. L'operazione crea un file AFP combinato che utilizza una definizione di modulo in linea. Se l'operazione AFP utilizza una definizione di modulo esterna, l'operazione incorpora la definizione di modulo modificata con nuove mappe supporto in linea nel file AFP combinato.

Se un oggetto supporto include un modulo elettronico per la parte posteriore e la mappa del supporto specifica la stampa a facciata singola, l'operazione CombineAFPWithForm modifica la mappa del supporto:

  • Converte la stampa a facciata singola in fronte/retro.
  • Attiva l'indicatore Lato posteriore costante.
  • Esegue il wrapping del file PDF per il modulo elettronico richiesto in una sovrapposizione e assegna la sovrapposizione alla parte posteriore del supporto.

Utilizzo di un file di associazione vassoio diverso per ciascuna stampante

In questo esempio, viene utilizzato un file di associazione vassoio diverso per ciascuna stampante che è possibile richiedere per i lavori AFP.

Denominare ciascun file con il valore della proprietà Stampante richiesta (nome del database Job.RequestedPrinter) e un'estensione CFG.

Archiviare i file nella sottodirectory tray_mapping della directory control_files.

Impostare questo valore per la proprietà File di associazione vassoio:

  • /aiw/aiw1/control_files/tray_mapping/${Job.RequestedPrinter}.cfg su Linux
  • C:\aiw\aiw1\control_files\tray_mapping\${Job.RequestedPrinter}.cfg su Windows

1.2.4.32 Configurazione delle funzioni di elaborazione dei documenti

Per configurare le funzioni di elaborazione dei documenti, definire le proprietà personalizzate del documento necessarie e poi aggiornarle per renderle disponibili al sistema. Utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per file PDF o RICOH Visual Workbench per file AFP, utilizzando i documenti nei lavori PDF o AFP. Configurare i flussi di lavoro PDF o AFP per elaborare documenti. Infine, effettuare modifiche per massimizzare le prestazioni di elaborazione dei documenti sul sistema.

Le parti sulla configurazione del flusso di lavoro in questa sezione si applicano alle funzioni Supporto Documenti PDF e Supporto AFP, che aggiungono funzioni di base per l'elaborazione dei documenti. Per configurare i flussi di lavoro per esigenze speciali, come l'archiviazione di informazioni su documenti in un repository, consultare le informazioni di configurazione per la funzione che aggiunge le funzioni e gli oggetti specializzati. Esempi di queste funzioni di elaborazione documenti sono:

  • Archivia
  • Verifica automatizzata
  • Imbustatrice
  • Postal Enablement
  • Gestione preferenza

Se si ottengono risultati inattesi quando si elabora un file PDF 2.0 con un'operazione basata sull'operazione IdentifyPDFDocuments, effettuare una delle operazioni seguenti:

  • Utilizzare la versione del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat fornita con RICOH ProcessDirector versione 3.6 o successiva per aggiornare il file di controllo. Ricordare per copiare il file di controllo nella posizione corretta RICOH ProcessDirector per poterlo usare.
  • Inserire un'operazione basata sul modello di operazione OptimizePDF nel flusso di lavoro prima dell'operazione IdentifyPDFDocuments.

1.2.4.32.1 Definizione delle proprietà del documento personalizzate

Utilizzare proprietà di documento personalizzate per estrarre dati da ogni documento all'interno di un lavoro. Innanzitutto è necessario definire le proprietà di documento personalizzate in RICOH ProcessDirector, quindi associare i dati nei documenti alle proprietà di documento. Quando un processo avanza nel flusso di lavoro, l'operazione IdentifyPDFDocuments (file PDF) o IdentifyDocuments (file AFP) estrae i dati.

identificare i dati che si desidera estrarre dai documenti. Se RICOH ProcessDirector offre una proprietà di documento appropriata, utilizzare quella anziché definire una proprietà di documento personalizzata.

Per esempio, si desidera estrarre il numero di conto, il nome del cliente, l'inidirizzo e-mail e la data del rendiconto da ciascun documento nel lavoro. RICOH ProcessDirector offre una proprietà di documento, Indirizzo email, per estrarre gli indirizzi email. Definire proprietà di documento personalizzate per il numero di conto, nome cliente e data di rendiconto.

    Nota:
  • Se si utilizzano proprietà di documento personalizzate, a partire dalla versione 3.11.2, è possibile crearle nella scheda Gestione, utilizzando Oggetti Proprietà personalizzate.

    È possibile scegliere il nome del database e l'etichetta che viene visualizzata nei notebook delle proprietà e nelle intestazioni delle colonne. Si può anche scegliere il tipo di dati da memorizzare nella proprietà e l'accesso predefinito che i diversi gruppi di utenti hanno per la proprietà, senza aggiungerli al file docCustomDefinitions.xml.

    Per ulteriori informazioni, consultare gli argomenti Proprietà personalizzate di lavori e documenti e Creazione e attivazione di proprietà personalizzate.

  • Se le proprietà di documento personalizzate sono già state definite in un file docCustomDefinitions.xml, è possibile continuare a usarle. Non ricrearle dalla scheda Gestione. Utilizzare questa scheda solo per creare nuove proprietà di lavori o documenti.
  • Se si desidera utilizzare la nuova funzione resa disponibile in RICOH ProcessDirector nella versione 3.11.2 per creare una proprietà personalizzata:
Per definire proprietà del documento personalizzate:
  1. Scegliere il tipo di proprietà documento personalizzata:
    • Proprietà del database
    • Proprietà non consentita

    Per ulteriori informazioni su ogni tipo di proprietà di documento personalizzata e su come definirle, consultare al sezione sul file docCustomDefinitions.xml nel centro informazioni.

  2. Scegliere un nome database (interno) per la proprietà di documento personalizzata.

    Per esempio, definire una proprietà di documento personalizzata col nome database Doc.Custom.AccountNumber.

      Nota:
    • Consigliamo di far cominciare i nomi dei database delle proprietà del documento personalizzate con Doc.Custom. Se non si utilizza questa convenzione di denominazione, verificare che nessuna delle proprietà di documento personalizzate abbia lo stesso nome database di una proprietà di documento definita automaticamente da RICOH ProcessDirector.

    • Non utilizzare un numero subito dopo il punto (.) nel nome del database. Ad esempio, il nome di database Doc.3rdLineAddress non è valido.
    • Non eliminare le proprietà di documento personalizzate dopo averle aggiunte al file docCustomDefinitions.xml .

    • Non modificare il nome (nome database), dataType, o dbType di una proprietà di documento personalizzata. Il sistema consente di modificare didascalia (nome interfaccia utente), shortCaption, descrizione, e accesso.

  3. Scegliere un nome interfaccia utente (didascalia) per la proprietà di documento personalizzata.

    Per esempio, definire una proprietà di documento personalizzata col nome di interfaccia utente Numero conto.

      Nota:
    • Si consiglia di non definire una proprietà di documento personalizzata con lo stesso nome di interfaccia utente di una proprietà documento fornita da RICOH ProcessDirector.
  4. Scegliere un datatype (dataType) per la proprietà di documento personalizzata.

    Tra gli esempi ci sono String, Integer, IntegerNonNeg, e Timestamp.

  5. Per le proprietà del database:
    1. Scegliere un tipo di database (dbType).

      Per il datatype String i tipi di database sono char, varchar e long varchar.

      Per il datatype Integer i tipi di database sono smallint, bigint, e integer.

      Per il datatype Timestamp il tipo di database è Timestamp.

    2. Scegliere il livello di accesso che gli utenti hanno alla proprietà di documento personalizzata:

      • attrWriteAdmin

        I membri del gruppo di sicurezza Amministratore hanno autorizzazione di scrittura. I membri dei gruppi di sicurezza Monitor, Operatore e Supervisore hanno autorizzazione di lettura.

      • attrWriteAdminSuper

        I supervisori e amministratori hanno autorizzazione di scrittura. I monitor e operatori hanno autorizzazione di lettura.

      • attrWriteAdminSuperOper

        Operatori, supervisori e amministratori hanno autorizzazione di scrittura. I monitor hanno autorizzazione di lettura.

      Se non si specifica un livello di accesso, gli amministratori hanno autorizzazione di scrittura. I monitor, operatori e supervisori hanno autorizzazione di lettura.

        Nota:
      • Se sono stati creati gruppi di sicurezza personali, essi ricevono lo stesso accesso alle proprietà di documento personalizzate che hanno i gruppi di sicurezza RICOH ProcessDirector copiati per creare i gruppi personali.

    3. Scegliere una breve didascalia.

      La breve didascalia viene mostrata nelle intestazioni delle colonne della tabella.

      Per esempio, definire una proprietà di documento personalizzata con la breve didascalia Num conto.

    4. Scegliere una descrizione.

      L'interfaccia utente mostra la descrizione come supporto alla proprietà documento personalizzata.

      Per esempio, definire una proprietà di documento personalizzata con la descrizione Numero di conto del cliente.

  6. Modificare il file di configurazione delle proprietà del documento:
    • La prima volta che si definiscono le proprietà del documento personalizzate, effettuare una copia del file di esempio fornito. Andare alla seguente directory:
      • /aiw/aiw1/samples/config in Linux

      • C:\aiw\aiw1\samples\config in Windows

    • Quando si definiscono più proprietà di documento, effettuare una copia del file in uso. Andare alla seguente directory:
      • /aiw/aiw1/config su Linux

      • C:\aiw\aiw1\config in Windows

  7. Copiare il file docCustomDefinitions.xml in una directory di lavoro e modificare il file.

    Conservare una copia di backup del file modificato per scopi di ripristino.

    Per esempio, queste righe aggiungono due proprietà di documento al database con i nomi database Doc.Custom.AccountNumber e Doc.Custom.StatementDate al file:

    <docProperty name="Doc.Custom.AccountNumber"
       datatype="String"
       dbType="varchar (32)"
       access="attrWriteAdmin"
       shortCaption="Acount number"
       caption="Account number"
       description="Customer account number"/>
    
    <docProperty name="Doc.Custom.StatementDate"
       datatype="Timestamp"
       dbType="Timestamp"
       access="attrWriteAdmin"
       shortCaption="Statement date"
       caption="Statement date"
       description="The date the statement was created"/>
      Nota:
    • La riga name definisce il nome del database. La riga caption rappresenta il nome dell'interfaccia utente.

    Queste righe aggiungono due proprietà documento limitate con nomi interni Doc.Custom.SSNumber e Doc.Custom.CheckAmt al file:

    <limitedProperties>
    
       <docProperty name="Doc.Custom.SSNumber"
          datatype="String"
          caption="Social Security number"/>
    
       <docProperty name="Doc.Custom.CheckAmt"
          datatype="String"
          caption="Check total"/>
    
    </limitedProperties>
  8. Utilizzare un editor XML per convalidare la propria sintassi.
  9. Copiare il file modificato in:
    • /aiw/aiw1/config/docCustomDefinitions.xml (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\config\docCustomDefinitions.xml (Windows)
  10. Per visualizzare correttamente le proprietà di un nuovo documento sull'interfaccia utente, modificare il file docCustomDefinitions.properties per una o più lingue. Se non si definiscono le etichette per le nuove proprietà in questo file, si vedranno solo i nomi dei database per le proprietà nell'interfaccia utente. Vedere Nominare proprietà personalizzate del documento in più di una lingua per i passaggi di modifica del file.
  11. Rendere le proprietà del documento personalizzate definite disponibili per RICOH ProcessDirector:
    1. Eseguire l'utilità docCustom.
      La prima volta che si esegue l'utilità docCustom , essa crea la funzione Proprietà documento personalizzato e la aggiunge a Feature Manager. Quando si esegue nuovamente l'utilità, essa aggiorna la funzione Proprietà documento personalizzato in Feature Manager.
    2. Usare l'utilità Feature Manager per installare o aggiornare la funzione Proprietà del documento personalizzato.
  12. Caricare le proprietà di documento personalizzato RICOH ProcessDirector aggiornate nello strumento che si utilizza per configurare le proprietà del documento:
    • Se si dispone della funzione Supporto Documenti PDF caricare le proprietà di documento RICOH ProcessDirector in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

      Per ulteriori dettagli, vedere la relativa sezione nel centro informazioni.

    • Se si dispone della funzione Supporto AFP, utilizzare uno di questi metodi per avviare RICOH Visual Workbench:
      • Avviare RICOH Visual Workbench dal server RICOH ProcessDirector.

      • Sostituire l'applicazione RICOH Visual Workbench sul desktop:

        • Eliminare il file VisualWorkbench.zip e tutti i file non decompressi.

        • Scaricare il file VisualWorkbench.zip dall'interfaccia utente RICOH ProcessDirector.

        • Decomprimere il file e avviare la nuova applicazione desktop RICOH Visual Workbench.

      Le proprietà del documento vengono caricate automaticamente.

1.2.4.32.2 Nominare proprietà personalizzate del documento in più di una lingua

Per definire i nomi dell'interfaccia utente e le informazioni descrittive delle proprietà di documento personalizzate in più di una lingua, modificare una versione in una lingua specifica del file docCustomDefinitions.properties per ogni lingua. Dopo aver aggiornato le proprietà del documento personalizzate, RICOH ProcessDirector mostra i nomi dell'interfaccia utente e le informazioni descrittive delle proprietà del documento personalizzate in ogni lingua.

In un ambiente con una sola lingua, il metodo preferito per definire il testo di un'interfaccia utente per le proprietà di documento personalizzate è l'utilizzo di didascalie e attributi di descrizione dell'elemento docProperty nel file docCustomDefinitions.xml. Se si utilizza una sola lingua e l'intera descrizione della proprietà di documento personalizzata è definita in docCustomDefinitions.xml, non è necessario modificare il file docCustomDefinitions.properties .

Per nominare proprietà personalizzate del documento in più di una lingua:

  1. Fare una copia di lavoro del file docCustomDefinitions.properties per ogni lingua.
    • La prima volta che si nominano proprietà di documento personalizzate in più di una lingua, effettuare una copia del file di esempio docCustomDefinitions.properties per ogni lingua, eccetto quella predefinita. Andare in questa directory:

      • /aiw/aiw1/samples/config in Linux

      • C:\aiw\aiw1\samples\config in Windows

      Copiare il file docCustomDefinitions.properties in una directory di lavoro.

      Nominare ogni file docCustomDefinitions_language.properties. Ad esempio:

      • docCustomDefinitions_de.properties (tedesco)

      • docCustomDefinitions_en.properties (inglese)

      • docCustomDefinitions_es.properties (spagnolo)

      • docCustomDefinitions_fr.properties (francese)

      • docCustomDefinitions_it.properties (italiano)

      • docCustomDefinitions_ja.properties (giapponese)

      • docCustomDefinitions_pt.properties (portoghese brasiliano)

        Importante:
      • Non creare un file docCustomDefinitions_language.properties per la lingua predefinita.

      • Accertarsi che ciascun file sia di proprietà dell'utente di sistema di RICOH ProcessDirector e del gruppo (aiw1 e aiwgrp1 rappresentano i valori predefiniti).

    • Quando si nominano proprietà di documento aggiuntive in più di una lingua, passare a questa directory:

      • /aiw/aiw1/config su Linux

      • C:\aiw\aiw1\config in Windows

      Copia ogni file docCustomDefinitions_language.properties in una directory di lavoro.

  2. Modificare ogni file per aggiungere nuove proprietà di documento personalizzate.

    La voce di ogni proprietà di documento personalizzata ha tre righe:

    • Didascalia breve

    • Nome interfaccia utente

    • Descrizione

    Queste righe aggiungono nuove proprietà di documento personalizzate con i nomi del database Doc.Custom.AccountNumber e Doc.Custom.StatementDate al file docCustomDefinitions_es.properties :

    Doc.Custom.AccountNumber.Short=Número de cuentaDoc.Custom.AccountNumber=Número de cuentaDoc.Custom.AccountNumber.Description=Número de cuenta del clienteDoc.Custom.StatementDate.Short=Fecha de extractoDoc.Custom.StatementDate=Fecha de extractoDoc.Custom.StatementDate.Description=Fecha en que se creó el extracto

    Conservare una copia di backup di ogni file modificato per scopi di ripristino.

  3. Se il file non è stato creato in Latino-1 o formato Unicode, eseguire l'utilità native2ascii per convertire il file in formato Unicode Latino-1.

    • Su e Linux, l'utilità native2ascii si trova in /opt/infoprint/ippd/jre/bin.

    • Su Windows, l'utilità native2ascii.exe si trova in C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector\jre\bin.

    Per ulteriori informazioni, consultare la sezione relativa alle considerazioni su un sistema con più di una lingua nel centro informazioni.

  4. Assicurarsi che ogni file docCustomDefinitions_language.properties utilizzi la codifica di caratteri ISO-8859-1 (codepage).
    Se i propri file sono in un formato differente, come Shift JIS o UTF-8, convertirli in formato ISO-8859-1 prima di posizionarli nella directory di configurazione.
  5. Copiare ogni file modificato nella directory di configurazione:
    • /aiw/aiw1/config su Linux
    • C:\aiw\aiw1\config in Windows
      Importante:
    • Non eliminare il file docCustomDefinitions.properties. Il sistema necessita di un file con quel nome nella directory di configurazione.
  6. Rendere le proprietà del documento personalizzate nominate in più lingue disponibili per RICOH ProcessDirector:
    1. Eseguire l'utilità docCustom.
      La prima volta che si esegue l'utilità docCustom , essa crea la funzione Proprietà documento personalizzato e la aggiunge a Feature Manager. Quando si esegue nuovamente l'utilità, essa aggiorna la funzione Proprietà documento personalizzato in Feature Manager.
    2. Usare l'utilità Feature Manager per installare o aggiornare la funzione Proprietà del documento personalizzato.
  7. Caricare le proprietà di documento personalizzato RICOH ProcessDirector aggiornate nello strumento che si utilizza per configurare le proprietà del documento:
    • Se si dispone della funzione Supporto Documenti PDF caricare le proprietà di documento RICOH ProcessDirector in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

      Per ulteriori dettagli, vedere la relativa sezione nel centro informazioni.

    • Se si dispone della funzione Supporto AFP, utilizzare uno di questi metodi per avviare RICOH Visual Workbench:
      • Avviare RICOH Visual Workbench dal server RICOH ProcessDirector.

      • Sostituire l'applicazione RICOH Visual Workbench sul desktop:

        • Eliminare il file VisualWorkbench.zip e tutti i file non decompressi.

        • Scaricare il file VisualWorkbench.zip dall'interfaccia utente RICOH ProcessDirector.

        • Decomprimere il file e avviare la nuova applicazione desktop RICOH Visual Workbench.

      Le proprietà del documento vengono caricate automaticamente.

1.2.4.32.2.1 Considerazioni sui sistemi in più lingue

Se si utilizza una lingua diversa dall'inglese nel sistema, o se si desidera lasciare agli utenti la possibilità di vedere il testo dell'interfaccia utente per le proprietà di documento personalizzate in più di una lingua, potrebbe essere necessario effettuare queste operazioni.
Identificare il codepage di docCustomDefinitions.xml

Assicurarsi di identificare correttamente il codepage nella parte superiore del file docCustomDefinitions.xml in modo che il file possa essere elaborato correttamente quando si aggiornano i file di configurazione. Seguono alcuni esempi di dichiarazioni di codepage valido:

  • <?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?> (specificato nel file di esempio)
  • <?xml version="1.0" encoding="iso-8859-1"?> (Latin-1)
  • <?xml version="1.0" encoding="shift_jis"?> (giapponese)

Assicurarsi che i file di proprietà del documento siano in formato ISO-8859-1

Il file docCustomDefinitions.properties e i file docCustomDefinitions_language.properties devono contenere solo caratteri Latin-1 o Unicode-encoded (annotazione \udddd). Se i file docCustomDefinitions.properties e docCustomDefinitions_language.properties sono stati creati in un formato diverso (come Shift JIS o UTF-8), è necessario convertire ogni file in ISO-8859-1 prima di collocarlo nella directory /aiw/aiw1/config (sistemi operativi basati su UNIX) o C:\aiw\aiw1\config (Windows). Anche se è possibile convertire i file usando un metodo a scelta, questa sezione descrive un metodo in particolare: l'uso dell'utilità native2ascii.

L'utilità native2ascii converte il testo in Unicode Latin-1. Viene fornita insieme a RICOH ProcessDirector.

  • Su e Linux, l'utilità native2ascii si trova in /opt/infoprint/ippd/jre/bin.
  • Su Windows, l'utilità native2ascii.exe si trova in C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector\jre\bin.

L'utilità viene fornita con il Java Development Kit, che è possibile scaricare da questo sito Web:

http://www.oracle.com/technetwork/java/javase/downloads

Le istruzioni per l'utilizzo dell'utilità (per Java 6) sono disponibili qui di seguito:

http://download.oracle.com/javase/6/docs/technotes/tools/#intl

Ad esempio, per convertire un file UTF-8 denominato docCustomDefinitions-UTF8.properties, è possibile usare questo comando:

native2ascii -encoding UTF-8 docCustomDefinitions-UTF8.properties > docCustomDefinitions.properties

1.2.4.32.3 Aggiornamento delle proprietà del documento personalizzato

Ogni volta che si definiscono le proprietà di un documento personalizzato o si nominano le proprietà di un documento personalizzato in più di una lingua, si aggiornano le proprietà di un documento personalizzato per rendere le modifiche disponibili per RICOH ProcessDirector.
    Nota:
  • Utilizzare questa procedura solo per le proprietà di un documento personalizzato definite nel file docCustomDefinitions.xml. Se si sono create proprietà personalizzate utilizzando la scheda Gestione, questa procedura non è necessaria.
Prima di eseguire tale attività, verificare che la sintassi nel file docCustomDefinitions.xml sia corretta.
Per aggiornare le proprietà del documento personalizzato:
  1. Accedere al server primario come utente del sistema RICOH ProcessDirector.
    • Per Linux, aiw1 è il valore predefinito.
    • Per Windows, accedere all'account Amministratore.
  2. Aprire una riga comandi.
  3. Modificare le directory.
    • Per Linux, utilizzare cd /aiw/aiw1/bin.
    • Per Windows, utilizzare cd C:\aiw\aiw1\bin.
  4. Inserire questo comando per eseguire l'utilità:
    docCustom
    La funzione Proprietà documento personalizzato del file EPK viene creato ed è disponibile in Gestione delle funzioni.
  5. Chiudere la riga comandi.
  6. Accedere a RICOH ProcessDirector.
  7. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  8. Nel riquadro di sinistra, fare clic su Servizi Funzioni.
  9. Selezionare la casella di controllo per la funzione Proprietà documento personalizzato.
  10. Nella colonna Versioni disponibili per ogni funzione, selezionare la versione della funzione che si desidera installare.
  11. Fare clic su Installa.
  12. Rivedere le informazioni nella finestra di conferma, quindi fare clic su OK per continuare.
    Le funzioni vengono installate, quindi RICOH ProcessDirector viene riavviato per concludere il processo di installazione.
  13. Fare clic su DISMISS per chiudere la scheda del browser Gestione delle funzioni.
  14. Controllare che le proprietà del nuovo documento siano definite nel sistema:
    1. Accedere a RICOH ProcessDirector.
    2. Nel portlet Documenti della pagina Principale, fare clic su Per proprietà.
    3. Fare clic sul pulsante Modifica ().
    4. Scorrere l'intero elenco Proprietà per vedere se sono incluse le nuove proprietà.

Se si dispone della funzione Supporto Documenti PDF e si cambiano i nomi delle proprietà di documento in RICOH ProcessDirector, è necessario caricare un nuovo elenco di proprietà di documento in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

Se si dispone della funzione Supporto AFP e si cambiano i nomi delle proprietà di documento in RICOH ProcessDirector, accedere a RICOH Visual Workbench dall'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector. Le nuove proprietà di documento vengono caricate in RICOH Visual Workbench al momento dell'apertura sulla stazione di lavoro.

1.2.4.32.4 Massimizzare le prestazioni dei file di proprietà del documento

Per massimizzare le prestazioni dei file di proprietà del documento, modificare il file di modello delle proprietà del documento. Il file di modello determina le proprietà da inserire nel file di proprietà del documento per un lavoro. Il file di modello consente di controllare il numero di proprietà del documento da utilizzare, oltre all'ordine delle colonne nel file di proprietà del documento. Se è necessario ottimizzare le prestazioni del sistema in uso assegnando solo un gruppo secondario di proprietà del documento, assicurarsi che tutte le proprietà richieste per le procedure del flusso di lavoro siano elencate nel file modello delle proprietà del documento.
Il file di modello della proprietà del documento contiene i nomi database delle proprietà del documento. Le operazioni basate sul modello di operazione ReadDocumentsFromDatabaseutilizzano il contenuto del file di modello di proprietà del documento per creare il file di proprietà del documento.

L'utilizzo di un file modello delle proprietà del documento è facoltativo, tuttavia è consigliato nel caso in cui sia necessaria l'ottimizzazione delle prestazioni. Se non si utilizza, tutte le proprietà del documento sono incluse nel file di proprietà del documento generato.

Il file di modello delle proprietà del documento deve includere tutte le proprietà richieste dalle operazioni che elaborano il file di proprietà del documento. Inoltre, il file di modello delle proprietà del documento deve comprendere determinate proprietà, a seconda dell'operazione che utilizza il file di modello. Le seguenti proprietà sono necessarie per i modelli CreateAFPJobsFromDocuments, BuildAFPFromDocuments e BuildPDFFromDocuments:

  • Doc.ChildJobID
  • Doc.OriginalJobID
  • Doc.OriginalSequence
  • Doc.SequenceInChild
  • Doc.OriginalSheets
  • Doc.DataOffset (solo per lavori AFP)
  • Doc.DataLen (solo per lavori AFP)

Non è necessario definire la proprietà Doc.ID o le proprietà contrassegnate da un asterisco (*) nel modello delle proprietà del documento; il sistema le includerà automaticamente nel file di proprietà del documento. Le operazioni basate sul modello WriteDocumentsToDatabase definiscono la proprietà Doc.ID; i modelli IdentifyDocuments e IdentifyPDFDocuments definiscono le altre proprietà.

Se si dispone della funzione Insertore e si modifica il file modello delle proprietà del documento di esempio, includere nel modello le proprietà del documento dell'insertore se rilevanti per il flusso di lavoro.

  • Doc.Insert.BinTriggers
  • Doc.Insert.DivertBin
  • Doc.Insert.RecipientName
  • Doc.Insert.OriginalBarCode

È possibile utilizzare uno o più file modello delle proprietà del documento in un sistema RICOH ProcessDirector.

Per modificare il file di modello delle proprietà del documento:

  1. Il file di modello delle proprietà del documento di esempio denominato docPropTemplate.txt si trova nella directory /path/extensions/doc/samples. Ad esempio, in Linux, il percorso è /opt/infoprint/ippd. In Windows, il percorso è C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector. Copiare il file di esempio nella posizione in cui si desidera memorizzarlo. Specificare il percorso del file durante l'operazione ReadDocumentsFromDatabase.
  2. Modificare il file in modo che contenga le proprietà che si desidera utilizzare per l'elaborazione dell'operazione mediante un flusso di lavoro specifico.
    Tenere presente che:
    • Aggiungere le proprietà del documento personalizzato importanti per il lavoro. Ad esempio, se il flusso di lavoro ordinerà i documenti in base al codice postale, verificare che la proprietà del documento Codice postale sia compresa nel file di modello.
    • Includere solo le proprietà necessarie. Limitando il numero di proprietà migliora le prestazioni e riduce la quantità di spazio di memorizzazione necessario per memorizzare i dati delle proprietà del documento.
    • È possibile includere tutte le voci su una singola riga separando ciascuna proprietà con uno spazio o una tabulazione, oppure è possibile posizionare ciascuna voce su una riga distinta.
    • È possibile includere le proprietà lavoro nel file di modello delle proprietà del documento.
  3. Opzionale: Creare file di modello delle proprietà del documento aggiuntivi.
    Ad esempio, se il flusso di lavoro PrintDocuments viene copiato più volte e si desidera gestire un gruppo diverso di proprietà di documento per ogni nuovo flusso di lavoro, creare un file del modello di proprietà del documento per ogni flusso di lavoro.

1.2.4.32.5 Configurazione di Supporto AFP per documenti

Per configurare la funzione Supporto AFP per documenti, utilizzare i documenti in lavori AFP e configurare i flussi di lavoro AFP per elaborare i documenti.

Le funzioni in RICOH Visual Workbench consentono di utilizzare i documenti in lavori AFP. Ad esempio, è possibile definire la procedura di identificazione dei documenti.

Le funzioni sulla pagina del Flusso di lavoro RICOH ProcessDirector consentono di configurare i flussi di lavoro AFP per elaborare documenti. Per esempio, aggiungere operazioni che identificano documenti e costruire file AFP dai documenti. Altre operazioni consentono di ordinare, suddividere, e raggruppare i documenti e estrarre i documenti da un lavoro.

1.2.4.32.5.1 Impostazioni di utilizzo di documenti in un lavoro AFP

Per utilizzare documenti in lavori AFP, definire il modo in cui identificare i documenti, associare i dati nei documenti con le proprietà documento di RICOH ProcessDirector e aggiungere un markup ai documenti. Infine, salvare le informazioni di impostazioni nell'AFP avanzato e i file di controllo RICOH Visual Workbench.
Associare i dati nei documenti alle proprietà del documento fornite con RICOH ProcessDirector o alle proprietà del documento personalizzate definite. Definire le proprietà dei documenti personalizzate prima di utilizzare la modalità Document Property Designer di RICOH Visual Workbench.
Nota: Questa procedura fornisce istruzioni di configurazione generale. Per istruzioni dettagliate, consultare la relativa sezione.
Impostazioni di utilizzo di documenti in lavori AFP:
  1. Aprire un file AFP in RICOH Visual Workbench.
  2. Utilizzare la modalità Indicizzatore AFP di RICOH Visual Workbench per creare gruppi di pagine, che identificano l'avvio di ogni documento all'interno di un lavoro.

    Definire trigger che specifichino i limiti del documento o creare gruppi di pagine a lunghezza fissa.

  3. Utilizzare la modalità Indicizzatore AFP per creare tag di indici per i dati che vengono associati alle proprietà del documento.
  4. Utilizzare la modalità Document Property Designer (DPD) per collegare ciascuna proprietà del documento a dati indicizzati nei documenti:
    1. Fare doppio clic sul nome della proprietà del documento in fondo alla finestra.
    2. Fornire le informazioni richieste nella finestra di dialogo Definisci opzioni di collegamento.

      Quando una proprietà del documento è associata ad un tag di indice, il valore della proprietà del documento è uguale al valore dei dati indicizzati.

  5. Aggiungere un markup:
    1. È possibile creare un file di controllo AFP avanzato per definire la posizione dei dati AFP in una pagina.

      Utilizzare la modalità AFP Enhancer per creare codici a barre, aggiungere testo e testo di maschera o grafiche, creando blocchi di pannelli (con copertina nascosta).

      Nota: La funzione Editor AFP consente anche di creare codici a barre, aggiungere testo e testo di maschera o grafiche, creando blocchi di pannelli. Editor AFP non è fornito con RICOH ProcessDirector. La funzione deve essere acquistata.
    2. Utilizzare la funzione Whitespace Manager per definire le aree di spazio vuoto disponibili nei file AFP e riempirle con un contenuto, ad esempio immagini e testo. Basare il contenuto su regole definite dall'utente. Whitespace Manager non è fornito con RICOH ProcessDirector. La funzione deve essere acquistata.
  6. Se è stata effettuata la creazione di un file di controllo AFP avanzato:
    1. Fare clic su Strumenti Esporta file di controllo AFP avanzato.
    2. Inviare o copiare il file su una directory del computer primario alla quale l'utente di sistema RICOH ProcessDirector ha accesso.
  7. Fare clic su File Salva file di controllo per salvare il file di controllo RICOH Visual Workbench.

    Il file di controllo RICOH Visual Workbench contiene le definizioni di Indicizzatore AFP e Document Property Designer. Se si dispone di Editor AFP o Whitespace Manager, il file di controllo contiene anche queste definizioni.

  8. Inviare o copiare il file di controllo RICOH Visual Workbench su una directory del computer primario alla quale l'utente di sistema RICOH ProcessDirector ha accesso.
Quando si creano flussi di lavoro che elaborano lavori AFP contenenti documenti:
  • Specificare il nome del file di controllo AFP avanzato in un'operazione basata sul modello di operazione BuildAFPFromDocuments.

  • Specificare il nome di File di controllo Visual Workbench in un'operazione basata sul modello procedura IdentifyDocuments o BuildAFPFromDocuments.

  • Se si dispone di Editor AFP, specificare il nome di File di controllo Visual Workbench in ogni operazione basata sul modello di operazione EditAFP.

  • Se si dispone di Whitespace Manager, specificare il nome di File di controllo Visual Workbench in ogni operazione basata sul modello di operazione FillWhiteSpace .

1.2.4.32.5.2 Configurazione delle operazioni per identificare i documenti nei file AFP

Una volta associate le proprietà del documento o di un lavoro a un tag di indice in un file AFP di esempio, è necessario configurare l'operazione che calcola i valori per le proprietà del documento o del lavoro nei file AFP di produzione. L'operazione definisce il file di controllo File di controllo Visual Workbench che contiene informazioni sul modo in cui le proprietà sono associate ai tag di indice.

Le operazioni che calcolano i valori per le proprietà si basano sul modello IdentifyDocuments. Alcune funzioni di RICOH ProcessDirector forniscono flussi di lavoro contenenti un'operazione IdentifyDocuments. Se si utilizza uno di questi flussi di lavoro forniti, è possibile configurare l'operazione IdentifyDocuments nel flusso di lavoro per specificare il nome del file di controllo File di controllo Visual Workbench. Questi sono esempi dei flussi di lavoro forniti con le funzioni di RICOH ProcessDirector:

  • ReceiveInsert_I (fornito con la funzione Insertore)
  • SortAFP
  • SortSplitAFP
  • VerifySample (fornito con la funzione Verifica automatizzata)

Se si aggiunge un'operazione IdentifyDocuments ad un altro flusso di lavoro, ricordare che:

  • Lo stesso file di controllo viene utilizzato per entrambe le operazioni IndexAFP, EditAFP e IdentifyDocuments.
  • L'operazione IdentifyDocuments deve avvenire dopo l'operazione IndexAFP, se presente, e tutte le operazioni che aggiornano il file AFP.

Per configurare un'operazione che identifica i documenti nei file AFP:

  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Copiare un flusso di lavoro che contiene l'operazione IdentifyDocuments.
  3. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione IdentifyDocuments e selezionare Proprietà.
  4. Laddove richiesto, modificare le proprietà per l'operazione posta a destra della finestra.
  5. Se precedentemente sono state associate le proprietà ai tag di indice, questa operazione risulta obbligatoria. In caso contrario, è facoltativa. Nel campo File di controllo Visual Workbench, immettere il percorso e il nome file del File di controllo Visual Workbench che contiene informazioni sulle modalità di associazione delle proprietà ai tag di indice oppure utilizzare una notazione di simboli per indicarlo. RICOH Visual Workbench ha creato questo file di controllo quando le proprietà sono state associate ai tag di indice. L'estensione predefinita dei file di controllo è .ctl. Se non si specifica un file di controllo, IdentifyDocuments utilizza le informazioni del gruppo di pagine già presenti nel file AFP per identificare i documenti e nessun tag di indice presente nel file AFP è associato alle proprietà del documento.
  6. Se il file AFP di input non contiene già tag di indice e viene utilizzata la modalità indicizzatore AFP di RICOH Visual Workbench, aggiungere l'operazione IndexAFP prima di IdentifyDocuments.
  7. Fare clic su OK.
  8. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.32.5.3 Flusso di lavoro per la suddivisione dei lavori AFP in base alle dimensioni

La funzione Supporto AFP comprende modelli di operazione che consentono di suddividere un lavoro in lavori più piccoli, in modo che, ad esempio, possano essere stampati con stampanti separate.

Per suddividere un lavoro senza frammentare uno dei documenti dei due lavori, occorre identificare i limiti dei documenti nel lavoro. A tal fine, è necessario definire gruppi di pagine nel file AFP, quando si crea il lavoro o mediante un'operazione basata sul modello di operazione IndexAFP fornita con la funzione Supporto AFP.

L'operazione IdentifyDocuments applica le regole definite in Document Property Designer per creare il file di proprietà del documento per il lavoro originale. L'operazione SplitDocuments determina i documenti presenti in ogni lavoro secondario e aggiorna il file di proprietà del documento con tali informazioni.

È possibile scegliere un metodo per creare i nuovi file AFP per i lavori secondari:

  • È possibile utilizzare un'operazione CreateJobsFromDocuments, che crea i file di proprietà del documento per i lavori secondari ma non crea file AFP. In questa implementazione, occorre comprendere un'operazione BuildAFPFromDocuments nel flusso di lavoro assegnato ai lavori secondari. BuildAFPFromDocuments crea il file AFP con tutti i documenti nell'ordine appropriato. Si consiglia questo metodo: Poiché BuildAFPFromDocuments viene definito nel flusso di lavoro secondario, esso viene eseguito in parallelo per tutti i lavori secondari. Questo processo parallelo può provocare un completamento più rapido del lavoro generale, sebbene la presenza di diversi processi paralleli possa comportare, in rari casi, conflitti al database.
  • È possibile aggiungere un'operazione CreateAFPJobsFromDocuments nella fase di assemblaggio di questo flusso di lavoro. Se si sceglie questo metodo, tutti i file AFP per tutti i lavori secondari vengono creati in maniera sequenziale.

    Questo metodo non è consigliato se la funzione Insertore e il controller dell'insertore sono impostati sul metodo di ristampa a loop aperto. È necessario aggiungere l'operazione BuildAFPFromDocuments nel flusso di lavoro secondario per il metodo di ristampa a loop aperto; quindi, l'aggiunta dell'operazione CreateAFPJobsFromDocuments nel flusso di lavoro originale provoca l'elaborazione di duplicati e il peggioramento delle prestazioni del sistema.

Il flusso di lavoro originale non presenta operazioni nella fase di stampa in quanto il flusso di lavoro secondario controlla la stampa. Una volta completati tutti i lavori secondari, il lavoro principale passa alla fase successiva nel flusso di lavoro originale.

Il flusso di lavoro secondario deve iniziare con le operazioni basate su questi due modelli di operazione: SetJobProps e SetJobPropsFromOriginal. SetJobPropsFromTextFile e SetJobPropsFromOriginal. SetJobPropsFromTextFile imposta i valori per le proprietà del lavoro dalle operazioni del flusso di lavoro secondario. SetJobPropsFromOriginal copia i valori impostati nel flusso di lavoro originale per acquisire i valori di tali proprietà nel flusso di lavoro secondario. Quindi, se si sceglie di eseguire la creazione dei file AFP secondari in parallelo includendo un'operazione CreateJobsFromDocuments nel flusso di lavoro originale, nel flusso di lavoro secondario occorre utilizzare un'operazione BuildAFPFromDocuments.

    Nota:
  • Se sono stati personalizzati i nomi delle fasi nel sistema, i nomi delle fasi nella tabella potrebbero non coincidere coi nomi nel sistema.
Suddivisione di lavori per dimensione, mediante CreateJobsFromDocuments
Principale/secondario Fase Operazione
Principale Ricevi SetJobPropsFromTextFile

Nel campo del flusso di dati di input, selezionare AFP.

Preparazione UseInlineFormDefinition
IndexAFP
EnableRepositioning
IdentifyDocuments
Assegna SplitDocuments
CreateJobsFromDocuments
Completato RetainCompletedJobs
RemoveJobs
Secondario Ricevi SetJobPropsFromTextFile
SetJobPropsFromOriginal
Assegna BuildAFPFromDocuments
Stampa EnableRepositioning
CreatePageRanges
PrintJobs
Completato RetainCompletedJobs
RemoveJobs

Suddivisione di lavori per dimensione, mediante CreateAFPJobsFromDocuments
Principale/secondario Fase Operazione
Principale Ricevi SetJobPropsFromTextFile

Nel campo del flusso di dati di input, selezionare AFP.

Preparazione UseInlineFormDefinition
IndexAFP
EnableRepositioning
IdentifyDocuments
Assegna SplitDocuments
CreateAFPJobsFromDocuments
Completato RetainCompletedJobs
RemoveJobs
Secondario Ricevi SetJobPropsFromTextFile
SetJobPropsFromOriginal
Stampa EnableRepositioning
CreatePageRanges
PrintJobs
Completato RetainCompletedJobs
RemoveJobs

1.2.4.32.5.4 Flusso di lavoro per la suddivisione dei lavori in base alla proprietà del documento

Invece di suddividere un lavoro AFP in diversi lavori assumendo la dimensione del lavoro come criterio, è possibile utilizzare il valore di una proprietà del documento, come il Paese o l'area vendite. In questo scenario, utilizzare un'operazione basata sul modello GroupDocuments invece di SplitDocuments. Ogni gruppo di documenti diventa un altro lavoro secondario.

Un'operazione basata sul modello di operazione GroupDocuments consente di raccogliere tutti i documenti di un gruppo in un singolo lavoro secondario. È possibile utilizzare fino a sei criteri di raggruppamento per creare i lavori secondari. Ogni lavoro secondario contiene solo i membri di un gruppo, come tutte le dichiarazioni per ognuna delle cinque città presenti nei 10 paesi.

Queste tabelle riepilogano la configurazione del flusso di lavoro consigliata tramite CreateJobsFromDocuments, nonché una configurazione alternativa tramite CreateAFPJobsFromDocuments.

    Nota:
  • Se sono stati personalizzati i nomi delle fasi nel sistema, i nomi delle fasi nella tabella potrebbero non coincidere coi nomi nel sistema.
Suddivisione di lavori per proprietà del documento, mediante CreateJobsFromDocuments
Principale/secondario Fase Operazione
Principale Ricevi SetJobPropsFromTextFile

Nel campo del flusso di dati di input, selezionare AFP.

Preparazione UseInlineFormDefinition
IndexAFP
EnableRepositioning
IdentifyDocuments
Assegna GroupDocuments
CreateJobsFromDocuments
Completato RetainCompletedJobs
RemoveJobs
Secondario Ricevi SetJobPropsFromTextFile
SetJobPropsFromOriginal
Assegna BuildAFPFromDocuments
Stampa EnableRepositioning
CreatePageRanges
PrintJobs
Completato RetainCompletedJobs
RemoveJobs

Suddivisione di lavori per proprietà del documento, mediante CreateAFPJobsFromDocuments
Principale/secondario Fase Operazione
Principale Ricevi SetJobPropsFromTextFile
Preparazione UseInlineFormDefinition
IndexAFP
IdentifyDocuments
Assegna GroupDocuments
CreateAFPJobsFromDocuments
Completato RetainCompletedJobs
RemoveJobs
Secondario Ricevi SetJobPropsFromTextFile
SetJobPropsFromOriginal
Stampa EnableRepositioning
CreatePageRanges
PrintJobs
Completato RetainCompletedJobs
RemoveJobs

1.2.4.32.6 Uso dei file AFP di esempio

È possibile utilizzare RICOH Visual Workbench per migliorare un file AFP di esempio.

Il file AFP di esempio deve essere rappresentativo dei file AFP di produzione che gli utenti inviano RICOH ProcessDirector per l'elaborazione. RICOH ProcessDirector può quindi implementare gli stessi miglioramenti ai file AFP di produzione durante la preparazione per l'elaborazione.

Per migliorare i file AFP , aprire anzitutto un file AFP di esempio in RICOH Visual Workbench e apportare gli opportuni miglioramenti. RICOH Visual Workbench aggiunge le informazioni sui miglioramenti a un file di controllo. Quindi, aggiungere ai flussi di lavoro per i file AFP di produzione analoghi al file AFP di esempio, un'operazione che indichi il file di controllo. RICOH ProcessDirector utilizza le informazioni nel file di controllo per migliorare i file AFP di produzione nello stesso modo in cui è stato migliorato il file AFP di esempio.

1.2.4.32.6.1 Installazione del RICOH Visual Workbench

Installare RICOH Visual Workbench per visualizzare e definire i miglioramenti per i file AFP di esempio che rappresentano i file AFP.
Esempi di miglioramenti includono la creazione di gruppi di pagine, indici, codici a barre e testi, l'assegnazione di valori alle proprietà dei documenti e l'aggiunta di contenuto alle aree di spazio vuoto.

RICOH ProcessDirector applica questi miglioramenti ai lavori di stampa durante l'elaborazione.

È possibile installare RICOH Visual Workbench su sistemi con Java 1.8 o superiore e su uno qualsiasi dei seguenti sistemi operativi:

  • Windows 10 Pro o Enterprise a 64 bit
  • Windows 11 Pro
  • Windows Server 2016 a 64 bit
  • Windows Server 2019 a 64 bit
  • Windows Server 2022 64-bit
  • CentOS Linux da 7.7 alla versione 7.X più recente per x86_64
  • Red Hat dalla 7.6 alla versione 7.X più recente
  • Red Hat dalla 8.1 alla versione 8.X più recente
  • SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 12.0 con Service Pack 4 o versioni successive per x86_64
  • SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 15.0 con Service Pack 1 o successiva per x86_64

Per l'installazione di RICOH Visual Workbench:

  1. Accedere a RICOH ProcessDirector.
  2. Aprire Amministrazione Utility Visual Workbench
  3. Fare clic su RICOH Visual Workbench per scaricare il file VisualWorkbench.zip.
  4. Trovare il file ZIP sul sistema e decomprimetelo nella posizione in cui si desidera installare RICOH Visual Workbench.
    Una raccolta di cartelle e file viene memorizzata nella posizione specificata dall'utente. L'installazione è completa.
  5. Per avviare RICOH Visual Workbench:
    • Su un sistema Windows, fare doppio clic su AVE.bat.
    • Su un sistema Linux, fare doppio clic su AVE.jar.
    Nota:
  • Se si aggiungono funzioni o estensioni al sistema, eliminare il file VisualWorkbench.zip e tutti i file decompressi, quindi scaricare nuovamente il file VisualWorkbench.zip.

1.2.4.32.6.2 Visualizzazione dei file AFP di esempio

È possibile aprire un file AFP di esempio in RICOH Visual Workbench. Il file AFP di esempio deve rappresentare i file AFP di produzione che si desidera ottimizzare come il file di esempio.

Ad esempio, se il file AFP contiene il testo che si desidera utilizzare in un tag di indice o nei dati del codice a barre, selezionare un file di esempio che contenga tale testo nella stessa posizione di pagina dei file AFP di produzione.

È possibile aprire un file AFP in RICOH Visual Workbench alla volta. Se un file AFP è stato già aperto, RICOH Visual Workbench lo chiude automaticamente e richiede il salvataggio del relativo file di controllo nel caso in cui questa operazione non sia stata già eseguita. Una volta aperto un file AFP, è possibile ruotare la vista, visualizzare le pagine selezionate, visualizzare diverse viste e incrementare le dimensioni di visualizzazione.

È possibile visualizzare le proprietà dei gruppi di pagine, pagine, testo e oggetti AFP (come sovrapposizioni e segmenti di pagina) nel file AFP. Le proprietà del gruppo di pagine includono i valori del tag di indice. Le proprietà di pagina includono il tipo di oggetti AFP presenti nella pagina, inclusi gli indici di livello pagina. Le proprietà di testo includono le informazioni sul font e la posizione (espressa in pollici o in millimetri) del testo.

    Nota:
  • Se parte del testo non viene visualizzata correttamente, potrebbe essere necessario identificare la directory che contiene le risorse font in RICOH Visual Workbench, oppure potrebbe essere necessario modificare l'associazione font RICOH Visual Workbench .
Per visualizza un file AFP di esempio:
  1. Fare clic su File Apri file AFP. Viene visualizzata la finestra Apri.
  2. Selezionare il file AFP che si desidera visualizzare e fare clic su Apri.
    Viene visualizzato il file AFP nel riquadro destro dell'interfaccia utente. Viene visualizzata anche la finestra Apri file di controllo con il messaggio Si desidera utilizzare un file di controllo esistente per questo file AFP?
  3. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
    • Per creare un file di controllo, fare clic su No. Se il file AFP contiene tag di indice, questi vengono visualizzati nel riquadro inferiore; in caso contrario, il riquadro inferiore rimane vuoto.
    • Per visualizzare il file mediante un file di controllo esistente, fare clic su . È opportuno se un file di controllo è stato precedentemente creato per questo file AFP di esempio. Viene visualizzata la finestra Apri:
      1. Selezionare il file di controllo che si desidera utilizzare.
      2. Fare clic su Apri. Se il file di controllo contiene definizioni per tag di indice o se il file AFP contiene tag di indice, vengono visualizzati i tag di indice nel riquadro inferiore; altrimenti, il riquadro inferiore risulta vuoto.
    A sinistra del file AFP, viene visualizzata la struttura di pagina del file, che può contenere gruppi di pagine e pagine. È possibile anche visualizzare una voce del gruppo di risorse all'inizio della struttura di pagina se il file contiene risorse AFP inline, come sovrapposizioni e segmenti di pagina.
  4. Per ruotare il file AFP in senso orario di 90 gradi, fare clic su Visualizza Ruota di 90o. Fare di nuovo clic per ruotare ulteriormente di 90 gradi.
  5. Per spostarsi nel file AFP, effettuare una di queste operazioni:
    • Fare clic su qualsiasi punto nel file AFP e premere il tasto PGSU e PGGIU'.
    • Fare doppio clic per selezionare una pagina dal riquadro sinistro.
    • Fare doppio clic per selezionare un gruppo di pagine dal riquadro inferiore.
  6. Per nascondere o visualizzare la struttura di pagina nel riquadro sinistro, fare clic su Visualizza Vista File.
  7. Per nascondere o visualizzare gli indici nel riquadro inferiore, fare clic su Visualizza Vista Indice.
  8. Per incrementare o ridurre le dimensioni di visualizzazione del file AFP, fare clic su Visualizza Zoom nnn (nnn è una di tali percentuali: 200, 175, 150, 125, 100, 75, 50.)
    Le dimensioni di visualizzazione The del file AFP vengono aumentate o ridotte in base alla percentuale selezionata.
  9. Per modificare le unità di misura, effettuare una delle azioni seguenti:
    • Per i pollici, fare clic su Visualizza Unità Pollici.
    • Per i millimetri, fare clic su Visualizza Unità Millimetri.
  10. Per visualizzare le proprietà:
    1. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
      • Nel riquadro sinistro, fare clic su una risorsa, un gruppo di pagine o una pagina. Fare clic con il pulsante destro del mouse su Proprietà.
      • Fare clic su Modalità, quindi su una funzione. Quindi:
        1. fare clic sul testo o sull'oggetto nel file AFP. Viene visualizzato un riquadro rosso intorno al testo o all'oggetto selezionato.
        2. Fare clic con il pulsante destro del mouse, quindi fare clic su Proprietà.
      Un riquadro verde intorno al valore della proprietà indica la presenza di un testo più esteso di quello visualizzato.
    2. Per visualizzare il testo completo di un valore:
      1. Fare doppio clic sul riquadro verde.
      2. Fare clic su OK.
    3. Per chiudere la finestra delle proprietà, fare clic sulla X nell'angolo in alto a destra.
  11. Se il testo non viene visualizzato correttamente:
    • Se il file AFP contiene dati che non vengono visualizzati correttamente, modificare la codepage predefinita con un'altra codepage (Risorse Modifica decodifica predefinita). Per esempio, una codepage ASCII è IBM850(GID=850) e una codepage EBCDIC è IBM500(GID=500).
    • Se il file AFP si riferisce a font AFP non in linea, identificare le directory che contengono le risorse di font in RICOH Visual Workbench (Risorse Specifica directory di risorsa).
    • Se il file AFP si riferisce a font AFP personalizzati, creare le associazioni ai font personalizzati in RICOH Visual Workbench.
  12. Se si verifica un errore durante l'apertura o l'elaborazione di file, fare clic sull'opzione File Reimposta in modo da chiudere il file ed eliminare le risorse dalla memoria cache. Aprire nuovamente il file.

1.2.4.32.6.3 Creazione e aggiornamento dei file di controllo

Quando si visualizza un file AFP di esempio per ottimizzarlo, RICOH Visual Workbench può creare o aggiornare un file di controllo precedentemente creato. Il file di controllo contiene definizioni che indicano a RICOH ProcessDirector come migliorare i file AFP di produzione simili al file AFP di esempio.
Se è già presente un file di controllo per un file AFP di esempio ed è necessario migliorare nuovamente il file AFP, aggiornare il file di controllo esistente invece di crearne uno nuovo. Tutte le definizioni che si applicano al file AFP di esempio devono trovarsi nello stesso file di controllo.

Controllare le definizioni presenti nel file di controllo utilizzate da RICOH ProcessDirector durante l'ottimizzazione dei file AFP di produzione. Ad esempio, un file di controllo potrebbe contenere definizioni create da Indicizzatore AFP (ad esempio, definizioni per aggiungere tag di indice) e definizioni create da Editor AFP (ad esempio, definizioni per aggiungere codici a barre). Se si desidera aggiungere tag di indice ma non codici a barre ad alcuni file AFP di produzione, occorre aggiungere un'operazione IndexAFP al flusso di lavoro. Se si desidera aggiungere tag di indice e codici a barre ad altri file AFP di produzione, occorre aggiungere le operazioni IndexAFP e EditAFP al flusso di lavoro (oppure aggiungere soltanto un'operazione EditAFP e selezionare l'opzione Indicizza prima per questa operazione).

Per creare o aggiornare un file di controllo di Visual Workbench :
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio.
    Viene visualizzata la finestra Apri file di controllo con il messaggio Si desidera utilizzare un file di controllo esistente per questo file AFP?
  2. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
    • Per creare un file di controllo, fare clic su No.
    • Per aggiornare un file di controllo, fare clic su . Viene visualizzata la finestra Apri:
      1. Selezionare il file di controllo.
      2. Fare clic su Apri.
  3. Se si rileva la visualizzazione di un file di controllo errato, fare clic su File Apri file di controllo e selezionare il file di controllo corretto.
    Se viene visualizzato il messaggio Le modifiche non salvate andranno perse se si apre un nuovo file di controllo. Si desidera continuare? , indica che il file AFP è stato già ottimizzato in questa sessione e andranno perse tali modifiche. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
    • Per aprire un altro file di controllo, fare clic su .
    • Per salvare prima il file di controllo visualizzato in modo tale che non vengano perse le definizioni create in questa sessione, fare clic su No. Quindi, salvare il file di controllo.
  4. Ottimizzare il file AFP di esempio.
    Ad esempio, creare gruppi di pagine, tag di indice, codici a barre, testo e spazio vuoto.
  5. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
    • Per salvare un nuovo file di controllo o per rinominare un file di controllo aggiornato:
      1. Fare clic su File Salva file di controllo con nome.
      2. Immettere il nome percorso completo del file di controllo nel campo Nome file.
      3. Fare clic su Salva.
      Utilizzare un nome per il file di controllo che consente di associare il file AFP al relativo file di controllo. L'estensione predefinita dei file di controllo è .ctl.
      Nota: Per utilizzare lo stesso flusso di lavoro per file di input che richiedono file di controllo diversi, è necessario utilizzare un nome di file di controllo che corrisponda a una proprietà lavoro a cui sia possibile fare riferimento con un'annotazione simbolo. Ad esempio, se vi sono due file di input, abc.afp e xyz, è possibile utilizzare ${Job.InputFile}.ctl come file di controllo a condizione che i file di controllo vengono denominati abc.afp.ctl e xyz.ctl.
    • Per salvare un file di controllo aggiornato con lo stesso nome, fare clic su File Salva file di controllo.

1.2.4.32.6.4 Identificazione delle directory delle risorse AFP

Se il file AFP di esempio fa riferimento alle risorse AFP (font, segmenti di pagina e sovrapposizioni) che non si trovano inline o nelle directory di risorsa AFP predefinite, identificare le directory di risorse che contengono le risorse in modo tale che RICOH Visual Workbench può visualizzare correttamente il file AFP di esempio.

È possibile specificare tante directory di risorsa in RICOH Visual Workbench quante richieste.

RICOH Visual Workbench cerca font AFP , segmenti di pagina e sovrapposizioni in queste directory di risorsa, nell'ordine mostrato:

  1. Inline nel file AFP
  2. Directory di risorsa specificate in RICOH Visual Workbench, nell'ordine specificato dalle directory
  3. Directory di risorse predefinite, in questo ordine:
    1. /aiw/aiw1/resources (in Linux) o C:\aiw\aiw1\resources (in Windows)
    2. /usr/lpp/psf/reslib (in Linux) o C:\usr\lpp\psf\reslib (in Windows)
    3. /usr/lpp/afpfonts (in Linux) o C:\usr\lpp\afpfonts (in Windows) solo font
    4. /usr/lpp/psf/fontlib (in Linux) o C:\usr\lpp\psf/fontlib (in Windows) solo font
Se è stato associato un font AFP a un font Java in un file di associazione file personalizzato, RICOH Visual Workbench non ricerca font AFP inline o nelle directory di risorse. Viene utilizzato il font Java.

le directory di risorse specificate vengono utilizzate fino a quando non vengono specificate altre directory di risorse. Tuttavia, quando si visualizza nuovamente un file AFP mediante un file di controllo esistente, RICOH Visual Workbench utilizza le directory di risorsa specificate, se disponibili, fino all'ultimo utilizzo del file AFP mediante lo stesso file di controllo.

    Nota:
  • Per risultati precisi quando si utilizza Indicizzatore AFP, specificare le stesse directory di risorsa AFP presenti nella proprietà Percorso di risorsa AFP in RICOH ProcessDirector. Questa proprietà è in genere specificata nell'operazione PrintJobs nei flussi di lavoro utilizzati dai lavori AFP di produzione.

Per identificare le directory di risorse AFP:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio. Quindi fare clic su Risorse Specifica directory di risorse.
  2. Fare clic su Aggiungi.
  3. Immettere un nome di directory nel campo Nome directory o fare clic su Sfoglia per selezionare una directory.
  4. Fare clic su OK.
  5. Per specificare un'altra directory di risorsa, fare di nuovo clic su Aggiungi.
  6. Per modificare l'ordine di una directory nell'elenco, selezionare la directory e fare clic su Su o Giù.
    Le directory vengono ricercate nell'ordine in cui sono elencate.
  7. Fare clic su OK.

1.2.4.32.6.5 Associazione font per file AFP

Se RICOH Visual Workbench non visualizza correttamente un font AFP personalizzabile nel file AFP di esempio, è possibile associare il font a un font Java di confronto con dimensioni e stile analoghi, quindi specificare come associare i codepoint particolari ai codepoint Unicode.

È possibile anche modificare la codepage predefinita che RICOH Visual Workbench utilizza in un'altra codifica.

Mentre si creano o modificano tag di indice e non è possibile leggere il testo, è possibile modificare l'associazione di codepage per poter leggere il valore di indice. Quando si desidera modificare il modo di visualizzazione del testo in RICOH Visual Workbench, è possibile modificare l'associazione di serie di caratteri.

Le associazioni di font AFP possono essere ubicate in percorsi diversi. RICOH Visual Workbench cerca le associazioni di font nell'ordine seguente:

  1. Associazioni di font del processo nel File di controllo Visual Workbench
  2. associazioni di font di installazione nei file di associazione font
  3. associazioni di font di sistema

Non è possibile modificare le associazioni di font di sistema, ma si possono creare associazioni di font di lavoro per un file AFP e salvarle nel file di controllo. È inoltre possibile modificare le associazioni di font di installazione in uno o più file di associazione font forniti con RICOH Visual Workbench:

  • CharacterSets.properties: associa una serie di caratteri AFP agli attributi di font corrispondenti o un identificativo globale di font AFP FGID (font global identifier) a un nome e stile di font Java corrispondente.
  • CodedFonts.properties: associa un font codificato AFP ad un set di caratteri AFP e a una codepage AFP.
  • CodePages.properties: associa una codepage AFP o una codifica di set di caratteri Java (codifica) a un identificativo globale di codepage (CPGID (code page global identifier) AFP.
  • SampleCodePointMap.cp: associa un code point a un codepoint Unicode. Utilizzare questo file per creare un file di associazione codepoint per ogni codepage AFP che non utilizza l'associazione codepoint Unicode standard. Il nome del file deve contenere il nome della codepage AFP.

È possibile cambiare il font Java predefinito utilizzato da RICOH Visual Workbench definendo il font nel file di controllo o nei file di associazione font. Il font Java predefinito, a meno che non sia modificato, è un font a 11 punti con una codepage EBCDIC.

1.2.4.32.6.5.1 Utilizzo dei file di associazione font per associare font

Per associare un font AFP personalizzato a un font Java , modificare uno o più file di associazione font di esempio di RICOH Visual Workbench nella directory /aiw/aiw1/lib/AVE/resources.

Le associazioni nei file di associazione font sono utilizzate per visualizzare tutti i file AFP in RICOH Visual Workbench , a meno che un font AFP sia associato a un font Java in File di controllo Visual Workbench.

Per utilizzare i file di associazione font e associare un font AFP a un font Java.
  1. Accedere al computer come utente di sistema RICOH ProcessDirector (l'utente di sistema predefinito è aiw1) o con un ID utente come membro del gruppo RICOH ProcessDirector (il gruppo predefinito è aiwgrp1).
    È possibile anche accedere come utente root.
  2. Spostarsi nella directory /aiw/aiw1/lib/AVE/resources.
  3. Aprire i file di associazione font di esempio con un editor di file, modificarli e salvarli.
    Tutti i file di associazione font che si desidera utilizzare devono risiedere nella stessa directory.
  4. Se è stato modificato il file di esempio SampleCodePointMap.cp, rinominarlo con il nome della codepage AFP.
    Ad esempio, se il nome della codepage è T1000259, definire il file T1000259.cp.

1.2.4.32.6.5.2 Creazione di associazioni di font per blocchi di testo

Quando RICOH Visual Workbench non può mostrare correttamente il testo in un file AFP, è possibile utilizzare blocchi di testo nel file per creare associazioni di font.

L'associazione di font può servire per una serie di caratteri, una codepage o un font codificato. È possibile associare una serie di caratteri AFP a un font Java, una codepage AFP a una serie di caratteri Java o un font codificato AFP a una serie di caratteri AFP e una codepage AFP.

Nota:
Le associazioni di codepage rendono il testo leggibile, mentre le associazioni di serie di caratteri modificano il modo di visualizzazione del testo inRICOH Visual Workbench.

Per creare un'associazione di font da un blocco di testo:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio.
  2. Fare clic su Modalità, quindi su una funzione.
  3. Fare clic su un blocco di testo.
    Viene visualizzato un riquadro rosso intorno al testo selezionato.

    I blocchi di testo da poter selezionare vengono definiti nel file AFP, da un carattere all'intera riga di testo. Ad esempio, il testo Riepilogo account può essere definito come due blocchi di testo. È possibile fare clic sia sul blocco di testo Account sia sul blocco di testo Riepilogo.

  4. Fare clic con il tasto destro del mouse su un punto qualsiasi della pagina, quindi fare clic su Crea associazione di font.
    Viene visualizzata la finestra Crea associazione di font.
  5. Fare clic su uno dei seguenti tipi di associazione di font:
    • Set di caratteri (predefinito)
    • Font codificato (disponibile solo se il blocco di testo si riferisce a un font codificato)
    • Code page
    I campi e i pulsanti sulla finestra variano a seconda dell'associazione di font selezionata. Campi e pulsanti per l'associazione di font descrive i campi e i pulsanti mostrati per l'associazione di font.
    Campi e pulsanti per l'associazione di font
    Campo o pulsante Tipo di associazione di font Descrizione
    Aggiungi Set di caratteri L'azione di aggiungere un nuovo identificativo globale all'elenco a discesa per la serie di caratteri.
    Nome della serie di caratteri
    Set di caratteri
    Code page
    Font codificato
    Identificare una delle operazioni riportate di seguito:
    • Il nome di una serie di caratteri definita per AFP. Generalmente, il nome inizia con la lettera "C". Il secondo carattere nei nomi del set di caratteri AFP standard indica la rotazione del carattere. Il punto interrogativo (?) viene utilizzato come carattere jolly per il secondo carattere del nome della serie di caratteri e indica che l'identificativo si applica a tutte le rotazioni.
      Nota: DEFAULT viene utilizzato come identificatore del set di caratteri AFP quando RICOH Visual Workbench non è in grado di individuare la risorsa per un carattere codificato.
    • Il nome di una codifica di serie di caratteri Java definita.
    Nome font codificato Font codificato Nome del font codificato AFP che associa una codepage AFP e una serie di caratteri AFP. Per i font a doppio byte, un font codificato associa più coppie di codepage e di serie di caratteri di font.
    Nome della codepage
    Code page
    Font codificato
    Nome della codepage AFP che assegna i codepoint a caratteri grafici. Generalmente, il nome inizia con T1.
    Nota: PREDEFINITO viene utilizzato come identificatore della tabella codici AFP quando RICOH Visual Workbench non è in grado di individuare la risorsa per un carattere codificato.
    DBCS Code page La codepage è una serie di caratteri a doppio byte all'interno della quale ogni carattere viene rappresentato da due byte. Non è possibile modificare questo campo.
    Esempio di testo
    Set di caratteri
    Code page
    Il blocco di testo selezionato nel file AFP.
    Nome famiglia Set di caratteri Il nome della famiglia di font Java.
    Identificativo globale
    Set di caratteri
    Code page
    Un identificativo grafico globale di serie di caratteri che contiene da 1 a 5 cifre decimali (GCSGID, global character set graphic identifier) o un identificativo globale di codepage (CPGID, code page global identifier). I valori validi sono compresi tra 00001 e 65534.
    Dimensione punto Set di caratteri L'altezza dei caratteri in un font. Un decimo del valore è la dimensione in punti. Per esempio, un valore di 90 rappresenta un font di 9 punti. I valori validi sono i numeri interi compresi tra 1 e 990.
    SBCS Code page La codepage è una serie di caratteri a byte singolo all'interno della quale ogni carattere viene rappresentato da un codepoint a byte singolo. Non è possibile modificare questo campo.
    Mostra CharSets Set di caratteri Azione per visualizzare quale serie di caratteri è utilizzata al momento dall'identificativo globale mostrato nel campo Identificativo globale.
    Mostra comune
    Set di caratteri
    Code page
    Azione per visualizzare quale serie di caratteri o codepage sono utilizzati al momento dall'identificativo globale mostrato nel campo Identificativo globale.
    Stile Set di caratteri Lo stile del font Java. I valori validi sono: BOLD, BOLD|ITALIC, ITALIC e PLAIN.
  6. Eseguire una delle seguenti operazioni, a seconda di quale associazione di font è stata selezionata:
    • Per Serie di caratteri, eseguire una delle operazioni seguenti:
      • Selezionare un identificativo globale diverso dall'elenco a discesa. È possibile fare clic su Mostra comune per visualizzare le serie di caratteri che al momento utilizzano l'identificativo globale selezionato, quindi fare clic su X nell'angolo in alto a destra per chiudere la finestra.
      • Fare clic su Aggiungi per creare un nuovo identificativo globale:
        1. digitare un identificativo compreso tra 1 e 5 cifre nel campo Identificativo globale.
        2. Fare clic su Mostra CharSets per visualizzare quali serie di caratteri usano l'identificativo globale selezionato. Fare clic sulla X posta nell'angolo in alto a destra della finestra.
        3. Digitare una dimensione in punti.
        4. Selezionare un nome e uno stile di famiglia per il font Java dall'elenco a discesa.
        5. Fare clic su OK.
      Il nome e lo stile di famiglia per il font Java sono aggiornati. Anche l'esempio di blocco di testo selezionato nel file AFP è stato aggiornato.
    • Per Font codificato:
      1. Digitare un nome di serie di caratteri AFP. Generalmente, il nome inizia con la lettera "C".
      2. Digitare un nome della code page AFP. Generalmente, il nome inizia con "T1".
    • Per Codepage:
      1. Selezionare un identificativo globale diverso dall'elenco a discesa.
      2. Fare clic su Mostra comune per visualizzare quali codepage al momento usano l'identificativo globale selezionato. Fare clic sulla X posta nell'angolo in alto a destra della finestra.
      Il nome della serie di caratteri Java è aggiornato. Anche l'esempio di blocco di testo selezionato nel file AFP è stato aggiornato.
  7. Fare clic su OK.
    L'associazione font viene creata nel file di controllo. Per conservare le modifiche all'associazione di font, verificare di aver salvato il file di controllo prima di uscire dal file AFP.

1.2.4.32.6.5.3 Modifica dell'associazione di font da blocchi di testo

Dopo aver creato una serie di caratteri, un font codificato o delle associazioni di codepage da blocchi di testo in un file AFP, è possibile modificare o eliminare le associazioni di font.
Per modificare o eliminare un'associazione di font:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio.
  2. Quindi, fare clic su Risorse Modifica associazione font..
  3. Selezionare il nome di un'associazione di font.
  4. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
    • fare clic su Modifica o fare doppio clic. Viene visualizzata la finestra Modifica associazione font. Eseguire una delle seguenti operazioni, a seconda di quale associazione di font è stata selezionata:
      • Per Serie di caratteri, eseguire una delle operazioni seguenti:
        • Selezionare un identificativo globale diverso dall'elenco a discesa. È possibile fare clic su Mostra comune per visualizzare le serie di caratteri che al momento utilizzano l'identificativo globale selezionato, quindi fare clic su X nell'angolo in alto a destra per chiudere la finestra.
        • Fare clic su Aggiungi per creare un nuovo identificativo globale:
          1. digitare un identificativo compreso tra 1 e 5 cifre nel campo Identificativo globale.
          2. Fare clic su Mostra CharSets per visualizzare quali serie di caratteri usano l'identificativo globale selezionato. Fare clic sulla X posta nell'angolo in alto a destra della finestra.
          3. Modificare la dimensione in punti.
          4. Selezionare un nome e uno stile di famiglia per il font Java dall'elenco a discesa.
          5. Fare clic su OK.
        Il nome e lo stile di famiglia per il font Java sono aggiornati.
      • Per Font codificato, modificare il nome della serie di caratteri AFP, il nome della codepage AFP o entrambi.
      • Per Codepage:
        1. Selezionare un identificativo globale diverso dall'elenco a discesa.
        2. Fare clic su Mostra comune per visualizzare quali codepage al momento usano l'identificativo globale selezionato. Fare clic sulla X posta nell'angolo in alto a destra della finestra.
        Il nome della serie di caratteri Java è aggiornato.
      Fare clic su OK. L'associazione font è stata modificata.
    • Fare clic su Elimina o premere il tasto Canc presente sulla tastiera. L'associazione font è stata rimossa.
  5. Per chiudere la finestra Modifica associazione font, fare clic sulla X nell'angolo in alto a destra.
    L'associazione font è aggiornata nel file di controllo. Per conservare le modifiche all'associazione di font, salvare il file di controllo prima del file AFP esistente.

1.2.4.32.6.5.4 Modifica della codifica della codepage predefinita

Se il file AFP di esempio fa riferimento ai font AFP basati su una codepage diversa dalla codepage predefinita e non sono stati associati ai font Java, la codepage predefinita può rendere il testo illeggibile.

Se il testo è illeggibile, è possibile modificare la codifica della codepage predefinita senza modificare i file di associazione font.

La code page predefinita di RICOH Visual Workbench viene utilizzata finché non la si modifica. Tuttavia, quando si utilizza un file di controllo esistente, RICOH Visual Workbench utilizza la codepage predefinita all'ultimo utilizzo dello stesso file di controllo.

Per modificare la codepage predefinita con un'altra codifica:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio.
  2. Fare clic su Risorse Modifica codifica predefinita.
  3. Selezionare una codifica di codepage dall'elenco a discesa.
    Nota: Se è stata specificata una codepage predefinita nel file CodePages.properties, la codepage specificata in tale file sovrascrive la codifica di codepage selezionata.
  4. Fare clic su OK.

1.2.4.32.6.6 Abilitazione della selezione di oggetti nei file AFP di esempio

È possibile modificare gli oggetti AFP (testo, sovrapposizioni, segmenti di pagina, codici a barre, immagini) selezionabili nel file AFP di esempio attualmente aperto.

Quando si fa clic su un oggetto selezionabile nel file AFP di esempio, viene visualizzato un riquadro rosso intorno ad esso. Quindi, è possibile visualizzare le proprietà dell'oggetto e, a seconda della modalità scelta, agire su di esso.

Per impostazione predefinita, ogni modalità consente di selezionare soltanto i tipi di oggetti su cui è possibile eseguire operazioni. Ad esempio, la modalità Indicizzatore AFP consente di selezionare gli oggetti di testo, ma non sovrapposizioni, segmenti di pagina, codici a barre o immagini. Il valore predefinito per ogni modalità è adatto a molti scopi. Tuttavia, è possibile rendere temporaneamente selezionabili altri tipi di oggetti AFP in modo da poter visualizzare le proprietà di altri oggetti AFP nel file AFP. In tal caso, utilizzare l'attivazione della funzione di selezione oggetti.

    Nota:
  1. se viene cambiata la modalità o viene aperto un nuovo file AFP di esempio una volta modificati i tipi di oggetti che è possibile selezionare, le modifiche vengono perse e vengono utilizzate le selezioni predefinite per la modalità corrente.
  2. Non è possibile selezionare oggetti AFP che siano definiti in una definizione di modulo, anche se gli oggetti sono elencati come risorsa nel riquadro o è stata attivata la funzione di selezione.

Per scegliere quali oggetti sono selezionabili in questo file AFP:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio.
  2. Fare clic su Modalità, quindi su una funzione.
  3. Quindi, fare clic su Risorse Abilita selezione oggetti.
  4. Indicare quali oggetti si desidera selezionare in questo file AFP:
    • Fare clic sui singoli oggetti che si desidera selezionare.
      • Per selezionare blocchi di testo e codici a barre creati mediante font, fare clic su Testo.
      • Per selezionare codici a barre creati mediante BCOCA (Bar Code Object Content Architecture) e immagini create mediante IOCA (Image Object Content Architecture), fare clic su Codici a barre (BCOCA) e immagini (IOCA).
      • Per selezionare i segmenti di pagina fare clic su Segmenti pagina.
      • Per selezionare sovrapposizioni, fare clic su Sovrapposizioni.
    • Per selezionare tutti gli oggetti, fare clic su Tutti gli oggetti.
    • Per eliminare tutti gli oggetti, fare clic su Nessun oggetto.
  5. Fare clic su OK.
  6. Nel file AFP, a questo punto, è possibile selezionare un oggetto reso selezionabile e visualizzare le relative proprietà:
    1. Fare clic su un oggetto.
      Se si seleziona un'area che contiene oggetti AFP selezionabili di sovrapposizione (ad esempio, un'area potrebbe contenere sia il codice a barre e sia il testo BCOCA), viene visualizzata la finestra Seleziona un oggetto in modo da poter indicare l'oggetto che si desidera selezionare.
    2. Fare clic con il pulsante destro del mouse in qualsiasi punto del file AFP per visualizzare le proprietà dell'oggetto.
  7. Facoltativo: per ritornare alle impostazioni predefinite per la selezione dell'oggetto valide per la modalità corrente, fare clic su Modalità e quindi fare clic sulla modalità corrente.

1.2.4.32.6.7 Visualizzazione delle informazioni sulla pagina nei file AFP di esempio

È possibile visualizzare i nomi delle risorse AFP (font, segmenti di pagina e sovrapposizioni) a cui fa riferimento la pagina corrente nel file AFP e le informazioni sul foglio per la pagina AFP correntemente visualizzata. Per ogni risorsa, è possibile visualizzare se RICOH Visual Workbench abbia trovato la risorsa e la relativa posizione.

Le informazioni sul foglio includono la posizione della pagina e la mappa supporto utilizzata sulla pagina. La mappa supporto specifica le opzioni di formattazione, quali opzioni fronte/retro e sovrapposizioni.

Se una risorsa, come un font, risulta assente, identificare la directory di risorsa che contiene la risorsa in RICOH Visual Workbench in modo tale che RICOH Visual Workbench possa visualizzare correttamente i dati.

Per visualizzare le informazioni sul foglio, specificare l'elaborazione della definizione di modulo (Risorse Modifica le impostazioni di definizione modulo).

Per mostrare le informazioni sulla pagina:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio. Quindi, fare clic su Risorse Mostra informazioni sulla pagina.
  2. Selezionare la scheda Risorse PSF.
    Viene visualizzata una tabella con queste colonne:
    • Nome di riferimento: il nome della risorsa nel file AFP.
    • Tipo: il tipo di risorsa.
    • Nome di risorsa: il nome di risorsa trovato. Se la risorsa non è stata trovata, il nome di risorsa è Sconosciuto.
    • Ubicazione: ubicazione della risorsa: in linea nel documento AFP o in una directory di risorsa. Se la risorsa non è stata trovata, il nome di risorsa è Non trovato.
    Nota: in questa tabella non sono visualizzate definizioni di modulo, risorse per la gestione dei colori e risorse degli oggetti dati.
  3. Facoltativo: per limitare il numero di risorse mostrato nella tabella, effettuare una delle seguenti operazioni:
    • Per visualizzare le risorse rilevate, fare clic su Trovato.
    • Per visualizzare le risorse che non sono state rilevate, fare clic su Mancante.
  4. Fare clic sulla scheda Foglio.
    Se è stata specificata l'elaborazione della definizione di modulo, viene visualizzato:
    • Mappa supporti attiva: nome della mappa supporto utilizzato per la pagina AFP correntemente visualizzata.
    • Lato posteriore costante: il lato posteriore costante può essere impostato su o No.
    • Lato anteriore costante: il lato anteriore costante può essere impostato su o No.
    • N_Up: numero di partizioni uguali sul lato di un foglio.
    • Nome pagina: identificativo della pagina AFP visualizzata.
    • Numero pagina: numero della pagina AFP correntemente visualizzata.
    • Partizione: numero di aree di dimensioni equivalenti sulla pagina AFP correntemente visualizzata.
    • Plex: specifica se la stampa viene eseguita su un solo lato del foglio (stampa su facciata singola) o su entrambi i lati (fronte/retro normale o fronte/retro rovesciato).
    • Copie foglio: numero di copie del foglio corrente che devono essere stampate.
    • Conteggio fogli: numero del foglio corrente rispetto al totale di fogli da stampare.
    • Lato foglio: Fronte o retro.

    In caso contrario, viene visualizzato il messaggio "Elaborazione della definizione di modulo e delle mappe supporto disattivata".

  5. Fare clic su OK.

1.2.4.32.6.8 Specifica di una definizione di modulo

È possibile specificare se RICOH Visual Workbench visualizza il file AFP con una definizione di modulo. È possibile utilizzare una definizione di modulo inline o una definizione di modulo predefinita da una directory specificata.

Quando viene selezionata una definizione modulo, le sovrapposizioni definite vengono utilizzate per visualizzare le informazioni nel file AFP e le informazioni sulle mappe supporto vengono visualizzate nella finestra Informazioni sulla pagina.

Per specificare se visualizzare una definizione di modulo:

  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio. Quindi fare clic su Risorse Cambia impostazioni di definizione modulo.
  2. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
    • Fare clic su Utilizza definizione di modulo inline per sovrascrivere la definizione di modulo predefinita.
    • Nel campo Directory di associazione font, immettere il percorso completo della directory contenente i file di associazione font da utilizzare.
    • Fare clic su Sfoglia, selezionare la definizione di modulo da utilizzare da un elenco nella finestra, quindi fare clic su OK.
    Se si specifica una definizione di modulo diversa da quella predefinita, la definizione non viene salvata nel file di controllo. Quindi, ogni volta che si apre il file AFP, è necessario specificare la definizione di modulo se si desidera visualizzare le informazioni sulle mappe supporto.
  3. Fare clic su OK.
    Se una definizione di modulo è stata specificata, è ora possibile visualizzare le informazioni sulle mappe supporto nella finestra Informazioni sulla pagina sulla scheda Foglio. In caso contrario, le informazioni sulle mappe supporto non vengono visualizzate.

1.2.4.32.6.9 Configurazione ed esecuzione di un set di filtri

È possibile configurare ed eseguire un set di filtri, in un determinato ordine, per elaborare file AFP di grandi dimensioni in modo rapido ed efficace.
Per configurare ed eseguire un set di filtri:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio.
  2. Se il file non contiene gruppi di pagine, utilizzare Indicizzatore AFP per creare gruppi di pagine.
  3. Fare clic su Modalità Pipeline Manager.
  4. Fare clic su Strumenti Gestisci pipeline.

    L'elenco Definizione pipeline corrente mostra i filtri correntemente utilizzati nella pipeline.

    L'elenco Elementi della pipeline disponibili mostra tutti i filtri. È possibile aggiungere più volte alcuni filtri all'elenco Definizione pipeline corrente.

  5. Per aggiungere un filtro a una definizione pipeline:
    1. Selezionare il filtro nell'elenco Elementi della pipeline disponibili.
      RICOH Visual Workbench visualizza una breve descrizione del filtro.
    2. Fare clic su Aggiungi.
    3. Se il filtro contiene parametri, immettere i relativi valori.

      Se 2 o più parametri presentano un'etichetta Parametro di gruppo, è necessario configurarli come un gruppo.

    4. Fare clic su OK.
    5. Modificare il nome del filtro.
    6. Fare clic su OK.
      Il filtro viene visualizzato nella parte inferiore dell'elenco.
    7. Per spostare il filtro in un'altra posizione nell'elenco, fare clic su Su.

      Nota: L'ordine dei filtri è importante. Eseguire i filtri, quali Indicizzatore e Rimuovi gruppi di pagine, in un ordine differente può restituire risultati differenti.

      RICOH Visual Workbench esegue i filtri in ordine, dal primo all'ultimo.
  6. Per salvare le modifiche, fare clic su Applica.

1.2.4.32.6.10 Creazione di codici a barre con Ottimizzatore AFP

Ottimizzatore AFP consente di creare codici a barre nei file AFP.

Il codice a barre deve essere di dimensioni adeguate e deve trovarsi in una posizione coerente in ogni pagina. Se il testo, un'immagine o un altro codice a barre già esiste nell'area in cui si desidera creare un codice a barre, nascondere l'area in modo che il testo, l'immagine o il codice a barre esistente non sia stampato.

Per determinare l'origine e le dimensioni esatte dell'area del codice a barre, operare da una copia del file AFP di esempio stampata sulla stampante di produzione. Iniziare dall'angolo superiore sinistro della pagina e misurare la distanza fino all'angolo superiore sinistro dell'area del codice a barre. La distanza orizzontale corrisponde alla posizione X; mentre la distanza verticale corrisponde alla posizione Y. Per gli oggetti di codici a barre BCOCA, misurare anche la larghezza e l'altezza dell'area per determinare dove posizionare l'angolo inferiore destro. La posizione X dell'angolo inferiore destro corrisponde alla posizione X dell'angolo superiore sinistro più la larghezza. La posizione Y dell'angolo inferiore sinistro corrisponde alla posizione Y dell'angolo superiore sinistro più l'altezza.

Nota: In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.
Per creare un codice a barre:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio.
  2. Se il file non contiene gruppi di pagine o tag di indice per i valori variabili (quale il CAP) che si desidera utilizzare nei dati del codice a barre, utilizzare Indicizzatore AFP per creare tag di indice e gruppi di pagine.
  3. Se si desidera che il codice a barre includa i dati di una proprietà del documento e alla proprietà del documento non è associato un tag di indice, utilizzare Document Property Designer (DPD) per collegare il tag di indice alla proprietà del documento.
  4. Fare clic su Modalità AFP Enhancer.
  5. Spostarsi nella pagina in cui si desidera creare il codice a barre:
    • Per inserire un codice a barre nella stessa pagina di ogni gruppo di pagine, spostarsi in quella pagina in qualsiasi gruppo di pagine.
    • Per inserire un codice a barre su più pagine (ad esempio, sulle pagine pari di ogni gruppo di pagine), spostarsi in una delle pagine del gruppo di pagine.
  6. Posizionare il cursore in corrispondenza dell'angolo superiore sinistro dell'area del codice a barre. Premendo il tastino sinistro del mouse, disegnare un riquadro con dimensioni approssimative dell'area del codice a barre.

    In una fase successiva, è possibile specificare la posizione e le dimensioni esatte dell'area del codice a barre.

  7. Fare clic con il tastino destro del mouse in qualsiasi punto del file AFP e fare clic su Crea codice a barre.
  8. Nella scheda Tipo, inserire un nome per l'area del codice a barre.
  9. Selezionare il tipo di codice a barre.

    La tabella mostra i caratteri validi per ciascun tipo di codice a barre.

    Caratteri validi per codici a barre
    Tipo di codice a barre Caratteri validi Numero totale di caratteri
    Codice 39 0123456789 ABCDEFGHIJKLM NOPQRSTUVWXYZ - . $ / + % carattere spazio Da 0 a 50 caratteri
    Interleaved 2-of-5 0123456789 Da 0 a 50 caratteri
    Data Matrix Qualsiasi carattere a un byte o dati binari Da 0 a 3116 caratteri
    POSTNET 0123456789 Il numero di cifre dipende dalla proprietà del codice a barre selezionata nella scheda Tipo:
    • Codice ZIP: 5 cifre
    • CAP + 4: 9 cifre
    • ABC (Advanced Bar Code): 11 cifre
    • Codice a barre a lunghezza variabile: da 0 a n cifre (i destinatari del codice a barre supportano almeno 50 cifre)
    QR Code Qualsiasi carattere a un byte o dati binari Da 0 a 3116 caratteri
    Codice a barre IMB (Intelligent Mail) 0123456789 Da 20 a 31 caratteri

  10. Selezionare un metodo di generazione:
    • Oggetti BCOCA

      Questo oggetto segue l'architettura BCOCA (Bar Code Content Object Architecture).

      Codici a barre generici

      Questo oggetto garantisce la compatibilità su tutte le stampanti IPDS.

      Codici a barre di font

      Un oggetto PTCOCA (Presentation Text Object Content Architecture) con testo trasparente rappresenta il contenuto. La risorsa del font di riferimento deve essere disponibile al momento della stampa.

      Codici a barre DrawRule

      Un oggetto PTOCA utilizza le regole per rappresentare il contenuto.

  11. Specificare il contenuto del codice a barre utilizzando il linguaggio CEL (Content Expression Language).

    Ottimizzatore AFP fornisce diversi esempi CEL da selezionare e modificare. Per ulteriori informazioni, vedere gli argomenti di riferimento correlati sugli esempi di CEL forniti nel centro informazioni RICOH ProcessDirector.

      Nota:
    • È possibile digitare i caratteri di controllo ritorno a capo nell'area del contenuto. I ritorni a capo vengono rimossi quando si esportano i miglioramenti in un file di controllo AFP avanzato.

    • È possibile copiare espressioni CEL da altre origini e incollarle nell'area del contenuto.

    • Ottimizzatore AFP non convalida la sintassi CEL.

  12. Specificare le proprietà per il tipo di codice a barre selezionato.
    La tabella riporta le proprietà per ciascun tipo di codice a barre.
    Proprietà dei codici a barre
    Tipo di codice a barre Proprietà e descrizione
    Codice 39 e Interleaved 2-of-5 Includi cifra di controllo: Una cifra di controllo verifica l'integrità dei dati durante il processo di lettura del codice a barre. Se si seleziona , nel simbolo del codice a barre viene inclusa una cifra di controllo.
    Data Matrix Numero di righe: Se si seleziona Automatico, un numero appropriato di righe viene utilizzato per la quantità di dati presente nel simbolo del codice a barre.
    Dimensioni riga: Se si seleziona Automatico, le dimensioni di riga appropriate vengono utilizzate per la quantità di dati nel simbolo del codice a barre.
    POSTNET Codice a barre del CAP: Il simbolo del codice a barre consiste in una barra del riquadro iniziale, i dati del CAP codificati, una cifra di correzione e una barra del riquadro finale. I dati del CAP è un numero a 5 cifre.
    Codice a barre del CAP+4: Il simbolo del codice a barre consiste in una barra del riquadro iniziale, i dati ZIP+4 codificati, una cifra di correzione e una barra del riquadro finale. I dati ZIP+4 è un numero a 9 cifre.
    ABC (Advanced Bar Code): Il simbolo del codice a barre consiste in una barra del riquadro iniziale, i dati ABC codificati, una cifra di correzione e una barra del riquadro finale. I dati ABC costituiscono un numero a 11 cifre.
    Codice a barre a lunghezza variabile: Il simbolo del codice a barre consiste in una barra del riquadro iniziale, i dati codificati, una cifra di correzione e una barra del riquadro finale. I dati codificati sono a lunghezza variabile.
    QR Code Dimensione: Dimensione del simbolo di codice a barre, rappresentata dal numero di moduli di ogni riga e colonna. I valori sono compresi tra 21x21 e 177x177, o minori, a indicare la dimensione più piccola che può contenere tutti i dati.
    Codice a barre IMB (Intelligent Mail) Nessuno
  13. Fare clic sulla scheda Posizione.
  14. Specificare la posizione dell'area del codice a barre:
    • Nei campi Posizione, specificare le posizioni X e Y dell'angolo superiore sinistro.
    • Nei campi Posizione destra, specificare le posizioni X e Y dell'angolo superiore sinistro sulle pagine a destra.
        Nota:
      • Se non si specificano i valori per i campi Posizione destra, Ottimizzatore AFP utilizza i valori nei campi Posizione per tutte le pagine.

      • Utilizzare i valori in entrambi i campi Posizione e Posizione destra se l'opzione 2–up è attivata e il valore Posizionamento pagina è Tutte le facciate a sinistra e destra.

    Ottimizzatore AFP consente di specificare valori decimali per le posizioni X e Y o utilizzare espressioni CEL. Ad esempio, un'istruzione CEL può posizionare un codice a barre a destra dei dati indicizzati che variano in ogni documento.

    Nota: Per specificare un orientamento di 90, 180 o 270 gradi, modificare manualmente il file di controllo AFP avanzato dopo aver salvato il codice a barre nel File di controllo Visual Workbench. Quindi, esportare il file di controllo AFP avanzato.

  15. Specificare le pagine in cui inserire il codice a barre in ciascun gruppo di pagine.
  16. Opzionale: Specificare un trigger utilizzando un'espressione CEL.

    Esempi:

    • Si desidera inserire un codice a barre in ogni documento con due o più pagine. Utilizzare questa espressione:

      total_pages_in_mp != 1

    • Si desidera inserire un codice a barre in ciascun documento inviato in California che presenta come valore della proprietà del documento Doc.Custom.PolicyDiscount. Utilizzare questa espressione:

      and(Doc.State == CA, Doc.Custom.PolicyDiscount == yes)

  17. Fare clic sulla scheda Anteprima.

    I valori di Origine dell'area mostrano le posizioni X e Y dell'angolo superiore sinistro dell'area del codice a barre tracciata. I valori di Dimensione dell'area mostrano la larghezza e l'altezza dell'area del codice a barre.

    Nota: I valori nella scheda Anteprima vengono utilizzati per visualizzare il codice a barre in RICOH Visual Workbench. Tali valori non cambiano quando si modificano i valori nella scheda Posizione. I valori in entrambe le schede vengono salvati nel File di controllo Visual Workbench. Solo i valori nella scheda Posizione vengono esportati nel file di controllo AFP avanzato e utilizzati per inserire il codice a barre nei documenti nel file AFP.

  18. Digitare i dati del codice a barre di esempio nel campo Testo di esempio.
    Se il campo viene lasciato vuoto, il simbolo del codice a barre non viene visualizzato in RICOH Visual Workbench.
    Nota: I codici a barre di Intelligent Mail sono un'eccezione. Vengono visualizzati anche quando il campo Testo di esempio è vuoto.
  19. Fare clic su OK.
    Viene visualizzato il simbolo del codice a barre nel file AFP.
      Nota:
    • L'anteprima visualizza il codice a barre sulla stessa pagina relativa di ciascun gruppo di pagine. Se è stata tracciata l'area del codice a barre nella pagina 1 di un documento, l'anteprima visualizza il codice a barre sulla pagina 1 di tutti documenti. I valori di posizionamento della pagina e di trigger nella scheda Posizione specificano la posizione del codice a barre nelle pagine dei documenti nei lavori del flusso di lavoro.

    • Se è stato creato un IMB di testo ma non viene visualizzato il simbolo del codice a barre, identificare la directory di risorsa contenente il font IMB AFP in RICOH Visual Workbench (Risorse Specifica directory di risorsa). Il font IMB AFP è installato nella directory aiw/aiw1/plugins/EditAFP (Linux) o C:\aiw\aiw1\plugins\EditAFP (Windows).

  20. Fare clic su File Salva file di controllo per salvare il codice a barre nel File di controllo Visual Workbench.
  21. Quando si è pronti a utilizzare i miglioramenti nel File di controllo Visual Workbench (incluso il nuovo codice a barre) all'interno del flusso di lavoro, fare clic su Strumenti Esporta file di controllo AFP avanzato e scegliere una directory per il file esportato.
  22. Per specificare un orientamento di 90, 180 o 270 gradi, aggiungere questa riga al file di controllo AFP avanzato con un editor di testi:

    #Afp.tipo_codice_barre.Orientation[nome_codice_barre]=Degrees90

    dove tipo_codice_barre è il tipo di codice a barre nel file di controllo AFP avanzato e nome_codice_barre è il nome che identifica un codice a barre, un inserimento di testo o un'area nascosta.

    Ad esempio:#Afp.LinearBarcode.Orientation[IMB-Verify]=Degrees90

    Nota: Se si modifica manualmente un file di controllo AFP avanzato, le modifiche non vengono salvate nel File di controllo Visual Workbench. Se si apportano ulteriori miglioramenti e questi vengono salvati nel File di controllo Visual Workbench, è necessario esportare il file di controllo AFP avanzato per rendere i nuovi miglioramenti disponibili per il flusso di lavoro. Quindi, è necessario modificare manualmente il nuovo file di controllo AFP avanzato per aggiungere le modifiche effettuate nel file di controllo AFP avanzato originale.

    Questa figura mostra quattro aree del codice a barre con diversi orientamenti (0, 90, 180, 270 gradi) del simbolo del codice a barre.

    Aree del codice a barre con quattro orientamenti del simbolo del codice a barre
    Immagine che mostra 4 codici a barre con simboli in diversi orientamenti

1.2.4.32.6.11 Creazione di testo con Ottimizzatore AFP

È possibile creare testo su una pagina specificata di ogni gruppo di pagine in un file AFP e specificarne font e dimensione. Ad esempio, è possibile aggiungere numeri di pagina o testo in modo che le informazioni in un codice a barre vengano stampate anche in forma leggibile.

Per determinare la posizione del nuovo testo, operare da una copia del file AFP di esempio stampata sulla stampante di produzione. Misurare dove inserire l'angolo superiore sinistro dell'area del testo (posizioni X e Y) sulla pagina stampata rispetto all'angolo superiore sinistro della pagina logica.

Nota: In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.
Per creare il testo:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio.
  2. Se il file non contiene gruppi di pagine, utilizzare Indicizzatore AFP per creare gruppi di pagine.
  3. Fare clic su Modalità AFP Enhancer.
  4. Spostarsi nella pagina in cui si desidera creare il testo:
    • Per inserire il testo nella stessa pagina di ogni gruppo di pagine, spostarsi in quella pagina in ciascun gruppo di pagine.
    • Per inserire un testo su più pagine (ad esempio, sulle pagine pari di ogni gruppo di pagine), spostarsi in una delle pagine di ciascun gruppo di pagine.
  5. Posizionare il cursore in corrispondenza dell'angolo superiore sinistro dell'area del testo. Premendo il tastino sinistro del mouse, tracciare un riquadro con dimensioni approssimative dell'area del testo.

    In una fase successiva, è possibile specificare la posizione e le dimensioni esatte dell'area del testo.

  6. Fare clic con il tastino destro del mouse in qualsiasi punto del file AFP e fare clic su Crea testo.
  7. Nella scheda Testo, inserire un nome per il testo.
  8. Specificare il testo utilizzando il linguaggio CEL (Content Expression Language).

    Ottimizzatore AFP fornisce diversi esempi CEL da selezionare e modificare. Per ulteriori informazioni, vedere gli argomenti di riferimento correlati sugli esempi di CEL forniti nel centro informazioni RICOH ProcessDirector.

      Nota:
    • È possibile digitare i caratteri di controllo ritorno a capo nell'area del contenuto. I ritorni a capo vengono rimossi quando si esportano i miglioramenti in un file di controllo AFP avanzato.

    • È possibile copiare espressioni CEL da altre origini e incollarle nell'area del contenuto.

    • Ottimizzatore AFP non convalida la sintassi CEL.

  9. Fare clic sulla scheda Font e selezionare il tipo di font:
    • Font in linea
      • Per Seleziona set di caratteri e code page, selezionare un set di caratteri e una code page dagli elenchi a discesa.
      • Per Font codificato, selezionare un'opzione dall'elenco a discesa.
    • Font core
      • Dagli elenchi a discesa, selezionare il set di caratteri e la code page e, se si tratta di un font vettoriale, anche la dimensione in punti nella sezione Informazioni sul font.
    • Font esterni
      • Immettere una combinazione di set di caratteri e code page, un nome font codificato o tutti e tre. Per i font DBCS (Double-Byte Character Set), utilizzare solo il nome del font codificato.
      • Nota: se si immette una codepage che fa parte di un font DBCS, viene visualizzato un messaggio di errore che suggerisce di utilizzare il nome di un font codificato.
    I campi Descrizione set di caratteri e Risorsa font vengono modificati per il font selezionato. Risorsa font è "Vettoriale" per i font core e "Raster" per i font esterni.
    Nota: Se i nomi dei caratteri non corrispondono tra la serie di caratteri e codepage, il lavoro passa in uno stato di errore in RICOH ProcessDirector e la stampante emette un messaggio di errore. Per correggere l'errore, sostituire il set di caratteri e la codepage con una coppia valida ed elaborare nuovamente il lavoro.
  10. Fare clic sulla scheda Posizione.
  11. Specificare la posizione del testo:
    • Nei campi Posizione, specificare le posizioni X e Y dell'angolo superiore sinistro.

      X
      La distanza orizzontale a sinistra del testo misurata da sinistra della pagina logica (non il foglio fisico di carta). Sono consentiti i valori decimali (come 2.5). La posizione X non può essere superiore alla larghezza della pagina.
      Y
      La distanza verticale all'inizio del testo misurata dall'inizio della pagina logica (non il foglio fisico di carta). Sono consentiti i valori decimali (come 2.5). La posizione Y non può essere superiore all'altezza della pagina.

      I valori iniziali di questi campi sono le distanze X e Y dell'angolo in alto a sinistra del riquadro tracciato.

    • Nei campi Posizione destra, specificare le posizioni X e Y dell'angolo superiore sinistro sulle pagine a destra.
        Nota:
      • Se non si specificano i valori per i campi Posizione destra, Ottimizzatore AFP utilizza i valori nei campi Posizione per tutte le pagine.

      • Utilizzare i valori in entrambi i campi Posizione e Posizione destra se l'opzione 2–up è attivata e il valore Posizionamento pagina è Tutte le facciate a sinistra e destra.

    Ottimizzatore AFP consente di specificare valori decimali per le posizioni X e Y o utilizzare espressioni CEL. Ad esempio, un'istruzione CEL può posizionare un testo a destra dei dati indicizzati che variano in ogni documento.

    Nota: Per specificare un orientamento di 90, 180 o 270 gradi, modificare manualmente il file di controllo AFP avanzato dopo aver salvato il testo nel File di controllo Visual Workbench. Quindi, esportare il file di controllo AFP avanzato.

  12. Specificare le pagine in cui inserire il testo in ciascun gruppo di pagine.
  13. Opzionale: Specificare un trigger utilizzando un'espressione CEL.

    Esempi:

    • Si desidera inserire un testo in ogni documento con due o più pagine. Utilizzare questa espressione:

      total_pages_in_mp != 1

    • Si desidera inserire un testo in ciascun documento inviato in California che presenta yes come valore della proprietà del documento Doc.Custom.PolicyDiscount. Utilizzare questa espressione:

      and(Doc.State == CA, Doc.Custom.PolicyDiscount == yes)

  14. Fare clic sulla scheda Anteprima e digitare il testo nel campo Testo di esempio.

    Il testo digitato nella scheda Anteprima viene utilizzato per visualizzare il testo in RICOH Visual Workbench. Il testo viene salvato in File di controllo Visual Workbench. Solo le informazioni del campo Contenuto (CEL) vengono esportate nel file di controllo AFP avanzato e utilizzate per inserire il testo nei documenti nel file AFP.

  15. Opzionale: Modificare i valori Posizione X e Posizione Y.

    I valori di Origine dell'area mostrano le posizioni X e Y dell'angolo superiore sinistro dell'area di testo tracciata.

    Nota: I valori nella scheda Anteprima vengono utilizzati per visualizzare il testo in RICOH Visual Workbench. Tali valori non cambiano quando si modificano i valori nella scheda Posizione. I valori in entrambe le schede vengono salvati nel File di controllo Visual Workbench. Solo i valori nella scheda Posizione vengono esportati nel file di controllo AFP avanzato e utilizzati per inserire il testo nei documenti nel file AFP.

  16. Fare clic su OK.

    L'anteprima visualizza il testo sulla stessa pagina relativa di ciascun gruppo di pagine. Se è stata tracciata l'area del testo nella pagina 1 di un documento, l'anteprima visualizza il testo sulla pagina 1 di tutti documenti. I valori di posizionamento della pagina e di trigger nella scheda Posizione specificano la posizione del testo nelle pagine dei documenti nei lavori del flusso di lavoro.

  17. Fare clic su File Salva file di controllo per salvare il testo nel File di controllo Visual Workbench.
  18. Quando si è pronti a utilizzare i miglioramenti nel File di controllo Visual Workbench (incluso il nuovo testo) all'interno del flusso di lavoro, fare clic su Strumenti Esporta file di controllo AFP avanzato e scegliere una directory per il file esportato.
  19. Per specificare un orientamento di 90, 180 o 270 gradi, aggiungere questa riga al file di controllo AFP avanzato con un editor di testi:

    #Afp.InsertText.Orientation[nome_testo]=Degrees90

    dove nome_testo è il nome che identifica l'inserimento del testo.

    Ad esempio:#Afp.InsertText.Orientation[Sample-Text]=Degrees90

    Nota: Se si modifica manualmente un file di controllo AFP avanzato, le modifiche non vengono salvate nel File di controllo Visual Workbench. Se si apportano ulteriori miglioramenti e questi vengono salvati nel File di controllo Visual Workbench, è necessario esportare il file di controllo AFP avanzato per rendere i nuovi miglioramenti disponibili per il flusso di lavoro. Quindi, è necessario modificare manualmente il nuovo file di controllo AFP avanzato per aggiungere le modifiche effettuate nel file di controllo AFP avanzato originale.

1.2.4.32.6.12 Creazione di aree nascoste con Ottimizzatore AFP

È possibile nascondere le aree nei file AFP che non si desidera vengano visualizzate o stampate da RICOH ProcessDirector. Ad esempio, è possibile nascondere un'area che contiene un codice a barre prima di creare un nuovo codice a barre nella stessa posizione.

L'area nascosta deve trovarsi in una posizione coerente di ogni pagina e deve presentare dimensioni adeguate. Per determinare la posizione e le dimensioni esatte dell'area nascosta, stampare prima il file AFP di esempio sulla stampante di produzione e misurare la posizione in cui si desidera inserire l'angolo in alto a sinistra dell'area nascosta sulla pagina stampata.

Nota: In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.
Per creare un'area nascosta:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio.
  2. Se il file non contiene gruppi di pagine, utilizzare Indicizzatore AFP per creare gruppi di pagine.
  3. Fare clic su Modalità AFP Enhancer.
  4. Spostarsi nella pagina in cui si desidera creare l'area nascosta:
    • Per inserire un'area nascosta nella stessa pagina di ogni gruppo di pagine, spostarsi in quella pagina in qualsiasi gruppo di pagine.
    • Per inserire un'area nascosta su più pagine, spostarsi in una delle pagine del gruppo di pagine.
  5. Posizionare il cursore in un angolo dell'area nascosta. Premendo il tastino sinistro del mouse, tracciare un riquadro con dimensioni approssimative dell'area nascosta.
    In una fase successiva, è possibile specificare la posizione e le dimensioni esatte dell'area nascosta.
  6. Fare clic con il tastino destro del mouse in qualsiasi punto del file AFP e fare clic su Nascondi area.
  7. Nella scheda Generale, immettere un nome descrittivo dell'area nel campo Nome area nascosta.
    Ad esempio, se l'area nascosta contiene un codice a barre per un CAP, è possibile che il nome sia CAP.
  8. Selezionare il colore dell'area nel campo Colore.
  9. Fare clic sulla scheda Rettangolo.
  10. Specificare l'origine (angolo in alto a sinistra) esatta dell'area nascosta in questi campi. Specificare i valori in pollici o millimetri.
    X
    La distanza orizzontale del lato sinistro dell'area nascosta misurata dal lato sinistro della pagina logica (non il foglio di carta fisico). Sono consentiti i valori decimali (come 2.5). La posizione X non può essere superiore alla larghezza della pagina.
    Y
    La distanza verticale del lato superiore dell'area nascosta misurata dal lato superiore della pagina logica (non il foglio di carta fisico). Sono consentiti i valori decimali (come 2.5). La posizione Y non può essere superiore all'altezza della pagina.

    I valori iniziali di questi campi sono le distanze X e Y dell'angolo in alto a sinistra del riquadro tracciato.

    Nota: Se viene ruotato il file AFP mediante l'opzione Ruota di 90o nel menu Visualizza, misurare le posizioni X e Y dall'angolo in alto a sinistra della pagina nella vista non ruotata.
  11. Specificare l'angolo in alto a destra esatto dell'area nascosta in questi campi. Specificare i valori in pollici o millimetri.
    X-extent
    La distanza orizzontale del lato destro dell'area nascosta misurata dal lato sinistro della pagina logica (non il foglio di carta fisico). Sono consentiti i valori decimali (come 2.5). La posizione X-extent non può essere superiore alla larghezza della pagina.
    Y-extent
    La distanza verticale del lato inferiore dell'area nascosta misurata dal lato superiore della pagina logica (non il foglio di carta fisico). Sono consentiti i valori decimali (come 2.5). La posizione Y non può essere superiore all'altezza della pagina.

    I valori iniziali di questi campi sono le distanze X e Y dell'angolo in alto a destra del riquadro tracciato.

    Nota: Specificare l'angolo in alto a destra dell'area nascosta nella vista non ruotata.
  12. Opzionale: Specificare i valori Rettangolo destro (CEL): gli angoli in alto a sinistra e in basso a destra dell'area nascosta sulle pagine di destra. Specificare i valori X, Y, X-extent e Y-extent in pollici o millimetri.
      Nota:
    • Se non si specificano i valori per i campi Rettangolo destro (CEL), Ottimizzatore AFP utilizza i valori nei campi Rettangolo (CEL) per tutte le pagine.

    • Utilizzare i valori in entrambi i campi Rettangolo (CEL) e Rettangolo destro (CEL) se l'opzione 2–up è attivata e il valore Posizionamento pagina è Tutte le facciate a sinistra e destra.

  13. Specificare le pagine in cui inserire l'area nascosta in ciascun gruppo di pagine.
  14. Opzionale: Specificare un trigger utilizzando un'espressione CEL.

    Esempi:

    • Si desidera inserire un'area nascosta in ogni documento con due o più pagine. Utilizzare questa espressione:

      total_pages_in_mp != 1

    • Si desidera inserire l'area nascosta in ciascun documento inviato in California che presenta yes come valore della proprietà del documento Doc.Custom.PolicyDiscount. Utilizzare questa espressione:

      and(Doc.State == CA, Doc.Custom.PolicyDiscount == yes)

  15. Fare clic sulla scheda Anteprima.
  16. Opzionale: Modificare le combinazioni dei valori per i campi Posizione X, Posizione Y, Larghezza e Altezza.

    I valori di Origine dell'area mostrano le posizioni X e Y dell'angolo superiore sinistro dell'area nascosta tracciata. I valori Larghezza e Altezza mostrano le distanze orizzontale e verticale dall'angolo in alto a sinistra all'angolo in basso a destra dell'area nascosta tracciata.

    Nota: I valori nella scheda Anteprima vengono utilizzati per visualizzare l'area nascosta in RICOH Visual Workbench. Tali valori non cambiano quando si modificano i valori nella scheda Rettangolo. I valori in entrambe le schede vengono salvati nel File di controllo Visual Workbench. Solo i valori nella scheda Rettangolo vengono esportati nel file di controllo AFP avanzato e utilizzati per inserire l'area nascosta nei documenti nel file AFP.

  17. Fare clic su OK.
    Non vengono visualizzato i dati immagine o il testo nell'area nascosta di ogni gruppo di pagine.

1.2.4.32.6.13 Modifica o eliminazione delle definizioni Ottimizzatore AFP

Una volta creati codici a barre, testo o aree nascoste, è possibile modificarli o eliminarli.

1.2.4.32.6.14 Modifica dei file AFP

La modalità Ottimizzatore AFP di RICOH Visual Workbench e il plug-in Editor AFP per RICOH Visual Workbench consentono di creare codici a barre e testo, e nascondere aree che includono contenuti indesiderati (come codici a barre obsoleti) nei file AFP.

1.2.4.32.6.14.1 Creazione di codici a barre

Editor AFP consente di creare codici a barre nei file AFP.

Il codice a barre deve trovarsi in una posizione coerente di ogni pagina e deve presentare dimensioni adeguate. Se il testo, un'immagine o un altro codice a barre già esiste nell'area in cui si desidera creare un codice a barre, nascondere l'area in modo che il testo, l'immagine o il codice a barre esistente non sia stampato.

Per determinare l'origine e le dimensioni esatte dell'area del codice a barre, operare da una copia del file AFP di esempio stampata sulla stampante di produzione. Misurare dove inserire l'angolo superiore sinistro dell'area del codice a barre (posizioni X e Y) sulla pagina stampata rispetto all'angolo superiore sinistro della pagina logica. Per gli oggetti codice a barre BCOCA, misurare anche la larghezza e l'altezza dell'area.

Nota: In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.
Per creare un codice a barre:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio.
  2. Se il file non contiene gruppi di pagine o tag di indice per i valori variabili (quale il CAP) che si desidera utilizzare nei dati del codice a barre, utilizzare Indicizzatore AFP per creare tag di indice e gruppi di pagine.
  3. Fare clic su Modalità Editor AFP.
  4. Spostarsi nella pagina in cui si desidera creare il codice a barre:
    • Per inserire un codice a barre nella stessa pagina di ogni gruppo di pagine, spostarsi in quella pagina in qualsiasi gruppo di pagine.
    • Per inserire un codice a barre su più pagine (ad esempio, sulle pagine pari di ogni gruppo di pagine), spostarsi in una delle pagine del gruppo di pagine.
  5. Posizionare il cursore in un angolo dell'area del codice a barre. Premendo il tastino sinistro del mouse, disegnare un riquadro con dimensioni approssimative dell'area del codice a barre. È possibile disegnare un riquadro orizzontale, verticale o quadrato.

    In una fase successiva, è possibile specificare la posizione e le dimensioni esatte dell'area del codice a barre.

  6. Fare clic con il tastino destro del mouse in qualsiasi punto del file AFP e fare clic su Crea codice a barre.

    Viene visualizzata la finestra Crea codice a barre.

  7. Nella scheda Tipo, immettere un nome per l'area, selezionare il tipo e specificare le altre proprietà.

    Per una descrizione dei campi, vedere l'argomento del centro informazioni correlato nella scheda Tipo.

  8. Nella scheda Dati, specificare i dati da codificare nel simbolo del codice a barre.

    Per una descrizione dei campi, vedere l'argomento del centro informazioni per:

    • Scheda Dati per codici a barre Codice 39, Data Matrix, Interleaved 2-of-5, PDF417, POSTNET e Codice QR

    • Scheda Dati per IMB

  9. Nella scheda Posizione, specificare l'origine e le dimensioni esatte dell'area del codice a barre, l'orientamento del simbolo del codice a barre all'interno dell'area e le pagine in cui inserire il codice a barre in ogni gruppo di pagine.

    Per una descrizione dei campi, vedere l'argomento del centro informazioni correlato nella scheda Posizione.

  10. Fare clic su OK.

    Se sono definiti più codici a barre, potrebbe venire visualizzata la finestra Crea condizioni tra definizioni. Fare clic su per creare una condizione per determinare il codice a barre utilizzato, quindi fare clic su OK.

    Se è stato creato un codice a barre IMB (Intelligent Mail) POSTNET o Codice QR, viene visualizzato il simbolo del codice a barre nel file AFP. Se è stato creato un codice a barre Codice 39, Data Matrix, Interleaved 2-of-5 o PDF417, viene visualizzato un riquadro intorno all'area del codice a barre con il titolo del codice a barre nell'orientamento selezionato per il simbolo del codice a barre.

    Nota: Se è stato creato un IMB di testo ma non viene visualizzato il simbolo del codice a barre, identificare la directory di risorsa contenente il font IMB AFP in RICOH Visual Workbench (Risorse Specifica directory di risorsa). Il font IMB AFP è installato nella directory aiw/aiw1/plugins/EditAFP (Linux) o C:\aiw\aiw1\plugins\EditAFP (Windows).
  11. Se viene visualizzato un messaggio di errore, il codice a barre non viene creato in qualsiasi gruppo di pagine. Inoltre, non vengono creati altri codici a barre o aree nascoste . Se la finestra Crea codice a barre viene visualizzata, correggere le proprietà del codice a barre. Se la finestra Crea codice a barre è già stata chiusa, fare clic su Strumenti Modifica definizioni per correggere le proprietà.

    (Nella finestra Modifica ed Elimina definizioni, Una X rossa identifica il codice a barre con l’errore.)

    Se sono stati inclusi valori del tag di indice nell'area del codice a barre e il messaggio di errore indica che i dati del codice a barre sono troppo lunghi o contengono caratteri errati, potrebbe essere necessario modificare il tag di indice per risolvere il problema.

1.2.4.32.6.14.1.1 Scheda Tipo

Nella scheda Tipo, specificare il nome dell'area del codice a barre, il tipo di codice a barre che si desidera creare e le proprietà del codice a barre.
Campi nella scheda Tipo
Campo Valore Descrizione
Nome del codice a barre Qualsiasi combinazione di a-z, A-Z, 0–9, caratteri speciali e spazi vuoti. Il nome dell'area del codice a barre. Ad esempio, se il codice a barre è IMB (Intelligent Mail), è possibile definire il codice a barre IMB.
Tipo di codice a barre Codice 39 (Codice 3-di-9) Un codice a barre a bassa densità che può codificare lettere in maiuscolo, numeri e alcuni caratteri speciali.
Data Matrix Un codice a barre bidimensionale (2D) che consiste in moduli a quadrato bianchi e neri disposti in un modello rettangolare o quadrato. Questo codice a barre utilizza l'algoritmo ECC 200 (error correction) Solomon-Reed per verificare la leggibilità dei dati.
IMB (Intelligent Mail) Un codice a barre definito da USPS (United States Postal Service) che consente di indirizzare e memorizzare la posta. Questo codice a barre è stato precedentemente definito un codice a barre USPS Four-State.
Interleaved 2-of-5 Un codice a barre ad alta densità che può codificare numeri.
PDF417 Un codice a barre bidimensionale (2D) che consiste in diverse righe, ognuna delle quali è simile a un piccolo codice a barre lineare. Il codice a barre può rilevare e correggere gli errori.
POSTNET Un codice a barre definito da USPS che consente di indirizzare la posta.
QR Code Un codice a barre bidimensionale (2D) che composto da moduli a quadrato bianchi e neri disposti in un modello quadrato. I contenuti di questo codice Quick Response possono venire decodificati a velocità elevata. Questo codice a barre utilizza l'algoritmo ECC 200 (error correction) Solomon-Reed per verificare la leggibilità dei dati.
Rappresentazione del codice a barre Tipo di output
Oggetto BCOCA Editor AFP crea gli oggetti del codice a barre mediante campi strutturati BCOCA (Bar Code Object Content Architecture) . In generale, i codici a barre BCOCA sono consigliati rispetto ai codici a barre di testo. Tuttavia, alcune stampanti obsolete non possono elaborare tipi di codice a barre più recenti. Ad esempio, le stampanti IBM 3900 non possono elaborare IMB. In tal caso, i codici a barre di testo sono obbligatori.

Si tratta del valore predefinito.

Codice a barre di testo Editor AFP crea codici a barre di testo che utilizzano il font del codice a barre AFP .

Note:

  1. questa opzione è attualmente disponibile solo per IMB.
  2. Editor AFP utilizza il font IMB AFP 300 dpi (US23), che produce un codice a barre ad altezza standard: la serie di caratteri C0XMUS23 e il codepage T100USPS.

Dimensione output
Dimensione ottimale Editor AFP crea codici a barre BCOCA , mostrati nelle dimensioni ottimali per la visualizzazione e la stampa. Si tratta del valore predefinito.
Nota: questa opzione è attualmente disponibile solo per IMB.
Dimensione compatta Editor AFP crea codici a barre BCOCA che possono essere visualizzati in dimensioni compatte.
Nota: questa opzione è attualmente disponibile solo per IMB.

Questa tabella descrive i campi presenti nella scheda Tipo che consentono di specificare le proprietà del codice a barre. Il campo differisce da ogni tipo di codice a barre.

Campi nella scheda Tipo per le proprietà del codice a barre
Tipo di codice a barre Campo Descrizione
Codice 39 (Codice 3-di-9) Includi cifra di controllo Una cifra di controllo verifica l'integrità dei dati durante il processo di lettura del codice a barre. Se si seleziona , nel simbolo del codice a barre viene inclusa una cifra di controllo.
Data Matrix Numero di righe Il numero di righe nel codice a barre incluso il modello finder. Se si seleziona Automatico, un numero appropriato di righe viene utilizzato per la quantità di dati presente nel simbolo del codice a barre.
Dimensioni riga Il numero di moduli in ogni riga incluso il modello finder. Le dimensioni di riga che è possibile selezionare dipendono dal numero di righe. Se si seleziona Automatico, le dimensioni di riga appropriate vengono utilizzate per la quantità di dati nel simbolo del codice a barre.
IMB (Intelligent Mail) Nessuno Nessuno
Interleaved 2-of-5 Includi cifra di controllo Una cifra di controllo verifica l'integrità dei dati durante il processo di lettura del codice a barre. Se si seleziona , nel simbolo del codice a barre viene inclusa una cifra di controllo.
PDF417 Dimensioni riga Il numero di caratteri dati in ogni riga. La stampante crea il numero minimo di righe necessarie per la quantità di dati nel simbolo del codice a barre.
POSTNET Codice a barre del CAP Il simbolo del codice a barre consiste in una barra del riquadro iniziale, i dati del CAP codificati, una cifra di correzione e una barra del riquadro finale. I dati del CAP è un numero a 5 cifre.
Codice a barre del CAP+4 Il simbolo del codice a barre consiste in una barra del riquadro iniziale, i dati ZIP+4 codificati, una cifra di correzione e una barra del riquadro finale. I dati ZIP+4 è un numero a 9 cifre.
ABC (Advanced Bar Code) Il simbolo del codice a barre consiste in una barra del riquadro iniziale, i dati ABC codificati, una cifra di correzione e una barra del riquadro finale. I dati ABC costituiscono un numero a 11 cifre.
Codice a barre a lunghezza variabile Il simbolo del codice a barre consiste in una barra del riquadro iniziale, i dati codificati, una cifra di correzione e una barra del riquadro finale. I dati codificati sono a lunghezza variabile.
QR Code Dimensione Dimensione del simbolo di codice a barre, rappresentata dal numero di moduli di ogni riga e colonna. I valori sono compresi tra 21x21 e 177x177, o minori, a indicare la dimensione più piccola che può contenere tutti i dati.

1.2.4.32.6.14.1.2 Scheda Dati per codici a barre Codice 39, Data Matrix, Interleaved 2-of-5, PDF417, POSTNET e Codice QR

Nella scheda Dati, specificare i dati codificati dall'editor AFP nel simbolo del codice a barre per i codici a barre Codice 39, Data Matrix, Interleaved 2-of-5, PDF417, POSTNET e Codice QR.
Campi nella scheda Dati
Campo Valore Descrizione
Testo Qualsiasi carattere valido per il tipo di codice a barre (consultare la tabella successiva) Il testo che si desidera codificare nel simbolo del codice a barre. Ad esempio, è possibile utilizzare un carattere vuoto per separare più tag di indice. (Uno spazio vuoto non è un valido carattere in tutti i tipi di codice a barre.) Questo valore è identico in tutti i gruppi di pagine.
Tag di indice Un nome del tag di indice Il tag di indice il cui valore si desidera codificare nel codice a barre. Ad esempio, è possibile codificare un codice di instradamento precedentemente indicizzato. I codici a barre conterranno il valore del tag di indice nel gruppo di pagine. Questo valore può variare per ogni gruppo di pagine, ma è lo stesso per tutte le pagine in un gruppo.
Proprietà Un nome di proprietà

La proprietà lavoro che si desidera codificare nel codice a barre. I codici a barre conterranno il valore della proprietà lavoro. Questo valore è identico in tutti i gruppi di pagine.

Includi HRI Sopra il codice a barre Indica che occorre stampare HRI (human-readable interpretation) al di sopra del simbolo del codice a barre. Questo campo è visibile solo per i tipi di codice a barre che supportano HRI: Codice 39 e Interleaved 2 of 5
Sotto il codice a barre Indica che occorre stampare HRI (human-readable interpretation) al di sotto del simbolo del codice a barre. Questo campo è visibile solo per i tipi di codice a barre che supportano HRI: Codice 39 e Interleaved 2 of 5
Codifica codepage Una codifica codepage definita Il codepage usato per codificare il codice a barre. È possibile selezionare una codifica solo dall'elenco a discesa per i codici a barre Codice QR.

Questa tabella mostra i caratteri validi per ogni tipo di codice a barre.

Caratteri validi per codici a barre
Tipo di codice a barre Caratteri validi Numero totale di caratteri
Codice 39 (Codice 3-di-9)
0123456789
ABCDEFGHIJKLM
NOPQRSTUVWXYZ
 - . $ / + %
carattere spazio
Da 0 a 50 caratteri
Data Matrix Qualsiasi carattere a un byte o dati binari Da 0 a 3116 caratteri
Interleaved 2-of-5 0123456789 Da 0 a 50 caratteri
PDF417 Qualsiasi carattere a un byte o dati binari Da 0 a 2710 caratteri
POSTNET 0123456789 Il numero di cifre dipende dalla proprietà del codice a barre selezionata nella scheda Tipo:
  • Codice ZIP: 5 cifre
  • CAP + 4: 9 cifre
  • ABC (Advanced Bar Code): 11 cifre
  • Codice a barre a lunghezza variabile: da 0 a n cifre (i destinatari del codice a barre supportano almeno 50 cifre)
QR Code Qualsiasi carattere a un byte o dati binari Da 0 a 3116 caratteri

1.2.4.32.6.14.1.3 Scheda Dati per IMB

Nella scheda Dati , specificare i dati codificati da Editor AFP nel simbolo del codice a barre per IMB (Intelligent Mail).
Campi nella scheda Dati per IMB
Campo Valore Descrizione
ID codice a barre* 00 - 50 Gestione eccezioni e livello di ordinamento OEL (Optional Endorsement Line).
ID del tipo di servizio* 040 - 782 Tipo di posta e servizi di posta richiesti.
ID mailer* 0, 6 o 9 cifre Un ID mailer a 6 o 9 cifre ottenuto da USPS (United States Postal Service).
Nota: è possibile utilizzare il campo ID mailer per altri scopi in un IMB utilizzato per la risposta.
Numero di serie* Un numero a 6 o 9 cifre che identifica la posta. La lunghezza dipende dal numero di cifre specificato per l'ID mailer. L'ID mailer e il numero di serie possono contenere 15 cifre.
Nota: Editor AFP aggiunge zero iniziali al valore presente in questo campo in modo tale che la somma dei valori nei campi ID mailer e Numero di serie corrisponda a 15 cifre.
Zero Editor AFP crea un numero di serie che contiene valori zero. I mailer che utilizzano soltanto l'opzione Servizi base USPS possono utilizzare i numeri di serie con valori zero.
Tag di indice Il nome di un tag di indice che contiene il numero di serie.
Nome file Il nome percorso completo di un file del numero di serie IMB che contiene il numero di serie da codificare nel primo codice a barre del file AFP. Editor AFP incrementa il numero di serie nel file di 1 per ogni codice a barre.
Nota: Per Linux, il file del numero di serie deve essere impostato con le autorizzazioni appropriate, in modo da consentire la lettura e l'aggiornamento del file all'utente di sistema RICOH ProcessDirector (l'utente predefinito è aiw1) e a tutti gli utenti del gruppo RICOH ProcessDirector (il gruppo predefinito è aiwgrp1).
Codice di instradamento* Il codice di instradamento (definito anche CAP di instradamento e CAP del punto di distribuzione) del destinatario di posta. Il codice di instradamento, se specificato, può contenere 5, 9 o 11 cifre.
Tag di indice Il nome di un tag di indice che contiene il codice di instradamento. Se vuoto, Editor AFP non include un codice di instradamento nel codice a barre.
Nota: Editor AFP rimuove qualsiasi carattere non numerico dal valore del tag di indice prima di codificarlo nel simbolo del codice a barre. Ad esempio, se il valore del tag di indice in un gruppo di pagine è 12345–6789, il valore presente nel simbolo del codice a barre è 123456789.
Crea tag di indice Salva Indica che Editor AFP deve creare un tag di indice che contiene i dati codificati in IMB del gruppo di pagine. Questa opzione fornisce un record dei dati IMB che è possibile utilizzare per richiamare la posta se, ad esempio, USPS notifica un cambio indirizzo di posta.
Nome tag di indice Il nome da assegnare al tag di indice che contiene i dati IMB. Qualsiasi combinazione di a-z, A-Z, 0–9, caratteri speciali e spazi vuoti.
*Per ulteriori informazioni sui valori per questi campi, vedere Intelligent Mail® Barcode Technical Resource Guide.

1.2.4.32.6.14.1.4 Scheda Posizione

Nella scheda Posizione, specificare l'origine (angolo in alto a sinistra) e le dimensioni (larghezza e altezza) esatte dell'area del codice a barre e l'orientamento del simbolo del codice a barre all'interno della relativa area. È possibile anche specificare le pagine in cui inserire il codice a barre in ciascun gruppo di pagine.

Questa figura mostra quattro aree del codice a barre con diversi orientamenti (0, 90, 180, 270 gradi) del simbolo del codice a barre. Viene illustrata anche l'origine, la larghezza e l'altezza dell'area del codice a barre, specificate nella scheda Posizione per ciascuna area.

Aree del codice a barre con quattro orientamenti del simbolo del codice a barre
Immagine che mostra 4 codici a barre con simboli in diversi orientamenti

Nella figura, l'asterisco (*) indica l'origine del simbolo del codice a barre. InEditor AFP viene automaticamente determinata l'origine del simbolo del codice a barre. L'origine del simbolo del codice a barre è diverso per ciascun orientamento:

Orientamento del simbolo Origine del simbolo
0 gradi Angolo in alto a sinistra dell'area del codice a barre
90 gradi Angolo in alto a destra dell'area del codice a barre
180 gradi Angolo in basso a destra dell'area del codice a barre
270 gradi Angolo in basso a sinistra dell'area del codice a barre

Nota: quando si creano oggetti BCOCA, l'area del codice a barre deve essere abbastanza grande per contenere il simbolo del codice a barre più grande e HRI (human-readable interpretation), se presente, in ciascun gruppo di pagine. Se qualsiasi parte del simbolo del codice a barre o HRI si estende al di fuori dell'area del codice a barre, la stampante notifica un'eccezione e non stampa correttamente il codice a barre. Per interrompere la stampa di un lavoro quando si verifica un errore di presentazione per una stampante, è possibile impostare la proprietà Errori di verifica presentazione per la stampante su Codice a barre o Tutto. Quando si creano IMB di testo, le dimensioni dell'area del codice a barre vengono ignorate.
Campi nella scheda Posizione
Campo Valore Descrizione
Origine dell'area: Posizione X Qualsiasi valore decimale, quale 2,5. La posizione X non può essere superiore alla larghezza della pagina. La distanza orizzontale (espressa in pollici o millimetri) del lato sinistro dell'area del codice a barre, misurata dal lato sinistro della pagina logica (non il foglio di carta fisico).
Nota: se viene ruotato il file AFP mediante l'opzione Ruota di 90o nel menu Visualizza, specificare la posizione X dall'angolo in alto a sinistra della pagina logica nella vista non ruotata.
Origine dell'area: Posizione Y Qualsiasi valore decimale, quale 2,5. La posizione Y non può essere superiore all'altezza della pagina. La distanza verticale (espressa in pollici o millimetri) del lato superiore dell'area del codice a barre, misurata dal lato superiore della pagina logica (non il foglio di carta fisico).
Nota: se viene ruotato il file AFP mediante l'opzione Ruota di 90o nel menu Visualizza, specificare la posizione Y dall'angolo in alto a sinistra della pagina logica nella vista non ruotata.
Dimensione dell'area: Larghezza Qualsiasi valore decimale, quale 2,5. La larghezza dell'area non può essere superiore alla larghezza della pagina. La larghezza orizzontale (espressa in pollici o millimetri) dell'area del codice a barre, misurata nella vista non ruotata.
Nota: questo campo si applica soltanto agli oggetti BCOCA. Viene ignorato per i codici a barre di testo.
Dimensione dell'area: Altezza Qualsiasi valore decimale, quale 2,5. L'altezza dell'area non può essere superiore l'altezza della pagina. L'altezza verticale (espressa in pollici o millimetri) dell'area del codice a barre, misurata nella vista non ruotata.
Nota: questo campo si applica soltanto agli oggetti BCOCA. Viene ignorato per i codici a barre di testo.
Orientamento 0 gradi Il simbolo del codice a barre non viene ruotato nell'area del codice a barre.
90 gradi Il simbolo del codice a barre viene ruotato di 90 gradi nell'area del codice a barre.
180 gradi Il simbolo del codice a barre viene ruotato di 180 gradi nell'area del codice a barre.
270 gradi Il simbolo del codice a barre viene ruotato di 270 gradi nell'area del codice a barre.
Origine del simbolo del codice a barre: Posizione X Un valore decimale. La distanza orizzontale (espressa in pollici o millimetri) dell'origine del simbolo del codice a barre, misurata dal lato sinistro della pagina logica (non il foglio di carta fisico). In Editor AFP questo valore viene calcolato automaticamente.
Origine del simbolo del codice a barre: Posizione Y Un valore decimale. La distanza verticale (espressa in pollici o millimetri) dell'origine del simbolo del codice a barre, misurata dal lato superiore della pagina. In Editor AFP questo valore viene calcolato automaticamente.
Posizione dell'area Pagina n Il codice a barre viene posizionato sulla pagina n di ciascun gruppo di pagine. n è il numero della pagina in cui è stata tracciata l'area del codice a barre.
Più pagine: Tutte le pagine Il codice a barre viene posizionato su tutte le pagine in ciascun gruppo di pagine.
Più pagine: Pagine pari Il codice a barre viene posizionato nelle pagine pari di ogni gruppo di pagine (pagine 2, 4, 6, ...).
Più pagine: Pagine dispari Il codice a barre viene posizionato nelle pagine dispari di ogni gruppo di pagine (pagine 1, 3, 5, ...).

1.2.4.32.6.14.2 Sostituzione di codici a barre POSTNET con IMB

È possibile sostituire codici a barre POSTNET nei file AFP con codici a barre IMB (Intelligent Mail). Quando si sostituiscono codici a barre POSTNET, Editor AFP elimina i codici a barre POSTNET e crea IMB che contengono gli stessi codici di instradamento come codici a barre POSTNET.

I codici a barre POSTNET possono trovarsi in una posizione fissa nel file AFP oppure, come nel caso di indirizzi su più righe, fluttuare tra le righe. È possibile selezionare la posizione effettiva del codice a barre POSTNET da sostituire, oppure selezionare un'area in cui si ritiene possa trovarsi il codice a barre.

Editor AFP può inserire automaticamente IMB nella stessa posizione dei codici a barre POSTNET sostituiti. La posizione dei codici a barre POSTNET può variare leggermente in diversi gruppi di pagine. La posizione di qualsiasi codice a barre POSTNET può essere fino a 0,4 pollici o 10 millimetri più alta o più bassa rispetto alla posizione di un particolare codice a barre POSTNET sostituito nel file AFP di esempio. (Consente le variazioni nella posizione del codice a barre POSTNET in diversi gruppi di pagine a causa degli indirizzi a lunghezza variabile.)

Se non si desidera inserire IMB nella stessa posizione dei codici a barre POSTNET sostituiti, è possibile specificare una nuova posizione per IMB. Se si specifica una nuova posizione, l'Editor AFP inserisce tutti gli IMB nella posizione esatta specificata.

Per determinare la nuova posizione di IMB, operare da una copia del file AFP di esempio stampata sulla stampante di produzione. Misurare dove inserire l'angolo superiore sinistro dell'area del codice a barre (posizioni X e Y) sulla pagina stampata rispetto all'angolo superiore sinistro della pagina logica.

    Nota:
  • In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.

Per inserire IMB nella stessa posizione dei dati ACS (Address Change Service) e del codice a barre PLANET, utilizzare Editor AFP per creare un'area nascosta per coprire i dati ACS e il codice a barre PLANET prima di sostituire il codice a barre POSTNET.

    Nota:
  • è possibile sostituire i codici a barre POSTNET presenti su pagine logiche nel file AFP. Tuttavia, non è possibile sostituire i codici a barre POSTNET che sono parte di segmenti di pagina o sovrapposizioni.

Per sostituire un codice a barre POSTNET con IMB:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio.
  2. Se il file non contiene gruppi di pagine, utilizzare Indicizzatore AFP per creare gruppi di pagine.
  3. Fare clic su Modalità Editor AFP.
  4. Spostarsi nella pagina che contiene uno dei codici a barre POSTNET.
  5. Opzionale: per inserire l'IMB nella stessa posizione del codice a barre PLANET, creare un'area nascosta sul codice a barre PLANET e su tutti gli altri dati che non si desidera stampare, come i dati ACS.
  6. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
    • Selezionare il codice a barre POSTNET.
    • Posizionare il cursore in un angolo dell'area contenente il codice a barre POSTNET. Tenendo premuto il pulsante sinistro del mouse, tracciare un riquadro che racchiuda il codice a barre.
  7. Fare clic con il pulsante destro del mouse in qualsiasi punto del file AFP, quindi fare clic su Sostituisci POSTNET con IMB.
      Nota:
    • Se non viene visualizzata l'opzione Sostituisci POSTNET con IMB e il codice a barre POSTNET è di testo, identificare la directory che contiene il font POSTNET in RICOH Visual Workbench (Risorse Specifica directory di risorsa). Se non viene visualizzata ancora l'opzione Sostituisci POSTNET con IMB, provare a modificare il codepage predefinito con un altro codepage (Risorse Modifica codifica predefinita).

    • Se viene visualizzato un messaggio di errore anziché la finestra Sostituisci codice a barre, in Editor AFP non sono stati trovati dati POSTNET nell'area selezionata.

  8. Nella scheda Tipo, immettere un nome descrittivo per IMB e specificare la rappresentazione di IMB.
    Per una descrizione dei campi, consultare Scheda Tipo di IMB.
  9. Nella scheda Dati, specificare i dati da codificare nel simbolo IMB.
    Per una descrizione dei campi, consultare Scheda Dati per IMB.
  10. Opzionale: nella scheda Posizione, modificare l'origine dell'area del codice a barre o l'orientamento del simbolo del codice a barre all'interno dell'area. È possibile anche modificare le pagine in cui inserire il codice a barre in ciascun gruppo di pagine.
    Per una descrizione dei campi, consultare Scheda Posizione di IMB.
  11. Fare clic su OK.
    Se sono definiti più codici a barre, potrebbe venire visualizzata la finestra Crea condizioni tra definizioni. Fare clic su per creare una condizione per determinare il codice a barre utilizzato, quindi fare clic su OK.

    Viene visualizzato IMB nel file AFP.

      Nota:
    • Se IMB è un codice a barre di testo e non viene visualizzato il simbolo del codice a barre, identificare la directory di risorse che contiene il font IMB AFP in RICOH Visual Workbench (Risorse Specifica directory di risorsa). Il font IMB AFP è installato nella directory aiw/aiw1/plugins/EditAFP (Linux) o nella directory C:\aiw\aiw1\plugins\EditAFP (Windows).
  12. Se viene visualizzato un messaggio di errore, il codice a barre non viene creato in qualsiasi gruppo di pagine. Inoltre, non vengono creati altri codici a barre o aree nascoste. Se la finestra Sostituisci codice a barre viene visualizzata, correggere le proprietà del codice a barre. Se la finestra Sostituisci codice a barre è già stata chiusa, fare clic su Strumenti Modifica definizioni per correggere le proprietà. (Nella finestra Modifica ed Elimina definizioni, Una X rossa identifica il codice a barre con l’errore.)
    Se sono stati inclusi valori del tag di indice nell'area del codice a barre e il messaggio di errore indica che i dati del codice a barre sono troppo lunghi o contengono caratteri errati, potrebbe essere necessario modificare il tag di indice per risolvere il problema.

1.2.4.32.6.14.2.1 Scheda Tipo di IMB

Nella scheda Tipo, specificare il nome dell'area del codice a barre IMB (Intelligent Mail) e se creare un codice a barre di testo o BCOCA.
Campi nella scheda Tipo
Campo Valore Descrizione
Nome del codice a barre Qualsiasi combinazione di a-z, A-Z, 0–9, caratteri speciali e spazi vuoti. Il nome dell'area del codice a barre. Ad esempio, è possibile definire il codice a barre IMB.
Rappresentazione del codice a barre Tipo di output
Oggetto BCOCA Editor AFP crea gli oggetti del codice a barre mediante campi strutturati BCOCA (Bar Code Object Content Architecture) . In generale, i codici a barre BCOCA sono consigliati rispetto ai codici a barre di testo. Tuttavia, alcune stampanti obsolete non possono elaborare tipi di codice a barre più recenti. Ad esempio, le stampanti IBM 3900 non possono elaborare IMB. In tal caso, i codici a barre di testo sono obbligatori.

Si tratta del valore predefinito.

Codice a barre di testo Editor AFP crea codici a barre di testo che utilizzano il font del codice a barre AFP .
Nota: Editor AFP utilizza il font IMB AFP 300 dpi (US23), che produce un codice a barre ad altezza standard: la serie di caratteri C0XMUS23 e il codepage T100USPS.
Dimensione output
Dimensione ottimale Editor AFP crea codici a barre BCOCA , mostrati nelle dimensioni ottimali per la visualizzazione e la stampa. Si tratta del valore predefinito.
Dimensione compatta Editor AFP crea codici a barre BCOCA che possono essere visualizzati in dimensioni compatte.

1.2.4.32.6.14.2.2 Scheda Dati per IMB

Nella scheda Dati , specificare i dati codificati da Editor AFP nel simbolo del codice a barre per IMB (Intelligent Mail).
Campi nella scheda Dati per IMB
Campo Valore Descrizione
ID codice a barre* 00 - 50 Gestione eccezioni e livello di ordinamento OEL (Optional Endorsement Line).
ID del tipo di servizio* 040 - 782 Tipo di posta e servizi di posta richiesti.
ID mailer* 0, 6 o 9 cifre Un ID mailer a 6 o 9 cifre ottenuto da USPS (United States Postal Service).
Nota: è possibile utilizzare il campo ID mailer per altri scopi in un IMB utilizzato per la risposta.
Numero di serie* Un numero a 6 o 9 cifre che identifica la posta. La lunghezza dipende dal numero di cifre specificato per l'ID mailer. L'ID mailer e il numero di serie possono contenere 15 cifre.
Nota: Editor AFP aggiunge zero iniziali al valore presente in questo campo in modo tale che la somma dei valori nei campi ID mailer e Numero di serie corrisponda a 15 cifre.
Zero Editor AFP crea un numero di serie che contiene valori zero. I mailer che utilizzano soltanto l'opzione Servizi base USPS possono utilizzare i numeri di serie con valori zero.
Tag di indice Il nome di un tag di indice che contiene il numero di serie.
Nome file Il nome percorso completo di un file del numero di serie IMB che contiene il numero di serie da codificare nel primo codice a barre del file AFP. Editor AFP incrementa il numero di serie nel file di 1 per ogni codice a barre.
Nota: Per Linux, il file del numero di serie deve essere impostato con le autorizzazioni appropriate, in modo da consentire la lettura e l'aggiornamento del file all'utente di sistema RICOH ProcessDirector (l'utente predefinito è aiw1) e a tutti gli utenti del gruppo RICOH ProcessDirector (il gruppo predefinito è aiwgrp1).
Codice di instradamento* Il codice di instradamento (definito anche CAP di instradamento e CAP del punto di distribuzione) del destinatario. Il codice di instradamento, se specificato, può contenere 5, 9 o 11 cifre.
Tag di indice Il nome di un tag di indice che contiene il codice di instradamento. Se non viene specificato alcun nome del tag di indice, Editor AFP non codifica un codice di instradamento in IMB.
Nota: Editor AFP rimuove qualsiasi carattere non numerico dal valore del tag di indice prima di codificarlo nel simbolo del codice a barre. Ad esempio, se il valore del tag di indice in un gruppo di pagine è 12345–6789, il valore presente nel simbolo del codice a barre è 123456789.
Dati POSTNET Editor AFP include lo stesso codice di instradamento così come nel codice a barre POSTNET. Viene visualizzato il codice di instradamento nel codice a barre POSTNET sulla pagina corrente del file AFP.
Crea tag di indice Salva Indica che Editor AFP deve creare un tag di indice che contiene i dati codificati in IMB del gruppo di pagine. Questa opzione fornisce un record dei dati IMB che è possibile utilizzare per richiamare la posta se, ad esempio, USPS notifica un cambio indirizzo di posta.
Nome tag di indice Il nome da assegnare al tag di indice che contiene i dati IMB. Qualsiasi combinazione di a-z, A-Z, 0–9, caratteri speciali e spazi vuoti.
*Per ulteriori informazioni sui valori per questi campi, vedere Intelligent Mail® Barcode Technical Resource Guide.

1.2.4.32.6.14.2.3 Scheda Posizione di IMB

Nella scheda Posizione, è possibile modificare l'origine (angolo in alto a sinistra) del codice a barre IMB (Intelligent Mail), le dimensioni dell'area del codice a barre e l'orientamento del simbolo del codice a barre.

Quando si creano IMB BCOCA, occorre che l'area del codice a barre sia abbastanza grande per contenere il codice a barre più grande in ogni gruppo di pagine. Se qualsiasi parte del simbolo del codice a barre si estende al di fuori dell'area del codice a barre, la stampante notifica un'eccezione e non stampa correttamente il codice a barre.

Editor AFP crea automaticamente IMB con lo stesso orientamento dei codici a barre POSTNET. Tuttavia, è possibile selezionare un diverso orientamento per il simbolo del codice a barre (0, 90, 180, 270 gradi).

Campi nella scheda Posizione
Campo Valore Descrizione
Origine dell'area: Posizione X Qualsiasi valore decimale, quale 2,5. La posizione X non può essere superiore alla larghezza della pagina. La distanza orizzontale (espressa in pollici o millimetri) del lato sinistro dell'area del codice a barre, misurata dal lato sinistro della pagina logica (non il foglio di carta fisico).
Nota: Se viene ruotato il file AFP mediante l'opzione Ruota di 90o nel menu Visualizza, specificare la posizione X dall'angolo in alto a sinistra della pagina nella vista non ruotata.
Origine dell'area: Posizione Y Qualsiasi valore decimale, quale 2,5. La posizione Y non può essere superiore all'altezza della pagina. La distanza verticale (espressa in pollici o millimetri) del lato superiore dell'area del codice a barre, misurata dal lato superiore della pagina logica (non il foglio di carta fisico).
Nota: se viene ruotato il file AFP mediante l'opzione Ruota di 90o nel menu Visualizza, specificare la posizione Y dall'angolo in alto a sinistra della pagina nella vista non ruotata.
Dimensione dell'area: Larghezza Qualsiasi valore decimale, quale 2,5. La larghezza dell'area non può essere superiore alla larghezza della pagina. La larghezza orizzontale (espressa in pollici o millimetri) dell'area del codice a barre, misurata nella vista non ruotata. Se il codice a barre POSTNET è un oggetto BCOCA, la larghezza iniziale è la larghezza dell'area del codice a barre POSTNET. Se il codice a barre POSTNET è di testo, la larghezza iniziale è la larghezza massima per IMB.
Nota: questo campo si applica soltanto ai codici a barra BCOCA. Viene ignorato per i codici a barre di testo.
Dimensione dell'area: Altezza Qualsiasi valore decimale, quale 2,5. L'altezza dell'area non può essere superiore l'altezza della pagina. L'altezza verticale (espressa in pollici o millimetri) dell'area del codice a barre, misurata nella vista non ruotata. Se il codice a barre POSTNET è un oggetto BCOCA, l'altezza iniziale è l'altezza dell'area del codice a barre POSTNET. Se il codice a barre POSTNET è di testo, l'altezza iniziale è l'altezza massima per IMB.
Nota: questo campo si applica soltanto ai codici a barra BCOCA. Viene ignorato per i codici a barre di testo.
Orientamento 0 gradi Il simbolo del codice a barre non viene ruotato nell'area del codice a barre.
90 gradi Il simbolo del codice a barre viene ruotato di 90 gradi nell'area del codice a barre.
180 gradi Il simbolo del codice a barre viene ruotato di 180 gradi nell'area del codice a barre.
270 gradi Il simbolo del codice a barre viene ruotato di 270 gradi nell'area del codice a barre.
Origine del simbolo del codice a barre: Posizione X Un valore decimale. La distanza orizzontale (espressa in pollici o millimetri) dell'origine del simbolo del codice a barre, misurata dal lato sinistro della pagina logica (non il foglio di carta fisico). In Editor AFP questo valore viene calcolato automaticamente.
Origine del simbolo del codice a barre: Posizione Y Un valore decimale. La distanza verticale (espressa in pollici o millimetri) dell'origine del simbolo del codice a barre, misurata dal lato superiore della pagina logica (non il foglio di carta fisico). In Editor AFP questo valore viene calcolato automaticamente.
Posizione dell'area Pagina n Il codice a barre viene posizionato sulla pagina n di ciascun gruppo di pagine. n è il numero della pagina in cui è stata tracciata l'area del codice a barre.
Più pagine: Tutte le pagine Il codice a barre viene posizionato su tutte le pagine in ciascun gruppo di pagine.
Più pagine: Pagine pari Il codice a barre viene posizionato nelle pagine pari di ogni gruppo di pagine (pagine 2, 4, 6, ...).
Più pagine: Pagine dispari Il codice a barre viene posizionato nelle pagine dispari di ogni gruppo di pagine (pagine 1, 3, 5, ...).

1.2.4.32.6.14.3 Creazione dei file del numero di serie IMB

Se si desidera che i codici a barre IMB (Intelligent Mail) contengano un numero di serie sequenziale che identifica la posta, occorre creare un file del numero di serie.

Il file del numero di serie IMB contiene il numero di serie da codificare nel primo IMB creato da Editor AFP in un file AFP di produzione. Editor AFP incrementa il numero di serie di 1 per ogni IMB successivo, in modo da mantenerne l'univocità.

È possibile creare un diverso file del numero di serie IMB per ogni codice a barre che presenta un nome di definizione del codice a barre univoco. Ad esempio, se un IMB contiene il CAP di instradamento del cliente e un altro IMB contiene il CAP di instradamento aziendale (in un indirizzo per risposte), è possibile creare un altro file del numero di serie IMB per ogni definizione del codice a barre.

Per creare un file del numero di serie IMB:
  1. Utilizzare un editor per creare un file del numero di serie IMB.
  2. Identificare il file del numero di serie con un nome del codice a barre a cui si applica il file. Ad esempio, se il codice a barre contiene il codice di instradamento del cliente, è possibile definire il codice a barre to-imb e il file del numero di serie to-imb-serial.
  3. Per Linux, impostare il file del numero di serie con le autorizzazioni adeguate per consentire all'utente di sistema RICOH ProcessDirector (l'utente predefinito èaiw1 ) e a tutti gli utenti nel gruppo RICOH ProcessDirector (il gruppo predefinito èaiwgrp1 ) la lettura e l'aggiornamento del file.

1.2.4.32.6.14.4 Creazione di condizioni tra definizioni di codici a barre

Durante la definizione di più codici a barre, è possibile creare una condizione tra due codici a barre, utilizzata da Editor AFP per determinare quale viene creato nel file AFP .
È possibile utilizzare le condizioni per controllare quando un codice a barre viene aggiunto a un gruppo di pagine. Ad esempio, se alcuni gruppi di pagine contengono codici a barre POSTNET e altri no, può essere opportuno aggiungere un nuovo codice a barre ai gruppi di pagine che non ne hanno uno. È possibile definire un nuovo codice a barre e creare una condizione per cui ogni volta che non viene rilevato il codice POSTNET, al gruppo di pagine viene aggiunto il nuovo codice. Analogamente, per sostituire un codice a barre esistente in tutti i gruppi di pagine con un nuovo codice, è possibile definire una condizione per cui ogni volta che viene rilevato il vecchio codice a barre, viene sostituito con il nuovo.
Per creare una condizione tra definizioni di codici a barre:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio.
  2. Fare clic su Modalità Editor AFP.
  3. Creare due codici a barre, se non sono già stati definiti.
  4. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
    • Dopo aver definito il secondo codice a barre, fare clic su quando viene richiesto se si desidera creare una condizione per la definizione.
    • Fare clic su Strumenti Modifica definizioni, quindi fare clic su Condizioni nella finestra Modifica ed Elimina definizioni.
    Viene visualizzata la finestra Crea condizioni tra definizioni.
  5. Dall'elenco a discesa, selezionare un codice a barre nel campo Seleziona definizione 1 .
  6. Dall'elenco a discesa, selezionare una delle seguenti condizioni nel campo Seleziona condizione:
    • fails, run: se non è possibile creare la prima definizione di codice a barre, utilizzare la seconda definizione.
    • succeeds, run: se è possibile creare la prima definizione di codice a barre, utilizzare la seconda definizione.
  7. Dall'elenco a discesa, selezionare un codice a barre nel campo Seleziona definizione 2 .
  8. Fare clic su OK.
    La condizione viene creata e aggiunta all'elenco nella finestra Modifica ed Elimina definizioni, se aperta. Se la finestra Modifica ed Elimina definizioni è chiusa, fare clic su Strumenti Modifica definizioni per vedere la condizione appena definita.
  9. Per chiudere la finestra Modifica ed Elimina definizioni, fare clic su X nell'angolo in alto a destra.

1.2.4.32.6.14.5 Creazione di aree nascoste

È possibile nascondere le aree nei file AFP che non si desidera RICOH ProcessDirector per visualizzare o stampare. Ad esempio, è possibile nascondere un'area che contiene un codice a barre prima di creare un nuovo codice a barre nella stessa posizione.

L'area nascosta deve trovarsi in una posizione coerente di ogni pagina e deve presentare dimensioni adeguate. Per determinare la posizione e le dimensioni esatte dell'area nascosta, stampare prima il file AFP di esempio sulla stampante di produzione e misurare la posizione in cui si desidera inserire l'angolo in alto a sinistra dell'area nascosta sulla pagina stampata.

Nota: In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.
Per creare un'area nascosta:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio.
  2. Se il file AFP di esempio non contiene gruppi di pagine, utilizzare Indicizzatore AFP per creare gruppi di pagine.
  3. Fare clic su Modalità Editor AFP.
  4. Spostarsi nella pagina in cui si desidera creare l'area nascosta:
    • Per inserire un'area nascosta nella stessa pagina di ogni gruppo di pagine, spostarsi in quella pagina in qualsiasi gruppo di pagine.
    • Per inserire un'area nascosta su più pagine, spostarsi in una delle pagine del gruppo di pagine.
  5. Posizionare il cursore in un angolo dell'area nascosta. Premendo il tastino sinistro del mouse, tracciare un riquadro con dimensioni approssimative dell'area nascosta.
    In una fase successiva, è possibile specificare la posizione e le dimensioni esatte dell'area nascosta.
  6. Fare clic con il tastino destro del mouse in qualsiasi punto del file AFP e fare clic su Nascondi area.
  7. Immettere un nome descrittivo per l'area nel campo Nome area nascosta.
    Ad esempio, se l'area nascosta contiene un codice a barre per un CAP, è possibile che il nome sia CAP.
  8. Specificare l'origine (angolo in alto a sinistra) esatta dell'area nascosta in questi campi. Specificare i valori in pollici o millimetri.
    Posizione X
    La distanza orizzontale del lato sinistro dell'area nascosta misurata dal lato sinistro della pagina logica (non il foglio di carta fisico). Sono consentiti i valori decimali (come 2.5). La posizione X non può essere superiore alla larghezza della pagina.
    Posizione Y
    La distanza verticale del lato superiore dell'area nascosta misurata dal lato superiore della pagina logica (non il foglio di carta fisico). Sono consentiti i valori decimali (come 2.5). La posizione Y non può essere superiore all'altezza della pagina.

    I valori iniziali di questi campi sono le posizioni X e Y dell'angolo in alto a sinistra del riquadro tracciato.

    Nota: Se viene ruotato il file AFP mediante l'opzione Ruota di 90o nel menu Visualizza, misurare le posizioni X e Y dall'angolo in alto a sinistra della pagina nella vista non ruotata.
  9. Specificare le dimensioni esatte dell'area nascosta in questi campi. Specificare i valori in pollici o millimetri.
    Larghezza
    La larghezza orizzontale dell'area nascosta. Sono consentiti i valori decimali (come 2.5). La larghezza dell'area non può essere superiore alla larghezza della pagina.
    Altezza
    L'altezza verticale dell'area nascosta. Sono consentiti i valori decimali (come 2.5). L'altezza dell'area non può essere superiore l'altezza della pagina.

    I valori iniziali di questi campi sono la larghezza e l'altezza del riquadro tracciato.

    Nota: misurare la larghezza e l'altezza dall'origine dell'area nascosta nella vista non ruotata.
  10. Selezionare una di queste opzioni per inserire l'area nascosta:
    • Pagina n: posizionare l'area nascosta sulla pagina n di ogni gruppo di pagine (n è la pagina in cui è stato tracciato il riquadro dell'area nascosta). Non è possibile modificare questo numero di pagina. Se il numero di pagina risulta errato, fare clic su Annulla e tracciare il riquadro dell'area nascosta sulla pagina appropriata.
    • Più pagine: Posizionare l'area nascosta su:
      Tutte le pagine
      Tutte le pagine di ogni gruppo di pagine
      Pagine pari
      Le pagine pari di ogni gruppo di pagine (pagine 2, 4, 6, ...)
      Pagine dispari
      Le pagine dispari di ogni gruppo di pagine (pagine 1, 3, 5, ...)
  11. Fare clic su OK.
    Non vengono visualizzato i dati immagine o il testo nell'area nascosta di ogni gruppo di pagine.

1.2.4.32.6.14.6 Creazione di testo con Editor AFP

È possibile creare una stringa di testo su una pagina specificata di ogni gruppo di pagine in un file AFP e specificarne colore, font e dimensione.

Ad esempio, è possibile aggiungere numeri di pagina o testo in modo che le informazioni in un codice a barre vengano stampate anche in forma leggibile.

È possibile creare testo in un file AFP da:

  • Testo immesso dalla tastiera
  • Tag di indice definiti in ogni gruppo di pagine
  • Valori di numero di pagina o della proprietà di conteggio delle pagine

Per determinare la posizione del nuovo testo, operare da una copia del file AFP di esempio stampata sulla stampante di produzione. Misurare dove inserire l'angolo superiore sinistro dell'area del testo (posizioni X e Y) sulla pagina stampata rispetto all'angolo superiore sinistro della pagina logica.

    Nota:
  • In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.
Per creare testo in un file AFP:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio.
  2. Se il file non contiene gruppi di pagine, utilizzare Indicizzatore AFP per creare gruppi di pagine.
  3. Fare clic su Modalità Editor AFP.
  4. Per creare l'area del testo, posizionare il cursore in un angolo dell'area da creare. Tenendo premuto il pulsante sinistro del mouse, tracciare un riquadro delle dimensioni desiderate.
  5. Fare clic con il pulsante destro del mouse in qualsiasi punto del file AFP, quindi fare clic su Crea testo.
    Viene visualizzata la finestra Crea stringa di testo.
  6. Nella scheda Testo, immettere un nome descrittivo dell'area di testo nel campo Nome definizione testo.
  7. Nella sezione Dati stringa di testo, creare una stringa di testo.
    Ad esempio, per aggiungere il numero di pagina nel formato "Pagina 1 di 10" alla prima pagina di ciascun gruppo:
    1. Digitare Pagina nel campo Testo e fare clic su Aggiungi.
    2. Selezionare Pagina nel gruppo pagine dall'elenco a discesa Proprietà e fare clic su Aggiungi. Pagina nel gruppo pagine è il numero della pagina nel gruppo.
    3. Digitare di nel campo Testo e fare clic su Aggiungi.
    4. Selezionare Conteggio pagine nel gruppo di pagine dall'elenco a discesa Proprietà e fare clic su Aggiungi. Conteggio pagine nel gruppo di pagine è il numero totale di pagine nel gruppo.
    Il valore della stringa di testo viene visualizzato nel campo al di sotto dei campi di dati.
  8. Opzionale: Per modificare la stringa di testo, selezionare una riga di dati e utilizzare Su o Giù per modificare l'ordine della riga, oppure Rimuovi per eliminarla.
    Ricordare di aggiungere caratteri vuoti tra le parole, se necessario.
  9. Opzionale: selezionare il colore del testo dall'elenco a discesa Colore.
  10. Opzionale: Nella scheda Font, selezionare una della seguenti opzioni:
    Font core
    Dagli elenchi a discesa, selezionare il set di caratteri e la code page e, se si tratta di un font vettoriale, anche la dimensione in punti nella sezione Informazioni sul font.
    Font esterni
    Immettere una combinazione di set di caratteri e code page, un nome font codificato o tutti e tre. Per i font DBCS (Double-Byte Character Set), utilizzare solo il nome del font codificato.
      Nota:
    • se si immette una codepage che fa parte di un font DBCS, viene visualizzato un messaggio di errore che suggerisce di utilizzare il nome di un font codificato.
    I campi Descrizione set di caratteri e Risorsa font vengono modificati per il font selezionato. Risorsa font è "Vettoriale" per i font core e "Raster" per i font esterni.
      Nota:
    • Sulla workstation, se la dimensione del font non esiste per il colore selezionato, come visualizzazione predefinita viene utilizzato il nero da 12 punti, anche se il file AFP conterrà il font e il colore corretto.
    • Se i nomi dei caratteri non corrispondono tra la serie di caratteri e codepage, il lavoro passa in uno stato di errore in RICOH ProcessDirector e la stampante emette un messaggio di errore. Per correggere l'errore, sostituire il set di caratteri e la codepage con una coppia valida ed elaborare nuovamente il lavoro.
  11. Opzionale: nella scheda Posizione, modificare l'origine (angolo superiore sinistro), la dimensione e l'orientamento dell'area di testo. Specificare l'origine e la dimensione in pollici o millimetri. Sono consentiti i valori decimali (come 2.5). I campi sono:
    Posizione X
    La distanza orizzontale a sinistra dell'area misurata da sinistra della pagina logica (non il foglio fisico di carta).
    Posizione Y
    La distanza verticale all'inizio dell'area misurata dall'inizio della pagina logica (non il foglio fisico di carta).
    Larghezza
    La larghezza orizzontale dell'area.
    Altezza
    L'altezza verticale dell'area.
    Orientamento
    Il numero di gradi di rotazione del testo nell'area definita: 0o, 90o, 180o, 270o
    Nota: Se viene ruotato il file AFP mediante l'opzione Ruota di 90o nel menu Visualizza, misurare le posizioni X e Y dall'angolo in alto a sinistra della pagina logica nella vista non ruotata.
  12. Fare clic su OK.
    Il testo viene visualizzato nel file AFP.
  13. Ripetere le operazioni da 4 a 12 per aggiungere testo a un'altra pagina in ogni gruppo di pagine. Ad esempio, per aggiungere il numero di pagina nel formato "Pagina 2 di 10" alla seconda pagina di ciascun gruppo.

1.2.4.32.6.14.7 Modifica o eliminazione delle definizioni dell'Editor AFP

Una volta creati codici a barre, testo, aree nascoste o condizioni di definizione, è possibile modificarli o eliminarli. È inoltre possibile creare e modificare condizioni se sono stati definiti almeno due codici a barre.

1.2.4.32.6.14.7.1 Modifica di codici a barre

È possibile modificare i codici a barre creati con Editor AFP. Non è possibile modificare i codici a barre definiti nel file AFP.
Nota: In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.
Per modificare un codice a barre:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni dei codici a barre. Quindi, fare clic su Modalità Editor AFP.
  2. Fare clic su Strumenti Modifica definizioni.
  3. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
    • Selezionare il codice a barre da modificare e fare clic su Modifica.
    • Fare doppio clic sul codice a barre da modificare.
    Viene visualizzata la finestra Modifica codice a barre.
    Nota: Una X rossa identifica i codici a barre che non sono stati creati a causa di un errore. Per visualizzare il messaggio di errore, fare clic su Modifica e poi su OK nella finestra Modifica codice a barre.
  4. Facoltativo: Nella scheda Tipo, immettere un nuovo nome o modificare il tipo di codice a barre.
    Per una descrizione dei campi, consultare Scheda Tipo.
  5. Facoltativo: Nella scheda Dati, modificare i dati da codificare nel simbolo del codice a barre.
  6. Facoltativo: Nella scheda Posizione, modificare l'origine e le dimensioni esatte dell'area del codice a barre, l'orientamento del simbolo del codice a barre all'interno dell'area e le pagine in cui inserire il codice a barre in ogni gruppo di pagine.
    Per una descrizione dei campi, consultare Scheda Posizione.
  7. Fare clic su OK.
    Se il codice a barre è IMB, POSTNET o Codice QR, viene visualizzato il simbolo del codice a barre nel file AFP. Se il codice a barre è Codice 39, Data Matrix, Interleaved 2-of-5 o PDF417, viene visualizzato un riquadro intorno all'area del codice a barre con il titolo del codice a barre nell'orientamento selezionato per il simbolo del codice a barre.

    Nota: Se IMB è un IMB di testo e non viene visualizzato il simbolo del codice a barre, individuare la directory di risorse che contiene il font IMB AFP in RICOH Visual Workbench (Risorse Specifica directory di risorsa).

    • Il font AFP IMB è installato nella directory aiw/aiw1/plugins/EditAFP.
  8. Per chiudere la finestra Modifica ed Elimina definizioni, fare clic su X nell'angolo in alto a destra.

1.2.4.32.6.14.7.2 Eliminazione di codici a barre

È possibile eliminare i codici a barre creati con Editor AFP. Non è possibile eliminare codici a barre definiti nel file AFP stesso (è però possibile creare aree per nasconderli).
Per eliminare un codice a barre:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni dei codici a barre. Quindi, fare clic su Modalità Editor AFP.
  2. Fare clic su Strumenti Modifica definizioni.
    Viene visualizzata la finestra Modifica ed Elimina definizioni, con un elenco dei codici a barre.
  3. Selezionare il codice a barre che si desidera eliminare.
  4. Fare clic su Elimina o premere il tasto Canc presente sulla tastiera.
    Il codice a barre viene rimosso dall'elenco. Vengono eliminate anche le eventuali condizioni definite per il codice a barre in questione.
  5. Per chiudere la finestra Modifica ed Elimina definizioni, fare clic su X nell'angolo in alto a destra.

1.2.4.32.6.14.7.3 Modifica di condizioni tra definizioni di codici a barre

È possibile modificare le condizioni utilizzate da Editor AFP per determinare il codice a barre in uso.
Per modificare una condizione di definizione:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni delle condizioni dei codici a barre. Quindi, fare clic su Modalità Editor AFP.
  2. Fare clic su Strumenti Modifica definizioni.
  3. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
    • Selezionare la condizione di definizione da modificare e fare clic su Modifica.
    • Fare doppio clic sulla condizione di definizione da modificare.
    Viene visualizzata la finestra Modifica condizioni tra definizioni.
  4. Selezionare Definizione 1, Condizione e Definizione 2 da modificare.
  5. Fare clic su OK.
    La condizione viene modificata nell'elenco.
  6. Per chiudere la finestra Modifica ed Elimina definizioni, fare clic su X nell'angolo in alto a destra.

1.2.4.32.6.14.7.4 Eliminazione di condizioni tra definizioni di codici a barre

È possibile eliminare le condizioni utilizzate da Editor AFP per determinare il codice a barre in uso.
Per eliminare una condizione di definizione:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni delle condizioni. Quindi, fare clic su Modalità Editor AFP.
  2. Fare clic su Strumenti Modifica definizioni.
    Viene visualizzata la finestra Modifica ed Elimina definizioni con un elenco delle condizioni delle definizioni.
  3. Selezionare la condizione di definizione da eliminare.
  4. Fare clic su Elimina o premere il tasto Canc presente sulla tastiera.
    La condizione di definizione viene rimossa dall'elenco.
  5. Per chiudere la finestra Modifica ed Elimina definizioni, fare clic su X nell'angolo in alto a destra.

1.2.4.32.6.14.7.5 Modifica di aree nascoste

È possibile modificare le aree nascoste create con Editor AFP.
Nota: In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.
Per modificare un'area nascosta:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni per le aree nascoste. Quindi, fare clic su Modalità Editor AFP.
  2. Fare clic su Strumenti Modifica definizioni.
  3. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
    • Selezionare l'area nascosta da modificare e fare clic su Modifica.
    • Fare doppio clic sull'area nascosta da modificare.
    Viene visualizzata la finestra Modifica area nascosta.
    Nota: Una X rossa identifica i codici a barre che non sono stati creati a causa di un errore. Per visualizzare il messaggio di errore, fare clic su Modifica e poi su OK nella finestra Modifica codice a barre.
  4. Per modificare il nome descrittivo dell'area nascosta, immettere il nuovo nome nel campo Nome area nascosta.
  5. Per modificare l'origine (angolo in alto a sinistra) dell'area nascosta, immettere i nuovi valori in questi campi.
    Posizione X
    La distanza orizzontale del lato sinistro dell'area nascosta misurata dal lato sinistro della pagina logica (non il foglio di carta fisico). Sono consentiti i valori decimali (come 2.5). La posizione X non può essere superiore alla larghezza della pagina.
    Posizione Y
    La distanza verticale del lato superiore dell'area nascosta misurata dal lato superiore della pagina logica (non il foglio di carta fisico). Sono consentiti i valori decimali (come 2.5). La posizione Y non può essere superiore all'altezza della pagina.
    Nota: Se viene ruotato il file AFP mediante l'opzione Ruota di 90o nel menu Visualizza, misurare le posizioni X e Y dall'angolo in alto a sinistra della pagina nella vista non ruotata.
  6. Per modificare le dimensioni dell'area nascosta, immettere i nuovi valori in questi campi.
    Larghezza
    La larghezza orizzontale dell'area nascosta. Sono consentiti i valori decimali (come 2.5). La larghezza dell'area non può essere superiore alla larghezza della pagina.
    Altezza
    L'altezza verticale dell'area nascosta. Sono consentiti i valori decimali (come 2.5). L'altezza dell'area non può essere superiore l'altezza della pagina.
    Nota: misurare la larghezza e l'altezza dall'origine dell'area nascosta nella vista non ruotata.
  7. Per modificare la posizione dell'area nascosta, selezionare una di queste opzioni:
    • Pagina n: posizionare l'area nascosta sulla pagina n di ogni gruppo di pagine (n è la pagina in cui è stato tracciato il riquadro dell'area nascosta). Non è possibile modificare questo numero di pagina. Se il numero di pagina risulta errato, fare clic su Annulla e tracciare il riquadro dell'area nascosta sulla pagina appropriata.
    • Più pagine: Posizionare l'area nascosta su:
      Tutte le pagine
      Tutte le pagine di ogni gruppo di pagine
      Pagine pari
      Le pagine pari di ogni gruppo di pagine (pagine 2, 4, 6, ...)
      Pagine dispari
      Le pagine dispari di ogni gruppo di pagine (pagine 1, 3, 5, ...)
  8. Fare clic su OK.
    Non vengono visualizzato i dati immagine o il testo nell'area nascosta di ogni gruppo di pagine.
  9. Per chiudere la finestra Modifica ed Elimina definizioni, fare clic su X nell'angolo in alto a destra.

1.2.4.32.6.14.7.6 Eliminazione di aree nascoste

È possibile eliminare le aree nascoste create con . Editor AFP.
Per eliminare un'area nascosta:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni per le aree nascoste. Quindi, fare clic su Modalità Editor AFP.
  2. Fare clic su Strumenti Modifica definizioni.
    Viene visualizzata la finestra Modifica ed Elimina definizioni con un elenco delle aree nascoste.
  3. Selezionare l'area nascosta che si desidera eliminare.
  4. Fare clic su Elimina o premere il tasto Canc presente sulla tastiera.
    L'area nascosta viene rimossa dall'elenco. Vengono visualizzati tutti i dati trattati dall'area nascosta nel file AFP.
  5. Per chiudere la finestra Modifica ed Elimina definizioni, fare clic su X nell'angolo in alto a destra.

1.2.4.32.6.14.7.7 Modifica di stringhe di testo

È possibile modificare una stringa di testo creata con Editor AFP. Non è possibile modificare il testo nel file AFP stesso.
    Nota:
  • In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.
Per modificare una stringa di testo:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni delle stringhe di testo.
  2. Fare clic su Modalità Editor AFP.
  3. Fare clic su Strumenti Modifica definizioni.
  4. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
    • Selezionare la definizione di testo da modificare e fare clic su Modifica.
    • Fare doppio clic sulla definizione di testo da modificare.
    Viene visualizzata la finestra Modifica stringa di testo.
  5. Opzionale: nella scheda Testo, immettere un nuovo nome per l'area di testo nel campo Nome definizione testo, modificare i dati nella sezione Dati stringa di testo, oppure modificare il colore nell'elenco a discesa Colore.
    Per modificare la stringa di testo, selezionare una riga di dati e utilizzare Su o Giù per modificare l'ordine della riga, oppure Rimuovi per eliminarla. È anche possibile aggiungere nuovi valori. Ricordare di aggiungere caratteri vuoti tra le parole, se necessario. Ad esempio, per modificare la stringa di testo da "Pagina 1 di 10" in "Pagina 1 per Mario Rossi":
    1. Premere e tenere premuto il tasto CTRL e selezionare di e Conteggio pagine.
    2. Fare clic su Rimuovi.
    3. Digitare per nel campo Testo e fare clic su Aggiungi.
    4. Selezionare un tag di indice cliente dall'elenco a discesa Tag di indice e fare clic su Aggiungi.
    Il valore della stringa di testo modificata viene visualizzato nel campo al di sotto dei campi di dati.
  6. Opzionale: Nella scheda Font, selezionare una della seguenti opzioni:
    Font core
    Dagli elenchi a discesa, selezionare il set di caratteri e la code page e, se si tratta di un font vettoriale, anche la dimensione in punti nella sezione Informazioni sul font.
    Font esterni
    Immettere una combinazione di set di caratteri e code page, un nome font codificato o tutti e tre. Per i font DBCS (Double-Byte Character Set), utilizzare solo il nome del font codificato.
      Nota:
    • se si immette una codepage che fa parte di un font DBCS, viene visualizzato un messaggio di errore che suggerisce di utilizzare il nome di un font codificato.
    I campi Descrizione set di caratteri e Risorsa font vengono modificati per il font selezionato. Risorsa font è "Vettoriale" per i font core e "Raster" per i font esterni.
      Nota:
    • Sulla workstation, se la dimensione del font non esiste per il colore selezionato, come visualizzazione predefinita viene utilizzato il nero da 12 punti, anche se il file AFP conterrà il font e il colore corretto.
    • Se i nomi dei caratteri non corrispondono tra la serie di caratteri e codepage, il lavoro passa in uno stato di errore in RICOH ProcessDirector e la stampante emette un messaggio di errore. Per correggere l'errore, sostituire il set di caratteri e la codepage con una coppia valida ed elaborare nuovamente il lavoro.
  7. Opzionale: nella scheda Posizione, modificare l'origine (angolo superiore sinistro), la dimensione e l'orientamento dell'area di testo. Specificare l'origine e la dimensione in pollici o millimetri. Sono consentiti i valori decimali (come 2.5).
      Nota:
    • Se viene ruotato il file AFP mediante l'opzione Ruota di 90o nel menu Visualizza, misurare le posizioni X e Y dall'angolo in alto a sinistra della pagina logica nella vista non ruotata.
  8. Fare clic su OK.
    Il testo modificato viene visualizzato nel file AFP.

1.2.4.32.6.14.7.8 Eliminazione di stringhe di testo

È possibile eliminare una stringa di testo creata con Editor AFP. Non è possibile eliminare il testo nel file AFP stesso (è però possibile creare aree per nasconderlo).
Per eliminare una stringa di testo:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni delle stringhe di testo.
  2. Fare clic su Modalità Editor AFP.
  3. Fare clic su Strumenti Modifica definizioni.
    Viene visualizzata la finestra Modifica ed Elimina definizioni con un elenco delle stringhe di testo.
  4. Selezionare la stringa di testo da eliminare.
  5. Fare clic su Elimina o premere il tasto Canc presente sulla tastiera.
    La stringa di testo viene rimossa dall'elenco.
  6. Per chiudere la finestra Modifica ed Elimina definizioni, fare clic su X nell'angolo in alto a destra.

1.2.4.32.6.14.8 Aggiunta di operazioni ai file AFP di modifica

Una volta creati i codici a barre, il testo o le aree nascoste in un file AFP di esempio mediante RICOH Visual Workbench, è necessario aggiungere un'operazione a uno o più flussi di lavoro per creare i codici a barre, il testo o le aree nascoste nei file di produzione AFP che utilizzano i flussi di lavoro. L'operazione denomina il File di controllo Visual Workbench che contiene le definizioni di codici a barre, testo o aree nascoste.
È possibile basare l'operazione sul modello EditAFP. Quando si configura l'operazione, è possibile scegliere di creare prima qualsiasi gruppo di pagine e tag di indice definiti nello stesso file di controllo. I codici a barre, il testo e le aree nascoste possono dipendere dai gruppi di pagine o tag di indice definiti nel file di controllo creato prima.

Posizionare l'operazione relativa a queste operazioni se sono presenti:

  • Dopo un'operazione che converte i dati riga in formato AFP (ad esempio, dopo l'operazione ConvertLineDataJobIntoAFP)
  • Dopo un'operazione che converte i dati Xerox in formato AFP
  • Prima di un'operazione che converte i file AFP in un altro formato (ad esempio, prima dell'operazione TransformJobIntoPDF)
  • Prima dell'operazione EnableRepositioning se si configura l'operazione EditAFP per creare tag di indice e gruppi di pagine
  • Prima dell'operazione PrintJobs
  • Dopo un'operazione basata sul modello IndexAFP (a meno che non si usi Indicizza prima)
  • Dopo un'operazione che cambia i valori di proprietà nel codice a barre
    Nota:
  • Se sono stati creati gruppi di pagine a lunghezza fissa con il modello di operazione IndexAFP, è possibile utilizzare il modello di operazione EditAFP per migliorare i file AFP creati da RICOH ProcessDirectorTransform Feature.

Per aggiungere un'operazione ai file AFP di modifica:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera modificare.
    Se si preferisce modificare una copia del flusso di lavoro, fare clic con il pulsante destro del mouse su di esso e scegliere Copia. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro. Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Nell'Editor flusso di lavoro, fare clic su Modelli operazione nell'angolo in alto a destra della finestra.
  5. Selezionare il modello di operazione EditAFP e trascinarlo nell'Editor flusso di lavoro. Posizionare l'operazione dove si desidera.
  6. Collegare l'operazione EditAFP alle altre operazioni.
  7. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione e selezionare Proprietà.
  8. Se necessario, modificare le proprietà Generale.
  9. Fare clic su AFP.
  10. Nel campo del File di controllo Visual Workbench , immettere il percorso e il nome del File di controllo Visual Workbench che contiene le definizioni per creare gruppi di pagine, tag di indice, codici a barre, testo e aree nascoste.
      Nota:
    • Per utilizzare lo stesso flusso di lavoro per file di input che richiedono file di controllo diversi, è possibile adottare una notazione simbolica per il nome del file di controllo. Ad esempio, se sono presenti due file di input, abc.afp e xyz, con i file di controllo corrispondenti, abc.afp.ctl e xyz.ctl e si desidera utilizzare lo stesso flusso di lavoro per entrambi i file, è possibile utilizzare ${Job.InputFile}.ctl come file di controllo nel campo File di controllo Visual Workbench. Il file ${Job.InputFile}.ctl fa in modo che RICOH ProcessDirector imposti il valore del File di controllo Visual Workbench sul nome del file di input aggiungendo l'estensione .ctl.
  11. Se il file di controllo contiene definizioni per creare gruppi di pagine e tag di indice, selezionare nel campo Indicizza prima.
      Nota:
    • Non selezionare Indicizza prima se l'esecuzione delle operazioni IndexAFP e EditAFP è prevista in fasi diverse. Ad esempio, se un codice a barre contiene la sequenza del documento e un'altra operazione nel flusso di lavoro ordina i documenti secondo un criterio diverso, è possibile inserire l'operazione IndexAFP nella fase di preparazione e inserire poi l'operazione EditAFP dopo l'operazione di creazione, nella fase di assemblaggio.
  12. Se si seleziona nel campo Indicizza prima, rimuovere qualsiasi operazione dal flusso di lavoro basato sul modello IndexAFP, poiché l'opzione Indicizza prima e l'operazione IndexAFP forniscono la stessa funzione. La selezione dell'opzione nel campo Indicizza prima risulta più efficace rispetto all'esecuzione di un'operazione IndexAFP.
  13. Fare clic su OK.
  14. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.32.6.15 Indicizzazione dei file AFP

Indicizzatore AFP è in grado di creare gruppi di pagine, definire pagine supplementari e creare indici nei file AFP affinché le informazioni possano essere utilizzate in RICOH ProcessDirector per navigare nelle pagine indicizzate del file, escludere le informazioni non relative ai clienti dai messaggi di posta e ristampare pagine specifiche.

1.2.4.32.6.15.1 Creazione dei gruppi di pagine

È possibile creare gruppi di pagine nei file AFP. I gruppi di pagine organizzano i file AFP in unità più piccole, identificabili in maniera univoca. Quando si creano gruppi di pagine, non vengono utilizzati i gruppi di pagine esistenti e definiti nel file AFP.
È possibile creare gruppi di pagine che contengono un numero fisso di pagine oppure è possibile creare gruppi di pagine a lunghezza variabile mediante la definizione di trigger. Inoltre, è possibile definire quali pagine sono utilizzate come pagine di intestazione e quali come pagine finali. In Indicizzatore AFP il primo gruppo di pagine viene creato dopo il numero definito di pagine di intestazione. Il gruppo di pagine finale viene invece creato prima del numero definito di pagine finali.

Il file AFP di esempio deve contenere gruppi di pagine prima di poter definire le pagine di intestazione e finali, creare tag di indice per un gruppo di pagine o apportare qualsiasi altro miglioramento. Se i gruppi di pagine sono definiti nel file AFP, è possibile utilizzare questi gruppi di pagine o crearne dei nuovi.

1.2.4.32.6.15.1.1 Creazione di gruppi di pagine a lunghezza fissa

È possibile creare gruppi di pagine a lunghezza fissa. È utile se tutti i gruppi di pagine nel file AFP sono sempre costituiti dallo stesso numero di pagine.

Quando si creano gruppi di pagine a lunghezza fissa, Indicizzatore AFP può ignorare un determinato numero di pagine all'inizio del file AFP prima di creare il primo gruppo di pagine.

Note:

  1. alcuni file AFP sono formattati in modo tale che due pagine siano stampate una accanto all'altra sullo stesso foglio fisico e siano successivamente tagliate in due diversi stack. Non è possibile utilizzare Indicizzatore AFP per definire gruppi di pagine in file come questi in quanto un foglio singolo può appartenere ad un unico gruppo di pagine.
  2. Non è possibile definire pagine supplementari per le pagine in un gruppo creato come gruppo di pagine a lunghezza fissa.

Per creare gruppi di pagine a lunghezza fissa:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio. Quindi, fare clic su Modalità Indicizzatore AFP.
  2. Fare clic su Strumenti Altri gruppi di pagine Crea gruppi di pagine a lunghezza fissa.
    Potrebbe essere visualizzato un messaggio che indica che i gruppi di pagine e gli indici potrebbero variare o non essere validi e che richiede se si desidera proseguire. Fare clic su . Viene visualizzata la finestra Crea gruppi di pagine a lunghezza fissa.
  3. Selezionare il numero di pagine in ogni gruppo di pagine del campo Pagine in ciascun gruppo di pagine.
  4. Fare clic su Definizione pagine di intestazione/finali per specificare quali sono le pagine di intestazione e quali le pagine finali, quindi fare clic su OK.
  5. Fare clic su OK.
    Nei riquadri sinistro e inferiore, vengono visualizzati i gruppi di pagine che sono stati definiti in base al numero di pagine specificato. Vengono visualizzate anche le pagine incluse in ogni gruppo di pagine.

    Se dopo aver definito le pagine di intestazione e finali si è deciso di mantenere tali pagine nell'output, le pagine di intestazione precedenti ai gruppi di pagine vengono visualizzate nel riquadro sinistro e le pagine finali seguono i gruppi di pagine. Se si è deciso di non mantenere le pagine di intestazione e finali nell'output, tali pagine non vengono visualizzate nel riquadro sinistro.

  6. Verificare che siano stati creati i gruppi di pagine corretti:
    1. Verificare che il numero di pagine sia corretto in ogni gruppo di pagine.
    2. Selezionare gruppi di pagine nel riquadro sinistro per visualizzare la prima pagina in alcuni gruppi di pagine e verificare che siano stati creati limiti corretti.
    3. Se i gruppi di pagine risultano errati, ripetere la procedura per ricreare i gruppi di pagine a lunghezza fissa o utilizzare i trigger per creare gruppi di pagine a lunghezza variabile.
      Quando si creano gruppi di pagine mediante trigger, vengono rimossi i gruppi di pagine a lunghezza fissa.

1.2.4.32.6.15.1.2 Creazione di gruppi di pagine con trigger

È possibile creare gruppi di pagine definendo uno o più trigger. Un trigger è un blocco di testo presente nella stessa posizione nella prima o nell'ultima pagina di tutti i gruppi di pagine.

Un trigger definisce l'inizio di ogni gruppo di pagine. Come opzione, è inoltre possibile definire l'ultima pagina di un gruppo di pagine con un trigger.

Esaminare il file AFP di esempio per stabilire il testo che si desidera utilizzare come trigger per definire gruppi di pagine. Il testo deve essere nella stessa posizione su ogni pagina che si desidera identificare come limite per i gruppi di pagine. Inoltre, il testo può avere lo stesso valore su ciascuna pagina. Ad esempio, è possibile selezionare il nome del cliente, visualizzato nella stessa posizione sulla prima pagina di tutti i rendiconti. Il nome può essere utilizzato come trigger per definire il limite del gruppo di pagine se le pagine successive dei rendiconti cliente non contengono testo nella posizione del blocco di testo selezionata. Tenere presente che il limite è definito solo quando non è possibile trovare il blocco di testo o la stringa esatta del blocco di testo nella posizione selezionata.

È possibile creare uno o più trigger. Indicizzatore AFP crea un gruppo di pagine se rileva tutti i trigger.

    Nota:
  1. È possibile che alcuni file AFP siano formattati in modo che due pagine siano stampate una accanto all'altra sullo stesso foglio fisico per essere successivamente tagliate in due pile diverse. Non è possibile utilizzare Indicizzatore AFP per definire gruppi di pagine in file come questi in quanto un foglio singolo può appartenere ad un unico gruppo di pagine. Non è possibile definire due trigger che comportano l'appartenenza dei margini sinistro e destro a diversi gruppi di pagine.
  2. In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.

Per creare gruppi di pagine con trigger:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio. Quindi, fare clic su Modalità Indicizzatore AFP.
  2. Fare clic sul testo che si desidera utilizzare per indicare i limiti del gruppo di pagine nel file.
    Viene visualizzato un riquadro rosso intorno al testo selezionato.

    I blocchi di testo da poter selezionare vengono definiti nel file AFP, da un carattere all'intera riga di testo. Ad esempio, il testo Riepilogo account può essere definito come due blocchi di testo. Per creare un trigger, è possibile selezionare il blocco di testo account o il blocco di testo Riepilogo.

  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul testo e fare clic su Crea trigger.
    È possibile visualizzare un messaggio che indica che i gruppi di pagine potrebbero cambiare o che i tag di indice potrebbero non essere validi e che richiede se si desidera proseguire. Fare clic su .
    Viene visualizzata la finestra Crea trigger con il testo selezionato nel campo Trigger modificato.
      Nota:
    • Potrebbe essere necessario utilizzare le frecce di scorrimento per visualizzare il testo nel campo Trigger modificato.
  4. Stabilire se si desidera utilizzare l'intero valore di testo come trigger del gruppo di pagine o soltanto una parte del testo. È possibile modificare il valore di testo per ridurre il numero di caratteri utilizzato per il valore del trigger. Per selezionare una parte del testo come trigger:
    1. Fare clic su Modifica trigger.
    2. Modificare il valore del trigger nella finestra Modifica valore.
      Ad esempio, se il numero di pagina è un blocco di testo, Pagina 1 di 4, è possibile creare un trigger con la parte del numero di pagina presente sulla prima pagina di ciascun gruppo, ossia Pagina 1. Non viene utilizzato di 4, poiché non tutti i gruppi di pagine sono composti da 4 pagine (la prima pagina di alcuni gruppi potrebbe contenere Pagina 1 di 2 o Pagina 1 di 3.
    3. Fare clic su OK.
  5. Selezionare un tipo di trigger:
    Inizio gruppo di pagine
    Il blocco di testo indica l'inizio del limite del gruppo di pagine nel file. Questo tipo di trigger è obbligatorio.
    Fine gruppo di pagine
    Il blocco di testo indica la fine del limite del gruppo di pagine nel file. Questo tipo di trigger è facoltativo.

    È possibile che vengano visualizzati questi tipi di trigger; tuttavia, non vengono utilizzati per creare gruppi di pagine:

    Pagina
    Il blocco di testo indica una singola pagina in un gruppo di pagine. Consultare Creazione di trigger a livello di pagina.
    Pagina supplementare
    Il blocco di testo indica una singola pagina come pagina supplementare. Consultare Creazione di trigger per pagine supplementari.
  6. Fare clic sulla scheda Avanzate per modificare la soglia di testo, il metodo per associare il trigger o entrambi:
    • Selezionare un intervallo da 1/100 a 1 pollice o da 1 a 25 millimetri per la soglia di testo. Sebbene sia possibile visualizzare il testo nella stessa posizione, è possibile che si verifichino minime variazioni di posizione nel file AFP. È possibile modificare la soglia al fine di ricercare il testo del trigger che si trova in posizioni leggermente diverse in alcune pagine. La soglia definisce la distanza del testo dalla posizione originale e se può essere considerato un trigger. Ad esempio, un valore di soglia pari a 12 indica che il trigger può essere posizionato con una tolleranza di 0,12 pollici o 12 millimetri, sia in verticale che in orizzontale. In genere, il valore di soglia predefinito è sufficiente (10 per i pollici o 2 per i millimetri).
    • Selezionare il metodo utilizzato per associare il trigger (sul valore di stringa del trigger e nella posizione di blocco del testo oppure solo nella posizione):
      Sulla stringa e nella posizione X,Y
      Il valore di stringa del trigger e la posizione orizzontale e verticale del blocco di testo sono associati. Si tratta del valore predefinito.
      Sulla stringa e nella posizione X
      Il valore di stringa del trigger e la posizione orizzontale del blocco di testo sono associati.
      Sulla stringa e nella posizione Y
      Il valore di stringa del trigger e la posizione verticale del blocco di testo sono associati.
      Solo nella posizione X,Y
      La posizione orizzontale e verticale del blocco di testo è associata.
    1. Selezionare Attiva alla modifica del valore di stringa per attivare il trigger quando il valore cambia dal valore presente nel campo in cui il trigger è stato inizialmente definito.
    2. Dopo aver selezionato Attiva alla modifica del valore di stringa, selezionare Attiva su qualsiasi modifica nella stringa per attivare il trigger quando il valore cambia da qualsiasi valore precedente nel campo.
  7. Fare clic su OK.
    Nei riquadri sinistro e inferiore, vengono visualizzati i gruppi di pagine che sono stati definiti in base al valore del trigger. Vengono visualizzate anche le pagine incluse in ogni gruppo di pagine.
  8. Verificare che siano stati creati i gruppi di pagine corretti:
    1. Verificare che il numero di pagine sia corretto in ogni gruppo di pagine.
    2. Selezionare gruppi di pagine nel riquadro sinistro per visualizzare la prima pagina in alcuni gruppi di pagine e verificare che siano stati creati limiti corretti.
    3. Se i gruppi di pagine sono errati, fare clic su Strumenti Modifica definizioni per modificare o eliminare il trigger.
      Il trigger viene elencato come Definizione gruppo di pagine in Trigger inizio gruppo di pagine o Trigger fine gruppo di pagine.
  9. Opzionale: Per creare un altro trigger, ripetere le operazioni.
    Verificare che sia stato selezionato il testo per il trigger dallo stesso gruppo di pagine come trigger iniziale.

1.2.4.32.6.15.1.3 Creazione di gruppi di pagine quando viene identificato uno spazio vuoto

Quando in una determinata area viene identificato uno spazio vuoto, è possibile creare gruppi di pagine. Lo spazio vuoto non contiene dati immagine in formato IOCA (Image Object Content Architecture). In alternativa, è possibile creare gruppi di pagine quando in una determinata area vengono identificati dati immagine IOCA.

Il trigger di uno spazio vuoto è uno spazio vuoto presente nella stessa posizione nella prima pagina di tutti i gruppi di pagine. Un trigger definisce l'inizio di ogni gruppo di pagine.

Se si creano gruppi di pagine mediante trigger, vengono ignorati tutti i tag di indice e i gruppi di pagine esistenti definiti nel file AFP.

Per creare gruppi di pagine quando si identifica uno spazio vuoto:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file di esempio AFP contenente lo spazio vuoto che si desidera utilizzare per attivare i gruppi di pagine. Quindi, fare clic su Modalità Indicizzatore AFP.
  2. Per creare un'area, posizionare il cursore in un angolo dell'area contenente lo spazio vuoto che si desidera utilizzare per attivare i gruppi di pagine. Tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, tracciare un riquadro che racchiuda lo spazio vuoto.
  3. Fare clic con il tasto destro del mouse su un punto qualsiasi della pagina, quindi fare clic su Crea trigger spazio vuoto..

    Viene visualizzata la finestra Trigger su spazio vuoto.

  4. Digitare un nome descrittivo per il trigger dello spazio vuoto nel campo Nome definizione trigger SV.
  5. Scegliere quando iniziare un gruppo di pagine:
    • L'opzione pixel identificati inizia un nuovo gruppo di pagine quando l'area delimitata contiene dati immagine IOCA.

    • L'opzione pixel non identificati inizia un nuovo gruppo di pagine quando l'area delimitata non contiene dati immagine IOCA.

      Nota: Il testo non rientra nella categoria dati immagine IOCA.

  6. Opzionale: Cambiare origine (angolo in alto a sinistra) e dimensione dell'area delimitata in questi campi. Sono consentiti i valori decimali (come 2.5). Specificare l'origine e la dimensione in pollici o millimetri.
    Posizione X
    La distanza orizzontale a sinistra dell'area misurata da sinistra della pagina logica (non il foglio fisico di carta).
    Posizione Y
    La distanza verticale all'inizio dell'area misurata dall'inizio della pagina logica (non il foglio fisico di carta).
    Larghezza
    La larghezza orizzontale dell'area.
    Altezza
    L'altezza verticale dell'area.
    Nota: Se viene ruotato il file AFP mediante l'opzione Ruota di 90o nel menu Visualizza, misurare le posizioni X e Y dall'angolo in alto a sinistra della pagina logica nella vista non ruotata.
  7. Fare clic su OK.

    Nei riquadri sinistro e inferiore, vengono visualizzati i gruppi di pagine che sono stati definiti in base al trigger. Vengono visualizzate anche le pagine incluse in ogni gruppo di pagine.

  8. Verificare che siano stati creati i gruppi di pagine corretti:
    1. Verificare che il numero di pagine sia corretto in ogni gruppo di pagine.
    2. Selezionare gruppi di pagine nel riquadro sinistro per visualizzare la prima pagina in alcuni gruppi di pagine e verificare che siano stati creati limiti corretti.
    3. Se i gruppi di pagine sono errati, fare clic su Strumenti Modifica definizioni per modificare o eliminare il trigger.
      Il trigger viene elencato come Definizione gruppo di pagine in Trigger inizio gruppo di pagine .

1.2.4.32.6.15.1.4 Definizione delle pagine di intestazione e finali

Dopo aver creato gruppi di pagine a lunghezza fissa o gruppi di pagine con trigger, è possibile definire le pagine di intestazione e finali e decidere se mantenerle nell'output finale di visualizzazione e stampa.

Quando si definiscono le pagine di intestazione,Indicizzatore AFP salta il numero di pagine di intestazione definito all'inizio del file AFP prima di creare il primo gruppo di pagine.

Nota: Le pagine di intestazione e finali sono pagine supplementari, pertanto è possibile indicizzarne qualsiasi testo.
Per definire le pagine di intestazione e finali:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio. Quindi, fare clic su Modalità Indicizzatore AFP.
  2. Se il file AFP non contiene gruppi di pagine, occorrerà crearli.
  3. Fare clic su Strumenti Pagine di intestazione e finali.
    Viene visualizzata la finestra Pagine di intestazione e finali.
  4. Se i gruppi di pagine sono stati creati con trigger, effettuare una delle azioni seguenti:
    • Fare clic su Tutte le pagine precedenti al primo gruppo di pagine per definire tutte le pagine precedenti al primo gruppo di pagine come pagine di intestazione.
    • Fare clic su Intestazione a lunghezza fissa per definire un determinato numero di pagine come pagine di intestazione.
  5. Se visualizzato, selezionare il numero di pagine di intestazione in Pagine nell'intestazione.
  6. Se visualizzato, selezionare il numero di pagine finali in Pagine finali.
  7. Per non mantenere le pagine di intestazione o finali nell'output, deselezionare le caselle. Le pagine non saranno visualizzabili o stampabili in RICOH ProcessDirector.
  8. Fare clic su OK.
    Se dopo aver definito le pagine di intestazione e finali si è deciso di mantenere tali pagine nell'output, le pagine di intestazione precedenti ai gruppi di pagine vengono visualizzate nel riquadro sinistro e le pagine finali seguono i gruppi di pagine; se si desidera, è possibile creare tag di indice su queste pagine. Se si è deciso di non mantenere le pagine di intestazione e finali nell'output, tali pagine non vengono visualizzate nel riquadro sinistro.

1.2.4.32.6.15.2 Definizione di pagine supplementari

È possibile definire pagine come pagine supplementari in un file AFP, se non si desidera includerle nei gruppi di pagine. Ad esempio, è possibile definire come pagine supplementari pagine di intestazione, di separazione e finali e tutte le pagine che non devono essere incluse nel rendiconto del cliente.
È possibile definire pagine supplementari con uno o più trigger o tag di indice, per identificare in modo univoco una pagina non inclusa in un gruppo di pagine. Quando si definisce una pagina supplementare, si assegna alla pagina un nome di definizione. Ciò consente di definire più pagine supplementari.
Nota: Il termine definizione pagina in Indicizzatore AFP indica la definizione di una pagina supplementare, un trigger o un indice a livello di pagina e non la risorsa definizione pagina AFP.

1.2.4.32.6.15.2.1 Creazione di trigger per pagine supplementari

È possibile definire pagine supplementari creando uno o più trigger. Un trigger è un blocco di testo presente nella stessa posizione e che identifica in modo univoco una pagina.

Se si crea un trigger di pagina supplementare in una pagina di un gruppo di pagine, la pagina supplementare viene rimossa dai gruppi di pagine nel file di controllo, a meno che non si tratti di un gruppo di pagine esistente o di un gruppo creato come gruppo di pagine a lunghezza fissa.

Esaminare il file AFP di esempio per stabilire le pagine da definire come pagine supplementari, non incluse in un gruppo di pagine. È necessario selezionare uno o più trigger per definire una pagina supplementare con un nome di definizione pagina. Ad esempio, una pagina di intestazione definita tramite un trigger di pagina supplementare può avere come nome di definizione pagina Intestazione. Indicizzatore AFP crea una pagina supplementare se rileva tutti i trigger.

Note:

  1. È possibile che alcuni file AFP siano formattati in modo che due pagine siano stampate una accanto all'altra sullo stesso foglio fisico per essere successivamente tagliate in due pile diverse. Non è possibile utilizzare Indicizzatore AFP per definire pagine supplementari in file di questo tipo, poiché un singolo foglio non può appartenere a un gruppo di pagine e a una pagina supplementare. Non è possibile creare due trigger che indicano che il lato sinistro del foglio appartiene a un gruppo di pagine e che il lato destro appartiene a una pagina supplementare.
  2. In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.

Per creare trigger che definiscono pagine supplementari:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio. Quindi, fare clic su Modalità Indicizzatore AFP.
  2. Fare clic sul testo che si desidera utilizzare per indicare la pagina supplementare nel file.
    Viene visualizzato un riquadro rosso intorno al testo selezionato.

    I blocchi di testo da poter selezionare vengono definiti nel file AFP, da un carattere all'intera riga di testo. Ad esempio, il testo Pagina di intestazione può essere definito come due blocchi di testo. Per creare un trigger, è possibile selezionare il blocco di testo Intestazione o il blocco di testo Pagina.

  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul testo e fare clic su Crea trigger.
    È possibile visualizzare un messaggio che indica che i gruppi di pagine potrebbero cambiare o che i tag di indice potrebbero non essere validi e che richiede se si desidera proseguire. Fare clic su .
    Viene visualizzata la finestra Crea trigger con il testo selezionato nel campo Trigger modificato.
    Nota: Potrebbe essere necessario utilizzare le frecce di scorrimento per visualizzare il testo nel campo Trigger modificato.
  4. Stabilire se si desidera utilizzare l'intero valore di testo o soltanto una parte del testo come trigger di pagina supplementare. È possibile modificare il valore di testo per ridurre il numero di caratteri utilizzato per il valore del trigger. Per selezionare una parte del testo come trigger:
    1. Fare clic su Modifica trigger.
    2. Modificare il valore del trigger nella finestra Modifica valore.
    3. Fare clic su OK.
  5. Fare clic su Pagina supplementare per il tipo di trigger.
    Viene visualizzato il campo Seleziona una definizione di pagina supplementare.
  6. Digitare un nome per identificare la pagina supplementare o selezionare un nome dall'elenco a discesa.
  7. Fare clic sulla scheda Avanzate per modificare la soglia di testo, il metodo per associare il trigger o entrambi:
    • Selezionare un intervallo compreso tra da 1/100 e 1 pollice per la soglia di testo. Sebbene sia possibile visualizzare il testo nella stessa posizione, è possibile che si verifichino minime variazioni di posizione nel file AFP. È possibile modificare la soglia al fine di ricercare il testo del trigger che si trova in posizioni leggermente diverse in alcune pagine. La soglia definisce la distanza del testo dalla posizione originale e se può essere considerato un trigger. Ad esempio, un valore di soglia pari a 12 indica che il trigger può trovarsi a 0,12 pollici sia verticalmente che orizzontalmente. In genere, il valore di soglia predefinito pari a 10 risulta sufficiente.
    • Selezionare il metodo utilizzato per associare il trigger (sul valore di stringa del trigger e nella posizione di blocco del testo oppure solo nella posizione):
      Sulla stringa e nella posizione X,Y
      Il valore di stringa del trigger e la posizione orizzontale e verticale del blocco di testo sono associati. Si tratta del valore predefinito.
      Sulla stringa e nella posizione X
      Il valore di stringa del trigger e la posizione orizzontale del blocco di testo sono associati.
      Sulla stringa e nella posizione Y
      Il valore di stringa del trigger e la posizione verticale del blocco di testo sono associati.
      Solo nella posizione X,Y
      La posizione orizzontale e verticale del blocco di testo è associata.
  8. Fare clic su OK.
    Se si crea un trigger di pagina supplementare in una pagina di un gruppo di pagine, la pagina supplementare viene rimossa dal gruppo di pagine (a meno che non si tratti di un gruppo di pagine esistente o di un gruppo creato come gruppo di pagine a lunghezza fissa).
  9. Per modificare o eliminare il trigger di pagina supplementare, fare clic su Strumenti Modifica definizioni.
    Il trigger viene elencato come Definizione di pagina supplementare in Trigger di pagina.
  10. Facoltativo: Per creare un ulteriore trigger per la pagina supplementare o per definire un'altra pagina supplementare, ripetere le operazioni.

1.2.4.32.6.15.2.2 Creazione di tag di indice su pagine supplementari

È possibile creare uno o più tag di indice nelle pagine non incluse nei gruppi di pagine.
È possibile creare un tag di indice in una pagina supplementare per il testo in un blocco di testo AFP, per il testo in un'area o per gli indirizzi di posta in un'area indirizzi. Non è necessario creare un trigger in una pagina supplementare prima di creare un tag di indice. Tuttavia, se la pagina supplementare non contiene un trigger, il tag di indice viene applicato a tutte le pagine esterne a un gruppo di pagine.
Nota: In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.
Per creare un tag di indice in una pagina supplementare:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio. Quindi, fare clic su Modalità Indicizzatore AFP.
  2. Selezionare una pagina esterna a un gruppo di pagine.
  3. Fare clic su un blocco di testo o disegnare un riquadro intorno a un'area di testo o a un'area indirizzi che si desidera indicizzare. I blocchi di testo da poter selezionare vengono definiti nel file AFP, da un carattere all'intera riga di testo. Viene visualizzato un riquadro rosso intorno ai dati selezionati.
  4. Fare clic con il pulsante destro del mouse in qualsiasi punto nella pagina, quindi fare clic su Crea tag di indice o Crea tag di indice per un indirizzo.
    Viene visualizzata la finestra Crea tag di indice in pagina supplementare, Crea tag di indice in un'area o Crea tag di indice in un'area indirizzi.
  5. Attenersi alla procedura in Creazione dei tag di indice per i blocchi di testo, Creazione dei tag di indice nelle aree o Creazione dei tag di indice nelle aree indirizzi e selezionare una definizione di pagina supplementare esistente nell'elenco a discesa, oppure digitare un nuovo nome di definizione per la pagina supplementare.
  6. Fare clic su OK una volta creato il tag di indice.
  7. Verificare che il tag di indice corretto sia stato creato:
    1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sulla pagina nel pannello sinistro, quindi fare clic su Proprietà.
      Il nome del tag di indice e il relativo valore vengono elencati nel campo TLE.
    2. Per chiudere la finestra delle proprietà, fare clic sulla X nell'angolo in alto a destra.
    3. Se il tag di indice non è corretto, fare clic su Strumenti Modifica definizioni per modificare o eliminare il tag.
      Il tag di indice viene elencato come Definizione di pagina supplementare in Indici di pagina, Aree di indice o Indici di indirizzo.
  8. Facoltativo: Per creare un ulteriore tag di indice nella pagina supplementare o per definire un tag di indice in un'altra pagina supplementare, ripetere le operazioni.

1.2.4.32.6.15.3 Creazione dei tag di indice

È possibile creare tag di indice nei file AFP. Quando un file contiene tag di indice, è possibile utilizzare il visualizzatore RICOH ProcessDirector per spostarsi nel file e trovare dati specifici visualizzatore per spostarsi nel file e trovare dati specifici. È possibile utilizzare i valori del tag di indice anche nei dati del codice a barre e personalizzare le proprietà del documento.
È possibile utilizzare i valori del tag di indice selezionati nelle pagine Passa a e Stampa di nuovo in RICOH ProcessDirector per spostarsi in una determinata pagina del file o per ristampare un gruppo di pagine del lavoro. È inoltre possibile utilizzare i valori del tag di indice nei dati del codice a barre se Editor AFP è installato ed è possibile utilizzare i valori del tag di indice per assegnare i valori delle proprietà del documento se è installato Document Property Designer.

1.2.4.32.6.15.3.1 Creazione dei tag di indice per i blocchi di testo

È possibile creare un tag di indice per il testo presente in un blocco di testo AFP. È possibile modificare il testo del blocco per rimuovere caratteri indesiderati come spazi vuoti o caratteri speciali.
Note:
  1. Se il file AFP non contiene gruppi di pagine, occorrerà crearli. Altrimenti, per creare un tag di indice in una pagina esterna a un gruppo di pagine, consultare Creazione di tag di indice su pagine supplementari.
  2. In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.
Per creare un tag di indice per un blocco di testo:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio che contiene il testo che si desidera indicizzare. Quindi, fare clic su Modalità Indicizzatore AFP.
  2. Fare clic sul testo che si desidera utilizzare per indicare dati specifici in ogni gruppo di pagine. I blocchi di testo da poter selezionare vengono definiti nel file AFP, da un carattere all'intera riga di testo. Viene visualizzato un riquadro rosso intorno al testo selezionato.
  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse in qualsiasi punto della pagina e fare clic su Crea tag di indice. Viene visualizzata la finestra Crea tag di indice con il testo da indicizzare nel campo Valore di indice modificato.
  4. Utilizzare la codifica della codepage predefinita o selezionarne una dall'elenco a discesa se il testo viene visualizzato erroneamente.
  5. Immettere un nome descrittivo per il tag di indice nel campo Nome tag di indice. Ad esempio, se si seleziona Joe Smith per il tag di indice, è possibile che il nome sia Nome cliente.
  6. Stabilire se si desidera utilizzare l'intero valore di testo per creare il tag di indice o specificare una parte del testo. È possibile modificare il blocco di testo per ridurre il numero di caratteri utilizzato per il valore di indice (non è possibile incrementare i caratteri in un blocco di testo). Per selezionare una parte del testo come tag di indice:
    1. Fare clic su Modifica valore di indice.
    2. Modificare il valore di indice nella finestra Modifica valore.
      Ad esempio, se il numero di account è un blocco di testo, 01-345678, è possibile creare un valore di indice con una parte del numero di account, come 345678.
    3. Fare clic su OK.
  7. Assicurarsi che Gruppo di pagine sia selezionato come tipo di indice.
    Viene visualizzato anche il tipo di indice Pagina all'interno di un gruppo di pagine, utilizzato per creare un tag di indice in una singola pagina all'interno di un gruppo di pagine. Consultare Creazione degli indici a livello di pagina.
  8. Per modificare la soglia al fine di ricercare un valore di testo che si trova in posizioni leggermente diverse in alcune pagine, fare clic sulla scheda Avanzate. È possibile selezionare un intervallo da 1/100 a 1 pollice o da 1 a 25 millimetri.
    Sebbene sia possibile visualizzare il testo nella stessa posizione di ciascuna istruzione, è possibile che si verifichino minime variazioni di posizione nel file AFP. La soglia definisce la distanza del testo dalla posizione originale e se può essere considerato un tag di indice. Ad esempio, un valore di soglia pari a 12 indica che il tag di indice può essere posizionato con una tolleranza di 0,12 pollici o 12 millimetri, sia in verticale che in orizzontale. In genere, il valore di soglia predefinito pari a 10 è sufficiente (10 per i pollici o 2 per i millimetri).

    Tenere presente che se si incrementa la soglia al di sopra del valore predefinito, è possibile creare un tag di indice non previsto poiché la corrispondenza viene eseguita soltanto sulla posizione, quindi il primo blocco di testo rilevato nell'intervallo di soglie viene utilizzato come tag di indice.

  9. Fare clic su OK. Vengono visualizzati tag di indice elencati nel riquadro inferiore per ciascun gruppo di pagine.
  10. Verificare che il tag di indice corretto sia stato creato:
    1. Fare doppio clic sul tag di indice nel riquadro inferiore e verificare che sia visualizzata la pagina corretta nel gruppo di pagine.
    2. Se il tag di indice non è corretto, fare clic su Strumenti Modifica definizioni per modificare o eliminare il tag.
      Il tag di indice è elencato come Definizione gruppo di pagine in Indici gruppo di pagine.

1.2.4.32.6.15.3.2 Creazione dei tag di indice nelle aree

È possibile creare tag di indice per il testo in un'area.

L'area deve verificarsi in una posizione coerente di ciascun gruppo di pagine; tuttavia, può consistere in un numero variabile di righe. Nell'area di indice, è possibile creare un tag di indice con del testo proveniente da più blocchi di testo AFP su una riga. È possibile concatenare il testo in blocchi di testo o separare il testo con uno spazio vuoto o qualsiasi altro carattere. È possibile anche modificare il testo per rimuovere caratteri indesiderati.

Ad esempio, un numero di conto cliente potrebbe verificarsi sulla prima pagina del gruppo di pagine in tre diversi blocchi di testo AFP sulla stessa riga. Per creare un tag di indice che contiene l'intero numero di account, identificare prima l'area del numero di account disegnando un riquadro intorno a tutti e tre i blocchi di testo. Quindi, creare un tag di indice da tutti e tre blocchi di testo e specificare il carattere che consente di separare il testo in ciascun blocco di testo. Se i blocchi di testo contengono un numero di conto 123, 45 e 678, il tag di indice può contenere: 12345678, 123 45 678 o 123-45-678.

Note:

  1. Se il file AFP non contiene gruppi di pagine, occorrerà crearli. Altrimenti, per creare un tag di indice per un'area in una pagina esterna a un gruppo di pagine, consultare Creazione di tag di indice su pagine supplementari.
  2. In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.

Per creare tag di indice in un'area:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio che contiene il testo che si desidera indicizzare. Quindi, fare clic su Modalità Indicizzatore AFP.
  2. Per creare l'area di indice, posizionare il cursore in un angolo dell'area che contiene il testo che si desidera indicizzare. Tenendo premuto il pulsante sinistro del mouse, disegnare un riquadro che include il testo che si desidera indicizzare.
    L'area di indice deve includere il primo carattere in ogni blocco di testo AFP che si desidera indicizzare; tuttavia, l'area non deve comprendere tutti i caratteri nei blocchi di testo AFP.
  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sulla pagina e fare clic su Crea tag di indice.
    Viene visualizzata la finestra Crea tag di indice in un'area.
  4. Verificare che il testo che di desidera indicizzare sia mostrato nel campo Righe nell'area. Se il testo non è riportato, fare clic su Annulla e ridisegnare l'area nella pagina o fare clic sulla scheda Posizione per regolare l'origine e la dimensione dell'area di indice.

    Nota: Se il testo viene visualizzato correttamente nel file AFP ma erroneamente nel campo Righe nell'area, modificare la codepage predefinita (Risorse Modifica codifica predefinita). Se il testo non viene visualizzato ancora correttamente, di solito indica che la codepage non utilizza un'associazione Unicode standard. In questo caso, utilizzare il file di associazione font SampleCodePointMap.cp per creare un file di associazione codepoint prima di procedere.

  5. Facoltativo: Nella scheda Posizione, modificare l'origine (angolo in alto a sinistra) e la dimensione dell'area di indice in questi campi. Sono consentiti i valori decimali (come 2.5). Specificare l'origine e la dimensione in pollici o millimetri.
    Posizione X
    La distanza orizzontale a sinistra dell'area misurata da sinistra della pagina logica (non il foglio fisico di carta).
    Posizione Y
    La distanza verticale all'inizio dell'area misurata dall'inizio della pagina logica (non il foglio fisico di carta).
    Larghezza
    La larghezza orizzontale dell'area.
    Altezza
    L'altezza verticale dell'area.
    Nota: Se viene ruotato il file AFP mediante l'opzione Ruota di 90o nel menu Visualizza, misurare le posizioni X e Y dall'angolo in alto a sinistra della pagina logica nella vista non ruotata.
  6. Nella scheda Tag di indice, immettere un nome descrittivo dell'area nel campo Nome area di indice.
    Ad esempio, se l'area contiene un numero di conto, è possibile che il nome sia Area numero di conto.
  7. Specificare i caratteri che si desidera utilizzare per separare blocchi di testo nel campo Carattere tra blocchi di testo.
    Il carattere predefinito che separa blocchi di testo è uno spazio vuoto. Se si desidera concatenare il testo in più blocchi di testo, eliminare lo spazio vuoto dal campo.
    Nel campo Righe nell'area viene visualizzato il testo con il carattere specificato (se presente) e riportato tra i blocchi di testo.
  8. Per creare un tag di indice per il testo mostrato in una riga dell'area:
    1. Fare clic su Aggiungi.
    2. Utilizzare la codifica della codepage predefinita o selezionarne una dall'elenco a discesa se il testo viene visualizzato erroneamente.
    3. Immettere un nome descrittivo per il tag di indice.
      Ad esempio, se il tag di indice contiene un numero di conto, è possibile che il nome sia Numero di conto.
    4. Selezionare la riga che contiene il testo che si desidera indicizzare:
      • Per selezionare la prima riga o una riga relativa alla prima riga, fare clic su Prima riga. Quindi, utilizzare l'elenco a discesa per questo campo per selezionare una riga relativa. Ad esempio, selezionare Prima riga più 1.
      • Per selezionare l'ultima riga o una riga relativa all'ultima riga, fare clic su Ultima riga. Quindi, utilizzare l'elenco a discesa per questo campo per selezionare una riga relativa. Ad esempio, selezionare Ultima riga meno 1.
      Viene visualizzato il valore del tag di indice nel campo Valore modificato.
    5. Stabilire se si desidera utilizzare l'intero valore di testo per creare il tag di indice o soltanto una parte del testo. Per selezionare una parte del testo come tag di indice, fare clic su Modifica valore di indice. Modificare il valore di indice nella finestra Modifica valore e fare clic su OK.
    6. Deselezionare il campo Crea tag per un valore vuoto se non si desidera che Indicizzatore AFP crei tag di indice con valori null.
      Un tag di indice contiene il valore null, se il testo indicizzato non esiste in un determinato gruppo di pagine. Ad esempio, se a un gruppo di pagine è associato un indirizzo che non contiene il nome di un paese, il tag di indice per il nome del paese per quel gruppo di pagine è null.
    7. Fare clic su OK.
      Viene visualizzato il tag di indice e il relativo valore nel campo Tag di indice per determinate righe.
  9. Facoltativo: Per creare un altro tag di indice con del testo sulla stessa riga o su una riga diversa, fare clic di nuovo su Aggiungi.
    È possibile creare tanti tag di indice quanti desiderati nell'area.
  10. Fare clic su OK.
    Vengono visualizzati tag di indice elencati nel riquadro inferiore per ciascun gruppo di pagine.
  11. Verificare che i tag di indice corretti siano stati creati:
    1. Fare doppio clic sui tag di indice nel riquadro inferiore e verificare che siano visualizzate le pagine corrette nei gruppi di pagine.
    2. Se un tag di indice non è corretto, fare clic su Strumenti Modifica definizioni per modificare o eliminare il tag.
      Il tag di indice è elencato in Definizione gruppo di pagine Indici gruppo di pagine Aree di indice.

1.2.4.32.6.15.3.3 Creazione dei tag di indice nelle aree indirizzi

È possibile creare tag di indice per inviare gli indirizzi in un'area indirizzo.

L'area deve verificarsi in una posizione coerente di ciascun gruppo di pagine; tuttavia, può consistere in un numero variabile di righe. Nell'area, è possibile creare un tag di indice per il codice postale il cui formato è servizio postale locale.

Ad esempio, un indirizzo del cliente potrebbe essere costituito da 3 o 4 righe, con il codice postale sempre sull'ultima riga. Identificare la posizione e la dimensione dell'area indirizzi disegnando un riquadro intorno a un indirizzo che contiene il numero massimo di righe nell'indirizzo: in questo esempio, 4 righe. Se il file AFP di esempio non presenta un indirizzo con il numero massimo di righe, disegnare un riquadro più grande per includere tutte le possibili righe nell'area indirizzo. Se si rileva l'esatta posizione e la dimensione dell'area indirizzo, è possibile regolare la dimensione del riquadro disegnato specificando l'esatto offset X, offset Y, altezza e larghezza dell'area indirizzo. (Gli offset X e Y provengono dall'origine della pagina logica e non i fogli fisici di carta.)

Note:
  1. Se il file AFP non contiene gruppi di pagine, occorrerà crearli. Altrimenti, per creare un tag di indice per un'area indirizzi in una pagina esterna a un gruppo di pagine, consultare Creazione di tag di indice su pagine supplementari.
  2. In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.

È possibile creare tag di indice per il testo in righe specifiche: il nome del cliente nella prima riga, la città e lo stato nell'ultima. Quindi, è possibile creare più tag di indice per le righe intermedie che contengono l'indirizzo. Le righe intermedie sono le righe comprese tra righe specifiche indicizzate. L'area indirizzo può contenere un numero variabile di righe intermedie, come mostrato:

JOHN SMITH <-- first line
123 MAIN STREET <-- intermediate line 1
SUITE 100 <-- intermediate line 2 (optional line)
DENVER, CO 12345-6789 <-- last line

Se il formato del codice postale è un servizio postale locale (nnnnn o nnnnn-nnnn), Indicizzatore AFP può estrarre automaticamente il codice postale su una riga e creare un relativo tag di indice.

Nota: In un'area indirizzo, è possibile creare uno o più tag di indice. Ad esempio, è possibile creare un tag di indice per il codice postale senza creare tag di indice per altro testo nell'area indirizzo.
Per creare i tag di indice in un'area indirizzo:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio che contiene gli indirizzi che si desidera indicizzare nel formato desiderato. Quindi, fare clic su Modalità Indicizzatore AFP.
  2. Spostarsi in un indirizzo che contiene il numero massimo di righe.
    Se non è possibile rilevare un indirizzo con il numero massimo di righe, nelle fasi successive disegnare un'area più grande o specificare l'esatta dimensione dell'area indirizzo sulla scheda Posizione per includere il numero massimo di righe.
  3. Per creare l'area indirizzo, posizionare il cursore in un angolo dell'area che contiene l'intero indirizzo. Tenendo premuto il pulsante sinistro del mouse, disegnare un riquadro che include tutte le righe nell'indirizzo.
    L'area indirizzo deve includere il primo carattere nei blocchi di testo AFP che si desidera indicizzare; tuttavia, non occorre includere tutto il testo in quanto i blocchi di testo possono contenere del testo a lunghezza variabile in diversi gruppi di pagine. Ad esempio, un blocco di testo che contiene un nome cliente potrebbe contenere un nome breve in un gruppo di pagine e un nome lungo in un altro gruppo di pagine.
  4. Fare clic con il pulsante destro del mouse sulla pagina e fare clic su Crea tag di indice per un indirizzo.
    Viene visualizzata la finestra Crea tag di indice in un'area indirizzi.
  5. Verificare che il testo da indicizzare sia visualizzato nel campo Tag di indice per righe intermedie. Se il testo non è riportato, fare clic su Annulla e ridisegnare l'area nella pagina o fare clic sulla scheda Posizione per regolare l'origine e la dimensione dell'area indirizzo.

    Nota: Se il testo viene visualizzato correttamente nel file AFP ma erroneamente nel campo Tag di indice per righe intermedie, modificare la codepage predefinita (Risorse Modifica codifica predefinita). Se il testo non viene visualizzato ancora correttamente, di solito indica che la codepage non utilizza un'associazione Unicode standard. In questo caso, utilizzare il file di associazione font SampleCodePointMap.cp per creare un file di associazione codepoint prima di procedere.

  6. Facoltativo: Nella scheda Posizione, modificare l'origine (angolo in alto a sinistra) e la dimensione dell'area indirizzi in questi campi. Sono consentiti i valori decimali (come 2.5). Specificare i valori in pollici o millimetri.
    Posizione X
    La distanza orizzontale a sinistra dell'area misurata da sinistra della pagina logica (non il foglio fisico di carta).
    Posizione Y
    La distanza verticale all'inizio dell'area misurata dall'inizio della pagina logica (non il foglio fisico di carta).
    Larghezza
    La larghezza orizzontale dell'area.
    Altezza
    L'altezza verticale dell'area.
    Nota: Se viene ruotato il file AFP mediante l'opzione Ruota di 90o nel menu Visualizza, misurare le posizioni X e Y dall'angolo in alto a sinistra della pagina logica nella vista non ruotata.
  7. Nella scheda Tag di indice, immettere un nome descrittivo dell'area nel campo Nome area di indice.
    Ad esempio, se l'area contiene l'indirizzo del cliente, è possibile che il nome sia Area indirizzo cliente.
  8. Specificare i caratteri che si desidera utilizzare per separare blocchi di testo nel campo Carattere tra blocchi di testo.
    Il carattere predefinito che separa blocchi di testo è uno spazio vuoto. Se si desidera concatenare il testo in più blocchi di testo, eliminare lo spazio vuoto dal campo.
    Nel campo Tag di indice per righe intermedie viene visualizzato il testo con il carattere specificato, se presente, riportato tra i blocchi di testo.
  9. Facoltativo: Per creare un tag di indice per una determinata riga dell'area:
    1. Fare clic su Aggiungi.
    2. Utilizzare la codifica della codepage predefinita o selezionarne una dall'elenco a discesa se il testo viene visualizzato erroneamente.
    3. Immettere un nome descrittivo per il tag di indice.
      Ad esempio, se la riga contiene il nome cliente, è possibile che il nome sia Cliente.
    4. Selezionare la riga che contiene il testo che si desidera indicizzare:
      • Per selezionare la prima riga o una riga relativa alla prima riga, fare clic su Prima riga. Quindi, utilizzare l'elenco a discesa per questo campo per selezionare una riga relativa. Ad esempio, selezionare Prima riga più 1.
      • Per selezionare l'ultima riga o una riga relativa all'ultima riga, fare clic su Ultima riga. Quindi, utilizzare l'elenco a discesa per questo campo per selezionare una riga relativa. Ad esempio, selezionare Ultima riga meno 1.
    5. Stabilire se si desidera utilizzare l'intero valore di testo per creare il tag di indice o soltanto una parte del testo. Per selezionare una parte del testo come tag di indice, fare clic su Modifica valore di indice. Modificare il valore di indice nella finestra Modifica valore e fare clic su OK.
      Viene visualizzato il valore del tag di indice nel campo Valore modificato.
    6. Deselezionare il campo Crea tag per un valore vuoto se non si desidera che Indicizzatore AFP crei tag di indice con valori null.
      Un tag di indice contiene il valore null, se il testo indicizzato non esiste in un determinato gruppo di pagine. Ad esempio, se a un gruppo di pagine è associato un indirizzo che non contiene il nome di un paese, il tag di indice per il nome del paese per quel gruppo di pagine è null.
    7. Fare clic su OK.
      Viene visualizzato il tag di indice e il relativo valore nel campo Tag di indice per determinate righe.
  10. Facoltativo: Per creare un altro tag di indice con del testo sulla stessa riga o su una riga diversa, fare clic di nuovo su Aggiungi.
    È possibile creare tanti tag di indice per determinate righe quanti desiderati nell'area.
  11. Facoltativo: Per creare tag di indice per le righe mostrate nel campo Tag di indice per righe intermedie:
    1. Fare clic su Righe intermedie di indice.
    2. Specificare il nome dei tag di indice nel campo Nome tag di indice. Ad esempio, è possibile che il nome sia Via.
    3. Utilizzare la casella a discesa posta accanto al campo Nome tag di indice per selezionare il numero da aggiungere al tag di indice per la prima riga intermedia.
    4. Utilizzare la codifica della codepage predefinita o selezionarne una dall'elenco a discesa.
    Indicizzatore AFP crea tag di indice per ogni riga intermedia nell'area; ad esempio: Street1 e Street2. Indicizzatore AFP non crea tag di indice per le righe intermedie che non esistono in un gruppo di pagine. Ad esempio, se l'indirizzo contenuto in un determinato gruppo di pagine non contiene la seconda riga intermedia nell'indirizzo, Indicizzatore AFP crea soltanto il tag di indice Street1.
  12. Facoltativo: Per creare un tag di indice per un CAP nel formato del servizio postale degli Stati Uniti (nnnnn o nnnnn-nnnn):
    1. Fare clic sulla scheda CAP.
      Viene visualizzato il CAP nel campo CAP.
    2. Immettere un nome descrittivo per il tag di indice.
      Ad esempio, è possibile che il nome sia CAP.
    3. Utilizzare la codifica della codepage predefinita o selezionarne una dall'elenco a discesa.
    4. Deselezionare il campo Crea tag per un valore vuoto se non si desidera che Indicizzatore AFP crei tag di indice con valore null. Se il CAP non esiste in un determinato gruppo di pagine, il tag di indice per il gruppo di pagine contiene il valore null.
  13. Fare clic su OK.
    Vengono visualizzati tag di indice elencati nel riquadro inferiore per ciascun gruppo di pagine.
  14. Verificare che i tag di indice corretti siano stati creati:
    1. Fare doppio clic sui tag di indice nel riquadro inferiore e verificare che siano visualizzate le pagine corrette nei gruppi di pagine.
    2. Se un tag di indice non è corretto, fare clic su Strumenti Modifica definizioni per modificare o eliminare il tag.
      Il tag di indice è elencato in Definizione gruppo di pagine Indici gruppo di pagine Indici indirizzo.

1.2.4.32.6.15.3.4 Creazione di tag di indice da record NOP

È possibile creare tag di indice da record NOP (No Operation).

I record NOP sono presenti in una qualsiasi posizione all'interno di un gruppo di pagine (in una pagina del gruppo o all'esterno delle pagine logiche AFP). È possibile creare tag di indice per i record NOP che si trovano nella stessa posizione in tutti i gruppi di pagine, ma all'esterno di una pagina, oppure crearli per specifici record NOP in una qualsiasi posizione nei gruppi di pagine (all'interno o all'esterno di una pagina).

Un record NOP sposta l'applicazione all'istruzione successiva per l'elaborazione senza intraprendere ulteriori azioni. In alcune applicazioni, le informazioni sui singoli documenti vengono inserite nei record NOP, in modo che sia possibile utilizzarle senza che vengano stampate. Anche se i record NOP nel file AFP non sono visualizzabili o stampabili, è possibile derivarne i tag di indice se i record sono associati a un gruppo di pagine o a una pagina in un gruppo.

Per creare i tag di indice dai NOP di un gruppo di pagine:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio. Quindi, fare clic su Modalità Indicizzatore AFP.
  2. Se il file AFP non contiene gruppi di pagine, occorrerà crearli.
  3. Fare clic su Strumenti Strumenti di indicizzazione Crea indici da NOP.

    Viene visualizzata la finestra Seleziona NOP in base alla stringa. Questa opzione consente di utilizzare i criteri di selezione per cercare i record NOP in qualsiasi posizione nei gruppi di pagine e creare tag di indice dal record NOP specificato. Effettuare le seguenti operazioni:

    1. Facoltativo: Se il testo nel record NOP non viene visualizzato correttamente, fare clic su ASCII per modificare la codifica NOP; l'impostazione predefinita è EBCDIC.
    2. Dall'elenco a discesa, visualizzare i NOP che è possibile selezionare.
    3. Digitare una stringa nel campo Stringa di ricerca per identificare il NOP da utilizzare per creare un tag di indice. Questo campo distingue tra maiuscole e minuscole. Ad esempio, se si desidera indicizzare un record NOP che contiene un numero di conto, specificare una stringa di caratteri che identifica in modo univoco il record NOP.
    4. Selezionare un numero nel campo Seleziona la prima posizione di carattere fino a visualizzare il record NOP desiderato nel campo NOP corrispondente.
    5. Fare clic su OK. Viene visualizzata la finestra Crea tag di indice con il testo NOP da indicizzare inserito nel campo Valore modificato.

  4. Creare il tag di indice:
    1. Immettere un nome descrittivo per il tag di indice nel campo Nome tag di indice.
    2. Facoltativo: Per modificare il valore del testo e selezionare una parte del testo come tag di indice, fare clic su Modifica valore di indice. Modificare il valore di indice nella finestra Modifica valore e fare clic su OK.
  5. Fare clic su OK.
    Nel riquadro inferiore, viene visualizzato il tag di indice nell'elenco, se il record NOP si trova in una pagina del gruppo di pagine.
  6. Facoltativo: Per creare ulteriori tag di indice, ripetere le operazioni.
  7. Se un tag di indice non è corretto, fare clic su Strumenti Modifica definizioni per modificare o eliminare il tag.
    Il tag di indice del NOP è elencato in Definizione gruppo di pagine Indici gruppo di pagine Tag di indice NOP.

1.2.4.32.6.15.4 Indici a livello di pagina

I tag di indice a livello di pagina sono definiti sulle singole pagine in un gruppo e non sull'intero gruppo di pagine.
Per creare indici a livello di pagina, è necessario creare prima i trigger che definiscono le singole pagine in un gruppo. Successivamente, si creano gli indici sulle pagine definite. Indicizzatore AFP consente anche di copiare o spostare in un gruppo di pagine i tag di indice a livello di pagina.
Nota: Il termine definizione pagina in Indicizzatore AFP indica la definizione di un trigger a livello di pagina, di un indice a livello di pagina o di una pagina supplementare e non la risorsa definizione pagina AFP.

1.2.4.32.6.15.4.1 Creazione di trigger a livello di pagina

In un file AFP con gruppi di pagina esistenti o dopo la creazione dei gruppi di pagina in un file, è possibile creare trigger per definire le singole pagine nei gruppi di pagina.

È possibile creare uno o più trigger su una singola pagina, con gli stessi nomi o con diversi nomi di definizione pagina. Indicizzatore AFP definisce una pagina se rileva tutti i trigger con lo stesso nome di definizione pagina.

Nota: In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.
Per creare trigger a livello di pagina:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio. Quindi, fare clic su Modalità Indicizzatore AFP.
  2. Selezionare una pagina all'interno di un gruppo di pagine.
  3. Fare clic sul testo che si desidera utilizzare come trigger.
    Viene visualizzato un riquadro rosso intorno al testo selezionato.

    I blocchi di testo da poter selezionare vengono definiti nel file AFP, da un carattere all'intera riga di testo. Ad esempio, il testo Riepilogo account può essere definito come due blocchi di testo. Per creare un trigger, è possibile selezionare il blocco di testo account o il blocco di testo Riepilogo.

  4. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul testo e fare clic su Crea trigger.
    È possibile visualizzare un messaggio che indica che i gruppi di pagine potrebbero cambiare o che i tag di indice potrebbero non essere validi e che richiede se si desidera proseguire. Fare clic su .
    Viene visualizzata la finestra Crea trigger con il testo selezionato nel campo Trigger modificato.
    Nota: Potrebbe essere necessario utilizzare le frecce di scorrimento per visualizzare il testo nel campo Trigger modificato.
  5. Stabilire se si desidera utilizzare l'intero valore di testo come trigger a livello di pagina o soltanto una parte del testo. È possibile modificare il valore di testo per ridurre il numero di caratteri utilizzato per il valore del trigger. Per selezionare una parte del testo come trigger:
    1. Fare clic su Modifica trigger.
    2. Modificare il valore del trigger nella finestra Modifica valore.
    3. Fare clic su OK.
  6. Fare clic su Pagina per il tipo di trigger.
    Viene visualizzato il campo Seleziona una definizione di pagina.
  7. Digitare un nome per identificare la pagina o selezionare un nome dall'elenco a discesa.
  8. Fare clic sulla scheda Avanzate per modificare la soglia di testo, il metodo per associare il trigger o entrambi:
    • Selezionare un intervallo compreso tra da 1/100 e 1 pollice per la soglia di testo. Sebbene sia possibile visualizzare il testo nella stessa posizione, è possibile che si verifichino minime variazioni di posizione nel file AFP. È possibile modificare la soglia al fine di ricercare il testo del trigger che si trova in posizioni leggermente diverse in alcune pagine. La soglia definisce la distanza del testo dalla posizione originale e se può essere considerato un trigger. Ad esempio, un valore di soglia pari a 12 indica che il trigger può trovarsi a 0,12 pollici sia verticalmente che orizzontalmente. In genere, il valore di soglia predefinito pari a 10 risulta sufficiente.
    • Selezionare il metodo utilizzato per associare il trigger (sul valore di stringa del trigger e nella posizione di blocco del testo oppure solo nella posizione):
      Sulla stringa e nella posizione X,Y
      Il valore di stringa del trigger e la posizione orizzontale e verticale del blocco di testo sono associati. Si tratta del valore predefinito.
      Sulla stringa e nella posizione X
      Il valore di stringa del trigger e la posizione orizzontale del blocco di testo sono associati.
      Sulla stringa e nella posizione Y
      Il valore di stringa del trigger e la posizione verticale del blocco di testo sono associati.
      Solo nella posizione X,Y
      La posizione orizzontale e verticale del blocco di testo è associata.
  9. Fare clic su OK.
  10. Fare clic su Strumenti Modifica definizioni per modificare o eliminare il trigger.
    Il trigger è riportato in Definizione gruppo di pagine Definizione di pagina Trigger di pagina.
  11. Facoltativo: Per creare un altro trigger, ripetere le operazioni.

1.2.4.32.6.15.4.2 Creazione degli indici a livello di pagina

Dopo aver creato i trigger per definire le singole pagine nei gruppi di pagine, è possibile creare tag di indice sulle singole pagine.
Nota: In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.
Per creare un tag di indice per un blocco di testo:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio. Quindi, fare clic su Modalità Indicizzatore AFP.
  2. Se il file AFP non contiene definizioni di pagina nei gruppi di pagina, creare uno o più trigger a livello di pagina.
  3. Selezionare una pagina all'interno di un gruppo di pagine.
  4. Fare clic sul testo che si desidera indicizzare. I blocchi di testo da poter selezionare vengono definiti nel file AFP, da un carattere all'intera riga di testo. Viene visualizzato un riquadro rosso intorno al testo selezionato.
  5. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul testo e fare clic su Crea tag di indice. Viene visualizzata la finestra Crea tag di indice con il testo da indicizzare nel campo Valore di indice modificato.
  6. Utilizzare la codifica della codepage predefinita o selezionarne una dall'elenco a discesa se il testo viene visualizzato erroneamente.
  7. Immettere un nome descrittivo per il tag di indice nel campo Nome tag di indice. Ad esempio, se si seleziona Joe Smith per il tag di indice, è possibile che il nome sia Nome cliente.
  8. Fare clic su Pagina all'interno di un gruppo di pagine per il tipo di indice.
    Vengono visualizzati i campi Seleziona il tipo di valore dell'indice e Seleziona una definizione di pagina.
  9. Selezionare il tipo di valore dell'indice:
    File AFP
    Il valore dell'indice viene visualizzato nel campo Valore di indice modificato. Stabilire se si desidera utilizzare l'intero valore di testo come indice a livello di pagina o soltanto una parte del testo. È possibile modificare il blocco di testo per ridurre il numero di caratteri utilizzato per il valore di indice (non è possibile incrementare i caratteri in un blocco di testo). Per selezionare una parte del testo come tag di indice:
    1. Fare clic su Modifica valore di indice.
    2. Modificare il valore di indice nella finestra Modifica valore. Ad esempio, se il numero di account è un blocco di testo, 01-345678, è possibile creare un valore di indice con una parte del numero di account, come 345678.
    3. Fare clic su OK.
    Definito dall'utente
    Viene visualizzato il campo Valore definito dall'utente. Immettere il testo che si desidera per il tag di indice.
  10. Selezionare una definizione di pagina esistente dall'elenco a discesa.
  11. Per modificare la soglia al fine di ricercare un valore di testo che si trova in posizioni leggermente diverse in alcune pagine, fare clic sulla scheda Avanzate. È possibile selezionare un intervallo da 1/100 a 1 pollice o da 1 a 25 millimetri. Sebbene sia possibile visualizzare il testo nella stessa posizione di ciascuna pagina, è possibile che si verifichino minime variazioni di posizione nel file AFP. La soglia definisce la distanza del testo dalla posizione originale e se può essere considerato un tag di indice. Ad esempio, un valore di soglia pari a 12 indica che il tag di indice può essere posizionato con una tolleranza di 0,12 pollici o 12 millimetri, sia in verticale che in orizzontale. In genere, il valore di soglia predefinito è sufficiente (10 per i pollici o 2 per i millimetri).

    Tenere presente che se si incrementa la soglia al di sopra del valore predefinito, è possibile creare un tag di indice non previsto poiché la corrispondenza viene eseguita soltanto sulla posizione, quindi il primo blocco di testo rilevato nell'intervallo di soglie viene utilizzato come tag di indice.

  12. Fare clic su OK.
  13. Verificare che il tag di indice corretto sia stato creato:
    1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sulla pagina nel pannello sinistro, quindi fare clic su Proprietà.
      Il nome del tag di indice e il relativo valore vengono elencati nel campo TLE.
    2. Per chiudere la finestra delle proprietà, fare clic sulla X nell'angolo in alto a destra.
    3. Se il tag di indice non è corretto, fare clic su Strumenti Modifica definizioni per modificare o eliminare il tag. Gli indici a livello di pagina sono elencati in Definizione gruppo di pagine Definizione di pagina Indici di pagina.

1.2.4.32.6.15.4.3 Copia o spostamento di indici a livello di pagina nei gruppi di pagine

È possibile copiare o spostare tutti i tag di indice a livello di pagina in un gruppo di pagine. I tag di indice a livello di pagina si trovano in una pagina del file AFP, ma al livello della pagina anziché al livello del gruppo di pagine.
È possibile mostrare i tag di indice su una pagina visualizzando le proprietà della pagina. Il nome di un tag di indice e il relativo valore vengono elencati nel campo TLE.
Per copiare o spostare i tag di indice a livello di pagina in modo da aggiungerli al gruppo di pagine:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio. Quindi, fare clic su Modalità Indicizzatore AFP.
  2. Selezionare una pagina nel gruppo di pagine.
  3. Fare clic su Strumenti Strumenti indice Riposiziona indici di pagina nei gruppi di pagine.
    Viene visualizzata la finestra Copia indici di pagina nel gruppo di pagine. Nel campo Pagina corrente viene visualizzata la pagina selezionata nel gruppo di pagine.
  4. Dall'elenco a discesa, selezionare i tag di indice a livello di pagina da aggiungere al gruppo di pagine:
    Questa pagina
    Aggiunge tutti i tag di indice a livello di pagina dalla pagina corrente al gruppo di pagine. Ad esempio, se "5" è la pagina corrente, aggiunge tutti i tag di indice della pagina 5 al gruppo di pagine per ciascun gruppo del file che contiene una pagina 5.
    Questa pagina e le seguenti
    Aggiunge tutti i tag di indice a livello di pagina dalla pagina corrente e da tutte le pagine successive al gruppo di pagine. Ad esempio, se "3" è la pagina corrente e "5" è l'ultima pagina del gruppo di pagine, tutti i tag di indice della pagina 3, della pagina 4 e della pagina 5 vengono aggiunti al gruppo di pagine per ciascun gruppo nel file contenente tali pagine.
    Ultima pagina
    Aggiunge tutti i tag di indice a livello di pagina dall'ultima pagina al gruppo di pagine.
  5. Per spostare i tag di indice a livello di pagina nel gruppo di pagine, deselezionare il campo Mantieni indici nella pagina. In caso contrario, i tag di indice a livello di pagina vengono copiati nel gruppo di pagine.
  6. Fare clic su OK.
    Nel riquadro inferiore, vengono visualizzati i tag di indice che sono stati aggiunti ai gruppi di pagine.
  7. Facoltativo: Per rimuovere i tag di indice aggiunti a un gruppo di pagine:
    1. Fare clic su Strumenti Strumenti indice Riposiziona indici di pagina nei gruppi di pagine.
      Viene visualizzata la finestra Copia indici di pagina sul gruppo di pagine con le selezioni effettuate precedentemente.
    2. Fare clic su Elimina.
      I tag di indice vengono rimossi dal gruppo di pagine.

1.2.4.32.6.15.5 Modifica o eliminazione delle definizioni Indicizzatore AFP

Una volta creati i trigger e i tag di indice per i gruppi di pagine, le pagine dei gruppi e le pagine supplementari, è possibile modificarli o eliminarli.

1.2.4.32.6.15.5.1 Modifica di trigger

È possibile modificare le definizioni dei trigger di un gruppo di pagine, di una pagina supplementare e a livello di pagina. Quando si modifica un trigger, i limiti dei gruppi di pagine possono variare.
    Nota:
  • Non modificare i trigger se sono stati apportati altri miglioramenti al file AFP di esempio. Ad esempio, se sono stati creati tag di indice e si modificano i trigger del gruppo di pagine, i tag di indice potrebbero non essere più validi. Inoltre, è possibile che gli altri tipi di definizioni nel file di controllo (ad esempio, codici a barre creati con Editor AFP) non funzionino correttamente se si basano sui gruppi di pagine o tag di indice creati con Indicizzatore AFP.
  • In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.

Per modificare la definizione di un trigger:

  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni dei trigger. Quindi, fare clic su Modalità Indicizzatore AFP.
  2. Fare clic su Strumenti Modifica definizioni.
    Viene visualizzata la finestra Modifica ed Elimina definizioni.
  3. Selezionare il nome del trigger che si desidera modificare.
  4. Fare clic su Modifica o fare doppio clic.
    Viene visualizzata la finestra Modifica trigger.
  5. Per modificare il valore del trigger, fare clic su Modifica trigger. Modificare il valore di trigger nella finestra Modifica valore e fare clic su OK.
  6. Fare clic sulla scheda Avanzate per modificare la soglia di testo, il metodo per associare il trigger o entrambi:
    • Selezionare un intervallo da 1/100 a 1 pollice o da 1 a 25 millimetri per la soglia di testo.
    • Selezionare il metodo utilizzato per associare il trigger (sul valore di stringa del trigger e nella posizione di blocco del testo oppure solo nella posizione).
  7. Fare clic su OK.
    Nei riquadri sinistro e inferiore, vengono visualizzati i gruppi di pagine che sono stati definiti in base al valore del trigger. Vengono visualizzate anche le pagine incluse in ogni gruppo di pagine.
  8. Per chiudere la finestra Modifica ed Elimina definizioni, fare clic su X nell'angolo in alto a destra.

1.2.4.32.6.15.5.2 Eliminazione di trigger

È possibile eliminare le definizioni di trigger di un gruppo di pagine, di una pagina supplementare e a livello di pagina. Quando si elimina un trigger, i limiti dei gruppi di pagine potrebbero variare.
Nota: Non eliminare i trigger se sono stati apportati altri miglioramenti al file AFP di esempio. Ad esempio, se sono stati creati tag di indice e si eliminano i trigger del gruppo di pagine, i tag di indice potrebbero non essere più validi. Inoltre, è possibile che gli altri tipi di definizioni nel file di controllo (ad esempio, codici a barre creati con Editor AFP) non funzionino correttamente se si basano sui gruppi di pagine o tag di indice creati con Indicizzatore AFP. Se si elimina l'ultimo trigger definito nel file di controllo, nel riquadro sinistro vengono visualizzati tutti i gruppi di pagine definiti nel file AFP.

Per eliminare la definizione di un trigger:

  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni dei trigger. Quindi, fare clic su Modalità Indicizzatore AFP.
  2. Fare clic su Strumenti Modifica definizioni.
    Viene visualizzata la finestra Modifica ed Elimina definizioni con le definizioni del tag di indice e del trigger.
    Nota: è possibile eliminare soltanto le definizioni del trigger presenti nel file di controllo. Se i gruppi di pagine vengono visualizzati nel riquadro sinistro ma nessuna definizione del trigger viene elencata nella finestra Modifica ed Elimina definizioni, i gruppi di pagine vengono definiti nel file AFP. Per rimuovere gruppi di pagine definiti nel file AFP, creare un nuovo trigger del gruppo di pagine o gruppi di pagine a lunghezza fissa. Ciò rimuove automaticamente qualsiasi gruppo di pagine definito nel file AFP. Per rimuovere i gruppi di pagine nidificati definiti nel file AFP, fare clic su Strumenti Altri gruppi di pagine Utilizza gruppi di pagine esistenti.
  3. Selezionare il trigger che si desidera eliminare.
  4. Fare clic su Elimina o premere il tasto Canc presente sulla tastiera.
    Viene visualizzato un messaggio che richiede se si desidera continuare.
  5. Fare clic su .
    Il trigger viene rimosso dall'elenco delle definizioni.
  6. Per chiudere la finestra Modifica ed Elimina definizioni, fare clic su X nell'angolo in alto a destra.

1.2.4.32.6.15.5.3 Modifica dei tag di indice per i blocchi di testo

È possibile modificare i tag di indice per i blocchi di testo AFP creati con Indicizzatore AFP, inclusi gli indici dei gruppi di pagine, a livello di pagina, NOP e delle pagine supplementari.
Nota: In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.

Per modificare un tag di indice per un blocco di testo:

  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni dei tag di indice. Quindi, fare clic su Modalità Indicizzatore AFP.
  2. Fare clic su Strumenti Modifica definizioni.
    Viene visualizzata la finestra Modifica ed Elimina definizioni con i tag di indice.
    Nota: è possibile modificare soltanto i tag di indice presenti nel file di controllo. Se i tag di indice vengono visualizzati nel riquadro inferiore ma non nella finestra Modifica ed Elimina definizioni, i tag di indice sono presenti nel file AFP e non è possibile modificarli.
  3. Selezionare il tag di indice che si desidera modificare.
  4. Fare clic su Modifica o fare doppio clic.
    Viene visualizzata la finestra Modifica tag di indice, Modifica tag di indice di pagina o Modifica tag di indice della pagina supplementare, a seconda del tipo di tag di indice che si sta modificando.
  5. Per modificare il nome del tag di indice, immettere un nuovo nome nel campo Nome tag di indice.
  6. Per cambiare la codifica della codepage, selezionare una codifica dell'elenco a discesa.
    Questo campo non viene visualizzato per i tag di indice NOP.
  7. Per modificare il valore di indice, fare clic su Modifica valore di indice. Modificare il valore di indice nella finestra Modifica valore e fare clic su OK.
  8. Per modificare la soglia di testo per la ricerca di un valore di testo che si trova in posizioni leggermente diverse in alcune pagine, fare clic sulla scheda Avanzate, se presente.
    È possibile selezionare un intervallo da 1/100 a 1 pollice o da 1 a 25 millimetri.

    Tenere presente che se si incrementa la soglia al di sopra del valore predefinito, è possibile creare un tag di indice non previsto poiché la corrispondenza viene eseguita soltanto sulla posizione, quindi il primo blocco di testo rilevato nell'intervallo di soglie viene utilizzato come tag di indice.

  9. Fare clic su OK. Vengono visualizzati tag di indice elencati nel riquadro inferiore per ciascun gruppo di pagine.
  10. Per chiudere la finestra Modifica ed Elimina definizioni, fare clic su X nell'angolo in alto a destra.

1.2.4.32.6.15.5.4 Modifica dei tag di indice nelle aree

È possibile modificare i tag di indice creati per aree di gruppi di pagine o pagine supplementari.
Nota: In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.

Per modificare tag di indice in un'area:

  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni dei tag di indice. Quindi, fare clic su Modalità Indicizzatore AFP.
  2. Fare clic su Strumenti Modifica definizioni.
    Viene visualizzata la finestra Modifica ed Elimina definizioni con le aree di indice.
  3. Selezionare l'area di indice che si desidera modificare.
  4. Fare clic su Modifica o fare doppio clic.
    Viene visualizzata la finestra Modifica tag di indice in un'area.
  5. Per modificare i caratteri che separano i blocchi di testo, specificare i nuovi caratteri nel campo Carattere tra blocchi di testo.
    Il carattere predefinito che separa blocchi di testo è uno spazio vuoto. Se si desidera concatenare il testo in più blocchi di testo, eliminare lo spazio vuoto dal campo.
    Nel campo Righe nell'area viene visualizzato il testo con il carattere specificato (se presente) e riportato tra i blocchi di testo.
  6. Per aggiungere un tag di indice per una determinata riga dell'area:
    1. Fare clic su Aggiungi.
      Viene visualizzata la finestra Crea tag di indice.
    2. Utilizzare la codifica della codepage predefinita o selezionarne una dall'elenco a discesa se il testo viene visualizzato erroneamente.
    3. Immettere un nome descrittivo per il tag di indice.
    4. Selezionare la riga che contiene il testo che si desidera indicizzare:
      • Per selezionare la prima riga o una riga relativa alla prima riga, fare clic su Prima riga. Quindi, utilizzare l'elenco a discesa per questo campo per selezionare una riga relativa. Ad esempio, selezionare Prima riga più 1.
      • Per selezionare l'ultima riga o una riga relativa all'ultima riga, fare clic su Ultima riga. Quindi, utilizzare l'elenco a discesa per questo campo per selezionare una riga relativa. Ad esempio, selezionare Ultima riga meno 1.
      Viene visualizzato il valore del tag di indice nel campo Valore modificato.
    5. Stabilire se si desidera utilizzare l'intero valore di testo per creare il tag di indice o soltanto una parte del testo. Per selezionare una parte del testo come tag di indice, fare clic su Modifica valore di indice. Modificare il valore di indice nella finestra Modifica valore e fare clic su OK.
    6. Deselezionare il campo Crea tag per un valore vuoto se non si desidera che Indicizzatore AFP crei tag di indice con valori null.
      Un tag di indice contiene il valore null, se il testo indicizzato non esiste in un determinato gruppo di pagine o pagina supplementare. Ad esempio, se a un gruppo di pagine è associato un indirizzo che non contiene il nome di un paese, il tag di indice per il nome del paese per quel gruppo di pagine è null.
    7. Fare clic su OK.
      Viene visualizzato il tag di indice e il relativo valore nel campo Tag di indice per determinate righe.
  7. Per modificare o eliminare un tag di indice esistente relativo a una riga specifica nell'area, selezionarlo nella sezione Tag di indice per determinate righe (utilizzare il tasto CTRL per selezionare più tag di indice), quindi effettuare una delle seguenti operazioni:
    • Fare clic su Modifica. Modificare il tag di indice nella finestra Modifica tag di indice e fare clic su OK.
    • Fare clic su Elimina per rimuovere tutti i tag di indice selezionati.
  8. Fare clic sulla scheda Posizione per regolare l'origine e le dimensioni dell'area indirizzi.
    Sono consentiti i valori decimali (come 2.5).
    Nota: Se viene ruotato il file AFP mediante l'opzione Ruota di 90o nel menu Visualizza, misurare le posizioni X e Y dall'angolo in alto a sinistra della pagina logica nella vista non ruotata.
  9. Fare clic su OK. Vengono visualizzati tag di indice elencati nel riquadro inferiore per ciascun gruppo di pagine.
  10. Per chiudere la finestra Modifica ed Elimina definizioni, fare clic su X nell'angolo in alto a destra.

1.2.4.32.6.15.5.5 Modifica dei tag di indice nelle aree indirizzo

È possibile modificare i tag di indice creati per le aree indirizzi dei gruppi di pagine o delle pagine supplementari.
Nota: In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.

Per modificare tag di indice in un'area indirizzo:

  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni dei tag di indice. Quindi, fare clic su Modalità Indicizzatore AFP.
  2. Fare clic su Strumenti Modifica definizioni.
    Viene visualizzata la finestra Modifica ed Elimina definizioni con gli indici di indirizzo.
  3. Selezionare l'indice di indirizzo che si desidera modificare.
  4. Fare clic su Modifica o fare doppio clic.
    Viene visualizzata la finestra Modifica tag di indice in un'area indirizzi.
  5. Per modificare i caratteri che separano i blocchi di testo, specificare i nuovi caratteri nel campo Carattere tra blocchi di testo.
    Il carattere predefinito che separa blocchi di testo è uno spazio vuoto. Se si desidera concatenare il testo in più blocchi di testo, eliminare lo spazio vuoto dal campo.
    Nel campo Tag di indice per righe intermedie viene visualizzato il testo con il carattere specificato (se presente) riportato tra i blocchi di testo.
  6. Per aggiungere un tag di indice per una determinata riga nell'area indirizzi:
    1. Fare clic su Aggiungi.
      Viene visualizzata la finestra Crea tag di indice.
    2. Utilizzare la codifica della codepage predefinita o selezionarne una dall'elenco a discesa se il testo viene visualizzato erroneamente.
    3. Immettere un nome descrittivo per il tag di indice.
    4. Selezionare la riga che contiene il testo che si desidera indicizzare:
      • Per selezionare la prima riga o una riga relativa alla prima riga, fare clic su Prima riga. Quindi, utilizzare l'elenco a discesa per questo campo per selezionare una riga relativa. Ad esempio, selezionare Prima riga più 1.
      • Per selezionare l'ultima riga o una riga relativa all'ultima riga, fare clic su Ultima riga. Quindi, utilizzare l'elenco a discesa per questo campo per selezionare una riga relativa. Ad esempio, selezionare Ultima riga meno 1.
    5. Stabilire se si desidera utilizzare l'intero valore di testo per creare il tag di indice o soltanto una parte del testo. Per selezionare una parte del testo come tag di indice, fare clic su Modifica valore di indice. Modificare il valore di indice nella finestra Modifica valore e fare clic su OK.
      Viene visualizzato il valore del tag di indice nel campo Valore modificato.
    6. Deselezionare il campo Crea tag per un valore vuoto se non si desidera che Indicizzatore AFP crei tag di indice con valori null.
      Un tag di indice contiene il valore null, se il testo indicizzato non esiste in un determinato gruppo di pagine o pagina supplementare. Ad esempio, se a un gruppo di pagine è associato un indirizzo che non contiene il nome di un paese, il tag di indice per il nome del paese per quel gruppo di pagine è null.
    7. Fare clic su OK.
      Viene visualizzato il tag di indice e il relativo valore nel campo Tag di indice per determinate righe.
  7. Per modificare o eliminare un tag di indice esistente relativo a una riga specifica nell'area indirizzi, selezionarlo nella sezione Tag di indice per determinate righe (utilizzare il tasto CTRL per selezionare più tag di indice), quindi effettuare una delle seguenti operazioni:
    • Fare clic su Modifica. Modificare il tag di indice nella finestra Modifica tag di indice e fare clic su OK.
    • Fare clic su Elimina per rimuovere tutti i tag di indice selezionati.
  8. Effettuare una delle seguenti operazioni per specificare se le righe nel campo Tag di indice per righe intermedie sono indicizzate:
    • Fare clic su Righe intermedie di indice e specificare un nome del tag di indice per creare i tag di indice per le righe intermedie.
    • Eliminare il contenuto di Righe intermedie di indice per eliminare i tag di indice per le righe intermedie.
  9. Per specificare se è stato creato un tag di indice per un CAP nel formato del servizio postale degli Stati Uniti (nnnnn o nnnnn-nnnn), fare clic sulla scheda CAP ed effettuare una delle seguenti operazioni:
    • Digitare un nome del tag di indice o aggiornare il nome esistente per creare un indice per il CAP. Deselezionare il campo Crea tag per un valore vuoto se non si desidera che Indicizzatore AFP crei tag di indice con valore null.
    • Eliminare il nome del tag di indice nel campo Nome per eliminare l'indice del CAP.
  10. Fare clic sulla scheda Posizione per regolare l'origine e le dimensioni dell'area indirizzi. Sono consentiti i valori decimali (come 2.5). Specificare i valori in pollici o millimetri.
    Nota: Se viene ruotato il file AFP mediante l'opzione Ruota di 90o nel menu Visualizza, misurare le posizioni X e Y dall'angolo in alto a sinistra della pagina logica nella vista non ruotata.
  11. Fare clic su OK. Vengono visualizzati tag di indice elencati nel riquadro inferiore per ciascun gruppo di pagine.
  12. Per chiudere la finestra Modifica ed Elimina definizioni, fare clic su X nell'angolo in alto a destra.

1.2.4.32.6.15.5.6 Eliminazione dei tag di indice

È possibile eliminare tutti i tag di indice creati con Indicizzatore AFP, incluse le definizioni di indice del gruppo di pagine, della pagina supplementare, a livello di pagina e NOP. È possibile eliminare anche i tag di indice creati per righe specifiche nelle aree di indice e di indirizzo e per righe intermedie e CAP nelle aree indirizzi.
Nota: Non eliminare i tag di indice se sono stati apportati altri miglioramenti al file AFP di esempio che dipendono dai tag di indice. Ad esempio, non eliminare un tag di indice se Editor AFP consente di creare un codice a barre che contiene il valore del tag di indice.

Per eliminare un tag di indice:

  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni dei tag di indice. Quindi, fare clic su Modalità Indicizzatore AFP.
  2. Fare clic su Strumenti Modifica definizioni.
    Viene visualizzata la finestra Modifica ed Elimina definizioni con i tag di indice.
    Nota: è possibile eliminare soltanto un tag di indice definito nel file di controllo. Se i tag di indice vengono visualizzati nel riquadro inferiore e non nella finestra Modifica ed Elimina definizioni, i tag di indice vengono definiti nel file AFP. Per eliminare tutti i tag di indice definiti nel file AFP, fare clic su Strumenti Altri gruppi di pagine Utilizza gruppi di pagine esistenti.
  3. Per eliminare un tag di indice creato per una riga in un'area di indice o in un'area indirizzi o un CAP in un'area indirizzi:
    1. Selezionare il nome di un'area di indice o di un'area indirizzi, quindi fare clic su Modifica.
      Verrà visualizzata la finestra Modifica tag di indice in un'area o la finestra Modifica tag di indice in un'area indirizzi. Eseguire almeno una delle operazioni riportate di seguito:
      • Per eliminare un tag di indice relativo a una riga specifica, selezionarlo nella sezione Tag di indice per determinate righe (utilizzare il tasto CTRL per selezionare più tag di indice), quindi fare clic su Elimina. Il tag di indice viene rimosso dall'elenco.
      • Per eliminare i tag di indice relativi alle righe intermedie in un'area indirizzi, deselezionare il campo Righe intermedie di indice.
      • Per eliminare il tag di indice relativo a un CAP in un'area indirizzi, fare clic sulla scheda CAP e rimuovere il nome del tag di indice nel campo Nome.
    2. Fare clic su OK.
      I tag di indice vengono rimossi dall'elenco nel riquadro inferiore.
  4. Per eliminare la definizione di un tag di indice, inclusi tutti i tag di indice creati per un'area di indice o un'area indirizzi:
    1. Selezionare la definizione di indice da eliminare.
    2. Fare clic su Elimina o premere il tasto Canc presente sulla tastiera.
      La definizione del tag di indice viene rimossa dall'elenco delle definizioni e, nel caso di un indice del gruppo di pagine, dal riquadro inferiore.
  5. Per chiudere la finestra Modifica ed Elimina definizioni, fare clic su X nell'angolo in alto a destra.

1.2.4.32.6.15.6 Utilizzo di tag di indice e gruppi di pagine esistenti

Se i gruppi di pagine e i tag di indice sono definiti nel file AFP anziché in un File di controllo Visual Workbench, è possibile scegliere se utilizzare i gruppi di pagine esistenti nel file AFP e, se i gruppi di pagine sono nidificati, il livello dei gruppi di pagine da utilizzare.

È possibile anche scegliere se utilizzare tag di indice esistenti. Se non viene richiesto a Indicizzatore AFP di utilizzare gruppi di pagine esistenti e tag di indice, vengono utilizzati tutti i tag di indice e i gruppi di pagine esistenti a meno che non siano creati nuovi gruppi di pagine.

Nella maggior parte dei casi, se un file AFP contiene gruppi di pagine, occorre utilizzarli. Se si utilizzano gruppi di pagine esistenti, non è possibile modificare i limiti del gruppo di pagine. Tuttavia, è possibile creare ulteriori tag di indice e modificare i valori di tag esistenti.

Nota: Non modificare il livello dei gruppi di pagine esistenti da utilizzare se sono stati apportati miglioramenti al file AFP di esempio. Ad esempio, se sono stati creati gruppi di pagine o tag di indice, i gruppi di pagine potrebbero variare o i tag di indice potrebbero non essere più validi. Inoltre, è possibile che gli altri tipi di definizioni nel file di controllo (ad esempio, codici a barre creati con Editor AFP) non funzionino correttamente se si basano sui gruppi di pagine o tag di indice creati con Indicizzatore AFP.

Per utilizzare tag di indice e gruppi di pagine esistenti:

  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio. Quindi, fare clic su Modalità Indicizzatore AFP.
  2. Fare clic su Strumenti Altri gruppi di pagine Utilizza gruppi di pagine esistenti.
    Potrebbe essere visualizzato un messaggio che indica che i gruppi di pagine e gli indici potrebbero variare o non essere validi e che richiede se si desidera proseguire. Fare clic su . Viene visualizzata la finestra Utilizza gruppi di pagine esistenti.
  3. Nel campo Utilizza livello del gruppo di pagine, selezionare un numero compreso tra 0 e 20 per i livelli presenti nella struttura del gruppo di pagine che si desidera conservare.
    Nota: Per mantenere tutti i gruppi di pagine, selezionare 0. Selezionare un numero superiore a 0 solo se i gruppi di pagine sono nidificati.

    Ad esempio, la prima figura mostra la struttura di un gruppo di pagine con due livelli. Per mantenere i gruppi di pagine in tutti i livelli, selezionare 0. Tuttavia, per mantenere solo i gruppi di pagine nel secondo livello (e in tutti i livelli inferiori), selezionare 1. La seconda figura mostra la nuova struttura della pagina dopo aver selezionato 1.

    Un esempio di struttura del gruppo di pagine con due livelli: gruppi di pagine e pagine
    Un esempio della struttura quando vengono importate le definizioni per il livello di pagina.

  4. Per rimuovere i tag di indice definiti nel file AFP, deselezionare la casella Utilizza tag di indice.
  5. Fare clic su OK.
    Vengono visualizzati i tag di indice e i gruppi di pagine da utilizzare nel file AFP.

1.2.4.32.6.15.7 Modifica del testo per i trigger e i tag di indice

Quando si crea o si modifica un trigger o un tag di indice, è possibile modificare il valore di testo. È possibile modificare anche il valore di testo dei tag di indice definiti nel file AFP o nel File di controllo Visual Workbench.
È possibile modificare il valore di testo per rimuovere qualsiasi spazio vuoto iniziale o finale o rimuovere caratteri speciali inutili. Quando si modifica un valore di testo, verificare che venga modificato in modo che risulti appropriato per tutti i gruppi di pagine in quanto i valori di testo possono differire in ciascun gruppo di pagine.
Per modificare il testo per un trigger o un tag di indice:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio. Quindi, fare clic su Modalità Indicizzatore AFP.
  2. Per aprire la finestra Modifica valore, effettuare una delle azioni seguenti:
    • Fare clic su Strumenti Strumenti indice Modifica indici esistenti. Selezionare un tag di indice dall'elenco a discesa, quindi fare clic su Modifica.
    • Quando si crea o modifica un trigger o un tag di indice, fare clic su una delle seguenti opzioni: Modifica valore di indice, Modifica trigger o Modifica valore.
  3. Selezionare Attivato per almeno una delle seguenti opzioni:
    Modifica per caratteri di rimozione Immettere un carattere o uno spazio vuoto che si desidera rimuovere dal valore. Il carattere è sensibile al maiuscolo/minuscolo. Quindi, selezionare uno di questi pulsanti:
    Rimuovi caratteri iniziali
    Il carattere specificato viene rimosso dall'inizio del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti gli spazi vengono rimossi dall'inizio del valore.
    Rimuovi caratteri finali
    Il carattere specificato viene rimosso dalla fine del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti gli spazi vengono rimossi dalla fine del valore.
    Rimuovi caratteri iniziali e finali
    Il carattere specificato viene rimosso dall'inizio e dalla fine del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti gli spazi vengono rimossi dall'inizio e dalla fine del valore.
    Rimuovi tutti i caratteri
    Il carattere specificato viene rimosso da tutte le posizioni del valore. Ad esempio, un numero di conto è: 324-1443255-11. È possibile immettere il segno - per rimuovere tutti i caratteri - dal valore.
    Modifica su delimitatore Immettere una stringa di testo di uno o più caratteri o spazi nel campo Specifica stringa del delimitatore per indicare la posizione in cui il valore di testo è stato suddiviso in diverse stringhe. Il testo è sensibile al maiuscolo/minuscolo. Quindi, selezionare numeri per Seleziona la prima stringa e Seleziona il numero di stringhe per indicare l'inizio e la fine del testo modificato.

    Ad esempio, un numero di conto è: 324-1443255-11. È possibile utilizzare - così come il delimitatore per suddividere il valore in queste tre stringhe: 324, 1443255 e 11. Per selezionare la seconda e la terza stringa, 1443255-11, selezionare 2 per Seleziona la prima stringa e Seleziona il numero di stringhe.

    Modifica su carattere Selezionare i numeri per Seleziona la prima posizione di carattere e Seleziona il numero di caratteri per indicare il primo carattere nel valore di testo e quanti caratteri sono inclusi.
    Quando nella finestra vengono selezionate le opzioni, il valore di testo del gruppo di pagine corrente, della pagina in un gruppo di pagine o della pagina supplementare viene modificato in base alle selezioni e il nuovo valore viene visualizzato nel campo Testo modificato.
    Nota: Le opzioni di modifica vengono eseguite in questo ordine:
    1. Modifica per caratteri di rimozione
    2. Modifica su delimitatore
    3. Modifica su carattere
  4. Fare clic su OK.
    Viene visualizzato uno dei seguenti elementi:
    • Se si crea o modifica un trigger o un tag di indice, il nuovo valore viene visualizzato in uno dei seguenti campi: Valore di indice modificato, Trigger modificato o Valore modificato.
    • Se si modifica un tag di indice esistente, viene visualizzato un asterisco (*) accanto al tag di indice modificato. Inoltre, nella finestra viene ora visualizzata la voce Elimina.

      Procedere nel modo seguente:

      1. Facoltativo: Per annullare la modifica apportata al tag di indice, fare clic su Elimina. Il testo originario del tag di indice viene ripristinato e l'asterisco (*) rimosso dall'elenco a discesa. Se l'elenco a discesa non contiene asterischi, la voce Elimina non viene visualizzata nella finestra.
      2. Fare clic su OK.

1.2.4.32.6.15.8 Gestione dei commenti

È possibile gestire i commenti nella porzione Indicizzatore AFP del file di controllo RICOH Visual Workbench.
Per gestire i commenti:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio.
  2. Fare clic su Modalità Indicizzatore AFP.
  3. Fare clic su Strumenti Gestisci commenti.

    Viene visualizzato un elenco di commenti, se presente, nella porzione Indicizzatore AFP del file di controllo RICOH Visual Workbench.

  4. Per aggiungere un commento:
    1. Fare clic su Aggiungi commento.
    2. Inserire il testo del commento.
    3. Fare clic su OK.
  5. Per eliminare un commento:
    1. Fare clic sul testo del commento.
    2. Premere il tasto Elimina sulla tastiera.
  6. Dopo aver gestito i commenti, fare clic su OK.
  7. Salvare il file di controllo.

    RICOH Visual Workbench inserisce ciascun commento all'interno dei tag <Comment></Comment> vicino alla parte superiore della porzione Indicizzatore AFP del file di controllo.

1.2.4.32.6.15.9 Aggiunta di operazioni ai file AFP di indice

Una volta creati i tag di indice e i gruppi di pagine in un file AFP di esempio mediante RICOH Visual Workbench, occorre aggiungere un'operazione a uno o più flussi di lavoro per creare gruppi di pagine e tag di indice nei file AFP di produzione che utilizzano i flussi di lavoro. L'operazione definisce il File di controllo Visual Workbench che contiene le definizioni per i gruppi di pagine e i tag di indice.

È possibile basare l'operazione sul modello di operazione IndexAFP. Se è installato l'editor AFP, è possibile basare l'operazione sul modello EditAFP. Se Whitespace Manager è installato, è possibile basare l'operazione sul modello FillWhiteSpace.

Se si basa l'operazione sul modello IndexAFP, posizionare l'operazione prima di EnableRepositioning in modo da poter utilizzare l'azione Stampa di nuovo per stampare nuovamente un gruppo di pagine.

Se si basa l'operazione sul modello EditAFP o FillWhiteSpace, posizionare l'operazione relativa a queste operazioni se presenti:

  • Dopo un'operazione che converte i dati riga in formato AFP (ad esempio, dopo l'operazione ConvertLineDataJobIntoAFP)
  • Dopo un'operazione che converte i dati Xerox in formato AFP
  • Prima dell'operazione EnableRepositioning
  • Prima di un'operazione che converte i file AFP in un altro formato (ad esempio, prima dell'operazione TransformJobIntoPDF)
  • Prima dell'operazione PrintJobs
    Nota:
  • Il modello di operazione IndexAFP consente di migliorare i file AFP creati da RICOH ProcessDirectorTransform Feature.

Per aggiungere un'operazione ai file AFP di indice:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera modificare.
    Se si preferisce modificare una copia del flusso di lavoro, fare clic con il pulsante destro del mouse su di esso e scegliere Copia. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro. Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Nell'Editor flusso di lavoro, fare clic su Modelli operazione nell'angolo in alto a destra della finestra.
  5. Selezionare uno di questi modelli:
    • IndexAFP: Questo modello di operazione consente di creare gruppi di pagine e tag di indice nei file AFP.
    • EditAFP: Questo modello di operazione consente di creare gruppi di pagine e tag di indice prima che siano creati codici a barre, testo e aree nascoste nei file AFP.
    • FillWhiteSpace: Questo modello di operazione consente di creare gruppi di pagine, tag di indice, codici a barre, testo e aree nascoste prima di riempire lo spazio vuoto definito con il contenuto dei file AFP di produzione.
      Nota:
    1. Lo stesso File di controllo Visual Workbench deve contenere le definizioni per i gruppi di pagine, i tag di indice, i codici a barre, le aree nascoste e lo spazio vuoto.
    2. Il modello EditAFP è disponibile soltanto se viene installato l'editor AFP.
    3. Il modello di operazione FillWhiteSpace è disponibile soltanto se è installato Whitespace Manager.
    4. Selezionare il modello di operazione EditAFP solo se l'operazione IndexAFP e l'operazione EditAFP possono essere eseguite consecutivamente nella stessa fase. In caso contrario, aggiungere le operazioni separatamente.
  6. Trascinare una delle operazioni nell'Editor flusso di lavoro.
  7. Collegare l'operazione alle altre operazioni.
  8. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione e selezionare Proprietà.
  9. Se necessario, modificare le proprietà Generale.
  10. Fare clic su AFP.
  11. Nel campo File di controllo Visual Workbench, immettere il percorso e il nome del File di controllo Visual Workbench che contiene le definizioni per creare gruppi di pagine e tag di indice.
      Nota:
    • Questo file di controllo non coincide con un file di oggetto dell'indice che l'operazione ConvertLineDataJobIntoAFP potrebbe creare.
    • Per utilizzare lo stesso flusso di lavoro per file di input che richiedono file di controllo diversi, è possibile adottare una notazione simbolica per il nome del file di controllo. Ad esempio, se sono presenti due file di input, abc.afp e xyz, con i file di controllo corrispondenti, abc.afp.ctl e xyz.ctl e si desidera utilizzare lo stesso flusso di lavoro per entrambi i file, è possibile utilizzare ${Job.InputFile}.ctl come file di controllo nel campo File di controllo Visual Workbench. Il file ${Job.InputFile}.ctl fa in modo che RICOH ProcessDirector imposti il valore del File di controllo Visual Workbench sul nome del file di input aggiungendo l'estensione .ctl.
  12. Se è stato selezionato il modello EditAFP, selezionare nel campo Indicizza prima.
  13. Fare clic su OK.
  14. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.32.6.16 Aggiunta di contenuto allo spazio vuoto nei file AFP

Whitespace Manager è in grado di individuare le aree di spazio vuoto disponibili nei file AFP e riempirle con un contenuto, quale immagini o testo.

È possibile definire lo spazio vuoto nei file AFP scegliendo lo spazio vuoto conosciuto su una pagina oppure ricercando il primo spazio vuoto disponibile in un gruppo di pagine. Inoltre, è possibile modificare o eliminare le definizioni di spazio vuoto create. Dopo aver definito lo spazio vuoto, è possibile assegnare contenuto immagine e testo alle aree di spazio vuoto creando regole che determinino il contenuto assegnato e le condizioni di assegnazione.

1.2.4.32.6.16.1 Creazione di definizioni per lo spazio vuoto conosciuto

È possibile creare una definizione per uno spazio vuoto di cui si conosce la presenza sulla stessa pagina in tutti i gruppi di pagine.

Le aree contenenti sovrapposizioni, segmenti pagina, codici a barre e immagini sono considerate spazio vuoto disponibile e per esse è possibile creare una definizione di spazio vuoto. Tuttavia, questo non è consigliato a meno che non si desideri unire il contenuto con quello esistente.

L'area di spazio vuoto viene definita solo sulla pagina corrente del gruppo di pagine.

    Nota:
  • In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.

Per creare una definizione di spazio vuoto conosciuto:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio.
  2. Se il file non contiene gruppi di pagine, utilizzare Indicizzatore AFP per creare gruppi di pagine.
  3. Fare clic su Modalità Whitespace Manager.
  4. Selezionare la pagina nel gruppo di pagine in cui si desidera definire lo spazio vuoto.
  5. Posizionare il cursore su un angolo dell'area in cui si desidera definire lo spazio vuoto. Premendo il pulsante sinistro del mouse, tracciare un riquadro di dimensioni all'incirca uguali all'area di spazio vuoto. È possibile disegnare un riquadro orizzontale, verticale o quadrato.
    In una fase successiva, è possibile specificare la posizione e le dimensioni esatte dell'area di spazio vuoto.
  6. Fare clic con il pulsante destro del mouse sulla pagina e fare clic su Uso di spazio vuoto conosciuto.
    Se un'area di spazio vuoto è già definita sulla pagina, viene visualizzato un messaggio di errore. In caso contrario, viene visualizzata la scheda Spazio vuoto nella finestra Uso di spazio vuoto conosciuto e la pagina selezionata viene visualizzata nel campo Pagina corrente.
  7. Digitare un nome per la definizione dello spazio vuoto.
    Fornire un nome descrittivo per distinguere tra loro le varie definizioni.
  8. Dall'elenco a discesa, selezionare la pagina a cui si desidera aggiungere l'area di spazio vuoto:
    Questa pagina
    Aggiunge l'area di spazio vuoto alla pagina corrente.
    Ultima pagina
    Aggiunge l'area di spazio vuoto all'ultima pagina. È possibile selezionare questa opzione solo se la pagina corrente è l'ultima pagina del gruppo. È possibile creare una definizione Ultima pagina anziché Questa pagina quando i gruppi di pagine contengono un numero variabile di pagine e stabilire che lo spazio vuoto si trovi sempre sull'ultima pagina.
    Se un'opzione è disattivata (in grigio), è l'unica disponibile.
  9. Opzionale: nella scheda Posizione, modificare l'origine (angolo in alto a sinistra) e la dimensione (larghezza e altezza) dell'area di spazio vuoto espressa in pollici o millimetri. Sono consentiti i valori decimali (come 2.5).
    Campi nella scheda Posizione mostra i campi nella scheda Posizione.
    Campi nella scheda Posizione
    Campo Valore Descrizione
    Origine dell'area: Posizione X Qualsiasi valore decimale, quale 2,5. La posizione X non può essere superiore alla larghezza della pagina. La distanza orizzontale (espressa in pollici o millimetri) del lato sinistro dell'area di spazio vuoto, misurata dal lato sinistro della pagina logica (non il foglio di carta fisico).
    Nota: se viene ruotato il file AFP mediante l'opzione Ruota di 90o nel menu Visualizza, specificare la posizione X dall'angolo in alto a sinistra della pagina logica nella vista non ruotata.
    Origine dell'area: Posizione Y Qualsiasi valore decimale, quale 2,5. La posizione Y non può essere superiore all'altezza della pagina. La distanza verticale (espressa in pollici o millimetri) del lato superiore dell'area di spazio vuoto, misurata dal lato superiore della pagina logica (non il foglio di carta fisico).
    Nota: se viene ruotato il file AFP mediante l'opzione Ruota di 90o nel menu Visualizza, specificare la posizione Y dall'angolo in alto a sinistra della pagina logica nella vista non ruotata.
    Dimensione dell'area: Larghezza Qualsiasi valore decimale, quale 2,5. La larghezza dell'area non può essere superiore alla larghezza della pagina. La larghezza orizzontale (espressa in pollici o millimetri) dell'area di spazio vuoto, misurata nella vista non ruotata.
    Dimensione dell'area: Altezza Qualsiasi valore decimale, quale 2,5. L'altezza dell'area non può essere superiore l'altezza della pagina. L'altezza verticale (espressa in pollici o millimetri) dell'area di spazio vuoto, misurata nella vista non ruotata.
  10. Fare clic su OK.
    L'area di spazio vuoto definita viene visualizzata come riquadro colorato.
  11. Verificare che sia stata definita l'area di spazio vuoto corretta:
    1. Nel riquadro inferiore, fare clic sulla scheda Spazi vuoti.
    2. Espandere un gruppo di pagine e fare doppio clic sulla definizione di spazio vuoto.
      Viene visualizzato un riquadro rettangolare che evidenzia l'area di spazio vuoto sulla pagina selezionata.
    3. Se l'area di spazio vuoto non è corretta, modificarla o eliminarla (Strumenti Modifica definizioni).
  12. Opzionale: Per creare un'altra definizione di spazio vuoto, passare all'operazione 4 e ripetere i passaggi indicati.

1.2.4.32.6.16.2 Creazione di definizioni tramite ricerca di spazio vuoto

Quando non si conosce la posizione in cui si trova lo spazio vuoto, è possibile eseguire una ricerca sul gruppo di pagine per individuare il primo spazio vuoto disponibile e creare una definizione. Whitespace Manager cerca l'area di spazio vuoto più grande presente su una pagina che soddisfi le dimensioni minime specificate.

Quando Whitespace Manager trova lo spazio vuoto che soddisfa le specifiche sulla pagina, arresta la ricerca.

Le aree contenenti sovrapposizioni, segmenti pagina, codici a barre e immagini sono considerate spazio vuoto disponibile e per esse è possibile creare una definizione di spazio vuoto. Tuttavia, questo non è consigliato a meno che non si desideri unire il contenuto con quello esistente.

    Nota:
  • In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.

Per creare una definizione per il primo spazio vuoto disponibile in un gruppo di pagine:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio.
  2. Se il file non contiene gruppi di pagine, utilizzare Indicizzatore AFP per creare gruppi di pagine.
  3. Fare clic su Modalità Whitespace Manager.
  4. Selezionare una pagina nel gruppo di pagine.
  5. Posizionare il cursore su un angolo dell'area in cui si desidera definire lo spazio vuoto. Premendo il pulsante sinistro del mouse, tracciare un riquadro di dimensioni all'incirca uguali all'area di spazio vuoto. È possibile disegnare un riquadro orizzontale, verticale o quadrato.
    In una fase successiva, è possibile specificare la posizione e le dimensioni esatte dell'area di spazio vuoto.
  6. Fare clic con il pulsante destro del mouse sulla pagina, quindi fare clic su Ricerca di spazio vuoto.
    Se è stato raggiunto il numero massimo di definizioni per le aree di spazio vuoto, viene visualizzato un messaggio di errore. In caso contrario, viene visualizzata la scheda Spazio vuoto nella finestra Ricerca di spazio vuoto e la pagina selezionata viene visualizzata nel campo Pagina corrente.
  7. Digitare un nome per la definizione dello spazio vuoto.
    Accertarsi di fornire un nome descrittivo per distinguere tra loro le varie definizioni.
  8. Specificare la larghezza e l'altezza minime dell'area di spazio vuoto.
    Whitespace Manager cerca il primo spazio vuoto disponibile che soddisfi le dimensioni minime specificate. I campi sono:
    Larghezza
    Un valore decimale, ad esempio 0,75, per la larghezza orizzontale (in pollici o millimetri) dell'area di spazio vuoto. La larghezza minima dell'area può essere uguale o superiore a 0,5 pollici o 12,7 millimetri.
    Altezza
    Un valore decimale, ad esempio 0,75, per l'altezza verticale (in pollici o millimetri) dell'area di spazio vuoto. L'altezza minima dell'area può essere uguale o superiore a 0,5 pollici o 12,7 millimetri.
  9. Dall'elenco a discesa nella sezione Seleziona pagine nel gruppo di pagine, selezionare le pagine a cui si desidera aggiungere l'area di spazio vuoto:
    Questa pagina
    Aggiunge l'area di spazio vuoto alla pagina corrente a meno che non sia definita un'area di spazio vuoto conosciuto o nessuna delle aree di spazio vuoto soddisfi le dimensioni specificate.
    Questa pagina e le seguenti
    Esegue la ricerca nella pagina corrente e in tutte le pagine che seguono nel gruppo di pagine e aggiunge l'area di spazio vuoto sulla prima pagina in cui è stato trovato uno spazio vuoto che soddisfi le dimensioni specificate.
    Ultima pagina
    Aggiunge l'area di spazio vuoto all'ultima pagina a meno che non sia definita un'area di spazio vuoto conosciuto o nessuna delle aree di spazio vuoto soddisfi le dimensioni specificate. È possibile selezionare questa opzione solo se la pagina corrente è l'ultima pagina del gruppo. È possibile creare una definizione Ultima pagina anziché Questa pagina quando i gruppi di pagine contengono un numero variabile di pagine e stabilire che lo spazio vuoto si trovi sempre sull'ultima pagina.
    Se un'opzione è disattivata (in grigio), è l'unica disponibile.
  10. Opzionale: nella scheda Posizione, modificare l'origine (angolo in alto a sinistra) e la dimensione (larghezza e altezza) dell'area di spazio vuoto.
    Campi nella scheda Posizione mostra i campi nella scheda Posizione.
    Campi nella scheda Posizione
    Campo Valore Descrizione
    Origine dell'area: Posizione X Qualsiasi valore decimale, quale 2,5. La posizione X non può essere superiore alla larghezza della pagina. La distanza orizzontale (espressa in pollici o millimetri) del lato sinistro dell'area di spazio vuoto, misurata dal lato sinistro della pagina logica (non il foglio di carta fisico).
    Nota: se viene ruotato il file AFP mediante l'opzione Ruota di 90o nel menu Visualizza, specificare la posizione X dall'angolo in alto a sinistra della pagina logica nella vista non ruotata.
    Origine dell'area: Posizione Y Qualsiasi valore decimale, quale 2,5. La posizione Y non può essere superiore all'altezza della pagina. La distanza verticale (espressa in pollici o millimetri) del lato superiore dell'area di spazio vuoto, misurata dal lato superiore della pagina logica (non il foglio di carta fisico).
    Nota: se viene ruotato il file AFP mediante l'opzione Ruota di 90o nel menu Visualizza, specificare la posizione Y dall'angolo in alto a sinistra della pagina logica nella vista non ruotata.
    Dimensione dell'area: Larghezza Qualsiasi valore decimale, quale 2,5. La larghezza dell'area non può essere superiore alla larghezza della pagina. La larghezza orizzontale (espressa in pollici o millimetri) dell'area di spazio vuoto, misurata nella vista non ruotata.
    Dimensione dell'area: Altezza Qualsiasi valore decimale, quale 2,5. L'altezza dell'area non può essere superiore l'altezza della pagina. L'altezza verticale (espressa in pollici o millimetri) dell'area di spazio vuoto, misurata nella vista non ruotata.
  11. Fare clic su OK.
    L'area di spazio vuoto definita viene visualizzata come riquadro colorato.
  12. Verificare che sia stata definita l'area di spazio vuoto corretta:
    1. Nel riquadro inferiore, fare clic sulla scheda Spazi vuoti.
    2. Espandere un gruppo di pagine e fare doppio clic sulla definizione di spazio vuoto.
      Viene visualizzato un riquadro rettangolare che evidenzia l'area di spazio vuoto sulla pagina selezionata.
    3. Se l'area di spazio vuoto non è corretta, modificarla o eliminarla (Strumenti Modifica definizioni).
  13. Opzionale: Facoltativo: per creare un'altra definizione di spazio vuoto, passare all'operazione 4 e ripetere i passaggi indicati.

1.2.4.32.6.16.3 Modifica o eliminazione delle definizioni di spazio vuoto

Dopo aver definito le aree di spazio vuoto nel file AFP, è possibile modificare o eliminare qualsiasi definizione.

1.2.4.32.6.16.3.1 Modifica delle definizioni di spazio vuoto conosciuto

È possibile modificare una definizione di spazio vuoto di cui si conosce l'esistenza su una pagina.
    Nota:
  • In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.
Per modificare una definizione di spazio vuoto conosciuto:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni di spazio vuoto.
  2. Fare clic su Modalità Whitespace Manager.
  3. Fare clic su Strumenti Modifica definizioni.
  4. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
    • Selezionare una definizione di spazio vuoto conosciuto e fare clic su Modifica.
    • Fare doppio clic sulla definizione di spazio vuoto conosciuto che si desidera modificare.
    Viene visualizzata la finestra Uso di spazio vuoto conosciuto. Nel campo Pagina corrente viene visualizzata la pagina del gruppo di pagine in cui è stato creato lo spazio vuoto. Il campo Quale pagina è disattivato (in grigio) e non può essere modificato.
  5. Opzionale: nella scheda Spazio vuoto, immettere un nuovo nome per l'area di spazio vuoto nel campo Nome definizione e selezionare un'opzione pagina dall'elenco a discesa Quale pagina, se disponibile.
  6. Opzionale: nella scheda Posizione, modificare l'origine (angolo in alto a sinistra) e la dimensione (larghezza e altezza) dell'area di spazio vuoto.
  7. Fare clic su OK.

1.2.4.32.6.16.3.2 Modifica dello spazio vuoto definito da una ricerca

È possibile modificare lo spazio vuoto definito da una ricerca.
    Nota:
  • In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.
Per modificare lo spazio vuoto definito da una ricerca:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni di spazio vuoto.
  2. Fare clic su Modalità Whitespace Manager.
  3. Fare clic su Strumenti Modifica definizioni.
  4. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
    • Selezionare una definizione di spazio vuoto creata da una ricerca e fare clic su Modifica.
    • Fare doppio clic sulla definizione di spazio vuoto da una ricerca che si desidera modificare.
    Viene visualizzata la finestra Ricerca di spazio vuoto. Nel campo Pagina corrente viene visualizzata la pagina del gruppo di pagine in cui è stato creato lo spazio vuoto. Il campo Quale pagina è disattivato (in grigio) e non può essere modificato.
  5. Opzionale: nella scheda Spazio vuoto:
    • Digitare un nuovo nome per l'area di spazio vuoto nel campo Nome definizione.
    • Modificare la larghezza e l'altezza minime dell'area di spazio vuoto. Whitespace Manager cerca il primo spazio vuoto disponibile che soddisfi le dimensioni minime specificate.
    • Selezionare un'opzione pagina dall'elenco a discesa Quale pagina, se disponibile.
  6. Opzionale: nella scheda Posizione, modificare l'origine (angolo in alto a sinistra) e la dimensione (larghezza e altezza) dell'area di spazio vuoto.
  7. Fare clic su OK.

1.2.4.32.6.16.3.3 Eliminazione delle definizioni di spazio vuoto

È possibile eliminare le definizioni di spazio vuoto create conWhitespace Manager.
L'eliminazione di una definizione di spazio vuoto comporta anche l'eliminazione delle regole create per la definizione nella finestra Gestisci campagne. Prima di eliminare una definizione di spazio vuoto, accertarsi che le regole create per la definizione non siano più necessarie.
Per eliminare una definizione di spazio vuoto:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni di spazio vuoto.
  2. Fare clic su Modalità Whitespace Manager.
  3. Fare clic su Strumenti Modifica definizioni.
    Viene visualizzata la finestra Modifica ed Elimina definizioni con le definizioni di spazio vuoto da una ricerca e spazio vuoto conosciuto.
  4. Selezionare la definizione di spazio vuoto da eliminare.
  5. Fare clic su Elimina o premere il tasto Canc presente sulla tastiera.
    La definizione di spazio vuoto viene rimossa dall'elenco. Inoltre, viene eliminata qualsiasi regola creata per la definizione di spazio vuoto.
  6. Per chiudere la finestra Modifica ed Elimina definizioni, fare clic su X nell'angolo in alto a destra.

1.2.4.32.6.16.4 Assegnazione di contenuto allo spazio vuoto

È possibile assegnare contenuto immagine e testo alle aree di spazio vuoto definite creando regole che determinino il contenuto assegnato e le condizioni di assegnazione.
Prima di poter assegnare il contenuto, è necessario creare una o più definizioni di spazio vuoto.

1.2.4.32.6.16.4.1 Creazione di regole per l'assegnazione del contenuto

È possibile creare una o più regole di assegnazione contenuto allo spazio vuoto per gestire del contenuto destinato a clienti specifici o per utilizzare al meglio lo spazio disponibile.
Prima di poter assegnare il contenuto, è necessario creare una o più definizioni di spazio vuoto. Inoltre, i tag di indice da utilizzare come condizioni nelle regole devono essere presenti nei gruppi di pagine. È possibile utilizzare Indicizzatore AFP per creare tag di indice.
    Nota:
  • In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.
Per creare regole di assegnazione contenuto allo spazio vuoto:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni di spazio vuoto.
  2. Fare clic su Modalità Whitespace Manager.
  3. Fare clic su Strumenti Gestisci campagne.
    Viene visualizzata la finestra Gestisci campagne.
  4. Selezionare una definizione di spazio vuoto dall'elenco nel riquadro superiore della finestra.
  5. Fare clic su Crea regole/contenuto.
    La regola predefinita Sempre viene visualizzata ed evidenziata sotto la definizione di spazio vuoto. Sempre indica che il contenuto viene assegnato allo spazio vuoto senza limitazioni.
  6. Facoltativo: per ottenere una regola diversa da Sempre, specificare una o più condizioni:
    1. Fare clic su Crea nella sezione Condizioni.
      Viene visualizzata la finestra Crea condizione.
    2. Selezionare un tag di indice e un operatore dagli elenchi a discesa, selezionare un valore e fare clic su OK.
      La regola Sempre viene sostituita con la condizione creata.
    3. Facoltativo: fare clic su Crea, per creare un'altra condizione per la regola.
      Viene visualizzata la finestra Crea condizione.
      1. Selezionare un tag di indice e un operatore dagli elenchi a discesa, selezionare un valore e fare clic su OK. La condizione creata viene aggiunta alla regola inserendo l'operatore And tra le condizioni.
      2. Facoltativo: fare clic su Or nella sezione Combina condizioni per modificare l'operatore rispetto al valore And predefinito. La regola viene visualizzata con Or come operatore inserito tra le condizioni.
  7. Specificare il contenuto assegnato quando la regola è true:
    1. Fare clic su Inserisci testo per assegnare il testo. Viene visualizzata la finestra Inserisci testo.
      1. Definire i dati della stringa di testo e il colore sulla scheda Testo.
      2. Facoltativo: modificare il font del testo nella scheda Font.
      3. Facoltativo: regolare la posizione del testo nell'area di spazio vuoto sulla scheda Posizione.
      4. Fare clic su OK.
      5. Facoltativo: ripetere le operazioni per aggiungere altro testo.
    2. Fare clic su Inserisci immagine per assegnare un'immagine. Viene visualizzata la finestra Inserisci immagine.
      1. Sulla scheda Immagine, specificare il tipo di immagine, il nome del file e se l'immagine viene aggiunta inline. Se il tipo di file è JPEG o GIF, specificare la larghezza e l'altezza dell'immagine.
      2. Facoltativo: regolare la posizione dell'immagine nell'area di spazio vuoto sulla scheda Posizione.
      3. Fare clic su OK.
      4. Facoltativo: ripetere le operazioni per aggiungere altre immagini.
    3. fare clic su Anteprima per verificare in che modo verranno visualizzati il testo e le immagini create nello spazio vuoto definito.
      Viene visualizzata la finestra Anteprima contenuto. Per chiudere la finestra, fare clic sulla X nell'angolo in alto a destra.
  8. Opzionale: specificare il contenuto assegnato quando la regola è false:
    Questa sezione non è disponibile quando la regola è Sempre.
    1. Fare clic su Inserisci testo per assegnare il testo. Viene visualizzata la finestra Inserisci testo.
      1. Definire i dati della stringa di testo e il colore sulla scheda Testo.
      2. Facoltativo: modificare il font del testo nella scheda Font.
      3. Facoltativo: regolare la posizione del testo nell'area di spazio vuoto sulla scheda Posizione.
      4. Fare clic su OK.
      5. Facoltativo: ripetere le operazioni per aggiungere altro testo.
    2. Fare clic su Inserisci immagine per assegnare un'immagine. Viene visualizzata la finestra Inserisci immagine.
      1. Sulla scheda Immagine, specificare il tipo di immagine, il nome del file e se l'immagine viene aggiunta inline. Se il tipo di file è JPEG o GIF, specificare la larghezza e l'altezza dell'immagine.
      2. Facoltativo: regolare la posizione dell'immagine nell'area di spazio vuoto sulla scheda Posizione.
      3. Fare clic su OK.
      4. Facoltativo: ripetere le operazioni per aggiungere altre immagini.
    3. fare clic su Anteprima per verificare in che modo verranno visualizzati il testo e le immagini specificate nello spazio vuoto definito.
      Viene visualizzata la finestra Anteprima altro contenuto. Per chiudere la finestra, fare clic sulla X nell'angolo in alto a destra.
  9. Opzionale: Per creare un’altra regola, passare all’operazione 4 e ripetere i passaggi indicati.
  10. Fare clic su OK.

1.2.4.32.6.16.4.2 Inserimento del contenuto testo

È possibile definire il testo da inserire come contenuto dello spazio vuoto.
    Nota:
  • In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.
Per definire il testo da inserire come contenuto:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni di spazio vuoto.
  2. Fare clic su Modalità Whitespace Manager.
  3. Fare clic su Strumenti Gestisci campagne.
    Viene visualizzata la finestra Gestisci campagne.
  4. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
    • Selezionare una regola esistente dall'elenco situato nel riquadro superiore della finestra.
    • Selezionare una definizione di spazio vuoto dall'elenco nel riquadro superiore della finestra, quindi fare clic su Crea regole/contenuto per creare una nuova regola.
  5. Fare clic su Inserisci testo nella sezione Contenuto.
    Viene visualizzata la finestra Inserisci testo.
  6. Sulla scheda Testo, creare una stringa di testo.
    Ricordare di aggiungere caratteri vuoti tra le parole, se necessario. Ad esempio, per aggiungere il numero di pagina nel formato "Pagina 1 di 10" alla prima pagina di ciascun gruppo:
    1. Digitare Pagina seguito da uno spazio nel campo Testo e fare clic su Aggiungi.
    2. Selezionare Pagina nel gruppo pagine dall'elenco a discesa Proprietà e fare clic su Aggiungi. Pagina nel gruppo pagine è il numero della pagina nel gruppo.
    3. Digitare uno spazio, di e un altro spazio nel campo Testo e fare clic su Aggiungi.
    4. Selezionare Conteggio pagine nel gruppo di pagine dall'elenco a discesa Proprietà e fare clic su Aggiungi. Conteggio pagine nel gruppo di pagine è il numero totale di pagine nel gruppo.
    Il valore della stringa di testo viene visualizzato nel campo al di sotto dei campi di dati.
  7. Opzionale: Per modificare la stringa di testo, selezionare una riga di dati e utilizzare Su o Giù per modificare l'ordine della riga, oppure Rimuovi per eliminarla.
    Ricordare di aggiungere caratteri vuoti tra le parole, se necessario.
  8. Facoltativo: selezionare il colore del testo dall'elenco a discesa Colore.
  9. Facoltativo: Nella scheda Font, selezionare una della seguenti opzioni:
    Font core
    Dagli elenchi a discesa, selezionare il set di caratteri e la code page e, se si tratta di un font vettoriale, anche la dimensione in punti nella sezione Informazioni sul font.
    Font esterni
    Immettere una combinazione di set di caratteri e code page, un nome font codificato o tutti e tre. Per i font DBCS (Double-Byte Character Set), utilizzare solo il nome del font codificato.
      Nota:
    • se si immette una codepage che fa parte di un font DBCS, viene visualizzato un messaggio di errore che suggerisce di utilizzare il nome di un font codificato.
    I campi Descrizione set di caratteri e Risorsa font vengono modificati per il font selezionato. Risorsa font è "Vettoriale" per i font core e "Raster" per i font esterni.
      Nota:
    • Sulla workstation, se la dimensione del font non esiste per il colore selezionato, come visualizzazione predefinita viene utilizzato il nero da 12 punti, anche se il file AFP conterrà il font e il colore corretto.
    • Se i nomi dei caratteri non corrispondono tra la serie di caratteri e codepage, il lavoro passa in uno stato di errore in RICOH ProcessDirector e la stampante emette un messaggio di errore. Per correggere l'errore, sostituire il set di caratteri e la codepage con una coppia valida ed elaborare nuovamente il lavoro.
  10. Opzionale: nella scheda Posizione, modificare l'origine (angolo in alto a sinistra) dell'area del testo. Specificare l'origine in pollici o millimetri. Sono consentiti i valori decimali (come 2.5). I campi sono:
    Posizione X
    La distanza orizzontale del lato sinistro dell'area, misurata dal lato sinistro dell'area del testo.
    Posizione Y
    La distanza verticale della parte superiore dell'area, misurata dalla parte superiore dell'area del testo.
  11. Fare clic su OK.
    Il testo viene aggiunto alla regola e all'elenco nella casella di riepilogo a discesa.
  12. Opzionale: fare clic su Anteprima per verificare in che modo verrà visualizzato il testo nello spazio vuoto definito.
    Per chiudere la finestra, fare clic sulla X nell'angolo in alto a destra.

1.2.4.32.6.16.4.3 Inserimento del contenuto immagini

È possibile definire le immagini da inserire come contenuto dello spazio vuoto.
    Nota:
  • In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.
Per definire le immagini da inserire come contenuto:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni di spazio vuoto.
  2. Fare clic su Modalità Whitespace Manager.
  3. Fare clic su Strumenti Gestisci campagne.
    Viene visualizzata la finestra Gestisci campagne.
  4. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
    • Selezionare una regola esistente dall'elenco situato nel riquadro superiore della finestra.
    • Selezionare una definizione di spazio vuoto dall'elenco nel riquadro superiore della finestra, quindi fare clic su Crea regole/contenuto per creare una nuova regola.
  5. Fare clic su Inserisci immagine nella sezione Contenuto.
    Viene visualizzata la finestra Inserisci immagine.
  6. Sulla scheda Immagine, effettuare le seguenti operazioni:
    • Selezionare il tipo di file nell'elenco a discesa Tipo. Se il tipo di file è JPEG o GIF, è necessario specificare le dimensioni dell'immagine in questi campi:
      Larghezza
      Un valore decimale positivo, ad esempio 0,75, per la larghezza orizzontale (in pollici o millimetri) dell'immagine. La larghezza predefinita è 0,5 pollici o 12,7 millimetri.
      Altezza
      Un valore decimale positivo, ad esempio 0,75, per l'altezza verticale (in pollici o millimetri) dell'immagine. L'altezza predefinita è 0,5 pollici o 12,7 millimetri.
    • Immettere un nome di file nel campo Nome file immagine oppure fare clic su Sfoglia per selezionare un file.
    • Facoltativo: Fare clic su Aggiungi immagine inline per aggiungere l'immagine al gruppo di risorse nel file AFP.
  7. Opzionale: nella scheda Posizione, modificare l'origine (angolo in alto a sinistra) dell'area dell'immagine. Specificare l'origine in pollici o millimetri. Sono consentiti i valori decimali (come 2.5). I campi sono:
    Posizione X
    La distanza orizzontale del lato sinistro dell'area, misurata dal lato sinistro dell'area dell'immagine.
    Posizione Y
    La distanza verticale della parte superiore dell'area, misurata dalla parte superiore dell'area dell'immagine.
  8. Fare clic su OK.
    L'immagine viene aggiunta alla regola e all'elenco nella casella di riepilogo a discesa.
  9. Opzionale: fare clic su Anteprima per verificare in che modo verrà visualizzata l'immagine specificata nello spazio vuoto definito.
    Per chiudere la finestra, fare clic sulla X nell'angolo in alto a destra.
  10. Fare clic su OK.
    Se l'immagine è stata aggiunta inline, viene elencata nel gruppo di risorse inline nel riquadro sinistro.

1.2.4.32.6.16.4.4 Modifica del contenuto testo

È possibile modificare il testo definito per il contenuto dello spazio vuoto.
Nota: In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.
Per modificare il testo definito nel contenuto:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni di spazio vuoto.
  2. Fare clic su Modalità Whitespace Manager.
  3. Fare clic su Strumenti Gestisci campagne.
    Viene visualizzata la finestra Gestisci campagne.
  4. Selezionare una regola dall'elenco situato nel riquadro superiore della finestra.
  5. Selezionare il contenuto testo dall'elenco a discesa.
  6. Fare clic su Modifica nella sezione Contenuto.
    Viene visualizzata la finestra Modifica testo.
  7. Facoltativo: nella scheda Testo, modificare i dati nella sezione Dati stringa di testo, modificare il colore nell'elenco a discesa Colore o entrambi.
    Per modificare la stringa di testo, selezionare una riga di dati e utilizzare Su o Giù per modificare l'ordine della riga, oppure Rimuovi per eliminarla. È anche possibile aggiungere nuovi valori. Ricordare di aggiungere caratteri vuoti tra le parole, se necessario. Ad esempio, per modificare la stringa di testo da "Pagina 1 di 10" in "Pagina 1 per Mario Rossi":
    1. Premere e tenere premuto il tasto CTRL e selezionare di e Conteggio pagine.
    2. Fare clic su Rimuovi.
    3. Digitare per nel campo Testo e fare clic su Aggiungi.
    4. Selezionare un tag di indice che contenga il nome cliente, ad esempio Mario Rossi, dall'elenco a discesa Tag di indice e fare clic su Aggiungi.
    Il valore della stringa di testo modificata viene visualizzato nel campo al di sotto dei campi di dati.
  8. Opzionale: Nella scheda Font, selezionare una della seguenti opzioni:
    Font core
    Dagli elenchi a discesa, selezionare il set di caratteri e la code page e, se si tratta di un font vettoriale, anche la dimensione in punti nella sezione Informazioni sul font.
    Font esterni
    Immettere una combinazione di set di caratteri e code page, un nome font codificato o tutti e tre. Per i font DBCS (Double-Byte Character Set), utilizzare solo il nome del font codificato.
      Nota:
    • se si immette una codepage che fa parte di un font DBCS, viene visualizzato un messaggio di errore che suggerisce di utilizzare il nome di un font codificato.
    I campi Descrizione set di caratteri e Risorsa font vengono modificati per il font selezionato. Risorsa font è "Vettoriale" per i font core e "Raster" per i font esterni.
      Nota:
    • Sulla workstation, se la dimensione del font non esiste per il colore selezionato, come visualizzazione predefinita viene utilizzato il nero da 12 punti, anche se il file AFP conterrà il font e il colore corretto.
    • Se i nomi dei caratteri non corrispondono tra la serie di caratteri e codepage, il lavoro passa in uno stato di errore in RICOH ProcessDirector e la stampante emette un messaggio di errore. Per correggere l'errore, sostituire il set di caratteri e la codepage con una coppia valida ed elaborare nuovamente il lavoro.
  9. Opzionale: nella scheda Posizione, modificare l'origine (angolo in alto a sinistra) dell'area del testo. Specificare l'origine in pollici o millimetri. Sono consentiti i valori decimali (come 2.5).
  10. Fare clic su OK.
    Viene visualizzato il testo modificato.
  11. Opzionale: fare clic su Anteprima per verificare in che modo verrà visualizzato il testo nello spazio vuoto definito.
    Per chiudere la finestra, fare clic sulla X nell'angolo in alto a destra.

1.2.4.32.6.16.4.5 Modifica del contenuto immagini

È possibile modificare le immagini definite per il contenuto dello spazio vuoto.
    Nota:
  • In RICOH Visual Workbench è possibile visualizzare le unità di misura in pollici o millimetri. Per cambiare l'unità di misura, fare clic su Visualizza Unità.
Per modificare le immagini definite nel contenuto:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni di spazio vuoto.
  2. Fare clic su Modalità Whitespace Manager.
  3. Fare clic su Strumenti Gestisci campagne.
    Viene visualizzata la finestra Gestisci campagne.
  4. Selezionare una regola dall'elenco situato nel riquadro superiore della finestra.
  5. Selezionare il contenuto immagine dall'elenco a discesa.
  6. Fare clic su Modifica nella sezione Contenuto.
    Viene visualizzata la finestra Modifica immagine.
  7. Facoltativo: nella scheda Immagine, è possibile effettuare le seguenti operazioni:
    • Modificare il tipo di file nell'elenco a discesa Tipo. Se il tipo di file è JPEG o GIF, è necessario specificare le dimensioni dell'immagine in questi campi:
      Larghezza
      Un valore decimale positivo, ad esempio 0,75, per la larghezza orizzontale (in pollici o millimetri) dell'immagine. La larghezza predefinita è 0,5 pollici o 12,7 millimetri.
      Altezza
      Un valore decimale positivo, ad esempio 0,75, per l'altezza verticale (in pollici o millimetri) dell'immagine. L'altezza predefinita è 0,5 pollici o 12,7 millimetri.
    • Immettere un nome di file nel campo Nome file immagine oppure fare clic su Sfoglia per selezionare un file.
    • Fare clic su Aggiungi immagine inline per aggiungere l'immagine al gruppo di risorse nel file AFP.
  8. Opzionale: nella scheda Posizione, modificare l'origine (angolo in alto a sinistra) dell'immagine. Specificare l'origine in pollici o millimetri. Sono consentiti i valori decimali (come 2.5).
  9. Fare clic su OK.
  10. Opzionale: fare clic su Anteprima per verificare in che modo verrà visualizzata l'immagine specificata nello spazio vuoto definito.
    Per chiudere la finestra, fare clic sulla X nell'angolo in alto a destra.

1.2.4.32.6.16.4.6 Creazione di condizioni regola per il contenuto

È possibile creare le condizioni regola che determinano il contenuto da assegnare allo spazio vuoto.
Per creare una condizione regola:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni di spazio vuoto.
  2. Fare clic su Modalità Whitespace Manager.
  3. Fare clic su Strumenti Gestisci campagne.
    Viene visualizzata la finestra Gestisci campagne.
  4. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
    • Selezionare una regola esistente dall'elenco situato nel riquadro superiore della finestra.
    • Selezionare una definizione di spazio vuoto dall'elenco nel riquadro superiore della finestra, quindi fare clic su Crea regole/contenuto per creare una nuova regola.
  5. Fare clic su Crea nella sezione Condizioni.
    Viene visualizzata la finestra Crea condizione.
  6. Utilizzare l'elenco a discesa per selezionare un tag di indice nel campo Tag di indice.
  7. Utilizzare l'elenco a discesa per selezionare una di queste condizioni nel campo Operatore.
    • superiore a
    • inferiore a
    • uguale a
    • contiene
  8. Immettere un valore nel campo Valore.
  9. Fare clic su OK.
    La condizione creata viene aggiunta alla regola.
  10. Facoltativo: fare clic su Crea, per creare un'altra condizione per la regola.
    La condizione creata viene aggiunta alla regola inserendo l'operatore And tra le condizioni.
  11. Facoltativo: fare clic su Or nella sezione Combina condizioni per modificare l'operatore rispetto al valore And predefinito. La regola viene visualizzata con Or come operatore inserito tra le condizioni.
  12. Fare clic su OK.

1.2.4.32.6.16.4.7 Modifica delle condizioni regola per il contenuto

È possibile modificare le condizioni regola che determinano il contenuto da assegnare allo spazio vuoto.
Per modificare una condizione regola:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni di spazio vuoto.
  2. Fare clic su Modalità Whitespace Manager.
  3. Fare clic su Strumenti Gestisci campagne.
    Viene visualizzata la finestra Gestisci campagne.
  4. Selezionare una regola esistente dall'elenco situato nel riquadro superiore della finestra.
  5. Fare clic su Modifica nella sezione Condizioni.
    Viene visualizzata la finestra Modifica condizione.
  6. Opzionale: utilizzare l'elenco a discesa per modificare il tag di indice nel campo Tag di indice.
  7. Opzionale: utilizzare l'elenco a discesa per modificare una delle seguenti opzioni nel campo Operatore:
    • superiore a
    • inferiore a
    • uguale a
    • contiene
  8. Opzionale: modificare il valore nel campo Valore.
  9. Fare clic su OK.
    La condizione modificata viene aggiornata nella regola.
  10. Facoltativo: fare clic su Or o And nella sezione Combina condizioni per modificare l'operatore tra le condizioni. La regola viene visualizzata con l'operatore selezionato.
  11. Fare clic su OK.

1.2.4.32.6.16.4.8 Eliminazione del contenuto dallo spazio vuoto

È possibile eliminare regole, condizioni e contenuto assegnato alle definizioni di spazio vuoto.
Per eliminare regole, condizioni o contenuto:
  1. In RICOH Visual Workbench, aprire un file AFP di esempio e il file di controllo che contiene le definizioni di spazio vuoto.
  2. Fare clic su Modalità Whitespace Manager.
  3. Fare clic su Strumenti Gestisci campagne.
    Viene visualizzata la finestra Gestisci campagne.
  4. Selezionare una regola dall'elenco situato nel riquadro superiore della finestra.
  5. Facoltativo: Per eliminare le condizioni:
    1. Selezionare una condizione dall'elenco a discesa.
    2. Fare clic su Elimina nella sezione Condizioni.
      La condizione viene rimossa dalla regola.
    3. Ripetere le operazioni per eliminare altre condizioni nella regola.
      Se si eliminano tutte le condizioni, per impostazione predefinita il valore della regola diventa Sempre.
  6. Facoltativo: Per eliminare il contenuto:
    1. Selezionare il contenuto dall'elenco a discesa.
    2. Fare clic su Elimina nella sezione Contenuto.
      Il contenuto viene rimosso dalla regola.
    3. Ripetere le operazioni per eliminare più contenuto dalla regola.
  7. Facoltativo: per eliminare una regola, le sue condizioni e il contenuto, fare clic su Elimina nel riquadro superiore.
    La regola viene rimossa dall'elenco.
  8. Facoltativo: per eliminare un'altra regola, le condizioni o il contenuto di una regola, andare all'operazione 4 e ripetere i passaggi indicati.
  9. Fare clic su OK.

1.2.4.32.6.16.5 Aggiunta di operazioni per riempire lo spazio vuoto nei file AFP

Dopo aver definito lo spazio vuoto in un file AFP di esempio utilizzando RICOH Visual Workbench, è necessario aggiungere un'operazione a uno o più flussi di lavoro per riempire lo spazio vuoto con il contenuto nei file AFP di produzione che utilizzano i flussi di lavoro. L'operazione specifica il nome del file di controllo di File di controllo Visual Workbench che contiene le definizioni dello spazio vuoto.
È possibile basare l'operazione sul modello FillWhiteSpace. Quando si configura l'operazione, se Indicizzatore AFP, Editor AFP o entrambi sono installati, è possibile scegliere se creare prima i gruppi di pagine, i tag di indice, i codici a barre, le aree nascoste e il testo definiti nello stesso file di controllo prima di riempire le aree di spazio vuoto. Le aree di spazio vuoto dipendono spesso da gruppi di pagine, tag di indice e altri elementi creati per primi.

Posizionare l'operazione relativa a queste operazioni se sono presenti:

  • Dopo un'operazione che converte i dati riga in formato AFP (ad esempio, dopo l'operazione ConvertLineDataJobIntoAFP).
  • Dopo un'operazione che converte i dati Xerox in formato AFP.
  • Prima di un'operazione che converte i file AFP in un altro formato (ad esempio, prima dell'operazione TransformJobIntoPDF).
  • Prima dell'operazione EnableRepositioning se si configura l'operazione FillWhiteSpace per creare gruppi di pagine e tag di indice, testo o entrambi.
  • Prima dell'operazione PrintJobs.
  • Dopo un'operazione basata sul modello di procedura IndexAFP o EditAFP (a meno che non si utilizzi Indicizza prima o Modifica prima)
    Nota:
  • Se sono stati creati gruppi di pagine a lunghezza fissa con il modello di operazione IndexAFP, è possibile utilizzare il modello di operazione FillWhiteSpace per riempire lo spazio vuoto con il contenuto nei file AFP creati da RICOH ProcessDirectorTransform Feature.

Per aggiungere un'operazione che riempia lo spazio vuoto con il contenuto nei file AFP:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera modificare.
    Se si preferisce modificare una copia del flusso di lavoro, fare clic con il pulsante destro del mouse su di esso e scegliere Copia. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro. Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Nell'Editor flusso di lavoro, fare clic su Modelli operazione nell'angolo in alto a destra della finestra.
  5. Selezionare il modello di operazione FillWhiteSpace e trascinarlo nell'Editor flusso di lavoro. Posizionare l'operazione dove si desidera.
  6. Collegare FillWhiteSpace ad altre operazioni.
  7. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione e selezionare Proprietà.
  8. Se necessario, modificare le proprietà Generale.
  9. Fare clic su AFP.
  10. Nel campo del File di controllo Visual Workbench immettere il percorso e il nome del File di controllo Visual Workbench che contiene le definizioni di spazio vuoto.
      Nota:
    • Per utilizzare il flusso di lavoro per file di input che richiedono file di controllo diversi, è possibile adottare una notazione simbolica per il nome del file di controllo. Ad esempio, se sono presenti due file di input, abc.afp e xyz, con i file di controllo corrispondenti, abc.afp.ctl e xyz.ctl e si desidera utilizzare lo stesso flusso di lavoro per entrambi i file, è possibile utilizzare ${Job.InputFile}.ctl come file di controllo nel campo File di controllo Visual Workbench. Il file ${Job.InputFile}.ctl fa in modo che RICOH ProcessDirector imposti il valore del File di controllo Visual Workbench sul nome del file di input aggiungendo l'estensione .ctl.
  11. Se il file di controllo contiene definizioni per creare gruppi di pagine e tag di indice, selezionare nel campo Indicizza prima.
      Nota:
    • Non selezionare Indicizza prima se l'esecuzione delle operazioni IndexAFP e FillWhiteSpace è prevista in fasi diverse. Ad esempio, potrebbe essere necessario inserire l'operazione IndexAFP nella fase di preparazione e l'operazione FillWhiteSpace nella fase di assegnazione dopo l'operazione EditAFP (oppure selezionare Modifica prima).
    • Se si seleziona nel campo Indicizza prima, rimuovere qualsiasi operazione dal flusso di lavoro basato sul modello IndexAFP, poiché l'opzione Indicizza prima e l'operazione IndexAFP forniscono la stessa funzione. La selezione dell'opzione nel campo Indicizza prima risulta più efficace rispetto all'esecuzione di un'operazione IndexAFP.
  12. Se il file di controllo contiene definizioni per creare codici a barre, aree nascoste o testo, selezionare nel campo Modifica prima.
      Nota:
    • Il campo Modifica prima si applica soltanto se è installato Editor AFP. Se si seleziona e Editor AFP non è installato, RICOH ProcessDirector non modifica il lavoro.
    • Se si seleziona nel campo Modifica prima, rimuovere qualsiasi operazione dal flusso di lavoro basato sul modello EditAFP, poiché l'opzione Modifica prima e l'operazione EditAFP forniscono la stessa funzione. La selezione dell'opzione nel campo Modifica prima risulta più efficace rispetto all'esecuzione di un'operazione EditAFP.
  13. Fare clic su OK.
  14. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.32.6.17 Personalizzazione delle proprietà dei file AFP

Document Property Designer consente di personalizzare le proprietà di documenti e lavori per i file AFP associando le proprietà ai tag di indice. I tag di indice sono anche definiti TLE (Tagged Logical Element). Inoltre, è possibile definire le opzioni di collegamento per le proprietà e modificare i valori del tag di indice.
Se si desidera gestire i documenti o lavori solo mediante le proprietà standard fornite in tutte le funzioni di elaborazione dei documenti, ad esempio per suddividere un lavoro in base al numero di fogli in ogni documento, non è necessario associare le proprietà personalizzate del documento ai tag di indice. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, saranno disponibili le proprietà del documento personalizzato o del lavoro che si desidera utilizzare per gestire i documenti. Ad esempio, se si dispone di una proprietà del documento personalizzato che rappresenta un codice postale e ad essa viene associata il corrispondente tag di indice, è possibile ordinare, suddividere o raggruppare i documenti in base al codice postale.

1.2.4.32.6.17.1 Associazione delle proprietà personalizzate a tag di indice

Con RICOH Visual Workbench è possibile associare le proprietà di un documento o di un lavoro a tag di indice in un file AFP di esempio.

Quando una proprietà è associata a un tag di indice, le operazioni RICOH ProcessDirector assegnano il valore del tag di indice in un file di produzione AFP alla proprietà in un flusso di lavoro. Ad esempio, se il valore del tag di indice è un codice postale, anche il valore della proprietà del documento è il codice postale.

È possibile associare più proprietà allo stesso tag di indice. Ad esempio, è possibile associare una proprietà del documento a una parte del tag di indice e associare un'altra proprietà del documento a un'altra parte dello stesso tag di indice. Ad esempio, una riga indirizzi potrebbe contenere sia una città che uno stato o un paese. Se il tag di indice contiene sia la città che il paese, è possibile creare altre proprietà del documento Città e Paese.

È possibile anche associare più tag di indice alla stessa proprietà. Ad esempio, in presenza di un tag di indice denominato codice di instradamento e un tag di indice denominato CAP, è possibile associare entrambi i tag di indice alla proprietà codice postale. È possibile usare lo stesso File di controllo Visual Workbench per più lavori che usano diversi nomi di tag di indice per la stessa proprietà; il sistema, tuttavia, prevede che solo uno dei tag di indice si trovi in un particolare documento. Se in un documento si trovano più tag di indice, il sistema assegna il valore di proprietà in base alla prima occorrenza.

Non è necessario collegare tutte le proprietà ai tag di indice e non è necessario collegare tutti i tag di indice alle proprietà. RICOH ProcessDirector visualizza il valore della proprietà non collegata come Non impostato.

Tali simboli indicano lo stato di ogni proprietà del documento e tag di indice:

  • Il simbolo non associato (Immagine Non associato) indica che la proprietà o il tag di indice non è associato.
  • Il simbolo associato (Immagine Associato) indica che la proprietà o il tag di indice è associato.

Prima di poter associare le proprietà del documento a tag di indice:

  • Aprire un file AFP di esempio in RICOH Visual Workbench. Il file di esempio deve contenere gruppi di pagine e i tag di indice a cui si desidera assegnare le proprietà del documento. Utilizzare la modalità Indicizzatore AFP di RICOH Visual Workbench per creare gruppi di pagine e tag di indice.
  • Creare una directory come utente del sistema RICOH ProcessDirector (aiw1 è il valore predefinito) per memorizzare il file di controllo contenente i collegamenti. Si consiglia di utilizzare la directory /aiw/aiw1/control_files/workbench (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\workbench (Windows), perché i relativi file vengono sottoposti a backup durante l'esecuzione del processo aiwbackup. La directory e i file creati devono appartenere all'utente del sistema RICOH ProcessDirector o a un membro del gruppo RICOH ProcessDirector (aiwgrp1 è il valore predefinito), con le stesse autorizzazioni (775) della directory control_files .

Per associare una proprietà a un tag di indice:

  1. In RICOH Visual Workbench, fare clic su Modalità Document Property Designer.
    Se la modalità Document Property Designer è l'unica modalità disponibile, tale modalità viene selezionata automaticamente.
  2. Fare clic su Strumenti Collega proprietà.
    Nella finestra di visualizzazione, le proprietà vengono elencate in una tabella, in ordine alfabetico per nome di proprietà; le proprietà di documento precedono le proprietà dei lavori. Per ordinare le proprietà secondo un criterio diverso, fare clic sull'intestazione di colonna. Fare clic una volta per ottenere l'ordine crescente, fare clic due volte per l'ordine decrescente.
  3. Nella finestra Collega proprietà:
    1. Selezionare una proprietà e selezionare il tag di indice che si desidera associare alla proprietà.
      Facoltativo: È possibile selezionare più di un tag di indice da associare a un'unica proprietà, o selezionare più di una proprietà da associare a un unico tag di indice.
    2. Fare clic su Collega.
  4. Facoltativo: Nella finestra Definisci opzioni di collegamento, definire le opzioni di collegamento per la proprietà.
  5. Fare clic su OK.
  6. Per associare altre proprietà ai tag di indice, ripetere i punti da 3 a 5.
  7. Fare clic su OK.
    Le proprietà e i tag di indice associati sono elencati nella scheda Proprietà del documento e nella scheda Proprietà lavoro nella parte inferiore del riquadro.
  8. Per salvare il File di controllo Visual Workbench che contiene le informazioni su come vengono associate le proprietà ai tag di indice, effettuare una delle seguenti azioni:
    • Per salvare un nuovo file di controllo, fare clic su File Salva file di controllo con nome. Selezionare la directory creata sopra e immettere il nome del file di controllo nel campo Nome file e quindi fare clic su Salva. Ricordare il percorso in cui è stato salvato il file di controllo in quanto occorre specificare la posizione del file di controllo al momento della configurazione della procedura che identifica i documenti nei file AFP. L'estensione predefinita dei file di controllo è .ctl. Il file + un file XML.
    • Per salvare un file di controllo aggiornato, fare clic su File Salva file di controllo.
    • Se è stato utilizzato Indicizzatore AFP per definire i tag di indice, occorre utilizzare lo stesso file di controllo per le proprietà del documento e del lavoro.
    Nota: Quando si aggiunge un'operazione al flusso di lavoro, è possibile fare riferimento al nome del file di controllo utilizzando l'annotazione simbolo se il nome del file di controllo per il lavoro corrisponde a un valore della proprietà lavoro, ad esempio il nome del lavoro.

1.2.4.32.6.17.2 Definizione delle opzioni delle proprietà

Quando si associano le proprietà di un documento o di un lavoro ai tag di indice, è possibile definire le opzioni di ciascuna proprietà. Tali opzioni vengono applicate alla proprietà soltanto quando viene associata al tag di indice.

Ad esempio, è possibile specificare se il tag di indice è obbligatorio, il valore predefinito della proprietà se il tag di indice non viene trovato in un documento o un lavoro e così via. È anche possibile modificare il testo del tag di indice in modo tale che la proprietà contenga soltanto una parte del tag di indice.

Prima di poter definire le opzioni di collegamento della proprietà, occorre associare la proprietà a un tag di indice. Quando una proprietà viene associata a un tag di indice, Document Property Designer visualizza automaticamente la finestra Definisci opzioni di collegamento in modo da poter definire le opzioni. Se una proprietà è stata associata precedentemente a un tag di indice, è possibile modificare le opzioni di collegamento.

Per definire le opzioni di collegamento di una proprietà:

  1. In RICOH Visual Workbench, fare clic su Modalità Document Property Designer.
  2. Fare clic su Strumenti Collega proprietà.
  3. Nella finestra Collega proprietà, selezionare la proprietà di cui si desidera modificare le opzioni di collegamento e fare clic su Modifica collegamento.
    Per ordinare le proprietà in base al nome del tag o al tipo di tag di indice, fare clic sull'intestazione di colonna. Fare clic una volta per ottenere l'ordine crescente, fare clic due volte per l'ordine decrescente.
  4. Facoltativo: Nella finestra Definisci opzioni di collegamento, cambiare i tag di indice a cui è associata la proprietà selezionando uno o più tag di indice dalla tabella Tag di indice associato.
  5. Facoltativo: Per modificare il valore del testo o della proprietà, fare clic su Modifica valore indice.
    È possibile modificare il valore del tag di indice per rimuovere qualsiasi spazio vuoto iniziale o finale o rimuovere caratteri speciali inutili.
    • È possibile selezionare più di un tag di indice da modificare; le regole definite sono applicabili a tutti i tag di indice selezionati. Quando si modifica più di un tag di indice alla volta, i campi di valore di esempio nella parte inferiore della finestra non visualizzano l'esempio della proprietà modificata.
    • Le modifiche apportate vengono applicate soltanto al valore della proprietà e non modificano il valore del tag di indice.
  6. Specificare uno o più dei seguenti campi:
    Campo Azione
    Usa valore locale

    Questo campo si applica ai tag di indice delle pagine supplementari quando è presente più di una pagina supplementare nel flusso di stampa; specifica se il valore del tag di indice su una particolare pagina supplementare può essere usato su una delle pagine supplementari successive.

    Selezionare questa opzione per assicurarsi che la pagina supplementare usi solo i valori del tag di indice per il gruppo di pagine corrente; una pagina supplementare successiva non può usare lo stesso valore che è stato usato da una pagina supplementare precedente. Se è stata selezionata questa opzione e manca un valore per il tag di indice in una pagina supplementare successiva, e se in basso è stata selezionata l'opzione Obbligatorio, il lavoro di produzione AFP è in stato di errore.

    Ad esempio, è possibile definire un tag di indice per una pagina supplementare che includa l'indirizzo di un cliente; tale indirizzo viene inserito nel documento associato a tale pagina supplementare. Se si seleziona l'opzione Usa valore locale e l'opzione Obbligatorio, e il valore del tag di indice è null sulla pagina supplementare successiva, il lavoro di produzione AFP è in stato di errore. Se non si seleziona Usa valore locale, e il valore del tag di indice è null nella pagina supplementare successiva, il sistema inserisce il valore dell'indirizzo del cliente dalla pagina supplementare precedente ai relativi documenti associati.

    Questa tabella mostra alcuni risultati di esempio in base alle opzioni selezionate:

    Usa valore locale Obbligatorio Valore del tag di indice della pagina supplementare successiva Risultato
    Y Y Esiste Il nuovo valore viene usato nella pagina supplementare successiva
    Y N Esiste Il nuovo valore viene usato nella pagina supplementare successiva
    Y N Null Il valore è vuoto nella pagina supplementare successiva
    N N Null Il valore corrente viene usato nella pagina supplementare successiva
    Y Y Null Il lavoro passa allo stato di errore

    Obbligatorio

    Per i tag di indice della proprietà del documento associati:

    • Selezionare questa opzione se il tag di indice deve esistere in ogni documento e serie di pagine supplementari consecutive rilevate tra i documenti. Se RICOH ProcessDirector non rileva il tag di indice associato in un documento o in un set di pagine supplementari contigue, il lavoro AFP di produzione riporta uno stato di errore.

    Per i tag di indice della proprietà di lavoro associati:

    • Selezionare questa opzione se è necessaria almeno un'occorrenza del tag di indice nel file AFP. Se RICOH ProcessDirector non rileva il tag di indice associato in almeno un documento, il lavoro AFP di produzione viene inserito in stato di errore.

    Anche se l'opzione Obbligatorio richiede l'esistenza del tag di indice, se il valore del tag di indice è null non si verificano errori.

    Valore predefinito

    Per i tag di indice della proprietà del documento associati:

    • Il valore predefinito viene utilizzato se il tag di indice non viene rilevato in un documento. Se non è stato selezionato Obbligatorio, digitare un valore predefinito per la proprietà del documento o selezionare l'opzione Non impostato. Se il tag di indice non viene rilevato in un documento e il valore predefinito è Non impostato, se il tag di indice esiste nella serie precedente di pagine supplementari, viene utilizzato tale valore per il documento. In questo modo è possibile utilizzare un tag di indice in una pagina supplementare come valore predefinito per tutti i documenti successivi e sovrascrivere il valore su ciascun documento, aggiungendo il tag di indice ai singoli documenti.

    Per i tag di indice della proprietà di lavoro associati:

    • Il valore predefinito viene utilizzato, se il tag di indice non viene trovato in nessun documento o in nessuna pagina supplementare nel file AFP. Se non è stato selezionato Obbligatorio, digitare un valore predefinito per la proprietà di lavoro o selezionare l'opzione Non impostato.

    Lunghezza minima Selezionare il numero minimo di caratteri (0 - 254) che il valore di proprietà del documento è in grado di contenere. Se il valore del tag di indice, una volta modificato, è inferiore alla lunghezza minima, il lavoro AFP di produzione viene inserito in uno stato di errore. 0, valore predefinito, indica nessuna lunghezza minima. Se un valore è null e la Lunghezza minima è maggiore di 0, il file AFP di produzione viene inserito in stato di errore.
    Lunghezza massima Selezionare il numero massimo di caratteri (0 - 254) che il valore di proprietà del documento è in grado di contenere. Se il valore del tag di indice, una volta modificato, è superiore alla lunghezza massima, il file AFP di produzione viene inserito in uno stato di errore. 0, valore predefinito, indica nessuna lunghezza massima.
    Conteggio massimo Selezionare il numero massimo di volte (0 - 100) in cui si può verificare il tag di indice in un documento. Se il tag di indice si verifica un numero di volte maggiore, il lavoro AFP di produzione viene inserito in uno stato di errore. 0, valore predefinito, indica che il tag di indice può verificarsi diverse volte senza errori. L'opzione Conteggio massimo calcola i tag di indice con valore null.
    Ignora dopo nn ricorrenze Selezionare il tag di indice (0 - 100) in un documento o in una serie di pagine supplementari successive tra i documenti utilizzato come valore di proprietà del documento o del lavoro. Ad esempio, se si seleziona 2, il valore del secondo tag di indice nel documento è il valore di proprietà del documento o del lavoro. Se il tag di indice si verifica un numero di volte inferiore in un documento, viene utilizzato il valore dell'ultima ricorrenza del tag di indice. Il valore predefinito 0 indica che il valore dell'ultimo tag di indice nel documento viene utilizzato come valore di proprietà del documento o del lavoro. Tenere presente che l'opzione Ignora dopo nn ricorrenze calcola i tag di indice con valore null.
  7. Fare clic su OK.

1.2.4.32.6.17.3 Modifica del testo per i tag di indice associati alle proprietà

È possibile modificare il valore di testo del tag di indice in modo che la proprietà del documento o del lavoro contenga solo la parte del valore del tag di indice. È possibile modificare il valore di testo per rimuovere qualsiasi spazio vuoto iniziale o finale o rimuovere caratteri speciali inutili.

Le modifiche apportate vengono applicate soltanto al valore della proprietà e non modificano il valore del tag di indice.

Ad esempio, se il valore del tag di indice contiene un numero di conto, 01-345678, è possibile modificare il valore di testo in modo che il valore della proprietà contenga solo parte del numero di conto, ad esempio 345678.

Quando si modifica un valore di testo, assicurarsi che venga modificato in modo che risulti appropriato per tutti i documenti o lavori perché i valori dei tag di indice possono differire in ciascun documento o lavoro.

Le regole di modifica nella seguente tabella si applicano dall'inizio alla fine; ad esempio, la modifica prima per caratteri di rimozione e poi la modifica su delimitatori e infine la modifica su caratteri.

Per modificare il valore del testo per un tag di indice associato a una proprietà:

  1. Nella finestra Modifica valore, selezionare Attivo per uno o più dei seguenti campi:
    Campo Azione
    Modifica per caratteri di rimozione Immettere un carattere o un carattere vuoto (utilizzare la barra spaziatrice per immettere un carattere vuoto) che si desidera rimuovere dal valore. Il carattere è sensibile al maiuscolo/minuscolo. Quindi, selezionare uno di questi pulsanti:
    Rimuovi caratteri iniziali
    Il carattere specificato viene rimosso dall'inizio del valore.

    Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti gli spazi vengono rimossi dall'inizio del valore.

    Rimuovi caratteri finali
    Il carattere specificato viene rimosso dalla fine del valore.

    Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti gli spazi vengono rimossi dalla fine del valore.

    Rimuovi caratteri iniziali e finali
    Il carattere specificato viene rimosso dall'inizio e dalla fine del valore.

    Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti gli spazi vengono rimossi dall'inizio e dalla fine del valore.

    Rimuovi tutti i caratteri
    Il carattere specificato viene rimosso da tutte le posizioni del valore.

    Ad esempio, un numero di conto è: 324-1443255-11. È possibile immettere - per rimuovere tutti i caratteri - dal valore, che produce 324144325511.

    Modifica su delimitatore Immettere una stringa di testo di uno o più caratteri o spazi nel campo Specifica stringa del delimitatore per indicare la posizione in cui il valore di testo è stato suddiviso in diverse stringhe. Il testo è sensibile al maiuscolo/minuscolo. Quindi, selezionare numeri per Seleziona la prima stringa e Seleziona il numero di stringhe per indicare l'inizio e la fine del testo modificato.

    Ad esempio, un numero di conto è: 324-1443255-11. È possibile utilizzare - così come il delimitatore per suddividere il valore in queste tre stringhe: 324, 1443255 e 11. Per selezionare la seconda e la terza stringa, 1443255-11, selezionare 2 per Seleziona la prima stringa e Seleziona il numero di stringhe.

    Modifica su carattere Selezionare i numeri per Seleziona la prima posizione di carattere e Seleziona il numero di caratteri per indicare il primo carattere nel valore di testo e quanti caratteri sono inclusi.

    Quando nella finestra vengono selezionate le opzioni, il valore del tag di indice nel campo Testo originale viene modificato in base alle selezioni e il nuovo valore viene visualizzato nel campo Testo modificato. Il valore del tag di indice visualizzato è il valore del primo tag di indice nel primo documento nel file.

    Facoltativamente, è possibile selezionare più di un tag di indice da modificare; le regole definite sono applicabili a tutti i tag di indice selezionati. Quando si modifica più di un tag di indice alla volta, i campi di valore di esempio nella parte inferiore della finestra non visualizzano l'esempio della proprietà modificata.

  2. Fare clic su OK.

1.2.4.32.6.17.4 Configurazione delle operazioni per identificare i documenti nei file AFP

Una volta associate le proprietà del documento o di un lavoro a un tag di indice in un file AFP di esempio, è necessario configurare l'operazione che calcola i valori per le proprietà del documento o del lavoro nei file AFP di produzione. L'operazione definisce il file di controllo File di controllo Visual Workbench che contiene informazioni sul modo in cui le proprietà sono associate ai tag di indice.

Le operazioni che calcolano i valori per le proprietà si basano sul modello IdentifyDocuments. Alcune funzioni di RICOH ProcessDirector forniscono flussi di lavoro contenenti un'operazione IdentifyDocuments. Se si utilizza uno di questi flussi di lavoro forniti, è possibile configurare l'operazione IdentifyDocuments nel flusso di lavoro per specificare il nome del file di controllo File di controllo Visual Workbench. Questi sono esempi dei flussi di lavoro forniti con le funzioni di RICOH ProcessDirector:

  • ReceiveInsert_I (fornito con la funzione Insertore)
  • SortAFP
  • SortSplitAFP
  • VerifySample (fornito con la funzione Verifica automatizzata)

Se si aggiunge un'operazione IdentifyDocuments ad un altro flusso di lavoro, ricordare che:

  • Lo stesso file di controllo viene utilizzato per entrambe le operazioni IndexAFP, EditAFP e IdentifyDocuments.
  • L'operazione IdentifyDocuments deve avvenire dopo l'operazione IndexAFP, se presente, e tutte le operazioni che aggiornano il file AFP.

Per configurare un'operazione che identifica i documenti nei file AFP:

  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Copiare un flusso di lavoro che contiene l'operazione IdentifyDocuments.
  3. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione IdentifyDocuments e selezionare Proprietà.
  4. Laddove richiesto, modificare le proprietà per l'operazione posta a destra della finestra.
  5. Se precedentemente sono state associate le proprietà ai tag di indice, questa operazione risulta obbligatoria. In caso contrario, è facoltativa. Nel campo File di controllo Visual Workbench, immettere il percorso e il nome file del File di controllo Visual Workbench che contiene informazioni sulle modalità di associazione delle proprietà ai tag di indice oppure utilizzare una notazione di simboli per indicarlo. RICOH Visual Workbench ha creato questo file di controllo quando le proprietà sono state associate ai tag di indice. L'estensione predefinita dei file di controllo è .ctl. Se non si specifica un file di controllo, IdentifyDocuments utilizza le informazioni del gruppo di pagine già presenti nel file AFP per identificare i documenti e nessun tag di indice presente nel file AFP è associato alle proprietà del documento.
  6. Se il file AFP di input non contiene già tag di indice e viene utilizzata la modalità indicizzatore AFP di RICOH Visual Workbench, aggiungere l'operazione IndexAFP prima di IdentifyDocuments.
  7. Fare clic su OK.
  8. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.32.7 Utilizzo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat

Questo software viene utilizzato per migliorare un file PDF mediante l'aggiunta di markup (ad esempio codici a barre) e la definizione delle proprietà del documento utilizzando i dati contenuti nel file PDF.

Nelle operazioni RICOH ProcessDirector IdentifyPDFDocuments e BuildPDFFromDocuments, vengono specificati i file di controllo Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat che contengono il markup e le definizioni delle proprietà del documento, al fine di applicare gli stessi miglioramenti ai file PDF che vengono elaborati su RICOH ProcessDirector.

1.2.4.32.7.1 Utilizzo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat

Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat è un plug-in di Adobe Acrobat Professional utilizzato per definire e visualizzare i miglioramenti in un file PDF che rappresenta i PDF elaborati dalle operazioni nei flussi di lavoro.

I miglioramenti comprendono codici a barre, contrassegni OMR, immagini, aree nascoste e testo. I miglioramenti definiti nel file PDF non vengono salvati nel file stesso ma nei file di controllo resi disponibili a un server utilizzato da RICOH ProcessDirector. RICOH ProcessDirector utilizza i file di controllo per applicare le stesse migliorie ai file PDF di produzione quando li elabora per la stampa.

Per estendere le funzionalità del markup, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat offre gruppi di pagine, proprietà del documento e l'elaborazione condizionale.

1.2.4.32.7.1.1 Gruppi di pagine

Un gruppo di pagine è una serie di pagine che costituisce un singolo documento, come un messaggio di posta o il rendiconto di un cliente, all'interno di un file PDF. In Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, undocumento è un gruppo di pagine. Un singolo file PDF può contenere svariati documenti. Se viene considerato come un singolo gruppo di pagine, un intero file PDF rappresenta un documento.

Prima di aggiungere il markup, è necessario definire un gruppo di pagine. Dopo aver definito un gruppo di pagine, è possibile applicare il markup a determinate pagine in ciascun documento. Ad esempio, è possibile aggiungere un codice a barre alla prima pagina, un'immagine a tutte le pagine anteriori o un testo alla prima pagina posteriore di ogni documento.

È possibile definire un gruppo di pagine nelle seguenti modalità:

  • Come l'intero file PDF.

  • Come un numero stabilito di pagine.

  • In base al testo selezionato situato nella stessa posizione sulla prima pagina di ciascun gruppo di pagine.

    Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat utilizza il testo ripetuto per stabilire la prima pagina di ciascun gruppo. Ad esempio, in un file PDF sono presenti 100.000 rendiconti, ognuno composto da tre o più pagine. Per definire un gruppo di pagine, è necessario selezionare Pagina 1 di, che si trova nella stessa posizione sulla prima pagina di ogni rendiconto.

    Nota: In caso di utilizzo di un file PDF di esempio per la definizione di un gruppo di pagine, verificare che il contenuto e la posizione del testo selezionato corrispondano ai file PDF di produzione.

  • In base a una determinata parola chiave o frase presente sulla prima pagina di un documento in una parte di testo. Il testo circostante può cambiare, ma la parola chiave o la frase è sempre la stessa.

  • In base al testo specificato situato sulla prima pagina di ciascun gruppo di pagine. Quando si inserisce il testo, è possibile includere caratteri jolly. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat interpreta i caratteri jolly come caratteri qualsiasi.

  • In base alle espressioni regolari Java definite per specificare il testo sulla prima pagina di ciascun gruppo di pagine.

    Ad esempio, è possibile definire un'espressione regolare Java in modo tale che Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat inizi un nuovo gruppo di pagine ogni volta che trova il testo in inglese Page 1 of o il testo in spagnolo Página 1 de.

  • Quando il testo in un'area selezionata cambia.

    Ad esempio, è possibile tracciare un riquadro intorno al nome di conto su un rendiconto in un file PDF. Ogni volta che il testo nel riquadro cambia, la pagina diventa la prima di un nuovo gruppo di pagine. La posizione del riquadro su ogni pagina deve comprendere solo il testo da valutare o lo spazio vuoto (senza testo).

Utilizzare Page Group Navigator per visualizzare un elenco di pagine in ogni gruppo di pagine. Dopo aver verificato che i gruppi di pagine sono corretti, salvare il file di controllo contenente la definizione del nuovo gruppo di pagine. Se si definiscono le proprietà del documento, salvarle nello stesso file di controllo. A questo punto, vengono aggiunti il nome e la posizione del file di controllo a un'operazione di RICOH ProcessDirector, basata sul modello di operazione IdentifyPDFDocuments.

1.2.4.32.7.1.2 Proprietà documento

Una proprietà di documento è un dato, come il nome del cliente o il codice postale, estratto da un punto specifico su una pagina all'interno di un documento. Utilizzando le proprietà di documento, è possibile aggiungere il markup in base a informazioni variabili. Ad esempio, è possibile aggiungere un'immagine diversa a documenti inviati in stati o province diversi.

Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat dispone di uno strumento avanzato di analisi del blocco dell'indirizzo che consente di estrarre la città, lo stato o la provincia, il codice postale e altre proprietà del documento dagli indirizzi della riga di tipo variabile e complesso. Se è necessario ristampare i documenti in un lavoro, è possibile utilizzare RICOH ProcessDirector per cercare i valori delle proprietà del documento, al fine di individuare i documenti specifici da ristampare.

È possibile definire una proprietà del documento personalizzata oppure selezionarne una di RICOH ProcessDirector nell'elenco a discesa. È possibile utilizzare le proprietà del documento di RICOH ProcessDirector con le funzionalità fornite dalle funzioni di elaborazione dei documenti di RICOH ProcessDirector.

Nota: Quando si utilizza il Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per definire le proprietà del documento, è possibile effettuare la selezione in un elenco delle proprietà del documento di RICOH ProcessDirector. Dopo l'installazione del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat o ad ogni modifica delle proprietà del documento di RICOH ProcessDirector, è necessario caricare le proprietà del documento nel Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Per ulteriori informazioni, vedere RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti.

Fare clic su Ricoh Visualizza valori delle proprietà del documento per verificare che i valori delle proprietà del documento siano estratti correttamente.

Se si desidera utilizzare i valori delle proprietà del documento con un programma esterno, è possibile salvare i valori in un file di testo delimitato da tabulazioni.

1.2.4.32.7.1.3 Elaborazione condizionale

Quando si aggiunge il markup a un file PDF utilizzando Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, è possibile creare regole di elaborazione condizionale per collocare il markup in pagine specifiche. È inoltre possibile utilizzare le regole di elaborazione condizionale per applicare le opzioni di supporti e finitura e per specificare le pagine da cui Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat e RICOH ProcessDirector estraggono i valori delle proprietà del documento.

Le regole possono specificare le condizioni in base alle pagine all'interno dei documenti (ad esempio Tutte le pagine anteriori), alle proprietà di lavoro, alle proprietà del documento, alle statistiche e ai trigger condizionali (testo che determina se è stata soddisfatta una condizione).

Esempio: si desidera che la parola Fattura si trovi in alto nella prima pagina di un rendiconto per attivare il posizionamento del codice a barre. Innanzitutto, è necessario selezionare la parola Fattura e definirla come un trigger condizionale. Quindi, è necessario definire una regola che specifichi il trigger condizionale. Se si aggiunge un codice a barre a un file PDF, è necessario specificare questa regola per controllare il posizionamento del codice a barre. Quest'ultimo viene stampato solo sulle pagine dove viene visualizzata la parola Fattura nella posizione specificata dal trigger condizionale.

I flussi di lavoro di RICOH ProcessDirector possono contenere operazioni che consentono di impostare i valori delle proprietà del lavoro durante l'elaborazione di RICOH ProcessDirector. Se si utilizza Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per la definizione di una regola con una proprietà di lavoro, è possibile creare e alterare dinamicamente le modalità di applicazione della regola impostando il valore di proprietà del lavoro in RICOH ProcessDirector. Ad esempio, è possibile utilizzare la proprietà di lavoro Job.CustomerName per stampare un codice a barre solo quando il valore di questa proprietà è BANCA. Inoltre, RICOH ProcessDirector tiene traccia delle statistiche di elaborazione, come la pagina corrente all'interno di un documento. Se si desidera applicare un codice a barre alla pagina tre di ogni documento in un lavoro PDF, è possibile stabilire la condizione Stat.CurrentPageInDocument = 3 per l'applicazione di una regola.

1.2.4.32.7.1.4 Markup

Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat supporta cinque tipi di markup: codici a barre, contrassegni OMR, immagini, testo e aree nascoste.

Assegnare per ogni tipo di markup un nome che identifichi i relativi contenuti. Quindi assegnare i valori del percorso, del posizionamento e di altre proprietà. È possibile definire le proprietà di documento e l'elaborazione condizionale per il markup utilizzando dei dati che variano in base al documento nel file PDF.

Quando Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat mostra un file PDF, il markup viene visualizzato come una serie di riquadri con nomi. Il file PDF non viene modificato. Il Markup Navigator consente di individuare e modificare il markup nascosto al di sotto di un altro markup.

Per visualizzare e verificare il contenuto e il posizionamento del markup in uso su pagine specifiche, è necessario eseguire l'anteprima del file PDF.

1.2.4.32.7.1.5 File di controllo

Un file di controllo salva la definizione di un gruppo di pagine, le proprietà di documento, i trigger condizionali e il markup indipendentemente dal file PDF di origine. I file di controllo sono modelli utilizzati da RICOH ProcessDirector per applicare le stesse regole di markup ai file PDF che elabora.
    Nota:
  • Se si salva il file PDF di origine facendo clic su File Salva o su File Salva con nome, il markup, le proprietà di documento o i gruppi di pagina di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat non vengono salvati.

Per utilizzare l'operazione RICOH ProcessDirector IdentifyPDFDocuments in un flusso di lavoro PDF, è necessario aggiungere il file di controllo del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, che definisce i gruppi di pagine o le proprietà del documento per tale operazione. Tutte le definizioni del markup devono essere salvate in uno o più file di controllo utilizzati dall'operazione RICOH ProcessDirector BuildPDFFromDocuments.

Non è necessario creare file di controllo separati per le definizioni del gruppo di pagine, delle proprietà del documento e del markup: tutte le definizioni possono essere salvate in un unico file di controllo se tale file viene aggiunto a entrambe le operazioni IdentifyPDFDocuments e BuildPDFFromDocuments. Tuttavia, si potrebbe scegliere di creare più file di controllo, se è possibile applicare uno o più file di controllo a flussi di lavoro PDF diversi. Ad esempio, ciascun flusso di lavoro potrebbe richiedere le proprietà del documento di appartenenza, ma alcuni flussi di lavoro potrebbero richiedere di nascondere la stessa area per coprire i contrassegni OMR. Per ciascun flusso di lavoro, verrebbe salvato un file di controllo separato che definisce le proprietà del documento, ma verrebbe salvato un solo file di controllo per nascondere i contrassegni OMR. In ogni flusso di lavoro verrebbe specificato il file di controllo del flusso di lavoro che definisce le proprietà del documento. Tuttavia, in questa operazione, in ciascun flusso di lavoro basato sul modello di operazione BuildPDFFromDocuments, verrebbe specificato lo stesso file di controllo contenente la definizione dell'area nascosta.

    Nota:
  • L'operazione IdentifyPDFDocuments utilizza un file di controllo per creare gruppi di pagine ed estrarre le proprietà del documento. In alternativa, l'operazione BuildPDFFromDocuments utilizza uno o più file di controllo per applicare il markup e modificare la struttura di un file PDF. ( BuildPDFFromDocuments non richiede un file di controllo). Per la visualizzazione in anteprima del markup, è necessario specificare le definizioni di un gruppo di pagine e della proprietà del documento, i cui valori vengono utilizzati nel contenuto del markup. Se la definizione di una proprietà o di un gruppo di pagine viene salvata su un file di controllo aggiunto all'operazione BuildPDFFromDocuments, RICOH ProcessDirector ignora tali definizioni. L'operazione BuildPDFFromDocuments riceve le definizioni del raggruppamento di pagine e delle proprietà del documento da un flusso di lavoro che include l'operazione IdentifyPDFDocuments.

Per ulteriori informazioni, consultare gli argomenti della guida sul markup per la visualizzazione in anteprima e sui file di controllo del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

1.2.4.32.7.1.6 File PDF di esempio

Nel caso di file PDF di produzione di grandi dimensioni (ad esempio, con più di 1.000 pagine), è necessario applicare il markup a un file PDF di esempio più piccolo, che rappresenta i file PDF elaborati in RICOH ProcessDirector.

È sufficiente contrassegnare un file PDF di esempio, salvare tutte le modifiche apportate ai file di controllo e utilizzare RICOH ProcessDirector per applicare tali modifiche a tutti i file PDF di produzione, corrispondenti al file PDF di esempio. Se si utilizza RICOH ProcessDirector per l'elaborazione di diversi file PDF dotati di proprietà documento o formati diversi, è necessario applicare il markup a un file PDF di esempio per ciascun tipo di file stampato tramite RICOH ProcessDirector. Quando si utilizza Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, l'obiettivo è quello di applicare il markup a un file PDF che rappresenta i file PDF di produzione ma che è probabilmente più piccolo dei file di produzione in uso. Se si applica il markup a un file PDF presente in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat e con un numero di pagine inferiore a 1.000, è possibile eseguire in modo più rapido le operazioni di aggiunta del markup, dell'anteprima e di visualizzazione delle proprietà del documento estratte.

Sia il file PDF di esempio che i file PDF elaborati da RICOH ProcessDirector devono contenere tutti i font e le immagini dello stesso file PDF. Se si dispone di file PDF con dimensioni di pagina variabili, il markup potrebbe non venire visualizzato nel modo previsto. Il punto di riferimento per il posizionamento di tutte le definizioni del markup, delle proprietà del documento e del gruppo di pagine è l'angolo in alto a sinistra in ciascuna pagina.

1.2.4.32.7.2 Aggiunta dell'icona di plug-in alla barra di avvio veloce di Acrobat

Prima di contrassegnare un file PDF, è necessario rendere il plug-in strumento attivo in Adobe Acrobat. In alternativa, è possibile fare clic sull'icona del plug-in anziché fare clic su Ricoh Seleziona nella barra del menu. È possibile posizionare permanentemente l'icona del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat sulla barra di avvio rapido di Adobe Acrobat.
Attenersi alle operazioni seguenti:
  1. Aprire Adobe Acrobat Professional.
  2. Fare clic sul menu Strumenti all'estrema destra.
  3. Fare clic su Modifica avanzata.
  4. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'icona del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat (Icona dello strumento di plug-in) e selezionare Aggiungi a Strumenti rapidi. L'icona del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat è posizionata in modo permanente sulla barra di avvio rapido, sotto il menu principale di Acrobat.
Quando il plug-in è lo strumento attivo, risulterà evidenziata la relativa icona.

1.2.4.32.7.3 Preferenze

È possibile impostare preferenze per Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per personalizzare il modo in cui si elaborano i file PDF.
Per modificare le preferenze, fare clic su Ricoh Preferenze.
Scheda Caratteri
Utilizzare la scheda Caratteri per selezionare il carattere e le dimensioni. Questo font viene applicato al nome dei riquadri di markup tracciati in un file PDF. Viene utilizzata questa opzione per modificare il font dei caratteri nella lingua preferita.
    Nota:
  • Le selezioni di stile, effetti, colori e tipi di script non vengono applicate al nome dei riquadri del markup.
Scheda Anteprima

Utilizzare la scheda Anteprima per impostare i valori per queste proprietà:

Pagine da elaborare
Questo valore determina il numero massimo di pagine da elaborare se si esegue l'anteprima del markup, si esportano e visualizzano le proprietà del documento e si utilizza Page Group Navigator. Maggiore è il numero di pagine specificato, maggiore sarà il tempo impiegato da Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per eseguire l'anteprima del markup e visualizzare le proprietà del documento.
Intento di produzione
Questo valore definisce come Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat interpreta i file PDF. Ad esempio, se l' Intento di produzione è Facciata singola, il posizionamento della pagina Solo la seconda facciata anteriore applica il markup sulla seconda pagina di ogni gruppo di pagine. Se l' Intento di produzione è Fronte/retro, il posizionamento della pagina Solo la seconda facciata anteriore applica il markup sulla terza pagina di ogni gruppo di pagine.
Mostra moduli elettronici
Questo valore determina se l'Anteprima debba mostrare l'aspetto dei file di esempio quando i dati vengono combinati ai moduli elettronici definiti per i supporti utilizzati dai file.

Scheda Indirizzo

Utilizzare la scheda Indirizzo per impostare un valore per la proprietà Formato blocco indirizzo predefinito. Il valore predefinito viene visualizzato quando si utilizza la funzione Definisci blocco indirizzo.

Scheda Registrazione
Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat fornisce un file di registro in formato di testo che è possibile personalizzare per fornire vari livelli di informazioni cronologiche. Utilizzare la scheda Registrazione per definire queste proprietà:
Livello di registrazione
I tipi di messaggi salvati nel file di log. Traccia consente di salvare tutti e sei i tipi di messaggio. Info consente di salvare quattro tipi di messaggio: informativo, di avviso, di errore e di errore irreversibile. Errore irreversibile consente di salvare solo i messaggi di errore irreversibile. Disattivo consente di disattivare la registrazione.
Cartella output log
Il percorso della directory per i file di log plug-in e Java creati dal sistema. Il percorso della directory deve esistere quando il sistema crea il primo file di log. Se un file non esiste, il sistema lo crea.
File di log plug-in
Il nome del file per il file di log plug-in creato dal sistema.
File di log Java
Il nome del file per il file di log Java creato dal sistema.
Dimensione massima del file
Il limite di dimensione superiore del registro. La dimensione minima del file è di 1 MB; quella massima è di 10 GB. Quando il file raggiunge il limite massimo, il sistema chiude il file e lo rinomina per inserire un numero alla fine del nome. Il sistema mantiene il file fino a quando il valore nella proprietà Numero di file di log da conservare non viene raggiunto. Ad esempio, il nome del file di log è Log.txt. Ogni file rinominato è Log.n.txt, dove n è il numero compreso tra 1 e il valore nella proprietà Numero di file di log da conservare. Il file di log più recente resta come Log.txt.
Numero di file di registro da conservare
Il numero dei file di log che il sistema conserva insieme al file di log corrente. Quando viene raggiunto il limite, il sistema elimina il file di log meno recente e successivamente crea un file di log. Ad esempio, si seleziona 3. Il sistema conserva il file di log corrente e tre dei file di log più recenti.
Scheda Impostazioni avanzate
Utilizzare la scheda Impostazioni avanzate per impostare i valori di queste proprietà:
Porta
Il numero della porta interna per la comunicazione tra Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat e il relativo processo Java in background. Riavviare Adobe Acrobat affinché questo valore venga applicato. Modificare questo campo se si dispone di un software che utilizza la porta predefinita.
Dimensioni di memoria heap (MB)
La quantità minima di memoria, espressa in megabyte, presente nel pool di allocazione di Java Virtual Machine. Riavviare Adobe Acrobat affinché questo valore venga applicato. Regolare questo valore per adattarlo perfettamente alle dimensioni e alla complessità dei file PDF con il markup. Nel caso di ritardi durante l'anteprima, la selezione di testo, l'utilizzo di Page Group Navigator o l'estrazione e l'esportazione di proprietà del documento, è possibile migliorare le prestazioni aumentando il numero di megabyte. Se si impostano le dimensioni heap su un valore superiore a quello della memoria disponibile, potrebbe non essere possibile utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. In tal caso, ridurre il valore delle dimensioni heap, riavviare Adobe Acrobat e riattivare il plug-in.
Altre opzioni JVM
Oltre a impostare le dimensioni heap minime, è possibile regolare altre impostazioni della memoria JVM. Modificare questo campo solo sotto la supervisione del proprio rappresentante dell'assistenza.

1.2.4.32.7.4 Unità di misura

Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat utilizza le unità di misura di Pagine e unità righello impostate nelle preferenze di Adobe Acrobat.

Per visualizzare o modificare questa impostazione, fare clic su Modifica Preferenze Unità e guide.

Nota: Definire determinate unità di misura, quando si definisce il markup.

1.2.4.32.7.5 Il caricamento delle proprietà del documento RICOH ProcessDirector

Per utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per la definizione di testo in un file PDF come proprietà documento RICOH ProcessDirector, è necessario importare l'elenco delle proprietà del documento RICOH ProcessDirector.
Eseguire questa attività:
  • Dopo aver installato Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
  • Dopo aver apportato le modifiche ai file di definizioni delle proprietà, aver eseguito l'utilità docCustom e avere installato o aggiornato la funzione Proprietà documento personalizzate.
  1. Chiudere Adobe Acrobat Professional.
  2. Recuperare il file definitions.zip dalla directory sul server RICOH ProcessDirector che elabora i file PDF:
    • Sistemi basati su Unix, /aiw/aiw1/share
    • Windows, C:\aiw\aiw1\share
    Il file viene generato quando si installa una delle funzioni di elaborazione dei documenti e viene aggiornato quando si esegue l'utilità docCustom e si installa o si aggiorna la funzione Proprietà documento personalizzate.
    Il file definitions.zip viene scaricato quando si scarica il programma di installazione del plug-in dalla scheda Amministrazione. Dopo aver apportato modifiche alle proprietà del documento personalizzato, è necessario scaricare manualmente il file definitions.zip.
  3. Sul sistema in cui è installato Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, collocare il file definitions.zip nella directory <user_home_directory\AppData>\Roaming\InfoPrint\InfoPrintPlugin\.

    Per <user_home_directory\AppData>, sostituire il nome della directory relativa ai dati dell'applicazione della directory principale per l'utente corrente.

      Nota:
    • Per visualizzare la posizione della directory dei dati dell'applicazione per l'utente corrente, immettere %appdata% nella riga comandi Esegui di Windows e fare clic su OK.

  4. Riavviare Adobe Acrobat Professional e fare clic su Ricoh Seleziona per attivare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. L'elenco delle proprietà del documento di RICOH ProcessDirector nel file definitions.zip viene importato automaticamente nelle aree del plug-in che utilizzano le proprietà del documento.
Il file definitions.zip contiene le proprietà del documento e le proprietà del documento limitate. Le proprietà del documento limitate non vengono salvate in un database, ma vengono memorizzate nel file delle proprietà del documento contenente la proprietà. Per ulteriori informazioni su entrambi i tipi di proprietà, consultare gli argomenti correlati alle proprietà del documento nel centro informazioni, ad esempio consultare l'argomento sulla modifica del modello delle proprietà del documento di esempio.

1.2.4.32.7.6 Caricamento di oggetti di supporto

Dopo l'installazione di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, caricare gli oggetto supporto RICOH ProcessDirector. Dopo averli caricati, importare oggetti di supporto , in modo da utilizzarli per definire opzioni di supporto e finitura per pagine specifiche del file PDF.

Ogni volta che vengono apportate modifiche a oggetti di supporto RICOH ProcessDirector, eseguire queste attività per importare tali oggetti in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

Caricamento di oggetti di supporto:

  1. Chiudere Adobe Acrobat Professional.
  2. Sul server primario RICOH ProcessDirector, andare alla seguente directory:

    • /aiw/aiw1/share in Linux
    • C:\aiw\aiw1\share in Windows

  3. Copiare il file media.zip nella directory <user_home_directory\AppData>\Roaming\InfoPrint\InfoPrintPlugin\ del sistema in cui è installato Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

    Per <user_home_directory\AppData>, sostituire il nome della directory relativa ai dati dell'applicazione della directory principale per l'utente corrente.

      Nota:
    • Per visualizzare la posizione della directory dei dati dell'applicazione per l'utente corrente, immettere %appdata% nella riga comandi Esegui di Windows e fare clic su OK.
    • Se la directory include sia un file media.zip che un file media.xml, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat utilizza il file media.zip per caricare gli oggetti supporto.
    • I file multimediali non vengono scaricati quando si scarica il programma di installazione del plug-in dalla scheda Amministrazione.

  4. Riavviare Adobe Acrobat Professional e fare clic su Ricoh Seleziona.

Gli oggetti supporto sono ora disponibili in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per la definizione dei supporto e delle opzioni di finitura.

Se il sistema RICOH ProcessDirector include la funzione Sostituzione dei moduli prestampati, sono disponibili anche i moduli elettronici definiti per gli oggetti supporto.

1.2.4.32.7.7 Interfaccia utente

L'interfaccia utente del plug-in è composta dal menu Ricoh aggiunto ad Adobe Acrobat, da un menu a comparsa per il pulsante destro del mouse, da un menu a comparsa per il pulsante sinistro del mouse e da finestre utilizzate per eseguire le funzioni Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
Menu Ricoh e menu a comparsa del pulsante destro del mouse

Nella tabella Ricoh e opzioni del menu del pulsante destro del mouse vengono descritte le opzioni selezionabili dal menu Ricoh, aggiunto alla barra dei menu di Adobe Acrobat Pro, quando si seleziona con il pulsante destro del mouse un file PDF.

Ricoh e opzioni del menu del pulsante destro del mouse
Opzione di menu Descrizione
Seleziona Consente di impostare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat come strumento Adobe Acrobat attivo. Dopo l'attivazione del plug-in, è possibile utilizzare il pulsante sinistro del mouse per tracciare un riquadro in un'area del file PDF in cui si desidera selezionare del testo specifico o aggiungere un markup.
Aggiungi markup Consente di visualizzare le opzioni sul menu del pulsante sinistro del mouse.
Visualizza Markup Navigator Consente di visualizzare un elenco delle definizioni del markup, della proprietà del documento e del gruppo di pagine che sono state aggiunte al file PDF attivo. È possibile utilizzare questa visualizzazione per modificare un markup e individuarne uno nascosto al di sotto di un altro markup. Contrassegnare la casella di controllo accanto a un nome nell'elenco per visualizzare il riquadro relativo al markup in questione. Rimuovere il segno di spunta per nascondere il riquadro del markup. Se si deseleziona la casella di controllo davanti a un tipo di markup, vengono nascosti i riquadri relativi a tutti i markup di tale tipo.
Visualizza Page Group Navigator Consente di visualizzare le pagine che appartengono a ogni gruppo di pagine. Fare clic sul segno + per espandere i gruppi di pagine; fare clic sul segno per ridurli. È anche possibile utilizzare questa visualizzazione per pagine specifiche del file PDF. Fare clic su una delle pagine in un gruppo di pagine per rendere attiva tale pagina in Adobe Acrobat.

Se non vengono visualizzati i gruppi di pagine previsti in base alla definizione del gruppo di pagine in uso, è necessario modificare la definizione per ottenere i gruppi di pagine corretti. Se questa visualizzazione non mostra la suddivisione corretta dei gruppi di pagine, non è possibile ottenere i risultati di stampa corretti in RICOH ProcessDirector.

Anteprima Consente di accertarsi che i file vengano stampati nel modo previsto se si applicano il markup, i supporti e la finitura a un lavoro. Dopo aver esaminato il rendering dell'anteprima del file PDF, fare clic sulla X nell'angolo in alto a destra del file PDF per chiuderlo e ritornare al file PDF originale.
Preferenze anteprima Consente di impostare o modificare le preferenze di anteprima. È possibile definire: il numero massimo di pagine da elaborare, l'intento di rendering e altre impostazioni.
Visualizza valori delle proprietà del documento Consente di visualizzare i valori delle proprietà del documento definiti nel file di controllo caricato. È possibile salvare i valori su un file di testo delimitato da tabulazioni.
Gestisci regole Consente di visualizzare le regole di elaborazione condizionale. È possibile definire nuove regole e modificare o eliminare quelle esistenti.
Gestisci inserimenti Inserisce le pagine di altri file PDF prima di ogni documento corrispondente alle condizioni di posizionamento, dopo ogni documento corrispondente alle condizioni di posizionamento o entrambe. Le pagine inserite aumentano il numero di pagine in ciascun documento ed è possibile applicarvi markup.
Supporti e finitura Consente di definire le opzioni dei supporti e della finitura per un intervallo di pagine o per i documenti all'interno del file PDF in uso.
Carica file di controllo Consente di caricare un file di controllo esistente. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat salva tutte le definizioni del gruppo di pagine, della proprietà del documento e del markup in uno o più file di controllo. Se si carica un file di controllo, vengono caricate anche tutte le definizioni ivi contenute. È possibile caricare un solo file di controllo alla volta.
Salva file di controllo Consente di memorizzare le definizioni del markup, della proprietà del documento e del gruppo di pagine in un file di controllo. Nella finestra Salva file di controllo vengono visualizzati il nome e la posizione del file di controllo sottoposto a salvataggio. È possibile inserire un nuovo nome per il file di controllo o conservare quello esistente per sovrascrivere il file di controllo precedentemente caricato o salvato. Ad ogni salvataggio di un file di controllo utilizzato da RICOH ProcessDirector, è necessario copiare il file di controllo nella posizione definita nelle proprietà del file di controllo, nell'operazione BuildPDFFromDocuments o IdentifyPDFDocuments di RICOH ProcessDirector.
Cancella markup Consente di rimuovere tutte le definizioni del markup, della proprietà del documento e del gruppo di pagine dal file PDF attivo. Si utilizza questa opzione quando si desidera creare un nuovo file di controllo, non contenente nessuno dei markup del file di controllo precedente. Se, dopo l'utilizzo di questa opzione, viene aggiunto un markup o un altro tipo di definizione al file PDF, utilizzare l'opzione Salva file di controllo e salvare le definizioni con un nuovo nome del file di controllo.
Preferenze Consente di impostare o modificare le preferenze, quali il carattere predefinito utilizzato per le etichette del markup aggiunto a un file PDF, il numero massimo di pagine da elaborare; l'intento di rendering; le opzioni di accesso e la quantità massima di memoria (heap) da destinare a Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
? Consente di aprire la pubblicazione RICOH ProcessDirector: Utilizzo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
Informazioni Consente di visualizzare le informazioni sulla versione dell'installazione di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat in uso.
Menu del pulsante sinistro del mouse

La tabella Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat menu del pulsante sinistro del mouse descrive le opzioni selezionabili dal menu Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, visualizzato quando si utilizza il pulsante sinistro del mouse per tracciare un riquadro nel file PDF. Per utilizzare il pulsante sinistro del mouse, è necessario innanzitutto impostare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat come strumento attivo in Adobe Acrobat facendo clic sull'icona del plug-in oppure su Ricoh Seleziona. Viene tracciato un riquadro in un file PDF quando si desidera selezionare del testo o definire un'area per il posizionamento del markup. Per tracciare un riquadro, fare clic con il pulsante sinistro del mouse e, mantenendo premuto il pulsante del mouse, trascinare il cursore verso il basso e a destra fino a selezionare il testo desiderato oppure fino a tracciare il riquadro delle dimensioni desiderate. Una volta rilasciato il pulsante del mouse, viene visualizzato un menu, contenente le opzioni riportate di seguito.

Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat menu del pulsante sinistro del mouse
Opzione di menu Descrizione
Definisci gruppo di pagine Consente di definire un gruppo di pagine in modo da suddividere un file PDF in messaggi di posta, ad esempio rendiconti o fatture. Prima di aggiungere il markup o definire le proprietà del documento, è necessario definire il gruppo di pagine.
Definisci trigger condizionale Consente di definire un trigger condizionale da un testo nel PDF. Viene utilizzato un trigger condizionale in una regola di posizionamento condizionale, che consenta di definire le pagine su cui viene stampato il markup o le proprietà del documento estratte. Ad esempio, si desidera aggiungere un codice a barre QR solo sulla pagina dove ricorre la parola Fattura in alto a sinistra nella prima o nella seconda pagina di un rendiconto. Innanzitutto, è necessario definire la parola Fattura come trigger condizionale. Quindi, durante la definizione del codice a barre QR, è necessario selezionare il trigger come una regola di posizionamento condizionale sul codice a barre QR, in modo che questo venga stampato solo sulle pagine dove ricorre la parola Fattura nella posizione selezionata.
Definisci proprietà documento Consente di definire i dati esistenti in un file PDF di esempio come una proprietà del documento in modo che RICOH ProcessDirector possa utilizzarli in diverse operazioni (come l'aggiunta di codici a barre). Dopo aver definito le proprietà del documento, è possibile cercarle successivamente nel programma di visualizzazione RICOH ProcessDirector per la ristampa e altre azioni.

È inoltre possibile definire una proprietà del documento su qualsiasi testo o codice a barre DataMatrix che si desidera estrarre dal file PDF. Fornire in tal caso il nome della proprietà, anziché selezionare una proprietà del documento standard di RICOH ProcessDirector.

Definisci proprietà multiple Consente di definire le proprietà del documento da un blocco o da una sezione multilinea del testo.
Definisci blocco indirizzo Consente di definire le proprietà del documento di un blocco di indirizzi.
Nascondi area Consente di creare un blocco con copertina, per nascondere il contenuto di un file PDF. Il contenuto nascosto non viene stampato e non è visualizzabile nell'anteprima del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat o nel visualizzatore PDF in RICOH ProcessDirector. È possibile nascondere un'area, quindi posizionare un altro markup sull'area nascosta.
Aggiungi codice a barre Consente di aggiungere e configurare un codice a barre. Selezionare innanzitutto l'area dove posizionare il codice a barre. Quindi selezionare un tipo di codice a barre e aggiungere il contenuto. Se si aggiunge un codice a barre per l'elaborazione downstream dei messaggi di posta, è necessario conoscere i contrassegni ottici precisi richiesti dall'apparecchiatura e disporre delle specifiche di configurazione del fornitore.
Aggiungi OMR Consente di aggiungere e configurare i contrassegni ottici per favorire la gestione dell'elaborazione downstream dei messaggi di posta nel file PDF. Quando si aggiunge un OMR, è necessario avere una conoscenza approfondita dei contrassegni ottici precisi richiesti dall'apparecchiatura e disporre delle specifiche di configurazione del fornitore.
Aggiungi immagine Consente di aggiungere un'immagine RGB con formattazione JPEG per creare un nuovo contenuto o includere quello esistente.
Aggiungi testo Consente di aggiungere del testo ovunque in un file PDF. Individuare l'area in cui si desidera che venga stampato il testo e selezionare il contenuto da una combinazione di opzioni, inclusa la digitazione del testo.

1.2.4.32.7.7.1 Campi nei valori limite Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat

Monitora con una risoluzione molto alta e determinate impostazioni di visualizzazione possono causare problemi nella modalità di visualizzazione delle informazioni.
Per modificare la modalità di visualizzazione dei campi di immissione in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat:
  1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul desktop e selezionare Impostazioni di visualizzazione.
  2. In Ridimensionamento e layoutt, modificare il valore di Modifica la dimensione di testo, app e altri elementi su 100%.
  3. Riavviare il computer per implementare la modifica.
      Nota:
    • Se questa modifica rimpicciolisce troppo i campi per l'utilizzo, provare a modificare il valore di Risoluzionw.

1.2.4.32.7.8 Visualizzazione in anteprima del markup

Dopo aver aggiunto un markup al file PDF di esempio, è possibile visualizzarne il posizionamento in anteprima. L'anteprima consente verificare che i file PDF siano stampati come previsto quando RICOH ProcessDirector applica il markup salvato su un file di controllo. L'anteprima consente anche di verificare che le opzioni dei supporti e della finitura vengano applicate alle pagine desiderate.

Utilizzo dell'anteprima con più file di controllo

Se sono stati salvati più file di controllo o più definizioni supporti e finitura, l'anteprima consente di visualizzare solo le definizioni contenute nel file di controllo caricato. Esempio: viene salvata una definizione del codice a barre in un file di controllo, denominata barcodes.ctl e una definizione immagine in images.ctl. È possibile caricare barcodes.ctl o images.ctl in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Se è stato caricato barcodes.ctl, vengono visualizzati in anteprima il posizionamento e il contenuto del codice a barre ma non l'immagine, poiché non è stato caricato images.ctl.

Tuttavia, è possibile includere le definizioni del gruppo di pagine e le proprietà del documento in qualsiasi file di controllo. Se è stato definito un gruppo di pagine in un file di controllo non caricato, non è possibile visualizzare l'anteprima di markup, supporti e finitura con le regole di posizionamento condizionale basate su gruppi di pagine. Se le proprietà del documento sono state definite in un file di controllo non caricato, non è possibile selezionare tali proprietà del documento come contenuto per il markup. Se si desidera visualizzare in anteprima più markup possibili utilizzando più file di controllo, salvare prima i gruppi di pagine e le proprietà del documento su un file di controllo, ad esempio pagegrouping.ctl. Quando si è pronti per la definizione del markup, caricare pagegrouping.ctl, aggiungere il markup, quindi salvare il risultato su un nuovo file di controllo (ad esempio, barcodes.ctl). Per definire altri markup e salvarli in un file di controllo separato, caricare prima pagegrouping.ctl. Aggiungere il markup (ad esempio immagini), quindi salvare il risultato in un nuovo file di controllo (ad esempio, images.ctl). Avviando le definizioni del markup da un file di controllo contenente gruppi di pagine e proprietà documento, è possibile visualizzare in anteprima markup, supporti e finitura che utilizzano le regole di posizionamento condizionale e le proprietà documento.

Se i miglioramenti sono stati salvati in un file di controllo, è possibile visualizzare in anteprima tutti i markup, le opzioni di supporti e finitura, nello stesso momento.

    Nota:
  • Non è possibile modificare, stampare o salvare un file di anteprima.
  • Prima di visualizzare l'anteprima di un markup, è necessario definire un gruppo di pagine.
  • L'opzione di preferenza Pagine da elaborare consente di specificare il numero massimo di pagine che verranno elaborate dall'opzione Anteprima. Più il valore di Pagine da elaborare è elevato, maggiore è il tempo impiegato da Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per visualizzare l'anteprima del markup aggiunto al file PDF.
  • La preferenza Intento di produzione stabilisce le modalità utilizzate da Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per interpretare i file PDF.
  • La preferenza Mostra moduli elettronici determina se l'Anteprima debba mostrare l'aspetto dei file di esempio quando i dati vengono combinati ai moduli elettronici definiti per i supporti utilizzati dai file.
  • Quando si definisce il markup in un file PDF, è possibile utilizzare i valori delle proprietà di lavoro e documento come contenuto per il markup e nelle regole di posizionamento condizionale. L'anteprima utilizza valori che vengono estratti dal file PDF. In presenza di un markup che utilizza proprietà del lavoro o del documento non definite nel file, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat utilizza un valore numerico statico univoco per ciascuna proprietà del lavoro o documento. Se le regole di posizionamento condizionale utilizzano proprietà non definite nel file, l'Anteprima verrà sempre applicata oppure mai applicata a markup in base alle regole.
  • Se il markup utilizza un'immagine che il plug-in non riesce a trovare (ad esempio un'immagine non presente sul computer locale), non sarà possibile effettuare il rendering dell'immagine durante l'anteprima. Al contrario, l'anteprima visualizza un messaggio che indica il nome dell'immagine mancante nella posizione specificata.
  • Non è possibile visualizzare in anteprima un markup inserito usando una regola Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat che valuta Stat.CurrentMedia.
Per l'anteprima del markup:
  1. Fare clic su Ricoh Anteprima.

    Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat genera e consente di visualizzare un nuovo file PDF temporaneo. Il file PDF di esempio rimane aperto.

    Viene visualizzata la prima pagina del file PDF temporaneo, indipendentemente dalla pagina in fase di modifica nel file PDF di esempio.

  2. Quando in una pagina sono state specificate opzioni per supporti e finitura, verrà visualizzata un'annotazione denominata Operazioni di stampa nell'angolo in alto a destra. Per visualizzare il nome del supporto e l'opzione di finitura, spostare il puntatore del mouse su Operazioni di stampa.

    In alternativa, fare clic su Commento nella barra degli strumenti di Adobe Acrobat. Nel riquadro Commenti, è possibile visualizzare un commento per ciascuna pagina per la quale sono state specificate opzioni per supporti e finitura.

  3. Se i moduli elettronici vengono definiti per i supporti utilizzati dai file di esempio, è possibile vedere l'aspetto dei file quando i dati vengono combinati con i moduli.

    Per vedere i moduli elettronici:

    • Assicurarsi di aver esportato il file RICOH ProcessDirectormedia.zip e di averlo caricato nella directory giusta del sistema in cui è stato installato Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Per ulteriori informazioni sul caricamento degli oggetti supporto nel plug-in, vedere il sistema della guida o Ricoh ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti.
    • Per le pagine nel file PDF di esempio, selezionare i supporti che definiscono i moduli elettronici. In alternativa, caricare un file di controllo salvato dopo la selezione dei supporti, che definisce i moduli elettronici.
    • Verificare che la preferenza Mostra moduli elettronici sia impostata su .

      Sebbene l'Anteprima consenta di vedere l'aspetto dei file quando i dati vengono combinati ai moduli, i dati e i moduli restano separati. RICOH ProcessDirector Combina i moduli con i dati contenuti nei file PDF di produzione quando l'operazione CombinePDFWithForm elabora i file.

  4. Al termine della visualizzazione in anteprima del file PDF, è possibile chiudere il file PDF temporaneo oppure lasciarlo aperto.
    Per aggiornare il file PDF temporaneo, fare clic su Ricoh Anteprima.

1.2.4.32.7.9 Utilizzo dei file di controllo

Quando si utilizza Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per applicare il markup a un file PDF, invece di salvare il markup salvare il markup in uno o più file di controllo e non nel file PDF stesso. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat utilizza un file di controllo per estrarre i dati e RICOH ProcessDirector utilizza i file di controllo nelle diverse fasi di preparazione di un file PDF per la stampa.

Utilizzare le Ricoh opzioni del menu Carica file di controllo e Salva file di controllo per gestire i file di controllo. È possibile caricare un solo file di controllo alla volta. Dopo aver applicato il markup a un file PDF, salvare il file di controllo in una directory a cui si accede tramite RICOH ProcessDirector. Configurare i flussi di lavoro di RICOH ProcessDirector con uno o più modelli di procedure che utilizzano i file di controllo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

    Importante:
  • Non modificare manualmente i file di controllo del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat senza la supervisione di un responsabile dell'assistenza clienti Ricoh.
  • Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat La versione 3.6 include una libreria di elaborazione PDF migliorata. Per la maggior parte dei file PDF, la nuova libreria migliora le prestazioni, riduce i tempi di elaborazione e utilizza meno memoria.

    Se si apre un file di controllo creato in una o una versione precedente, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat richiede: Aggiornare il file di controllo per utilizzare una libreria di elaborazione PDF migliorata?

    Se si fa clic su No, il messaggio viene visualizzato la volta successiva che si apre il file di controllo.

    Se si fa clic su , Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobataggiorna il file di controllo e il messaggio non viene mai visualizzato nuovamente.

    Quando si aggiorna un file di controllo, assicurarsi che produca gli stessi risultati. Lievi differenze tra le librerie potrebbero provocare caselle di selezione leggermente differenti. Una casella di dimensioni minori potrebbe escludere il testo da selezionare e una casella di dimensioni maggiori potrebbe includere il testo che non si desidera selezionare. L'utilizzo della libreria migliorata potrebbe anche modificare leggermente la posizione del markup.

    Non sono necessarie altre modifiche sul server RICOH ProcessDirector per utilizzare la libreria PDF migliorata.

  • Per utilizzare un file di controllo creato per un file PDF 1.7 con un file PDF 2.0, è necessario aggiornare il file di controllo per utilizzare la nuova libreria.

È necessario salvare tutte le definizioni del gruppo di pagine e le proprietà del documento in un singolo file di controllo. È possibile aggiungere le definizioni del markup, dei supporti e della finitura sul singolo file di controllo oppure suddividere tali definizioni in file di controllo diversi. Viene specificato il file di controllo che definisce i gruppi di pagine e le proprietà del documento in un'operazione basata sull'operazione IdentifyPDFDocuments. I file di controllo che definiscono il markup, i supporti e la finitura devono essere specificati in un'operazione basata sull'operazione BuildPDFFromDocuments. Quando si decide se creare uno o più file di controllo, prendere in considerazione l'ambiente di stampa, ossia la complessità delle modifiche, il modo in cui si desidera differenziare il markup o i miglioramenti del file PDF che subiscono le modifiche più frequenti nel proprio ambiente.

In un ambiente di stampa ripetitivo, in cui il flusso di lavoro PDF non varia spesso, è necessario scegliere di creare un solo file di controllo. Quando si esegue l'anteprima di un file PDF per verificare dove verrà eseguita la stampa del markup e su quali pagine saranno presenti le opzioni di supporti e finitura, è possibile visualizzare insieme il markup, i supporti e la finitura. Viene spostato il singolo file di controllo in una directory a cui si accede tramite RICOH ProcessDirector. Viene definito il nome e la posizione del file di controllo nelle operazioni IdentifyPDFDocuments e BuildPDFFromDocuments.

È inoltre possibile utilizzare un file di controllo se si desidera visualizzare l'anteprima del file PDF e verificare che il markup, i supporti e la finitura vengano applicati correttamente. Quando si visualizza l'anteprima di un file, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobatdefinisce il markup e applica le opzioni di supporti e finitura definite nel file PDF attivo. Non è possibile utilizzare l'anteprima per verificare le definizioni del markup, dei supporti e della finitura in un file di controllo non caricato.

È possibile scegliere di utilizzare più di un file di controllo in un ambiente che cambia in modo frequente o imprevisto. Utilizzando diversi tipi di file di controllo, è possibile ridurre il rischio di cambiamento o fare in modo che l'adattamento avvenga più velocemente. Ad esempio:

  • La definizione del gruppo di pagine non cambia tanto quanto le altre definizioni nei file PDF. È possibile inserire il gruppo di pagine e le definizioni di proprietà del documento nel file di controllo aggiunto all'operazione IdentifyPDFDocuments.
  • È stata installata la funzione Insertore e si passa da un insertore all'altro. Non è necessario modificare ogni volta il flusso di lavoro, ma è necessario salvare il markup con codice a barre per ogni insertore in un file di controllo separato con un nome che identifica l'insertore. Nell'operazione BuildPDFFromDocuments, specificare il nome e la posizione di un solo file di controllo, utilizzando l'annotazione del simbolo corrispondente al valore di una proprietà del lavoro. Durante l'elaborazione della stampa, impostare il valore di tale proprietà del lavoro sul nome del file di controllo corrispondente all'insertore che si desidera utilizzare per quel lavoro specifico.

Inoltre, l'annotazione del simbolo consente di utilizzare lo stesso flusso di lavoro per i file di input che richiedono file di controllo Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat diversi. Esempio: si dispone di due file di input, File1.pdf e File2.pdf, con i corrispondenti file di controllo File1.ctl e File2.ctl e si desidera utilizzare lo stesso flusso di lavoro per entrambi i file. È possibile utilizzare ${Job.InputFile}.ctl come il nome del file di controllo da specificare nell'operazione BuildPDFFromDocuments. È possibile utilizzare ${Job.InputFile}.ctl come nome del file di controllo specificato nell'operazione BuildPDFFromDocuments. ${Job.InputFile}.ctl fa in modo che RICOH ProcessDirector imposti il valore della proprietà del file di controllo Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat sul nome del file di input, aggiungendo l'estensione .ctl.

1.2.4.32.7.10 Modifica delle definizioni del markup

Una volta aggiunto un markup a un file PDF, potrebbe essere necessario eliminare il markup, spostarlo in una nuova posizione o modificarne le proprietà. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat offre diversi modi per modificare ed eliminare i markup, le proprietà del documento e le definizioni di un gruppo di pagine.

I metodi più comuni utilizzati per la modifica del markup sono: doppio clic sul riquadro tracciato per visualizzare la finestra di definizione del markup oppure clic su un riquadro per spostarlo in una nuova posizione. Tuttavia, è possibile che il markup sia stato disposto a strati al di sotto di un altro markup, ad esempio in caso di presenza di diversi codici a barre nella stessa area perché si desidera stampare solo quello basato sull'elaborazione condizionale di RICOH ProcessDirector. Potrebbe anche essere possibile posizionare un'area nascosta sopra un'immagine e posizionare un'immagine più piccola sopra l'area nascosta. Per modificare il markup disposto a strati al di sotto di un altro markup, è possibile utilizzare la funzionalità Markup Navigator per selezionare il markup da modificare.

Suggerimento: Tenere presente che le modifiche apportate al markup nel file PDF attivo devono essere salvate nel file di controllo in cui è stata precedentemente salvata la definizione del markup. Ad esempio, se è stato aggiunto un codice a barre a un file PDF, è stata salvata tale definizione in un file di controllo e si elimina il codice a barre dal file PDF attivo, è necessario salvare tale modifica nel file di controllo esistente. Dopo il salvataggio delle modifiche apportate al markup in un file di controllo, è necessario rendere accessibile la nuova versione del file di controllo a un server RICOH ProcessDirector, relativamente alle modifiche da applicare ai file PDF di produzione.

Per modificare il markup, è possibile utilizzare uno dei seguenti metodi.

Metodi di modifica del markup
Metodo Descrizione
Doppio clic su un riquadro di markup Consente di visualizzare la finestra di definizione della proprietà per il riquadro del markup.
Clic su un riquadro del markup Consente di visualizzare un menu a comparsa con le opzioni di modifica o eliminazione della definizione del riquadro del markup.
Clic e trascinamento per ridimensionare o spostare il riquadro Fare clic su un riquadro della definizione del markup, delle proprietà di documento o di un gruppo di pagine. Vengono visualizzati gli angoli di ridimensionamento del riquadro. Fare clic e trascinare un angolo per modificare le dimensioni del riquadro.

Fare clic sul centro del riquadro e trascinare per spostare il riquadro in una nuova posizione.

    Nota:
  • Se il markup è disposto a strati al di sotto di un altro markup, fare clic su Ricoh Visualizza puntatore markup per isolare il markup da ridimensionare. Rimuovere il segno di spunta dai riquadri che si trovano davanti al markup che blocca l'accesso al markup che si desidera modificare.
  • È possibile utilizzare le coordinate orizzontali e verticali, la larghezza e l'altezza nella finestra di definizione del markup per modificare la posizione e le dimensioni del riquadro di markup.
  • In caso di ridimensionamento, spostamento o selezione di una definizione del gruppo di pagine o di un trigger condizionale, assicurarsi che tali azioni vengano eseguite nella pagina contenente i dati richiesti. Queste tre azioni campionano di nuovo i dati per la definizione di un gruppo di pagine o per un trigger condizionale. Se una di queste azioni viene eseguita nella pagina errata, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat richiede se si intende accettare la modifica. Facendo clic su OK, i dati vengono cambiati con un valore non corretto.
Clic con il pulsante sinistro del mouse su Markup Navigator Per evidenziare un riquadro di markup:
  1. Fare clic su Ricoh Visualizza puntatore markup.
  2. Fare clic sul markup che si desidera evidenziare.
Suggerimento: Durante l'aggiunta, la modifica e l'eliminazione del markup, è possibile tenere aperta la finestra Markup Navigator. La finestra viene aggiornata automaticamente con le modifiche apportate.
Doppio clic su Markup Navigator Per modificare una definizione del markup, delle proprietà di documento o di un gruppo di pagine:
  1. Fare clic su Ricoh Visualizza puntatore markup.
  2. Fare doppio clic sul markup che si desidera modificare.
Occultamento del markup mediante Markup Navigator Per nascondere una definizione del markup, delle proprietà del documento o di un gruppo di pagine per accedere a un altro markup:
  1. Fare clic su Ricoh Visualizza puntatore markup.
  2. Selezionare e deselezionare alternativamente la casella di controllo per mostrare e nascondere:
    • un riquadro tracciato per il markup, le proprietà del documento o una definizione del gruppo di pagine;
    • un gruppo di markup. Ad esempio, rimuovere il segno di spunta dalla casella di controllo Immagine per nascondere tutti i riquadri del markup delle immagini.
Nota: Quando si utilizza Markup Navigator per nascondere il markup, questo viene nascosto solo nella visualizzazione del file PDF attivo. Se si dispone di un file di controllo contenente un markup nascosto e si effettua il salvataggio di un file di controllo, il markup nascosto viene salvato nel file di controllo e tutte le definizioni ivi presenti vengono elaborate da RICOH ProcessDirector.

1.2.4.32.7.11 Definizione di un gruppo di pagine

Un gruppo di pagine definisce gli intervalli di pagine per ciascun documento del file PDF. È possibile salvare solo una definizione del gruppo di pagine nel file di controllo specificato in un'operazione IdentifyPDFDocuments .di RICOH ProcessDirector. Si consiglia di definire il gruppo di pagine prima di aggiungere eventuali markup.
Nota: È possibile definire più di un file di controllo per ogni file PDF. Tuttavia, solo il file di controllo, specificato nella proprietà Identifica file di controllo PDF dell'operazione basata sul modello di procedura IdentifyPDFDocuments, consente di creare gruppi di pagine. Se si desidera utilizzare la modalità di anteprima di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per verificare il corretto posizionamento dell'altro markup, potrebbe essere necessario definire un gruppo di pagine nei file di controllo utilizzati per generare il markup. Inoltre, è possibile aggiungere un file di controllo contenente le definizioni del gruppo di pagine in un'operazione BuildPDFFromDocuments. Tuttavia, poiché l'operazione BuildPDFFromDocuments riceve le informazioni sul raggruppamento di pagine dall'operazione IdentifyPDFDocuments precedente, essa ignora tutte le definizioni del gruppo di pagine nei relativi file di controllo. Per ulteriori informazioni sulle procedure ottimali, consultare l'argomento del centro informazioni correlato, relativo alla visualizzazione dell'anteprima del markup.
Per definire un gruppo di pagine:
  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e fare clic su Ricoh Seleziona per attivare il plug-in.
  2. Per definire un gruppo di pagine basato su testo, tracciare un riquadro intorno al testo di destinazione. In alternativa, è possibile tracciare un riquadro in un punto qualsiasi della pagina.
  3. Fare clic su Definisci gruppo di pagine.
  4. Accettare o modificare il nome del gruppo di pagine predefinito. Si consiglia di utilizzare il nome predefinito in modo che chiunque altro utilizzi il file PDF possa visualizzare facilmente il punto di definizione del limite del gruppo di pagine. Se si decide di modificare il nome, non utilizzare spazi o caratteri speciali (come @, #, $ e %). È possibile utilizzare punti e caratteri di sottolineatura.
  5. Per gruppi di pagine basati su testo, è possibile modificare la posizione e le dimensioni del riquadro immettendo i valori per le coordinate orizzontali e verticali, la larghezza e l' altezza. La posizione e le dimensioni del riquadro verranno regolate dopo aver selezionato il pulsante OK.
  6. Dall'elenco Gruppi di pagine, selezionare una delle seguenti opzioni:
    • Considera l'intero file PDF come un singolo gruppo di pagine: Consente di creare un singolo gruppo di pagine che comprende tutte le pagine elaborate.
    • Crea gruppi di pagine con lunghezza prestabilita: Consente di creare gruppi di pagine con una lunghezza specifica in base al valore della proprietà Lunghezza gruppo di pagine. Il raggruppamento della pagine inizia dalla pagina 1 del file PDF.

      Ad esempio, selezionare 5 per creare gruppi di pagine per le pagine 1–5, 6–10, 11–15 e 16–18 in un file PDF da 18 pagine.

    • Inizia gruppo di pagine quando il testo selezionato viene trovato: Consente di creare gruppi di pagine in base al testo selezionato. Ogni pagina contenente il testo selezionato nel riquadro tracciato diventa la prima pagina di un nuovo gruppo di pagine.

      Ad esempio, selezionare Page 1 of per creare un nuovo gruppo di pagine ogni volta che Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat trova il testo Page 1 of nel riquadro tracciato.

      Nota: I caratteri in un file PDF sono racchiusi tra spazi bianchi. Verificare che il campo Testo selezionato non includa caratteri, qual spazi bianchi, non desiderati. In tal caso, annullare la definizione del gruppo di pagine e tracciare nuovamente il riquadro intorno al testo.

    • Avvia un gruppo pagine una volta trovato il testo specificato: Consente di creare gruppi di pagine in base al testo specificato. Ogni pagina contenente il testo specificato nel riquadro tracciato diventa la prima pagina di un nuovo gruppo di pagine. Il testo non deve trovarsi nella stessa pagina in cui è stato tracciato il riquadro.

      Dall'elenco Metodo di corrispondenza, selezionare una delle seguenti opzioni:

      • Confronta testo esattamente: Consente di confrontare il testo che corrisponde esattamente al testo specificato.

      • Confronta testo contenente: Consente di confrontare il testo specificato con una parte del testi presente nel riquadro tracciato. Il testo specificato non deve trovarsi nella stessa posizione in tutte le pagine.

        Ad esempio, utilizzare questa opzione per creare un nuovo gruppo di pagine ogni volta che Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat trova il testo Page 1 of in un punto qualsiasi del riquadro tracciato. Il riquadro non può contenere altro testo. Il testo Page 1 of 4 e This is Page 1 of 4 trovato nel riquadro corrisponde al testo specificato Page 1 of.

      • Confronta testo tramite caratteri jolly [* or ?]: Consente di confrontare il testo specificato che include caratteri jolly interpretandoli come caratteri qualsiasi. L'asterisco (*) corrisponde a zero o più caratteri. Il punto interrogativo (?) corrisponde a un singolo carattere.

        Ad esempio, la prima pagina di ogni oggetto di invio ha un numero di conto che inizia con la lettera A seguita da sette cifre. La posizione del numero di account varia su ciascun resoconto. Tracciare un riquadro abbastanza grande da includere il numero di conto su tutti resoconti e immettere A??????? come valore della proprietà Specificare il testo con cui effettuare la corrispondenza. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat inizia un nuovo gruppo di pagine in ogni pagina con un numero di conto quale A1265581 o A6428229.

        Nota: Se si immette A??????* come valore della proprietà Specificare il testo con cui effettuare la corrispondenza, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat inizierà un nuovo gruppo di pagine quanto trova numeri di conto con sei o più cifre.

      • Confronta testo tramite un'espressione regolare Java: Consente di confrontare l'espressione regolare Java specificata.

        Ad esempio, ogni oggetto di invio è in una delle due seguenti lingue: inglese o spagnolo. Immettere (Page 1 of).*|(Página 1 de).* come valore della proprietà Specificare il testo con cui effettuare la corrispondenza. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat inizia un nuovo gruppo di pagine se il testo trovato è Page 1 of seguito da un numero qualsiasi di caratteri o Pagina 1 di seguito da un numero qualsiasi di caratteri. Esempi: Page 1 of, Page 1 of 6, Página 1 de 2 o Página 1 de 10.

        Nota: Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla documentazione Java per la classe java.util.regex.Pattern.

    • Avvia un gruppo pagine una volta quando viene modificato il testo nell'area selezionata: Consente di creare gruppi di pagine quando il testo nel riquadro tracciato cambia. La pagina con il testo cambiato diventa la prima di un nuovo gruppo di pagine.

      Ad esempio, tracciare un riquadro intorno al nome di un conto. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat crea un gruppo di pagine ogni volta che il nuovo nome del conto viene visualizzato nel riquadro tracciato.

      Importante: Quando si traccia il riquadro per questo tipo di gruppo di pagine, verificare che la posizione del riquadro in ogni pagina includa solo il testo da valutare o uno spazio bianco (se non c'è alcun testo). Se nel riquadro viene visualizzato altro testo, vengono identificati gruppi di pagine indesiderati. Le pagine contenenti uno spazio bianco, nella posizione del riquadro, non iniziano un nuovo gruppo di pagine.

    • Iniziare il gruppo di pagine quando vengono rilevati testi o oggetti disegnati: Crea gruppi di pagine quando un oggetto grafico o un testo è racchiuso nel riquadro che si sta tracciando. Se il riquadro che si sta tracciando non contiene testo né grafica intera, la pagina non è l'inizio di un nuovo gruppo di pagine.
      Nota: Non tutti i contrassegni sono grafiche. Alcuni contrassegni sono dati di immagini.
  7. Fare clic su OK.
  8. Fare clic su Ricoh Visualizza puntatore gruppo pagine e verificare che i gruppi di pagine inizino con le pagine corrette.
    Se i gruppi di pagine basati su testo non iniziano con le pagine corrette, il riquadro tracciato potrebbe non avere le dimensioni corrette per il testo selezionato o specificato. Analizzare i gruppi di pagine per controllare se è presente questo problema. In seguito, tracciare nuovamente il riquadro, apportare le modifiche necessarie al testo oppure entrambe.
  9. Modificare la definizione del gruppo di pagine, facendo doppio clic sul riquadro che rappresenta il gruppo di pagine oppure selezionando Ricoh Visualizza puntatore gruppo pagine e facendo doppio clic sul nome del gruppo di pagine.
  10. Al momento del salvataggio di tutti i miglioramenti apportati al file PDF, compresa la definizione del nuovo gruppo di pagine, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.

1.2.4.32.7.12 Utilizzo delle proprietà del documento

È possibile definire le proprietà del documento dai dati nel file PDF da utilizzare per la successiva elaborazione di stampa. Quando RICOH ProcessDirector elabora i file PDF con le definizioni delle proprietà del documento, estrae i valori da ciascun gruppo di pagine in un file PDF. Ad esempio, è possibile creare le proprietà del documento per estrarre i dati in ciascun gruppo di pagine in un file PDF e definire tali dati come contenuto di un codice a barre che viene stampato su una pagina nello stesso gruppo di pagine.

Quando si definisce una proprietà del documento, è necessario specificare i dati nel file PDF. È possibile applicare le regole di elaborazione condizionale per richiedere a Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat e RICOH ProcessDirector dove e quando estrarre i dati. Ad esempio, si desidera applicare le regole di elaborazione condizionale che estraggono un numero di conto dalla prima pagina di ogni gruppo di pagine quando il conto è scaduto. Creare innanzitutto un trigger condizionale sul testo che indica che il contro è scaduto. Quindi definire una regola con due condizioni. Una condizione specifica che è presente il testo "scaduto", mentre l'altra specifica la regola predefinita Solo la prima facciata anteriore. Scegliere di applicare la nuova regola quando tutte le condizioni vengono soddisfatte. Infine, definire il numero di conto come una proprietà del documento e selezionare la nuova regola nella sezione Condizioni di posizionamento. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat e RICOH ProcessDirector estraggono il numero di conto dalla prima pagina anteriore di ogni gruppo di pagine quando è presente il testo "scaduto".

Quando si definisce una proprietà del documento in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, è necessario selezionare una proprietà di RICOH ProcessDirector da un elenco a discesa oppure definire un nome per la proprietà del documento. Se si definisce il nome della proprietà del documento in uso invece di selezionare una proprietà del documento di RICOH ProcessDirector, tale proprietà del documento non può essere integrata nelle funzioni di RICOH ProcessDirector, che consentono di salvare le proprietà nel database. Non è possibile utilizzare tale proprietà del documento per le funzioni di RICOH ProcessDirector oppure per il contenuto del markup nei codici a barre o nel testo. È necessario scegliere di creare la proprietà del documento desiderata in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat solo se si sta per estrarre le proprietà del documento in un file o se l'utente è a conoscenza del fatto che la proprietà del documento sarà presente in RICOH ProcessDirector al momento dell'elaborazione dei file PDF. Se occorre utilizzare una proprietà del documento con RICOH ProcessDirector, crearla in RICOH ProcessDirector e selezionarla nell'elenco a discesa in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

    Nota:
  • Vengono visualizzati i nomi del database o del sistema relativi alle proprietà del documento negli elenchi a discesa contenuti nel Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat e l'elenco delle proprietà del documento nel visualizzatore di RICOH ProcessDirector. In questi elenchi non vengono visualizzati i nomi tradotti o personalizzati della proprietà del documento.

Salvataggio dei valori delle proprietà del documento

Se è necessario utilizzare i valori della proprietà del documento al di fuori del prodotto, fare clic su Salva durante la visualizzazione dei valori della proprietà. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat salva i valori su un file di testo delimitato da tabulazioni.

Utilizzo delle proprietà del documento in RICOH ProcessDirector

Vengono definite le modalità di utilizzo delle proprietà del documento nelle diverse fasi di elaborazione di stampa di RICOH ProcessDirector. Ad esempio, è possibile definire il modo in cui RICOH ProcessDirector utilizza le proprietà del documento nella relativa funzione di creazione di codici a barre. È anche possibile utilizzare i valori delle proprietà del documento per ricercare un conto cliente specifico da un lavoro di stampa PDF se è necessario ristampare un messaggio di posta di tale cliente.

Creazione di nuove proprietà del documento in RICOH ProcessDirector

Dopo l'installazione della funzione di elaborazione dei documenti, è possibile definire tutte le proprietà del documento personalizzate necessarie nel file docCustomDefinitions.xml. Quando si esegue l'utilità docCustom per aggiornare i file di configurazione, tali proprietà vengono aggiunte al database. Se è necessario creare ulteriori proprietà del documento personalizzate, modificare il file docCustomDefinitions.xml ed eseguire di nuovo l'utilità docCustom.

    Nota:
  • Se si utilizzano proprietà di documento personalizzate, a partire dalla versione 3.11.2, è possibile crearle nella scheda Gestione, utilizzando Oggetti Proprietà personalizzate.

    È possibile scegliere il nome del database e l'etichetta che viene visualizzata nei notebook delle proprietà e nelle intestazioni delle colonne. Si può anche scegliere il tipo di dati da memorizzare nella proprietà e l'accesso predefinito che i diversi gruppi di utenti hanno per la proprietà, senza aggiungerli al file docCustomDefinitions.xml.

  • Se le proprietà di documento personalizzate sono già state definite in un file docCustomDefinitions.xml, è possibile continuare a usarle. Non ricrearle dalla scheda Gestione. Utilizzare questa scheda solo per creare nuove proprietà di lavori o documenti.

Dopo il caricamento, i nuovi valori delle proprietà del documento sono disponibili nel plug-in, in qualsiasi punto in cui vengono definite le proprietà del documento. Per ulteriori informazioni sulla modifica del file docCustomDefinitions.xml e l'esecuzione dell'utilità docCustom, consultare RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti.

    Nota:
  • Al momento della definizione delle proprietà del documento, è possibile definire una proprietà del documento come proprietà del documento limitata. Le proprietà dei documenti limitate non necessitano di spazio nelle tabelle database; tuttavia, occupano spazio per ciascun documento in ogni file di proprietà del documento che contiene la proprietà.

1.2.4.32.7.12.1 Definizione di una proprietà del documento

Le funzioni di RICOH ProcessDirectorsono in grado di memorizzare i valori delle proprietà del documento nel database di RICOH ProcessDirector. Le funzioni si basano sulle proprietà del documento per la successiva elaborazione downstream dei file PDF in RICOH ProcessDirector.
    Nota:
  • Leggere la sezione sulla panoramica delle proprietà del documento per accertarsi di aver compreso le modalità di utilizzo delle proprietà del documento in RICOH ProcessDirector, in modo da poter utilizzare al meglio la funzione RICOH ProcessDirector.
Per definire un proprietà del documento:
  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e caricare un file di controllo contenente una definizione del gruppo di pagine oppure definire un gruppo di pagine.
  2. Fare clic con il pulsante sinistro del mouse sull'angolo in alto a sinistra dei dati da acquisire. Trascinare il mouse per tracciare un riquadro intorno ai dati.
    È possibile visualizzare successivamente i valori estratti per verificare la selezione effettuata.
      Nota:
    • I dati da acquisire possono essere codici a barre di testo o DataMatrix codificati come immagini.
    • Tracciare un riquadro abbastanza grande che consenta di acquisire l'occorrenza più lunga di dati presenti nei file PDF. Alcuni caratteri all'interno di un file PDF dispongono di un buffer per lo spazio vuoto maggiore rispetto ad altri caratteri. Ad esempio, per l'acquisizione di una lettera maiuscola di grandi dimensioni, potrebbe essere necessario selezionare il buffer per lo spazio vuoto pari a un decimo di pollice del bordo sinistro della lettera.
  3. Selezionare Definisci proprietà del documento dal menu a comparsa.
  4. Selezionare una proprietà del documento RICOH ProcessDirector dall'elenco oppure immettere il nome della proprietà del documento nel campo. Non utilizzare caratteri speciali (come @, #, $, % o - (trattino)) oppure spazi. Potrebbe verificarsi un errore dell'operazione RICOH ProcessDirector IdentifyPDFDocuments. È possibile utilizzare punti e caratteri di sottolineatura.
      Nota:
    • Quando si definiscono le proprietà del documento, è possibile definire più volte una proprietà del documento. Ad esempio, il testo nel file PDF potrebbe essere variabile e potrebbe essere necessario estrarre il codice postale da due posizioni diverse. È possibile definire la proprietà del documento del codice postale due volte, finché non vengono definite regole di posizionamento condizionale diverse in grado di definire le pagine dalle quali viene estratta la proprietà. Se si definisce la stessa proprietà del documento in due modi diversi nel documento, e ognuna delle relative condizioni è soddisfatta, viene utilizzato unicamente l'ultimo valore estratto.
  5. Definire da quale tipo di dati estrarre i valori.
    • Se è stata selezionata un'area che contiene solo testo, selezionare Testo in Seleziona da.
    • Se è stata selezionata un'area che contiene solo codici a barre, selezionare Immagine codice a barre in Seleziona da.
    • Se è stata selezionata un'area che contiene sia testo che codici a barre, selezionare sia l'immagine Testo che l' immagine Codice a barre.

      I dati di testo vengono posti prima dei dati del codice a barre nella stringa estratta senza un indicatore di dove terminano i dati di testo e dove iniziano i dati del codice a barre.

        Nota:
      • Si consiglia di utilizzare codici a barre neri. L'uso di codici a barre colorati potrebbe avere risultati imprevedibili.

  6. Specificare la pagina di ogni documento da cui estrarre i dati della proprietà del documento. Eseguire una delle seguenti operazioni:
    • Selezionare Pagine basate su una regola, quindi selezionare una regola dall'elenco a discesa. La regola predefinita è Solo la prima facciata anteriore. Inoltre, è possibile:
      • Fare clic sull'icona Icona di aggiunta del contenuto per stabilire una nuova regola.
      • Fare clic sull'icona Icona Gestione regole per accedere alla funzione Gestione regole.
        Importante:
      • Le regole Ultima facciata posteriore, Ultima facciata anteriore e Ultima pagina non funzionano con l'estrazione dei dati della proprietà del documento.
    • Selezionare Pagine specifiche e digitare la pagina in ogni documento desiderato.

      Se si specificano più pagine, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat estrae i dati della proprietà del documento dall'ultima pagina specificata in ogni documento. Esempi:

      • Si specificano le pagine 2–4. Se un documento è costituito da quattro o più pagine, i dati della proprietà del documento vengono estratti dalla pagina 4. Se un documento è costituito da tre pagine, i dati della proprietà del documento vengono estratti dalla pagina 3. Se un documento è costituito da due pagine, i dati della proprietà del documento vengono estratti dalla pagina 2.
      • Si specificano le pagine 2,4. Se un documento è costituito da quattro o più pagine, i dati della proprietà del documento vengono estratti dalla pagina 4. Se un documento è costituito da 2-3 pagine, i dati della proprietà del documento vengono estratti dalla pagina 2.
      • Si specificano le pagine 2–n. Poiché n rappresenta l'ultima pagina, i dati della proprietà del documento vengono estratti dall'ultima pagina se il documento è costituito da due o più pagine.
          Importante:
        • Se si specifica solo pagina n, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat non estrae i dati della proprietà del documento da alcuna pagina del documento.

  7. Opzionale: Selezionare l'icona di modifica (Icona di modifica della riga) per visualizzare una finestra di modifica del testo, in cui vengono definite una o più regole di estrazione del modificatore per estrarre l'esatta proprietà del documento desiderata.
    1. Scegliere uno dei seguenti modificatori:

      Modificatori del contenuto
      Modificatore Azione
      Rimuovi carattere Immettere un carattere o un carattere vuoto (utilizzare la barra spaziatrice per immettere un carattere vuoto) che si desidera rimuovere dal valore. Il carattere è sensibile al maiuscolo/minuscolo. Quindi, selezionare uno di questi pulsanti:
      • Rimuovi tutte le istanze del carattere

        Il carattere specificato viene rimosso da tutte le posizioni del valore.

        Ad esempio, un numero di conto è: 324-1443255-11. È possibile immettere - per rimuovere tutti i caratteri - dal valore, che produce 324144325511.

      • Rimuovi caratteri iniziali

        Il carattere specificato viene rimosso dall'inizio del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dall'inizio del valore.

      • Rimuovi caratteri finali

        Il carattere specificato viene rimosso dalla fine del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dalla fine del valore.

      • Rimuovi caratteri iniziali e finali

        Il carattere specificato viene rimosso dall'inizio e dalla fine del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dall'inizio e dalla fine del valore.

      Stringa secondaria per posizione Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco Inizio da. Selezionare un numero per l'opzione Prima posizione, per indicare la posizione del primo carattere nel valore del testo. Selezionare un numero per l'opzione Numero da mantenere, per indicare il numero di caratteri mantenuto.
      Stringa secondaria per delimitatore Digitare un carattere o un carattere vuoto nel campo Delimitatore, per indicare il punto in cui il valore del testo viene suddiviso in segmenti della stringa separati. Il carattere e la stringa di testo sono sensibili alla distinzione tra maiuscole e minuscole.

      Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco a discesa Inizio da.

      Selezionare un numero per l'opzione Prima posizione, per definire la posizione del delimitatore nella stringa di testo.

      Selezionare un numero per l'opzione Numero da mantenere, per definire il numero di segmenti della stringa del testo da mantenere.

      Questi esempi mostrano la modalità di selezione dei segmenti della stringa del testo mediante la specifica di un delimitatore:

      • Per il numero di account 324-1443255-11, è possibile utilizzare - come delimitatore per la suddivisione del valore in tre stringhe di testo: 324, 1443255 e 11. Selezionare Inizio della riga. Per selezionare la seconda e la terza stringa (1443255 e 11), selezionare 2 per entrambe le opzioni Prima posizione e Numero da mantenere.

      • Per l'indirizzo di posta Eldorado Springs CO 80025, è possibile selezionare un carattere vuoto come delimitatore per suddividere il valore in quattro stringhe di testo: Eldorado, Springs, CO e 80025. Selezionare Fine della riga.

        • Per scegliere il codice postale, selezionare 1 per entrambe le opzioni prima posizione e Numero da mantenere.

        • Per scegliere lo stato, selezionare 2 per Prima posizione e 1 per Numero da mantenere.

        • Per scegliere la città, selezionare 3 per Prima posizione e 10 per Numero da mantenere. Specificando 10 per Numero da mantenere, è possibile selezionare i nomi delle città con massimo dieci parole.

      Riempi con carattere Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco Riempi con carattere. Immettere un carattere o un carattere vuoto come carattere di riempimento nel campo Carattere di riempimento.

      Immettere un numero nel campo Lunghezza minima del testo riempito, per definire la lunghezza minima della stringa di testo. Se il numero di caratteri nella stringa di testo è inferiore alla lunghezza minima, vengono aggiunti caratteri di riempimento per far coincidere la stringa di testo alla lunghezza minima.

      Quando si utilizza un modificatore per definire una regola di estrazione del testo, il campo Testo da modificare nella parte superiore della finestra Modifica testo contiene la riga selezionata, oltre a tutte le modifiche apportate alla riga. Nel campo Valore modificato, a destra del modificatore, viene visualizzato il testo risultante quando tale modificatore viene applicato al testo ricevuto dal modificatore al di sopra di esso oppure dal campo Testo da modificare (se è in corso la definizione del primo modificatore).

    2. Continuare ad applicare i modificatori fino all'estrazione del valore desiderato dalla riga selezionata. Fare clic sull'icona Icona di aggiunta per aggiungere un nuovo modificatore. Il campo Testo finale sotto l'elenco dei modificatori, consente di visualizzare il valore finale modificato, dopo l'applicazione di tutte le regole di estrazione del modificatore.
      È possibile utilizzare il campo Testo iniziale modificatore sotto la finestra, per visualizzare il valore del modificatore prima di applicarlo. Il campo Testo modificato consente di visualizzare il valore dopo l'applicazione del modificatore.
    3. Utilizzare le icone di gestione del modificatore, vicino alla parte superiore della finestra, per eliminare e riordinare le regole di estrazione del modificatore. Utilizzare l'icona Icona del cestino per eliminare le regole di estrazione del modificatore selezionate. Utilizzare le icone a forma di frecce su e giù per riordinare le regole. Le regole vengono applicate alla riga in ordine dall'alto verso il basso.
    4. Fare clic sul pulsante OK per salvare la regola di estrazione della riga.
  8. Fare clic su OK per creare la proprietà del documento.
  9. Fare clic su Ricoh Visualizza valori della proprietà del documento e scorrere diversi gruppi di pagine nel file PDF per verificare che in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat vengano estratti i valori delle proprietà del documento corretti per ciascun documento.
  10. Al momento del salvataggio di tutti i miglioramenti apportati al file PDF, compresa la definizione della nuova proprietà del documento, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.
  11. Durante l'operazione RICOH ProcessDirector IdentifyPDFDocuments, specificare il nome e la posizione del file di controllo contenente la definizione della proprietà del documento.

1.2.4.32.7.12.2 Definizione di più proprietà del documento

È possibile definire più proprietà del documento in un blocco di dati in un file PDF. Un blocco di dati può essere testo, codici a barre DataMatrix codificati come immagini o entrambi.
    Nota:
  • Leggere la sezione sulla panoramica delle proprietà del documento per accertarsi di aver compreso le modalità di utilizzo delle proprietà del documento in RICOH ProcessDirector, in modo da poter utilizzare al meglio la funzione RICOH ProcessDirector.
Per definire più proprietà del documento:
  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e caricare un file di controllo contenente una definizione del gruppo di pagine oppure definire un gruppo di pagine.
  2. Fare clic con il pulsante sinistro del mouse sull'angolo in alto a sinistra del blocco di dati da acquisire. Trascinare il mouse per tracciare un riquadro intorno al blocco di dati. È possibile visualizzare successivamente i valori estratti per verificare la selezione effettuata.
      Nota:
    • Tracciare un riquadro abbastanza grande in modo da poter acquisire il maggior numero di righe di dati testo nei file PDF. Alcuni caratteri all'interno di un file PDF dispongono di un buffer per lo spazio vuoto maggiore rispetto ad altri caratteri. Ad esempio, il bordo sinistro di una lettera maiuscola di grandi dimensioni potrebbe disporre fino a un decimo di pollice di buffer per lo spazio vuoto da selezionare per acquisire tale lettera o riga.
  3. Selezionare Definisci più proprietà dal menu a comparsa.
  4. Immettere un Nome per il blocco di più proprietà del documento. Non utilizzare spazi o caratteri speciali (come @, #, $, % o - (trattino)) nel nome. È possibile utilizzare punti e caratteri di sottolineatura.
  5. Definire da quale tipo di dati estrarre i valori.
    • Se è stata selezionata un'area che contiene solo testo, selezionare Testo in Seleziona da.
    • Se è stata selezionata un'area che contiene solo codici a barre, selezionare Immagine codice a barre in Seleziona da.
    • Se è stata selezionata un'area che contiene sia testo che codici a barre, selezionare sia l'immagine Testo che l' immagine Codice a barre.

      I dati di testo vengono posti prima dei dati del codice a barre nella stringa estratta senza un indicatore di dove terminano i dati di testo e dove iniziano i dati del codice a barre.

  6. Specificare la pagina di ogni documento da cui estrarre i dati della proprietà del documento. Eseguire una delle seguenti operazioni:
    • Selezionare Pagine basate su una regola, quindi selezionare una regola dall'elenco. La regola predefinita è Solo la prima facciata anteriore. Inoltre, è possibile:
      • Fare clic sull'icona Icona di aggiunta del contenuto per stabilire una nuova regola.
      • Fare clic sull'icona Icona Gestione regole per accedere alla funzione Gestione regole.
        Importante:
      • Le regole Ultima facciata posteriore, Ultima facciata anteriore e Ultima pagina non funzionano con l'estrazione dei dati della proprietà del documento.
    • Selezionare Pagine specifiche e digitare la pagina in ogni documento desiderato.

      Se si specificano più pagine, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat estrae i dati della proprietà del documento dall'ultima pagina specificata in ogni documento. Esempi:

      • Si specificano le pagine 2–4. Se un documento è costituito da quattro o più pagine, i dati della proprietà del documento vengono estratti dalla pagina 4. Se un documento è costituito da tre pagine, i dati della proprietà del documento vengono estratti dalla pagina 3. Se un documento è costituito da due pagine, i dati della proprietà del documento vengono estratti dalla pagina 2.
      • Si specificano le pagine 2,4. Se un documento è costituito da quattro o più pagine, i dati della proprietà del documento vengono estratti dalla pagina 4. Se un documento è costituito da 2-3 pagine, i dati della proprietà del documento vengono estratti dalla pagina 2.
      • Si specificano le pagine 2–n. Poiché n rappresenta l'ultima pagina, i dati della proprietà del documento vengono estratti dall'ultima pagina se il documento è costituito da due o più pagine.
          Importante:
        • Se si specifica solo pagina n, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat non estrae i dati della proprietà del documento da alcuna pagina del documento.

  7. Utilizzare la sezione Proprietà documento della finestra di definizione per selezionare una proprietà del documento e definire la regola di estrazione della proprietà. Tale sezione contiene il testo completo della prima riga dei dati testo selezionati. Se si sceglie di modificare un blocco di testo esistente, la sezione contiene tutte le proprietà del documento definite per il blocco di testo. Eseguire questa procedura per definire una nuova proprietà del documento e la relativa regola di estrazione del modificatore.
    1. Fare clic sull'icona (Icona di aggiunta della proprietà del documento) per aggiungere una nuova riga di definizione della proprietà del documento.
    2. Selezionare una proprietà del documento RICOH ProcessDirector dall'elenco Proprietà. È possibile definire la proprietà del documento digitando il nome corrispondente; tuttavia, non è possibile utilizzare tale proprietà del documento in RICOH ProcessDirector. Definire le proprietà del documento solo quando Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat viene utilizzato per l'esportazione dei valori delle proprietà in un file di testo.
    3. Selezionare la riga del blocco di testo da cui si desidera estrarre la proprietà del documento selezionato. È possibile selezionare la riga utilizzando un riferimento dall'alto verso il basso o dal basso verso l'alto. Per selezionare una riga utilizzando un riferimento dall'alto verso il basso, selezionare da 1 a n (dove n è un numero intero positivo). Per selezionare un riferimento dal basso verso l'alto, selezionare Ultima oppure Ultima - x (dove x è il numero di righe a partire dall'ultima). Invece di selezionare il valore della riga dall'elenco, è possibile immettere il numero di riga direttamente nel campo Riga.
    4. Selezionare l'icona di modifica (Icona di modifica della riga) per visualizzare una finestra Modifica testo, in cui vengono definite una o più regole di estrazione del modificatore per estrarre l'esatta proprietà del documento desiderata.
    5. Scegliere uno dei seguenti modificatori:

      Modificatori del contenuto
      Modificatore Azione
      Rimuovi carattere Immettere un carattere o un carattere vuoto (utilizzare la barra spaziatrice per immettere un carattere vuoto) che si desidera rimuovere dal valore. Il carattere è sensibile al maiuscolo/minuscolo. Quindi, selezionare uno di questi pulsanti:
      • Rimuovi tutte le istanze del carattere

        Il carattere specificato viene rimosso da tutte le posizioni del valore.

        Ad esempio, un numero di conto è: 324-1443255-11. È possibile immettere - per rimuovere tutti i caratteri - dal valore, che produce 324144325511.

      • Rimuovi caratteri iniziali

        Il carattere specificato viene rimosso dall'inizio del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dall'inizio del valore.

      • Rimuovi caratteri finali

        Il carattere specificato viene rimosso dalla fine del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dalla fine del valore.

      • Rimuovi caratteri iniziali e finali

        Il carattere specificato viene rimosso dall'inizio e dalla fine del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dall'inizio e dalla fine del valore.

      Stringa secondaria per posizione Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco Inizio da. Selezionare un numero per l'opzione Prima posizione, per indicare la posizione del primo carattere nel valore del testo. Selezionare un numero per l'opzione Numero da mantenere, per indicare il numero di caratteri mantenuto.
      Stringa secondaria per delimitatore Digitare un carattere o un carattere vuoto nel campo Delimitatore, per indicare il punto in cui il valore del testo viene suddiviso in segmenti della stringa separati. Il carattere e la stringa di testo sono sensibili alla distinzione tra maiuscole e minuscole.

      Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco a discesa Inizio da.

      Selezionare un numero per l'opzione Prima posizione, per definire la posizione del delimitatore nella stringa di testo.

      Selezionare un numero per l'opzione Numero da mantenere, per definire il numero di segmenti della stringa del testo da mantenere.

      Questi esempi mostrano la modalità di selezione dei segmenti della stringa del testo mediante la specifica di un delimitatore:

      • Per il numero di account 324-1443255-11, è possibile utilizzare - come delimitatore per la suddivisione del valore in tre stringhe di testo: 324, 1443255 e 11. Selezionare Inizio della riga. Per selezionare la seconda e la terza stringa (1443255 e 11), selezionare 2 per entrambe le opzioni Prima posizione e Numero da mantenere.

      • Per l'indirizzo di posta Eldorado Springs CO 80025, è possibile selezionare un carattere vuoto come delimitatore per suddividere il valore in quattro stringhe di testo: Eldorado, Springs, CO e 80025. Selezionare Fine della riga.

        • Per scegliere il codice postale, selezionare 1 per entrambe le opzioni prima posizione e Numero da mantenere.

        • Per scegliere lo stato, selezionare 2 per Prima posizione e 1 per Numero da mantenere.

        • Per scegliere la città, selezionare 3 per Prima posizione e 10 per Numero da mantenere. Specificando 10 per Numero da mantenere, è possibile selezionare i nomi delle città con massimo dieci parole.

      Riempi con carattere Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco Riempi con carattere. Immettere un carattere o un carattere vuoto come carattere di riempimento nel campo Carattere di riempimento.

      Immettere un numero nel campo Lunghezza minima del testo riempito, per definire la lunghezza minima della stringa di testo. Se il numero di caratteri nella stringa di testo è inferiore alla lunghezza minima, vengono aggiunti caratteri di riempimento per far coincidere la stringa di testo alla lunghezza minima.

      Quando si utilizza un modificatore per definire una regola di estrazione del testo, il campo Testo da modificare nella parte superiore della finestra Modifica testo contiene la riga selezionata, oltre a tutte le modifiche apportate alla riga. Nel campo Valore modificato, a destra del modificatore, viene visualizzato il testo risultante quando tale modificatore viene applicato al testo ricevuto dal modificatore al di sopra di esso oppure dal campo Testo da modificare (se è in corso la definizione del primo modificatore).

    6. Continuare ad applicare i modificatori fino all'estrazione del valore desiderato dalla riga selezionata. Fare clic sull'icona Icona di aggiunta per aggiungere un nuovo modificatore. Il campo Testo finale sotto l'elenco dei modificatori, consente di visualizzare il valore finale modificato, dopo l'applicazione di tutte le regole di estrazione del modificatore.
      È possibile utilizzare il campo Testo iniziale modificatore sotto la finestra, per visualizzare il valore del modificatore prima di applicarlo. Il campo Testo modificato consente di visualizzare il valore dopo l'applicazione del modificatore.
    7. Utilizzare le icone di gestione del modificatore, vicino alla parte superiore della finestra, per eliminare e riordinare le regole di estrazione del modificatore. Utilizzare l'icona Icona del cestino per eliminare le regole di estrazione del modificatore selezionate. Utilizzare le icone a forma di frecce su e giù per riordinare le regole. Le regole vengono applicate alla riga in ordine dall'alto verso il basso.
    8. Fare clic sul pulsante OK per salvare la regola di estrazione della riga.
  8. Continuare a definire le altre proprietà del documento necessarie per l'estrazione da una riga nel blocco. È possibile selezionare la stessa riga utilizzata in un'altra proprietà del documento. Se è necessario eliminare una proprietà del documento o si desidera riorganizzare il relativo ordine, inserire un segno di spunta nel riquadro davanti a una proprietà del documento e utilizzare l'icona Icona del cestino e le icone freccia giù e freccia su.
  9. Al termine dell'operazione di definizione delle proprietà del documento, fare clic su OK.
  10. Per verificare se le proprietà contengono i contenuti desiderati, fare clic su Ricoh Visualizza valori delle proprietà del documento.
  11. Opzionale: è possibile modificare la definizione del blocco di testo facendo doppio clic sulla relativa casella oppure facendo clic con il pulsante destro del mouse sulla casella e selezionando Modifica.
  12. Al momento del salvataggio di tutti i miglioramenti apportati al file PDF, compresa la definizione delle nuove proprietà del documento, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.
  13. Spostare il file di controllo in un percorso della directory utilizzato da un server RICOH ProcessDirector e inserire nome e posizione associati in un'operazione RICOH ProcessDirector IdentifyPDFDocuments. Il file di controllo deve contenere anche la definizione del gruppo di pagine, che definisce i documenti nei file PDF elaborati tramite tale operazione.

1.2.4.32.7.12.3 Definizione di un blocco indirizzo

È possibile definire le proprietà del documento in un blocco di indirizzi in ciascun documento di un file PDF. Una volta definite le proprietà del documento, è possibile estrarle e visualizzarle o salvarle in un file di testo.

Nota: Utilizzare la funzione Definisci proprietà multiple per definire le proprietà del documento per gli indirizzi se:
  • I componenti dell'indirizzo non sono in forma di blocco.

  • Si desidera personalizzare i nomi delle proprietà del documento.

  • La funzione Definisci blocco indirizzo assegna uno o più componenti del testo dell'indirizzo alla proprietà errata.

Per definire un blocco di indirizzi:

  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e caricare un file di controllo contenente una definizione del gruppo di pagine oppure definire un gruppo di pagine.
    Suggerimento: prima di selezionare un blocco di indirizzi, acquisire il file PDF di esempio per l'elaborazione degli indirizzi più complessi ed estesi. Ad esempio, se il primo documento nel file PDF contiene un indirizzo composto solo da tre righe e la pagina 80 contiene un indirizzo di cinque righe, tracciare un riquadro intorno all'indirizzo di cinque righe, in modo da poter utilizzare l'indirizzo più complesso. Quando si visualizzano i valori delle proprietà dei documento, è possibile verificare che ciascuna proprietà nei blocchi di indirizzo più brevi disponga di un valore appropriato.
  2. Fare clic con il pulsante sinistro del mouse nell'angolo in alto a sinistra dell'area dell'indirizzo, quindi trascinare il mouse per acquisire tutte le righe dell'indirizzo.
  3. Selezionare Definisci blocco indirizzo dal menu a comparsa.
  4. Esaminare la sezione Indirizzo selezionato della finestra Definisci blocco indirizzo. Se non sono state acquisite tutte le righe del blocco di indirizzi, fare clic su Annulla e delineare un nuovo riquadro intorno all'indirizzo. Ripetere questa operazione finché l'indirizzo desiderato non viene visualizzato nelle righe della tabella Indirizzo selezionato.
  5. Immettere un Nome per il blocco di indirizzi.
  6. Utilizzare la sezione Condizioni di estrazione per specificare la pagina in ciascun documento da cui vengono estratti i dati del blocco di indirizzi. Eseguire una delle seguenti operazioni:
    • Selezionare Pagine basate su una regola, quindi selezionare una regola dall'elenco a discesa. La regola predefinita è Solo la prima facciata anteriore. Inoltre, è possibile:
      • Fare clic sull'icona Icona di aggiunta del contenuto per stabilire una nuova regola.
      • Fare clic sull'icona Icona Gestione regole per accedere alla funzione Gestione regole.
      Importante: Le regole Ultima facciata posteriore, Ultima facciata anteriore e Ultima pagina non funzionano con l'estrazione del blocco di indirizzi.
    • Selezionare Pagine specifiche e digitare la pagina in ogni documento desiderato.

      Se si specificano più pagine, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat estrae il blocco di indirizzi dall'ultima pagina specificata in ogni documento. Esempi:

      • Si specificano le pagine 2–4. Se un documento è costituito da quattro o più pagine, il blocco di indirizzi viene estratto dalla pagina 4. Se un documento è costituito da tre pagine, il blocco di indirizzi viene estratto dalla pagina 3. Se un documento è costituito da due pagine, il blocco di indirizzi viene estratto dalla pagina 2.
      • Si specificano le pagine 2,4. Se un documento è costituito da quattro o più pagine, il blocco di indirizzi viene estratto dalla pagina 4. Se un documento è costituito da due-tre pagine, il blocco di indirizzi viene estratto dalla pagina 2.
      • Si specificano le pagine 2–n. Poiché n rappresenta l'ultima pagina, il blocco di indirizzi viene estratto dall'ultima pagina se il documento è costituito da due o più pagine.
        Importante: Se si specifica solo la pagina n, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat non estrae il blocco di indirizzi da alcuna pagina del documento.

  7. Selezionare un tipo di indirizzo:
    • Righe indirizzo 1-7

      Questa opzione definisce sette proprietà del documento (da Doc.Address.1 a Doc.Address.7) in base alla prima delle sette righe nel blocco di indirizzi. Le righe successive vengono ignorate.

    • Indirizzi Stati Uniti

      Questa opzione definisce otto proprietà del documento:

      • Doc.Address.FullName

      • Doc.Address.Primary

      • Doc.Address.Secondary

      • Doc.Address.Other

      • Doc.Address.City

      • Doc.Address.State

      • Doc.Address.ZipCode

      • Doc.Address.CityStateZip

    Ciascun componente del testo dell'indirizzo in Indirizzo selezionato diventa un valore della proprietà del documento nell'area Proprietà del documento dell'indirizzo.
  8. Verificare che per ciascuna proprietà del documento sia specificato un valore appropriato.
  9. Fare clic su OK per creare le proprietà del documento per il blocco di indirizzi.
  10. Fare clic su Ricoh Visualizza valori delle proprietà del documento per verificare se le proprietà contengono i contenuti desiderati.
  11. Facoltativo: è possibile modificare la definizione del blocco di indirizzi facendo doppio clic sulla relativa casella oppure facendo clic con il pulsante destro del mouse sulla casella e selezionando Modifica.
  12. Al momento del salvataggio di tutti i miglioramenti apportati al file PDF, comprese le nuove proprietà del documento per il blocco di indirizzi, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.
  13. Rendere accessibile al server RICOH ProcessDirector il file di controllo, quindi inserire il nome e la posizione di tale file in un'operazione IdentifyPDFDocuments. Il file di controllo deve contenere anche la definizione del gruppo di pagine, che definisce i documenti nei file PDF elaborati tramite tale operazione.

1.2.4.32.7.12.4 Visualizzazione dei valori delle proprietà del documento

Dopo la creazione di una proprietà del documento in un file PDF di esempio, è possibile visualizzare i valori dei dati per tale proprietà. Vengono visualizzate le proprietà del documento, per verificare di aver selezionato la posizione corretta per la proprietà e aver definito le regole corrette di estrazione condizionale. Per andare alla prima pagina del gruppo di pagine contenente il valore, fare clic sul valore di una proprietà del documento.
Seguire le istruzioni riportate di seguito per visualizzare una tabella dei valori relativi alle proprietà del documento estratte.
  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e caricare il file di controllo contenente le proprietà del documento che si desidera visualizzare.
  2. Fare clic su Ricoh Visualizza valori delle proprietà del documento.
    Nella finestra di visualizzazione delle proprietà del documento, vengono visualizzati i valori delle proprietà del documento relativi al numero di pagine definito nell'impostazione delle preferenze Pagine da elaborare
  3. Per visualizzare un numero maggiore o minore di valori di proprietà del documento, modificare il Numero di pagine da elaborare e fare clic su Aggiorna tabella.
    Più il numero di pagine specificato è elevato, maggiore è il tempo impiegato da Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per visualizzare i valori delle proprietà del documento.
  4. Facoltativo: fare clic su una riga qualsiasi della tabella proprietà del documento per andare alla prima pagina nel gruppo di pagine contenente il valore della proprietà del documento.
    Suggerimento: lasciare aperta questa finestra quando si definiscono le proprietà del documento, in modo da poter aggiornare i valori della tabella, per verificare di aver selezionato correttamente la proprietà.

1.2.4.32.7.12.5 Salvataggio dei valori delle proprietà del documento

Dopo la creazione delle proprietà del documento in un file PDF di esempio, è possibile salvare i valori dei dati relativi a tali proprietà. Ad esempio, è possibile salvare i numeri di conto in un file PDF da stampare o stampato in precedenza per un controllo.
Per salvare i valori relativi alle proprietà di un documento:
  1. Durante la visualizzazione dei valori relativi alle proprietà del documento, fare clic su Salva.
  2. Selezionare una posizione per il file e immettere un nome. In alternativa, utilizzare il nome e la posizione di un file PDF con estensione .txt.
  3. Fare clic su Salva.
    Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat genera un file di testo delimitato da tabulazioni contenente i valori.

1.2.4.32.7.13 Utilizzo delle regole

Una regola è una serie di una o più condizioni. È possibile applicare le condizioni specificate da una regola per applicare un markup, estrarre dati o specificare le opzioni di supporti e finitura. Inoltre è possibile includere una regola come una condizione all'interno di un'altra regola.

Ad esempio, è possibile utilizzare una regola per:

  • applicare un codice a barre sulla prima pagina di ogni documento all'interno del file PDF in uso;
  • estrarre il nome di un cliente quando la città nell'indirizzo di posta è New York;
  • specificare il supporto Gold per la prima pagina di ogni documento per un membro del Gold Club.

Ogni condizione all'interno di una regola confronta due valori. Il primo valore può essere una regola predefinita (una regola definita da Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat che specifica le pagine all'interno dei documenti), una regola personalizzata (una regola definita dall'utente), un trigger condizionale, una proprietà di lavoro, una proprietà del documento o una statistica. Le scelte del secondo valore dipendono dal primo valore.

Quando si crea una regola con più condizioni, è possibile specificare se questa preveda che vengano soddisfatte tutte le condizioni o nessuna di queste.

Le regole possono valutare i valori statici e dinamici. Ad esempio, una regola può permettere di valutare se il numero totale di documenti all'interno di un lavoro è superiore a 10. Sarà inoltre possibile valutare se il valore della proprietà del documento Doc.Begin.Balance sia uguale al valore della proprietà del documento Doc.End.Balance.

Nella seguente figura viene visualizzata una regola con cinque tipi diversi di condizioni.

Regola con più condizioni
Finestra di dialogo Generatore di regole dove viene visualizzata una regola con più condizioni

1.2.4.32.7.13.1 Regole predefinite

Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat presenta 11 regole predefinite per l'applicazione del markup, per impostare le opzioni di supporti e finitura o per estrarre dati da pagine specifiche all'interno di ogni documento in un file PDF. Ad esempio, è possibile utilizzare una regola predefinita per collocare un'immagine su tutte le pagine anteriori di ogni documento.

La seguente tabella descrive tutte le regole predefinite.

Regole predefinite
Regola Definizione
Tutte le pagine anteriori Tutte le pagine anteriori di ciascun gruppo di pagine. Se la regola viene utilizzata per definire una proprietà del documento, il valore estratto proviene dall'ultima pagina anteriore all'interno di un gruppo di pagine.
Tutte le pagine posteriori Tutte le pagine posteriori di ciascun gruppo di pagine. Questa regola non si applica ai lavori su facciata singola. Se la regola viene utilizzata per definire una proprietà del documento in un lavoro fronte/retro, il valore estratto proviene dall'ultima pagina posteriore all'interno di un gruppo di pagine.
Tutte le pagine Il markup viene stampato su tutte le pagine all'interno di ogni gruppo di pagine. I valori delle proprietà del documento vengono estratti dall'ultima pagina (anteriore o posteriore) all'interno di un gruppo di pagine. Se una regola non presenta una condizione con una regola predefinita, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat applica la regola a Tutte le pagine.
Solo la prima facciata anteriore La prima pagina di ciascun gruppo di pagine.
Solo la prima facciata posteriore La prima facciata posteriore della pagina di ciascun gruppo di pagine. Questa regola non si applica ai lavori su facciata singola.
Solo la seconda facciata anteriore La seconda pagina anteriore di ciascun gruppo di pagine.
Solo la seconda facciata posteriore La seconda pagina posteriore di ciascun gruppo di pagine. Questa regola non si applica ai lavori su facciata singola o a quelli che non presentano una seconda pagina posteriore.
Solo l'ultima facciata anteriore L'ultima pagina anteriore di ciascun gruppo di pagine.
Solo l'ultima facciata posteriore L'ultima facciata posteriore di ciascun gruppo di pagine. Questa regola non si applica ai lavori su facciata singola.
Solo l'ultima pagina L'ultima pagina di ciascun gruppo di pagine (indipendentemente dal fatto che si tratti della facciata anteriore o di quella posteriore).
Nessuna pagina Nessuna pagina. Per evitare che una regola venga applicata, è possibile aggiungere la condizione Nessuna pagine = True.

1.2.4.32.7.13.2 Trigger condizionali

Un trigger condizionale è un testo che determina se è stata soddisfatta una condizione.

Se si desidera collocare un codice a barre in una pagina ogni volta che la parola Fattura viene visualizzata in alto nella pagina, è possibile definire un trigger condizionale per la parola Fattura, quindi una regola con il trigger come condizione e infine utilizzare questa regola per applicare il codice a barre.

Se si desidera utilizzare supporti speciali quando la parola Scaduto viene visualizzata in basso nella pagina, è possibile definire un trigger condizionale per la parola Scaduto, quindi una regola con il trigger come condizione e infine utilizzare questa regola per impostare i supporti.

Se si desidera estrarre il valore di una proprietà di documento ogni volta che Riepilogo account viene visualizzato a destra nella pagina, è possibile definire un trigger condizionale per Riepilogo account, quindi una regola con il trigger come condizione e infine utilizzare questa regola per la definizione quando si definisce le proprietà del documento.

Suggerimento: Se la parola da definire come trigger condizionale è presente su una pagina specifica in ogni gruppo di pagine, è possibile utilizzare la statistica Stat.CurrentPageInDocument invece di un trigger condizionale.

1.2.4.32.7.13.3 Utilizzo delle proprietà lavoro o delle proprietà documento all'interno delle regole

È possibile confrontare una proprietà di lavoro o una proprietà del documento con un valore statico come un numero o una parola oppure con un valore dinamico come una proprietà del lavoro, una proprietà del documento o una statistica.

Esempio: si dispone di due insertori e si desidera sceglierne uno per lavori diversi. È possibile utilizzare l'operazione SetDocPropsFromConditions nel flusso di lavoro per impostare un valore di una proprietà di lavoro specifica come Doc.Insert.InserterID. In Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, è possibile utilizzare la proprietà del lavoro Doc.Insert.InserterID in una regola. RICOH ProcessDirector può applicare un codice a barre o un'immagine specifici in base al file di controllo (contenente le regole definite in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat) aggiunto a un'operazione BuildPDFFromDocuments.

Nota: Se all'interno di una regola si utilizza un valore della proprietà del lavoro o del documento, definire il valore in modo che corrisponda al valore della proprietà quando RICOH ProcessDirector elabora i gruppi di pagina nel file PDF. Ad esempio, i valori della proprietà del lavoro Doc.Insert.InserterID in RICOH ProcessDirector sono 01 e 02. Utilizzare questi valori quando si definisce una regola con la proprietà di lavoro Doc.Insert.InserterID come una condizione. Non utilizzare Uno e Due.

1.2.4.32.7.13.4 Utilizzo delle statistiche all'interno delle regole

È possibile confrontare una statistica con un valore statico come un numero o una parola o con un valore dinamico come una proprietà di lavoro, una proprietà di documento o una statistica.

Ad esempio, si desidera creare un codice a barre sulla terza pagina di ogni documento. Selezionare la statistica Stat.CurrentPageInDocument e = come simbolo matematico, quindi digitare 3 nel campo Testo. La quinta condizione nella figura Regola con più condizioni specifica una statistica.

La seguente tabella descrive le statistiche disponibili.

Opzioni di statistica per le regole
Parola chiave Livello Definizione
Stat.TotalDocumentsInJob Lavoro di stampa Il numero totale di documenti nel lavoro di stampa corrente.
Stat.TotalSheetsInJob Lavoro di stampa Il numero totale di fogli nel lavoro di stampa corrente.
Stat.TotalPagesInDocument Documento Il numero totale di pagine nel documento corrente.
Stat.TotalSheetsInDocument Documento Il numero totale di fogli nel documento corrente.
Stat.CurrentDocumentInJob Documento Il numero del documento corrente nel relativo lavoro di stampa, a partire da 1. Ad esempio, il valore di Stat.CurrentDocumentInJob per il terzo documento è 3.
Stat.CurrentPageInDocument Pagina Il numero della pagina corrente nel relativo documento, a partire da 1. Ad esempio, il valore di Stat.CurrentPageInDocument per la seconda pagina in un documento è 2.
Stat.CurrentSheetInDocument Pagina Il numero del foglio corrente nel relativo documento, partendo da 1.
Stat.CurrentPageInJob Pagina Il numero della pagina corrente nel relativo file di stampa, partendo da 1 e dalla pagina iniziale del lavoro. Ad esempio, il valore di Stat.CurrentPageInJob per la decima pagina nel file di stampa è 10.
Stat.CurrentSheetInJob Pagina Il numero del foglio corrente nel relativo file di stampa, partendo da 1 e dalla pagina iniziale del lavoro.
Stat.CurrentMedia Pagina Il supporto specificato per la pagina corrente in un lavoro di stampa al momento dell'esecuzione dell'operazione IdentifyPDFDocuments. Se per la pagina non è stato specificato alcun supporto, Stat.CurrentMedia fornisce il supporto specificato per il lavoro. Se per la pagina o per il lavoro non è stato specificato alcun supporto, Stat.CurrentMedia non fornisce un valore. Ad esempio, il valore di Stat.CurrentMedia per la prima pagina di un documento è Carta intestata.
    Nota:
  • Stat_CurrentMedia non fornisce supporti specificati con Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
  • Non è possibile visualizzare in anteprima un markup inserito usando una regola Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat che valuta Stat.CurrentMedia.
Nota: Sebbene alcune statistiche descrivano i valori a livello di lavoro, RICOH ProcessDirector valuta ciascuna pagina all'interno di un documento quando deve stabilire se applicare o meno il markup o estrarre il valore della proprietà del documento.

1.2.4.32.7.13.5 Definizione di una regola

È possibile definire regole per specificare le condizioni del markup. Inoltre, è possibile specificare regole per l'impostazione di opzioni di supporti e finitura o per l'estrazione dei dati.
Prima di definire una regola, verificare di aver stabilito tutte le regole personalizzate, le proprietà del documento e i trigger condizionali da utilizzare come condizioni nella regola.
Per definire una regola:
  1. Fare clic su Ricoh Gestisci regole.
  2. Fare clic sul pulsante Icona di aggiunta del contenuto.
    Le regole vengono visualizzate per nome in ordine alfabetico.
    Suggerimento: in una finestra di dialogo del markup, è possibile definire una regola selezionando l'icona Icona di aggiunta del contenuto e modificare una regola selezionando l'icona Icona Gestione regole.
  3. Immettere un Nome per la regola. È possibile utilizzare caratteri alfanumerici, punti, caratteri di sottolineatura, spazi e caratteri speciali (come @, #, $ o %).
  4. Facoltativo: Immettere una Descrizione.
  5. Specificare se Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat deve applicare la regola quando nessuna o tutte le relative condizioni vengono rispettate.
  6. Specificare la prima condizione.
    1. Fare clic su freccia giù per l'elenco a discesa Non impostato.
    2. Fare clic sull'icona + accanto a Regola predefinita, Regola personalizzata, Trigger, Proprietà del lavoro, Proprietà del documento o Statistica, quindi selezionare la voce desiderata per la prima parte della condizione.

      Se per un'opzione (come regole personalizzate, trigger condizionali o proprietà del documento) non sono state selezionate voci, tale opzione rimane disattivata (in grigio).

      Nota: Per visualizzare tutte le voci con una parola nel relativo nome, immettere la parola e selezionare il tasto freccia giù sulla tastiera. Inoltre, è possibile immettere la parola e selezionare la freccia giù per l'elenco a discesa.
    3. Selezionare un simbolo matematico, come = (uguale) o (diverso da), per un confronto delle due parti della condizione.
    4. Specificare la seconda parte della condizione:
      • Per una regola, scegliere True o False.
      • Per un trigger condizionale, controllare che il valore della condizione corrisponda a quello desiderato. In caso contrario, selezionare un nuovo trigger condizionale.
      • Immettere un valore per una proprietà del lavoro o del documento oppure per una statistica. È possibile selezionare qualsiasi proprietà del lavoro, del documento o statistica.
  7. Per una regola con più condizioni, fare clic sull'icona Icona di aggiunta del contenuto e specificare la condizione successiva.
    Ripetere questa operazione finché non vengono definite tutte le condizioni della regola.
  8. Fare clic su OK per creare la regola e aggiungerla a Gestione regole.
Esempi
Regola con una condizione: una regola predefinita
Per il posizionamento del markup sulla prima pagina anteriore di ciascun documento, è necessario definire una regola predefinita come unica condizione: Solo la prima facciata anteriore = True
Tre regole dotate di una condizione: una proprietà del documento
Un lavoro contiene i rendiconti delle vendite per i membri a tre livelli diversi, in base alle prestazioni delle vendite: Bronze, Silver e Gold. Procedura da seguire per stabilire ciascun livello di appartenenza.
  • In RICOH ProcessDirector, definire una proprietà del documento: doc.member.level.
  • In Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, definire tre regole:
    • Livello Gold

      doc.member.level = GOLD

    • Livello Silver

      doc.member.level = SILVER

    • Livello Bronze

      doc.member.level = BRONZE

Regola con più condizioni
Un lavoro contiene i rendiconti delle vendite per i membri a tre livelli diversi, in base alle prestazioni delle vendite: Bronze, Silver e Gold. Procedura da seguire per stampare un buono sulla prima pagina di ciascun rendiconto per i membri Gold e Silver. Nell'esempio seguente, vengono utilizzate tre regole definite negli esempi precedenti:
  • Solo la prima facciata anteriore
  • Livello Gold
  • Livello Silver

Innanzitutto, definire una regola Migliori risultati di vendita con due condizioni, da applicare quando le condizioni sono rispettate:

  • Livello Gold = True
  • Livello Silver = True

Successivamente, definire una regola Migliori risultati di vendita - Facciata anteriore con due condizioni, da applicare quando tutte le condizioni vengono rispettate.

  • Solo la prima facciata anteriore = True
  • Migliori risultati di vendita = True

Infine, scegliere l'opzione Aggiungi immagine. Per applicare le impostazioni, fare clic su Pagine/documenti basati su condizioni e selezionare la regola Migliori risultati di vendita - Facciata anteriore. Specificare il percorso dell'immagine.

Regola con una condizione: una proprietà del lavoro
Per stampare NULLO: NON SPEDIRE PER POSTA su ciascuna pagina del lavoro di prova:
  • Definire una regola Lavoro di prova con una proprietà del lavoro come unica condizione: Job.TestJob = Yes
  • Selezionare l'opzione Aggiungi testo. Per applicare le impostazioni, fare clic su Pagine/documenti basati su condizioni e selezionare la regola Lavoro di prova. Selezionare Testo come Tipo di contenuto, quindi immettere NULLO: NON SPEDIRE PER POSTA come valore.
Regola con una condizione che utilizza dati dinamici
Se un rendiconto prevede un indirizzo diverso per la fatturazione e la spedizione, stampare Ordine inviato all'indirizzo di spedizione sul rendiconto:
  • Definire due proprietà del documento: doc.shipping.address e doc.billing.address.
  • Definire una regola Inviato a indirizzo di spedizione con la seguente condizione: doc.shipping.address ≠ doc.billing.address
  • Selezionare l'opzione Aggiungi testo. Per applicare le impostazioni, fare clic su Pagine/documenti basati su condizioni e selezionare la regola Inviato a indirizzo di spedizione. Selezionare Testo come Tipo di contenuto e immettere Ordine inviato a indirizzo di spedizione come valore.

1.2.4.32.7.13.6 Definizione di un trigger condizionale

È possibile definire un testo in un file PDF come trigger per il controllo dell'applicazione del markup alla pagina durante l'elaborazione di un file PDF da parte di RICOH ProcessDirector. Il testo è anche in grado di controllare se le opzioni di supporto e finitura vengono applicate alla pagina e se le proprietà del documento vengono estratte dalla pagina.
Nota: Se si sta tentando di determinare quale testo utilizzare come trigger condizionale, non è necessario salvare il trigger in un file di controllo prima di utilizzare la modalità anteprima. Per la modalità anteprima, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat genera un file di controllo temporaneo.
Per definire un trigger condizionale:
  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e caricare un file di controllo contenente la definizione del gruppo di pagine.
  2. Fare clic con il pulsante sinistro del mouse in alto a sinistra del testo da utilizzare come trigger condizionale. Trascinare il mouse per tracciare un riquadro attorno al testo.
      Nota:
    • Se si traccia un riquadro intorno a un'area priva di testo, il trigger condizionale stabilisce che la regola è stata rispettata anche se nell'area non è presente alcun testo. La regola risulta rispettata anche se nell'area è presente un'immagine o altri markup, ma non è presente alcun testo.
  3. Selezionare Definisci trigger condizionale.
  4. Verificare che nella casella Trigger sia presente il testo selezionato. In caso contrario, fare clic su Annulla, quindi selezionare nuovamente il testo.
  5. Immettere un Nome per il trigger. Non utilizzare spazi o caratteri speciali nel nome (come @, #, $ o %). È possibile utilizzare punti e caratteri di sottolineatura.
  6. Fare clic su OK per creare il trigger.
    Il trigger condizionale risulta quindi disponibile dall'elenco a discesa, in modo da poter specificare le condizioni durante la definizione delle regole.
Esempio

Si desidera estrarre il numero di conto di un cliente per ogni gruppo di pagine. Ciascuna fattura presente nel file PDF contiene la parola Conto nella parte superiore della prima o seconda pagina di ciascun documento. Il numero di conto di ciascun cliente viene stampato a destra di tale parola. Le fatture di lunghezza maggiore riportano il numero di conto del cliente anche sulla terza pagina. Tracciare un riquadro intorno alla prima occorrenza della parola Conto nel file PDF su cui si sta lavorando, quindi definire il trigger con il nome acct_trg.

Successivamente, creare una regola con una condizione che specifichi il trigger: acct_trg = Conto.

Infine, definire una proprietà del documento applicabile a tale regola.

1.2.4.32.7.13.7 Gestione delle regole

Nella finestra di dialogo Gestione regole vengono visualizzate le informazioni sulle regole. È possibile definire nuove regole e modificare o eliminare quelle esistenti.

Per ogni regola, nella finestra di dialogo vengono visualizzati il nome e la descrizione corrispondenti. Le regole vengono elencate per nome e in ordine alfabetico.

Per definire una nuova regola, fare clic sull'icona Icona di aggiunta.

Per utilizzare una regola, selezionarla. Fare clic sull'icona Icona di modifica per modificare la regola o Icona del cestino per eliminarla.

1.2.4.32.7.14 Aggiunta di markup a un file PDF

Viene utilizzato il Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobatper l'aggiunta di markup a un file PDF rappresentativo dei file PDF di produzione. Il markup viene applicato a un file PDF tracciando un riquadro attorno al contenuto esistente oppure tracciando un riquadro per l'aggiunta di un nuovo markup. È possibile visualizzare in anteprima il file PDF al momento dell'aggiunta del markup per verificarne il contenuto e il posizionamento su pagine specifiche. Dopo aver migliorato il file PDF di esempio, salvare le modifiche in uno o più file di controllo e renderli accessibili tramite un server RICOH ProcessDirector in modo che questo possa applicare i file di controllo ai file PDF di produzione.

Prima dell'aggiunta di markup a un file PDF, è necessario definire il raggruppamento di pagine relativo ai documenti nel file PDF. Quando si visualizza in anteprima il posizionamento della pagina di markup, potrebbe non essere possibile visualizzare il posizionamento o il contenuto applicato da RICOH ProcessDirector al markup al momento dell'elaborazione dei flussi di lavoro RICOH ProcessDirector. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat potrebbe non avere accesso a tutte le proprietà che utilizzate per definire sia le regole di posizionamento delle pagine che i contenuti di markup (ad esempio nel testo e nei codici a barre). Per ulteriori informazioni, consultare la guida sulla visualizzazione in anteprima di un file PDF .

Quando RICOH ProcessDirector applica markup definiti nei file di controllo specificati in un'operazione BuildPDFFromDocuments, RICOH ProcessDirector applica il markup in quest'ordine:

  • Aree nascoste
  • Immagini
  • Testo
  • Contrassegni OMR
  • Codici a barre

1.2.4.32.7.14.1 Aggiunta di un codice a barre a un file PDF

Per aggiungere un codice a barre a un file PDF, selezionare l'area in cui si desidera inserire il codice a barre, specificarne il tipo, quindi aggiungere il contenuto. Per limitare il posizionamento di un codice a barre a determinate pagine in ciascun gruppo di pagine, specificare una regola o immettere i numeri delle pagine.

Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat supporta i seguenti tipi di codici a barre:

  • 2of5 (Interleaved 2 of 5)
  • Code128
  • Code39
  • Datamatrix
  • IMB (Intelligent Mail Barcode)
  • Codice QR (Quick Response Code)
  • RM4SCC (Codice a barre Royal Mail 4-State Customer Code)
  • RMM (Royal Mail Mailmark)
    Nota:
  • Se si stanno creando dei lavori secondari, assicurarsi che il tipo di codice a barre supporti i punti. I lavori secondari contengono un punto nel numero del lavoro (ad esempio 10000001.1). I flussi di lavoro di Verifica automatizzata creano lavori secondari per le ristampe a loop aperto. Il flusso di lavoro Postal Enablement GroupDocsForPostalProcess crea un lavoro secondario se i documenti all'interno del lavoro hanno i requisiti per un'ulteriore elaborazione postale.

È possibile creare un codice a barre dal contenuto del file PDF. Ad esempio, se per ogni messaggio di posta stampato viene elaborata l'estrazione del numero di conto del cliente, è possibile creare un codice a barre da tale numero. Prima di tutto creare una proprietà del documento per il numero di conto. Quindi, è possibile selezionare la proprietà del documento durante la definizione del contenuto del codice a barre.

Se si desidera utilizzare il testo del file PDF per attivare il posizionamento di un codice a barre su una pagina specifica all'interno di un gruppo di pagine, creare prima di tutto un trigger condizionale su questo testo, quindi definire il trigger come regola condizionale. A questo punto, è possibile selezionare tale regola durante la definizione del codice a barre.

Per aggiungere un codice a barre:

  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e caricare un file di controllo contenente una definizione del gruppo di pagine oppure definire un gruppo di pagine.
  2. Utilizzare il pulsante sinistro del mouse per tracciare un riquadro nell'area in cui si desidera stampare il codice a barre. Non è necessario tracciare un riquadro delle dimensioni esatte del codice a barre,
    poiché quest'ultimo non viene ridimensionato in modo che corrisponda perfettamente al riquadro. Tracciando un riquadro con le dimensioni approssimative del codice a barre, è possibile visualizzarne la posizione relativa a tutti i markup aggiunti al file PDF.
  3. Fare clic su Aggiungi codice a barre.
  4. Immettere un nome per il codice a barre. Non utilizzare spazi o caratteri speciali nel nome (come @, #, $ o %). È possibile utilizzare punti e caratteri di sottolineatura.
  5. Opzionale: utilizzare la sezione Posizione della finestra di definizione per modificare il posizionamento del codice a barre, inserendo nuove coordinate orizzontali e verticali. Queste coordinate consentono di specificare la distanza tra l'angolo in alto a sinistra della pagina e quello in alto a sinistra del codice a barre, prima di eventuali rotazioni. Se l'apparecchiatura per la produzione dispone di una specifica relativa alla posizione del codice a barre, utilizzare le coordinate indicate per impostare una posizione precisa.
      Nota:
    • La larghezza e l' altezza possono alterare le dimensioni del riquadro di markup ma non influiscono sulla posizione o le dimensioni del codice a barre.
  6. Selezionare Rotazione in senso orario (gradi). Il punto di riferimento per la rotazione di un codice a barre corrisponde al relativo angolo in alto a sinistra.
  7. Per specificare le pagine sulle quali inserire il codice a barre, utilizzare la sezione Condizioni di posizionamento. Eseguire una delle seguenti operazioni:
    • Selezionare Pagine basate su una regola, quindi selezionare una regola dall'elenco. La regola predefinita è Tutte le pagine. Inoltre, è possibile:
      • Fare clic sull'icona Icona di aggiunta del contenuto per stabilire una nuova regola.
      • Fare clic sull'icona Icona Gestione regole per accedere alla funzione Gestione regole.
    • Selezionare Specifica pagine e immettere le pagine in tutti i gruppi di pagine desiderati. È possibile:
      • Per separare la pagina iniziale da quella finale in un intervallo di pagine, utilizzare un trattino.
      • Utilizzare una virgola per separare selezioni di pagine.
      • Immettere n per specificare l'ultima pagina.

        Esempio: un file PDF è composto da due gruppi di pagine. Il primo gruppo è composto da quattro pagine, mentre il secondo da sette pagine. Specificando un valore di 3–n, verranno contrassegnate le pagine 3–4 nel primo gruppo di pagine e le pagine 3–7 nel secondo gruppo.

        .
  8. Utilizzare la sezione relativa alla configurazione del codice a barre per definire gli attributi meccanici e il tipo di codice a barre.
    1. Utilizzare l'elenco Tipo di codice a barre per selezionare uno dei seguenti codici a barre: 2of5, Code128, Code39, Datamatrix, IMB, QR code, RM4SCC o RMM.
    2. fare clic sul pulsante Impostazioni per impostare gli attributi meccanici del codice a barre.
      La tabella Attributi meccanici del codice a barre riporta le impostazioni per ciascun tipo di codice a barre.
      Attributi meccanici del codice a barre
      Tipo di codice a barre Attributo e descrizione
      2of5 e Code39 L'unità di misura degli attributi numerici per questi tipi di codice a barre viene espressa in millimetri.
      barHeight Questo attributo determina l'altezza verticale di ciascuna barra.
      checksumMode Questo attributo determina il funzionamento dei checksum:
      • Per aggiungere il checksum al messaggio, immettere: aggiungi
      • Per verificare il checksum durate il rendering del codice a barre. verificare
      • Per disabilitare l'elaborazione del checksum, immettere: ignora
      • Per abilitare il funzionamento del codice a barre predefinito, immettere. automatico
      moduleWidth Questo attributo corrisponde alla larghezza dell'elemento ridotto
      widthFactor Questo attributo corrisponde al moltiplicatore dell'elemento esteso oppure indica quante volte tale elemento è più esteso rispetto a quello ridotto.
      Code128 L'unità di misura degli attributi numerici per questo tipo di codice a barre viene espressa in millimetri.
      barHeight Questo attributo determina l'altezza verticale di ciascuna barra.
      checksumMode Questo attributo determina il funzionamento dei checksum:
      • Per aggiungere il checksum al messaggio, immettere: aggiungi
      • Per verificare il checksum durate il rendering del codice a barre. verificare
      • Per disabilitare l'elaborazione del checksum, immettere: ignora
      • Per abilitare il funzionamento del codice a barre predefinito, immettere. automatico
      moduleWidth Questo attributo corrisponde alla larghezza dell'elemento ridotto
      Datamatrix L'unità di misura degli attributi numerici di questo tipo di codice a barre viene espressa in millimetri.
      maxSize Questo attributo determina il numero massimo di moduli nelle direzioni X e Y.
      maxSize Questo attributo determina il numero minimo di moduli nelle direzioni X e Y.
      moduleWidth Questo attributo determina le dimensioni di ciascun pixel.
      shape Il valore FORCE_SQUARE forza l'utilizzo di simboli quadrati. Non è supportato nessun altro valore.
      IMB e RM4SCC L'unità di misura degli attributi numerici per questi tipi di codice a barre viene espressa in millimetri.
      ascenderHeight Questo attributo definisce l'altezza delle sezioni ascendenti e discendenti delle barre lunghe.
      intercharGapWidth Questo attributo definisce la larghezza di ciascun intervallo. Il valore immesso deve essere compreso tra 0,38 e 0,63 e deve corrispondere al valore moduleWidth.
      moduleWidth Questo attributo definisce la larghezza di ciascuna barra e deve essere compreso tra 0,38 e 0,63.
      trackHeight Questo attributo definisce l'altezza di ciascun tracciamento breve o barra centrale e deve corrispondere a un valore compreso tra 1,02 e 1,52.
      Codice QR L'unità di misura dell'attributo numerico di questo tipo di codice a barre (moduleWidth) viene espressa in pollici.
      codifica Questo attributo definisce il tipo di codifica del codice a barre QR.
      • Per specificare una codifica UTF-8, immettere: Automatico
      • Per specificare che i dati Unicode vengono prodotti in tale formato, immettere: Shift_JIS o un altro tipo di punti di codice Shift JIS supportati, quali sjis o x-sjis.
        Nota:
      • I dati di input del codice a barre devono essere sempre punti di caratteri Unicode. Non utilizzare Shift_JIS o altri dati di input che non fanno parte della codifica Unicode.
      errorcorrection Questo attributo definisce la capacità di ripristinare i dati in un codice a barre QR danneggiato.
      • Per specificare che è possibile ripristinare il 7% del codice. L
      • Per specificare che è possibile ripristinare il 15% del codice. G
      • Per specificare che è possibile ripristinare il 25% del codice. Q
      • Per specificare che è possibile ripristinare il 30% del codice, immettere: H
      moduleWidth Questo attributo determina le dimensioni di ciascun pixel.
      versione Non modificare questo attributo, in quanto è riservato per l'utilizzo futuro.
      RMM shape Questo attributo determina il tipo di codice a barre.
      • Per specificare un codice a barre 2D tipo 9, immettere: square
      • Per specificare un codice a barre 2D tipo 29, immettere: rectangle

      I valori per l'attributo non fanno distinzione tra maiuscole e minuscole.

  9. Selezionare uno degli elementi riportati di seguito dall'elenco Tipo di contenuto.
      Nota:
    • Poiché il contenuto del codice a barre è generato da RICOH ProcessDirector quando prepara un file PDF per la stampa, il Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat non è sempre in grado di determinare il contenuto valido di un codice a barre. Ad esempio, alcuni codici a barre non possono accettare testo o separatori di linea. Se si include contenuto del codice a barre non valido, il lavoro del file PDF potrebbe non avere buon esito nell'operazione BuildPDFFromDocuments di RICOH ProcessDirector.
    Proprietà lavoro Selezionare una proprietà del lavoro di cui si desidera includere il valore nel codice a barre.
    Proprietà documento Selezionare una proprietà del documento di cui si desidera includere il valore nel codice a barre.
    Statistica Selezionare una statistica di cui si desidera includere il valore nel codice a barre.
    Testo Immettere una stringa di testo da includere nel codice a barre.
    Interruzione di riga Selezionare il tipo di contenuto quando si desidera forzare un separatore di linea. L'interruzione si verifica dopo l'ultimo carattere del contenuto del codice a barre precedente.
    Script Selezionare questa opzione solo sotto la supervisione del proprio rappresentante di assistenza software.
    1. se si è scelto un tipo di contenuto per proprietà del documento, proprietà del lavoro o per la statistica, è possibile applicare le regole del modificatore di testo al valore della proprietà o della statistica. Fare clic sull'icona Icona di modifica per visualizzare una finestra di modifica del testo per la definizione di una o più regole di estrazione del modificatore, in modo da estrarre il valore esatto desiderato.
    2. Immettere il testo nel campo Testo da modificare. RICOH ProcessDirector genera o estrae le statistiche e le proprietà, mentre elabora ciascun gruppo di pagine nei file PDF di produzione. Poiché tali valori non sono disponibili in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, è necessario immettere un valore di testo rappresentativo dei valori elaborati da RICOH ProcessDirector. La regola del modificatore è un modello applicato a tutti i valori del tipo di contenuto selezionato. Ad esempio, potrebbe essere necessario stampare solo le ultime otto cifre del numero di conto del cliente, mentre è stato memorizzato il numero completo in una proprietà del documento. Viene selezionata l'opzione Proprietà documento come Tipo di contenuto, quindi viene selezionata la proprietà del documento del conto come Valore del contenuto. Definire due regole del modificatore di testo Rimuovi carattere per rimuovere trattini e spazi dal numero in modo da renderli tutti uniformi, quindi viene definita una regola Stringa secondaria per posizione per conservare solo le ultime otto cifre. Non è necessario conoscere ogni singolo valore di una proprietà di documento per creare le regole del modificatore, ma solo i formati possibili per i file PDF.
    3. Scegliere uno dei seguenti modificatori:

      Modificatori del contenuto
      Modificatore Azione
      Rimuovi carattere Immettere un carattere o un carattere vuoto (utilizzare la barra spaziatrice per immettere un carattere vuoto) che si desidera rimuovere dal valore. Il carattere è sensibile al maiuscolo/minuscolo. Quindi, selezionare uno di questi pulsanti:
      • Rimuovi tutte le istanze del carattere

        Il carattere specificato viene rimosso da tutte le posizioni del valore.

        Ad esempio, un numero di conto è: 324-1443255-11. È possibile immettere - per rimuovere tutti i caratteri - dal valore, che produce 324144325511.

      • Rimuovi caratteri iniziali

        Il carattere specificato viene rimosso dall'inizio del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dall'inizio del valore.

      • Rimuovi caratteri finali

        Il carattere specificato viene rimosso dalla fine del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dalla fine del valore.

      • Rimuovi caratteri iniziali e finali

        Il carattere specificato viene rimosso dall'inizio e dalla fine del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dall'inizio e dalla fine del valore.

      Stringa secondaria per posizione Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco Inizio da. Selezionare un numero per l'opzione Prima posizione, per indicare la posizione del primo carattere nel valore del testo. Selezionare un numero per l'opzione Numero da mantenere, per indicare il numero di caratteri mantenuto.
      Stringa secondaria per delimitatore Digitare un carattere o un carattere vuoto nel campo Delimitatore, per indicare il punto in cui il valore del testo viene suddiviso in segmenti della stringa separati. Il carattere e la stringa di testo sono sensibili alla distinzione tra maiuscole e minuscole.

      Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco a discesa Inizio da.

      Selezionare un numero per l'opzione Prima posizione, per definire la posizione del delimitatore nella stringa di testo.

      Selezionare un numero per l'opzione Numero da mantenere, per definire il numero di segmenti della stringa del testo da mantenere.

      Questi esempi mostrano la modalità di selezione dei segmenti della stringa del testo mediante la specifica di un delimitatore:

      • Per il numero di account 324-1443255-11, è possibile utilizzare - come delimitatore per la suddivisione del valore in tre stringhe di testo: 324, 1443255 e 11. Selezionare Inizio della riga. Per selezionare la seconda e la terza stringa (1443255 e 11), selezionare 2 per entrambe le opzioni Prima posizione e Numero da mantenere.

      • Per l'indirizzo di posta Eldorado Springs CO 80025, è possibile selezionare un carattere vuoto come delimitatore per suddividere il valore in quattro stringhe di testo: Eldorado, Springs, CO e 80025. Selezionare Fine della riga.

        • Per scegliere il codice postale, selezionare 1 per entrambe le opzioni prima posizione e Numero da mantenere.

        • Per scegliere lo stato, selezionare 2 per Prima posizione e 1 per Numero da mantenere.

        • Per scegliere la città, selezionare 3 per Prima posizione e 10 per Numero da mantenere. Specificando 10 per Numero da mantenere, è possibile selezionare i nomi delle città con massimo dieci parole.

      Riempi con carattere Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco Riempi con carattere. Immettere un carattere o un carattere vuoto come carattere di riempimento nel campo Carattere di riempimento.

      Immettere un numero nel campo Lunghezza minima del testo riempito, per definire la lunghezza minima della stringa di testo. Se il numero di caratteri nella stringa di testo è inferiore alla lunghezza minima, vengono aggiunti caratteri di riempimento per far coincidere la stringa di testo alla lunghezza minima.

  10. Per aggiungere una nuova riga di definizione del contenuto, fare clic su Icona di aggiunta del contenuto. Dopo aver aggiunto tutti i tipi di contenuto e le regole del modificatore al codice a barre, è possibile inserire un segno di spunta nel riquadro accanto a un tipo di contenuto e utilizzare le frecce su e giù per riordinare il contenuto. Utilizzare l'icona Icona del cestino per eliminare il contenuto selezionato.
  11. Se si definiscono più righe di testo e si desidera che Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat rimuova le righe che contengono solo spazi vuoti, fare clic sulla casella di controllo Rimuovi le righe vuote per selezionarla.
  12. Per creare la configurazione del codice a barre, fare clic su OK.
  13. Per verificare che il contenuto e la pagina del codice a barre siano posizionati nel modo previsto, fare clic su Ricoh Preview.
  14. Opzionale: è possibile modificare la definizione del codice a barre facendo doppio clic sul relativo riquadro oppure facendo clic con il pulsante destro del mouse sul riquadro e selezionando Modifica.
  15. Al momento del salvataggio di tutti i miglioramenti apportati al file PDF, compresa la definizione del nuovo codice a barre, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.
  16. Durante l'operazione RICOH ProcessDirector BuildPDFFromDocuments, specificare il nome e la posizione del file di controllo contenente la definizione del codice a barre.

1.2.4.32.7.14.2 Aggiunta di contrassegni OMR a un file PDF

È possibile aggiungere a un file PDF più contrassegni OMR di diversa altezza, larghezza e frequenza. Per limitare il posizionamento di un contrassegno OMR per specificare le pagine in ciascun gruppo di pagine, stabilire una regola o immettere i numeri delle pagine.
    Nota:
  • Se la marca degli insertori o di altre macchine richiede contrassegni OMR specifici, è necessario utilizzare le specifiche del fornitore.
Per aggiungere contrassegni OMR:
  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e caricare un file di controllo contenente una definizione del gruppo di pagine oppure definire un gruppo di pagine.
  2. Utilizzare il pulsante sinistro del mouse per tracciare un riquadro nell'area in cui si desidera stampare i contrassegni OMR. Non è necessario tracciare un riquadro delle dimensioni esatte dei contrassegni OMR,
    in quanto questi ultimi non vengono ridimensionati per corrispondere perfettamente al riquadro. Tracciando un riquadro con le dimensioni approssimative dei contrassegni OMR, è possibile visualizzare la loro posizione rispetto ai markup aggiunti al file PDF.
  3. Selezionare Aggiungi OMR.
  4. Immettere un Nome per il contrassegno OMR. Non utilizzare spazi o caratteri speciali (come @, #, $ o %). È possibile utilizzare punti e caratteri di sottolineatura.
  5. Facoltativo: utilizzare la sezione Posizione della finestra di definizione per modificare il posizionamento del contrassegno OMR, inserendo nuove coordinate orizzontali e verticali. Queste coordinate consentono di specificare la distanza tra l'angolo in alto a sinistra della pagina e quello in alto a sinistra del contrassegno OMR. Se l'apparecchiatura di produzione dispone di un'istruzione specifica relativa alla posizione del contrassegno OMR, utilizzare le coordinate indicate per impostare una posizione precisa.
    Nota: La larghezza e l' altezza possono alterare le dimensioni del riquadro di markup ma non influiscono sulla posizione o le dimensioni del contrassegno OMR.
  6. Per specificare le pagine sulle quali inserire i contrassegni OMR, utilizzare la sezione Condizioni di posizionamento. Eseguire una delle seguenti operazioni:
    • Selezionare Pagine basate su una regola, quindi selezionare una regola dall'elenco a discesa. La regola predefinita è Tutte le pagine. Inoltre, è possibile:
      • Fare clic sull'icona Icona di aggiunta del contenuto per stabilire una nuova regola.
      • Fare clic sull'icona Icona Gestione regole per accedere alla funzione Gestione regole.
    • Selezionare Specifica pagine e immettere le pagine in tutti i gruppi di pagine desiderati. È possibile:
      • Per separare la pagina iniziale da quella finale in un intervallo di pagine, utilizzare un trattino.
      • Utilizzare una virgola per separare selezioni di pagine.
      • Immettere n per specificare l'ultima pagina.

        Esempio: un file PDF è composto da due gruppi di pagine. Il primo gruppo è composto da quattro pagine, mentre il secondo da sette pagine. Specificando un valore di 3–n, verranno contrassegnate le pagine 3–4 nel primo gruppo di pagine e le pagine 3–7 nel secondo gruppo.

        .
  7. Utilizzare la sezione Configurazione fisica per definire il contenuto e la forma del contrassegno OMR. Se l'elenco a discesa Contenuto OMR dispone del nome della configurazione desiderato, selezionarlo dall'elenco. I file di configurazione OMR hanno un'estensione .omr e vengono salvati per impostazione predefinita nella directory dei dati dell'applicazione del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Se è necessario utilizzare una configurazione diversa da quella selezionata, fare clic sul pulsante Gestisci contenuto.
    Suggerimento:
    • È possibile visualizzare la posizione della directory dei dati dell'applicazione per l'utente corrente digitando %appdata% nella riga comandi Esegui di Windows e facendo clic su OK.
    1. Se non si desidera modificare il file di configurazione OMR selezionato, fare clic su Nuovo o su Copia.
    2. Utilizzare i pulsanti Aggiungi e Rimuovi per gestire il contenuto OMR nella casella Contrassegni scelti. Utilizzare i pulsanti Sposta su, Sposta giù e Inverti per specificare l'ordine in cui vengono stampati i contrassegni.
      La tabella Contrassegni OMR disponibili descrive i contrassegni che è possibile aggiungere alla definizione OMR.
      Contrassegni OMR disponibili
      nome contrassegno OMR Descrizione
      Vuoto Lascia uno spazio uguale al valore di frequenza OMR, oltre al valore di altezza OMR.
      Fascicola Indica che il gruppo corrente di pagine deve essere inserito in busta. In genere, questo contrassegno viene visualizzato solo sul primo o sull'ultimo foglio di un gruppo di pagine.
      Alimentatore Definisce la posizione di un contrassegno per la stazione di alimentazione. Possono essere presenti più occorrenze di questo contrassegno.
      Gate Utilizzato a volte per contrassegnare l'inizio di un set OMR. Se richiesto, questo contrassegno è sempre presente.
      Parità Utilizzata per portare il numero totale di barre fino alla parità richiesta, sia essa pari o dispari.
      Sicurezza Utilizzato a volte per contrassegnare la fine di un set OMR. Se richiesto, questo contrassegno è sempre presente.
      Sequenza Consente di visualizzare una sequenza utilizzando da una a tre barre o da una a quattro barre.
      Nullo Lascia uno spazio uguale al valore della frequenza OMR.
    3. Nella sezione Configurazione OMR della finestra Aggiungi OMR, selezionare innanzitutto le proprie unità di misura. Immettere i valori numerici nei campi Altezza e Lunghezza per definire l'altezza e la larghezza di ciascun contrassegno OMR. Immettere un valore numerico nel campo Frequenza per definire la distanza tra ciascun contrassegno OMR.
    4. Nella sezione Parità, specificare se l'insertore utilizza la verifica di parità Dispari o Pari.
    5. Selezionare la fascicolazione Prima pagina o Ultima pagina.
    6. Selezionando un tipo di barra della sequenza, utilizzare la sezione Intervallo sequenza per specificare da 1 a 7 per tre barre o da 1 a 15 per cinque barre.
    7. Se viene selezionato un tipo di barra della sequenza, utilizzare la sezione Sequenza per definire l'ordine dei bit delle barre della sequenza. Selezionare Su per stampare le barre nell'ordine 1, 2, 4 (tre barre) o nell'ordine 1, 2, 4, 8 (quattro barre). Selezionare Giù per stampare le barre nell'ordine 4, 2, 1 o nell'ordine 8, 4, 2, 1.
      Se la sequenza è Su, la barra in prima posizione rappresenta 1, la barra in seconda posizione rappresenta 2, le barre in prima e seconda posizione rappresentano 3, la barra in quarta posizione rappresenta 4, le barre in prima e quarta posizione rappresentano 5 e così via.
    8. Dopo aver definito il contenuto OMR e la struttura, fare clic su Salva, quindi su Annulla per tornare alla finestra di configurazione OMR principale.
  8. Utilizzare il campo Inserti per selezionare un set fisso di inserti per un intero lavoro. Inserire 0 o 1 per specificare quali sono gli inserti che l'insertore deve inserire per ciascun documento di un lavoro. Ad esempio, su un insertore a sei stazioni, con stazioni numerate da uno a sei, se si desidera aggiungere gli inserti due e quattro, è necessario inserire il valore 010100 nel campo Inserti.
  9. Fare clic su Ricoh Preview per verificare che il contrassegno OMR sia dotato della struttura e della disposizione desiderate.
  10. Facoltativo: è possibile modificare la definizione OMR facendo doppio clic sulla relativa casella oppure facendo clic con il pulsante destro del mouse sulla casella e selezionando Modifica.
  11. Al momento del salvataggio di tutti i miglioramenti apportati al file PDF, compresa la definizione del nuovo contrassegno OMR, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.
    Suggerimento:
    • Quando si salva una configurazione OMR, la definizione OMR viene salvata in un file di configurazione OMR nella directory InfoPrint della directory dei dati dell'applicazione. Quando viene applicato un markup a un file PDF, vengono aggiunti contrassegni OMR e viene salvato un file di controllo, la configurazione OMR viene salvata anche nel file di controllo. Viene specificato il file di controllo in un'operazione BuildPDFFromDocuments. Non è necessario spostare il file di configurazione OMR in una directory accessibile a RICOH ProcessDirector, ma è possibile spostare il file di configurazione OMR in un altro computer utilizzato dal Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, se si desidera condividere la configurazione con altri utenti.
  12. Durante l'operazione BuildPDFFromDocuments di RICOH ProcessDirector, specificare il nome e la posizione del file di controllo contenente la definizione del contrassegno OMR.

1.2.4.32.7.14.3 Aggiunta di un'immagine a un file PDF

È possibile aggiungere al file PDF immagini JPEG come un logo o un messaggio pubblicitario. Per limitare il posizionamento di un'immagine a determinate pagine in ciascun gruppo di pagine, specificare una regola o immettere i numeri delle pagine. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat è in grado di elaborare solo file JPEG in formato RGB; il formato CMYK non è supportato.

Per aggiungere un'immagine:

  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e caricare un file di controllo contenente un gruppo di pagine oppure definire un gruppo di pagine.
  2. Utilizzare il pulsante sinistro del mouse per tracciare un riquadro nell'area in cui si desidera stampare l'immagine. È anche possibile posizionare un'immagine su un riquadro di markup di un'area nascosta.
    Nota: L'immagine non viene ridimensionata in modo che corrisponda perfettamente alle dimensioni del riquadro. Tracciando un riquadro con le dimensioni approssimative dell'immagine, è possibile visualizzarne la posizione relativa a tutti i markup aggiunti al file PDF.
  3. Fare clic su Aggiungi immagine.
  4. Utilizzare la sezione Posizione della finestra di definizione per modificare il posizionamento dell'immagine, inserendo nuove coordinate orizzontali e verticali. Queste coordinate consentono di specificare la distanza tra l'angolo in alto a sinistra della pagina e quello in alto a sinistra dell'immagine.
    Nota: La larghezza e l' altezza possono alterare le dimensioni del riquadro di markup ma non influiscono sulla posizione o le dimensioni dell'immagine.
  5. Immettere un Nome per l'immagine. Non utilizzare spazi o caratteri speciali (come @, #, $ o %). È possibile utilizzare punti e caratteri di sottolineatura.
  6. Per specificare le pagine sulle quali inserire l'immagine, utilizzare la sezione Condizioni di posizionamento. Eseguire una delle seguenti operazioni:
    • Selezionare Pagine basate su una regola, quindi selezionare una regola dall'elenco a discesa. La regola predefinita è Tutte le pagine. Inoltre, è possibile:
      • Fare clic sull'icona Icona di aggiunta del contenuto per stabilire una nuova regola.
      • Fare clic sull'icona Icona Gestione regole per accedere alla funzione Gestione regole.
    • Selezionare Specifica pagine e immettere le pagine in tutti i gruppi di pagine desiderati. È possibile:
      • Per separare la pagina iniziale da quella finale in un intervallo di pagine, utilizzare un trattino.
      • Utilizzare una virgola per separare selezioni di pagine.
      • Immettere n per specificare l'ultima pagina.

        Esempio: un file PDF è composto da due gruppi di pagine. Il primo gruppo è composto da quattro pagine, mentre il secondo da sette pagine. Specificando un valore di 3–n, verranno contrassegnate le pagine 3–4 nel primo gruppo di pagine e le pagine 3–7 nel secondo gruppo.

        .
  7. Se l'immagine in corso di definizione esiste in un percorso di file accessibile, selezionare Sfoglia, fare clic sul file immagine JPEG da aggiungere al file PDF, quindi fare clic su Apri. Quando questa definizione dell'immagine viene salvata in un file di controllo, il file immagine viene integrato nel file di controllo. Non è necessario copiare l'immagine in una directory accessibile a un server RICOH ProcessDirector.

    Invece di integrare il file immagine in un file di controllo, è possibile inserire il nome e la posizione del file immagine a cui RICOH ProcessDirector può accedere quando l'operazione BuildPDFFromDocuments elabora i file PDF. Se vengono specificati una posizione e un nome del file immagine che Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat non è in grado di trovare, viene visualizzato un messaggio ad indicare che l'immagine non è stata trovata. Se si desidera utilizzare il nome e il percorso del file immagine per il server RICOH ProcessDirector, selezionare ; in caso contrario, selezionare No.

    Per specificare una posizione della directory accessibile a RICOH ProcessDirector, immettere il percorso completo della directory e il nome del file (ad esempio, /aiw/aiw1/images/myimage.jpg). Se RICOH ProcessDirector non riesce a individuare il file immagine quando elabora un file PDF, il lavoro non ha esito positivo nell'operazione BuildPDFFromDocuments.

  8. Fare clic su OK per creare la configurazione dell'immagine.
  9. Facoltativo: fare clic su Ricoh Anteprima per verificare che l'immagine sia posizionata sulla pagina nel modo previsto.
  10. Facoltativo: è possibile modificare la definizione dell'immagine facendo doppio clic sul relativo riquadro oppure facendo clic con il pulsante destro del mouse sul riquadro e selezionando Modifica.
  11. Al momento del salvataggio di tutti i miglioramenti apportati al file PDF, compresa la definizione della nuova immagine, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.
  12. Durante l'operazione BuildPDFFromDocuments di RICOH ProcessDirector, specificare il nome e la posizione del file di controllo contenente la definizione dell'immagine.

1.2.4.32.7.14.4 Occultamento di un'area in un file PDF

Per nascondere un'area del file PDF, definire un blocco con copertina per impedire la visualizzazione o la stampa di una specifica area della pagina, durante l'elaborazione di un file PDF di produzione in RICOH ProcessDirector. Per limitare il posizionamento di un'area nascosta a determinate pagine in ciascun gruppo di pagine, stabilire una regola o immettere i numeri delle pagine.
In genere, vengono nascoste quelle aree all'interno di un file PDF che contengono immagini, testo, codici a barre o altri tipi di contrassegni ottici che non sono più necessari. Ad esempio, se si desidera sostituire un contrassegno ottico esistente con un codice a barre Datamatrix più piccolo, è necessario tracciare un riquadro nell'area contenente i contrassegni precedenti in modo da nasconderli. Quindi, viene posizionato un nuovo codice a barre Datamatrix sulla parte superiore dell'area nascosta. Quando RICOH ProcessDirector elabora un file PDF con un'area nascosta, blocca l'applicazione di qualsiasi tipo di inchiostro sull'area, in modo che l'area nascosta risulti dello stesso colore dei supporti di stampa. Quando RICOH ProcessDirector applica il markup a un file PDF, l'operazione BuildPDFFromDocuments viene applicata a tutte le aree nascoste prima dell'applicazione di altri markup.

Per nascondere un'area:

  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e caricare un file di controllo contenente un gruppo di pagine oppure definire un gruppo di pagine.
  2. Utilizzare il pulsante sinistro del mouse per tracciare un riquadro attorno all'area del file PDF che si desidera nascondere.
  3. Fare clic su Nascondi area.
  4. Facoltativo: per modificare la posizione e le dimensioni dell'area nascosta, utilizzare la sezione Posizione della finestra di definizione. Le coordinate orizzontali e verticali consentono di specificare la distanza tra l'angolo in alto a sinistra della pagina e quello in alto a sinistra dell'area nascosta. La larghezza e l' altezza specificano le dimensioni dell'area nascosta.
  5. Immettere un Nome per l'area nascosta. Non utilizzare spazi o caratteri speciali (come @, #, $ o %). È possibile utilizzare punti e caratteri di sottolineatura.
  6. Per specificare le pagine sulle quali inserire l'area nascosta, utilizzare la sezione Condizioni di posizionamento. Eseguire una delle seguenti operazioni:
    • Selezionare Pagine basate su una regola, quindi selezionare una regola dall'elenco a discesa. La regola predefinita è Tutte le pagine. Inoltre, è possibile:
      • Fare clic sull'icona Icona di aggiunta del contenuto per stabilire una nuova regola.
      • Fare clic sull'icona Icona Gestione regole per accedere alla funzione Gestione regole.
    • Selezionare Specifica pagine e immettere le pagine in tutti i gruppi di pagine desiderati. È possibile:
      • Per separare la pagina iniziale da quella finale in un intervallo di pagine, utilizzare un trattino.
      • Utilizzare una virgola per separare selezioni di pagine.
      • Immettere n per specificare l'ultima pagina.

        Esempio: un file PDF è composto da due gruppi di pagine. Il primo gruppo è composto da quattro pagine, mentre il secondo da sette pagine. Specificando un valore di 3–n, verranno contrassegnate le pagine 3–4 nel primo gruppo di pagine e le pagine 3–7 nel secondo gruppo.

        .
  7. Fare clic su OK per creare la definizione dell'area nascosta.
  8. Fare clic su Ricoh Anteprima per verificare che l'area nascosta sia posizionata all'interno della pagina nel modo previsto.
  9. Facoltativo: è possibile modificare la definizione dell'area nascosta facendo doppio clic sul relativo riquadro oppure facendo clic con il pulsante destro del mouse sul riquadro e selezionando Modifica.
  10. Al momento del salvataggio di tutti i miglioramenti apportati al file PDF, compresa la definizione della nuova area nascosta, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.
  11. Durante l'operazione BuildPDFFromDocuments di RICOH ProcessDirector, specificare il nome e la posizione del file di controllo contenente la definizione dell'area nascosta.

1.2.4.32.7.14.5 Aggiunta di testo a un file PDF

In un file PDF è possibile aggiungere un testo fisso o variabile. Inoltre, è possibile combinare testo fisso e variabile nella stessa casella di testo. Il testo fisso è quello che viene digitato. Il testo variabile è costituito dai dati delle proprietà del documento, del lavoro o delle statistiche.
Per aggiungere il testo:
  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e caricare un file di controllo contenente un gruppo di pagine oppure definire un gruppo di pagine.
  2. Utilizzare il pulsante sinistro del mouse per tracciare un riquadro nell'area in cui si desidera aggiungere il testo.
    Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat utilizza l'angolo in alto a sinistra della casella di testo per posizionare il testo. Il testo specificato viene stampato nelle dimensioni indicate, anche se il testo non corrisponde perfettamente alle dimensioni della casella.
  3. Fare clic su Aggiungi testo.
  4. Facoltativo: utilizzare la sezione Posizione della finestra di definizione per modificare il posizionamento del testo, inserendo nuove coordinate orizzontali e verticali. Queste coordinate consentono di specificare la distanza tra l'angolo in alto a sinistra della pagina e quello in alto a sinistra della casella di testo.
    Nota: La larghezza e l' altezza possono alterare le dimensioni del riquadro di markup ma non influiscono sulla posizione o le dimensioni del testo.
  5. Immettere un Nome per la casella di testo. Non utilizzare spazi o caratteri speciali nel nome (come @, #, $ o %). È possibile utilizzare punti e caratteri di sottolineatura.
  6. Selezionare un valore nell'elenco a discesa Allinea con il testo racchiuso:
    • Se si desidera allineare il testo che si sta aggiungendo con la prima occorrenza del testo esistente racchiuso nel riquadro delineato, selezionare Prima occorrenza. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat mantiene tale posizione ogni volta che aggiunge un testo.
    • Se si desidera allineare il testo che si sta aggiungendo con ogni occorrenza del testo esistente racchiuso nel riquadro delineato, selezionare Ogni occorrenza.
    • Se si desidera allineare il testo, utilizzare il valore predefinito Disabilitato.
    L'allineamento di un nuovo testo con il testo racchiuso rappresenta il metodo più preciso per sostituire il testo esistente.
      Nota:
    • La funzione Allinea con il testo racchiuso consente una precisione maggiore se il nuovo testo e quello esistente presentano lo stesso tipo di carattere. Se i caratteri sono diversi, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat allinea tutte le linee base dei caratteri.

    • Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat allinea sempre la prima riga del nuovo testo con la prima del testo esistente.

    • Se il testo racchiuso non è giustificato a sinistra, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat allinea il nuovo testo con la riga più esterna a sinistra del testo esistente.

  7. Selezionare Rotazione in senso orario (gradi). Il punto di riferimento per la rotazione di una casella di testo corrisponde al relativo angolo in alto a sinistra.
  8. Per specificare le pagine sulle quali inserire il testo, utilizzare la sezione Condizioni di posizionamento. Eseguire una delle seguenti operazioni:
    • Selezionare Pagine basate su una regola, quindi selezionare una regola dall'elenco a discesa. La regola predefinita è Tutte le pagine. Inoltre, è possibile:
      • Fare clic sull'icona Icona di aggiunta del contenuto per stabilire una nuova regola.
      • Fare clic sull'icona Icona Gestione regole per accedere alla funzione Gestione regole.
    • Selezionare Specifica pagine e immettere le pagine in tutti i gruppi di pagine desiderati. È possibile:
      • Per separare la pagina iniziale da quella finale in un intervallo di pagine, utilizzare un trattino.
      • Utilizzare una virgola per separare selezioni di pagine.
      • Immettere n per specificare l'ultima pagina.

        Esempio: un file PDF è composto da due gruppi di pagine. Il primo gruppo è composto da quattro pagine, mentre il secondo da sette pagine. Specificando un valore di 3–n, verranno contrassegnate le pagine 3–4 nel primo gruppo di pagine e le pagine 3–7 nel secondo gruppo.

  9. Utilizzare la scheda Carattere per selezionare il carattere, le dimensioni e il colore.
    L'elenco a discesa relativo ai caratteri comprende tutti i caratteri disponibili per Adobe Acrobat ad eccezione di quelli non consentiti per i file PDF.
      Nota:
    • Per rendere disponibile un carattere in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, installarlo nella cartella Caratteri di Windows.
    • Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat non supporta formati lettera diversi, tra cui lettere legate o inclinate e formati che variano in base alla posizione all'interno di una parola. Il rendering delle lingue da destra a sinistra, come l'ebraico o l'arabo, non è corretto. Tuttavia, l'elenco a discesa relativo ai caratteri consente di visualizzare tutti i caratteri nella cartella Caratteri di Windows, compresi i caratteri per lingue da destra a sinistra e i caratteri con formati lettera diversi non supportati.
    • In caso di aggiunta di un carattere al file di controllo, è responsabilità dell'utente verificare la correttezza del carattere concesso in licenza per tutte le macchine che utilizzano il file di controllo per l'elaborazione di un documento PDF.
  10. Definire il contenuto del testo da aggiungere:
    1. Selezionare il primo Tipo di contenuto dall'elenco a discesa. Per la definizione del contenuto del testo, è possibile scegliere tutti i tipi di contenuto desiderati, tra quelli riportati di seguito:
      Tipi di contenuto del markup di testo
      Tipo di contenuto Descrizione
      Testo Immettere il testo da stampare.
      Proprietà documento Selezionare una proprietà del documento di cui si desidera stampare il valore.
      Proprietà lavoro Selezionare una proprietà del lavoro di cui si desidera stampare il valore.
      Interruzione di riga Selezionare questo tipo di contenuto per forzare un'interruzione di riga. L'interruzione si verifica dopo l'ultimo carattere di qualsiasi contenuto di testo precedente.
      Statistica Selezionare una statistica di cui si desidera stampare il valore.
      Script Selezionare questa opzione solo sotto la supervisione del proprio rappresentante di assistenza software.
    2. Selezionare il valore del contenuto. Nell'elenco a discesa sono disponibili i valori per il Tipo di contenuto selezionato.
    3. Facoltativo: è possibile applicare le regole del modificatore di testo al valore del tipo di contenuto relativo a una proprietà del documento, del lavoro o della statistica del lavoro. Fare clic sull'icona Icona di modifica per definire una o più regole del modificatore di testo al fine di ottenere il valore desiderato.
    4. Immettere il testo nel campo Testo da modificare. RICOH ProcessDirector genera o estrae le statistiche e le proprietà, mentre elabora ciascun gruppo di pagine nei file PDF di produzione. Poiché tali valori non sono disponibili nel Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, è necessario immettere un valore di testo rappresentativo dei valori elaborati da RICOH ProcessDirector. La regola del modificatore è un modello applicato a tutti i valori del tipo di contenuto selezionato. Ad esempio, potrebbe essere necessario stampare solo le ultime quattro cifre del numero di una carta di credito, ma all'interno di una proprietà documento è stato memorizzato il numero completo. Viene selezionata l'opzione Proprietà documento come Tipo di contenuto, quindi viene selezionata la proprietà del documento della carta di credito come Valore del contenuto. Vengono definite due regole del modificatore del testo Rimuovi carattere, per rimuovere trattini e spazi dal numero in modo da renderli tutti uniformi, quindi viene definita una regola Stringa secondaria per posizione per conservare solo le ultime quattro cifre. Non è necessario conoscere ogni singolo valore di una proprietà di documento per creare le regole del modificatore, ma solo i formati possibili per i file PDF.
    5. Scegliere uno dei seguenti modificatori:

      Modificatori del contenuto
      Modificatore Azione
      Rimuovi carattere Immettere un carattere o un carattere vuoto (utilizzare la barra spaziatrice per immettere un carattere vuoto) che si desidera rimuovere dal valore. Il carattere è sensibile al maiuscolo/minuscolo. Quindi, selezionare uno di questi pulsanti:
      • Rimuovi tutte le istanze del carattere

        Il carattere specificato viene rimosso da tutte le posizioni del valore.

        Ad esempio, un numero di conto è: 324-1443255-11. È possibile immettere - per rimuovere tutti i caratteri - dal valore, che produce 324144325511.

      • Rimuovi caratteri iniziali

        Il carattere specificato viene rimosso dall'inizio del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dall'inizio del valore.

      • Rimuovi caratteri finali

        Il carattere specificato viene rimosso dalla fine del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dalla fine del valore.

      • Rimuovi caratteri iniziali e finali

        Il carattere specificato viene rimosso dall'inizio e dalla fine del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dall'inizio e dalla fine del valore.

      Stringa secondaria per posizione Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco Inizio da. Selezionare un numero per l'opzione Prima posizione, per indicare la posizione del primo carattere nel valore del testo. Selezionare un numero per l'opzione Numero da mantenere, per indicare il numero di caratteri mantenuto.
      Stringa secondaria per delimitatore Digitare un carattere o un carattere vuoto nel campo Delimitatore, per indicare il punto in cui il valore del testo viene suddiviso in segmenti della stringa separati. Il carattere e la stringa di testo sono sensibili alla distinzione tra maiuscole e minuscole.

      Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco a discesa Inizio da.

      Selezionare un numero per l'opzione Prima posizione, per definire la posizione del delimitatore nella stringa di testo.

      Selezionare un numero per l'opzione Numero da mantenere, per definire il numero di segmenti della stringa del testo da mantenere.

      Questi esempi mostrano la modalità di selezione dei segmenti della stringa del testo mediante la specifica di un delimitatore:

      • Per il numero di account 324-1443255-11, è possibile utilizzare - come delimitatore per la suddivisione del valore in tre stringhe di testo: 324, 1443255 e 11. Selezionare Inizio della riga. Per selezionare la seconda e la terza stringa (1443255 e 11), selezionare 2 per entrambe le opzioni Prima posizione e Numero da mantenere.

      • Per l'indirizzo di posta Eldorado Springs CO 80025, è possibile selezionare un carattere vuoto come delimitatore per suddividere il valore in quattro stringhe di testo: Eldorado, Springs, CO e 80025. Selezionare Fine della riga.

        • Per scegliere il codice postale, selezionare 1 per entrambe le opzioni prima posizione e Numero da mantenere.

        • Per scegliere lo stato, selezionare 2 per Prima posizione e 1 per Numero da mantenere.

        • Per scegliere la città, selezionare 3 per Prima posizione e 10 per Numero da mantenere. Specificando 10 per Numero da mantenere, è possibile selezionare i nomi delle città con massimo dieci parole.

      Riempi con carattere Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco Riempi con carattere. Immettere un carattere o un carattere vuoto come carattere di riempimento nel campo Carattere di riempimento.

      Immettere un numero nel campo Lunghezza minima del testo riempito, per definire la lunghezza minima della stringa di testo. Se il numero di caratteri nella stringa di testo è inferiore alla lunghezza minima, vengono aggiunti caratteri di riempimento per far coincidere la stringa di testo alla lunghezza minima.

  11. Fare clic su Icona di aggiunta della proprietà del documento per aggiungere una nuova riga di definizione del contenuto. Dopo aver aggiunto tutti i tipi di contenuto e le regole del modificatore al testo che viene aggiunto al file PDF, è possibile inserire un segno di spunta nel riquadro accanto a un tipo di contenuto e utilizzare le icone su e giù per riordinare il contenuto. Utilizzare l'icona Icona del cestino per eliminare il contenuto selezionato.
  12. Se si definiscono più righe di testo e si desidera che Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat rimuova le righe che contengono solo spazi vuoti, fare clic sulla casella di controllo Rimuovi le righe vuote per selezionarla.
  13. Fare clic su OK per creare la configurazione del testo.
  14. Fare clic su Ricoh Anteprima per verificare che il contenuto e la pagina del testo siano posizionati nel modo previsto.
  15. Facoltativo: per modificare la definizione del testo, fare doppio clic sulla relativa casella oppure fare clic con il pulsante destro del mouse sulla casella e selezionare Modifica.
  16. Al momento del salvataggio di tutti i miglioramenti apportati al file PDF, compresa la definizione del nuovo testo, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.
  17. Spostare il file di controllo su una posizione di directory accessibile a RICOH ProcessDirector.
  18. Durante l'operazione BuildPDFFromDocuments di RICOH ProcessDirector, specificare il nome e la posizione del file di controllo contenente la definizione del testo.

1.2.4.32.7.15 Utilizzo degli inserimenti di pagina

La finestra di dialogo Gestione inserimenti mostra informazioni sugli inserimenti di pagina da altri file PDF. È possibile aggiungere, modificare ed eliminare gli inserimenti di pagina. È anche possibile impostare l'ordine in base al quale RICOH ProcessDirector aggiunge gli inserimenti nei documenti in un lavoro quando viene eseguita l'operazione BuildPDFFromDocuments.

La finestra di dialogo Gestione inserimenti fornisce le seguenti informazioni per ciascun inserimento di pagina:

  • La colonna File PDF mostra il percorso di directory del file PDF sul server primario RICOH ProcessDirector.

  • La colonna Posizione inserimento indica se le pagine vengono inserite prima o dopo le pagine nei documenti.

  • La colonna Pagine indica quali pagine di ciascun file PDF vengono inserite.

  • La colonna Regola mostra il nome della regola utilizzata da RICOH ProcessDirector per determinare quali documenti in un lavoro ricevono gli inserimenti quando viene eseguita l'operazione BuildPDFFromDocuments.

  • La colonna Lati mostra se l'inserimento è su un lato solo, su due lati, rovesciato, oppure se l'impostazione viene ereditata dal lavoro.

Per aggiungere un inserimento di pagina, fare clic sull'icona Icona di aggiunta.

Per utilizzare un inserimento di pagina, selezionarlo. Fare clic sull'icona Icona di modifica per modificare l'inserimento di pagina o l'icona Icona del cestino per eliminarla.

RICOH ProcessDirector aggiunge gli inserimenti nei documenti in un lavoro nell'ordine in cui appaiono nell'elenco Gestione inserimenti, dall'alto verso il basso.

Per modificare l'ordine in cui gli inserimenti vengono aggiunti ai documenti, selezionare un inserimento. Fare clic sull'icona Icona freccia in alto o sull'icona Icona freccia in basso per spostare l'inserimento in alto o in basso nell'elenco.

1.2.4.32.7.15.1 Inserimento di pagine da altri file PDF

In un file PDF, è possibile inserire le pagine di altri file PDF prima di ogni documento corrispondente alle condizioni di posizionamento, dopo ogni documento corrispondente alle condizioni di posizionamento o entrambe. Le pagine inserite aumentano il numero di pagine in ciascun documento ed è possibile applicarvi markup.

Per inserire pagine da altri file PDF:

  1. Open a PDF file in Adobe Acrobat Professional and either load a control file that contains page groups or define page groups.
  2. Fare clic su Ricoh Gestisci inserimenti.
  3. Fare clic sul pulsante Icona di aggiunta del contenuto.
  4. Specificare il primo file PDF con le pagine che si desidera inserire:
    • Se è possibile accedere al file, fare clic su Sfoglia nella sezione File da inserire. Accedere al file. Selezionare il file e fare clic su Apri.
    • Se non è possibile accedere al file, digitare il percorso di directory completo del file sul server primario RICOH ProcessDirector.

      Ad esempio, immettere /aiw/aiw1/insertpages/insert1.pdf in un sistema basato su Unix o C:\aiw\aiw1\insertpages\insert1.pdf in Windows.

      Accertarsi che RICOH ProcessDirector possa accedere al file quando viene eseguita l'operazione BuildPDFFromDocuments.

  5. Per inserire tutte le pagine nel file, fare clic sul pulsante di opzione Tutte le pagine.

    Per specificare le pagine per l'inserimento, fare clic sul pulsante di opzione Pagine specifiche e digitare la selezione di pagine.

    • Per separare la pagina iniziale da quella finale in un intervallo di pagine, utilizzare un trattino.
    • Utilizzare una virgola per separare selezioni di pagine.
    • Immettere n per specificare l'ultima pagina.

      Ad esempio, immettere 8-n,5,2 per inserire le pagine dalla 8 alla fine del file da inserire, seguite dalle pagine 5 e 2.

  6. Nella sezione Posizione di inserimento, scegliere se inserire le pagine prima o dopo le pagine nei documenti corrispondenti alle condizioni di posizionamento specificate.
  7. Nella sezione Condizioni di posizionamento, specificare i documenti che ricevono le pagine inserite:
    • Per inserire le pagine prima o dopo ogni documento nel file PDF aperto, fare clic sul pulsante di opzione Tutti i documenti.
    • Per inserire le pagine prima o dopo alcuni documenti ma non altri, fare clic sul pulsante di opzione Documenti basati su una regola.

      Dall'elenco, scegliere la regola che definisce le condizioni di posizionamento.

      È anche possibile effettuare le seguenti azioni:

      • Per definire una nuova regola, fare clic sull'icona Icona di aggiunta del contenuto.

      • Per passare a Gestione regole, fare clic sull'icona Icona Gestione regole.

      Importante:

      • Le regole personalizzate per gli inserimenti di pagina possono includere condizioni basate sui valori delle proprietà di lavoro, proprietà di documento e statistiche di documento (come Stat.TotalPagesInDocument e Stat.TotalSheetsInDocument).

      • Le condizioni basate sui valori dei trigger condizionali o statistiche di pagina (come Stat.CurrentPageInJob e Stat.CurrentSheetInJob) non funzionano con le regole personalizzate per gli inserimenti di pagina. RICOH ProcessDirector valuta se una regola per gli inserimenti di pagina si applica a un documento prima della valutazione delle informazioni sulle singole pagine in un documento.

      • Regole predefinite, come Tutte le pagine anteriori o Solo l'ultima facciata posteriore, aggiungono inserimenti di pagina a tutti i documenti o a nessun documento. Poiché tali regole non limitano gli inserimenti di pagina a documenti specifici, non utilizzarle per gli inserimenti di pagina.

  8. Nella sezione Lati, è necessario specificare se si desidera stampare l'inserimento su uno o due lati.
    Facciata singola
    L'inserimento viene stampato su un solo lato del foglio.
    Fronte/retro
    L'inserimento viene stampato su entrambi i lati del foglio, ruotando sul lato lungo del foglio.
    Stampa rovesciata
    L'inserimento viene stampato su entrambi i lati del foglio, ruotando sul lato corto del foglio. La parte inferiore del lato anteriore risulterà essere la parte superiore del lato posteriore del foglio.
    Dal lavoro di stampa
    L'inserimento viene stampato sui lati specificati nel lavoro di stampa.
  9. Fare clic su OK.
  10. Per selezionare un altro file PDF e specificare la modalità di inserimento delle pagine, fare clic sull'icona Icona di aggiunta del contenuto. Ripetere le operazioni relative al primo file PDF.

    RICOH ProcessDirector inserisce le pagine dei file PDF nell'ordine in cui i file appaiono nell'elenco Gestione inserimenti, dall'alto verso il basso.

    Ad esempio, un elenco Gestione inserimenti presenta 4 righe. I file PDF forniscono i seguenti inserimenti:

    • La pagina 1 del primo file PDF viene inserita prima di ogni documento nel file PDF aperto.

    • Le pagine 4–6 del secondo file PDF vengono inserite prima di ogni documento.

    • Le pagine 2-4 del terzo file PDF vengono inserite dopo ogni documento.

    • La pagina 3 del quarto file PDF viene inserita dopo ogni documento.

    Il primo documento nel file PDF aperto presenta 6 pagine. Una volta che RICOH ProcessDirector ha aggiunto gli inserimenti, il primo documento presenta 14 pagine, nell'ordine seguente:
    • Pagina 1 del primo file PDF

    • Pagine 4–6 del secondo file PDF

    • Pagine 1–6 del documento originale

    • Pagine 2-4 del terzo file PDF

    • Pagina 3 del quarto file PDF

  11. Per modificare l'ordine utilizzato da RICOH ProcessDirector per l'inserimento delle pagine nei documenti, selezionare una riga nell'elenco Gestione inserimenti. Per spostare la riga in alto o in basso nell'elenco, fare clic sull'icona Icona freccia in alto icon or the Icona freccia in basso.
  12. Una volta aggiunti i file PDF all'elenco, fare clic su OK.
  13. Facoltativo: Per verificare che le pagine siano state inserite nel modo previsto, fare clic su Ricoh Anteprima.

    Quando si visualizza in anteprima un file PDF con inserimenti, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat controlla se i file PDF si trovano nel percorso di directory specificato nell'elenco Gestione inserimenti.

    • In questo caso, le pagine vengono inserite dai file PDF in tali percorsi di directory.

    • In caso contrario, le pagine vengono inserite dai file PDF incorporati nel file di controllo.

    Se Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat non è in grado di trovare un file PDF incorporato, la funzione di anteprima visualizza un messaggio di avviso e continua l'esecuzione senza inserire le pagine.

  14. Al momento del salvataggio di tutti i miglioramenti apportati al file PDF, compresi gli inserimenti delle nuove pagine, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.

    Nel file di controllo, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat incorpora i file PDF ai quali può accedere.

    Se i file PDF sono incorporati, non è necessario copiarli in una directory accessibile su un server RICOH ProcessDirector.

    Ogni volta che si salva il file di controllo, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat tenta di sostituire ogni file PDF incorporato con il file nel percorso di directory indicato nell'elenco Gestione inserimenti.

  15. Durante l'operazione RICOH ProcessDirector BuildPDFFromDocuments, specificare il nome e la posizione del file di controllo contenente le pagine da inserire.

    Quando un lavoro con inserimenti da altri file PDF passa all'operazione BuildPDFFromDocuments, RICOH ProcessDirector controlla se i file PDF si trovano nei percorsi di directory specificati.

    • In questo caso, le pagine vengono inserite dai file PDF in tali percorsi di directory.

    • In caso contrario, le pagine vengono inserite dai file PDF incorporati nel file di controllo.

    Se RICOH ProcessDirector non è in grado di trovare un file PDF incorporato, il lavoro passa allo stato di errore. Il lavoro non completa l'operazione BuildPDFFromDocuments finché RICOH ProcessDirector non accede a tutti i file PDF con inserimenti o finché non si rimuovono le istruzioni per l'inserimento delle pagine dal file di controllo.

Esempio

Ciascun documento in un file PDF contiene da 1 a 3 pagine. Si desidera inserire la pagina A alla fine dei documenti con 2 pagine. Si desidera inserire la pagina A e la pagina B alla fine dei documenti con 1 pagina.

  1. Definire una regola denominata TotalPagesLessThan3 con 1 condizione:

    Stat.TotalPagesInDocument < 3

  2. Definire un inserimento di pagina per la pagina A e un altro inserimento di pagina per la pagina B.

  3. Per ciascun inserimento di pagina:

    • Fare clic sul pulsante di opzione Dopo i documenti.

    • Fare clic sul pulsante di opzione Documenti basati su una regola e selezionare TotalPagesLessThan3.

  4. Accertarsi che l'inserimento per la pagina A sia sopra l'inserimento per la pagina B nell'elenco Gestione inserimenti.

Se un documento contiene 1 o 2 pagine, RICOH ProcessDirector aggiunge la pagina A. Se il documento ora contiene 2 pagine, RICOH ProcessDirector aggiunge la pagina B dopo la pagina A.

1.2.4.32.7.16 Supporti e finitura

È possibile specificare le opzioni dei supporti e della finitura per il file PDF di esempio in uso, applicandole come eccezioni di pagina alle opzioni dei supporti e della finitura a livello di lavoro specificate per lavori di RICOH ProcessDirector.

È possibile applicare le opzioni dei supporti e della finitura a un intervallo di pagine o a documenti (gruppi di pagine) all'interno di un file PDF. Quando si applicano le opzioni dei supporti e della finitura ai documenti, è possibile utilizzare regole predefinite o personalizzate. Ad esempio, è possibile utilizzare una regola predefinita per stampare la prima pagina di ogni documento su carta Blu. È possibile definire una regola personalizzata in modo che ogni pagina con le parole Membro principale nell'angolo in alto a destra venga stampata su carta Gold.

Le opzioni dei supporti e della finitura specificate con Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat sovrascrivono le opzioni specificate da RICOH ProcessDirector per i lavori.

    Nota:
  • Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat supporta i supporti RICOH ProcessDirector con moduli elettronici. La preferenza Mostra moduli elettronici determina se l'Anteprima debba mostrare l'aspetto dei file di esempio quando i dati vengono combinati ai moduli elettronici definiti per i supporti utilizzati dai file.

È possibile eseguire l'anteprima del file PDF durante l'aggiunta delle opzioni dei supporti e della finitura per verificare che siano state applicate alle pagine desiderate.

Le definizioni dei supporti e della finitura vengono salvate nel file di controllo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. RICOH ProcessDirector utilizza il file di controllo al quale applicare le definizioni per stampare automaticamente i lavori.

1.2.4.32.7.16.1 Gestione delle opzioni di supporti e finitura

Nella finestra di dialogo Supporti e finitura vengono visualizzate le informazioni riguardanti le definizioni dei supporti e della finitura per un file PDF. È possibile modificare ed eliminare le opzioni, selezionare nuovi supporti e opzioni di finitura e impostare l'ordine in cui RICOH ProcessDirector applica le opzioni a un file PDF.

Per ciascuna opzione di supporti e finitura a livello di pagina, nella colonna Intervallo viene visualizzata la selezione di pagine o il nome della regola utilizzata da Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per applicare l'opzione ai documenti nel file PDF. Nella colonna Sostituzione carta vengono visualizzare le opzioni dei supporti e nella colonna Finitura sottoinsieme vengono visualizzate le opzioni di finitura.

Per specificare una nuova opzione dei supporti o della finitura a livello di pagina, fare clic sull'icona di aggiunta Icona di aggiunta.

Per utilizzare un'opzione dei supporti o della finitura a livello di pagina, selezionarla. Fare clic sull'icona Icona di modifica per modificare l'opzione o Icona del cestino per eliminarla.

Per rivedere l'ordine di applicazione delle opzioni dei supporti e della finitura a livello di pagina al file PDF, selezionarne una. Quindi fare clic sulla freccia su o giù per spostarla.

Con Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat le opzioni a livello di pagina vengono applicate al file PDF seguendo l'ordine in cui vengono visualizzate nell'elenco, dall'alto verso il basso. Se in due opzioni a livello di pagina sono specificate selezioni in conflitto per la stessa pagina (ad esempio, due diversi tipi di supporti), Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat applica l'opzione che si trova più in basso nell'elenco.

Ad esempio, nella prima opzione viene specificato il supporto Letter Blu per la prima pagina di ogni documento all'interno del file PDF. Nella seconda opzione viene specificato il supporto Letter Gold per la prima pagina di ogni documento per un membro del Gold Club. Quando si stampa un file PDF, la prima pagina di ogni documento di un membro del Gold Club viene stampata su un supporto Letter Gold. La prima pagina di ogni altro documento viene stampata su un supporto Letter Blu. Se l'opzione del supporto Letter Blu si trova al di sotto di quella del supporto Letter Gold, la prima pagina di ogni documento viene stampata su un supporto Letter Blu. Nessuna pagina iniziale viene stampata su un supporto Letter Gold.

Nota: L'ordine delle opzioni dei supporti non influisce sulla modalità in cui Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat applica le opzioni di finitura e viceversa.

1.2.4.32.7.16.2 Selezione delle opzioni di supporti e finitura

È possibile selezionare le opzioni di supporti e finitura per determinate pagine in ciascun gruppo di pagine, specificando una regola o inserendo il numero di pagine. Ad esempio, è possibile spillare le pagine 1–4 di ciascun gruppo di pagine. Inoltre, è possibile specificare che la prima pagina di ciascun gruppo di pagine venga stampata su carta Gold.
Per selezionare le opzioni di supporti e finitura:
  1. Fare clic su Ricoh Supporti e finitura, quindi selezionare l'icona Icona di aggiunta.
  2. Selezionare un'opzione supporto nell'elenco Sostituzione carta, un'opzione di spillatura nell'elenco Finitura subset.
      Nota:
    • Le opzioni di supporti sono i nomi degli oggetti supporto RICOH ProcessDirector specificati nel file media.zip (o nel file media.xml creato da una versione precedente di RICOH ProcessDirector). Per ulteriori informazioni, vedere l'argomento relativo al caricamento degli oggetti supporto nel sistema della guida o RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti.
  3. Per specificare le pagine per le opzioni supporti o finitura, utilizzare la sezione Condizioni di posizionamento. Eseguire una delle seguenti operazioni:
    • Selezionare Pagine basate su una regola, quindi selezionare una regola dall'elenco. La regola predefinita è Tutte le pagine. Inoltre, è possibile:
      • Definire una nuova regola, fare clic su Icona di aggiunta del contenuto.
      • Passare a Gestione regole, facendo clic su Icona Gestione regole.
    • Selezionare Specifica pagine e immettere le pagine desiderate. Le opzioni supporti e finitura vengono applicate a queste pagine in ciascun gruppo di pagine. È possibile:
      • Per separare la pagina iniziale da quella finale in un intervallo di pagine, utilizzare un trattino.
      • Utilizzare una virgola per separare selezioni di pagine.
      • Immettere n per specificare l'ultima pagina in ciascun gruppo di pagine.

        Ad esempio, un file PDF è composto da due gruppi di pagine. Il primo gruppo è composto da quattro pagine, mentre il secondo da sette pagine. Specificando un valore di 3–n, verranno contrassegnate le pagine 3–4 nel primo gruppo di pagine e le pagine 3–7 nel secondo gruppo.

  4. Fare clic su OK.
    L'opzione specificata viene visualizzata nell'elenco supporti e finitura.
  5. Se si dispone di più opzioni per la sostituzione della carta o la finitura subset, selezionare la nuova opzione. Utilizzare le frecce su e giù per spostarla nella posizione corretta nell'elenco ordinato di opzioni.

    Con Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat le opzioni a livello di pagina vengono applicate al file PDF seguendo l'ordine in cui vengono visualizzate nell'elenco, dall'alto verso il basso. Se in due opzioni a livello di pagina sono specificate selezioni in conflitto per la stessa pagina (ad esempio, due diversi tipi di supporti), Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat applica l'opzione che si trova più in basso nell'elenco.

  6. Per controllare che Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat abbia applicato le opzioni relative a supporti e finitura alle pagine previste:
    1. Fare clic su Ricoh Anteprima.
      Se per la pagina sono state specificate opzioni per supporti e finitura, verrà visualizzata un'annotazione denominata Operazioni di stampa nell'angolo in alto a destra.
    2. Per visualizzare il nome del supporto e l'opzione di finitura, spostare il puntatore del mouse su Operazioni di stampa.

      Ad esempio:

      Supporto = Letter BluSpillatura = In alto a sinistra (#1)

      (#1) indica la sequenza della pagina nell'opzione finitura. Specificando l'opzione di spillatura per le pagine 5–8, la pagina 5 è #1 mentre la pagina 8 è #4.

      In alternativa, fare clic su Commento nella barra degli strumenti di Adobe Acrobat. Nel riquadro Commenti, è possibile visualizzare un commento per ciascuna pagina per la quale sono state specificate opzioni per supporti e finitura.
        Nota:
      • La preferenza Mostra moduli elettronici determina se l'Anteprima debba mostrare l'aspetto dei file di esempio quando i dati vengono combinati ai moduli elettronici definiti per i supporti utilizzati dai file. Impostare la preferenza su per vedere i dati combinati con i moduli.
  7. Al momento del salvataggio di tutti i miglioramenti apportati al file PDF, comprese le nuove opzioni di supporti e finitura, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.
  8. Durante l'operazione BuildPDFFromDocuments di RICOH ProcessDirector, specificare il nome e la posizione del file di controllo contenente le definizioni dei supporti e della finitura.

1.2.4.32.8 Configurazione della Supporto Documenti PDF funzione

Per configurare la funzione Supporto Documenti PDF, impostare l'uso dei documenti nei lavori PDF, e configurare i flussi di lavoro PDF per elaborare i documenti.

Le funzioni in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat consentono di impostare l'uso dei documenti nei lavori PDF. Ad esempio, è possibile definire la procedura di identificazione dei documenti.

Le funzioni nella pagina Flusso di lavoro RICOH ProcessDirector consentono di configurare i flussi di lavoro PDF per elaborare i documenti. Ad esempio, aggiungere le operazioni per l'identificazione dei documenti e la creazione dei file PDF dai documenti. Altre operazioni consentono di ordinare, suddividere, e raggruppare i documenti e estrarre i documenti da un lavoro.

Se i file PDF di produzione vengono elaborati da programmi di modifica dei dati PDF, eseguire le relative operazioni prima delle operazioni che identificano i documenti o dopo le operazioni che creano i file PDF dai documenti.

Se si ottengono risultati inattesi quando si elabora un file PDF 2.0 con un'operazione basata sull'operazione IdentifyPDFDocuments, effettuare una delle operazioni seguenti:

  • Utilizzare la versione del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat fornita con RICOH ProcessDirector versione 3.6 o successiva per aggiornare il file di controllo. Ricordare per copiare il file di controllo nella posizione corretta RICOH ProcessDirector per poterlo usare.
  • Inserire un'operazione basata sul modello di operazione OptimizePDF nel flusso di lavoro prima dell'operazione IdentifyPDFDocuments.

1.2.4.32.8.1 Impostazione per l'uso di documenti nei lavori PDF

Per utilizzare i documenti nei lavori PDF, definire la procedura di identificazione dei documenti, associare i dati nei documenti alle proprietà RICOH ProcessDirector e aggiungere il markup ai documenti. Infine, salvare le informazioni di configurazione in un file di controllo Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

Associare i dati nei documenti alle proprietà del documento fornite con RICOH ProcessDirector o alle proprietà del documento personalizzate definite. Definire le proprietà del documento personalizzate e caricarle su Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat prima dell'associazione dei dati.

    Nota:
  • Questa procedura fornisce istruzioni di configurazione generale. Per istruzioni dettagliate, consultare la relativa sezione.

Per impostare l'uso di documenti nei lavori PDF:
  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e fare clic su Ricoh Seleziona per attivare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
  2. Definire gruppi di pagine, che identificano l'inizio di ciascun documento in un lavoro:
    1. Tracciare un riquadro intorno al testo da utilizzare per definire gruppi di pagine basati su testo oppure tracciare un riquadro in qualsiasi punto per definire gruppi di pagine non basati su testo.
    2. Selezionare Definizione gruppo di pagine nel menu a comparsa.
    3. Selezionare una delle opzioni nell'elenco Gruppi di pagine.
    4. Fare clic su OK.
    5. Fare clic su Ricoh Visualizza Page Group Navigator e verificare che i documenti nel file PDF siano stati definiti correttamente.
  3. Associare i dati nei documenti alle proprietà del documento:
    1. Fare clic con il pulsante sinistro del mouse sull'angolo in alto a sinistra dei dati da acquisire. Trascinare il mouse per tracciare un riquadro intorno ai dati.
      Tracciare un riquadro abbastanza grande che consenta di acquisire l'occorrenza più lunga di dati presenti nei file PDF. Alcuni caratteri all'interno di un file PDF dispongono di un buffer per lo spazio vuoto maggiore rispetto ad altri caratteri.
    2. Selezionare Definisci proprietà del documento dal menu a comparsa.
      Visualizzare i dati acquisiti nell'area Testo selezionato della finestra di dialogo.
    3. Selezionare una proprietà del documento RICOH ProcessDirector dall'elenco Proprietà.
    4. Per specificare le pagine dalle quali estrarre i dati relativi alle proprietà del documento, utilizzare la sessione Condizioni di posizionamento.
      Ad esempio, per estrarre i dati relativi alla proprietà del documento dalla prima pagina di ciascun documento, selezionare Pagine basate su una regola, quindi Solo la prima facciata anteriore.
    5. Fare clic su OK per creare la proprietà del documento.
    6. Selezionare Ricoh Visualizza valori della proprietà del documento e scorrere diversi gruppi di pagine nel file PDF per verificare che in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat sono stati estratti i valori delle proprietà del documento corretti per ciascun gruppo di pagine.
    7. Per associare i dati nei documenti ad un'altra proprietà del documento, ripetere la procedura descritta in precedenza.
  4. Aggiungere markup, come codici a barre, contrassegni OMR, immagini, aree nascoste e testo:
    1. Fare clic con il pulsante sinistro del mouse per specificare l'angolo in alto a sinistra del nuovo markup. Trascinare il mouse per tracciare un riquadro.
      Per le aree nascoste, il riquadro specifica l'area. Per i codici a barre, i contrassegni OMR, le immagini, e il testo, il riquadro specifica l'angolo in alto a sinistra. Il riquadro non specifica l'area che contiene il codice a barre, il contrassegno OMR, l'immagine, o il testo.
    2. Selezionare un'opzione come Aggiungi codice a barre nel menu a comparsa.
    3. Fornire le informazioni richieste.
    4. Fare clic su OK per creare il markup.
  5. Salvare la definizione gruppo di pagine, le proprietà del documento, il markup in un file di controllo:
    1. Fare clic su Ricoh Salva file di controllo.
    2. Denominare il file di controllo o accettare il valore predefinito.
    3. Fare clic su Salva.
      Viene visualizzato un messaggio di conferma.
    4. Fare clic su OK.
  6. Inviare o copiare il file di controllo in una directory sul computer primario accessibile dall'utente del sistema RICOH ProcessDirector.
Quando si creano flussi di lavoro che elaborano lavori PDF contenenti documenti, specificare il nome e la posizione del file di controllo in ogni operazione basata sul modello procedura IdentifyPDFDocuments o BuildPDFFromDocuments.
    Nota:
  • Se si ottengono risultati inattesi quando si elabora un file PDF 2.0 con un'operazione basata sull'operazione IdentifyPDFDocuments, effettuare una delle operazioni seguenti:
    • Utilizzare la versione del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat fornita con RICOH ProcessDirector versione 3.6 o successiva per aggiornare il file di controllo. Ricordare per copiare il file di controllo nella posizione corretta RICOH ProcessDirector per poterlo usare.
    • Inserire un'operazione basata sul modello di operazione OptimizePDF nel flusso di lavoro prima dell'operazione IdentifyPDFDocuments.

1.2.4.32.8.2 Configurazione delle operazioni per l'identificazione dei documenti nei file PDF

Se è stata installata la funzione Supporto Documenti PDF, è possibile aggiungere un'operazione nei flussi di lavoro basata sul modello procedura IdentifyPDFDocuments. Viene specificato il file di controllo del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, contenente le proprietà del documento e le definizioni del raggruppamento di pagine. Quando RICOH ProcessDirector elabora un file PDF utilizzando un flusso di lavoro che include un'operazione IdentifyPDFDocuments, vengono individuati i documenti nel file PDF, quindi vengono estratti i valori delle proprietà del documento.
Le operazioni che consentono di calcolare i valori per le proprietà del documento sono basate sul modello di operazione IdentifyPDFDocuments. La funzione Supporto Documenti PDF e altre funzioni di elaborazione dei documenti forniscono flussi di lavoro contenenti un'operazione IdentifyPDFDocuments. Se si utilizza uno di questi flussi di lavoro forniti o si creano flussi di lavoro personalizzati, è possibile configurare un'operazione IdentifyPDFDocuments nel tipo di lavoro per specificare il nome del file di controllo Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, contenente le definizioni della proprietà del documento.

Se si aggiunge un'operazione IdentifyPDFDocuments a un flusso di lavoro, inserire l'operazione dopo tutte le operazioni di modifica del file PDF. Se si aggiunge un'operazione prima di un'operazione di modifica del file, si possono verificare risultati imprevisti.

Se si ottengono risultati inattesi quando si elabora un file PDF 2.0 con un'operazione basata sull'operazione IdentifyPDFDocuments, effettuare una delle operazioni seguenti:

  • Utilizzare la versione del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat fornita con RICOH ProcessDirector versione 3.6 o successiva per aggiornare il file di controllo. Ricordare per copiare il file di controllo nella posizione corretta RICOH ProcessDirector per poterlo usare.
  • Inserire un'operazione basata sul modello di operazione OptimizePDF nel flusso di lavoro prima dell'operazione IdentifyPDFDocuments.

Per configurare un'operazione di identificazione dei documenti nei file PDF:

  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic con il tasto destro de mouse sul flusso di lavoro contenente l'operazione IdentifyPDFDocuments, quindi selezionare Copia.
  3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  4. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione IdentifyPDFDocuments.
  5. Selezionare Proprietà e, se necessario, modificare le proprietà dell'operazione.
  6. Nella scheda PDF, per la proprietà Identifica file di controllo PDF, digitare il percorso e il nome del file di controllo del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, contenente le informazioni sul raggruppamento di pagine e sulle proprietà del documento nei file PDF elaborati tramite questa operazione oppure utilizzare l'annotazione del simbolo per riferirsi al file di controllo. Questo file è obbligatorio ed è stato creato dal Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat al momento della definizione delle proprietà del documento in un file PDF di esempio tramite il Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. L'estensione predefinita del file di controllo è .ctl.
  7. Fare clic su OK.
  8. Salvare il flusso di lavoro.

1.2.4.32.8.3 Impostazione per l'elaborazione di set di file contenenti documenti PDF e dati

Per elaborare set di file contenenti uno o più documenti in un file PDF e dati aggiuntivi in un file di input ausiliario, impostare una periferica di input che utilizza uno dei metodi batch per i set: Numero di set, Pagine nei set, o Set di tempo. Quindi, configurare un flusso di lavoro PDF. Quando l'operazione IdentifyPDFDocuments viene eseguita, produce un singolo lavoro PDF contenente tutti i singoli documenti. L'operazione include i dati aggiuntivi nel file delle proprietà del documento (DPF) da utilizzare per altre operazioni nel flusso di lavoro.
L'operazione utilizza due proprietà per identificare i dati aggiuntivi:
  • Il valore della proprietà Estensione del file di input ausiliario identifica il file contenente i dati.
  • Il valore della proprietà File di intestazioni identifica il file che specifica quali dati nel file di input ausiliare aggiungere al DPF.

Questa procedura utilizza un esempio per mostrare come elaborare set di file contenenti documenti PDF e dati.

  • Nell'esempio, la compagnia di assicurazioni utilizza un'applicazione per produrre lettere per i clienti. Ogni lettera è presente in un file PDF separato. Le lettere prodotte dall'applicazione non contengono il nome, il numero di telefono, e l'indirizzo e-mail dell'agente per i clienti.
  • Un'applicazione produce file separati da virgole (CSV) con le informazioni dell'agente e altri dati che consentono alla compagnia di comporre e gestire le lettere. Le due applicazioni inviano 100 coppie di file contemporaneamente.
  • Per ottimizzare l'elaborazione delle lettere e aggiungere le informazioni di contatto per gli agenti, la compagnia esegue in batch 50 lettere in un singolo lavoro PDF con 50 file CSV richiesti per leggere i dati dell'agente nel PDF che altre operazioni utilizzano nel flusso di lavoro.

Prima di impostare un flusso di lavoro e una periferica di input:

  • Assicurarsi che i file di input ausiliari soddisfino questi requisiti:
    • La riga di intestazione contiene i nomi di database delle proprietà del documento, separati da virgole, per ogni valore dei dati che si desidera aggiungere al file delle proprietà del documento.
    • Il file presenta una riga di dati per ogni documento nel file PDF associato.
    • Su ciascuna riga di dati, i valori per le proprietà del documento vengono separati da virgole.

    Ad esempio, questo file di input ausiliario viene associato con un file PDF contenente un unico documento. Un file contiene una riga di intestazione e un'unica riga di dati con cinque valori di dati:

    Doc.Custom.AgentName,Doc.Custom.AgentPhone,Doc.Custom.AgentEmail,Region,AgentCodeKelly Lopez,1-800-555-1234,kelly.lopez@insurancebiz.com,Southeast,B475

  • Assicurarsi che le intestazioni per i valori dei dati che si desidera utilizzare nel flusso di lavoro siano definite come proprietà del documento RICOH ProcessDirector.

    Nell'esempio, si desidera utilizzare i valori per Doc.Custom.AgentName, Doc.Custom.AgentPhone, e Doc.Custom.AgentEmail in un'operazione basata sul modello EmailDocuments.

    Definire Doc.Custom.AgentName, Doc.Custom.AgentPhone, e Doc.Custom.AgentEmail come proprietà del documento personalizzate.

      Nota:
    • Consigliamo di far cominciare i nomi delle proprietà del documento personalizzate con Doc.Custom.
    • Se non si desidera utilizzare i valori dei dati nel flusso di lavoro, non occorre definire l'intestazione per i valori dei dati come una proprietà del documento RICOH ProcessDirector. Nell'esempio, non si definiscono AgentRegion e AgentCode come proprietà del documento RICOH ProcessDirector.

  • Creare un file di intestazione che elenca i nomi di database delle proprietà del documento i cui valori si desidera aggiungere al PDF: Ciascun nome proprietà database si presenta su una riga separata.

    Ad esempio, si crea un file headers.txt con questo contenuto:

    Doc.Custom.AgentNameDoc.Custom.AgentPhoneDoc.Custom.AgentEmail

    Quando l'operazione IdentifyPDFDocuments nel flusso di lavoro elabora un set di file nell'esempio, si crea un file delle proprietà del documento con i dati estratti dalla lettera e dai dati provenienti dal file di input ausiliario. Ad esempio, la compagnia ha associato i dati del cliente, come il nome e l'indirizzo e-mail, nella lettera alle proprietà del documento nel file di controllo Identifica PDF. L'operazione IdentifyPDFDocuments crea un DPF con tali valori.

    Doc.Custom.CustomerName Doc.EmailAddress       Doc.Custom.AgentNameDoc.Custom.AgentPhone Doc.Custom.AgentEmailChris Smith            chris.smith@myisp.com  Kelly Lopez1-800-555-1234        kelly.lopez@insurancebiz.com

Per impostare l'elaborazione di set di file contenenti documenti PDF e dati:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello a sinistra, fare clic su Dispositivi Dispositivi di input.
  3. Aggiungere o copiare un dispositivo di input hot folder.

    Ad esempio, fare clic su Aggiungi Hot Folder e denominare la periferica di input PDFInputFromSets.

  4. Su tutte le schede, immettere le proprietà obbligatorie e facoltative che occorre adeguare al proprio ambiente.
  5. Fare clic sulla scheda Generale.
  6. Per la proprietà Flusso di lavoro secondario, selezionare il nome del flusso di lavoro modificato per elaborare set di file.

    Ad esempio, selezionare PDFDocumentsFromSets.

    Se è stato creato un nuovo flusso di lavoro, utilizzare il valore predefinito. Una volta salvato il nuovo flusso di lavoro, visualizzare le proprietà per la periferica di input e selezionare il flusso di lavoro come valore di questa proprietà.

  7. Fare clic sulla scheda Batch.
  8. Per la proprietà Metodo batch, selezionare Numero di set, Pagine nei set, o Set di tempo.
  9. Specificare i valori per le altre proprietà associate con il metodo batch selezionato.

    Ad esempio, si desidera eseguire il batch della periferica di input e inoltrare i file al flusso di lavoro dopo la ricezione di 50 set di file PDF e file CSV. Per la proprietà Numero di file da eseguire in batch, immettere 50.

  10. Specificare un valore per la proprietà Modello corrispondente per le impostazioni, o utilizzo del valore predefinito:
    (.+?)\.[^.]*$|$

    Il valore predefinito indica a RICOH ProcessDirector di aggiungere i file i cui nomi sono identici ad eccezione delle estensioni dello stesso set.

    Ad esempio:

    customer_1.pdfcustomer_1.csv

  11. Per la proprietà Modelli dati, immettere: .*pdf$
  12. Immettere i valori della proprietà per il modello file che identifica un file di input ausiliario.

    Ad esempio, digita tali valori per un file di input ausiliario con l'estensione di un file CSV:

    • Modello file: .*csv$
    • Utilizzo file di spool: auxinput
    • Tipo file di spool: csv
    • Modello di file obbligatorio:
    • Sequenza modello di file: 1

    RICOH ProcessDirector consente di utilizzare qualsiasi valore per la proprietà Utilizzo file di spool che non sia una parola chiave di RICOH ProcessDirector. Le parole chiave includono control, overrrides e print.

  13. Fare clic su Aggiungi.
  14. Quando si termina di impostare i valori per la proprietà per il dispositivo di input, fare clic su OK.
  15. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro.
  16. Aprire un flusso di lavoro che si desidera modificare oppure creare un nuovo flusso di lavoro.

    Ad esempio, copiare e modificare il flusso di lavoro EnhancePDFDocuments fornito. Denominare il flusso di lavoro copiato PDFDocumentsFromSets.

  17. Aggiungere o modificare un'operazione basata sul modello di operazione IdentifyPDFDocuments.
  18. Impostare i valori per le proprietà dell'operazione IdentifyPDFDocuments:
    1. Per la proprietà Identifica file di controllo PDF, specificare il percorso completo o il nome simbolico del file di controllo creato utilizzando Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

      Il file di controllo Identifica PDF predefinito definisce ciascun file PDF come un unico documento. Utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per creare un file di controllo personalizzato se:

      • I file PDF contengono due o più documenti.
      • Si desidera aggiungere markup ai documenti.
      • Si desidera associare i dati nei documenti alle proprietà del documento.

    2. Per la proprietà Estensione del file di input ausiliario, immettere l'estensione dei file di input ausiliario.

      Assicurarsi che questo valore venga associato al valore della proprietà Tipo file di spool per il modello di file di input ausiliario definito sul dispositivo di input

      Nell'esempio, i file di input ausiliario presentano un'estensione CSV. Immettere: csv

    3. Per la proprietà File di intestazioni, immettere il percorso completo e il nome del file che elenca quali valori copiare dal file di input ausiliario al DPF.

      Ad esempio, immettere /aiw/aiw1/aux_input/headers.txt (Linux) o C:\aiw\aiw1\aux_input\headers.txt (Windows).

  19. Effettuare ulteriori modifiche al flusso di lavoro, come necessario.
  20. Salvare il flusso di lavoro.
  21. Verificare la periferica di input e il flusso di lavoro:
    1. Abilitare il flusso di lavoro.
    2. Abilitare e collegare il dispositivo di input che invia processi sul flusso di lavoro.
    3. Inviare le impostazioni dei file PDF e CSF alla periferica di input finché non si raggiunge il limite in cui la periferica di input esegue il batch dei file e li invia al flusso di lavoro.
      Per l'esempio della periferica di input, inviare 50 set di file PDF e CSV.
Quando l'operazione IdentifyPDFDocuments viene eseguita, si genera questo output:
  • Un unico file PDF con tutti i documenti da tutti i set.
  • Una directory sets che contiene una sottodirectory per ciascun set di file.
  • Un file delle proprietà del documento che contiene i valori per i dati associati alle proprietà del documento nel file di controllo Identifica PDF e i valori dei dati dai file di input ausiliario.

1.2.4.32.8.4 Flusso di lavoro PDF per l'applicazione del markup

Sebbene la funzione Supporto Documenti PDF comprenda funzioni avanzate per la gestione dei lavori PDF a livello di documento, potrebbe essere utile iniziare con un flusso di lavoro PDF di base per applicare il markup a un file PDF ed estrarre le proprietà del documento.

Basare il nuovo flusso di lavoro sul flusso di lavoro EnhancePDFDocuments. Fare una copia di questo flusso di lavoro e definire le proprietà delle operazioni nel flusso di lavoro necessarie per l'ambiente in uso. Nell'operazione IdentifyPDFDocuments, specificare il nome e la posizione del file di controllo del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, contenente le definizioni del raggruppamento di pagine e delle proprietà del documento. Nell'operazione BuildPDFFromDocuments, specificare il nome e la posizione dei file di controllo contenenti le definizioni del markup. Se vengono specificati più file di controllo nella proprietà di un file di controllo, separare i file di controllo con un punto e virgola.

Per lavori di grandi dimensioni, le operazioni di elaborazione di IdentifyPDFDocuments e BuildPDFFromDocuments potrebbero comportare un utilizzo intensivo della memoria. Consultare la documentazione sull'ottimizzazione delle operazioni e su altre considerazioni per la gestione della memoria.

1.2.4.32.8.5 Flusso di lavoro per la suddivisione dei lavori PDF in base alle dimensioni

La funzione Supporto Documenti PDF comprende modelli di operazione che consentono di suddividere un lavoro in lavori più piccoli, in modo che, ad esempio, possano essere stampati con stampanti separate.

Per suddividere un lavoro senza frammentare uno dei documenti dei due lavori, occorre identificare i limiti dei documenti nel lavoro. A tal fine, definire i gruppi di pagine nei file PDF mediante Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Viene copiato il file di controllo del plug-in, insieme alla definizione del gruppo di pagine, nella posizione specificata nell'operazione IdentifyPDFDocuments.

Viene inclusa un'operazione IdentifyPDFDocuments in modo da poter applicare le regole definite in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per creare il file delle proprietà del documento per il lavoro originale. L'operazione SplitDocuments consente di determinare i documenti presenti in ciascun lavoro secondario e di aggiornare il file delle proprietà del documento con tali informazioni.

Viene utilizzata un'operazione CreateJobsFromDocuments, che consente di creare i file delle proprietà del documento per i lavori secondari ma non di creare file PDF. Nel flusso di lavoro assegnato ai lavori secondari è necessario anche includere un'operazione basata sul modello di operazione BuildPDFFromDocuments. BuildPDFFromDocuments consente di creare il file PDF con tutti i documenti nell'ordine corretto. In questa operazione, specificare anche i file di controllo Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat che consentono di aggiungere il markup al file PDF.

Il flusso di lavoro originale non presenta operazioni nella fase di stampa in quanto il flusso di lavoro secondario controlla la stampa. Una volta completati tutti i lavori secondari, il lavoro principale passa alla fase successiva nel flusso di lavoro originale.

Il flusso di lavoro secondario deve iniziare con le operazioni basate su questi due modelli di operazione: SetJobProps e SetJobPropsFromOriginal. SetJobPropsFromTextFile e SetJobPropsFromOriginal. SetJobPropsFromTextFile imposta i valori per le proprietà del lavoro dalle operazioni del flusso di lavoro secondario. SetJobPropsFromOriginal copia i valori impostati nel flusso di lavoro originale per acquisire i valori di tali proprietà nel flusso di lavoro secondario. Quindi, se si sceglie di eseguire in parallelo la creazione di file PDF secondari includendo l'operazione CreateJobsFromDocuments nel flusso di lavoro originale, in quello secondario è necessario utilizzare l'operazione BuildPDFFromDocuments.

    Nota:
  • Se sono stati personalizzati i nomi delle fasi nel sistema, i nomi delle fasi nella tabella potrebbero non coincidere con i nomi nel sistema.
Suddivisione dei lavori PDF in base alla dimensione, mediante CreateJobsFromDocuments
Principale/secondario Fase Operazione
Principale Ricevi SetJobPropsFromTextFile

Nel campo del flusso di dati di input, selezionare PDF.

Preparazione CountPages
IdentifyPDFDocuments
Assegna SplitDocuments
CreateJobsFromDocuments
Completato RetainCompletedJobs
RemoveJobs
Secondario Ricevi SetJobPropsFromTextFile
 
  Assegna BuildPDFFromDocuments
  Stampa CountPages
  CreatePageRanges
  PrintJobs
  Completato WaitForRelatedJobs
    RetainCompletedJobs
    RemoveJobs

1.2.4.32.8.6 Flusso di lavoro per la suddivisione dei lavori PDF in base alla proprietà del documento

Invece di suddividere un lavoro PDF in diversi lavori assumendo la dimensione del lavoro come criterio, è possibile utilizzare il valore di una proprietà del documento, come il Paese o l'area vendite. In questo scenario, utilizzare un'operazione basata sul modello GroupDocuments invece di SplitDocuments. Ogni gruppo di documenti diventa un altro lavoro secondario.

Un'operazione basata sul modello di operazione GroupDocuments consente di raccogliere tutti i documenti di un gruppo in un singolo lavoro secondario. È possibile utilizzare fino a sei criteri di raggruppamento per creare i lavori secondari. Ogni lavoro secondario contiene solo i membri di un gruppo, come tutte le dichiarazioni per ognuna delle cinque città presenti nei 10 paesi. Per il flusso di lavoro principale, è possibile copiare il flusso di lavoro SortSplitPDF installato da Supporto Documenti PDF. Ricordarsi di eliminare le operazioni che non vengono utilizzate, ad esempio l'operazione SplitDocuments. Per il flusso di lavoro secondario, è possibile fare una copia del flusso di lavoro AssemblePDF.

Questa tabella riepiloga la configurazione del flusso di lavoro consigliata utilizzando un'operazione basata sul modello CreateJobsFromDocuments.

    Nota:
  • Se sono stati personalizzati i nomi delle fasi nel sistema, i nomi delle fasi nella tabella potrebbero non coincidere con i nomi nel sistema.

Suddivisione dei lavori PDF in base alla proprietà del documento, mediante CreateJobsFromDocuments
Principale/secondario Fase Operazione
Principale Ricevi SetJobPropsFromTextFile

Nel campo del flusso di dati di input, selezionare PDF.

Preparazione CountPages
IdentifyPDFDocuments
Assegna GroupDocuments
CreateJobsFromDocuments
Completato WaitForRelatedJobs
RetainCompletedJobs
RemoveJobs
Secondario Ricevi SetJobPropsFromTextFile
DetectInputDataStream
Assegna BuildPDFFromDocuments
Stampa CountPages
CreatePageRanges
PrintJobs
Completato WaitForRelatedJobs
RetainCompletedJobs
RemoveJobs

1.2.4.32.8.7 Utilizzo delle operazioni di modifica dei dati PDF in un flusso di lavoro

RICOH ProcessDirector è dotato delle funzioni Ultimate Impostrip® Connect e PitStop Connect, che consentono di modificare i contenuti di un file PDF durante l'elaborazione di un flusso di lavoro.

Se questi o altri programmi che cambiano i dati PDF elaborano i file PDF di produzione, accertarsi che l'operazione che richiama questi programmi avvenga prima dell'operazione IdentifyPDFDocuments.

Se si ottengono risultati inattesi quando si elabora un file PDF 2.0 con un'operazione basata sull'operazione IdentifyPDFDocuments, effettuare una delle operazioni seguenti:

  • Utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per aggiornare il file di controllo. Ricordare per copiare il file di controllo nella posizione corretta RICOH ProcessDirector per poterlo usare.
  • Inserire un'operazione basata sul modello di operazione OptimizePDF nel flusso di lavoro prima dell'operazione IdentifyPDFDocuments.

    Importante:
  • Eseguire una verifica del flusso di lavoro RICOH ProcessDirector utilizzando il file PDF di esempio a cui è stato applicato il markup in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Le operazioni di alterazione dei dati in un file PDF potrebbero modificare il funzionamento dei file di controllo creati con il Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat rispetto a quanto previsto.

1.2.4.32.9 Impostazione di un numero massimo di risultati per la ricerca di documenti

È possibile definire un limite massimo di documenti restituiti quando si esegue una ricerca nel portlet Documenti. Il limite viene applicato a tutti gli utenti.
Per impostare un limite di risultati per la ricerca di documenti:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello sinistro, fare clic su Impostazioni Sistema.
  3. Nel campo Numero massimo di documenti da visualizzare, immettere il numero massimo di risultati che si desidera vengano elencati nel portlet Documenti quando si esegue una ricerca.
  4. Fare clic su SALVA.

1.2.4.33 Impostazione dell'estrazione di documenti da un lavoro

È possibile impostare l'estrazione di documenti di un lavoro oppure sopprimere i documenti da non stampare con le attività di configurazione descritte in questa sezione.

Prima di svolgere queste attività, leggere gli scenari di utilizzo relativi all'estrazione di documenti da un lavoro.

1.2.4.33.1 Esecuzione del flusso di lavoro di esempio per la soppressione dei documenti in formato PDF

Il flusso di lavoro PullPDFSample per la soppressione della stampa dei documenti PDF di un lavoro mostra come utilizzare un elenco per controllare i file da non stampare. Il flusso di lavoro PullPDFSample crea due lavori secondari che elaborano i documenti stampati e soppressi separatamente.

Gli oggetti e i file di esempio utilizzati in questo flusso di lavoro includono:

  • Flusso di lavoro: PullPDFSample
  • File di esempio: Pull.pdf
    • /aiw/aiw1/testfiles/Pull.pdf (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\testfiles\Pull.pdf (Windows)
  • File dell'elenco di estrazione di esempio: pulllist.txt
    • /aiw/aiw1/testfiles/pull/pulllist.txt (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\testfiles\pull\pulllist.txt (Windows)
  • File delle condizioni di proprietà di esempio: pullsample.csv
    • /aiw/aiw1/control_files/pull/pullsample.csv (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\control_files\pull\pullsample.csv (Windows)
  • File di controllo Identifica documenti: PullPDF.ctl
    • /aiw/aiw1/testfiles/PullPDF.ctl (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\testfiles\PullPDF.ctl (Windows)

    Nota:
  • Il flusso di lavoro di esempio PullPDFSample viene installato con la funzione Supporto Documenti PDF.

Questo flusso di lavoro di esempio include un'operazione Attendi e un'operazione SetDocPropsFromList. L'operazione Attendi mette in pausa il lavoro per 60 secondi, a scopo dimostrativo, per far vedere come il flusso di lavoro può essere sospeso fino a quando l'elenco di estrazione non è stato collocato nella posizione corretta. In un ambiente di produzione, l'operazione Attendi può essere impostata in modo da mettere in pausa il lavoro per un determinato periodo di tempo o fino a una determinata ora del giorno. L'operazione SetDocPropsFromList si avvale delle informazioni del file dell'elenco di estrazione di esempio per verificare che il lavoro venga correttamente suddiviso per sopprimere la stampa dei documenti specificati.

L'operazione GroupDocuments identifica il gruppo dei documenti da estrarre e quello dei documenti da stampare in base alla proprietà Estrai documento. Sulla base di questo raggruppamento, l'operazione CreateJobsFromDocuments genera i lavori secondari. I processi secondari vengono nuovamente inoltrati sul flusso di lavoro originario e seguono la sezione dei processi secondari indipendentemente dall'operazione SetJobPropsfromTextFile. I lavori secondari si spostano lungo i rispettivi rami di stampa e soppressione fino a quando l'elaborazione non è terminata e tutti i lavori, quello principale e i due secondari, non sono stati completati.

Per eseguire il flusso di lavoro di esempio:

  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Fare clic su Dispositivi Dispositivi di input.
  3. Nella pagina Dispositivi di input, fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo di input hot folder HotFolderPDF e selezionare Copia.
  4. Nella scheda Generale della pagina Copia dispositivo di input Hot Folder, inserire o modificare i valori di queste proprietà come indicato:
    • Inserire un Nome dispositivo di input.
    • Inserire una Descrizione dispositivo di input. Questo valore è facoltativo, ma consigliato.
    • Nella proprietà Flusso di lavoro secondario, selezionare PullPDFSample.
    • Nella proprietà Posizione cartella, inserire /aiw/aiw1/System/hf/testPullPDF
    • Nella proprietà Posizione di staging, inserire /aiw/aiw1/System/hf/testPullPDF/Staged
  5. Fare clic su OK.
  6. Fare clic sulla scheda Principale.
  7. Nel portlet Dispositivi di input, fare clic con il pulsante destro del mouse sulla nuova hot folder creata e selezionare Abilita e connetti.
  8. Nel portlet Stampanti, fare clic con il tasto destro del mouse sulla stampante Esempio e selezionare Abilita.
  9. Accedere a /aiw/aiw1/testfiles (Linux) o C:\aiw\aiw1\testfiles (Windows) e copiare Pull.pdf in /aiw/aiw1/System/hf/testPullPDF (Linux) o C:\aiw\aiw1\System\hf\testPullPDF (Windows).
    Il lavoro viene visualizzato nella tabella Lavori.
  10. Quando il lavoro arriva all'operazione Attendi, viene messo in pausa per 60 secondi. Il lavoro passa allo stato In attesa, ma è possibile scegliere l'azione Passa all'operazione successiva per velocizzare l'elaborazione. Scegliere l'azione Passa all'operazione successiva solo se il lavoro si trova nello stato In attesa.
  11. Il lavoro principale resta in attesa nell'operazione WaitForRelatedJobs fino a quando entrambi i lavoro secondari non sono stati completati, quindi esce da questo stato. Il lavoro secondario nel percorso di estrazione è associato a un'operazione ManualStepWithAutoStart che deve essere fatta procedere manualmente. Fare clic con il pulsante destro del mouse nella tabella Lavori e selezionare Passa all'operazione successiva. A questo punto, l'elaborazione continua fino a quando tutti i lavori, il principale e i secondari, non sono stati completati.
    Il lavoro principale e i due lavori secondari vengono visualizzati nella tabella Lavori. È possibile fare clic con il pulsante destro del mouse sui lavori secondari separatamente e selezionare Vista per visualizzare i documenti prodotti da ciascuno di essi. Se si fa clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro principale, è possibile selezionare Visualizza per vedere tutti i documenti, sia quelli stampati che quelli soppressi.

1.2.4.33.2 Esecuzione del flusso di lavoro di esempio per la soppressione dei documenti in formato AFP

Il flusso di lavoro PullAFPSample per la soppressione della stampa dei documenti AFP di un lavoro mostra come utilizzare un elenco per controllare i file da non stampare. Il flusso di lavoro PullAFPSample crea due lavori secondari che elaborano i documenti stampati e soppressi separatamente.

Gli oggetti e i file di esempio utilizzati in questo flusso di lavoro includono:

  • Flusso di lavoro: PullAFPSample
  • File di esempio: Pull.afp
    • /aiw/aiw1/testfiles/Pull.afp (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\testfiles\Pull.afp (Windows)
  • File dell'elenco di estrazione di esempio: pulllist.txt
    • /aiw/aiw1/testfiles/pull/pulllist.txt (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\testfiles\pull\pulllist.txt (Windows)
  • File delle condizioni di proprietà di esempio: pullsample.csv
    • /aiw/aiw1/control_files/pull/pullsample.csv (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\control_files\pull\pullsample.csv (Windows)
  • File di controllo di Visual Workbench: PullAFP.ctl
    • /aiw/aiw1/testfiles/PullAFP.ctl (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\testfiles\PullAFP.ctl (Windows)
    Nota:
  • Il flusso di esempio PullAFPSample viene fornito, se è stata installata la funzione Supporto AFP.

Questo flusso di lavoro di esempio include un'operazione Attendi e un'operazione SetDocPropsFromList. L'operazione Attendi mette in pausa il lavoro per 60 secondi, a scopo dimostrativo, per far vedere come il flusso di lavoro può essere sospeso fino a quando l'elenco di estrazione non è stato collocato nella posizione corretta. In un ambiente di produzione, l'operazione Attendi può essere impostata in modo da mettere in pausa il lavoro per un determinato periodo di tempo o fino a una determinata ora del giorno. L'operazione SetDocPropsFromList si avvale delle informazioni del file dell'elenco di estrazione di esempio per verificare che il lavoro venga correttamente suddiviso per sopprimere la stampa dei documenti specificati.

L'operazione GroupDocuments identifica il gruppo dei documenti da estrarre e quello dei documenti da stampare in base alla proprietà Estrai documento. Sulla base di questo raggruppamento, l'operazione CreateJobsFromDocuments genera i lavori secondari. I processi secondari vengono nuovamente inoltrati sul flusso di lavoro originario e seguono la sezione dei processi secondari indipendentemente dall'operazione SetJobPropsfromTextFile. I lavori secondari si spostano lungo i rispettivi rami di stampa e soppressione fino a quando l'elaborazione non è terminata e tutti i lavori, quello principale e i due secondari, non sono stati completati.

Per eseguire il flusso di lavoro di esempio:

  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione.
  2. Fare clic su Dispositivi Dispositivi di input.
  3. Nella pagina Dispositivi di input, fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo di input hot folder HotFolderAFP e selezionare Copia.
  4. Nella scheda Generale della pagina Copia dispositivo di input Hot Folder, inserire o modificare i valori di queste proprietà come indicato:
    • Inserire un Nome dispositivo di input.
    • Inserire una Descrizione dispositivo di input. Questo valore è facoltativo, ma consigliato.
    • Nella proprietà Flusso di lavoro secondario, selezionare PullAFPSample.
    • Nella proprietà Posizione cartella, inserire /aiw/aiw1/System/hf/testPullAFP
    • Nella proprietà Posizione di staging, inserire /aiw/aiw1/System/hf/testPullAFP/Staged
  5. Fare clic su OK.
  6. Fare clic sulla scheda Principale.
  7. Nel portlet Dispositivi di input, fare clic con il pulsante destro del mouse sulla nuova hot folder creata e selezionare Abilita e connetti.
  8. Nel portlet Stampanti, fare clic con il tasto destro del mouse sulla stampante Esempio e selezionare Abilita.
  9. Accedere a /aiw/aiw1/testfiles (Linux) o C:\aiw\aiw1\testfiles (Windows) e copiare Pull.afp in /aiw/aiw1/System/hf/testPullAFP (Linux) o C:\aiw\aiw1\System\hf\testPullAFP (Windows).
    Il lavoro viene visualizzato nella tabella Lavori.
  10. Quando il lavoro arriva all'operazione Attendi, viene messo in pausa per 60 secondi. Il lavoro passa allo stato In attesa, ma è possibile scegliere l'azione Passa all'operazione successiva per velocizzare l'elaborazione. Scegliere l'azione Passa all'operazione successiva solo se il lavoro si trova nello stato In attesa.
  11. Il lavoro principale resta in attesa nell'operazione WaitForRelatedJobs fino a quando entrambi i lavoro secondari non sono stati completati, quindi esce da questo stato. Il lavoro secondario nel percorso di estrazione è associato a un'operazione ManualStepWithAutoStart che deve essere fatta procedere manualmente. Fare clic con il pulsante destro del mouse nella tabella Lavori e selezionare Passa all'operazione successiva. A questo punto, l'elaborazione continua fino a quando tutti i lavori, il principale e i secondari, non sono stati completati.
    Il lavoro principale e i due lavori secondari vengono visualizzati nella tabella Lavori. È possibile fare clic con il pulsante destro del mouse sui lavori secondari separatamente e selezionare Vista per visualizzare i documenti prodotti da ciascuno di essi. Se si fa clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro principale, è possibile selezionare Visualizza per vedere tutti i documenti, sia quelli stampati che quelli soppressi.

1.2.4.33.3 Impostazione di un flusso di lavoro per elaborare un elenco di estrazione

Per estrarre documenti da un lavoro utilizzando un elenco di estrazione, è necessario impostare un flusso di lavoro che includa un'operazione basata sul modello di operazione SetDocPropsFromList. Per elaborare i documenti estratti dal lavoro e quelli rimasti nel lavoro sono necessarie altre operazioni e un'ulteriore elaborazione condizionale (o altri flussi di lavoro).
Il flusso di lavoro PullPDFSample fornito è simile al flusso di lavoro PDF che verrà impostato nella procedura qui illustrata. Prima di impostare il flusso di lavoro, aprire il flusso di lavoro PullPDFSample. Controllare le operazioni e l'elaborazione condizionale del flusso di lavoro man mano che si legge questa procedura.
    Nota:
  • Se si dispone della funzione Supporto AFP, il flusso di lavoro PullAFPSample fornito mostra come estrarre i documenti da un flusso che elabora i file AFP.
Per impostare un flusso di lavoro per elaborare un elenco di estrazione:
  1. Identificare i dati necessari a stabilire se il documento deve essere estratto.

    Esempi:

    • È possibile estrarre documenti in base a un elenco di numeri di conto. Il numero di conto determina se il documento deve essere estratto.
    • È possibile estrarre documenti in base a un elenco di codici postali. Il codice postale determina se il documento deve essere estratto.
    • È possibile estrarre documenti in base a un elenco di stati e di tipi di polizza. Lo stato e il tipo di polizza determinano se il documento deve essere estratto.

  2. Decidere quali proprietà di documento utilizzare per specificare i dati che l'operazione IdentifyPDFDocuments (file PDF) o l'operazione IdentifyDocuments (file AFP) devono estrarre da ogni documento nel file di stampa.
    È possibile usare le proprietà del documento di RICOH ProcessDirector oppure definire proprietà del documento personalizzate.
    Esempi:
    • È possibile utilizzare la proprietà Doc.PullProp che è fornita con tutte le funzioni di elaborazione dei documenti.
    • È possibile utilizzare una o più proprietà personalizzate, come Doc.Custom.AccountNumber, Doc.Custom.PostalCode, Doc.Custom.PolicyType e Doc.Custom.State.

      Se le proprietà di documento personalizzate non sono già presenti, è necessario definirle.

      Nota:
    • Per definire un proprietà di documento:
      • Modificare il file di configurazione proprietà del documento.
      • Eseguire l'utilità docCustom.

        La prima volta che viene eseguita, l'utilità crea la funzione Proprietà documento personalizzato.

      • Usare l'utilità Feature Manager per installare o aggiornare la funzione Proprietà del documento personalizzato.
      • Se si lavora con file PDF, caricare le proprietà del documento di RICOH ProcessDirector aggiornate su Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
  3. Specificare i dati che l'operazione IdentifyPDFDocuments (file PDF) o IdentifyDocuments (file AFP) estrae da ciascun documento nel processo:
    • Se si lavora con file PDF, usare la funzione Definisci proprietà documento in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
    • Se si lavora con file AFP, usare la modalità Document Property Designer (DPD) di RICOH Visual Workbench.
        Nota:
      • Se i file AFP non hanno tag di indice definiti per i dati del documento che si desidera estrarre, usare Indicizzatore AFP per aggiungere i tag. Indicizzatore AFP è installata con la funzione Supporto AFP.
  4. Salvare le definizioni delle proprietà del documento in un file di controllo da utilizzare con l'operazione IdentifyPDFDocuments (file PDF) o IdentifyDocuments (file AFP)
    • Se si lavora con file PDF, usare la funzione Salva file di controllo in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
    • Se si lavora con file AFP, usare la funzione Salva file di controllo in RICOH Visual Workbench.
  5. Inviare il file di controllo al server RICOH ProcessDirector in una directory accessibile dall'utente del sistema RICOH ProcessDirector.
  6. Accedere a RICOH ProcessDirector.
  7. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  8. Effettuare una copia del flusso di lavoro da modificare oppure creare un nuovo flusso di lavoro.

    In questa procedura verrà modificato un semplice flusso di lavoro per l'elaborazione dei file PDF. Il flusso di lavoro prevede le seguenti operazioni:

    • SetJobPropsFromTextFile
    • CountPages
    • IdentifyPDFDocuments
    • WriteDocumentsToDatabase
    • BuildPDFFromDocuments
    • UpdateDocumentsInDatabase
    • CreatePageRanges
    • PrintJobs
    • RetainCompletedJobs
    • RemoveJobs
      Nota:
    • Se si dispone della funzione Supporto AFP, un semplice flusso di lavoro per la modifica dei file AFP deve prevedere le operazioni UseInlineFormDefinition e EnableRepositioning al posto dell'operazione CountPages , un'operazione IdentifyDocuments al posto dell'operazione IdentifyPDFDocuments e un'operazione BuildAFPFromDocuments al posto dell'operazione BuildPDFFromDocuments.

  9. Aggiungere al flusso di lavoro un'operazione basata sul modello di operazione SetDocPropsFromList dopo l'operazione WriteDocumentsToDatabase.
  10. Impostare i valori delle proprietà dell'operazione SetDocPropsFromList:
    1. Per la proprietà Elenca directory file, specificare la posizione della directory contenente l'elenco di estrazione.
      Ad esempio: /aiw/aiw1/clientfiles/pull.
    2. Per la proprietà Delimitatore, specificare il delimitatore utilizzato per separare i valori nell'elenco di estrazione.
      Se l'elenco di estrazione utilizza una sola proprietà, è necessario specificare ogni valore su una riga a sé e specificare Nuova riga come delimitatore.

      Se l'elenco utilizza due o più proprietà, è necessario specificare ogni gruppo di valori su una riga a sé. Specificare il delimitatore utilizzato per separare i valori su ogni riga: Tabulazione, Punto e virgola, Virgola, Spazio o Tilde.

      Esempi:
      • L'elenco di estrazione contiene i numeri di conto:
        4377852A
        4372341A
        4400076A
        4401132H
        Impostare il valore della proprietà Delimitatore su Nuova riga.
      • L'elenco di estrazione contiene stati e tipi di polizza separati da virgole:
        Home,AZ
        Home,CO
        Auto,CO
        Impostare il valore della proprietà Delimitatore su Virgola.
    3. Per la proprietà Colonne nel file di elenco, selezionare tutte le proprietà di documento utilizzate per specificare i dati che stabiliscono se un documento deve essere estratto.
      Esempi:
      • Doc.PullProp
      • Doc.Custom.AccountNumber
      • Doc.Custom.PostalCode
      • Doc.Custom.PolicyType e Doc.Custom.State
    4. Se si utilizzano una o più proprietà di documento per specificare i dati, ordinarle (dall'alto verso il basso) secondo l'ordine delle colonne di dati nell'elenco di estrazione (da sinistra a destra).
      Per riorganizzare le proprietà, fare clic su Immagine di una matita grigia su sfondo bianco., l'icona della matita. Nella finestra di dialogo che si apre, fare clic con il pulsante destro del mouse su ogni proprietà selezionata e scegliere Sposta verso l'alto. Dopo che tutte le proprietà selezionate sono all'inizio dell'elenco, fare clic e trascinarle nell'ordine corretto. Dopo aver riorganizzato le proprietà, fare clic fuori dalla finestra di dialogo per chiuderla.
    5. Per la proprietà Arresta per numero eccessivo di colonne:
      • Selezionare per porre l'operazione in stato di errore se l'elenco di estrazione ha un numero di colonne di dati superiore a quello delle proprietà di documento specificate dalla proprietà Colonne nel file di elenco.

        Ad esempio, selezionare se l'elenco di estrazione ha due colonne di dati e la proprietà Colonne nel file di elenco specifica due proprietà di documento. L'operazione viene posta in stato di errore se un elenco di estrazione con quattro colonne di dati viene inserito nella directory del file di elenco.

      • Selezionare No per non porre l'operazione in stato di errore se l'elenco di estrazione ha un numero di colonne di dati superiore a quello delle proprietà di documento specificate dalla proprietà Colonne nel file di elenco.

        Ad esempio, selezionare No se l'elenco di estrazione ha quattro colonne di dati ma si sta utilizzando solo la prima colonna. La proprietà Colonne nel file di elenco specifica una proprietà di documento.

          Nota:
        • Se l'elenco di estrazione contiene un numero eccessivo di colonne, devono tutte trovarsi a destra delle colonne utilizzate.

      L'operazione viene posta sempre in stato di errore se l'elenco di estrazione contiene un numero di colonne inferiore a quello delle proprietà specificate dalla proprietà Colonne nel file di elenco.

    6. Per la proprietà Proprietà di documento da impostare, selezionare la proprietà da utilizzare per indicare se un documento deve essere estratto.
      La proprietà Doc.Pull viene fornita con tutte le funzioni di elaborazione dei documenti. Permette di scegliere agevolmente il valore della proprietà Proprietà di documento da impostare. In alternativa, è possibile creare una proprietà di documento personalizzata oppure utilizzare una proprietà esistente come valore per Proprietà di documento da impostare.
        Importante:
      • Se si utilizza una proprietà di documento che contiene già un valore per i documenti del lavoro, RICOH ProcessDirector sovrascrive il valore originale con il nuovo valore per i documenti corrispondenti o il nuovo valore per gli altri documenti. Dal momento che il nuovo valore sostituisce quello originale, quest'ultimo non serve più.
    7. Specificare i valori per le proprietà Valore per documenti corrispondenti e Valore per altri documenti.
      Se la proprietà di documento specificata come valore della proprietà Proprietà di documento da impostare non esiste nel file delle proprietà di documento per il lavoro, RICOH ProcessDirector crea una colonna per la proprietà di documento nel file e la popola con i valori specificati per le proprietà Valore per documenti corrispondenti e Valore per altri documenti.

      Se la proprietà di documento esiste nel file delle proprietà di documento, RICOH ProcessDirector modifica i valori per la proprietà in base a quelli delle proprietà Valore per documenti corrispondenti e Valore per altri documenti.

      Esempio:
      • Il file di proprietà di un documento contiene tre proprietà:
        Doc.Custom.AccountNumber  Doc.Custom.PolicyType  Doc.Custom.State
        144372                    Home                   CO
        144372                    Auto                   CO
        144372                    Business               CO
        187456                    Home                   AZ
        187456                    Auto                   AZ
        187456                    Business               AZ
        223114                    Home                   NY
        223114                    Auto                   NY
        223114                    Business               NY
      • Un elenco di estrazione contiene i valori per le proprietà di documento Doc.Custom.PolicyType e Doc.Custom.State document properties:
        Home,AZ
        Home,CO
        Auto,CO
      • Il valore della proprietà Proprietà di documento da impostare è Doc.Pull. Il file delle proprietà di documento per il lavoro non contiene una colonna per la proprietà di documento Doc.Pull.
      • Il valore della proprietà Valore per documenti corrispondenti è .
      • Il valore della proprietà Valore per altri documenti è No.
      • Quando un lavoro passa all'operazione SetDocPropsFromList, RICOH ProcessDirector:
        • Crea una colonna per Doc.Pull nel file delle proprietà di documento del lavoro.
        • Imposta il valore della proprietà di documento Doc.Pull su se i valori delle proprietà di documento di un particolare documento corrispondono a tutti i valori delle proprietà di documento nell'elenco di estrazione.

          Il valore della proprietà di documento Doc.Pull viene impostato su per i documenti che contengono le polizze Casa dell'Arizona (AZ) e quelli che contengono le polizze Casa o Auto del Colorado (CO).

        • Imposta il valore su No se il valore di una qualsiasi proprietà di documento di un particolare documento non corrisponde al valore di una proprietà di documento nell'elenco di estrazione.

          Il valore della proprietà di documento Doc.Pull viene impostato su No per i documenti che contengono le polizze Auto dell'Arizona, quelli che contengono polizze diverse da Casa o Auto e quelli che contengono polizze di qualsiasi stato, a eccezione dell'Arizona o del Colorado.

        • Il file delle proprietà di documento aggiornato contiene quattro proprietà di documento:
          Doc.Custom.AccountNumber  Doc.Custom.PolicyType  Doc.Custom.State  Doc.Pull
          144372                    Home                   CO                YES
          144372                    Auto                   CO                YES
          144372                    Business               CO                NO
          187456                    Home                   AZ                YES
          187456                    Auto                   AZ                NO
          187456                    Business               AZ                NO
          223114                    Home                   NY                NO
          223114                    Auto                   NY                NO
          223114                    Business               NY                NO
    8. Modificare le altre proprietà dell'operazione come necessario.
  11. Opzionale: Per fare in modo che i lavori restino in attesa fino a quando non viene ricevuto un elenco di estrazione, aggiungere un'operazione Attendi al flusso di lavoro, prima dell'operazione SetDocPropsFromList. Specificare i valori delle proprietà dell'operazione.

    Esempi:

    • Per attendere fino alle 18, impostare la proprietà Attendi fino a su 18:00. Non specificare valori per le proprietà Attendi per e Completa operazione dopo.
    • Per creare un'attesa di quattro ore, impostare la proprietà Attendi per su 4 ore. Non specificare valori per le proprietà Attendi fino a e Completa operazione dopo.
    • Per creare un'attesa di sei ore o fino alle 17, a seconda dell'evento che si verifica per primo, impostare la proprietà Attendi fino a su 17:00, la proprietà Attendi per su 6 ore e la proprietà Completa operazione dopo su Evento che si verifica per primo.
    • Per creare un'attesa di almeno tre ore e almeno fino alle 16, a seconda dell'evento che si verifica per ultimo, impostare la proprietà Attendi fino a su 16:00, la proprietà Attendi per su 3 ore e la proprietà Completa operazione dopo su Evento che si verifica per ultimo.

  12. Aggiungere le operazioni che elaborano i documenti dopo l'operazione SetDocPropsFromList.

    Ad esempio:

    • È possibile aggiungere un'operazione GroupDocuments e impostare il valore della proprietà di documento Gruppo 1 su Estrai documento.
    • A questo punto è possibile aggiungere un'operazione CreateJobsFromDocuments e impostare il valore della proprietà di documento Flusso di lavoro secondario sul nome del flusso di lavoro corrente.
        Nota:
      • In questo esempio viene utilizzata l'elaborazione condizionale nel flusso di lavoro PullPDFSample fornito. In alternativa, è possibile impostare la proprietà Flusso di lavoro secondario sul nome di un altro flusso di lavoro da utilizzare per elaborare i lavori secondari.
    • L'operazione CreateJobsFromDocuments crea due lavori secondari: uno per il gruppo di documenti con Estrai documento impostato su e un altro per il gruppo di documenti con Estrai documento impostato su No.

  13. Aggiungere l'elaborazione condizionale per i documenti estratti e quelli rimasti nel lavoro.
    Ad esempio:
    • Aggiungere un'elaborazione condizionale per i lavori principali e secondari in prossimità dell'inizio del flusso di lavoro, dopo l'operazione SetJobPropsFromTextFile.
      • Definire una regola per il ramo che riceve i lavori principali:

        N. lavoro Diverso da *.*

        Nel nostro esempio, questo ramo è collegato all'operazione DetectInputDataStream esistente.

      • Aggiungere un'operazione basata sul modello di operazione SetDocPropsFromConditions.
      • Creare un nuovo ramo per i lavori secondari, che hanno un separatore decimale nel loro numero di lavoro, e collegare il ramo all'operazione SetDocPropsFromConditions.

        Per il nostro esempio, collegare l'operazione SetDocPropsFromConditions all'operazione BuildPDFFromDocuments che, a sua volta, è collegata all'operazione UpdateDocumentsInDatabase.

    • Impostare le proprietà per l'operazione SetDocPropsFromConditions.

      Nel nostro esempio, l'operazione assegna un valore a una proprietà del lavoro in base al valore della proprietà di documento Estrai documento. Il file con le condizioni delle proprietà imposta il valore della proprietà di lavoro Custom 1 (nome proprietà database Job.Info.Attr1) su Estrai o Stampa. Questo esempio mostra il contenuto del file delle condizioni delle proprietà:

      "Doc.Pull","Job.Info.Attr1"
      "=YES","Pull"
      "=NO","Print"

  14. Aggiungere le operazioni per elaborare i documenti estratti.
    Ad esempio, nel caso di lavori PDF, è possibile aggiungere un'operazione EmailDocuments che invia per e-mail i documenti estratti a qualcuno che ne verifichi l'effettiva estrazione.
  15. Aggiungere le operazioni per elaborare i documenti da stampare.

    Ad esempio, nel caso di lavori PDF, è possibile aggiungere le operazioni CreatePageRanges e PrintJobs.

  16. Aggiungere l'elaborazione condizionale per inviare i lavori secondari a distinti rami di estrazione e stampa del flusso di lavoro.
    • Per il nostro esempio, aggiungere un connettore tra l'operazione UpdateDocumentsInDatabase e la nuova operazione EmailDocuments. Aggiungere questa regola al connettore: Custom 1 = Estrai
    • Per il nostro esempio, aggiungere un connettore tra l'operazione UpdateDocumentsInDatabase e l'operazione CreatePageRanges. Aggiungere questa regola al connettore: Custom 1 = Stampa
    Quando i lavori vengono inviati mediante il flusso di lavoro e quelli secondari arrivano all'operazione SetDocPropsFromConditions, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà di lavoro Custom 1:
    • Per un lavoro secondario con la proprietà Doc.Pull impostata su , la proprietà di lavoro Custom 1 viene impostata su Estrai. Il lavoro secondario viene elaborato dal connettore in base alla regola Custom 1 = Estrai.
    • Per un lavoro secondario con la proprietà Doc.Pull impostata su No, la proprietà di lavoro Custom 1 viene impostata su Stampa. Il lavoro secondario viene elaborato dal connettore in base alla regola Custom 1 = Stampa.
  17. Se è stata creata un'elaborazione condizionale per i lavori principali e secondari, inviare insieme questi lavori all'operazione RetainCompletedJobs:
    1. Aggiungere al flusso di lavoro un'operazione basata sul modello di operazione WaitForRelatedJobs dopo l'operazione RetainCompletedJobs.
    2. Collegare il ramo dei lavori principali e i due rami dei lavori secondari all'operazione WaitForRelatedJobs.
      Per il nostro esempio, connettere all'operazione WaitForRelatedJobs queste operazioni:
      • CreateJobsFromDocuments nel ramo dei lavori principali.
      • EmailDocuments nel ramo dei lavori secondari con documenti che sono stati estratti.
      • PrintJobs nel ramo dei lavori secondari con documenti da stampare.
    Il flusso di lavoro è ora simile al flusso di lavoro PullPDFSample con le differenze indicate di seguito:
    • PullPDFSample ha le operazioni DetectInputDataStream, FailWithMessage, SetDocPropsFromOriginal, CountPagesChild, AssignJobValuesPull e AssignJobValuesPrint.
    • Questo flusso di lavoro ha un'operazione EmailDocuments al posto delle operazioni AssignJobValuesPull e ManualStepWithAutoRestart del flusso di lavoro PullPDFSample.
  18. Salvare il flusso di lavoro.
  19. Provare il flusso di lavoro:
    1. Creare uno o più dispositivi di input da puntare sul flusso di lavoro.
    2. Abilitare il flusso di lavoro.
    3. Attivare i dispositivi di input.
    4. Inserire un elenco di estrazione di esempio nella directory del file di elenco.
    5. Inviare il lavoro al dispositivo di input.

1.2.4.34 Impostazione per la riconciliazione manuale dei lavori

È possibile riconciliare i documenti in un lavoro manualmente, considerando tutti i documenti elaborati correttamente e ristampando tutti i documenti danneggiati. È possibile anche prendere in considerazione tutti i documenti estratti dal lavoro.
    Nota:
  • Verifica automatizzata e Insertore sono dotati di attrezzature di supporto in grado di eseguire la scansione di codici a barre, per tenere traccia dei documenti attraverso fasi meccaniche, come ad esempio l'inserimento o la tenuta. Queste funzioni supportano sia la riconciliazione automatica che quella manuale. Se si dispone di Verifica automatizzata, seguire le istruzioni nel sistema della guida, per impostare la verifica automatica dei documenti nei lavori. Se si dispone di un insertore, seguire le istruzioni nel sistema della guida per configurare il sistema affinché utilizzi gli insertori.

Per trovare i documenti che si desidera riconciliare, è possibile utilizzare uno di questi tre metodi:

  • È possibile inserire i valori di una o più proprietà di documento che identificano i documenti di un lavoro. Le proprietà di documento possono essere fornite da RICOH ProcessDirector (ad esempio, Numero documento, Sequenza originale, o Sequenza di inserimento) o definite come proprietà del documento personalizzato (per esempio Numero di conto del cliente).

    Le proprietà del documento che si utilizza devono essere proprietà database, non proprietà limitate.

  • È possibile inserire un intervallo di valori per la proprietà del documento Sequenza di inserimento.
  • È possibile eseguire la scansione di un codice a barre in un documento con uno scanner manuale collegato al computer. Per utilizzare questo metodo, è necessario definire un formato di codice a barre che contenga le proprietà del documento che identifica ciascun documento in un lavoro.

Prima di utilizzare i valori delle proprietà del documento o i codici a barre per riconciliare i documenti, è necessario impostare l'uso di documenti nei lavori. Per ulteriori dettagli, vedere il sistema della guida.

Per impostare la riconciliazione manuale dei lavori:
  1. Opzionale: Se si desidera utilizzare dei codici a barre per riconciliare i documenti, creare un formato di codice a barre.

    Il formato codice a barre identifica i valori del lavoro e delle proprietà del documento nel codice a barre. Per ulteriori informazioni, vedere l'argomento riguardante la creazione di formati di codice a barre.

  2. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro.
  3. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera modificare.
    Se si modifica il flusso di lavoro di esempio EnhancePDFDocuments, il flusso di lavoro al termine di questa procedura mostra i risultati.
  4. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  5. Aggiungere al flusso di lavoro un'operazione basata sul modello di procedura CreateReprints dopo l'operazione Riconcilia. Per la proprietà Flusso di lavoro Ristampa:
    • Selezionare Non impostato se si desidera riprendere i lavori secondari creati per la ristampa nello stesso flusso di lavoro.
    • Selezionare il nome di un altro flusso di lavoro se si desidera che i lavori secondari creati per la ristampa passino alla prima operazione in tale flusso di lavoro.
  6. Per assicurarsi che il lavoro originale rimanga nel sistema fino al completamento di tutti i lavori di ristampa, aggiungere un'operazione basata sul modello di procedura WaitForRelatedJobs. Posizionare l'operazione prima dell'operazione RetainCompletedJobs.
    Il periodo di conservazione non inizia per nessuno dei lavori finché tutti i documenti del lavoro originale non sono stati considerati nel processo di riconciliazione.
  7. Se il flusso di lavoro non dispone di un'operazione basata sul modello di procedura WriteDocumentsToDatabase:
    • In un flusso di lavoro che elabora file PDF, aggiungere l'operazione dopo quella IdentifyPDFDocuments e prima dell'operazione BuildPDFFromDocuments.
    • In un flusso di lavoro che elabora file AFP, aggiungere l'operazione dopo quella IdentifyDocuments e prima dell'operazione BuildAFPFromDocuments.
  8. Aggiungere un'operazione basata sul modello di procedura SetPropertiesForReconcile dopo l'operazione WriteDocumentsToDatabase e dopo qualsiasi altra operazione che modifica la posizione dei documenti nel lavoro. Aggiungere l'operazione prima dell'operazione BuildPDFFromDocuments o BuildAFPFromDocuments.

    L'operazione SetPropertiesForReconcile imposta la proprietà Sequenza di inserimento per tutti i documenti di un lavoro. Dopo l'impostazione del valore, l'operatore può utilizzarlo nella finestra di dialogo Riconcilia lavoro, per cercare documenti da riconciliare quando il lavoro raggiunge l'operazione Riconcilia.

    Per esempio, l'operatore può selezionare Per intervallo nella finestra di dialogo Riconcilia lavoro e specificare un intervallo di valori Sequenza di inserimento. L'operatore può anche selezionare Per proprietà e specificare un valore Sequenza di inserimento.

  9. Opzionale: Aggiungere un'operazione basata sul modello di procedura SetDocPropsFromConditions prima delle operazioni WriteDocumentsToDatabase e Reconcile.

    Impostare la proprietà File condizioni di proprietà con il percorso della directory e il nome di un file CSV (valori separati da virgole), creato con un editor di testo. Per esempio, impostare il valore della proprietà su /aiw/aiw1/testfiles/ReconcileProperties.csv su Linux o su C:\aiw\aiw1\testfiles\ReconcileProperties.csv su Windows.

    Per impostazione predefinita, il valore Azione per ogni documento di un lavoro è Non impostato. L'operatore deve assegnare a ogni documento di un valore Azione richiesta ( OK, Ristampa o Estrai) per completare il processo di riconciliazione manuale. Per un lavoro con migliaia di documenti, l'operatore deve impostare Azione richiesta per ogni documento stampato correttamente su OK. Il modo più veloce per consentire a un operatore di riconciliare il lavoro è impostare il valore Azione richiesta di tutti i documenti su OK. L'operatore, quindi, ripristina il valore Azione richiesta di documenti specifici su Ristampa o Estrai. Per consentire all'operatore di risparmiare il tempo necessario a impostare manualmente il valore Azione richiesta di tutti i documenti su OK, è possibile utilizzare l'operazione SetDocPropsFromConditions per impostare il valore Azione su OK automaticamente. L'operatore, quindi, può immediatamente impostare il valore Azione richiesta di documenti specifici su Ristampa o Estrai.

    Questo esempio mostra i contenuti di un file delle condizioni di proprietà che imposta il valore della proprietà Azione di tutti i documenti del lavoro su OK:

    • Doc.OriginalSequence,Doc.Insert.Disposition>=1,OK

  10. Opzionale: Se si desidera inviare i lavori secondari per la ristampa a un flusso di lavoro di sola stampa, specificare quel dato flusso di lavoro come Flusso di lavoro Ristampa nell'operazione CreateReprints.
    Se si desidera elaborare i lavori secondari per la ristampa in questo flusso di lavoro, aggiungere una sezione:
    1. Avviare una nuova sezione con un'operazione basata sul modello di procedura BuildPDFFromDocuments o BuildAFPFromDocuments.
    2. Aggiungere un connettore dall'operazione SetDocPropsFromTextFile alla nuova operazione BuildPDFFromDocuments o BuildAFPFromDocuments.
    3. Definire questa regola sul connettore:

      • Nome regola: Reprint
      • Ordine di esecuzione: 1
      • Applica una qualsiasi o tutte le condizioni indicate di seguito: AND
      • Condizione 1: Conteggio del documento >0
      • Condizione 2: Conteggio del documento creato >1
      • Riepilogo: Job.Doc.DocumentCount > ‘0’ AND Job.Doc.CreatedDocumentCount < ‘1’

    4. Aggiungere un'operazione basata sul modello di procedura SetDocPropsFromConditions dopo l'operazione BuildPDFFromDocuments o BuildAFPFromDocuments.
    5. Aggiungere un'operazione basata sul modello di procedura UpdateDocumentsInDatabase dopo l'operazione SetDocPropsFromConditions.
    6. Aggiungere un'operazione basata sul modello di procedura SetPropertiesForReconcile dopo l'operazione UpdateDocumentsInDatabase.
    7. Collegare l'operazione SetPropertiesForReconcile all'operazione dopo quella BuildPDFFromDocuments o BuildAFPFromDocuments nella sezione originale.

      Per esempio, collegare l'operazione SetPropertiesForReconcile all'operazione CountPages.

  11. Salvare il flusso di lavoro e attivarlo.
  12. Provare il flusso di lavoro.

Quando un lavoro viene immesso nel flusso di lavoro, viene elaborato normalmente finché non raggiunge l'operazione Riconcilia, per poi entrare nello stato In attesa di riconciliazione. L'operatore, quindi, fa clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro nella tabella Lavori e seleziona Riconcilia. Il valore Azione di tutti i documenti del lavoro non è impostato, a meno che un'operazione SetDocPropsFromConditions non imposti Azione su un altro valore, come OK.

L'operatore trova tutti i documenti da ristampare e imposta il loro valore Azione richiesta su Ristampa. Quando tutti i documenti hanno un valore Azione richiesta, l'operatore fa clic su OK.

Il lavoro passa all'operazione CreateReprints. Tale operazione crea un lavoro secondario contenente tutti i documenti da ristampare e invia il lavoro al flusso di lavoro specificato per la ristampa.

Le illustrazioni di seguito mostrano il flusso di lavoro di esempio come una serie di fasi.

Illustrazione della prima parte del flusso di lavoro per la riconciliazione manuale dei lavori

Illustrazione della seconda parte del flusso di lavoro per la riconciliazione manuale dei lavori

1.2.4.35 Esecuzione dell'impostazione per scambiare dati con i servizi Web

È possibile eseguire un'impostazione per scambiare dati con i servizi Web attivando il flusso di lavoro di esempio. Dopo aver analizzato come è impostato il flusso di lavoro di esempio, vedere gli argomenti correlati che spiegano come impostare i dispositivi di input e le notifiche del servizio Web. È inoltre possibile esaminare gli argomenti correlati sui modelli di procedura.

1.2.4.35.1 Esecuzione del flusso di lavoro di esempio per elaborare ordini recuperati dai servizi Web REST

Il flusso di lavoro RestfulServizioWebFL mostra come elaborare gli ordini recuperati dai servizi Web REST che simulano un sito Web per l'ordinazione di libri. Un dispositivo di input del servizio Web REST, una procedura CallRESTService e una notifica del servizio Web REST scambiano dati utilizzando i servizi Web. Il flusso di lavoro fornisce inoltre esempi relativi a queste procedure: ConvertiJSONInXML, ApplicaTrasformazioneXSL, CreaLavoriDaXML e ScaricaFile.

Questo flusso di lavoro utilizza questi oggetti e file di esempio:

  • Flusso di lavoro: RestfulServizioWebFL
  • Dispositivo di input: RestfulServizioWebEsempio

    Il dispositivo di input esegue una chiamata GET per recuperare gli ordini JSON da un servizio Web REST di esempio su http://localhost:15080/restapi/1.0/sample/order

  • Notifica: RestfulServizioWebNotificaEsempio

    La notifica esegue una chiamata POST ad un servizio Web di esempio su http://localhost:15080/restapi/1.0/sample/completeJobTicket

  • Ordini JSON

    Un ordine viene recuperato ogni 30 secondi dal servizio Web di esempio.

    Contenuto dell'ordine di esempio:

    {"Order": {"orderId": "ORDnumber", "customername": "Ricoh"}}

    Ogni ordine contiene un numero generato a caso, ad esempio: 1238875463.

  • File di stampa: Brochure.pdf e Cover.pdf

    Questi file vengono scaricati localmente da http://localhost:15080/restapi/

  • File del foglio di stile XSLT:

    • orderToOverrides.xslt

    • jobticketToOverrides.xslt

    I file sono nella directory restsample:

    • /aiw/aiw1/testfiles/restsample (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\testfiles\restsample (Windows)

  • File PDF di notifica

    Un file PDF di notifica viene generato per ciascun ordine completato. Ogni file viene chiamato ORDER-ORDnumero, ad esempio: ORDER-ORD1238875463.

  • La proceduraCallRESTService esegue una chiamata GET per recuperare i ticket lavoro JSON da un servizio Web REST di esempio su http://localhost:15080/restapi/1.0/sample/jobTicket

    Nota:
  • I servizi Web di esempio sono disponibili localmente. Restituiscono dati di esempio in risposta a richieste specifiche trasmesse dal dispositivo di input di esempio, notifica e procedura CallRESTService. I servizi Web non supportano altre richieste.

  • Gli oggetti e i file di esempio, incluso il flusso di lavoro RestfulServizioWebFL, sono installati con la funzione Attivazione servizi Web.

Per eseguire il flusso di lavoro di esempio:

  1. Fare clic sulla scheda Principale.
  2. Nel portlet Stampanti, fare clic con il tasto destro del mouse sulla stampante Esempio e selezionare Abilita.
  3. Nel portlet del Dispositivo di input, fare clic con il tasto destro del mouse sul dispositivo di input del servizio Web REST RestfulEsempioServizioWeb e selezionare Abilita e Connetti.

    Nella tabella lavori viene visualizzato un lavoro.

  4. Fare clic con il tasto destro del mouse sul dispositivo di input RestfulEsempioServizioWeb e selezionare Disabilita.
  5. Fare clic nuovamente con il tasto destro del mouse sul dispositivo di input e selezionare Disconnetti.

    Nota: Il dispositivo di input di esempio esegue un polling per gli ordini ogni 30 secondi e recupera un lavoro JSON. Se il dispositivo di input non viene disabilitato e disconnesso, nella tabella lavori compare un nuovo lavoro ogni 30 secondi.

    Ogni volta che il dispositivo di input RestfulEsempioServizioWeb recupera un lavoro JSON:

    • Il lavoro viene inviato mediante la sezione Principale del flusso di lavoro.

    • La procedura ImposProprDaFile di Testo imposta la proprietà Nome Cliente su RicohSample e la proprietà Cliente 1 su RicohCustom.

    • La procedura ConvertiJSONInXML converte il lavoro in XML.

    • La funzione ApplicaTransformXSL usa il foglio di stile XSLT orderToOverrides.xslt per convertire 2 elementi XML in 2 RICOH ProcessDirector proprietà di lavoro in un file di sovrascrittura:

      Elemento XML Proprietà di lavoro
      orderId Job.Info.Attr3
      customername Job.CustomerName

      Contenuti di un esempio di file di sovrascrittura:

      Job.Info.Attr3=ORD1238875463 Job.CustomerName=Ricoh

      La procedura posiziona il file di sovrascrittura nella directory di spool per il lavoro. RICOH ProcessDirector utilizza i valori nel file di sovrascrittura per impostare i valori delle proprietà per il lavoro.

    • La funzione AssegnValoriLavoro imposta la proprietà relativa al valore del Nome lavoro su ORDER-${Job.Info.Attr3}, ad esempio: ORDER-ORD1238875463.

    • La procedura CallRESTService esegue una chiamata GET ad uno dei servizi Web di esempio che simulano il sito Web per ordinare libri. La procedura specifica l'ID ordine in quanto valore della proprietà dei Parametri di richiesta: orderId:${Job.Info.Attr3}.

      Il servizio Web restituisce le informazioni di ticket di lavoro JSON per l'ordine a RICOH ProcessDirector.

      Contenuti di informazioni di ticket di lavoro di esempio:

      {"JobTicket": [{ "itemnumber": "1182563839", "copies":"4","media" : "Letter Plain","file" : "http://localhost:15080/restapi/Brochure.pdf","type" : "Brochure","title" : "RPDBestSeller"}, { "itemnumber": "1934194376", "copies":"4","media" : "Letter Preprinted","file" : "http://localhost:15080/restapi/Cover.pdf","type" : "Cover" ,"title" : "RPDBestSeller" }]}

    • La procedura ConvertiJSONInXML converte le informazioni del ticket di lavoro JSON in XML.

    • L'operazione CreateJobsFromXML utilizza l'espressione XPath //JobTicket per analizzare le informazioni del ticket di lavoro XML. La procedura rileva 2 ticket di lavoro e crea 2 lavori secondari.

      Contenuti di lavori secondari di esempio:

      <?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?><JobTicket><copies>4</copies><file>http://localhost:15080/restapi/Brochure.pdf</file><itemnumber>2112076335</itemnumber><media>Letter Plain</media><type>Brochure</type><title>RPDBestSeller</title></JobTicket><?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?><JobTicket><copies>4</copies><file>http://localhost:15080/restapi/Cover.pdf</file><itemnumber>1418780325</itemnumber><media>Letter Preprinted</media><type>Cover</type><title>RPDBestSeller</title></JobTicket>

      La procedura invia i 2 lavori secondari al flusso di lavoro RestfulServizioWebFL.

      La regola sul connettore [2] Secondario determina se i lavori sono secondari controllando la presenza o meno di un punto decimale nel numero di lavoro. Il connettore invia i lavori secondari mediante la sezione Secondario del flusso di lavoro.

      Il lavoro JSON originario continua attraverso la sezione Principale fino alla procedura AttivaApplicazioneHotFolder. Tale procedura inserisce il lavoro JSON in una hot folder:

      • /aiw/aiw1/testfiles/restsample/sending (Linux)

      • C:\aiw\aiw1\testfiles\restsample\sending (Windows)

      Uno dei servizi web di esempio che simula il sito web per l'ordinazione di libri esegue il pooling delle hot folders per i lavori. Il servizio Web elabora ciascun lavoro JSON quando riceve una richiesta dalla notifica RestfulServizioWebNotificaEsempio. Per ulteriori informazioni, fare riferimento agli elementi contenuti nell'elenco relativo alla procedura ConservLavoriCompletati.

    • La procedura ApplicaTrasformazioneXSL2 utilizza il foglio di stile XSLT ticketlavorePerSovrascrittura.xslt per convertire 6 elementi XML per ciascun lavoro secondario in proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector in un file di sovrascrittura:

      Elemento XML Proprietà di lavoro
      file Job.Info.Attr2
      itemnumber Job.Info.Attr1
      type Job.Info.Attr4
      title Job.Info.Attr5
      copies Job.Copies
      media Job.Media

      Contenuti di un esempio di file di sovrascrittura:

      Job.Info.Attr2=http://localhost:15080/restapi/Brochure.pdf Job.Info.Attr1=1182563839 Job.Info.Attr4=Brochure Job.Info.Attr5=RPDBestSeller Job.Copies=4 Job.Media=Letter Preprinted

    • La procedura DownloadFile scarica sia il Cover.pdf sia il Brochure.pdf file da http://localhost:15080/restapi/ impostando il valore della proprietà URL for download file su ${Job.Info.Attr2}.

    • La procedura AssegnJobValues2 stabilisce il valore di 3 proprietà di lavoro:

      • Stampante richiesta: Esempio

      • Flusso di dati input: PDF

      • Nome lavoro: ${Job.Info.Attr5}-${Job.Info.Attr4}

      TI nomi dei lavori secondari per il file Brochure.pdf e per il file Cover.pdf sono ora RPDBestSeller-Brochure e RPDBestSeller-Cover.

    • Le procedure OttimizzazionePDF, ConteggioPagine, CreazionePageRanges, e StampaLavori elaborano e stampano i lavori secondari RPDBestSeller-Brochure e RPDBestSeller-Cover sulla stampante Esempio.

    • Quando ciascun lavoro secondario di stampa arriva alla procedura ConservaLavoriCompletati la notifica del servizio web RestfulServizioWebNotificaEsempio esegue una chiamata POST a uno dei servizi web di esempiohttp://localhost:15080/restapi/1.0/sample/completeJobTicket. Il valore della proprietà Richiesta parametri è:

      jobTicket:${Job.Info.Attr1} jobId:${Job.ID}

      Il servizio Web attende fino a quando tutti i lavori secondari del lavoro JSON originario sono nello stato lavoro Conservato. Il servizio Web crea quindi un file PDF con il numero di lavoro e il numero di elemento per ciascun ticket di lavoro nell'ordine. Ad esempio:

      10000001.2 with item number 278955095 has been processed10000001.1 with item number 913895452 has been processed

      Il servizio Web inserisce il file PDF nella hot folder di recupero per la procedura AttivaApplicazioneHotFolder :

      • /aiw/aiw1/testfiles/restsample/retrieval (Linux)

      • C:\aiw\aiw1\testfiles\restsample\retrieval (Windows)

      La procedura AttivaApplicazioneHotFolder esegue un polling della hot folder, identifica il file PDF e invia il lavoro alla procedura successiva.

    • L'operazione AssignJobValues imposta il valore della proprietà Flusso di dati di input su PDF e invia il lavoro PDF all'operazione RetainCompletedJobs.

  6. Nella tabella lavori, fare di nuovo clic con il tasto destro su ORDER-ORDnumero lavoro e selezionare Visualizza.

    Nel visualizzatore viene visualizzato il file PDF. L'informazione contenuta nel file PDF conferma che 2 lavori secondari sono stati elaborati.

1.2.4.36 Impostazioni per elaborare gli ordini da MarcomCentral

Dopo aver letto gli argomenti generali relativi a MarcomCentral Connect, eseguire flussi di lavoro di esempio per elaborare gli ordini recuperati da MarcomCentral. Dopo aver compreso il funzionamento del dispositivo di input del servizio Web SOAP, dei flussi di lavoro di esempio e della notifica del servizio Web SOAP, è possibile eseguire le attività di configurazione.

Una volta completata la configurazione iniziale, verificare i flussi di lavoro di MarcomCentral e assicurarsi che funzionino come previsto.

1.2.4.36.1 Attivare i flussi di lavoro di esempio per elaborare ordini recuperati da MarcomCentral

I flussi di lavoro ElaborazioneOrdiniMarcom e ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom mostrano come elaborare gli ordini recuperati da un archivio di esempio sul sito Web MarcomCentral. L'archivio di esempio funge da ambiente di test per l'interfaccia dei servizi Web RICOH ProcessDirector con MarcomCentral. Un dispositivo di input di un servizio Web SOAP, 2 procedure ChiamataServizioSOAP e una notifica del servizio Web SOAP comunicano con il sito Web MarcomCentral. I flussi di lavoro forniscono inoltre esempi relativi a queste procedure: ApplicaTrasformazioneXSL, CreaLavoriDaXML e ScaricaFile.

Il dispositivo di input di esempio, le procedure ChiamataServizioSOAP e la notifica eseguono una simulazione. Non chiamano i servizi Web MarcomCentral specificati. La simulazione consente di eseguire gli esempi senza dover inserire le proprie credenziali MarcomCentral e senza dover impostare un archivio di esempio MarcomCentral che assomigli all'archivio di esempio. Gli esempi utilizzano i paylod richiesta SOAP 1.1 per recuperare un ordine MarcomCentral simulato e 2 ticket di lavoro. Il valore nei campi credenziali statiche e password indica a RICOH ProcessDirector di eseguire la simulazione.

Dopo aver eseguito gli esempi, è possibile copiarli. È quindi possibile regolare i valori nelle copie per scambiare dati con il proprio archivio sul sito Web MarcomCentral.

    Nota:
  • Gli oggetti e i file di esempio sono installati con la funzione MarcomCentral Connect.

La simulazione include oggetti di richiesta SOAP Web Service Description Language (WSDL) importati da MarcomCentral. Il dispositivo di input di esempio, le procedure ChiamataServizioSOAP e la notifica specificano ognuno una richiesta SOAP.

La simulazione utilizza questi oggetti e file:

  • Flussi di lavoro:
    • ElaborazioneOrdiniMarcom
    • ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom
  • Dispositivo di input: RicezioneOrdiniMarcom

    Il dispositivo di input recupera gli ordini XML dal sito Web MarcomCentral simulando una chiamata al servizio Web su https://services.printable.com/Trans/1.0/Order.asmx

    La richiesta SOAP è Marcom-OttieniOrdiniPerData.

  • Notifica: OrdineChiusuraMarcom

    La notifica invia le informazioni di completamento dell'ordine al sito Web MarcomCentral simulando una chiamata ad un servizio Web su https://services.printable.com/Trans/1.0/Closeout.asmx

    La richiesta SOAP è EsempioMarcom-ChiusuraPerOrdine.

  • Ordini XML

    Nella simulazione, un ordine viene recuperato ogni 30 secondi dal servizio Web.

    Dopo aver eseguito i flussi di lavoro di esempio, è possibile vedere i contenuti di un ordine di esempio. Andare su:

    • /aiw/aiw1/spool/default/job_number (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\spool\default\lavoro_numero (Windows)

    Sostituire lavoro_numero con il numero del lavoro, ad esempio, 10000001.

    Visualizzare i contenuti del file lavoro_numero.print.xml, ad esempio, 10000001.print.xml.

  • Ticket di lavoro XML

    Nella simulazione, vengono recuperati 2 ticket di lavoro per ogni ordine.

    Dopo aver eseguito i flussi di lavoro di esempio, è possibile vedere i contenuti dei 2 ticket di lavoro di esempio. Andare su:

    • /aiw/aiw1/spool/default/child_job_number (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\spool\default\lavoro_secondario_numero (Windows)

    Sostituire lavoro_secondario_numero con il numero del lavoro secondario, ad esempio, 10000001.1 o 10000001.2.

    Visualizzare i contenuti del file lavoro_secondario_numero.print.xml, ad esempio 10000001.1.print.xml o 10000001.2.print.xml.

  • File di stampa: Savings.pdf

    Questo file viene scaricato localmente da http://localhost:15080/restapi/

  • File del foglio di stile XSLT:
    • orderToOverrides.xslt
    • jobticketsReceived.xslt
    • jobticketToOverrides.xslt
    • skuToOverrides.xslt
    • downloadOverrides.xslt

    I file sono nella directory Marcom:

    • /aiw/aiw1/testfiles/Marcom (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\testfiles\Marcom (Windows)

  • File dell'unità di stoccaggio MarcomCentral (SKU - Stock-Keeping Unit):
    • SKU13933967.xml
    • SKU15302443.xml

    I file sono nella directory Marcom:

    • /aiw/aiw1/testfiles/Marcom (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\testfiles\Marcom (Windows)

  • Procedure ChiamataServizioSOAP:
    • La prima procedura ChiamataServizioSOAP recupera i ticket di lavoro dal sito Web MarcomCentral simulando una chiamata ad un servizio Web su https://services.printable.com/Trans/1.0/JobTicket.asmx

      La richiesta SOAP è Marcom-OttieniTicketDiLavoroPerNumeroOrdine.

    • La seconda procedura ChiamataServizioSOAP recupera un ticket di lavoro dal sito Web MarcomCentral simulando una chiamata ad un servizio Web su https://services.printable.com/Trans/1.0/JobTicket.asmx

      La richiesta SOAP è Marcom-OttieniTicketDiLavoroPerVoce.

  • La procedura ControllaCalcoloTicket, basata sul modello di procedura ChiamataServizioREST, chiama un servizio Web su http://localhost:15080/restapi/1.0/util/compareProperties

Per eseguire il flusso di lavoro di esempio:

  1. Fare clic sulla scheda Principale.
  2. Nel portlet Stampanti, fare clic con il tasto destro del mouse sulla stampante Esempio e selezionare Abilita.
  3. Nel portlet del Dispositivo di input, fare clic con il tasto destro del mouse sul dispositivo di input del servizio Web SOAP RicezioneOrdiniMarcom e selezionare Abilita e Connetti.

    Un lavoro chiamato Ordine di esempio Marcom viene visualizzato nella tabella lavori.

  4. Fare clic con il tasto destro del mouse sul dispositivo di input RicezioneOrdiniMarcom e selezionare Disabilita.
  5. Fare clic nuovamente con il tasto destro del mouse sul dispositivo di input e selezionare Disconnetti.
      Nota:
    • Il dispositivo di input di esempio esegue un polling per gli ordini ogni 30 secondi e recupera un lavoro XML. Se il dispositivo di input non viene disabilitato e disconnesso, nella tabella lavori compare un nuovo lavoro ogni 30 secondi.

    Il payload richiesta per il dispositivo di input include questi simboli RICOH ProcessDirector:

    <PartnerCredentials> <Token>${WebService.StaticCredential}</Token> </PartnerCredentials> <DateRange> <Start>${WebService.LastSuccessRequestTime}</Start> <End>${WebService.CurrentRequestTime}</End> </DateRange>

    Il simbolo ${WebService.StaticCredential} specifica le credenziali statiche. Il simbolo ${WebService.LastSuccessRequestTime} specifica l'ultima data e ora in cui il dispositivo di input del servizio Web ha richiesto con successo una risposta da un servizio Web. Il simbolo ${WebService.CurrentRequestTime} specifica la data e l'ora della richiesta corrente.

    Ogni volta che il dispositivo di input RicezioneOrdiniMarcom recupera un lavoro XML, lo stesso invia il lavoro al flusso di lavoro ElaborazioneOrdiniMarcom.

    Il lavoro passa per queste ed altre procedure nel flusso di lavoro ElaborazioneOrdiniMarcom:

    • L'operazione SetJobPropsFromTextFile imposta la proprietà Nome lavoro con Marcom Sample Order.
    • La procedura ApplicaTrasformazioneXSL utilizza il foglio di stile XSLT orderToOverrides.xslt per convertire 8 elementi XML in 5 proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector in un file di sovrascrittura.

      La tabella elenca le proprietà di lavoro nell'ordine in cui sono specificate nel foglio di stile XSLT e in cui appaiono nel file di sovrascrittura.

      Elemento XML Nome database della proprietà di lavoro Nome della proprietà di lavoro visualizzato nell'interfaccia utente
      OrderNumber Job.Marcom.OrderNumber Numero Ordine MarcomCentral
      ID Job.Marcom.OrderId ID Ordine MarcomCentral
      ShippingAddress/Address1ShippingAddress/CityShippingAddress/StateShippingAddress/Zip Job.Info.Attr1 Personalizzato 1
      User/Email Job.CustomerName Nome cliente
      count(OrderDetails/OrderDetail) Job.Info.Attr2 Personalizzato 2

      Questo esempio mostra il contenuto del file di sovrascrittura di esempio:

      Job.Marcom.OrderNumber=WS113 Job.Marcom.OrderId=8487184 Job.Info.Attr1=400 Main Street Anywhere CO 11111 Job.CustomerName=Myrna.Jensen@company.com Job.Info.Attr2=2

      La procedura posiziona il file di sovrascrittura nella directory di spool per il lavoro. RICOH ProcessDirector utilizza i valori nel file di sovrascrittura per impostare i valori delle proprietà per il lavoro.

    • La procedura ChiamataServizioSOAP chiama il servizio Web MarcomCentral, che restituisce i ticket di lavoro per un ordine specifico. La procedura specifica 2 simboli RICOH ProcessDirector come parte del valore nella proprietà Payload richiesta:

      <Token>${Job.WebService.Password}</Token> <PONumber>${Job.Marcom.OrderId}</PONumber>

      Il simbolo ${Job.WebService.Password} specifica le credenziali statiche. Il simbolo ${Job.Marcom.OrderId} specifica l'ID ordine.

    • La procedura ApplicaTrasformazioneXSL2 utilizza il foglio di stile XSLT jobTicketsReceived.xslt per calcolare il valore della proprietà Job.Info.Attr3 conteggiando il numero di ticket di lavoro recuperati.
      Elemento XML Nome database della proprietà di lavoro Nome della proprietà di lavoro visualizzato nell'interfaccia utente
      calcolo(ns0:Envelope/ns0:Body/ns2:GetJobTicketsByOrderNumberResponse/ns1:GetJobTicketResponse/JobTicket) Job.Info.Attr3 Personalizzato 3

      La procedura inserisce il valore in un file di sovrascrittura e lo sovrascrive nella directory spool per il lavoro con il nuovo file di sovrascrittura.

      Questo esempio mostra il contenuto del file di sovrascrittura dopo che tutti i ticket di lavoro sono stati recuperati:

      Job.Info.Attr3=2

    • La procedura ControllaCalcoloTicket esegue una chiamata POST ad un servizio Web RICOH ProcessDirector. Il servizio Web controlla che siano stati recuperati tutti i ticket di lavoro per un ordine. La procedura compara i valori di Personalizzazione 2 (ticket di lavoro totali) e Personalizzazione 3 (ticket di lavoro recuperati). Se i valori corrispondono, la procedura imposta il valore di Personalizzazione 4 (risultato della comparazione) con UGUALE.

      La procedura inserisce il valore in un file di sovrascrittura e lo sovrascrive nella directory spool con il nuovo file di sovrascrittura.

      Questo esempio mostra il contenuto del file di sovrascrittura dopo che tutti i ticket di lavoro sono stati recuperati:

      Job.Info.Attr4=EQUAL

    • La regola sul connettore [1] Tutti i ticket trovati controlla se il valore della proprietà di lavoro Personalizzazione 4 (risultato della comparazione) è UGUALE.
      • In tal caso, il numero dei ticket di lavoro recuperati è uguale al numero totale di ticket di lavoro previsti. Il flusso di lavoro invia il lavoro direttamente alla procedura CreaLavoriDaXML.
      • In caso contrario, invece, il numero di ticket di lavori recuperati è inferiore al numero totale di ticket di lavoro previsti. La regola sul connettore [2] Cerca ticket controlla se il valore della proprietà di lavoro Personalizza conteggio 1 è inferiore a 10. La prima volta che il lavoro arriva all'operazione CheckTicketCount, il valore della proprietà Personalizza conteggio 1 è pari a 0.
        • Se il valore è da 0 a 9, il flusso di lavoro invia il lavoro alla procedura Attendi, che attende per 1 minuto. Il flusso di lavoro invia quindi il lavoro alla procedura EseguiProgrammaEsterno.

          La procedura RunExternalProgram attiva un'utilità Java che aumenta il valore della proprietà Calcolo personalizzazione 1 di 1. Il flusso di lavoro ritrasmette quindi il lavoro alla procedura ChiamataServizioSOAP. La procedura ripete la chiamata al servizio Web MarcomCentral che restituisce i ticket di lavoro per l'ordine. Se il numero di ticket di lavoro recuperati è inferiore a quanto previsto, il flusso di lavoro può inviare il lavoro mediante la procedura ChiamataServizioSOAP fino a 9 volte.

        • Se il valore è pari a 10, il lavoro è stato inviato all'operazione CallSOAPService 10 volte. Dopo 10 minuti, il numero di ticket di lavoro recuperati non risulta uguale al numero previsto. Il lavoro non soddisfa la regola sul connettore [2] Cerca ticket. Il flusso di lavoro invia il lavoro mediante il connettore [3] Timeout alla procedura InsuccessoConMessaggio e scrive un messaggio di insuccesso al log del lavoro. Il messaggio precisa: Some job tickets were not found in the time allowed.

            Nota:
          • Dato che è una proprietà di lavoro, il messaggio viene visualizzato sulla scheda Informazioni del notebook della proprietà di lavoro per tutti i lavori che passano attraverso il flusso di lavoro. Il messaggio compare sul log di lavoro solo quando il flusso di lavoro invia il lavoro mediante connettore [3] Timeout alla procedura InsuccessoConMessaggio.

    • L'operazione CreateJobsFromXML utilizza l'espressione XPath //JobTicket per analizzare le informazioni del ticket di lavoro XML. La procedura rileva 2 ticket di lavoro e crea 2 lavori secondari.

      I lavori secondari nominati Cappelli da baseball Jensen Bank e Brochure vengono visualizzati nella tabella lavori.

      La procedura invia i 2 lavori secondari al flusso di lavoro ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom.

      Il lavoro originale viene inviato alla procedura AttendiLavoriCorrelati.

    I lavori secondari passano per queste ed altre procedure nel flusso di lavoro ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom:

    • La procedura ApplicaTrasformazioneXSL utilizza il foglio di stile XSLT jobticketToOverrides.xslt per convertire 10 elementi XML in 10 proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector in un file di sovrascrittura.

      La tabella elenca le proprietà di lavoro nell'ordine in cui sono specificate nel foglio di stile XSLT e in cui appaiono nel file di sovrascrittura.

      Elemento XML Nome database della proprietà di lavoro Nome della proprietà di lavoro visualizzato nell'interfaccia utente
      OrderDetails/OrderDetail/OrderID Job.Marcom.OrderId ID Ordine MarcomCentral
      OrderDetails/OrderDetail/SKUDescription Job.Info.Attr1 Personalizzato 1
      OrderDetails/OrderDetail/SKU/ID Job.Info.Attr4 Personalizzato 4
      OrderDetails/OrderDetail/ProductType Job.Marcom.ProductType Tipo prodotto MarcomCentral
      FinalOutputFileURL/URL Job.Info.Attr3 Personalizzato 3
      floor(OrderDetails/OrderDetail/Quantity) Job.Copies Copie di lavoro richieste
      floor($var2_current/OrderDetails/OrderDetail/ID) Job.Marcom.JobTicketId ID ticket di lavoro MarcomCentral
      OrderDetails/OrderDetail/ProductName Job.Name Nome lavoro
      OrderDetails/OrderDetail/ProductDescription Job.Description Descrizione lavoro
      OrderDetails/OrderDetail/Shipping/Method Job.Info.Attr2 Personalizzato 2

      La procedura inserisce ciascun file di sovrascrittura nella directory spool per il lavoro corrispondente. Dato che questi lavori sono in un nuovo flusso di lavoro, i file di sovrascrittura non sovrascrivono i file di sovrascrittura esistenti.

      Questo esempio mostra il contenuto del file di sovrascrittura di esempio per il lavoro Cappelli da baseball Jensen Bank:

      Job.Marcom.OrderId=8487184 Job.Info.Attr1=Red Job.Info.Attr4=13933967 Job.Marcom.ProductType=Static Job.Info.Attr3= Job.Copies=20 Job.Marcom.JobTicketId=22722188 Job.Name=Jensen Bank Baseball Cap Job.Description=Jensen Bank branded baseball cap features an embroidered patch logo on the front. This fitted cap is made of cotton. Fit may vary depending on the construction, materials and manufacturer. Job.Info.Attr2=Rush Shipping

      Questo esempio mostra il contenuto del file di sovrascrittura di esempio per il lavoro Brochure:

      Job.Marcom.OrderId=8487184Job.Info.Attr1=Brochure - Investing_Boulder_6300 Diagonal Highway_Boulder_CO_80301Job.Info.Attr4=15302443Job.Marcom.ProductType=VersionedJob.Info.Attr3=http://localhost:15080/restapi/Savings.pdfJob.Copies=250Job.Marcom.JobTicketId=22722189Job.Name=BrochureJob.Description=Job.Info.Attr2=Rush Shipping

    • La regola sul connettore [1] Nessun Dettaglio SKU controlla se il lavoro dispone di un'unità di stoccaggio MarcomCentral (SKU - Stock-Keeping Unit).
        Nota:
      • In questo esempio, una SKU fornisce informazioni relative alla produzione di un elemento in un ordine. Ad esempio, le informazioni SKU per un elemento stampabile includono il supporto da utilizzare. Le informazioni SKU per un elemento non di stampa includono il materiale da imballaggio da utilizzare. Gli elementi MarcomCentral possono avere un numero SKU che identifica le informazioni archiviate all'esterno di MarcomCentral. Questa porzione del flusso di lavoro accede a tali informazioni e le converte in proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector.
      • Se il valore della proprietà Personalizzato 4 (ID SKU) non è SKU13933967 o SKU15302443, il flusso di lavoro invia il lavoro direttamente all'operazione ContinueToNextStep.
          Nota:
        • Questi 2 ID SKU corrispondono ai file SKU di esempio nella directory Marcom. Quando si imposta RICOH ProcessDirector per comunicare con MarcomCentral, decidere come si desidera archiviare le informazioni sugli elementi in un ordine.
      • Se il valore è SKU13933967 o SKU15302443, il flusso di lavoro invia il lavoro all'operazione ApplyXSLTransform2 per elaborare le informazioni SKU.

        La procedura ApplicaTrasformazioneXSL2 utilizza il foglio di stile XSLT skuToOverrides.xslt per convertire 3 elementi in 3 proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector.

        La tabella elenca le proprietà di lavoro nell'ordine in cui sono specificate nel foglio di stile XSLT e in cui appaiono nel file di sovrascrittura.

        Elemento XML Nome database della proprietà di lavoro Nome della proprietà di lavoro visualizzato nell'interfaccia utente
        Supporto Job.Media Supporto
        Fronte/retro Job.Duplex Fronte/retro
        Package Job.Info.Attr5 Personalizzato 5

        La procedura inserisce i valori in un file di sovrascrittura e lo sovrascrive nella directory spool per il lavoro con il nuovo file di sovrascrittura.

        Questo esempio mostra il contenuto del file di sovrascrittura di esempio per il lavoro Cappelli da baseball Jensen Bank:

        Job.Media= Job.Duplex=No Job.Info.Attr5=Gift wrap

        Questo esempio mostra il contenuto del file di sovrascrittura di esempio per il lavoro Brochure:

        Job.Media=Letter Plain Job.Duplex=Yes Job.Info.Attr5=

        Il flusso di lavoro invia il lavoro alla procedura ProseguiConOperazioneSuccessiva.

    • Quando il lavoro arriva alla procedura ProseguiConOperazioneSuccessiva, la regola sul connettore [1] Magazzino controlla il valore della proprietà Tipo prodotto MarcomCentral. Versionato, Variabile e DirectLavoro sono tipi di prodotto per elementi stampabili.
      • Se l'elemento non ha un tipo di prodotto stampabile, il flusso di lavoro invia il lavoro mediante la sezione Magazzino.
      • Se l'elemento ha un tipo di prodotto stampabile, il flusso di lavoro invia il lavoro mediante la sezione Tipografia.

    I lavori secondari stampabili passano da queste procedure e connettori nella sezione Tipografia del flusso di lavoro:

    • Quando il lavoro arriva alla seconda procedura ProseguiConOperazioneSuccessiva, la regola sul connettore [1] File pronto controlla se la proprietà Personalizzazione 3 (URL di scaricamento del file) è impostata con un valore.
      • In tal caso, il file di stampa è pronto per essere scaricato. Il flusso di lavoro invia il lavoro direttamente alla procedura ScaricaFile.
      • In caso contrario, la regola sul connettore [2] Cerca file controlla se il valore della proprietà di lavoro Personalizza conteggio 1 è inferiore a 10. La prima volta che il lavoro arriva alla seconda procedura ContinueToNextStep, il valore della proprietà Personalizza conteggio 1 è pari a 0.
        • Se il valore è da 0 a 9, il flusso di lavoro invia il lavoro alla procedura Attendi, che attende per 30 secondi. Il flusso di lavoro trasmette quindi il lavoro alla procedura ChiamataServizioSOAP.

          La procedura ChiamataServizioSOAP chiama servizio Web MarcomCentral, che recupera un ticket di lavoro per un elemento stampabile. La procedura specifica 2 simboli RICOH ProcessDirector come parte del valore nella proprietà Payload servizio Web:

          <Token>${Job.WebService.Password}</Token> <LineItemID type=”Printable”>${Job.Marcom.JobTicketId}</LineItemID>

          Il simbolo ${Job.WebService.Password} specifica le credenziali statiche. Il simbolo ${Job.Marcom.JobTicketId}specifica l'ID del ticket di lavoro.

          La procedura ApplicaTrasformazioneXSL2 utilizza il foglio di stile XSLT downloadOverrides.xslt per convertire un elemento XML in una proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector:

          Elemento XML Nome database della proprietà di lavoro Nome della proprietà di lavoro visualizzato nell'interfaccia utente
          TicketDiLavoro/URLFileRisultatoFinale/URL Job.Info.Attr3 Personalizzato 3

          La procedura inserisce il valore in un file di sovrascrittura e lo sovrascrive nella directory spool per il lavoro con il nuovo file di sovrascrittura.

          Questo esempio mostra il contenuto del file di sovrascrittura di esempio:

          Job.Info.Attr3=http://localhost:15080/restapi/Savings.pdf

          La procedura RunExternalProgram attiva un'utilità Java che aumenta il valore della proprietà Calcolo personalizzazione 1 di 1. Il flusso di lavoro ritrasmette quindi il lavoro alla seconda procedura ProseguiConOperazioneSuccessiva, che invia a sua volta il lavoro mediante procedura Attendi alla procedura ChiamataServizioSOAP. La procedura ChiamataServizioSOAP ripete la chiamata al servizio Web MarcomCentral, che recupera un ticket di lavoro per un elemento stampabile. Se la proprietà Personalizzazione 3 non dispone ancora di un valore per l'URL, il flusso di lavoro invia il lavoro mediante procedura ChiamataServizioSOAP fino a 9 volte.

        • Se il valore è pari a 10, il lavoro è stato inviato all'operazione CallSOAPService 10 volte. Dopo 5 minuti, la proprietà Personalizzazione 3 non dispone ancora di un valore per il file da scaricare. Il lavoro non soddisfa la regola sul connettore [2] Cerca file. Il flusso di lavoro invia il lavoro mediante il connettore [3] Timeout alla procedura InsuccessoConMessaggio e scrive un messaggio di insuccesso al log del lavoro. Il messaggio precisa: File was not available to download in the time allowed.

            Nota:
          • Dato che è una proprietà di lavoro, il messaggio viene visualizzato sulla scheda Informazioni del notebook della proprietà di lavoro per tutti i lavori che passano attraverso il flusso di lavoro. Il messaggio compare sul log di lavoro solo quando il flusso di lavoro invia il lavoro mediante connettore [3] Timeout alla procedura InsuccessoConMessaggio.

    • La procedura ScaricaFile scarica il file di stampa Savings.pdf da http://localhost:15080/restapi/ impostando il valore della proprietà URL per scaricare file con il simbolo ${Job.Info.Attr3}.
    • Le procedure OttimizzaPDF, ContaPagine, CreaIntervalliPagina e StampaLavori elaborano e stampano il lavoro sulla stampante Esempio.

    I lavori secondari non stampabili passano da questa procedura nella sezione Magazzino del flusso di lavoro:

    • La procedura ProceduraManualeConAvvioAutomatico attende che lo staff addetto al magazzino indichi che il lavoro è pronto per essere spedito.

    La procedura AttendiLavoriCorrelati tiene in sospeso il lavoro principale e ciascuno dei lavori secondari fino a quando tutti i lavori secondari non arrivano alla procedura.

  6. Nella tabella lavori, fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro Jensen Bank Baseball Ca e selezionare Completa manualmente.
  7. Selezionare Passa all'operazione successiva e fare clic su OK.

    Il lavoro passa all'operazione AttendiLavoriCorrelati.

    Quando entrambi i lavori secondari raggiungono la procedura AttendiLavoriCorrelati, il flusso di lavoro invia il lavoro principale e quelli secondari alla procedura ConservaLavoriCompletati. Lo stato di ciascun lavoro cambia in Conservato.

    La notifica del servizio Web OrdineChiusuraMarcom chiama il servizio Web su https://services.printable.com/Trans/1.0/Closeout.asmx

    Il payload richiesta include questi simboli RICOH ProcessDirector:

    <PartnerCredentials> <Token>${WSNotification.WebService.Credential}</Token> </PartnerCredentials> <OrderID> <ID type="Printable">{${Job.Marcom.OrderId}}</Start> </OrderID>

    Il simbolo ${WSNotification.WebService.Credential} specifica le credenziali statiche. Il simbolo ${Job.Marcom.OrderId} specifica l'ID ordine.

    Se la notifica ha chiamato il servizio Web invece di eseguire la simulazione, questa modifica avviene nell'archivio di esempio sul sito Web MarcomCentral. Nella finestra di dialogo Visualizza per Elemento nella Gestione Ordini, il valore nella colonna Stato ordine per ciascun elemento nel numero ordine WS113 cambia da Operazione in Corso a Spedito.

  8. Nella tabella lavori, fare clic con il tasto destro del mouse sul lavoro Brochure e selezionare Visualizza.
    Nel visualizzatore viene visualizzato il file PDF stampato come parte dell'ordine.
Per eseguire nuovamente i flussi di lavoro di esempio, abilitare e connettere il dispositivo di input RicezioneOrdiniMarcom. Quindi disabilitarlo e disconnetterlo.

Dopo aver eseguito gli esempi, è possibile copiarli. Regolare i valori nelle copie per scambiare dati con il proprio archivio sul sito Web MarcomCentral. Consultare gli argomenti sulla relativa attività.

1.2.4.36.2 Pianificare come elaborare gli ordini dall'archivio MarcomCentral.

Questo procedimento consente di associare gli elementi XML MarcomCentral XML per gli ordini e i ticket di lavoro alle proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector. È possibile decidere come fornire le informazioni richieste da RICOH ProcessDirector per elaborare gli elementi in un ordine. È inoltre possibile decidere quali criteri utilizzare per riportare lo stato a MarcomCentral.
Per pianificare come elaborare gli ordini dall'archivio MarcomCentral:
  1. Rivedere gli ordini MarcomCentral e decidere quali elementi XML associare alle proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector.

    Successivamente nel procedimento, sarà possibile associare gli elementi XML alle proprietà di lavoro utilizzando uno strumento esterno (ad esempio Altova MapForce) che crea fogli di stile XSLT.

    Per riferimento, questa tabella elenca gli otto elementi XML MarcomCentral per gli ordini associati a cinque proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector nel flusso di lavoro di esempio ElaborazioneOrdiniMarcom.

    Elemento XML per l'ordine Nome database della proprietà di lavoro Nome della proprietà di lavoro visualizzato nell'interfaccia utente
    OrderNumber Job.Marcom.OrderNumber Numero Ordine MarcomCentral
    ID Job.Marcom.OrderId ID Ordine MarcomCentral
    User/Email Job.CustomerName Nome cliente
    ShippingAddress/Address1ShippingAddress/CityShippingAddress/StateShippingAddress/Zip Job.Info.Attr1 Personalizzato 1
    count(OrderDetails/OrderDetail) Job.Info.Attr2 Personalizzato 2

    È importante ricordare queste informazioni sulle proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector quando si esegue la mappatura:

    • Due proprietà del lavoro per gli ordini sono fornite con la funzione MarcomCentral Connect: Numero d'ordine MarcomCentral e ID ordine MarcomCentral.

    • Due proprietà del lavoro per i ticket lavoro sono fornite con la funzione MarcomCentral Connect: ID ticket MarcomCentral e Tipo prodotto MarcomCentral.

    • Per un elenco di tutte le proprietà di lavoro fornite con il prodotto base, vedere il rispettivo riferimento sui nomi proprietà database per i lavori.

    • RICOH ProcessDirector fornisce 20 proprietà di lavoro personalizzate: 10 proprietà contengono testo, 5 contengono numeri interi e 5 contengono numeri, compresi numeri frazionari come 8,5 o 9,725.

      • Se un flusso di lavoro elabora ordini e un altro flusso di lavoro elabora ticket, è possibile utilizzare una proprietà di lavoro personalizzata per diversi scopi in ciascun flusso di lavoro. Ad esempio, è possibile utilizzare la proprietà Custom 1 per l'indirizzo di spedizione di un ordine nel flusso di lavoro per gli ordini. È possibile utilizzare la proprietà Custom 1 per la descrizione SKU nel flusso di lavoro per i ticket.

      • Non è possibile utilizzare la stessa proprietà di lavoro personalizzata per diversi scopi nello stesso flusso di lavoro. Ad esempio, si utilizza la proprietà Custom 1 per la descrizione SKU nel flusso di lavoro del ticket di lavoro. Se si utilizza anche la proprietà Custom 1 per fornire informazioni sull'imballaggio nel flusso di lavoro del ticket di lavoro, le informazioni sull'imballaggio sovrascrivono la descrizione SKU.

    • Se sono necessarie altre proprietà di lavoro personalizzate, contattare il rappresentante dell'assistenza clienti Ricoh.

      Nota: Se non si utilizzano alcune delle proprietà di lavoro fornite con il prodotto base o con una funzione installata, è possibile utilizzare tali proprietà per MarcomCentral. Ad esempio, si dispone della funzione Supporto AFP, ma non si utilizzano le proprietà di lavoro Dipartimento.Info.Lavoro e Programmatore.Info.Lavoro. Queste proprietà possono essere utilizzate per MarcomCentral.

    Creare una tabella simile a quella seguente per registrare gli elementi dell'ordine MarcomCentral da associare alle proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector. Aggiungere tutte le righe necessarie.

    Nota: Il flusso di lavoro di esempio ElaborazioneOrdiniMarcom utilizza tre proprietà di lavoro personalizzate per determinare quando tutti i ticket di lavoro previsti sono stati recuperati. Le altre proprietà di lavoro personalizzate sono quindi disponibili per altri utilizzi.
    Nome database della proprietà di lavoro Nome della proprietà di lavoro visualizzato nell'interfaccia utente Elemento XML per l'ordine
    Job.Marcom.OrderNumber Numero ordine MarcomCentral OrderNumber
    Job.Marcom.OrderId ID ordine MarcomCentral ID
    Job.Info.Attr1 Personalizzato 1  
    Job.Info.Attr2 Personalizzato 2 count(OrderDetails/OrderDetail)
    Job.Info.Attr3 Personalizzato 3 calcolo(ns0:Envelope/ns0:Body/ns2:GetJobTicketsByOrderNumberResponse/ns1:GetJobTicketResponse/JobTicket)
    Job.Info.Attr4 Personalizzato 4 Utilizzato per determinare quando tutti i ticket di lavoro di un ordine sono stati recuperati da MarcomCentral.
    Job.Info.Double1 Numero personalizzato 1  
    Job.Info.Double2 Numero personalizzato 2  
    Job.Info.Double3 Numero personalizzato 3  
    Job.Info.Integer1 Numero intero personalizzato 1  
    Job.Info.Integer2 Intero personalizzato 2  
    Job.Info.Integer3 Intero personalizzato 3  

  2. Rivedere i ticket di lavoro MarcomCentral e decidere quali elementi XML dei ticket di lavoro associare alle proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector.

    Per riferimento, questa tabella elenca i nove elementi XML per i ticket di lavoro associati alle nove proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector nel flusso di lavoro di esempio ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom.

    Elemento XML per il ticket di lavoro Nome database della proprietà di lavoro Nome della proprietà di lavoro visualizzato nell'interfaccia utente
    DettagliOrdine/DettaglioOrdine/ID Job.Marcom.JobTicketId ID ticket di lavoro MarcomCentral
    OrderDetails/OrderDetail/ProductType Job.Marcom.ProductType Tipo prodotto MarcomCentral
    OrderDetails/OrderDetail/ProductName Job.Name Nome lavoro
    OrderDetails/OrderDetail/ProductDescription Job.Description Descrizione lavoro
    DettagliOrdine/DettaglioOrdine/Quantità Job.Copies Copie di lavoro richieste
    OrderDetails/OrderDetail/SKUDescription Job.Info.Attr1 Personalizzato 1
    OrderDetails/OrderDetail/Shipping/Method Job.Info.Attr2 Personalizzato 2
    FinalOutputFileURL/URL Job.Info.Attr3 Personalizzato 3
    OrderDetails/OrderDetail/SKU/ID Job.Info.Attr4 Personalizzato 4

    Creare una tabella simile a quella seguente per registrare gli elementi del ticket lavoro MarcomCentral da associare alle proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector. Aggiungere tutte le righe necessarie.

    Nome database della proprietà di lavoro Nome della proprietà di lavoro visualizzato nell'interfaccia utente Elemento XML per il ticket di lavoro
    Job.Marcom.JobTicketId ID ticket di lavoro MarcomCentral DettagliOrdine/DettaglioOrdine/ID
    Job.Marcom.ProductType Tipo prodotto MarcomCentral OrderDetails/OrderDetail/ProductType
    Job.Info.Attr1 Personalizzato 1  
    Job.Info.Attr2 Personalizzato 2  
    L'operazione Job.Info.Attr3The DownloadFile utilizza questa proprietà di lavoro. Personalizzato 3  
    Job.Info.Double1 Numero personalizzato 1  
    Job.Info.Double2 Numero personalizzato 2  
    Job.Info.Double3 Numero personalizzato 3  
    Job.Info.Integer1 Numero intero personalizzato 1  
    Job.Info.Integer2 Intero personalizzato 2  
    Job.Info.Integer3 Intero personalizzato 3  

  3. Decidere come fornire le informazioni richieste da RICOH ProcessDirector per elaborare gli elementi in un ordine dall'archivio MarcomCentral.
    MarcomCentral non archivia le informazioni richieste per elaborare gli elementi in un ordine. Ad esempio, MarcomCentral non archivia le opzioni supporto, stampa fronte/retro e finitura richieste per gli elementi di stampa o il materiale di imballaggio richiesto per gli elementi non di stampa.
    1. Decidere se si desidera che i flussi di lavoro MarcomCentral elaborino sia gli elementi di stampa sia gli elementi non di stampa o soltanto gli elementi di stampa.

      Se si desidera che i flussi di lavoro elaborino soltanto gli elementi di stampa, saltare le istruzioni per gli elementi non di stampa. Quando si copia il flusso di lavoro di esempio ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom e lo si modifica in base alle proprie necessità, rimuovere la sezione che elabora gli elementi non di stampa.

    2. Decidere quali sono le informazioni richieste da RICOH ProcessDirector per elaborare gli elementi di stampa.

      Per riferimento, questa tabella elenca le due proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector che forniscono le informazioni richieste per elaborare gli elementi di stampa nel flusso di lavoro di esempio ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom.

      Nome database della proprietà di lavoro Nome della proprietà di lavoro visualizzato nell'interfaccia utente
      Job.Media Supporto
      Job.Duplex Fronte/retro

      Creare una tabella simile a quella sopra per registrare le proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector che forniscono le informazioni richieste per elaborare gli elementi di stampa nel flusso di lavoro del ticket di lavoro. Aggiungere tutte le righe necessarie.

      Nota: Facoltativamente, è possibile aggiungere alla tabella una colonna aggiuntiva per gli elementi XML da utilizzare in seguito in questa procedura.

    3. Decidere quali sono le informazioni richieste da RICOH ProcessDirector per elaborare gli elementi non di stampa.

      Per riferimento, questa tabella elenca la RICOH ProcessDirector proprietà di lavoro che fornisce le informazioni richieste per elaborare gli elementi non di stampa nel flusso di lavoro di esempio ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom.

      Nome database della proprietà di lavoro Nome della proprietà di lavoro visualizzato nell'interfaccia utente
      Job.Info.Attr5 Personalizzato 5

      Creare una tabella simile a quella sopra per registrare le proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector che forniscono le informazioni richieste per elaborare gli elementi non di stampa nel flusso di lavoro del ticket di lavoro. Aggiungere tutte le righe necessarie.

      Nota: Facoltativamente, è possibile aggiungere alla tabella una colonna aggiuntiva per gli elementi XML da utilizzare in seguito in questa procedura.

    4. Identificare l'elemento o gli elementi XML MarcomCentral richiesti per cercare le informazioni che RICOH ProcessDirector utilizza per elaborare ciascun elemento ordinato nell'archivio MarcomCentral.

      Ad esempio:

      • In un archivio MarcomCentral, diversi elementi di stampa richiedono opzioni supporto e stampa fronte/retro diverse. Gli elementi MarcomCentral per il tipo prodotto e l'ID prodotto identificano ciascun elemento di stampa. RICOH ProcessDirector associa gli elementi del tipo prodotto e dell'ID prodotto alle proprietà di lavoro. RICOH ProcessDirector utilizza quindi i valori delle proprietà di lavoro per determinare le impostazioni supporto e stampa fronte/retro richieste per ciascun elemento di stampa.

      • In un altro archivio MarcomCentral, diversi elementi non di stampa richiedono opzioni materiali di imballaggio e carta da regalo diverse. L'elemento MarcomCentral per l'ID unità di stoccaggio (SKU- Stock-Keeping Unit) identifica ogni elemento non di stampa. RICOH ProcessDirector mappa l'elemento ID SKU su una proprietà del lavoro. RICOH ProcessDirector quindi utilizza l'ID SKU per determinare le opzioni materiali di imballaggio e carta da regalo per ogni elemento non di stampa.

      • In un terzo archivio MarcomCentral, una parte dell'ID SKU MarcomCentral identifica ogni elemento di stampa e non di stampa. RICOH ProcessDirector mappa l'ID SKU su una proprietà del lavoro e utilizza una funzione sottostringa nel foglio di stile XSLT per rimuovere le cifre non necessarie. RICOH ProcessDirector quindi utilizza la parte dell'ID SKU per determinare le opzioni di elaborazione necessarie per ogni elemento di stampa e non di stampa.

        Nota:
      • Assicurarsi di pianificare gli elementi che cambiano in base a come i clienti personalizzano i prodotti che ordinano. Ad esempio, un elemento identifica i cappelli da baseball, ma il valore dell'elemento cambia a seconda che i cappelli siano rossi e blu. Utilizzare un secondo elemento per identificare il colore.
    5. Se l'elemento o gli elementi non sono inclusi nella tabella degli elementi XML per i ticket di lavoro, aggiungerli nella tabella.

      Ad esempio, utilizzare l'elemento ID SKU per identificare gli elementi. Assicurarsi che l'elemento ID SKU sia incluso nella tabella degli elementi XML per i ticket di lavoro associati alle proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector. Nel flusso di lavoro di esempio ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom, l'elemento ID SKU viene associato alla proprietà di lavoro Personalizzazione 4.

    6. Se una fonte di dati esterna contiene le informazioni richieste per elaborare gli elementi ordinati nel proprio archivio, decidere come recuperare le informazioni dalla fonte di dati.

      Ad esempio, se un servizio Web può recuperare le informazioni di elaborazione, è possibile utilizzare una procedura ChiamataServizioSOAP o ChiamataServizioREST per chiamare il servizio Web. Una procedura successiva in questo procedimento spiega come aggiungere una procedura ChiamataServizioSOAP ad un flusso di lavoro. Un altro modo per recuperare informazioni consiste nell'utilizzare una procedura EseguiProgrammaEsterno.

    7. Se non si dispone di una fonte di dati esistente, decidere come fornire le informazioni richieste per elaborare gli elementi ordinati nel proprio archivio.

      I procedimenti per configurare RICOH ProcessDirector in modo da recuperare ed elaborare gli ordini MarcomCentral presentano due modi di fornire le informazioni:

      • File XML

        È possibile creare una serie di file XML, uno per ciascun elemento ordinato nell'archivio MarcomCentral. Una procedura ApplicaTrasformazioneXSL utilizza il file XML per impostare i valori per le proprietà di lavoro dell'elemento. Il flusso di lavoro di esempio ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom utilizza questo metodo.

        Per creare file XML, associare gli elementi XML utilizzati da ciascun elemento alle proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector. La procedura successiva in questo procedimento spiega come creare file XML.

      • Procedure AssegnaValoriLavoro

        È possibile aggiungere al flusso di lavoro del ticket di lavoro una procedura AssegnaValoriLavoro per ciascun elemento ordinato nel proprio archivio MarcomCentral. Ad esempio, se gli ID SKU identificano elementi, è possibile utilizzare una procedura AssegnaValoriLavoro per ciascun ID SKU. Nella procedura, assegnare tutte le proprietà di lavoro richieste per produrre l'elemento.

      È possibile utilizzare altri metodi per fornire le informazioni richieste per elaborare gli elementi ordinati nel proprio archivio MarcomCentral. Ad esempio, se si dispone della funzione Archivia, è possibile archiviare gli elementi di stampa e le proprietà di lavoro richieste per stamparle poi correttamente in un contenitore. Quando RICOH ProcessDirector elabora il lavoro per l'elemento di stampa, può recuperare il file PDF e le proprietà richieste per la stampa dal contenitore.

  4. Per utilizzare una serie di file XML in una specifica posizione come input per una procedura ApplicaTrasformazioneXSL, eseguire queste operazioni.
    1. Assegnare elementi XML alle proprietà di lavoro richieste per elaborare ogni elemento di stampa e non di stampa.
      Tali proprietà di lavoro sono state identificate nelle fasi precedenti. La tabella fornita in tali procedure include una colonna che si può utilizzare per assegnare un elemento XML a ciascuna proprietà di lavoro.
    2. Creare una directory per i file.

      Ad esempio, creare una sottodirectory MarcomItemProperties nella directory testfiles:

      • /aiw/aiw1/testfiles/MarcomItemProperties (Linux)
      • C:\aiw\aiw1\testfiles\MarcomItemProperties (Windows)

    3. Creare un file XML per ciascun elemento che può essere ordinato nel proprio archivio MarcomCentral.

      Il file contiene l'elemento o gli elementi XML che identificano l'elemento e un elemento XML per ciascuna proprietà di lavoro richiesta per gli elementi di stampa e non di stampa. Ciascuna proprietà specifica il valore richiesto per elaborare l'elemento.

      Per ciascun elemento è richiesto un file distinto, anche se alcuni elementi richiedono le stesse informazioni di elaborazione.

      In questo esempio, il valore dell'elemento SKU/ID identifica l'elemento. L'esempio include un elemento che identifica il nome dell'elemento (Brochure JensenBank) e sette altri elementi aggiuntivi con i valori richiesti per elaborare l'elemento.

      <?xml version="1.0" encoding="utf-8"?>
      <SKU>
        <ID>10000001</ID>
        <Name>Brochure_JensenBank</Name>
        <Duplex>Yes</Duplex>
        <Media>Letter Plain></Media>
        <Punch>Not set</Punch>
        <Staple>Not set</Staple>
        <Fold>None</Fold>
        <Package></Package>
        <PackMaterial></PackMaterial>
      </SKU>

    4. Quando si nomina il file, includere il valore della o delle proprietà di lavoro che identificano l'elemento nel nome.

      Ad esempio:

      • L'ID SKU 10000001 identifica una brochure e si associa l'elemento ID SKU alla proprietà di lavoro Personalizzazione 4 ( Job.Info.Attr4).

      • Nominare il file Item10000001.xml.

      • Quando si modifica il flusso di lavoro ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom per accedere ai file XML, utilizzare un simbolo nel nome del file di input per la procedura ApplicaTrasformazioneXSL2. Specificare Item${Job.Info.Attr4}.xml come valore della proprietà File di input. Per maggiori informazioni, vedere l'attività correlata per l'accesso ai file XML dal flusso di lavoro del ticket di lavoro.

    5. Salvare i file nella directory creata.

      Ad esempio, inserire i file nella directory MarcomItemProperties.

  5. Preparare i file del foglio di stile XSLT:
    1. Creare una directory in una posizione a cui il server RICOH ProcessDirector possa accedere.
    2. Effettuare delle copie dei file del foglio di stile XSLT jobticketsReceived.xslt e downloadOverrides.xslt e inserirle nella nuova directory.

      I file jobticketsReceived.xslt e downloadOverrides.xslt sono in questa directory:

      • /aiw/aiw1/testfiles/Marcom (Linux)
      • C:\aiw\aiw1\testfiles\Marcom (Windows)

      Nota: Non è necessario modificare questi file.
      • Il file jobticketsReceived.xslt converte un elemento XML in una proprietà di lavoro che RICOH ProcessDirector utilizza per calcolare il numero di ticket di lavoro ricevuti.

      • Il file downloadOverrides.xslt converte un elemento XML in una proprietà di lavoro che RICOH ProcessDirector controlla per vedere se un file di stampa è pronto per essere scaricato.

    3. Utilizzare uno strumento XSLT (ad esempio Altova MapForce) per creare un foglio di stile XSLT che converte gli elementi dell'ordine MarcomCentral in proprietà di lavoro.

      • In una procedura precedente, gli elementi dell'ordine MarcomCentral sono stati associati alle proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector in una tabella. Fare riferimento alla tabella nella preparazione dell'input allo strumento.

      • Dopo aver creato il foglio di stile, salvarlo in un file nominato orderToOverrides.xslt.

      Questo esempio mostra il contenuto del file di esempio orderToOverrides.xslt fornito con la funzione MarcomCentral Connect:

      <?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?><xsl:stylesheet version="1.0" 
      	xmlns:xsl="http://www.w3.org/1999/XSL/Transform" 
      	xmlns:xs="http://www.w3.org/2001/XMLSchema" exclude-result-prefixes="xs">
        <xsl:output method="text" encoding="UTF-8"/>
        <xsl:template match="/">
          <xsl:variable name="var1_initial" select="."/>
          <xsl:for-each select="Order">
            <xsl:variable name="var2_current" select="."/>
            <xsl:value-of select="concat('Job.Marcom.OrderNumber=', OrderNumber, 
      			'&#10', 'Job.Marcom.OrderId=', ID, '&#10', 'Job.Info.Attr1=', 
      			ShippingAddress/Address1, ' ', ShippingAddress/City, ' ', 
      			ShippingAddress/State, ' ', ShippingAddress/Zip, '&#10', 
      			'Job.CustomerName=', User/Email, '&#10', 'Job.Info.Attr2=', 
      			count(OrderDetails/OrderDetail))"/>
          </xsl:for-each>
        </xsl:template></xsl:stylesheet>

    4. Utilizzare lo strumento XSLT per creare un foglio di stile XSLT che converte gli elementi del ticket MarcomCentral in proprietà di lavoro.
      • In una procedura precedente, gli elementi del ticket MarcomCentral sono stati associati alle proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector in una tabella. Fare riferimento alla tabella nella preparazione dell'input allo strumento.

      • Assicurarsi che il foglio di stile associ l'elemento o gli elementi del ticket di lavoro che cercano le informazioni richieste per elaborare ciascun elemento in un ordine.

      • Assicurarsi che il foglio di stile associ l'elemento dell'ordine, che a sua volta associa ciascun ticket di lavoro con il relativo ordine. Nel flusso di lavoro di esempio ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom tale elemento è DettagliOrdine/DettaglioOrdine/IDOrdine, che viene associato alla proprietà di lavoro ID ordine MarcomCentral.

      • Dopo aver creato il foglio di stile, salvarlo in un file nominato jobticketToOverrides.xslt.

    5. Se è stato creato un file XML con le informazioni richieste per elaborare ciascun elemento in un ordine, utilizzare lo strumento XML per creare un foglio di stile XSLT. Il foglio di lavoro converte gli elementi XML in ciascun file XML in proprietà di lavoro.

      • In una procedura precedente, sono state registrate in tabelle le proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector richieste per elaborare elementi di stampa e non di stampa. In un'altra procedura, gli elementi XML sono stati assegnati alle proprietà di lavoro. Fare riferimento a tali tabelle nella preparazione dell'input allo strumento.

      • Dopo aver creato il foglio di stile, salvarlo in un file nominato itemToOverrides.xslt.

    6. Inserire i nuovi file del foglio di stile XSLT nella directory creata.
  6. Decidere quali criteri utilizzare per riportare lo stato a MarcomCentral.

    Valutare se si desidera riportare lo stato solo per alcuni flussi di lavoro o elementi. È possibile utilizzare qualsiasi proprietà di lavoro o combinazione di proprietà di lavoro per attivare la notifica a MarcomCentral.

    Ad esempio, la notifica di esempio OrdineChiusuraMarcom riporta lo stato quando un ordine è pronto per la spedizione e lo stato dell'ordine è cambiato in Conservato. Lo stato dell'ordine non cambia fino a quando i lavori per tutti gli elementi nell'ordine non completano l'elaborazione.

Dopo aver pianificato come elaborare gli ordini, ci si può preparare a chiamare i servizi Web MarcomCentral.

1.2.4.36.3 Prepararsi a chiamare i servizi Web MarcomCentral.

Questo procedimento consente di importare i file WSDL e di installare un certificato di sicurezza. Se l'ambiente richiede un server proxy per comunicare con MarcomCentral, impostare il sistema in modo da poterlo utilizzare. Decidere se si desiderano chiamare operazioni nei servizi Web MarcomCentral oltre a quelle operazioni chiamate dal dispositivo di input di esempio, dai flussi di lavoro e dalla notifica. Optando per questa opzione si apprendono i requisiti delle operazioni e si testano manualmente i servizi Web.
Per prepararsi a chiamare i servizi Web MarcomCentral:
  1. Prima di eseguire chiamate ai servizi Web MarcomCentral, procedere con queste attività:
    1. Importare un file WSDL per ciascun servizio Web che si pianifica di chiamare.

      RICOH ProcessDirector crea oggetti di richiesta SOAP dalle operazioni SOAP nel file WSDL. Specificare un prefisso che RICOH ProcessDirector possa aggiungere ai nomi delle operazioni SOAP quando crea gli oggetti. L'oggetto richiesta SOAP consente a RICOH ProcessDirector di identificare la versione SOAP e le altre informazioni richieste per effettuare la chiamata al servizio Web correttamente.

    2. Installare un certificato di sicurezza per MarcomCentral sul computer principale RICOH ProcessDirector.
    3. Se l'ambiente richiede un server proxy per comunicare con MarcomCentral, impostare il sistema in modo da poterlo utilizzare.
    Per maggiori informazioni, vedere le attività correlate.
  2. Se si dispone di un archivio MarcomCentral di produzione, consigliamo di impostare un archivio di prova.

    Se si dispone di un archivio di prova, testare il dispositivo di input, le procedure ChiamataServizioSOAP e le notifiche senza elaborare accidentalmente o chiudere ordini reali. È possibile stabilire che la comunicazione tra RICOH ProcessDirector e MarcomCentral funzioni con ordini semplici e un procedimento basilare. È possibile aggiungere informazioni alle chiamate del servizio Web e testare le chiamate a nuovi servizi Web in modo progressivo.

  3. Decidere se si desiderano chiamare operazioni nei servizi Web MarcomCentral oltre a quelle operazioni chiamate dagli oggetti di esempio nella funzione MarcomCentral Connect.

    Gli oggetti di esempio chiamano queste operazioni nei servizi Web MarcomCentral:

    • Il dispositivo di input di esempio RicezioneOrdiniMarcom chiama l'operazione OttieniOrdiniPerData nel servizio Web Ordine e recupera gli ordini in ore e date specifiche.

    • La procedura ChiamataServizioSOAP nel flusso di lavoro di esempio ElaborazioneOrdiniMarcom chiama l'operazione OttieniTicketDiLavoroPerNumeroOrdine nel servizio Web Ticket di lavoro e recupera tutti i ticket di lavoro per un ordine.

    • La procedura ChiamataServizioSOAP nel flusso di lavoro di esempio ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom chiama l'operazione OttieniTicketDiLavoroPerVoce nel servizio Web Ticket di lavoro e recupera l'URL del file da scaricare.

    • La notifica di esempio OrdineChiusuraMarcom chiama l'operazione ChiusuraPerOrdine nel servizio Web Chiusura ordine e invia l'ID ordine di un ordine completo.

      È possibile aggiungere informazioni per fatture, distinte di imballaggio e pagamenti alla proprietà Payload richiesta della notifica. In alternativa, è possibile eseguire operazioni inerenti a fatture, distinte di imballaggio e pagamenti singolarmente chiamando i servizi Web Fattura, Distinta di imballaggio e Pagamento. Per maggiori informazioni, vedere la documentazione inerente ai servizi Web MarcomCentral.

    È possibile chiamare qualsiasi operazione in qualunque servizio Web MarcomCentral, includendo Catalogo e Inventario, da una procedura ChiamataServizioSOAP o una notifica del servizio Web SOAP.

  4. Per chiamare un'altra operazione in un servizio Web MarcomCentral dai flussi di lavoro RICOH ProcessDirector che elaborano gli ordini e i ticket di lavoro MarcomCentral:
    1. Reperire i requisiti per la comunicazione con l'operazione del servizio Web MarcomCentral:

      • I valori per richiedere i dati

      • Il formato dei dati forniti nella risposta

      Fare riferimento alla documentazione MarcomCentral relativa al servizio Web o consultare la compagnia.

    2. Eseguire un test manuale che si autentichi con MarcomCentral e che richieda una risposta dal servizio Web. Verificare che il servizio Web esegua l'azione desiderata.

      Molti browser dispongono di plugin, ad esempio Boomerang per Google Chrome, che testano le chiamate del servizio Web ai clienti SOAP.

      Quando la chiamata di prova aggiorna le informazioni corrette nell'archivio e restituisce la risposta corretta, il payload in RICOH ProcessDirector è pronto per l'uso.

    3. Salvare il payload in un file di testo.
    4. Per inserire la chiamata all'operazione del servizio Web in una procedura ChiamataServizioSOAP, aggiungere la procedura quando si identifica il flusso di lavoro per elaborare ordini e ticket di lavoro. Copiare il payload nella proprietà Payload richiesta della procedura ChiamataServizioSOAP.
    5. Per inserire la chiamata all'operazione del servizio Web in una notifica, aggiungere la notifica dopo aver identificato i flussi di lavoro per elaborare ordini o ticket di lavoro. Copiare il payload nella proprietà Payload richiesta della notifica.

Dopo essersi preparati a chiamare i servizi Web MarcomCentral, ci si può preparare per recuperare gli ordini da MarcomCentral.

1.2.4.36.4 Prepararsi a recuperare gli ordini da MarcomCentral

Per recuperare gli ordini da un archivio sul sito Web MarcomCentral, copiare il dispositivo di input del servizio Web SOAP RicezioneOrdiniMarcom fornito con la funzione MarcomCentral Connect. Le proprietà URL richiesta e Payload richiesta del dispositivo di input sono impostate per chiamare il servizio Web MarcomCentral Ordine e per recuperare gli ordini per data. Impostare le altre proprietà con valori compatibili con l'archivio MarcomCentral e i flussi di lavoro RICOH ProcessDirector.

Prima di eseguire questo procedimento, assicurarsi di aver importato i file WSDL e di aver installato un certificato di sicurezza. Se l'ambiente richiede un server proxy per comunicare con MarcomCentral, assicurarsi di impostare il sistema in modo da poterlo utilizzare. Per maggiori informazioni, vedere le attività correlate.

Per prepararsi a recuperare gli ordini da MarcomCentral:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione.
  2. Nel pannello a sinistra, fare clic su Dispositivi Dispositivi di input.
  3. Copiare il dispositivo di input RicezioneOrdiniMarcom e assegnargli un nome.
  4. Sulla scheda Generale, impostare la proprietà Intervallo di polling con il periodo di attesa del dispositivo di input tra le chiamate al servizio Web.

    Assicurarsi che l'intervallo di polling sia conforme ai termini di servizio MarcomCentral. Se i termini limitano le chiamate al sistema MarcomCentral ad un massimo di 1 ogni 5 minuti, impostare il valore con 5 minuti o più.

  5. Sulla scheda Richiesta:
    1. Impostare la proprietà Usare il proxy con il server proxy (se presente) utilizzato per comunicare con il servizio Web.
    2. Impostare la proprietà Offset fuso orario con l'offset in ore tra UTC (Universal Time Coordinated) e il fuso orario utilizzato dal servizio Web MarcomCentral.

      Ad esempio, se il servizio Web MarcomCentral utilizza il fuso orario del Pacifico per calcolare date e ore, impostare la proprietà con -8.

        Nota:
      • Assicurarsi di modificare questa proprietà quando la posizione MarcomCentral che ospita il servizio Web passa da standard e ora legale e viceversa. Altrimenti, durante l'ora persa o guadagnata è possibile perdere gli ordini effettuati.

      • Per recuperare gli ordini, il dispositivo di input utilizza dei simboli per due proprietà:

        • WebService.OraRichiestaCorrente

          RICOH ProcessDirector imposta il valore di questa proprietà all'inizio dell'intervallo di polling.

        • WebService.LastSuccessRequestTime

          Quando il dispositivo di input comunica con successo con l'applicazione, RICOH ProcessDirector imposta il valore di questa proprietà in modo che corrisponda al valore della proprietà WebService.OraRichiestaCorrente. Una comunicazione di successo comporta un codice di risposta 200, anche se non sono stati ricevuti dati che creano un lavoro.

    3. Impostare la proprietà Richiesta SOAP con la richiesta SOAP OttieniOrdiniPerData importata.

      Se è stato anteposto IlMioArchivio ai nomi delle richieste SOAP al momento dell'importazione, impostare la proprietà con IlMioArchivio-OttieniOrdiniPerData.

    4. Utilizzare i valori di default per tutte le altre proprietà sulla scheda Richiesta.
  6. Sulla scheda Autenticazione:
    1. Impostare la proprietà Credenziali statiche con il token dell'ordine MarcomCentral.
    2. Lasciare vuoti i valori di tutte le altre proprietà.
  7. Una volta terminato di modificare le proprietà, fare clic su OK.
Dopo aver identificato un flusso di lavoro per elaborare gli ordini MarcomCentral, fare clic con il tasto destro del mouse sul dispositivo di input e selezionare Proprietà. Sulla scheda Generale, impostare la proprietà Flusso di lavoro secondario con il nome del flusso di lavoro identificato.

1.2.4.36.5 Definire un flusso di lavoro per elaborare gli ordini MarcomCentral

Per elaborare gli ordini recuperati da un archivio sul sito Web MarcomCentral, copiare il flusso di lavoro ElaborazioneOrdiniMarcom fornito con la funzione MarcomCentral Connect. La procedura ChiamataServizioSOAP chiama il servizio Web MarcomCentral TicketDiLavoro e recupera i ticket di lavoro per numero ordine. Modificare questa procedura e altre nel flusso di lavoro impostando le proprietà della procedura con valori compatibili con l'archivio MarcomCentral e con i flussi di lavoro RICOH ProcessDirector.

Il flusso di lavoro che elabora gli ordini MarcomCentral riceve i lavori dal dispositivo di input del servizio Web SOAP.

Prima di definire il flusso di lavoro:

  • Pianificare come elaborare gli ordini, incluso come associare gli elementi XML negli ordini alle proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector utilizzando un foglio di stile XSLT.
  • Prepararsi a chiamare i servizi Web MarcomCentral.
  • Identificare un dispositivo di input del servizio Web SOAP.

Per maggiori informazioni, vedere le attività correlate.

Per definire un flusso di lavoro per elaborare gli ordini MarcomCentral:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic con il tasto destro del mouse sul flusso di lavoro MarcomProcessOrders e selezionare Copia.
  3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  4. Nell'Editor flusso di lavoro fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione SetJobPropsFromTextFile e selezionare Proprietà.
  5. Nella scheda Valori predefiniti del lavoro - Generale impostare la proprietà nome lavoro su un valore che identifica gli ordini dall'archivio MarcomCentral.
  6. Per la procedura ApplicaTrasformazioneXSL, impostare la proprietà File XSLT con il percorso della directory e il nome del file orderToOverrides.xslt creato.
      Nota:
    • Questo file è stato creato nel procedimento per pianificare come elaborare gli ordini dall'archivio MarcomCentral.
  7. Per la procedura ChiamataServizioSOAP:
    1. Impostare la proprietà Usare il proxy con il server proxy (se presente) utilizzato per comunicare con il servizio Web.
    2. Impostare la proprietà Password con il token dell'ordine MarcomCentral.
    3. Impostare la proprietà Richiesta SOAP con la richiesta SOAP OttieniTicketDiLavoroPerNumeroOrdine importata.
      Se è stato anteposto IlMioArchivio ai nomi delle richieste SOAP al momento dell'importazione, impostare la proprietà con IlMioArchivio-OttieniTicketDiLavoroPerNumeroOrdine.
    4. Per la procedura ApplicaTrasformazioneXSL2, impostare la proprietà File XSLT con il percorso della directory e il nome del file jobticketsReceived.xslt copiato nella nuova directory.
        Nota:
      • Questo file è stato creato nel procedimento per pianificare come elaborare gli ordini dall'archivio MarcomCentral.
  8. Per la procedura Attendi, impostare la proprietà Attendi per con un valore che mette i lavori in attesa fino a che l'archivio MarcomCentral elabora tutti i ticket di lavoro.
    Il connettore (2) Cerca ticket e la proprietà Attendi per specificano insieme quanto tempo il lavoro deve aspettare per tutti i relativi ticket di lavoro prima di passare all'operazione FailWithMessage. La proprietà Attendi per specifica un'attesa di 1 minuto, mentre la regola sul connettore (2) Cerca ticket specifica che il lavoro passa per la sezione 9 volte. Il tempo trascorso prima che il lavoro passi alla procedura InsuccessoConMessaggio è pari a 10 minuti. Se si imposta la proprietà Attendi per con 2 minuti, il tempo trascorso corrisponde a 20 minuti. Se si imposta poi la regola sul connettore con Calcolo personalizzazione 1 < 20 , il tempo trascorso corrisponde a 40 minuti.
  9. Opzionale: Se si desidera che i flussi di lavoro elaborino soltanto elementi di stampa, impostare la proprietà Espressione XPath per la creazione di lavori per la procedura CreaLavoriDaXML con un'espressione che escluda gli elementi non di stampa.
  10. Per la procedura ConservaLavoriCompletati, impostare la proprietà Periodo di conservazione con un valore appropriato per il sito.
  11. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.
  12. Collegare il flusso di lavoro al dispositivo di input definito per recuperare gli ordini MarcomCentral:
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    2. Nel pannello a sinistra, fare clic su Dispositivi Dispositivi di input.
    3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo di input e selezionare Proprietà.
    4. Sulla scheda Generale, impostare la proprietà Flusso di lavoro secondario con il nome del flusso di lavoro definito per elaborare gli ordini MarcomCentral.
Dopo aver identificato un flusso di lavoro per elaborare i ticket di lavoro MarcomCentral, impostare la proprietà Flusso di lavoro per nuovi lavori della procedura CreaLavoriDaXML con il nome del flusso di lavoro del ticket di lavoro.

1.2.4.36.6 Definire un flusso di lavoro per elaborare i ticket di lavoro MarcomCentral

Per elaborare i ticket di lavoro recuperati da un archivio sul sito Web MarcomCentral, copiare il flusso di lavoro ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom fornito con la funzione MarcomCentral Connect. La procedura ChiamataServizioSOAP chiama il servizio Web MarcomCentral TicketDiLavoro e recupera i ticket di lavoro per numero ordine. Modificare questa procedura e altre nel flusso di lavoro impostando le proprietà con valori compatibili con l'archivio MarcomCentral e con i flussi di lavoro RICOH ProcessDirector.

Il flusso di lavoro che elabora i ticket di lavoro MarcomCentral riceve lavori secondari dalla procedura CreaLavoriDaXML nel flusso di lavoro che elabora gli ordini MarcomCentral.

Prima di definire il flusso di lavoro:

  • Pianificare come elaborare gli ordini, incluso come associare gli elementi XML negli ordini alle proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector utilizzando un foglio di stile XSLT.
  • Prepararsi a chiamare i servizi Web MarcomCentral.
  • Identificare un dispositivo di input del servizio Web SOAP.
  • Identificare il flusso di lavoro che elabora gli ordini MarcomCentral.

Per maggiori informazioni, vedere le attività correlate.

Per definire un flusso di lavoro per elaborare i ticket di lavoro MarcomCentral:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic con il tasto destro del mouse sul flusso di lavoro MarcomProcessJobTicket e selezionare Copia.
  3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  4. Nell'Editor flusso di lavoro, impostare la proprietà File XSLT per l'operazione ApplyXSLTransform con il percorso della directory e il nome del file jobticketToOverrides.xslt creato.
      Nota:
    • Questo file è stato creato nel procedimento per pianificare come elaborare gli ordini dall'archivio MarcomCentral.
  5. Verificare le condizioni specificate per il connettore (1) Magazzino e regolare come richiesto per l'archivio MarcomCentral.

    Le tre condizioni sul connettore nel flusso di lavoro di esempio ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom specificano i tipi di prodotti MarcomCentral DirectLavoro, Variabile e Versionato. I lavori con questi tipi di prodotti non passano dal connettore 1 Magazzino. Questi lavori passano dal connettore (2) Tipografia.

  6. Per la procedura Attendi, impostare la proprietà Attendi per con un valore che mette i lavori in attesa fino a che l'archivio MarcomCentral fornisce il collegamento al file da scaricare.

    Il connettore (2) Cerca file e la proprietà Attendi per specificano insieme quanto tempo il lavoro deve aspettare prima che l'archivio MarcomCentral fornisca il link al file. Se l'archivio non fornisce il link nei tempi previsti, il lavoro passa alla procedura InsuccessoConMessaggio. La proprietà Attendi per specifica un'attesa di 30 secondi, mentre la regola sul connettore (2) Cerca file specifica che il lavoro passa per la sezione 9 volte. Il tempo trascorso prima che il lavoro passi alla procedura InsuccessoConMessaggio è pari a 5 minuti. Se si imposta la proprietà Attendi per con 1 minuto, il tempo trascorso corrisponde a 10 minuti. Se si imposta poi la regola sul connettore con Calcolo personalizzazione 1 < 20 , il tempo trascorso corrisponde a 20 minuti.

  7. Per la procedura ChiamataServizioSOAP:
    1. Impostare la proprietà Usare il proxy con il server proxy (se presente) utilizzato per comunicare con il servizio Web.
    2. Impostare la proprietà Password con il token dell'ordine MarcomCentral.
    3. Impostare la proprietà Richiesta SOAP con la richiesta SOAP OttieniTicketDiLavoroPerVoce importata.
    4. Se è stato anteposto IlMioArchivio ai nomi delle richieste SOAP al momento dell'importazione, impostare la proprietà con IlMioArchivio-OttieniTicketDiLavoroPerVoce.
  8. Per la procedura ApplicaTrasformazioneXSL2 nella fase Prepara, impostare la proprietà File XSLT con il percorso della directory e il nome del file downloadOverrides.xslt copiato nella nuova directory.
      Nota:
    • Questo file è stato creato nel procedimento per pianificare come elaborare gli ordini dall'archivio MarcomCentral.
  9. Per la procedura ScaricaFile, impostare la proprietà Usare il proxy con il server proxy (se presente) utilizzato per comunicare con il servizio Web.
  10. Per la procedura ConservaLavoriCompletati, impostare la proprietà Periodo di conservazione con un valore appropriato per il sito.
  11. Nella sezione Tipografia, modificare le quattro procedure nella fase Stampa o sostituirle con le procedure di elaborazione e stampa dei lavori PDF.
  12. Modificare la sezione Magazzino:
    • Se i flussi di lavoro elaborano solo elementi di stampa, eliminare la sezione.
    • Se i flussi di lavoro elaborano sia gli elementi di stampa sia gli elementi non di stampa, è possibile mantenere la procedura ProceduraManualeConAvvioAutomatico o sostituirla con altre procedure.
      • Se ha accesso a RICOH ProcessDirector, lo staff addetto al magazzino può completare la procedura ProceduraManualeConAvvioAutomatico quando aggiunge un elemento non di stampa all'ordine.
      • Se non ha accesso a RICOH ProcessDirector, lo staff addetto al magazzino può utilizzare altre procedure per comunicare con lo stesso.

        Ad esempio, è possibile aggiungere una procedura InviaEmail che invia un messaggio email allo staff addetto al magazzino quando un elemento non di stampa entra nella sezione Magazzino. Se l'azienda utilizza un'applicazione con un'interfaccia del servizio Web che gestisce le operazioni di raccolta e imballaggio, è possibile aggiungere una procedura ChiamataServizioSOAP alla sezione Magazzino. La procedura invia i dati nel lavoro all'applicazione.

  13. Salvare il flusso di lavoro.
  14. Collegare il flusso di lavoro al flusso di lavoro definito per elaborare gli ordini MarcomCentral:
    1. Nell'Editor flusso di lavoro aprire il flusso di lavoro definito per elaborare gli ordini MarcomCentral.
    2. Per la procedura CreaLavoriDaXML, impostare la proprietà Flusso di lavoro per nuovi lavori al nome del flusso di lavoro del ticket di lavoro.
Ora è possibile aggiungere le informazioni richieste per elaborare gli elementi in un ordine nel flusso di lavoro del ticket di lavoro.

1.2.4.36.7 Aggiungere le informazioni richieste per elaborare gli elementi nel proprio flusso di lavoro del ticket di lavoro

È possibile fornire le informazioni richieste per elaborare gli elementi ordinati nell'archivio MarcomCentral i diversi modi. Se si è deciso di utilizzare i file XML, eseguire la procedura per accedere ai file XML dal flusso di lavoro del ticket di lavoro. Se si è deciso di utilizzare le procedure AssegnaValoriLavoro, eseguire questo procedimento per aggiungere le procedure AssegnaValoriLavoro al flusso di lavoro del ticket di lavoro.

Se si è deciso di fornire le informazioni in un altro modo, apportare le modifiche necessarie al flusso di lavoro del ticket di lavoro. Ad esempio, se si opta per il recupero delle informazioni mediante chiamata al servizio Web che accede ad una fonte di dati esterna. Aggiungere una procedura ChiamataServizioSOAP o una procedura ChiamataServizioREST al flusso di lavoro del ticket di lavoro e regolare le altre fasi per supportare il processo.

Una volta terminato, è possibile definire una notifica del servizio Web SOAP per inviare lo stato all'archivio MarcomCentral.

1.2.4.36.7.1 Accedere ai file XML dal flusso di lavoro del ticket di lavoro

Se si è deciso di utilizzare una serie di file XML come input per una procedura ApplicaTrasformazioneXSL, questa operazione spiega come accedere ai file. I file XML archiviano le informazioni richieste per elaborare ciascun elemento ordinato nell'archivio MarcomCentral.

Per creare i file XML, seguire le istruzioni nell'attività correlata per pianificare come elaborare gli ordini dall'archivio MarcomCental. Tale attività include un file XML di esempio con le informazioni richieste per stampare una brochure.

Il flusso di lavoro di esempio TicketDiLavoroMarcomProcess utilizza una serie di due file XML come input per la procedura ApplicaTrasformazioneXSL2 nella fase Ricevi.

  • Ciascun file XML contiene le informazioni di elaborazione per un elemento. L'ID SKU MarcomCentral identifica ciascuno dei due elementi e lo associa al file XML che contiene le relative informazioni di elaborazione. Il nome di ciascun file XML include il valore dell'ID SKU per l'elemento: SKU13933967.xml o SKU15302443.xml.
  • Il ticket di lavoro per ciascun elemento contiene l'ID SKU, che il foglio di stile jobticketToOverrides.xslt associa alla proprietà di lavoro Personalizzazione 4 ( Job.Info.Attr4). La proprietà di lavoro Personalizzazione 4 è un simbolo nel valore della proprietà File di input per la procedura ApplicaTrasformazioneXSL2: SKU${Job.Info.Attr4}.xml. La procedura risolve il simbolo durante l'esecuzione. Ad esempio, se l'ID SKU per un elemento è 13933967, la procedura risolve il nome file con SKU13933967.xml.
  • La procedura ApplicaTrasformazioneXSL2 utilizza il foglio di stile XSLT skuToOverrides.xslt per convertire i valori dell'elemento nel file di input XML in valori di proprietà del lavoro. Le procedure nel flusso di lavoro utilizzano i valori di proprietà del lavoro per elaborare il lavoro per l'elemento.

Tale procedimento modifica il flusso di lavoro del ticket di lavoro per accedere alla serie di file XML.

Per accedere ai file XML dal flusso di lavoro del ticket di lavoro:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro per l'elaborazione del ticket lavoro.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Per la procedura ApplicaTrasformazioneXSL2 nella fase Ricevi:
    1. Impostare la proprietà File di input con l'intero percorso della directory e il nome simbolico che RICOH ProcessDirector risolve con il nome di uno dei file XML.
      Ad esempio:
      • Denominare ciascun file XML con il prefisso Item seguito dall'ID SKU e dall'estensione XML. Esempio: Item10000001.xml.
      • Associare l'elemento ID SKU nel ticket di lavoro per l'elemento alla proprietà di lavoro Personalizzazione 4 ( Job.Info.Attr4).
      • Impostare la proprietà File di input con <directory_path>Item${Job.Info.Attr4}.xml. Se è stata creata una directory MarcomItemProperties nella directory testfiles, impostare la proprietà con /aiw/aiw1/testfiles/MarcomItemProperties/Item${Job.Info.Attr4}.xml (Unix) o C:\aiw\aiw1\testfiles\MarcomItemProperties\Item${Job.Info.Attr4}.xml (Windows).
      • Quando è in esecuzione la procedura ApplicaTrasformazioneXSL2, quest'ultima utilizza il valore della proprietà di lavoro Personalizzazione 4 per risolvere Item${Job.Info.Attr4}.xml con Item10000001.xml. La procedura recupera quindi il file Item10000001.xml.
    2. Impostare la proprietà File XSLT con il percorso della directory e il nome del file XSLT che converte gli elementi che contengono le informazioni di elaborazione dell'elemento in proprietà di lavoro.
        Nota:
      • Questo file è stato creato nel procedimento per pianificare come elaborare gli ordini dall'archivio MarcomCentral.
  5. Fare clic con il tasto destro del mouse sul connettore (1) Nessun Dettaglio SKU e selezionare Proprietà.

    Questo connettore invia i lavori per gli elementi che non richiedono informazioni di elaborazione direttamente alla procedura ProseguiConOperazioneSuccessiva. Il connettore identifica i lavori verificando la proprietà di lavoro Personalizzazione 4. Se la proprietà non corrisponde a nessuno degli ID SKU specificati dalle condizioni della regola, il connettore invia il lavoro alla procedura ProseguiConOperazioneSuccessiva.

      Nota:
    • Se tutti gli elementi richiedono informazioni di elaborazione, è possibile eliminare il connettore (1) Nessun Dettaglio SKU e inviare tutti i lavori all'operazione ApplyXSLTransform2.

    1. Se non si utilizzano gli ID SKU per accedere alle informazioni di elaborazione dell'elemento, rinominare la regola con qualcosa che indichi che la sezione ignora le informazioni di elaborazione dell'elemento.
      Ad esempio, è possibile rinominare la regola con Dettagli Elemento Non Corrispondenti.
    2. Eliminare le due condizioni esistenti: Personalizzazione 4 != 15302443 e Personalizzazione 4 != 13933967.
    3. Aggiungere una condizione che specifichi ciascun file XML creato.
      Ad esempio, utilizzare l'ID SKU per accedere alle informazioni richieste per l'elaborazione degli elementi MarcomCentral. I file XML sono stati creati. Gli ID SKU che identificano i file sono 10000001, 10000002, 10000003 e 10000004.

      Aggiungere quattro condizioni:

      Personalizzazione 4 != 10000001 Personalizzazione 4 != 10000002 Personalizzazione 4 != 10000003 Personalizzazione 4 != 10000004

      Applicare tutte le condizioni.

  6. Se si utilizza altro rispetto all'ID SKU per accedere alle informazioni di elaborazione dell'elemento:
    1. Fare clic con il tasto destro del mouse sul connettore (2) Dettagli SKU e selezionare Proprietà.
    2. Rinominare la regola con qualcosa che indichi che la sezione accede alle informazioni di elaborazione dell'elemento.
      Ad esempio, è possibile rinominare la regola con Dettagli Elemento.
  7. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.
Ora è possibile definire una notifica del servizio Web SOAP per inviare lo stato all'archivio MarcomCentral.

1.2.4.36.7.2 Aggiungere le procedure AssegnaValoriLavoro al flusso di lavoro del ticket di lavoro

Se si è deciso di utilizzare le procedure AssegnaValoriLavoro per archiviare le informazioni di elaborazione dell'elemento, questo procedimento spiega come aggiungere le procedure AssegnaValoriLavoro al flusso di lavoro.

Questa figura mostra le procedure e i connettori dopo la modifica del flusso di lavoro per aggiungere le procedure AssegnaValoriLavori.

Per aggiungere le procedure AssegnaValoriLavoro al flusso di lavoro del ticket di lavoro:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera modificare.
  3. Eliminare la procedura ApplicaTrasformazioneXSL2 nella fase Ricevi.
  4. Collegare la procedura ApplicaTrasformazioneXSL alla procedura ProseguiConOperazioneSuccessiva nella fase Prepara.
  5. Aggiungere due procedure ProseguiConOperazioneSuccessiva:
    1. Denominare una procedura ProseguiConSezioneTipografia e inserirla all'inizio della sezione [1] Tipogrfia.
    2. Denominare l'altra procedura ProseguiConSezioneMagazzino e inserirla all'inizio della sezione [2] Magazzino.
    Queste procedure separano i connettori per le procedure AssegnaValoriLavoro dai connettori [1] Tipografia e [2] Magazzino.
  6. Per ciascun elemento di stampa, aggiungere una procedura AssegnaValoriLavoro alla sezione Tipografia. Provvedere a che ciascuna procedura sia una sezione separata tra la procedura ProseguiConSezioneTipografia e la procedura ProseguiConOperazioneSuccessiva.
  7. Per ciascun elemento non di stampa, aggiungere una procedura AssegnaValoriLavoro alla sezione Magazzino. Provvedere a che ciascuna procedura sia una sezione separata tra la procedura ProseguiConSezioneMagazzino e la procedura ProseguiConOperazioneSuccessiva.
  8. Per ciascuna procedura AssegnaValoriLavoro, aggiungere una regola al connettore dalla procedura ProseguiConSezioneTipografia o dalla procedura ProseguiConSezioneMagazzino.
    La regola specifica il valore utilizzato per cercare le informazioni di elaborazione dell'elemento.
    Ad esempio, si utilizza l'ID dell'unità di stoccaggio MarcomCentral (SKU - Stock-Keeping Unit) per cercare le informazioni di elaborazione dell'elemento. La proprietà di lavoro Personalizzazione 4 archivia il valore dell'ID SKU. Se l'ID SKU per un elemento di stampa è 10000001, la regola è Personalizzazione 4 = 10000001. È possibile denominare la regola ID SKU = 10000001.
  9. Aggiungere un connettore dalla procedura ProseguiConSezioneTipografia alla procedura ProseguiConOperazioneSuccessiva nella fase Prepara:
    1. Assegnare un nome alla regola sul connettore.
      Ad esempio, si utilizza l'ID SKU MarcomCentral per cercare le informazioni richieste per elaborare un elemento. È possibile denominare la regola Nessun ID SKU.
    2. Non assegnare alcuna regola al connettore.
  10. Aggiungere un connettore dalla procedura ProseguiConSezioneMagazzino alla procedura successiva nella sezione. Selezionare la regola assegnata al connettore dalla procedura ProseguiConSezioneTipografia alla procedura ProseguiConOperazioneSuccessiva.
    Ad esempio, selezionare la regola Nessun ID SKU.
  11. Per ciascuna procedura AssegnaValoriLavoro, specificare i valori della proprietà richiesti per elaborare l'elemento nell'elenco Valori da impostare.
    Ad esempio, un elemento di stampa richiede carta semplice in formato lettera, stampa fronte/retro e piegatura a battente. Specificare questi valori della proprietà per le proprietà di lavoro nell'elenco Valori da impostare:

    Il catturaschermo delle proprietà di lavoro per la procedura AssegnaValoriLavoro mostra un elenco di tre proprietà e valori.

      Nota:
    • Se diversi elementi richiedono gli stessi valori di proprietà, è possibile utilizzare una procedura AssegnaValoriLavoro per tutti. Ad esempio, si utilizza l'ID SKU MarcomCentral per cercare le informazioni richieste per elaborare un elemento di stampa. La proprietà Personalizzazione 4 archivia il valore dell'ID SKU. Se gli elementi con gli ID SKU 10000001 e 10000004 richiedono gli stessi valori di proprietà, aggiungere una regola per ciascun ID SKU al connettore:

      Personalizzazione 4 = 10000001 Personalizzazione 4 = 10000004

      Applicare tutte le condizioni.

  12. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.
Ora è possibile definire una notifica del servizio Web SOAP per inviare lo stato all'archivio MarcomCentral.

1.2.4.36.8 Prepararsi a inviare uno stato a MarcomCentral

Per inviare lo stato ad un archivio del sito Web MarcomCentral, copiare la notifica del servizio Web SOAP OrdiniChiusuraMarcom fornita con la funzione MarcomCentral Connect. Le proprietà URL richiesta e Payload richiesta della notifica sono impostate per chiamare il servizio Web MarcomCentral Chiusura ordine e inviare l'ID dell'ordine completato. Impostare le altre proprietà con valori compatibili con l'archivio MarcomCentral e i flussi di lavoro RICOH ProcessDirector.

Prima di definire la notifica:

  • Pianificare come elaborare gli ordini, incluso come associare gli elementi XML negli ordini alle proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector utilizzando un foglio di stile XSLT.
  • Prepararsi a chiamare i servizi Web MarcomCentral.
  • Identificare il flusso di lavoro che elabora gli ordini MarcomCentral.

Per maggiori informazioni, vedere le attività correlate.

    Nota:
  • Un altro modo per inviare lo stato è mediante una procedura ChiamataServizioSOAP. Ad esempio, è possibile utilizzare una procedura ChiamataServizioSOAP per chiamare il servizio Web Chiusura ordine. Inserire la procedura nel flusso di lavoro dell'ordine dopo la procedura AttendiLavoriCorrelati. Se si utilizza una procedura ChiamataServizioSOAP per inviare lo stato di chiusura, non copiare né modificare la notifica OrdiniChiusuraMarcom.

Per prepararsi a inviare uno stato a MarcomCentral:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Notifiche.
  3. Copiare la notifica MarcomCloseoutOrder e assegnarle un nome.
  4. Sulla scheda Richiesta:
    1. Impostare la proprietà Usare il proxy con il server proxy (se presente) utilizzato per comunicare con il servizio Web.
    2. Impostare la proprietà Richiesta SOAP con la richiesta SOAP ChiusuraPerOrdine importata.
      Se è stato anteposto IlMioArchivio ai nomi delle richieste SOAP al momento dell'importazione, impostare la proprietà con IlMioArchivio-ChiusuraPerOrdine.
    3. Per inviare maggiori informazioni sulla chiusura a MarcomCentral, aggiungere l'XML appropriato alla proprietà Payload richiesta.
      Ad esempio, è possibile aggiungere l'XML per fatture, distinte di imballaggio e pagamenti.
        Nota:
      • Se si modifica il payload, consigliamo di eseguire un test manuale utilizzando un plug-in del browser, ad esempio Boomerang per Google Chrome. Per maggiori informazioni, vedere l'attività Prepararsi a chiamare i servizi Web MarcomCentral.
    4. Utilizzare i valori di default per tutte le altre proprietà sulla scheda Richiesta.
  5. Sulla scheda Autenticazione:
    1. Impostare la proprietà Credenziali statiche con il token di chiusura MarcomCentral.
    2. Lasciare vuoti i valori di tutte le altre proprietà.
  6. Sulle schede Evento e Condizioni, specificare la proprietà di lavoro o la combinazione di proprietà di lavoro per attivare la notifica a MarcomCentral.
    Ad esempio:
    • È stata aggiunta una procedura InviaOrdine basata sul modello di procedura ProceduraManualeConAvvioAutomatico al flusso di lavoro dell'ordine. Lo staff addetto al magazzino completa la procedura quando l'ordine raggiunge il dipartimento di spedizione.
    • Si desidera che la notifica monitori la proprietà Operazione corrente per i lavori nel flusso di lavoro dell'ordine.
    • Quando il valore della proprietà Operazione corrente per l'ordine cambia in InviaOrdine, si desidera che la notifica chiami il servizio Web Chiusura ordine MarcomCentral.
    • Sulla scheda Evento, impostare Proprietà con Operazione corrente, Azione con Cambia in e Valore con InviaOrdine.
    • Sulla scheda Condizioni, cambiare la proprietà Valore con il nome del flusso di lavoro dell'ordine.
  7. Una volta terminato di modificare le proprietà, fare clic su OK.
Dopo aver impostato un dispositivo di input, i flussi di lavoro per gli ordini e i ticket di lavoro e una notifica, è possibile recuperare ed elaborare gli ordini MarcomCentral. È possibile notificare l'archivio MarcomCentral quando gli ordini completano l'elaborazione.

1.2.4.36.9 Recuperare ed elaborare gli ordini dall'archivio MarcomCentral

Dopo aver impostato un dispositivo di input, i flussi di lavoro e una notifica, eseguire queste procedure per recuperare ed elaborare gli ordini dall'archivio MarcomCentral.
Per recuperare ed elaborare gli ordini dall'archivio MarcomCentral:
  1. Abilitare i nuovi flussi di lavoro per elaborare gli ordini e i ticket di lavoro MarcomCentral:
    1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
    2. Fare clic con il tasto destro del mouse sul flusso di lavoro per elaborare gli ordini e selezionare Abilita.
    3. Fare clic con il tasto destro del mouse sul flusso di lavoro per elaborare i ticket di lavoro e selezionare Abilita.
  2. Abilitare la nuova notifica:
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    2. Nel pannello di sinistra, fare clic su Sistema Notifica.
    3. Fare clic con il tasto destro del mouse sulla notifica e selezionare Abilita.
  3. Abilitare il nuovo dispositivo di input:
    1. Nel pannello a sinistra, fare clic su Dispositivi Dispositivi di input.
    2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo di input e selezionare Abilita e Connetti.
  4. Accedere all'archivio sul sito Web MarcomCentral e creare un ordine.
    In alternativa, riordinare gli elementi selezionati.
  5. Verificare se l'ordine viene visualizzato sulla tabella lavori.
  6. Se l'ordine non viene visualizzato sulla tabella ordini:
    1. Disabilitare e disconnettere il dispositivo di input.
    2. Verificare i messaggi nel log per il dispositivo di input.
    3. Se il servizio Web ha restituito un errore 500, visualizzare le proprietà per il dispositivo di input. Fare clic sulla scheda Autenticazione e inserire nuovamente il token dell'ordine nella proprietà Credenziali statiche.
    4. Se un messaggio afferma che nulla nella risposta corrisponde al valore del modello di risposta, fare clic sulla scheda Richiesta. Controllare il valore della proprietà Offset fuso orario.
      Assicurarsi che il valore sia l'offset in ore tra UTC (Universal Time Coordinated) e il fuso orario utilizzato dal servizio Web MarcomCentral.
      Ad esempio, se il servizio Web MarcomCentral utilizza il fuso orario del Pacifico, assicurarsi che il valore sia -8.
    5. Abilitare e connettere il dispositivo di input.
  7. Dopo che l'ordine appare nella tabella lavori, verificare se i lavori secondari vengono visualizzati nella tabella lavori.
  8. Se i lavori secondari non compaiono nella tabella lavori:
    1. Disabilitare il flusso di lavoro.
    2. Verificare lo stato dell'ordine e i messaggi nel relativo log del lavoro.
    3. Se il lavoro si trova nello stato Errore nella procedura ApplicaTrasformazioneXSL, visualizzare le proprietà della procedura. Controllare il valore della proprietà File XSLT. Assicurarsi che il percorso della directory e il nome del file XSLT siano corretti.
      Per questo problema, il messaggio nel log del lavoro afferma che il sistema non può utilizzare il file XSLT.
    4. Se il lavoro si trova nello stato Errore nella procedura ChiamataServizioSOAP:
      • Controllare i messaggi nel log del lavoro.
      • Visualizzare le proprietà per della procedura.
      • Se un messaggio nel log del lavoro afferma che il servizio Web ha restituito un errore 500, inserire nuovamente il token dell'ordine nel campo Password.

        Altri problemi, quali una richiesta SOAP non corretta, possono comportare la restituzione da parte del servizio Web di un errore 500.

      • Se un messaggio nel log del lavoro afferma che il servizio Web ha restituito un errore 400, controllare il payload.

        Altri problemi possono comportare la restituzione da parte del servizio Web di un errore 400.

    5. Se il lavoro si trova nella procedura InsuccessoConMessaggio nel flusso di lavoro dell'ordine, aumentare il valore della proprietà Attendi per sulla procedura Attendi.
    6. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.
    7. Fare clic con il tasto destro del mouse sul lavoro e selezionare Elabora nuovamente. Elaborare il lavoro dalla prima procedura nel flusso di lavoro.
  9. Se un lavoro secondario passa allo stato Errore nella procedura ChiamataServizioSOAP nel flusso di lavoro del ticket di lavoro:
    1. Controllare i messaggi nel log del lavoro.
    2. Visualizzare le proprietà per della procedura.
    3. Se un messaggio nel log del lavoro afferma che il servizio Web ha restituito un errore 500, inserire nuovamente il token dell'ordine nel campo Password.
      Altri problemi, quali una richiesta SOAP non corretta, possono comportare la restituzione da parte del servizio Web di un errore 500.
    4. Se un messaggio nel log del lavoro afferma che il servizio Web ha restituito un errore 400, controllare il payload.
      Altri problemi possono comportare la restituzione da parte del servizio Web di un errore 400.
  10. Se un lavoro secondario viene inviato alla procedura InsuccessoConMessaggio nel flusso di lavoro del ticket di lavoro, visualizzare le proprietà per la procedura Attendi. Aumentare il valore della proprietà Attendi per.
  11. Per risolvere altri problemi con l'elaborazione del lavoro, controllare i messaggi nel log del lavoro.
  12. Quando lo stato di tutti i lavori nell'ordine passa a Conservato, la notifica chiama l'operazione ChiusuraPerOrdine nel servizio Web Chiusura ordine.
    MarcomCentral cambia il valore nella colonna Stato ordine per ciascun elemento nell'ordine in Spedito. La data di spedizione per l'elemento corrisponde alla data in cui MarcomCentral ha ricevuto la notifica. A seconda delle impostazioni dell'archivio, altri valori possono cambiare. Ad esempio, MarcomCentral può assegnare un numero e una data di fattura e un numero di distinta di imballaggio.
  13. Accedere all'archivio MarcomCentral e verificare che lo stato di tutti gli elementi nell'ordine sia Spedito.
  14. Se lo stato resta Operazione in corso:
    1. Verificare i messaggi nel log per la notifica.
    2. Se il servizio Web ha restituito un errore 500, visualizzare le proprietà per la notifica. Fare clic sulla scheda Autenticazione e inserire nuovamente il token di chiusura nella proprietà Credenziali statiche.
    3. Nell'archivio MarcomCentral, verificare che lo stato di tutti gli elementi nell'ordine sia Spedito.

1.2.4.37 Impostazione della funzione Archivia

Dopo aver letto gli argomenti di Archivia, è possibile impostare Archivia eseguendo le relative attività descritte in questa sezione.

Al completamento della configurazione iniziale, è necessario provare i flussi di lavoro e i contenitori di Archivia per assicurarsi che funzionino come previsto.

1.2.4.37.1 Esecuzione del flusso di lavoro di esempio Archivia

La funzione Archivia fornisce un flusso di lavoro di esempio da esaminare ed eseguire per comprenderne il funzionamento. L'esempio include un contenitore, un dispositivo di input hot folder con un file PDF precedentemente inviato, una notifica dei record cronologici fornita e un flusso di lavoro che include l'operazione StoreInRepository.
Gli oggetti di esempio utilizzati in questo flusso di lavoro sono i seguenti:
  • Contenitore: SampleRepository
  • Dispositivo di input Hot folder RepositoryFolder
  • Lavoro di stampa di esempio: Repository.pdf
  • Flusso di lavoro: RepositorySample
  • Notifica dei record cronologici: SampleHistoryRecord
Prima di avviare la procedura, rivedere le proprietà di ciascun oggetto per capire come interagiscono.

Per eseguire il flusso di lavoro di esempio:

  1. Fare clic sulla scheda Principale.
  2. Nel portlet Stampanti, fare clic con il tasto destro del mouse sulla stampante Esempio e selezionare Abilita.
  3. Nel portlet Dispositivo di input, fare clic con il tasto destro del mouse sul dispositivo di input hot folder RepositoryFolder e selezionare Abilita e connetti.
    Al primo tentativo di esecuzione di questa procedura, RICOH ProcessDirector invia immediatamente il lavoro Repository.pdf al flusso di lavoro RepositorySample.
  4. Nella tabella Lavori, individuare il lavoro e verificare che il valore nella colonna Fase corrisponda a Completata.
    Il file Repository.pdf e i relativi documenti vengono memorizzati nel contenitore SampleRepository.
  5. Fare clic sulla scheda Archivia.
  6. Nell'elenco Contenitore di ricerca selezionare SampleRepository e il valore Qualsiasi è vera per i criteri di ricerca. È possibile scegliere di cercare un lavoro o un documento.
    • Per cercare un lavoro, selezionare Nome cliente (lavoro) nell'elenco Proprietà, = nell'elenco Confronto, quindi immettere RicohSample nel campo Valore e fare clic su Cerca.
    • Per cercare un documento, selezionare Numero membro nell'elenco Proprietà, simile nell'elenco a Confronto, immettere 6883% nel campo Valore e fare clic su Cerca.
        Nota:
      • Il carattere % è un carattere jolly che rappresenta lo zero o altri caratteri oltre quelli immessi. È possibile utilizzare i caratteri jolly con i tipi di confronto simile a e diverso da.
  7. Dopo aver individuato il lavoro o documento, è possibile selezionare un elemento e scegliere un'azione:
    • Per visualizzare il lavoro o documento, fare clic su Visualizza file.
    • Per inviare il lavoro o documento nuovamente nel sistema RICOH ProcessDirector, fare clic su Invia file, quindi selezionare un flusso di lavoro e fare clic su OK.
    • Per rivedere i valori delle proprietà e le informazioni cronologiche memorizzate con il lavoro, fare clic su Mostra dettagli.
    • Per visualizzare un report che contiene tutti i valori e le informazioni cronologiche memorizzate con uno o più lavori o documenti, fare clic su Visualizza il report dettagliato.
    • Per esportare i valori delle proprietà e le informazioni cronologiche in un file CSV, fare clic su Esporta in CSV.
    • Per esportare un report che contiene i valori delle proprietà e le informazioni cronologiche in un file PDF, fare clic su Esporta in PDF.
Per eseguire nuovamente l'esempio, copiare il file di esempio nella hot folder. Il file di esempio, Repository.pdf, si trova nella directory aiw/aiw1/testfiles (Linux) o nella directory C:\aiw\aiw1\testfiles (Windows).

1.2.4.37.2 Pianificazione della conservazione dei dati di lavori e documenti

Prima di configurare la funzione Archivia, è necessario pensare al modo migliore per configurare i contenitori che devono contenere i dati dei lavori e dei documenti che si desidera conservare.

È necessario identificare:

  • I file da memorizzare
  • Le proprietà da memorizzare
  • Le informazioni cronologiche da memorizzare
  • I punti all'interno del flusso di lavoro in cui memorizzare i dati dei lavori e dei documenti
  • Il tempo di conservazione dei dati dei lavoro e dei documenti
  • La persona che deve avere accesso ai dati dei lavori e dei documenti
  • Il sistema in cui memorizzare i dati dei lavori e dei documenti
  • Le proprietà di ricerca necessarie per recuperare i dati dei lavori e dei documenti una volta che sono stati memorizzati in un contenitore
  • I valori della proprietà lavoro che si desidera preservare dall'utilizzo quando il lavoro viene recuperato da un contenitore.

Queste informazioni consentono di stabilire il numero di contenitori necessari. È possibile creare i contenitori e aggiungere le operazioni StoreInRepository nei flussi di lavoro.

File
Ogni operazione StoreInRepository può memorizzare un file per ciascun lavoro in un contenitore. È possibile memorizzare tutti i tipi di file nei contenitori utilizzati. Ad esempio, è possibile memorizzare i file PDF, le ticket lavori JDF, i file AFP, PostScript o compressi. È possibile memorizzare solo i valori delle proprietà o la cronologia dei lavori, senza file.
Se è stata installata la funzione Supporto Documenti PDF, è possibile recuperare i dati, inclusi un lavoro PDF, un documento contenuto in un lavoro o le informazioni su un lavoro e visualizzarli. Se è stata installata la funzione Supporto AFP, è possibile recuperare e visualizzare lo stesso genere di dati per i lavori AFT. Non è possibile visualizzare il contenuto dei lavori o dei documenti in altri tipi di file, benché sia possibile visualizzare i valori delle proprietà e la cronologia dei lavori se si è scelto di memorizzare queste informazioni.

È possibile creare contenitori in base all'utente da cui si ricevono i file e alla modalità di utilizzo dei file nella propria azienda. Ad esempio:

  • una tipografia può memorizzare i file di ciascun account del cliente nel proprio contenitore.
  • Un dipartimento interno addetto alla stampa può memorizzare i file di ciascuna linea aziendale nel proprio contenitore. Un contenitore può conservare i lavori dei conti clienti e in un altro contenitore i lavori dei conti fornitori.
  • Un'azienda può memorizzare i file per ogni call center nel proprio contenitore. Gli impiegati del call center possono accedere rapidamente ai file necessari per fornire assistenza ai clienti.
Proprietà
È possibile salvare i valori delle proprietà di lavoro e di documento sia salvando che non salvando un file di lavoro o una cronologia di produzione. È anche possibile salvare i valori delle proprietà che sono associate a un lavoro ma sono proprietà di altri oggetti e i dati di documenti non definiti come proprietà di documento RICOH ProcessDirector.
È possibile utilizzare le proprietà di lavoro e di documento per recuperare un lavoro, un documento o le informazioni su un lavoro presenti in un contenitore e visualizzarle. Le informazioni sul lavoro possono includere le proprietà associate al lavoro, ad esempio il modello della stampante utilizzata per stamparlo, e i dati sui documenti restituiti a RICOH ProcessDirector al termine dell'elaborazione dei documenti di un lavoro da parte di un programma esterno.
La memorizzazione delle proprietà richiede meno spazio della memorizzazione dei lavori, quindi i contenitori delle proprietà possono essere notevolmente più piccoli di quelli che contengono file.
È possibile specificare le proprietà da memorizzare in base al modo in cui le informazioni delle proprietà vengono utilizzate.. Ad esempio:
  • Un'azienda può scegliere di memorizzare il nome cliente, il numero di conto e altre informazioni presenti su ogni documento stampato, oltre al numero delle pagine del documento e al modello della stampante utilizzata per il lavoro. La memorizzazione dei file di lavoro contenenti i documenti veri e propri potrebbe non essere necessaria.
  • Un reparto stampa interno può scegliere di memorizzare i file di lavoro e le proprietà di lavoro e di documento necessarie per recuperare i documenti di ogni file di lavoro e i dati di elaborazione (ad esempio, una modifica di indirizzo) restituiti dal software di posta di una terza parte. Benché i dati di questo tipo non siano definiti come proprietà di documento RICOH ProcessDirector, il personale del reparto può visualizzarli quando recupera un documento dal contenitore.
Cronologia di produzione
È possibile salvare la cronologia di produzione di un lavoro sia salvando che non salvando un file di lavoro. È possibile impostare le notifiche dei record cronologici per acquisire diversi livelli di dettaglio dell'elaborazione del lavoro e poi impostare l'operazione StoreInRepository in modo che memorizzi questi record. Ad esempio, è possibile impostare le notifiche in modo che registrino ogni modifica di stato di ogni operazione del flusso di lavoro che elabora il lavoro. Oppure, è possibile limitare ciò che viene registrato scegliendo una particolare modifica di stato, ad esempio il passaggio del lavoro allo stato Completato nell'operazione InsertJobs o nell'operazione PrintJobs.

La memorizzazione della cronologia di lavoro occupa meno spazio della memorizzazione di lavori e documenti, quindi i contenitori dei dati cronologici possono essere molto più piccoli di quelli che contengono file o file e cronologia di lavoro insieme.

È possibile creare le notifiche dei record cronologici in base al modo in cui viene utilizzata la cronologia dei lavori. Ad esempio:

  • Una tipografia potrebbe voler essere in grado di informare con puntualità i clienti di quando i loro lavori vengono ricevuti, stampati e sono pronti per essere ritirati.
  • Un'azienda potrebbe voler creare un audit trail di tutta elaborazione svolta per i clienti per i quali il fattore tempo è determinante.
Flussi di lavoro
È possibile salvare i file, la cronologia del lavoro o entrambi in un contenitore aggiungendo un'operazione basata sul modello di operazione StoreInRepository in qualsiasi punto del flusso di lavoro. È possibile disporre di più operazioni StoreInRepository in un flusso di lavoro.

Per salvare i lavori in punti diversi all'interno dello stesso flusso di lavoro, creare un contenitore separato per ogni operazione. Ad esempio, è possibile memorizzare i lavori in un contenitore prima di elaborarli, in modo da conservare un record dei file ricevuti dai clienti. È possibile memorizzare i lavori in un altro contenitore dopo averli stampati con informazioni sulla produzione aggiuntive, ad esempio i codici a barre postali. I record cronologici memorizzati da ogni operazione contengono solo le modifiche dello stato del lavoro registrate al momento in cui è stata eseguita ogni operazione. Quando si ricerca nel contenitore un lavoro che è stato elaborato da più operazioni StoreInRepository, vengono restituiti più risultati. Ogni risultato contiene solo le informazioni cronologiche conosciute al momento in cui l'operazione è stata eseguita.

Nota: Alcune operazioni che possono essere aggiunte nei flussi di lavoro funzionano solo al livello di lavoro e non prendono in considerazione i documenti all'interno dei lavori. Alcune di queste operazioni, ad esempio ReversePDFPageOrder, cambiano l'ordine delle pagine all'interno del lavoro, senza considerare le proprietà di documento associate a ciascuna pagina. Quando le pagine vengono riorganizzate, le proprietà di documento restano associate alle posizioni della pagina originali, anche se il contenuto di tale pagina è completamente diverso. Se si apre il lavoro nel programma di visualizzazione e si cercano le proprietà di documento, i risultati della ricerca restituiti non sono corretti.

Ad esempio, si riceve un file con 50.000 pagine dal proprio cliente. Il flusso di lavoro aggiunge i codici a barre, ordina il lavoro in base ai codici postali, quindi inverte l'ordine delle pagine in modo che l'ultima venga stampata per prima.

Se si archivia il lavoro in un contenitore dopo le operazioni IdentifyDocuments, IdentifyPDFDocuments, BuildAFPFromDocuments o BuildPDFFromDocuments, e prima delle operazioni ReversePDFPageOrder o ReverseOutputOrder, è possibile recuperare i documenti corretti in un lavoro utilizzando le proprietà del documento come criteri di ricerca. Se si memorizza il lavoro in un contenitore dopo le operazioni ReversePDFPageOrder o ReverseOutputOrder, la ricerca di un documento nel lavoro produce risultati non affidabili.

Dopo aver aggiunto un'operazione StoreInRepository al flusso di lavoro, è possibile regolare il periodo di conservazione nell'operazione RetainCompletedJobs. Ad esempio, si è impostato un lungo periodo di conservazione nell'operazione RetainCompletedJobs poiché potrebbe essere necessario ristampare un lavoro o un documento. È possibile ridurre il periodo di conservazione poiché ora è possibile ristampare dal contenitore.

Periodi di conservazione
Per conservare vari lavori o la cronologia di lavoro per periodi diversi, creare un contenitore separato per ciascun periodo di conservazione.
Alla prima configurazione di un contenitore, si consiglia di impostare un periodo di conservazione breve per verificare le informazioni specificate nell'operazione StoreInRepository. Impostare un periodo di conservazione di 1 o 2 giorni e inviare un lavoro di esempio attraverso il flusso di lavoro. A questo punto, è possibile verificare che nel contenitore sia stato memorizzato il file corretto insieme alle relative proprietà e informazioni cronologiche. Si consiglia anche di controllare che le notifiche dei record cronologici impostate acquisiscano le informazioni cronologiche previste.
Non è possibile eliminare i lavori o i documenti da un contenitore o modificare le relative proprietà memorizzate, pertanto è necessario assicurarsi che tutte le informazioni da recuperare siano disponibili. Una volta completata la verifica, è possibile visualizzare l'azione Modifica periodo di conservazione nella pagina Contenitori per impostare il valore da utilizzare per il lavoro di produzione.
Accesso
Se si desidera controllare l'accesso al contenitore, è possibile impostare un valore per la proprietà Posizione contenitore. Solo gli utenti che possono accedere alla posizione impostata per il contenitore sono in grado di trovare i documenti e i lavori in esso contenuti. Se occorre che gruppi differenti di utenti accedano ai diversi lavori e documenti memorizzati, creare un contenitore distinto per ciascun gruppo.
Archiviazione del sistema
Se si desidera memorizzare i file nelle cartelle in posizioni diverse nel sistema del computer, creare un contenitore distinto per ciascuna cartella. È possibile creare un contenitore nel sistema locale o in un'unità montata in rete.
Proprietà di ricerca
È possibile cercare e recuperare da un contenitore lavori, documenti e relative informazioni cronologiche in base alle proprietà di lavoro o di documento memorizzate nell'archivio.

Per ogni operazione StoreInRepository di ciascun flusso di lavoro, identificare le proprietà necessarie per la ricerca di lavori, documenti o cronologia dei lavori. Ad esempio, è possibile cercare in base alle proprietà di lavoro Nome lavoro e Nome cliente. È possibile cercare in base alla proprietà di documento Numero membro.

Nota: La funzione Archivia offre un ampio numero di proprietà di documento e di lavoro che possono essere utilizzate per la ricerca di lavori e documenti all'interno di un contenitore. Esaminare i valori per le proprietà Proprietà del lavoro da memorizzare e Proprietà del documento da memorizzare nel modello procedura StoreInRepository. Se occorrono proprietà di documento personalizzate, è possibile crearle quando si ottimizzano i file PDF o AFP per l'uso con Archivia.

In un'operazione basata sul modello procedura StoreInRepository, specificare il contenitore in cui memorizzare il lavoro e le proprietà di documento e di lavoro utilizzate per cercare i lavori e i documenti nel contenitore. È possibile specificare lo stesso contenitore per più operazioni StoreInRepository. È possibile specificare proprietà di ricerca diverse per ciascuna operazione.

Se si utilizzano proprietà di ricerca diverse per lavori diversi, si consiglia di creare un contenitore separato per ogni serie di lavori che utilizzano proprietà di ricerca diverse.

Consigliamo di attenersi alle seguenti procedure ottimali:

  • Specificare le stesse proprietà di ricerca per ogni operazione che memorizza i lavori nello stesso contenitore.
  • Memorizzare i lavori con diverse proprietà di ricerca in contenitori separati.
  • Scegliere attentamente le proprietà, poiché una volta memorizzato un lavoro o un documento nel contenitore, non è possibile modificarne le proprietà o rimuovere il lavoro o il documento dal contenitore.

Quando le proprietà di ricerca in un contenitore sono coerenti, RICOH ProcessDirector mostra i risultati della ricerca più rapidamente e per gli utenti risulta più facile trovare i dati.

Ad esempio, il contenitore A include 15 proprietà di ricerca. Le proprietà sono le stesse per ogni operazione che memorizza i lavori nel contenitore. Il contenitore B include 10 proprietà di ricerca. Alcuni lavori memorizzati nel contenitore B utilizzano cinque delle dieci proprietà. Altri lavori memorizzati nel contenitore B utilizzano tre delle proprietà. RICOH ProcessDirector mostra i risultati della ricerca in modo più rapido per il contenitore A, poiché le proprietà utilizzate per cercare alcuni lavori sono diverse da quelle utilizzate per cercarne altri. Gli utenti che effettuano la ricerca nel contenitore B possono confondersi rispetto alle proprietà da specificare. Se un lavoro o un documento non dispone di un valore per la proprietà ricercata dall'utente, il lavoro o il documento non viene restituito nei risultati della ricerca.

Velocità della ricerca
La configurazione dei contenitori può influenzare la velocità delle ricerche al loro interno. Tenere presente che:
  • Le ricerche sono più rapide se in un contenitore si trovano solo i lavori memorizzati con le stesse proprietà di ricerca piuttosto che con un misto di proprietà diverse.
  • Se in un contenitore sono presenti solo lavori memorizzati con le stesse proprietà di ricerca, le ricerche risultano più rapide se il numero delle proprietà memorizzate è ridotto.
  • Le ricerche nei contenitori più piccoli sono più rapide rispetto a quelle nei contenitori più grandi.
  • La velocità di ricerca non viene pregiudicata se insieme ai file di dati vengono memorizzate le proprietà e le informazioni cronologiche.
Protezione dei valori della proprietà lavoro
È possibile memorizzare i valori delle proprietà lavoro impostati quando un lavoro viene elaborato per preservarli dall'utilizzo quando il lavoro (o un documento contenuto nel lavoro) viene recuperato e inviato come nuovo lavoro. Ad esempio, se un lavoro presenta proprietà personalizzate i cui valori indicano speciali requisiti di elaborazione, è possibile memorizzare tali valori in un file delle proprietà di sovrascrittura e inviarli con il lavoro o il documento quando lo si recupera dal contenitore.

1.2.4.37.3 Regolazione delle prestazioni di ricerca e memorizzazione

È possibile modificare la configurazione di Archivia per ottimizzare le prestazioni di ricerca e memorizzazione in base alle risorse del server.

Per ottimizzare la funzione di ricerca di Archivia, è possibile modificare il file repository.cfg per adattarsi all'utilizzo delle risorse di sistema e massimizzare l'efficienza.

Per velocizzare la restituzione dei risultati, modificare la proprietà threads_for_search in modo che corrisponda al numero di core CPU disponibili nel sistema in uso. A questo punto, la funzione di ricerca utilizza un thread per CPU, quindi i risultati vengono restituiti più velocemente.

Se nel contenitore si memorizzano 10 milioni o più di documenti o lavori, impostare max_merge_size su 4000000.

Se si memorizzano meno di 10 milioni di documenti o lavori, impostare max_merge_size su circa il 25% dei documenti o lavori totali memorizzati. Ad esempio, se si memorizzano 1.000.000 di documenti, impostare max_merge_size su 250000.

Per ottimizzare la ricerca nel contenitore:

  1. Accedere al file repository.cfg in /aiw/aiw1/config/ (sistemi basati su Unix) o C:\aiw\aiw1\config\ (Windows).
  2. Aprire repository.cfg in un editor di testo.
  3. Modificare threads_for_search e max_merge_size in base alle necessità.
  4. Salvare il file.
    Nota: Non è necessario riavviare RICOH ProcessDirector affinché la modifica venga applicata.

1.2.4.37.4 Creazione di contenitori

È possibile creare contenitori che conservano i dati dei documenti e dei lavori che si desidera memorizzare per eventuali recuperi successivi per l'invio come nuovi lavori. È possibile creare più contenitori che conservano i dati dei documenti e dei lavori per diversi periodi di tempo o che rendono i dati accessibili a diversi gruppi di utenti.
Per creare un contenitore:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Contenitori.
  3. Fare clic su Aggiungi.
  4. Compilare le proprietà.
  5. Fare clic su OK.

1.2.4.37.5 Definizione delle notifiche dei record cronologici

È possibile utilizzare le notifiche per creare record da salvare nella cronologia dei lavori. È possibile definire notifiche dei record cronologici per acquisire data e ora delle modifiche di stato dei lavori man mano che questi vengono elaborati nei flussi di lavoro.
Per definire una notifica dei record cronologici:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Notifiche.
  3. Fare clic su Aggiungi Registrazione cronologia.
  4. Nella scheda Generale, inserire un nome per la notifica.
  5. Nella scheda Evento:
    1. Selezionare la proprietà, l'azione e il valore da monitorare.
      Le notifiche dei record cronologici possono monitorare solo la proprietà Stato del lavoro corrente.
    2. Per definire un evento aggiuntivo, fare clic sul segno più () a destra dell'evento. Gli eventi sono combinati con OR per fare in modo che venga scritto un record cronologico quando si verifica uno qualsiasi degli eventi.
    3. Per eliminare un evento, fare clic sul segno meno () a destra dell'evento da eliminare.
  6. Nella scheda Condizioni:
    1. Selezionare la proprietà e il valore che devono essere soddisfatti affinché il record cronologico venga registrato.
    2. Per definire una condizione aggiuntiva, fare clic sul segno più () a destra della condizione.
      Selezionare Qualsiasi, Tutte o Personalizzata per specificare la combinazione delle condizioni.
    3. Per eliminare una condizione, fare clic sul segno meno () a destra della condizione da eliminare.
  7. Fare clic su OK.

1.2.4.37.6 Miglioramento dei file PDF per Archivia

Utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per ottimizzare i file PDF di esempio, in modo da poter memorizzare i relativi documenti e informazioni cronologiche in un contenitore.

I file devono contenere un gruppo di pagine che identifichi i documenti e le proprietà di documento richieste per la ricerca dei documenti nel contenitore. Utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per identificare i gruppi di pagine. Per informazioni dettagliate sulle funzioni Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat da utilizzare in questa procedura, ad esempio Definisci proprietà documento, consultare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat nella guida in linea.

Per ottimizzare i file PDF da utilizzare con la funzione Archivia:

  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e fare clic su Ricoh Seleziona per attivare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
  2. Tracciare un riquadro intorno al testo da utilizzare per definire gruppi di pagine basati su testo. In alternativa, tracciare un riquadro in qualsiasi punto per definire gruppi di pagine non basati su testo. Fare clic su Definisci gruppo di pagine.
    1. Nel menu a discesa Gruppi di pagine, selezionare Crea gruppi pagine a lunghezza fissa o Inizia gruppo di pagine quando il testo selezionato viene trovato.
      È possibile definire un gruppo di pagine in base a un numero stabilito di pagine o in base al testo visualizzato ripetutamente all'interno del file PDF. Ad esempio, se sulla prima pagina di ogni documento viene visualizzato il testo Pagina 1, è possibile utilizzarlo per definire i gruppi di pagine.
        Nota:
      • Se si utilizza il testo per definire la pagina iniziale del gruppo, tale testo viene visualizzato nella stessa posizione sulla prima pagina di ciascun documento.

      • In caso di utilizzo di un file PDF di esempio per la definizione di un gruppo di pagine, verificare che il contenuto e la posizione del testo selezionato corrispondano ai file PDF di produzione.

    2. Fare clic su OK.
  3. Fare clic su Ricoh Visualizza Page Group Navigator e verificare che i documenti nel file PDF siano stati definiti correttamente.
  4. Definire la prima proprietà di documento da utilizzare per la ricerca dei documenti in un contenitore:
    1. Fare clic con il pulsante sinistro del mouse sull'angolo in alto a sinistra dei dati da acquisire. Trascinare il mouse per tracciare un riquadro intorno ai dati.
      Tracciare un riquadro abbastanza grande che consenta di acquisire l'occorrenza più lunga di dati presenti nei file PDF. Alcuni caratteri all'interno di un file PDF dispongono di un buffer per lo spazio vuoto maggiore rispetto ad altri caratteri. È possibile visualizzare i dati acquisiti nell'area Testo selezionato della finestra di dialogo.
    2. Selezionare Definisci proprietà del documento dal menu a comparsa.
    3. Selezionare una proprietà di documento RICOH ProcessDirector dall'elenco a discesa.
      Se occorrono proprietà di documento non presenti nel menu a discesa, è necessario definire tali proprietà di documento personalizzate nel file docCustomDefinitions.xml. A questo punto, si esegue l'utilità docCustom per aggiornare i file di configurazione e si aggiungono tali proprietà al database. Dopo il caricamento, i nuovi valori delle proprietà del documento sono disponibili nel plug-in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, in qualsiasi punto in cui vengono definite le proprietà del documento. Per ulteriori informazioni sulla modifica del file docCustomDefinitions.xml, l'esecuzione dell'utilità docCustom e il caricamento delle proprietà di documento RICOH ProcessDirector, consultare RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti.
    4. Per specificare le pagine dalle quali estrarre i dati relativi alle proprietà del documento, utilizzare la sessione Condizioni di posizionamento.
      Se si desidera estrarre i dati relativi alla proprietà del documento dalla prima pagina di ciascun documento, selezionare Pagine basate su una regola, quindi Tutte le pagine anteriori.
    5. Fare clic su OK per creare la proprietà del documento.
    6. Selezionare Ricoh Visualizza valori della proprietà del documento e scorrere diversi gruppi di pagine nel file PDF per verificare che in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat vengano estratti i valori delle proprietà del documento corretti per ciascun gruppo di pagine.
  5. Ripetere la procedura descritta in precedenza per definire ogni proprietà di documento che si desidera utilizzare per cercare i documenti in un contenitore.
  6. Quando si è pronti a salvare la definizione del gruppo di pagine e le proprietà del documento, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.
  7. Denominare il file di controllo o accettare il valore predefinito. Fare clic su Salva. Viene visualizzato un messaggio di conferma. Fare clic su OK.
  8. Inviare il file di controllo al server RICOH ProcessDirector in una directory accessibile dall'utente del sistema RICOH ProcessDirector.
    Nota: Quando si crea il flusso di lavoro Archivia, specificare il nome e la posizione del file di controllo in ogni operazione basata sul modello procedura IdentifyPDFDocuments o BuildPDFFromDocuments.

1.2.4.37.7 Miglioramento dei file AFP per Archivia

La maggior parte dei file AFP inviati a RICOH ProcessDirector deve essere migliorata prima di poter memorizzare i documenti o la loro cronologia di elaborazione nei file AFP in un contenitore.
Se si prevede di utilizzare Indicizzatore AFP per migliorare i file AFP, è necessario acquistare e installare la funzione di supporto AFP.
Per ottimizzare i file AFP da utilizzare con Archivia:
  1. Se il file AFP non contiene trigger per i gruppi di pagine (che identificano l'inizio di ciascun documento in un lavoro) o tag di indice definiti per i dati di documento che si desidera estrarre, utilizzare Indicizzatore AFP per aggiungere queste informazioni:
    1. Aprire il file AFP in RICOH Visual Workbench.
    2. Selezionare IndexAFP.
    3. Definire i trigger che identificano i limiti del documento.
    4. Aggiungere i tag di indice per i dati della proprietà di documento che si desidera estrarre.
  2. Utilizzare la modalità Document Property Designer (DPD) per associare ogni proprietà di documento che si desidera utilizzare per cercare i documenti in un contenitore:
    1. Aprire il file AFP in RICOH Visual Workbench e selezionare la modalità DPD.
    2. Fare doppio clic sul nome della proprietà del documento in fondo alla finestra.
    3. Fornire le informazioni richieste nella finestra di dialogo Definisci opzioni di collegamento.
      Quando una proprietà del documento è associata ad un tag di indice, il valore della proprietà del documento è uguale al valore dei dati indicizzati.
    Per ulteriori informazioni, consultare gli argomenti correlati a RICOH Visual Workbench e Document Property Designer.
  3. Salvare il file di controllo creato da RICOH Visual Workbench e inviarlo al server RICOH ProcessDirector in una directory accessibile dall'utente del sistema RICOH ProcessDirector.
    Il file di controllo contiene le definizioni di Document Property Designer.
    Nota: Quando si configurano i flussi di lavoro Archivia, specificare il nome di File di controllo Visual Workbench in un'operazione basata sul modello procedura IdentifyDocuments o BuildAFPFromDocuments.

1.2.4.37.8 Creazione di un file di proprietà associato

È possibile creare un file di proprietà associato per specificare una o più proprietà che sono associate a un lavoro ma sono proprietà di altri oggetti. Quando viene eseguita un'operazione basata sul modello di operazione StoreInRepository, queste proprietà e i loro valori vengono memorizzate in un contenitore insieme ai dati sul lavoro e sui documenti. Ad esempio, è possibile memorizzare il modello di stampante richiesto per un lavoro o il colore del supporto su cui il lavoro va stampato.

    Nota:
  • È anche possibile specificare in un file di proprietà associato le proprietà posizionali del lavoro e memorizzarle con i loro valori in un contenitore. Non è possibile selezionare una proprietà posizionale come valore per la proprietà Proprietà del lavoro da memorizzare dell'operazione StoreInRepository. In un flusso di lavoro, i valori delle proprietà posizionali possono essere diversi per operazioni diverse basate sullo stesso modello di operazione.

Proprietà di lavoro posizionali

Per memorizzare i valori di una proprietà di lavoro posizionale è necessario specificare la proprietà, la fase in cui si trova, il nome interno dell'operazione a cui è associata e la sua etichetta. La sintassi è:

Proprietà_lavoro[Fase][Identificatore_operazione]: Etichetta_proprietà

Ad esempio, si utilizza la funzione Verifica automatizzata e si desidera memorizzare il nome del lettore di codici a barre che l'operazione ReadBarcodeData utilizza per tracciare i documenti di un lavoro con un insertore.

Al momento di creare il file di proprietà associato, si digita questa riga in un editor di testo:

Job.TrackAndTrace.BarcodeReader[Inserimento][ReadBarcodeData]:Etichetta proprietà

L'etichetta della proprietà potrebbe essere Job.BarcodeReader.

Quando l'operazione StoreInRepository viene eseguita, RICOH ProcessDirector:

  1. Ottiene il valore della proprietà di lavoro Lettore codice a barre (nome database Job.TrackAndTrace.BarcodeReader) per l'operazione ReadBarcodeData nella fase Inserimento.

    Questo valore potrebbe essere BarcodeReader1.

  2. Memorizza il valore della proprietà Lettore codice a barre insieme alle altre informazioni sul lavoro e i relativi documenti nel contenitore.

Per vedere se una proprietà su un modello di operazione è posizionale, fare clic sull'icona ? e controllare le Note sull'utilizzo nella Guida.

Proprietà associate a un lavoro

Per memorizzare il valore di una proprietà per un altro oggetto, è necessario creare una catena di relazioni per la proprietà in questione. La catena deve iniziare con una proprietà di lavoro che specifica un oggetto come valore. La proprietà successiva nella catena deve essere una proprietà dell'oggetto specificato dalla proprietà di lavoro. La catena deve finire con la proprietà di cui si desidera memorizzare i valori.

Benché sia possibile iniziare la catena con qualsiasi proprietà che specifichi un oggetto come valore, queste proprietà sono adatta a quasi tutte le esigenze.

Oggetto Nome della proprietà di lavoro visualizzato nell'interfaccia utente Nome database della proprietà di lavoro Prodotto o funzione base
Lettore di codici a barre Lettore di codici a barre Job.TrackAndTrace.BarcodeReader Verifica automatizzata
Inserisci dispositivo Nessuno Job.SourceInputDeviceName Prodotto base
Imbustatrice Controller dell'imbustatrice Job.InserterSystem.ID Imbustatrice
Supporto Supporto Job.Media Prodotto base
Stampante Stampante richiesta Job.RequestedPrinter Prodotto base

La riga che segue mostra una versione semplice di sintassi per specificare le proprietà associate:

Proprietà_da_memorizzare@Proprietà_lavoro:Etichetta_proprietà
    Nota:
  • Se si sceglie Qualsiasi stampante nell'operazione PrintJobs, non è possibile utilizzare il nome database Job.RequestedPrinter. Sostituire questo nome con Job.PreviousPrinter.

Il sistema inizia a partire dai due punti e legge le proprietà da destra a sinistra. Il numero di proprietà nella catena può variare. Un simbolo @ separa le proprietà. A destra dei due punti si trova l'etichetta della proprietà. L'etichetta della proprietà è obbligatoria.

Questi esempi indicano i nomi delle proprietà visualizzati nell'interfaccia utente seguiti dai nomi database delle proprietà tra parentesi. Per creare il file di proprietà associato è necessario utilizzare i nomi database.

  • Si supponga di voler memorizzare i valori per la proprietà di stampante Modello stampante (nome database Printer.Model.Specific). È possibile concatenare la proprietà di lavoro Stampante richiesta (nome database Job.RequestedPrinter) direttamente alla proprietà di stampante.

    Al momento di creare il file di proprietà associato, si digita questa riga in un editor di testo:

    Printer.Model.Specific@Job.RequestedPrinter:Etichetta_proprietà

    L'etichetta della proprietà potrebbe essere Job.PrinterModel.

    Quando l'operazione StoreInRepository viene eseguita, RICOH ProcessDirector:

    1. Ottiene il valore della proprietà Stampante richiesta.

      Questo valore potrebbe essere Printer4.

    2. Utilizza la componente Printer. della proprietà Printer.Model.Specific per identificare l'oggetto successivo presente nella catena: un oggetto stampante.
    3. Ottiene il valore della proprietà Modello stampante per Printer4.

      Questo valore potrebbe essere Ricoh Pro C901.

    4. Memorizza il valore della proprietà Modello stampante insieme alle altre informazioni sul lavoro e i relativi documenti nel contenitore.
        Importante:
      • Il collegamento tra la proprietà di lavoro e la componente oggetto della proprietà successiva è di importanza critica. È necessario collegare la proprietà di lavoro Stampante richiesta a una proprietà di stampante. Il nome database di una proprietà di stampante inizia con Printer. Un esempio alla fine di questo argomento illustra come collegare una proprietà di lavoro a un'altra proprietà per mezzo di una proprietà intermedia.

  • Si utilizza la funzione Verifica automatizzata e si desidera memorizzare i valori per la proprietà Formato di codice a barre (nome database BarcodeReader.BarcodeFormat). È possibile concatenare la proprietà di lavoro Lettore codice a barre (nome database Job.TrackAndTrace.BarcodeReader) direttamente alla proprietà Formato di codice a barre. Dal momento che la proprietà Lettore codice a barre è posizionale, è necessario specificare l'identificatore dell'operazione e la fase.

    Ci sono due diverse operazioni che leggono i codici a barre e i lettori di codice a barre delle due operazioni utilizzano un formato di codice a barre diverso. Il lettore di codice a barre desiderato è quello utilizzato dall'operazione ReadBarcodeData nella fase Inserimento.

    Al momento di creare il file di proprietà associato, si digita questa riga in un editor di testo:

    BarcodeReader.BarcodeFormat@Job.TrackAndTrace.BarcodeReader[Inserimento][ReadBarcodeData]:Etichetta_proprietà

    L'etichetta della proprietà potrebbe essere Job.BarcodeFormat.

    Quando l'operazione StoreInRepository viene eseguita, RICOH ProcessDirector:

    1. Ottiene il valore della proprietà di lavoro Lettore codice a barre per l'operazione ReadBarcodeData nella fase Inserimento.

      Questo valore potrebbe essere BarcodeReader2.

    2. Utilizza la componente BarcodeReader. della proprietà BarcodeReader.BarcodeFormat per identificare l'oggetto successivo presente nella catena: un oggetto lettore di codice a barre.
    3. Ottiene il valore della proprietà Formato di codice a barre per BarCodeReader2.

      Questo valore potrebbe essere BarcodeFormat2.

    4. Memorizza il valore della proprietà Formato di codice a barre insieme alle altre informazioni sul lavoro e i relativi documenti nel contenitore.

Per creare un file di proprietà associato:
  1. Con un editor di testo, creare un nuovo file.
  2. Digitare una riga per la prima proprietà di cui si desidera memorizzare i valori.

    Utilizzare la seguente sintassi:

    Proprietà_da_memorizzare@Proprietà_intermedia@Proprietà_lavoro[Fase][Identificatore_operazione]:Etichetta_proprietà

    in cui:

    • Proprietà_da_memorizzare è il nome database della proprietà da memorizzare.
    • Proprietà_intermedia è il nome database di una proprietà intermedia, se richiesta, che collega la proprietà di lavoro a quella da memorizzare tramite l'identificazione di un oggetto intermedio, ad esempio un Supporto. Se è necessario specificare due proprietà intermedie, separarle con un simbolo @.

      È possibile collegare direttamente molte proprietà di lavoro alle proprietà da memorizzare senza specificare una Proprietà_intermedia.

    • Proprietà_lavoro[Fase][Identificatore_proprietà] ha queste componenti:
      • Proprietà_lavoro è il nome database della proprietà di lavoro che identifica un oggetto, ad esempio una stampante.

        Se si desidera memorizzare una proprietà di lavoro posizionale, che non può essere selezionata come valore per la proprietà Proprietà del lavoro da memorizzare nell'operazione StoreInRepository, Proprietà_lavoro è il nome database della proprietà posizionale. Non è necessario specificare altre proprietà.

      • Se la proprietà is posizionale, Fase è il nome della fase in cui si trova l'operazione, mentre Identificatore_operazione è il nome interno dell'operazione con la proprietà.

        Se la proprietà non è posizionale, non specificare una [Fase] o un [Identificatore_operazione].

    • Property_label è il nome che appare nella scheda Proprietà quando si fa clic su Mostra dettagli nella tabella Risultati della scheda Archivio. Si consiglia il formato Job.ProprietàPersonale. L'etichetta di ogni proprietà del file di proprietà associato deve essere univoca.

    Ad esempio, è possibile digitare:

    Job.TrackAndTrace.BarcodeReader[Inserimento][ReadBarcodeData]:Job.BarcodeReader

  3. Per memorizzare i valori di una seconda proprietà, inserire un'interruzione di riga e ripetere le operazioni illustrate sopra per la seconda proprietà.

    Ad esempio, è possibile digitare:

    Printer.Model.Specific@Job.RequestedPrinter:Job.PrinterModel

  4. Salvare il file di testo.
    Ad esempio, è possibile denominare il file proprietà associate.txt.
  5. Inviare il file delle proprietà associate al server RICOH ProcessDirector in una directory alla quale l'utente del sistema RICOH ProcessDirector ha accesso.

A questo punto, il file può essere utilizzato come valore della proprietà File di proprietà associato per un'operazione StoreInRepository di un flusso di lavoro.

Quando l'operazione StoreInRepository viene eseguita, RICOH ProcessDirector memorizza (insieme a ogni documento e lavoro) il valore di ogni proprietà memorizzata specificata nel file delle proprietà associato.

  • Se il valore è nullo per una qualsiasi delle proprietà memorizzate su una riga del file delle proprietà associato, RICOH ProcessDirector memorizza un valore nullo per la proprietà.
  • Se una proprietà consente più selezioni, RICOH ProcessDirector memorizza le varie selezioni separandole con una barra verticale (|). Ad esempio, il valore di una proprietà memorizzata è BarcodeReader1|BarcodeReader2.
  • Se si selezionano più valori per la proprietà di lavoro e per la proprietà di oggetto associata, RICOH ProcessDirector aggiunge un segno di sottolineatura e il nome del valore della proprietà di lavoro all'etichetta della proprietà. RICOH ProcessDirector memorizza ogni valore di proprietà di lavoro separatamente. Ad esempio:
    Job.BarcodeFormat_BarcodeReader1    Job.BarcodeFormat_BarcodeReader2
    BarcodeFormat1|BarcodeFormat2          BarcodeFormat3

Gli utenti non possono ricercare queste proprietà in un contenitore. Dopo una ricerca di proprietà di lavoro o di documento nella scheda Archivio, RICOH ProcessDirector visualizza i valori delle proprietà associate nella scheda Proprietà quando si fa clic su Mostra dettagli nella tabella Risultati.

Esempi

Memorizzazione del modello della stampante richiesta per stampare un lavoro
  • Contenuto del file:
    Printer.Model.Specific@Job.RequestedPrinter:Job.PrinterModel
  • Valore della proprietà Modello stampante:
    Ricoh Pro C901
  • Informazioni memorizzate nel contenitore per un lavoro specifico e per ogni documento del lavoro:
    Job.PrinterModelRicoh Pro C901
  • Informazioni visualizzate nel notebook delle proprietà per i risultati di una ricerca:

    Job.PrinterModel: Ricoh Pro C901

      Nota:
    • Al momento di elaborare un file di proprietà associato, RICOH ProcessDirector non memorizza e non visualizza il valore della proprietà Oggetto_identificazione_proprietà_lavoro e di eventuali proprietà Oggetto_intermedio_identificazione_proprietà.
    • Se si sceglie Qualsiasi stampante nell'operazione PrintJobs, non è possibile utilizzare il nome database Job.RequestedPrinter. Sostituire questo nome con Job.PreviousPrinter.

Memorizzazione del formato di codice a barre utilizzato da un lettore di codice a barre
  • Contenuto del file:
    BarcodeReader.BarcodeFormat@Job.TrackAndTrace.BarcodeReader [Inserimento][ReadBarcodeData]:Job.BarcodeFormat
  • Lettori di codice a barre selezionati nell'operazione ReadBarcodeData:
    • BarcodeReader1
    • BarcodeReader2
  • Formati di codice a barre selezionati per BarcodeReader1:
    • BarcodeFormat1
    • BarcodeFormat2
  • Formato di codice a barre selezionato per BarcodeReader2: BarcodeFormat3.
  • Informazioni memorizzate nel contenitore per un lavoro specifico e per ogni documento del lavoro:
    Job.BarcodeFormat_BarcodeReader1    Job.BarcodeFormat_BarcodeReader2
    BarcodeFormat1|BarcodeFormat2          BarcodeFormat3
  • Informazioni visualizzate nel notebook delle proprietà per i risultati di una ricerca:

    Job.BarcodeFormat_BarcodeReader1: BarcodeFormat1|BarcodeFormat2

    Job.BarcodeFormat_BarcodeReader2: BarcodeFormat3

Memorizzazione del metodo di ristampa utilizzato da un insertore
  • Contenuto del file:
    InserterSystem.ReprintMethod@Job.InserterSystem.ID:Job.InserterReprintMethod
  • Valore della proprietà Metodo ristampa (nome database InserterSystem.ReprintMethod):
    Open loop
  • Informazioni memorizzate nel contenitore per un lavoro specifico e per ogni documento del lavoro:
    Job.InserterReprintMethod
    Open loop
  • Informazioni visualizzate nel notebook delle proprietà per i risultati di una ricerca:

    Job.InserterReprintMethod: Loop aperto

Memorizzazione della posizione della cartella del dispositivo di input che ha ricevuto un lavoro
  • Contenuto del file:
    InputDevice.FolderLocation@Job.SourceInputDeviceName:Job.InputDeviceFolder
  • Valore della proprietà Posizione cartella (nome database InputDevice.FolderLocation):
    /aiw/aiw1/System/hf/defaultPDF
  • Informazioni memorizzate nel contenitore per un lavoro specifico e per ogni documento del lavoro:
    Job.InputDeviceFolder
    /aiw/aiw1/System/hf/defaultPDF
  • Informazioni visualizzate nel notebook delle proprietà per i risultati di una ricerca:

    Job.InputDeviceFolder: /aiw/aiw1/System/hf/defaultPDF

Memorizzazione del colore del supporto richiesto per stampare un lavoro
  • Contenuto del file:
    MediaType.Color@Media.MediaTypeID@Job.Media:Job.MediaColor
  • Valore della proprietà Colore supporto (nome database MediaType.Color):
    Ricoh Pro C901
  • Informazioni memorizzate nel contenitore per un lavoro specifico e per ogni documento del lavoro:
    Job.MediaColor
    Blue
  • Informazioni visualizzate nel notebook delle proprietà per i risultati di una ricerca:

    Job.MediaColor: Blu

    Nota:
  • È possibile sostituire la proprietà Colore supporto con altre proprietà di tipo supporto, ad esempio Peso supporto (nome database MediaType.Weight) e Dettagli supporto (nome database MediaType.Details).

    Per memorizzare i valori di una proprietà relativa alle dimensioni del supporto, ad esempio Media height (nome database MediaSize.Height), utilizzare questa riga:MediaSize.Height@Media.MediaSizeID@Job.Media:Job.MediaHeight

1.2.4.37.9 Flussi di lavoro per memorizzare lavori e dati in un contenitore

È possibile creare flussi di lavoro nella funzione Archivio per memorizzare lavori, documenti, proprietà, informazioni cronologiche o una combinazione di queste voci in uno o più contenitori. Per memorizzare i file e i dati vengono utilizzate le operazioni dei flussi di lavoro basate sul modello di operazione StoreInRepository.

È possibile memorizzare qualsiasi tipo di lavoro, ma è possibile visualizzare i file AFP e PDF solo dopo che sono stati archiviati. Non è necessario salvare i lavori o i documenti per memorizzare le proprietà o le informazioni cronologiche.

1.2.4.37.9.1 Creazione di un flusso di lavoro per memorizzare lavori e relative proprietà e cronologia in un contenitore

Per memorizzare i lavori e le relative proprietà e cronologia in un contenitore, è necessario creare un flusso di lavoro che include un'operazione basata sul modello di operazione StoreInRepository.
Prima di creare un flusso di lavoro, è necessario pianificare la conservazione dei file e della cronologia, creare i contenitori e creare tutti gli oggetti notifica cronologica necessari.
Per creare un flusso di lavoro per memorizzare i lavori e le relative proprietà e cronologia in un contenitore:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic con il tasto destro del mouse sul flusso di lavoro che deve scrivere le informazioni su un contenitore, quindi selezionare Copia.
  3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  4. Inserire una o più operazioni StoreInRepository nel flusso di lavoro dopo le operazioni di cui si desidera memorizzare i valori di proprietà o le informazioni cronologiche.
  5. Fare clic con il tasto destro del mouse su ciascuna operazione StoreInRepository aggiunta, selezionare Proprietà e fare clic su Contenitore:
    1. Per la proprietà Contenitore, selezionare il contenitore in cui si desidera memorizzare i lavori e i documenti. Se le operazioni StoreInRepository sono più di una, è possibile scegliere un solo contenitore o più contenitori distinti.
    2. Per la proprietà Memorizza record cronologici, modificare il valore in .
    3. Per memorizzare solo le proprietà e le informazioni cronologiche, deselezionare il valore della proprietà File da memorizzare.
    4. Per memorizzare solo le proprietà, deselezionare il valore della proprietà File da memorizzare e impostare il valore della proprietà Memorizza record cronologici su No.
    5. Se si desidera preservare i valori delle proprietà lavoro per l'utilizzo quando il lavoro o i relativi documenti vengono reinviati a un flusso di lavoro:
      1. Un editor di testo consente di creare un file delle proprietà di sovrascrittura.
      2. Posizionare il nome di database per ogni proprietà lavoro su una riga separata.
      3. Per aggiungere un commento, posizionarlo su una riga separata che inizia con un cancelletto (#).

        Questo esempio mostra un file con tre proprietà lavoro (Nome cliente, Supporti richiesti e Fronte/retro) e un commento:

        Job.CustomerNameJob.MediaRequired# Questo è un commento.Job.Duplex

      4. Indicare il nome del file, salvarlo e spostarlo in una directory sul computer primario RICOH ProcessDirector. Ad esempio:
        • /aiw/aiw1/control_files/job_properties.txt (Linux)
        • C:\aiw\aiw1\control_files\rules (Windows)
      5. Nell'operazione StoreInRepository, specificare il percorso e il nome del file nella proprietà Percorso per il file delle proprietà di sovrascrittura.
    6. Se si utilizza un file di proprietà associato, specificare il percorso completo e il nome o il nome simbolico del file nella proprietà File di proprietà associato.
    7. Per la proprietà Tipo di voce di archivio, specificare un nome che identifichi lo specifico tipo di dati da acquisire, ad esempio Preliminare, Post-stampa o Solo cronologia. In alternativa, è possibile inserire un valore per File di stampa per indicare che per questa voce presente nel contenitore esiste un file di stampa associato e che quindi la voce può essere visualizzata o inviata nuovamente. Questa proprietà può essere utilizzata per cercare informazioni sul lavoro da recuperare.
    8. Dall'elenco delle proprietà di lavoro da memorizzare Disponibile, selezionare le proprietà di lavoro che si desidera utilizzare per cercare i lavori nel contenitore.
    9. Fare clic su OK.
      Nota:
    • Assicurarsi che ognuna delle operazioni StoreInRepository si trovi nella posizione corretta all'interno del flusso di lavoro. La memorizzazione di un file dopo operazioni che cambiano l'ordine delle pagine, ad esempio ReversePDFPageOrder, compromette la possibilità di cercare mediante le proprietà di documento nel programma di visualizzazione.
  6. Opzionale: Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione RetainCompletedJobs. Selezionare Proprietà, quindi fare clic su Valori predefiniti del lavoro - Generale. Aggiornare la proprietà Periodo di conservazione. Fare clic su OK.
  7. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.
  8. Per verificare il flusso di lavoro:
    1. Creare uno o più dispositivi di input da puntare sul flusso di lavoro.
    2. Attivare i dispositivi di input.
    3. Inviare il lavoro di stampa PDF o AFP al dispositivo di input.
    4. Al termine del lavoro, controllare l'Archivio per accertarsi che siano state memorizzate le informazioni giuste.
    Nota:
  • Se un lavoro viene elaborato nuovamente e l'operazione StoreInRepository viene eseguita più di una volta, nel contenitore verranno memorizzate due copie del lavoro.

1.2.4.37.9.2 Creazione di un flusso di lavoro per memorizzare lavori e documenti PDF in un contenitore

Per memorizzare i lavori e i documenti in un contenitore, è necessario creare un flusso di lavoro che include un'operazione basata sul modello procedura StoreInRepository. È anche possibile aggiungere le operazioni StoreInRepository nei flussi di lavoro già esistenti. Per fare in modo che il contenitore possa contenere documenti e dati di documento, assicurarsi di aggiungere le operazioni di elaborazione dei documenti necessarie, se non sono già presenti.
Prima di creare un flusso di lavoro, è necessario pianificare la conservazione dei file e dei documenti, creare i contenitori e ottimizzare i file PDF.
Per creare un flusso di lavoro per memorizzare lavori e documenti PDF in un contenitore:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic con il tasto destro del mouse sul flusso di lavoro RepositorySample e selezionare Copia.
  3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  4. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione IdentifyPDFDocuments. Selezionare Proprietà, quindi fare clic su PDF. Per la proprietà Identifica file di controllo PDF, digitare il percorso e il nome del file di controllo che contiene le definizioni delle proprietà del documento. Fare clic su OK.
  5. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione BuildPDFFromDocuments. Selezionare Proprietà, quindi fare clic su PDF. Per la proprietà File di controllo Crea PDF 1, digitare il percorso e il nome del file di controllo che contiene le definizioni delle proprietà del documento. Fare clic su OK.
  6. Opzionale: Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione RetainCompletedJobs. Selezionare Proprietà, quindi fare clic su Valori predefiniti del lavoro - Generale. Aggiornare la proprietà Periodo di conservazione. Fare clic su OK.
  7. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione StoreInRepository, selezionare Proprietà, quindi fare clic su Contenitore:
    1. Per la proprietà Contenitore, specificare il contenitore in cui si desidera memorizzare i lavori e i documenti.
    2. Dall'elenco delle proprietà di lavoro da memorizzare Disponibile, selezionare le proprietà di lavoro che si desidera utilizzare per cercare i lavori e i documenti nel contenitore.
    3. Dall'elenco delle proprietà di documento da memorizzare Disponibile, selezionare le proprietà di documento che si desidera utilizzare per cercare i documenti nel contenitore.
    4. Se si desidera preservare i valori delle proprietà lavoro per l'utilizzo quando il lavoro o i relativi documenti vengono reinviati a un flusso di lavoro:
      1. Un editor di testo consente di creare un file delle proprietà di sovrascrittura.
      2. Posizionare il nome di database per ogni proprietà lavoro su una riga separata.
      3. Per aggiungere un commento, posizionarlo su una riga separata che inizia con un cancelletto (#).

        Questo esempio mostra un file con tre proprietà lavoro (Nome cliente, Supporti richiesti e Fronte/retro) e un commento:

        Job.CustomerNameJob.MediaRequired# Questo è un commento.Job.Duplex

      4. Indicare il nome del file, salvarlo e spostarlo in una directory sul computer primario RICOH ProcessDirector. Ad esempio:
        • /aiw/aiw1/control_files/job_properties.txt (Linux)
        • C:\aiw\aiw1\control_files\rules (Windows)
      5. Nell'operazione StoreInRepository, specificare il percorso e il nome del file nella proprietà Percorso per il file delle proprietà di sovrascrittura.
    5. Se si utilizza un file di proprietà associato, specificare il percorso e il nome del file nella proprietàFile di proprietà associato.
    6. Per memorizzare dati di documento che sono contenuti in un file ma non sono definiti come proprietà di documento in RICOH ProcessDirector, specificare il percorso completo e il nome o il nome simbolico del file nella proprietà File di proprietà del documento e assicurarsi di selezionare TUTTO nell'elenco Proprietà di documento da memorizzare.
    7. Fare clic su OK.
      Nota:
    • Assicurarsi che l'operazione StoreInRepository si trovi nella posizione corretta all'interno del flusso di lavoro. La memorizzazione di un file dopo operazioni che cambiano l'ordine delle pagine, ad esempio ReversePDFPageOrder, compromette la possibilità di cercare mediante le proprietà di documento nel programma di visualizzazione.
  8. Opzionale: Se si desidera memorizzare i file dei lavori nel contenitore più di una volta, includere ulteriori operazioni StoreInRepository nel flusso di lavoro.
  9. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.
  10. Per verificare il flusso di lavoro:
    1. Creare uno o più dispositivi di input da puntare sul flusso di lavoro.
    2. Attivare i dispositivi di input.
    3. Inviare il lavoro di stampa PDF al dispositivo di input.
    4. Al termine del lavoro, controllare l'Archivio per accertarsi che siano state memorizzate le informazioni giuste.
    Nota:
  • Se un lavoro viene elaborato nuovamente e l'operazione StoreInRepository viene eseguita più di una volta, nel contenitore verranno memorizzate due copie del documento o del lavoro.

1.2.4.37.9.3 Creazione di un flusso di lavoro per memorizzare lavori e documenti AFP in un contenitore

Per memorizzare i lavori e i documenti in un contenitore, è necessario creare un flusso di lavoro che include un'operazione basata sul modello procedura StoreInRepository. È anche possibile aggiungere le operazioni StoreInRepository nei flussi di lavoro già esistenti. Per fare in modo che il contenitore possa contenere documenti e dati di documento, assicurarsi di aggiungere le operazioni di elaborazione dei documenti necessarie, se non sono già presenti.
Prima di creare un flusso di lavoro, è necessario pianificare la conservazione dei file e dei documenti, creare i contenitori e ottimizzare i file AFP.
Per creare un flusso di lavoro per memorizzare lavori e documenti AFP in un contenitore:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic con il tasto destro del mouse sul flusso di lavoro RepositorySample e selezionare Copia.
    Il flusso di lavoro RepositorySample elabora lavori PDF. Per modificare il flusso di lavoro per l'elaborazione dei lavori AFP, è necessario sostituire alcune operazioni nel flusso di lavoro.
  3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  4. Fare clic con il tasto destro del mouse sul connettore If PDF e selezionare Proprietà. Modificare il valore della proprietà Nome regola in If AFP. Modificare il valore della proprietà per la condizione della regola Valore in AFP. Fare clic su OK.
  5. Aggiungere un'operazione basata sul modello di operazione UseInlineFormDefinition all'inizio della sezione di elaborazione condizionale If AFP, prima dell'operazione CountPages.
  6. Sostituire l'operazione CountPages della fase Prepare con una basata sul modello di operazione EnableRepositioning.
  7. Sostituire l'operazione IdentifyPDFDocuments con una basata sul modello procedura IdentifyDocuments.
  8. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione IdentifyDocuments. Selezionare Proprietà, quindi fare clic su AFP. Per la proprietà File di controllo di Visual Workbench, digitare il percorso e il nome del file di controllo creato con Document Property Designer. Fare clic su OK.
  9. Se il file di stampa AFP non è già indicizzato, aggiungere un'operazione basata sul modello IndexAFP prima dell'operazione IdentifyDocuments.
    Questa operazione condivide il file di controllo specificato per l'operazione IdentifyDocuments. Non è necessario specificare il file di controllo qui.
  10. Sostituire l'operazione BuildPDFFromDocuments con una basata sul modello procedura BuildAFPFromDocuments.
  11. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione BuildAFPFromDocuments. Selezionare Proprietà, quindi fare clic su AFP. Per la proprietà File di controllo AFP avanzato, digitare il percorso e il nome del file di controllo che contiene i miglioramenti dei documenti. Fare clic su OK.
  12. Sostituire l'operazione CountPages della fase Print con una basata sul modello di operazione EnableRepositioning.
  13. Opzionale: Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione RetainCompletedJobs. Selezionare Proprietà, quindi fare clic su Valori predefiniti del lavoro - Generale. Aggiornare la proprietà Periodo di conservazione. Fare clic su OK.
  14. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione StoreInRepository, selezionare Proprietà, quindi fare clic su Contenitore:
    1. Per la proprietà Contenitore, selezionare il contenitore in cui si desidera memorizzare i lavori e i documenti.
    2. Dall'elenco delle proprietà di lavoro da memorizzare Disponibile, selezionare le proprietà di lavoro che si desidera utilizzare per cercare i lavori e i documenti nel contenitore.
    3. Dall'elenco delle proprietà di documento da memorizzare Disponibile, selezionare le proprietà di documento che si desidera utilizzare per cercare i documenti nel contenitore.
    4. Se si desidera preservare i valori delle proprietà lavoro per l'utilizzo quando il lavoro o i relativi documenti vengono reinviati a un flusso di lavoro:
      1. Un editor di testo consente di creare un file delle proprietà di sovrascrittura.
      2. Posizionare il nome di database per ogni proprietà lavoro su una riga separata.
      3. Per aggiungere un commento, posizionarlo su una riga separata che inizia con un cancelletto (#).

        Questo esempio mostra un file con tre proprietà lavoro (Nome cliente, Supporti richiesti e Fronte/retro) e un commento:

        Job.CustomerNameJob.MediaRequired# Questo è un commento.Job.Duplex

      4. Indicare il nome del file, salvarlo e spostarlo in una directory sul computer primario RICOH ProcessDirector. Ad esempio:
        • /aiw/aiw1/control_files/job_properties.txt (Linux)
        • C:\aiw\aiw1\control_files\rules (Windows)
      5. Nell'operazione StoreInRepository, specificare il percorso e il nome del file nella proprietà Percorso per il file delle proprietà di sovrascrittura.
    5. Se si utilizza un file di proprietà associato, specificare il percorso e il nome del file nella proprietàFile di proprietà associato.
    6. Per memorizzare dati di documento che sono contenuti in un file ma non sono definiti come proprietà di documento in RICOH ProcessDirector, specificare il percorso completo e il nome o il nome simbolico del file nella proprietà File di proprietà del documento e assicurarsi di selezionare TUTTO nell'elenco Proprietà di documento da memorizzare.
    7. Fare clic su OK.
      Nota:
    • Assicurarsi che l'operazione StoreInRepository si trovi nella posizione corretta all'interno del flusso di lavoro. La memorizzazione di un file dopo operazioni che cambiano l'ordine delle pagine, ad esempio ReversePDFPageOrder, compromette la possibilità di effettuare ricerche per mezzo delle proprietà di documento nel visualizzatore.
  15. Opzionale: Se si desidera memorizzare i file dei lavori nel contenitore più di una volta, includere ulteriori operazioni StoreInRepository nel flusso di lavoro.
  16. Salvare il flusso di lavoro.
  17. Per verificare il flusso di lavoro:
    1. Creare uno o più dispositivi di input da puntare sul flusso di lavoro.
    2. Attivare i dispositivi di input.
    3. Inviare il lavoro di stampa AFP al dispositivo di input.
    4. Al termine del lavoro, controllare l'Archivio per accertarsi che siano state memorizzate le informazioni giuste.
    Nota:
  • Se un lavoro viene elaborato nuovamente e l'operazione StoreInRepository viene eseguita più di una volta, nel contenitore verranno memorizzate due copie del documento o del lavoro.

1.2.4.38 Impostazione della funzione Postal Enablement

Esaminare gli argomenti della panoramica relativi a Postal Enablement, quindi eseguire flussi di lavoro di esempio per verificare l'interazione dei modelli procedura forniti e dei flussi di lavoro. Una volta appresi gli argomenti, definire uno o più flussi di lavoro per inviare i lavori al software di elaborazione postale e verificarne il corretto funzionamento.

1.2.4.38.1 Esecuzione del flusso di lavoro di esempio PrintAndMailJob

Il flusso di lavoro di esempio PrintAndMailJob invia un file PDF o AFP per l'elaborazione da parte di Ricoh ProcessDirector e della funzione Postal Enablement. Il flusso di lavoro avvia la simulazione inviando il lavoro al software di elaborazione postale per aggiornare gli indirizzi in base alla necessità e per sostituire il codice a barre PostNet con un codice a barre Datamatrix che identifica il numero lavoro e il numero documento, i quali possono essere utilizzati per rilevare il progresso del documento attraverso le operazioni del flusso di lavoro.

È possibile riesaminare il flusso di lavoro di esempio ed eseguire un lavoro di esempio per comprendere le caratteristiche della funzione.

I file di esempio forniti per l'uso con questo flusso di lavoro sono riassunti nella tabella sottostante.

Nome file Ubicazione file Specificato nella proprietà Utilizzato dall'operazione Descrizione

PostalPDFReplaceAddr.ctl

/aiw/aiw1/control_files/postal (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\postal (Windows) File di controllo Crea PDF 1

BuildPDFFromDocuments

Genera un file PDF con il codice a barre PostNet sostituito con un codice a barre Datamatrix che identifica il numero lavoro e il numero documento. Aggiorna gli indirizzi come indicato nel software postale.

PostalPDF.ctl

/aiw/aiw1/control_files/postal (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\postal (Windows) File di controllo Identifica PDF

IdentifyPDFDocuments

Identifica i gruppi di pagine nel file PDF di stampa di esempio e definisce i dati da estrarre nelle proprietà del documento.

postal_doc_print_only.csv

/aiw/aiw1/control_files/postal (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\postal (Windows) File delle condizioni di proprietà

SetDocPropsFromConditions

Imposta la proprietà CAP in base al codice di ritorno di elaborazione dell'indirizzo restituito dal software postale, in modo che i documenti con gli indirizzi sostitutivi disponibili possano essere identificati quando viene generato il file di stampa.

Postal.pdf

/aiw/aiw1/testfiles (Linux) o C:\aiw\aiw1\testfiles (Windows) Nome lavoro  

Il file PDF di stampa di esempio.

Postal.afp

/aiw/aiw1/testfiles (Linux) o C:\aiw\aiw1\testfiles (Windows) Nome lavoro  

Il file AFP di stampa di esempio.

jobid.print_and_mail.csv

/aiw/aiw1/testfiles (Linux) o C:\aiw\aiw1\testfiles (Windows) Modello di ricerca

RunHotFolderAppplication

Un file di risultati esterno di esempio generato da MailPreparer in base all'elaborazione del file di stampa di esempio. Si può utilizzare per spostare il lavoro di esempio attraverso l'operazione RunHotFolderApplication per simulare la risposta del software postale.

PostalAFPReplaceAddr.cfg

/aiw/aiw1/control_files/postal (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\postal (Windows) File di controllo AFP avanzato

BuildAFPFromDocuments

Genera un file AFP con il codice a barre PostNet sostituito con un codice a barre Datamatrix che identifica il numero lavoro e il numero documento. Aggiorna gli indirizzi come indicato nel software postale.

PostalAFP.ctl

/aiw/aiw1/control_files/postal (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\postal (Windows) File di controllo di Visual Workbench

IdentifyDocuments

Identifica i gruppi di pagine nel file di stampa AFPdi esempio e associa i tag di indice nel file AFP alle proprietà del documento corrispondenti.

Prima di avviare la procedura, è possibile visualizzare le proprietà di ciascun oggetto e controllarne l'interazione.

Per eseguire il flusso di lavoro di esempio:

  1. Accedere a RICOH ProcessDirector.
  2. Copiare il dispositivo di input PostalFolder per creare un nuovo dispositivo di input hot folder.
    1. Fare clic sulla scheda Amministratore.
    2. Nel pannello di sinistra, fare clic su Dispositivi → Dispositivi di input.
    3. Selezionare il dispositivo di input PostalFolder e fare clic su Azioni → Copia.
    4. Nella proprietà Nome dispositivo di input, digitare un nome per la hot folder.
    5. Nella proprietà Flusso di lavoro secondario, selezionare PrintAndMailJob.
    6. Nella proprietà Posizione cartella, aggiornare la posizione della cartella in un percorso univoco.
    7. Nella proprietà Posizione di staging, aggiornare la posizione di staging con un percorso univoco.
    8. Fare clic su OK.
  3. Nel portlet Stampanti, selezionare la stampante Esempio e fare clic su Azioni Abilita.
  4. Nel portlet Dispositivi di input della pagina principale, selezionare la nuova hot folder e fare clic su Azioni → Abilita e connetti.
  5. Copiare il file di esempio nella hot folder creata nel punto 2. Accedere a /aiw/aiw1/testfiles (Linux) o C:\aiw\aiw1\testfiles (Windows), e copiare Postal.pdf nella directory specificata nella proprietà Posizione cartella del dispositivo di input.

    Il sistema inizia a elaborare il lavoro attraverso il flusso di lavoro PrintAndMailJob. Quando il lavoro raggiunge l'operazione RunHotFolderApplication, attende i risultati provenienti dal software postale. Lo stato del lavoro cambia in In attesa.

  6. Accedere a /aiw/aiw1/testfiles (Linux) o C:\aiw\aiw1\testfiles (Windows).
  7. Copiare jobid.print_and_mail.csv in /aiw/aiw1/postal/receive (Linux) o C:\aiw\aiw1\postal\receive (Windows).
  8. Accedere a /aiw/aiw1/postal/receive (Linux) o C:\aiw\aiw1\postal\receive (Windows) e rinominare jobid.print_and_mail.csv, sostituendo jobid con il valore della proprietà Numero lavoro per il lavoro di esempio. Ad esempio, se il Numero lavoro del lavoro di esempio è 10000067, rinominare il file in 10000067.print_and_mail.csv.
    L'operazione RunHotFolderApplication sceglie il file e il lavoro continua l'elaborazione attraverso le restanti operazioni nel flusso di lavoro.
  9. Quando il lavoro ha completato l'elaborazione, la colonna Stato della tabella Lavori viene modificata in Completato.
  10. Il lavoro viene conservato per tre giorni prima di essere eliminato.
    Nota: Il flusso di lavoro di esempio utilizza una stampante di esempio che non stampa nessun dato. Tuttavia, il file secondario può essere visualizzato man mano che si sposta all'interno del flusso di lavoro, consentendo la visualizzazione degli aggiornamenti del codice a barre. Ad esempio, è possibile osservare il lavoro mentre si trova in attesa nell'operazione RunHotFolderApplication per visualizzare il codice a barre PostNet, quindi osservarlo nell'operazione RetainCompletedJob per visualizzare il codice a barre Datamatrix.

1.2.4.38.2 Esecuzione dei flussi di lavoro di esempio per la posta qualificata/non qualificata

I flussi di lavoro di esempio per la posta qualificata e non qualificata includono GroupDocsForPostalProcess, PrintForPostalProcess e ProcessQualifiedDocuments. Inviando il lavoro di stampa di esempio nel flusso di lavoro GroupDocsForPostalProcess e simulando i risultati ottenuti dal software postale, è possibile visualizzare tre lavori secondari creati in corrispondenza di diverse categorie postali: Qualificata, Non qualificata e Altro.

Il flusso di lavoro GroupDocsForPostalProcess raccoglie i dati del documento dal software postale, li aggiorna in base all'output del software postale e crea lavori secondari per ciascun tipo di posta identificata dal software postale. L'esempio utilizza i risultati generati dal software MailPreparer di TEC Mailing per inviare i documenti ad altri due flussi di lavoro basati sul tipo di elaborazione postale aggiuntiva che può essere eseguita per ottimizzare i risparmi.

Se i lavori secondari non sono qualificati per un'elaborazione postale aggiuntiva, vengono inviati al flusso di lavoro PrintForPostalProcess in cui il codice a barre PostNet del lavoro originale viene rimosso e viene aggiunto un codice a barre 2D per il rilevamento dell'oggetto di invio. I documenti classificati come Altro vengono ordinati in base al numero di fogli, mentre i documenti classificati come Non qualificati vengono ordinati in base al codice postale, ma non mediante il software postale.

Se i lavori secondari di GroupDocsForPostalProcess sono qualificati per l'elaborazione postale aggiuntiva, i lavori vengono inviati al flusso di lavoro ProcessQualifiedDocuments. Nel flusso di lavoro ProcessQualifiedDocuments, il lavoro viene nuovamente elaborato dal software postale, per ordinare i documenti in base alle regole postali. A questi documenti Qualificati vengono aggiunti anche un codice a barre IM e un codice a barre Datamatrix 2D.

Gli oggetti di esempio utilizzati in questo flusso di lavoro includono:
  • Dispositivo di input Hot folder PostalFolder
  • Flusso di lavoro: GroupDocsForPostalProcess
  • Flusso di lavoro: PrintForPostalProcess
  • Flusso di lavoro: ProcessQualifiedDocuments

    I file di esempio forniti per l'uso con questi flussi di lavoro sono riassunti nella tabella sottostante.

Nome file Ubicazione file Specificato nella proprietà Utilizzato dal flusso di lavoro Utilizzato dall'operazione Descrizione

PostalPDFBuildQualify.ctl

/aiw/aiw1/control_files/postal (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\postal (Windows) File di controllo Crea PDF 1

PrintForPostalProcess

BuildPDFFromDocuments

Genera un file PDF con il codice a barre PostNet sostituito con un codice a barre Datamatrix che identifica il numero lavoro e il numero documento e aggiunge un codice a barre IM.

PostalPDFBuildOther.ctl

/aiw/aiw1/control_files/postal (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\postal (Windows) File di controllo Crea PDF 1

PrintForPostalProcess

BuildPDFFromDocumentsOther

Genera un file PDF con il codice a barre PostNet sostituito con un codice a barre Datamatrix che identifica il numero lavoro e il numero documento.

PostalPDFBuildNonQualify.ctl

/aiw/aiw1/control_files/postal (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\postal (Windows) File di controllo Crea PDF 1

PrintForPostalProcess

BuildPDFFromDocumentsNonQualified

Genera un file PDF con il codice a barre PostNet sostituito con un codice a barre Datamatrix che identifica il numero lavoro e il numero documento.

PostalPDF.ctl

/aiw/aiw1/control_files/postal (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\postal (Windows) File di controllo Identifica PDF

GroupDocsForPostalProcess

IdentifyPDFDocuments

Identifica i gruppi di pagine nel file PDF di stampa di esempio e definisce i dati da estrarre nelle proprietà del documento.

postal_doc_qualified.csv

/aiw/aiw1/control_files/postal (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\postal (Windows) File delle condizioni di proprietà

ProcessQualifiedDocuments

SetDocPropsFromConditions

Imposta il flusso di lavoro per i documenti nel lavoro su PrintForPostalProcess. Imposta i numeri sequenza per i documenti in base alla sequenza di preordinamento restituita dal software di ordinamento postale.

postal_doc_print_afp.csv

/aiw/aiw1/control_files/postal (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\postal (Windows) File delle condizioni di proprietà

PrintForPostalProcess

SetDocPropsFromConditionsAFP

Imposta i nomi del lavori secondari per riflettere la Categoria di elaborazione. Imposta il nome del file di controllo AFP avanzato per il lavoro secondario in ciascuna categoria di elaborazione.

postal_doc_print.csv

/aiw/aiw1/control_files/postal (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\postal (Windows) File delle condizioni di proprietà

PrintForPostalProcess

SetDocPropsFromConditions

Imposta i nomi del lavori secondari per riflettere la Categoria di elaborazione.

postal_doc.csv

/aiw/aiw1/control_files/postal (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\postal (Windows) File delle condizioni di proprietà

GroupDocsForPostalProcess

SetDocPropsFromConditions

Associa i codici restituiti da MailPreparer per ciascun documento ai valori della Categoria di elaborazione ( Non qualificata, Qualificata e Altro). Imposta il nome del flusso di lavoro per i lavori secondari creati in base all'operazione GroupDocuments.

Postal.pdf

/aiw/aiw1/testfiles (Linux) o C:\aiw\aiw1\testfiles (Windows) Nome lavoro    

Il file PDF di stampa di esempio.

Postal.afp

/aiw/aiw1/testfiles (Linux) o C:\aiw\aiw1\testfiles (Windows) Nome lavoro    

Il file AFP di stampa di esempio.

jobid.qualified_doc.csv

/aiw/aiw1/testfiles (Linux) o C:\aiw\aiw1\testfiles (Windows) Modello di ricerca

ProcessQualifiedDocuments

RunHotFolderAppplication

File di risultati di esempio generato da MailPreparer in base all'elaborazione del lavoro secondario creato solo per i documenti che MailPreparer ha rilevato come qualificati per l'ordinamento postale. Si può utilizzare per spostare il lavoro di esempio attraverso l'operazione RunHotFolderApplication per simulare la risposta del software postale.

jobid.group_doc.csv

/aiw/aiw1/testfiles (Linux) o C:\aiw\aiw1\testfiles (Windows) Modello di ricerca GroupDocsForPostalProcess RunHotFolderAppplication Un file di risultati esterno di esempio generato da MailPreparer in base all'elaborazione del file di stampa di esempio. Si può utilizzare per spostare il lavoro di esempio attraverso l'operazione RunHotFolderApplication per simulare la risposta del software postale.

PostalAFPBuildQualify.cfg

/aiw/aiw1/control_files/postal (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\postal (Windows) File di controllo AFP avanzato

PrintForPostalProcess

BuildAFPFromDocuments

Genera un file AFP con il codice a barre PostNet sostituito con un codice a barre Datamatrix che identifica il numero lavoro e il numero documento e aggiunge un codice a barre IM.

PostalAFPBuildOther.cfg

/aiw/aiw1/control_files/postal (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\postal (Windows) File di controllo AFP avanzato

PrintForPostalProcess

BuildAFPFromDocumentsOther

Genera un file AFP con il codice a barre PostNet sostituito con un codice a barre Datamatrix che identifica il numero lavoro e il numero documento.

PostalAFPBuildNonQualify.cfg

/aiw/aiw1/control_files/postal (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\postal (Windows) File di controllo AFP avanzato

PrintForPostalProcess

BuildAFPFromDocumentsNonQualify

Genera un file AFP con il codice a barre PostNet sostituito con un codice a barre Datamatrix che identifica il numero lavoro e il numero documento.

PostalAFP.ctl

/aiw/aiw1/control_files/postal (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\postal (Windows) File di controllo di Visual Workbench

GroupDocsForPostalProcess

IdentifyDocuments

Identifica i gruppi di pagine nel file di stampa AFPdi esempio e associa i tag di indice nel file AFP alle proprietà del documento corrispondenti.

Per eseguire il flusso di lavoro di esempio:

  1. Accedere a RICOH ProcessDirector.
  2. Fare clic sulla scheda Principale.
  3. Nel portlet Stampanti, selezionare la stampante Esempio e fare clic su Azioni →Abilita.
  4. Nel portlet Dispositivo di input, selezionare il dispositivo di input Hot folder PostalFolder e fare clic su Azioni →Abilita e connetti.
    Alla prima esecuzione di questa procedura, RICOH ProcessDirector invia immediatamente il lavoro Postal.pdf al flusso di lavoro GroupDocsForPostalProcess.

    Il sistema inizia a elaborare il lavoro attraverso il flusso di lavoro GroupDocsForPostalProcess. Quando il lavoro raggiunge l'operazione RunHotFolderApplication, attende i risultati provenienti dal software postale. Lo stato del lavoro cambia in In attesa.

  5. Per simulare i risultati restituiti dal software postale, accedere a /aiw/aiw1/testfiles (Linux) o C:\aiw\aiw1\testfiles (Windows) e copiare jobid.group_doc.csv in /aiw/aiw1/postal/receive (Linux) o C:\aiw\aiw1\postal\receive (Windows).
  6. Accedere a /aiw/aiw1/postal/receive (Linux) o C:\aiw\aiw1\postal\receive (Windows) e rinominare jobid.group_doc.csv, sostituendo jobid con il Numero lavoro del lavoro di esempio inviato. Ad esempio, se il Numero lavoro del lavoro di esempio è 10000067, rinominare il file in 10000067.group_doc.csv.
  7. Il lavoro passa all'operazione SetDocPropsFromConditions in cui il file delle condizioni delle proprietà di esempio imposta la Categoria di elaborazione per ciascun documento ( Qualificata, Non qualificata o Altro). Il valore della proprietà della Categoria di elaborazione determina il flusso di lavoro successivo del documento. L'operazione CreateJobsFromDocuments crea i lavori secondari in base a tali proprietà del documento.
    • I documenti che presentano una Categoria di elaborazione Non qualificata vengono raggruppati nel lavoro secondario inviato al flusso di lavoro PrintForPostalProcess. In tale flusso di lavoro, il codice a barre PostNet viene sostituito con un codice a barre 2D che può essere utilizzato per rilevare l'avanzamento del documento attraverso altre operazioni nel flusso di lavoro. Inoltre, i documenti vengono posizionati in ordine crescente rispetto al codice postale.
    • I documenti che presentano una Categoria di elaborazione indicata con Altro vengono raggruppati nel lavoro secondario inviato al flusso di lavoro PrintForPostalProcess. In tale flusso di lavoro, il codice a barre PostNet su ciascun documento viene sostituito con un codice a barre 2D che può essere utilizzato per rilevare l'avanzamento del documento attraverso altre operazioni nel flusso di lavoro. Inoltre, i documenti vengono posizionati in ordine crescente rispetto al numero di fogli.
    • I documenti che presentano una Categoria di elaborazione Qualificata vengono raggruppati nel lavoro secondario inviato al flusso di lavoro ProcessQualifiedDocuments. Tale flusso di lavoro invia nuovamente il lavoro secondario al software postale per ordinare i documenti. Quando il lavoro raggiunge l'operazione RunHotFolderApplication, attende i risultati provenienti dal software postale. Lo stato del lavoro cambia in In attesa.
  8. Per simulare i risultati restituiti dal software postale per il flusso di lavoro ProcessQualifiedDocuments, accedere a /aiw/aiw1/testfiles (Linux) o C:\aiw\aiw1\testfiles (Windows) e copiare jobid.qualified_doc.csv in /aiw/aiw1/postal/receive (Linux) o C:\aiw\aiw1\postal\receive (Windows).
  9. Accedere a /aiw/aiw1/postal/receive (Linux) o C:\aiw\aiw1\postal\receive (Windows) e rinominare il file jobid.qualified_doc.csv, sostituendo jobid con il Numero lavoro del lavoro secondario. Ad esempio, se il Numero lavoro del lavoro secondario è 10000067.3, rinominare il file in 10000067.3.qualified_doc.csv.
  10. Il lavoro secondario Qualificato riprende l'elaborazione. Poiché il flusso di lavoro specifica che ciascun contenitore postale può contenere 50 documenti, il lavoro viene suddiviso in diversi lavori secondari (lavori di terzo livello) con un massimo di 50 documenti per lavoro. Tali lavori secondari vengono inviati al flusso di lavoro PrintForPostalProcess. Tale flusso di lavoro aggiunge ai documenti codici a barre IM.
  11. Quando ciascun lavoro secondario derivante dal lavoro originale viene completato, viene conservato per tre giorni prima di essere eliminato. Il lavoro principale non lascia il sistema finché tutti i lavori secondari (e di terzo livello) non sono stati completati.
      Nota:
    • Il flusso di lavoro di esempio utilizza una stampante di esempio che non stampa nessun dato. Tuttavia, il file secondario può essere visualizzato man mano che si sposta all'interno del flusso di lavoro, consentendo la visualizzazione degli aggiornamenti del codice a barre. Ad esempio, è possibile osservare il lavoro mentre si trova in attesa nell'operazione RunHotFolderApplication per visualizzare il codice a barre PostNet, quindi osservarlo nell'operazione RetainCompletedJob per visualizzare il codice a barre Datamatrix.

      Se si desidera eseguire nuovamente l'esempio, è necessario copiare il file di esempio nella hot folder. Il file di esempio, Postal.pdf si trova in /aiw/aiw1/testfiles (Linux) o in C:\aiw\aiw1\testfiles (Windows).

      Se si desidera eseguire il file AFP di esempio, è necessario copiare il file di esempio nella hot folder. Il file di esempio, Postal.afp si trova in /aiw/aiw1/testfiles (Linux) o in C:\aiw\aiw1\testfiles (Windows).

1.2.4.38.3 Creazione di un flusso di lavoro per lo scambio di dati con il software postale

È possibile creare un flusso di lavoro o un set di flussi di lavoro, per estrarre i dati degli indirizzi di posta dai documenti di un lavoro e preparare i dati per l'elaborazione da parte di un software postale esterno. Dopo che il software postale ha verificato gli indirizzi e ne ha migliorato la qualità, il flusso di lavoro può elaborare i risultati ricevuti dal software postale per aggiornare i documenti nel lavoro.
La funzione Postal Enablement non fornisce il software postale. È possibile utilizzare un software postale a scelta, ad esempio BCC Mail Manager di Bell and Howell o MailPreparer di TEC Solutions. È necessario comprendere le informazioni necessarie al software postale per l'esecuzione dell'elaborazione desiderata. Occorre inoltre essere in grado di eseguire la connessione del software postale a RICOH ProcessDirector.
Per creare un flusso di lavoro per lo scambio di dati con il software postale:
  1. Individuare il lavoro e i dati del documento necessari per lo scambio con il software postale.
    1. Individuare i dati necessari al software postale per ciascun messaggio di posta.
      Il software postale richiede il nome e i dati di indirizzo indicati in un formato specifico.

      Se si sta utilizzando il software postale per l'elaborazione postale, è possibile che il software richieda informazioni relative al peso e allo spessore del messaggio di posta. Alcuni software postali considerano un peso e uno spessore uniformi per tutti i messaggi di posta. Altri consentono di specificare valori diversi per ciascun messaggio di posta.

    2. Individuare i dati necessari al software postale per ciascun lavoro.
      Ad esempio, potrebbe essere necessario specificare ID mailer e Data rendiconto affrancatura.
    3. Individuare il lavoro RICOH ProcessDirector e le proprietà del documento che corrispondono ai dati richiesti dal software postale.
      La funzione Postal Enablement fornisce numerose proprietà di lavoro e di documento da utilizzare con il software postale. Per le proprietà del lavoro, esaminare il modello procedura SetPostalJobProps nel notebook delle proprietà. Per le proprietà del documento, esaminare il modello procedura BuildExternalDocPropsFile nel notebook delle proprietà. Effettuare una selezione tra le proprietà del documento nell'elenco Disponibile.
    4. Se occorre personalizzare le proprietà del documento, modificare il file docCustomDefinitions.xml ed eseguire l'utilità docCustom per definire le proprietà del sistema. Consultare RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti per istruzioni.
  2. Se il file di stampa è in formato PDF, attenersi alla procedura seguente:
    1. Seguire le istruzioni riportate nel Centro informazioni per migliorare i file PDF per Postal Enablement.
      Tali istruzioni spiegano la procedura di identificazione dell'inizio di ciascun messaggio di posta in un lavoro; illustrano i metodi di definizione delle proprietà del documento per l'estrazione dei dati di indirizzo da ciascun messaggio di posta e definiscono il processo di modifica del file PDF in base ai dati restituiti dal software postale.
    2. Salvare le definizioni delle proprietà del documento in un file di controllo da utilizzare con un'operazione basata sul modello IdentifyPDFDocuments.
    3. Inviare il file di controllo al server RICOH ProcessDirector in una directory accessibile dall'utente del sistema RICOH ProcessDirector.
    4. Se si stanno apportando modifiche al file PDF in base ai dati restituiti dal software postale (ad esempio con l'aggiunta di un codice a barre o la sostituzione di un indirizzo), salvare le definizioni delle proprietà del documento e i dati di indirizzo aggiornati in un file di controllo con un nome diverso da quello del file di controllo dell'operazione precedente. Inviare il file di controllo al server RICOH ProcessDirector in una directory accessibile dall'utente del sistema RICOH ProcessDirector.
      Questo nuovo file di controllo viene utilizzato con un'operazione basata sul modello BuildPDFFromDocuments.
  3. Se è stata eseguita l'installazione della funzione di supporto AFP e il file di stampa è in formato AFP, attenersi alla procedura seguente:
    1. Seguire le istruzioni riportate nel Centro informazioni per migliorare i file AFP per Postal Enablement.
      Tali istruzioni spiegano la procedura di identificazione dell'inizio di ciascun messaggio di posta in un lavoro; illustrano i metodi di definizione delle proprietà del documento per l'estrazione dei dati di indirizzo da ciascun messaggio di posta e definiscono il processo di modifica del file AFP in base ai dati restituiti dal software postale.
    2. Salvare il file di controllo creato da RICOH Visual Workbench e inviarlo al server RICOH ProcessDirector in una directory accessibile dall'utente del sistema RICOH ProcessDirector.
      Questo file di controllo viene utilizzato con un'operazione basata sul modello IdentifyDocuments.
    3. Se si stanno apportando modifiche al file AFP in base ai dati restituiti dal software postale (ad esempio con l'aggiunta di un codice a barre o la sostituzione di un indirizzo), salvare le definizione delle proprietà del documento e i dati di indirizzo aggiornati in un file di controllo AFP avanzato. Inviare il file di controllo al server RICOH ProcessDirector in una directory accessibile dall'utente del sistema RICOH ProcessDirector.
      Il file di controllo AFP avanzato viene utilizzato con un'operazione basata sul modello BuildAFPFromDocuments.
  4. Accedere a RICOH ProcessDirector come amministratore.
  5. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  6. Copiare il flusso di lavoro che si adatta meglio alle proprie esigenze di elaborazione:
    • Se non occorre modificare la procedura di elaborazione dei documenti in base ai risultati restituiti dal software postale, fare clic con il tasto destro del mouse sul flusso di lavoro PrintAndMailJob e selezionare Copia.

      Il flusso di lavoro PrintAndMailJob raccoglie i dati dei documenti da inviare al software postale e utilizza un'operazione basata sul modello RunHotFolderApplication per lo scambio di file con il software postale. Una volta ricevuto l'output del software postale, il flusso di lavoro aggiorna i dati dei documenti e stampa il lavoro da spedire. Se si dispone di RICOH ProcessDirector, il flusso di lavoro elabora sia i lavori di stampa AFP che PDF. Se si sta utilizzando un solo formato, è possibile eliminare le operazioni della sezione per l'altro formato.

    • Se occorre acquisire i risultati dal software postale e suddividere un lavoro in lavori secondari elaborati da flussi di lavoro diversi, selezionare il flusso di lavoro GroupDocsForPostalProcess e selezionare Copia.

      GroupDocs ForPostalProcess appartiene a una serie di tre flussi di lavoro:

      • GroupDocsForPostalProcess

        Questo flusso di lavoro raccoglie i dati dei documenti da inviare al software postale e aggiorna i dati dei documenti dall'output del software postale. Tramite le regole impostate per interpretare i dati, il flusso di lavoro genera lavori secondari per ciascun tipo di posta identificato dal software postale. Il flusso di lavoro viene configurato per spostare i lavori secondari su uno dei due flussi di lavoro successivi.

      • ProcessQualifiedDocuments

        Questo flusso di lavoro elabora i lavori secondari creati dal flusso di lavoro GroupDocsForPostalProcess se i documenti all'interno del lavoro sono qualificati per un'ulteriore elaborazione postale. Il flusso di lavoro ordina i documenti mediante il metodo ottimale stabilito dal software postale e sposta i lavori secondari al flusso di lavoro PrintForPostalProcess.

      • PrintForPostalProcess

        Questo flusso di lavoro stampa i lavori secondari creati dal flusso di lavoro GroupDocsForPostalProcess. I lavori secondari contengono posta qualificata, non qualificata e altri tipi di posta. Il flusso di lavoro garantisce che l'ordine dei documenti all'interno di ciascun lavoro sia corretto per ogni tipo di posta.

      Una volta copiato il flusso di lavoro GroupDocsForPostalProcess, stabilire il numero di flussi di lavoro aggiuntivi necessari per eseguire l'elaborazione postale presso la propria azienda.

  7. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su OK.
  8. Se è stata eseguita l'installazione sia della funzione di supporto AFP e sia della funzione di supporto documenti PDF, questi flussi di lavoro elaborano sia i lavori di stampa AFP che PDF. Se è stata eseguita l'installazione di una di queste funzioni, eliminare le operazioni della sezione per l'altro formato.
  9. Se il flusso di lavoro elabora lavori PDF, fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione IdentifyPDFDocuments. Selezionare Proprietà, quindi fare clic su PDF. Per la proprietà Identifica file di controllo PDF, digitare il percorso e il nome del file di controllo che contiene le definizioni delle proprietà del documento. Fare clic su OK.
  10. Se è stata eseguita l'installazione della funzione di supporto AFP e il flusso di lavoro elabora lavori AFP, attenersi alla procedura seguente:
    1. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione IdentifyDocuments. Selezionare Proprietà, quindi fare clic su AFP. Per la proprietà File di controllo di Visual Workbench, digitare il percorso e il nome del file di controllo creato con Document Property Designer. Fare clic su OK.
    2. Se il file di stampa AFP non è già indicizzato, aggiungere un'operazione basata sul modello IndexAFP prima dell'operazione IdentifyDocuments.
      Questa operazione condivide il file di controllo specificato per l'operazione IdentifyDocuments. Non è necessario specificare il file di controllo qui.
  11. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione SetPostalJobProps. Selezionare Proprietà, quindi fare clic su Postale. Specificare i valori delle proprietà del lavoro. Fare clic su OK.
  12. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione BuildExternalDocProps. Selezionare Proprietà, quindi fare clic su Elaborazione documento. Compiere queste operazioni:
    1. Per la proprietà File esterno delle proprietà del documento, specificare il nome e la posizione da utilizzare per il file esterno delle proprietà del documento.
      Il valore predefinito scrive un file denominato jobID.ToPostal.csv nella directory di spool del lavoro.
      Quando RICOH ProcessDirector crea questo file, converte il file delle proprietà del documento nel formato richiesto dal software postale.
    2. Per la proprietà Tipo file, selezionare CSV o Delimitato da tabulazioni.
    3. Nell'elenco Proprietà di documento, selezionare le proprietà del documento salvate nel file di controllo per l'operazione IdentifyPDFDocuments (PDF) o IdentifyDocuments (AFP).
        Importante:
      • Assicurarsi di includere la proprietà Numero documento o Sequenza in lavoro.
    4. Nel campo Intestazioni di colonna, digitare i nomi delle intestazioni delle colonne richiesti dal software postale per le proprietà del documento. Utilizzare le virgole per separare i nomi, anche se come tipo di file è stato selezionato Delimitato da tabulazioni.
      L'ordine delle intestazioni deve corrispondere a quello delle proprietà del documento selezionate.
    5. Fare clic su OK.
  13. A seconda delle capacità del software postale, scegliere un'interfaccia con RICOH ProcessDirector:
    • Operazione RunHotFolderApplication

      Se il software in uso è in grado di ricevere i dati tramite una hot folder, utilizzare questa operazione per inviare e ricevere i file contenenti le informazioni sul documento richieste dal software postale. Occorre:

      • Configurare il software postale per esaminare una directory per un file con un nome o un tipo specifici.
      • Configurare il software postale per scrivere il relativo output in una directory con nome e caratteristiche conosciuti.
      • Impostare la rete (ad esempio, NFS o SAN), le autorizzazioni del file e così via per condividere le directory definite per l'input e l'output nell'operazione RunHotFolderApplication.

      Il flusso di lavoro di esempio fornito con la funzione Postal Enablement utilizza questa operazione con nomi di directory di esempio.

    • Operazione RunExternalProgram

      Se il software in uso accetta l'input della riga di comando, utilizzare questa operazione per eseguire il software postale direttamente nel flusso di lavoro.

      • Il software postale deve presentare un richiamo della riga di comando da eseguire sul server RICOH ProcessDirector principale. Se si dispone di RICOH ProcessDirector, il richiamo della riga di comando può essere eseguito anche su un server secondario o su un server applicazioni Windows.
      • È necessario utilizzare metodi RICOH ProcessDirector standard, ad esempio ${getFileName(postal,bcc,read)}, per fare riferimento ai file scambiati con il software postale.

    • Operazioni SendEmail e ManualStepWithAutoStart

      Utilizzare queste operazioni per un'interfaccia manuale con il software postale. L'operazione SendEmail invia il file di output a un utente che invia il file al software postale mentre il lavoro è in attesa nell'operazione ManualStepWithAutoStart. L'utente inserisce i risultati restituiti dal software postale nel flusso di lavoro in cui è previsto che l'operazione MapExternalResultsFiletoDocProps trovi il file. A questo punto, l'utente esegue un'azione manuale completa per consentire al lavoro di continuare attraverso il flusso di lavoro nell'operazione MapExternalResultsFiletoDocProps.

  14. Se si sta utilizzando l'operazione RunHotFolderApplication come interfaccia con il software postale, attenersi alla procedura seguente:
    1. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione RunHotFolderApplication. Selezionare Proprietà, quindi fare clic su Valori predefiniti del lavoro.
    2. Specificare i valori per le proprietà Cartella di invio, File da inviare, Cartella di ricerca, Modello di ricerca e File richiamato.
    3. Specificare i valori per le altre proprietà in base alle esigenze.
    4. Fare clic su OK.
  15. Se si sta utilizzando l'operazione RunExternalProgram come interfaccia con il software postale, attenersi alla procedura seguente:
    1. Eliminare l'operazione RunHotFolderApplication e sostituirla con l'operazione RunExternalProgram.
    2. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione RunExternalProgram, selezionare Proprietà e fare clic su Esterno:
    3. Specificare il richiamo della riga di comando per il software postale nel campo Comando esterno.
    4. Specificare gli altri valori in base alle esigenze.
    5. Fare clic su OK.
  16. Se si stanno utilizzando le operazioni SendEmail e ManualStepWithAutoStart come interfaccia con il software postale, attenersi alla procedura seguente:
    1. Eliminare l'operazione RunHotFolderApplication e sostituirlo con l'operazione SendEmail.
    2. Aggiungere l'operazione ManualStepWithAutoStart al flusso di lavoro dopo l'operazione SendEmail.
    3. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione SendEmail. Selezionare Proprietà, quindi fare clic su E-mail.
    4. Per la proprietà Indirizzo destinatario, specificare l'indirizzo e-mail.
    5. Specificare gli altri valori in base alle esigenze.
        Nota:
      • Se non sono ancora state specificate le impostazioni del server SMTP, è necessario specificarle per abilitare la funzione e-mail. Una volta salvato il flusso di lavoro, è possibile accedere alle impostazioni facendo clic sulla scheda Amministrazione nella pagina principale. Nel riquadro sinistro, fare clic su Sistema Impostazioni.
    6. Fare clic su OK.
    7. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione ManualStepWithAutoStart e selezionare Proprietà.
    8. Specificare i valori in base alle esigenze.
    9. Fare clic su OK.
  17. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione MapExternalResultsFileToDocProps. Selezionare Proprietà, quindi fare clic su Elaborazione documento. Compiere queste operazioni:
    1. Per la proprietà File di risultati modificato, specificare il nome e la posizione da utilizzare per il file di risultati modificato.
    2. Per la proprietà File di risultati esterno, specificare il nome e la posizione da utilizzare per il file esterno delle proprietà del documento restituito dal software postale.
    3. Per la proprietà Tipo file, selezionare il tipo di file di risultati esterno: CSV o Delimitato da tabulazioni.
    4. Per la proprietà I risultati esterni contengono le intestazioni di colonna, selezionare o No.
      Se il file di risultati esterno non contiene intestazioni di colonna, è necessario modificare il file di risultati in modo che contenga solo le colonne di dati associate all'elenco delle proprietà selezionate. Il numero e l'ordine delle colonne nel file di risultati esterno devono corrispondere al numero e all'ordine delle proprietà del documento nell'elenco Selezionato.
    5. Se il file di risultati esterno contiene le intestazioni delle colonne, digitare i nomi di quelle che si desidera tenere nel campo Colonne da conservare. Utilizzare la virgola per separare i nomi.
    6. Nell'elenco Proprietà del documento selezionare le proprietà del documento corrispondenti alle intestazioni delle colonne che si stanno conservando.
      L'ordine delle proprietà del documento deve corrispondere a quello delle intestazioni delle colonne. L'operazione utilizza queste informazioni per creare un file di risultati modificato.
    7. Fare clic su OK.
  18. È possibile utilizzare le informazioni nel file di risultati modificato per consentire altre operazioni RICOH ProcessDirector per l'elaborazione aggiuntiva dei dati dei documenti prima che vengano uniti nel file delle proprietà del documento.
  19. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione UpdateDocPropsFromExtResultsFile. Selezionare Proprietà, quindi fare clic su Elaborazione documento. Per la proprietà File di risultati modificato, digitare il percorso e il nome del file. Fare clic su OK.
    Questa operazione consente di unire i dati dei documenti nel file di risultati modificato con il file delle proprietà del documento originale creato nell'operazione IdentifyPDFDocuments per i lavori PDF o nell'operazione IdentifyDocuments per i file AFP.

    A questo punto, i dati dei documenti provenienti dal software postale si trovano in RICOH ProcessDirector. I dati possono essere utilizzati in diverse operazioni RICOH ProcessDirector.

  20. Se si desidera impostare le proprietà dei lavori in base alle proprietà del documento, attenersi alla seguente procedura:
    1. Con un editor di testo, creare un file delle condizioni di proprietà.
    2. Definire la condizione richiesta per raggruppare i documenti per un'elaborazione aggiuntiva.
      Nelle directory /aiw/aiw1/control_filies/postal (in Linux) o C:\aiw\aiw1\control_filies\postal (in Windows) sono presenti quattro file delle condizioni di proprietà di esempio:
      • postal_doc.csv
      • postal_doc_qualified.csv
      • postal_doc_print.csv
      • postal_doc_print_afp.csv
      Per ulteriori informazioni, consultare l'argomento nel modello procedura SetDocPropsFromConditions del Centro informazioni.
      Il flusso di lavoro GroupDocsForPostalProcess utilizza il file delle condizioni di proprietà per posizionare i documenti nei lavori secondari per l'elaborazione aggiuntiva da parte del flusso di lavoro ProcessQualifiedDocuments o PrintForPostalProcess, o da parte di entrambi.
    3. Se si sta modificando una copia del flusso di lavoro PrintAndMailJob, aggiungere al flusso di lavoro un'operazione basata sul modello SetDocPropsFromConditions.
    4. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione SetDocsPropsFromConditions. Selezionare Proprietà, quindi fare clic su Documenti. Per la proprietà File delle condizioni di proprietà, digitare il percorso e il nome del file. Fare clic su OK.
  21. Se il flusso di lavoro elabora lavori PDF, fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione BuildPDFFromDocuments. Selezionare Proprietà, quindi fare clic su PDF. Per la proprietà File di controllo Crea PDF 1, digitare il percorso e il nome del file di controllo che contiene le definizioni delle proprietà del documento e i dati di sostituzione dell'indirizzo. Fare clic su OK.
      Nota:
    • Il flusso di lavoro GroupDocsForPostalProcess non contiene un'operazione BuildPDFFromDocuments. Se si sta modificando una copia di GroupDocsForPostalProcess, è possibile copiare il flusso di lavoro PrintForPostalProcess e modificare l'operazione BuildPDFFromDocuments in tale flusso di lavoro oppure creare un flusso di lavoro per eseguire l'elaborazione del lavoro desiderata. Se si modifica una copia del flusso di lavoro PrintForPostalProcess, è possibile utilizzare file di controllo diversi per ciascun percorso di elaborazione.
  22. Se il flusso di lavoro elabora lavori AFP, fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione BuildAFPFromDocuments. Selezionare Proprietà, quindi fare clic su Documenti. Per la proprietà File di controllo AFP avanzato, digitare il percorso e il nome del file di controllo AFP avanzato creato. Fare clic su OK.
    Se si modifica una copia del flusso di lavoro PrintForPostalProcess, è possibile utilizzare file di controllo AFP avanzati diversi per ciascun percorso di elaborazione.
  23. Salvare il flusso di lavoro.
  24. Per verificare il flusso di lavoro, attenersi alla seguente procedura:
    1. Creare uno o più dispositivi di input da puntare sul flusso di lavoro.
    2. Attivare i dispositivi di input.
    3. Inviare il lavoro di stampa PDF o AFP al dispositivo di input.
  25. Se si desidera elaborare i report dal software postale richiesti dal servizio postale in uso, è possibile aggiungere operazioni al flusso di lavoro per ricevere tali report insieme al file di risultati esterno e utilizzare un'operazione basata sul modello CopyToFolder per inviare i file di report per la stampa nel proprio flusso di lavoro.
    Un altro approccio possibile consiste nel creare un flusso di lavoro in grado di inviare i report agli utenti tramite e-mail. Se i report si trovano nella directory specificata con il nome specificato, l'operazione SendEmail è in grado di inviarli tramite e-mail al destinatario specificato nell'operazione.

1.2.4.38.4 Miglioramento dei file PDF per Postal Enablement

Per elaborare i file PDF di esempio per Postal Enablement, utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per l'ottimizzazione dei file. I file devono contenere gruppi di pagine che identifichino i documenti e le proprietà del documento richieste per il software postale esterno. I file possono contenere altri markup, ad esempio un codice a barre contenente i dati di indirizzo aggiornati dal software postale.
Installare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat seguendo le istruzioni in RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti.

Per informazioni dettagliate sulle funzioni Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat da utilizzare in questa procedura, ad esempio Definisci proprietà multiple, Aggiungi testo e Aggiungi codice a barre, consultare RICOH ProcessDirector: Utilizzo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

Per ottimizzare i file PDF da utilizzare con Postal Enablement:
  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e fare clic su Ricoh Seleziona per attivare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
  2. Tracciare un riquadro intorno al testo da utilizzare per definire gruppi di pagine basati su testo. In alternativa, tracciare un riquadro in qualsiasi punto per definire gruppi di pagine non basati su testo. Fare clic su Definisci gruppo di pagine.
    1. Nel menu a discesa Gruppi di pagine, selezionare Crea gruppi pagine a lunghezza fissa o Inizia gruppo di pagine quando il testo selezionato viene trovato.
      È possibile definire un gruppo di pagine in base a un numero stabilito di pagine o in base al testo visualizzato ripetutamente all'interno del file PDF. Ad esempio, se sulla prima pagina di ogni documento viene visualizzato il testo Pagina 1, è possibile utilizzarlo per definire i gruppi di pagine.
        Other:
      • Se si utilizza il testo per definire la pagina iniziale del gruppo, tale testo viene visualizzato nella stessa posizione sulla prima pagina di ciascun documento.

      • In caso di utilizzo di un file PDF di esempio per la definizione di un gruppo di pagine, verificare che il contenuto e la posizione del testo selezionato corrispondano ai file PDF di produzione.

    2. Fare clic su OK.
  3. Fare clic su Ricoh Visualizza Page Group Navigator e verificare che i documenti nel file PDF siano stati definiti correttamente.
  4. Per definire le proprietà del documento corrispondenti ai dati richiesti dal software postale in uso, eseguire una delle operazioni seguenti:
    • Se le proprietà del documento necessarie sono elencate nella tabella sottostante, fare clic su Ricoh Preferenze. Fare clic sulla scheda Indirizzo e selezionare Righe indirizzo 1-7 o Indirizzi Stati Uniti. Fare clic su Ricoh Definisci blocco indirizzo e tracciare un riquadro intorno all'indirizzo di posta. Verificare che per ciascuna proprietà del documento siano specificati i valori corretti, quindi fare clic su OK.

      La funzione Definisci blocco indirizzo definisce una serie di proprietà del documento per gli indirizzi di posta. È possibile selezionare Righe indirizzo 1–7 o Indirizzi Stati Uniti.

      Nota: Non è possibile modificare l'associazione delle proprietà del documento in ciascuna serie.

      Righe indirizzo 1-7 Indirizzi Stati Uniti
      Doc.Address.1 Doc.Address.FullName
      Doc.Address.2 Doc.Address.Other
      Doc.Address.3 Doc.Address.Secondary
      Doc.Address.4 Doc.Address.Primary
      Doc.Address.5 Doc.Address.City
      Doc.Address.6 Doc.Address.State
      Doc.Address.7 Doc.Address.ZipCode

    • Se le proprietà del documento necessarie non sono elencate nella tabella riportata sopra, fare clic su Ricoh Definisci proprietà multiple e tracciare un riquadro intorno all'indirizzo di posta.

      Selezionare l'indirizzo più lungo e complesso nel file PDF di esempio. Ad esempio, se gli indirizzi sono composti da tre a cinque righe, selezionare l'indirizzo composto da cinque righe.

      È possibile definire una proprietà del documento singola per una riga di testo. In alternativa, è possibile definire più proprietà del documento per una riga di testo facendo clic sull'icona Icona di modifica e definendo le regole del modificatore di testo per estrarre la porzione di dati nella riga. Ad esempio, è possibile estrarre la città, lo stato, la provincia o il codice postale e definirli come proprietà del documento.

  5. Quando si è pronti a salvare la definizione del gruppo di pagine e le proprietà del documento, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.
  6. Denominare il file di controllo o accettare il valore predefinito. Fare clic su Salva. Viene visualizzato un messaggio di conferma. Fare clic su OK.
  7. Inviare il file di controllo al server RICOH ProcessDirector in una directory accessibile dall'utente del sistema RICOH ProcessDirector.
    Nota: Quando si crea il flusso di lavoro Postal Enablement, specificare il nome e la posizione del file di controllo in ogni operazione basata sul modello procedura IdentifyPDFDocuments.
  8. Per cancellare il markup nel file di controllo salvato, fare clic su Ricoh Cancella Markup.
  9. Fare clic su Ricoh Definisci gruppo di pagine e definire lo stesso gruppo di pagine definito nel file di controllo specificato nell'operazione basata sul modello procedura IdentifyPDFDocuments.
  10. Se si desidera sostituire i dati degli indirizzi di posta con i dati aggiornati restituiti dal software postale, creare un nuovo file di controllo. Compiere queste operazioni:
    1. Fare clic su Ricoh Nascondi area e tracciare un riquadro intorno all'indirizzo di posta.
      Assicurarsi che il riquadro copra tutti gli indirizzi presenti nel file PDF di esempio. Le porzioni di indirizzo che si estendono oltre il riquadro non verranno coperte.
    2. Fare clic su Ricoh Aggiungi testo e definire il contenuto del testo specificando le proprietà del documento con i dati aggiornati restituiti dal software postale.
  11. Opzionale: Fare clic su Ricoh Aggiungi codice a barre per definire un codice a barre con i dati degli indirizzi di posta restituiti dal software postale.
  12. Quando si è pronti per salvare il markup, fare clic su Ricoh Salva file di controllo
  13. Denominare il file di controllo o accettare il valore predefinito. Fare clic su Salva. Viene visualizzato un messaggio di conferma. Fare clic su OK.
  14. Inviare il file di controllo al server RICOH ProcessDirector in una directory accessibile dall'utente del sistema RICOH ProcessDirector.
    Nota: Quando si crea il flusso di lavoro Postal Enablement, specificare il nome e la posizione del file di controllo in un'operazione basata sul modello procedura BuildPDFFromDocuments.

1.2.4.38.5 Miglioramento dei file AFP per Postal Enablement

La maggior parte dei file AFP inviati a RICOH ProcessDirector richiede un'operazione di ottimizzazione prima dell'elaborazione per Postal Enablement.
Se si prevede di utilizzare Indicizzatore AFP per migliorare i file AFP, è necessario acquistare e installare la funzione di supporto AFP.
Per ottimizzare i file AFP da utilizzare con Postal Enablement:
  1. Se il file AFP non dispone di trigger per i gruppi di pagine (che identificano l'inizio di ciascun oggetto di invio in un lavoro) o di tag di indice definiti per i dati dell'oggetto di invio che si desidera estrarre, Indicizzatore AFP per aggiungere questa informazione. Compiere queste operazioni:
    1. Aprire il file AFP in RICOH Visual Workbench.
    2. Selezionare IndexAFP.
    3. Definire i trigger che identificano i limiti del documento.
    4. Aggiungere i tag di indice per i dati degli indirizzi di posta che si desidera estrarre.
  2. Utilizzare la modalità Document Property Designer (DPD) per collegare ciascuna proprietà del documento richiesta dal software postale a un tag di indice nel file AFP. Compiere queste operazioni:
    1. Aprire il file AFP in RICOH Visual Workbench e selezionare la modalità DPD.
    2. Fare doppio clic sul nome della proprietà del documento in fondo alla finestra.
    3. Fornire le informazioni richieste nella finestra di dialogo Definisci opzioni di collegamento.
      Quando una proprietà del documento è associata ad un tag di indice, il valore della proprietà del documento è uguale al valore dei dati indicizzati.
    Per ulteriori informazioni, consultare gli argomenti correlati a RICOH Visual Workbench e Document Property Designer.
  3. Salvare il file di controllo creato da RICOH Visual Workbench e inviarlo al server RICOH ProcessDirector in una directory accessibile dall'utente del sistema RICOH ProcessDirector.
    Il file di controllo contiene le definizioni di Document Property Designer.
    Nota: Quando si configura il flusso di lavoro Postal Enablement, specificare il nome di File di controllo Visual Workbench in un'operazione basata sul modello IdentifyDocuments.
  4. Opzionale: Utilizzare la modalità AFP Enhancer in RICOH Visual Workbench per modificare un file di controllo AFP avanzato se si desidera:
    • Creare un codice a barre con i dati degli indirizzi di posta aggiornati restituiti dal software postale.
    • Sostituire i dati degli indirizzi di posta originali con i dati aggiornati restituiti dal software postale.
    • Nascondere aree che includono contenuti indesiderati.
    Quattro file di controllo AFP avanzati nelle directory /aiw/aiw1/control_files/postal (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\postal (Windows) sostituiscono un codice a barre PostNet con uno Datamatrix che identifica il numero lavoro e il numero documento:
    • PostalAFPReplaceAddr.cfg

      Questo file di controllo sostituisce anche tutti gli indirizzi per i quali il software postale ha restituito dati di indirizzo aggiornati.

    • PostalAFPBuildQualify.cfg

      Questo file di controllo aggiunge anche un codice a barre IMB.

    • PostalAFPBuildNonQualify.cfg

    • PostalAFPBuildOther.cfg

  5. Fare clic su Strumenti Esporta file di controllo AFP avanzato per esportare il file di controllo AFP avanzato e inviarlo al server RICOH ProcessDirector in una directory alla quale l’utente del sistema RICOH ProcessDirector ha accesso.
    Nota: Quando si configurano i flussi di lavoro Postal Enablement, specificare il nome del file di controllo AFP avanzato in un'operazione basata sul modello BuildAFPFromDocuments.

1.2.4.39 Impostazione della funzione Verifica automatizzata

Dopo aver letto gli argomenti generali relativi a Verifica automatizzata, eseguire il flusso di lavoro VerifySample. È possibile impostare Verifica automatizzata mediante le attività di configurazione descritte in questa sezione.

Una volta completata la configurazione iniziale, verificare il flusso di lavoro Verifica automatizzata e assicurarsi che funzioni come previsto.

1.2.4.39.1 Esecuzione del flusso di lavoro di esempio della Verifica automatizzata

La funzione Verifica automatizzata fornisce un flusso di lavoro di esempio da esaminare ed eseguire per comprenderne il funzionamento. L'esempio include un formato e un lettore di codici a barre, un dispositivo di input Hot folder con un file PDF precedentemente inviato e un flusso di lavoro che include l'operazione ReadBarcodeData.
Gli oggetti di esempio utilizzati in questo flusso di lavoro sono i seguenti:
  • Lettore di codici a barre: SampleReader

  • Formato codice a barre: SampleFormat

  • Dispositivo di input Hot folder VerificationFolder

  • Lavoro di stampa di esempio: Verify.pdf

  • Flusso di lavoro: VerifySample

Prima di avviare la procedura, è possibile visualizzare le proprietà di ciascun oggetto e controllarne l'interazione.

Per eseguire il flusso di lavoro di esempio:

  1. Fare clic sulla scheda Principale.
  2. Nel portlet Stampanti, fare clic con il tasto destro del mouse sulla stampante Esempio e selezionare Abilita.
  3. Nel portlet Dispositivo di input, fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo di input hot folder VerificationFolder e selezionare Abilita e connetti.

    Al primo tentativo di esecuzione di questa procedura, RICOH ProcessDirector invia immediatamente il lavoro Verify.pdf al flusso di lavoro VerifySample. Il lavoro si interrompe quando entra nello stato Lettura dei codici a barre. Poiché al sistema non sono connessi né una fotocamera né un lettore, i codici a barre non vengono letti.

    Assicurarsi che il lavoro sia nello stato Lettura dei codici a barre prima di passare all'operazione successiva.

  4. Nella tabella Lavori, selezionare il lavoro e fare clic su Completa operazione codice a barre. Viene segnalato che nessun codice a barre è stato letto. Fare clic su OK.
  5. Quando il lavoro passa allo stato In attesa di riconciliazione, fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Riconcilia.
  6. Nella tabella Documenti, esaminare la colonna azione per ogni documento. Nella colonna Azione viene visualizzato Ristampa per tutti i documenti e Attenzione per la proprietà Stato 1, poiché non è stato letto alcun codice a barre. Per modificare l'azione per un documento, selezionare il documento:
    • Per ristampare il documento, fare clic su Ristampa.
    • Per contrassegnare il documento con OK senza ristamparlo, fare clic su Contrassegna con OK.
    • Per contrassegnare il documento come Estratto dal lavoro senza ristamparlo, fare clic su Estrai.
    L'azione richiesta viene visualizzata nella colonna Azione richiesta, mentre i numeri nella colonna Corrente della tabella di riepilogo cambiano.
  7. Al termine, fare clic su OK.
  8. Se si decide di ristampare dei documenti, selezionare una stampante, controllare le selezioni, quindi fare clic su .
    RICOH ProcessDirector crea un lavoro secondario che contiene i documenti da ristampare. Il numero lavoro del lavoro secondario è il numero del lavoro originale con un suffisso numerico (ad esempio, 10000001.1).

    Il lavoro secondario inizia l'elaborazione dalla prima operazione nel flusso di lavoro VerifySample. Poiché il lavoro secondario è già stato elaborato nei documenti, segue il percorso delle ristampe PDF attraverso il flusso di lavoro e torna all'operazione ReadBarcodeData.

    Una volta creato il lavoro secondario, il lavoro originale passa all'operazione successiva nel flusso di lavoro.

  9. Se tutti i documenti del lavoro secondario si trovano nello stato OK o Estratto, il lavoro secondario passa all'operazione successiva nel flusso di lavoro.
Se si desidera eseguire nuovamente l'esempio, è necessario ricopiare il file di esempio nella hot folder. Il file di esempio, Verify.pdf, si trova nella directory aiw/aiw1/testfiles (Linux) o nella directory C:\aiw\aiw1\testfiles (Windows).

1.2.4.39.2 Creazione di lettori di codici a barre

I lettori di codici a barre sono le fotocamere e gli scanner del sistema in uso che leggono i codici a barre sui documenti in un lavoro di stampa, per verificare che ciascun documento sia stato elaborato. Ogni fotocamera o scanner di codici a barre deve disporre di un apposito lettore.
Per creare un lettore di codici a barre:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello a sinistra, fare clic su Dispositivi Lettori di codici a barre.
  3. Fare clic su Aggiungi.
  4. Per aggiungere uno o più lettori di codici a barre:
    1. Nel campo Nome, digitare il nome scelto per il lettore.
    2. Nel campo Indirizzo IP, specificare l'indirizzo IP o il nome host che RICOH ProcessDirector utilizza per connettere la fotocamera o lo scanner di codici a barre in uso con il lettore di codici a barre.
    3. Nel campo Porta, specificare la porta che RICOH ProcessDirector utilizza per la connessione alla fotocamera o allo scanner di codici a barre.

      Solo il lettore di codici a barre può utilizzare una determinata combinazione di indirizzo IP e porta.

    4. Nel campo Descrizione, immettere una descrizione del lettore di codici a barre.

      Ad esempio, la descrizione potrebbe includere i dettagli sulla posizione della fotocamera o dello scanner di codici a barre.

    5. Nel campo Formato codice a barre, selezionare il formato del codice a barre che il lettore deve utilizzare.

      Ciascun lettore di codici a barre deve disporre di almeno un formato, ma può averne anche più di uno. I formati dei codici a barre devono corrispondere a quelli dei codici a barre presenti sui documenti stampati e per cui il lettore è impostato. Se è specificato più di un formato, le proprietà nel codice a barre devono trovarsi nella stessa posizione nel codice a barre per tutti i formati.

    6. Nel campo Posizione lettore di codici a barre, selezionare una posizione da associare al lettore di codici a barre.
  5. Fare clic su OK.

1.2.4.39.3 Definizione di un flusso di lavoro che utilizza i codici a barre per il tracciamento dei lavori

È possibile definire un flusso di lavoro che legga i codici a barre sui documenti in un lavoro. Il flusso di lavoro riconcilia i documenti con i codici a barre che sono stati letti rispetto al totale dei documenti nel lavoro. Il flusso di lavoro può ristampare qualsiasi documento non considerato durante la riconciliazione.

Prima di creare un flusso di lavoro, assicurarsi di aver completato le seguenti attività:

  • Per i lavori PDF, utilizzare il plug-in RICOH ProcessDirector per Adobe Acrobat per creare un file di controllo che identifichi i gruppi di pagine.
  • Per il lavori PDF, utilizzare il plug-in di RICOH ProcessDirector per Adobe Acrobat per creare un file di controllo che generi i codici a barre da aggiungere ai documenti.
  • Per i lavori AFP, assicurarsi che i lavori contengano già i gruppi di pagine. Se si desidera utilizzare la proprietà Destinatario di verifica, utilizzare Document Property Designer per creare un file di controllo Visual Workbench.
  • Per i lavori AFP, creare un file di controllo che generi codici a barre da aggiungere ai documenti. Utilizzare il file di controllo di esempio o la modalità AFP Enhancer di RICOH Visual Workbench.

Per definire un flusso di lavoro che utilizza i codici a barre per il tracciamento dei lavori:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic con il tasto destro del mouse sul flusso di lavoro che si desidera utilizzare come modello, ad esempio VerifySample e selezionare Copia.
    Aggiungere le operazioni IdentifyPDFDocuments, BuildPDFFromDocuments, ReadBarcodeData, Reconcile e CreateReprints, se non sono incluse nel flusso di lavoro.
      Nota:
    • Le operazioni IdentifyPDFDocuments e BuildPDFFromDocuments fanno parte dei lavori PDF. Un flusso di lavoro che elabora lavori AFP, invece, deve includere le operazioni IdentifyDocuments e BuildAFPFromDocuments. Per i lavori AFP, si consiglia inoltre un'operazione EnableRepositioning.
  3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  4. Se il flusso di lavoro elabora lavori PDF:
    1. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione IdentifyPDFDocuments e selezionare Proprietà.
    2. Nella scheda PDF individuare la proprietà Identifica file di controllo PDF. Digitare il percorso del file di controllo contenente i gruppi di pagine create con Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
    3. Fare clic su OK.
    4. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione BuildPDFFromDocuments e selezionare Proprietà.
    5. Nella scheda PDF individuare la proprietà File di controllo Crea PDF 1 e immettere il percorso del file di controllo creato con Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per generare i codici a barre.
    6. Fare clic su OK.
  5. Se il flusso di lavoro elabora lavori AFP:
    1. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione IdentifyDocuments e selezionare Proprietà.
    2. Nella scheda AFP, individuare la proprietà File di controllo Visual Workbench e immettere il percorso del file di controllo creato con Document Property Designer.
        Nota:
      • La funzione di Verifica automatizzata richiede che i lavori AFP contengano già i gruppi di pagine. Se per i lavori non sono definiti i gruppi di pagine, è possibile aggiungerli mediante Indicizzatore AFP.
    3. Fare clic su OK.
    4. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione BuildAFPFromDocuments e selezionare Proprietà.
    5. Nella scheda Documenti individuare la proprietà File di controllo AFP avanzato e immettere il percorso del file di controllo. Il file di controllo viene creato utilizzando il file di controllo di esempio o la modalità AFP Enhancer in RICOH Visual Workbench.
    6. Fare clic su OK.
  6. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione ReadBarcodeData e selezionare Proprietà. Nella scheda Verifica aggiornare le seguenti proprietà:
    1. Per la proprietà Lettore di codici a barre, selezionare il lettore designato per la lettura dei codici a barre sui documenti in questa operazione.
    2. Per la proprietà Completare l'operazione una volta che sono stati letti tutti i codici a barre, selezionare se si desidera che i lavori passino all'operazione successiva quando sono stati letti tutti i codici a barre. in caso contrario, selezionare No.
    3. Per la proprietà Timer di inattività del file di risultati, specificare l'intervallo di tempo che RICOH ProcessDirector deve attendere per aggiornare il file di risultati prima del passaggio all'operazione successiva.
      Ad esempio, se si desidera che RICOH ProcessDirector attenda 10 minuti prima di passare al lavoro nell'operazione successiva, indipendentemente dal completamento della lettura di tutti i codici. Specificare 10 minuti e selezionare No per la proprietà Completare l'operazione una volta che sono stati letti tutti i codici a barre.
    4. Selezionare la Proprietà stato del documento (ad esempio, Stato 1 del documento) che l'operazione aggiorna con OK quando il codice a barre su un documento è stato letto.
        Nota:
      • Se 2 o più operazioni ReadBarcodeData elaborano un lavoro, si consiglia di impostare ciascuna Proprietà stato del documento su un valore diverso.
    5. Selezionare la Proprietà del tempo di scansione del documento (ad esempio, Documento sottoposto a scansione 1) che l'operazione aggiorna con la data e l'ora quando il codice a barre su un documento è stato letto.
        Nota:
      • Se 2 o più operazioni ReadBarcodeData elaborano un lavoro, si consiglia di impostare ciascun Proprietà del tempo di scansione del documento su un valore diverso.
    6. Fare clic su OK.
  7. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione Reconcile e selezionare Proprietà. Sulla scheda Riconcilia:
    1. Per la proprietà Riconciliazione automatica, selezionare uno dei seguenti valori:
      • Selezionare se si desidera che RICOH ProcessDirector riconcili e ristampi automaticamente i documenti i cui codici a barre non sono stati rilevati nell'operazione ReadBarcodeData.
      • Selezionare No se si desidera che un operatore riconcili manualmente i documenti i cui codici a barre non sono stati rilevati nell'operazione ReadBarcodeData.
    2. Per la proprietà Numero massimo di documenti da ristampare (%), specificare la percentuale massima dei documenti in un lavoro che RICOH ProcessDirector può programmare per la ristampa durante la riconciliazione automatica. Se è necessario ristampare una percentuale di documenti superiore,RICOH ProcessDirector imposta lo stato del lavoro su In attesa di riconciliazione per consentire la riconciliazione manuale da parte di un operatore.
    3. Per la proprietà Stampante per ristampe richiesta, selezionare la stampante per la ristampa dei documenti i cui codici a barre non sono stati rilevati.
    4. Fare clic su OK.
  8. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'operazione CreateReprints e selezionare Proprietà. Sulla scheda Riconcilia:
    1. Per la proprietà Ristampa flusso di lavoro, eseguire una delle operazioni indicate di seguito:
      • Selezionare Non impostato se si desidera che il lavoro di ristampa riprenda nello stesso flusso di lavoro in cui si trova l'operazione CreateReprints.

        Il flusso di lavoro di esempio controlla se un lavoro è un lavoro di ristampa. In tal caso, una sezione omette le operazioni non necessarie durante la ristampa dei documenti.

      • Selezionare il nome di un altro flusso di lavoro se si desidera che il lavoro di ristampa passi alla prima operazione in tale flusso di lavoro.
    2. Fare clic su OK.
  9. Per assicurarsi che il lavoro originale rimanga nel sistema fino al completamento di tutti i lavori di ristampa, aggiungere un'operazione basata sul modello di procedura WaitForRelatedJobs. Posizionare l'operazione prima dell'operazione RetainCompletedJobs. Il periodo di conservazione non inizia per nessuno dei lavori finché tutti i documenti del lavoro originale non sono stati considerati nel processo di riconciliazione.
  10. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.39.4 Miglioramento dei file PDF per Verifica automatizzata

Per elaborare i file PDF per Verifica automatizzata, utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per l'ottimizzazione dei file. I file devono disporre di un gruppo di pagine che identifichi i documenti e di un codice a barre che contenga la proprietà del lavoro Numero lavoro e la proprietà del documento Sequenza in lavoro secondario.
Installare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat seguendo le istruzioni in RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti PDF.
Per ottimizzare i file PDF da utilizzare con Verifica automatizzata:
  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e fare clic su Ricoh Seleziona per attivare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
  2. Tracciare un riquadro intorno al testo da utilizzare per definire gruppi di pagine basati su testo. In alternativa, tracciare un riquadro in qualsiasi punto per definire gruppi di pagine non basati su testo. Fare clic su Definisci gruppo di pagine.
    È possibile definire un gruppo di pagine in base al testo visualizzato ripetutamente nel file PDF oppure in base a un numero stabilito di pagine. Ad esempio, se sulla prima pagina di ogni documento viene visualizzato il testo Pagina 1, è possibile utilizzarlo per definire il gruppo di pagine.
      Other:
    • Se si utilizza il testo per definire la pagina iniziale del gruppo, tale testo viene visualizzato nella stessa posizione sulla prima pagina di ciascun gruppo di pagine.

    • In caso di utilizzo di un file PDF di esempio per la definizione di un gruppo di pagine, verificare che il contenuto e la posizione del testo selezionato corrispondano ai file PDF di produzione.

  3. Seguire le istruzioni per la definizione di un gruppo di pagine nel sistema guida del plug-in o in RICOH ProcessDirector: Utilizzo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
  4. Una volta verificati i gruppi di pagine, tracciare un riquadro con il pulsante sinistro del mouse nell'area in cui si desidera che il codice a barre di verifica venga stampato. Fare clic su Aggiungi codice a barre.
    Nell'angolo superiore sinistro del riquadro è specificato l'angolo superiore sinistro del codice a barre. Non è necessario tracciare un riquadro delle dimensioni esatte del codice a barre, poiché quest'ultimo non viene ridimensionato in modo che corrisponda perfettamente al riquadro. Tracciando un riquadro con le dimensioni approssimative del codice a barre, è possibile visualizzarne la posizione relativa a gli altri markup aggiunti al file PDF.
    Importante:
    Accertarsi che la posizione del codice a barre corrisponda a quella prevista dall'impostazione della fotocamera o dello scanner di codici a barre.
  5. Immettere un nome per il codice a barre.
  6. Per specificare le pagine sulle quali inserire il codice a barre, utilizzare la sezione Condizioni di posizionamento.
    Se si desidera posizionare un codice a barre sulla prima pagina di ogni documento, selezionare Pagine basate su una regola, quindi selezionare Tutte le pagine anteriori.
  7. Utilizzare la sezione relativa alla configurazione del codice a barre per definire gli attributi meccanici e il tipo di codice a barre.
    Il tipo di codice a barre deve supportare i punti. Nei numeri dei lavori secondari delle ristampe sono presenti punti (ad esempio, 10000001.1).
  8. Per aggiungere la proprietà del lavoro Numero lavoro al codice a barre:
    1. Selezionare Proprietà lavoro nell'elenco Tipo di contenuto.
    2. Selezionare Job.ID per il Valore del contenuto.
    3. Fare clic sull'icona Icona di modifica consente di visualizzare una finestra di modifica del testo.
    4. Come valore di Testo da modificare, immettere: 10000001
      Questo valore è un esempio di un numero di lavoro RICOH ProcessDirector a 8 cifre. Mentre RICOH ProcessDirector è in esecuzione, determina il valore effettivo.
    5. Selezionare Riempi con carattere nell'elenco Modifica.
    6. Selezionare Inizio riga come valore per Posizione di riempimento.
    7. Digitare 0 come valore per Carattere di riempimento.
    8. Per inserire tre zeri nel numero di lavoro a 8 cifre, selezionare 11 come valore per Lunghezza minima del testo riempito.
      Viene visualizzato 00010000001 come valore per Testo modificato. I caratteri riempiti consentono la gestione delle ristampe per 99 lavori secondari (ad esempio, lavoro secondario numero 10000001.99).
      Importante: La lunghezza specificata dal riempimento con caratteri deve corrispondere a quella del formato del codice a barre definita in RICOH ProcessDirector.
    9. Fare clic su OK.
  9. Fare clic sull'icona Icona di aggiunta del contenuto icona per aggiungere una nuova riga di definizione del contenuto.
  10. Per aggiungere la proprietà del documento Sequenza in lavoro secondario al codice a barre:
    1. Selezionare Proprietà documento nell'elenco Tipo di contenuto.
    2. Selezionare Doc.SequenceInChild per il Valore del contenuto.
    3. Fare clic sull'icona Icona di modifica consente di visualizzare una finestra di modifica del testo.
    4. Come valore di Testo da modificare, immettere 1
      Questo valore è un esempio del valore della proprietà Sequenza in lavoro secondario. Mentre RICOH ProcessDirector è in esecuzione, determina il valore effettivo.
    5. Selezionare Riempi con carattere nell'elenco Modifica.
    6. Selezionare Inizio riga come valore per Posizione di riempimento.
    7. Digitare 0 come valore per Carattere di riempimento.
    8. Inserire nel numero documento un numero di zeri sufficiente per il numero massimo di documenti in un lavoro di stampa. Se in un lavoro di stampa sono presenti fino a 9999 documenti, come valore di Sequenza in lavoro secondario, immettere quattro zeri. Selezionare 4 come valore per Lunghezza minima del testo riempito.
      Viene visualizzato 0001 come valore per Testo modificato.

      Non sottovalutare il numero di documenti che potrebbero essere presenti nel lavoro. Se in un lavoro di stampa è presente un numero di documenti compreso tra 10000 e 99999, selezionare 5 come valore per Lunghezza minima del testo riempito.

      Importante: La lunghezza specificata dal riempimento con caratteri deve corrispondere a quella del formato del codice a barre definita in RICOH ProcessDirector.
    9. Fare clic su OK.
  11. Fare clic su OK.
  12. Quando si è pronti a salvare il gruppo di pagine e il codice a barre di verifica, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.
  13. Denominare il file di controllo o accettare il valore predefinito. Fare clic su Salva. Viene visualizzato un messaggio di conferma. Fare clic su OK.
  14. Quando si configura il flusso di lavoro Verifica automatizzata, specificare il nome e la posizione del file di controllo in un'operazione basata sul modello IdentifyPDFDocuments.
Per ulteriori informazioni sull'aggiunta di un codice a barre, consultare il sistema guida del plug-in o RICOH ProcessDirector: Utilizzo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

1.2.4.39.5 Miglioramento dei file AFP per Verifica automatizzata

La maggior parte dei file AFP inviati a RICOH ProcessDirector richiede un'operazione di ottimizzazione prima dell'elaborazione per Verifica automatizzata.

I file AFP devono contenere gruppi di pagine che identificano i singoli documenti (messaggi di posta) nel file AFP. Se un file AFP non dispone di gruppi di pagine, è possibile aggiungerli utilizzando Indicizzatore AFP.

I codici a barre utilizzati dalla funzione Verifica automatizzata devono contenere queste proprietà:

  • Numero lavoro
  • Sequenza in lavoro secondario
È necessario utilizzare la funzione Ottimizza AFP per aggiungere codici a barre che contengono i valori di tali proprietà a ciascun documento nei lavori AFP.

Nota: L'editor AFP, se installato, può anche nascondere i codici a barre esistenti e crearne dei nuovi. Tuttavia, l'editor AFP non può includere i valori delle proprietà dei documenti (ad esempio Sequenza in lavoro secondario) nel codice a barre. Quindi, è necessario utilizzare la funzione AFP avanzato per creare i codici a barre da utilizzare con Verifica automatizzata.
Per creare codici a barre da utilizzare con Verifica automatizzata:
  1. Creare il file di controllo AFP avanzato.
    • È possibile utilizzare il file di controllo AFP avanzato di esempio enhanceAfp.cfg in /opt/infoprint/ippd/extensions/doc/samples (Linux) o C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector\extensions\doc\samples (Windows) per creare un nuovo file di controllo.
    • È anche possibile utilizzare la modalità AFP Enhancer in RICOH Visual Workbench per creare un nuovo file di controllo. Accertarsi di salvare il file di controllo RICOH Visual Workbench e di esportare il file di controllo AFP avanzato.
  2. Quando si configurano i flussi di lavoro Verifica automatizzata, specificare il nome del file di controllo AFP avanzato in un'operazione basata sul modello BuildAFPFromDocuments.
  3. Opzionale: Se l'output è diverso dal previsto, utilizzare la modalità AFP Enhancer in RICOH Visual Workbench per modificare il file di controllo AFP avanzato.
    • Se è stato utilizzato il file di controllo AFP avanzato di esempio enhanceAfp.cfg, utilizzare un editor di testi per modificare il file di controllo.
    • Se è stata utilizzata la modalità AFP Enhancer in RICOH Visual Workbench, aprire il file di controllo RICOH Visual Workbench e apportare le modifiche. Quindi, esportare il file di controllo AFP avanzato.

1.2.4.39.6 Personalizzazione della proprietà del documento Destinatario di verifica per i file PDF.

È possibile personalizzare la proprietà del documento Destinatario di verifica per i file PDF elaborati al momento dell'installazione. Gli operatori possono utilizzare la proprietà Destinatario di verifica per individuare i documenti da ristampare durante la riconciliazione manuale.

Se, ad esempio, si personalizza la proprietà del documento Destinatario di verifica per acquisire i dati relativi al nome del cliente, l'operatore può utilizzare la proprietà Destinatario di verifica per rilevare un documento con il nome del cliente visualizzato nella finestra degli indirizzi della busta della posta danneggiata.

    Nota:
  • Nella colonna Destinatario della tabella Documenti nella finestra di dialogo Riconcilia, vengono visualizzati i valori della proprietà Destinatario di verifica. Il nome del database della proprietà è Doc.Verification.Recipient.

Per personalizzare la proprietà del documento Destinatario di verifica:
  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e caricare il file di controllo creato per migliorare i file PDF per Verifica automatizzata.
  2. Fare clic con il pulsante sinistro del mouse sull'angolo in alto a sinistra dei dati da acquisire. Trascinare il mouse per tracciare un riquadro intorno ai dati.
    Tracciare un riquadro abbastanza grande che consenta di acquisire l'occorrenza più lunga di dati presenti nei file PDF. Alcuni caratteri all'interno di un file PDF dispongono di un buffer per lo spazio vuoto maggiore rispetto ad altri caratteri. È possibile visualizzare i dati acquisiti nell'area Testo selezionato della finestra di dialogo.
    Se si acquisiscono i dati relativi al nome del cliente, tracciare un riquadro intorno al nome del cliente.
  3. Selezionare Definisci proprietà del documento dal menu a comparsa.
  4. Selezionare Doc.Verification.Recipient nell'elenco a discesa.
  5. Per specificare le pagine dalle quali estrarre i dati relativi alle proprietà del documento, utilizzare la sessione Condizioni di posizionamento.
    Se si desidera estrarre i dati relativi alla proprietà del documento dalla prima pagina di ciascun documento, selezionare Pagine basate su una regola, quindi Tutte le pagine anteriori.
  6. Fare clic su OK per creare la proprietà del documento.
  7. Selezionare Ricoh Visualizza valori della proprietà del documento e scorrere diversi gruppi di pagine nel file PDF per verificare che in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat vengano estratti i valori delle proprietà del documento corretti per ciascun gruppo di pagine.
  8. Quando si è pronti a salvare la nuova definizione della proprietà del documento, fare clic su Ricoh Salva file di controllo, quindi su Salva. Vengono visualizzati due messaggi di conferma. Fare clic su , quindi su OK.
  9. Quando si configura il flusso di lavoro Verifica automatizzata, specificare il nome e la posizione del file di controllo in un'operazione basata sul modello BuildPDFFromDocuments.
Per ulteriori informazioni relative alle operazioni sulle proprietà del documento, consultare il sistema guida del plug-in o RICOH ProcessDirector: Utilizzo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

1.2.4.39.7 Personalizzazione della proprietà del documento Destinatario di verifica per i file AFP

Se è stata eseguita l'installazione della funzione di supporto AFP, è possibile personalizzare la proprietà del documento Destinatario di verifica per i file AFP elaborati al momento dell'installazione. Gli operatori possono utilizzare la proprietà Destinatario di verifica per individuare i documenti da ristampare durante la riconciliazione manuale.

I file AFP devono contenere gruppi di pagine e le informazioni relative al tag di indice che si desidera associare alla proprietà Destinatario di verifica. Se un file AFP non dispone di gruppi di pagine e tag di indice, è possibile aggiungerli utilizzando Indicizzatore AFP.

Se, ad esempio, si associa la proprietà del documento Destinatario di verifica a un tag di indice che contiene il nome del cliente, l'operatore può utilizzare la proprietà Destinatario di verifica per rilevare un documento con il nome del cliente visualizzato nella finestra degli indirizzi della busta della posta danneggiata.

Utilizzare Document Property Designer per associare la proprietà del documento Destinatario di verifica a un tag di indice nelle applicazioni AFP. Quando la proprietà del documento Destinatario di verifica è associata a un tag di indice, il valore della proprietà del documento è uguale al valore dei dati indicizzati. Per i file PDF, utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per definire le proprietà del documento.

Nota: Nella colonna Destinatario della tabella Documenti nella finestra di dialogo Riconcilia, vengono visualizzati i valori della proprietà Destinatario di verifica. Il nome del database della proprietà è Doc.Verification.Recipient.

Per personalizzare la proprietà del documento Destinatario di verifica:
  1. Avviare RICOH Visual Workbench e aprire un file AFP di esempio, rappresentativo dei lavori di produzione.
    Il file AFP deve contenere gruppi di pagine e le informazioni relative al tag di indice che si desidera utilizzare per la proprietà Destinatario di verifica.
  2. Per associare la proprietà del documento Destinatario di verifica a un tag di indice nel file AFP, utilizzare la modalità Document Property Designer (DPD). Fare doppio clic sul nome della proprietà Destinatario di verifica nella parte inferiore della finestra, quindi fornire le informazioni richieste nella finestra di dialogo Definisci opzioni di collegamento.
  3. Salvare File di controllo Visual Workbench.
    Il file di controllo contiene le definizioni di Document Property Designer.
  4. Quando si configura il flusso di lavoro Verifica automatizzata, specificare il nome di File di controllo Visual Workbench in un'operazione basata sul modello IdentifyDocuments.
Per ulteriori informazioni, consultare gli argomenti correlati a RICOH Visual Workbench e Document Property Designer.

1.2.4.40 Impostazione della funzione Gestione preferenza

Dopo aver letto gli argomenti di Gestione preferenza, è possibile impostare Gestione preferenza eseguendo le relative attività descritte in questa sezione.

Una volta completata la configurazione iniziale, verificare i flussi di lavoro di Gestione preferenza e assicurarsi che funzionino come previsto.

1.2.4.40.1 Esecuzione del flusso di lavoro di esempio per gestire le preferenze di output

Il flusso di lavoro PreferencesSample, che applica le preferenze di elaborazione ai processi, illustra come usare un file delle preferenze per controllare il recapito multicanale. Il flusso di lavoro PreferencesSample crea tre processi secondari, ciascuno dei quali elabora documenti in modo diverso in base al valore della proprietà Tipo di output.
Gli oggetti e i file di esempio utilizzati in questo flusso di lavoro includono:
  • Flusso di lavoro: PreferencesSample
  • Dispositivi di input di esempio: PreferencesFolder
  • Oggetto di mappatura proprietà di esempio: DelimitedSample
  • File PDF di esempio: DemoPref.pdf
    • /aiw/aiw1/testfiles/DemoPref.pdf (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\testfiles\DemoPref.pdf (Windows)
  • File di controllo PDF di esempio: DemoPref.ctl
    • /aiw/aiw1/testfiles/DemoPref.ctl (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\testfiles\DemoPref.ctl (Windows)
  • File delle preferenze di esempio: preferences.csv
    • /aiw/aiw1/testfiles/pref/preferences.csv (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\testfiles\pref\preferences.csv (Windows)
Il flusso di lavoro di esempio include l'operazione ApplyPreferences. L'operazione ApplyPreferences usa l'oggetto di mappatura proprietà DelimitedSample per associare i valori dal file delle preferenze ai valori nel file delle proprietà del documento. Tali valori vengono poi usati per determinare quale metodo di output viene usato per ciascun documento. Una delle proprietà impostate dall'operazione ApplyPreferences è Tipo di output per ciascun documento.

L'operazione GroupDocuments organizza i documenti basati sulla proprietà Tipo di output. In base ai raggruppamenti individuati, l'operazione CreateJobsFromDocuments genera processi secondari. I processi secondari vengono nuovamente inoltrati sul flusso di lavoro originario e seguono la sezione dei processi secondari indipendentemente dall'operazione SetJobPropsfromTextFile. I processi secondari vengono spostati attraverso le loro rispettive sezioni di stampa, e-mail e soppressione, finché l'elaborazione e tutti gli altri processi, il processo principale ed entrambi i processi secondari, non saranno completati.

Per eseguire il flusso di lavoro di esempio:

  1. Fare clic sulla scheda Principale.
  2. Nel portlet Stampanti, fare clic con il tasto destro del mouse sulla stampante Esempio e selezionare Abilita.
  3. Nel portlet Dispositivo di input, fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo di input hot folder PreferencesFolder e selezionare Abilita e connetti.
  4. Il processo principale attende nell'operazione WaitForRelatedJobs, finché tutti i processi secondari non raggiungono la stessa operazione e quindi terminano.
    I processi secondari per Print e Suppress continuano inoltre l'elaborazione nell'ambito dell'operazione WaitForRelatedJobs. Il processo secondario E-mail si arresta con l'operazione CheckEmailSettings e si attiva lo stato Manuale, in azione. Se RICOH ProcessDirector è stato configurato per inviare le e-mail usando un server SMTP, usare l'azione Manuale completa per far passare il processo secondario all'operazione successiva.
    Se RICOH ProcessDirector non è stato configurato per inviare le e-mail, è possibile eliminare il processo secondario dalla tabella Lavori e lasciare che il resto del processo venga completato.
    È possibile vedere il processo principale e i processi secondari nella tabella Lavori. Si possono selezionare i processi secondari separatamente e fare clic su Vista per visualizzare i documenti prodotti da ciascuno di essi.

1.2.4.40.2 Definizione delle proprietà del documento da usare con un file delle preferenze

Prima che RICOH ProcessDirector possa usare i dati sui documenti, è necessario definire tali dati come proprietà del documento di RICOH ProcessDirector.
Per definire le proprietà del documento da usare con un file delle preferenze:
  1. Individuare i dati necessari per le proprietà del documento.

    Esempi:

    • Si desidera estrarre il numero di conto, il nome del cliente e la data del rendiconto da ciascun documento nel processo. È necessario definire tre proprietà del documento.

      Quando un processo avanza nel flusso di lavoro, l'operazione IdentifyPDFDocuments (file PDF) o IdentifyDocuments (file AFP) estrae i dati da ciascun documento nel processo.

    • Si desidera estrarre due colonne di dati da un file delle preferenze esterno, in modo da inserire i dati nel processo. Le colonne presentano le intestazioni Tipo di output e Bonus. È necessario definire due proprietà del documento.

  2. Per ciascuna di esse scegliere un nome per l'interfaccia utente e un nome per il database.
    È possibile usare le proprietà del documento di RICOH ProcessDirector oppure definire proprietà del documento personalizzate.

    Esempi:

    • Si può usare la proprietà del documento Tipo di output (nome del database Doc.Pref.Output), fornito con la funzione Gestione preferenza.

    • Invece di applicare la proprietà del documento Tipo di output, è possibile definire la propria proprietà del documento personalizzata. La proprietà del documento può essere chiamata con il nome dell'interfaccia utente Scelta consegna e il nome del database Doc.Custom.DeliveryChoice.

    • Si può definire la proprietà del documento personalizzata con il Livello bonus nel nome dell'interfaccia utente e il nome del database Doc.Custom.AwardLevel.

    Nota: Consigliamo di far cominciare i nomi dei database delle proprietà del documento personalizzate con Doc.Custom.

  3. Definire tutte le proprietà del documento personalizzate di RICOH ProcessDirector necessarie, modificando il file di configurazione delle proprietà del documento (docCustomDefinitions.xml).

    Ad esempio, si possono aggiungere le seguenti righe al file:

    <docProperty name="Doc.Custom.AccountNumber"
                 datatype="String"
                 dbType="varchar (32)"
                 access="attrWriteAdmin"
                 shortCaption="Acount number"
                 caption="Account number"
                 description="Customer account number"/>
    <docProperty name="Doc.Custom.AwardLevel"
                 datatype="String"
                 dbType="varchar (32)"
                 access="attrWriteAdmin"
                 shortCaption="Award level"
                 caption="Award level"
                 description="Customer award level"/>
    <docProperty name="Doc.Custom.StatementDate"
                 datatype="Timestamp"
                 dbType="Timestamp"
                 access="attrWriteAdmin"
                 shortCaption="Statement date"
                 caption="Statement date"
                 description="The date the statement was created"/>
    Nota: La riga name definisce il nome del database. La riga caption rappresenta il nome dell'interfaccia utente.

  4. Aggiornare i file di configurazione eseguendo l'utilità docCustom.
    La prima volta che si esegue l'utilità docCustom, creare la funzione Proprietà documento personalizzato e aggiungerla a Feature Manager. Quando si esegue nuovamente l'utilità, essa aggiorna la funzione Proprietà documento personalizzato.
  5. Usare l'utilità Feature Manager per installare o aggiornare la funzione Proprietà del documento personalizzato.
  6. Se si lavora con file PDF, caricare le proprietà del documento di RICOH ProcessDirector aggiornate su Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
  7. Specificare i dati che l'operazione IdentifyPDFDocuments (file PDF) o IdentifyDocuments (file AFP) estrae da ciascun documento nel processo:
    • Se si lavora con file PDF, usare la funzione Definisci proprietà documento in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
    • Se si lavora con file AFP, usare la modalità Document Property Designer (DPD) di RICOH Visual Workbench.
      Nota: Se i file AFP non hanno tag di indice definiti per i dati del documento che si vuole estrarre, usare la funzione Indicizzatore AFP per aggiungere i tag. Indicizzatore AFP non è fornito con RICOH ProcessDirector. La funzione deve essere acquistata.
  8. Salvare le definizioni delle proprietà del documento in un file di controllo da utilizzare con l'operazione IdentifyPDFDocuments (file PDF) o IdentifyDocuments (file AFP)
    • Se si lavora con file PDF, usare la funzione Salva file di controllo in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
    • Se si lavora con file AFP, usare la funzione Salva file di controllo in RICOH Visual Workbench.
  9. Inviare il file di controllo al server RICOH ProcessDirector in una directory accessibile dall'utente del sistema RICOH ProcessDirector.

1.2.4.40.3 Come mettere a disposizione un file delle preferenze sul sistema

È possibile mettere a disposizione un file delle preferenze sul sistema in molti modi diversi. Ad esempio, si può inoltrare un processo e un file delle preferenze insieme con un dispositivo di input; copiare un file delle preferenze su una directory sul computer primario per l'utilizzo con più processi; o istruire RICOH ProcessDirector per recuperare un file delle preferenze da una posizione esterna.

Prima di rendere disponibile un file delle preferenze su RICOH ProcessDirector:

  • Verificare che il file delle preferenze presenti intestazioni per tutte le colonne di dati che si desidera usare con RICOH ProcessDirector.
  • Definire le proprietà del documento di RICOH ProcessDirector per ciascuna colonna di dati in uso.
  • Definire un oggetto di mappatura proprietà che associa le intestazioni nel file delle preferenze sulle proprietà del documento.
  • Decidere come mettere a disposizione il file delle preferenze su RICOH ProcessDirector.
  • Scegliere un dispositivo di input hot folder esistente o crearne uno nuovo da usare con un file delle preferenze.

Per mettere a disposizione sul sistema un file delle preferenze, eseguire queste operazioni necessarie per il metodo che si pianifica di usare:

Se si pianifica inviare il file delle preferenze con il processo, è necessario configurare un dispositivo di input che usa il metodo batch Modello, poi passare all'operazione per trovare il file delle preferenze.

Se si pianifica di archiviare il file delle preferenze in una posizione statica (sul computer primario o in una directory condivisa), basta solo configurare l'operazione per trovare il file delle preferenze.

  • Configurare il dispositivo di input per utilizzare il metodo batch Modello.
    1. Selezionare il dispositivo di input sul portlet Dispositivi di input.
    2. Se il dispositivo di input è attivo, disattivarlo.
    3. Fare clic su Azioni Proprietà.
    4. Cliccare sulla scheda Batch e per la proprietà Metodo batch, selezionare Modello.
    5. Immettere i valori della proprietà per il modello file che identifica un lavoro.

      Ad esempio, utilizzare questi valori per identificare un lavoro PDF:

      • Modello file: .*pdf$
      • Utilizzo file di spool: stampa
      • Tipo file di spool: pdf
      • Modello di file obbligatorio:
      • Sequenza modello di file: 1

      Se è stata installata la funzione Supporto AFP e si desidera elaborare processi AFP, cambiare i valori Modello pattern e Tipo di file di spool in .*afp$ e afp.

    6. Fare clic su Aggiungi.
    7. Immettere i valori della proprietà per il modello file che identifica un file delle preferenze.

      Ad esempio, utilizzare questi valori per un file delle preferenze in formato CSV (Comma Separated Values) con estensione del file csv:

      • Modello file: .*csv$
      • Utilizzo file di spool: pref
      • Tipo file di spool: csv
      • Modello di file obbligatorio:
      • Sequenza modello di file: 2

      Se il file delle preferenze è delimitato da tabulazioni con un'estensione txt, cambiare i valori Modello file e Tipo file di spool in .*txt$ e txt.

      È possibile usare qualsiasi valore per la proprietà Utilizzo file di spool che non sia una parola chiave di RICOH ProcessDirector. Le parole chiave includono control, overrrides e print.

    8. Fare clic su Aggiungi.
    9. Quando si termina di impostare i valori per la proprietà per il dispositivo di input, fare clic su OK.
  • Configurare l'operazione per trovare il file delle preferenze.
    Quando si imposta il flusso di lavoro che usa il file delle preferenze, impostare il valore della proprietà File delle preferenze sull'operazione ApplyPreferences:
    • Se si pianifica di inviare il file delle preferenze con il processo, specificare il nome simbolico del file, ad esempio: ${getFileName(pref,csv,read)}.

      Il nome simbolico impiega i valori Utilizzo file di spool e Tipo file di spool specificati sulla scheda Batch quando è stato creato il dispositivo di input.

    • Se si pianifica di archiviare il file delle preferenze in una posizione statica, specificare il percorso completo e il nome del file, ad esempio: /aiw/aiw1/preferences/preferences.csv.

1.2.4.40.4 Definizione degli oggetti di mappatura proprietà

È possibile usare gli oggetti di mappatura proprietà per definire la relazione tra le intestazioni in un file delle preferenze e le proprietà del documento definite per i documenti di un processo. La relazione determina in che modo l'operazione ApplyPreferences utilizza i propri valori durante l'elaborazione.
Per definire un oggetto di mappatura proprietà:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro sinistro, fare clic su Oggetti Mappatura proprietà.
  3. Fare clic su Aggiungi Delimitato.
  4. Sulla sezione Generale, immettere i valori delle proprietà, se necessario.
    Assicurarsi che il valore selezionato per la proprietà Tipo di file corrisponda al formato del file delle preferenze.
  5. Nella sezione Mappatura proprietà:
    1. Immettere un'intestazione dal file delle preferenze e selezionare la proprietà del documento che corrisponda a tale intestazione.
    2. Selezionare un valore per Utilizzo.
      • Le proprietà con il valore Utilizzo impostato su Identifica documento sono usate per individuare i documenti nel lavoro.
      • Le proprietà con il valore Utilizzo impostato su Aggiorna proprietà sono usate dall'operazione ApplyPreferences con i valori del file delle preferenze.
    3. Per aggiungere una mappatura, fare clic sul segno più () a destra dell'ultima voce.
    4. Per eliminare una mappatura, fare clic sul segno meno () a destra della condizione da eliminare.
    È necessario disporre di almeno due voci sulla scheda Mappatura, una usata per individuare i documenti nel processo e una designata come una proprietà il cui valore è aggiornato dall'operazione ApplyPreferences.
    L'ordine delle intestazioni nell'elenco non deve corrispondere all'ordine delle intestazioni nel file delle preferenze.
  6. Fare clic su OK.

1.2.4.40.5 Configurazione di un flusso di lavoro con file delle preferenze esterno

Per elaborare documenti basati sulle informazioni da un file delle preferenze esterno, configurare un flusso di lavoro che include un'operazione basata sul modello operativo ApplyPreferences. Potrebbero essere necessari ulteriori operazioni e l'elaborazione condizionale (o flussi di lavoro aggiuntivi) per gestire l'elaborazione per ciascun documento in base alle informazioni sulle preferenze.

Prima di configurare un flusso di lavoro:

  • Definire i valori in uso dal file delle preferenze esterno come proprietà del documento di RICOH ProcessDirector.
  • Definire un oggetto di mappatura proprietà.
  • Decidere come mettere a disposizione il file delle preferenze su RICOH ProcessDirector. Ad esempio:
    • È possibile inoltrare un file delle preferenze con ciascun processo.
    • RICOH ProcessDirector potrebbe recuperare un file delle preferenze da una posizione statica (sul computer principale o da un'unità montata) e utilizzare tale file per diversi processi.
  • Creare un dispositivo di input per ricevere i file necessari:
    • File del processo, se RICOH ProcessDirector recupera il file delle preferenze da una posizione statica
    • File del processo e file delle preferenze

Per configurare un flusso di lavoro che usa un file delle preferenze:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Far clic sul nome del flusso di lavoro da modificare oppure creare un nuovo flusso di lavoro.
    Ad esempio, è possibile copiare e modificare il flusso di lavoro EnhancePDFDocuments fornito.
  3. Se si sta modificando un flusso di lavoro esistente, disabilitarlo.
  4. Aggiungere un'operazione basata sul modello operativo ApplyPreferences al flusso di lavoro dopo l'operazione IdentifyPDFDocuments e prima dell'operazione BuildPDFFromDocuments.
    Se è stata installata la funzione Supporto AFP e il flusso di lavoro elabora i file AFP, aggiungere ApplyPreferences dopo l'operazione IdentifyDocuments e prima dell'operazione BuildAFPFromDocuments.
  5. Impostare i valori per le proprietà dell'operazione ApplyPreferences:
    1. Per la proprietà File delle preferenze, specificare il percorso completo o il nome simbolico del file delle preferenze.
      • Se si posiziona il file delle preferenze sul server RICOH ProcessDirector per usarlo con più file, specificare il percorso completo e denominare il file, ad esempio: /aiw/aiw1/preferences/preferences.csv.
      • Se si inoltra un file delle preferenze con ciascun processo, specificare il nome simbolico del file, ad esempio: ${getFileName(pref,csv,read)}.
          Nota:
        • Per usare i valori nell'esempio, definire pref come valore della proprietà Utilizzo file di spool e csv come valore della proprietà Tipo file di spool sulla scheda Batch quando è stato creato il dispositivo di input.
    2. Per Mappatura proprietà, selezionare l'oggetto di mappatura proprietà che è stato creato per questo flusso di lavoro.
  6. Opzionale: Aggiungere le operazioni e i collegamenti per l'elaborazione condizionale, se necessario.

    Il flusso di lavoro PreferencesSample fornito contiene l'elaborazione condizionale che potrebbe essere utilizzata con valori da un file delle preferenze esterno.

  7. Salvare il flusso di lavoro.
  8. Provare il flusso di lavoro:
    1. Abilitare il flusso di lavoro.
    2. Abilitare e collegare il dispositivo di input che invia processi sul flusso di lavoro.
    3. Inoltrare il file delle preferenze e un processo al flusso di lavoro:
      • Se RICOH ProcessDirector sta recuperando un file delle preferenze da una posizione statica, copiare un file delle preferenze di esempio su tale posizione e inoltrare il processo al dispositivo di input.
      • Se si inoltra un file delle preferenze con il processo, inoltrare entrambi i file sul dispositivo di input.

1.2.4.41 Impostazione della sicurezza

È possibile controllare l'accesso al sistema RICOH ProcessDirector mediante gruppi di sicurezza e nomi utente. È possibile anche incrementare la sicurezza dei dati nel sistema di stampa abilitando SSL (Secure Sockets Layer) o TLS (Transport Layer Security) nel server Web. Se si scambiano dati con un servizio Web, è possibile installare un certificato di sicurezza per il servizio Web.

Tutti gli utenti che hanno accesso al sistema RICOH ProcessDirector devono avere un nome utente RICOH ProcessDirector e devono essere assegnati a un gruppo di sicurezza basato sui requisiti del ruolo del lavoro.

Gli utenti possono essere membri di uno o più gruppi di sicurezza. Se si appartiene a più di un gruppo, il sistema fornisce automaticamente l'autorità del gruppo di livello più alto a cui si appartiene. Ad esempio, è possibile essere un membro dei gruppi Operator e Supervisor. Quando si esegue l'accesso, il sistema concede l'autorità di Supervisor per eseguire azioni non permesse a un membro del gruppo Operator.

1.2.4.41.1 Definizione di nomi utente

Gli utenti devono disporre di un nome di accesso utente RICOH ProcessDirector per accedere al sistema ed eseguire le azioni di RICOH ProcessDirector.

Se si installa la funzione di sicurezza e si attiva l'autenticazione con LDAP, i nomi utente di accesso sono impostati tramite LDAP, nonRICOH ProcessDirector.

1.2.4.41.1.1 Aggiunta utenti

È possibile creare i nomi utente per ogni persona che utilizza RICOH ProcessDirector. Questi nomi utente sono separati dai nomi utente di Linux o Windows.
    Nota:
  • Se si installa la funzione di sicurezza e si attiva l'autenticazione con LDAP, non aggiungere utenti con questa procedura. Gli utenti vengono aggiunti in automatico la prima volta che effettuano l'accesso dopo aver passato l'autenticazione LDAP.
Per aggiungere un utente:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello di sinistra, fare clic su Sicurezza Utenti.
  3. Fare clic su Aggiungi.
  4. Immettere i valori per i campi obbligatori: Nome utente, Password nuovo utente, Conferma nuova password utente, Appartenenza gruppo.
      Nota:
    • L'utente può essere membro di uno o più gruppi utente. Se si è membro di uno o più gruppi utente, si ottiene il più alto livello di autorità dai gruppi di appartenenza. Ad esempio, se si è membro sia del gruppo utente Supervisore sia del gruppo utente Operatore, si è in possesso di tutti i privilegi di accesso del gruppo utenti Supervisore. Di conseguenza, può eseguire azioni che un classico membro del gruppo Operatore non potrebbe fare.
  5. Facoltativo: immettere i valori per i campi opzionali.
    • Se si desidera che un utente riceva le notifiche inviate a un gruppo di utenti, inserire l'indirizzo e-mail di tale utente.
  6. Fare clic su OK.
  7. Informare l'utente del nome utente e della password che sono stati creati. Gli utenti devono modificare le password la prima volta che si esegue l'accesso.
    Importante:
  • I documenti non sono associati con una posizione specifica. Limitare l'accesso a determinate posizioni non impedisce agli utenti di visualizzare i documenti contenuti in lavori associati ad altre posizioni.
    Nota:
  • È possibile esportare le voci nella tabella Utenti in un file CSV (valori separati da virgole). Fare clic sull'icona con l'ingranaggio nell'angolo in alto a destra della pagina e selezionare Esporta tabella in CSV. L'elenco esportato contiene solo le voci per gli utenti che corrispondono a tutti i filtri attualmente impostati. Ad esempio, digitare Administrator nel campo del filtro icona a imbuto. L'elenco nel file CSV contiene solo le voci per gli utenti che sono membri del gruppo Amministratore. Le voci sono ordinate per nome utente.

1.2.4.41.1.2 Copia di un utente

È possibile copiare un utente in modo da poterlo utilizzare come modello per la creazione di un altro utente. La copia di utenti può far risparmiare tempo, specie quando è necessario creare diversi utenti con proprietà simili.
Nota: Se si installa la funzione di sicurezza e si attiva l'autenticazione con LDAP, non aggiungere utenti con questa procedura. Gli utenti vengono aggiunti in automatico la prima volta che effettuano l'accesso dopo aver passato l'autenticazione LDAP.
Per copiare un utente:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello di sinistra, fare clic su Sicurezza Utenti.
  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'utente da copiare e selezionare Copia.
  4. Immettere i valori per i campi obbligatori.
  5. Fare clic su OK.
Informare l'utente del nome utente e della password che sono stati creati. Gli utenti devono modificare le password la prima volta che si esegue l'accesso.

1.2.4.41.1.3 Modifica dell'appartenenza al gruppo per un utente

È possibile modificare l'appartenenza degli utenti al gruppo quando le attività e le azioni RICOH ProcessDirector vengono modificate.
    Nota:
  • Se viene installata la funzione di sicurezza, viene attivata l'autenticazione con LDAP e la proprietà Sincronizza con gruppi LDAP è impostata su , RICOH ProcessDirector aggiorna l'appartenenza di un utente al gruppo in base ai valori della proprietà Prodotto per associazione gruppi LDAP ogni volta che l'utente effettua l'accesso.
Per modificare l'appartenenza di un utente al gruppo:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello di sinistra, fare clic su Sicurezza Utenti.
  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'utente di cui si desidera modificare l'appartenenza al gruppo e selezionare Proprietà.
  4. Per la proprietà appartenenza di gruppo, selezionare tutti i gruppi cui l'utente appartiene.
    Gli utenti possono essere membri di uno o più gruppi di sicurezza. Se un utente è membro di diversi gruppi di sicurezza che possiedono diverse autorizzazioni, l'utente disporrà di tutte le autorizzazioni dei gruppi.
  5. Fare clic su OK.

1.2.4.41.1.4 Assegnazione delle autorizzazioni utente di sistema a un utente

Se si desidera consentire ad altri utenti di accedere ai file system RICOH ProcessDirector e di eseguire l'interfaccia utente RICOH Visual Workbench, è possibile assegnare a un nome utente praticamente le stesse autorizzazioni di cui dispone l'utente di sistema RICOH ProcessDirector (aiw1 è il valore predefinito).
Per concedere a un nome utente l'autorizzazione di un utente di sistema, alla creazione del nome utente o in un secondo momento è necessario:
  1. Assegnare l'utente al gruppo RICOH ProcessDirector (aiwgrp1 è il gruppo predefinito).
    In questo modo vengono assegnate all'utente le stesse autorizzazioni di accesso di cui dispone l'utente di sistema.
  2. Per impostare le variabili di ambiente dell'utente (inclusa PERCORSO) sugli stessi valori delle variabili di ambiente dell'utente di sistema, modificare il file .profile dell'utente e aggiungere le seguenti righe:
    if [[ -f /opt/infoprint/ippd/base/config/ippdprofile ]] ; then
       . /opt/infoprint/ippd/base/config/ippdprofile
    fi
L'utente può ora accedere agli stessi file system a cui accede l'utente di sistema RICOH ProcessDirector e può utilizzare strumenti come l'interfaccia utente RICOH Visual Workbench. Tuttavia, questo utente non può eseguire i comandi startaiw o stopaiw. Solo l'utente di sistema RICOH ProcessDirector può utilizzare tali comandi.

1.2.4.41.2 Definizione di gruppi di sicurezza

I gruppi di sicurezza definiscono livelli specifici di autorizzazione per le azioni consentite nell'interfaccia utente per ciascun tipo di oggetto. Quando un membro di un gruppo accede a RICOH ProcessDirector, le uniche azioni che sono disponibili nell'interfaccia utente sono quelle che il gruppo è autorizzato ad eseguire. È anche possibile selezionare quali proprietà di ciascun oggetto possono essere visualizzate o impostate dai membri di un gruppo di sicurezza. È possibile selezionare una visualizzazione predefinita della pagina principale per tutti gli utenti di un gruppo di sicurezza.

RICOH ProcessDirector fornisce diversi gruppi di sicurezza predefiniti: Amministratore, Supervisore, Operatore, e Monitor. È possibile creare dei gruppi di sicurezza personali effettuando una copia dei gruppi di sicurezza e aggiungendo o rimuovendo le azioni che il gruppo è autorizzato a eseguire, nonché le proprietà per le quali il gruppo dispone di un'autorizzazione di modifica.

Gli utenti possono essere membri di uno o più gruppi di sicurezza. Se si appartiene a più di un gruppo, il sistema fornisce automaticamente l'autorità del gruppo di livello più alto a cui si appartiene. Ad esempio, un utente è un membro dei gruppi Operator e Supervisor. Quando si esegue l'accesso, il sistema concede l'autorità di Supervisor per eseguire azioni non permesse a un membro del gruppo Operator.

Se un utente è membro di diversi gruppi di sicurezza che possiedono diverse autorizzazioni, l'utente disporrà di tutte le autorizzazioni dei gruppi.

Se l'autenticazione LDAP è attiva, è necessario mappare i gruppi di sicurezza RICOH ProcessDirector per i gruppi LDAP esistenti. RICOH ProcessDirector verifica i gruppi LDAP per un utente la prima volta che l'utente effettua l'accesso e assegna l'utente a gruppi RICOH ProcessDirector basati sul prodotto per la mappatura del gruppo LDAP. Consultare gli esempi nella seguente tabella.

Prodotto per la mappatura del gruppo LDAP
Gruppo Prodotto Gruppo LDAP
Amministratore Amministratori di rete
Amministratore Amministratori del primo turno
Amministratore Amministratori del secondo turno
Supervisore Supervisori del primo turno
Supervisore Supervisori del secondo turno
Supervisore Supervisori del terzo turno
Operatore Operatori del primo turno
Operatore Operatori del secondo turno
Operatore Operatori del terzo turno
Controllo Vendite
Controllo preliminari

    Nota:
  • RICOH ProcessDirector utilizza il nome del gruppo LDAP all'interno della proprietà Filtro di ricerca Gruppo quando esegue l'autenticazione di un utente LDAP in RICOH ProcessDirector.

Se i gruppi prodotto non vengono sincronizzati con i gruppi LDAP, RICOH ProcessDirector non controlla la presenza di gruppi LDAP per un utente dopo l'accesso. È possibile aggiungere utenti ai gruppi manualmente in RICOH ProcessDirector.

Se i gruppi prodotto vengono sincronizzati con i gruppi LDAP, RICOH ProcessDirector verifica i gruppi LDAP per l'utente ogni volta che l'utente effettua l'accesso o aggiorna l'appartenenza dell'utente al gruppo prodotto sulla base della mappatura del gruppo LDAP. I gruppi RICOH ProcessDirector sono inattivi a meno che non siano mappati all'interno dei gruppi LDAP. Le appartenenze ai gruppi di sicurezza per un utente in LDAP possono essere modificate.

1.2.4.41.2.1 Gruppi di sicurezza forniti da RICOH ProcessDirector

RICOH ProcessDirector fornisce diversi gruppi di sicurezza predefiniti per gli utenti.

Tali gruppi di sicurezza sono:

Amministratore
Gli amministratori hanno accesso a tutte le funzioni e le pagine dell'interfaccia utente. I membri di questo gruppo possono modificare i valori di tutte le proprietà che accettano l'input dell'utente su tutti i tipi di oggetto che RICOH ProcessDirector fornisce, inclusi i server, i flussi di lavoro, i modelli di procedura, i dispositivi di input, le stampanti e gli utenti. Gli amministratori possono aggiungere, copiare ed eliminare tutti i tipi di oggetti.
Supervisore
I supervisori possono visualizzare i notebook delle proprietà per la maggior parte degli oggetti esistenti, ma non possono aggiungere o copiare gli oggetti. I supervisori possono modificare i valori per la maggior parte delle proprietà di lavoro e stampante e possono disabilitare e abilitare tutti i tipi di oggetti. Gli unici oggetti che i supervisori possono eliminare sono i lavori.
Operatore
Gli operatori possono visualizzare i notebook delle proprietà per alcuni oggetti e possono modificare i valori per alcune proprietà del lavoro, come Stampante richiesta. Gli operatori possono eseguire azioni sulla stampante, come l'abilitazione, la disabilitazione, e la modifica delle proprietà di pianificazione. Questi possono eseguire la maggior parte dei lavori disponibili e delle azioni della periferica di input. Essi non possono aggiungere oggetti o copiare oggetti esistenti. Gli unici oggetti che gli operatori possono eliminare sono i lavori.
Controllo
I monitor hanno accesso solo per la visualizzazione al sistema di RICOH ProcessDirector. Possono visualizzare le proprietà del lavoro e i file di input, i lavori candidati per una stampante e modificare la propria password, ma non possono eseguire alcuna altra azione, compresa la visualizzazione del contenuto del lavoro.

1.2.4.41.2.2 Copia di un gruppo di sicurezza

È possibile copiare un gruppo fornito da RICOH ProcessDirector o uno creato dall'utente e utilizzarlo come modello per la creazione di un altro gruppo.

Per la pianificazione di un gruppo di sicurezza, tenere presente quanto segue:

  • Alcune azioni richiedono l'autorizzazione ad altre azioni o alla modifica di determinate proprietà:
    Per eseguire questa azione Su questo tipo di oggetto Un gruppo deve poter eseguire questa azione sul tipo di oggetto in questione E modificare queste proprietà del tipo di oggetto
    Aggiungi Qualsiasi Modifica proprietà Tutte le proprietà richieste
    Copia Qualsiasi Modifica proprietà Tutte le proprietà richieste
    Modifica proprietà Qualsiasi Visualizza proprietà  
    Metti in corrispondenza i lavori con la stampante Processo di stampa Modifica proprietà Proprietà di pianificazione
    Stampa di nuovo Processo di stampa Modifica proprietà Flusso di dati di input, flusso di lavoro, operazioni di riavvio, arresto all'inizio di una fase
    Elabora nuovamente Processo di stampa Modifica proprietà Copie lavoro, Stampante richiesta
    Pianificazione Processo di stampa Modifica proprietà Proprietà di pianificazione
  • Se si impedisce a un gruppo l'aggiunta di oggetti, può essere opportuno impedire allo stesso gruppo anche l'importazione.

Per copiare un gruppo di sicurezza:

  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello di sinistra, fare clic su Sicurezza Gruppi.
  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul gruppo da copiare e selezionare Copia.
    Per la copia di un gruppo fornito da RICOH ProcessDirector, è possibile aggiungere ed eliminare autorizzazioni per il nuovo gruppo. Iniziare dal gruppo che dispone approssimativamente delle stesse autorizzazioni richieste dal nuovo gruppo, in modo da non dover apportare alcuna modifica.
  4. Compilare le proprietà Nome gruppo e Descrizione del gruppo.
  5. Modificare le azioni eseguibili dal gruppo sugli oggetti:
    1. Nell'elenco Tipi di oggetti, selezionare un tipo di oggetto.
    2. Per vietare un'azione, deselezionare la casella di controllo corrispondente.
    3. Per consentire un'azione, selezionare la casella di controllo corrispondente.
  6. Modificare le proprietà dell'oggetto visualizzabili e modificabili dal gruppo:
    1. Nell'elenco Tipi di oggetti, selezionare un tipo di oggetto.
    2. Per impedire al gruppo di visualizzare una proprietà, deselezionare la casella di controllo corrispondente nella colonna Visualizza.
    3. Per consentire al gruppo di visualizzare una proprietà, selezionare la casella di controllo corrispondente nella colonna Visualizza.
    4. Per impedire al gruppo di modificare una proprietà visualizzabile, deselezionare la casella di controllo corrispondente nella colonna Modifica.
    5. Per consentire al gruppo di modificare una proprietà, selezionare la casella di controllo corrispondente nella colonna Modifica.
  7. Modificare il valore Visualizzazione pagina principale predefinita nella vista salvata che si desidera che gli utenti del gruppo utilizzino.
  8. Fare clic su OK.
    Nota:
  • È possibile esportare voci nella tabella Gruppi in un file CSV (valori separati da virgole). Fare clic sull'icona con l'ingranaggio nell'angolo in alto a destra della pagina e selezionare Esporta tabella in CSV. L'elenco esportato contiene solo le voci per i gruppi che corrispondono a tutti i filtri attualmente impostati. Ad esempio, digitare Operator nel campo del filtro icona a imbuto. L'elenco nel file CSV contiene solo le voci per i gruppi con Operator nel nome, nella descrizione, nell'ID di origine del gruppo. Le voci sono ordinate per nome gruppo.

1.2.4.41.2.3 Aggiornamento delle proprietà di un gruppo

È possibile aggiornare le proprietà che definiscono le caratteristiche di un gruppo.

Per l'aggiornamento di un gruppo di sicurezza, tenere presente quanto segue:

  • Alcune azioni richiedono l'autorizzazione ad altre azioni o alla modifica di determinate proprietà:
    Per eseguire questa azione Su questo tipo di oggetto Un gruppo deve poter eseguire questa azione sul tipo di oggetto in questione E modificare queste proprietà del tipo di oggetto
    Aggiungi Qualsiasi Modifica proprietà Tutte le proprietà richieste
    Copia Qualsiasi Modifica proprietà Tutte le proprietà richieste
    Modifica proprietà Qualsiasi Visualizza proprietà  
    Metti in corrispondenza i lavori con la stampante Processo di stampa Modifica proprietà Proprietà di pianificazione
    Stampa di nuovo Processo di stampa Modifica proprietà Flusso di dati di input, flusso di lavoro, operazioni di riavvio, arresto all'inizio di una fase
    Elabora nuovamente Processo di stampa Modifica proprietà Copie lavoro, Stampante richiesta
    Pianificazione Processo di stampa Modifica proprietà Proprietà di pianificazione
  • Se si impedisce a un gruppo l'aggiunta di oggetti, può essere opportuno impedire allo stesso gruppo anche l'importazione.

    Importante:
  • Non è possibile modificare le proprietà dei gruppi forniti da RICOH ProcessDirector. Copiare il gruppo e modificare le proprietà della copia.

Per aggiornare le proprietà di un gruppo:

  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello di sinistra, fare clic su Sicurezza Gruppi.
  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul gruppo da aggiornare e selezionare Proprietà.
  4. Per modificare la proprietà Descrizione del gruppo, digitare il nuovo valore nel campo di immissione.
  5. Modificare le azioni eseguibili dal gruppo sugli oggetti:
    1. Nell'elenco Tipi di oggetti, selezionare un tipo di oggetto.
    2. Per vietare un'azione, deselezionare la casella di controllo corrispondente.
    3. Per consentire un'azione, selezionare la casella di controllo corrispondente.
  6. Modificare le proprietà dell'oggetto visualizzabili e modificabili dal gruppo:
    1. Nell'elenco Tipi di oggetti, selezionare un tipo di oggetto.
    2. Per impedire al gruppo di visualizzare una proprietà, deselezionare la casella di controllo corrispondente nella colonna Visualizza.
    3. Per consentire al gruppo di visualizzare una proprietà, selezionare la casella di controllo corrispondente nella colonna Visualizza.
    4. Per impedire al gruppo di modificare una proprietà visualizzabile, deselezionare la casella di controllo corrispondente nella colonna Modifica.
    5. Per consentire al gruppo di modificare una proprietà, selezionare la casella di controllo corrispondente nella colonna Modifica.
  7. Modificare il valore Visualizzazione pagina principale predefinita nella vista salvata che si desidera che gli utenti del gruppo utilizzino.
  8. Fare clic su OK.
    Nota:
  • Se si tenta di aggiornare le proprietà quando i notebook delle proprietà per diversi oggetti sono aperti in diverse schede del browser, si potrebbe verificare un blocco dell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector. Se ciò si verifica, chiudere tutte le schede e aprire un notebook delle proprietà alla volta nella stessa scheda e finestra come per la pagina Principale o Amministrazione.

1.2.4.41.3 Creazione di credenziali

Un oggetto credenziali specifica le informazioni di autenticazione dell'utente necessarie per accedere a un server SFTP. Se più dispositivi di input o operazioni accedono allo stesso sito SFTP con le stesse credenziali, è possibile specificare le informazioni di autenticazione una volta nell'oggetto credenziali e selezionare quelle date credenziali nell'operazione o nel dispositivo di input che ne ha bisogno.
Per creare delle credenziali:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione.
  2. In Oggetti, fare clic su Credenziali.
  3. Fare clic su nell'angolo in alto a destra e selezionare il tipo di oggetto credenziali da creare:
    Credenziali per oggetto dispositivo di input
    Password
    Le credenziali della password utilizzano un nome utente e una password per l'autenticazione.
    Chiave SSH
    Le credenziali chiave SSH richiedono una chiave privata in formato OpenSSL (SSLeay tradizionale) o PKCS#8. Su ogni sistema operativo sono disponibili diversi programmi di utilità per generare chiavi SSH.
    Credenziali per oggetto trasmettitore di dati
    Statiche
    Le credenziali statiche utilizzano un codice di autorizzazione per la connessione a un'applicazione. Un utente o un'applicazione può utilizzare la stessa credenziale ripetutamente.
    Sessione
    Le credenziali di sessione utilizzano una password per la connessione a un'applicazione e il recupero di dati di autenticazione provvisori, come un token. Il token è valido per la sessione di comunicazione corrente con l'applicazione, dopodiché scade.
  4. Compilare i valori in base alle necessità e fare clic su OK.
Le credenziali vengono utilizzate da dispositivi di input SFTP, da modelli di operazione PullFromSFTP e PushToSFTP e da oggetti trasmettitore di dati. Per utilizzare le credenziali su qualsiasi oggetto specificato sopra, selezionarle dall'elenco nella proprietà Credenziali sul notebook delle proprietà dell'oggetto.
    Nota:
  • È possibile esportare voci nella tabella Credenziali in un file CSV (valori separati da virgole). Fare clic sull'icona con l'ingranaggio nell'angolo in alto a destra della pagina e selezionare Esporta tabella in CSV. Le voci sono ordinate per nome.

1.2.4.41.4 Abilitazione di Secure Sockets Layer o Transport Layer Security

È possibile attivare i protocolli Secure Sockets Layer (SSL) o Transport Layer Security (TLS) per una connessione sicura e crittografata utilizzando le impostazioni di RICOH ProcessDirector.

Prima di avviare questa attività, occorre ottenere un certificato digitale e memorizzarlo sul computer su cui è installato il prodotto base. Seguire le istruzioni fornite da CA (certificate authority) per installare il certificato. Occorre anche rilevare la posizione del keystore sul server e la password del keystore.

Se il server non utilizza già il protocollo SSL o TLS, generare una nuova chiave e un keystore tramite il comando keytool.

Per eseguire il processo di abilitazione, è necessario Perl. Prima di abilitare SSL o TLS, verificare che Perl interpreter sia installato.

    Nota:
  • keytool è un comando Java. Per dettagli sull'utilizzo di keytool, consultare il CA (certificate authority) o la documentazione Java.
  • La password chiave privata e la password keystore devono essere uguali. In caso contrario si riceve un errore java.io.IOException.
Per abilitare la connessione protetta:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Impostazioni Sicurezza.
  3. Impostare la proprietà Abilita HTTP sicuro su .
  4. Immettere i valori dei campi richiesti: File Keystore, Password Keystore.
  5. Per essere reindirizzati automaticamente al protocollo sicuro senza dover compiere alcuna azione, impostare la proprietà Reindirizzamento a URL sicuro su .
      Nota:
    • Se si attiva la connessione sicura ma si lascia la proprietà Reindirizza a URL sicuro impostata su No, l'utente e gli altri utenti non vengono reindirizzati al nuovo URL quando si tenta di utilizzare un collegamento al vecchio URL(http://hostname:15080/pd). Assicurarsi che tutti aggiornino i loro link in modo da utilizzare l'URL del campo URL sicuro.
    • Il valore dell'URL che RICOH ProcessDirector utilizza per una connessione sicura è elencato nel campo URL sicuro.
  6. Fare clic su SALVA.
  7. Riavviare RICOH ProcessDirector per applicare le impostazioni.
      Nota:
    • Se Feature Manager è in esecuzione, è necessario riavviarlo per applicare le nuove impostazioni.

Se si utilizzano i servizi Web di RICOH ProcessDirector per trasferire i dati di stampa con altre applicazioni nel sistema, verificare che il software client utilizzato per richiamare i servizi Web supporti il protocollo SSL o TLS.

1.2.4.41.5 Impostazione di un conteggio scadenza password

È possibile impostare un limite sul periodo di utilizzo di tutte le password nel sistema prima che debbano essere modificate. Il limite viene applicato a tutti gli utenti.
Assicurarsi di conoscere le linee guida per le password seguite dall'azienda e creare una password conforme a tali linee guida.
    Nota:
  • Se si installa la funzione di sicurezza e si attiva l'autenticazione con LDAP, l'opzione non è disponibile.
Per impostare un contatore di scadenza della password:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello sinistro, fare clic su Impostazioni Sistema.
  3. Nel campo Periodo massimo password prima della scadenza, immettere il numero di giorni per cui una password può essere utilizzata prima che scada.
  4. Fare clic su OK.

1.2.4.41.6 Applicazione della complessità della password

È possibile attivare regole per la complessità della password.
    Nota:
  • Questa opzione non è disponibile se è attiva l'autenticazione LDAP.
Per assicurarsi che le password utenti rispettino le regole di complessità della password:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Impostazioni Sicurezza.
  3. Impostare la proprietà Applica le regole di complessità della password su .
  4. Fare clic su SALVA.

1.2.4.41.7 Impostazione per l'uso dell'autenticazione LDAP

Se si dispone di un LDAP esistente o di un server Active Directory, è possibile utilizzare i nomi utente e le password LDAP o Active Directory per l'autenticazione in RICOH ProcessDirector.
È necessario installare la funzione Sicurezza prima di poter impostare l'utilizzo dell'autenticazione LDAP.

Consultare l'amministratore LDAP per i valori del server LDAP e altre proprietà impostate in questa procedura. Prima di attivare l'autenticazione LDAP, associare i gruppi di sicurezza RICOH ProcessDirector ai gruppi LDAP esistenti.

Dopo aver attivato l'autenticazione LDAP, la prima volta che l'utente effettua l'accesso:

  • RICOH ProcessDirector autentica il nome utente e la password con il server LDAP.
  • RICOH ProcessDirector crea un nome utente RICOH ProcessDirector identico al nome utente LDAP.
      Nota:
    • Il server RICOH ProcessDirector non contiene informazioni sulla password LDAP.
  • RICOH ProcessDirector assegna all'utente RICOH ProcessDirector appartenenze di gruppo in base ai valori della proprietà Prodotto per la mappatura del gruppo LDAP e alle appartenenze del gruppo LDAP dell'utente.

Ogni volta che un utente effettua l'accesso:

  • RICOH ProcessDirector autentica il nome utente e la password con il server LDAP.
  • Se si sincronizzano i gruppi di prodotti con i gruppi LDAP, RICOH ProcessDirector aggiorna le appartenenze del gruppo di prodotti dell'utente in base a:
    • I valori per la proprietà Prodotto per la mappatura del gruppo LDAP.
    • Le appartenenze di gruppo LDAP dell'utente.
  • Se non si sincronizzano i gruppi di prodotti con i gruppi LDAP, RICOH ProcessDirector non aggiorna le appartenenze del gruppo di prodotti dell'utente. È possibile assegnare appartenenze di gruppo agli utenti manualmente in RICOH ProcessDirector.

Per impostare l'uso dell'autenticazione LDAP:
  1. Effettuare l'accesso come utente membro del gruppo di sicurezza Amministratore.
  2. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  3. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Impostazioni LDAP.
  4. Impostare la proprietà Server LDAP su uno di questi valori:
    • L'indirizzo IP della rete.
    • Il nome host completo del server LDAP e la porta usata dal sistema per l'autenticazione.

      Per includere più di un server LDAP, utilizzare un punto e virgola (;) per separare le voci.

  5. Specificare i valori per le proprietà Nome root distinto, Base di ricerca utente e Filtro di ricerca utente.
    Il valore immesso per la proprietà Filtro di ricerca utente determina il formato dei nomi utente RICOH ProcessDirector, ad esempio un formato di indirizzo e-mail o un formato UID.
  6. Opzionale: Specificare un valore per la proprietà Attributo e-mail.
    Se si inserisce un valore per questa proprietà, RICOH ProcessDirector imposta un valore per la proprietà Indirizzo e-mail quando viene creato un utente.
  7. Specificare i valori per le proprietà Nome manager distinto e Password manager.
  8. Specificare i valori per le proprietà Base di ricerca gruppo, Filtro di ricerca gruppo e Membro di ricerca gruppo.
    RICOH ProcessDirector utilizza il nome del gruppo LDAP specificato all'interno della proprietà Prodotto per la mappatura del gruppo LDAP nel Filtro di ricerca gruppo quando esegue l'autenticazione di un utente LDAP in RICOH ProcessDirector.
  9. Se si desiderano gestire i gruppi di sicurezza RICOH ProcessDirector tramite LDAP, impostare la proprietà Sincronizza con LDAP su . Se si desiderano gestire i gruppi di sicurezza utilizzando RICOH ProcessDirector, impostare la proprietà su No.
  10. Specificare le connessioni tra gruppi di prodotti e gruppi LDAP:
    1. Selezionare un gruppo di sicurezza prodotto dall'elenco.
    2. Digitare il nome del gruppo LDAP corrispondente accanto a esso.
    3. Fare clic su + nella parte destra del gruppo LDAP e associare un altro gruppo prodotto a un gruppo LDAP.
    4. Ripetere il passaggio precedente finché tutti i gruppi prodotto sono associati ai gruppi LDAP.
  11. Verificare se il browser ha riempito automaticamente le proprietà Nome manager distinto e Password manager. Se sono immessi, eliminare le proprietà e lasciarli vuoti.
  12. Per assicurare la connessione con il server LDAP e impostare il protocollo TLS (Transport Layer Security), specificare un valore per la proprietà Sicurezza LDAP:
    • Per utilizzare l'operazione StartTLS, impostare la proprietà su StartTLS.

      StartTLS è compatibile con la maggior parte delle implementazioni predefinite del protocollo LDAP.

    • Per utilizzare il protocollo Secure LDAP (LDAPS), impostare la proprietà su ldaps.

      Non specificare il protocollo LDAPS a meno che l'amministratore LDAP non abbia già configurato l'implementazione LDAP in modo da utilizzare questo protocollo.

  13. Per verificare che sia possibile accedere con le credenziali LDAP:
    1. Nella sezione Test impostazioni LDAP, inserire nome utente e password di un utente LDAP. Assicurarsi che il nome utente sia membro di un gruppo LDAP associato al gruppo RICOH ProcessDirector Amministratore.
    2. Fare clic su Test impostazioni LDAP.
      Se il test riesce, si dovrebbe ricevere un messaggio che indica la corretta esecuzione del test delle impostazioni LDAP.

      Se si riceve un messaggio di errore, fare clic su Chiudi, aggiornare le impostazioni LDAP e fare clic nuovamente su Test impostazioni LDAP.

  14. Se il test viene completato con successo, impostare la proprietà Autenticazione con LDAP su .
    Se non è possibile ottenere un test di successo, lasciare la proprietà Autenticazione con LDAP impostata su No e richiedere l'aiuto di uno specialista LDAP per verificare altre possibili problematiche.
  15. Fare clic su SALVA.
    Se non è stata utilizzata la funzione di test prima di fare clic su SALVA con la proprietà Autenticazione con LDAP impostata su , il sistema esegue il test con l'ID utente e la password specificati.
    • Se il test ha esito positivo, le impostazioni vengono salvate e l'autenticazione LDAP viene attivata.
    • Se il test non ha esito positivo, viene visualizzato un messaggio di errore e non viene salvata nessuna impostazione.

      Correggere le Impostazioni LDAP ed eseguire il test fino a quando non viene superato. Se il test continua ad avere esito negativo, impostare la proprietà Autenticazione con LDAP su No e fare clic su Salva . Collaborare con il proprio specialista LDAP per risolvere i problemi ed eseguire nuovamente il test delle impostazioni.

Dopo aver attivato l'autenticazione LDAP:
  • Utenti RICOH ProcessDirector locali non possono effettuare l'accesso a RICOH ProcessDirector.
  • Quando un utente LDAP effettua l'accesso per la prima volta a RICOH ProcessDirector, il sistema crea un nome utente identico al nome utente LDAP.
  • Se la proprietà Sincronizza con LDAP è impostata su , RICOH ProcessDirector non utilizza alcun gruppo di prodotti non associato ai gruppi LDAP.

RICOH ProcessDirector non cancella i nome utente esistenti quando attiva l'autenticazione LDAP. È necessario eliminare manualmente i nomi utente dal sistema.

    Nota:
  • Quando l'autenticazione LDAP è attivata e RICOH ProcessDirector presenta un utente con lo stesso nome utente di un utente LDAP:
    • RICOH ProcessDirector mantiene la password dell'utente esistente.
    • RICOH ProcessDirector consente all'utente di eseguire l'autenticazione con le credenziali LDAP.
  • Se l'autenticazione LDAP viene disattivata, l'utente può effettuare l'autenticazione con la password RICOH ProcessDirector.

1.2.4.41.8 Comunicare tra RICOH ProcessDirector e il server LDAP

Quando si imposta le comunicazioni tra RICOH ProcessDirector e il server LDAP, potrebbe essere necessario modificare le impostazioni del server LDAP per queste associazioni e richieste di ricerca.

Questa tabella associa i nomi delle proprietà del database ai corrispondenti nomi dell'interfaccia utente. Utilizzare questa tabella come riferimento per capire quali proprietà sono ottenute dalle ricerche e dalle associazioni eseguite da RICOH ProcessDirector.

Nomi delle proprietà dell'interfaccia utente e del database
Nomi proprietà database Nome proprietà interfaccia utente
WorkflowSystem.AdLdap.GroupMap Prodotto per la mappatura del gruppo LDAP
WorkflowSystem.AdLdap.GroupSearchBase Base di ricerca di gruppo
WorkflowSystem.AdLdap.GroupSearchFilter Filtro di ricerca di gruppo
WorkflowSystem.AdLdap.GroupSearchMember Membro di ricerca di gruppo
WorkflowSystem.AdLdap.ManagerDN Nome distinto di gestione
WorkflowSystem.AdLdap.ManagerPassword Password nome distinto di gestione
WorkflowSystem.AdLdap.rootDN Nome distinto radice
WorkflowSystem.AdLdap.Server Server LDAP
WorkflowSystem.AdLdap.UserSearchBase Base di ricerca utente
WorkflowSystem.AdLdap.UserSearchFilter Filtro di ricerca utente
User.ID Nome utente
User.Password Password utente

RICOH ProcessDirector crea queste associazioni ogni qualvolta un utente accede:

  • associazione ${WorkflowSystem.AdLdap.Server} usando ${WorkflowSystem.AdLdap.ManagerDN} e ${WorkflowSystem.AdLdap.ManagerPassword}

    Quando la proprietà del sistema Nome distinto di gestione (WorkflowSystem.AdLdap.ManagerDN) non ha un valore, viene creata un'associazione Anonima.

  • associazione a ${WorkflowSystem.AdLdap.Server} usando ${User.ID} e ${User.Password}
      Nota:
    • La password per User.Password deve essere impostata quando si effettuano modifiche per LDAP. Se la password non è impostata, l'associazione non va a buon fine.

RICOH ProcessDirector effettua queste richieste di ricerca ogni qualvolta un utente accede:

  • Per tutti i gruppi RICOH ProcessDirector LDAP:searchRequest "${WorkflowSystem.AdLdap.GroupSearchBase},${WorkflowSystem.AdLdap.rootDN}" wholeSubtree Filter: (${WorkflowSystem.AdLdap.GroupSearchFilter}${WorkflowSystem.AdLdap.GroupMap})

    I risultati devono essere inclusi in Membro di ricerca di gruppo. Il valore del membro di ricerca di gruppo è utilizzato come nome utente di RICOH ProcessDirector.

  • Quando un nome utente è impostato sul valore restituito nell'argomento Membro di ricerca di gruppo:searchRequest "${WorkflowSystem.AdLdap.UserSearchBase},${WorkflowSystem.AdLdap.rootDN}" wholeSubtree Filter: (${WorkflowSystem.AdLdap.UserSearchFilter}=${User.ID})

Verificare che le comunicazioni tra RICOH ProcessDirector e il server LDAP funzionino correttamente testando Base di ricerca di gruppo e Base di ricerca utente:

  • Testare Base di ricerca gruppo inserendo un comando nel prompt dei comandi:

    ldapsearch -D "WorkflowSystem.AdLdap.ManagerDN" -x -W -b "WorkflowSystem.AdLdap.GroupSearchBase,WorkflowSystem.AdLdap.rootDN" -h "WorkflowSystem.AdLdap.Server" -s sub "(WorkflowSystem.AdLdap.GroupSearchFilter=GroupMap)"

    Se le comunicazioni tra RICOH ProcessDirector e il server LDAP funzionano correttamente, si ottengono i dati contenenti la ricerca del gruppo. La risposta contiene le informazioni memorizzate nel server LDAP:

    UID=Nome utente, ou=Nome gruppo, ou=Nome organizzazione, dc=Nome computer, dc=Nome società

    Nome gruppo è ottenuto mediante WorkflowSystem.AdLdap.GroupSearchBase. Nome organizzazione, Nome computer, e Nome società sono ottenuti mediante WorkflowSystem.AdLdap.rootDN.

  • Testare Base di ricerca utente inserendo un comando nel prompt dei comandi:

    ldapsearch -D "WorkflowSystem.AdLdap.ManagerDN" -x -W -b "WorkflowSystem.AdLdap.UserSearchBase,WorkflowSystem.AdLdap.rootDN" -h "WorkflowSystem.AdLdap.Server" -s sub "(WorkflowSystem.AdLdap.UserSearchFilter=User.ID)"

    Se le comunicazioni tra RICOH ProcessDirector e il server LDAP funzionano correttamente, si ottengono i dati contenenti la ricerca dell'utente. La risposta contiene le informazioni memorizzate nel server LDAP:

    UID=Nome utente, ou=Utenti organizzazione, ou=Nome organizzazione, dc=Nome computer, dc=Nome società

    Utenti organizzazione sono ottenuti da WorkflowSystem.AdLdap.UserSearchBase. Nome organizzazione, Nome computer, e Nome società sono ottenuti mediante WorkflowSystem.AdLdap.rootDN.

1.2.4.41.9 Installazione di un certificato di sicurezza per un sito Web

Prima di scambiare dati con un sito Web sicuro, installare il certificato di sicurezza per tale sito. Il processo prevede il download del certificato dal sito Web e la sua aggiunta come certificato attendibile all'archivio Attendibilità di JVM (Java Virtual Machine).

Nota: RICOH ProcessDirector supporta i certificati di sicurezza firmati da un'autorità di certificazione. Non sono supportati certificati autofirmati.

Per installare un certificato di sicurezza per un sito Web:
  1. Esportare il certificato di sicurezza richiesto dal sito Web sicuro:
    1. Aprire un browser e accedere al sito Web sicuro.
    2. Fare clic sull'icona del lucchetto sulla barra degli indirizzi.
    3. Visualizzare il certificato e copiarlo sul computer.

      Le operazioni richieste per visualizzare e copiare (o esportare) il certificato di sicurezza variano da un browser all'altro. Per istruzioni dettagliate, effettuare una ricerca nel sistema della guida del browser.

  2. Copiare il certificato di sicurezza nel server primario di RICOH ProcessDirector.
  3. Nella riga di comando del server primario, immettere questo comando:

    keytool -import -trustcacerts -alias name -file directorypath_filename -keystore /opt/infoprint/ippd/jre/jre/lib/security/cacerts -storepass changeit

    Sostituire name con un nome univoco per il certificato. Utilizzare l'alias nei comandi keytool per accedere al certificato nel keystore.

    Sostituire directorypath_filename con il percorso della directory e il nome file del certificato copiato nel server.

    La password predefinita è changeit. Per cambiare la password predefinita, consultare la documentazione keytool di Java relativa alla modifica delle password. Se la password è stata modificata, consultare l'amministratore o richiedere la nuova password. Digitarla come valore del parametro storepass.

    Il sistema visualizza i dati del certificato seguiti da un messaggio simile al seguente: Considerare attendibile questo certificato?

  4. Immettere:
  5. Per utilizzare il certificato, riavviare RICOH ProcessDirector. Immettere: stopaiw -d ; startaiw
  6. Se un server secondario di RICOH ProcessDirector esegue operazioni o contiene dispositivi di input che scambiano dati con il sito Web, ripetere queste operazioni per il server secondario.

1.2.4.42 Istruzioni per i nuovi utenti sull'accesso a RICOH ProcessDirector

Dopo aver impostato i nomi utente ed i gruppi (o aver impostato un'autenticazione tramite LDAP), informare gli utenti su come accedere al sistema RICOH ProcessDirector.

Fornire a ciascun utente queste informazioni relative all'installazione:

Configurazione browser Web
Gli utenti possono accedere alla pagina di login da una workstation, utilizzando un browser Web. Prima di accedere alla pagina di login, gli utenti e gli amministratori devono personalizzare alcune impostazioni per i browser Web, come l'impostazione per i cookie e gli script attivi.
Nome utente
Informare gli utenti dei nomi utente e delle password temporanee creati per loro. Gli utenti devono modificare le relative password la prima volta che utilizzano il sistema.
Nota: Se è stata impostata un'autenticazione tramite LDAP, informare gli utenti sull'ID utente e password LDAP per accedere al sistema.
URL per l'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector
L'URL che tutti gli utenti utilizzano per accedere all'interfaccia RICOH ProcessDirector è: http://[hostname]:15080/pd. Il nome del computer in cui è installato il prodotto baseRICOH ProcessDirector è hostname.
Autorizzazione all'accesso
Gli utenti sono autorizzati a eseguire azioni in base al gruppo a cui vengono assegnati. Informare gli utenti di quali tipi di azioni è possibile eseguire nell'interfaccia RICOH ProcessDirector.
Nota: Assicurarsi di informare gli utenti su questo centro di informazioni e su come accedervi. L'URL del centro informazioni è disponibile nel menu della guida. È possibile salvare un collegamento e aprire il centro informazioni da un punto qualsiasi della rete, anche se non si è al momento collegati a RICOH ProcessDirector.

1.2.4.42.1 Configurazione di Google Chrome

Per accedere all'interfaccia utente RICOH ProcessDirector con il browser Web di Google Crome, configurare il browser con le seguenti impostazioni:
  1. Nella barra degli indirizzi di Chrome, digitare: chrome://settings/
  2. In Privacy e sicurezza:
    1. Fare clic su Cookie e altri dati del sito e selezionare Consenti tutti i cookie.
    2. Tornare a Privacy e sicurezza e fare clic su Impostazioni del sito. Scorrere fino a Contenuto e fare clic su JavaScript. Assicurarsi che Siti che possono utilizzare Javascript sia attivato.
  3. Se si desidera utilizzare il programma di visualizzazione di RICOH ProcessDirector, è necessario verificare che Chrome sia configurato per aprire i file PDF nel relativo programma di visualizzazione PDF integrato:
    1. Nella barra degli indirizzi di Chrome, digitare: chrome://settings/content/pdfDocuments
    2. Assicurarsi che sia selezionata l'opzione Apri i PDF in Chrome.
      Alcune azioni (come l'utilizzo di valori di zoom ridotti o elevati e l'evidenziazione del testo di ricerca) non funzionano correttamente quando si utilizza il programma di visualizzazione integrato con RICOH ProcessDirector.
  4. Chiudere la scheda delle impostazioni.

1.2.4.42.2 Configurazione di Mozilla Firefox

Per accedere all'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector da un computer Windows con il browser Web Mozilla Firefox, configurare il browser con le seguenti impostazioni.
Importante: Le istruzioni per configurare la propria versione di Mozilla Firefox possono differire leggermente da quelle riportate di seguito. Se una delle seguenti istruzioni non funziona con la versione di Firefox in uso, fare clic su Guida Guida ed effettuare la ricerca nel sistema guida di Firefox. Ad esempio, cercare Abilita Javascript. In alternativa, utilizzare un motore di ricerca. Ad esempio, cercare Firefox Abilita Javascript.
Per configurare Mozilla Firefox:
  1. Nella barra degli indirizzi di Firefox, digitare: about:config.
  2. Fare clic su Accetto il rischio..
  3. Per verificare se Javascript è abilitato:
    1. Cercare la preferenza javascript.enabled.
    2. Assicurarsi che il valore sia impostato su True.
      Se il valore è impostato su False, fare doppio clic sulla preferenza javascript.enabled per cambiare il valore in True.
  4. Se si desidera utilizzare il menu contestuale di scelta rapida di RICOH ProcessDirector, verificare che tale menu sia abilitato:
    1. Individuare la preferenza dom.event.contextmenu.enabled.
    2. Assicurarsi che il valore sia impostato su True.
      Se il valore è impostato su False, fare doppio clic sulla preferenza dom.event.contextmenu.enabled per cambiare il valore in True.
  5. Chiudere la scheda about:config.
  6. Fare clic sul pulsante Menu Opzioni.
  7. Per accertarsi che Firefox accetti i cookie:
    1. Fare clic sulla scheda Privacy e protezione ().
    2. In Cronologia, selezionare Usa impostazioni personalizzate per la cronologia per personalizzare i cookie. Assicurarsi che Accetta i cookie dai siti sia selezionato.
  8. Opzionale: Per modificare il metodo di download dei file:
    1. Fare clic sulla scheda Generale ().
    2. Nell'area Download, selezionare Richiedi sempre dove salvare i file.
  9. Opzionale: Se è installata la funzione Lingua, è possibile cambiare la lingua che RICOH ProcessDirector utilizza per il testo dell'interfaccia utente e la maggior parte dei messaggi che emette:
    1. Nell'area Lingua, fare clic su Scegli e seguire le istruzioni per aggiungere la lingua all'inizio dell'elenco. Quindi fare clic su OK.
      Nota: RICOH ProcessDirector supporta queste lingue e impostazioni locali:
      • Portoghese brasiliano (pt_BR)
      • Inglese (en_US)

      • Francese (fr_FR)
      • Tedesco (de_DE)
      • Italiano (it_IT)
      • Giapponese (ja_JP)
      • Spagnolo (es_ES)
  10. Opzionale: Se si installa Firefox, viene configurato per utilizzare il visualizzatore PDF integrato. È possibile utilizzare il visualizzatore PDF integrato con RICOH ProcessDirector, sebbene alcune azioni non funzionino correttamente (come lo zoom e la funzione di ricerca del testo evidenziato).

    In alcuni casi, l'utilizzo di un plug-in diverso consente di fornire ulteriori funzionalità. A seconda della versione di Firefox utilizzata, potrebbe essere necessario provare diverse opzioni per trovare quella che funziona con il programma di visualizzazione di RICOH ProcessDirector.

    Per configurare il browser per l'utilizzo di un plug-in diverso per il visualizzatore, attenersi alla seguente procedura.

    1. In Applicazioni, accedere all'elenco Tipo di contenuto, individuare l'opzione PDF (Portable Document Format) e selezionarla.
    2. Accanto a PDF (Portable Document Format), selezionare il plug-in PDF da utilizzare.
    3. Provare a visualizzare il lavoro in RICOH ProcessDirector per vedere se soddisfa le esigenze.
    4. Ripetere questo processo fino a quando non si trova un plug-in migliore in base alle proprie esigenze.
  11. Opzionale: In generale, è sconsigliato effettuare l'accesso a RICOH ProcessDirector come più utenti dalla stessa workstation. In tal caso, ogni utente deve accedere a sessioni diverse del browser. Per renderlo possibile, occorre creare un profilo del browser per ogni ID utente aggiuntivo e abilitare Firefox a utilizzare più profili alla volta:
    1. Chiudere Firefox.
    2. Fare clic su Avvia Esegui.
    3. Immettere il comando di seguito riportato:
      firefox.exe -ProfileManager
    4. Per creare un nuovo profilo seguire le istruzioni nel Gestore profili.
    5. Nel Pannello di controllo di Windows, fare clic su Sistema Impostazioni di sistema avanzate Variabili d'ambiente.
    6. Nell'area Variabili di sistema, fare clic su Nuova.
    7. Nel campo Nome variabile, immettere MOZ_NO_REMOTE.
    8. Nel campo Valore variabile, immettere 1.
    9. Fare clic su OK per chiudere la finestra Nuova variabile di sistema.
    10. Fare clic su OK per chiudere la finestra Variabili d'ambiente.
    11. Fare clic su OK per chiudere la finestra Proprietà di sistema.
    All'avvio di Firefox, sarà possibile selezionare un profilo che non è ancora in uso.

1.2.4.43 Personalizzazione dell'interfaccia utente

L'interfaccia utente RICOH ProcessDirector consente di modificare le dimensioni, la posizione e il contenuto dei portlet. È anche possibile creare portlet personalizzati per visualizzare le combinazioni di proprietà in una struttura che sia significativa per le operazioni. Consente anche di modificare la frequenza di aggiornamento delle informazioni. È possibile modificare il colore di sfondo per le pagine RICOH ProcessDirector per identificare il sistema a colpo d'occhio.

1.2.4.43.1 Modifica del layout della pagina Principale

È possibile modificare il layout della Principale pagina dell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector, in modo da renderlo più adatto alle attività da eseguire. È possibile riorganizzare e chiudere i portlet, oltre a ridimensionare aree all'interno della pagina.

La Principale pagina è suddivisa in aree. È possibile spostare su e giù i portlet all'interno di una stessa area e da un'area all'altra.

  • Per spostare un portlet, posizionare il cursore sulla barra del titolo, tenere premuto il tasto sinistro del mouse e trascinare il portlet nella nuova posizione. Quando il cursore si sposta su una posizione in cui il portlet può essere rilasciato, l'area viene evidenziata.
  • Per chiudere un portlet, fare clic sull'icona Chiudi (Icona Chiudi).
  • Per aprire di nuovo un portlet, posizionare il mouse sulla scheda Principale finché non compare il menu, quindi selezionare il nome del portlet.
  • Per ridimensionare tutti i portlet in modo da adattarli alla schermata, posizionare il mouse sulla scheda Principale finché non appare il menu, quindi selezionare Adatta portlet alla finestra.
    menu della scheda Principale
  • Per ridimensionare un'area, passare con il mouse sulla barra tra i portlet. Quando viene visualizzato il cursore a forma di doppia freccia (cursore doppia freccia), tenere premuto il pulsante sinistro del mouse e trascinare il cursore.

1.2.4.43.2 Gestione visualizzazioni

È possibile riorganizzare i portlet nella pagina Principale dell'interfaccia utente, così da rendere il layout più adeguato all'esecuzione delle attività e all'ambiente di lavoro. È possibile creare un layout e salvarlo come visualizzazione personalizzata. Quindi, è possibile modificare la pagina Principale in modo da utilizzare tutte le visualizzazioni personalizzate salvate oppure tornare alla visualizzazione predefinita.

Una vista personalizzata contiene i portlet aperti, la loro dimensione, la loro posizione nella pagina Principale, l'ordine e le dimensioni delle colonne nelle tabelle nel portlet, i filtri applicati e se viene applicato il filtro preferito. Gli oggetti che sono preferiti non vengono salvati nella vista.

Per impostazione predefinita, tutte le visualizzazioni salvate sono private e quindi, possono essere utilizzate solo da chi le ha create. Tuttavia, è possibile rendere pubblica una visualizzazione. Le visualizzazioni pubbliche possono essere utilizzate da chiunque effettui l'accesso a RICOH ProcessDirector.

Se si passa a un nuovo computer primario, è possibile esportare le visualizzazioni personalizzate dal sistema corrente e importarle nel nuovo sistema. È possibile eliminare le visualizzazioni che non sono più necessarie.
  • Per salvare una visualizzazione personalizzata:
    1. Spostare il mouse sulla scheda Principale finché non compare il menu, quindi fare clic su Salva visualizzazione corrente ().
    2. Nella finestra di dialogo Salva visualizzazione, immettere un nome per identificare la visualizzazione.
    3. Selezionare Pubblica se si desidera condividere la visualizzazione con altri utenti.
    4. Fare clic su OK.
  • Per modificare la visualizzazione:
    1. Spostare il mouse sulla scheda Principale finché non compare il menu, quindi scegliere una visualizzazione dall'elenco Visualizzazioni salvate.
      Se si apportano modifiche al layout e si desidera tornare alla visualizzazione predefinita, fare clic su Applica visualizzazione predefinita.
      Dopo la selezione di una visualizzazione dall'elenco Visualizzazioni salvate, viene visualizzato un punto accanto alla visualizzazione corrente. Se si apportano modifiche alla visualizzazione, il punto diventa un cerchio.
  • Per aggiornare una visualizzazione:
    1. Spostare il mouse sulla scheda Principale finché non compare il menu, quindi scegliere la visualizzazione da aggiornare dall'elenco Visualizzazioni salvate.
    2. Aggiornare il layout della pagina Principale.
    3. Spostare il mouse sulla scheda Principale finché non compare il menu.
      Viene visualizzato un cerchio accanto alla visualizzazione corrente.
    4. Fare clic su Salva visualizzazione corrente (), immettere il nome della visualizzazione salvata, che si desidera aggiornare e specificare se la visualizzazione è Pubblica o Privata.
    5. Fare clic su OK per salvare la visualizzazione aggiornata.
    6. Nella finestra di conferma, fare di nuovo clic su OK.
  • Per eliminare una visualizzazione salvata:
    1. Spostare il mouse sulla scheda Principale finché non compare il menu, quindi passare con il mouse sulla visualizzazione da eliminare nell'elenco Visualizzazioni salvate.
    2. Fare clic sulla X visualizzata a destra del nome della visualizzazione che diventerà rossa. Fare clic sulla X rossa per eliminare la visualizzazione.
  • Per esportare una visualizzazione salvata:
    1. Spostare il mouse sulla scheda Principale finché non compare il menu, quindi selezionare Impostazioni () Esporta visualizzazione corrente.
    2. Immettere un nome per la visualizzazione.
    3. Specificare se la visualizzazione è Pubblica o Privata.
    4. Fare clic su OK.
      Il file viene scaricato. Se il browser è configurato per consentire di scegliere dove salvare i file, è possibile scegliere dove memorizzare il file e assegnargli un altro nome.
  • Per importare una visualizzazione salvata:
    1. Spostare il mouse sulla scheda Principale finché non compare il menu, quindi selezionare Impostazioni () Importa visualizzazione salvata.
    2. Specificare il percorso completo e il nome file della visualizzazione salvata da importare.
    3. Fare clic su OK.
  • Per impostare una vista predefinita per tutti gli utenti di un gruppo:
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    2. Nel pannello di sinistra, fare clic su Sicurezza Gruppi.
    3. Fare clic sul nome del gruppo per il quale si desidera modificare la vista predefinita.
    4. Modificare il valore Visualizzazione pagina principale predefinita nella vista salvata che si desidera che gli utenti del gruppo utilizzino.
    5. Fare clic su OK.
      Nota:
    • È possibile esportare e importare solo una vista salvata alla volta sulla Principale pagina. Utilizzare le funzioni Esporta e Importa nella pagina Amministrazione se è necessario spostare più viste salvate.

1.2.4.43.3 Impostazione di una pagina iniziale

È possibile personalizzare RICOH ProcessDirector per visualizzare una pagina specifica quando si effettua l'accesso.
Per impostare una pagina iniziale:
  1. Fare clic sull'icona dell'utente nell'angolo in alto a destra e selezionare Preferenze.
  2. Selezionare la pagina dall'elenco a discesa della Pagina iniziale.
  3. Fare clic su OK.

1.2.4.43.4 Aggiunta di portlet personalizzati alla pagina Principale

RICOH ProcessDirector fornisce diverse opzioni per creare portlet personalizzati che mostrano le combinazioni di proprietà in una struttura rilevante per le operazioni.
Prima di iniziare, verificare di conoscere il tipo di portlet personalizzato da creare.

Per aggiungere un portlet personalizzato alla pagina principale:

  1. Nella pagina Amministrazione, fare clic su PAGINA PRINCIPALE Portlet personalizzati.
      Nota:
    • Dopo aver creato il primo portlet personalizzato, è possibile crearne altri dalla pagina Principale. Passare il mouse sulla scheda Principale e fare clic su Aggiungi un portlet personalizzato ().
  2. Fare clic su Aggiungi per aggiungere un nuovo tipo di portlet personalizzata.
  3. Sulla scheda Generale, immettere i valori per tutti i campi obbligatori.
  4. Nella scheda Oggetti da mostrare, selezionare il Tipo di oggetto da visualizzare nel portlet personalizzato.
    Per limitare il numero di oggetti inclusi nel portlet, definire una o più condizioni da utilizzare per filtrare gli oggetti visualizzati nel portlet. Ciascuna condizione include una proprietà, un confronto e un valore. Ad esempio, per escludere i lavori in fase di completamento, aggiungere una condizione La fase corrente non è quella di completamento.
    • Per definire una condizione aggiuntiva, fare clic sul segno più () a destra della condizione.
    • Per eliminare una condizione, fare clic sul segno meno () a destra della condizione da eliminare.
      Nota:
    • Quando si seleziona la portlet Numerica, la scheda Oggetti da mostrare è visibile solo quando si include un nuovo indicatore.
  5. Nella scheda Presentazione, selezionare come visualizzare le informazioni nella pagina Principale.
    • Per Matrice, selezionare le proprietà per righe e colonne utilizzare per definire il portlet matrice. Una sola colonna è il conteggio degli oggetti ed è possibile aggiungere altre colonne se hanno valori sommabili, come il numero di pagine. Per includere una riga che visualizza la somma di ogni colonna, selezionare il campo per Mostra riga dei totali.
    • Per Albero, selezionare la gerarchia di proprietà che costituiscono le righe. Una sola colonna è il conteggio degli oggetti ed è possibile aggiungere altre colonne se hanno valori sommabili, come il numero di pagine.
    • Per Numerica, aggiungere un indicatore e selezionare la proprietà che l'indicatore conta. È possibile aggiungere più di un indicatore a una portlet e utilizzare più tipi di oggetti nella stessa portlet.
  6. Nella scheda Visualizza preferenze, selezionare cosa accade se l'utente fa clic su una cella nel portlet.
    • Selezionare Portlet fisso per filtrare la tabella Lavori, sostituendo qualsiasi altro filtro attivo. Questa opzione è disponibile solo sei Lavori è il tipo di oggetto contenuto nel portlet personalizzato. Questa opzione è disponibile solo per gli stili Matrice e Albero.
    • Selezionare Finestra mobile per aprire una finestra mobile che mostra solo gli oggetti conteggiati nella cella selezionata nel portlet personalizzato.

      È possibile salvare i dettagli dell'ultima posizione e le dimensioni delle colonne nella finestra mobile. Oppure, è possibile consentire l'apertura contemporaneamente di più di una finestra mobile dal portlet personalizzato.

  7. Per salvare il portlet personalizzato e aggiungerlo alla pagina Principale, fare clic su OK. Gli altri utenti possono selezionare il nuovo portlet dall'elenco dei portlet nella scheda Principale al successivo clic su di esso.

1.2.4.43.5 Visualizzazione dell'identificazione del sistema

Se si dispone di diversi sistemi con nomi non distintivi, è possibile personalizzarli per semplificare la visualizzazione del sistema su cui si sta lavorando. Il sistema può visualizzare un soprannome nell'area banner dell'interfaccia utente o un colore di sfondo diverso su ogni pagina.
Per visualizzare l'identificazione del sistema:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello sinistro, fare clic su Impostazioni Sistema.
  3. Nella sezione Generale, cercare Identificazione del sistema.
  4. Selezionare Colore di sfondo per applicare un colore dall'elenco Colore allo sfondo della maggior parte delle pagine dell'interfaccia.
  5. Selezionare Etichetta banner per visualizzare l' Identificatore di sistema sul banner dell'applicazione.
  6. Scegliere un soprannome descrittivo per la proprietà Identificatore di sistema, ad esempio, Test o Produzione.
  7. Andare a Colore e selezionare un colore per l'etichetta del banner e il colore di sfondo.
  8. Fare clic su SALVA.

Il soprannome viene visualizzato nell'area di intestazione dell'interfaccia utente:

Intestazione dell'interfaccia utente con nome di sistema alternativo

Il colore di sfondo viene visualizzato nella pagina Impostazioni di Sistema:

Sfondo colorato dell'interfaccia utente

1.2.4.43.6 Modifica dei nomi di fase

È possibile modificare i nomi di fase predefiniti affinché corrispondano meglio alle funzioni eseguite nella fase specifica.
Per modificare i nomi predefiniti delle fasi:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Nel riquadro sinistro, fare clic su Fasi.
  3. Nei campi dei nomi fasi, immettere i nuovi nomi per le fasi.
  4. Fare clic su Salva.

1.2.4.43.7 Modifica del colore di un passaggio

È possibile utilizzare questa funzione per sottolineare alcune operazioni del flusso di lavoro per una serie di motivazioni. Ad esempio, è possibile visualizzare i percorsi condizionali di diversi colori per rendere più semplice la comprensione del flusso di elaborazione. È inoltre possibile effettuare qualsiasi passaggio che richieda l'intervento manuale o inviare il lavoro a un flusso di lavoro diverso, visualizzato in rosso.

Quando si modifica il colore di un passaggio, il valore di proprietà di quel passaggio e i suoi connettori restano invariati. Qualsiasi lavoro sia in fase di elaborazione nell'operazione non è interessato.

Per modificare il colore di un passaggio:

  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera aggiornare.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Nell'Editor flusso di lavoro, fare clic con il pulsante destro del mouse sul passaggio che si desidera modificare e selezionare Proprietà.
  5. Selezionare un colore dall'elenco a discesa Passaggio colore.
  6. Fare clic su OK.
  7. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.4.43.8 Applicazione di filtri alle tabelle

È possibile controllare gli elementi visualizzati in diverse tabelle mediante la definizione di un filtro. Se si applica un filtro, vengono visualizzati solo gli oggetti che rispondono alle caratteristiche dei criteri specificati.
Per applicare un filtro alla tabella:
  1. Se la sezione Filtro avanzato è nascosta, fare clic sul pulsante con l'ingranaggio , quindi fare clic su Mostra filtro avanzato.
    Viene visualizzata l'area Filtro avanzato. Questo esempio mostra il Filtro avanzato nella tabella Lavori.Tabella Lavori con area Filtro avanzato aperta; filtro non impostato
  2. Impostare le condizioni per il filtro utilizzando il campo Proprietà, il campo Confronto e il campo Valore.
      Nota:
    • Per trovare gli oggetti che hanno un valore nullo (nessun valore o Non impostato) per la proprietà specificata, selezionare il valore Confronto non ha alcun valore (notset). Gli oggetti che hanno un valore nullo non sono disponibili quando si utilizza un altro valore Confronto, ad esempio non è (!=) o non è uguale a (unlike). L'esempio alla fine di questa procedura rileva oggetti che presentano valori e oggetti con valore nullo.
  3. Opzionale: Per aggiungere più condizioni, fare clic su + a destra di qualsiasi condizione e impostare i valori per i campi Proprietà, Confronto e Valore.
  4. Selezionare il modo in cui le condizioni per il filtro vengono combinate nell'elenco.
      Nota:
    • Se si sceglie Personalizzato, immettere la formula di combinazione della condizione nel campo di testo. Fare riferimento alla Guida campo per ulteriori informazioni.
  5. Fare clic su Applica filtro.
    Il filtro è impostato. Il contenuto della tabella rispecchia il filtro impostato.

    Tabella Lavori con area Filtro aperta; filtro impostato

  6. Opzionale: Per ridurre l'area Filtro avanzato, fare clic sulla freccia a sinistra del titolo Filtro avanzato.
    Tabella Lavori con area Filtro aperta; filtro impostato
  7. Opzionale: Per chiudere l'area Filtro avanzato, fare clic sul pulsante con l'ingranaggio , quindi fare clic su Mostra filtro avanzato.
    Se è stato impostato un filtro, l'area Filtro avanzato si chiude e il filtro resta impostato.

    Tabella Lavori con area Filtro aperta; filtro impostato

  8. Per rimuovere una condizione dal filtro, fare clic sul pulsante Rimuovi filtro nella casella grigia che contiene la condizione.
  9. Per disattivare tutti i filtri, spostare Filtro avanzato sulla posizione Disattivato.
    Filtro avanzato in posizione Disattivato.

Esempio

Per visualizzare tutti i lavori che non hanno una Priorità del lavoro di 1, specificare queste condizioni:

  • La priorità del lavoro non è (!=) 1
  • Nessun valore presente per la priorità del lavoro (notset)

Applicare le condizioni quando una di queste è vera.

1.2.4.43.9 Modifica delle colonne di tabella

È possibile personalizzare le colonne di qualsiasi tabella di oggetti. È possibile modificare la larghezza delle colonne di tabella, aggiungere o rimuovere e riordinare le colonne.

Per modificare la larghezza delle colonne di tabella, fare clic sul separatore tra le due intestazioni di colonna e trascinarlo in una nuova posizione.

Per modificare l'ordine delle colonne, fare clic sull'intestazione di colonna, trascinarla in una nuova posizione e rilasciare il pulsante del mouse.

Per apportare altre modifiche alle colonne di tabella:

  1. Aprire l'area Gestisci colonne:
    1. In alto a destra di qualsiasi portlet, fare clic su Impostazioni (immagine dell'icona Impostazioni) e selezionare Gestisci colonne.
    Area Gestici colonne della tabella Lavori
    Area Gestici colonne della tabella Lavori
  2. Per aggiungere colonne alla tabella, selezionare la casella di controllo accanto al nome della proprietà.
  3. Per rimuovere colonne dalla tabella, deselezionare la casella di controllo accanto al nome della proprietà.
  4. Per cambiare l'ordine delle colonne della tabella, selezionare il nome di una proprietà e trascinarlo in una nuova posizione. Per riordinare il nome di una proprietà selezionato utilizzando la tastiera, usare i comandi alla destra del nome per spostarlo in una nuova posizione.
    Riga evidenziata nella tabella Lavori
    • Per spostare il nome di una proprietà in alto di una riga, fare clic su .
    • Per spostare il nome di una proprietà in cima all'elenco, fare clic su .
    • Per spostare il nome di una proprietà in basso di una riga, fare clic su .
    • Per spostare il nome di una proprietà in fondo all'elenco, fare clic su .
  5. Per salvare le modifiche, fare clic su OK.

Per rimuovere tutte le modifiche apportate alle colonne di tabella, selezionare Impostazioni (immagine dell'icona Impostazioni) Gestisci colonne, quindi fare clic su Ripristina valori predefiniti e su OK.

1.2.4.43.10 Attivazione e disattivazione dell'indicatore di progresso

Le stampanti AFP, PCLOut, PDF Ricoh e Ricoh TotalFlow possono visualizzare un indicatore di avanzamento di stampa che mostra la percentuale di pagine stampate. È possibile attivare o disattivare gli indicatori di avanzamento di stampa per tutte le stampanti AFP, PCLOut, PDF Ricoh e Ricoh TotalFlow nel portlet Stampanti.
Per attivare o disattivare l'indicatore di progresso:
  1. Fare clic sulla scheda Principale.
  2. Verificare che la colonna % stampata sia visualizzata nel portlet Stampanti.
    1. In alto a destra del portlet Stampanti, fare clic sul pulsante Impostazioni (), quindi fare clic su Gestisci colonne.
    2. Selezionare la casella di controllo accanto alla proprietà % stampata.
    3. Fare clic su OK.
  3. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  4. Nel pannello sinistro, fare clic su Impostazioni Sistema.
  5. Modificare la proprietà Indicatore di stato stampa:
    L'indicatore di progresso viene visualizzato per le stampanti AFP, PCLOut, Ricoh PDF e Ricoh TotalFlow.
    No
    L'indicatore di progresso non viene visualizzato per le stampanti AFP, PCLOut, PDF Ricoh e Ricoh TotalFlow.
  6. Fare clic su SALVA.

1.2.4.44 Mostra totali per lavori selezionati

È possibile mostrare i totali di molte proprietà del lavoro numeriche per i lavori selezionati nel sistema RICOH ProcessDirector utilizzando la funzione Mostra piè di pagina totali nella tabella Lavori. Per impostazione predefinita, sono visualizzati Pagine totali e Fogli totali. È possibile modificare le proprietà da visualizzare nel piè di pagina. Le proprietà scelte devono essere incluse come colonne nella tabella Lavori.
Per aggiungere il piè di pagina dei totali nella tabella Lavori:
  1. Nella tabella Lavori, selezionare il lavoro o i lavori per cui visualizzare i totali.
  2. Nell'angolo destro della tabella Lavori, fare clic sull'icona Impostazioni (), quindi fare clic su Mostra piè di pagina totali.
    Piè di pagina totali si apre al fondo della tabella Lavori.
      Nota:
    • Se si seleziona Mostra piè di pagina totali senza selezionare un lavoro, il piè di pagina non sarà visualizzato.
    • Se si selezionano uno o più lavori secondari con il relativo lavoro principale, i totali non vengono regolati per gli inserimenti duplicati. Selezionare solo il lavoro principale o quelli secondari per ottenere i totali corretti.
  3. Per modificare le proprietà del lavoro visualizzate nel piè di pagina, fare clic con il tasto destro nell'area del piè di pagina e selezionare Scegli proprietà piè di pagina.
  4. Per aggiungere proprietà al piè di pagina, selezionare la casella di controllo accanto al nome della proprietà.
  5. Per rimuovere proprietà dalla tabella, deselezionare la casella di controllo accanto al nome della proprietà.
  6. Per cambiare l'ordine delle proprietà, selezionare il nome di una proprietà e trascinarlo in una nuova posizione. Per riordinare il nome di una proprietà selezionato utilizzando la tastiera, usare i comandi alla destra del nome per spostarlo in una nuova posizione.
  7. Per salvare le modifiche, fare clic su OK.
  8. Per nascondere il piè di pagina totali, fare clic con il tasto destro nell'area del piè di pagina e selezionare Nascondi più di pagina totali.

1.2.4.45 Modifica delle informazioni di lavoro visualizzate sul portlet Stampanti e sulla console della stampante

Per impostazione predefinita, il portlet Stampanti nell'interfaccia utente mostra il numero del lavoro che è in fase di stampa. RICOH ProcessDirector permette di mostrare il nome del lavoro invece che il numero del lavoro.

RICOH ProcessDirector permette anche di mostrare il nome del lavoro o il numero del lavoro:

  • Sulla console per una stampante AFP o Kodak.
  • Nel log di completamento del lavoro per stampanti AFP e PCLOut

    Nota:
  • Per le stampanti PDF Ricoh e PDF personalizzate, RICOH ProcessDirector inserisce il valore della proprietà Identificatore del lavoro da usare nel file JDF. Le impostazioni per il dispositivo di stampa in RICOH ProcessDirector e sull'unità di controllo della stampante determinano come viene visualizzato il lavoro sulla console della stampante.
  • La console della stampante per stampante Xerox mostra il numero di un lavoro anche quando la proprietà Identificatore del lavoro da usare è impostata su Nome lavoro.
  • Le stampanti Passthrough utilizzano un comando per specificare le informazioni inviate alla stampante. I comandi più comuni determinano la visualizzazione sulla console della stampante del numero di un lavoro anche quando la proprietà Identificatore del lavoro da usare è impostata su Nome lavoro. Per visualizzare il nome del lavoro sulla console della stampante, anteporre un comando che copi il file di stampa ad un file con il nome del lavoro. Utilizzare un simbolo per il nome del lavoro nel comando che invia il file alla stampante. Vedere gli esempi al termine di questa procedura.
  • La funzione Supporto AFP aggiunge dispositivi di stampa AFP e PCLOut a RICOH ProcessDirector. La funzione Supporto cut-sheet per Kodak aggiunge dispositivi di stampa Kodak. La funzione Supporto cut-sheet per Xerox aggiunge dispositivi di stampa Xerox.

Per modificare le informazioni di lavoro visualizzate nel portlet Stampanti e nel log di completamento del lavoro:

  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello sinistro, fare clic su Impostazioni Sistema.
  3. Sulla pagina Impostazione di sistema, modificare il valore della proprietà Identificatore del lavoro da usare:
    • Nome lavoro

      Consente di visualizzare il nome lavoro per i lavori di stampa.

    • Numero lavoro

      Consente di visualizzare il numero del lavoro per i lavori di stampa.

    Per visualizzare il nome e il numero di un lavoro nel portlet Stampanti, spostare il puntatore del mouse sul nome o sul numero del lavoro.

Esempio di comandi della stampante Passthrough che visualizzano il numero o il nome del lavoro sulla console della stampante

È possibile utilizzare questo comando per inviare ad una stampante Passthrough un file PDF con il numero del lavoro:

cp ${getCurrentFile(pdf)} /aiw/aiw1/spool/default/${Job.ID}.pdf && lpr -P printerName -S printer_IP_address /aiw/aiw1/spool/default/${Job.ID}.pdf

Nell'esempio, il file di stampa viene copiato nella directory di spool e rinominato con il numero del lavoro. In alternativa, è possibile copiare il file nella tmp.

Questo comando invia alla stampante un file PDF con il nome del file:

cp ${getCurrentFile(pdf)} /aiw/aiw1/spool/default/${Job.Name} && lpr -P printerName -S printer_IP_address /aiw/aiw1/spool/default/${Job.Name}

Nell'esempio, il file di stampa viene copiato nella directory di spool e rinominato con il nome del lavoro. In alternativa, è possibile copiare il file nella tmp.

1.2.5 Gestione oggetti di sistema

Il sistema RICOH ProcessDirector comprende una vasta gamma di oggetti che potrebbero essere necessari, inclusi server, notifiche, supporti e dispositivi come i dispositivi di input e le stampanti. Le funzioni potrebbero aggiungere altri tipi di oggetti.

1.2.5.1 Visualizzazione delle proprietà di oggetto

Le proprietà di un oggetto sono le caratteristiche definite da un utente o le informazioni di stato fornite da RICOH ProcessDirector. Gli oggetti includono server, notifiche, supporti e dispositivi, come dispositivi di input e stampanti. Anche le funzioni potrebbero aggiungere altri tipi di oggetti.
Per visualizzare le proprietà di un oggetto:
  1. Aprire il notebook delle proprietà di un oggetto:
    • Dalla pagina Principale:
      1. Individuare l'oggetto nel relativo portale.
      2. Fare clic sul nome dell'oggetto.
    • Dalla pagina Amministrazione:
      1. Nel riquadro a sinistra, fare clic sul tipo di oggetto.
      2. Nella tabella, fare clic sul nome dell'oggetto.
  2. Nel notebook delle proprietà, fare clic sulle schede per vedere diverse proprietà, oppure fare clic su Mostra tutte le schede per visualizzare tutte le proprietà su una pagina singola.
  3. Per visualizzare le informazioni su una qualsiasi proprietà, fare clic sull’icona punto interrogativo icona accanto al nome della proprietà.

1.2.5.2 Aggiornamento delle proprietà di un oggetto

È possibile aggiornare le proprietà che definiscono le caratteristiche di un oggetto. Gli oggetti includono server, notifiche, supporti e dispositivi, come dispositivi di input e stampanti. Le funzioni potrebbero aggiungere altri tipi di oggetti.

Prima di aggiornare le proprietà di alcuni oggetti, verificare che l'oggetto sia disabilitato.

Prima di aggiornare le proprietà di un flusso di lavoro, tenere presente che:

  • Nel flusso di lavoro, è possibile modificare le proprietà predefinite di un lavoro quando i lavori sono ancora presenti nel sistema. Tuttavia, questi valori non vengono modificati nei lavori esistenti che utilizzano tale flusso di lavoro. Per applicare i nuovi valori, rielaborare nuovamente il lavoro partendo da un'operazione che preceda tutte le operazioni che utilizzano le proprietà aggiornate.
  • Se si aggiungono o rimuovono operazioni o connettori in un flusso di lavoro sul quale sono presenti dei lavori, tutti i lavori nel sistema che il flusso di lavoro stava elaborando possono essere riavviati solo all'inizio del flusso di lavoro.
  • Se si aggiungono operazioni in un flusso di lavoro sul quale sono presenti dei lavori, i valori impostati per le proprietà aggiunte al lavoro tramite queste operazioni vengono applicati ai lavori attivi nel flusso di lavoro. I valori modificati in una proprietà già impostata nel flusso di lavoro vengono aggiornati quando si seleziona l'azione Elabora nuovamente.
  • Se si eliminano operazioni in un flusso di lavoro sul quale sono presenti dei lavori, i valori delle proprietà impostati nelle operazioni eliminate restano attivi sul lavoro e vengono comunque utilizzati dai connettori mentre il lavoro procede nel flusso di lavoro.
  • Se si aggiungono o rimuovono connettori in un flusso di lavoro sul quale sono presenti dei lavori, tutte le modifiche apportate ai connettori vengono applicate ai lavori mentre procedono nel flusso di lavoro.

  • Per aggiornare le proprietà di un oggetto:
    1. Aprire il notebook delle proprietà di un oggetto:
      • Dalla pagina Principale:
        1. Individuare l'oggetto nel relativo portale.
        2. Fare clic sul nome dell'oggetto.
      • Dalla pagina Amministrazione:
        1. Nel riquadro a sinistra, fare clic sul tipo di oggetto.
        2. Nella tabella, fare clic sul nome dell'oggetto.

        Nota:
      • Per aggiornare le proprietà per più lavori, trovare i lavori nel portlet Lavori,selezionare i lavori che si desidera aggiornare e fare clic su Aggiorna multipli.

    2. Selezionare o immettere nuovi valori per le proprietà in base alle necessità.
    3. Per visualizzare le informazioni su una qualsiasi proprietà, fare clic sull’icona punto interrogativo icona accanto al nome della proprietà.
    4. Fare clic su OK.
  • Per visualizzare e modificare le proprietà di più lavori:
    1. Nella tabella Lavori, selezionare i lavori che si desidera utilizzare e selezionare Aggiorna multipli.
    2. Selezionare una proprietà da modificare dall'elenco. Selezionare o immettere nuovi valori per la proprietà.
    3. Per aggiungere una proprietà aggiuntiva, fare clic sul segno più a destra dell'ultima voce.
    4. Per eliminare una proprietà, fare clic sul segno meno () a destra della voce da eliminare.
    5. Fare clic su OK.
  • Per impostare i valori predefiniti per le proprietà del lavoro in un flusso di lavoro senza modifiche:
    1. Aprire un flusso di lavoro.
    2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'editor del flusso di lavoro e selezionare Gestire i valori predefiniti del lavoro.
    3. Trovare la proprietà che si desidera modificare e specificare il nuovo valore.
    4. Se la proprietà non è presente nell'elenco, utilizzare il campo Aggiungi una proprietà per selezionare la proprietà e il suo valore.
    5. Se si desidera rimuovere il valore da una proprietà dell'elenco, passare con il mouse sulla proprietà dell'elenco e selezionare la X che appare a destra del campo del valore.
    6. Dopo aver completato le modifiche, fare clic su OK.
Nota:
  • Affinché alcuni aggiornamenti per le stampanti diventino effettivi, RICOH ProcessDirector disabilita e arresta la stampante, quindi la riavvia e la abilita automaticamente.
  • Affinché alcuni aggiornamenti per le periferiche di input diventino effettivi, occorre disconnettere la periferica di input e riconnetterla.

1.2.5.3 Eliminazione di oggetti

È possibile eliminare un oggetto se non è più necessario. Gli oggetti includono server, notifiche, supporti e dispositivi, come dispositivi di input e stampanti. Anche le funzioni potrebbero aggiungere altri tipi di oggetti.

Prima di eliminare un oggetto:

  • Accertarsi che l'oggetto non sia specificato nelle proprietà di alcun lavoro o flusso di lavoro.

    Ad esempio, per eliminare una stampante, accertarsi che la stampante non sia impostata per la proprietà Stampante richiesta in nessuno dei lavori nel sistema.

  • Se si elimina una stampante, accertarsi che non vi siano lavori attualmente assegnati a tale stampante. Il nome o il numero del lavoro corrente si trova sotto all'icona della stampante nel portlet Stampanti.
  • Se si elimina un supporto, accertarsi che tale supporto non sia attualmente pronto in nessun cassetto di alimentazione della stampante.
Per eliminare un oggetto:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic sul tipo di oggetto.
  3. Se necessario, fare clic con il pulsante destro del mouse sull'oggetto e selezionare Disabilita o Disabilita e disconnetti.
  4. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'oggetto e selezionare Elimina.
  5. Nella finestra di conferma, fare clic su se si è sicuri di eliminare gli oggetti corretti.
    Nota:
  • Non è possibile eliminare alcuni oggetti forniti da RICOH ProcessDirector.
  • L'eliminazione di una periferica di input elimina anche tutti i file di input associati.

1.2.5.4 Esportazione di oggetti

Per riutilizzare gli oggetti su un altro sistema RICOH ProcessDirector, è possibile esportarli per l'uso sull'altro sistema. Gli oggetti vengono quindi importati sull'altro sistema. Esempi di oggetti sono le periferiche di input e le stampanti.

Se si sta utilizzando la funzione Sostituzione dei moduli prestampati, seguire le istruzioni nel sistema della guida per l'esportazione di oggetti supporto con moduli elettronici.

Per esportare gli oggetti:

  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Disabilitare tutti i blocchi pop-up nel browser poiché il file di esportazione viene visualizzato in una finestra a comparsa.

    Se un blocco pop-up è in esecuzione, non è possibile salvare il file di esportazione.

  3. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Utilità Esporta oggetti.
      Nota:
    • Per esportare tutti gli oggetti nel sistema, fare clic sul menu Impostazioni (immagine del menu ingranaggio) e selezionare Esporta tutti gli oggetti di sistema.
    • Per esportare oggetti specifici nel sistema, passare alla fase successiva.
  4. Selezionare il tipo di oggetto da esportare dall'elenco Aggiungi oggetti per tipo.
  5. Selezionare gli oggetti da esportare e fare clic su Aggiungi a elenco esportazioni.
  6. Opzionale: Nella tabella Oggetti da esportare, selezionare gli oggetti a cui aggiungere riferimenti e fare clic su Aggiungi riferimenti.
      Importante:
    • Le risorse dei passaggi referenziate da altri oggetti non vengono aggiunte all'elenco di esportazione dall'azione Aggiungi riferimenti.
  7. Ripetere le operazioni per gli altri oggetti da esportare.
  8. Opzionale: Per rimuovere uno o più oggetti dalla tabella Oggetti da esportare, selezionare gli oggetti che si desidera rimuovere e fare clic su Rimuovi dall'elenco.
  9. Nella tabella Oggetti da esportare, selezionare gli oggetti da esportare e fare clic su Esporta.
    Nota:
  • Quando si esportano le proprietà dei documenti personalizzati e si importano nella versione 3.10 o successiva, copiare il file C:\aiw\aiw1\config\docCustomDefinitions.xml nel nuovo sistema RICOH ProcessDirector.
  • Quando si esportano gli oggetti, includere nel file di esportazione tutti gli oggetti a cui si fa riferimento nei flussi di lavoro. Ad esempio, i flussi di lavoro possono includere un modello di operazione PrintJobs che specifica il nome di una stampante richiesta per il lavoro nella proprietà Stampante richiesta. Se l'oggetto stampante non è incluso nel file di esportazione, l'importazione sul nuovo RICOH ProcessDirector non riesce.
  • È possibile esportare solo Password, Sessione e Credenziali statiche. Le credenziali Cloud RICOH e Chiave privata devono essere generate sui computer in cui vengono utilizzate, quindi non possono essere esportate.
  • Quando si esportano gli oggetti che fanno riferimento a oggetti credenziali, gli oggetti credenziali sono inclusi nel file di esportazione.
  • Se si è creato un portlet personalizzato su un sistema RICOH ProcessDirector precedente alla versione 3.10.1, non è possibile importarlo in un sistema con RICOH ProcessDirector versione 3.10.1 o successiva. Creare nuovamente il portlet personalizzato.
  • Quando si esportano risorse passaggio, i file a cui si riferiscono non sono inclusi nel pacchetto di esportazione. Copiare manualmente i file a cui si fa riferimento nelle risorse del passaggio dal sistema di esportazione al sistema di importazione. È necessario copiare i file nel sistema di importazione prima di importare gli oggetti risorsa operazione.
    • Per esportare tutte le risorse operazione, copiare il contenuto di /aiw/aiw/aiw1/StepResourcesC dal sistema di esportazione nella stessa directory sul sistema di importazione.
    • Per esportare risorse operazione specifiche, aprire il file XML esportato. Trovare la voce per ogni risorsa passaggio esportata e individuare la proprietà StepResource.File. In quel valore, trovare il nome del file RSC associato a quella risorsa passaggio. Per esempio, in questo valore:
      • <property name="StepResource.File" value="{"fileName" : "/aiw/aiw1/StepResources/ 1992052c6ef44a229b8b43d77232bf53.rsc","displayName" : "Ricoh_Export-2019-08-26_13-30-04.xml"}"/>

      Il nome del file è: 1992052c6ef44a229b8b43d77232bf53.rsc

      Trovare il file sul sistema di esportazione e copiarlo nella stessa directory del sistema di importazione.

1.2.5.4.1 Esportazione di supporti con moduli elettronici

Per riutilizzare gli oggetti supporto con moduli elettronici su un altro sistema RICOH ProcessDirector, è possibile esportarli copiando il file media.zip su un altro sistema. La funzione Esporta oggetti esporta gli oggetti supporto ma non i moduli elettronici definiti per gli oggetti supporto.
RICOH ProcessDirector crea un file media.zip ogni volta che si definisce, modifica, rinomina o elimina un oggetto supporto.
Per esportare supporti con moduli elettronici:
  1. Accedere al computer primario.
  2. Andare alla seguente directory:

    • /aiw/aiw1/share in Linux
    • C:\aiw\aiw1\share in Windows

  3. Copiare il file media.zip sul sistema sul quale si sta esportando il supporto.
  4. Accedere al computer principale RICOH ProcessDirector su tale sistema e collocare il file media.zip in questa directory:
    • /aiw/aiw1 in Linux
    • C:\aiw\aiw1 in Windows
  5. Estrarre gli oggetti supporto dal file media.zip.
    Estrazione degli oggetti supporto:
    • Colloca un file media.xml nella stessa directory del file media.zip.
    • Aggiunge tutti i moduli elettronici definiti per i supporti a questa directory:
      • /aiw/aiw1/constantforms in Linux
      • C:\aiw\aiw1\constantforms in Windows

    Se la directory constantforms ha un'altra versione di un modulo elettronico, il processo di estrazione del file chiede se si desidera sostituire il modulo. Ad esempio, la directory constantforms potrebbe contenere copie dei moduli di esempio installati con la funzione Sostituzione dei moduli prestampati.

    • Per estrarre solo i moduli presenti nel sistema in cui si desidera importare gli oggetti supporto, scegliere l'opzione per non sostituire nessuno dei file.
    • Per sostituire tutti i moduli nel sistema con la versione dei moduli nel file media.zip, scegliere l'opzione per sostituire tutti i file.

  6. Verificare che l'utente del sistema RICOH ProcessDirector e i gruppo ( aiw1 e aiwgrp1 sono i valori predefiniti) dispongano dell'autorizzazione per leggere e modificare questi file e directory:
    • La directory constantforms
    • Tutti i moduli elettronici nella directory constantforms
  7. Importazione degli oggetti supporto:
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione nell'interfaccia utente del sistema in cui si desidera importare gli oggetti supporto.
    2. Nel riquadro sinistro, fare clic su Utilità Importa oggetti.
    3. Fare clic su File da importare.
    4. Andare alla seguente directory:
      • /aiw/aiw1 in Linux
      • C:\aiw\aiw1 in Windows
    5. Selezionare il file media.xml.
    6. Selezionare gli oggetti supporto che si desidera importare.
    7. Per verificare di non aggiornare oggetti supporto esistenti, fare clic su Deseleziona oggetti esistenti.
    8. Fare clic su Importa.
    Per ulteriori informazioni sull'importazione di oggetti, consultare l'attività correlata per la copia di oggetti da un altro sistema.

1.2.5.5 Visualizzazione dei log degli oggetti

È possibile consultare il log di un oggetto per visualizzare i messaggi relativi alle operazioni eseguite sull'oggetto, come le modifiche di proprietà o di stato. Gli oggetti includono server, notifiche, supporti e dispositivi, come dispositivi di input e stampanti. Anche le funzioni potrebbero aggiungere altri tipi di oggetti.
I log degli oggetti contengono messaggi emessi negli ultimi 3 giorni. Dopo 3 giorni, le informazioni contenute nei log vengono spostate in file di controllo nella directory /aiw/aiw1/audit/object type. Tuttavia, i log dei lavori rimangono nel sistema fino a quando il relativo lavoro non viene rimosso dal sistema. Quando il lavoro viene eliminato, le informazioni contenute nel log vengono spostate nei file di controllo.

I file di controllo rimangono sul sistema per 28 giorni e poi vengono automaticamente eliminati. Non esiste alcun limite di dimensione per i log.

Le voci di registro vengono ordinate in base alla colonna Ora, dalla più recente alla meno recente.

La data e l'ora in un log esportato vengono visualizzate con l'ora di Greenwich (GMT) seguita dal segno più (+) o meno (−) e dal numero di ore avanti (+) o indietro (−) rispetto all'ora GMT. Tuttavia, la data e l'ora in un log di oggetto visualizzato in RICOH ProcessDirector vengono visualizzate con il fuso orario del browser in uso.

Per visualizzare il log di un oggetto:

  1. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
    • Dalla pagina Principale:
      1. Individuare l'oggetto nel relativo portale o tabella.
      2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'oggetto e selezionare Visualizza log.
    • Dalla pagina Amministrazione:
      1. Nel riquadro a sinistra, fare clic sul tipo di oggetto.
      2. Nella tabella, fare clic con il pulsante destro del mouse sull'oggetto e selezionare Visualizza log.
  2. Vengono visualizzati i messaggi emessi. Tutti gli orari del messaggio vengono visualizzate nella zona relativa all'orario del browser che si sta utilizzando. Se il testo di un messaggio viene troncato, fare clic sulla voce messaggio. Viene visualizzato il testo completo del messaggio nella finestra in basso.
  3. Per ordinare i messaggi per tipo di messaggio o in un'altra colonna, fare clic sull'intestazione della colonna stessa.
    Fare clic una volta per ottenere l'ordine crescente, fare clic due volte per l'ordine decrescente.
  4. Per cambiare il contenuto visualizzato nel log, modificare il valore delle proprietà Tipo e Intervallo:
    Tipo
    Per impostazione predefinita, vengono visualizzati messaggi di tutti i tipi. Per visualizzare solo alcuni tipi di messaggi, scegliere un valore dall'elenco.
    Intervallo
    Selezionare Tutto per visualizzare tutti i messaggi nel log, filtrati tramite l'impostazione Tipo. Selezionare Personalizza per limitare il numero dei messaggi ad un certo numero di giorni o di ore. Specificare il numero desiderato di giorni e di ore nella proprietà Emessi entro.

1.2.5.6 Attivazione degli oggetti

L'abilitazione di un oggetto ne consente l'utilizzo con RICOH ProcessDirector. Gli oggetti includono server, notifiche, supporti e dispositivi, come dispositivi di input e stampanti. Anche le funzioni potrebbero aggiungere altri tipi di oggetti.
Una periferica di input può ricevere file di input se è connessa o disabilitata, ma deve essere abilitata per creare lavori di RICOH ProcessDirector ed inviarli per l'ulteriore elaborazione.
Per abilitare un oggetto, effettuare una delle operazioni seguenti:
  • Dalla pagina Principale:
    1. Individuare l'oggetto nel relativo portale.
    2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'oggetto e selezionare Abilita.
  • Dalla pagina Amministrazione:
    1. Nel riquadro a sinistra, fare clic sul tipo di oggetto.
    2. Nella tabella, fare clic con il pulsante destro del mouse sull'oggetto e selezionare Abilita.
    Nota:
  • Quando RICOH ProcessDirector abilita un dispositivo di input o una stampante, il simbolo accanto ad esso viene sostituito dal simbolo di attivazione, ovvero da una freccia verde intera.
  • In seguito allo spegnimento e al riavvio di un sistema, tutte le stampanti vengono disabilitate. Se si desidera che tutte le stampanti abilitate prima dello spegnimento vengano abilitate dopo il riavvio del sistema, è possibile modificare il valore della proprietà Ricorda stato abilitato delle stampanti su nella pagina Sistema della scheda Amministrazione.
  • I server secondari abilitano qualsiasi periferica di input e stampante gestita dai server.

1.2.5.7 Disattivazione degli oggetti

Se si disabilita un oggetto, questo non sarà più disponibile per RICOH ProcessDirector. Gli oggetti includono server, notifiche, supporti e dispositivi, come dispositivi di input e stampanti. Anche le funzioni potrebbero aggiungere altri tipi di oggetti.
Una periferica di input disabilitata può comunque essere connessa ed è in grado di ricevere file di input.

I lavori che sono già stati pianificati sulla stampante disabilitata vengono portati a termine a meno che non vengono pianificati su un'altra stampante.

    Nota:
  • Lo spegnimento della stampante disabilita la stampante e ne provoca il rilascio da RICOH ProcessDirector, al contrario della semplice disattivazione. Altri programmi possono inviare lavori ad una stampante in fase di chiusura, ma non ad una stampante disabilitata che è stata arrestata.

Per disabilitare un oggetto:

  1. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
    • Dalla pagina Principale:
      1. Individuare l'oggetto nel relativo portale.
      2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'oggetto e selezionare Disabilita.
    • Dalla pagina Amministrazione:
      1. Nel riquadro a sinistra, fare clic sul tipo di oggetto.
      2. Nella tabella, fare clic con il pulsante destro del mouse sull'oggetto e selezionare Disabilita.
  2. Se viene visualizzato un messaggio di conferma, fare clic su .
    Nota:
  • Una volta che RICOH ProcessDirector disattiva un dispositivo di input o una stampante, il simbolo accanto viene sostituito da un'icona con una freccia arancione spezzata indicante lo stato di disattivazione.
  • In seguito allo spegnimento e al riavvio di un sistema, tutte le stampanti vengono disabilitate. Se si desidera che tutte le stampanti abilitate prima dello spegnimento vengano abilitate dopo il riavvio del sistema, è possibile modificare il valore della proprietà Ricorda stato abilitato delle stampanti su nella pagina Amministrazione Impostazioni Sistema.
  • Quando si disabilita un server secondario:
    • Un server è ancora collegato al server primario RICOH ProcessDirector con il quale è ancora in comunicazione. È ancora possibile gestire il server tramite l'interfaccia Web. Ad esempio, è possibile modificare le proprietà e quindi abilitare nuovamente il server quando si è pronti.
    • Un server non diventa immediatamente inattivo dopo la disattivazione; completa invece il lavoro in corso di elaborazione e ne invia i risultati a RICOH ProcessDirector.
    • RICOH ProcessDirector disabilita le stampanti associate al server secondario. Tutti i lavori del sistema già assegnati a stampanti su tali server verranno comunque stampati, a meno che non vengano spostati su una stampante diversa. RICOH ProcessDirector non pianifica altri lavori su tali stampanti.
    • RICOH ProcessDirector modifica lo stato di connessione dei dispositivi di input associati a un server secondario disabilitato in Impossibile eseguire la connessione. RICOH ProcessDirector connette automaticamente il dispositivo di input alla riattivazione del server secondario.

1.2.5.8 Compilazione di un elenco di oggetti e delle relative proprietà

È possibile compilare un elenco di oggetti e delle proprietà che definiscono le relative caratteristiche. Per compilare l'elenco, esportare le voci nella tabella oggetti in un CSV (valori separati da virgola).

Questa azione supporta tutti i tipi di oggetti per il prodotto di base, le relative funzioni e le funzioni estese. Esempi del prodotto di base includono i dispositivi di input, le stampanti, i lavori, i supporti, le posizioni, gli utenti e i gruppi. Esempi di funzioni includono lettori di codici a barre e controller dell'insertore.

L'elenco contiene voci solo per gli oggetti che corrispondono a tutti i filtri impostati. Ad esempio, digitare New York nel campo del filtro icona a imbuto della tabella Posizioni. L'elenco contiene solo le voci per le posizioni con New York nel valore di una o più proprietà incluse come colonne nella tabella.

L'elenco contiene tutte le proprietà mostrate nella tabella degli oggetti. È possibile aggiungere o eliminare proprietà dalla tabella. Per ulteriori informazioni sulla modifica delle colonne della tabella, consultare il sistema della guida.

Per compilare un elenco di oggetti e delle relative proprietà:
  1. Visualizzare la tabella degli oggetti:
    • Fare clic sulla scheda Principale.

      Ciascun portlet per un oggetto contiene una tabella degli oggetti.

    • Fare clic sulla scheda Amministrazione .

      Selezionare il tipo di oggetto.

  2. Assicurarsi che la tabella includa gli oggetti e le proprietà che si desidera compilare.

    RICOH ProcessDirector compila l'elenco utilizzando solo gli oggetti e le proprietà visualizzati nella tabella. Per aggiungere o rimuovere oggetti, regolare i filtri impostati. Per aggiungere o rimuovere proprietà, modificare le colonne della tabella.

  3. Fare clic sull'icona con l'ingranaggio nell'angolo in alto a destra della tabella e selezionare Esporta tabella in CSV.
  4. Fare clic su OK.

    RICOH ProcessDirector esporta gli oggetti nella tabella come voci in un file CSV. Le voci sono ordinate per nome oggetto.

1.2.5.9 RICOH ProcessDirector server

Un sistema RICOH ProcessDirector è composto dal server primario e, se necessario, da uno o più server applicazioni e secondari.

È possibile creare server secondari su sistemi Linux; è possibile installare server applicazioni su sistemi Windows. Potrebbe essere necessario eseguire delle attività sul server primario, su un server secondario o su un server applicazioni, come l'avvio, l'arresto, l'abilitazione e la disabilitazione. In alcuni casi, le procedure per i server applicazioni e secondari differiscono tra i sistemi operativi.

1.2.5.9.1 Avvio e arresto dei server

Il prodotto base RICOH ProcessDirector e i server secondari possono essere configurate per l'avvio e l'arresto quando il sistema su cui sono installate si avvia o si arresta. I server applicazioni devono sempre essere avviati manualmente; si arrestano quando si arresta il sistema su cui sono installati, ma possono anche essere installati manualmente.

Potrebbe essere necessario avviare o arrestare il prodotto base, i server secondari o i server applicazioni senza arrestare o riavviare il sistema. È necessario avviare e arrestare separatamente il prodotto base e ciascun server secondario remoto.

1.2.5.9.1.1 Avvio del prodotto base e dei server secondari

Il prodotto base RICOH ProcessDirector e i server secondari si avviano automaticamente all'avvio dei sistemi su cui sono installati. Tuttavia, potrebbe essere necessario avviare il prodotto base o il server secondario senza riavviare l'intero sistema operativo.

In seguito allo spegnimento e al riavvio di un sistema, tutte le stampanti vengono disabilitate. Se si desidera che tutte le stampanti abilitate prima dello spegnimento vengano abilitate dopo il riavvio del sistema, è possibile modificare la proprietà di sistema Ricorda stato abilitato delle stampanti su .

Per avviare il prodotto base o i server secondari remoti:

  1. Accedere al sistema come utente del sistema RICOH ProcessDirector ( aiw1 è l'impostazione predefinita).
  2. Accedere alla riga comandi.
  3. Immettere il comando di seguito riportato:
    • startaiw
  4. Se il comando startaiw non viene eseguito correttamente, immettere questi comandi:
    • stopaiw
    • startaiw
Sul computer primario, il comando avvia il server primario, i server secondari locali, il programma di interfaccia utente e il centro informazioni. Su un computer secondario, il server secondario viene avviato e si collega al server primario.

1.2.5.9.1.1.1 Disattivazione dello script di avvio automatico del prodotto base o dei server secondari

Se non si desidera che il prodotto base RICOH ProcessDirector o il server secondario vengano avviati automaticamente al riavvio del sistema su cui sono installati, è possibile disattivare lo script di avvio automatico.

RICOH ProcessDirector può essere in esecuzione quando viene disattivato lo script.

Per disattivare lo script di autostart:

  1. Accedere come utente root.
  2. Accedere alla riga comandi.
  3. Rimuovere due collegamenti simbolici dallo script:
    1. Immettere questi comandi:
      cd /etc/init.d
      ls rc*/*aiwserv
    2. Eliminare i file con nomi quali rcn.d/Snnaiwserv e rcn.d/Knnaiwserv.
      n e nn sono numeri che determinano quando eseguire lo script. Annotare questi numeri per poter riattivare lo script di avvio automatico.

1.2.5.9.1.1.2 Attivazione dello script di avvio automatico del server primario o secondario

Se precedentemente è stato disattivato lo script autostart sul sistema, è possibile riattivarlo. La riattivazione di tale script comporta l'avvio automatico del prodotto base di RICOH ProcessDirector o del server secondario all'avvio del sistema.
Nota: Quando si installa RICOH ProcessDirector, per impostazione predefinita viene attivato lo script di autostart. Occorre attivare lo script di avvio automatico solo se è stato precedentemente disattivato.
Per attivare lo script di autostart:
  1. Accedere come utente root.
  2. Accedere alla riga comandi.
  3. Aggiungere due collegamenti simbolici per riattivare lo script. Immettere questi comandi:
    ln -s /etc/init.d/aiwserv /etc/init.d/rcn.d/Snnaiwserv
    ln -s /etc/init.d/aiwserv /etc/init.d/rcn.d/Knnaiwserv
    n e nn sono numeri che determinano quando eseguire lo script. Tali numeri sono stati annotati durante la disattivazione dello script di avvio automatico.

1.2.5.9.1.2 Avvio di un server applicazioni

Per eseguire delle operazioni di elaborazione su un server applicazioni, il server applicazioni deve essere in esecuzione. Se il server applicazioni non è configurato come servizio, è necessario avviare il server applicazioni manualmente.
Per avviare manualmente un server applicazioni:
  1. Accedere al sistema Windows come l'utente utilizzato per eseguire il server applicazioni.
  2. Avviare il server applicazioni. Utilizzare il collegamento Avvia server applicazioni nella cartella del menu di avvio di RICOH ProcessDirector.

1.2.5.9.1.3 Avvio e arresto dei server secondari del contenitore Docker

I server secondari del contenitore Docker non si avviano e arrestano automaticamente quando il computer su cui sono installati si riavvia o quando si eseguono i comandi startaiw o stopaiw. È necessario avviarli e arrestarli separatamente.

Per avviare o arrestare i server secondari del contenitore Docker, eseguire il comando appropriato seguente.

  • Se il server secondario del contenitore è stato creato sul computer primario, eseguire il comando sul computer primario.

    Sostituire directory con: /aiw

    path_to_script non è obbligatorio sul server primario.

  • Se il server secondario del contenitore è stato creato su un computer diverso, eseguire il comando dal computer secondario.

    Su un computer secondario, è necessario specificare il percorso completo dello script sul computer primario, inclusa la directory installata sulla directory /aiw sul server primario. Nel comando seguente, sostituire questi valori:

    • path_to_script

      Il percorso completo dello script sul server primario, inclusa la directory installata. Se la directory installata è /aiw (come nella procedura sopra), il valore è: /aiw/aiw1/bin/

    • directory

      Il percorso completo della directory installata sulla directory /aiw sul server primario. Nella procedura sopra, questa directory è anche /aiw.

  • Per avviare un server secondario del contenitore specifico, sostituire [secondary_name] con il nome del server. Omettere questo valore per avviare tutti i server secondari del contenitore presenti sul computer Linux.

  • Avviare i server secondari del contenitore Docker su un computer:
    [path_to_script]containers.pl start directory[secondary_name]
  • Arrestare i server secondari del contenitore Docker su un computer:
    [path_to_script]containers.pl stop directory[secondary_name]

1.2.5.9.1.4 Arresto del prodotto base e dei server secondari

Quando si arresta il prodotto base RICOH ProcessDirector o un server secondario remoto, è possibile arrestare il sistema anche senza aspettare il completamento delle operazioni di elaborazione del lavoro. Se è stata installata la funzione di supporto AFP, è possibile selezionare se arrestare i processi avviati dal componente del driver di stampa RICOH ProcessDirector, da Download per z/OS o AFP Download Plus.

In seguito allo spegnimento e al riavvio di un sistema, tutte le stampanti vengono disabilitate. Se si desidera che tutte le stampanti abilitate prima dello spegnimento vengano abilitate dopo il riavvio del sistema, è possibile modificare la proprietà di sistema Ricorda stato abilitato delle stampanti su .

Per arrestare il prodotto base o un server secondario remoto:

  1. Accedere al sistema come utente del sistema RICOH ProcessDirector ( aiw1 è l'impostazione predefinita).
  2. Accedere alla riga comandi.
  3. Opzionale: Per minimizzare l'impatto dell'arresto del sistema sui processi che al momento sono in esecuzione, disattivare i dispositivi di input associati con il server.
  4. Immettere uno di questi comandi:
    • Per arrestare il sistema immediatamente senza attendere il completamento delle operazioni.
      • stopaiw

      Tutte le operazioni in stato di elaborazione verranno spostate allo stato di errore quando si riavvia il sistema.

    • Per arrestare il sistema una volta completate le operazioni di elaborazione.
      • stopaiw -q
    • Per arrestare il sistema e tutti i processi avviati dal componente del driver di stampa o da Download per z/OS o da AFP Download Plus:
      • stopaiw -t

      Questa opzione è disponibile solo su un computer primario con la funzione Supporto AFP installata.

    Sul computer primario, il comando arresta il server primario, i server secondari locali, il programma di interfaccia utente e il centro informazioni. Se un server secondario remoto è collegato al server primario, al suo arresto questo tenta di ristabilire la connessione ogni 30 secondi, fino a quando non è in grado di collegarsi o fino a quando non viene arrestato.

    Su un computer secondario, il comando disconnette il server secondario remoto dal server primario e arresta il server secondario.

1.2.5.9.1.5 Arresto di un server applicazioni

È possibile arrestare un server applicazioni tramite il menu Start di Windows. L'arresto del server evita che RICOH ProcessDirector acceda ai programmi esterni sul sistema Windows.
Per arrestare un server applicazioni:
  1. Accedere al sistema Windows come l'utente utilizzato per eseguire il server applicazioni.
  2. Arrestare il server applicazioni. Utilizzare il collegamento Arresta server applicazioni nella cartella del menu di avvio di RICOH ProcessDirector.

1.2.5.9.2 Aggiornamento del nome host o di un indirizzo IP del computer primario

Quando il nome host o l'indirizzo IP di un computer primario cambia, occorre aggiornare RICOH ProcessDirector per riconoscere la modifica.
Modificare il nome host o l'indirizzo IP prima di aggiornare RICOH ProcessDirector.
Per aggiornare RICOH ProcessDirector:
  1. Accedere al computer primario come utente root.
  2. Avviare un prompt dei comandi.
  3. Immettere questo comando. Per oldhostname, utilizzare il vecchio nome host senza il nome di dominio:
    /opt/infoprint/ippd/bin/changeHostname.pl oldhostname
    L'utilità changeHostname chiude RICOH ProcessDirector e aggiorna i file elencati di seguito. Il nome del percorso potrebbe essere differente se è stata usata una posizione di installazione non predefinita.
    • /aiw/aiw1/config/servers.cfg
    • /aiw/aiw1/config/communication.cfg
    • /home/aiwinst/sqllib/db2nodes.cfg
    Quindi riavvia RICOH ProcessDirector.

1.2.5.9.3 Ripristino da un'interruzione non pianificata

Se il computer primario diventa non disponibile a causa di problemi di rete, di errori hardware o di errori software, occorre arrestare il sistema, risolvere tutti i problemi sul computer primario in modo che sia disponibile per la rete, quindi riavviare il sistema. Se un server applicazioni/secondario viene definito sul server primario, al suo arresto imprevisto questo tenta di ristabilire la connessione ogni 30 secondi, fino a quando non è in grado di collegarsi o fino a quando non viene arrestato.
Per ripristinare da un blocco non previsto:
  1. Utilizzare il comando stopaiw per arrestare ciascun server secondario installato su un altro sistema.
  2. Arrestare tutti i server applicazioni in esecuzione.
  3. Utilizzare il comando stopaiw per arrestare il prodotto base.
  4. Utilizzare il comando startaiw per avviare il prodotto base e tutti i server secondari sullo stesso computer.
  5. Verificare che i server secondari in esecuzione sullo stesso computer in cui risiede il prodotto base siano abilitati.
  6. Utilizzare il comando startaiw per avviare ciascun server secondario installato su un altro computer.
  7. Avviare tutti i server applicazioni arrestati.
  8. Abilitare i server applicazioni e secondari appena avviati.
  9. Abilitare e avviare le stampanti.
  10. Abilitare e connettere le periferiche di input.

1.2.5.9.4 Trasferimento dell'elaborazione da e verso un server di failover

I server di failover sono progettati in modo da assumere il controllo dell'elaborazione nell'eventualità in cui il server di produzione RICOH ProcessDirector subisca un guasto o danno irreversibile. Utilizzare questa procedura per trasferire l'elaborazione dal server di produzione RICOH ProcessDirector al server di failover o viceversa.
Per trasferire l'elaborazione di RICOH ProcessDirector da e verso un server di failover:
  1. Accedere come utente di sistema ("aiw1" è l'utente predefinito) al server da cui si intende trasferire l'elaborazione. Se il sistema non è disponibile (ad esempio per un guasto hardware o se il sistema è spento), continuare con il passaggio 3. Se si trasferisce l'elaborazione dal server di produzione a quello di failover, accedere al server di produzione. Se si trasferisce l'elaborazione dal server di failover a quello di produzione, accedere al server di failover.
  2. Aprire una riga di comando e immettere: stopaiw
  3. Accedere come utente root al server su cui si intende trasferire l'elaborazione.
  4. Immettere /opt/infoprint/ippd/bin/changeHostname.plserver_hostname dove server_hostname è il nome del server da cui si intende trasferire l'elaborazione, quindi premere Invio. Se si trasferisce l'elaborazione dal server di produzione a quello di failover, server_hostnameè il server di produzione.Se si trasferisce l'elaborazione dal server di failover a quello di produzione, server_hostname è il server di failover.

1.2.5.10 Periferiche di input

RICOH ProcessDirector supporta vari tipi di dispositivi di input. È possibile eseguire diverse attività con queste periferiche, come la relativa abilitazione, disabilitazione e disconnessione.

1.2.5.10.1 Personalizzazione del portlet Dispositivi di input

È possibile modificare il portlet Dispositivi di input in modo che vengano visualizzati solo i dispositivi con cui si lavora frequentemente. È inoltre possibile ordinare i dispositivi in base alle proprietà e modificare l'ordine in cui queste vengono visualizzate.
Per personalizzare il portlet:
  1. Opzionale: Se l'icona a forma di stella (Stella blu) icona nella riga dell'intestazione della tabella è blu, fare clic su di essa.
    La stella diventa grigia, quindi il portlet visualizza tutti i dispositivi definiti nel sistema.
  2. Selezionare i dispositivi che si desidera includere nell'elenco dei preferiti:
    • Per includere un dispositivo nell'elenco dei preferiti, fare clic sulla stella grigia accanto a tale dispositivo. Diventa blu.
    • Per eliminare un dispositivo dall'elenco dei preferiti, fare clic sulla stella blu accanto al dispositivo. La stella diventa grigia.
  3. Ordinamento dell'elenco dei dispositivi:
    • Fare clic sull'intestazione di una colonna per ordinare i dispositivi in ordine crescente, in base a tale colonna. Fare di nuovo clic sull'intestazione della colonna per ordinare i dispositivi in ordine decrescente.
  4. Riordinamento delle proprietà visualizzate per i dispositivi:
    • Per modificare l'ordine delle proprietà, fare clic sull'intestazione di una colonna, trascinarla in un'altra posizione, quindi rilasciare il pulsante del mouse.
  5. Per vedere solo i dispositivi preferiti, fare clic sulla stella nella riga dell'intestazione della tabella.
  6. Per modificare le proprietà visualizzate per ciascun dispositivo:
    1. In alto a destra nel portlet Dispositivi di input, fare clic su Impostazioni (immagine dell'icona Impostazioni) e selezionare Gestisci colonne.
    2. Per aggiungere colonne alla tabella, selezionare la casella di controllo accanto al nome della proprietà.
    3. Per rimuovere colonne dalla tabella, deselezionare la casella di controllo accanto al nome della proprietà.
    4. Per cambiare l'ordine delle colonne della tabella utilizzando il mouse, selezionare il nome di una proprietà e trascinarlo in una nuova posizione. Per riordinare il nome di una proprietà selezionato utilizzando la tastiera, usare i comandi alla destra del nome per spostarlo in una nuova posizione.
      • Per spostare il nome di una proprietà in alto di una riga, fare clic su .
      • Per spostare il nome di una proprietà in cima all'elenco, fare clic su .
      • Per spostare il nome di una proprietà in basso di una riga, fare clic su .
      • Per spostare il nome di una proprietà in fondo all'elenco, fare clic su .
    5. Per salvare le modifiche, fare clic su OK.

1.2.5.10.2 Connessione e disconnessione delle periferiche di input

La connessione e disconnessione di una periferica di input controlla il flusso di dati nella periferica di input dai tool di inoltro del lavoro. Una periferica di input può solo ricevere file di input se è connessa.

Prima di connettere un dispositivo di input LPD il cui server principale è un sistema Linux, arrestare i daemon LPD sul sistema Linux che non appartiene a RICOH ProcessDirector.

Le periferiche di input disconnesse non ricevono altri file di input. Se una periferica di input è ancora abilitata, tutti i file di input che ha ricevuto prima della disconnessione possono ancora essere inoltrati per l'elaborazione.

Per connettere o disconnettere una periferica di input:
  1. Nel portlet Dispositivi di input, fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo o i dispositivi di input che si desidera connettere o disconnettere.
  2. Selezionare Connetti o Disconnetti.
  3. Se viene visualizzato un messaggio di conferma, fare clic su .
    Nota:
  • Se il server principale per la periferica di input non è disponibile quando si esegue la richiesta di connessione, RICOH ProcessDirector cambia l'icona a sinistra del dispositivo di input. Inoltre, modifica la proprietà Stato connessione del il dispositivo di input in Connessione impossibile. Dopo aver risolto il problema con il server principale, RICOH ProcessDirector connette il dispositivo di input.
  • Se più di un dispositivo di input Download ha lo stesso numero di porta assegnato, RICOH ProcessDirector consente di connettere e abilitare solo uno dei dispositivi di input alla volta.
  • La connessione o la disconnessione di una periferica di input Download avvia o arresta anche il daemon Download. Se il demone Download si arresta o il sistema centrale perde la connessione, la proprietà Stato di connessione del dispositivo di input viene modificata in Disconnesso.
  • La connessione del primo dispositivo di input LPD su un serverRICOH ProcessDirector avvia anche il daemon LPD. Se il daemon LPD non viene avviato, la proprietà Stato connessione per il dispositivo di input diventa Connessione impossibile. Se il server principale del dispositivo di input è un sistema Linux, una possibile ragione è che altri daemon LPD sono già in esecuzione sul sistema Linux. Arrestare tali daemon, quindi disconnettere e riconnettere il dispositivo di input LPD.
  • La disconnessione dell'ultimo dispositivo di input LPD su un server RICOH ProcessDirector arresta anche il daemon LPD.
  • Dopo che RICOH ProcessDirector connette o disconnette un dispositivo di input, il simbolo posto accanto ad esso cambia. Il simbolo di connessione è una freccia verde intera. Il simbolo di disconnessione è una freccia arancione spezzata.
    Nota:
  • È possibile impostare un oggetto di notifica per inviare un'e-mail quando un dispositivo di input è scollegato.
  • Se si dispone della funzione di abilitazione dei servizi Web, è possibile impostare un oggetto di notifica per emettere una chiamata di servizio Web SOAP o REST quando un dispositivo di input è disconnesso.

1.2.5.11 File di input

I file di input sono i file di dati che vengono inviati ai dispositivi di input di RICOH ProcessDirector definiti per l'installazione. I file di input comprendono i file che contengono i dati del lavoro, oltre ai file trigger, i file di elenco e altri file che potrebbero essere inoltrati con i file di dati. È possibile raggruppare i file di input in batch per inoltrarli come lavoro.
Nota: Non utilizzare questi caratteri nei nomi file per i file di input: " ' ; < = > \ ` | ~ !

Se RICOH ProcessDirector rileva uno di tali caratteri nel nome di un file di input, rimuove il carattere e rinomina il file. Ad esempio, se si inoltra un file di input con il nome COPIES=3;DRAFT.pdf, RICOH ProcessDirector rimuove i caratteri non consentiti e rinomina il file COPIES3DRAFT.pdf.

Inoltre, quando RICOH ProcessDirector elabora i file di controllo (ad esempio i file di elenco), rimuove i caratteri non consentiti dai nomi file elencati nel file di controllo prima di ricercare il file corrispondente.

1.2.5.11.1 Invio in batch di tutti i file di input

È possibile raggruppare i file di input inviati a un dispositivo di input SFTP o hot folder, per inviarli insieme. Il Metodo batch per ogni dispositivo di input determina quanti lavori vengono creati da ogni dispositivo di input.

È possibile effettuare l'invio in batch di lavori solo per dispositivi di input SFTP o hot folder.

Tutti i file di input vengono inoltrati utilizzando le impostazioni esistenti sul dispositivo di input, sebbene alcuni valori vengano sovrascritti. Ad esempio, un dispositivo di input utilizza il metodo batch Numero. Tale dispositivo di input attende finché non riceve 5000 file di input e li inoltra come un lavoro. Quando si utilizza Invia in batch tutti, il dispositivo di input raccoglie tutti i file di input che sono in attesa e li inoltra immediatamente, anche se ci sono meno di 5000 file.

Per inviare in batch tutti i file di input da uno o più dispositivi di input:

  1. Selezionare i dispositivi di input per cui si desidera inviare in batch tutti i file.
  2. Fare clic con il pulsante destro del mouse su uno dei dispositivi di input e selezionare Invia in batch tutti.
  3. Nella finestra di dialogo di conferma, fare clic su OK.
    Nota:
  • Non utilizzare l'azione Invia in batch tutti con i dispositivi di input che utilizzano il metodo batch JDF o Modello .
  • Per il metodo batch Elenco, solamente i file corrispondenti ai contenuti del file elenco vengono inoltrati come lavori. Se un file specificato nel file di elenco è assente, il processo per tale file di elenco non viene inviato.
  • Per i metodi batch Numero e Pagine viene utilizzata la quantità specificata da includere in un batch. Ad esempio, se il valore della proprietà Numero di file da eseguire in batch è 500 e sono presenti 600 file nel dispositivo di input in attesa che termini l'intervallo. Due i lavori vengono inoltrati con l'azione Invia in batch tutti: uno con 500 file e uno con 100 file.
  • Per i metodi batch Numero di set e Pagine nei set, vengono utilizzati i modelli di corrispondenza e la quantità da includere specificati da includere in un set.
  • Per i metodi batch Ora e Set in base all'ora, vengono utilizzati i modelli di corrispondenza specificati. Dopo l'inoltro dei lavori, l' Intervallo batch non viene reimpostato.

1.2.5.11.2 Visualizzazione dei file di input inoltrati

È possibile visualizzare i file di input inoltrati ad un dispositivo di input e che sono in attesa di elaborazione. Dopo che il dispositivo di input inoltra dei file di input per l'elaborazione, questi non sono più visualizzabili come file di input.
Per visualizzare un file di input inoltrato:
  1. Nel portlet Dispositivi di input, fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo di input per cui si desiderano visualizzare i file di input e selezionare Mostra file.
  2. Una volta terminata la visualizzazione della tabella dei file di input, fare clic su CHIUDI.

1.2.5.11.3 Assegnazione manuale di un flusso di lavoro ad un file di input

Se il sistema non è stato impostato in modo che i dispositivi di input assegnino flussi di lavoro a file di input o se si è verificato un errore con l'assegnazione automatica, è possibile assegnare un flusso di lavoro ad un file di input inoltrandolo di nuovo.
Per assegnare manualmente un flusso di lavoro ad un file di input:
  1. Nel portlet Dispositivi di input, fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo di input che contiene il file di input da gestire e selezionare Mostra file.
  2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul file a cui si desidera assegnare il nuovo flusso di lavoro e selezionare Inoltra di nuovo.
    Questa operazione inoltra nuovamente tutti i file di input che condividono il gruppo di inoltro del file di input selezionato.
  3. Fare clic su Flusso di lavoro differente e selezionare un flusso di lavoro dall'elenco.
  4. Fare clic su OK.
  5. Fare clic su CHIUDI.

1.2.5.11.4 Inoltro manuale di un batch dei file di input

È possibile raggruppare due o più file di input che si trovano in una directory di dispositivo di input ed elaborarli insieme, come lavoro singolo o come un insieme di lavori.
Se la proprietà Metodo batch è impostata su Batch, è necessario inoltrare i lavori manualmente. Se Metodo batch è impostato su un valore come Ora o Numero di pagine, utilizzare questa procedura per inoltrare i file come un lavoro, prima che vengano soddisfatti i requisiti per la procedura di batch.

Ad esempio, un dispositivo di input aspetta normalmente di ricevere 1000 pagine PDF prima di inoltrare un lavoro. Al termine della giornata, nel dispositivo di input sono presenti solo 650 pagine PDF. Se si desidera avviare l'elaborazione di queste pagine prima di lasciare il luogo di lavoro, viene utilizzata questa procedura per inoltrare manualmente tali pagine.

    Nota:
  • È possibile inoltrare tutti i file di input in un dispositivo di input con l'azione Invia in batch tutti sul dispositivo di input, a condizione che il Metodo batch non sia JDF o Modello. L'azione Invia in batch tutti non attende di raggiungere l' Intervallo di polling prima di creare i lavori.

Per inoltrare manualmente un gruppo di file di input:
  1. Nel portlet Dispositivi di input, fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo di input per cui si desidera inviare in batch i file di input e Mostra file.
    Viene visualizzato un elenco di tutti i file di input per la periferica di input selezionata.
  2. Selezionare due o più file il cui stato non è Errore.
    Se il Metodo batch corrisponde a Numero di set, Pagine nei set o Set in base all'ora, selezionare tutti i file per ciascun set.
  3. Fare clic su Esegui batch.
  4. Fare clic su OK.
  5. Fare clic su CHIUDI.
I file vengono inoltrati a un flusso di lavoro in base alle impostazioni di batch del dispositivo di input. Se il metodo di batch corrisponde a Numero di set, Pagine nei set o Set in base all'ora, devono essere inoltrati solo i set completi. I set completi vengono combinati e inoltrati come singolo lavoro.

Se la proprietà Crea file .zip è impostata su No, viene creato un lavoro secondario per ciascun file di input selezionato. Un lavoro principale viene inoltrato per mantenere insieme i lavori secondari come gruppo. Se la proprietà Crea file .zip è impostata su , i file vengono combinati in un file ZIP e inoltrati come gruppo.

1.2.5.11.5 Eliminazione dei file di input

Se non si desidera elaborare un file di input o il file non è più necessario sul sistema, è possibile eliminarlo.
Per eliminare un file di input:
  1. Nel portlet Dispositivi di input, fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo di input a cui è stato inviato il file di input e selezionare Mostra file.
  2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul file da eliminare e selezionare Elimina.
    Viene visualizzato un messaggio di conferma.
  3. Fare clic su OK.
  4. Fare clic su CHIUDI.

1.2.5.12 Lettori di codici a barre

I lettori di codici a barre sono rappresentazioni del sistema delle fotocamere e degli scanner di codici a barre. Con i lettori di codici a barre è possibile svolgere diverse attività, tra cui connetterli e disconnetterli.

1.2.5.12.1 Connessione e disconnessione dei lettori di codici a barre

Se si connette e disconnette un lettore di codici a barre, è possibile controllare il flusso di dati del codice a barre nel lettore dalla fotocamera o dall'apposito scanner. Un lettore di codici a barre può ricevere i dati del codice a barre solo se è connesso.
Per connettere e disconnettere un lettore di codici a barre:
  1. Nel portlet del lettore di codici a barre, selezionare uno o più lettori da connettere o disconnettere.
  2. Fare clic su Connetti o Disconnetti.
  3. Se viene visualizzato un messaggio di conferma, fare clic su OK.
    Nota:
  • La fotocamera o lo scanner di codici a barre potrebbero disconnettersi se vengono spenti o perdono la connessione. Se ciò si verifica, RICOH ProcessDirector tenta automaticamente di ripristinare la connessione.
  • Se un utente disconnette un lettore di codici a barre facendo clic su Disconnetti, per ripristinare la connessione deve fare clic su Connetti.
  • Potrebbe essere necessario scollegare manualmente la fotocamera o lo scanner di codici a barre per pulire o riposizionare il dispositivo.

1.2.5.13 Stampanti

Le stampanti sono rappresentazioni RICOH ProcessDirector delle periferiche di stampa. È possibile eseguire diverse attività per le stampanti, come: avvio, arresto, abilitazione e disabilitazione.

1.2.5.13.1 Personalizzazione del portlet Stampanti

È possibile modificare il portlet Stampanti in modo che vengano visualizzate solo le stampanti che si utilizzano frequentemente. È possibile ordinare l'elenco delle stampanti e modificare le proprietà visualizzate.
Per personalizzare il portlet:
  1. Per passare da Visualizzazione elenco e Visualizzazione grafico, impostare la proprietà Portlet dispositivi sulla pagina Principale nella finestra di dialogo Preferenze o nel notebook delle proprietà utente.
  2. Se l'icona a forma di stella (Stella gialla su sfondo giallo) icona nella riga dell'intestazione della tabella è blu, fare clic su di essa.
    La stella diventa grigia, quindi il portlet visualizza tutti i dispositivi definiti nel sistema.
  3. Selezionare i dispositivi che si desidera includere nell'elenco dei preferiti:
    • Per includere un dispositivo nell'elenco dei preferiti, fare clic sulla stella grigia accanto a tale dispositivo. Diventa blu.
    • Per eliminare un dispositivo dall'elenco dei preferiti, fare clic sulla stella blu accanto al dispositivo. La stella diventa grigia.
  4. Ordinamento dell'elenco dei dispositivi:
    • Fare clic sull'intestazione di una colonna per ordinare le stampanti in ordine crescente, in base a tale colonna. Fare di nuovo clic sull'intestazione della colonna per ordinare le stampanti in ordine decrescente.
  5. Per vedere solo i dispositivi preferiti, fare clic sulla stella nella riga dell'intestazione della tabella.
  6. Per modificare le proprietà visualizzate per ciascun dispositivo:
    1. In alto a destra nel portlet Stampanti, fare clic su Impostazioni (immagine dell'icona Impostazioni) e selezionare Gestisci colonne.
    2. Per aggiungere colonne alla tabella, selezionare la casella di controllo accanto al nome della proprietà.
    3. Per rimuovere colonne dalla tabella, deselezionare la casella di controllo accanto al nome della proprietà.
    4. Per cambiare l'ordine delle colonne della tabella utilizzando il mouse, selezionare il nome di una proprietà e trascinarlo in una nuova posizione. Per riordinare il nome di una proprietà selezionato utilizzando la tastiera, usare i comandi alla destra del nome per spostarlo in una nuova posizione.
      • Per spostare il nome di una proprietà in alto di una riga, fare clic su .
      • Per spostare il nome di una proprietà in cima all'elenco, fare clic su .
      • Per spostare il nome di una proprietà in basso di una riga, fare clic su .
      • Per spostare il nome di una proprietà in fondo all'elenco, fare clic su .
    5. Per salvare le modifiche, fare clic su OK.

1.2.5.13.2 Visualizzazione stato della stampante

Lo stato operativo di un dispositivo di stampa comprende la sua abilitazione o meno e la condizione corrente notificata dall'hardware di stampa a RICOH ProcessDirector.
Per visualizzare lo stato di una stampante:
  1. Nel portlet Stampanti:
    • Se il portlet è aperto in Visualizzazione icone, osservare il simbolo a sinistra dell'icona della stampante. Una freccia verde indica che la stampante è abilitata; una freccia gialla spezzata indica che la stampante è disabilitata. Una barra gialla accanto alla stampante indica anche che la stampante è disabilitata. Una barra rossa accanto alla stampante indica che la stampante richiede l'intervento dell'operatore.
    • Se il portlet è aperto in Visualizzazione griglia, controllare le informazioni nelle colonne Abilitata e Stato.
  2. Per determinare lo stato che la stampante sta riportando, fare clic sul nome della stampante. Viene visualizzato il notebook delle proprietà.
  3. Fare clic sulla scheda Stato.
  4. Visualizzare il campo Stato della stampante e controllare il valore.
    Per ulteriori informazioni sullo stato, fare clic sul pulsante punto interrogativo.

1.2.5.13.3 Avvio e arresto delle stampanti

È possibile avviare o arrestare una stampante RICOH ProcessDirector. L'avvio di una stampante consente agli utenti di inviarvi lavori. È possibile arrestare la stampa durante o dopo il lavoro corrente.
    Nota:
  • È possibile avviare e arrestare solo stampanti AFP e PCLOut.
  • È possibile arrestare un lavoro in stampa su una stampante PCLOut se si richiede l'azione di arresto mentre PSF sta trasformando il lavoro in PCL.

Per avviare o arrestare una stampante:

  1. Nel portlet Stampanti, fare clic con il pulsante destro del mouse sulla stampante da avviare o arrestare e selezionare Avvia o Interrompi.
  2. Specificare quando si desidera arrestare la stampante AFP:
    • Immediatamente chiude la stampante appena possibile.
    • Dopo stampa copia corrente chiude la stampante dopo aver stampato la copia corrente di un lavoro di più copie.
    • Dopo la stampa di tutte le copie del lavoro corrente chiude la stampante quando il lavoro corrente è terminato.
  3. Opzionale: Per avanzare la carta in modo tale che l'ultima pagina della stampa sia raccolta in seguito all'arresto della stampante, selezionare Dopo l'arresto, eseguire una operazione NPRO (non-process runout operation).
  4. Se viene visualizzato un messaggio di conferma, fare clic su OK.

Dopo aver arrestato la stampante:

  • Lo stato della stampante cambia in arrestato e l'icona della stampante nel portlet Stampanti diventa di colore rosso. Nessun lavoro di stampa su quella stampante fino a che non viene riavviato. La stampante è ancora abilitata e quindi RICOH ProcessDirector può ancora pianificarvi i lavori.
  • I lavori assegnati alla stampante arrestata restano nello stato Assegnato.

1.2.5.13.4 Spaziatura di un lavoro su una stampante

Se su una stampante AFP è presente un lavoro ed è necessario riposizionarlo per stampare di nuovo da una pagina precedente (ritorno unitario) o ignorare delle pagine e iniziare a stampare da una pagina successiva (spazio), è possibile utilizzare l'azione di lavoro Passa a.

Per spaziare un lavoro su una stampante:

  1. Utilizzando il numero di lavoro mostrato sotto l'icona della stampante, ricercarlo nella tabella Lavori ed assicurarsi che sia in fase di Stampa e in stato Stampa.
  2. Nel portlet Stampanti, selezionare la stampante che stampa il lavoro e fare clic su Interrompi. Se il lavoro consiste solo in una singola copia, selezionare Immediatamente. Se un lavoro consiste di più copie, selezionare Immediatamente o Dopo la stampa della copia corrente.
    Nota: L'utilizzo della funzione di arresto sulla console della stampante non pone la stampante in stato Arrestato in RICOH ProcessDirector. È necessario arrestare la stampante utilizzando l'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector .
  3. Nel portlet Lavori, selezionare il lavoro di cui era in corso la stampa sulla stampante appena arrestata.
  4. Fare clic su Azioni Vai a.
  5. Sulla pagina Passa a posizione, specificare dove si desidera ripristinare la stampa del lavoro:
    1. Se il lavoro consiste solo in una singola copia, è possibile specificare un numero di pagina. È anche possibile selezionare il numero di lati da saltare avanti o indietro a partire dal lato su cui è stata stampata l'ultima pagina. Utilizzare la funzione Visualizza per visualizzare l'ultima pagina stampata e come aiuto a scegliere dove ripristinare il lavoro.
    2. Se un lavoro consiste di più copie, è possibile solo specificare una pagina all'interno della copia corrente. Per spostarsi avanti o indietro di una pagina in una copia differente, è necessario specificare il lato del lavoro cui passare.
    3. Se la proprietà Pagina messaggio di interruzione per la stampante è impostata su , la stampante stampa la pagina di un messaggio per l'azione di riposizionamento del lavoro e il punto di riavvio del lavoro potrebbe differire di un foglio. Per evitare di stampare da una posizione errata, impostare la proprietà Pagina messaggio di interruzione su No oppure utilizzare il controllo Riprendi la stampa alla pagina invece dei controlli Backup o Ignora.
  6. Selezionare se RICOH ProcessDirector deve eseguire un'azione NPRO (non-process runout) prima di ripristinare la stampa.
  7. Fare clic su OK.
  8. Nel portlet Stampanti, selezionare la stampante che stampa il lavoro e fare clic su Avvia.

1.2.5.13.5 Visualizzazione e aggiornamento dei supporti pronti nei vassoi di alimentazione

RICOH ProcessDirector utilizza SNMP e JMF per distinguere tra i supporti supportati dalla stampante e i supporti pronti nei vassoio di alimentazione. I supporti supportati non sono pronti finché non vengono caricati in un vassoio di alimentazione. A meno che la stampante non sia in grado di trovare corrispondenza con i supporti in modo automatico, quando vengono caricati nuovi supporti nel dispositivo di stampa è necessario aggiornare i supporti pronti per l'oggetto della stampante.
Se si utilizza Stampante PDF Ricoh e il catalogo dei supporti è definito sulla stampante, RICOH ProcessDirector interroga automaticamente la stampante e aggiorna il supporto pronto nei vassoi di alimentazione della stampante.

Per visualizzare e aggiornare i supporti pronti nei vassoi di alimentazione della stampante:

  1. Nel portlet Stampanti, selezionare una stampante. Fare clic su Azioni Visualizza vassoi.
    In alternativa, è possibile selezionare un lavoro nel portlet Lavori e fare clic su Pianificazione. Selezionare la stampante che si desidera utilizzare e fare clic su Mostra vassoi.
  2. Se Corrispondenza supporto è impostato su Usa le proprietà selezionate di seguito e la stampante riporta tutte le proprietà utilizzate per distinguere i supporti, nella tabella vengono mostrati tutti i vassoi e i supporti attualmente caricati. Se vengono caricati supporti diversi mentre la pagina è aperta, attenersi alla seguente procedura per aggiornare i supporti:
    1. Fare clic su Aggiorna.
      RICOH ProcessDirector interroga la stampante e restituisce i supporti pronti in ogni vassoio di alimentazione. Se sono stati caricati supporti diversi e la tabella non cambia, accertarsi che le informazioni sulla proprietà Ottieni informazioni vassoio dalla della stampante sulla stampante siano impostate su .
    2. Fare clic su OK.
  3. Se Corrispondenza supporto è impostato su Utilizzare le proprietà selezionate di seguito, ma la stampante non riporta tutte le proprietà utilizzate per distinguere i supporti o se SNMP non è attivato per la stampante, seguire le istruzioni per la Corrispondenza supporto impostata su Utilizzare l'ID prodotto o il nome del supporto.
  4. Se Corrispondenza supporto è impostata su Usa ID prodotto supporto o nome supporto, eseguire questi passaggi per aggiornare il supporto:
    1. Selezionare il vassoio di alimentazione che si desidera aggiornare.
    2. Fare clic su Imposta supporti del vassoio.
    3. Selezionare il supporto caricato nel vassoio e fare clic su OK.
    4. Fare clic su CHIUDI.

1.2.5.13.6 Arresto delle stampanti

È possibile programmare RICOH ProcessDirector affinché arresti tutti i processi di una stampante e i lavori assegnati e disabiliti la stampante.
    Nota:
  • La differenza tra spegnere una stampante e disattivarla senza spegnerla è che lo spegnimento della stampante disabilita la stampante e la rilascia da RICOH ProcessDirector, mentre la disattivazione non la rilascia. Altri programmi possono inviare lavori ad una stampante in fase di chiusura, ma non ad una stampante disabilitata che è stata arrestata.

Per arrestare una stampante:

  1. Nel portlet Stampanti, fare clic con il pulsante destro del mouse sulla stampante da chiudere e selezionare Chiudi.
  2. Fare clic su OK.

La stampante viene disabilitata, pertanto non verrà eseguita alcuna stampa dei lavori finché non viene riattivata. RICOH ProcessDirector non è in grado di eseguire la pianificazione di lavori per la stampante.

Se un lavoro è assegnato a una stampante PDF Ricoh o PDF personalizzata quando ne viene richiesto l'arresto, lo stato del lavoro cambia in Arrestato.

Se un lavoro viene assegnato a una stampante PCLOut, Passthrough, Kodak PDF o Xerox PDF, quando viene richiesto l'arresto, lo stato del lavoro cambia in Completo se il comando della stampante ha restituito un risultato corretto prima dell'elaborazione dell'arresto. Altrimenti, lo stato del lavoro diventa Errore.

Se RICOH ProcessDirector può sospendere il lavoro in fase di stampa sulla stampante AFP, lo stato di tale lavoro diventa Arrestato. Altrimenti, lo stato del lavoro diventa Errore. I lavori assegnati ad una stampante AFP, ma di cui non è ancora iniziata la stampa, assumono lo stato di Non assegnato.

1.2.5.14 Uso dei dati nel database Report

Dopo aver raccolto i dati mediante la funzione Report, è possibile accedere a questi dati e utilizzarli come input nel software aziendale intelligente.

Utilizzare la procedura descritta di seguito per stabilire la connessione al database, quindi recuperare i dati utilizzando le istruzioni SQL. Ad esempio, è possibile utilizzare l'istruzione SELECT per cercare i dati o l'istruzione COPY per esportare i dati.

    Nota:
  • Non è necessario seguire questa procedura se si utilizzano i Trasmettitori di dati.

Per ulteriori informazioni sul lavoro con i dati nel database PostgreSQL, incluso il database Report, vedere il Tutorial su PostgreSQL (http://www.postgresqltutorial.com/).

1.2.5.14.1 Connessione al database Report

È possibile connettersi al database Report direttamente utilizzando psql, un programma interattivo per terminale. Dopo aver effettuato la connessione, è possibile utilizzare le istruzioni SQL per estrarre o cercare i dati senza l'utilizzo di uno strumento aziendale intelligente.
    Nota:
  • Non è necessario seguire questa procedura se si utilizzano i Trasmettitori di dati.

Per verificare che il database Report sia in esecuzione, provare a connettersi ad esso. Se si ottiene il prompt dei comandi psql, il database è in esecuzione.

Per effettuare la connessione al database Report:
  1. Accedere al computer primario e aprire una riga di comando.
  2. Modificare le directory con l'opzione corretta per il proprio sistema.
    • In Linux:
      • /aiw/aiw1/bin/postgresql/Linux/pgsql/bin o
      • /usr/pgsql-14/bin/
    • Su Windows:
      • C:\aiw\aiw1\bin\postgresql\Windows\pgsql\bin o
      • <RPD Install Directory>\PostgreSQL\bin\
  3. Immettere il comando di seguito riportato: ./psql databaseusername

    Sostituire database con il nome del database specificato in Amministrazione Report Impostazioni del database. L'impostazione predefinita è history.

    Sostituire username con il nome utente specificato in Amministrazione Report Impostazioni del database. L'impostazione predefinita è rpdreports.

  4. Se richiesto, inserire la password specificata in Amministrazione Report Impostazioni del database.

    Viene visualizzato il prompt dei comandi psqldatabase=#.

    Se è stato specificato history nel comando, il prompt dei comandi è history=#.

    Ora si è connessi al database Report.

  5. Per accedere ai dati, seguire le istruzioni SQL.
  6. Per uscire da psql, immettere: \q

1.2.5.14.2 Esportazione dei dati nel database Report in un file CSV

È possibile esportare i dati del database Report in un file dal formato CSV (Comma Separated Values).
Per esportare i dati nel database Report in un file CSV:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione.
  2. Selezionare Report Raccolte dati.
  3. Selezionare la raccolta dati da cui scaricare i dati e fare clic su Scarica dati.
  4. Specificare un intervallo di tempo per il download dei dati e fare clic su OK.

1.2.5.15 Contenitori

È possibile lavorare con i contenitori per eseguire diverse operazioni.

1.2.5.15.1 Modifica del periodo di conservazione per un contenitore

È possibile modificare il Periodo di conservazione di un contenitore esistente per estendere o abbreviare il periodo di conservazione dei lavori, dei dati di documento e delle informazioni cronologiche.
Per modificare il Periodo di conservazione di un contenitore:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Contenitori.
  3. Selezionare il contenitore per cui modificare il Periodo di conservazione.
  4. Fare clic su Modifica periodo di conservazione.
  5. Specificare il periodo di tempo.
  6. Selezionare un'unità di tempo.
      Nota:
    • Se si abbrevia il Periodo di conservazione, il sistema elimina tutti i dati rimasti nel contenitore per un periodo più lungo del nuovo periodo specificato.
  7. Fare clic su OK.

1.2.5.15.2 Modifica della posizione della cartella per un contenitore

È possibile modificare la Posizione cartella di un contenitore esistente.
Per modificare la Posizione cartella di un contenitore:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Contenitori.
  3. Selezionare il contenitore di cui si desidera modificare la Posizione cartella.
  4. Fare clic su Modifica posizione cartella.
  5. Specificare la directory in cui il contenitore deve memorizzare i file o le informazioni cronologiche.
      Nota:
    • Se si modifica il valore di Posizione cartella per un contenitore dopo avere memorizzato lavori, documenti, proprietà o informazioni cronologiche, i dati non vengono spostati automaticamente nella nuova posizione. In questo caso, è necessario spostarli manualmente nella nuova posizione.
    • Se non si specifica il percorso completo, la directory viene creata nella directory /var/aiw per Linux e nel percorso dell'unità:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector per Windows, dove per unità si intende quella in cui è installato RICOH ProcessDirector.
  6. Fare clic su OK.

1.2.6 Utilizzo dei processi

È possibile gestire i lavori e il loro avanzamento in tutte le fasi dell'elaborazione di RICOH ProcessDirector utilizzando la pagina Principale dell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector.

Tramite l'interfaccia utente, è possibile eseguire diverse attività.

1.2.6.1 Ricerca di lavori nel sistema

I lavori creati dai dispositivi di input e che sono stati immessi nel sistema di RICOH ProcessDirector vengono visualizzati nel portlet Lavori.

RICOH ProcessDirector fornisce diversi metodi per trovare i lavori nella tabella Lavori. È possibile utilizzare ciascun metodo singolarmente o in combinazione con altri.

Per trovare un lavoro nel sistema:

  • Filtrare utilizzando il campo di immissione Filtro

    Per cercare un testo specifico nella tabella Lavori, è possibile digitare il testo nel campo Filtro in alto alla tabella menzionata. Mentre si digita, il contenuto della tabella Lavori cambia per visualizzare solo i lavori che contengono il testo digitato. Il testo può essere visualizzato in un qualsiasi valore della proprietà che viene visualizzato in una colonna nella tabella Lavori.

      Nota:
    • Se si inseriscono caratteri speciali come ?, _, * o %, si potrebbero non ottenere i risultati desiderati.
    • Se è stata installata la funzione Tracker scadenza e si desidera cercare un valore della proprietà Operazione in scadenza, cercare solo il nome dell'operazione e non quello della fase associata con quell'operazione. Non includere parentesi nel testo da cercare.
  • Filtrare utilizzando il Filtro avanzato

    Per cercare un lavoro specifico nella tabella Lavori, è possibile specificare le condizioni che si desidera utilizzare.

  • Filtrare utilizzando il riepilogo del sistema

    Se si conosce la fase o lo stato (Errore o Manuale) in cui si trova il lavoro, è possibile utilizzare i link nel riepilogo del sistema per limitare il numero di lavori visualizzati.

  • Utilizzare le funzioni di ordinamento e di impaginazione della tabella Lavori

    Se si conosce il nome, l'ID del lavoro, o altre informazioni relative al lavoro, è possibile ordinare la tabella Lavori per la proprietà appropriata. Fare clic sull'intestazione della colonna per cui si desidera ordinare. I lavori sono riorganizzati in ordine ascendente (alfabetico o numerico). Fare clic sull'intestazione della colonna una seconda volta per ordinare le voci nella tabella in ordine discendente.

    Quando si ordina una colonna, viene visualizzata una freccia (freccia nera che punta verso l'alto) accanto all'intestazione della colonna. Se la freccia è rivolta verso l'alto (freccia nera che punta verso l'alto), la tabella viene ordinata in base a quella colonna in ordine crescente. Se la freccia è rivolta verso il basso (freccia nera rivolta verso il basso), la tabella viene ordinata in base a quella colonna in ordine decrescente.

    RICOH ProcessDirector visualizza fino a 1500 lavori per pagina. Se si dispone di più di 1500 lavori nel sistema, utilizzare i pulsanti freccia o il campo Pagina sotto la tabella per passare da una pagina all'altra.

1.2.6.1.1 Ricerca dei lavori utilizzando il filtro definito dall'utente

È possibile trovare lavori nel sistema RICOH ProcessDirector utilizzando la funzione del filtro nella tabella Lavori. È possibile utilizzare un filtro per determinati valori, quali nome del lavoro, numero di lavoro e lavori ristampati.
Per impostare un filtro definito dall'utente:
  1. Nell'angolo destro della tabella Lavori, fare clic sull'icona Impostazioni (), quindi fare clic su Mostra filtro avanzato.
    Viene visualizzata l'area Filtro con Nuovo filtro.
  2. Definire una o più condizioni da utilizzare per filtrare l'elenco. Ciascuna condizione include una proprietà, un confronto e un valore.
      Nota:
    • Il valore Confronto non è (!=) non restituisce i lavori con valore nullo (nessun valore o Non impostato) per la proprietà specificata. Per trovare questi lavori, selezionare il valore Confronto non ha nessun valore (notset).
  3. Opzionale: Per definire una condizione aggiuntiva, fare clic sul segno più () a destra della condizione. Per eliminare una condizione, fare clic sul segno meno () a destra della condizione da eliminare.
    I filtri aggiuntivi vengono accodati al primo filtro con gli operatori AND.
  4. Opzionale: Per eliminare una condizione, fare clic sul segno meno () a destra della condizione da eliminare.
  5. Fare clic su Applica filtro.
    La tabella Lavori viene filtrata tramite le condizioni specificate.
  6. Opzionale: Selezionare Salva filtro e immettere un nome per il filtro, per mantenere le impostazioni dei filtri.
  7. Opzionale: Per attivare o disattivare il filtro, fare clic su Filtro avanzato. La disattivazione di Filtro avanzato elimina tutte le condizioni e aggiorna la tabella Lavori.
  8. Opzionale: Per ridurre o ingrandire l'area Filtro avanzato, fare clic sulla freccia a sinistra del Filtro avanzato.
  9. Opzionale: Per mostrare o nascondere il Filtro avanzato, fare clic sul pulsante Impostazioni (), quindi selezionare Mostra filtro avanzato.
    Se un filtro è stato impostato, l'area Filtro avanzato viene parzialmente chiusa e il filtro rimane impostato. Se non è stato impostato alcun filtro, l'area Filtro avanzato è completamente chiusa.

1.2.6.1.2 Ricerca dei lavori che sono pianificati per una stampante

Se si sa che un lavoro è candidato alla stampa su una stampante specifica, è possibile trovare il lavoro visualizzando tutti i lavori candidati per quella stampante.
Un lavoro è un candidato per una stampante quando i valori degli attributi di pianificazione per il lavoro corrispondono ai valori degli attributi di pianificazione per la stampante.

Per trovare un lavoro pianificato per una stampante:

  1. Nel portlet Stampanti, trovare la stampante su cui sono pianificati i lavori.
    Se la stampante che si sta cercando non si trova nell'elenco, è possibile che si cerchi solo tra le stampanti preferite. Per visualizzare tutte le stampanti, fare clic sulla stella blu nella barra del titolo.
  2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sulla stampante e selezionare Mostra i lavori candidati.

1.2.6.1.3 Rilevamento di lavori in ritardo

È possibile trovare i lavori con stato di rilevamento In ritardo, risultato previsto Possibile ritardo o con punto di verifica In ritardo in modo da poter eseguire un'azione di correzione.

La funzione Tracker scadenza aggiunge un portlet Scadenze alla pagina Principale. Il portlet contiene punti che mostrano il numero di lavori che risultano mancanti o stanno per scadere o arrivare a un punto di verifica.

Quando si passa con il mouse su un punto, viene visualizzata una legenda che elenca gli stati rappresentati dal punto. Fare clic su Visualizza tutti i lavori in questo stato per aprire una tabella di tutti i lavori in quello stato. Anche i punti vengono visualizzati nella colonna Rischio pianificazione nella tabella Lavori. L'intestazione della colonna Rischio pianificazione è vuota. Per visualizzare il nome della colonna, spostarsi sopra l'area dell'intestazione.

Uno stato di rilevamento In ritardo significa che la durata dell'elaborazione da parte dello stato è superiore al previsto per tutte le operazioni eseguite fino a questo punto. Se un lavoro è in ritardo, viene visualizzato un punto giallo nella colonna Rischio pianificazione per il lavoro nella colonna Lavori.

Un risultato previsto Possibile ritardo significa che la durata prevista delle restanti operazioni è superiore al tempo restante prima della scadenza del lavoro. Quando un lavoro potrebbe non rispettare la scadenza, viene visualizzato un punto arancione nella colonna Rischio pianificazione.

Lo stato del punto di verifica In ritardo indica che il lavoro raggiunge in ritardo il successivo punto di verifica o che non raggiunge il punto di verifica finale. RICOH ProcessDirector calcola uno stato del punto di verifica per tutti i lavori che presentano una politica di servizio associata. Quando un lavoro è in ritardo, viene visualizzato un punto giallo nella colonna Rischio pianificazione. Se un lavoro recupera prima di un altro punto di verifica, il punto giallo viene rimosso.

Per rilevare i lavori in ritardo nella tabella Lavori:

  1. Nel portlet Risorse di sistema della pagina Principale, fare clic su Tutto per visualizzare tutti i lavori presenti nel sistema.
  2. Per ordinare i lavori per rischio di pianificazione, con i lavori con il massimo rischio in cima, fare clic sull'intestazione della colonna bianca per Rischio pianificazione.
  3. Per visualizzare solo i lavori con rischi di pianificazione specifici nella tabella Lavori, fare clic su Filtro avanzato.
  4. Per visualizzare solo i lavori con punto di verifica In ritardo, selezionare la proprietà Stato del punto di verifica, il confronto è (=) e il valore In ritardo.

    Per visualizzare solo i lavori con stato di rilevamento In ritardo, selezionare Stato di rilevamento, è (=) e In ritardo.

    Per visualizzare solo i lavori con risultato previsto Possibile ritardo, selezionare Risultato previsto, è (=) e Possibile ritardo.

    Per selezionare una combinazione di rischi di pianificazione, prima selezionare Qualsiasi è vera e la prima proprietà, confronto e valore. Quindi fare clic su + a destra della condizione e selezionare un'altra proprietà, confronto e valore.

  5. Se si visualizza un lavoro che è Ultimo o In ritardo o un lavoro che potrebbe non rispettare la scadenza, è possibile visualizzare le proprietà del lavoro.

    Ad esempio, se un valore è In ritardo, è possibile visualizzare i relativi orari del punto di verifica pianificati e correnti. Se un lavoro è In ritardo o potrebbe non rispettare la scadenza, è possibile visualizzare i valori delle proprietà nella scheda Scadenza.

  6. Una volta risolto il problema che genera un lavoro in ritardo, utilizzare l'azione Promuovi in modo tale che il lavoro viene elaborato in modo più rapido nelle rimanenti fasi. Oppure, è possibile utilizzare l'azione Pianificazione processo per trasferire il lavoro a un'altra stampante.

1.2.6.1.4 Ricerca di lavori già pronti per essere caricati su un insertore

Per trovare lavori già pronti per essere caricati su un insertore gestito da un controller specifico, è possibile visualizzare tutti i lavori attivi per il controller dell'insertore. È possibile, quindi, ordinare i lavori per cercare quelli già pronti da caricare su un insertore.
Per cercare i lavori già pronti da caricare su un insertore:
  1. Nel portlet Controller dell'insertore nella pagina principale, trovare il controller dell'insertore in cui sono presenti dei lavori attivi.
    Se il controller dell'insertore che si sta cercando non è presente nell'elenco, si potrebbe cercare solo quello preferito. Fare clic sulla stella di colore blu nella scheda dei controller dell'insertore per visualizzare tutti i controller dell'insertore.
  2. Fare nuovamente clic con il pulsante destro del mouse sul controller dell'insertore e selezionare Mostra lavori.
  3. Nella tabella Lavori che si apre, fare clic sull'intestazione della colonna Operazione corrente per ordinare i lavori in base all'operazione corrente.
    Per visualizzare la colonna Operazione corrente, potrebbe essere necessario modificare le colonne per aggiungere una colonna per la proprietà Operazione corrente.

    I lavori che sono pronti per essere caricati sono in un'operazione basata sul modello InsertJobs e in uno stato Attesa o Manuale, funzionante.

1.2.6.1.5 Ricerca di lavori in attesa di completare l'inserimento

Per trovare lavori che abbiano già completato l'inserimento su un controller insertore specifico e che sono in attesa del completamento manuale, è possibile visualizzare tutti i lavori attivi per il controller insertore. È possibile, quindi, ordinare i lavori per trovare quelli in attesa di completare l'inserimento.
Per trovare i lavori che sono in attesa di completare l'inserimento:
  1. Nel portlet Controller dell'insertore nella pagina principale dell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector, trovare il controller dell'insertore, in cui i lavori hanno completato l'inserimento.
    Se il controller dell'insertore che si sta cercando non è presente nell'elenco, si potrebbe cercare solo quello preferito. Fare clic sulla stella di colore blu nella scheda dei controller dell'insertore per visualizzare tutti i controller dell'insertore.
  2. Fare nuovamente clic con il pulsante destro del mouse sul controller dell'insertore e selezionare Mostra lavori.
  3. Nella tabella Lavori che si apre, fare clic sull'intestazione della colonna Operazione corrente per ordinare i lavori in base all'operazione corrente.
    Per visualizzare la colonna Operazione corrente, potrebbe essere necessario modificare le colonne per aggiungere una colonna per la proprietà Operazione corrente.

    I lavori che sono pronti per essere caricati sono in un'operazione basata sul modello InsertJobs e in uno stato Attesa o Manuale, funzionante.

1.2.6.1.6 Ricerca di lavori in attesa di riconciliazione

Per trovare lavori che abbiano già terminato l'inserimento su un controller insertore specifico e che sono in attesa di una riconciliazione manuale, è possibile visualizzare tutti i lavori attivi per il controller insertore. È possibile, quindi, ordinare i lavori per trovare quelli in attesa di riconciliazione.
Per trovare i lavori che sono in attesa di riconciliazione:
  1. Nella tabella Lavori, se la proprietà Stato corrente del lavoro è una colonna, utilizzare il campo Filtro per trovare i lavori che sono nello stato In attesa di riconciliazione.

1.2.6.2 Visualizzazione informazioni sul lavoro

Nel sistema RICOH ProcessDirector è possibile visualizzare diverse informazioni sui lavori, tra cui lo stato, le proprietà e le informazioni di registrazione.

1.2.6.2.1 Visualizzazione e modifica delle proprietà di un lavoro

Le proprietà di un lavoro comprendono diverse informazioni, quali: stampante da utilizzare, grandezza del file di input, se si tratta di un lavoro di stampa fronte/retro e altri dati. È possibile modificare alcune proprietà del lavoro se necessario.
  • Per visualizzare e modificare le proprietà di un lavoro:
    1. Nella tabella Lavori, fare clic sul nome del lavoro con il quale si desidera lavorare per aprire il notebook delle proprietà.
    2. Nel notebook delle proprietà, utilizzare le schede per vedere diverse proprietà oppure fare clic su Mostra tutto per visualizzare tutte le proprietà su una pagina singola.
      Per visualizzare le informazioni su una qualsiasi proprietà, fare clic sull’icona Immagine di un pulsante con un punto interrogativo accanto al nome della proprietà.
    3. Apportare le modifiche appropriate.
      È possibile utilizzare la funzione Trova nel browser web per trovare i campi da modificare. Il browser cerca solo la scheda al momento visualizzata. Fare clic su Mostra tutte le schede per cercare i campi su tutte le schede.
    4. Fare clic su OK.
  • Per visualizzare e modificare le proprietà di più lavori:
    1. Nella tabella Lavori, selezionare i lavori che si desidera utilizzare e fare clic su Aggiorna multipli.
    2. Selezionare una proprietà da modificare dall'elenco. Selezionare o immettere nuovi valori per la proprietà.
    3. Per aggiornare una proprietà aggiuntiva, fare clic sul segno più a destra dell'ultima voce.
    4. Per rimuovere l'aggiornamento di una proprietà dall'elenco, fare clic sul segno meno a destra della voce da eliminare.
    5. Fare clic su OK.

1.2.6.2.2 Proprietà del lavoro personalizzate

È possibile utilizzare proprietà del lavoro personalizzate per impostare valori diversi da quelli disponibili. È possibile impostare valori predefiniti per queste proprietà di lavoro personalizzate all'interno dei flussi di lavoro, modificandoli come qualsiasi altra proprietà di lavoro modificabile.

Le proprietà del lavoro personalizzate possono risultare utili in diverse situazioni:

  • Per fornire ulteriori opzioni di filtro e ordinamento nella tabella Lavori
  • Per trasferire valori specifici della propria azienda al lavoro, in modo da stamparli sulle pagine di intestazione o utilizzarli con elaborazioni downstream
  • Per includere un valore non presente nelle proprietà del lavoro, all'interno di un comando che richiede un programma esterno
  • Per registrare valori numerici univoci per l'azienda con il lavoro.

Esistono due modi per includere le proprietà personalizzate dei lavori nei flussi di lavoro. È possibile:

  • Utilizzare le proprietà personalizzate fornite, incluse in RICOH ProcessDirector.
  • Definire proprietà di lavoro univoche per le circostanze specifiche.

Utilizzo delle proprietà personalizzate fornite

RICOH ProcessDirector fornisce 20 proprietà nel blocco note proprietà del lavoro che possono essere utilizzate con proprietà del lavoro personalizzate.

  • 10 proprietà etichettate da Personalizzato 1 a Personalizzato 10 possono essere utilizzate come proprietà di lavoro personalizzate. Queste proprietà possono contenere informazioni testuali o numeriche sul lavoro.
      Nota:
    • In questi campi, i numeri vengono trattati come testo, non come valori numerici.
  • 10 proprietà etichettate da Numero intero personalizzato 1 a Numero intero personalizzato 5 e da Numero personalizzato 1 a Numero personalizzato 5 possono essere utilizzate come proprietà dei lavori numerici personalizzati. Queste proprietà contengono solo informazioni numeriche. I campi Numero intero personalizzato memorizzano sempre numeri interi; i campi Numero personalizzato possono memorizzare numeri frazionari.

Non è possibile modificare i nomi delle proprietà, ma solo i valori associati.

Definizione di proprietà univoche del lavoro

Se non si desidera utilizzare le proprietà personalizzate fornite o se occorrono più proprietà personalizzate di quelle disponibili, è possibile definirne di proprie dalla scheda Gestione.

È possibile scegliere il nome del database e l'etichetta che viene visualizzata nei notebook delle proprietà e nelle intestazioni delle colonne. Si può anche scegliere il tipo di dati da memorizzare nella proprietà e l'accesso predefinito che i diversi gruppi di utenti hanno per la proprietà.

1.2.6.2.3 Visualizzazione del ticket lavoro JDF

Alcuni valori del ticket lavoro JDF non vengono mostrati nell'interfaccia utente RICOH ProcessDirector, ma il flusso di lavoro potrebbe chiamare un'applicazione che utilizza questi valori. Quindi potrebbe essere necessario visualizzare il ticket lavoro JDF.

Per visualizzare il ticket lavoro JDF:

  1. Trovare il ticket lavoro JDF nella directory del file di spool del lavoro.
    Il nome della directory del file di spool è /aiw/aiw1/spool/default/JobNumber. Il nome del ticket lavoro JDF è JobNumber.filename.jdf.

    Se il ticket lavoro JDF è stato modificato da un file di sovrascrittura o da un'applicazione, potrebbe essere trovato più di un ticket lavoro JDF con nomi file diversi. La data dell'ultima modifica indica quale ticket lavoro JDF è il più recente.

  2. Utilizzare un editor di testo o un browser Web per visualizzare il ticket lavoro JDF.
    Il ticket lavoro JDF è in formato XML.
    Nota: RICOH ProcessDirector non mantiene l'interfaccia utente e il ticket lavoro JDF sincronizzati in ogni momento; aggiorna solo i valori del ticket lavoro quando riceve una richiesta per il ticket lavoro. Quando si guarda il ticket lavoro, alcuni valori elencati potrebbero non corrispondere ai valori delle proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector.

1.2.6.2.4 Visualizzazione e modifica delle eccezioni pagina

È possibile visualizzare e modificare le eccezioni di pagina. Le eccezioni di pagina sono istruzioni per i supporti, i lati e la finitura per pagine specifiche che differiscono dalle istruzioni per un lavoro.
Ad esempio, le istruzioni per i supporti e la finitura per un lavoro a facciata singola specificano l'utilizzo di carta comune A4 senza spillatura. Le eccezioni di pagina del lavoro specificano l'utilizzo di carta blu A4 per la prima pagina, le pagine 2-3 come fronte/retro e la spillatura nell'angolo in alto a sinistra delle pagine da 5 a 8.

L'azione Eccezioni pagina mostra le eccezioni pagina per i supporti, la finitura o i lati anche se l'operazione PrintJobs non è presente nel flusso di lavoro che elabora il lavoro.

I valori di supporto e spillatura per le eccezioni di pagina vengono applicati esclusivamente ai lavori PDF inviati a stampanti PDF Ricoh, PDF personalizzate o Ricoh TotalFlow. Le Eccezioni lati pagina vengono applicate ai lavori PDF inviati alle stampanti Ricoh PDF, Custom PDF, Ricoh TotalFlow, Kodak e Xerox. Alcune unità di controllo della stampante non supportano le Eccezioni lati pagina nei ticket di processo JDF.

Solo le eccezioni di pagina supporti e lati vengono applicate ai lavori inviati alle stampanti PDF Kodak e alle stampanti PDF Xerox. Le eccezioni di pagina per la spillatura non sono supportate per queste stampanti.

Se si dispone della funzione Sostituzione dei moduli prestampati:

  • RICOH ProcessDirector combina i moduli elettronici con i dati della pagina quando l'operazione CombinePDFWithForm elabora il lavoro. Quando il lavoro passa all'operazione successiva del flusso di lavoro, le modifiche ai supporti non hanno alcun effetto sui moduli elettronici. Esempi:
    • Quando un lavoro prosegue all'operazione CombinePDFWithForm, modificare un'eccezione pagina dai supporti Lettera giallo ai supporti Form100 con moduli elettronici. La finestra di dialogo Eccezione pagina include il supporto Form100, ma le forme elettroniche del supporto Form100 non vengono combinate con i dati della pagina.
    • Dopo che il lavoro prosegue all'operazione CombinePDFWithForm, modificare un'eccezione di pagina dai supporti Form200 con moduli elettronici ai supporti A4 semplice. La finestra di dialogo Eccezione pagina include il supporto A4 semplice, ma i dati della pagina vengono stampati con le forme elettroniche dei supporti Form200.
  • La fase CombineAFPWithForm ignora i valori impostati per le eccezioni della pagina multimediale nella finestra di dialogo Eccezioni di pagina.
Per visualizzare e modificare le eccezioni pagina:
  1. Nella tabella Lavori, fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro che si desidera utilizzare e selezionare Eccezioni pagina.

    La proprietà Supporto mostra il supporto per il lavoro, mentre la proprietà Spillatura mostra se al lavoro sono associate istruzioni per la spillatura. La proprietà Fronte/retro mostra l'impostazione di lavoro per i lati sui quali stampare. La colonna Intervallo pagine mostra a quali pagine si applica ciascuna eccezione. La colonna Sostituzione carta mostra le eccezioni per il supporto, mentre la colonna Finitura subset mostra le eccezioni per la spillatura. La colonna Lati mostra le eccezioni all'impostazione fronte/retro.

  2. Per aggiungere un'eccezione di supporto, spillatura o lati, fare clic su Aggiungi.
  3. Immettere le pagine desiderate per l'Intervallo di pagina.

    È possibile:

    • Utilizzare un trattino per separare la prima e l'ultima pagina di un intervallo.
    • Utilizzare una virgola per separare selezioni di pagine.
    • Se nella proprietà Pagine totali di un lavoro è presente un valore, digitare n per specificare l'ultima pagina nel lavoro.
        Nota:
      • Per calcolare il numero totale di pagine per un lavoro, aggiungere un'operazione basata sul modello procedurale CountPages al flusso di lavoro del lavoro.

  4. Selezionare un'opzione supporto nell'elenco Sostituzione carta, un'opzione di spillatura nell'elenco Finitura sottoinsieme, oppure un'opzione fronte/retro nell'elenco Lati.
  5. Fare clic su OK.
  6. Per modificare un'eccezione di pagina, fare clic con il pulsante destro del mouse sull'intervallo di pagina che si desidera modificare e selezionare Proprietà. Modificare i valori in base alle necessità e fare clic su OK.

    Per eliminare un'eccezione di pagina, fare clic con il pulsante destro del mouse sull'intervallo di pagina che si desidera eliminare e selezionare Elimina. Viene visualizzato un messaggio di conferma. Fare clic su OK.

  7. Per sostituire un'opzione supporto, fronte/retro o finitura specificata in tutte le eccezioni pagina per un lavoro con un'altra opzione supporto, fronte/retro o finitura (ad esempio, per sostituire carta A4 oro con carta A4 gialla):
    1. Fare clic su Aggiorna tutto.
    2. Selezionare l'opzione supporto, fronte/retro o finitura corrente e il valore con cui sostituirla.
    3. Fare clic su OK.
Le nuove eccezioni pagina per il supporto sostituiscono solo le istruzioni per il supporto che si sovrappongono alle pagine esistenti nell'eccezione. Ad esempio, un lavoro specifica l'utilizzo di carta comune A4. Aggiungere un'eccezione per la carta A4 blu sulla prima pagina. RICOH ProcessDirector specifica la carta comune A4 per tutte le pagine, eccetto la pagina 1.

Le nuove eccezioni pagina per la spillatura sostituiscono le istruzioni per la spillatura che si sovrappongono a una pagina esistente nell'eccezione. Ad esempio, un'eccezione pagina specifica l'utilizzo di due graffette in fondo alle pagine da 2 a 5. Viene aggiunta un'eccezione che specifica l'utilizzo di una spillatura nell'angolo in alto a sinistra delle pagine da 1 a 4. RICOH ProcessDirector rimuove l'eccezione per l'utilizzo di due graffette in fondo alle pagine da 2 a 5. La nuova eccezione per le pagine da 1 a 4 rimane.

Se viene aggiunta un'eccezione pagina per la spillatura a un lavoro che specifica l'utilizzo della spillatura per l'intero lavoro, RICOH ProcessDirector rimuove la spillatura a livello del lavoro e rispetta l'eccezione pagina.

Se si desidera spillare un intero lavoro che presenta eccezioni pagina per la spillatura, è necessario eliminare le eccezioni pagina prima di impostare la spillatura per il lavoro.

Le nuove eccezioni dei lati pagina sostituiscono solo le istruzioni fronte/retro che si sovrappongono alle pagine esistenti nell'eccezione. Ad esempio, un lavoro specifica fronte/retro rovesciato. Aggiungere un'eccezione per la facciata singola sulla prima pagina. RICOH ProcessDirector specifica fronte/retro rovesciato per tutte le pagine, eccetto la pagina 1.

1.2.6.2.5 Rilevamento del progresso di un lavoro

È possibile rilevare il progresso dei lavori durante la stampa dal portlet Stampanti. Se gli indicatori di progresso sono visibili, ciascun AFP e Stampante PDF Ricoh mostra il numero o il nome del lavoro in stampa e il progresso corrente di tale lavoro.
Se è installata la funzione Tracker scadenza, è possibile rilevare il progresso del lavoro nel relativo flusso di lavoro.

Per rilevare il progresso di un lavoro di stampa:

  1. Nel portlet Stampanti, individuare la stampante che si sta utilizzando.
  2. Per visualizzare il nome e il numero del lavoro, spostare il puntatore del mouse sul nome e sul numero del lavoro.
  3. Per visualizzare la pagina corrente in stampa e il conteggio totale delle pagine:
    • Se l'indicatore di progresso è visibile, spostare il puntatore del mouse sull'indicatore di progresso.

1.2.6.2.6 Visualizzazione dello stato di un lavoro

È possibile utilizzare la tabella Lavori per visualizzare lo stato corrente di un lavoro e il flusso di lavoro ad esso associato.
Quando i lavori scorrono nel sistema RICOH ProcessDirector, essi si spostano da un passo all'altro e da una fase di elaborazione all'altra. Lo stato lavoro complessivo è una combinazione di diverse parti di informazioni relative al lavoro in elaborazione nel sistema. Ad esempio, un lavoro potrebbe essere in stato Conservato nella fase di completamento o in stato di Errore nella fase di Preparazione.
    Importante:
  • Non sono disponibili informazioni sullo stato di stampa, relative ai lavori inviati alle stampanti Passthrough. Tali lavori restano nello stato Assegnato nell'operazione PrintJobs fino a che il comando della stampante non restituisce un codice di ritorno. Se il codice di ritorno è valido, RICOH ProcessDirector sposta il lavoro nello stato Completo nella fase PrintJobs; in caso contrario, lo sposta nello stato Errore.

Per visualizzare lo stato del lavoro:

  1. Nella tabella Lavori, selezionare il lavoro che si desidera gestire.
  2. Per visualizzare lo stato del lavoro, cercare le colonne Fase o Stato.
  3. Per vedere una visualizzazione grafica del flusso di lavoro associato al lavoro, incluse le operazioni elaborate dal lavoro e l'operazione corrente, selezionare il lavoro e fare clic su Visualizza lavoro nel flusso di lavoro.
    L'operazione corrente nel flusso di lavoro è evidenziata da un anello blu. Se il lavoro si trova nello stato Errore, l'anello è rosso. Le linee ininterrotte del connettore mostrano il percorso che il lavoro ha seguito attraverso il flusso di lavoro. Le linee tratteggiate del connettore mostrano il percorso che il processo dovrà seguire attraverso le operazioni rimanenti del flusso di lavoro.
      Nota:
    • Se il flusso di lavoro è stato modificato mentre il lavoro era in fase di elaborazione, il visualizzatore del flusso di lavoro potrebbe non mostrare le operazioni corrette. Il registro del lavoro mostra le operazioni che hanno elaborato il lavoro.
    • Se è installata la funzione Tracker scadenza e il lavoro ha una durata stimata per almeno un'operazione all'interno del flusso di lavoro, è possibile visualizzare la percentuale del tempo di elaborazione stimato trascorso passando con il mouse sulla barra blu nella parte inferiore della finestra.

    Per visualizzare le diverse parti del flusso di lavoro:

    1. Per eseguire lo zoom avanti e indietro, utilizzare la rotellina del mouse o i tasti Ctrl + e Ctrl -.
    2. Per riposizionare il flusso di lavoro nella finestra, fare clic su Mappa (Immagine dell'icona del pulsante Mappa). Nella mappa, un rettangolo indica quale parte del flusso di lavoro è attualmente visualizzata. Passare con il mouse sulla mappa, quindi fare clic e trascinare il rettangolo per mostrare diverse parti del flusso di lavoro. Fare clic e trascinare la parte superiore della mappa per spostarla in una posizione diversa sullo schermo.
      Inoltre, è possibile fare clic e trascinare il cerchio nell'angolo in basso a destra del rettangolo per eseguire lo zoom avanti e indietro.
    3. Al termine, chiudere la finestra del flusso di lavoro facendo clic sulla X nell'angolo in alto a destra.
  4. Per visualizzare ulteriori informazioni sullo stato del lavoro, fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Proprietà.
  5. Per visualizzare tutte le informazioni di stato, fare clic sulla scheda Stato sul lato sinistro del blocco per gli appunti. Per visualizzare le informazioni su una qualsiasi proprietà, fare clic sull’icona Immagine di un pulsante con un punto interrogativo accanto al nome della proprietà.

1.2.6.2.7 Visualizzazione di punti di verifica e scadenze

I punti di verifica del lavoro sono orari effettivi e pianificati in cui un lavoro completa ogni fase di elaborazione. La scadenza riportata nello SLA è l'ora entro cui il lavoro deve completare l'operazione obiettivo SLA.
RICOH ProcessDirector calcola gli orari del punto di verifica pianificato per ogni lavoro a cui è associata una politica di servizio. Gli orari dei punti di verifica correnti vengono registrati da RICOH ProcessDirector per ogni lavoro, anche senza una politica di servizio associata. RICOH ProcessDirector imposta una scadenza SLA per un lavoro solo se è impostata la proprietà Operazione obiettivo SLA sul flusso di lavoro. Se il lavoro ha completato l'operazione obiettivo, viene registrata anche l'ora di completamento dell'operazione obiettivo da parte del lavoro.
Per visualizzare punti di verifica o scadenze di un lavoro:
  1. Nel portlet Lavori sulla Pagina principale, fare clic sul nome del lavoro per aprire il notebook delle proprietà.
  2. Nel notebook delle proprietà, fare clic sulla scheda Punti di verifica per visualizzare i punti di verifica del lavoro, la scadenza SLA, e l'ora in cui il lavoro ha completato l'operazione obiettivo. Per visualizzare le informazioni su una qualsiasi proprietà, fare clic sull’icona punto interrogativo icona accanto al nome della proprietà.

1.2.6.3 Avvio e riavvio dei lavori

Spesso i lavori arrivano in un dispositivo di input di RICOH ProcessDirector e l'elaborazione viene avviata immediatamente. Tuttavia, occorrono diversi minuti per eseguire un'azione che consente di spostare un lavoro sul sistema. Inoltre, potrebbe essere necessario riavviare un lavoro se è stato interrotto o chiuso durante l'elaborazione.

1.2.6.3.1 Trattenimento lavori

Se non si desidera spostare i lavori nel flusso di lavoro flusso di lavoro senza intervento manuale, è possibile configurare i flussi di lavoro per sospendere i lavori in un determinato punto. Quindi è possibile che gli operatori eseguano un'azione per rilasciare i lavori.

Ad esempio, se gli operatori devono caricare diversi moduli per ogni lavoro, possono rilasciare i lavori una volta caricati i moduli corretti sulla stampante.

Per trattenere i lavori, eseguire una di queste operazioni:

  • Impostare la proprietà Stampante richiesta su una procedura basata sul modello di procedura PrintJobs su Non impostato, in modo che tutti i lavori che passano nel flusso di lavoro ricevano quel valore.

    Per impostazione predefinita la proprietà della Stampante richiesta è impostato su Qualsiasi stampante. Di conseguenza, i lavori vengono pianificati automaticamente sulla prima stampante disponibile le cui proprietà di pianificazione corrispondono ai valori per le proprietà del lavoro associate. Tuttavia, se la proprietà Stampante richiesta è impostata su Non impostata, i lavori attendono un operatore che utilizza l'azione Pianifica lavoro per assegnarli ad una stampante. Una volta pianificato il lavoro, la proprietà Stampante richiesta è impostata e il lavoro viene spostato mediante il resto della procedura di elaborazione.

  • Impostare la proprietà Arresta all'inizio della fase su un'operazione basata sul modello di procedura SetJobPropsFromRules. Quando si aggiunge una di queste procedure a un flusso di lavoro, selezionare una fase come valore della proprietà Arresta all'inizio della fase. Quando un lavoro raggiunge quella fase, si arresta e attende senza passare nelle procedure di elaborazione in quella fase.

    Se un lavoro viene arrestato all'inizio di una fase, un operatore può utilizzare l'azione Continua per riprendere l'elaborazione del lavoro. L'operatore deve verificare che le proprietà di pianificazione per il lavoro corrispondano alle proprietà di pianificazione per almeno una stampante e che la proprietà Stampante richiesta sia impostata su Qualsiasi stampante o su una stampante specifica in modo tale che il lavoro può essere pianificato per la stampa.

    Ad esempio, se si seleziona la fase Stampa, un lavoro viene trasferito in tutte le operazioni di elaborazione specificate per le fasi Ricevi e Prepara. Quindi si sposta nella fase di stampa, ma attende prima di avviare tutte le procedure. Il lavoro cambia in Arrestato. Un operatore può fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Continua per avviare nuovamente l'elaborazione.

  • Includere un'operazione manuale in un flusso di lavoro, in modo tale che i lavori devono attendere un operatore che indichi che il lavoro può essere trasferito all'operazione di elaborazione successiva.

    Ad esempio, è possibile creare un'operazione basata sul modello procedura ManualStepWithAutoStart e denominarla Immetti numero ordine di acquisto, quindi aggiungerla alla fase di elaborazione del flusso di lavoro. Quando un lavoro raggiunge questa fase, lo stato viene modificato in Manuale, In azione. Un operatore può modificare le proprietà del lavoro per inserire il numero dell'ordine di acquisto e poi fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Completa manualmente, per completare l'operazione e rilasciare il processo.

1.2.6.3.2 Invio lavori ad una stampante specifica

Talvolta si desidera verificare che RICOH ProcessDirector invii un lavoro o un gruppo di lavori a una stampante specifica. È possibile fornire nel flusso di lavoro il nome di una stampante specifica o utilizzare la funzione Pianificazione per richiedere una stampante specifica per un lavoro.
Impostare la proprietà Stampante richiesta per l'operazione PrintJobs nel flusso di lavoro se tutti i lavori elaborati dal flusso di lavoro necessitano di una funzione specifica della stampante, ad esempio MICR. Se le proprietà di pianificazione per il lavoro corrispondono a quelle per la stampante richiesta all'arrivo del lavoro per l'operazione PrintJobs, il lavoro può essere inviato alla stampante.

Le proprietà di pianificazione per i lavori sono:

  • Rilegatura
  • Nome cliente
  • Opzioni di piegatura
  • Dimensione lavoro, in fogli.

    RICOH ProcessDirector calcola il numero di fogli contenuti nel lavoro e l'utente che definisce la stampante specifica il numero di fogli supportato da una determinata stampante. Tale proprietà potrebbe non contenere un valore per i lavori che non sono in formato AFP o PDF.

  • Supporti richiesti, per il lavoro, inclusi tutti i supporti specificati come eccezioni di pagina.
  • Vassoio di uscita
  • Formato di output
  • Perfora
  • Posizione richiesta
  • Spillatura necessaria, per il lavoro, inclusa qualsiasi spillatura specificata come eccezione di pagina.

La funzione di supporto AFP aggiunge le seguenti proprietà di pianificazione dei lavori per i lavori AFP:

  • Classe lavoro
  • Destinazione lavoro
  • Modulo lavoro

Le proprietà di pianificazione vengono aggiunte o eliminate dall'elenco modificando un file di configurazione delle proprietà di pianificazione.

Se si lascia una proprietà di pianificazione della stampante vuota, questa corrisponde a tutti i valori utilizzati per la proprietà di lavoro corrispondente. Se si lascia vuoto il campo relativo alla proprietà di pianificazione del lavoro, tale valore corrisponde a tutti i valori utilizzati per la proprietà della stampante corrispondente.

Se le proprietà di pianificazione non corrispondono (o se il valore della proprietà Stampante richiesta è impostato su Non impostato), utilizzare la funzione di pianificazione per inviare il lavoro a una stampante specifica. La funzione di pianificazione offre un metodo semplice per garantire la corrispondenza delle proprietà di pianificazione.

Per inviare un lavoro ad una stampante specifica:

  1. Nella tabella Lavori, selezionare il lavoro o i lavori che si desidera pianificare in una stampante.
  2. Fare clic su Pianifica.
    Nella finestra di dialogo Pianifica lavori vengono visualizzate le stampanti definite, oltre a tutte le relative proprietà di pianificazione. Se viene visualizzata una stella colorata nella riga superiore della tabella, vengono elencate solo le stampanti preferite. Fare clic sulla stella colorata per visualizzare tutte le stampanti nell'elenco.
  3. Per selezionare una determinata stampante per stampare uno o più lavori:
    1. In Stampante richiesta, selezionare Stampante selezionata nella tabella.
    2. Selezionare una stampante nella tabella Stampanti.
      La stampante selezionata diviene la Stampante richiesta per i lavori.
    3. Fare clic su OK.
  4. Per modificare i valori delle proprietà di pianificazione per i lavori selezionati e per inviare i lavori ad una determinata stampante o inviarli a qualsiasi stampante che presenta gli stessi valori impostati per le relative proprietà di pianificazione:
    1. Se l'elenco dei lavori nella parte superiore della pagina è chiuso, fare clic su Mostra lavori per aprirlo.
    2. Per modificare i valori delle proprietà di pianificazione per i lavori in modo da farli corrispondere con quelli della stampante selezionata, fare clic su Metti in corrispondenza i lavori con la stampante selezionata.
      RICOH ProcessDirector aggiorna i valori delle proprietà di pianificazione affinché i lavori corrispondano a quelli della stampante.
        Nota:
      • RICOH ProcessDirector non aggiorna il valore della proprietà di pianificazione Supporti richiesti. Per risolvere un conflitto della proprietà di pianificazione del Supporto richiesto, è necessario modificare il supporto specificato dal lavoro o inoltrare quest'ultimo a una stampante per cui il supporto sia compatibile.
    3. Per modificare i valori delle proprietà di un singolo lavoro, fare clic su Modifica proprietà di pianificazione.
    4. Per modificare il valore di una delle proprietà di pianificazione, selezionare la proprietà e digitare o selezionare un nuovo valore.
    5. Fare clic su OK.
      RICOH ProcessDirector assegna il nuovo valore a tutti i lavori elencati nella tabella Lavori.

Se si pianificano due o più lavori nella stessa stampante, RICOH ProcessDirector utilizza questi criteri per determinare l'ordine di stampa dei lavori:

  • RICOH ProcessDirector elabora i lavori che non sono membri dei gruppi di elaborazione in questo ordine:
    • Quelli promossi più recentemente, come determinato dalla proprietà Tempo di promozione per il lavoro
    • Quelli con priorità più alta, come determinato dalla proprietà Priorità di lavoro
    • Quelli più recentemente ricevuti, come determinato dalla proprietà Tempo inoltrato
  • RICOH ProcessDirector elabora i lavori che sono membri di un gruppo di processo in questo ordine:
    • Quelli promossi più recentemente
    • Quelli con la priorità più alta
    • Ordine di lavoro nel gruppo di processo, come determinato dalla proprietà Ordine gruppo di processo

1.2.6.3.3 Aggiunta o rimozione delle proprietà di pianificazione

È possibile utilizzare un file di configurazione delle proprietà di pianificazione per modificare l'impostazione predefinita delle proprietà di pianificazione utilizzate durante l'assegnazione di lavori alle stampanti. Il valore in una proprietà di lavoro deve corrispondere al valore nella proprietà della stampante corrispondente, affinché il lavoro venga pianificato per la stampante selezionata.
Le voci nel file makeLikePrinterAttrs.cfg vengono utilizzate per determinare quali proprietà del lavoro vengono aggiornate per farle corrispondere alle proprietà della stampante, quando si fa clic sull'azione Metti in corrispondenza i lavori con la stampante nella pagina Pianifica lavori.
Per aggiornare il file delle proprietà di pianificazione:
  1. Accedere al computer primario come RICOH ProcessDirector utente di sistema ( aiw1 è l'utente predefinito).
  2. Accedere a /aiw/aiw1/config (Linux) o C:\aiw\aiw1\config (Windows).
  3. Aprire il file makeLikePrinterAttrs.cfg con un editor di testo.
  4. Aggiungere, modificare o eliminare le proprietà di pianificazione dal file.
  5. Una volta eseguite le modifiche, salvare il file.
  6. Riavviare RICOH ProcessDirector.
    Il file makeLikePrinterAttrs.cfg aggiornato viene utilizzato la volta successiva che si esegue l'operazione PrintJobs o che si usa l'azione Pianifica lavori.
Il contenuto del file delle proprietà di pianificazione predefinito:
Job.CustomerName=Printer.CustomerName
Job.Locations=Printer.Locations
Job.StapleRequired=Printer.StapleCapable
Job.FoldOptions=Printer.FoldCapable
Job.Binding=Printer.RingBindingCapable
Job.Binding=Printer.PerfectBindingCapable
Job.Punch=Printer.PunchCapable
Job.OutputBin=Printer.OutputBin
Job.MediaSize=Printer.InputTray
Job.MediaType=Printer.InputTray
Job.Form=Printer.Form
Job.Destination=Printer.Destination
Job.Class=Printer.Class
Job.MediaRequired=Printer.Media
Job.JobSize=Printer.JobSize
    Nota:
  • Solo le proprietà con regole specificate nel file devono corrispondere affinché un lavoro venga pianificato per una stampante.
  • Se si immette una proprietà di lavoro più di una volta, verrà utilizzato il valore più recente per la proprietà del lavoro.
  • Se un valore di una proprietà in una regola è nullo, viene considerato una corrispondenza.
  • Se si lascia vuoto il campo relativo alla proprietà di pianificazione del lavoro, tale valore corrisponde a tutti i valori utilizzati per la proprietà della stampante corrispondente.
  • Se il file è vuoto, il lavoro viene inviato alla stampante senza far corrispondere alcuna proprietà.
  • Se il file non esiste quando si esegue l'operazione PrintJobs, le proprietà di pianificazione di base predefinite di RICOH ProcessDirector verranno usate per definire le corrispondenze.
  • I conflitti nella finestra di dialogo Pianifica lavori sono causati dai valori delle proprietà del lavoro e della stampante nel file delle proprietà di pianificazione che non corrispondono. Alcune proprietà del lavoro che si aggiungono al file delle proprietà di pianificazione potrebbero non essere visualizzate nella tabella Lavori.

1.2.6.3.4 Spostamento di un lavoro a una stampante diversa

Se una stampante è soggetta a un errore durante la stampa di un lavoro, è possibile spostare il lavoro su un'altra stampante.
  • Per spostare il lavoro su un'altra stampante e continuare la stampa dall'ultima pagina valida:
    1. Arrestare il lavoro. Sulla pagina di conferma, specificare che RICOH ProcessDirector deve ricordare l'ultima pagina stampata.
    2. Spegnere la stampante in errore.
    3. Modificare la proprietà Stampante richiesta per il tipo di lavoro.
    4. Nella tabella Lavori, fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Continua.
  • Per spostare il lavoro su un'altra stampante e ristamparlo dall'inizio:
    1. Spegnere la stampante in errore.
    2. Nella tabella Lavori, fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Stampa nuovamente.
    3. Nella pagina Stampa nuovamente, selezionare una stampante nel campo Stampante richiesta e fare clic su OK.

1.2.6.3.5 Spostamento di un lavoro ad una fase di elaborazione differente

Talvolta, può essere necessario interrompere il flusso di un lavoro nel sistema e spostarlo ad una fase di elaborazione differente.
Se un lavoro si trova nello stato di errore ed è necessario elaborarlo nuovamente per risolvere l'errore o se è stato assegnato a un flusso di lavoro errato, è possibile eseguire di nuovo l'elaborazione in un'operazione precedente.

Per spostare un lavoro ad una fase di elaborazione diversa:

  1. Nella tabella Lavori, fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro che si desidera rielaborare e selezionare Elabora nuovamente.
    • Per riavviare l'elaborazione di uno o più lavori in un'operazione nel flusso di lavoro corrente:
      1. Selezionare Flusso di lavoro corrente.
      2. Nell'elenco delle fasi e delle operazioni, selezionare la fase e l'operazione a cui inviare nuovamente il lavoro.
        Nota:
      • Alcuni passi non sono visualizzati nell'elenco, poiché non è possibile riavviare il lavoro a quel punto.
      • Se un lavoro principale presenta lavori secondari nel sistema e si tenta di riavviarlo prima o nel momento dell'ultima operazione che ha creato questi lavori secondari, la rielaborazione ha esito negativo. Se si desidera riavviarlo in una fase precedente, eliminare i lavori secondari.
      • L'opzione Flusso di lavoro corrente non è disponibile in queste situazioni:

        • Il flusso di lavoro è stato modificato mentre il lavoro era in fase di elaborazione.
        • Il lavoro è stato inviato a un'operazione con un tipo di riavvio Elimina.
        • I lavori non sono nello stesso flusso di lavoro.
        È necessario selezionare un flusso di lavoro dall'elenco.

    • Per riavviare l'elaborazione di più lavori nella prima fase dei relativi flussi di lavoro correnti, selezionare Flusso di lavoro corrente.
    • Per elaborare uno o più lavori utilizzando un flusso di lavoro diverso:
      1. Fare clic su Altro flusso di lavoro.
          Nota:
        • Non è possibile rielaborare un lavoro principale mediante un flusso di lavoro diverso se nel sistema sono presenti lavori secondari. Se si desidera utilizzare un flusso di lavoro diverso, eliminare i lavori secondari.
      2. Nella proprietà Flusso di lavoro, selezionare il flusso di lavoro da utilizzare.
          Nota:
        • Il nome del lavoro potrebbe cambiare quando viene applicato un nuovo flusso di lavoro.
  2. Fare clic su OK.
Se il lavoro è già stato stampato (del tutto o in parte), RICOH ProcessDirector incrementa la proprietà Conteggio ristampe quando si elabora di nuovo il lavoro. Se nessuna delle pagine era stata stampata prima di selezionare l'azione Elabora di nuovo, la proprietà Conteggio ristampe resta vuota.

1.2.6.3.6 Pianificazione di un lavoro utilizzando il formato di output

A volte, lo spostamento di un lavoro da una stampante all'altra richiede la riformattazione del lavoro stesso. Ad esempio, si potrebbe dover trasferire i lavori da una stampante roll-to-roll a una stampante roll-to-fold, oppure si potrebbe dover stampare lavori PDF su una stampante PostScript.
È possibile utilizzare la proprietà di pianificazione Formato di output per assicurarsi che il lavoro venga formattato correttamente prima di essere inviato alla stampante.

Prima di poter riformattare un lavoro per una stampante, il flusso di lavoro deve essere impostato per includere un percorso che riformatti i lavori. Chiedere all'amministratore di RICOH ProcessDirector se il flusso di lavoro può riformattare i lavori per stampanti diverse.

Per pianificare un lavoro utilizzando la proprietà Formato di output:
  1. Nella tabella Lavori, selezionare il lavoro o i lavori che si desidera pianificare in una stampante.
  2. Fare clic su Pianifica.
    Nella finestra di dialogo Pianifica lavori vengono visualizzate le stampanti definite, oltre a tutte le relative proprietà di pianificazione. Se viene visualizzata una stella colorata nella riga superiore della tabella, vengono elencate solo le stampanti preferite. Fare clic sulla stella colorata per visualizzare tutte le stampanti nell'elenco.
  3. In Stampante richiesta, selezionare Stampante selezionata nella tabella.
  4. Selezionare una stampante nella tabella Stampanti.

    La stampante selezionata diviene la Stampante richiesta per i lavori.

  5. Se l'elenco dei lavori nella parte superiore della pagina è chiuso, fare clic su Mostra lavori per aprirlo.
  6. Per riformattare il lavoro per la stampante, fare clic su Metti in corrispondenza i lavori con la stampante selezionata.
  7. Fare clic su OK.

RICOH ProcessDirector invia il lavoro nell'operazione del flusso di lavoro con Tipo di riavvio dell'operazione impostato su Riformatta. Da questa operazione, il lavoro segue il percorso nel flusso di lavoro che formatta i lavori per il valore Formato di output della stampante richiesta.

1.2.6.3.7 Modifica flusso di lavoro

È possibile modificare il flusso di lavoro per uno o più lavori. Ad esempio, è possibile modificare il flusso di lavoro quando è necessario elaborare il lavoro tramite un'altra operazione.
Non è possibile modificare il flusso di lavoro nel notebook delle proprietà per il lavoro. È necessario utilizzare l'azione Elabora nuovamente .
    Nota:
  • Il nome del lavoro potrebbe cambiare quando viene applicato un nuovo flusso di lavoro.

Per modificare il flusso di lavoro:

  1. Nella tabella Lavori, fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro per cui modificare il flusso di lavoro e selezionare Rielabora.
    • Per riavviare l'elaborazione di uno o più lavori in un'operazione nel flusso di lavoro corrente:
      1. Selezionare Flusso di lavoro corrente.
      2. Nell'elenco delle fasi e delle operazioni, selezionare la fase e l'operazione a cui inviare nuovamente il lavoro.
        Nota:
      • Alcuni passi non sono visualizzati nell'elenco, poiché non è possibile riavviare il lavoro a quel punto.
      • Se un lavoro principale presenta lavori secondari nel sistema e si tenta di riavviarlo prima o nel momento dell'ultima operazione che ha creato questi lavori secondari, la rielaborazione ha esito negativo. Se si desidera riavviarlo in una fase precedente, eliminare i lavori secondari.
      • L'opzione Flusso di lavoro corrente non è disponibile in queste situazioni:

        • Il flusso di lavoro è stato modificato mentre il lavoro era in fase di elaborazione.
        • Il lavoro è stato inviato a un'operazione con un tipo di riavvio Elimina.
        • I lavori non sono nello stesso flusso di lavoro.
        È necessario selezionare un flusso di lavoro dall'elenco.

    • Per riavviare l'elaborazione di più lavori nella prima fase dei relativi flussi di lavoro correnti, selezionare Flusso di lavoro corrente.
    • Per modificare uno o più lavori in un flusso di lavoro diverso:
      1. Fare clic su Altro flusso di lavoro.
      2. Nella proprietà Flusso di lavoro, selezionare il flusso di lavoro da utilizzare.
        Nota:
      • Non è possibile rielaborare un lavoro principale mediante un flusso di lavoro diverso se nel sistema sono presenti lavori secondari. Se si desidera utilizzare un flusso di lavoro diverso, eliminare i lavori secondari.

      Il lavoro viene restituito alla fase di ricezione.

  2. Fare clic su OK.

1.2.6.3.8 Ristampa dei lavori

A volte, potrebbe essere necessario ristampare alcune pagine di un lavoro già passato nella procedura PrintJobs.

Non è possibile specificare una serie di pagine quando il lavoro da gestire è in fase stampa nella stampante. È necessario arrestare la stampante o il lavoro prima di poter selezionare l'intervallo di pagina da stampare.

Per ristampare un intervallo di pagine o un gruppo di pagine in un lavoro AFP, il flusso di lavoro deve includere le operazioni basate sui modelli di operazione EnableRepositioning e CreatePageRanges. Il modello di operazione EnableRepositioning è incluso nella funzione di supporto AFP.

Per ristampare un intervallo di pagine in un lavoro PDF, il flusso di lavoro deve includere le operazioni basate sui modelli di operazione CountPages e CreatePageRanges.

Per ristampare i gruppi di pagine in un lavoro PDF, il flusso di lavoro deve includere le operazioni basate sui modelli di operazione IdentifyPDFDocuments e CreatePageRanges. Il modello di operazione IdentifyPDFDOcuments è incluso nella funzione Supporto Documenti PDF.

Per ristampare un lavoro:
  1. Nella tabella Lavori, selezionare il lavoro che si desidera stampare di nuovo.
  2. Fare clic su Ristampa.
  3. Sulla pagina Ristampa lavoro, selezionare una di queste opzioni:
    Tutto
    Stampa di nuovo tutte le pagine del lavoro.
    Pagine
    Seleziona le pagine specifiche da ristampare.
    Gruppi
    Ristampa i gruppi di pagine specifici (come una polizza di assicurazione a più pagine o un estratto conto bancario per un determinato numero di conto).
  4. Se è stato selezionato Tutto, continuare con il passaggio 7.
  5. Se è stato selezionato Pagine, è possibile immettere un valore nel campo Pagina da ristampare o fare clic sul pulsante Seleziona pagine nel visualizzatore per visualizzare il lavoro e selezionare le pagine corrette da ristampare:
    1. Fare clic su Seleziona pagine nel visualizzatore per aprire il programma di visualizzazione file.
    2. Spostarsi tra le pagine del lavoro e ricercare quelle che si desidera ristampare. Una volta trovata la pagina, immettere il numero di pagina nel campo Pagine o fare clic su Aggiungi pagine visualizzate di seguito per aggiungere il numero di pagina all'elenco. Inoltre, è possibile immettere degli intervalli di pagina, come 5-14. Separare tutti i valori con le virgole. Ad esempio, 3,6,8,12-30,45.
        Nota:
      • Se vi è più di una pagina su un foglio, la selezione di qualsiasi pagina su tale foglio fa si che venga ristampato l'intero foglio. Ad esempio:
        • In un lavoro simplex 2-up, la pagina 47 si trova sul lato sinistro del foglio e la pagina 48 sul lato destro. Se si seleziona la pagina 48, entrambi le pagine 47 e 48 vengono ristampate.
        • In un lavoro fronte/retro, la pagina 51 si trova dalla parte anteriore del foglio e la pagina 52 sul sulla parte posteriore. Se si seleziona la pagina 52, entrambi le pagine 51 e 52 vengono ristampate.
    3. Una volta selezionate tutte le pagine che è necessario ristampare, fare clic su OK.
    4. Continuare con il passo 7.
  6. Se si è selezionato Gruppi, è possibile selezionare i gruppi di pagine da ristampare utilizzando le proprietà del documento.
    1. Fare clic su Seleziona gruppi nel visualizzatore per aprire il programma di visualizzazione file.
    2. Utilizzando la barra degli strumenti sopra la finestra del programma di visualizzazione, selezionare Proprietà documento dall'elenco Vai a, quindi selezionare la proprietà da utilizzare per trovare la pagina. Le proprietà del documento sono visualizzate in formato database, ad esempio Doc.Address.FullName.
        Nota:
      • Per individuare il documento che si sta cercando, potrebbe essere necessario utilizzare il pulsante Trova il documento successivo con il valore specificato per la proprietà ().
    3. Selezionare il valore di tag o della proprietà per il gruppo di pagine da ristampare.
    4. Fare clic su Aggiungi gruppo visualizzato di seguito per aggiungere il gruppo all'elenco di gruppi di pagine da ristampare.
    5. Ripetere i passaggi fino a che non sono stati aggiunti tutti i gruppi di pagine che si desidera ristampare. Se si aggiunge un gruppo all'elenco per errore, selezionarlo e fare clic su Rimuovi per eliminarlo dall'elenco.
    6. Una volta selezionati tutti i gruppi di pagine che occorre ristampare, fare clic su OK.
    7. Continuare con il passo 7.
  7. Selezionare una stampante a cui inoltrare il lavoro.
    Se viene visualizzata una stella blu accanto al campo Stampante richiesta, vengono elencate solo le stampanti preferite. Fare clic sulla stella gialla per visualizzare tutte le stampanti nell'elenco.
  8. Opzionale: Per stampare più di una copia del lavoro, cambiare il numero di copie da stampare.
      Importante:
    • Le stampanti Passthrough ignorano il numero che si specifica qui. Il comando della stampante o il modello del file di controllo deve trasferire il numero di copie alla stampante Passthrough se è maggiore di uno.
  9. Fare clic su OK.
Quando viene pianificata la ristampa di tutto o parte di un lavoro, RICOH ProcessDirector incrementa la proprietà Conteggio ristampe per quel lavoro e regola la proprietà Dimensione lavoro per riflettere solo il numero di pagine incluse nel lavoro di ristampa.

1.2.6.3.9 Stampa di un punto specifico di un lavoro

Quando un lavoro è in fase di Stampa ed è effettivamente in corso di stampa su una stampante AFP, è possibile arrestare la stampante, passare ad una posizione diversa del lavoro, quindi riprendere la stampa.

Per stampare da un punto specifico nel lavoro:

  1. Verificare che il lavoro si trovi nella fase di Stampa e nello stato di Stampa in corso.
  2. Nel portlet Stampanti, selezionare la stampante che stampa il lavoro e fare clic su Interrompi. Se il lavoro consiste solo in una singola copia, selezionare Immediatamente. Se un lavoro consiste di più copie, selezionare Immediatamente o Dopo la stampa della copia corrente.
      Nota:
    • L'utilizzo della funzione di arresto sulla console della stampante non pone la stampante in stato Arrestato in RICOH ProcessDirector. È necessario arrestare la stampante utilizzando l'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector .
  3. Nella tabella Lavori, selezionare il lavoro che si desidera stampare.
  4. Fare clic su Altre azioni Passa a.
  5. Sulla pagina Passa a posizione, selezionare uno di questi per specificare il punto in cui si desidera riprendere la stampa del lavoro:
    Riprendi la stampa alla pagina
    Si conosce il numero della pagina da cui si desidera riprendere la stampa. È possibile utilizzare la funzione di ricerca delle stringhe nel visualizzatore file, per trovare la pagina.
    Riprendi la stampa al gruppo
    Il lavoro di stampa contiene gruppi di pagine e si desidera riprendere la stampa dalla prima pagina di un gruppo di pagine specifico (come la polizza di un'assicurazione o un estratto conto bancario a più pagine per un particolare numero di conto). È possibile utilizzare la funzione di ricerca delle proprietà del documento nel visualizzatore file per trovare il gruppo di pagine.
    Indietro
    Si desidera spostarsi indietro di un numero di lati nel lavoro e riprendere la stampa da quella posizione.
    Avanti
    Si desidera spostarsi in avanti di un numero di lati nel lavoro e riprendere la stampa da quella posizione.
      Nota:
    • Le opzioni dipendono dal numero di copie nel lavoro:
      • Se il lavoro consiste solo in una singola copia, è possibile specificare un numero di pagina. È anche possibile selezionare il numero di lati da saltare avanti o indietro a partire dal foglio su cui è stata stampata l'ultima pagina. È possibile utilizzare la funzione Visualizza file per visualizzare l'ultima pagina stampata e come aiuto a scegliere dove ripristinare la stampa.
      • Se un lavoro consiste di più copie, è possibile solo utilizzare l'opzione Riprendi stampa alla pagina per selezionare una pagina all'interno della copia corrente. Se si desidera spostarsi in una pagina di una copia diversa, utilizzare Indietro o Avanti.
  6. Se si è selezionato Riprendi stampa alla pagina, immettere il numero di pagina dove si desidera riprendere la stampa. Se non si è sicuri del numero di pagina esatto, utilizzare il programma di visualizzazione file per trovarlo.
      Nota:
    • Se vi è più di una pagina su un foglio, la selezione di qualsiasi pagina su tale foglio fa si che venga stampato l'intero foglio. Ad esempio:
      • In un lavoro simplex 2-up, la pagina 47 si trova sul lato sinistro del foglio e la pagina 48 sul lato destro. Se si seleziona pagina 48, la stampa inizia dalla pagina 47.
      • In un lavoro fronte/retro, la pagina 51 si trova dalla parte anteriore del foglio e la pagina 52 sulla parte posteriore. Se si seleziona pagina 52, la stampa inizia dalla pagina 51.
    1. Fare clic su Visualizza file per aprire il programma di visualizzazione file.
    2. Utilizzare i controlli del il programma di visualizzazione per spostarsi nel lavoro fino a quando non viene trovata la pagina corretta.
    3. Una volta trovata la pagina corretta, immettere il numero di pagina nel campo Pagina oppure fare clic su Seleziona pagina visualizzato sotto, per immettere il numero nel campo.
    4. Fare clic su OK.
    5. Continuare con il passo 9.
  7. Se si seleziona Indietro o Avanti, calcolare di quanti lati della carta si desidera spostarsi in avanti o indietro nel lavoro. Immettere il numero nel campo corretto e continuare con il passo 9.
  8. Se si seleziona Riprendi la stampa al gruppo, fare clic su Seleziona nel Visualizzatore per aprire il programma di visualizzazione file per selezionare un gruppo.
    1. Utilizzando la barra degli strumenti sopra la finestra del programma di visualizzazione, selezionare Proprietà dall'elenco Passa a, quindi selezionare la proprietà del documento da utilizzare (in genere un valore come Nome o Numero di conto).
    2. Selezionare il valore della proprietà del documento per il gruppo di pagine.
    3. Verificare che venga visualizzato il gruppo di pagine corretto nel programma di visualizzazione, quindi fare clic su Seleziona pagina visualizzato sotto, per aggiungere il gruppo alla tabella sopra la barra degli strumenti del suddetto programma.
    4. Fare clic su OK.
    5. Continuare con il passo 9.
  9. Stabilire se RICOH ProcessDirector deve eseguire un'azione NPRO (non-process runout) prima di ripristinare la stampa.
  10. Fare clic su OK.
  11. Nel portlet Stampanti, selezionare la stampante e fare clic su Avvia.

1.2.6.3.10 Eseguire più rapidamente l'elaborazione e la stampa di un lavoro

A volte, potrebbe essere necessario fornire a uno o più lavori una priorità più alta in modo che avanzino nel flusso di lavoro con una velocità maggiore rispetto alla norma. È possibile utilizzare la proprietà del lavoro Priorità lavoro per spostare i lavori all'interno del flusso di lavoro più velocemente.

Priorità lavoro è un valore numerico compreso tra 1 e 999. RICOH ProcessDirector elabora i lavori con priorità 1 in ogni operazione prima di altri lavori con priorità più basse, che si trovano in coda alle operazioni. Ad esempio, RICOH ProcessDirector elabora i lavori con una priorità di 50 attraverso le varie operazioni in un secondo momento ed elabora i lavori con una priorità di 99 ancora più tardi.

La proprietà Priorità lavoro di un lavoro non è una priorità obbligatoria, sebbene possa essere impostata mediante un'operazione basata sul modello di procedura SetJobPropsFromTextFile. Se viene configurata l'operazione per l'impostazione della proprietà Priorità lavoro, impostare il valore tra 10 e 999. È quindi possibile utilizzare i valori da 1 a 9 per spostare i lavori nel flusso di lavoro.

Modificando la priorità di un lavoro su 1non sospende tutta l'elaborazione di altri lavori e non sposta immediatamente questo lavoro nel flusso di lavoro. Se si modifica la priorità, il lavoro viene spostato all'inizio della coda di elaborazione di ogni operazione del relativo flusso di lavoro. Se due lavori hanno la stessa priorità, RICOH ProcessDirector elabora il primo lavoro che arriva a una determinata operazione.

Affinché uno o più lavori vengano elaborati e stampati più velocemente:

  1. Nella tabella Lavori, selezionare il lavoro o i lavori che si desidera elaborare più velocemente.
  2. Fare clic con il pulsante destro del mouse su di essi e selezionareImposta priorità.
  3. Per ciascun lavoro, immettere un valore per la proprietà Priorità.
    Ricordare che RICOH ProcessDirector considera qualsiasi lavoro con un valore di priorità assegnato più importante di un lavoro senza un valore di priorità.
  4. Opzionale: da questa pagina, è possibile utilizzare l'azione Pianifica per richiedere una stampante specifica per i lavori.
  5. Fare clic su OK.
Se si desidera far avanzare un lavoro o un gruppo di lavori, tramite le procedure del flusso di lavoro, rispetto agli altri lavori sul sistema, è possibile utilizzare l'azione Promuovi. RICOH ProcessDirector elabora prima i lavori promossi, indipendentemente dalla priorità degli altri lavori sul sistema.

1.2.6.3.11 Promozione di un lavoro prima degli altri lavori nel sistema

Ogni tanto, potrebbe essere necessario elaborare un lavoro o un gruppo di lavori prima di tutti gli altri lavori sul sistema. L'azione Promuovi su un lavoro fa in modo che RICOH ProcessDirector lo elabori per primo, indipendentemente dalla priorità di altri lavori.

L'azione di promozione si verifica quando il lavoro raggiunge la fase di elaborazione successiva nel flusso di lavoro. e resta in funzione per tutte le successive operazioni e fasi nel flusso di lavoro. Se il lavoro promosso è un membro di un gruppo, RICOH ProcessDirector automaticamente promuove tutti gli altri lavori nel gruppo. RICOH ProcessDirector utilizza questi criteri per determinare l'ordine di stampa dei lavori:

  • RICOH ProcessDirector elabora i lavori sul sistema che non sono membri dei gruppi di processo in questo ordine:
    • Quelli promossi più recentemente, come determinato dalla proprietà Tempo di promozione per il lavoro
    • Quelli con priorità più alta, come determinato dalla proprietà Priorità di lavoro
    • Quelli più recentemente ricevuti, come determinato dalla proprietà Tempo inoltrato
  • RICOH ProcessDirector elabora i lavori che sono membri di un gruppo di processo in questo ordine:
    • Quelli promossi più recentemente
    • Quelli con la priorità più alta
    • Ordine di lavoro nel gruppo di processo, come determinato dalla proprietà Ordine gruppo di processo

Se si promuove un lavoro e successivamente è necessario promuoverne un altro, RICOH ProcessDirector utilizza la data/ora di promozione per determinare quali lavori promossi elaborare prima. Elabora il lavoro prima con la data/ora più recente che è l'ultimo lavoro promosso.

Per promuovere un lavoro prima di altri lavori sul sistema:

  1. Nella tabella Lavori, fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro che si desidera promuovere e selezionare Promuovi.
  2. Nella finestra di dialogo Promuovi lavoro, verificare di scegliere il lavoro corretto e fare clic su OK.
    Nota:
  • La promozione di un lavoro non sospende tutta l'elaborazione di altri lavori e non sposta questo lavoro nel flusso di lavoro immediatamente. La promozione di un lavoro sposta il lavoro prima della coda per l'elaborazione in ogni passo attraverso cui passa il lavoro.

1.2.6.4 Riconciliazione lavori

Se il flusso di lavoro presenta un'operazione Riconcilia dopo l'operazione PrintJobs, è possibile riconciliare tutti i lavori manualmente. Se i documenti del lavoro subiscono danni dopo la riconciliazione, è possibile ristamparli mediante l'azione Stampa di nuovo.

1.2.6.4.1 Riconciliazione manuale dei lavori

Durante la riconciliazione manuale, si informa il sistema in merito all'azione da intraprendere per ogni documento nel lavoro. È possibile contrassegnare un documento con Ristampa, Estrai (per mostrare che è stato rimosso dal lavoro) o OK.
Per gli insertori, la riconciliazione avviene dopo il completo inserimento di un lavoro.

Per Verifica automatizzata, la riconciliazione avviene dopo che un lavoro ha completato un'operazione basata sul modello di procedura ReadBarcodeData.

È necessario riconciliare manualmente un lavoro quando si applica una di queste condizioni:

  • Si dispone solo della funzione Supporto Documenti PDF o Supporto AFP (non l'insertore o la funzione Verifica automatizzata).
  • Per gli insertori e Verifica automatizzata, il numero di documenti da ristampare supera la percentuale massima consentita per il lavoro, anche quando si utilizza la riconciliazione automatica.
  • Per gli insertori, il controller dell'insertore non ha segnalato uno stato per uno o più documenti, oppure RICOH ProcessDirector potrebbe non essere in grado di interpretare lo stato.

I lavori in attesa di riconciliazione sono in un'operazione basata sul modello di procedura Riconcilia e in uno stato In attesa di riconciliazione o Errore.

Per riconciliare manualmente un lavoro:
  1. Nella tabella Lavori nella pagina Principale, fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Riconcilia.

    Nella finestra di dialogo Riconcilia lavoro, le informazioni di riepilogo nell'angolo in alto a sinistra mostra il numero totale di documenti con tutte le azioni assegnate da RICOH ProcessDirector: OK, Ristampa o Estrai. Le informazioni di riepilogo includono anche il numero totale di documenti senza nessuna azione assegnata ( Non impostato). Quando si avvia la riconciliazione, non vengono elencati documenti nella tabella Documenti.

    Non è possibile concludere la riconciliazione fin quando a tutti i documenti non vengono assegnate azioni. Nessun documento può avere un valore Azione richiesta di Non impostato.

  2. Per trovare i documenti, utilizzare le informazioni di riepilogo nell'angolo in alto a sinistra della finestra di dialogo oppure selezionare un'opzione per la ricerca di documenti. Per cercare, ad esempio:
    • Tutti i documenti da ristampare: fare clic sul numero sotto Ristampa.
    • Tutti i documenti senza nessuna azione assegnata: fare clic sul numero sotto Non impostato.
    • Documenti con uno o due valori di proprietà, selezionare Per proprietà.
    • Documenti con determinati codici a barre, selezionare Per acquisizione di codice a barre.
    • Documenti con un intervallo dei valori di sequenza inserimento, selezionare Per intervallo.

      Per impostare i valori per la proprietà Sequenza di inserimento, il flusso di lavoro deve includere un'operazione basata sul modello di procedura SetPropertiesForReconcile o (solo per insertori) sul modello di procedura SetInsertProperties.

  3. Se si seleziona Per proprietà, fare clic su Modifica (Icona di modifica).
    1. Selezionare una proprietà nel campo Proprietà. Selezionare un valore di Confronto e immettere o acquisire con lo scanner il valore nel campo Valore.
      Per Verifica automatizzata, è possibile selezionare Destinatario di verifica per la proprietà e Uguale a per il valore Confronto. Quindi, inserire un valore per la proprietà Destinatario di verifica.
    2. Fare clic sulla casella di controllo accanto al secondo campo Proprietà e selezionare una seconda proprietà. Selezionare un valore di Confronto e immettere o acquisire con lo scanner il valore di proprietà nel campo Valore.
    3. Fare clic su Trova.
      Vengono elencati i documenti che corrispondono a entrambi i valori di proprietà.
      Nota:
    • Per immettere un intervallo di valori numerici, selezionare la stessa proprietà in entrambi i campi Proprietà. Per la prima proprietà, utilizzare il valore di confronto Superiore o uguale a e immettere il valore inferiore. Per la seconda proprietà, utilizzare il valore di confronto Inferiore o uguale a e immettere il valore superiore.
  4. Se si seleziona Per acquisizione di codice a barre, fare clic su Modifica (Icona di modifica).
    1. Per Formato di codice a barre da usare, selezionare il formato codice a barre che descrive il layout del codice di cui si prevede di eseguire la scansione.
    2. Nella casella di elenco Codici a barre scansionati, acquisire ogni codice a barre su una riga separata. Non inserire spazi vuoti dopo il codice a barre.
    3. Per Azione, selezionare l'azione da applicare ai documenti che corrispondono ai codici a barre specificati nella casella di elenco.
    4. Per salvare i codici a barre scansionati e chiudere la finestra di dialogo, fare clic su Salva e chiudi.
  5. Se si seleziona Per intervallo, fare clic su Modifica (Icona di modifica).
    1. Fare clic su uno dei seguenti pulsanti di opzione:

      • Da A

        Inserire nei campi Da e A i valori di inizio e di fine della sequenza inserimento dell'intervallo dei documenti da cercare.

      • Intervallo personalizzato

        Digitare le selezione di sequenza inserimento:

        • Per separare il valore iniziale da quello finale in un intervallo, utilizzare un trattino.
        • Utilizzare una virgola per separare selezioni di valori.

    2. Per Azione, selezionare l'azione da applicare ai documenti che corrispondono ai valori specificati nella proprietà Sequenza di inserimento.
    3. Per salvare l'intervallo dei valori di sequenza inserimento e chiudere la finestra di dialogo, fare clic su Salva e chiudi.
  6. Nella tabella Documenti, esaminare la colonna azione per ogni documento.
    • Per verificare che un documento nella tabella sia il documento che si desidera utilizzare, selezionare il documento.
      • Fare clic su Visualizza originale per visualizzare un documento in forma originale.
      • Fare clic su Visualizza corrente per visualizzare un documento nella forma attuale.
    • Se l'Azione non è impostata o se si desidera modificarla, selezionare il documento e fare clic su:

      • Ristampa. Questa azione indica al sistema di ristampare il documento.
      • OK. Questa azione indica al sistema che il documento è stato elaborato correttamente.
      • Estrai. Questa azione indica al sistema che il documento è stato estratto dal lavoro. Il sistema non ristampa il documento.

      Si visualizza l'azione richiesta nella colonna Azione richiesta. Inoltre, i totali cambiano nelle informazioni di riepilogo. Se, ad esempio, si è fatto clic su Ristampa per un documento contrassegnato in origine come OK, il totale di Ristampa aumenta di 1 e quello di OK diminuisce di 1.

  7. Verificare che tutti i documenti abbiano un'azione assegnata.
    Per elencare i documenti che non hanno azioni, fare clic sul numero sotto non impostato nelle informazioni di riepilogo.
  8. Opzionale: Per riprendere la riconciliazione in seguito e salvare le modifiche già apportate nella finestra di dialogo Riconcilia lavoro, fare clic su Configurazione non completata.

    Per riprendere la riconciliazione, fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Riconcilia.

  9. Quando tutti i documenti hanno un'azione assegnata, fare clic su OK.
      Nota:
    • Non è possibile fare clic su OK finché il numero dei documenti Non impostato non è impostato su 0.
  10. Se uno o più documenti vengono contrassegnati con Ristampa, viene visualizzata la finestra di dialogo Ristampa documenti.
    1. Selezionare una stampante diversa nella proprietà Stampante richiesta.

      Selezionare una stampante che accetti lo stesso formato dati della stampante originale.

    2. Solo per l'insertore: se, durante l'operazione Riconcilia nel flusso di lavoro, sono stati selezionati i valori della proprietà da aggiornare prima di completare la riconciliazione, immettere i valori nei campi visualizzati nella finestra di dialogo.
    3. Fare clic su OK.

1.2.6.5 Monitoraggio dei lavori previsti

Le periferiche di input riportano lo stato dei lavori il cui arrivo nel sistema è previsto a intervalli impostati. È possibile utilizzare il portlet Dispositivi di input per monitorare l'arrivo dei lavori previsti.
Se uno o più lavori non arrivano nei tempi previsti, viene visualizzata un'icona di avviso rossa a destra del dispositivo di input.

Per cancellare l'avviso, utilizzare l'azione Risolvi per il dispositivo di input.

Per monitorare lavori previsti:

  1. Nel portlet Dispositivi di input, fare clic con il pulsante destro del mouse su un dispositivo di input e selezionare Mostra lavoro previsto.

    Viene visualizzata la finestra di dialogo Lavoro previsto, insieme a un elenco degli oggetti di lavoro previsto associati al dispositivo di input. Viene visualizzato anche il conteggio attuale dei lavori previsti e di quanti sono già arrivati nel periodo di monitoraggio in corso.

    Se il lavoro previsto per il periodo corrente non è ancora arrivato, viene visualizzata un'icona di avviso (Icona di avviso) nella seconda colonna.

  2. Dopo aver determinato quali lavori non sono arrivati e aver preso le relative contromisure, tornare al portlet Dispositivi di input.
  3. Selezionare il dispositivo di input e fare clic su Azioni Risolvi.
    L'azione Risolvi elimina lo stato In ritardo da tutti gli oggetti di lavoro previsto associati al dispositivo di input.

1.2.6.6 Inserimento e riconciliazione di lavori

Dopo che l'insertore ha terminato l'inserimento di tutti i documenti in un lavoro, è possibile comunicare al sistema che il lavoro ha completato l'inserimento. Dopo aver segnalato che il lavoro ha completato l'inserimento, è possibile riconciliare il lavoro manualmente.
Se i documenti subiscono danni dopo la riconciliazione, è possibile ristamparli mediante l'azione Stampa di nuovo.

1.2.6.6.1 Completamento dell'inserimento per un lavoro

Se il controller dell'insertore viene configurato per utilizzare il metodo di completamento manuale, informare RICOH ProcessDirector quando l'insertore ha terminato di inserire tutti i documenti del lavoro nelle buste. In seguito, RICOH ProcessDirector può riconciliare automaticamente il lavoro oppure farlo manualmente.
    Nota:
  • se il controller dell'insertore viene configurato per utilizzare il metodo di completamento automatico, non è necessario completare manualmente l'inserimento perché RICOH ProcessDirector può rilevare automaticamente che il lavoro ha completato l'inserimento. Se, tuttavia, un lavoro resta nell'operazione basata sul modello operazioni InsertJobs per lungo tempo dopo che è terminato l'inserimento, è possibile completare l'inserimento manualmente.
Per completare l'inserimento di un lavoro:
  1. Nella tabella Lavori della pagina principale, fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro che ha terminato l'inserimento e selezionare Completa inserimento.

    Verificare che il lavoro si trovi in un'operazione basata sul modello operazioni InsertJobs e in uno stato Manuale, funzionante.

      Nota:
    • se il lavoro è nello stato In elaborazione, il controller dell'insertore viene configurato per utilizzare il metodo di completamento automatico. In tal caso, non continuare, a meno che non si è sicuri che l'insertore non abbia terminato di inserire tutti i documenti nel lavoro.

  2. Nella finestra di dialogo Completare inserimento?, fare clic su OK.

    Il lavoro viene spostato all'operazione successiva nel flusso di lavoro, che è di solito basata sul modello Reconcile. Se il lavoro specifica il metodo di riconciliazione manuale, le modifiche dello stato si modificano in In attesa di riconciliazione. Se il lavoro specifica il metodo di riconciliazione automatico, lo stato viene modificato in In elaborazione.

1.2.6.7 Anteprima di stampa

La stampa di anteprima consente di stampare una raccolta di pagine da un lavoro di stampa come una stampa di prova prima di stampare l'intero lavoro. È possibile usare la stampa di anteprima per verificare le impostazioni della stampante o provare differenti opzioni per il proprio lavoro.

Ad esempio, è possibile utilizzare la stampa di anteprima:

  • Per verificare che la stampante sia configurata correttamente tramite la stampa delle prime pagine di un lavoro
  • Per visualizzare l'aspetto del proprio output quando viene stampato sulla stessa stampante utilizzando carta diversa
  • Per visualizzare l'aspetto dei colori o delle scale di grigi in un lavoro durante l'utilizzo di diversi profili ICC o diverse risorse di gestione colori
  • Per visualizzare l'aspetto del proprio output quando viene stampato su diverse stampanti
  • Per modificare altre proprietà del lavoro e visualizzare come questo influisce sull'output
  • Per verificare che l'elaborazione effettuata da un programma esterno abbia creato risultati accettabili

RICOH ProcessDirector utilizza il modello di procedura PreviewPrint per creare la raccolta di pagine e inoltrarle a una stampante. Dopo che le pagine vengono stampate, è necessario accettare o rifiutare la stampa di anteprima per continuare l'elaborazione.

Nota: La procedura include una proprietà del lavoro predefinita denominata Stampante richiesta per la stampa di anteprima. Utilizzare questa proprietà per impostare la stampante per la procedura PreviewPrint. Non è possibile utilizzare l'azione Pianifica lavori per scegliere una stampante per la stampa di anteprima. Se si lascia il valore predefinito come Non impostato, il lavoro si sposta sullo stato Dispositivo non disponibile quando arriva nella procedura PreviewPrint. È necessario aprire il notebook delle proprietà del lavoro per il lavoro e impostare la proprietà Stampante richiesta per la stampa di anteprima per continuare l'elaborazione.

Quando si configura la procedura, sono disponibili due opzioni per completarla. È possibile scegliere di mettere il lavoro in attesa nella procedura basata sul modello PreviewPrint finché un operatore non la accetta o la rifiuta oppure è possibile scegliere che il sistema accetti automaticamente la stampa di anteprima. Se il sistema accetta automaticamente tale lavoro, il lavoro si sposta alla successiva procedura di elaborazione senza alcuna attesa.

Quando un lavoro viene elaborato attraverso il flusso di lavoro, l'operazione basata sul modello PreviewPrint ricerca le pagine che si desidera stampare e le invia alla stampante richiesta per la stampa di anteprima. Se l'operazione è configurata per accettare automaticamente la stampa di anteprima, il lavoro si sposta all'operazione successiva nel flusso di lavoro. Se la procedura viene configurata per l'attesa di un'azione di un operatore, il lavoro si sposta sullo stato In attesa di accettazione. Il lavoro rimane in questo stato finché un operatore non guarda l'output e decide quale azione intraprendere:

  • Se l'output è accettabile, l'operatore accetta la stampa di anteprima e continua l'elaborazione, nello stesso flusso di lavoro o in uno differente.
  • Se l'output non è accettabile, l'operatore rifiuta la stampa di anteprima. Il lavoro va in stato di errore e può essere elaborato di nuovo con differenti opzioni finché non risulta accettabile.

È possibile aggiungere più di un'operazione PreviewPrint a un flusso di lavoro. Ad esempio, è sempre possibile che si desideri stampare pagine di esempio su tre diversi tipi di carta e confrontare l'output prima di decidere che carta usare. È possibile creare tre procedure PreviewPrint e automatizzare l'accettazione delle prime due impostando la proprietà Accetta automaticamente stampa di anteprima su . Nella terza procedura, impostare la proprietà Accetta automaticamente stampa di anteprima su No.

Quando un lavoro viene elaborato attraverso il flusso di lavoro, tutte e tre le operazioni di stampa di anteprima elaborano il lavoro. Il lavoro si sposta nello stato In attesa di accettazione dopo il completamento dell'ultima stampa di anteprima. Un operatore può confrontare tutti gli output e scegliere quale carta usare, quindi accettare la stampa di anteprima affinché l'elaborazione del lavoro continui.

1.2.6.7.1 Utilizzo dei lavori di stampa di anteprima

Se un flusso di lavoro include una o più operazioni PreviewPrint, è necessario che venga accettata la stampa di anteprima prima di continuare l'elaborazione del lavoro. È possibile rivedere e accettare le stampe di anteprima quando si trovano nello stato In attesa di accettazione.

Queste azioni sono disponibili quando i lavori si trovano nello stato In attesa di accettazione:

Accetta
Se l'output soddisfa i requisiti, è possibile accettare la stampa di anteprima e consentire la continuazione dell'elaborazione del lavoro. È possibile scegliere di consentire la continuazione dell'elaborazione del lavoro nello stesso flusso di lavoro o in un flusso di lavoro differente.
Rifiuta
Se l'output non soddisfa i requisiti, è possibile rifiutare la stampa di anteprima. Il lavoro entra nello stato di Errore, quindi è possibile regolare le proprietà come necessario ed elaborare di nuovo il lavoro.

Per utilizzare i lavori di stampa di anteprima:

  1. Trovare un lavoro in stato In attesa di accettazione.
  2. Rivedere l'output stampato per l'operazione PreviewPrint.
    Se il flusso di lavoro ha incluso più di un'operazione PreviewPrint, potrebbero essere necessarie più versioni della stampa di anteprima da rivedere.
  3. Determinare se l'output soddisfa i requisiti per questo punto del flusso di lavoro. Selezionare il lavoro e scegliere:
    Altre azioni Accetta Se l'output è accettabile e si desidera continuare l'elaborazione del lavoro.
    Altre azioni Rifiuta Se l'output non è accettabile e si desidera modificare alcune opzioni e generare un'altra stampa di anteprima.
  4. Se la stampa di anteprima è stata accettata, scegliere se continuare l'elaborazione nello stesso flusso di lavoro o spostare il lavoro in un altro flusso di lavoro e fare clic su OK.
  5. Se la stampa di anteprima è stata rifiutata, regolare le proprietà appropriate e utilizzare l'azione Elabora nuovamente per eseguire di nuovo l'operazione PreviewPrint.

1.2.6.8 Visualizzazione dei lavori

È possibile visualizzare il contenuto di qualsiasi lavoro AFP o PDF che si trova nel sistema RICOH ProcessDirector. Quando viene visualizzato un lavoro, aprirlo nella finestra browser.
I visualizzatori PDF inclusi nella maggior parte dei browser forniscono funzionalità limitate. Se si utilizzano i visualizzatori PDF standard, alcune funzioni (come lo zoom e la funzione di ricerca del testo evidenziato) potrebbero non essere disponibili. Se si configura il browser per usare un visualizzatore Adobe PDF, è possibile utilizzare funzioni aggiuntive.

    Nota:
  • I visualizzatori Adobe PDF sono supportati solo sui sistemi operativi Windows. È possibile aprire e visualizzare i file su computer con altri sistemi operativi, ma alcune funzioni del visualizzatore risultano disabilitate.

Per visualizzare un lavoro AFP o PDF:
  1. Nella tabella Lavori, fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro che si desidera visualizzare e selezionare Visualizza.
  2. Utilizzare i controlli del programma di visualizzazione tramite il lavoro.
  3. Fare clic su Chiudi.
    Nota:
  • Il visualizzatore AFP utilizza caratteri AFP se li rileva in una delle seguenti posizioni:
    1. In linea nel lavoro
    2. Nelle directory specificate dalla proprietà di lavoro Percorso della risorsa AFP, se è installata la funzione AFP Support
    3. In /aiw/aiw1/resources
    4. In /usr/lpp/psf/reslib

    Se il programma di visualizzazione non è in grado di individuare i caratteri, utilizza una serie di file di configurazione per associare i caratteri AFP ai caratteri di Tipo 1 quando converte i file per la visualizzazione. Pertanto, se un lavoro AFP contiene caratteri, inclusi caratteri personalizzati, che non si trovano in tali posizioni, è necessario assicurarsi che le associazioni per questi caratteri siano incluse nei file di configurazione. Se un lavoro utilizza caratteri associati, quando si confronta l'immagine visualizzata con la versione finale stampata, potrebbero essere presenti delle differenze.

    Importante:
  • Il programma di visualizzazione AFP non applica alcuna modifica nella definizione modulo (come direzione di stampa, retro costante e posizionamento pagina N_UP).

    Se si dispone della funzione Sostituzione dei moduli prestampati, l'operazione CombineAFPWithForm attiva l'indicatore Retro costante quando un oggetto di supporto include un modulo elettronico per il lato posteriore e la mappa supporto specifica la stampa su facciata singola. Queste pagine con retro costante non sono incluse nella proprietà Pagine totali per il lavoro e non vengono riportati nel visualizzatore.

  • Il programma di visualizzazione AFP non applica mappe supporto inserite tra le pagine.
  • Il programma di visualizzazione AFP non trova le stringhe quando determinate proprietà della codepage non sono impostate come previsto.
  • Il programma di visualizzazione PDF potrebbe non trovare il testo che include un carattere vuoto quando si effettua la ricerca per Stringa.
  • Il componente del visualizzatore non è in grado di accedere alle risorse memorizzate nelle directory che presentano nel nome del percorso caratteri internazionali, tra cui caratteri a doppio byte. Se si memorizzano risorse nelle directory che presentano nel nome del percorso caratteri accentati o internazionali, il visualizzatore li sostituisce con altri caratteri a scopi di visualizzazione. Il lavoro potrebbe venire stampato correttamente, anche se non viene visualizzato correttamente.

    Per visualizzare il lavoro utilizzando le risorse corrette, spostare le risorse in una directory che non contiene caratteri internazionali nel nome del percorso oppure rinominare la directory esistente per rimuovere tutti i caratteri internazionali.

1.2.6.8.1 controlli del programma di visualizzazione FP

Il programma di visualizzazione AFP dispone di diverse serie di controlli che consentono di navigare tra i lavori e di visualizzare le pagine specifiche.

Se viene aperto il programma di visualizzazione dei contenuti di un lavoro, è possibile accedere al lavoro tramite vari controlli. I controlli di navigazione utilizzabili si basano sull'opzione selezionata nell'elenco Vai a:

  • Pagina: consente di esaminare il lavoro per pagina
  • Stringa: consente la ricerca di testo all'interno del documento
  • Proprietà del documento: consente la ricerca delle proprietà documento

Se si apre il visualizzatore dalla pagina Ristampa lavoro, vengono visualizzati ulteriori controlli che consentono di selezionare le pagine da stampare.

Zoom e rotazione

Il lato destro della barra degli strumenti di navigazione fornisce controlli che è possibile utilizzare per eseguire lo zoom avanti, indietro e per ruotare la pagina corrente.

Ruota in senso orario Icona Ruota in senso orario
Ruota la vista del lavoro di novanta gradi in senso orario dalla rotazione corrente.
Riduci Icona Riduci
Riduce le dimensioni della pagina visualizzata su una percentuale preimpostata, a seconda del numero di volte che si fa clic sul pulsante.
Valore di zoom Casella con il valore "100%" visualizzato
Modifica le dimensioni della pagina visualizzata in base ad un valore selezionato da un elenco o immesso nel campo. È possibile selezionare una percentuale o un'opzione di adattamento alla pagina.
  • Dimensioni effettive visualizza la pagina a 100% di ingrandimento.
  • Adatta pagina regola l'ingrandimento in modo che la pagina si adatta alla finestra in modo orizzontale e verticale.
  • Adatta larghezza regola l'ingrandimento in modo che la pagina si adatta alla finestra in modo orizzontale.
  • Adatta visibilità regola l'ingrandimento in modo che il testo e le immagini si adattano alla larghezza della finestra.
Ingrandisci Icona Ingrandisci
Aumenta le dimensioni della pagina visualizzata su una percentuale preimpostata, a seconda del numero di volte che si fa clic sul pulsante.
Navigazione tra i lavori

I comandi sul lato sinistro della barra degli strumenti cambiano in base al valore che si sceglie per il campo Vai a.

Pagina
La barra degli strumenti Pagina consente di esaminare un lavoro pagina per pagina o di passare direttamente a una pagina specifica.
La barra degli strumenti Pagina. Il testo che segue descrive come utilizzare i controlli.
Visualizza la prima pagina Icona Visualizza la prima pagina
Visualizza la prima pagina del lavoro.
Visualizza la pagina precedente Icona Visualizza la pagina precedente
Visualizza la pagina del lavoro immediatamente precedente a quella al momento visualizzata.
Campo Voce numerica Campo di immissione testo con numero "1" immesso
Digitare il numero della pagina da visualizzare nel programma di visualizzazione e premere il tasto Invio sulla tastiera.
Visualizza la pagina successiva Icona Visualizza la pagina successiva
Visualizza la pagina del lavoro immediatamente successiva a quella al momento visualizzata.
Visualizza l'ultima pagina Icona Visualizza l'ultima pagina
Visualizza l'ultima pagina del lavoro.

Stringa
La barra degli strumenti Stringa consente di cercare nel lavoro una pagina contenente del testo specifico.
La barra degli strumenti Stringa nella parte superiore della pagina del visualizzatore. Il testo che segue descrive come utilizzare i controlli.
Immettere il termine che si desidera ricercare nel campo di testo.
Trova l'istanza precedente Icona Trova istanza precedente
Ricerca la ricorrenza precedente del termine di ricerca, che potrebbe essere su una pagina prima della pagina al momento visualizzata.
Trova istanza successiva Icona Trova istanza successiva
Ricerca la ricorrenza successiva del termine di ricerca, che potrebbe essere su una pagina dopo la pagina al momento visualizzata.
Sensibile al maiuscolo/minuscoloIcona Sensibile al maiuscolo/minuscolo
Selezionare questa opzione per ricercare solo il testo che corrisponde al maiuscolo/minuscolo immesso nel campo di testo. Ad esempio, se si immette john doe e si seleziona Sensibile al maiuscolo/minuscolo, la ricerca mostra la prima ricorrenza di john doe, ma ignora tutte le ricorrenze di John Doe.

Proprietà
La barra degli strumenti Proprietà consente la ricerca nel lavoro tramite il valore di una proprietà documento o un tag di indice. La ricerca di un file AFP tramite le proprietà documento richiede l'installazione della funzione di supporto AFP.
Barra degli strumenti Proprietà. Il testo che segue descrive come utilizzare i controlli.
Elenco Proprietà Una casella di riepilogo che contiene un elenco alfabetico delle proprietà esistenti.
Questo controllo viene utilizzato per selezionare la proprietà documento o il tag di indice che si desidera cercare. È possibile fare clic sull'icona freccia in giù per visualizzare e selezionare la proprietà documento dal relativo elenco alfabetico all'interno del lavoro. È possibile anche digitare una parte qualsiasi del nome della proprietà del documento. Durante la digitazione, il numero delle proprietà documento viene ristretto a quelle che contengono il testo immesso.
Visualizza la prima pagina Icona Visualizza la prima pagina
Visualizza la prima pagina del lavoro che contiene il valore della proprietà del documento o del tag di indice selezionato.
Trova precedente Icona Trova proprietà precedente
Fare clic sulla freccia Trova precedente per visualizzare la pagina precedente del lavoro che contiene il valore di proprietà documento o di tag di indice selezionato.
Elenco valori Una casella di elenco contenente un elenco in ordine alfabetico di tutti i valori nel lavoro per tale proprietà del documento.
Quando viene selezionata una proprietà documento o il tag di indice, il programma di visualizzazione inserisce in questo elenco tutti i valori del lavoro relativi alla proprietà documento o al tag di indice specifico. È possibile fare clic sull'icona freccia in giù e selezionare un valore specifico. Se il numero dei valori del lavoro è superiore a quello visualizzato nell'elenco, immettere una parte del nome del valore di proprietà documento o del tag di indice. L'elenco dei valori viene ridotto solo a quelli che contengono il testo immesso. Quando viene selezionato un valore dall'elenco, il programma di visualizzazione mostra la prima pagina del lavoro che contiene quel valore di proprietà documento o tag di indice.
Trova successivo Icona Trova proprietà successiva
Fare clic sulla freccia Trova successivo per visualizzare la pagina successiva del lavoro che contiene il valore di proprietà documento o di tag di indice selezionato.
Visualizza l'ultima pagina Icona Visualizza l'ultima pagina
Visualizza l'ultima pagina del lavoro che contiene il valore della proprietà del documento o del tag di indice selezionato.

Altri controlli per ristampare il lavoro

Il metodo da utilizzare per aprire il programma di visualizzazione dalla pagina Ristampa lavoro determina quali controlli vengono visualizzati:

  • Se viene selezionato Pagine e si fa clic su Seleziona pagine nel visualizzatore, viene visualizzato il campo Aggiungi pagina all'elenco e il pulsante Aggiungi sopra il programma di visualizzazione. Fare clic su Aggiungi pagina all'elenco per riempire il campo Pagine con il numero della pagina al momento visualizzata nel programma di visualizzazione. È anche possibile selezionare più pagine da ristampare. Se si visualizza una pagina diversa e si fa clic nuovamente su Aggiungi pagina all'elenco, la nuova pagina viene aggiunta al valore esistente per creare un elenco.
      Nota:
    • È anche possibile immettere un numero di pagina o un intervallo di pagine nel campo Pagine. Utilizzare un trattino per indicare un intervallo di pagine e separare tutti i numeri di pagina e gli intervalli con le virgole. Per stampare da una pagina specifica fino alla fine del lavoro, utilizzare la lettere n per rappresentare l'ultima pagina del lavoro. Ad esempio, per stampare una selezione di pagine da un lavoro di 500 pagine, immettere: 3,27,150-165,302-428,491-n.
  • Se viene selezionato Gruppi e si fa clic su Seleziona gruppi nel visualizzatore, viene visualizzata una tabella sopra il programma di visualizzazione:
    1. Selezionare una proprietà e un valore nella barra degli strumenti.
    2. Fare clic su Aggiungi gruppo visualizzato sotto per riempire le informazioni di proprietà e di gruppo della pagina al momento visualizzata nel programma di visualizzazione.
    3. Per rimuovere un gruppo dall'elenco di gruppi da ristampare, selezionare il gruppo e fare clic su Rimuovi.

1.2.6.8.2 Controlli del visualizzatore PDF

Il programma di visualizzazione PDF dispone di diverse serie di controlli che consentono di navigare tra i lavori e di visualizzare le pagine specifiche.

Quando viene aperto il programma di visualizzazione dei contenuti di un lavoro, è possibile utilizzare i controlli per esaminare un lavoro per pagina, per ricerca di testo o di proprietà documento.

Selezionare l'opzione Pagina dall'elenco Vai a per esaminare il lavoro pagina per pagina. Selezionare l'opzione Stringa dall'elenco Vai a per immettere il testo e cercare occorrenze di quel testo nel lavoro. Selezionare dall'elenco Vai a l'opzione Proprietà documento per cercare un valore in una delle proprietà documento all'interno del file PDF.

Zoom e rotazione

Il lato destro della barra degli strumenti di navigazione fornisce controlli che è possibile utilizzare per eseguire lo zoom avanti, indietro e per ruotare la pagina corrente.

Ruota in senso orario Icona Ruota in senso orario
Ruota la vista del lavoro di novanta gradi in senso orario dalla rotazione corrente.
Riduci Icona Riduci
Riduce le dimensioni della pagina visualizzata su una percentuale preimpostata, a seconda del numero di volte che si fa clic sul pulsante.
Valore di zoom Casella con il valore "100%" visualizzato
Modifica le dimensioni della pagina visualizzata in base ad un valore selezionato da un elenco o immesso nel campo. È possibile selezionare una percentuale o un'opzione di adattamento alla pagina.
  • Dimensioni effettive visualizza la pagina a 100% di ingrandimento.
  • Adatta pagina regola l'ingrandimento in modo che la pagina si adatta alla finestra in modo orizzontale e verticale.
  • Adatta larghezza regola l'ingrandimento in modo che la pagina si adatta alla finestra in modo orizzontale.
  • Adatta visibilità regola l'ingrandimento in modo che il testo e le immagini si adattano alla larghezza della finestra.
Ingrandisci Icona Ingrandisci
Aumenta le dimensioni della pagina visualizzata su una percentuale preimpostata, a seconda del numero di volte che si fa clic sul pulsante.
Navigazione tra i lavori

I comandi sul lato sinistro della barra degli strumenti cambiano in base al valore che si sceglie per il campo Vai a.

Pagina
La barra degli strumenti Pagina consente di esaminare un lavoro pagina per pagina o di passare direttamente a una pagina specifica.
La barra degli strumenti Pagina. Il testo che segue descrive come utilizzare i controlli.
Visualizza la prima pagina Icona Visualizza la prima pagina
Visualizza la prima pagina del lavoro.
Visualizza la pagina precedente Icona Visualizza la pagina precedente
Visualizza la pagina del lavoro immediatamente precedente a quella al momento visualizzata.
Campo Voce numerica Campo di immissione testo con numero "1" immesso
Digitare il numero della pagina da visualizzare nel programma di visualizzazione e premere il tasto Invio sulla tastiera.
Visualizza la pagina successiva Icona Visualizza la pagina successiva
Visualizza la pagina del lavoro immediatamente successiva a quella al momento visualizzata.
Visualizza l'ultima pagina Icona Visualizza l'ultima pagina
Visualizza l'ultima pagina del lavoro.

Stringa
La barra degli strumenti Stringa consente di cercare nel lavoro una pagina contenente del testo specifico.
La barra degli strumenti Stringa nella parte superiore della pagina del visualizzatore. Il testo che segue descrive come utilizzare i controlli.
Immettere il termine che si desidera ricercare nel campo di testo.
Trova l'istanza precedente Icona Trova istanza precedente
Ricerca la ricorrenza precedente del termine di ricerca, che potrebbe essere su una pagina prima della pagina al momento visualizzata.
Trova istanza successiva Icona Trova istanza successiva
Ricerca la ricorrenza successiva del termine di ricerca, che potrebbe essere su una pagina dopo la pagina al momento visualizzata.
Sensibile al maiuscolo/minuscoloIcona Sensibile al maiuscolo/minuscolo
Selezionare questa opzione per ricercare solo il testo che corrisponde al maiuscolo/minuscolo immesso nel campo di testo. Ad esempio, se si immette john doe e si seleziona Sensibile al maiuscolo/minuscolo, la ricerca mostra la prima ricorrenza di john doe, ma ignora tutte le ricorrenze di John Doe.

Proprietà
La barra degli strumenti Proprietà consente di cercare nel lavoro tramite il valore di una proprietà documento. La ricerca di un lavoro tramite le proprietà documento richiede l'installazione della funzione Supporto Documenti PDF e delle specifiche proprietà documento del lavoro di stampa PDF tramite Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
Barra degli strumenti Proprietà. Il testo che segue descrive come utilizzare i controlli.
Elenco Proprietà Una casella di riepilogo che contiene un elenco alfabetico delle proprietà esistenti.
Questo controllo viene utilizzato per selezionare la proprietà documento che si desidera cercare. È possibile fare clic sull'icona freccia in giù per visualizzare e selezionare la proprietà documento dal relativo elenco alfabetico all'interno del lavoro. È possibile anche digitare una parte qualsiasi del nome della proprietà del documento. Durante la digitazione, il numero delle proprietà documento viene ristretto a quelle che contengono il testo immesso.
Visualizza la prima pagina Icona Visualizza la prima pagina
Visualizza la prima pagina del lavoro che contiene il valore della proprietà del documento selezionato.
Trova precedente Icona Trova proprietà precedente
Fare clic sulla freccia Trova precedente per visualizzare la pagina precedente del lavoro che contiene il valore di proprietà documento selezionato.
Selezionare un valore Una casella di elenco contenente un elenco in ordine alfabetico di tutti i valori nel lavoro per tale proprietà del documento.
Quando viene selezionata una proprietà documento, il programma di visualizzazione inserisce in questo elenco tutti i valori del lavoro relativi alla proprietà documento specifica. È possibile fare clic sull'icona freccia in giù e selezionare un valore specifico. Se il numero dei valori del lavoro è superiore a quello visualizzato nell'elenco, immettere una parte del nome del valore di proprietà documento. L'elenco dei valori viene ridotto solo a quelli che contengono il testo immesso. Quando viene selezionato un valore dall'elenco, il programma di visualizzazione mostra la prima pagina del lavoro che contiene quel valore di proprietà documento.
Trova successivo Icona Trova proprietà successiva
Fare clic sulla freccia Trova successivo per visualizzare la pagina successiva del lavoro che contiene il valore di proprietà documento selezionato.
Visualizza l'ultima pagina Icona Visualizza l'ultima pagina
Visualizza l'ultima pagina del lavoro che contiene il valore della proprietà del documento selezionato.

Altri controlli per ristampare il lavoro

Quando si apre il visualizzatore dalla pagina Ristampa lavoro, vengono visualizzati il campo Aggiungi pagina all'elenco e il pulsante Aggiungi sopra il programma di visualizzazione. Fare clic su Aggiungi pagina all'elenco per riempire il campo Pagine con il numero della pagina al momento visualizzata nel programma di visualizzazione. È anche possibile selezionare più pagine da ristampare. Se si visualizza una pagina diversa e si fa clic nuovamente su Aggiungi pagina all'elenco, la nuova pagina viene aggiunta al valore esistente per creare un elenco.

    Nota:
  • È anche possibile immettere un numero di pagina o un intervallo di pagine nel campo Pagine. Utilizzare un trattino per indicare un intervallo di pagine e separare tutti i numeri di pagina e gli intervalli con le virgole. Per stampare da una pagina specifica fino alla fine del lavoro, utilizzare la lettere n per rappresentare l'ultima pagina del lavoro. Ad esempio, per stampare una selezione di pagine da un lavoro di 500 pagine, immettere: 3,27,150-165,302-428,491-n.

1.2.6.8.3 Definizione di font TrueType e personalizzati

Se i lavori AFP contengono font che utilizzano codepage personalizzate, set di caratteri o font codificati non incorporati o in una directory alla quale il programma di visualizzazione AFP è in grado di accedere, oppure se utilizzano font TrueType o OpenType, è possibile aggiungere riferimenti a queste risorse ai file di configurazione dei font del programma di visualizzazione installati con RICOH ProcessDirector.
Font personalizzati

Quando si visualizza un file AFP in RICOH ProcessDirector, il programma di visualizzazione file converte il file da visualizzare. Durante il processo, quest'ultimo cerca i caratteri AFP utilizzati dal file in queste posizioni:

  1. In linea nel lavoro
  2. Nelle directory specificate dalla proprietà di lavoro Percorso della risorsa AFP, se è installata la funzione AFP Support
  3. In /aiw/aiw1/resources (Linux) o C:\aiw\aiw1\resources (Windows)
  4. In /usr/lpp/psf/reslib (Linux) o C:\Program Files (x86)\Ricoh\PSF\reslib (Windows)
Se non riesce a trovare i caratteri, li associa ai caratteri visualizzabili. I file di configurazione dei caratteri predefiniti forniscono la mappatura dei caratteri IBM, ma se il lavoro contiene caratteri personalizzati che non sono disponibili nel visualizzatore o elencati nei file di configurazione, si verificano degli errori. Se il programma di visualizzazione file non trova il carattere nei file di configurazione, sostituisce il carattere e la code page specificata nelle sezioni DEFAULT dei due file di configurazione del carattere (cpdef.fnt e csdef.fnt). Quando questi file sono installati, il carattere elencato nella sezione DEFAULT è Times New Roman, 8-point e la code page è EBCDIC 500, sebbene possono essere modificati. Il contenuto del file AFP non viene modificato, ma la versione visualizzata potrebbe non sembrare la stessa rispetto alla versione stampata finale. Se la codepage o il font non viene definita nei file di configurazione e non è nella code page EBCDIC, il programma di visualizzazione file visualizza il testo non leggibile.

Se non è necessario visualizzare i font appropriati, che fanno riferimento al documento, non è necessario modificare i file di configurazione dei font. Tuttavia, se la maggior parte o tutti i lavori si verificano per causare la visualizzazione di questi tipi di errori, è possibile definire almeno alcuni font personalizzati, serie di caratteri e code page sul programma di visualizzazione, in modo tale che è possibile ridurre il numero dei messaggi di errore visualizzato.

I file di configurazione dei font forniti con RICOH ProcessDirector contengono le informazioni sulla mappatura per i font IBM Core Interchange Latin, Compatibility e Coordinated e IBM Sonoran e Data1, quindi è necessario aggiornare solo i file se i font personalizzati non sono gli unici file di questa serie di font. Se sono stati generati file di configurazione dei font per la conversione Da RICOH AFP a PDF di InfoPrint Manager, AFP Workbench for Windows, o il plug-in AFP Windows Viewer, è possibile copiarli nella directory /opt/infoprint/ippd/afpviewer/font (Linux) o C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector\afpviewer\font (Windows).

    Nota:
  • Sebbene non sia descritto di seguito, il componente del programma di visualizzazione di RICOH ProcessDirector utilizza un file ALIAS.FNT. Il file ALIAS.FNT che RICOH ProcessDirector utilizza nello stesso formato di ALIAS.FNT utilizzato da InfoPrint Manager. Quindi, se è stato modificato il file ALIAS.FNT utilizzato con InfoPrint Manager, è possibile copiarlo nella directory /opt/infoprint/ippd/afpviewer/font (Linux) o C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector\afpviewer\font (Windows) e utilizzarlo con RICOH ProcessDirector. Questo file è diverso dal file ALIAS.FNT utilizzato da AFP Workbench e dal plug-in programma di visualizzazione AFP Windows.

Le informazioni sulla mappatura di font sono registrate in diversi file. Potrebbe essere necessario modificare più file.

Font TrueType e OpenType

Anche i file AFP possono contenere riferimenti a font TrueType e OpenType. Quando il suddetto programma trova un riferimento a un font TrueType o OpenType, ricerca il file di configurazione del font TrueType (ttdef.fnt) per un'associazione con un font di Tipo 0 o di Tipo 1. Se viene trovata tale associazione, si utilizza il font di Tipo 0 o di Tipo 1.

In caso contrario, il programma di visualizzazione ricerca il font TrueType o OpenType font nei seguenti percorsi:

  1. Il file AFP per verificare se il font TrueType è incluso in linea
  2. Il percorso impostato dalla voce TT_Font_Path nel file di configurazione del programma di visualizzazione
  3. /opt/infoprint/ippd/afpviewer/font/truetype (Linux) o C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector\afpviewer\font\truetype (Windows)
  4. La directory del percorso di risorse AFP per il lavoro
Se viene trovato il font TrueType o OpenType, viene utilizzato tale font. In caso contrario, il programma di visualizzazione sostituisce il font elencato nella sezione DEFAULT del file di definizione del font TrueType. Quando tale file viene installato, il font elencato nella sezione DEFAULT è Times New Roman, sebbene sia possibile modificarlo.

    Nota:
  • Dal momento che i font TrueType DBCS (Double-Byte Character Set) sono molto grandi, è consigliabile associarli ad uno dei font DBCS che possono essere elaborati dal programma di visualizzazione AFP in modo efficiente: JpnSys1 (KozGoPro-Medium) o JpnSys2 (KozMinPro-Regular).

1.2.6.8.3.1 Modifica del file di definizione della code page

È possibile modificare il file di definizione della code page se è stata creata una nuova code page.
Il file di definizione della code page associa il nome della code page IBM AFP a CPGID (Code Page Global Identifier) e ad una serie di caratteri del browser Web. Ogni riga del file è una mappatura separata. Le righe utilizzano questa sintassi:
codepage=cpgid,wincp
codepage
Il nome della code page AFP.
cpgid
L'identificativo globale della code page per questa code page.
wincp
La serie di caratteri Windows da utilizzare per questa code page. I valori validi sono ANSI e SYMBOL. Questo valore è facoltativo.

Ad esempio, il file di definizione della code page potrebbe contenere le seguenti voci:

T1DCDCFS=1003,ANSI
T1GPI363=2066,SYMBOL
DEFAULT=361,ANSI
Per modificare il file di definizione della code page:

  1. Per Linux, accedere al computer primario utilizzando un ID utente membro del gruppo RICOH ProcessDirector (aiwgrp1 è il gruppo predefinito).
  2. Accedere a /opt/infoprint/ippd/afpviewer/font (Linux) o C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector\afpviewer\font (Windows) e trovare il file cpdef.fnt.
  3. Copiare il file cpdef.fnt e salvarlo come backup.
    Ad esempio, è possibile salvare la copia come cpdef.fnt.bak.
  4. Aprire cpdef.fnt in un editor del file.
  5. Inserire le nuove righe per le code page richieste dai file, utilizzando la seguente sintassi.
      Nota:
    • La riga DEFAULT deve essere l'ultima riga nell'elenco. Aggiungere le righe al di sopra di esso.
    • Se viene creata la code page, è necessario assegnarla un identificativo della code page univoco. In tale identificativo, non è possibile utilizzare gli zero principali.
    • Un punto e virgola (;) nella prima colonna fa si che la riga venga considerata come commento.
    • Le intestazioni della sezione all'interno dei file sono racchiuse tra parentesi quadrate ([]) e non devono essere rimosse o modificate.
    • Tutti i valori sono sensibili al maiuscolo/minuscolo.
    • Se un valore del parametro non è valido ed esiste un valore predefinito, viene utilizzato il valore predefinito.
    • Tutti i parametri sono posizionali.
    • Gli spazi vuoti sono consentiti tra i parametri.
  6. Salvare e chiudere il file.
  7. Poiché il programma di visualizzazione utilizza ICU (International Components for Unicode) per visualizzare il testo, è necessario creare i file che ICU deve interpretare e applicare la propria code page.
    Per informazioni sul completamento di questa procedura, consultare il manuale ICU User Guide (http://userguide.icu-project.org/intro). Per rilevare tali informazioni, ricercarle nella versione PDF del manuale ICU User Guide per ucm.
    1. Creare un file .ucm (Unicode Character Map) che descrive la codepage e fornisce una tabella di associazione che associa i code point Unicode, le sequenze di byte del carattere della codepage e gli indicatori precision o fallback facoltativi.
    2. Eseguire il programma di utilità makeconv per convertire il file .ucm in un file .cnv.
    3. Sul computer primario, copiare il file .cnv in questa directory: /opt/infoprint/ippd/ProcessDirector/afpviewer/cnv (Linux) o C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector\afpviewer\cnv (Windows)

1.2.6.8.3.2 Modifica del file di definizione della serie di caratteri

È possibile modificare il file di definizione della serie di caratteri se è stata creata o modificata una serie di caratteri.

Il file di definizione della serie di caratteri specifica gli attributi della serie di caratteri e FGID (font global identifier) del carattere. Sono presenti due sezioni del file, una per la serie di caratteri ([CHARSET]) e una per FGID ([FGID]). Le righe in ogni sezione definiscono diverse mappature.

Nella sezione [CHARSET], le righe utilizzano questa sintassi:

charset=fgid,height,width,strikeover,underline
charset
L'identificativo a 8 caratteri per la serie di caratteri.
fgid
L'identificativo globale di caratteri per la serie di caratteri. Il valore di FGID deve essere un valore compreso tra 3840 e 4096 o 65260 e 65534.
altezza
La dimensione verticale della serie di caratteri, espressa nei decimi di un punto. Ad esempio, un carattere a 9 punti ha l'altezza di 90.
  • Per i font raster, i valori validi per l'altezza sono numeri interi compresi tra 1 e 990.
  • Per i font vettoriali, il valore è 0 in quanto l'altezza è specificata nel flusso di dati data stream.
width
La dimensione orizzontale media dei caratteri nella serie, espressa in 1440 di un pollice. Utilizzare 0 (zero) per consentire al browser di determinare l'ampiezza in base al valore immesso per l'altezza. Questo valore è facoltativo.
strikeover
Un font i cui caratteri hanno una riga, parallela alla linea di base del carattere, posizionata al centro del carattere. Se la serie di caratteri fa riferimento ad un font strikethrough, impostare questo valore su 1; diversamente, impostarlo su 0. Questo valore è facoltativo.
underline
Un font i cui caratteri hanno una riga, parallela alla linea di base del carattere, posizionata al di sotto del carattere. Se la serie di caratteri fa riferimento ad un font sottolineato, impostare questo valore su 1; in caso contrario, impostarlo su 0. Questo valore è facoltativo.

Ad esempio, la sezione [CHARSET] del file di definizione della serie di caratteri potrebbe contenere le seguenti voci:

[CHARSET]
C?H200A0=2304,110,73,0,0
C?D0GT15=230,80,96,0,0
DEFAULT=2308,80,0

Nella sezione [FGID], le righe utilizzano questa sintassi:

fgid=familyname,style,weight,italic
fgid
Il valore FGID numerico.
familyname
Il nome del carattere tipografico o della famiglia del tipo, ad esempio TimesNewRoman o Courier.
    Nota:
  • Per determinare il nome della famiglia di un font, aprire il file .pfa o .pfb con un editor di testo e ricercare /FamilyName. Il nome della famiglia deve essere inoltre associato al nome del file .pfb nel file fontmap.lst.
  • Per font TrueType o OpenType, utilizzare il nome della famiglia del font Type 0 o Type 1 associato presente nel file ttdef.fnt.
  • I nomi delle famiglie non devono contenere spazi.
style
Una descrizione generica di alcuni aspetti di un font. I valori validi sono:
SWISS
Uno spazio proporzionale, sans serif.
ROMAN
Uno spazio proporzionale, serif.
SCRIPT
Un font fisso designato per la visualizzazione come calligrafia.
MODERN
Un font fisso che può essere serif o sans serif.
DISPLAY
Un font decorativo.
weight
Il livello di grassetto di un carattere tipografico, causato dalla modifica dello spessore delle sequenze tasti utilizzate per creare il carattere. I valori validi sono: LIGHT, MED e BOLD. Questo valore è facoltativo.
italic
Un font i cui caratteri si inclinano a destra. Se la serie di caratteri fa riferimento ad un font corsivo, impostare questo valore su 1; diversamente, impostarlo su 0. Questo valore è facoltativo.

Ad esempio, la sezione [FGID] del file di definizione della serie di caratteri potrebbe contenere le seguenti voci:

[FGID]
230=Gothic,MODERN,MED,0
2304=SWISS,MODERN,MED,0
2308=TimesNewRoman,ROMAN,MED,0

Per modificare il file di definizione della serie di caratteri:

  1. Su Linux, accedere al computer primario utilizzando un ID utente membro del gruppo RICOH ProcessDirector (aiwgrp1 è il gruppo predefinito).
  2. Accedere a /opt/infoprint/ippd/afpviewer/font (Linux) o C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector\afpviewer\font (Windows) e trovare il file coded.fnt.
  3. Copiare il file csdef.fnt e salvarlo come backup.
    Ad esempio, è possibile salvare la copia come csdef.fnt.bak.
  4. Aprire csdef.fnt in un editor del file.
  5. Inserire le nuove righe per le serie di caratteri richieste dai file in entrambe le sezioni del file, seguendo la sintassi.
      Nota:
    • È possibile utilizzare un punto interrogativo (?) come carattere jolly per un singolo carattere nel nome della serie di caratteri. È possibile immettere più caratteri ?
    • La riga DEFAULT della sezione [CHARSET] deve essere l'ultima riga nell'elenco. Aggiungere le righe al di sopra di esso.
    • Se si aggiunge la serie di caratteri del font AFP alla sezione [CHARSET], è necessario assegnarla FGID. Se la nuova serie di caratteri ha gli stessi attributi family name, style, weight e italic della serie di caratteri esistente, è possibile utilizzare lo stesso FGID; diversamente, è necessario aggiungere un FGID univoco alla sezione [FGID].
    • Un punto e virgola (;) nella prima colonna fa si che la riga venga considerata come commento.
    • Le intestazioni della sezione all'interno dei file sono racchiuse tra parentesi quadrate ([]) e non devono essere rimosse o modificate.
    • Tutti i valori sono sensibili al maiuscolo/minuscolo.
    • Se un valore del parametro non è valido ed esiste un valore predefinito, viene utilizzato il valore predefinito.
    • Tutti i parametri sono posizionali.
    • Gli spazi vuoti sono consentiti tra i parametri.
  6. Salvare e chiudere il file.

1.2.6.8.3.3 Modifica del file di definizione del font codificato

È possibile che sia necessario modificare il file di definizione del font codificato se è stata creata o modificata una code page o una serie di caratteri in un font codificato.
Il file di definizione del font codificato associa i font codificati AFP alle serie di caratteri AFP e alle code page AFP. Due file di definizione del font codificato sono installati con RICOH ProcessDirector:
ICODED.FNT
Contiene le definizioni di circa 2500 caratteri codificati, compresi AFP Font Collection e Infoprint Fonts. Non modificare questo file.
CODED.FNT
Un file che è possibile modificare per includere qualsiasi font codificato creato.
Il file CODED.FNT utilizza questa sintassi:
CODEDFONT=CHARSET,CODEPAGE
CODEDFONT
L'identificatore per il font codificato che associa CHARSET e CODEPAGE.
CHARSET
L'identificativo a 8 caratteri per la serie di caratteri.
CODEPAGE
Il nome della code page AFP.

Ad esempio, il file CODED.FNT potrebbe contenere queste voci:

X?A155N1=C?A155N1,T1DCDCFS
X0T0550C=C0T05500,T1DCDCFS
È possibile utilizzare un punto interrogativo (?) come carattere jolly per ogni singolo carattere nel nome font codificato e nel nome della serie di caratteri. È possibile immettere più caratteri ?

Per modificare il file di definizione del font codificato:

  1. Su Linux, accedere al computer primario utilizzando un ID utente membro del gruppo RICOH ProcessDirector (aiwgrp1 è il gruppo predefinito).
  2. Accedere a /opt/infoprint/ippd/afpviewer/font (Linux) o C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector\afpviewer\font (Windows) e trovare il file coded.fnt.
  3. Copiare il file coded.fnt e salvarlo come backup.
    Ad esempio, è possibile salvare la copia come coded.fnt.bak.
  4. Aprire coded.fnt in un editor file.
  5. Inserire le nuove righe per i font codificati richieste dai file, utilizzando la sintassi sopra riportata.
      Nota:
    • Un punto e virgola (;) nella prima colonna fa si che la riga venga considerata come commento.
    • Le intestazioni della sezione all'interno dei file sono racchiuse tra parentesi quadrate ([]) e non devono essere rimosse o modificate.
    • Tutti i valori sono sensibili al maiuscolo/minuscolo.
    • Se un valore del parametro non è valido ed esiste un valore predefinito, viene utilizzato il valore predefinito.
    • Tutti i parametri sono posizionali.
    • Gli spazi vuoti sono consentiti tra i parametri.
  6. Salvare e chiudere il file.

1.2.6.8.3.4 Modifica del file di definizione del font TrueType

Modificare il file di definizione del font TrueType per associare i font TrueType e OpenType ai font Tipo 0 o Tipo 1.

Nel file ttdef.fnt, nelle righe viene utilizzata la seguente sintassi:

full font name=familyname,style,weight,italic
nome completo del font
Il nome completo del font TrueType o OpenType.
familyname
Il nome del carattere tipografico Tipo 0 o Tipo 1 o della famiglia del tipo, come TimesNewRoman o Courier.
    Nota:
  • Per determinare il nome della famiglia di un font, aprire il file .pfa o .pfb con un editor di testo e ricercare /FamilyName.
  • utilizzare uno di tali nomi per un'elaborazione efficiente dei font TrueType DBCS:
    Nome famiglia Nome PostScript
    JpnSys KozGoPro-Medium
    JpnSys2 KozMinPro-Regular
  • I nomi delle famiglie non devono contenere spazi.
style
Una descrizione generica di alcuni aspetti di un font. I valori validi sono:
SWISS
Uno spazio proporzionale, sans serif.
ROMAN
Uno spazio proporzionale, serif.
SCRIPT
Un font fisso designato per la visualizzazione come calligrafia.
MODERN
Un font fisso che può essere serif o sans serif.
DISPLAY
Un font decorativo.
weight
Il livello di grassetto di un carattere tipografico, causato dalla modifica dello spessore delle sequenze tasti utilizzate per creare il carattere. I valori validi sono: LIGHT, MED e BOLD. Questo valore è facoltativo.
italic
Un font i cui caratteri si inclinano a destra. Se la serie di caratteri fa riferimento ad un font corsivo, impostare questo valore su 1; diversamente, impostarlo su 0. Questo valore è facoltativo.

Ad esempio, il file di definizione del font TrueType potrebbe contenere le seguenti voci:

[TRUETYPE]
;full font name=familyname,style,weight,italic
Times New Roman=TimesNewRoman,ROMAN,MED,1
MS Gothic=JpnSys,SWISS,MED,0
MS Mincho=JpnSys2,ROMAN,MED,0
DEFAULT=TimesNewRoman,ROMAN,MED,1

Per modificare il file di definizione del font TrueType:

  1. Su Linux, accedere al computer primario utilizzando un ID utente membro del gruppo RICOH ProcessDirector (aiwgrp1 è il gruppo predefinito).
  2. Accedere a /opt/infoprint/ippd/afpviewer/font (Linux) o C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector\afpviewer\font (Windows) e trovare il file ttdef.fnt.
  3. Copiare il file ttdef.fnt e salvarlo come backup.
    Ad esempio, è possibile salvare la copia come ttdef.fnt.bak.
  4. Aprire ttdef.fnt in un editor del file.
  5. Inserire le nuove righe per i font che si desidera associare, utilizzando la sintassi sopra riportata.
      Nota:
    • La riga DEFAULT deve essere l'ultima riga nell'elenco. Aggiungere le righe al di sopra di esso.
    • Se si associa un font TrueType o OpenType a un font Tipo 1 o Tipo 0 che non è l'unico font standard utilizzato dal visualizzatore AFP, il font non standard deve essere associato alla mappa di font Tipo 1 e Tipo 0.
    • Un punto e virgola (;) nella prima colonna fa si che la riga venga considerata come commento.
    • Le intestazioni della sezione all'interno dei file sono racchiuse tra parentesi quadrate ([]) e non devono essere rimosse o modificate.
    • Tutti i valori sono sensibili al maiuscolo/minuscolo.
    • Se un valore del parametro non è valido ed esiste un valore predefinito, viene utilizzato il valore predefinito.
    • Tutti i parametri sono posizionali.
    • Gli spazi vuoti sono consentiti tra i parametri.
  6. Salvare e chiudere il file.

1.2.6.8.3.5 Modifica dell'associazione di mappa di Tipo 1 e Tipo 0

Se il file di definizione font TrueType associa i font TrueType o OpenType a qualsiasi font di Tipo 1 o Tipo 0 non standard, occorre fornire i file .pfm (Printer Font Metrics) e .pfb (Printer Font Binary) per questi font e modificare l'associazione di font Tipo 1 e Tipo 0.

Il file fontmap.lst presenta due sezioni. La sezione di directory font elenca le directory in cui risiedono i font di Tipo 1 e Tipo 0 non standard. La sezione del nome font associa il nome PostScript di ogni font non standard ai relativi nomi file.

Nella sezione di directory font, le righe utilizzano la seguente sintassi:

$Font_Directories (pfm_directory) (pfb_directory)
$Abs_Path_Prefix (absolute_path_prefix)
directory_pfm
Il nome del percorso completo di una directory che contiene i file .pfm , esclusa la barra finale (/ o \). È possibile specificare solo un valore per pfm_directory su ciascuna riga $Font_Directories, ma è possibile specificare più righe.
directory_pfb
Il nome del percorso completo di una directory che contiene i file .pfb , esclusa la barra finale (/ o \). È possibile specificare solo un valore per pfb_directory su ciascuna riga $Font_Directories, ma è possibile specificare più righe.
prefisso_percorso_assoluto
Una stringa posta all'inizio di un riferimento di carattere che indica che il riferimento è un percorso assoluto. È possibile specificare fino a 10 valori per absolute_path_prefix una singola riga $Abs_Path_Prefix. Ogni valore può comprendere da 1 a 7 caratteri (byte). Racchiudere ciascun valore tra parentesi.

Ad esempio, la sezione della directory dei caratteri potrebbe contenere queste voci:

For Linux:
$Font_Directories (/opt/infoprint/ippd/ProcessDirector/afpviewer/font/pfm) (/opt/infoprint/ippd/ProcessDirector/afpviewer/font/pfb)
$Font_Directories (usr/local/lib/ghostscript/fonts) (usr/local/lib/ghostscript/fonts)
$Font_Directories (.) (.)
$Abs_Path_Prefix (/) 

For Windows:
$Font_Directories (C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector\afpviewer\font\pfm) (C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector\afpviewer\font\pfb)
$Font_Directories (usr\local\lib\ghostscript\fonts) (usr\local\lib\ghostscript\fonts)
$Font_Directories (.) (.)
$Abs_Path_Prefix (\) 

Nella sezione del nome font, le righe utilizzano la seguente sintassi:

font_name (pfm_file) (pfb_file)
font_name
Il nome PostScript di un font di Tipo 0 o Tipo 1.
file_pfm
Il nome file del file .pfm per tale font, inclusa l'estensione file.
file_pfb
Il nome file del file .pfb per tale font, inclusa l'estensione file.

Ad esempio, la sezione del nome font potrebbe contenere queste voci:

Garamond-Light       (GAL_____.PFM) (GAL_____.PFB)
Garamond-Bold        (GAB_____.PFM) (GAB_____.PFB)
Garamond-LightItalic (GALI____.PFM) (GALI____.PFB)
Garamond-BoldItalic  (GABI____.PFM) (GABI____.PFB)

Per modificare l'associazione font di Tipo 1 e Tipo 0:

  1. Su Linux, accedere al computer primario utilizzando un ID utente membro del gruppo RICOH ProcessDirector (aiwgrp1 è il gruppo predefinito).
  2. Verificare che il gruppo RICOH ProcessDirector disponga dell'autorizzazione di lettura per i file .pfm and .pfb che si desidera utilizzare.
  3. Accedere a /opt/infoprint/ippd/ProcessDirector/afpviewer/font (Linux) o C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector\afpviewer\font (Windows) e trovare il file fontmap.lst.
  4. Copiare il file fontmap.lst e salvarlo come backup.
    Ad esempio, è possibile salvare la copia come fontmap.lst.bak.
  5. Aprire fontmap.lst in un editor di file.
  6. Inserire nuove righe per i font di Tipo 1 e Tipo 0 in entrambe le sezioni, mediante la sintassi sopra indicata.
      Nota:
    • La sezione di directory font deve essere precedente alla sezione del nome font.
    • La riga $Abs_Path_Prefix deve essere l'ultima nella sezione di directory font. Aggiungere le righe $Font_Directories al di sopra di esso.
    • Un simbolo cancelletto (#) o un simbolo di percentuale (%) nella prima colonna comporta la gestione della riga come commento.
    • Tutti i valori sono sensibili al maiuscolo/minuscolo.
    • Tutti i parametri sono posizionali.
    • Gli spazi vuoti sono consentiti tra i parametri.
  7. Salvare e chiudere il file.

1.2.6.9 Download di file di stampa dai lavori

È possibile scaricare i file di stampa per uno o più lavori direttamente dalla tabella Lavori.
Per scaricare i file di stampa:
  1. Nella tabella Lavori, selezionare uno o più lavori.
  2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sulla riga di uno dei file e selezionare Scarica file di dati.
    I file di stampa contenuti in ogni lavoro vengono raccolti e archiviati in un file ZIP.
  3. Il file ZIP viene scaricato in base alle impostazioni del browser.
Il file ZIP scaricato contiene i file di stampa per ogni lavoro selezionato.
    Nota:
  • Per ottenere l'autorizzazione a scaricare i file di dati, contattare l'amministratore di sistema.

1.2.6.10 Lavorare con i lavori quando si utilizzano le funzioni di elaborazione dei documenti

In questa sezione vengono fornite istruzioni specifiche per la gestione dei lavori.

1.2.6.10.1 Considerazioni con l'azione Elabora nuovamente

È possibile utilizzare l'azione Elabora nuovamente su lavori sottoposti all'operazione IdentifyDocuments o IdentifyPDFDocuments, ma è necessario essere consapevoli di alcuni punti importanti.

Se il lavoro ha creato lavori secondari, non è possibile elaborare di nuovo il lavoro principale fino a quando i lavori secondari non vengono rimossi dal sistema. Se si tenta di utilizzare l'azione Elabora nuovamente quando esistono lavori secondari, viene visualizzato un messaggio in cui vengono elencati i lavori secondari che occorre eliminare.

Se si utilizza la funzione estesa di Document Pool avanzato, è possibile elaborare nuovamente un lavoro di produzione. Se il lavoro ha creato lavori secondari, non è possibile elaborare nuovamente il lavoro originale fino a quando questi lavori secondari non vengono rimossi dal sistema. Se si tenta di utilizzare l'azione Elabora nuovamente quando esistono lavori secondari, viene visualizzato un messaggio in cui vengono elencati i lavori secondari che occorre eliminare.

1.2.6.10.2 Considerazioni con l'azione Stampa di nuovo

È possibile utilizzare l'azione Stampa di nuovo con i lavori creati utilizzando le funzioni di elaborazione dei documenti; tuttavia, è necessario fare attenzione a non creare documenti fisici duplicati. Si ricordi di eliminare gli originali.

Ricordarsi che il lavoro originale che ha attivato il sistema potrebbe utilizzare un flusso di lavoro che non comprende un'operazione PrintJobs, quindi potrebbe essere necessario eseguire nuovamente l'azione Stampa di nuovo su un lavoro secondario.

Con la funzione estesa Document Pool avanzato, non è possibile utilizzare l'azione Stampa di nuovo se sono presenti altri lavori di produzione nel sistema che elaborano attivamente documenti dallo stesso lavoro originale. Si può aspettare che tali lavori di produzione finiscano l'elaborazione oppure si può utilizzare l'azione Estrai o Rendi disponibile per i documenti del lavoro da stampare di nuovo.

1.2.6.11 Invio di un lavoro con Avanti Slingshot

In Slingshot, creare un ordine di vendita con una o più voci e allegare file PDF alle voci. Quindi rilasciare l'ordine di vendita per l'elaborazione ed esportare uno o più file PDF associati a un ticket di lavoro JDF in RICOH ProcessDirector.

    Nota:
  • Per un'implementazione standard di Slingshot, è necessario eseguire queste operazioni per lo scambio di informazioni con RICOH ProcessDirector. L'implementazione di Slingshot può richiedere operazioni differenti da queste operazioni.

Per inviare lavori quando si utilizza Avanti Slingshot:

  1. Accedere al client Avanti Slingshot.
  2. Creare un nuovo ordine di vendita:
    1. Nel riquadro sinistro, fare clic su Ordine di vendita.
    2. Fare clic su Nuovo (Icona Nuovo).
    3. Fornire le informazioni necessarie per Slingshot.
  3. Nella scheda Voci:
    1. Selezionare un Tipo per creare una voce per il primo tipo di lavoro nell'ordine di vendita, ad esempio, Biglietti da visita o Resoconti.
      Importante: RICOH ProcessDirector deve disporre di un dispositivo di input Hot folder con lo stesso nome della voce Tipo. La hot folder deve utilizzare il metodo batch JDF.
    2. Selezionare un codice per la voce, ad esempio, Biglietto da visita 3,5 x 2.
    3. Selezionare o immettere una descrizione per la voce.
    4. Specificare la quantità ordinata e fornire altre informazioni necessarie per Slingshot.
    5. Fare clic su Aggiungi.
  4. Nella scheda Sezioni:
    1. Verificare che Descrizione corrisponda al nome della voce e anche al nome di una hot folder RICOH ProcessDirector . Se per Descrizione non è specificato un valore, immettere il nome della hot folder RICOH ProcessDirector che riceve i file PDF da Slingshot.
    2. Verificare che Macchina da stampa specifichi una stampante a cui RICOH ProcessDirector invia i lavori. In caso contrario, modificare il valore.
      Nota: Per modificare il valore, fare clic su Informazioni (Icona Informazioni). Fare clic sulla scheda Macchina da stampa e selezionate una macchina da stampa nell'elenco. Fare clic sulla casella di controllo Macchina da stampa selezionata. Fare clic su Chiudi.
  5. Per allegare file PDF all'ordine di vendita, nella scheda Documenti:
    1. Fare clic su Allegato (Icona Allegato).
    2. Fare clic su Seleziona.
    3. Fare clic su Sfoglia.
    4. Selezionare un file PDF e fare clic su Apri.
    5. Fare clic su Carica.
    6. Selezionare Copia e fare clic su Allega.
    7. Nella colonna Sezione, selezionare il nome della voce. Se in Sezione non è specificato un valore, immettere il nome della hot folder RICOH ProcessDirector che riceve il file PDF da Slingshot.
      Importante: RICOH ProcessDirector deve disporre di un dispositivo di input Hot folder con lo stesso nome della colonna Sezione .
    8. Nella colonna Per lavoro, fare clic sulla casella di controllo.
    9. Per allegare un altro file PDF, ripetere queste operazioni.

      Se si allegano più file PDF alla stessa voce, Slingshot crea un ticket di lavoro JDF per tutti i file PDF. Ciascun file PDF diventa un lavoro RICOH ProcessDirector separato.

  6. Creare una voce per ciascun tipo di lavoro aggiuntivo nell'ordine di vendita ripetendo la procedura per le schede Voci, Sezioni e Documenti.
  7. Fare clic su Salva record (Icona Salva record).
  8. Rilasciare l'ordine di vendita per l'elaborazione:
    1. In Visualizzazione tabella, fare clic sulla freccia a sinistra dell'ordine di vendita.
    2. Fare clic su Modifica (Icona Modifica).
    3. Selezionare Rilascia ordine nell'elenco Azioni situato nell'angolo in alto a destra.

      Viene visualizzato un messaggio di conferma.

    4. Fare clic su OK.

      Slingshot assegna un numero di lavoro Slingshot a ciascuna voce nell'ordine di vendita.

    5. Fare clic su Stampa ticket di lavoro o Chiudi.
  9. Per esportare ciascun gruppo di uno o più file PDF associati a un ticket di lavoro JDF inRICOH ProcessDirector:
    1. Accedere a Produzione Visualizzazione lavoro.
    2. Selezionare il primo lavoro Slingshot per l'ordine di vendita rilasciato.
    3. Nell'area Dettagli lavoro, fare clic sulla scheda Sezioni.
    4. Selezionare la sezione per il gruppo di file PDF da esportare, quindi fare clic su Esporta JDF in base alle attività (Icona Esporta JDF in base alle attività).

      Slingshot invia il gruppo di file PDF e il ticket di lavoro JDF al server RICOH ProcessDirector.

      Ciascun file PDF viene visualizzato come lavoro nella tabella Lavori RICOH ProcessDirector.

    5. Selezionare il lavoro successivo per l'ordine di vendita e ripetere la procedura.

1.2.6.12 Gestione dei lavori quando si utilizza il Tracker scadenza

In questa sezione vengono fornite istruzioni specifiche per la gestione dei lavori.

1.2.6.12.1 Impostazione, modifica o rimozione di scadenze di lavoro

È possibile impostare manualmente una scadenza del lavoro o modificare una scadenza impostata dal flusso di lavoro.
Impostare, modificare o rimuovere la scadenza di un lavoro:
  • Per impostare o modificare una scadenza:
    1. Fare clic con il pulsante destro sul lavoro nella tabella Lavori e fare clic su Modifica scadenza.
    2. Impostare o cambiare la proprietà Operazione scadenza selezionando il nome dell'operazione che un lavoro deve completare per rispettare la scadenza.
    3. Impostare una nuova data, un nuovo orario e un nuovo fuso orario.
      L'azione Modifica scadenza consente di spostare una scadenza su un orario specifico. L'azione non ha alcun effetto su qualsiasi operazione SetDeadline in un flusso di lavoro.
    4. Fare clic su OK.
  • Per rimuovere una scadenza:
    1. Fare clic con il tasto destro del mouse sul lavoro e selezionare Rimuovi scadenza.
    2. Nel messaggio di conferma, fare clic su OK.
Se la scadenza attuale è già passata per il lavoro quando la scadenza viene cambiata o rimossa, il valore della proprietà Risultato scadenza resta invariato.

1.2.6.12.2 Recupero della pianificazione prevista per un lavoro

Se un lavoro è in ritardo, è possibile compiere diverse azioni per recuperare la pianificazione prevista.
Per recuperare la pianificazione prevista per un lavoro, compiere una delle seguenti operazioni:
  • Cambiare la priorità del lavoro
  • Pianificare il lavoro su una stampante più veloce
  • Se si dispone di un flusso di lavoro o di una sezione del flusso di lavoro corrente con un percorso rapido, è possibile modificare una proprietà sul lavoro. Elaborare quindi di nuovo il lavoro per inviarlo al flusso di lavoro o alla sezione con un percorso rapido.
    Un flusso di lavoro con un percorso rapido potrebbe presentare un numero inferiore di operazioni per completare un lavoro prima della scadenza.
Se si desidera essere notificati appena un lavoro è in ritardo, chiedere all'amministratore di impostare una notifica di invio e-mail quando il valore della proprietà Stato rilevamento per il lavoro passa a In ritardo.

1.2.6.12.3 Rilevamento del progresso di un lavoro tramite l'utilizzo di Tracker scadenza

Se è installata la funzione Tracker scadenza e il lavoro ha una durata stimata per almeno un'operazione all'interno del flusso di lavoro, è possibile visualizzare il progresso del lavoro nel relativo flusso di lavoro.
Per rilevare il progresso di un lavoro di stampa:
  1. Fare clic con il tasto destro del mouse su un lavoro nella tabella Lavori e selezionare Visualizza lavoro nel flusso di lavoro.
  2. È possibile visualizzare la percentuale del tempo di elaborazione stimato trascorso passando con il mouse sulla barra blu nella parte inferiore della finestra.
  3. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo.

1.2.6.13 Gestione dei lavori quando si utilizza Archivia

In questa sezione vengono fornite istruzioni specifiche per la gestione dei lavori.

1.2.6.13.1 Recupero di documenti, lavori e informazioni cronologiche da un contenitore

Utilizzare la scheda Archivio per cercare documenti e lavori memorizzati in un contenitore.
Dopo aver effettuato una ricerca in un contenitore, è possibile eseguire più azioni con i risultati, come: visualizzare il lavoro o il documento, cercare la cronologia di produzione per un lavoro o documento, visualizzare ed esportare un report di tutte le informazioni memorizzate per uno o più elementi, inviare un lavoro o un documento da ristampare o salvarlo nella workstation.

Per recuperare documenti, lavori e informazioni cronologiche da un contenitore:

  1. Nella scheda Archivio, scegliere il contenitore in cui effettuare la ricerca nel campo Contenitore di ricerca.
  2. Impostare il numero di risultati da restituire nel campo Numero di risultati. La ricerca si interrompe una volta trovato il numero di risultati impostato.
  3. Definire una o più condizioni di ricerca.
    1. Selezionare una proprietà di lavoro o documento nel campo Proprietà.
    2. Nel campo Confronto selezionare un valore di confronto.
    3. Nel campo Valore immettere o selezionare il valore da utilizzare per la ricerca.
  4. Opzionale: Per aggiungere un'altra condizione, fare clic su Aggiungi () a destra della riga della condizione di ricerca corrente.
  5. Selezionare un'opzione di ricerca nel campo Criteri di ricerca. Questa opzione determina la modalità di combinazione delle opzioni di ricerca.
  6. Opzionale: Per rimuovere una condizione, fare clic sul pulsante Rimuovi () a destra della riga da rimuovere.
  7. Una volta aggiunte tutte le opzioni di ricerca desiderate, fare clic su Cerca.
      Nota:
    • Se vengono restituiti troppi risultati, è possibile aggiungere un'altra opzione di ricerca ed effettuare un'altra ricerca.
    • Se il lavoro è stato elaborato nuovamente e l'operazione StoreInRepository è stata eseguita più di una volta, verranno memorizzate due copie del documento o del lavoro ed entrambe verranno restituite nei risultati di ricerca.
  8. Una volta visualizzati i risultati della ricerca nella tabella Risultati, è possibile eseguire diverse azioni dopo aver selezionato una riga nella tabella.
    • Per visualizzare un lavoro o un documento, fare clic su Visualizza file.
    • Per inviare uno o più lavori o documenti nuovamente nel sistema RICOH ProcessDirector, fare clic su Invia file, selezionare un flusso di lavoro, quindi fare clic su OK.
    • Per rivedere i valori delle proprietà e le informazioni cronologiche memorizzate con un lavoro o un documento, fare clic su Mostra dettagli.
    • Per visualizzare un report che contiene tutti i valori e le informazioni cronologiche memorizzate con uno o più lavori o documenti, fare clic su Visualizza il report dettagliato.
    • Per esportare i valori delle proprietà e le informazioni cronologiche per uno o più lavori o documenti in un file CSV, fare clic su Esporta in CSV.
    • Per esportare un report contenente i valori delle proprietà e le informazioni cronologiche per uno o più lavori o documenti in un file PDF, fare clic su Esporta in PDF.
    • Per salvare un file da un contenitore nella workstation, fare clic su Salva nel file.
  9. Se si pensa di utilizzare nuovamente i criteri di ricerca, fare clic su Salva e assegnargli un nome. La volta successiva che dovranno essere utilizzati, questi criteri potranno essere selezionati nell'elenco Ricerche salvate.
  10. Opzionale: Eliminare le ricerche salvate non desiderate.
    1. Nell'elenco Ricerche salvate passare il mouse sopra la ricerca che si desidera eliminare.
      Viene visualizzata una X a destra del nome della ricerca.
    2. Fare clic sulla X.
      La X diventa rossa.
    3. Fare clic sulla X rossa.
      La ricerca salvata viene eliminata.

1.2.6.13.2 Visualizzazione di un documento o di un lavoro recuperato da un contenitore

Dopo aver effettuato la ricerca in un contenitore in cui sono memorizzati file di dati di lavori PDF o AFP, è possibile aprire il lavoro o i documenti nel visualizzatore di RICOH ProcessDirector per assicurarsi che sia stato trovato il file corretto o per visualizzare le informazioni nel file. Non è possibile visualizzare lavori o documenti se il contenitore contiene solo proprietà o informazioni cronologiche.

Per visualizzare un documento o un lavoro all'interno di un contenitore:

  1. Nella scheda Archivio, cercare un documento o un lavoro all'interno di un contenitore.
  2. Selezionare una voce nella tabella Risultati che contiene un documento o un lavoro e fare clic su Visualizza file.
    Il file viene aperto in una finestra di dialogo.
  3. Utilizzare i controlli del programma di visualizzazione per spostarsi nel file, inclusa la funzione di ricerca.
    Se si cercano proprietà del documento e vengono aperte le pagine errate, il file potrebbe essere stato memorizzato nel contenitore dopo una o più operazioni che hanno modificato l'ordine delle pagine nel lavoro. Le proprietà del documento vengono associate all'ordine in cui si trovavano le pagine durante l'esecuzione delle operazioni IdentifyDocuments, IdentifyPDFDocuments, BuildAFPFromDocuments o BuildPDFFromDocuments. Se le operazioni successive hanno modificato l'ordine delle pagine, tale informazione non è stata aggiornata nel contenitore.
  4. Opzionale: Fare clic sul pulsante Invia file per inviare il lavoro o il documento che si sta visualizzando a un flusso di lavoro.
  5. Opzionale: Selezionare una voce nella tabella Risultati e fare clic su Salva nel file dettagli. Il file selezionato viene salvato nella workstation.

1.2.6.13.3 Visualizzazione ed esportazione di proprietà e informazioni cronologiche

Dopo aver eseguito la ricerca in un contenitore, è possibile visualizzare le proprietà e la cronologia di produzione per i lavori o i documenti elencati nella tabella Risultati.
Ciascun risultato della ricerca è una voce separata nel contenitore. Se più di un'operazione StoreInRepository ha elaborato un lavoro o un documento, è possibile che la ricerca restituisca più risultati per lo stesso lavoro o documento. È possibile visualizzare o esportare le proprietà e le informazioni cronologiche per una singola voce o per tutte le voci associate a tale lavoro o documento.

Per visualizzare e esportare le proprietà e le informazioni cronologiche:

  1. Nella scheda Archivio , cercare un documento o un lavoro all'interno di un contenitore.
  2. Esaminare le voci nella tabella Risultati. È possibile visualizzare i dettagli su ciascuna voce singolarmente o come gruppo:
    Opzione Azione
    Per visualizzare i dettagli su una singola voce Selezionare la voce e fare clic su Mostra dettagli.
    Per visualizzare i dettagli su più voci contemporaneamente Selezionare più voci e fare clic su Visualizza report dettagliato.
  3. Per esportare le proprietà e le informazioni cronologiche su una o più voci, selezionare uno o più risultati e scegliere una delle seguenti azioni:
    Azione Risultato
    Esporta in CSV Informazioni dettagliate su ciascun risultato vengono scritte in due file CSV, uno per le informazioni cronologiche e uno per le proprietà. I file CSV vengono compressi come file ZIP che è possibile salvare nel computer.
    Esporta in PDF Informazioni dettagliate sui risultati selezionati vengono raccolte e composte in un file PDF. Il file elenca le proprietà in ciascun risultato, quindi mostra una tabella relativa alle informazioni cronologiche su ciascun risultato. È possibile salvare il file PDF sul computer.
    Visualizza report dettagliato Informazioni dettagliate sui risultati selezionati vengono raccolte e composte in un file PDF, quindi vengono visualizzate in modo da poterle esaminare. Se il file contiene le informazioni necessarie, fare clic su Esporta in PDF.

1.2.6.13.4 Invio di un documento recuperato come nuovo lavoro

Dopo aver effettuato una ricerca in un contenitore, è possibile inviare nuovamente i lavori o i documenti per ristamparli o rielaborarli. Non è possibile inviare nuovamente un documento o un lavoro per il quale sono state salvate solo le informazioni cronologiche.
Dopo aver trovato un lavoro o un documento in un contenitore, è possibile inviarlo come nuovo lavoro per un'ulteriore elaborazione, ad esempio la ristampa dello stesso documento inviato tramite posta.
  1. Nella scheda Archivio, cercare un documento o un lavoro all'interno di un contenitore.
  2. Nella tabella Risultati, selezionare il documento o il lavoro selezionando la casella di controllo o facendo clic in un punto qualsiasi nella riga della tabella.
      Nota:
    • Al flusso di lavoro è possibile inviare solo un lavoro per volta.
  3. Opzionale: Fare clic su Visualizza file per visualizzare il documento o il lavoro. È possibile visualizzare solo file di dati AFP o PDF.
  4. Fare clic su Invia file. Viene visualizzata la finestra di dialogo Invia file.
  5. Nella finestra di lavoro, selezionare il flusso di lavoro da utilizzare. Assicurarsi che il flusso di lavoro selezionato sia adeguato al tipo di lavoro o di documento scelto.
      Nota:
    • Qualsiasi proprietà del documento memorizzata con il documento nel contenitore viene inviata con il nuovo lavoro. Le proprietà vengono incluse nel file jobid.document.overrides nella directory di spool per il lavoro. Durante le operazioni nel flusso di lavoro, è possibile fare riferimento al file come input per altre elaborazioni.
    • Se un file delle proprietà di sovrascrittura viene salvato con il lavoro nel contenitore, un file arch.overrides.txt contenente i valori salvati delle proprietà lavoro di sovrascrittura viene inoltrato con il nuovo lavoro.
  6. Fare clic su OK.

1.2.6.14 Gestione dei lavori quando si utilizza Verifica automatizzata

È possibile completare manualmente l'operazione ReadBarcodeData per un lavoro come parte del processo di verifica del codice a barre o per vedere stato della verifica. Se lo scanner o la fotocamera acquisiscono un codice a barre che il lettore non è in grado di interpretare, è possibile risolvere le scansioni non valide.

Dopo il completamento della verifica, il sistema può riconciliare automaticamente il lavoro oppure farlo manualmente. Se i documenti subiscono danni dopo la riconciliazione, è possibile ristamparli mediante l'azione Stampa di nuovo.

1.2.6.14.1 Completamento dell'operazione codice a barre per un lavoro

Se la proprietà Completare l'operazione una volta che sono stati letti tutti i codici a barre per un'operazione basata sul modello ReadBarcodeData è impostata su No, è necessario provvedere manualmente al completamento dell'operazione codice a barre per un lavoro. Il sistema può riconciliare automaticamente il lavoro oppure farlo manualmente.
È inoltre possibile completare manualmente l'operazione codice a barre per un lavoro mentre questo si trova nello stato Lettura dei codici a barre.
    Nota:
  • Se la proprietà Completare l'operazione una volta che sono stati letti tutti i codici a barre è impostata su oppure è stato impostato un valore per la proprietà Timer di inattività del file di risultati, non è necessario completare manualmente l'operazione. RICOH ProcessDirector può completare l'operazione automaticamente.
Per completare un'operazione codice a barre per un lavoro:
  1. Nella tabella Lavori della pagina principale, fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro che si trova nello stato Lettura dei codici a barre e selezionare Completa operazione codice a barre.

    Mentre la fotocamera o lo scanner di codici a barre leggono i codici a barre dei documenti di un lavoro, tramite questa azione è possibile controllare lo stato del processo.

  2. Esaminare le informazioni contenute nella finestra di dialogo. Se alcuni documenti non sono stati letti e non si desidera completare l'operazione, fare clic su ANNULLA.

      Nota:
    • È possibile selezionare il lavoro e passarlo all'operazione successiva, indipendentemente dal fatto che tutti i codici a barre di tutti i documenti siano stati letti.

  3. Se si ritiene che tutti i codici a barre siano stati elaborati, fare clic su OK.

    I lavori passano all'operazione successiva nel flusso di lavoro. Se tale operazione è basata sul modello di operazione Reconcile, lo stato viene modificato in In attesa di riconciliazione o In elaborazione, a seconda del metodo di riconciliazione utilizzato dall'operazione.

RICOH ProcessDirector registra l'utente che ha eseguito l'azione e quando si è verificata nel Log lavori. Se la funzione Report è installata, le informazioni vengono registrate anche nel report UserActivity.

1.2.6.14.2 Risoluzione delle scansioni non valide

Se lo scanner o la fotocamera acquisiscono un codice a barre che il lettore non è in grado di interpretare, il lettore entra nello stato Attenzione.
Una barra rossa viene visualizzata accanto al lettore di codici a barre nel portlet. Continua a leggere i codici a barre. Verificare se è richiesto un intervento per risolvere gli errori.

Una fotocamera o uno scanner possono non riuscire a leggere un codice a barre per diverse ragioni. Ad esempio:

  • L'obiettivo è coperto di polvere o di altri tipi di contaminazione.
  • Le condizioni di illuminazione sono cambiate.
  • Vengono acquisiti diversi supporti e il codice a barre non viene rilevato sul nuovo supporto.
  • Lo scanner o la fotocamera non sono allineati correttamente.
  • La configurazione o la calibratura dello scanner o della fotocamera sono state modificate.
  • Lo scanner di codici a barre o la fotocamera hanno ricevuto i dati di scansione che non è in grado di riconoscere.
  • Il formato utilizzato per riprodurre il codice a barre non corrisponde alle aspettative del lettore.
  • L'oggetto di invio non contiene un codice a barre nella posizione prevista. Ciò può verificarsi se, ad esempio, la prima pagina del secondo documento è stata inserita in una busta alla fine del primo documento.
  • Un evento imprevisto ha attivato lo scanner di codici a barre o la fotocamera.

Per ripristinare lo stato di un lettore di codici a barre:
  1. Individuare il lettore di codici a barre che si trova nello stato Attenzione e aprirne il log. Individuare le informazioni relative all'ultimo e al successivo codice a barre valido acquisito, per consentire l'identificazione dell'acquisizione rilevata come non valida.
  2. Individuare gli elementi acquisiti in modo non corretto e intraprendere le azioni necessarie a correggere gli errori.
  3. Nel portlet Lettori di codici a barre, fare clic con il pulsante destro del mouse sul lettore di codice a barre che si trova nello stato Attenzione e selezionare Cancella avviso.

1.2.6.15 Registrazione delle informazioni lavoro prima del completamento del lavoro

RICOH ProcessDirector scrive le informazioni sul lavoro in un log di audit al termine del periodo di conservazione del lavoro. Inoltre, è possibile registrare informazioni sul lavoro in qualsiasi momento del processo di stampa.
Per registrare informazioni sul lavoro prima del suo completamento:
  1. Aggiungere un'operazione basata sul modello WriteJobLog al flusso di lavoro, nel punto in cui si desidera registrare le informazioni, ad esempio dopo l'operazione PrintJobs.
  2. Nell'operazione WriteJobLog, impostare le seguenti proprietà:
    1. Impostare Comando esterno su un comando che scriva un file di log. Ad esempio:
      cp ${getControlFileName()} /aiw/aiw1/testfiles/${Job.ID}.log
    2. Impostare File di controllo esterno sul nome del file di controllo di audit del lavoro che definisce le proprietà da registrare.

1.2.6.16 Spostamento di lavori a un'operazione successiva

È possibile spostare uno o più lavori alla fase di elaborazione successiva mediante l'azione Passa ad operazione successiva. È possibile eseguire questa attività solo se il lavoro è in uno degli stati seguenti: Errore; Manuale, In attesa; Manuale, Operazione in corso; Conservato; Non assegnato o In attesa.

Per spostare uno o più lavori a un'operazione successiva:

  1. Nella tabella Lavori, selezionare i lavori che si desidera spostare.
  2. Fare clic con il tasto destro del mouse sui lavori e selezionare Passa all'operazione successiva.

    Viene visualizzato un messaggio di conferma in cui vengono elencati tutti i lavori selezionati.

  3. Fare clic su OK.

Se non è possibile passare alcun lavoro alla fase successiva, il sistema li elenca.

1.2.6.17 Riavvio di lavori nell'operazione corrente

È possibile riavviare uno o più lavori in modo che elaborino nuovamente l'operazione corrente dall'inizio mediante l'azione Riavvia operazione. È possibile svolgere tale attività solo se i lavori si trovano nello stato di errore.

Per riavviare uno o più lavori nell'operazione corrente:

  1. Nella tabella Lavori, selezionare il lavoro o i lavori che si desidera riavviare.
  2. Fare clic con il tasto destro del mouse sui lavori e selezionare Riavvia operazione.

    Viene visualizzato un messaggio di conferma in cui vengono elencati tutti i lavori selezionati.

  3. Fare clic su OK.

Se nell'operazione corrente non è possibile riavviare alcun lavoro, il sistema li elenca.

1.2.6.18 Arresto di un gruppo di lavori

È possibile interrompere l'elaborazione di un lavoro o di un gruppo di lavori e quindi iniziare una nuova elaborazione in un secondo momento, dal punto di arresto o da uno differente. Per eseguire alcune azioni relative ai lavori, è necessario interromperli.

Nella maggior parte dei casi, la fine dell'elaborazione dei lavori avviene durante l'operazione corrente, prima dell'arresto. È possibile proseguire con l'elaborazione del lavoro utilizzando lo stesso flusso di lavoro. In alternativa, è possibile elaborarlo nuovamente utilizzando un altro flusso di lavoro.

Se un lavoro viene interrotto in fase di stampa su una stampante AFP o PCLOut (comprensiva della funzione di supporto AFP), è possibile che RICOH ProcessDirector ricordi l'ultima pagina stampata. In questo modo, è possibile utilizzare la funzione Continua per avviare nuovamente la stampa dal punto in cui il lavoro si è arrestato. Tuttavia, se è necessario avviare la stampa da un punto diverso, è possibile selezionare un intervallo di pagine o selezionare una pagina da cui avviare la stampa.

    Importante:
  • Se si interrompe un lavoro in fase di stampa su una stampante PDF o Passthrough, RICOH ProcessDirector prova ad annullare il comando, ma il lavoro potrebbe continuare la stampa.
  • Questa azione non è supportata per la stampa di lavori PDF su una stampante Stampante Ricoh TotalFlow.

Per arrestare un lavoro o un gruppo di lavori:

  1. Nella tabella Lavori, fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro che si desidera arrestare e selezionare Arresta.
    • Se il lavoro appartiene ad un gruppo di lavori, la pagina di conferma consente di arrestare tutti i lavori nel gruppo. Seguire le istruzioni sulla pagina.
    • Se è in corso la stampa di un lavoro su una stampante AFP e si interrompe il lavoro durante l'operazione PrintJobs, è possibile far ricordare a RICOH ProcessDirector l'ultima pagina stampata, in modo da riprendere la stampa da quel punto, in un secondo momento.
Il lavoro o i lavori vengono spostati allo stato Arrestato. L'avanzamento all'interno della fase viene modificato in Manuale.

1.2.6.19 Eliminazione di lavori

È possibile eliminare un lavoro che non è più necessario.

I lavori possono essere eliminati durante qualsiasi fase e in qualunque stato.

Per eliminare uno o più lavori:
  1. Selezionare uno o più lavori, fare clic con il pulsante destro del mouse su uno di essi e selezionare Elimina.
  2. Nella finestra di dialogo di conferma, fare clic su OK se si è sicuri di eliminare i lavori corretti.

Se RICOH ProcessDirector elimina lavori, li sposta nella prima operazione dei flussi di lavoro con tipo di riavvio Elimina. Questa operazione e quelle seguenti possono registrare informazioni sui lavori prima che passino all'operazione RemoveJobs. Se nessuna operazione del flusso di lavoro ha un tipo di riavvio Elimina, RICOH ProcessDirector fa avanzare i lavori all'operazione RemoveJobs.

1.2.6.20 Utilizzo di documenti

È possibile gestire documenti tramite il portlet Documenti nella pagina Principale dell'interfaccia utente.

Ad esempio, è possibile cercare documenti nel sistema e creare un nuovo lavoro per elaborarli. Oppure, è possibile cercare il lavoro che contiene un documento ed eseguire operazioni sul lavoro dalla tabella Lavori.

1.2.6.20.1 Ricerca di documenti nel sistema

È possibile cercare documenti nel sistema RICOH ProcessDirector utilizzando le funzioni di ricerca nel portlet Documenti nella pagina Principale. Prima di gestire dei documenti è necessario individuarli.
Nota: Affinché i documenti vengano visualizzati nel portlet Documenti, è necessario eseguire nel flusso di lavoro un'operazione basata sul modello WriteDocumentsToDatabase.

1.2.6.20.1.1 Ricerca di documenti secondo le proprietà

È possibile cercare documenti nel portlet Documenti utilizzando i valori delle proprietà. Questo metodo è utile se si conoscono i valori di una o più proprietà di documenti o lavori RICOH ProcessDirector.

Suggerimenti:

  • È possibile trovare dei documenti soltanto se presenti nel database RICOH ProcessDirector. Un'operazione, quale WriteDocumentsToDatabase, che consente di aggiornare il database con i valori delle proprietà del documento deve essere eseguita nel flusso di lavoro affinché l'opzione di ricerca del documento funzioni.
  • La ricerca di documenti non può essere eseguita secondo la posizione, poiché i singoli documenti non sono associati a una posizione specifica. Inoltre, vengono visualizzati i documenti relativi a tutte le posizioni, indipendentemente da eventuali preferenze di posizione impostate dall'utente o dall'amministratore.

Per cercare documenti in base alle proprietà:
  1. Nel portlet Documenti della pagina Principale, fare clic su Per proprietà.
  2. Fare clic sul pulsante Modifica ().
  3. Definire una o più caratteristiche da utilizzare per cercare i documenti che si desidera recuperare.
    Per visualizzare le informazioni su una delle opzioni di ricerca, fare clic su Immagine di un pulsante con un punto interrogativo.
  4. Fare clic su OK.
  5. Per cercare documenti con altri valori di proprietà, ripetere questi passaggi.
    Ogni nuova ricerca elimina i risultati nella tabella e vengono visualizzati solo i risultati più recenti.

1.2.6.20.1.2 Ricerca di documenti tramite la scansione dei codici a barre

È possibile cercare documenti nel portlet Documenti utilizzando i codici a barre. Questo metodo è utile se il documento è stato stampato e il codice a barre riportato contiene proprietà che consentono di identificare il documento.

Suggerimenti:

  • Innanzitutto, l'amministratore deve creare un oggetto formato codice a barre che descriva il layout del lavoro e le proprietà del documento contenuti nel codice a barre. Le proprietà contenute nel formato di codice a barre devono essere definite come proprietà database, non proprietà limitate.
  • È possibile trovare dei documenti soltanto se presenti nel database RICOH ProcessDirector. Un'operazione, quale WriteDocumentsToDatabase, che consente di aggiornare il database con i valori delle proprietà del documento deve essere eseguita nel flusso di lavoro affinché l'opzione di ricerca del documento funzioni.
  • Quando si ricercano documenti, vengono visualizzati i risultati relativi a tutte le posizioni, indipendentemente da eventuali preferenze di posizione impostate dall'utente o dall'amministratore.

Per cercare documenti tramite la scansione dei codici a barre:
  1. Nel portlet Documenti della pagina Principale, fare clic su Per acquisizione di codice a barre.
  2. Fare clic sul pulsante Modifica ().
  3. Selezionare un formato di codice a barre dall'elenco Formato codice a barre.
  4. Fare clic sul campo Scansione codice a barre ed eseguire la scansione dei codici a barre dei documenti che si desidera cercare.
  5. Fare clic su OK.
  6. Per cercare altri documenti, ripetere questi passaggi.
      Nota:
    • Ogni nuova ricerca elimina i risultati nella tabella e vengono visualizzati solo i risultati più recenti.

1.2.6.20.2 Visualizzazione di documenti

È possibile visualizzare il contenuto dei documenti utilizzando l'azione Visualizza nella tabella Documenti. È possibile visualizzare i contenuti di tutti i documenti inoltrati in un lavoro PDF o AFP, se è stata installata la funzione di supporto AFP.
Per visualizza un documento:
  1. Nel portlet Documenti della pagina Principale, individuare i documenti da includere in uno o più nuovi lavori.
    Per trovare i documenti, la ricerca viene eseguita utilizzando i valori delle proprietà del documento o eseguendo la scansione dei codici a barre.

    Se si seleziona Per proprietà:

    1. Fare clic sul pulsante Modifica ().
    2. Definire una o più caratteristiche da utilizzare per cercare i documenti che si desidera recuperare.

      Per visualizzare le informazioni su una delle opzioni di ricerca, fare clic su Immagine di un pulsante con un punto interrogativo.

    3. Fare clic su OK.

    Se si seleziona Per acquisizione di codice a barre:

    1. Fare clic sul pulsante Modifica ().
    2. Selezionare un formato di codice a barre da utilizzare dall'elenco Formato codice a barre.
    3. Fare clic sul campo Scansione codice a barre, quindi eseguire la scansione dei codici a barre dei documenti che si desidera cercare.
    4. Fare clic su OK.

  2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul documento da visualizzare e selezionare:
    • Visualizza originale per visualizzare un documento in forma originale. Non vengono mostrate eventuali modifiche apportate da RICOH ProcessDirector al contenuto del documento. Ad esempio, non vengono visualizzati i codici a barre aggiunti dopo la ricezione del lavoro originale.
    • Visualizza corrente per visualizzare un documento nella forma attuale.
    Nella finestra del browser viene visualizzato il documento. Il lavoro viene aperto per visualizzare il documento selezionato.
  3. Utilizzare i controlli del visualizzatore per spostarsi nel documento.
  4. Fare clic su Chiudi.

1.2.6.20.3 Visualizzazione delle proprietà di un documento

È possibile visualizzare le proprietà dei documenti utilizzando l'azione Proprietà nella tabella Documenti. Le proprietà di un documento includono il numero del documento, il numero del lavoro e lo stato del documento.
Per visualizzare le proprietà di un documento:
  1. Nel portlet Documenti della pagina Principale, individuare il documento per il quale si desidera visualizzare le proprietà.
    Per trovare i documenti, è possibile utilizzare Per proprietà. Per acquisizione di codice a barre o Per intervallo.
  2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul documento e selezionare Proprietà.
      Nota:
    • Non è possibile impostare le proprietà del documento dal notebook delle proprietà.

1.2.6.20.4 Creazione di lavori per elaborare i documenti

È possibile trovare lavori associati ai documenti utilizzando la funzione Mostra lavori nella tabella Documenti. Ad esempio, è possibile creare un lavoro per ristampare documenti danneggiati dopo la stampa.
    Nota:
  • Utilizzare l'azione Riconcilianella tabella Lavori per ristampare i documenti che sono stati danneggiati durante l'elaborazione, ad esempio durante il processo di inserimento. Utilizzare l'azione Crea lavoro solo per ristampare eventuali documenti danneggiati dopo la riconciliazione del lavoro.

È necessario selezionare un flusso di lavoro durante la creazione di un nuovo lavoro. Per i lavori AFP, il flusso di lavoro deve contenere un'operazione basata sul modello BuildAFPFromDocuments. Per i lavori PDF, il flusso di lavoro deve contenere un'operazione basata sul modello BuildPDFFromDocuments.

RICOH ProcessDirector crea un lavoro separato per i documenti in ogni lavoro originale a meno che non sia installata la funzione estesa Document Pool avanzato. I documenti nei nuovi lavori vengono ordinati in base alla visualizzazione nella tabella Documenti.

Per creare un lavoro per elaborare i documenti:
  1. Nel portlet Documenti della pagina Principale, individuare i documenti da includere in uno o più nuovi lavori.
    Per trovare i documenti, è possibile utilizzare Per proprietà, Per codice a barre o Per intervallo.
  2. Selezionare tutti i documenti da includere in un lavoro.
  3. Fare clic su Crea lavoro.
    Viene visualizzata la pagina Crea un lavoro.
  4. Nel campo Flusso di lavoro, selezionare un flusso di lavoro.
  5. Fare clic su OK.
    Un messaggio di conferma mostra la creazione di uno o più lavori e il numero di documenti in ognuno di essi.

1.2.6.20.5 Invio di documenti per e-mail durante l'elaborazione di un lavoro

È possibile inviare per e-mail i documenti PDF aggiungendo un'operazione basata sul modello di operazione EmailDocuments a un flusso di lavoro.

È necessario fornire un indirizzo e-mail per ogni documento e memorizzare tale indirizzo in una proprietà di documento. È possibile utilizzare la proprietà di documento Doc.EmailAddress o, in alternativa, definire una proprietà di documento personalizzata nel file docCustomDefinitions.xml. Dopo aver definito la proprietà di documento personalizzata, eseguire l'utilità docCustom e aggiornare la funzione Proprietà documento personalizzato.

  • Se ogni documento contiene l'indirizzo e-mail del destinatario, è possibile utilizzare la funzione Definisci proprietà documento in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per specificare i dati dell'indirizzo e-mail da estrarre per ogni documento di un lavoro.
  • Se si utilizza la funzione Gestione preferenza, è possibile associare gli indirizzi e-mail contenuti in un file esterno alla proprietà di documento per ogni documento del lavoro.

È necessario installare e configurare un server SMTP per consentire a RICOH ProcessDirector di inviare un messaggio e-mail. RICOH ProcessDirector permette di collegarsi a due server SMTP. È possibile utilizzare le proprietà del server SMTP predefinite per collegarsi a un server di posta elettronica interno e le proprietà alternative per collegarsi a un provider e-mail.

Per configurare RICOH ProcessDirector affinché invii per e-mail i documenti durante l'elaborazione del lavoro:
  1. Effettuare una copia del flusso di lavoro esistente o creare un nuovo flusso di lavoro.
  2. Aggiungere al flusso di lavoro un'operazione basata sul modello di operazione EmailDocuments dopo l'operazione BuildPDFFromDocuments e prima di qualsiasi operazione che riordini i documenti a livello di lavoro, come ReversePDFPageOrder o PreparePDFOutputForFinishing.
    È possibile collocare l'operazione EmailDocuments dopo le operazioni che riordinano i documenti a livello di documento, come GroupDocuments, SortDocuments e SplitDocuments.

    Per i lavori che inviano per e-mail e stampano i documenti, l'ordine tipico delle operazioni è:

    • IdentifyPDFDocuments
    • SortDocuments
    • BuildPDFFromDocuments
    • EmailDocuments
    • PreparePDFOutputForFinishing
    • PrintJobs

    Se si aggiunge un'operazione che lasci una copia del file di lavoro nella directory di spool da utilizzare per estrarre i documenti da inviare per e-mail, è possibile inserire l'operazione EmailDocuments dopo una che riordini i documenti a livello di lavoro. Ad esempio, è possibile inserire un'operazione basata sul modello di operazione SnapshotJobFile dopo l'operazione BuildPDFFromDocuments e prima di quella che riordina i documenti:

    • IdentifyPDFDocuments
    • SortDocuments
    • BuildPDFFromDocuments
    • SnapshotJobFile
    • PreparePDFOutputForFinishing
    • PrintJobs
    • EmailDocuments

      Importante:
    • Se non si seguono queste raccomandazioni sull'inserimento delle operazioni, l'operazione EmailDocuments potrebbe inviare un documento a un indirizzo e-mail sbagliato senza generare alcun errore.

  3. Collegare l'operazione alle altre operazioni del flusso di lavoro.
    Se si desidera stampare alcuni documenti e inviarne altri per e-mail, aggiungere un'elaborazione condizionale al flusso di lavoro o creare flussi di lavoro secondari.

    Ad esempio, è possibile:

    • Aggiungere un'elaborazione condizionale per i lavori principali e secondari in prossimità dell'inizio del flusso di lavoro (ad esempio, dopo un'operazione SetJobPropsFromTextFile). Definire una regola per il ramo che riceve i lavori principali: N. lavoro Diverso da *.*. I lavori secondari, che contengono un separatore decimale nel numero di lavoro, passano al ramo dei lavori secondari.
    • Definire una proprietà di documento Doc.Custom.EmailPreference con valori e No.
    • Utilizzare un'operazione basata sul modello di operazione GroupDocuments per raggruppare i documenti in base al valore della proprietà di documento Doc.Custom.EmailPreference.
    • Utilizzare un'operazione basata sul modello di operazione CreateJobsFromDocuments per creare un lavoro secondario separato per ciascun gruppo.
    • Utilizzare un'operazione basata sul modello di operazione SetDocPropsFromConditions all'inizio del ramo dei lavori secondari. L'operazione assegna un valore a una proprietà di lavoro in base al valore della proprietà di documento Doc.Custom.EmailPreference.

      Il file con le condizioni della proprietà può impostare il valore della proprietà di lavoro Custom 1 (nome proprietà database Job.Info.Attr1) su e-mail o stampa:

      Doc.Custom.EmailPreference,Job.Info.Attr1
      =Yes,email
      =No,print

    • Inviare i lavori secondari a indirizzi e-mail separati e stampare i rami del ramo dei lavori secondari definendo le regole per i rami:
      • Custom 1 = e-mail per il ramo con l'operazione EmailDocuments.
      • Custom 1 = stampa per il ramo con l'operazione PrintJobs.

  4. Specificare i valori proprietà per l'operazione EmailDocuments:
    1. Impostare un valore per la proprietà Indirizzo destinatario.
      Ad esempio, è possibile decidere di inviare per e-mail ogni documento all'indirizzo e-mail specificato nella proprietà di documento Doc.EmailAddress. Impostare il valore su ${Doc.EmailAddress}.
    2. Impostare un valore per la proprietà Tipo server SMTP.
      Ad esempio, è possibile inviare documenti a un server SMTP esterno che è stato configurato con le proprietà Server SMTP alternativo. Impostare il valore su Alternativo.
    3. Impostare la proprietà Allega documento su .
    4. Impostare un valore per la proprietà File origine dell'allegato.
      Esempi:
      • È possibile allegare un documento del file PDF corrente nella directory di spool del lavoro. Utilizzare il valore predefinito: ${getFileName(print,pdf,read)}.
      • È possibile allegare un documento di un file PDF salvato con l'operazione SnapshotJobFile. Se si imposta il valore della proprietà Descrittore del file di istantanea dell'operazione SnapshotJobFile su e-mail, utilizzare questo valore: ${getFileName(email,pdf,read)}.
    5. Impostare un valore per la proprietà Oggetto o la proprietà Messaggio oppure per entrambe.
      Ad esempio, è possibile estrarre da ogni documento il nome del cliente definendo una proprietà di documento Doc.Custom.CustomerName. È possibile impostare il valore di una qualsiasi delle proprietà su Estratto conto per ${Doc.Custom.CustomerName}.
    6. Compilare o modificare i valori per le altre proprietà facoltative che si desidera utilizzare.
  5. Una volta salvato e abilitato il flusso di lavoro, provarlo per assicurarsi che funzioni come previsto:
    1. Creare un lavoro di prova con un piccolo numero di documenti. Questi documenti devono essere associati a indirizzi e-mail validi che si desidera inserire nella prova.
    2. Inviare il lavoro nel flusso di lavoro e assicurarsi che il documento giusto venga inviato all'indirizzo giusto.
Quando l'operazione EmailDocuments invia un documento al server SMTP, imposta il valore di proprietà E-mail creato su nel file delle proprietà del documento. Se l'operazione non invia un documento, imposta il valore di proprietà su No.
    Nota:
  • RICOH ProcessDirector non riceve informazioni dal server SMTP sull'invio o l'avvenuta consegna dell'e-mail ai destinatari.

1.2.6.20.6 Individuazione dei lavori associati ai documenti

È possibile trovare lavori associati ai documenti utilizzando la funzione Mostra lavori nella tabella Documenti. Una volta trovati i lavori associati, è possibile eseguire azioni dei lavori nella tabella Lavori.

I lavori associati includono:

  • Il lavoro originale inoltrato a RICOH ProcessDirector e contenente il documento.
  • I lavori secondari automaticamente creati da RICOH ProcessDirector e che includono il documento.
  • I lavori creati utilizzando l'azione Crea lavoro nella tabella Documenti.

Per trovare i lavori associati a un documento:

  1. Nel portlet Documenti della pagina Principale, individuare il documento di cui ricercare i lavori associati.
    Per trovare i documenti, è possibile utilizzare Per proprietà, Per codice a barre o Per intervallo.
  2. Nella tabella Documenti, fare clic con il pulsante destro del mouse sul documento per cui si desidera visualizzare i lavori associati e selezionare Mostra lavori.
    Nella tabella Lavori sono riportati i lavori associati al documento selezionato.

1.2.7 Prestazioni

È possibile ottimizzare RICOH ProcessDirector per migliorare le prestazioni.

1.2.7.1 Definizione di server secondari sul computer primario

È possibile definire un server secondario direttamente sul server primario per distribuire l'elaborazione e migliorare le prestazioni del sistema. Non è necessario alcun software aggiuntivo sul computer primario.
Ad esempio, è possibile definire un server secondario sul computer primario e poi configurare determinate operazioni per l'esecuzione su quel server invece che su quello primario. Questa configurazione consente l'esecuzione dell'elaborazione in parallelo e rimuove parte dell'onere dal server primario.

Per definire un server secondario sul computer primario:

  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione.
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Server.
  3. Nella pagina Server, fare clic su Aggiungi e scegliere Server secondario.
  4. Compilare i valori come richiesto.
    • Per la proprietà Indirizzo IP o nome host del computer, inserire: localhost
    • Per la proprietà Nel pool generale dei server, scegliere se utilizzare il server secondario per qualsiasi operazione o solo per determinate operazioni. Selezionare per eseguire qualsiasi operazione su questo server; selezionare No per limitare questo server a operazioni specifiche.
  5. Fare clic su OK.
  6. Se si imposta Nel pool generale dei server su No, sintonizzare i modelli di operazioni da eseguire su questo server.
    1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro.
    2. Nel pannello di sinistra, fare clic su Modelli di operazione.
    3. Fare clic sul nome del modello di operazione per sintonizzarsi.
    4. Nel notebook delle proprietà, fare clic sulla scheda Sintonizzazione.
    5. Per la proprietà Server da utilizzare, selezionare Esegui su server specifici, quindi selezionare il server appena creato.
    6. Fare clic su OK.

1.2.7.2 Utilizzo di più file system per distribuire I/O di spool sul computer primario

È possibile distribuire l'attività I/O in più file system per migliorare la velocità di trasmissione.
Il file system /aiw contiene le directory di spool per l'intero sistema RICOH ProcessDirector. È possibile estendere il file system /aiwdefinendo partizioni sul computer primario e montando tali elementi nel file system /aiw per distribuire l'elaborazione di spool.

Si consiglia di utilizzare un altro disco fisso che ha la stessa dimensione del file system /aiw (80 + GB) ed un canale SCSI dedicato o porta bus per l'altra partizione.

Per definire una nuova partizione e montarla nella directory di spool sul computer primario:
  1. Arrestare il sistema:
    1. Su ogni computer secondario, accedere come utente di sistema RICOH ProcessDirector (aiw1 è l'utente predefinito) quindi immettere stopaiw.
    2. Sul computer primario, accedere come utente di sistema RICOH ProcessDirector e immettere stopaiw.
  2. Sul computer primario, accedere come utente root.
  3. Immettere questo comando per modificare la directory di spool:
    • cd /aiw/aiw1/spool
  4. Se la directory di spool non esiste, il comando non funziona e viene visualizzato il seguente messaggio: Non esiste tale file o directory. Se questo accade, immettere i seguenti comandi:
    1. cd /aiw/aiw1
    2. mkdir spool
    3. chown systemuser:group spool,
      in cui systemuser è l'utente di sistema RICOH ProcessDirector (aiw1 è l'utente predefinito) e group è il gruppo RICOH ProcessDirector (aiwgrp1 è il gruppo predefinito).
    4. chmod 775 spool
    5. cd /aiw/aiw1/spool
  5. Dalla directory aiw/aiw1/spool, immettere questo comando per creare una nuova directory di spool sul computer primario:
    • mkdir newspooldirectory
    • newspooldirectory è qualsiasi nome di directory valido sul proprio sistema.
  6. Utilizzare YaST (Yet another Setup Tool) Sistema Programma di partizionamento per definire la nuova partizione e il punto di montaggio. Il punto di montaggio è: /aiw/aiw1/spool/newspooldirectory
  7. Immettere questi comandi per specificare le autorizzazioni appropriate:
    1. cd /aiw/aiw1/spool
    2. chown systemuser:groupnewspooldirectory
    3. chmod 775 newspooldirectory
  8. Se si dispone di server secondari, è necessario esportare una nuova directory o partizione:
    1. Per esportare la directory newspooldirectory su server secondari remoti, utilizzare le opzioni di installazione rw,no_root_squash,sync.
    2. Configurare ogni computer secondario Linux remoto per installare la nuova directory di spool separatamente dall'installazione /aiw.
    3. Assicurarsi di poter accedere sul server secondario al contenuto di newspooldirectory installata su un file system separato. I server secondari generano un errore se non possono accedere ai file system.
  9. Riavviare RICOH ProcessDirector:
    1. Per riavviare il prodotto di base accedere al sistema Linux come utente di sistema RICOH ProcessDirector e immettere startaiw.
    2. Riavviare ogni server secondario accedendo a ogni computer secondario come utente di sistema RICOH ProcessDirector e immettendo il comando startaiw.

1.2.7.2.1 Configurazione di un computer secondario Linux per il montaggio di una nuova directory di spool

È possibile estendere il file system /aiw creando e montando altre partizioni su un computer secondario Linux.
Per definire una nuova partizione e montarla nella directory sul computer Linux secondario:
  1. Sul computer secondario Linux, accedere come utente root.
  2. Configurare il computer secondario Linux per utilizzare la directory esportata montandola:
    1. Dai Servizi di rete YaST, fare clic su Client NFS.
    2. Visualizzare la finestra Configurazione del client NFS. Fare clic su Aggiungi.
    3. Immettere l'indirizzo IP del computer primario nel campo Nome host del server NFS. Digitare la directory esportata dal computer primario (/aiw/aiw1/spool/newspooldirectory) nel campo Filesystem remoto.
  3. Nel campo Punto di montaggio (locale), immettere /aiw/aiw1/spool/newspooldirectory.
  4. Nel campo Opzioni, immettere rsize=65536,wsize=65536,intr.
  5. Fare clic su OK e quindi su Fine.

1.2.7.3 Regolazione dell'allocazione della memoria Java

L'allocazione di più memoria a Java spesso migliora le prestazioni di RICOH ProcessDirector. Tuttavia, prima di modificare questa configurazione, è necessario prendere in considerazione diversi fattori.
Eseguire l'impostazione predefinita per un po' di tempo prima di considerare la possibilità di modificare l'allocazione della memoria Java. Se si verificano ripetutamente errori di esaurimento della memoria di Java, si consiglia di aumentare l'allocazione.
Importante: Si consiglia di allocare non più del 50% della memoria di sistema disponibile sul sistema per i processi Java di RICOH ProcessDirector. Questa raccomandazione tiene conto delle esigenze di memoria di altre parti di RICOH ProcessDirector, come il database, le conversioni, il codice personalizzato e altri componenti. La raccomandazione garantisce inoltre che il sistema operativo e gli altri strumenti e programmi di utility dispongano delle risorse necessarie per funzionare.

Per regolare l'allocazione della memoria Java:

  1. Controllare la quantità di RAM installata nel sistema. Dividere il numero per 2 e scriverlo.
  2. Controllare la quantità di memoria allocata ad altre applicazioni in esecuzione su questo sistema.
    Ridurre il numero scritto per la quantità di memoria utilizzata da ciascuna applicazione. Il valore risultante è la quantità totale di memoria heap disponibile da allocare a Java per tutti i processi primari e secondari in esecuzione su RICOH ProcessDirector.
    Nota: Se la soluzione RICOH ProcessDirector richiede una quantità di memoria superiore a quella determinata in questa operazione, si consiglia di aggiornare la memoria del sistema per soddisfare le linee guida indicate. L'allocazione di più del 50% della memoria disponibile nell'heap di RICOH ProcessDirector Java ha un impatto negativo sulle prestazioni.
  3. Accedere al computer primario come utente di sistema (aiw1 è l'utente predefinito).
  4. Aprire $AIWDATA/config/jvmsettings.cfg in un editor di testo.
    Per impostazione predefinita, $AIWDATA è /aiw/aiw1.
  5. Trovare la linea simile a questa:
    primary=-Xmx2048m -Djava.net.preferIPv4Stack=true -Djava.awt.headless=true

    Il valore dopo primary=-Xmx è la quantità massima di memoria heap che l'ambiente di run time Java RICOH ProcessDirector può utilizzare per il processo primario RICOH ProcessDirector. In questo esempio, il server primario può utilizzare 2048 MB (2 GB) di RAM per il suo heap.

  6. Aggiornare il valore -Xmx al numero determinato all'operazione 2.
    Ad esempio, per consentire al server primario di utilizzare 8GB di spazio heap, si può specificare -Xmx8192m o -Xmx8g
  7. Salvare e chiudere il file.
  8. Riavviare RICOH ProcessDirector per applicare le modifiche.

1.2.7.4 Pianificazione della manutenzione automatica

RICOH ProcessDirector fornisce script di manutenzione che è necessario eseguire regolarmente sul computer primario per migliorare le prestazioni. Per impostazione predefinita, RICOH ProcessDirector esegue questi script ogni giorno a mezzanotte. È possibile modificare l'ora o la frequenza ed è possibile eseguire i propri script di manutenzione contemporaneamente.

Durante l'esecuzione di questi script, essi possono rallentare RICOH ProcessDirector per pochi minuti. Quindi, è necessario che non siano eseguiti in momenti di produzione massima.

Queste voci nel file crontab eseguono gli script di manutenzione:

00 00 * * 0-6 /aiw/aiw1/maintenance/maintenance.pl daily
00 00 * * 0 /aiw/aiw1/maintenance/maintenance.pl weekly

Le voci crontab sono in questo formato:

mm hh dd month weekday command
La prima voce esegue tutti gli script nella directory /aiw/aiw1/maintenance/daily alle 00:00 (mezzanotte) ogni giorno da domenica (0) a sabato (6). La seconda voce esegue tutti gli script nella directory /aiw/aiw1/maintenance/weekly alle 00:00 (mezzanotte) di ogni domenica. Per impostazione predefinita, non sono previsti script in /aiw/aiw1/maintenance/weekly.

  • Per eseguire questi script ogni settimana anziché ogni giorno, spostarli nella directory /aiw/aiw1/maintenance/weekly.
  • Per modificare l'ora, il giorno o la frequenza di esecuzione degli script di manutenzione, modificare il file crontab.
    1. Accedere al computer primario come RICOH ProcessDirector utente di sistema ( aiw1 è l'utente predefinito).
    2. Immettere il comando di seguito riportato:
      • crontab -e
    3. Apportare le modifiche necessarie.
      Ad esempio, questa voce esegue tutti gli script nella directory /aiw/aiw1/maintenance/daily alle 22:30 di ogni lunedì, giovedì e venerdì:
      30 22 * * 1,3,5  /aiw/aiw1/maintenance/maintenance.pl daily
  • Per eseguire i propri script contemporaneamente agli script di manutenzione di RICOH ProcessDirector, copiarli nella directory /aiw/aiw1/maintenance/daily o /aiw/aiw1/maintenance/weekly .
    Verificare che l'ID utente di sistema RICOH ProcessDirector disponga dell'autorizzazione di esecuzione degli script.

1.2.7.5 Compressione di file

È possibile risparmiare spazio su disco comprimendo i file relativi ai lavori.
Per configurare un flusso di lavori per comprimere i file di lavoro:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera configurare.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Per comprimere tutti file di spool e i file di checkpoint del lavoro quando questo viene memorizzato, verificare se il flusso di lavoro include un'operazione basata sul modello procedura RetainCompletedJobs. In caso contrario, aggiungere l'operazione:
    1. Nell'Editor flusso di lavoro, fare clic su Modelli operazione nell'angolo in alto a destra della finestra.
    2. Trascinare il modello di procedura RetainCompletedJobs nell'editor flusso di lavoro. Posizionare l'operazione dove si desidera.
    3. Collegare l'operazione alle altre operazioni del flusso di lavoro.
    4. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione e selezionare Proprietà.
    5. Fare clic su Valori predefiniti del lavoro - Generale.
    6. Impostare il valore predefinito della proprietà di lavoro Comprimi tutti i file su .
    7. Fare clic su OK.
  5. Per comprimere file specifici in qualsiasi momento, aggiungere un'operazione al flusso di lavoro basata sul modello di procedura CompressFiles:
    1. Nell'Editor flusso di lavoro, fare clic su Modelli operazione nell'angolo in alto a destra della finestra.
    2. Trascinare il modello di procedura CompressFiles nell'editor flusso di lavoro. Posizionare l'operazione dove si desidera.
    3. Collegare l'operazione alle altre operazioni del flusso di lavoro.
    4. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione e selezionare Proprietà.
    5. Fare clic su Valori predefiniti del lavoro - Generale.
    6. Impostare il valore della proprietà di lavoro Modelli file compressi per specificare i file da comprimere.
      • Il valore di Modelli file compressi utilizza sintassi di espressione regolare:
        • Il punto (.) corrisponde a un singola occorrenza di un carattere qualsiasi (lettera o numero).
        • L'asterisco(*) corrisponde a zero o più occorrenze del carattere precedente, fino alla lunghezza massima del nome del file.
        • La barra retroversa (\) è il carattere escape che indica che il carattere successivo viene interpretato letteralmente.
        • Il simbolo del dollaro ($) indica che una corrispondenza significa la fine dell'espressione.
      • I caratteri nel valore sono sensibili al maiuscolo/minuscolo. Ad esempio, .*PDF$,.*AFP$ rappresentano i modelli che sono diversi da .*pdf$,.*afp$.
      • Separare più modelli con virgole; non immettere uno spazio tra di essi.
      Ad esempio:
      • Per comprimere tutti i file PDF, inclusi quelli con nomi come myfile.pdf.old, impostare il valore su .*pdf,.*PDF.
      • Per comprimere tutti i file PDF, esclusi quelli con nomi come myfile.pdf.old, impostare il valore su .*pdf$,.*PDF$.
      • Per comprimere tutti i file PDF all'interno del nome utilizzando ABC, ad esempio draft_ABC.pdf e ABC1.pdf, impostare il valore su .*ABC.*pdf,.*ABC.*PDF.
    7. Fare clic su OK.
  6. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.

1.2.7.6 Considerazioni di prestazioni e capacità con le funzioni di elaborazione dei documenti

Tenere presenti queste considerazioni sulle prestazioni e sulla capacità del sistema durante la configurazione e l'uso di funzioni di elaborazione dei documenti, come Archivio, Postal Enablement, Supporto insertore e la funzione estesa Document Pool avanzato.

1.2.7.6.1 Proprietà e gestione dei documenti

Utilizzare questi suggerimenti per la gestione dei documenti al fine di ottimizzare le prestazioni del sistema.

Valutare attentamente le esigenze della gestione dei documenti prima di definire le proprietà dei documenti. È necessario non solo controllare il numero di proprietà, ma considerarne anche le dimensioni. Una proprietà del carattere 1024 utilizza uno spazio di memoria superiore rispetto a una proprietà del carattere 32.

Le proprietà dei documenti limitate non necessitano di spazio nelle tabelle database; tuttavia, occupano spazio per ciascun documento in ogni file di proprietà del documento che contiene la proprietà.

L'uso delle proprietà dei documenti del database consente di visualizzare le informazioni sui documenti nell'interfaccia utente e di elaborare globalmente i documenti (senza conoscere quale lavoro contiene ciascun documento), ma l'inserimento delle informazioni sui documenti nel database causa prestazioni ridotte. Le proprietà dei documenti nel database utilizzano spazio nelle tabelle database. Gli aggiornamenti alle proprietà aumentano l'attività di accesso e creano possibili conflitti nel database. Il database raccoglie le informazioni nella memoria. Con un numero inferiore di proprietà di dimensioni minori, il database è in grado di memorizzare nella cache più record e fornire prestazioni di sistema migliori.

Diverse operazioni e azioni consentono di elaborare i documenti nel database. Il sistema del database blocca le righe del database durante l'elaborazione. Poiché si verifica più di un'elaborazione dei documenti, l'impatto sulle risorse del sistema aumenta. È possibile ottimizzare i modelli di operazione per limitare il numero delle operazioni simultanee che elaborano i documenti all'interno del database.

Queste operazioni e azioni causano aggiornamenti del database:

  • WriteDocumentsToDatabase aggiunge le voci di ogni documento al database, assegnando a ciascuna un identificatore del documento.
  • ReadDocumentsFromDatabase recupera le informazioni sui documenti dal database e le salva in un file di proprietà del documento. Non viene eseguito alcun aggiornamento nel database.
  • CompleteDocuments imposta lo stato di tutti i documenti nel lavoro su Completato.
  • CreateJobsFromDocuments e CreateAFPJobsFromDocuments creano una nuova associazione tra i documenti e i lavori secondari creati.
  • Quando i lavori vengono eliminati, RemoveJobs inoltra una notifica a RICOH ProcessDirector. Quando RICOH ProcessDirector elimina un lavoro che ha documenti all'interno del database, questi vengono eliminati dal database.
  • UpdateDocumentsInDatabase aggiorna le proprietà del documento nel database utilizzando i valori del file delle proprietà del documento.
  • L'azione Elabora nuovamente richiede l'approvazione dalle funzioni di elaborazione del documento. Le funzioni di elaborazione del documento non consentono a RICOH ProcessDirector di elaborare nuovamente un lavoro originale se i relativi documenti sono associati anche ad altri lavori.
  • Se si apre il notebook delle proprietà del documento dalla portlet Documenti, si recuperano i valori delle proprietà del documento dal database. Nel notebook delle proprietà vengono visualizzate solo quelle memorizzate nel database.

L'elenco indica le operazioni e le azioni ordinate in base alla quantità di risorse database che utilizzano. Gli elementi che utilizzano un maggior numero di risorse si trovano nella parte superiore.

  1. RemoveJobs
  2. CompleteDocuments
  3. WriteDocumentsToDatabase
  4. CreateJobsFromDocuments o CreateAFPJobsFromDocuments
  5. Visualizzazione della tabella Documenti nell'interfaccia utente
  6. ReadDocumentsFromDatabase
  7. Elabora nuovamente
  8. Apertura del notebook delle proprietà del documento dalla tabella Documenti

1.2.7.6.2 Utilizzo della memoria

Tenere presenti queste considerazioni sull'utilizzo della memoria durante la configurazione e l'uso di funzioni di elaborazione dei documenti.
    Nota:
  • L'installazione potrebbe non includere tutti i modelli procedurali descritti nella presente sezione.

Alcune operazioni occupano uno spazio di memoria considerevole per elaborare un lavoro.

Ad esempio, le operazioni basate sui modelli CreateJobsFromDocuments, CreateAFPJobsFromDocuments, BuildPDFFromDocuments, BuildAFPFromDocuments, IdentifyPDFDocuments e IdentifyDocuments leggono le informazioni nella memoria per eseguire la relativa elaborazione. Il sistema conserva un record per ciascun documento in memoria.

Le operazioni basate sui modelli GroupDocuments, SortDocuments e SplitDocuments leggono anche le informazioni nella memoria per eseguire la relativa elaborazione. Il sistema conserva un record per ciascun documento in memoria. La quantità di memoria necessaria a GroupDocuments e SortDocuments varia a seconda di quale proprietà si utilizza per eseguire il raggruppamento e l'ordinamento. Quando esistono più dati per tali proprietà, il sistema utilizza più memoria .

    Nota:
  • Se i lavori vengono elaborati utilizzando uno di questi modelli procedurali, aumentare la quantità di memoria che Java Virtual Machine (JVM) può utilizzare per le operazioni di RICOH ProcessDirector ad almeno 8 GB:
    • BuildAFPFromDocuments
    • BuildPDFFromDocuments
    • BuildPDFFromZip
    • CreateAFPJobsFromDocuments
    • CreateJobsFromDocuments
    • GroupDocuments
    • IdentifyDocuments
    • IdentifyPDFDocuments
    • SortDocuments
    • SplitDocuments
    • ReadDocumentsFromDatabase
    • RemoveDocumentsFromDatabase
    • UpdateDocumentsInDatabase
    • WriteDocumentsToDatabase

Per impostazione predefinita, le operazioni vengono regolate per essere eseguite sul computer primario, che, in fase di esecuzione, utilizza fino a 2.000 MB di memoria. Il computer primario utilizza la memoria per la gestione del sistema, le richieste dell'interfaccia utente e dei servizi Web, la gestione della stampante, delle periferiche di input e delle operazioni di esecuzione. I lavori con molti documenti che vengono ordinati o raggruppati utilizzando molte proprietà possono utilizzare uno spazio considerevole di memoria.

È possibile ottimizzare la regolazione delle operazioni per ridurre al minimo l'uso della memoria:

  1. Definire uno o più server secondari RICOH ProcessDirector sul server primario. I server secondari non devono risiedere nel pool dei server generali. I server devono consentire solo l'esecuzione di un'operazione alla volta.
  2. Modificare la regolazione di questi modelli di operazione in modo che vengano eseguiti solo sui server secondari:
    • BuildAFPFromDocuments
    • BuildPDFFromDocuments
    • CreateAFPJobsFromDocuments
    • CreateJobsFromDocuments
    • GroupDocuments
    • IdentifyDocuments
    • IdentifyPDFDocuments
    • SortDocuments
    • SplitDocuments

1.2.7.6.3 Impostazione del numero massimo di file aperti (facoltativa)

Questa sezione non si applica a Windows. L'impostazione del sistema per il numero massimo di file aperti impedisce ad un processo non controllato di prendere il controllo del sistema, ma potrebbe essere necessario un limite più alto di quello predefinito se si elaborano lavori con molti file. La modifica del limite di file aperti consente alla funzione di elaborazione dei documenti di utilizzare ulteriori risorse del sistema. Questa attività è facoltativa ma deve essere eseguita nel caso di visualizzazione frequente dei messaggi di errore "File non trovato" nel log del lavoro durante l'elaborazione di quest'ultimo.

Per impostare il limite di file aperti:

  1. Accedere al sistema come utente root oppure utilizzare il comando sudo o su per diventare utente root.
  2. In Linux: Aprire il file /etc/security/limits.conf.
  3. Rilevare la riga nel file che imposta il limite di file attivo. Ad esempio, su un sistema Linux potrebbe essere: aiw1 - nofile 4096.
    Se la riga non esiste, aggiungerla nell'operazione successiva.
  4. Modificare la riga o aggiungerne una nuova, se necessario, per impostare un limite maggiore per l'utente di sistema di RICOH ProcessDirector (aiw1 è l'utente predefinito).

    Questo esempio imposta il limite su 15.000 in Linux: aiw1 - nofile 15000

    Verificare con il proprio amministratore di sistema il limite superiore ragionevole per il numero di file aperti.

  5. Chiudere la sessione aperta come utente root e accedere di nuovo al sistema per verificare che la modifica sia stata applicata.

1.2.7.6.4 Definizione dell'allocazione del pool di memoria JVM

In base alle dimensioni dei file di produzione, l'elaborazione di un flusso di lavoro può implicare diverse operazioni che prevedono un uso intensivo della memoria. Se non viene assegnata una quantità di memoria sufficiente a questi processi in RICOH ProcessDirector, potrebbero verificarsi errori di elaborazione oppure l'elaborazione potrebbe risultare lenta.
È possibile configurare l'allocazione del pool di memoria Java Virtual Machine modificando il file /aiw/aiw1/config/jvmsettings.cfg (sistemi operativi basati su UNIX) o il file C:\aiw\aiw1\config\jvmsettings.cfg (Windows). In caso di modifiche apportate alle impostazioni di questo file di configurazione, è necessario reimpostare il sistema tramite i comandi stopaiw e startaiw per rendere effettive le modifiche.

L'impostazione primaria consente di definire la quantità massima di memoria assegnata a un processo Java Virtual Machine. È possibile modificare tale impostazione per farla corrispondere alle esigenze di utilizzo della memoria. L'impostazione predefinita è pari a 2 GB e si desidera assegnare almeno 6 GB. Nel file jvmsettings.cfg, modificare:

primary=-Xmx2048m

in

primary=-Xmx6144m
    Nota:
  • Modificare l'allocazione della memoria Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat JVM facendo clic su Ricoh Preferenze dalla barra dei menu di Adobe Acrobat.

1.2.8 Sicurezza

La sicurezza del sistema RICOH ProcessDirector prevede la scelta degli utenti a cui è consentito l'accesso a RICOH ProcessDirector e delle funzioni che questi possono eseguire. Per controllare la sicurezza, è possibile utilizzare nomi utente, gruppi e posizioni di RICOH ProcessDirector.

1.2.8.1 Gestione delle password

Gli utenti devono disporre di un nome utente e di una password di RICOH ProcessDirector per accedere al sistema ed eseguire azioni di RICOH ProcessDirector.

1.2.8.1.1 Modifica della password

Gli utenti definiti nel sistema RICOH ProcessDirector possono modificare le proprie password con qualcosa che ricordano facilmente.
Assicurarsi di conoscere le linee guida per le password seguite dall'azienda e creare una password conforme a tali linee guida.
    Nota:
  • Se RICOH ProcessDirector viene configurato per utilizzare l'autenticazione LDAP, non è possibile utilizzare questa procedura per modificare la password. Per modificare la password, seguire la procedura relativa alla propria azienda.
Per modificare la password:
  1. Fare clic sull'icona dell'utente nell'angolo in alto a destra e selezionare Modifica la password.
  2. Immettere la nuova password nei campi Nuova password e Conferma nuova password. Le password prevedono una distinzione tra minuscole e maiuscole e non possono includere i seguenti caratteri: " ' ; < = > \ | ~ ` (accento grave) o i caratteri di controllo ASCII: x00-x19 e x7F.
      Nota:
    • L'amministratore decide la lunghezza minima della password e se l'utente deve seguire qualche regola di complessità per la password.
  3. Fare clic su OK.
La volta successiva che si accede, utilizzare la nuova password.

1.2.8.1.2 Reimpostazione della password per un utente

È possibile reimpostare una password per un utente nel caso la password sia stata dimenticata o se l'utente ritiene che sia stata violata.
    Nota:
  • Se RICOH ProcessDirector viene configurato per utilizzare l'autenticazione LDAP, non è possibile utilizzare questa procedura per reimpostare una password. Per reimpostare una password, seguire la procedura relativa alla propria azienda.
Per reimpostare la password per un utente:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello di sinistra, fare clic su Sicurezza Utenti.
  3. Nell'elenco degli utenti, fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Reimposta password.
  4. Immettere una password temporanea in entrambi i campi e fare clic su OK. Le password prevedono una distinzione tra minuscole e maiuscole e non possono includere i seguenti caratteri: " ' ; < = > \ | ~ ` (accento grave) o i caratteri di controllo ASCII: x00-x19 e x7F
      Nota:
    • L'amministratore decide la lunghezza minima della password e se l'utente deve seguire qualche regola di complessità per la password.
  5. Informare l'utente della password temporanea.
    Quando gli utenti accedono utilizzando quella password, RICOH ProcessDirector richiede all'utente di modificarla.

1.2.8.1.3 Impostazione di un conteggio scadenza password

È possibile impostare un limite sul periodo di utilizzo di tutte le password nel sistema prima che debbano essere modificate. Il limite viene applicato a tutti gli utenti.
Assicurarsi di conoscere le linee guida per le password seguite dall'azienda e creare una password conforme a tali linee guida.
    Nota:
  • Se si installa la funzione di sicurezza e si attiva l'autenticazione con LDAP, l'opzione non è disponibile.
Per impostare un contatore di scadenza della password:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello sinistro, fare clic su Impostazioni Sistema.
  3. Nel campo Periodo massimo password prima della scadenza, immettere il numero di giorni per cui una password può essere utilizzata prima che scada.
  4. Fare clic su OK.

1.2.8.1.4 Modifica della password per l'utente dell'istanza di DB2

Se viene utilizzato un server DB2 su un computer diverso, a ogni cambio della password per l'utente dell'istanza di DB2 di RICOH ProcessDirector, è necessario aggiornare anche RICOH ProcessDirector per utilizzare la nuova password.
  1. Per modificare la password in RICOH ProcessDirector, immettere il comando:
    /opt/IBM/aiw/V1.0/bin/updateInstPassword.sh
    Nota: È disponibile un'altra copia di updateInstPassword nella directory linux/db sul CD del prodotto RICOH ProcessDirector.

1.2.8.2 Assegnazione delle autorizzazioni utente di sistema a un utente

Se si desidera consentire ad altri utenti di accedere ai file system RICOH ProcessDirector e di eseguire l'interfaccia utente RICOH Visual Workbench, è possibile assegnare a un nome utente praticamente le stesse autorizzazioni di cui dispone l'utente di sistema RICOH ProcessDirector (aiw1 è il valore predefinito).
Per concedere a un nome utente l'autorizzazione di un utente di sistema, alla creazione del nome utente o in un secondo momento è necessario:
  1. Assegnare l'utente al gruppo RICOH ProcessDirector (aiwgrp1 è il gruppo predefinito).
    In questo modo vengono assegnate all'utente le stesse autorizzazioni di accesso di cui dispone l'utente di sistema.
  2. Per impostare le variabili di ambiente dell'utente (inclusa PERCORSO) sugli stessi valori delle variabili di ambiente dell'utente di sistema, modificare il file .profile dell'utente e aggiungere le seguenti righe:
    if [[ -f /opt/infoprint/ippd/base/config/ippdprofile ]] ; then
       . /opt/infoprint/ippd/base/config/ippdprofile
    fi
L'utente può ora accedere agli stessi file system a cui accede l'utente di sistema RICOH ProcessDirector e può utilizzare strumenti come l'interfaccia utente RICOH Visual Workbench. Tuttavia, questo utente non può eseguire i comandi startaiw o stopaiw. Solo l'utente di sistema RICOH ProcessDirector può utilizzare tali comandi.

1.2.8.3 Supporto Secure Sockets Layer e Transport Layer Security

RICOH ProcessDirector fornisce il supporto per i protocolli SSL (Secure Sockets Layer) e TLS (Transport Layer Security), quindi è possibile proteggere i dati di stampa nel sistema.

SSL e TLS sono ampiamente utilizzati per proteggere i dati su Internet. I protocolli SSL e TLS utilizzano certificati digitali per stabilire una connessione sicura tra un server Web e qualsiasi sistema client con cui interagisce. Una volta stabilita la connessione, i dati trasferiti tra i sistemi vengono codificati mediante chiavi di sicurezza. Soltanto il destinatario previsto delle informazioni è in grado di decodificare i dati.

È possibile anche utilizzare SSL o TLS per proteggere i dati su una scala più piccola, ad esempio in un sistema di stampa come RICOH ProcessDirector. È possibile attivare SSL o TLS per fornire un livello superiore di sicurezza per i dati di stampa trasferiti tra il server primario e le interfacce utente, oltre ai dati trasferiti con altre applicazioni mediante i servizi Web supportati da RICOH ProcessDirector.

Per utilizzare SSL o TLS su un computer, è necessario ottenere un certificato digitale e installarlo su tale computer. È opportuno ottenere il certificato da CA (certificate authority), in quanti CA sono considerati terzi di fiducia. È possibile utilizzare un certificato autofirmato a scopi di verifica, ma non è consigliato l'uso di tale certificato sui sistemi di produzione.

Quando viene emesso il certificato, CA lo invia all'utente in un messaggio e-mail. Memorizzare il certificato in un keystore sul computer in cui è registrato il certificato.

    Nota:
  • RICOH ProcessDirector supporta solo file JKS (Java Key Stores). Per creare un keystore, consultare la documentazione Java relativa all'abilitazione di SSL o TLS.

Una volta configurato il server Web per utilizzarlo, SSL o TLS viene utilizzato automaticamente per le comunicazioni. L'URL dell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector cambia per utilizzare il prefisso https://. È comunque possibile accedere all'interfaccia utente utilizzando l'indirizzo http://, ma è possibile anche configurare il server Web per inoltrare tutte le richieste all'indirizzo protetto.

1.2.8.4 Gestione dell'accesso agli oggetti tramite le posizioni

Molti oggetti, come lavori, stampanti, dispositivi di input, controller dell'insertore e lettori di codici a barre, dispongono di una proprietà Posizione. Il notebook delle proprietà utente presenta due proprietà per gestire l'accesso alle posizioni. La proprietà Posizioni consentite interessa gli oggetti che l'utente può vedere nell'interfaccia utente. La proprietà Posizioni da mostrare consente agli utenti di selezionare quali delle loro posizioni consentite verranno visualizzate nell'interfaccia utente. Nella finestra di dialogo Preferenze, ciascun utente può modificare la proprietà Posizioni da mostrare per aggiungere o rimuovere posizioni dalla visualizzazione corrente.

Ad esempio, un'azienda ha due siti di stampa, Nord e Sud, e un'area per la stampa protetta alla quale possono accedere solo pochi operatori. L'amministratore definisce tre oggetti posizione: Nord, Sud e Protetta. Alcuni operatori del sito Sud sono configurati per poter accedere alle posizioni Sud e Protetta, altri possono accedere solo alla posizione Sud. Un solo operatore del sito Nord ha anche l'accesso al sito Sud, mentre gli altri possono accedere solo al sito Nord. I supervisori di entrambi i siti possono vedere gli oggetti associati a tutte le posizioni.

Gli oggetti possono apparire nel sistema anche senza un valore nella loro proprietà Posizione. Ad esempio, alcuni flussi di lavoro non impostano la proprietà Posizione richiesta per i lavori. Per consentire agli utenti di vedere gli oggetti che non hanno un valore impostato per la proprietà Posizione, aprire il notebook delle proprietà e selezionare Includi oggetti senza posizione. Per impedire agli utenti di vedere questi oggetti, deselezionare l'impostazione.

Allo stesso modo, durante la selezione dell'opzione Posizioni da mostrare, selezionare la casella di controllo Mostra oggetti senza posizione per includere gli oggetti che non hanno un valore impostato per la loro proprietà Posizione. Utilizzare questa casella di controllo per trovare i lavori inseriti nel sistema senza un valore Posizione assegnato.

    Nota:
  • Le modifiche apportate alla proprietà Posizioni consentite diventano effettive al successivo accesso dell'utente.
  • I documenti non sono associati con una posizione specifica. Limitare l'accesso a determinate posizioni non impedisce agli utenti di visualizzare i documenti contenuti in lavori associati ad altre posizioni.
  • Gli utenti con valori multipli per la proprietà Posizioni consentite possono visualizzare gli oggetti assegnati a una delle posizioni modificando il valore della proprietà Posizioni da mostrare nella finestra di dialogo Preferenze. Se la proprietà Posizioni da mostrare presenta meno valori della proprietà Posizioni consentite, viene visualizzato un indicatore () in alto a destra nell'area dell'intestazione della pagina. Se si sposta il mouse sulla puntina di posizione, vengono elencate le posizioni mostrate e quelle nascoste.

1.2.8.5 Limitazione dell'uso del protocollo LPD per l'inoltro dei lavori

È possibile limitare il numero di host autorizzati a utilizzare il protocollo LPD per l'inoltro dei lavori a tutti i dispositivi di input con lo stesso server principale. Per impostazione predefinita, viene consentito l'input da tutti i sistemi.
Per limitare l'utilizzo del protocollo LPD:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello sinistro, fare clic su Impostazioni Sistema.
  3. Nel campo Host autorizzati ad inoltrare lavori LPD, immettere un elenco di indirizzi IP o nomi host autorizzati, separati dal punto e virgola.

    È possibile utilizzare un asterisco (*) per rappresentare zero o più caratteri. I valori che contengono solo cifre (0-9), punti decimali (.) e asterischi (*) vengono confrontati con l'indirizzo IP della connessione in entrata. I valori che contengono uno o più caratteri alfabetici (A–Z, a-z) vengono confrontati rispetto al nome host della connessione in entrata.

    Un valore di elenco * indica che tutti gli host sono autorizzati ad inoltrare i lavori. Un valore di elenco vuoto indica che non sono presenti host autorizzati ad inoltrare lavori.

  4. Fare clic su SALVA.

1.2.9 Risoluzione dei problemi e supporto

Se si verificano problemi mentre si lavora con RICOH ProcessDirector o è necessario ulteriore supporto, è possibile utilizzare questi argomenti per aiutare a risolverli.

1.2.9.1 Risoluzione dei problemi

In caso di problemi durante l'esecuzione di RICOH ProcessDirector, è possibile utilizzare questi argomenti per consentirne la risoluzione.

1.2.9.1.1 Problemi

In questi argomenti vengono descritti problemi specifici che è possibile riscontrare e vengono fornite indicazioni per correggerli.

1.2.9.1.1.1 Avvio o riavvio

In questi argomenti viene descritto cosa fare in caso di mancato avvio o di riavvio automatico di RICOH ProcessDirector o di un'applicazione correlata.

1.2.9.1.1.1.1 Reimpostazione del sistema

Se viene inserito il comando startaiw sul computer primario e RICOH ProcessDirector non avvia l'esecuzione come al solito, potrebbe essere necessario reimpostare il sistema. La reimpostazione del sistema assicura che tutti i componenti siano in stato riconosciuto e consente il loro avvio regolare.
Stampare questa sezione in modo da doverla utilizzare per riferimento mentre si la lavora nell'attività:

Per reimpostare il sistema:

  1. Se si dispone di server secondari nel sistema che non sono installati sullo stesso computer del prodotto base, arrestarli tutti.
      Nota:
    • Non è necessario arrestare eventuali server secondari in esecuzione sullo stesso computer del prodotto base; RICOH ProcessDirector li arresta automaticamente quando si arresta il prodotto base.
    1. Accedere a ciascun computer secondario come utente di sistema RICOH ProcessDirector (aiw1 è l'utente predefinito).
    2. Aprire una riga comandi.
    3. Immettere stopaiw.
  2. Se si dispone di server applicazioni nel sistema, arrestarli.
  3. Accedere al computer primario come RICOH ProcessDirector utente di sistema ( aiw1 è l'utente predefinito).
  4. Aprire la riga comandi.
  5. Immettere stopaiw e premere Invio.
    Il sistema prova ad arrestare tutti i componenti. Se vengono visualizzati messaggi di errore, annotarli e riprovare il comando stopaiw. Se si verificano ancora dei messaggi di errore, riavviare il computer primario.
  6. Immettere startaiw e premere Invio.
    Il sistema dovrebbe partire come al solito.
  7. Se il sistema non si avvia correttamente, immettere il comando stopaiw di nuovo e ricercare i seguenti problemi comuni:
    1. Verificare che il computer primario, i computer secondari e i file system montati siano ancora assegnati alla rete e che sia possibile accedervi da altri sistemi.
    2. Verificare che vi sia spazio disponibile su tutti i file system che RICOH ProcessDirector utilizza sul computer primario, tramite il comando df -h.
  8. Se tutti i sistemi con connettività di rete e file system sul computer primario hanno spazio disponibile, inserire nuovamente il comando startaiw.
  9. Avviare i server applicazioni arrestati.
  10. Avviare i server secondari arrestati.

Se si continua ad avere problemi, rivolgersi al servizio di assistenza.

1.2.9.1.1.1.2 Il server Web non si riavvia automaticamente

Il server Web si riavvia automaticamente se si verifica un problema. Le impostazioni nel file WebserverChecker.cfg determinano quante volte viene riavviato il server. Se il riavvio del server Web non funziona nel modo previsto, verificare le impostazioni nel file WebserverChecker.cfg.

Gli utenti autorizzati devono:

  1. Accedere al computer primario come RICOH ProcessDirector utente di sistema ( aiw1 è l'utente predefinito).
  2. Passare a /aiw/aiw1/config/.
  3. Aprire il file WebserverChecker.cfg, visualizzare le impostazioni e apportare le modifiche richieste.
  4. Se si desidera arrestare lo script di riavvio automatico senza chiudere il server, è possibile accedere alla riga comandi ed immettere il comando stopchecker.

Se si continua ad avere problemi, rivolgersi al servizio di assistenza.

1.2.9.1.1.1.3 Collegamento al database DB2 non riuscito all'avvio, messaggio SQL30082N

Se la connessione di RICOH ProcessDirector al database DB2 non riesce quando viene eseguito il comando startaiw, la password potrebbe non essere corretta. Questo può succedere se si modifica la password dell'utente dell'istanza di DB2 senza aggiornare RICOH ProcessDirector per l'utilizzo della nuova password.
Questo problema è segnalato dai messaggi seguenti:

SQL30082N Elaborazione sicurezza non riuscita a causa del problema "24" ("NOME UTENTE E/O PASSWORD NON VALIDI"). SQLSTATE=08001

AVVERTENZA: impossibile connettersi al database a causa di una password non valida. Eseguire updateInstPassword.sh per aggiornare la password utilizzata da ProcessDirector per la connessione al proprio database.

  1. Per modificare la password in RICOH ProcessDirector, immettere il comando:
    /opt/IBM/aiw/V1.0/bin/updateInstPassword.sh
    Nota: È disponibile un'altra copia di updateInstPassword nella directory linux/db sul CD del prodotto RICOH ProcessDirector.

1.2.9.1.1.2 Accesso o disconnessione

In questi argomenti viene descritto cosa fare se non è possibile accedere a RICOH ProcessDirector o in caso di disconnessione imprevista.

1.2.9.1.1.2.1 Impossibile accedere a RICOH ProcessDirector

Se non è possibile accedere a RICOH ProcessDirector, il server primario o il server Web potrebbe non essere in esecuzione. Se RICOH ProcessDirector utilizza LDAP per l'autenticazione delle credenziali quando si esegue l'accesso, potrebbe essere necessario modificare le credenziali o il server LDAP potrebbe essere inattivo.

Se si accede aRICOH ProcessDirector utilizzando lo stesso ID utente e la stessa password utilizzati per altre applicazioni, e la password viene aggiornata in una posizione, probabilmente si sta utilizzando l'autenticazione LDAP.

Per risolvere il problema, provare ad eseguire questi passaggi:

  1. Se RICOH ProcessDirector utilizza un LDAP per l'autenticazione delle credenziali quando si esegue l'accesso:
    1. Chiedere all'amministratore RICOH ProcessDirector di verificare l'appartenenza a un gruppo LDAP come membro e di avere l'autorità di effettuare l'accesso a RICOH ProcessDirector.
    2. Assicurarsi che il server LDAP funzioni correttamente. Se non è attivo, RICOH ProcessDirector non può autenticare alcun utente.
    3. Assicurarsi che l'ID utente non sia bloccato dal sistema LDAP di rete. In caso di problemi con le credenziali per l'LDAP, chiedere all'amministratore LDAP di correggere le credenziali nell'LDAP, quindi tentare nuovamente ad eseguire l'accesso a RICOH ProcessDirector.
    I seguenti passaggi sono per l'amministratore di RICOH ProcessDirector.
  2. Se si determina che il problema non sia collegato all'autenticazione LDAP, un amministratore può arrestare e riavviare RICOH ProcessDirector.
    1. Accedere al computer primario come RICOH ProcessDirector utente di sistema ( aiw1 è l'utente predefinito).
    2. Aprire la riga comandi.
    3. Immettere stopaiw e premere Invio.
      Il sistema prova ad arrestare tutti i componenti. Se vengono visualizzati messaggi di errore, annotarli e riprovare il comando stopaiw. Se si verificano ancora dei messaggi di errore, riavviare il computer primario.
    4. Immettere startaiw e premere Invio.
      Il sistema dovrebbe partire come al solito.
  3. Se il sistema non si avvia correttamente, immettere il comando stopaiw di nuovo e ricercare i seguenti problemi comuni:
    1. Verificare che il computer primario, i computer applicazioni/secondari e i file system montati siano ancora collegati alla rete e che sia possibile accedervi da altri sistemi.
    2. Verificare che vi sia spazio disponibile su tutti i file system che RICOH ProcessDirector utilizza sul computer primario, tramite il comando df -h.
  4. Se tutti i sistemi con connettività di rete e file system sul computer primario hanno spazio disponibile, inserire nuovamente il comando startaiw.

Se si continua ad avere problemi, rivolgersi al servizio di assistenza.

1.2.9.1.1.2.2 Nuovo utente registra la disconnessione dell'utente precedente

Se più utenti accedono a RICOH ProcessDirector dalla stessa stazione di lavoro, la finestra del browser dove il primo utente si è collegato potrebbe cambiare per dimostrare che invece è connesso il nuovo utente. Se ciò si verifica, le finestre del browser condividono una sessione. Solo un utente può operare in ogni sessione del browser.
Per evitare questo problema:
  • Non accedere mai come utenti diversi nelle schede diverse della stessa finestra.
  • In Mozilla Firefox, tutte le finestre del browser che utilizzano lo stesso profilo condividono una sessione. Occorre creare un profilo per ogni sessione aggiuntiva e configurare Firefox in modo tale che sia possibile utilizzare più profili alla volta. Quindi avviare una nuova finestra del browser per ogni utente dal desktop o dal menu Start.

1.2.9.1.1.3 Uso dell'interfaccia utente

In questi argomenti viene descritto cosa fare in caso di problemi con l'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector.

1.2.9.1.1.3.1 Blocchi dell'interfaccia utente

Se si visualizza l'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector in più finestre o schede del browser, è possibile bloccare l'interfaccia utente quando si tenta di eseguire un'azione. Se ciò si verifica, chiudere tutte le finestre o le schede aggiuntive e aprire una finestra del browser senza schede alla volta.

1.2.9.1.1.3.2 Risultati imprevisti dei portlet sulla pagina Principale

La funzione di aggiornamento automatico oscura i portlet sulla pagina Principale mentre è in corso l'aggiornamento. Se un portlet rimane oscurato o se viene visualizzato un errore, fare clic su Aggiorna nella finestra del browser per attivarlo.

Ad esempio, se si utilizza Vai alla pagina successiva/Vai alla pagina precedente o Vai all'ultima pagina/Vai alla prima pagina nel portlet Lavori dalla pagina Principale dell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector e viene visualizzato un errore imprevisto, fare clic su Aggiorna.

Nota: Utilizzare sempre le schede per navigare nell'interfaccia utente poiché l'uso dei pulsanti Indietro e Avanti del browser può causare risultati imprevisti.

1.2.9.1.1.3.3 Nell'interfaccia utente non sono visualizzate stampanti o periferiche di input

Se nel portlet Stampanti o Dispositivi di input sulla pagina Principale non sono presenti gli oggetti previsti, potrebbe essere stata scelta l'impostazione per visualizzare solo i dispositivi contrassegnati come preferiti o per mostrare solo i dispositivi in alcune posizioni.

Fare clic sulla stella (Icona a stella nella riga dell'intestazione della tabella.) icona nella riga dell'intestazione della tabella per visualizzare l'elenco completo.

Per vedere se la propria interfaccia utente è limitata solo a poche posizioni, fare clic sulla puntina di posizione () a destra dell'intestazione. Vengono visualizzate le posizioni non mostrate nell'interfaccia utente.

1.2.9.1.1.4 Creazione e configurazione di oggetti

In questi argomenti vengono descritti i problemi nella creazione e nella configurazione di oggetti di RICOH ProcessDirector.

1.2.9.1.1.4.1 Impossibile creare un dispositivo di input Hot folder

Se la creazione di un nuovo dispositivo di input Hot folder non riesce con il messaggio AIWP3051W, verificare la proprietà della directory hot folder.

Ad esempio, è possibile che venga visualizzato uno dei seguenti messaggi:

  • AIWP3038W: Dispositivo di input nome_periferica: convalida non riuscita.
  • AIWP3051W: Il valore della proprietà Posizione cartella della periferica di input nome_periferica di percorso_directory non dispone dell'accesso in lettura e scrittura alla directory percorso_directory.
  • AIWP3051W: Il valore della proprietà Posizione di staging della periferica di input nome_periferica di percorso_directory/Staged non dispone dell'accesso in lettura e scrittura alla directory percorso_directory.

Per i dispositivi di input Hot folder, l'utente di sistema RICOH ProcessDirector (aiw1 è l'utente predefinito) nel gruppo RICOH ProcessDirector (aiwgrp1 è il gruppo predefinito) deve essere proprietario delle directory specificate in Posizione cartella e Posizione di staging. Non è sufficiente concedere autorizzazioni di lettura e scrittura all'utente di sistema RICOH ProcessDirector.

Nota: Se vengono specificate directory che non esistevano già al momento di creare una periferica di input Hot folder, in RICOH ProcessDirector queste vengono create automaticamente con l'impostazione di proprietà corretta.

1.2.9.1.1.4.2 Impossibile collegare i dispositivi di input LPD

Se non si riesce a collegare un dispositivo di input LPD su un sistema Windows, la porta LPD potrebbe essere utilizzata da un altro servizio LPD.

Se viene visualizzato questo messaggio: AIWI6030E: Codice di ritorno di errore: 1 dal comando: VerifyLPD.pl System "system_name", arrestare l'altro servizio LPD:

  1. Nel Pannello di controllo di Windows, fare clic su Strumenti di amministrazione Servizi.
  2. Selezionare il servizio LPD:
    • Il servizio LPD fornito con il sistema operativo di base di alcune versioni di Windows viene chiamato Server di stampa TCP/IP.
    • Il servizio LPD disponibile come funzione facoltativa di altre versioni di Windows viene chiamato Servizio LPD.
    • Altri programmi di stampa potrebbero installare un proprio servizio LPD.
  3. Fare clic su Arresto.

1.2.9.1.1.4.3 Il file di esportazione non è stato creato

Se si esportano oggetti ma un file di esportazione non è stato creato anche se il mostra l'esportazione degli oggetti, disabilitare tutti i blocchi pop-up nel browser.

Il file di esportazione viene visualizzato in una finestra a comparsa. In questa finestra, occorre fare clic su Salva per salvare il file. Se un blocco pop-up è in esecuzione, non è possibile salvare il file di esportazione.

1.2.9.1.1.4.4 Oggetti mancanti nell'esportazione

Se si esporta un flusso di lavoro utilizzando la funzione Includi riferimenti, alcuni oggetti a cui si fa riferimento potrebbero non essere inclusi nell'esportazione. Questo problema si verifica solo se il flusso di lavoro non è stato abilitato dopo averlo modificato.
    Nota:
  • Il salvataggio del flusso di lavoro non lo convalida, ma l'abilitazione del flusso di lavoro effettua tale convalida.

Per accertarsi che tutti gli oggetti a cui si fa riferimento vengano inclusi nell'esportazione, verificare che il flusso di lavoro sia stato convalidato prima di esportarlo.

1.2.9.1.1.4.5 Gli oggetti non sono importati

Se è possibile esportare oggetti da un sistema RICOH ProcessDirector, ma non è possibile importarli in un altro, il primo sistema potrebbe presentare un'estensione che non è installata sul secondo computer.

Poiché il sistema di importazione non presenta l'estensione, non è possibile rilevare gli oggetti creati in tale estensione su un altro sistema.

1.2.9.1.1.4.6 Gli oggetti supporto esportati verso un altro sistema non hanno più moduli elettronici

Il processo di esportazione degli oggetti supporto con i moduli elettronici è diverso dal processo di esportazione di altri oggetti, come i dispositivi di input e le stampanti.
RICOH ProcessDirector crea un file media.zip ogni volta che si definisce, modifica, rinomina o elimina un oggetto supporto. È necessario copiare il file media.zip da un sistema ad un altro anziché esportare oggetti supporto. Se si esportano oggetti supporto, RICOH ProcessDirector non esporta i moduli elettronici definiti per gli oggetti.

Per risolvere il problema:

  1. Seguire le istruzioni per l'esportazione dei supporti con moduli elettronici.
    Per ulteriori informazioni, vedere l'attività correlata per l'esportazione dei supporti con moduli elettronici.
  2. Assicurarsi di avere a disposizione una directory constantforms sul server primario dal quale sono stati copiati i moduli elettronici:
    • /aiw/aiw1/constantforms in Linux
    • C:\aiw\aiw1\constantforms in Windows
  3. Verificare che l'utente del sistema RICOH ProcessDirector e i gruppo ( aiw1 e aiwgrp1 sono i valori predefiniti) dispongano dell'autorizzazione per leggere e modificare questi file e directory:
    • La directory constantforms
    • Tutti i moduli elettronici nella directory constantforms
  4. Sul server primario dal quale sono stati copiati i moduli elettronici, assicurarsi di aver selezionato il file media.xml con la funzione Importa oggetti.
    Per ulteriori informazioni, vedere l'attività correlata per l'esportazione dei supporti con moduli elettronici.

1.2.9.1.1.5 Invio di lavori

In questi argomenti vengono descritti i problemi di inoltro e pianificazione dei lavori da stampare.

1.2.9.1.1.5.1 Lavoro non presente nella tabella Lavori

Se un lavoro non è presente nella tabella Lavori, verificare che il dispositivo di input sia collegato e abilitato. Quindi controllare le varie impostazioni, a seconda della modalità di inoltro del lavoro.

1.2.9.1.1.5.1.1 Lavoro inviato tramite Download per z/OS o AFP Download Plus

Se si invia un lavoro a RICOH ProcessDirector utilizzando Download per z/OS o AFP Download Plus e tale lavoro non compare nella tabella Lavori, controllare le seguenti impostazioni.
  • Verificare che il numero di porta definito nell'insieme di dati del controllo instradamento corrisponda al numero di porta definito in RICOH ProcessDirector.
  • Su Linux, assicurarsi che il daemon MVSPRSD sia in esecuzione.
    Da una riga comandi di Linux, immettere:
    ps -ef | grep mvsprsd
    Se viene restituito solo il comando grep , il daemon non è in esecuzione. Disconnettere e riconnettere il dispositivo di input Download che si desidera utilizzare.
  • Su Windows, assicurarsi che il daemon MVSPRSD sia in esecuzione:
    1. Aprire Task Manager.
    2. Fare clic sulla scheda Processi e ordinare l'elenco per Nome immagine.
    3. Trovare i processi mvrsprsd.exe e contare il numero di processi in esecuzione. Dovrebbe essercene uno per ogni dispositivo di input Download collegato. Se il numero è inferiore, disconnettere e riconnettere il dispositivo di input Download che si desidera utilizzare.
  • Verificare che le risorse necessarie per il lavoro si trovino nella directory di risorse predefinita o in una directory specificata nella proprietà Percorso risorse AFP.
    In Windows, se la proprietà Unisci dataset sul dispositivo di input è impostata su , verificare che la risorsa si trovi nella libreria delle risorse. La libreria delle risorse viene specificata nel file di controllo di destinazione, nella sezione GLOBALE per il contesto della risorsa.

      Nota:
    • Se la risorsa esterna richiesta non si trova nella libreria delle risorse predefinite, spostare la risorsa in questa posizione.

  • Se nei file manca una definizione modulo in linea (FORMDEF) o un'altra risorsa quando accedono al dispositivo di input, i file di dati inoltrati rimangono in tale dispositivo. È possibile trovare i file nella directory w del dispositivo di input, ad esempio: C:\aiw\aiw1\System\dl\InputDevice\w (Windows) o /aiw/aiw1/System/dl/InputDevice/w (Linux).
      Nota:
    • Assicurarsi di rimuovere questi file e inoltrare nuovamente il lavoro dopo aver spostato la risorsa mancante nella libreria delle risorse.
  • Se queste operazioni non consentono di risolvere il problema, contattare il rappresentante dell'assistenza Ricoh. Questi potrebbe chiedere le tracce per il dispositivo di input Download. Per attivare le tracce su un dispositivo di input Download:
    1. Nella directory C:\aiw\aiw1\bin\ (Windows) o /aiw/aiw1/bin/ (Linux), aprire il file di script startMvsprsd.pl.
    2. Eliminare il commento in questa linea rimuovendo il simbolo # al suo inizio.
      • #$extra_parm_string = $extra_parm_string eq '' ? "-t" : (join ' ', $extra_parm_string, "-t");
    3. Salvare il file di script startMvsprsd.pl.
    4. Scollegare e ricollegare il dispositivo di input Download.
      La traccia per il dispositivo di input Download è ora attivata.
    5. Inviare un lavoro a RICOH ProcessDirector utilizzando Download per z/OS o AFP Download Plus di nuovo per creare i file di log. I file di log vengono salvati nella directory C:\aiw\aiw1\System\dl\InputDevice\w (Windows) o /aiw/aiw1/System/dl/InputDevice/w (Linux).
    6. Trovare i file di log e contattare il rappresentante dell'assistenza Ricoh.

1.2.9.1.1.5.1.2 Lavoro copiato in un hot folder

Se un file copiato in un hot folder non appare come lavoro nella tabella Lavori, verificare le seguenti impostazioni.
  • Assicurarsi di aver atteso il ciclo dell'intervallo di polling verificando le impostazioni del dispositivo di input.
    L'intervallo di polling per gli hot folder forniti dalla produzione è di 30 secondi. Se la proprietà Metodo di completamento è impostata su Dimensioni, il lavoro viene inviato al termine della modifica delle dimensioni del file. RICOH ProcessDirector controlla le dimensioni del file, quindi attende la durata dell'intervallo di polling e riprende il controllo delle dimensioni del file. Quando le dimensioni del file restano immutate da un controllo all'altro, il dispositivo di input invia il lavoro.
  • Verificare che la posizione della cartella dove si è copiato il file sia la stessa che l'amministratore ha definito nel dispositivo di input.
  • Verificare che la proprietà Modelli di dati per l'hot folder corrisponda al modello del nome file.

1.2.9.1.1.5.1.3 Lavoro inviato tramite il protocollo LPD

Se si invia un lavoro a RICOH ProcessDirector utilizzando un comando che utilizza il protocollo LPD e tale lavoro non compare nella tabella Lavori, controllare le seguenti impostazioni.
  • Se il comando utilizzato per inoltrare il lavoro non comprende un'opzione per inviare un nome server, assicurarsi che vi sia una coda di stampa definita sul sistema mittente per inviare i lavori al dispositivo di input LPD.
  • Verificare che il server di stampa a cui è stato inviato il lavoro sia il server principale del dispositivo di input LPD.
  • Verificare che le impostazioni di rete sul sistema di invio consentano l'invio di dati mediante la porta 515.
  • Impostare le voci dell'host LPD sull'indirizzo IP o sui nomi del dominio completo anziché sui nomi host nelle impostazioni di sistema. La convalida per i nomi host può causare ritardi che provocano la scadenza del client LPR. Per modificare le voci di host:
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione.
    2. Fare clic su Impostazioni Sistema.
    3. Nel campo Host autorizzati ad inoltrare lavori LPD, modificare le voci dell'host LPD sull'indirizzo IP o sui nomi host completi (come ad esempio hostserver.co.acmeproducts.com anziché *.acmeproducts.com).

1.2.9.1.1.5.1.3.1 Lavoro inviato a un dispositivo di input LPD con un server principale Linux

Se il server principale del dispositivo di input LPD a cui è stato inviato il lavoro è un sistema Linux, verificare queste impostazioni.
  • Assicurarsi che il sistema mittente sia definito nella proprietà del sistema Host autorizzati ad inoltrare lavori LPD.
    Per impostazione predefinita, viene consentito l'input da tutti i sistemi.
  • Assicurarsi che il daemon LPD sia in esecuzione.
    Da una riga comandi di Linux, immettere:
    ps -ef | grep ippd_lpd
    Se viene restituito solo il comando grep , il daemon non è in esecuzione. Disconnettere tutti i dispositivi di input LPD definiti su tale server, quindi riconnetterli.
  • Se i daemon LPD che non appartengono a RICOH ProcessDirector (ad esempio il daemon LPD Common CUPS (UNIX Printing System) sono in esecuzione sul server principale, arrestarli.

1.2.9.1.1.5.2 Il lavoro passa allo stato di errore con il messaggio AIWI0017I, codice di ritorno 310

Se un lavoro passa allo stato di errore e si visualizza il messaggio AIWI0017I con codice di ritorno 310, potrebbe esserci un problema con l'inoltro dei file su RICOH ProcessDirector.

Il messaggio AIWI0017I contiene una copia di un messaggio emesso da un componente di RICOH ProcessDirector. In tal caso, il testo del messaggio è:

AIWI0017I 0425-422 SI È VERIFICATO UN ERRORE DURANTE IL TENTATIVO DI LETTURA DI "spool_file_name"
CODICE DI RITORNO 310

Il messaggio 0425-422 con il codice di ritorno 310 indica che il formato del file non è valido. Ciò può accadere quando un dispositivo di input Hot folder crea un lavoro da un file che non è stato completamente trasmesso.

Ad esempio, se il Metodo di completamento del dispositivo di input Hot folder è Dimensione, il dispositivo di input Hot folder controlla il suo contenuto a intervalli regolari, registra la dimensione di ciascun file in esso contenuto e lo confronta alla dimensione di tale file al precedente controllo. Se la dimensione del file non è stata modificata, il dispositivo di input Hot folder presuppone che è stato ricevuto completamente e crea un lavoro. Tuttavia, se la trasmissione va in pausa a metà file a causa del traffico sulla rete e la dimensione del file non aumenta prima del controllo successivo, il dispositivo di input Hot folder inoltra un file parziale.

Per verificare che il file sia incompleto, immettere il comando sul server dove risiede il dispositivo di input Hot folder:

afpdmp spool_file_name | tail

Se si visualizzano i seguenti messaggi, il file è stato probabilmente troncato:

Il file di input è troppo corto
L'input non è AFPDS valido

Eliminare il lavoro e inviarlo nuovamente.

Per evitare tale problema, provare uno o più dei seguenti metodi:

  • Aumentare l'Intervallo di polling del dispositivo di input Hot folder.
  • Modificare il Metodo di completamento del dispositivo di input Hot folder.
  • Regolare la rete per evitare pause nella trasmissione dei dati.

1.2.9.1.1.5.3 Campo Nome lavoro vuoto nella tabella Lavori

Se un campo Nome lavoro è vuoto nella tabella Lavori, la proprietà Nome lavoro del flusso di lavoro non è impostata, oppure un file di controllo di una proprietà che definisce il nome del lavoro non è stato inoltrato con il lavoro.
RICOH ProcessDirector non richiede un nome lavoro per stampare il lavoro; la proprietà Numero lavoro contiene l'identificatore di sistema univoco, o ID di spool, utilizzato da RICOH ProcessDirector per identificare il lavoro. È comunque possibile visualizzare un nome del lavoro nella tabella Lavori. Il nome lavoro viene specificato nei seguenti modi:
  • Il file di controllo delle proprietà inoltrato con il lavoro definisce il nome del lavoro.
  • L'utente o il sistema host che ha inoltrato un lavoro assegna il nome del lavoro. RICOH ProcessDirector fornisce inizialmente il nome lavoro quando crea il lavoro a partire dal file di input. Gli utenti autorizzati possono specificare un nome diverso.

Per visualizzare il nome del lavoro nella tabella Lavori, effettuare una delle seguenti operazioni:

  • Inoltrare con il lavoro un file di controllo delle proprietà che definisce il nome del lavoro.
    Per definire un nome lavoro e inoltrare il file di controllo:
    1. Assicurarsi che nel file di controllo sia impostata la riga DEFINE ${Job.Name}. Ad esempio, questa riga imposta il nome lavoro sul nome specificato dal parametro TITLETEXT:
      DEFINE ${Job.Name} AS "${TITLETEXT}"
      RICOH ProcessDirector fornisce file di controllo di esempio, receive_jcl_jobtype.cfg, receive_lpd_jobtype.cfg e receive_lpd_pdf_jobtype.cfg, installati nella directory /aiw/aiw1/samples/rules/. È possibile copiare tali file nella directory /aiw/aiw1/control_files/rules/ e modificarli nel modo richiesto.
    2. Assicurarsi che la proprietà Procedura di inizializzazione del flusso di lavoro secondario della periferica di input sia impostata su SetJobTypeFromRules o SetJobTypeFromFileName e utilizzare la proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario per specificare il nome del file di controllo che definisce il nome del lavoro. Assicurarsi che il percorso della directory sia corretto in modo che RICOH ProcessDirector possa individuare il file.
  • Impostare il nome lavoro nella proprietà Nome lavoro dell'operazione SetJobPropsFromTextFile, che rappresenta la prima operazione in un flusso di lavoro.
    Se si utilizza il simbolo ${Job.InputFile} come valore della proprietà Nome lavoro, RICOH ProcessDirector imposta il nome del lavoro sul nome del file di input da cui è stato creato il lavoro.
    Nota: Non utilizzare il simbolo ${Job.InputFile} quando viene inoltrato un lavoro a una periferica di input Download o LPD con un file di controllo che definisce il nome del lavoro, poiché il simbolo sostituisce il nome lavoro definito nel file di controllo. Ad esempio, se il tipo di lavoro specifica ${Job.InputFile} come valore della proprietà Nome lavoro e un file di controllo, ad esempio receive_jcl_jobtype.cfg, specifica DEFINE ${Job.Name} AS "${DEPARTMENT}", RICOH ProcessDirector imposterà il valore della proprietà Nome lavoro sul nome del file di input del lavoro e non sul valore specificato dal parametro DEPARTMENT.

1.2.9.1.1.5.4 Errori in fase di ricezione

Se i file di stampa vengono inoltrati utilizzando FTP o SCP e vengono inseriti in stato di Errore appena arrivano alla fase di ricezione, è possibile che siano stati inoltrati in modo non corretto.
I lavori che vengono inoltrati utilizzando FTP o SCP devono essere inoltrati utilizzando un ID utente sul computer primario membro del gruppo RICOH ProcessDirector (aiwgrp1 è il valore predefinito). Se vengono inoltrati utilizzando un ID che non è membro di quel gruppo, RICOH ProcessDirector non dispone delle autorizzazioni appropriate per i file e non è possibile effettuare attività con essi. Il risultato è che il lavoro entra in stato di Errore e non può essere stampato. L'unica soluzione è quella di cancellare il file dalla periferica di input e inoltrarlo di nuovo utilizzando l'ID utente appropriato.

Per correggere gli errori nella fase di ricezione:

  1. Nel portlet Dispositivi di input, fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo di input a cui è stato inviato il file di input e selezionare Mostra file.
  2. Nell'elenco dei file di input, fare clic con il pulsante destro del mouse sul file di input in stato di errore e selezionare Elimina.
    Viene visualizzato un messaggio di conferma.
  3. Fare clic su OK.
  4. Fare clic su CHIUDI.
  5. Inoltrare di nuovo il lavoro tramite FTP o SCP, utilizzando questa volta l'ID utente di sistema RICOH ProcessDirector (aiw1 è l'utente predefinito) o un altro ID utente membro del gruppo RICOH ProcessDirector.

1.2.9.1.1.5.5 File di batch in stato In attesa della fase di ricezione

È possibile inoltrare un gruppo di file con il Metodo di batch sul dispositivo di input impostato su Elenco, che indica RICOH ProcessDirector per utilizzare un file di elenco che fornisce i file di input per identificare tutti i file del gruppo. Il dispositivo di input attende tutti i file nell'elenco, quindi crea un lavoro e lo invia. Se tutti i file del gruppo hanno raggiunto il dispositivo di input, e si trovano nello stato In attesa, potrebbe essere necessario ricreare il file di elenco.

Questo problema si verifica se si crea il file di elenco su un sistema Windows. Quando viene creato un file di testo su un sistema Windows e viene salvato in formato UTF-8, l'editor di testo aggiunge un BOM (byte order mark) all'inizio del file di testo. Mentre non è possibile visualizzare il BOM nel file se viene aperto su un sistema Windows, RICOH ProcessDirector lo visualizza quando tenta di leggere il file. Quindi, RICOH ProcessDirector legge il BOM come parte del nome file del primo file dell'elenco. Poiché non è possibile rilevare un file con tale nome nel percorso della cartella per la periferica di input, conserva tutti i file di input nello stato In attesa.

Per risolvere il problema:

  1. Aprire il file di elenco su un sistema Linux o su un altro sistema UNIX.
  2. Eliminare i primi tre caratteri nel file (è possibile visualizzarli rappresentati da quadratini: ☐☐☐)
  3. Salvare il file.
  4. Reinoltrare il lavoro utilizzando il nuovo file di elenco.

1.2.9.1.1.5.6 Il file ZIP di grandi dimensioni non viene elaborato nell'operazione ldentifyPDFDocumentsFromZip

Se i file ZIP non vengono elaborati nell'operazione IdentifyPDFDocumentsFromZip, controllare il metodo di compressione utilizzato per creare il file ZIP.

L'operazione IdentifyPDFDocumentsFromZip può elaborare solo i file ZIP creati con i metodi di compressione Store e Deflate. Se i file ZIP non vengono elaborati, controllare il metodo di compressione utilizzato per crearli. Se utilizzano un metodo di compressione non supportato, aggiornare l'applicazione che crea il file ZIP per utilizzare un metodo supportato.

1.2.9.1.1.5.7 In un flusso di lavoro condizionale i lavori vengono spostati nello stato Nessun connettore corrispondente

Quando in un flusso di lavoro con elaborazione condizionale un lavoro si interrompe durante un'operazione e il valore della colonna Stato è Nessun connettore corrispondente, l'elaborazione condizionale potrebbe essere stata impostata in modo non corretto. RICOH ProcessDirector non convalida l'elaborazione condizionale, quando salva un flusso di lavoro.
Per correggere un flusso di lavoro condizionale in cui un lavoro si interrompe nello stato Nessun connettore corrispondente:
  1. Esaminare tutte le regole per verificare che non vi siano condizioni in conflitto l'una con l'altra.
    Ad esempio, una regola ha due condizioni:
    • Nome cliente = A
    • Nome cliente = B
    La regola specifica che devono essere applicate Tutte le condizioni. Nessun lavoro viene inviato attraverso i connettori all'operazione successiva perché non vi sono lavori con due clienti. Tutti i lavori restano nell'operazione in stato Nessun connettore corrispondente. Se la regola specificasse che devono essere applicate alcune condizioni, i lavori per i clienti A e B verrebbero inviati attraverso i connettori.
  2. Controllare tutti i connettori tra un'operazione e l'altra. Accertarsi che le regole assegnate ai connettori consentano l'elaborazione di tutti i lavori ricevuti dall'operazione.
    Ad esempio, un'operazione ha due connettori:
    • Il Connettore 1 ha una regola con una condizione: Pagine totali < 20
    • Il Connettore 2 ha una regola con una condizione: Pagine totali > 20
    Le regole non indicano come RICOH ProcessDirector deve processare i lavori di 20 pagine. Questi lavori restano nell'operazione in stato Nessun connettore corrispondente. Se la prima regola specificasse Pagine totali <= 20, i lavori di 20 pagine verrebbero inviati attraverso il Connettore1.
  3. Quando l'elaborazione condizionale specifica i valori di una proprietà, accertarsi di considerare anche i lavori per i quali non è specificato alcun valore per tale proprietà .
    Ad esempio, un'operazione ha due connettori. Ciascun connettore ha una regola con una condizione che specifica il valore della proprietà Priorità lavoro:
    • La condizione della prima regola è Priorità lavoro > 1.
    • La condizione della seconda regola è Priorità lavoro = 1.
    Quando i lavori per i quali non è specificato alcun valore per la proprietà Priorità lavoro raggiungono l'operazione con questi connettori, rimangono nell'operazione in stato Nessun connettore corrispondente. Per elaborare questi lavori, aggiungere la seguente condizione a una nuova regola o a una delle regole esistenti: Priorità lavoro diversa da %.
  4. Esaminare tutti i percorsi di elaborazione condizionale per accertarsi che le regole tra le diverse operazioni nel percorso non siano in conflitto.
    Ad esempio, una sezione del flusso di lavoro condizionale ha un connettore nella fase Ricezione. Il connettore ha una regola con una condizione: Flusso di dati di input = PDF. Più avanti nella stessa sezione, un'operazione nella fase Preparazione ha due connettori.
    • Il Connettore 1 ha una regola con una condizione: Flusso di dati di input = Postscript
    • Il Connettore 2 ha una regola con una condizione: Flusso di dati di input = Sconosciuto
    Tutti i lavori che arrivano all'operazione sono PDF. Essi sono stati inviati utilizzando il connettore la cui regola specifica che il flusso di dati di input è PDF. Poiché nessuno dei connettori elabora lavori PDF, questi rimangono nell'operazione in stato Nessun connettore corrispondente. Per correggere questo esempio, rivedere il modo in cui il flusso di lavoro elabora i flussi di dati di input.
  5. Per risolvere i problemi, disattivare il flusso di lavoro e poi modificarlo.
    Se nel flusso di lavoro sono presenti dei lavori, fare una copia del flusso di lavoro e modificare quest'ultima.
  6. Attivare il flusso di lavoro e provarlo.
    Un flusso di lavoro condizionale può presentare diversi problemi.
      Nota:
    • Se si ha un flusso di lavoro complesso, si raccomanda di connettere ciascuna operazione con sezioni a più operazioni a un'operazione FailWithMessage. Dare a ciascun connettore una regola senza condizioni. Per ogni operazione FailWithMessage, impostare la proprietà Messaggio di errore su un valore che identifica l'elaborazione condizionale. Se un lavoro arriva all'operazione FailWithMessage, RICOH ProcessDirector scrive un messaggio nel log del lavoro. Il messaggio identifica il problema dell'elaborazione condizionale.
  7. Usare l'azione Elabora nuovamente per passare i lavori in stato Nessun connettore corrispondente al un nuovo flusso di lavoro.

1.2.9.1.1.5.8 Elaborazione non corretta dei lavori in un flusso di lavoro condizionale

Quando i lavori in un flusso di lavoro con elaborazione condizionale non vengono elaborati correttamente, è possibile che i connettori che specificano le condizioni non siano stati configurati correttamente o che i valori del lavoro non siano stati assegnati correttamente. RICOH ProcessDirector non convalida l'elaborazione condizionale, quando salva un flusso di lavoro.
Per correggere un flusso di lavoro condizionale in cui i lavori non vengono elaborati correttamente:
  1. Controllare tutti i connettori tra un'operazione e l'altra. Se un'operazione ha un connettore che elabora tutti i lavori non inviati attraverso gli altri connettori, questo deve essere possedere il valore più elevato della proprietà Ordine di esecuzione rispetto a tutti i connettori che escono dall'operazione.
      Nota:
    • Se si inserisce un valore per la proprietà Nome della regola di un connettore, il valore Ordine di esecuzione viene visualizzato sull'etichetta di un connettore prima del valore di Nome della regola.
    Ad esempio, un'operazione ha due connettori:
    • Uno, denominato altro, ha una regola senza condizioni.
    • L'altro, denominato < 20, ha una regola con una condizione: Pagine totali < 20.
    RICOH ProcessDirector prova a inviare i lavori attraverso i connettori dell'operazione in base ai valori specificati nella proprietà Ordine di esecuzione di ciascun connettore. Se un altro connettore è caratterizzato dal valore Ordine di esecuzione impostato su 1, RICOH ProcessDirector invia tutti i lavori tramite il connettore altro. Nessun lavoro utilizzerà il connettore < 20. Tuttavia, se il valore Ordine di esecuzione del connettore < 20 è impostato su 1, RICOH ProcessDirector prova a inviare tutti i lavori prima attraverso il connettore < 20. La regola impostata per il connettore < 20 impedisce ai lavori con 20 o più pagine di passare attraverso il connettore. Pertanto RICOH ProcessDirector invia tutti i lavori rimanenti attraverso il connettore altro. Se tutti i lavori nel flusso di lavoro vengono inviati attraverso un connettore altro, verificare che il valore Ordine di esecuzione del connettore sia caratterizzato dal valore più elevato rispetto a tutti i connettori che escono dall'operazione.
      Importante:
    • Se si crea un flusso di lavoro condizionale modificando un flusso di lavoro esistente, ad esempio un flusso di lavoro di esempio di RICOH ProcessDirector l' Ordine di esecuzione dei connettori nel flusso di continua dal flusso di lavoro originale. Se si rende un connettore esistente parte di un'elaborazione condizionale e si aggiunge un altro connettore condizionale, RICOH ProcessDirector prova prima a inviare tutti i lavori attraverso il connettore esistente. Se un lavoro non ha i requisiti impostati dalla regola del connettore, RICOH ProcessDirector prova a inviare il lavoro utilizzando il nuovo connettore aggiunto. Se si aggiunge un'elaborazione condizionale a un'operazione, si consiglia di esaminare i valori per la proprietà Ordine di esecuzione su ciascun connettore che esce dall'operazione per verificare che i test riflettano l'ordine in cui si desidera valutarli. Se si dispone di un connettore altro, verificare che sia caratterizzato dal valore Ordine di esecuzione più elevato per tutti i connettori che escono dall'operazione.
  2. Esaminare il modo in cui i valori di un lavoro vengono impostati e passati alle operazioni e ai connettori in una sezione di un flusso di lavoro.
    Ad esempio, un flusso di lavoro condizionale ha due sezioni, una con operazioni che richiedono la spillatura e un'altra con operazioni che non la richiedono. Il connettore che invia i lavori alla sezione con le operazioni che richiedono la spillatura ha una regola con una condizione: Spillatura = In alto a sinistra. I lavori del cliente A devono essere spillati ma vengono inviati alla sezione con operazioni che non richiedono la spillatura perché non hanno un valore spillatura. È possibile assegnare valori al lavoro con un'operazione basata sul modello AssignJobValues. I lavori del cliente A devono essere inviati a un'operazione AssignJobValues che imposta il valore della proprietà Spillatura su In alto a sinistra.
  3. Per risolvere i problemi, disattivare il flusso di lavoro e poi modificarlo.
    Se nel flusso di lavoro sono presenti dei lavori, fare una copia del flusso di lavoro e modificare quest'ultima.
  4. Attivare il flusso di lavoro e provarlo.
    Un flusso di lavoro condizionale può presentare diversi problemi.
      Nota:
    • Per individuare i problemi in un flusso di lavoro complesso, può essere utile aggiungere un'operazione basata sul modello ManualStepWithAutoStart dopo ciascun connettore con una regola di elaborazione condizionale. Controllare i lavori a ogni operazione ManualStepWithAutoStart per accertarsi che si stiano muovendo attraverso le corrette sezioni del flusso di lavoro condizionale.

1.2.9.1.1.5.9 L'operazione Attesa termina in un momento non corretto

Se il flusso di lavoro include un passaggio Attendi e il lavoro termina prima o dopo l'orario stabilito, è possibile che il passaggio Attendi non sia impostato correttamente.
  • Se il lavoro riprende l'elaborazione nel momento sbagliato subito dopo l'operazione Attendi, verificare quanto segue nel flusso di lavoro:
    • Proprietà Attendi fino a

      Assicurarsi che la proprietà Attendi fino a presenti l'ora impostata correttamente. Se si utilizza il formato 12 ore, assicurarsi che AM o PM vengano scelti correttamente. Questa proprietà viene utilizzata soltanto se un lavoro viene messo in pausa per un periodo specifico di una giornata.

    • Proprietà Fuso orario

      Assicurarsi che il fuso orario scelto nel passaggio Attendi corrisponda al fuso orario utilizzato dal server primario. Questa proprietà viene utilizzata soltanto nel caso in cui si disponga di una proprietà Attendi fino a.

    • Proprietà Attendi per

      Assicurarsi che il periodo di tempo inserito nella proprietà Attendi per sia corretta e corrisponda all'unità di tempo scelta. Questa proprietà viene utilizzata se un lavoro viene messo in pausa per un determinato periodo di tempo.

    • Proprietà Completa passaggio dopo

      Assicurarsi che il valore scelto per Completa passaggio dopo sia corretto.

      Ad esempio, il flusso di lavoro contiene un passaggio Attendi con le seguenti impostazioni:

      • Attendi fino: 12:00 p.m.
      • Fuso orario: Eastern Standard Time (EST)
      • Attendi per: 3 ore

      Il lavoro raggiunga quel passaggio alle ore 10:00 AM EST. Il passaggio determina i due possibili orari di fine che sono:

      • Attendi fino: 12:00 PM EST
      • Attendi per: 3 ore (1:00 PM EST)

      Se la proprietà Completa il passaggio dopo è impostato su Prima occorrenza, il lavoro si sposterà al passaggio successivo alle ore 12:00 EST. Se Completa il passaggio dopo è impostato su Ultima occorrenza, il lavoro si sposterà al passaggio successivo alle ore 1:00 PM EST.

    • Ora sul server RICOH ProcessDirector.

      Assicurarsi che l'ora e il fuso orario del sever RICOH ProcessDirector siano impostati correttamente. L'operazione Attendi acquisisce l'orario dal server RICOH ProcessDirector. Se l'orario del sistema o il fuso orario non sono corretti, l'operazione Attendi potrebbe non essere terminata all'orario programmato.

        Nota:
      • Il tempo viene conteggiato dal momento in cui il server RICOH ProcessDirector viene spento. Ad esempio, un lavoro arriva all'operazione Attendi dove deve attendere un'ora. Il lavoro attende 30 minuti, quindi viene interrotto il collegamento con il server. Ci vogliono 45 minuti per effettuare la riconnessione e per consentire a RICOH ProcessDirector di riavviare il processo. In questo istante, il lavoro inizia nuovamente l'elaborazione poiché il periodo di attesa è terminato.

1.2.9.1.1.6 Conversione di lavori

In questi argomenti vengono descritti i problemi nella conversione dei lavori.

1.2.9.1.1.6.1 Le funzioni di Transform non sono in grado di trovare le risorse in alcune directory

Le funzioni di Transform non sono in grado di accedere alle risorse memorizzate nelle directory che presentano nel nome del percorso caratteri internazionali, tra cui caratteri a doppio byte.
Per trasformare i lavori utilizzando le risorse corrette, spostare le risorse in una directory che non presenti caratteri internazionali nel proprio percorso oppure rinominare la directory esistente per rimuovere tutti i caratteri internazionali.

1.2.9.1.1.6.2 L'elaborazione del lavoro prosegue sul server di conversone

Quando si utilizza la funzione Arresta per un lavoro che viene elaborato in una fase che chiama una Ricoh Transform, lo stato del lavoro cambia in Arrestato, ma la conversione continua ad elaborare il lavoro.

Correggere eventuali valori nelle proprietà impostate nel passaggio che sta convertendo il lavoro prima di utilizzare l'azione Elabora nuovamente per riavviare il processo di conversione.

1.2.9.1.1.6.3 La qualità delle immagini con mezzitoni convertite è scadente

Nel caso della conversione di dati GIF, JPEG, PDF, PS o TIFF in AFP per la stampa su una stampante InfoPrint 4100-TS o InfoPrint 4100-TD con toner PQI, potrebbe risultare difficile determinare i mezzitoni corretti.

Se i risultati non sono soddisfacenti, consultare il centro informazioni di InfoPrint Transform Feature per determinare il valore da impostare per la proprietà Mezzitoni di conversione nel modello di operazione TransformJobIntoAFP.

Se per convertire il file è stata utilizzata una funzione di conversione, visualizzare il log delle funzioni di conversione per stabilire i parametri che sono stati passati a tale funzione:

  1. In un browser Web, accedere all'indirizzo http://nome_server:16080/itm.
  2. Accedere all'interfaccia utente delle funzioni di conversione. La password predefinita è nopassword.
  3. Nella pagina Principale, accanto al pulsante Esporta tracce, selezionare Azioni Visualizza log. Vengono visualizzate le informazioni sui log relative ai lavori.
  4. Esaminare i parametri dei lavori nella colonna Messaggio. Il valore del parametro -thresh corrisponde al mezzotono utilizzato per la conversione del lavoro.

1.2.9.1.1.6.4 Il lavoro non riesce nell'operazione TransformWithAdvancedFeature

Se i lavori AFP non riescono quando si utilizza l'operazione TransformWithAdvancedFeature, i contenitori di oggetti potrebbero includere immagini o altri tipi di dati.

Quando si inviano lavori con contenitori di oggetti AFP che contengono immagini o altri tipi di file (ad esempio PDF), è necessario disporre di una conversione di input installata per quel tipo di dati oltre alla conversione InputAFP. Se non è installata una conversione compatibile, il lavoro non viene convertito correttamente e ha esito negativo.

Installare la conversione appropriata prima di inviare i lavori, ad esempio la conversione InputImage o InputPDF.

1.2.9.1.1.6.5 Il programma di visualizzazione segnala un errore di struttura del file PDF dopo la conversione

Se si utilizza la funzione di Da RICOH AFP a PDF Conversione per convertire un file AFP di grandi dimensioni in PDF e viene visualizzato il messaggio FTD0002E che segnala un errore PDF durante il tentativo di visualizzazione del lavoro, potrebbe essere necessario impostare il parametro Max_Objects nel file di configurazione afp2pdf.

Questo parametro specifica il numero massimo di oggetti che è possibile elencare nella tabella di riferimenti incrociati PDF (XREF). Il parametro Max_Objects è disattivato con un carattere di commento nel file di configurazione afp2pdf, per cui il numero di oggetti è limitato a 500000. Rimuovere il carattere di commento (#) dalla voce Max_Objects del file.

Dopo aver modificato i valori nel file di configurazione afp2pdf, è necessario utilizzare il Distributore risorse nell'interfaccia utente delle funzioni di conversione per rendere effettive le modifiche. Il file di configurazione modificato verrà distribuito come file di configurazione di tipo risorsa per la Da RICOH AFP a PDF conversione.

Inoltre è consigliabile modificare l'impostazione max-proc-time nel file di configurazione su un valore più elevato. Il file di configurazione si trova in /opt/infoprint/itm/hn/cfg/tapp.cfg (Linux) o ITM_INSTALL_PATH\itm\hn\cfg\tapp.cfg (Windows), dove ITM_INSTALL_PATH è il percorso scelto dall'interfaccia utente grafica di Funzioni di conversione al momento dell'installazione (il valore predefinito è: C:\Program Files (x86)\InfoPrint\InfoPrint Transform Features). Il valore predefinito è 240, ovvero il numero di secondi trascorsi i quali un lavoro viene automaticamente terminato se non produce output. È possibile portare questo valore a 2400 (40 minuti), 24000 (400 minuti) o anche valori maggiori per file di input eccezionalmente grandi che richiedono molto tempo per l'elaborazione. Dopo aver modificato il valore, riavviare le funzioni di conversione premendo Reimposta Transform Features nell'interfaccia utente o eseguendo lo script /opt/infoprint/itm/restart.sh (Linux) o riavviando li servizio Windows ITMServer (Windows).

1.2.9.1.1.6.6 La conversione non riesce con l'errore 100

Se si utilizza RICOH Transform Feature con un'operazione basata sul modello di operazione TransformJobIntoAFP e l'operazione non riesce con un errore, il problema potrebbe essere legato a una libreria di livello inferiore nel sistema operativo.

Per risolvere il problema:

  1. Accedere al computer primario e aprire una riga di comando.
  2. Digitare: rpm -qa glibc
    Nei risultati, guardare il livello della libreria glibc. Se è inferiore a 2,27, la libreria è la causa dell'errore.
  3. Per risolvere l'errore, è possibile scegliere una delle seguenti opzioni:
    1. Effettuare l'aggiornamento alla versione glibc 2.27 o superiore.
    2. Riconfigurare l'operazione di conversione per utilizzare il programma di conversione CPSI nella fase TransformJobIntoAFP invece di APPE. Aprire il flusso di lavoro che utilizza questa operazione e modificare il nome del file nel valore della proprietà Modello di file di controllo esterno in prepare_transform.cfg invece di prepare_transform_APPE.cfg.

1.2.9.1.1.7 Stampa di lavori

In questi argomenti vengono descritti i problemi nella stampa dei lavori.

1.2.9.1.1.7.1 Errori durante la stampa di caratteri cirillici o giapponesi su pagine di intestazione PDF

Quando si tenta di utilizzare caratteri cirillici o giapponesi su pagine di intestazione PDF con un flusso di lavoro che utilizza i valori predefiniti per le proprietà File di configurazione della pagina di intestazione e File di configurazione della pagina finale, i caratteri non vengono visualizzati correttamente.
Per stampare correttamente i caratteri, aggiornare queste proprietà per i flussi di lavori da utilizzare con i valori indicati:
  • Per il cirillico:
    File di configurazione della pagina di intestazione:
    aiw/aiw1/control_files/banner_pages/header_ru.jrxml
    File di configurazione della pagina finale:
    aiw/aiw1/control_files/banner_pages/trailer_ru.jrxml
  • Per il giapponese:
    File di configurazione della pagina di intestazione:
    aiw/aiw1/control_files/banner_pages/header_ja.jrxml
    File di configurazione della pagina finale:
    aiw/aiw1/control_files/banner_pages/trailer_ja.jrxml

1.2.9.1.1.7.2 Lavori non stampati su una stampante Ricoh PDF

La configurazione di RICOH ProcessDirector per l'invio di lavori a una stampante a fogli singoli utilizzando un dispositivo di stampa PDF Ricoh può essere impegnativa. Se si configura una stampante Ricoh PDF e i lavori non vengono stampati, utilizzare queste istruzioni per verificare i problemi di configurazione più comuni.
I problemi di configurazione possono verificarsi sulla stampante, nell'unità di controllo (front-end digitale), nella rete collegata o nella definizione della stampante RICOH ProcessDirector.

Per cercare di risolvere i problemi di stampa su una stampante Ricoh PDF:

  1. Se il problema è nuovo:
    1. In RICOH ProcessDirector, disabilitare la periferica di stampa Ricoh PDF.
    2. Seguire le istruzioni del produttore per spegnere l'unità di controllo, il motore della stampante e tutte le apparecchiature di pre e post elaborazione. Assicurarsi di spegnere tutti gli elementi del sistema nell'ordine corretto.
    3. Riavviare l'unità di controllo, il motore della stampante e tutte le apparecchiature di pre- e post-elaborazione. Seguire le istruzioni del produttore per avviare ogni elemento nella sequenza corretta.
    4. Dopo aver riavviato e messo in linea tutto quanto descritto nel passaggio 3, abilitare il dispositivo di stampa Ricoh PDF in RICOH ProcessDirector.
    5. Provare a inviare nuovamente un lavoro di stampa.
      Se il problema si ripresenta, continuare con i passaggi indicati di seguito.
  2. Assicurarsi che il modello di stampante sia supportato per l'uso come stampante Ricoh PDF con la versione in uso di RICOH ProcessDirector.
    1. In RICOH ProcessDirector, trovare la stampante nella portlet Stampanti.
    2. Selezionare la stampante, quindi fare clic su Altre azioni Visualizza pagina web stampante.
      • Se la pagina web della stampante non si apre, è probabile che la connessione sia bloccata da un problema di rete. Collaborare con il team di rete per risolvere i problemi di rete. I potenziali problemi includono, tra gli altri: firewall, server proxy, software antivirus e altri software di protezione.
      • Provare ad aprire la pagina Web della stampante dopo ogni modifica della rete finché la pagina non viene aperta correttamente.
    3. Nella pagina web della stampante, individuare il modello di stampante.
    4. Verificare che RICOH ProcessDirector supporti la definizione di questo modello di stampante come stampante Ricoh PDF. In RICOH ProcessDirector, individuare la periferica di stampa Ricoh PDF e aprire le proprietà. Individuare la proprietà Tipo di stampante e cercare il modello di stampante in uso. Se il modello non è presente nell'elenco, non può essere definito come stampante Ricoh PDF con il livello attuale di RICOH ProcessDirector. Potrebbe essere possibile aggiornare la funzione stampante di Ricoh PDF a un livello che supporti il modello di stampante.

      Se la funzione stampante Ricoh PDF non è stata aggiornata da oltre un anno, aprire un ticket di assistenza per richiedere la versione più recente. Installare la nuova versione e riprovare a stampare. Se i problemi non vengono risolti, ritornare a questa procedura.

    5. Se si dispone di una versione corrente della funzione stampante Ricoh PDF o se si installa una nuova versione e il proprio modello non compare ancora nell'elenco, scegliere un altro tipo di stampante.
      Ad esempio, è possibile creare una stampante Passthrough o richiedere una definizione di stampante personalizzata al rappresentante di vendita del software Ricoh.
  3. Assicurarsi che la stampante Ricoh PDF utilizzi i valori corretti per queste proprietà in RICOH ProcessDirector e nelle impostazioni dell'unità di controllo.
    Questi valori dovrebbero essere reperibili nella pagina web della stampante:
    • Porta stampante
    • Indirizzo TCP/IP della stampante o nome host
  4. Verificare che le impostazioni SNMP della stampante e di RICOH ProcessDirector siano identiche.
    1. Assicurarsi che utilizzino lo stesso nome comunità SNMP e che SNMP sia abilitato su entrambi.
    2. RICOH ProcessDirector supporta solo SNMP v1 o v3. Se la stampante utilizza SNMP v2, la connessione SNMP non funziona. Modificare la stampante in modo che utilizzi SNMP v1 o v3.
    3. SNMP riceve le richieste sulla porta UDP 161. Assicurarsi che la porta UDP 161 sia aperta.
    4. Verificare che il traffico SNMP tra il server RICOH ProcessDirector e la stampante possa passare attraverso i firewall presenti. Assicuratevi che le regole del firewall non vadano in time out e che il traffico SNMP possa fluire in entrambe le direzioni (dal server alla stampante e dalla stampante al server) in ogni momento.
  5. Verificare che la stampante sia configurata correttamente per ricevere lavori da RICOH ProcessDirector.
    A seconda dell'unità di controllo collegata alla stampante, potrebbe essere necessario definire una hot folder, una stampante virtuale o una coda di stampa per RICOH ProcessDirector sull'unità di controllo. Per conoscere i metodi di invio dei lavori supportati e i dettagli per l'impostazione del dispositivo, consultare la documentazione dell'unità di controllo.

    Per l'impostazione, la configurazione e il controllo di questa configurazione, rivolgersi al rappresentante dell'assistenza stampanti Ricoh.

  6. Se si sta tentando di inviare lavori di stampa PDF/JDF (file PDF con ticket lavoro JDF allegati), accertarsi che la stampante sia configurata per ricevere JDF.
    Per impostazione predefinita, JDF non è abilitato su tutte le stampanti.
  7. Se la stampante utilizza il controller interno Ricoh (non RICOH TotalFlow Print Server o il controller EFI Fiery) e si inviano lavori PostScript, accertarsi che l'opzione PostScript corretta per la periferica sia installata e abilitata sulla stampante.
    È necessario utilizzare l'opzione della scheda Adobe PostScript 3 oppure, se disponibile sul modello di stampante in uso, il software di emulazione PostScript integrato noto come IRIPS Postscript 3.
  8. Se tutte le impostazioni sono corrette, provare a cambiare il valore della proprietà Flusso dati da inviare sull'oggetto stampante Ricoh PDF con un flusso dati diverso. Ad esempio, se i lavori PDF/JDF non vanno a buon fine, modificare il flusso di dati per inviare a PostScript e inviare nuovamente il lavoro.
  9. Valutare il quadro generale per vedere se c'è contesa di risorse tra le applicazioni.
    Alcune stampanti assegnano una priorità maggiore ai lavori inviati tramite protocolli diversi. Se altre applicazioni sono prioritarie rispetto a RICOH ProcessDirector e tali applicazioni inviano regolarmente lavori, i lavori di RICOH ProcessDirector possono essere bloccati.

    Scoprite quante applicazioni stanno inviando lavori a questa stampante. Se c'è anche solo un'altra applicazione che utilizza la stampante, questa potrebbe ostacolare i tentativi di inviare i lavori tramite RICOH ProcessDirector.

    Verificare questa possibilità chiudendo le altre applicazioni che utilizzano la stampante e inviando un lavoro da RICOH ProcessDirector. Se il lavoro viene stampato correttamente, attivare le altre applicazioni una alla volta per determinare quale sia la causa del problema.

  10. Riavviare l'intero sistema per riportare tutto a uno stato noto e buono.
    1. Chiudere tutte le applicazioni che inviano lavori alla stampante, compresa RICOH ProcessDirector.
    2. Spegnere l'unità di controllo, il motore della stampante e tutte le apparecchiature di pre e post-elaborazione.
        Nota:
      • Seguire le istruzioni del produttore per spegnere l'apparecchiatura completamente e nell'ordine corretto.
    3. Avviare l'unità di controllo, il motore della stampante e tutte le apparecchiature di pre e post-elaborazione nell'ordine corretto.
        Nota:
      • Seguire le istruzioni del produttore per avviare l'apparecchiatura nell'ordine corretto Prima di continuare, accertarsi che tutti i componenti siano in stato Pronto.
    4. Avviare RICOH ProcessDirector e abilitare l'oggetto stampante Ricoh PDF.
    5. Inviare un lavoro da RICOH ProcessDirector per vedere se viene elaborato correttamente.
    6. Avviare le altre applicazioni che inviano lavori alla stampante.
  11. Se nessuno di questi suggerimenti risolve i problemi di configurazione, prepararsi a contattare l'assistenza software di Ricoh. Seguire questi passaggi per raccogliere i dati necessari all'assistenza software al fine di iniziare a valutare il problema:
    1. In RICOH ProcessDirector, aprire Amministrazione Diagnostica Traccia di sistema.
    2. Modificare il valore di Acquisizione dei dati di lavoro dalle stampanti Ricoh PDF in .
        Importante:
      • Se questa impostazione non è disponibile, contattare l'Assistenza software e richiedere un aggiornamento per aggiungerla a RICOH ProcessDirector.
      • L'attivazione di questa impostazione consente di acquisire i dati dei lavori inviati a tutte le stampanti Ricoh PDF fino a quando non viene nuovamente disattivata. Se i lavori inviati includono dati riservati (come le informazioni di identificazione personale (PII) o le informazioni sanitarie elettroniche personali (ePHI)), prendere le opportune precauzioni per proteggere tali dati.

        Discutere il tipo e la portata dei dati con il rappresentante dell'assistenza software Ricoh PRIMA di caricare i dati per la revisione, in modo che Ricoh possa anche prendere le misure necessarie per proteggere questi dati.

      • L'acquisizione dei dati dei lavori richiede una grande quantità di spazio su disco. Pertanto, si consiglia di attivare questa proprietà di acquisizione solo per scopi di debug e traccia e di disattivarla il prima possibile. In questo caso, dopo aver inviato un lavoro che non viene stampato dalla stampante Ricoh PDF, disattivare questa proprietà di acquisizione.
    3. Fare clic su Salva.
    4. Inviare un lavoro alla stampante Ricoh PDF di cui si sta cercando di risolvere il problema.
      I dati del lavoro vengono memorizzati in un file di acquisizione:
      • Su Linux: /aiw/aiw1/pc/ws/webapps/printing/WEB-INF/tmp/printing/
      • Su Windows: C:\aiw\aiw1\pc\ws\webapps\printing\WEB-INF\tmp\printing\
    5. Disattivare la proprietà Acquisizione dei dati di lavoro dalle stampanti Ricoh PDF.
    6. Aprire Amministrazione Diagnostica Cattura dati e fare clic su Cattura.
    7. Raccogliere questi dati, in modo da averli pronti per l'Assistenza software:
      • Il file PDF da stampare.
      • Il log processo del lavoro non riuscito.
      • Il file di acquisizione generato con l'azione Cattura.
      • Un file ZIP contenente queste directory:
        • Directory di spool per il lavoro
        • Se il server principale della stampante Ricoh PDF è un server di applicazioni Windows:
          • C:\aiw\aiw1\pc\ws\webapps\printing\WEB-INF\tmp\printing
          • C:\aiw\aiw1\pc\ws\webapps\printing\WEB-INF\logs
          • C:\aiw\aiw1\pc\version
        • Se il server principale per la stampante Ricoh PDF è un server Linux:
          • /aiw/aiw1/pc/ws/webapps/printing/WEB-INF/tmp/printing
          • /aiw/aiw1/pc/ws/webapps/printing/WEB-INF/logs
          • /aiw/aiw1/pc/version
          Nota:
        • Queste directory sono valori predefiniti. Se l'installazione è stata effettuata su un'unità diversa o in una struttura di directory diversa, regolare i percorsi come necessario.
        Importante:
      • Non inviare alcun file se i lavori ePHI erano in stampa quando è stata eseguita l'azione di acquisizione. Quando si contatta l'assistenza software, dire che è necessario configurare una Red Zone e chiedere informazioni sul caricamento dei lavori nella Red Zone.
    8. Chiamare l'assistenza software Ricoh e descrivere il problema. Comunicare loro quali informazioni sono state raccolte, compreso se alcuni dei file contengono ePHI.

1.2.9.1.1.7.3 Passa a va alla pagina sbagliata

Se si fa clic sulla casella di controllo Passa a nell'interfaccia utente RICOH ProcessDirector e la pagina dove la stampante viene ripristinata non è la pagina visualizzata nel programma di visualizzazione, verificare le funzioni che possono introdurre conteggi di parole non corretti. Gli esempi sono simulazione cut sheet, stampa N_UP e proprietà lavoro Fronte/retro e Definizione modulo.
Per verificare e rendere conto di queste funzioni:
  • Sulla console della stampante, verificare se la stampante è impostata sulla simulazione cut sheet.

    La simulazione cut sheet viene utilizzata per stampare due pagine di dati affiancate su un foglio singolo successivamente tagliato in due parti.

  • Vedere se la definizione del modello è impostato sulla stampa N_UP.

    La stampa N_UP è una funzione specificata nella definizione del modulo utilizzata per stampare il lavoro. Questa consente ad un lavoro di stampare più (n) pagine per lato di un foglio. Con la stampa fronte/retro, è possibile stampare quattro pagine su ogni lato di un foglio, per un totale di 8 pagine a foglio. Sebbene RICOH ProcessDirector prenda in considerazione la stampa N_UP , la stampa N_UP può essere attivata e disattivata in un lavoro e potrebbero verificarsi degli errori. In questo caso, utilizzare il controllo Passa a nuovamente fino a che non si ottiene la pagina corretta.

  • Controllare le proprietà della stampante per vedere se la proprietà Pagina messaggio di interruzione è impostata su .

    La proprietà Pagina messaggio di interruzione stampa una pagina di informazioni quando viene utilizzata l'azione Passa a. In questo modo viene aggiunto un foglio extra al conteggio delle pagine. Per evitare questo problema, impostare la proprietà Pagina messaggio di interruzione su No oppure utilizzare il controllo Riprendi la stampa alla pagina invece dei controlli Backup o Ignora.

Entrambe queste funzioni inseriscono più pagine su un foglio. Se vi è più di una pagina su un foglio, la selezione di qualsiasi pagina su tale foglio comporta la ristampa dell'intero foglio. Ad esempio:

  • In un lavoro simplex 2-up, la pagina 47 si trova sul lato sinistro del foglio e la pagina 48 sul lato destro. Se si seleziona la pagina 48, entrambi le pagine 47 e 48 vengono ristampate.
  • In un lavoro fronte/retro, la pagina 51 si trova dalla parte anteriore del foglio e la pagina 52 sul sulla parte posteriore. Se si seleziona la pagina 52, entrambi le pagine 51 e 52 vengono ristampate.

Se non si utilizza la simulazione cut sheet o la stampa N_UP, contattare il supporto software.

1.2.9.1.1.7.4 Il lavoro copiato in hot folder non viene stampato

Se un lavoro è stato copiato in hot folder e non viene stampato, è possibile che la stampante fisica non sia in grado di ricevere i lavori. Verificare se una stampante AFP rappresenti la stessa stampante fisica.
In tal caso, verificare tali impostazioni per la stampante fisica AFP :
  1. Verificare che la proprietà Condividi connessione stampante sia impostata su .
    Se il valore è No (valore predefinito), il programma di controllo stampante di RICOH ProcessDirector non rilascia mai il controllo della stampante in hot folder.
  2. Verificare che la proprietà Timer di connessione della stampante IPDS sia inferiore alla proprietà Timer di inattività . Se la proprietà Timer di connessione della stampante IPDS è superiore alla proprietà Timer di inattività , RICOH ProcessDirector rilascia la connessione prima di poter condividere la stampante.

1.2.9.1.1.7.5 Stampa di lavoro su stampante errata

Se un lavoro viene ricevuto da Download per z/OS o AFP Download Plus stampa su una stampante diversa da quella prevista, potrebbe essere necessario modificare le proprietà della stampante o il file di configurazione in modo tale che RICOH ProcessDirector utilizza il valore del parametro DEST in JCL del lavoro per selezionare la stampante.

In genere, il parametro DEST JCL consente di specificare una stampante su un sistema z/OS . Quando il lavoro viene scaricato, il file receive_jcl_jobtype.cfg di esempio associa DEST alla proprietà Destinazione del lavoro. Quindi, il lavoro viene pianificato su una stampante la cui proprietà Destinazione corrisponde alla proprietà Destinazione del lavoro.

RICOH ProcessDirector consente anche di utilizzare la proprietà Stampante richiesta per pianificare i lavori su una stampante il cui nome corrisponde al valore della proprietà Stampante richiesta .

Per utilizzare il parametro DEST JCL per assegnare un lavoro ad una stampante, occorre effettuare una delle seguenti operazioni:

  • Impostare la proprietà Destinazione della stampante affinché corrisponda al valore del parametro DEST JCL.
  • Assegnare alla stampante un nome che corrisponda al valore DEST; quindi modificare il file receive_jcl_jobtype.cfg per associare il parametro DEST alla proprietà Stampante richiesta ;
    ad esempio:
     DEFINE ${Job.RequestedPrinter} AS "${DEST}

1.2.9.1.1.7.6 L'arresto di un lavoro di stampa richiede molto tempo

Se si utilizza l'azione Arresta su un lavoro di stampa difficile da arrestare, si consiglia di modificare alcune impostazioni sulla console della stampante.
RICOH ProcessDirector utilizza SNMP (Simple Network Management Protocol) per inviare la richiesta di arresto alla stampante. Tuttavia, se la stampante non è configurata per consentire la comunicazione SNMP o se non supporta una richiesta di arresto rapida, RICOH ProcessDirector utilizza un metodo più lento per trasmettere la richiesta di arresto. Per accelerare la risposta delle stampanti seguenti di fronte a un'azione di arresto:
  • InfoPrint 2000 per AFP
  • InfoPrint 3000
  • InfoPrint 4000
  • InfoPrint 4100
  • InfoPrint 5000
  • InfoPrint Pro C900AFP
utilizzare la console della stampante per abilitare l'agente SNMP e per consentire a SNMP di configurare la stampante.

1.2.9.1.1.7.7 Il lavoro passa allo stato di errore con il messaggio AIWI0017I, codice di ritorno 310

Se un lavoro passa allo stato di errore e si visualizza il messaggio AIWI0017I con codice di ritorno 310, potrebbe esserci un problema con l'inoltro dei file su RICOH ProcessDirector.

Il messaggio AIWI0017I contiene una copia di un messaggio emesso da un componente di RICOH ProcessDirector. In tal caso, il testo del messaggio è:

AIWI0017I 0425-422 SI È VERIFICATO UN ERRORE DURANTE IL TENTATIVO DI LETTURA DI "spool_file_name"
CODICE DI RITORNO 310

Il messaggio 0425-422 con il codice di ritorno 310 indica che il formato del file non è valido. Ciò può accadere quando un dispositivo di input Hot folder crea un lavoro da un file che non è stato completamente trasmesso.

Ad esempio, se il Metodo di completamento del dispositivo di input Hot folder è Dimensione, il dispositivo di input Hot folder controlla il suo contenuto a intervalli regolari, registra la dimensione di ciascun file in esso contenuto e lo confronta alla dimensione di tale file al precedente controllo. Se la dimensione del file non è stata modificata, il dispositivo di input Hot folder presuppone che è stato ricevuto completamente e crea un lavoro. Tuttavia, se la trasmissione va in pausa a metà file a causa del traffico sulla rete e la dimensione del file non aumenta prima del controllo successivo, il dispositivo di input Hot folder inoltra un file parziale.

Per verificare che il file sia incompleto, immettere il comando sul server dove risiede il dispositivo di input Hot folder:

afpdmp spool_file_name | tail

Se si visualizzano i seguenti messaggi, il file è stato probabilmente troncato:

Il file di input è troppo corto
L'input non è AFPDS valido

Eliminare il lavoro e inviarlo nuovamente.

Per evitare tale problema, provare uno o più dei seguenti metodi:

  • Aumentare l'Intervallo di polling del dispositivo di input Hot folder.
  • Modificare il Metodo di completamento del dispositivo di input Hot folder.
  • Regolare la rete per evitare pause nella trasmissione dei dati.

1.2.9.1.1.7.8 Il lavoro si sposta in stato di errore con il messaggio AIWI6416E

Se un lavoro entra in stato di errore e viene visualizzato il messaggio AIWI6416E, potrebbe esserci un problema con il file AFP o potrebbe essersi verificato un errore durante il tentativo di connessione alla stampante da parte di RICOH ProcessDirector .
  1. Prima, provare a stampare nuovamente il lavoro utilizzando la funzione Stampa nuovamente. Se viene rilevato un problema con il collegamento della stampante, il lavoro potrebbe stampare correttamente.
  2. Se gli errori nel flusso di dati AFP impediscono al componente del driver della stampante RICOH ProcessDirector di stampare il lavoro, RICOH ProcessDirector potrebbe non essere in grado di stampare le pagine del messaggio di errore successive. È possibile cercare i contenuti del file /var/psf/nomestampanteaiw1/error.log (Linux) o C:\Program Files (x86)\InfoPrint\PSF\var\psf\nomestampanteaiw1\error.log (Windows) (nomestampante è il nome della stampante) per vedere se sono presenti ulteriori informazioni sul problema. RICOH ProcessDirector è in grado di scrivere messaggi in questo log di errore, anche se non è in grado di stampare pagine di messaggi di errore.
    Nota: /var/psf/nomestampanteaiw1/error.log (Linux) o C:\Program Files (x86)\InfoPrint\PSF\var\psf\nomestampanteaiw1\error.log (Windows) e il registro della stampante che è possibile visualizzare dal portlet Stampanti contengono alcuni degli stessi messaggi. Inoltre, ognuno contiene alcuni messaggi a differenza di altri.
    • /var/psf/nomestampanteaiw1/error.log (Linux) o C:\Program Files (x86)\InfoPrint\PSF\var\psf\nomestampanteaiw1\error.log (Windows) contiene tutti i messaggi emessi dal driver della stampante di RICOH ProcessDirector su una determinata stampante, indicando se restituisce o meno questi messaggi al server RICOH ProcessDirector. Non contiene messaggi emessi dal server RICOH ProcessDirector .
    • Il log della stampante contiene tutti i messaggi emessi dal server RICOH ProcessDirector sulla stampante e i messaggi che il programma di controllo stampante di RICOH ProcessDirector restituisce al server. Non contiene messaggi che il programma di controllo stampante non restituisce al server.
  3. È quindi possibile utilizzare il comando psfmsg per visualizzare più informazioni relative ad un errore specifico. La sintassi per il comando è:
    psfmsg prefix-number

    Ad esempio:

    psfmsg 0420-885

    I prefissi per i messaggi che il componente del driver della stampante RICOH ProcessDirector emette sono compresi nell'intervallo tra 0420 e 0424. Il comando psfmsg non fornisce informazioni di messaggio per i messaggi con altri prefissi.

Il log degli errori identifica i lavori per numeri di ID di spool. Per determinare l'ID dello spool per un lavoro specifico, consultare la scheda Generale del notebook delle proprietà per il lavoro. Un esempio di un ID di spool è:

743750000

Nota: Non vi è alcuna relazione tra il numero dell'ID spool e il numero dell'ID lavoro.

1.2.9.1.1.7.9 Il lavoro si sposta in stato di errore senza messaggi

Se un lavoro passa allo stato di errore durante l'operazione PrintJobs e non viene visualizzato un messaggio di errore nelle pagine del messaggio di errore o nel log della stampante, è possibile che siano presenti ulteriori informazioni in /var/psf/nomestampanteaiw1/error.log (Linux) o C:\Program Files (x86)\InfoPrint\PSF\var\psf\nomestampanteaiw1\error.log (Windows). nomestampante è il nome della stampante in uso.

/var/psf/nomestampanteaiw1/error.log (Linux) o C:\Program Files (x86)\InfoPrint\PSF\var\psf\nomestampanteaiw1\error.log (Windows) e il registro della stampante che è possibile visualizzare dal portlet Stampanti contengono alcuni degli stessi messaggi. Inoltre, ognuno contiene alcuni messaggi a differenza di altri.

  • /var/psf/nomestampanteaiw1/error.log (Linux) o C:\Program Files (x86)\InfoPrint\PSF\var\psf\nomestampanteaiw1\error.log (Windows) contiene tutti i messaggi emessi dal driver della stampante di RICOH ProcessDirector su una determinata stampante, indicando se restituisce o meno questi messaggi al server RICOH ProcessDirector. Non contiene messaggi emessi dal server RICOH ProcessDirector .
  • Il log della stampante contiene tutti i messaggi emessi dal server RICOH ProcessDirector sulla stampante e i messaggi che il programma di controllo stampante di RICOH ProcessDirector restituisce al server. Non contiene messaggi che il programma di controllo stampante non restituisce al server.

  1. Un editor di testo consente di visualizzare il contenuto del file /var/psf/nomestampante/error.log (Linux) o C:\Program Files (x86)\InfoPrint\PSF\var\psf\nomestampanteaiw1\error.log (Windows) per verificare se esistano ulteriori informazioni sul problema.
  2. È quindi possibile utilizzare il comando psfmsg per visualizzare più informazioni relative ad un errore specifico. La sintassi per il comando è:
    psfmsg prefix-number

    Ad esempio:

    psfmsg 0420-885

    I prefissi per i messaggi che il componente del driver della stampante RICOH ProcessDirector emette sono compresi nell'intervallo tra 0420 e 0424. Il comando psfmsg non fornisce informazioni di messaggio per i messaggi con altri prefissi.

Il log degli errori identifica i lavori per numeri di ID di spool. Per determinare l'ID dello spool per un lavoro specifico, consultare la scheda Generale del notebook delle proprietà per il lavoro. Un esempio di un ID di spool è:

743750000

Nota: Non vi è alcuna relazione tra il numero dell'ID spool e il numero dell'ID lavoro.

1.2.9.1.1.7.10 Stampa di lavori AFP con colori errati

Se un lavoro AFP contiene più documenti di presentazione AFP e questi hanno diverse risorse CMR (Color Management Resource), è possibile che il lavoro venga stampato con colori errati.
    Nota:
  • Un documento di presentazione AFP è diverso da un documento RICOH ProcessDirector. I campi strutturati DDT (Begin Document) e EDT (End Document) definiscono un documento di presentazione AFP. I campi strutturati BNG (Begin Named Group) e ENG (End Named Group) definiscono un documento RICOH ProcessDirector. I lavori AFP possono contenere documenti di presentazione AFP a prescindere se abbiano documenti RICOH ProcessDirector. Ad esempio, un'applicazione che unisce più file AFP in un lavoro AFP può trasformare ciascun file AFP originale in un documento di presentazione AFP.

L'operazione EnableRepositioning esegue la funzione ACIF (AFP Conversion and Indexing Facility). Quando la funzione ACIF elabora un lavoro con più documenti di presentazione:

  • Rimuove tutti i campi strutturati BDT e EDT.
  • Genera un singolo set di campi strutturati BDT e EDT per l'intero output.
Se i documenti di presentazione hanno CMR differenti, verranno rimosse tutte le CMR eccetto una e il lavoro verrà stampato con colori errati.

Per risolvere un problema con i lavori AFP che non vengono stampati correttamente a causa della rimozione delle CMR:
  • Rimuovere l'operazione EnableRepositioning dal flusso di lavoro.
    Quando si utilizzano le funzioni Passa a e Stampa di nuovo senza l'operazione EnableRepositioning, non è possibile utilizzare i numeri dei fogli o le tag di indicizzazione per selezionare le pagine nel visualizzatore.

    Se è disponibile la funzione Insertore e il flusso di lavoro contiene l'operazione CreateInserterReprints, non rimuovere l'operazione EnableRepositioning. È necessario stampare nuovamente i documenti danneggiati durante l'inserimento.

  • Contattare il proprio rappresentante dell'assistenza Ricoh per ottenere una correzione che consenta alla funzione ACIF di passare tutti i campi strutturati BDT e EDT nel flusso dati di output.

1.2.9.1.1.7.11 Il lavoro contenente più file AFP non viene stampato

L'architettura AFP consente alle applicazioni di inserire più documenti in un unico file. I limiti del documento sono contrassegnati con campi strutturati Begin Document (BDT) ed End Document (EDT). Le applicazioni potrebbero utilizzare questa funzione per effettuare operazioni di finitura, come spillatura o rilegatura, su ogni documento separatamente. Tuttavia, alcune operazioni fornite in molti flussi di lavoro in dotazione a RICOH ProcessDirector non possono elaborare file contenenti più documenti.

Le operazioni EnableRepositioning e CreatePageRanges associano le pagine ai fogli per consentire alle funzioni Passa a e Stampa nuovamente di individuare in modo attendibile una pagina nel lavoro e per consentire all'operazione CreateInserterReprints di ristampare i documenti danneggiati durante l'inserimento. Se una di queste operazioni elabora un lavoro contenente più documenti, si verifica un errore che impedisce la stampa del lavoro.

È possibile eliminare queste operazioni dal flusso di lavoro utilizzato per l'elaborazione, in modo da consentire la stampa, ma non si potranno più utilizzare i numeri di foglio o i tag di indice per selezionare le pagine nel visualizzatore quando si usano le funzioni Passa a e Stampa di nuovo. Se il flusso di lavoro contiene l'operazione CreateInserterReprints, non eliminare le operazioni EnableRepositioning e CreatePageRanges perché sono necessarie per ristampare i documenti danneggiati durante l'inserimento.

1.2.9.1.1.7.12 Ripristino dopo gli inceppamenti della stampante

In genere, RICOH ProcessDirector una volta eliminato un inceppamento dalla stampante, è possibile riprendere la stampa dall'ultima pagina inserita nello stack. Tuttavia, solo per le stampanti AFP (soprattutto le stampanti a modulo continuo), attenersi alla procedura riportata di seguito per ristampare alcune pagine che erano state inserite nello stack. Ad esempio, potrebbe essere necessario accertarsi di disporre di lavori completi per le apparecchiature di post-elaborazione.
Per eseguire il ripristino dopo un inceppamento della stampante:
  1. Nel portlet Stampanti, selezionare la stampante e fare clic su Arresta.
  2. Nella finestra di dialogo Arresta stampante, selezionare Immediatamente.
  3. Fare clic su OK.
  4. Nella tabella Lavori, selezionare il lavoro che era attivo nella stampante e fare clic su Arresta.
  5. Nella finestra di dialogo Arresta lavori, scegliere Arresta adesso e nota l'ultima pagina stampata.
  6. Fare clic su OK.
  7. Rimuovere l'inceppamento e preparare la stampante per la stampa.
  8. Nel portlet Stampanti, selezionare la stampante e fare clic su Avvia.
  9. Fare clic su OK.
  10. Nella tabella Lavori, selezionare il lavoro e fare clic su Continua.
  11. Nella finestra di dialogo Continua, scegliere Dalla pagina successiva all'ultima pagina precedentemente stampata per il lavoro.
  12. Fare clic su OK.

1.2.9.1.1.7.13 Il lavoro si sposta in stato di errore con il messaggio RPDF008E

Se un lavoro entra in stato di errore e viene visualizzato il messaggio RPDF008E, verificare come è configurato Stampante PDF Ricoh.

  • Nella proprietà Modello stampante, assicurarsi che sia selezionato il valore corretto.
  • Seleziona la proprietà Flusso di dati da inviare. Se è impostata su JDF/PDF, la stampante deve avere un'unità di controllo EFI Fiery supportata o RICOH TotalFlow Print Server. Per un elenco delle unità di controllo che supportano questo flusso di dati, consultare il file Leggimi di Stampante PDF Ricoh. Su un server primario o secondario Linux, il file Leggimi si trova nella directory /aiw/aiw1/pc. Su un server applicazioni, il file Leggimi si trova nella directory C:\Program Files (x86)\Ricoh\ProcessDirector\pc.

    Se la propria stampante e combinazione di unità di controllo non supportano il flusso di dati JDF/PDF, selezionare PostScript nella proprietà Flusso di dati da inviare.

1.2.9.1.1.7.14 Il lavoro stampa su un supporto non corretto utilizzando una stampante AFP

Se Supporto AFP è stato installato e il lavoro è stato inviato a una stampante AFP dove è stato stampato sul supporto errato (ad esempio su carta verde anziché blu), potrebbe essere necessario aggiornare alcuni lavori o proprietà della stampante.
Per i lavori AFP, sono disponibili due possibilità per specificare il supporto da utilizzare: la risorsa definizione modulo e la proprietà del supporto impostata nel flusso di lavoro. La risorsa di definizione modulo specifica il numero del vassoio da utilizzare per stampare ciascuna pagina del processo. L'impostazione di un valore per la proprietà Supporti di stampa del lavoro sovrascrive la definizione modulo e tutte le pagine vengono stampate utilizzando il valore impostato per tale proprietà. Quando il supporto specificato nella proprietà Supporti di stampa del lavoro è caricato in un vassoio della stampante e tale vassoio è attivo, RICOH ProcessDirector invia il numero che identifica tale vassoio al componente del driver della stampante e tutte le pagine del lavoro vengono stampate prelevando la carta dalla risma caricata in tale vassoio. Se si specifica un valore per la proprietà Supporti di stampa del lavoro, esso deve corrispondere a un valore dei supporti di stampa supportati dalla stampante perché RICOH ProcessDirector possa pianificare il lavoro sulla stampante.
Per visualizzare e aggiornare le proprietà corrette:
  1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Proprietà.
    1. Trovare la proprietà Supporti di stampa sulla scheda Pianificazione e verificare che i nomi dei supporti elencati siano corretti.
    2. Se il valore dei supporti di stampa è vuoto, vedere la proprietà Definizione modulo nella scheda AFP. Se tale valore è vuoto, la definizione modulo è contenuta nel lavoro di stampa. Se è specificata una definizione modulo, potrebbe essere necessario lo strumento di analisi dei dati AFP per verificare se la definizione modulo specifica un vassoio da cui prelevare la carta e, in caso affermativo, quale numero di vassoio è specificato per il lavoro.
  2. Se per il lavoro è specificato un valore Supporti di stampa, controllare se nel log del lavoro sono riportate modifiche del valore della proprietà Supporti di stampa da quando è stato inviato il lavoro.
    1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Visualizza log.
    2. Impostare il log in modo che vengano visualizzate le modifiche delle proprietà e cercare Supporti di stampa.
    3. Controllare se vi sono prove che sia stata usata l'azione Correggi supporto per modificare il valore Supporti di stampa dopo che è stato inviato il lavoro.
  3. Vedere sulla pagina di intestazione o nel log del lavoro il nome della stampante su cui è stato stampato il lavoro. Se si guarda nel log del lavoro, ordinare la colonna Emesso da per cercare il nome della stampante.
  4. Nel portlet Stampanti nella pagina Principale, selezionare la stampante usata per stampare il lavoro e fare clic su Proprietà. Nella scheda Supporto, cercare l'elenco dei supporti supportati per la stampante.
    • Se il valore di Supporti di stampa supportati è Oggetti supporto di stampa pronti, utilizzare l'azione Mostra vassoi sulla stampante selezionata per vedere quali supporti sono caricati in ciascun vassoio. Il valore visualizzato potrebbe essere cambiato dopo la stampa del lavoro. Se il supporto di stampa indicato per il lavoro risulta caricato in un vassoio, annotare il numero associato al vassoio.
    • Se il valore per i Supporti supportati è Personalizzato, cercare il nome del supporto richiesto nell'elenco. Quindi, controllare se il supporto di sistema è mappato sul supporto di stampa corretto. Fare clic Amministrazione Supporto Mappatura dei supporti. Selezionare la stampante dall'elenco e cercare il supporto di sistema nella tabella.

      Se il supporto di sistema non è mappato correttamente, eliminarlo e aggiungere una nuova mappatura.

  5. Sulla stampante o sulla console di controllo della stampante, controllare le informazioni di mappatura dei vassoi. Controllare se nel vassoio con il numero elencato nella pagina di informazioni sul vassoio è caricata la carta corretta o vi sono indicazioni sui supporti abitualmente caricati in esso. È possibile che l'operatore abbia caricato un tipo di supporto non corretto nel vassoio.
  6. Se i valori della proprietà Supporti di stampa richiesti per il lavoro corrispondono tutti ai valori impostati per la stampante utilizzata per stampare il lavoro, è probabile che l'operatore abbia dimenticato di aggiornare i supporti caricati nella stampante in modo che corrispondessero ai supporti richiesti prima di stampare.

1.2.9.1.1.7.15 Il lavoro stampa su un supporto non corretto utilizzando una stampante Passthrough

Se il lavoro è stato inviato a una stampante Passthrough ed è stato stampato sul supporto errato (ad esempio su carta verde anziché blu), potrebbe essere necessario aggiornare alcuni lavori o proprietà della stampante.

Quando RICOH ProcessDirector invia un lavoro a una stampante Passthrough, assieme al lavoro non vengono inviate informazioni sui supporti di stampa. L'operatore, pertanto, ha la completa responsabilità dei supporti utilizzati per il lavoro. Egli deve sapere quali supporti sono richiesti per il lavoro nella proprietà Supporti di stampa richiesti e deve assicurarsi che nella stampante siano caricati i supporti corretti. L'operatore deve quindi utilizzare l'opzione Visualizza vassoi della stampante per accertarsi che nell'elenco siano presenti i supporti di stampa corretti. Se tale impostazione è corretta, RICOH ProcessDirector può pianificare il lavoro sulla stampante utilizzando le proprietà dei supporti di stampa.

Se si sospetta un errore di pianificazione, potrebbe essere necessario aggiornare la proprietà Supporti di stampa del lavoro, i supporti di stampa richiesti da eventuali eccezioni di pagina o l'elenco dei supporti di stampa supportati dalla stampante.

Per visualizzare e aggiornare le proprietà corrette:
  1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Proprietà.
    1. Nella scheda Pianificazione, trovare la proprietà Supporti di stampa richiesti e accertarsi che elenchi i nomi corretti dei supporti di stampa.
    2. In caso contrario, controllare la proprietà Supporti del lavoro e i supporti richiesti dalle eventuali eccezioni di pagina. Aggiornare in base alle necessità.
  2. Controllare se nel log del lavoro sono riportate modifiche al valore della proprietà Supporti da quando è stato inviato il lavoro.
    1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Visualizza log.
    2. Impostare il log in modo che vengano visualizzate le modifiche delle proprietà e cercare Supporti di stampa.
    3. Controllare se vi sono prove che sia stata usata l'azione Correggi supporto per modificare il valore Supporti di stampa dopo che è stato inviato il lavoro.
  3. Vedere sulla pagina di intestazione o nel log del lavoro il nome della stampante su cui è stato stampato il lavoro. Se si guarda nel log del lavoro, ordinare la colonna Emesso da per cercare il nome della stampante.
  4. Nel portlet Stampanti nella pagina Principale, selezionare la stampante usata per stampare il lavoro e fare clic su Proprietà. Nella scheda Pianificazione, cercare l'elenco dei supporti di stampa supportati dalla stampante.
    Se il valore di Supporti di stampa supportati è Oggetti supporto di stampa pronti, utilizzare l'azione Mostra vassoi sulla stampante selezionata per vedere quali supporti sono caricati in ciascun vassoio. Il valore visualizzato potrebbe essere cambiato dopo la stampa del lavoro. L'uso di oggetti Supporti di stampa pronti per i Supporti di stampa supportati dalla stampante consente di prevenire gli errori di pianificazione se gli operatori utilizzano sempre l'azione Mostra vassoi quando cambiano supporto nei vassoi di stampa.
  5. Se i valori della proprietà Supporti di stampa richiesti per il lavoro corrispondono tutti ai valori impostati nella proprietà Supporti supportati per la stampante utilizzata per stampare il lavoro, è probabile che l'operatore abbia dimenticato di aggiornare i supporti caricati nella stampante in modo che corrispondessero ai supporti richiesti prima di stampare.

1.2.9.1.1.7.16 Il lavoro viene stampato su un supporto non corretto utilizzando una stampante PDF Ricoh PDF personalizzato o Stampante Ricoh TotalFlow,

Se il lavoro è stato inviato a PDF Ricoh, PDF personalizzato o Stampante Ricoh TotalFlow ed è stato stampato sul supporto errato (ad esempio su carta verde anziché blu), potrebbe essere necessario aggiornare alcune proprietà del lavoro o della stampante.
Per visualizzare e aggiornare le proprietà corrette:
  1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Proprietà.
    1. Trovare la proprietà Supporti di stampa richiesti sulla scheda Pianificazione e verificare che i nomi dei supporti elencati siano corretti.
    2. In caso contrario, controllare la proprietà Supporti del lavoro e i supporti richiesti dalle eventuali eccezioni di pagina. Aggiornare in base alle necessità.
    3. Trovare la proprietà Evitare la sostituzione del supporto.
      Se il valore è o Non impostato, le mappature dei supporti tra il sistema e il supporto della stampante vengono ignorate. Se il valore è No, vengono utilizzate le mappature dei supporti.
  2. Potrebbe essere necessario esaminare il metodo utilizzato per inviare il lavoro e le opzioni fornite da esso per specificare le proprietà dei supporti di stampa. Le proprietà dei supporti di stampa potrebbero essere state specificate in modo non corretto nel ticket lavoro.
  3. Se per il lavoro è specificato un valore Supporti di stampa, controllare se nel log del lavoro sono riportate modifiche del valore della proprietà Supporti di stampa da quando è stato inviato il lavoro.
    1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Visualizza log.
    2. Impostare il log in modo che vengano visualizzate le modifiche delle proprietà e cercare Supporti di stampa.
    3. Controllare se vi sono prove che sia stata usata l'azione Correggi supporto di stampa per modificare il valore Supporti di stampa dopo che è stato inviato il lavoro.
  4. Fare riferimento alla pagina di intestazione o al log del lavoro per ottenere il nome della stampante che ha stampato il lavoro. Se si guarda nel log del lavoro, ordinare la colonna Emesso da per cercare il nome della stampante.
  5. Nel portlet Stampanti nella pagina Principale, selezionare la stampante usata per stampare il lavoro e fare clic su Proprietà. Nella scheda Supporto:
    • Assicurarsi che la proprietà Supporto da utilizzare sia impostata correttamente.

      Se è impostato su Stampante, assicurarsi che il supporto di sistema richiesto nel lavoro sia mappato sul supporto di stampa corretto.

    • Se il valore di Supporti di stampa supportati è Oggetti supporto di stampa pronti, utilizzare l'azione Mostra vassoi sulla stampante selezionata per vedere quali supporti sono caricati in ciascun vassoio. Il valore visualizzato potrebbe essere cambiato dopo la stampa del lavoro. L'uso di oggetti Supporti di stampa pronti per i Supporti di stampa supportati dalla stampante consente di prevenire gli errori di pianificazione se gli operatori utilizzano sempre l'azione Aggiorna supporto quando cambiano supporto nei vassoi di stampa.
    • Se il valore per i Supporti supportati è Personalizzato, cercare il nome del supporto richiesto nell'elenco. Quindi, controllare se il supporto di sistema è mappato sul supporto di stampa corretto. Fare clic Amministrazione Supporto Mappatura dei supporti. Selezionare la stampante dall'elenco e cercare il supporto di sistema nella tabella.

      Se il supporto di sistema non è mappato correttamente, eliminarlo e aggiungere una nuova mappatura.

  6. Se Corrispondenza supporto è impostata su Utilizza le proprietà selezionate di seguito sulla pagina di impostazione del supporto, gli oggetti di supporto vengono creati automaticamente quando dalla stampante sono restituiti i valori di tutte le proprietà selezionate. Se il lavoro ha richiesto un supporto di stampa che è stato creato in questo modo, l'oggetto supporto di stampa potrebbe essere stato modificato o rinominato in modo tale che RICOH ProcessDirector non lo riconosce più come corrispondente. L'amministratore potrebbe dover modificare la proprietà Supporti di stampa supportati della stampante o modificare le procedure utilizzate dagli operatori che caricano la carta e pianificano i lavori per controllare che i nomi dei supporti siano impostati conformemente ai requisiti del sito.
  7. Se i valori della proprietà Supporti di stampa richiesti per il lavoro corrispondono tutti ai valori impostati per la stampante utilizzata per stampare il lavoro, è probabile che l'operatore abbia dimenticato di aggiornare i supporti caricati nella stampante in modo che corrispondessero ai supporti richiesti prima di stampare.
  8. Se si dispone di una stampante PDF personalizzata, consultare il responsabile del servizio clienti Ricoh per assicurarsi che il file di definizione della stampante personalizzata sia corretto.

1.2.9.1.1.7.17 I lavori non vengono stampati con moduli elettronici

Sono diversi i problemi che possono impedire la stampa dei lavori con moduli elettronici.
Per risolvere il problema:
  1. Verificare i supporti necessari al lavoro quando viene stampato:
    1. Nella pagina principale, fare clic con il pulsante destro del mouse sulla tabella Lavori e selezionare Proprietà.
    2. Nella scheda Pianificazione, annotare i supporti, se presenti, nel campo Supporti richiesti.

      I supporti richiesti dal lavoro quando entra nel flusso di lavoro possono cambiare quando supera l'operazione CombinePDFWithForm o CombineAFPWithForm. Vedere l'operazione 4 di questa procedura per un chiarimento sulle modifiche.

  2. Assicurarsi che il lavoro abbia definito moduli elettronici per i supporti necessari prima di entrare nell'operazione CombinePDFWithForm o CombineAFPWithForm del flusso di lavoro:
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione.
    2. Nel riquadro di sinistra, fare clic su Supporto Supporto di sistema.
    3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'oggetto supporto da verificare e selezionare Proprietà.
    4. Per assicurarsi di aver definito un modulo elettronico nella parte anteriore, controllare il campo accanto al pulsante Cartella per la proprietà Parte anteriore del modulo.

      Assicurarsi che il campo mostri un collegamento blu Parte anteriore del modulo. Se non è presente il collegamento, è necessario definire un modulo per la parte anteriore dell'oggetto supporto. Seguire le istruzioni riportate nel Centro informazioni.

    5. Per assicurarsi di aver definito un modulo elettronico nel retro, controllare il campo accanto al pulsante Cartella per la proprietà Retro del modulo.

      Assicurarsi che il campo mostri un collegamento blu Retro del modulo. Se non è presente il collegamento, è necessario definire un modulo per la parte posteriore dell'oggetto supporto.

  3. Assicurarsi di essere in grado di visualizzare i moduli elettronici facendo clic su ogni collegamento blu.

    Se i moduli definiti non vengono visualizzati, è necessario eliminare i moduli correnti e definire nuovi moduli per l'oggetto supporto:

    1. Per eliminare il modulo, fare clic su x a destra del collegamento blu.
    2. Per definire un nuovo modulo, seguire le istruzioni riportate nel Centro informazioni.
  4. Verificare l'impostazione della proprietà Nome dei supporti per la stampa.

    L'impostazione non controlla se il lavoro viene stampato con moduli elettronici o meno, ma controlla il nome supporto necessario al lavoro durante la stampa. Mettere a confronto i supporti sui quali si prevede verrà stampato il lavoro con quelli usati per stampare il lavoro può aiutare a diagnosticare il problema.

    L'impostazione determina se i supporti necessari al lavoro cambiano quando il lavoro passa all'operazione CombinePDFWithForm o CombineAFPWithForm.

    Per esempio, quando entra nel flusso di lavoro, il lavoro necessita di un supporto Form100.

    • Se Nome dei supporti per la stampa è impostato su Nome corrente, il supporto necessario per il lavoro durante la stampa è Form100.
    • Se Nome dei supporti per la stampa è impostato su Nessuno, non sono necessari supporti specifici per il lavoro quando viene stampato. Il lavoro viene stampato sui supporti predefiniti della stampante.
    • Se Nome dei supporti per la stampa è impostato su Selezionato e il valore nella casella di elenco è Letter blu, il supporto richiesto per il lavoro in fase di stampa è Letter blu.

    Se il lavoro include eccezioni di pagina, possono esserci più oggetti supporto che definiscono i moduli elettronici del lavoro.

  5. Accertarsi di avere le operazioni CombinePDFWithForm o CombineAFPWithForm nel proprio flusso di lavoro e che una delle due elabori i lavori.

    I lavori vengono stampati su moduli elettronici solo quando passano all'operazione CombinePDFWithForm o CombineAFPWithForm.

    1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro.
    2. Aprire il flusso di lavoro che elabora i lavori e accertarsi che abbia un'operazione CombinePDFWithForm o CombineAFPWithForm.

      Se il flusso di lavoro non dispone di una di queste operazioni, è necessario aggiungere l'operazione appropriata.

    3. Se alcuni lavori passano all'operazione e altri la ignorano, accertarsi che i lavori che vengono stampati sui moduli elettronici passino all'operazione. Per verificare se un lavoro che non è stato stampato su moduli elettronici è passato all'operazione, fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Visualizza lavoro nel flusso di lavoro.

      Se i lavori che vengono stampati su moduli elettronici ignorano l'operazione, impostare le regole che controllano le condizioni della sezione che passa all'operazione.

  6. Per i lavori AFP:
    • Assicurarsi che il lavoro venga stampato su una stampante AFP che supporti i contenitori di oggetti PDF nei dati AFP.
    • Assicurarsi che le pagine da stampare su moduli elettronici non includano sovrapposizioni opache.

      Se includono sovrapposizioni opache, renderle trasparenti. Una pagina con una o più sovrapposizioni opache può nascondere la sovrapposizione del modulo elettronico.

    • Assicurarsi che nessun lato del foglio abbia già otto sovrapposizioni supporto.
    • Assicurarsi che l'operazione CombineAFPWithForm venga dopo l'operazione UseInlineFormDefinition (se esiste) e prima dell'operazione EnableRepositioning.

      Se il flusso di lavoro include un comando afpnorm in un'operazione basata sul modello di procedura RunExternalProgram, accertarsi che l'operazione CombineAFPWithForm venga dopo l'operazione RunExternalProgram.

Se tutte le impostazioni riviste sono corrette, la causa del problema può essere dovuta a impostazioni che non prevedono oggetti supporto con moduli elettronici. Per risolvere i problemi generici dei lavori che vengono stampati su supporti errati, consultare i relativi argomenti di riferimento.

1.2.9.1.1.7.18 I dati non vengono stampati correttamente su moduli elettronici

Se i dati non vengono stampati correttamente su moduli elettronici, verificare le dimensioni e l'allineamento del modulo elettronico e delle pagine che contengono i dati del lavoro.
Per risolvere il problema:
  1. Assicurarsi che il modulo abbia le stesse dimensioni delle pagine che contengono i dati.

    Se il modulo non ha la stessa dimensione, sostituirlo con un nuovo modulo.

  2. Se il modulo e le pagine che contengono i dati hanno la stessa dimensione, assicurarsi che il modulo sia allineato ai dati.

    Se il modulo non si allinea ai dati, è possibile risolvere il problema in questi modi:

    • Sostituire il modulo con un nuovo modulo.
    • Modificare la formattazione dei dati nel file di stampa in modo che i dati si allineino al modulo.
    • Per i lavori AFP, è possibile impostare i valori delle proprietà Offset X e Offset Y del lavoro per regolare l'origine della pagina relativamente all'origine del supporto.
    • Per i lavori AFP, è possibile regolare la mappa supporto modificando il campo strutturato Posizione pagina per spostare la pagina relativamente al supporto.

1.2.9.1.1.7.19 I dati della pagina vengono combinati con i moduli elettronici sbagliati

Se i dati della pagina vengono combinati ai moduli elettronici errati, assicurarsi di definire i moduli corretti per gli oggetti supporto. Assicurarsi anche che le operazioni CombinePDFWithForm o CombineAFPWithForm siano state collocate correttamente nel flusso di lavoro.
Per risolvere il problema:
  1. Assicurarsi che i moduli elettronici corretti siano stati definiti per i supporti necessari al lavoro:
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione.
    2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Supporti.
    3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'oggetto supporto da verificare e selezionare Proprietà.
    4. Se la parte anteriore del supporto ha un modulo, fare clic sul collegamento blu nel campo accanto al pulsante Cartella per la proprietà Parte anteriore del modulo.

      Se viene visualizzato il modulo errato, eliminare il modulo corrente facendo clic su x a destra del collegamento blu. Definire un nuovo modulo seguendo le istruzioni nell'attività correlata per aggiungere moduli elettronici agli oggetti supporto.

    5. Se la parte posteriore del supporto ha un modulo, fare clic sul collegamento blu nel campo accanto al pulsante Cartella per la proprietà Retro del modulo.

      Se viene visualizzato il modulo errato, eliminare il modulo corrente facendo clic su x a destra del collegamento blu. Definire un nuovo modulo.

  2. Verificare la posizione dell'operazione CombinePDFWithForm o CombineAFPWithForm nel flusso di lavoro.
    • Per i lavori PDF con i documenti, accertarsi che l'operazione CombinePDFWithForm venga dopo l'operazione BuildPDFFromDocuments .
    • Per i lavori AFP con i documenti, accertarsi che l'operazione CombineAFPWithForm venga dopo l'operazione BuildAFPFromDocuments e prima dell'operazione EnableRepositioning.

1.2.9.1.1.7.20 I lavori con moduli elettronici vengono stampati sulla carta sbagliata

Anche quando i moduli elettronici vengono combinati correttamente ai dati della pagina, diversi problemi potrebbero portare i lavori a stampare i moduli e i dati della pagina sulla carta sbagliata.
Per risolvere il problema:
  1. Verificare i supporti necessari al lavoro quando viene stampato:
    1. Nella pagina principale, fare clic con il pulsante destro del mouse sulla tabella Lavori e selezionare Proprietà.
    2. Nella scheda Pianificazione, annotare i supporti, se presenti, nel campo Supporti richiesti.

      I supporti richiesti dal lavoro quando entra nel flusso di lavoro possono cambiare quando supera l'operazione CombinePDFWithForm o CombineAFPWithForm. Vedere l'operazione 4 di questa procedura per un chiarimento sulle modifiche.

  2. Assicurarsi che nella stampante si stato caricato il tipo di carta corretto.
  3. Per i lavori AFP:
    • Se i nomi supporto corrispondenti nel supporto AFP vengono associati ai nomi supporto RICOH ProcessDirector, assicurarsi che la corrispondenza sia sensibile al maiuscolo/minuscolo.

      Ad esempio, se la mappa supporto specifica un nome supporto tutto in lettere maiuscole (ad esempio LETTER BLU), RICOH ProcessDirector deve avere un supporto denominato LETTER BLU. Letter Blue non corrisponde.

    • Se si stanno associando vassoi nelle mappe supporto AFP ai nomi supporto RICOH ProcessDirector, assicurarsi che il file di associazione del vassoio sia corretto.

      Per ulteriori informazioni sull'associazione delle mappe supporto AFP ai nomi supporto RICOH ProcessDirector, consultare il Centro informazioni.

  4. Verificare l'impostazione della proprietà Nome dei supporti per la stampa.

    Se questa proprietà è impostata su un valore errato, il lavoro viene stampato sulla carta sbagliata.

    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione.
    2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Supporti.
    3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'oggetto supporto e selezionare Proprietà.
    4. Se il valore della proprietà Nome dei supporti per la stampa non è corretto, modificarlo.
    5. Fare clic su OK.

    Per ogni oggetto supporto con i moduli elettronici necessari alle pagine del lavoro, questa proprietà consente di specificare i supporti che RICOH ProcessDirector utilizza per stampare le pagine.

    L'impostazione della proprietà determina se i supporti necessari al lavoro cambiano quando il lavoro passa all'operazione CombinePDFWithForm o CombineAFPWithForm.

    Per esempio, quando entra nel flusso di lavoro, il lavoro necessita di un supporto Form100.

    • Se Nome dei supporti per la stampa è impostato su Nome corrente, il supporto necessario per il lavoro durante la stampa è Form100.
    • Se Nome dei supporti per la stampa è impostato su Nessuno, non sono necessari supporti specifici per il lavoro. Viene stampato sulla carta predefinita della stampante.
    • Se Nome dei supporti per la stampa è impostato su Selezionato e il valore nella casella di elenco è Letter blu, il supporto richiesto per il lavoro in fase di stampa è Letter blu.

    Diversi problemi possono comportare che il lavoro che necessita di supporto Form100 quando entra nel flusso di lavoro stampi su carta sbagliata. Ad esempio:

    • Si prevede che il lavoro venga stampato sulla carta per il supporto Form100, ma il lavoro viene stampato sulla carta predefinita della stampante. Assicurarsi che la proprietà Nome dei supporti per la stampa sia impostata su Nome corrente. Se è impostata su Nessuno, il lavoro viene stampato sulla carta predefinita della stampante.
    • Si prevede che il lavoro venga stampato su carta letter blu, ma il lavoro non può essere pianificato su una stampante. Il motivo è che il supporto Form100 non è definito sulla stampante. Assicurarsi che la proprietà Nome dei supporti per la stampa sia impostata su Selezionato (non Nome corrente) e che il valore nella casella di elenco sia Letter Blu.

Se tutte le impostazioni riviste sono corrette, la causa del problema può essere dovuta a impostazioni che non prevedono oggetti supporto con moduli elettronici. Per risolvere i problemi generici dei lavori che vengono stampati su supporti errati, consultare i relativi argomenti di riferimento.

1.2.9.1.1.7.21 Viene ristampato un intero lavoro invece delle pagine selezionate

Se per la ristampa di un lavoro è stato selezionato un intervallo di pagine ma viene stampato l'intero lavoro, il flusso di lavoro potrebbe non includere le operazioni richieste oppure la ristampa potrebbe non venire avviata partendo dall'operazione corretta.
Passaggi richiesti

Per stampare nuovamente le pagine in un lavoro, il flusso di lavoro deve includere le operazioni CountPages e CreatePageRanges. CountPages deve essere precedente a CreatePageRanges e a PrintJobs. Se è stata installata la funzione di supporto AFP, è possibile sostituire l'operazione CountPages con l'operazione EnableRepositioning. Oltre al calcolo del numero di pagine, l'operazione EnableRepositioning consente di utilizzare le funzioni Stampa di nuovo o Passa a con dati AFP che contengono tag di indice. Tuttavia, EnableRepositioning richiede maggiori tempi di elaborazione, perciò l'utilizzo di CountPages è più efficace nel caso in cui non sia necessaria la funzione aggiuntiva.

Dove trovarlo

La proprietà Tipo di riavvio dell'operazione specifica se RICOH ProcessDirector può riavviare l'elaborazione partendo da questa operazione. Il valore Stampa indica che l'azione Stampa di nuovo può essere riavviata partendo da questa operazione. Se Tipo di riavvio dell'operazione è impostato su Stampa, RICOH ProcessDirector riavvia la stampa partendo dalla prima di queste operazioni.

Nei flussi di lavoro di esempio forniti con RICOH ProcessDirector, la prima operazione con valore Stampa per la proprietà Tipo di riavvio dell'operazione è CreatePageRanges. CreatePageRanges utilizza il valore specificato nel campo Pagine della funzione Visualizza per creare un sottoinsieme del lavoro da ristampare.

Se la stampa viene riavviata partendo da un'operazione precedente CreatePageRanges, nel processo di ristampa potrebbe non venire utilizzato il valore indicato nel campo Pagine. In assenza di tale valore, viene ristampato l'intero lavoro.

1.2.9.1.1.7.22 Passaggio del lavoro allo stato Nessun dispositivo corrispondente

Se un lavoro si arresta nello stato Nessun dispositivo corrispondente, verificare la proprietà Stampante richiesta e controllare che le proprietà di pianificazione per il lavoro corrispondano alle proprietà della stampante richiesta.

RICOH ProcessDirector fornisce la pianificazione manuale e automatizzata dei lavori nelle stampanti. Quando un lavoro viene inoltrato a RICOH ProcessDirector, la proprietà Stampante richiesta può contenere uno di questi valori:

  • Una stampante specifica: RICOH ProcessDirector assegna i lavori a una stampante specifica definita in base alle proprietà di pianificazione di disponibilità e corrispondenza ( Nome cliente, Dimensione lavoro, Posizione, Supporto, Vassoio di uscita, Rilegatura, Piegatura, Punzonatura e Spillatura). La funzione di supporto AFP aggiunge Classe, Destinazione e Forma. Le proprietà di pianificazione vengono aggiunte o eliminate dall'elenco modificando un file di configurazione delle proprietà di pianificazione.
  • Qualsiasi stampante: RICOH ProcessDirector assegna lavori alla prima stampante disponibile in base alle proprietà di pianificazione corrispondenti.
  • Non impostato: RICOH ProcessDirector non assegna un lavoro ad una stampante finché non viene utilizzata la funzione Pianificazione per selezionare una stampante per il lavoro.

Per correggere il problema e stampare il lavoro:

  1. Selezionare il lavoro nella tabella Lavori e fare clic su Pianifica.
  2. Nella pagina Pianifica lavori, selezionare una stampante nella tabella Stampanti.
    Le proprietà che impediscono la pianificazione del lavoro sulla stampante sono evidenziate nelle tabelle Stampanti e Lavori.
  3. Eseguire una delle seguenti operazioni:
    • Per modificare le proprietà del lavoro in modo da farle corrispondere a quelle della stampante, fare clic su Metti in corrispondenza i lavori con la stampante selezionata.
        Nota:
      • RICOH ProcessDirector non aggiorna il valore della proprietà di pianificazione del Supporto. Per risolvere un conflitto della proprietà di pianificazione del Supporto, è necessario modificare il supporto specificato dal lavoro o instradare il lavoro a una stampante che supporti il supporto.
    • Per modificare le proprietà della stampante in modo da farle corrispondere a quelle del lavoro, fare clic su Modifica proprietà nella tabella Stampanti.
  4. Fare clic su OK.

1.2.9.1.1.7.23 Passaggio del lavoro allo stato Nessun supporto corrispondente

Quando un lavoro si interrompe e il valore della colonna Dettagli dello stato corrente del lavoro è Nessun supporto corrispondente, non è possibile trovare una corrispondenza per il nome o le proprietà del supporto di stampa nel ticket lavoro JDF o nel file di sovrascrittura del lavoro con nessuno degli oggetti supporto di stampa esistenti.
È possibile utilizzare l'azione Supporto di stampa corretto sul lavoro per selezionare un supporto di stampa appropriato. La funzione Supporto di stampa corretto modifica tutti i requisiti dei supporti di stampa in stato di errore con i supporti sostitutivi sia che il supporto fosse richiesto per l'intero lavoro sia che fosse richiesto solo per un gruppo di pagine.

Per correggere il supporto di stampa richiesto per un lavoro:

  1. Nella tabella Lavori, fare clic con il pulsante destro del mouse su un lavoro con stato Nessun supporto corrispondente e selezionare Supporto corretto.
    Viene visualizzata la finestra Supporto corretto con due colonne visualizzate: l'elenco dei supporti richiesti per il lavoro che non corrispondono ad alcun oggetto definito e l'elenco degli oggetti disponibili.
  2. Selezionare un valore dall'elenco dei supporti di stampa disponibili.
      Nota:
    • Se si seleziona Non impostato, il supporto di stampa viene rimosso dalla proprietà Supporti di stampa del lavoro, dai supporti per le eccezioni di pagina e dal ticket lavoro.
  3. Fare clic su OK.

1.2.9.1.1.7.24 Passaggio del lavoro allo stato Dispositivo non disponibile

Quando un lavoro si arresta e il valore della colonna dei dettagli dello stato del lavoro corrente è Dispositivo non disponibile, non è attivata e collegata alcuna stampante corrispondente alle proprietà di pianificazione per il lavoro.

Per correggere il problema e stampare il lavoro:
  1. Fare doppio clic sul lavoro per aprire il notebook delle proprietà e consultare le proprietà nella scheda Pianificazione.
  2. Abilitare una stampante con proprietà corrispondenti alle proprietà di pianificazione del lavoro.
  3. Se la stampante non è connessa, visualizzare le proprietà relative alla stampante ed individuare il server principale. Quindi, utilizzare il comando startaiw per avviare il server principale .

1.2.9.1.1.7.25 Lavoro in Stato modificato sulla stampante

Se un lavoro si trova nello stato Stato modificato sulla stampante, significa che il lavoro è stato manipolato sulla console della stampante e lo stato non viene più riportato.

Quando la colonna Dettagli dello stato corrente del lavoro Stato della tabella Lavori indica Stato modificato sulla stampante, significa che è stato modificato lo stato del lavoro da Attivo a Inattivo (in attesa) o che lo stato è stato cancellato sulla console della stampante. Controllare la console della stampante per determinare se il lavoro può continuare nel relativo flusso di lavoro o se è necessaria un'azione diversa. In RICOH ProcessDirector, utilizzare l'azione Passa ad operazione successiva per spostare il lavoro all'operazione successiva nel flusso di lavoro. Utilizzare l'azione Stampa di nuovo o Riavvia per inviare nuovamente il lavoro alla stampante.

Questo stato si applica unicamente a lavori assegnati a Stampante Ricoh TotalFlow.

1.2.9.1.1.7.26 La stampa di un PDF di grandi dimensioni causa un messaggio di memoria insufficiente o rallenta l'elaborazione

Se viene visualizzato un messaggio di memoria insufficiente o si riscontra un rallentamento dell'elaborazione durante la stampa di un file PDF di grandi dimensioni, è possibile impostare la proprietà Unisci pagine di intestazione al file di stampa PDF su No o aumentare la memoria Java Virtual Machine (JVM). L'unione delle pagine di intestazione su file PDF di grandi dimensioni occupa una quantità maggiore di memoria e di risorse di sistema rispetto alla stampa delle pagine di intestazione come file separati. Se è necessario unire le pagine di intestazione, aumentare la memoria JVM.
Per migliorare le prestazioni del sistema durante la stampa di file PDF di grandi dimensioni:
  1. Controllare l'impostazione della proprietà Unisci pagine di intestazione al file di stampa PDF.
    1. Nel portlet Stampanti, fare clic con il tasto destro del mouse sulla stampante e selezionare Proprietà.
    2. Fare clic sulla scheda Pagine di intestazione.
    3. Se la proprietà Unisci pagine di intestazione al file di stampa PDF è impostata su , modificarla in No.
  2. Per aumentare la memoria JVM:
    1. Aprire il file /aiw/aiw1/config/jvmsettings.cfg con un editor di testo.
    2. Aumentare la quantità di memoria modificando il valore specificato.
    3. Salvare le modifiche e riavviare RICOH ProcessDirector.

1.2.9.1.1.7.27 Errori nei lavori per WPM Web

Si potrebbero verificare problemi con i lavori da inviare a WPM Web che possono essere risolti aggiornando la configurazione di alcune operazioni, flussi di lavoro o stampanti.

Di seguito sono riportati alcuni problemi comuni con l'invio dei lavori a WPM Web e le operazioni per risolverli:

  • Le impostazioni per il lavoro in WPM non sono corrette.

    Le impostazioni non corrette potrebbero essere provocate dai valori inclusi nella pagina di informazioni utente (UIP) che l'oggetto stampante crea e invia a WPM Web. Aprire il flusso di lavoro che ha elaborato il lavoro ed esaminarne i valori delle proprietà predefinite per l'operazione basata sul modello di procedura SetWPMProperties. Regolare i valori come necessario ed elaborare nuovamente il lavoro.

  • WPM non riesce a elaborare il lavoro.

    Se l'oggetto stampante non invia una pagina UIP a WPM Web con il lavoro, WPM Web non può elaborarlo. L'oggetto stampante invia una pagina UIP con il lavoro solo se la proprietà Crea pagina di informazioni utente è impostata su . Aprire il notebook delle proprietà per la stampante che ha inviato il lavoro a WPM e verificare il valore della proprietà Crea pagina di informazioni utente.

  • Il lavoro entra in stato di errore.

    Un lavoro può passare in stato di errore se il flusso di lavoro non include un'operazione basata sul modello di procedura SetWPMProperties. Senza tale operazione, l'oggetto stampante non può creare la pagina UIP e sposta il lavoro in stato di errore. Aggiornare il flusso di lavoro che elabora i lavori per WPM Web in modo da includere un'operazione basata su SetWPMProperties ed elaborare nuovamente il lavoro.

  • La pagina UIP non è leggibile in WPM

    Se si tenta di visualizzare la pagina UIP utilizzando l'interfaccia WPM e il testo non è leggibile, è possibile che si debbano aggiornare le associazioni di font codificati. Assicurarsi che vengano inseriti valori validi per le proprietà Font codificato DBCS pagina di informazioni utente e Font codificato SBCS pagina di informazioni dell'operazione basata sul modello di procedura SetWPMProperties.

    Quindi, controllare il file di associazione della code page per i file delle pagine di intestazioni per verificare che siano incluse le associazioni corrette. Il file è memorizzato in:/aiw/aiw1/control_files/banner_pages/.

    Aggiungere le righe per associare i font codificati SBCS e DBCS alla code page IBM-930 o IBM-939. Ad esempio, aggiungere righe come le seguenti:

    X0H16N=IBM930
    X0G32F=IBM930
    X0H16U=IBM939
    X0M32F=IBM939

    Inoltre, assicurarsi che i font codificati siano memorizzati in una directory in cui RICOH ProcessDirector ricerchi le risorse. Ad esempio, è possibile aggiungere la directory alla proprietà Percorso risorse AFP per l'oggetto stampante.

1.2.9.1.1.7.28 Caratteri errati nelle proprietà del documento da file PDF

Se si hanno problemi con i valori delle proprietà del documento che vengono estratti dal file PDF utilizzando Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, i font inclusi nel file PDF potrebbero essere incompleti o contenere mappature UNICODE diverse da quelle che ci si aspetta.

Il processo di visualizzazione o stampa di contenuti utilizzando font su pagine PDF può utilizzare una varietà di codifiche. Il processo di estrazione del testo da una pagina PDF richiede una mappatura UNICODE da un carattere di pagina codificato ad un punto di codice Unicode.

Per estrarre il contenuto da PDF a UNICODE, i font includono una tabella che associa ogni carattere PDF al suo equivalente UNICODE. Alcuni font includono più caratteri simili. Per esempio, un font può includere un trattino, un segno meno e un trattino. Anche se sembrano molto simili, ognuno di essi è un carattere diverso e viene disegnato in modo leggermente diverso. Ognuno ha anche un codice UNICODE diverso. La tabella di mappatura determina quale carattere UNICODE viene utilizzato.

Quando RICOH ProcessDirector estrae i valori delle proprietà del documento da un file PDF utilizzando un file di controllo creato in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, legge il valore in UNICODE. Quindi il valore viene registrato nel Document Properties File (DPF), che richiede la codifica dei dati nel formato UTF-8. Il formato UTF-8 utilizza sequenze di caratteri a più byte per rappresentare i punti di codice UNICODE al di fuori dell'intervallo di codifica ASCII. Come risultato, il valore viene convertito nel carattere equivalente UNICODE quando viene aggiunto al file DPF.

Possono verificarsi problemi quando i valori del DPF vengono scritti nuovamente nel file PDF. Se i caratteri UNICODE non hanno equivalenti PDF nel font, vengono inseriti caratteri errati. Questi problemi si verificano più spesso con i font sottoinsieme e Identity-H. Ulteriori problemi possono verificarsi quando si cercano caratteri espliciti, ma i punti di codice UNICODE nel DPF non sono i caratteri previsti.

La soluzione ideale è quella di aggiornare il file PDF di input in modo che includa font completi invece che sottoinsiemi. Un'altra opzione è quella di aggiungere un passaggio al flusso di lavoro che corregge le proprietà del DPF. L'utilità native2ascii può essere utilizzata per normalizzare il file DPF in una codifica dei caratteri ASCII. I punti di codice UNICODE che sono stati codificati come UTF-8, saranno normalizzati in un modulo \u####. Un editor o uno script filtro può essere utilizzato per cambiare il carattere del problema da UNICODE \u#### al carattere ASCII effettivamente richiesto. Una volta aggiornata la versione ASCII del DPF, l'utilità native2ascii verrebbe utilizzata per riconvertire il DPF nella codifica UTF-8 richiesta.

L'utilità native2ascii converte il testo in Unicode Latin-1. Viene fornita insieme a RICOH ProcessDirector.

  • In Linux, il programma di utilità native2ascii è memorizzatoa in: /opt/infoprint/ippd/jre/bin
  • In Windows, l'utilità native2ascii.exe è memorizzata in: C:\Program Files\Ricoh\Ricoh\jre\jre\jre\bin

L'utilità viene fornita con il Java Development Kit, che è possibile scaricare da questo sito Web: http://www.oracle.com/technetwork/java/javase/downloads

Le istruzioni per l'utilizzo dell'utilità (per Java 6) sono disponibili qui di seguito: http://download.oracle.com/javase/6/docs/technotes/tools/#intl

1.2.9.1.1.8 Utilizzo di risorse di lavoro

In questi argomenti vengono descritti i problemi con le risorse AFP utilizzate per stampare i lavori.

1.2.9.1.1.8.1 Errore Font non trovato

Se viene visualizzato un errore Font non trovato nel log del lavoro quando si prova a stampare, controllare l'impostazione Risoluzione di IPDS sulla console della stampante e la proprietà Fedeltà del font della stampante RICOH ProcessDirector.
    Nota:
  • Su un sistema Windows, se i dati o le risorse vengono memorizzati in un'unità di rete mappata, contattare il Supporto software per l'assistenza sulla configurazione del sistema per l'individuazione e l'utilizzo di tali dati e risorse. Controllare se nel file C:\aiw\aiw1\trace\mountDrives.log sono presenti messaggi provenienti da mountDrives.bat. Per informazioni sull'associazione delle unità di rete su un computer con Windows, consultare il centro informazioni RICOH ProcessDirector.

Gli errori Font non trovati possono verificarsi al momento della stampa anche quando un lavoro è stato stampato con un'altra stampante in modo corretto. Se un lavoro di RICOH ProcessDirector fa riferimento ad una risoluzione del font, ma la stampante è impostata su un'altra risoluzione del font e la proprietà della stampante Fedeltà del font in RICOH ProcessDirector è impostata su Arresta la stampa, si rileva un errore stampato nel lavoro e nel log del lavoro.

Per correggere l'errore:

  • Modificare l'impostazione Risoluzione di IPDS su Automatico sulla console della stampante dove si è verificato l'errore.
  • Modificare la proprietà Fedeltà del font della stampante RICOH ProcessDirector in Continua a stampare.

L'impostazione Risoluzione di IPDS ora rileva automaticamente la risoluzione del font del lavoro RICOH ProcessDirector. Se non è possibile trovare i font in questa risoluzione, la stampante sostituisce i font disponibili.

1.2.9.1.1.8.2 Impossibile rilevare le risorse

Se si ricevono messaggi di errore da un'operazione ConvertLineDataJobIntoAFP o PrintJobs o dal programma di visualizzazione file AFP che indica che non è possibile rilevare le risorse AFP, potrebbe essere necessario apportare diverse modifiche.
  1. Verificare il valore della proprietà Percorso di risorsa AFP del lavoro, del flusso di lavoro e della stampante. Verificare che il valore includa tutte le directory che gestiscono le risorse AFP e che più directory siano separate dai due punti.
  2. Verificare che tutte queste directory siano state rese disponibili in RICOH ProcessDirector. Su Linux, se tali directory risiedono su sistemi diversi, devono essere montate via NFS sul server principale della stampante così che possano condividere le risorse.
      Nota:
    • Su un sistema Windows, se i dati o le risorse vengono memorizzati in un'unità di rete mappata, contattare il Supporto software per l'assistenza sulla configurazione del sistema per l'individuazione e l'utilizzo di tali dati e risorse. Controllare se nel file C:\aiw\aiw1\trace\mountDrives.log sono presenti messaggi provenienti da mountDrives.bat. Per informazioni sull'associazione delle unità di rete su un computer con Windows, consultare il centro informazioni RICOH ProcessDirector.
  3. Se la risorsa mancante è una CMR (color management resource), verificare di aver utilizzato AFP Resource Installer per installare la CMR. Se non è stato utilizzato AFP Resource Installer, la libreria di risorse non contiene una tabella RAT (Resource Access Table) oppure non esiste alcuna voce per CMR nella tabella RAT, quindi RICOH ProcessDirector non può rilevare la CMR.
  4. Verificare il valore della proprietà Tipo di risorsa del lavoro e del flusso di lavoro. Verificare che l'elenco di valori includa il tipo di risorsa assente.
  5. Su sistemi Linux, se le risorse che il lavoro tenta di utilizzare si trovano su un file system Windows, è possibile rilevare problemi a causa delle lettere in maiuscolo e minuscolo nel nome file. I driver di stampa Windows, come ad esempio InfoPrint Manager per Windows, possono rilevare i file di risorse senza rilevare il maiuscolo o il minuscolo nel nome file. Il sistema Linux rileva la distinzione tra maiuscole e minuscole. RICOH ProcessDirector potrebbe cercare un file denominato myoverlay, ma poiché tale file è memorizzato in Windows come MyOverlay, RICOH ProcessDirector non sarà in grado di rilevarlo. È necessario correggere il riferimento nel file di input o il nome file della risorsa in modo tale che il maiuscolo o il minuscolo corrisponda.
  6. Sui sistemi Linux, se il messaggio proviene dal programma di visualizzazione file AFP, verificare che l'utente di sistema RICOH ProcessDirector (aiw1 è l'utente predefinito) e il gruppo RICOH ProcessDirector (aiwgrp1 è il gruppo predefinito) dispongano delle autorizzazioni di lettura per la risorsa e per la directory in cui si trova la risorsa.
    Nota:
  • Il componente del visualizzatore non è in grado di accedere alle risorse memorizzate nelle directory che presentano nel nome del percorso caratteri internazionali, tra cui caratteri a doppio byte. Se si memorizzano risorse nelle directory che presentano nel nome del percorso caratteri accentati o internazionali, il visualizzatore li sostituisce con altri caratteri a scopi di visualizzazione. Il lavoro potrebbe venire stampato correttamente, anche se non viene visualizzato correttamente.
  • Per visualizzare il lavoro utilizzando le risorse corrette, spostare le risorse in una directory che non contiene caratteri internazionali nel nome del percorso oppure rinominare la directory esistente per rimuovere tutti i caratteri internazionali.

1.2.9.1.1.8.3 Errori nei codici a barre che includono proprietà del lavoro

L'editor AFP può essere utilizzato per creare codici a barre, compresi quelli contenenti valori di proprietà. Tuttavia, alcune delle proprietà presenti nell'elenco dell'editor AFP potrebbero non contenere valori all'esecuzione di EditAFP. Se una proprietà non contiene un valore all'esecuzione di EditAFP, il codice a barre viene creato senza valori per tale proprietà; gli spazi o gli spazi vuoti non possono sostituire il valore vuoto. Se il valore della proprietà è l'unico elemento presente nel codice a barre ed è vuoto, non viene creato alcun codice a barre.

1.2.9.1.1.9 La stampante non si arresta

Su un sistema Linux, se non è possibile arrestare una stampante dall'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector, controllare le autorizzazioni della directory /etc e dei file al suo interno.

L' RICOH ProcessDirector utente di sistema (aiw1 è l'utente predefinito) deve disporre delle autorizzazioni di esecuzione per la directory /etc e autorizzazioni di lettura per i file di controllo di rete, nello specifico /etc/protocols. Per impostazione predefinita, il file /etc/protocols viene installato con autorizzazioni 644. Se viene rimossa l'autorizzazione in lettura per altri utenti, RICOH ProcessDirector non sarà in grado di arrestare le stampanti.

1.2.9.1.1.10 Completamento dei lavori

In questi argomenti vengono descritti i problemi con le opzioni di completamento e l'output dei lavori.

1.2.9.1.1.10.1 Il lavoro viene perforato o spillato in maniera errata

Quando si specificano opzioni per la finitura del lavoro, è possibile che si verifichi un output imprevisto. Di seguito sono riportate le cause possibili.
  • La disponibilità delle opzioni di perforazione e di spillatura variano da stampante a stampante. È possibile configurare alcune stampanti RICOH ProcessDirector affinché siano in grado di eseguire la perforazione o la spillatura, ma non è possibile configurare i relativi modelli di finitura per la perforazione o la spillatura. Pertanto, RICOH ProcessDirector potrebbe pianificare un lavoro su una stampante che non supporta il modello di spillatura o perforazione richiesto. Quando si verifica tale situazione, la stampante applica il miglior modello di perforazione o cucitura equivalente.
  • Le definizioni modulo inline sovrascrivono le proprietà di lavoro Perfora e Spilla. Se si utilizza una definizione modulo inline per un lavoro AFP, occorre specificare le opzioni di finitura.
  • I valori di spillatura per le eccezioni pagina sostituiscono le istruzioni di spillatura per un lavoro.
  • I valori di spillatura per le eccezioni pagina vengono applicati esclusivamente ai lavori PDF con ticket lavoro JDF inviati a Stampanti PDF Ricoh o stampanti Passthrough in grado di leggere il formato JDF.
  • Per una stampante PDF personalizzata, il file della definizione della stampante personalizzato imposta i valori delle proprietà della stampante. Consultare il rappresentante dell'assistenza clienti Ricoh per assicurarsi che il file sia corretto.

Per visualizzare e aggiornare le proprietà corrette:

  1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Proprietà.
    1. Verificare che la proprietà Perforazione sia impostata correttamente nella scheda Pianificazione.
    2. Verificare che la proprietà Spillatura necessaria sia impostata correttamente nella scheda Pianificazione.

      In caso contrario, verificare la proprietà Spillatura per il lavoro e la spillatura necessaria per ciascuna eccezione pagina. Aggiornare in base alle necessità.

  2. Potrebbe essere necessario esaminare il metodo utilizzato per inoltrare il lavoro e le opzioni fornite per specificare le proprietà di finitura. Le proprietà di finitura potrebbero non essere state inoltrate correttamente nel ticket lavoro.
  3. Se per il lavoro era impostato un valore Perforazione o Spillatura, verificare nel log del lavoro se tale valore è stato modificato dopo l'inoltro.
    1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro e selezionare Visualizza log.
    2. Impostare il log affinché visualizzi le modifiche e ricercare i valori Spillatura e Perforazione.
  4. Fare riferimento alla pagina di intestazione o al log del lavoro per ottenere il nome della stampante che ha stampato il lavoro.
  5. Sul portlet Stampanti nella pagina Principale, selezionare la stampante che ha stampato il lavoro e fare clic su Proprietà. Nella scheda Pianificazione, verificare se la stampante sia in grado di eseguire la spillatura e la perforazione.
  6. Per le eccezioni pagina, verificare che la stampante supporti la spillatura delle eccezioni pagina. Non tutte le stampanti che supportano la spillatura del lavoro supportano anche la spillatura delle eccezioni pagina. Fare riferimento al manuale operativo della stampante in uso.
    Nota: Se Stampante PDF Ricoh non supporta la spillatura delle eccezioni pagina, essa esegue la spillatura dei lavori solo quando la proprietà Unione di pagine di intestazione in file di stampa PDF nelle pagine di intestazione è impostata su No. Se tale proprietà è impostata su , la stampante non esegue la spillatura del lavoro.

1.2.9.1.1.10.2 Il lavoro non viene ruotato

Per stampare un lavoro su un supporto la cui larghezza è superiore alla lunghezza, occorre specificare la rotazione nella definizione modulo utilizzata per il lavoro.

Per specificare le opzioni di finitura per un lavoro ruotato, occorre inoltre specificarle nella definizione modulo. Non utilizzare le proprietà di lavoro Perfora e Spilla.

  • Se la definizione modulo è esterna, le proprietà di lavoro Perfora e Spilla comportano la creazione di una nuova definizione modulo. La nuova definizione modulo sovrascrive la definizione modulo esterna esistente, quindi la rotazione dalla definizione modulo esistente viene ignorata.
  • Se la definizione modulo è in linea, sovrascrive le proprietà di lavoro Perfora e Spilla.

1.2.9.1.1.10.3 La definizione modulo esterna viene ignorata

Le definizioni modulo esterne vengono ignorate quando il lavoro specifica opzioni di finitura.

Per elaborare le proprietà di lavoro che specificano le opzioni di finitura Perfora e Spilla, RICOH ProcessDirector crea una nuova definizione modulo esterna. Questa nuova definizione modulo sostituisce completamente qualsiasi altra definizione modulo esterna. Per associare le opzioni dalla definizione modulo alle opzioni di finitura, occorre:

  • Impostare le proprietà di lavoro equivalenti alle opzioni di definizione modulo.
  • Aggiungere le opzioni di finitura alla definizione modulo e impostare le proprietà Perfora e Spilla su Non impostato.

1.2.9.1.1.11 Visualizzazione dei lavori

In questi argomenti vengono descritti i problemi nella visualizzazione dei lavori.

1.2.9.1.1.11.1 Errori relativi ai font durante la visualizzazione dei lavori AFP

Se si apre un file nel programma di visualizzazione e viene visualizzato un messaggio in cui una code page, character set o un carattere codificato non è definito, è possibile aggiornare i file di configurazione dei caratteri che il programma di visualizzazione utilizza per identificare i caratteri personalizzati utilizzati durante l'installazione.

Quando si visualizza un file AFP in RICOH ProcessDirector, il programma di visualizzazione file converte il file da visualizzare. Durante il processo, quest'ultimo cerca i caratteri AFP utilizzati dal file in queste posizioni:

  1. In linea nel lavoro
  2. Nelle directory specificate dalla proprietà di lavoro Percorso della risorsa AFP, se è installata la funzione AFP Support
  3. In /aiw/aiw1/resources
  4. In /usr/lpp/psf/reslib
Se non riesce a trovare i caratteri, li associa ai caratteri visualizzabili. I file di configurazione dei caratteri predefiniti forniscono la mappatura dei caratteri IBM, ma se il lavoro contiene caratteri personalizzati che non sono disponibili nel visualizzatore o elencati nei file di configurazione, si verificano degli errori. Se il programma di visualizzazione file non trova il carattere nei file di configurazione, sostituisce il carattere e la code page specificata nelle sezioni DEFAULT dei due file di configurazione del carattere (cpderedhat7_6_vers_shortf.fnt e csdef.fnt). Quando questi file sono installati, il carattere elencato nella sezione DEFAULT è Times New Roman, 8-point e la code page è EBCDIC 500, sebbene possono essere modificati. Il contenuto del file AFP non è cambiato, ma la versione visualizzata potrebbe non sembrare la stessa della versione stampata. Se la codepage o il font non viene definita nei file di configurazione e non è nella code page EBCDIC, il programma di visualizzazione file visualizza il testo non leggibile.

Per visualizzare il lavoro utilizzando i caratteri correnti, aggiungere le informazioni sui caratteri personalizzate ai file di configurazione caratteri. Scrivere la serie di caratteri, le codepage e i caratteri codificati che i messaggi di errore hanno indicato come mancanti, in modo che si disponga di un riferimento mentre si modificano i file.

    Nota:
  • Il componente del visualizzatore non è in grado di accedere alle risorse memorizzate nelle directory che presentano nel nome del percorso caratteri internazionali, tra cui caratteri a doppio byte. Se si memorizzano risorse nelle directory che presentano nel nome del percorso caratteri accentati o internazionali, il visualizzatore li sostituisce con altri caratteri a scopi di visualizzazione. Il lavoro potrebbe venire stampato correttamente, anche se non viene visualizzato correttamente.
  • Per visualizzare il lavoro utilizzando le risorse corrette, spostare le risorse in una directory che non contiene caratteri internazionali nel nome del percorso oppure rinominare la directory esistente per rimuovere tutti i caratteri internazionali.

1.2.9.1.1.11.2 AFP Viewer non visualizza il codice a barre

Se si visualizza un file AFP contenente un codice a barre, ma non si riesce a visualizzare tale codice, il problema potrebbe derivare dalla modalità di creazione del codice a barre.

Se il suddetto codice è stato creato specificando un apposito carattere da associare ad un campo strutturato PTX (Presentation Text Data), AFP Viewer non consente la visualizzazione del codice a barre poiché non esiste un carattere di tipo 1 a cui associare il carattere del codice a barre. Per creare codici a barre visualizzabili, comporre i dati in BCOCA (Bar Code Object Content Architecture).

1.2.9.1.1.11.3 Pagina errata visualizzata nel visualizzatore

Il visualizzatore potrebbe visualizzare le pagine in un ordine imprevisto dopo un'operazione che modifica l'ordine delle pagine nell'esecuzione del lavoro.

Se il lavoro è stato elaborato dall'operazione ReverseOutputOrder o ReversePDFPageOrder, l'ultima pagina del lavoro viene visualizzata come prima pagina.

Se sono installate una o più funzioni di elaborazione del documento, le proprietà del documento vengono associate alle pagine quando il lavoro viene elaborato nelle operazioni IdentifyDocuments, IdentifyPDFDocuments, BuildAFPFromDocuments e BuildPDFFromDocuments. Se questo ordine delle pagine cambia dopo tali operazioni, le proprietà del documento continuano a essere associate ai numeri di pagina nel lavoro originale. La ricerca che utilizza una proprietà del documento restituisce nei lavori originali una pagina che potrebbe essere diversa da quella prevista. Per correggere il problema, inserire tutte le operazioni che alterano un file PDF prima dell'operazione IdentifyPDFDocuments. Inserire tutte le operazioni che alterano un file AFP prima dell'operazione IdentifyDocuments.

1.2.9.1.1.11.4 Il programma di visualizzazione AFP non visualizza le modifiche specificate nella mappa supporto

Una mappa supporto è un oggetto di risorsa di controllo di stampa che contiene i parametri di controllo di stampa per la presentazione di pagine su un supporto fisico e per la generazione di copie del supporto fisico. Ad esempio, una mappa del supporto specifica modifiche della pagina, intento di rendering, finitura e sovrapposizioni dei supporti. Se si visualizza un file AFP che contiene una mappa del supporto, ma non è possibile visualizzare le modifiche specificate nella mappa supporto, il problema potrebbe essere il modo in cui il file AFP è stato creato o modificato.

Se si utilizza l'utilità afpreorder per creare o modificare un file AFP, questa potrebbe inserire mappe del supporto tra le pagine. Il programma di visualizzazione AFP non applica queste mappe del supporto.

Se si dispone della funzione Sostituzione dei moduli prestampati, l'operazione CombineAFPWithForm attiva l'indicatore Retro costante quando un oggetto di supporto include un modulo elettronico per il lato posteriore e la mappa supporto specifica la stampa su facciata singola. Queste pagine con retro costante non vengono visualizzate nel visualizzatore.

1.2.9.1.1.11.5 Il testo nascosto viene mostrato nel programma di visualizzazione AFP

Se si apre un file nel programma di visualizzazione e viene visualizzato il testo che dovrebbe essere nascosto, potrebbe essere necessario modificare il file di configurazione del componente di visualizzazione e impostare il valore del parametro GOCA_PASS1 su 2.

Il parametro GOCA_PASS1 indica se il testo sostituisce o meno immagini come aree nascoste o blocchi di pannelli. Il valore predefinito di GOCA_PASS1 è 2.

Per modificare GOCA_PASS1:

  1. Passare alla directory /opt/infoprint/ippd/afpviewer/.
  2. Aprire il file a2pxopts.cfg.
  3. Cambiare il valore di GOCA_PASS1 nella parte finale del file.

GOCA_PASS1 = 1
Il testo sostituisce le immagini come le aree nascoste. Impostare GOCA_PASS1 su 1 se il testo viene aggiunto da Whitespace Manager.
GOCA_PASS1 = 2
Le immagini come le aree nascoste sostituiscono il testo. Impostare GOCA_PASS1 su 2 se è presente del testo nascosto.

1.2.9.1.1.11.6 Il testo nei lavori AFP non è evidenziato nei risultati di ricerca

Se la ricerca nel Visualizzatore non evidenzia una parola o una frase in un lavoro AFP, eseguire una di queste operazioni per il file AFP e tutte le risorse richieste:
  • Impostare il valore Scalare Unicode nei campi strutturati della pagina CPC (Code Page Control) e CPI (Code Page Index) per ogni pagina codice AFP.
  • Impostare l'ID globale caratteri grafici dai campi strutturati CPC e CPI per ogni codepage AFP utilizzata. L' ID globale caratteri grafici deve essere impostato in conformità alla convenzione di denominazione IBM relativa all'identificatore globale di caratteri grafici.

1.2.9.1.1.11.7 Il testo in un'area Whitespace non viene mostrato nel programma di visualizzazione AFP

Se si apre un file nel programma di visualizzazione e il testo da Whitespace Manager non viene mostrato, potrebbe essere necessario modificare il file di configurazione del componente di visualizzazione e impostare il valore del parametro GOCA_PASS1 su 1.

Il parametro GOCA_PASS1 indica se il testo sostituisce o meno immagini come aree nascoste o blocchi di pannelli. Il valore predefinito di GOCA_PASS1 è 2.

Per modificare GOCA_PASS1:

  1. Passare alla directory /opt/infoprint/ippd/afpviewer/.
  2. Aprire il file a2pxopts.cfg.
  3. Cambiare il valore di GOCA_PASS1 nella parte finale del file.

GOCA_PASS1 = 1
Il testo sostituisce le immagini come le aree nascoste. Impostare GOCA_PASS1 su 1 se il testo viene aggiunto da Whitespace Manager.
GOCA_PASS1 = 2
Le immagini come le aree nascoste sostituiscono il testo. Impostare GOCA_PASS1 su 2 se è presente del testo nascosto.

1.2.9.1.1.11.8 Le immagini in un'area Whitespace non vengono mostrate nel programma di visualizzazione AFP

Se si apre un file nel programma di visualizzazione AFP e le immagini non vengono mostrate da Whitespace Manager, verificare che le immagini soddisfino i requisiti specifici.
Whitespace Manager supporta solamente GIP, JPEG e segmenti di pagina, come formati di immagini. Altri tipi di immagini, ad esempio TIFF o PNG non sono supportati.

Inoltre, è necessario che le immagini utilizzino uno spazio di colori RGB. Se le immagini utilizzano uno spazio di colori CMYK, convertirle in RGB.

1.2.9.1.1.11.9 Correzione delle voci non leggibili nel programma di visualizzazione

Se vengono visualizzate voci quali @@--@@ anziché testo valido per le tag e i gruppi di indice nel programma di visualizzazione file, è probabile che l'indicizzazione in tale file sia stata creata su un sistema host, non in RICOH ProcessDirector.

Quando l'indicizzazione viene eseguita su un sistema host, il testo nelle tag di indice viene creato in EBCDIC. Il Programma di visualizzazione tenta di visualizzare tale testo come testo ASCII.

Per correggere il problema:

  1. Aprire le proprietà per il lavoro e fare clic sulla scheda AFP .
  2. Impostare l' Identificativo globale della codepage su 500.
  3. Fare clic su OK.
  4. Nella tabella Lavori della pagina Principale, selezionare il lavoro.
  5. Fare clic su Elabora nuovamente e riavviare il lavoro sulle operazioni ConvertLineDataJobIntoAFP o EnableRepositioning , a prescindere da quale sia il loro ordine nel flusso di lavoro.
  6. Una volta che l'operazione ha completato l'elaborazione del lavoro, aprire il programma di visualizzazione file e selezionare le tag; le voci non leggibili devono essere eliminate.

1.2.9.1.1.12 Errori del database DB2

Gli errori nel log del lavoro possono fare riferimento a un timeout o a un deadlock in DB2.

Se si rileva un errore di tale tipo, utilizzare l'azione Elabora nuovamente per riavviare il lavoro dall'ultima operazione mostrata nella finestra di dialogo Elabora nuovamente.

1.2.9.1.1.13 Prestazioni lente

Se la stampa, il trasferimento file o l'esecuzione delle azioni nell'interfaccia utente impiega più tempo del previsto, per migliorare le prestazioni potrebbe essere necessario apportare alcune modifiche.
  • Sull'adattatore Ethernet, configurare il full duplex e disattivare la negoziazione automatica. RICOH ProcessDirector for Linux: Planning and Installing, G550-1042, fornisce informazioni importanti sull'uso di YaST per modificare tali impostazioni.
  • Distribuire l'attività I/O in più file system per migliorare la velocità di trasmissione.

1.2.9.1.1.14 Problemi causati dal software antivirus

Programmi che scansionano e bloccano file, come prodotti antivirus, spesso causano problemi di installazione e di prestazioni.
In alcuni casi, il software antivirus ha causato a RICOH ProcessDirector i seguenti problemi:
  • Impossibilità di installazione.
  • Impossibilità di eseguire un'operazione.
  • Prestazioni ridotte.
  • Blocco del traffico di rete su alcune porte.

Potrebbe essere necessario escludere alcune directory dalla scansione per evitare conseguenze simili.

Le directory da escludere sono:
  • /aiw/aiw1/
  • /home/aiwinst/sqllib
  • /opt/infoprint/ippd/db
  • /var/lib/docker
Se si verifica una di queste situazioni durante l'esecuzione di RICOH ProcessDirector su un server sul quale è installato un software antivirus, contattare il proprio rappresentante del supporto Ricoh.

1.2.9.1.1.15 Riduzione delle dimensioni del file

Se i file system sono troppo pieni, è possibile ridurre le informazioni che alcune procedure salvano nei flussi di lavoro per conservare spazio.

Ogni procedura in un flusso di lavoro dispone della proprietà Tipo di riavvio dell'operazione, che può essere utilizzata per specificare se è possibile utilizzare l'azione Elabora nuovamente per riavviare l'elaborazione di un lavoro in questa procedura. Quando la proprietà Tipo di riavvio dell'operazione è impostata su un valore diverso da Nessuno, Elimina o Riformatta, una copia del file di input viene salvata sulla directory checkpoints per il lavoro prima dell'esecuzione dell'operazione. Il Tipo di riavvio dell'operazione per la maggior parte delle procedure è Generale, ovvero che salva copie del file di input.

Per impedire il salvataggio del file di input per una procedura:

  1. Andare a un'operazione nel flusso di lavoro.
  2. Modificare il valore per Tipo di riavvio dell'operazione su Nessuno.

Se si modifica Tipo di riavvio dell'operazione su Nessuno per una procedura, non sarà possibile utilizzare l'azione Elabora nuovamente per eseguire il riavvio in tale procedura. Sarà necessario selezionare una procedura che venga eseguita prima di questa per riavviare il lavoro.

1.2.9.1.1.16 Rete e connessione

In questi argomenti vengono descritti i problemi di rete e connettività.

1.2.9.1.1.16.1 Il nome host non corrisponde all'indirizzo IP

Se viene visualizzato un messaggio che inizia con: Il nome host in /aiw/aiw1/config/servers.cfg non corrisponde all'indirizzo IP del sistema, il nome host o l'indirizzo IP del computer primario è stato modificato. Per rilevare la modificare, occorre aggiornare RICOH ProcessDirector.

Per aggiornare RICOH ProcessDirector:

  1. Accedere al computer primario come utente root.
  2. Eseguire il comando changeHostname.pl come nell'esempio:/opt/infoprint/ippd/bin/changeHostname.ploldhostname

1.2.9.1.1.16.2 Rilascio della connessione di rete

Se la connessione di rete tra il computer primario e un computer applicazioni/secondario si interrompe a causa di problemi di rete, il server tenta automaticamente la riconnessione al server primario ogni 30 secondi, fino a quando non è in grado di collegarsi o fino a quando non viene arrestato.

1.2.9.1.1.16.3 Impossibile stabilire una connessione SNMP con una stampante

Se RICOH ProcessDirector non può collegarsi ad una stampante mediante SNMP, verificare tali impostazioni.
  • La proprietà Nome comunità della stampante deve corrispondere al nome di comunità SNMP impostato sulla stampante fisica.
  • Per una stampante PCLOut, occorre impostare la proprietà Nome host o indirizzo TCP/IP della stampante.

1.2.9.1.1.16.4 Il server applicazioni non si connette

Se si dispone di un server applicazioni che non si connette e che viene visualizzato come disconnesso dal server primario, è possibile selezionare diversi file di configurazione sul computer primario e sul sistema Windows.

Per determinare perché il server applicazioni Windows non si connette:

  1. Eseguire queste operazioni sul computer primario:
    1. Accedere al computer primario come RICOH ProcessDirector utente di sistema (aiw1 è l'utente predefinito).
    2. Navigare in /aiw/aiw1/config.
    3. Verificare il valore host= nel file communications.cfg. Se non si è sicuri che la rete accetti i nomi abbreviati, utilizzare il nome host completo del computer primario. Ad esempio, host=myhost.boulder.co.com. Utilizzare un editor di testo, ad esempio vi ed aggiornare la voce se necessario.
  2. Verificare le impostazioni per il server applicazioni nell'interfaccia utente RICOH ProcessDirector:
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione.
    2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Server.
    3. Verificare che il valore nella colonna Indirizzo IP del computer o nome host per il server applicazioni elenchi il corretto IP o nome host.
  3. Controllare le connessioni NFS per il computer primario e il server applicazioni.
    1. Accedere al sistema Windows con l'ID utente utilizzato per eseguire il server applicazioni.
    2. Aprire un prompt dei comandi e digitare questo comando:
      net use
      I risultati devono mostrare le unità condivise sul computer. Dovrebbe essere presente la lettera dell'unità scelta durante l'installazione del server applicazioni, il computer primario (elencato come sistema remoto) e lo stato della connessione.

      Se non viene visualizzata la lettera dell'unità o se lo stato è elencato come Non disponibile, passare all'operazione 5 per provare a ripristinare la connessione.

    3. Sul prompt dei comandi, digitare il seguente comando, sostituendo primary_server con il nome host o l'indirizzo IP del computer primario:
      showmount -e primary_server
      I risultati devono indicare che il server applicazioni è montato sul computer primario. Se non è montato, ripetere la procedura per la configurazione di NFS.
  4. Se il computer primario dispone di un'unità mappata ed è montato, ma non è ancora connesso a RICOH ProcessDirector, assicurarsi che l'ID utente disponga delle autorizzazioni di lettura e scrittura sulla directory montata.
    1. Su un prompt dei comandi, digitare la lettera dell'unità utilizzata dal server applicazioni.
      Ad esempio, digitare: Z:
    2. Digitare i seguenti comandi per creare ed eliminare un file in tale directory:
      cd /aiw1
      echo. > file
      del file
      Se un comando non viene eseguito correttamente, l'utente non ottiene l'autorizzazione corretta per la directory. Provare a ripristinare la connessione con le autorizzazioni corrette.
  5. Arrestare il server applicazioni e riavviare il computer Windows. Quindi, avviare un server applicazioni.
  6. Dopo l'avvio del server applicazioni, accedere alla tabella dei server tramite l'interfaccia utenteRICOH ProcessDirector:
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Server.
    3. Verificare che il valore della colonna Stato connessione per il server sia Connesso.
  7. Se il valore non è Connesso, arrestare e avviare il server primario e ripetere la procedura precedente per verificare lo stato del server secondario.

1.2.9.1.1.16.5 Problemi di connessione al database Report

Se RICOH ProcessDirector o lo strumento di business intelligence non è in grado di connettersi al database Report, prendere in considerazione i seguenti suggerimenti per risolvere il problema.

  • Assicurarsi che la raccolta dei dati sia abilitata.
  • Se sono stati modificati i valori nella pagina Impostazioni del database, assicurarsi che i valori nel database Report siano aggiornati per l'abbinamento. RICOH ProcessDirector non invia tali modifiche al database. È necessario aggiornare le impostazioni utilizzando uno strumento PostgreSQL al di fuori del sito RICOH ProcessDirector.
  • Se sono state aggiornate le impostazioni nel database Report, assicurarsi che i valori nella pagina Impostazioni del database siano aggiornati di conseguenza.
  • Assicurarsi che i file pg_hba.conf e postgresql.conf siano impostati correttamente.
  • Se lo strumento business intelligence si trova su un computer che dispone di un indirizzo IP allocato dinamicamente, la connessione potrebbe interrompersi quando l'indirizzo IP viene modificato.

    Per risolvere temporaneamente il problema, impostare le connessioni locali IPv4 affinché accettino l'indirizzo 0.0.0.0/0. Questa impostazione consente la connessione a tutti gli indirizzi IP. Se lo strumento business intelligence riesce a connettersi con questa impostazione, è possibile capire quali indirizzi IP specifici devono essere aggiunti all'elenco degli indirizzi consentiti in pg_hba.conf.

  • Verificare che il database Report sia in ascolto sulla porta designata. Per impostazione predefinita il database utilizza la porta 5432, anche se questa potrebbe essere stata modificata in Impostazioni del database.

    Per stabilire se il database è in ascolto sulla porta:

    1. Aprire una riga di comando e digitare: netstat -an

      Viene visualizzato un elenco di porte aperte.

    2. Controllare l'elenco della porta specificata nella pagina Impostazioni del database.

    Se il database non è in ascolto sulla porta, arrestare e riavviare il database PostgreSQL. Negli esempi di comandi elencati di seguito vengono utilizzati valori predefiniti da Impostazioni del database per nome utente, password e numero di porta. Se uno di questi valori viene modificato, utilizzare i propri valori nel comando.

    1. Interrompere il database:
      • Su un server Windows:

        • \aiw\aiw1\bin\postgresql\Windows\pgsql\bin\pg_ctl stop -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D \aiw\aiw1\data -l \aiw\aiw1\trace\postgres.trace

          oppure

        • <RPD Install Directory>\PostgreSQL\bin\pg_ctl stop -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D \aiw\aiw1\data -l \aiw\aiw1\trace\postgres.trace

      • Su un server Linux:

        • /aiw/aiw1/bin/postgresql/Linux/pgsql/bin/pg_ctl stop -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D /aiw/aiw1/data/ -l /aiw/aiw1/trace/postrgres.trace

          oppure

        • /usr/pgsql-14/bin/pg_ctl stop -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D /aiw/aiw1/data/ -l /aiw/aiw1/trace/postrgres.trace

    2. Avviare il database:
      • Su un server Windows:

        • \aiw\aiw1\bin\postgresql\Windows\pgsql\bin\pg_ctl start -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D \aiw\aiw1\data -l \aiw\aiw1\trace\postgres.trace

          oppure

        • <RPD Install Directory>\PostgreSQL\bin\pg_ctl start -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D \aiw\aiw1\data -l \aiw\aiw1\trace\postgres.trace

          Nota:
        • In Windows, l'esecuzione del comando database può essere inaffidabile. Per verificare se il database è stato avviato, accedere a RICOH ProcessDirector e fare clic sulla scheda Gestione. Aprire Report Impostazioni del database.

          Se la pagina segnala che il database è connesso, il comando ha funzionato correttamente. Se la pagina segnala che il database non è connesso, fare clic sull'interruttore per abilitare la raccolta dei dati. RICOH ProcessDirector avvia il database.

      • Su un server Linux:
        • /aiw/aiw1/bin/postgresql/Linux/pgsql/bin/pg_ctl start -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D /aiw/aiw1/data/ -l /aiw/aiw1/trace/postrgres.trace

          oppure

        • /usr/pgsql-14/bin/pg_ctl start -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D /aiw/aiw1/data/ -l /aiw/aiw1/trace/postrgres.trace

  • Se il database è in ascolto sulla porta, ma lo strumento di business intelligence non si connette:
    • Controllare i firewall o se vi sono altri problemi di rete.
    • Se non si sono verificati problemi di rete, riavviare il server che ospita il database.

1.2.9.1.1.17 I messaggi e-mail non vengono inviati o ricevuti

Se il provider di posta elettronica ha bloccato il messaggio, è possibile che il sistema non abbia inviato l'e-mail o che il destinatario non l'abbia ricevuta, che l'indirizzo e-mail del destinatario non sia corretto, che il file allegato sia troppo grande o che le impostazioni SMTP non siano corrette.
  • Come prima cosa, controllare con l'amministratore della posta elettronica che il sistema funzioni correttamente. Verificare che di recente non siano state modificate le impostazioni. Successivamente, controllare le impostazioni del server SMTP in RICOH ProcessDirector.
    Verificare le impostazioni SMTP per il server SMTP utilizzato:
    • Assicurarsi che il campo server SMTP o server SMTP alternativo riporti l'indirizzo del server corretto.
    • Assicurarsi che il campo porta SMTP o porta SMTP alternativa riporti il numero di porta corretto ed effettuare una verifica con l'amministratore di rete per assicurarsi che la porta non sia bloccata da firewall.
    • Assicurarsi che i campi nome utente SMTP o nome utente SMTP alternativo e che i campi password SMTP o password SMTP alternativa contengano il nome utente e la password SMTP corrette.
    • Se il server SMTP predefinito o alternativo utilizza una sicurezza di rete, verificare le impostazioni del server SMTP predefinito o alternativo per vedere se il server utilizza protocolli SSL o TLS. Se nessuno dei due protocolli è utilizzato, assicurarsi che venga utilizzato solo il campo Porta e-mail SSL/Porta e-mail SSL alternativa o Porta e-mail TLS/Porta e-mail TLS alternativa. Se non viene utilizzata nessuna di queste tecnologie, non utilizzare nessuno di questi campi.
  • Verificare la dimensione del file inviato al destinatario. Se un file è troppo grande, il provider e-mail o il provider e-mail del destinatario potrebbero bloccare il messaggio. Se il file è troppo grande, potrebbe essere necessario dividerlo in due parti o salvarlo su un supporto rimovibile.
      Nota:
    • Il limite massimo delle dimensioni degli e-mail è generalmente di 25Mb, ma questo valore può variare da un provider all'altro.
  • Assicurarsi che il lavoro raggiunga l'operazione in cui viene inviata l'e-mail. Il lavoro potrebbe:
    • Entrare nello stato di Errore prima di raggiungere l'operazione di invio e-mail.
    • Seguire un percorso non corretto tramite un flusso di lavoro condizionale e non raggiungere mai l'operazione in cui la mail viene inviata. In questo caso, correggere la logica che invia il lavoro tramite la sezione non corretta.

1.2.9.1.1.18 Impossibile aprire il file PDF codificato

Se non è possibile aprire il file PDF codificato creato dall'operazione EncryptPDF, probabilmente la password è errata.

Verificare con il destinatario e assicurarsi che la password utilizzata corrisponda alla password immessa nell'operazione EncryptPDF. Fornire al destinatario la password corretta se le password non corrispondono.

Se non ha utilizzato una password per aprire il file, ma necessita di una password per eseguire attività aggiuntive, fornire la Password proprietario.

1.2.9.1.1.19 Impossibile modificare il file PDF codificato

Se il destinatario sostiene di riuscire ad aprire il file ma di non riuscire a compilare i campi o ad apportare modifiche al file, fornire la password corretta per il file.

Individuare quale password ha utilizzato il cliente per aprire il file. Se ha utilizzato la Password utente, dispone dell'autorizzazione di sola lettura per il file. È necessario fornire la Password proprietario per consentire la modifica del file, inclusa la compilazione dei moduli.

Se non ha utilizzato una password per aprire il file, ma necessita di una password per eseguire attività aggiuntive, fornire la Password proprietario.

1.2.9.1.1.20 Impossibile accedere al plug-in di Acrobat dopo l'installazione corretta

Anche se Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat è stato installato correttamente, a volte non è possibile visualizzare il menu Ricoh quando si apre Adobe Acrobat. Questo comportamento può essere legato alla versione di Acrobat installata e ai valori predefiniti di alcune impostazioni.
Per risolvere il problema, aprire Adobe Acrobat e provare a eseguire le operazioni seguenti:
  1. Se si utilizza la nuova esperienza Adobe Acrobat (introdotta a maggio 2023), non c'è più il menu Ricoh nella parte superiore dello schermo. Per trovare il menu Ricoh, fare clic su Menu Plug-in.
    Ricoh dovrebbe essere visualizzato come menu secondario. Se non è visibile, proseguire con l'operazione successiva.
  2. Aprire la finestra di dialogo Preferenze:
    • Nella vista tradizionale, fare clic su Modifica Preferenze.
    • Nella nuova esperienza di Adobe Acrobat, selezionare Menu Preferenze.
  3. Selezionare la categoria Generale.
  4. Nella sezione Avvio dell'applicazione, assicurarsi che non sia selezionato Usa solo plug-in certificati.
  5. Selezionare la categoria Sicurezza (Avanzata).
  6. Nella sezione Protezioni Sandbox, potrebbe essere presente un'opzione denominata Abilita modalità protetta all'avvio. Assicurarsi che questa opzione non sia selezionata.
  7. Fare clic su OK.
  8. Potrebbe essere necessario riavviare Adobe Acrobat per visualizzare il menu Ricoh.
Se i problemi persistono contattare un rappresentante dell'assistenza Ricoh.

1.2.9.1.1.21 Campi nei valori limite Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat

Monitora con una risoluzione molto alta e determinate impostazioni di visualizzazione possono causare problemi nella modalità di visualizzazione delle informazioni.
Per modificare la modalità di visualizzazione dei campi di immissione in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat:
  1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul desktop e selezionare Impostazioni di visualizzazione.
  2. In Ridimensionamento e layoutt, modificare il valore di Modifica la dimensione di testo, app e altri elementi su 100%.
  3. Riavviare il computer per implementare la modifica.
      Nota:
    • Se questa modifica rimpicciolisce troppo i campi per l'utilizzo, provare a modificare il valore di Risoluzionw.

1.2.9.1.1.22 L'operazione Attesa termina in un momento non corretto

Se il flusso di lavoro include un passaggio Attendi e il lavoro termina prima o dopo l'orario stabilito, è possibile che il passaggio Attendi non sia impostato correttamente.
  • Se il lavoro riprende l'elaborazione nel momento sbagliato subito dopo l'operazione Attendi, verificare quanto segue nel flusso di lavoro:
    • Proprietà Attendi fino a

      Assicurarsi che la proprietà Attendi fino a presenti l'ora impostata correttamente. Se si utilizza il formato 12 ore, assicurarsi che AM o PM vengano scelti correttamente. Questa proprietà viene utilizzata soltanto se un lavoro viene messo in pausa per un periodo specifico di una giornata.

    • Proprietà Fuso orario

      Assicurarsi che il fuso orario scelto nel passaggio Attendi corrisponda al fuso orario utilizzato dal server primario. Questa proprietà viene utilizzata soltanto nel caso in cui si disponga di una proprietà Attendi fino a.

    • Proprietà Attendi per

      Assicurarsi che il periodo di tempo inserito nella proprietà Attendi per sia corretta e corrisponda all'unità di tempo scelta. Questa proprietà viene utilizzata se un lavoro viene messo in pausa per un determinato periodo di tempo.

    • Proprietà Completa passaggio dopo

      Assicurarsi che il valore scelto per Completa passaggio dopo sia corretto.

      Ad esempio, il flusso di lavoro contiene un passaggio Attendi con le seguenti impostazioni:

      • Attendi fino: 12:00 p.m.
      • Fuso orario: Eastern Standard Time (EST)
      • Attendi per: 3 ore

      Il lavoro raggiunga quel passaggio alle ore 10:00 AM EST. Il passaggio determina i due possibili orari di fine che sono:

      • Attendi fino: 12:00 PM EST
      • Attendi per: 3 ore (1:00 PM EST)

      Se la proprietà Completa il passaggio dopo è impostato su Prima occorrenza, il lavoro si sposterà al passaggio successivo alle ore 12:00 EST. Se Completa il passaggio dopo è impostato su Ultima occorrenza, il lavoro si sposterà al passaggio successivo alle ore 1:00 PM EST.

    • Ora sul server RICOH ProcessDirector.

      Assicurarsi che l'ora e il fuso orario del sever RICOH ProcessDirector siano impostati correttamente. L'operazione Attendi acquisisce l'orario dal server RICOH ProcessDirector. Se l'orario del sistema o il fuso orario non sono corretti, l'operazione Attendi potrebbe non essere terminata all'orario programmato.

        Nota:
      • Il tempo viene conteggiato dal momento in cui il server RICOH ProcessDirector viene spento. Ad esempio, un lavoro arriva all'operazione Attendi dove deve attendere un'ora. Il lavoro attende 30 minuti, quindi viene interrotto il collegamento con il server. Ci vogliono 45 minuti per effettuare la riconnessione e per consentire a RICOH ProcessDirector di riavviare il processo. In questo istante, il lavoro inizia nuovamente l'elaborazione poiché il periodo di attesa è terminato.

1.2.9.1.1.23 Sicurezza SSL o TLS non attiva

Se RICOH ProcessDirector è stato precedentemente configurato per utilizzare SSL o TLS ma attualmente tale protocollo non è attivo, è necessario riattivarlo.

Se è stata aggiornata di recente l'installazione, è possibile che abbia modificato il protocollo SSL o TLS. Le impostazioni di sicurezza SSL e TLS vengono eliminate nel componente del server Web quando si installano aggiornamenti di servizio o una nuova versione di RICOH ProcessDirector. Per risolvere la situazione, seguire la procedura per abilitare il protocollo SSL o TLS.

1.2.9.1.1.24 Le notifiche non vengono ricevute

Dopo che un amministratore ha creato una notifica, uno o più destinatari specificati non ricevono il messaggio e-mail.

Controllare in entrambe le aree la causa del mancato invio delle e-mail di notifica.

1.2.9.1.1.24.1 Problemi di configurazione delle e-mail di notifica

Un'e-mail di notifica potrebbe non essere inviata per i seguenti motivi:
  • L'indirizzo e-mail in Informazioni utente non è specificato o non è corretto.
  • Il provider e-mail del destinatario ha contrassegnato la notifica come posta indesiderata.
  • Il provider di posta elettronica del destinatario blocca i file zip in allegato.
  • Le dimensioni totali dei file allegati sono superiori al limite imposto dal provider di posta elettronica del destinatario.
  • Il server di posta elettronica non è configurato per consentire aRICOH ProcessDirector di inviare e-mail.
  • RICOH ProcessDirector non è in grado di accedere al server di posta elettronica perché i valori della sezione E-mail/SMTP nella pagina Impostazioni di sistema non sono corretti.

Verificare l'indirizzo e-mail specificato per tutti gli utenti che non hanno ricevuto un'e-mail.

Se un provider e-mail ha contrassegnato l'e-mail di notifica come posta indesiderata, chiedere all'utente che ha ricevuto l'e-mail di contrassegnarla come sicura o non come posta indesiderata oppure aggiungere l'indirizzo del mittente all'elenco degli indirizzi approvati.

Assicurarsi che il server SMTP predefinito funzioni correttamente. RICOH ProcessDirector invia notifiche utilizzando il server SMTP predefinito, non il server SMTP alternativo. Verificare che le impostazioni di sistema per il server SMTP in uso siano coerenti con i valori del server SMTP RICOH ProcessDirector predefinito dalla sezione E-mail/SMTP della pagina Impostazioni di sistema.

    Nota:
  • Il server SMTP alternativo non può inviare notifiche. Non si tratta di un backup del server SMTP predefinito.

Assicurarsi che l'oggetto di notifica configurato per l'invio dell'e-mail sia attivato.

1.2.9.1.1.24.2 Problema con la configurazione dell'oggetto di notifica

Un'e-mail di notifica potrebbe non essere inviata poiché l'oggetto di notifica non contiene l'indirizzo e-mail corretto, le Condizioni non vengono soddisfatte, viene raggiunto il Limite notifiche oppure perché l'oggetto di notifica è stato disattivato.
  • Verificare il Limite notifiche nell'oggetto di notifica. Se i messaggi non sono stati inviati perché è stato raggiunto il limite, viene scritto un messaggio nel log dell'oggetto di notifica.
  • Alcune proprietà possono utilizzare solo un sottoinsieme dei valori di Confronto. Ad esempio, se si seleziona Giorno corrente come proprietà per la condizione, è necessario utilizzare i confronti = (uguale a) o != (diverso da). Se si seleziona Ora corrente come proprietà, è necessario utilizzare i confronti < (minore di), > (maggiore di), <= (minore o uguale a) o >= (maggiore o uguale a).
  • Alcune combinazioni di proprietà e i relativi valori non possono essere utilizzati per definire una condizione, per via della natura delle proprietà e di quando sono state impostate. Ad esempio, è impossibile che lo stato di un lavoro passi a Stampa quando l' Operazione corrente non è un'operazione basata sul modello procedura PrintJobs, poiché solo tale operazione imposta tale stato.
  • Considerare quali operazioni del flusso di lavoro impostate si desidera utilizzare per una condizione, in modo che i lavori possano contenere un valore per la proprietà nel momento specificato. Ad esempio, se si desidera utilizzare Fase corrente o Operazione corrente come condizione, assicurarsi che la proprietà di lavoro specificata per l'evento contenga un valore quando il lavoro si trova nella fase o nell'operazione specificata nella condizione.

Per modificare un oggetto di notifica esistente:

  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro a sinistra, fare clic su Oggetti Notifiche.
  3. Fare clic sul nome dell'oggetto di notifica da modificare.
  4. Nella scheda Generale, assicurarsi che l'indirizzo e-mail nei campi Indirizzo destinatario, Indirizzo in copia e Indirizzo in copia nascosta sia corretto.
  5. Nella scheda Evento, assicurarsi che gli eventi siano definiti correttamente.
  6. Nella scheda Condizioni, assicurarsi che le condizioni siano definite correttamente e non siano combinate in modo da prevenire l'invio di notifiche.
    Il Confronto e il Valore per ciascuna condizione devono essere validi.
  7. Una volta eseguite le modifiche, fare clic su OK.
  8. Attivare l'oggetto di notifica quando le e-mail sono pronte per essere inviate.

1.2.9.1.1.25 I messaggi e-mail con documenti allegati non vengono inviati o ricevuti

Tra i possibili motivi del mancato invio o della mancata ricezione di un documento allegato a un messaggio e-mail ci sono: il blocco del messaggio da parte del provider e-mail, la mancanza dell'indirizzo e-mail del destinatario, le dimensioni eccessive dell'allegato oppure la presenza di impostazioni sbagliate per il server SMTP.

  • Controllare il numero di messaggi e-mail non inviati per un determinato lavoro. Se nessuno dei messaggi è stato inviato, è probabile che il problema riguardi il server di posta elettronica. Come prima cosa, controllare con l'amministratore della posta elettronica che il sistema funzioni correttamente. Verificare che di recente non siano state modificate le impostazioni. Successivamente, controllare le impostazioni del server SMTP in RICOH ProcessDirector.

  • Se un'azienda invia ogni giorno migliaia di e-mail ai clienti, è possibile che il provider e-mail dell'azienda o quello del destinatario contrassegnino gli e-mail come spam o blocchino interamente la posta elettronica. Per evitare che questo succeda, si consiglia di valutare l'uso di una terza parte certificata e autorizzata all'invio in massa di messaggi e-mail. Assicurarsi di selezionare un fornitore con una buona reputazione a livello di invio e di dominio.

    .

    È anche possibile valutare la certificazione della propria posta elettronica. Con la certificazione, il servizio di posta elettronica viene incluso nelle whitelist e la consegna dei messaggi è garantita.

  • Assicurarsi che al documento da inviare sia associato un indirizzo e-mail. In RICOH ProcessDirector, controllare il log del lavoro per capire quanti e-mail sono stati inviati e confrontare questo numero con quello dei documenti nel lavoro. A questo punto, controllare il file delle proprietà di documento, che si trova nella directory di spool del lavoro, per capire se ci sono indirizzi mancanti.

  • Nel file delle proprietà di documento, controllare la proprietà utilizzata per estrarre gli indirizzi e-mail dai documenti nel lavoro. Ad esempio, nel caso della proprietà di documento Doc.EmailAddress, assicurarsi che contenga gli indirizzi e-mail. Se la proprietà non contiene indirizzi e-mail, assicurarsi di:

    • Avere associato correttamente le informazioni sugli indirizzi dei documenti nel lavoro.

    • L'operazione EmailDocuments specifica la proprietà di documento come il valore della proprietà Indirizzo destinatario. Ad esempio, il valore potrebbe essere ${Doc.EmailAddress}.

  • Controllare le dimensioni del documento inviato al destinatario. Se un documento è troppo grande, è possibile che il proprio provider e-mail o quello del destinatario blocchino il messaggio. In questo caso, potrebbe rendersi necessario suddividere il documento o inviare per posta ordinaria una copia cartacea del documento.

    Nota: Il limite massimo delle dimensioni degli e-mail è generalmente di 25Mb, ma questo valore può variare da un provider all'altro.

1.2.9.1.1.26 Utilizzo di Servizi Web

Questi argomenti descrivono alcuni dei problemi che possono verificarsi durante l'utilizzo dei dispositivi di input del servizio Web, notifiche e operazioni.

1.2.9.1.1.26.1 Un dispositivo di input del servizio Web non recupera gli ordini quando previsto

Se i dispositivi di input del servizio Web REST o SOAP non recuperano gli ordini quando previsto, verificare le impostazioni ora che controllano lo scambio di dati. È necessario correggere le differenze tra le impostazioni ora del server RICOH ProcessDirector e dell'applicazione che ospita il servizio Web. L'ora del server RICOH ProcessDirector regolata in base al valore della proprietà Proprietà offset fuso orario deve essere uguale all'ora utilizzata dall'applicazione che ospita il servizio Web.

Per verificare le impostazioni ora:

  1. Verificare che l'orologio del sistema e il fuso orario sul server principale RICOH ProcessDirector siano impostati correttamente.

    Il server RICOH ProcessDirector utilizza l'UTC (Coordinated Universal Time). Esso calcola l'UTC sulla base delle impostazioni di data, ora e fuso orario per il sistema operativo. Se uno di questi valori non è impostato correttamente, il server RICOH ProcessDirector non può calcolare correttamente l'UTC. Ad esempio, il sistema operativo è impostato sulle ore 04:00 MST (Mountain Standard Time) ma l'ora reale è 03:00 MST. Il dispositivo di input del servizio Web chiama il servizio Web per recuperare gli ordini un'ora prima del previsto.

    Nota: Le impostazioni di data, ora e fuso orario per il sistema operativo devono corrispondere una posizione fisica finché sono corrette rispetto all'UTC.

  2. Assicurarsi che il valore della proprietà Offset fuso orario nella scheda Richiesta del dispositivo di input sia corretto.

    Questa proprietà specifica l'offset in ore tra l'UTC e il fuso orario utilizzato dall'applicazione che ospita il servizio Web chiamato dal dispositivo di input. Se l'applicazione utilizza l'UTC (e le impostazioni ora sia per il server RICOH ProcessDirector che per l'applicazione sono corrette), non è necessario alcun valore di offset. Se l'applicazione utilizza un altro fuso orario, assicurarsi che il valore sia impostato sull'offset corretto dall'UTC. Ad esempio, MST è sette ore indietro rispetto a UTC. Se l'applicazione utilizza MST, assicurarsi che la proprietà sia impostata su -7.

  3. Verificare che l'orologio e il fuso orario del sistema utilizzato dall'applicazione che ospita il servizio Web siano impostati correttamente.

    Se non è possibile modificare l'orologio o il fuso orario del sistema impostato scorrettamente, correggere il valore della proprietà Offset fuso orario per compensare la differenza.

    Nota: Se l'applicazione utilizza l'ora locale e passa dall'ora standard all'ora legale, correggere il valore della proprietà Offset fuso orario quando si verifica il cambio. Altrimenti, durante l'ora persa o guadagnata è possibile perdere gli ordini effettuati. Se l'applicazione utilizza l'ora locale e non passa dall'ora standard all'ora legale, non sono necessarie regolazioni.

1.2.9.1.1.27 I dati di RICOH ProcessDirector non appaiono in RICOH Supervisor

SeRICOH Supervisor non riceve informazioni o dati da un sistema RICOH ProcessDirector, controllare le impostazioni di connessione, le impostazioni del firewall, le credenziali o le impostazioni di trasmissione dati.
Per verificare le impostazioni di RICOH Supervisor:
  1. Verificare che le impostazioni del proxy siano corrette. Se le impostazioni non sono corrette, RICOH ProcessDirector non è possibile comunicare con RICOH Supervisor.
    1. Andare a Amministrazione Impostazioni RICOH Supervisor.
    2. Verificare se la comunicazione RICOH Supervisorè configurata per l'utilizzo di un server proxy.
    3. Se si utilizza un server proxy, andare su Amministrazione Impostazioni Sistema e assicurarsi che il server proxy selezionato sia configurato correttamente.
  2. Verificare che eventuali firewall o impostazioni proxy in uso sulla rete consentano la comunicazione tra RICOH ProcessDirector e RICOH Supervisor.
  3. Assicurarsi che la funzione Report sia configurata correttamente per raccogliere dati:
    1. Andare a Amministrazione Report Impostazioni del database.
    2. Fare clic sull'interruttore per abilitare Acquisisci dati.
    3. Fare clic su SALVA.
  4. Assicurarsi che le raccolte dati siano configurate correttamente per raccogliere dati:
    1. Andare a Amministrazione Report Raccolte dati.
    2. Selezionare la raccolta dati per raccogliere dati.
    3. Fare clic sull'interruttore per abilitare Acquisisci dati.
    4. Fare clic su OK.
  5. Assicurarsi che le credenziali cloud Ricoh non siano scadute.
    1. Andare a Amministrazione Impostazioni RICOH Supervisor.
    2. Controllare se sono presenti avvisi nella sezione Credenziali.
      Se il certificato è scaduto, ottenere un nuovo codice unico per generare un nuovo certificato.
  6. Assicurarsii che il trasmettitore dati RICOH Supervisor sia abilitato:
    1. Andare a Amministrazione Report Trasmettitori dati.
    2. Controllare la tabella dei trasmettitori dati per verificare se il trasmettitore dati RICOH Supervisor è abilitato.
  7. Controllare il programma del trasmettitore dati RICOH Supervisor. I dati vengono trasmessi alla data e all'ora stabilite nel programma.
  8. Lasciare trascorrere un periodo di tempo per la visualizzazione dei dati recenti su una dashboard. I dati trasmessi più di recente richiedono tempo per essere visualizzati su una dashboard e si basano su diversi fattori, tra cui la quantità di dati. Possono essere necessari fino a 20 minuti.

1.2.9.1.1.28 I dati di RICOH ProcessDirector visualizzati in RICOH Supervisor si riferiscono a un fuso orario errato

I dati trasmessi da RICOH ProcessDirector e visualizzati in RICOH Supervisor si trovano in un fuso orario diverso.
RICOH ProcessDirector raccoglie i dati e li invia a RICOH Supervisor utilizzando il fuso orario del server primario. Se ci si trova in un fuso orario diverso da quello del server primario RICOH ProcessDirector, si desidera che i dati inviati a RICOH Supervisor siano visualizzati nel proprio fuso orario.

Per selezionare un fuso orario diverso per la ricezione dei dati in RICOH Supervisor:

  1. Andare a Amministrazione Impostazioni RICOH Supervisor.
  2. Andare in Converti gli orari in fuso orario e selezionare il fuso orario corrente.
    I dati trasmessi a RICOH Supervisor vengono visualizzati nel fuso orario attualmente selezionato.
  3. Fare clic su Salva impostazioni.

1.2.9.1.1.29 Problemi con Archivia

Questi argomenti descrivono alcuni dei problemi che potrebbero sorgere con l'uso della funzione Archivia.

1.2.9.1.1.29.1 Miglioramento delle prestazioni di ricerca

Se le prestazioni di ricerca sono troppo lente, è possibile ottimizzare la ricerca o la configurazione per ottenere risultati più precisi e veloci. È possibile ridurre il tempo necessario per restituire i risultati della ricerca regolando i valori e i parametri di ricerca o il file di configurazione.

Quando si effettua una ricerca in un contenitore, specificare quanti più valori possibili per i criteri di ricerca. Specificando più valori, si riduce il numero di dati da ricercare e, di conseguenza, il tempo necessario a completare la ricerca. Inoltre, per ottenere risultati più rapidi, è possibile ottimizzare la configurazione del contenitore in modo che corrisponda alle specifiche del server.

Per migliorare le prestazioni della ricerca:

  • Se si conosce il contenitore in cui è probabile che si trovino i dati, selezionare tale contenitore invece di scegliere l'opzione per effettuare la ricerca in tutti i contenitori.
  • Ridurre il Numero di risultati da restituire al numero minimo necessario per soddisfare le proprie esigenze perché in questo modo, una volta raggiunto il numero specificato, la ricerca si arresta. Dal momento che la ricerca si arresta una volta raggiunto questo numero, è possibile ottenere alcuni risultati in un tempo minore di quello richiesto per effettuare la ricerca in tutto il contenitore.
  • Ottimizzare il file di configurazione del contenitore, repository.cfg, per prestazioni di ricerca e memorizzazione basate sulla configurazione del server.

1.2.9.1.1.29.2 Impossibile trovare elementi nel contenitore

Se nel contenitore non si trovano gli elementi previsti, è possibile provare diverse soluzioni.
  • Se sono definiti più contenitori, assicurarsi di aver selezionato quello corretto per la ricerca.
  • Verificare il valore di Numero di risultati. La funzione di ricerca si interrompe dopo aver trovato il numero di risultati specificato. Per ampliare la ricerca, utilizzare un valore maggiore. Il valore massimo per Numero di risultati è 999, pertanto se le opzioni di ricerca corrispondo a 1000 o più voci, ne vengono restituite solo 999. Limitare la ricerca.
  • Controllare le opzioni di ricerca per la combinazione logica corretta (Qualsiasi = OR, Tutti = AND), soprattutto se è stata utilizzata l'opzione Personalizza.
  • Se nel campo Confronto si utilizza simile a e diverso da, assicurarsi che i caratteri jolly vengano utilizzati correttamente. Inoltre, è possibile utilizzare i caratteri jolly con campi numerici, solo con stringhe di carattere.
  • Se si cerca un numero, tenere presente che alcune proprietà visualizzate con valori numerici vengono memorizzate come stringhe di testo. Di conseguenza, i confronti potrebbero risultare diversi dal previsto. Ad esempio, 999 in un'espressione numerica è inferiore a 98765, ma come stringa di testo 999 è superiore a 98765.
  • Se il Valore è costituito da un numero, una data o un'ora, assicurarsi che il campo Confronto sia inferiore a o superiore a.
  • Verificare il periodo di conservazione del contenitore. Se il lavoro o il lavoro che contiene il documento è più datato rispetto al periodo di conservazione, è stato eliminato dal contenitore.
  • Assicurarsi di stare cercando le proprietà di lavoro o di documento corrette. Per trovare un documento specifico è necessario utilizzare almeno una proprietà di documento.
  • Verificare le proprietà dell'operazione StoreInRepository del flusso di lavoro per scrivere il lavoro nel contenitore per confermare che si sta cercando una proprietà di lavoro o di documento conservata con il lavoro.
  • Controllare lo stato del lavoro che contiene il documento da ricercare. Se il lavoro si è interrotto prima di raggiungere l'operazione StoreInRepository, non sarà ancora disponibile nel contenitore.
  • Controllare il flusso di lavoro utilizzato per elaborare il lavoro e assicurarsi che l'operazione StoreInRepository sia inclusa. Inoltre, se il flusso di lavoro utilizzato per elaborare il lavoro è diviso in sezioni, verificare che tale lavoro non sia stato inserito in una sezione priva dell'operazione StoreInRepository.

1.2.9.1.1.29.3 Impossibile trovare informazioni cronologiche nel contenitore

Se nel contenitore non si trovano le informazioni cronologiche previste, è possibile provare diverse soluzioni.
  • Assicurarsi che l'oggetto notifica dei record cronologici sia configurato correttamente.
  • Assicurarsi che la notifica dei record cronologici sia abilitata.
  • Assicurarsi che le condizioni siano definite correttamente.

    Ad esempio, è possibile utilizzare la proprietà Operazione corrente per limitare le operazioni che determinano la scrittura dei record cronologici. RICOH ProcessDirector confronta il valore inserito per la condizione Operazione corrente con il valore di Identificatore operazione e non con quello di Nome operazione. Spesso i valori di queste due proprietà sono identici, ma a volte l'identificatore è costituito dal nome con un numero aggiunto alla fine.

    Di conseguenza, è consigliabile l'uso di un carattere jolly nella proprietà Operazione corrente. Ad esempio, per scrivere un record cronologico ogni volta che si verifica un evento durante un'operazione Attendi, utilizzare questa condizione:

    Operazione corrente simile a Attendi*
  • Verificare che la proprietà Memorizza record cronologici dell'operazione StoreInRepository sia impostata su .

Se si trovano le informazioni cronologiche ma non il record cronologico specifico desiderato, controllare di avere selezionato il risultato corretto nel portlet Risultati della tabella Archivio. Ogni operazione StoreInRepository che elabora un lavoro produce una voce separata nel contenitore, pertanto una ricerca può restituire più risultati. Le informazioni cronologiche sono cumulative, ma se si seleziona il risultato da un'operazione StoreInRepository precedente nel flusso di lavoro, tali informazioni non contengono la cronologia degli eventi verificatisi successivamente nel flusso in questione. È possibile utilizzare la proprietà Tipo di voce di archivio dell'operazione StoreInRepository per effettuare la ricerca delle diverse voci scritte nel contenitore per lo stesso lavoro o documento.

Se le impostazioni sono tutte corrette, esaminare le cause generali per le quali in un contenitore non vengono trovati elementi.

1.2.9.1.1.30 Problemi con Avanti Slingshot Connect

Questi argomenti descrivono alcuni dei problemi che potrebbero sorgere con l'uso della funzione Avanti Slingshot Connect.

1.2.9.1.1.30.1 Il sistema non riceve informazioni da Avanti Slingshot

Quando RICOH ProcessDirector non riceve informazioni o dati da Avanti Slingshot, verificare la configurazione di sistema, le impostazioni del firewall o del lavoro.
Per verificare le impostazioni di Avanti Slingshot:
    Nota:
  • Per un'implementazione standard di Slingshot, è necessario eseguire queste operazioni per lo scambio di informazioni con RICOH ProcessDirector. L'implementazione di Slingshot può richiedere operazioni differenti da queste operazioni.
  1. Verificare che l'URL Avanti sia corretto. In caso contrario, RICOH ProcessDirector non è in grado di comunicare con Avanti Slingshot.
    1. Accedere a RICOH ProcessDirector.
    2. Accedere ad Amministrazione Impostazioni Avanti Slingshot.
    3. Annotare l'URL Avanti.
    4. Accedere ad Avanti Slingshot.
    5. Accedere a Configurazione di sistema Generale e fare doppio clic su Tipo JDF.
    6. Selezionare la scheda Opzioni di connessione.
    7. Verificare che l'URL Avanti in RICOH ProcessDirector e l' URL HTTP di restituzione JMF in Avanti Slingshot corrispondano. In caso contrario, aggiornare l'URL Avanti in modo che corrisponda all' URL HTTP di restituzione JMF.
        Importante:
      • Se si modifica la password del client Avanti Slingshot, è necessario aggiornare l'URL HTTP di restituzione JMF con la nuova password e copiare l' URL HTTP di restituzione JMF nel campo URL Avanti in RICOH ProcessDirector. Ad esempio, se si aggiorna la password con MyPassword e l'URL corrente è http://AvantiServer:8081/servoy-service/rest_ws/avanti_jdf/jmf_inbound_processing/params?Username=UserName&Password=password, modificare Password=password alla fine dell'URL con Password=MyPassword.
  2. Verificare che eventuali firewall in uso sulla rete consentano la comunicazione tra RICOH ProcessDirector e Avanti Slingshot.
  3. Verificare che il tipo JDF sia stato correttamente configurato. Se le seguenti informazioni non sono corrette, potrebbero verificarsi problemi quando Avanti Slingshot tenta di inviare le informazioni richieste a RICOH ProcessDirector:
    • Per il tipo JDF deve essere selezionata l'opzione Usa formato JDF combinato.
    • È necessario selezionare tutte le opzioni Messaggi JMF.
    • Se Slingshot invia file PDF con gli ordini di vendita, è necessario allegare uno o più file PDF al tipo JDF.

      Se Slingshot inserisce un collegamento ai file PDF nel ticket di lavoro JDF, verificare che il collegamento sia corretto. Verificare che i file si trovino nella directory specificata e che l'utente del sistema RICOH ProcessDirector disponga dell'autorità per leggerli. L'utente di sistema predefinito è aiw1.

    • Verificare che ciascuna voce in un ordine di vendita Slingshot disponga di un dispositivo di input hot folder corrispondente in RICOH ProcessDirector. Verificare che la proprietà Metodo di batch per la hot folder sia impostata su JDF. Verificare che il dispositivo di input sia collegato e abilitato.

1.2.9.1.1.30.2 Il sistema non è in grado di trovare un file di dati per un lavoro ricevuto da Avanti Slingshot

Se un lavoro esportato da Avanti Slingshot entra in uno stato di errore e viene visualizzato il messaggio AIWI6126E, RICOH ProcessDirector non ha ricevuto un file PDF valido per il ticket di lavoro JDF da Slingshot.

Per individuare e risolvere il problema:

  1. In Slingshot:
    1. Nell'ordine di vendita, verificare di aver creato correttamente le voci.

      • Se Slingshot invia file PDF con gli ordini di vendita, verificare di aver allegato almeno un file PDF alla scheda Documenti per ciascuna voce.
      • Se Slingshot inserisce un collegamento ai file PDF nel ticket di lavoro JDF, verificare che il collegamento sia corretto. Verificare che i file si trovino nella directory specificata e che l'utente del sistema RICOH ProcessDirector disponga dell'autorità per leggerli. L'utente di sistema predefinito è aiw1.

    2. Nel lavoro, verificare che la Descrizione nella scheda Sezioni specifichi il nome della hot folder RICOH ProcessDirector che riceve il lavoro da Slingshot.
    3. Se si riscontra un problema nell'ordine di vendita o nel lavoro, creare un nuovo ordine di vendita. Rilasciarlo per l'elaborazione ed esportare il lavoro in RICOH ProcessDirector.
  2. In RICOH ProcessDirector:
    1. Verificare di aver configurato una hot folder con lo stesso nome utilizzato per la voce nell'ordine di vendita Slingshot.
    2. Se la Hot folder ha un nome diverso, configurarne una nuova.

1.2.9.1.1.30.3 Avanti Slingshot non crea ordini per i lavori in RICOH ProcessDirector

Se Avanti Slingshot non crea ordini per i lavori in RICOH ProcessDirector, l'operazione CreateOrderInSlingshot, il server proxy (se presente) o il sistema Slingshot non è configurato correttamente.
Per correggere il problema:
  • Se i lavori nell'operazione CreateOrderInSlingshot sono nello stato Errore, controllare i messaggi nel log del lavoro.
    • Se un messaggio indica che si è verificato un errore generale e se l'ambiente richiede un server proxy per comunicare con Slingshot:

      1. Controllare i valori per le proprietà del server proxy sulla scheda Server proxy della pagina Impostazioni di sistema.

      2. Controllare il valore della proprietà Utilizza proxy per l'operazione.

    • Se le impostazioni del server proxy sono corrette o se l'ambiente non utilizza un server proxy, controllare il valore della proprietà URL richiesta per l'operazione.

      Verificare che il valore sia corretto con il rappresentante del servizio clienti Avanti.

    • Se un messaggio indica che il servizio Web Slingshot ha restituito un errore 500, controllare i parametri SenderID, Username e Password nel valore per la proprietà Parametri richiesta.

      Verificare che i parametri nel valore siano corretti con il rappresentante del servizio clienti Avanti.

      Anche altri problemi possono comportare la restituzione da parte del servizio Web di un errore 500.

    • Se un messaggio indica che il servizio Web ha restituito un errore 400:

      • Controllare se nel log di integrazione Slingshot sono presenti messaggi che spiegano perché Slingshot non ha elaborato la richiesta di RICOH ProcessDirector.

      • Controllare il file contenente le informazioni sull'ordine XML che RICOH ProcessDirector invia a Slingshot.

        Verificare con il rappresentante dell'assistenza clienti Avanti che i valori della richiesta e il formato XML corrispondano ai requisiti del servizio Web Slingshot. Verificare con il rappresentante dell'assistenza clienti RICOH ProcessDirector che l'XML funzioni con RICOH ProcessDirector.

      • Verificare che la proprietà Payload richiesta specifichi il percorso directory completo e il nome del file contenente le informazioni sull'ordine XML.

      Anche altri problemi possono comportare la restituzione da parte del servizio Web di un errore 400.

  • Se l'operazione CreateOrderInSlingshot elabora i lavori senza errori ma Slingshot non crea ordini, chiedere al rappresentante dell'assistenza clienti Ricoh di controllare la configurazione del sistema Slingshot.

1.2.9.1.1.30.4 Avanti Slingshot non riceve informazioni sul lavoro da RICOH ProcessDirector

Se Avanti Slingshot non riceve informazioni sul lavoro o dati da RICOH ProcessDirector, potrebbe essere necessario controllare la configurazione del sistema tra RICOH ProcessDirector e Avanti Slingshot.
Verificare le impostazioni del sistema:
  • Verificare che il file di configurazione del sistema Avanti Slingshot (avanti.cfg) sia corretto.
    • Aprire il file di configurazione Avanti Slingshot in un editor di testo e verificare che sia formattato correttamente. È necessario che ciascun centro di costo si trovi sulla propria riga nel file di configurazione.
    • Verificare che i centri di costo contenuti nel file .cfg corrispondano agli ID dispositivi esterni in Avanti Slingshot. I valori dei centri di costo distinguono maiuscolo e minuscolo.
  • Verificare che le operazioni le cui informazioni di lavoro vengono inviate ad Avanti Slingshot siano definite correttamente nel flusso di lavoro RICOH ProcessDirector.
    • Verificare che per ciascuna operazione sia selezionato il centro di costo per la proprietà Centro di costo Slingshot.

    • Verificare che la proprietà Stato attività cardine Slingshot sia definita correttamente. Lo stato dell'attività cardine per l'ultima operazione che invia informazioni ad Avanti deve essere Completato. Se sono presenti due o più operazioni per lo stesso centro di costo, lo stato dell'attività cardine per la prima operazione deve essere In corso.
    • Verificare che l'operazione la cui attività cardine ha lo stato Completato abbia lo stesso centro di costo definito dell'operazione la cui attività cardine ha lo stato In corso.
  • Se si stanno inviando informazioni a Slingshot da una stampante RICOH ProcessDirector, verificare che per la stampante sia selezionato il centro di costo appropriato selezionato per la proprietà Centro di costo Slingshot.

1.2.9.1.1.30.5 I costi Slingshot sono errati

Se i costi Slingshot e le attività cardine basate sulle informazioni ricevute da RICOH ProcessDirector sono errati, le proprietà Centro di costo Slingshot e Stato attività cardine Slingshot potrebbero non essere configurate correttamente.

Verificare le seguenti voci:

  • Nel flusso di lavoro, verificare che le proprietà Centro di costo Slingshot e Stato attività cardine Slingshot siano impostate correttamente nelle operazioni.

    • Verificare che il centro di costo corretto sia associato alla proprietà Centro di costo Slingshot.

    • Verificare che un lavoro venga elaborato attraverso un'operazione con la proprietà Stato attività cardine Slingshot con il valore Completato per ciascun centro di costo Slingshot a cui si desidera inviare informazioni.

    • Per la prima operazione che riporta le informazioni a un centro di costo Slingshot, il valore della proprietà Stato attività cardine Slingshot deve corrispondere a In corso. Il valore dell'ultima operazione che fornisce informazioni a un centro di costo deve essere Completato. Se solo un'operazione fornisce informazioni a un centro di costo, il valore dell'operazione deve essere Completato.

  • Verificare che i centri di costo siano definiti correttamente nel file di configurazione Avanti Slingshot (avanti.cfg). I centri di costo nel file di configurazione devono corrispondere agli ID dispositivi esterni per i centri di costo Avanti Slingshot. I valori dei centri di costo distinguono maiuscolo e minuscolo.
  • Se si stanno inviando informazioni a Slingshot da una stampante RICOH ProcessDirector, verificare che per la stampante sia selezionato il centro di costo appropriato selezionato per la proprietà Centro di costo Slingshot.

1.2.9.1.1.31 Impostazione delle scadenze e stima delle durate

Questi argomenti descrivono i problemi relativi all'impostazione delle scadenze e alla stima delle durate dei lavori.

1.2.9.1.1.31.1 Nella tabella Lavori non viene visualizzato il risultato previsto corretto

Se nella tabella Lavori o nella proprietà Risultato previsto nel notebook delle proprietà del lavoro vengono visualizzati i lavori in orario come in ritardo o quelli in ritardo come in orario, potrebbe esserci un problema con le durate stimate. Le durate stimate per una o più operazioni nel flusso di lavoro potrebbero non essere accurate oppure potrebbero non essere state incluse nel calcolo delle operazioni che invece dovevano essere incluse.
Per regolare le durate stimate delle operazioni in un flusso di lavoro:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic sul nome del flusso di lavoro che si desidera modificare.
  3. Opzionale: Disabilitare il flusso di lavoro facendo clic sull'interruttore alla sinistra del nome del flusso di lavoro.
    Se non si disabilita il flusso di lavoro. Durante la modifica, i lavori che utilizzano questo flusso di lavoro continuano a spostarsi attraverso le operazioni. Quando si salva, il flusso di lavoro viene momentaneamente disabilitato e quindi riabilitato. I lavori in fase di elaborazione nel flusso di lavoro potrebbero passare in stato di errore.
  4. Fare clic con il tasto destro del mouse nell'editor del flusso di lavoro e selezionare Durata stimata.
  5. Controllare la durata stimata di ogni operazione.
  6. Modificare una durata stimata, se non risulta essere accurata.
  7. Se si desidera includere una durata stimata per un'operazione non inclusa nel calcolo, impostare la proprietà Includi nella durata stimata su . Specificare la durata stimata e il numero di lavori e pagine utilizzati per calcolarla.
  8. Se si desidera interrompere il calcolo delle durate stimate per tutte le operazioni nel flusso di lavoro, compiere queste operazioni:
    1. Selezionare tutte le operazioni.
    2. Nell'area Modifica multipla, selezionare Includi nella durata stimata e selezionare No.
    3. Fare clic su Applica a selezionato.
  9. Al termine, fare clic su OK.
  10. Salvare il flusso di lavoro.
Le modifiche apportate alla durata stimata delle operazioni nel flusso di lavoro avranno effetto sul risultato previsto per i lavori che verranno inoltrati al flusso di lavoro. Le modifiche non avranno alcun effetto sul risultato previsto per i lavori che sono già stati elaborati.

1.2.9.1.1.32 Lettura dei codici a barre

Questi argomenti descrivono i problemi che si verificano durante la lettura dei codici a barre.

1.2.9.1.1.32.1 Il lavoro esce dallo stato di lettura dei codici a barre troppo presto

Se un lavoro esce dallo stato Lettura dei codici a barre prima che tutti i documenti siano stati letti, potrebbe essere necessario regolare alcune impostazioni di configurazione.
Nel notebook delle proprietà del lavoro, individuare le seguenti proprietà:
  • Scheda Verifica: Timer di inattività del file di risultati

    Se per questa proprietà è specificato un valore, l'operazione controlla gli aggiornamenti del file di risultati del lettore di codici a barre. Se il file di risultati resta invariato per l'intervallo di tempo impostato, il lavoro passa all'operazione successiva anche se non tutti i codici a barre del lavoro sono stati verificati. Per impedire un futuro avanzamento dei lavori, è possibile aumentare il valore in Timer di inattività del file di risultati nell'operazione ReadBarcodeData nel flusso di lavoro utilizzato per il lavoro su un intervallo di tempo superiore.

    È inoltre possibile impedire che un lavoro esca automaticamente dallo stato Lettura dei codici a barre, semplicemente evitando di includere un valore in Timer di inattività del file di risultati.

  • Scheda Riconcilia: Riconciliazione automatica

    Se questa proprietà nella scheda Riconcilia del notebook delle proprietà del lavoro è impostata su Sì, il lavoro potrebbe passare all'operazione di riconciliazione senza effettuare una pausa.

1.2.9.1.1.32.2 Il lavoro rimane nello stato di lettura dei codici a barre

Il lavoro può rimanere nello stato Lettura dei codici a barre più del previsto per diversi motivi.
Se un lavoro resta nello stato Lettura dei codici a barre dopo che, presumibilmente, tutti i documenti sono stati letti, provare a svolgere le seguenti operazioni.
  1. Utilizzare l'azione Completa operazione codice a barre per visualizzare la percentuale di documenti letti dallo scanner e il numero di documenti non letti. Chiudere la finestra di dialogo, quindi effettuare nuovamente l'operazione. Se il lettore sta ancora leggendo i codici a barre del lavoro, il numero di documenti non letti dovrebbe diminuire. In caso contrario, individuare il lettore di codici a barre utilizzato per il lavoro.

    Controllare nel portlet dei lettori di codici a barre che tale lettore sia connesso. Se il lettore è disconnesso, selezionare Visualizza log sul portlet del lettore e leggere la data e l'ora di ogni messaggio di disconnessione. Se alcuni codici a barre sono stati letti mentre il lettore era disconnesso, acquisire nuovamente il documento.

  2. Controllare il formato di codice a barre sul lettore. Se il formato dei dati non è quello previsto, le informazioni lette dal codice a barre vengono scritte su un file nella directory /aiw/aiw1/barcodereader (Linux) o C:\aiw\aiw1\barcodereader (Windows). Il file viene denominato BarcodeReaderName.unmatched, dove BarcodeReaderName corrisponde al nome dell'oggetto del lettore di codici a barre che ha ricevuto i dati nel formato non previsto. Confrontare i contenuti di tale file con il formato di codice a barre utilizzato per leggere i codici a barre. Correggere il formato di codice a barre o il metodo utilizzato per creare il codice a barre.
  3. Verificare le proprietà nella scheda Verifica del notebook della proprietà del lavoro. Se la proprietà Completare l'operazione una volta che sono stati letti tutti i codici a barre è impostata su No, il lavoro non esce dallo stato Lettura dei codici a barre finché l'operazione non viene completata mediante l'azione Completa operazione codice a barre.

1.2.9.1.1.32.3 Il lavori con riconciliazione automatica richiedono la riconciliazione

Alcuni lavori richiedono comunque la riconciliazione da parte dell'operatore, anche se la proprietà Riconciliazione automatica è impostata su .

Se l'acquisizione di un codice a barre viene eseguita due volte in un documento, il lavoro a cui appartiene entra nello stato Duplicato rilevato nell'operazione ReadBarcodeData. Una volta completata questa operazione, il lavoro entra nello stato Riconcilia, quindi nello stato In attesa di riconciliazione poiché le scansioni duplicate devono essere corrette prima del completamento dell'operazione di riconciliazione.

Per riconciliare le scansioni duplicate:
  1. Nella pagina principale, fare clic con il pulsante destro del muse sul portlet Lavori e selezionare Riconcilia.
  2. Nella tabella Documenti, i documenti con più di una scansione si trovano nella colonna Conteggio acquisizione con valori diversi da 1 o vuoti oppure nella colonna contenente lo stato specificato per il lavoro con il valore Duplicato.
  3. Selezionare un'azione.
    Opzione Descrizione
    OK Imposta lo stato su OK. Utilizzare questa opzione una volta individuata la ragione della scansione e rimuovere qualsiasi duplicato, in base ai criteri aziendali.
    Estrai Utilizzare questa opzione se si desidera rimuovere tutte le copie del documento dal lavoro.
    Ristampa Viene creato un lavoro secondario e i documenti vengono ristampati. Utilizzare questa opzione se si desidera ristampare il documento. La stampa successiva del documento contiene un codice a barre diverso, in modo che non venga visualizzato come duplicato del documento contrassegnato per la ristampa.
  4. Una volta specificata un'azione per tutti i documenti contrassegnati con lo stato Duplicato, fare clic su OK.

1.2.9.1.1.33 Problemi con Postal Enablement

Questi argomenti descrivono alcuni dei problemi che potrebbero sorgere con l'uso della funzione Postal Enablement.

1.2.9.1.1.33.1 Il software postale restituisce valori non corretti per le proprietà del documento

Se il software postale restituisce valori errati per le proprietà del documento, le proprietà del documento definite nel file PDF o AFP potrebbero essere diverse da quelle selezionate nell'operazione basata sul modello BuildExternalDocPropsFile o MapExternalResultsFileToDocProps.
Per verificare di aver specificato le proprietà del documento corrette:
  1. Aprire il file delle proprietà del documento del lavoro (jobID.document.dpf nella directory di spool del lavoro) e cercare il valore previsto. Determinare il nome della proprietà del database per tale valore cercando il record di intestazione del file delle proprietà del documento. Ad esempio, potrebbero essere presenti le colonne denominate Doc.Custom.ZipCode e Doc.Address.PostalCode, ma il valore previsto si trova nella colonna Doc.Address.PostalCode. Entrambe le proprietà potrebbero utilizzare lo stesso nome di interfaccia utente del codice postale nell'elenco delle proprietà disponibili nell'operazione BuildExternalDocPropsFile o MapExternalResultsFiletoDocProps. È necessario stabilire la voce da includere nell'elenco delle proprietà Selezionate.
  2. Se il lavoro di stampa è in formato PDF, aprire il PDF e il file di controllo specificato nell'operazione IdentifyPDFDocuments nel plug-in di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Verificare che il nome del database della proprietà che si desidera utilizzare corrisponda a quello nel file delle proprietà del documento del lavoro. Per verificare che il nome dell'interfaccia utente corrisponda per la proprietà impostata nell'operazione, cercare la proprietà del documento nel Centro informazioni. Nel Centro informazioni è possibile individuare sia il nome del database che dell'interfaccia utente. Se non si riesce a individuare la proprietà, provare e riprovare più volte in modo da selezionare un'altra proprietà nell'elenco selezionato, come illustrato nell'operazione successiva.
    Se si dispone di RICOH ProcessDirector e il lavoro di stampa è in formato AFP, aprire il file AFP e il file di controllo Visual Workbench in Ricoh Visual Workbench e individuare il nome dell'interfaccia utente utilizzata in Document Property Designer per il valore che si desidera utilizzare.
  3. Correggere le proprietà nell'elenco selezionato.
    1. Disabilitare il flusso di lavoro.
    2. Visualizzare le proprietà per l'operazione basata sul modello BuildExternalDocPropsFile o MapExternalResultsFileToDocProps.
    3. Modificare l'elenco delle proprietà selezionate in base alle esigenze.
    4. Abilitare il flusso di lavoro.
  4. Selezionare il lavoro e utilizzare l'azione Elabora nuovamente per tornare all'operazione appropriata.

1.2.9.1.1.33.2 Le proprietà impostate dalle condizioni presentano valori errati

Se una proprietà impostata dalle condizioni non presenta un valore corretto, il file .csv specificato in un'operazione basata sul modello SetJobPropsFromConditions potrebbe non presentare una logica corretta.
Per risolvere il problema causato da proprietà con valori errati:
  1. Aprire il file .csv con un editor di testo.
    Importante: Non modificare il file .csv con un foglio di calcolo, ad esempio Microsoft Excel. Il foglio di calcolo potrebbe interpretare eventuali espressioni presenti nel file come formule.
  2. Esaminare la logica nel file .csv.
    Ad esempio, il file contiene questa logica:

    Se il codice di ritorno di correzione postale restituito dal software postale è uguale a 200 e il codice di ritorno di pulizia dell'indirizzo è uguale a 100, impostare la proprietà del lavoro Categoria di elaborazione su Qualificata.

    Se il codice di ritorno di correzione postale restituito dal software postale è uguale a 300 e il codice di ritorno di pulizia dell'indirizzo è uguale a 100, impostare la proprietà del lavoro Categoria di elaborazione su Non qualificata.

    Se il software postale restituisce un codice di ritorno di correzione dell'indirizzo diverso da 200 o 300 o un codice di ritorno di pulizia dell'indirizzo diverso da 100, significa che per la proprietà del lavoro Categoria di elaborazione non è stato impostato alcun valore.

  3. Correggere tutti i problemi relativi alla logica individuati. Quindi utilizzare l'azione Elabora nuovamente per eseguire nuovamente l'operazione SetDocPropsFromConditions che utilizza il file CSV.

1.2.9.1.1.33.3 I lavori entrano in uno stato di errore in un flusso di lavoro Postal Enablement con le intestazioni delle colonne costituite da caratteri a doppio byte

Se tutti i lavori in un flusso di lavoro Postal Enablement con le intestazioni delle colonne costituite da caratteri a doppio byte vengono collocati in uno stato di errore, i campi delle intestazioni nelle operazioni Postal Enablement possono contenere virgole a doppio byte. Per risolvere il problema, modificare tutte le virgole a doppio byte con virgole a byte singolo.
Per modificare tutte le virgole a doppio byte con virgole a byte singolo:
  1. Disabilitare il flusso di lavoro.
  2. Visualizzare il notebook delle proprietà per l'operazione basata sul modello BuildExternalDocPropsFile.
  3. Nel campo Intestazioni di colonna, sostituire le virgole a doppio byte con virgole a byte singolo.
  4. Visualizzare il notebook delle proprietà per l'operazione basata sul modello MapExternalResultsFileToDocProps.
  5. Nel campo Colonne da conservare, sostituire le virgole a doppio byte con virgole a byte singolo.
  6. Abilitare il flusso di lavoro.

1.2.9.1.1.34 Problemi con MarcomCentral Connect

Questi argomenti descrivono alcuni dei problemi che potrebbero sorgere con l'uso della funzione MarcomCentral Connect.

1.2.9.1.1.35 Problemi con Gestione preferenza

Questi argomenti descrivono alcuni dei problemi che potrebbero sorgere con l'uso della funzione Gestione preferenza.

1.2.9.1.1.35.1 Le proprietà del documento non sono aggiornate con i valori del file delle preferenze

Se le proprietà del documento non sono aggiornate con i valori del file delle preferenze, l'oggetto di mappatura proprietà può risultare non corretto, il file delle preferenze potrebbe cambiare oppure l'operazione ApplyPreferences potrebbe essere configurata in modo non corretto.

Controllare ogni elemento in cerca di questi problemi comuni.

  • Oggetto di mappatura proprietà

    Cercare i valori della proprietà per l'oggetto di mappatura proprietà che elaborava il processo.

    • Sulla sezione Generale, assicurarsi che il valore corretto sia selezionato per Tipo di file. Se si sceglie il formato CSV e il file è delimitato da tabulazioni, il file non viene letto correttamente.
    • Nella sezione Mappatura proprietà, accertarsi che le intestazioni nei file delle preferenze siano associati alle proprietà e all'utilizzo documento previsti. Assicurarsi, inoltre, che tutte le associazioni previste siano elencate e che le intestazioni corrispondano esattamente alle intestazioni nel file delle preferenze. Le intestazioni sono sensibili al maiuscolo/minuscolo.
  • File delle preferenze

    Aprire il file delle preferenze utilizzato per elaborare il processo. Verificare che:

    • I delimitatori usati nel file non siano cambiati.
    • Nessuno dei delimitatori manchi dalle righe.
    • Le intestazioni usate dall'oggetto di mappatura proprietà siano ancora presenti e scritte in modo corretto.
    • Ciascuna colonna contenga ancora i valori previsti.

      Se il flusso di lavoro usa questi valori per l'elaborazione condizionale, le modifiche nei valori previsti potrebbero causare risultati imprevisti.

    • Il file non è stato corrotto dalla modifica con un programma che inavvertitamente modifica la formattazione.

  • Operazione ApplyPreferences
    • Assicurarsi di aver specificato l'oggetto di mappatura proprietà corretto.
    • Se il file delle preferenze viene archiviato in una posizione statica, accertarsi che RICOH ProcessDirector possa accedere a tale posizione durante l'elaborazione con le autorizzazioni corrette:
      • Per Linux, verificare che l'utente aiw1 e il gruppo aiwgrp1 dispongano delle autorizzazioni di lettura.
      • Per Windows accertarsi che il gruppo Windows Administrators disponga delle autorizzazioni di lettura.
    • Se si inoltra il file delle preferenze con il processo, verificare che l'annotazione del simbolo usata per il nome del file sia corretta. Potrebbe essere necessario controllare i Modelli file definiti nel dispositivo di input hot folder per verificare i valori d'uso del file.
    • Se sono presenti più operazioni ApplyPreferences nel flusso di lavoro, assicurarsi che le impostazioni per ciascun valore siano corrette e che il processo segua il percorso previsto nel flusso di lavoro.

1.2.9.1.1.36 Chiavi di licenza

In questi argomenti vengono descritti i problemi con le chiavi di licenza.

1.2.9.1.1.36.1 Questa funzione non è disponibile poiché la chiave di licenza non è stata trovata o risulta scaduta

Se una funzione non è disponibile e viene visualizzato un messaggio indicante che la chiave di licenza non è stata trovata o risulta scaduta, tale funzione non dispone di una chiave di licenza valida.

Durante l'esecuzione di una funzione in modalità di prova, verrà visualizzato questo messaggio alla scadenza del periodo di prova. Per continuare a utilizzare la funzione, è necessario acquistarla e installare la relativa chiave di licenza.

1.2.9.1.1.36.2 Il lavoro passa allo stato di errore poiché una chiave di licenza non è stata trovata o risulta scaduta

Se un lavoro passa allo stato di errore e viene visualizzato un messaggio indicante che la chiave di licenza non è stata trovata o risulta scaduta, significa che il lavoro contiene un'operazione che richiede una funzione con chiave di licenza non valida.

Tale situazione si verifica durante l'esecuzione di una funzione in modalità di prova alla scadenza del periodo di prova. Per eseguire il lavoro, è necessario rimuovere l'operazione dal flusso di lavoro oppure acquistare la funzione e installare la relativa chiave di licenza.

1.2.9.1.1.37 Problemi relativi all'elaborazione dei documenti

Questi argomenti descrivono alcuni dei problemi che potrebbero sorgere durante l'elaborazione dei documenti.

1.2.9.1.1.37.1 Il file non ha trovato errori verificatisi durante la presenza di file

Questa sezione non si applica a Windows. Se un lavoro entra in uno stato di errore e vengono visualizzati errori di File non trovato mentre in realtà i file esistono, occorre incrementare le impostazioni del sistema per il numero massimo di file aperti.

L'impostazione del sistema per il numero massimo di file attivi impedisce il processo non controllato sul sistema, ma le funzioni Supporto AFP e Supporto Documenti PDF potrebbero richiedere un limite superiore se si eseguono lavori con molti documenti. La modifica del limite di file aperti consente alle funzioni Supporto AFP e Supporto Documenti PDF di utilizzare ulteriori risorse del sistema.

Per modificare il limite del file attivo:

  1. Accedere al sistema operativo come utente root.
  2. Per il sistema operativo Linux, aprire il file /etc/security/limits.conf
  3. Rilevare la riga nel file che imposta il limite di file attivo. Ad esempio, su un sistema Linux potrebbe essere: aiw1 - nofile 4096.
    Se la riga non esiste, aggiungerla nell'operazione successiva.
  4. Modificare la riga oppure aggiungere una nuova riga secondo necessità, in modo da impostare un limite più elevato. Questo esempio imposta il limite su 15.000 in Linux: aiw1 - nofile 15000.
    Verificare con il proprio amministratore di sistema il limite superiore ragionevole per il numero di file aperti.
  5. Chiudere la sessione aperta come utente root e accedere di nuovo al sistema per verificare che la modifica sia stata applicata.

1.2.9.1.1.37.2 Valori delle proprietà del documento mancanti

Se si cerca di visualizzare i valori delle proprietà del documento nell'interfaccia utente senza esito positivo, il flusso di lavoro potrebbe non avere ancora aggiornato i valori delle proprietà sul database oppure le proprietà potrebbero essere definite come proprietà limitate.

L'interfaccia utente, ad esempio nelle pagine del notebook delle proprietà o nella tabella dei documenti, visualizza i valori delle proprietà del documento in base ai valori effettivi presenti nel database. Non è possibile visualizzare i valori delle proprietà del documento nell'interfaccia utente finché non viene eseguita un'operazione basata sul modello WriteDocumentsToDatabase nel flusso di lavoro.

Se il flusso di lavoro ha elaborato un'operazione basata sul modello WriteDocumentsToDatabase, ma i valori delle proprietà non vengono ancora visualizzati nella tabella dei documenti, la proprietà potrebbe essere stata configurata come limitata e quindi non venire memorizzata nel database. Vengono visualizzati nell'interfaccia utente solo i valori delle proprietà del database. Verificare che la proprietà sia definita come proprietà database nel file di configurazione delle proprietà del documento aiw/aiw1/config/docCustomDefinitions.xml (Linux) C:\aiw\aiw1\config\docCustomDefinitions.xml (Windows).

Se la proprietà del documento è limitata:

  1. Consultare il rappresentante dell'assistenza Ricoh per rimuovere la definizione di proprietà limitata e definire la proprietà come proprietà del database.
  2. Eseguire l'utilità docCustom e installare o aggiornare la funzione Proprietà del documento personalizzato.

    Nota:
  • Non definire una proprietà del documento sia come proprietà database che come proprietà limitata. Non è possibile prevedere le conseguenze.

Se il flusso di lavoro include la fase SetDocPropsFromList, questa potrebbe non aggiornare correttamente i valori delle proprietà. Confrontare il contenuto dei file elenco elaborati dall'operazione con le impostazioni dell'operazione per le proprietà Proprietà di documento da impostare, , Valore per documenti corrispondenti e Valore per altri documenti per assicurarsi che i valori siano corretti.

1.2.9.1.1.37.3 Valori delle proprietà del documento non aggiornati

Se nell'interfaccia utente sono riportati valori di proprietà del database non correnti, questi potrebbero non essere stati aggiornati nel database utilizzando i valori nel file di proprietà del documento.

L'interfaccia utente visualizza i valori delle proprietà del documento in base ai valori attuali presenti nel database. Se un'operazione come SortDocuments ha elaborato un documento, ma il valore aggiornato nel file di proprietà del documento non è ancora stato trasferito al database (non è stata eseguita un'operazione UpdateDocumentsInDatabase), l'interfaccia utente mostra ancora il valore precedente.

Se il flusso di lavoro include un'operazione che aggiorna i valori nel file di proprietà del documento, accertarsi di eseguire subito dopo un'operazione che trasferisca tali valori aggiornati al database.

Se il flusso di lavoro include la fase SetDocPropsFromList, questa potrebbe non aggiornare correttamente i valori delle proprietà. Confrontare il contenuto dei file elenco elaborati dall'operazione con le impostazioni dell'operazione per le proprietà Proprietà di documento da impostare, , Valore per documenti corrispondenti e Valore per altri documenti per assicurarsi che i valori siano corretti.

1.2.9.1.1.37.4 Documenti sbagliati allegati agli e-mail

Se durante l'operazione EmailDocuments vengono allegati ai messaggi e-mail i documenti sbagliati, è possibile stabilire la causa del problema controllando alcune voci. L'associazione degli indirizzi e-mail agli allegati non viene convalidata.

Le proprietà di documento vengono associate alle pagine del lavoro quando le operazioni IdentifyPDFDocuments o BuildPDFFromDocuments elaborano quest'ultimo. Se l'ordine delle pagine nel lavoro cambia dopo tali operazioni, le proprietà di documento continuano a essere associate ai numeri di pagina originali.

Ad esempio, se il lavoro è stato elaborato da un'operazione PreparePDFOutputForFinishing o ReversePDFPageOrder dopo un'operazione IdentifyPDFDocuments o BuildPDFFromDocuments e prima dell'operazione EmailDocuments, i numeri di pagina non corrispondono ai limiti di documento, quindi gli allegati non contengono le pagine corrette per ogni indirizzo e-mail.

Il problema può essere risolto in uno dei modi seguenti:

  • Modificare il flusso di lavoro per omettere le operazioni che riorganizzano i documenti prima dell'operazione EmailDocuments ed elaborare nuovamente il lavoro.
  • Aggiungere l'operazione SnapshotJobFile al flusso di lavoro prima di eventuali operazioni che lo riorganizzano, quindi specificare il file di istantanea nella proprietà File origine dell'allegato dell'operazione EmailDocuments. Il flusso di lavoro potrebbe includere queste operazioni in questo ordine:
    • IdentifyPDFDocuments
    • SnapshotJobFile (salvare questa versione del PDF con un nome simile a IDlavoro.originale.pdf)
    • PreparePDFOutputForFinishing (o ReversePDFPageOrder)
    • EmailDocuments (impostare la proprietà File origine dell'allegato su ${getFileName(original,pdf,read)}
    Nota:
  • Non è possibile correggere il problema includendo una seconda operazione IdentifyPDFDocuments o BuildPDFFromDocuments.

1.2.9.1.1.37.5 I messaggi e-mail vengono inviati senza documenti allegati

Se i messaggi e-mail vengono inviati senza documenti allegati, è possibile che il motivo sia l'allegato in un formato diverso da PDF o una configurazione non corretta dell'operazione EmailDocuments oppure la mancanza nel file PDF delle informazioni su ogni destinatario.

L'operazione EmailDocuments permette di allegare documenti ai messaggi e-mail in un flusso di lavoro RICOH ProcessDirector.

Se RICOH ProcessDirector invia i messaggi e-mail senza allegati, è necessario controllare quanto segue:

  • Il tipo di file dell'allegato

    RICOH ProcessDirector può allegare e inviare per e-mail solo documenti in formato PDF. Controllare la directory di origine e assicurarsi che il file sia un PDF.

  • La proprietà File origine dell'allegato

    Assicurarsi che nell'operazione EmailDocuments sia elencato il file di origine corretto per l'allegato. Il valore predefinito per EmailDocuments è ${getFileName(print,pdf,read)}, che recupera il file PDF corrente dalla directory di spool.

  • La proprietà Allega documento

    Nel flusso di lavoro, accertarsi che la proprietà Allega documento dell'operazione EmailDocuments sia impostata su .

  • La politica del provider e-mail sugli allegati

    Assicurarsi che il provider e-mail consenta l'invio di documenti con allegati per mezzo del suo sistema. Se tutte le impostazioni dell'operazione sono corrette e i file PDF continuano a non essere allegati ai messaggi e-mai che vengono inviati, è possibile che il servizio e-mail utilizzato blocchi gli e-mail contenenti allegati. Qualora gli allegati siano consentiti, assicurarsi che non sia il nome dell'allegato ad attivare il filtro antispam del provider. Se il nomefile dell'allegato attiva il filtro antispam, è possibile che l'allegato venga eliminato dal messaggio e-mail.

1.2.9.1.1.37.6 Problemi con i file di elenco

Se si imposta un flusso di lavoro che estragga documenti dai lavori prima della stampa o di un altro tipo di elaborazione e si verificano problemi, ad esempio documenti sbagliati che rimangono nel lavoro o documenti sbagliati estratti dal lavoro, potrebbe rendersi necessario aggiornare alcune impostazioni

Controllare quanto segue:

  • Il flusso di lavoro

    Assicurarsi che il flusso di lavoro contenga un'operazione SetDocPropsFromList. L'operazione elabora il file di elenco ed è obbligatoria.

  • La proprietà Colonne nel file di elenco

    Controllare l'operazione SetDocPropsFromList per verificare di avere specificato correttamente le proprietà utilizzate per identificare i documenti da estrarre dal lavoro. Ad esempio, una banca ha alcuni clienti che dispongono di un conto corrente e di un conto risparmio che hanno lo stesso numero. Il tipo di conto è specificato da una proprietà di documento a sé che si chiama Tipo. Un lavoro contiene un misto di documenti per conto corrente e conto risparmio.

    Per estrarre tutti i documenti del conto risparmio dal lavoro, è possibile fornire un file di elenco che contenga solo la parola RISPARMIO e impostare la proprietà Colonne nel file di elenco su Tipo. Se il file di elenco contiene voci che hanno sia i numeri che i tipi di conto e si desidera estrarre i documenti che corrispondono sia ai numeri che ai tipi di conto, impostare la proprietà Colonne nel file di elenco su Numero conto e Tipo. Con lo stesso file di elenco, se si desidera estrarre tutti i documenti per un gruppo di numeri di conto, indipendentemente dal tipo, impostare la proprietà Colonne nel file di elenco su Numero conto.

    È possibile aumentare o diminuire le proprietà di Colonne nel file di elenco per identificare solo i documenti da estrarre. Controllare l'ordine delle proprietà nella proprietà di file Colonne nel file di elenco per assicurarsi che corrisponda a quello delle colonne del file di elenco.

  • La proprietà Delimitatore

    Ogni voce del file di elenco deve trovarsi su una riga a sé. Se una voce contiene più valori di proprietà (ad esempio, numero e tipo di conto), i valori della proprietà devono essere separati da un delimitatore.

    Assicurarsi di scegliere il tipo di delimitatore corretto. Se nel file di elenco c'è un solo valore per riga, utilizzare Nuova riga. Se nel file di elenco ci sono più valori per riga, selezionare il tipo di delimitatore da utilizzare per separare i valori.

  • I file di elenco nella directory specificata nella proprietà Elenca directory file

    RICOH ProcessDirector elabora tutti i file della directory indicata nella proprietà Elenca directory file. I file avanzati da un'elaborazione del giorno precedente vengono elaborati insieme a quelli del file di elenco del giorno corrente.

    Assicurarsi che i valori della proprietà Colonne nel file di elenco siano quelli per le proprietà di documento corrette, nell'ordine in cui sono presenti nel file di elenco.

    Assicurarsi che i file di elenco si trovino nella directory corretta. Se i file di elenco non si trovano nella directory specificata, RICOH ProcessDirector non è in grado di localizzarli.

  • Quando il file di elenco è stato inserito nella directory dei file di elenco

    Se l'operazione SetDocPropsFromList elabora il lavoro prima dell'arrivo del file di elenco, RICOH ProcessDirector non fa più in tempo a utilizzare il file. È possibile aggiungere al flusso di lavoro un'operazione Attendi prima dell'operazione SetDocPropsFromList in modo che il lavoro venga sospeso fino all'ora specificata, in attesa dell'arrivo del file di elenco. In alternativa, è possibile aggiungere un'operazione manuale prima dell'operazione SetDocPropsFromList e impostarla in modo che richieda all'operatore di essere completata una volta che il file di elenco si trova nella posizione corretta.

1.2.9.1.1.37.7 Il batching di file AFP non riesce se i lavori originali utilizzano lo stesso nome di risorsa in linea con contenuti diversi

Se si tenta di eseguire il batching di più file AFP (creare un lavoro da documenti provenienti da diversi lavori originali) e i lavori originali utilizzano lo stesso nome per una risorsa in linea, ma le risorse hanno contenuti diversi, si verifica un errore e l'operazione che tenta di creare il file AFP non riesce.

Ad esempio, se due lavori originali includono entrambi un code page denominato T1EX0000 ma i contenuti dei due code page sono diversi, l'operazione che tenta di creare il lavoro di stampa non riesce.

Il software di composizione dei documenti a volte crea tali risorse in linea con nomi arbitrari, riutilizzando gli stessi nomi di risorsa per ciascun file AFP creato; questa procedura rende probabile il verificarsi del problema. Ad esempio, un'applicazione di composizione crea un code page per ciascun file AFP e lo colloca in linea. Denomina sempre il code page T1CODEPG, ma contiene solo i punti del codice utilizzati per ciascun file. Perciò il primo file creato in questo modo ha un code page in linea denominato T1CODEPG con 100 punti codice e anche un secondo file creato da tale applicazione ha un code page in linea denominato T1CODEPG con 150 punti codice. Quando l'operazione CreateAFPJobsFromDocuments, BuildAFPFromDocuments o BuildAFPFromZip tenta di creare un singolo lavoro contenente i documenti di questi due file, si verifica un errore perché le due risorse con lo stesso nome hanno contenuti diversi.

Se possibile, modificare un'impostazione nell'applicazione di composizione per produrre risorse in linea denominate in modo univoco. In alternativa, individuare un modo per far sì che file di input diversi puntino alla medesima risorsa esterna.

Questo problema può verificarsi per qualsiasi tipo di risorsa AFP, tranne per le definizioni dei moduli. Tuttavia, le mappe supporto specificate per tutti i documenti che vengono raggruppati in un singolo lavoro, devono avere la stessa impostazione per duplex e includere gli stessi valori del parametro del lato posteriore costante.

1.2.9.1.1.37.8 Sovrapposizioni mancanti o stampa fronte/retro errata

Nel flusso di dati AFP , è possibile utilizzare la risorsa di definizione modulo per specificare diversi aspetti dell'output di stampa, inclusa l'aggiunta di sovrapposizione ai dati, sia se la pagina è stampata su una o entrambe le facciate sia se una facciata contiene solo una sovrapposizione senza dati di stampa (anche detto retro costante).

Per ciascun lavoro di stampa AFP è necessaria una definizione di modulo che però può contenere più mappe supporto, ciascuna delle quali imposta le proprietà per un gruppo di pagine finché il file di stampa non richiede il passaggio a un altro gruppo di proprietà. Ad esempio, le prime cinque pagine di un'applicazione di assicurazione potrebbero avere un gruppo di sovrapposizioni per la copertina e il retro, ma richiedere un diverso gruppo di sovrapposizioni a partire dalla pagina 6 inclusa per gestire informazioni specifiche per regione. Ciascun gruppo di sovrapposizioni viene specificato nella propria mappa supporto. Per passare da una mappa supporto a un'altra, nei dati AFP viene incluso un campo IMM (Invoke Medium Map).

Con la funzione Supporto AFP, quando si utilizza l'operazione IdentifyDocuments per suddividere un lavoro AFP in documenti singoli, RICOH ProcessDirector deve tenere traccia delle informazioni sulle mappe supporto richieste per ciascun documento. I modelli di operazione che creano nuovi file AFP (CreateAFPJobsFromDocuments e BuildAFPFromDocuments) generano una nuova definizione di modulo per i lavori creati; quindi devono disporre delle informazioni sulle mappe supporto per accertarsi che tutte le mappe supporto richieste per tutti i documenti nel nuovo file AFP vengano incluse nella definizione di modulo generata. Se tali informazioni non sono disponibili, l'operazione potrebbe creare un file AFP che non contiene i riferimenti alle sovrapposizioni presenti nella mappa supporto quando il lavoro è stato ricevuto nel sistema o che non contiene la specifica corretta di stampa fronte/retro.

Per accertarsi che i file AFP creati da tali operazioni abbiano accesso alle corrette informazioni sulle mappe supporto, effettuare una delle seguenti operazioni:

  • Creare il file AFP con un campo strutturato IMM (Invoke Medium Map) all'interno di ciascun gruppo definito del file. Se la mappa supporto viene definita in questo modo con ciascun documento al momento della ricezione in RICOH ProcessDirector, i nuovi file AFP generati a partire da questi documenti originali non dovrebbero presentare problemi. Per informazioni sui requisiti AFP standard, vedere l'argomento correlato associato.
  • Se il file AFP non è stato definito nel modulo standard richiesto, è possibile aggiungere un'operazione al flusso di lavoro che richiami un programma fornito con la funzione Supporto AFP per aggiungere le informazioni sulle mappe supporto al file AFP prima che venga suddiviso in documenti. A tal fine, vedere l'argomento correlato sulla gestione dei riferimenti alle mappe supporto nei file AFP non conformi.

1.2.9.1.2 Messaggi in RICOH ProcessDirector

I messaggi provenienti da dispositivi e componenti di RICOH ProcessDirector diversi, e i messaggi emessi da programmi esterni con cui RICOH ProcessDirector effettua le attività, possono aiutare a risolvere problematiche che si verificano durante l'elaborazione.

Poiché i messaggi provenienti da diversi componenti di RICOH ProcessDirector potrebbero essere registrati nello stesso log, il primo passo per interpretare i messaggi è di determinare il componente che li ha generati. È possibile utilizzare queste convenzioni per determinare quale componente ha inoltrato un messaggio:

Messaggi che iniziano con AIW
Gran parte di questi messaggi viene generata dal server o dall'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector. Se si visualizza un messaggio in una delle registrazioni di RICOH ProcessDirector, è possibile fare clic sul messaggio per visualizzare il testo completo e qualunque azione consigliata.

In altri casi, i messaggi che iniziano con AIW contengono messaggi da altri componenti. Se un programma esterno (o un componente che si comporta come un programma esterno, come una funzione di conversione Ricoh o ACIF (AFP Conversion and Indexing Facility)) invia un messaggio al server primario, il messaggio viene registrato come messaggio server. Il testo del messaggio contiene l'ID messaggio per il componente che ha emesso il messaggio.

Ad esempio, è possibile trovare il seguente messaggio in un log:

AIWI0017I 0425-440 ACIF AT PK17935 HAS COMPLETED NORMALLY WITH RETURN CODE 0.
In questo caso, AIWI0017I è il messaggio emesso dal server. Il testo del messaggio identifica il numero di messaggio 0425-440 che, in base alle informazioni di seguito riportate, indica che il messaggio era stato generato in origine dal componente ACIF.

Messaggi che iniziano con i numeri da 0420 a 0424
Questi messaggi vengono generati dal driver della stampante in RICOH ProcessDirector, PSF (Print Services Facility). Questi messaggi sono documentati in InfoPrint Manager: PSF and Server Messages, and Transform Messages, G550-1053. Le azioni descritte nel manuale sono specifiche di InfoPrint Manager, ma possono essere adattate all'ambiente RICOH ProcessDirector.

Su un sistema Linux con un server RICOH ProcessDirector, utilizzare il comando psfmsg per visualizzare informazioni su questi messaggi. Inserire questo comando:

/usr/lpp/psf/bin/psfmsg 042n-nnn
042n-nnn è il numero del messaggio.

Messaggi che iniziano con i numeri 0425
Questi messaggi vengono generati da ACIF. Per informazioni sulla risoluzione di questi messaggi, consultare AFP Conversion and Indexing Facility User's Guide, G550-1342. Se si ha dimestichezza con lo strumento LookAt sui sistemi zSeries, è possibile sostituire 0425 nel numero del messaggio con APK e utilizzare LookAt per trovare la spiegazione.

Su un sistema Linux con un server RICOH ProcessDirector, utilizzare il comando psfmsg per visualizzare informazioni su questi messaggi. Inserire questo comando:

/usr/lpp/psf/bin/psfmsg 0425-nnn
0425-nnn è il numero del messaggio.

Messaggi che iniziano con FTD
Questi messaggi vengono generati dal componente del programma di visualizzazione AFP. La maggior parte di questi messaggi contiene le azioni da effettuare per risolvere l'errore.
Qualunque messaggio che menziona SQL
Questi messaggi vengono generati dal database interno e dovrebbero, generalmente, essere riportati all'assistenza tecnica.

I messaggi che iniziano con caratteri non elencati in precedenza vengono generati da componenti richiamati da RICOH ProcessDirector (come ad esempio la funzione di conversione Ricoh). È necessario leggere il testo del messaggio per determinare il programma o il componente che lo ha emesso.

1.2.9.1.2.1 Lingua dei messaggi

RICOH ProcessDirector emette gran parte dei messaggi nella lingua dell'interfaccia utente, determinata dall'impostazione lingua del browser. È possibile che alcuni messaggi siano in una lingua diversa.
  • Il componente del driver della stampante emette messaggi nella lingua del RICOH ProcessDirector prodotto base. Questa lingua è impostata al momento dell'installazione del prodotto base.
  • SNMP emette messaggi nella lingua impostata sulla stampante fisica.
  • Su un sistema Linux, scaricare le unità di immissione che ricevono i messaggi dal daemon di download nella lingua impostata dalla proprietà Lingua unità.

1.2.9.1.2.2 Visualizzazione dei log degli oggetti

È possibile consultare il log di un oggetto per visualizzare i messaggi relativi alle operazioni eseguite sull'oggetto, come le modifiche di proprietà o di stato. Gli oggetti includono server, notifiche, supporti e dispositivi, come dispositivi di input e stampanti. Anche le funzioni potrebbero aggiungere altri tipi di oggetti.
I log degli oggetti contengono messaggi emessi negli ultimi 3 giorni. Dopo 3 giorni, le informazioni contenute nei log vengono spostate in file di controllo nella directory /aiw/aiw1/audit/object type. Tuttavia, i log dei lavori rimangono nel sistema fino a quando il relativo lavoro non viene rimosso dal sistema. Quando il lavoro viene eliminato, le informazioni contenute nel log vengono spostate nei file di controllo.

I file di controllo rimangono sul sistema per 28 giorni e poi vengono automaticamente eliminati. Non esiste alcun limite di dimensione per i log.

Le voci di registro vengono ordinate in base alla colonna Ora, dalla più recente alla meno recente.

La data e l'ora in un log esportato vengono visualizzate con l'ora di Greenwich (GMT) seguita dal segno più (+) o meno (−) e dal numero di ore avanti (+) o indietro (−) rispetto all'ora GMT. Tuttavia, la data e l'ora in un log di oggetto visualizzato in RICOH ProcessDirector vengono visualizzate con il fuso orario del browser in uso.

Per visualizzare il log di un oggetto:

  1. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
    • Dalla pagina Principale:
      1. Individuare l'oggetto nel relativo portale o tabella.
      2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'oggetto e selezionare Visualizza log.
    • Dalla pagina Amministrazione:
      1. Nel riquadro a sinistra, fare clic sul tipo di oggetto.
      2. Nella tabella, fare clic con il pulsante destro del mouse sull'oggetto e selezionare Visualizza log.
  2. Vengono visualizzati i messaggi emessi. Tutti gli orari del messaggio vengono visualizzate nella zona relativa all'orario del browser che si sta utilizzando. Se il testo di un messaggio viene troncato, fare clic sulla voce messaggio. Viene visualizzato il testo completo del messaggio nella finestra in basso.
  3. Per ordinare i messaggi per tipo di messaggio o in un'altra colonna, fare clic sull'intestazione della colonna stessa.
    Fare clic una volta per ottenere l'ordine crescente, fare clic due volte per l'ordine decrescente.
  4. Per cambiare il contenuto visualizzato nel log, modificare il valore delle proprietà Tipo e Intervallo:
    Tipo
    Per impostazione predefinita, vengono visualizzati messaggi di tutti i tipi. Per visualizzare solo alcuni tipi di messaggi, scegliere un valore dall'elenco.
    Intervallo
    Selezionare Tutto per visualizzare tutti i messaggi nel log, filtrati tramite l'impostazione Tipo. Selezionare Personalizza per limitare il numero dei messaggi ad un certo numero di giorni o di ore. Specificare il numero desiderato di giorni e di ore nella proprietà Emessi entro.

1.2.9.1.2.3 Esportazione dei registri degli oggetti

È possibile esportare i log di uno o più oggetti, in modo da poterli salvare in locale. I log esportati vengono salvati come file CSV (comma-separated value) in un'unica cartella compressa. Esempi di oggetti sono le periferiche di input e le stampanti.

Tutte le azioni di ordinamento o filtraggio eseguite sulla pagina Visualizza log non vengono salvate nel log esportato. I log esportati sono in ordine cronologico ascendente (dal più vecchio al più recente) e contengono messaggi di tutti i tipi generati negli ultimi tre giorni. I log di lavoro, invece, contengono tutte le informazioni registrate relative a un lavoro a partire dal relativo inserimento nel sistema.

La data e l'ora in un log esportato vengono registrate con l'ora di Greenwich (GMT) seguita dal segno più (+) o meno (−) e dal numero di ore avanti (+) o indietro (−) rispetto all'ora GMT. Tuttavia, la data e l'ora in un log di oggetto visualizzato in RICOH ProcessDirector vengono visualizzate con il fuso orario del browser in uso.

Per esportare il log di un oggetto:

  1. Disabilitare tutti i blocchi pop-up nel browser poiché il file di esportazione viene visualizzato in una finestra a comparsa.
    Se un blocco pop-up è in esecuzione, non è possibile salvare il file di esportazione.
  2. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
    • Dalla pagina Principale:
      1. Selezionare uno o più oggetti nel portale o nella tabella.
      2. Fare clic su Altre azioni Esporta log.
    • Dalla pagina Amministrazione:
      1. Nel riquadro sinistro, selezionare il tipo di oggetto.
      2. Nella tabella, selezionare uno o più oggetti e fare clic su Altre azioni Esporta registro.
    • Dalla pagina Visualizza log, fare clic su Esporta.
  3. Nella finestra Download di file, fare clic su Salva.
    Il file compresso viene scaricato. Se il browser è configurato per consentire di scegliere dove salvare i file, è possibile scegliere dove memorizzare il file e assegnargli un altro nome. Il nome predefinito della cartella è object typetimestamp.zip.
  4. Fare clic su Salva.

1.2.9.1.2.4 Esportazione di registri di sistema

È possibile esportare diversi registri ad uso diagnostico dalla pagina Registro di sistema. I log esportati vengono salvati come file CSV (comma-separated value) in un'unica cartella compressa.

La data e l'ora in un registro esportato vengono registrate con l'ora di Greenwich (GMT) seguita dal segno più (+) o meno (−) e dal numero di ore avanti (+) o indietro (−) rispetto all'ora GMT. Tuttavia, la data e l'ora in un registro visualizzato in RICOH ProcessDirector vengono visualizzate con il fuso orario del browser in uso.

Per esportare un gruppo di registri diagnostici:

  1. Disabilitare tutti i blocchi pop-up nel browser poiché il file di esportazione viene visualizzato in una finestra a comparsa.
    Se un blocco pop-up è in esecuzione, non è possibile salvare il file di esportazione.
  2. In alto a destra del portlet Riepilogo del sistema, fare clic su Impostazioni () e selezionare Visualizza log.
  3. Fare clic su Esporta tutti.
    Il file compresso viene scaricato. Se il browser è configurato per consentire di scegliere dove salvare i file, è possibile scegliere dove memorizzare il file e assegnargli un altro nome. Il nome predefinito di questa cartella è Instance–timestamp.zip.
  4. Fare clic su Salva.

1.2.9.1.2.5 Rimozione dei file di verifica e di messaggi

Quando un lavoro di stampa lascia il sistema RICOH ProcessDirector, vengono creati dei file di controllo per registrare i dati relativi al lavoro. Inoltre, tutte le registrazioni dei messaggi vengono esportate nei file ogni tre giorni. Anche se questi file sono utili, occupano però spazio nel sistema. Se non vengono eliminati periodicamente, possono condizionare le prestazioni del sistema.

Quando viene installato RICOH ProcessDirector, viene installato anche uno script che elimina tali file. Per impostazione predefinita, lo script viene eseguito quotidianamente ed elimina i file di controllo del lavoro e i file di log dei messaggi che sono più vecchi di 28 giorni.

1.2.9.2 Supporto

Alcuni dei problemi rilevati possono essere risolti scaricando e applicando il servizio al sistema dal sito Web di supporto. Per altri problemi, è possibile contattare un rappresentante dell'assistenza clienti Ricoh.

1.2.9.2.1 Esecuzione del backup e ripristino dei dati RICOH ProcessDirector

Per prevenire la perdita di dati da un errore di sistema o per recuperare i dati (ad esempio, se si desidera far tornare il sistema ad un livello precedentemente installato con tutte le impostazioni e gli oggetti recuperati), RICOH ProcessDirector fornisce i programmi di backup e ripristino.

Il programma di backup salva questi dati:

  • I dati di sistema, come i flussi di lavoro, i modelli procedura, gli utenti, i dispositivi di input e le stampanti memorizzate nel database
  • I file di controllo, come quelli utilizzati per i fogli di intestazione.
  • I dati utente, come i file di lavoro nella directory di spool
Quindi, se è necessario reinstallare RICOH ProcessDirector, è possibile eseguire un programma di ripristino per recuperare i dati. Viene sempre eseguito il backup dei dati di sistema e dei file di controllo, è possibile facoltativamente eseguire il backup ed il ripristino dei dati utente.

Nota: Non è possibile utilizzare i programmi di backup e ripristino per copiare o spostare RICOH ProcessDirector da un computer a un altro a meno che i due computer non abbiano lo stesso nome host e lo stesso livello di servizio RICOH ProcessDirector. È possibile copiare oggetti da un computer a un altro computer con nome host o livello di servizio differenti esportandoli dal primo computer e importandoli nel secondo.

1.2.9.2.1.1 Esecuzione del backup dei dati

È possibile utilizzare uno script di backup per archiviare una copia della configurazione di sistema RICOH ProcessDirector.
Per eseguire il backup dei dati RICOH ProcessDirector:
  1. Arrestare tutti i server applicazioni e secondari. La procedura di backup arresta automaticamente il server primario.
  2. Accedere al computer primario come utente root.
  3. Immettere /opt/infoprint/ippd/bin/aiwbackup.pl con ciascuna di queste opzioni:
    Opzione Descrizione
    -f filename Esegue il backup dei dati in una directory e un nome file diverso da quello predefinito, ovvero /tmp/aiw_backup_data.[timestamp].tar.gz .
    -m Non eseguire un'immagine di backup del database DB2. Utilizzare questa opzione se il database DB2 si trova su un computer differente.
    -r Per impostazione predefinita, vengono salvati i file di input e i file di lavoro (i file nella directory spool che contengono le informazioni di lavoro, incluse le copie dei file di input). Un backup con l'opzione -r non salva i file di input o i file di lavoro, ma salva i lavori. I file di controllo e i dati di sistema vengono sempre salvati.
      Importante:
    • L'opzione -r è leggermente diversa per i comandi aiwbackup e aiwrestore:
      • In aiwbackup, con l'opzione -r vengono rimossi solo i file di input e i file di lavoro dal sistema salvato. Non elimina i lavori dal sistema.
      • In aiwrestore, con l'opzione -r vengono rimossi lavori, file di input e file di lavoro dal sistema ripristinato.
      Se si utilizza l'opzione -r durante il backup di RICOH ProcessDirector, occorre utilizzarla anche quando si ripristina il sistema per impedire il ripristino dei lavori i cui file non sono stati salvati.
    -h o -? Visualizza la guida per il comando aiwbackup.pl.
    Ad esempio, questo comando salva dati, inclusi lavori, ma non include file di input o di lavoro, in un file denominato mybackup.tar.gz:
    • /opt/infoprint/ippd/bin/aiwbackup.pl -f mybackup.tar.gz -r
    Viene visualizzato un messaggio che tutti i server verranno arrestati, se verrà eseguito il backup dei lavori o dei file di immissione e la posizione dei file di cui si è eseguito il backup.
  4. Immettere Y per procedere con il backup.
    Quando il backup è completo, viene visualizzato un messaggio di completamento corretto del backup.

1.2.9.2.1.2 Recupero dati

È possibile utilizzare uno script di ripristino RICOH ProcessDirector per tornare alla configurazione di sistema memorizzata in un archivio di backup.
Per ripristinare RICOH ProcessDirector ad un livello precedente, inclusi gli aggiornamenti del servizio, è necessario eseguire il backup dei dati prima di installare un aggiornamento di RICOH ProcessDirector.
Tenere a mente queste considerazioni quando si ripristina un livello di RICOH ProcessDirector:
  • Tutti i lavori esistenti e i file di immissione dal livello corrente di RICOH ProcessDirector vengono rimossi quando si ritorna ad un livello precedente.
  • È possibile ripristinare backup solo su un sistema che ha lo stesso nome host e le stesse funzioni RICOH ProcessDirector del sistema su cui è stato eseguito il backup.
  • Se è stato utilizzato un nuovo livello di RICOH ProcessDirector e quindi si è ritornati a un livello precedente, oppure se è stato installato e utilizzato il livello precedente prima di ripristinare i file di backup, tutte le modifiche apportate ai dati di sistema, i file di controllo o i dati utente andranno persi. Quindi, se è necessario recuperare i file di backup, farlo quanto prima è possibile in modo da ridurre la quantità di dati persi.

Per ripristinare i dati di RICOH ProcessDirector:

  1. Interrompere il prodotto base e tutti i server applicazioni/secondari.
  2. Su tutti i computer, installare lo stesso livello di RICOH ProcessDirector del backup creato in precedenza. .
  3. Sul computer primario, accedere come amministratore.
  4. Avviare un prompt dei comandi in qualità di amministratore. Anche se si è eseguito l'accesso al sistema in qualità di amministratore, è necessario avviare un prompt dei comandi selezionando Esegui come amministratore dal menu di scelta rapida.
  5. Immettere /opt/infoprint/ippd/bin/aiwrestore.pl con una di queste opzioni:
    -f filename
    Recuperare i dati da una directory e nome file diverso da quelli predefiniti, ovvero C:\tmp\aiw_backup_data.[timestamp].tar.gz su Windows e /tmp/aiw_backup_data.[timestamp].tar.gz su Linux.
    -m
    Non ripristinare il database DB2. Utilizzare questa opzione se il database DB2 si trova su un computer diverso da quello del prodotto base.
    -r
    Per impostazione predefinita, vengono ripristinati i lavori file di input e file di lavoro (i file nella directory spool che contengono informazioni di lavoro, incluse le copie dei file di input). Un backup con l'opzione -r non ripristina lavori, file di input o file di lavoro. I file di controllo e i dati di sistema vengono sempre ripristinati.
    Importante: L'opzione -r è leggermente diversa per i comandi aiwbackup e aiwrestore:
    • In aiwbackup, con l'opzione -r vengono rimossi solo i file di input e i file di lavoro dal sistema salvato. Non elimina i lavori dal sistema.
    • In aiwrestore, con l'opzione -r vengono rimossi lavori, file di input e file di lavoro dal sistema ripristinato.
    Se è stata utilizzata l'opzione -r durante il backup di RICOH ProcessDirector, occorre utilizzarla anche quando si ripristina il sistema per evitare il ripristino dei lavori i cui file non sono stati salvati.
    -h o -?
    Visualizza la guida per il comando aiwrestore.pl.
    Ad esempio, questo comando ripristina dati, senza includere lavori, file di input o file di lavoro, da un file denominato mybackup.tar.gz: /opt/infoprint/ippd/bin/aiwrestore.pl -f mybackup.tar.gz -r
    Viene visualizzato un messaggio che tutti i server verranno arrestati e la posizione da cui i file verranno ripristinati.
  6. Immettere Y per procedere con il ripristino.
    Quando il ripristino è completo, viene visualizzato un messaggio di completamento corretto del ripristino.
  7. Avviare il prodotto base e i server applicazioni/secondario per utilizzare il livello ripristinato di RICOH ProcessDirector.

1.2.9.2.2 Definizione della versione di RICOH ProcessDirector

Per inserire una chiamata di servizio sul sistema RICOH ProcessDirector è necessario fornire il numero della versione di RICOH ProcessDirector al momento installata.
Per determinare la versione RICOH ProcessDirector:
  1. Su ciascuna pagina dell'interfaccia utente, fare clic su Icona Informazioni nell'angolo in alto a destra.
  2. Selezionare Informazioni.
  3. Prendere nota della versione e del livello di servizio.
  4. Fare clic su Chiudi.
Per determinare la versione di una funzione installata:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione.
  2. Nel riquadro di sinistra, fare clic su Servizi Funzioni.
  3. Cercare nella colonna Versione installata la caratteristica che interessa.

1.2.9.2.3 Applicazione del servizio a un server DB2 su un altro computer

Se RICOH ProcessDirector utilizza un server DB2 su un altro computer, l'applicazione del servizio al database remoto durante l'esecuzione di RICOH ProcessDirector può provocare problemi.
Per applicare il servizio a un server DB2 su un altro computer:
  1. Arrestare RICOH ProcessDirector.
  2. Applicare il servizio a DB2 nel computer su cui è installato.
  3. Riavviare RICOH ProcessDirector.

1.2.9.2.4 Diagnostica di sistema

Per consentire al supporto software di comprendere e risolvere i propri problemi, potrebbe essere necessario raccogliere informazioni dal proprio sistema e inoltrarle per l'analisi.

1.2.9.2.4.1 Impostazione delle opzioni di traccia

Le tracce generano informazioni relative alle funzioni di sistema. La modifica delle funzioni di traccia consente di regolare la quantità di informazioni registrate per consentire la diagnosi dei problemi, ma utilizza anche ulteriori risorse di sistema. Il supporto software potrebbe richiedere di modificare temporaneamente le opzioni traccia per raccogliere i dati necessari.
Le opzioni di traccia devono essere modificate solo sotto la direzione del supporto software.
Per impostare le opzioni di traccia:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro sinistro, fare clic su Diagnostica Traccia di sistema.
  3. Sulla pagina Traccia di sistema, impostare le opzioni in base alle istruzioni fornite dal supporto software.
    Prendere nota delle impostazioni originali in modo da poterle modificare di nuovo una volta finita la raccolta di dati.
  4. Fare clic su SALVA.
Dopo aver inviato le informazioni richieste al supporto software, ripetere questa procedura per ripristinare i valori originali delle opzioni.

1.2.9.2.4.2 Creazione di un file di acquisizione dati

È possibile usare la funzione di acquisizione dati per raccogliere tutte le informazioni necessarie per consentire la diagnosi del problema e per impacchettarlo in un file .zip che può essere inviato al supporto software.
Il supporto software può indicare se è necessario il file di acquisizione e quali dati devono essere inclusi.
    Nota:
  • È possibile utilizzare il pulsante Acquisizione rapida per raccogliere le informazioni di traccia e di sistema iniziali da fornire al team del supporto. La funzione Acquisizione semplice utilizza la funzione di download del browser per trasferire il file ZIP delle informazioni diagnostiche nella stazione di lavoro, semplificando l'invio dei file al supporto software. Potrebbe essere necessario utilizzare il pulsante OTTIENI ACQUISIZIONE DATI successivamente, se richiesto dal supporto software per eseguire il debug.
  • Nella proprietà Ultimo file di acquisizione dati, fare clic sul nome del file per scaricare l'ultimo file di acquisizione dati creato correttamente.

Per creare un file di acquisizione:

  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel riquadro sinistro, fare clic su Diagnostica Acquisizione dati.
    Guardare nell'angolo in basso a destra per assicurarsi che il processo di acquisizione non sia già in corso.
  3. Sulla pagina Acquisizione dati, impostare le opzioni in base alle istruzioni fornite dal supporto software.
    Se è necessario acquisire informazioni da un server applicazioni:
    1. Accedere al server applicazioni come l'utente utilizzato per eseguire il servizio.
    2. Selezionare Start Opzioni Internet Sicurezza Intranet locale
    3. Fare clic su Siti.
    4. In Aggiungi questo sito web alla zona, digitare la lettera di unità utilizzata per mappare la connessione tra il server applicazioni e il server principale RICOH ProcessDirector. Includere i due punti dopo la lettera dell'unità. Ad esempio, questo server applicazioni ha l'unità R: mappata sul server principale, digitare: R:
    5. Fare clic su Aggiungi.
    6. Fare clic su Chiudi.
    7. Fare clic su OK nella finestra di dialogo Proprietà Internet.
  4. Fare clic su OTTIENI ACQUISIZIONE DATI per raccogliere le informazioni.
    Il processo di acquisizione viene eseguito sullo sfondo, quindi è possibile continuare a usare RICOH ProcessDirector durante la creazione del file di acquisizione. È possibile creare solo un file di acquisizione alla volta.
  5. Per controllare se il processo di acquisizione ha terminato la creazione del file di acquisizione, aprire la pagina Acquisizione dati e guardare nell'angolo in basso a destra.
    Un messaggio di stato segnala che l'acquisizione è ancora in corso, non è riuscita o è stata completata. La proprietà Ultima acquisizione dati completata specifica la data e l'ora di completamente dell'ultima acquisizione.
  6. Quando la raccolta dei dati è terminata, viene visualizzato lo stato Acquisizione completata. Fare clic sull'icona di download per scaricare il file.

Per scaricare il file in un secondo momento, fare clic sul nome del file nella proprietà Ultimo file di acquisizione dati o trovare il file di acquisizione nella posizione specificata nella proprietà Dove memorizzare il file di acquisizione.

1.2.10 Informazioni riferimento

Le informazioni di riferimento includono i file di esempio forniti da RICOH ProcessDirector, descrizioni dei file che RICOH ProcessDirector utilizza e le descrizioni della sintassi che quei file e le altre proprietà utilizzano.

1.2.10.1 Struttura della directory

RICOH ProcessDirector utilizza specifiche directory e sottodirectory sul sistema per memorizzare i propri file. A un certo punto potrebbe essere necessario accedere a una directory o individuare un file specifico all'interno di una sottodirectory.
    Nota:
  • Gli aggiornamenti potrebbero sovrascrivere i file presenti nella directory /aiw/aiw1/samples, ma non quelli presenti nella directory /aiw/aiw1/control_files. Si consiglia di copiare i file di esempio nella directory /aiw/aiw1/control_files e di apportare tutte le modifiche nel file copiato.
RICOH ProcessDirector - Struttura di directory
Nome directory Sommario
/aiw/aiw1/audit/InputDevice File di audit completati per periferiche di input
/aiw/aiw1/audit/Instance File di audit completati per server
/aiw/aiw1/audit/Job File di audit completati per singoli lavori
/aiw/aiw1/audit/JobType File di controllo completati per flussi di lavoro
/aiw/aiw1/audit/Printer File di audit completati per la maggior parte dei tipi di stampanti
/aiw/aiw1/audit/PrinterInternalAFP File di audit completati per stampanti AFP
/aiw/aiw1/audit/JdfOutputPrinter File di audit completati per stampanti PDF Ricoh
/aiw/aiw1/audit/StepTemplate File di audit completati per singoli lavori
/aiw/aiw1/audit/User File di audit completati per gli utenti
/aiw/aiw1/config/ Diversi file di configurazione
/aiw/aiw1/control_files/audit/ File di controllo per la raccolta delle informazioni di audit per i lavori
Nota: Alcuni oggetti, come i dispositivi di input, registrano messaggi solo come informazioni di audit e non dispongono di file di controllo per controllare il tipo di informazioni di audit che RICOH ProcessDirector conserva.
/aiw/aiw1/control_files/banner_pages/ File di configurazione per pagine di intestazione
/aiw/aiw1/control_files/external_programs/ File di controllo da utilizzare con i programmi esterni
/aiw/aiw1/control_files/passthru/ File di controllo da utilizzare con le stampanti Passthrough
/aiw/aiw1/control_files/rules/ File di regole per assegnare flussi di lavoro e impostare le proprietà lavoro.
/aiw/aiw1/samples/audit/ Modelli di file di controllo per la raccolta delle informazioni di audit per i lavori

I file della directory degli esempi vengono utilizzati solo come modelli per la personalizzazione dei file di controllo. RICOH ProcessDirector non li aggiunge in fase di esecuzione.

Nota: Alcuni oggetti, come i dispositivi di input, registrano messaggi solo come informazioni di audit e non dispongono di file di controllo per controllare il tipo di informazioni di audit che RICOH ProcessDirector conserva.
/aiw/aiw1/samples/banner_pages/ Modelli di configurazione per le pagine di intestazione

I file della directory degli esempi vengono utilizzati solo come modelli per la personalizzazione dei file di controllo. RICOH ProcessDirector non li aggiunge in fase di esecuzione.

/aiw/aiw1/samples/external_programs/ Maschere di file di controllo da utilizzare con i programmi esterni

I file della directory degli esempi vengono utilizzati solo come modelli per la personalizzazione dei file di controllo. RICOH ProcessDirector non li aggiunge in fase di esecuzione.

/aiw/aiw1/samples/passthru/ Modelli del file di controllo da utilizzare con le stampanti Passthrough

I file della directory degli esempi vengono utilizzati solo come modelli per la personalizzazione dei file di controllo. RICOH ProcessDirector non li aggiunge in fase di esecuzione.

/aiw/aiw1/samples/rules/ Modelli di regole per assegnare flussi di lavoro e impostare le proprietà lavoro.

I file della directory degli esempi vengono utilizzati solo come modelli per la personalizzazione dei file di controllo. RICOH ProcessDirector non li aggiunge in fase di esecuzione.

/aiw/aiw1/exits Programmi di uscita utente compilati
/aiw/aiw1/resources Risorse di lavoro
/aiw/aiw1/spool/default
oppure
/aiw/aiw1/spool/SpoolName
Dati di lavoro
/aiw/aiw1/System Cartelle di periferiche di input
/aiw/aiw1/testfiles File di stampa di esempio
/aiw/aiw1/trace File di traccia di sistema
/opt/infoprint/ippd/afpviewer/font File di configurazione caratteri per il programma di visualizzazione file
/usr/lpp/psf/exits Programmi di uscita utente driver stampante

Disponibile solo se la funzione di supporto AFP è installata.

/usr/lpp/psf/reslib Font AFP e file di definizione modulo

Disponibile solo se la funzione di supporto AFP è installata.

1.2.10.2 Modelli di procedura forniti

RICOH ProcessDirector fornisce diversi modelli di procedura, che sono stati installati con RICOH ProcessDirector. I flussi di lavoro forniti contengono operazioni create sulla base di questi modelli di procedura. È possibile copiare questi modelli per creare operazioni personalizzate da utilizzare per la creazione dei flussi di lavoro.

È possibile aggiungere un modello procedura a qualsiasi fase di un flusso di lavoro. Le fasi forniscono raggruppamenti logici per le operazioni. Alcune operazioni passano in una fase singola in modo logico. Ad esempio, la fase Stampa è una scelta logica per l'operazione PrintJobs. Alcune operazioni passano in più fasi in modo logico. Ad esempio, per salvare una copia di un file di stampa prima che RICOH ProcessDirector lo invii a un programma di conversione per la conversione in un flusso di dati diverso, aggiungere l'operazione CopyToFolder alla fase Preparazione. Quindi, per salvare una copia del file dopo che è stato stampato, aggiungere un'altra operazione CopyToFolder alla fase Completamento. Oppure, per verificare che siano stati caricati i moduli corretti prima della stampa di un lavoro, aggiungere l'operazione ManualStepWithAutoStart alla fase Preparazione. Successivamente, per eseguire un controllo della qualità della stampa al termine del processo, aggiungere un'ulteriore operazione ManualStepWithAutoStart alla fase di Stampa, dopo l'operazione PrintJobs.

1.2.10.2.1 AddPageExceptionsToAFP

Un'operazione basata su questo modello di operazione utilizza il file di eccezione pagina generato dall'operazione ExtractPageExceptions e converte le impostazioni dei supporti in una definizione di modulo in linea con le mappe supporto appropriate. L'operazione inserisce anche i campi strutturati IMM (Invoke Medium Map) nel file AFP di output, in modo tale che le eccezioni di pagina diventino effettive sulle pagine corrette.
Valori predefiniti del lavoro

  • File di eccezioni pagina: ${getFileName(pletotab,del,read)}

1.2.10.2.2 ApplyPreferences

Un'operazione basata su questo modello operativo usa un oggetto di mappatura proprietà per interpretare un file delle preferenze. Le informazioni nel file delle preferenze sono usate per aggiungere o aggiornare uno o più valori della proprietà del documento (DPF).

Durante l'operazione, esse usano le impostazioni nell'oggetto di mappatura proprietà per determinare:

  • A quale proprietà corrisponde ciascuna colonna nel file delle preferenze.
  • Quali proprietà sono usate per identificare in maniera univoca ciascun documento, sia nel file delle preferenze sia nel DPF. Il valore Utilizzo di queste proprietà è impostato su Identifica documento nella sezione di mappatura della proprietà.
  • Quali valori della proprietà devono essere aggiornati con le informazioni nel file delle preferenze. Il valore Utilizzo di queste proprietà è impostato su Aggiorna proprietà nella sezione di mappatura della proprietà.

L'operazione quindi utilizza le proprietà Identificativo documento per far corrispondere ciascuna voce nel file delle preferenze a un documento nel DPF. Per ciascuna riga corrispondente, vengono aggiornati i valori delle altre proprietà elencate nella tabella.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • File delle preferenze:
  • Mappatura proprietà: Non impostato
Note d'uso
  • Questa operazione deve essere eseguita dopo un'operazione basata sul modello operativo IdentifyDocuments o IdentifyPDFDocuments.
  • Il file delle preferenze può contenere colonne che non sono associate alle proprietà del documento. Vengono ignorate le colonne che non sono associate.
  • Se più di un documento nel DPF corrisponde all'Identificativo documento, le modifiche alle proprietà del documento vengono applicate a tutti i documenti corrispondenti nel DPF.
  • Ciascuna voce nel file delle preferenze deve presentare una combinazione unica di valori per le sue proprietà Identificativo documento. Se più di una riga presenta la stessa combinazione di valori, il processo viene impostato su uno stato Errore e sul log del processo viene scritto un messaggio. L'operazione si arresta durante la lettura del file delle preferenze alla prima occorrenza di questo errore.
  • Se una voce nel file delle preferenze non corrisponde a nessun documento nel DPF, essa viene saltata e non si registra nessun messaggio.
  • Se nel DPF sono presenti documenti senza voci corrispondenti nel file delle preferenze, qualsiasi proprietà aggiunta all'operazione ApplyPreferences viene inoltre inclusa in tali documenti con un valore nullo.
  • Se l'operazione non apporta alcuna modifica al DPF per un processo, essa scrive un messaggio di avviso sul log del processo.
  • La funzione di questa operazione è simile al modello operativo SetDocPropsFromList. L'operazione ApplyPreferences può impostare più proprietà del documento, mentre il modello operativo SetDocPropsFromList può impostarne solo una.

1.2.10.2.3 ApplyXSLTransform

Un'operazione basata su questo modello di procedura utilizza un foglio di stile XSLT (Extensible Stylesheet Language Transformation) per convertire un file in un formato in un file in un altro formato. Ad esempio, l'operazione può convertire un file XML in un altro formato XML da utilizzare come ticket di lavoro JDF o come input per l'operazione CreateJobsFromXML. L'operazione può anche convertire un file XML in un file di testo contenente le proprietà del documento o del lavoro RICOH ProcessDirector.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • File di input:
  • File del foglio di stile XSLT:
  • File di output:
Note d'uso
  • L'operazione supporta il formato XSLT versioni 1.1.
  • Utilizzare un editor XSLT per creare il foglio di stile XSLT.
  • Questa operazione può elaborare i file di input in formati diversi dal formato XML. Ad esempio, se il foglio di stile XSLT contiene la funzione unparsed-text, è possibile utilizzare un file di testo come input.
  • Per utilizzare un file nella directory di spool per il lavoro come file di input, specificare questo valore: ${getCurrentFile(extension)}

    dove estensione è l'estensione del nome file.

    Ad esempio, per utilizzare un file XML nella directory di spool, specificare il valore ${getCurrentFile(xml)}.

  • Per utilizzare un file di output di testo come file di sovrascrittura nella directory di spool per il lavoro, specificare questo valore: ${getFIleName(overrides,txt,write)}.
  • Le operazioni basate sul modello di operazione ApplyXSLTransform hanno proprietà posizionali. È possibile inserire più volte un'operazione con proprietà posizionali in un flusso di lavoro e le proprietà del lavoro possono assumere valori diversi quando viene utilizzata ciascuna operazione. La fase e i nomi della fase e dell'operazione compaiono come nomi della sezione con le proprietà dell'operazione visualizzabili all'interno della sezione.
  • In questo esempio, viene illustrato quanto segue:
    • Un file di input semplice contenente elementi XML divisi per tipo di ordine, copie, carta, file e settore.
    • Un foglio di stile XSLT che converte 5 elementi XML in 5 corrispondenti proprietà del lavoro RICOH ProcessDirector: Job.Info.Attr1, Job.Copies, Job.Media, Job.Info.Attr2 e Job.Info.Attr3.
    • Un file di output contenente testo per 5 proprietà del lavoro.
    File di input contenente XML
    <?xml version="1.0" encoding="utf-8"?>
    <Order Type="Statement">
        <Copies>4</Copies>
        <Paper>Letter Plain</Paper>
        <File>http://localhost:15080/pd/Demo.pdfFile>http://localhost:15080/pd/Demo.pdf</File>
        <Industry>Hotel</Industry>
    </Order>
    Foglio di stile XSLT
    <?xml version="1.0" encoding="utf-8"?>
    <xsl:stylesheet version="1.0">
        <xsl:output method="text" encoding="UTF-8"/>
        <xsl:template match="/">
            <xsl:variable name="var1_initial" select="."/>
            <xsl:for-each select="Order">
                <xsl:variable name="var2_current" select="."/>
                <xsl:value-of select="concat('Job.Info.Attr1=', @Type, '
    ', 
    		'Job.Copies=', floor(Copies), '
    ', 'Job.Media=', Paper, '
    ', 
    		'Job.Info.Attr2=', File, '
    ', 'Job.Info.Attr3=', Industry)"/>
            <xsl:for-each>
        </xsl:template>
    </xsl:stylesheet>
    File di output contenente testo
    Job.Info.Attr1=Statement
    Job.Copies=4
    Job.Media=Letter Plain
    Job.Info.Attr2=http://localhost:15080/pd/Demo.pdf
    Job.Info.Attr3=Hotel

1.2.10.2.4 AssignJobValues

Aggiungere questa operazione a un flusso di lavoro per impostare le proprietà del lavoro da utilizzare nelle operazioni successive del flusso. L'operazione AssignJobValues risulta particolarmente utile in combinazione con l'uso di regole sui connettori tra operazioni in un flusso di lavoro.

Ad esempio, è possibile avere due sezioni di connettori da un'operazione che valuta il numero di pagine in un lavoro. Se il numero di pagine supera un certo valore, l'operazione AssignJobValues potrebbe impostare una stampante ad alta velocità come Stampante richiesta o specificare che non venga eseguita la spillatura. L'altra sezione dell'operazione conduce a un'operazione AssignJobValues diversa che imposta una stampante a velocità media e seleziona un valore per la spillatura.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • File valori del lavoro
  • Valori da impostare
Note d'uso
  • Per modificare i valori di un lavoro, è possibile utilizzare sia un file di configurazione, sia l'elenco dei valori delle proprietà. Se una proprietà si trova sia nel file di configurazione sia nell'elenco, verrà utilizzato il valore presente nell'elenco.
  • Il file dei valori del lavoro è un file di testo che contiene le proprietà del lavoro e le coppie valore. I valori nel file sovrascrivono i valori che sono già impostati quando un lavoro è immesso nell'operazione AssignJobValues.

    Utilizzare i nomi database RICOH ProcessDirector per le proprietà. Elencare ogni proprietà e valore su una riga separata come database.property.name=value, senza spazi prima o dopo il segno uguale (=). Ad esempio:

    Job.RequestedPrinter=RicohProVC60000Job.Duplex=Yes

  • Per assegnare un valore alla proprietà di lavoro posizionale, specificare la fase e il nome dell'operazione tra parentesi dopo il nome della proprietà.

    Questo esempio specifica un comando di copia come valore della proprietà del lavoro Comando esterno per l'operazione RunExternalProgram nella fase Preparazione del flusso di lavoro:

    Job.External.Command[Prepare][RunExternalProgram]=cp ${getControlFileName()} /aiw/aiw1/samples/${Job.ID}.info.csv

  • Non è possibile impostare le proprietà posizionali nell'elenco dei valori delle proprietà.

1.2.10.2.5 BuildAFPFromDocuments

Un'operazione basata sul modello procedura BuildAFPFromDocuments consente di creare un singolo file AFP per il lavoro corrente, ordinando i documenti nella sequenza specificata nel file delle proprietà del documento. Il file AFP prodotto da questa operazione diventa il file AFP per le operazioni successive del flusso di lavoro.

Per alcuni flussi di lavoro del documento non è necessario creare lavori AFP secondari. Invece, è necessario solo creare e riordinare i documenti nel file AFP per il lavoro esistente.

Il modello di operazione BuildAFPFromDocuments è analogo al modello di operazione CreateAFPJobsFromDocuments, ad eccezione del fatto che tutti i documenti vengono scritti nel file AFP del lavoro esistente anziché nei file AFP dei lavori secondari. Con l'operazione BuildAFPFromDocuments, i documenti vengono inclusi nell'ordine ID lavoro secondario e nell'ordine Sequenza in secondario all'interno dell' ID lavoro secondario.

Tale operazione si applica anche ai codici a barre, ai blocchi di pannelli e al testo se tali modifiche sono state definite in un file di controllo AFP avanzato e la proprietà File di controllo AFP avanzato è stata specificata nell'operazione.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • File di controllo AFP avanzato: Non impostato
Note d'uso
  • BuildAFPFromDocuments crea una definizione di modulo in linea come parte del processo di elaborazione.
  • BuildAFPFromDocuments utilizza i documenti originali e le proprietà dei documenti originali, identificati durante l'operazione IdentifyDocuments, per generare il file AFP. Se il file AFP viene modificato dopo l'esecuzione di IdentifyDocuments, le modifiche apportate non vengono utilizzate da BuildAFPFromDocuments.

1.2.10.2.6 BuildAFPFromZIP

Una procedura basata su questo modello di operazione crea un file AFP unico dai contenuti di un file .zip.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Definizione del modulo della pagina di intestazione:
  • File di configurazione della pagina di intestazione:
  • Include pagine di intestazione:
  • Include pagine finali: No
  • File di configurazione della pagina finale:
  • Comando esterno:

Note d'uso
  • Una procedura basata su questo modello di operazione può essere utilizzata solo per i file AFP impacchettati in file .zip.
  • Anche un lavoro AFP non presente all'interno di un pacchetto .zip può essere elaborato con questa procedura.
  • I file AFP originali sono aggiunti al file AFP finale in base all'ordine dei file AFP aggiunti al file .zip o in base all'ordine in cui compaiono nel file di elenco. Ad esempio, quando, dopo averlo creato, si invia un file ZIP, l'ordine del file AFP finale rispecchia quello di aggiunta di file AFP nel file ZIP. Se si utilizza il metodo batch Elenco e si imposta la proprietà Crea file .zip su , l'ordine del file AFP finale rispecchia quello dei file AFP presenti nel file di elenco. Se si utilizza un metodo batch diverso da Elenco e si imposta la proprietà Crea file .zip su , l'ordine del file AFP finale dipende dalla data e ora dei singoli file AFP nel file ZIP.
  • Le proprietà relative alla pagina di intestazione e quella finale consentono di inserire queste pagine tra i file AFP singoli quando vengono stampate come file AFP di grandi dimensioni. Il supporto della pagina banner non è disponibile su RICOH ProcessDirector per Windows.
  • Nella proprietà Comando esterno , il programma fornito deve sempre prevedere il file AFP come ultimo argomento. Per esempio, per passare il numero di lavoro al programma nominato myscript, immettere /aiw/aiw1/bin/myscript ${Job.ID} per la proprietà Comando esterno . Quando viene eseguito il passo per il lavoro 10000045, il comando si risolve in /aiw/aiw1/bin/myscript10000045/aiw/aiw1/spool/default/10000045/eachAFPfileinthezip.afp

1.2.10.2.7 BuildExternalDocPropsFile

Un'operazione basata su questo modello di operazione consente di estrarre i dati del documento dal file di proprietà e creare un file con le intestazioni e i dati del documento necessari per inviare un programma esterno. Il file creato è definito file esterno delle proprietà del documento.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • File esterno delle proprietà del documento: ${getFileName(data,csv,write)}

  • Tipo file:CSV

  • Intestazioni di colonna:

  • Proprietà del documento selezionate: Numero documento

Note d'uso
  • Questa operazione richiede un file delle proprietà del documento come input. Per creare un file delle proprietà del documento, è necessario eseguire un'operazione basata sul modello di operazione IdentifyPDFDocuments o IdentifyDocuments (solo RICOH ProcessDirector) nel flusso di lavoro prima dell'operazione basata sul modello di operazione BuildExternalDocPropsFile.

  • Il file di output viene creato nella posizione specificata dalla proprietà File esterno delle proprietà del documento.

  • La proprietà Tipo di file stabilisce se il file esterno delle proprietà del documento è delimitato da tabulazioni o da virgole (CSV).

1.2.10.2.8 BuildFileFromProperties

Un'operazione basata su questo modello di procedura crea un file di output che contiene i valori delle proprietà del documento e del lavoro RICOH ProcessDirector per un lavoro. Il file può avere qualsiasi formato, incluso XML, JSON e CSV.

Per creare il file di output, per prima cosa l'operazione scrive il valore della proprietà Intestazione file nel file di output. Quindi l'operazione scrive il valore della proprietà Corpo del file nel file, una volta per ciascun documento nel file delle proprietà del documento. Infine, l'operazione scrive il valore della proprietà Piè di pagina nel file.

È possibile utilizzare la notazione simbolo RICOH ProcessDirector in tutti e tre tali valori della proprietà. I simboli sono segnalibri per il valori del lavoro e del documento che si desidera includere nel file quando l'operazione lo crea.

È possibile utilizzare i simboli per le proprietà del lavoro, ma non le proprietà del documento, nei valori per le proprietà Intestazione file e Piè di pagina file.

È possibile utilizzare i simboli per le proprietà del lavoro e del documento nel valore per la proprietà Corpo del file. Nel file di output, i valori dei lavori sono gli stessi per ogni documento.

L'operazione utilizza il file delle proprietà del documento nella directory di spool per il lavoro come input. Il nome file è nel formato jobid.document.dpf dove jobid è il numero del lavoro. Ad esempio: 10000009.document.dpf. La prima riga nel file contiene il nome database di ciascuna proprietà del documento. Ogni riga aggiuntiva contiene valori per ogni proprietà proveniente da un documento.

Esempio

Questo esempio mostra come l'operazione crea un file di output XML per tre documenti in un lavoro denominato Bank Statements 02032017 con 14 pagine.

L'esempio crea elementi XML che contengono i valori di due proprietà del lavoro:

  • Nome lavoro ( Job.Name)
  • Pagine totali ( Job.TotalPages)

I nomi del database delle proprietà sono tra parentesi.

L'esempio crea elementi XML che contengono i valori di quattro proprietà del documento:

  • Numero documento ( Doc.ID)
  • Pagine correnti ( Doc.CurrentPages)
  • Nome cliente ( Doc.Custom.CustomerName)
  • Numero conto cliente ( Doc.Custom.AccountNumber)

Valore della proprietà Intestazione file:

<?xml version="1.0" encoding="utf-8"?>
<InputFile>
  <PDF>${Job.Name}</PDF>
  <TotalPages>${Job.TotalPages}</TotalPages>

Valore della proprietà Corpo del file:

<Document>
  <DocNumber>${Doc.ID}</DocNumber>
  <PageCount>${Doc.CurrentPages}</PageCount>
  <Customer Custname="${Doc.Custom.CustomerName}" CustAccount="${Doc.Custom.AccountNumber}" />
</Document>

Valore della proprietà Piè di pagina file:

</InputFile>

File delle proprietà del documento nella directory di spool del lavoro:

Doc.ID,Doc.CurrentPages,Doc.Custom.CustomerName,Doc.Custom.AccountNumber
1,4,Jane Smith,SA349088
2,4,Chris Lopez,SA347202
3,6,John Gray,SA340655

File di output XML:

<?xml version="1.0" encoding="utf-8"?>
<InputFile>
  <PDF>Bank Statements 02032017</PDF>
  <TotalPages>14</TotalPages>
  <Document>
    <DocNumber>1</DocNumber>
    <PageCount>4</PageCount>
    <Customer Custname="Jane Smith" CustAccount="SA349088" />
  </Document>
  <Document>
    <DocNumber>2</DocNumber>
    <PageCount>4</PageCount>
    <Customer Custname="Chris Lopez" CustAccount="SA347202" />
  </Document>
  <Document>
    <DocNumber>3</DocNumber>
    <PageCount>6</PageCount>
    <Customer Custname="John Gray" CustAccount="SA340655" />
  </Document>
</InputFile>

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Intestazione file:

  • Corpo del file:

  • Piè di pagina file:

  • File di output:

Note d'uso:

  • Per creare un file di output che contiene i valori delle proprietà del lavoro ma non le proprietà del documento, lasciare vuoto il valore della proprietà Corpo del file.
  • L'operazione scrive il valore della proprietà Corpo del file nel file di output solo quando si applicano queste due condizioni:
    • La proprietà Corpo del file specifica un valore, in genere facendo riferimento a una o più proprietà del documento valide.
    • La directory di spool per il lavoro contiene un file delle proprietà del documento.
  • Se è stato creato l'output XML o JSON, è possibile convalidarlo utilizzando un'operazione basata sul modello di operazione CheckFileStructure.
  • Se non vengono forniti valori per le proprietà Intestazione file, Corpo del file e Piè di pagina file, l'operazione crea un file vuoto.

1.2.10.2.9 BuildPDFFromDocuments

Un'operazione basata sul modello di procedura BuildPDFFromDocuments crea un singolo file PDF per il lavoro corrente. L'operazione posiziona i documenti nell'ordine di sequenza specificato nel file delle proprietà del documento. Una volta creato il file PDF, l'operazione ottimizza il file. Questa operazione inoltre, consente di creare un ticket di lavoro JDF con le opzioni supporti e finitura.
Le operazioni successive previste durante il flusso di lavoro utilizzano i file PDF e JDF creati durante questa operazione.

Nel caso in cui venga definito uno o più file di controllo Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, questa operazione applica il markup. Specificare questi file di controllo per nome e posizione nelle proprietà File di controllo Crea PDF per questa operazione.

Durante questa operazione, le informazioni provenienti dal ticket di lavoro JDF RICOH ProcessDirector originale vengono combinate alle opzioni (facciata singola o fronte/retro, numero di copie, supporti e finitura) specificate nei file di controllo Crea PDF.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Fronte/retro: Sì
  • File di controllo Crea PDF 1: Non impostato
  • File di controllo Crea PDF 2: Non impostato
  • File di controllo Crea PDF 3: Non impostato
  • File di controllo Crea PDF 4: Non impostato
  • Numero massimo di documenti in memoria: 200
  • Eccezioni pagina per i lati: Sostituisci con il valore del lavoro
Note d'uso
  • Durante questa operazione, vengono utilizzati i documenti e le relative proprietà individuati nell'operazione IdentifyPDFDocuments per la creazione del file PDF. In caso di modifiche apportate al file PDF dopo l'esecuzione di IdentifyPDFDocuments, l'operazione BuildPDFFromDocuments non utilizzerà tali modifiche.
  • In caso di modifiche apportate al file JDF dopo l'esecuzione di IdentifyPDFDocuments, l'operazione BuildPDFFromDocuments non utilizzerà tali modifiche, ad eccezione delle opzioni supporti e finitura per un lavoro. Infatti, queste modifiche non vengono apportate fino all'esecuzione dell'operazione BuildPDFFromDocuments.
  • È possibile aggiungere più di un file di controllo per ogni proprietà File di controllo Crea PDF. In tal caso, utilizzare un punto e virgola per separare ciascun file di controllo.
  • Durante questa operazione, vengono scartate tutte le eccezioni pagina per le opzioni supporti e finitura specificate nel ticket di lavoro JDF RICOH ProcessDirector originale. Se la proprietà Eccezioni pagina per i lati è impostata su Sostituisci con il valore del lavoro, l'operazione elimina anche le eccezioni lati pagina. L'operazione consente di mantenere invariate le opzioni supporti e finitura per il lavoro. Ad esempio, un file di controllo specifica l'utilizzo di carta blu per la pagina 1 nel documento 5 di un lavoro su facciata singola. Il ticket di lavoro JDF RICOH ProcessDirector specifica l'utilizzo di carta bianca per il lavoro e di carta verde per la pagina 7. L'operazione BuildPDFFromDocuments permette di scartare l'eccezione pagina RICOH ProcessDirector per la pagina verde. Il ticket di lavoro JDF emesso durante l'operazione BuildPDFFromDocuments specifica l'utilizzo di carta blu per la pagina 1 del documento 5 e di carta bianca per il lavoro rimanente.
  • Se il lavoro PDF ha un ticket di lavoro JDF che specifica una combinazione di pagine fronte/retro e facciata singola, utilizzare la proprietà Eccezioni pagina per i lati per impostare in che modo l'operazione combina il valore Fronte/retro per il lavoro con le impostazioni dei lati JDF. Se l'operazione eccezioni lati pagina, aggiungere un'operazione OptimizeJDF nel flusso di lavoro dopo l'operazione BuildPDFFromDocuments per velocizzare l'elaborazione.
  • Il valore della proprietà Numero massimo di documenti in memoria determina il numero massimo di documenti in memoria quando questa operazione aggiunge documenti al file PDF. In caso di problemi di memoria durante l'elaborazione di lavori da parte di questa operazione, nonostante le altre operazioni IdentifyPDFDocuments e BuildPDFFromDocuments non sono in esecuzione, ridurre il valore di questa proprietà.
  • Poiché l'operazione ottimizza il file PDF, non occorre aggiungere l'operazione OptimizePDF dopo BuildPDFFromDocuments.
  • Se si ottengono risultati inattesi quando si elabora un file PDF 2.0 con un'operazione basata sull'operazione BuildPDFFromDocuments, effettuare una delle operazioni seguenti:
    • Aggiornare il file di controllo alla versione più recente.
    • Aggiungere al flusso di lavoro un'operazione basata sul modello di operazione OptimizePDF prima dell'operazione BuildPDFFromDocuments.
  • Utilizzare la versione del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat fornita con RICOH ProcessDirector versione 3.6 o successiva per aggiornare il file di controllo. Ricordare per copiare il file di controllo nella posizione corretta RICOH ProcessDirector per poterlo usare.

1.2.10.2.10 BuildPDFFromSets

Un'operazione basata su questo modello di operazione concatena i file PDF ricevuti da un dispositivo di input hot folder che utilizza il metodo di batch Numero di set, Pagine nei set o Set in base all'ora in un singolo file PDF.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Aggiunta di una pagina vuota:
Note d'uso
  • Un'operazione basata su questo modello di operazione non può elaborare file PDF codificati.
  • Solo i file PDF vengono aggiunti dai set completi al file PDF finale. I file vengono aggiunti nello stesso ordine in cui vengono aggiunti al dispositivo di input hot folder.

1.2.10.2.11 BuildPDFFromZIP

Un'operazione basata su questo modello crea un file PDF unico dai contenuti di un file .zip.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Aggiunta di una pagina vuota:
Note d'uso
  • Un'operazione basata su questo modello può essere utilizzata solo per i file PDF impacchettati in file .zip.
  • Un lavoro AFP non presente all'interno di un pacchetto .zip può essere elaborato anche con questa operazione.
  • Un'operazione basata su questo modello non può essere utilizzata per l'elaborazione di un file .zip che include file PDF codificati.
  • I file PDF originali sono aggiunti al file PDF finale in base all'ordine dei file PDF nel file .zip o nel file di elenco. Ad esempio, se, una volta creato un file .zip, questo viene inviato, l'ordine del file PDF finale rispecchia quello del file .zip. Se si utilizza il metodo batch Elenco e si imposta la proprietà Crea file .zip su , l'ordine del file PDF finale rispecchia quello del file elenco. Se si utilizza un metodo batch diverso da Elenco e si imposta la proprietà Crea file .zip su , l'ordine del file PDF finale dipende dalla data e ora dei singoli file PDF nel file .zip.

1.2.10.2.12 CallRESTService

Una procedura basata su questo modello consente di richiamare servizi web su base REST per comunicare con le applicazioni.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • URL richiesta:

  • Metodo richiesta: GET

  • Tipo di payload richiesta: TESTO

  • Payload richiesta:

  • Intestazione richiesta:

  • Parametri richiesta:

  • Usare il proxy: Non impostato

  • File risposta: ${getFileName(print,json,write)}

  • Password:

Nota sull'utilizzo: È possibile aggiungere più volte questo modello di procedura a un lavoro.

1.2.10.2.13 CallSOAPService

Una procedura basata su questo modello consente di richiamare servizi web su base SOAP per comunicare con le applicazioni.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • URL richiesta:

  • Tipo di payload richiesta: TESTO

  • Payload richiesta:

  • Usare il proxy: Non impostato

  • File risposta: ${getFileName(print,xml,write)}

  • Richiesta SOAP: Non impostato
  • Password:

Nota sull'utilizzo: È possibile aggiungere più volte questo modello di procedura a un lavoro.

1.2.10.2.14 ChangeHeader

Una procedura basata su questo modello consente di modificare i contenuti della pagina di intestazione che viene stampata prima del lavoro di stampa. Utilizzare questo modello di procedura con la funzione di stampa di anteprima per identificare le proprietà utilizzate per un lavoro di esempio fornito.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Lingua programma esterno: Non impostato
  • Comando esterno: header.pl Job.Print.HeaderConfig /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/header_pp.cfg ${getFileName(overrides,text,write)}
  • Modello del file di controllo esterno:
  • Codici di ritorno validi: 0
Nota di sintassi
  • Se si aggiunge un'operazione basata su questo modello a un flusso di lavoro utilizzato per elaborare lavori PDF inviati successivamente a una stampante Passthrough, verificare di aver modificato il nome del file nella proprietà Comando esterno di modo che si riferisca al file .jrxml appropriato.

1.2.10.2.15 ChangeJobType

Un'operazione basata sul modello di operazione ChangeJobType trasferisce il controllo al flusso di lavoro specificato nella proprietà Nuovo flusso lavoro. ChangeJobType consente di riutilizzare alcune informazioni da un altro flusso di lavoro per evitare ripetizioni.

Prima di trasferire il controllo, ChangeJobType crea un file delle sostituzioni contenente i valori delle proprietà del lavoro nel flusso di lavoro corrente. Utilizzare il modello di operazione SetJobPropsFromTextFile nel nuovo flusso di lavoro per impostare le proprietà del lavoro sugli stessi valori del file di sovrascrittura. I valori di proprietà del lavoro provenienti dalle operazioni del nuovo flusso di lavoro sono utilizzati solo se il file di sovrapposizione creato dall'operazione ChangeJobType non contiene valori per queste proprietà del lavoro.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Nuovo flusso di lavoro: Non impostato

1.2.10.2.16 CheckFileStructure

Un'operazione basata su questo modello di operazione verifica che la sintassi di un file JSON o XML sia valida. Se la sintassi non è valida, il lavoro entra in uno stato di errore.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • File da verificare:

  • Formato file: Non impostato

Note d'uso:

  • È possibile utilizzare la notazione del simbolo RICOH ProcessDirector per il nome del file verificato dall'operazione. Per ulteriori informazioni sull'annotazione del simbolo o sul suo utilizzo, fare riferimento al sistema guida.

1.2.10.2.17 CombineAFPWithForm

Un'operazione basata su questo modello di operazione sostituisce i moduli prestampati combinando i moduli elettronici con i dati presenti nei file AFP.

L'operazione aggiunge le pagine PDF come sovrapposizioni supporto alle mappe supporto che specificano un nome supporto RICOH ProcessDirector. Se la mappa supporto specifica i numeri del vassoio, l'operazione utilizza il file impostato nella proprietà File di associazione vassoio per sostituire i numeri di vassoio con i nomi dei supporti.

Se la mappa supporto di un lavoro specifica supporti, l'operazione ignora gli eventuali valori impostati per le proprietà Supporti e Supporti PLE del lavoro.

Se la mappa supporto di un lavoro non specifica supporti, l'operazione utilizza il valore impostato per la proprietà Supporti. Se si imposta la proprietà del nome di un oggetto supporto RICOH ProcessDirector che includa moduli elettronici, l'operazione combina i moduli elettronici ai dati del lavoro. L'operazione non utilizza i valori impostati per la proprietà Supporti PLE.

Per definire i moduli elettronici per un oggetto supporto, utilizzare le proprietà nella sezione Modulo elettronico dell'oggetto supporto:

  • Parte anteriore del modulo e Retro del modulo

    Queste proprietà specificano i moduli PDF elettronici per i lati anteriore e posteriore del supporto. Quando l'operazione elabora i lavori che richiedono supporti con i valori per queste proprietà, l'operazione combina i moduli con i dati per le pagine appropriate.

  • Nome dei supporti per la stampa

    Poiché i moduli elettronici sostituiscono i supporti con moduli prestampati, questa proprietà indica all'operazione come rimuovere o modificare i nomi del supporto con i moduli elettronici:

    • Se la proprietà è impostata su Nessuna, l'operazione rimuove il numero vassoio corrente o il nome supporto dalla mappa del supporto.
    • Se la proprietà è impostata su Selezionata, l'operazione sostituisce il numero vassoio corrente o il nome supporto dalla mappa del supporto con il nome supporto selezionato.
    • Se la proprietà è impostata su Nome corrente, l'operazione non modifica il numero vassoio corrente o il nome supporto nella mappa del supporto.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • File AFP combinato: ${getFileName(print,afp,write)}

  • File di associazione vassoio:

Note d'uso

  • Questo modello di procedura AFP è disponibile quando sono installate le funzioni Sostituzione dei moduli prestampati e Supporto AFP.
  • È possibile solo stampare l'output di questa operazione sulle stampanti AFP che supportano i contenitori di oggetti PDF nei dati AFP.
  • La corrispondenza dei nomi supporto rileva la distinzione tra maiuscolo e minuscolo. Se la mappa supporto specifica un nome supporto tutto in lettere maiuscole (ad esempio LETTER BLU), RICOH ProcessDirector deve avere un supporto denominato LETTER BLU. Letter Blue non corrisponde.
  • L'operazione CombineAFPWithForm può elaborare i lavori AFP che utilizzano una definizione di modulo in linea o una definizione di modulo esterna. L'operazione crea un file AFP combinato che utilizza una definizione di modulo in linea. Se l'operazione AFP utilizza una definizione di modulo esterna, l'operazione incorpora la definizione di modulo modificata con nuove mappe supporto in linea nel file AFP combinato.
  • Un'ulteriore elaborazione è richiesta se un oggetto supporto include un modulo elettronico per la parte posteriore e la mappa supporto specifica la stampa a Facciata singola. L'operazione modifica la mappa supporto esistente:
    • Converte la stampa a facciata singola in fronte/retro.
    • Attiva l'indicatore Lato posteriore costante.
    • Esegue il wrapping del file PDF per il modulo elettronico richiesto in una sovrapposizione e assegna la sovrapposizione alla parte posteriore del supporto.

    L'operazione mantiene lo stesso nome per la mappa supporto. Tutti i campi strutturati IMM (Invoke Medium Map) adesso puntano alla nuova mappa supporto Fronte/Retro.

  • Se la mappa supporto di una lavoro non specifica supporti, è possibile impostarne nell'operazione PrintJobs o con un'operazione AssignJobValues. Posizionare l'operazione AssignJobValues prima dell'operazione CombineAFPWithForm nel flusso di lavoro.
  • Se il flusso di lavoro include un comando afpnorm in un'operazione basata sul modello di operazione RunExternalProgram, collocare l'operazione CombineAFPWithForm dopo l'operazione RunExternalProgram.

    È possibile utilizzare il comando afpnorm per inserire i campi strutturati IMM prima della prima pagina di ciascun documento in un file AFP.

  • Non è possibile aggiungere un modulo elettronico al lato di un foglio se il lato presenta già otto sovrapposizioni supporto.
  • Se si aggiunge un modulo elettronico a un lavoro con uno o più sovrapposizioni opache, queste possono nascondere la sovrapposizione per il modulo elettronico. Per evitare questo problema, rendere trasparenti tutte le sovrapposizioni esistenti, che si sovrappongono ai moduli elettronici.

1.2.10.2.18 CombinePDFWithForm

Un'operazione basata su questo modello di operazione sostituisce i moduli prestampati combinando i moduli elettronici con i dati presenti nei file PDF.

Per definire i moduli elettronici per un oggetto supporto, utilizzare le proprietà nella sezione Modulo elettronico dell'oggetto supporto:

  • Parte anteriore del modulo e Retro del modulo

    Queste proprietà specificano i moduli elettronici per i lati anteriore e posteriore del supporto. Quando l'operazione elabora i lavori che richiedono i supporti a livello del lavoro o di eccezione di pagine con i valori per una o entrambe queste proprietà, l'operazione combina i moduli con i dati per le pagine appropriate.

  • Nome dei supporti per la stampa

    Poiché i moduli elettronici sostituiscono i supporti con moduli prestampati, questa proprietà indica all'operazione come rimuovere o modificare i nomi del supporto con i moduli elettronici:

    • Se la proprietà è impostata su Nessuna, l'operazione rimuove il nome supporto corrente.
    • Se la proprietà è impostata su Selezionata, l'operazione sostituisce il nome supporto corrente con il nome del supporto selezionato.
    • Se la proprietà è impostata su Nome corrente, l'operazione non modifica il nome supporto corrente.

    L'operazione rimuove o modifica i nomi supporto nei notebook delle proprietà e nei file JDF per i lavori.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • File PDF combinato: getFileName(print.pdf,write)

  • File di output JDF: ${getFileName(overrides,jdf,write)}

Nota sull'utilizzo: Se un oggetto supporto include un modulo per il retro del supporto, l'operazione modifica i lavori a Facciata singola che richiedono il supporto in Fronte/retro.

Ad esempio, un lavoro a Facciata singola presenta quattro pagine. La proprietà PLE Media specifica Form12 per la pagina 3. L'oggetto supporto Form12 specifica un modulo elettronico per la parte posteriore del supporto.

Quando l'operazione elabora il lavoro:

  • Converte il lavoro in Fronte/Retro.
  • Aggiunge tre pagine vuote, rispettivamente dopo le pagine 1, 2 e 4.
  • Aggiunge una pagina con i dati per Form12 dopo la pagina 3.

Quando un oggetto supporto include un modulo per la parte posteriore del supporto e il ticket di lavoro JDF associato al lavoro specifica facciata singola per il lavoro, ma include eccezioni di pagina per alcune pagine fronte/retro, l'operazione CombinePDFWithForm modifica i lavori a facciata singola che richiedono il supporto in fronte/retro. Ad esempio, un lavoro a Facciata singola presenta quattro pagine. La proprietà PLE Media specifica Form99 per le pagine 2 e 3. L'oggetto supporto Form99 specifica un modulo elettronico per la parte posteriore del supporto.

Quando l'operazione elabora il lavoro:

Se la proprietà per l'elaborazione del foglio a facciata singola è impostata su Inserisci pagine posteriori vuote, l'operazione:

  1. Converte il lavoro in Fronte/Retro.
  2. Aggiunge una pagina vuota dopo la pagina 1.
  3. Aggiunge una pagina con i dati per Form99 sul retro delle pagine 2 e 3.

    Il retro della pagina 3 contiene i dati da pagina 4 e i dati per Form99.

Se la proprietà per l'elaborazione del foglio a facciata singola è impostata su Aggiungi eccezioni lati pagina a JDF, l'operazione:

  1. Non modifica la proprietà Fronte/retro per il lavoro da Facciata singola.
  2. Aggiunge una nuova eccezione lato pagina fronte/retro per pagina 2 nel JDF.
  3. Aggiunge una pagina con i dati per Form99 sul retro delle pagine 2 e 3.

1.2.10.2.19 CompleteDocuments

Un'operazione basata sul modello di operazione CompleteDocuments sposta i documenti contenuti nel lavoro allo stato Completato. Un flusso di lavoro utilizzato per lavori di produzione può specificare l'operazione CompleteDocuments per informare il flusso di lavoro del lavoro originale che la propria operazione WaitForDocumentCompletion può completarsi.
Note d'uso
  • Non è possibile copiare questo modello di operazione.
  • CompleteDocuments non è richiesto nei flussi di lavoro. Se il lavoro originale crea lavori secondari, RICOH ProcessDirector verifica che il lavoro principale rimanga nel sistema finché i lavori secondari non vengono rimossi. Di conseguenza, poiché non si utilizza il modello CompleteDocuments, non è necessario utilizzare un'operazione basata sul modello WaitForDocumentCompletion.

1.2.10.2.20 ComposeAFP

Un'operazione basata su questo modello di procedura utilizza Quadient Inspire Designer per generare un nuovo file AFP da un file WFD e file di dati non elaborati. L'operazione attende la restituzione del nuovo file.

Questo modello di operazione AFP è disponibile quando sono installate le funzioni Quadient Inspire Connect e Supporto AFP.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • File di dati: ${getFileName(origoverrides, text, read)}
  • Moduli dati:
  • File di dati fissi:
  • Moduli dati fissi:
  • File LAVORO Quadient:
  • Comando esterno: PNetTC ${Job.GMC.WFDFileLocation} ${Job.GMC.SetupDataFiles} -o MyOutput1 -e AFP -f ${getFileName(print, afp, write)}
  • Lingua programma esterno: Non impostato
  • Codepage programma esterno: UTF8
  • Codici di ritorno validi: 0,2
  • File WFD: ${getFileName(print, unknown, read)}
Note d'uso
  • Se Quadient Inspire Designer non è elencato nella variabile d'ambiente PATH del sistema (in Linux, l'utente di sistema RICOH ProcessDirector predefinito è aiw1), sostituire PNetTC nella proprietà Comando esterno con il percorso completo del programma.
  • La proprietà Job.GMC.SetupDataFiles utilizzata nel comando esterno non compare nell'interfaccia utente perché non è possibile immettere un valore per essa. In RICOH ProcessDirector, i valori delle proprietà File di dati, Moduli dati, File di dati fissi e Moduli dati fissi vengono concatenati nell'ordine corretto e memorizzati nella proprietà Job.GMC.SetupDataFiles. È possibile utilizzare questa proprietà in comandi e formule di simboli che richiedono più di uno di questi valori.
  • Se viene indicato un valore per il File LAVORO Quadient, è necessario aggiungere il testo seguente al valore della proprietà Comando esterno: -c ${Job.GMC.JobFile}

1.2.10.2.21 ComposePDF

Un'operazione basata su questo modello di procedura utilizza Quadient Inspire Designer per generare un nuovo file PDF da un file WFD e uno o più file di dati raw. L'operazione attende la restituzione del nuovo file.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • File di dati: ${getFileName(overrides, text, read)}
  • Moduli dati:
  • File di dati fissi:
  • Moduli dati fissi:
  • File LAVORO Quadient:
  • Comando esterno: PNetTC ${Job.GMC.WFDFileLocation} ${Job.GMC.SetupDataFiles} -o MyOutput1 -e PDF -f ${getFileName(print, pdf, write)}
  • Lingua programma esterno: Non impostato
  • Codepage programma esterno: UTF8
  • Codici di ritorno validi: 0,2
  • File WFD: ${getFileName(print, unknown, read)}
Note d'uso
  • Se si desidera inviare un file PDF con un file WFD a Quadient Inspire Designer per la riformattazione, modificare File WFD in ${getFileName(origoverrides, text, read)}.

  • Se Quadient Inspire Designer non è elencato nella variabile d'ambiente PATH del sistema (in Linux, l'utente di sistema RICOH ProcessDirector predefinito è aiw1), sostituire PNetTC nella proprietà Comando esterno con il percorso completo del programma.
  • La proprietà Job.GMC.SetupDataFiles utilizzata nel comando esterno non compare nell'interfaccia utente perché non è possibile immettere un valore per essa. In RICOH ProcessDirector, i valori delle proprietà File di dati, Moduli dati, File di dati fissi e Moduli dati fissi vengono concatenati nell'ordine corretto e memorizzati nella proprietà Job.GMC.SetupDataFiles. È possibile utilizzare questa proprietà in comandi e formule di simboli che richiedono più di uno di questi valori.
  • Se viene indicato un valore per il File LAVORO Quadient, è necessario aggiungere il testo seguente al valore della proprietà Comando esterno: -c ${Job.GMC.JobFile}

1.2.10.2.22 CompressFiles

Un'operazione basata su questo modello di operazione comprime i file di lavoro corrispondenti al valore della proprietà di lavoro Modelli file compressi.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Modelli file compressi:
Note d'uso
  • Il valore di Modelli file compressi utilizza sintassi di espressione regolare:
    • Il punto (.) corrisponde a una singola occorrenza di un carattere qualsiasi (lettera o numero).
    • L'asterisco(*) corrisponde a zero o più occorrenze del carattere precedente, fino alla lunghezza massima del nome del file.
    • La barra retroversa (\) è il carattere escape che indica che il carattere successivo viene interpretato letteralmente.
    • Il simbolo del dollaro ($) indica che una corrispondenza significa la fine dell'espressione.
  • I caratteri nel valore sono sensibili al maiuscolo/minuscolo. Ad esempio, .*PDF$,.*AFP$ rappresentano i modelli che sono diversi da .*pdf$,.*afp$.
  • Separare più modelli con virgole; non immettere uno spazio tra di essi.

1.2.10.2.23 ContinueToNextStep

Una procedura basata su questo modello prosegue con la procedura successiva senza alcuna elaborazione. È possibile utilizzare questa operazione per stabilire un punto di riavvio quando si esegue nuovamente un lavoro, grazie all'utilizzo della proprietà Tipo di riavvio.

Quando si utilizza ProseguiConOperazioneSuccessiva come punto di riavvio per un lavoro (ovvero, la proprietà Tipo di riavvio ha un valore diverso da Nessuno), è possibile ripristinare il file di input allo stato in cui si trovava prima dell'inizio dell'operazione successiva.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Nessuno

1.2.10.2.24 ConvertJSONtoXML

Un'operazione basata su questo modello di operazione trasforma un file di input JSON in un file di output XML.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • File di input JSON: ${getFileName(print,json,read)}
  • File di output XML: ${getFileName(print,xml,write)}

1.2.10.2.25 ConvertLineDataJobIntoAFP

Un passo che è basato su questo modello di procedura converte un lavoro di dati riga in formato AFP (Advanced Function Presentation) richiamando il componente di conversione flusso di dati line2afp di RICOH ProcessDirector come programma esterno. Questo passo imposta anche diverse proprietà di lavoro che controllano il processo di conversione.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Percorso della risorsa AFP:
  • Controlli carrello presenti
  • Tipo di controllo carrello Z
  • CHARS:
  • Identificativo globale code page:
  • Fronte/retro: Non impostato
  • Opzioni estese:
  • Comando esterno: line2afp parmdd=${getControlFileName()}
  • Modello del file di controllo esterno: /aiw/aiw1/control_files/external_programs/prepare_line2afp.cfg (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\external_programs\prepare_line2afp.cfg (Windows)
  • Lingua programma esterno: Non impostato
  • Codepage programma esterno: Non impostato
  • Definizione modulo: F1A10111
  • Formato di output dell'immagine IOCA
  • Flusso dati di input: Sconosciuto
  • Formato di file di dati in riga STREAM
  • Metodo Map Coded Font Format 2 CF
  • Definizione di pagina:
  • Modo di elaborazione:
  • Tipo di risorsa: In linea, Formdef
  • Caratteri di riferimento tabella No
  • Codici di ritorno validi: 0
Note d'uso
  • Se una qualsiasi di queste parole chiave viene utilizzata in un file di parametro inoltrato insieme ad un lavoro di stampa, i valori delle parole chiave devono essere specificati nel testo ASCII:
    • COMSETUP
    • CHARS
    • FIELD
    • FORMDEF
    • INDEX
    • PAGEDEF
    • TRIGGER
    • USERMASK
  • Per impostazione predefinita, i messaggi generati da operazioni basate su questo modello di operazione sono emessi nella lingua in cui RICOH ProcessDirector è installato il prodotto base. Per cambiare la lingua dei messaggi, impostare il valore della proprietà della Lingua del programma esterno per il passo.

1.2.10.2.26 CopyToFolder

Un'operazione basata su questo modello di operazione copia un file di stampa RICOH ProcessDirector dalla directory di spool relativa al lavoro in un altro percorso della directory. Sostituire la directory /aiwdir nel comando esterno per il modello procedura con una directory esistente prima di utilizzare il modello come operazione del flusso di lavoro.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Comando esterno: cp ${getAbsoluteFileName(print,unknown,read)} /aiwdir
  • Lingua programma esterno: Non impostato
  • Codepage programma esterno: Non impostato
  • Codici di ritorno validi: 0
Note d'uso
  • Il comando predefinito presuppone che il file copiato sia in un formato sconosciuto. Per copiare un file in formato PDF, utilizzare il comando: cp ${getAbsoluteFileName(print, pdf, read)} /directory/${Job.InputFile} , dove per directory si intende la directory in cui si desidera copiare il file.
  • La proprietà Lingua programma esterno imposta il valore della variabile ambiente LANG che il programma esterno può utilizzare. Per poter avere effetto, il programma esterno deve essere impostato in modo da utilizzare questo valore.
  • Questa operazione scrive le prime 50 righe dell'output standard (stdout) dal programma esterno nel log del lavoro.
  • Se stdout è un file di dati di grandi dimensioni, utilizzare uno script che richiama il programma esterno come valore della proprietà Comando esterno. Scrivere lo script in modo che possa ridirigere stdout dal comando a un file.

1.2.10.2.27 CountPages

Un'operazione basata su questo modello consente di calcolare il numero di pagine e fogli per il lavoro e di individuare l'inizio di ogni pagina in un lavoro da utilizzare con il componente di visualizzazione.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Fronte/retro: Non impostato
Note d'uso
  • Per stampare nuovamente le pagine in un lavoro, il flusso di lavoro deve includere le operazioni CountPages e CreatePageRanges. CountPages deve essere precedente a CreatePageRanges e a PrintJobs. Se è stata installata la funzione di supporto AFP, è possibile sostituire l'operazione CountPages con l'operazione EnableRepositioning. Oltre al calcolo del numero di pagine, l'operazione EnableRepositioning consente di utilizzare le funzioni Stampa di nuovo o Passa a con dati AFP che contengono tag di indice. Tuttavia, EnableRepositioning richiede maggiori tempi di elaborazione, perciò l'utilizzo di CountPages è più efficace nel caso in cui non sia necessaria la funzione aggiuntiva.
  • Se un'operazione precedente nel flusso di lavoro non riesce a creare un file di stampa in un formato flusso di dati valido, l'operazione CountPages genera un messaggio di avviso e invia il lavoro all'operazione successiva. Se si prevede il file di stampa, potrebbe essere rilevato un errore del lavoro in una delle operazioni successive.
  • CountPages calcola quali pagine stampare e i fogli sui quali eseguire la stampa. Pertanto, per tale operazione viene impostato il valore della proprietà Fronte/retro. Se il valore della proprietà Fronte/retro per il lavoro viene modificato in valori diversi da Non impostato dopo l'esecuzione dell'operazione CountPages, il valore della proprietà Fogli totali non deve corrispondere al numero totale di fogli di lavoro fascicolati nella stampante. È possibile che venga interessata anche l'accuratezza delle informazioni relative alla pagina fornite alla funzione Stampa di nuovo. Per sincronizzare le informazioni della pagina e del conteggio dei fogli con il nuovo valore della proprietà Fronte/retro, è possibile utilizzare l'azione Elabora di nuovo, in modo da ripetere l'operazione CountPages.
  • Quando un lavoro PDF con una scheda processo JDF che specifica una combinazione di pagine fronte/retro e facciata singola viene elaborato dall'operazione CountPages, i lati bianchi dei fogli a facciata singola non vengono conteggiati nel numero di pagine.
  • In presenza di file PDF di grandi dimensioni, la quantità di memoria assegnata a RICOH ProcessDirector deve essere adeguata per un funzionamento corretto. Se viene visualizzato il messaggio di memoria insufficiente, aprire il file \aiw\aiw1\config\jvmsettings.cfg (Linux) o /aiw/aiw1/config/jvmsettings.cfg (Windows) e aumentare la quantità di memoria modificando il valore specificato. Salvare le modifiche e riavviare RICOH ProcessDirector.

1.2.10.2.28 CreateAFPJobsFromDocuments

Un'operazione basata sul modello CreateAFPJobsFromDocuments genera uno o più lavori AFP secondari.

L'operazione inserisce mappe supporto appropriate e risolve le risorse AFP per mantenere le impostazioni del lavoro originale. Tale operazione si applica anche ai codici a barre, ai blocchi di pannelli e al testo se tali modifiche sono state definite mediante la creazione di un file di controllo AFP avanzato e lo si specifica nell'operazione.

L'operazione crea i file AFP secondari in singole sottodirectory della sottodirectory secondaria della directory di spool del lavoro; ad esempio /aiw/aiw1/spool/default/JobNumber/children/1 (Linux) o C:\aiw\aiw1\spool\default\JobNumber\children/1 (Windows). Quando l'operazione viene completata correttamente, RICOH ProcessDirector crea un lavoro secondario dal file AFP in ciascuna sottodirectory. È possibile assegnare un flusso di lavoro per tutti i lavori secondari creati da CreateAFPJobsFromDocuments specificando un valore per la proprietà Flusso di lavoro secondario.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • File di controllo AFP avanzato: Non impostato
  • Flusso di lavoro secondario: Non impostato
Note d'uso
  • Non è possibile eliminare questo modello.
  • La proprietà del flusso di lavoro secondario è obbligatoria.
  • Quando CreateAFPJobsFromDocuments crea un lavoro secondario, occorre utilizzare un'operazione basata sul modello di operazione SetJobPropsFromTextFile per la prima operazione del lavoro secondario se si desidera trasferire i valori di proprietà del lavoro al lavoro secondario.
  • Un'operazione basata sul modello di operazione RunExternalProgram può anche specificare le proprietà del lavoro (oltre al flusso di lavoro) per i lavori secondari aggiungendo colonne al file di proprietà del documento che utilizzano il nome di proprietà del lavoro nella prima riga. L'operazione CreateAFPJobsFromDocuments aggiunge tali proprietà al file sostitutivo che consente di specificare il flusso di lavoro secondario. Se i documenti per lo stesso lavoro secondario presentano diversi valori per queste proprietà del lavoro, l'operazione sposta il lavoro in uno stato di errore.
  • Non confondere questo modello con SubmitChildFiles. SubmitChildFiles non può essere incluso in un flusso di lavoro e non esegue l'elaborazione del file AFP richiesta.

1.2.10.2.29 CreateJobFromFiles

Una procedura basata su questo modello crea un lavoro secondario per uno o più file (input) di origine. Se si specificano più file di origine, il sistema concatena questi file automaticamente. Utilizzare questa operazione quando si desidera creare un nuovo lavoro che opera su un singolo file. Ad esempio, se un lavoro produce uno o più file di testo o PostScript ausiliari al file di stampa principale, è possibile utilizzare un'operazione basata su questo modello per creare un altro lavoro e stampare tali file.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Flusso di lavoro secondario:
  • Utilizzo file di destinazione:
  • Tipo file di destinazione:
  • Nome lavoro secondario:
  • Primo file di origine:
  • Secondo file di origine:
  • Terzo file di origine:
  • Quarto file di origine:
  • Quinto file di origine:
  • Sesto file di origine:
  • Settimo file di origine:
  • Ottavo file di origine:
Note d'uso
  • Se si utilizzano più di origine, una volta concatenati, i relativi contenuti devono essere compatibili.
  • Se si utilizza un file di sovrascrittura per il lavoro secondario, la sovrascrittura impostata in tale file sarà accodata alla sovrascrittura creata da CreaLavoroDaFile. Le proprietà successive hanno la precedenza, quindi un valore di un flusso di lavoro in un file di sovrascrittura può sovrascrivere il flusso di lavoro assegnato qui.
  • È possibile utilizzare i simboli RICOH ProcessDirector quando si specifica nome del file di origine e percorso.
  • È possibile specificare il nome di un file di origine come percorso completo o relativo. Se si utilizza un percorso relativo, il sistema lo risolve rispetto alla cartella di spool del lavoro. Ad esempio, per il lavoro numero 10001025, cartella di spool /aiw/aiw1/spool/default/10001025 e primo file di origine 3600R.ps, il percorso si risolve in /aiw/aiw1/spool/default/10001025/10001025,3600R.ps.

1.2.10.2.30 CreateInserterReprints

Un'operazione basata sul modello CreateInserterReprints elabora i documenti da ristampare dopo l'inserimento, tramite la creazione di un file di stampa contenente solo le ristampe. I documenti vengono elaborati utilizzando il flusso di lavoro e il metodo di ristampa specificati per il controller dell'insertore.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Flusso di lavoro Ristampa: Non impostato
Note d'uso
  • L'operazione CreateInserterReprints deve essere eseguita dopo un'operazione basata sul modello Reconcile.
  • Se la proprietà Metodo Ristampa del controller insertore è Loop chiuso, l'operazione CreateInserterReprints ristampa i documenti nello stesso lavoro. Dopo che tutti i documenti del lavoro sono stati ristampati, inseriti e nuovamente riconciliati, il lavoro passa all'operazione successiva nel flusso di lavoro.
  • Se la proprietà Metodo Ristampa del controller insertore è Loop aperto, l'operazione CreateInserterReprints crea un lavoro secondario per ristampare i documenti. Il lavoro secondario passa alla prima operazione nel flusso di lavoro che contiene l'operazione CreateInserterReprints. Il lavoro originale passa all'operazione successiva nel flusso di lavoro.
  • Questa operazione deve essere eseguita sul server primario.

1.2.10.2.31 CreateJobsFromDocuments

Un'operazione basata su questo modello di procedura genera uno o più lavori in base alle voci nel file di proprietà del documento per il lavoro originale. Per impostazione predefinita, vengono creati lavori secondari.

CreateJobsFromDocuments crea un file di proprietà del documento per ogni lavoro secondario in base agli ID lavoro secondario nel file di proprietà del documento.

L'operazione crea anche file di sovrascrittura per ogni lavoro secondario che consentono di specificare il flusso di lavoro secondario e tutte le relative proprietà; ad esempio, i valori delle proprietà Fogli totali e Pagine totali vengono impostati per ciascun flusso di lavoro secondario.

CreateJobsFromDocuments non crea il file per il lavoro secondario. Questo flusso di lavoro deve contenere l'operazione BuildAFPFromDocuments o BuildPDFFromDocuments affinché venga creato il file per ulteriori elaborazioni.

È possibile assegnare un flusso di lavoro per tutti i lavori secondari creati da CreateJobsFromDocuments specificando un valore per la proprietà Flusso di lavoro secondario.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Flusso di lavoro secondario: Non impostato
Nota di sintassi

Non è possibile eliminare questo modello.

1.2.10.2.32 CreateJobsFromRepositorySearch

Un'operazione basata su questo modello di operazione cerca un contenitore e crea uno o più lavori in base ai dati recuperati. L'operazione elabora queste ricerche in base ai criteri specificati in un file o in una stringa. Al termine dell'operazione, vengono creati nuovi lavori utilizzando il flusso di lavoro selezionato con i dati recuperati dalla ricerca.

I risultato di questa ricerca vengono restituiti in uno o più file ZIP. I file ZIP includono i file di dati per i lavori o i documenti. I file ZIP contengono anche il file di sovrascrittura e un file di sovrascrittura del documento, quando tali file sono presenti nel contenitore. Per ciascun gruppo di criteri di ricerca, l'operazione può restituire più lavori o documenti e includerli nei file ZIP. Ciascun singolo file ZIP viene inoltrato come lavoro separato.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Contenitore: Non impostato
  • Flusso di lavoro per nuovi lavori:
  • Criteri di ricerca:
  • Arresta quando non vengono trovati risultati
  • Creare come lavoro secondario:
  • Percorso al file delle proprietà delle sostituzioni:
Note d'uso
  • Per utilizzare questa operazione, è necessario disporre di almeno un contenitore.
  • I Criteri di ricerca possono contenere voci per ricerche in più archivi. Verificare che ciascuna voce si trovi su una riga diversa separata da un ritorno a capo. È anche possibile fornire un percorso file completo a un file che contiene i criteri di ricerca da utilizzare.

    È possibile utilizzare la notazione simbolo delle proprietà del lavoro nel campo Criteri di ricerca. Se si inseriscono i criteri di ricerca in un file, è possibile utilizzare la notazione simbolo sia per le proprietà del lavoro che per quelle del documento. Ad esempio: ${Doc.Custom.AccountNumber}=20035564. Per ulteriori informazioni sull'annotazione del simbolo o sul suo utilizzo, fare riferimento al sistema guida.

  • Per generare i Criteri di ricerca nel formato corretto, utilizzare la funzione Cerca della scheda Archivio. Inserire le opzioni di ricerca che questa operazione deve utilizzare e fare clic su Cerca. Nella parte inferiore dell'elenco Criteri di ricerca è possibile vedere i Criteri di ricerca.

    Copiare tutto il testo dopo il numero tra parantesi e incollarlo nel campo Criteri di ricerca o nel file dei criteri di ricerca.

  • Se i risultati della ricerca contengono un'elevata quantità di dati, verificare che sulla directory di spool predefinita sia presente spazio su disco sufficiente per elaborare i dati. L'operazione crea una copia temporanea di tutti i dai restituiti da una ricerca in questa directory:
    • /aiw/aiw1/spool/default (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\spool\default (Windows)

    Ad esempio, se la ricerca restituisce cinque file PDF da 4 GB ciascuno, l'operazione richiederebbe 20 GB di spazio su disco nella directory di spool predefinita.

    Al termine dell'operazione, elimina la copia temporanea dei dati.

  • Durante la creazione di lavori secondari, il lavoro elaborato dall'operazione CreateJobsFromRepositorySearch diventa il lavoro principale dei lavori creati dall'operazione. Se si aggiunge un'operazione WaitForRelatedJobs al flusso di lavoro del lavoro principale, quest'ultimo resta nel sistema fino a quando tutti i lavori secondari non sono completi. Se si desidera utilizzare lo stesso flusso di lavoro per elaborare i lavori secondari, è possibile assegnare una regola a un connettore, per inviare i lavori secondari tramite una sezione diversa.
  • I valori di proprietà quali Supporti e Copie lavoro richieste, non vengono trasmessi dal lavoro nell'operazione CreateJobsFromRepositorySearch ai lavori creati dall'operazione, a meno che non venga creato un file delle proprietà delle sostituzioni. Quando si specificano i nomi database delle proprietà del lavoro in un file delle proprietà delle sostituzioni, RICOH ProcessDirector crea un file di sostituzioni con i valori delle proprietà. Questo file di sostituzioni passa a ogni lavoro creato dall'operazione.

    Ad esempio, è possibile ricevere lavori di stampa per libri. Il valore della proprietà Custom 1 del lavoro nell'operazione CreateJobsFromRepositorySearch è Ghost Story, il titolo del libro da stampare. Specificare Job.Info.Attr1 (il nome database della proprietà Custom 1) nel file delle proprietà delle sostituzioni. RICOH ProcessDirector Crea un file di sostituzioni con Job.Info.Attr1=Ghost Story e lo trasmette a tutti i lavori creati dall'operazione. Per informazioni sui file di sostituzioni, consultare il Centro informazioni.

  • Le operazioni basate sul modello di procedura CreateJobsFromRepositorySearch hanno proprietà posizionali. È possibile inserire più volte un'operazione con proprietà posizionali in un flusso di lavoro e le proprietà del lavoro possono assumere valori diversi quando viene utilizzata ciascuna operazione. Nel notebook delle proprietà del lavoro, i nomi della fase e dell'operazione compaiono come nomi della sezione con le proprietà dell'operazione visualizzabili all'interno della sezione.

1.2.10.2.33 CreateJobsFromXML

Un'operazione basata su questo modello di procedura consente di creare uno o più lavori XML dai contenuti di un file di input XML. L'operazione presenta i lavori a un flusso di lavoro specificato.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • File di input XML: ${getCurrentFile(xml)}
  • Espressione XPath per creare lavori:
  • Creare come lavoro secondario:
  • Flusso di lavoro per nuovi lavori:
  • Interrompere in assenza di elementi corrispondenti: No
Note d'uso
  • L'operazione consente di creare lavori XML dagli elementi in un file di input XML che corrispondono a un'espressione XPath.
  • È possibile utilizzare qualsiasi espressione XPath valida. Ad esempio:
    • Una casa editrice utilizza questa espressione XPath per creare lavori per tutti i libri con più di 100 pagine:

      /bookstore/book[pages>100]/pages

    • Una tipografia utilizza questa espressione XPath per creare lavori per ciascun poster e biglietto da visita in un file di input XML:

      //order/poster | //order/businesscards

  • Un flusso di lavoro può eseguire due o più operazioni CreateJobsFromXML sullo stesso file di input XML, e ciascuna operazione utilizza un valore diverso per la proprietà Espressione XPath per creare lavori.

    Ad esempio, un flusso di lavoro riceve un file di input XML contenente un ordine per le voci stampabili e le voci in inventario (come tazze da caffè e cappelli da baseball). Un ramo del flusso di lavoro elabora le voci stampabili, un altro ramo elabora le voci di inventario. L'operazione CreateJobsFromXML nel primo ramo utilizza un'espressione XPath per trovare tutti gli elementi che contengono voci stampabili nell'ordine. L'operazione CreateJobsFromXML nel secondo ramo utilizza un'espressione XPath per trovare tutti gli elementi che contengono voci di inventario.

  • Il file di input XML può essere il file del lavoro nella directory di spool o un file memorizzato in un'altra posizione nel sistema.
    • Nel caso del file del lavoro, mantenere il valore predefinito per la proprietà File di input XML.

    • Se il file è memorizzato in un'altra posizione, specificare il percorso completo e il nome file come valore della proprietà File di input XML.

      Se il file di input XML è memorizzato in un'altra posizione, il file non diventa parte del lavoro elaborato dall'operazione CreateJobsFromXML. L'operazione legge le informazioni nel file, utilizza tali informazioni per creare i file XML e invia questi file XML come lavori.

  • I valori della proprietà Espressione XPath per creare lavori e della proprietà Flusso di lavoro per nuovi lavori sono opzionali quando si specificano le proprietà dell'operazione, ma sono necessari quando si esegue l'operazione CreateJobsFromXML.

    I valori possono essere impostati come input ad un'operazione prima di un'operazione CreateJobsFromXML nel flusso di lavoro. Ad esempio, è possibile inserire un'operazione AssignJobValues prima dell'operazione CreateJobsFromXML. Creare un file di configurazione che imposti i valori per queste proprietà. Nell'operazione AssignJobValues, specificare il file di configurazione come valore della proprietà File dei valori del lavoro. Dal momento che la proprietà Espressione XPath per creare lavori e la proprietà Flusso di lavoro per nuovi lavori sono proprietà posizionali del lavoro, è possibile impostare i loro valori usando la proprietà Valori da impostare nell'operazione AssignJobValues step.

  • Il valore della proprietà Creare come lavoro secondario determina se questa operazione crea lavori secondari o lavori indipendenti.

1.2.10.2.34 CreateOrderInSlingshot

Un'operazione basata su questo modello di operazione consente di richiamare un servizio Web Avanti Slingshot che crea un ordine per un lavoro ricevuto da RICOH ProcessDirector.

Dopo che Slingshot crea un ordine per il lavoro, è possibile utilizzare le funzioni nella funzione Avanti Slingshot Connect per segnalare le informazioni di elaborazione del lavoro a Slingshot.

Per configurare il sistema Slingshot per creare ordini per i lavori ricevuti da RICOH ProcessDirector, contattare il rappresentante dell'assistenza clienti Avanti.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • URL richiesta: http://avantidev:8080/servoy-service/rest_ws/avanti_api/api_web_service

  • Metodo richiesta: POST

  • Tipo di payload richiesta: FILE

  • Payload richiesta: /aiw/aiw1/testfiles/avanti/createOrder.xml

  • Intestazione richiesta:

  • Parametri richiesta:

    SenderID:RPD_IN RequestType:NewOrder Username:RICOH\JDF Password:jdf

  • Usare il proxy: Non impostato

  • File risposta: ${getFileName(print,xml,write)}

  • Password:

Note d'uso:

  • Eseguire questa operazione su un lavoro solo una volta. Slingshot restituisce un errore 500 del codice di stato quando riceve lo stesso numero di lavoro più di una volta. RICOH ProcessDirector sposta quindi il lavoro nello stato di errore.

  • Se si riavvia un lavoro dopo che Slingshot ha creato un ordine per esso, verificare che l'operazione CreateJobInSlingshot non elabori il lavoro.

  • È possibile inserire più volte questa operazione in un flusso di lavoro. Verificare che ciascuna operazione si trovi in una sezione separata in modo che le operazioni non elaborino lo stesso lavoro.

  • È possibile eseguire questa operazione sui lavori principali o secondari. Gli ordini creati in Slingshot dai lavori principali o secondari non trattengono la relazione tra elementi principali e secondari.

  • Il valore della proprietà URL richiesta è la chiamata al servizio Web Slingshot che crea un ordine per ciascun lavoro ricevuto da RICOH ProcessDirector. Il rappresentante dell'assistenza clienti Avanti fornisce l'URL.

  • Il valore della proprietà Payload richiesta è il percorso directory completo e il nome del file contenente le informazioni sull'ordine XML che RICOH ProcessDirector invia a Slingshot. Il rappresentante del servizio di assistenza Avanti crea questo file per l'utente.

    Un file di esempio è disponibile in /aiw/aiw1/testfiles/avanti/createOrder.xml (Linux) o C:\aiw\aiw1\testfiles\avanti\createOrder.xml (Windows). Il file di esempio utilizza simboli per inviare a Slingshot il numero di lavoro e il numero di copie richieste.

  • Il valore della proprietà Parametri richiesta è un gruppo di quattro parametri.

    Lavorare con il rappresentante dell'assistenza clienti Avanti per compilare i valori per i parametri SenderID, Username e Password. Il valore del parametro RequestType non cambia.

1.2.10.2.35 CreatePageRanges

Un passo basato su questo modello ricrea le informazioni relative all'indice della pagina necessarie per un riposizionamento accurato quando viene stampato un lavoro parziale. Quando vengono stampate tutte le stampe, questo passo non produce alcuna azione.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Fronte/retro: Non impostato
Note d'uso
  • Se questa operazione è inclusa in un flusso di lavoro, deve essere inclusa anche l'operazione CountPages o EnableRepositioning. L'operazione CreatePageRanges deve essere successiva a CountPages or EnableRepositioning.
  • Se questa operazione viene inclusa in un flusso di lavoro, deve essere posizionata prima dell'operazione PrintJobs.
  • I messaggi di questo modello di operazione vengono distribuiti nella lingua in cui è installato il prodotto base RICOH ProcessDirector.
  • In presenza di file PDF di grandi dimensioni, la quantità di memoria assegnata a RICOH ProcessDirector deve essere adeguata per un funzionamento corretto. Se viene visualizzato il messaggio di memoria insufficiente, aprire il file /aiw/aiw1/config/jvmsettings.cfg e aumentare la quantità di memoria modificando il valore specificato. Salvare le modifiche e riavviare RICOH ProcessDirector.

1.2.10.2.36 CreateReprints

Un'operazione basata sul modello CreateReprints elabora i documenti da ristampare dopo la riconciliazione, tramite la creazione di un file di stampa contenente solo le ristampe. I documenti vengono elaborati mediante il flusso di lavoro specificato.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Flusso di lavoro Ristampa: Non impostato
Note d'uso
  • Si consiglia di eseguire l'operazione CreateReprints dopo un'operazione basata sul modello Reconcile.
  • L'operazione CreateReprints crea un lavoro secondario per la ristampa dei documenti. Il lavoro secondario passa alla prima operazione nel flusso di lavoro di ristampa. Il lavoro originale passa all'operazione successiva nel flusso di lavoro.
  • Questa operazione deve essere eseguita sul server primario.

1.2.10.2.37 DecryptPDF

Un'operazione basata su questo modello di operazione decodifica e rimuove la protezione tramite password per un file PDF.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro

  • Password proprietario (necessaria):

  • File PDF decodificato: ${getFileName(print,pdf,write)}

Nota sull'utilizzo: Per impostazione predefinita, il file PDF decodificato diventa il file nella directory di spool del lavoro.

1.2.10.2.38 DetectInputDatastream

Una fase è basata su questa modello dell'operazione analizza i primi byte del file di input quando il tipo del flusso dati di input è Unknown. Se la fase può determinare il tipo del flusso dati di input, di conseguenza la fase imposta il valore della proprietà Flusso dati di input.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
Nessuno
Note d'uso
  • La proprietà Flusso di dati di input rileva questi valori: GIF, JPEG, TIFF, AFP, ZIP, PDF, PCL, XML, PS e JSON. Se nessuno di questi valori viene rilevato, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Flusso di dati di input su Sconosciuto.

1.2.10.2.39 DownloadFile

Un'operazione basata su questo modello di procedura consente di scaricare un file da una fonte esterna a una posizione accessibile dal server RICOH ProcessDirector.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Percorso al file scaricato:
  • URL per il download del file:
  • Usare il server proxy: No
Note d'uso
  • Se l'URL del file presenta un certificato di sicurezza prima del download del file, RICOH ProcessDirector accetta automaticamente tale certificato.
  • L'URL può utilizzare qualsiasi protocollo che permetta il download diretto, come HTTPS e SFTP.
  • Se sono necessarie le credenziali per accedere al sito Web in cui si trova il file, le credenziali dovrebbero essere incluse nel valore immesso per la proprietà URL per scaricare il file.

    Ad esempio: ftp://nome_utente:password@host/percorso/file.

1.2.10.2.40 EditAFP

Un'operazione basata su questo modello crea codici a barre, testo e aree nascoste nei file AFP. I codici a barre, il testo e le aree nascoste vengono definiti in un file di controllo creato mediante RICOH Visual Workbench e Editor AFP. Durante la configurazione dell'operazione, è possibile scegliere di creare qualsiasi gruppo di pagine e tag di indice definiti nello stesso file di controllo prima di creare i codici a barre, il testo e le aree nascoste. Indicizzatore AFP consente di creare gruppi di pagine e tag di indice.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro

  • Indicizza prima:
  • File di controllo Visual Workbench:

Note d'uso

  • Se la proprietà Indicizza prima è , non eseguire l'operazione IndexAFP poiché l'opzione Indicizza prima fornisce la stessa funzione dell'operazione IndexAFP. È più efficiente selezionare l'opzione Indicizza prima.
  • Non selezionare Indicizza prima se l'esecuzione delle operazioni IndexAFP e EditAFP è prevista in fasi diverse. Ad esempio, se un codice a barre contiene la sequenza del documento e un'altra operazione nel flusso di lavoro ordina i documenti secondo un criterio diverso, è possibile inserire l'operazione IndexAFP nella fase di preparazione e inserire poi l'operazione EditAFP dopo l'operazione di creazione, nella fase di assemblaggio.
  • Posizionare l'operazione relativa a queste operazioni se sono presenti:
    • Dopo un'operazione che converte i dati riga in formato AFP (ad esempio, dopo l'operazione ConvertLineDataJobIntoAFP)
    • Dopo un'operazione che converte i dati Xerox in formato AFP
    • Prima di un'operazione che converte i file AFP in un altro formato (ad esempio, prima dell'operazione TransformJobIntoPDF)
    • Prima dell'operazione EnableRepositioning se si configura l'operazione EditAFP per creare tag di indice e gruppi di pagine
    • Prima dell'operazione PrintJobs
    • Dopo un'operazione basata sul modello IndexAFP o EditAFP (a meno che non si usi Indicizza prima)
    • Dopo un'operazione che cambia i valori di proprietà nel codice a barre
  • Se sono stati creati gruppi di pagine a lunghezza fissa con il modello di procedura IndexAFP, è possibile utilizzare il modello di operazione EditAFP per migliorare i file AFP creati dalle funzioni di conversione RICOH ProcessDirector .

1.2.10.2.41 EmailDocuments

Un'operazione basata su questo modello di operazione invia per e-mail ogni documento PDF di un lavoro come allegato a un singolo indirizzo e-mail.

RICOH ProcessDirector può inviare i messaggi e-mail direttamente per mezzo di un server SMTP o indirettamente per mezzo di un provider e-mail.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Allega documento:
  • Indirizzo in copia nascosta:
  • Copia indirizzo:
  • Messaggio:
  • Indirizzo destinatario:
  • Connessione protetta: Nessuno
  • Indirizzo mittente:
  • Tipo server SMTP: Alternativo
  • File origine dell'allegato: ${getFileName(print,pdf,read)}
  • Oggetto e-mail:
  • Nome dell'allegato: ${Job.Name}
Note d'uso
  • Per provare l'impostazione della posta elettronica, creare un lavoro di prova con un piccolo numero di documenti. Inserire il proprio indirizzo e-mail per la proprietà Indirizzo destinatario e inviare il lavoro al flusso di lavoro. Assicurarsi di ricevere un messaggio e-mail per ogni documento nel lavoro.
    Importante: Evitare di inviare al flusso di lavoro un lavoro con un grande numero di documenti quando la proprietà Indirizzo destinatario è impostata sul proprio indirizzo e-mail. Il rischio è quello di essere sommersi da spam.
  • Se è possibile impostare un valore per la proprietà Doc.EmailAddress per ogni documento del lavoro, inserire il simbolo ${Doc.EmailAddress} come valore per la proprietà Indirizzo destinatario in modo che ogni documento venga inviato all'indirizzo e-mail a cui è associato.
  • Assicurarsi che le impostazioni del server SMTP siano corrette per il server utilizzato.
    • Se il server SMTP utilizzato richiede un nome utente e una password, assicurarsi di aggiornare le proprietà di sistema corrette:
      • Per il server SMTP predefinito, utilizzare le proprietà Nome utente SMTP e Password SMTP.
      • Per il server SMTP Alternativo, utilizzare le proprietà Nome utente SMTP alternativo e Password SMTP alternativo.
    • Questa operazione supporta le connessioni SSL o TLS senza l'autenticazione del certificato. Se si usa una connessione SSL o TLS, è necessario specificare la porta corretta da utilizzare.
      • Per il server SMTP predefinito, utilizzare la proprietà Porta SSL e-mail o Porta TLS e-mail.
      • Per il server SMTP Alternativo, utilizzare la proprietà Porta SSL SMTP alternativo o Porta TLS SMTP alternativo.

      Se il server SMTP utilizzato da questa operazione è configurato per l'uso della sicurezza SSL o TLS e non è configurata la porta corretta, il lavoro va in stato di Errore.

  • Questa operazione invia i messaggi e-mail solo quando il lavoro la raggiunge. Non vengono inviati messaggi e-mail se il lavoro:
    • Interrompe l'elaborazione a causa di un errore prima di raggiungere l'operazione.

    • Si inserisce in un ramo (in un flusso di lavoro condizionale) che evita questa operazione.

  • Per ogni documento inviato al server SMTP, questa operazione imposta il valore della proprietà E-mail creato su nel file delle proprietà di documento. Per ogni documento che non viene inviato al server SMTP, il valore della proprietà E-mail creato per il documento in questione viene impostato su No.
  • Se due o più operazioni EmailDocuments elaborano un lavoro, la proprietà E-mail creato di ogni documento mostra lo stato dell'ultima operazione EmailDocuments che ha elaborato il lavoro.
  • Se non viene inviato alcun messaggio e-mail, il lavoro va in stato di Errore.

  • L'operazione può essere aggiunta più volte a un flusso di lavoro.

1.2.10.2.42 EnableRepositioning

Un'operazione basata su questo modello di procedura individua l'inizio di ogni pagina in un lavoro AFP o PDF da utilizzare con il componente del visualizzatore di RICOH ProcessDirector.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Percorso della risorsa AFP:
  • Identificativo globale code page:
  • Fronte/retro: Non impostato
  • Opzioni estese:
  • Definizione modulo: F1A10111
  • Formato output immagine: Uguale
  • Codici di ritorno validi: 0
Note d'uso
  • Non è possibile copiare o eliminare questo modello del passo.
  • L'operazione EnableRepositioning non può elaborare i file AFP che contengono il campo strutturato Includi pagina salvata.
  • Per ristampare le pagine di un lavoro, il flusso di lavoro deve includere questa operazione, nonché CreatePageRanges .
  • Questa operazione deve essere eseguita prima delle operazioni CreatePageRanges e PrintJobs .
  • Per rispettare le opzioni di finitura, è necessario eseguire questa operazione prima che il lavoro sia stampato su una stampante AFP.
  • RICOH ProcessDirector non verifica che questa operazione sia eseguita per i lavori con le opzioni di finitura.
  • I lavori AFP che richiedono determinate definizioni modulo devono specificare le opzioni di finitura nella definizione modulo e non come proprietà di lavoro.
  • I messaggi di questo modello di operazione vengono distribuiti nella lingua in cui è installato il prodotto base RICOH ProcessDirector.
  • Se un'operazione precedente come RunExternalProgram determina un errore durante la creazione di un file di stampa in un formato flusso di dati supportato, l'operazione EnableRepositioning genera un messaggio di avviso, per poi proseguire. Se si prevede il file di stampa, potrebbe essere rilevato un errore del lavoro in una delle operazioni successive.
  • Il modello procedura EnableRepositioning è incluso come operazione in molti flussi di lavoro predefiniti. Se non si desidera utilizzare la funzione aggiuntiva fornita da EnableRepositioning, è possibile sostituire un'operazione basata su CountPages. Internamente, l'operazione EnableRepositioning esegue il processo ACIF (AFP Conversion and Indexing Facility). Ciò consente di ottenere informazioni relative al riposizionamento e di modificare alcuni aspetti del file AFP, anche se i tempi di elaborazione richiesti sono maggiori.
  • Il modello di operazione EnableRepositioning calcola quali pagine stampare e i fogli sui quali eseguire la stampa. Pertanto, per tale operazione vengono impostati i valori delle proprietà Fronte/retro e Definizione modulo . Se il valore della proprietà Fronte/retro per il lavoro viene modificato in qualsiasi valore diverso da Non impostato dopo l'esecuzione dell'operazione EnableRepositioning , la proprietà Fogli totali calcolati potrebbe non coincidere con il numero totale di fogli di lavoro effettivamente raccolti nella stampante. Anche l'accuratezza delle informazioni della pagina fornite alle funzioni Stampa nuovamente e Passa a potrebbero essere influenzate. Per sincronizzare le informazioni della pagina e del conteggio dei fogli con il nuovo valore della proprietà Fronte/retro , è possibile utilizzare l'azione Elabora nuovamente per eseguire nuovamente l'operazione EnableRepositioning .
  • L'operazione EnableRepositioning non conta le pagine definite nella mappa supporto come pagine con retro costante. Se si dispone della funzione Sostituzione dei moduli prestampati, l'operazione CombineAFPWithForm attiva l'indicatore Retro costante quando un oggetto di supporto include un modulo elettronico per il lato posteriore e la mappa supporto specifica la stampa su facciata singola. Queste pagine con retro costante non sono incluse nella proprietà Pagine totali per il lavoro e non vengono riportati nel visualizzatore.

1.2.10.2.43 EncryptPDF

Un'operazione basata su questo modello di operazione codifica e protegge tramite password un file PDF.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro

  • Password proprietario (necessaria):

  • Azioni protette tramite password: Modifica, compila, leggi

  • Password utente:

  • File PDF codificato: getFileName(print.pdf,write)

Note d'uso:
  • Quando si codifica un PDF, è possibile scegliere quali azioni proteggere tramite password.

    Modifica, compila, leggi
    La Password proprietario è necessaria per leggere, compilare qualsiasi campo dei moduli o modificare un file PDF. La Password utente viene utilizzata per aprire il file e deve essere specificata se questo valore viene impostato.
    Modifica, compila
    La Password proprietario è necessaria per modificare il file PDF o per compilare qualsiasi campo di un modulo nel file PDF. Non è necessaria una password per leggere il file.
    Modifica
    La Password proprietario è necessaria per modificare il file PDF. Non è necessaria una password per leggere il file o per compilare qualsiasi campo dei moduli o modificare un file PDF.
  • La Password utente viene utilizzata quando il destinatario o l'applicazione downstream deve solo leggere il file PDF. Per modificare il file PDF o compilare un modulo all'interno di esso, è necessaria la Password proprietario.

1.2.10.2.44 EnhancePDF

Un'operazione basata sul modello di operazione EnhancePDF può manipolare o valutare un file PDF. Le azioni che manipolano o valutano il file includono la rotazione di pagine, la rimozione di pagine, l'aggiunta di timbri e il controllo che il file sia conforme alle specifiche PDF. Per ogni lavoro PDF, l'operazione riceve sia un file PDF sia un ticket di lavoro JDF come input.

Le operazioni successive previste durante il flusso di lavoro utilizzano i file PDF e JDF creati durante questa operazione.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Elenco di azioni:
Note d'uso
  • Digitare ciascuna azione, i suoi parametri e i valori dei parametri su una riga separata nell'area di testo Elenco di azioni.

    Questo esempio presenta 3 azioni: RemovePages, AddStamps e RotatePages.

    RemovePages -pages 3-4,9,12-n

    AddStamps -stampsCSV /aiw/aiw1/control_files/actions/stamp1.csv

    RotatePages -rotate 270 -pagetype landscape

    Questo esempio presenta un'azione: CheckPDF.

    CheckPDF -outputResultsFile /aiw/aiw1/checkPDF/checkPDFresults.txt

  • Eseguendo questa operazione, si modifica il file jobID.print.pdf e il file jobID.overrides.jdf.

Azioni nel prodotto base
AddStamps
Funzione
Questa azione aggiunge un timbro alle pagine selezionate di un file PDF in base al numero pagina o al nome del supporto. È possibile vedere questi timbri nel visualizzatore RICOH ProcessDirector o in un altro visualizzatore PDF. I timbri non vengono stampati.

Non è possibile utilizzare un programma come Adobe Acrobat per modificare un timbro o per cambiare la sua impostazione di stampa.

Parametri
-stampsCSV
Questo parametro obbligatorio specifica il percorso completo o il nome simbolico di un file CSV.
Esempi
Per aggiungere un timbro alle pagine selezionate in un file PDF utilizzando le informazioni in un file CSV aiw/aiw1/control_files/actions/stamp1.csv , digitare:

AddStamps -stampsCSV /aiw/aiw1/control_files/actions/stamp1.csv

Note d'uso
  • Il file CSV contiene una riga di intestazione e una o più righe del corpo con valori per i timbri.

    La riga dell'intestazione contiene:

    Page,Media,Image,Author,Content,Subject,XPosition,YPosition,Name

    Ogni riga del corpo nel file CSV contiene 9 valori, separati da virgola:

    Pagina
    La pagina con il timbro.
      Nota:
    • È necessario un valore per Page o Media. Se si specifica un valore per Page e Media, RICOH ProcessDirector aggiunge un timbro alle pagine che corrispondono a tali valori.
    Supporto
    Il nome del supporto RICOH ProcessDirector. RICOH ProcessDirector aggiunge un timbro a tutte le pagine per cui è indicato questo nome del supporto.
    Immagine
    Obbligatorio. Il percorso completo della directory e il nome del file immagine che contiene il timbro. RICOH ProcessDirector supporta immagini JPEG e PNG.
    Autore
    Facoltativo. L'autore del commento allegato al timbro.
    Contenuto
    Facoltativo. Il testo del commento allegato al timbro.
    Oggetto
    Facoltativo. L'oggetto del timbro.
    PosizioneX
    Obbligatorio. La distanza orizzontale in punti dall'angolo superiore sinistro della pagina all'angolo superiore sinistro del timbro.
    PosizioneY
    Obbligatorio. La distanza verticale in punti dall'angolo superiore sinistro della pagina all'angolo superiore sinistro del timbro.
    Nome
    Facoltativo. Il nome interno del timbro. Il nome non appare sul timbro o in Adobe Acrobat.

  • Questo file CSV aggiunge 3 timbri ai file PDF:

    Page,Media,Image,Author,Content,Subject,XPosition,YPosition,Name
    3,,/aiw/aiw1/stamps/Parts_Pg_3.png,RICOH ProcessDirector,Content Page 3,Subject Page 3,72,72,Name Page 3
    ,A4 Color,/aiw/aiw1/stamps/Parts_Pg_2.png,RICOH ProcessDirector,Content A4 Color,Subject A4 Color,72,72,Name A4 Color
    4,A4 Plain,/aiw/aiw1/stamps/Parts_Pg_1.png,RICOH ProcessDirector,Content A4 Plain,Subject A4 Plain,144,144,Name A4 Plain

    La prima riga del corpo aggiunge l'immagine Parts_Pg_3.png alla pagina 3 del file PDF. L'autore è RICOH ProcessDirector. Il contenuto è Content Page 3. L'oggetto è Subject Page 3. L'angolo superiore sinistro dell'immagine è 72 punti a destra e 72 punti sotto l'angolo superiore sinistro della pagina. Il nome è Name Page 3.

    La seconda riga del corpo aggiunge l'immagine Parts_Pg_2.png a tutte le pagine nel file PDF che specificano il supporto RICOH ProcessDirectorA4 Color.

    La terza riga del corpo aggiunge l'immagine Parts_Pg_1.png alla pagina 4 e a tutte le pagine nel file PDF che specificano il supporto RICOH ProcessDirectorA4 Plain.

  • Se 2 o più timbri sono specificati nella stessa posizione su una pagina, RICOH ProcessDirector li aggiunge tutti.
  • È possibile utilizzare formule al posto di un percorso della directory e del nome di un file.

    Ad esempio, si desidera utilizzare il flusso di lavoro con l'operazione EnhancePDF per i file di input che richiedono diversi file CSV per l'azione AddStamps. Per impostare il valore del file CSV al nome del file di input più l'estensione CSV, utilizzare ${Job.InputFile}.csv:

    AddStamps -stampsCSV ${Job.InputFile}.csv

CheckOrientation
Funzione
Questa azione viene utilizzata nel passaggio EnhancePDF per leggere la prima pagina del file PDF per trovare i valori che determinano se il documento deve essere stampato con orientamento verticale o orizzontale. Questa azione viene utilizzata anche su Stampante Ricoh TotalFlow per impostare il corretto valore di orientamento nel JDF inviato alla stampante.
Parametri
-RPDproperty
Questo parametro viene utilizzato in un elenco Azioni nel passaggio EnhancePDF per specificare la proprietà del lavoro da aggiornare con il valore di orientamento che si trova nella prima pagina del file PDF. Specificare Job.PDF. Orientamento per vedere il valore nella proprietà di orientamento PDF sul notebook delle proprietà per il lavoro. Questo parametro non deve essere specificato nell' elenco Azioni del blocco note delle proprietà della stampante.
-ControlUnitJDF
Questo parametro viene utilizzato in un elenco AzioniStampante Ricoh TotalFlow per creare il JDF corretto in base al valore della proprietà del lavoro di orientamento PDF. Specificare TotalFlow.
Esempi
Per impostare la proprietà del lavoro di Orientamento PDF nel valore specificato nella prima pagina del file PDF, digitare quanto segue nell' elenco Azioni del passaggio EnhancePDF in un flusso di lavoro:

CheckOrientation -RPDproperty Job.PDF.Orientation

Per creare il JDF corretto per un Stampante Ricoh TotalFlow per ruotare le pagine di un lavoro all'orientamento specificato nella proprietà del lavoro di orientamento PDF, digitare quanto segue nell' elenco Azioni di Stampante Ricoh TotalFlow:

CheckOrientation -ControlUnitJDF TotalFlow

Note d'uso
  • Il valore della proprietà del lavoro di orientamento PDF viene utilizzato da un Stampante Ricoh TotalFlow che ha l'azione CheckOrientation specificata nella sua proprietà Elenco azioni per creare il JDF corretto per stampare il lavoro con l'orientamento corretto.
CheckPDF
Funzione
Questa azione controlla se il contenuto del file PDF soddisfa le specifiche PDF. È possibile utilizzare RICOH ProcessDirector per visualizzare e stampare molti file PDF con contenuto che non soddisfa le specifiche PDF. Tuttavia, tale contenuto può determinare problemi di prestazioni durante la stampa.
Parametri
-outputResultsFile
Obbligatorio. Specifica il percorso completo o il nome simbolico del file dei risultati di output, che è un file di log in formato TXT. Il file dei risultati di output presenta messaggi sui risultati del controllo. Per tutti i file PDF, inclusi i file che soddisfano le specifiche PDF, l'azione scrive messaggi con informazioni di carattere generale per il file dei risultati di output. Se l'azione rileva che il contenuto non soddisfa le specifiche PDF, scrive messaggi di errore nel file dei risultati di output. Se possibile, i messaggi forniscono i numeri delle pagine con errori.

Per segnalare l'avanzamento, l'azione scrive un messaggio al log di lavoro dopo aver controllato 100 pagine. Ad esempio:

Checked 100 pages.
Checked 200 pages.
Checked 300 pages.

-RPDproperty
Facoltativo. Specifica il nome database di una proprietà lavoro RICOH ProcessDirector. Si consiglia di utilizzare la proprietà Job.PDFCheckResult. Se si specifica un'altra proprietà, assicurarsi che il suo tipo di dati sia Stringa.

Dopo che l'azione CheckPDF ha controllato il file PDF, essa imposta il valore della proprietà del lavoro:

  • Se il contenuto soddisfa le specifiche PDF, l'azione imposta il valore su Pass.
  • Se il contenuto non soddisfa le specifiche PDF, l'azione imposta il valore su Fail.
  • Se il contenuto è codificato, l'azione imposta il valore su Security.

È possibile elaborare i lavori in modi diversi in base al valore della proprietà del lavoro. Ad esempio:

  • Se il valore è Pass, è possibile inviare il lavoro direttamente al ramo del flusso di lavoro che stampa i file PDF.
  • Se il valore è Fail, è possibile inviare il lavoro al ramo con l'operazione che rimuove il contenuto non conforme allo standard e ottimizza il file.

    Se si desidera inviare il lavoro per un'elaborazione speciale immediatamente dopo che l'azione ha rilevato il primo errore, specificare il parametro -fastFail.

  • Se il valore è Security, è possibile inviare il lavoro al ramo che elabora i file codificati. Ad esempio, un'operazione nel ramo può inviare tramite e-mail una richiesta per una versione decodificata del file.

È possibile visualizzare il lavoro della proprietà Job.PDFCheckResult nella scheda Ottimizza PDF nel notebook delle proprietà del lavoro.

-pages
Facoltativo. Specifica le singole pagine da controllare nel file PDF:
  • Per separare la pagina iniziale da quella finale in un intervallo di pagine, utilizzare un trattino.
  • Utilizzare una virgola per separare selezioni di pagine.
  • Utilizzare due punti seguiti da un numero (n), per apportare modifiche a ogni nª pagina compresa nell'intervallo di pagine. Ad esempio, utilizzare :3 per modificare ogni terza pagina in un intervallo.
  • Usare n per specificare l'ultima pagina.

Se non si specifica questo parametro, l'azione controlla tutte le pagine nel file PDF. Controllare tutte le pagine in un file di grandi dimensioni potrebbe richiedere all'operazione EnhancePDF un'elaborazione molto lunga. Per elaborare in modo più rapido file di grandi dimensioni, specificare singole pagine, ad esempio 1-10.

-fastFail
Facoltativo. Specifica se l'azione interrompe il controllo del file PDF nel momento in cui viene rilevato il primo errore.
Valori:
true
L'azione interrompe il controllo del file PDF nel momento in cui viene rilevato il primo errore.
false
L'azione elabora tutte le pagine nel file PDF. Non interrompe il controllo del file nel momento in cui viene rilevato il primo errore.
Esempi
Questa azione di CheckPDF controlla le pagine 1, da 5 a 10, e tutte le pagine dalla 15 in poi del file PDF:

CheckPDF -outputResultsFile /aiw/aiw1/checkPDF/checkPDFresults.txt -RPDproperty Job.PDFCheckResult -pages 1,5-10,15-n

Quest'azione CheckPDF verifica tutte le pagine con numerazione pari nel lavoro:

CheckPDF -outputResultsFile /aiw/aiw1/checkPDF/checkPDFresults.txt -RPDproperty Job.PDFCheckResult -pages 2-n:2

Questa azione di CheckPDF interrompe il controllo del file PDF nel momento in cui viene rilevato il primo errore:

CheckPDF -outputResultsFile /aiw/aiw1/checkPDF/checkPDFresults.txt -RPDproperty Job.PDFCheckResult -fastFail true

Tutte e tre le azioni emettono messaggi sul contenuto del file PDF al file /aiw/aiw1/checkPDF/checkPDFresults.txt . L'azione imposta i valori della proprietà del lavoro Job.PDFCheckResult su Pass, Fail o Security.

RemovePages
Funzione
Questa azione rimuove le pagine selezionate di un file PDF.
Parametri
-pages
Obbligatorio. Specifica le singole pagine nel file PDF:
  • Per separare la pagina iniziale da quella finale in un intervallo di pagine, utilizzare un trattino.
  • Utilizzare una virgola per separare selezioni di pagine.
  • Utilizzare due punti seguiti da un numero (n), per apportare modifiche a ogni nª pagina compresa nell'intervallo di pagine. Ad esempio, utilizzare :3 per modificare ogni terza pagina in un intervallo.
  • Usare n per specificare l'ultima pagina.
Esempi
Per rimuovere le pagine 3, 4, 9, e tutte le pagine dalla 12 in poi del file PDF, digitare:

RemovePages -pages 3-4,9,12-n

Per rimuovere tutte le pagine con numerazione dispari, digitare:

RemovePages -pages 1-n:2

Note d'uso
  • L'azione regola le informazioni del supporto nel file JDF per corrispondere al file PDF modificato.

    Ad esempio, il file JDF specifica supporti di stampa blu per le pagine 7–8. L'azione rimuove le pagine 3-4 dal file PDF e regola il file JDF per specificare il supporto di stampa blu per le pagine 5–6.

  • Se è installata la funzione Supporto Documenti PDF, inserire l'operazione EnhancePDF che esegue questa azione prima dell'operazione IdentifyPDFDocuments in un flusso di lavoro.
RotatePages
Funzione
Questa azione ruota le pagine in un lavoro di 90, 180 o 270 gradi. È possibile specificare se si desidera ruotare le pagine orizzontali, verticali o tutte le pagine del lavoro

RICOH ProcessDirector stampa il file PDF con le pagine ruotate.

Parametri
-rotate
Obbligatorio. Specifica la rotazione applicata alle pagine.
Valori:
prima
RICOH ProcessDirector fa sì che tutte le pagine di un tipo specificato corrispondano alla prima pagina del file PDF.
  • Se la prima pagina è verticale e il tipo di pagina è all o landscape, RICOH ProcessDirector ruota tutte le pagine orizzontali in modo che corrispondano alla prima pagina.
  • Se la prima pagina è orizzontale e il tipo di pagina è all o portrait, RICOH ProcessDirector ruota tutte le pagine verticali in modo che corrispondano alla prima pagina.
Se si imposta il parametro -rotate su first, consigliamo di impostare il parametro -pagetype su all.
90
RICOH ProcessDirector ruota tutte le pagine del tipo di pagina specificato in senso orario di 90 gradi.
180
RICOH ProcessDirector ruota tutte le pagine del tipo di pagina specificato in senso antiorario di 180 gradi.
270
RICOH ProcessDirector ruota tutte le pagine del tipo di pagina specificato in senso orario di 270 gradi.
-pagetype
Obbligatorio. Specifica se si desidera ruotare le pagine orizzontali, verticali o di entrambi i tipi.
Valori:
tutti
RICOH ProcessDirector ruota tutte le pagine del file PDF.
orizzontale
RICOH ProcessDirector ruota tutte le pagine orizzontali del file PDF.
verticale
RICOH ProcessDirector ruota tutte le pagine verticali del file PDF.
Esempi
La prima pagina di un file PDF è verticale. Per ruotare tutte le pagine orizzontali nel file PDF in modo che corrispondano alla prima pagina, digitare:

RotatePages -rotate first -pagetype all

Per ruotare tutte le pagine verticali nel file PDF in senso orario di 90 gradi, digitare:

RotatePages -rotate 90 -pagetype portrait

Note d'uso
  • Questa azione ruota le pagine nel file PDF, non il ticket di lavoro.
  • Questa azione ruota la pagina e il suo contenuto allo stesso tempo. Non ruota il contenuto separatamente dalla pagina.
  • Per vedere l'esito dell'azione RotatePages, stampare il file PDF. Se il visualizzatore PDF ruota le pagine per una visualizzazione ottimale, la rotazione delle pagine stampate può differire dalle pagine visualizzate.
  • Se si correggono i lavori con pagine orizzontali e verticali, considerare il margine utilizzato per la rilegatura, soprattutto se le pagine sono fronte/retro.

1.2.10.2.45 ExportFromRepository

Un'operazione basata su questo modello di operazione esporta le proprietà dalla voci di un contenitore utilizzando i criteri di ricerca specificati in un file o in una stringa. L'operazione utilizza le voci dei Criteri di ricerca per recuperare i risultati archiviati con lo stesso comportamento della funzione Cerca della scheda Archivio nell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector.
L'operazione esporta tutte le proprietà memorizzate da tutti i risultati trovati con lo stesso comportamento dell'azione Esporta dell'area Risultati della scheda Archivio.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Contenitore: Non impostato
  • Criteri di ricerca:
  • Descrittore del file dei risultati:
  • Tipo di criterio: Testo
  • File di risultati esportazione:
Note d'uso
  • Se si specifica Testo per Tipo di criterio, è necessario inserire i criteri di ricerca direttamente nel campo di immissione, nel formato corretto.

    Per generare i Criteri di ricerca nel formato corretto, utilizzare la funzione Cerca della scheda Archivio. Inserire le opzioni di ricerca che questa operazione deve utilizzare e fare clic su Cerca. Nella parte inferiore dell'elenco Criteri di ricerca è possibile vedere i criteri di ricerca.

    Copiare tutto il testo che segue il numero tra parentesi e incollarlo nel campo Criteri di ricerca.

  • Se si specifica File per Tipo di criterio, è necessario indicare il percorso completo del file dei criteri di ricerca per la proprietà Criteri di ricerca.

    Il formato delle righe nel file Criteri di ricerca è uguale a quello utilizzato per Testo e alla query di ricerca visualizzata nell'area della scheda Archivio. Se si utilizza File, è possibile includere più query di ricerca. Ciascuna query viene visualizzata su una riga separata.

  • Diversamente da quanto succede con la funzione Esporta dell'interfaccia utente dell'area Risultati, solo le proprietà vengono esportate nel File di risultati esportazione. In questo file non vengono inclusi i record cronologici.

1.2.10.2.46 ExtractPageExceptions

Un'operazione basata su questo modello di operazione legge le eccezioni di pagina per il lavoro, dal file JDF oppure create nell'interfaccia utente e le scrive su un file delimitato da tabulazioni.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • File di eccezioni pagina: ${getFileName(pletotab,del,write)}
Note d'uso
  • Il file creato da questa operazione può essere utilizzato come input nell'operazione AddPageExceptionsToAFP.
  • Solo le eccezioni di pagina supporto e spillatura sono inclusi nel file di eccezioni pagina.

1.2.10.2.47 FailWithMessage

Aggiungere questa operazione a un flusso di lavoro se si desidera che RICOH ProcessDirector scriva un messaggio nel log del lavoro quando un lavoro si trova in stato di errore. L'operazione FailWithMessage risulta particolarmente utile quando un lavoro si interrompe durante un'operazione perché l'elaborazione condizionale nel flusso di lavoro dà risultati imprevisti. Ad esempio, si può aggiungere l'operazione FailWithMessage come ultima sezione condizionale di un'operazione. Se RICOH ProcessDirector non è in grado di far procedere il lavoro attraverso le altre sezioni dell'operazione, lo invia all'operazione FailWithMessage e scrive un messaggio di errore per il log del lavoro.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Messaggio di errore

1.2.10.2.48 FillWhiteSpace

Un'operazione basata su questo modello di operazione riempie le aree di spazio vuoto nei file AFP con un contenuto, quale immagini o testo. Lo spazio vuoto viene definito in un file di controllo creato dall'utente con la funzione Whitespace Manager di RICOH Visual Workbench. Quando si configura l'operazione, è possibile scegliere se creare gruppi di pagine, tag di indice, codici a barre, aree nascoste e testo definiti nello stesso file di controllo prima di riempire le aree di spazio vuoto. Utilizzare Indicizzatore AFP per creare gruppi di pagine e tag di indice e Editor AFP per creare codici a barre, aree nascoste e testo.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro

  • Indicizza prima:
  • Modifica prima:
  • File di controllo Visual Workbench:

Note d'uso

  • Se la proprietà Indicizza prima è , non eseguire l'operazione IndexAFP poiché l'opzione Indicizza prima fornisce la stessa funzione dell'operazione IndexAFP. È più efficiente selezionare l'opzione Indicizza prima.
  • Se la proprietà Modifica prima è impostata su , non eseguire l'operazione EditAFP poiché l'opzione Modifica prima fornisce la stessa funzione. La selezione dell'opzione Modifica prima è più efficace.
  • Non selezionare Indicizza prima se l'esecuzione delle operazioni IndexAFP e FillWhiteSpace è prevista in fasi diverse. Ad esempio, potrebbe essere necessario inserire l'operazione IndexAFP nella fase di preparazione e l'operazione FillWhiteSpace nella fase di assegnazione dopo l'operazione EditAFP (oppure selezionare Modifica prima).
  • Posizionare l'operazione relativa a queste operazioni se sono presenti:
    • Dopo un'operazione che converte i dati riga in formato AFP (ad esempio, dopo l'operazione ConvertLineDataJobIntoAFP)
    • Dopo un'operazione che converte i dati Xerox in formato AFP
    • Prima di un'operazione che converte i file AFP in un altro formato (ad esempio, prima dell'operazione TransformJobIntoPDF)
    • Prima dell'operazione EnableRepositioning se si configura l'operazione FillWhiteSpace per creare gruppi di pagine e tag di indice o testo
    • Prima dell'operazione PrintJobs
  • Se sono stati creati gruppi di pagine a lunghezza fissa con il modello di operazione IndexAFP, è possibile utilizzare il modello di operazione FillWhiteSpace per riempire le aree vuote con il contenuto nei file AFP creati da Funzioni di conversione RICOH.

1.2.10.2.49 GetTransformPageExceptions

Un'operazione basata su questo modello di procedura consente di includere eccezioni pagina quando si utilizza la funzione di conversione avanzata per convertire l'input AFP in output PDF o PostScript. L'operazione converte le informazioni del vassoio nella definizione del modulo AFP in oggetti di supporto nel ticket lavoro per l'output PDF o PostScript.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Nome operazione di conversione: TransformWithAdvancedFeature
  • File JDF di output: ${getFileName(overrides,jdf,write)}
Note d'uso
  • Questa operazione richiede le seguenti conversioni di input e output per la funzione Conversione avanzata:
    • InputAFP
    • OutputPDF, OutputPS o entrambe
  • Prima di aggiungere questa operazione a un flusso di lavoro, definire gli oggetti di supporto RICOH ProcessDirector con gli stessi nomi dei vassoi nella definizione del modulo AFP.

    Ad esempio, la definizione del modulo AFP contiene vassoi denominati Tray1, Tray2 e Tray3. Definire oggetti di supporto denominati Tray1, Tray2 e Tray3.

    Nella pagina Impostazioni supporto, è possibile sostituire gli oggetti di supporto con nomi descrittivi per i nomi dei vassoi. Ad esempio:

    • Sostituire Tray1 con il supporto A4 semplice.
    • Sostituire Tray2 con il supporto Letter a colori.
    • Sostituire Tray3 con il supporto Letter prestampato.

  • Questa operazione non è in grado di elaborare i lavori con eccezioni Lati pagina. Assicurarsi che l'input sia a foglio singolo o fronte/retro.
  • Posizionare questa operazione dopo l'operazione TransformWithAdvancedFeature che fornisce l'input AFP per questa operazione.
  • È possibile aggiungere più volte questa operazione a un flusso di lavoro.
  • Se un flusso di lavoro presenta più operazioni basate sul modello di operazione GetTransformPageExceptions, utilizzare valori diversi per la proprietà Nome operazione di conversione. È possibile utilizzare uno dei seguenti metodi:
    • Assegnare nomi diversi alle operazioni basate sul modello di procedura TransformWithAdvancedFeature.
    • Utilizzare il valore della proprietà Identificatore operazione per ciascuna operazione TransformWithAdvancedFeature anziché il nome dell'operazione.
  • Dopo l'esecuzione di questa operazione, è possibile visualizzare i risultati mostrano le eccezioni di pagina per il lavoro.

1.2.10.2.50 GroupDocuments

Un'operazione basata sul modello GroupDocuments aggiorna il file di proprietà del documento per identificare gruppi di documenti basati su un massimo di sei proprietà del documento. Una volta raggruppati i documenti, è possibile utilizzare un'operazione basata sul modello CreateJobsFromDocuments per creare un lavoro secondario separato per ciascun gruppo.
Ad esempio, è possibile raggruppare i documenti in base ad un gruppo comune del contenuto del cassetto dell'imbustatrice. Se il flusso di lavoro non include un'operazione per creare lavori secondari, come CreateJobsFromDocuments, GroupDocuments è utile per raggruppare i documenti prima che siano ordinati dall'operazione SortDocuments.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Primo gruppo: Non impostato
  • Secondo gruppo: Non impostato
  • Terzo gruppo: Non impostato
  • Quarto gruppo: Non impostato
  • Quinto gruppo: Non impostato
  • Sesto gruppo: Non impostato
  • Rispetta gruppi di ordine: Non impostato
Note d'uso
  • Questa operazione deve essere eseguita sul server primario.
  • Non è possibile eliminare questo modello.
  • Le proprietà di raggruppamento possono indicare qualsiasi proprietà definita nel file di proprietà del documento, come ad esempio Nome cliente, Stato o Paese.
  • Quando l'ordinamento di gruppi risulta dall'elaborazione dell'operazione, il tipo di confronto effettuato dipende dal tipo di dati associato alla proprietà. Una proprietà che memorizza valori di stringa utilizza un confronto di caratteri (anche se i valori sono numeri). Le proprietà, che accettano un elenco di valori, vengono ordinate a seconda della sequenza di confronto definita per l'elenco, non sulla base di un confronto di caratteri. I tipi di dati numerici vengono ordinati in base ad un ordine numerico.
  • Se una delle proprietà di raggruppamento non presenta valori, il raggruppamento si verifica in base alle proprietà rimanenti.
  • Se Rispetta gruppi di ordine è , l'operazione crea gruppi mediante l'aggiornamento del campo ID lavoro secondario nel file di proprietà del documento. Se fossero presenti valori esistenti per l'ID lavoro secondario (ad esempio, da un'operazione GroupDocuments o SplitDocuments precedente), tali ID lavoro sono considerati i criteri principali per il raggruppamento e qualsiasi nuovo raggruppamento viene eseguito all'interno di gruppi esistenti. Gli ID lavoro associati ai documenti restano invariati o i lavori vengono suddivisi in lavori più piccoli.
  • Se Rispetta gruppi di ordine è No, l'operazione non suddivide i gruppi esistenti; invece, considera l'intero file di proprietà del documento come un gruppo.
  • Se si verifica un'operazione basata sul modello SortDocuments prima di questa operazione, i gruppi prodotti vengono ordinati e i documenti di un gruppo conservano il relativo ordinamento che avevano prima del raggruppamento. Di seguito viene riportato un esempio dell'ordinamento prima dell'elaborazione di GroupDocuments:
    DocID ChildJob SeqInChild GroupProp
    1       1.1        1          B
    2       1.1        2          B
    3       1.1        3          A
    4       1.1        4          B
    5       1.1        5          A

    Dopo l'elaborazione GroupDocuments, i documenti presenti nel gruppo A restano nella stessa sequenza del relativo gruppo, come i documenti del gruppo B:

    DocID ChildJob SeqInChild GroupProp
    1       1.2        1          B
    2       1.2        2          B
    3       1.1        1          A
    4       1.2        3          B
    5       1.1        2          A

1.2.10.2.51 IdentifyDocuments

Un'operazione basata sul modello di procedura IdentifyDocuments calcola i conteggi pagine e fogli, imposta i valori delle proprietà per ciascun documento nel file AFP e scrive le proprietà nel file di proprietà del documento. Se si specifica un File di controllo Visual Workbench che associa le proprietà del documento ai tag di indice, l'operazione imposta i valori delle proprietà del documento sui valori dei tag di indice (TLE). Il file AFP deve contenere gruppi di pagine (BNG) definiti prima dell'esecuzione dell'operazione.
Un'operazione basata su questo modello di procedura imposta anche i valori di proprietà relativi al documento nel lavoro originale:
  • Sequenza in lavoro originale
  • Pagine originali
  • Fogli originali
  • Prima pagina originale
  • Definizione modulo originale
  • Offset dati
  • Lunghezza dati
  • Mappa di supporto
    Nota:
  • Le proprietà Prima pagina originale, Definizione modulo originale, Offset dati, Lunghezza dati e Mappa di supporto non sono visualizzate nell'interfaccia utente, ma sono utilizzate da altre operazioni.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Fronte/retro: Non impostato
  • Arresto in assenza di documenti:
  • File di controllo Visual Workbench:
Note d'uso
  • Se il file AFP contiene gruppi di pagine nidificati, solo le coppie esterne vengono utilizzate come limiti del documento.
  • Un file AFP non valido o un'indicizzazione del file AFP non valida può causare risultati imprevisti.
  • Se si modifica il valore della proprietà Fronte/retro, la proprietà Fogli totali calcolata da RICOH ProcessDirector potrebbe non corrispondere al numero totale di fogli di lavoro fascicolati nella stampante.
  • File di controllo Visual Workbench è opzionale. Se non si specifica un file di controllo, questa operazione utilizza gruppi di pagine esistenti come limite del documento e non imposta i valori delle proprietà del documento sui valori dei tag di indice.
  • Se si utilizza un'operazione basata sul modello IndexAFP nel flusso di lavoro, occorre precedere un'operazione basata sul modello di procedura IdentifyDocuments .
  • Un'operazione basata su questo modello di procedura non crea la mappatura pagina che consente al visualizzatore AFP di trovare pagine in un lavoro in base al tag di indice (TLE). A questo scopo, è necessario includere nel flusso di lavoro un'operazione basata sul modello di procedura EnableRepositioning prima di questa operazione.

1.2.10.2.52 IdentifyPDFDocuments

Un'operazione basata sul modello IdentifyPDFDocuments identifica i documenti in uno o più file PDF. Per ciascun documento, l'operazione determina i conteggi di pagine e fogli e i valori delle proprietà del documento. L'operazione scrive le proprietà e i relativi valori al file delle proprietà del documento.
Un tipo di input per l'operazione può essere:
  • Un singolo file PDF.
  • Più file PDF compressi come file ZIP.
  • Uno o più set completi di file, con ciascun set contenente un file PDF e altri file di supporto.

    Un set è un gruppo di file che deve essere elaborato insieme, come i file di dati, un ticket lavoro (file JDF) e un file di sostituzioni.

Quando un'operazione riceve più file PDF come input, li combina in un singolo file PDF.

Quando un'operazione riceve più set di file PDF e JDF come input, li combina in un singolo file PDF e in un singolo file JDF. L'operazione preleva le eccezioni pagina per le opzioni dei supporti, dei lati e di spillatura nei file di input JDF e le aggiunge al file JDF combinato.

    Nota:
  • Per tutti i documenti nel lavoro, il flusso di lavoro imposta il vassoio di uscita e le opzioni di finitura per perforazione, piegatura e rilegatura.
  • Quando l'operazione crea il file JDF combinato, include solo i valori supportati da RICOH ProcessDirector. L'operazione elimina eventuali valori non supportati.

È necessario specificare il file di controllo dell'operazione. Il file di controllo predefinito considera ciascun file PDF come un documento. Se qualsiasi file PDF ha più di un documento, è necessario fornire un file di controllo creato con Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Il file di controllo deve contenere una definizione del gruppo di pagine. Se occorre estrarre i valori delle proprietà del documento dall'operazione, il file di controllo deve associare i dati nei documenti alle proprietà del documento.

IdentifyPDFDocuments imposta i valori delle proprietà correlati al documento nel lavoro originale:

  • Sequenza in lavoro secondario
  • Pagine originali
  • Fogli originali
  • File di input originale dei documenti
  • Prima pagina originale
    Nota:
  • File di input originale dei documenti non viene impostato se l'input per l'operazione è un singolo file PDF.
  • Prima pagina originale non viene visualizzata nell'interfaccia utente, ma tale proprietà viene utilizzata in altre operazioni.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Fronte/retro:
  • File di controllo Identifica PDF: /aiw/aiw1/testfiles/Default.ctl (Linux) o C:\aiw\aiw1\testfiles\Default.ctl (Windows)
  • Estensione del file di input ausiliario:
  • File di intestazioni:
  • Eccezioni pagina per i lati: Sostituisci con il valore del lavoro
Note d'uso
  • Un'operazione basata su questo modello non può essere utilizzata per l'elaborazione di un file PDF codificato.
  • Se si inviano più file PDF compressi come file ZIP ad un flusso di lavoro con l'operazione IdentifyPDFDocuments, il file ZIP deve contenere solo file PDF. Se contiene altri file, l'operazione va in stato di errore.
  • Quando si elaborano file PDF compressi come file ZIP, l'operazione aggiunge file PDF ai file PDF di output in base all'ordine o alla data e l'ora. Ad esempio:
    • Inviare il file ZIP alla periferica di input. L'ordine dei file PDF nei file PDF di output associa l'ordine in cui viene posizionato nel file ZIP.
    • Specificare il metodo batch Elenco sulla periferica di input e impostare la proprietà Crea .zip file su . L'ordine dei file PDF nel file PDF di output associa l'ordine dei nomi file del PDF nel file dell'elenco.
    • Specificare qualsiasi metodo di batch diverso da quello Elenco sulla periferica di input e impostare la proprietà Crea .zip file su . L'ordine dei file PDF nel file PDF di output dipende dalla data e ora di ciascun file PDF nel file ZIP.
  • Per inviare uno o più set completi di file (contenenti ciascuno un file PDF e altri file di supporto) ad un flusso di lavoro con l'operazione IdentifyPDFDocuments, specificare uno dei seguenti metodi di batch sul dispositivo di input: Numero di set, Pagine nei set, o Set di tempo.
  • Se l'operazione IdentifyPDFDocuments produce un file JDF combinato, si consiglia di eseguire un'operazione basata sul modello di procedura OptimizeJDF per combinare le eccezioni pagina. Posizionare l'operazione dopo l'operazione BuildPDFFromDocuments.
  • Se si modifica il valore della proprietà Fronte/retro, la proprietà Fogli totali calcolata da RICOH ProcessDirector potrebbe non corrispondere al numero totale di fogli di lavoro attualmente fascicolati nella stampante.
  • Se il lavoro PDF ha un ticket di lavoro JDF che specifica una combinazione di pagine fronte/retro e facciata singola, utilizzare la proprietà Eccezioni pagina per i lati per impostare in che modo l'operazione combina il valore Fronte/retro per il lavoro con le impostazioni dei lati JDF.
  • Se si prevede di utilizzare il visualizzatore RICOH ProcessDirector per la ricerca delle proprietà del documento, in modo da individuare specifici documenti in un file PDF, è necessario includere un'operazione IdentifyPDFDocuments nel flusso di lavoro.
  • Posizionare l'operazione IdentifyPDFDocuments dopo tutte le operazioni nel flusso di lavoro di modifica del file PDF. Se si posiziona l'operazione prima di un'operazione di modifica del file, si possono verificare risultati imprevisti.
  • Non modificare il file tra l'operazione IdentifyPDFDocuments e l'operazione BuildPDFFromDocuments. Le modifiche effettuate tra queste operazioni possono provocare un file JDF non corretto.

    Un lavoro PDF deve essere elaborato solo da una delle operazioni IdentifyPDFDocuments o IdentifyPDFDocumentsFromZip, non da entrambe. Si consiglia di utilizzare l'operazione IdentifyPDFDocuments.

  • Se si ottengono risultati inattesi quando si elabora un file PDF 2.0 con un'operazione basata sull'operazione IdentifyPDFDocuments, effettuare una delle operazioni seguenti:
    • Aggiornare il file di controllo alla versione più recente.
    • Inserire un'operazione basata sul modello di operazione OptimizePDF nel flusso di lavoro prima dell'operazione IdentifyPDFDocuments.
  • Utilizzare la versione del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat fornita con RICOH ProcessDirector versione 3.6 o successiva per aggiornare il file di controllo. Ricordare per copiare il file di controllo nella posizione corretta RICOH ProcessDirector per poterlo usare.

1.2.10.2.53 IdentifyPDFDocumentsFromZip

Un'operazione basata sul modello IdentifyPDFDocumentsFromZip determina i conteggi di pagine e fogli, determina i valori delle proprietà per ciascun documento nel file PDF, scrive le proprietà nel file delle proprietà del documento e crea un unico file PDF dal contenuto di un file ZIP.

Nel corso dell'unione dei file PDF è possibile decidere se mantenere i singoli file nella memoria o scriverli nella directory di spool del lavoro. Un file di controllo è facoltativo ed è necessario solo se ognuno dei PDF nel file ZIP contiene più di un documento oppure se è necessario estrarre altre proprietà di documento.

Oltre a questo, IdentifyPDFDocumentsFromZip imposta i valori delle proprietà del documento nel lavoro originale:

  • Sequenza in lavoro secondario
  • Pagine originali
  • Fogli originali
  • File di input originale dei documenti
  • Prima pagina originale
Nota: La prima pagina originale non viene visualizzata nell'interfaccia utente, ma tale proprietà viene utilizzata in altre operazioni.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Fronte/retro:
  • Identifica file di controllo PDF: Non impostato
  • Aggiunta di una pagina vuota:
  • Unisce i PDF direttamente dal file ZIP:
Note d'uso
  • Un lavoro RICOH ProcessDirector deve essere elaborato solo da una delle operazioni IdentifyPDFDocuments e IdentifyPDFDocumentsFromZip , non da entrambe. Si consiglia di utilizzare l'operazione IdentifyPDFDocuments.

  • Se si specifica un file di controllo in questa operazione, tale file deve contenere la definizione del gruppo di pagine creata mediante Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
  • Se si modifica il valore della proprietà Fronte/retro, la proprietà Fogli totali calcolata da RICOH ProcessDirector potrebbe non corrispondere al numero totale di fogli di lavoro attualmente fascicolati nella stampante.
  • Se si prevede di utilizzare il visualizzatore RICOH ProcessDirector per ricercare nelle proprietà del documento i documenti specifici di un PDF, è necessario includere un'operazione IdentifyPDFDocuments o IdentifyPDFDocumentsFromZip nel flusso di lavoro.
  • Un'operazione basata su questo modello può essere utilizzata solo per i file PDF compressi in file ZIP.
  • Un'operazione basata su questo modello non può essere utilizzata per l'elaborazione di un file ZIP che include file PDF codificati.
  • Questa o perazione può elaborare solo i file ZIP che utilizzano i metodi di compressione Store e Deflate.
  • I file PDF originali vengono aggiunti al file PDF finale in base all'ordine dei file PDF nel file ZIP o nel file di elenco. Ad esempio, quando, dopo averlo creato, si invia un file ZIP, l'ordine del file PDF finale rispecchia quello del file ZIP. Se si utilizza il metodo batch Elenco e si imposta la proprietà Crea file .zip su , l'ordine del file PDF finale rispecchia quello del file elenco. Se si utilizza un metodo batch diverso da Elenco e si imposta la proprietà Crea file .zip su , l'ordine del file PDF finale dipende dalla data e ora dei singoli file PDF nel file ZIP.

1.2.10.2.54 IndexAFP

Un'operazione basata sul modello crea gruppi di pagine e tag di indice nei file AFP. I gruppi di pagine e i tag di indice vengono definiti in un file di controllo creato mediante RICOH Visual Workbench e Indicizzatore AFP.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro

File di controllo Visual Workbench:

Note d'uso

  • Per ottimizzare le prestazioni, impostare Indicizza prima su e non eseguire l'operazione IndexAFP se il flusso di lavoro esegue un'altra operazione contenente la proprietà Indicizza prima (ad esempio, un'operazione basata sul modello EditAFP). L'opzione Indicizza prima e l'operazione IndexAFP forniscono la stessa funzione.
  • Eseguire l'operazione prima di EnableRepositioning in modo da poter utilizzare l'azione Stampa di nuovo per ristampare un gruppo di pagine. Inoltre, eseguire questa operazione prima dell'operazione EditAFP o FillWhiteSpace se presente.
  • Il modello di operazione IndexAFP consente di migliorare i file AFP creati da Funzioni di conversione RICOH.

1.2.10.2.55 InsertCMR

Una procedura basata su questo modello consente di inserire una CMR (color management resource) che soddisfa le specifiche in un lavoro.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • CMR di colori di controllo:
  • CMR di scala di grigi di controllo:
  • Modalità colore: Colore
  • Comando esterno: insrtcmr -riall ${Job.CMR.RenderingIntent} -i -m ${Job.CMR.Mode} -o ${getFileName(print,afp,write)} ${getAbsoluteFileName(print,afp,read)}
  • Tipo di inchiostro: Pigmento
  • CMR di colori di istruzioni:
  • CMR di scala di grigi di istruzioni:
  • Modo di elaborazione: Controllo
  • Tipo di stampante: InfoPrint 5000 - 32/64 m/min.
  • Intento di rendering: Non impostato
  • Codici di ritorno validi: 0
Note d'uso
  • I valori disponibili per le proprietà CMR di colori di controllo, CMR di scala di grigi di controllo, CMR di colori di istruzioni e CMR di scala di grigi di istruzioni cambiano in base al valore selezionato per la proprietà Tipo di stampante.
  • Questa procedura consente di inserire solo una CMR in un lavoro. Per inserire una CMR di controllo e di istruzione in un lavoro, aggiungere due istanze di questa operazione in un flusso di lavoro.

1.2.10.2.56 InsertJobs

Un'operazione basata sul modello operazioni InsertJobs elabora un lavoro per l'inserimento. ProcessDirector, inoltre, può ricevere ed interpretare un file di risultati proveniente dal controller dell'insertore.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Controller dell'imbustatrice: Non impostato
  • Nome lavoro imbustatrice: ${Job.ID}
  • Nome insertore: Non impostato
  • Piano di caricamento: Non impostato
  • Commento sul piano di caricamento: Non impostato
Note d'uso
  • Se il flusso di lavoro include un'operazione basata sul modello Riconcilia, è necessario eseguire l'operazione InsertJobs immediatamente prima di tale operazione.
  • Se la proprietà Metodo Completamento del controller insertore è Automatico, RICOH ProcessDirector completa l'operazione quando riceve un file di risultati dal controller insertore. Il lavoro passa alla fase successiva.
  • Se la proprietà Metodo Completamento del controller insertore è Manuale, l'operatore deve completare l'operazione InsertJobs manualmente selezionando l'azione Completa inserimento.
  • Questa operazione deve essere eseguita sul server primario.

1.2.10.2.57 ManualStepWithAutoStart

Un passaggio che si basa su questo modello di procedura interrompe un lavoro nel suo flusso di lavoro in modo che sia possibile eseguire un'operazione manuale.

Quando un lavoro inserisce un passo basato su questo modello procedurale, si sposta automaticamente sullo stato Manuale, funzionante. Per spostare il lavoro all'operazione successiva nel flusso di lavoro, è necessario eseguire un'azione Completa manualmente sul lavoro e indicare se l'operazione è stata completata correttamente o se si sono verificati errori.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
Nessuno

1.2.10.2.58 ManualStepWithManualStart

Un'operazione basata su questo modello di procedura consente di avviare un'operazione manuale, come lo spostamento di un elenco di output nell'area di post-elaborazione.

Quando un lavoro inserisce un passo basato su questo modello procedurale, si sposta sullo stato Manuale, in attesa. Per spostare il lavoro nello stato Manuale, in azione, è necessario eseguire un'azione Avvio manuale. Quando l'operazione è completata, un utente autorizzato deve eseguire un'azione Completa manualmente affinché il lavoro si sposti all'operazione successiva nel flusso di lavoro.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
Nessuno

1.2.10.2.59 MapExternalResultsFiletoDocProps

Un'operazione basata su questo modello procedura consente di associare le proprietà del documento selezionate da un file di risultati esterno alle proprietà del documento incluse in un file di risultati modificato. Il file di risultati esterno viene generato da un programma esterno. Il file di risultati modificato viene formattato per contenere le proprietà del documento del file di risultati esterno da inserire nel file delle proprietà del documento. Il file di risultati esterno rappresenta l'input per un'operazione basata sul modello di procedura UpdateDocPropsFromExternalResultsFile, che applica le modifiche al file delle proprietà del documento.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • File di risultati esterno: ${getFileName(data,csv,read)}
  • Tipo di file: CSV
  • File di risultati modificato: ${getFileName(data,opf,write)}
  • I risultati esterni contengono le intestazioni di colonna:
  • Colonne da conservare:
  • Proprietà del documento selezionate: Numero documento
Note d'uso
  • L'ordine delle intestazioni delle colonne nella proprietà Colonne da conservare deve corrispondere a quello delle proprietà del documento nell'elenco Proprietà del documento selezionate e anche il numero delle proprietà del documento di ogni elenco deve corrispondere. Se l'ordine delle proprietà del documento non corrisponde, durante l'elaborazione vengono restituiti risultati imprevisti. Se il numero delle proprietà del documento non corrisponde, il lavoro entra in uno stato di errore.
  • Se il file di risultati esterno non contiene le intestazioni delle colonne, occorre eliminare manualmente le colonne non necessarie.

1.2.10.2.60 OptimizeJDF

Un'operazione basata sul modello di operazione OptimizeJDF riduce la complessità del ticket lavoro JDF ticket lavoro combinando le eccezioni di pagina per i supporti e le opzioni di finitura e lato.

Ad esempio, l'operazione combina le eccezioni di pagina per i supporti di stampa blu alle pagine 3-4 e i supporti di stampa blu per le pagine 5-6 in un'unica eccezione di pagina per i supporti blu per le pagine da 3 a 6.

Alcune schede processo JDF hanno un'impostazione Lati su ogni pagina anche se solo un foglio dell'intero lavoro è a singola facciata. Quando l'operazione elabora i file JDF, crea gruppi delle serie di pagina con lo stesso valore Lati. Successivamente, conta quale impostazione Lati ha più gruppi e imposta il valore di questi Lati sul livello lavoro e inserisce eccezioni pagina soltanto per le pagine che hanno un valore Lati differente. Le schede processo JDF con meno eccezioni pagina vengono elaborate più velocemente dalle operazioni in RICOH ProcessDirector.

Il ticket lavoro JDF prodotto da questa operazione è funzionalmente equivalente al ticket lavoro originale. Le operazioni successive nel flusso di lavoro utilizzano il file JDF prodotto da questa operazione.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Nessuno
Note d'uso
  • Questa operazione è utile se un ticket lavoro JDF di un'origine fuori da RICOH ProcessDirector non è stato ottimizzato.
  • Se è Supporto Documenti PDF installata la funzione , questa operazione è utile quando l'operazione BuildPDFFromDocuments aggiunge eccezioni di pagina per i supporti di stampa e le opzioni di finitura e lati. Eseguire questa operazione dopo l'operazione di BuildPDFFromDocuments.
  • Quando RICOH ProcessDirector invia un lavoro a una stampante PDF Ricoh o PDF personalizzata, l'oggetto stampante fornisce la stessa funzione dell'operazione OptimizeJDF. Tuttavia, non è possibile utilizzare RICOH ProcessDirector per visualizzare le modifiche ai ticket lavoro JDF effettuate dall'oggetto stampante.

1.2.10.2.61 OptimizePDF

Un'operazione basata sul modello di procedura OptimizePDF riduce le dimensioni di un file PDF e rimuove gli elementi non necessari.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Nessuno
Note d'uso
  • Si consiglia di aggiungere questa operazione all'inizio del flusso di lavoro PDF per ottimizzare i file PDF quando il flusso di lavoro viene immesso. Ad esempio, aggiungere questa operazione dopo l'operazione DetectInputDataStream.
  • Si consiglia di aggiungere questa operazione dopo qualsiasi operazione che modifica un file PDF. Ad esempio, si dispone della funzione Ultimate Impostrip® Connect. Il flusso di lavoro include l'operazione RunImpostripOnJob, che invia un lavoro di stampa PDF a Ultimate Impostrip® affinché esegua l'imposizione. Aggiungere l'operazione OptimizePDF dopo l'operazione RunImpostripOnJob.
      Nota:
    • L'operazione BuildPDFFromDocuments crea un singolo file PDF per il lavoro corrente e quindi ottimizza il file. Non è necessario aggiungere l'operazione OptimizePDF dopo l'operazione BuildPDFFromDocuments. L'operazione BuildPDFFromDocuments è installata insieme alla funzione Supporto Documenti PDF.
  • Quando questa operazione elabora un file PDF 2.0, converte il file nel formato PDF 1.7. Si consiglia di collocare un'operazione basata sul modello di procedura OptimizePDF nel flusso di lavoro prima delle operazioni che aggiornano i file PDF, ad esempio IdentifyPDFDocuments e BuildPDFFromDocuments.
  • Utilizzare la versione del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat fornita con RICOH ProcessDirector versione 3.6 o successiva per aggiornare il file di controllo. Ricordare per copiare il file di controllo nella posizione corretta RICOH ProcessDirector per poterlo usare.

1.2.10.2.62 PrepareJobFromRepositorySearch

Un'operazione basata su questo modello di procedura consente di creare un lavoro dall'output di un'operazione basata sul modello di procedura CreateJobsFromRepositorySearch.

Il file ZIP creato da un'operazione basata sul modello di procedura CreateJobsFromRepositorySearch include i file dei dati dei lavori o dei documenti restituiti dalla ricerca nel contenitore. Il file ZIP contiene anche eventuali file di sovrascrittura e file di sovrascrittura del documento, se tali file emergono dalla ricerca nel contenitore. Il modello di procedura PrepareJobFromRepositorySearch unisce i file di stampa singola, delle sostituzioni lavoro e documento, per creare una sola istanza per ogni tipo. L'operazione scrive i file print.zip, overrides.txt, e document.overrides nella directory di spool del lavoro.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • File di input: ${getFileName(archive,zip,read)}
Note d'uso
  • Se nel file ZIP di input vengono inclusi più file di sostituzioni lavoro e nei file esistono valori diversi per la stessa proprietà di lavoro, il lavoro entra in stato di Errore.

    Per esempio, in un file di sostituzioni lavoro la proprietà Fronte/retro è impostata su . Nel secondo file di sostituzioni lavoro la proprietà Fronte/retro è impostata su Stampa rovesciata. L'operazione posiziona il lavoro in stato di Errore.

    Se uno dei file delle sostituzioni lavoro dispone della proprietà Fronte/retro impostata su e nel secondo file la proprietà non è stata impostata, Fronte/retro viene aggiunto ai file delle sostituzioni risultati con il valore .

  • Se nel file ZIP di input vengono inclusi più file delle sostituzioni documento ed esistono diversi valori nei file per la stessa proprietà di documento, le proprietà del documento vengono aggiunge ai file di sostituzione documenti creati dall'operazione. I documenti che non dispongono di una proprietà inclusa nei file di sostituzione documento vengono aggiunti con un valore di zero (").
  • Tutte le operazioni che utilizzano un file ZIP come input possono elaborare il file ZIP creato da questa operazione. Per esempio, le operazioni basate sui modelli di procedura IdentifyPDFDocuments, BuildAFPFromZip o BuildPDFromZip possono essere utilizzate per elaborare l'output di questa operazione. È possibile inviare il file ZIP a una hot folder tramite un'operazione basata sul modello di procedura CopyToFolder. Se la hot folder è impostata per l'elaborazione dei file ZIP, il file ZIP viene inviato come nuovo lavoro.

1.2.10.2.63 PreparePDFOutputForFinishing

Un'operazione basata sul modello PreparePDFOutputForFinishing consente di selezionare opzioni di layout delle pagine per il lavoro, in preparazione della fase di post elaborazione, ad esempio la finitura. Ad esempio, se si stampa un lavoro a modulo continuo che verrà posizionato in un rullo quando esce dalla stampante, è possibile utilizzare questa operazione per modificare la direzione di stampa e l'ordine delle pagine in modo da orientare la carta correttamente quando entra nell'apparecchio di finitura. È inoltre possibile predisporre il risultato di stampa per la stampa 1-up o 2-up come richiesto da apparecchi di finitura, ad esempio uno strumento per il taglio o la piegatura.

Questi esempi mostrano alcune possibili impostazioni e i risultati che ne derivano. Nei diagrammi, il numero più grande rappresenta il numero di pagine del foglio anteriore, mentre il numero più piccolo rappresenta il numero di pagine del retro del foglio.

Valori di esempio delle proprietà nella Tabella 1:

  • Fronte/retro: Sì
  • Bordo iniziale nel finisher: Fine del lavoro di stampa
  • N-up: 1
  • Ordine del finisher: Non impostato
  • Rotazione aggiuntiva delle pagine: 0
risultati di stampa 1-up laddove la fine del lavoro entri prima nel finisher
Originale Risultato
Lavoro fronte/retro prima dell'utilizzo dell'opzione roll to roll Lavoro fronte/retro dopo l'utilizzo dell'opzione roll to roll

Valori di esempio delle proprietà nella Tabella 2:

  • Fronte/retro: Sì
  • Bordo iniziale nel finisher: Inizio del lavoro di stampa
  • N-up: 2
  • Ordine del finisher: Sinistra-destra
  • Rotazione aggiuntiva delle pagine: 0
Risultato di stampa sinistra-destra a due colonne laddove l'inizio del lavoro entri prima nel finisher
Originale Risultato
Lavoro fronte/retro prima dell'utilizzo dell'opzione sinistra-destra 2-up

Valori di esempio delle proprietà nella Tabella 3:

  • Fronte/retro: Sì
  • Bordo iniziale nel finisher: Fine del lavoro di stampa
  • N-up: 2
  • Ordine del finisher: Destra-sinistra
  • Rotazione aggiuntiva delle pagine: 0
Risultato di stampa destra-sinistra su due colonne laddove l'inizio del lavoro entri prima nel finisher
Originale Risultato
Lavoro fronte/retro prima dell'utilizzo dell'opzione destra-sinistra 2-up

Valori di esempio delle proprietà nella Tabella 4:

  • Fronte/retro: Sì
  • Bordo iniziale nel finisher: Fine del lavoro di stampa
  • N-up: 2
  • Ordine del finisher: Destra-sinistra
  • Rotazione aggiuntiva delle pagine: 90
Risultato di stampa su due colonne laddove la fine del lavoro entri prima nel finisher, con rotazione aggiuntiva
Originale Risultato
Lavoro fronte/retro prima dell'utilizzo dell'opzione destra-sinistra 2-up Lavoro fronte/retro dopo l'utilizzo dell'opzione destra-sinistra 2-up con rotazione di 90 gradi

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Fronte/retro: Sì
  • Bordo iniziale nel finisher: Fine del lavoro di stampa
  • N-up: 2
  • Ordine del finisher: Sinistra-destra
  • Rotazione aggiuntiva delle pagine: 0
Note d'uso
  • Se si utilizza un'operazione basata sul modello PreparePDFOutputForFinishing nel flusso di lavoro, non è necessario utilizzare l'operazione basata sul modello ReversePDFPageOrder nello stesso flusso di lavoro. PreparePDFOutputForFinishing inverte l'ordine delle pagine laddove richiesto, a seconda delle opzioni selezionate.
  • Se si utilizza un'operazione basata su PreparePDFOutputForFinishing in un lavoro eseguito su una stampante a modulo continuo, il sistema attende che la stampante sia configurata per la stampa 2-up, sinistra-destra, senza rotazione delle pagine. Se si utilizzano impostazioni diverse sulla stampante, il layout delle pagine del lavoro è errato. Si consiglia di stampare alcune pagine del lavoro di prova a conferma che le impostazioni della stampante siano corrette.
  • Se si ottengono risultati inattesi quando si elabora un file PDF 2.0 con un'operazione basata sul'operazione PreparePDFOutputForFinishing, effettuare una delle operazioni seguenti:
    • Aggiornare il file di controllo alla versione più recente.
    • Posizionare il flusso di lavoro un'operazione basata sul modello di operazione OptimizePDF nel flusso di lavoro prima dell'operazione RetainCompletedJobs.
  • Utilizzare la versione del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat fornita con RICOH ProcessDirector versione 3.6 o successiva per aggiornare il file di controllo. Ricordare per copiare il file di controllo nella posizione corretta RICOH ProcessDirector per poterlo usare.

1.2.10.2.64 PreviewPrint

Una procedura basata su questo modello consente di inviare una selezione di pagine da un lavoro a una stampante affinché vengano stampate. È possibile utilizzare l'output per determinare se la proprietà del lavoro sono impostate correttamente. Se non sono impostate correttamente, è possibile modificarle prima di stampare un intero lavoro.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Accetta automaticamente la stampa di anteprima: No
  • Fronte/retro: Non impostato
  • File di configurazione della pagina di intestazione: /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/header.jrxml

    Se la funzione di supporto AFP è installata, il valore predefinito passa a: /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/header.cfg

  • Copie intestazione: 1
  • Copie lavoro richieste: 1
  • Intervallo di pagina per stampa di anteprima: 1-4
  • Stampante richiesta per la stampa di anteprima: Non impostato
  • File di configurazione della pagina finale: /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/trailer.jrxml

    Se la funzione di supporto AFP è installata, il valore predefinito passa a: /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/trailer.cfg

  • Copie pagine di coda: 1
Proprietà del lavoro e valori predefiniti aggiunti dalla funzione Supporto AFP
  • Percorso della risorsa AFP:
  • CMT (Color mapping table):
  • Errori di controllo dati: Blocca tutti gli errori
  • Fedeltà font: Continua a stampare
  • Risoluzione font: Non impostato
  • Messaggi di sostituzione font: No
  • Definizione modulo: F1A10111
  • Classe lavoro:
  • Destinazione lavoro:
  • Modulo lavoro:
  • Copie di output intermittenti: No
  • Numero di messaggi da stampare:
  • Numero di messaggi per arrestare il lavoro:
  • Sovrapposizione:
  • Dimensioni segmenti (kilobyte): 5000
  • File di configurazione della pagina del separatore: /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/separator.cfg
  • Copie del separatore: 1
  • Offset X (pollici):
  • Offset Y (pollici):
Note d'uso
  • È possibile includere in un flusso di lavoro più operazioni basate su questo modello.
  • Se si modifica il valore della proprietà Intervallo di pagina per stampa di anteprima richiesto dopo che il lavoro arriva nella procedura PreviewPrint, è necessario elaborare di nuovo il lavoro mediante la procedura PreviewPrint.
  • Se si aggiunge questa operazione a un flusso di lavoro che invia lavori PDF a una stampante PDF Ricoh o PDF personalizzata su un server applicazioni, è necessario modificare i valori delle proprietà File di configurazione della pagina di intestazione e File di configurazione della pagina finale. Queste proprietà devono specificare la lettera unità del server applicazioni su cui è in esecuzione la stampante e il percorso dei file di configurazione dell'intestazione e finale. Ad esempio, il server applicazioni utilizza Z: per il collegamento alla directory /aiw del computer primario e i percorsi dei file di configurazione sul computer principale sono /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/header.jrxml e /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/trailer.jrxml. Modificare i valori in Z:\aiw1\control_files\banner_pages\header.jrxml e Z:\aiw1\control_files\banner_pages\trailer.jrxml.
  • I valori predefiniti per le proprietà File di configurazione della pagina di intestazione e File di configurazione della pagina finale cambiano nel modello di operazione quando si installa la funzione Supporto AFP. Se si aggiunge questa operazione a un flusso di lavoro che invia lavori a una stampante PDF Ricoh o PDF personalizzata su un server applicazioni dopo aver installato la funzione Supporto AFP, è necessario modificare i valori delle proprietà File di configurazione della pagina di intestazione e File di configurazione della pagina finale. Queste proprietà devono puntare ai file JRXML per generare le pagine di intestazione. I valori non vengono aggiornati nelle operazioni che sono state aggiunte ai flussi di lavoro prima dell'installazione della funzione Supporto AFP.

1.2.10.2.65 PrintJobs

Un'operazione basata su tale modello operazione utilizza la stampante e le proprietà di pianificazione del lavoro per assegnare il lavoro alla stampante.
  • Se il lavoro è in formato PDF e la stampante definita nel sistema è una stampante PDF, l'operazione PrintJobs può inviare il lavoro alla stampante PDF.
  • Se il lavoro è nel formato AFP ed è stata installata la funzione di supporto AFP, l'operazione PrintJobs lo trasferisce al componente del driver della stampante di RICOH ProcessDirector per la stampa. Il componente del driver della stampante può inviare a una stampante AFP o convertire il lavoro in formato PCL e inviarlo a una stampante PCLOut.
  • Se il lavoro è in un formato diverso, configurare il flusso di lavoro per assegnare il lavoro a una stampante Passthrough affinché l'operazione PrintJobs possa eseguire il comando definito nella proprietà della stampante Passthrough.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro

  • Rilegatura: Non impostato
  • Fascicolazione: Non impostato
  • Fronte/retro: Non impostato
  • Opzioni di piegatura: Non impostato
  • File di configurazione della pagina di intestazione: /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/header.jrxml

    Se la funzione di supporto AFP è installata, il valore predefinito passa a: /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/header.cfg

  • Copie intestazione: 1
  • Copie lavoro richieste: 1
  • Media: Non impostato
  • Supporti richiesti:
  • Perfora: Non impostato
  • Stampante richiesta: Qualsiasi stampante
  • Posizione richiesta: Non impostato
  • Spilla: Non impostato
  • Spillatura necessaria:
  • File di configurazione della pagina finale: /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/trailer.jrxml

    Se la funzione di supporto AFP è installata, il valore predefinito passa a: /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/trailer.cfg

  • Copie pagine di coda: 1

Valori predefiniti delle proprietà del lavoro aggiunti dalla funzione di supporto AFP
  • Riga indirizzo 1:
  • Riga indirizzo 2:
  • Riga indirizzo 3:
  • Riga indirizzo 4:
  • Percorso della risorsa AFP:
  • Informazioni di costruzione:
  • CMT (Color mapping table):
  • Errori di controllo dati: Blocca tutti gli errori
  • Informazioni di reparto:
  • Fedeltà font: Continua a stampare
  • Risoluzione font: Non impostato
  • Messaggi di sostituzione font: No
  • Definizione modulo: F1A10111
  • Periferica host:
  • Nome gruppo host:
  • ID utente host:
  • Nome programma di scrittura host:
  • ID lavoro JES:
  • Classe lavoro:
  • Destinazione lavoro:
  • Modulo lavoro:
  • Copie di output intermittenti: No
  • ID nodo:
  • Numero di messaggi da stampare:
  • Numero di messaggi per arrestare il lavoro:
  • Contenitore di output: Non impostato
  • Sovrapposizione:
  • Evitare la sostituzione del supporto No
  • Informazioni su programmatore:
  • Informazioni di spazio:
  • Dimensioni segmenti (kilobyte): 5000
  • File di configurazione della pagina del separatore: /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/separator.cfg
  • Copie del separatore: 1
  • Informazioni su titolo:
  • Offset X (pollici):
  • Offset Y (pollici):
Note d'uso
  • Non è possibile copiare o eliminare questo modello del passo.
  • Se si aggiunge un'operazione basata su questo modello di procedura in un flusso di lavoro utilizzato per elaborare lavori PDF che vengono inviati a una stampante PDF Ricoh o PDF personalizzata, specificare la lettera dell'unità del server applicazioni su cui la stampante viene eseguita e il percorso ai file di configurazione della pagina di intestazione e della pagina finale. Ad esempio, il server applicazioni utilizza Z: per il collegamento alla directory /aiw del computer primario e i percorsi dei file sono /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/header.jrxml and /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/trailer.jrxml. Modificare i valori in Z:\aiw1\control_files\banner_pages\header.jrxml e Z:\aiw1\control_files\banner_pages\trailer.jrxml.
  • Quando le proprietà di questo modello procedura vengono aperte nella scheda Flusso di lavoro, i valori relativi alle proprietà Supporto e Vassoio di uscita includono tutti gli oggetti di supporto e i vassoi di uscita definiti. Quando le proprietà di questo modello procedura vengono aperte nella pagina Gestione, è possibile limitare l'elenco di lavori in modo che includano solo i supporti o i vassoio di uscita supportati o pronti.
  • Quando le proprietà di questo modello procedura vengono aperte nella scheda Flusso di lavoro, i valori delle proprietà Offset X e Offset Y sono espressi in pollici. Se le proprietà del modello di procedura vengono aperte nella scheda Gestione, i valori sono espressi in pollici o millimetri.
  • I valori predefiniti per le proprietà File di configurazione della pagina di intestazione e File di configurazione della pagina finale cambiano nel modello di operazione quando si installa la funzione di supporto AFP. Se si aggiunge questo modello di procedura a un flusso di lavoro che invia lavori a una stampante PDF Ricoh o PDF personalizzata dopo l'installazione della funzione di supporto AFP, si modificano i valori di tali proprietà per consentire di fare riferimento ai file JRXML per generare le pagine di intestazione. I valori non vengono aggiornati nelle operazioni che sono state aggiunte ai flussi di lavoro prima dell'installazione della funzione di supporto AFP.

1.2.10.2.66 PullFromSFTP

Un'operazione basata su questo modello recupera i file da un server remoto via SFTP.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Credenziali:
  • Eliminare i file di origine: No
  • Chiave RSA SFTP:
  • Server SFTP:
  • Directory di origine SFTP:
  • Modello file di origine SFTP:
  • Directory di destinazione SFTP:
  • Modello file di destinazione SFTP:

1.2.10.2.67 PushToSFTP

Un'operazione basata su questo modello invia i file a un server remoto via SFTP.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Credenziali:
  • Eliminare i file di origine: No
  • Chiave RSA SFTP:
  • Server SFTP:
  • Directory di origine SFTP:
  • Modello file di origine SFTP:
  • Directory di destinazione SFTP:
  • Modello file di destinazione SFTP:

1.2.10.2.68 ReadBarcodeData

Un'operazione basata su questo modello di procedura determina se sono stati letti i codici a barre per tutti i documenti in un lavoro. Per determinarlo, l'operazione controlla il file dei risultati aggiornato da uno o più lettore di codici a barre.

È possibile configurare l'operazione per l'elaborazione dei lavori in questi modi:

  • Una volta letti tutti i codici a barre, l'operazione invia il lavoro all'operazione successiva.
  • Una volta letti tutti i codici a barre, l'operazione attende che un operatore esegua l'azione Completare operazione codice a barre.
  • L'operazione attende una quantità specifica di tempo che i risultati vengano aggiornati. L'operazione quindi invia il lavoro all'operazione successiva anche se alcuni documenti non sono stati rilevati.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Lettore di codici a barre: Lettore di esempio
  • Completare l'operazione una volta che sono stati letti tutti i codici a barre:
  • Proprietà tempo di scansione documento: Documento sottoposto a scansione 1
  • Proprietà Stato del documento: Stato 1 del documento
  • Timer di inattività del file di risultati (minuti):
Note d'uso
  • Un flusso di lavoro può includere più operazioni basate sul modello ReadBarcodeData. Se due o più operazioni ReadBarCodeData elaborano un lavoro, si consiglia di impostare valori diversi per Proprietà Stato del documento e Proprietà tempo di scansione documento in ciascuna operazione. Utilizzando valori diversi per Proprietà del tempo di scansione del documento, è possibile individuare la fotocamera o lo scanner di codici a barre che non ha rilevato determinati codici a barre. Utilizzando valori diversi per Proprietà del tempo di scansione del documento, si ottiene una registrazione della data e dell'ora in cui ogni fotocamera o scanner di codici a barre ha letto il codice a barre.
  • Il valore di Timer di inattività del file di risultati ha effetto sul funzionamento della proprietà Completare l'operazione una volta che sono stati letti tutti i codici a barre. Di seguito vengono illustrati diversi esempi di questo tipo di interazione:
    Valore di Timer di inattività del file di risultati Valore di Completare l'operazione una volta che sono stati letti tutti i codici a barre Azione
    Nessun valore I lavori passano all'operazione successiva una volta letti tutti i codici a barre.
    Nessun valore No I lavori restano nell'operazione ReadBarcodeData finché un operatore non esegue l'azione Completa operazione codice a barre.
    10 minuti I lavori passano all'operazione successiva in uno di questi casi:
    • Quando tutti i codici a barre sono stati letti o
    • quando il file di risultati non viene aggiornato per 10 minuti, anche se alcuni dei codici a barre non sono stati letti.
    10 minuti No I lavori passano all'operazione successiva quando il file di risultati non viene aggiornato per 10 minuti, anche se alcuni dei codici a barre non sono stati letti.

1.2.10.2.69 ReadDocumentsFromDatabase

Un'operazione basata sul modello di operazione ReadDocumentsFromDatabase copia i valori delle proprietà del documento per ogni documento associato al lavoro dal database documenti o dal lavoro originale del documento nel file di proprietà del documento del lavoro di produzione.

L'operazione utilizza l'elenco di proprietà nel file di modello di proprietà del documento per stabilire le proprietà da includere nel file di proprietà del documento. Se non viene fornito al modello di proprietà del documento, il file di proprietà del documento contiene voci valide per tutte le proprietà del documento del sistema.

Le proprietà del documento presenti nel file di proprietà del documento del lavoro originale vengono copiate nel file di proprietà del documento per il lavoro di produzione. Se il file di modello di proprietà del documento richiede una proprietà del lavoro, il valore della proprietà del lavoro dal lavoro originale viene aggiunto al file di proprietà del documento per ogni documento.

Il responsabile è in grado di specificare il gruppo di proprietà da scrivere in questo file in un file di modello di proprietà del documento.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Modello di proprietà del documento: Non impostato
Nota di sintassi

Non è possibile eliminare questo modello.

1.2.10.2.70 Reconcile

Un'operazione basata sul modello Reconcile determina l'azione da intraprendere per i documenti nel lavoro basata sullo stato di ogni documento. Questa operazione può riconciliare automaticamente il lavoro oppure l'operatore può farlo manualmente.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Riconciliazione automatica: No
  • Numero massimo di documenti da ristampare:
  • Riconciliazione utente:
  • Stampante per ristampe richiesta: Come la stampante richiesta
Valori predefiniti per le proprietà lavoro aggiunte dalla funzione Insertore

La funzione Verifica automatizzata non include queste proprietà lavoro.

  • Riconcilia proprietà aggiornamento 1:
  • Riconcilia proprietà aggiornamento 2:
  • Riconcilia proprietà aggiornamento 3:
  • Riconcilia proprietà aggiornamento 4:
  • Riconcilia proprietà aggiornamento 5:
  • Riconcilia proprietà aggiornamento 6:
  • Ristampa documenti che richiedono attenzione: No
Note d'uso
  • Questa operazione deve essere eseguita sul server primario.
  • Per gli insertori, si consiglia di eseguire l'operazione Reconcile dopo un'operazione basata sul modello InsertJobs e prima di un'operazione basata sul modello CreateInsertReprints.
  • Per gli insertori, se si utilizza l'interfaccia sull'insertore per riconciliare i lavori, è possibile impostare la proprietà Riconciliazione automatica su . Per utilizzare l'interfaccia RICOH ProcessDirector per riconciliare lavori, impostare la proprietà Riconciliazione automatica su No.
  • Per Verifica automatizzata, si consiglia di eseguire l'operazione Reconcile dopo un'operazione basata sul modello di procedura ReadBarcodeData e prima di un'operazione basata sul modello di procedura CreateReprints.
  • Per gli insertori e Verifica automatizzata, quando la proprietà di Riconciliazione automatica del lavoro è impostata su , il lavoro passa alla fase successiva dopo il completamento dell'elaborazione.

    Per Verifica automatizzata, quando vengono rivelate scansioni duplicate, lo stato del lavoro passa a Duplicati rilevati e l'operazione Reconcile richiede il completamento manuale.

  • Quando la proprietà del lavoro Riconciliazione automatica è impostata su No, il lavoro passa allo stato In attesa di riconciliazione dopo il completamento dell'elaborazione. L'operatore utilizza l'azione Reconcile per esaminare l'azione da svolgere per i documenti nel lavoro. Il lavoro non può passare alla fase successiva fino a quando tutti i documenti non hanno un valore Azione richiesta di OK, Ristampa, o Estrai.
  • Se si dispone solo della funzione Supporto Documenti PDF o Supporto AFP (non l'insertore o Verifica automatizzata), il valore Azione per tutti i documenti di un lavoro sarà Non impostato. L'operatore deve assegnare a ogni documento di un valore Azione richiesta ( OK, Ristampa o Estrai) per completare il processo di riconciliazione manuale.

    Per un lavoro con migliaia di documenti, l'operatore deve impostare Azione richiesta per ogni documento stampato correttamente su OK. Il modo più veloce per consentire a un operatore di riconciliare il lavoro è impostare il valore Azione richiesta di tutti i documenti su OK. L'operatore, quindi, ripristina il valore Azione richiesta di documenti specifici su Ristampa o Estrai. Per consentire all'operatore di risparmiare il tempo necessario a impostare manualmente il valore Azione richiesta di tutti i documenti su OK, è possibile utilizzare l'operazione SetDocPropsFromConditions per impostare il valore Azione su OK automaticamente. L'operatore, quindi, può immediatamente impostare il valore Azione richiesta di documenti specifici su Ristampa o Estrai.

    Questo file delle condizioni di proprietà per l'operazione SetDocPropsFromConditions imposta il valore della proprietà Azione di tutti i documenti del lavoro su OK:

    • Doc.OriginalSequence,Doc.Insert.Disposition>=1,OK

1.2.10.2.71 RemoveDataFromRepository

Un'operazione basata su questo modello di operazione cerca un contenitore e rimuove i dati corrispondenti a uno o più criteri di ricerca dal contenitore. Al termine della ricerca, i dati restituiti nei risultati della ricerca vengono rimossi dal contenitore.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Contenitore: Non impostato
  • Criteri di ricerca:
Note d'uso
  • Un'operazione basata su questo modello di operazione rimuove solo i dati da un singolo contenitore. Se è necessario rimuovere i dati da più contenitori, includere più operazioni basate su questo modello operazione nel flusso di lavoro.
  • Il valore della proprietà Criteri di ricerca possono contenere voci per ricerche in più archivi. Verificare che ciascuna voce si trovi su una riga diversa separata da un ritorno a capo.
  • È possibile immettere i criteri di ricerca direttamente nella proprietà Criteri di ricerca o memorizzarli in un file. Se i criteri di ricerca vengono memorizzati in un file, immettere il percorso file completo.
  • Per generare il valore della proprietà Criteri di ricerca nel formato corretto, utilizzare la funzione Cerca nella scheda Archivio. Inserire le opzioni di ricerca che questa operazione deve utilizzare e fare clic su Cerca. Nella parte inferiore dell'elenco Criteri di ricerca è possibile vedere i criteri di ricerca.

    Copiare tutto il testo dopo il numero tra parantesi e incollarlo nella proprietà Criteri di ricerca o nel file dei criteri di ricerca.

1.2.10.2.72 RemoveJobs

Un'operazione basata su questo modello esporta le informazioni di controllo e rimuove un lavoro dal sistema. È possibile scegliere se l'operazione rimuove immediatamente i file di lavoro o attende fino a quando il sistema non è meno impegnato nell'elaborazione dei lavori.

Se il lavoro da rimuovere è principale rispetto a un altro lavoro nel sistema, verrà messo in attesa nell'operazione RemoveJobs fino all'eliminazione di tutti i lavori secondari. Dopo la rimozione di tutti i lavori secondari, viene eliminato anche il lavoro principale.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro

Nessuno

Note d'uso
  • Questa deve essere l'ultima operazione del flusso di lavoro; in caso contrario il lavoro rimane effettivo finché non viene eliminato manualmente dall'utente.
  • Per controllare se i lavori vengono rimossi non appena inizia l'operazione o quando il sistema è meno occupato, modificare la proprietà di sistema Temporizzazione di pulizia con l'impostazione appropriata per l'installazione.
  • Non è possibile copiare o eliminare questo modello del passo.
  • Si sconsiglia di modificare il valore per la proprietà Consenti sovrascrittura errori in questa operazione.

1.2.10.2.73 RetainCompletedJobs

Un passo basato su questo modello conserva un lavoro quando è definito un valore per la proprietà Periodo di conservazione (unit). Comprime tutti i file di spool e i file checkpoint del lavoro, se il valore della proprietà Comprimi tutti i file è .

Se un lavoro conservato è un lavoro principale con lavori secondari attivi, allo scadere del suo periodo di conservazione passa all'operazione RemoveJobs e attende il completamento di tutti i lavori secondari. Dopo la rimozione di tutti i lavori secondari, viene eliminato anche il lavoro principale.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Comprimi tutti i file: No
  • Periodo di conservazione (unit) 3 giorni
Nota di sintassi

Non è possibile copiare o eliminare questo modello del passo.

1.2.10.2.74 ReverseOutputOrder

Una procedura basata su questo modello di procedura causa la stampa di pagine in ordine inverso. L'ultima pagina del lavoro viene stampata per prima. È possibile utilizzare ReverseOutputOrder con qualsiasi layout di pagina supportato.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Nessuno
Note d'uso

  • Affinché il programma di visualizzazione AFP funzioni correttamente, è necessario includere nel flusso di lavoro un'operazione basata sul modello di operazione EnableRepositioning, dopo l'arresto di ReverseOutputOrder. Si consiglia questa sequenza: ReverseOutputOrder, EnableRepositioning, CreatePageRanges, PrintJobs.
  • Se si utilizza il programma di visualizzazione AFP per visualizzare i contenuti del lavoro dopo l'esecuzione di una procedura basata su ReverseOutputOrder, il visualizzatore consente di visualizzare il lavoro in ordine inverso. In alcuni casi, le pagine dei documenti in un lavoro potrebbero essere visualizzate in un ordine differente rispetto a quello previsto. Ad esempio, se il lavoro AFP è indicizzato per contenere gruppi di pagina e se si utilizza il controllo Tag per trovare un gruppo di pagina (come un documento a più pagine) nel lavoro, nel programma di visualizzazione viene visualizzata l'ultima pagina del documento invece della prima.
  • Quando si usa ReverseOutputOrder con lavori simplex, viene aggiunta una pagina vuota alla facciata del documento se il documento dispone di un numero di pagine dispari.
  • Potrebbe essere necessario selezionare una definizione di modulo differente per stampare un lavoro elaborato da ReverseOutputOrder. Sebbene ReverseOutputOrder inverte l'ordine delle pagine nel lavoro, non ne altera il layout. Questo può provocare la visualizzazione delle pagine del lavoro in posizioni differenti sul foglio rispetto a quelle previste. Ad esempio, è possibile eseguire una procedura basata su ReverseOutputOrder su un lavoro di due pagine in cui la definizione di modulo dispone dell'offset della facciata della pagina di una certa quantità, ma non del retro della pagina. Dopo l'esecuzione di ReverseOutputOrder, la pagina 2, che ora è la prima ad uscire, disporrà dell'offset invece della pagina 1, che ora si trova sul retro del foglio. Per correggere questo errore, modificare la definizione di modulo e gli altri attributi, come le sovrapposizioni, in modo da ottenere il posizionamento corretto delle pagine sui fogli dell'output.

1.2.10.2.75 ReversePDFPageOrder

Una procedura basata su questo modello di procedura causa la stampa di pagine in ordine inverso. L'ultima pagina del lavoro viene stampata per prima. È possibile utilizzare ReversePDFPageOrder con qualsiasi layout di pagina supportato.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Nessuno
Note d'uso
  • Se si desidera effettuare elaborazioni più avanzate per il lavoro, ad esempio prepararlo per l'inserimento nell'apparecchio di finitura, si consiglia di utilizzare un'operazione basata sul modello PreparePDFOutputForFinishing nel flusso di lavoro anziché ReversePDFPageOrder.
  • Per un corretto funzionamento del visualizzatore, il flusso di lavoro deve includere un'operazione basata sul modello CountPages o EnableRepositioning dopo l'operazione ReversePDFPageOrder. Si consiglia questa sequenza: ReversePDFPageOrder, CountPages o EnableRepositioning, CreatePageRanges, PrintJobs.
  • Se si utilizza il visualizzatore per visualizzare i contenuti del lavoro dopo l'esecuzione di un'operazione basata sul modello ReversePDFPageOrder, il visualizzatore consente di visualizzare il lavoro in ordine inverso. Alcune volte, le pagine dei documenti in un lavoro viene visualizzate in un ordine differente rispetto a quello previsto. Ad esempio, se si cercano le proprietà del documento per individuare documenti specifici di un PDF, nel visualizzatore viene visualizzata l'ultima pagina del documento anziché la prima.
  • Quando si usa ReversePDFPageOrder con lavori simplex, non viene aggiunta una pagina vuota alla facciata del documento se il documento dispone di un numero di pagine dispari.
  • se si ottengono risultati inattesi quando si elabora un file PDF 2.0 con un'operazione basata sull'operazione ReversePDFPageOrder, effettuare una delle operazioni seguenti:
    • Aggiornare il file di controllo alla versione più recente.
    • Posizionare un'operazione basata sul modello di operazione OptimizePDF nel flusso di lavoro prima dell'operazione ReversePDFPageOrder.
  • Utilizzare la versione del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat fornita con RICOH ProcessDirector versione 3.6 o successiva per aggiornare il file di controllo. Ricordare per copiare il file di controllo nella posizione corretta RICOH ProcessDirector per poterlo usare.

1.2.10.2.76 RunExternalProgram

Un'operazione basata su questo modello inoltra il lavoro di RICOH ProcessDirector su un programma esterno per l'elaborazione. Poiché l'elaborazione è esterna a RICOH ProcessDirector, le operazioni create con questo modello di operazione sono denominate operazioni esterne. È possibile utilizzare questo modello di operazione per eseguire programmi di composizione sul computer primario, un computer secondario o un server applicazioni.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Lingua programma esterno: Non impostato
  • Codepage programma esterno: Non impostato
  • Comando esterno:
  • Modello del file di controllo esterno:
  • Codici di ritorno validi: 0
Note d'uso
  • L'operazione RunExternalProgram del flusso di lavoro PDF include un comando esterno di esempio e un modello di file di controllo esterno.
  • Se si aggiunge un'operazione basata su questo modello di procedura a un flusso di lavoro che include un'operazione basata sul modello SetJobPropsFromTextFile e l'operazione RunExternalProgram utilizza un metodo in RICOH ProcessDirector per ottenere il nome di un file di spool per il lavoro, utilizzare il metodo getAbsoluteFileName al posto del metodo getFileName. L'operazione SetJobPropsFromTextFile cerca di risolvere il nome del file che il metodo getFileName rappresenta immediatamente dopo la creazione del lavoro da parte della periferica di input; non tutti i file di spool sono disponibili a quel punto dell'elaborazione. Non cerca di risolvere il file che il metodo getAbsoluteFileName rappresenta in quel momento.

    Questa nota di sintassi non si applica al metodo getControlFileName

  • La proprietà Lingua programma esterno imposta il valore della variabile ambiente LANG che il programma esterno può utilizzare. Per poter avere effetto, il programma esterno deve essere impostato in modo da utilizzare questo valore.
  • Questa operazione scrive le prime 50 righe dell'output standard (stdout) dal programma esterno nel log del lavoro.
  • Se stdout è un file di dati di grandi dimensioni, utilizzare uno script che richiama il programma esterno come valore della proprietà Comando esterno. Scrivere lo script in modo che possa ridirigere stdout dal comando a un file.
  • Per impostare le proprietà del lavoro in questa operazione, accodare proprietà=valore al nome del file di output nel valore di Comando esterno.

    Ad esempio, questo comando ordina un file PDF e imposta il Nome lavoro su myjob e le Copie di lavoro richieste su 5:

    • sort ${getFileName(print,pdf,read)} -o ${getFileName(print,output,write)},Job.Name=myjob,Job.Copies=5

1.2.10.2.77 RunHotFolderApplication

Un'operazione basata su questo modello di operazione inserisce il lavoro RICOH ProcessDirector in una hot folder che lo inoltra ad un programma esterno. Quando il programma esterno finisce di elaborare il lavoro, l'operazione recupera il lavoro dalla hot folder per l'output del programma esterno.

Poiché l'elaborazione è esterna a RICOH ProcessDirector, le operazioni create con questo modello di operazione sono denominate operazioni esterne. È possibile utilizzare questo modello di operazione per eseguire programmi di composizione sul computer primario, un computer secondario o un server applicazioni.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • File di log dell'applicazione:
  • Rimuovi cartella di ricerca:
  • File da inviare: ${getAbsoluteFileName(print,pdf,read)}
  • Conteggio di verifica dimensione file: 2
  • Intervallo di polling (secondi): 30
  • Cartella di ricerca:
  • Modello di ricerca: ${Job.Id}.*
  • File richiamato: ${getFileName(print.pdf,write)}
  • Cartella di invio:
  • Intervallo di timeout (minuti):
Note d'uso
  • L'amministratore di RICOH ProcessDirector o l'amministratore del programma esterno deve verificare periodicamente la cartella di ricerca per eliminare i file rimasti per errore.
  • Mentre l'operazione RunHotFolderApplication può scrivere più di un file su un'altra applicazione, può recuperare solo un file. Pertanto, non utilizzare l'operazione per i lavori batch. Utilizzare l'operazione RunExternalProgram per lavori batch.
  • Se si imposta la proprietà Rimuovi cartella di ricerca su No, il file che l'operazione recupera può trovarsi nella cartella di ricerca quando un lavoro inizia l'operazione. L'operazione recupera il file e inserisce il file specificato dalla proprietà File da inviare nella cartella di invio. L'operazione invia quindi il lavoro e il file richiamato all'operazione successiva nel flusso di lavoro. L'operazione non attende il posizionamento di un nuovo file nella cartella di ricerca.

1.2.10.2.78 RunImpostripOnJob

Un'operazione basata su questo modello di operazione invia un lavoro di stampa PDF a Ultimate Impostrip® affinché esegua l'imposizione. L'operazione attende che Ultimate Impostrip® restituisca il processo aggiornato, quindi continua l'elaborazione eseguendo l'operazione successiva.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Cartella di invio:
  • Intervallo di polling (secondi): 30
  • Intervallo di timeout (ore): 2
  • Nome lavoro Ultimate Impostrip®:
  • File di log dell'applicazione:
  • Conteggio di verifica dimensione file: 2
  • Hot folder di input Ultimate Impostrip®:
Note d'uso
  • Ultimate Impostrip® può essere installato su un server applicazioni o su un sistema Windows separato non definito come server applicazioni. Ottimizzare correttamente questo modello di operazione per la configurazione:
    • Se Ultimate Impostrip® è installato su un server applicazioni, regolare l'operazione da eseguire sul server applicazioni.
    • Se Ultimate Impostrip® è installato su un sistema Windows separato, regolare l'operazione per l'esecuzione sul server primario.

1.2.10.2.79 RunPitStopOnJob

Un'operazione basata su questo modello invia un processo di stampa PDF a PitStop Server per l'elaborazione preliminare. L'operazione attende che PitStop Server restituisca il processo aggiornato, quindi continua l'elaborazione eseguendo l'operazione successiva.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Comando esterno: "C:\Program Files (x86)\Enfocus\Enfocus PitStop Server 10\PitStopServerCLI.exe" -config ${AIWDATA}\control_files\external_programs\pitstop.cfg -input ${getAbsoluteFileName( print, pdf, read)} -output ${getAbsoluteFileName( print, pdf, write)} -mutator "${Job.Pitstop.ActionListOrProfile}" -taskReport ${getAbsoluteFileName( pitstop_rpt, xml, write)}
  • Elenco di azioni PitStop o profilo PDF: ${AIWDATA}\pitstop\IP 5000 Global Changes.eal
  • Codici di ritorno validi: 0
Note d'uso
  • Se il server principale viene eseguito su un sistema operativo basato su UNIX, le operazioni basate su questo modello devono essere configurate per l'esecuzione su un server applicazioni.
  • Il valore della proprietà Comando esterno è il comando utilizzato per eseguire PitStop Server utilizzando l'interfaccia della riga di comando. Per informazioni sulla sintassi del comando, consultare la pubblicazione Command Line Interface fornita con PitStop Server.

    È possibile utilizzare l'annotazione di simbolo RICOH ProcessDirector nel comando. I simboli vengono risolti prima che RICOH ProcessDirector inoltri il comando a PitStop Server.

  • Il valore predefinito della proprietà Comando esterno include il percorso predefinito del file di programma PitStop Server. Potrebbe essere necessario aggiornare il percorso all'effettivo percorso di installazione di PitStop Server sul sistema.
  • Il valore predefinito della proprietà Elenco di azioni PitStop o profilo PDF è il percorso a un elenco di azioni PitStop fornito da RICOH ProcessDirector. Questo elenco di azioni è progettato per ottimizzare la qualità di stampa dei processi inviati a una stampante InfoPrint 5000 riducendo al minimo gli sprechi.
  • Per generare un report Pitstop, aggiungere questo indicatore alla proprietà Comando esterno: -reportPDF ${getFileName(pitstop-rpt,pdf,write)}

1.2.10.2.80 SendEmail

Una procedura basata su questo modello invia messaggi e-mail a un server SMTP con o senza allegati. che possono essere file di stampa completi, parziali o altri file.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Allegati:
  • Allega file ZIP: No
  • Indirizzo in copia nascosta:
  • Copia indirizzo:
  • Messaggio:
  • Flusso dati dell'intervallo di pagina: Utilizzo corrente
  • Intervallo di pagina da inviare:
  • Indirizzo destinatario:
  • Connessione protetta: Nessuno
  • Indirizzo mittente:
  • Tipo server SMTP: Sistema
  • Oggetto e-mail:
Note d'uso
  • È necessario installare e configurare un server di posta elettronica affinché interagisca con la procedura prima dell'esecuzione di quest'ultima. La proprietà SMTP Server Type specifica se l'operazione utilizza il server SMPT Sistema o Alternativo. Se la proprietà del sistema server SMTP per il tipo di server SMPT scelto è pari a vuoto o ha un valore non corretto, il lavoro entra in uno stato di errore.
  • Questa operazione utilizza le proprietà di sistema nome utente SMTP e password SMTP per il server SMPT Sistema o il Nome utente SMTP alternativo e le proprietà di sistema Password SMTP alternativa per il server SMTP Alternativo per supportare i server SMTP che richiedono un nome utente e una password.
  • Inoltre supporta il protocollo SSL o TLS senza l'autenticazione del certificato. Se viene utilizzato un protocollo SSL o TLS, è necessario specificare in numero porta corretto sulla relativa proprietà. Se la proprietà del sistema è pari a vuoto o ha un valore non corretto, il lavoro entra in uno stato di errore.
  • Una volta conclusa la procedura, viene inviato solo un messaggio e-mail. Se l'elaborazione del lavoro si interrompe a causa di un errore, non vengono inviate notifiche.
  • Questa operazione supporta gli intervalli di pagine nei lavori PDF e nei lavori AFP se è stata installata la funzione di supporto AFP. La procedura non è in grado di convertire i lavori da un flusso di dati a un altro. Se il flusso di dati è diverso da AFP o PDF, il lavoro entra in uno stato di errore.
  • Se si specifica un intervallo di pagine per un file AFP, prima dell'operazione SendEmail inserire nel flusso di lavoro un'operazione basata sul modello di procedura EnableRepositioning. Quest'ultimo garantisce che vengano selezionate le pagine corrette in base alle informazioni specificate nelle proprietà di lavoro Definizione modulo e Fronte/Retro.
  • Se si specifica un intervallo di pagine per un file, prima dell'operazione SendEmail inserire nel flusso di lavoro un'operazione basata sul modello di procedura CountPages. L'operazione CountPages consente una selezione corretta delle pagine in base alle proprietà del lavoro conteggio pagine e Fronte/retro.
  • L'operazione può essere aggiunta più volte a un flusso di lavoro.

1.2.10.2.81 SendInserterControlFile

Un'operazione basata sul modello procedurale SendInserterControlFile esegue uno script che trasferisce il file di controllo dell'insertore al controller dell'insertore.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro

Nessuno

Note d'uso
  • Se l'insertore richiede un file di controllo, includere un'operazione basata sul modello SendInserterControlFile in un flusso di lavoro. Se l'insertore non richiede un file di controllo, è possibile rimuovere questa operazione dal flusso di lavoro.
  • Questa operazione deve essere eseguita dopo un'operazione basata sul modello procedurale WriteInserterControlFile.
  • Se è necessario inviare il file di controllo dell'insertore all'insertore prima di stampare il lavoro, spostare questa operazione prima di PrintJobs.
  • RICOH ProcessDirector fornisce gli script che è possibile utilizzare per inviare il file di controllo dell'insertore per il lavoro al controller dell'insertore. Gli script includono: copy_file.sh, move_file.sh (copy_file.pl e move_file.pl on Windows), ftp_file.sh, sftp_file.sh e scp_file.sh. Si specifica lo script nella proprietà Comando di invio del controller dell'insertore.
  • Questa operazione deve essere eseguita sul server primario.

1.2.10.2.82 SetDeadline

Un'operazione basata su questo modello di procedura imposta una data e un'ora entro le quali il lavoro deve completare un' Operazione scadenza per avere il Risultato scadenza Rispettata. Se un lavoro non completa l' Operazione scadenza prima dell'ora di scadenza, il Risultato scadenza del lavoro viene impostato su Non rispettata. Il Risultato scadenza Rispettata o Non rispettata viene impostato solo dopo che è trascorsa l'ora di scadenza.

Quando un lavoro non rispetta la scadenza, RICOH ProcessDirector aggiunge un punto rosso al portlet Scadenze e alla colonna Pianifica rischio per il lavoro nella tabella Lavori. L'intestazione della colonna Rischio pianificazione è vuota. Per visualizzare il nome della colonna, spostarsi sopra l'area dell'intestazione.

L'ora di scadenza si imposta utilizzando la combinazione delle proprietà Data scadenza, Ora scadenza e Più o meno.

Un flusso di lavoro può presentare più operazioni SetDeadline.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Operazione scadenza: Non impostato
  • Data scadenza: Oggi
  • Ora scadenza: 12:00 AM
  • Più o meno (giorni): 0
  • Eredita scadenza da lavoro principale: No
  • Sovrascrivi scadenza esistente:
Note d'uso
  • Non è possibile selezionare un'operazione scadenza per il modello SetDeadline. L'elenco delle operazioni è disponibile solo dopo che il modello di operazione viene aggiunto a un flusso di lavoro.
  • È possibile definire nel flusso di lavoro più di un'Operazione scadenza per un lavoro, ma è attiva solo un' Operazione scadenza per volta. Ad esempio, diverse sezioni in un flusso di lavoro condizionale possono impostare diverse Operazioni scadenza. Poiché il lavoro può occupare solo una sezione nel flusso di lavoro, l' Operazione scadenza in tale sezione determina il Risultato scadenza. Poiché un lavoro si muove nel flusso di lavoro, è possibile visualizzare i valori relativi alla modifica delle scadenze.
  • Se un lavoro esegue più operazioni SetDeadline, il valore della proprietà Sovrascrivi scadenza esistente determina se questa proprietà deve essere modificata al momento dell'esecuzione dell'operazione.
  • Se si seleziona un'operazione nel flusso di lavoro la cui esecuzione avviene prima dell'operazione SetDeadline come Operazione scadenza, specificare rapidamente il valore Più o meno per assicurarsi che l'operazione SetDeadline non modifichi sempre il Risultato scadenza con Non rispettato.
  • I periodi di non servizio non vengono inclusi nel calcolo dei tempi di completamento previsti.

1.2.10.2.83 SetDocPropsFromConditions

Una operazione basata sul modello SetDocPropsFromConditions aggiorna il file di proprietà del documento nel lavoro in base ai valori delle proprietà del lavoro e di un altro documento. Utilizzare un file delle condizioni proprietà per assegnare i valori delle proprietà.

Si potrebbe voler, ad esempio, raggruppare documenti in base ad un particolare intervallo codici postali, quindi creare lavori i secondari separati per i gruppi di codici ZIP. Inoltre, è possibile stampare ciascun lavoro secondario su una posizione diversa.

Ciascun documento presenta un codice postale, non un valore per il proprio gruppo di codici postali. È possibile aggiungere un'operazione a un flusso di lavoro in base al modello SetDocPropsFromConditions per impostare un valore per una proprietà Doc.Custom.Region in base a un intervallo di codici postali. Per implementare questo esempio, le proprietà personalizzare Doc.Custom.Zip e Doc.Custom.Region dovrebbero già essere impostate nel file di configurazione delle proprietà di documento, prima di eseguire l'utilità docCustom e installare o aggiornare la funzione Proprietà documento personalizzato.

I codici postali compresi tra 00000 e 50000 sono inclusi in un gruppo mentre i codici postali compresi tra 50001 e 99999 sono inclusi in un altro gruppo. È possibile definire i valori per la proprietà Doc.Custom.Region nel file delle condizioni proprietà nel modo indicato di seguito:

Doc.Custom.Zip,Doc.Custom.Region
<=50000,EAST
>50000,WEST

Se si dispone di una proprietà Job.Destination, è possibile assegnare il valore Job.Destination in base al valore della proprietà Doc.Custom.Region: se Doc.Custom.Region = WEST, Job.Destination=PHOENIX; se Doc.Custom.Region = EAST, Job.Destination=OHIO.

Doc.Custom.Region,Job.Destination
=EAST,OHIO
=WEST,PHOENIX

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • File delle condizioni di proprietà: Non impostato
Note d'uso
  • Questa operazione deve essere eseguita sul server primario.
  • Se si utilizza un file di condizioni per impostare un valore di proprietà del lavoro in base a un valore di proprietà del documento, il valore del lavoro sarà assegnato sulla base del primo documento corrispondente, anche se la condizione definita è soddisfatta da più documenti.
  • Il file delle condizioni di proprietà dispone di funzioni aggiuntive, che consentono ad esempio di: impostare le proprietà senza specificare le condizioni, utilizzare le annotazioni simbolo e utilizzare un file di inclusione per impostare una serie di proprietà utilizzando il formato Property = value. Per ulteriori dettagli, vedere la sezione relativa ai file delle condizioni di proprietà.

1.2.10.2.84 SetDocPropsFromList

Un'operazione basata su questo modello di operazione legge uno o più file di elenco presenti in una directory e imposta il valore di una specifica proprietà di documento per ogni documento indicato nel file delle proprietà di documento (DPF) del lavoro.

L'operazione utilizza le proprietà di documento dell'elenco Colonne nel file di elenco per trovare i documenti corrispondenti nel lavoro. Se il valore della proprietà nel file di elenco corrisponde a quello della proprietà nel DPF, l'operazione imposta un valore per la proprietà Proprietà di documento da impostare e imposta la stessa proprietà su un valore diverso per i documenti non corrispondenti. Utilizzando questa operazione è possibile fornire un "elenco di estrazione" dei documenti di un lavoro per sopprimerne la stampa o evitare che vengano inseriti o inviati per e-mail in base al valore impostato per una proprietà di documento che controlla queste azioni.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Colonne nel file di elenco:
  • Delimitatore: Nuova riga
  • Proprietà di documento da impostare:
  • Elenca directory file:
  • Arresta per numero eccessivo di colonne:
  • Valore per documenti corrispondenti:
  • Valore per altri documenti:
Note d'uso
  • Se il DPF contiene la proprietà di documento nel campo Proprietà di documento da impostare quando l'operazione viene eseguita, i valori per i documenti specificati dai valori nel file di elenco vengono sostituiti con il valore specificato nella proprietà Valore per documenti corrispondenti.

    Se il DPF non contiene la proprietà di documento quando l'operazione viene eseguita, la proprietà viene aggiunta e il valore per i documenti specificato dai valori nel file di elenco viene impostato su quello specificato nella proprietà Valore per documenti corrispondenti. Il valore per gli altri documenti viene impostato su quello specificato nella proprietà Valore per altri documenti.

  • Se il valore della proprietà Arresta per numero eccessivo di colonne è impostato su e il numero delle colonne nel file di elenco è maggiore di quello delle proprietà nell'elenco Selezionate della proprietà Colonne nel file di elenco, l'operazione colloca il lavoro in stato di Errore.
  • L'operazione presume che le proprietà elencate in Colonne nel file di elenco e le colonne nel file di elenco si trovano nello stesso ordine. Ad esempio, la proprietà in cima all'elenco Selezionate corrisponde alla prima colonna del file di elenco; la seconda proprietà nell'elenco Selezionate corrisponde alla seconda colonna del file di elenco.
  • Se si imposta il valore di Arresta per numero eccessivo di colonne su No, l'operazione ignora tutte le colonne non associate alle proprietà nell'elenco Selezionate. Ad esempio, se il file di elenco contiene 25 colonne e l'elenco Selezionate contiene 5 proprietà, l'operazione legge le informazioni nelle prime 5 colonne e ignora le altre 20 colonne.
Esempio

Il DPF contiene le seguenti informazioni (dove ...indica che sono presenti altre proprietà non importanti ai fini di questo esempio):

Doc.Custom.AccountNumber   Doc.Custom.AccountType   ...
1234   Vita   ...
1234   Incendio   ...
4567   Vita   ...
4567   Incendio   ...

La società di assicurazioni decide di non stampare più le polizze Incendio ma non vuole cambiare l'applicazione che crea il lavoro di stampa.

Per sopprimere la stampa delle polizze Incendio, l'amministratore crea questo file di elenco e lo colloca nella directory dei file di elenco:

#Doc.Custom.AccountType
Incendio
Dal momento che il file di elenco non supporta le intestazioni di colonna, la prima riga è un commento contrassegnato con il carattere di commento #.

Nell'operazione SetDocPropsFromList del flusso di lavoro, l'amministratore specifica:

  • Colonne nel file di elenco: Doc.Custom.AccountType
  • Proprietà di documento da impostare: Doc.Custom.Suppress
  • Valore per documenti corrispondenti: Sì
  • Valore per altri documenti: No

Dopo che l'operazione è stata eseguita, il DPF contiene queste informazioni:

Doc.Custom.AccountNumber  Doc.Custom.AccountType  ... Doc.Custom.Suppress
1234   Vita   ...  No
1234   Incendio   ...  Sì
4567   Vita   ...  No
4567   Incendio   ...  Sì

1.2.10.2.85 SetInsertProperties

Un'operazione basata sul modello di procedura SetInsertProperties imposta le proprietà del documento richieste per l'inserimento.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Controller dell'imbustatrice: Non impostato
  • Nome lavoro imbustatrice: ${Job.ID}
  • Nome insertore:
  • Inserisci iterazione: 1
Note d'uso
  • Questa operazione imposta la proprietà del documento Inserisci sequenza sulla posizione numerica del documento nel lavoro.
  • Un'operazione basata sul modello SetInsertProperties deve essere eseguita dopo una basata sul modello WriteDocumentsToDatabase e dopo qualsiasi altra operazione che modifica la posizione del documento nel lavoro
  • Un'operazione basata sul modello SetInsertProperties deve essere eseguita prima di una basata sul valore della proprietà documento Sequenza inserimento, ad esempio un'operazione basata sui modelli BuildAFPFromDocuments, BuildAFPFromDocuments, e WriteInserterControlFile.
  • Questa operazione deve essere eseguita sul server primario.

1.2.10.2.86 SetJobPropsFromOriginal

Quando un'operazione basata sul modelli di operazione SetJobPropsFromOriginal elabora un lavoro secondario, copia i valori di alcune proprietà dal lavoro principale al lavoro secondario.

L'operazione copia il valore di una proprietà presente in una colonna della tabella dei lavori quando la proprietà del lavoro secondario non presenta nessun valore.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Nessuno
Note d'uso
  • Nel flusso di lavoro che elabora il lavoro secondario, un'operazione basata sul modello di operazione SetJobPropsFromTextFile deve precedere l'operazione SetJobPropsFromOriginal.

1.2.10.2.87 SetJobPropsFromTextFile

Un passo basato su questo modello utilizza un file di testo che accompagna il file di input per impostare le proprietà lavoro. Il file di testo specifica le proprietà da impostare.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Personalizzata 1:
  • Personalizzata 2:
  • Personalizzata 3:
  • Personalizzata 4:
  • Personalizzata 5:
  • Personalizzata 6:
  • Personalizzata 7:
  • Personalizzata 8:
  • Personalizzata 9:
  • Personalizzata 10:
  • Nome cliente:
  • Flusso dati di input: Sconosciuto
  • Descrizione lavoro:
  • Posizione lavoro: Non impostato
  • Nome lavoro:
  • Priorità lavoro:
  • Arresta all'inizio della fase: Non impostato
  • Lavoro di prova: Non impostato
Note d'uso
  • Il file di testo che contiene una coppia proprietà-valore su ciascuna riga nel formato: proprietà=valore
  • I valori della proprietà specificati nel file di testo sovrascrivono i valori della proprietà impostati dalle operazioni del flusso di lavoro.
  • L'operazione ricerca prima un file jobID.overrides.text. Una volta trovato il file, vengono impostati i valori per le proprietà presenti nell'elenco. Quindi, l'operazione effettua una ricerca del file ticket lavoro JDF(Job Definition Format), jobID.overrides.jdf e lo utilizza per impostare altre proprietà del lavoro. Entrambi i file sono facoltativi.
  • Per utilizzare questa operazione in un flusso di lavoro, il dispositivo di input che assegna questo flusso di lavoro ai file di input ricevuti, deve essere configurato correttamente. Impostare i valori delle seguenti proprietà di dispositivo di input come indicato:
    Modelli di sovrascrittura
    Immettere il nome del file di testo con l'estensione predefinita o creare una stringa di corrispondenza del modello che consenta a RICOH ProcessDirector di identificare il file di testo che contiene le proprietà.
    Modelli JDF
    Immettere il nome del file JDF con l'estensione predefinita o creare una stringa di corrispondenza del modello che consenta a RICOH ProcessDirector di identificare il file JDF che contiene le proprietà.
    Metodo batch
    Impostare questa proprietà su:
    • Batch se si desidera raggruppare manualmente il file di input e il file di testo dall'elenco dei file visualizzati dall'azione Mostra file per la periferica di input.
    • JDF se un ticket lavoro in formato JDF (Job Definition Format) viene utilizzata per fornire le proprietà aggiuntive.
    • Elenco se il file di testo che accompagna il file di input viene specificato in un file di elenco.
    • Nessuno se ogni file di input dovrebbe essere inoltrato come un lavoro separato.
    • Numero se si desidera raggruppare un numero specifico di file.
    • Numero di set se si desidera raggruppare un numero specifico di file.
    • Pagine se si desidera raggruppare file PDF in un lavoro che contiene un numero specifico di pagine PDF.
    • Pagine nei set se si desidera raggruppare set in un lavoro che contiene numero specifico di pagine PDF.
    • Ora se si desidera raggruppare file in base all'ordine di arrivo nel dispositivo di input hot folder.
    • Set in base all'ora se si desidera raggruppare set di file in base all'ordine di arrivo nel dispositivo di input hot folder.
      Nota:
    • Per impostazione predefinita, se si utilizza un qualsiasi metodo batch, il dispositivo di input crea lavori come gruppi che utilizzano la struttura principale/secondario. Un lavoro principale non contiene dati; è un contenitore che mantiene un'associazione tra gli altri lavori. Tali lavori sono i lavori secondari. Ogni file di input incluso in un gruppo da un metodo batch diventa un lavoro secondario.

      Se si imposta la proprietà Crea file .zip di un dispositivo di input su , il dispositivo non crea gruppi di lavori che utilizzano la struttura principale/secondaria. Invece, il dispositivo di input raccoglie in un gruppo tutti i file di input e crea un file ZIP per conservarli. Il file ZIP viene inoltrato come lavoro singolo.

    Procedura di inoltro
    Impostare questa proprietà su SubmitInputFiles.
  • Quando si inoltra un lavoro al dispositivo di input appena configurato, verificare che siano inclusi tutti i file richiesti, ad esempio il file di testo o il ticket lavoro, il file di input o il file di elenco.
  • L'operazione SetJobPropsFromTextFile deve essere il primo passaggio nella fase di ricezione in un flusso di lavoro.
  • Rimuovere ${Job.InputFile} dalla proprietà Nome lavoro in questa operazione quando si inoltra un lavoro a una periferica di input Download o LPD con un file di controllo che definisce il nome del lavoro.
  • Non è possibile copiare o eliminare questo modello del passo.

1.2.10.2.88 SetJobTypeFromFileName

Un'operazione basata su questo modello procedura utilizza una stringa di corrispondenza modello per impostare il flusso di lavoro in base a una porzione del nome del file di input. L'operazione può inoltre convertire un file di sovrascrittura opzionale inoltrato con un lavoro in un file formato RICOH ProcessDirectornome proprietà=valore, che l'operazione SetJobPropsFromTextFile utilizza per impostare le proprietà del lavoro. Questo tipo di operazione non può essere aggiunto a un flusso di lavoro; esso viene impostato come valore di Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro,Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario o di entrambe le proprietà del dispositivo di input.
Proprietà associate
  • Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro
  • Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario
Valori predefiniti della proprietà del lavoro

Nessuno

Note d'uso
  • Per utilizzare questa operazione per impostare il flusso di lavoro, impostare la proprietà Modello del flusso di lavoro primario o Modello del flusso di lavoro secondario su una stringa di corrispondenza modello. La stringa di corrispondenza modello è un'espressione regolare che può essere combinata con il token (JOB_TYPE). RICOH ProcessDirector tenta di trovare per due volte la corrispondenza tra la stringa di corrispondenza modello e un flusso di lavoro, prima con il simbolo del dollaro $ associato alla stringa di corrispondenza modello e successivamente senza simbolo. Il simbolo $ consente di eseguire la ricerca di una corrispondenza alla fine del nome del file. Ad esempio:
    • Ad esempio, per utilizzare l'estensione del file di input, utilizzare la stringa di corrispondenza modello:
      *.(JOB_TYPE)
      L'asterisco * rappresenta zero o più caratteri. Il punto . è un punto letterale. Il token (JOB_TYPE) significa che RICOH ProcessDirector deve utilizzare i caratteri che seguono il punto letterale come flusso di lavoro.

      Se viene inoltrato un file di input denominato myfile.PDF, RICOH ProcessDirector rileva i caratteri PDF alla fine del nome del file. In presenza di un flusso di lavoro denominato PDF, il dispositivo di input assegna PDF come flusso di lavoro.

    • Per utilizzare i primi 4 caratteri alfanumerici del nome file, servirsi della seguente espressione regolare:
      [A-Za-z0-9]{4}
      Il modello tra parentesi quadre, [A-Za-z0-9], comporta una corrispondenza con qualsiasi carattere negli intervalli A–Z, a–z o 0–9. Il numero tra parentesi graffe, {4}, indica il numero di caratteri da utilizzare. Non è presente alcun token (JOB_TYPE) in questa stringa poiché il flusso di lavoro è l'intero modello.

      Se viene inoltrato un file di input denominato pdf3file.pdf, RICOH ProcessDirector tenta di individuare un flusso di lavoro corrispondente ai primi 4 caratteri alfanumerici del nome file. In presenza di un flusso di lavoro denominato pdf3 il dispositivo di input assegna pdf3 come flusso di lavoro. In assenza del flusso di lavoro, in RICOH ProcessDirector viene registrato un errore.

  • Per utilizzare una stringa di corrispondenza modello per impostare il flusso di lavoro, è necessario creare e attivare un flusso di lavoro con lo stesso nome dell'estensione file (o qualunque parte del nome file utilizzata) dei file di input elaborati dal flusso di lavoro.
  • Il nome del flusso di lavoro e il nome file sono sensibili al maiuscolo/minuscolo. Se l'estensione del file è PDF, il flusso di lavoro fornito da RICOH ProcessDirector con nome PDF non corrisponde e RICOH ProcessDirector genera un messaggio di errore.
  • Per utilizzare questa operazione per convertire un file di sovrascrittura opzionale inoltrato a un file nel formato nome proprietà=valore di RICOH ProcessDirector per impostare le proprietà del lavoro, impostare la proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro primario per assegnare il nome a un file di controllo.
  • Impostare su la proprietà Converti sovrapposizioni di un dispositivo di input hot folder che utilizza questo tipo di operazione, se è necessario un file di controllo per convertire il file di sovrascrittura inoltrato con un lavoro in un file di proprietà del lavoro in formato RICOH ProcessDirectornome proprietà=valore.
  • Non è possibile copiare o eliminare questo modello del passo.

1.2.10.2.89 SetJobTypeFromRules

Un'operazione basata su questo modello di operazione utilizza un file di controllo per impostare il flusso di lavoro in base al valore di un parametro che accompagna il file di input. L'operazione può inoltre convertire un file di sovrascrittura opzionale inoltrato con un lavoro in un file formato RICOH ProcessDirectornome proprietà=valore, che l'operazione SetJobPropsFromTextFile utilizza per impostare le proprietà del lavoro. Questo tipo di operazione non può essere aggiunto a un flusso di lavoro; esso viene impostato come valore di Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro, o Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario del dispositivo di input.
Proprietà associate
  • Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro
  • Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Nessuno
Note d'uso
  • Se la proprietà Operazione inizializzazione o Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario di un dispositivo di input è impostata su SetJobTypeFromRules, è necessario impostare la proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro principale o Regole di analisi del flusso di lavoro secondario sul nome del file di controllo che si desidera utilizzare. RICOH ProcessDirector fornisce file di controllo di esempio installati nella directory /aiw/aiw1/samples/rules/. Gli amministratori possono copiare tali file nella directory /aiw/aiw1/control_files/rules/ e modificarli per rispettare i requisiti dell'installazione:
    Nome file Determina i flussi di lavoro da
    receive_lpd_pdf_jobtype.cfg Parametri del file di controllo LPD per lavori PDF
    receive_text_jobtype.cfg file jobID.overrides.text o jobID.overrides.jdf
    receive_jcl_jobtype.cfg Parametri JCL

    Questo file è disponibile soltanto se è installata la funzione di supporto AFP.

    receive_lpd_jobtype.cfg Parametri del file di controllo LPD per lavori AFP

    Questo file è disponibile soltanto se è installata la funzione di supporto AFP.

  • L'operazione SetJobTypeFromRules può convertire un file ticket lavoro JDF (Job Definition Format) opzionale, jobID.overrides.jdf, in un file di sovrascrittura temporaneo basato su testo che può essere utilizzato con il file jobID.overrides.text per impostare il flusso di lavoro.
  • Impostare su la proprietà Converti sovrapposizioni di un dispositivo di input hot folder che utilizza questo tipo di operazione, se è necessario un file di controllo per convertire il file di sovrascrittura inoltrato con un lavoro in un file di proprietà del lavoro in formato RICOH ProcessDirectornome proprietà=valore.
  • I valori specificati nel file di controllo annullano i valori delle stesse proprietà impostate tramite le operazioni previste nel flusso di lavoro.
  • Non è possibile copiare o eliminare questo modello del passo.

1.2.10.2.90 SetPostalJobProps

Un'operazione basata su questo modello di operazione consente di impostare le proprietà del lavoro richieste dal software postale per determinare la modalità di elaborazione delle informazioni di spedizione contenute nel file esterno delle proprietà del documento.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Dimensioni contenitore

  • Spessore dell'oggetto di invio identico:

  • Peso dell'oggetto di invio identico:

  • Classe postale:

  • Altezza dell'oggetto di invio:

  • Lunghezza dell'oggetto di invio:

  • Tipo tariffa postale:

  • Tipo di posta:

  • ID mailer:

  • Peso massimo del contenitore:

  • Peso massimo dello stampo:

  • Peso minimo del contenitore:

  • Peso minimo dello stampo:

  • Dimensioni stampo:

  • Data rendiconto affrancatura:

  • Procedura di primo smistamento:

  • Categoria di elaborazione

  • Utilizza unità di misura variabili: Non impostato

1.2.10.2.91 SetPropertiesForReconcile

Un'operazione basata sul modello di procedura SetPropertiesForReconcile imposta le proprietà del lavoro e del documento necessarie alla riconciliazione manuale o alla verifica automatica.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Inserisci iterazione: 1
Note d'uso
  • Questa operazione imposta la proprietà del documento Sequenza di inserimento sulla posizione numerica di tutti i documenti nel lavoro.
  • Un'operazione basata sul modello di procedura SetPropertiesForReconcile deve essere eseguita dopo una basata sul modello di procedura WriteDocumentsToDatabase e dopo qualsiasi altra operazione che modifica la posizione dei documenti nel lavoro.
  • Un'operazione basata sul modello di procedura SetPropertiesForReconcile deve essere eseguita prima di un'operazione basata sul valore della proprietà del documento Sequenza di inserimento. Tra gli esempi sono incluse operazioni basate sul modello di procedura BuildAFPFromDocuments o BuildPDFFromDocuments.
  • Se si esegue l'operazione SetPropertiesForReconcile prima di quella Riconcilia, è possibile utilizzare uno dei tre metodi per cercare i documenti nella finestra di dialogo Riconcilia:
    • Se si sceglie Per proprietà, è possibile scegliere la proprietà Sequenza di inserimento e inserire un insieme dei valori da cercare.
    • Se si sceglie Per acquisizione di codice a barre, è possibile eseguire la scansione dei codici a barre dei documenti che si desidera cercare. La proprietà Sequenza di inserimento deve essere inclusa sia nel formato di codice a barre che nei codici a barre stampati sui documenti.
    • Se si sceglie Per intervallo, è possibile definire un intervallo di valori specificando il primo e l'ultimo valore Sequenza di inserimento da includere.
  • Questa operazione deve essere eseguita sul server primario.

1.2.10.2.92 SetWPMProperties

Questo modello di procedura specifica i valori inclusi nella pagina di informazioni utente (UIP) che RICOH ProcessDirector crea e invia a un emulatore AFP WPM.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • ACRISID:
  • CELL_DEF_FILE:
  • DBCS_FONTHEIGHT_RATIO:
  • DELDATE:
  • FORMDATE:
  • FORMID:
  • FORMNAME:
  • FORMNO:
  • FORMSIZE:
  • FORMTYPE:
  • MOVE_DATE:
  • MOVE_DIR:
  • OUTPUT_DIR:
  • SBCS_FONTHEIGHT_RATIO:
  • SECCLASS:
  • SENDDATE:
  • SHIFT_CHARS_RATIO:
  • SYSTEM_FLAG:
  • TITLE:
  • Font codificato DBCS pagina di informazioni utente:
  • Font codificato SBCS pagina di informazioni utente:
Note d'uso
  • La pagina UIP non viene creata finché il lavoro non passa all'operazione basata sul modello di procedura PrintJobs. Se la stampante alla quale è assegnato il lavoro è una stampante AFP con la proprietà Crea pagina di informazioni utente impostata su , RICOH ProcessDirector crea la pagina UIP e la invia all'emulatore AFP WPM con il lavoro.
  • Tutte le date devono essere inserite nel formato: AAAAMMGG. Ad esempio, la data 27 maggio 2011 viene inserita come: 20110527
  • I font codificati inseriti come valori per le proprietà Font codificato DBCS pagina di informazioni utente e Font codificato SBCS pagina di informazioni utente devono essere aggiunti al file di associazione della code page per le pagine di intestazione. Il file di associazione della code page per le pagine di intestazione viene memorizzato in: /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/.

    Aggiungere le righe per associare i font codificati SBCS e DBCS alla code page IBM-930 o IBM-939. Ad esempio, aggiungere righe come le seguenti:

    X0H16N=IBM930
    X0G32F=IBM930
    X0H16U=IBM939
    X0M32F=IBM939

    Inoltre, assicurarsi che i font codificati siano memorizzati in una directory in cui RICOH ProcessDirector ricerchi le risorse. Ad esempio, è possibile aggiungere la directory alla proprietà Percorso risorse AFP per l'oggetto stampante.

  • È possibile utilizzare i simboli RICOH ProcessDirector nei valori di tutte le proprietà di lavoro.
  • Se si includono spazi nel valore della proprietà TITLE, questi vengono convertiti in caratteri di sottolineatura (_) quando il lavoro viene inviato a WPM.

1.2.10.2.93 SnapshotJobFile

Un'operazione basata su questo modello consente di effettuare una copia del lavoro di stampa in questo punto nel flusso di lavoro e di memorizzarlo in modo che RICOH ProcessDirector possa accedervi successivamente. Utilizzare questo modello di procedura con la funzione di stampa di anteprima per assicurasi che le modifiche effettuate per ciascuna stampa di anteprima siano applicate allo stesso file del lavoro di stampa.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Tipo di file di istantanea: print.pdf
  • Descrittore del file di istantanea: original

1.2.10.2.94 SplitDocuments

Un'operazione basata sul modello SplitDocuments aggiorna il file di proprietà del documento per definire lavori secondari all'interno del gruppo.

Ad esempio, un gruppo potrebbe avere 100.000 documenti, ma l'insertore ne può contenere solo 45.000 alla volta; l'operazione SplitDocuments può dividere 100.000 documenti in tre lavori di stampa più piccoli. Se un singolo documento supera la soglia massima del documento, viene posizionato in un lavoro.

Se si supera il numero massimo di documenti o fogli, SplitDocuments suddivide i lavori secondari in lavori più piccoli. L'ordinamento dei documenti viene preservato nel lavoro secondario, ma il valore viene regolato quando un lavoro viene suddiviso in modo tale che il primo documento del lavoro presenta sempre una sequenza di 1 e la sequenza aumenta di uno per i successivi documenti. Quando i documenti sono suddivisi in gruppi, il valore delle proprietà di sequenza cambia, ma l'ordine effettivo dei documenti nel file di proprietà del documento rimane invariato. Se non si supera il numero massimo di documenti o fogli, SplitDocuments non suddivide il lavoro e non cambia gli ID del lavoro di produzione.

È possibile modificare il punto in cui un lavoro viene suddiviso mediante la proprietà Limite diviso e la proprietà Divisione massima superata per raggiungere il limite. Per utilizzare queste proprietà, è necessario aver già definito una proprietà che identifica gruppi di documenti da raggruppare insieme nello stesso lavoro.

In alternativa, è possibile scegliere di bilanciare le dimensioni dei lavori secondari utilizzando la proprietà Divisione bilanciata. Se i lavori secondari non vengono bilanciati, la loro dimensione sarà pari o prossima alla dimensione massima, tranne quella dell'ultimo lavoro secondario, che potrebbe essere notevolmente ridotta rispetto agli altri lavori. Utilizzando la proprietà Divisione bilanciata verrà creato lo stesso numero di lavori secondari di quello generato attraverso una divisione non bilanciata, ma i lavori avranno quasi le stesse dimensioni. Per un risultato ottimale, i lavori secondari dovrebbero avere le stesse dimensioni, ossia le dimensioni totali del lavoro originario diviso per il numero dei lavori secondari (la media di tutte le dimensioni dei lavori secondari). Tuttavia, le dimensioni effettive dei lavori secondari possono variare a causa delle diverse dimensioni dei documenti e dell'utilizzo dell'opzione Divisione bilanciata. Il funzionamento ottimale del bilanciamento si ottiene se le dimensioni del documento più grande (o del gruppo, se si utilizza la proprietà Divisione bilanciata) risultano notevolmente ridotte rispetto alla dimensione massima. Ad esempio, se il documento o il gruppo più grande rappresenta il 10% della dimensione massima, la differenza delle dimensioni del lavoro secondario può raggiungere al massimo il 20%.

Ad esempio, si desidera verificare che i lavori secondari vengano suddivisi tra i vassoi di posta in modo che i documenti di ogni vassoio facciano parte di uno stesso lavoro. Definire prima una proprietà del documento personalizzata denominata ID vassoio e verificare che ogni documento presenti un relativo valore. In mancanza di un limite di divisione, l'operazione SplitDocuments potrebbe effettuare la divisione di un lavoro al centro di un vassoio. Tuttavia, se viene inserito l'ID vassoio come valore della proprietà Divisione bilanciata, SplitDocuments considera solo i punti di divisione dei lavori secondari dove l'ID vassoio dei documenti adiacenti è diverso. Se la proprietà Divisione massima superata per raggiungere il limite è impostata su , l'operazione sposterà il punto di divisione alla fine del vassoio, in modo che le dimensioni del lavoro secondario siano uguali o superiori alle dimensioni massime. Se la proprietà Divisione massima superata per raggiungere il limite è impostata su No, l'operazione non aggiungerà un vassoio al lavoro secondario se con tale aggiunta le dimensioni del lavoro secondario superano le dimensioni massime. Se viene selezionata l'opzione Divisione bilanciata, l'operazione SplitDocuments selezionerà i punti di divisione in modo che i messaggi di posta di ogni lavoro secondario vengano distribuiti in maniera più uniforme.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Numero massimo di documenti per lavoro secondario: Non impostato
  • Numero massimo di fogli per lavoro secondario: Non impostato
  • Limite diviso: Non impostato
  • Divisione massima superata per raggiungere il limite: Sì
  • Divisione bilanciata: Nessuno
Note d'uso
  • È possibile impostare il numero massimo di documenti e fogli su 45.000. Corrisponde ad un tipico rullo di carta e alla capacità di molte tipografie. la capacità di input dell'inseritore, lo spessore carta, i processi aziendali e altri fattori possono influenzare il valore ottimale.
      Nota:
    • Ricordare che un foglio rappresenta il pezzo di carta fisico e una pagina rappresenta una pagina stampata. Se si stampa un lavoro fronte/retro, ogni foglio contiene due pagine: il lato anteriore e il lato posteriore.
    • Se si stampano lavori di mulching-up, un singolo foglio può contenere molte più pagine. Ad esempio, un lavoro fronte/retro di 4 pagine stampa in realtà otto pagine per foglio.
  • Se prima di questa operazione se ne verifica una basata sul modello SortDocuments, viene mantenuta la sequenza dei documenti.
  • È possibile inserire un valore sia per la proprietà Numero massimo di documenti per lavoro secondario sia per la proprietà Numero massimo di fogli per lavoro secondario; una volta raggiunto uno dei due limiti, il lavoro viene diviso.
  • SplitDocuments aggiorna i valori nel file di proprietà del documento, non nel database. Per aggiornare i valori delle proprietà del documento nel database, aggiungere un'operazione basata sul modello UpdateDocumentsInDatabase nel flusso di lavoro dopo SplitDocuments.
  • L'algoritmo Divisione bilanciata non bilancia sempre il lavoro in maniera ottimale; si consiglia di provare a eseguire questa operazione con e senza l'opzione per vedere quali risultati soddisfano al meglio le proprie esigenze.
  • Quando l'operazione bilancia il lavoro tramite l'opzione Divisione bilanciata, viene mantenuta la sequenza dei documenti; ad esempio, l'operazione non sposta un documento dal primo al terzo lavoro secondario.
  • Se viene selezionata un'opzione Divisione bilanciata ma ciò comporta la creazione di più lavori secondari rispetto all'elaborazione normale, l'opzione Divisione bilanciata viene ignorata.

1.2.10.2.95 SortDocuments

Un'operazione basata sul modello di operazione SortDocuments aggiorna il file di proprietà del documento per riordinare i documenti in un gruppo in base ai relativi valori per le proprietà di ordinamento. Ad esempio, è possibile ordinare i documenti in un lavoro per visualizzarli in ordine ascendente in base al numero di conto. È possibile selezionare fino a sei campi dal file di proprietà del documento da cui ordinare i documenti.
L'operazione definisce prima la sequenza dei documenti (mediante la proprietà Sequenza in secondario) in base all'orientamento e alla prima proprietà di ordinamento. Quindi, l'operazione perfeziona la sequenza dei documenti per ogni gruppo di documenti che presenta lo stesso valore della prima proprietà di ordinamento. L'operazione utilizza l'orientamento e la seconda proprietà di ordinamento per perfezionare i valori in ogni gruppo. L'operazione ripete questo processo per le rimanenti proprietà di ordinamento.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Ordina primo: Non impostato
  • Primo tipo di ordinamento: Non impostato
  • Ordina secondo: Non impostato
  • Secondo tipo di ordinamento: Non impostato
  • Ordina terzo: Non impostato
  • Terzo tipo di ordinamento: Non impostato
  • Ordina quarto: Non impostato
  • Quarto tipo di ordinamento: Non impostato
  • Ordina quinto: Non impostato
  • Quinto tipo di ordinamento: Non impostato
  • Ordina sesto: Non impostato
  • Sesto tipo di ordinamento: Non impostato
Note d'uso
  • Non è possibile copiare o eliminare questo modello del passo.
  • L'ordinamento si basa sui valori Unicode in formato UTF-8.
  • L'ordinamento si verifica in gruppi di documenti esistenti stabiliti da GroupDocuments o SplitDocuments.
  • Assicurarsi che le selezioni effettuate negli elenchi a discesa siano valide nel punto in cui nel flusso di lavoro viene eseguita l'operazione basata su SortDocuments. Ad esempio, se si desidera eseguire l'ordinamento in base al valore della proprietà ID documento, un'operazione basata su WriteDocumentsToDatabase deve precedere SortDocuments in quanto i valori di ID documento vengono definiti al momento dell'esecuzione di WriteDocumentsToDatabase.
  • SortDocuments aggiorna i valori nel file di proprietà del documento, non nel database. Per aggiornare i valori delle proprietà del documento nel database, aggiungere un'operazione basata sul modello UpdateDocumentsInDatabase nel flusso di lavoro dopo SortDocuments.
  • Il tipo di confronto effettuato dipende dal tipo di dati associato alla proprietà. Una proprietà che memorizza valori di stringa utilizza un confronto di caratteri (anche se i valori sono numeri). Le proprietà, che presentano un elenco di valori, vengono ordinate a seconda della sequenza di confronto definita per l'elenco, non sulla base di un confronto di caratteri. I tipi di dati numerici vengono ordinati in base ad un ordine numerico.
  • Se viene specificata una proprietà di ordinamento ma il campo del tipo di ordinamento corrispondente risulta vuoto, l'operazione ordina i risultati in ordine ascendente.
  • Se una delle proprietà di ordinamento non presenta valori, l'ordinamento si verifica in base alle proprietà rimanenti. Se nessuna proprietà presenta valori, non si verifica l'ordinamento.
  • Se una proprietà ID lavoro secondario è impostata nel file di proprietà del documento, l'ordinamento si verifica all'interno di ciascun ID lavoro secondario.
  • La proprietà Sequenza in secondario mostra l'ordine numerico di questo documento nel lavoro secondario. Quando si ordinano i documenti, il valore di questo attributo può cambiare, ma l'ordine effettivo dei documenti nel file di proprietà del documento rimane invariato.

1.2.10.2.96 StandardizeAFP

Un'operazione basata su questo modello di operazioni regola il file di stampa AFP per fare riferimento alle mappe di supporto corrette durante l'elaborazione dei documenti. La mappa supporto specifica le opzioni di formattazione, come le opzioni fronte/retro e le sovrapposizioni. Per un'elaborazione accurata dei documenti, i file AFP devono contenere un campo strutturato Invoke Medium Map (IMM) in ciascun documento (gruppo di pagine) in modo che RICOH ProcessDirector riconosca la mappa di supporto da utilizzare. Questa operazione consente l'aggiunta di campi strutturati IMM in ciascun documento di un lavoro, se non sono già presenti. Per i lavori fronte/retro, questa oeprazione assicura anche che in ogni gruppo di pagine sia incluso un numero pari di pagine.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Fronte/retro: Non impostato
  • Definizione modulo: F1A10111
  • Percorso della risorsa AFP

Note d'uso:

  • Ottimizzare l'operazione in modo che venga eseguita solo sul server primario.
  • Aggiungere la nuova operazione al flusso di lavoro, inserendola:
    • Dopo IndexAFP (se applicabile)
    • Prima di IdentifyDocuments
  • Se si specifica Sì o Stampa rovesciata per la proprietà Fronte/retro, potrebbe essere necessario aggiungere l'operazione EnableRepositioning dopo questa operazione per regolare il conteggio delle pagine per il lavoro.

1.2.10.2.97 StoreInRepository

Un'operazione basata su questo modello di operazione memorizza in un contenitore una copia del file selezionato dalla proprietà File da memorizzare o le informazioni cronologiche sul lavoro oppure tutti e due e li conserva per il periodo di tempo impostato. È necessario specificare i valori delle proprietà di documento e di lavoro da memorizzare insieme al lavoro o alle informazioni cronologiche. Questi valori possono essere utilizzati per recuperare in un momento successivo il lavoro, i documenti contenuti nel lavoro o la cronologia del lavoro.
Le seguenti proprietà di lavoro e documento vengono memorizzate per impostazione predefinita e non sono disponibili per la selezione nel modello di procedura:
  • Percorso risorsa AFP (Job.Print.ResourcePath), se è installato il supporto AFP.
  • Prima pagina corrente (Doc.CurrentFirstPage).
  • Pagine correnti (Doc.CurrentPages).
  • Fogli correnti (Doc.CurrentSheets).
  • Tipo di dati (Job.Repository.DataType).
  • Definizione modulo (Job.Line2AFP.FORMDEF), se è installato il supporto AFP.
  • Prima pagina originale (Doc.OriginalFirstPage).
  • Pagine originali (Doc.OriginalPages).
  • Identificatore contenitore (Job.Repository.Identifier).
  • Sequenza in lavoro secondario (Doc.SequenceInChild).
  • Sequenza in lavoro originale (Doc.OriginalSequence).
  • Pagine totali (Job.TotalPages).
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • File di proprietà associato:
  • File di proprietà documento: ${getFileName(document,dpf,read)}
  • Proprietà del documento da memorizzare:
  • File da memorizzare: ${getCurrentFile(${Job.InputDatastream})}
  • Proprietà del lavoro da memorizzare:
  • Percorso al file delle proprietà delle sostituzioni:
  • Contenitore: Non impostato
  • Memorizza record di cronologia: No
Note d'uso
  • Per utilizzare questa operazione, è necessario disporre di almeno un contenitore.
  • È necessario selezionare almeno una proprietà di lavoro o di documento da memorizzare con il file o con il record cronologico, oltre alle proprietà che vengono memorizzate per impostazione predefinita.
  • Per memorizzare i record cronologici di un lavoro, assicurarsi di avere definito e abilitato un oggetto notifica dei record cronologici.
  • Per memorizzare le proprietà relative al lavoro impostate su oggetti utilizzati dal lavoro, ad esempio le proprietà stampante, utilizzare la proprietà File di proprietà associato.
  • Per memorizzare le informazioni cronologiche sul lavoro senza memorizzare un file di lavoro, assicurarsi che per la proprietà File da memorizzare non sia stato specificato alcun valore.
  • Se non si specifica un file nella proprietà File da memorizzare e non esistono record cronologici per il lavoro quando l'operazione viene eseguita, vengono memorizzati solo i valori della proprietà.
  • Per memorizzare le proprietà di sovrascrittura con un lavoro, è necessario definire un file di testo con il nome del database di ogni proprietà lavoro su una riga separata. Ad esempio, questo file specifica tre proprietà lavoro (Nome cliente, Supporti richiesti e Fronte/retro):
    Job.CustomerName Job.MediaRequired Job.Duplex

    Per aggiungere commenti al file, posizionare ogni commento su una riga separata che inizia con un cancelletto (#).

1.2.10.2.98 SubmitChildFiles

Un'operazione basata su questo modello di procedura viene utilizzata internamente per creare lavori secondari dall'operazione SubmitInputFiles. Non può essere aggiunto a un flusso di lavoro e non può essere impostato come una proprietà del dispositivo di input; viene richiamato automaticamente quando è necessario.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
Nessuno
Nota di sintassi
Non è possibile copiare o eliminare questo modello del passo.

1.2.10.2.99 SubmitInputFiles

Un'operazione basata su questo modello di procedura inoltra un gruppo di file di input in base al metodo di batch specificato. Questo tipo di procedura non può essere aggiunto a un flusso di lavoro; esso viene impostato come valore della proprietà dell'operazione di inoltro di un dispositivo di input.

Se la proprietà Crea file .zip di un dispositivo di input è impostata su No, l'operazione inoltra un lavoro principale con un insieme di lavori secondari. Un file di input singolo viene inoltrato come lavoro singolo elaborato dal flusso di lavoro secondario, senza un lavoro principale. Se è presente un lavoro principale e un insieme di lavori secondari, RICOH ProcessDirector mantiene una relazione tra il lavoro principale e quelli secondari per tutto il periodo di permanenza nel sistema. Se la proprietà Unisci dataset di un dispositivo di input Download è impostata su No, il dispositivo di input inoltra un lavoro multi-dataset come lavoro principale con un insieme di.i lavori secondari.

Se la proprietà Crea file .zip di un dispositivo di input hot folder è impostata su , l'operazione raccoglie tutti i file che corrispondono al valore della proprietà Modelli dati e crea un file .zip. Il file .zip viene inoltrato come singolo lavoro elaborato dal flusso di lavoro.

Proprietà associata
  • Procedura di inoltro
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
Nessuno
Note d'uso
  • Impostare la proprietà Flusso di lavoro secondario o Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario per il dispositivo di input per assegnare un flusso di lavoro ai lavori.
  • Impostare la proprietà Metodo batch per la periferica di input che utilizza questo tipo di operazione su qualsiasi valore, eccetto Nessuno.
  • Se un ticket lavoro JDF (Job Definition Format) contiene riferimenti a più file, l'operazione riscrive il ticket lavoro in modo che faccia riferimento solo al file di ciascun lavoro secondario.
  • Non è possibile copiare o eliminare questo modello del passo.

1.2.10.2.100 TransformJobIntoAFP

Un'operazione basata su questo modello di operazione richiama una conversione RICOH ProcessDirector per convertire un lavoro in AFP.

Quando un lavoro arriva in questa fase, questo cerca nella directory di spool per vedere se contiene un file AFP:

  • In caso affermativo, la procedura passa il lavoro alla fase successiva.
  • In caso contrario, l'operazione cerca i valori della proprietà Flusso di dati di input e determina se una conversione RICOH ProcessDirector può eseguire la conversione in AFP.
    • In caso affermativo, il file viene inviato al programma di conversione, che lo converte e ritrasmette il file AFP a RICOH ProcessDirector.
    • In caso contrario, il passo mette il lavoro in stato di Errore.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Crea AFP conforme a IS/3: Non impostato
  • Comando esterno: itm_driver -C ${getControlFileName()}
  • Modello del file di controllo esterno: /aiw/aiw1/control_files/external_programs/prepare_transform.cfg
  • Lingua programma esterno: Non impostato
  • Codepage programma esterno: Non impostato
  • Flusso dati di input: Sconosciuto
  • Conversione formato output dell'immagine: Non impostato
  • Mezzitoni di conversione Non impostato
  • Larghezza pagina trasformazione (pollici): 8,5
  • Lunghezza pagina trasformazione (pollici): 11,0
  • Risoluzione di trasformazione (dpi) 600
  • RIP di conversione per stampante Non impostato
  • Codici di ritorno validi: 0
Note d'uso
  • Utilizzare solo questo modello di operazione se è stata installata la funzione di supporto AFP. Una delle funzioni di conversione RICOH ProcessDirector deve essere installata.
  • Se si utilizza la funzione di trasformazione da SAP a AFP per trasformare i file ABAP, la funzione di trasformazione da SAP a AFP deve essere installata sul server primario.
  • Quando si aggiunge un'operazione basata su questo modello di procedura a un flusso di lavoro, è possibile anche includere un'operazione basata sul modello di procedura DetectInputDatastream. Tuttavia, se si intende elaborare solo un flusso di dati di input tramite questo flusso di lavoro, è possibile omettere l'operazione DetectInputDatastream e impostare il valore Flusso dati di input.
  • Se vengono convertiti dati GIF, JPEG, PDF, PS o TIFF in AFP per la stampa su una stampante InfoPrint 4100-TS o InfoPrint 4100-TD con toner PQI, consultare il rappresentante dell'assistenza Ricoh per determinare il valore della proprietà Mezzitoni di conversione.
  • La stampante InfoPrint Pro C900AFP supporta una risoluzione di 1200 dpi, ma il valore più grande che è possibile specificare per la proprietà Risoluzione di conversione è 999. Per stampare a 1200 dpi, modificare il file specificato dalla proprietà Modello di file di controllo esterno per specificare una risoluzione di 1200.
      Importante:
    • La conversione Da RICOH PCL a AFP non supporta una risoluzione di 1200 dpi.
  • Questo modello di procedura non invia lavori alle conversioni associate con la funzione di conversione avanzata. Utilizzare il modello di procedura TransformWithAdvancedFeature con la funzione di conversione avanzata.
  • Quando le proprietà di questo modello procedura vengono aperte nella scheda Flusso di lavoro, i valori delle proprietà Larghezza pagina conversione e Lunghezza pagina conversione sono espressi in pollici. Se le proprietà del modello di procedura vengono aperte nella scheda Gestione, i valori sono espressi in pollici o millimetri.
  • Se si convertono dati PDF in AFP, è possibile utilizzare il programma di conversione APPE (Adobe PDF Print Engine) o CPSI (Configurable PostScript Interpreter) Si consiglia di usare APPE per le seguenti ragioni:
    • Conversione diretta dei dati PDF in AFP

      CPSI converte prima i dati PDF in PostScript, poi converte i dati PostScript in AFP.

    • Supporto per funzionalità PDF moderne, come trasparenza e ombreggiature
    • Migliori prestazioni dei lavori a colori

    Per convertire i dati PDF con APPE, modificare il nome del file nel valore della proprietà Modello del file di controllo esterno in prepare_transform_APPE.cfg. Lasciare identico il percorso della directory. Per convertire i dati PDF con CPSI, mantenere il valore predefinito per il nome del file: prepare_transform.cfg. Entrambi i file di controllo convertono dati PostScript, PCL e SAP in AFP.

      Nota:
    • Se il server principale viene eseguito su Red Hat 6.x o SLES 11, utilizzare CPSI per convertire i dati PDF. APPE non è supportato su questi sistemi operativi.

1.2.10.2.101 TransformJobIntoPDF

Un passaggio che si basa su questo modello di procedura chiama una conversione RICOH ProcessDirector per convertire un file in PDF.

Quando un lavoro arriva in questa fase, questo cerca nella directory di spool per vedere se contiene un file PDF :

  • In caso affermativo, la procedura passa il lavoro alla fase successiva.
  • In caso contrario, l'operazione cerca i valori della proprietà Flusso di dati di input e determina se una conversione RICOH ProcessDirector può eseguire la conversione in PDF.
    • In caso affermativo, il file viene inviato al programma di conversione, che lo converte e ritrasmette il file PDF a RICOH ProcessDirector.
    • In caso contrario, il passo mette il lavoro in stato di Errore.
  • Questo modello di procedura non invia lavori alle conversioni associate con la funzione di conversione avanzata. Utilizzare il modello di procedura TransformWithAdvancedFeature con la funzione di conversione avanzata.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Comando esterno: itm_driver -C ${getControlFileName()}
  • Modello del file di controllo esterno: /aiw/aiw1/control_files/external_programs/pdf_transform.cfg
  • Lingua programma esterno: Non impostato
  • Codepage programma esterno: Non impostato
  • Definizione modulo: F1A10111
  • Flusso dati di input: Sconosciuto
  • Codici di ritorno validi: 0
Note d'uso
Quando si aggiunge un'operazione basata su questo modello di procedura a un flusso di lavoro, è possibile anche includere un'operazione basata sul modello di procedura DetectInputDatastream. Tuttavia, se si intende elaborare solo un flusso di dati di input tramite questo flusso di lavoro, è possibile omettere l'operazione DetectInputDatastream e impostare il valore Flusso dati di input.

1.2.10.2.102 TransformToPDFWithMediaInfo

Un'operazione basata su questo modello di procedura richiama la funzione di conversione avanzata per la conversione di input AFP o PostScript in output PDF. L'operazione crea un file PDF per il lavoro e un ticket di lavoro JDF con le informazioni sui supporti, comprese le eccezioni di pagina.
Valori predefiniti della proprietà di base del lavoro
  • Fronte/retro: Non impostato
  • Intervallo di pagina da convertire:
  • Percorso del profilo ICC:
  • Percorso per i profili personalizzati: ${AIWDATA}/cpt/profiles
  • Fattore di ridimensionamento pagina PDF:
  • Flusso di input di conversione: Utilizzo corrente
  • Lunghezza pagina conversione:
  • Larghezza pagina conversione:
  • Risoluzione di trasformazione (dpi)
Valori predefiniti della proprietà avanzata del lavoro
  • Comando esterno: perl ${AIWDATA}/bin/callxform.pl -C ${getControlFileName()} -i ${getCurrentFile(${Job.Transform.InputStream})} -o ${getAbsoluteFileName( print, pdf, write)} -msg.remove AFP2014
  • Modello del file di controllo esterno: /aiw/aiw1/control_files/external_programs/xform.cfg
  • Codepage programma esterno: Non impostato
  • Lingua programma esterno: Non impostato
  • Fedeltà font: Ristretta
  • Genera un sommario PDF: Non impostato
  • Includi caratteri nell'output: Non impostato
  • Comando informazioni sui supporti: perl ${AIWDATA}/bin/callxform.pl -C ${getControlFileName()} -i ${getCurrentFile(${Job.Transform.InputStream})} -type xif -loglevel I -logdate -logtime -logdir ${Job.SpoolFileStem}tmp -logfile ${Job.ID}.xif.log -verbose -relaxed -msg.add PSI3002 -remove abcefhilnoprst01234
  • Percorso al file di mappatura supporti:
  • Percorso dei font di sistema:
  • Percorso dei font TrueType:
  • Rendering output come: Testo
  • Codici di ritorno validi: 0
Note d'uso
  • Questa operazione richiede almeno una delle seguenti conversioni per input per la funzione di conversione avanzata:
    • InputAFP
    • InputPS

    L'operazione richiede anche la conversione di output OutputPDF.

  • Se si recuperano informazioni sui supporti da un flusso dati AFP, è necessario modificare il valore della proprietà Comando informazioni sui supporti. Aggiungere l'argomento -enablefdp tra l'argomento di input, -i, e l'argomento tipo, -type. Questo esempio mostra il comando modificato:

    perl ${AIWDATA}/bin/callxform.pl -C ${getControlFileName()} -i ${getCurrentFile(${Job.Transform.InputStream})} -enablefdp -type xif -loglevel I -logdate -logtime -logdir ${Job.SpoolFileStem}tmp -logfile ${Job.ID}.xif.log -verbose -relaxed -msg.add PSI3002 -remove abcefhilnoprst01234

    Se si recuperano informazioni sui supporti da un flusso dati PostScript, il comando funziona senza modifiche.

  • Se il lavoro di input PostScript o AFP specifica una combinazione di pagine fronte/retro e facciata singola, il ticket del lavoro JDF prodotto dall'operazione include un'Eccezione lati pagina per ogni pagina del lavoro. Per velocizzare l'elaborazione, aggiungere un'operazione OptimizeJDF nel flusso di lavoro dopo l'operazione TransformToPDFWithMediaInfo.
  • L'operazione crea un file JDF nella directory spool denominato Job.ID.overrides.jdf, ad esempio 10000001.overrides.jdf.
  • Quando l'operazione crea il ticket di lavoro JDF, utilizza i nomi supporto nell'input AFP o PostScript, ad esempio, TRAY1. I nomi supporto nel ticket di lavoro JDF devono corrispondere ai nomi degli oggetti supporto RICOH ProcessDirector. È possibile utilizzare uno di questi metodi per far corrispondere i nomi supporto:
    • È possibile modificare i nomi supporto in input AFP o PostScript.
    • È possibile creare oggetti supporto RICOH ProcessDirector con gli stessi nomi dei nomi supporto nell'input AFP o PostScript.
    • È possibile creare un file di mappatura supporti per associare i nomi supporto nell'input AFP o PostScript a oggetti supporto RICOH ProcessDirector.

      In questo esempio, vengono associati quattro nomi supporto AFP o PostScript (A4, formato lettera, TRAY1 e TRAY2) a quattro nomi supporto RICOH ProcessDirector:

      # AFPorPSmedia=RPDmedia
      A4=A4 Plain
      Letter=Letter Color
      TRAY1=Letter Preprinted
      TRAY2=A3 Plain

      Per informazioni sulla mappatura dei nomi supporto nell'input APF o PostScript ai nomi supporto RICOH ProcessDirector, consultare il centro informazioni.

  • Se nel ticket di lavoro JDF non vengono definiti nomi supporto come oggetto supporto in RICOH ProcessDirector, il lavoro entra in uno stato di errore. Il valore Motivo dello stato di attesa è Nessun supporto corrispondente.
  • Dopo l'esecuzione di questa operazione, è possibile visualizzare i risultati mostrano le eccezioni di pagina per il lavoro.

  • Le operazioni basate sul modello di procedura TransformToPDFWithMediaInfo hanno proprietà posizionali. È possibile inserire più volte un'operazione con proprietà posizionali in un flusso di lavoro e le proprietà del lavoro possono assumere valori diversi quando viene utilizzata ciascuna operazione. Nel notebook delle proprietà del lavoro, i nomi della fase e dell'operazione compaiono come nomi della sezione con le proprietà dell'operazione visualizzabili all'interno della sezione.

1.2.10.2.103 TransformWithAdvancedFeature

Un'operazione basata su questo modello richiama la funzione di conversione avanzata per convertire un lavoro da un flusso di dati a un altro.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Crea definizione del modulo in linea: Non impostato
  • Formato carta predefinito per PostScript: Letter
  • Fronte/retro: Non impostato
  • Comando esterno: perl ${AIWDATA}/bin/callxform.pl -C ${getControlFileName()} -i ${getAbsoluteFileName( print, ${Job.Transform.OutputStream}, write)} -o ${getAbsoluteFileName( print, ${Job.Transform.OutputStream}, write)}
  • Modello di file di controllo esterno: /aiw/aiw1/control_files/external_programs/xform.cfg (sistemi operativi basati su UNIX) C:\AIW\AIW1\control_files\external_programs\xform.cfg (Windows)
  • Codepage programma esterno: Non impostato
  • Lingua programma esterno: Non impostato
  • Genera un sommario PDF: Non impostato
  • Includi caratteri nell'output: Non impostato
  • Intervallo di pagina da convertire:
  • Percorso del profilo ICC:
  • Percorso dei font di sistema:
  • Percorso dei font TrueType:
  • Fattore di ridimensionamento pagina PDF:
  • Posiziona risorse inline:
  • Mantieni colore in output:
  • Flusso di input di conversione:
  • Flusso di output di conversione:
  • Larghezza pagina conversione:
  • Lunghezza pagina conversione:
  • Risoluzione di trasformazione (dpi)
  • Utilizza font vettoriali: No
  • Utilizza tutta l'area stampabile per output PCL: Non impostato
  • Codici di ritorno validi: 0
Note d'uso
  • L'elenco di flussi di dati disponibili per il Flusso di input di conversione e per il Flusso di output di conversione varia in base alle conversioni installate. Se questi elenchi sono vuoti, le chiavi di licenza per le conversioni dei flussi di dati di input e output non vengono installate. È necessario scaricare e installare chiavi di licenza di prova o acquistate per le conversioni.
  • Se si convertono file AFP che includono contenitori di oggetti con altri tipi di flussi di dati, è necessario installare la conversione di input appropriata per evitare errori. Ad esempio, se un file AFP include un'immagine TIFF in un contenitore di oggetti, è necessario installare la conversione InputImage. Se un file AFP include una pagina PDF in un contenitore di oggetti, è necessario installare la conversione InputPDF.
  • Alcune proprietà non si applicano a tutti i flussi di dati di input e di output. Se una proprietà non si applica ai flussi di dati selezionati, i valori vengono ignorati e i relativi campi vengono disattivati sul notebook delle proprietà.
  • È possibile aggiungere più volte questa operazione a un flusso di lavoro.

1.2.10.2.104 UpdateDocPropsFromExtResultsFile

Un'operazione basata su questo modello consente di unire le proprietà nel file di risultati modificato nel file delle proprietà del documento del lavoro.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • File di risultati modificato:

1.2.10.2.105 UpdateDocumentsInDatabase

Un'operazione basata sul modello UpdateDocumentsInDatabase aggiorna le proprietà del documento nel database utilizzando i valori del file di proprietà del documento. Ad esempio, è possibile includere un'operazione nel flusso di lavoro che richiami un programma esterno per calcolare i valori di alcune proprietà personalizzate del documento; l'operazione basata sul modello UpdateDocumentsInDatabase consente di inserire i risultati nel database documenti. I valori nel file di proprietà del documento non vengono modificati.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Nessuno
Note d'uso
  • Non è possibile copiare o eliminare questo modello del passo.
  • L'ID documento del file di proprietà del documento deve corrispondere ad un ID documento di un documento associato al lavoro.
  • Se alcuni documenti vengono estratti o resi disponibili (quindi non sono più associati al lavoro che include questa operazione), l'aggiornamento viene ignorato e un messaggio viene aggiunto al log del lavoro. Se un ID documento nel file di proprietà non esiste nel database, l'operazione notifica un errore e il lavoro viene spostato in uno stato di errore.
  • L'operazione tenta di aggiornare tutte le proprietà specificate nel file di proprietà del documento. Tuttavia, queste proprietà del documento sono di sola lettura e non vengono aggiornate quando vengono elaborate da questa operazione:
    • Doc.CurrentFirstPage
    • Doc.CurrentPages
    • Doc.ID
    • Doc.Jobs
    • Doc.OriginalFirstPage
    • Doc.OriginalJobID
    • Doc.OriginalPages
    • Doc.OriginalSequence
    • Doc.OriginalSheets
    • Doc.State
    • Doc.CombinedDocument
    • Doc.CombinedOriginalJobID
    • Doc.CombinedSequence
    • Doc.CombinedDocID
    • Doc.MadeAvailableByJobID
    • Doc.SequenceInChild
    • Doc.Associated
    • Doc.DataLen
    • Doc.DataOffset
    • Doc.CurrentJobID
    • Doc.CurrentSequence
    • Doc.CurrentSheets

      Nota:
    • Alcune di queste proprietà potrebbero non essere disponibili sul sistema.

1.2.10.2.106 UseInlineFormDefinition

Un'operazione basata su questo modello di operazione, ricerca il lavoro per una definizione modulo in linea (FORMDEF). Se viene assegnata una definizione di modulo in linea, il passo rimuove il valore impostato per la proprietà di lavoro Definizione modulo. Se il valore Definizione del modulo è nullo, RICOH ProcessDirector utilizza la definizione del modulo in linea.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
Nessuno
Note d'uso
  • Se il lavoro contiene più di una definizione di modulo in linea, RICOH ProcessDirector utilizza la prima che viene trovata dall'operazione.
  • Se il flusso di lavoro include un'operazione basata su questo modello procedura, essa deve essere eseguita prima di tutte le seguenti operazioni, se presenti:
    • ConvertLineDataJobIntoAFP
    • CreatePageRanges
    • EnableRepositioning
    • PrintJobs

1.2.10.2.107 VerifyPrintedSheetCount

Un passo basato su questo modello controlla se è stato raggruppato il numero corretto di fogli dopo che un lavoro AFP ha terminato regolarmente la stampa. È necessario aggiungere esplicitamente questa operazione al flusso di lavoro. Nessuno dei flussi di lavoro forniti da RICOH ProcessDirector include questa operazione.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
Nessuno
Note d'uso
  • Questa operazione può essere utilizzata solo per lavori inviati a stampanti AFP.
  • Quando questo passo avvia l'elaborazione del lavoro, RICOH ProcessDirector determina se le pagine titolo, separatore e coda vengono abilitate per la stampante che ha stampato l'ultimo lavoro. Vengono poi aggiunti i numeri di copie di questi tipi di pagine intestazione ed esegue questi calcoli:
    • Aggiunge il numero totale di pagine di intestazione al valore della proprietà lavoro Dimensione lavoro (fogli). Poiché ciascuna pagina di intestazione viene stampata sul proprio foglio, ognuna di esse occupa un foglio.
    • Confronta il valore aggiornato della proprietà Dimensione lavoro (fogli) al valore della proprietà Fogli accodati.
    • Se i valori non corrispondono, RICOH ProcessDirector passa il lavoro allo stato di errore quando il passo VerifyPrintedSheetCount viene completato. RICOH ProcessDirector passa il lavoro allo stato di errore anche se viene eseguita l'azione Passa a o Continua da una posizione salvata per il lavoro.
  • Se si aggiunge questa operazione a un flusso di lavoro, verificare che segua l'operazione PrintJobs. Si consiglia di impostare l'opzione Consenti sovrascrittura errori su per questo passo, in modo che sia possibile continuare a stampare anche se i conteggi della pagina non corrispondono.

1.2.10.2.108 VerifyReceivedSheetCount

Un passo che si basa su questo modello di operazione confronta la pagina e i valori del conteggio fogli che RICOH ProcessDirector riceve da AFP Download Plus con i valori calcolati nel passo EnableRepositioning.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro

Nessuno

Note d'uso
  • Se la pagina e i conteggi fogli non corrispondono, RICOH ProcessDirector scrive un messaggio di errore nel log del lavoro e sposta il lavoro in stato di errore.
  • Un flusso di lavoro che include un'operazione basata su questo modello di procedura deve includere anche un'operazione basata sul modello di procedura EnableRepositioning. Questa fase deve verificarsi dopo il passo EnableRepositioning.
  • Si consiglia di impostare l'opzione Consenti sovrascrittura errori su per questo passo, in modo che sia possibile continuare a stampare se i conteggi di pagina non corrispondono.

1.2.10.2.109 Wait

Un'operazione basata su questo modello sposta il lavoro sullo stato In attesa per un certo periodo di tempo. L'operazione attende un intervallo di tempo specifico o un orario specifico di un giorno.

Se si impostano valori sia per Attendi fino a sia per Attendi per, il passaggio calcola l'ora di fine di entrambe le opzioni. È possibile scegliere se si desidera spostare il lavoro al passaggio successivo al raggiungimento del primo orario di fine o all'ultimo orario di fine.

Ad esempio, il flusso di lavoro contiene un passaggio Attendi con le seguenti impostazioni:

  • Attendi fino: 12:00 p.m.
  • Fuso orario: Eastern Standard Time (EST)
  • Attendi per: 3 ore

Il lavoro raggiunga quel passaggio alle ore 10:00 AM EST. Il passaggio determina i due possibili orari di fine che sono:

  • Attendi fino: 12:00 PM EST
  • Attendi per: 3 ore (1:00 PM EST)

Se la proprietà Completa il passaggio dopo è impostato su Prima occorrenza, il lavoro si sposterà al passaggio successivo alle ore 12:00 EST. Se Completa il passaggio dopo è impostato su Ultima occorrenza, il lavoro si sposterà al passaggio successivo alle ore 1:00 PM EST.

Per consultare l'orario calcolato per la fine del periodo di attesa, verificare la proprietà Attendi la fine dell'operazione della scheda Attendi del notebook di proprietà di un lavoro.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Attendi fino:
  • Fuso orario:
  • Attendi per:
  • Completare operazione dopo: Prima occorrenza
Note d'uso
  • Se il valore proprietà Attendi fino a è successivo all'ora corrente del fuso orario specificato quando l'operazione Attendi inizia, il lavoro rimane in stato di Attesa fino all'orario specificato del giorno successivo.
  • Se solo uno dei valori proprietà Attendi per o Attendi fino a viene specificato, la proprietà Completa operazione dopo viene ignorata.
  • È possibile terminare il periodo di attesa utilizzando l'azione Passa ad operazione successiva.
  • Se non viene specificato alcun valore per le proprietà Attendi per o Attendi fino a quando l'operazione inizia, il lavoro passa all'operazione successiva del flusso di lavoro senza attendere.
  • Se il periodo di attesa termina quando il server è spento, il lavoro completa l'operazione Attesa quando il server si accende. Se il periodo di attesa non termina quando il server è spento, l'ora di fine del periodo di attesa non cambia.

1.2.10.2.110 WaitForDocumentCompletion

Un'operazione basata sul modello WaitForDocumentCompletion comporta l'attesa del lavoro fino a quando tutti i documenti associati a quel lavoro non si trovino nello stato Completato. Se nessun documento è associato al lavoro, il lavoro non resta in attesa e completa immediatamente questa operazione. Questo modello di operazione è simile a WaitForRelatedJobs, ad eccezione di WaitForDocumentCompletion da utilizzare con i lavori elaborati come documenti.
Note d'uso

  • Non è possibile copiare questo modello di operazione.
  • WaitForDocumentCompletion non è richiesto nei flussi di lavoro che elaborano i documenti. Se il lavoro originale crea lavori secondari per la stampa, RICOH ProcessDirector verifica che il lavoro principale rimanga nel sistema finché i lavori secondari non vengono rimossi. Di conseguenza, poiché non si utilizza il modello WaitForDocumentCompletion, non è necessario utilizzare un'operazione basata sul modello CompleteDocuments.

1.2.10.2.111 WaitForGroup

Un passo fondato su questo modello attende che tutti i lavori con lo stesso ID di gruppo lo raggiungano prima di passare a quello successivo. Eseguire questa operazione prima dell'operazione PrintJobs.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
Nessuno

1.2.10.2.112 WaitForRelatedJobs

Un passo basato su questo modello operazione attende di spostare un lavoro al passo successivo nel flusso di lavoro fino a che un lavoro principale e tutti i lavori subordinati associati non sono pronti per iniziare il passo successivo. Questa operazione deve avvenire nella stessa fase nei flussi di lavoro principali e secondari.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
Nessuno

1.2.10.2.113 WriteDocumentsToDatabase

Un'operazione basata sul modello WriteDocumentsToDatabase legge un file di proprietà del documento per un lavoro e inserisce i valori di ciascuna proprietà nel database.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Nessuno
Note d'uso
  • È possibile avere solo un'operazione WriteDocumentsToDatabase in un flusso di lavoro. Dopo aver utilizzato l'operazione WriteDocumentsToDatabase per aggiungere inizialmente i valori delle proprietà al database, utilizzare UpdateDocumentsInDatabase per i successivi aggiornamenti del database.
  • Non è possibile copiare o eliminare questo modello del passo.
  • Se un'operazione basata sul modello di operazione WriteDocumentsToDatabase rileva un valore errato nel file di proprietà del documento, l'operazione aggiunge un messaggio nel log di messaggi del lavoro per il primo errore per tale proprietà del documento. L'operazione inserisce il valore nullo (' ') nel database invece del valore errato. Il lavoro non entra in uno stato di errore.

1.2.10.2.114 WriteInserterControlFile

Un'operazione basata sul modello procedurale WriteInserterControlFile crea un file di controllo dell'insertore per il lavoro. Il file di controllo indica all'insertore come elaborare ogni documento nel lavoro.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Controller dell'imbustatrice: Non impostato
  • Nome lavoro imbustatrice: ${Job.ID}
  • Piano di caricamento: Non impostato
  • Commento sul piano di caricamento:
Note d'uso
  • Il valore predefinito per la proprietà Nome lavoro insertore è il numero di lavoro (proprietà Job.ID). È possibile inserire il valore della proprietà Nome lavoro insertore nel nome file del file di controllo dell'insertore. Si specifica il nome file del file di controllo nella proprietà Comando di invio del controller dell'insertore.
  • Se si stampa più di una copia di un lavoro, RICOH ProcessDirector non scrive i file di controllo per le copie.
  • Se l'insertore richiede un file di controllo, includere un'operazione basata su questo modello in un flusso di lavoro. Se l'insertore non richiede un file di controllo, è possibile rimuovere questa operazione dal flusso di lavoro.
  • Questa operazione deve essere eseguita prima di un'operazione basata sul modello procedurale SendInserterControlFile.
  • Se è necessario inviare il file di controllo all'insertore prima di stampare il lavoro, spostare questa operazione prima di PrintJobs.
  • Questa operazione deve essere eseguita sul server primario.

1.2.10.2.115 WriteJobLog

Un'operazione basata su questo modello comporta la scrittura di informazioni sul lavoro RICOH ProcessDirector in un file di audit.
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • Lingua programma esterno: Non impostato
  • Codepage programma esterno: Non impostato
  • Comando esterno: cp ${getControlFileName()} /aiwdir
  • Modello del file di controllo esterno: /aiw/aiw1/control_files/audit/print_properties.cfg
  • Codici di ritorno validi: 0
Note d'uso
  • Ad ogni esecuzione di operazione viene scritto un file di audit. È possibile aggiungere l'operazione più volte a un flusso di lavoro con file di controllo diversi, per scrivere file di controllo diversi.
  • L'operazione non crea la directory in cui viene scritto il file di audit. La directory deve esistere e l'ID utente aiw deve avervi accesso in scrittura.

1.2.10.2.116 WritePropsToReportsDatabase

Un'operazione basata su questo modello consente di scegliere le proprietà di lavoro e documento da memorizzare nel database Report quando viene eseguita. È possibile inserire più copie di questo modello di operazione in un flusso di lavoro per memorizzare diverse proprietà in momenti diversi durante l'elaborazione dei lavori.
Queste proprietà di lavoro sono sempre memorizzate:
  • Fase corrente (Job.Phase)
  • Stato corrente (Job.State)
  • Operazione corrente (Job.Step)
  • Ora corrente (Job.CurrentTime)
  • Flusso di lavoro corrente (Job.Process)
  • Tipo evento (Job.Reports.EventType)
  • Numero lavoro (Job.ID)
Queste proprietà del documento sono sempre memorizzate:
  • Numero di lavoro associato (Doc.CurrentJobID)
  • Numero di lavoro originale (Doc.OriginalJobID)
Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • File di proprietà documento: ${getFileName(document,dpf,read)}
  • Tabella di proprietà del documento: doc_workflow_props
  • Proprietà del documento da scrivere:
  • Tipo evento:
  • Tabella delle proprietà del lavoro: job_workflow_props
  • Proprietà del lavoro da scrivere:
Note d'uso
  • Questa operazione deve essere eseguita sul server primario.
  • Se la tabella specificata in Tabella di proprietà del documento o Tabella delle proprietà del lavoro non esiste nel database Report quando viene eseguita l'operazione, questa tabella viene creata.
  • Ogni volta che la proprietà di un lavoro o documento viene aggiunta alla tabella del database, viene creata una nuova colonna. Il nome della colonna prende il nome database della proprietà del lavoro o documento, sostituendo ogni punto (.) con una sottolineatura (_). Ad esempio, la colonna della tabella per Document.TotalPages è Document_TotalPages.
  • Assicurarsi che i nomi delle tabelle non siano gli stessi dei nomi delle tabelle del database specificati su uno qualsiasi dei raccoglitori di dati.
  • È necessario selezionare almeno una proprietà di lavoro o di documento da memorizzare, oltre alle proprietà che vengono memorizzate per impostazione predefinita.
  • Se si esegue l'operazione e in seguito si rimuovono voci dall'elenco delle proprietà da scrivere, tali proprietà non vengono registrate la volta successiva che la stessa operazione viene eseguita nuovamente. Tuttavia, le rispettive colonne non vengono eliminate dalle tabelle.
  • È necessario abilitare la raccolta dei dati dalla pagina Impostazioni del database o il lavoro non riesce durante questa operazione.
  • È possibile selezionare di eliminare i dati memorizzati dall'operazione WritePropsToReportsDatabase durante un flusso di lavoro. Utilizzare Raccolta Operazione flusso di lavoro dalla sezione Raccolte dati per configurare il periodo di memorizzazione. Raccolta Operazione flusso di lavoro è abilitato per impostazione predefinita.

1.2.10.2.117 ZIPFiles

Un'operazione basata su questo modello di operazione crea un file ZIP da un elenco di file delimitato da virgole.

Valori predefiniti della proprietà del lavoro
  • File da comprimere:

  • File di output:

Note d'uso:

  • È possibile specificare un qualsiasi file a cui RICOH ProcessDirector può accedere come input all'operazione ZIPFiles, inclusi i file su diverse unità.
  • Non è possibile specificare una directory come input. Per specificare tutti i file in una directory, utilizzare questo valore: directory_path/*
  • È possibile utilizzare la notazione del simbolo RICOH ProcessDirector nell'elenco di file delimitato da virgole e nel nome del file di output. Per ulteriori informazioni sull'annotazione del simbolo o sul suo utilizzo, fare riferimento al sistema guida.
  • L'operazione ZIPFiles archivia tutti i file nella directory principale dell'archivio ZIP. L'operazione non crea una struttura di directory.

1.2.10.2.118 Non è più supportato

Questo è un elenco dei modelli di operazione che sono stati rimossi o che non producono alcun risultato se utilizzati.

Questi modelli di operazione sono obsoleti:

  • ArchiveInserterData
  • ArchiveDocumentData
  • WriteJobReport
  • ReadDocumentsFromParent

    Nelle versioni precedenti di RICOH ProcessDirector, le operazioni basate sul modello di operazione ReadDocumentsFromParent creavano un nuovo file di proprietà del documento per il lavoro estraendo le righe dal file di proprietà del documento del lavoro principale. Per utilizzare la funzione fornita da questo modello di operazione, utilizzare invece il modello di operazione ReadDocumentsFromDatabase.

1.2.10.3 Flussi di lavoro forniti

RICOH ProcessDirector fornisce i flussi di lavoro che è possibile utilizzare come esempi per la creazione di propri flussi di lavoro.

1.2.10.3.1 AFP

Utilizzare questo flusso di lavoro per i file di input AFP inviati a un dispositivo di input hot folder o con il protocollo LPD. Questo flusso di lavoro consente di impostare i valori delle proprietà del lavoro utilizzando quelli impostati in ogni fase del flusso di lavoro e utilizzando un file di proprietà del lavoro.
Il dispositivo di input specifica un file di controllo, receive_lpd_jobtype.cfg, per modificare i parametri del file di controllo LPD di un lavoro in un file di proprietà del lavoro in formato RICOH ProcessDirectornome proprietà=valore che viene letto dalla prima operazione nel flusso di lavoro.

Quando si utilizza questo flusso di lavoro con il protocollo LPD, rimuovere ${Job.InputFile} dalla proprietà Nome lavoro nell'operazione SetJobPropsFromTextFile.

    Nota:
  • Le operazioni EnableRepositioning e CreatePageRanges contenute in questo flusso di lavoro restituiscono messaggi nella lingua in cui è installato il prodotto base RICOH ProcessDirector.
Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.2 AssemblePDF

Il flusso di lavoro AssemblePDF consente di assemblare un nuovo file PDF basato su un markup specificato nei file di controllo del plug-in. Ad esempio, se si suddivide un lavoro PDF in lavori secondari, utilizzare AssemblePDF come flusso di lavoro per la creazione e la stampa dei lavori secondari.

Se il markup che si sta implementando non richiede la creazione di lavori secondari, utilizzare EnhancePDFDocuments invece di questo.

Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.3 ComposeAFPDataRetrieved

Utilizzare questo flusso di lavoro per elaborare lavori che includono un file WFD e uno o più file di dati memorizzati in un'altra posizione sulla rete. Il flusso di lavoro prevede l'individuazione dei file di dati e il loro invio a Quadient Inspire Designer con il file WFD per generare un lavoro di stampa AFP. Il lavoro viene poi recuperato e stampato.

Questo flusso di lavoro AFP è disponibile quando sono installate le funzioni Quadient Inspire Connect e Supporto AFP.

    Nota:
  • I valori predefiniti delle proprietà File di dati e Moduli dati dell'operazione ComposeAFP in questo flusso di lavoro vengono lasciati in bianco. I valori in bianco indicano che è necessario ricercare un file di sostituzioni nella directory del lavoro contenente il file WFD. Il file di sostituzioni contiene i valori per le proprietà File di dati e Moduli dati. Il flusso di lavoro prevede l'impostazione dei valori in base al contenuto del file di sostituzioni.
  • Se sono previsti più file di dati, utilizzare questo flusso di lavoro. Non è possibile inoltrare più file di dati in un lavoro con un file WFD.
Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.4 ComposeAFPDataSubmitted

Utilizzare questo flusso di lavoro per elaborare un file WFD e un file di dati. Il flusso di lavoro prevede l'invio dei file a Quadient Inspire Designer per generare un lavoro di stampa AFP, la restituzione del lavoro a RICOH ProcessDirector e la stampa.

Questo flusso di lavoro AFP è disponibile quando sono installate le funzioni Quadient Inspire Connect e Supporto AFP.

    Nota:
  • Per il corretto completamento di questo flusso di lavoro, è necessario immettere il valore corretto della proprietà Moduli dati dell'operazione ComposeAFP.

    Per trovare i nomi di tutti i moduli di input e output, aprire un prompt dei comandi nel computer su cui è installato Quadient Inspire Designer e digitare:

    PNetTC -? sample.wfd

  • Questo flusso di lavoro consente solo l'elaborazione di lavori che includono un unico file di dati. Per i lavori che includono più file di dati, utilizzare il flusso di lavoro ComposeAFPDataRetrieved.
Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.5 DownloadAFP

Utilizzare questo flusso di lavoro per i dataset AFP inoltrati tramite Download per z/OS o AFP Download Plus o per un elenco di più file di stampa inoltrati a un dispositivo di input hot folder. Questo flusso di lavoro consente di impostare i valori delle proprietà del lavoro utilizzando quelli impostati in ogni fase del flusso di lavoro e utilizzando un file di proprietà del lavoro.
Il dispositivo di input specifica il file di controllo, receive_jcl_jobtype.cfg, per modificare i parametri JCL di un lavoro in un file di proprietà del lavoro nel formato RICOH ProcessDirectornome proprietà=valore che viene letto dalla prima operazione nel flusso di lavoro. I parametri JCL vengono inviati dall'host z/OS in un file separato.
    Nota:
  • I messaggi RICOH ProcessDirector possono riferirsi a questo particolare tipo di file di controllo come un file di sovrascrittura.
  • Le operazioni EnableRepositioning e CreatePageRanges contenute in questo flusso di lavoro restituiscono messaggi nella lingua in cui è installato il prodotto base RICOH ProcessDirector.
Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.6 DownloadLineData

Utilizzare questo flusso di lavoro per serie di dati di tipo dati riga o modalità mista inoltrati tramite Download per z/OS o AFP Download Plus. Questo flusso di lavoro consente di impostare i valori delle proprietà del lavoro utilizzando quelli impostati in ogni fase del flusso di lavoro e utilizzando un file di proprietà del lavoro.

Il dispositivo di input specifica il file di controllo, receive_jcl_jobtype.cfg, per modificare i parametri JCL di un lavoro in un file di proprietà del lavoro nel formato RICOH ProcessDirectornome proprietà=valore che viene letto dalla prima operazione nel flusso di lavoro. I parametri JCL vengono inviati dall'host z/OS in un file separato.

    Nota:
  • I messaggi RICOH ProcessDirector possono riferirsi a questo particolare tipo di file di controllo come un file di sovrascrittura.
  • L'operazione ConvertLineDataJobIntoAFP contenuta in questo flusso di lavoro restituisce messaggi nella lingua specificata dalla proprietà lingua del programma esterno.
  • Le operazioni EnableRepositioning e CreatePageRanges contenute in questo flusso di lavoro restituiscono messaggi nella lingua in cui è installato il prodotto base RICOH ProcessDirector.
Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.7 ElectronicFormDocSample

Questo flusso di lavoro dimostra come combinare i moduli elettronici con i dati presenti nei file PDF per i lavori che contengono documenti con eccezioni di pagina.

Il flusso di lavoro di esempio stampa alcuni lavori combinando i moduli elettronici con i dati e altri lavori utilizzando carta prestampata:

  • La sezione [1] Elettronica del flusso di lavoro inviano i lavori con Elettronico incluso nel nome del file PDF tramite l'operazione CombinePDFWithForm, che combina i moduli elettronici con i dati. I lavori passano all'operazione CountPages.
  • La sezione [2] Prestampato invia i lavori che non includono Elettronico nel nome del file PDF direttamente all'operazione CountPages. Tali lavori ignorano l'operazione CombinePDFWithForm e sono stampati su carta prestampata.

La funzione Sostituzione dei moduli prestampati fornisce una hot folder di esempio ElectronicFormDocFolder, due lavori di esempio e un file di controllo che funzionano con il flusso di lavoro ElectronicFormDocSample. Il lavoro di esempio ElectronicDoc.pdf supera la sezione [1] Elettronico e il lavoro di esempio PreprintedDoc.pdf supera la sezione [2] Prestampato . Dopo che i lavori raggiungono l'operazione PrintJobs o RetainCompletedJobs, è possibile visualizzare i lavori per visualizzare i risultati della combinazione di moduli elettronici con i dati.

Il file di controllo ElectronicForm.ctl, utilizzato dalle operazioni IdentifyPDFDocuments e BuildPDFFromDocuments, specifica gli elementi multimediali di eccezione per i lavori che superano il flusso di lavoro. I moduli elettronici sono stati definiti per gli elementi multimediali di eccezione.

Fasi e procedure

L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.8 ElectronicFormJobSample

Questo flusso di lavoro dimostra come combinare i moduli elettronici con i dati presenti nei file PDF per i lavori.

Il flusso di lavoro di esempio stampa alcuni lavori combinando i moduli elettronici con i dati e altri lavori utilizzando carta prestampata:

  • La sezione [1] Elettronica del flusso di lavoro inviano i lavori con Elettronico incluso nel nome del file PDF tramite l'operazione CombinePDFWithForm, che combina i moduli elettronici con i dati. I lavori passano all'operazione CountPages.
  • La sezione [2] Prestampato invia i lavori che non includono Elettronico nel nome del file PDF direttamente all'operazione CountPages. Tali lavori ignorano l'operazione CombinePDFWithForm e sono stampati su carta prestampata.

La funzione Sostituzione dei moduli prestampati fornisce una hot folder di esempio ElectronicFormJobFolder e due lavori di esempio che funzionano con il flusso di lavoro ElectronicFormJobSample. Il lavoro di esempio ElectronicJob.pdf supera la sezione [1] Elettronico e il lavoro di esempio PreprintedJob.pdf supera la sezione [2] Prestampato. Dopo che i lavori raggiungono l'operazione PrintJobs o RetainCompletedJobs, è possibile visualizzare i lavori per visualizzare i risultati della combinazione di moduli elettronici con i dati.

Fasi e procedure

L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.9 ElectronicPresentmentSample

Utilizzare questo repository per dimostrare come funziona Electronic Presentment.

Il flusso di lavoro di esempio imposta le proprietà di lavoro Nome cliente e Personalizzato 1 ed estrae i valori per cinque proprietà di documento: Numero membro, PURL, Linea blocco indirizzo 1, Data del rendiconto e Livello membro.

Dopo che l'operazione PrintJobs stampa un lavoro, l'operazione ToMailroom lo trattiene per due minuti e poi lo rilascia all'operazione StoreInRepository. La procedura ToMailroom è basata sul modello di procedura PreviewPrint.

L'operazione StoreInRepository specifica cinque proprietà di lavoro e cinque proprietà di documento da salvare nel repository ElecPresRepository. Le proprietà del lavoro sono Nome cliente, Personalizzata 1, Nome lavoro, Flusso di lavoro e Assegnato alla stampante. Le proprietà del documento sono quelle per le quali il flusso di lavoro estrae valori.

Inoltre, StoreInRepository memorizza le informazioni cronologiche raccolte dall'oggetto notifica EPSampleHistory.

Fasi e procedure
Le illustrazioni di seguito mostrano il flusso di lavoro di esempio come una serie di fasi.

Ricevere, Preparare, e Assemblare

Stampare e Completare

1.2.10.3.10 EnhancePDFDocuments

EnhancePDFDocuments consente di identificare i documenti e di applicare il markup definito nei file di controllo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat inclusi in un'operazione basata sull'operazione BuildPDFFromDocuments.
Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.11 ErrorMessage

Utilizzare questo flusso di lavoro per elaborare i file dei messaggi di errore di tipo dati di riga o modalità mista generati quando si utilizza AFP Download Plus per inoltrare lavori con più serie di dati. Questo flusso di lavoro consente di impostare i valori delle proprietà del lavoro utilizzando quelli impostati in ogni fase del flusso di lavoro e utilizzando un file di proprietà del lavoro.
Il dispositivo di input specifica il file di controllo, receive_jcl_jobtype.cfg, per modificare i parametri JCL di un lavoro in un file di proprietà del lavoro nel formato RICOH ProcessDirectornome proprietà=valore che viene letto dalla prima operazione nel flusso di lavoro.
    Nota:
  • Questo flusso di lavoro include un'operazione manuale per consentire di visualizzare i messaggi e annullare il lavoro se vengono segnalati problemi.
  • Un flusso di lavoro principale che include ErrorMessage come flusso di lavoro secondario deve includere un'operazione basata sul modello procedura WaitForGroup dopo l'operazione ManualStepWithManualStart. Queste operazioni mettono in attesa il lavoro fino a quando non viene completata l'operazione manuale di verifica dei messaggi prima che il lavoro venga inoltrato alla fase successiva.
  • I file di messaggi provenienti da Download per z/OS vengono inviati in formato dati di riga. Come risultato, il flusso di lavoro ErrorMessage include un'operazione ConvertLineDataJobIntoAFP. Questo passo converte i file di messaggi in AFP, in modo che possano essere visualizzati e stampati. I file di messaggio da AFP Download Plus sono inviati in formato AFP, quindi non devono essere convertiti.
  • Su un sistema Linux, l'operazione ConvertLineDataJobIntoAFP contenuta in questo flusso di lavoro restituisce messaggi nella lingua che è specificata dalla proprietà Lingua del programma esterno.
Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.12 GroupDocsForPostalProcess

Utilizzare questo flusso di lavoro per raccogliere i dati del documento da inviare al software postale, aggiornarli dall'output del software postale e produrre lavori secondari per ogni tipo di posta identificata dal software postale.

Questo flusso di lavoro di esempio raggruppa i documenti in tre lavori secondari diversi: uno in cui la posta è qualificata per l'esecuzione attraverso un'elaborazione postale aggiuntiva; un altro in cui la posta non è qualificata per l'elaborazione postale aggiuntiva; il terzo in cui il software postale restituisce la posta perché contiene errori o richiede un'elaborazione non standard, ad esempio la consegna internazionale.

Questo flusso di lavoro di esempio si serve dell'operazione RunHotFolderApplication per scrivere il file utilizzato come input dal software postale in una directory e controllarne un'altra in modo che il software postale restituisca un file. Se si desidera trasferire manualmente i file da e in un software postale, sostituire l'operazione RunHotFolderApplication con una basata sul modello procedura ManualStepwithAutoStart.

Fasi e procedure
Le illustrazioni di seguito mostrano il flusso di lavoro di esempio come una serie di fasi.

Ricezione e Preparazione

Completato

1.2.10.3.13 LineData

Utilizzare questo flusso di lavoro per i file di input ASCII contenenti dati in riga o in modalità mista inoltrati a una periferica di input Hot Folder o con il protocollo LPD. Questo flusso di lavoro consente di impostare i valori delle proprietà del lavoro utilizzando quelli impostati in ogni fase del flusso di lavoro e utilizzando un file di proprietà del lavoro.

Il dispositivo di input specifica un file di controllo, receive_lpd_jobtype.cfg, per modificare i parametri del file di controllo LPD di un lavoro in un file di proprietà del lavoro in formato RICOH ProcessDirectornome proprietà=valore che viene letto dalla prima operazione nel flusso di lavoro.

Quando si utilizza questo flusso di lavoro con il protocollo LPD, rimuovere ${Job.InputFile} dalla proprietà Nome lavoro nell'operazione SetJobPropsFromTextFile.

    Nota:
  • L'operazione ConvertLineDataJobIntoAFP contenuta in questo flusso di lavoro restituisce messaggi nella lingua specificata dalla proprietà lingua del programma esterno.
  • Le operazioni EnableRepositioning e CreatePageRanges contenute in questo flusso di lavoro restituiscono messaggi nella lingua in cui è installato il prodotto base RICOH ProcessDirector.
Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.14 ElaborazioneOrdiniMarcom

Questo flusso di lavoro e il flusso di lavoro ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom dimostrano come scambiare dati con il sito Web MarcomCentral utilizzando i servizi Web SOAP. La dimostrazione include un dispositivo di input del servizio Web SOAP e una notifica del servizio Web SOAP.

Il dispositivo di input del servizio Web SOAP RicezioneOrdiniMarcom simula una chiamata ad un servizio Web MarcomCentral. Il dispositivo di input recupera un ordine XML dall'archivio di esempio nel sito Web MarcomCentral e invia il lavoro XML al flusso di lavoro ElaborazioneOrdiniMarcom.

L'operazione SetJobPropsFromTextFile imposta la proprietà Nome lavoro con Marcom Sample Order.

La procedura IndividuaFlussoDatiInput imposta il flusso di dati con XML.

La procedura ApplicaTrasformazioneXSL utilizza il foglio di stile XSLT orderToOverrides.xslt per convertire 8 elementi XML in 5 proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector in un file di sovrascrittura.

La tabella elenca le proprietà di lavoro nell'ordine in cui sono specificate nel foglio di stile XSLT e in cui appaiono nel file di sovrascrittura.

Elemento XML Nome database della proprietà di lavoro Nome della proprietà di lavoro visualizzato nell'interfaccia utente
OrderNumber Job.Marcom.OrderNumber Numero Ordine MarcomCentral
ID Job.Marcom.OrderId ID Ordine MarcomCentral
ShippingAddress/Address1ShippingAddress/CityShippingAddress/StateShippingAddress/Zip Job.Info.Attr1 Personalizzato 1
User/Email Job.CustomerName Nome cliente
count(OrderDetails/OrderDetail) Job.Info.Attr2 Personalizzato 2

La procedura ChiamataServizioSOAP simula una chiamata a un servizio Web MarcomCentral e recupera 2 ticket di lavoro per l'ordine XML. Il valore nel campo password indica a RICOH ProcessDirector di eseguire la simulazione invece di chiamare il servizio Web.

La procedura ApplicaTrasformazioneXSL2 utilizza il foglio di stile XSLT jobTicketsReceived.xslt per calcolare il valore della proprietà Personalizzazione 3 conteggiando il numero di ticket di lavoro recuperati. La procedura inserisce il valore in un file di sovrascrittura e lo sovrascrive nella directory spool per il lavoro con il nuovo file di sovrascrittura.

La procedura ControllaCalcoloTicket chiama un servizio Web RICOH ProcessDirector. Il servizio Web controlla che siano stati recuperati tutti i ticket di lavoro per un ordine. La procedura compara i valori di Personalizzazione 2 (ticket di lavoro totali) e Personalizzazione 3 (ticket di lavoro recuperati). Se i valori corrispondono, la procedura imposta il valore di Personalizzazione 4 (risultato della comparazione) con UGUALE. La procedura inserisce il valore in un file di sovrascrittura e lo sovrascrive nella directory spool con il nuovo file di sovrascrittura.

La regola sul connettore [1] Tutti i ticket trovati controlla se il valore della proprietà di lavoro Personalizzazione 4 (risultato della comparazione) è UGUALE.

  • In tal caso, il numero dei ticket di lavoro recuperati è uguale al numero totale di ticket di lavoro previsti. Il flusso di lavoro invia il lavoro direttamente alla procedura CreaLavoriDaXML.
  • In caso contrario, invece, il numero di ticket di lavori recuperati è inferiore al numero totale di ticket di lavoro previsti. La regola sul connettore [2] Cerca ticket controlla se il valore della proprietà di lavoro Personalizza conteggio 1 è inferiore a 10. La prima volta che il lavoro arriva all'operazione CheckTicketCount, il valore della proprietà Personalizza conteggio 1 è pari a 0.
    • Se il valore è da 0 a 9, il flusso di lavoro invia il lavoro alla procedura Attendi, che attende per 1 minuto. Il flusso di lavoro invia quindi il lavoro alla procedura EseguiProgrammaEsterno.

      La procedura RunExternalProgram attiva un'utilità Java che aumenta il valore della proprietà Calcolo personalizzazione 1 di 1. Il flusso di lavoro ritrasmette quindi il lavoro alla procedura ChiamataServizioSOAP. La procedura ripete la chiamata al servizio Web MarcomCentral che restituisce i ticket di lavoro per l'ordine. Se il numero di ticket di lavoro recuperati è inferiore a quanto previsto, il flusso di lavoro può inviare il lavoro mediante la procedura ChiamataServizioSOAP fino a 9 volte.

    • Se il valore è pari a 10, il lavoro è stato inviato all'operazione CallSOAPService 10 volte. Dopo 10 minuti, il numero di ticket di lavoro recuperati non risulta uguale al numero previsto. Il lavoro non soddisfa la regola sul connettore [2] Cerca ticket. Il flusso di lavoro invia il lavoro mediante il connettore [3] Timeout alla procedura InsuccessoConMessaggio e scrive un messaggio di insuccesso al log del lavoro. Il messaggio precisa: Some job tickets were not found in the time allowed.

        Nota:
      • Dato che è una proprietà di lavoro, il messaggio viene visualizzato sulla scheda Informazioni del notebook della proprietà di lavoro per tutti i lavori che passano attraverso il flusso di lavoro. Il messaggio compare sul log di lavoro solo quando il flusso di lavoro invia il lavoro mediante connettore [3] Timeout alla procedura InsuccessoConMessaggio.

L'operazione CreateJobsFromXML utilizza l'espressione XPath //JobTicket per analizzare le informazioni del ticket di lavoro XML. La procedura rileva 2 ticket di lavoro e crea 2 lavori secondari.

La procedura invia i 2 lavori secondari al flusso di lavoro ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom.

Il lavoro originale viene inviato alla procedura AttendiLavoriCorrelati.

Quando tutti i lavori secondari dell'ordine arrivano alla procedura AttendiLavoriCorrelati nel flusso di lavoro ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom, RICOH ProcessDirector invia l'ordine di lavoro alla procedura ConservaLavoriCompletati. Lo stato dell'ordine cambia in Conservato.

Quando si verifica un evento, la notifica del servizio Web OrdineChiusuraMarcom simula una chiamata al servizio Web MarcomCentral. Il servizio Web modifica lo stato dell'ordine XML nell'archivio di esempio.

Se la notifica ha chiamato il servizio Web invece di eseguire la simulazione, questa modifica avviene nell'archivio di esempio. Nella finestra di dialogo Visualizza per Elemento in Gestione Ordini, il valore nella colonna Stato ordine per ciascun elemento nell'ordine cambia da Operazione in Corso a Spedito.

Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.15 ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom

Questo flusso di lavoro e il flusso di lavoro ElaborazioneOrdiniMarcom dimostrano come scambiare dati con il sito Web MarcomCentral utilizzando i servizi Web SOAP. La dimostrazione include un dispositivo di input del servizio Web SOAP e una notifica del servizio Web SOAP.

Il flusso di lavoro ElaborazioneTicketDiLavoroMarcom riceve lavori secondari dalla procedura CreaLavoriDaXML nel flusso di lavoro ElaborazioneOrdiniMarcom.

La procedura ImpostaProprLavoroDaFilediTesto invia i lavori secondari alla procedura IndividuaFlussoDatiInput, che imposta il flusso dati a XML.

La procedura ApplicaTrasformazioneXSL utilizza il foglio di stile XSLT jobticketToOverrides.xslt per convertire 10 elementi XML in 10 proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector in un file di sovrascrittura.

La tabella elenca le proprietà di lavoro nell'ordine in cui sono specificate nel foglio di stile XSLT e in cui appaiono nel file di sovrascrittura.

Elemento XML Nome database della proprietà di lavoro Nome della proprietà di lavoro visualizzato nell'interfaccia utente
OrderDetails/OrderDetail/OrderID Job.Marcom.OrderId ID Ordine MarcomCentral
OrderDetails/OrderDetail/SKUDescription Job.Info.Attr1 Personalizzato 1
OrderDetails/OrderDetail/SKU/ID Job.Info.Attr4 Personalizzato 4
OrderDetails/OrderDetail/ProductType Job.Marcom.ProductType Tipo prodotto MarcomCentral
FinalOutputFileURL/URL Job.Info.Attr3 Personalizzato 3
floor(OrderDetails/OrderDetail/Quantity) Job.Copies Copie di lavoro richieste
floor($var2_current/OrderDetails/OrderDetail/ID) Job.Marcom.JobTicketId ID ticket di lavoro MarcomCentral
OrderDetails/OrderDetail/ProductName Job.Name Nome lavoro
OrderDetails/OrderDetail/ProductDescription Job.Description Descrizione lavoro
OrderDetails/OrderDetail/Shipping/Method Job.Info.Attr2 Personalizzato 2

La regola sul connettore [1] Nessun Dettaglio SKU controlla se il lavoro dispone di un'unità di stoccaggio MarcomCentral (SKU - Stock-Keeping Unit).

  • Se il valore della proprietà Personalizzato 4 (ID SKU) non è SKU13933967 o SKU15302443, il flusso di lavoro invia il lavoro direttamente all'operazione ContinueToNextStep.
      Nota:
    • Questi 2 ID SKU corrispondono ai file SKU di esempio forniti con i flussi di lavoro di esempio. Quando si imposta RICOH ProcessDirector per comunicare con MarcomCentral, decidere come si desidera archiviare le informazioni sugli elementi in un ordine.
  • Se il valore è SKU13933967 o SKU15302443, il flusso di lavoro invia il lavoro all'operazione ApplyXSLTransform2 per elaborare le informazioni SKU.

    La procedura ApplicaTrasformazioneXSL2 utilizza il foglio di stile XSLT skuToOverrides.xslt per convertire 3 elementi in 3 proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector.

    La tabella elenca le proprietà di lavoro nell'ordine in cui sono specificate nel foglio di stile XSLT e in cui appaiono nel file di sovrascrittura.

    Elemento XML Nome database della proprietà di lavoro Nome della proprietà di lavoro visualizzato nell'interfaccia utente
    Supporto Job.Media Supporto
    Fronte/retro Job.Duplex Fronte/retro
    Package Job.Info.Attr5 Personalizzato 5

    La procedura inserisce i valori in un file di sovrascrittura e lo sovrascrive nella directory spool per il lavoro con il nuovo file di sovrascrittura.

Quando il lavoro arriva alla procedura ProseguiConOperazioneSuccessiva, la regola sul connettore [1] Magazzino controlla il valore della proprietà Tipo prodotto MarcomCentral. Versionato, Variabile e DirectLavoro sono tipi di prodotto per elementi stampabili.

  • Se l'elemento non ha un tipo di prodotto stampabile, il flusso di lavoro invia il lavoro mediante la sezione Magazzino.
  • Se l'elemento ha un tipo di prodotto stampabile, il flusso di lavoro invia il lavoro mediante la sezione Tipografia.

I lavori secondari stampabili passano da queste procedure e connettori nella sezione Tipografia del flusso di lavoro:

  • Quando il lavoro arriva alla seconda procedura ProseguiConOperazioneSuccessiva, la regola sul connettore [1] File pronto controlla se la proprietà Personalizzazione 3 (URL di scaricamento del file) è impostata con un valore.
    • In tal caso, il file di stampa è pronto per essere scaricato. Il flusso di lavoro invia il lavoro direttamente alla procedura ScaricaFile.
    • In caso contrario, la regola sul connettore [2] Cerca file controlla se il valore della proprietà di lavoro Personalizza conteggio 1 è inferiore a 10. La prima volta che il lavoro arriva alla seconda procedura ContinueToNextStep, il valore della proprietà Personalizza conteggio 1 è pari a 0.
      • Se il valore è da 0 a 9, il flusso di lavoro invia il lavoro alla procedura Attendi, che attende per 30 secondi. Il flusso di lavoro trasmette quindi il lavoro alla procedura ChiamataServizioSOAP.

        La procedura ChiamataServizioSOAP simula una chiamata a un servizio Web MarcomCentral e recupera un ticket di lavoro per un elemento stampabile.

        La procedura ApplicaTrasformazioneXSL2 utilizza il foglio di stile XSLT downloadOverrides.xslt per convertire l'elemento XML per l'URL del file da scaricare nella proprietà di lavoro Personalizzazione 3. La procedura inserisce il valore in un file di sovrascrittura e lo sovrascrive nella directory spool per il lavoro con il nuovo file di sovrascrittura.

        La procedura RunExternalProgram attiva un'utilità Java che aumenta il valore della proprietà Calcolo personalizzazione 1 di 1. Il flusso di lavoro ritrasmette quindi il lavoro alla seconda procedura ProseguiConOperazioneSuccessiva, che invia a sua volta il lavoro mediante procedura Attendi alla procedura ChiamataServizioSOAP. La procedura ChiamataServizioSOAP ripete la chiamata al servizio Web MarcomCentral, che recupera un ticket di lavoro per un elemento stampabile. Se la proprietà Personalizzazione 3 non dispone ancora di un valore per l'URL, il flusso di lavoro invia il lavoro mediante procedura ChiamataServizioSOAP fino a 9 volte.

      • Se il valore è pari a 10, il lavoro è stato inviato all'operazione CallSOAPService 10 volte. Dopo 5 minuti, la proprietà Personalizzazione 3 non dispone ancora di un valore per il file da scaricare. Il lavoro non soddisfa la regola sul connettore [2] Cerca file. Il flusso di lavoro invia il lavoro mediante il connettore [3] Timeout alla procedura InsuccessoConMessaggio e scrive un messaggio di insuccesso al log del lavoro. Il messaggio precisa: File was not available to download in the time allowed.

          Nota:
        • Dato che è una proprietà di lavoro, il messaggio viene visualizzato sulla scheda Informazioni del notebook della proprietà di lavoro per tutti i lavori che passano attraverso il flusso di lavoro. Il messaggio compare sul log di lavoro solo quando il flusso di lavoro invia il lavoro mediante connettore [3] Timeout alla procedura InsuccessoConMessaggio.

  • La procedura ScaricaFile scarica il file PDF per il lavoro secondario stampabile.
  • Le procedure OttimizzaPDF, ContaPagine, CreaIntervalliPagina e StampaLavori elaborano e stampano il lavoro sulla stampante Esempio.

I lavori secondari non stampabili passano da questa procedura nella sezione Magazzino del flusso di lavoro:

  • La procedura ProceduraManualeConAvvioAutomatico attende che lo staff addetto al magazzino indichi che il lavoro è pronto per essere spedito.

La procedura AttendiLavoriCorrelati tiene in sospeso il lavoro principale e ciascuno dei lavori secondari fino a quando tutti i lavori secondari non arrivano alla procedura.

Quando tutti i lavori secondari dell'ordine arrivano alla procedura AttendiLavoriCorrelati, il flusso di lavoro invia il lavoro principale e quelli secondari alla procedura ConservaLavoriCompletati.

Fasi e procedure

Le illustrazioni di seguito mostrano il flusso di lavoro di esempio come una serie di fasi.

Ricezione e Preparazione

Stampare e Completare

1.2.10.3.16 OutputAFP

Utilizzare questo flusso di lavoro per eseguire la funzione di conversione avanzata per convertire i file provenienti da qualsiasi flusso dati in AFP.

Questo flusso di lavoro include operazioni basate sui modelli procedura DetectInputDatastream e TransformWithAdvancedFeature:

  • DetectInputDatastream determina il valore della proprietà Flusso di dati di input del lavoro.
  • TransformWithAdvancedFeature utilizza la proprietà Flusso di input di conversione per determinare la conversione di input da utilizzare.

    Per utilizzare il valore della proprietà Flusso di dati di input come flusso di input della conversione, impostare la proprietà Flusso di input di conversione su Utilizza corrente.

In questo flusso di lavoro, il valore della proprietà Flusso di input di conversione è impostato su Utilizza corrente. Pertanto, questo flusso di lavoro accetta qualsiasi flusso di dati e lo converte nel flusso di dati indicato nella proprietà Flusso di output di conversione. In questo caso, il valore è AFP.

Il modello di procedura TransformWithAdvancedFeature può essere configurato per accettare vari flussi di dati di input e creare vari flussi di dati di output, a seconda delle conversioni avanzate installate. Per convertire un lavoro in un flusso di dati diverso, copiare il flusso di lavoro e modificare il valore della proprietà Flusso di dati di output. Ad esempio, se si desidera accettare qualsiasi flusso dati di input e convertirlo in PostScript, è possibile rinominare il flusso di lavoro copiato OutputPS e modificare il valore della proprietà Flusso di output di conversione in PS.

Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.17 OutputPDF

Utilizzare questo flusso di lavoro per generare il file PDF di output da RICOH ProcessDirector. Ad esempio, è possibile utilizzarlo per copiare i file PDF in un hot folder associato alla stampante.
Il flusso di lavoro imposta i valori delle proprietà del lavoro utilizzando quelli impostati in ogni operazione del flusso di lavoro.
    Nota:
  • Questo flusso di lavoro non utilizza il modello di procedura PrintJobs per inviare i lavori di stampa su una stampante RICOH ProcessDirector. Come risultato, non è possibile utilizzare le azioni Passa a e Ristampa con questi lavori.
  • La procedura TransformJobIntoPDF verifica il flusso di dati del lavoro di stampa per vedere se è già PDF:
    • Se è PDF, la procedura passa il lavoro alla fase successiva.
    • Se non è un PDF, l'operazione verifica se una Conversione RICOH ProcessDirector o InfoPrint Transform Manager può convertire il flusso di dati in PDF. In caso affermativo, la procedura trasferisce il lavoro al programma di conversione.

InfoPrint Transform Manager è un prodotto da ordinare separatamente.

Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.18 ParentNoPrint

Utilizzare questo flusso di lavoro per i file di input principali o dataset che non contengono dati e che hanno uno o più file secondari associati contenenti dati.
Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.19 PDF

Utilizzare questo flusso di lavoro per i file di input PDF inviati a un dispositivo di input Hot folder o con il protocollo LPD.

Questo flusso di lavoro consente di impostare i valori delle proprietà del lavoro utilizzando quelli impostati in ogni fase del flusso di lavoro e utilizzando un file di proprietà del lavoro.

Nelle operazioni SetJobPropsFromTextFile e PrintJobs, accertarsi di impostare i valori delle proprietà che pianificano i lavori per le stampanti sui valori che si desidera utilizzare. I lavori non vengono stampati a meno che le rispettive proprietà di pianificazione non corrispondano ai valori impostati sulle proprietà della stampante. Ad esempio:

  • Nell'operazione SetJobPropsFromTextFile, modificare la proprietà Nome cliente da RicohSample al valore che si desidera utilizzare.
  • Nell'operazione PrintJobs, modificare la proprietà Stampante richiesta sul valore che si desidera utilizzare.

Quando si utilizza questo flusso di lavoro con il protocollo LPD, rimuovere ${Job.InputFile} dalla proprietà Nome lavoro nell'operazione SetJobPropsFromTextFile.

L'operazione RunExternalProgram esegue un comando esterno di esempio tramite un modello del file di controllo esterno di esempio per produrre un file CSV con i valori di nove proprietà di lavori. Quando si utilizza questo flusso di lavoro, eliminare l'operazione RunExternalProgram e modificarla in modo da eseguire il comando esterno che si desidera utilizzare.

Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.20 PDFProduction

Utilizzare questo flusso di lavoro per i file di input PDF come esempio di elaborazione condizionale. Gli altri flussi di lavoro forniti offrono più operazioni di esempio per l'elaborazione dei lavori.

Questo flusso di lavoro utilizza l'elaborazione condizionale per elaborare piccoli lavori con meno di 20 pagine in maniera diversa rispetto ai lavori grandi. Il flusso di lavoro imposta i valori delle proprietà del lavoro utilizzando quelli impostati in ogni operazione del flusso di lavoro.

Il flusso di lavoro invia un lavoro dall'operazione Conteggio pagine all'operazione AssignJobValues o AssignJobValues2 in base alla pagine complessive del lavoro. Il connettore tra Conteggi opagine e AssignJobValues presenta una regola denominata < 20pg con una condizione: Job.TotalPages < ‘20’. Il connettore per AssignJobValues2 presenta una regola denominata altro senza alcuna condizione. AssignJobValues imposta la proprietà del lavoro Personalizzato 1 su Small job. AssignJobValues2 imposta la proprietà Personalizzato 1 su Large job. Quando si utilizza questo flusso di lavoro, regolare le regole di elaborazione condizionale in base al flusso di lavoro in uso.

Nelle operazioni SetJobPropsFromTextFile e PrintJobs, accertarsi di impostare i valori delle proprietà che pianificano i lavori per le stampanti sui valori che si desidera utilizzare. I lavori non vengono stampati a meno che le rispettive proprietà di pianificazione non corrispondano ai valori impostati sulle proprietà della stampante. Ad esempio:

  • Nell'operazione SetJobPropsFromTextFile, modificare la proprietà Nome cliente da RicohSample al valore che si desidera utilizzare.
  • Nell'operazione PrintJobs, modificare la proprietà Stampante richiesta sul valore che si desidera utilizzare. Se si utilizzano connettori con regole di elaborazione condizionale per l'impostazione della stampante di ricezione del lavoro, impostare il valore di proprietà Stampante richiesta nelle operazioni AssignJobValues e AssignJobValues2. I valori nelle operazioni basate sul modello di procedura AssignJobValues sovrascrivono quelli nell'operazione PrintJobs.
      Nota:
    • Se due operazioni PrintJobs vengono collocate nello stesso flusso di lavoro, tutti i valori di proprietà impostati su un'operazione vengono condivisi dall'altra operazione.

Quando si utilizza questo flusso di lavoro con il protocollo LPD, rimuovere ${Job.InputFile} dalla proprietà Nome lavoro nell'operazione SetJobPropsFromTextFile.

L'operazione RunExternalProgram esegue un comando esterno di esempio tramite un modello del file di controllo esterno di esempio per produrre un file CSV con i valori di dieci proprietà di lavoro. Quando si utilizza questo flusso di lavoro, eliminare l'operazione RunExternalProgram e modificarla in modo da eseguire il comando esterno che si desidera utilizzare.

Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.21 PreferencesSample

Questo flusso di lavoro mostra come aggiornare i valori della proprietà del documento usando un file delle preferenze, quindi elabora i documenti in modo diverso a seconda di tali valori.

Il flusso di lavoro di esempio usa l'operazione ApplyPreferences per associare i valori del file delle preferenze alle proprietà del documento, quindi aggiorna il file delle proprietà del documento, come necessario. Il file delle preferenze contiene sia un valore usato per individuare per quali documenti impostare i valori, sia quali valori impostare per ciascuna proprietà del documento. Vengono impostate due proprietà: Tipo di output e Indirizzo e-mail. La proprietà Tipo di output include uno di tre valori: Print, Email o Suppress.

Il flusso di lavoro raggruppa quindi i documenti in base alla proprietà Tipo di output nei tre processi secondari reinviati al flusso di lavoro principale e procede tra sezioni separate, contenenti le operazioni appropriate. Un processo secondario elabora solo documenti identificati con un tipo di output Print e un altro elabora solo documenti contrassegnati per Email. L'ultimo lavoro contiene solo quei documenti che non verranno stampati né inviati per e-mail.

Fasi e procedure

Le illustrazioni di seguito mostrano il flusso di lavoro di esempio come una serie di fasi. Seguire i numeri alla fine della prima illustrazione sul percorso con lo stesso numero nella successiva illustrazione.

Ricezione e Preparazione

Assemblaggio, Stampa e Completamento

1.2.10.3.22 PreviewPrintWithColorManagement

Utilizzare questo flusso di lavoro per stampare due esempi di un lavoro su InfoPrint 5000 usando diverse risorse di gestione colori AFP (CMR), quindi stampare l'intero lavoro tramite le CMR scelte.

Questo flusso di lavoro include più istanze dei modelli procedura ChangeHeader, InsertCMRe PreviewPrint , ciascuno con un nome differente.

Nella fase di stampa, il flusso di lavoro crea un'istantanea del lavoro di stampa, quindi inserisce due CMR, modica la pagina di intestazione per riflettere le proprietà correnti e stampa un lavoro di esempio. Tale stampa di anteprima viene accettata automaticamente, in modo che continui l'elaborazione del lavoro.

Quando la procedura InsertAuditCMR_Test2 esegue i propri comandi esterni, utilizza l'istantanea del lavoro come proprio file di input, aggiunge una CMR al file e scrive il proprio output sulla directory di spool. Le procedure seguenti aggiungono un'altra CMR al lavoro, modificano il contenuto della pagina di intestazione e stampano il secondo lavoro di esempio. Tale stampa di anteprima non viene accettata automaticamente, quindi il lavoro attende nella procedura PreviewPrint_Test2 finché un operatore non confronta gli esempi e sceglie quali opzioni usare.

L'operatore deve accettare la stampa di anteprima affinché continui l'elaborazione del lavoro. Esistono due scelte:

  • Se il lavoro deve essere stampato con le opzioni da Test2, l'operatore può accettare il lavoro e continuare l'elaborazione nello stesso flusso di lavoro poiché il file di spool del lavoro utilizza in quel momento tali opzioni.
  • Se il lavoro deve essere stampato con le opzioni da Test1, l'operatore può accettare il lavoro e continuare l'elaborazione in un flusso di lavoro differente che viene configurato solo per inserire le CMR utilizzate nell'esempio Test1 e stampare il lavoro. Il lavoro viene spostato su tale flusso di lavoro per l'ulteriore elaborazione e stampa.
      Nota:
    • Quando si crea questo flusso di lavoro, verificare che la proprietà Comando esterno della prima operazione InsertCMR recuperi l'istantanea del file del lavoro come proprio file di input, non il file del lavoro che attualmente si trova nella directory di spool. Il file del lavoro nella directory di spool già dispone delle CMR inserite dal secondo test.

Fasi e procedure
Le illustrazioni di seguito mostrano il flusso di lavoro di esempio come una serie di fasi.

Ricevere, Preparare, e Assemblare

Stampare e Completare

1.2.10.3.23 PrintAndMailJob

Utilizzare questo flusso di lavoro per raccogliere i dati del documento da inviare al software postale, per aggiornarli dall'output del software postale e per stampare il lavoro da spedire.

Questo flusso di lavoro di esempio si serve dell'operazione RunHotFolderApplication per scrivere il file utilizzato come input dal software postale in una directory e controllarne un'altra in modo che il software postale restituisca un file. Se si desidera trasferire manualmente i file da e in un software postale, sostituire l'operazione RunHotFolderApplication con una basata sul modello procedura ManualStepwithAutoStart.

Fasi e procedure
Le illustrazioni di seguito mostrano il flusso di lavoro di esempio come una serie di fasi.

Ricezione e Preparazione

Assemblaggio, Stampa e Completamento

1.2.10.3.24 PrintForPostalProcess

Utilizzare questo flusso di lavoro con GroupDocsForPostalProcess per stampare tipi di posta Qualificata, Non qualificata e altri nonché per assicurare che l'ordine dei documenti all'interno di ogni lavoro sia corretto per ogni tipo di posta.
Fasi e procedure
Le illustrazioni di seguito mostrano il flusso di lavoro di esempio come una serie di fasi.

Ricevere, Preparare, e Assemblare

Stampare e Completare

1.2.10.3.25 PrintInsert_I

Utilizzare questo flusso di lavoro per stampare, inserire e riconciliare i lavori AFP ricevuti da un altro flusso di lavoro. Utilizzare questo flusso di lavoro quando non si desidera inviare un file di controllo al controller dell'insertore per il lavoro.
    Nota:
  • Questo flusso di lavoro AFP è disponibile quando sono installate entrambe le funzioni Insertore completa e Supporto AFP.
Fasi e procedure
Le illustrazioni di seguito mostrano il flusso di lavoro di esempio come una serie di fasi.

Ricezione, Assemblaggio e Stampa

Inserimento e Completamento

1.2.10.3.26 PrintInsert_II

Utilizzare questo flusso di lavoro per stampare, inserire e riconciliare i lavori AFP ricevuti da un altro flusso di lavoro. La fase di inserimento contiene operazioni per scrivere e inviare un file di controllo al controller dell'insertore per il lavoro.
    Nota:
  • Questo flusso di lavoro AFP è disponibile quando sono installate entrambe le funzioni Insertore completa e Supporto AFP.
Fasi e procedure
Le illustrazioni di seguito mostrano il flusso di lavoro di esempio come una serie di fasi.

Ricezione, Assemblaggio e Stampa

Inserimento e Completamento

1.2.10.3.27 PrintPDFInsert_I

Utilizzare questo flusso di lavoro per stampare, inserire e riconciliare i lavori PDF ricevuti da un altro flusso di lavoro. Utilizzare questo flusso di lavoro quando non si desidera inviare un file di controllo al controller dell'insertore per il lavoro.
    Nota:
  • Questo flusso di lavoro PDF è disponibile quando sono installate entrambe le funzioni Insertore completa e Supporto Documenti PDF.
Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.28 PrintPDFInsert_II

Utilizzare questo flusso di lavoro per stampare, inserire e riconciliare i lavori PDF ricevuti da un altro flusso di lavoro. La fase di inserimento contiene operazioni per scrivere e inviare un file di controllo al controller dell'insertore per il lavoro.
    Nota:
  • Questo flusso di lavoro PDF è disponibile quando sono installate entrambe le funzioni Insertore completa e Supporto Documenti PDF.
Fasi e procedure
Le illustrazioni di seguito mostrano il flusso di lavoro di esempio come una serie di fasi.

Ricezione, Assemblaggio e Stampa

Inserimento e Completamento

1.2.10.3.29 PrintDocuments

Utilizzare il flusso di lavoro PrintDocuments per stampare lavori creati da documenti nella tabella Documenti.
Una volta completata la stampa, RICOH ProcessDirector rimuove immediatamente il lavoro. Se esiste la possibilità di ristampare i lavori, è possibile aggiungere un'operazione manuale dopo l'operazione PrintJobs per verificare una qualità adeguata (ad esempio, prima di rimuovere il lavoro).
Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.30 ProcessQualifiedDocuments

Utilizzato per elaborare i lavori secondari creati dal flusso di lavoro GroupDocsForPostalProcess se i documenti all'interno del lavoro sono qualificati per un'ulteriore elaborazione postale.

Il flusso di lavoro contiene operazioni che raccolgono i dati del documento per il lavoro secondario e li inviano al software postale, aggiornano i dati del documento dall'output del software postale e suddividono il lavoro in dimensioni ottimizzate per la stampa. Tali lavori si spostano in un altro flusso di lavoro, PrintForPostalProcess.

Fasi e procedure
Le illustrazioni di seguito mostrano il flusso di lavoro di esempio come una serie di fasi.

Ricezione e Preparazione

Completato

1.2.10.3.31 PullPDFSample

Utilizzare questo flusso di lavoro per provare a inviare un file che identifica un elenco di documenti da estrarre dal file PDF di esempio prima che vengano stampati.

Questo flusso di lavoro di esempio include un'operazione Attendi e un'operazione SetDocPropsFromList. L'operazione Attendi mette in pausa il lavoro per 60 secondi a scopo dimostrativo. In un ambiente di produzione, l'operazione Attendi può essere impostata in modo da mettere in pausa il lavoro per un determinato periodo di tempo o fino a una determinata ora del giorno. L'operazione SetDocPropsFromList si avvale delle informazioni del file dell'elenco di estrazione di esempio per verificare che il lavoro venga correttamente suddiviso per sopprimere la stampa dei documenti specificati. Il lavoro include due percorsi: uno per il lavoro principale e uno per i lavori secondari creati dal primo.

Il lavoro principale si immette nel flusso di lavoro e procede lungo le operazioni che raccolgono informazioni sui limiti e le proprietà di documento associati a ogni documento del lavoro. A questo punto, il lavoro arriva all'operazione Attendi e viene messo in pausa per 60 secondi. Quando l'elaborazione riprende, l'operazione SetDocPropsFromList controlla se nella directory /aiw/aiw1/testfiles/pull sono presenti uno o più file di elenco di estrazione. L'elenco di estrazione di esempio contiene due numeri di conto. L'operazione SetDocPropsFromList imposta la proprietà Estrai documento su per i documenti che corrispondono ai valori dell'elenco di estrazione.

L'operazione GroupDocuments identifica il gruppo dei documenti da estrarre e quello dei documenti da stampare in base alla proprietà Estrai documento. Sulla base di questo raggruppamento, l'operazione CreateJobsFromDocuments genera i lavori secondari. I lavori secondari vengono restituiti al flusso di lavoro originale e seguono il ramo dei lavori secondari dopo l'operazione SetJobPropsFromTextFile. L'operazione SetDocPropsFromOriginal copia le proprietà di lavoro dal lavoro principale al lavoro secondario, in modo che non vadano perdute. L'operazione SetDocPropsFromConditions si avvale delle informazioni nel file con le condizioni della proprietà di esempio per assegnare alla proprietà di lavoro Custom 1 un valore che sarà utilizzato dalle regole per inviare il lavoro secondario al ramo Stampa o al ramo Estrai.

Successivamente, i lavori secondari si muovono lungo i rispettivi rami di stampa e di estrazione. Il lavoro principale a questo punto è passato all'operazione WaitForRelatedJobs e il lavoro secondario di stampa prosegue fino all'operazione WaitForRelatedJobs dopo la stampa. Il lavoro secondario di estrazione è associato a un'operazione ManualStepWithAutoStart. Per far avanzare questo lavoro secondario di estrazione all'operazione successiva nel flusso di lavoro, fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro secondario nella tabella Lavori e selezionare Passa all'operazione successiva. L'elaborazione di questo lavoro secondario continua e tutti i lavori, quello principale e i due secondari, passano all'operazione RetainCompletedJobs.

Il flusso di lavoro PullPDFSample è illustrato di seguito. Il lavoro principale avanza nel percorso Lavoro originale attraversando le operazioni Attendi e SetDocPropsFromList fino a raggiungere l'operazione CreateJobsFromDocuments in cui vengono creati i lavori secondari. A questo punto, il lavoro principale passa all'operazione WaitForRelatedJobs dove attende che i lavori secondari abbiamo completato l'elaborazione prima di passare all'operazione RetainCompletedJobs.

I lavori secondari vengono inviati nuovamente al flusso di lavoro originale e vengono immessi nel percorso Lavoro secondario. Arrivati all'operazione CountPagesChild, i lavori secondari da stampare o da estrarre si separano per entrare nei rispettivi rami. Il lavoro secondario di stampa procede nell'operazione WaitForRelatedJobs dove attende che il lavoro secondario di estrazione abbia terminato l'elaborazione.

Il lavoro secondario di estrazione procede con l'elaborazione e arriva all'operazione ManualStepWithAutoStart. Quando si applica l'azione Passa all'operazione successiva, il lavoro secondario di estrazione passa all'operazione WaitForRelatedJobs per poi procedere con l'operazione RetainCompletedJobs e terminare.

Fasi e procedure
Le illustrazioni di seguito mostrano il flusso di lavoro di esempio come una serie di fasi.

Ricezione e Preparazione

Assemblaggio, Stampa e Completamento

1.2.10.3.32 PullAFPSample

Utilizzare questo flusso di lavoro per provare a inviare un file che identifica un elenco di documenti da estrarre dal file AFP di esempio prima che vengano stampati.

Questo flusso di lavoro di esempio include un'operazione Attendi e un'operazione SetDocPropsFromList. L'operazione Attendi mette in pausa il lavoro per 60 secondi a scopo dimostrativo. In un ambiente di produzione, l'operazione Attendi può essere impostata in modo da mettere in pausa il lavoro per un determinato periodo di tempo o fino a una determinata ora del giorno. L'operazione SetDocPropsFromList si avvale delle informazioni del file dell'elenco di estrazione di esempio per verificare che il lavoro venga correttamente suddiviso per sopprimere la stampa dei documenti specificati. Il lavoro include due percorsi: uno per il lavoro principale e uno per i lavori secondari creati dal primo.

Il lavoro principale si immette nel flusso di lavoro e procede lungo le operazioni che raccolgono informazioni sui limiti e le proprietà di documento associati a ogni documento del lavoro. A questo punto, il lavoro arriva all'operazione Attendi e viene messo in pausa per 60 secondi. Successivamente, l'operazione SetDocPropsFromList controlla se nella directory /aiw/aiw1/testfiles/pull sono presenti uno o più file di elenco di estrazione. L'elenco di estrazione di esempio contiene due numeri di conto. L'operazione SetDocPropsFromList imposta la proprietà Estrai documento su per i documenti che corrispondono ai valori dell'elenco di estrazione.

L'operazione GroupDocuments identifica il gruppo dei documenti da estrarre e quello dei documenti da stampare in base alla proprietà Estrai documento. Sulla base di questo raggruppamento, l'operazione CreateJobsFromDocuments genera i lavori secondari. I lavori secondari vengono restituiti al flusso di lavoro originale e seguono il ramo dei lavori secondari dopo l'operazione SetJobPropsFromTextFile. L'operazione SetDocPropsFromOriginal copia le proprietà di lavoro dal lavoro principale al lavoro secondario, in modo che non vadano perdute. L'operazione SetDocPropsFromConditions si avvale delle informazioni nel file con le condizioni della proprietà di esempio per assegnare alla proprietà di lavoro Custom 1 un valore che sarà utilizzato dalle regole per inviare il lavoro secondario al ramo Stampa o al ramo Estrai.

Successivamente, i lavori secondari si muovono lungo i rispettivi rami di stampa e di estrazione. Il lavoro principale a questo punto è passato all'operazione WaitForRelatedJobs e il lavoro secondario di stampa prosegue fino all'operazione WaitForRelatedJobs dopo la stampa. Il lavoro secondario di estrazione è associato a un'operazione ManualStepWithAutoStart. Per far avanzare questo lavoro secondario di estrazione all'operazione successiva nel flusso di lavoro, fare clic con il pulsante destro del mouse sul lavoro secondario nella tabella Lavori e selezionare Passa all'operazione successiva. L'elaborazione di questo lavoro secondario continua e tutti i lavori, quello principale e i due secondari, passano all'operazione RetainCompletedJobs.

Il flusso di lavoro PullAFPSample è illustrato di seguito. Il lavoro principale avanza nel percorso Lavoro originale attraversando le operazioni Attendi e SetDocPropsFromList fino a raggiungere l'operazione CreateJobsFromDocuments in cui vengono creati i lavori secondari. A questo punto, il lavoro principale passa all'operazione WaitForRelatedJobs dove attende che i lavori secondari abbiamo completato l'elaborazione prima di passare all'operazione RetainCompletedJobs.

I lavori secondari vengono inviati nuovamente al flusso di lavoro originale e vengono immessi nel percorso Lavoro secondario. Arrivati all'operazione CountPagesChild, i lavori secondari da stampare o da estrarre si separano per entrare nei rispettivi rami. Il lavoro secondario di stampa procede nell'operazione WaitForRelatedJobs dove attende che il lavoro secondario di estrazione abbia terminato l'elaborazione.

Il lavoro secondario di estrazione procede con l'elaborazione e arriva all'operazione ManualStepWithAutoStart. Quando si applica l'azione Passa all'operazione successiva, il lavoro secondario di estrazione passa all'operazione WaitForRelatedJobs per poi procedere con l'operazione RetainCompletedJobs e terminare.

Fasi e procedure
Le illustrazioni di seguito mostrano il flusso di lavoro di esempio come una serie di fasi.

Ricezione e Preparazione

Assemblaggio, Stampa e Completamento

1.2.10.3.33 QuadientInserter

Questo flusso di lavoro viene utilizzato quando si esegue il flusso di lavoro di esempio fornito con la funzione Quadient Inserter Express.

Il flusso di lavoro riceve il file di esempio preinviato e lo elabora, quindi lo invia al flusso di lavoro di QuadientInserterSimulator. Quel flusso di lavoro funge da controller virtuale dell'insertore Quadient ed elabora il lavoro, quindi lo ripresenta a questo flusso di lavoro per elaborare le ristampe necessarie.

    Nota:
  • Questo flusso di lavoro è disponibile sia con le funzioni Insertore completa e Quadient Inserter Express.
Fasi e procedure
Le illustrazioni di seguito mostrano il flusso di lavoro di esempio come una serie di fasi.

Ricezione e Preparazione

Assemblaggio e Inserimento

1.2.10.3.34 QuadientInserterSimulator

Questo flusso di lavoro funge da controller virtuale dell'insertore Quadient. Viene utilizzato quando si esegue il flusso di lavoro di esempio fornito con la funzione Quadient Inserter Express.

Il flusso di lavoro riceve un file di controllo dal flusso di lavoro di QuadientInserter e lo elabora come farebbe un controller insertore. Quindi invia un file di risultati al flusso di lavoro originale, in modo che il flusso di lavoro di esempio possa continuare a funzionare.

    Nota:
  • Questo flusso di lavoro è disponibile sia con le funzioni Insertore completa e Quadient Inserter Express.
Fasi e procedure
L'illustrazione di seguito mostrano il flusso di lavoro di esempio come una serie di fasi.

Ricezione, Preparazione, Assemblaggio e Inserimento.

1.2.10.3.35 ReceiveInsert_I

Utilizzare questo flusso di lavoro per ricevere lavori AFP nel sistema e prepararli per l'inserimento. Questo flusso di lavoro trasferisce il lavoro al flusso di lavoro PrintInsert_I, che non invia un file di controllo al controller dell'insertore.
    Nota:
  • Questo flusso di lavoro AFP è disponibile quando sono installate entrambe le funzioni Insertore completa e Supporto AFP.
Fasi e procedure
Le illustrazioni di seguito mostrano il flusso di lavoro di esempio come una serie di fasi.

Ricezione e Preparazione

Assemblaggio e Completamento

1.2.10.3.36 ReceiveInsert_II

Utilizzare questo flusso di lavoro per ricevere lavori AFP nel sistema e prepararli per l'inserimento. Questo flusso di lavoro passa il lavoro al flusso di lavoro PrintInsert_II.
    Nota:
  • Questo flusso di lavoro AFP è disponibile quando sono installate entrambe le funzioni Insertore completa e Supporto AFP.
Fasi e procedure
Le illustrazioni di seguito mostrano il flusso di lavoro di esempio come una serie di fasi.

Ricezione e Preparazione

Assemblaggio e Completamento

1.2.10.3.37 ReceivePDFInsert_I

Utilizzare questo flusso di lavoro per ricevere lavori PDF nel sistema e prepararli per l'inserimento. Questo flusso di lavoro trasferisce il lavoro a PrintPDFInsert_I, che non invia un file di controllo al controller dell'insertore.
    Nota:
  • Questo flusso di lavoro PDF è disponibile quando sono installate entrambe le funzioni Insertore completa e Supporto Documenti PDF.
Fasi e procedure
Le illustrazioni di seguito mostrano il flusso di lavoro di esempio come una serie di fasi.

Ricezione e Preparazione

Assemblaggio e Completamento

1.2.10.3.38 ReceivePDFInsert_II

Utilizzare questo flusso di lavoro per ricevere lavori PDF nel sistema e prepararli per l'inserimento. Questo flusso di lavoro trasferisce il lavoro a PrintPDFInsert_II, che invia un file di controllo al controller dell'insertore.
    Nota:
  • Questo flusso di lavoro PDF è disponibile quando sono installate entrambe le funzioni Insertore completa e Supporto Documenti PDF.
Fasi e procedure
Le illustrazioni di seguito mostrano il flusso di lavoro di esempio come una serie di fasi.

Ricezione e Preparazione

Assemblaggio e Completamento

1.2.10.3.39 ReformatAFP

Utilizzare questo flusso di lavoro per inviare un file AFP esistente a Quadient Inspire Designer per la modifica.

Questo flusso di lavoro AFP è disponibile quando sono installate le funzioni Quadient Inspire Connect e Supporto AFP.

Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.40 RepositorySample

Utilizzare questo flusso di lavoro per provare la modalità di memorizzazione e recupero di documenti dal file PDF di esempio nel contenitore di esempio.

Il flusso di lavoro di esempio imposta le proprietà di lavoro Nome cliente e Custom 1 ed estrae il valore per una nuova proprietà di documento, Numero membro. L'operazione StoreInRepository specifica le proprietà di lavoro e di documento da utilizzare per il recupero dei documenti nel file di esempio. Inoltre, memorizza le informazioni cronologiche raccolte dall'oggetto notifica SampleHistoryRecord.

Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.41 RestfulServizioWebFL

Utilizzare questo flusso di lavoro per vedere come un dispositivo di input del servizio Web REST, una procedura CallRESTService e una notifica del servizio Web REST scambiano dati utilizzando i servizi Web REST.

Il dispositivo di input del servizio Web REST RestfulServizioWebEsempio recupera lavori JSON dai servizi Web RICOH ProcessDirector che simulano un sito Web per ordinare libri. Il dispositivo di input invia i lavori al flusso di lavoro RestfulServizioWebFL.

Quando un lavoro JSON entra nella sezione Principale del flusso di lavoro, la procedura ImpostaPropLavoroDaFileTesto imposta i valori per le proprietà Nome cliente e Personalizzazione 1.

La procedura ConvertiJSONInXML converte il lavoro in XML.

La procedura ApplicaTrasformazioneXSL utilizza il foglio di stile XSLT ordinePerSovrascrittura.xslt per convertire 2 elementi XML in 2 RICOH ProcessDirector proprietà lavoro in un file di sovrascrittura. La procedura posiziona il file di sovrascrittura nella directory di spool per il lavoro. RICOH ProcessDirector utilizza i valori nel file di sovrascrittura per impostare i valori delle proprietà per il lavoro.

Elemento XML Proprietà di lavoro
orderId Job.Info.Attr3
customername Job.CustomerName

La procedura AssegnaValoriLavoro imposta il valore della proprietà Nome lavoro.

La procedura CallRESTService esegue una chiamata GET ad uno dei servizi Web di esempio che simulano il sito Web per ordinare libri. Il servizio Web restituisce le informazioni di ticket di lavoro JSON per l'ordine a RICOH ProcessDirector.

La procedura ConvertiJSONInXML converte le informazioni del ticket di lavoro JSON in XML.

L'operazione CreateJobsFromXML utilizza l'espressione XPath //JobTicket per analizzare le informazioni del ticket di lavoro XML. La procedura rileva 2 ticket di lavoro e crea 2 lavori secondari. La procedura invia i 2 lavori secondari al flusso di lavoro RestfulServizioWebFL.

La regola sul connettore [2] Secondario determina se i lavori sono secondari controllando la presenza o meno di un punto decimale nel numero di lavoro. Il connettore invia i lavori secondari mediante la sezione Secondario del flusso di lavoro.

Il lavoro JSON originario continua attraverso la sezione Principale fino alla procedura AttivaApplicazioneHotFolder. Questa procedura inserisce un lavoro JSON in una hot folder.

Uno dei servizi Web di esempio esegue il polling delle hot folder per i lavori. Il servizio Web elabora ciascun lavoro JSON quando riceve una richiesta dalla notifica RestfulServizioWebNotificaEsempio.

La procedura ApplicaTrasformazioneXSL2 utilizza il foglio di stile XSLT ticketlavorePerSovrascrittura.xslt per convertire 6 elementi XML per ciascun lavoro secondario in proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector in un file di sovrascrittura:

Elemento XML Proprietà di lavoro
file Job.Info.Attr2
itemnumber Job.Info.Attr1
type Job.Info.Attr4
title Job.Info.Attr5
copies Job.Copies
media Job.Media

La procedura ScaricaFile scarica i file Brochure.pdf e Cover.pdf.

La procedura AssegnaValoriLavoro2 imposta i valori di 3 proprietà di lavoro, tra cui Stampante richiesta.

Le procedure OttimizzaPDF, ContaPagine, CreaIntervalliPagina e StampaLavori elaborano e stampano i lavori secondari.

Quando ciascun lavoro secondario di stampa arriva all'operazione RetainCompletedJobs, la notifica del servizio Web RestfulWebServiceSampleNotify esegue una chiamata POST a uno dei servizi Web di esempio. Il servizio Web attende fino a quando tutti i lavori secondari del lavoro JSON originario sono nello stato lavoro Conservato. Il servizio Web crea quindi un file PDF che contiene numero di lavoro e numero di elemento per ciascun ticket di lavoro nell'ordine, ad esempio:

10000001.2 con numero elemento 278955095 è stato elaborato 10000001.1 con numero elemento 913895452 è stato elaborato

Il servizio Web posiziona il file PDF nella hot folder di recupero per la procedura AttivaApplicazioneHotFolder.

La procedura AttivaApplicazioneHotFolder esegue un polling della hot folder, identifica il file PDF e invia il lavoro alla procedura successiva.

L'operazione AssignJobValues imposta il valore della proprietà Flusso di dati di input su PDF e invia il lavoro PDF all'operazione RetainCompletedJobs.

È possibile selezionare il lavoro PDF nella tabella lavori e visualizzarlo per confermare che i 2 lavori secondari siano stati elaborati.

Per un esempio che includa dati di esempio, vedere l'attività correlata per l'attivazione del flusso di lavoro RestfulServizioWebFL.

Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.42 Transform

Utilizzare questo flusso di lavoro per richiamare una RICOH ProcessDirector Conversione o InfoPrint Transform Manager per convertire i file di input nel formato AFP.
InfoPrint Transform Manager è un prodotto da ordinare separatamente. Non utilizzare questo flusso di lavoro con la funzione di conversione avanzata; utilizzare il flusso di lavoro OutputAFP .
    Nota:
  • Le operazioni EnableRepositioning e CreatePageRanges contenute in questo flusso di lavoro restituiscono messaggi nella lingua in cui è installato il prodotto base RICOH ProcessDirector.
Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.43 SortAFP

Il flusso di lavoro SortAFP identifica i documenti presenti in un singolo file AFP indicizzato e li ordina per eseguire la stampa nell'ordine specificato. Se il file AFP di input non viene indicizzato, è possibile includere un'operazione basata sul modello di procedura IndexAFP prima dell'operazione IdentifyDocuments.
Il flusso di lavoro SortAFP non include l'operazione WriteDocumentsToDatabase, quindi i conteggi di fogli per i documenti non vengono visualizzati nella tabella Documenti. L'operazione EnableRepositioning è inclusa due volte nel flusso di lavoro. La prima esecuzione è richiesta in modo che l'operazione IdentifyDocuments possa accedere alla posizione del foglio iniziale di ogni documento quando viene eseguita. La seconda esecuzione è necessaria dopo l'operazione BuildAFPFromDocuments poiché riorganizza le pagine nel file AFP in base ai criteri di ordinamento.
Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.44 SortPDF

Il flusso di lavoro SortPDF consente di identificare i documenti presenti in un singolo file PDF, ordinandoli per la stampa come specificato.
Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.45 SortSplitAFP

Il flusso di lavoro SortSplitAFP identifica i documenti presenti in un singolo file AFP indicizzato, quindi ordina, raggruppa e suddivide i documenti raggruppati per creare diversi lavori di stampa. Nessun modello di operazione è incluso nella fase di stampa in quanto l'operazione CreateAFPJobsFromDocuments crea lavori secondari i cui flussi di lavoro contengono le istruzioni di stampa per il lavoro.
Fasi e procedure
Le illustrazioni di seguito mostrano il flusso di lavoro di esempio come una serie di fasi.

Ricevere, Preparare, e Assemblare

Completato

1.2.10.3.46 SortSplitPDF

Il flusso di lavoro SortSplitPDF consente di identificare i documenti presenti in un singolo file PDF, ordinando, raggruppando e suddividendo i documenti raggruppati per creare diversi lavori di stampa. Nella fase Stampa non viene incluso alcun modello di procedura perché l'operazione CreateJobsFromDocuments crea lavori secondari i cui flussi di lavoro contengono le istruzioni di stampa per il lavoro.
Fasi e procedure
L'illustrazione mostra le operazioni in ciascuna fase del flusso di lavoro.

1.2.10.3.47 VerifySample

È possibile utilizzare questo flusso di lavoro per ricevere file di input PDF o AFP nel sistema e spostarli nel processo di Verifica automatizzata.
Questo flusso di lavoro richiede che un utente effettui la riconciliazione della lettura del codice a barre per verificare che tutti i documenti si trovino nella disposizione corretta. Se uno o più documenti sono selezionati per essere ristampati nell'operazione di Riconcilia del flusso di lavoro, viene creato un lavoro secondario che si inserisce nel flusso di lavoro di esempio nell'operazione SetJobPropsFromTextFile. I lavori ristampati ignorano la fase Preparazione e passano direttamente all'operazione appropriata nella fase Assemblaggio ( BuildPDFFromDocuments o BuildAFPFromDocuments).
Fasi e procedure
Le illustrazioni di seguito mostrano il flusso di lavoro di esempio come una serie di fasi.

Ricevere, Preparare, e Assemblare

Stampare e Completare

1.2.10.4 Definizioni di modulo fornite

RICOH ProcessDirector fornisce le definizioni del modulo di AFP, denominate anche FORMDEF, che è possibile utilizzare. Sono installate nella directory /usr/lpp/psf/reslib (Linux) o C:\Program Files (x86)\Ricoh\PSF\reslib (Windows) .

Il componente del driver della stampante, il componente di conversione del flusso di dati line2afp ed il componente del programma di visualizzazione file di RICOH ProcessDirector cerca la directory quando è necessaria una risorsa per elaborare un lavoro.

F1A10111 è il valore predefinito della definizione impostata in gran parte dei flussi di lavoro forniti con RICOH ProcessDirector.

1.2.10.4.1 Definizioni modulo di funzione generica

Definizione di modulo Vassoio Lati Modo presentazione Orientamento di stampa Orientamento pagina (in pollici dall'angolo superiore sinistro della pagina)
F1A10110 (consultare la nota 1) 1 1 Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1A10111 (consultare la nota 1) 1 2 Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1A10112 (consultare la nota 1) 1 Stampa rovesciata Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1A10120 (consultare la nota 1) 2 1 Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1A10121 (consultare la nota 1) 2 2 Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1A10122(consultare la nota 1) 2 Stampa rovesciata Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1A10130 3 1 Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1A10131 3 2 Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1A10132 3 Stampa rovesciata Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1A10140 4 1 Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1A10141 4 2 Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1A10142 4 Stampa rovesciata Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1A10150 5 1 Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1A10151 5 2 Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1A10152 5 Stampa rovesciata Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1ACIF (consultare la nota 1) 1 2 Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1H50110 (consultare la nota 2) 1 1 Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1H50111 (consultare la nota 2) 1 2 Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1H50120 (consultare la nota 2) 2 1 Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1H50121 (consultare la nota 2) 2 2 Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1HP0110 (consultare la nota 3) 1 1 Verticale Orizzontale 0,165, 0,2
F1HP0111 (consultare la nota 3) 1 2 Verticale Orizzontale 0,165, 0,2
F1HP0120 (consultare la nota 3) 2 1 Verticale Orizzontale 0,165, 0,2
F1HP0121 2 2 Verticale Orizzontale 0,165, 0,2
F1MG0110 (consultare la nota 4) 1 1 Verticale Orizzontale 0,33, 0,33
F1MG0111 (consultare la nota 4) 1 2 Verticale Orizzontale 0,33, 0,33
F1MG0120 (consultare la nota 4) 2 1 Verticale Orizzontale 0,33, 0,33
F1MG0121 (consultare la nota 4) 2 2 Verticale Orizzontale 0,33, 0,33
F1MGIMP (consultare le note 4, 6) 1 1 Verticale Orizzontale 0,33, 0,33
F1PP0110 (consultare la nota 5) 1 1 Verticale Orizzontale 0,25, 0,165
F1PP0111 (consultare la nota 5) 1 2 Verticale Orizzontale 0,25, 0,165
F1PP0120 (consultare la nota 5) 2 1 Verticale Orizzontale 0,25, 0,165
F1PP0121 (consultare la nota 5) 2 2 Verticale Orizzontale 0,25, 0,165
F1SAPS (consultare la nota 1) 1 1 Verticale Orizzontale 0,16525, 0,16525
F1SAP (consultare la nota 1) 1 2 Verticale Orizzontale 0,16525, 0,16525
    Nota:
  • Designati per stampanti IBM 3820, 3827 e 3835.
  • Queste definizioni di modulo sono raccomandate per dispositivi di stampa che supportano i flussi di dati PCL5 e PCL5C. La pagina di dati viene posizionata in modo che non i dati non siano in un'area non stampabile.
  • Queste definizioni di modulo sono raccomandate per periferiche di stampa che supportano i flussi di dati PCL4 e PCL5C. La pagina di dati viene posizionata in modo che non i dati non siano in un'area non stampabile.
  • Queste definizioni di modulo sono raccomandate per le pagine di messaggio stampate dalle stampanti che InfoPrint Manager supporta.
  • Queste definizioni di modulo sono raccomandate per periferiche di stampa che supportano i flussi di dati PPDS. La pagina di dati viene posizionata in modo che non i dati non siano in un'area non stampabile.
  • La definizione di modulo F1MGIMP specifica l'accodamento offset.

1.2.10.4.2 Definizioni modulo per buste

Definizione di modulo Vassoio Lati Modo presentazione Orientamento di stampa Orientamento pagina (in pollici dall'angolo superiore sinistro della pagina)
F1A000E0 Busta 1 Orizzontale Orizzontale 0, 0
F1A000M0 Manuale 1 Orizzontale Orizzontale 0, 0
F1A101E0 Busta 1 Orizzontale Orizzontale 0,165, 0,165
F1A101M0 Manuale 1 Orizzontale Orizzontale 0,165, 0,165

1.2.10.4.3 Definizioni modulo per pagine di intestazione

Definizione di modulo Vassoio Lati Modo presentazione Orientamento di stampa Orientamento pagina (in pollici dall'angolo superiore sinistro della pagina)
F1AIWHDR 1 1 Verticale Orizzontale 0,0
F1AIWSEP 1 1 Verticale Orizzontale 0,0
F1AIWTRL 1 1 Verticale Orizzontale 0,0

1.2.10.4.4 Definizioni di modulo per fogli 11x17

Definizione di modulo Vassoio Lati Modo presentazione Orientamento di stampa Orientamento pagina (in pollici dall'angolo superiore sinistro della pagina)
F100LS 1, 2, 3, 4, 5 1 Orizzontale Orizzontale 0, 0
F100LD 1, 2, 3, 4, 5 2 Orizzontale Orizzontale 0, 0
F100LT 1, 2, 3, 4, 5 Stampa rovesciata Orizzontale Orizzontale 0, 0
F100LAND(consultare la nota) 1, 2, 3, 4, 5 2 Orizzontale Orizzontale 0, 0
Nota: Utilizzato per N_UP di 1.

1.2.10.4.5 Definizioni di modulo che specificano offset 0, 0

Definizione di modulo Vassoio Lati Modo presentazione Orientamento di stampa Orientamento pagina (in pollici dall'angolo superiore sinistro della pagina)
F100S 1, 2, 3, 4, 5 1 Verticale Orizzontale 0, 0
F100D 1, 2, 3, 4, 5 2 Verticale Orizzontale 0, 0
F100T 1, 2, 3, 4, 5 Stampa rovesciata Verticale Orizzontale 0, 0
F1A00010 1 1 Verticale Orizzontale 0, 0
F1A00011 1 2 Verticale Orizzontale 0, 0
F1A00012 1 Stampa rovesciata Verticale Orizzontale 0, 0
F1A00020 2 1 Verticale Orizzontale 0, 0
F1A00021 2 2 Verticale Orizzontale 0, 0
F1A00022 2 Stampa rovesciata Verticale Orizzontale 0, 0
F1A00030 3 1 Verticale Orizzontale 0, 0
F1A00031 3 2 Verticale Orizzontale 0, 0
F1A00032 3 Stampa rovesciata Verticale Orizzontale 0, 0
F1A00040 4 1 Verticale Orizzontale 0, 0
F1A00041 4 2 Verticale Orizzontale 0, 0
F1A00042 4 Stampa rovesciata Verticale Orizzontale 0, 0
F1A00050 5 1 Verticale Orizzontale 0, 0
F1A00051 5 2 Verticale Orizzontale 0, 0
F1A00052 5 Stampa rovesciata Verticale Orizzontale 0, 0

1.2.10.4.6 Definizioni di modulo che specificano il posizionamento della pagina N_UP

Definizione di modulo Vassoio Lati N-UP Posizione pagina Modo presentazione Orientamento di stampa Orientamento pagina (in pollici dall'angolo superiore sinistro della pagina)
F1BOOK (consultare la nota 2) 1 2 2
Pagina 1 di 1 Fronte
Pagina 2 di 2 Fronte
Pagina 3 di 2 Retro
Pagina 4 di 1 Retro
Verticale Orizzontale 0, 0
F1N2SST1 (consultare la nota 2) 1, 2, 3, 4, 5 Stampa rovesciata 2
Pagina 1 di 1 Fronte
Pagina 2 di 1 Retro
Pagina 3 di 2 Fronte
Pagina 4 di 2 Retro
Verticale Orizzontale 0, 0
F1N2SS11 (consultare la nota 2) 1, 2, 3, 4, 5 2 2
Pagina 1 di 1 Fronte
Pagina 2 di 1 Retro
Pagina 3 di 2 Fronte
Pagina 4 di 2 Retro
Verticale Orizzontale 0, 0
F1N2SS12 (consultare la nota 1) 1, 2, 3, 4, 5 2 2
Pagina 1 di 1 Fronte
Pagina 2 di 2 Fronte
Pagina 3 di 1 Retro
Pagina 4 di 2 Retro
Verticale Orizzontale 0, 0
F1N2SS13 (consultare la nota 2) 1, 2, 3, 4, 5 2 3
Pagina 1 di 1 Fronte
Pagina 2 di 2 Fronte
Pagina 3 di 3 Fronte
Pagina 4 di 1 Retro
Pagina 5 di 2 Retro
Pagina 6 di 3 Retro
Verticale Orizzontale 0, 0
F1N20010 1 1 2 Predefinito Verticale Orizzontale 0, 0
F1N20011 1 2 2 Predefinito Verticale Orizzontale 0, 0
F1N20012 1 Stampa rovesciata 2 Predefinito Verticale Orizzontale 0, 0
F1N20110 1 1 2 Predefinito Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1N20111 1 2 2 Predefinito Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1N20112 1 Stampa rovesciata 2 Predefinito Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1N20120 2 1 2 Predefinito Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1N20121 2 2 2 Predefinito Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1N20122 2 Stampa rovesciata 2 Predefinito Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1N20130 3 1 2 Predefinito Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1N20131 3 2 2 Predefinito Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1N20132 3 Stampa rovesciata 2 Predefinito Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1N20140 4 1 2 Predefinito Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1N20141 4 2 2 Predefinito Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1N20142 4 Stampa rovesciata 2 Predefinito Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1N20150 5 1 2 Predefinito Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1N20151 5 2 2 Predefinito Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1N20152 5 Stampa rovesciata 2 Predefinito Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1N201LA 1 1 2 Predefinito Verticale Orizzontale 0,0, 0,5
F1N201LD 1 1 2 Predefinito Verticale Orizzontale 0,0, 0,5
F1N201PA 1 1 2 Predefinito Verticale Orizzontale 0,0, 0,5
F1N201PD 1 1 2 Predefinito Verticale Orizzontale 0,0, 0,5
    Nota:
  • Specificato in pollici dal lato superiore sinistro della pagina.
  • Utilizzato con le stampanti che supportano i valori N_UP avanzati.

1.2.10.4.7 Definizioni di modulo per stampa su fogli bucati

Definizione di modulo Vassoio Lati Modo presentazione Orientamento di stampa Orientamento pagina (in pollici dall'angolo superiore sinistro della pagina)
F1H10110 1 1 Verticale Orizzontale 1,000, 0,165
F1H10111 1 2 Verticale Orizzontale 1,000, 0,165, 0,165, 0,165
F1H10112 1 Stampa rovesciata Verticale Orizzontale 1,000, 0,165, 1,000, 0,165
F1H10120 2 1 Verticale Orizzontale 1,000, 0,165
F1H10121 2 2 Verticale Orizzontale 1,000, 0,165, 0,165, 0,165
F1H10122 2 Stampa rovesciata Verticale Orizzontale 1,000, 0,165, 1,000, 0,165
F1H10130 3 1 Verticale Orizzontale 1,000, 0,165
F1H10131 3 2 Verticale Orizzontale 1,000, 0,165, 0,165, 0,165
F1H10132 3 Stampa rovesciata Verticale Orizzontale 1,000, 0,165, 1,000, 0,165
F1H10140 4 1 Verticale Orizzontale 1,000, 0,165
F1H10141 4 2 Verticale Orizzontale 1,000, 0,165, 0,165, 0,165
F1H10142 4 Stampa rovesciata Verticale Orizzontale 1,000, 0,165, 1,000, 0,165
F1H10150 5 1 Verticale Orizzontale 1,000, 0,165
F1H10151 5 2 Verticale Orizzontale 1,000, 0,165, 0,165, 0,165
F1H10152 5 Stampa rovesciata Verticale Orizzontale 1,000, 0,165, 1,000, 0,165

1.2.10.4.8 Definizioni di modulo per modelli specifici di stampanti IBM

Definizione di modulo Compatibilità tipo stampante Vassoio Lati Modo presentazione Orientamento di stampa Posizione pagina (in pollici dall'angolo superiore sinistro della pagina)(consultare la nota 1)
F1OG (consultare la nota 2) 3800 1 1 Orizzontale Orizzontale 0,0, 0,0
F10101LA Moduli estesi 3800 1 1 Orizzontale Orizzontale 0,00, 0,50
F10101LD Moduli ridotti 3800 1 1 Orizzontale Giù 0,00, 0,50
F10101PA Moduli ridotti 3800 1 1 Verticale Orizzontale 0,00, 0,50
F10101PD Moduli estesi 3800 1 1 Verticale Giù 0,00, 0,50
F1C10110 (consultare la nota 3) Foglio singolo 1 1 Orizzontale Giù 0,165, 0,165
F1C1011 (consultare la nota 4) Foglio singolo 1 2 Orizzontale Giù 0,165, 0,165
F1C10112 (consultare la nota 4) Foglio singolo 1 Stampa rovesciata Orizzontale Giù 0,165, 0,165
    Nota:
  • Specificato in pollici dal bordo della pagina.
  • Creato utilizzando OGL (Overlay Generation Language). Posiziona le sovrapposizioni di esempio.
  • Progettati per l'utilizzo con le stampanti IBM 3835.
  • Per stampanti a funzioni avanzate. Specificare queste definizioni di modulo quando si stampano dati che sono stati formattati per stampanti a foglio singolo.

1.2.10.4.9 Definizioni di modulo per le stampanti IBM 3935 e 3160

Definizione di modulo Vassoio Lati Modo presentazione Orientamento di stampa Orientamento pagina (in pollici dall'angolo superiore sinistro della pagina)
F1A1BIN2 12 1 Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1A1BIN3 3 1 Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1A1BIN4 4 1 Verticale Orizzontale 0,165, 0,165
F1A1BIN5 5 1 Verticale Orizzontale 0,165, 0,165

1.2.10.5 Definizioni di pagina fornite

RICOH ProcessDirector fornisce definizioni di pagina AFP , anche chiamate PAGEDEF, che è possibile utilizzare quando si usa la conversione line2afp per convertire i dati di linea e misti in AFP. Sono installate nella directory /usr/lpp/psf/reslib (Linux) o C:\Program Files (x86)\Ricoh\PSF\reslib (Windows) .

Il componente di conversione del flusso di dati line2afp di RICOH ProcessDirector cerca quella directory quando ha bisogno di una risorsa per elaborare un lavoro.

1.2.10.5.1 Definizioni di pagina per carta da lettera

Definizione della pagina Area stampabile (larghezza per altezza, in pollici) Righe per pagina Posizione di stampa: verticale o orizzontale Font raster consigliato Font outline consigliato Orientamento di stampa Orientamento di pagina
P1A06462 (consultare le note 1, 2) 8.17 x 10.67 64 a 6.0 lpi 30/0 GT10   Orizzontale Verticale
P1A08682 (consultare la nota 3) 8.17 x 10.67 86 a 8.2 lpi 24/0 GT12   Orizzontale Verticale
    Nota:
  • Questa definizione di pagina è valida anche per carta a modulo continuo 9.5x11.0 in.
  • Per stampanti IBM 3812, 3816, 3820, 3825, 3827, 3835, 3900, 4028, 4224 e 4234.
  • Designati per stampanti IBM 3820, 3827 e 3835.

1.2.10.5.2 Definizioni di pagina per fogli A4

Definizione della pagina Area stampabile (larghezza per altezza, in pollici) Righe per pagina Posizione di stampa: verticale o orizzontale Font raster consigliato Font outline consigliato Orientamento di stampa Orientamento di pagina
P1C09182 (consultare la nota 1) 7.94 x 11.36 91 a 8.2 lpi 25/0 GT12 Orizzontale Verticale
P1CYR182 (consultare le note 1, 5) 7.94 x 11.36 91 a 8.2 lpi 25/0 Orizzontale Verticale
P1CYR683 (consultare le note 1, 2, 3, 5) 10.67 x 7.94 66 a 8.5 lpi 24/224     Giù Orizzontale
P1V0436B (consultare la nota 2) 10.67 x 7.11 43 a 6.1 lpi 30/0 GT10   Su Orizzontale
P1V04863 (consultare le note 1, 2) 10.67 x 7.94 48 a 6.1 lpi 30/0 GT10   Giù Orizzontale
P1V0588B (consultare la nota 2) 10.67 x 7.11 58 a 8.2 lpi 24/0 GT12   Su Orizzontale
P1V0598B (consultare la nota 2) 10.67 x 7.11 59 a 8.2 lpi 24/0 GT12   Su Orizzontale
P1V0608B (consultare le note 2, 3) 10.67 x 7.11 60 a 8.5 lpi 24/224 GT15   Su Orizzontale
P1V0618B (consultare le note 2, 3) 10.67 x 7.11 61 a 8.5 lpi 24/224 GT15   Su Orizzontale
P1V06483 (consultare le note 1, 2) 10.67 x 7.94 64 a 8.2 lpi 24/0 GT12   Giù Orizzontale
P1V06683 (consultare le note 1, 2, 3) 10.67 x 7.94 66 a 8.5 lpi 24/224 GT15   Giù Orizzontale
P1X04763 (consultare le note 2, 4) 10.60 x 7.77 47 a 6.1 lpi 30/0 GT10   Giù Orizzontale
    Nota:
  • Per stampanti 3820, 3827, e 3835.
  • Per fogli lettera e A4.
  • L'area stampabile è 9,74 x 7,94 poll. a causa dell'offset dell'unità logica 224 nella colonna Posizione di stampa: Colonna Verticale o orizzontale.
  • Per flussi di dati HPCL e PPDS.
  • Per supporto cirillico. Questa definizione di pagina richiama direttamente la codepage T1001172 (Cyrillic Multilingual with Box Draw) con serie di caratteri CZ4203 (Courier Normal) e CZ4403 (Courier Bold).

1.2.10.5.3 Definizioni di pagina per fogli lettera e A-4 che supportano multipli dei valori 2 e 4

Definizione della pagina Area stampabile (larghezza per altezza, in pollici) Righe per pagina Posizione di stampa: verticale o orizzontale Font raster consigliato Font outline consigliato Orientamento di stampa Orientamento di pagina
P1W1168B 10.67 x 7.11 58 a 8.2 lpi
Pagina 1 24/0
Pagina 2 24/1281
GT15   Su Orizzontale
P1W1188B 10.67 x 7.11 59 a 8.2 lpi
Pagina 1 24/0
Pagina 2 24/1281
GT15   Su Orizzontale
P1W120C2 (consultare la nota) 7.94 x 10.67 60 a 12.0 lpi
Pagina 1 16/160
Pagina 2 1344/160
GT20   Orizzontale Verticale
P1W216FB 10.67 x 7.11 54 a 15.2 lpi
Pagina 1 16/48
Pagina 2 890/48
Pagina 3 16/1322
Pagina 4 890/1322
GT24   Su Orizzontale
P1W220FB 10.67 x 7.11 55 a 15.2 lpi
Pagina 1 16/48
Pagina 2 890/48
Pagina 3 16/1322
Pagina 4 890/1322
GT24   Su Orizzontale
P1W240F3 (consultare la nota) 10.67 x 7.94 60 a 15.2 lpi
Pagina 1 16/48
Pagina 2 968/48
Pagina 3 16/1322
Pagina 4 968/1322
GT24   Giù Orizzontale
Nota: Per stampanti IBM 3820, 3827, e 3835.

1.2.10.5.4 Definizioni di pagina per carta protocollo

Definizione della pagina Area stampabile (larghezza per altezza, in pollici) Righe per pagina Posizione di stampa: verticale o orizzontale Font raster consigliato Font outline consigliato Orientamento di stampa Orientamento di pagina
P1B0446B 13.67 x 7.34 44 a 6.0 lpi 30/0 GT10   Su Orizzontale
P1B04963 (consultare la nota 1) 13.67 x 8.17 49 a 6.0 lpi 30/0 GT10   Giù Orizzontale
P1B0608B 13.67 x 7.34 60 a 8.2 lpi 24/0 GT12   Su Orizzontale
P1B06683 (consultare la nota 1) 13.67 x 8.17 66 a 8.2 lpi 24/0 GT12   Giù Orizzontale
P1B08262 (consultare la nota 2) 8.17 x 13.67 82 a 6.0 lpi 30/0 GT10   Orizzontale Verticale
P1B11082 (consultare la nota 1) 8.17 x 13.67 110 a 8.2 lpi 24/0 GT12   Orizzontale Verticale
P1R04763 (consultare la nota 3) 13.6 x 8.0 47 a 6.0 lpi 30/0 GT10   Giù Orizzontale
    Nota:
  • Per stampantiIBM 3820, 3827, e 3835.
  • Per stampanti IBM 3812, 3816, 3820, 3825, 3827, 3828, 3835, 3900, 4028 e 4224.
  • Per flussi di dati HPCL e PPDS.

1.2.10.5.5 Definizioni di pagina per fogli B4

Definizione della pagina Area stampabile (larghezza per altezza, in pollici) Righe per pagina Posizione di stampa: verticale o orizzontale Font raster consigliato Font outline consigliato Orientamento di stampa Orientamento di pagina
P1D0556B 14.0 x 8.96 55 a 6.1 lpi 30/0 GT10   Su Orizzontale
P1D06063 (consultare la nota) 14.0 x 9.79 60 a 6.1 lpi 30/0 GT10   Giù Orizzontale
P1D0748B 14.0 x 8.96 74 a 8.2 lpi 24/0 GT12   Su Orizzontale
P1D08083 (consultare la nota) 14.0 x 9.79 80 a 8.2 lpi 24/0 GT12   Giù Orizzontale
P1D08462 (consultare la nota) 9.79 x 14.0 84 a 6.0 lpi 30/0 GT10   Orizzontale Verticale
P1D11382 (consultare la nota) 9.79 x 14.0 113 a 8.2 lpi 24/0 GT12   Orizzontale Verticale
Nota: Per stampantiIBM 3820, 3827, e 3835.

1.2.10.6 Font standard utilizzati dal visualizzatore AFP

Sebbene sia possibile associare i font TrueType e OpenType a qualsiasi font di Tipo 1 o Tipo 0 disponibile, il visualizzatore AFP riconosce una serie standard. Quando si effettua l'associazione a uno di questi font, non occorre aggiornare l'associazione di font di Tipo 1 e Tipo 0.

Il visualizzatore di file AFP utilizza questi font di Tipo 1 standard:

Nome PostScript Nome famiglia Stile Peso Corsivo
AvantGarde-Book AvantGarde SWISS MED 0
AvantGarde-BookOblique AvantGarde SWISS MED 1
AvantGarde-Demi AvantGarde SWISS BOLD 0
AvantGarde-DemiOblique AvantGarde SWISS BOLD 1
Bookman-Demi Bookman ROMAN BOLD 0
Bookman-DemiItalic Bookman ROMAN BOLD 1
Bookman-Light Bookman ROMAN LIGHT 0
Bookman-LightItalic Bookman ROMAN LIGHT 1
Courier Courier MODERN MED 0
Courier-Bold Courier MODERN BOLD 0
Courier-Oblique Courier MODERN MED 1
Courier-BoldOblique Courier MODERN BOLD 1
Helvetica Helvetica SWISS MED 0
Helvetica-Bold Helvetica SWISS BOLD 0
Helvetica-Oblique Helvetica SWISS MED 1
Helvetica-BoldOblique Helvetica SWISS BOLD 1
Helvetica-Condensed Helvetica-Condensed SWISS MED 0
Helvetica-Condensed-Bold Helvetica-Condensed SWISS BOLD 0
Helvetica-Condensed-Oblique Helvetica-Condensed SWISS MED 1
Helvetica-Condensed-BoldOblique Helvetica-Condensed SWISS BOLD 1
Helvetica-Narrow Helvetica-Narrow SWISS MED 0
Helvetica-Narrow-Bold Helvetica-Narrow SWISS BOLD 0
Helvetica-Narrow-Oblique Helvetica-Narrow SWISS MED 1
Helvetica-Narrow-BoldOblique Helvetica-Narrow SWISS BOLD 1
NewCenturySchlbk-Roman NewCenturySchlbk ROMAN MED 0
NewCenturySchlbk-Bold NewCenturySchlbk ROMAN BOLD 0
NewCenturySchlbk-Italic NewCenturySchlbk ROMAN MED 1
NewCenturySchlbk-BoldItalic NewCenturySchlbk ROMAN BOLD 1
Palatino-Roman Palatino ROMAN MED 0
Palatino-Bold Palatino ROMAN BOLD 0
Palatino-Italic Palatino ROMAN MED 1
Palatino-BoldItalic Palatino ROMAN BOLD 1
Times-Roman TimesNewRomanTimes ROMAN MED 0
Times-Bold TimesNewRomanTimes ROMAN BOLD 0
Times-Italic TimesNewRomanTimes ROMAN MED 1
Times-BoldItalic TimesNewRomanTimes ROMAN BOLD 1
Simbolo Simbolo DISPLAY MED 0
ZapfChancery-MediumItalic ZapfChancery SCRIPT MED 1
ZapfDingbats ZapfDingbats DISPLAY MED 0

Il visualizzatore di file AFP utilizza questi font di Tipo 0 standard:

Nome PostScript Nome famiglia Stile Peso Corsivo
STSongStd-Light ChsSys ROMAN LIGHT 0
AdobeSongStd-Light ChsSys2 ROMAN LIGHT 0
AdobeMingStd-Light ChtSys ROMAN LIGHT 0
MSungStd-Light ChtSys2 ROMAN LIGHT 0
KozGoPro-Medium JpnSys SWISS MED 0
KozMinPro-Regular JpnSys2 ROMAN MED 0
AdobeMyungjoStd-Medium KorSys ROMAN MED 0
HYSMyeongJoStd-Medium KorSys2 ROMAN MED 0

1.2.10.7 Font forniti

Cinque gruppi di font sono inclusi con il pacchetto multimediale RICOH ProcessDirector. I font non sono disponibili per il download quando si scarica RICOH ProcessDirector. È possibile richiedere il pacchetto multimediale RICOH ProcessDirector quando si ordina RICOH ProcessDirector.

Il pacchetto di supporti RICOH ProcessDirector fornisce questi cinque font:

Font vettoriali AFP (LCD4-5683)
Questi font possono essere utilizzati su Linux e Windows. Comprendono i font per il giapponese, il coreano, il cinese semplificato e il cinese tradizionale.
Font classici OpenType AFP (LCD2-20029)
Ogni font presenta quattro stili: Normale, grassetto, corsivo e grassetto corsivo.
Font classici OpenType AFP asiatici (LCD2-20055)
Questi font possono essere utilizzati per sostituire i vecchi font AFP asiatici a byte singolo (SBCS).
Font WorldType (LCD4-5684)
Sono font OpenType e TrueType in formato Microsoft Unicode.
Font raster AFP (LCD4-5700)
Questi font si distinguono dai font vettoriali AFP in quanto presentano un set di caratteri e nomi font codificati da otto caratteri piuttosto che da sei.

Per installare questi font da usare con RICOH ProcessDirector, copiare tutti i font dal supporto fornito alla directory /usr/lpp/ipfonts del computer primario. Assicurarsi di copiare tutti i file font dalle sottodirectory del supporto alla directory /usr/lpp/ipfonts . Non riportare la struttura della sottodirectory dalla directory di origine; verificare invece che vengano conservati in maiuscolo i nomi file.

Il componente del driver della stampante AFP e il componente di conversione del flusso di dati line2afp di RICOH ProcessDirector eseguono una ricerca in tale directory quando è necessaria una risorsa per elaborare un lavoro.

Inoltre, la funzione di supporto AFP fornisce un insieme di base di font 240-pel e 300-pel (font di compatibilità). Questi font includono i gruppi con spaziatura uniforme e dimensione mista. Queste famiglie di font sono incluse:

  • APL
  • Boldface
  • Courier
  • Documento
  • Essay
  • Formato
  • Gothic
  • Letter Gothic
  • Orator
  • Prestige
  • Roman
  • Script
  • Serif
  • Symbols
  • Testo

1.2.10.8 Periferiche di input fornite

RICOH ProcessDirector fornisce diversi dispositivi di input che è possibile utilizzare nell'installazione.

1.2.10.8.1 Dispositivi di input Download

I dispositivi di input Download ricevono i lavori da Download per z/OS o AFP Download Plus. Il dispositivo specifica un file di controllo per modificare i parametri JCL di un lavoro in un ile di proprietà del lavoro nel formato RICOH ProcessDirectornome proprietà=valore utilizzato dal flusso di lavoro.
Nota: Su un sistema Linux, se si desidera creare un dispositivo input di download e si desidera ricevere messaggi dal daemon Download in una lingua differente da quella scelta durante l'installazione del RICOH ProcessDirector server, impostare la proprietà Lingua dispositivo del dispositivo input su quella appropriata.

1.2.10.8.1.1 DownloadAFP

Proprietà Valore
Descrizione dispositivo di input Utilizzare per serie di dati AFP inoltrati tramite Download per z/OS o AFP Download Plus.
Numero di porta 6100
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario AFP
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/dl/AFP(Linux) o C:\aiw\aiw1\System\dl\AFP (Windows)
Soglia massima di errori 10
Codepage di host ibm-500
Lavoro previsto associato Non impostato
Server principale Sistema
Procedura di inoltro SubmitInputFiles
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Non impostato
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario SetJobTypeFromRules
Posizione di staging /aiw/aiw1/System/dl/AFP/Staged(Linux) o C:\aiw\aiw1\System\dl\AFP\Staged (Windows)
Lingua del dispositivo Non impostato
Posizione periferica di input Non impostato
Stato connessione Disconnesso
File di input in attesa 0
Stato abilitato No
Stato lavoro previsto Non impostato
Modelli trigger .*\.trg$
Modello del flusso di lavoro primario Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario /aiw/aiw1/control_files/rules/receive_jcl_jobtype.cfg(Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\rules\receive_jcl_jobtype.cfg (Windows)
Invia codice di ritorno all'host No
Metodo di completamento Nessuno
Regole di analisi del flusso di lavoro primario Non impostato
Modello del flusso di lavoro secondario Non impostato
Notifica errori No
Unisci dataset No
File di controllo di destinazione Nessuno

1.2.10.8.1.2 DownloadLineData

Proprietà Valore
Descrizione dispositivo di input Utilizzare per serie di dati di tipo dati riga o modalità mista inoltrati tramite Download per z/OS o AFP Download Plus.
Numero di porta 6102
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario DownloadLineData
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/dl/LineData(Linux) o C:\aiw\aiw1\System\dl\LineData (Windows)
Soglia massima di errori 10
Codepage di dispositivo Non impostato
Server principale Sistema
Procedura di inoltro SubmitInputFiles
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Non impostato
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario Non impostato
Posizione di staging /aiw/aiw1/System/dl/LineData/Staged(Linux) o C:\aiw\aiw1\System\dl\LineData\Staged (Windows)
Stato connessione Disconnesso
File di input in attesa 0
Stato abilitato No
Stato lavoro previsto Non impostato
Metodo batch Nessuno
Numero di file da eseguire in batch Non impostato
Numero di pagine da eseguire in batch Non impostato
Data inizio batch Non impostato
Intervallo di batch Minuto
Modelli di dati .*$
Modelli di elenco .*\.lst$
Modello file Non impostato
Utilizzo file di spool Non impostato
Modello di file obbligatorio No
Crea file .zip No
Modello corrispondente per le impostazioni (.+?)\.[^.]*$|$
Pagine in eccesso da eseguire in batch No
Ora inizio batch Non impostato
Frequenza (minuti) Ogni minuto
Modelli di sovrascritture .*oth$
Modelli JDF Non impostato
Tipo file di spool Non impostato
Sequenza modello di file Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro primario Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario /aiw/aiw1/control_files/rules/receive_jcl_jobtype.cfg(Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\rules\receive_jcl_jobtype.cfg (Windows)
Metodo di completamento Dimensione
Converti sovrapposizioni Non impostato
Modello del flusso di lavoro primario Non impostato
Modello del flusso di lavoro secondario Non impostato
Modelli trigger .*\.trg$
File di controllo di destinazione Nessuno

1.2.10.8.2 Dispositivi di input Hot Folder

I dispositivi di input Hot folder sono directory controllate dal sistema. Quando un lavoro di stampa viene copiato o inviato ad una cartella di questo tipo, il sistema inizia subito ad elaborarla.

1.2.10.8.2.1 HotFolderAFP

Proprietà Valore
Descrizione dispositivo di input Accetta file di input nei formati dati riga, modalità mista e AFP. Utilizza la stringa di corrispondenza modello, *.(JOB_TYPE), per impostare il flusso di lavoro da una parte del nome del file di input. Per esempio, per un file di input nominato ""print.abc"" il flusso di lavoro è impostato su ""abc"".
Intervallo di polling (secondi) 30
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario LineData
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/hf/FileName
Soglia massima di errori 5
Codepage di dispositivo Non impostato
Server principale Sistema
Procedura di inoltro SubmitInputFiles
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Non impostato
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario SetJobTypeFromFileName
Posizione di staging /aiw/aiw1/System/hf/FileName/Staged
Posizione periferica di input Non impostato
Lavoro previsto associato Non impostato
Stato connessione Disconnesso
File di input in attesa 0
Stato abilitato No
Stato lavoro previsto Non impostato
Metodo batch Nessuno
Numero di file da eseguire in batch Non impostato
Numero di pagine da eseguire in batch Non impostato
Data inizio batch Non impostato
Intervallo di batch Minuto
Modelli di dati .*$
Modelli di elenco .*\.lst$
Modello file Non impostato
Utilizzo file di spool Non impostato
Modello di file obbligatorio No
Crea file .zip No
Modello corrispondente per le impostazioni (.+?)\.[^.]*$|$
Pagine in eccesso da eseguire in batch No
Ora inizio batch Non impostato
Frequenza (minuti) Ogni minuto
Modelli di sovrascritture .*oth$
Modelli JDF Non impostato
Tipo file di spool Non impostato
Sequenza modello di file Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro primario Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario /aiw/aiw1/control_files/rules/Non impostato
Metodo di completamento Dimensione
Converti sovrapposizioni Non impostato
Modello del flusso di lavoro primario Non impostato
Modello del flusso di lavoro secondario *.(JOB_TYPE)
Modelli trigger .*\.trg$

1.2.10.8.2.2 HotFolderFileName

Proprietà Valore
Descrizione dispositivo di input Accetta file di input nei formati dati riga, modalità mista e AFP. Utilizza la stringa di corrispondenza modello, *.(JOB_TYPE), per impostare il flusso di lavoro da una parte del nome del file di input. Per esempio, per un file di input nominato ""print.abc"" il flusso di lavoro è impostato su ""abc"".
Intervallo di polling (secondi) 30
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario LineData
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/hf/FileName
Soglia massima di errori 5
Codepage di dispositivo Non impostato
Server principale Sistema
Procedura di inoltro SubmitInputFiles
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Non impostato
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario SetJobTypeFromFilename
Posizione di staging /aiw/aiw1/System/hf/FileName/Staged
Posizione periferica di input Non impostato
Lavoro previsto associato Non impostato
Stato connessione Disconnesso
File di input in attesa 0
Stato abilitato No
Stato lavoro previsto Non impostato
Metodo batch Nessuno
Numero di file da eseguire in batch Non impostato
Numero di pagine da eseguire in batch Non impostato
Data inizio batch Non impostato
Intervallo di batch Minuto
Modelli di dati .*$
Modelli di elenco .*lst$
Modello file Non impostato
Utilizzo file di spool Non impostato
Modello di file obbligatorio No
Crea file .zip No
Modello corrispondente per le impostazioni (.+?)\.[^.]*$|$
Pagine in eccesso da eseguire in batch No
Ora inizio batch Non impostato
Frequenza (minuti) Ogni minuto
Modelli di sovrascritture .*oth$
Modelli JDF Non impostato
Tipo file di spool Non impostato
Sequenza modello di file Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro primario Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario /aiw/aiw1/control_files/rules/Non impostato
Metodo di completamento Dimensione
Converti sovrapposizioni Non impostato
Modello del flusso di lavoro primario Non impostato
Modello del flusso di lavoro secondario *.(JOB_TYPE)
Modelli trigger .*\.trg$

1.2.10.8.2.3 HotFolderLineData

Proprietà Valore
Descrizione dispositivo di input Accetta file di input nei formati dati riga o modalità mista. Utilizza la proprietà Flusso di lavoro secondario per impostare il flusso di lavoro su LineData, che imposterà valori per proprietà di lavoro, utilizzando i valori impostati in ogni passo del flusso di lavoro con un file di sovrascrittura opzionale e basato su testo.
Intervallo di polling (secondi) 30
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario LineData
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/hf/LineData
Soglia massima di errori 5
Codepage di dispositivo Non impostato
Server principale Sistema
Procedura di inoltro SubmitInputFiles
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Non impostato
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario Non impostato
Posizione di staging /aiw/aiw1/System/hf/LineData/Staged
Posizione periferica di input Non impostato
Lavoro previsto associato Non impostato
Stato connessione Disconnesso
File di input in attesa 0
Stato abilitato No
Stato lavoro previsto Non impostato
Metodo batch Nessuno
Numero di file da eseguire in batch Non impostato
Numero di pagine da eseguire in batch Non impostato
Data inizio batch Non impostato
Intervallo di batch Minuto
Modelli di dati .*$
Modelli di elenco .*lst$
Modello file Non impostato
Utilizzo file di spool Non impostato
Modello di file obbligatorio No
Crea file .zip No
Modello corrispondente per le impostazioni (.+?)\.[^.]*$|$
Pagine in eccesso da eseguire in batch No
Ora inizio batch Non impostato
Frequenza (minuti) Ogni minuto
Modelli di sovrascritture .*oth$
Modelli JDF Non impostato
Tipo file di spool Non impostato
Sequenza modello di file Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro primario Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario /aiw/aiw1/control_files/rules/Non impostato
Metodo di completamento Dimensione
Converti sovrapposizioni Non impostato
Modello del flusso di lavoro primario Non impostato
Modello del flusso di lavoro secondario Non impostato
Modelli trigger .*\.trg$

1.2.10.8.2.4 HotFolderTransform

Proprietà Valore
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario Converti
Procedura di inoltro SubmitInputFiles
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Non impostato
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario Non impostato
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/hf/Transform (Linux) o C:\aiw\aiw1\System\hf\Transform (Windows)
Codepage di host Non impostato
Intervallo di polling 30 secondi
Posizione di staging /aiw/aiw1/System/hf/Transform/Staged (Linux) o C:\aiw\aiw1\System\hf\Transform\Staged (Windows)
Metodo batch Nessuno
Posizione periferica di input Non impostato
Soglia massima di errori 5
Modelli di dati .*ps$,.*PS$,.*pcl$,.*PCL$,.*pdf$,.*PDF$,.*tiff$,.*TIFF$,.*tif$,.*TIF$,.*jpeg$,.*JPEG$,.*jpg$,.*JPG$,.*gif$,.*GIF$,.*sap$,.*SAP$,.*abap$,.*ABAP$,.*sapgof$,.*SAPGOF$,.*gof$,.*GOF$,.*otf$,.*OTF$
Modelli JDF Non impostato
Modelli di elenco .*lst$
Modelli di sovrascritture .*oth$
Modelli trigger .*\.trg$
Metodo di completamento Dimensione
Regole di analisi del flusso di lavoro primario Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario Non impostato
Modello del flusso di lavoro primario Non impostato
Modello del flusso di lavoro secondario Non impostato
Converti sovrapposizioni No

1.2.10.8.2.5 HotFolderJDF

Proprietà Valore
Descrizione dispositivo di input Accetta i file di input (in genere nei formati PCL, PostScript e PDF) e i ticket lavoro JDF (Job Definition Format) associati, quindi utilizza la proprietà del flusso di lavoro secondario per impostare il flusso di lavoro su Converti.
Intervallo di polling (secondi) 30
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario PDF
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/hf/JDF
Soglia massima di errori 5
Codepage di dispositivo UTF-8
Server principale Sistema
Procedura di inoltro SubmitInputFiles
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Non impostato
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario SetJobTypeFromRules
Posizione di staging /aiw/aiw1/System/hf/JDF/Staged
Posizione periferica di input Non impostato
Lavoro previsto associato Non impostato
Stato connessione Disconnesso
File di input in attesa 0
Stato abilitato No
Stato lavoro previsto Non impostato
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/hf/JDF
Metodo batch JDF
Numero di file da eseguire in batch Non impostato
Numero di pagine da eseguire in batch Non impostato
Data inizio batch Non impostato
Intervallo di batch Minuto
Modelli di dati .*$
Modelli di elenco .*\.lst$
Modello file Non impostato
Utilizzo file di spool Non impostato
Modello di file obbligatorio No
Crea file .zip No
Modello corrispondente per le impostazioni (.+?)\.[^.]*$|$
Pagine in eccesso da eseguire in batch No
Ora inizio batch Non impostato
Frequenza (minuti) Ogni minuto
Modelli di sovrascrittura .*\.oth$
Modelli JDF .*\.jdf$
Tipo file di spool Non impostato
Sequenza modello di file Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro primario Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario /aiw/aiw1/control_files/rules/receive_text_jobtype.cfg
Metodo di completamento Dimensione
Converti sovrapposizioni No
Modello del flusso di lavoro primario Non impostato
Modello del flusso di lavoro secondario Non impostato
Modelli trigger .*\.trg$

1.2.10.8.2.6 HotFolderPDF

Il dispositivo di input HotFolderPDF è dotato di tali proprietà e valori predefiniti.
Proprietà Valore
Descrizione dispositivo di input Accetta file di input in formato PDF. Utilizza la proprietà del flusso di lavoro secondario per impostare il flusso di lavoro al PDF, che a sua volta imposta valori per le proprietà del lavoro utilizzando quelli impostati durante ogni operazione nel flusso di lavoro e un file di sovrascrittura opzionale basato su testo.
Intervallo di polling (secondi) 5
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario PDF
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/hf/defaultPDF
Soglia massima di errori 5
Codepage di dispositivo Non impostato
Server principale Sistema
Procedura di inoltro SubmitInputFiles
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Non impostato
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario Non impostato
Posizione di staging /aiw/aiw1/System/hf/defaulfPDF/Staged
Posizione periferica di input Non impostato
Lavoro previsto associato Non impostato
Stato connessione Connesso
File di input in attesa 0
Stato abilitato
Stato lavoro previsto Non impostato
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/hf/JDF
Metodo batch Nessuno
Numero di file da eseguire in batch Non impostato
Numero di pagine da eseguire in batch Non impostato
Data inizio batch Non impostato
Intervallo di batch Non impostato
Modelli di dati .*$
Modelli di elenco .*\.lst$
Modello file Non impostato
Utilizzo file di spool Non impostato
Modello di file obbligatorio No
Crea file .zip No
Modello corrispondente per le impostazioni (.+?)\.[^.]*$|$
Pagine in eccesso da eseguire in batch No
Ora inizio batch Non impostato
Frequenza (minuti) Non impostato
Modelli sovrapposizioni Non impostato
Modelli JDF Non impostato
Tipo file di spool Non impostato
Sequenza modello di file Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro primario Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario /aiw/aiw1/control_files/rules/Non impostato
Metodo di completamento Dimensione
Converti sovrapposizioni Non impostato
Modello del flusso di lavoro primario Non impostato
Modello del flusso di lavoro secondario Non impostato
Modelli trigger .*\.trg$

1.2.10.8.2.7 HotFolderReformatAFP

Questa hot folder AFP è disponibile quando sono installate le funzioni Quadient Inspire Connect e Supporto AFP.

Proprietà Valore
Descrizione dispositivo di input Accetta un file AFP accompagnato da un file WFD che Quadient Inspire Designer può utilizzare per riformattare un lavoro di stampa AFP.
Intervallo di polling (secondi) 30
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario ReformatAFP
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/hf/HotFolderReformatAFP (Linux) o C:\aiw\aiw1\System\hf\HotFolderReformatAFP (Windows)
Soglia massima di errori 5
Codepage di dispositivo Non impostato
Server principale Sistema
Procedura di inoltro SubmitInputFiles
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Non impostato
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario SetJobTypeFromRules
Posizione di staging /aiw/aiw1/System/hf/HotFolderReformatAFP/Staged (Linux) o C:\aiw\aiw1\System\hf\HotFolderReformatAFP\Staged (Windows)
Posizione periferica di input Non impostato
Lavoro previsto associato Non impostato
Stato connessione Disconnesso
File di input in attesa 0
Stato abilitato No
Stato lavoro previsto Non impostato
Metodo batch Elenco
Numero di file da eseguire in batch Non impostato
Numero di pagine da eseguire in batch Non impostato
Data inizio batch Non impostato
Intervallo di batch Minuto
Modelli di dati .*$
Modelli di elenco .*lst$
Modello file Non impostato
Utilizzo file di spool Non impostato
Modello di file obbligatorio No
Crea file .zip No
Modello corrispondente per le impostazioni (.+?)\.[^.]*$|$
Pagine in eccesso da eseguire in batch No
Ora inizio batch Non impostato
Frequenza (minuti) Ogni minuto
Modelli di sovrascrittura .*wfd$
Modelli JDF Non impostato
Tipo file di spool Non impostato
Sequenza modello di file Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro primario Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario Non impostato
Metodo di completamento Dimensione
Converti sovrapposizioni
Modello del flusso di lavoro primario Non impostato
Modello del flusso di lavoro secondario Non impostato
Modelli trigger .*\.trg$

1.2.10.8.2.8 HotFolderComposeAFPDataSubmitted

Questa hot folder AFP è disponibile quando sono installate le funzioni Quadient Inspire Connect e Supporto AFP.

Proprietà Valore
Descrizione dispositivo di input Accetta il file di dati accompagnato da un file WFD che Quadient Inspire Designer può utilizzare per creare un lavoro di stampa AFP
Intervallo di polling (secondi) 30
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario ComposeAFPDataSubmitted
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/hf/HotFolderComposeAFPDataSubmitted (Linux) o C:\aiw\aiw1\System\hf\HotFolderComposeAFPDataSubmitted (Windows)
Soglia massima di errori 5
Codepage di dispositivo Non impostato
Server principale Sistema
Procedura di inoltro SubmitInputFiles
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Non impostato
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario SetJobTypeFromRules
Posizione di staging /aiw/aiw1/System/hf/HotFolderComposeAFPDataSubmitted/Staged (Linux) o C:\aiw\aiw1\System\hf\HotFolderComposeAFPDataSubmitted\Staged (Windows)
Posizione periferica di input Non impostato
Lavoro previsto associato Non impostato
Stato connessione Disconnesso
File di input in attesa 0
Stato abilitato No
Stato lavoro previsto Non impostato
Metodo batch Elenco
Numero di file da eseguire in batch Non impostato
Numero di pagine da eseguire in batch Non impostato
Data inizio batch Non impostato
Intervallo di batch Minuto
Modelli di dati .*wfd$
Modelli di elenco .*lst$
Modello file Non impostato
Utilizzo file di spool Non impostato
Modello di file obbligatorio No
Crea file .zip No
Modello corrispondente per le impostazioni (.+?)\.[^.]*$|$
Pagine in eccesso da eseguire in batch No
Ora inizio batch Non impostato
Frequenza (minuti) Ogni minuto
Modelli di sovrascrittura .*csv$,.*xml$,.*dbf$,.*sap$
Modelli JDF Non impostato
Tipo file di spool Non impostato
Sequenza modello di file Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro primario Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario Non impostato
Metodo di completamento Dimensione
Converti sovrapposizioni
Modello del flusso di lavoro primario Non impostato
Modello del flusso di lavoro secondario Non impostato
Modelli trigger .*\.trg$

1.2.10.8.2.9 HotFolderComposeAFPDataRetrieved

Questa hot folder AFP è disponibile quando sono installate le funzioni Quadient Inspire Connect e Supporto AFP.

Proprietà Valore
Descrizione dispositivo di input Accetta un file WFD come file di input e lo invia per essere elaborato
Intervallo di polling (secondi) 30
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario ComposeAFPDataRetrieved
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/hf/HotFolderComposeAFPDataRetrieved (Linux) o C:\aiw\aiw1\System\hf\HotFolderComposeAFPDataRetrieved (Windows)
Soglia massima di errori 5
Codepage di dispositivo Non impostato
Server principale Sistema
Procedura di inoltro SubmitInputFiles
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Non impostato
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario Non impostato
Posizione di staging /aiw/aiw1/System/hf/HotFolderComposeAFPDataRetrieved/Staged (Linux) o C:\aiw\aiw1\System\hf\HotFolderComposeAFPDataRetrieved\Staged (Windows)
Posizione periferica di input Non impostato
Lavoro previsto associato Non impostato
Stato connessione Disconnesso
File di input in attesa 0
Stato abilitato No
Stato lavoro previsto Non impostato
Metodo batch Elenco
Numero di file da eseguire in batch Non impostato
Numero di pagine da eseguire in batch Non impostato
Data inizio batch Non impostato
Intervallo di batch Minuto
Modelli di dati .*wfd$
Modelli di elenco .*lst$
Modello file Non impostato
Utilizzo file di spool Non impostato
Modello di file obbligatorio No
Crea file .zip No
Modello corrispondente per le impostazioni (.+?)\.[^.]*$|$
Pagine in eccesso da eseguire in batch No
Ora inizio batch Non impostato
Frequenza (minuti) Ogni minuto
Modelli di sovrascritture .*oth$
Modelli JDF Non impostato
Tipo file di spool Non impostato
Sequenza modello di file Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro primario Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario Non impostato
Metodo di completamento Dimensione
Converti sovrapposizioni Non impostato
Modello del flusso di lavoro primario Non impostato
Modello del flusso di lavoro secondario Non impostato
Modelli trigger .*\.trg$

1.2.10.8.2.10 ElectronicFormJobFolder

Utilizzare questo esempio per inviare lavori al flusso di lavoro ElectronicFormJobSample fornito con la funzione Sostituzione dei moduli prestampati.

Alla prima connessione e attivazione di questo dispositivo di input, due lavori di esempio (PreprintedJob.pdf e ElectronicJob.pdf) vengono inviati al flusso di lavoro ElectronicFormJobSample nel flusso di lavoro sul sistema in uso.

Proprietà Valore
Descrizione dispositivo di input Invia due lavori al flusso di lavoro ElectronicFormJobSample, che combinano moduli elettronici con uno dei lavori.
Intervallo di polling (secondi) 5
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario ElectronicFormJobSample
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/hf/ElectronicFormJobFolder (Linux); C:\aiw\aiw1\System\hf\ElectronicFormJobFolder (Windows)
Soglia massima di errori 5
Codepage di dispositivo Non impostato
Server principale Sistema
Procedura di inoltro SubmitInputFiles
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Non impostato
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario Non impostato
Posizione di staging /aiw/aiw1/System/hf/ElectronicFormJobFolder/Staged (Linux); C:\aiw\aiw1\System\hf\ElectronicFormJobFolder\Staged (Windows)
Posizione periferica di input Non impostato
Lavoro previsto associato Non impostato
Stato connessione Disconnesso
File di input in attesa 0
Stato abilitato No
Stato lavoro previsto Non impostato
Metodo batch Nessuno
Numero di file da eseguire in batch Non impostato
Numero di pagine da eseguire in batch Non impostato
Data inizio batch Non impostato
Intervallo di batch Non impostato
Modelli di dati .*$
Modelli di elenco .*lst$
Modello file Non impostato
Utilizzo file di spool Non impostato
Modello di file obbligatorio Non impostato
Crea file .zip No
Modello corrispondente per le impostazioni (.+?)\.[^.]*$|$
Pagine in eccesso da eseguire in batch No
Ora inizio batch Non impostato
Frequenza (minuti) Non impostato
Modelli di sovrascrittura .*oth$
Modelli JDF Non impostato
Tipo file di spool Non impostato
Sequenza modello di file Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro primario Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario Non impostato
Metodo di completamento Dimensione
Converti sovrapposizioni Non impostato
Modello del flusso di lavoro primario Non impostato
Modello del flusso di lavoro secondario Non impostato
Modelli trigger .*\.trg$

1.2.10.8.2.11 ElectronicFormDocFolder

Utilizzare questo esempio per inviare lavori al flusso di lavoro ElectronicFormDocSample fornito con la funzione Sostituzione dei moduli prestampati.

Alla prima connessione e attivazione di questo dispositivo di input, due lavori di esempio (PreprintedDoc.pdf e ElectronicDoc.pdf) vengono inviati al flusso di lavoro ElectronicFormDocSample nel flusso di lavoro sul sistema in uso.

Proprietà Valore
Descrizione dispositivo di input Invia due lavori al flusso di lavoro ElectronicFormDocSample, che combinano moduli elettronici con uno dei lavori.
Intervallo di polling (secondi) 5
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario ElectronicFormDocSample
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/hf/ElectronicFormDocFolder(Linux); C:\aiw\aiw1\System\hf\ElectronicFormDocFolder (Windows)
Soglia massima di errori 5
Codepage di dispositivo Non impostato
Server principale Sistema
Procedura di inoltro SubmitInputFiles
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Non impostato
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario Non impostato
Posizione di staging /aiw/aiw1/System/hf/ElectronicFormDocFolder/Staged (Linux); C:\aiw\aiw1\System\hf\ElectronicFormDocFolder\Staged (Windows)
Posizione periferica di input Non impostato
Lavoro previsto associato Non impostato
Stato connessione Disconnesso
File di input in attesa 0
Stato abilitato No
Stato lavoro previsto Non impostato
Metodo batch Nessuno
Numero di file da eseguire in batch Non impostato
Numero di pagine da eseguire in batch Non impostato
Data inizio batch Non impostato
Intervallo di batch Non impostato
Modelli di dati .*$
Modelli di elenco .*lst$
Modello file Non impostato
Utilizzo file di spool Non impostato
Modello di file obbligatorio Non impostato
Crea file .zip No
Modello corrispondente per le impostazioni (.+?)\.[^.]*$|$
Pagine in eccesso da eseguire in batch No
Ora inizio batch Non impostato
Frequenza (minuti) Non impostato
Modelli di sovrascrittura .*oth$
Modelli JDF Non impostato
Tipo file di spool Non impostato
Sequenza modello di file Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro primario Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario Non impostato
Metodo di completamento Dimensione
Converti sovrapposizioni Non impostato
Modello del flusso di lavoro primario Non impostato
Modello del flusso di lavoro secondario Non impostato
Modelli trigger .*\.trg$

1.2.10.8.2.12 ElecPresFolder

È possibile utilizzare questo esempio per inviare lavori ai flussi di lavoro di esempio forniti con la funzione Electronic Presentment.

Alla prima connessione e attivazione di questo dispositivo di input, due lavori PDF di esempio vengono inviati al flusso di lavoro ElectronicPresentmentSample nel flusso di lavoro sul sistema in uso.

Proprietà Valore
Descrizione dispositivo di input HotFolder Electronic Presentment
Intervallo di polling (secondi) 5
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario ElectronicPresentmentSample
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/hf/ElecPres
Soglia massima di errori 5
Codepage di dispositivo Non impostato
Numero di file da eseguire in batch Non impostato
Numero di pagine da eseguire in batch Non impostato
Server principale Sistema
Procedura di inoltro SubmitInputFiles
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Non impostato
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario Non impostato
Posizione di staging /aiw/aiw1/System/hf/ElecPres/Staged
Metodo batch Nessuno
Posizione periferica di input Non impostato
Crea file .zip No
Pagine in eccesso da eseguire in batch No
Modello file Non impostato
Tipo file di spool Non impostato
Sequenza modello di file Non impostato
Utilizzo file di spool Non impostato
Modello di file obbligatorio No
Modelli di dati .*$
Modelli di sovrascrittura .*oth$
Modelli JDF Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro primario Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario Non impostato
Converti sovrapposizioni Non impostato
Data inizio batch Non impostato
Intervallo di batch Minuto
Modelli di elenco .*lst$
Modelli trigger .*\.trg$
Metodo di completamento Dimensione
Modello del flusso di lavoro primario Non impostato
Modello del flusso di lavoro secondario Non impostato
Ora inizio batch Non impostato
Frequenza (minuti) Non impostato

1.2.10.8.2.13 PostalFolder

È possibile utilizzare questo dispositivo di input di esempio per inviare lavori ai flussi di lavoro di esempio forniti con la funzione Postal Enablement. Alla prima connessione e attivazione del dispositivo di input, il lavoro PDF di esempio viene inviato al flusso di lavoro PrintAndMailJob nel sistema in uso.

Il dispositivo di input PostalFolder è dotato di tali proprietà e valori predefiniti.

Proprietà Valore
Descrizione dispositivo di input Accetta file di input in qualsiasi formato. Utilizza le proprietà del flusso di lavoro secondario per impostare il flusso di lavoro su GroupDocsForPostalProcess che crea i documenti per l'elaborazione postale.
Intervallo di polling 5 secondi
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario GroupDocsForPostalProcess
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/hf/Postal (sistemi operativi basati su UNIX) o C:\aiw\aiw1\System\hf\Postal (Windows)
Soglia massima di errori 5
Codepage di dispositivo Non impostato
Server principale Sistema
Procedura di inoltro SubmitInputFiles
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Non impostato
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario Non impostato
Posizione di staging /aiw/aiw1/System/hf/Postal/Staged (sistemi operativi basati su UNIX) o C:\aiw\aiw1\System\hf\Postal\Staged (Windows)
Posizione periferica di input Non impostato
Lavoro previsto associato Non impostato
Stato connessione Disconnesso
File di input in attesa 0
Stato abilitato No
Stato lavoro previsto Non impostato
Metodo batch Nessuno
Numero di file da eseguire in batch Non impostato
Numero di pagine da eseguire in batch Non impostato
Data inizio batch Non impostato
Intervallo di batch Minuto
Modelli di dati .*$
Modelli di elenco .*lst$
Modello file Non impostato
Utilizzo file di spool Non impostato
Modello di file obbligatorio Non impostato
Crea file .zip No
Modello corrispondente per le impostazioni (.+?)\.[^.]*$|$
Pagine in eccesso da eseguire in batch No
Ora inizio batch Non impostato
Frequenza (minuti) Ogni minuto
Modelli di sovrascritture .*oth$
Modelli JDF Non impostato
Tipo file di spool Non impostato
Sequenza modello di file Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro primario Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario Non impostato
Metodo di completamento Dimensione
Converti sovrapposizioni Non impostato
Modello del flusso di lavoro primario Non impostato
Modello del flusso di lavoro secondario Non impostato
Modelli trigger .*\.trg$

1.2.10.8.2.14 PreferencesFolder

È possibile utilizzare questo esempio per inviare lavori al flusso di lavoro di esempio fornito con la funzione Gestione preferenze.

Alla prima connessione e attivazione di questo dispositivo di input, il lavoro di esempio viene inviato al flusso di lavoro PreferencesSample nel sistema in uso.

Proprietà Valore
Descrizione dispositivo di input Invia un processo di esempio al flusso di lavoro PreferencesSample, che aggiorna i valori della proprietà del documento in base a un file delle preferenze, quindi elabora i documenti in modo diverso a seconda di tali valori.
Intervallo di polling (secondi) 5
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario PreferencesSample
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/hf/pref
Soglia massima di errori 5
Codepage di dispositivo Non impostato
Server principale Sistema
Procedura di inoltro SubmitInputFiles
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Non impostato
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario Non impostato
Posizione di staging /aiw/aiw1/System/hf/pref/Staged
Posizione periferica di input Non impostato
Lavoro previsto associato Non impostato
Stato connessione Disconnesso
File di input in attesa 0
Stato abilitato No
Stato lavoro previsto Non impostato
Metodo batch Nessuno
Numero di file da eseguire in batch Non impostato
Numero di pagine da eseguire in batch Non impostato
Data inizio batch Non impostato
Intervallo di batch Non impostato
Modelli di dati .*$
Modelli di elenco .*lst$
Modello file Non impostato
Utilizzo file di spool Non impostato
Modello di file obbligatorio Non impostato
Crea file .zip No
Modello corrispondente per le impostazioni (.+?)\.[^.]*$|$
Pagine in eccesso da eseguire in batch No
Ora inizio batch Non impostato
Frequenza (minuti) Non impostato
Modelli di sovrascritture .*oth$
Modelli JDF Non impostato
Tipo file di spool Non impostato
Sequenza modello di file Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro primario Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario Non impostato
Metodo di completamento Dimensione
Converti sovrapposizioni Non impostato
Modello del flusso di lavoro primario Non impostato
Modello del flusso di lavoro secondario Non impostato
Modelli trigger .*\.trg$

1.2.10.8.2.15 QuadientInserterSimulator

Il dispositivo di input Quadient Inserter Simulator è dotato di tali proprietà e valori predefiniti.
Proprietà Valore
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario QuadientInserterSimulator
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Non impostato
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario Non impostato
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/icf/quadient_in
Posizione di staging /aiw/aiw1/System/icf/quadient_in/stage
Metodo batch Nessuno
Posizione periferica di input Non impostato
Soglia massima di errori 5
Modelli trigger .*\.trg$
Metodo di completamento Dimensione
Regole di analisi del flusso di lavoro primario Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario Non impostato
Modello del flusso di lavoro primario Non impostato
Modello del flusso di lavoro secondario Non impostato

1.2.10.8.2.16 QuadientInserterFolder

Il dispositivo di input Quadient Inserter Folder è dotato di tali proprietà e valori predefiniti.
Proprietà Valore
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario QuadientInserterSample
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Non impostato
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario Non impostato
Posizione cartella /aiw/aiw1/Sistema/hf/quadiente
Posizione di staging /aiw/aiw1/Sistema/hf/quadient/quadient/Staged
Metodo batch Nessuno
Posizione periferica di input Non impostato
Codepage di dispositivo Non impostato
Soglia massima di errori 5
Modelli trigger .*\.trg$
Metodo di completamento Dimensione
Regole di analisi del flusso di lavoro primario Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario Non impostato
Modello del flusso di lavoro primario Non impostato
Modello del flusso di lavoro secondario Non impostato

1.2.10.8.2.17 RepositoryFolder

È possibile utilizzare questo esempio per inviare lavori ai flussi di lavoro di esempio forniti con la funzione Archivia.

Alla prima connessione e attivazione di questo dispositivo di input, il lavoro PDF di esempio viene inviato al flusso di lavoro RepositorySample nel sistema in uso.

Proprietà Valore
Descrizione dispositivo di input Accetta file di input in formato PDF. Utilizza le proprietà del flusso di lavoro secondario per impostare il flusso di lavoro su RepositorySample, che memorizza il processo e i documenti nel contenitore di esempio.
Intervallo di polling (secondi) 5
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario RepositorySample
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/hf/Repository
Soglia massima di errori 5
Codepage di dispositivo Non impostato
Server principale Sistema
Procedura di inoltro SubmitInputFiles
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Non impostato
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario Non impostato
Posizione di staging /aiw/aiw1/System/hf/Repository/Staged
Posizione periferica di input Non impostato
Lavoro previsto associato Non impostato
Stato connessione Disconnesso
File di input in attesa 0
Stato abilitato No
Stato lavoro previsto Non impostato
Metodo batch Nessuno
Numero di file da eseguire in batch Non impostato
Numero di pagine da eseguire in batch Non impostato
Data inizio batch Non impostato
Intervallo di batch Minuto
Modelli di dati .*$
Modelli di elenco .*lst$
Modello file Non impostato
Utilizzo file di spool Non impostato
Modello di file obbligatorio No
Crea file .zip No
Modello corrispondente per le impostazioni (.+?)\.[^.]*$|$
Pagine in eccesso da eseguire in batch No
Ora inizio batch Non impostato
Frequenza (minuti) Non impostato
Modelli di sovrascritture .*oth$
Modelli JDF Non impostato
Tipo file di spool Non impostato
Sequenza modello di file Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro primario Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario Non impostato
Metodo di completamento Dimensione
Converti sovrapposizioni Non impostato
Modello del flusso di lavoro primario Non impostato
Modello del flusso di lavoro secondario Non impostato
Modelli trigger .*\.trg$

1.2.10.8.2.18 VerificationFolder

È possibile utilizzare questo esempio per inviare lavori al flusso di lavoro di esempio fornito con la funzione Verifica automatizzata. Alla prima connessione e attivazione di questo dispositivo di input, il lavoro PDF di esempio viene inviato al flusso di lavoro VerifySample nel sistema in uso.

Il dispositivo di input VerificationFolder è dotato di tali proprietà e valori predefiniti.

Proprietà Valore
flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario VerifySample
Procedura di inoltro SubmitInputFiles
operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Non impostato
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario Non impostato
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/hf/Verify (sistemi operativi basati su UNIX) o C:\aiw\aiw1\System\hf\Verify (Windows)
Codepage di dispositivo Non impostato
Intervallo di polling 5 secondi
Posizione di staging /aiw/aiw1/System/hf/Verify/Staged (sistemi operativi basati su UNIX) o C:\aiw\aiw1\System\hf\Verify\Staged (Windows)
Metodo batch Nessuno
Posizione periferica di input Non impostato
Soglia massima di errori 5
Modelli di dati .*$
Modelli JDF Non impostato
Modelli di elenco .*lst$
Modelli di sovrascritture .*oth$
Modelli trigger .*\.trg$
Metodo di completamento Dimensione
Regole di analisi del flusso di lavoro primario Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario Non impostato
Modello del flusso di lavoro primario Non impostato
Modello del flusso di lavoro secondario Non impostato
Converti sovrapposizioni Non impostato

1.2.10.8.3 Dispositivi di input LPD

I dispositivi di input LPD (Line printer daemon) ricevono i lavori inoltrati utilizzando il protocollo LPD. Il dispositivo specifica un file di controllo per modificare i parametri del file di controllo LPD di un lavoro in un file di proprietà del lavoro nel formato property name=value di RICOH ProcessDirector utilizzato dal flusso di lavoro.

Il nome del dispositivo di input LPD corrisponde al valore dell'opzione della stampante del comando di stampa. Se il file receive_lpd_jobtype.cfg o receive_lpd_pdf_jobtype.cfg è configurato, i valori delle opzioni del lavoro del comando di stampa vengono convertiti in proprietà del lavoro RICOH ProcessDirector.

Occorre specificare gli host autorizzati ad inoltrare i lavori ai dispositivi di input LPD.

1.2.10.8.3.1 LPDAFP

Proprietà Valore
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario AFP
Procedura di inoltro SubmitInputFiles
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Non impostato
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario SetJobTypeFromRules
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/lpd/LPDAFP (Linux) o C:\aiw\aiw1\System\lpd\LPDAFP (Windows)
Posizione di staging /aiw/aiw1/System/lpd/LPDAFP/Staged (Linux) o C:\aiw\aiw1\System\lpd\LPDAFP\Staged (Windows)
Metodo batch Elenco
Posizione periferica di input Non impostato
Soglia massima di errori 10
Modelli di dati .*\.prt$
Modelli di elenco .*list\.lst$
Modelli di sovrascrittura .*other\.oth$
Modelli trigger .*\.trg$
Metodo di completamento Trigger
Regole di analisi del flusso di lavoro primario Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario /aiw/aiw1/control_files/rules/receive_lpd_jobtype.cfg (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\rules\receive_lpd_jobtype.cfg (Windows)
Modello del flusso di lavoro primario Non impostato
Modello del flusso di lavoro secondario Non impostato
Codepage di dispositivo Non impostato

1.2.10.8.3.2 LPDLineData

Proprietà Valore
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario LineData
Procedura di inoltro SubmitInputFiles
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Non impostato
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario SetJobTypeFromRules
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/lpd/LPDLineData (Linux) o C:\aiw\aiw1\System\lpd\LPDLineData (Windows)
Posizione di staging /aiw/aiw1/System/lpd/LPDLineData/Staged (Linux) o C:\aiw\aiw1\System\lpd\LPDLineData\Staged (Windows)
Metodo batch Elenco
Posizione periferica di input Non impostato
Soglia massima di errori 10
Modelli di dati .*\.prt$
Modelli di elenco .*list\.lst$
Modelli di sovrascrittura .*other\.oth$
Modelli trigger .*\.trg$
Metodo di completamento Trigger
Regole di analisi del flusso di lavoro primario Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario /aiw/aiw1/control_files/rules/receive_lpd_jobtype.cfg (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\rules\receive_lpd_jobtype.cfg (Windows)
Modello del flusso di lavoro primario Non impostato
Modello del flusso di lavoro secondario Non impostato
Codepage di dispositivo Non impostato

1.2.10.8.3.3 LPDPDF

Il dispositivo di input LPDPDF è dotato di tali proprietà e valori predefiniti.
Proprietà Valore
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario PDF
Procedura di inoltro SubmitInputFiles
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Non impostato
Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario SetJobTypeFromRules
Posizione cartella /aiw/aiw1/System/lpd/LPDPDF (sistemi operativi basati su UNIX) o C:\aiw\aiw1\System\lpd\LPDPDF(Windows)
Posizione di staging /aiw/aiw1/System/lpd/LPDPDF/Staged (sistemi operativi basati su UNIX) o C:\aiw\aiw1\System\lpd\LPDPDF\Staged (Windows)
Metodo batch Elenco
Posizione periferica di input Non impostato
Soglia massima di errori 10
Modelli di dati .*\.prt$
Modelli di elenco .*list\.lst$
Modelli di sovrascrittura .*other\.oth$
Modelli trigger .*\.trg$
Metodo di completamento Trigger
Regole di analisi del flusso di lavoro primario Non impostato
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario /aiw/aiw1/control_files/rules/receive_lpd_pdf_jobtype.cfg
Modello del flusso di lavoro primario Non impostato
Modello del flusso di lavoro secondario Non impostato

1.2.10.8.4 Dispositivi di input del servizio Web

Utilizzare questi dispositivi di input forniti come modelli per creare dispositivi di input dei servizi Web REST e SOAP personali.

1.2.10.8.4.1 RicezioneOrdiniMarcom

Questo dispositivo di input del servizio Web SOAP fornito simula una chiamata al servizio Web MarcomCentral e recupera un ordine XML. Il dispositivo di input trasmette l'ordine come lavoro al flusso di lavoro MarcomProcessOrders fornito con la funzione MarcomCentral Connect.

Il valore nel campo Credenziali statiche indica a RICOH ProcessDirector di eseguire la simulazione invece di chiamare il servizio Web.

Ogni volta che si abilita e si connette questo dispositivo di input, RICOH ProcessDirector trasmette un lavoro di esempio al flusso di lavoro MarcomProcessOrders ogni 30 secondi. Per interrompere l'invio dei lavori, disabilitare e disconnettere il dispositivo di input.

Generale

Proprietà Valore
Descrizione dispositivo di input Riceve gli ordini dall'Archivio di esempio Ricoh Marcom.
Server principale Sistema
Intervallo di polling (secondi) 30
Procedura di inoltro SubmitInputFiles
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario ElaborazioneOrdiniMarcom
Soglia massima di errori 10
Posizione periferica di input Non impostato
Codepage di dispositivo Non impostato

Richiesta

Proprietà Valore
URL richiesta https://services.printable.com/Trans/1.0/Order.asmx
Payload richiesta
<soapenv:Envelope xmlns:soapenv="http://schemas.xmlsoap.org/soap/envelope/" 
xmlns:ord="http://services.printable.com/1.0/order" 
xmlns:sso="http://www.printable.com/sso">
 <soapenv:Header/>
 <soapenv:Body>
  <ord:GetOrdersByDate>
   <sso:OrderRequestByDate version="?">
   <PartnerCredentials>
     <Token>${WebService.StaticCredential}</Token>
    </PartnerCredentials>
    <DateRange>
     <Start>${WebService.LastSuccessRequestTime}</Start>
     <End>${WebService.CurrentRequestTime}</End>
    </DateRange>
    <RequestIdentifier>?</RequestIdentifier>
   </sso:OrderRequestByDate>
  </ord:GetOrdersByDate>
 </soapenv:Body>
 </soapenv:Envelope>
Richiesta SOAP Marcom-OttieniOrdiniPerData
Server proxy Server proxy 1
Crea lavori da risposta Solo quando il modello risposta corrisponde
Modello risposta da corrispondere //Order
Creare lavori secondari No
Offset fuso orario -7

Autenticazione

Proprietà Valore
Credenziali statiche Valore mascherato
Payload richiesta autenticazione  
URL richiesta autenticazione  
Richiesta SOAP autenticazione Non impostato
Attributo risposta autenticazione  
Password richiesta autenticazione  

Avanzato

Proprietà Valore
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario  
Modello del flusso di lavoro secondario  

1.2.10.8.4.2 RestfulServizioWebEsempio

Questo dispositivo di input del servizio Web REST esegue una chiamata GET ad un servizio Web di esempio e recupera un lavoro JSON. Il dispositivo di input trasmette il lavoro al flusso di lavoro RestfulWebServiceWF fornito con la funzione Attivazione servizi Web.

Ogni volta che si abilita e si connette il dispositivo di input, un lavoro di esempio viene inviato al flusso di lavoro RestfulServizioWebFL ogni 30 secondi. Per interrompere l'invio dei lavori, disabilitare e disconnettere il dispositivo di input.

Generale

Proprietà Valore
Descrizione dispositivo di input Chiama un servizio Web REST, recupera un lavoro JSON di esempio ogni 30 secondi e lo trasmette al flusso di lavoro di esempio RestfulServizioWebFL
Server principale Sistema
Intervallo di polling (secondi) 30
Procedura di inoltro SubmitInputFiles
Flusso di lavoro ParentNoPrint
Flusso di lavoro secondario RestfulServizioWebFL
Soglia massima di errori 10
Posizione periferica di input Non impostato
Codepage di dispositivo Non impostato

Richiesta

Proprietà Valore
URL richiesta http://localhost:15080/restapi/1.0/sample/order
Metodo richiesta GET
Tipo di contenuto richiesta JSON
Payload richiesta  
Intestazione richiesta fakename:RPDsample
Parametri richiesta  
Usare il server proxy No
Creare lavori da risposta Sempre
Modello risposta da corrispondere  
Creare lavori secondari No

Autenticazione

Proprietà Valore
Credenziali statiche  
Attributo risposta autenticazione  
URL richiesta autenticazione  
Metodo richiesta autenticazione GET
Password richiesta autenticazione  
Tipo di contenuto risposta autenticazione JSON
Payload richiesta autenticazione  
Intestazione richiesta autenticazione  
Parametri richiesta autenticazione  

Avanzato

Proprietà Valore
Regole di analisi del flusso di lavoro secondario  
Modello del flusso di lavoro secondario  

1.2.10.9 Raccoglitori di dati forniti

RICOH ProcessDirector fornisce oggetti raccoglitore di dati predefiniti che si possono usare per configurare l'acquisizione e i dati da memorizzare nel database PostgreSQL.

1.2.10.9.1 Durata operazioni del lavoro

Utilizzare questo data collector per acquisire informazioni sulla durata dei passaggi durante l'elaborazione dei lavori nei vostri flussi di lavoro.

Generale

Proprietà Valore predefinito
Nome tabella del database job_step_durations
Directory del log errori /aiw/aiw1/stepdurationdump
Rimuovi le voci scadute Disattivo
Periodo di conservazione  

Proprietà da acquisire

Proprietà Valore predefinito
Proprietà del lavoro da acquisire
  • Personalizzato 1 (Job.Info.Attr1)
  • Personalizzato 2 (Job.Info.Attr2)
  • Personalizzato 3 (Job.Info.Attr3)
  • Personalizzato 4 (Job.Info.Attr4)
  • Personalizzato 5 (Job.Info.Attr5)
  • Nome cliente (Job.CustomerName)
  • Fronte/retro (Job.Duplex)
  • Flusso di dati di input (Job.InputDatastream)
  • Nome del file di input (Job.InputFile)
  • Ora arrivo lavoro (Job.FileReceiptTime)
  • Classe lavoro (Job.Class)
  • Copie di lavoro richieste (Job.Copies)
  • Destinazione lavoro (Job.Destination)
  • Modulo lavoro (Job.Form)
  • Nome lavoro (Job.Name)
  • Priorità lavoro (Job.Priority)
  • Dimensioni lavoro (fogli) (Job.JobSize)
  • Server principale (Job.Instance)
  • Id lavoro persistenza (Job.PersistenceID)
  • Stampante precedente (Job.PreviousPrinter)
  • Promosso (Job.Promote)
  • Tempo di promozione (Job.PromoteTime)
  • Utente di riconciliazione (Job.Insert.ReconcileUser.ID)
  • Posizione richiesta (Job.Locations)
  • Stampante richiesta (Job.RequestedPrinter)
  • Conteggio di ristampa (Job.ReprintCount)
  • Periodo di conservazione (Job.RetainDuration)
  • Pianificato da (Job.ScheduleUserId)
  • Dispositivo di input di origine (Job.SourceInputDeviceName)
  • Ora di inoltro (Job.SubmitTime)
  • Pagine totali (Job.TotalPages)
  • Fogli totali (Job.TotalSheets)
  • Utilizzare le impostazioni principali (Job.ParentJob)
  • Flusso di lavoro (Job.JobType)

Nota d'uso: oltre alle proprietà predefinite del lavoro selezionato, il data collector di Durata operazioni del lavoro acquisisce sempre i dati relativi a:

Numero lavoro
Il numero univoco che identifica il lavoro nel sistema.
Nome della colonna della tabella del database PostgreSQL: id.
Tempo di creazione
Ora locale in cui l'evento è stato memorizzato.
Nome della colonna della tabella del database PostgreSQL: created_at.
Tempo di creazione UTC
Ora UTC in cui l'evento è stato memorizzato.
Nome della colonna della tabella del database PostgreSQL: created_at_utc.
Flusso di lavoro corrente
Il flusso di lavoro corrente utilizzato dal lavoro.
Nome della colonna della tabella del database PostgreSQL: job_workflow.
Fase corrente (Job.Phase)
Il nome della fase interna al flusso di lavoro che sta elaborando il lavoro.
Nome della colonna della tabella del database PostgreSQL: job_phase.
Operazione corrente (Job.Step)
Il nome dell'operazione che sta elaborando il lavoro nell'ambito della fase corrente.
Nome della colonna della tabella del database PostgreSQL: job_step.
Record
Numero di sequenza generato automaticamente.
Nome della colonna della tabella del database PostgreSQL: record.
Durata del passo in coda
Tempo totale in cui il lavoro viene messo in coda prima di essere eseguito.
Nome della colonna della tabella del database PostgreSQL: step_queued_duration.
Durata dell'elaborazione dei passi
Il tempo totale di permanenza del lavoro nello stato di elaborazione.
Nome della colonna della tabella del database PostgreSQL: step_processing_duration.
Fine passo di elaborazione
L'ora in cui il passo termina l'elaborazione.
Nome della colonna della tabella del database PostgreSQL: step_processing_end.
Inizio passo di elaborazione
L'ora in cui il passo inizia l'elaborazione.
Nome della colonna della tabella del database PostgreSQL: step_processing_start.
Durata dell'esecuzione del passo
Il tempo totale di permanenza del lavoro nello stato di coda e di elaborazione.
Nome della colonna della tabella del database PostgreSQL: step_run_duration.
Modello di operazione
Il nome del modello di operazione utilizzato per definire l'operazione.
Nome della colonna della tabella del database PostgreSQL: step_template.
Durata di attesa del passo
Il tempo totale in cui il passo è in stato di attesa.
Nome della colonna della tabella del database PostgreSQL: step_wait_duration.
Durata totale del passo
Il tempo totale di permanenza del lavoro nello stato di coda e di attesa.
Nome della colonna della tabella del database PostgreSQL: total_step_duration.

1.2.10.9.2 Avanzamento operazioni del lavoro

Utilizzare questo raccoglitore di dati per selezionare le proprietà del lavoro acquisite all'inizio e alla fine di ogni operazione del flusso di lavoro.

Generale

Proprietà Valore predefinito
Nome tabella del database job_history
Continua in caso di errore
Directory del log errori /aiw/aiw1/jobhistorydump
Rimuovi le voci scadute Disattivo
Periodo di conservazione  

Proprietà da acquisire

Proprietà Valore predefinito
Proprietà del lavoro da acquisire
  • Personalizzato 1 (Job.Info.Attr1)
  • Personalizzato 2 (Job.Info.Attr2)
  • Personalizzato 3 (Job.Info.Attr3)
  • Personalizzato 4 (Job.Info.Attr4)
  • Personalizzato 5 (Job.Info.Attr5)
  • Nome cliente (Job.CustomerName)
  • Fronte/retro (Job.Duplex)
  • Flusso di dati di input (Job.InputDatastream)
  • Nome del file di input (Job.InputFile)
  • Ora arrivo lavoro (Job.FileReceiptTime)
  • Classe lavoro (Job.Class)
  • Copie di lavoro richieste (Job.Copies)
  • Destinazione lavoro (Job.Destination)
  • Modulo lavoro (Job.Form)
  • Nome lavoro (Job.Name)
  • Dimensioni lavoro (fogli) (Job.JobSize)
  • Server principale (Job.Instance)
  • Id lavoro persistenza (Job.PersistenceID)
  • Stampante precedente (Job.PreviousPrinter)
  • Promosso (Job.Promote)
  • Tempo di promozione (Job.PromoteTime)
  • Utente di riconciliazione (Job.Insert.ReconcileUser.ID)
  • Stampante richiesta (Job.RequestedPrinter)
  • Conteggio di ristampa (Job.ReprintCount)
  • Periodo di conservazione (Job.RetainDuration)
  • Pianificato da (Job.ScheduleUserId)
  • Dispositivo di input di origine (Job.SourceInputDeviceName)
  • Ora di inoltro (Job.SubmitTime)
  • Fogli totali (Job.TotalSheets)
  • Pagine totali (Job.TotalPages)
  • Flusso di lavoro (Job.JobType)

1.2.10.9.3 Avanzamento della stampa del lavoro

Utilizzare questo raccoglitore di dati per selezionare il lavoro e le proprietà della stampante che vengono acquisite quando la stampa termina correttamente e quando la stampa di un lavoro viene interrotta a causa di un errore.

Generale

Proprietà Valore predefinito
Nome tabella del database job_printing
Directory del log errori /aiw/aiw1/jobprintingdump
Rimuovi le voci scadute Disattivo
Periodo di conservazione  
Proprietà da acquisire
Proprietà Valore predefinito
Proprietà del lavoro da acquisire
  • Stampante assegnata (Job.CurrentPrinter)
  • Assegnato alla stampante (Job.Print.AssignPrintTime)
  • Utilizzo inchiostro nero (Job.Ink.Black)
  • Personalizzato 1 (Job.Info.Attr1)
  • Personalizzato 2 (Job.Info.Attr2)
  • Nome cliente (Job.CustomerName)
  • Fase corrente (Job.Phase)
  • Flusso di lavoro corrente (Job.Process)
  • Operazione corrente (Job.Step)
  • Stato del lavoro corrente(Job.State)
  • Utilizzo inchiostro ciano (Job.Ink.Cyan)
  • Fronte/retro (Job.Duplex)
  • Flusso di dati di input (Job.InputDatastream)
  • Classe lavoro (Job.Class)
  • Copie di lavoro raccolte (Job.CopiesStacked)
  • Copie di lavoro richieste (Job.Copies)
  • Destinazione lavoro (Job.Destination)
  • Modulo lavoro (Job.Form)
  • Nome lavoro (Job.Name)
  • Numero lavoro (Job.ID)
  • Priorità lavoro (Job.Priority)
  • Dimensioni lavoro (Job.JobSize)
  • Utilizzo inchiostro magenta (Job.Ink.Magenta)
  • Supporti (Job.Media)
  • Vassoio di uscita (Job.OutputBin)
  • Formato output (Job.OutputFormat)
  • Pagine raccolte (Job.PagesStacked)
  • Server principale (Job.Instance)
  • Id lavoro persistenza (Job.PersistenceID)
  • Punzonatura (Job.Punch)
  • Stampante precedente (Job.PreviousPrinter)
  • Tempo di completamento stampa (Job.Print.EndPrintTime)
  • Utente di riconciliazione (Job.Insert.ReconcileUser.ID)
  • Posizione richiesta (Job.Locations)
  • Conteggio di ristampa (Job.ReprintCount)
  • Pianificato da (Job.ScheduleUserId)
  • Fogli raccolti (Job.SheetsStacked)
  • Sistema (Job.SystemName)
  • Spillatura (Job.Staple)
  • Pagine totali (Job.TotalPages)
  • Fogli totali (Job.TotalSheets)
  • Utilizzo inchiostro giallo (Job.Ink.Yellow)
  • Flusso di lavoro (Job.JobType)
Proprietà della stampante da acquisire
  • Nome cliente (Printer.CustomerName)
  • Descrizione stampante (Printer.Description)
  • Destinazione stampante (Printer.Destination)
  • Posizione stampante (Printer.Locations)
  • Modello stampante (Printer.Model.Specific)
  • Nome stampante (Printer.ID)
  • Tipo di carta per stampante (Printer.Model)
  • Server stampante (Printer.Instance)
  • Formato di output (Printer.OutputFormat)
  • Numero di serie (Printer.SerialNumber)
  • Versione (Printer.Version)

1.2.10.9.4 Stato stampante

Utilizzare questo raccoglitore di dati per selezionare le proprietà della stampante acquisite ogni volta che le proprietà Stato abilitato o Stato stampante cambiano.

Generale

Proprietà Valore predefinito
Nome tabella del database printer_status
Directory del log errori /aiw/aiw1/printerstatusdump
Rimuovi le voci scadute Disattivo
Periodo di conservazione  

Proprietà da acquisire

Proprietà Valore predefinito
Proprietà della stampante da acquisire
  • Nome cliente (Printer.CustomerName)
  • Formato di output (Printer.OutputFormat)
  • Descrizione stampante (Printer.Description)
  • Destinazione stampante (Printer.Destination)
  • Posizione stampante (Printer.Locations)
  • Modello stampante (Printer.Model.Specific)
  • Nome stampante (Printer.ID)
  • Tipo di carta per stampante (Printer.Model)
  • Server stampante (Printer.Instance)
  • Stato stampante (Printer.Status)
  • Numero di serie (Printer.SerialNumber)
  • Versione (Printer.Version)

1.2.10.9.5 Azioni dell'utente sui lettori di codici a barre

Utilizzare questo raccoglitore di dati per selezionare il lettore di codici a barre e le proprietà dell'utente che vengono acquisite quando un utente esegue un'azione su un lettore di codici a barre.

Generale

Proprietà Valore predefinito
Nome tabella del database barcode_reader_actions
Directory del log errori /aiw/aiw1/userhistorydump/barcode_reader_actions/
Rimuovi le voci scadute Disattivo
Periodo di conservazione  

Proprietà da acquisire

Proprietà Valore predefinito
Proprietà del lettore di codici a barre da acquisire
  • Posizione del lettore di codici a barre (BarcodeReader.Location)
  • Descrizione (BarcodeReader.Description)
  • Nome (BarcodeReader.ID)
Proprietà dell'utente da acquisire
  • Posizioni consentite (User.Location)
  • Appartenenza gruppo (User.Groups)
  • Descrizione utente (User.Description)
  • Nome utente (User.ID)

1.2.10.9.6 Azioni dell'utente sui dispositivi di input

Utilizzare questo raccoglitore di dati per selezionare il dispositivo di input e le proprietà dell'utente che vengono acquisite quando un utente esegue un'azione su un dispositivo di input.

Generale

Proprietà Valore predefinito
Nome tabella del database input_device_actions
Directory del log errori /aiw/aiw1/userhistorydump/input_device_actions/
Rimuovi le voci scadute Disattivo
Periodo di conservazione  

Proprietà da acquisire

Proprietà Valore predefinito
Proprietà del dispositivo di input da acquisire
  • Tipo di dispositivo (InputDevice.Type)
  • Descrizione dispositivo di input (InputDevice.Description)
  • Posizione dispositivo di input (InputDevice.Locations)
  • Nome dispositivo di input (InputDevice.ID)
Proprietà dell'utente da acquisire
  • Posizioni consentite (User.Location)
  • Appartenenza gruppo (User.Groups)
  • Descrizione utente (User.Description)
  • Nome utente (User.ID)

1.2.10.9.7 Azioni dell'utente sugli insertori

Utilizzare questo raccoglitore di dati per selezionare l'insertore e le proprietà dell'utente che vengono acquisite quando un utente esegue un'azione su un insertore.

Generale

Proprietà Valore predefinito
Nome tabella del database inserter_actions
Directory del log errori /aiw/aiw1/userhistorydump/inserter_actions/
Rimuovi le voci scadute Disattivo
Periodo di conservazione  

Proprietà da acquisire

Proprietà Valore predefinito
Proprietà dell'insertore da acquisire
  • Descrizione del controller insertore (InserterSystem.Description)
  • Nome del controller insertore (InserterController.ID)
  • Posizione (InserterSystem.Location)
Proprietà dell'utente da acquisire
  • Posizioni consentite (User.Location)
  • Appartenenza gruppo (User.Groups)
  • Nome utente (User.ID)
  • Descrizione utente (User.Description)

1.2.10.9.8 Azioni dell'utente sui lavori

Utilizzare questo raccoglitore di dati per selezionare il lavoro e le proprietà dell'utente che vengono acquisite quando un utente esegue un'azione su un lavoro.

Generale

Proprietà Valore predefinito
Nome tabella del database job_actions
Directory del log errori /aiw/aiw1/userhistorydump/job_actions/
Rimuovi le voci scadute Disattivo
Periodo di conservazione  

Proprietà da acquisire

Proprietà Valore predefinito
Proprietà del lavoro da acquisire
  • Personalizzato 1 (Job.Info.Attr1)
  • Personalizzato 2 (Job.Info.Attr2)
  • Personalizzato 3 (Job.Info.Attr3)
  • Personalizzato 4 (Job.Info.Attr4)
  • Personalizzato 5 (Job.Info.Attr5)
  • Nome lavoro (Job.Name)
  • Numero lavoro (Job.ID)
  • Flusso di lavoro (Job.JobType)
Proprietà dell'utente da acquisire
  • Posizioni consentite (User.Location)
  • Appartenenza gruppo (User.Groups)
  • Descrizione utente (User.Description)
  • Nome utente (User.ID)

1.2.10.9.9 Azioni dell'utente sulle stampanti

Utilizzare questo raccoglitore di dati per selezionare la stampante e le proprietà dell'utente che vengono acquisite quando un utente esegue un'azione su una stampante.

Generale

Proprietà Valore predefinito
Nome tabella del database printer_actions
Directory del log errori /aiw/aiw1/userhistorydump/printer_actions/
Rimuovi le voci scadute Disattivo
Periodo di conservazione  

Proprietà da acquisire

Proprietà Valore predefinito
Proprietà della stampante da acquisire
  • Descrizione stampante (Printer.Description)
  • Destinazione stampante (Printer.Destination)
  • Posizione stampante (Printer.Locations)
  • Modello stampante (Printer.Model.Specific)
  • Nome stampante (Printer.ID)
  • Numero di serie (Printer.SerialNumber)
  • Tipo di carta per stampante (Printer.Model)
  • Server stampante (Printer.Instance)
  • Indirizzo TCP/IP della stampante o nome host (Printer.TCPIP.Address)
  • Tipo (Printer.Type)
  • Versione (Printer.Version)
Proprietà dell'utente da acquisire
  • Posizioni consentite (User.Location)
  • Appartenenza gruppo (User.Groups)
  • Descrizione utente (User.Description)
  • Nome utente (User.ID)

1.2.10.9.10 Azioni dell'utente sugli utenti

Utilizzare questo raccoglitore di dati per selezionare l'utente di destinazione e le proprietà dell'utente che vengono acquisite quando un utente esegue un'azione su un utente di destinazione.

Generale

Proprietà Valore predefinito
Nome tabella del database user_actions
Directory del log errori /aiw/aiw1/userhistorydump/user_actions/
Rimuovi le voci scadute Disattivo
Periodo di conservazione  

Proprietà da acquisire

Proprietà Valore predefinito
Proprietà utente di destinazione da acquisire
  • Posizioni consentite (User.Location)
  • Appartenenza gruppo (User.Groups)
  • Descrizione utente (User.Description)
  • Nome utente (User.ID)
Proprietà dell'utente da acquisire
  • Posizioni consentite (User.Location)
  • Appartenenza gruppo (User.Groups)
  • Descrizione utente (User.Description)
  • Nome utente (User.ID)

1.2.10.9.11 Raccolta Operazione flusso di lavoro

Utilizzare questa raccolta dati per gestire i dati memorizzati dall'operazione WritePropsToReportDatabase.

Generale

Proprietà Valore predefinito
Tabelle del database interessate  
Rimuovi le voci scadute Disattivo
Periodo di conservazione  

1.2.10.10 Eserciziario di Tableau in dotazione

La funzione Report include un eserciziario di Tableau in dotazione.

Il percorso completo e il nome del file contenente l'eserciziario per Tableau sono:

  • /aiw/aiw1/samples/reports/Sample.twb su Linux
  • C:\aiw\aiw1\samples\reports\Sample.twb su Windows

Per utilizzare l'eserciziario:

  • Installare la funzione Report.
  • Configurazione di Report Quando RICOH ProcessDirector acquisisce i dati, memorizza i dati in un database PostgreSQL, che è possibile specificare.
  • Installare lo strumento aziendale intelligente, Tableau. Lo strumento di business intelligence Tableau non è incluso nella funzione Report. Per ulteriori informazioni e opzioni di acquisto, visitare il sito https://www.tableau.com/.
  • Aprire l'eserciziario in Tableau e collegarlo al database PostgreSQL definito nella pagina Impostazioni del database.

L'eserciziario contiene fogli di lavoro per le pagine stampate e i lavori di ogni cliente.

1.2.10.11 Comandi utili PostgreSQL

È possibile utilizzare i comandi PostgreSQL per controllare lo stato e il contenuto del database Report. Esistono molti comandi; questo argomento fornisce un piccolo sottoinsieme.
    Nota:
  • Gli esempi di comandi riportati di seguito presuppongono l'utilizzo dei valori predefiniti per le proprietà nella pagina delle Impostazioni del database. Se si modifica uno di questi valori, come ad esempio il numero di porta, potrebbe essere necessario utilizzare ulteriori argomenti sui comandi PostgreSQL.

    Digitare help al prompt dei comandi psql per ulteriori informazioni.

  • Utilizzare questi comandi solo con il database Report. Non eseguire comandi sul database RICOH ProcessDirector principale a meno che un rappresentante dell'assistenza Ricoh non lo indichi.
Eseguire i comandi qui sotto a un prompt dei comandi sul server su cui è installato il database Report.
Controllare se PostgreSQL è in esecuzione

Linux:

ps -ef | grep postgres

Se PostgresSQL è in esecuzione, vengono visualizzate più righe di output. Se non è in funzione, non sono visibili output.

Windows:

Aprire Gestione attività Windows. Cercate i processi PostgreSQL in esecuzione sul server.

Accedere al database Report sul server primario

Linux:

  • /aiw/aiw1/bin/postgresql/Linux/pgsql/bin/psql databasePostgreSQL_user_name

    oppure

  • /usr/pgsql-14/bin/psql database PostgreSQL_user_name

Ad esempio, se si utilizzano i valori predefiniti per il Database e il Nome utente nella pagina Impostazioni del database, inserire:

  • /aiw/aiw1/bin/postgresql/Linux/pgsql/bin/psql history rpdreports

    oppure

  • /usr/pgsql-14/bin/psql history rpdreports

Windows:

  • C:\aiw\aiw1\bin\postgresql\Windows\pgsql\bin\psql databasePostgreSQL_user_name

    oppure

  • <RPD Install Directory>\PostgreSQL\bin\pg_psql database PostgreSQL_user_name

Ad esempio, se si utilizzano i valori predefiniti per il Database e il Nome utente nella pagina Impostazioni del database, inserire:

  • C:\aiw\aiw1\bin\postgresql\Windows\pgsql\bin\psql history rpdreports

    oppure

  • <RPD Install Directory>\PostgreSQL\bin\pg_psql history rpdreports

Output previsto:

psql.bin (9.6.4) Digitare "help" per assistenza.
Dopo l'accesso al database Report

Utilizzare questi comandi per recuperare informazioni su database, tabelle del database e contenuti:

\d
Elencare le tabelle del database esistenti sul sistema.
\dt rpt.*
Elencare i database sul sistema presenti nello schema rpt. Qualsiasi database che si migra dal database DB2 utilizzato dalle versioni precedenti della funzione Report per salvare i dati è in questo schema.
\d+ database_table_name
Mostra il formato della tabella specificata. Per esempio, \d+ job_history mostra quel formato della tabella del database job_history.
selezionare * da database_table_name;
Elencare tutti i dati della tabella specificata.
selezionare column_name[,column_name2,column_name3,...] da job_history;
Elencare i dati delle colonne specificate nella tabella richiesta.
COPY database_table_name TO 'directory_path_and_filename' DELIMITER ',' CSV HEADER;
Scrivere i dati memorizzati nel database in un file CSV.

Per database_table_name, digitare il nome della tabella del database PostgreSQL definito come valore della proprietà del Nome tabella del database nel raccoglitore di dati.

Per directory_path_and_filename, digitare il percorso completo della directory e il nome del file CSV dal quale si desidera acquisire i dati.

Questo esempio consente di acquisire i dati nella tabella job_history e di esportarli nel formato CSV sul file test.csv nella directory /aiw/aiw1:

COPY job_history TO '/aiw/aiw1/test.csv' DELIMITER ',' CSV HEADER;

\q
Uscire da PostgreSQL.

Interrompere il database Report

Aprire un prompt dei comandi e digitare questo comando:

Su un server Windows:
  • \aiw\aiw1\bin\postgresql\Windows\pgsql\bin\pg_ctl stop -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D \aiw\aiw1\data -l \aiw\aiw1\trace\postgres.trace

    oppure

  • <RPD Install Directory>\PostgreSQL\bin\pg_ctl stop -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D \aiw\aiw1\data -l \aiw\aiw1\trace\postgres.trace
Su un server Linux:
  • /aiw/aiw1/bin/postgresql/Linux/pgsql/bin/pg_ctl stop -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D /aiw/aiw1/data/ -l /aiw/aiw1/trace/postrgres.trace

    oppure

  • /usr/pgsql-14/bin/pg_ctl stop -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D /aiw/aiw1/data/ -l /aiw/aiw1/trace/postrgres.trace

Avviare il database Report

Su un server Windows:
  • \aiw\aiw1\bin\postgresql\Windows\pgsql\bin\pg_ctl start -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D \aiw\aiw1\data -l \aiw\aiw1\trace\postgres.trace

    oppure

  • <RPD Install Directory>\PostgreSQL\bin\pg_ctl start -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D \aiw\aiw1\data -l \aiw\aiw1\trace\postgres.trace
Su un server Linux:
  • /aiw/aiw1/bin/postgresql/Linux/pgsql/bin/pg_ctl start -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D /aiw/aiw1/data/ -l /aiw/aiw1/trace/postrgres.trace

    oppure

  • /usr/pgsql-14/bin/pg_ctl start -o "-p 5432" -U rpdreports -P testpassword -D /aiw/aiw1/data/ -l /aiw/aiw1/trace/postrgres.trace

1.2.10.12 Politiche di servizio fornite

È possibile utilizzare queste politiche di servizio di esempio nell'installazione.

1.2.10.12.1 24 ora

Utilizzare la politica di servizio 24 ore per i lavori che devono essere stampati 24 ore dopo l'arrivo nel sistema.
Proprietà Valore Descrizione
Regola periodi di non servizio No RICOH ProcessDirector non regola gli orari dei punti di verifica pianificati per evitare periodi di non servizio.
Metodo rettifica Nessuno RICOH ProcessDirector non regola l'ora di inizio del punto di verifica predefinita, che è l'ora in cui un lavoro arriva nel sistema.
Metodo di calcolo di una scadenza Tempo trascorso Il metodo utilizzato da RICOH ProcessDirector per calcolare la scadenza SLA per lavori che utilizzano la politica di servizio.
Intervallo [Ricezione]   Nessun punto di verifica viene definito per la fase di ricezione.
Intervallo [Preparazione] 8 ore Un lavoro deve completare la fase di preparazione entro 8 ore dall'ora di inizio del punto di verifica.
Intervallo [Stampa] 1 giorno Un lavoro deve completare la fase di stampa entro 1 giorno dall'ora di inizio del punto di verifica.
Intervallo [Completamento]   Nessun punto di verifica viene definito per la fase di completamento.
Numero di giorni   Se il metodo di calcolo della scadenza è Tempo specifico, viene specificato il numero di giorni dall'ora di inizio del punto di verifica fino alla scadenza SLA per un lavoro.
Ripristina alla nuova elaborazione RICOH ProcessDirector registra nuovi orari del punto di verifica corrente quando si seleziona l'azione Stampa di nuovo o Elabora nuovamente .
Descrizione della politica di servizio Stampa entro 24 ore dalla ricezione del lavoro. Descrive l'affidabilità delle prestazioni.
Durata SLA   Se il metodo di calcolo della scadenza è Tempo trascorso, l'opzione specifica la quantità di tempo prevista, in minuti, ore o giorni, dall'ora di inizio del punto di verifica alla scadenza SLA.
Ora obiettivo SLA   Se il metodo di calcolo della scadenza è Tempo preciso, l'opzione specifica l'ora esatta della scadenza SLA.
Ora di inizio   Non è stata specificata alcuna ora di inizio.
Fuso orario (GMT+00:00) GMT Il fuso orario.
Nota: È possibile modificare i nomi di fase predefiniti affinché corrispondano meglio alle funzioni eseguite nella fase specifica.

1.2.10.12.2 Limite di 3 giorni

Utilizzare la politica di servizio Limite di 3 giorni per i lavori che devono essere stampati 3 giorni dopo l'ora di inizio se arrivano nel sistema in base all'ora di inizio. Se arrivano dopo l'ora di inizio, occorre stamparli entro 4 giorni.
Proprietà Valore Descrizione
Regola periodi di non servizio No RICOH ProcessDirector non regola gli orari dei punti di verifica pianificati per evitare periodi di non servizio.
Metodo rettifica Limite L'ora di inizio del punto di verifica dipende dalla probabilità in cui un lavoro arriva prima o dopo l'ora di inizio specificata nella politica di servizio. Se un lavoro arriva:
  • Prima dell'ora di inizio, l'ora di inizio del punto di verifica è l'ora di inizio del giorno in cui arriva il lavoro.
  • Dopo l'ora di inizio, l'ora di inizio del punto di verifica è il giorno successivo
Metodo di calcolo di una scadenza Tempo specifico Il metodo utilizzato da RICOH ProcessDirector per calcolare la scadenza SLA per lavori che utilizzano la politica di servizio.
Intervallo [Ricezione]   Nessun punto di verifica viene definito per la fase di ricezione.
Intervallo [Preparazione] 1 giorno Un lavoro deve completare la fase di preparazione entro il 1 giorno dall'ora di inizio del punto di verifica.
Intervallo [Stampa] 3 giorni Un lavoro deve completare la fase di stampa entro 3 giorni dall'ora di inizio del punto di verifica.
Intervallo [Completamento]   Nessun punto di verifica viene definito per la fase di completamento.
Numero di giorni   Se il metodo di calcolo della scadenza è Tempo specifico, viene specificato il numero di giorni dall'ora di inizio del punto di verifica fino alla scadenza SLA per un lavoro.
Ripristina alla nuova elaborazione No RICOH ProcessDirector non registra nuovi orari del punto di verifica corrente quando si seleziona l'azione Stampa di nuovo o Elabora nuovamente .
Descrizione della politica di servizio Stampa entro 3 giorni dall'ora di inizio se un lavoro arriva in base all'ora di inizio. Altrimenti, stampa entro 4 giorni. Descrive l'affidabilità delle prestazioni.
Durata SLA   Se il metodo di calcolo della scadenza è Tempo trascorso, l'opzione specifica la quantità di tempo prevista, in minuti, ore o giorni, dall'ora di inizio del punto di verifica alla scadenza SLA.
Ora obiettivo SLA   Se il metodo di calcolo della scadenza è Tempo preciso, l'opzione specifica l'ora esatta della scadenza SLA.
Ora di inizio 9:00 a.m. L'ora di inizio.
Fuso orario (GMT+00:00) GMT Il fuso orario.
Nota: È possibile modificare i nomi di fase predefiniti affinché corrispondano meglio alle funzioni eseguite nella fase specifica.

1.2.10.13 Periodi di non servizio forniti

È possibile utilizzare questi periodi di non servizio di esempio nell'installazione.

1.2.10.13.1 1 gennaio

Utilizzare il periodo di non servizio 1 gennaio se l'installazione non fornisce servizi in quella data. Tuttavia, è necessario modificare prima la proprietà Anno.
Proprietà Valore Descrizione
Giorno 1 Il periodo di non servizio è il primo giorno del mese.
Ora di fine (HH:MM)   Il periodo di non servizio termina alla fine della giornata.
Mese Gennaio Il periodo di non servizio si verifica nel mese di gennaio.
Descrizione del periodo di non servizio Capodanno 2006, tutto il giorno Descrive il periodo di non servizio.
Ora di inizio (HH:MM)   Il periodo di non servizio inizia all'inizio della giornata.
Anno 2006 Il periodo di non servizio si verifica nell'anno 2006.

1.2.10.13.2 Ogni sabato

Utilizzare il periodo di non servizio Ogni sabato se l'installazione non fornisce i servizi il sabato. Tuttavia, è necessario modificare prima la proprietà Anno.
Proprietà Valore Descrizione
Giorno Sabato Il periodo di non servizio è ogni sabato.
Ora di fine (HH:MM)   Il periodo di non servizio termina alla fine della giornata.
Mese Non impostato Il periodo di non servizio si verifica ogni mese.
Descrizione del periodo di non servizio Sabati 2006, tutto il giorno Descrive il periodo di non servizio.
Ora di inizio (HH:MM)   Il periodo di non servizio inizia all'inizio della giornata.
Anno 2006 Il periodo di non servizio si verifica nell'anno 2006.

1.2.10.13.3 Ogni domenica

Utilizzare il periodo di non servizio Ogni domenica se l'installazione non fornisce i servizi la domenica. Tuttavia, è necessario modificare prima la proprietà Anno.
Proprietà Valore Descrizione
Giorno Domenica Il periodo di non servizio è ogni domenica.
Ora di fine (HH:MM)   Il periodo di non servizio termina alla fine della giornata.
Mese Non impostato Il periodo di non servizio si verifica ogni mese.
Descrizione del periodo di non servizio Domeniche 2006, tutto il giorno Descrive il periodo di non servizio.
Ora di inizio (HH:MM)   Il periodo di non servizio inizia all'inizio della giornata.
Anno 2006 Il periodo di non servizio si verifica nell'anno 2006.

1.2.10.14 Stampante Passthrough fornita

Una nuova installazione di RICOH ProcessDirector fornisce una stampante Passthrough di esempio da utilizzare per la verifica dell'installazione.
Quando un lavoro viene inviato a una stampante Esempio, RICOH ProcessDirector aggiunge al log del lavoro un messaggio stampato dal lavoro. Il lavoro non viene stampato su una stampante reale.

Dopo aver verificato la corretta installazione e configurazione del sistema, si consiglia di eliminare la stampante Passthrough di esempio.

1.2.10.15 Oggetti di supporto forniti

RICOH ProcessDirector fornisce oggetti di supporto predefiniti da utilizzare per la pianificazione di lavori su stampanti cut sheet.
Gli oggetti di supporto forniti predefiniti
Oggetti di supporto forniti Unità Larghezza Altezza Tipo Colore Peso Reciclato Prestampato Preforato Patinatura Lati di stampa Carta Opacità Consistenza
A4 semplice Millimetri 210 297 Carta - - - - - - - - - -
A4 a colori Millimetri 210 297 - Bianco - - - - - - - - -
A4 preforato Millimetri 210 297 - - - - - - - - - -
A4 prestampato Millimetri 210 297 - - - - - - - - - -
Letter semplice Pollici 8.5 14 Carta - - - - - - - - - -
Letter a colori Pollici 8.5 11 - Bianco - - - - - - - - -
Letter preforato Pollici 8.5 11 - - - - - - - - - -
Letter prestampato Pollici 8.5 11 - - - - - - - - - -

1.2.10.15.1 Oggetti supporto forniti per Sostituzione dei moduli prestampati

Utilizzare questi oggetti supporto forniti con moduli elettronici per creare i propri oggetti supporto.

1.2.10.15.1.1 DetailsDuplex

Questo supporto di esempio specifica i moduli elettronici per i fogli con dettagli istruzione su entrambi i lati. Se l'operazione CombinePDFWithForm elabora un lavoro che utilizza questo supporto, l'operazione combina il modulo anteriore con i dati nelle pagine anteriori. L'operazione combina il modulo posteriore con i dati nelle pagine posteriori.

Il supporto è progettato per essere utilizzato per la stampa di lavori in fronte/retro.

La funzione Sostituzione dei moduli prestampati fornisce due lavori che utilizzano questo supporto. Se si abilita e si connette il dispositivo di input ElectronicFormDocFolder, questo invia i lavori al flusso di lavoro ElectronicFormDocSample.

Il lavoro ElectronicJob.pdf supera l'operazione CombinePDFWithForm, che combina i moduli elettronici con i dati lavoro. L'operazione non modifica o rimuove il riferimento al nome supporto DetailsDuplex.

Il lavoro PreprintedJob.pdf non supera l'operazione. Il lavoro continua a stampare su carta prestampata (compresa la carta prestampata con il nome supporto DetailsDuplex) quando raggiunge l'operazione PrintJobs.

Proprietà Valore
Descrizione supporto Definisce un modulo elettronico campione per i fogli con dettagli istruzione su entrambi i lati. I lavori di esempio per il flusso di lavoro ElectronicFormDocSample usano questi supporti.
ID Prodotto  
Invia nome supporto in ticket di lavoro No
Ultima modifica  
Unità di supporto Pollici
Larghezza di supporto 8,5
Altezza di supporto 11
Peso supporto (gsm)  
Parte anteriore del modulo Il percorso completo e il nome del file PDF a singola pagina, selezionato come il modulo:
  • /aiw/aiw1/testfiles/Details.pdf (Linux)
  • C:\aiw\aiw1\testfiles\Details.pdf (Windows)
Usa pagina 1
Retro del modulo Il percorso completo e il nome del file PDF a singola pagina, selezionato come il modulo:
  • /aiw/aiw1/testfiles/Details.pdf (Linux)
  • C:\aiw\aiw1\testfiles\Details.pdf (Windows)
Usa pagina 1
Nome dei supporti per la stampa Nome corrente
Dettagli tipo di supporto Carta
Colore supporto Non impostato
Il supporto è riciclato Non impostato
Contenuto riciclato (%)  
Il supporto è prestampato No
Il supporto è preperforato No
Rivestimento (lato anteriore) Non impostato
Lati di stampa Entrambi
Carta Non impostato
Opacità Non impostato
Consistenza Nessuno

1.2.10.15.1.2 DetailsAndOffers

Questo modulo di esempio specifica i moduli elettronici per l'ultimo foglio di un'istruzione con dettagli sul fronte e offerte sul retro. Se l'operazione CombinePDFWithForm elabora un lavoro che utilizza questo supporto, l'operazione combina il modulo anteriore con i dati nelle pagine anteriori. L'operazione combina il modulo posteriore con i dati nelle pagine posteriori.

Il supporto è progettato per essere utilizzato per la stampa di lavori in fronte/retro.

La funzione Sostituzione dei moduli prestampati fornisce due lavori che utilizzano questo supporto. Se si abilita e si connette il dispositivo di input ElectronicFormDocFolder, questo invia i lavori al flusso di lavoro ElectronicFormDocSample.

Il lavoro ElectronicJob.pdf supera l'operazione CombinePDFWithForm, che combina i moduli elettronici con i dati lavoro. L'operazione sostituisce anche i riferimenti al nome supporto DetailsAndOffers con i riferimenti al nome supporto Letter semplice. Il lavoro poi può essere stampato su supporto Letter semplice.

Il lavoro PreprintedJob.pdf non supera l'operazione. Il lavoro continua a stampare su carta prestampata (compresa la carta prestampata con il nome supporto DetailsAndOffers) quando raggiunge l'operazione PrintJobs.

Proprietà Valore
Descrizione supporto Definisce un modulo elettronico campione per l'ultimo foglio di una istruzione che contiene dettagli sul fronte e offerte sul retro. I lavori di esempio per il flusso di lavoro ElectronicFormDocSample usano questi supporti.
ID Prodotto  
Invia nome supporto in ticket di lavoro No
Ultima modifica  
Unità di supporto Pollici
Larghezza di supporto 8,5
Altezza di supporto 11
Peso supporto (gsm)  
Parte anteriore del modulo Il percorso completo e il nome del file PDF a singola pagina, selezionato come il modulo:
  • /aiw/aiw1/testfiles/Details.pdf (Linux)
  • C:\aiw\aiw1\testfiles\Details.pdf (Windows)
Usa pagina 1
Retro del modulo Il percorso completo e il nome del file PDF a singola pagina, selezionato come il modulo:
  • /aiw/aiw1/testfiles/Offers.pdf (Linux)
  • C:\aiw\aiw1\testfiles\Offers.pdf (Windows)
Usa pagina 1
Nome dei supporti per la stampa Selezionato: Letter semplice
Dettagli tipo di supporto Carta
Colore supporto Non impostato
Il supporto è riciclato Non impostato
Contenuto riciclato (%)  
Il supporto è prestampato No
Il supporto è preperforato No
Rivestimento (lato anteriore) Non impostato
Lati di stampa Entrambi
Carta Non impostato
Opacità Non impostato
Consistenza Nessuno

1.2.10.15.1.3 ElectronicFrontAndBack

Questo supporto di esempio specifica un modulo elettronico per le relative parti anteriore e posteriore. Se l'operazione CombinePDFWithForm elabora un lavoro che utilizza questo supporto, l'operazione combina il modulo anteriore con i dati nelle pagine anteriori. L'operazione combina il modulo posteriore con i dati nelle pagine posteriori.

Poiché il supporto specifica un modulo elettronico per la relativa parte posteriore, l'operazione converte i lavori a Facciata singola che utilizzano il supporto in Fronte/Retro.

La funzione Sostituzione dei moduli prestampati fornisce due lavori che richiedono questo supporto. Se si abilita e si connette il dispositivo di input ElectronicFormJobFolder, questo invia i lavori al flusso di lavoro ElectronicFormJobSample.

Il lavoro ElectronicJob.pdf supera l'operazione CombinePDFWithForm, che combina i moduli elettronici con i dati lavoro. L'operazione rimuove anche il riferimento al nome supporto ElectronicFrontAndBack. Il lavoro può quindi stampare sul supporto specificato come predefinito sulla stampante.

Il lavoro PreprintedJob.pdf non supera l'operazione. Il lavoro continua a stampare su carta prestampata (con il nome supporto ElectronicFrontAndBack) quando raggiunge l'operazione PrintJobs.

Proprietà Valore
Descrizione supporto Definisce i moduli elettronici di esempio per i lati fronte e retro. I lavori di esempio per il flusso di lavoro ElectronicFormJobSample usano questi supporti.
ID Prodotto  
Invia nome supporto in ticket di lavoro No
Ultima modifica  
Unità di supporto Pollici
Larghezza di supporto 8,5
Altezza di supporto 11
Peso supporto (gsm)  
Parte anteriore del modulo Il percorso completo e il nome del file PDF a singola pagina, selezionato come il modulo:
  • /aiw/aiw1/testfiles/ConstantFrontJob.pdf (Linux)
  • C:\aiw\aiw1\testfiles\ConstantFrontJob.pdf (Windows)
Usa pagina 1
Retro del modulo Il percorso completo e il nome del file PDF a singola pagina, selezionato come il modulo:
  • /aiw/aiw1/testfiles/ConstantBackJob.pdf (Linux)
  • C:\aiw\aiw1\testfiles\ConstantBackJob.pdf (Windows)
Usa pagina 1
Nome dei supporti per la stampa Nessuno
Dettagli tipo di supporto Carta
Colore supporto Non impostato
Il supporto è riciclato Non impostato
Contenuto riciclato (%)  
Il supporto è prestampato No
Il supporto è preperforato No
Rivestimento (lato anteriore) Non impostato
Lati di stampa Entrambi
Carta Non impostato
Opacità Non impostato
Consistenza Nessuno

1.2.10.15.1.4 SummaryAndDetails

Questo modulo di esempio specifica i moduli elettronici per il primo foglio di un'istruzione con un riepilogo sul fronte e i dettagli sul retro. Se l'operazione CombinePDFWithForm elabora un lavoro che utilizza questo supporto, l'operazione combina il modulo anteriore con i dati nelle pagine anteriori. L'operazione combina il modulo posteriore con i dati nelle pagine posteriori.

Il supporto è progettato per essere utilizzato per la stampa di lavori in fronte/retro.

La funzione Sostituzione dei moduli prestampati fornisce due lavori che utilizzano questo supporto. Se si abilita e si connette il dispositivo di input ElectronicFormDocFolder, questo invia i lavori al flusso di lavoro ElectronicFormDocSample.

Il lavoro ElectronicJob.pdf supera l'operazione CombinePDFWithForm, che combina i moduli elettronici con i dati lavoro. L'operazione non modifica o rimuove il nome supporto SummaryAndDetails.

Il lavoro PreprintedJob.pdf non supera l'operazione. Il lavoro continua a stampare su carta prestampata (compresa la carta prestampata con il nome supporto SummaryAndDetails) quando raggiunge l'operazione PrintJobs.

Proprietà Valore
Descrizione supporto Definisce un modulo elettronico campione per il primo foglio di un'istruzione con un riepilogo sul fronte e i dettagli sul retro. I lavori di esempio per il flusso di lavoro ElectronicFormDocSample usano questi supporti.
ID Prodotto  
Invia nome supporto in ticket di lavoro No
Ultima modifica  
Unità di supporto Pollici
Larghezza di supporto 8,5
Altezza di supporto 11
Peso supporto (gsm)  
Parte anteriore del modulo Il percorso completo e il nome del file PDF a singola pagina, selezionato come il modulo:
  • /aiw/aiw1/testfiles/Summary.pdf (Linux)
  • C:\aiw\aiw1\testfiles\Summary.pdf (Windows)
Usa pagina 1
Retro del modulo Il percorso completo e il nome del file PDF a singola pagina, selezionato come il modulo:
  • /aiw/aiw1/testfiles/Details.pdf (Linux)
  • C:\aiw\aiw1\testfiles\Details.pdf (Windows)
Usa pagina 1
Nome dei supporti per la stampa Nome corrente
Dettagli tipo di supporto Carta
Colore supporto Non impostato
Il supporto è riciclato Non impostato
Contenuto riciclato (%)  
Il supporto è prestampato No
Il supporto è preperforato No
Rivestimento (lato anteriore) Non impostato
Lati di stampa Entrambi
Carta Non impostato
Opacità Non impostato
Consistenza Nessuno

1.2.10.16 Contenitori forniti

Archivia e altre funzioni forniscono contenitori da utilizzare come esempi per creare notifiche personalizzate.

1.2.10.16.1 SampleRepository

La funzione Archivia include un contenitore fornito denominato SampleRepository. Utilizzare questo contenitore per provare la modalità di memorizzazione e recupero di documenti dal file PDF di esempio.
Proprietà Valore
Descrizione Contenitore di esempio
Periodo di conservazione 3 mesi
Posizione cartella /aiw/aiw1/archive/sample
Posizione del contenitore Non impostato

1.2.10.16.2 ElecPresRepository

La funzione Electronic Presentment include un contenitore fornito denominato ElecPresRepository. Utilizzare questo reporitory per dimostrare come funziona Electronic Presentment .
Proprietà Valore
Descrizione Repository Electronic Presentment
Periodo di conservazione 3 mesi
Posizione cartella /aiw/aiw1/archive/epsample
Posizione del contenitore Non impostato

1.2.10.17 Notifiche di record cronologici fornite

Archivia e altre funzioni forniscono le notifiche dei record cronologici da utilizzare come esempi per creare notifiche personalizzate.

1.2.10.17.1 SampleHistoryRecord

Acquisisce le informazioni cronologiche per i lavori inviati al flusso di lavoro RepositorySample.
Se questo oggetto notifica è abilitato quando il lavoro di esempio fornito con la funzione Archivio viene inviato al flusso di lavoro RepositorySample, è possibile visualizzare la data e l'ora di ogni modifica di stato del lavoro in ogni operazione del flusso quando si recupera un lavoro o un documento dall'archivio. Per visualizzare la cronologia di un risultato di ricerca nella scheda Archivio, selezionare il risultato, quindi selezionare l'azione Visualizza dettagli. La scheda Cronologia del notebook delle proprietà riporta le modifiche dello stato del lavoro. I valori delle proprietà e le informazioni cronologiche possono anche essere esportate in un file CSV utilizzando la funzione Esporta in CSV della tabella Risultati.

Generale

Proprietà Valore
Descrizione notifica Acquisisce le informazioni sul lavoro quando la proprietà Stato del lavoro corrente cambia all'interno del flusso di lavoro RepositorySample.
Metodo notifica Record cronologico

Evento

Proprietà Valore
Proprietà Stato del lavoro corrente
Azione Modifiche apportate a
Valore Completato
Riepilogo (Job.State DIVENTA Completato)

Condizioni

Proprietà Valore
Applicare una o tutte le seguenti condizioni Tutto
Proprietà Flusso di lavoro
Confronto =
Valore RepositorySample
Riepilogo Job.JobType = 'RepositorySample'

1.2.10.17.2 EPSampleHistory

Acquisisce le informazioni cronologiche per i lavori inviati al flusso di lavoro ElectronicPresentmentSample .

Se quest'oggetto notifica è attivo al momento in cui si inoltrano i lavori di esempio della funzione Electronic Presentment al flusso di lavoro ElectronicPresentmentSample , RICOH ProcessDirector memorizza la cronologia di produzione per questi lavori nel repository ElecPresRepository . Quando viene recuperato un lavoro o un documento dal repository, è possibile visualizzare il momento in cui lo stato del lavoro per l'operazione PrintJobs o ToMailroom è passata a Completato.

Se si aggiunge una funzione che supporta l'inserimento, questa notifica registra anche il momento in cui lo stato di lavoro di un'operazione di inserimento (come InsertJobs o CreateInserterReprints) è passata a Completato.

Generale

Proprietà Valore
Descrizione notifica Cronologia Electronic Presentment
Metodo notifica Record cronologico

Evento

Proprietà Valore
Proprietà Stato del lavoro corrente
Azione Modifiche apportate a
Valore Completato
Riepilogo (Job.State DIVENTA Completato)

Condizioni

Proprietà Valore
Applicare una o tutte le seguenti condizioni Personalizzato: 1 e (2 o 3 o 4)
Proprietà 1 Flusso di lavoro
Confronto 1 =
Valore 1 ElectronicPresentmentSample
Proprietà 2 Operazione corrente
Confronto 2 simile a
Valore 2 *Stampa*
Proprietà 3 Operazione corrente
Confronto 3 simile a
Valore 3 *Inserimento*
Proprietà 4 Operazione corrente
Confronto 4 simile a
Valore 4 *Posta*
Riepilogo Job.JobType = 'ElectronicPresentmentSample' E ( Job.Step like '*Stampa*' O Job.Step like '*Inserimento*' OR Job.Step like '*Posta*' )

1.2.10.18 Notifiche del servizio Web fornito

Attivazione servizi Web e altre funzioni forniscono notifiche del servizio Web che possono essere utilizzate come esempi per creare notifiche del servizio Web REST e SOAP personali.

1.2.10.18.1 OrdineChiusuraMarcom

Questa notifica del servizio Web SOAP fornita simula una chiamata a un servizio Web MarcomCentral. La notifica chiama il servizio Web quando lo stato di un ordine nel flusso di lavoro ElaborazioneOrdiniMarcom cambia in Conservato.

Nei flussi di lavoro di esempio, l'ordine rimane in stato In attesa finché i lavori secondari per tutti gli elementi nell'ordine non raggiungono l'operazione WaitForRelatedJobs. RICOH ProcessDirector quindi invia il lavoro ordine e ogni lavoro secondario all'operazione RetainedCompletedJobs e la notifica chiama il servizio Web.

Se la notifica ha chiamato il servizio Web invece di eseguire la simulazione, questa modifica avviene nell'archivio di esempio sul sito Web MarcomCentral. Nella finestra di dialogo Visualizza per Elemento in Gestione Ordini, il valore nella colonna Stato Ordine per ciascun elemento nell'ordine di esempio cambia da Operazione in Corso a Spedito.

Il valore nel campo Credenziali statiche indica a RICOH ProcessDirector di eseguire la simulazione invece di chiamare il servizio Web.

Generale

Proprietà Valore
Descrizione notifica Chiusura ordine ricevuta.
Metodo notifica Notifica servizio Web SOAP

Richiesta

Proprietà Valore
URL richiesta https://services.printable.com/Trans/1.0/Closeout.asmx
Richiesta SOAP ChiusuraPerOrdineMarcom
Payload richiesta
<x:Envelope xmlns:x="http://schemas.xmlsoap.org/soap/envelope/" 
xmlns:clos="http://www.printable.com/WebService/Closeout" 
xmlns:pti="http://www.printable.com/pti">
 <x:Header/>
 <x:Body>
  <clos:CloseoutByOrder>
   <clos:pOrderRequest>
    <PartnerCredentials>
     <Token>${WSNotification.WebService.Credential}</Token>
    </PartnerCredentials>

    <CloseoutRequest>
     <OrderID>
      <ID type="Printable">${Job.Marcom.OrderId}</ID>
     </OrderID>
    </CloseoutRequest>
   </clos:pOrderRequest>
  </clos:CloseoutByOrder>
 </x:Body>
 </x:Envelope>
Server proxy Server proxy 1

Autenticazione

Proprietà Valore
Credenziali statiche Valore mascherato
Attributo risposta autenticazione  
URL richiesta autenticazione  
Password richiesta autenticazione  
Richiesta SOAP autenticazione Non impostato
Payload richiesta autenticazione  

Evento

Proprietà Valore
Tipo evento Processo di stampa
Proprietà Stato del lavoro corrente
Azione Modifiche apportate a
Valore Conservato
Riepilogo (Job.State CHANGES TO 'Retained')

Condizioni

Proprietà Valore
Applicare una o tutte le seguenti condizioni Tutto
Proprietà 1 Flusso di lavoro
Confronto 1 =
Valore 1 ElaborazioneOrdiniMarcom
Riepilogo Job.JobType = 'MarcomProcessOrders'

1.2.10.18.2 RestfulServizioWebNotificaEsempio

La notifica del servizio Web REST fornito esegue una chiamata POST ad un servizio Web di esempio e passa 2 parametri. jobTicket e jobId. La notifica esegue una chiamata quando lo stato di un lavoro secondario in RestfulServizioWebFL passa a Conservato.

Il servizio Web di esempio attende fino a quando tutti i lavori secondari del lavoro originario sono nello stato lavoro Conservato. Il servizio Web crea quindi un file PDF con il numero di lavoro e il numero di elemento per ciascun ticket di lavoro nell'ordine. Il servizio Web posiziona il file in una hot folder che la procedura AttivaApplicazioneHotFolder elabora.

Generale

Proprietà Valore
Descrizione notifica Chiama un servizio Web REST di esempio quando lo stato di un lavoro cambia in Conservato e passa al servizio Web 2 parametri: jobTicket e jobId.
Metodo notifica Notifica servizio Web REST

Richiesta

Proprietà Valore
URL richiesta http://localhost:15080/restapi/1.0/sample/completeJobTicket
Metodo richiesta POST
Payload richiesta  
Intestazione richiesta  
Parametri richiesta jobTicket:${Job.Info.Attr1} jobId:${Job.ID}
Usare il server proxy No

Autenticazione

Proprietà Valore
Credenziali statiche  
Attributo risposta autenticazione  
URL richiesta autenticazione  
Metodo richiesta autenticazione GET
Tipo di contenuto risposta autenticazione JSON
Payload richiesta autenticazione  
Intestazione richiesta autenticazione  
Parametri richiesta autenticazione  

Evento

Proprietà Valore
Tipo evento Processo di stampa
Proprietà Stato del lavoro corrente
Azione Modifiche apportate a
Valore conservato
Riepilogo (Job.State CHANGES TO 'Retained')

Condizioni

Proprietà Valore
Applicare una o tutte le seguenti condizioni Tutto
Proprietà 1 Flusso di lavoro
Confronto 1 =
Valore 1 RestfulServizioWebFL
Proprietà 2 Numero lavoro
Confronto 2 simile a
Valore 2 *.*
Riepilogo Job.JobType = 'RestfulWebServiceWF' AND Job.ID like '*.*'

1.2.10.19 Oggetti controller dell'insertore forniti

Vengono forniti oggetti controller dell'insertore di esempio per diversi produttori dell'insertore. Copiare l'oggetto controller dell'insertore di esempio per il tipo di insertore in fase di installazione e modificarlo a seconda delle proprie esigenze.

1.2.10.19.1 BoweSample

In Windows, utilizzare copy_file.pl anziché copy_file.sh.
Proprietà Valore
Metodo di completamento Automatico
Stato di inserimento predefinito Non impostato
Metodo Ristampa Loop aperto
File di controllo: File di regole /aiw/aiw1/config/fbi/BOWE.icf.halFile.dsc
File di controllo: Intestazione
File di controllo: File di regole di intestazione /aiw/aiw1/config/fbi/BOWE.icf.halFile.header.dsc
File di controllo: Formato FLR (Fixed Length Record)
File di controllo: Invia comando copy_file.sh -d /aiw/aiw1/System/icf/BOWE_in/${Job.Inserter.JobID}.icf
Secondo file di controllo: File di regole  
Secondo file di controllo: Intestazione No
Secondo file di controllo: File di regole di intestazione  
Secondo file di controllo: Formato XML (Extensible Markup Language)
Secondo file di controllo: Invia comando  
File di risultati: Analisi file di regole /aiw/aiw1/config/fbi/BOWE.icf_results.mslFile.dsc
File di risultati: Formato FLR (Fixed Length Record)
File di risultati: Comando di ricezione copy_file.sh -s /aiw/aiw1/System/icf/BOWE_out/${Job.Inserter.JobID}.icf
File di risultati: File di regole di proprietà del lavoro /aiw/aiw1/config/fbi/BOWE.icf_results.process.job.dsc
File di risultati: File di regole di proprietà del documento /aiw/aiw1/config/fbi/BOWE.icf_results.process.doc.dsc
File di risultati: Intervallo di polling (secondi) 30
File di risultati: Comando di polling  

1.2.10.19.2 BoweBellHowellSample

In Windows, utilizzare copy_file.pl anziché copy_file.sh.
Proprietà Valore
Metodo di completamento Automatico
Stato di inserimento predefinito Non impostato
Metodo Ristampa Loop aperto
File di controllo: File di regole /aiw/aiw1/config/fbi/BBH.icf.idFile.dsc
File di controllo: Intestazione No
File di controllo: File di regole di intestazione  
File di controllo: Formato FLR (Fixed Length Record)
File di controllo: Invia comando copy_file.sh -d /aiw/aiw1/System/icf/BBH_in/${Job.Inserter.JobID}.icf
Secondo file di controllo: File di regole  
Secondo file di controllo: Intestazione No
Secondo file di controllo: File di regole di intestazione  
Secondo file di controllo: Formato XML (Extensible Markup Language)
Secondo file di controllo: Invia comando  
File di risultati: Analisi file di regole /aiw/aiw1/config/fbi/BBH.icf_results.idFile.dsc
File di risultati: Formato FLR (Fixed Length Record)
File di risultati: Comando di ricezione copy_file.sh -s /aiw/aiw1/System/icf/BBH_out/${Job.Inserter.JobID}.icf
File di risultati: File di regole di proprietà del lavoro /aiw/aiw1/config/fbi/BBH.icf_results.process.job.dsc
File di risultati: File di regole di proprietà del documento /aiw/aiw1/config/fbi/BBH.icf_results.process.doc.dsc
File di risultati: Intervallo di polling (secondi) 30
File di risultati: Comando di polling  

1.2.10.19.3 GuntherSample

In Windows, utilizzare copy_file.pl anziché copy_file.sh.
Proprietà Valore
Metodo di completamento Manuale
Stato di inserimento predefinito Non impostato
Metodo Ristampa Loop aperto
File di controllo: File di regole  
File di controllo: Intestazione No
File di controllo: File di regole di intestazione  
File di controllo: Formato FLR (Fixed Length Record)
File di controllo: Invia comando  
Secondo file di controllo: File di regole  
Secondo file di controllo: Intestazione No
Secondo file di controllo: File di regole di intestazione  
Secondo file di controllo: Formato FLR (Fixed Length Record)
Secondo file di controllo: Invia comando  
File di risultati: Analisi file di regole /aiw/aiw1/config/fbi/GUN.icf_results.logFile.dsc
File di risultati: Formato FLR (Fixed Length Record)
File di risultati: Comando di ricezione  
File di risultati: File di regole di proprietà del lavoro  
File di risultati: File di regole di proprietà del documento /aiw/aiw1/config/fbi/GUN.icf_results.process.doc.dsc
File di risultati: Intervallo di polling (secondi) 30
File di risultati: Comando di polling copy_file.sh -s "/aiw/aiw1/System/icf/GUN_out/*"

1.2.10.19.4 IronsidesSample

In Windows, utilizzare copy_file.pl anziché copy_file.sh.
Proprietà Valore
Metodo di completamento Automatico
Stato di inserimento predefinito Non impostato
Metodo Ristampa Loop aperto
File di controllo: File di regole

/aiw/aiw1/config/fbi/IRON.icf.kicFile.dsc

/aiw/aiw1/config/fbi/IRON.icf.jdfFile.dsc

File di controllo: Intestazione No
File di controllo: File di regole di intestazione  
File di controllo: Formato FLR (Fixed Length Record)
File di controllo: Invia comando copy_file.sh -d /aiw/aiw1/System/icf/IRON_in/${Job.Inserter.JobID}.icf
Secondo file di controllo: File di regole  
Secondo file di controllo: Intestazione No
Secondo file di controllo: File di regole di intestazione  
Secondo file di controllo: Formato XML (Extensible Markup Language)
Secondo file di controllo: Invia comando  
File di risultati: Analisi file di regole /aiw/aiw1/config/fbi/IRON.icf_results.dsc
File di risultati: Formato FLR (Fixed Length Record)
File di risultati: Comando di ricezione copy_file.sh -s /aiw/aiw1/System/icf/IRON_out/${Job.Inserter.JobID}.icf
File di risultati: File di regole di proprietà del lavoro /aiw/aiw1/config/fbi/IRON.icf_results.process.job.dsc
File di risultati: File di regole di proprietà del documento /aiw/aiw1/config/fbi/IRON.icf_results.process.doc.dsc
File di risultati: Intervallo di polling (secondi) 30
File di risultati: Comando di polling  
Contenuto e output del file di esempio IRON.icf.jdfFile.dsc

Questo è il contenuto del file di regole di esempio che si trova in /aiw/aiw1/samples/icf/IRON.icf.jdfFile.dsc, esclusi i commenti:

[XmlRecordTag=JobTicket]
[expr=recnum()==1]
JobId,character,8,[expr=Job.Inserter.JobID]
JobType,character,10,[expr="KIC"]
AccountId,character,20,[expr=if(defined(Job.Name),Job.Name,"")]
StartSequence,integer,8,[expr=fmt("%08i",1)]
EndSequence,integer,8,[expr=fmt("%08i",Job.Doc.DocumentCount)]

È l'output XML generato dalle istruzioni nel file di esempio:

<JobTicket>
	<JobID>[value of Job.Inserter.ID]</JobID>
	<JobType>KIC</JobType>
	<AccountID>[value of Job.Name or empty string]</AccountID>
	<StartSequence>00000001</StartSequence>
	<EndSequence>[value of Job.Doc.DocumentCount, formatted to eight digits]</EndSequence>
</JobTicket>

1.2.10.19.5 JetVisionSample

In Windows, utilizzare copy_file.pl anziché copy_file.sh.
Proprietà Valore
Metodo di completamento Automatico
Stato di inserimento predefinito Non impostato
Metodo Ristampa Loop aperto
File di controllo: File di regole /aiw/aiw1/config/fbi/JET.icf.dsc
File di controllo: Intestazione No
File di controllo: File di regole di intestazione  
File di controllo: Formato FLR (Fixed Length Record)
File di controllo: Invia comando copy_file.sh -d /aiw/aiw1/System/icf/JET_in/${Job.Inserter.JobID}.icf
Secondo file di controllo: File di regole  
Secondo file di controllo: Intestazione No
Secondo file di controllo: File di regole di intestazione  
Secondo file di controllo: Formato XML (Extensible Markup Language)
Secondo file di controllo: Invia comando  
File di risultati: Analisi file di regole /aiw/aiw1/config/fbi/JET.icf_results.flatFile.dsc
File di risultati: Formato FLR (Fixed Length Record)
File di risultati: Comando di ricezione copy_file.sh -s /aiw/aiw1/System/icf/JET_out/${Job.Inserter.JobID}.icf
File di risultati: File di regole di proprietà del lavoro /aiw/aiw1/config/fbi/JET.icf_results.process.job.dsc
File di risultati: File di regole di proprietà del documento /aiw/aiw1/config/fbi/JET.icf_results.process.doc.dsc
File di risultati: Intervallo di polling (secondi) 30
File di risultati: Comando di polling  

1.2.10.19.6 KernSample

In Windows, utilizzare copy_file.pl anziché copy_file.sh.
Proprietà Valore
Metodo di completamento Automatico
Stato di inserimento predefinito Non impostato
Metodo Ristampa Loop aperto
File di controllo: File di regole /aiw/aiw1/config/fbi/KERN.icf.kicFile.dsc
File di controllo: Intestazione No
File di controllo: File di regole di intestazione  
File di controllo: Formato FLR (Fixed Length Record)
File di controllo: Invia comando copy_file.sh -d /aiw/aiw1/System/icf/KERN_in/${Job.Inserter.JobID}.icf
Secondo file di controllo: File di regole  
Secondo file di controllo: Intestazione No
Secondo file di controllo: File di regole di intestazione  
Secondo file di controllo: Formato XML (Extensible Markup Language)
Secondo file di controllo: Invia comando  
File di risultati: Analisi file di regole /aiw/aiw1/config/fbi/KERN.icf_results.outputFile.dsc
File di risultati: Formato FLR (Fixed Length Record)
File di risultati: Comando di ricezione copy_file.sh -s /aiw/aiw1/System/icf/KERN_out/${Job.Inserter.JobID}.icf
File di risultati: File di regole di proprietà del lavoro /aiw/aiw1/config/fbi/KERN.icf_results.process.job.dsc
File di risultati: File di regole di proprietà del documento /aiw/aiw1/config/fbi/KERN.icf_results.process.doc.dsc
File di risultati: Intervallo di polling (secondi) 30
File di risultati: Comando di polling  

1.2.10.19.7 PitneySample

In Windows, utilizzare copy_file.pl anziché copy_file.sh.
Proprietà Valore
Metodo di completamento Automatico
Stato di inserimento predefinito Non impostato
Metodo Ristampa Loop chiuso
File di controllo: File di regole /aiw/aiw1/config/fbi/PB.icf.inputFile.dsc
File di controllo: Intestazione
File di controllo: File di regole di intestazione /aiw/aiw1/config/fbi/PB.icf.inputFile.header.dsc
File di controllo: Formato FLR (Fixed Length Record)
File di controllo: Invia comando copy_file.sh -d /aiw/aiw1/System/icf/PB_in/${Job.Inserter.JobID}.icf
Secondo file di controllo: File di regole  
Secondo file di controllo: Intestazione No
Secondo file di controllo: File di regole di intestazione  
Secondo file di controllo: Formato FLR (Fixed Length Record)
Secondo file di controllo: Invia comando  
File di risultati: Analisi file di regole /aiw/aiw1/config/fbi/PB.icf_results.outputFile.dsc
File di risultati: Formato FLR (Fixed Length Record)
File di risultati: Comando di ricezione copy_file.pl -s /aiw/aiw1/System/icf/PB_out/${Job.Inserter.JobID}.icf
File di risultati: File di regole di proprietà del lavoro /aiw/aiw1/config/fbi/PB.icf_results.process.job.dsc
File di risultati: File di regole di proprietà del documento /aiw/aiw1/config/fbi/PB.icf_results.process.doc.dsc
File di risultati: Intervallo di polling (secondi) 30
File di risultati: Comando di polling  

1.2.10.19.8 QuadientSample

L'insertore Quadient Inserter è l'unico oggetto controller insertore fornito con la funzione Quadient. È anche incluso con la funzione Insertore completa.
In Windows, utilizzare copy_file.pl anziché copy_file.sh.
Proprietà Valore
Metodo di completamento Automatico
Stato di inserimento predefinito Non impostato
Metodo Ristampa Loop aperto
File di controllo: File di regole /aiw/aiw1/control_files/inserter/quadient.jaf.inputfile.dsc
File di controllo: Intestazione
File di controllo: File di regole di intestazione /aiw/aiw1/control_files/inserter/quadient.jaf.inputfile.header.dsc
File di controllo: Formato FLR (Fixed Length Record)
File di controllo: Invia comando copy_file.pl -p 644 -d /aiw/aiw1/System/icf/quadient_in/${Job.Inserter.JobID}.JAF
Secondo file di controllo: File di regole  
Secondo file di controllo: Intestazione Non impostato
Secondo file di controllo: File di regole di intestazione  
Secondo file di controllo: Formato Non impostato
Secondo file di controllo: Invia comando  
Recupero dei risultati: comando di gestione risultati /aiw/aiw1/bin/getInserterJobId.pl
Recupero dei risultati: directory dei risultati /aiw/aiw1/System/icf/quadient_out
Recupero dei risultati: modello di file dei risultati *.j?f
Recupero dei risultati: Intervallo di polling (secondi) 5
Recupero dei risultati: comando di polling  
Recupero dei risultati: comando di ricezione  
Recupero dei risultati: Intervallo di eliminazione (giorni)  
Elaborazione dei risultati: file delle regole di analisi /aiw/aiw1/control_files/inserter/quadient.jrf_results.outputfile.dsc
Elaborazione dei risultati: formato FLR (Fixed Length Record)
Elaborazione dei risultati: file di regole delle proprietà del lavoro /aiw/aiw1/control_files/inserter/quadient.jrf_results.process.job.dsc
Elaborazione dei risultati: file di regole delle proprietà del documento /aiw/aiw1/control_files/inserter/quadient.jrf_results.process.doc.dsc

1.2.10.20 Formato di codice a barre fornito

La funzione Verifica automatizzata include un formato di codice a barre fornito denominato SampleFormat caratterizzato da due proprietà: Numero lavoro e Sequenza in lavoro secondario. Numero lavoro inizia al byte 1 e contiene 15 byte. Sequenza in lavoro secondario inizia al byte 16 e contiene 4 byte.
Proprietà Avvia Lunghezza Tipo di confronto
Numero lavoro 1 15 Uguale a
Sequenza in lavoro secondario 16 4 Uguale a

1.2.10.21 Lettore di codici a barre fornito

La funzione Verifica automatizzata include un lettore di codici a barre denominato SampleReader.
Proprietà Valore
Nome SampleReader
Descrizione BarcodeReader di esempio
Indirizzo IP localhost
Porta 20516
Stato connessione Disconnesso
Stato del lettore di codice a barre OK
Posizione del lettore di codici a barre Non impostato
Formato codice a barre [SampleFormat]
Ultima modifica  

1.2.10.22 Oggetto di mappatura proprietà fornito

La funzione Gestione preferenza include un oggetto di mappatura proprietà denominato DelimitedSample. Tale oggetto di esempio funziona con il file delle preferenze di esempio, indicato dal flusso di lavoro PreferencesSample.

L'oggetto di mappatura viene indicato dall'operazione ApplyPreferences nel flusso di lavoro di esempio per associare i valori dal file delle preferenze di esempio (preferences.csv) nel file delle proprietà del documento. Questi valori vengono quindi usati dal flusso di lavoro per determinare il tipo di output che elabora ciascun documento nel processo. Oltre alla funzione di associazione, l'oggetto di mappatura definisce inoltre quali proprietà del documento devono essere impostate nel file delle proprietà del documento e quale proprietà viene impiegata per individuare i singoli documenti nel processo.

L'oggetto presenta i seguenti proprietà e valori predefiniti.

  • Nome: DelimitedSample
  • Tipo file: CSV
Valore di mappatura proprietà
Intestazione Proprietà del documento Utilizzo
Numero conto Membro Identifica documento
Indirizzo e-mail Indirizzo e-mail Aggiorna proprietà
Tipo di output Tipo di output Aggiorna proprietà

1.2.10.23 Comandi di stampa utilizzati con il protocollo LPD

Il protocollo LPD definisce un comando di stampa denominato lpr. È possibile utilizzare il comando lpr o un altro comando che utilizza il protocollo LPD per inoltrare i lavori a un dispositivo di input LPD. È inoltre possibile inviare dei lavori utilizzando il protocollo LPD da altri sistemi, come z/OS. Il server principale del dispositivo di input LPD può essere il server primario o un server secondario Linux.

La sintassi e opzioni disponibili variano da un comando di stampa all'altro e da una versione di lpr ad un'altra. Potrebbe essere necessario adattare gli esempi dei comandi di stampa al proprio sistema.

Potrebbe essere necessario anche configurare il sistema mittente per compensare le opzioni che il proprio comando di stampa non fornisce. Ad esempio, se il comando di stampa non ha opzione per specificare un server di stampa, occorre creare una coda di stampa remota sul sistema mittente con lo stesso nome del dispositivo di input LPD.

Di seguito sono elencati alcuni comandi di stampa LPD comuni. Per ulteriori informazioni relative a tali comandi, consultare la documentazione del sistema operativo o del prodotto.

Comandi di stampa di Linux
Nome del comando Dove trovarlo Opzione della stampante Opzione del server Opzione delle proprietà del lavoro
lpr Nativo -P Nessuno Varia
Nota: Alcuni client LPR consentono di inviare opzioni di lavoro con il comando -o. Consultare la documentazione relativa al client LPR per controllare se è possibile eseguire tale operazione.
lprafp Effettuare il download dal sito Web (download per Ricoh Production PrintInfoPrint Manager per Windows) -p -s -o
Nota: Se si inoltra un lavoro mediante il comando lprafp e si includono opzioni relative all'indicatore -o, è necessario utilizzare caratteri a singolo byte nelle opzioni. Se nelle opzioni si utilizzano caratteri a doppio byte, RICOH ProcessDirector non è in grado di leggerli e la richiesta lprafp viene rifiutata.
Comandi di stampa di AIX
Nome del comando Dove trovarlo Opzione della stampante Opzione del server Opzione delle proprietà del lavoro
lpr Nativo -P Nessuno Nessuno
enq Nativo -P Nessuno -o
lp Nativo -d Nessuno -o
lprafp InfoPrint Manager per AIX; effettuare il download dell'ultima versione dal sito Web Ricoh Production Print (download InfoPrint Manager per Windows) -p -s -o
Nota: Se si inoltra un lavoro mediante il comando lprafp e si includono opzioni relative all'indicatore -o, è necessario utilizzare caratteri a singolo byte nelle opzioni. Se nelle opzioni si utilizzano caratteri a doppio byte, RICOH ProcessDirector non è in grado di leggerli e la richiesta lprafp viene rifiutata.
qprt Nativo -P Nessuno Nessuno
qprt InfoPrint Manager per AIX -P Nessuno -o
Comandi di stampa di Windows
Nome del comando Dove trovarlo Opzione della stampante Opzione del server Opzione delle proprietà del lavoro
lpr Nativo -P -S Nessuno
Nota: Il comando di Windows lpr prevede un'opzione -o, ma questa indica il tipo di file, non le proprietà del lavoro.
lprafp Effettuare il download dal sito Web (download per Ricoh Production PrintInfoPrint Manager per Windows) -p -s -o
Nota: Se si inoltra un lavoro mediante il comando lprafp e si includono opzioni relative all'indicatore -o, è necessario utilizzare caratteri a singolo byte nelle opzioni. Se nelle opzioni si utilizzano caratteri a doppio byte, RICOH ProcessDirector non è in grado di leggerli e la richiesta lprafp viene rifiutata.
Esempi

Questo comando inoltra un file denominato report.pdf da un sistema Windows a un dispositivo di input LPD denominato LPDPDF, definito su un server denominato morris e richiede due copie:

lpr -S morris -P LPDPDF -# 2 report.pdf

Entrambi i comandi inoltrano un file denominato report.afp da un sistema AIX a un dispositivo di input LPD denominato LPDAFP definito su un server denominato morris. Per utilizzare il comando lpr di AIX, occorre prima definire una coda di stampa remota per LPDAFP sul sistema AIX dal quale si sta inviando il lavoro.

lpr -P LPDAFP -C A report.afp
lprafp -smorris -pLPDAFP -oclass=A report.afp

1.2.10.24 Utilizzo dei metodi RICOH ProcessDirector

Quando RICOH ProcessDirector crea un lavoro, crea anche una directory di spool. La directory di spool contiene una copia del file di input e gli altri file che forniscono informazioni sul lavoro. Le operazioni e i comandi possono accedere ai diversi file nella directory di spool e utilizzarli durante l'elaborazione. Essi possono aggiornare i file di spool esistenti e scrivere i nuovi file sulla directory.

RICOH ProcessDirector fornisce quei metodi che consentono la lettura e la scrittura di file nella directory di spool per un lavoro:

  • getFileName
  • getAbsoluteFileName
  • getCurrentFile
  • getCurrentAFPFile
  • getControlFileName
  • getChildFileName
  • getChildFileStem

1.2.10.24.1 Nomi directory di spool

La directory di spool predefinita creata da RICOH ProcessDirector per un lavoro è /aiw/aiw1/spool/default/JobNumber.

Ad esempio:

  • /aiw/aiw1/spool/default/10000006

La directory di spool predefinita creata per un lavoro secondario è /aiw/aiw1/spool/default/JobNumber.Number. Ad esempio:

  • /aiw/aiw1/spool/default/10000006.4

I messaggi RICOH ProcessDirector e il notebook delle proprietà per un lavoro fanno riferimento alla directory di spool come Percorso del file radice.

RICOH ProcessDirector utilizza sempre queste convenzioni di denominazione per i nomi delle directory di spool predefinite. Gli utenti autorizzati non possono modificare le convenzioni di denominazione predefinite.

È possibile creare altre directory di spool. Altre directory di spool hanno nomi in questo formato: /aiw/aiw1/spool/SpoolName/JobNumber e /aiw/aiw1/spool/SpoolName/JobNumber.Number. SpoolName è il nome della sottodirectory assegnata dall'utente autorizzato.

1.2.10.24.2 Nomi file di spool

Quando RICOH ProcessDirector elabora un lavoro, genera i file di spool per il lavoro. I formati per i nomi file di spool RICOH ProcessDirector sono:

Sintassi 1, lavoro principale o autonomo:

JobNumber.Usagetype.Datatype

Sintassi 2, lavoro secondario:

JobNumber.Usagetype.Datatype.ChildGroupID

in cui:

Usagetype
Descrive lo scopo del ruolo del file di spool nel lavoro. Le parole chiave Usage-type sono sensibili al maiuscolo/minuscolo. Sebbene RICOH ProcessDirector abbia parole chiave usage-type diverse da queste, sono parole chiave per i file di spool che i programmi esterni possono leggere o su cui possono scrivere:
aiwlist
Contiene una voce per ogni file di input nel lavoro e nel suo tipo di immissione. In base al lavoro, RICOH ProcessDirector potrebbe aver generato uno o più file di input o accompagnato il file di input contenente i dati di lavoro iniziali. Il file aiwlist può essere utile nella determinazione del problema.

Questo esempio mostra il modo in cui possono apparire i contenuti del file quando RICOH ProcessDirector genera uno o più file di input. L'informazione nella prima colonna riguarda il tipo di immissione.

Data;/aiw/aiw1/System/hf/PDF/Staged/
sample.PRD.AIW_TS.2006-04-27-08.57.31.476
Other;/aiw/aiw1/System/hf/PDF/Staged/
sample.JCL.AIW_TS.2006-04-27-08.57.31.593
List;/aiw/aiw1/System/hf/PDF/Staged/
sample.lst.AIW_TS.2006-04-27-08.57.31.534
AIWList;/aiw/aiw1/System/hf/PDF/Staged/
AIWList.AIW_TS.2006-04-27-08.57.31.794
control
Un file di controllo speciale generato da RICOH ProcessDirector. Contiene i parametri di elaborazione specificati in un modello del file di controllo che accompagna il file di input del lavoro. RICOH ProcessDirector genera il file di controllo dal file specificato nella proprietà Modello del file di controllo esterno per il lavoro. Quando viene creato il file di controllo, tale file risolve tutte le voci specifiche di RICOH ProcessDirector dal modello del file di controllo. Ad esempio, il flusso di lavoro PDF esegue un'operazione RunExternalProgram durante la fase di preparazione. L'operazione RunExternalProgram specifica la seguente proprietà Comando esterno:

/aiw/aiw1/bin/copy_files.pl ${getControlFileName()} /aiw/aiw1/samples/${Job.ID}.info.csv

L'operazione RunExternalProgram specifica la seguente proprietà Modello di file di controllo esterno:

/aiw/aiw1/control_files/external_programs/job_info.cfg

Il modello di file di controllo job_info.cfg contiene le seguenti informazioni:

Job.ID,Job.Name,Job.JobType,Job.SubmitTime,Job.RequestedPrinter,
Job.InputFile.Size,Job.JobSize,Job.TotalPages,Job.TotalSheets

${Job.ID},${Job.Name},${Job.JobType},${Job.SubmitTime},
${Job.RequestedPrinter},${Job.InputFile.Size},${Job.JobSize},
${Job.TotalPages},${Job.TotalSheets}

Quando RICOH ProcessDirector crea un file di controllo da questo modello, vengono risolti i valori per i simboli ${Job.ID}, ${Job.Name}, ${Job.JobType}, ${Job.SubmitTime}, ${Job.RequestedPrinter}, ${Job.InputFile.Size}, ${Job.JobSize}, ${Job.TotalPages} e ${Job.TotalSheets} per le proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector. Ad esempio:
${Job.ID}=10000001
${Job.Name}=Demo.pdf
${Job.JobType}=PDF
${Job.SubmitTime}=10:02.35
${Job.RequestedPrinter}=Sample
${Job.InputFile.Size}=2608549
${Job.JobSize}=26
${Job.TotalPages}=26
${Job.TotalSheets}=26
    Nota:
  • Non tutti i lavori creati da RICOH ProcessDirector hanno file di controllo associati nelle loro directory di spool.
sovrapposizione
Contiene una copia dei parametri specifici del lavoro che accompagnano il file di input per il lavoro. RICOH ProcessDirector può utilizzare questi parametri con un file di controllo per impostare le proprietà del lavoro.

Ad esempio, i lavori ricevuti da RICOH ProcessDirector tramite Download per z/OS o AFP Download Plus quando è installata la funzione di supporto AFP includono i file datasetname.JCL generati dal daemon di Download. Questi file contengono informazioni che rappresentano i valori che erano stati specificati per parametri JCL. Questo esempio mostra i contenuti di un file delle sostituzioni che contiene i valori JCL per i parametri:

"-odatat=line -ofileformat=record -occ=yes -occtype=a -ochars=GF10 
-opagedef=P1A 06462 -of=F1A10110 -ocop=001 -odatac=block -ojobn=PAYROLL 
-ous=ADMIN1 -ono=BLD PDEVL -opr=KÿSMITH -opa=forms=STD,class=C,
destination=CHI3,jobid=JOB 02357,OUTGRP=NEXT"

Un file di controllo, come receive_jcl_jobtype.cfg in /aiw/aiw1/samples/rules/ fornito da RICOH ProcessDirector, è in grado di elaborare i file di sovrascrittura.

    Nota:
  • Non tutti i lavori creati da RICOH ProcessDirector hanno file di sostituzione associati nelle loro directory di spool.
stampa
Un file di stampa che contiene i dati per il lavoro. I dati potrebbero corrispondere al formato del file di input ricevuto daRICOH ProcessDirector o potrebbero avere un formato diverso. Il formato dipende dall'elaborazione verificatasi per il lavoro. Ad esempio, un file di input potrebbe essere convertito in PostScript durante l'elaborazione.

Oltre alle parole chiave usage-type utilizzate da RICOH ProcessDirector, gli utenti autorizzati possono specificare le parole chiave usage-type quando utilizzano i metodi RICOH ProcessDirector per manipolare i file nella directory di spool. Tuttavia, le parole chiave definite dall'utente non devono essere variazioni delle parole chiave di RICOH ProcessDirector nel caso in cui RICOH ProcessDirector elabori ulteriormente un file che un programma esterno scrive sulla directory di spool. Ad esempio non utilizzare il tipo PRINT o Print; RICOH ProcessDirector riconosce solo print.

Datatype
Descrive il contenuto del tipo di flusso di dati del file di spool. Se la directory di spool per un lavoro fornito contiene un file di spool di un tipo dati specifico. ciò dipende dall'elaborazione che si è verificata per il lavoro. Le parole chiave Datatype sono sensibili al maiuscolo/minuscolo. Le parole chiave fornite da RICOH ProcessDirector sono:
afp
Formato AFP (Advanced Function Presentation). Il file di spool contiene dati di stampa lavoro.
gif
GIF (Graphic Interchange Format). Il file di spool contiene dati di immagine.
jdf
Job Description Format (JDF). Il file di spool contiene parametri specifici del lavoro provenienti dalla relativa scheda.
jpeg
Formato JPEG (Joint Photographic Experts Group). Il file di spool contiene dati di immagine.
json
Formato JavaScript Object Notation (JSON).
linedata
Formato dati di riga o modalità mista. Il file di spool contiene dati di input lavoro.
mjm
Pacchetto MIME (Multipurpose Internet Mail Extensions) con dati nel formato PDF (Portable Document Format), JDF (Job Definition Format) e JMF (Job Messaging Format). Il file di spool contiene dati di input lavoro e parametri specifici del lavoro provenienti dalla relativa scheda.
pcl
Formato PCL (Printer control language). Il file di spool contiene dati di input lavoro.
pdf
PDF (Portable Document Format). Il file di spool contiene dati di input lavoro.
ps
Formato PostScript. Il file di spool contiene dati di input lavoro.
testo
Il flusso di dati è un file di testo non codificato. Il file di spool contiene dati non di lavoro come i parametri di elaborazione o le informazioni create da un programma esterno.
tiff
TIPP (Tagged Image File Format). Il file di spool contiene dati di immagine.
xml
Formato Extended Markup Language (XML). Il file di spool contiene XML ben strutturati.
zip
Formato di compressione e archivio dati per uno o più file. Il file di spool contiene dati di input lavoro, dati immagine o dati non relativi al lavoro, a seconda del formato dei file nel file zip.
sconosciuto
Il flusso di dati è in un formato sconosciuto. Questa è la parola chiave datatype inizialmente impostata da RICOH ProcessDirector per il file di spool, che è una copia del file di input originale per il lavoro. Per ulteriori informazioni, consultare la descrizione della proprietà di lavoro Flusso di dati di input. I file con una parola chiave datatype unknown possono solo trovarsi nella directory di spool per un breve periodo di tempo dopo che RICOH ProcessDirector crea il lavoro.

Oltre alle parole chiave datatype utilizzate da RICOH ProcessDirector, gli utenti autorizzati possono specificare le parole chiave datatype quando utilizzano i metodi RICOH ProcessDirector per consentire ai programmi esterni di scrivere i file nella directory di spool. Tuttavia, le parole chiave definite dall'utente per il tipo di dati non devono essere variazioni delle parole chiave diRICOH ProcessDirector nel caso in cui RICOH ProcessDirector elabori ulteriormente un file che un programma esterno scrive sulla directory di spool. Ad esempio, non utilizzare una parola chiave datatype PDF o Pdf, poiché RICOH ProcessDirector riconosce solo pdf.

ChildGroupID
Un valore numerico univoco utilizzato da RICOH ProcessDirector per identificare e raggruppare tutti i file relativi ad un lavoro secondario creato da un programma esterno. La parola chiave dell'ID del gruppo secondario è un'aggiunta alla parola chiave del datatype; i lavori principali o singoli non includono una parola chiave ID del gruppo secondario.

1.2.10.24.3 Sintassi di getFileName e getAbsoluteFileName

È possibile utilizzare i metodi getFileName e getAbsoluteFileName per restituire il nome di un file specifico nella directory di spool. Questo è utile perché RICOH ProcessDirector assegna un numero di lavoro univoco per ogni lavoro e include il numero di lavoro nei nomi file. La differenza principale tra i due metodi è che getAbsoluteFileName non riesce se il file specificamente richiesto non esiste; getFileName può restituire il nome di un file di spool alternativo.

Per utilizzare il metodo RICOH ProcessDirectorgetFileName o il metodo getAbsoluteFileName, utilizzare l'annotazione del simbolo per fare riferimento a questi come alle formule di simbolo RICOH ProcessDirector. Utilizzare una di queste sintassi:

Sintassi 1, ricerca singola:

${getFileName(UsageKeyword, DatatypeKeyword, FileaccessKeyword)}

${getAbsoluteFileName(UsageKeyword, DatatypeKeyword, FileaccessKeyword)}

Sintassi 2, ricerca iterativa:

${getFileName(UsageKeyword, (DatatypeKeyword1, DatatypeKeyword2...), 
FileaccessKeyword)}

${getAbsoluteFileName(UsageKeyword, (DatatypeKeyword1, 
DatatypeKeyword2...), FileaccessKeyword)}

in cui:

UsageKeyword
Una parola chiave sensibile al maiuscolo/minuscolo che identifica il tipo di utilizzo del file di spool. I valori che gli utenti autorizzati possono specificare sono gli stessi valori che la parte usage-type del nome file di spool può contenere. Ad esempio, è possibile specificare queste parole chiave fornite da RICOH ProcessDirector: aiwlist, control, overrides o print. È inoltre possibile specificare le parole chiave definite dall'utente.
DatatypeKeyword or (DatatypeKeyword1, DatatypeKeyword2...)
Una parola chiave sensibile al maiuscolo/minuscolo che specifica il tipo di dati del file di spool. I valori che gli utenti autorizzati possono specificare sono gli stessi valori che la porzione del tipo di dati del file di spool possono contenere. Ad esempio, è possibile specificare parole chiave fornite da RICOH ProcessDirector, come jdf, pdf o gif. È inoltre possibile specificare le parole chiave definite dall'utente.

Se si vuole cheRICOH ProcessDirector continui a cercare un altro file di spool se non trova un file di spool del tipo iniziale, è possibile specificare parole chiave del tipo di dati multipli. Separarle con virgole e racchiuderle tra parentesi. Ad esempio:

${getFileName(UsageKeyword, (print, pdf), FileaccessKeyword)}

In questo esempio, il metodo getFileName cerca innanzitutto un file di spool con il tipo di dati print. Se non trova un nome del file di spool corrispondente, prosegue con la ricerca di un file di spool con tipo di dati pdf. Se ancora non trova un nome del file di spool corrispondente, prosegue con la ricerca di un file di spool con datatype sconosciuto. E se questo file di spool non esiste, RICOH ProcessDirector genererà un messaggio d'errore.

Nota: Il punto di elaborazione in cui RICOH ProcessDirector tenta di risolvere il nome del file determina se il metodo riesce a localizzare il file o meno. Se il flusso di lavoro include l'operazione SetJobPropsFromTextFile, utilizzare il metodo getAbsoluteFileName invece del metodo getFileName. L'operazione SetJobPropsFromTextFile cerca di risolvere il nome del file che il metodo getFileName rappresenta immediatamente dopo la creazione del lavoro da parte del dispositivo di input; non tutti i file di spool sono disponibili a quel punto dell'elaborazione. RICOH ProcessDirectornon cerca di risolvere il nome del file rappresentato dal metodo getAbsoluteFileName immediatamente dopo la creazione del lavoro.

È inoltre possibile specificare più valori datatype con il metodo getAbsoluteFileName come:

${getAbsoluteFileName(UsageKeyword, (pdf, postscript, text), 
FileaccessKeyword)}

Il metodo getAbsoluteFileName cerca i file di spool nella stessa maniera del metodo getFileName, con un'eccezione. Se non risultano file di spool con i datatype specificati il metodo getAbsoluteFileName non cercherà un file di spool con datatype unknown per impostazione predefinita.

FileaccessKeyword
La parola chiave di accesso al file, ovvero lettura o scrittura, specifica se il programma esterno legge il file dalla directory di spool o scrive il file nella directory di spool. RICOH ProcessDirector crea i file in sottodirectory della directory di spool, a seconda che il programma esterno legga o scriva un file:
/Sottodirectory checkpoints
Quando il programma esterno esegue modifiche al file con un'operazione di scrittura, RICOH ProcessDirector sposta la versione originale del file in questa sottodirectory. Se un utente autorizzato richiede successivamente un'azione di rielaborazione, RICOH ProcessDirector può ripristinare il file di spool di origine dalla directory secondaria /checkpoints. Ciò assicura che il programma esterno abbia lo stesso input disponibile per l'operazione di scrittura come la prima volta che il file è stato elaborato.
Sottodirectory /tmp
Quando il programma esterno crea un nuovo file, RICOH ProcessDirector memorizza il nuovo file nella sottodirectory fino a che non viene completato il passo esterno che chiama il programma esterno. Quando il passo viene completato, RICOH ProcessDirector sposta il nuovo file sulla directory di spool.
Nota: I programmi esterni che creano lavori secondari devono scriverli nella sottodirectory /secondari della directory di spool del lavoro. Il nome del file del lavoro secondario che i programmi secondari creano deve risultare nel seguente formato:
JobNumber.Usagetype.Datatype,ChildGroupID,Job.JobType=JobType
ChildGroupID deve essere identico per tutti i file associati a un singolo lavoro secondario. Se il programma esterno genera più di un lavoro secondario, deve incrementare ChildGroupID per ogni serie di file associati con un nuovo lavoro secondario.

Il programma esterno aggiunge ,Job.JobType= al nome del file, che è il nome del database per la proprietà del flusso di lavoro. Il valore JobType è il nome del flusso di lavoro richiesto dal lavoro secondario. Questo flusso di lavoro deve essere esistente e abilitato.

Esempi di lettura di getFileName e getAbsoluteFileName

In tutti questi esempi viene utilizzata la directory di spool:

  • /aiw/aiw1/spool/default/10000006 (Linux)

La directory di spool contiene i file di spool:

10000006.banner_attributes.text
10000006.control.text
10000006.overrides.text
10000006.print.pdf
10000006.print.unknown
10000006.resources.pdf
10000006.resources.log
10000006.resources.outlines

In questi esempi non è stato impostato il valore della proprietà di lavoro Flusso dati di input, ad esempio mediante un valore predefinito del lavoro nel flusso di lavoro o in un'operazione di individuazione. Perciò un file di spool con datatype unknown è presente nella directory di spool:

  • Per restituire il percorso e il nome del file di controllo per il lavoro, che corrisponde a /aiw/aiw1/spool/default/10000006/10000006.control.text , in modo che il programma esterno possa eseguire un'operazione di lettura sul file:
    ${getFileName(control, text, read)}
    
    ${getAbsoluteFileName(control, text, read)}
  • Per restituire il percorso e il nome del file di input per il lavoro, che corrisponde a /aiw/aiw1/spool/10000006/10000006.print.unknown , in modo che il programma esterno possa eseguire un'operazione di lettura sul file:
    ${getFileName(print, unknown, read)}
    
    ${getAbsoluteFileName(print, unknown, read)}

In questi esempi viene utilizzata la directory di spool:

  • /aiw/aiw1/spool/default/10000009

La directory di spool contiene i file di spool:

10000009.banner_attributes.text
10000009.control.text
10000009.overrides.text
10000009.print.ps
10000009.resources.pdf
10000009.resources.log
10000009.resources.outlines

In questo esempio, il tipo di flusso di dati di input è stato rilevato e 10000009.print.ps è la copia del file di input originale. Per ricercare un file di input in uno dei formati PostScript supportati:

${getFileName(print, (pdf, ps), read)}

${getAbsoluteFileName(print, (pdf, ps), read)}

Entrambi i metodi cercano inizialmente un file di spool con nome 10000009.print.pdf. Poiché quel file di spool non è presente, i metodi continueranno con la ricerca del nome 10000009.print.ps.

Esempi di scrittura di getFileName e getAbsoluteFileName

In tutti questi esempi viene utilizzata la directory di spool:

  • /aiw/aiw1/spool/default/10000006
  • Per impostare un'operazione di scrittura con un programma esterno che scrive un nuovo file delle statistiche sulla directory di spool:
    ${getFileName(statistics, record, write)}
    
    ${getAbsoluteFileName(statistics, record, write)}

    RICOH ProcessDirector fornisce il programma esterno con il percorso e il nome del file /aiw/aiw1/spool/default/10000006/10000006.statistics.record .

  • Per impostare un'operazione di scrittura con un programma esterno che aggiorna il file di stampa PDF nella directory di spool:
    ${getFileName(print, pdf, write)}
    
    ${getAbsoluteFileName(print, pdf, write)}

    RICOH ProcessDirector verifica un file con il nome 10000006.print.pdf, se esistente, nella directory secondaria dei punti di verifica della directory di spool per il lavoro.

    RICOH ProcessDirector fornisce anche il programma esterno con percorso e nome del file /aiw/aiw1/spool/default/10000006/tmp/10000006.print.pdf .

    • In caso di errore del programma, la directory di spool per il lavoro resta invariata poiché il programma esterno ha scritto in un file che RICOH ProcessDirector ha spostato nella sottodirectory /tmp. RICOH ProcessDirector sposta il file nella directory di spool solo se l'operazione esterna che richiama il programma esterno viene completata correttamente.
    • Se il programma riesce, RICOH ProcessDirector sposta il file dalla sottodirectory /tmp alla directory di spool. Se un file con quel nome esiste già nella directory di spool, RICOH ProcessDirector sposta quel file nella sottodirectory del punto di verifica, quindi sposta il file appena creato da /tmp nella directory di spool per il lavoro.

1.2.10.24.4 Sintassi di getCurrentFile

Il metodo getCurrentFile restituisce il nome di un file di stampa nella directory di spool del lavoro. Se esiste un file contenente un intervallo di pagine selezionato dal file di stampa originale, viene restituito il nome di tale file. In caso contrario, viene restituito il nome del file di stampa originale. Ciò è utile per consentire l'esecuzione dello stesso comando sul lavoro completo, come su un sottoinsieme del lavoro, un caso comune con le ristampe.

Gli utenti autorizzati possono utilizzare questo formato per il metodo:

${getCurrentFile(datatype)}

in cui:

datatype
Il flusso di dati del lavoro di stampa. È possibile specificare AFP, il che rende questo metodo identico al metodo getCurrentAFPFile. È possibile utilizzare l'annotazione simbolica, come ${Job.InputDataStream}, per questo parametro.

Esempio di getCurrentFile

Per inoltrare un lavoro a una stampante Passthrough utilizzando lpr su un sistema basato su UNIX, è possibile utilizzare questo comando per il valore della proprietà Comando stampante:

lpr -Pmyprinter ${getCurrentFile(${Job.InputDataStream})}

La prima volta che il lavoro viene inviato alla stampante, viene stampato l'intero lavoro. Se il lavoro viene nuovamente elaborato per stampare un sottoinsieme di pagine, viene stampato solo il sottoinsieme.

1.2.10.24.5 Sintassi di getCurrentAFPFile

Il metodo getCurrentAFPFile restituisce il nome di un file di stampa AFP nella directory di spool del lavoro. Se esiste un file contenente un intervallo di pagine selezionato dal file di stampa originale, viene restituito il nome di tale file. In caso contrario, viene restituito il nome del file di stampa originale. Questo risulta utile per i lavori di ristampa, che possono contenere un sottoinsieme del lavoro originale.

Il metodo non utilizza alcun parametro. Gli utenti autorizzati devono utilizzare sempre questo formato per il metodo:

${getCurrentAFPFile()}
Esempio di getCurrentAFPFile

Un flusso di lavoro contiene un'operazione esterna nella fase di stampa prima dell'operazione PrintJobs, che specifica la proprietà e il valore seguenti:

Comando esterno [Print][RunExternalProgram]
Valore: itm_driver -C ${getControlFileName()} -F"-itm_in_files ${getCurrentAFPFile()} -itm_out_files ${getFileName(print,pdf,write)}"

La prima volta che viene stampato un lavoro di questo tipo, RICOH ProcessDirector copia il file di stampa nella sottodirectory tmp come 10000004.print.afp. Il comando esterno converte il file AFP in PDF per la stampa.

Quando il lavoro viene stampato di nuovo, l'operatore seleziona un intervallo di pagine dal file di stampa originale. RICOH ProcessDirector copia soltanto le pagine selezionate nella sottodirectory tmp come 10000004.print_range.afp. Il comando esterno converte 10000004.print_range.afp in formato PDF.

1.2.10.24.6 Sintassi di getControlFileName

Il metodo getControlFileName restituisce il nome del file di controllo risolto per il lavoro.

Il metodo non utilizza alcun parametro. Utilizzare sempre questo formato per il metodo:

${getControlFileName()}
esempio getControlFileName

In questo esempio viene utilizzata la directory di spool:

  • /aiw/aiw1/spool/default/10000003
Descrive come RICOH ProcessDirector crea i file e genera i valori quando si utilizza il metodo getControlFileName.

Un flusso di lavoro contiene un'operazione esterna nella fase di preparazione che specifica le proprietà e i valori seguenti:

Modello di file di controllo esterno [Prepare][RunExternalProgram]
Valore:
  • /aiw/aiw1/control_files/external_programs/job_info.cfg
Comando esterno [Prepare][RunExternalProgram]
Valore:
  • cp ${getControlFileName()} /aiw/aiw1/samples/${Job.ID}.info.csv

Prima di eseguire la procedura esterna, RICOH ProcessDirector copia il modello del file di controllo esterno nella sottodirectory /tmp della directory di spool e risolve i simboli che il modello del file di controllo contiene. Questa è la procedura che RICOH ProcessDirector utilizza per creare il file di controllo risultante. Ad esempio, genera questo file:

/aiw/aiw1/spool/default/10000003/tmp/job_info.control.text

Quando RICOH ProcessDirector crea il lavoro che utilizza il flusso di lavoro e imposta i relativi valori di proprietà iniziali, viene utilizzato il valore restituito dal metodo getControlFileName per risolvere il comando esterno. Il comando è:

cp /aiw/aiw1/spool/default/10000003/tmp/job_info.control.text /aiw/aiw1/samples/10000003.info.csv

1.2.10.24.7 sintassi getChildFileName

È possibile utilizzare il metodo getChildFileName quando un programma esterno crea solo un lavoro secondario ed i file associati. Questo metodo restituisce un nome file per un lavoro secondario. Quando un programma esterno inizia a scrivere i dati per il lavoro secondario, questo scrive i dati in un file con il nome che il metodo getChildFileName restituisce.

Per il metodoRICOH ProcessDirectorgetChildFileName, utilizzare l'annotazione del simbolo per farvi riferimento come una formula di simboli di RICOH ProcessDirector. Utilizzare la seguente sintassi:

${getChildFileName(UsageKeyword, DatatypeKeyword, ChildGroupID)}

in cui:

UsageKeyword
Una parola chiave sensibile al maiuscolo/minuscolo che identifica il tipo di utilizzo del file di spool. L'utilizzo di UsageKeyword con il metodo getChildFileName è uguale a quanto descritto precedentemente in questo argomento per i file di spool ed i metodi getFileName e getAbsoluteFileName.
DatatypeKeyword
Una parola chiave sensibile al maiuscolo/minuscolo che identifica il tipo di dati del file di spool. L'utilizzo di DatatypeKeyword con il metodo getChildFileName è uguale a quanto descritto precedentemente in questo argomento per i file di spool ed i metodi getFileName e getAbsoluteFileName.
ChildGroupID
Un valore numerico univoco che RICOH ProcessDirector utilizza per identificare i file che appartengono allo stesso lavoro secondario. In genere, quando un programma esterno genera un lavoro secondario singolo, il valore viene impostato su 1.

1.2.10.24.8 sintassi getChildFileStem

È possibile utilizzare il metodo getChildFileStem quando il programma esterno crea più di un lavoro secondario o quando non si sa quanti lavori secondari il programma esterno genera. Questo metodo genera un nome file del lavoro secondario root che un programma esterno può utilizzare per generare tanti nomi file del lavoro secondario quanti ne desidera.

Per il metodo RICOH ProcessDirectorgetChildFileStem, utilizzare l'annotazione del simbolo per farvi riferimento come una formula di simboli di RICOH ProcessDirector. Utilizzare la seguente sintassi:

${getChildFileStem(UsageKeyword, DatatypeKeyword)}

in cui:

UsageKeyword
Una parola chiave sensibile al maiuscolo/minuscolo che identifica il tipo di utilizzo del file di spool. L'utilizzo di UsageKeyword con il metodo getChildFileStem è uguale a quanto descritto precedentemente in questo argomento per i file di spool ed i metodi getFileName e getAbsoluteFileName.
DatatypeKeyword
Una parola chiave sensibile al maiuscolo/minuscolo che identifica il tipo di dati del file di spool. L'utilizzo di DatatypeKeyword con il metodo getChildFileStem è uguale a quanto descritto precedentemente in questo argomento per i file di spool e i metodi getFileName e getAbsoluteFileName.

1.2.10.25 Annotazione simbolo RICOH ProcessDirector

È possibile utilizzare l'annotazione simbolo RICOH ProcessDirector nelle formule per descrivere le informazioni di origine che RICOH ProcessDirector valuta per impostare il valore di una proprietà del lavoro.
Sintassi dei simboli

In RICOH ProcessDirector, questa è la sintassi di base di un simbolo che è possibile utilizzare nelle formule di simboli:

${Name}

Name è un nome di proprietà del database in RICOH ProcessDirector o un parametro trasferito con il lavoro. RICOH ProcessDirector valuta i parametri trasmessi con un lavoro tramite un file di controllo, ad esempio un file di regole che analizza parametri e valori JCL. Name può anche essere un metodo in RICOH ProcessDirector, come ad esempio getFileName, getAbsoluteFileName, getControlFileName o getChildFileName. Il valore Nome è sensibile al maiuscolo/minuscolo.

Esempi
${Get*Method}
Questo simbolo fa sì che RICOH ProcessDirector chiami un metodo interno e restituisca un valore valutato. Per verificare come RICOH ProcessDirector può utilizzare questo tipo di simbolo, verificare l'operazione RunExternalProgram nella fase di Preparazione del flusso di lavoro PDF. L'operazione RunExternalProgram specifica la seguente proprietà Comando esterno:
  • Linux: cp ${getControlFileName()} /aiw/aiw1/samples/${Job.ID}.info.csv

Il simbolo ${getControlFileName()} indica a RICOH ProcessDirector di copiare il modello di file di controllo esterno nella sottodirectory tmp della directory di spool e risolve tutti i simboli contenuti nel file di controllo.

L'operazione RunExternalProgram nella fase di Preparazione del flusso di lavoro PDF specifica la seguente proprietà Modello di file di controllo esterno:

  • Linux: /aiw/aiw1/control_files/external_programs/job_info.cfg

Quando RICOH ProcessDirector crea il lavoro che utilizza il flusso di lavoro e imposta i relativi valori di proprietà iniziali, viene utilizzato il valore restituito dal metodo getControlFileName per risolvere il comando esterno in:

  • Linux: cp /aiw/aiw1/spool/default/10000003/tmp/job_info.control.text /aiw/aiw1/samples/10000003.info.csv

${Job.PropertyName}
Questo simbolo fa in modo che RICOH ProcessDirector interroghi il database per ottenere il valore di una proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector specifica.

Per verificare come RICOH ProcessDirector può utilizzare questo tipo di simbolo, controllare i contenuti del modello di file di controllo job_info.cfg. Questo modello di file di controllo si trova in /aiw/aiw1/control_files/external_programs .

Quando RICOH ProcessDirector crea un file di controllo da questo modello, vengono risolti i valori per i simboli ${Job.ID}, ${Job.Name}, ${Job.JobType}, ${Job.SubmitTime}, ${Job.RequestedPrinter}, ${Job.InputFile.Size}, ${Job.JobSize}, ${Job.TotalPages} e ${Job.TotalSheets} per le proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector. Ad esempio:

${Job.ID}=10000001
${Job.Name}=Demo.pdf
${Job.JobType}=PDF
${Job.SubmitTime}=10:02.35
${Job.RequestedPrinter}=Sample
${Job.InputFile.Size}=2608549
${Job.JobSize}=26
${Job.TotalPages}=26
${Job.TotalSheets}=26

    Nota:
  • È inoltre possibile utilizzare le proprietà di sistema in una formula di simboli che RICOH ProcessDirector valuta. Ad esempio, ${WorkflowSystem.Transform.Server.Address}.
${Math}
Questo simbolo RICOH ProcessDirector aggiunge, sottrae, moltiplica o calcola il modulo di due valori che possono essere le proprietà de modulo. Può inoltre generare un numero casuale in un intervallo specifico.
La sintassi di questo simbolo è:

${Math(value1,operator,value2)}

  • value1 e value2 sono le proprietà del lavoro nell'annotazione simbolo (come ${Job.CurrentTime}) o numeri. I numeri possono contenere valori frazionari, come 2,45, se la proprietà che utilizza la formula di simboli supporta i valori a virgola mobile.
  • operator è +, - o * per l'addizione, la sottrazione, la moltiplicazione e il modulo rispettivamente.

Ad esempio, per aggiungere 5 minuti al tempo corrente e memorizzarlo nella proprietà Job.Info.Attr2, usare ${Math(${Job.CurrentTime}, +, 5)}.

Solo le proprietà che utilizzano un numero intero, valori numerici o valori di data/ora possono essere utilizzati nei campi value in questa formula. Solo le proprietà che supportano i valori dell'annotazione simbolo possono essere impostate utilizzando questa formula.
Se value è una proprietà di data/ora, gli unici operatori supportati sono + e -, e l'altro valore deve essere un numero intero. Le unità del valore del numero intero sono minuti.
Alcune proprietà sembrano avere valori di data/ora (ad esempio, Job.TimeSubmitted) ma sono definiti come stringhe, quindi non possono essere utilizzati come valori in un simbolo matematico. Il simbolo matematico può essere inserito nei campi dei modelli di operazione nel builder del flusso di lavoro, incluso il modello di operazione AssignJobValues e nei campi nel notebook delle proprietà del lavoro.
Per il modulo, value1 deve essere un numero intero uguale o superiore a 0 e value2 essere un numero intero uguale o superiore a 1.
Per la generazione di numeri casuali, la sintassi di questo simbolo è la seguente:
  • ${Math(rand, value1, value2)}
Ad esempio, per generare un numero casuale tra 1 e 10, utilizzare ${Math(rand, 1, 10)}.
    Nota:
  • value1 e value2 sono le proprietà del lavoro nell'annotazione simbolo (come ${Job.Copies}) o numeri.
  • value1 e value2 devono essere numeri interi uguali o superiori a 0.
  • Il risultato restituito è un numero intero compreso tra value1 e value2, compresi.
  • I numeri casuali generati non sono crittograficamente casuali.
${RulesFileParameter}
Questo simbolo fa in modo che RICOH ProcessDirector interroghi un file dei parametri che accompagna un file di input. Interroga un valore di parametro specifico di un altro programma o prodotto.

Ad esempio, quando il dispositivo di input LPDPDF riceve un file di input, viene utilizzato il file di controllo receive_lpd_pdf_jobtype.cfg per analizzare i parametri associati al file di input.

Il file di controllo receive_lpd_pdf_jobtype.cfg si trova nella directory:

  • Linux: /aiw/aiw1/control_files/rules

Un file di controllo receive_lpd_pdf_jobtype.cfg può contenere le seguenti informazioni:

orighost=mywindowshost
origuser=annsmith
origname=TestPDF.pdf

I simboli per questi valori dei parametri sono:

${ORIGHOST}
${ORIGUSER}
${ORIGNAME}

Per verificare come RICOH ProcessDirector può utilizzare questo tipo di simbolo, controllare il file receive_jcl_jobtype.cfg nella seguente directory:

  • Linux: /aiw/aiw1/samples/rules

Note d'uso per formule di simboli

I seguenti limiti si applicano all'uso delle formule di simboli di RICOH ProcessDirector:

Oggetti supportati
RICOH ProcessDirector supporta l'uso di formule di simboli solo per impostare i valori delle proprietà di lavoro. Non è possibile utilizzare le formule di simboli per impostare i valori delle proprietà per qualsiasi altro tipo di oggetto, come un dispositivo di input o una stampante. La formula di simboli valutata da RICOH ProcessDirector per impostare il valore può essere un'altra proprietà del lavoro, una proprietà del server primario o una chiamata del metodo, come: ${Job.InputFile}, ${Printer.Model} e ${getControlFileName()}. Tuttavia una certa formula di simboli non possono contenere insieme una proprietà lavoro e una proprietà di sistema o una chiamata del metodo.
    Nota:
  • La modifica del valore di una proprietà di sistema può interessare molte formule di simbolo per le proprietà lavoro. Poiché RICOH ProcessDirector aggiorna tutte le formule di simboli contemporaneamente, l'operazione può richiedere alcuni minuti.
Proprietà escluse
RICOH ProcessDirector non supporta l'impostazione del valore della proprietà Job.Class con una formula di simboli.
Aspetto dell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector
È possibile specificare le formule di simboli nei flussi di lavoro e nei modelli di operazione nella pagina Gestione dell'interfaccia di RICOH ProcessDirector.

Quando vengono visualizzati i blocchi appunti per questi oggetti, le formule di simboli vengono visualizzate sempre nel formato della formula, come ${Job.InputFile} come valore per la proprietà Nome lavoro. Nel notebook delle proprietà di un lavoro che utilizza un flusso di lavoro con operazioni che specificano formule di simboli, le proprietà interessate visualizzano i valori valutati dalle formule. Ad esempio, il valore della proprietà Nome lavoro è il nome reale del file di input come reports.pdf.

Più livelli di formule
La valutazione delle formule può essere estesa ad un gruppo di formule correlate. Ad esempio:
  • Job.Name=${Job.Description}
  • Job.Description=${Job.CustomerName}
  • Job.CustomerName=${Job.Locations}
In questo caso, quando alla proprietà lavoro Job.Locations corrisponde un valore, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Job.CustomerName. A sua volta, questo consente a RICOH ProcessDirector di impostare il valore della proprietà Job.Description e quindi di impostare il valore della proprietà Job.Name.
Formule circolari
Una formula circolare è quella in cui una proprietà riceve un valore da una formula di simboli e poi viene utilizzata per fornire un valore per un'altra proprietà correlata. Ad esempio:
  • Job.Name=${Job.Description}
  • Job.Description=${Job.CustomerName}
  • Job.CustomerName=${Job.Name}

RICOH ProcessDirector non supporta tale utilizzo e genera un messaggio di errore.

Ampiezza massima per più livelli di formule
Nell'esempio delle formule multilivello, l'ampiezza della formula è tre. RICOH ProcessDirector supporta fino a 99 formule correlate. Inoltra un messaggio di errore se incontra un'ampiezza di formula maggiore di 99.
Uso delle proprietà posizionali nelle formule di simboli per impostare i valori per le proprietà lavoro non posizionali
Le proprietà posizionali sono proprietà che possono ricorrere in più fasi e passi e possono avere valori differenti in ciascun posto. Ad esempio, un amministratore può configurare un flusso di lavoro in modo che la proprietà lavoro Codici di ritorno validi nell'operazione RunExternalProgram venga visualizzata in più fasi e operazioni nel flusso di lavoro con un valore ogni volta diverso. La fase e i nomi della fase e dell'operazione sono i nomi delle sezioni sul notebook delle proprietà per il lavoro con i nomi della singola proprietà e i valori per ogni istanza mostrata nella propria sezione. RICOH ProcessDirector non consente di utilizzare le proprietà posizionali in formule di simboli che impostano valori per proprietà non posizionali, poiché non esiste un meccanismo in grado di specificare l'occorrenza della proprietà posizionale da utilizzare.
Uso delle proprietà posizionali nelle formule di simboli per impostare i valori per altre proprietà lavoro posizionali
Le proprietà posizionali possono utilizzare le formule di simboli che specificano altre proprietà posizionali. RICOH ProcessDirector ricerca il valore della proprietà posizionale che valuta nella formula di simboli nella stessa fase e operazione specificati dalla proprietà posizionale che esegue la richiesta.
Precedenza dei valori di proprietà impostati dalle formule di simboli
Quando esistono più metodi che specificano un valore per la stessa proprietà, RICOH ProcessDirector utilizza sempre il valore specificato dalla formula di simboli. Quando una formula di simboli esiste per un valore di proprietà, RICOH ProcessDirector procede nel modo seguente:
  • Elimina qualunque valore specificato in un file di controllo.

    Ad esempio, consideriamo che il flusso di lavoro specifichi ${Job.InputFile} come valore della proprietà Nome lavoro e che un file di controllo, come /aiw/aiw1/control_files/rules/receive_lpd_pdf_jobtype.cfg, specifichi: DEFINE ${Job.Name} AS "${ORIGHOST}".

    RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Nome lavoro sul nome del file di input del lavoro, non sul valore specificato dal parametro ORIGHOST.

  • Viene eliminato qualsiasi valore specificato esplicitamente nel notebook delle proprietà lavoro per una proprietà che il flusso di lavoro imposta con una formula di simboli. È necessario eliminare la formula di simboli dal flusso di lavoro ed elaborare di nuovo il lavoro per poter utilizzare un valore specificato in modo esplicito.
Convalida di formule di simboli
RICOH ProcessDirector convalida la sintassi e il contenuto della formula di simboli ed emette messaggi per le condizioni di errore. Ad esempio, entrambe queste formule avrebbero come risultato degli errori: Job.Description=${Job.CustomerName e Job.Description=${Job.XYZ}. Il primo esempio è un errore di sintassi poiché non è presente la chiusura della parentesi, mentre il secondo esempio è un nome di proprietà di lavoro sconosciuto.

1.2.10.26 Sintassi dei file di controllo di RICOH ProcessDirector

Varie parti di RICOH ProcessDirector utilizzano le informazioni contenute nei file di controllo o nei modelli dei file di controllo da impostare e trasferiscono i valori di varie proprietà. È possibile eseguire delle copie dei file di controllo e dei modelli di file di controllo forniti da RICOH ProcessDirector e modificarle in modo da soddisfare le necessità dell'installazione.

1.2.10.26.1 File di controllo di esempio per le regole

RICOH ProcessDirector fornisce file di controllo di esempio per le regole che analizzano i parametri JCL, i parametri del file di controllo LPD o i valori JDF per l'impostazione dei flussi di lavoro e dei valori di proprietà del lavoro.

I file di controllo di esempio (receive_jcl_jobtype.cfg, receive_lpd_jobtype.cfg, receive_lpd_pdf_jobtype.cfg, e receive_text_jobtype.cfg) per le regole vengono installati nella directory /aiw/aiw1/samples/rules/.

Per creare un proprio file di controllo, copiare nella directory /aiw/aiw1/control_files/rules/ uno dei file di esempio e rinominarlo, quindi modificarlo a seconda delle necessità.

    Nota:
  • Gli aggiornamenti potrebbero sovrascrivere i file presenti nella directory /aiw/aiw1/samples, ma non quelli presenti nella directory /aiw/aiw1/control_files. Si consiglia di copiare i file di esempio nella directory /aiw/aiw1/control_files e di apportare tutte le modifiche nel file copiato.

1.2.10.26.1.1 receive_jcl_jobtype.cfg

Il file di esempio receive_jcl_jobtype.cfg imposta il flusso di lavoro e le proprietà dei lavori ricevuti da Download per z/OS e AFP Download Plus.

RICOH ProcessDirector può utilizzare questo file di controllo per interpretare un file JCL che accompagna un dataset PRD, che RICOH ProcessDirector riceve da una periferica di input Download. Ad esempio, il file JCL potrebbe contenere le informazioni di seguito riportate:

"-odatat=af -oburst=no -occ=yes -occtype=m -ocop=1 -odatac=unblock 
-ofileformat=stream -of=F1HPSTP1 -ojobn=HPUNCH05 -ono=BLDPDEV9 
-opr=HPUNCH -ous=WAITE 
-opa=class=B,dest=LOCAL,forms=STD,jobid=JOB00105"

Per utilizzare un file di controllo, impostare il valore della proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario del dispositivo di input su SetJobTypeFromRules o SetJobTypeFromFileName e il valore della proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario sul percorso e il nome del file di controllo. L'operazione SetJobTypeFromRules utilizza il file di controllo per impostare il flusso di lavoro per il lavoro, convertire un file di sostituzioni facoltativo inviato con un lavoro in un file in formato RICOH ProcessDirectornome proprietà=valore per l'impostazione delle proprietà del lavoro o per entrambe le operazioni. L'operazione SetJobTypeFromFileName utilizza il file di controllo per l'impostazione delle proprietà del lavoro. Tutte le informazioni nel file di controllo sono sensibili al maiuscolo/minuscolo.

Nota: non è possibile utilizzare un file di controllo per impostare le proprietà di lavoro che sono pronte per la lettura nel notebook Proprietà di lavoro.

Il file di controllo contiene queste sezioni:

Sezione CONFIGURATION
Questa è la sezione delle impostazioni globali che comprende le parole chiave che definiscono come RICOH ProcessDirector interpreta il file JCL.
FILE_MODE
Questa parola chiave controlla come RICOH ProcessDirector elabora il file JCL. Un valore di "FILE" istruisce RICOH ProcessDirector a trattare tutte le informazioni nel file come record singoli. In questa modalità, RICOH ProcessDirector può eseguire la ricerca e sostituire le azioni. Utilizzare sempre il valore "FILE" per i file di controllo che elabora i file JCL. I doppi apici nel valore sono obbligatori.
ATTRIBUTE_PATTERN
Questa parola chiave specifica un'espressione regolare che definisce come RICOH ProcessDirector riconosce i nomi delle proprietà. Quando viene fornito da RICOH ProcessDirector, il valore è "\$\{Job.*\}". I doppi apici delimitano l'espressione e i caratteri barra retroversa sono caratteri esc che precedono i caratteri speciali nell'espressione.

Il valore "\$\{Job.*\}" istruisce RICOH ProcessDirector affinché riconosca i nomi delle proprietà come stringhe che iniziano con Job. e sono seguite da zero o più caratteri. I nomi delle proprietà di lavoro diRICOH ProcessDirector seguono questa convenzione, ad esempio Job.Duplex e Job.Print.CumulativeSheetsStacked.

KEYWORD_CASE
Questa parola chiave definisce il maiuscolo/minuscolo dei caratteri nei nomi parametro del file JCL. A seconda delle impostazioni sul sistema di invio, è possibile che i parametri siano trasferiti come caratteri tutti maiuscoli o tutti minuscoli. Utilizzare un valore "UPPER" o "LOWER", in base ai requisiti dell'installazione.
NORMALIZER_PROGRAM
La parola chiave specifica il nome di un programma che modifica un file JCL in modo che tutte le proprietà da esso definite siano in formato "parola chiave=valore". RICOH ProcessDirector fornisce il programma normalize_jcl.pl per modificare i diversi stili dei parametri JCL nel formato "parola chiave=valore".

Ad esempio, considerare questa stringa JCL:

"-odatat=af -oburst=no -opa=class=B,dest=LOCAL,forms=STD,jobid=JOB00105"
Quando RICOH ProcessDirector utilizza il programma normalize_jcl.pl specificato nel file di controllo, il programma sostituisce la stringa JCL con questo valore:
datat=af,burst=no,class=B,dest=LOCAL,forms=STD,jobid=JOB00105,

Delimitare l'inizio e la fine della sezione CONFIGURATION con CONFIGURATION e ENDCONFIGURATION.

Sezione REPLACE
Questa sezione utilizza i comandi sed per sostituire le stringhe nel file JCL. Viene impostato come commento nel file di esempio in quanto il programma definito dalla parola chiave NORMALIZER_PROGRAM converte il file JCL.

Ad esempio, questa istruzione sostituisce tutte le occorrenze di -opa= (notare lo spazio iniziale) con le virgole:

#s! -opa=!,!

Delimitare l'inizio e la fine della sezione REPLACE con REPLACE e ENDREPLACE.

Sezione PATTERN KEY_VALUE
Questa sezione descrive come RICOH ProcessDirector trova le parole chiave e i valori e li converte in token utilizzando gruppi di espressione regolari. La sezione fornita da RICOH ProcessDirector si presenta in questo modo:
PATTERN KEY_VALUE
"(.*?)=(.*?),"
ENDPATTERN
Il modello è delimitato da virgolette e il modello a sinistra del segno uguale rappresenta la parola chiave. Il modello alla destra rappresenta il valore. Questo modello crea un elenco delimitato da virgole di coppie parola chiave e valore.
Sezione istruzioni DEFINE
Questa sezione utilizza formule di simboli per impostare il flusso di lavoro e le proprietà di RICOH ProcessDirector a partire dai valori dei parametri trasferiti nel file JCL con il lavoro. Questi sono esempi dei tipi di istruzioni DEFINE che la sezione può contenere:
DEFINE ${Job.JobType} AS "BILLS" WHEN (${DEST} == "LOCAL")
DEFINE ${Job.Class} AS "${CLASS}"
DEFINE ${Job.InputDatastream} AS "AFP" WHEN (${DATAT} == "af")
DEFINE ${Job.Destination} AS "${DEST}"
DEFINE ${Job.RequestedPrinter} AS "${DEST}"
DEFINE ${Job.Customer} AS "XYZ" WHEN (${CLASS} == "Z") FINALLY QUIT

La prima istruzione DEFINE è un'istruzione condizionale. In questo esempio, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Job.JobType su BILLS quando il valore del parametro DEST del file JCL è LOCAL. Se il parametro DEST contiene qualsiasi altro valore, RICOH ProcessDirector non imposta il flusso di lavoro dal file di controllo. L'impostazione viene effettuata utilizzando un altro metodo, come l'uso del flusso di lavoro assegnato al dispositivo di input Download.

La seconda istruzione DEFINE è un'istruzione non condizionale. In questo esempio RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà lavoro Job.Class sul valore del parametro CLASS trasferito con il lavoro. Pertanto, se la stringa JCL originale ricevuta da RICOH ProcessDirector contiene -opa=class=B, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Job.Class su B.

La terza istruzione DEFINE è un'istruzione condizionale. In questo esempio, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà del lavoro Job.InputDataStream su AFP quando il valore del parametro DATAT dal JCL è af. Se il parametro DATAT contiene qualsiasi altro valore, RICOH ProcessDirector non imposta il valore della proprietà Job.InputDataStream.

La quarta e la quinta istruzione DEFINE sono istruzioni non condizionali che impostano i valori di due diverse proprietà di lavoro sul valore dello stesso parametro.

L'ultima istruzione DEFINE è un'istruzione condizionale che può causare che RICOH ProcessDirector interrompa la lettura di altre istruzioni DEFINE nel file di controllo. Se la condizione che l'istruzione definisce è true, RICOH ProcessDirector interrompe la lettura del file di controllo. Se la condizione è false, RICOH ProcessDirector continua a valutare tutte le altre istruzioni DEFINE che seguono l'istruzione FINALLY QUIT.

1.2.10.26.1.1.1 Utilizzo del parametro -ooutbin nei file jobtype JCL e LPD

I file di controllo receive_jcl_jobtype.cfg, receive_lpd_jobtype.cfg e receive_lpd_pdf_jobtype.cfg forniti con RICOH ProcessDirector associano il valore del parametro -ooutbin alla proprietà Job.OutputBin.

Per utilizzare il parametro -ooutbin in file jobtype JCL e LPD:

  1. Compilare la tabella con le informazioni relative all'applicazione, alle stampanti e ai vassoi. Ogni riga riflette le informazioni relative a un vassoio.
    Colonna 1: Valori utilizzati nel parametro -ooutbin (valore di proprietà) Colonna 2: Nome del vassoio nel notebook delle proprietà (nome oggetto, nome outputBin) Colonna 3: Modello stampante (nome printerModel) Colonna 4: Numero vassoio stampante (binNumber)
    Esempio: 9 Esempio: Stacker9 Esempio: InfoPrint 2085 Esempio: 9
           
           
           
  2. Copiare il testo seguente in un file di testo vuoto:
    <IPPD_UpdateData version="1.0" xmlns"xsi="http://www.w3.org/2001/
    XMLSchema-instance">
         <object name="Stacker9" type="OutputBin">
              <property name="OutputBin.BinNumber" value="9"/>
         </object>
         <printerModel name="InfoPrint 2085">
              <outputBin name="Stacker9" binNumber="9"/>
         </printerModel>
    </IPPD_UpdateData>
  3. Modificare il file di testo con i valori immessi nella tabella:
    1. Copiare <object> e i set di tag <printerModel> in modo da averne uno per ogni riga della tabella.
    2. Utilizzare i valori della colonna 1 per l'attributo value del tag property.
    3. Utilizzare i valori della colonna 2 per l'attributo name dei tag object e outputBin.
    4. Utilizzare i valori della colonna 3 per l'attributo name del tag printerModel.
    5. Utilizzare i valori della colonna 4 per l'attributo binNumber del tag outputBin.
  4. Salvare il file.
  5. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  6. Nel riquadro sinistro, fare clic su Utilità Importa oggetti.
  7. Fare clic su e navigare fino al file XML appena creato. Fare clic su Apri.
  8. Fare clic su Importa.

1.2.10.26.1.2 receive_lpd_jobtype.cfg

Il file di esempio receive_lpd_pdf_jobtype.cfg imposta il flusso di lavoro e le proprietà per lavori AFP ricevuti mediante il protocollo LPD.

La funzione Supporto AFP offre il file receive_lpd_jobtype.cfg.

RICOH ProcessDirector può utilizzare questo file di controllo per interpretare un file di controllo LPD che fornisce un lavoro di stampa AFP ricevuto mediante il protocollo di stampa LPD. Il formato del file di controllo LPD dipende dal sistema operativo dell'host di invio. Ad esempio, un file di controllo LPD ricevuto da Windows potrebbe contenere queste informazioni:

orighost=mywindowshost
origuser=annsmith
origname=TestPDF.pdf

Per utilizzare un file di controllo, impostare il valore della proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario del dispositivo di input su SetJobTypeFromRules o SetJobTypeFromFileName e il valore della proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario sul percorso e il nome del file di controllo. L'operazione SetJobTypeFromRules utilizza il file di controllo per impostare il flusso di lavoro per il lavoro, convertire un file di sostituzioni facoltativo inviato con un lavoro in un file in formato RICOH ProcessDirectornome proprietà=valore per l'impostazione delle proprietà del lavoro o per entrambe le operazioni. L'operazione SetJobTypeFromFileName utilizza il file di controllo per l'impostazione delle proprietà del lavoro. Tutte le informazioni nel file di controllo sono sensibili al maiuscolo/minuscolo.

Nota: non è possibile utilizzare un file di controllo per impostare le proprietà di lavoro che sono pronte per la lettura nel notebook Proprietà di lavoro.

Il file di controllo contiene queste sezioni:

Sezione CONFIGURATION
È una sezione delle impostazioni globali che comprende le parole chiave che definiscono come RICOH ProcessDirector interpreta i parametri del file di controllo LPD.
FILE_MODE
Questa parola chiave controlla come RICOH ProcessDirector elabora il file di controllo LPD. Un valore di "FILE" istruisce RICOH ProcessDirector a trattare tutte le informazioni nel file come record singoli. In questa modalità, RICOH ProcessDirector può eseguire la ricerca e sostituire le azioni. I doppi apici nel valore sono obbligatori.

Un valore di "RECORD" per il file mode indica a RICOH ProcessDirector di leggere le informazioni nel file record per record. I doppi apici nel valore sono obbligatori.

ATTRIBUTE_PATTERN
Questa parola chiave specifica un'espressione regolare che definisce come RICOH ProcessDirector riconosce i nomi delle proprietà. Quando viene fornito da RICOH ProcessDirector, il valore è "\$\{Job.*\}". I doppi apici delimitano l'espressione e i caratteri barra retroversa sono caratteri esc che precedono i caratteri speciali nell'espressione.

Il valore "\$\{Job.*\}" istruisce RICOH ProcessDirector affinché riconosca i nomi delle proprietà come stringhe che iniziano con Job. e sono seguite da zero o più caratteri. I nomi delle proprietà di lavoro diRICOH ProcessDirector seguono questa convenzione, ad esempio Job.Duplex e Job.Print.CumulativeSheetsStacked.

KEYWORD_CASE
Questa parola chiave definisce il formato dei caratteri dei nomi di parametro del file di controllo LPD. A seconda delle impostazioni sul sistema di invio, è possibile che i parametri siano trasferiti come caratteri tutti maiuscoli o tutti minuscoli. Utilizzare un valore "UPPER" o "LOWER", in base ai requisiti dell'installazione.

Delimitare l'inizio e la fine della sezione CONFIGURATION con CONFIGURATION e ENDCONFIGURATION.

Sezione REPLACE
Questa sezione utilizza i comandi sed per sostituire le stringhe nel file di controllo LPD. Viene impostato come commento nel file di esempio. Probabilmente non sarà necessario utilizzarla.

Delimitare l'inizio e la fine della sezione REPLACE con REPLACE e ENDREPLACE.

Sezione PATTERN KEY_VALUE
Questa sezione descrive come RICOH ProcessDirector trova le parole chiave e i valori e li converte in token utilizzando gruppi di espressione regolari. La sezione fornita da RICOH ProcessDirector si presenta in questo modo:
PATTERN KEY_VALUE
"(.*?)=(.*?),"
ENDPATTERN
Il modello è delimitato da virgolette e il modello a sinistra del segno uguale rappresenta la parola chiave. Il modello alla destra rappresenta il valore. Questo modello crea un elenco delimitato da virgole di coppie parola chiave e valore.
Sezione istruzioni DEFINE
Questa sezione utilizza formule simboliche per impostare il flusso di lavoro RICOH ProcessDirector e le proprietà del lavoro dai valori nel file di controllo LPD trasferito con il lavoro. Questi sono esempi dei tipi di istruzioni DEFINE che la sezione può contenere:

Esempio per Linux:

DEFINE ${Job.JobType} AS "PDF" WHEN (${ORIGHOST} == "mywindowshost")
DEFINE ${Job.Name} AS "${ORIGNAME}"
DEFINE ${Job.Host.UserID} AS "${ORIGUSER}"
DEFINE ${Job.InputDatastream} AS "PDF" WHEN 
(${ORIGHOST} == "mywindowshost")
DEFINE ${Job.Customer} AS "XYZ" WHEN 
(${ORIGUSER} == "xyzadmin") FINALLY QUIT

L'istruzione DEFINE ${Job.JobType} è un'istruzione condizionale. In questo esempio RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Job.JobType su PDF quando il valore del parametro ORIGHOST del file di controllo LPD è mywindowshost. Se il parametro ORIGHOST contiene qualsiasi altro valore, RICOH ProcessDirector non imposta il flusso di lavoro dal file di controllo. La relativa impostazione viene effettuata utilizzando un altro metodo, come l'uso del flusso di lavoro assegnato al dispositivo di input LPD.

L'istruzione DEFINE ${Job.Name} imposta il valore della proprietà Job.Name sul nome del file di input originale.

L'istruzione DEFINE ${Job.Host.UserID} è un'istruzione non condizionale. In questo esempio, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà del lavoro Job.Host.UserID nel valore del parametro ORIGUSER nel file di controllo LPD. Pertanto, se il file di controllo LPD ricevuto da RICOH ProcessDirector contiene origuser=annsmith, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Job.Host.UserID su annsmith.

L'istruzione DEFINE ${Job.InputDatastream} è un'istruzione condizionale. In questo esempio RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Job.InputDataStream su PDF quando il valore del parametro ORIGHOST del file di controllo LPD è mywindowshost. Se il parametro ORIGHOST contiene qualsiasi altro valore, RICOH ProcessDirector non imposta il valore della proprietà Job.InputDataStream.

L'istruzione DEFINE ${Job.Customer} è un'istruzione condizionale che può generare in RICOH ProcessDirector l'interruzione della lettura di altre istruzioni DEFINE nel file di controllo. Se la condizione che l'istruzione definisce è true, RICOH ProcessDirector interrompe la lettura del file di controllo. Se la condizione è false, RICOH ProcessDirector continua a valutare tutte le altre istruzioni DEFINE che seguono l'istruzione FINALLY QUIT.

1.2.10.26.1.2.1 Utilizzo del parametro -ooutbin nei file jobtype JCL e LPD

I file di controllo receive_jcl_jobtype.cfg, receive_lpd_jobtype.cfg e receive_lpd_pdf_jobtype.cfg forniti con RICOH ProcessDirector associano il valore del parametro -ooutbin alla proprietà Job.OutputBin.

Per utilizzare il parametro -ooutbin in file jobtype JCL e LPD:

  1. Compilare la tabella con le informazioni relative all'applicazione, alle stampanti e ai vassoi. Ogni riga riflette le informazioni relative a un vassoio.
    Colonna 1: Valori utilizzati nel parametro -ooutbin (valore di proprietà) Colonna 2: Nome del vassoio nel notebook delle proprietà (nome oggetto, nome outputBin) Colonna 3: Modello stampante (nome printerModel) Colonna 4: Numero vassoio stampante (binNumber)
    Esempio: 9 Esempio: Stacker9 Esempio: InfoPrint 2085 Esempio: 9
           
           
           
  2. Copiare il testo seguente in un file di testo vuoto:
    <IPPD_UpdateData version="1.0" xmlns"xsi="http://www.w3.org/2001/
    XMLSchema-instance">
         <object name="Stacker9" type="OutputBin">
              <property name="OutputBin.BinNumber" value="9"/>
         </object>
         <printerModel name="InfoPrint 2085">
              <outputBin name="Stacker9" binNumber="9"/>
         </printerModel>
    </IPPD_UpdateData>
  3. Modificare il file di testo con i valori immessi nella tabella:
    1. Copiare <object> e i set di tag <printerModel> in modo da averne uno per ogni riga della tabella.
    2. Utilizzare i valori della colonna 1 per l'attributo value del tag property.
    3. Utilizzare i valori della colonna 2 per l'attributo name dei tag object e outputBin.
    4. Utilizzare i valori della colonna 3 per l'attributo name del tag printerModel.
    5. Utilizzare i valori della colonna 4 per l'attributo binNumber del tag outputBin.
  4. Salvare il file.
  5. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  6. Nel riquadro sinistro, fare clic su Utilità Importa oggetti.
  7. Fare clic su e navigare fino al file XML appena creato. Fare clic su Apri.
  8. Fare clic su Importa.

1.2.10.26.1.2.2 Indicatori pdpr, opzioni -x e mappature supportati

Quando si inoltra un lavoro tramite il comando pdpr, le opzioni specificate vengono associate a opzioni che possono essere passate sul comando lprafp e quindi sulle proprietà del lavoro RICOH ProcessDirector . Non tutte le opzioni pdpr sono supportate in RICOH ProcessDirector.
Indicatori
Questi indicatori sono supportati sul comando pdpr in RICOH ProcessDirector.
-d nome destinazione
Consente di impostare la destinazione a cui si desidera inoltrare il lavoro. In InfoPrint Manager, questa è la destinazione logica; in RICOH ProcessDirector, questa è la periferica di input. Se non viene specificato alcun valore, il comando pdpr utilizza la variabile di ambiente PDPRINTER sul computer di inoltro per determinare la destinazione.

Quando si esegue la migrazione da InfoPrint Manager a RICOH ProcessDirector, è possibile creare una periferica di input per ciascuna destinazione logica che già esiste ed utilizzare regole nel file pdpr.cfg per inviare file destinati a una specifica destinazione logica alla periferica di input corrispondente.

-f FileName
Consente di specificare un file aggiuntivo da includere in un lavoro. Utilizzare questo indicatore quando si inviano più file con il comando pdpre si desidera specificare diverse opzioni per ciascun file.
    Nota:
  • In InfoPrint Manager, l'inoltro di ulteriori file tramite -f genera un singolo lavoro di stampa. In RICOH ProcessDirector, ciascun file viene inoltrato come un lavoro separato. Non è possibile utilizzare -f per combinare file in un singolo lavoro in RICOH ProcessDirector.
-i [ipm|ippd]
Forza lo script pdpr per inviare il lavoro a RICOH ProcessDirector o InfoPrint Manager. È possibile utilizzare questo indicatore quando si esegue il test della propria configurazione per assicurare che i propri client possano inviare lavori a entrambi i sistemi, se necessario. Se questo indicatore viene specificato nel comando pdpr, il file pdpr.cfg viene ignorato e il lavoro viene inviato al sistema specificato con l'indicatore.
-t JobName
Imposta il nome del lavoro con la proprietà Nome lavoro in RICOH ProcessDirector.
-n CopyCount
Imposta il numero di copie del lavoro da stampare con la proprietà Copie di lavoro richieste in RICOH ProcessDirector.
Opzioni -x
Consente di passare una varietà di opzioni di elaborazione a InfoPrint Manager o RICOH ProcessDirector. Ad esempio, per indicare quale definizione modulo usa il lavoro, è possibile inoltrare un lavoro tramite questo comando:
pdpr -d myprinter -x "form-definition=F12UP" myprintfile.afp
Opzioni che possono essere passate sull'indicatore -x
La prima tabella riportata di seguito mostra le opzioni che possono essere passate sull'indicatore -x sul comando pdpr , insieme alle opzioni del comando lprafp e le proprietà del lavoro RICOH ProcessDirector a cui vengono associate.

La maggior parte delle mappature sono già incluse nei file di esempio receive_lpd_jobtype.cfg e receive_lpd_pdf_jobtype.cfg , quindi è possibile utilizzare uno dei due file per la proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario delle proprie periferiche di input per associare le opzioni del comando pdpr alle proprietà del lavoro RICOH ProcessDirector senza modificarlo. I file di esempio sono installati in /aiw/aiw1/samples/rules/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\samples\rules\ (Windows).

    Nota:
  • Gli aggiornamenti potrebbero sovrascrivere i file presenti nella directory /aiw/aiw1/samples/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\samples\ (Windows), ma non quelli presenti nella directory /aiw/aiw1/control_files/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\ (Windows). Si consiglia di copiare i file di esempio nella directory /aiw/aiw1/control_files/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\ (Windows) e di apportare tutte le modifiche nel file copiato.

La seconda tabella mostra le opzioni che non sono incluse nel file di esempio receive_lpd_jobtype.cfg o receive_lpd_pdf_jobtype.cfg , ma che possono essere aggiunte se si desidera utilizzarle. La terza tabella mostra le opzioni che non dispongono di proprietà del lavoro RICOH ProcessDirector per la mappatura diretta.

Opzioni associate nel file di esempio receive_lpd_jobtype.cfg
Opzioni e informazioni su pdpr Opzioni del comando lprafp RICOH ProcessDirectorProprietà e informazioni su
address1-text
address2-text
address3-text
address4-text

1-4095 caratteri per ciascuna opzione

address1
address2
address3
address4

1-90 caratteri per ciascuna opzione

Job.Info.Address1
Job.Info.Address2
Job.Info.Address3
Job.Info.Address4

1-128 caratteri (byte) per ciascuna proprietà

auxiliary-sheet-selection

Valori:

  • end
  • nessuno
  • sep
  • sep-end
  • start
  • start-end
  • start-sep
  • start-sep-end

header= yes | no
trailer= yes | no
separator= yes | no

Mappature:

  • end
    header=no 
    trailer=yes 
    separator=no
  • nessuno
    header=no 
    trailer=no 
    separator=no
  • sep
    header=no 
    trailer=no
    separator=yes
  • sep-end
    header=no
    trailer=yes
    separator=yes
  • start
    header=yes
    trailer=no
    separator=no
  • start-end
    header=yes
    trailer=yes
    separator=no
  • start-sep
    header=yes
    trailer=no
    separator=yes
  • start-sep-end
    header=yes
    trailer=yes
    separator=yes

Job.Print.HeaderCopies= 0 | 1
Job.Print.SeparatorCopies= 0 | 1
Job.Print.TrailerCopies= 0 | 1

Mappature:

  • end
    Job.Print.HeaderCopies=0
    Job.Print.SeparatorCopies=0
    Job.Print.TrailerCopies=1
  • nessuno
    Job.Print.HeaderCopies=0
    Job.Print.SeparatorCopies=0
    Job.Print.TrailerCopies=0
  • sep
    Job.Print.HeaderCopies=0
    Job.Print.SeparatorCopies=1
    Job.Print.TrailerCopies=0
  • sep-end
    Job.Print.HeaderCopies=0
    Job.Print.SeparatorCopies=1
    Job.Print.TrailerCopies=1
  • start
    Job.Print.HeaderCopies=1
    Job.Print.SeparatorCopies=0
    Job.Print.TrailerCopies=0
  • start-end
    Job.Print.HeaderCopies=1
    Job.Print.SeparatorCopies=0
    Job.Print.TrailerCopies=1
  • start-sep
    Job.Print.HeaderCopies=1
    Job.Print.SeparatorCopies=1
    Job.Print.TrailerCopies=0
  • start-sep-end
    Job.Print.HeaderCopies=1
    Job.Print.SeparatorCopies=1
    Job.Print.TrailerCopies=1

building-text

1-4095 caratteri

building

1-90 caratteri

Job.Info.Building

1-128 caratteri (byte)

chars chars Job.Line2AFP.CHARS
class
classe-mvs
class Job.Class
copy-count copies Job.Copies
data-fidelity-problem-reported

Valori:

  • tutti
  • character
  • print-positioning
  • nessuno

datack

Valori:

  • block
  • blkchar
  • blkpos
  • unblock

Job.Print.DataCheck

Valori:

  • Block
  • BlkChar
  • BlkPos
  • Unblock

department-text

1-4095 caratteri

department

1-90 caratteri

Job.Info.Department

1-128 caratteri (byte)

document-format

Valori:

  • ascii
  • dbcs-ascii
  • ditroff
  • gif
  • jpeg
  • line-data
  • modca-p
  • pcl
  • pdf
  • postscript
  • ppml
  • sap
  • tiff

datatype

Valori:

  • ascii(as)
  • afpds(af)
  • dbcsascii(db)
  • ditroff(d)
  • gif
  • jpeg
  • line(l)
  • modcap(mo)
  • pcl(pc)
  • pdf
  • postscript(ps)
  • ppml
  • sap
  • tiff

Job.InputDatastream

Valori:

  • afp
  • gif
  • jdf
  • jpeg
  • lcds
  • linedata
  • metacode
  • pcl
  • pdf
  • ps
  • testo
  • tiff
  • sconosciuto

form-definition

1-8 caratteri

formdef

1-8 caratteri

Job.Line2AFP.Formdef

1-8 caratteri (byte)

image-out-format

Valori:

  • ioca-uncompressed
  • im1
  • io1
  • io1-g4
  • io1-mmr
  • as-is

imageout

Valori:

  • ioca
  • as-is

Job.Line2AFP.IMAGEOUT

Valori:

  • IOCA
  • ASIS

    Nota:
  • Tutte le altre opzioni vengono eliminate.
job-name

1-4095 caratteri

jobname

1-255 caratteri

Job.Name

1-128 caratteri (byte)

mvs-destination

1-8 caratteri

destination

1-8 caratteri

Job.Destination

1-32 caratteri (byte)

new-line-options

Valori:

  • counted-4-octetaligned
  • record,n
  • lf
  • cr-e-lf

fileformat

Valori:

  • record
  • record,n
  • stream,lf
  • stream,crlf

Job.Line2AFP.FILEFORMAT
node-id-text

1-4095 caratteri

no/nodeid

1-20 caratteri

Job.Info.NodeID

1-128 caratteri (byte)

output-bin outbin Job.OutputBin
sovrapposizione

1-8 caratteri

sovrapposizione

1-8 caratteri

Job.Print.Overlay

1-8 caratteri (byte)

page-definition

1-8 caratteri

pagedef

1-8 caratteri

Job.Line2AFP.PAGEDEF
programmer-text

1-4095 caratteri

programmer

1-90 caratteri

Job.Info.Programmer
room-text

1-4095 caratteri

room

1-90 caratteri

Job.Info.Room

1-128 caratteri (byte)

shift-out-shift-in

Valori:

  • one
  • two
  • aaaaaaaa

prmode

Valori:

  • SOSI1
  • SOSI2
  • aaaaaaaa

Job.Line2AFP.PRMODE
table-reference-characters

Valori:

  • no
  • fixed value

trc

Valori:

  • no
  • fixed value

Job.Line2AFP.TRC
title-text

1-4095 caratteri

title

1-90 caratteri

Job.Info.Title

1-128 caratteri (byte)

user-id-text

1-4095 caratteri

us

1-90 caratteri

Job.Info.User
x-image-shift

Questo valore è in millimetri.

xoffset

Valore:

  • float

Job.Print.Xoffset

Questo valore è in pollici. Lo script pdpr converte il valore da millimetri a pollici.

y-image-shift

Questo valore è in millimetri.

yoffset

Valore:

  • float

Job.Print.Yoffset

Questo valore è in pollici. Lo script pdpr converte il valore da millimetri a pollici.

Le opzioni non associate nel file di esempio receive_lpd_jobtype.cfg, ma possono essere aggiunte
Opzioni e informazioni su pdpr Opzioni del comando lprafp RICOH ProcessDirectorProprietà e informazioni su
carriage-control-type

Valori:

  • ansi-ascii
  • ansi-ebcdic
  • machine
  • nessuno

cctype

Valori:

  • z
  • a
  • m

Job.Line2AFP.CC_TYPE
maximum-messages-printed

0-9999 caratteri

msgcount

0-9999 caratteri

Job.Print.MessageCount

0-9999 caratteri

contesto-risorsa
risorsa-contesto-utente
resource-context-font

1-255 caratteri

respath Job.Print.ResourcePath

Fino a 4096 caratteri alfanumerici (byte)

Le opzioni nella tabella riportata di seguito non dispongono della mappatura diretta alle proprietà del lavoro RICOH ProcessDirector . Tuttavia, alcune di esse possono essere associate a proprietà del lavoro esistenti che attualmente non sono usate. Ad esempio, è possibile associare l'opzione account-textpdpr e lprafp alla proprietà del lavoro Job.CustomerName se non si utilizza Job.CustomerName per trattenere altre informazioni. Le opzioni che contengono valori specifici sono utilizzate per impostare opzioni di stampa, come default-character-mapping, non possono essere associate in modo efficace.

Opzioni che non dispongono della mappatura diretta alle proprietà del lavoro RICOH ProcessDirector
Opzioni e informazioni su pdpr Opzioni del comando lprafp
account-text

1-4095 caratteri

account

1-90 caratteri

default-input-tray bin
default-character-mapping

Valori:

  • ibm-437
  • ibm-860
  • ibm-863
  • ibm-865

codepage

Valori:

  • 437
  • 860
  • 863
  • 865

document-file-name

1-4095 caratteri

docname

1-255 caratteri

mvs-segment-id

1-10 caratteri

segmentid

1-10 caratteri

name-text

1-4095 caratteri

nome

1-90 caratteri

new-line-option-data-encoding

Valori:

  • utf-8
  • utf-16
  • ebcdic
  • ascii

newlineencoding

Valori:

  • utf8
  • utf16
  • ebcdic
  • ascii

1.2.10.26.1.3 receive_text_jobtype.cfg

Il file di esempio receive_text_jobtype.cfg imposta il Flusso di lavoro da un file di sovrascrittura testo.

L'operazione fornita da RICOH ProcessDirectorper SetJobTypeFromRules può utilizzare il file di controllo receive_text_jobtype.cfg per impostare il flusso di lavoro del file jobID.overrides.text. L'operazione può utilizzare il file di controllo anche per convertire un file ticket di lavoro opzionale in formato JDF (Job Definition Format), jobID.overrides.jdf, in un file di sovrascrittura temporaneo e basato su testo che può essere utilizzato insieme al file jobID.overrides.text per impostare il flusso di lavoro.

Tutte le informazioni nel file di controllo sono sensibili al maiuscolo/minuscolo.

Il file di controllo contiene queste sezioni:

Sezione CONFIGURATION
È una sezione delle impostazioni globali che comprende le parole chiave che definiscono come RICOH ProcessDirector interpreta i parametri del ticket lavori.
FILE_MODE
Questa parola chiave controlla come RICOH ProcessDirector elabora il ticket lavoro. Un valore di "FILE" istruisce RICOH ProcessDirector a trattare tutte le informazioni nel file come record singoli. In questa modalità, RICOH ProcessDirector può eseguire la ricerca e sostituire le azioni. I doppi apici nel valore sono obbligatori.

Un valore di "RECORD" per il file mode indica a RICOH ProcessDirector di leggere le informazioni nel file record per record. I doppi apici nel valore sono obbligatori.

ATTRIBUTE_PATTERN
Questa parola chiave specifica un'espressione regolare che definisce come RICOH ProcessDirector riconosce i nomi delle proprietà. Quando viene fornito da RICOH ProcessDirector, il valore è "\$\{Job.*\}". I doppi apici delimitano l'espressione e i caratteri barra retroversa sono caratteri esc che precedono i caratteri speciali nell'espressione.

Il valore "\$\{Job.*\}" istruisce RICOH ProcessDirector affinché riconosca i nomi delle proprietà come stringhe che iniziano con Job. e sono seguite da zero o più caratteri. I nomi delle proprietà di lavoro diRICOH ProcessDirector seguono questa convenzione, ad esempio Job.Duplex e Job.Print.CumulativeSheetsStacked.

KEYWORD_CASE
Questa parola chiave definisce il formato dei caratteri dei nomi di parametro del ticket lavoro. A seconda delle impostazioni sul sistema di invio, è possibile che i parametri siano trasferiti come caratteri tutti maiuscoli o tutti minuscoli. Utilizzare un valore "UPPER" o "LOWER", in base ai requisiti dell'installazione.

Delimitare l'inizio e la fine della sezione CONFIGURATION con CONFIGURATION e ENDCONFIGURATION.

Sezione REPLACE
Questa sezione utilizza i comandi sed per sostituire stringhe nel ticket lavoro. Viene impostato come commento nel file di esempio. Probabilmente non sarà necessario utilizzarla.

Delimitare l'inizio e la fine della sezione REPLACE con REPLACE e ENDREPLACE.

Sezione PATTERN KEY_VALUE
Questa sezione descrive come RICOH ProcessDirector trova le parole chiave e i valori e li converte in token utilizzando gruppi di espressione regolari. La sezione fornita da RICOH ProcessDirector si presenta in questo modo:
PATTERN KEY_VALUE
"(.*?)=(.*?),"
ENDPATTERN
Il modello è delimitato da virgolette e il modello a sinistra del segno uguale rappresenta la parola chiave. Il modello alla destra rappresenta il valore. Questo modello crea un elenco delimitato da virgole di coppie parola chiave e valore.
Sezione istruzioni DEFINE
Questa sezione utilizza formule di simboli per impostare il flusso di lavoro di RICOH ProcessDirector da un valore nel ticket lavoro trasferito con il lavoro. Questo è il tipo di istruzione DEFINE che RICOH ProcessDirector in genere utilizza per impostare il flusso di lavoro:
DEFINE ${Job.JobType} AS "Transform"
DEFINE ${Job.JobType} AS "PDF" WHEN (${Job.InputDatastream} == "pdf")

La prima istruzione DEFINE imposta il flusso di lavoro predefinito. La seconda istruzione DEFINE è condizionale. In questo esempio, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Job.JobType su PDF quando il valore del parametro Job.InputDatastream nel file di sovrascrittura testo è pdf. Se il parametro Job.InputDatastream presenta un altro valore, RICOH ProcessDirector utilizza il flusso di lavoro predefinito.

1.2.10.26.1.4 receive_lpd_pdf_jobtype.cfg

Il file di esempio receive_lpd_pdf_jobtype.cfg imposta il flusso di lavoro e le proprietà per i lavori PDF ricevuti mediante il protocollo LPD.

RICOH ProcessDirector può utilizzare questo file di controllo per interpretare un file di controllo LPD che fornisce un lavoro di stampa PDF ricevuto mediante il protocollo di stampa LPD. Il formato del file di controllo LPD dipende dal sistema operativo dell'host di invio. Ad esempio, un file di controllo LPD ricevuto da Windows potrebbe contenere queste informazioni:

orighost=mywindowshost
origuser=annsmith
origname=TestPDF.pdf

Per utilizzare un file di controllo, impostare il valore della proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario del dispositivo di input su SetJobTypeFromRules o SetJobTypeFromFileName e il valore della proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario sul percorso e il nome del file di controllo. L'operazione SetJobTypeFromRules utilizza il file di controllo per impostare il flusso di lavoro per il lavoro, convertire un file di sostituzioni facoltativo inviato con un lavoro in un file in formato RICOH ProcessDirectornome proprietà=valore per l'impostazione delle proprietà del lavoro o per entrambe le operazioni. L'operazione SetJobTypeFromFileName utilizza il file di controllo per l'impostazione delle proprietà del lavoro. Tutte le informazioni nel file di controllo sono sensibili al maiuscolo/minuscolo.

    Nota:
  • non è possibile utilizzare un file di controllo per impostare le proprietà di lavoro che sono pronte per la lettura nel notebook Proprietà di lavoro.

Il file di controllo contiene queste sezioni:

Sezione CONFIGURATION
È una sezione delle impostazioni globali che comprende le parole chiave che definiscono come RICOH ProcessDirector interpreta i parametri del file di controllo LPD.
FILE_MODE
Questa parola chiave controlla come RICOH ProcessDirector elabora il file di controllo LPD. Un valore di "FILE" istruisce RICOH ProcessDirector a trattare tutte le informazioni nel file come record singoli. In questa modalità, RICOH ProcessDirector può eseguire la ricerca e sostituire le azioni. I doppi apici nel valore sono obbligatori.

Un valore di "RECORD" per il file mode indica a RICOH ProcessDirector di leggere le informazioni nel file record per record. I doppi apici nel valore sono obbligatori.

ATTRIBUTE_PATTERN
Questa parola chiave specifica un'espressione regolare che definisce come RICOH ProcessDirector riconosce i nomi delle proprietà. Quando viene fornito da RICOH ProcessDirector, il valore è "\$\{Job.*\}". I doppi apici delimitano l'espressione e i caratteri barra retroversa sono caratteri esc che precedono i caratteri speciali nell'espressione.

Il valore "\$\{Job.*\}" istruisce RICOH ProcessDirector affinché riconosca i nomi delle proprietà come stringhe che iniziano con Job. e sono seguite da zero o più caratteri. I nomi delle proprietà di lavoro diRICOH ProcessDirector seguono questa convenzione, ad esempio Job.Duplex e Job.Print.CumulativeSheetsStacked.

KEYWORD_CASE
Questa parola chiave definisce il formato dei caratteri dei nomi di parametro del file di controllo LPD. A seconda delle impostazioni sul sistema di invio, è possibile che i parametri siano trasferiti come caratteri tutti maiuscoli o tutti minuscoli. Utilizzare un valore "UPPER" o "LOWER", in base ai requisiti dell'installazione.

Delimitare l'inizio e la fine della sezione CONFIGURATION con CONFIGURATION e ENDCONFIGURATION.

Sezione REPLACE
Questa sezione utilizza i comandi sed per sostituire le stringhe nel file di controllo LPD. Viene impostato come commento nel file di esempio. Probabilmente non sarà necessario utilizzarla.

Delimitare l'inizio e la fine della sezione REPLACE con REPLACE e ENDREPLACE.

Sezione PATTERN KEY_VALUE
Questa sezione descrive come RICOH ProcessDirector trova le parole chiave e i valori e li converte in token utilizzando gruppi di espressione regolari. La sezione fornita da RICOH ProcessDirector si presenta in questo modo:
PATTERN KEY_VALUE
"(.*?)=(.*?),"
ENDPATTERN
Il modello è delimitato da virgolette e il modello a sinistra del segno uguale rappresenta la parola chiave. Il modello alla destra rappresenta il valore. Questo modello crea un elenco delimitato da virgole di coppie parola chiave e valore.
Sezione istruzioni DEFINE
Questa sezione utilizza formule simboliche per impostare il flusso di lavoro RICOH ProcessDirector e le proprietà del lavoro dai valori nel file di controllo LPD trasferito con il lavoro. Questi sono esempi dei tipi di istruzioni DEFINE che la sezione può contenere:
DEFINE ${Job.JobType} AS "PDF" WHEN (${ORIGHOST} == "mywindowshost")
DEFINE ${Job.Name} AS "${ORIGNAME}"
DEFINE ${Job.Host.UserID} AS "${ORIGUSER}"
DEFINE ${Job.InputDatastream} AS "PDF" WHEN 
(${ORIGHOST} == "mywindowshost")
DEFINE ${Job.Customer} AS "XYZ" WHEN 
(${ORIGUSER} == "xyzadmin") FINALLY QUIT

L'istruzione DEFINE ${Job.JobType} è un'istruzione condizionale. In questo esempio RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Job.JobType su PDF quando il valore del parametro ORIGHOST del file di controllo LPD è mywindowshost. Se il parametro ORIGHOST contiene qualsiasi altro valore, RICOH ProcessDirector non imposta il flusso di lavoro dal file di controllo. La relativa impostazione viene effettuata utilizzando un altro metodo, come l'uso del flusso di lavoro assegnato al dispositivo di input LPD.

L'istruzione DEFINE ${Job.Name} imposta il valore della proprietà Job.Name sul nome del file di input originale.

L'istruzione DEFINE ${Job.Host.UserID} è un'istruzione non condizionale. In questo esempio, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà del lavoro Job.Host.UserID nel valore del parametro ORIGUSER nel file di controllo LPD. Pertanto, se il file di controllo LPD ricevuto da RICOH ProcessDirector contiene origuser=annsmith, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Job.Host.UserID su annsmith.

L'istruzione DEFINE ${Job.InputDatastream} è un'istruzione condizionale. In questo esempio RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Job.InputDataStream su PDF quando il valore del parametro ORIGHOST del file di controllo LPD è mywindowshost. Se il parametro ORIGHOST contiene qualsiasi altro valore, RICOH ProcessDirector non imposta il valore della proprietà Job.InputDataStream.

L'istruzione DEFINE ${Job.Customer} è un'istruzione condizionale che può generare in RICOH ProcessDirector l'interruzione della lettura di altre istruzioni DEFINE nel file di controllo. Se la condizione che l'istruzione definisce è true, RICOH ProcessDirector interrompe la lettura del file di controllo. Se la condizione è false, RICOH ProcessDirector continua a valutare tutte le altre istruzioni DEFINE che seguono l'istruzione FINALLY QUIT.

1.2.10.26.2 Sintassi di espressione regolare

È possibile utilizzare la sintassi di espressione regolare in diverse posizioni di RICOH ProcessDirector: file di controllo; modelli di procedura come CompressFiles e SetJobTypeFromFileName; proprietà dei dispositivi di input e caratteristiche e funzionalità estese di RICOH ProcessDirector. In questa sezione è contenuto un riepilogo della sintassi di espressione regolare e alcuni esempi.

Per ulteriori informazioni sulla sintassi di espressione regolare, vedere Open Group Base Specifications Numero 6, Capitolo 9 qui: http://pubs.opengroup.org/onlinepubs/007904875/basedefs/xbd_chap09.html. Se si desidera controllare i risultati di ricerca della propria espressione prima di utilizzarla nel proprio flusso di lavoro, è possibile farlo mediante molti programmi gratuiti sul Web. Ad esempio, questo è uno strumento di test di espressioni regolari via browser gratuito: http://gskinner.com/RegExr/.

Riepilogo di sintassi
  • Il punto (.) corrisponde a una singola occorrenza di un carattere qualsiasi (lettera o numero).
  • L'asterisco(*) corrisponde a zero o più occorrenze del carattere precedente, fino alla lunghezza massima del nome del file.
  • La barra retroversa (\) è il carattere escape che indica che il carattere successivo viene interpretato letteralmente.
  • Il simbolo del dollaro ($) indica che una corrispondenza significa la fine dell'espressione.
  • Il punto interrogativo (?) rende opzionale l'elemento precedente; ad esempio, colour corrisponde sia a color che a colour.
  • Il segno più (+) corrisponde a uno o più elementi precedenti.

I caratteri nel valore sono sensibili al maiuscolo/minuscolo. Ad esempio, .*PDF$,.*AFP$ rappresentano i modelli che sono diversi da .*pdf$,.*afp$.

Separare più modelli con virgole; non immettere uno spazio tra di essi.

Notare che benché i caratteri *. vengano spesso utilizzati come termine di corrispondenza (ad esempio, durante la ricerca di file in un sistema Windows), questa sequenza di caratteri non è una sintassi di espressione regolare.

Questo è un esempio di espressione regolare che utilizza i primi quattro caratteri alfanumerici del nome file:

[A-Za-z0-9]{4}

Il modello tra parentesi quadre, [A-Za-z0-9], comporta una corrispondenza con qualsiasi carattere negli intervalli A–Z, a–z o 0–9. Il numero tra parentesi graffe, {4}, indica il numero di caratteri da utilizzare.

1.2.10.26.3 CEL (Content Expression Language)

RICOH ProcessDirector CEL (Content Expression Language) consente di definire espressioni che specificano il contenuto e il posizionamento dei miglioramenti (codici a barre, testo e aree nascoste) nei documenti nei file AFP. Se si dispone della funzione Insertore, CEL consente di definire espressioni nei file delle regole dell'insertore per la scrittura di file di controllo dell'insertore e di analizzare e interpretare i file dei risultati dell'insertore.
Operatori

In questa tabella viene mostrato l'ordine di precedenza dell'operatore dalla precedenza maggiore a quella minore.

Nome operatore Descrizione
( ) Delimitatore parametro funzioni
( ) Raggruppamento
+, - Unario
*, /, % Moltiplicazione, divisione, modulo
+, - Addizione, sottrazione
==, !=, >, >=, <, <= Relazionale
(implicito) Concatenazione

Esempio:f(3+x)*5 è f(3+x) moltiplicato per 5.

Lingua
Modello Esempio modello Esempio reale Risultato
concatenazione 'string1' 'string2' 'a' func 'b' aVARb if func='VAR'
espressioni relazionali func1 [operatore_relazionale] func2 func1 > func2 True if func1=5 and func2=1
condizione or or(expr1,expr2,....) or(a>100,a==0,b==1) True se una delle espressioni restituisce true
condizione and and(expr1,expr2,...) and(a>3,a<10) True se tutte le espressioni restituiscono true
condizione not not(expr1) not(a==b) True se tutte le espressioni restituiscono false
decisione if(relational_expression,trueexpr,falseexpr) if(a>v,1,0) Se l'espressione relazionale è true, il valore è impostato su trueexpr. Se l'espressione relazionale è false, il valore è impostato su falseexpr.
decisione if(value,trueexpr,falseexpr) if(func2,'true','false') If func2 ha un valore numerico diverso da 0 o un valore di stringa diverso dalla stringa vuota, il literal stringa è true, altrimenti false.
Istruzioni equivalenti
Base Equivalente Commenti
a a() Le variabili sono funzioni senza ().
'*' a '*'a() La concatenazione non richiede spazi tra input e la funzione a può essere rappresentata in entrambi i modi.
Definizione linguaggio EBNF

In questo EBNF (Extended Backus-Naur Form), un'espressione CEL viene rappresentata dalla produzione expr. Le operazioni relazionali e numeriche si comportano come controparti del linguaggio C. Le espressioni consecutive insieme producono un risultato.

expr = "(", expr, ")" | catenation | numexpr | relexpr | ("+" | "-"), expr | function call | string | number;catenation = expr, expr;numexpr = expr, ("+" | "-" | "*" | "/" | "%"), expr;relexpr = expr, ("==" | "!=" | "<" | ">" | "<=" | ">="), expr;function call = identifier, [ "(", parameters, ")" ];parameters = expr, { ",", expr };identifier = (alpha | "_"), { (alpha | "_" | digit ) };string = "'", (* sequence of characters, with standard \\ escapes *), "'";number = (digit { digit }) | ({ digit } . {digit});

Nota: Non sono presenti variabili, solo chiamate di funzione; una chiamata di funzione senza una specifica di parametro si comporta esattamente come una variabile.

Funzioni di contesto integrate
Nome funzione Sintassi Descrizione
substr substr(f,start [,length]) start è a una posizione dalla fine della stringa. start ha base zero. start può essere un valore negativo.
trim trim(string [, charsToTrim]) Gli spazi vuoti tagliati (o l'elenco di caratteri specificati in charsToTrim) da sinistra a destra della stringa.
rtrim rtrim(string [, charsToTrim]) Gli spazi vuoti tagliati (o l'elenco di caratteri specificati in charsToTrim) da destra della stringa.
ltrim ltrim(string [, charsToTrim]) Gli spazi vuoti tagliati (o l'elenco di caratteri specificati in charsToTrim) da sinistra della stringa.
indexof indexof(string, substr [, start ]) Restituire la posizione indice iniziale della stringa secondaria nella stringa. Se substr non viene trovato, viene restituito -1 .
fmt fmt(formatString [,values]... ) Formattare i valori mediante formatString.
tr tr(string, fromChars [, toChars]) Convertire i caratteri che corrispondono a fromChars nella stringa nel toChars corrispondente. Se il carattere fromChars non ha un carattere corrispondente in toChars (corrispondenza posizione), fromChar viene rimosso dalla stringa di input. Se toChars viene omesso, tutti i caratteri elencati in fromChars vengono rimossi nel valore restituito.
bin bin(string [, trueChar ]) Utilizzando trueChar come on-bit nella stringa, la stringa di input viene convertita in un numero. Se trueChar viene omesso, "1" è l'on-bit.
fmtbase fmtbase(value, numChars [, baseString ]) Se baseString viene omesso, viene assunto il valore "0123456789ABCDEF", che restituisce i numChars più a destra dopo la conversione del valore nella base rappresentata da baseString. baseString può essere un qualunque elenco di caratteri, partendo dal presupposto che quello più a sinistra rappresenti lo zero e quello più a destra il valore massimo del sistema base in cui viene eseguita la conversione.
exists exists(value) Restituisce true se il valore fornito restituisce true. (Questa funzione è equivalente alla funzione defined.)
defined defined(value) Restituisce true se il valore fornito restituisce true. Se il valore è un nome di proprietà RICOH ProcessDirector, questa funzione restituisce true se la proprietà è definita nel database. Se una proprietà è definita nel database, è possibile fare riferimento ad essa in altre funzioni CEL.
len len(stringa) Restituisce il numero di caratteri nella stringa di input.
nil nil Restituisce un valore utilizzabile nelle funzioni CEL per rappresentare un valore nullo.
aggr [aggr=sum] [aggr=max] [aggr=min] Restituisce il valore di somma, massimo o minimo di un'espressione (expr) valutata rispetto a tutti i documenti nel lavoro. Se si dispone della funzione Insertore, è possibile utilizzarla nel file delle regole per il record di intestazione del file di controllo dell'insertore.
Funzioni di contesto record
Nome funzione Sintassi Descrizione
nome_campo nome_campo o nome_campo() Il valore del campo per il record corrente nel contesto.
recnum recnum o recnum() Il numero di record del record corrente da utilizzare nel contesto.
Funzioni di contesto che memorizzano in cache il record
Nome funzione Sintassi Descrizione
nome_campo nome_campo o nome_campo(offset) Se offset è 0 oppure è un valore mancante, è il valore del campo per il record corrente nel contesto. Se offset è un numero positivo, è il valore del campo per il record offset avanti. Se offset è un numero negativo, è il valore del campo per il record offset dietro. Il numero massimo di record attualmente memorizzati nella cache è 10. Il numero di record memorizzati preventivamente nella cache può avere un valore qualsiasi e viene determinato dinamicamente durante l'elaborazione.
recnum recnum o recnum() Il numero di record del record corrente da utilizzare nel contesto.
Esempi
Espressione Spiegazione
if(or(a>100,a==0),1,0) Se il valore di a è superiore a 100 o uguale a 0, questa espressione restituisce 1, altrimenti restituisce 0.
if(and(a>3,a<10),1,0) Se il valore di a è superiore a 3 e inferiore a 10, questa espressione restituisce 1, altrimenti restituisce 0.
if(fld,fld,'') Considera un valore mancante come una stringa vuota, altrimenti, lo considera come non definito, che è differente da uno spazio vuoto.
fmtbase(if(output_bin=='2',1,0) + if(output_bin=='3',2,0) + if(meter == '1', 4,0) , 1) Restituisce un valore esadecimale, in cui il bit di ordine inferiore (da destra) indica se output_bin è impostato su 2; il secondo bit indica se output_bin è impostato su 3 e il terzo bit indica se meter è impostato su 1.
fmtbase(if(meter=='2',1,0) + if(substr(mch_isrt_bins,0,1)=='Y',2,0) + if(substr(mch_isrt_bins,1,1)=='Y',4,0) , 1 ) Restituisce un valore esadecimale, in cui il bit di ordine inferiore (da destra) indica se meter è impostato su 2; il secondo bit indica se il primo carattere di mch_isrt_bins è impostato su 'Y' e il terzo bit indica se il secondo carattere di mch_isrt_bins è impostato su 'Y'.
fmtbase(63,2,"0123456789ABCDFGHJKLMNPQRSTVWXYZ") Converte 63 in "1Z". Qualsiasi stringa può essere utilizzata come base.
tr('abc', 'b') Rimuove tutti i caratteri 'b'.
tr('00101', '01', 'NY') Converte '0' in 'N' e '1' in 'Y'. Risulta in 'NNYNY'.
tr('00101', '0123456789Y', 'YYYYYYYYYYN') == 'YYYYY' Restituisce true se tutti i caratteri in '00101' sono cifre. '00101' può essere sostituito da un valore funzione di 5 caratteri.
len(tr('00101','0')) Restituisce 2. Rimuove tutti gli "0" dalla stringa di input e restituisce la lunghezza dei caratteri restanti. Conta effettivamente i numero '1' nella stringa di input.
[expr=Doc.TotalSheets] [aggr=sum] Restituisce la somma di tutti i valori nella proprietà Doc.TotalSheets in tutti i documenti nel lavoro.
[expr=Doc.TotalSheets] [aggr=max] Restituisce il valore massimo nella proprietà Doc.TotalSheets in tutti i documenti nel lavoro.
[expr=Doc.TotalSheets] [aggr=min] Restituisce il valore minimo nella proprietà Doc.TotalSheets in tutti i documenti nel lavoro.
[expr=recnum>1] Ignorare la prima riga del file (leggere esclusivamente i numeri di record maggiori di 1.)

1.2.10.26.3.1 Esempi CEL forniti per Ottimizzatore AFP

Otto esempi di CEL (Content Expression Language) sono disponibili con la modalità Ottimizzatore AFP di RICOH Visual Workbench. Tali esempi definiscono il contenuto dei codici a barre e del testo.

Numero di conto documento, pagina corrente nel documento

fmt("%08d", Doc.AccountNbr) fmt("%02d", cur_page_in_mp)

Questo esempio crea un codice a barre di 10 cifre o 10 cifre di testo.

  • Le prime 8 cifre specificano il valore della proprietà del documento Doc.AccountNbr.
  • Le ultime 2 cifre specificano la pagina nel documento in cui viene inserito il codice a barre o il testo.

Se un valore presenta un numero inferiore di cifre, RICOH Visual Workbench aggiunge zeri iniziali.

La parola chiave predefinita cur_page_in_mp specifica la pagina corrente nel documento (messaggio di posta).

Foglio corrente nel documento, fogli totali nel documento

fmt("%02d",cur_sheet_in_mp) fmt("%02d",total_sheets_in_mp)

Questo esempio crea un codice a barre di 4 cifre o 4 cifre di testo.

  • Le prime 2 cifre specificano il foglio nel documento in cui viene inserito il codice a barre o il testo.
  • Le ultime 2 cifre specificano il numero totale di fogli nel documento.

Se un valore presenta un numero inferiore di cifre, RICOH Visual Workbench aggiunge zeri iniziali.

Le parole chiave predefinite cur_sheet_in_mp e total_sheets_in_mp specificano il foglio corrente nel documento (messaggio di posta) e il numero totale di fogli nel documento.

Testo

'Testo letterale personale'

Questo esempio crea una riga di testo che indica: Testo letterale personale

Numero di lavoro, documento corrente nel lavoro

fmt("%06d", print_job_id) fmt("%06d", cur_mp_in_pj)

Questo esempio crea un codice a barre di 12 cifre o 12 cifre di testo.

  • Le prime 6 cifre specificano il numero di lavoro.
  • Le ultime 6 cifre specificano il documento nel lavoro in cui viene inserito il codice a barre o il testo.

È possibile utilizzare questo esempio per creare un codice a barre per la funzione Verifica automatizzata.

Se un valore presenta un numero inferiore di cifre, RICOH Visual Workbench aggiunge zeri iniziali.

Le parole chiave predefinite print_job_id e cur_mp_in_pj specificano il numero di lavoro e il documento corrente (messaggio di posta) nel lavoro.

    Nota:
  • Se si utilizza la proprietà del lavoro Numero lavoro (Job.ID) e la proprietà del documento Sequenza in lavoro secondario (Doc.SequenceInChild), si ottiene lo stesso risultato:

    fmt("%06d", Job.ID) fmt("%06d", Doc.SequenceInChild)

Numero lavoro, numero documento, sequenza inserimento, foglio corrente nel documento, fogli totali nel documento e inserimenti documento

fmt("%08d",Job.ID) fmt("%08d",Doc.ID) fmt("%03d",Doc.Insert.Sequence%1000) fmt("%02d",cur_sheet_in_mp) fmt("%02d",total_sheets_in_mp) fmt("%01d",Doc.Custom.Inserts)

Questo esempio crea un codice a barre di 24 cifre o 24 cifre di testo.

  • Le prime 8 cifre specificano il valore della proprietà del documento Numero lavoro (Job.ID).
  • Le successive 8 cifre specificano il valore della proprietà del documento Numero documento (Doc.ID).
  • Le successive 3 cifre specificano il valore della proprietà del documento Sequenza inserimento (Doc.Insert.Sequence).
  • Le successive 2 cifre specificano il foglio nel documento in cui viene inserito il codice a barre o il testo.
  • Le successive 2 cifre specificano il numero totale di fogli nel documento.
  • Le cifra finale specifica il valore della proprietà del documento Inserimenti documento (Doc.Custom.Inserts).

È possibile utilizzare questo esempio per creare un codice a barre per la funzione Insertore.

Se un valore presenta un numero inferiore di cifre, RICOH Visual Workbench aggiunge zeri iniziali.

Le parole chiave predefinite cur_sheet_in_mp e total_sheets_in_mp specificano il foglio corrente nel documento (messaggio di posta) e il numero totale di fogli nel documento.

Numero lavoro, sequenza in lavoro secondario

substr('000000000000000' Job.ID, -15) fmt("%04d", cur_mp_in_pj)

Questo esempio crea un codice a barre di 19 caratteri o 19 caratteri di testo.

  • I primi 15 caratteri specificano la proprietà del documento Numero lavoro (Job.ID). Il parametro –15 specifica che il numero di lavoro termina in corrispondenza del 15° carattere. I numeri di lavoro con meno di 15 caratteri vengono riempiti con zeri. Ad esempio, il numero di lavoro di 11 caratteri 10000001.12 viene riempito con 3 zeri. 000100000001,12.
  • Le ultime 4 cifre specificano il documento nel lavoro in cui viene inserito il codice a barre o il testo.

È possibile utilizzare questo esempio per creare un codice a barre per la funzione Verifica automatizzata.

Se un valore presenta un numero inferiore di cifre, RICOH Visual Workbench aggiunge zeri iniziali.

La parola chiave predefinita cur_mp_in_pj specifica il documento corrente (messaggio di posta) nel lavoro. Il valore della parola chiave cur_mp_in_pj corrisponde al valore della proprietà del documento Sequenza in lavoro secondario (Doc.SequenceInChild).

    Nota:
  • Il risultato ottenuto equivale a quanto ottenuto utilizzando la proprietà del documento Sequenza in lavoro secondario (Doc.SequenceInChild):

    substr('000000000000000' Job.ID, -15) fmt("%04d", Doc.SequenceInChild)

Sequenza in lavoro secondario, numero lavoro

fmt("%04d", cur_mp_in_pj) substr('000000000000000' Job.ID, -15)

Questo esempio crea un codice a barre di 19 caratteri o 19 caratteri di testo. L'esempio mostra gli stessi valori dell'esempio precedente ma l'ordine dei valori è invertito.

Cifre, ID mailer, CAP, più cifre

'04260' Job.Postal.MailerID fmt("%05d",Doc.Address.ZipCode) '00'

Questo esempio crea un codice a barre o un testo di 18 o 21 cifre.

  • Le prime 5 cifre sono 04260.
  • Le successive 6 o 9 cifre specificano il valore della proprietà del documento ID mailer (Job.Postal.MailerID).
  • Le successive 5 cifre specificano il valore della proprietà del documento CAP (Doc.Address.ZipCode).
  • Le 2 cifre finali sono 00.
È possibile utilizzare questo esempio per creare un codice a barre IMB (Intelligent Mail). Sostituire 04260 con l'ID codice a barre di 2 cifre e con l'ID del tipo di servizio di 3 cifre.

Se un valore presenta un numero inferiore di cifre, RICOH Visual Workbench aggiunge zeri iniziali.

1.2.10.26.4 File di controllo di esempio per le informazioni di controllo del lavoro

RICOH ProcessDirector registra informazioni di controllo quando viene eseguita un'operazione basata sul modello WriteJobLog oppure quando viene eliminato un lavoro dal sistema. RICOH ProcessDirector elimina un lavoro allo scadere del periodo di conservazione o, se questo non è specificato, al completamento dell'elaborazione. Inoltre viene anche eliminato un lavoro quando riceve una richiesta specifica da un utente autorizzato. I file di controllo per i lavori sono in formato CSV (Comma Separated Value) e utilizzano l'annotazione di simbolo RICOH ProcessDirector per rappresentare le proprietà specifiche del lavoro.

I file di controllo definiscono il contenuto dei file:

  • L'operazione WriteJobLog scrive un singolo file di audit, in base al file di controllo specificato dalla proprietà Modello del file di controllo esterno del lavoro, nella directory specificata dalla proprietà Modello del file di controllo esterno.
  • Quando viene eliminato un lavoro, RICOH ProcessDirector scrive nella directory /aiw/aiw1/control_files/audit/ un file di controllo basato su tutti i file di controllo nella directory/aiw/aiw1/audit/Job.

Nota: Modificare sempre una propria copia dei file di controllo, non i file di esempio. I file di esempio potrebbero essere sovrascritti dagli aggiornamenti del servizio. I nomi delle copie determinano i nomi dei file di cui definiscono i contenuti. Ad esempio, se job_properties.cfg viene copiato come my_job_properties.cfg, all'eliminazione del lavoro RICOH ProcessDirector crea numerolavoro.aa-mm-gg_hh-mm-ss.job_properties.cfg.csv e numerolavoro.aa-mm-gg_hh-mm-ss.my_job_properties.cfg.csv.

RICOH ProcessDirector installa modelli di file di controllo per informazioni di controllo dei lavori nella directory /aiw/aiw1/samples/audit/. Per personalizzare un file di controllo, copiarlo nella directory /aiw/aiw1/control_files/audit/ e modificarlo.

    Nota:
  • Gli aggiornamenti potrebbero sovrascrivere i file presenti nella directory /aiw/aiw1/samples, ma non quelli presenti nella directory /aiw/aiw1/control_files. Si consiglia di copiare i file di esempio nella directory /aiw/aiw1/control_files e di apportare tutte le modifiche nel file copiato.

RICOH ProcessDirector fornisce i seguenti file di controllo per informazioni di controllo dei lavori:

job_properties.cfg
Questo file di controllo definisce il contenuto del file di controllo numerolavoro.yy-mm-dd_hh-mm-ss.job_properties.cfg.csv nella directory /aiw/aiw1/audit/Job. Il file di controllo comporta che RICOH ProcessDirector registra le informazioni di base su questo lavoro, come il nome e la dimensione del file di input e il numero totale di pagine e fogli che tale lavoro contiene.
job_info_properties.cfg
Questo file di controllo definisce il contenuto del file di verifica numerolavoro.job_properties.cfg.csv. RICOH ProcessDirector registra i valori di alcuni parametri JCL, quali ADDRESS e BUILDING. Per i lavori inoltrati tramite una hot folder, RICOH ProcessDirector registra solo il numero del lavoro per il lavoro nel file di controllo. Se è installata la funzione di supporto AFP, il file di controllo consente a RICOH ProcessDirector di registrare informazioni specifiche per i lavori ricevuti attraverso Download per z/OS o AFP Download Plus.
print_properties.cfg
Questo file di controllo definisce il contenuto del file di audit numerolavoro.aa-mm-gg_hh-mm-ss.print_properties.cfg.csv. Il file di controllo causa che RICOH ProcessDirector registri le informazioni che sono specifiche dell'operazione di stampa per il lavoro. Esso registra i valori delle proprietà correlate alla stampa, come il modo stampa fronte-retro per il lavoro e il nome della stampante che ha stampato il lavoro. Se il flusso di lavoro non specifica un'operazione di stampa, RICOH ProcessDirectorregistra solo il numero del lavoro per il lavoro nel file di controllo.

La funzione di supporto AFP fornisce i seguenti file di controllo per informazioni di controllo dei lavori:

line2afp_properties.cfg
Questo file di controllo definisce il contenuto del file di audit numerolavoro.aa-mm-gg_hh-mm-ss.line2afp_properties.cfg.csv. Il file di controllo fa sì che RICOH ProcessDirector registri le informazioni specifiche per i lavori dei dati di riga che converte nel formato AFP. RICOH ProcessDirector registra i valori dei parametri del comando line2afp, quali CHARS e IMAGEOUT. Se RICOH ProcessDirector non utilizza il comando line2afp per elaborare il lavoro, registra solo il numero lavoro nel file di controllo.
transform_properties.cfg
Questo file di controllo definisce il contenuto del file di audit numerolavoro.aa-mm-gg_hh-mm-ss.transform_properties.cfg. Il file di controllo fa in modo che RICOH ProcessDirector registri le informazioni specifiche per l'elaborazione che viene eseguita tramite l'interfaccia utente RICOH ProcessDirector da una funzione di conversione RICOH ProcessDirector o InfoPrint Transform Manager. Esso registra i valori delle proprietà correlate alla trasformazione come le specifiche di larghezza pagina e di lunghezza pagina. Se il flusso di lavoro non specifica un'operazione esterna per la conversione, RICOH ProcessDirector registra solo il numero di lavoro per il lavoro nel file di controllo.

Nota: RICOH ProcessDirector scrive anche le informazioni di controllo relative agli altri tipi di oggetti, come i dispositivi di input. Scrive le informazioni nei file in sottodirectory separate di/aiw/aiw1/audit. Le informazioni di controllo contengono messaggi relativi all'oggetto. Ad esempio, i messaggi potrebbero registrare le modifiche ai valori di proprietà. RICOH ProcessDirector non fornisce i file di controllo per controllare il contenuto dei file di controllo per tipi di oggetti diversi dai lavori.

1.2.10.26.5 File di controllo di esempio per pagine intestazione

È possibile configurare RICOH ProcessDirector per stampare le pagine di intestazione per i lavori. Le pagine di intestazione possono includere una pagina di intestazione stampata prima della prima pagina di dati del lavoro e una pagina di coda stampata dopo l'ultima pagina di dati del lavoro. Per un lavoro AFP a più copie, le pagine di intestazione possono includere una pagina di separazione stampata tra le copie.

RICOH ProcessDirector fornisce file di controllo per le pagine di intestazione in /aiw/aiw1/samples/banner_pages/ e in /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/. I file di controllo della pagina intestazione definiscono i nomi di campo e i valori di proprietà stampati nei campi di informazioni sulle pagine intestazione. I file di controllo possono indicare a RICOH ProcessDirector di stampare i codici a barre sulle pagine di intestazione.

Nota: Gli aggiornamenti potrebbero sovrascrivere i file presenti nella directory /aiw/aiw1/samples/banner_pages/, ma non quelli presenti nella directory /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/. Si consiglia di copiare i file di esempio nella directory /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/ e di apportare tutte le modifiche nel file copiato.

RICOH ProcessDirector fornisce questi file di configurazione per le pagine di intestazione PDF:

  • header.jrxml
  • trailer.jrxml

RICOH ProcessDirector fornisce questi file di configurazione per le pagine di intestazione AFP con la funzione di supporto AFP:

  • header.cfg
  • header.impact.cfg
  • header.narrow.cfg
  • header.wide.cfg
  • separator.cfg
  • separator.impact.cfg
  • separator.narrow.cfg
  • separator.wide.cfg
  • trailer.cfg
  • trailer.impact.cfg
  • trailer.narrow.cfg
  • trailer.wide.cfg

1.2.10.26.5.1 Campi della pagina intestazione

È possibile modificare il file di controllo della pagina di intestazione per un singolo lavoro AFP una volta che è nel sistema.

Gli esempi delle voci nei file di controllo di pagina intestazione sono:

Field301 Class;JobTicketField;[Job.Class.NameAndValue];X0CR5M;XZE26F;5.390625;3.34375;0
Field302 Form;JobTicketField;[Job.Form];X0CR5M;XZE26F;5.390625;3.640625;0
Field303 Destination;JobTicketField;[Job.Destination];X0PCLR12;;5.390625;3.9375;0
Field304 Customer;JobTicketField;[Job.CustomerName.Value];X0PCLR12;;5.390625;4.234375;0
Field305 Duplex;JobTicketField;[Job.Duplex.NameAndValue];X0CR5M;XZE26F;5.390625;4.546875;0
Field306 PlannedTime;JobTicketField;[Job.SLA.PlannedTime.Complete.Default.NameAndValue];X0PCLR12;;1.000;5.75;0

Questa tabella descrive i campi delle righe in un file di controllo della pagina di intestazione, ad eccezione dei campi utilizzati soltanto per la stampa dei codici a barre. Tutti i campi della riga che seguono l'identificativo del file sono separati da punto e virgola (;).

I nomi e le descrizioni del campo intestazione
Nome campo Descrizione
FieldX Ogni riga deve iniziare con FieldX, dove X è un numero univoco compreso tra 1 e 1000. Utilizzare uno spazio finale per separare FieldX dal campo successivo sulla riga.
FieldName Un nome selezionato dall'utente che identifica la riga. Questo deve essere univoco nel file di controllo. Può contenere fino a 32 caratteri.
FieldType I valori del tipo del campo sono:
JobTicketField
RICOH ProcessDirector stampa il valore, o il nome risolto ed il valore che il campo successivo specifica sulla pagina di intestazione. Per questo tipo di campo, il campo successivo è un nome di proprietà del database modificato.
ExitData
RICOH ProcessDirector stampa il valore risolto che il campo successivo specifica. Per questo tipo di campo, il campo successivo è una chiave di uscita per il componente del driver della stampante che RICOH ProcessDirector utilizza.
Letterale
RICOH ProcessDirector stampa il testo letterale che il campo successivo specifica sulla pagina di intestazione.
[TicketKey] I valori chiave del ticket sono:
[DataBasePropertyName.Value]
RICOH ProcessDirector stampa solo il valore della proprietà specificata sulla pagina di intestazione. Delimitare la stringa del nome proprietà con le parentesi ([]). Ad esempio, se il valore di questo campo è [Job.Copies.Value], ed è stata richiesta solo una copia singola del lavoro, RICOH ProcessDirector stampa 1 sulla pagina di intestazione. Il valore FieldType precedente deve essere JobTicketField. Il nome della proprietà del database specificato deve trovarsi in /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/banner_page_property_values.cfg (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\banner_pages\banner_page_property_values.cfg (Windows)
[DataBasePropertyName.NameAndValue]
RICOH ProcessDirector stampa il nome della proprietà che viene visualizzato nel notebook delle proprietà, seguito dal valore per la proprietà. Delimitare la stringa del nome proprietà con le parentesi ([]). Ad esempio, se il valore di questo campo è [Job.Copies.NameAndValue] ed è stata richiesta solo una copia singola del lavoro, RICOH ProcessDirector stampa Copie lavoro richieste: 1 sulla pagina banner. Il valore FieldType precedente deve essere JobTicketField. Il nome della proprietà del database specificato deve trovarsi in /aiw/aiw1/control_files/banner_pages/banner_page_property_values.cfg (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\banner_pages\banner_page_property_values.cfg (Windows).
Stringa di testo
Una stringa di testo definita dall'utente può includere spazi. Il valore FieldType precedente deve essere Literal. I font codificati che la riga specifica controllano la lunghezza della stringa di testo; la lunghezza massima è il numero di caratteri che possono essere inclusi nell'area stampabile sulla pagina. Maggiore è la dimensione del punto del font codificato, minori sono i caratteri che la stringa di testo può contenere.
PSFExitKey
Una parola chiave per il componente del driver della stampante che RICOH ProcessDirector utilizza. Il valore FieldType precedente deve essere ExitData. I valori validi sono:
Copia
Il driver della stampante restituisce il numero della copia per le pagine stampate che seguono. Utilizzarlo solo nei file di controllo per le pagine di intestazione del separatore.
ExtDate
Il driver della stampante restituisce la data alla quale ha iniziato ad inviare il lavoro all'hardware della stampante.
Ora
Il driver della stampante restituisce l'ora alla quale ha iniziato ad inviare il lavoro all'hardware della stampante.
ExtendedSpoolID
Il driver della stampante restituisce il numero ID dello spool con il quale riconosce il lavoro. Questo valore è uguale al valore della proprietà di lavoro RICOH ProcessDirectorJob.Print.SpoolID.
CodedFontForSingleByteChars Il nome di un font single-byte. Il valore è alfanumerico. Può contenere fino a 8 caratteri.
CodedFontForDoubleByteChars Il nome di un font DBCS (double-byte chracter set). Il valore è alfanumerico. Può contenere fino a 8 caratteri. È necessario specificare questo campo solo se si stampano effettivamente i caratteri DBCS sulla pagina di intestazione. È possibile omettere questo campo, se necessario. Tuttavia, è ancora necessario includere il delimitatore punto e virgola per la posizione.
InchesFromLeft Un valore numerico che specifica la distanza, in pollici, dal lato sinistro della pagina di intestazione dal quale RICOH ProcessDirector inizia a stampare le informazioni che questa riga definisce. Il valore può includere posizioni decimali.
InchesFromTop Un valore numerico che specifica la distanza, in pollici, dalla parte alta della pagina di intestazione dalla quale RICOH ProcessDirector inizia a stampare le informazioni. Il valore può includere posizioni decimali.
Rotazione Un valore numerico che specifica la rotazione, in senso orario, con cui RICOH ProcessDirector ruota le informazioni stampate. I valori validi sono 0, 90, 180, e 270.

1.2.10.26.5.2 Campi pagina di intestazione per codici a barre in lavori AFP

I campi in un file di controllo della pagina di intestazione, utilizzati per stampare i codici a barre nei lavori AFP, sono leggermente diversi dai campi utilizzati per stampare altre informazioni.

Questa tabella descrive i campi dei codici a barre. Tutti i campi della riga che seguono l'identificativo del file sono separati da punto e virgola (;).

Campi della pagina di intestazione codici a barre
Nome campo Descrizione
FieldX Ogni riga deve iniziare con FieldX, dove X è un numero univoco compreso tra 1 e 1000. Utilizzare uno spazio finale per separare FieldX dal campo successivo sulla riga.
FieldName Un nome selezionato dall'utente che identifica la riga. Questo deve essere univoco nel file di controllo. Può contenere fino a 32 caratteri.
FieldType I valori del tipo del campo sono:
JobTicketField
RICOH ProcessDirector stampa un codice a barre che rappresenta il valore numerico della proprietà che il campo successivo specifica. Il campo successivo è un nome proprietà del database modificato.
ExitData
RICOH ProcessDirector stampa un codice a barre che rappresenta il valore numerico della proprietà che il campo successivo specifica. Il campo successivo è una chiave di uscita per il componente del driver della stampante che RICOH ProcessDirector utilizza. La chiave di uscita deve avere un valore numerico.
Letterale
RICOH ProcessDirector stampa un codice a barre che rappresenta il valore numerico o alfanumerico del campo successivo. Il valore per il campo successivo è un valore specificato.
Nota: Solo i tipi specifici di codici a barre possono includere valori alfanumerici.
[Key] I valori chiave sono:
[DataBasePropertyName.Value]
RICOH ProcessDirector stampa il codice a barre solo per la proprietà specificata sulla pagina di intestazione. Delimita la stringa del nome proprietà con le parentesi ([]), come [Job.ID.Value]. Il valore FieldType precedente deve essere JobTicketField.
[DataBasePropertyName.NameAndValue]
RICOH ProcessDirector stampa il nome della proprietà che visualizza il notebook delle proprietà seguito dal codice a barre che rappresenta il valore della proprietà. Delimitare la stringa del nome proprietà con le parentesi ([]), come [Job.ID.NameAndValue]. Il valore FieldType precedente deve essere JobTicketField.
NumericOrAlphaNumericString
Un numero definito dall'utente o una stringa alfanumerica definita dall'utente. Non delimitare il valore. Il valore FieldType precedente deve essere Literal.
PSFExitKey
Una parola chiave per il componente del driver della stampante che RICOH ProcessDirector utilizza. Il valore FieldType precedente deve essere ExitData. I valori validi sono:
Copia
Il driver della stampante restituisce il numero della copia per le pagine stampate che seguono. Utilizzarlo solo nei file di controllo per le pagine di intestazione del separatore.
ExtDate
Il driver della stampante restituisce la data alla quale ha iniziato ad inviare il lavoro all'hardware della stampante.
Ora
Il driver della stampante restituisce l'ora alla quale ha iniziato ad inviare il lavoro all'hardware della stampante.
ExtendedSpoolID
Il driver della stampante restituisce il numero ID dello spool con il quale riconosce il lavoro. Questo valore è uguale al valore della proprietà di lavoro RICOH ProcessDirectorJob.Print.SpoolID.
;;; Immettere punto e virgola per separare il campo chiave e il campo successivo. Le voci del codice a barre non utilizzano i campi del carattere codificato a singolo e a doppio byte.
InchesFromLeft Un valore numerico che specifica la distanza, in pollici, dalla parte sinistra della pagina di intestazione dalla quale RICOH ProcessDirector inizia a stampare il codice a barre. Il valore può includere posizioni decimali.
InchesFromTop Un valore numerico che specifica la distanza, in pollici, dalla parte alta della pagina di intestazione dalla quale RICOH ProcessDirector inizia a stampare il codice a barre. Il valore può includere posizioni decimali.
Rotazione Un valore numerico che specifica la rotazione, in senso orario, con cui RICOH ProcessDirector ruota il codice a barre. I valori validi sono 0, 90, 180, e 270.
BarCodeType I tipi di codice a barre validi sono:
3of9
Un codice a barre Code 39, comune nelle applicazioni industriali.
MSI
Un codice a barre Modified Plessey, comune nelle applicazioni al dettaglio.
UPC-A
Un codice a barre Universal Product Code type A, che è il tipo più comune di codice a barre.
UPC-E
Un codice a barre Universal Product Code type E, che è una versione più compatta di un codice a barre UPC-A.
UPC-2DIGIT
Un codice a barre UPC che include un codice a barre a due cifre più piccolo, oltre al codice a barre iniziale.
UPC-5DIGIT
Un codice a barre UPC che include un codice a barre a cinque cifre più piccolo, oltre al codice a barre iniziale.
EAN-8
Una versione più ampia di un codice a barre UPC-E.
EAN-13
Una variazione del codice a barre UPC-A.
Industrial2of5
Un codice a barre Industrial 2 of 5, comune nelle applicazioni di magazzino.
Matrix2of 5
Un codice a barre Matrix 2 of 5.
Interleaved2of5
Un codice a barre Interleaved 2 of 5, comune nelle applicazioni di magazzino.
Codabar
Un codice a barre Codabar, comune nelle applicazioni di libreria.
Code128
Un codice a barre Code 128, che può includere dati alfanumerici.
EAN-2DIGIT
Un codice a barre UPC/EAN Extension 2, comune nelle applicazioni di pubblicazione.
EAN-5DIGIT
Un codice a barre UPC/EAN Extension 5, comune nelle applicazioni di pubblicazione.
POSTNET
Un codice a barre POSTNET, comune nelle applicazioni postali.
RM4SCC
Un codice a barre Royal Mail 4-State Customer Codes, comune nelle applicazioni postali.
JapanPostal
Un codice a barre Japan Postal, comune nelle applicazioni postali.
DataMatrix
Un codice a barre DataMatrix a due dimensioni.
Altezza Un valore numerico che specifica l'altezza, in pollici, del codice a barre. Il valore può includere posizioni decimali. Il valore di altezza non si applica alle informazioni leggibili nel codice a barre, come specificato dal campo HRI.
Nota: Per specificare l'altezza di un codice a barre bidimensionale DataMatrix, utilizzare il campo NumberOfRows, non il campo Altezza.
Modificatore Specifica il valore del modificatore Bar Code Object Content Architecture (BCOCA) che varia per tipo di codice a barre. Consultare i riferimenti Bar Code Object Content Architecture per ulteriori dettagli.
Asterisk I valori validi che controllano gli asterischi sono:
RICOH ProcessDirector stampa gli asterischi iniziali e finali prima e dopo il codice a barre.
no
RICOH ProcessDirector non stampa gli asterischi iniziali e finali prima e dopo il codice a barre.
HRI I valori validi per i codici a barre che contengono informazioni leggibili sono:
nessuno
RICOH ProcessDirector non stampa le informazioni leggibili.
above
RICOH ProcessDirector stampa le informazioni leggibili al di sopra del codice a barre.
below
RICOH ProcessDirector stampa le informazioni leggibili al di sotto del codice a barre.
Consultare i riferimenti Bar Code Object Content Architecture per ulteriori dettagli.
ModuleWidth Un valore numerico che specifica la larghezza, in pollici, di una barra piccola all'interno del codice a barre. Il valore può includere posizioni decimali. È possibile omettere questo campo, se necessario. Tuttavia, è ancora necessario includere il delimitatore punto e virgola per la posizione.
Nota: Per specificare la larghezza di un codice a barre bidimensionale DataMatrix, utilizzare il campo RowSize, non il campo ModuleWidth.
WideNarrowRatio Un valore numerico che specifica il rapporto tra le barre grandi e piccole nel codice a barre. I valori comuni sono 2.0 e 3.0. Consultare i riferimenti Bar Code Object Content Architecture per ulteriori dettagli. È possibile omettere questo campo, se necessario. Tuttavia, è ancora necessario includere il delimitatore punto e virgola per la posizione.
RowSize Un valore numerico che specifica il numero di moduli in ogni riga di un codice a barre bidimensionale DataMatrix. È possibile omettere questo campo, se necessario. Tuttavia, è ancora necessario includere il delimitatore punto e virgola per la posizione.
Nota: Per specificare la larghezza di un codice a barre bidimensionale DataMatrix, utilizzare il campo RowSize, non il campo ModuleWidth.
NumberOfRows Un valore numerico che specifica il numero di righe in un codice a barre bidimensionale DataMatrix. È possibile omettere questo campo, se necessario. Tuttavia, è ancora necessario includere il delimitatore punto e virgola per la posizione.
Nota: Per specificare l'altezza di un codice a barre bidimensionale DataMatrix, utilizzare il campo NumberOfRows, non il campo Altezza.

1.2.10.26.5.3 File .jrxml di esempio per le pagine di intestazione PDF

I file di esempio header.jrxml e trailer.jrxml vengono forniti in/aiw/aiw1/control_files/banner_pages/.

Se si utilizzando i file header.jrxml o trailer.jrxml forniti, la pagina di intestazione stampata contiene queste proprietà di lavoro con i rispettivi valori:

  • Identificatore di sistema

    L'identificatore di sistema è incluso se si imposta un valore per la proprietà Identificatore di sistema.

  • ID processo

    L'ID lavoro è incluso sia nei formati di codice a barre sia nei formati leggibili.

  • Nome lavoro
  • Copie di lavoro richieste
  • Intervallo di pagina
  • Fogli totali del lavoro corrente
  • Pagine totali del lavoro corrente
  • Priorità del lavoro
  • Classe lavoro
  • Modulo lavoro
  • Destinazione lavoro
  • Nome cliente
  • Fronte/retro
  • Flusso di lavoro
  • Descrizione lavoro
  • Ora di inoltro
  • Assegnato alla stampante
  • Stampante assegnata

Se è necessario includere diverse informazioni nella pagina di intestazione o nella pagina finale, è possibile creare tramite Jaspersoft Studio file JRXML personalizzati.

    Nota:
  • Se si utilizzano font specifici nei file JRXML, assicurarsi che i font siano disponibili sul server.

    Se un font specifico non è disponibile, trovare un font compatibile e aggiornare il file JRXML per utilizzarlo. Ad esempio, se sono stati installati i font DejaVu e serve font compatibile con Lucida Sans, aprire un prompt dei comandi e digitare:

    fc-match "Lucida Sans"

    Aggiornare il file JRXML con il font compatibile.

1.2.10.26.6 File di controllo di esempio per i programmi esterni

RICOH ProcessDirector fornisce modelli di file di controllo di esempio da utilizzare con i programmi esterni nella directory /aiw/aiw1/samples/external_programs/.

Il file di controllo del programma esterno che RICOH ProcessDirector genera dal modello del file di controllo passa le informazioni tra RICOH ProcessDirector e il programma esterno. Gli utenti autorizzati possono copiare e modificare i modelli del file di controllo di esempio forniti da RICOH ProcessDirector. Essi possono poi inserire il modello del file di controllo personalizzato in ogni directory accessibile a RICOH ProcessDirector. Utilizzare la proprietà del lavoro Modello del file di controllo esterno per specificare il nome e il percorso del modello del file di controllo.

    Nota:
  • Gli aggiornamenti potrebbero sovrascrivere i file presenti nella directory /aiw/aiw1/samples, ma non quelli presenti nella directory /aiw/aiw1/control_files. Si consiglia di copiare i file di esempio nella directory /aiw/aiw1/control_files e di apportare tutte le modifiche nel file copiato.

RICOH ProcessDirector fornisce i modelli del file di controllo per i programmi esterni:

job_info.cfg
Questo file di controllo viene utilizzato dal flusso di lavoro PDF di esempio. Il file di controllo presenta un elenco di simboli per nove proprietà di lavoro. Quando RICOH ProcessDirector crea un file di controllo da questo modello, vengono risolti i valori per i simboli ${Job.ID}, ${Job.Name}, ${Job.JobType}, ${Job.SubmitTime},${Job.RequestedPrinter}, ${Job.InputFile.Size}, ${Job.JobSize}, ${Job.TotalPages} e ${Job.TotalSheets} per le proprietà del lavoro RICOH ProcessDirector effettive.

La funzione di supporto AFP fornisce questi modelli del file di controllo aggiuntivi per i programmi esterni:

prepare_line2afp.cfg
Questo modello del file di controllo utilizza formule simboliche RICOH ProcessDirector per impostare i valori dei parametri per il comando line2afp. RICOH ProcessDirector utilizza questo comando per convertire i lavori dei dati riga nel formato AFP. Questi sono esempi delle voci nel modello del file di controllo:
DUPLEX=${Job.Duplex}
FILEFORMAT=${Job.Line2AFP.FILEFORMAT}
FORMDEF=${Job.Line2AFP.FORMDEF}
MCF2REF=${Job.Line2AFP.MCF2REF}
PAGEDEF=${Job.Line2AFP.PAGEDEF}

Le parole chiave a sinistra del segno uguale rappresentano i parametri IBM AFP ACIF (Conversion and Indexing Facility). I valori alla destra sono formule di simbolo per le proprietà lavoro di RICOH ProcessDirector. Utilizzando FILEFORMAT=${Job.Line2AFP.FILEFORMAT} come esempio, RICOH ProcessDirector imposta il valore del parametro FILEFORMAT che il comando line2afp utilizza sul valore della proprietà del lavoro Formato di file di dati in riga.

Il modello del file di controllo inoltre utilizza il metodo RICOH ProcessDirectorgetFileName per restituire i nomi dei file che il programma di conversione dati deve leggere e su cui deve scrivere nella directory di spool per il lavoro. La directory di spool per un lavoro è /aiw/aiw1/spool/default/JobNumber, in cui JobNumber è l'ID di spool effettivo che RICOH ProcessDirector assegna al lavoro. Gli utenti autorizzati possono anche creare altre directory di spool. Altre directory di spool hanno nomi che sono nel seguente formato: /aiw/aiw1/spool/SpoolName/. JobNumber. Queste voci nel modello del file di controllo utilizzano metodi:

INPUTDD=${getFileName(print, (linedata, afp), read)}
Fornisce il nome del file di dati per il lavoro al programma di conversione dati. Il metodo restituisce il nome del file di spool di dati della riga (NumeroLavoro.print.linedata), se è presente. Se non è presente, il metodo restituisce il nome del file di spool AFP (JobNumber.print.afp), se è presente. Se non è presente, il metodo restituisce NumeroLavoro.print.unknown. Il programma di conversione dati legge questo file e lo utilizza come proprio input iniziale.
OUTPUTDD=${getFileName(print, afp, write)}
Fornisce il nome del file convertito che il programma di conversione dati deve scrivere sulla directory di gruppo. Il formato di questo nome file è NumeroLavoro.print.afp, questo file contiene l'output del programma di conversione dati.
RESOBJDD=${getFileName(resources, afp, write)}
Fornisce il nome del file di risorsa che il programma di conversione dati deve scrivere sulla directory di gruppo. Il formato di questo nome file è NumeroLavoro.resources.afp. Questo file contiene l'output facoltativo dal programma di conversione dati.
prepare_line2afp_ascii.cfg
Questo modello del file di controllo esegue le stesse funzioni del modello del file di controllo prepare_line2afp.cfg con un'eccezione. Questo modello del file di controllo chiama un'uscita, apka2e, di input che converte il lavoro dal formato ASCII al formato EBCDIC. Per informazioni dettagliate sul parametro INPEXIT, consultare AFP Conversion and Indexing Facility User's Guide, G550-1342.
prepare_transform.cfg e prepare_transform_APPE.cfg
Questi modelli del file di controllo trasmettono le informazioni tra RICOH ProcessDirector e una funzione di conversione RICOH ProcessDirector o InfoPrint Transform Manager. Utilizzano le formule simboliche per impostare valori degli indicatori di conversione e chiamate di metodo per leggere e scrivere i file nella directory di spool. Questi sono esempi delle voci nei file di controllo prepare_transform.cfg e prepare_transform_APPE.cfg:
# Input file to transform
-itm_in_files = ${getITMInputFileName()}
# Output file to create
-itm_out_files = ${getFileName(print, ${Job.Transform.Datastream}, write)}
# Page size
-w = ${truncate(3, ${Job.PageWidth})}i
-l = ${truncate(3, ${Job.PageLength})}i
# Halftone
-gcorr = ${get.HalftoneFileNameTf()}
-thresh = ${get.HalftoneFileNameTa()}

Per informazioni dettagliate sugli indicatori di conversione, consultare il centro informazioni della funzione di conversione RICOH ProcessDirector oppure InfoPrint Transform Manager per Linux e Windows: Pianificazione e installazione, G550-20160.

1.2.10.26.7 File di controllo di esempio per le stampanti Passthrough

RICOH ProcessDirector fornisce un modello di file di controllo di esempio da utilizzare con le stampanti Passthrough. Questo modello è chiamato passthru.cfg ed è installato su: /aiw/aiw1/samples/passthru/.

Se il comando della stampante che si specifica per una stampante Passthrough utilizza un file di controllo, il file di controllo che RICOH ProcessDirector genera dal modello file di controllo specifica le opzioni per il comando della stampante. Gli utenti autorizzati possono copiare e modificare il modello del file di controllo di esempio che RICOH ProcessDirector fornisce. Essi possono poi inserire il modello del file di controllo personalizzato in ogni directory accessibile a RICOH ProcessDirector. Utilizzare la proprietà della stampante Modello file di controllo per specificare il nome e il percorso del modello del file di controllo.

    Nota:
  • Gli aggiornamenti potrebbero sovrascrivere i file presenti nella directory /aiw/aiw1/samples, ma non quelli presenti nella directory /aiw/aiw1/control_files. Si consiglia di copiare i file di esempio nella directory /aiw/aiw1/control_files e di apportare tutte le modifiche nel file copiato.

Il modello del file di controllo passthru.cfg utilizza le formule dei simboli di RICOH ProcessDirector per impostare i valori dei parametri del comando della stampante. Questi sono esempi delle voci nel modello del file di controllo:

JobID=${Job.ID}

JobCopies=${Job.Copies}

PrinterId=${Printer.ID}

CustomerName=${Printer.CustomerName}
Le parole chiave a sinistra del segno di uguale sono dei parametri di esempio.

Nota: Non tutti i comandi della stampante possono utilizzare i file di controllo. Se i propri possono, potrebbero utilizzare dei nomi parametri.

I valori alla destra sono formule di simbolo per le proprietà lavoro di RICOH ProcessDirector. Utilizzando JobCopies=${Job.Copies} come esempio, RICOH ProcessDirector imposta il valore per il parametro JobCopies sul valore della proprietà del lavoro Job.Copies. Ad esempio, se si desiderava che il nome file di input originale venisse conservato quando il lavoro è stato inviato alla stampante, era possibile sostituire ${Job.Inputfile} per ${Job.ID} nella voce del modello del file di controllo per il parametro JobID.

1.2.10.26.8 File di controllo di esempio per le informazioni di controllo del Tracker scadenza

Il Tracker scadenza fornisce un file di controllo che scrive le informazioni specifiche della funzione di tracking del punto di verifica nei file di controllo della directory /aiw/aiw1/audit/Job (sistemi operativi basati su UNIX) o C:\aiw\aiw1\audit\Job (Windows). I file di controllo per i lavori sono in formato CSV (Comma Separated Value).
policy_properties.cfg

Questo file di controllo definisce il contenuto del file di controllo jobnumber.yy-mm-dd_hh-mm-ss.policy_properties.cfg.csv della directory /aiw/aiw1/audit/Job (sistemi operativi basati su UNIX) o C:\aiw\aiw1\audit\Job (Windows). Il file di controllo consente a RICOH ProcessDirector di registrare le informazioni, tra cui il nome della politica di servizio utilizzata per calcolare i punti di verifica del lavoro e lo stato del punto di verifica finale del lavoro.

RICOH ProcessDirector registra automaticamente le informazioni sui punti di verifica pianificati e correnti del lavoro nel file di audit numerolavoro.aa-mm-gg_hh-mm-ss.positional_attributes.csv. Non è richiesto alcun file di controllo per il file di audit numerolavoro.aa-mm-gg_hh-mm-ss.positional_attributes.csv.

1.2.10.26.9 Sintassi per i file di regole dell'insertore

Il sistema utilizza le informazioni contenute nei file di regole dell'insertore per scrivere i file di controllo dell'insertore e per analizzare e interpretare i file di risultati dell'insertore. È possibile copiare i file di regole di esempio forniti e modificarli in modo da soddisfare le necessità dell'installazione.

1.2.10.26.9.1 File di regole per i file di controllo dell'insertore

Il file di regole definisce i campi in ogni record (ad eccezione del record di intestazione) del file di controllo dell'insertore e specifica il valore da inserire in ogni campo del record. Il file è obbligatorio. RICOH ProcessDirector utilizza il file di regole per scrivere i record del file di controllo dell'insertore. RICOH ProcessDirector scrive un record per ogni documento nel file delle proprietà del documento. I record seguono il record d'intestazione (se presente). Generalmente, questa procedura crea un record per ogni documento in un lavoro.
Scopo

RICOH ProcessDirector utilizza il file di regole per scrivere i record del file di controllo dell'insertore. Scrive un record per ogni documento del lavoro.

RICOH ProcessDirector fornisce questi file di regole di esempio nella directory inserter:

  • /aiw/aiw1/samples/control_files/inserter (Linux)

  • C:\aiw\aiw1\samples\control_files\inserter (Windows)

Produttore dell'insertore File di regole
Bowe BOWE.icf.halFile.dsc
Bowe con sistemi di fotocamera JetVision JET.icf.dsc
Bowe Bell & Howell BBH.icf.idFile.dsc
Gunther Nessuno (nessun file di controllo utilizzato)
Insertori con sistemi di fotocamera Ironsides
IRON.icf.kicFile.dsc
IRON.icf.jdfFile.dsc
Kern KERN.icf.kicFile.dsc
Pitney Bowes PB.icf.inputFile.dsc
Quadient quadient.jaf.inputfile.dsc

In tutti i campi, RICOH ProcessDirector è in grado di inserire un valore fisso (come spazi vuoti o zeri) oppure il valore di una di queste proprietà RICOH ProcessDirector:

  • Proprietà lavoro: Nome lavoro insertore (Job.Inserter.JobID), Nome lavoro (Job.Name) e Commento sul piano di caricamento (Job.Insert.LoadPlan.Comment)
  • Qualsiasi proprietà del documento (le proprietà del documento iniziano con Doc)
    Nota:
  • Se è necessario impostare il valore di un'altra proprietà del lavoro nel file di controllo dell'insertore, aggiungere una riga per la proprietà del lavoro nel file /aiw/aiw1/config/fbi/icf_job_del_properties.cfg..

Proprietà RICOH ProcessDirector per i file di regole elenca alcune proprietà che è possibile inserire nel file di controllo dell'insertore. Si specificano le proprietà in base ai nomi di proprietà del database.

Proprietà RICOH ProcessDirector per i file di regole
Proprietà (nome campo) Proprietà (nome database) Descrizione Tipo Lunghezza (caratteri)
Nome lavoro insertore Job.Inserter.JobID Il nome lavoro utilizzato dall'insertore per il lavoro. Il valore predefinito è la proprietà Numero lavoro (Job.ID). character 255
Nome lavoro Job.Name Il nome del lavoro. character 128
Commento piano di caricamento Job.Insert.LoadPlan.Comment I nomi dei materiali (o insertori) che l'operatore deve caricare in ogni contenitore dell'insertore. character 128
Numero documento Doc.ID Un numero univoco che identifica il documento nel sistema. RICOH ProcessDirector assegna questo numero. bigint 16
Sequenza inserimento Doc.Insert.Sequence Un numero che indica la posizione del documento nel lavoro. RICOH ProcessDirector assegna questo numero. numero intero 8
Fogli originali Doc.OriginalSheets Il numero di fogli nel documento. RICOH ProcessDirector assegna questo numero. numero intero 4
Trigger di contenitore Doc.Insert.BinTriggers I contenitori dell'insertore devono distribuire gli inserimenti per il documento. S o 1 in una posizione del contenitore può indicare che il contenitore deve distribuire un inserimento. N o 0 può indicare che il contenitore non deve distribuire un inserimento. Per utilizzare questa proprietà, occorre utilizzare Document Property Designer per associarlo a un tag di indice nel documento che identifica i contenitori che devono distribuire inserimenti. character 64

Formato
Le righe di commento iniziano con un cancelletto (#).

Ogni riga del file di regole definisce un campo in un record del corpo del file di controllo. Ogni riga presenta questo formato:

nome_campo,tipo_campo,lunghezza_campo,[expr=espressione_linguaggio_contenuto]
nome_campo
Specifica un nome descrittivo per il campo. Il nome non deve contenere caratteri vuoti. In questo campo è possibile specificare qualsiasi nome. Il nome non deve corrispondere al nome del campo nelle specifiche dell'insertore.
tipo_campo
Specifica il tipo di dati nel campo. Valori consentiti: character, varchar, integer, bigint, smallint, timestamp, time, date, double, float, real.
lunghezza_campo
Specifica la lunghezza (espressa in caratteri) del campo. Questo campo è obbligatorio per i file di controllo con i record a lunghezza fissa. È facoltativo per i file di controllo con i record delimitati da virgola e file in formato XML.
[expr=espressione_linguaggio_contenuto]
Specifica un'espressione in CEL (Content Expression Language)RICOH ProcessDirector. RICOH ProcessDirector valuta l'espressione CEL per stabilire il valore da immettere nel campo. Nell'espressione, è possibile specificare un valore fisso (come spazi vuoti o zeri) o è possibile specificare il valore di una proprietà RICOH ProcessDirector. È possibile anche utilizzare CEL. Per informazioni sulle funzioni e sul linguaggio CEL, consultare gli argomenti di riferimento correlati.

Questo parametro è facoltativo. Se viene omesso, il campo nel file di controllo contiene gli zeri o spazi vuoti, a seconda del tipo dati del campo.

Esempio
Questo esempio definisce i primi due campi di ciascun record:
#I primi 8 caratteri contengono il valore della proprietà Job.Inserter.JobID. JobID,character,8,[expr=Job.Inserter.JobID] #I successivi 6 caratteri contengono il valore della proprietà Doc.Insert.Sequence. PieceID,integer,6,[expr=Doc.Insert.Sequence]
Si supponga che il valore o la proprietà Job.Inserter.JobID sia 10000034 e che il lavoro contenga 5 documenti. Se il formato file di controllo dell'insertore è costituito da record a lunghezza fissa, i primi cinque record appaiono nel seguente modo:
10000034000001 10000034000002 10000034000003 10000034000004 10000034000005

1.2.10.26.9.2 File di regole di intestazione per i file di controllo dell'insertore

Il file di regole di intestazione definisce i campi nel record di intestazione e specifica il valore da inserire in ogni campo. RICOH ProcessDirector utilizza il file di regole di intestazione per scrivere il record di intestazione nella parte superiore del file di controllo dell'insertore. Generalmente, RICOH ProcessDirector crea un record di intestazione in un file di controllo dell'insertore. Alcuni insertori generano diversi elementi XML nell'intestazione, ma essi si verificano solo una volta nel file di output XML. Il file è obbligatorio solo se il formato del file di controllo dell'insertore specifica un record di intestazione

Non tutti i file di controllo dell'insertore contengono un record di intestazione. In tal caso, non viene richiesto alcun file.

Scopo

RICOH ProcessDirector utilizza il file di regole di intestazione per scrivere il record di intestazione del file di controllo dell'insertore.

RICOH ProcessDirector fornisce questi file di regole di intestazione di esempio nella directory inserter:

  • /aiw/aiw1/samples/control_files/inserter (Linux)

  • C:\aiw\aiw1\samples\control_files\inserter (Windows)

Produttore dell'insertore File di regole di intestazione
Bowe BOWE.icf.halFile.header.dsc
Bowe con sistemi di fotocamera JetVision Nessuno (nessun record di intestazione)
Bowe Bell & Howell Nessuno (nessun record di intestazione)
Gunther Nessuno (nessun file di controllo utilizzato)
Insertori con sistemi di fotocamera Ironsides Nessuno (nessun record di intestazione)
Kern Nessuno (nessun record di intestazione)
Pitney Bowes PB.icf.inputFile.header.dsc
Quadient quadient.jaf.inputfile.dsc

In tutti i campi, RICOH ProcessDirector è in grado di inserire un valore fisso (come caratteri, spazi vuoti o zeri) oppure il valore di una di queste proprietà RICOH ProcessDirector:

  • Proprietà lavoro: Nome lavoro insertore (Job.Inserter.JobID), Nome lavoro (Job.Name) e Commento sul piano di caricamento (Job.Insert.LoadPlan.Comment)

      Nota:
    • Se è necessario impostare il valore di un'altra proprietà del lavoro nel file di controllo dell'insertore, aggiungere una riga per la proprietà del lavoro nel file /aiw/aiw1/config/fbi/icf_job_del_properties.cfg..

  • Qualsiasi proprietà del documento (le proprietà del documento iniziano con Doc)

    Ad esempio, si impostano i valori delle proprietà Doc.CurrentSheets e Doc.Insert.BinTriggers in una funzione CEL aggr per aggiungere il numero di fogli e inserimenti in tutti i documenti di un lavoro. La funziona posiziona il totale nel campo del record di intestazione PlannedSheetCount. Un esempio è nel file di regole di intestazione di esempio PB.icf.inputFile.header.dsc.

Proprietà RICOH ProcessDirector per i file di regole di intestazione elenca alcune proprietà che è possibile inserire nel record di intestazione di un file di controllo dell'insertore. Si specificano le proprietà in base ai nomi di proprietà del database.

Proprietà RICOH ProcessDirector per i file di regole di intestazione
Proprietà (nome campo) Proprietà (nome database) Descrizione Tipo Lunghezza (caratteri)
Nome lavoro insertore Job.Inserter.JobID Il nome lavoro utilizzato dall'insertore per il lavoro. Il valore predefinito è la proprietà Numero lavoro (Job.ID). character 255
Nome lavoro Job.Name Il nome del lavoro. character 128
Commento piano di caricamento Job.Insert.LoadPlan.Comment I nomi dei materiali (o insertori) che l'operatore deve caricare in ogni contenitore dell'insertore. character 128

Formato
Le righe di commento iniziano con un cancelletto (#).

Ogni riga nel file di regole definisce un campo nel record di intestazione. Ogni riga presenta questo formato:

nome_campo,tipo_dati,lunghezza,[expr=espressione_linguaggio_contenuto]
nome_campo
Specifica un nome descrittivo per il campo nel record di intestazione. Il nome non deve contenere caratteri vuoti.
tipo_dati
Specifica il tipo di dati nel campo. Valori consentiti: character, varchar, integer, bigint, smallint, timestamp, time, date, double, float, real.
lunghezza
Specifica la lunghezza (espressa in caratteri) del campo. Questo campo è obbligatorio per i file di controllo dell'insertore con record a lunghezza fissa. È facoltativo per i file di controllo con i record delimitati da virgola e file in formato XML.
[expr=espressione_linguaggio_contenuto]
Specifica un'espressione in CEL (Content Expression Language)RICOH ProcessDirector. RICOH ProcessDirector valuta l'espressione CEL per stabilire il valore da immettere nel campo. Nell'espressione, è possibile specificare un valore fisso (come spazi vuoti o zeri) o è possibile specificare il valore di una proprietà RICOH ProcessDirector. È possibile anche utilizzare CEL. Per informazioni sulle funzioni e sul linguaggio CEL, consultare gli argomenti di riferimento correlati.

Questo parametro è facoltativo. Se viene omesso, il campo nel file di controllo contiene gli zeri o spazi vuoti, a seconda del tipo dati del campo.

Esempio
Questo esempio definisce i primi due campi del record di intestazione nel file di controllo dell'insertore:
JobID,character,8,[expr=Job.Inserter.JobID]RunID,character,15,[expr="           TEST"]
Si supponga che il valore della proprietà Job.Inserter.JobID sia 10000034. Se il formato file di controllo dell'insertore è costituito da record a lunghezza fissa, il record di intestazione appare nel seguente modo:
10000034           TEST

1.2.10.26.9.3 Analisi dei file di regole per i file di risultati dell'insertore

Il file di regole di analisi definisce i campi in ogni record dei file di risultati dell'insertore.
Scopo

RICOH ProcessDirector utilizza il file di regole di analisi per analizzare il file di risultati dell'insertore. Utilizza il file di regole di analisi con il file di regole delle proprietà documento e i file di regole di elaborazione del lavoro per impostare le proprietà del lavoro e del documento RICOH ProcessDirector dopo che un lavoro ha completato l'inserimento.

RICOH ProcessDirector fornisce questi file di regole di analisi di esempio nella directory /installation_path/extensions/fbi-basic/samples/icf_results:

Produttore dell'insertore Analisi file di regole
Bowe BOWE.icf_results.mslFile.dsc
Bowe Bell & Howell BBH.icf_results.idFile.dsc
Bowe Bell & Howell con sistemi fotocamera JetVision JET.icf_results.flatFile.dsc
Gunther GUN.icf_results.logFile.dsc
Insertori con sistemi di fotocamera Ironsides IRON.icf_results.dsc
Kern KERN.icf_results.outputFile.dsc
Pitney Bowes PB.icf_results.outputFile.dsc
Quadient quadient.jrf_results.outputfile.dsc

Formato
Le righe di commento iniziano con un cancelletto (#).

Ogni riga del file di regole definisce un campo in un record del file di risultati. Ogni riga presenta questo formato:

field_name,field_type,field_length
nome_campo
Specifica un nome descrittivo per il campo a cui i file di regole delle proprietà documento e lavoro possono fare riferimento. Il nome non deve contenere caratteri vuoti. È sensibile al maiuscolo/minuscolo. I file di regole delle proprietà lavoro e documento devono specificare questo nome campo per associare il valore nel campo ad una proprietà lavoro o documento.
tipo_campo
Specifica il tipo di dati nel campo. Valori consentiti: character, varchar, integer, bigint, smallint, timestamp, time, date, double, float, real.
lunghezza_campo
Specifica la lunghezza (espressa in caratteri) del campo. Questo campo è obbligatorio per i file di risultati con i record a lunghezza fissa. È facoltativo per i file di risultati con i record delimitati da virgola e file in formato XML.

Esempio
Questo esempio definisce i primi due campi in ciascun record del file di risultati:
JobID,character,8
PieceID,integer,6
...

1.2.10.26.9.4 File di regole delle proprietà del documento per i file dei risultati dell'insertore

Il file di regole delle proprietà del documento specifica in che modo associare i valori nel file dei risultati dell'insertore ai valori di proprietà del documento RICOH ProcessDirector.
Scopo

RICOH ProcessDirector utilizza il file di regole delle proprietà documento per impostare i valori delle proprietà del documento RICOH ProcessDirector. Utilizza il file di regole delle proprietà del documento con il file di regole di analisi che definisce ciascun campo nel file di risultati.

RICOH ProcessDirector fornisce questi file di regole delle proprietà del documento di esempio nella directory inserter:
  • /aiw/aiw1/samples/control_files/inserter Linux

  • C:\aiw\aiw1\samples\control_files\inserter Windows

Produttore dell'insertore Regole di proprietà documento
Bowe BOWE.icf_results.process.doc.dsc
Bowe Bell & Howell BBH.icf_results.process.doc.dsc
Bowe Bell & Howell con sistemi fotocamera JetVision JET.icf_results.process.doc.dsc
Gunther GUN.icf_results.process.doc.dsc
Insertori con sistemi di fotocamera Ironsides IRON.icf_results.process.doc.dsc
Kern KERN.icf_results.process.doc.dsc
Pitney Bowes PB.icf_results.process.doc.dsc
Quadient quadient.jrf_results.outputfile.dsc

Le proprietà del documento RICOH ProcessDirector vengono impostate nei file di regole elenca alcune proprietà del documento che è possibile impostare nel file di regole delle proprietà del documento. I file di regole devono impostare il valore delle proprietà del documento che sono contrassegnate Obbligatorie.

Le proprietà del documento RICOH ProcessDirector vengono impostate nei file di regole
Proprietà (nome campo) Proprietà (nome database) Obbligatorio Descrizione Tipo Lunghezza (caratteri)
Sequenza inserimento Doc.Insert.Sequence Una di queste proprietà è obbligatoria per i file di risultati specifici del lavoro:
  • Doc.Insert.Sequence
  • Doc.ID
La posizione numerica del documento nel lavoro. Il valore deve corrispondere al valore che RICOH ProcessDirector ha assegnato al documento. numero intero 8
Numero documento Doc.ID Obbligatorio se i file di risultati dell'insertore non sono specifici del lavoro (come i file di risultati Gunther). Il numero del documento. Il valore deve corrispondere al valore che RICOH ProcessDirector ha assegnato al documento. bigint 16
Stato Doc.Insert.Status Lo stato dell'insertore del documento. Valori consentiti:
  • Attenzione
  • Danneggiato
  • OK
  • Estratto
Nota: Se il file di regole non imposta un valore per questa proprietà, RICOH ProcessDirector lo imposta sul valore della proprietà Stato inserimento predefinito del controller dell'insertore.
character 16
Azione Doc.Insert.Disposition Obbligatorio se i file di risultati dell'insertore non sono specifici del lavoro (come i file di risultati Gunther). L'azione intrapresa da RICOH ProcessDirector durante la riconciliazione automatica e l'azione predefinita per la riconciliazione manuale. Valori consentiti:
  • valore nullo
  • OK
  • Estrai
  • Ristampa
Nota: Se il file di risultati è specifico del lavoro, non impostare questa proprietà perché viene impostata da RICOH ProcessDirector.
character 16
Codice stato Doc.Inserter.StatusCode No Il codice stato per il documento. character 16
Codice stato esteso Doc.Inserter.StatusCodeExtended No Il codice stato esteso per il documento. character 128
Inserisci data e ora Doc.Insert.TimeStamp No La data e l'ora in cui l'insertore ha elaborato il documento. character 15
Nome insertore Doc.Insert.InserterID No Il nome dell'insertore che ha elaborato il documento. character 64
Risultati contenitore Doc.Insert.BinResults No I contenitori dell'insertore che ha distribuito gli inserimenti per questo documento. S o 1 in una posizione del contenitore può indicare che il contenitore ha distribuito un inserimento. N o 0 indica che il contenitore non ha distribuito un inserimento. character 64
Nome operatore Doc.Insert.OperatorID No Il nome o l'ID utente dell'operatore che si è connesso all'insertore durante l'elaborazione di questo documento. character 64
Formato

Le righe di commento iniziano con un cancelletto (#).

La prima riga diversa dal commento è facoltativa. Identifica i record nel file di risultati che contengono le informazioni. La prima riga presenta questo formato:

[expr=espressione_linguaggio_contenuto]

Ad esempio, se la prima riga del file di risultati è un'intestazione e si desidera ignorarla, utilizzare la seguente espressione:

[expr=recnum>1]

Se tutti i record nei file di risultati contengono informazioni, omettere questa riga.

Ogni riga successiva nel file di regole imposta una proprietà del documento. Ogni riga presenta questo formato:

nome_proprietà,tipo_proprietà,lunghezza_proprietà,[expr=espressione_linguaggio_contenuto]
nome_proprietà
Specifica il nome database della proprietà del documento RICOH ProcessDirector.
tipo_proprietà
Specifica il tipo di dati nel valore di proprietà. Caratteri consentiti: character, varchar, integer, bigint.
lunghezza_proprietà
Specifica il numero di caratteri consentiti dalla proprietà nel valore.
[expr=espressione_linguaggio_contenuto]
Specifica un'espressione in CEL (Content Expression Language) RICOH ProcessDirector. L'espressione viene valutata e il risultato diventa il valore della proprietà del documento. Nell'espressione, è possibile specificare un valore fisso oppure è possibile specificare il valore di un campo nel file di risultati. Il file di regole di analisi definisce i campi nel file di risultati. È possibile anche utilizzare CEL. Per informazioni sulle funzioni e sul linguaggio CEL, consultare gli argomenti di riferimento correlati.

Esempi
Questo esempio specifica che i record nel file di risultati con le informazioni relative al documento contiene RecordType=5 e SubRecordType=0. I campi RecordType e SubRecordType devono essere definiti nel file di regole di analisi.
[expr=and(RecordType=="5",SubRecordType=="0")]
Questo esempio imposta il valore della proprietà Doc.Insert.Sequence uguale al valore del campo PieceID nel file di risultati. Il file di regole di analisi deve definire il campo PieceID.
Doc.Insert.Sequence,integer,8,[expr=PieceID]
Questo esempio imposta il valore della proprietà Doc.Insert.Status in base al valore del campo Disposition nel file di risultati dell'insertore. Il file di regole di analisi deve definire il campo Disposition.
  • Se Disposition è 0, 1 o 6, Doc.Insert.Status è nullo.
  • Se Disposition è 2, 3, 4 o 7, Doc.InsertStatus è Danneggiato.
  • Se Disposition è 5 o 8, Doc.Insert.Status è OK.
  • Se Disposition è 9, Doc.InsertStatus è Estratto.
  • Se Disposition presenta un altro valore, Doc.Insert.Status è Danneggiato.
Doc.Insert.Status,character,16,[expr=if(or(Disposition==0,Disposition==1,Disposition==6),"",if(or(Disposition==2,Disposition==3,Disposition==4,Disposition==7),"Damaged",if(or(Disposition==5,Disposition==8),"OK",if(Disposition==9,"Pulled","Damaged"))))]

1.2.10.26.9.5 File di regole proprietà lavoro per i file di risultati dell'insertore

Il file di regole delle proprietà lavoro specifica in che modo associare i valori nel file dei risultati dell'insertore ai valori di proprietà lavoro RICOH ProcessDirector.
Scopo

RICOH ProcessDirector utilizza il file di regole delle proprietà lavoro per impostare i valori delle proprietà lavoro RICOH ProcessDirector. Utilizza il file di regole delle proprietà lavoro con il file di regole di analisi che definisce i campi nel file di risultati.

RICOH ProcessDirector fornisce questi file di regole delle proprietà lavoro di esempio nella directory /installation_path/extensions/fbi-basic/samples/icf_results:

Produttore dell'insertore Regole di proprietà lavoro
Bowe BOWE.icf_results.process.job.dsc
Bowe con sistemi di fotocamera JetVision JET.icf_results.process.job.dsc
Bowe Bell & Howell Nessuno (non supportato)
Gunther GUN.icf_results.process.job.dsc
Insertori con sistemi di fotocamera Ironsides IRON.icf_results.process.job.dsc
Kern KERN.icf_results.process.job.dsc
Pitney Bowes PB.icf_results.process.job.dsc
Quadient quadient.jrf_results.outputfile.dsc

Proprietà del lavoro RICOH ProcessDirector impostate nel file di regole elenca le proprietà del lavoro che è possibile impostare in un file di regole.

    Nota:
  • se è necessario impostare il valore di un'altra proprietà del lavoro, un utente autorizzato deve aggiungere una riga per la proprietà del lavoro nel file /aiw/aiw1/config/fbi/icf_job_del_properties.cfg.

Proprietà del lavoro RICOH ProcessDirectorimpostate nel file di regole
Proprietà (nome campo) Proprietà (nome database) Obbligatorio Descrizione Tipo Lunghezza (caratteri)
Nome insertore Job.Inserter.ID No Il nome dell'insertore che ha elaborato il lavoro. varchar 255
Nome lavoro Job.Name No Il nome del lavoro. character 128
Formato

Le righe di commento iniziano con un cancelletto (#).

La prima riga diversa dal commento è facoltativa. Identifica i record nel file di risultati che contengono le informazioni. La prima riga presenta questo formato:

[expr=content_language_expression]

Ad esempio, se la prima riga del file di risultati è un'intestazione e si desidera ignorarla, utilizzare la seguente espressione:

[expr=recnum>1]

Se tutti i record nei file di risultati contengono informazioni, omettere questa riga.

Ogni riga successiva nel file di regole imposta il valore di una proprietà lavoro RICOH ProcessDirector. Ogni riga presenta questo formato:

property_name,property_type,property_length,[expr=content_language_expression]
nome_proprietà
Specifica il nome database della proprietà lavoro RICOH ProcessDirector.
tipo_proprietà
Specifica il tipo di dati nel valore di proprietà. Caratteri consentiti: character, varchar, integer, bigint.
lunghezza_proprietà
Specifica il numero massimo di caratteri consentiti nel valore della proprietà.
[expr=espressione_linguaggio_contenuto]
Specifica un'espressione in CEL (Content Expression Language) RICOH ProcessDirector. L'espressione viene valutata e il risultato diventa il valore della proprietà del lavoro. Nell'espressione, è possibile specificare un valore fisso oppure è possibile specificare il valore di un campo nel file di risultati. Il file di regole di analisi definisce i campi nel file di risultati. È possibile anche utilizzare CEL. Per informazioni sulle funzioni e sul linguaggio CEL, consultare gli argomenti di riferimento correlati.

Esempi
Questo esempio imposta il valore di proprietà Job.Inserter.ID uguale al campo MachineID nel file di risultati. Il campo MachineID deve corrispondere ad un nome del campo definito nel file di regole di analisi.
Job.Inserter.ID,varchar,255,[expr=MachineID]

1.2.10.26.10 File di associazione carattere

RICOH Visual Workbench consente di personalizzare i file di associazione font per associare i font AFP personalizzati ai font Java . Nei file di associazione carattere, è possibile anche specificare il carattere Java predefinito utilizzato quando un carattere AFP non è associato a un carattere Java.

RICOH Visual Workbench fornisce i file di associazione carattere per un'installazione di esempio che è possibile modificare nella directory /aiw/aiw1/lib/AVE/resources (sistemi operativi basati su UNIX) o C:\aiw\aiw1\lib\AVE\resources (Windows).

1.2.10.26.10.1 File CharacterSets.properties

Il file CharacterSets.properties associa una serie di caratteri AFP agli attributi di font corrispondenti o un identificativo globale di font AFP (FGID, Font Global Identifier) a un nome e uno stile di font Java corrispondente. È possibile aggiungere i set di caratteri personalizzati a questo file.

Il file di esempio che è possibile modificare è /aiw/aiw1/lib/AVE/resources/CharacterSets.properties (Linux) o C:\aiw\aiw1\lib\AVE\resources\CharacterSets.properties (Windows) .

Scopo
Il file CharacterSets.properties consente di specificare quali attributi di font utilizzare per personalizzare la serie di caratteri AFP o quali identificativi FGID utilizzare per i font Java.
Formato

Ogni riga del file presenta uno dei seguenti formati:

  • characterset=fgid,height,width,strikeover,underline
    Ad esempio:
    C?H200A0=2304,110,73,0,0
  • fgid=name,style
    Ad esempio:
    2304=Lucinda Sans Regular,PLAIN
serie di caratteri
L'identificatore a 8 caratteri per il set di caratteri AFP. Il secondo carattere nei nomi del set di caratteri AFP standard indica la rotazione del carattere. È possibile utilizzare un punto interrogativo (?) come carattere jolly per il secondo carattere nel nome della serie di caratteri. ? indica che l'identificativo è valido per a tutte le rotazioni.
Nota: Per modificare il carattere Java utilizzato quando un set di caratteri AFP non viene associato a un carattere Java, specificare PREDEFINITO per l'identificatore del set di caratteri AFP. Se PREDEFINITO è specificato per più di una voce nel file, viene utilizzata l'ultima voce.
fgid
Un valore univoco compreso tra 3840 e 4095 o 65260 e 65534, per l'identificativo globale di font AFP, che indica la famiglia del tipo, il typeface e a volte la dimensioni in punti della serie di caratteri.
height
La dimensione verticale del carattere, espressa in decimi di punto. Ad esempio, un carattere a 9 punti ha l'altezza di 90. I valori validi sono i numeri interi compresi tra 1 e 990.
nome
Il nome del font Java corrispondente, come: Lucida Bright, Lucida Sans Regular o Lucida Sans Typewriter.
strikeover
Un font i cui caratteri hanno una riga, parallela alla linea di base del carattere, posizionata al centro del carattere. I valori sono 0=no e 1=sì.
style
Lo stile del font Java. I valori validi sono: BOLD, BOLD|ITALIC, ITALIC e PLAIN.
underline
Un font i cui caratteri hanno una riga, parallela alla linea di base del carattere, posizionata al di sotto del carattere. I valori sono 0=no e 1=sì.
width
La dimensione orizzontale media dei caratteri espressa in 1440 di un pollice. I valori validi sono i numeri interi compresi tra 1 e 99, tuttavia, al momento il valore viene ignorato.

Regole di sintassi
  • Avviare ogni riga nella colonna 1.
  • Un segno cancelletto (#) nella colonna 1 indica che la riga è un commento.
  • Tutti i valori sono sensibili al maiuscolo/minuscolo.
  • Tutti i parametri sono posizionali.
  • Non sono consentiti spazi vuoti a meno che il nome del font contiene uno spazio vuoto (ad esempio, Lucida Bright).

1.2.10.26.10.2 File CodedFonts.properties

Il file CodedFonts.properties associa un font codificato AFP ad un set di caratteri AFP e codepage AFP.

È possibile modificare questo file se una codepage o una serie di caratteri sono stati creati o modificati e collegarti in un font codificato o nel caso siano presenti una codepage e un coppia di serie di caratteri diversi collegati in un font codificato. Il file di esempio che è possibile copiare e modificare è /aiw/aiw1/lib/AVE/resources/CodedFonts.properties (Linux) o C:\aiw\aiw1\lib\AVE\resources\CodedFonts.properties (Windows) .

Scopo
Il file CodedFonts.properties consente di specificare il font codificato AFP per i set di caratteri e le codepage AFP personalizzati.
Formato
Ogni riga del file presenta questo formato:
codedfont=characterset,codepage
Ad esempio:
X?H210AC=C?H200A0,T1V10500
font codificato
Identificativo per il font codificato AFP, che unisce la serie di caratteri e la codepage. Il secondo carattere nei nomi del font codificato AFP standard indica la rotazione del carattere. È possibile utilizzare un punto interrogativo (?) come carattere jolly per il secondo carattere nel nome del font codificato. ? indica che l'identificativo è valido per a tutte le rotazioni.
Nota: Per modificare il set di caratteri e la tabella codici AFP da utilizzare quando un carattere codificato AFP non viene associato a un set di caratteri o a una tabella codici AFP, specificare DEFAULT per l'identificatore del carattere codificato AFP. Se PREDEFINITO è specificato per più di una voce nel file, viene utilizzata l'ultima voce.
serie di caratteri
L'identificatore a 8 caratteri per il set di caratteri AFP. Il secondo carattere nei nomi del set di caratteri AFP standard indica la rotazione del carattere. È possibile utilizzare un punto interrogativo (?) come carattere jolly per il secondo carattere nel nome della serie di caratteri. ? indica che l'identificativo è valido per a tutte le rotazioni.
codepage
Il nome della code page AFP.
Regole di sintassi
  • Avviare ogni riga nella colonna 1.
  • Un segno cancelletto (#) nella colonna 1 indica che la riga è un commento.
  • Tutti i valori sono sensibili al maiuscolo/minuscolo.
  • Tutti i parametri sono posizionali.
  • Gli spazi vuoti non sono consentiti.

1.2.10.26.10.3 File CodePages.properties

Il file CodePages.properties associa una codepage AFP o una codifica di serie di caratteri Java a un identificativo globale di codepage AFP CPGID (code page global identifier). È possibile aggiungere le codepage personalizzate a questo file. Il file di esempio che è possibile modificare è /aiw/aiw1/lib/AVE/resources/CodePages.properties (Linux) o C:\aiw\aiw1\lib\AVE\resources\CodePages.properties (Windows) .
Scopo
Il file CodePages.properties consente di specificare quale identificativo globale di codepage AFP CPGID (code page global identifier) usare per personalizzare le codepage AFP o le serie di caratteri Java.
Formato
Ogni riga del file presenta questo formato:
name=cpgid,[DBCS|SBCS]
Ad esempio:
T1000259=259,SBCS
o
IBM500=259,DBCS
cpgid
L'identificativo globale di codepage CPGID (code page global identifier) per codepage AFP o per la serie di caratteri Java.
DBCS|SBCS
Indicatore facoltativo per serie di caratteri a doppio byte (DBCS, double-byte character set) o serie di caratteri a byte singolo (SBCS, single-byte character set). Il valore predefinito è SBCS.
nome
Nome della codepage AFP o nome della serie di caratteri Java.
Regole di sintassi
  • Avviare ogni riga nella colonna 1.
  • Un segno cancelletto (#) nella colonna 1 indica che la riga è un commento.
  • Tutti i valori sono sensibili al maiuscolo/minuscolo.
  • Tutti i parametri sono posizionali.
  • Gli spazi vuoti non sono consentiti.

1.2.10.26.10.4 File SampleCodePointMap.cp

Il file SampleCodePointMap.cp associa codepoint in una codepage AFP personalizzata a codepoint Unicode. È possibile utilizzare questo file per creare un file di associazione codepoint per ogni codepage AFP che non utilizza codepoint Unicode standard.

Il nome del file deve contenere il nome della codepage. Ad esempio, se il nome della codepage è T1000259, nominare questo file T1000259.cp. Il file di esempio da modificare e rinominare è /aiw/aiw1/lib/AVE/resources/SampleCodePointMap.cp (Linux) o C:\aiw\aiw1\lib\AVE\resources\SampleCodePointMap.cp (Windows) .

Scopo
Il file SampleCodePointMap.cp consente di associare code point in una codepage AFP personalizzata ai code point Unicode in modo tale che RICOH Visual Workbench possa visualizzare correttamente il testo. Ad esempio, il code point Unicode per uno spazio è 0020 esadecimale. Se la codepage AFP utilizza un code point per uno spazio, quale 0040 esadecimale, associare il code point 0040 al code point 0020.

Per i grafici che mostrano punti di codice Unicode, fare riferimento a http://unicode.org/charts/.

Formato
Ogni riga del file presenta questo formato:
AFPcodepoint=Unicodecodepoint
Ad esempio:
 0040 0020
codepointAFP
Il code point esadecimale nel font AFP personalizzato.
codepointUnicode
Il code point Unicode esadecimale corrispondente.
Regole di sintassi
  • Avviare ogni riga nella colonna 1.
  • Un segno cancelletto (#) nella colonna 1 indica che la riga è un commento.
  • Gli spazi vuoti sono consentiti.

1.2.10.26.11 File di controllo per riavviare il server Web

RICOH ProcessDirector fornisce un file di controllo che è possibile copiare e modificare per cambiare le impostazioni automatiche di riavvio del server Web.
Nota: modificare sempre una propria copia del file di controllo, non il file di esempio. Il file di esempio potrebbe essere sovrascritto dagli aggiornamenti del servizio.

RICOH ProcessDirector fornisce uno script che riavvia il server Web automaticamente nel caso in cui risulti un esito negativo. Il file di controllo WebserverChecker.cfg consente di impostare opzioni per i riavvii automatici. Il file WebserverChecker.cfg viene installato nella /aiw/aiw1/config/directory .

È possibile disattivare il riavvio automatico mediante il comando stopchecker. Ad esempio, è possibile disattivare lo script se occorre diagnosticare un problema pertinente al server Web. Se si disattiva il riavvio automatico o se il server ha raggiunto il numero massimo di riavvii automatici, è possibile attivare lo script immettendo il comando startaiw.

Questo esempio mostra le voci predefinite nel file WebserverChecker.cfg:

# Indicate whether the WebServer should be restarted automatically 
# if it fails (Yes or No)
autorestart=Yes

# Set the maximum number of times the WebServer can be automatically 
# restarted in any 24 hour period (1-1440)
number_of_restarts_per_day=3

# Set the maximum number of times to retry restarting the WebServer 
# if the first attempt fails (0-3)
number_of_consecutive_restart_attempts=1

# Set the full path and file name of where trace information should be written
# Note: aiw1 must have write permission to this folder
copy_tracing_to=/aiw/aiw1/trace/webserverchecker.trace

1.2.10.26.12 File di controllo per la funzione AFP Support

Oltre ai file di controllo per tutte le funzioni di elaborazione dei documenti, la funzione AFP Support utilizza i file di controllo per elaborare i documenti AFP.

1.2.10.26.12.1 File di controllo AFP avanzato

Le procedure basate sui modelli procedurali BuildAFPFromDocuments e CreateAFPJobsFromDocuments utilizzano un file di controllo Ottimizza AFP per modificare il contenuto dei file AFP. Collaborare con il rappresentante dell'assistenza tecnica per creare file di controllo che contengono regole per le modifiche.

La documentazione e gli esempi d'uso per AFP avanzato si trovano nel CD del prodotto nella directory /samples. Dopo l'installazione, si trovano nella directory /path/extensions/doc/samples/. In Linux il percorso è /opt/infoprint/ippd. In Windows, il percorso è C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector.

Di seguito sono riportati esempi delle modifiche che è possibile apportare mediante file AFPavanzati:

  • Inserire nuovi codici a barre o testo.
  • Rimuovere il contenuto obsoleto, come ad esempio codici a barre, testo o segni OMR.
  • Cercare il contenuto del testo variabile o il codice a barre da utilizzare come base per generare nuovo contenuto.
  • Inserire, trovare o rimuovere tag di indice (TLE).

I messaggi e alcune istruzioni riguardanti la funzione Ottimizza AFP si riferiscono a questa come adf_extract.

Eventuali miglioramenti apportati utilizzando il plug-in AFP Enhancer vengono salvati nel file di controllo Visual Workbench.

Visitare Centro informazioni software di RICOH (https://help.ricohsoftware.com/swinfocenter/) per la versione più recente della documentazione.

1.2.10.26.12.2 Creazione del file di controllo AFP avanzato

È possibile creare un file di controllo AFP avanzato per definire la posizione dei dati AFP in una pagina. Ad esempio, è possibile applicare codici a barre, testo di maschera creando blocchi di pannelli (con copertina nascosta) o aggiungere del testo.

I modelli di operazioni BuildAFPFromDocuments, CreateAFPJobsFromDocuments e BuildEnhanceAFPFile (solo funzione estesa Document Pool avanzato) possono apportare miglioramenti ai file AFP. Quando si configurano le operazioni in base a questi modelli di operazioni, è necessario immettere la posizione del file di controllo AFP avanzato utilizzata dall'operazione per la gestione dei dati AFP.

Dopo l'installazione, è possibile trovare esempi sull'uso della funzione AFP avanzato nel file enhanceAfp.cfg nella directory /path/extensions/doc/samples/. Ad esempio, in Linux, il percorso è /opt/infoprint/ippd. In Windows, il percorso è C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector.

  1. Accedere come utente di sistema RICOH ProcessDirector (aiw1 è l'utente predefinito).
  2. Creare una directory in cui memorizzare il file di controllo AFP avanzato.
    Si consiglia di utilizzare la directory /aiw/aiw1/control_files/enhanceafp perché i relativi file vengono sottoposti a backup durante l'esecuzione del processo aiwbackup. Questa directory deve appartenere all'utente del sistema RICOH ProcessDirector o a un membro del gruppo RICOH ProcessDirector (aiwgrp1 è il valore predefinito), con le stesse autorizzazioni (775) della directory control_files.
  3. Aprire RICOH Visual Workbench e selezionare la modalità AFP Enhancer.
  4. Utilizzare AFP Enhancer per creare un file di controllo che definisca richieste di aggiornamento e attributi di configurazione.
  5. Salvare il file di controllo RICOH Visual Workbench.
  6. Selezionare Esporta file di controllo AFP avanzato e salvare il file nella directory creata al punto 2.

Specificare il percorso per questo file nella proprietà File di controllo per la funzione Ottimizza AFP dell'operazione nel flusso di lavoro che crea il file AFP.

1.2.10.26.12.3 Dati standard e requisiti AFP

Gli standard dei dati AFP per le funzioni di elaborazione dei documenti AFP definiscono le caratteristiche generali dei dati di stampa AFP.

  • Ciascun documento di un file AFP deve essere delimitato dai campi strutturati BNG (Begin Named Group) ed ENG (End Named Group).
  • Ciascun documento di un file AFP deve utilizzare uno o più campi strutturati TLE (Tagged Logical Element) per identificare il documento e le relative proprietà. Questi campi vengono spesso chiamati tag di indice.
  • Il file AFP deve essere conforme a determinate regole di formattazione, in modo da poter aggiungere miglioramenti di testo, codici a barre e blocchi di pannelli ai documenti.
  • Le risorse AFP contenenti font, definizioni di modulo, segmenti pagina e sovrapposizioni devono essere inserite come gruppo di risorse in linea o come file esterni nel percorso della risorsa. I gruppi di risorse esterni non sono supportati.

1.2.10.26.12.3.1 Preparazione del flusso dati AFP

È possibile preparare il flusso di dati AFP in modo che sia conforme allo standard prima che raggiunga RICOH ProcessDirector oppure preparare i dati in RICOH ProcessDirector. Se non è richiesta un'elaborazione al livello documento, non è necessario preparare i dati. Per preparare i dati in RICOH ProcessDirector, utilizzare l'Indicizzatore AFP e altri programmi di utilità.

Il grado di preparazione eseguito prima dell'inoltro del file AFP a RICOH ProcessDirector come lavoro determina l'entità dell'elaborazione da parte di RICOH ProcessDirector. Aggiungere diverse operazioni ai flussi di lavoro in base alla quantità di elaborazione che si desidera venga eseguita da parte di RICOH ProcessDirector.

1.2.10.26.12.3.2 Requisiti AFP standardizzati

La standardizzazione AFP è l'input richiesto per il rilevamento e la gestione dei documenti. In questo argomento vengono descritti i requisiti di delimitazione, indicizzazione e gestione del documento.

Delimitazione del documento

Nel file AFP ciascun documento inizia con un campo strutturato BNG (Begin Named Group) e termina con un campo strutturato ENG (End Named Group).

Viene inclusa ciascuna pagina contenuta entro i delimitatori di gruppo; quindi, le pagine intestazione o i separatori di pagina che non devono essere inclusi in una busta non devono essere inseriti nel gruppo. Le pagine esterne ai gruppi all'inizio e alla fine del file o tra i gruppi nel file vengono scartate prima della stampa, in quanto ciascun documento diventa un'unità univoca che non deve più rimanere nel file di stampa.

Questo standard è valido per ciascun documento, a prescindere dal fatto che il documento sia stato fisicamente stampato o inviato via e-mail.

Indicizzazione del documento

Ciascun documento include almeno un campo strutturato TLE (Tagged Logical Element) che permette all'operatore di identificarlo. È possibile specificare ulteriori proprietà di documento contenenti valori che provengono dai tag di indice dei dati.

I documenti che devono essere ordinati o raggruppati devono contenere campi TLE che definiscano i criteri di raggruppamento e ordinamento. Alcuni criteri possono essere definiti nelle proprietà del lavoro anziché nei campi TLE dei singoli documenti.

Di seguito viene fornito un esempio di struttura AFP standard:

BDT (Begin Document)
		BPG (Begin Page – Header page (s)
		EPG (End Page)
	BNG (Begin Named Group – Document)
		IMM
		TLE (Tagged Logical Element) – CustomerAcctNo
		TLE (Tagged Logical Element) – CustomerAddr<1-6>
		TLE (Tagged Logical Element) – MailRecipient
		TLE (Tagged Logical Element) – CustomerZIP
		TLE (Tagged Logical Element) - CustomerInsertBins
		BPG (Begin Page)
			Page data
		EPG (End Page)
		BPG (Begin Page)
			Page data
		EPG (End Page)
	ENG (End Named Group)
EDT (End Document)

Gestione del documento

Il file AFP deve essere conforme alle regole di formattazione elencate di seguito per consentire l'aggiunta di testo, codici a barre o blocchi di pannelli. Tali aggiunte possono essere inserite con il file di controllo AFP avanzato, specificato con i modelli di operazione CreateAFPJobsFromDocuments e BuildAFPFromDocuments. Queste regole si aggiungono alle regole di indicizzazione del documento e definiscono un gruppo coerente di documenti in tutto il file.

Requisiti ed esempi
AFP valido I dati AFP devono essere conformi a Data Stream and Object Architecture: MO:DCA Reference.
BDT/EDT(s) I dati AFP devono contenere più di una coppia di campi strutturati BDT (Begin Document) ed EDT (End Document), ma non possono essere nidificati.
Example:
BDT
 ...
EDT
BDT
 ...
EDT
Gruppi definiti - BNG/ENG(s) Possono essere presenti gruppi di pagine definiti per i limiti del documento. In caso siano presenti gruppi di pagine nidificati, per definire i limiti del documento viene utilizzato solo il livello esterno.
Example: 2 mailpieces
BNG (1st mailpiece)
BNG/../ENG (nesting allowed)
BNG/../ENG\
ENG
BNG (2nd mailpiece)
ENG
Pagine - BPG/EPG(s) Le pagine esterne ai gruppi definiti vengono ignorate. Queste pagine non sono indicizzate o stampate.
Example: 2 banner pages
BDT
	BPG/EPG (discarded)
	BPG/EPG (discarded)
	BNG
	BPG/EPG (1st document)
	ENG
EDT
Tag di indice - TLE(s) I tag di indice non possono essere esterni ai limiti dei gruppi di pagine definiti esistenti. Un'istanza di ciascun tag di indice richiesto si trova nei limiti del gruppo definito. I tag di indice possono essere nidificati nei gruppi o nelle pagine definite.

È possibile avere un solo valore per ciascun tag di indice richiesto, indipendentemente dal numero dei campi TLE dello stesso nome forniti. Quindi, non sono supportati i multipli dello stesso tag di indice, ad esempio CustomerName in un gruppo.

Example: valid TLEs
BDT
	BNG
		TLE 1
		BPG
			TLE 2
		EPG
		TLE 3
	ENG
Invoke Medium Map - IMM Un campo strutturato IMM (Invoke Medium Map) deve essere inserito dopo il campo strutturato BNG che segna l'inizio di ciascun documento e dopo il primo campo strutturato BPG che segna l'inizio della prima pagina del documento.
Example:
BDT
	BNG/IMM/../ENG
	BNG/IMM/../ENG
	BNG/IMM/../ENG
	...
EDT
Unità Le unità di misura in un campo strutturato PTD (Presentation Text Descriptor) nel documento devono corrispondere al gruppo di unità presente nel campo strutturato PGD (Page Descriptor).
N-Up ottimizzato La definizione modulo usata per i dati AFP può utilizzare la funzione N-up ma non può specificare l'impaginazione tra le partizioni.
KPage Se si utilizza la funzione di pagine costanti della definizione modulo, specificare solo le pagine costanti conformi a un modello coerente, quali tutti i retro, tutte le copertine, il primo retro di ciascun documento e così via.
Plex misto La definizione modulo utilizzata per i dati AFP non deve cambiare tra stampa su facciata singola e stampa fronte/retro.
Funzioni di definizione modulo La definizione modulo non deve contenere questi campi strutturati: Presentation Finishing Control (PFC), Map Suppression (MSU) e Medium Finishing Control (MFC).

1.2.10.26.12.3.3 Requisiti AFP indicizzabili

Il requisito base per gli AFP indicizzabili è che l'Indicizzatore AFP possa essere utilizzato per stabilire i limiti del documento e per aggiungere i tag di indice agli AFP standardizzati. Si noti che il solo Indicizzatore AFP esegue la delimitazione e l'indicizzazione del documento. Non cambia i dati AFP per assicurare la conformità ai requisiti di gestione del documento degli AFP standardizzati, ad esempio non include IMM all'interno di ciascun documento.

I campi strutturati BNG (Begin Named Group) ed ENG (End Named Group) già esistenti nei dati AFP di input possono essere riconosciuti e mantenuti dall'Indicizzatore AFP oppure rimossi e sostituiti tramite l'Indicizzatore AFP per definire un nuovo trigger del documento.

Se si mantengono i gruppi di pagine definiti esistenti, è possibile selezionare i livelli di nidificazione da mantenere durante la configurazione. Il sistema determina i documenti in base ai gruppi di pagine definiti più esterni.

Quando si mantengono i gruppi di pagine definiti, è possibile mantenere anche i tag di indice (TLE).

In questa sezione vengono descritti i requisiti dei dati AFP da inserire nell'Indicizzatore AFP.

Requisiti ed esempi
AFP valido I dati AFP devono essere conformi a Data Stream and Object Architecture: MO:DCA Reference.
BDT/EDT(s) I dati AFP devono contenere più di una coppia di campi strutturati BDT (Begin Document) ed EDT (End Document), ma non possono essere nidificati.
Example:
BDT
...
EDT
BDT
...
EDT
Pagine – BPG/EPG(s) Le pagine precedenti l'inizio dei gruppi definiti non vengono indicizzate.
Example: 2 banner pages discarded
BDT
	BPG/EPG
	BPG/EPG 
	BNG
	BPG/EPG (1st document)
	ENG
	...
EDT
Gruppi di pagine definiti esistenti – BNG/ENG(s) Possono essere presenti gruppi di pagine definiti per i limiti del documento. Il livello nidificato viene specificato quando si sceglie di mantenere i gruppi di pagine definiti esistenti.

È possibile rimuovere i gruppi di pagine definiti e ridefinire i limiti impostando un nuovo trigger del documento.

Se il trigger del documento viene ridefinito, i TLE esistenti sono rimossi.

Example: 2 documents
BNG (1st document)
	BNG/../ENG (nesting allowed)
	BNG/../ENG\
ENG
BNG (2nd document)
ENG
Indici esistenti - TLE(s) I tag di indice esistenti possono essere conservati se si mantengono i gruppi di pagine definiti. I tag di indice non possono essere esterni ai limiti dei gruppi di pagine definiti esistenti.
Trigger del documento Per aggiungere i gruppi di pagine definiti per la delimitazione del documento, è necessario definire un trigger del documento.

Il campo di testo AFP deve trovarsi in una posizione fisica costante (stampa), nella stessa sequenza in caso vi siano più campi nella medesima posizione.

In caso sia necessaria un'analisi, le regole di analisi devono essere applicate coerentemente al testo di trigger del documento, per ciascun documento contenuto nel file.

È supportata solo l'architettura PTOCA (Presentation Text Object Content Architecture) in una pagina AFP. Le immagini AFP, le regole di disegno, gli oggetti BCOCA (Bar Code Object Content Architecture) o PTOCA nelle sovrapposizioni o nei segmenti di pagina non sono supportati come trigger del documento.

Sample document trigger: 
BPG
	PTX
		TRN (full trigger text)
EPG
Tag di indice I tag di indice possono essere creati dal testo AFP o dai record NOP (No Operation) nei dati AFP.

Un record NOP sposta l'applicazione all'istruzione successiva per l'elaborazione senza intraprendere ulteriori azioni. I NOP del gruppo di pagine sono esterni alle pagine AFP logiche; si trovano infatti in campi strutturati del gruppo di pagine ma non sono visualizzati sulla pagina corrente. I record NOP del file AFP non sono visualizzabili o stampabili, tuttavia è possibile utilizzare RICOH Visual Workbench per creare tag di indice dai dati in essi contenuti.

Per creare un tag di indice dal testo AFP, il testo AFP deve trovarsi in una posizione o area fisica costante (stampa), nella stessa sequenza in caso vi siano più campi nella medesima posizione. In caso sia necessaria un'analisi, le regole di analisi devono essere applicate coerentemente ai dati di indice per ciascun documento contenuto nel file.

I dati Presentation Text sono l'unico tipo di dati in una pagina AFP che vengono supportati per l'uso come tag di indice. Gli oggetti AFP Image, Draw Rules, BCOCA o PTOCA nei segmenti pagina o nelle sovrapposizioni non sono supportati come dati tag di indice.

Esempio di tag di indice:

BPG
	PTX
		TRN (index text here)
BPG

1.2.10.26.13 File di controllo per la funzione di elaborazione dei documenti

La funzione di elaborazione dei documenti utilizza diversi file di controllo e file di proprietà per gestire l'elaborazione dei documenti.

1.2.10.26.13.1 File docCustomDefinitions.xml

Il file di configurazione delle proprietà del documento (docCustomDefinitions.xml) definisce le proprietà utilizzate per la gestione dei documenti. Il processo di installazione colloca un file di esempio all'interno di /aiw/aiw1/samples/config nei sistemi operativi basati su UNIX e in C:\aiw\aiw1\samples\config in Windows.

    Nota:
  • Se si modifica il file docCustomDefinitions.xml dopo aver installato Document Pool avanzato, Supporto AFP o Supporto Documenti PDF:
    • Eseguire l'utilità docCustom e installare o aggiornare la funzione Proprietà del documento personalizzato.
    • Per la funzione Supporto Documenti PDF, caricare le proprietà di documento in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
    • Per la funzione Supporto AFP, accedere a RICOH Visual Workbench dall'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector. Le nuove proprietà di documento vengono caricate in RICOH Visual Workbench al momento dell'apertura sulla stazione di lavoro.

Proprietà database e proprietà limitate

È possibile definire due tipi di proprietà di documento:

  • Proprietà del database
  • Proprietà non consentite

È possibile memorizzare e modificare entrambi i tipi di proprietà in un file di proprietà del documento, ma solo le proprietà database vengono memorizzate nel database.

È possibile utilizzare entrambi i tipi di proprietà nei modi seguenti:

  • Con le operazioni di un flusso di lavoro per raggruppare oppure ordinare i documenti (ad esempio con il modello di procedura SortDocuments).
  • È possibile collegarle a tag di indice AFP tramite di RICOH Visual Workbench Document Property Designer .
  • È possibile associarle ai dati dei documenti nei lavori PDF tramitePlug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat-
  • Se si utilizza la funzione Archivia, è possibile memorizzarle in un contenitore. Dopo averle memorizzate, è possibile impiegarle per fare ricerche nel contenitore allo scopo di recuperare lavori, documenti e informazioni cronologiche. I valori delle proprietà vengono visualizzati nella scheda Proprietà quando si fa clic su Mostra dettagli nella tabella dei risultati.
  • Se si utilizza la funzione Gestione preferenza, è possibile utilizzare un file di preferenze esterno per impostare i valori delle proprietà.

È possibile utilizzare le proprietà database, ma non le proprietà limitate, nei modi seguenti:

  • È possibile utilizzarle per ricercare documenti nel portlet Documenti della pagina Principale dell'interfaccia utente.
  • Quando si seleziona un documento nel portlet Documenti, vengono visualizzati i valori delle proprietà database.
  • È possibile utilizzarle per ricercare documenti da mostrare nel visualizzatore.
  • È possibile determinare i loro valori in un lavoro, aggiornare i valori in un altro lavoro e utilizzare i valori aggiornati nel lavoro originale.
  • Se si utilizza Verifica automatizzata o la funzione insertore, è possibile utilizzare le proprietà del database per ricercare documenti da riconciliare o ristampare.
  • Con la funzione estesa Document Pool avanzato, è possibile utilizzare i selettori per gestire i documenti in base ai loro valori di proprietà.

Le proprietà limitate offrono i seguenti vantaggi:

  • È possibile utilizzarle per evitare che nell'interfaccia utente vengano visualizzati valori di proprietà sensibili come i codici della previdenza sociale o gli importi degli assegni.
  • Massimizzano le prestazioni del sistema. La gestione delle proprietà database può compromettere le prestazioni quando si elabora un notevole numero di documenti.

Consultarsi con il rappresentante dell'assistenza per stabilire i requisiti per le proprietà database e le proprietà limitate.

Sezioni del file di esempio

Il file docCustomDefinitions.xml di esempio contiene diverse sezioni. La tabella che segue riporta un riepilogo di queste sezioni.

Sezioni del file docCustomDefinitions.xml
Sezione Scopo
Schema La sezione dello schema identifica lo schema e la stringa di caratteri univoca delle proprietà personalizzate del documento. Solo il rappresentante dell'assistenza può modificare questa sezione.
Proprietà del database Questa sezione definisce le proprietà database dei documenti.
Proprietà non consentite Questa sezione definisce le proprietà limitate dei documenti.
Proprietà di autorizzazione utente Questo passo è facoltativo. Le proprietà di autorizzazione utente specificano i gruppi di autorizzazioni personalizzati per accedere alle proprietà del database.

Sezione dello schema

La sezione Schema contiene un elemento docCustomDefinitions e un elemento schema. Solo i rappresentanti dell'assistenza possono modificare la sezione dello schema.

Sezione delle proprietà del database

La sezione Proprietà del database contiene l'elemento docProperty.

    Nota:
  • Non definire una proprietà sia come proprietà database che come proprietà limitata. Non è possibile prevedere le conseguenze.
  • Evitare di definire una proprietà di documento assegnandole lo stesso nome di una proprietà che RICOH ProcessDirector definisce automaticamente. Per un elenco, vedere Proprietà del documento definite automaticamente.
<docProperty>
Definisce le proprietà del documento contenute nel database.
Attributi per l'elemento docProperty
Attributo docProperty Obbligatorio? Note
nome Il nome di database (nome interno) della proprietà. È il nome utilizzato dai programmi che leggono o scrivono le proprietà. Si consiglia di utilizzare una convenzione di denominazione coerente per i nomi delle proprietà personalizzate, in modo che essi siano univoci all'interno del sistema. Ad esempio, il file docCustomDefinitions.xml utilizza il prefisso Doc.Custom che rende le sue proprietà univoche rispetto a quelle del prodotto di base.

Non utilizzare spazi o caratteri speciali (come @, #, $, % o - (trattino)) nel nome della proprietà. È possibile utilizzare punti e caratteri di sottolineatura.

Non utilizzare un numero subito dopo il punto (.) nel nome del database delle proprietà. Ad esempio, la proprietà Doc.3rdLineAddress non è valida.

access No Il livello di accesso utente per la proprietà. É possibile utilizzare un livello di accesso già definito nel prodotto oppure creare un livello di accesso personalizzato, nel caso in cui quello esistente non soddisfi le proprie esigenze. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione Accesso.
datatype Il tipo di dati da utilizzare per la proprietà. Vedere la tabella successiva.
dbType No Un parametro di database che specifica il tipo di dati.
    Nota:
  • La proprietà dbtype è ormai obsoleta e non più utilizzata. Utilizzare al suo posto la proprietà datatype.
caption Il nome della proprietà (la didascalia predefinita) visualizzato nell'interfaccia utente. Se le didascalie sono impostate in una sola lingua, definirle in questo file. Se si impostano nomi per l'interfaccia utente in più lingue, creare altri file di nomi delle proprietà del documento (docCustomDefinitions_lingua.properties) per le altre lingue.
shortCaption La didascalia breve predefinita visualizzata per questa proprietà ove richiesto, ad esempio nelle intestazioni delle colonne di una tabella. Se le didascalie brevi sono impostate in una sola lingua, definirle in questo file. Se si impostano didascalie brevi in più lingue, creare altri file di proprietà del documento (docCustomDefinitions_lingua.properties) per le altre lingue.
descrizione La descrizione predefinita della proprietà del documento, che viene visualizzata nell'interfaccia utente come testo della guida. Se le descrizioni sono impostate in una sola lingua, definirle in questo file. Se si impostano descrizioni in più lingue, creare altri file di proprietà del documento (docCustomDefinitions_lingua.properties) per le altre lingue.

Nelle definizioni di proprietà è opportuno utilizzare questi tipi dati e database. Ricordare che la definizione del database potrebbe limitare ulteriormente i valori che possono essere memorizzati, in aggiunta alle regole di convalida visualizzate in questa tabella. Ad esempio, un valore SMALLINT può archiviare numeri interi da 0 a 32.767. I valori dei tipi di database non fanno distinzione tra maiuscole e minuscole.

Tipi dati e database consigliati per le definizioni di proprietà
Tipo dati Tipo database (utilizzato in SQL) Convalida per il tipo dati
Stringa VARCHAR(128) VARCHAR:lunghezza variabile, 1-128 caratteri
IntegerNonNeg SMALLINTBIGINTINTEGER SMALLINT 2 bytesBIGINT: 4 bytesINTEGER: 8 bytesMinimum=0
Data/ora TIMESTAMP TIMESTAMP: Deve contenere i valori per giorno (G), mese (M) e anno (A).Questi componenti possono essere visualizzati in uno dei seguenti formati:MM GG AAAAGG MM AAAAAAAA MM GGGiorno e mese devono essere rappresentati da un numero a due cifre.È possibile aggiungere l'ora in questo formato:hh:mm:ss
XdkString10 VARCHAR(10) VARCHAR:lunghezza variabile, 1-10 caratteri

    Nota:
  • Questi valori sono variazioni di tipo di dati String che possono essere utilizzate al posto di String per ridurre la quantità di spazio riservato nel database ai valori di proprietà.

XdkString20 VARCHAR(20) VARCHAR:lunghezza variabile, 1-20 caratteri

    Nota:
  • Questi valori sono variazioni di tipo di dati String che possono essere utilizzate al posto di String per ridurre la quantità di spazio riservato nel database ai valori di proprietà.

XdkString30 VARCHAR(30) VARCHAR:lunghezza variabile, 1-30 caratteri

    Nota:
  • Questi valori sono variazioni di tipo di dati String che possono essere utilizzate al posto di String per ridurre la quantità di spazio riservato nel database ai valori di proprietà.

XdkString40 VARCHAR(40) VARCHAR:lunghezza variabile, 1-40 caratteri

    Nota:
  • Questi valori sono variazioni di tipo di dati String che possono essere utilizzate al posto di String per ridurre la quantità di spazio riservato nel database ai valori di proprietà.

XdkString50 VARCHAR(50) VARCHAR:lunghezza variabile, 1-50 caratteri

    Nota:
  • Questi valori sono variazioni di tipo di dati String che possono essere utilizzate al posto di String per ridurre la quantità di spazio riservato nel database ai valori di proprietà.

XdkString128 VARCHAR(128) VARCHAR:lunghezza variabile, 1-128 caratteri

    Nota:
  • Questi valori sono variazioni di tipo di dati String che possono essere utilizzate al posto di String per ridurre la quantità di spazio riservato nel database ai valori di proprietà.

Sezione delle proprietà limitate

La sezione Proprietà limitate contiene uno o più elementi docProperty.

    Nota:
  • Non definire una proprietà sia come proprietà database che come proprietà limitata. Non è possibile prevedere le conseguenze.
  • Evitare di definire una proprietà di documento assegnandole lo stesso nome di una proprietà che RICOH ProcessDirector definisce automaticamente. Per un elenco, vedere Proprietà del documento definite automaticamente.
<docProperty>
Identifica le proprietà del documento o del lavoro situate nel file di proprietà ma non nel database.
Attributi per l'elemento docProperty
Attributo docProperty Obbligatorio? Note
nome Si consiglia di utilizzare una convenzione di denominazione coerente per i nomi delle proprietà personalizzate, in modo che essi siano univoci all'interno del sistema. Ad esempio, il file docCustomDefinitions.xml utilizza il prefisso Doc.Custom che rende le sue proprietà univoche rispetto a quelle del prodotto di base.

Non utilizzare spazi o caratteri speciali (come @, #, $, % o - (trattino)) nel nome della proprietà. È possibile utilizzare punti e caratteri di sottolineatura.

Non utilizzare un numero subito dopo il punto (.) nel nome del database delle proprietà. Ad esempio, la proprietà Doc.3rdLineAddress non è valida.

datatype No Vedere la tabella successiva.
caption No La didascalia visualizzata negli elenchi nell'interfaccia utente per questa proprietà. Se le didascalie sono impostate in una sola lingua, definirle in questo file. Se si impostano didascalie in più lingue, creare un file di proprietà del documento (docCustomDefinitions_lingua.properties) per le altre lingue. Per i dettagli, vedere l'argomento del centro informazioni correlato.

È possibile utilizzare questi tipi di dati nelle definizioni docProperty:

Attributi per l'elemento docProperty
Tipo dati Convalida per il tipo dati
Stringa
Nessuno
IntegerNonNeg
Intero da 0 a 2147483647
Data/ora TIMESTAMP: Deve contenere i valori per giorno (G), mese (M) e anno (A).Questi componenti possono essere visualizzati in uno dei seguenti formati:MM GG AAAAGG MM AAAAAAAA MM GGGiorno e mese devono essere rappresentati da un numero a due cifre.È possibile aggiungere l'ora in questo formato:hh:mm:ss

Sezione Proprietà di autorizzazione utente

La sezione Proprietà di autorizzazione utente è facoltativa. Le proprietà di autorizzazione utente specificano i gruppi di autorizzazioni personalizzati per accedere alle proprietà del database. Questa sezione contiene uno o più elementi di accesso.

<access>
Consente di definire la capacità di leggere o modificare le proprietà personalizzate. Utilizzare questi livelli di accesso nell'elemento docProperty. È possibile utilizzare uno dei gruppi di sicurezza predefiniti forniti da RICOH ProcessDirector, o definirne uno. Di seguito sono riportati gli attributi:
Attributi per l'elemento access
attributo access Note
nome Nome del livello di accesso.
groupAttributeAccess Capacità del gruppo utenti di leggere o modificare l'attributo.
Sono i livelli di accesso predefiniti e le autorizzazioni fornite da RICOH ProcessDirector:
Autorizzazioni e livelli di accesso predefiniti
Nome accesso Nome gruppo Livello di accesso
generico AnyAuthenticated Accesso attributo: lettura
Operatore Accesso attributo: lettura
Supervisore Accesso attributo: lettura
Amministratore Accesso attributo: scrittura
attrWriteAdmin Operatore Accesso attributo: lettura
Supervisore Accesso attributo: lettura
Amministratore Accesso attributo: scrittura
Tutti Accesso attributo: lettura
Controllo Accesso attributo: lettura
attrWriteAdminSuper Operatore Accesso attributo: lettura
Supervisore Accesso attributo: scrittura
Amministratore Accesso attributo: scrittura
Tutti Accesso attributo: lettura
Controllo Accesso attributo: lettura
attrWriteAdminSuperOper Operatore Accesso attributo: scrittura
Supervisore Accesso attributo: scrittura
Amministratore Accesso attributo: scrittura
Tutti Accesso attributo: lettura
Controllo Accesso attributo: lettura
actionAdmin Operatore Accesso azione: false
Supervisore Accesso azione: false
Amministratore Accesso azione: true
Tutti Accesso azione: false
Controllo Accesso azione: false
actionAdminSuper Operatore Accesso azione: false
Supervisore Accesso azione: true
Amministratore Accesso azione: true
Tutti Accesso azione: false
Controllo Accesso azione: false
actionAdminSuperOper Operatore Accesso azione: true
Supervisore Accesso azione: true
Amministratore Accesso azione: true
Tutti Accesso azione: false
Controllo Accesso azione: false
Proprietà del documento definite automaticamente

Questa tabella elenca le proprietà di documenti che RICOH ProcessDirector definisce automaticamente durante l'installazione. Non definire queste proprietà nel file docCustomDefinitions.xml.

Proprietà del documento definite automaticamente
Nome database proprietà Nello stesso pacchetto di... Note
Doc.Address.1 Postal Enablement Specifica la prima riga del blocco di indirizzi nel documento.
Doc.Address.Company Postal Enablement Specifica il nome dell'azienda nel documento.
Doc.Address.PostalCode Postal Enablement Specifica il codice postale nel documento.
Doc.Address.ZipCode Postal Enablement Specifica il codice postale nel documento.
Doc.AV.ScanCount Verifica automatizzata Mostra il numero di scansioni effettuate sul codice a barre in un documento.
Doc.ChildJobID Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Un identificativo di raggruppamento per i lavori secondari. Sebbene il valore venga inizialmente definito in IdentifyDocuments e IdentifyPDFDocuments, può essere comunque aggiornato attraverso qualsiasi procedura che modifichi il file di proprietà documento, ad esempio SortDocuments o CreateJobsFromDocuments.
Doc.CurrentFirstPage Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Il numero della prima pagina del documento nel file di stampa corrente.
Doc.CurrentJobID Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Il numero del lavoro associato.
Doc.CurrentPages Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Il numero di pagine del documento nel lavoro corrente.
Doc.CurrentSequence Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti La sequenza del documento nel lavoro corrente.
Doc.CurrentSheets Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Il numero di fogli del documento nel lavoro corrente.
Doc.Custom.MemberLevel Electronic Presentment Il livello di appartenenza del cliente al momento in cui viene creato il rendiconto.
Doc.Custom.PURL Electronic Presentment Un URL personalizzato che rimandi alla posizione in cui il cliente può recuperare il rendiconto.
Doc.Custom.StatementDate Electronic Presentment La data in cui è stato effettuato il rendiconto.
Doc.DataLen Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti La lunghezza (in byte) del documento nel file di stampa.
Doc.DataOffset Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti L'offset in byte del documento nel file di stampa del lavoro originale. Questo valore viene utilizzato da BuildAFPFromDocuments e CreateAFPJobsFromDocuments per individuare l'AFP da estrarre dal lavoro originale.
Doc.DocSize.PieceThickness Postal Enablement Specifica lo spessore del messaggio di posta quando i messaggi di posta di un lavoro presentano spessori diversi.
Doc.DocSize.PieceWeight Postal Enablement Specifica il peso del messaggio di posta quando i messaggi di posta di un lavoro presentano pesi diversi.
Doc.Email.Sent Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Indica se un messaggio e-mail con un documento allegato è stato creato e consegnato al server SMTP dall'operazione EmailDocuments di un flusso di lavoro.
Doc.EmailAddress Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti L'indirizzo e-mail associato al documento.
Doc.ID Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Un identificativo univoco del documento.
Doc.Insert.BinTriggers Imbustatrice I contenitori dell'insertore che devono distribuire gli inserimenti per il documento.
Doc.Insert.DivertBin Imbustatrice Il numero del contenitore di output dell'insertore a cui il documento viene deviato dopo l'inserimento.
Doc.Insert.OriginalBarCode Imbustatrice I dati presenti nel codice a barre che controlla l'inserimento del documento.
Doc.Insert.RecipientName Imbustatrice Il nome della persona a cui viene inviato questo documento.
Doc.Insert.ReprintJobId Imbustatrice Per un lavoro di ristampa dell'insertore, l'ID del lavoro principale che ha creato il lavoro.
Doc.Member.Number Archivia Specifica il numero membro del documento. Il flusso di lavoro RepositorySample fornito fa uso di questa proprietà.
Doc.OriginalFirstPage Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Il numero della prima pagina del documento.
Doc.OriginalJobID Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti L'ID lavoro del lavoro originale.
Doc.OriginalPages Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Il numero di pagine nel documento.
Doc.OriginalSequence Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti La sequenza del documento nel lavoro originale. Il sistema assegna al primo documento il valore di sequenza 1, al documento successivo il valore di sequenza 2 e così via.
Doc.OriginalSheets Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Il numero di fogli necessari per stampare il documento.
Doc.Postal.AddressProcessingRC Postal Enablement Un valore restituito dal software postale che indica se la modifica di un indirizzo è disponibile per il documento.
Doc.Postal.Category Postal Enablement Specifica il punto di interruzione nel pallet per il documento.
Doc.Postal.ChangeAddressRC Postal Enablement Specifica il numero di pallet per il documento.
Doc.Postal.ContainerBreakMark Postal Enablement Specifica il segno di interruzione del contenitore per il documento.
Doc.Postal.ContainerNumber Postal Enablement Specifica il numero di contenitori per il documento.
Doc.Postal.HandlingUnitBreakMark Postal Enablement Specifica il segno di interruzione della confezione per il documento.
Doc.Postal.HandlingUnitNumber Postal Enablement Specifica il numero di confezioni per il documento.
Doc.Postal.PackageBreakMark Postal Enablement Specifica la tariffa postale per il documento.
Doc.Postal.PackageNumber Postal Enablement Specifica il codice della tariffa postale per il documento.
Doc.Postal.PostageRate Postal Enablement Specifica il numero sequenza di preordinamento per il documento.
Doc.Postal.PostageRateCode Postal Enablement Un valore restituito dal software di ordinamento postale che indica il risultato dell'elaborazione.
Doc.Postal.SequenceNumber Postal Enablement La sequenza del documento nel lavoro secondario.
Doc.Postal.SequencingProcessingRC Postal Enablement Lo stato del documento.
Doc.Pref.Member Gestione preferenza Da utilizzare con un oggetto associazione di proprietà per identificare i documenti di un lavoro. L'oggetto associazione DelimitedSample e il flusso di lavoro PreferencesSample forniti utilizzano questa proprietà.
Doc.Pref.Output Gestione preferenza Da utilizzare con un oggetto associazione di proprietà per indicare il tipo di output (come e-mail, stampa o soppressione) di un documento. L'oggetto associazione DelimitedSample e il flusso di lavoro PreferencesSample forniti utilizzano questa proprietà.
Doc.Pull Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Da utilizzare con il modello di operazione SetDocPropsFromList per indicare che bisogna rimuovere un documento da un lavoro. I flussi di lavoro PullPDFSample e PullAFPSample forniti utilizzano questa proprietà.
Doc.PullProp Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Da utilizzare con l'operazione SetDocPropsFromList per identificare la proprietà di documento che indica i documenti da rimuovere dal lavoro. I flussi di lavoro PullPDFSample e PullAFPSample forniti utilizzano questa proprietà.
Doc.SequenceInChild Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti La sequenza di un documento in un lavoro secondario. Sebbene il valore sia inizialmente definito in IdentifyDocuments, può essere comunque aggiornato da qualsiasi procedura che modifichi il file di proprietà del documento, ad esempio SortDocuments o CreateJobsFromDocuments.
Doc.SourceFileName Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Il nome del file di input contenente il documento.
Doc.State Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Lo stato corrente del documento.
Doc.TT.BarcodeStatus1 Verifica automatizzata Mostra se il codice a barre su un documento è stato letto correttamente dalla fotocamera o dallo scanner associati a un'operazione ReadBarcodeData.
Doc.TT.BarcodeStatus2 Verifica automatizzata Mostra se il codice a barre su un documento è stato letto correttamente dalla fotocamera o dallo scanner associati a un'operazione ReadBarcodeData.
Doc.TT.BarcodeStatus3 Verifica automatizzata Mostra se il codice a barre su un documento è stato letto correttamente dalla fotocamera o dallo scanner associati a un'operazione ReadBarcodeData.
Doc.TT.BarcodeStatus4 Verifica automatizzata Mostra se il codice a barre su un documento è stato letto correttamente dalla fotocamera o dallo scanner associati a un'operazione ReadBarcodeData.
Doc.TT.BarcodeStatus5 Verifica automatizzata Mostra se il codice a barre su un documento è stato letto correttamente dalla fotocamera o dallo scanner associati a un'operazione ReadBarcodeData.
Doc.Verification.Recipient Verifica automatizzata Specifica le informazioni, ad esempio il nome account, che consentono di identificare un documento.

1.2.10.26.13.2 File docCustomDefinitions.properties

Il file di nomi di proprietà del documento (docCustomDefinitions.properties) definisce le informazioni dell'interfaccia utente per le proprietà del documento personalizzate. Le voci del file docCustomDefinitions.properties corrispondono agli elementi docProperty nel file docCustomDefinitions.xml.
    Nota:
  • Se si apportano modifiche al file docCustomDefinitions.properties o a un file docCustomDefinitions_language.properties dopo l'installazione della funzione:
    • Eseguire l'utilità docCustom e installare o aggiornare la funzione Proprietà del documento personalizzato.
    • Per le funzioni di elaborazione dei documenti in formato PDF, caricare le proprietà di documento in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Per ulteriori informazioni, vedere RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti.
    • Per le funzioni di elaborazione dei documenti in formato AFP, accedere a RICOH Visual Workbench dall'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector. Le nuove proprietà di documento vengono caricate in RICOH Visual Workbench al momento dell'apertura sulla stazione di lavoro.

Le voci del file docCustomDefinitions.properties vengono utilizzate nell'interfaccia utente RICOH ProcessDirector quando si selezionano dagli elenchi le proprietà del documento personalizzate o quando si visualizza la guida per una proprietà personalizzata del documento. Un file di esempio si trova nella directory /samples sul CD delle funzioni e il processo di installazione colloca il file di esempio all'interno di /aiw/aiw1/samples/config in Linux e all'interno di C:\aiw\aiw1\samples\config in Windows.

Creare un file docCustomDefinitions_language.properties separato per ogni lingua aggiuntiva che si desidera supportare mediante un identificatore di lingua in ciascun nome di file. Ad esempio:

  • docCustomDefinitions_de.properties (tedesco)
  • docCustomDefinitions_en.properties (inglese)
  • docCustomDefinitions_es.properties (spagnolo)
  • docCustomDefinitions_fr.properties (francese)
  • docCustomDefinitions_it.properties (italiano)
  • docCustomDefinitions_ja.properties (giapponese)
  • docCustomDefinitions_pt.properties (portoghese brasiliano)

Creare una stanza di valori di didascalie e descrizioni per ciascuna proprietà del documento.

[proprietà]
Il nome di proprietà completo.
[proprietà].Description
Visualizzare la descrizione della proprietà. Utilizzare i tag HTML se si desidera formattare il testo. Questo contenuto viene visualizzato nel testo della guida quando l'utente seleziona il pulsante Guida.

Ad esempio:

Doc.Custom.Zip=ZIP code
Doc.Custom.Zip.Description=The ZIP code of an address

    Nota:
  • Non rinominare il file docCustomDefinitions.properties predefinito; un file con questo nome deve essere presente nella directory di configurazione (/aiw/aiw1/config). Copiare il file e assegnare alla copia un nome contenente l'identificatore lingua appropriato.
  • Il file docCustomDefinitions.properties e qualsiasi file docCustomDefinitions_language.properties devono utilizzare la codifica di caratteri ISO-8859-1 (codepage). Se si creano file docCustomDefinitions.properties in un formato diverso (ad esempio Shift JIS o UTF-8), è necessario convertire il file in ISO-8859-1 al momento di collocarlo nella directory /aiw/aiw1/config.

1.2.10.26.13.3 File modello di proprietà del documento

Il file modello delle proprietà del documento, se disponibile, stabilisce le proprietà da inserire nel file di proprietà del documento per ciascun lavoro. Il file di modello consente di controllare il numero di proprietà del documento da utilizzare, oltre all'ordine delle colonne nel file di proprietà del documento. Se è necessario ottimizzare le prestazioni del sistema in uso assegnando solo un gruppo secondario di proprietà del documento, assicurarsi che tutte le proprietà richieste per le procedure del flusso di lavoro siano elencate nel file modello delle proprietà del documento.

Un modello delle proprietà del documento di esempio si trova nel CD del prodotto nella directory /samples. Dopo l'installazione, si trovano nella directory /path/extensions/doc/samples/. Ad esempio, in Linux, il percorso è /opt/infoprint/ippd. In Windows, il percorso è C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector.

Il file di modello della proprietà del documento indica i nomi database delle proprietà del documento. È possibile includere tutte le voci su una singola riga separando ciascuna proprietà con uno spazio o una tabulazione, oppure è possibile posizionare ciascuna voce su una riga distinta. Quando un'operazione basata sul modello di operazione ReadDocumentsFromDatabase crea il file di proprietà del documento, copia la prima riga dal file di modello. L'operazione quindi crea una riga separata per ogni documento associato al lavoro. Ogni riga di descrizione del documento elenca i valori delle proprietà, separate da caratteri di tabulazione o da spazi nello stesso ordine in cui appaiono nella prima riga. Se un valore è Non impostato, una stringa vuota ('') viene inserita nel file.

L'utilizzo di un file modello delle proprietà del documento è facoltativo, tuttavia è consigliato nel caso in cui sia necessaria l'ottimizzazione delle prestazioni. Se non si utilizza, tutte le proprietà del documento sono incluse nel file di proprietà del documento generato.

Il file di modello delle proprietà del documento deve includere tutte le proprietà richieste dalle operazioni che elaborano il file di proprietà del documento. Inoltre, il file di modello delle proprietà del documento deve comprendere determinate proprietà, a seconda dell'operazione che utilizza il file di modello. Tali proprietà sono richieste da BuildPDFFromDocuments, CreateAFPJobsFromDocuments e BuildAFPFromDocuments:

  • Doc.ChildJobID
  • Doc.OriginalJobID
  • Doc.OriginalSequence
  • Doc.SequenceInChild
  • Doc.OriginalSheets
  • Doc.DataOffset (per lavori AFP)
  • Doc.DataLen (per lavori AFP)

Le proprietà del documento contrassegnate da un asterisco (*) e la proprietà Doc.ID vengono incluse automaticamente nel file di proprietà del documento, anche se non sono definite nel modello.

1.2.10.26.13.4 File di proprietà del documento

RICOH ProcessDirector utilizza le informazioni provenienti dal file di proprietà del documento in questi processi:

  • Procedure per ordinare, raggruppare e suddividere i documenti. Ad esempio, se si desidera utilizzare un'operazione per ordinare i documenti in base al codice postale, occorre che la proprietà Doc.Custom.ZipCode sia definita nel file di proprietà del documento.
  • Programmi esterni che elaborano proprietà del documento.
  • Operazioni che elaborano i file delle proprietà dei documenti da utilizzare con il software postale. La funzione Postal Enablement offre le seguenti operazioni: BuildExternalDocPropsFle, MapExternalResultsFileToDocProps e UpdateDocPropsFromExtResultsFile. Per eseguire queste operazioni, è necessario che nel file di proprietà del documento sia inclusa la proprietà Doc.ID o Doc.SequenceInChild.
  • Operazioni che elaborano i file delle proprietà dei documenti da utilizzare con valori di file esterni. Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti offrono le operazioni SetDocPropsFromList e EmailDocuments. La funzione Gestione preferenza offre l'operazione ApplyPreferences.
  • Operazione di elaborazione di documenti AFP, basate ad esempio sui modelli CreateAFPJobsFromDocuments e BuildAFPFromDocuments. Per l'esecuzione corretta delle operazioni CreateAFPJobsFromDocuments o BuildAFPFromDocuments, occorre includere tali proprietà nel file di proprietà del documento:
    • Doc.OriginalJobID
    • Doc.ChildJobId
    • Doc.SequenceInChild
    • Doc.OriginalSequence
    • Doc.OriginalSheets
    • Doc.DataOffset
    • Doc.DataLen
  • Operazioni di elaborazione di documenti PDF, basate ad esempio sul modello BuildPDFFromDocuments. Per eseguire le operazioni BuildPDFFromDocuments, è necessario che nel file di proprietà del documento siano incluse le seguenti proprietà:
    • Doc.OriginalJobID
    • Doc.ChildJobId
    • Doc.SequenceInChild
    • Doc.OriginalSequence
    • Doc.OriginalSheets

La prima riga nel file di proprietà del documento contiene le informazioni provenienti dal file di modello delle proprietà del documento. Ogni riga aggiuntiva contiene valori per ogni proprietà proveniente da un documento.

Queste operazioni creano automaticamente il file di proprietà del documento:

  • Un'operazione basata sul modello di operazione IdentifyDocuments crea un file di proprietà del documento utilizzando File di controllo Visual Workbench come guida.
  • Un'operazione basata sul modello di operazione IdentifyPDFDocuments crea un file di proprietà del documento utilizzando il file di controllo Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat come guida.
  • Un'operazione basata sul modello di operazione ReadDocumentsFromDatabase crea il file di proprietà del documento mediante un file modello delle proprietà del documento come guida.
  • Un'operazione basata sul modello di operazione CreateJobsFromDocuments o CreatePDFJobsFromDocuments crea un file di proprietà del documento per i lavori secondari utilizzando come guida il file di proprietà del documento del lavoro principale (corrente).

Queste operazioni sono in grado di gestire i file di proprietà del documento:

  • GroupDocuments
  • SortDocuments
  • SplitDocuments
  • SetDocPropsFromList
  • ApplyPreferences (solo Gestione preferenza)
  • UpdateDocPropsFromExtResultsFile (solo Postal Enablement)
È anche possibile utilizzare il file di proprietà del documento da un programma esterno o da una nuova operazione personalizzata creata.

Un file di proprietà del documento contiene sempre le proprietà Doc.ChildJobId e Doc.SequenceInChild. Se si verifica un'operazione che crea gruppi di documenti (ad esempio GroupDocuments), il file di proprietà del documento contiene più di un valore per Doc.ChildJobId.

RICOH ProcessDirector fornisce i metodi, tra cui getFileName e getAbsoluteFileName, che consentono di accedere ai programmi esterni per leggere e scrivere sui file di spool nella directory di spool del lavoro. Per ulteriori informazioni, consultare Utilizzo di metodi RICOH ProcessDirector come getFileName.

Il file di proprietà del documento è memorizzato nella directory di spool del lavoro. Quando l'operazione IdentifyDocuments o IdentifyPDFDocuments crea il file, il nome del file ha il seguente formato: jobid.original.dpf (ad esempio, 10000009.original.dpf). Quando viene eseguita, l'operazione WriteDocumentsToDatabase copia il file e aggiunge altre proprietà, tra cui Doc.ID. Il nuovo file viene salvato con un nome nel seguente formato: jobid.document.dpf (ad esempio, 10000009.document.dpf). I valori sono in formato UTF-8 e separati da caratteri di tabulazione.

Alcune informazioni presenti nel file di proprietà del documento non vengono memorizzate nel database ma vengono utilizzate soltanto durante l'elaborazione delle operazioni. Ad esempio, tali informazioni si trovano nel file di proprietà del documento ma non nel database:

Doc.DataOffset
L'offset dei dati di stampa per il documento nel file di stampa AFP del lavoro originale.
Doc.DataLen
La lunghezza dei dati di stampa per il documento nel file di stampa AFP del lavoro originale.

1.2.10.26.13.5 File delle condizioni di proprietà

Le operazioni basate sul modello SetDocPropsFromConditions hanno impostato le proprietà del documento o quelle del lavoro nel lavoro corrente in base a un file di condizioni di proprietà. Le condizioni definite nel file usano un formato CSV (comma-separated value). Un file delle condizioni di proprietà di esempio si trova in /aiw/aiw1/samples/doc/DocPropConditions.csv. Se è stata attivata la funzione Postal Enablement, ulteriori file di esempio sono disponibili in /aiw/aiw1/samples/control_files/postal.
    Importante:
  • Quando si modifica il file di condizioni di proprietà, aprirlo con un editor di testo. Non modificare il file in Microsoft Excel.

È possibile utilizzare il file delle condizioni di proprietà per impostare i valori delle proprietà con o senza condizioni. Inoltre, è possibile utilizzare un file di inclusione per definire le proprietà utilizzando un formato proprietà = valore.

Impostazione dei valori utilizzando condizioni

La prima riga nel file delle condizioni di proprietà è una riga di intestazione in cui vengono elencati i nomi delle proprietà del documento o del lavoro nel database, separati da virgole. In genere, la parte più a sinistra della riga di intestazione specifica le proprietà da verificare per una o più condizioni, sebbene tale ordine non sia obbligatorio.

La riga di intestazione è seguita da una o più righe di condizioni che definiscono le condizioni e i valori delle proprietà da impostare quando tutte le condizioni nella riga sono true. È possibile concepire tale riga delle condizioni come rappresentante di un'istruzione if-then. Tutte le condizioni specificate in una riga sono collegate tra loro dall'operatore logico AND e devono essere true. Se una delle condizioni non viene soddisfatta, non vengono impostati i valori specificati. I valori nelle righe delle condizioni sono separati da virgole.

Questo esempio mostra i contenuti di un file delle condizioni di proprietà per impostare i valori delle proprietà in base alle condizioni:

Doc.Custom.MailCategory,Job.Name,Doc.Run.PAVE
=USPS,,Yes
=USPS,~XYZ*,No
=NonUSPS,,No
=Exception,,No

La prima condizione if-then specifica se una categoria di posta è USPS, RICOH ProcessDirector impostando la proprietà Doc.Run.PAVE su . La seconda riga imposta il valore di Doc.Run.PAVE su No quando il nome del lavoro comincia con XYZ.

È opportuno posizionare tutte le proprietà che sono parte di condizioni a sinistra delle proprietà che ricevono i valori.

Le proprietà che sono parte di condizioni utilizzano caratteri di condizione da questo gruppo:

Caratteri di condizione nel file di condizioni
Caratteri di condizione Condizione Esempio/Note
=[valore] uguale a =Fir
<>[valore] non uguale a <>Fir
<[valore] inferiore a <4900000
>[valore] superiore a >61000
<=[valore] inferiore o uguale a <=61207
>=[valore] superiore o uguale a >=61207
~[valore] simile a ~INSURE*.PDF
!~[valore] non simile a !~*.PDF
"([val1],[val2],...)" in (deve iniziare e terminare tra parentesi seguito da doppi apici) "(PRTA, PRTB)"
"!([val1],[val2],...)" not in (deve iniziare e terminare tra parentesi seguito da doppi apici) "!(PRTA, PRTB)"
(vuoto) carattere jolly (*) Se una condizione è vuota, viene considerata sempre true.

    Nota:
  • È possibile utilizzare il carattere cancelletto (#) per aggiungere commenti. Solo le righe complete possono essere commenti; il carattere # deve essere in prima posizione nella riga.
  • Gli spazi possono separare parole chiave dai valori di condizione.
  • Quando si impostano proprietà posizionali, è possibile scegliere uno di questi due formati: nome-proprietà[nome-processo][nome-fase][nome-passaggio] oppure [nome-fase][nome-passaggio]. Non è possibile usare le proprietà posizionali per impostare altre proprietà.
  • I caratteri ? e * vengono utilizzati con le condizioni simile a e non simile a. Il punto interrogativo corrisponde a singoli caratteri e l'asterisco corrisponde a qualsiasi numero di carattere.
  • È possibile utilizzare l'annotazione simbolo RICOH ProcessDirector nel file delle condizioni per impostare le condizioni o assegnare i valori in base al valore corrente di una determinata proprietà di documento o lavoro. Vedere l'argomento RICOH ProcessDirector annotazione simbolo nel Centro informazioni per una descrizione della sintassi dell'annotazione simbolo. È possibile utilizzare l'annotazione simbolo anche con valori di stringa letterale; per ulteriori informazioni, vedere di seguito.
  • Se un campo di condizione presenta un segno uguale (=) senza un valore, la condizione viene soddisfatta se il valore di proprietà del lavoro risulta nullo. Se un campo presenta un valore vuoto, la proprietà viene ignorata per quella riga; non è parte delle condizioni e il relativo valore non viene modificato. A causa di questa regola, l'operazione non può impostare una proprietà di lavoro su null. Utilizzare l'espressione ${null} per impostare manualmente una proprietà su null.
  • Ogni riga viene valutata in maniera indipendente.
  • Tutte le righe con condizioni che corrispondono a una proprietà del documento o del lavoro vengono applicate. Le righe si applicano nell'ordine in cui si sono verificate nel file. All'interno di ciascuna riga, i valori delle proprietà vengono applicate da sinistra a destra.
  • Gli spazi vuoti iniziali e finali vengono rimossi dai valori di campo prima di qualsiasi confronto o viene eseguita l'operazione di impostazione. Vengono conservati gli spazi vuoti all'interno di un valore (diversi da quelli iniziali o finali).
Uso di un segmento di un valore di proprietà con annotazione di simbolo e specificatore di stringa secondaria

Per utilizzare solo una porzione di una proprietà in una condizione, ad esempio utilizzando solo i primi 5 caratteri di un valore di proprietà, è possibile utilizzare uno specificatore di stringa secondaria per indicare la porzione di proprietà da utilizzare.

La sintassi è:

  • ${nome_proprietà;substr;start;length}
in cui:
  • nome_proprietà è il nome della proprietà, ad esempio Job.Name.
  • start è la posizione nella stringa da cui si desidera iniziare.
  • length è il numero di caratteri da utilizzare nella condizione; se si immette un numero di caratteri superiore a quello nella proprietà, viene utilizzata il resto della proprietà.

    Nota:
  • La stringa è indicizzata in base a zero; ad esempio, il primo carattere si trova in posizione 0 mentre il quinto in posizione 4.

Questa tabella riporta alcuni esempi:

Esempi dei valori di stringa secondaria
Il file delle condizioni di proprietà contiene... Valore della proprietà Risultato
${Job.Name;substr;0;4} Job.Name = USPS-FullService USPS
${Job.Name;substr;5;8} Job.Name = USPS-OversizeFlat Dimensione eccessiva

Creazione di valori concatenati con annotazione di simbolo

Oltre a utilizzare l'annotazione di simbolo per impostare le condizioni o assegnare valori in base al valore corrente di una proprietà specifica, è possibile combinare i simboli per creare un solo valore concatenato o utilizzarli con stringhe letterali.

Questa tabella riporta alcuni esempi:

Esempi di valori di proprietà di concatenazione
Il file delle condizioni di proprietà contiene... Valori di proprietà effettivi Risultato
Job.Custom.A,Job.Custom.Z

${Job.Custom.D}${Job.Custom.E},4

Job.Custom.D=5 e Job.Custom.E=9 Job.Custom.A=59

Job.Custom.Z=4

Doc.Custom.MailCategory,Job.Name,Doc.Run.PAVE

=USPS,${Job.Custom.D} Flat,No

Doc.Custom.MailCategory=USPS e Job.Custom.D=Oversize

Job.Name=Oversize Flat

Doc.Run.PAVE=No

Impostazione dei valori senza definizione di condizioni

Il formato del file delle condizioni è lo stesso, con una riga di intestazione che contiene i nomi delle proprietà del database e una seconda riga contenente i valori delle proprietà. Tuttavia, il file delle condizioni contiene solo due righe. Se si include più di una riga di valori di proprietà, vengono salvati solo i valori specificati nell'ultima riga.

Questo esempio mostra i contenuti di un file delle condizioni di proprietà per impostare i valori delle proprietà senza utilizzare condizioni:

Doc.Custom.MailCategory,Job.Name,Doc.Run.PAVE
USPS,PostalDiscount,Yes

Impostazione dei valori con un file di inclusione separato

Se si dispone di una raccolta di proprietà che rimangono uguali in diversi flussi di lavoro, è possibile definire alcune proprietà in un file di inclusione separato a cui fare riferimento nel file delle condizioni di proprietà.

Per fare riferimento a un file di inclusione separato, inserire @include nella riga di intestazione del file delle condizioni di proprietà e specificare il percorso relativo o assoluto del file di inclusione nella seconda riga nel file delle condizioni di proprietà.

    Importante:
  • Utilizzare il carattere di delimitazione di Linux (/) per specificare il percorso assoluto della directory nel file di inclusione su un sistema Windows. Per esempio, se il file di inclusione su un sistema Windows si trova in C:\Projects\data.txt, specificare /Projects/data.txt.

Questo esempio mostra i contenuti del file delle condizioni di proprietà che contiene @include e il percorso di un file di inclusione separato:

Doc.Custom.MailCategory,Job.Name,@include
USPS,Priority,../prop-assignments/usps-properties.txt

In questo esempio, alla proprietà della categoria posta viene assegnato il valore dell'USPS, alla proprietà del nome lavoro viene assegnato il valore priorità e viene specificato il percorso relativo del file di inclusione usps-properties.txt.

Il file di inclusione definisce i valori delle proprietà utilizzando il formato Nome proprietà = Valore. Questo esempio mostra il formato del file di inclusione:

Doc.Insert.RecipientName=George Rogers
Job.CustomerName=CerbCo

Il file delle condizioni viene elaborato da sinistra a destra, dall'alto verso il basso. La tabella contiene esempi di come il file delle condizioni di proprietà e il file di inclusione possono sovrascrivere le proprietà precedentemente impostate. Gli esempi riportati sono solo esplicativi e non devono essere considerati come usi effettivi del file delle condizioni.

Esempi dell'ordine di elaborazione dei file delle condizioni e del file di inclusione
Il file delle condizioni di proprietà contiene... Il file di inclusione contiene... Risultato
Job.Name,@include

=,../prop-assignments/usps-properties.txt

Job.Name=FlatFold Se il nome del lavoro non è già stato definito, il file di inclusione lo definisce come FlatFold.
Doc.Custom.Zip, Doc.Custom.Location, Doc.Custom.Location, @include

<50000, EAST, NEW HAMPSHIRE, /Projects/data.txt

Job.CityPopulation = 42400 Se il codice postale è <50000, il file delle condizioni imposta Location = EAST, quindi imposta Location = NEW HAMPSHIRE e il file di inclusione /Projects/data.txt imposta CityPopulation = 42400.

Doc.Custom.Location = NEW HAMPSHIRE

Job.CityPopulation = 42400

Doc.Custom.Zip, Doc.Custom.Location, @include, Doc.Custom.Location

<50000, EAST, /Projects/data.txt, NEW HAMPSHIRE

Doc.Custom.Location = CONCORD

Job.CityPopulation = 42400

Se il codice postale è <50000, il file delle condizioni imposta Location = EAST, il file di inclusione /Projects/data.txt imposta Location = CONCORD e CityPopulation = 42400, il file delle condizioni imposta Location = NEW HAMPSHIRE.

Doc.Custom.Location = NEW HAMPSHIRE

Job.CityPopulation = 42400

Doc.Custom.Zip, Doc.Custom.Location, @include, @include

<50000, EAST, /Projects/data.txt, /Projects/data2.txt

/Projects/data.txt

Doc.Custom.Location = CONCORD

Job.CityPopulation = 42400

/Projects/data2.txt

Doc.Custom.Location = US ROUTE 202

Job.CityPopulation = 52400

Se il codice postale è <50000, il file delle condizioni imposta Location = EAST, il file di inclusione /Projects/data.txt imposta Location = CONCORD e Population = 42400, il file di inclusione /Projects/data2.txt imposta Location = US ROUTE 202 e CityPopulation = 52400.

Doc.Custom.Location = US ROUTE 202

Job.CityPopulation = 52400

    Nota:
  • È possibile utilizzare l'annotazione simbolo RICOH ProcessDirector come parte del nome del file di inclusione. Ad esempio, se si utilizza il nome del file di inclusione ${Job.RequestedPrinter}.equipmentprops.txt, il sistema può scegliere il gruppo di proprietà corretto per definire ciascuna stampante richiesta (per ciascun valore di Job.RequestedPrinter). Per una descrizione della sintassi delle annotazioni simbolo, vedere l'argomento di riferimento correlato.

1.2.10.26.14 File di associazione del file system per ticket lavoro

Il file di esempio system_map.cfg trovato in /aiw/aiw1/samples/config/ converte i percorsi file delle ticket lavori JDF in percorsi file di un file system montato. Tale file può essere copiato nella directory /aiw/aiw1/control_files/config/ e modificato come richiesto.

Ogni riga del file di associazione del file system è nel seguente formato:

client_file_path;host_file_path
percorso_file_client
Il percorso file client è il percorso file così come viene visualizzato nel ticket lavoro. Occorre includere almeno una carattere barra retroversa (\) o barra (/). Può includere un asterisco (*) come carattere jolly che rappresenta la lettura identificativa di unità.
percorso_file_host
Il percorso file host è il percorso file in cui il server RICOH ProcessDirector è in grado di rilevare i file di input. Occorre includere almeno una carattere barra retroversa (\) o barra (/). Non deve includere caratteri jolly.

Questa riga converte qualsiasi percorso file Windows in un percorso file Linux:

*:\;/

Esempio

Supporre che il file di associazione del file system contenga queste righe:

C:\production\siteA;/BankFiles/prod
*:\production\siteA\test;/BankFiles/test
*:\;/

Il ticket lavoro si riferisce ad un file denominato C:\production\siteA\test\justAtest.pdf. RICOH ProcessDirector cerca justAtest.pdf in queste directory:

  1. /BankFiles/prod/test/
  2. /BankFiles/test/
  3. /production/siteA/test
  4. La posizione di staging dell'unità di immissione Hot Folder

1.2.10.27 Utilità fornite

Alcune funzioni forniscono utilità per la configurazione di RICOH ProcessDirector o lavori di risoluzione dei problemi.

Le utilità fornite dalle funzioni sono elencate qui.

1.2.10.27.1 Utilità cmt: Crea file di origine e di output delle tabelle di associazione colori

L'Utilità della tabella di associazione colori (cmt) genera file di origine e file di oggetto. Se il file di input è una tabella di associazione colori oggetto, cmt genera un file di origine. Se il file di input è un file di origine, cmt genera un file di oggetto. Le tabelle di associazione colori oggetto vengono utilizzate per associare colori e riempimenti OCA (Object Content Architecture) ai colori specifici della stampante.
Sintassi
cmt
-iinput file
-ooutput file
-ninternal CMT name
-t
cmt -i input file [-o output file] [-n internal CMT name] [-t]
Indicatori

L'utilità cmt utilizza i seguenti indicatori:

-iinput file
Il nome del file di input. Il file di input può essere un file di origine o un file di oggetto. Quando si utilizza l'utilità cmt, è necessario specificare questo indicatore.
-ooutput file
Il nome del file di output. Se questo indicatore non viene specificato, viene utilizzato l'output standard (stdout). È un indicatore facoltativo.
-ninternal CMT name
Il nome visualizzato nel campo strutturato BOC (Begin Object Container) MO:DCA. È un indicatore facoltativo.
-t
Utilizzare questo indicatore per attivare la traccia. È un indicatore facoltativo.
File di origine della tabella di associazione colori

Il file di origine descrive il contenuto del file di oggetto della tabella di associazione colori.

Ciascuna definizione di mappatura di un colore o un riempimento di origine a un colore di destinazione è racchiusa tra parentesi dalle parole chiave BeginMappingDef: e EndMappingDef:. L'utilità cmt richiede una definizione per ciascuna associazione origine-destinazione.

Ciascuna definizione di origine in una definizione di mappatura è racchiusa tra parentesi dalle parole chiave BeginSourceDef: e EndSourceDef:. L'utilità cmt richiede una definizione di origine per ciascuna definizione di associazione. Le parole chiave e i valori validi per una definizione di origine sono:

ColorSpace
Specificare OCA, Evidenziazione o GOCA.
ColorValue
Specificare un valore che dipende dal valore di ColorSpace:
  • Quando ColorSpace=OCA, ColorValue ha un componente e un valore dal seguente elenco; ad esempio ColorValue: Rosso:
    • Nero
    • Blu
    • Marrone
    • Ciano
    • Blu_scuro
    • Verde_scuro
    • Turchese_scuro
    • Predefinito
    • Grigio
    • Verde
    • Magenta
    • Medio
    • Mostarda
    • Arancione
    • Rosa
    • Viola
    • Rosso
    • Turchese
    • Bianco
    • Giallo
      Nota:
    • L'utilità cmt supporta la rappresentazione binaria di tutti i colori OCA.
    • Quando si specificano colori composti da due parole, inserire un carattere di sottolineatura tra le due parole, ad esempio Blu_scuro.
  • Quando ColorSpace=Evidenziazione, ColorValue ha un componente e un numero intero tra 0 e 3; ad esempio: ColorValue: 2.
  • Quando ColorSpace=GOCA, ColorValue ha un componente e un numero intero tra 0 e 16 o tra 0 e 64; ad esempio: ColorValue: 13.

Ciascuna definizione di destinazione in una definizione di mappatura è racchiusa tra parentesi dalle parole chiave BeginTargetDef: e EndTargetDef:. L'utilità cmt richiede una definizione di destinazione per ciascuna definizione di associazione. Le parole chiave e i valori validi per una definizione di destinazione sono:

ColorSpace
Specificare RGB, CMYK, Evidenziazione o CIELAB.
ColorValue
Specificare un valore che dipende dal valore di ColorSpace:
  • Quando ColorSpace=RGB, ColorValue ha tre componenti. Ciascun componente è un numero intero compreso tra 0 e 255; ad esempio ColorValue: 33 167 247.
  • Quando ColorSpace=CMYK, ColorValue ha quattro componenti. Ciascun componente è un numero intero compreso tra 0 e 255; ad esempio ColorValue: 135 26 37 255.
  • Quando ColorSpace=CIELAB, ColorValue ha tre componenti. Il primo componente è un numero intero da 0 a 100, il secondo e il terzo componente sono numeri interi da -127 a 127; ad esempio ColorValue: 65 -120 111.
PercentShading
I valori validi sono i numeri interi compresi tra 0 e 100. Questo valore è facoltativo. Il valore predefinito è 100.
PercentCoverage
I valori validi sono numeri interi compresi tra 0 e 100. Questo valore è facoltativo. Il valore predefinito è 100.

1.2.10.27.2 itm_driver command syntax

itm_driver è un'applicazione della riga di comando che è possibile utilizzare per inviare lavori con le loro proprietà a un server di conversione Ricoh.
Sintassi
itm_driver-Sserver_address-Pport_number-F-itm_in_filesfilename1 [,filename2,...]-itm_out_filesfilename3 [,filename4,...]-stransform_ID [-tfilename] [-rnumber] [-Llocale] [-Eencoding] [-Cfilename]
Indicatori

-S server_address
L'indirizzo IP del server o il nome dell'host di conversione Ricoh.
-P port_number
Il numero di porta del server di conversione Ricoh.
-F “-itm_in_files filename -itm_out_files filename
Un file di input e output per la conversione. Includere il percorso completo per ciascun file. Inserire il valore dopo l'indicatore tra virgolette doppie. È anche possibile includere altre opzioni all'interno delle virgolette. Tali opzioni variano in base alla conversione utilizzata.
-s [transform_ID]
L'ID della conversione da utilizzare, in base al file di input inviato. I valori validi sono:
8000
Converte i file di immagine JPEG, GIF e TIFF in AFP.
8009
Converte i PostScript conformi a DSC in AFP.
8010
Converte gli EPS (Encapsulated PostScript) in AFP.
8011
Converte i PostScript in AFP.
8012
Converte PDF in AFP utilizzando la conversione CPSI.
8013
Converte PDF in AFP utilizzando la conversione Monza.
8033
Converte PCL in AFP.
8040
Converte AFP in PDF.
8050
Converte output SAP in AFP.
9000
La funzione di conversione rileva il tipo di file di input inviato e sceglie la conversione corretta.
-t filename
Consente di tracciare il driver di conversione Ricoh. Il valore di filename è il percorso del file di log in cui il driver scrive le informazioni traccia. Il percorso può essere assoluto o relativo. Questo indicatore è facoltativo.
-r n
Segnala la trasformazione Ricoh allo stato del report dopo aver trasformato il numero di pagine specificato. Il valore di n è il numero di pagine convertite. Dopo aver convertito il numero specificato di pagine, un messaggio viene scritto su stdout. Questo indicatore è facoltativo.
-L locale
La lingua per i messaggi della funzione di conversione. Questo indicatore è facoltativo. I valori validi per locale sono:
de_DE
Tedesco
en_US
Inglese
es_ES
Spagnolo
fr_FR
Francese
it_IT
Italiano
ja_JP
Giapponese
pt_BR
Portoghese brasiliano
-E encoding
La codifica per i messaggi della funzione di conversione. Questo indicatore è facoltativo. L'unico valore valido per encoding è utf8.
-C filename
Il percorso a un file di controllo che specifica le opzioni per questo comando. Il controllo può essere utilizzato al posto degli indicatori di comando. Se si specifica un file di controllo, i valori nel file di controllo sovrascrivono qualsiasi valore corrispondente specificato nel comando. Questo indicatore è facoltativo.

Esempio

Questo comando invia un lavoro al server di conversione locale (localhost) sulla porta 6986. D:\afp\chateau.afp è il file di input e D:\out.pdf è il file di output. L'ID 9000 di conversione indica il programma di conversione di scegliere la conversione corretta in base al tipo di file di input.

itm_driver-S localhost-P 6986-F "-itm_in_files D:\afp\chateau.afp -itm_out_files D:\out.pdf" -s 9000

Sintassi del file di controllo

Se si sceglie di memorizzare l'opzione di conversione in un file di controllo e di utilizzare l'indicatore -C, utilizzare queste coppie di attributo/valore nel file di controllo.

Immettere ciascuna voce su una riga separata.

server = server_address
Indirizzo IP del server o nome dell'host di conversione Ricoh. Corrisponde all'indicatore -S.
port = port_number
Numero di porta del server di conversione Ricoh. Corrisponde all'indicatore -P.
trans_flags
L'elenco di file di input e output. Corrisponde all'indicatore -F. Il valore deve essere scritto in questo formato:
trans_flags = {
	-itm_in_files = filename1
	-itm_out_files = filename2
	...
}
transform_id = transform_ID
L'ID di conversione. Corrisponde all'indicatore -s. Per i valori validi, consultare l'elenco precedente.
trace = filename
Consente il tracciamento per il programma del driver di conversione Ricoh. Corrisponde all'indicatore –t. Questa voce è facoltativa.
page_report = n
Segnala la trasformazione Ricoh allo stato del report dopo aver trasformato il numero di pagine specificato. Il valore di n è il numero di pagine convertite. Dopo aver convertito il numero specificato di pagine, un messaggio viene scritto su stdout. Questo indicatore è facoltativo.
cat_dir = path
Specifica il percorso per il catalogo di messaggi. Questa voce è facoltativa.
Esempio

Questo comando utilizza un file di controllo per completare la stessa azione dell'esempio precedente. Il comando utilizza un file di controllo per inviare un lavoro al server di conversione locale (localhost) sulla porta 6986. D:\afp\chateau.afp è il file di input e D:\out.pdf è il file di output. L'ID 9000 di conversione indica al programma driver di conversione di scegliere la conversione corretta in base al tipo di file di input.

itm_driver -C D:\cfile.ctl

I contenuti di cfile.ctl sono:

server = localhost
port = 6986
transform_id = 9000
trans_flags = {
-itm_in_files = D:\afp\chateau.afp
-itm_out_files = D:\out.pdf
}

1.2.10.28 Esempi per l'elaborazione di ordini in un file XML

Questo argomento contiene esempi di file di input XML, espressioni XPath, fogli di stile XSLT e file di sovrascrittura di RICOH ProcessDirector prodotti dai fogli di stile XSLT. Questi esempi funzionano con lo scenario di utilizzo per l'elaborazione di ordini in un file XML.
File di input XML

<?xml version="1.0" encoding="utf-8"?>
<seller id="000364">
  <order number="00060310">
      <customername>Metropolis Real Estate</customername>
      <shipto>
           <address1>100 Main St</address1>
           <address2>></address2>
           <city>Metropolis</city>
           <state>OH</state>
           <zip_code>45416</zip_code>
      </shipto>
      <item number="001">
            <printfile>http://www.metropolishomeexperts.com/brochures/br096.pdf</printfile>
            <quantity>10</quantity>
      </item>
      <item number="002">
            <printfile>http://www.metropolishomeexperts.com/posters/po014.pdf</printfile>
            <quantity>5</quantity>
      </item>
      <item number="003">
            <stock number="mug036"></stock>
            <quantity>5</quantity>
      </item>
  </order>
  <order number="00060311">
      <customername>Town Point Realty</customername>
      <shipto>
           <address1>450 Broadway</address1>
           <address2>Suite 12</address2>
           <city>Parkview</city>
           <state>IL</state>
           <zip_code>60404</zip_code>
      </shipto>
      <item number="001">
           <printfile>http://http://www.townpointrealty.com/print/0196.pdf</printfile>
           <quantity>20</quantity>
      </item>
      <item number="002">
            <stock number="cap0342"></stock>
            <quantity>10</quantity>
      </item>
  </order>
</seller>

Nota: Per impedire che il file di input XML di esempio provochi errori nell'operazione DownloadFile, sostituire gli URL per la stampa dei file nel proprio sito Web con gli URL dell'esempio.

Prima espressione Xpath

/seller/order

File XML creati per i lavori
Numero d'ordine 00060310
<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
<order number="00060310">
      <customername>Metropolis Real Estate</customername>
      <shipto>
           <address1>100 Main St</address1>
           <address2>></address2>
           <city>Metropolis</city>
           <state>OH</state>
           <zip_code>45416</zip_code>
      </shipto>
      <item number="001">
            <printfile>http://www.metropolishomeexperts.com/brochures/br096.pdf</printfile>
            <quantity>10</quantity>
      </item>
      <item number="002">
            <printfile>http://www.metropolishomeexperts.com/posters/po014.pdf</printfile>
            <quantity>5</quantity>
      </item>
      <item number="003">
            <stock number="mug036"/>
            <quantity>5</quantity>
      </item>
  </order>
Numero d'ordine 00060311
<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
<order number="00060311">
      <customername>Town Point Realty</customername>
      <shipto>
           <address1>450 Broadway</address1>
           <address2>Suite 12</address2>
           <city>Parkview</city>
           <state>IL</state>
           <zip_code>60404</zip_code>
      </shipto>
      <item number="001">
           <printfile>http://www.impactonthenet.com/buildsales.pdf</printfile>
           <quantity>20</quantity>
      </item>
      <item number="002">
            <stock number="cap0342"/>
            <quantity>10</quantity>
      </item>
  </order>
Foglio di stile XSLT per la prima operazione ApplyXSLTransform

<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
<xsl:stylesheet version="1.0">
    <xsl:output method="text" encoding="UTF-8"/>
    <xsl:template match="/">
        <xsl:variable name="var1_initial" select="."/>
        <xsl:for-each select="order">
            <xsl:variable name="var2_current" select="."/>
            <xsl:value-of select="concat('Job.Info.Attr1=', @number, '
', 'Job.CustomerName=', customername)"/>
        </xsl:for-each>
    </xsl:template>
</xsl:stylesheet>

File di sovrascrittura creati dalla prima operazione ApplyXSLTransform

Numero d'ordine 00060310
Job.Info.Attr1=00060310Job.CustomerName=Metropolis Real Estate
Numero d'ordine 00060311
Job.Info.Attr1=00060311Job.CustomerName=Town Point Realty

Seconda espressione XPath

/order/item/printfile/ancestor::item

File XML creati per i lavori degli elementi di stampa

Quando il file di input XML contiene il numero d'ordine 00060310, RICOH ProcessDirector crea questi file XML.

Oggetto 001
<?xml version="1.0" encoding="utf-8"?>
<item number="001">
     <printfile>http://www.metropolishomeexperts.com/brochures/br096.pdf</printfile>
     <quantity>10</quantity>
</item>
Oggetto 002
<?xml version="1.0" encoding="utf-8"?>
<item number="002">
     <printfile>http://www.metropolishomeexperts.com/posters/po014.pdf</printfile>
     <quantity>5</quantity>
</item>

Terza espressione XPath

/order/item/stock/ancestor::item

File XML creato per il lavoro degli elementi promozionali

Quando il file di input XML contiene il numero d'ordine 00060310, RICOH ProcessDirector crea questo file XML.

<?xml version="1.0" encoding="utf-8"?>
<item number="003">
     <stock number="mug036"/>
     <quantity>5</quantity>
</item>

Foglio di stile XSLT per la seconda operazione ApplyXSLTransform (elementi di stampa)

<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
<xsl:stylesheet version="1.0">
    <xsl:output method="text" encoding="UTF-8"/>
    <xsl:template match="/">
        <xsl:variable name="var1_initial" select="."/>
        <xsl:for-each select="item">
            <xsl:variable name="var2_current" select="."/>
            <xsl:value-of select="concat('Job.DownloadFile=', printfile, '
', 'Job.Copies=', quantity)"/>
        </xsl:for-each>
    </xsl:template>
</xsl:stylesheet>

File di sovrascrittura creati dalla seconda operazione ApplyXSLTransform

Oggetto 001
Job.DownloadFile=http://www.metropolishomeexperts.com/brochures/br096.pdfJob.Copies=10
Oggetto 002
Job.DownloadFile=http://www.metropolishomeexperts.com/posters/po014.pdfJob.Copies=5

Foglio di stile XSLT per la terza operazione ApplyXSLTransform (elementi promozionali)

<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
<xsl:stylesheet version="1.0">
    <xsl:output method="text" encoding="UTF-8"/>
    <xsl:template match="/">
        <xsl:variable name="var1_initial" select="."/>
        <xsl:for-each select="item">
            <xsl:variable name="var2_current" select="."/>
            <xsl:value-of select="concat('Job.Info.Attr2=', stock/@number, '
', 'Job.Copies=', quantity)"/>
        </xsl:for-each>
    </xsl:template>
</xsl:stylesheet>

File di sovrascrittura creati dalla terza operazione ApplyXSLTransform

Job.Info.Attr2=mug036Job.Copies=5

1.2.10.29 Tabelle predefinite nel database Report

Per impostazione predefinita, un database contenente queste tabelle di database è definito dai raccoglitori di dati forniti con la funzione Report.
Tabella del database Scopo Proprietà predefinite
job_history Contiene i valori delle proprietà del lavoro specificati nel raccoglitore Avanzamento operazioni del lavoro. I valori vengono memorizzati all'inizio e alla fine dell'elaborazione in ogni operazione di un flusso di lavoro.
  • Job.Instance
  • Job.TotalSheets
  • Job.TotalPages
  • Job.SubmitTime
  • Job.JobType
  • Job.PersistenceID
  • Job.InputDatastream
  • Job.InputFile
  • Job.CustomerName
  • Job.RetainDuration
  • Job.Promote
  • Job.PromoteTime
  • Job.ParentJob
  • Job.FileReceiptTime
  • Job.SourceInputDeviceName
  • Job.JobSize
  • Job.RequestedPrinter
  • Job.Destination
  • Job.Form
  • Job.Class
  • Job.Duplex
  • Job.Copies
  • Job.Name
  • Job.PreviousPrinter
  • Job.ReprintCount
  • Job.Info.Attr1
  • Job.Info.Attr2
  • Job.Info.Attr3
  • Job.Info.Attr4
  • Job.Info.Attr5
job_printing Contiene i valori delle proprietà del lavoro e della stampante specificati nel raccoglitore Avanzamento della stampa del lavoro. I valori vengono memorizzati quando un lavoro inizia e finisce il processo di stampa correttamente.
  • Job.ID
  • Job.PersistenceID
  • Job.Phase
  • Job.Process
  • Job.Step
  • Job.State
  • Job.Instance
  • Job.JobType
  • Job.TotalSheets
  • Job.TotalPages
  • Job.Priority
  • Job.InputDatastream
  • Job.CustomerName
  • Job.Locations
  • Job.SystemName
  • Job.JobSize
  • Job.Media
  • Job.Staple
  • Job.Punch
  • Job.OutputBin
  • Job.RealPageRange
  • Job.Print.EndPrintTime
  • Job.Info.Attr1
  • Job.Info.Attr2
  • Job.OutputFormat
  • Job.Ink.Cyan
  • Job.Ink.Magenta
  • Job.Ink.Yellow
  • Job.Ink.Black
  • Job.SheetsStacked
  • Job.PagesStacked
  • Job.CopiesStacked
  • Job.CurrentPrinter
  • Job.Destination
  • Job.Form
  • Job.Class
  • Job.Duplex
  • Job.Copies
  • Job.Name
  • Job.Print.AssignPrintTime
  • Job.ReprintCount
  • Job.PreviousPrinter
  • Printer.ID
  • Printer.CustomerName
  • Printer.Description
  • Printer.Destination
  • Printer.DeviceModelSNMP
  • Printer.Instance
  • Printer.Locations
  • Printer.Model
  • Printer.Model.Specific
  • Printer.OutputFormat
  • Printer.SerialNumber
  • Printer.SystemName
  • Printer.Version
job_step_durations Contiene i valori delle proprietà del lavoro specificati nel raccoglitore Durata operazioni del lavoro. I valori sono memorizzati alla fine di ogni operazione nel flusso di lavoro.
  • Job.Class
  • Job.Copies
  • Job.CustomerName
  • Job.Destination
  • Job.Duplex
  • Job.FileReceiptTime
  • Job.Form
  • Job.JobSize
  • Job.JobType
  • Job.Info.Attr1
  • Job.Info.Attr2
  • Job.Info.Attr3
  • Job.Info.Attr4
  • Job.Info.Attr5
  • Job.InputDatastream
  • Job.InputFile
  • Job.Insert.ReconcileUser.ID
  • Job.Instance
  • Job.Locations
  • Job.Name
  • Job.ParentJob
  • Job.PersistenceID
  • Job.PreviousPrinter
  • Job.Priority
  • Job.Promote
  • Job.PromoteTime
  • Job.RequestedPrinter
  • Job.ReprintCount
  • Job.RetainDuration
  • Job.ScheduleUserId
  • Job.SourceInputDeviceName
  • Job.SubmitTime
  • Job.TotalPages
  • Job.TotalSheets
printer_status Contiene i valori delle proprietà della stampante specificati nel raccoglitore Stato stampante. I valori vengono memorizzati ogni volta che cambia lo stato Abilitato o lo Stato stampante.
  • Printer.Status
  • Printer.ID
  • Printer.CustomerName
  • Printer.Description
  • Printer.Destination
  • Printer.DeviceModelSNMP
  • Printer.Instance
  • Printer.Locations
  • Printer.Model
  • Printer.Model.Specific
  • Printer.OutputFormat
  • Printer.SerialNumber
  • Printer.SystemName
  • Printer.Version
barcode_reader_actions Contiene i valori del lettore di codici a barre e le proprietà dell'utente specificate nel raccoglitore Azioni dell'utente sui lettori di codici a barre.
  • BarcodeReader.ID
  • BarcodeReader.Description
  • BarcodeReader.Location
  • User.ID
  • User.Description
  • User.Groups
  • User.Location
input_device_actions Contiene i valori dei dispositivi di input e le proprietà dell'utente specificate nel raccoglitore Azioni dell'utente sui dispositivi di input.
  • InputDevice.ID
  • InputDevice.Type
  • InputDevice.Locations
  • InputDevice.Description
  • User.ID
  • User.Description
  • User.Groups
  • User.Location
inserter_actions Contiene i valori del controller dell'insertore e le proprietà dell'utente specificate nel raccoglitore Azioni dell'utente sugli insertori.
  • InserterController.ID
  • InserterSystem.Location
  • InserterSystem.Description
  • User.ID
  • User.Description
  • User.Groups
  • User.Location
job_actions Contiene i valori delle proprietà del lavoro e dell'utente specificati nel raccoglitore Azioni dell'utente sui lavori.
  • Job.ID
  • Job.Name
  • Job.JobType
  • Job.ParentJob
  • Job.Info.Attr1
  • Job.Info.Attr2
  • Job.Info.Attr3
  • Job.Info.Attr4
  • Job.Info.Attr5
  • User.ID
  • User.Description
  • User.Groups
  • User.Location
printer_actions Contiene i valori delle proprietà della stampante e dell'utente specificati nel raccoglitore Azioni dell'utente sulle stampanti.
  • Printer.ID
  • Printer.TCPIP.Address
  • Printer.Type
  • Printer.Description
  • Printer.Destination
  • Printer.DeviceModelSNMP
  • Printer.Instance
  • Printer.Locations
  • Printer.Model
  • Printer.Model.Specific
  • Printer.SerialNumber
  • Printer.Version
  • User.ID
  • User.Description
  • User.Groups
  • User.Location
user_actions Contiene i valori delle proprietà dell'utente e delle proprietà dell'utente di destinazione specificati nel raccoglitore Azioni dell'utente sugli utenti.
  • User.ID
  • User.Description
  • User.Groups
  • User.Location
Tabelle del database aggiuntive
L'operazione WritePropsToReportsDatabase memorizza anche i valori delle proprietà nelle tabelle del database. L'operazione memorizza sempre questi valori delle proprietà nelle tabelle del database specificate per le proprietà Tabella delle proprietà del lavoro e Tabella di proprietà del documento:
  • Job.ID
  • Job.Phase
  • Job.Process
  • Job.Reports.EventType
  • Job.State
  • Job.Step
È possibile scegliere i nomi di tali tabelle quando si aggiunge l'operazione a un flusso di lavoro. I nomi di tabella predefiniti sono:
  • job_workflow_props

    Oltre alle proprietà elencate in precedenza, l'operazione memorizza i valori delle proprietà per le proprietà del lavoro selezionate nel campo Proprietà del lavoro da scrivere.

  • doc_workflow_props

    Oltre alle proprietà elencate in precedenza, l'operazione memorizza i valori delle proprietà per le proprietà del documento selezionate nel campo Proprietà del documento da scrivere.

I valori delle proprietà vengono memorizzati ogni volta che viene eseguita l'operazione.

    Nota:
  • Alcune proprietà presentano valori vuoti finché il lavoro supera un certo punto in un flusso di lavoro. Se l'operazione WritePropsToReportsDatabase viene eseguite prima di impostare un valore per una proprietà, il nome della proprietà viene incluso come colonna nella tabella del database, ma non viene registrato alcun valore.

1.2.10.30 Nomi proprietà database

RICOH ProcessDirectorI messaggi potrebbero far riferimento alle proprietà alle proprietà in base ai nomi del database invece dei nomi campo che appaiono nei blocchi appunti della proprietà. La maggior parte dei nomi di proprietà del database sono simili ai nomi nei blocchi per gli appunti di proprietà, ma sono scritti in un formato diverso.

Durante l'installazione delle funzioni RICOH ProcessDirector, è possibile aggiungere ulteriori proprietà del database. Le liste dei nomi delle proprietà del database sono disponibili nel centro informazioni per RICOH ProcessDirector.

1.2.10.30.1 Nomi delle proprietà database per i formati di codice a barre

I messaggi relativi ai formati di codice a barre potrebbero fare riferimento alle proprietà in base ai relativi nomi di database. I nomi di database possono essere utilizzati nelle formule dei simboli e nel file di controllo.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà di formato codice a barre
Nome database Nome scheda: nome campo Breve descrizione Modificabile
BarcodeFormat.ID Generale: Nome formato codice a barre Specifica il nome del formato di codice a barre.
BarcodeFormat.Description Generale: Descrizione formato codice a barre Descrive il formato del codice a barre.

1.2.10.30.2 Nomi proprietà database per i lavori

I messaggi relativi ai gruppi di sicurezza possono fare riferimento alle proprietà in base ai loro nomi database, che iniziano con Group.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente può modificare il valore dopo che è stato creato il gruppo.
  • No indica che l'utente non può modificare il valore.

Proprietà del gruppo
Nome database Nome campo Breve descrizione Modificabile
Group.Actions Azioni consentite Elenca le azioni per cui gli utenti nel gruppo sono autorizzati.
Group.Attributes Attributi consentiti Elenca le proprietà degli oggetti che gli utenti nel gruppo sono autorizzati a modificare.
Descrizione del gruppo Descrizione del gruppo Contiene il testo che descrive il gruppo.
Group.ID Visualizzato nella pagina del titolo Contiene il nome del gruppo di utenti. No
ID gruppo di origine ID gruppo di origine Contiene il nome del gruppo da cui è stato copiato il gruppo corrente. No

1.2.10.30.3 Nomi proprietà database per i dispositivi di input

I messaggi relativi ai dispositivi di input potrebbero fare riferimento alle proprietà in base ai relativi nomi database. Alcune proprietà sono specifiche dei dispositivi di input Hot folder; i loro nomi di proprietà del database iniziano con HotFolder. Altri sono specifici dei dispositivi di input Download; i loro nomi di proprietà database iniziano con zOSDownload. Le proprietà i cui nomi iniziano con InputDevice si applicano a tutti i tipi di dispositivi di input.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore dopo che è stato creato il dispositivo di input.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà di periferiche di input
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile
HotFolder.CodePage Generale: Codepage di dispositivo La code page che la periferica di input utilizza per leggere i contenuti dei file che accompagnano i file di stampa, come i file di trigger e i file di elenco.
  • euc_jp
  • iso8859_1
  • iso8859_15
  • utf8
HotFolder.SetPattern Batch: Modello corrispondente per le impostazioni Specifica il modello del nome file utilizzato da un dispositivo di input al momento della creazione dei set. Questo modello è un'espressione regolare che indica la parte del nome dei file di input che deve corrispondere all'interno del set. I file di input che costituiscono un set sono determinati dai valori specificati per le proprietà Modelli dati, Modelli JDF, Modelli di sovrascrittura e Modelli file.  
InputDevice.BatchingMethod Batch: Metodo batch Specifica la modalità con la quale il dispositivo di input raggruppa più file di input o set di file e li inoltra come un lavoro singolo o come lavori principali e secondari. È possibile modificare questo valore per i dispositivi di input hot folder, ma non per i dispositivi di input Download o LPD.
  • AutoBatch
  • JDF
  • ListFile
  • MVSOutGrp
  • Nessuno
  • PatternBased
  • NumberOfFiles
  • NumberOfPages
  • NumberOfSets
  • PagesInSets
  • SetsByTime
  • Ora
Sì (HotFolder) No (Download, LPD)
InputDevice.Child.InitJobTypeStep Generale: Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario Specifica il nome dell'operazione utilizzata dal dispositivo di input per inizializzare il flusso di lavoro per lavori singoli o secondari e per convertire un file di sovrascrittura opzionale inoltrato con un lavoro, in un file di testo nel formato nome proprietà=valore, in modo da impostare le proprietà del lavoro o entrambe le operazioni.  
InputDevice.Child.JobType Generale: Flusso di lavoro secondario Specifica il nome del flusso di lavoro che il dispositivo di input assegna al file lavoro che contiene un singolo file o lavoro principale o secondario.  
InputDevice.Child. JobType ParsingRules Avanzate: Regole di analisi del flusso di lavoro secondario Contiene il nome e il percorso di un file di controllo.  
InputDevice.Child. Modello JobTypeFilename Avanzate: Modello del flusso di lavoro secondario Contiene una stringa di corrispondenza del modello che indica la parte del nome file da utilizzare per il flusso di lavoro per lavori singoli e secondari.  
InputDevice. ConvertOverrides Avanzate: Converti sovrapposizioni Specifica se è necessario un file di controllo per convertire il file di sovrascrittura inoltrato con un lavoro in un file di proprietà del lavoro in formato RICOH ProcessDirectornome proprietà=valore
  • No
Sì (HotFolder) No (Download, LPD)
InputDevice.CreateZip Batch: Crea file .zip Specifica se il dispositivo di input invia file dati come lavori individuali o se li raccoglie in un file .zip e li invia come lavoro singolo.
  • No
InputDevice.Description Generale: Descrizione dispositivo di input Contiene testo che descrive la periferica di input.  
InputDevice.Enabled Stato: Stato abilitato Specifica se questo dispositivo di input può inoltrare i file di input che riceve per creare i lavori di RICOH ProcessDirector corrispondenti.
  • No
No
InputDevice.FileCompletion Avanzate: Metodo di completamento Specifica come la periferica di input determina che la trasmissione del file è completa per un file di input.
  • CheckOpen
  • CheckSize
  • Nessuno
  • Trigger
Sì (HotFolder) No (Download, LPD)
InputDevice.FileDataPatterns Batch: Modelli di dati Contiene una o più stringhe corrispondenti al modello utilizzato da RICOH ProcessDirector per identificare i file di input che il dispositivo di input deve accettare per l'elaborazione come lavori singoli.   Sì (HotFolder) No (Download, LPD)
InputDevice.FileJDFPatterns Batch: Modelli JDF Contiene una o più stringhe di corrispondenza del modello che RICOH ProcessDirector utilizza per identificare ticket lavoro JDF (Job Definition Format).   Sì (HotFolder) No (Download, LPD)
InputDevice.FileListPatterns Batch: Modelli di elenco Contiene una o più stringhe di corrispondenza del modello che RICOH ProcessDirector utilizza per identificare i file di elenco.   Sì (HotFolder) No (Download, LPD)
InputDevice.FileOtherPatterns Batch: Modelli di sovrascrittura Contiene una o più stringhe di corrispondenza del modello che RICOH ProcessDirector utilizza per identificare i file da elaborare con un file di elenco e i file di input che il file di elenco specifica o con un altro file di input singolo.   Sì (HotFolder) No (Download, LPD)
InputDevice. Modelli FileTrigger Avanzate: Modelli trigger Contiene una o più stringhe di corrispondenza del modello definito dall'utente che RICOH ProcessDirector utilizza per identificare i file trigger.   Sì (HotFolder) No (Download, LPD)
InputDevice.FolderLocation Generale: Posizione cartella Contiene il nome della directory che la periferica di input controlla per i lavori in entrata.  
InputDevice.Frequency Batch: Intervallo di batch Indica l'intervallo di tempo utilizzato per inoltrare un batch dei file di input.  
InputDevice.ID Visualizzato nel titolo del blocco per gli appunti delle proprietà Contiene il nome della periferica di input.   No
InputDevice.InitJobTypeStep Generale: Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Specifica il nome dell'operazione utilizzata dal dispositivo di input per inizializzare il flusso di lavoro principale per i file di input ricevuti dal dispositivo di input e per convertire un file di sovrascrittura opzionale in un file di testo dal formato RICOH ProcessDirectornome proprietà=valore , al fine di impostare le proprietà del lavoro o entrambe le operazioni.  
InputDevice.Instance Generale: Server principale Specifica il nome del server di RICOH ProcessDirector che riceve e registra i messaggi per questo dispositivo di input.  
InputDevice.JobType Generale: Flusso di lavoro Specifica il nome del flusso di lavoro che il dispositivo di input assegna al lavoro.  
InputDevice. Modello JobTypeFilename Avanzate: Modello del flusso di lavoro primario Contiene una stringa di corrispondenza del modello che indica la parte del nome file da utilizzare per il flusso di lavoro per il lavoro principale.  
InputDevice. Regole JobTypeParsing Avanzate: Regole di analisi del flusso di lavoro primario Contiene il nome e il percorso di un file di controllo.  
InputDevice.LastModified Generale: Ultima modifica La data e l'ora in cui è stata apportata l'ultima modifica al dispositivo di input.   No
InputDevice.Locations Generale: Posizione periferica di input Contiene la posizione associata alla periferica di input.  
InputDevice.MaxErrors Generale: Soglia massima di errori Contiene il numero di errori di comunicazione che possono verificarsi per il dispositivo di input prima che RICOH ProcessDirector disabiliti il dispositivo di input.  
InputDevice.ModifiedBy Generale: Modificato dall'utente Specifica il nome dell'utente che ha apportato l'ultima modifica al dispositivo di input.   No
InputDevice.NumberOfFiles Batch: Numero di file da eseguire in batch Specifica il numero di file combinati in un unico invio quando si sceglie il metodo di batch Numero dalla scheda Generale.  
InputDevice.NumberOfPages Batch: Numero di pagine da eseguire in batch Specifica il numero massimo di pagine PDF che dovrebbero essere combinate in un unico invio quando si sceglie il metodo di batch Pagine nella scheda Generale.  
InputDevice.PageThreshold Batch: Pagine in eccesso da eseguire in batch Specifica se l'Hot folder dovrebbe includere il file che fa superare il valore della proprietà Numero di pagine da eseguire in batch quando invia un insieme di file PDF.  
InputDevice.PollInterval Generale: Intervallo di polling (unità) Specifica l'intervallo di tempo in cui RICOH ProcessDirector controlla i file all'interno della directory specificata dalla proprietà Posizione cartella del dispositivo di input hot folder.  
InputDevice.ScheduleDaily Batch: Frequenza (giornaliera) Specifica la frequenza di inoltro di un batch di file di input da parte del dispositivo di input.  
InputDevice.ScheduleHourly Batch: Frequenza (ore) Specifica la frequenza di inoltro di un batch di file di input da parte del dispositivo di input.  
InputDevice.ScheduleMinute Batch: Frequenza (minuti) Specifica la frequenza di inoltro di un batch di file di input da parte del dispositivo di input.  
InputDevice.ScheduleMonthly Batch: Frequenza (mesi) Specifica la frequenza di inoltro di un batch di file di input da parte del dispositivo di input.  
InputDevice.ScheduleWeekly Batch: Frequenza (settimane) Specifica la frequenza di inoltro di un batch di file di input da parte del dispositivo di input.  
InputDevice.StagingLocation Generale: Posizione di staging Contiene il nome della directory in cui la periferica di input sposta il file di input prima di inoltrarlo come lavoro.  
InputDevice.StartDate Batch: Data inizio batch Specifica la data in cui il metodo di batch Ora entra in funzione per il dispositivo di input.  
InputDevice.StartDateAndTime Batch: Data e ora inizio batch Specifica la data e l'ora in cui il metodo di batch Ora o Set in base all'ora entra in funzione per il dispositivo di input.  
InputDevice.Status Stato: Stato connessione Elenca lo stato attuale del dispositivo di input: connesso, disconnesso o impossibile connettere.
  • Connesso
  • Disconnesso
  • UnableToConnect
No
InputDevice.SubmitStep Generale: Procedura di inoltro Contiene il nome della procedura di inoltro a cui la periferica di input invia il file di input per l'elaborazione del lavoro.  
InputDevice.WaitingFileCount Stato: File di input in attesa Contiene il numero di file di input che il dispositivo di input ha ricevuto ma non ha ancora inoltrato per creare i lavori RICOH ProcessDirector corrispondenti.   No
InputFilePattern.FilePattern Batch: Modello file Specifica una o più stringhe di corrispondenza modello per file.  
InputFilePattern.Required Batch: Modello di file obbligatorio Specifica se un file che corrisponde al modello del file di input deve esistere nell'Hot folder prima di inoltrare il lavoro.
  • No
InputFilePattern.Sequence Batch: Sequenza modello di file Specifica la priorità del modello file. I pattern vengono controllati in questo ordine.  
InputFilePattern.SpoolFileType Batch: Tipo file di spool Specifica il contenuto o il tipo di flusso di dati del file.  
InputFilePattern.SpoolFileUsage Batch: Utilizzo file di spool Specifica lo scopo o il ruolo del file nel lavoro.  
LPD.CodePage Generale: Codepage di dispositivo Specifica la codepage che il dispositivo di input LPD utilizza per leggere i contenuti dei file associati ai file di stampa, come i file di controllo e i file di elenco.
  • euc_jp
  • iso8859_1
  • iso8859_15
  • utf8

1.2.10.30.3.1 Nomi proprietà database per i dispositivi di input del servizio Web

Alcune parti del sistema e i messaggi sui dispositivi di input del servizio Web fanno riferimento alle proprietà tramite i propri nomi database. Se una proprietà è specifica dei dispositivi di input del servizio Web REST, il suo nome proprietà database inizia con REST. Le proprietà i cui nomi iniziano con WebService si applicano ai dispositivi di input dei servizi Web sia REST sia SOAP.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando si imposta il valore di una proprietà in un file di sovrascrittura o in un programma esterno, utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che si può modificare il valore dopo che è stato creato il dispositivo di input.
  • No indica che non è possibile modificare il valore.

Proprietà dispositivo di input del servizio Web
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile
RESTWebService.AuthRequestHeader Autenticazione Intestazione richiesta autenticazione Specifica il campo intestazione HTTP che il dispositivo di input del servizio Web utilizza per autenticarsi con un'altra applicazione.  
RESTWebService.AuthRequestParams Autenticazione Parametri richiesta autenticazione Specifica i parametri che il dispositivo di input del servizio Web invia ad un'applicazione esterna con successiva ricezione di un'autenticazione. L'ID Utente e la password sono esempi di questi parametri.  
RESTWebService.AuthResponseContentType Autenticazione Tipo di contenuto risposta autenticazione Specifica il formato di risposta che il dispositivo di input del servizio Web riceve per l'autenticazione.
  • JSON
  • XML
RESTWebService.RequestHeader Richiesta: Intestazione richiesta Specifica il campo intestazione HTTP che il dispositivo di input del servizio Web utilizza per richiedere dati per un'altra applicazione.  
RESTWebService.RequestParams Richiesta: Parametri richiesta Specifica i parametri che il dispositivo di input del servizio Web invia ad un'applicazione esterna.  
RESTWebService.ResponseContentType Richiesta: Tipo di contenuto risposta Specifica il formato di risposta tramite cui il dispositivo di input del servizio Web riceve dati.
  • JSON
  • XML
WebService.AuthRequestMethod Autenticazione Metodo richiesta autenticazione Specifica tipo di metodo con cui il dispositivo di input del servizio Web chiama per l'autenticazione.
  • DELETE
  • GET
  • PATCH
  • POST
  • PUT
WebService.AuthRequestPayload Autenticazione Payload richiesta autenticazione Specifica il payload da passare ad un servizio Web specifico.  
WebService.AuthRequestPwd Autenticazione Password richiesta autenticazione Una password da utilizzare per ottenere credenziali singole per una sessione. Aggiungere la password nella proprietà Payload richiesta autenticazione come simbolo. Il sito Web restituisce un token quando l'autenticazione è avvenuta con successo.  
WebService.AuthRequestURL Autenticazione URL richiesta autenticazione Specifica l'URL che RICOH ProcessDirector utilizza per autenticarsi con un sito Web o un'applicazione.  
WebService.AuthResponseAttribute Autenticazione Attributo risposta autenticazione Specifica l'XPath o il JSONPath all'elemento nella risposta alla richiesta di autenticazione che contiene le credenziali per la sessione. Questo valore viene archiviato come Credenziali statiche per la sessione.  
WebService.LastSuccessRequestTime Stato: Ora ultima richiesta successo Mostra l'ultima data e ora in cui il dispositivo di input del servizio Web ha richiesto con successo una risposta da un servizio Web per un'applicazione esterna.   No
WebService.RequestMethod Richiesta: Metodo richiesta Specifica tipo di metodo con cui il dispositivo di input del servizio Web chiama per l'elaborazione.
  • DELETE
  • GET
  • PATCH
  • POST
  • PUT
WebService.RequestPayload Richiesta: Payload richiesta Specifica il payload che il servizio Web passa ad un'applicazione esterna.  
WebService.RequestURL Richiesta: URL richiesta Specifica l'URL del servizio Web con cui il dispositivo di input del servizio Web comunica.  
WebService.StaticCredential Autenticazione Credenziali statiche Codice di autorizzazione che RICOH ProcessDirector utilizza per collegarsi ad un'applicazione esterna che richiede un'autenticazione ad uso multiplo.  
WebService.UseProxy Richiesta: Usare il proxy Specifica se il dispositivo di input del servizio Web comunica mediante un server proxy.
  • No

1.2.10.30.3.1.1 Nomi di proprietà dei database dei dispositivi di input del servizio Web non visualizzati nell'interfaccia utente

Alcune proprietà per i dispositivi di input del servizio Web non vengono visualizzate nell'interfaccia utente. Queste proprietà possono essere utilizzate nei simboli RICOH ProcessDirector o per scrivere programmi esterni.

La colonna Valori interni descrive le limitazioni applicate ai valori delle proprietà. Se una proprietà ha valori interni specifici, utilizzare uno di questi quando si imposta il valore della proprietà in un file di sovrascrittura o un programma esterno.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che è possibile modificare il valore.
  • No indica che non è possibile modificare il valore.

Proprietà dei dispositivi di input del servizio Web non visualizzati nell'interfaccia utente
Nome database Breve descrizione Valori interni Modificabile
WebService.Credenziali Credenziali statiche o token che il dispositivo di input del servizio Web trasmette con la chiamata al servizio Web che scambia i dati con RICOH ProcessDirector.

Per specificare le credenziali o i token nella proprietà Payload richiesta, utilizzare un simbolo per la proprietà WebService.Credenziali. Questo esempio utilizza XML:

<Token>${WebService.Credential}</Token>

  No
WebService.OraRichiestaCorrente L'ultima data e ora in cui il dispositivo di input del servizio Web ha richiesto una risposta da un servizio Web per un'applicazione esterna.

RICOH ProcessDirector imposta il valore di questa proprietà all'inizio dell'intervallo specificato dalla proprietà Intervallo di polling.

  No

1.2.10.30.4 Nomi proprietà database per i file di input

I messaggi relativi ai file di input potrebbero fare riferimento alle proprietà in base ai loro nomi database che iniziano con InputFile.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore dopo che è stato creato il file di input.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà di file di input
Nome database Intestazione colonne Tabella file di input Breve descrizione Valori interni Modificabile
InputFile.JobType Flusso di lavoro Contiene il nome del flusso di lavoro che il dispositivo di input assegna al file di input quando inoltra il file per l'elaborazione del lavoro.   No
InputFile.Location File di input Specifica il percorso del file di input ed il relativo nome.   No
InputFile.Status Stato Contiene lo stato corrente del file di input.
  • Errore
  • Elaborazione in corso
  • Accodato
  • Attesa
No
InputFile.SubmitGroup Gruppo Identifica un membro di una serie di file di input che erano stati inoltrati come gruppo tramite un file di elenco.   No
InputFile.SubmitType Tipo di inoltro Contiene il tipo di inoltro per il file di input.
  • aiwlist
  • Dati
  • Elenco
  • Altro
  • Trigger
 
InputFile.Timestamp Rec Contiene la data e l'ora quando il file di input file è stato ricevuto dal dispositivo di input. Date e orari vengono memorizzati come valori UTC (Universal Time Coordinated) nel formato seguente: aaaa-mm-gg hh:mm:ss.fffffffff
  • aaaa sono le 4 cifre dell'anno
  • mm sono le 2 cifre del mese.
  • gg sono le 2 cifre del giorno.
  • hh sono le 2 cifre dell'ora.
  • mm sono le 2 cifre dei minuti.
  • ss sono le 2 cifre dei secondi.
  • fffffffff è la frazione di secondi, fino a 9 cifre decimali, ed è facoltativa.
No

1.2.10.30.5 Nomi proprietà database per i lavori

Alcuni messaggi relativi ai lavori fanno riferimento alle proprietà del lavoro in base ai nomi del database che iniziano con Job. È possibile utilizzare i nomi proprietà database per le proprietà del lavoro nelle formule simboliche che essi specificano per i programmi esterni di RICOH ProcessDirector. È inoltre possibile specificare le formule simboliche per le proprietà di lavoro nei file di controllo di RICOH ProcessDirector.

Alcuni valori presenti negli elenchi dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che è possibile modificare il valore dopo che è stato inoltrato il lavoro.
  • No indica che non è possibile modificare il valore.

Nella colonna Ticket lavoro:

  • indica che la proprietà può essere impostata da uno o più valori nel ticket lavoro utilizzato per inoltrare il lavoro.
  • No indica che la proprietà non può essere impostata dai valori nel ticket lavoro.

Proprietà lavoro
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile Ticket lavoro
Job.Add.BlankPage Aggiungi pagina vuota Consente di aggiungere una pagina vuota alla fine di ciascun file PDF con un numero di pagine dispari quando vengono combinati i file PDF contenuti in un file zip.
  • No
No
Job.Collate Stampa: Fascicolazione Consente di specificare il tipo di fascicolazione utilizzato dalla stampante quando stampa più copie del lavoro.
  • Non impostato
  • Disattivo
  • Fascicola
No
Job.Binding Rilegatura Consente di effettuare le impostazioni di rilegatura per il lavoro da stampare.
  • Nessuno
  • Perfetto
  • Ad anelli
  • Ad anelli e con perforazione
Job.Cjfx.FailOnMissingXpath XML: Interrompere in assenza di elementi corrispondenti Specifica se un'operazione basata sul modello di operazione CreateJobsFromXML mette un lavoro in stato di errore quando nessun elemento corrisponde all'espressione XPath.
  • No
No
Job.Cjfx.FileToSplit XML: File di input XML Specifica il nome del file XML che un'operazione basata sul modello di operazione CreateJobsFromXML usa come input per creare i lavori.   No
Job.Cjfx.TypeOfJob XML: Crea come lavoro secondario Specifica se un'operazione basata sul modello di operazione CreateJobsFromXML crea lavori secondari o indipendenti dal lavoro originale.
  • No
No
Job.Cjfx.Workflow XML: Flusso di lavoro per nuovi lavori Specifica un flusso di lavoro a cui un'operazione basata sul modello di operazione CreateJobsFromXML invia un nuovo lavoro XML.   No
Job.Cjfx.Xpath XML: Espressione XPath per creare lavori Specifica un'espressione XPath che identifica un elemento. Ogni volta che un'operazione basata su un modello di operazione CreateJobsFromXML individua un elemento corrispondente nel file di input XML, crea un file XML e lo invia come un lavoro.   No
Job.CompressAllFiles Scheda Valori predefiniti del lavoro del notebook delle proprietà del modello di operazione RetainCompletedJobs: Comprimi tutti i file Specifica se devono essere compressi tutti i file di spool e checkpoint relativi al lavoro quando questo viene memorizzato.   No
Job.CompressFilePatterns Scheda Valori predefiniti del lavoro del notebook delle proprietà del modello di operazione CompressFiles: Modelli file compressi Specifica i file dei lavori compressi dall'operazione.   No
Job.Copies Generale e Stato: Copie lavoro richieste Contiene il numero di copie di lavoro che sono state richieste.  
Job.CopiesStacked Stato: Copie di lavoro raccolte Contiene il numero corrente di copie di lavoro che hanno completato la stampa e che hanno raggiunto il gruppo di output del dispositivo di stampa.   No No
Job.CreateJobFromFiles.JobType Crea Lavoro: Flusso di lavoro Specifica il flusso di lavoro da utilizzare per il lavoro secondario.   No
Job.CreateJobFromFiles.JobName Crea Lavoro: Nome lavoro Specifica il nome del lavoro secondario.   No
Job.CreateJobFromFiles.DestUsage Crea Lavoro: ID gruppo Specifica il ruolo del file di destinazione.   No
Job.CreateJobFromFiles.DestType Crea Lavoro: Dimensioni gruppo Specifica il tipo di file di destinazione.   No
Job.CreateJobFromFiles.Source1 Crea Lavoro: Primo file di origine Specifica il percorso completo e il nome del file di input utilizzato per creare il lavoro.   No
Job.CreateJobFromFiles.Source2 Crea Lavoro: Secondo file di origine Specifica il percorso completo e il nome del file di input utilizzato per creare il lavoro.   No
Job.CreateJobFromFiles.Source3 Crea Lavoro: Terzo file di origine Specifica il percorso completo e il nome del file di input utilizzato per creare il lavoro.   No
Job.CreateJobFromFiles.Source4 Crea Lavoro: Quarto file di origine Specifica il percorso completo e il nome del file di input utilizzato per creare il lavoro.   No
Job.CreateJobFromFiles.Source5 Crea Lavoro: Quinto file di origine Specifica il percorso completo e il nome del file di input utilizzato per creare il lavoro.   No
Job.CreateJobFromFiles.Source6 Crea Lavoro: Sesto file di origine Specifica il percorso completo e il nome del file di input utilizzato per creare il lavoro.   No
Job.CreateJobFromFiles.Source7 Crea Lavoro: Settimo file di origine Specifica il percorso completo e il nome del file di input utilizzato per creare il lavoro.   No
Job.CreateJobFromFiles.Source8 Crea Lavoro: Ottavo file di origine Specifica il percorso completo e il nome del file di input utilizzato per creare il lavoro.   No
Job.CurrentPrinter Stato: Stampante assegnata Contiene il nome della stampante che RICOH ProcessDirector ha assegnato per stampare questo lavoro.   No No
Job.CustomerName Pianificazione: Nome cliente Identifica il cliente associato a questo lavoro.  
Job.Description Generale: Descrizione lavoro Contiene il testo che descrive il lavoro.  
Job.DownloadFile URL per scaricare il file Specifica l'URL del file da scaricare.   No
Job.DownloadFileToCreate Percorso del file scaricato Specifica il nome e la posizione del file dove RICOH ProcessDirector lo salva.   No
Job.Duplex Generale: Fronte/retro Indica se la stampa a due facciate è attiva per il lavoro e, in tal caso, il tipo di stampa a due facciate.
  • No
  • Stampa rovesciata
Job.EJB.SMTPserver SMTP server type Specifica se l'operazione deve utilizzare il server di posta elettronica predefinito del sistema o un server di posta elettronica alternativo.
  • Sistema
  • Alternativo
No
Job.EmailAddressBCC Indirizzo in copia nascosta Uno o più indirizzi e-mail a cui inviare una copia nascosta dell'e-mail.   No
Job.EmailAddressCC Indirizzo in copia Uno o più indirizzi e-mail a cui inviare una copia dell'e-mail.   No
Job.EmailAddressTo Indirizzo destinatario Uno o più indirizzi e-mail a cui inviare il lavoro.   No
Job.EmailMessage Messaggio Specifica il testo da inserire nel corpo del messaggio e-mail.   No
Job.Email.PageRange Intervallo di pagina da inviare Visualizza una stringa numerica con la descrizione delle pagine del file di stampa estratte, create in un file separato e allegate al messaggio e-mail.   No
Job.Email.RangeData Stream Flusso di dati nell'intervallo di pagina Specifica il flusso dati del file di stampa utilizzato per creare il file con l'intervallo di pagina indicato nella proprietà Intervallo pagina da inviare.
  • Utilizzo corrente
  • AFP
  • PDF
No
Job.Email.Secure Connection Connessione protetta Specifica se la connessione con il server di posta deve utilizzare un protocollo TSL o SSL.
  • Nessuno
  • SSL
  • TLS
No
Job.EmailSendFrom Indirizzo mittente L'indirizzo e-mail utilizzato nel campo dell'e-mail Da:   No
Job.EmailSubject Oggetto Specifica il testo da inserire nell'oggetto del messaggio e-mail.   No
Job.External.CodePage Esterno: Codepage programma esterno Specifica la codepage da utilizzare per scrivere i contenuti dei file inviati al comando esterno per l'elaborazione, come il modello di file di controllo. Questa codepage viene utilizzata anche per leggere i messaggi che il comando esterno scrive in stderr e stdout e gli altri file che tale programma potrebbe creare.
  • UTF-8
  • ISO8859_1
  • ISO8859_15
  • EUC_JPEUC_JP
No
Job.External.Command Esterno: Comando esterno Specifica una stringa di comando che un'operazione può eseguire durante l'elaborazione.   No
Job.External.ControlFileTemplate Esterno: Modello del file di controllo esterno Specifica il percorso e il nome del modello del file di controllo utilizzato dal comando esterno.   No
Job.External.Language Esterno: Lingua programma esterno Specifica la lingua che il comando esterno deve utilizzare quando restituisce i messaggi a RICOH ProcessDirector.
  • de_DE
  • en_US
  • es_ES
  • fr_FR
  • it_IT
  • ja_JP
No
Job.External.ValidRCs Esterno: Codici di ritorno validi Elenca dei valori dei codici di ritorno che possono essere emessi dal comando esterno e che indicano l'esecuzione corretta del programma. È possibile specificare più di un valore di codice di ritorno, separando i valori per mezzo di virgole. Ad esempio, 0,4.   No
Job.FileToEmail Allegati Specifica i percorsi completi di uno o più file che dovrebbero essere allegati al messaggio e-mail e inviati ai destinatari.   No
Job.FoldOptions Opzioni di piegatura Consente di specificare la modalità di rilegatura del lavoro o di fogli di grandi dimensioni, se piegare tutti i fogli insieme (sovrapposti o fascicolati) e se il lato anteriore del foglio termina internamente o esternamente rispetto alla piegatura.
  • Nessuno
  • Piegatura a Z
  • Piegatura a Z per carta di grandi dimensioni
  • Piegatura doppia parallela
  • Piegatura a battente
  • Lettera piegatura interna
  • Lettera piegatura esterna
  • Piegatura a sella
  • Piegatura a sella in basso
Job.HeaderConfig File di configurazione della pagina di intestazione Specifica il percorso e il nome del file di configurazione che RICOH ProcessDirector utilizza per creare il contenuto e il formato della pagina di intestazione inserita prima di ciascun file contenuto nel file ZIP. Gli utenti autorizzati possono specificare uno dei file di configurazione per le pagine di intestazione fornite da RICOH ProcessDirector oppure un file di configurazione personalizzato.   No
Job.HotFolder.ApplicationLogFile Hot folder: File di log dell'applicazione La directory in cui il programma esterno memorizza i propri file di log. È possibile specificare questa proprietà.   No
Job.HotFolder.FileToSend Hot folder: File da inviare Definisce il file inserito da RICOH ProcessDirector nella cartella di invio e da inoltrare al programma esterno. È possibile modificare questa proprietà.   No
Job.HotFolder.FileVerificationCount Hot folder: Conteggio di verifica file Il numero di volte in cui RICOH ProcessDirector esegue un poll della cartella di ricerca e rileva che non sono state modificate le dimensioni del file recuperato prima di stabilire che questo sia completo.   No
Job.HotFolder.PollInterval Hot folder: Intervallo di poll L'intervallo di tempo tra 2 poll consecutivi della cartella di ricerca. L'unità di tempo per il valore può essere secondi, minuti o ore.   No
Job.HotFolder.RetrievalFolder Hot folder: Cartella di ricerca Definisce hot folder di output per il programma esterno. RICOH ProcessDirector ricerca nella cartella di ricerca il file recuperato mediante il modello di ricerca. È possibile modificare questa proprietà.   No
Job.HotFolder.RetrievalPattern Hot folder: Modello di ricerca La stringa di corrispondenza del modello utilizzata da RICOH ProcessDirector per identificare nella cartella di ricerca un lavoro restituito.   No
Job.HotFolder.RetrievedFile Hot folder: File richiamato Il nome da utilizzare per rinominare il file richiamato.   No
Job.HotFolder.SendingFolder Hot folder: Cartella di invio Definisce l'hot folder dove RICOH ProcessDirector inserisce il file di lavoro da inviare al programma esterno.   No
Job.HotFolder.TimeOutInterval Hot folder: Intervallo di timeout L'intervallo di tempo espresso in minuti prima che un lavoro entri in uno stato di errore se il file richiamato non viene rilevato o non è completo.   No
Job.ID Visualizzato nel titolo del notebook delle proprietà. Contiene un numero univoco che identifica il lavoro sul sistema.   No No
Job.Info.Attr1 Informazioni: Personalizzato 1 Contiene informazioni sul lavoro non incluse in altre proprietà poiché specifiche per la propria azienda o per i propri processi.   No
Job.Info.Attr2 Informazioni: Personalizzato 2 Contiene informazioni sul lavoro non incluse in altre proprietà poiché specifiche per la propria azienda o per i propri processi.   No
Job.Info.Attr3 Informazioni: Personalizzato 3 Contiene informazioni sul lavoro non incluse in altre proprietà poiché specifiche per la propria azienda o per i propri processi.   No
Job.Info.Attr4 Informazioni: Personalizzato 4 Contiene informazioni sul lavoro non incluse in altre proprietà poiché specifiche per la propria azienda o per i propri processi.   No
Job.Info.Attr5 Informazioni: Personalizzato 5 Contiene informazioni sul lavoro non incluse in altre proprietà poiché specifiche per la propria azienda o per i propri processi.   No
Job.Info.Attr6 Informazioni: Personalizzato 6 Contiene informazioni sul lavoro non incluse in altre proprietà poiché specifiche per la propria azienda o per i propri processi.   No
Job.Info.Attr7 Informazioni: Personalizzato 7 Contiene informazioni sul lavoro non incluse in altre proprietà poiché specifiche per la propria azienda o per i propri processi.   No
Job.Info.Attr8 Informazioni: Personalizzato 8 Contiene informazioni sul lavoro non incluse in altre proprietà poiché specifiche per la propria azienda o per i propri processi.   No
Job.Info.Attr9 Informazioni: Personalizzato 9 Contiene informazioni sul lavoro non incluse in altre proprietà poiché specifiche per la propria azienda o per i propri processi.   No
Job.Info.Attr10 Informazioni: Personalizzato 10 Contiene informazioni sul lavoro non incluse in altre proprietà poiché specifiche per la propria azienda o per i propri processi.   No
Job.InputDatastream Generale: Flusso di dati di input Specifica il formato dei dati che contiene il file di input per questo lavoro.
  • afp
  • gif
  • jdf
  • jpeg
  • json
  • lcds
  • linedata
  • metacode
  • pcl
  • pdf
  • ps
  • testo
  • tiff
  • sconosciuto
  • xml
No
Job.InputFile Generale: Nome del file di input Contiene il nome del file di input di origine da cui RICOH ProcessDirector ha creato il lavoro.   No
Job.InputFile.Size Generale: Dimensione del file di input (byte) Specifica la dimensione, in byte, del file di input di origine che RICOH ProcessDirector ha utilizzato per creare il lavoro.   No No
Job.Instance Generale: Server principale Contiene il nome del server RICOH ProcessDirector proprietario dell'inoltro del file di input.   No No
Job.JDF.JobID Generale: ID lavoro JDF Mostra il valore dell'ID lavoro nel ticket di lavoro JDF ricevuto da RICOH ProcessDirector con il lavoro.   No
Job.JDF.JobPartID Generale: ID parte JDF Mostra il valore dell'ID parte per il lavoro nel ticket lavoro JDF ricevuto da RICOH ProcessDirector con il lavoro.   No
Job.JobSize Stato: Dimensione lavoro (fogli) Contiene un valore calcolato che RICOH ProcessDirector utilizza quando pianifica i lavori per le stampanti. Esso utilizza anche il valore di questa proprietà quando un flusso di lavoro utilizza l'operazione VerifyPrintedSheetCount per convalidare il numero reale di fogli stampati per un lavoro.   No No
Job.JobType Generale: Flusso di lavoro Contiene il nome del flusso di lavoro che definisce le fasi di elaborazione e le operazioni del lavoro.   No No
Job.JobType.History Stato: Cronologia flusso di lavoro Contiene un elenco dei flussi di lavoro che definiscono le fasi di elaborazione e le operazioni trasferite dal lavoro e il punto in cui è possibile riavviare il lavoro.   No No
Job.Locations Pianificazione: Posizione richiesta Specifica la posizione in cui stampare il lavoro.   No
Job.Media Pianificazione: Supporto (pronto | supportato | tutti) Specifica il supporto da utilizzare per il lavoro.  
Job.MediaRequired Supporti richiesti Consente di visualizzare i nomi degli oggetti di supporto specificati per l'intero lavoro o per l'eccezione pagina. Non è possibile modificare il valore di questa proprietà.   No
Job.Name Generale: Nome lavoro Contiene il nome del lavoro.  
Job.OutputBin Pianificazione: Vassoio di uscita (richiesto | disponibili | tutti) Specifica il contenitore di output da utilizzare per il lavoro.  
Job.OutputFormat Pianificazione: Formato di output Utilizzato in genere per specificare se deve essere stampata per prima la prima o l'ultima pagina. Il valore può anche indicare che il lavoro deve essere convertito in un flusso di dati diverso prima di essere stampato.
  • AtoZforAFP
  • AtoZforPDF
  • ZtoAforAFP
  • ZtoAforPDF
  • Converti
No No
Job.PageLength Trasformazione: Lunghezza pagina trasformazione (unità) Specifica la lunghezza in pollici o millimetri dell'immagine generata dal programma di conversione.   No
Job.PageRange Stampa: Pagine da ristampare Specifica quali pagine del lavoro corrente devono essere ristampate.   No No
Job.PageWidth Trasformazione: Larghezza pagina conversione (unità) Specifica la larghezza in pollici o millimetri dell'immagine generata dal programma di conversione.   No
Job.PagesStacked Stato: Pagine raccolte Contiene il numero di pagine logiche stampate e che hanno raggiunto il raccoglitore di output del dispositivo di stampa.   No No
Job.PDF.ActionList Ottimizza PDF: Elenco di azioni Specifica una o più azioni che un'operazione basata sul modello di operazione EnhancePDF usa per manipolare o valutare un file PDF.   No
Job.PDFCheckResult Ottimizza PDF: Controllo risultati PDF Mostra se il contenuto di un file PDF corrisponde alle specifiche PDF. Per controllare il contenuto, è necessario aggiungere al flusso di lavoro un'operazione basata sul modello di procedura EnhancePDF. Nell'operazione, specificare l'azione CheckPDF con -RPDproperty impostato su Job.PDFCheckResult.   No No
Job.PDF.FinisherOrderConfiguration PDF: Ordine del finisher Per la stampa 2-up, specifica se posizionare il contenuto prima nella pagina sinistra e poi in quella destra o viceversa.
  • Sinistra-destra
  • Destra-sinistra
No
Job.PDF.NUpConfiguration PDF: N-Up Specifica il numero di pagine da stampare lato per lato sullo stesso foglio.
  • 1
  • 2
No
Job.PDF.Orientation Orientamento PDF Specifica l'orientamento da utilizzare per stampare il lavoro.
  • Non impostato (impostazione predefinita)
  • Verticale
  • Orizzontale
No No
Job.PDF.PageRotationFromOriginal PDF: Rotazione aggiuntiva delle pagine Specifica se modificare l'orientamento di stampa delle pagine nel lavoro al di là di eventuali rotazioni aggiunte dalla proprietà Bordo iniziale nel finisher.
  • 0
  • 90
  • 180
  • 270
No
Job.PDF.RollConfiguration PDF: Bordo iniziale nel finisher Specifica quale bordo del lavoro di stampa entra per primo nel finisher.
  • JobEndEdgeIntoFinisher
  • JobStartEdgeIntoFinisher
No
Job.Phase Stato: Fase corrente Contiene il nome della fase di RICOH ProcessDirector che al momento sta elaborando il lavoro.
  • Completato
  • Preparazione
  • Stampa
  • Ricevi
No No
Job.PhaseProgress Stato: Avanzamento all'interno della fase corrente Contiene lo stato di elaborazione per il lavoro nella fase che la proprietà Fase lavoro identifica.
  • Errore
  • Manuale
  • Staging
  • Elaborazione
No No
Job.Preview.AcceptedBy Anteprima di stampa: Accettato da Mostra l'ID utente dell'utente che ha accettato la stampa di anteprima.   No No
Job.Preview.AutoAccept Anteprima di stampa: Accetta automaticamente la stampa di anteprima Consente di specificare se RICOH ProcessDirector accetta automaticamente la stampa di anteprima e sposta il lavoro all'operazione successiva nel flusso di lavoro.
  • No
No
Job.Preview.PageRange Anteprima di stampa: Intervallo di pagina per stampa di anteprima Mostra una stringa numerica che descrive le pagine del lavoro che verranno stampate come esempio nell'operazione PreviewPrint.   No
Job.Preview.Requested Printer Anteprima di stampa: Stampante richiesta per la stampa di anteprima Specifica il nome della stampante a cui la procedura PreviewPrint invia il lavoro di stampa di anteprima.   No
Job.Print.AssignPrintTime Stato: Assegnato alla stampante Specifica la data e l'ora quando la stampante ha ricevuto il lavoro. Date e orari vengono memorizzati come valori UTC (Universal Time Code) nel formato seguente: yyyy-mm-dd hh:mm:ss.fffffffff
  • aaaa sono le 4 cifre dell'anno
  • mm sono le 2 cifre del mese.
  • gg sono le 2 cifre del giorno.
  • hh sono le 2 cifre dell'ora.
  • mm sono le 2 cifre dei minuti.
  • ss sono le 2 cifre dei secondi.
  • fffffffff è la frazione di secondi, fino a 9 cifre decimali, ed è facoltativa.
No No
Job.Print.CumulativePagesStacked Stato: Pagine totali raccolte Contiene il numero totale di pagine logiche che sono state stampate e che hanno raggiunto il raccoglitore di output della stampante, compresi eventuali pagine ristampate.   No No
Job.Print.CumulativeSheetsStacked Stato: Fogli totali raccolti Contiene il numero di fogli fisici che sono stati stampati e che hanno raggiunto il fascicolatore di output della stampante nel corso del lavoro sul sistema RICOH ProcessDirector.   No No
Job.Print.EndPrintTime Stato: Ora di completamento stampa Mostra la data e l'ora in cui la stampante termina correttamente la stampa del lavoro. Date e orari vengono memorizzati come valori UTC (Universal Time Code) nel formato seguente: yyyy-mm-dd hh:mm:ss.fffffffff
  • aaaa sono le 4 cifre dell'anno
  • mm sono le 2 cifre del mese.
  • gg sono le 2 cifre del giorno.
  • hh sono le 2 cifre dell'ora.
  • mm sono le 2 cifre dei minuti.
  • ss sono le 2 cifre dei secondi.
  • fffffffff è la frazione di secondi, fino a 9 cifre decimali, ed è facoltativa.
No No
Job.Print.HeaderConfig Pagine di intestazione: File di configurazione della pagina di intestazione Specifica il percorso e il nome del file di configurazione che RICOH ProcessDirector utilizza per creare il contenuto e il formato della pagina di intestazione per il lavoro.   No
Job.Print.HeaderCopies Pagine di intestazione: Copie intestazione Contiene il numero di copie della pagina di intestazione lavoro che RICOH ProcessDirector deve stampare prima che inizi a stampare il lavoro stesso.   No
Job.Print.SpoolID Generale: ID di spool Identifica l'ID di accodamento che RICOH ProcessDirector genera per il lavoro prima di inviarlo al relativo componente del driver della stampante.   No No
Job.Print.TrailerConfig Pagine di intestazione: File di configurazione della pagina finale Specifica il percorso e il nome del file di configurazione che RICOH ProcessDirector utilizza per creare il contenuto e il formato della pagina di coda per il lavoro.   No
Job.Print.TrailerCopies Pagine di intestazione: Copie finali Contiene il numero di copie della pagina di coda lavoro che RICOH ProcessDirector deve stampare prima che inizi a stampare il lavoro.   No
Job.Priority Pianificazione: Priorità lavoro Contiene la priorità di stampa del lavoro.  
Job.ProcessGroupId Generale: ID del gruppo di elaborazione Specifica il numero del gruppo di elaborazione a cui può appartenere un lavoro.   No No
Job.ProcessGroupOrder Generale: Ordine del gruppo di elaborazione Identifica la posizione del lavoro, se c'è, all'interno di un gruppo di lavori.   No No
Job.Punch Pianificazione: Punzonatura Specifica il numero e la posizione di fori per eseguire la perforazione nell'output.
  • 2_at_bottom
  • 2_at_left
  • 2_at_right
  • 2_at_top
  • 3_at_bottom
  • 3_at_left
  • 3_at_right
  • 3_at_top
  • 4_at_bottom
  • 4_at_left
  • 4_at_right
  • 4_at_top
  • Multiple_at_bottom
  • Multiple_at_left
  • Multiple_at_left
  • Multiple_at_top
Job.ReprintCount Stato: Conteggio di ristampa Mostra il numero di volte in cui un lavoro è stato rielaborato per la stampa.   No No
Job.RequestedPrinter Pianificazione: Stampante richiesta Contiene il nome della stampante richiesta per il lavoro.  
Job.Resolution Trasformazione: Risoluzione di trasformazione (dpi) Per le funzioni di conversione standard, specifica la risoluzione della pagina intera dell'output immagine generato dal programma di conversione dei dati. Specificare un valore che sia appropriato per il modello della stampante che effettua la stampa del lavoro.   No
Job.RestartSteps Si visualizza come elenco Fase e passo sulla pagina Elabora lavoro di nuovo Mostra le fasi e i passi associati che gli utenti possono selezionare per rielaborare il lavoro.   No No
Job.RetainDuration Generale: Periodo di conservazione (unità) Controlla l'intervallo di tempo in minuti, ore o giorni in cui RICOH ProcessDirector conserva un lavoro una volta raggiunta l'operazione RetainCompletedJobs nella fase di completamento.  
Job.RetainStartTime Generale: Inizio periodo di conservazione Contiene l'ora in cui è iniziato il periodo di conservazione per un lavoro nella fase di completamento. Date e orari vengono memorizzati come valori UTC (Universal Time Code) nel formato seguente: yyyy-mm-dd hh:mm:ss.fffffffff
  • aaaa sono le 4 cifre dell'anno
  • mm sono le 2 cifre del mese.
  • gg sono le 2 cifre del giorno.
  • hh sono le 2 cifre dell'ora.
  • mm sono le 2 cifre dei minuti.
  • ss sono le 2 cifre dei secondi.
  • fffffffff è la frazione di secondi, fino a 9 cifre decimali, ed è facoltativa.
No No
Job.SavedSearches Filtri salvati Consente di selezionare tra i filtri precedentemente salvati nella tabella Lavoro.   No No
Job.SetJobOverrides File valori del lavoro Consente di specificare il percorso completo e il nome di un file di configurazione utilizzato per impostare i valori della proprietà.   No
Job.SetJobOverrides File valori del lavoro Consente di specificare il percorso completo e il nome di un file di configurazione utilizzato per impostare i valori della proprietà.   No
Job.SheetsStacked Stato: Fogli raccolti Mostra il numero di fogli fisici che sono stati stampati e che hanno raggiunto il gruppo output del dispositivo di stampa.   No No
Job.SnapshotJobFile.FileToBeCopied Tipo di file da copiare Specifica il tipo di utilizzo e il tipo di dati del file che questa procedura deve trovare nella directory di spool e copiare per il successivo utilizzo.   No
Job.SnapshotJobFile.NewFileDescriptor Descrittore del file di istantanea Il testo che la procedura inserisce nel nome file tra l'ID lavoro e il tipo di dati quando salva l'istantanea del lavoro.   No
Job.SourceInputDeviceName Generale: Dispositivo di input di origine Mostra il nome del dispositivo di input del lavoro nel sistema in cui è stato creato il lavoro.   No No
Job.SpoolFileStem Generale: Percorso del file radice Specifica la posizione di directory per tutti i file associati a questo lavoro.   No No
Job.Staple Pianificazione: Spillatura Specifica il numero e la posizione delle graffette da utilizzare nell'output.
  • 2_at_bottom
  • 2_at_center
  • 2_at_left
  • 2_at_right
  • 2_at_top
  • Bottom_left
  • Bottom_right
  • Top_left
  • Top_left_diagonal
  • Top_left_horizontal
  • Top_left_vertical
  • Top_right
  • Top_right_diagonal
  • Top_right_horizontal
  • Top_right_vertical
Job.StapleRequired Spillatura necessaria Consente di visualizzare se il lavoro o le relative eccezioni di pagina devono essere spillati. Non è possibile modificare il valore di questa proprietà.   No
Job.State Stato: Stato del lavoro corrente Contiene lo stato di elaborazione corrente del lavoro.
  • Assegnato
  • Completato
  • In fase di creazione
  • Errore
  • ManualWaiting
  • ManualWorking
  • Stampa in corso
  • Elaborazione in corso
  • Accodato
  • Rilascia
  • Conservato
  • In spool
  • Arrestato
  • Non assegnato
  • Attesa
No No
Job.Step Stato: Operazione corrente Contiene il nome del passo che sta elaborando il lavoro.   No No
Job.StopAtPhase Stato: Arresta all'inizio della fase Specifica se RICOH ProcessDirector arresta un lavoro quando entra nella prima operazione di una fase specifica.
  • Completato
  • Preparazione
  • Stampa
  • Ricevi
No
Job.SubmitTime Pianificazione: Ora di inoltro Contiene la data e l'ora in cui il dispositivo di input ha inoltrato il file di input e ha creato il lavoro di RICOH ProcessDirector corrispondente. Date e orari vengono memorizzati come valori UTC (Universal Time Code) nel formato seguente: yyyy-mm-dd hh:mm:ss.fffffffff
  • aaaa sono le 4 cifre dell'anno
  • mm sono le 2 cifre del mese.
  • gg sono le 2 cifre del giorno.
  • hh sono le 2 cifre dell'ora.
  • mm sono le 2 cifre dei minuti.
  • ss sono le 2 cifre dei secondi.
  • fffffffff è la frazione di secondi, fino a 9 cifre decimali, ed è facoltativa.
No No
Job.TestJob Generale: Lavoro di prova Specifica se il lavoro è un lavoro di prova o un lavoro di produzione.
  • No
No
Job.TotalPages Stato: Pagine totali Contiene il numero totale delle pagine logiche nel lavoro.   No No
Job.TotalSheets Stato: Fogli totali Contiene il numero totale di fogli fisici nel lavoro.   No No
Job.TrailerConfig File di configurazione della pagina finale Specifica il percorso e il nome del file di configurazione che RICOH ProcessDirector utilizza per creare il contenuto e il formato della pagina finale inserita dopo ciascun file contenuto nel file ZIP. Gli utenti autorizzati possono specificare uno dei file di configurazione delle pagine finali forniti da RICOH ProcessDirector; in alternativa possono specificare un file di configurazione personalizzato.   No
Job.UseProxy Usare il server proxy Specifica se l'operazione DownloadFile un server proxy per risolvere l'URL del file da scaricare.
  • No
No
Job.Validate.FileTo Verifica struttura file: File da verificare Specifica il percorso completo e il nome del file JSON o XML convalidati dall'operazione basata sull'operazione CheckFileStructure verificando la sintassi del file.   No
Job.Validate.FileType Verifica struttura file: Formato file Specifica il formato del file convalidato da un'operazione basata sul modello di operazione CheckFileStructure.
  • XML
  • JSON
No
Job.Wait.Amount Attesa: Attendi Specifica l'intervallo di tempo di attesa di un lavoro prima del passaggio all'operazione successiva.   No
Job.Wait.TimeOfDay Attesa: Attendi fino Specifica l'orario in cui il lavoro passa all'operazione successiva.   No
Job.Wait.TimeZone Attesa: Fuso orario Specifica il fuso orario da utilizzare con la proprietà Attendi fino a.   No
Job.Wait.WaitUntil Attesa: Termine operazione Attesa Mostra la data e l'ora in cui termina il periodo di attesa e il lavoro passa all'operazione successiva.   No
Job.Wait.WhenToMove Attesa: Completa operazione dopo Quando i valori sono impostati sia per la proprietà Attendi fino a sia per Attendi per, il valore specifica se l'operazione Attendi si ritiene completata al raggiungimento di uno dei due tempi precedente o successivo.
  • Prima occorrenza
  • Ultima occorrenza
No
Job.WaitReason Stato: Motivo dello stato di attesa Identifica la condizione che sta impedendo a RICOH ProcessDirector di elaborare ulteriormente il lavoro.
  • DeviceUnavailable
  • NoMatchingDevice
  • ServerUnavailable
  • StepTemplateDisabled
No No
Job.XML.JSONInputFile XML: File di input JSON Specifica il file JSON da convertire in formato XML.   No
Job.XML.XMLOutputFile XML: File di output XML Specifica la posizione e il nome del file XML creato attraverso l'operazione.   No
Job.ZipFIle.FilesToZip File ZIP: File da comprimere in formato ZIP Specifica un elenco di file separato da virgole che un'operazione basata sul modello di operazione ZIPFiles copia per creare un file ZIP.   No
Job.ZipFIle.ZipToSave File ZIP: File di output Specifica il percorso completo e il nome del file di output creato da un'operazione basata sul modello di operazione ZIPFiles.   No
Job.ZipFilesToEmail E-mail: File ZIP allegati Specifica se è necessario comprimere i file come file ZIP prima di allegarli al messaggio e-mail.
  • No
No

1.2.10.30.5.1 Nomi di proprietà di database dei lavori non visualizzate nell'interfaccia utente

Alcune proprietà dei lavori non sono visualizzate nell'interfaccia utente. Risultano utili per la scrittura di programmi esterni.

La colonna Valori interni descrive le limitazioni applicate ai valori delle proprietà. Alcune proprietà dispongono di valori interni specifici, pertanto se si desidera utilizzarle nelle richieste di servizi Web o impostarle tramite un file delle sostituzioni, è necessario utilizzare uno di questi valori.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore dopo che è stato inoltrato il lavoro.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Nella colonna Ticket lavoro:

  • indica che la proprietà può essere impostata da uno o più valori nel ticket lavoro utilizzato per inoltrare il lavoro.
  • No indica che la proprietà non può essere impostata dai valori nel ticket lavoro.

Proprietà dei lavori non visualizzate nell'interfaccia utente
Nome database Breve descrizione Valori interni Modificabile Ticket lavoro
Job.ContinueState Specifica lo stato al quale deve tornare un lavoro interrotto quando tale lavoro viene ripreso.   No No
Job.ConvertOverrides Specifica se il file delle sostituzioni inoltrato con un lavoro viene convertito in un file di proprietà del lavoro in formato RICOH ProcessDirectornome proprietà=valore
  • No (valore predefinito)
Il valore predefinito è Sì per le periferiche di input LPD.
No No
Job.External.ControlFile Specifica una formula che risolve il nome del file di controllo temporaneo. 1-255 caratteri No No
Job.FileReceiptTime Specifica la data e l'ora in cui è arrivato nel sistema l'ultimo file di input per il lavoro.   No No
Job.HoldPending Specifica se RICOH ProcessDirector tiene in sospeso il lavoro al termine dell'elaborazione dell'operazione in corso.
  • No (valore predefinito)
No
Job.InitJob.TypePattern Specifica una stringa di corrispondenza modello costituita da un'espressione regolare e può includere (JOB_TYPE) per indicare la parte del nome file da utilizzare per determinare il flusso di lavoro. La proprietà Procedura di inizializzazione del flusso di lavoro o Procedura di inizializzazione del flusso di lavoro secondario del dispositivo di input deve essere SetJobTypeFromFileName. 1–255 caratteri (sensibili al maiuscolo/minuscolo) No No
Job.NextChildJobID Specifica l'ID lavoro da assegnare al successivo lavoro secondario creato per il lavoro corrente.   No No
Job.PreviousPrinter Visualizza la stampante che è stata precedentemente assegnata al lavoro o che ha precedentemente stampato il lavoro.   No No
Job.PrintCommand Mostra il comando di stampa utilizzato per inoltrare il lavoro.   No No
Job.Print.CurrentPage Visualizza il numero della pagina del lavoro attualmente in fase di stampa presso la stampante assegnata.   No No
Job.Print.CurrentTotalPages Visualizza il numero totale di pagine contenute nel lavoro.   No No
Job.Print.CurrentTotalSheets Visualizza il numero totale di fogli fisici contenuti nel lavoro.   No No
Job.Print.FormLength Specifica la lunghezza del modulo in millimetri.   No No
Job.PSFINSeglist Elenca i file segmento in cui viene suddiviso un lavoro AFP per l'elaborazione.   No No
Job.Print.PSFINSegmentSize Specifica le dimensioni in kilobyte dei file segmento, in cui RICOH ProcessDirector suddivide i lavori AFP per l'elaborazione.   No
Job.Process Specifica il processo interno alla fase corrente in cui il lavoro viene elaborato.   No No
Job.Promote Specifica se il lavoro è stato promosso da un utente autorizzato.
  • No
No No
Job.PromoteTime Specifica la data e l'ora in cui un lavoro è stato promosso da un utente autorizzato.   No No
Job.ReleaseState Specifica lo stato a cui deve essere restituito un lavoro precedentemente arrestato al momento del suo rilascio.   No No
Job.ResumeKey Specifica una chiave restituita dal componente driver della stampante quando un'operatore interrompe un lavoro. Quando l'operatore ripristinerà il lavoro, il driver della stampante utilizzerà questa chiave per stabilire il numero della pagina da cui dovrà riprendere la stampa.   No No
Job.StateType Visualizza il tipo di stato per il lavoro.
  • Accodato
  • Elaborazione in corso
  • Completato
  • Errore
  • Manuale
No No
Job.StopIssued Specifica se il lavoro è stato arrestato da un utente autorizzato.   No No

1.2.10.30.5.2 Nomi proprietà database per i lavori con Quadient Inspire Connect

I messaggi relativi ai lavori di stampa che passano attraverso un'operazione basata sul modello di procedura ComposeAFP o ComposePDF possono fare riferimento alle proprietà in base ai relativi nomi database, che iniziano con Job.GMC. La funzione Quadient Inspire Connectfornisce le operazioni per eseguire il programma Quadient Inspire Designer.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore dopo la creazione del flusso di lavoro.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà
Nome database Nome campo blocco appunti Breve descrizione Modificabile
Job.GMC.WFDFileLocation file WFD File di formattazione generato dall'uso di Quadient Inspire Designer per progettare un layout di stampa. Il file contiene il layout di applicazione e i dati di input utilizzati da Quadient Inspire Designer per generare un lavoro di stampa.
Job.GMC.DataFilesLocation File di dati Uno o più file contenenti i dati variabili da inviare a Quadient Inspire Designer per l'inclusione in un nuovo lavoro di stampa.
Job.GMC.DataFilesModule Moduli dati Elenca il nome dei moduli dati in Quadient Inspire Designer per l'elaborazione dei file di dati variabili.
Job.GMC.FixedDataFilesLocation File di dati fissi Un file contenente i dati comuni per tutti i lavori elaborati mediante questa operazione. Il file viene inviato a Quadient Inspire Designer per l'inclusione in un nuovo lavoro di stampa AFP.
Job.GMC.FixedDataFilesModule Moduli dati fissi Elenca il nome del modulo dati in Quadient Inspire Designer per l'elaborazione di un file di dati fissi.
Job.GMC.JobFile File LAVORO Quadient Il file di configurazione di produzione generato da Quadient Inspire Designer. Il file contiene informazioni di configurazione per la stampante affinché i lavori vengano stampati correttamente.
Job.GMC.SetupFiles Non presente nel notebook delle proprietà Concatena i valori delle proprietà File di dati, Moduli dati, File di dati fissi e Moduli dati fissi nell'ordine corretto ed è È possibile utilizzare questa proprietà in comandi e formule di simboli che richiedono più di uno di questi valori. No

1.2.10.30.5.3 Proprietà del database per i lavori con RICOH Visual Workbench

È possibile che i messaggi sui lavori facciano riferimento alle proprietà di lavoro pertinenti a RICOH Visual Workbench. I nomi del database di tutte le proprietà del lavoro iniziano con Job. I responsabili possono utilizzare i nomi proprietà database per le proprietà del lavoro nelle formule simboliche che essi specificano per i programmi esterni di RICOH ProcessDirector. I responsabili possono anche specificare le formule simboliche per le proprietà di lavoro nei file di controllo di RICOH ProcessDirector.
Proprietà lavoro per RICOH Visual Workbench
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione
Job.EditFirst Modifica prima Specifica se RICOH ProcessDirector deve modificare un lavoro mediante la funzionalità AFP Editor prima di creare uno spazio vuoto.
Job.IndexerControlFile File di controllo Visual Workbench Specifica il nome file e il percorso del File di controllo Visual Workbench.
Job.IndexerFirst Indicizza prima Specifica se RICOH ProcessDirector deve indicizzare un lavoro mediante la funzionalità AFP Indexer prima di apportare miglioramenti.

1.2.10.30.5.4 Nomi proprietà database per i lavori del servizio Web

Alcune parti del sistema e i messaggi sui lavori del servizio Web fanno riferimento alle proprietà tramite i propri nomi database.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando si imposta il valore di una proprietà in un file di sovrascrittura o in un programma esterno, utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che si può modificare il valore dopo che è stata creata la notifica.
  • No indica che non è possibile modificare il valore.

Proprietà lavori del servizio Web
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile
Job.WebService.Header Chiamare i servizi Web: Intestazione richiesta Specifica il campo intestazione HTTP che la procedura include in una richiesta di servizio Web per inviare una richiesta ad un'applicazione.  
Job.WebService.Parameter Chiamare i servizi Web: Parametri richiesta Specifica i parametri che la procedura include in una richiesta di servizi Web ad un'applicazione esterna.  
Job.WebService.Payload Chiamare i servizi Web: Payload richiesta Specifica il corpo della richiesta dei servizi Web che la procedura inoltra ad un'applicazione.  
Job.WebService.PayloadType Chiamare i servizi Web: Tipo di payload richiesta Specifica se il valore nella proprietà Payload richiesta è un percorso di un file o una stringa.
  • File
  • Testo
Job.WebService.PosPassword Chiamare i servizi Web: Password Specifica la password che la procedura utilizza per autenticarsi con un servizio Web.  
Job.WebService.Proxy Chiamare i servizi Web: Usare il proxy Specifica se la procedura comunica mediante un server proxy e, nel caso, specifica il server proxy attraverso cui comunicare.
  • Server proxy 1
  • Server proxy 2
Job.WebService.RequestMethod Chiamare i servizi Web: Metodo richiesta Specifica il metodo che la procedura utilizza per inviare la richiesta all'applicazione.
  • DELETE
  • GET
  • PATCH
  • POST
  • PUT
Job.WebService.RequestURL Chiamare i servizi Web: URL richiesta Specifica l'URL che la procedura utilizza per inviare la richiesta ad un'applicazione.  
Job.WebService.ResponseFile Chiamare i servizi Web: File risposta Specifica il percorso completo e il nome che RICOH ProcessDirector utilizza per archiviare la risposta dall'applicazione.  

1.2.10.30.5.4.1 Nomi di proprietà dei database dei lavori del servizio Web non visualizzate nell'interfaccia utente

Alcune proprietà per i lavori del servizio Web non vengono visualizzate nell'interfaccia utente. Queste proprietà possono essere utilizzate nei simboli RICOH ProcessDirector o per scrivere programmi esterni.

La colonna Valori interni descrive le limitazioni applicate ai valori delle proprietà. Se una proprietà ha valori interni specifici, utilizzare uno di questi quando si imposta il valore della proprietà in un file di sovrascrittura o un programma esterno.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che è possibile modificare il valore.
  • No indica che non è possibile modificare il valore.

Proprietà per i lavori del servizio Web non visualizzate nell'interfaccia utente
Nome database Breve descrizione Valori interni Modificabile
Job.WebService.Password Consente a RICOH ProcessDirector di sostituire il simbolo per questa proprietà con il valore nella proprietà Password per una procedura basata sul modello di procedura ChiamataServizioREST o ChiamataServizioSOAP.
Importante:
Non utilizzare questa proprietà per altri scopi. In tal caso, la sostituzione della proprietà per la password in una procedura ChiamataServizioREST o ChiamataServizioSOAP non avviene.
  No

1.2.10.30.6 Nomi proprietà database per i lavori

I messaggi relativi alle posizioni potrebbero fare riferimento alle proprietà in base ai loro nomi database che iniziano con Posizione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore dopo che è stata creata la stampante.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà posizione
Nome database Nome campo Breve descrizione Modificabile
Location.Description Descrizione posizione Descrive la posizione. Ad esempio, la descrizione può comprendere il nome della città o il nome dell'edificio e il piano dove risiedono le stampanti.
Location.ID Nome posizione Specifica il nome della posizione. No
Location.LastModified Ultima modifica La data e l'ora in cui è stata apportata l'ultima modifica alla posizione. No
Location.ModifiedBy Modificato dall'utente Specifica il nome dell'utente che ha apportato l'ultima modifica alla posizione. No

1.2.10.30.7 Nomi proprietà database per i supporti

I messaggi relativi ai supporti possono fare riferimento alle proprietà in base ai loro nomi database che iniziano con Supporto.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore dopo la creazione del supporto.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Nella colonna Ticket lavoro:

  • indica che la proprietà viene confrontata con uno o più valori nel ticket lavoro utilizzato per inoltrare il lavoro per impostare la proprietà Supporto del lavoro.
  • No indica che la proprietà non viene confrontata con i valori nel ticket lavoro.

Proprietà supporto
Nome database Nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile Ticket lavoro
Media.Description Descrizione supporto Contiene il testo definito dall'utente che descrive il supporto.   No
Media.ID Visualizzato nel titolo del notebook delle proprietà: Nome supporto Contiene il nome del supporto.   No
Media.LastModified Ultima modifica La data e l'ora in cui è stata apportata l'ultima modifica al supporto.   No No
Media.MappedMedia Supporti di sistema mappati Specifica il supporto di sistema che si desidera associare a questo supporto di stampa.  
Media.MappedMedia.PrinterFilter Stampante Specifica per quali stampanti visualizzare le mappature dei supporti nella tabella.
  • Tutto
Media.ModifiedBy Modificato dall'utente Specifica il nome dell'utente che ha apportato l'ultima modifica al supporto.   No No
Media.Printer Stampante Specifica il nome della stampante a cui questo supporto di stampa è associato.   No
Media.ProductId ID prodotto Specifica l'ID prodotto del supporto. Questo prodotto viene utilizzato solo con i lavori inviati a Stampanti PDF Ricoh con un valore Flusso di dati da inviare di JDF/PDF.  
Media.SendName Invia nome supporto in ticket di lavoro Specifica se il nome supporto viene inviato a Stampante PDF Ricoh nel ticket lavoro JDF.   No
MediaSize.Height Altezza di supporto Specifica l'altezza del supporto.  
MediaSize.Units Unità di supporto Specifica l'unità di misura della larghezza e dell'altezza di supporto.
  • Pollici
  • Millimetri
  • Punti
No
Nota: le dimensioni del supporto nel ticket lavoro sono sempre espresse in punti.
MediaSize.Width Larghezza di supporto Specifica la larghezza del supporto.  
MediaType.Color Colore supporto Specifica il colore del supporto.
  • Blu
  • Giallo opaco
  • Oro
  • Grigio
  • Verde
  • Avorio
  • Nessuno
  • Arancione
  • Rosa
  • Viola
  • Rosso
  • Utente
  • Bianco
  • Giallo
MediaType.Details Dettagli supporto Specifica la categoria generale a cui appartiene il supporto; ad esempio, carta intestata o trasparenza.
  • Filigranata
  • Schede
  • Busta
  • Etichette
  • Carta intestata
  • Carta
  • Speciale
  • Fogli separatori
  • Luminoso
  • Trasparente
MediaType.Preprinted Il supporto è prestampato Specifica se il supporto è prestampato.
  • No
MediaType.Punched Il supporto è preperforato Specifica se il supporto è preperforato.
  • No
MediaType.Recycled Il supporto è riciclato Specifica se il supporto è riciclato.
  • No
MediaType.Weight Supporto (gsm) Specifica il peso del supporto in gsm (grams per square meter).  

1.2.10.30.8 Nomi delle proprietà database per gli oggetti di notifica

I messaggi potrebbero fare riferimento alle proprietà di Notifica.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà flusso di lavoro
Nome database Nome campo blocco appunti Breve descrizione Modificabile
User.EmailAddress Indirizzo e-mail Specifica l'indirizzo e-mail dell'utente.
Notification.AnyAllCustom Applicare una o tutte le seguenti condizioni Specifica la modalità di combinazione degli oggetti di notifica.
Notification.BCC Indirizzo in copia nascosta Uno o più indirizzi e-mail a cui inviare una copia nascosta dell'e-mail di notifica. Questo valore viene utilizzato nel campo CCN: dell'e-mail.
Notification.CC Indirizzo in copia Uno o più indirizzi e-mail a cui inviare una copia dell'e-mail di notifica. Questo valore viene utilizzato nel campo CC: dell'e-mail.
Notification.Condition Condizioni Consente di definire una o più condizioni per un oggetto di notifica. Le condizioni limitano le notifiche inviate per un evento specifico. Ciascuna condizione include una proprietà oggetto, un confronto e un valore.
Notification.Condition.NotifyWhen Notifica quando Specifica la modalità di combinazione degli oggetti di notifica.
Notification.Description Descrizione notifica La descrizione potrebbe indicare quando la notifica viene inviata. Ad esempio, la descrizione potrebbe indicare: "Inviare un'e-mail agli operatori del secondo turno se la stampante viene disattivata dopo mezzanotte".
Notification.EmailMessage Messaggio Specifica il messaggio da includere all'interno del corpo dell'e-mail di notifica. I messaggi non possono essere in formato testo normale, HTML e immagini incorporate.
Notification.EmailSubject Oggetto Specifica il testo da inserire nell'oggetto dell'e-mail di notifica.
Notification.Enabled.Description Stato abilitato Specifica se l'oggetto di notifica può inviare una notifica. No
Notification.Event Evento Consente di definire una o più proprietà per il monitoraggio di un oggetto di notifica. Ciascun evento include una proprietà oggetto, un'azione e, facoltativamente, un valore. Il tipo di oggetto di cui vengono mostrate le proprietà è impostato nella proprietà Tipo di evento nella scheda Generale del notebook delle proprietà Notifica.
Notification.EventType Tipo evento Specifica il tipo di oggetto da monitorare per la notifica. È possibile utilizzare solo un Tipo di evento per ciascun oggetto di notifica.
Notification.ID Nome notifica Specifica il nome dell'oggetto di notifica. No
Notification.JsonCondition Condizioni Consente di definire una o più condizioni per un oggetto di notifica. Le condizioni limitano le notifiche generate per un evento specifico. No
Notification.SecureConnection Connessione protetta Specifica se la connessione con il server di posta deve utilizzare un protocollo TSL o SSL per l'invio di e-mail di notifica. Perché questa proprietà funzioni, è necessario che il server SMTP supporti le connessioni SSL o TLS.
Notification.SendLog Allega log Specifica se il log di dispositivo di input, lavoro o stampante è allegato all'e-mail di notifica quando si verifica un determinato evento nel dispositivo di input, lavoro o stampante, fornendo maggiori informazioni ai destinatari dell'e-mail.
Notification.Threshold Limite notifiche Consente di specificare il numero di notifiche che possono essere inviate in un determinato periodo di tempo. Ad esempio, se si specifica 10 messaggi in 2 ore, viene avviato un timer dopo l'invio della prima notifica. Se vengono inviate altre nove notifiche nei 30 minuti successivi, non ne verranno più inviate altre finché il timer non avrà raggiunto il limite di 2 ore.
Notification.To Indirizzo destinatario Uno o più indirizzi e-mail a cui inviare la notifica. Questo valore viene utilizzato nel campo A: dell'e-mail.
Notification.Type Metodo notifica Specifica la modalità di consegna delle notifiche.
WorkflowSystem.EmailFrom Indirizzo e-mail del mittente L'indirizzo e-mail utilizzato nel campo Da: per tutte le e-mail di notifica.

1.2.10.30.8.1 Nomi proprietà database per le notifiche del servizio Web

Alcune parti del sistema e i messaggi sulle notifiche del servizio Web fanno riferimento alle proprietà tramite i propri nomi database.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando si imposta il valore di una proprietà in un file di sovrascrittura o in un programma esterno, utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che si può modificare il valore dopo che è stata creata la notifica.
  • No indica che non è possibile modificare il valore.

Proprietà notifiche del servizio Web
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile
WSNotification.WebService.AuthContentType Autenticazione Tipo di contenuto risposta autenticazione Specifica il formato di risposta che la notifica del servizio Web riceve per l'autenticazione.
  • JSON
  • XML
WSNotification.WebService.AuthRequestHeader Autenticazione Intestazione richiesta autenticazione Specifica il campo intestazione HTTP che la notifica del servizio Web utilizza per autenticarsi con un'altra applicazione.  
WSNotification.WebService.AuthRequestMethod Autenticazione Metodo richiesta autenticazione Specifica il tipo di metodo con cui la notifica del servizio Web chiama per l'autenticazione.
  • DELETE
  • GET
  • PATCH
  • POST
  • PUT
WSNotification.WebService.AuthRequestParams Autenticazione Parametri richiesta autenticazione Specifica i parametri che la notifica del servizio Web invia ad un'applicazione esterna. L'ID Utente e la password sono esempi di questi parametri.  
WSNotification.WebService.AuthRequestPayload Autenticazione Payload richiesta autenticazione Specifica il payload da passare ad un servizio Web specifico.  
WSNotification.WebService.AuthRequestPwd Autenticazione Password richiesta autenticazione Una password da utilizzare per ottenere credenziali singole per una sessione. Aggiungere la password nella proprietà Payload richiesta autenticazione come simbolo. Il sito Web restituisce un token quando l'autenticazione è avvenuta con successo.  
WSNotification.WebService.AuthRequestURL Autenticazione URL richiesta autenticazione Specifica l'URL che RICOH ProcessDirector utilizza per autenticarsi con un sito Web o un'applicazione.  
WSNotification.WebService.AuthResponseAttribute Autenticazione Attributo risposta autenticazione Specifica l'XPath o il JSONPath all'elemento nella risposta alla richiesta di autenticazione che contiene le credenziali per la sessione. Questo valore viene archiviato come Credenziali statiche per la sessione.  
WSNotification.WebService.Proxy Richiesta: Usare il proxy Specifica se la notifica del servizio Web comunica mediante un proxy.
  • No
WSNotification.WebService.RequestHeader Richiesta: Intestazione richiesta Specifica il campo intestazione HTTP che la notifica del servizio Web utilizza per richiedere dati.  
WSNotification.WebService.RequestMethod Richiesta: Metodo richiesta Specifica il tipo di metodo con cui la notifica del servizio Web chiama per l'elaborazione.
  • DELETE
  • GET
  • PATCH
  • POST
  • PUT
WSNotification.WebService.RequestParams Richiesta: Parametri richiesta Specifica i parametri che la notifica del servizio Web invia ad un'applicazione esterna.  
WSNotification.WebService.RequestPayload Richiesta: Payload richiesta Specifica il payload che il servizio Web passa ad un'applicazione esterna.  
WSNotification.WebService.RequestURL Richiesta: URL richiesta Specifica l'URL del servizio Web con cui la notifica del servizio Web comunica.  
WSNotification.WebService.StaticCredential Autenticazione Credenziali statiche Codice di autorizzazione che RICOH ProcessDirector utilizza per collegarsi ad un'applicazione esterna che richiede un'autenticazione ad uso multiplo.  
WSNotification.WebService.Username Autenticazione Nome utente autenticazione HTTP Specifica il nome utente utilizzato da RICOH ProcessDirector per connettersi a un'applicazione esterna.  

1.2.10.30.8.1.1 Nomi di proprietà dei database delle notifiche del servizio Web non visualizzate nell'interfaccia utente

Alcune proprietà per le notifiche del servizio Web non vengono visualizzate nell'interfaccia utente. Queste proprietà possono essere utilizzate nei simboli RICOH ProcessDirector o per scrivere programmi esterni.

La colonna Valori interni descrive le limitazioni applicate ai valori delle proprietà. Se una proprietà ha valori interni specifici, utilizzare uno di questi quando si imposta il valore della proprietà in un file di sovrascrittura o un programma esterno.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che è possibile modificare il valore.
  • No indica che non è possibile modificare il valore.

Proprietà per le notifiche del servizio Web non visualizzate nell'interfaccia utente
Nome database Breve descrizione Valori interni Modificabile
WSNotification.WebService.Credential Credenziali statiche o token che la notifica del servizio Web trasmette con la chiamata al servizio Web che scambia i dati con RICOH ProcessDirector.

Per specificare le credenziali o i token nella proprietà Payload richiesta, utilizzare un simbolo per la proprietà WSNotifica.WebService.Credenziali. Questo esempio utilizza XML:

<Token>${WSNotification.WebService.Credential}</Token>

  No

1.2.10.30.9 Nomi proprietà database per stampanti

I messaggi relativi alle stampanti potrebbero fare riferimento alle proprietà mediante i relativi nomi database. Non tutte le proprietà sono applicabili a tutti i tipi di stampanti.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore dopo che è stata creata la stampante.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà della stampante
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile
CustomPDFPrinter.ImportPrinter Generale: Server di stampa PDF personalizzato Selezionare il server della stampante in cui si desidera definire un dispositivo di stampa PDF personalizzata.   No
CustomPDFPrinter.PrinterType Generale: Tipo stampante personalizzata Specifica il tipo di stampante da definire come oggetto stampante PDF personalizzato.  
JdfDirectPrinter.VPName Generale: Nome stampante virtuale Specifica il nome della stampante virtuale come definito nell'oggetto Stampante Ricoh TotalFlow.  
JdfOutputPrinter.PrinterType Generale: Tipo di stampante Specifica il tipo di stampante. L'elenco di tutte le stampanti che è possibile collegare come stampanti PDF Ricoh.
JdfOutputPrinter.BannerPage.Tray Pagine di intestazione: Vassoio di alimentazione pagina di intestazione Specifica il vassoio di alimentazione della stampante che contiene la carta per le pagine di intestazione e finali.  
JdfOutputPrinter.JobStatusPolling Generale: Intervallo di polling dello stato del lavoro Definisce la frequenza con la quale la stampante PDF Ricoh o personalizzata richiede gli aggiornamenti sullo stato di un lavoro.  
JdfOutputPrinter.MergeBanner Pagine di intestazione: Unione di pagine di intestazione in file di stampa PDF Consente di specificare l'eventuale unione di file di intestazione e coda nel file di stampa PDF oppure l'invio di tali file come file separati.
  • No
JdfOutputPrinter.Port Generale: Porta stampante Specifica la porta delle comunicazioni per la stampante.  
JdfOutputPrinter.URL Generale: URL stampante Specifica il nome host o l'indirizzo TCP/IP utilizzato per comunicare con la stampante.  
PassThroughPrinter.CodePage Generale: Codepage Specifica la codepage che la stampante utilizza per interpretare il comando di stampa.  
PassThroughPrinter.Command Generale: Comando stampante Il comando utilizzato per inoltrare i lavori alla stampante  
PassThroughPrinter. ControlFileTemplate Generale: Modello file di controllo Specifica il nome completo del percorso del modello del file di controllo che associa le proprietà del lavoro ai parametri del comando di stampa.  
PassThroughPrinter.MergeBanner Pagine di intestazione: Unione di pagine di intestazione in file di stampa PDF Consente di specificare l'eventuale unione di file di intestazione e coda nel file di stampa PDF oppure l'invio di tali file come file separati.
  • No
PassThroughPrinter.ValidRCs Generale: Codici di ritorno validi Contiene un elenco di valori di codice di ritorno che il comando di stampa emette per indicare la corretta esecuzione del lavoro di stampa.  
Printer.CommunityName SNMP: Nome comunità Specifica il nome di comunità SNMP (Simple Network Management Protocol) a cui appartiene la stampante.  
Printer.CurrentJobID Stato: Numero del lavoro corrente Specifica il numero del lavoro attualmente assegnato alla stampante.   No
Printer.CurrentJobName Stato: Nome del lavoro corrente Specifica il nome del lavoro attualmente assegnato alla stampante.   No
Printer.CurrentJobPagesStacked Stato: Pagine del lavoro corrente stampate Mostra il numero di pagine stampate per il lavoro attualmente assegnato alla stampante.   No
Printer.CurrentJobProgress Stato: % Stampato Mostra la pagina corrente in fase di stampa per il lavoro correntemente assegnato alla stampante, come percentuale delle pagine totali incluse nel lavoro.   No
Printer.CurrentJobTotalPages Stato: Pagine totali nel lavoro corrente Specifica il numero totale di pagine nel lavoro attualmente assegnato alla stampante.   No
Printer.CurrentStatus Stato: Ultimo messaggio di stato Se lo stato della stampante è Disconnesso o Richiede attenzione, contiene l'errore più recente o il messaggio di avviso ricevuto sulla stampante. Altrimenti, contiene il messaggio informativo più recente ricevuto sulla stampante.   No
Printer.CustomerName Pianificazione: Nome cliente Specifica il nome cliente assegnato alla stampante.  
Printer.Description Generale: Descrizione stampante Contiene testo che descrive l'oggetto stampante.  
Printer.Enabled Stato: Stato abilitato Specifica se RICOH ProcessDirector può pianificare lavori sulla stampante.   No
Printer.EnhancePDFFilter Generale: elenco delle azioni Specifica una o più azioni che possono essere applicate a un file PDF e a un file JDF prima dell'invio alla stampante Ricoh PDF o Ricoh TotalFlow.  
Printer.FirstSegmentSize Generale: Dimensioni primo segmento PDF Specifica le dimensioni, in termini di pagine, del primo segmento di lavoro PDF inviato alla stampante.   No
Printer.FoldCapable Pianificazione: Funzione di piegatura Consente di specificare se la stampante è in grado di utilizzare diverse modalità di piegatura di pagine, a seconda del lavoro assegnato.  
Printer.HeaderExit Pagine di intestazione: Attiva pagine Intestazione Controlla se la stampante stampa una pagina di intestazione all'inizio di ciascun lavoro.
  • No
Printer.ID Visualizzato nel titolo del notebook delle proprietà: Nome stampante Contiene il nome per la stampante.   No
Printer.Instance Generale: Server della stampante Specifica il nome del server RICOH ProcessDirector che invia i lavori alla stampante.  
Printer.JobSize Pianificazione: Dimensione lavoro supportata Specifica la dimensione dei lavori in fogli che RICOH ProcessDirector può pianificare sulla stampante.  
Printer.Language Generale: Lingua della stampante Indica la lingua utilizzata dal componente del driver della stampante quando restituisce i messaggi a RICOH ProcessDirector.  
Printer.LastModified Generale: Ultima modifica La data e l'ora in cui è stata apportata l'ultima modifica alla stampante.   No
Printer.Locations Pianificazione: Posizione stampante Specifica la posizione della stampante.  
Printer.MaxConcurrentJobs Generale: Numero massimo processi simultanei Specifica il numero massimo di lavori che il componente driver della stampante di RICOH ProcessDirector può controllare contemporaneamente.  
Printer.Media Pianificazione: Supporti di stampa supportati Specifica i supporti supportati dalla stampante.  
Printer.MediaCatalog Supporto: supporto da utilizzare Specifica se le informazioni sui supporti inviati alla stampante per un lavoro di stampa sono supporti di sistema o supporti di stampa.
  • Stampante
  • Sistema
Printer.Model Generale: Tipo di carta per stampante Contiene il tipo di stampante; ad esempio, a modulo continuo o a foglio singolo.  
Printer.Model.Specific Generale: Modello stampante Contiene il numero di modello della stampante.  
Printer.ModifiedBy Generale: Modificato dall'utente Specifica il nome dell'utente che ha apportato l'ultima modifica alla stampante.   No
Printer.OutputBin Pianificazione: Contenitori di output disponibili Elenca i contenitori di output che è possibile installare sulla stampante.  
Printer.OutputFormat Pianificazione: Formato di output Specifica se la stampante è impostata per stampare per prima la prima o l'ultima pagina di un lavoro, in genere in base ai requisiti di finitura o di altri requisiti di post-elaborazione. Il valore può anche indicare se il lavoro deve essere trasformato in un flusso di dati diverso prima di essere stampato.
  • AtoZforAFP
  • AtoZforPDF
  • ZtoAforAFP
  • ZtoAforPDF
  • Converti
Printer.PerfectBindingCapable Pianificazione: In grado di effettuare una rilegatura adesiva Consente di specificare se la stampante è in grado di incollare una copertina sul margine di rilegatura del foglio.  
Printer.PunchCapable Pianificazione: In grado di perforare Specifica se un finisher connesso alla stampante può perforare i fori nell'output.  
Printer.Retry Connessione: Conteggio tentativi di connessione alla stampante Specifica quante volte RICOH ProcessDirector prova a connettersi alla stampante se un primo tentativo non è riuscito.  
Printer.RetryInterval Connessione: Intervallo tentativi Specifica quanto spesso RICOH ProcessDirector prova a connettersi alla stampante se un primo tentativo non è riuscito.  
Printer.RingBindingCapable Pianificazione: In grado di effettuare rilegature ad anelli Consente di specificare se la stampante è in grado di inserire anelli sul margine di rilegatura del foglio.  
Printer.S2VBarcode AFP Invia pagine vuote dopo il lavoro Specifica il numero di pagine vuote da inviare alla stampante dopo la stampa dell'ultimo lavoro accodato alla stampante.  
Printer.SegmentSize Generale: Dimensioni segmento PDF Specifica le dimensioni, in termini di pagine, dei segmenti di lavori PDF inviati alla stampante.  
Printer.SerialNumber Stato: Numero di serie Contiene il numero di serie della stampante.   No
Printer.SNMPStatus Stato: Stato SNMP Indica se SNMP è connesso, disconnesso o disabilitato.   No
Printer.StapleCapable Pianificazione: In grado di spillare Specifica se un finisher connesso alla stampante può spillare l'output.  
Printer.Status Stato: Stato stampante Contiene lo stato corrente della stampante.   No
Printer.TCPIP.Address Generale: Indirizzo TCP/IP della stampante o nome host Specifica l'indirizzo TCP/IP di rete o il nome host completo dell'hardware della stampante.  
Printer.TrailerExit Pagine di intestazione: Abilita pagine finali Specifica se la stampante stampa una pagina di coda alla fine di ciascun lavoro.
  • No
Printer.UseSNMP SNMP: Usa SNMP Specifica se RICOH ProcessDirector utilizza SNMP per monitorare la stampante.  
Printer.UseSnmpUpdateMedia SNMP: Ottieni informazioni sul vassoio dalla stampante Specifica se RICOH ProcessDirector utilizza SNMP (Simple Network Management Protocol) per aggiornare i supporti.
  • No
Printer.Version Stato: Versione Contiene la versione della stampante restituita da SNMP.   No

1.2.10.30.9.1 Nomi di proprietà di database delle stampanti non visualizzate nell'interfaccia utente

Alcune proprietà delle stampanti non sono visualizzate nell'interfaccia utente. Risultano utili per la scrittura di programmi esterni.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore dopo che è stato inoltrato il lavoro.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà delle stampanti non visualizzate nell'interfaccia utente
Nome database Breve descrizione Valori Modificabile
Printer.InputTray Specifica il cassetto di alimentazione della stampante.   No
Printer.MediaReady Specifica i supporti pronti nella stampante.   No
Printer.Type Specifica il flusso di dati che la stampante accetta. IPDS No

1.2.10.30.10 Nomi proprietà database per i server

I messaggi relativi ai gruppi possono fare riferimento alle proprietà in base ai loro nomi database, che iniziano con Instance.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore dopo che è stato creato il server.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà server
Nome database Nome campo blocco appunti Breve descrizione Valori interni Modificabile
Instance.Description Descrizione server Contiene il testo definito dall'utente che descrive il server di RICOH ProcessDirector.  
Instance.Enabled Stato abilitato Specifica se il server può eseguire le attività.
  • No
No
Instance.ID Visualizzato nel titolo del notebook delle proprietà: Nome server Contiene il nome del server.   No
Instance.IPAddress Indirizzo IP del server o nome host Specifica l'indirizzo IP di rete o il nome host completo del computer su cui è in esecuzione il server.  
Instance.InGeneralServerPool Nel pool generale deiserver Specifica se il server è un server di utilizzo generale o un server di utilizzo limitato.
  • No
Instance.LastModified Ultima modifica La data e l'ora in cui è stata apportata l'ultima modifica al server.   No
Instance.MaxHighUsageSteps Numero massimo di operazioni a elevato utilizzo di risorse Controlla quanti passi intensivi di risorsa il server consente di eseguire contemporaneamente.  
Instance.MaxLowUsageSteps Conteggio massimo operazioni per altre operazioni Controlla quanti passi non intensivi di risorsa il server consente di eseguire contemporaneamente.  
Instance.ModifiedBy Modificato dall'utente Specifica il nome dell'utente che ha apportato l'ultima modifica al server.   No
Instance.Status Stato connessione Visualizza lo stato corrente del server.
  • Connesso
  • Disconnesso
No

1.2.10.30.11 Nomi proprietà database per i modelli di procedura

I messaggi relativi ai modelli di procedura potrebbero fare riferimento alle proprietà in base ai loro nomi database che iniziano con StepTemplate.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore dopo che è stato creato il modello del passo.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà modello del passo
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile
Step.Color Passaggio colore Specifica il colore del passaggio come appare nel generatore del flusso di lavoro.
  • Rosso
  • Arancione
  • Grigio
  • Blu
  • Viola
  • Non impostato
Step.Description Step description Descrive lo scopo del passaggio. Ad esempio, potrebbe descrivere il modo in cui l'operazione elabora un lavoro.  
Step.DisplayName Generale: Nome operazione Il nome fornito a un'operazione quando viene aggiunta al flusso di lavoro.  
Step.ID Generale: Identificatore operazione Consente di specificare il nome interno per questa operazione. Questo valore deriva dal nome dell'operazione.   No
Step.Template.CreatedBy Generale: Modello creato da Specifica il nome della funzione o dell'estensione che ha creato il modello di procedura.   No
StepTemplate.Color Passaggio colore Specifica il colore del passaggio come appare nel generatore del flusso di lavoro.
  • Rosso
  • Arancione
  • Grigio
  • Blu
  • Viola
  • Non impostato
StepTemplate.Description Generale: Descrizione modello Contiene il testo che descrive la funzione del modello di passo.  
StepTemplate.Enabled Generale: Stato abilitato Specifica se il modello dell'operazione è abilitato.
  • No
No
StepTemplate.HighResourceUsage Pagina Proprietà di ottimizzazione: Limite operazioni simultanee Specifica il punto in cui vengono impostati i limiti per il numero di operazioni create dal modello di operazione che può essere eseguita nello stesso momento.
  • Usa limiti impostati qui
  • Utilizza limiti impostati sul server
Usa limiti impostati qui
StepTemplate.ID Visualizzato nel titolo del notebook delle proprietà: Nome modello operazione Contiene il nome del modello procedurale.   No
StepTemplate.LastModified Ultima modifica La data e l'ora in cui è stata apportata l'ultima modifica all'operazione.   No
StepTemplate.MaximumActiveCount Pagina Proprietà di ottimizzazione: Pulsante di opzione Limita il numero di operazioni simultanee attive nel sistema a Specifica quante ricorrenze del modello di operazione, e di qualsiasi operazione da esso creata, possono essere eseguite su un tipo specifico di oggetto di RICOH ProcessDirector.  
StepTemplate.MaximumActiveUnit Pagina Proprietà di ottimizzazione: Elenco a discesa per ogni Specifica il tipo di oggetto RICOH ProcessDirector di a cui si applica il valore massimo di elementi attivi per il modello di operazione.
  • PerInputDevice
  • PerPrinter
  • PerServer
  • PerSystem
StepTemplate.ModifiedBy Modificato dall'utente Specifica il nome dell'utente che ha apportato l'ultima modifica all'operazione.   No
StepTemplate.ModuleType Generale: Tipo modulo Identifica il tipo di funzione fornita dal modello procedurale.
  • Cleanup
  • InitJobType
  • Java
  • Manuale
  • Stampa
  • Inoltra
  • SubmitChild
No
StepTemplate.Servers Pagina Proprietà di ottimizzazione: Pulsante di opzione Esegui solo sul server o sui server selezionati Elenca tutti i server di uso limitato e di uso generale su cui può essere eseguito qualsiasi passo creato dal modello procedurale.  
StepTemplate.SourceID Generale: ID origine modello di operazione Specifica il nome del modello operazione utilizzato per creare questo modello operazione.   No
StepTemplate.UseGeneralServerPool Pagina Proprietà di ottimizzazione: Server da utilizzare Specifica quali computer possono eseguire le procedure dal modello creato dal modello procedura.
  • Esegui su server specifici
  • Esegui sui server nel pool generale dei server
Esegui sui server nel pool generale dei server

1.2.10.30.12 Nomi proprietà database per le proprietà di sistema

I messaggi relativi al sistema RICOH ProcessDirector possono fare riferimento alle proprietà in base ai nomi database che iniziano con WorkflowSystem.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che è possibile modificare il valore.
  • No indica che non è possibile modificare il valore.

Proprietà di sistema
Nome database Nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile
WorkflowSystem.AdLdap.TestUserName Nome utente test LDAP Specifica il nome utente LDAP utilizzato per eseguire il test delle impostazioni LDAP.  
WorkflowSystem.AltSMTPAddress Server SMTP alternativo Specifica l'indirizzo IP di rete o il nome completo dell'host del server SMTP utilizzato da RICOH ProcessDirector per inviare messaggi e-mail quando la proprietà Tipo server SMTP di un'operazione del lavoro è impostata su Alternativo.  
WorkflowSystem.AltSMTPPassword Password SMTP alternativa Specifica la password utilizzata dal server principale per accedere al server SMTP alternativo.  
WorkflowSystem.AltSMTPPort Porta SMTP alternativa Specifica la porta TCP/IP utilizzata dal server SMTP alternativo.  
WorkflowSystem.AltSMTPSSLPort Porta SMTP SSL alternativa Se il server SMTP alternativo utilizza un protocollo SSL, viene specificata la porta TCP/IP utilizzata dalla connessione SSL.  
WorkflowSystem.AltSMTPTLSPort Porta SMTP TLS alternativa Se il server e-mail alternativo utilizza un protocollo TLS, viene specificata la porta TCP/IP utilizzata dalla connessione TLS.  
WorkflowSystem.AltSMTPUserName Nome utente SMTP alternativo Specifica il nome utente utilizzato dal server RICOH ProcessDirector per accedere al server SMTP alternativo.  
WorkflowSystem.CaptureFileName File di acquisizione Specifica il nome del file di acquisizione creato quando si acquisiscono i dati di sistema.  
WorkflowSystem.CaptureLevel Dati da acquisire Mostra la quantità di informazioni incluse nel file di acquisizione.  
WorkflowSystem.CaptureServer Server da cui acquisire dati Mostra il server o i server da cui vengono raccolte informazioni quando viene creato il file di acquisizione.  
WorkflowSystem.Child.MaxJobID Numero massimo di lavori secondari Specifica il massimo numero di lavori che RICOH ProcessDirector può assegnare ad un lavoro secondario.  
WorkflowSystem.Child.MinJobID Numero minimo di lavori minori Specifica il minimo numero di lavori che RICOH ProcessDirector può assegnare ad un lavoro secondario.  
WorkflowSystem.CopyTracesToTemp Esegui il backup dei file prima dell'acquisizione Mostra se i file di traccia vengono copiati su una directory temporanea prima di essere aggiunti al file di acquisizione.  
WorkflowSystem.CredentialExpiration Timer di inattività collegamento (minuti) Specifica il numero di minuti consentiti prima che un utente inattivo venga automaticamente scollegato.  
WorkflowSystem.Email.SSLPort Porta SSL e-mail La porta TCP/IP utilizzata dalla connessione SSL, se il server di posta utilizza il protocollo SSL.  
WorkflowSystem.Email.TLSPort Porta TLS e-mail La porta TCP/IP utilizzata dalla connessione TLS, se il server di posta utilizza il protocollo SSL.  
WorkflowSystem.FileSystemMapping File di associazione del file system Specifica il nome di un file che associa i percorsi file ai punti di montaggio sul server RICOH ProcessDirector.  
WorkflowSystem.GUILoggingLevel Livello di accesso al server Web Se si seleziona l'opzione Personalizzato per la proprietà Livello di traccia, viene visualizzato il livello di traccia attivo per il sistema.  
WorkflowSystem.JobDisplayTag Identificatore del lavoro da usare Specifica se il portlet Stampanti, la console della stampante e il log di completamento del lavoro PSF mostrano il nome o il numero del lavoro.
  • Job.ID
  • Job.Name
WorkflowSystem.LastCaptureFilename Nome file per l'ultima acquisizione Specifica il nome del file dell'ultima acquisizione creato all'ultima acquisizione dei dati di sistema.   No
WorkflowSystem.LastCaptureTimestamp Ultima acquisizione completata La data e l'ora dell'ultima acquisizione completata. RICOH ProcessDirector aggiorna il valore ogni volta che viene completata l'acquisizione.   No
WorkflowSystem.LPDHostnames Host autorizzati ad inoltrare lavori LPD Specifica i nomi host o gli indirizzi IP dei sistemi che possono inoltrare i lavori a RICOH ProcessDirector utilizzando il protocollo LPD.  
WorkflowSystem.MaxJobID Numero massimo di lavori Specifica il massimo numero di lavori che RICOH ProcessDirector può assegnare ad un lavoro.  
WorkflowSystem.MediaTolerance.RecyclingPercentage Margine di tolleranza per contenuti riciclati Consente di specificare eventuali variazioni nel contenuto riciclato per un oggetto di supporto.  
WorkflowSystem.MediaTolerance.Size Margine di tolleranza per le dimensioni Consente di specificare eventuali variazioni di dimensioni per un oggetto di supporto.  
WorkflowSystem.MediaTolerance.Weight Margine di tolleranza peso Consente di specificare eventuali variazioni di peso per un oggetto di supporto.    
WorkflowSystem.PrinterProgress Indicatore di progresso di stampa Specifica se l'indicatore di progresso di stampa viene visualizzato nel portlet Stampanti.
  • No
WorkflowSystem.MaxPasswordAge Durata massima della password prima della scadenza Specifica il numero di giorni di validità delle password.  
WorkflowSystem.MinJobID Numero minimo di lavori Specifica il numero minimo di lavori che RICOH ProcessDirector può assegnare a un lavoro.  
WorkflowSystem.Primary.MaxLowUsageSteps Conteggio massimo operazioni per altre operazioni Controlla la quantità di operazioni a basso utilizzo di risorse che il server primario RICOH ProcessDirector consente di eseguire contemporaneamente.  
WorkflowSystem.Primary.MaxHighUsageSteps Numero massimo di operazioni a elevato utilizzo di risorse Controlla il numero di operazioni a elevato utilizzo di risorse che il server primario RICOH ProcessDirector consente di eseguire contemporaneamente.  
WorkflowSystem.ProxyPassword Password server proxy 1 Specifica la password utilizzata dal server principale per accedere al server proxy 1.  
WorkflowSystem.ProxyPassword2 Password server proxy 2 Specifica la password utilizzata dal server principale per accedere al server proxy 2.  
WorkflowSystem.ProxyPort Porta server proxy 1 Specifica la porta TCP/IP utilizzata da RICOH ProcessDirector per comunicare con il server proxy 1.  
WorkflowSystem.ProxyPort2 Porta server proxy 2 Specifica la porta TCP/IP utilizzata da RICOH ProcessDirector per comunicare con il server proxy 2.  
WorkflowSystem.ProxyServer Server proxy 1 Specifica l'indirizzo IP di rete o il nome host completo del server di proxy 1. RICOH ProcessDirector utilizza un server proxy per collegarsi a siti Web esterni.  
WorkflowSystem.ProxyServer2 Server proxy 2 Specifica l'indirizzo IP di rete o il nome host completo del server di proxy 2. RICOH ProcessDirector utilizza un server proxy per collegarsi a siti Web esterni.  
WorkflowSystem.ProxyUser Utente server proxy 1 Specifica il nome utente utilizzato da RICOH ProcessDirector quando il server proxy 1 si collega a un sito Web esterno.  
WorkflowSystem.ProxyUser2 Utente server proxy 2 Specifica il nome utente utilizzato da RICOH ProcessDirector quando il server proxy 2 si collega a un sito Web esterno.  
WorkflowSystem.RememberPrinterStatus Ricorda stato abilitato delle stampanti Specifica se RICOH ProcessDirector deve ripristinare lo stato delle stampanti abilitate dopo lo spegnimento del sistema.
  • No
WorkflowSystem.RetainPollInterval Permanenza dell'intervallo di polling (minuti) Controlla la frequenza con cui RICOH ProcessDirector consulta i lavori che vengono memorizzati nel sistema per stabilire se è necessaria qualche ulteriore azione.  
WorkflowSystem.SMTPPassword Password SMTP Specifica la password utilizzata da RICOH ProcessDirector per accedere al server SMTP.  
WorkflowSystem.SMTPPort Porta SMTP Specifica la porta TCP/IP utilizzata dal server SMTP.  
WorkflowSystem.SMTPServer Server SMTP Specifica l'indirizzo IP di rete o il nome completo dell'host del server SMTP utilizzato da RICOH ProcessDirector per inviare messaggi e-mail.  
WorkflowSystem.SMTPUsername Nome utente SMTP Specifica il nome utente utilizzato da RICOH ProcessDirector per connettersi al server SMTP.  
WorkflowSystem.SystemIdentifier Identificatore di sistema Specifica un nome alternativo del sistema da mostrare nell'interfaccia utente.  
WorkflowSystem.TraceCustomTraceLevel Livello di traccia personalizzato Se si seleziona l'opzione Personalizzato per la proprietà Livello di traccia, viene visualizzato il livello di traccia attivo per il sistema.  
WorkflowSystem.TraceFileCount Numero massimo file di traccia Mostra il numero massimo di file di traccia che possono essere creati sul sistema.  
WorkflowSystem.TraceFileSize Dimensione massima del file di traccia Mostra il limite di dimensione superiore in kilobyte (KB) per i file di traccia creati dal sistema.  
WorkflowSystem.TraceLevel Livello di traccia Mostra il livello di traccia attivo sul sistema.  

1.2.10.30.13 Nomi proprietà database per gli utenti

I messaggi relativi agli utenti e le password potrebbero fare riferimento alle proprietà in base ai nomi database che iniziano con User.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente può modificare il valore dopo che è stato creato.
  • No indica che l'utente non può modificare il valore.

Proprietà utente
Nome database Nome campo Breve descrizione Modificabile
User.Description Descrizione utente Contiene il testo che descrive il nome utente.
User.Groups Appartenenza gruppo Contiene il nome del gruppo o dei gruppi ai quali appartiene l'utente.
User.ID Visualizzato nella pagina del titolo Contiene il nome utente per un utente autorizzato di RICOH ProcessDirector. No
User.LastModified Ultima modifica La data e l'ora in cui è stata apportata l'ultima modifica all'utente. RICOH ProcessDirector aggiorna il valore ogni volta che viene apportata una modifica all'utente. No
User.Login.Status Connesso a Specifica se un utente è connesso a RICOH ProcessDirector. No
User.LocationFilterPreference Posizioni da mostrare Mostra quali posizioni vengono attualmente usate per filtrare l'interfaccia utente. Vengono visualizzati solo gli oggetti dalle posizioni selezionate in questo elenco.
User.LocationSettings Posizioni consentite Numerosi oggetti come lavori, stampanti e dispositivi di input hanno una proprietà Posizione. La proprietà Posizioni consentite permette di specificare a quali posizioni un utente può accedere. L'impostazione interessa gli oggetti che l'utente può vedere nell'interfaccia utente. L'utente può selezionare la posizione da utilizzare per filtrare l'interfaccia utente usando la proprietà Posizioni da mostrare.
User.ModifiedBy Modificato dall'utente Specifica l'utente che ha apportato l'ultima modifica al dispositivo di input. RICOH ProcessDirector mantiene il valore di tale proprietà e lo aggiorna in caso di modifiche al dispositivo di input. No
User.Password Password utente Accetta la password per l'utente.
User.PasswordConfirm Conferma password nuovo utente Specifica la password per il nuovo utente. Deve corrispondere al valore Password nuovo utente.
User.PasswordLastChanged Ultima modifica password Specifica la data e l'ora dell'ultima modifica effettuata alla password. No
User.PasswrodNew Password nuovo utente Specifica la password per il nuovo utente.
User.StartPage Pagina iniziale Specifica quale pagina RICOH ProcessDirector viene visualizzato dopo l'accesso. Quando viene creato un nuovo utente, questo controllo non risulta disponibile fino a quando non viene selezionato il valore Appartenenza gruppo.

1.2.10.30.14 Nomi proprietà database per i flussi di lavoro

I messaggi relativi ai lavori possono fare riferimento alle proprietà di flusso di lavoro in base ai nomi del database che iniziano con JobType.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore dopo la creazione del flusso di lavoro.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà flusso di lavoro
Nome database Nome campo blocco appunti Breve descrizione Modificabile
Connector.AnyOrAllFieldHelp Applicare una o tutte le seguenti condizioni Specifica se un lavoro deve soddisfare tutte le condizioni specificate da una regola o solo una condizione.
Connector.ConditionPredicate Riepilogo Il campo Riepilogo mostra le selezioni effettuate nell'area Condizioni in un formato query del database. Il valore cambia con la modifica delle condizioni.
Connector.JsonRule Condizioni Consente di definire una o più condizioni per una regola. Ciascuna condizione include una proprietà lavoro, un confronto e un valore.
Connector.Order Ordine di esecuzione Se più connettori escono da una singola operazione, RICOH ProcessDirector deve determinare quale connettore verrà seguito dal lavoro nell'operazione successiva. Questo valore indica quale connettore RICOH ProcessDirector deve valutare per primo, per secondo, per terzo, ecc. quanto tenta di scegliere il connettore che verrà utilizzato dal lavoro.
Job.CurrentDay Giorno corrente Specifica il giorno corrente della settimana del server su cui è in esecuzione RICOH ProcessDirector durante la valutazione della richiesta di una condizione.
Job.CurrentTime Ora corrente Specifica l'ora corrente del server su cui è in esecuzione RICOH ProcessDirector durante la valutazione della richiesta di una condizione.
JobType.ChangeId ID alternativo Consente di specificare un ID alternativo per il flusso di lavoro.
JobType.CreatedBy Creato da Specifica l'ID dell'estensione che ha creato il flusso di lavoro. No
JobType.Description Descrizione Contiene il testo che descrive il flusso di lavoro.
JobType.GroupName Nome gruppo Consente di specificare il nome del gruppo a cui appartiene il flusso di lavoro.
JobType.LastModified Ultima modifica La data e l'ora in cui è stata apportata l'ultima modifica al flusso di lavoro. No
JobType.Location Posizione del flusso di lavoro Specifica la posizione associata al flusso di lavoro.
JobType.ModifiedBy Modificato dall'utente Specifica il nome dell'utente che ha apportato l'ultima modifica al flusso di lavoro. No
JobType.Owner Proprietario Consente di specificare il proprietario del flusso di lavoro.
JobType.SourceID ID di origine Specifica l'ID del flusso di lavoro. No
StepChain.Color Colore Specifica il colore della catena di gradini come appare nel flusso di lavoro.
StepChain.Description Descrizione della catena a gradini Descrive la funzione della catena di gradini.
StepChain.ID Nome della catena a gradini Specifica il nome della catena di gradini. No
StepChain.LastModified Ultima modifica La data e l'ora in cui è stata cambiata l'ultima volta la catena di gradini. No
StepChain.ModifiedBy Modificato dall'utente Specifica il nome dell'utente che ha apportato l'ultima modifica nella catena di gradini. No
StepChain.Owner Proprietario Specifica il proprietario della catena di gradini.
StepChain.Usage Utilizzo della catena a gradini Specifica a cosa serve il gruppo di operazioni nella sequenza operazioni.

1.2.10.30.15 Nomi proprietà database per AFP

I messaggi potrebbero fare riferimento a proprietà AFP.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà AFP
Nome database Nome campo blocco appunti Breve descrizione Valori interni Modificabile
AFP2PCL.Command Comando stampante Specifica il comando utilizzato per inoltrare i lavori alla stampante.  
AFP2PCL.OutputDataStream Flusso di dati di output della stampante Specifica il flusso di dati nel quale viene convertito il flusso di dati di input AFP prima di essere inviato alla stampante.
  • PCL4
  • PCL5
  • PCL5C
AFPPrinter.AccountingExit Abilita uscita account Specifica se RICOH ProcessDirector richiama un programma di uscita account per raccogliere i dati utilizzati per le operazioni di account dei lavori.
  • No
AFPPrinter.AccountingExitName Programma di uscita account Specifica il nome di un programma di uscita account per raccogliere i dati utilizzati per le operazioni di account dei lavori.  
AFPPrinter.BannerPageType Tipo pagina intestazione Specifica il tipo di fogli di intestazione, di separazione e finali che saranno stampati per il lavoro.
  • A impatto
  • Stretto
  • Largo
AFPPrinter.CSESheetEject Forza nuovo foglio CSE all'allineamento Specifica se RICOH ProcessDirector deve inserire un foglio bianco tra le copie o i gruppi di copie all'allineamento.
  • No
AFPPrinter.CSESheetEjectEOJ Forza nuovo foglio CSE al termine del lavoro Specifica se RICOH ProcessDirector deve espellere l'ultimo foglio al termine di ciascun lavoro, forzando il lavoro attraverso il percorso della carta al termine della stampa dell'ultimo foglio.
  • No
AFPPrinter.Duplex Fronte/retro Specifica il tipo di stampa fronte/retro che la stampante esegue se non vengono ricevute altre informazioni per il lavoro.
  • No
  • Stampa rovesciata
AFPPrinter.FontFidelity Fedeltà font Specifica se la stampante deve continuare a stampare un lavoro anche quando non riesce ad individuare un carattere necessario al lavoro.
  • Continua
  • Arresta
AFPPrinter.FontResolution Risoluzione font Specifica la risoluzione dei caratteri AFP che la stampante utilizza.
  • 240
  • 300
  • Fuori linea
AFPPrinter.ForceMicrFontPrint Forza impostazioni MICR Specifica se i lavori che richiedono la stampa MICR (magnetic ink character recognition) dovranno essere stampati solo se tale stampante supporta questo tipo di carattere.
  • No
AFPPrinter.HeaderExitFormdef Definizione del modulo della pagina di intestazione Specifica il nome della definizione modulo AFP che la stampante utilizza quando stampa la pagina di intestazione per il lavoro.  
AFPPrinter.HeaderExitName Programma di uscita pagina di intestazione Specifica il nome e il percorso del programma di uscita che genera la pagina di intestazione associata al lavoro. 1–255 caratteri (sensibili al maiuscolo/minuscolo)
AFPPrinter.IMPFormdef Definizione modulo della pagina messaggio di interruzione Identifica la definizione del modulo da utilizzare durante la formattazione delle pagine dei messaggi di interruzione.  
AFPPrinter.InactivityTimer Timer di inattività (secondi) Specifica il numero di secondi in cui il componente driver della stampante di RICOH ProcessDirector mantiene la connessione a una stampante inattiva.  
AFPPrinter.IndataExit Abilita uscita dati di input Specifica se RICOH ProcessDirector richiama un programma di uscita di dati di input prima che di stampare il lavoro.
  • No
AFPPrinter.IndataExitName Programma di uscita dati di input Specifica il percorso e il nome del programma di uscita dati di input.  
AFPPrinter.InterruptMessagePage Pagina messaggio di interruzione Specifica se la pagina messaggio di interruzione deve essere stampata ogni volta che la stampante riceve una richiesta di interruzione relativa al lavoro.
  • No
AFPPrinter.JobCompletionExit Abilita uscita completamento del lavoro Specifica se RICOH ProcessDirector richiama un programma di uscita completamento del lavoro dopo aver stampato il lavoro.
  • No
AFPPrinter.JobCompletionExitName Programma di uscita completamento lavoro Specifica il percorso e il nome del programma di uscita completamento lavoro.  
AFPPrinter.JobMessageLog Salva messaggi in log Specifica se RICOH ProcessDirector salva i messaggi, come errori nel flusso di dati, in un log oppure li stampa con il lavoro.
  • No
AFPPrinter.MaxContainers Numero massimo degli oggetti di presentazione Specifica il numero massimo di contenitori di oggetti di presentazione AFP che la stampante deve mantenere in memoria tra un lavoro e l'altro.  
AFPPrinter.MaxFonts Numero massimo di font Specifica il numero massimo di caratteri AFP che la stampante deve mantenere in memoria tra un lavoro e l'altro.  
AFPPrinter.MaxOverlays Numero massimo di sovrapposizioni Specifica il numero massimo di sovrapposizioni AFP che la stampante deve mantenere in memoria tra un lavoro e l'altro.  
AFPPrinter.MaxSegments Numero massimo di segmenti di pagina Specifica il numero massimo di segmenti di pagina AFP che la stampante deve mantenere in memoria tra un lavoro e l'altro.  
AFPPrinter.MessageFontType Tipo carattere di pagina messaggio Specifica il carattere che la stampante utilizza per stampare le pagine dei messaggi per i lavori.
  • Condensato
  • Normale
AFPPrinter.MessageFormdef Definizione modulo della pagina messaggio Specifica la definizione modulo che la stampante utilizza per stampare le pagine dei messaggi per i lavori.  
AFPPrinter.MIDReleaseTimer Timer di connessione della stampante IPDS (secondi) Specifica il numero di secondi in cui il componente driver della stampante di RICOH ProcessDirector mantiene il controllo di una stampante fisica inattiva.  
APFPrinter.MIDSupportEnabled Condividi connessione stampante Specifica se il programma di controllo stampante possa rilasciare il controllo della stampante fisica per consentire la ricezione di lavori provenienti da un altro vassoio, come hot folder.
  • No
AFPPrinter.OutDataExit Abilita uscita dati di output Specifica se RICOH ProcessDirector richiama un programma di uscita dati di output che monitora i dati dal server alla stampante AFP.
  • No
AFPPrinter.OutDataExitName Programma di uscita dati di output Specifica il nome di un programma che monitora i dati di output dal server alla stampante AFP.  
AFPPrinter.Overlay Sovrapposizione predefinita Specifica una sovrapposizione di AFP assegnata alla stampante.  
AFPPrinter.PresentationCheck Errori di controllo presentazione Specifica il tipo di errori di presentazione che causa l'arresto della stampa.
  • Tutto
  • Codice a barre
  • Immagine
  • Nessuno
AFPPrinter.PSFTraceCustomizedTraceGroup Gruppo traccia personalizzato Quando è selezionata l'opzione Personalizzato per la proprietà Gruppo traccia PSF, mostra il livello di traccia PSF attivo per il sistema.  
AFPPrinter.PSFTraceGroup Gruppo di traccia PSF Mostra il livello di rilevamento PSF attivo sul sistema.  
AFPPrinter.PSFTraceTraceFileSize Dimensione massima del file di traccia PSF Mostra il limite dimensione superiore in kilobyte (KB) per il file di traccia PSF.  
AFPPrinter.PSFTraceWrapping Includi file di traccia PSF Mostra come RICOH ProcessDirector registra le informazioni raccolte dalla traccia PSFAPI.  
AFPPrinter.ResourcePath Percorso della risorsa AFP Specifica una o più directory in cui RICOH ProcessDirector ricerca le risorse AFP necessarie al lavoro.  
AFPPrinter.SeparatorExitFormdef Definizione del modulo della pagina del separatore Specifica il nome della definizione modulo AFP che la stampante utilizza quando stampa le pagine separatore tra le copie in lavori a più copie.  
AFPPrinter.SeparatorExitName Programma di uscita pagina del separatore Specifica il percorso e il nome del programma di uscita che genera la pagina separatore per il lavoro. 1–255 caratteri (sensibili al maiuscolo/minuscolo)
AFPPrinter.TrailerExitFormdef Definizione del modulo della pagina finale Specifica il nome della definizione modulo AFP che la stampante utilizza quando stampa la pagina di coda per il lavoro.  
AFPPrinter.TrailerExitName Programma di uscita pagina finale Specifica il percorso e il nome del programma di uscita che genera la pagina finale per il lavoro. 1–255 caratteri (sensibili al maiuscolo/minuscolo)
Printer.Class Classe stampante Specifica la classe o le classi di output della stampante.  
Printer.Destination Destinazione stampante Specifica un nome destinazione per la stampante.  
Printer.Form Modulo stampante Specifica il nome del modulo assegnato alla stampante.  
Printer.SeparatorExit Abilita pagine del separatore Specifica se la stampante stampa una pagina di separazione dopo l'ultima pagina di ciascuna copia del lavoro.
  • No
PSFPrinter.AccountingMark Contrassegni di margine della pagina di account Specifica se la stampante deve stampare i contrassegni di margine della pagina (detti anche moduli contrassegno) sulla pagina di account del lavoro.
  • No
PSFPrinter.AckInterval Intervallo di ricezione (pagine) Specifica la frequenza con cui RICOH ProcessDirector invia richieste alla stampante per notificare le pagine raccolte.  
PSFPrinter.AuditMark Contrassegni di margine della pagina di controllo Specifica se la stampante deve stampare i contrassegni di margine della pagina (detti anche moduli contrassegno) sulla pagina di audit del lavoro.
  • No
PSFPrinter.CMT Tabella di mappatura colori Specifica la CMT (color mapping table) da utilizzare per stampare i lavori quando la proprietà CMT (Color mapping table) del lavoro non presenta alcun valore.  
PSFPrinter.ConnectionTimeout Timer di connessione (secondi) Specifica il periodo di tempo, in secondi, in cui RICOH ProcessDirector è in attesa di comunicare con la stampante, quando non è possibile stabilire un collegamento.  
PSFPrinter.CSE Simulazione cut sheet Specifica se la stampante deve eseguire la stampa con simulazione cut sheet.
  • No
PSFPrinter.EdgeMarks Contrassegni di margine del lavoro Specifica se la stampante stampa contrassegni di margine della stampa (denominati anche contrassegni di copia) su ciascun foglio del lavoro.
  • No
PSFPrinter.HeaderMark Contrassegni di margine della pagina di intestazione Specifica se la stampante stampa contrassegni di margine della pagina (denominati anche contrassegni modulo) nella pagina dell'intestazione del lavoro.
  • No
PSFPrinter.IMPMark Segni dei bordi per pagina messaggio di interruzione Specifica se la stampante deve stampare i contrassegni di margine della pagina (detti anche moduli contrassegno) sulla pagina del messaggio di interruzione del lavoro.
  • No
PSFPrinter.NPROTimer Timer NPRO (secondi) Specifica il numero di secondi che una stampante a modulo continuo attende l'arrivo del lavoro successivo, dopo che viene stampata l'ultima pagina del lavoro corrente.  
PSFPrinter.SeparatorMark Contrassegni di margine della pagina del separatore Specifica se la stampante deve stampare i contrassegni di margine della pagina (detti anche moduli contrassegno) sulle pagine separatore del lavoro.
  • No
PSFPrinter.TCPIP.Port Numero di porta TCP/IP della stampante Specifica la porta delle comunicazioni per la stampante.  
PSFPrinter.TrailerMark Contrassegni di margine della pagina finale Specifica se la stampante deve stampare i contrassegni di margine della pagina (detti anche moduli contrassegno) sulla pagina finale del lavoro.
  • No
WorkflowSystem.ITMCapture Dati di conversione di acquisizione Mostra se le informazioni relative a Funzioni di conversione RICOH (escluse le conversioni avanzate) sono incluse nel file di acquisizione.
  • No
WorkflowSystem.PSFAPI Traccia PSFAPI Mostra se il rilevamento per il componente del driver di stampa è abilitato.
  • Disattivo
  • Su
WorkflowSystem.PSFAPI.Wrap Disposizione traccia PSFAPI Consente di visualizzare se la disposizione è abilitata per la traccia del componente del driver di stampa.
  • Disattivo
  • Su
WorkflowSystem.PSFAPI.Wrap.Size Dimensione massima traccia PSFAPI Consente di visualizzare il limite massimo in megabyte (MB) delle dimensioni del file psfapi.log creato dal sistema.  
WorkflowSystem.PSFCapture Dati PSF di acquisizione Mostra se le informazioni sul componente del driver di stampa sono incluse nel file di acquisizione.
  • No
WorkflowSystem.PSFIN Traccia PSFIN Mostra se il rilevamento interno aggiuntivo per il componente del driver di stampa è abilitato.
  • No
WorkflowSystem.SaveSegmentFiles Salva file segmento Mostra se i file segmento creati dal driver di stampa sono inclusi nel file di acquisizione.
  • No
WorkflowSystem.Transform.ServerAddress Trasforma indirizzo IP del server o nome host Specifica l'indirizzo IP di rete o il nome host della funzione di conversione di RICOH ProcessDirector o del server InfoPrint Transform Manager.  
WorkflowSystem.Transform.ServerPort Numero di porta del server di conversione Specifica la porta di comunicazione attraverso cui RICOH ProcessDirector comunica con il programma di conversione dati.  
zOSDownload.EParm Notifica errori Specifica se il dispositivo di input notifica gli errori di elaborazione interni a AFP Download Plus, per il supporto nella determinazione dei problemi.
  • No
zOSDownload.HostCodePage Codepage di host Specifica la codepage che il dispositivo di input utilizza per leggere i contenuti dei file associati ai file di stampa, come i file JCL e i file di elenco.  
zOSDownload.Language Lingua del dispositivo Specifica la lingua che deve essere utilizzata dai programmi che interagiscono con la periferica di input quando restituiscono i messaggi.
  • de_DE
  • en_US
  • es_ES
  • fr_FR
  • it_IT
  • ja_JP
zOSDownload.MDFile File di controllo di destinazione Specifica il percorso completo e il nome di un file che il dispositivo di input Download deve leggere per impostare il percorso della risorsa AFP utilizzato per cercare le risorse per ogni set di dati.  
zOSDownload.MergeDataset Unisci dataset Specifica se il sistema unisce un lavoro multi-dataset da Download per z/OS o AFP Download Plus in un lavoro singolo.
  • No
zOSDownload.PortNumber Numero di porta Specifica la porta attraverso la quale un dispositivo di input Download attende i nuovi file di input.  
zOSDownload.WParm Invia codice di ritorno all'host Consente di specificare alcune regole per la comunicazione tra RICOH ProcessDirector e il sistema host che inoltra i lavori a tale dispositivo di input utilizzando AFP Download Plus.
  • No

1.2.10.30.16 Nomi proprietà database per i lavori AFP

I messaggi potrebbero riferirsi alle proprietà di lavoro AFP.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà AFP
Nome database Nome campo blocco appunti Breve descrizione Valori interni Modificabile Ticket lavoro
Job.AfpZip.ExternalCommand Comando esterno Specifica una stringa di comando che avvia un comando su ogni singolo file all'interno del file ZIP. Il comando viene eseguito per ciascun file AFP nel file ZIP, prima che venga unito in un singolo file AFP.   No
Job.BannerFormDef Definizione del modulo della pagina di intestazione Specifica il nome della definizione del modulo AFP che l'operazione BuildAFPFromZip utilizza quando aggiunge una pagina di intestazione o finale al lavoro creato. La definizione modulo regola la disposizione dei dati sulle pagine di intestazione. Essa inoltre definisce altre informazioni di formattazione, quali ad esempio il numero di vassoio relativo al dispositivo di stampa. Così, con stampanti cut-sheets, la pagina di intestazione può essere stampata su carta di colore diverso rispetto a quello previsto per il resto del lavoro.   No
Job.Class Classe lavoro Contiene la classe di output per il lavoro.   No
Job.CMR.ColorMode Modalità colore Specifica se l'operazione deve inserire una CMR relativa al colore o alla modalità monocromatica nel lavoro.
  • Colore
  • Monocromatico
No
Job.CMR.InkType Tipo di inchiostro Specifica se la stampante utilizza un inchiostro a base di pigmento o tinta in modo che l'operazione possa inserire il tipo corretto di CMR.
  • Pigmento
  • Tinta
No
Job.CMR.InputCMYKProf CMR colore di controllo Specifica la CMR di controllo inserita dall'operazione corrente per i lavori di stampa a colori. La stampante utilizza questo CMR per convertire i lavori in uno spazio colore indipendente da dispositivo. Deve corrispondere al profilo di colore oppure alla CMR utilizzata per creare gli elementi cromatici del lavoro, ad esempio i logo o le immagini.   No
Job.CMR.InputGrayProf CMR scala di grigi di controllo Specifica la CMR di controllo inserita dall'operazione corrente per i lavori di stampa a scala di grigi. La stampante utilizza questa CMR per convertire i lavori in uno spazio colore indipendente da dispositivo. Deve corrispondere al profilo di colore oppure alla CMR utilizzata per creare gli elementi della scala di grigi del lavoro, ad esempio i grafici o le immagini.   No
Job.CMR.Mode Modalità elaborazione Specifica se l'operazione deve inserire una CMR di controllo o istruzione nel lavoro.
  • Controllo
  • Istruzione
No
Job.CMR.OutputCMYKProf CMR colore istruzione Specifica la CMR di istruzione inserito dall'operazione corrente per i lavori di stampa a colori. La stampante utilizza questa CMR per convertire i lavori in uno spazio colore indipendente da dispositivo per la stampante.   No
Job.CMR.OutputGrayProf CMR scala di grigi istruzione Specifica la CMR di istruzione inserita dall'operazione corrente per i lavori di stampa a scala di grigi. La stampante utilizza questa CMR per convertire i lavori in uno spazio colore indipendente da dispositivo per la stampante.   No
Job.CMR.PrinterType Tipo stampante Specifica il tipo di stampante che stamperà il lavoro.
  • InfoPrint 5000 - 32/64 m/min.
  • InfoPrint 5000 - 128 m/min
No
Job.CMR.RenderingIntent Intento di rendering Specifica il tipo di rendering che questa operazione deve associare al lavoro. Gli intenti di rendering comunicano alla stampante quale azione eseguire quando un lavoro di stampa include colori esterni alla gamma di colori della stampante.
  • Percettivo
  • Colorimetrico relativo al supporto
  • Saturazione
  • Colorimetrico ICC assoluto
No
Job.Destination Destinazione lavoro Specifica il nome della destinazione di lavoro. RICOH ProcessDirector utilizza questo valore per pianificare l'invio del lavoro a una stampante che presenta lo stesso valore di destinazione assegnata alla proprietà Destinazione stampante .   No
Job.EnableHeader Include pagine di intestazione Specifica se l'operazione BuildAFPFromZip aggiunge pagine di intestazione prima di ciascun file aggiunto al lavoro.
  • No
No
Job.EnableTrailer Include pagine finali Specifica se l'operazione BuildAFPFromZip aggiunge pagine finali dopo ciascun file aggiunto al lavoro.
  • No
No
Job.Form Modulo lavoro Specifica il nome del modulo necessario per il lavoro. RICOH ProcessDirector utilizza il valore del modulo per pianificare il lavoro per una stampante che ha lo stesso valore del modulo per la relativa proprietà Modulo stampante.   No
Job.Host.Device Dispositivo host Specifica il nome del dispositivo passato con il file di input da z/OS. RICOH ProcessDirector imposta il valore di questa proprietà quando legge il file JCL relativo al dataset ricevuto dal dispositivo di input Download.   No
Job.Host.GroupName Nome gruppo host Specifica il nome gruppo. RICOH ProcessDirector imposta il valore di questa proprietà quando legge il file JCL relativo al dataset ricevuto dal dispositivo di input Download.   No
Job.Host.JesID ID di lavoro JES Specifica l'ID lavoro JES assegnato al dataset su z/OS.   No
Job.Host.UserID ID utente host Specifica il nome dell'utente z/OS che ha inoltrato il dataset sul sistema z/OS.   No
Job.Host.Writer Nome autore host Specifica il nome del programma di scrittura esterno z/OS. RICOH ProcessDirector imposta il valore di questa proprietà quando legge il file JCL relativo al dataset ricevuto dal dispositivo di input Download.   No
Job.Info.Address1 Prima riga indirizzo Specifica la prima riga di informazioni di indirizzo per il lavoro. RICOH ProcessDirector imposta il valore di questa proprietà quando legge il file JCL relativo al dataset ricevuto dal dispositivo di input Download.   No
Job.Info.Address2 Seconda riga indirizzo Specifica la seconda riga di informazioni di indirizzo per il lavoro. RICOH ProcessDirector imposta il valore di questa proprietà quando legge il file JCL relativo al dataset ricevuto dal dispositivo di input Download.   No
Job.Info.Address3 Terza riga indirizzo Specifica la terza riga di informazioni di indirizzo per il lavoro. RICOH ProcessDirector imposta il valore di questa proprietà quando legge il file JCL relativo al dataset ricevuto dal dispositivo di input Download.   No
Job.Info.Address4 Quarta riga indirizzo Specifica la quarta riga di informazioni di indirizzo per il lavoro. RICOH ProcessDirector imposta il valore di questa proprietà quando legge il file JCL relativo al dataset ricevuto dal dispositivo di input Download.   No
Job.Info.Building Informazioni di creazione Specifica le informazioni di creazione per il lavoro. RICOH ProcessDirector imposta il valore di questa proprietà quando legge il file JCL relativo al dataset ricevuto dal dispositivo di input Download.   No
Job.Info.Department Informazioni sul reparto Specifica le informazioni sul reparto per il lavoro. RICOH ProcessDirector imposta il valore di questa proprietà quando legge il file JCL relativo al dataset ricevuto dal dispositivo di input Download.  
Job.Info.DownloadFileType Download del tipo file Specifica il tipo di file per il lavoro. RICOH ProcessDirector imposta il valore di questa proprietà dal parametro -ofiletype del file JCL per un dataset ricevuto da AFP Download Plus.
  • dshdr
  • jobhdr
  • jobtrl
  • messaggio
  • userdata
No No
Job.Info.NodeID ID nodo Specifica il nome del sistema z/OS che ha inviato il dataset a RICOH ProcessDirector attraverso AFP Download Plus o Download per z/OS.   No
Job.Info.Programmer Informazioni sul programmatore Specifica il nome del programmatore trasmesso con la serie di dati quando è stato ricevuto da un dispositivo di input Download.   No
Job.Info.RecdTotalPages Pagine ricevute Visualizza il numero di pagine che AFP Download Plus crea per questo lavoro.   No No
Job.Info.RecdTotalSheets Fogli ricevuti Visualizza il numero di fogli che AFP Download Plus crea per questo lavoro.   No No
Job.Info.Room Informazioni sulla stanza Specifica le informazioni sulla stanza per il lavoro.   No
Job.Info.Title Informazioni sul titolo Specifica le informazioni sul titolo per il lavoro.   No
Job.Line2AFP.CC Controlli carrello presenti Specifica se sono presenti i controlli del carrello nel lavoro.
  • No
No
Job.Line2AFP.CC_TYPE Tipo di controllo carrello Specifica il tipo di controlli carrelli presenti nel lavoro.
  • A
  • G
  • Z
Job.Line2AFP.CHARS CHARS Specifica i nomi dei file di massimo quattro caratteri codificati AFP.   No
Job.Line2AFP.CPGID Identificatore globale di codepage Specifica un identificativo a tre o quattro caratteri per un codepage registrato IBM.   No
Job.Line2AFP.EXTENSIONS Opzioni estese Specifica le opzioni estese che il componente di conversione del flusso di dati line2afp di RICOH ProcessDirector utilizza durante la conversione del lavoro nel formato AFP.
  • TUTTO
  • BOX
  • CELLED
  • FRACLINE
  • PASSOID
  • PRCOLOR
  • RESORDER
  • SPCMPRS
  • PASSPF

È possibile inoltrare valori multipli mediante un elenco separato da virgole.

No
Job.Line2AFP.FILEFORMAT Formato di file di dati in riga Specifica se i dati inclusi nel lavoro sono in formato record o flusso.   No
Job.Line2AFP.FORMDEF Definizione di modulo Specifica la definizione modulo da utilizzare con il lavoro.  
Job.Line2AFP.IMAGEOUT Formato di output dell'immagine Specifica il modo in cui il componente di conversione del flusso di dati line2afp di RICOH ProcessDirector converte le immagini di formato IM1 nei file di input, nelle sovrapposizioni e nei segmenti di pagina.
  • ASIS
  • IOCA
No
Job.Line2AFP.MCF2REF Metodo Map Coded Font Format 2 Specifica come costruire i campi strutturati MCF-2 (Map Coded Font Format 2).   No
Job.Line2AFP.PAGEDEF Definizione della pagina Specifica la definizione della pagina AFP da utilizzare con il lavoro.  
Job.Line2AFP.PRMODE Modalità elaborazione Consente di specificare il tipo di dati nel file di input e se il componente di conversione del flusso di dati RICOH ProcessDirectorline2afp deve eseguire un'elaborazione opzionale dei dati.   No
Job.Line2AFP.RESTYPE Tipo di risorsa Specifica il tipo o i tipi di risorse AFP che RICOH ProcessDirector dovrebbe recuperare dalle directory di risorsa AFP per il lavoro.
  • TUTTO
  • BCOCA
  • CMRALL
  • CMRGEN
  • FDEF
  • FONT
  • GOCA
  • IN LINEA
  • INLONLY
  • IOCA
  • OBJCON
  • OVLY
  • PSEG

È possibile inoltrare valori multipli mediante un elenco separato da virgole.

No
Job.Line2AFP.TRC Caratteri di riferimento tabella Specifica l'eventuale presenza dei Caratteri di riferimento tabella all'interno del lavoro.
  • No
Job.Line2AFP.ValidRCs Codici di ritorno validi Elenca i valori dei codici di ritorno che il programma line2afp può emettere, che indicano che il programma è stato eseguito correttamente.   No
Job.Print.CMT Tabella di mappatura colori Specifica la tabella CMT (color mapping table) da utilizzare per stampare il lavoro.   No
Job.Print.DataCheck Errore di controllo dati Specifica se la stampante blocca determinati tipi di errori.
  • BlkChar
  • BlkPos
  • Block
  • Unblock
No
Job.Print.FontFidelity Fedeltà font Specifica se la stampante AFP deve continuare a stampare un lavoro anche quando non riesce ad individuare un carattere necessario al lavoro.
  • Continua
  • Arresta
No
Job.Print.FontMessages Messaggi di sostituzione font Specifica se la stampante AFP deve inoltrare un messaggio nelle ipotesi in cui provvede alla sostituzione dei caratteri.
  • No
No
Job.Print.FontResolution Risoluzione font Specifica la risoluzione dei caratteri che la stampante AFP utilizzerà in fase di stampa.
  • 240
  • 300
  • Fuori linea
No
Job.Print.JogCopies Copie di output intermittenti Specifica se la stampante AFP debba eseguire copie intermittenti del lavoro.
  • No
Job.Print.MessageCount Numero di messaggi da stampare Specifica il numero di messaggi che vengono stampati per un lavoro.   No
Job.Print.Overlay Sovrapposizione Specifica il nome di una sovrapposizione che stampa su ogni pagina del lavoro.   No
Job.Print.PSFINSegmentSize Dimensione segmenti AFP (kilobyte) Specifica le dimensioni, in kylobite, dei file del segmento con cui RICOH ProcessDirector suddivide i lavori AFP per la stampa.   No
Job.Print.ResourcePath Percorso della risorsa AFP Specifica una o più directory in cui RICOH ProcessDirector ricerca le risorse AFP necessarie per il lavoro.   No
Job.Print.SeparatorConfig File di configurazione della pagina del separatore Specifica il percorso e il nome del file di configurazione che RICOH ProcessDirector utilizza per creare il contenuto e il formato della pagina di separazione stampata tra le copie di un lavoro AFP a più copie.   No
Job.Print.SeparatorCopies Copie del separatore Specifica il numero di pagine di separazione che RICOH ProcessDirector deve stampare tra le copie di un lavoro AFP a più copie.   No
Job.Print.TerminateMessageCount Numero di messaggi per arrestare il lavoro Specifica quanti messaggi di errore possono essere emessi durante la stampa del lavoro su una stampante AFP prima che RICOH ProcessDirector termini il lavoro.   No
Job.Print.Xoffset Offset X Specifica l'offset nella direzione x o orizzontale dell'origine della pagina logica dall'origine del supporto.  
Job.Print.Yoffset Offset Y Specifica l'offset nella direzione y o verticale dell'origine della pagina logica dall'origine del supporto.  
Job.Transform.Datastream Conversione flusso di dati di output Consente di specificare il formato del lavoro di stampa che InfoPrint Transform Manager restituisce a RICOH ProcessDirector.
  • afp
  • pcl
  • pdf
  • ps
No No
Job.Transform.GenerateIS3 Crea AFP conforme a IS/3 Consente di specificare se l'AFP prodotto dal modello procedura TransformJobIntoAFP soddisfa i requisiti IS/3 (Interchange Set) dell'architettura AFP.
  • No
No
Job.Transform.Halftone Mezzitoni di conversione Specifica i mezzitoni applicati al lavoro durante la conversione.
  • ibm106lpiRot90_accutone
  • ibm106lpiRot90_dark
  • ibm106lpiRot90_dark2
  • ibm106lpiRot90_ highlight_midtones
  • ibm106lpiRot90_standard
  • ibm106lpi_accutone
  • ibm106lpi_dark
  • ibm106lpi_dark2
  • ibm106lpi_dark_enhtoner
  • ibm106lpi_highlight _midtones
  • ibm106lpi_highlight _midtones _enhtoner
  • ibm106lpi_standard
  • ibm106lpi_standard _enhtoner
  • ibm121lpiRot90_accutone
  • ibm121lpiRot90_dark
  • ibm121lpiRot90_dark2
  • ibm121lpiRot90_ highlight_midtones
  • ibm121lpiRot90_standard
  • ibm121lpi_accutone
  • ibm121lpi_dark
  • ibm121lpi_dark2
  • ibm121lpi_highlight _midtones
  • ibm121lpi_standard
  • ibm141lpiRot90_accutone
  • ibm141lpiRot90_dark
  • ibm141lpiRot90_dark2
  • ibm141lpiRot90_ highlight_midtones
  • ibm141lpiRot90_standard
  • ibm141lpi_accutone
  • ibm141lpi_dark
  • ibm141lpi_dark2
  • ibm141lpi_dark_enhtoner
  • ibm141lpi_highlight _midtones
  • ibm141lpi_highlight_ midtones_enhtoner
  • ibm141lpi_standard
  • ibm141lpi_standard _enhtoner
  • ibm150lpi_dark
  • ibm150lpi_highlight _midtones
  • ibm150lpi_standard
  • ibm200lpi_dark
  • ibm200lpi_highlight _midtones
  • ibm200lpi_standard
  • ibm71lpiRot90_accutone
  • ibm71lpiRot90_dark
  • ibm71lpiRot90_dark2
  • ibm71lpiRot90_ highlight_midtones
  • ibm71lpiRot90_standard
  • ibm71lpi_accutone
  • ibm71lpi_dark
  • ibm71lpi_dark2
  • ibm71lpi_dark_enhtoner
  • ibm71lpi_highlight_ midtones
  • ibm71lpi_highlight_ midtones_enhtoner
  • ibm71lpi_standard
  • ibm71lpi_standard_enhtoner
  • ibm85lpiRot90_accutone
  • ibm85lpiRot90_dark
  • ibm85lpiRot90_dark2
  • ibm85lpiRot90_highlight_ midtones
  • ibm85lpiRot90_standard
  • ibm85lpi_accutone
  • ibm85lpi_dark
  • ibm85lpi_dark2
  • ibm85lpi_dark_enhtoner
  • ibm85lpi_highlight_ midtones
  • ibm85lpi_highlight_ midtones_enhtoner
  • ibm85lpi_standard
  • ibm85lpi_standard_enhtoner
  • ibm85lpiRot90_accutone
  • ibm85lpiRot90_dark
  • ibm85lpiRot90_dark2
  • ibm85lpiRot90_ highlight_midtones
  • ibm85lpiRot90_standard
  • ibm85lpi_accutone
  • ibm85lpi_dark
  • ibm85lpi_dark2
  • ibm85lpi_dark_enhtoner
  • ibm85lpi_highlight_ midtones
  • ibm85lpi_highlight_ midtones_enhtoner
  • ibm85lpi_standard
  • ibm85lpi_standard_enhtoner
No
Job.Transform.ImageOut Conversione formato output dell'immagine Specifica il tipo di immagine AFP generato dal programma di conversione dati.
  • FS45
  • IM1
  • IO1
  • IO1_G4
  • IO1_MMR
No
Job.Transform.RipFor RIP di conversione per stampante Specifica il modello della stampante per cui viene convertito il lavoro. Gli utenti autorizzati possono impostare tale proprietà.
  • IBM_Infoprint1120
  • IBM_Infoprint1125
  • IBM_Infoprint1130
  • IBM_Infoprint1140
  • IBM_Infoprint1145
  • IBM_Infoprint1226
  • IBM_Infoprint1332
  • IBM_Infoprint1352
  • IBM_Infoprint1372
  • IBM_Infoprint20
  • IBM_Infoprint2000
  • IBM_Infoprint2000AFP
  • IBM_Infoprint2060ES
  • IBM_Infoprint2075ES
  • IBM_Infoprint2085
  • IBM_Infoprint2090ES
  • IBM_Infoprint21
  • IBM_Infoprint2105
  • IBM_Infoprint2105ES
  • IBM_Infoprint2190
  • IBM_Infoprint2210
  • IBM_Infoprint2235
  • IBM_Infoprint3000
  • IBM_Infoprint32
  • IBM_Infoprint40
  • IBM_Infoprint4000
  • IBM_Infoprint4000_708
  • IBM_Infoprint4000_ID5_ID6
  • IBM_Infoprint4000_IR3_IR4
  • IBM_Infoprint4100_ HD1_HD2
  • IBM_Infoprint4100_ HD3_HD4
  • IBM_Infoprint4100_ HD5_HD6
  • IBM_Infoprint4100_HS1
  • IBM_Infoprint4100_HS2
  • IBM_Infoprint4100_HS3
  • IBM_Infoprint4100_ MD1_MD2
  • IBM_Infoprint4100_MS1
  • IBM_Infoprint4100_PD1_PD2
  • IBM_Infoprint4100_PD3_PD4
  • IBM_Infoprint4100_PS1
  • IBM_Infoprint4100_PS2
  • IBM_Infoprint45
  • IBM_Infoprint60
  • IBM_Infoprint70
  • IBM_InfoprintColor100AFP
  • IBM_InfoprintColor130Plus
  • InfoPrint5000_AD1_AD2
  • InfoPrint5000_AS1
  • RequestedPrinter
No

1.2.10.30.17 Nomi delle proprietà database per la funzione di conversione avanzata

I messaggi potrebbero fare riferimento alle proprietà di conversione avanzata in base ai relativi nomi di database. Gli amministratori possono utilizzare i nomi proprietà database nelle formule simboliche specificate per i programmi esterni. Gli amministratori possono anche specificare nei file di controllo le formule simboliche per le proprietà.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione. Se un valore interno viene riportato nell'elenco come valore di data/ora, viene memorizzato come UTC (Universal Time Coordinated). I valori UTC vengono memorizzati con questo formato: aaaa-mm-gg hh:mm:ss.fffffffff

  • aaaa sono le 4 cifre dell'anno
  • mm sono le 2 cifre del mese
  • gg sono le 2 cifre del giorno
  • hh sono le 2 cifre dell'ora
  • mm sono le 2 cifre dei minuti
  • ss sono le 2 cifre dei secondi
  • fffffffff è la frazione di secondi, fino a 9 cifre decimali, ed è facoltativa

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Nella colonna Ticket lavoro:

  • indica che la proprietà può essere impostata da uno o più valori nel ticket lavoro.
  • No indica che la proprietà non può essere impostata dai valori nel ticket lavoro.

Proprietà della funzione di conversione avanzata
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile Ticket lavoro
Job.Transform.AutoFormdef Trasformazione: Crea definizione modulo inline Specifica se la conversione genera una definizione di modulo per i file AFP.
  • No
Sì, per flussi di dati appropriati No
Job.Transform.ColorOutput Trasformazione: Mantieni colore in output Specifica se le informazioni sul colore vengono mantenute nell'output generato.
  • No
Sì, per flussi di dati appropriati No
Job.Transform.DefaultPaperSize Trasformazione: Formato carta predefinito per PostScript Specifica il formato carta da utilizzare quando il file di input non include informazioni sul formato carta.
  • A3
  • A4
  • A4Tab
  • carta da registro
  • legale
  • lettera
  • letterTab
  • manuale
  • legalTab
Sì, per flussi di dati appropriati No
Job.Transform.Duplex Trasformazione: Fronte/retro Specifica se l'output della conversione è fronte/retro o su facciata singola.
  • No
No
Job.Transform.EmbedFonts Trasformazione: Includi font nell'output Specifica se la conversione incorpora font nel file PDF di output.
  • No
Sì, per flussi di dati appropriati No
Job.Transform.FontFidelity Trasformazione: Fedeltà font Specifica se la conversione è in grado di sostituire i font nell'output AFP, nel caso in cui non sia possibile trovare i font richiesti.
  • Non impostato
  • Ampia
  • Ristretta
No
Job.Transform.GeneratePDFTOC Trasformazione: Genera sommario in PDF Specifica se la conversione genera un sommario in PDF basato sui tag di indice AFP inclusi nel file di input.
  • No
Sì, per flussi di dati appropriati No
Job.Transform.ICCProfile Trasformazione: Percorso del profilo ICC Specifica il percorso completo del profilo ICC che la conversione deve usare durante la generazione del file di output.   No
Job.Transform.ImageResolution Trasformazione: Risoluzione di trasformazione IOCA (dpi) Per l'uscita AFP della funzione Conversione avanzata, specifica la risoluzione delle immagini IOCA prodotte. La risoluzione dei font raster viene impostata con la proprietà Risoluzione di trasformazione.   No
Job.Transform.InputStream Trasformazione: Flusso di input di conversione Specifica il formato del file dell'input all'operazione di conversione. Questo elenco contiene i formati dei file di input che corrispondono alle conversioni input avanzate installate.
  • afp
  • bmp
  • gif
  • jpeg
  • pcl
  • pdf
  • png
  • ps
  • tiff
No
Nota: Se il valore di questa proprietà è impostato su Utilizza corrente, RICOH ProcessDirector utilizza il valore della proprietà Flusso di dati di input come flusso di dati di input per la conversione. È possibile impostare il Flusso di dati di input utilizzando il ticket lavoro e la conversione può utilizzare quel valore.
Job.Transform.OutlineFonts Trasformazione: Utilizza font vettoriali Specifica se la conversione produce font vettoriali per il file di output AFP.
  • No
Sì, per flussi di dati appropriati No
Job.Transform.OutputStream Trasformazione: Flusso di output di conversione Specifica il formato di output prodotto dall'operazione di conversione. Questo elenco contiene i formati dei file di output che corrispondono alle conversioni output avanzate installate.
  • afp
  • pcl
  • pdf
  • ps
No
Job.Transform.PageRange Trasformazione: Intervallo di pagina da convertire Specifica la pagina o l'intervallo di pagina che la conversione deve estrarre e convertire nel flusso di dati di output.   No
Job.Transform.PCLFullPrintableArea Trasformazione: Utilizza tutta l'area stampabile per output PCL Specifica se l'output PCL deve utilizzare tutta l'area stampabile della pagina al posto dell'area PCL standard.
  • No
Sì, per flussi di dati appropriati No
Job.Transform.PDFPageScalingFactor Trasformazione: Fattore di ridimensionamento pagina PDF Specifica il moltiplicatore utilizzato dalla conversione per ridimensionare la pagina logica del file di output.   Sì, per flussi di dati appropriati No
Job.Transform.ProfilePath Trasformazione: Percorso per i profili personalizzati Il nome del percorso in cui vengono memorizzati i file dei profili di conversione per il lavoro.   No
Job.Transform.Render Trasformazione: Rendering output come Consente di stabilire il formato dell'output AFP ottenuto dalla conversione.
  • Non impostato
  • Solo immagine
  • Testo
  • Testo come immagine
No
Job.Transform.SelfContained Trasformazione: Posiziona risorse inline Specifica se il file AFP generato dalla conversione deve comprendere le risorse di definizione di modulo, mappa supporto, sovrapposizione, codepage e set di caratteri utilizzato internamente al lavoro.
  • No
Sì, per flussi di dati appropriati No
Job.Transform.SystemFontPath Trasformazione: Percorso dei font di sistema Specifica il percorso completo della directory dei font di sistema.   No
Job.Transform.TrueTypePath Trasformazione: Percorso dei font TrueType Specifica il percorso completo della directory dei font TrueType.   No

1.2.10.30.17.1 Nomi di proprietà di database per le opzioni di conversione OutputPDF e OutputPS

Messaggi, file di configurazione e funzioni nell'interfaccia utente possono fare riferimento ai nomi di database.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che è possibile modificare il valore nell'interfaccia utente. Il valore viene archiviato con autorizzazione di lettura e scrittura.
  • No significa che non è possibile modificare il valore nell'interfaccia utente. Il valore viene archiviato con autorizzazione di sola lettura.

Proprietà per le opzioni di conversione OutputPDF e OutputPS
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Modificabile
Job.PER.OutputJDFFile Conversione: FileJDFdi output Specifica il nome del file JDF contenente eccezioni pagina prodotte dall'operazione basata sul modello di procedura GetTransformPageExceptions.
Job.PER.TransformStepName Conversione: Nome operazione di conversione Specifica il nome di un'operazione basata sul modello di procedura TransformWithAdvancedFeature. Nel flusso di lavoro, tale operazione fornisce l'input AFP all'operazione basata sul modello di procedura GetTransformPageExceptions.

1.2.10.30.18 Nomi proprietà database per Archivia

I messaggi potrebbero fare riferimento alle proprietà di Archivia.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà Archivia
Nome database Nome campo blocco appunti Breve descrizione Modificabile
Doc.Member.Number Nome interfaccia utente: Numero membro (non visualizzato come campo nel notebook delle proprietà) Specifica il numero membro del documento. Il flusso di lavoro RepositorySample fornito fa uso di questa proprietà. No
Job.Exportrep.ExportInput Criteri di ricerca Specifica le proprietà e i valori utilizzati dall'operazione ExportFromRepository per cercare nel contenitore i dati da esportare.
Job.Exportrep.ExportInputType Tipo di criterio Specifica se il valore nella proprietà Criteri di ricerca è un file o una stringa.
Job.Exportrep.ExportOutputFile File di risultati esportazione Specifica il percorso completo o il nome simbolico del file CSV (Comma Separated Values) in cui l'operazione scrive i dati esportati.
Job.Exportrep.HeaderFile Descrittore file dei risultati Specifica il percorso e il nome del file al file che elenca quali valori delle proprietà si desidera recuperare con l'operazione ExportFromRepository dal contenitore e includere nel file dei risultati di esportazione.
Job.Exportrep.Repository Contenitore Specifica il contenitore in cui ricercare le informazioni da esportare.
Job.Repository.DocPropToArchive Proprietà del documento da memorizzare Proprietà del documento che possono essere memorizzate con il file.
Job.Repository.EntryType Tipo di voce di archivio Aggiunge un'etichetta personalizzata per le informazioni memorizzate nel contenitore da questa operazione, ad esempio File di lavoro originale, Preliminare, Dati di stampa o Solo cronologia.
Job.Repository.FileToArchive File da memorizzare Specifica il file che si desidera memorizzare nel contenitore.
Job.Repository.JobPropToArchive Proprietà del lavoro da memorizzare Le proprietà del lavoro che vengono memorizzate per poi essere utilizzate a scopo di richiamo del file o di informazioni cronologiche.
Job.Repository.LastNumOfRecordsExported Ultimo numero di record esportati Specifica il numero di record esportati l'ultima volta che è stata eseguita l'operazione ExportFromRepository. No
Job.Repository.Overrides Percorso per il file delle proprietà di sovrascrittura Specifica il percorso e il nome di un file di testo contenente un elenco delle proprietà lavoro i cui valori si desidera preservare dall'utilizzo quando il lavoro o i relativi documenti vengono reinviati a un flusso di lavoro.
Job.Repository.RefAttributes File di proprietà associato Specifica il percorso completo o il nome simbolico del file che l'operazione StoreInRepository può utilizzare per memorizzare una o più proprietà che sono associate al lavoro ma sono proprietà di altri oggetti.
Job.Repository.Repository Contenitore Specifica il contenitore in cui è memorizzato il file.
Job.Repository.ResubmitFileName Contenitore Specifica il nome del file da inviare nuovamente.
Job.Repository.StoreHistory Memorizza record cronologici Indica se la procedura deve memorizzare la cronologia della produzione raccolta da uno o più oggetti notifica dei record cronologici.
Job.Repository.DocFileToArchive File di proprietà del documento Specifica il nome di un file delimitato da tabulazioni che contiene i valori di proprietà da memorizzare nel contenitore. Il file può contenere valori per le proprietà di documento, campi che non sono definiti come proprietà di documento RICOH ProcessDirector o una combinazione dei due.
Repository.Description Descrizione Descrive il contenitore. Ad esempio, potrebbe descrivere il tipo di dati che vi sono depositati.
Repository.DiskSpace Spazio su disco utilizzato (GB) Mostra la quantità di spazio su disco utilizzata nel contenitore. No
Repository.FileLocation Posizione cartella Specifica la directory in cui il contenitore memorizza i dati. La proprietà può essere modificata tramite l'azione Modifica posizione cartella. No
Repository.FilesStored File memorizzati Mostra il numero totale delle voci dell'Archivio che contengono dati di lavori o documenti memorizzati nel contenitore. Le voci dell'Archivio che contengono solo informazioni cronologiche o proprietà non vengono conteggiate. No
Repository.ID Nome Specifica il nome del contenitore. No
Repository.LastModified Ultima modifica La data e l'ora in cui è stata apportata l'ultima modifica al contenitore. No
Repository.Location Posizione Specifica la posizione associata al contenitore.
Repository.NextDelete Successiva eliminazione di file scaduti Mostra la data e l'ora in cui verrà eliminato il file successivo per cui è specificato un Periodo di conservazione.
Repository.RetainDuration Periodo di conservazione Indica per quanto tempo va conservata una voce di archivio memorizzata in questo contenitore. L'unità di tempo per il valore può essere espressa in giorni, settimane o anni. La proprietà può essere modificata tramite l'azione Modifica periodo di conservazione. No

1.2.10.30.19 Nomi proprietà database per Verifica automatizzata

Alcuni messaggi si riferiscono alle proprietà Verifica automatizzata.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che è possibile modificare il valore.
  • No indica che non è possibile modificare il valore.

Proprietà di Verifica automatizzata
Nome database Nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile
BarcodeReader.BarcodeFormat Formato codice a barre Specifica il formato di codice a barre utilizzato per stabilire la posizione delle proprietà Numero lavoro e Numero di sequenza del documento in una serie di dati restituiti dalla fotocamera o dallo scanner di codici a barre.  
BarcodeReader.Description Descrizione Descrive un oggetto del lettore di codici a barre. La descrizione può includere i dettagli sulla posizione della fotocamera o dello scanner di codici a barre, ad esempio su un insertore o su un vassoio di uscita della stampante.  
BarcodeReader.ID Nome Il nome del lettore di codici a barre.  
BarcodeReader.IpAddress Indirizzo IP Specifica l'indirizzo IP o il nome host con cui RICOH ProcessDirector si connette alla fotocamera o allo scanner di codici a barre che si desidera utilizzare con questo oggetto del lettore di codici a barre.  
BarcodeReader.LastModified Ultima modifica La data e l'ora in cui lettore di codici a barre è stato modificato per l'ultima volta.   No
BarcodeReader.Location Posizione del lettore di codici a barre Specifica la posizione associata al lettore di codici a barre.  
BarcodeReader.Port Porta Specifica la porta attraverso la quale RICOH ProcessDirector si connette alla fotocamera o allo scanner di codici a barre che si desidera utilizzare con questo oggetto del lettore di codici a barre.  
BarcodeReader.State Stato del lettore di codice a barre Specifica se il lettore di codici a barre ha rilevato dati non validi.
  • OK
  • Attenzione
No
BarcodeReader.Status Stato connessione Specifica lo stato del lettore di codici a barre.
  • Connesso
  • Disconnesso
No
Doc.AV.ScanCount Conteggio acquisizione Mostra il numero totali di scansioni effettuate sul codice a barre in un documento.   No
Doc.ChildJobID Non è visualizzato nel notebook delle proprietà L'ID relativo al lavoro che ha aggiunto il documento   No
Doc.CurrentFirstPage Non è visualizzato nel notebook delle proprietà Il numero della prima pagina del documento nel file di stampa corrente.   No
Doc.CurrentPages Non è visualizzato nel notebook delle proprietà Il numero di pagine del documento nel lavoro corrente.   No
Doc.CurrentSheets Fogli del lavoro corrente Il numero di fogli del documento nel lavoro corrente.   No
Doc.DataLen Non è visualizzato nel notebook delle proprietà La lunghezza in byte del documento nel file originale.   No
Doc.DataOffset Non è visualizzato nel notebook delle proprietà L'offset in byte del documento dall'inizio del file originale.   No
Doc.ID Numero documento Un identificatore univoco di un documento nel database documenti; definito automaticamente con l'esecuzione di WriteDocumentsToDatabase.   No
Doc.Insert.Sequence Sequenza inserimento Mostra la posizione del documento nel lavoro.   No
Doc.OriginalFirstPage Prima pagina originale Il numero della prima pagina del documento nel lavoro originale.   No
Doc.OriginalJobID Numero lavoro originale Il numero del lavoro che ha ricevuto il documento nel sistema.   No
Doc.OriginalPages Pagine originali Il numero di pagine del documento nel lavoro originale.   No
Doc.OriginalSequence Sequenza in lavoro originale La posizione relativa di questo documento nel lavoro originale. Ad esempio, il primo documento nel lavoro visualizza un valore pari a 1, il secondo documento del lavoro visualizza il valore 2.   No
Doc.OriginalSheets Fogli Il numero di fogli per il documento nel lavoro originale.   No
Doc.SequenceInChild Non è visualizzato nel notebook delle proprietà La sequenza del documento nel lavoro secondario.   No
Doc.State Stato Lo stato del documento.   No
Doc.TT.BarcodeScanTime1 Documento sottoposto a scansione 1 Mostra la data e l'ora in cui una fotocamera o uno scanner di codici a barre associato all'operazione ReadBarcodeData legge il codice a barre su un documento.   No
Doc.TT.BarcodeScanTime2 Documento sottoposto a scansione 2 Mostra la data e l'ora in cui una fotocamera o uno scanner di codici a barre associato all'operazione ReadBarcodeData legge il codice a barre su un documento.   No
Doc.TT.BarcodeScanTime3 Documento sottoposto a scansione 3 Mostra la data e l'ora in cui una fotocamera o uno scanner di codici a barre associato all'operazione ReadBarcodeData legge il codice a barre su un documento.   No
Doc.TT.BarcodeScanTime4 Documento sottoposto a scansione 4 Mostra la data e l'ora in cui una fotocamera o uno scanner di codici a barre associato all'operazione ReadBarcodeData legge il codice a barre su un documento.   No
Doc.TT.BarcodeScanTime5 Documento sottoposto a scansione 5 Mostra la data e l'ora in cui una fotocamera o uno scanner di codici a barre associato all'operazione ReadBarcodeData legge il codice a barre su un documento.   No
Doc.TT.BarcodeStatus1 Stato 1 del documento Mostra se il codice a barre su un documento è stato letto correttamente dalla fotocamera o dallo scanner associati a un'operazione ReadBarcodeData.
  • OK
  • Attenzione
  • Duplicato
No
Doc.TT.BarcodeStatus2 Stato 2 del documento Mostra se il codice a barre su un documento è stato letto correttamente dalla fotocamera o dallo scanner associati a un'operazione ReadBarcodeData.
  • OK
  • Attenzione
  • Duplicato
No
Doc.TT.BarcodeStatus3 Stato 3 del documento Mostra se il codice a barre su un documento è stato letto correttamente dalla fotocamera o dallo scanner associati a un'operazione ReadBarcodeData.
  • OK
  • Attenzione
  • Duplicato
No
Doc.TT.BarcodeStatus4 Stato 4 del documento Mostra se il codice a barre su un documento è stato letto correttamente dalla fotocamera o dallo scanner associati a un'operazione ReadBarcodeData.
  • OK
  • Attenzione
  • Duplicato
No
Doc.TT.BarcodeStatus5 Stato 5 del documento Mostra se il codice a barre su un documento è stato letto correttamente dalla fotocamera o dallo scanner associati a un'operazione ReadBarcodeData.
  • OK
  • Attenzione
  • Duplicato
No
Doc.Verification.Recipient Destinatario di verifica Specifica le informazioni, ad esempio il nome account, che consentono di identificare un documento.   No
Job.Conditions.ChangeJobType Nuovo flusso di lavoro Specifica il nuovo flusso di lavoro al quale viene trasferito questo lavoro.  
Job.Doc.ChildJobType Flusso di lavoro secondario Specifica il flusso di lavoro per i lavori secondari creati.  
Job.Doc.CreatedDocumentCount Conteggio del documento creato Specifica il numero di documenti creati dalla prima operazione WriteDocumentsToDatabase che elabora un lavoro. Questo valore rappresenta il numero di documenti contenuti nel lavoro originale e non viene modificato quando il lavoro si sposta nel flusso di lavoro, anche se i documenti sono ristampati.   No
Job.Doc.DocumentCount Conteggio del documento Specifica il numero totale di documenti in un lavoro. Il valore di questa proprietà viene visualizzato solo dopo un'operazione basata sul modello WriteDocumentsToDatabase o UpdateDocumentsInDatabase.   No
Job.Doc.DocumentPropertyTemplate Modello di proprietà del documento Specifica il percorso e il nome di un file modello che contiene le proprietà del documento.  
Job.Doc.EnhanceAFPControlFile File di controllo AFP avanzato Specifica un file di controllo che definisce un'elaborazione aggiuntiva per i documenti nel lavoro.  
Job.Doc.PropertyCSV File delle condizioni di proprietà Specifica il file CSV contenente i valori di proprietà e le condizioni di proprietà del documento del lavoro da impostare quando tali condizioni sono vere.  
Job.TrackAndTrace.AutoComplete Completare l'operazione una volta che sono stati letti tutti i codici a barre Specifica se RICOH ProcessDirector sposta il lavoro all'operazione successiva dopo che tutti i documenti del lavoro sono stati rilevati.
  • No
Job.TrackAndTrace.BarCodeReader Lettore di codici a barre Specifica uno o più lettori di codici a barre utilizzati per registrare i codici a barre letti per questa operazione.  
Job.TrackAndTrace.Status Proprietà Stato del documento Specifica quale proprietà dello stato del documento deve essere aggiornata con lo stato OK quando il codice a barre su un documento viene letto dalla fotocamera o dallo scanner associati all'operazione ReadBarcodeData in un flusso di lavoro.
  • DocTTStatus1
  • DocTTStatus2
  • DocTTStatus3
  • DocTTStatus4
  • DocTTStatus5
  • DocTTStatusInsertJobs
Job.TT.WaitTime Timer di inattività del file di risultati Specifica il tempo di attesa di RICOH ProcessDirector dopo che il codice a barre viene registrato nel file di risultati per un lavoro prima che questo passi all'operazione successiva.  
Job.TT.DocScanned Proprietà del tempo di scansione documento Specifica la proprietà Documento sottoposto a scansione da aggiornare con la data e l'ora quando una fotocamera o uno scanner di codici a barre legge il codice a barre su un documento. L'operazione ReadBarcodeData in un flusso di lavoro imposta i valori per la fotocamera o lo scanner di codici a barre e la proprietà Documento sottoposto a scansione.
  • DocTTTime1
  • DocTTTime2
  • DocTTTime3
  • DocTTTime4
  • DocTTTime5

1.2.10.30.20 Nomi proprietà database per Avanti Slingshot Connect

I messaggi potrebbero fare riferimento alle proprietà di Avanti Slingshot Connect.

Alcuni valori presenti negli elenchi dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che è possibile modificare il valore.
  • No indica che non è possibile modificare il valore.

Proprietà Avanti Slingshot Connect
Nome database Scheda o sezione del notebook: nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile
Job.Avanti.JobId Generale: Numero lavoro Avanti Mostra l'identificativo del lavoro per come è definito nel sistema Avanti Slingshot.   No
Job.Pages.Black Generale: pagine nere Il numero di pagine nere che RICOH ProcessDirector segnala a Slingshot per il più recente pass di stampa di un lavoro.   No
Job.Pages.Color Generale: pagine a colori Il numero di pagine a colori che RICOH ProcessDirector segnala a Slingshot per il più recente pass di stampa di un lavoro.   No
Job.Pages.CumulativeBlank Generale: pagine nere cumulative Il numero totale di pagine nere che RICOH ProcessDirector segnala a Slingshot per tutti i pass di stampa di un lavoro.   No
Job.Pages.CumulativeColor Generale: pagine a colori cumulative Il numero di pagine a colori che RICOH ProcessDirector segnala a Slingshot per il più recente pass di stampa di un lavoro.   No
Printer.Avanti.StackedValueToReport Avanti Slingshot: Unità di stampa da segnalare Specifica se RICOH ProcessDirector deve segnalare il volume di stampa di Avanti Slingshot in pagine o fogli.
  • pagine
  • fogli
Printer.AvantiCostCenter Avanti Slingshot: Centro di costo Slingshot Specifica il centro di costo Avanti Slingshot associato alla stampante.  
Printer.JobColorType Avanti Slingshot: Colore lavoro da segnalare Specifica se RICOH ProcessDirector segnala ad Avanti Slingshot che tutte le pagine di un lavoro siano state stampate a colori o solo in nero.
  • Nero
  • Colore
  • Dal lavoro
Step.AvantiCostCenter Generale: Centro di costo Slingshot Mostra il centro di costo Avanti Slingshot associato all'operazione.  
Step.AvantiType Generale: Stato attività cardine Slingshot Specifica lo stato inviato dal sistema ad Avanti Slingshot quando questa operazione elabora un lavoro. Lo stato è associato al centro di costo definito nella proprietà Centro di costo Slingshot.
  • AvantiType.InProgress
  • AvantiType.Complete
StepTemplate.AvantiCostCenter Generale: Centro di costo Slingshot Mostra il centro di costo Avanti Slingshot associato all'operazione.  
StepTemplate.AvantiType Generale: Stato attività cardine Slingshot Specifica lo stato inviato dal sistema ad Avanti Slingshot quando questa operazione elabora un lavoro. Lo stato è associato al centro di costo definito nella proprietà Centro di costo Slingshot.
  • AvantiType.InProgress
  • AvantiType.Complete
WorkflowSystem.AvantiCostCenters Pagina delle impostazioni di Avanti Slingshot: Elenco dei centri di costo Mostra l'elenco dei centri di costo Avanti Slingshot Connect definiti nel file di configurazione Avanti Slingshot Connect.   No
WorkflowSystem.AvantiURL Pagina delle impostazioni di Avanti Slingshot: URL Avanti Specifica l'URL per il server Avanti Slingshot Connect con cui comunica RICOH ProcessDirector.  

1.2.10.30.21 Nomi proprietà del database per il Tracker scadenza

I messaggi possono riferirsi alle proprietà del Tracker scadenza.

Alcuni valori presenti negli elenchi dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che è possibile modificare il valore.
  • No indica che non è possibile modificare il valore.

Nella colonna Scheda del notebook: nome campo:

  • Scadenza significa che la proprietà si trova nella scheda Scadenza del notebook delle proprietà del lavoro.
  • Valori predefiniti del lavoro (SetDeadline) significa che la proprietà si trova nella scheda Valori predefiniti del lavoro del modello SetDeadline.
  • Generale (tutti i modelli di operazione) significa che la proprietà si trova nella scheda Generale di tutti i modelli di operazione.

Proprietà del Tracker scadenza
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile
ExpectedWork.ID Nome lavoro previsto Specifica il nome dell'oggetto di lavoro previsto.   No
ExpectedWork.SLA.Description Descrizione Descrive l'oggetto di lavoro previsto.  
ExpectedWork.SLA.FilePatterns Modelli file Specifica una o più stringhe corrispondenti al modello, che possono essere utilizzate per identificare i lavori in base ai nomi dei file.  
ExpectedWork.SLA.Frequency Intervallo di lavoro previsto Indica l'intervallo di tempo utilizzato per monitorare il lavoro in arrivo nel sistema.
  • Ora
  • Giorno
  • Settimana
  • Mese
  • Anno
  • Data calendario
ExpectedWork.SLA.NumberofJobsExpected Numero di lavori previsti Indica il numero di lavori la cui elaborazione è prevista nell'intervallo di tempo specificato.  
ExpectedWork.SLA.ScheduleCalendarData Data di fine Specifica la data di fine dell'intervallo di lavoro previsto.  
ExpectedWork.SLA.ScheduleDaily Frequenza (giornaliera) Specifica quanto spesso l'oggetto di lavoro previsto riporta lo stato del lavoro previsto.  
ExpectedWork.SLA.ScheduleHourly Frequenza (oraria) Specifica quanto spesso l'oggetto di lavoro previsto riporta lo stato del lavoro previsto.  
ExpectedWork.SLA.ScheduleMonthly Frequenza (mensile) Specifica quanto spesso l'oggetto di lavoro previsto riporta lo stato del lavoro previsto.  
ExpectedWork.SLA.ScheduleWeekly Frequenza (settimanale) Specifica quanto spesso l'oggetto di lavoro previsto riporta lo stato del lavoro previsto.  
ExpectedWork.SLA.ScheduleYearly Frequenza (annuale) Specifica quanto spesso l'oggetto di lavoro previsto riporta lo stato del lavoro previsto.  
ExpectedWork.SLA.StartDateAndTime Data e ora di inizio Specifica la data e l'ora a partire dalla quale il lavoro previsto entra in funzione. Lo stato viene indicato per il lavoro previsto in base alla data e all'ora specificata.  
InputDevice.SLA.ExpectedWork Generale: Lavoro previsto associato Specifica il nome dell'oggetto di lavoro previsto associato a questo dispositivo di input.  
InputDevice.SLA.LateWork Stato: Stato lavoro previsto Mostra se tutto il lavoro previsto per il dispositivo di input è arrivato in tempo.
  • OK
  • Ultimo
No
Job.DT.CurrentDeadlineStep Scadenza: Operazione scadenza corrente Specifica il nome dell'operazione che un lavoro deve completare per rispettare la scadenza corrente.   No
Job.DT.DayOfMonth Valori predefiniti del lavoro (SetDeadline): Giorno del mese Specifica il giorno del mese per la Data scadenza.  
Job.DT.DayOfWeek Valori predefiniti del lavoro (SetDeadline): Giorno della settimana Specifica il giorno della settimana per la Data scadenza.  
Job.DT.DeadlineStep Valori predefiniti del lavoro (SetDeadline): Operazione scadenza Specifica il nome dell'operazione che un lavoro deve completare per rispettare la propria scadenza.  
Job.DT.DeadlineTime Scadenza: Scadenza Mostra la data e l'ora entro le quali il lavoro deve completare l'operazione scadenza. Se il lavoro non completa l'Operazione scadenza prima dell'ora nella data visualizzata per questa proprietà, il Risultato scadenza del lavoro viene impostato su Non rispettata.   No
Job.DT.InheritDeadline Valori predefiniti del lavoro (SetDeadline): Eredita scadenza da lavoro principale Specifica se un lavoro secondario eredita una scadenza dal relativo lavoro principale.  
Job.DT.JobTimestampAttr Valori predefiniti del lavoro (SetDeadline): Proprietà Specifica la proprietà del lavoro utilizzata per calcolare la scadenza quando la proprietà Data scadenza è impostata su Relativo al valore della proprietà.  
Job.DT.OutcomeStatus Scadenza: Risultato scadenza Mostra se la scadenza di un lavoro è stata rispettata o meno.   No
Job.DT.OverrideDeadline Valori predefiniti del lavoro (SetDeadline): Sovrascrivi scadenza esistente Specifica se la scadenza specificata su questa operazione SetDeadline si sovrascrive a una scadenza esistente per il lavoro.  
Job.DT.PercentComplete Scadenza: Percentuale completa Specifica la percentuale di completamento delle durate stimate specificate dalle operazioni nel flusso di lavoro previsto del lavoro.   No
Job.DT.Period Valori predefiniti del lavoro (SetDeadline): Data scadenza Specifica le impostazioni utilizzate per impostare la data per la scadenza.  
Job.DT.PlusMinus Valori predefiniti del lavoro (SetDeadline): Più o meno Specifica il numero di minuti, ore o giorni da aggiungere o sottrarre dalla data e dall'ora impostate dall'utente nelle proprietà Ora scadenza e Data scadenza.  
Job.DT.PredictedCompletion Scadenza: Completamento previsto Specifica la data e l'ora previste da RICOH ProcessDirector affinché il lavoro concluda l'elaborazione dell'ultima operazione nel proprio flusso di lavoro, inclusa nella durata stimata.   No
Job.DT.PredictedOutcome Scadenza: Risultato previsto Utilizza il percorso previsto del lavoro nel proprio flusso di lavoro e le durate stimate delle operazioni restanti nel percorso previsto attraverso l'Operazione scadenza, per determinare se c'è ancora tempo sufficiente per l'esecuzione delle operazioni restanti prima dell'ora di scadenza.   No
Job.DT.PredictedStatus Scadenza: Stato rilevamento Mostra se l'avanzamento di un lavoro in un flusso di lavoro è in anticipo o in ritardo rispetto al tempo stimato per il completamento dell'operazione corrente e di tutte le operazioni eseguite fino a questo punto.   No
Job.DT.Time Valori predefiniti del lavoro (SetDeadline): Ora scadenza Specifica l'ora del giorno per la scadenza.  
Job.DTSLA.DeadlineSlaStatus Colonna nella tabella Lavori: Rischio pianificazione

L'intestazione della colonna è vuota. Per visualizzare il nome, spostarsi sopra l'area dell'intestazione.

Mostra i lavori a rischio di non rispettare o che non hanno rispettato la scadenza di consegna o lo SLA (service level agreement).
  • SLA_MISSED
  • DEADLINE_MISSED
  • PREDICTED_MAY_MISS
  • TRACKING_BEHIND
  • CHECKPOINT_LATE
  • OK
No
Job.FileReceiptTime Punti di verifica: Ora arrivo lavoro Contiene la data e l'ora effettive in cui è arrivato nel sistema l'ultimo file di input per il lavoro.

Data/ora

No
Job.SLA.ActualOutcome Punti di verifica: Ora operazione obiettivo SLA Contiene la data e l'ora in cui il lavoro ha completato l'operazione obiettivo SLA. Data/ora No
Job.SLA.ActualTime Punti di verifica: [Fase] effettiva Contiene la data e l'ora in cui il lavoro ha completato questa fase di elaborazione.

Data/ora

No
Job.SLA.AnchorStartTime Punti di verifica: Ora di inizio del punto di verifica Contiene la data e l'ora utilizzati da RICOH ProcessDirector come orario di inizio per calcolare i punti di verifica pianificati per il lavoro.

Data/ora

No
Job.SLA.Outcome Punti di verifica: Esito SLA Mostra se un lavoro ha completato l'operazione obiettivo SLA prima della scadenza SLA.
  • Rispettato
  • Non rispettato
No
Job.SLA.PlannedCompletionTime Punti di verifica: Completamento pianificato Contiene la data e l'ora entro cui il lavoro deve completare l'ultima fase di elaborazione con punto di verifica. Data/ora No
Job.SLA.PlannedOutcome Punti di verifica: Scadenza SLA Contiene la data e l'ora entro la quale il lavoro deve completare l'operazione obiettivo SLA. Data/ora No
Job.SLA.PlannedTime Punti di verifica: [Fase] pianificata Contiene la data e l'ora entro cui il lavoro deve completare questa fase.

Data/ora

No
Job.SLA.Policy Punti di verifica: Politica di servizio Specifica il nome della politica di servizio associata al lavoro.  
Job.SLA.PrintDuration Stato: Durata stampa prevista Mostra la quantità di tempo prevista per la stampa del lavoro da parte della stampante richiesta. È possibile visualizzare l'ora in secondi, minuti, ore o giorni.   No
Job.SLA.ResetOnReprocess Punti di verifica: Ripristina alla nuova elaborazione Specifica se RICOH ProcessDirector registra nuovi orari del punto di verifica corrente quando si seleziona l'azione Stampa di nuovo o Elabora nuovamente .
  • No
Job.SLA.StartTime Punti di verifica: Ora arrivo regolata Contiene la data e l'ora (per impostazione predefinita, l'ora di arrivo del lavoro) che RICOH ProcessDirector utilizza per calcolare l'orario di inizio del punto di verifica. Data/ora
Job.SLA.Status Punti di verifica: Stato del punto di verifica Specifica se il lavoro è in ritardo nell'esecuzione dei punti di verifica pianificati.
  • Ultimo
  • Ok
No
JobType.SLA.Measurement Operazione obiettivo SLA Specifica il nome dell'operazione che rappresenta il reale obiettivo dello SLA.
  • Rispettato
  • Non rispettato
No
JobType.SLA.Policy Politica di servizio Consente di specificare il nome della politica di servizio associata al flusso lavoro.  
NonProduction.ID Visualizzato nel titolo del notebook delle proprietà Specifica il nome della politica di non servizio.   No
NonProduction.SLA.Description Descrizione del periodo di non servizio Descrive il periodo di non servizio.  
NonProduction.SLA.EndTime Ora di fine (HH:MM) Specifica l'ora in cui termina il periodo di non servizio. Questo valore orario viene espresso come ora a 2 cifre (00-23), minuto a 2 cifre (00-59), e secondo a 2 cifre (00) separati dai due punti (:).
NonProduction.SLA.LastModified Ultima modifica La data e l'ora in cui il periodo di non servizio è stato modificato per l'ultima volta.   No
NonProduction.SLA.SlaDay Giorno Specifica il giorno della politica di non servizio.
  • Un numero da 1 a 31
  • Lunedì
  • Martedì
  • Mercoledì
  • Giovedì
  • Venerdì
  • Sabato
  • Domenica
  • Tutto
NonProduction.SLA.SlaMonth Mese Specifica il mese della politica di non servizio.
  • Gennaio
  • Febbraio
  • Marzo
  • Aprile
  • Maggio
  • Giugno
  • Luglio
  • Settembre
  • Ottobre
  • Novembre
  • Dicembre
NonProduction.SLA.SlaYear Anno Specifica l'anno della politica di non servizio. Questo valore è relativo a un anno di 4 cifre, da 2000 a 9999.
NonProduction.SLA.StartTime Ora di inizio (HH:MM) Specifica l'ora in cui inizia il periodo di non servizio. Questo valore orario viene espresso come ora a 2 cifre (00-23), minuto a 2 cifre (00-59), e secondo a 2 cifre (00) separati dai due punti (:).
Policy.ID Visualizzato nel titolo del notebook delle proprietà Specifica il nome della politica di servizio.   No
Policy.SLA.AdjMethod Generale: Metodo rettifica Specifica il metodo che RICOH ProcessDirector utilizza per regolare l'ora di inizio del punto di verifica.
  • Limite
  • Nessuno
  • Avvia
Policy.SLA.AdjNonProd Generale: Regola periodi di non servizio Specifica se RICOH ProcessDirector regola l'ora di inizio del punto di verifica e gli orari del punto di verifica pianificato per evitare i periodi di non servizio, quali i festivi.
  • No
Policy.SLA.Description Generale: Descrizione della politica di servizio Descrive la politica di servizio.  
Policy.SLA.Interval Punti di verifica: Intervallo [Fase] (unità) Specifica l'intervallo di tempo tra l'ora di inizio del punto di verifica e l'ora prevista di un lavoro per completare la fase. L'ora di inizio del punto di verifica è uguale per tutti gli intervalli. Quindi, l'intervallo di tempo per una fase deve comprendere gli intervalli di tempo per tutte le fasi precedenti. L'intervallo è memorizzato nel database in minuti.
Policy.SLA.LastModified Ultima modifica La data e l'ora in cui la politiche di servizio è stata modificata per l'ultima volta.   No
Policy.SLA.Measurement Generale: Durata SLA Se il metodo di calcolo della scadenza è Tempo trascorso, l'opzione specifica la quantità di tempo prevista dall'ora di inizio del punto di verifica alla scadenza SLA.  
Policy.SLA.MeasurementDays Generale: Numero di giorni Se il metodo di calcolo della scadenza è Tempo preciso, l'opzione specifica il numero di giorni dall'ora di inizio del punto di verifica fino alla scadenza SLA di un lavoro.   No
Policy.SLA.MeasurementMethod Generale: Metodo di calcolo di una scadenza Specifica il metodo che RICOH ProcessDirector utilizza per calcolare la scadenza SLA per lavori che utilizzano la politica di servizio.
  • Tempo trascorso
  • Tempo specifico
Policy.SLA.MeasurementTime Generale: Ora obiettivo SLA Se il metodo di calcolo della scadenza è Tempo preciso, l'opzione specifica l'ora esatta della scadenza SLA.  
Policy.SLA.ResetOnReprocess Generale: Ripristina alla nuova elaborazione Specifica se RICOH ProcessDirector registra nuovi orari del punto di verifica corrente quando si seleziona l'azione Stampa di nuovo o Elabora nuovamente .
  • No
Policy.SLA.StartTime Generale: Ora di inizio (HH:MM) Specifica l'ora di inizio del punto di verifica quando il Metodo rettifica è Limite o Avvia. Questo valore orario viene espresso come ora a 2 cifre (00-23), minuto a 2 cifre (00-59), e secondo a 2 cifre (00) separati dai due punti (:).
Policy.SLA.TimeZone Generale: Fuso orario Specifica il fuso orario della posizione in cui vengono stampati i lavori. Questi valori interni derivano dai fusi orari definiti nell'ambiente runtime Java. Per determinare il valore interno, trovare il fuso orario nell'elenco relativo a questa proprietà, quindi rimuovere gli orari di riferimento GMT dall'inizio e dalla fine del valore. Ad esempio, se il valore nell'elenco è (GMT-05:00) America/New_York DST(GMT-04:00), il valore interno sarà America/New_York.
Printer.SLA.PPM Generale: Pagine al minuto Mostra il numero di pagine che la stampante è in grado di stampare al minuto.  
StepTemplate.DT.IncludeStepTime Generale (tutti i modelli di operazione): Includi nella durata stimata Specifica se la Durata stimata dell'operazione e il tempo effettivo di elaborazione vengono utilizzati per calcolare lo Stato rilevamento di un lavoro.  
StepTemplate.DT.Weight Generale (tutti i modelli di operazione): Durata stimata Specifica il tempo stimato necessario affinché un'operazione completi l'elaborazione di un lavoro.  

1.2.10.30.22 Nomi proprietà database per funzioni di elaborazione dei documenti

Con le funzioni di elaborazione dei documenti vengono forniti diversi tipi di proprietà.

1.2.10.30.22.1 Nomi database per le proprietà di documento fornite con le funzioni di elaborazione dei documenti

Alcuni messaggi relativi ai documenti fanno riferimento alle proprietà del documento in base ai loro nomi database che iniziano con Doc.
Proprietà documento
Nome database Nome interfaccia utente Descrizione
Doc.Associated Associato L'ID lavoro che fornisce lo stato del lavoro.
Doc.ChildJobID ID lavoro secondario L'ID relativo al lavoro che ha aggiunto il documento.
Doc.CurrentFirstPage Prima pagina corrente Il numero della prima pagina del documento nel file di stampa corrente.
Doc.CurrentJobID Numero di lavoro associato Il numero del lavoro associato.
Doc.CurrentPages Pagine correnti Il numero di pagine del documento nel lavoro corrente.
Doc.CurrentSequence Sequenza in lavoro La sequenza del documento nel lavoro corrente.
Doc.CurrentSheets Fogli del lavoro corrente Il numero di fogli del documento nel lavoro corrente.
Doc.Custom.MemberLevel Livello membro Il livello di appartenenza del cliente al momento in cui viene creato il rendiconto.
Doc.Custom.PURL PURL Un URL personalizzato che rimandi alla posizione in cui il cliente può recuperare il rendiconto.
Doc.Custom.StatementDate Data del rendiconto La data in cui è stato effettuato il rendiconto.
Doc.DataLen Lunghezza dati La lunghezza in byte del documento nel file originale.
Doc.DataOffset Offset dati L'offset in byte del documento dall'inizio del file originale.
Doc.Email.Sent Questa proprietà non viene visualizzata nell'interfaccia utente. Indica se un messaggio e-mail con un documento allegato è stato creato e consegnato al server SMTP dall'operazione EmailDocuments di un flusso di lavoro. I valori sono o No. indica che il documento è stato consegnato al server SMTP. No indica che il documento non è stato consegnato. Se l'operazione EmailDocuments viene eseguita due volte sullo stesso documento, il valore di questa proprietà viene impostato sul risultato dell'ultima operazione eseguita.
Doc.EmailAddress Indirizzo e-mail L'indirizzo e-mail associato al documento.
Doc.FinderSavedSearches Ricerche salvate Consente di avviare una nuova ricerca effettuando una selezione tra le ricerche precedentemente salvate.
Doc.ID Numero documento Un identificatore univoco di un documento nel database documenti; definito automaticamente con l'esecuzione di WriteDocumentsToDatabase.
Doc.Insert.Disposition Azione Mostra l'azione che il sistema intraprende quando elabora questo documento dopo la riconciliazione.
Doc.Insert.PendingDisposition Azione richiesta Mostra l'azione che l'operatore ha richiesto durante la riconciliazione.
Doc.Insert.Sequence Sequenza inserimento Mostra la posizione del documento nel lavoro.
Doc.OriginalFirstPage Prima pagina originale Il numero della prima pagina del documento nel lavoro originale.
Doc.OriginalJobID Numero lavoro originale Il numero del lavoro che ha ricevuto il documento nel sistema.
Doc.OriginalPages Pagine originali Il numero di pagine del documento nel lavoro originale.
Doc.OriginalSequence Sequenza in lavoro originale La posizione relativa di questo documento nel lavoro originale. Ad esempio, il primo documento nel lavoro visualizza un valore pari a 1 e il secondo documento del lavoro visualizza il valore 2.
Doc.OriginalSheets Fogli Il numero di fogli per il documento nel lavoro originale.
Doc.Pull Estrai documento Da utilizzare con il modello di operazione SetDocPropsFromList per indicare che bisogna rimuovere un documento da un lavoro. I flussi di lavoro PullPDFSample e PullAFPSample forniti utilizzano questa proprietà.
Doc.PullProp Estrai proprietà Da utilizzare con l'operazione SetDocPropsFromList per identificare la proprietà di documento che indica i documenti da rimuovere dal lavoro. I flussi di lavoro PullPDFSample e PullAFPSample forniti utilizzano questa proprietà.
Doc.SequenceInChild Sequenza in lavoro secondario La sequenza del documento nel lavoro secondario.
Doc.SourceFileName Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Il nome del file di input contenente il documento.
Doc.State Stato Lo stato del documento.

1.2.10.30.22.2 Nomi database per le proprietà di lavoro fornite con le funzioni di elaborazione dei documenti

Alcuni messaggi relativi ai documenti o ai lavori fanno riferimento alle proprietà di lavoro fornite con le funzioni di elaborazione dei documenti in base ai loro nomi database. I nomi di queste proprietà iniziano con Job.
Proprietà lavoro
Nome database Pagina del notebook: nome campo (se applicabile) Descrizione
Job.BuildPDFControlFile1 File di controllo Crea PDF 1 Specifica il percorso e il nome di un file di controllo utilizzato dal sistema per l'operazione BuildPDFFromDocuments. Questa proprietà è disponibile solo con Supporto Documenti PDF.
Job.BuildPDFControlFile2 File di controllo Crea PDF 2 Specifica il percorso e il nome di un file di controllo utilizzato dal sistema per l'operazione BuildPDFFromDocuments. Questa proprietà è disponibile solo con Supporto Documenti PDF.
Job.BuildPDFControlFile3 File di controllo Crea PDF 3 Specifica il percorso e il nome di un file di controllo utilizzato dal sistema per l'operazione BuildPDFFromDocuments. Questa proprietà è disponibile solo con Supporto Documenti PDF.
Job.BuildPDFControlFile4 File di controllo Crea PDF 4 Specifica il percorso e il nome di un file di controllo utilizzato dal sistema per l'operazione BuildPDFFromDocuments. Questa proprietà è disponibile solo con Supporto Documenti PDF.
Job.BuildPDFControlFile5 File di controllo Crea PDF 5 Specifica il percorso e il nome di un file di controllo utilizzato dal sistema per l'operazione BuildPDFFromDocuments. Questa proprietà è disponibile solo con Supporto Documenti PDF.
Job.Conditions.ChangeJobType Nuovo tipo di lavoro Specifica il nuovo flusso di lavoro al quale viene trasferito questo lavoro.
Job.Doc.AssociateDocsToChildren Associazione dei documenti ai lavori secondari Specifica (Sì/No) se i documenti devono essere associati a lavori secondari.
Job.Doc.ChildJobType Tipo lavoro secondario Specifica il flusso di lavoro per i lavori secondari creati.
Job.Doc.CreatedDocumentCount Documenti: Conteggio del documento creato Specifica il numero di documenti creati da un'operazione basata su WriteDocumentsToDatabase.
Job.Doc.DocumentCount Documenti: Conteggio documenti Specifica il numero totale di documenti in un lavoro. Il valore di questa proprietà viene visualizzato solo dopo un'operazione basata sul modello WriteDocumentsToDatabase o UpdateDocumentsInDatabase.
Job.Doc.DocumentPropertyTemplate Modello di proprietà del documento Specifica il percorso e il nome di un file modello che contiene le proprietà del documento.
Job.Doc.EnhanceAFPControlFile File di controllo AFP avanzato Specifica un file di controllo che definisce un'elaborazione aggiuntiva per i documenti nel lavoro. Questa proprietà è disponibile solo con Supporto AFP.
Job.Doc.FailWhenNoDocsFound Arresto in assenza di documenti Specifica se l'operazione IdentifyDocuments deve porre il lavoro in stato di errore quando non vengono trovati documenti. Questa proprietà è disponibile solo con Supporto AFP.
Job.Doc.GroupFirst Suddivisione: Gruppo primo Specifica il criterio di raggruppamento primario per i documenti. Il sistema crea un lavoro secondario per ogni diversa combinazione di valori di sei proprietà di raggruppamento.
Job.Doc.GroupSecond Suddivisione: Gruppo secondo Specifica il criterio di raggruppamento secondario per i documenti. Il sistema crea un lavoro secondario per ogni diversa combinazione di valori di sei proprietà di raggruppamento.
Job.Doc.GroupThird Suddivisione: Gruppo terzo Specifica il terzo criterio di raggruppamento per i documenti. Il sistema crea un lavoro secondario per ogni diversa combinazione di valori di sei proprietà di raggruppamento.
Job.Doc.GroupFourth Suddivisione: Gruppo quarto Specifica il quarto criterio di raggruppamento per i documenti. Il sistema crea un lavoro secondario per ogni diversa combinazione di valori di sei proprietà di raggruppamento.
Job.Doc.GroupFifth Suddivisione: Gruppo quinto Specifica il quinto criterio di raggruppamento per i documenti. Il sistema crea un lavoro secondario per ogni diversa combinazione di valori di sei proprietà di raggruppamento.
Job.Doc.GroupSixth Suddivisione: Gruppo sesto Specifica il sesto criterio di raggruppamento per i documenti. Il sistema crea un lavoro secondario per ogni diversa combinazione di valori di sei proprietà di raggruppamento.
Job.Doc.HonorGroups Suddivisione: Rispetta gruppi di ordine GroupDocuments può unire gruppi esistenti prima di applicare i criteri di raggruppamento.
Job.Doc.MaxDocsPerChildJob Numero massimo di documenti per lavoro secondario Specifica il numero massimo di documenti in un lavoro secondario creato da un'operazione basata sul modello di procedura SplitDocuments.
Job.Doc.MaxSheetsPerChildJob Numero massimo di fogli per lavoro secondario Specifica il numero massimo di fogli fisici in un lavoro secondario creato da un'operazione basata sul modello di procedura SplitDocuments.
Job.Doc.OriginalDocumentCount Conteggio documento originale Specifica il numero originale di documenti associati al lavoro.
Job.Doc.OriginalFormdef Definizione modulo originale Specifica la definizione modulo in uso durante l'esecuzione dell'operazione IdentifyDocuments . Questa proprietà è disponibile solo con Supporto AFP.
Job.Doc.PropertyCSV File delle condizioni di proprietà Specifica il file CSV contenente i valori di proprietà e le condizioni di proprietà del documento del lavoro da impostare quando tali condizioni sono vere.
Job.Doc.SortDirectionFirst Ordinamento: Primo tipo di ordinamento Specifica il tipo di ordinamento per un ordine primario.
Job.Doc.SortDirectionSecond Ordinamento: Secondo tipo di ordinamento Specifica il tipo di ordinamento per un ordine secondario.
Job.Doc.SortDirectionThird Ordinamento: Terzo tipo di ordinamento Specifica la terza direzione di ordinamento.
Job.Doc.SortDirectionFourth Ordinamento: Quarto tipo di ordinamento Specifica la quarta direzione di ordinamento.
Job.Doc.SortDirectionFifth Ordinamento: Quinto tipo di ordinamento Specifica la quinta direzione di ordinamento.
Job.Doc.SortDirectionSixth Ordinamento: Sesto tipo di ordinamento Specifica la sesta direzione di ordinamento.
Job.Doc.SortFirst Ordinamento: Ordina primo Specifica un criterio di ordinamento primario.
Job.Doc.SortSecond Ordinamento: Ordina secondo Specifica un criterio di ordinamento secondario.
Job.Doc.SortThird Ordinamento: Ordina terzo Specifica un terzo criterio di ordinamento.
Job.Doc.SortFourth Ordinamento: Ordina quarto Specifica un quarto criterio di ordinamento.
Job.Doc.SortFifth Ordinamento: Ordina quinto Specifica un quinto criterio di ordinamento.
Job.Doc.SortSixth Ordinamento: Ordina sesto Specifica un sesto criterio di ordinamento.
Job.Doc.SplitBalance Suddivisione: Divisione bilanciata Specifica il tipo di bilanciamento di dimensione di lavoro da eseguire. Sebbene l'obiettivo di una divisione bilanciata sia quello di creare lavori di dimensioni uguali, il risultato potrebbe dipendere dal numero di documenti presenti nel lavoro di origine, dal numero di fogli contenuti in ciascun documento e dal valore della proprietà limite diviso.
Job.Doc.SplitBoundaryProperty Suddivisione: Limite diviso Specifica il nome della proprietà del documento da utilizzare come limite diviso del lavoro secondario.
Job.Doc.SplitBoundaryExceedMax Suddivisione: Divisione massima superata per raggiungere il limite È possibile modificare il punto in cui un lavoro viene suddiviso mediante la proprietà Limite diviso e la proprietà Divisione massima superata per raggiungere il limite.
Job.DocDelimiter Documenti: Delimitatore Specifica il delimitatore usato nel file di elenco, che separa i valori contenuti in ciascuna riga del file di elenco elaborato dall'operazione SetDocPropsFromList.
Job.DocPathToPullList Documenti: Directory del file di elenco Specifica il nome del percorso completo sulla directory che contiene uno o più file di elenco da usare per l'operazione SetDocPropsFromList. Quando viene eseguita l'operazione, RICOH ProcessDirector elabora tutti i file in questa directory.
Job.DocPropToSet Documenti: Proprietà documento da impostare Specifica quale singola proprietà del documento viene aggiunta o impostata per ciascun documento nel processo, quando viene elaborato dall'operazione SetDocPropsFromList.
Job.DocPropToSetDefValue Documenti: Valori per altri documenti Specifica quale valore viene applicato alla proprietà specificata in Proprietà documento da impostare dall'operazione SetDocPropsFromList. Tutti i documenti nel file delle proprietà del documento che non corrispondono alle proprietà in Colonne nel file di elenco sono impostate su tale valore.
Job.DocPropToSetValue Documenti: Valori per documenti corrispondenti Specifica quale valore viene applicato alla proprietà specificata in Proprietà documento da impostare dall'operazione SetDocPropsFromList. Tutti i documenti nel file delle proprietà del documento che corrispondono alle proprietà in Colonne nel file di elenco sono impostate su tale valore.
Job.DocPropToSet.DocMatch Documenti: Trovati documenti corrispondenti Indica se almeno un documento del lavoro corrisponde a una voce in uno dei file di elenco elaborati. Questi file di elenco vengono elaborati dalle operazioni in base al modello di operazione SetDocPropsFromList del flusso di lavoro.
Job.DocPropToSet.FilesRead Documenti: File di elenco elaborati Mostra i nomi dei file trovati nella Directory del file di elenco elaborati dall'operazione SetDocPropsFromList. I nomi dei file sono separati da un punto e virgola (;).
Job.DocPropToSet.OptFail Documenti: Arresta per numero di colonne eccessivo Specifica che un'operazione basata sul modello di operazione SetDocPropsFromList non viene completata se il numero di colonne nel file di elenco è superiore al numero di proprietà specificato nella Colonna selezionata della proprietà Colonne nel file di elenco.
Job.DocPullIdentifier Documenti: Colonne nel file di elenco Specifica una o più proprietà del documento corrispondenti alle colonne nel file di elenco.
Job.Document.AttachDocToEmail Allega documento Specifica se un documento viene estratto dal file specificato nella proprietà File origine dell'allegato e allegato a ogni singolo messaggio e-mail inviato dall'operazione EmailDocuments.
Job.Document.AttachmentName Nome allegato Specifica il nome del file per gli allegati creati e distribuiti al server SMTP dall'operazione EmailDocuments. Usa questo valore per assegnare all'allegato un nome più significativo per il destinatario dell'e-mail.
Job.Document.EmailAttachment File di origine da allegare Specifica il percorso completo o il nome simbolico del file PDF da cui estrarre i documenti. I documenti vengono allegati a ogni messaggio e-mail inviato dall'operazione EmailDocuments.
Job.Document.EmailBCC Indirizzo in copia nascosta Uno o più indirizzi e-mail a cui inviare una copia nascosta del documento. Questo valore viene utilizzato nel campo CCN: dell'e-mail.
Job.Document.EmailCC Indirizzo in copia Uno o più indirizzi e-mail a cui inviare una copia del documento. Questo valore viene utilizzato nel campo CC: dell'e-mail.
Job.Document.EmailMessage Messaggio Specifica il messaggio da includere all'interno del corpo del messaggio e-mail. I messaggi non possono essere in formato testo normale, HTML e immagini incorporate.
Job.Document.EmailSubject Oggetto Specifica il testo da inserire nell'oggetto del messaggio e-mail.
Job.Document.EmailTo Indirizzo destinatario Uno o più indirizzi e-mail a cui inviare il documento. Questo valore viene utilizzato nel campo A: dell'e-mail.
Job.IdentifyPDFControlFile File di controllo Identifica PDF Specifica il percorso e il nome del file di controllo utilizzato dal sistema per l'operazione IdentifyPDFDocuments. Questa proprietà è disponibile solo con Supporto Documenti PDF.
Job.Insert.AutomaticReconcile Riconciliazione automatica Indica se RICOH ProcessDirector effettua automaticamente la riconciliazione e la ristampa (senza l'intervento dell'operatore) di documenti selezionati per la ristampa durante l'inserimento o l'operazione ReadBarcodeData.
Job.Insert.AutoReconcileThreshhold Numero massimo di documenti da ristampare Specifica la percentuale massima di documenti in un lavoro che il sistema può pianificare per la ristampa durante la riconciliazione automatica. Se la percentuale supera il limite massimo, il sistema posiziona il lavoro nello stato In attesa di riconciliazione, richiedendo la riconciliazione manuale.
Job.Insert.ReconcileUser.ID Utente di riconciliazione Mostra il nome utente dell'utente che riconcilia attualmente il lavoro.
Job.Insert.ReprintPrinter Stampante di ristampa richiesta Specifica il nome della stampante da utilizzare per la ristampa dei documenti selezionati per la ristampa durante l'inserimento, l'operazione ReadBarcodeData o la riconciliazione manuale.
Job.PDF.BuildPDFMergeDocValue Numero massimo di documenti in memoria Specifica il numero massimo di documenti che si trovano in memoria quando l'operazione BuildPDFFromDocuments aggiunge i documenti al file PDF. Questa proprietà è disponibile solo con Supporto Documenti PDF.
Job.PDFW.PickPlex Eccezioni pagina per i lati Specifica il modo in cui elaborare le eccezioni pagina per i lati inclusi nel file JDF per un lavoro.
Job.ScanBarcodeFormat Formato di codice a barre da usare Specifica il formato di codice a barre che descrive il layout delle proprietà nel codice a barre che si sta scansionando sui documenti.

1.2.10.30.22.3 Nomi database per le proprietà di sistema fornite con le funzioni di elaborazione dei documenti

I messaggi relativi ai documenti possono fare riferimento alle proprietà di sistema fornite con le funzioni di elaborazione dei documenti in base ai loro nomi database. I nomi di queste proprietà iniziano con WorkflowSystem.
Proprietà di sistema
Nome database Pagina del notebook: nome campo (se applicabile) Descrizione
WorkflowSystem.Docsearch.MaxDocuments Impostazioni di sistema: Numero massimo di documenti da visualizzare Specifica il numero massimo di documenti da visualizzare nella tabella Documenti per ogni ricerca.

1.2.10.30.23 Nomi proprietà database per l'insertore

I messaggi relativi a lavori di stampa, documenti e controller dell'insertore potrebbero riferirsi a proprietà in base ai nomi del database. I nomi di database possono essere utilizzati nelle formule dei simboli e nel file di controllo.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente può modificare il valore dopo che è stato inoltrato il lavoro.
  • No indica che l'utente non può modificare il valore.

Proprietà dell'insertore
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Modificabile
Doc.Insert.BinResults Inserimento: Risultati vassoio Mostra gli inserimenti distribuiti dei vassoi dell'insertore per questo documento. No
Doc.Insert.BinTriggers Inserimento: Trigger di contenitore Specifica i contenitori dell'insertore che devono distribuire gli insertori per questo documento. No
Doc.Insert.Disposition Inserimento: Azione Mostra l'azione che RICOH ProcessDirector intraprende quando elabora questo documento dopo la riconciliazione. No
Doc.Insert.DivertBin Inserimento: Indicatore deviazione Specifica il numero del contenitore di output dell'insertore a cui viene deviato questo documento dopo l'inserimento. No
Doc.Insert.InserterID Inserimento: Nome insertore Mostra il nome dell'insertore che ha elaborato questo documento. No
Doc.Insert.Iteration Inserimento: Numero inserimenti Mostra il numero di volte che RICOH ProcessDirector ha elaborato il documento. No
Doc.Insert.OperatorID Inserimento: Nome operatore Mostra il nome o l'ID utente dell'operatore che si è connesso all'insertore quando questo documento è stato elaborato. No
Doc.Insert.OriginalBarCode Inserimento: Dati del codice a barre originale Mostra i dati nel codice a barre originale che controlla l'inserimento. No
Doc.Insert.PendingDisposition Inserimento: Azione richiesta Mostra l'azione che l'operatore ha richiesto durante la riconciliazione.
Doc.Insert.RecipientName Inserimento: Destinatario di posta Mostra il nome della persona a cui viene inviato questo documento. No
Doc.Insert.Sequence Inserimento: Sequenza di inserimento Mostra la posizione del documento nel lavoro. No
Doc.Insert.Status Inserimento: Stato Mostra lo stato per questo documento. No
Doc.Insert.TimeStamp Inserimento: Inserisci data e ora Mostra la data e l'ora in cui è stato inserito questo documento. No
Doc.Inserter.StatusCode Inserimento: Codice stato Mostra il codice stato notificato dal controller dell'insertore per questo documento nel file di risultati. No
Doc.Inserter.StatusCodeExtended Inserimento: Codice stato esteso Mostra il codice stato esteso notificato dal controller dell'insertore per questo documento nel file di risultati. No
Doc.ReconcileSavedSearches Ricerche salvate Consente di avviare una nuova ricerca effettuando una selezione tra le ricerche precedentemente salvate. No
InserterSystem.ActiveJobCount Stato: Lavori attivi Mostra il numero di lavori associati a questo controller dell'insertore che sono pronti per essere inseriti, che vengono inseriti, che sono in attesa di essere riconciliati o che vengono riconciliati. No
InserterSystem.Completion.Format File di risultati: Formato Specifica il formato di record nel file di risultati dell'insertore.
InserterSystem.Completion.ProcessDocRules File di risultati: File di regole di proprietà del documento Specifica il percorso e il nome file del file di regole che RICOH ProcessDirector utilizza per impostare i valori della proprietà del documento dalle informazioni nel file di regole dell'insertore.
InserterSystem.Completion.ProcessJobRules File di risultati: File di regole delle proprietà lavoro Specifica il percorso e il nome file del file di regole che RICOH ProcessDirector utilizza per impostare i valori di proprietà del lavoro dalle informazioni nel file di regole dell'insertore.
InserterSystem.Completion.Rules File di risultati: Analisi file di regole Specifica il percorso e il nome file del file di regole che RICOH ProcessDirector utilizza per analizzare i record nel file di risultati dell'insertore.
InserterSystem.Completion.TransferCommand File di risultati: Comando di ricezione Specifica il comando o lo script che RICOH ProcessDirector utilizza per ricevere il file di risultati dell'insertore per un lavoro dal controller dell'insertore.
InserterSystem.Control.Format File di controllo: Formato Specifica il formato dei record nel file di controllo dell'insertore.
InserterSystem.Control.Header.Indicator File di controllo: Intestazione Indica se il file di controllo dell'insertore contiene un record di intestazione.
InserterSystem.Control.Header.Rules File di controllo: File di regole di intestazione Specifica il percorso e il nome file del file di regole che RICOH ProcessDirector utilizza per creare il record di intestazione del file di controllo dell'insertore.
InserterSystem.Control.Rules File di controllo: File di regole Specifica il percorso e il nome file del file di regole che RICOH ProcessDirector utilizza per creare il file di controllo dell'insertore che RICOH ProcessDirector invia al controller dell'insertore prima che inizi l'inserimento di ogni lavoro.
InserterSystem.Control.TransferCommand File di controllo: Invia comando Specifica il comando o lo script che RICOH ProcessDirector utilizza per inviare il file di controllo dell'insertore al controller dell'insertore.
InserterSystem.Control2.Format Secondo file di controllo: Formato (2) Specifica il formato dei record nel secondo file di controllo dell'insertore.
InserterSystem.Control2.Header.Indicator Secondo file di controllo: Intestazione (2) Indica se il secondo file di controllo dell'insertore contiene un record di intestazione.
InserterSystem.Control2.Header.Rules Secondo file di controllo: File di regole di intestazione (2) Specifica il percorso e il nome file del file di regole che RICOH ProcessDirector utilizza per creare il record di intestazione del secondo file di controllo dell'insertore.
InserterSystem.Control2.Rules Secondo file di controllo: File di regole (2) Specifica il percorso e il nome file del file di regole che RICOH ProcessDirector utilizza per creare il secondo file di controllo dell'insertore per ogni lavoro.
InserterSystem.Control2.TransferCommand Secondo file di controllo: Comando di invio (2) Specifica il comando o lo script che RICOH ProcessDirector utilizza per inviare il secondo file di controllo dell'insertore al controller dell'insertore.
InserterSystem.Default.Status Generale: Stato di inserimento predefinito Specifica lo stato di inserimento che RICOH ProcessDirector imposta per un documento quando il controller dell'insertore non notifica uno stato per il documento o quando il controller dell'insertore non restituisce un file di risultati a RICOH ProcessDirector.
InserterSystem.Delete.Interval File di risultati: Intervallo di eliminazione (giorni) Specifica il numero di giorni, successivi al completamento dell'operazione, prima che i file di risultati e i file di registro dell'insertore vengano eliminati.
InserterSystem.Description Generale: Descrizione controller imbustatrice Descrive il controller dell'insertore.
InserterSystem.Enabled Stato: Stato abilitato Mostra se RICOH ProcessDirector può comunicare con questo controller dell'insertore. No
InserterSystem.ID Generale: Nome controller insertore

Visualizzato anche nel titolo del blocco per gli appunti delle proprietà

Specifica il nome dell'oggetto controller dell'insertore.
InserterSystem.InsertCompletionMethod Generale: Metodo di completamento Specifica il metodo che RICOH ProcessDirector utilizza per determinare che il controller dell'insertore abbia terminato di inserire un lavoro.
InserterSystem.LastModified Generale: Ultima modifica La data e l'ora in cui il controller dell'insertore è stato modificato per l'ultima volta. RICOH ProcessDirector aggiorna il valore ogni volta che viene apportata una modifica al controller dell'insertore. Non è possibile modificare il valore di questa proprietà. No
InserterSystem.Location Generale: Posizione Specifica la posizione del controller dell'imbustatrice.
InserterSystem.Polling.Interval File di risultati: Intervallo di polling Specifica l'intervallo di tempo in cui RICOH ProcessDirector controlla la presenza dei file di risultati dal controller dell'insertore.
InserterSystem.Polling.TransferCommand File di risultati: Comando di polling Specifica il comando o lo script utilizzato da RICOH ProcessDirector per ricevere i file di risultati dell'insertore che non sono specifici di un lavoro.
InserterSystem.ReprintMethod Generale: Metodo di ristampa Specifica la modalità in cui RICOH ProcessDirector ristampa i documenti dopo l'inserimento.
Job.Conditions.ChangeJobType Documenti: Nuovo flusso di lavoro Specifica il nuovo flusso di lavoro al quale sarà trasferito questo lavoro.
Job.Doc.DocumentCount Documenti: Conteggio documenti Specifica il numero totale di documenti in un lavoro. No
Job.Doc.DocumentPropertyTemplate Documenti: Modello di proprietà del documento Specifica il nome e il percorso di un file modello contenente le proprietà di un documento che RICOH ProcessDirector può utilizzare.
Job.Insert.AutomaticReconcile Inserimento: Riconciliazione automatica Indica se RICOH ProcessDirector effettua automaticamente (senza l'intervento dell'operatore) la riconciliazione e la ristampa dei documenti selezionati per la ristampa durante l'inserimento o l'operazione ReadBarcodeData.
Job.Insert.AutoReconcileThreshhold Inserimento: Numero massimo di documenti da ristampare Specifica la percentuale massima di documenti in un lavoro che il sistema può pianificare per la ristampa durante la riconciliazione automatica. Se la percentuale supera il limite massimo, il sistema posiziona il lavoro nello stato In attesa di riconciliazione, richiedendo la riconciliazione manuale.
Job.Insert.LoadPlan.Comment Inserimento: Commento sul piano di caricamento Specifica il numero di vassoi dell'insertore, seguiti da un elenco delimitato da virgole dei materiali caricati in ciascun vassoio dell'insertore.
Job.Insert.LoadPlan.ID Inserimento: Piano di caricamento Specifica il nome del piano di caricamento che RICOH ProcessDirector assegna al lavoro.
Job.Insert.ReconcileAttentionAsDamaged Inserimento: Ristampa documenti che richiedono attenzione Indica se RICOH ProcessDirector ristampa i documenti con stato di inserimento Attenzione durante la riconciliazione automatica.
Job.Insert.ReconcileUser.ID Inserimento: Utente di riconciliazione Mostra il nome utente dell'utente che riconcilia attualmente il lavoro.
Job.Insert.ReprintJobID Inserimento: ID lavoro di ristampa Per un lavoro di ristampa, questa proprietà visualizza l'ID del lavoro principale che ha creato il lavoro.
Job.Insert.ReprintJobType Inserimento: Flusso di lavoro Ristampa Il flusso di lavoro specificato per i lavori secondari creati per la ristampa.
Job.Insert.ReprintPrinter Inserimento: Stampante di ristampe richiesta Specifica il nome della stampante da utilizzare per la ristampa dei documenti selezionati per la ristampa durante l'inserimento, l'operazione ReadBarcodeData o la riconciliazione manuale.
Job.Inserter.ID Inserimento: Nome insertore Specifica il nome dell'insertore nel quale caricare il lavoro oppure il nome dell'insertore che ha elaborato effettivamente il lavoro.
Job.Inserter.JobID Inserimento: Nome lavoro insertore Specifica il nome del lavoro utilizzato dal controller di insertore per identificare questo lavoro.
Job.InserterSystem.ID Inserimento: Controller dell'insertore Specifica il nome dell'oggetto controller dell'insertore che RICOH ProcessDirector assegna al lavoro.

1.2.10.30.24 Nomi delle proprietà del database per stampanti PDF Kodak

I messaggi potrebbero fare riferimento alle proprietà per stampanti PDF Kodak.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà della stampante PDF Kodak
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile
Kodak.PDFPrinter.BannerPage.Tray Vassoio di alimentazione pagina di intestazione Specifica il vassoio di input della stampante che contiene la carta da utilizzare per le pagine di intestazione e di coda.  
Kodak.PDFPrinter.MergeBanner Unione di pagine di intestazione in file di stampa PDF Specifica se i file di intestazione e di coda sono uniti nel file di stampa PDF o inviati alla stampante come file separati.
  • No
Kodak.PrinterQueue Coda stampante Kodak Specifica il nome della coda di stampa LPR utilizzato per la stampante Kodak.  

1.2.10.30.25 Nomi proprietà database per MarcomCentral Connect

I messaggi potrebbero fare riferimento alle proprietà di MarcomCentral Connect.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che è possibile modificare il valore.
  • No indica che non è possibile modificare il valore.

Proprietà MarcomCentral Connect
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile
Job.Marcom.JobTicketId MarcomCentral: Ticket di lavoro MarcomCentral Specifica l'ID di un ticket di lavoro in un ordine recuperato da un archivio nel sito Web MarcomCentral.  
Job.Marcom.OrderID MarcomCentral: ID Ordine MarcomCentral Specifica l'ID di un ordine recuperato da un archivio nel sito Web MarcomCentral.  
Job.Marcom.OrderNumber MarcomCentral: Numero Ordine MarcomCentral Specifica il numero di un ordine recuperato da un archivio nel sito Web MarcomCentral.  
Job.Marcom.ProductType MarcomCentral: Tipo prodotto MarcomCentral Specifica il tipo di prodotto di un ticket di lavoro in un ordine recuperato da un archivio nel sito Web MarcomCentral.  

1.2.10.30.26 Nomi di proprietà di database per l'opzione di conversione OutputPDF

File di configurazione, funzioni e messaggi sull'opzione di conversione OutputPDF nell'interfaccia utente possono fare riferimento alle proprietà in base ai loro nomi database.

Alcuni valori della proprietà presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando si imposta il valore di una proprietà in un file di sovrascrittura o in un programma esterno, utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che è possibile modificare il valore nell'interfaccia utente.
  • No indica che non è possibile modificare il valore.

Proprietà per l'opzione di conversione OutputPDF
Nome database Scheda o sezione del notebook: nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile
Job.Transform.MapOfJDFToRPDMedia Trasformazione: Percorso al file di mappatura supporti Specifica il percorso completo e il nome file che associa i nomi supporto nel file JDF creato dall'operazione TransformToPDFWithMediaInfo ai nomi supporto RICOH ProcessDirector.  
Job.XIF.Command Trasformazione: Comando informazioni sui supporti Specifica il comando che consente di recuperare le informazioni sui supporti da AFP o dal flusso di dati PostScript che è in entrata per un'operazione basata sul modello di procedura TransformToPDFWithMediaInfo.  

1.2.10.30.27 Nomi proprietà database per PitStop Connect

I messaggi potrebbero fare riferimento alle proprietà specifiche di PitStop Connect in base ai relativi nomi di database. Gli amministratori possono utilizzare i nomi proprietà database nelle formule simboliche specificate per i programmi esterni, inclusi i comandi inviati a PitStop Server. Gli amministratori possono anche specificare nei file di controllo le formule simboliche per le proprietà.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Nella colonna Ticket lavoro:

  • indica che la proprietà può essere impostata da uno o più valori nel ticket lavoro.
  • No indica che la proprietà non può essere impostata dai valori nel ticket lavoro.

Proprietà della funzione di PitStop Connect
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Modificabile Ticket lavoro
Job.Pitstop.ActionListOrProfile Elenco di azioni PitStop o profilo PDF Consente di specificare il percorso completo e il nome file dell'elenco di azioni PitStop (.eal) o del file del profilo PDF (.ppp) che RICOH ProcessDirector invia a PitStop Server. No

1.2.10.30.28 Nomi delle proprietà del database per Postal Enablement

I messaggi potrebbero fare riferimento a diverse proprietà.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Postal Enablement
Nome database Nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile
Doc.Address.1 Linea blocco indirizzo 1 Specifica la prima riga del blocco di indirizzi nel documento.   No
Doc.Address.Company Nome compagnia postale Specifica il nome dell'azienda nel documento.   No
Doc.Address.PostalCode CAP Specifica il codice postale nel documento.   No
Doc.Address.ZipCode Codice postale Specifica il codice postale nel documento.   No
Doc.ChildJobID Non è visualizzato nel notebook delle proprietà L'ID relativo al lavoro che contiene il documento.   No
Doc.CurrentFirstPage Non è visualizzato nel notebook delle proprietà Il numero della prima pagina del documento nel file di stampa corrente.   No
Doc.CurrentPages Non è visualizzato nel notebook delle proprietà Il numero di pagine del documento nel lavoro corrente.   No
Doc.CurrentSheets Fogli del lavoro corrente Il numero di fogli del documento nel lavoro corrente.   No
Doc.DataLen Non è visualizzato nel notebook delle proprietà La lunghezza in byte del documento nel file originale. (Solo lavori AFP).   No
Doc.DataOffset Non è visualizzato nel notebook delle proprietà L'offset in byte del documento dall'inizio del file originale (solo lavori AFP).   No
Doc.DocSize.PieceThickness Spessore dell'oggetto di invio variabile Specifica lo spessore del messaggio di posta quando i messaggi di posta di un lavoro presentano spessori diversi.   No
Doc.DocSize.PieceWeight Peso dell'oggetto di invio variabile Specifica il peso del messaggio di posta quando i messaggi di posta di un lavoro presentano pesi diversi.   No
Doc.ID Numero documento Un identificatore univoco di un documento nel database documenti; definito automaticamente con l'esecuzione di WriteDocumentsToDatabase.   No
Doc.OriginalFirstPage Prima pagina originale Il numero della prima pagina del documento nel lavoro originale.   No
Doc.OriginalJobID Numero lavoro originale Il numero del lavoro che ha ricevuto il documento nel sistema.   No
Doc.OriginalPages Pagine originali Il numero di pagine del documento nel lavoro originale.   No
Doc.OriginalSequence Sequenza in lavoro originale La posizione relativa di questo documento nel lavoro originale. Ad esempio, il primo documento nel lavoro visualizza un valore pari a 1, il secondo documento del lavoro visualizza il valore 2 e così via.   No
Doc.OriginalSheets Fogli Il numero di fogli per il documento nel lavoro originale.   No
Doc.Postal.AddressProcessingRC Codice di ritorno di elaborazione dell'indirizzo Un valore restituito dal software postale che indica il risultato dell'elaborazione della correzione degli indirizzi.   No
Doc.Postal.Category Categoria di elaborazione Specifica il raggruppamento dell'elaborazione postale determinata dal software postale per il documento.   No
Doc.Postal.ChangeAddressRC Modifica del codice di ritorno dell'indirizzo Un valore restituito dal software postale che indica se la modifica di un indirizzo è disponibile per il documento.   No
Doc.Postal.ContainerBreakMark Contrassegno di integrità dello stampo Specifica il punto di interruzione nel pallet per il documento.   No
Doc.Postal.ContainerNumber Numero stampo Specifica il numero di pallet per il documento.   No
Doc.Postal.HandlingUnitBreakMark Contrassegno di integrità del contenitore Specifica il segno di interruzione del contenitore per il documento.   No
Doc.Postal.HandlingUnitNumber Numero contenitore Specifica il numero di contenitori per il documento.   No
Doc.Postal.PackageBreakMark Contrassegno di integrità del pacchetto Specifica il segno di interruzione della confezione per il documento.   No
Doc.Postal.PackageNumber Numero pacchetto Specifica il numero di confezioni per il documento.   No
Doc.Postal.PostageRate Tariffa postale Specifica la tariffa postale per il documento.   No
Doc.Postal.PostageRateCode Codice tariffa postale Specifica il codice della tariffa postale per il documento.   No
Doc.Postal.SequenceNumber Numero sequenza del primo smistamento Specifica il numero sequenza di preordinamento per il documento.   No
Doc.Postal.SequencingProcessingRC Codice di ritorno di elaborazione del primo smistamento Un valore restituito dal software di ordinamento postale che indica il risultato dell'elaborazione.   No
Doc.SequenceInChild Non è visualizzato nel notebook delle proprietà La sequenza del documento nel lavoro secondario.   No
Doc.State Stato Lo stato del documento.   No
Job.Conditions.ChangeJobType Nuovo flusso di lavoro Specifica il nuovo flusso di lavoro al quale sarà trasferito questo lavoro.  
Job.Doc.ChildJobType Flusso di lavoro secondario Specifica il flusso di lavoro per i lavori secondari creati.  
Job.Doc.ColumnsToKeep Colonne da conservare Specifica un elenco delimitato da virgole dei nomi delle intestazioni delle colonne nel file di risultati esterno.  
Job.Doc.ContainsHeader I risultati esterni contengono le intestazioni di colonna Specifica se il file di risultati esterno restituito dal programma esterno contiene le intestazioni delle colonne della proprietà del documento.
  • No
Job.Doc.CreatedDocumentCount Conteggio del documento creato Specifica il numero di documenti creati dalla prima operazione WriteDocumentsToDatabase che elabora un lavoro. Questo valore rappresenta il numero di documenti contenuti nel lavoro originale e non viene modificato quando il lavoro si sposta nel flusso di lavoro, anche se i documenti sono ristampati.   No
Job.Doc.DocumentCount Conteggio del documento Specifica il numero totale di documenti in un lavoro. Il valore di questa proprietà viene visualizzato solo dopo un'operazione basata sul modello WriteDocumentsToDatabase o UpdateDocumentsInDatabase.   No
Job.Doc.DocumentPropertyTemplate Modello di proprietà del documento Specifica il percorso e il nome di un file modello che contiene le proprietà del documento.  
Job.Doc.EnhanceAFPControlFile File di controllo AFP avanzato Specifica un file di controllo che definisce un'elaborazione aggiuntiva per i documenti nel lavoro (solo lavori AFP).  
Job.Doc.PropertyCSV File delle condizioni di proprietà Specifica un file delimitato da virgole utilizzato per aggiornare le proprietà del documento in base alle impostazioni delle proprietà esistenti.  
Job.Doc.DocPropForHeading Proprietà documento Specifica le proprietà del documento nell'ordine in cui dovrebbero essere aggiunte come intestazioni delle colonne nel file di risultati modificato generato da un'operazione basata sul modello procedura MapExternalResultsFiletoDocProps.  
Job.Doc.DocPropToOutput Proprietà documento Specifica le proprietà del documento che verranno scritte nel file esterno delle proprietà del documento generato da un'operazione basata sul modello procedura BuildExternalDocPropsFile.  
Job.Doc.ExternalHeadings Intestazioni di colonna Specifica le intestazioni delle colonne da utilizzare nel file esterno delle proprietà del documento generato da un'operazione basata sul modello di procedura BuildExternalDocPropsFile.  
Job.Doc.InputFileName File di risultati esterno Specifica il nome del file delimitato da virgole o tabulazioni contenente le proprietà del documento e altre informazioni restituite dal programma esterno. Questo file rappresenta l'input per un'operazione basata sul modello MapExternalResultsFiletoDocProps.  
Job.Doc.InputFileType Tipo di file Specifica il tipo di file di risultati esterno che funge da input per un'operazione basata sul modello MapExternalResultsFiletoDocProps.  
Job.Doc.OutputFileDPFName File di risultati modificato Specifica il nome del file delimitato da tabulazioni contenente le proprietà del documento selezionate nel file di risultati esterno. Un'operazione basata sul modello di operazione MapExternalResultsFiletoDocProps crea questo file come output.  
Job.Doc.OutputFileName File esterno delle proprietà del documento Specifica il nome completo del file di output qualificato per il file esterno delle proprietà del documento generato da un'operazione basata sul modello procedura BuildExternalDocPropsFile.  
Job.Doc.OutputFileType Tipo di file Specifica il tipo di file di output per il file esterno delle proprietà del documento.  
Job.DocSize.DefaultPieceHeight Altezza dell'oggetto di invio Specifica l'altezza dell'oggetto di invio.  
Job.DocSize.DefaultPieceLength Lunghezza dell'oggetto di invio Specifica la lunghezza dell'oggetto di invio.  
Job.DocSize.DefaultPieceThickness Spessore dell'oggetto di invio identico Specifica lo spessore del messaggio di posta quando tutti i messaggi di posta di un lavoro presentano lo stesso spessore.  
Job.DocSize.DefaultPieceWeight Peso dell'oggetto di invio identico Specifica lo spessore del messaggio di posta quando tutti i messaggi di posta di un lavoro presentano lo stesso peso.  
Job.DocSize.VaryingWeightAndThickness Utilizza unità di misura variabili Specifica se i messaggi di posta del lavoro presentano o meno lo stesso spessore e lo stesso peso.
  • No
Job.DPF.MergeFile File di risultati modificato Il nome del file delimitato da tabulazioni contenente le proprietà selezionate dal file di risultati esterno. Questo file è generato da un'operazione basata sul modello MapExternalResultsFiletoDocProps.  
Job.Postal.Category Categoria di elaborazione Specifica un raggruppamento di elaborazione postale che può essere determinato dal software postale.  
Job.Postal.Class Classe postale Specifica la classe postale del lavoro. Ad esempio, la classe postale per il servizio postale statunitense potrebbe essere: prima classe, standard o pacco.  
Job.Postal.ContainerMaxWeight Peso massimo dello stampo Indica il peso massimo possibile di uno stampo per gli oggetti di invio. Se si conosce il peso dei singoli documenti, è possibile utilizzare questa proprietà per raggruppare i documenti in lavori, per evitare di superare il peso massimo.  
Job.Postal.ContainerMinWeight Peso minimo dello stampo Indica il peso minimo possibile di uno stampo per gli oggetti di invio.  
Job.Postal.ContainerSize Dimensioni stampo Mostra le dimensioni di un singolo stampo.  
Job.Postal.HandlingUnit Dimensioni contenitore Specifica le dimensioni del contenitore.  
Job.Postal.HandlingUnitMaxWeight Peso massimo del contenitore Specifica il peso massimo del contenitore accettato dal servizio postale per un contenitore.  
Job.Postal.HandlingUnitMinWeight Peso minimo del contenitore Specifica il peso minimo del contenitore accettato dal servizio postale per un contenitore.  
Job.Postal.MailerID ID mailer Specifica il numero di identificazione dell'azienda che invia l'oggetto.  
Job.Postal.MailStream Procedura di primo smistamento Specifica il tipo di smistamento per cui il lavoro è qualificato in base ai requisiti impostati dal servizio postale in uso.  
Job.Postal.PieceType Tipo di posta Specifica la forma degli oggetti di invio nel lavoro.  
Job.Postal.PostageStatementDate Data rendiconto affrancatura Specifica la data di invio del lavoro al servizio postale e la data in cui il servizio postale riceve il pagamento per il lavoro.  
Job.Postal.Type Tipo tariffa postale Specifica il tipo di tariffa postale per il lavoro.  

1.2.10.30.29 Nomi proprietà database per Gestione preferenza

I messaggi potrebbero fare riferimento alle proprietà di Gestione preferenza.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che è possibile modificare il valore nell'interfaccia utente. Il valore viene archiviato con autorizzazione di lettura e scrittura.
  • No significa che non è possibile modificare il valore nell'interfaccia utente. Il valore viene archiviato con autorizzazione di sola lettura.
  • I valori delle proprietà del documento vengono impostati e modificati solo dalle operazioni nel flusso di lavoro.

Proprietà Gestione preferenza
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Modificabile
CsvTabMapping.FileType Oggetto di mappatura proprietà: Generale: Tipo di file Specificare il tipo di file delle preferenze elaborato da un'operazione basata sul modello operativo ApplyPreferences usando questo oggetto di mappatura proprietà.
CsvTabMapping.PropertyMapping Oggetto di mappatura proprietà: Mappatura proprietà Le intestazioni della mappatura in un file delle preferenze documentano le proprietà nel sistema. No
Doc.Pref.Member Nome interfaccia utente: Membro (non mostrato come campo nel notebook delle proprietà) Da utilizzare con un oggetto associazione di proprietà per identificare i documenti di un lavoro. L'oggetto associazione DelimitedSample e il flusso di lavoro PreferencesSample forniti utilizzano questa proprietà. In base al flusso di lavoro
Doc.Pref.Output Nome interfaccia utente: Tipo di output (non mostrato come campo nel notebook delle proprietà) Da utilizzare con un oggetto associazione di proprietà per indicare il tipo di output (come e-mail, stampa o soppressione) di un documento. L'oggetto associazione DelimitedSample e il flusso di lavoro PreferencesSample forniti utilizzano questa proprietà. In base al flusso di lavoro
Job.Pref.ExternalFile Processo: Documento: File delle preferenze Specifica il percorso completo o il nome simbolico del file delle preferenze usato dall'operazione ApplyPreferences per aggiungere o modificare i valori della proprietà nel file delle proprietà del documento (DPF) per ciascun documento nel processo. Questa operazione sfrutta un oggetto di mappatura proprietà per interpretare i contenuti del file delle preferenze.
Job.Pref.PropMapping Processo: Documento: Mappatura proprietà Specifica l'oggetto di mappatura proprietà usato dall'operazione ApplyPreferences per interpretare il file delle preferenze specificato nella proprietà File delle preferenze.
PropertyMapping.Description Oggetto di mappatura proprietà: Generale: Descrizione mappatura proprietà La descrizione può includere informazioni su quali valori del file sono applicati alle proprietà del processo o del documento.
PropertyMapping.ID Oggetto di mappatura proprietà: Generale: Nome mappatura proprietà Specifica il nome dell'oggetto di mappatura proprietà. No
PropertyMapping.LastModified Oggetto di mappatura proprietà: Ultima modifica La data e l'ora in cui la mappatura della proprietà è stata modificata per l'ultima volta. RICOH ProcessDirector aggiorna il valore ogni volta che viene apportata una modifica alla mappatura della proprietà.

1.2.10.30.30 Nomi proprietà database per Sostituzione dei moduli prestampati

Alcune parti del sistema e i messaggi sui lavori Sostituzione dei moduli prestampati fanno riferimento alle proprietà tramite i propri nomi database.

Alcuni valori della proprietà presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando si imposta il valore di una proprietà in un file di sovrascrittura o in un programma esterno, utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che si può modificare il valore dopo che è stato creato l'oggetto supporto.
  • No indica che non è possibile modificare il valore.

Proprietà Sostituzione dei moduli prestampati per oggetti supporto
Nome database Scheda o sezione del notebook: nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile
Media.ElectronicFormMedia Supporti Modulo elettronico: Nome dei supporti per la stampa Specifica il nome supporto utilizzato da RICOH ProcessDirector per stampare i lavori che richiedono questo supporto dopo che l'operazione CombinePDFWithForm o CombineAFPWithForm elabora i lavori.
  • CURRENT_MEDIA
  • REMOVE_MEDIA
  • SELEZIONATO
Media.TemplateBack Supporti Modulo elettronico: Retro del modulo Specifica il formato elettronico utilizzato dall'operazione CombinePDFWithForm o CombineAFPWithForm per la parte posteriore del supporto.  
Media.TemplateBackPage Supporti Modulo elettronico: Usa pagina Specifica la pagina nel file selezionato da utilizzare per creare la parte posteriore del modulo.  
Media.TemplateFront Supporti Modulo elettronico: Parte anteriore del modulo Specifica il formato elettronico utilizzato dall'operazione CombinePDFWithForm o CombineAFPWithForm per la parte anteriore del supporto.  
Media.TemplateFrontPage Supporti Modulo elettronico: Usa pagina Specifica la pagina nel file selezionato da utilizzare per creare la parte anteriore del modulo.  
Job.AFPPreForm.OutputAFP Lavori AFP: File AFP combinato Specifica il percorso completo e il nome del file di output AFP creato da un'operazione basata sul modello di operazione CombineAFPWithForm.  
Job.AFPPreForm.TrayToMedia Lavori AFP: File di associazione vassoio Specifica il percorso completo e il nome file che associa i vassoi nelle mappe supporto AFP ai nomi supporto RICOH ProcessDirector. Le mappe supporto sono specificate nelle definizioni di modulo AFP.  
Job.PDFLayer.MixPlex Lavori PDF: Elaborazione di fogli a facciata singola Specifica il modo in cui l'operazione elabora i lavori in cui alcuni fogli impostati per la stampa su facciata singola ora utilizzano un supporto che specifica un modulo elettronico su alcuni lati posteriori.
  • Inserisci pagine posteriori vuote
  • Aggiungi eccezioni Lati pagina a JDF
Job.PDFLayer.OutputJDFFile Lavori PDF: File di output JDF Specifica il percorso completo e il nome del file di output JDF creato da un'operazione basata sul modello di operazione CombinePDFWithForm.  
Job.PDFLayer.OutputPDFFile Lavori PDF: File PDF combinato Specifica il percorso completo e il nome del file di output PDF creato da un'operazione basata sul modello di operazione CombinePDFWithForm.  

1.2.10.30.31 Nomi delle proprietà del database per i report

I messaggi relativi ai raccoglitori di dati e sui lavori di stampa potrebbero fare riferimento alle proprietà aggiunte dalla funzione Report in base ai relativi nomi di database.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Nella colonna Ticket lavoro:

  • indica che la proprietà può essere impostata da uno o più valori nel ticket lavoro utilizzato per inoltrare il lavoro.
  • indica che la proprietà non può essere impostata dai valori nell'etichettatura lavoro.

Nome database Nome del campo o intestazione della colonna Breve descrizione Valori interni Modificabile Etichettatura lavoro
BarcodeReaderActionsCollector.UserProps Proprietà dell'utente da acquisire Specifica le proprietà che questo raccoglitore di dati acquisisce sull'utente che esegue un'azione su un lettore di codici a barre.    
BarcodeReaderActionsCollector.BarcodeReaderProps Proprietà del lettore di codici a barre da acquisire Specifica le proprietà che questo raccoglitore di dati acquisisce su un lettore di codici a barre quando un utente esegue un'azione su di esso.    
Collector.Cleanup Rimuovi le voci scadute Specifica se il raccoglitore di dati rimuove le voci del database dopo un determinato periodo di conservazione.
  • Su
  • Disattivo
 
Collector.Description Descrizione Descrive il tipo di dati raccolti dal raccoglitore di dati.   No  
Collector.Enabled Stato abilitato Specifica se il raccoglitore di dati sta scrivendo dati nella tabella di database PostgreSQL.
  • No
 
Collector.FailureDirectory Directory del log errori Consente di specificare il percorso completo e il nome della directory nella quale RICOH ProcessDirector scrive un file quando non è in grado di mettere i valori delle proprietà nella tabella del database.    
Collector.ID Nome Specifica il nome del raccoglitore di dati.   No  
Collector.LastModified Ultima modifica Specifica la data e l'ora dell'ultima modifica del raccoglitore di dati.   No  
Collector.ModifiedBy Modificato da Specifica il nome della persona che ha modificato per ultima il raccoglitore di dati.   No  
Collector.Retention Periodo di conservazione Specifica per quanto tempo mantenere le voci nella tabella del database utilizzata da un raccoglitore di dati.    
Collector.Table Nome tabella del database Specifica il nome della tabella del database in cui il raccoglitore di dati scrive le sue informazioni.    
InputDeviceActionsCollector.UserProps Proprietà dell'utente da acquisire Specifica le proprietà che questo raccoglitore di dati acquisisce sull'utente che esegue un'azione su un dispositivo di input.    
InputDeviceActionsCollector.InputDeviceProps Proprietà del dispositivo di input da acquisire Specifica le proprietà che questo raccoglitore di dati acquisisce su un dispositivo di input quando un utente esegue un'azione su di esso.    
InserterActionsCollector.UserProps Proprietà dell'utente da acquisire Specifica le proprietà che questo raccoglitore di dati acquisisce sull'utente che esegue un'azione su un controller insertore.    
InserterActionsCollector.InserterProps Proprietà dell'insertore da acquisire Specifica le proprietà che questo raccoglitore di dati acquisisce su un controller insertore quando un utente esegue un'azione su di esso.    
JobActionsCollector.UserProps Proprietà dell'utente da acquisire Specifica le proprietà che questo raccoglitore di dati acquisisce sull'utente che esegue un'azione su un lavoro.    
JobActionsCollector.JobProps Proprietà del lavoro da acquisire Specifica le proprietà che questo raccoglitore di dati acquisisce su un lavoro quando un utente esegue un'azione su di esso.    
JobPrintCollector.JobProps Proprietà del lavoro da acquisire Specifica le proprietà del lavoro che il raccoglitore di dati Avanzamento della stampa del lavoro acquisisce all'inizio e alla fine della stampa di un lavoro.    
JobPrintCollector.PrinterProps Proprietà della stampante da acquisire Specifica le proprietà della stampante che il raccoglitore di dati Avanzamento della stampa del lavoro acquisisce all'inizio e alla fine della stampa di un lavoro.    
Job.Reports.DocFileToStore File di proprietà del documento Specifica il nome di un file delimitato da tabulazioni che contiene i valori di proprietà da scrivere nel database.   No
Job.Reports.DocPropToStore Proprietà del documento da scrivere Specifica le proprietà del documento da scrivere nel database.   No
Job.Reports.DocumentTableName Tabella di proprietà del documento Specifica il nome della tabella in cui le proprietà del documento selezionato sono memorizzate nel database.   No
Job.Reports.EventType Tipo evento Aggiunge un'etichetta personalizzata per le informazioni memorizzate dall'operazione nel database.   No
Job.Reports.JobPropToStore Proprietà del lavoro da scrivere Specifica le proprietà del lavoro da scrivere nel database.   No
Job.Reports.JobTableName Tabella delle proprietà del lavoro Specifica il nome della tabella in cui le proprietà del lavoro selezionato sono memorizzate nel database.   No
JobStepCollector.ContinueOnFailure Continua in caso di errore Specifica se i lavori continuano a essere elaborati nei loro flussi di lavoro se il raccoglitore di dati Avanzamento operazioni lavoro non riesce ad acquisire informazioni.
  • No
 
JobStepCollector.JobProps Proprietà del lavoro da acquisire Specifica le proprietà del lavoro che il raccoglitore di dati Avanzamento operazioni del lavoro acquisisce all'inizio e alla fine di ogni fase del flusso di lavoro.    
PrinterActionsCollector.UserProps Proprietà dell'utente da acquisire Specifica le proprietà che questo raccoglitore di dati acquisisce sull'utente che esegue un'azione su una stampante.    
PrinterActionsCollector.PrinterProps Proprietà della stampante da acquisire Specifica le proprietà che questo raccoglitore di dati acquisisce su una stampante quando un utente esegue un'azione su di essa.    
PrinterStatusCollector.PrinterProps Proprietà della stampante da acquisire Specifica le proprietà della stampante che il raccoglitore di dati Stato stampante acquisisce quando vengono modificati lo stato abilitato della stampante o la proprietà dello stato stampante.    
StepCollector.DatabaseTables Tabelle del database interessate Specifica i nomi delle tabelle del database in cui le operazioni basate sul modello procedurale WritePropsToReportsDatabase scrivono i dati. Un elenco con tutte le tabelle definite per un'operazione WritePropsToReportsDatabase esistente nel database Report a prescindere che contengano dati o meno. No  
StepDurationCollector.JobProps Proprietà del lavoro da acquisire Specifica le proprietà del lavoro che il data collector Durata operazioni del lavoro acquisisce all'inizio e alla fine di ogni passo del flusso di lavoro.    
UserActionsCollector.UserProps Proprietà dell'utente da acquisire Specifica le proprietà che questo raccoglitore di dati acquisisce sull'utente che esegue un'azione su un utente di destinazione.    
UserActionsCollector.TargetUserProps Proprietà utente di destinazione da acquisire Specifica le proprietà che questo raccoglitore di dati acquisisce su un utente di destinazione quando un utente esegue un'azione su di essa.    
WorkflowSystem.Capture.Database Database Specifica il nome del database PostgreSQL da utilizzare per la memorizzazione delle informazioni raccolte per la gestione report.    
WorkflowSystem.Capture.Hostname Indirizzo IP o nome host del server PostgreSQL Specifica l'indirizzo IP di rete o il nome host del computer in cui è memorizzato il database PostgreSQL che memorizza i dati del lavoro e della stampante    
WorkflowSystem.Capture.Password Password Specifica la password che si desidera che RICOH ProcessDirector utilizzi per l'accesso al database dei report PostgreSQL.    
WorkflowSystem.Capture.Port Porta server PostgreSQL Specifica il numero di porta da utilizzare per comunicare con il database dei report PostgreSQL.    
WorkflowSystem.Capture.Username Nome utente Specifica il nome utente che si desidera che RICOH ProcessDirector utilizzi per l'accesso al database dei report PostgreSQL.    

1.2.10.30.32 Nomi delle proprietà del database per la sicurezza

I messaggi potrebbero fare riferimento alle proprietà della Sicurezza.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà della Sicurezza
Nome database Scheda del notebook: Nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile
User.AccountStatus Sicurezza Utenti: Stato account Visualizza lo stato corrente dell'account dell'utente.
  • Attivo
  • Bloccato-Inattivo
  • Non riuscito, bloccato da password
User.LastLogin Sicurezza Utenti: Ultimo accesso Specifica la data e l'ora dell'ultimo accesso utente.   No
WorkflowSystem.AdLdap.EmailAddress Impostazioni LDAP: Attributo e-mail Specifica l'attributo LDAP da cui RICOH ProcessDirector ottiene gli indirizzi e-mail dell'utente.  
WorkflowSystem.AdLdap.GroupMap Impostazioni LDAP: Gruppo LDAP Specifica l'associazione dei gruppi di RICOH ProcessDirector ai gruppi LDAP.  
WorkflowSystem.AdLdap.GroupSearchBase Impostazioni LDAP: Base di ricerca di gruppo Specifica la sezione dell'albero directory LDAP esterno cercato da RICOH ProcessDirector per individuare l'unità organizzativa (OU) che contiene i gruppi LDAP.  
WorkflowSystem.AdLdap.GroupSearchFilter Impostazioni LDAP: Filtro di ricerca di gruppo Specifica il filtro usato da RICOH ProcessDirector per determinare se un gruppo con quel nome specifico esiste nella base di ricerca del gruppo LDAP.  
WorkflowSystem.AdLdap.GroupSearchMember Impostazioni LDAP: Membro di ricerca di gruppo Specifica l'attributo LDAP usato da RICOH ProcessDirector per ottenere i nomi distinti di membri del gruppo LDAP.  
WorkflowSystem.AdLdap.ManagerDN Impostazioni LDAP: Nome distinto di gestione Specifica il nome distinto (DN) completo dell'utente che collega al server LDAP ciascuna ricerca utente.  
WorkflowSystem.AdLdap.ManagerPassword Impostazioni LDAP: Gestore password Specifica la password per l'utente elencato nella proprietà Nome distinto di gestione.  
WorkflowSystem.AdLdap.rootDN Impostazioni LDAP: Nome distinto radice Specifica il nome distinto (DN) non limitato da restrizioni al limite amministrativo o al controllo degli accessi per il database.  
WorkflowSystem.AdLdap.Server Impostazioni LDAP: Server LDAP Specifica l'indirizzo IP di rete oppure il nome host completo di uno o più server LDAP e le porte usate dal sistema per l'autenticazione.  
WorkflowSystem.AdLdap.SyncLdapGrp Impostazioni LDAP: Sincronizzazione con gruppi LDAP Specifica se RICOH ProcessDirector aggiorna i gruppi di sicurezza del prodotto per un utente, in base ai valori della proprietà Prodotto per associazione gruppi LDAP, ogni volta che l'utente effettua l'accesso.
  • No
WorkflowSystem.AdLdap.UserSearchBase Impostazioni LDAP: Base di ricerca utente Comunica al server quale parte dell'albero directory esterno cercare, relativamente al nome distino (DN) della base nell'URL LDAP.  
WorkflowSystem.AdLdap.UserSearchFilter Impostazioni LDAP: Filtro di ricerca utente Specifica il filtro usato da RICOH ProcessDirector per determinare se un nome distinto (DN) dell'utente esiste in LDAP.  
WorkflowSystem.AdLdap.YesNo Impostazioni LDAP: Autenticazione con LDAP Specifica se gli utenti possono accedere a RICOH ProcessDirector con un ID utente definito nel server LDAP (Lightweight Directory Access Protocol) esistente.
  • No
WorkflowSystem.ComplexRules Impostazioni Sicurezza: Applica le regole di complessità della password Specifica se tutti gli utenti devono utilizzare password complesse.
  • No
WorkflowSystem.InactiveLength Impostazioni Sicurezza: Periodo di inattività dell'account Specifica il numero di giorni in cui RICOH ProcessDirector consente a un account utente di essere inattivo prima del blocco dell'utente da parte del sistema.  
WorkflowSystem.LockOutLength Impostazioni Sicurezza: Durata del blocco Specifica il periodo in cui RICOH ProcessDirector blocca un utente sul sistema dopo il superamento della soglia di accesso all'account. L'unità di tempo per il valore può essere espressa in minuti, in ore o giorni. Utilizzare il comando di attivazione/disattivazione situato alla destra del nome della proprietà per selezionare l'unità di tempo per il valore.  
WorkflowSystem.MaxLoginAttempts Impostazioni Sicurezza: Soglia del blocco di un account Specifica il numero dei tentativi di accesso e di modifica della password non riusciti e consentiti prima che l'utente venga bloccato.  
WorkflowSystem.MinPasswordLength Impostazioni Sicurezza: Lunghezza minima della password Specifica il numero minimo di caratteri obbligatori per una password.  
WorkflowSystem.PasswordReuseCount Impostazioni Sicurezza: Conteggio riutilizzo password Specifica quante volte un utente deve immettere una password univoca, prima di poter riutilizzare una vecchia password.  

1.2.10.30.33 Nomi proprietà database per Ultimate Impostrip® Connect

I messaggi potrebbero fare riferimento alle proprietà specifiche di Ultimate Impostrip® Connect. È possibile utilizzare i nomi delle proprietà database nelle formule simboliche per i programmi esterni e per le proprietà nei file di controllo.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Nella colonna Ticket lavoro:

  • indica che la proprietà può essere impostata da uno o più valori nel ticket lavoro.
  • No indica che la proprietà non può essere impostata dai valori nel ticket lavoro.

Proprietà della funzione Ultimate Impostrip® Connect
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Modificabile Ticket lavoro
Job.ULT.ImpostripQueue Ultimate Impostrip®: hot folder di input Ultimate Impostrip® Specifica il nome dell'hot folder Ultimate Impostrip® configurato per eseguire correttamente l'imposizione del lavoro. No
Job.ULT.JobName Ultimate Impostrip®: nome lavoro Ultimate Impostrip® Specifica il nome che RICOH ProcessDirector assegna a un lavoro quando invia il lavoro al server Ultimate Impostrip®. No
WorkflowSystem.ULT.ConfigSource Impostazioni di Ultimate Impostrip®: configurazione di Ultimate Impostrip® Specifica il metodo che RICOH ProcessDirector utilizza per recuperare l'elenco di hot folder Ultimate Impostrip® che possono ricevere lavori di stampa. No
WorkflowSystem.ULT.INIFileLocation Impostazioni di Ultimate Impostrip®: configurazione di Ultimate Impostrip®, opzione Usa file .ini Specifica il percorso completo del file di inizializzazione che RICOH ProcessDirector utilizza per recuperare l'elenco di hot folder Ultimate Impostrip® che possono ricevere lavori di stampa. No
WorkflowSystem.ULT.Remote Impostazioni di Ultimate Impostrip®: sistema host Ultimate Impostrip® Specifica se Ultimate Impostrip® è installato su un computer Windows che esegue anche un server RICOH ProcessDirector. No
WorkflowSystem.ULT.RpdSpoolMount Impostazioni di Ultimate Impostrip®: Mappatura di Ultimate Impostrip®: Directory spool di stampa Monta lo spool di stama RICOH ProcessDirector in una directory sul server Ultimate Impostrip®. No
WorkflowSystem.ULT.URL Impostazioni di Ultimate Impostrip®: configurazione di Ultimate Impostrip®, opzione Usa URL Specifica l'URL del server Ultimate Impostrip® che RICOH ProcessDirector contatta per recuperare l'elenco di hot folder Ultimate Impostrip® che possono ricevere lavori di stampa. No
WorkflowSystem.ULT.XmlRedirectMount Impostazioni di Ultimate Impostrip®: MappaturaUltimate Impostrip®: Cartella di input ticket XML Monta la directory specificata come Cartella di input ticket XML in Ultimate Impostrip® in una directory sul server primario RICOH ProcessDirector. No

1.2.10.30.34 Nomi proprietà database per WPM Connect

I messaggi potrebbero fare riferimento a proprietà WPM. Gli amministratori possono utilizzare i nomi proprietà database nelle formule simboliche specificate per i programmi esterni di RICOH ProcessDirector. Gli amministratori possono anche specificare le formule simboliche per le proprietà nei file di controllo di RICOH ProcessDirector.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Nella colonna Ticket lavoro:

  • indica che la proprietà può essere impostata da uno o più valori nel ticket lavoro.
  • No indica che la proprietà non può essere impostata dai valori nel ticket lavoro.

Proprietà delle funzioni WPM
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Modificabile Ticket lavoro
Job.WPM.AcrisId ACRISID Chiave ACRIS e codice di destinazione per il documento in formato elettronico. No
Job.WPM.CellDefFile CELL_DEF_FILE Specifica il nome del file di definizione delle celle. No
Job.WPM.DbcsFontheightRatio DBCS_FONTHEIGHT_RATIO Specifica il rapporto di rettifica dell'altezza dei font DBCS, espresso in percentuale. No
Job.WPM.DelDate DELDATE Data di scadenza per il documento in formato elettronico. No
Job.WPM.DoubleByteCodedFont Font codificato DBCS pagina di informazioni utente Font codificato a doppio byte utilizzato per generare la pagina UIP WPM. No
Job.WPM.FormDate FORMDATE Specifica la data associata al documento in formato AAAAMMGG. Solitamente corrisponde alla data del documento generato. No No
Job.WPM.FormId FORMID ID del modulo utilizzato da WPM per il lavoro. No
Job.WPM.FormName FORMNAME Nome del modulo utilizzato da WPM per il lavoro. No
Job.WPM.FormNo FORMNO Numero del modulo utilizzato da WPM per il lavoro. No
Job.WPM.FormSize FORMSIZE Specifica il nome della dimensione del modulo da utilizzare. No
Job.WPM.FormType FORMTYPE Tipo di modulo utilizzato da WPM per il lavoro. No
Job.WPM.MoveDate MOVE_DATE Data in cui il documento in formato elettronico viene spostato in un'altra posizione. No
Job.WPM.MoveDir MOVE_DIR Specifica la directory in cui viene spostato il documento elettronico. No
Job.WPM.OutputDir OUTPUT_DIR Specifica la directory in cui WPM crea e memorizza il documento in formato elettronico. No
Job.WPM.SbcsFontheightRatio SBCS_FONTHEIGHT_RATIO Specifica il rapporto di rettifica dell'altezza dei font SBCS, espresso in percentuale. No
Job.WPM.SecClass SECCLASS Classe di sicurezza utilizzata per controllare l'accesso al documento in formato elettronico. No
Job.WPM.SendDate SENDDATE Data in cui il documento in formato elettronico viene inviato a WPM. No No
Job.WPM.ShiftCharsRatio SHIFT_CHARS_RATIO Specifica il rapporto di rettifica della posizione per i caratteri di testo, espresso in percentuale della larghezza del carattere. No
Job.WPM.SingleByteCodedFont Font codificato SBCS pagina di informazioni utente Font codificato a singolo byte utilizzato per generare la pagina UIP WPM. No
Job.WPM.SystemFlag SYSTEM_FLAG Specifica il flag che controlla il funzionamento di sistema di WPM. No
Job.WPM.Title TITLE Specifica il titolo del documento in formato elettronico. No
Printer.WPM.SendToWPM Crea pagina di informazioni utente Specifica se l'oggetto stampante deve creare una pagina UIP per questo lavoro e inviarla alla stampante con il lavoro. No

1.2.10.30.35 Nomi delle proprietà del database per stampanti PDF Xerox

I messaggi potrebbero fare riferimento alle proprietà per stampanti PDF Xerox.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà di stampanti PDF Xerox
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile
Xerox.PDFPrinter.BannerPage.Tray Pagine di intestazione: Vassoio di alimentazione pagina di intestazione Specifica il vassoio di input della stampante che contiene la carta da utilizzare per le pagine di intestazione e di coda.  
XeroxPDFPrinter.MergeBanner Pagine di intestazione: Unione di pagine di intestazione in file di stampa PDF Specifica se i file di intestazione e di coda sono uniti nel file di stampa PDF o inviati alla stampante come file separati.
  • No
XeroxPDFPrinter.PrinterDriver Generale: Driver stampante Xerox Specifica il driver e la versione disponibili per la stampante Xerox e utilizzabili per creare una stampante PDF Xerox.  
XeroxPDFPrinter.PrinterType Generale: Tipo stampante Xerox Specifica il tipi di stampante Xerox disponibili e utilizzabili per creare una stampante PDF Xerox.  
XeroxPrinter.PrinterQueue Generale: Coda stampante Xerox Specifica il nome della coda di stampa LPR utilizzato per la stampante Xerox.  

1.2.10.31 Proprietà del lavoro che è possibile impostare dal ticket lavoro

Quando si inoltra un lavoro con un ticket di lavoro, RICOH ProcessDirector imposta alcune proprietà del lavoro a partire dai valori presenti nel suddetto ticket di lavoro.

Le proprietà del lavoro sono associate agli attributi nel ticket lavoro. Nella maggior parte dei casi, RICOH ProcessDirector imposta la proprietà del lavoro su un valore corrispondente a quello dell'attributo nella colonna Attributo ticket lavoro. (Non sempre i valori sono identici). La colonna Note spiega le variazioni in questo processo.

Quando un ticket lavoro fa riferimento a più file di stampa, RICOH ProcessDirector crea un lavoro secondario per ciascun file. Nella colonna Per lavoro o per ticket:

  • Lavoro indica che la proprietà viene associata nel ticket lavoro ad un attributo che si applica a singoli file di stampa, in modo da poter avere un valore differente per ciascun lavoro secondario.
  • Ticket indica che la proprietà viene associata ad un attributo che si applica all'intero ticket lavoro, quindi deve avere lo stesso valore per tutti i lavori creati per il ticket lavoro.
  • Lavoro o ticket indica che la proprietà viene associata ad entrambi i tipi di attributo, quindi può avere lo stesso valore o valori differenti in base agli attributi presenti nel ticket lavoro.

Proprietà del lavoro che è possibile impostare dal ticket lavoro
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Per lavoro o per ticket Nome attributo JDF Note
Job.Binding Rilegatura Consente di effettuare le impostazioni di rilegatura per il lavoro da stampare. Lavoro o ticket job-binding  
Job.Copies Generale e Stato: Copie lavoro richieste Contiene il numero di copie di lavoro che sono state richieste. Lavoro o ticket job-copies  
Job.CustomerName Pianificazione: Nome cliente Identifica il cliente associato a questo lavoro. Lavoro o ticket job-contact-info  
Job.Description Generale: Descrizione lavoro Contiene il testo che descrive il lavoro. Lavoro o ticket jt-comment  
Job.Duplex Generale: Fronte/retro Indica se la stampa a due facciate è attiva per il lavoro e, in tal caso, il tipo di stampa a due facciate. Lavoro o ticket job-sides  
Job.FoldOptions Opzioni di piegatura Consente di specificare la modalità di rilegatura del lavoro o di fogli di grandi dimensioni, se piegare tutti i fogli insieme (sovrapposti o fascicolati) e se il lato anteriore del foglio termina internamente o esternamente rispetto alla piegatura. Lavoro o ticket job-folding  
Job.Info.Department Informazioni: Informazioni sul reparto Contiene una descrizione del reparto per il lavoro. Lavoro o ticket job-contact-info  
Job.InputDatastream Generale: Flusso di dati di input Specifica il formato dei dati che contiene il file di input per questo lavoro. Processo di stampa document-format  
Job.Line- 2AFP. CC_TYPE AFP Tipo di controllo carrello Indica il tipo di controlli di trasmissione presenti nel lavoro. Scheda job-carriage-control-characters Questa proprietà è disponibile solo se è installata la funzione di supporto AFP.
Job.Line-2AFP. FORMDEF AFP e stampa: Definizione di modulo Identifica la definizione di modulo da utilizzare con il lavoro. Scheda job-form-definition Questa proprietà è disponibile solo se è installata la funzione di supporto AFP.
Job.Line-2AFP. PAGEDEF AFP Definizione della pagina Identifica la definizione di pagina AFP da utilizzare con il lavoro. Scheda job-page-definition Questa proprietà è disponibile solo se è installata la funzione di supporto AFP.
Job.Line-2AFP.TRC AFP Caratteri di riferimento tabella Indica se sono presenti nel lavoro i caratteri di riferimento della tabella. Scheda job-table-reference-characters Questa proprietà è disponibile solo se è installata la funzione di supporto AFP.
Job.Media Pianificazione: Supporto (pronto | supportato | tutti) Specifica il supporto da utilizzare per il lavoro. Lavoro o ticket Il database dei supporti lavoro è associato a diversi attributi job-media e document-media in JDF. RICOH ProcessDirector utilizza le impostazioni di rilevamento supporto per determinare la modalità di impostazione del valore.

Se un ticket lavoro specifica sia valori di supporto a livello sia di pagina che di lavoro, vengono impostati più valori per questa proprietà. Tuttavia, se si aggiorna il valore della proprietà Supporto, non potrà essere riscritto sul ticket lavoro, perché non è possibile indicare l'intervallo di pagina dove utilizzare il supporto. I valori di supporto nel ticket lavoro restano invariati.

Job.Name Generale: Nome lavoro Contiene il nome del lavoro. Lavoro o ticket job-name  
Job.OutputBin Pianificazione: Vassoio di uscita (richiesto | disponibili | tutti) Specifica il contenitore di output da utilizzare per il lavoro. Lavoro o ticket document-output-bin-name, job-output-bin-name  
Job.Print.JogCopies Print: Copie di output intermittenti Controlla se la stampante fa avanzare le copie di output per il lavoro. Scheda job-jog-offset  
Job.Print.Xoffset Print: Offset X (unità) Identifica l'offset, in pollici o millimetri, nella direzione x o orizzontale dell'origine della pagina logica dal supporto. Lavoro o ticket image-shift-front-x Questo valore viene applicato al lato anteriore e posteriore della pagina.

Questa proprietà è disponibile solo se è installata la funzione di supporto AFP.

Job.Print.Yoffset Print: Offset Y (unità) Identifica l'offset, in pollici o millimetri, nella direzione y o verticale, dell'origine della pagina logica dal supporto. Lavoro o ticket image-shift-front-y Questo valore viene applicato al lato anteriore e posteriore della pagina.

Questa proprietà è disponibile solo se è installata la funzione di supporto AFP.

Job.Priority Pianificazione: Priorità lavoro Contiene la priorità di stampa del lavoro. Lavoro o ticket job-priority  
Job.Punch Pianificazione: Punzonatura Specifica il numero e la posizione di fori per eseguire la perforazione nell'output. Lavoro o ticket document-hole-making, job-hole-making  
Job.RequestedPrinter Pianificazione: Stampante richiesta Contiene il nome della stampante richiesta per il lavoro. Lavoro o ticket job-logical-destination-name  
Job.RetainDuration Generale: Periodo di conservazione (unità) Controlla l'intervallo di tempo in minuti, ore o giorni in cui RICOH ProcessDirector conserva un lavoro una volta raggiunta l'operazione RetainCompletedJobs. Lavoro o ticket job-retain  
Job.Staple Pianificazione: Spillatura Specifica il numero e la posizione delle graffette da utilizzare nell'output. Lavoro o ticket job-stitching, document-stitching  

1.2.10.32 Stampanti Kodak supportate

I dispositivi di stampa Kodak supportano le stampanti seguenti:
Digimaster EX 110
Digimaster EX 125
Digimaster EX 138
Digimaster EX 150
Digimaster EX 300

1.2.10.33 Stampanti RICOH supportate

Queste stampanti possono essere definite in RICOH ProcessDirector come Stampanti PDF Ricoh. Individuare di seguito la stampante e il controller/DFE per determinare i valori di flusso di dati e porta da utilizzare quando si definisce la stampante.
    Nota:
  • Alcune stampanti supportano più di un controller. Di conseguenza, i modelli di stampante potrebbero essere elencati in più di una tabella.
Stampanti con controller interno standard Ricoh

Queste stampanti devono avere l'opzione PostScript installata. Per queste stampanti, impostare il valore Flusso di dati da inviare su PostScript e il valore Porta su 9100.

  • Gestetner DSm7110
  • Gestetner DSm7135
  • Gestetner DSm790
  • Gestetner P7675
  • IM C6500
  • IM C8000
  • Infoprint 2190
  • Infoprint 2210
  • Infoprint 2235
  • Lanier LD1100
  • Lanier LD1135
  • Lanier LD190
  • Lanier LD260c
  • Lanier LD275c
  • Lanier LD365C
  • Lanier LD375C
  • Lanier LP275
  • Lanier SP 9100
  • MP 1100
  • MP 1350
  • MP 9000
  • MP C6000
  • MP C6501SP
  • MP C7500
  • MP C7501SP
  • Pro 1106EX
  • Pro 1107
  • Pro 1107EX
  • Pro 1107EXP
  • Pro 1356EX
  • Pro 1357
  • Pro 1357EX
  • Pro 1357EXP
  • Pro C5100S
  • Pro C7100SX
  • Pro C5110S
  • Pro C5200S
  • Pro C5210S
  • Pro C5300S
  • Pro C5300SL
  • Pro C5310S
  • Pro 6100
  • Pro 6100HE
  • Pro 6100HT
  • Pro C7100
  • Pro C7100S
  • Pro C7100X
  • Pro C7110
  • Pro C7110S
  • Pro C7110SX
  • Pro C7110X
  • Pro C7200
  • Pro C7200e
  • Pro C7200S
  • Pro C7200SL
  • Pro C7200SX
  • Pro C7200X
  • Pro C7210
  • Pro C7210S
  • Pro C7210SX
  • Pro C7210X
  • Pro 8100EX
  • Pro 8100S
  • Pro 8100Se
  • Pro 8110
  • Pro 8110e
  • Pro 8110S
  • Pro 8110Se
  • Pro 8120e
  • Pro 8120S
  • Pro 8120Se
  • Pro 8200S
  • Pro 8210
  • Pro 8210S
  • Pro 8220
  • Pro 8220S
  • Pro 8300S
  • Pro 8310
  • Pro 8310S
  • Pro 8320
  • Pro 8320S
  • Pro 906EX
  • Pro 907
  • Pro 907EX
  • Pro 907EXP
  • Savin C6055
  • Savin C7570
  • SAVIN 8090
  • SAVIN 8110
  • SAVIN 8135
  • Savin C9065
  • Savin C9075
  • Savin MLP175n
  • SP 9100DN
Stampanti con RICOH TotalFlow Print Server

Per queste stampanti, impostare il valore Flusso di dati da inviare su JDF/PDF. Utilizzare il valore predefinito per l'impostazione Porta.

  • Pro C7100
  • Pro C7100S
  • Pro C7100SX
  • Pro C7100X
  • Pro C7110
  • Pro C7110S
  • Pro C7110SX
  • Pro C7110X
  • Pro C7200
  • Pro C7200e
  • Pro C7200S
  • Pro C7200SX
  • Pro C7200X
  • Pro C7210
  • Pro C7210S
  • Pro C7210SX
  • Pro C7210X
  • Pro C9100
  • Pro C9110
  • Pro C9200
  • Pro C9210
Stampanti con controller EFI Fiery serie N

Per queste stampanti, impostare il valore Flusso di dati da inviare su Ricoh API for Fiery. Utilizzare il valore predefinito per l'impostazione Porta.

Pro C7500 Pro C9500
Pro C7500H Pro C9500H
Pro C7500HT (solo in Giappone)  
Stampanti con controller EFI Fiery serie E e EB

Per queste stampanti, impostare il valore Flusso di dati da inviare su JDF/PDF. Impostare il valore Porta su 9102 per inviare i lavori alla coda di stampa o 9103 per inviare i lavori alla coda di attesa.

Nota: RICOH ProcessDirector supporta solo queste stampanti con i controller elencati. Se la stampante utilizza un controller diverso, non può essere definita come Stampante PDF Ricoh.

Modello stampante Controller   Modello stampante Controller
  • Gestetner DSm7110
  • Gestetner DSm7135
  • Gestetner DSm790
  • EB-135
 
  • Pro C550EX
  • Pro C700EX
  • E-8100
  • Lanier LD1100
  • Lanier LD1135
  • Lanier LD190
  • EB-135
 
  • Pro C5300SL
  • E-27B
  • Lanier LD260c
  • Lanier LD275c
  • E-7100 con Fiery V1.1 e superiore
 
  • Savin C6055
  • Savin C7570
  • E-7100 con Fiery V1.1 e superiore
  • Lanier LD365C
  • Lanier LD375C
  • E-7200
 
  • Pro C651EX
  • Pro C751
  • Pro C751EX
  • E-41A
  • MP 1100
  • MP 1350
  • MP 9000
  • EB-135
 
  • Pro C7100
  • Pro C7100S
  • Pro C7100SX
  • Pro C7100X
  • Pro C7110
  • Pro C7110S
  • Pro C7110SX
  • Pro C7110X
  • E-43A/E-83
  • MP C6000
  • MP C7500
  • E-7100 con Fiery V1.1 e superiore
  • E-8100 con Fiery V1.1 e superiore
 
  • Pro C720
  • Pro C720S
  • E-40
  • MP C6501SP
  • MP C7501SP
  • E-7200
 
  • Pro C7200
  • Pro C7200e
  • Pro C7200S
  • Pro C7200SX
  • Pro C7200X
  • Pro C7210
  • Pro C7210S
  • Pro C7210SX
  • Pro C7210X
  • E-45A/E-85A
  • E-46A/E-86A
  • Pro 1106EX
  • Pro 1356EX
  • Pro 906EX
  • EB-135
 
  • Pro C7200SL
  • E-35A
  • E-36A
  • Pro 1107EX
  • Pro 1357EX
  • Pro 907EX
  • EB-1357 con Fiery V1.1 e superiore
 
  • Pro C900
  • Pro C900S
  • E-40/E-80 con Fiery V4.0 e superiore
  • Pro 8100EX
  • Pro 8100S
  • Pro 8100Se
  • Pro 8110
  • Pro 8110e
  • Pro 8110S
  • Pro 8110Se
  • Pro 8120
  • Pro 8120e
  • Pro 8120S
  • Pro 8120Se
  • EB-32
 
  • Pro C901
  • Pro C901S
  • E-41/E-81
  • E-42/E82
  • Pro 8200S
  • Pro 8210
  • Pro 8210S
  • Pro 8220
  • Pro 8220S
  • EB-34
 
  • Pro C9100
  • Pro C9110
  • E-43/E-83
  • Pro 8300S
  • Pro 8310
  • Pro 8310S
  • Pro 8320
  • Pro 8320S
  • EB-35
 
  • Pro C9200
  • Pro C9210
  • E-45/E-85
  • E-46/E-86
  • Pro C5100S
  • Pro C5110S
  • E-22B/E-42B
 
  • SAVIN 8135
  • SAVIN 8110
  • SAVIN 8090
  • EB-135
  • Pro C5200S
  • Pro C5210S
  • E-24B/E-44B
 
  • Savin C9065
  • Savin C9075
  • E-7200
  • Pro C5300S
  • Pro C5310S
  • E-27B/E-47B
     

1.2.10.34 Stampanti Xerox supportate

I dispositivi di stampa Xerox supportano le seguenti stampanti con driver DocuSP V1.0, V3.8, V4.2 o V5.0:
DocuTech 6100
DocuTech 6115
DocuTech 6135
DocuTech 6155
DocuTech 6180
DocuTech 75
DocuTech 90
DocuTech 350
DocuTech 425
DocuTech 500
DocuTech 700
DocuTech 850
DocuTech 1000
DocuTech 128HLV
DocuTech 155HLC
DocuTech 180HLC
DocuPrint 100EPS
DocuPrint 115EPS
DocuPrint 135EPS
DocuPrint 155EPS
DocuPrint 180EPS
DocuColor 250
DocuColor 2045
DocuColor 2060
DocuColor 6060
DocuColor 7000
DocuColor 8000
DocuColor 250
iGen3
Nuvera 100DCP
Nuvera 120DCP
Nuvera 100DPS
Nuvera 120DPS
XDP 4110
XDP 4590

                           

1.2.10.35 Accesso facilitato

Ricoh cerca di fornire prodotti con un facile accesso per tutti, indipendentemente dall'età e dalle abilità.

Per ulteriori informazioni sul nostro impegno nei confronti dell'accessibilità, consultare la Pagina sull'accessibilità sul sito Web di Ricoh.

Funzioni di accesso facilitato

Le funzioni di accesso facilitato permettono agli utenti disabili, con problemi di mobilità o di vista, di utilizzare correttamente i prodotti IT (Information Technology).

Le principali funzioni di accesso facilitato in questo prodotto consentono agli utenti di:

  • Sfruttare utilità per la lettura dello schermo, lenti d'ingrandimento e altre tecnologie di assistenza.
  • Utilizzare la tastiera anziché il mouse.
  • Cambiare attributi quali volume, colore, contrasto e dimensione dei font.

Inoltre, il centro informazioni e le pubblicazioni relative al prodotto sono in un formato che supporta l'accesso facilitato.

Per abilitare il supporto della tecnologia di assistenza nel programma di installazione, specificare l'opzione della console alla fine del comando setup. Ad esempio, per attivare la tecnologia di assistenza su computer Linux, inserire:

./setup -console

Navigazione mediante tastiera

Questo prodotto utilizza i tasti di navigazione standard di Microsoft Windows.

    Importante:
  • Non è possibile utilizzare la scheda Flusso di lavoro, la modalità Indicizzatore AFP di RICOH Visual Workbench (che fa parte della funzione Supporto AFP), la funzione Editor AFP o la funzione Whitespace Manager solo con la tastiera. Essi richiedono un mouse.
Tasti di accesso rapido dell'interfaccia utente RICOH ProcessDirector

Quando la tabella Lavori nella pagina Principale o una tabella nella pagina Amministrazione è attiva, è possibile utilizzare i seguenti tasti di accesso rapido:

Tasti di accesso rapido interfaccia utente
Descrizione Ctrl + tasto
Seleziona tutti gli oggetti nella tabella. a
Aprire la guida campo per la proprietà attualmente selezionata. F1

Durante la visualizzazione di un lavoro in un flusso di lavoro, è possibile utilizzare i seguenti tasti di accesso rapido:

Tasti di accesso rapido per la visualizzazione di un lavoro in un flusso di lavoro
Descrizione Ctrl + tasto
Zoom avanti. +
Zoom indietro. -
Per tornare al livello di ingrandimento predefinito. 0
Tasti di accesso rapido del flusso di lavoro RICOH ProcessDirector

Nell'editor flusso di lavoro, è possibile utilizzare questi tasti di scelta rapida:

Tasti di accesso rapido flusso di lavoro
Descrizione Ctrl + tasto
Salvare il flusso di lavoro. Ctrl + s
Annullare un'azione precedente, incluse le modifiche effettuate in un'operazione o nella proprietà connettore notebook. Ctrl + z
Invertire un'azione di annullamento, incluse le modifiche effettuate in un'operazione o nel notebook proprietà connettore. Ctrl + y o Ctrl + Maiusc + z
Mostrare o nascondere la finestra Modelli di operazione. Ctrl + e
Mostrare o nascondere la Mappa. Ctrl + m
Zoom avanti. Ctrl + +
Zoom indietro. Ctrl + -
Ripristinare lo zoom al valore predefinito. Ctrl + 0
Reimpostare la dimensione e la posizione predefinita della finestra Mappa. Ctrl + d
Copiare una o più operazioni. È necessario prima selezionare le operazioni. Ctrl + c
Eliminare una o più operazioni. È necessario prima selezionare le operazioni. Elimina

1.2.10.36 Marchi

RICOH ProcessDirector e RICOH InfoPrint Manager sono marchi di Ricoh Company, Ltd. negli Stati Uniti, in altri paesi o in entrambi.

Adobe®, Reader® e PostScript® sono marchi o marchi registrati di Adobe Systems Inc negli Stati Uniti e/o in altri paesi.

Amazon® è un marchio registrato di Amazon.com LLC.

EFI®, Fiery® e il logo Fiery sono marchi o marchi registrati di Electronics For Imaging, Inc. negli Stati Uniti e/o in alcuni altri paesi.

Firefox® è un marchio registrato di Mozilla Foundation.

Google Chrome è un marchio di Google, Inc.

IBM®, AIX, DB2®, MVS, POWER, Print Services Facility e z/OS® sono marchi o marchi registrati di International Business Machines Corporation negli Stati Uniti e/o in altri paesi.

Impostrip® è un marchio registrato di Ultimate TechnoGraphics Inc.

Kodak® è un marchio registrato di Eastman Kodak Company.

Linux® è un marchio registrato di Linus Torvalds.

MarcomCentral® è un marchio registrato di MarcomCentral, un'azienda Ricoh.

Microsoft, Windows, Windows Server e Microsoft Edge sono marchi o marchi registrati di Microsoft Corporation negli Stati Uniti e/o in altri paesi.

Oracle®, Java® e OpenJDK™ sono marchi o marchi registrati di Oracle e/o società affiliate.

PostgreSQL® è un marchio registrato di PostgreSQL Community Association del Canada.

Quadient® è un marchio registrato di Quadient Group AG.

Tableau Software® e Tableau® sono marchi registrati di Tableau Software.

UNIX® è un marchio registrato di The Open Group.

VMware® è un marchio registrato di Vmware, Inc.

Xerox® è un marchio registrato di Xerox Corporation.

Codice Thales Group: la porzione di gestione della licenza della presente applicazione concessa in licenza si basa su uno o più dei seguenti copyright:

Sentinel RMS
Copyright 1989-2024 Thales Group 
Tutti i diritti riservati.

Sentinel Caffe (TM)
Copyright 2008-2024 Thales Group 
Tutti i diritti riservati.

Sentinel EMS
Copyright 2008-2024 Thales Group 
Tutti i diritti riservati.

I nomi propri dei sistemi operativi Windows sono i seguenti:

  • Windows XP:
    • Microsoft Windows XP Professional
    • Microsoft Windows XP Enterprise
  • Windows 7:
    • Microsoft Windows 7 Professional
    • Microsoft Windows 7 Ultimate
    • Microsoft Windows 7 Enterprise
  • Windows 10:
    • Microsoft Windows 10 Pro
    • Microsoft Windows 10 Enterprise
  • Windows 11:
    • Microsoft Windows 11 Pro
  • Windows Server 2008:
    • Microsoft Windows Server 2008 Standard
    • Microsoft Windows Server 2008 Enterprise
  • Windows Server 2016:
    • Microsoft Windows Server 2016 Standard
  • Windows Server 2019:
    • Microsoft Windows Server 2019 Standard
  • Windows Server 2022:
    • Microsoft Windows Server 2022 Standard

Altri nomi prodotto qui utilizzati sono solo a scopo identificativo e possono essere marchi delle rispettive aziende. Decliniamo qualsiasi diritto su questi marchi.

1.2.11 Pubblicazioni correlate

Per ulteriori informazioni su RICOH ProcessDirector, utilizzare le pubblicazioni relative a ciascuna tecnologia specifica.

1.2.11.1 Pubblicazioni correlate e centri informazioni

RICOH ProcessDirector utilizza diverse tecnologie. Gli utenti esperti possono consultare pubblicazioni e centri di informazioni specifici per quelle tecnologie. Le pubblicazioni di seguito riportate non rappresentano l'intera bibliografia per un certo prodotto.

In aggiunta al centro informazioni, occorre trovare le seguenti pubblicazioni utili:

  • RICOH ProcessDirector per Linux: Pianificazione e installazione, G550-1042
  • RICOH ProcessDirector: Integrating with Other Applications, S550-1069
  • InfoPrint Manager: PSF e messaggi server e Messaggi di conversione , G550-1053
  • Presentazione funzione avanzata: Programming Guide and Line Data Reference, S544-3884
  • AFP Conversion and Indexing Facility User's Guide, G550-1342
  • Data Stream & Object Architectures: MO:DCA Reference, SC31-6802
  • IBM Print Services Facility per z/OS: AFP Download Plus, S550-0433
  • IBM Print Services Facility per z/OS: Customization, S550-0427
  • IBM Print Services Facility per z/OS: Download per z/OS, S550-0429
  • IBM Print Services Facility per z/OS: User's Guide, S550-0435

È possibile scaricare tali pubblicazioni da Centro informazioni software di RICOH (https://help.ricohsoftware.com/swinfocenter/).

1.3 Integrazione con altre applicazioni

1.3.1 Introduzione

1.3.1.1 Importante

Nella misura massima consentita dalle leggi in vigore, in nessun caso il produttore sarà responsabile per eventuali danni derivanti dai guasti di questo prodotto, perdite di documenti o dati o l'utilizzo o il non utilizzo di questo prodotto e dei manuali di funzionamento forniti.

Assicurarsi sempre di copiare o di eseguire i backup dei documenti o dei dati importanti. I documenti o i dati potrebbero venire cancellati a causa di errori operativi o malfunzionamenti del software. Inoltre, l'utente è responsabile di adottare le misure di protezione contro virus, worm e altri software dannosi.

In nessun caso il produttore sarà ritenuto responsabile per i documenti creati dall'utente utilizzando il prodotto e per qualsiasi risultato che l'utente ottiene dai dati.

1.3.1.2 Avvertenze relative al presente manuale

  • Alcune illustrazioni o spiegazioni nel presente manuale potrebbero variare dal prodotto a causa di miglioramenti o modifiche al prodotto.
  • I contenuti del presente manuale sono soggetti a modifiche senza preavviso.
  • Non è consentito duplicare, replicare, riprodurre in alcuna forma, modificare o menzionare in alcuna forma parti del presente manuale senza previo consenso del fornitore.
  • Nel corso di questa pubblicazione, i riferimenti ai percorsi di directory indicano soltanto i percorsi predefiniti. Se si installa RICOH ProcessDirector o uno qualsiasi dei relativi componenti in una posizione differente, inclusa una diversa unità, è necessario modificare i percorsi di conseguenza.

    Ad esempio, se si installa RICOH ProcessDirector sull'unità D: di un computer su cui è in esecuzione il sistema operativo Windows, sostituire C: con D: nei percorsi della directory.

1.3.1.3 Pubblicazioni per questo prodotto

Il CD delle pubblicazioni RICOH ProcessDirector include le pubblicazioni di RICOH ProcessDirector.
Manuali di istruzioni

Sono inclusi questi manuali di istruzioni:

  • RICOH ProcessDirector: Integrazione con altre applicazioni (questa pubblicazione)

    Questo manuale fornisce le informazioni tecniche relative alle modalità di configurazione di RICOH ProcessDirector per lo scambio di dati con altre applicazioni.

  • RICOH ProcessDirector per Linux o Windows: pianificazione e installazione

    Questo manuale spiega le procedure di pianificazione e installazione per RICOH ProcessDirector sul sistema operativo in uso. Il CD delle pubblicazioni include la versione di questo manuale per il sistema operativo in uso: Linux o Windows.

  • RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti

    Questo manuale spiega come installare le funzioni di RICOH ProcessDirector che controllano e monitorano entrambi i lavori e i singoli documenti nei lavori.

  • RICOH ProcessDirector: Utilizzo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat

    Questo manuale spiega come utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. È possibile utilizzare il plug-in di Adobe Acrobat per definire il testo, i codici a barre, le immagini e altri miglioramenti in un file PDF. Dopo aver salvato i miglioramenti in un file di controllo, i flussi di lavoro di RICOH ProcessDirector possono utilizzare il file di controllo per effettuare miglioramenti simili ai file PDF.

  • Riepilogo dei font

    Questo manuale spiega i concetti di caratteri e i diversi tipi di caratteri in InfoPrint Font Collection. Il Riepilogo caratteri è disponibile solo in lingua inglese.

  • White paper–Utilizzo della funzione Ottimizza AFP

    Questo manuale spiega come configurare e utilizzare i file di controllo Ottimizza AFP. Questo manuale è disponibile solo in lingua inglese.

  • Il file readme RICOH ProcessDirector (readme.html)

    Questo file indica come accedere ad altre pubblicazioni. Il file leggimi è disponibile solo in inglese.

  • Le note di rilascio di RICOH ProcessDirector

    Queste note di rilascio forniscono informazioni sulla release RICOH ProcessDirector, incluse nuove funzioni e aggiornamenti; limitazioni problemi e soluzioni noti; e richieste di modifica del codice. Le note di rilascio sono disponibili solo in inglese.

È anche possibile scaricare le pubblicazioni da Centro informazioni software di RICOH (https://help.ricohsoftware.com/swinfocenter/).

Centro informazioni di RICOH ProcessDirector

Il centro informazioni contiene argomenti che aiutano gli amministratori, i supervisori e gli operatori a conoscere più a fondo ed utilizzare RICOH ProcessDirector. Il centro informazioni è disponibile dall'interfaccia utente e fornisce funzioni di navigazione e di ricerca rapide.

Guida

In molte schermate è disponibile una Guida campo che fornisce informazioni per attività e impostazioni specifiche.

1.3.1.4 Come leggere la documentazione

1.3.1.4.1 Prima di utilizzare RICOH ProcessDirector

Questo manuale contiene le istruzioni e le avvertenze per la configurazione di RICOH ProcessDirector per lo scambio di dati con altre applicazioni. Prima di utilizzare RICOH ProcessDirector per lo scambio di dati con altre applicazioni, leggere attentamente e completamente il presente manuale. Tenere questo manuale a portata di mano per riferimento futuro.

1.3.1.4.2 Come utilizzare i manuali

Utilizzare i manuali di istruzioni in base alle proprie esigenze.
Per imparare come pianificare, installare e avviare RICOH ProcessDirector:
Vedere RICOH ProcessDirector per Linux o Windows: Pianificazione e installazione. Il CD delle pubblicazioni include la versione di questo manuale per il sistema operativo in uso: Linux o Windows.
Per informazioni sulle funzioni e sulle operazioni di RICOH ProcessDirector e sulle relative funzioni installate:
Consultare il centro informazioni di RICOH ProcessDirector.
Per informazioni su come impostare i valori delle proprietà nell'interfaccia utente:
Consultare la guida campo.
Per informazioni su come configurare RICOH ProcessDirector per scambiare dati con altre applicazioni:
Consultare RICOH ProcessDirector: Integrazione con altre applicazioni.
Per informazioni su come installare una funzione di elaborazione del documento:
Consultare RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti.
Per informazioni su come utilizzare le funzioni e le operazioni di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat
Consultare RICOH ProcessDirector: Utilizzo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
Visualizzazione delle pubblicazioni

Le pubblicazioni di RICOH ProcessDirector sono disponibili sul CD delle pubblicazioni, pertanto è possibile accedervi prima di installare l'applicazione.

    Nota:
  • Per visualizzare le pubblicazioni, è necessario un programma di visualizzazione di PDF, ad esempio Adobe Acrobat Reader.

Per accedere al CD delle pubblicazioni di RICOH ProcessDirector su Windows:

  1. Inserire il CD nell'apposita unità.

    Se il sistema Windows è configurato per l'esecuzione automatica dei CD, Esplora risorse di Windows si apre automaticamente per mostrare il contenuto del CD.

  2. Se Esplora risorse di Windows non si avvia automaticamente, aprirlo e visualizzare i contenuti dell'unità CD.
  3. Per ulteriori informazioni sul contenuto del CD, aprire il file readme.html.

Alcune di queste pubblicazioni sono disponibili anche dall'interfaccia utente RICOH ProcessDirector.

    Nota:
  • Per visualizzare le pubblicazioni è necessario accedere all'interfaccia utente RICOH ProcessDirector.

Nel banner dell'interfaccia utente RICOH ProcessDirector, fare clic sul pulsante Informazioni e selezionare una delle seguenti pubblicazioni da scaricare:

  • RICOH ProcessDirector: Integrazione con altre applicazioni
  • RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti
  • RICOH ProcessDirector: Utilizzo del plug-in RICOH ProcessDirector per Adobe Acrobat
  • RICOH ProcessDirector: Note di rilascio

Visualizzazione del centro informazioni

Il centro informazioni RICOH ProcessDirector è disponibile dall'interfaccia utente.

Per visualizzare il Centro informazioni:

  • Nel banner dell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector, fare clic sul pulsante Informazioni e selezionare Guida.

Inoltre, è possibile aggiungere un segnalibro per la posizione del centro informazioni nel browser e aprirlo in qualsiasi momento al di fuori di RICOH ProcessDirector.

Informazioni sull'utilizzo delle funzioni e delle operazioni sono disponibili solo se le funzioni sono installate nel sistema.

1.3.1.5 Informazioni correlate

Per informazioni sui nostri prodotti, vedere:

Per informazioni sui nostri prodotti, vedere:

  • InfoPrint Manager per AIX: Per iniziare, G550-1061
  • InfoPrint Manager per AIX: Guida alla pianificazione, G550-1060
  • InfoPrint Manager per Linux: Per iniziare, G550-20263
  • InfoPrint Manager per Linux: Guida alla pianificazione, G550-20262
  • InfoPrint Manager per Windows: Per iniziare, G550-1072
  • InfoPrint Manager per Windows: Guida alla pianificazione, G550-1071
  • InfoPrint Manager: PSF and Server Messages, G550-1053
  • RICOH InfoPrint XT per Linux: Installation and User's Guide, G550-20375
  • RICOH InfoPrint XT per Windows: Installation and User's Guide, GLD0-0025
  • AFP Conversion and Indexing Facility User's Guide, G550-1342
  • IBM Print Services Facility per z/OS: AFP Download Plus, S550-0433
  • IBM Print Services Facility per z/OS: Download per z/OS, S550-0429

1.3.1.6 Symbols

Nel presente manuale, i seguenti simboli vengono utilizzati per consentire di identificare rapidamente i contenuti.

    Importante:
  • Questo simbolo indica i punti ai quali prestare attenzione durante l'utilizzo del prodotto. Assicurarsi di leggere queste spiegazioni.

    Nota:
  • Questo simbolo indica utili informazioni supplementari non essenziali per completare un'attività.

Grassetto
Grassetto indica i nomi di finestre di dialogo, menu, voci di menu, impostazioni, etichette campo, pulsanti e tasti.
Corsivo
Corsivo indica i titoli dei manuali e variabili da sostituire con le proprie informazioni.
Monospace
Monospace indica l'input e l'output del computer.

1.3.1.7 Abbreviazioni

AFP
Presentazione funzione avanzata
API
Application Programming Interface
CSV
Acronimo di Comma-Separated Values, valori delimitati da virgole
DNS
Domain Name System
HTTP
Hyper Text Transfer Protocol
IP
Internet Protocol
JDF
Job Definition Format
LPD
Line printer daemon
PDF
Portable Document Format
PSF
Print Services Facility
REST
Representational State Transfer
SMIT
Acronimo di System Management Interface Tool
SOAP
Simple Object Access Protocol
SSL
Secure Sockets Layer
YaST
Yet another Setup Tool

1.3.1.8 Marchi

RICOH ProcessDirector e RICOH InfoPrint Manager sono marchi di Ricoh Company, Ltd. negli Stati Uniti, in altri paesi o in entrambi.

Adobe, Reader e PostScript sono marchi o marchi registrati di Adobe Systems Inc negli Stati Uniti e/o in altri paesi.

IBM, AIX, MVS, Print Services Facility e z/OS sono marchi registrati o marchi di International Business Machines Corporation negli Stati Uniti e/o in altri paesi.

Impostrip® è un marchio registrato di Ultimate TechnoGraphics Inc.

Kodak è un marchio registrato di Eastman Kodak Company.

Linux è un marchio registrato di Linus Torvalds.

MarcomCentral è un marchio registrato di MarcomCentral, un'azienda Ricoh.

Microsoft, Windows, Windows Server e Internet Explorer sono marchi o marchi registrati di Microsoft Corporation negli Stati Uniti e/o in altri paesi.

Oracle e Java sono marchi registrati di Oracle e/o società affiliate.

UNIX è un marchio registrato di The Open Group.

Xerox è un marchio registrato di Xerox Corporation.

Codice Thales Group: la porzione di gestione della licenza della presente applicazione concessa in licenza si basa su uno o più dei seguenti copyright:

Sentinel RMS
Copyright 1989-2024 Thales Group 
Tutti i diritti riservati.

Sentinel Caffe (TM)
Copyright 2008-2024 Thales Group 
Tutti i diritti riservati.

Sentinel EMS
Copyright 2008-2024 Thales Group 
Tutti i diritti riservati.

I nomi propri dei sistemi operativi Windows sono i seguenti:

  • Windows 10:
    • Microsoft Windows 10 Pro
    • Microsoft Windows 10 Enterprise
  • Il nome del prodotto di Windows 11 è:
    • Microsoft Windows 11 Pro
  • Windows Server 2012 R2:
    • Microsoft Windows Server 2012 R2 Standard
    • Microsoft Windows Server 2012 R2 Enterprise
  • Windows Server 2016:
    • Microsoft Windows Server 2016 Standard
    • Microsoft Windows Server 2016 Datacenter
  • Windows Server 2019:
    • Microsoft Windows Server 2019 Standard
  • Il nome del prodotto di Windows Server 2022 è:
    • Microsoft Windows Server 2022 Standard

Altri nomi prodotto qui utilizzati sono solo a scopo identificativo e possono essere marchi delle rispettive aziende. Decliniamo qualsiasi diritto su questi marchi.

1.3.2 Panoramica

RICOH ProcessDirector fornisce diversi meccanismi per l'interazione con altre applicazioni. Il meccanismo da utilizzare dipende dagli obiettivi dell'utente e dalle capacità dell'applicazione.

Gli obiettivi generali possibili quando si utilizza RICOH ProcessDirector con un'altra applicazione sono:

  1. Inviare un lavoro per l'elaborazione e la stampa.

    L'applicazione in uso può copiare i file di stampa in dispositivi di input hot folder, ovvero directory che monitorano RICOH ProcessDirector a intervalli configurabili. RICOH ProcessDirector accetta i file di stampa e li converte in lavori di stampa.

    È possibile inviare i lavori alle hot folder con molti metodi. Se si inviano ticket lavoro JDF (Job Definition Format) con i file di stampa, il dispositivo di input Hot folder può utilizzare il ticket lavoro per configurare le proprietà di lavoro. Il ticket lavoro JDF rimane con il lavoro durante l'elaborazione. La maggior parte delle proprietà del lavoro e dei valori nel ticket lavoro vengono sincronizzate ogni volta che è richiesto il ticket lavoro. È anche possibile inviare i lavori ad una hot folder con il metodo batch JDF con le informazioni PDF, JDF e JMF in un singolo pacchetto MIME. Il JMF deve fare riferimento al nome della hot folder come DeviceID.

    Se l'applicazione utilizza la funzione di stampa in linea (LPR) per la trasmissione dei file, è possibile che questi vengano inviati a un dispositivo di input daemon (LPD) della stampante in linea. I dispositivi di input LPD sono simili ai dispositivi di input Hot folder, ma possono ricevere unicamente file inviati usando la funzione LPR.

  2. Aggiungere le funzionalità di elaborazione non disponibili ai flussi dei lavori di stampa in RICOH ProcessDirector.

    Se l'applicazione in uso consente un'elaborazione che può essere incorporata nei flussi dei lavori di stampa (ad esempio, la pulizia dell'indirizzo, la trasformazione del flusso dati o l'imposizione), è possibile creare operazioni che inviano il lavoro di stampa da RICOH ProcessDirector all'applicazione in uso, attendere un valido codice di ritorno e continuare l'elaborazione in RICOH ProcessDirector.

    Se l'applicazione in uso monitora le hot folder, le operazioni create possono copiare i lavori di stampa da e nelle hot folder. Se l'applicazione ha una riga comandi, l'operazione può eseguire il comando appropriato e attendere la restituzione del file risultante.

    Se vengono inviati lavori con ticket lavoro JDF, l'applicazione può utilizzare i valori nel ticket lavoro, anche se non sono supportati da RICOH ProcessDirector. Se l'applicazione aggiorna i valori nel ticket lavoro, i nuovi lavori possono essere riflessi in RICOH ProcessDirector.

    RICOH ProcessDirector fornisce funzioni che facilitano l'integrazione con altri programmi nei flussi di lavoro.

    RICOH ProcessDirector Funzione Programma associato
    Avanti Slingshot Connect Avanti Slingshot
    Quadient Inspire Connect Quadient Inspire Designer
    Marcom Central Connect Marcom Central
    PitStop Connect Enfocus PitStop Server 10 o versione successiva
    Ultimate Impostrip® Connect Ultimate Impostrip®

    RICOH ProcessDirector fornisce anche la funzione Postal Enablement. La funzione Postal Enablement consente di connettersi al proprio software postale esterno preferito. Esempi di software postali includono TEC Mailing Solutions MailPreparer o Bell and Howell BCC Mail Manager.

  3. Accedere a RICOH ProcessDirector utilizzando una REST API.

    È possibile utilizzare le REST API fornite con RICOH ProcessDirector per l'integrazione con i servizi Web per la propria applicazione. Con queste REST API, è possibile effettuare richieste ed eseguire comandi tramite i servizi Web.

    Effettuando le richieste utilizzando i servizi Web, è possibile anche recuperare, ad esempio, lo stato degli oggetti nel sistema, i valori delle proprietà e i file di registro. Ad esempio, se si desidera raccogliere le stesse informazioni relative a diversi lavori nel sistema per utilizzarle in un report o visualizzarle in un'interfaccia utente diversa, è possibile creare una richiesta di servizi Web per richiedere tali informazioni.

    L'esecuzione di comandi tramite i servizi Web include, ad esempio: connettere e disconnettere i dispositivi di input, abilitare e disabilitare gli oggetti e configurare le proprietà dell'oggetto. Ad esempio, se si desidera abilitare e connettere un dispositivo di input, è possibile creare una richiesta di servizio Web che esegua i comandi corretti.

I capitoli successivi forniscono maggiori informazioni su ciascun obiettivo e sulle modalità per raggiungerlo. Prima di leggere questi capitoli, accertarsi di aver compreso le informazioni base relative a RICOH ProcessDirector descritte nel presente capitolo.

1.3.2.1 Oggetti del sistema

Il sistema RICOH ProcessDirector contiene oggetti che rappresentano l'hardware, il software, i file, la carta e i processi. È possibile configurare le proprietà degli oggetti secondo le necessità dell'utente.

Il prodotto base prevede diversi tipi di oggetti del sistema, ad esempio:

  • Server primario

    Il sistema su cui è installato RICOH ProcessDirector. Il sistema include la maggior parte dei componenti del prodotto, tra cui il database interno, il server Web, il driver di stampa, il sistema della guida e i log dei messaggi.

  • Server secondari

    Altri sistemi Linux in grado di connettersi al server primario. I server secondari possono essere utilizzati per eseguire le operazioni di elaborazione a elevato utilizzo di risorse e migliorare la velocità di elaborazione.

    I server secondari possono anche essere utilizzati per l'esecuzione su computer diversi.

    I server secondari possono essere utilizzati unicamente con RICOH ProcessDirector per Linux.

  • Server per applicazioni

    I server applicazioni condividono il database utilizzato dal server primario e utilizzano il server primario per elaborare i lavori in modo efficace. I server applicazioni sono installati su computer Windows. I server secondari possono eseguire operazioni che richiedono applicazioni Windows e possono essere utilizzati come server principali per dispositivi di input, stampanti PDF Ricoh, stampanti PDF personalizzate, stampanti TotalFlow Ricoh, stampanti Kodak, stampanti Xerox e stampanti Passthrough. I server non possono eseguire altre operazioni (ad esempio, PrintJob) e non possono essere utilizzati come server principali su altri tipi di stampante.

    I server applicazioni possono essere utilizzati unicamente con RICOH ProcessDirector per Linux.

  • Modelli di procedura

    I modelli di procedura sono gli elementi fondamentali per l'elaborazione nel sistema RICOH ProcessDirector. Ciascun modello procedura contiene un codice che eseguire un'azione specifica, ad esempio le proprietà del lavoro, la trasformazione da un flusso di dati ad un altro o la conservazione di un lavoro per un determinato periodo di tempo.

    Viene creata un'istanza come procedura quando si aggiunge un modello procedura al flusso di lavoro.

  • Flussi di lavoro

    Un flusso di lavoro è una serie di procedure disposte e configurate in modo da rispondere alle esigenze del fornitore dei servizi di stampa. Un lavoro di stampa avanza da una procedura all'altra in un flusso di lavoro fino al completamento del flusso di lavoro senza errori o fino al termine di un processo di elaborazione. In alcuni casi, un lavoro può essere elaborato attraverso più flussi di lavoro. I flussi di lavoro possono essere lineari o condizionali. Nel flusso di lavoro lineare, ogni procedura può ricevere un lavoro da una singola procedura e inviarlo a una singola procedura. Nel flusso di lavoro condizionale, ogni procedura può ricevere i lavori da una o più procedure e inviare i lavori a una o più procedure. Quando una procedura invia un lavoro a più procedure, i connettori tra le procedure specificano le condizioni che controllano a quale fase viene inviato il lavoro.

      Importante:
    • Quando si utilizza Editor flusso di lavoro per modificare un tipo di lavoro creato in una versione precedente di RICOH ProcessDirector, il tipo di lavoro diventa un flusso di lavoro. Non può più essere aperto nella pagina Gestione facendo clic su Flusso di lavoro Tipi di lavoro.
  • Periferiche di input

    I dispositivi di input ricevono i file di input, creano i lavori di stampa da questi file, assegnano i lavori di stampa ai flussi di lavoro e inviano i lavori per l'elaborazione. Esistono diversi tipi di dispositivi di input. Selezionare il tipo da utilizzare sulla base della modalità di invio dei lavori ai dispositivi.

  • Stampanti

    Le stampanti rappresentano l'hardware della stampante collegato al sistema, in grado di ricevere i lavori da RICOH ProcessDirector.

Le funzioni opzionali e le funzioni estese possono aggiungere altri tipi di oggetti al sistema.

Quando RICOH ProcessDirector interagisce con altre applicazioni, gli oggetti chiave sono server secondari, server applicazioni, dispositivi di input e modelli di procedura.

Per l'elenco degli oggetti di sistema disponibili, è possibile utilizzare l'API objecttypes situata nella sezione relativa alle utilità della documentazione REST API di RICOH ProcessDirector. Per ulteriori informazioni, consultare Utilizzo della documentazione RICOH ProcessDirector REST API.

1.3.2.1.1 Server secondari

I server secondari consentono di distribuire l'elaborazione, in modo che il sistema RICOH ProcessDirector funzioni in modo più efficiente.

È possibile utilizzare server secondari per eseguire alcune delle procedure intensive di elaborazione nei diversi flussi di lavoro e per impedire che il server primario si sovraccarichi. Il server primario lavora con i secondari per coordinare il movimento di tutti i lavori nel sistema. I server secondari non dispongono di database integrati per archiviare le informazioni di sistema. Tutti i server lavorano con il database che viene installato sul computer primario.

I server secondari possono gestire tutti i tipi di oggetto RICOH ProcessDirector, come dispositivi di input, operazioni e stampanti. Sono anche in grado di eseguire programmi esterni a cui RICOH ProcessDirector accede tramite operazioni esterne. I programmi esterni possono eseguire un'ulteriore elaborazione o tipi speciali di elaborazione.

Per le installazioni con molte stampanti e un elevato volume di lavori, l'aggiunta di server secondari al sistema può aumentare la velocità di trasmissione del lavoro. Il throughput aumenta poiché ogni server dispone di un numero inferiore di stampanti e di lavori da monitorare e controllare.

1.3.2.1.2 Server per applicazioni

Un server applicazioni è un sistema Windows configurato per comunicare con RICOH ProcessDirector. Se i flussi di lavoro richiedono l'elaborazione da parte di applicazioni in esecuzione su Windows, è possibile accedere a tali applicazioni installando il codice server applicazioni RICOH ProcessDirector su un computer Windows.

I server applicazioni funzionano con computer primari con Linux. Non funzionano con computer primari Windows.

I server applicazioni condividono il database utilizzato dal server primario e utilizzano il server primario per elaborare i lavori in modo efficace. Poiché i server applicazioni vengono installati su computer Windows, possono eseguire procedure che richiedono applicazioni su Windows. I server non possono eseguire altre operazioni, ad esempio PrintJobs.

I server applicazioni possono essere i server principali per stampanti PDF Ricoh, stampanti PDF personalizzate e stampanti Passthrough. I server non possono essere utilizzati come server principali per altri tipi di stampante.

È possibile installare server applicazioni sui seguenti sistemi operativi:

  • Windows 10 Pro o Enterprise a 64 bit
  • Windows 11 Pro
  • Windows Server 2019 a 64 bit
  • Windows Server 2022 64-bit

1.3.2.1.3 Periferiche di input

I dispositivi di input ricevono file di input, creano lavori e li assegnano ai flussi di lavoro per l'elaborazione.

RICOH ProcessDirector fornisce i seguenti tipi di dispositivi di input:

  • I dispositivi di input Hot folder sono directory controllate dal sistema. Quando un lavoro di stampa viene copiato o inviato ad un Hot folder, il sistema inizia subito ad elaborarlo.
  • Le periferiche di input LPD (line printer daemon) ricevono i lavori inoltrati utilizzando il protocollo LPD. I dispositivi di input LPD specificano un file di controllo, receive_lpd_jobtype.cfg o receive_lpd_pdf_jobtype.cfg, per convertire i parametri del file di controllo LPD per il lavoro in un file di proprietà del lavoro basato su testo.
  • I dispositivi di input del servizio web REST richiamano un servizio web Representational State Transfer per recuperare i file XML o JSON da un'applicazione di terze parti. Il dispositivo di input può creare un lavoro contenente l'intero file XML o JSON, o esaminare il file usando un'espressione XPath o JSONPath. Se il dispositivo di input rileva elementi XML od oggetti JSON specificati dall'espressione, è possibile creare un unico lavoro che contiene l'intero file. In alternativa, è in grado di creare uno o più lavori, ciascuno contenente una porzione del file. Questo tipo di dispositivo è disponibile solo se è installata la funzione di supporto Attivazione servizi Web.
  • I dispositivi di input del servizio web SOAP richiamano un servizio web Simple Object Access Protocol per recuperare i file XML da un'applicazione di terze parti. Il dispositivo di input può creare un lavoro contenente l'intero file XML, o esaminare il file usando un'espressione XPath. Se il dispositivo di input rileva elementi XML specificati dall'espressione, è possibile creare un unico lavoro che contiene l'intero file. In alternativa, è in grado di creare uno o più lavori, ciascuno contenente una porzione del file. Questo tipo di dispositivo è disponibile solo se è installata la funzione di supporto Attivazione servizi Web.

La funzione Supporto AFP fornisce dispositivi di input Download. Questi dispositivi di input ricevono serie di dati da Download per z/OS o AFP Download Plus. Per informazioni sull'inoltro dei lavori ai dispositivi di input Download, consultare Print Services Facility per z/OS: Download per z/OS (S550-0429) o Print Services Facility per z/OS: AFP Download Plus (S550-0433).

1.3.2.1.3.1 Dispositivi di input Hot Folder

I dispositivi di input hot folder sono directory sul server primario o secondario monitorate dal sistema per rilevare i file di input.

Per spostare i file di input in hot folder, è possibile utilizzare un comando di copia, le funzioni FTP (File Transfer Protocol) o SCP (Secure Copy Protocol) e qualsiasi altro metodo che consenta di trasferire i file in una posizione specifica.

RICOH ProcessDirector fornisce diversi dispositivi di input hot folder predefiniti che è possibile copiare e modificare per adattarli al proprio ambiente.

1.3.2.1.3.2 Dispositivi di input LPD

I dispositivi di input LPD (Line Printer Daemon) ricevono i lavori inoltrati utilizzando il comando LPR. I dispositivi di input LPD specificano un file di controllo, receive_lpd_jobtype.cfg o receive_lpd_pdf_jobtype.cfg, per convertire i parametri del file di controllo LPD per il lavoro in un file di proprietà del lavoro basato su testo.

RICOH ProcessDirector fornisce diversi dispositivi di input LPD predefiniti che è possibile utilizzare.

1.3.2.1.3.3 Dispositivi di input Download

I dispositivi di input Download ricevono i lavori da Download per z/OS® o AFP Download Plus. I dispositivi di input Download specificano un file di controllo per modificare i parametri JCL di un lavoro in un file di proprietà del lavoro nel formato RICOH ProcessDirector nome proprietà=valore utilizzato dal flusso di lavoro.

La funzione Supporto AFP fornisce diversi dispositivi di input Download predefinite che è possibile utilizzare:

1.3.2.1.4 Modelli di procedura

I modelli procedura sono unità separate del codice di elaborazione. Possono essere raggruppate in flussi di lavoro sulla base delle operazioni da eseguire in un file di input.

RICOH ProcessDirector fornisce diversi modelli di operazione che è possibile incorporare nei flussi di lavoro; con le funzioni opzionali, è possibile aggiungerne anche altri. Queste operazioni possono essere utilizzate così come sono o copiate e modificate per il lavoro nell'ambiente in uso.

Nota: Alcuni modelli procedura non possono essere copiati, ma è possibile modificarne le proprietà.
È possibile scrivere dei modelli procedura personali e includerli nei flussi di lavoro. Tuttavia, se viene scritto uno script o altro programma che può essere richiamato dalla riga di comando, è possibile accedervi utilizzando il modello procedura RunExternalProgram.

Alcuni modelli procedura sono particolarmente importanti per l'interazione con altre applicazioni:

  • Modelli procedura SetJobType

    I dispositivi di input utilizzano le operazioni SetJobType per determinare il flusso di lavoro da utilizzare per elaborare un lavoro di stampa. I modelli procedura SetJobType sono:

    • SetJobTypeFromFileName

      Utilizza la stringa di corrispondenza modello, per impostare il flusso di lavoro da una parte del nome del file di input, ad esempio l'estensione del file. Ad esempio, tutti i lavori con l'estensione file .AFP possono essere inviati al flusso di lavoro AFP o tutti i lavori con l'estensione .pdf possono essere inviati al flusso di lavoro pdf. L'operazione può, inoltre, convertire un file delle sostituzioni opzionale inoltrato con un lavoro in un file basato su testo, jobID.overrides.text, utilizzato dall'operazione SetJobPropsFromTextFile per impostare le proprietà del lavoro.

    • SetJobTypeFromRules

      Utilizza un file di controllo per selezionare il flusso di lavoro basato sul valore di un parametro in un file delle sostituzioni associato al file di input. L'operazione può, inoltre, convertire un file delle sostituzioni opzionale inoltrato con un lavoro in un file basato su testo utilizzato dall'operazione SetJobPropsFromTextFile per impostare le proprietà del lavoro.

    Gli amministratori dei sistemi di stampa possono coordinare l'output di un'applicazione di invio della stampa con i valori in queste fasi.

  • Modello procedura SubmitInputFiles

    I dispositivi di input utilizzano l'operazione SubmitInputFiles per l'invio dei lavori di stampa alla prima operazione dei propri flussi di lavoro. Esso inoltra un gruppo di file di input come un lavoro principale con lavori secondari secondo il metodo di batch specificato. Per un file di input singolo, questo viene inoltrato come flusso di lavoro di tipo secondario, senza lavoro principale.

  • Modello procedura SetJobPropsFromTextFile

    L'operazione SetJobPropsFromTextFile è solitamente la prima operazione in un flusso di lavoro. Utilizza un file di testo associato al file di input per impostare le proprietà di lavoro. Il file di testo specifica le proprietà da impostare. I valori nel file di testo sovrascrivono qualsiasi valore precedentemente impostato. Dopo aver elaborato un file jobID.overrides.text opzionale, la procedura cerca un file opzionale di ticket lavoro in formato JDF (Job Definition Format), jobID.overrides.jdf e lo utilizza per impostare le proprietà aggiuntive del lavoro.

  • Procedure esterne

    Le operazioni esterne inviano i lavori di stampa alle applicazioni esterne a RICOH ProcessDirector per l'elaborazione, ad esempio, trasformazioni dei flussi di dati, pulizia dell'indirizzo e imposizione. I modelli procedura esterni sono:

    • RunExternalProgram

      Inoltra il lavoro di stampa a un programma esterno utilizzando un'interfaccia della riga comandi.

    • RunHotFolderApplication

      Colloca il lavoro di stampa in una hot folder monitorata da un'altra applicazione. Questa applicazione sceglie il lavoro di stampa, lo elabora secondo le impostazioni di configurazione e lo inserisce in un'altra cartella di output. RICOH ProcessDirector controlla questa cartella di output e recupera il lavoro quando è pronto.

1.3.2.2 Servizi Web in RICOH ProcessDirector

RICOH ProcessDirector fornisce servizi Web che utilizzano i principi dell'architettura software REST (Representational State Transfer) in modo tale che è possibile accedere alle proprie funzioni da altre applicazioni.

I servizi Web RESTful inviano richieste e ricevono risultati mediante il protocollo HTTP (Hypertext Transfer Protocol). Ogni servizio Web dispone di un URI (Universal Resource Indicator) associato. Quando si creano richieste, modificare l'URI per includere determinate informazioni sull'oggetto desiderato o l'azione che si desidera eseguire. Queste modifiche possono essere semplici, come l'inserimento del nome di un oggetto stampante nell'URI o notevolmente complesse, come l'utilizzo di XML (Extensible Markup Language) per descrivere i criteri da utilizzare durante la ricerca di oggetti e il modo in cui devono essere ordinati quando vengono restituiti. Se si codificano elementi XML da includere nelle richieste, occorre che siano codificati con URL (Universal Resource Locator) prima di aggiungerli all'URI.

Mediante RICOH ProcessDirector, i servizi Web consentono di richiedere informazioni sui lavori di stampa e altri oggetti nel sistema. È possibile anche utilizzarli per impostare proprietà ed eseguire azioni come l'abilitazione e la disabilitazione di oggetti, la modifica delle proprietà e l'avvio e l'arresto delle stampanti.

1.3.2.2.1 Note d'uso

I servizi Web forniti con RICOH ProcessDirector seguono determinate convenzioni. Quando si integrano servizi Web con l'applicazione, fare riferimento a queste note d'uso per verificare che l'implementazione funzioni correttamente.

  • Occorre utilizzare il servizio Web POST /users/login/ per stabilire una connessione e ricevere un token di credenziali dal server RICOH ProcessDirector prima di poter utilizzare qualsiasi altro servizio Web. Tutti gli altri servizi Web richiedono l'inclusione di un token di credenziali nell'intestazione di richiesta dell'URI. Diversamente, viene ricevuto un errore HTTP immediato di 401 Non autorizzato.
  • Non è possibile convertire le azioni e gli URI in altre lingue in quanto sono stringhe a carattere fisso. Ad esempio, "token:" rimane invariato per tutte le lingue.
  • È possibile modificare i gruppi di record richiamati tra i richiami di qualsiasi servizio, in modo particolare quando si utilizzano funzioni di filtraggio o ordinamento; le successive richieste identiche potrebbero non produrre gli stessi record.
  • Se si attiva il supporto SSL (Secure Sockets Layer) o TLS (Transport Layer Security), RICOH ProcessDirector utilizza il protocollo SSL per tutte le comunicazioni HTTP, inclusi i servizi Web. Se il supporto SSL o TLS è attivo, occorre utilizzare un client di servizi Web che supporta SSL o TLS per richiamare i servizi Web.
  • RICOH ProcessDirector I servizi Web restituiscono solo dati JSON (JavaScript Object Notation). Il formato XML non è supportato.

1.3.3 Invio di lavori da altre applicazioni

Se la propria applicazione è uno strumento di composizione documenti o di inoltro del lavoro, è possibile utilizzare i dispositivi di input hot folder o LPD per inserire i lavori di stampa in RICOH ProcessDirector per l'elaborazione e la stampa.

Se l'applicazione in uso può utilizzare i servizi Web REST, è possibile utilizzare l'utilità submitFile per inviare un file a un flusso di lavoro o a un hot folder. Consultare Preparazione per l'invio di lavori tramite i servizi Web per ulteriori informazioni dettagliate relative all'implementazione.

Le funzioni chiave dei dispositivi di input sono:

  • Ricezione di lavori nel sistema.
  • Assegnazione di lavori ai flussi di lavoro.
  • Invio di lavori alla prima operazione del flusso di lavoro per iniziare l'elaborazione.

I dispositivi di input hot folder possono ricevere una varietà di lavori di stampa, inclusi quelli inviati con ticket lavoro JFD. I dispositivi di input LPD possono ricevere lavori di stampa inviati tramite un comando LPR (Line Printer).

Nota: Nessuno dei due tipi di dispositivi di input restituisce informazioni all'applicazione di invio alla ricezione dei lavori di stampa. Ad esempio, se si invia un lavoro di stampa a un dispositivo di input hot folder, questo non reinvia il numero del lavoro all'applicazione di invio per il monitoraggio dell'avanzamento del lavoro.

1.3.3.1 Dispositivi di input Hot Folder

I dispositivi di input Hot Folder possono ricevere lavori di stampa che includono un singolo file, lavori che includono più file e lavori che includono ticket di lavori JDF.

Quando si configura una hot folder, si determinano i tipi di lavoro che deve gestire. Quindi, è necessario assicurarsi che i lavori vengano inviati alla hot folder corretta in modo che vengano elaborati correttamente. Altrimenti, durante i lavori di stampa possono verificarsi problemi anche prima dell'avvio dell'elaborazione mediante un flusso di lavoro.

I file di input possono essere elaborati singolarmente e come gruppi. Per elaborarli come gruppi, è possibile creare un batch. Alcuni metodi batch richiedono file di supporto aggiuntivi che devono essere inviati con i file di input.

L'immagine Elaborazione di dispositivi di input hot folder indica come un dispositivo di input hot folder elabora i lavori. Il dispositivo di input esegue azioni sui lavori in base al valore del metodo di corrispondenza e passa il lavoro all'operazione Invio.

Elaborazione di dispositivi di input hot folder
La figura mostra come un dispositivo di input hot folder elabora i lavori. Il dispositivo di input esegue azioni sui lavori in base al valore del metodo di batch come descritto nel testo.
Autorizzazioni

Tutti gli utenti che inviano i lavori a una hot folder (inclusi gli ID utente utilizzati per eseguire le applicazioni di invio dei lavori) devono disporre delle autorizzazioni appropriate per tale cartella. Il modo più semplice per verificare che gli utenti dispongano delle autorizzazioni appropriate è aggiungere tutti gli esecutori dell'invio al gruppo RICOH ProcessDirector (aiwgrp1 è quello predefinito), che viene creato quando RICOH ProcessDirector viene installato.

1.3.3.1.1 Metodi batch

Il metodo con il quale i dispositivi di input hot folder ed SFTP inviano i lavori dipende dalla proprietà Metodo batch del dispositivo di input.

Per impostazione predefinita, se si utilizza un qualsiasi metodo batch che non sia Nessuno, il dispositivo di input crea lavori come gruppi che utilizzano la struttura principale/secondaria. Un lavoro principale non contiene dati; è un contenitore che mantiene un'associazione tra gli altri lavori. Tali lavori sono i lavori secondari. Ogni file di input incluso in un gruppo da un metodo batch diventa un lavoro secondario.

Per tutti i metodi batch escluso Nessuno, JDF e Elenco, RICOH ProcessDirector di Windows elabora lavori secondari di modo che i file siano modificati per ultimo. Il valore Data modifica di Windows viene mostrato come valore della proprietà del lavoro Ora di inoltro. Poiché il valore Data modifica non cambia quando il file viene ricevuto dal dispositivo di input, un file creato nel 2010 e inoltrato nel 2011 mostra un' Ora di inoltro del 2010.

    Nota:
  • Se si imposta la proprietà Crea file .zip di un dispositivo di input su , il dispositivo non crea gruppi di lavori che utilizzano la struttura principale/secondaria. Invece, il dispositivo di input raccoglie in un gruppo tutti i file di input e crea un file ZIP per conservarli. Il file ZIP viene inoltrato come lavoro singolo. All'interno del flusso di lavoro deve essere presente un'operazione che decomprima il file, a meno che le altre operazioni non siano in grado di elaborare un file in formato ZIP.
  • È possibile inoltrare tutti i file di input in un dispositivo di input con l'azione Invia in batch tutti sul dispositivo di input, a condizione che il Metodo batch non sia JDF o Modello. L'azione Invia in batch tutti non attende di raggiungere l' Intervallo di polling prima di creare i lavori.

1.3.3.1.1.1 Batch

Quando il metodo batch è Batch, il dispositivo di input invia uno o più file come gruppo, in base ai file selezionati da un operatore.

Il metodo batch Batch evita che il dispositivo di input invii immediatamente i lavori. Il dispositivo di input riceve i file ma non prosegue con l'operazione fintanto che un operatore non seleziona uno o più file di dati e non fa clic su Esegui batch. Il dispositivo di input crea un file elenco contenente i nomi di tutti i file di dati e invia il lavoro.

Quando si utilizza il metodo batch Batch, impostare queste proprietà del dispositivo di input come indicato:

  • Flusso di lavoro: ParentNoPrint
  • Flusso di lavoro secondario: il flusso di lavoro appropriato ai file di dati nel lavoro.
  • Procedura di inoltro: SubmitInputFiles
  • Crea file .zip: se questa proprietà è impostata su , tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati vengono combinati in un file ZIP e inoltrati come singolo lavoro. Se questo valore è impostato su No, tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari.
  • Modelli di dati: un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei propri file. Per i dispositivi di input hot folder ed SFTP, il valore predefinito è l'espressione regolare: .*$. Quel pattern corrisponde a tutti i nomi file.

1.3.3.1.1.2 JDF

Quando il metodo batch è JDF, il dispositivo di input hot folder o SFTP invia uno o più file come gruppo, in base ai contenuti del ticket di lavoro.

Il dispositivo di input hot folder o SFTP cerca un ticket di lavoro contenente un elenco di tutti i file che compongono il lavoro. Quando il dispositivo di input hot folder o SFTP trova un ticket di lavoro, lo legge e cerca tutti i file; non appena trovati, invia i file come lavoro unico. I file vengono stampati nell'ordine specificato nel ticket di lavoro.

Il nome file del ticket di lavoro deve corrispondere al modello specificato nella proprietà modelli JDF. Il modello predefinito corrisponde ai file con estensione .jdf.

L'elenco dei file nel ticket di lavoro dovrebbe apparire così:

myfile1.pdf
myfile2.pdf
myfile3.pdf
another.pdf

Il ticket di lavoro potrebbe contenere anche informazioni utilizzate per impostare le proprietà del lavoro.

Quando si utilizza il metodo batch JDF, impostare queste proprietà del dispositivo di input come indicato:

  • Flusso di lavoro: ParentNoPrint
  • Flusso di lavoro secondario: il flusso di lavoro appropriato ai file di stampa nel lavoro.
  • Procedura di inoltro: SubmitInputFiles
  • Crea file .zip: se questa proprietà è impostata su , tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati vengono combinati in un file ZIP e inoltrati come singolo lavoro. Se questo valore è impostato su No, tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari. Se il ticket lavoro specifica impostazioni diverse per i diversi file di input e la proprietà Crea file.zip è impostata su , le impostazioni del primo nome del file di input nel ticket lavoro vengono utilizzate per tutti i file di input.
  • Modelli JDF: un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei ticket di lavoro.

    Il valore predefinito di tutti i dispositivi di input, escluso HotFolderJDF, è nullo. Per HotFolderJDF questo valore è l'espressione regolare .*\jdf$.

  • Modelli di dati: un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei file di stampa dell'utente. Per i dispositivi di input hot folder o SFTP, il valore predefinito è l'espressione regolare: .*$. Quel pattern corrisponde a tutti i nomi file.

1.3.3.1.1.3 Elenco

Quando il metodo di batch è Elenco, il dispositivo di input hot folder o SFTP invia uno o più file come gruppo, in base ai contenuti di un file di elenco ricevuto dal dispositivo di input.

Il dispositivo di input hot folder o SFTP cerca un file di elenco basato su testo contenente un elenco di tutti i file che compongono il lavoro. Quando il dispositivo di input hot folder o SFTP trova un file di elenco, lo legge e cerca tutti i file; non appena trovati, invia i file come lavoro unico. I file vengono stampati nell'ordine specificato nel file elenco.

Il file elenco deve rispettare questi criteri:

  • il nome file deve corrispondere al modello specificato nella proprietà Modelli Elenco. Il modello predefinito corrisponde ai file con estensione .lst.
  • Ogni file nel lavoro di stampa deve essere in una riga a parte all'interno del file elenco.
  • I nomi dei file all'interno del file elenco devono includere esclusivamente i nomi file e non le informazioni di percorso; tutti i file devono trovarsi nella stessa directory.
I contenuti del file elenco dovrebbero apparire così:
afpinput1.afp
afpinput2.afp
afpinput3.afp
inputfile.afp

Quando si utilizza il metodo batch Elenco, impostare queste proprietà del dispositivo di input come indicato:

  • Flusso di lavoro: ParentNoPrint
  • Flusso di lavoro secondario: il flusso di lavoro appropriato ai file di stampa nel lavoro.
  • Procedura di inoltro: SubmitInputFiles
  • Crea file .zip: se questa proprietà è impostata su , tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati vengono combinati in un file ZIP e inoltrati come singolo lavoro. Se questo valore è impostato su No, tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari.
  • Modelli elenco: un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei propri file di elenco.

    Per impostazione predefinita, questo valore è l'espressione regolare .*lst$.

  • Modelli di dati: un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei file di stampa dell'utente. Per i dispositivi di input hot folder o SFTP, il valore predefinito è l'espressione regolare: .*$. Quel pattern corrisponde a tutti i nomi file.

    Se il file di stampa si trova nel file elenco ma il nome file non corrisponde al valore Modelli dati, il dispositivo di input non identifica il file come file di stampa. Dal momento che sembra mancare un file di stampa dell'elenco, il dispositivo di input si mette in attesa non creando alcun lavoro.

  • Modelli di sovrascrittura: se si utilizzano file di sovrascrittura, un modello che corrisponde ad alcune parti del nome dei file di sovrascrittura.

1.3.3.1.1.4 Nessuno

Quando il metodo batch è Nessuno, il dispositivo di input hot folder o SFTP invia ogni file come lavoro di stampa separato.

1.3.3.1.1.5 Numero

Quando il metodo batch è Numero, il dispositivo di input hot folder o SFTP inoltra un numero specifico di file come gruppo. Vengono considerati e inviati solo i file che corrispondono alla proprietà Modelli di dati del dispositivo di input hot folder o SFTP.

Il dispositivo di input hot folder o SFTP determina se esiste una corrispondenza con il valore della proprietà Modelli dati. Se il nome corrisponde al modello, il dispositivo di input hot folder o SFTP considera il file. Quando il numero dei file raggiunge il valore impostato per la proprietà Numero di file da eseguire in batch, il dispositivo di input hot folder o SFTP inoltra i file come gruppo singolo.

    Nota:
  • RICOH ProcessDirector di Windows elabora i lavori secondari nell'ordine dell'ultima modifica apportata ai file. Il valore Data modifica di Windows viene mostrato come valore della proprietà del lavoro Ora di inoltro. Poiché il valore Data modifica non cambia quando il file viene inserito in dispositivo di input, un file creato nel 2010 e inoltrato nel 2011 mostra un' Ora di inoltro del 2010.

Quando si utilizza il metodo batch Numero, impostare queste proprietà del dispositivo di input come indicato:

  • Flusso di lavoro: ParentNoPrint
  • Flusso di lavoro secondario: il flusso di lavoro appropriato ai file di stampa nel lavoro.
  • Procedura di inoltro: SubmitInputFiles
  • Crea file .zip: se questa proprietà è impostata su , tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati vengono combinati in un file ZIP e inoltrati come singolo lavoro. Se questo valore è impostato su No, tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari.
  • Numero di file da eseguire in batch: il numero di file che il dispositivo di input hot folder o SFTP dovrebbe ricevere prima di inviare i file come gruppo unico.
  • Modelli di dati: un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei file di stampa dell'utente. Per i dispositivi di input hot folder o SFTP, il valore predefinito è l'espressione regolare: .*$. Quel pattern corrisponde a tutti i nomi file.

1.3.3.1.1.6 Numero di set

Quando il metodo di batch è Numero di set, il dispositivo di input hot folder o SFTP inoltra uno o più lavori dopo che un numero specifico di set di file viene ricevuto. Solo i set completi di file vengono calcolati e inviati.

Affinché un set sia completo, è necessario che tutte le seguenti condizioni siano vere:

  • Un file corrispondente al valore della proprietà Modelli dati è presente.
  • Se viene immesso un valore per le proprietà Modelli di sovrascrittura o Modelli JDF, è presente un file corrispondente a uno o a entrambi i valori.
  • Se sono presenti voci specificate per Modelli file, è presente un file corrispondente a ciascun valore richiesto.

Una volta che il numero di set completi raggiunge il valore impostato nella proprietà Numero di file da eseguire in batch, il dispositivo di input hot folder o SFTP inoltra i set come gruppo con un set in ciascun lavoro secondario. Se la proprietà Crea file .zip è impostata su , un singolo lavoro contenente tutti i file in tutti i set viene inviato nel formato di file ZIP.

Quando si utilizza il metodo batch Numero di set, impostare queste proprietà del dispositivo di input come indicato:

  • Flusso di lavoro: ParentNoPrint
  • Flusso di lavoro secondario: il flusso di lavoro appropriato ai file di stampa nel lavoro.
  • Procedura di inoltro: SubmitInputFiles
  • Crea file .zip: se questa proprietà è impostata su , tutti i file vengono combinati in un file .zip e inoltrati come singolo lavoro. Se questo valore è impostato su No, ciascun set viene inoltrato come un lavoro secondario.
  • Numero di file da eseguire in batch: il numero di set che il dispositivo di input hot folder o SFTP dovrebbe ricevere prima di inviarli come gruppo unico.
  • Modelli di dati: un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei file di stampa dell'utente. Per i dispositivi di input hot folder o SFTP, il valore predefinito è l'espressione regolare: .*$. Quel pattern corrisponde a tutti i nomi file.
  • Modelli file: una raccolta di modelli in grado di definire i file che devono essere inclusi in un set.
  • Modelli JDF: una o più stringhe di corrispondenza del modello utilizzate per identificare i ticket di lavoro JDF (Job Definition Format). Se la proprietà dispone di un valore specificato, è necessario un ticket di lavoro JDF affinché il set sia completo.
  • Modelli di sovrascritture: una o più stringhe di corrispondenza del modello utilizzate per identificare i file contenenti i valori per le proprietà del lavoro.

1.3.3.1.1.7 Pagine

Quando il metodo di batch è Pagine, il dispositivo di input hot folder o SFTP invia uno o più file PDF come gruppo, in base al numero di pagine nei file ricevuti dal dispositivo di input. Questo metodo è valido solo per i file PDF.

Una volta arrivati, il dispositivo di input hot folder o SFTP esamina i file PDF e ne determina il numero di pagine. Il dispositivo di input hot folder o SFTP tiene il conto del numero totale delle pagine PDF presenti al suo interno. Quando il numero totale delle pagine PDF corrisponde al valore impostato per la proprietà Numero di pagine da eseguire in batch o lo supera, il dispositivo di input hot folder o SFTP invia un gruppo di file.

    Nota:
  • RICOH ProcessDirector di Windows elabora i lavori secondari nell'ordine dell'ultima modifica apportata ai file. Il valore Data modifica di Windows viene mostrato come valore della proprietà del lavoro Ora di inoltro. Poiché il valore Data modifica non cambia quando il file viene inserito in dispositivo di input, un file creato nel 2010 e inoltrato nel 2011 mostra un' Ora di inoltro del 2010.

Il file PDF, che fa superare al numero totale di pagine il valore impostato per la proprietà Numero di pagine da eseguire in batch, viene incluso nel gruppo solo se la proprietà Pagine in eccesso da eseguire in batch è impostata su . Se la proprietà Pagine in eccesso da eseguire in batch è impostata su No, questo file PDF resta nel dispositivo di input hot folder o SFTP come prima serie di pagine da eseguire in batch subito dopo.

Se un file singolo contiene più pagine rispetto al valore impostato per la proprietà Numero di pagine da eseguire in batch e la proprietà Pagine in eccesso da eseguire in batch è impostata su , il file viene mandato in stampa o come batch assieme ai restanti file PDF in attesa di stampa o come batch contenente un singolo file. Tuttavia, se la proprietà Pagine in eccesso da eseguire in batch è impostata su No, il file non può essere inviato. L'elaborazione per il dispositivo di input hot folder o SFTP si interrompe finché quel file di input non viene eliminato, il valore della proprietà Numero di pagine da eseguire in batch raggiunge almeno il numero di pagine presenti nel file oppure finché la proprietà Pagine in eccesso da eseguire in batch viene modificata in per consentire l'invio del file.

    Nota:
  • Il metodo batch Pagine non supporta i file PDF protetti da password o codificati. Se un file PDF codificato o protetto da password viene inoltrato a un dispositivo di input hot folder o SFTP che utilizza il metodo batch Pagine, RICOH ProcessDirector inoltra un messaggio di errore perché non è in grado di aprirlo per contare il numero di pagine.

Quando si utilizza il metodo batch Pagine, impostare queste proprietà del dispositivo di input come indicato:

  • Flusso di lavoro: ParentNoPrint
  • Flusso di lavoro secondario: il flusso di lavoro appropriato ai file di stampa nel lavoro.
  • Procedura di inoltro: SubmitInputFiles
  • Crea file .zip: se questa proprietà è impostata su , tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati vengono combinati in un file ZIP e inoltrati come singolo lavoro. Se questo valore è impostato su No, tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari.
  • Numero di pagine da eseguire in batch: il numero di pagine che il dispositivo di input hot folder o SFTP dovrebbe ricevere prima di inviare i file come gruppo unico.
  • Pagine in eccesso da eseguire in batch: se questa proprietà è impostata su , verrà inviato con i restanti file un file PDF contenente pagine sufficienti affinché il numero totale delle pagine nel dispositivo di input hot folder o SFTP superi il valore impostato per la proprietà Numero di pagine da eseguire in batch. Se questa proprietà è impostata su No, questo file resta nel dispositivo di input hot folder o SFTP come prima serie di pagine da eseguire in batch subito dopo.
  • Modelli dati: un modello corrispondente ai nomi file PDF, come .*pdf$ o .*PDF$.

1.3.3.1.1.8 Pagine nei set

Quando il metodo di batch è Pagine nei set, il dispositivo di input hot folder o SFTP invia uno o più lavori dopo che un set di file PDF con un conteggio di pagina specificato viene ricevuto dal dispositivo di input. Questo metodo è valido solo per i file PDF.

Affinché un set sia completo, è necessario che tutte le seguenti condizioni siano vere:

  • Un file corrispondente al valore della proprietà Modelli dati è presente.
  • Se viene immesso un valore per le proprietà Modelli di sovrascrittura o Modelli JDF, è presente un file corrispondente a uno o a entrambi i valori.
  • Se sono presenti voci specificate per Modelli file, è presente un file corrispondente a ciascun valore richiesto.

Una volta arrivati, il dispositivo di input hot folder o SFTP esamina i file PDF e ne determina il numero di pagine. Il dispositivo di input hot folder o SFTP tiene il conto del numero totale delle pagine PDF presenti in set completi presenti al suo interno. Una volta che il numero totale delle pagine PDF in set completi è pari o supera il valore impostato nella proprietà Numero di pagine da eseguire in batch, il dispositivo di input hot folder o SFTP inoltra i set come gruppo con un set in ciascun lavoro secondario. Se la proprietà Crea file .zip è impostata su , un singolo lavoro contenente tutti i file in tutti i set viene inviato nel formato di file ZIP.

Il set contenente un file PDF, che fa superare al numero totale di pagine il valore impostato per la proprietà Numero di pagine da eseguire in batch, viene incluso nel gruppo solo se la proprietà Pagine in eccesso da eseguire in batch è impostata su . Se la proprietà Pagine in eccesso da eseguire in batch è impostata su No, questo set resta nel dispositivo di input hot folder o SFTP come primo set da eseguire in batch subito dopo.

Se un set singolo contiene più pagine rispetto al valore impostato per la proprietà Numero di pagine da eseguire in batch e la proprietà Pagine in eccesso da eseguire in batch è impostata su , il set viene mandato in stampa come batch assieme ai restanti set in attesa di stampa o come batch contenente un singolo file di dati. Tuttavia, se la proprietà Pagine in eccesso da eseguire in batch è impostata su No, il set non può essere inviato. L'elaborazione per il dispositivo di input hot folder o SFTP si interrompe finché quel file di input non viene eliminato, il valore della proprietà Numero di pagine da eseguire in batch raggiunge almeno il numero di pagine presenti nel set oppure finché la proprietà Pagine in eccesso da eseguire in batch viene modificata in per consentire l'invio del set.

    Nota:
  • Il metodo di batch Pagine nei set non supporta i set con file PDF protetti da password o codificati. Se un set con un file PDF codificato o protetto da password viene inoltrato a un dispositivo di input hot folder o SFTP che utilizza il metodo batch Pagine nei set, RICOH ProcessDirector inoltra un messaggio di errore perché non è in grado di aprirlo per contare il numero di pagine.

Quando si utilizza il metodo batch Pagine nei set, impostare queste proprietà del dispositivo di input come indicato:

  • Flusso di lavoro: ParentNoPrint
  • Flusso di lavoro secondario: il flusso di lavoro appropriato ai file di stampa nel lavoro.
  • Procedura di inoltro: SubmitInputFiles
  • Crea file .zip: se questa proprietà è impostata su , tutti i file vengono combinati in un file .zip e inoltrati come singolo lavoro. Se questo valore è impostato su No, ciascun set viene inoltrato come un lavoro secondario.
  • Numero di pagine da eseguire in batch: il numero di pagine che il dispositivo di input hot folder o SFTP dovrebbe ricevere prima di inviare i file come gruppo unico.
  • Pagine in eccesso da eseguire in batch: se questa proprietà è impostata su , verrà inviato con i restanti file un file PDF contenente pagine sufficienti affinché il numero totale delle pagine nel dispositivo di input hot folder o SFTP superi il valore impostato per la proprietà Numero di pagine da eseguire in batch. Se questa proprietà è impostata su No, questo file resta nel dispositivo di input hot folder o SFTP come prima serie di pagine da eseguire in batch subito dopo.
  • Modelli dati: un modello corrispondente ai nomi file PDF, come .*pdf$ o .*PDF$.
  • Modelli file: una raccolta di modelli in grado di definire i file che devono essere inclusi in un set.
  • Modelli JDF: una o più stringhe di corrispondenza del modello utilizzate per identificare i ticket di lavoro JDF (Job Definition Format). Se la proprietà dispone di un valore specificato, è necessario un ticket di lavoro JDF affinché il set sia completo.
  • Modelli di sovrascritture: una o più stringhe di corrispondenza del modello utilizzate per identificare i file contenenti i valori per le proprietà del lavoro.

1.3.3.1.1.9 Modello

Quando il modello batch è Modello, non appena il dispositivo di input hot folder o SFTP riceve tutti i file richiesti, copia un file di stampa e i file correlati nella directory del file di spool del lavoro. Tutti questi file devono corrispondere ai valori impostati per la proprietà Modelli dati e per le proprietà sulla scheda Batch del notebook delle proprietà del dispositivo di input.

Quando si utilizza il metodo batch Modello, impostare queste proprietà del dispositivo di input come indicato:

  • Flusso di lavoro: ParentNoPrint
  • Flusso di lavoro secondario: il flusso di lavoro appropriato ai file di stampa nel lavoro.
  • Procedura di inoltro: SubmitInputFiles
  • Crea file .zip: No

Ad esempio si potrebbe desiderare di inviare il file del ticket di lavoro JDF con un file di sovrascrittura e un file di dati per un lavoro. Se un file di input del ticket di lavoro ha estensione .jdf e dispone dell'utilizzo del file di spool "sovrascritture" e il tipo di file di spool "jdf", allora è possibile associare questi tre modelli. Attraverso la sintassi di espressione regolare RICOH ProcessDirector, è possibile definire una serie di modelli di nomi file di input che un dispositivo di input hot folder o SFTP riconoscerà e includerà nel nuovo lavoro da creare. Questa scheda mostra un semplice esempio di file che possono essere elaborati insieme attraverso la corrispondenza a modelli.

Modello dati Modello file Utilizzo del file Tipo di file Tipo file di spool Esempio del nome file corrispondente Esempio del nome file di spool Note
.*$ .*jdf$ sovrapposizione Altro jdf abc000317.jdf /aiw/aiw1/spool/default/10000143/10000143.overrides.jdf Ticket di lavoro JDF
.*$ .*oth$ sovrapposizione Altro txt abc00317.oth /aiw/aiw1/spool/default/10000143/10000143.overrides.txt File di sovrascrittura
.*$ .*pdf$ stampa Dati pdf abc00317.pdf /aiw/aiw1/spool/default/10000143/1000143.print.pdf File PDF

È possibile utilizzare la proprietà Modelli dati e la proprietà Modelli file per creare precise associazioni tra il nome file e il tipo file. Se si desidera utilizzare parti del modello dal campo Modelli dati come parte di un modello file, mettere tra parentesi quelle parti dell'espressione Modelli dati, formando un backreference espresso nel campo Modelli file con una barra retroversa e un numero. Questa scheda mostra i risultati di associazione a un modello utilizzando un backreference:

Tabulato Campo Valore Descrizione
Batch Modelli di dati (.*)\.pdf L'espressione (.*) definisce un backreference al nome di un file di dati senza estensione. Quando il nome di un file di dati corrisponde a questo modello, tutti i caratteri che coincidono (.*) sono assegnati al backreference \1.
Batch Modello file \1\.jdf corrisponde al nome del file di dati, ma modifica l'estensione in .jdf. Job1.pdf e Job1.jdf sono considerati una corrispondenza e vengono inclusi nel lavoro, mentre Job2.jdf non coincide.

Per un esempio più complesso:

Tabulato Campo Valore Descrizione
Batch Modelli di dati (abc)(def)\.pdf,.*-(12)-.*\.pdf

Il file di dati deve corrispondere a uno di questi due modelli separati dalla virgola.

Modello dati 1: \1 = abc and \2 = def

Le espressioni (abc) e (def) definiscono backreference al nome del file di dati. L'estensione deve essere .pdf.

Un file di dati corrispondente al modello 1 è abcdef.pdf.

Modello dati 2: \1 = 12

L'espressione (12) definisce un backreference con un file di dati datato al mese di dicembre (ipotizzando che il formato data di un file di dati sia anno-mese-giorno. L'estensione deve essere .pdf.

Un file di dati corrispondente al modello 2 è 2011-12-02.pdf.

Batch Modelli di sovrascritture \1\.oth

Il file di sovrascrittura deve essere nominato abc.oth per corrispondere al modello dati 1.

Batch Modello file 2011-(\1)\.jdf

Il file 2011-12.jdf corrisponde al modello dati 2.

Utilizzo del file sovrapposizione
Tipo di file jdf
Obbligatorio
Sequenza 1
Batch Modello file \2\1\.jdf

Il file defabc.jdf corrisponde al modello dati 1.

Utilizzo del file sovrapposizione
Tipo di file jdf
Obbligatorio
Sequenza 2
Batch Modello file \1\.txt

Il file 12.txt corrisponde al modello dati 2.

Utilizzo del file file
Tipo di file txt
Obbligatorio No
Sequenza 3

Per modificare la scheda Batch:

  • Per aggiungere un modello file, digitare i valori nei campi nella scheda Batch, quindi fare clic su Aggiungi. Digitare i valori nei campi e fare clic su Salva.
  • Per rimuovere un modello file, selezionare la casella di controllo per quel modello file e fare clic su Rimuovi.
  • Per modificare un modello file, selezionare la casella di controllo per quel modello file e fare clic su Modifica. I valori vengono visualizzati nei campi di immissione del modello file; modificarli se necessario e fare clic su Salva.
  • Se vengono generati due modelli file identici, o se l'utilizzo e il tipo file di un pattern corrisponde a un altro utilizzo o tipo file, viene visualizzato un messaggio di avviso, ma è ancora possibile aggiungere un modello. Viene elaborato il primo modello file rilevato in base al valore della proprietà Sequenza.
  • Per annullare una modifica, fare clic su Annulla. Il sistema annulla l'ultima modifica non salvata.

Tenere a mente questi suggerimenti durante la configurazione dei modelli nella scheda Batch:

  • si consiglia di definire attentamente i modelli, specialmente per i file richiesti, di modo che solo un file corrisponda al modello specificato. Non è possibile specificare il fatto che più file debbano corrispondere a un modello; non appena un file richiesto corrisponde al modello, il sistema considera soddisfatto il requisito e avvia l'elaborazione del lavoro nel momento in cui è presente nel dispositivo di input hot folder o SFTP almeno un file richiesto che corrisponde a ciascun modello definito.
  • Ricordare di fare clic su OK per salvare le modifiche prima di abbandonare la pagina. Se si abbandona la pagina senza salvare le modifiche, queste vengono annullate.
  • Le regole specificate nella scheda vengono elaborate in ordine sequenziale (dall'alto verso il basso); in caso di righe in conflitto all'interno della scheda, sarà utilizzato il primo modello della sequenza.
  • Quando si utilizza il metodo batch Modello, utilizzare queste linee guida per i campi nella scheda Avanzate:
    • Utilizzare il campo Modelli sovrascrittura nella scheda Avanzate, non in quella Batch.
    • Non utilizzare il campo Modelli JDF nella scheda Avanzate; definire i modelli nella scheda Batch.

1.3.3.1.1.10 Set in base all'ora

Quando il metodo di batch è Set in base all'ora, il dispositivo di input hot folder o SFTP invia uno o più lavori contenenti set di file completi che arrivano entro un periodo di tempo specificato. Il periodo di tempo è determinato dai valori impostati per le proprietà Data inizio batch, Ora inizio batch, Intervallo di batch e Data di batch o Frequenza.

Affinché un set sia completo, è necessario che tutte le seguenti condizioni siano vere:

  • Un file corrispondente al valore della proprietà Modelli dati è presente.
  • Se viene immesso un valore per le proprietà Modelli di sovrascrittura o Modelli JDF, è presente un file corrispondente a uno o a entrambi i valori.
  • Se sono presenti voci specificate per Modelli file, è presente un file corrispondente a ciascun valore richiesto.

Il dispositivo di input hot folder o SFTP attende fino alla data e all'ora specificate nelle proprietà Data inizio batch e Ora inizio batch, quindi inoltra uno o più set completi di file di input a un'ora o intervallo di tempo specificato determinati dai valori impostati per le proprietà Intervallo di batch e Data batch o Frequenza. Il dispositivo di input hot folder o SFTP invia il set come gruppo con un set in ciascun lavoro secondario. Se la proprietà Crea file .zip è impostata su , un singolo lavoro contenente tutti i file in tutti i set viene inviato nel formato di file ZIP. L'ultima stampa nell'ordine specificato dalla data/ora Ultima modifica.

    Nota:
  • Se nel dispositivo di input hot folder o SFTP esistono set completi di file precedenti la data e ora iniziali impostate nelle proprietà Data inizio batch e Ora inizio batch, tali set verranno inclusi nel primo batch inviato dal dispositivo di input.
  • Per la proprietà Ora inizio batch, utilizzare il fuso orario del proprio browser. Il valore viene visualizzato in base al fuso orario del computer utilizzato per aprire l'interfaccia utente, ma è memorizzato in un formato generico. Il dispositivo di input hot folder o SFTP interpreta il formato di ora generico in base al fuso orario del suo server principale e crea batch all'ora specificata.

Quando si utilizza il metodo batch Set in base all'ora, queste proprietà del dispositivo di input devono essere impostate come indicato:

  • Flusso di lavoro: ParentNoPrint
  • Flusso di lavoro secondario: il flusso di lavoro appropriato ai file di stampa nel lavoro.
  • Procedura di inoltro: SubmitInputFiles
  • Crea file .zip: se questa proprietà è impostata su , tutti i file vengono combinati in un file .zip e inoltrati come singolo lavoro. Se questo valore è impostato su No, ciascun set viene inoltrato come un lavoro secondario.
  • Data inizio batch: la data in cui il dispositivo di input inizia a utilizzare il metodo di batch Set in base all'ora.
  • Ora inizio batch: l'ora in cui il dispositivo di input inizia a utilizzare il metodo di batch Set in base all'ora.
  • Intervallo di batch: l'intervallo di tempo utilizzato per determinare quando o quanto spesso inoltrare un gruppo di file.
  • Data batch o Frequenza: utilizzata con la proprietà Intervallo di batch, questa proprietà specifica i valori esatti per quando o quanto spesso inoltrare un gruppo di file.
  • Modelli di dati: un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei file di stampa dell'utente. Per i dispositivi di input hot folder o SFTP, il valore predefinito è l'espressione regolare: .*$. Quel pattern corrisponde a tutti i nomi file.
  • Modelli file: una raccolta di modelli in grado di definire i file che devono essere inclusi in un set.
  • Modelli JDF: una o più stringhe di corrispondenza del modello utilizzate per identificare i ticket di lavoro JDF (Job Definition Format). Se la proprietà dispone di un valore specificato, è necessario un ticket di lavoro JDF affinché il set sia completo.
  • Modelli di sovrascritture: una o più stringhe di corrispondenza del modello utilizzate per identificare i file contenenti i valori per le proprietà del lavoro.

1.3.3.1.1.11 Ora

Con il metodo di batch Ora, il dispositivo di input hot folder o SFTP inoltra uno o più file come gruppo. Vengono inviati solo i file corrispondenti alla proprietà Modelli di dati e che arrivano durante il periodo di tempo determinato dai valori impostati nelle proprietà Data inizio batch, Ora inizio batch, Intervallo di batch, e Data batch o Frequenza.

Il dispositivo di input hot folder o SFTP attende fino alla data e all'ora specificate nelle proprietà Data inizio batch e Ora inizio batch, quindi inoltra uno o più gruppi di file di input a un'ora o intervallo di tempo specificato determinati dai valori impostati per le proprietà Intervallo di batch e Data batch o Frequenza. L'ultima stampa nell'ordine specificato dalla data/ora Ultima modifica.

    Nota:
  • RICOH ProcessDirector di Windows elabora i lavori secondari nell'ordine dell'ultima modifica apportata ai file. Il valore Data modifica di Windows viene mostrato come valore della proprietà del lavoro Ora di inoltro. Poiché il valore Data modifica non cambia quando il file viene inserito in dispositivo di input, un file creato nel 2010 e inoltrato nel 2011 mostra un' Ora di inoltro del 2010.

    Nota:
  • Se nel dispositivo di input hot folder o SFTP esistono file precedenti la data e ora iniziali impostate nelle proprietà Data inizio batch e Ora inizio batch, quei file verranno inclusi nel primo batch inviato dal dispositivo di input.
  • Per la proprietà Ora inizio batch, utilizzare il fuso orario del proprio browser. Il valore viene visualizzato in base al fuso orario del computer utilizzato per aprire l'interfaccia utente, ma è memorizzato in un formato generico. Il dispositivo di input hot folder o SFTP interpreta il formato di ora generico in base al fuso orario del suo server principale e crea batch all'ora specificata.

Quando si utilizza il metodo batch Ora, impostare queste proprietà del dispositivo di input come indicato:

  • Flusso di lavoro: ParentNoPrint
  • Flusso di lavoro secondario: il flusso di lavoro appropriato ai file di stampa nel lavoro.
  • Procedura di inoltro: SubmitInputFiles
  • Crea file .zip: se questa proprietà è impostata su , tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati vengono combinati in un file ZIP e inoltrati come singolo lavoro. Se questo valore è impostato su No, tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari.
  • Data inizio batch: la data in cui il dispositivo di input inizia a utilizzare il metodo di batch Ora.
  • Ora inizio batch: l'ora in cui il dispositivo di input inizia a utilizzare il metodo di batch Ora.
  • Intervallo di batch: l'intervallo di tempo utilizzato per determinare quando o quanto spesso inoltrare un gruppo di file.
  • Data batch o Frequenza: utilizzata con la proprietà Intervallo di batch, questa proprietà specifica i valori esatti per quando o quanto spesso inoltrare un gruppo di file.
  • Modelli di dati: un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei file di stampa dell'utente. Per i dispositivi di input hot folder o SFTP, il valore predefinito è l'espressione regolare: .*$. Quel pattern corrisponde a tutti i nomi file.

1.3.3.1.2 File per lavori batch

I dispositivi di input hot folder possono inviare ogni file che ricevono come lavoro di stampa separato, o possono raggruppare file di stampa per creare lavori più grandi, chiamati lavori batch. I più semplici lavori batch contengono solo file di stampa. I lavori batch più complessi includono i file che individuano i file di stampa e i file che impostano le proprietà lavoro.

1.3.3.1.2.1 File di sovrascrittura

Quando si crea un flusso di lavoro, è possibile impostare valori predefiniti per molte proprietà dei lavori. Tuttavia quei valori predefiniti potrebbero non essere appropriati per ogni lavoro. Se si desidera inoltrare assieme a un lavoro di stampa dei valori diversi, è possibile utilizzare un file di sovrascrittura.

Un file di sovrascrittura è un file di testo contenente le coppie proprietà-valore per le proprietà del lavoro e può essere inoltrato assieme a un file di stampa. Quando si invia il lavoro a un flusso di lavoro, l'operazione SetJobPropsFromTextFile può utilizzare le informazioni nel file di sovrascrittura per sostituire i valori predefiniti.

I file di sovrascrittura devono soddisfare questi criteri:

  • i file di sovrascrittura devono arrivare nel dispositivo di input hot folder o SFTP dopo il file di stampa.
  • si deve creare un file di sovrascrittura per ogni file di stampa del lavoro;
  • il nome del file deve corrispondere al modello specificato nella proprietà Modelli sovrascrittura; il modello predefinito corrisponde ai file con estensione .oth;
  • ogni coppia proprietà-valore deve essere in una riga a parte;
  • Per i dispositivi di input hot folder o SFTP, ogni coppia deve essere espressa come: nome di proprietà del database=valore, senza spazi prima o dopo il segno di uguale (=).
    Nota: I file di sovrascrittura utilizzati con i dispositivi di input di Download hanno un formato diverso e richiedono l'installazione della funzione di supporto AFP.

È possibile utilizzare uno di questi formati per un file di sovrascrittura:

  • Utilizzare i nomi del database RICOH ProcessDirector per le proprietà ed elencare ogni proprietà e valore su una riga separata. Ad esempio:
    Job.Duplex=Yes
    Job.CustomerName=BankName
    Job.Location=Boulder
  • Se è stata installata la funzione di supporto AFP e le sostituzioni arrivano in formato JCL dal dispositivo di input Download, il file receive_jcl_jobtype.cfg è configurato per interpretare il formato JCL. Il programma del sistema centrale crea file di sovrascrittura nel formato JCL.

Per inviare uno o più file di stampa assieme ai file di sovrascrittura nello stesso lavoro, si deve utilizzare il metodo batch Elenco e inviare assieme al lavoro un file elenco. Il file elenco contiene il nome di ogni file di stampa e file di sovrascrittura; un file di stampa deve essere riportato prima del file di sovrascrittura corrispondente. Il file elenco dovrebbe apparire così:

input1.pdf
values.oth
input2.pdf
morevalues.oth
input3.pdf
values3.oth
inputfile.pdf
inputfile.oth

Utilizzare i nomi del database RICOH ProcessDirector per le proprietà ed elencare ogni proprietà e valore su una riga separata. Ad esempio:

Job.Duplex=Yes
Job.CustomerName=BankName

1.3.3.1.2.2 ticket lavori JDF

Quando si inoltra un lavoro utilizzando un ticket di lavoro JDF, il dispositivo di input hot folder legge il ticket lavoro e utilizza i contenuti per individuare i file di stampa e per impostare le proprietà per il lavoro. Il processo viene creato dopo aver individuato tutti i file di stampa.

L'immagine Elaborazione del dispositivo di input Hot folder con ticket di lavoro JDF mostra come i dispositivi di input Hot Folder elaborano i lavori inoltrati con i ticket di lavoro JDF. Il dispositivo di input accetta i file di lavoro, li elabora in base ai relativi metodi batch e li invia all'operazione SubmitInputFiles.

Elaborazione del dispositivi di input Hot Folder con ticket di lavoro JDF
Questa immagine mostra come i dispositivi di input hot folder elaborano i lavori inoltrati con i ticket lavoro JDF. Il dispositivo di input accetta i file di lavoro inclusi i ticket lavoro, che considera come file di sostituzioni, e li elabora come descritto nel testo.

1.3.3.1.2.2.1 Impostazione delle proprietà del lavoro dal ticket di lavoro JDF

RICOH ProcessDirector è in grado di utilizzare i valori supportati nel ticket di lavoro JDF per impostare le proprietà del lavoro.

RICOH ProcessDirector supporta le funzioni definite nelle specifiche JDF richieste dal sistema, tra cui un sottoinsieme di specifiche di conformità e interoperabilità di stampa digitale integrata JDF (IDP ICS, Integrated Digital Printing Interoperability Conformance Specification) e la nota applicativa associata. Le IDP ICS si basano su un processo di stampa digitale con associazione JDF, previsto per le stampanti digitali integrate.

RICOH ProcessDirector non supporta tutti i possibili valori del ticket lavoro JDF. Se RICOH ProcessDirector non è in grado di utilizzare un valore per impostare una proprietà del lavoro, rimuoverà valori non supportati dal ticket lavoro.

    Nota:
  • L'operazione IdentifyPDFDocuments è in grado di ricevere più set di file PDF e ticket lavoro. L'operazione li combina in un unico file PDF e in un singolo ticket lavoro. Quando l'operazione crea il ticket lavoro combinato, essa include solo i valori supportati da RICOH ProcessDirector. Non include nel ticket lavoro combinato i valori non supportati. L'operazione IdentifyPDFDocuments viene fornita dalla funzione Supporto Documenti PDF.

Per un elenco delle proprietà di lavoro aggiornabile dai valori nel ticket di lavoro JDF, vedere Proprietà del lavoro che è possibile impostare dal ticket lavoro.

Una volta impostati i valori di proprietà, RICOH ProcessDirector memorizza il ticket di lavoro assieme ai file di lavoro. Se un'operazione richiede il ticket di lavoro, RICOH ProcessDirector lo aggiorna con i valori della proprietà del lavoro più recenti nel database e lo invia all'applicazione richiamata dall'operazione. Una volta che l'applicazione restituisce il ticket di lavoro JDF, RICOH ProcessDirector aggiorna tutti quei valori delle proprietà di lavoro che hanno subito una modifica e che sono visualizzabili nel notebook delle proprietà del lavoro in RICOH ProcessDirector.

Il valore della proprietà Supporto è un caso speciale, poiché dipende dall'impostazione dell'opzione Corrispondenza supporti:

  • Se Corrispondenza supporto è impostata su Usa ID prodotto supporto o nome supporto, RICOH ProcessDirector utilizzare uno di questi nomi supporto come valore della proprietà Supporto per un lavoro:
    • Il nome dell'oggetto supporto con l'ID prodotto corrispondente specificato nel ticket di lavoro.
    • Il nome del supporto specificato nel ticket di lavoro.

    RICOH ProcessDirector controlla per prima cosa se il ticket del lavoro specifica un ID prodotto del supporto. In tal caso, RICOH ProcessDirector cerca un oggetto supporto del sistema con lo stesso ID prodotto. Se RICOH ProcessDirector trova una corrispondenza, inserisce il nome dell'oggetto del supporto corrispondente nella proprietà Supporti per il lavoro. Se RICOH ProcessDirector non trova una corrispondenza, cerca un oggetto supporti con il nome supporto specificato nel ticket di lavoro JDF. Se RICOH ProcessDirector trova una corrispondenza, inserisce il nome dell'oggetto del supporto corrispondente nella proprietà Supporti per il lavoro.

  • Se Corrispondenza supporto è impostata su Utilizza le proprietà selezionate di seguito, RICOH ProcessDirector utilizza le proprietà dei supporti (ad esempio le dimensioni) elencate nel ticket lavoro per cercare gli oggetti del supporto di sistema esistenti e trovarne uno corrispondente. Quando trova un oggetto supporto appropriato, il nome dell'oggetto viene impostato come valore della proprietà Supporto per il lavoro.

    È possibile scegliere le proprietà utilizzate per l'opzione Corrispondenza supporto in base alle esigenze di installazione.

    Se viene trovato più di un oggetto supporto corrispondente, RICOH ProcessDirector tenta di stabilire quale sia la migliore corrispondenza in base alle proprietà del supporto rimanenti nel ticket lavoro, tra cui il nome del supporto. Se il sistema non è in grado di stabilire la migliore corrispondenza o se non viene trovato alcun oggetto corrispondente, il lavoro entra in stato di errore. È possibile utilizzare l'azione Correggi supporto sul lavoro per selezionare il supporto e far uscire il lavoro dallo stato di errore.

Se un ticket lavoro specifica valori relativi al supporto e alla spillatura, è possibile visualizzarli e modificarli nel notebook delle proprietà del lavoro. Nella scheda Pianificazione, la proprietà Supporto necessario contiene i valori di supporto sia per il lavoro sia per eventuali eccezioni pagina. La proprietà Spillatura necessaria mostra se è richiesta la spillatura. È possibile impostare i valori del lavoro nelle proprietà Supporto e Spillatura nella scheda Pianificazione. È possibile modificare i valori della pagina nella scheda Eccezioni pagina utilizzando l'azione Eccezioni pagina.

Se un ticket lavoro specifica valori per le eccezioni lati, è possibile visualizzarli utilizzando l'azione Eccezioni pagina sul lavoro. Non è possibile modificare le Eccezioni pagina lati.

La disponibilità delle opzioni di perforazione e di spillatura variano da stampante a stampante. È possibile configurare alcune stampanti RICOH ProcessDirector affinché siano in grado di eseguire la perforazione o la spillatura, ma non è possibile configurare i relativi modelli di finitura per la perforazione o la spillatura. Pertanto, RICOH ProcessDirector potrebbe pianificare un lavoro su una stampante che non supporta il modello di spillatura o perforazione richiesto. Quando si verifica tale situazione, la stampante applica il miglior modello di perforazione o cucitura equivalente.

1.3.3.1.2.2.2 Visualizzazione del ticket lavoro JDF

Alcuni valori del ticket lavoro JDF non vengono mostrati nell'interfaccia utente RICOH ProcessDirector, ma il flusso di lavoro potrebbe chiamare un'applicazione che utilizza questi valori. Quindi potrebbe essere necessario visualizzare il ticket lavoro JDF.

Per visualizzare il ticket lavoro JDF:

  1. Trovare il ticket lavoro JDF nella directory del file di spool del lavoro.
    Il nome della directory del file di spool è /aiw/aiw1/spool/default/JobNumber (Linux) o C:\aiw\aiw1\spool\default\JobNumber (Windows). Il nome del ticket lavoro JDF è JobNumber.filename.jdf.

    Se il ticket lavoro JDF è stato modificato da un file di sovrascrittura o da un'applicazione, potrebbe essere trovato più di un ticket lavoro JDF con nomi file diversi. La data dell'ultima modifica indica quale ticket lavoro JDF è il più recente.

  2. Utilizzare un editor di testo o un browser Web per visualizzare il ticket lavoro JDF.
    Il ticket lavoro JDF è in formato XML.
    Nota: RICOH ProcessDirector non mantiene l'interfaccia utente e il ticket lavoro JDF sincronizzati in ogni momento; aggiorna solo i valori del ticket lavoro quando riceve una richiesta per il ticket lavoro. Quando si guarda il ticket lavoro, alcuni valori elencati potrebbero non corrispondere ai valori delle proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector.

1.3.3.1.2.2.3 Rilevamento di file

Le applicazioni che inviano lavori con ticket di lavoro JDF possono inviare i file assieme al ticket di lavoro oppure lasciare i file in un'altra posizione nella rete. La creazione di un elenco dei file contenuti nel lavoro non richiede il ticket di lavoro. Tuttavia se il ticket di lavoro contiene l'elenco dei file, i percorsi potrebbero essere relativi o assoluti.

Indipendentemente dalla maniera in cui RICOH ProcessDirector trova i file, li copia nella posizione specificata nella proprietà Posizione cartella del dispositivo di input hot folder (se non sono già presenti) e avvia l'elaborazione del lavoro. RICOH ProcessDirector non elimina automaticamente tutti i file utilizzati nei lavori inviati con il ticket di lavoro JDF. Elimina solo i file in Posizione Cartella. Non elimina i file presenti nelle sottocartelle di Posizione cartella né quelli presenti in altri file system. È necessario pianificare l'eliminazione dei file che rimangono in tali posizioni durante la fase di manutenzione del sistema.

Nessun file in elenco in JDF

Se il ticket di lavoro non elenca i file, RICOH ProcessDirector prevede di ricevere il ticket di lavoro e tutti i file nella posizione specificata nella proprietà Posizione cartella del dispositivo di input hot folder. Se mancano alcuni file, RICOH ProcessDirector continua ad attenderli.

In questo caso, si deve utilizzare il metodo batch Elenco e inoltrare un file elenco assieme al lavoro.

Elenco dei file con i percorsi relativi

Se il ticket di lavoro elenca i file tramite percorsi relativi, RICOH ProcessDirector prevede di trovare tutti i file nelle sottocartelle della Posizione cartella; non possono trovarsi in cartelle parallele o su altri file system. Ad esempio se il ticket di lavoro contiene il percorso del file printfiles/test.pdf, l'hot folder troverà il file in: [folder location]/printfiles/test.pdf.

  • È possibile utilizzare i seguenti formati per i percorsi relativi:
    dir/filename
    nomefile
  • Questi formati sono supportati ma non consigliati:
    file://dir/filename
    file://dir\filename
    dir\filename
    file://./dir/filename
    file://.\dir\filename
    ./dir/filename
    .\dir\filename

Elenco dei file con percorsi assoluti

Se il ticket di lavoro elenca i file utilizzando nomi di percorsi assoluti, i file possono trovarsi in qualsiasi posizione sulla rete, accessibile dal server primario RICOH ProcessDirector. RICOH ProcessDirector utilizza le istruzioni del percorso assoluto e un file di associazione per trovare i file. Un file di associazione è un file che associa i percorsi del file all'interno nel ticket di lavoro a percorsi del file su un file system montati. Il file di associazione è memorizzato sul sistema primario. Per un sistema primario è necessario solo un file di associazione, in quanto tale file può contenere il numero desiderato di percorsi di file.

Quando RICOH ProcessDirector cerca i file elencati nel ticket di lavoro con il percorso assoluto, viene effettuata la ricerca in ciascuna posizione elencata nel file di associazione fino a trovarli. Se raggiunge la fine del file di associazione senza trovare alcun file, cerca i file ricevuti in Posizione cartella. Se non trova ancora alcun file, attende e ricerca al prossimo intervallo di poll.

  • È possibile utilizzare i seguenti formati per i percorsi assoluti:

    In Linux:

    file://nomehost/unità:/dir/nomefile

    Su Windows:

    file:///unità:/dir/nomefile
    Omettere unità:per i file su sistemi che non utilizzano le lettere identificative dell'unità.
  • Questi formati sono supportati ma non consigliati:
    file:///unità:\dir\filename
    file://unità:/dir/filename
    file://unità:\dir\filename
    unità:\dir\filename
    unità:/dir/filename

  • I seguenti formati non sono supportati:
    file://IP_address/unità:/dir/filename
    file://localhost/unità:/dir/filename
    
    Nota:
  • È necessario un file di associazione del file system se i percorsi file includono nomi di directory identici ma hanno diversi formati. Ad esempio, se il ticket lavoro specifica file:\\\C:\myfiles\testfiles\test1.pdf e il percorso del file corrente è /myfiles/testfiles/test1.pdf, è necessario creare un file di associazione del file system per convertire il percorso del file da un formato di Windows a un formato di Linux.
  • È necessario un file di associazione del file system se i percorsi file includono nomi di directory identici ma hanno diverse unità. Ad esempio, se il ticket lavoro specifica file:\\\D:\myfiles\testfiles\test1.pdf e il percorso del file corrente è file:\\\C:\myfiles\testfiles\test1.pdf, è necessario creare un file di mappatura del file system per convertire il percorso del file dall'unità D all'unità C. L'associazione ha l'aspetto seguente
    D:\;C:\

1.3.3.1.2.2.4 Utilizzo di un file di associazione per rilevare file di input

Se si utilizza un ticket lavoro JDF (Job Definition Format) per inviare lavori ad un'unità Hot folder, non occorre copiare tutti i file di input in Hot folder. Quando il ticket di lavoro viene posizionato nella hot folder, RICOH ProcessDirector lo legge e ricerca i file di input elencati.

Se i percorsi file nel ticket di lavoro non corrispondono ai nomi di directory su un file system montato, RICOH ProcessDirector utilizza un file di associazione di file system per ricercare i file di input.

RICOH ProcessDirector fornisce un file di associazione del file system di esempio, system_map.cfg, in /aiw/aiw1/samples/config/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\samples\config\ (Windows). È possibile copiare e modificare questo file laddove richiesto. Prima di personalizzare il file, copiarlo nella directory /aiw/aiw1/control_files/config/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\config\ (Windows). I commenti in questo file di esempio descrivono il formato file.

Per specificare il file di associazione del file system:

  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello sinistro, fare clic su Impostazioni Sistema.
  3. Nel campo File di associazione di file system, immettere il percorso file del file di associazione.
  4. Fare clic su SALVA.

Non occorre riavviare il sistema.

1.3.3.1.2.3 File elenco

È possibile utilizzare i file elenco per elaborare più file con o senza ticket di lavoro JDF oppure per elaborare file di sovrascrittura assieme ai file.

I limiti dell'utilizzo di un file elenco con un ticket di lavoro sono:

  • i file devono essere inviati con il ticket di lavoro; non possono essere collocati su un altro sistema e non vi si può accedere utilizzando un file di associazione;
  • tutti i file devono essere inviati direttamente alla Posizione cartella non alla sottocartella.

Se si utilizza un file elenco, si deve adoperare il metodo batch Elenco.

È possibile utilizzare i file elenco nei seguenti modi:

  • se il ticket di lavoro non include i nomi di tutti i file di input, il file elenco può includerli con il nome file del ticket di lavoro; se sono presenti tutti i file, il lavoro viene inviato.
  • È possibile creare un ticket di lavoro generico, che utilizza i nomi file variabili invece di nomi file reali, di modo da riutilizzare il ticket per lavori diversi. Il file elenco contiene i nomi file specifici utilizzati per il lavoro. L'ordine dei nomi file nel file elenco deve corrispondere a quello dei nomi file variabili nel ticket di lavoro: il primo file nel file elenco deve corrispondere al primo file variabile nel ticket di lavoro.

    Ad esempio, se l'applicazione stampa vari opuscoli contenenti tutti quattro file (copertina, risguardo, corpo e retrocopertina), si può creare un ticket di lavoro che includa i quattro file nell'ordine in cui dovrebbero essere stampati:

    frontcover.pdf
    flyleaf.pdf
    bookletbody.pdf
    backcover.pdf
    Nota: In questo caso, il ticket di lavoro deve includere solo nomi file senza informazioni sul percorso.

    Quindi per ogni opuscolo si può creare un file elenco con i file specifici disposti nello stesso ordine:

    • Il file elenco Opuscolo 1 contiene:
      booklet1fc.pdf
      booklet1fl.pdf
      booklet1body.pdf
      booklet1bc.pdf
    • Il file elenco Opuscolo 2 contiene:
      booklet2fc.pdf
      booklet2fl.pdf
      booklet2body.pdf
      booklet2bc.pdf

  • Si può creare un file elenco contenente il nome del file o dei file di input e i file di sovrascrittura corrispondenti. Il nome del file di sovrapposizione deve essere visualizzato immediatamente dopo il file di input associato nell'elenco. I nomi dei file di input e di sovrapposizione sono sensibili al maiuscolo/minuscolo e ogni nome file deve trovarsi su una linea separata. Non includere informazioni di directory con il nome file. Ad esempio, il file di elenco potrebbe contenere tali informazioni:
    input1.pdf
    prop1.oth
    input2.pdf
    prop.oth
    input3.pdf
    duplex.oth
    input4.pdf
    inputfiles.oth

1.3.3.1.3 Assegnazione dei flussi di lavoro

Quando un file di input viene immesso nel sistema RICOH ProcessDirector, una delle prime azioni eseguite dal dispositivo di input consiste nell'assegnare un flusso di lavoro. Una volta compiuta l'assegnazione, il lavoro può procedere con le operazioni di elaborazione. Ci sono diversi metodi con i quali il dispositivo di input può assegnare il flusso di lavoro. Configurare il metodo per soddisfare i requisiti di installazione.

Utilizzare uno di questi metodi per assegnare il flusso di lavoro:

  • Il modo più semplice per assegnare un flusso di lavoro a un lavoro consiste nell'utilizzare la proprietà Flusso di lavoro secondario sul dispositivo di input. Una volta impostata la proprietà Flusso di lavoro secondario su un dispositivo di input, questo assegna il flusso di lavoro a ogni lavoro elaborato. Tutti i dispositivi di input forniti da RICOH ProcessDirector utilizzano questo metodo per assegnare il flusso di lavoro per la serie di dati o i file di input ricevuti.
      Nota:
    • I lavori costituiti da più file di input vengono elaborati come lavori secondari del lavoro principale che li raggruppa. Il lavoro principale seleziona il flusso di lavoro impostato dalla proprietà Flusso di lavoro sul dispositivo di input, mentre i lavori secondari selezionano il flusso di lavoro impostato dalla proprietà Flusso di lavoro secondario sul dispositivo di input.
  • È possibile impostare il flusso di lavoro per un lavoro utilizzando l'Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario sul dispositivo di input. Se si seleziona questo metodo, tutti i lavori che arrivano sul dispositivo di input passano attraverso l'operazione di inizializzazione specificata, che assegna il flusso di lavoro. Se i lavori presentano più file di input, impostare anche la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro. I lavori principali passano attraverso questa procedura di inizializzazione per l'assegnazione del tipo di lavoro. RICOH ProcessDirector fornisce questi modelli di procedura che possono essere utilizzati per un'operazione di inizializzazione del flusso di lavoro:
    • Il modello di procedura SetJobTypeFromRules punta a un file di controllo che il dispositivo di input può utilizzare per determinare il flusso di lavoro. Il file di controllo elenca i parametri di lavoro che accompagnano i lavori durante l'inoltro, come i parametri del file di controllo LPR e le proprietà RICOH ProcessDirector corrispondenti. Ad esempio, è possibile modificare il file di controllo per eseguire la mappatura del valore del parametro Copie LPR al valore della proprietà Flusso di lavoro secondario. Specificare il file di controllo utilizzato dal dispositivo di input con la proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario sul dispositivo di input.
    • Il modello di procedura SetJobTypeFromFileName analizza il nome del file di input per determinare quale flusso di lavoro assegnare. Per utilizzare questa operazione, specificare sempre il testo visualizzato nel nome di un determinato tipo di file di input ed eseguire la mappatura su un flusso di lavoro. Utilizzare la proprietà Modello flusso di lavoro secondario per definire la stringa da utilizzare per il flusso di lavoro.

      Assicurarsi di aver creato e abilitato i flussi di lavoro con i nomi che corrispondono alle stringhe specificate. Tali stringhe sono sensibili al maiuscolo/minuscolo.

  • È possibile impostare sia la proprietà Flusso di lavoro secondario, sia la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario per un dispositivo di input. Se si imposta la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario, l'operazione tenta di impostare il flusso di lavoro utilizzando tale metodo. Se l'operazione non è in grado di impostare il flusso di lavoro, viene assegnato il flusso di lavoro specificato dalla proprietà Flusso di lavoro secondario. Se a tale proprietà non è assegnato alcun valore, RICOH ProcessDirector genera un messaggio di errore. Inoltre, è possibile impostare sia la proprietà Flusso di lavoro sia la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro per un dispositivo di input, al fine di assegnare il flusso di lavoro per i lavori principali. RICOH ProcessDirector utilizza la stessa gerarchia di assegnazione.

1.3.3.1.3.1 Definizione di un flusso di lavoro per copiare un file in un hot folder della stampante

È possibile definire un flusso di lavoro che accetti un lavoro di stampa in formato PDF o PostScript oppure un ticket di lavoro JDF e sia in grado di copiarlo in una hot folder associata a una stampante.
Definizione di un flusso di lavoro per copiare un file in un hot folder della stampante:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul flusso di lavoro PDF e selezionare Copia.
  3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  4. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione PrintJobs e selezionare Elimina.
  5. Se si pianifica di inviare i lavori PostScript a questo flusso di lavoro, eliminare le operazioni CountPages e CreatePageRanges.
  6. Aggiungere un'operazione CopyToFolder alla fase di stampa
  7. Connettere l'operazione CopyToFolder all'operazione RetainCompletedJobs.
    1. Passare il mouse sopra il bordo dell'operazione CopyToFolder. Fare clic e tenere premuta una sezione evidenziata () per visualizzare il connettore.
    2. Trascinare il connettore sull'operazione RetainCompletedJobs.
  8. Collegare l'operazione CopyToFolder all'operazione alla sua sinistra ( CreatePageRanges per i flussi di lavoro PDF o RunExternalProgram per PostScript).
  9. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione CopyToFolder e selezionare Proprietà.
  10. Fare clic su Esterna.
  11. Eliminare i contenuti della proprietà External Command e sostituirli con uno di questi comandi.

    Per copiare un file di stampa:

    • Linux: cp ${getCurrentFile(${Job.InputDatastream})} destinationHotFolder/${Job.ID}
    • Windows: copy ${getCurrentFile(${Job.InputDatastream})} destinationHotFolder\${Job.ID}

    Per copiare un ticket di lavoro JDF:

    • Linux: cp ${getFileName(overrides,jdf,read)} destinationHotFolder/${Job.ID}
    • Windows: copy ${getFileName(overrides,jdf,read)} destinationHotFolder\${Job.ID}

    In questo testo, sostituire destinationHotFolder con il nome della directory che la stampante utilizza come hot folder.
  12. Fare clic su OK.
  13. Salvare il flusso di lavoro.
Se viene anche definita una stampante AFP per rappresentare la stessa stampante fisica, impostare queste proprietà per la stampante AFP:
  • Impostare la proprietà Condividi connessione della stampante su .
  • Impostare la proprietà Timer di connessione della stampante IPDS su un valore inferiore alla proprietà Timer di inattività. Se la proprietà Timer di connessione della stampante IPDS è superiore alla proprietà Timer di inattività, RICOH ProcessDirector rilascia la connessione alla stampante prima di poter condividere la stampante con l'hot folder.

1.3.3.1.3.2 Definizione di un flusso di lavoro per la stampa su una stampante Passthrough

È possibile definire un flusso di lavoro che accetti un lavoro di stampa in formato PDF o PostScript e lo invii a una stampante Passthrough.
Per definire un flusso di lavoro per la stampa su una stampante Passthrough:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul flusso di lavoro PDF e selezionare Copia.
  3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
  4. Se il nuovo flusso di lavoro non dovrà elaborare lavori PDF, fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione CreatePageRanges e selezionare Elimina.
    Non eliminare questa operazione se il nuovo flusso di lavoro prevede l'elaborazione di lavori PDF, in quanto è necessaria per ristampare un intervallo di pagine nei lavori PDF.
  5. Connettere l'operazione RunExternalProgram all'operazione PrintJobs.
  6. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione PrintJobs e selezionare Proprietà.
  7. Nella scheda Pianificazione, modificare i valori delle proprietà Rilegatura, Opzioni pieghe, Posizione richiesta, Supporti, Vassoio di uscita, Perforazione e Spillatura in modo che corrispondano alle proprietà di pianificazione della stampante Passthrough su cui si desidera stampare. Se è stata installata la funzione di supporto AFP, modificare anche i valori delle proprietà Classe lavoro, Modulo lavoro e Destinazione lavoro. È possibile definire altre proprietà di pianificazione in un file di configurazione.
  8. Se il flusso di lavoro elabora file PDF e il valore della proprietà Crea file .zip per l'hot folder che assegna lavori a questo flusso di lavoro è impostato su , aggiungere un'operazione al flusso di lavoro in base al modello di operazione BuildPDFFromZIP prima della prima operazione che prevede un input PDF (ad esempio, CreatePageRanges o PrintJobs).
  9. Fare clic su OK.
  10. Salvare il flusso di lavoro.

1.3.3.1.4 Impostazione dei dispositivi di input Hot folder per elaborare lavori batch

Per impostare un dispositivo di input hot folder per l'elaborazione dei lavori batch, è necessario configurarlo in modo che utilizzi il metodo di batch appropriato e riconosca i file di input.
    Nota:
  • Tutti i metodi batch inviano i file di input quando vengono soddisfatti alcuni criteri, ad esempio vengono ricevuti diversi file, viene raggiunto un orario del giorno o arriva un elenco di file previsti. Alcune volte, è necessario inoltrare i file di input prima che tali criteri vengano soddisfatti e prima del termine dell'attuale Intervallo di polling.

    Ad esempio, si dispone di un'ora fino alla fine del turno e 3857 file di input sono in attesa. Il dispositivo di input utilizza il metodo batch Numero e inoltra i lavori quando ci sono 5000 file di input in attesa. È possibile utilizzare l'azione Invia in batch tutti perché il dispositivo di input inoltri immediatamente tali 3857 file, anziché attendere più file.

    Non è possibile utilizzare l'azione Invia in batch tutti con il metodo batch JDF o Modello.

Per impostare un dispositivo di input hot folder per l'elaborazione di lavori batch:

  1. Creare e salvare tutti i file richiesti per l'elaborazione, ad esempio ticket lavoro JDF, file di elenco o file di sovrascrittura, oppure accertarsi che il processo in uso generi tali file secondo le esigenze.
  2. Accedere a RICOH ProcessDirector.
  3. Nel portlet Dispositivi di input, individuare il dispositivo di input che si desidera utilizzare per elaborare i lavori batch.
  4. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo di input e selezionare Proprietà.
  5. Nel pannello a sinistra, fare clic su Mostra tutte le schede per espandere completamente il blocco appunti.
  6. Per qualsiasi metodo di batch, impostare queste proprietà di dispositivo di input nel modo seguente:
    Flusso di lavoro
    ParentNoPrint.
    Flusso di lavoro secondario
    Il flusso di lavoro appropriato per i file di stampa all'interno del lavoro.
      Nota:
    • Se si utilizza il metodo di batch Elenco, selezionare un flusso di lavoro che comprenda un'operazione basata sull'operazione WaitForGroup prima dell'operazione PrintJobs al fine di assicurare che i lavori vengano stampati in ordine.
    • Se si utilizzano i file di sovrascrittura, selezionare un flusso di lavoro che includa un'operazione basata sul modello di procedura SetJobPropsFromTextFile.
    Modelli di dati
    Una o più stringhe di corrispondenza modello che definiscono i caratteri nel file dati da abbinare agli altri nomi di file che potrebbero arrivare nel dispositivo di input. Se si specifica più di un modello di dati, il file è considerato corrispondente se corrisponde a un qualsiasi modello. Il modello di dati è un'espressione regolare.
    Procedura di inoltro
    SubmitInputFiles
  7. Impostare queste proprietà del dispositivo di input in base al metodo di batch:
    JDF
    Modelli JDF
    Un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei propri ticket lavoro. Per impostazione predefinita di tutti i dispositivi di input eccetto HotFolderJDF questo valore è null. Per HotFolderJDF questo valore è l'espressione regolare .*\jdf$.
    Elenco
    Modelli di elenco
    Un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file del file di elenco. Per impostazione predefinita, questo valore è l'espressione regolare .*lst$.
    Modelli di sovrascrittura (opzionali)
    Un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei file di sovrascrittura.
    Crea file .zip
    Se questa proprietà è impostata su , tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati e inclusi in un file elenco, vengono combinati in un file .zip e inoltrati come singolo lavoro. Se questa proprietà è impostata su No, tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari.
    Numero e Numero di set
    Numero di file da eseguire in batch
    Il numero dei file o set completi che il dispositivo di input dovrebbe aspettare di ricevere prima di inviare i file come gruppo unico.
    Crea file .zip
    Se questa proprietà è impostata su , tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati vengono combinati in un file .zip e inoltrati come singolo lavoro. Se questa proprietà è impostata su No, tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari. Questa proprietà non è disponibile per il metodo di batch Numero di set.
    Pagine e Pagine nei set
    Pagine in eccesso da eseguire in batch
    • : un file PDF o un set completo di file PDF che contiene un numero di pagine sufficiente affinché il numero totale di pagine nel dispositivo di input superi il valore impostato per Numero di pagine da eseguire in batch verrà inviato con il resto dei file.
    • No: questo file o set resta nel dispositivo di input come primo set di pagine per il batch successivo.
    Numero di pagine da eseguire in batch
    Il numero di pagine che il dispositivo di input dovrebbe aspettare di ricevere prima di inviare i file o i set completi come gruppo unico.
    Crea file .zip
    Se questa proprietà è impostata su , tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati vengono combinati in un file .zip e inoltrati come singolo lavoro. Se questa proprietà è impostata su No, tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari. Questa proprietà non è disponibile per il metodo di batch Pagine nei set.
    Ora e Set in base all'ora
    Data inizio batch
    La data in cui il dispositivo di input dovrebbe iniziare a utilizzare questo metodo di batch.
    Ora inizio batch
    L'ora in cui il dispositivo di input dovrebbe iniziare a utilizzare questo metodo di batch.
    Intervallo di batch
    L'intervallo di tempo che il dispositivo di input dovrebbe impiegare per determinare quando o quanto spesso inoltrare un lavoro.
    Data batch o Frequenza
    Se utilizzata con la proprietà Intervallo di batch, specifica i valori esatti di quando o quanto spesso inoltrare un lavoro.
    Crea file .zip
    Se questa proprietà è impostata su , tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati vengono combinati in un file .zip e inoltrati come singolo lavoro. Se questa proprietà è impostata su No, tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari. Questa proprietà non è disponibile per il metodo batch Set in base all'ora.
    Modello
    Modello dati
    Una o più stringhe di corrispondenza modello che definiscono i caratteri nel file dati da abbinare agli altri nomi di file che potrebbero arrivare nel dispositivo di input. Se si specifica più di un modello di dati, il file è considerato corrispondente se corrisponde a un qualsiasi modello. Il modello di dati è un'espressione regolare.
    Modello file (un valore per ogni tipo di file di input)
    Una stringa di corrispondenza modello che definisce un tipo particolare di file di input, ad esempio .*jdf$ per un ticket lavoro.
    Utilizzo file di spool (un valore per ogni tipo di file di input)
    Un valore che identifica lo scopo di utilizzo del file di input, ad esempio ticket per un ticket di lavoro o stampa per un file di stampa.
    Tipo file di spool (un valore per ogni tipo di file di input)
    L'estensione del file di input.
    Modello file richiesto (un valore per ogni tipo di file di input)
    Indica se il lavoro deve contenere questo tipo di file di input.

    L'elaborazione del lavoro inizia quando tutti i file richiesti sono presenti. Assicurarsi che eventuali file opzionali si trovino già nel dispositivo di input prima dei file richiesti, altrimenti non saranno inclusi nel lavoro.

    Sequenza modello file (un valore per ogni tipo di file di input)
    Se due o più valori Modello file corrispondono, o se due o più proprietà Modello file sono associate con gli stessi valori Utilizzo file di spool e Tipo file di spool, indica l'ordine in cui viene applicato l'insieme di valori.
  8. Fare clic su OK.
    Se il dispositivo è abilitato e connesso, viene visualizzata una finestra di conferma che chiede se si desidera disattivare e disconnettere il dispositivo di input. Per salvare le modifiche, è necessario disattivare e disconnettere il dispositivo di input.
  9. Per utilizzare il dispositivo di input, selezionarlo e fare clic su Abilita e connetti.
Dopo aver configurato un metodo di batch su un dispositivo di input, accertarsi che i file di input inviati siano appropriati per il metodo di batch selezionato. I file di input non identificati restano nella posizione di staging sul dispositivo di input, nello stato In attesa.

1.3.3.1.5 Configurazione per l'utilizzo di ticket lavoro JDF

Prima di poter inoltrare i lavori con ticket JDF, è necessario configurare i dispositivi di input che ricevono i lavori. Inoltre, è necessario configurare i flussi di lavoro a cui sono assegnati i lavori. Le stampanti definite come stampanti PDF Ricoh possono gestire lavori PDF con ticket JDF in modo migliore rispetto alle stampanti definite come Passthrough o PDF personalizzate.

Se si dispone di stampanti Kodak che accettano PDF, è possibile inviare alcune informazioni JDF alla stampante nel flusso dati KDK consigliato dal produttore. La funzione Supporto cut-sheet per Kodak è richiesta.

Se si dispone di stampanti Xerox che accettano PDF, è possibile inviare alcune informazioni JDF ai flussi dati XPIF o XRX consigliati dal produttore. La funzione Supporto cut-sheet per Xerox è richiesta.

Prima dell'inizio della procedura, riesaminare i flussi di lavoro forniti per vedere se qualcuno di essi contenga alcune o tutte le operazioni da includere. Se si individua un flusso di lavoro ottimale, è possibile copiarlo e modificarlo a seconda delle proprie esigenze. Il flusso di lavoro deve contenere un'operazione basata sul modello di procedura SetJobPropsFromTextFile.

    Nota:
  • Questo modello di procedura può utilizzare un file jobID.overrides.jdf opzionale per impostare proprietà aggiuntive del lavoro.

Stabilire, inoltre, se è possibile utilizzare uno dei dispositivi di input hot folder forniti da RICOH ProcessDirector o se l'installazione richiede un dispositivo di input personalizzato. RICOH ProcessDirector fornisce diversi dispositivi di input hot folder utilizzabili con modifiche minime o che possono essere copiati per creare un dispositivo di input hot folder personalizzato.

Infine, decidere il metodo di batch che si desidera utilizzare. I metodi di batch JDF, Elenco e Modello sono tutti adatti a lavori con ticket lavoro JDF.

Per configurare l'utilizzo di ticket lavoro JDF:
  1. Copiare e modificare un flusso di lavoro contenente la procedura di elaborazione che si desidera far seguire ai lavori inoltrati con ticket di lavoro JDF:
    1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
    2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul flusso di lavoro da copiare e selezionare Copia.
    3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
    4. Fare clic con il pulsante destro del mouse su ciascuna operazione e selezionare Proprietà. Modificare le proprietà come necessario.
    5. Salvare e abilitare il flusso di lavoro modificando , l'interruttore Salva e attiva/disattiva, in posizione Attivo.
    6. Ripetere questa procedura se si desidera creare altri flussi di lavoro.
  2. Sul sistema RICOH ProcessDirector, configurare un dispositivo di input in modo che assegni il flusso di lavoro corretto ai ticket lavoro JDF. Si consiglia di copiare e ridenominare uno dei dispositivi di input HotFolderJDF forniti, quindi verificare o aggiornare le impostazioni descritte nella procedura riportata di seguito.
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    2. Nel pannello a sinistra, fare clic su Dispositivi Dispositivi di input.
    3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo di input HotFolderJDF e selezionare Copia.
    4. Nel pannello di sinistra, fare clic su Mostra tutto per visualizzare tutte le proprietà per questa periferica di input.
    5. Verificare o aggiornare i valori per questi proprietà:
      Flusso di lavoro
      ParentNoPrint
      Flusso di lavoro secondario
      Il flusso di lavoro appropriato per i file di dati all'interno del lavoro.
        Nota:
      • Se si utilizza il metodo di batch Elenco, selezionare un flusso di lavoro che comprenda un'operazione basata sul modello di procedura WaitForGroup prima dell'operazione PrintJobs. Queste operazioni assicurano il corretto ordine di stampa dei lavori.
      • Se si utilizzano i file di sovrascrittura, selezionare un flusso di lavoro che includa un'operazione basata sul modello di procedura SetJobPropsFromTextFile.
      Modelli di dati
      Una o più stringhe di corrispondenza del modello. Le stringhe definiscono i caratteri nel nome dei file di dati corrispondenti ai nomi degli altri file che arrivano nella hot folder. Se si specifica più di un modello di dati, il file è considerato corrispondente se corrisponde a un qualsiasi modello. Il modello di dati è un'espressione regolare.

      Se il valore della proprietà Crea file .zip è , solo i file che corrispondono al modello dati vengono inclusi nel file .zip.

      Procedura di inoltro
      SubmitInputFiles
    6. Verificare o aggiornare i valori di queste proprietà, in base al metodo di batch che si desidera utilizzare:
      Proprietà Valore quando il metodo di batch è JDF Valore quando il metodo di batch è Elenco Valore quando il metodo di batch è Modello
      Modelli JDF Un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei propri ticket lavoro. Per HotFolderJDF, il valore predefinito è l'espressione regolare .*\jdf$.    
      Modelli di elenco   Un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file del file di elenco. Per impostazione predefinita, questo valore è l'espressione regolare .*lst$.  
      Modelli di sovrascrittura Un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei file di sovrascrittura. Per alcuni dispositivi di input hot folder, questo valore è l'espressione regolare .*oth$. Un modello che corrisponde ad alcune parti del nome file dei file di sovrascrittura. Per alcuni dispositivi di input hot folder, questo valore è l'espressione regolare .*oth$.  
      Crea file .zip
      • : tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati vengono combinati in un file .zip e inoltrati come lavoro singolo. Se il ticket lavoro specifica impostazioni diverse per i diversi file di input e la proprietà Crea file.zip è impostata su , le impostazioni del primo nome del file di input nel ticket lavoro vengono utilizzate per tutti i file di input.
      • No: tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari.
      • : tutti i file di input corrispondenti al valore impostato nella proprietà Modelli di dati vengono combinati in un file .zip e inoltrati come lavoro singolo. Se il ticket lavoro specifica impostazioni diverse per i diversi file di input e la proprietà Crea file.zip è impostata su , le impostazioni del primo nome del file di input nel ticket lavoro vengono utilizzate per tutti i file di input.
      • No: tutti i file di input vengono inoltrati come lavori secondari.
      No
      Modello file (un valore per ogni tipo di file di input)     Una stringa di corrispondenza modello che definisce un tipo particolare di file di input, ad esempio .*jdf$ per un ticket lavoro o .*pdf$ per un file di stampa.
      Utilizzo file di spool (un valore per ogni tipo di file di input)     Un valore che identifica lo scopo di utilizzo del file di input, ad esempio ticket per un ticket di lavoro o stampa per un file di stampa.
      Tipo di file di spool (un valore per ogni tipo di file di input)     L'estensione del file di input.
      Modello file richiesto (un valore per ogni tipo di file di input)     Indica se il lavoro deve contenere questo tipo di file di input.
      Sequenza modello file (un valore per ogni tipo di file di input)     Se due o più valori Modello file corrispondono, o se due o più proprietà Modello file sono associate con gli stessi valori Utilizzo file di spool e Tipo file di spool, indica l'ordine in cui viene applicato l'insieme di valori.
  3. Verificare che il dispositivo di input sia collegato e abilitato.
  4. Inoltra lavori al nuovo dispositivo di input. Se si verificano errori, correggere quelli identificati dai messaggi provenienti da RICOH ProcessDirector o da un'applicazione richiamata.

1.3.3.2 Dispositivi di input LPD

Se l'applicazione invia i lavori utilizzando il client lpr o un altro comando che utilizza il protocollo LPD, i lavori devono essere inviati a un dispositivo di input LPD. Utilizzare il nome del dispositivo di input come il nome della stampante di destinazione nel comando.
Nota: Poiché alcuni comandi lpr troncano i nomi delle stampanti, si consiglia di limitare i nomi dei dispositivi di input LPD a 8 caratteri.

In generale, il protocollo LPD fornisce una funzionalità più limitata rispetto ad altri metodi di invio dei lavori. Tuttavia, alcuni client lpr dispongono di più opzioni rispetto ad altri; accertarsi di conoscere le funzionalità del client lpr utilizzate dall'applicazione prima di iniziare a configurare i dispositivi di input.

Elaborazione del dispositivo di input LPD mostra come il daemon LP e un dispositivo di input LPD elaborano i lavori di stampa. I file di input vengono inviati tramite il protocollo LPD. Il daemon LP riceve i file e crea un file di sovrascrittura, un file di elenco e un file di attivazione. Il daemon invia tutti i file al dispositivo di input LPD, che passa i file all'operazione di invio.

Elaborazione del dispositivo di input LPD
Questa immagine mostra come il daemon LP e un dispositivo di input LPD elaborano i lavori di stampa. I file di input vengono inviati tramite il protocollo LPD. Il daemon LP riceve i file e crea un file di sovrascrittura, un file di elenco e un file di attivazione. Quindi invia tutti i file al dispositivo di input LPD, che passa i file all'operazione di invio e quindi alla prima operazione del flusso di lavoro.
Nota: Sui server principali e secondari, RICOH ProcessDirector installa e utilizza il proprio LPD.

Di conseguenza, è necessario spegnere tutti gli altri LPD installati; l'LPD RICOH ProcessDirector deve essere l'unico in esecuzione. L'LPD RICOH ProcessDirector utilizza la porta 515 per ricevere i lavori; nessun altro processo può utilizzare tale porta.

Autorizzazioni

È possibile limitare i sistemi che dispongono dell'autorizzazione per l'invio dei lavori ai dispositivi di input LPD per nome host o indirizzo IP. Se il sistema RICOH ProcessDirector include i server principali o secondari Linux, è possibile impostare tale elenco accedendo a RICOH ProcessDirector come utente autorizzato e aggiornando la proprietà del sistema Host autorizzati ad inoltrare lavori LPD.

Opzioni LPD

In generale, i client lpr dispongono di un numero limitato di parametri che è possibile specificare. Tuttavia, se il client utilizzato accetta l'opzione -o, è possibile inviare i valori che possono essere associati alle proprietà RICOH ProcessDirector.

I dispositivi di input su Linux leggono le istruzioni inviate a un'opzione -o e le copiano direttamente in un file di sovrascrittura. In seguito nel flusso di lavoro, un'operazione interpreta il file di sovrascrittura in base alle associazioni in un file di controllo. RICOH ProcessDirector fornisce un file di controllo di esempio, receive_lpd_overrides.cfg, in /aiw/aiw1/samples/rules/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\samples\rules\ (Windows). È possibile copiarlo e aggiornarlo per assegnare valori in modo differente, se necessario. Per modificare il file copiare il file in /aiw/aiw1/control_files/rules/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\rules\ (Windows) ed effettuare le modifiche in tale directory.

    Nota:
  • Gli aggiornamenti potrebbero sovrascrivere i file presenti nella directory /aiw/aiw1/samples/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\samples\ (Windows), ma non quelli presenti nella directory /aiw/aiw1/control_files (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files (Windows). Si consiglia di copiare i file di esempio nella directory /aiw/aiw1/control_files (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files (Windows) e di apportare tutte le modifiche nel file copiato.

Ad esempio, se è necessario inviare un lavoro a un dispositivo di input LPD su un server Linux, è possibile utilizzare questo comando:

lpr -S morris -P LPDPDF -O outbin=3 /aiw/aiw1/testfiles/Demo.pdf
Il dispositivo di input LPD crea un file di sovrascrittura simile a questo, con alcuni valori richiesti compilati dal comando e altri compilati con valori predefiniti:
orighost=prtroom2.ricoh.com 
origuser=root 
bannername=/aiw/aiw1/testfiles/Demo.pdf 
bannerclass=9.17.160.63 
printbanner=Yes 
origname=/aiw/aiw1/testfiles/Demo.pdf 
outbin=3
Se il lavoro viene inviato a un dispositivo di input che utilizza il file di controllo predefinito (receive_lpd_pdf_jobtype.cfg), i valori vengono associati a queste proprietà:
  • Job.Info.NodeID=prtroom2.ricoh.com
  • Job.Host.UserID=root
  • Job.Name=/aiw/aiw1/testfiles/Demo.pdf
  • Job.OutputBin=3
I valori per bannerclass e printbanner vengono lasciati non associati perché non vengono visualizzati nel file di controllo predefinito.

Flusso di elaborazione

I dispositivi di input LPD hanno sempre queste impostazioni; non è possibile modificarle:

  • Metodo batch: Elenco
  • Metodo di completamento: Trigger
  • Modelli di dati: .*\.prt$

    Il daemon lp aggiunge il suffisso .prt a tutti i file di stampa che riceve, quindi questo modello corrisponde sempre. I nomi dei file di stampa non devono includere questi caratteri.

  • Modelli elenco: .*list\.lst$
  • Modelli sovrascrittura: .*other\.oth$
  • Modelli trigger: .*\.trg$

Se un lavoro viene inviato a un dispositivo di input LPD, l'LPD riceve il file di stampa e qualsiasi opzione (indicatori) impostata nel comando. L'LPD crea un file di sovrascrittura e scrive le opzioni in esso, in un formato che può essere interpretato in un'operazione successiva. Se il comando lpr supporta l'opzione -o per includere ulteriori proprietà del lavoro, tali proprietà vengono scritte anche nel file di sovrascrittura. Il file viene salvato con l'estensione .oth.

L'LPD crea anche un file di elenco per il lavoro. Il file di elenco include i nomi del file di stampa (o dei file di stampa, se vengono inviati più file) e il file di sovrascrittura, e ha l'estensione .lst. I nomi dei file di stampa vengono aggiunti al file di elenco nell'ordine di ricezione. Benché alcuni client lpr inviino i file nell'ordine in cui sono elencati nel comando, non tutti lo fanno. I file possono arrivare in ordine casuale.

Quanto completa la creazione dei file di sovrascrittura e di elenco, l'LPD crea un file di attivazione. Un file di attivazione non contiene dati; la sua presenza indica al dispositivo di input che il file di input è pronto per l'elaborazione. Se il Metodo di completamento di un dispositivo di input è impostato su Trigger, il dispositivo di input attende finché non rileva un file che corrisponde a uno dei Modelli trigger impostati sul dispositivo.

Dopo che il dispositivo di input individua il file di attivazione, invia il lavoro alla prima operazione del flusso di lavoro per l'elaborazione. Tale operazione deve essere basata sul modello di operazione SetJobPropsFromTextFile. L'operazione utilizza il file di controllo specificato dal dispositivo di input nella proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario per interpretare il file di sovrascrittura e assegnare valori alle proprietà del lavoro. Il file predefinito è receive_lpd_jobtype.cfg o receive_lpd_pdf_jobtype.cfg.

1.3.3.2.1 Configurazione per l'utilizzo del protocollo LPD

Prima che un utente possa utilizzare il protocollo LPD (line printer daemon) per inoltrare i lavori al sistema RICOH ProcessDirector, l'amministratore deve eseguire le attività di configurazione sul sistema RICOH ProcessDirector per configurare i dispositivi di input che ricevono i lavori e i flussi di lavoro a cui i lavori vengono assegnati e per definire gli host che possono utilizzare il protocollo LPD per inoltrare lavori a RICOH ProcessDirector. L'amministratore potrebbe anche dover eseguire delle attività di configurazione su tali host.
Prima di iniziare questa procedura, rivedere i flussi di lavoro forniti. In caso sia presente un flusso di lavoro contenente alcune o tutte le operazioni che si desidera includere nel flusso di lavoro in uso, è possibile copiarlo e modificarlo in base alle proprie esigenze.

Stabilire inoltre se sia possibile utilizzare uno dei dispositivi di input LPD forniti da RICOH ProcessDirector o se l'installazione richiede un dispositivo di input personalizzato. RICOH ProcessDirector fornisce dispositivi di input LPD utilizzabili con modifiche minime o che è possibile copiare per creare un dispositivo di input LPD personalizzato.

Per configurare l'utilizzo del protocollo LPD:
  1. Se è in esecuzione un daemon LPD o un processo che non appartiene a RICOH ProcessDirector (ad esempio, il daemon LPD CUPS [Common UNIX Printing System]) sullo stesso sistema del server principale del dispositivo di input, arrestarlo.
    • Su SUSE Linux, avviare YaST, quindi fare clic su Sistema Servizi di rete per trovare i servizi LPD.
    • Su Red Hat dalla 6.7 alla versione 6.X più recente, scegliere Sistema Amministrazione Servizi per trovare i servizi LPD.
    • Su Red Hat dalla 7.1 alla versione 7.X più recente, scegliere Applicazioni Utilità Terminale quindi utilizzare il seguente comando: systemctl list-units --type service --all.

      Per arrestare il servizio LPD, utilizzare il seguente comando: systemctl stop <LPD_service>.

    • Su Windows, per arrestare il servizio LPD o il server di stampa TCP/IP, aprire il Pannello di controllo e fare doppio clic su Servizi. Selezionare il lavoro e fare clic su Arresta. Per arrestare altri processi LPD, consultare la documentazione relativa al prodotto LPD in uso.
      Importante:
    • Non disinstallare CUPS.
  2. Se il server principale del dispositivo di input viene definito su un computer Linux o un computer Windows primario, aggiornare l'impostazione di sistema per specificare gli host che possono inoltrare i lavori tramite il protocollo LPD.
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    2. Nel pannello sinistro, fare clic su Impostazioni Sistema.
    3. Nel campo Host autorizzati ad inoltrare lavori LPD, immettere i nomi host o gli indirizzi IP degli host autorizzati.
      Separare i nomi host e gli indirizzi IP con dei punti e virgola (;).
        Nota:
      • È possibile utilizzare i caratteri jolly nei nomi host e negli indirizzi IP (ad esempio, *.acmeproducts.com o 192.*). Un valore * indica che tutti gli host sono autorizzati ad inoltrare i lavori. I valori che contengono solo numeri, virgole (per i decimali) e caratteri jolly vengono confrontati con gli indirizzi IP. I valori che contengono i caratteri jolly e almeno un carattere alfabetico vengono confrontati con i nomi host. Qualsiasi valore vuoto indica che non ci sono host autorizzati ad inoltrare lavori.
      • Il valore predefinito è *.
      • Se il prodotto base è installato su Linux, non è possibile inoltrare lavori a dispositivi di input LPD dal computer primario.
      • Se i tempi di attesa sono molto lunghi o mancano dei lavori, impostare le voci dell'host LPD sull'indirizzo IP o su nomi host completi (come hostserver.co.acmeproducts.com invece di *.acmeproducts.com).
    4. Fare clic su SALVA.
  3. Su ciascun sistema autorizzato a inoltrare lavori LPD, controllare se il comando di stampa consente di specificare un nome server. In caso contrario, eseguire una delle seguenti operazioni per creare una coda di stampa sul sistema per inviare i lavori al dispositivo di input LPD.
      Nota:
    • Il client LPR fornito con il sistema operativo di base in alcune versioni di Windows e disponibile come funzione opzionale di altre versioni consente di specificare un nome per il server. Se si utilizza questo client LPR o un client equivalente, non è necessario creare una coda di stampa su Windows.
  4. Per creare una coda di stampa su SLES 12.0:
    1. Accedere come utente root.
    2. Avviare YaST.
    3. Fare clic su Hardware Stampante. Quando viene evidenziato Configurazioni stampante, fare clic su Aggiungi. Fare clic su Procedura guidata connessione, quindi selezionare Protocollo LPD (Line Printer Daemon).
    4. Nel campo Indirizzo IP o Nome host, immettere il nome host o l'indirizzo IP del sistema dove viene definito il dispositivo di input LPD.
    5. Immettere il nome del dispositivo di input LPD nel campo Nome coda, quindi fare clic su OK.
    6. Nel campo Imposta nome arbitrario, immettere il nome del dispositivo di input LPD. Tale nome deve essere univoco su questo sistema Linux. Anche se i nomi dei dispositivi di input LPD sono sensibili al maiuscolo/minuscolo, Linux non consente di definire più nomi di dispositivi di input LPD che risultino identici ma con diversi caratteri maiuscolo/minuscolo. Ad esempio non è possibile definire un dispositivo di input LPD denominato HotFolderLPD e un altro denominato hotfolderlpd.
    7. Fare clic su OK.
  5. Per creare una coda di stampa su Red Hat dalla 6.7 alla versione 6.X più recente:
    1. Accedere al sistema operativo come utente root.
    2. Da Gnome Desktop, fare clic su Applicazioni Utilità di sistema Terminale.
    3. Nella finestra del terminale, digitare system-config-printer.
    4. Selezionare Stampante nel menu a discesa Nuovo.
    5. Fare clic su Stampante di rete, quindi selezionare Stampante o host LPD/LPR.
    6. Nel campo Host, immettere il nome host o l'indirizzo IP del sistema dove viene definito il dispositivo di input LPD.
    7. Immettere il nome del dispositivo di input LPD nel campo Coda, quindi fare clic su Avanti.
    8. Nella finestra Nuova stampante, fare clic su Avanti.
    9. Fare clic nuovamente su Avanti.
    10. Immettere il nome per il dispositivo di input LPD nel campo Nome stampante.
    11. Fare clic su Applica.
  6. Per creare una coda di stampa su Red Hat dalla 7.1 alla versione 7.X più recente:
    1. Accedere al sistema operativo come utente root.
    2. Da Gnome Desktop, fare clic su Applicazioni Utilità Terminale.
    3. Nella finestra del terminale, digitare system-config-printer.
    4. Selezionare Stampante nel menu a discesa Aggiungi.
    5. Fare clic su Stampante di rete, quindi selezionare Stampante o host LPD/LPR.
    6. Nel campo Host, immettere il nome host o l'indirizzo IP del sistema dove viene definito il dispositivo di input LPD.
    7. Immettere il nome del dispositivo di input LPD nel campo Coda, quindi fare clic su Avanti.
    8. Nella finestra Nuova stampante, fare clic su Avanti.
    9. Fare clic nuovamente su Avanti.
    10. Immettere il nome per il dispositivo di input LPD nel campo Nome stampante.
    11. Fare clic su Applica.
  7. Sul sistema RICOH ProcessDirector, copiare e modificare un flusso di lavoro contenente la procedura di elaborazione da seguire per l'inoltro dei lavori mediante il protocollo LPD.

    Per copiare e modificare uno o più flussi di lavoro:

    1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
    2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul flusso di lavoro da copiare e selezionare Copia.
    3. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
    4. Fare clic con il pulsante destro del mouse su ciascuna operazione e selezionare Proprietà. Modificare le proprietà come necessario.
      Rimuovere ${Job.InputFile} dalla proprietà Nome lavoro nell'operazione SetJobPropsFromTextFile.
    5. Se la funzione di supporto AFP è installata e le risorse AFP (come i caratteri, le sovrapposizioni e i segmenti di pagine) richieste dai lavori elaborati mediante questo flusso di lavoro non vengono inviate in linea con il file di input, verificare che tali risorse siano disponibili sul sistema RICOH ProcessDirector. Si consiglia di spostare queste risorse su /aiw/aiw1/resources (Linux) o C:\aiw\aiw1\resources (Windows) o /usr/lpp/psf/reslib (Linux) o C:\Programmi (x86)\Ricoh\PSF\reslib (Windows), in modo tale che siano disponibili per tutti i componenti di RICOH ProcessDirector. Se non è possibile utilizzare queste directory, è possibile impostare la proprietà Percorso della risorsa AFP di una delle operazioni nel flusso di lavoro, per fare riferimento alla directory o alle directory che contengono le risorse.
        Nota:
      • La proprietà Percorso della risorsa AFP può essere impostata come predefinita per il lavoro su vari modelli procedura, inclusi EnableRepositioning, PrintJobs, ConvertLineDataJobIntoAFP. È necessario impostare solo il valore su uno dei passaggi; gli altri ereditano il valore.
    6. Per utilizzare il flusso di lavoro, salvarlo e attivarlo modificando , l'interruttore Salva e attiva/disattiva, in posizione Attivo.
    7. Ripetere questa procedura se si desidera creare altri flussi di lavoro.
  8. Sul sistema RICOH ProcessDirector, configurare un dispositivo di input che assegni il flusso di lavoro corretto o i flussi di lavoro dei file di input ricevuti. Si consiglia di copiare e rinominare uno dei dispositivi di input LPD forniti, quindi verificare o aggiornare le impostazioni descritte di seguito.
    1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    2. Nel pannello a sinistra, fare clic su Dispositivi Dispositivi di input.
    3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul dispositivo di input da copiare e selezionare Copia.
        Nota:
      • Le nuove periferiche di input sono dello stesso tipo della periferica di input copiata. Ad esempio, non è possibile creare un nuovo dispositivo di input LPD copiando una hot folder.
    4. Nel pannello di sinistra, fare clic su Mostra tutte le schede per visualizzare tutte le proprietà per questa periferica di input.
    5. Verificare o aggiornare i valori per questi proprietà:
      Nome dispositivo di input
      Verificare che il nome del dispositivo di input non contenga alcuno spazio. Il client LPR non è in grado di elaborare i nomi con degli spazi.

      È opportuno limitare il nome dell'unità di immissione a 8 caratteri. A seconda del comando di stampa in uso, potrebbe essere necessario creare una coda di stampa sul sistema di invio con lo stesso nome dell'unità di immissione. Alcuni sistemi troncano i nomi della coda di stampa a 8 caratteri.

      Posizione cartella
      La directory sul computer primario che riceve lavori da host autorizzati. Verificare che il file system sia impostato in modo tale che la directory elencata sia sufficientemente grande da gestire la quantità di dati che il client LPR invia senza riempire il file system.
      Posizione di staging
      La directory su cui sono spostati i file di input da RICOH ProcessDirector prima di inoltrarli come lavori. Verificare che il file system sia impostato in modo tale che la directory elencata sia sufficientemente grande da gestire la quantità di dati che il client LPR invia senza riempire il file system. È possibile che siano presenti due copie di un file di input nel sistema in qualsiasi momento, una nella directory Posizione cartella e l'altra nella directory Posizione di staging.
      Server principale
      Il server RICOH ProcessDirector in cui verranno ricevuti i file; ad esempio chi esegue l'inoltro specificherà tale nome server sul comando lpr o lprafp. Il server specificato qui deve essere configurato per accettare i processi sul protocollo LPD.
    6. Per assegnare i flussi di lavoro ai lavori con uno o più file di input:
        Nota:
      • I dispositivi di input con un server principale Linux non possono creare un lavoro principale con più lavori secondari. Invece, un lavoro principale e un lavoro secondario vengono creati per ciascun file di input.
      1. Impostare la proprietà Inoltra operazione su SubmitInputFiles e la proprietà Flusso di lavoro su ParentNoPrint.
      2. Stabilire in che modo il dispositivo di input deve assegnare il flusso di lavoro per ogni singolo lavoro o lavoro secondario. È possibile selezionare una delle seguenti operazioni:
        • Impostare la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario su SetJobTypeFromRules e utilizzare la proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario per specificare il nome del file di controllo in grado di impostare il flusso di lavoro da un valore di un'opzione del comando di stampa.

          RICOH ProcessDirector fornisce due file di controllo di esempio utilizzati per impostare il flusso di lavoro. I file di controllo di esempio, denominati receive_lpd_jobtype.cfg e receive_lpd_pdf_jobtype.cfg, sono installati nella directory /aiw/aiw1/samples/rules/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\samples\rules\ (Windows). È possibile copiare uno dei file nella directory /aiw/aiw1/control_files/rules/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\rules\ (Windows) e modificarlo in base alle esigenze, quindi aggiornare il valore della proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario in modo che faccia riferimento al file.

        • Impostare la proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario su SetJobTypeFromFileName e utilizzare la proprietà Modello del flusso di lavoro secondario per specificare la stringa che RICOH ProcessDirector deve ricercare nel nome del file di input e utilizzare come nome del flusso di lavoro. Se viene utilizzato questo metodo, assicurarsi che esista un flusso di lavoro con il nome corrispondente.
  9. Se il file di controllo creato nell'operazione precedente imposta le proprietà di pianificazione del lavoro come Supporti o Dimensione lavoro in base ai valori delle opzioni del comando di stampa, assicurarsi che le proprietà di pianificazione corrispondenti siano impostate sulle stampanti di destinazione in RICOH ProcessDirector. Se le proprietà di pianificazione non corrispondono, i lavoro possono essere pianificati su tali stampanti.
  10. Verificare che i dispositivi di input LPD siano connessi ed abilitati.
      Nota:
    • Il dispositivo di input LPD non restituisce le informazioni sullo stato in risposta al comando lpq.
  11. Da un sistema host autorizzato, inoltrare alcuni lavori di test. Se si verificano degli errori, correggere gli errori che i messaggi provenienti dal sistema host o da RICOH ProcessDirector identificano.

1.3.3.2.2 Comandi di stampa utilizzati con il protocollo LPD

Il protocollo LPD definisce un comando di stampa denominato lpr. È possibile utilizzare il comando lpr o un altro comando che utilizza il protocollo LPD per inoltrare i lavori a un dispositivo di input LPD.

La sintassi e opzioni disponibili variano da un comando di stampa all'altro e da una versione di lpr ad un'altra. Potrebbe essere necessario adattare gli esempi dei comandi di stampa al proprio sistema.

Potrebbe essere necessario anche configurare il sistema mittente per compensare le opzioni che il proprio comando di stampa non fornisce. Ad esempio, se il comando di stampa non ha opzione per specificare un server di stampa, occorre creare una coda di stampa remota sul sistema mittente con lo stesso nome del dispositivo di input LPD.

Di seguito sono elencati alcuni comandi di stampa LPD comuni. Per ulteriori informazioni relative a tali comandi, consultare la documentazione del sistema operativo o del prodotto.

Comandi di stampa di Linux
Nome del comando Dove trovarlo Opzione della stampante Opzione del server Opzione delle proprietà del lavoro
lpr Nativo -P Nessuno Varia
Nota: Alcuni client LPR consentono di inviare opzioni di lavoro con il comando -o. Consultare la documentazione relativa al client LPR per controllare se è possibile eseguire tale operazione.
lprafp Effettuare il download dal sito Web (download per Ricoh Production PrintInfoPrint Manager per Windows) -p -s -o
Nota: Se si inoltra un lavoro mediante il comando lprafp e si includono opzioni relative all'indicatore -o, è necessario utilizzare caratteri a singolo byte nelle opzioni. Se nelle opzioni si utilizzano caratteri a doppio byte, RICOH ProcessDirector non è in grado di leggerli e la richiesta lprafp viene rifiutata.
Comandi di stampa di AIX
Nome del comando Dove trovarlo Opzione della stampante Opzione del server Opzione delle proprietà del lavoro
lpr Nativo -P Nessuno Nessuno
enq Nativo -P Nessuno -o
lp Nativo -d Nessuno -o
lprafp InfoPrint Manager per AIX; effettuare il download dell'ultima versione dal sito Web Ricoh Production Print (download InfoPrint Manager per Windows) -p -s -o
Nota: Se si inoltra un lavoro mediante il comando lprafp e si includono opzioni relative all'indicatore -o, è necessario utilizzare caratteri a singolo byte nelle opzioni. Se nelle opzioni si utilizzano caratteri a doppio byte, RICOH ProcessDirector non è in grado di leggerli e la richiesta lprafp viene rifiutata.
qprt Nativo -P Nessuno Nessuno
qprt InfoPrint Manager per AIX -P Nessuno -o
Comandi di stampa di Windows
Nome del comando Dove trovarlo Opzione della stampante Opzione del server Opzione delle proprietà del lavoro
lpr Nativo -P -S Nessuno
Nota: Il comando di Windows lpr prevede un'opzione -o, ma questa indica il tipo di file, non le proprietà del lavoro.
lprafp Effettuare il download dal sito Web (download per Ricoh Production PrintInfoPrint Manager per Windows) -p -s -o
Nota: Se si inoltra un lavoro mediante il comando lprafp e si includono opzioni relative all'indicatore -o, è necessario utilizzare caratteri a singolo byte nelle opzioni. Se nelle opzioni si utilizzano caratteri a doppio byte, RICOH ProcessDirector non è in grado di leggerli e la richiesta lprafp viene rifiutata.
Esempi

Questo comando inoltra un file denominato report.pdf da un sistema Windows a un dispositivo di input LPD denominato LPDPDF, definito su un server denominato morris e richiede due copie:

lpr -S morris -P LPDPDF -# 2 report.pdf

Entrambi i comandi inoltrano un file denominato report.afp da un sistema AIX a un dispositivo di input LPD denominato LPDAFP definito su un server denominato morris. Per utilizzare il comando lpr di AIX, occorre prima definire una coda di stampa remota per LPDAFP sul sistema AIX dal quale si sta inviando il lavoro.

lpr -P LPDAFP -C A report.afp
lprafp -smorris -pLPDAFP -oclass=A report.afp

1.3.3.2.3 Limitazione dell'uso del protocollo LPD per l'inoltro dei lavori

È possibile limitare il numero di host autorizzati a utilizzare il protocollo LPD per l'inoltro dei lavori a tutti i dispositivi di input con lo stesso server principale. Per impostazione predefinita, viene consentito l'input da tutti i sistemi.
Per limitare l'utilizzo del protocollo LPD:
  1. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  2. Nel pannello sinistro, fare clic su Impostazioni Sistema.
  3. Nel campo Host autorizzati ad inoltrare lavori LPD, immettere un elenco di indirizzi IP o nomi host autorizzati, separati dal punto e virgola.

    È possibile utilizzare un asterisco (*) per rappresentare zero o più caratteri. I valori che contengono solo cifre (0-9), punti decimali (.) e asterischi (*) vengono confrontati con l'indirizzo IP della connessione in entrata. I valori che contengono uno o più caratteri alfabetici (A–Z, a-z) vengono confrontati rispetto al nome host della connessione in entrata.

    Un valore di elenco * indica che tutti gli host sono autorizzati ad inoltrare i lavori. Un valore di elenco vuoto indica che non sono presenti host autorizzati ad inoltrare lavori.

  4. Fare clic su SALVA.

1.3.4 Aggiunta di funzioni ai flussi di lavoro

È possibile configurare i flussi di lavoroRICOH ProcessDirector per l'invio ad altre applicazioni per l'elaborazione aggiuntiva prima che vengano rinviati al sistema. Le altre applicazioni possono essere eseguite sul server che contiene il server primario, su un server secondario o su un server applicazioni.

Se l'applicazione in uso consente un'elaborazione che può essere incorporata nei flussi dei lavori di stampa (ad esempio, la pulizia dell'indirizzo o l'imposizione), è possibile creare operazioni che inviano il lavoro di stampa da RICOH ProcessDirector all'applicazione in uso, attendere la fine dell'applicazione, quindi continuare l'elaborazione in RICOH ProcessDirector. La documentazione RICOH ProcessDirector definisce questi passaggi "operazioni esterne".

In un flusso di lavoro condizionale, le operazioni esterne possono ricevere input da più operazioni ed eseguire programmi diversi sulla base dell'input. Nell'esempio del flusso di lavoro PDFProduction, l'operazione esterna riceve diverse proprietà basate su un conteggio delle pagine del lavoro. Le operazioni esterne possono scrivere i risultati in diverse posizioni e inviare l'output a diverse operazioni. Ad esempio, un'operazione esterna può inviare lavori a tre diverse operazioni sulla base di un valore calcolato da un programma esterno. Un'operazione esterna può interrompere la sezione di un flusso di lavoro condizionale.

Questi modelli per le operazioni esterne sono inclusi in RICOH ProcessDirector:

  • RunExternalProgram

    Inoltra il lavoro di stampa a un programma esterno utilizzando un'interfaccia della riga comandi.

  • RunHotFolderApplication

    Colloca il lavoro di stampa in una hot folder monitorata da un'altra applicazione. Questa applicazione sceglie il lavoro di stampa, lo elabora secondo le impostazioni di configurazione e lo inserisce in un'altra cartella di output. RICOH ProcessDirector controlla questa cartella di output e recupera il lavoro quando è pronto.

La selezione del modello procedura da utilizzare dipende in primo luogo da come l'applicazione esterna può accettare i lavori. Se l'applicazione dispone di un'interfaccia della riga comandi, il flusso di lavoro può includere RunExternalProgram; se l'applicazione monitora le hot folder per l'input, il flusso di lavoro può includere RunHotFolderApplication. Se l'applicazione dispone di entrambe le interfacce, è possibile decidere quale procedura utilizzare.

RICOH ProcessDirector fornisce funzioni aggiuntive che si integrano nei programmi esterni. Queste funzioni includono modelli di operazione aggiuntivi che l'utente può utilizzare:

  • Quadient Inspire Connect

    • ComposePDF

      Utilizza Quadient Inspire Designer per generare un nuovo file PDF da un file WFD e uno o più file di dati non elaborati. L'operazione attende la restituzione del nuovo file.

    • ComposeAFP

      Utilizza Quadient Inspire Designer per generare un nuovo file AFP da un file WFD e uno o più file di dati non elaborati. L'operazione attende la restituzione del nuovo file. ComposeAFP è disponibile solo se sono installate le funzioni Quadient Inspire Connect e Supporto AFP.

  • MarcomCentral Connect

    • ApplyXSLTransform

      Converte le informazioni in formato MarcomCentral in proprietà del lavoro RICOH ProcessDirector.

    • ChiamataServizioSOAP

      Richiama il servizio Web Ticket lavoro di MarcomCentral e recupera i ticket lavoro per ogni ordine.

    • CreateJobsFromXML

      Utilizza le informazioni restituite dal servizio Web MarcomCentral per creare un lavoro per ogni ticket lavoro. L'operazione inoltra i lavori al flusso di lavoro MarcomProcessJobTicket.

  • Pitstop Connect
    • RunPitStopOnJob

      Invia un lavoro di stampa PDF a PitStop Server insieme a un elenco di azioni o a un profilo PDF. RICOH ProcessDirectorattende l'elaborazione di PitStop Server e restituisce il lavoro per potersi spostare all'operazione successiva nel flusso di lavoro.

  • Postal Enablement

    • SetPostalJobProps

      Consente di impostare le proprietà del lavoro richieste dal software postale per determinare la modalità di elaborazione delle informazioni di spedizione contenute nel file esterno delle proprietà del documento.

    • BuildExternalDocPropsFile

      Consente di estrarre i dati del documento dal file delle proprietà e creare un file con le intestazioni e i dati del documento necessari per inviare un programma esterno. Il file creato è definito file esterno delle proprietà del documento.

    • MapExternalResultsFiletoDocProps

      Consente di associare le proprietà del documento selezionate da un file di risultati esterno alle proprietà del documento incluse in un file di risultati modificato. Il file di risultati esterno viene generato da un programma esterno.

    • UpdateDocPropsFromExternalResultsFile

      Unisce le proprietà del file di risultati modificato con un file di proprietà del documento per il lavoro.

  • Ultimate Impostrip® Connect
    • RunImpostripOnJob

      Invia un lavoro di stampa PDF all'hot folder di input Ultimate Impostrip®, impostato per eseguire le corrette funzioni di imposizione sul lavoro. RICOH ProcessDirector attende che il server Ultimate Impostrip® restituisca il lavoro aggiornato, quindi continua l'elaborazione procedendo al passaggio successivo del flusso di lavoro.

Tenere in considerazione questi punti quando si decide quale procedura utilizzare:

  • RunExternalProgram
    • Richiede che venga scritto un comando e specificate tutte le opzioni necessarie. Se non si ha familiarità con la scrittura dei comandi o non si dispone della sintassi del comando per eseguire l'applicazione, potrebbe essere più difficile configurare questa procedura.
      Nota: Tutti gli output scritti dal programma esterno in stdout e stderror vengono visualizzati nel log del lavoro RICOH ProcessDirector. Se il comando esegue un programma o un comando di sistema che scrive tutti i suoi output in stdout, si consiglia di utilizzare uno script per richiamare il programma esterno, in modo da reindirizzare l'output in una posizione diversa.
    • Consente di specificare la code page e la lingua da inviare all'altra applicazione.
    • Consente di specificare i codici di ritorno che il programma può fornire senza inviare il lavoro di stampa in uno stato di errore.
    • Consente di utilizzare un file di controllo contenente i parametri di elaborazione che l'applicazione esterna può utilizzare, se il programma può accettarne uno.
  • RunHotFolderApplication
    • Consente di inviare uno o più file ad un'altra applicazione.
    • Richiede la configurazione corretta delle cartelle di invio e di ricerca. La cartella di invio e la cartella di ricerca possono essere uguali, se il nome del file da inviare non corrisponde al modello di ricerca. Il modello di ricerca è una stringa di corrispondenza del modello utilizzata per identificare un lavoro restituito.

      Ad esempio, se l'applicazione esterna converte i file da PostScript a PDF, il modello di ricerca potrebbe apparire come un file con l'estensione .PDF. Questa procedura consente di copiare printfile.ps nella directory senza confonderlo con il file convertito, poiché ricerca il file printfile.PDF.

      Tuttavia, se si utilizza la hot folder per inviare un file PDF a un'applicazione preliminare, questa applicazione restituirà molto probabilmente un altro file PDF con lo stesso nome. In tal caso, le cartelle di invio e di ricerca devono trovarsi in posizioni diverse.

    • Non prevede l'opzione di specificare i codici di ritorno validi.

      Se l'applicazione esterna restituisce il file atteso, la procedura seleziona il file e sposta l'elaborazione alla procedura successiva, senza controllare gli errori. Di conseguenza, è necessario configurare l'altra applicazione in modo che non venga copiato un file con errori nella directory di output. Se è stato impostato il timeout della hot folder, il lavoro potrebbe passare in uno stato di errore per consentire la risoluzione del problema; se la hot folder è configurata per l'attesa a tempo indefinito, il lavoro continua ad attendere fino all'intervento dell'operatore.

In alcuni ambienti, è possibile configurare le operazioni per fare in modo che interagiscano. Ad esempio, se si desidera utilizzare FTP o SCP per trasferire il file di input all'altro programma, è possibile creare una procedura basata su RunExternalProgram per trasferire i file. Quindi, è possibile aggiungere una procedura su RunHotFolderApplication, lasciando vuota la proprietà Cartella di invio. Questa procedura non invia file a una hot folder di uscita, ma esegue il poll della cartella di ricerca per il file risultante.

Flusso di elaborazione: RunExternalProgram

Le operazioni basate sul modello procedura RunExternalProgram consentono di accedere ai file nella directory di spool per un lavoro. Quando un dispositivo di input crea un lavoro da un file di input, crea una directory di spool univoca per il lavoro. La directory di spool contiene una copia del file di input e gli altri file che forniscono informazioni sul lavoro. I passi esterni possono richiamare i programmi che aggiornano i file esistenti nella directory di spool e scrivono nuovi file nella directory.

Quando si crea una procedura basata sul modello procedura RunExternalProgram, è possibile includere i valori per le proprietà seguenti:

  • Comando esterno
  • Modello del file di controllo esterno
  • Codepage programma esterno
  • Lingua programma esterno
  • Codici di ritorno validi

La figura successiva mostra come la procedura RunExternalProgramStep elabora un lavoro. Questa procedura risolve metodi e simboli nel comando, crea un file di controllo se necessario, esegue il comando, riceve un codice di ritorno quando l'altro programma finisce l'elaborazione e aggiorna le proprietà del lavoro se il programma restituisce un file di sovrascrittura. Quindi il lavoro passa alla procedura successiva.

Elaborazione del modello procedura RunExternalStep
Questa figura mostra come la procedura RunExternalProgramStep esegue un lavoro. Questa procedura risolve metodi e simboli nel comando, crea un file di controllo se necessario, esegue il comando, riceve un codice di ritorno quando l'altro programma finisce l'elaborazione e aggiorna le proprietà del lavoro se il programma restituisce un file di sovrascrittura. Quindi il lavoro passa alla procedura successiva.

Quando un lavoro entra nella procedura RunExternalProgram, questa procedura cerca di eseguire il comando fornito nella proprietà Comando esterno. Se una qualsiasi parte del comando è scritta con l'annotazione del simbolo RICOH ProcessDirector, questa operazione risolve tutti i riferimenti prima di eseguire il comando:

  • Il comando deve contenere due nomi dei file: il nome del file di input (il file selezionato dall'altro programma) e il nome del file di output (il file che l'altro programma restituisce a RICOH ProcessDirector). Questa operazione deve generare i nomi dei file utilizzando il metodo RICOH ProcessDirectorgetFileName(). Anziché utilizzare i nomi dei file attuali nel comando, viene utilizzato questo metodo come simbolo per i nomi dei file.

    Ad esempio, il nome del file di input potrebbe essere rappresentato dal simbolo: ${getFileName(print,pdf,read)} e il nome del file di output potrebbe essere rappresentato dal simbolo: ${getFileName(print,pdf,write)}. L'utilizzo di questo metodo garantisce che l'applicazione sia in grado di individuare e restituire correttamente il file.

  • Questo comando può includere i simboli per le proprietàRICOH ProcessDirector; in tal caso, questi valori di proprietà vengono immessi nel comando.

    Ad esempio, se l'applicazione deve conoscere il nome del lavoro, è possibile includere il simbolo: ${Job.Name}. Questa procedura consente di individuare il valore della proprietà Nome lavoro e di includerla nel comando.

  • L'applicazione può accettare i valori di proprietà in un file dei parametri o di controllo.

    In questo caso, il comando dovrà includere il metodo getControlFileName() per creare un nome per il file di controllo. Questa procedura utilizza il modello del file di controllo elencato nella proprietà Modello file di controllo esterno per creare i contenuti del nome del file nel comando.

  • L'applicazione può accettare valori in un ticket lavoro JDF.

    In questo caso, il comando dovrà includere il metodo getFileName() per generare il nome del ticket lavoro JDF. Un esempio di questa sintassi è ${getFileName(overrides,jdf,read)}.

Il comando viene eseguito una volta risolti tutti i simboli.

L'applicazione esterna esegue l'elaborazione, copia i file di output nelle posizioni corrette e restituisce un codice di ritorno. Il file di output può includere:

  • Il file di stampa modificato, denominato secondo il valore del simbolo getFileName() che era stato incluso nel comando
  • Un file utilizzato per riportare i valori della proprietà in RICOH ProcessDirector

    RICOH ProcessDirector che può accettare i valori della proprietà da programmi esterni nei modi seguenti:

    • In un file chiamato jobid.overrides.txt o .text, che contiene un elenco di RICOH ProcessDirector coppie valore-attributo
    • In un file vuoto con il nome file che include la coppia valore-attributo creata nella posizione del file di spool se il file contiene coppie valore-attributo sul parametro di output del comando

Questa procedura confronta il codice di ritorno con i valori elencati della proprietà Codici di ritorno validi per la procedura. Se corrisponde a uno dei codici, l'elaborazione continua; in caso contrario, il lavoro passa allo stato di errore.

Questa procedura cerca il file che contiene i valori di proprietà. Se individua un file, legge il file (o il nome file) e aggiorna i valori di proprietà. Quindi la procedura completa l'elaborazione. Potrebbe trasferire il lavoro a un'altra procedura o interrompere la sezione di un flusso di lavoro.

Flusso di elaborazione: RunHotFolderApplication

Quando viene creata questa procedura, è possibile includere i valori per le proprietà seguenti:

  • Conteggio di verifica dimensione file
  • File da inviare
  • Intervallo di poll
  • Cartella di ricerca
  • Modello di ricerca
  • File richiamato
  • Cartella di invio
  • Intervallo di timeout

La figura successiva mostra come la procedura RunHotFolderApplication elabora un lavoro. Questa procedura risolve il metodo e il simbolo per il nome del file da inviare, copia il file nella posizione di invio, quindi attende l'elaborazione del file da parte del programma esterno. Questa procedura monitora la posizione di ricerca per il file e ricerca il file quando è stato copiato completamente nella posizione. Quindi il lavoro passa alla procedura successiva.

Questa procedura può elaborare lavori che contengono un file singolo o più file.

Elaborazione del modello procedura RunHotFolderApplication
Questa figura mostra come la procedura RunHotFolderApplication elabora un lavoro. Questa procedura risolve il metodo e il simbolo per il nome del file da inviare, copia il file nella posizione di invio, quindi attende l'elaborazione del file da parte del programma esterno. Questa procedura monitora la posizione di ricerca per il file e ricerca il file quando è stato copiato completamente nella posizione. Quindi il lavoro passa alla procedura successiva.

Quando un lavoro entra in questa procedura, la procedura risolve il valore della proprietà File da inviare e individua il file nella directory di spool. Questa procedura copia il file di stampa nella posizione specificata nella proprietà Cartella di invio. Quindi attende che l'altra applicazione selezioni il file da quella posizione.

Una volta copiato il file, la procedura inizia a monitorare la directory elencata nella proprietà Cartella di ricerca. Questa procedura cerca nella cartella un file con il nome corrispondente al modello specificato nella directory Modello di ricerca. Se nessun file risponde ai criteri, la procedura attende per l'intervallo di tempo specificato nella proprietà Intervallo di polling e controlla nuovamente.

La procedura continua a controllare il file per un determinato intervallo di tempo. La durata di questo intervallo è determinata dal valore della proprietà Intervallo di timeout. L'intervallo di timeout viene calcolato dalla durata della copia del file di stampa nella cartella di invio. Se il file modificato non viene visualizzato nella cartella ricerca prima che sia trascorso l'intervallo di timeout, il lavoro passa allo stato di errore.

Quando una procedura trova per la prima volta il file atteso nella directory, rileva unicamente le dimensioni del file. La procedura deve accertarsi che il file sia stato trasferito completamente dall'altra applicazione prima di continuare l'elaborazione. Una volta trascorso l'intervallo di polling, la procedura esegue una nuova ricerca, individua il file e ne confronta le dimensioni con quelle precedenti.

  • Se le dimensioni del file sono maggiori rispetto alle precedenti, la procedura continua ad attendere e controlla nuovamente le dimensioni una volta trascorso l'intervallo di polling.
  • Se le dimensioni del file sono le stesse rispetto al controllo precedente, la procedura rileva che le dimensioni del file non sono cambiate; le dimensioni sono rimaste le stesse per due volte.

    La procedura cerca il valore del conteggio di verifica della dimensione file. Questo valore è il numero di volte in cui le dimensioni del file devono rimanere invariate prima che la procedura possa considerare il file completamente copiato. Se il conteggio di verifica delle dimensioni file è uguale al numero di volte in cui il file è rimasto uguale, la procedura considera il file completato.

Quando il file è completato, la procedura rinomina il file sulla base del valore della proprietà File richiamato e lo copia nuovamente nella directory di spool per il lavoro. Quindi la procedura completa l'elaborazione. Potrebbe trasferire il lavoro a un'altra procedura o interrompere la sezione di un flusso di lavoro.

Nota: RICOH ProcessDirector offre funzioni acquistabili separatamente che offrono interfacce con specifici programmi esterni, tra cui Avanti Slingshot Connect, Quadient Inspire Connect, PitStop Connect e Ultimate Impostrip® Connect. Postal Enablement è compatibile con più programmi esterni.
  • Avanti Slingshot Connect fornisce un'interfaccia con Avanti Slingshot Management Information System.
  • PitStop Connect fornisce un'interfaccia con Enfocus PitStop Server 10 o versione successiva.
  • Postal Enablement fornisce un'interfaccia con i software di pulizia postale quali Bell and Howell BCC Mail Manager e TEC Mailing Solutions MailPreparer.
  • Quadient Inspire Connect fornisce un'interfaccia con Quadient Inspire Designer, versione 8 e successiva.
  • Ultimate Impostrip® Connect fornisce un'interfaccia con Ultimate Impostrip® Automation o Scalable su Windows.

RICOH ProcessDirector non fornisce programmi software esterni con queste funzioni.

1.3.4.1 Impostazione dei programmi esterni

Prima di iniziare le attività di configurazione di per un'operazione esterna, è necessario impostare il programma esterno che la procedura esterna chiama.
Installare il programma esterno e il software del server applicazioni/secondario, se applicabile, prima di iniziare questa operazione.

Elementi da tenere in considerazione durante l'installazione del prodotto base o di server applicazioni/secondari e delle altre applicazioni:

  • Durante l'installazione del software RICOH ProcessDirector su un sistema Linux, il programma di installazione crea l'utente di sistema RICOH ProcessDirector (aiw1 è l'utente predefinito). Durante la verifica del funzionamento di un programma esterno in esecuzione sul sistema Linux, utilizzare l'utente di sistema RICOH ProcessDirector per eseguire il test di verifica.
  • RICOH ProcessDirector non crea automaticamente un account utente di sistema per RICOH ProcessDirector su un server applicazioni Windows. Il programma di installazione suggerisce il nome dell'account utente da utilizzare come utente RICOH ProcessDirector. Verificare l'operazione del programma esterno dall'account utente per l'utente RICOH ProcessDirector sul server applicazioni Windows.
  • Se il computer primario RICOH ProcessDirector è un sistema Linux, verificare che l'utente del sistema RICOH ProcessDirector e l'utente utilizzato dall'altra applicazione dispongano delle autorizzazioni adeguate per le directory e i file system in uso.
  • Se il computer primario RICOH ProcessDirector utilizza un sistema Windows e l'altra applicazione si trova su un'unità di rete mappata, modificare il file mountDrives.bat per eseguire il mapping dell'unità di rete all'avvio di RICOH ProcessDirector. Il file si trova nella directory c:\aiw\aiw1\bin\.
  • Accertarsi che l'utente di sistema RICOH ProcessDirector su un computer primario Linux o RICOH ProcessDirector su un computer primario Windows sia in grado di individuare ed eseguire l'altra applicazione. Utilizzare uno dei metodi seguenti:
    • Includere il percorso completo dell'applicazione nel comando creato.
    • Aggiungere l'applicazione alla variabile di ambiente PATH per il computer primario Windows o l'utente di sistema RICOH ProcessDirector su un computer primario Linux.

      Il funzionamento ottimale dell'opzione si ottiene se l'altra applicazione viene eseguita sullo stesso sistema del server primario. Se l'applicazione viene eseguita su un server applicazioni/secondario, questa opzione funziona solo se viene eseguito il mount della directory in cui è installata l'altra applicazione.

    • Su un computer primario basato su Linux, creare un collegamento simbolico all'altra applicazione, memorizzandolo in /aiw/aiw1/bin.

      La memorizzazione di un collegamento simbolico in questa directory offre alcuni vantaggi importanti. RICOH ProcessDirector aggiunge tale directory alla variabile di ambiente PATH quando crea l'utente di sistema RICOH ProcessDirector, pertanto l'applicazione può essere riconosciuta senza dover modificare separatamente la variabile PATH. La directory non viene eliminata con l'applicazione del servizio, anche se alcuni file contenuti in essa potrebbero venire aggiornati. Il file del collegamento dovrebbe restare invariato.

      Inoltre, questa directory è accessibile ai server applicazioni e secondari. Pertanto, anche questi possono utilizzare il collegamento simbolico per individuare l'applicazione esterna presente nel file system ./aiw. Non è possibile eseguire l'applicazione esterna sia sul computer primario basato su Linux sia sul server applicazioni Windows.

Per impostare il programma esterno:

  1. Utilizzare la documentazione del programma esterno e verificare che venga eseguito senza errori come programma autonomo.
  2. Se si prevede di utilizzare RunExternalProgram:
    1. Se l'applicazione esterna viene eseguita su computer Linux, accedere come utente di sistema RICOH ProcessDirector. Se invece, viene eseguita su un computer basato su Windows, accedere come amministratore.
    2. Comporre il comando utilizzabile per richiamare il programma dalla riga di comando e utilizzarlo per inoltrare un file di input al programma.
      Registrare il comando che funziona correttamente per poterlo utilizzare come modello durante la configurazione di un modello di procedura personale.
    3. Creare un modello di file di controllo da utilizzare nell'operazione.

      Se i valori di proprietà richiesti vengono letti dal programma esterno in un file di parametri allegato al file di stampa, tale file può essere creato dall'operazione RunExternalProgram. Per generare il file, l'operazione sfrutta un modello di file di controllo. Per creare il modello di file di controllo:

      1. Eseguire una copia di un file di parametri utilizzabile dall'applicazione.
      2. Sostituire tutti i valori delle proprietà nel file con la rappresentazione dell'annotazione del simbolo della proprietà di RICOH ProcessDirector. Se il valore corrisponde al nome di un file nel lavoro, sostituirlo con la chiamata al metodo di RICOH ProcessDirector in grado di determinare il nome file.

        Durante l'elaborazione, il modello viene utilizzato per creare un file di parametri risolvendo tutti i riferimenti e immettendo i valori del lavoro corrente.

      3. Copiare il modello di file di controllo in una directory nel file system condiviso RICOH ProcessDirector (/aiw/aiw1/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\ (Windows)).

        File di controllo di esempio per i programmi esterni installati in /aiw/aiw1/samples/external_programs/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\samples\external_programs\ (Windows). È possibile copiare questi file nella directory /aiw/aiw1/control_files/external_programs/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\external_programs\ (Windows) e personalizzarli oppure aggiungere i propri file di controllo alla directory /aiw/aiw1/control_files/external_programs/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\external_programs\ (Windows). Prendere nota del percorso della directory del modello di file di controllo.

      4. Su sistema Linux, verificare che le autorizzazioni del file per il modello file di controllo forniscano accesso per l'altra classe di utenti di sistema. Ad esempio, impostare le autorizzazioni per il modello del file di controllo su 666.
      5. Accertarsi che un comando esterno passi il file di controllo nel parametro atteso (l'opzione -o per l'inclusione di proprietà aggiuntive, ad esempio).

    4. Su un sistema Linux, creare un collegamento simbolico all'applicazione sul computer primario:
      1. Accedere al sistema su cui viene eseguito il prodotto base RICOH ProcessDirector come utente di sistema RICOH ProcessDirector.
      2. Utilizzare il comando stopaiw per arrestare il server primario.
      3. Utilizzare questo comando per creare il collegamento simbolico:
        ln -s application_file /aiw/aiw1/bin/link_file
        Sostituire application_file con il percorso completo del file eseguibile dell'applicazione e sostituire link_file con il nome del file di collegamento simbolico da creare. Il file eseguibile deve trovarsi all'interno del file system /aiw.
      4. Utilizzare il comando startaiw per avviare il server.
  3. Se si prevede di utilizzare RunHotFolderApplication:
    1. Accedere al computer primario. Sui sistemi Linux, accedere come utente di sistema RICOH ProcessDirector.
    2. Copiare o spostare un file di stampa di esempio nella cartella di input dell'applicazione.
    3. Controllare l'altra applicazione per verificare che inizi a elaborare il file.
    4. Monitorare la cartella di output del file risultante. All'arrivo del file, copiarlo o spostarlo in un'altra directory, quindi verificare che sia corretto.
    5. Passare alla directory contenente i file di log dell'altra applicazione e verificare che sia possibile aprire e visualizzare i file di log.

1.3.4.2 Procedure esterne

1.3.4.2.1 Comandi esterni

Se si sceglie di utilizzare il modello di operazione RunExternalProgram, pensare al comando che si desidera utilizzare prima di avviare la creazione del modello procedura. Ecco alcuni comandi di esempio che utilizzano l'annotazione di simbolo RICOH ProcessDirector.

Copiare un file di stampa recente in una destinazione

In questo esempio, il comando cp di Linux copia solo il file JobNumber.print.pdf dalla directory di spool per il lavoro quando il file sorgente e più recente del file di destinazione:
cp -u ${getAbsoluteFileName(print, pdf, read)} /tmp/jobarchives

${getAbsoluteFileName(print, pdf, read)} è la formula simbolo di RICOH ProcessDirector che restituisce il nome del file di stampa PDF nella directory di spool. Se,durante l'esecuzione del programma esterno, il file di stampa PDF non esiste nella directory di spool, si verifica un errore.

Aggiornare un file di stampa e scriverlo nella directory di spool

In questo esempio, il programma esterno myprogram legge il file JobNumber.print.afp dalla directory di spool e scrive una versione aggiornata del file sulla directory di spool utilizzando il reindirizzamento:
myprogram -i ${getFileName(print, pdf, read)} > 
${getFileName(print, pdf, write)}

${getFileName(print, pdf, read)} è la formula simbolo di RICOH ProcessDirector che restituisce il nome del file di stampa PDF nella directory di spool. Se il file di stampa PDF non esiste nella directory di spool quando viene eseguito il programma esterno, RICOH ProcessDirector restituisce il nome del file di input per il lavoro, che è JobNumber.print.unknown. Se quel file non esiste nella directory di spool, si verifica un errore.

Leggere il file di sovrascrittura per un lavoro di stampa e scrivere un file di statistiche per la directory di spool

In questo esempio, il programma esterno auditstatistics legge il file JobNumber.overrides.text dalla directory di gruppo e scrive un nuovo file di statistica, JobNumber.statistics.text sulla directory di gruppo:
auditstatistics inputfile=${getFileName(overrides, text, read)} 
outputfile=${getFileName(statistics, text, write)}

Utilizzare un file separato per trasferire i valori della proprietà a un programma esterno con il file di stampa

In questo esempio, il comando cp di Linux produce un file CSV per il quale esiste un file di controllo RICOH ProcessDirector corrispondente. All'interno del file di controllo, è presente un elenco di simboli per nove proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector.
cp ${getControlFileName()} /aiw/aiw1/samples/${Job.ID}.info.csv

${getControlFileName()} è la formula simbolo di RICOH ProcessDirector che restituisce il nome del file di controllo risolto. RICOH ProcessDirector genera il file di controllo dal modello del file di controllo specificato dall'utente.

Il file di controllo può utilizzare il metodo getChildFileName per restituire il nome di un file secondario in modo che il programma esterno possa scrivere un file nella sottodirectory secondaria nella directory spool. Il programma esterno deve scrivere i nomi file dei file di lavoro secondario in questo formato:

JobNumber.UsageType.DataType.n,Job.JobType=JobTypeName
JobTypeName corrisponde al nome del flusso di lavoro richiesto dal lavoro secondario. Il flusso di lavoro deve esistere e deve essere abilitato.

Quando si aggiunge un'operazione in base al modello procedura RunExternalProgram a un flusso di lavoro utilizzando il notebook delle proprietà Tipi di lavoro, le proprietà che mostrano [Ricevi] nei valori predefiniti del lavoro cambiano per riflettere la fase effettiva alla quale aggiungere l'operazione.

Richiamare un comando utilizzando un nome del percorso completo

Questo esempio utilizza un nome del percorso completo per richiamare il programma esterno fornito dall'utente mytransform per la trasformazione di un file in formato PDF. mytransform legge i nomi dei file di input e di output da un file di controllo:
/opt/myprograms/bin/mytransform -c ${getControlFileName()}

Archiviazione di un file di stampa in un sistema Windows

In questo esempio, l'operazione esterna utilizza il comando copy di Windows per scrivere una copia del file JobNumber.print.pdf dalla directory di spool in una directory di archivio sul sistema Windows:
copy ${getAbsoluteFileName(print,pdf,read)} d:\archive\pdf
    Nota:
  • Sulla directory di sistema Windows deve essere installato RICOH ProcessDirector e il server applicazioni Windows deve essere connesso al server primario.
  • Specificare la directory Windows utilizzando il formato Windows nativo per il nome directory.
  • Utilizzare i comandi nativi di Windows invece dei comandi Windows Services for UNIX (SFU) quando appropriato; ad esempio, utilizzare il comando copy invece del comando cp. Non tutti i comandi SFU sono disponibili sui sistemi Windows.
  • In base al comando, una directory sul sistema Windows potrebbe non aver bisogno di esistere. Il comando può creare la directory sul sistema Windows.
  • Assicurarsi di ottimizzare il modello di operazione solo per eseguire su un server applicazioni Windows. A causa dei formati diversi per i nomi della directory su Linux, un'operazione basata sul modello di operazione non riesce se RICOH ProcessDirector prova ad eseguire l'operazione su un sistema diverso da Windows.

1.3.4.2.2 Utilizzo dei metodi RICOH ProcessDirector

Quando RICOH ProcessDirector crea un lavoro, crea anche una directory di spool. La directory di spool contiene una copia del file di input e gli altri file che forniscono informazioni sul lavoro. Le operazioni e i comandi possono accedere ai diversi file nella directory di spool e utilizzarli durante l'elaborazione. Essi possono aggiornare i file di spool esistenti e scrivere i nuovi file sulla directory.

RICOH ProcessDirector fornisce quei metodi che consentono la lettura e la scrittura di file nella directory di spool per un lavoro:

  • getFileName
  • getAbsoluteFileName
  • getCurrentFile
  • getCurrentAFPFile
  • getControlFileName
  • getChildFileName
  • getChildFileStem

1.3.4.2.2.1 Nomi directory di spool

La directory di spool predefinita creata da RICOH ProcessDirector per un lavoro è /aiw/aiw1/spool/default/JobNumber (Linux) o C:\aiw\aiw1\spool\default\JobNumber (Windows).

Ad esempio:

  • /aiw/aiw1/spool/default/10000006 (Linux)
  • C:\aiw\aiw1\spool\default\10000006 (Windows)

La directory di spool predefinita creata per un lavoro secondario è /aiw/aiw1/spool/default/JobNumber.Number (Linux) o C:\aiw\aiw1\spool\default\JobNumber.Number (Windows). Ad esempio:

  • /aiw/aiw1/spool/default/10000006.4 (Linux)
  • C:\aiw\aiw1\spool\default\10000006.4 (Windows)

I messaggi RICOH ProcessDirector e il notebook delle proprietà per un lavoro fanno riferimento alla directory di spool come Percorso del file radice.

RICOH ProcessDirector utilizza sempre queste convenzioni di denominazione per i nomi delle directory di spool predefinite. Gli utenti autorizzati non possono modificare le convenzioni di denominazione predefinite.

È possibile creare altre directory di spool. Altre directory di spool hanno nomi in questo formato: /aiw/aiw1/spool/SpoolName/JobNumber (Linux) o C:\aiw\aiw1\spool\SpoolName\JobNumber (Windows) e /aiw/aiw1/spool/SpoolName/JobNumber.Number (Linux) o C:\aiw\aiw1\spool\SpoolName\JobNumber.Number (Windows). SpoolName è il nome della sottodirectory assegnata dall'utente autorizzato.

1.3.4.2.2.2 Nomi file di spool

Quando RICOH ProcessDirector elabora un lavoro, genera i file di spool per il lavoro. I formati per i nomi file di spool RICOH ProcessDirector sono:

Sintassi 1, lavoro principale o autonomo:

JobNumber.Usagetype.Datatype

Sintassi 2, lavoro secondario:

JobNumber.Usagetype.Datatype.ChildGroupID

in cui:

Usagetype
Descrive lo scopo del ruolo del file di spool nel lavoro. Le parole chiave Usage-type sono sensibili al maiuscolo/minuscolo. Sebbene RICOH ProcessDirector abbia parole chiave usage-type diverse da queste, sono parole chiave per i file di spool che i programmi esterni possono leggere o su cui possono scrivere:
aiwlist
Contiene una voce per ogni file di input nel lavoro e nel suo tipo di immissione. In base al lavoro, RICOH ProcessDirector potrebbe aver generato uno o più file di input o accompagnato il file di input contenente i dati di lavoro iniziali. Il file aiwlist può essere utile nella determinazione del problema.

Questo esempio mostra il modo in cui possono apparire i contenuti del file quando RICOH ProcessDirector genera uno o più file di input. L'informazione nella prima colonna riguarda il tipo di immissione.

Linux:

Data;/aiw/aiw1/System/hf/PDF/Staged/
sample.PRD.AIW_TS.2006-04-27-08.57.31.476
Other;/aiw/aiw1/System/hf/PDF/Staged/
sample.JCL.AIW_TS.2006-04-27-08.57.31.593
List;/aiw/aiw1/System/hf/PDF/Staged/
sample.lst.AIW_TS.2006-04-27-08.57.31.534
AIWList;/aiw/aiw1/System/hf/PDF/Staged/
AIWList.AIW_TS.2006-04-27-08.57.31.794

Windows:

Data;C:\aiw\aiw1\System\hf\PDF\Staged\
sample.PRD.AIW_TS.2006-04-27-08.57.31.476
Other;C:\aiw\aiw1\System\hf\PDF\Staged\
sample.JCL.AIW_TS.2006-04-27-08.57.31.593
List;C:\aiw\aiw1\System\hf\PDF\Staged\
sample.lst.AIW_TS.2006-04-27-08.57.31.534
AIWList;C:\aiw\aiw1\System\hf\PDF\Staged\
AIWList.AIW_TS.2006-04-27-08.57.31.794
control
Un file di controllo speciale generato da RICOH ProcessDirector. Contiene i parametri di elaborazione specificati in un modello del file di controllo che accompagna il file di input del lavoro. RICOH ProcessDirector genera il file di controllo dal file specificato nella proprietà Modello del file di controllo esterno per il lavoro. Quando viene creato il file di controllo, tale file risolve tutte le voci specifiche di RICOH ProcessDirector dal modello del file di controllo. Ad esempio, il flusso di lavoro PDF esegue un'operazione RunExternalProgram durante la fase di preparazione. L'operazione RunExternalProgram specifica la seguente proprietà Comando esterno:

/aiw/aiw1/bin/copy_files.pl ${getControlFileName()} /aiw/aiw1/samples/${Job.ID}.info.csv

L'operazione RunExternalProgram specifica la seguente proprietà Modello di file di controllo esterno:

/aiw/aiw1/control_files/external_programs/job_info.cfg (Linux)

C:\aiw\aiw1\control_files\external_programs\job_info.cfg (Windows)

Il modello di file di controllo job_info.cfg contiene le seguenti informazioni:

Job.ID,Job.Name,Job.JobType,Job.SubmitTime,Job.RequestedPrinter,
Job.InputFile.Size,Job.JobSize,Job.TotalPages,Job.TotalSheets

${Job.ID},${Job.Name},${Job.JobType},${Job.SubmitTime},
${Job.RequestedPrinter},${Job.InputFile.Size},${Job.JobSize},
${Job.TotalPages},${Job.TotalSheets}

Quando RICOH ProcessDirector crea un file di controllo da questo modello, vengono risolti i valori per i simboli ${Job.ID}, ${Job.Name}, ${Job.JobType}, ${Job.SubmitTime}, ${Job.RequestedPrinter}, ${Job.InputFile.Size}, ${Job.JobSize}, ${Job.TotalPages} e ${Job.TotalSheets} per le proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector. Ad esempio:
${Job.ID}=10000001
${Job.Name}=Demo.pdf
${Job.JobType}=PDF
${Job.SubmitTime}=10:02.35
${Job.RequestedPrinter}=Sample
${Job.InputFile.Size}=2608549
${Job.JobSize}=26
${Job.TotalPages}=26
${Job.TotalSheets}=26
    Nota:
  • Non tutti i lavori creati da RICOH ProcessDirector hanno file di controllo associati nelle loro directory di spool.
sovrapposizione
Contiene una copia dei parametri specifici del lavoro che accompagnano il file di input per il lavoro. RICOH ProcessDirector può utilizzare questi parametri con un file di controllo per impostare le proprietà del lavoro.

Ad esempio, i lavori ricevuti da RICOH ProcessDirector tramite Download per z/OS o AFP Download Plus quando è installata la funzione di supporto AFP includono i file datasetname.JCL generati dal daemon di Download. Questi file contengono informazioni che rappresentano i valori che erano stati specificati per parametri JCL. Questo esempio mostra i contenuti di un file delle sostituzioni che contiene i valori JCL per i parametri:

"-odatat=line -ofileformat=record -occ=yes -occtype=a -ochars=GF10 
-opagedef=P1A 06462 -of=F1A10110 -ocop=001 -odatac=block -ojobn=PAYROLL 
-ous=ADMIN1 -ono=BLD PDEVL -opr=KÿSMITH -opa=forms=STD,class=C,
destination=CHI3,jobid=JOB 02357,OUTGRP=NEXT"

Un file di controllo, come receive_jcl_jobtype.cfg in /aiw/aiw1/samples/rules/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\samples\rules\ (Windows) fornito da RICOH ProcessDirector, è in grado di elaborare i file di sovrascrittura.

    Nota:
  • Non tutti i lavori creati da RICOH ProcessDirector hanno file di sostituzione associati nelle loro directory di spool.
stampa
Un file di stampa che contiene i dati per il lavoro. I dati potrebbero corrispondere al formato del file di input ricevuto daRICOH ProcessDirector o potrebbero avere un formato diverso. Il formato dipende dall'elaborazione verificatasi per il lavoro. Ad esempio, un file di input potrebbe essere convertito in PostScript durante l'elaborazione.

Oltre alle parole chiave usage-type utilizzate da RICOH ProcessDirector, gli utenti autorizzati possono specificare le parole chiave usage-type quando utilizzano i metodi RICOH ProcessDirector per manipolare i file nella directory di spool. Tuttavia, le parole chiave definite dall'utente non devono essere variazioni delle parole chiave di RICOH ProcessDirector nel caso in cui RICOH ProcessDirector elabori ulteriormente un file che un programma esterno scrive sulla directory di spool. Ad esempio non utilizzare il tipo PRINT o Print; RICOH ProcessDirector riconosce solo print.

Datatype
Descrive il contenuto del tipo di flusso di dati del file di spool. Se la directory di spool per un lavoro fornito contiene un file di spool di un tipo dati specifico. ciò dipende dall'elaborazione che si è verificata per il lavoro. Le parole chiave Datatype sono sensibili al maiuscolo/minuscolo. Le parole chiave fornite da RICOH ProcessDirector sono:
afp
Formato AFP (Advanced Function Presentation). Il file di spool contiene dati di stampa lavoro.
gif
GIF (Graphic Interchange Format). Il file di spool contiene dati di immagine.
jdf
Job Description Format (JDF). Il file di spool contiene parametri specifici del lavoro provenienti dalla relativa scheda.
jpeg
Formato JPEG (Joint Photographic Experts Group). Il file di spool contiene dati di immagine.
json
Formato JavaScript Object Notation (JSON).
linedata
Formato dati di riga o modalità mista. Il file di spool contiene dati di input lavoro.
mjm
Pacchetto MIME (Multipurpose Internet Mail Extensions) con dati nel formato PDF (Portable Document Format), JDF (Job Definition Format) e JMF (Job Messaging Format). Il file di spool contiene dati di input lavoro e parametri specifici del lavoro provenienti dalla relativa scheda.
pcl
Formato PCL (Printer control language). Il file di spool contiene dati di input lavoro.
pdf
PDF (Portable Document Format). Il file di spool contiene dati di input lavoro.
ps
Formato PostScript. Il file di spool contiene dati di input lavoro.
testo
Il flusso di dati è un file di testo non codificato. Il file di spool contiene dati non di lavoro come i parametri di elaborazione o le informazioni create da un programma esterno.
tiff
TIPP (Tagged Image File Format). Il file di spool contiene dati di immagine.
xml
Formato Extended Markup Language (XML). Il file di spool contiene XML ben strutturati.
zip
Formato di compressione e archivio dati per uno o più file. Il file di spool contiene dati di input lavoro, dati immagine o dati non relativi al lavoro, a seconda del formato dei file nel file zip.
sconosciuto
Il flusso di dati è in un formato sconosciuto. Questa è la parola chiave datatype inizialmente impostata da RICOH ProcessDirector per il file di spool, che è una copia del file di input originale per il lavoro. Per ulteriori informazioni, consultare la descrizione della proprietà di lavoro Flusso di dati di input. I file con una parola chiave datatype unknown possono solo trovarsi nella directory di spool per un breve periodo di tempo dopo che RICOH ProcessDirector crea il lavoro.

Oltre alle parole chiave datatype utilizzate da RICOH ProcessDirector, gli utenti autorizzati possono specificare le parole chiave datatype quando utilizzano i metodi RICOH ProcessDirector per consentire ai programmi esterni di scrivere i file nella directory di spool. Tuttavia, le parole chiave definite dall'utente per il tipo di dati non devono essere variazioni delle parole chiave diRICOH ProcessDirector nel caso in cui RICOH ProcessDirector elabori ulteriormente un file che un programma esterno scrive sulla directory di spool. Ad esempio, non utilizzare una parola chiave datatype PDF o Pdf, poiché RICOH ProcessDirector riconosce solo pdf.

ChildGroupID
Un valore numerico univoco utilizzato da RICOH ProcessDirector per identificare e raggruppare tutti i file relativi ad un lavoro secondario creato da un programma esterno. La parola chiave dell'ID del gruppo secondario è un'aggiunta alla parola chiave del datatype; i lavori principali o singoli non includono una parola chiave ID del gruppo secondario.

1.3.4.2.2.3 Sintassi di getFileName e getAbsoluteFileName

È possibile utilizzare i metodi getFileName e getAbsoluteFileName per restituire il nome di un file specifico nella directory di spool. Questo è utile perché RICOH ProcessDirector assegna un numero di lavoro univoco per ogni lavoro e include il numero di lavoro nei nomi file. La differenza principale tra i due metodi è che getAbsoluteFileName non riesce se il file specificamente richiesto non esiste; getFileName può restituire il nome di un file di spool alternativo.

Per utilizzare il metodo RICOH ProcessDirectorgetFileName o il metodo getAbsoluteFileName, utilizzare l'annotazione del simbolo per fare riferimento a questi come alle formule di simbolo RICOH ProcessDirector. Utilizzare una di queste sintassi:

Sintassi 1, ricerca singola:

${getFileName(UsageKeyword, DatatypeKeyword, FileaccessKeyword)}

${getAbsoluteFileName(UsageKeyword, DatatypeKeyword, FileaccessKeyword)}

Sintassi 2, ricerca iterativa:

${getFileName(UsageKeyword, (DatatypeKeyword1, DatatypeKeyword2...), 
FileaccessKeyword)}

${getAbsoluteFileName(UsageKeyword, (DatatypeKeyword1, 
DatatypeKeyword2...), FileaccessKeyword)}

in cui:

UsageKeyword
Una parola chiave sensibile al maiuscolo/minuscolo che identifica il tipo di utilizzo del file di spool. I valori che gli utenti autorizzati possono specificare sono gli stessi valori che la parte usage-type del nome file di spool può contenere. Ad esempio, è possibile specificare queste parole chiave fornite da RICOH ProcessDirector: aiwlist, control, overrides o print. È inoltre possibile specificare le parole chiave definite dall'utente.
DatatypeKeyword or (DatatypeKeyword1, DatatypeKeyword2...)
Una parola chiave sensibile al maiuscolo/minuscolo che specifica il tipo di dati del file di spool. I valori che gli utenti autorizzati possono specificare sono gli stessi valori che la porzione del tipo di dati del file di spool possono contenere. Ad esempio, è possibile specificare parole chiave fornite da RICOH ProcessDirector, come jdf, pdf o gif. È inoltre possibile specificare le parole chiave definite dall'utente.

Se si vuole cheRICOH ProcessDirector continui a cercare un altro file di spool se non trova un file di spool del tipo iniziale, è possibile specificare parole chiave del tipo di dati multipli. Separarle con virgole e racchiuderle tra parentesi. Ad esempio:

${getFileName(UsageKeyword, (print, pdf), FileaccessKeyword)}

In questo esempio, il metodo getFileName cerca innanzitutto un file di spool con il tipo di dati print. Se non trova un nome del file di spool corrispondente, prosegue con la ricerca di un file di spool con tipo di dati pdf. Se ancora non trova un nome del file di spool corrispondente, prosegue con la ricerca di un file di spool con datatype sconosciuto. E se questo file di spool non esiste, RICOH ProcessDirector genererà un messaggio d'errore.

Nota: Il punto di elaborazione in cui RICOH ProcessDirector tenta di risolvere il nome del file determina se il metodo riesce a localizzare il file o meno. Se il flusso di lavoro include l'operazione SetJobPropsFromTextFile, utilizzare il metodo getAbsoluteFileName invece del metodo getFileName. L'operazione SetJobPropsFromTextFile cerca di risolvere il nome del file che il metodo getFileName rappresenta immediatamente dopo la creazione del lavoro da parte del dispositivo di input; non tutti i file di spool sono disponibili a quel punto dell'elaborazione. RICOH ProcessDirectornon cerca di risolvere il nome del file rappresentato dal metodo getAbsoluteFileName immediatamente dopo la creazione del lavoro.

È inoltre possibile specificare più valori datatype con il metodo getAbsoluteFileName come:

${getAbsoluteFileName(UsageKeyword, (pdf, postscript, text), 
FileaccessKeyword)}

Il metodo getAbsoluteFileName cerca i file di spool nella stessa maniera del metodo getFileName, con un'eccezione. Se non risultano file di spool con i datatype specificati il metodo getAbsoluteFileName non cercherà un file di spool con datatype unknown per impostazione predefinita.

FileaccessKeyword
La parola chiave di accesso al file, ovvero lettura o scrittura, specifica se il programma esterno legge il file dalla directory di spool o scrive il file nella directory di spool. RICOH ProcessDirector crea i file in sottodirectory della directory di spool, a seconda che il programma esterno legga o scriva un file:
Sottodirectory checkpoints
Quando il programma esterno esegue modifiche al file con un'operazione di scrittura, RICOH ProcessDirector sposta la versione originale del file in questa sottodirectory. Se un utente autorizzato richiede successivamente un'azione di rielaborazione, RICOH ProcessDirector può ripristinare il file di spool di origine dalla directory secondaria checkpoints. Ciò assicura che il programma esterno abbia lo stesso input disponibile per l'operazione di scrittura come la prima volta che il file è stato elaborato.
Sottodirectory tmp
Quando il programma esterno crea un nuovo file, RICOH ProcessDirector memorizza il nuovo file nella sottodirectory fino a che non viene completato il passo esterno che chiama il programma esterno. Quando il passo viene completato, RICOH ProcessDirector sposta il nuovo file sulla directory di spool.
Nota: I programmi esterni che creano lavori secondari devono scriverli nella sottodirectory secondari della directory di spool del lavoro. Il nome del file del lavoro secondario che i programmi secondari creano deve risultare nel seguente formato:
JobNumber.Usagetype.Datatype,ChildGroupID,Job.JobType=JobType
ChildGroupID deve essere identico per tutti i file associati a un singolo lavoro secondario. Se il programma esterno genera più di un lavoro secondario, deve incrementare ChildGroupID per ogni serie di file associati con un nuovo lavoro secondario.

Il programma esterno aggiunge ,Job.JobType= al nome del file, che è il nome del database per la proprietà del flusso di lavoro. Il valore JobType è il nome del flusso di lavoro richiesto dal lavoro secondario. Questo flusso di lavoro deve essere esistente e abilitato.

Esempi di lettura di getFileName e getAbsoluteFileName

In tutti questi esempi viene utilizzata la directory di spool:

  • /aiw/aiw1/spool/default/10000006 (Linux)
  • C:\aiw\aiw1\spool\default\10000006 (Windows)

La directory di spool contiene i file di spool:

10000006.banner_attributes.text
10000006.control.text
10000006.overrides.text
10000006.print.pdf
10000006.print.unknown
10000006.resources.pdf
10000006.resources.log
10000006.resources.outlines

In questi esempi non è stato impostato il valore della proprietà di lavoro Flusso dati di input, ad esempio mediante un valore predefinito del lavoro nel flusso di lavoro o in un'operazione di individuazione. Perciò un file di spool con datatype unknown è presente nella directory di spool:

  • Per restituire il percorso e il nome del file di controllo per il lavoro, che corrisponde a /aiw/aiw1/spool/default/10000006/10000006.control.text (Linux) o C:\aiw\aiw1\spool\default\10000006\10000006.control.text (Windows), in modo che il programma esterno possa eseguire un'operazione di lettura sul file:
    ${getFileName(control, text, read)}
    
    ${getAbsoluteFileName(control, text, read)}
  • Per restituire il percorso e il nome del file di input per il lavoro, che corrisponde a /aiw/aiw1/spool/10000006/10000006.print.unknown (Linux) o C:\aiw\aiw1\spool\10000006\10000006.print.unknown (Windows), in modo che il programma esterno possa eseguire un'operazione di lettura sul file:
    ${getFileName(print, unknown, read)}
    
    ${getAbsoluteFileName(print, unknown, read)}

In questi esempi viene utilizzata la directory di spool:

  • /aiw/aiw1/spool/default/10000009 (Linux)
  • C:\aiw\aiw1\spool\default\10000009 (Windows)

La directory di spool contiene i file di spool:

10000009.banner_attributes.text
10000009.control.text
10000009.overrides.text
10000009.print.ps
10000009.resources.pdf
10000009.resources.log
10000009.resources.outlines

In questo esempio, il tipo di flusso di dati di input è stato rilevato e 10000009.print.ps è la copia del file di input originale. Per ricercare un file di input in uno dei formati PostScript supportati:

${getFileName(print, (pdf, ps), read)}

${getAbsoluteFileName(print, (pdf, ps), read)}

Entrambi i metodi cercano inizialmente un file di spool con nome 10000009.print.pdf. Poiché quel file di spool non è presente, i metodi continueranno con la ricerca del nome 10000009.print.ps.

Esempi di scrittura di getFileName e getAbsoluteFileName

In tutti questi esempi viene utilizzata la directory di spool:

  • /aiw/aiw1/spool/default/10000006 (Linux)
  • C:\aiw\aiw1\spool\default\10000006 (Windows)
  • Per impostare un'operazione di scrittura con un programma esterno che scrive un nuovo file delle statistiche sulla directory di spool:
    ${getFileName(statistics, record, write)}
    
    ${getAbsoluteFileName(statistics, record, write)}

    RICOH ProcessDirector fornisce il programma esterno con il percorso e il nome del file /aiw/aiw1/spool/default/10000006/10000006.statistics.record su Linux e C:\aiw\aiw1\spool\default\10000006\10000006.statistics.record su Windows.

  • Per impostare un'operazione di scrittura con un programma esterno che aggiorna il file di stampa PDF nella directory di spool:
    ${getFileName(print, pdf, write)}
    
    ${getAbsoluteFileName(print, pdf, write)}

    RICOH ProcessDirector verifica un file con il nome 10000006.print.pdf, se esistente, nella directory secondaria dei punti di verifica della directory di spool per il lavoro.

    RICOH ProcessDirector fornisce anche il programma esterno con percorso e nome del file /aiw/aiw1/spool/default/10000006/tmp/10000006.print.pdf su Linux e C:\aiw\aiw1\spool\default\10000006\tmp\10000006.print.pdf su Windows.

    • In caso di errore del programma, la directory di spool per il lavoro resta invariata poiché il programma esterno ha scritto in un file che RICOH ProcessDirector ha spostato nella sottodirectory tmp. RICOH ProcessDirector sposta il file nella directory di spool solo se l'operazione esterna che richiama il programma esterno viene completata correttamente.
    • Se il programma riesce, RICOH ProcessDirector sposta il file dalla sottodirectory tmp alla directory di spool. Se un file con quel nome esiste già nella directory di spool, RICOH ProcessDirector sposta quel file nella sottodirectory del punto di verifica, quindi sposta il file appena creato da tmp nella directory di spool per il lavoro.

1.3.4.2.2.4 Sintassi di getCurrentFile

Il metodo getCurrentFile restituisce il nome di un file di stampa nella directory di spool del lavoro. Se esiste un file contenente un intervallo di pagine selezionato dal file di stampa originale, viene restituito il nome di tale file. In caso contrario, viene restituito il nome del file di stampa originale. Ciò è utile per consentire l'esecuzione dello stesso comando sul lavoro completo, come su un sottoinsieme del lavoro, un caso comune con le ristampe.

Gli utenti autorizzati possono utilizzare questo formato per il metodo:

${getCurrentFile(datatype)}

in cui:

datatype
Il flusso di dati del lavoro di stampa. È possibile specificare AFP, il che rende questo metodo identico al metodo getCurrentAFPFile. È possibile utilizzare l'annotazione simbolica, come ${Job.InputDataStream}, per questo parametro.

Esempio di getCurrentFile

Per inoltrare un lavoro a una stampante Passthrough utilizzando lpr su un sistema basato su UNIX, è possibile utilizzare questo comando per il valore della proprietà Comando stampante:

lpr -Pmyprinter ${getCurrentFile(${Job.InputDataStream})}

La prima volta che il lavoro viene inviato alla stampante, viene stampato l'intero lavoro. Se il lavoro viene nuovamente elaborato per stampare un sottoinsieme di pagine, viene stampato solo il sottoinsieme.

1.3.4.2.2.5 Sintassi di getCurrentAFPFile

Il metodo getCurrentAFPFile restituisce il nome di un file di stampa AFP nella directory di spool del lavoro. Se esiste un file contenente un intervallo di pagine selezionato dal file di stampa originale, viene restituito il nome di tale file. In caso contrario, viene restituito il nome del file di stampa originale. Questo risulta utile per i lavori di ristampa, che possono contenere un sottoinsieme del lavoro originale.

Il metodo non utilizza alcun parametro. Gli utenti autorizzati devono utilizzare sempre questo formato per il metodo:

${getCurrentAFPFile()}
Esempio di getCurrentAFPFile

Un flusso di lavoro contiene un'operazione esterna nella fase di stampa prima dell'operazione PrintJobs, che specifica la proprietà e il valore seguenti:

Comando esterno [Print][RunExternalProgram]
Valore: itm_driver -C ${getControlFileName()} -F"-itm_in_files ${getCurrentAFPFile()} -itm_out_files ${getFileName(print,pdf,write)}"

La prima volta che viene stampato un lavoro di questo tipo, RICOH ProcessDirector copia il file di stampa nella sottodirectory tmp come 10000004.print.afp. Il comando esterno converte il file AFP in PDF per la stampa.

Quando il lavoro viene stampato di nuovo, l'operatore seleziona un intervallo di pagine dal file di stampa originale. RICOH ProcessDirector copia soltanto le pagine selezionate nella sottodirectory tmp come 10000004.print_range.afp. Il comando esterno converte 10000004.print_range.afp in formato PDF.

1.3.4.2.2.6 Sintassi di getControlFileName

Il metodo getControlFileName restituisce il nome del file di controllo risolto per il lavoro.

Il metodo non utilizza alcun parametro. Utilizzare sempre questo formato per il metodo:

${getControlFileName()}
esempio getControlFileName

In questo esempio viene utilizzata la directory di spool:

  • /aiw/aiw1/spool/default/10000003(Linux)
  • C:\aiw\aiw1\spool\default\10000003(Windows)
Descrive come RICOH ProcessDirector crea i file e genera i valori quando si utilizza il metodo getControlFileName.

Un flusso di lavoro contiene un'operazione esterna nella fase di preparazione che specifica le proprietà e i valori seguenti:

Modello di file di controllo esterno [Prepare][RunExternalProgram]
Valore:
  • /aiw/aiw1/control_files/external_programs/job_info.cfg(Linux)
  • C:\aiw\aiw1\control_files\external_programs\job_info.cfg(Windows)
Comando esterno [Prepare][RunExternalProgram]
Valore:
  • cp ${getControlFileName()} /aiw/aiw1/samples/${Job.ID}.info.csv(Linux)
  • copy ${getControlFileName()} C:\aiw\aiw1\samples\${Job.ID}.info.csv(Windows)

Prima di eseguire la procedura esterna, RICOH ProcessDirector copia il modello del file di controllo esterno nella sottodirectory tmp della directory di spool e risolve i simboli che il modello del file di controllo contiene. Questa è la procedura che RICOH ProcessDirector utilizza per creare il file di controllo risultante. Ad esempio, genera questo file: Ad esempio, genera il file su Linux:

/aiw/aiw1/spool/default/10000003/tmp/job_info.control.text
E questo file su Windows:
C:\aiw\aiw1\spool\default\10000003\tmp\job_info.control.text

Quando RICOH ProcessDirector crea il lavoro che utilizza il flusso di lavoro e imposta i relativi valori di proprietà iniziali, viene utilizzato il valore restituito dal metodo getControlFileName per risolvere il comando esterno. Il comando è:

cp /aiw/aiw1/spool/default/10000003/tmp/job_info.control.text /aiw/aiw1/samples/10000003.info.csv

O, su Windows, eseguire il comando riportato di seguito:

copiare C:\aiw\aiw1\spool\default\10000003\tmp\job_info.control.text C:\aiw\aiw1\samples\10000003.info.csv

1.3.4.2.2.7 sintassi getChildFileName

È possibile utilizzare il metodo getChildFileName quando un programma esterno crea solo un lavoro secondario ed i file associati. Questo metodo restituisce un nome file per un lavoro secondario. Quando un programma esterno inizia a scrivere i dati per il lavoro secondario, questo scrive i dati in un file con il nome che il metodo getChildFileName restituisce.

Per il metodoRICOH ProcessDirectorgetChildFileName, utilizzare l'annotazione del simbolo per farvi riferimento come una formula di simboli di RICOH ProcessDirector. Utilizzare la seguente sintassi:

${getChildFileName(UsageKeyword, DatatypeKeyword, ChildGroupID)}

in cui:

UsageKeyword
Una parola chiave sensibile al maiuscolo/minuscolo che identifica il tipo di utilizzo del file di spool. L'utilizzo di UsageKeyword con il metodo getChildFileName è uguale a quanto descritto precedentemente in questo argomento per i file di spool ed i metodi getFileName e getAbsoluteFileName.
DatatypeKeyword
Una parola chiave sensibile al maiuscolo/minuscolo che identifica il tipo di dati del file di spool. L'utilizzo di DatatypeKeyword con il metodo getChildFileName è uguale a quanto descritto precedentemente in questo argomento per i file di spool ed i metodi getFileName e getAbsoluteFileName.
ChildGroupID
Un valore numerico univoco che RICOH ProcessDirector utilizza per identificare i file che appartengono allo stesso lavoro secondario. In genere, quando un programma esterno genera un lavoro secondario singolo, il valore viene impostato su 1.

1.3.4.2.2.8 sintassi getChildFileStem

È possibile utilizzare il metodo getChildFileStem quando il programma esterno crea più di un lavoro secondario o quando non si sa quanti lavori secondari il programma esterno genera. Questo metodo genera un nome file del lavoro secondario root che un programma esterno può utilizzare per generare tanti nomi file del lavoro secondario quanti ne desidera.

Per il metodo RICOH ProcessDirectorgetChildFileStem, utilizzare l'annotazione del simbolo per farvi riferimento come una formula di simboli di RICOH ProcessDirector. Utilizzare la seguente sintassi:

${getChildFileStem(UsageKeyword, DatatypeKeyword)}

in cui:

UsageKeyword
Una parola chiave sensibile al maiuscolo/minuscolo che identifica il tipo di utilizzo del file di spool. L'utilizzo di UsageKeyword con il metodo getChildFileStem è uguale a quanto descritto precedentemente in questo argomento per i file di spool ed i metodi getFileName e getAbsoluteFileName.
DatatypeKeyword
Una parola chiave sensibile al maiuscolo/minuscolo che identifica il tipo di dati del file di spool. L'utilizzo di DatatypeKeyword con il metodo getChildFileStem è uguale a quanto descritto precedentemente in questo argomento per i file di spool e i metodi getFileName e getAbsoluteFileName.

1.3.4.3 Impostazione dei modelli di procedura per le procedure esterne.

Creare un modello di procedura che contiene il comando che chiama il programma esterno. Quindi, ottimizzare il modello di operazione in modo che sia in esecuzione sul sistema Linux o Windows sul quale è installato il programma esterno.

1.3.4.3.1 Impostazione dei modelli di procedura per le procedure esterne che utilizzano i file di controllo o la riga comandi

Questo processo consente di impostare un modello di operazione per le procedure esterne che utilizzano un file di controllo o la riga di comando per trasferire l'input e l'output tra RICOH ProcessDirector e il programma esterno.
    Nota:
  • Se i requisiti per i programmi esterni variano per ciascun lavoro, non è necessario impostare un modello di procedura. Utilizzare il modello procedura RunExternalProgram per aggiungere un'operazione a un flusso di lavoro, quindi aggiornare le proprietà Comando esterno, Codici di ritorno validi e Lingua programma esterno dell'operazione come descritto di seguito.
Per impostare un modello di procedura per una procedura esterna:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Nel pannello di sinistra, fare clic su Modelli di operazione.
  3. Selezionare la casella di controllo vicino al modello di procedura RunExternalProgram.
  4. Fare clic su Copia.
  5. Specificare un nome e la descrizione per il nuovo modello di procedura.
  6. Fare clic sulla scheda Esterno.
  7. Aggiornare la proprietà Comando esterno.
    Questo valore è il comando e tutti i parametri di riga comandi che RICOH ProcessDirector emette per eseguire il programma esterno. La stringa di comando può includere l'annotazione di simbolo RICOH ProcessDirector:
  8. Se è stato creato un modello del file di controllo da utilizzare con il programma esterno, aggiornare la proprietà Modello file di controllo esterno. Impostare il valore sul percorso della directory e sul nome del modello del file di controllo. Se il programma esterno riceve solo i suoi parametri come argomenti della riga comandi, eliminare i valori per questa proprietà.
  9. Aggiornare la proprietà Codici di ritorno validi.
    In questo contesto, un codice di ritorno valido è qualsiasi codice di ritorno di un programma esterno che non richiede alcuna azione dell'utente. Separare più numeri di codici di ritorno con virgole. RICOH ProcessDirector sposta il lavoro in stato di errore se il programma esterno restituisce valori non inclusi in questo valore. Esso emette anche un messaggio nel log per il lavoro per segnalare un problema che il programma esterno ha riportato.

    Ad esempio, se il valore della proprietà codici di ritorno validi è 0,4 e il programma esterno termina con un codice di ritorno di 16, RICOH ProcessDirector emette un messaggio simile al seguente:

    AIWI6073E Operazione esterna cp /aiw/aiw1/spool/default/10000016/10000016.print.unknown /archive/directory è terminata con un codice di ritorno di 16, definito come un errore.

  10. Se l'installazione ha i requisiti di lingua specifici, è possibile anche istruire il programma esterno per restituire i messaggi in una lingua che supporta. L'elenco a discesa della proprietà Lingua programma esterno elenca le lingue supportate da RICOH ProcessDirector.
  11. Fare clic su OK.
  12. Selezionare il nuovo modello di procedura e fare clic su Abilita.

1.3.4.3.2 Impostazione dei modelli di procedura per le procedure esterne che utilizzano hot folder

Questo processo consente di impostare un modello di operazione per le operazioni esterne che utilizzano hot folder per trasferire l'input e l'output tra RICOH ProcessDirector e il programma esterno.
Per impostare un modello di procedura per una procedura esterna:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Nel pannello di sinistra, fare clic su Modelli di operazione.
  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul modello di operazione RunHotFolderApplication e selezionare Copia.
  4. Specificare un nome e la descrizione per il nuovo modello di procedura.
  5. Fare clic su Hot Folder.
  6. Aggiornare la proprietà Cartella di invio.
    Il valore di questa proprietà è il nome di hot folder di input per il programma esterno. RICOH ProcessDirector inserisce il lavoro in questa cartella per inoltrarlo al programma esterno.
      Nota:
    • Il valore deve essere il nome di una cartella già esistente. RICOH ProcessDirector non crea la cartella.
    • La cartella deve essere accessibile sia a RICOH ProcessDirector che al programma esterno. Può essere:
      • Nel file system condiviso di RICOH ProcessDirector, /aiw/aiw1/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\ (Windows), sul computer in cui è installato il server primario.
      • In un file system condiviso utilizzando un software di condivisione file, ad esempio Samba.
    • Anche se la cartella si trova in un sistema Windows, specificare il percorso utilizzando il formato Linux. Se, ad esempio, la cartella è C:\Sending, immettere /Sending.
    • Se questo valore è nullo, nessun file viene copiato e la procedura resta in attesa.
  7. Aggiornare la proprietà File da inviare.
    È una formula simbolica che viene risolta sul nome del file che RICOH ProcessDirector invia al programma esterno.
      Nota:
    • Il valore predefinito è getAbsoluteFileName(print, pdf, read), che restituisce il nome del file di stampa PDF nella directory spool. Se,durante l'esecuzione del programma esterno, il file di stampa PDF non esiste nella directory di spool, si verifica un errore.
  8. Aggiornare la proprietà Cartella di richiamo.
    È il nome di hot folder di output per il programma esterno. RICOH ProcessDirector recupera il lavoro da questa cartella una volta elaborato dal programma esterno.
      Nota:
    • Il valore deve essere il nome di una cartella già esistente. RICOH ProcessDirector non crea la cartella.
    • La cartella deve essere accessibile sia a RICOH ProcessDirector che al programma esterno. Può essere:
      • Nel file system condiviso di RICOH ProcessDirector, /aiw/aiw1/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\ (Windows), sul computer in cui è installato il server primario.
      • In un file system condiviso utilizzando un software di condivisione file, ad esempio Samba.
    • Anche se la cartella si trova in un sistema Windows, specificare il percorso utilizzando il formato Linux. Se, ad esempio, la cartella è C:\Retrieval, immettere /Retrieval.
    • Se si imposta la proprietà Rimuovi cartella di ricerca su No, il file che l'operazione recupera può trovarsi nella cartella del recupero quando un lavoro arriva all'operazione. L'operazione recupera il file e inserisce il file specificato dalla proprietà File da inviare nella cartella di invio. L'operazione invia quindi il lavoro e il file richiamato all'operazione successiva nel flusso di lavoro. L'operazione non attende il posizionamento di un nuovo file nella cartella di ricerca.
  9. Aggiornare la proprietà Modello di richiamo.

    Il valore di questa proprietà è la stringa corrispondente al modello che RICOH ProcessDirector utilizza per identificare i file di output da richiamare da hot folder di output di un programma esterno.

    Ad esempio, il valore ${Job.ID}.* corrisponde a tutti i file il cui nome è uguale all'ID lavoro, con qualsiasi estensione.

  10. Aggiornare la proprietà File richiamato.
    Il valore di questa proprietà è una formula simbolica che viene risolta sul nome che RICOH ProcessDirector utilizza per rinominare il file richiamato.
  11. Aggiornare la proprietà Rimuovi cartella di ricerca.

    Se un lavoro inizia l'operazione, questo valore comunica a RICOH ProcessDirector se rimuovere i file nella cartella del recupero il cui nome file corrisponde al Modello di ricerca.

  12. Aggiornare la proprietà File di log dell'applicazione.
    Il valore di questa proprietà è la cartella in cui il programma esterno scrive i file di log. Questo valore può essere vuoto.
  13. Aggiornare la proprietà Intervallo di poll.
    Il valore di questa proprietà è l'intervallo espresso in secondi in cui RICOH ProcessDirector verifica la presenza di lavori completati nell'hot folder di output.
  14. Aggiornare la proprietà Conteggio di verifica della dimensione file.
    Il valore di questa proprietà è il numero di volte in cui RICOH ProcessDirector esegue il poll dell'hot folder di output e rileva un file la cui dimensione non è stata modificata. RICOH ProcessDirector decide quindi che il file è completo.
  15. Aggiornare la proprietà Intervallo di timeout.
    Il valore di questa proprietà è il limite temporale espresso in minuti per richiamare un lavoro dall'hot folder di output di un programma esterno. Se il lavoro non è stato ricevuto o non risulta completo quando viene raggiunto il limite di tempo, esso è in errore.
      Nota:
    • L'intervallo di timeout deve essere maggiore dell'intervallo di poll che stabilisce il conteggio di verifica del file.
    • Se l'intervallo di timeout è 0, RICOH ProcessDirector resta sempre in attesa.
  16. Fare clic su OK.
  17. Aggiornare qualsiasi impostazione nella scheda Ottimizzazione per eseguire l'operazione sui computer dove è installato il programma esterno.
    Consultare Ottimizzazione modelli di procedura per istruzioni.
  18. Selezionare il nuovo modello di procedura e fare clic su Abilita.

1.3.4.3.3 Ottimizzazione modelli di procedura

L'ottimizzazione di un modello procedura consente di specificare quante risorse di sistema richiede la procedura per l'elaborazione. È anche possibile specificare quali computer possono eseguire le procedure dal modello creato dal modello procedura.

I modelli di procedura che consentono a RICOH ProcessDirector di accedere alle applicazioni su altri computer devono essere ottimizzati per essere eseguiti sui server su cui sono installate tali applicazioni.

I modelli di operazione RunExternalProgram e RunHotFolderApplication (e qualsiasi copia di questi) possono essere ottimizzati per essere eseguiti sul server primario, su un server applicazioni o su un server secondario.

Se il computer primario RICOH ProcessDirector è un sistema Linux, i modelli procedura installati per alcune funzioni devono essere ottimizzati per essere eseguiti sui server applicazioni. Questi modelli (e qualsiasi copia di essi) devono essere ottimizzati per essere eseguiti sui server applicazioni:

  • RunPitStopOnJob

Alcuni modelli di operazione installati dalle funzioni (incluse le funzioni di elaborazione dei documenti) possono essere eseguiti solo sul server primario. Se l'ambiente in uso include server secondari o server applicazioni RICOH ProcessDirector, è necessario ottimizzare il modello di operazione in modo che venga eseguito solo sul server primario:

  • CreateInserterReprints
  • CreateJobsFromDocuments
  • CreateReprints
  • GroupDocuments
  • InsertJobs
  • ReadBarcodeData
  • ReadDocumentsFromDatabase
  • ReadDocumentsFromParent
  • SendInserterControlFile
  • SetDocPropsFromConditions
  • SetInsertProperties
  • SetJobPropsFromOriginal
  • UpdateDocumentsInDatabase
  • WaitForDocumentCompletion
  • WriteDocumentsToDatabase
  • WriteInserterControlFile
  • WritePropsToReportsDatabase

Per ottimizzare un modello di procedura:

  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Nel pannello di sinistra, fare clic su Modelli di operazione.
  3. Fare clic sul nome del modelli di operazione che si desidera regolare.
  4. Fare clic sulla scheda Ottimizzazione.
  5. Nella sezione Limite di operazioni simultanee, specificare dove sono stati impostati i limiti per il numero di operazioni create dal modello di operazione che possono essere eseguite contemporaneamente.
  6. Fare clic su OK.

1.3.4.4 Impostazione dei flussi di lavoro per operazioni esterne

Una volta creato un modello procedura per richiamare un programma esterno e per ottimizzare il modello per l'esecuzione sul server su cui è installato il programma esterno, è necessario aggiungere al flusso di lavoro un'operazione basata sul modello procedura. Assegnare quindi il flusso di lavoro a un dispositivo di input, oppure utilizzare un altro metodo per assegnare il flusso di lavoro a lavori specifici.
Per impostare un flusso di lavoro per una procedura esterna:
  1. Fare clic sulla scheda Flusso di lavoro .
  2. Determinare se è possibile utilizzare una copia di un flusso di lavoro esistente o se è necessario creare un nuovo flusso di lavoro. Eseguire una delle operazioni riportate di seguito:
    • Fare clic con il tasto destro del mouse sui flussi di lavoro e selezionare Copia. Denominare la copia del flusso di lavoro, inserire o modificare gli altri valori necessari, quindi fare clic su Continua.
    • Fare clic su Aggiungi e specificare il nome e la descrizione del nuovo flusso di lavoro.
  3. per aggiungere l'operazione esterna:
    1. Nell'Editor flusso di lavoro, fare clic su Modelli operazione nell'angolo in alto a destra della finestra.
    2. Fare clic sul modello di procedura esterno e trascinarlo nell'editor flusso di lavoro. Posizionare l'operazione dove si desidera.
    3. Se si desidera rinominare l'operazione, fare clic con il pulsante destro del mouse sull'operazione. Selezionare Proprietà, quindi fare clic su Generale. Per la proprietà Nome operazione digitare un nome per la nuova operazione e fare clic su OK.
  4. Modificare le proprietà per l'elaborazione del funzionamento come necessario.
  5. Collegare l'operazione alle altre operazioni.
    L'operazione esterna può utilizzare l'elaborazione condizionale per ricevere un lavoro da più operazioni e inviarlo a più operazioni. È possibile allegare regole ai connettori specificando condizioni e impostare proprietà di lavoro per diramazioni diverse del flusso di lavoro aggiungendo operazioni basate sul modello procedura AssignJobValues.
  6. Aggiungere o aggiornare le altre procedure nel flusso di lavoro se necessario. Un flusso di lavoro può contenere più di un'operazione che richiama un programma esterno.
  7. Salvare e abilitare il flusso di lavoro.
  8. Verificare il programma esterno.

1.3.5 Utilizzo di Servizi Web

Se l'applicazione fornisce una diversa interfaccia per la visualizzazione di informazioni sul sistema RICOH ProcessDirector, o se si ha bisogno di estrarre informazioni da RICOH ProcessDirector per svolgere ulteriori elaborazioni, è possibile utilizzare i servizi Web per richiedere diversi tipi di informazioni e gestire oggetti di sistema.
Preparazione di RICOH ProcessDirector per ricevere le richieste di servizio Web

Prima di poter inviare le richieste di servizi Web, è necessario creare un utente e una password RICOH ProcessDirector per i servizi Web da utilizzare. Assicurarsi che l'ID utente disponga del livello appropriato di autorità in RICOH ProcessDirector per eseguire le azioni fornite nel servizio Web. Per gli esempi riportati in questo capitolo, è sufficiente l'autorità Operatore. Se si utilizza il Lightweight Directory Access Protocol (LDAP) per l'autenticazione, creare un utente in LDAP per i servizi Web da utilizzare. L'utente LDAP deve appartenere a un gruppo con il livello di autorità appropriato in RICOH ProcessDirector.

Dato che tutti gli utenti devono cambiare le loro password dopo il primo accesso, accedere all'interfaccia utente RICOH ProcessDirector utilizzando l'ID utente creato e modificare la password. Se le password sono impostate per scadere dopo un determinato periodo di tempo, è necessario accedere e cambiare la password, se necessario.

Preparazione delle richieste di servizi Web

Quando si creano richieste, tenere a mente questi punti:

  • L'utente dei servizi Web deve accedere prima di effettuare qualsiasi azione.

    Per inviare le richieste di servizi Web, è necessario innanzitutto utilizzare il servizio Web GET /users/login per accedere a RICOH ProcessDirector come utente del servizio Web e ricevere un token di credenziali. Questo token deve essere incluso nell'intestazione di tutte le richieste di servizi Web inviate fino all'invio del servizio Web POST /users/logout/{name}.

  • I nomi della proprietà devono essere espressi nel formato di database, non nel formato dell'interfaccia utente.

    Quando si include un nome della proprietà in una richiesta, è necessario utilizzare il nome della proprietà del database. Ad esempio, se si desidera utilizzare GET /objects/{objectType} per recuperare il valore Class di un lavoro, inserire nella richiesta Job.Class come valore attribute. I nomi delle proprietà del database sono disponibili nella guida campo per ogni proprietà, nella guida del prodotto, nei risultati ricevuti da alcuni servizi Web e in Nomi proprietà database.

  • I valori della proprietà devono essere espressi nel formato di database, non nel formato dell'interfaccia utente.

    Quando si include un valore in una query, è necessario assicurarsi che si tratti di un valore valido. Di solito, i campi numerici richiedono valori numerici e i campi di testo richiedono valori di testo. Tuttavia, alcune proprietà hanno elenchi limitati di valori.

    Qualsiasi proprietà che fornisca un elenco a discesa può accettare solo determinati valori. Inoltre, i valori che appaiono in tali elenchi non sono sempre gli stessi valori memorizzati nel database. Ad esempio, nell'interfaccia utente, i valori per la proprietà Staple includono:

    • 2 a sinistra
    • 2 a destra
    • In alto a sinistra
    • Verticale in alto a sinistra
    • In basso a sinistra
    Tuttavia, i valori del database sono:
    • 2_at_left
    • 2_at_right
    • Top_left
    • Top_left_vertical
    • Bottom_left

    Nelle richieste di servizi Web, è necessario utilizzare il valore del database. I valori del database per le proprietà sono disponibili nel sistema di supporto del prodotto e in Nomi proprietà database.

  • Le proprietà del lavoro devono includere i nomi della fase, dell'operazione e del flusso di lavoro in tale ordine e seguire il nome della proprietà. Racchiudere tutti e tre i nomi tra parentesi.

    Questa stringa JSON di esempio specifica un file di controllo in un sistema Linux come valore della proprietà del lavoro Identifica file di controllo PDF (nome del database Job.IdentifyPDFControlFile):

    "Job.IdentifyPDFControlFile[Prepare][IdentifyPDFDocuments][PullPDFSample]":"/aiw/aiw1/testfiles/PullPDF.ctl"

    La proprietà del lavoro si trova nell'operazione IdentifyPDFDocuments nella fase Prepara del flusso di lavoro PullPDFSample.

1.3.5.1 Utilizzo della documentazione RICOH ProcessDirector REST API

RICOH ProcessDirector fornisce REST API per l'integrazione del servizio Web. Con queste API viene fornita una documentazione interattiva che offre test in diretta e informazioni per ogni API disponibile.

La documentazione REST API include molte API che un'applicazione può usare per l'integrazione con RICOH ProcessDirector. È possibile utilizzare la documentazione REST API e l'interfaccia di test per collaudare le impostazioni dei parametri. Quando si utilizza l'interfaccia per collaudare i servizi Web, è possibile accedere al server primario di RICOH ProcessDirector. Azioni quali la creazione, l'eliminazione e l'abilitazione di oggetti sono eseguite sul server primario e si riflettono nell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector. Di conseguenza, si consiglia di creare oggetti appositamente per i test.

Queste operazioni mostrano come richiedere i file di registro per un oggetto usando le REST API. Queste operazioni consentono di accedere a RICOH ProcessDirector, richiedere i file di registro per la stampante di esempio e disconnettersi.

  1. Aprire un browser Web e inserire il proprio nome host o indirizzo IP RICOH ProcessDirector nella barra degli indirizzi. Aggiungere /restapi/ alla fine del nome host o dell'indirizzo IP per accedere alla documentazione REST API. Ad esempio, http://hostname:15080/restapi/
  2. Nella sezione utenti, trovare POST /users/login.
  3. Fare clic su Provalo.
  4. Accedere a RICOH ProcessDirector inserendo le proprie credenziali RICOH ProcessDirector:
    • Per il parametro name, inserire il proprio nome utente RICOH ProcessDirector.
    • Per il parametro pwd, inserire la password associata al proprio nome utente RICOH ProcessDirector.
  5. Fare clic su Esegui.
    La documentazione REST API utilizza i valori inseriti per creare un comando cURL e un URL di richiesta. Quindi inoltra la richiesta all'URL interessato e disconnette l'utente.

    RICOH ProcessDirector invia una risposta indicando l'avvenuto accesso. La risposta include informazioni aggiuntive, inclusi il token e le azioni che possono essere eseguite da questo ID utente.

  6. Nella casella Corpo risposta, individuare e copiare il valore del token.

  7. Nella sezione oggetti, scorrere in basso fino a individuare POST /objects/log/{objectType}/{name}.
  8. Fare clic su Provalo.
  9. Recuperare i messaggi di registro per la stampante di esempio inserendo questi parametri:
    1. Per il parametro token, incollare il token copiato in precedenza.
    2. Per il parametro objectType, digitare Stampante.
      I valori per objectType sono sensibili alla distinzione tra maiuscole e minuscole. È possibile utilizzare il servizio Web POST /util/objecttypes per ottenere l'elenco dei tipi di oggetti disponibili sul proprio sistema. Il servizio Web POST /util/objecttypes si trova nella sezione util.
    3. Per il parametro name, digitare Esempio.
  10. Fare clic su Esegui.
    Le voci di registro per la stampante di esempio vengono restituite nella casella Corpo risposta.

    Vengono restituiti anche i valori cURL e URL di richiesta.

  11. Nella sezione utenti, trovare POST /users/logout/{name}.
  12. Fare clic su Provalo.
  13. Disconnettersi da RICOH ProcessDirector:
    • Per il parametro token, incollare il token copiato in precedenza.
    • Per il parametro name, inserire il proprio nome utente RICOH ProcessDirector.
  14. Fare clic su Esegui.
    Verrà eseguita la disconnessione da RICOH ProcessDirector.
  15. Con alcune API sono inclusi valori di esempio. Con i valori di esempio, è possibile il codice di esempio e modificarlo per eseguire il test.

    Queste operazioni mostrano come utilizzare una REST API per connettersi a una hot folder utilizzando un valore di esempio. Queste operazioni consentono di accedere a RICOH ProcessDirector, impostare il dispositivo di input in modo da accettare i file da HotFolderPDF e disconnettersi.

  16. Aprire l'interfaccia API REST come indicato sopra.
  17. Nella sezione utenti, trovare POST /users/login.
  18. Fare clic su Provalo.
  19. Accedere a RICOH ProcessDirector inserendo le proprie credenziali RICOH ProcessDirector:
    • Per il parametro name, inserire il proprio nome utente.
    • Per il parametro pwd, inserire la password associata al proprio nome utente.
  20. Fare clic su Esegui.
  21. Nella casella Corpo risposta, individuare e copiare il valore del token.
  22. Nella sezione oggetti, scorrere fino a individuare POST /objects/{objectType}/connect.
  23. Fare clic su Provalo.
  24. Connettersi a HotFolderPDF inserendo questi parametri:
    1. Per il parametro token, incollare il token copiato in precedenza.
    2. Per il parametro objectType, digitare InputDevice.
      I valori per objectType sono sensibili alla distinzione tra maiuscole e minuscole. È possibile utilizzare il servizio Web POST /util/objecttypes per ottenere l'elenco dei tipi di oggetti disponibili sul proprio sistema. Il servizio Web POST /util/objecttypes si trova nella sezione util.
    3. Per il parametro relativo al corpo, fare clic su Modifica valore. Il testo di esempio viene visualizzato in una casella di codice. Sostituire la parola “stringa” con “HotFolderPDF”. Assicurarsi che il nome dell'oggetto sia compreso tra i doppi apici.
  25. Fare clic su Esegui.
    Le proprietà e le impostazioni per HotFolderPDF vengono restituite nella casella Corpo risposta. Vengono restituiti anche il codice e le intestazioni della risposta.
  26. Nella sezione utenti, trovare POST /users/logout/{name}.
  27. Fare clic su Provalo.
  28. Disconnettersi da RICOH ProcessDirector:
    • Per il parametro token, incollare il token copiato in precedenza.
    • Per il parametro name, inserire il proprio nome utente RICOH ProcessDirector.
  29. Fare clic su Esegui.
    Verrà eseguita la disconnessione da RICOH ProcessDirector.

1.3.5.2 Preparazione per l'invio di lavori tramite i servizi Web

RICOH ProcessDirector fornisce un'utilità del servizio Web REST che è possibile utilizzare per inviare i lavori. Se è possibile configurare l'applicazione per l'utilizzo dei servizi Web REST, è possibile utilizzare l'utilità submitFile per inviare un file a un flusso di lavoro o una hot folder.
A seconda dei requisiti dell'applicazione del servizio Web, è necessario utilizzare un comando Curl o URL richiesta per richiamare il servizio Web. Utilizzare la documentazione dell'API REST RICOH ProcessDirector per determinare la sintassi corretta.

Per preparare l'invio di un lavoro utilizzando un servizio Web:

  1. Decidere la modalità di ricezione del file di RICOH ProcessDirector per l'elaborazione.
    È possibile inviare un file RICOH ProcessDirector utilizzando un dispositivo di input hot folder o è possibile inviarlo direttamente a un flusso di lavoro.
    • Inviare i file direttamente a un flusso di lavoro quando è presente un unico file di input per il lavoro o non è necessario utilizzare le funzioni batch disponibili in RICOH ProcessDirector.
    • Inoltrare i file alle hot folder quando si desidera utilizzare le funzioni batch in RICOH ProcessDirector. È possibile inviare solo un file alla volta con il servizio Web. Se un lavoro ha più file di input, compresi i ticket lavoro, file di elenco o altre risorse, è necessario richiamare il servizio Web per ciascun file.

      Prendere nota del nome del flusso di lavoro o dell'hot folder.

  2. Valutare l'applicazione di servizi Web e vedere quali sono le informazioni richieste dall'applicazione per inviare un file a RICOH ProcessDirector.
    La documentazione dell'API REST RICOH ProcessDirector fornisce sia un comando Curl che un URL richiesta. È possibile utilizzare uno dei due comandi a seconda di quanto richiesto dall'applicazione di servizi Web.
  3. Utilizzare la documentazione dell'API REST RICOH ProcessDirector per l'utilità submitFile per consentire di creare le chiamate al servizio Web per inviare il file.
    Aprire un browser Web e inserire il proprio nome host o indirizzo IP RICOH ProcessDirector nella barra degli indirizzi. Aggiungere /restapi/ alla fine del nome host o dell'indirizzo IP per accedere alla documentazione REST API. Ad esempio: http://hostname:15080/restapi/.

    Aprire la sezione util e trovare POST /util/ submitFile/{objectType}/{name}.

  4. Aggiornare l'applicazione di servizi Web con il comando o l'URL sviluppato nell'operazione precedente. Utilizzare l'applicazione per inviare uno o più file a RICOH ProcessDirector.
  5. Verificare che l'applicazione di servizi Web sia configurata correttamente per l'invio di un file a RICOH ProcessDirector.
    • Se si invia a una hot folder, verificare che il file si trovi nella posizione della cartella nella hot folder. Collegare e disattivare la hot folder se si desidera verificare che i file vengano ricevuti nella directory corretta senza aver effettivamente inviato il lavoro. Se si desidera che il dispositivo di input invii il lavoro, accertarsi che sia abilitato e connesso quando l'applicazione invia il file.
    • Se si invia un flusso di lavoro, verificare che un lavoro venga creato con il file inviato. Assicurarsi che il flusso di lavoro sia attivato quando si invia il file.

1.3.6 Annotazione simbolo RICOH ProcessDirector

È possibile utilizzare l'annotazione simbolo RICOH ProcessDirector nelle formule per descrivere le informazioni di origine che RICOH ProcessDirector valuta per impostare il valore di una proprietà del lavoro.
Sintassi dei simboli

In RICOH ProcessDirector, questa è la sintassi di base di un simbolo che è possibile utilizzare nelle formule di simboli:

${Name}

Name è un nome di proprietà del database in RICOH ProcessDirector o un parametro trasferito con il lavoro. RICOH ProcessDirector valuta i parametri trasmessi con un lavoro tramite un file di controllo, ad esempio un file di regole che analizza parametri e valori JCL. Name può anche essere un metodo in RICOH ProcessDirector, come ad esempio getFileName, getAbsoluteFileName, getControlFileName o getChildFileName. Il valore Nome è sensibile al maiuscolo/minuscolo.

Esempi
${Get*Method}
Questo simbolo fa sì che RICOH ProcessDirector chiami un metodo interno e restituisca un valore valutato. Per verificare come RICOH ProcessDirector può utilizzare questo tipo di simbolo, verificare l'operazione RunExternalProgram nella fase di Preparazione del flusso di lavoro PDF. L'operazione RunExternalProgram specifica la seguente proprietà Comando esterno:
  • Linux: cp ${getControlFileName()} /aiw/aiw1/samples/${Job.ID}.info.csv
  • Windows: copy ${getControlFileName()} C:\aiw\aiw1\samples\${Job.ID}.info.csv

Il simbolo ${getControlFileName()} indica a RICOH ProcessDirector di copiare il modello di file di controllo esterno nella sottodirectory tmp della directory di spool e risolve tutti i simboli contenuti nel file di controllo.

L'operazione RunExternalProgram nella fase di Preparazione del flusso di lavoro PDF specifica la seguente proprietà Modello di file di controllo esterno:

  • Linux: /aiw/aiw1/control_files/external_programs/job_info.cfg
  • Windows: C:\aiw\aiw1\control_files\external_programs\job_info.cfg

Quando RICOH ProcessDirector crea il lavoro che utilizza il flusso di lavoro e imposta i relativi valori di proprietà iniziali, viene utilizzato il valore restituito dal metodo getControlFileName per risolvere il comando esterno in:

  • Linux: cp /aiw/aiw1/spool/default/10000003/tmp/job_info.control.text /aiw/aiw1/samples/10000003.info.csv
  • Windows: copy C:\aiw\aiw1\spool\default\10000003\tmp\job_info.control.text C:\aiw\aiw1\samples\10000003.info.csv

${Job.PropertyName}
Questo simbolo fa in modo che RICOH ProcessDirector interroghi il database per ottenere il valore di una proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector specifica.

Per verificare come RICOH ProcessDirector può utilizzare questo tipo di simbolo, controllare i contenuti del modello di file di controllo job_info.cfg. Questo modello di file di controllo si trova in /aiw/aiw1/control_files/external_programs su Linux o C:\aiw\aiw1\control_files\external_programs su Windows.

Quando RICOH ProcessDirector crea un file di controllo da questo modello, vengono risolti i valori per i simboli ${Job.ID}, ${Job.Name}, ${Job.JobType}, ${Job.SubmitTime}, ${Job.RequestedPrinter}, ${Job.InputFile.Size}, ${Job.JobSize}, ${Job.TotalPages} e ${Job.TotalSheets} per le proprietà di lavoro RICOH ProcessDirector. Ad esempio:

${Job.ID}=10000001
${Job.Name}=Demo.pdf
${Job.JobType}=PDF
${Job.SubmitTime}=10:02.35
${Job.RequestedPrinter}=Sample
${Job.InputFile.Size}=2608549
${Job.JobSize}=26
${Job.TotalPages}=26
${Job.TotalSheets}=26

    Nota:
  • È inoltre possibile utilizzare le proprietà di sistema in una formula di simboli che RICOH ProcessDirector valuta. Ad esempio, ${WorkflowSystem.Transform.Server.Address}.
${Math}
Questo simbolo RICOH ProcessDirector aggiunge, sottrae, moltiplica o calcola il modulo di due valori che possono essere le proprietà de modulo. Può inoltre generare un numero casuale in un intervallo specifico.
La sintassi di questo simbolo è:

${Math(value1,operator,value2)}

  • value1 e value2 sono le proprietà del lavoro nell'annotazione simbolo (come ${Job.CurrentTime}) o numeri. I numeri possono contenere valori frazionari, come 2,45, se la proprietà che utilizza la formula di simboli supporta i valori a virgola mobile.
  • operator è +, - o * per l'addizione, la sottrazione, la moltiplicazione e il modulo rispettivamente.

Ad esempio, per aggiungere 5 minuti al tempo corrente e memorizzarlo nella proprietà Job.Info.Attr2, usare ${Math(${Job.CurrentTime}, +, 5)}.

Solo le proprietà che utilizzano un numero intero, valori numerici o valori di data/ora possono essere utilizzati nei campi value in questa formula. Solo le proprietà che supportano i valori dell'annotazione simbolo possono essere impostate utilizzando questa formula.
Se value è una proprietà di data/ora, gli unici operatori supportati sono + e -, e l'altro valore deve essere un numero intero. Le unità del valore del numero intero sono minuti.
Alcune proprietà sembrano avere valori di data/ora (ad esempio, Job.TimeSubmitted) ma sono definiti come stringhe, quindi non possono essere utilizzati come valori in un simbolo matematico. Il simbolo matematico può essere inserito nei campi dei modelli di operazione nel builder del flusso di lavoro, incluso il modello di operazione AssignJobValues e nei campi nel notebook delle proprietà del lavoro.
Per il modulo, value1 deve essere un numero intero uguale o superiore a 0 e value2 essere un numero intero uguale o superiore a 1.
Per la generazione di numeri casuali, la sintassi di questo simbolo è la seguente:
  • ${Math(rand, value1, value2)}
Ad esempio, per generare un numero casuale tra 1 e 10, utilizzare ${Math(rand, 1, 10)}.
    Nota:
  • value1 e value2 sono le proprietà del lavoro nell'annotazione simbolo (come ${Job.Copies}) o numeri.
  • value1 e value2 devono essere numeri interi uguali o superiori a 0.
  • Il risultato restituito è un numero intero compreso tra value1 e value2, compresi.
  • I numeri casuali generati non sono crittograficamente casuali.
${RulesFileParameter}
Questo simbolo fa in modo che RICOH ProcessDirector interroghi un file dei parametri che accompagna un file di input. Interroga un valore di parametro specifico di un altro programma o prodotto.

Ad esempio, quando il dispositivo di input LPDPDF riceve un file di input, viene utilizzato il file di controllo receive_lpd_pdf_jobtype.cfg per analizzare i parametri associati al file di input.

Il file di controllo receive_lpd_pdf_jobtype.cfg si trova nella directory:

  • Linux: /aiw/aiw1/control_files/rules
  • Windows: C:\aiw\aiw1\control_files\rules

(Linux)

(Windows)

Un file di controllo receive_lpd_pdf_jobtype.cfg può contenere le seguenti informazioni:

orighost=mywindowshost
origuser=annsmith
origname=TestPDF.pdf

I simboli per questi valori dei parametri sono:

${ORIGHOST}
${ORIGUSER}
${ORIGNAME}

Per verificare come RICOH ProcessDirector può utilizzare questo tipo di simbolo, controllare il file receive_jcl_jobtype.cfg nella seguente directory:

  • Linux: /aiw/aiw1/samples/rules
  • Windows: C:\AIW\AIW1\samples\rules

Note d'uso per formule di simboli

I seguenti limiti si applicano all'uso delle formule di simboli di RICOH ProcessDirector:

Oggetti supportati
RICOH ProcessDirector supporta l'uso di formule di simboli solo per impostare i valori delle proprietà di lavoro. Non è possibile utilizzare le formule di simboli per impostare i valori delle proprietà per qualsiasi altro tipo di oggetto, come un dispositivo di input o una stampante. La formula di simboli valutata da RICOH ProcessDirector per impostare il valore può essere un'altra proprietà del lavoro, una proprietà del server primario o una chiamata del metodo, come: ${Job.InputFile}, ${Printer.Model} e ${getControlFileName()}. Tuttavia una certa formula di simboli non possono contenere insieme una proprietà lavoro e una proprietà di sistema o una chiamata del metodo.
    Nota:
  • La modifica del valore di una proprietà di sistema può interessare molte formule di simbolo per le proprietà lavoro. Poiché RICOH ProcessDirector aggiorna tutte le formule di simboli contemporaneamente, l'operazione può richiedere alcuni minuti.
Proprietà escluse
RICOH ProcessDirector non supporta l'impostazione del valore della proprietà Job.Class con una formula di simboli.
Aspetto dell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector
È possibile specificare le formule di simboli nei flussi di lavoro e nei modelli di operazione nella pagina Gestione dell'interfaccia di RICOH ProcessDirector.

Quando vengono visualizzati i blocchi appunti per questi oggetti, le formule di simboli vengono visualizzate sempre nel formato della formula, come ${Job.InputFile} come valore per la proprietà Nome lavoro. Nel notebook delle proprietà di un lavoro che utilizza un flusso di lavoro con operazioni che specificano formule di simboli, le proprietà interessate visualizzano i valori valutati dalle formule. Ad esempio, il valore della proprietà Nome lavoro è il nome reale del file di input come reports.pdf.

Più livelli di formule
La valutazione delle formule può essere estesa ad un gruppo di formule correlate. Ad esempio:
  • Job.Name=${Job.Description}
  • Job.Description=${Job.CustomerName}
  • Job.CustomerName=${Job.Locations}
In questo caso, quando alla proprietà lavoro Job.Locations corrisponde un valore, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Job.CustomerName. A sua volta, questo consente a RICOH ProcessDirector di impostare il valore della proprietà Job.Description e quindi di impostare il valore della proprietà Job.Name.
Formule circolari
Una formula circolare è quella in cui una proprietà riceve un valore da una formula di simboli e poi viene utilizzata per fornire un valore per un'altra proprietà correlata. Ad esempio:
  • Job.Name=${Job.Description}
  • Job.Description=${Job.CustomerName}
  • Job.CustomerName=${Job.Name}

RICOH ProcessDirector non supporta tale utilizzo e genera un messaggio di errore.

Ampiezza massima per più livelli di formule
Nell'esempio delle formule multilivello, l'ampiezza della formula è tre. RICOH ProcessDirector supporta fino a 99 formule correlate. Inoltra un messaggio di errore se incontra un'ampiezza di formula maggiore di 99.
Uso delle proprietà posizionali nelle formule di simboli per impostare i valori per le proprietà lavoro non posizionali
Le proprietà posizionali sono proprietà che possono ricorrere in più fasi e passi e possono avere valori differenti in ciascun posto. Ad esempio, un amministratore può configurare un flusso di lavoro in modo che la proprietà lavoro Codici di ritorno validi nell'operazione RunExternalProgram venga visualizzata in più fasi e operazioni nel flusso di lavoro con un valore ogni volta diverso. La fase e i nomi della fase e dell'operazione sono i nomi delle sezioni sul notebook delle proprietà per il lavoro con i nomi della singola proprietà e i valori per ogni istanza mostrata nella propria sezione. RICOH ProcessDirector non consente di utilizzare le proprietà posizionali in formule di simboli che impostano valori per proprietà non posizionali, poiché non esiste un meccanismo in grado di specificare l'occorrenza della proprietà posizionale da utilizzare.
Uso delle proprietà posizionali nelle formule di simboli per impostare i valori per altre proprietà lavoro posizionali
Le proprietà posizionali possono utilizzare le formule di simboli che specificano altre proprietà posizionali. RICOH ProcessDirector ricerca il valore della proprietà posizionale che valuta nella formula di simboli nella stessa fase e operazione specificati dalla proprietà posizionale che esegue la richiesta.
Precedenza dei valori di proprietà impostati dalle formule di simboli
Quando esistono più metodi che specificano un valore per la stessa proprietà, RICOH ProcessDirector utilizza sempre il valore specificato dalla formula di simboli. Quando una formula di simboli esiste per un valore di proprietà, RICOH ProcessDirector procede nel modo seguente:
  • Elimina qualunque valore specificato in un file di controllo.

    Ad esempio, consideriamo che il flusso di lavoro specifichi ${Job.InputFile} come valore della proprietà Nome lavoro e che un file di controllo, come /aiw/aiw1/control_files/rules/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\rules\ (Windows)receive_lpd_pdf_jobtype.cfg, specifichi: DEFINE ${Job.Name} AS "${ORIGHOST}".

    RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Nome lavoro sul nome del file di input del lavoro, non sul valore specificato dal parametro ORIGHOST.

  • Viene eliminato qualsiasi valore specificato esplicitamente nel notebook delle proprietà lavoro per una proprietà che il flusso di lavoro imposta con una formula di simboli. È necessario eliminare la formula di simboli dal flusso di lavoro ed elaborare di nuovo il lavoro per poter utilizzare un valore specificato in modo esplicito.
Convalida di formule di simboli
RICOH ProcessDirector convalida la sintassi e il contenuto della formula di simboli ed emette messaggi per le condizioni di errore. Ad esempio, entrambe queste formule avrebbero come risultato degli errori: Job.Description=${Job.CustomerName e Job.Description=${Job.XYZ}. Il primo esempio è un errore di sintassi poiché non è presente la chiusura della parentesi, mentre il secondo esempio è un nome di proprietà di lavoro sconosciuto.

1.3.7 File di associazione del file system per ticket lavoro

Il file di esempio system_map.cfg trovato in /aiw/aiw1/samples/config/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\samples\config\ (Windows) converte i percorsi file delle ticket lavori JDF in percorsi file di un file system montato. Tale file può essere copiato nella directory /aiw/aiw1/control_files/config/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\config\ (Windows) e modificato come richiesto.

Ogni riga del file di associazione del file system è nel seguente formato:

client_file_path;host_file_path
percorso_file_client
Il percorso file client è il percorso file così come viene visualizzato nel ticket lavoro. Occorre includere almeno una carattere barra retroversa (\) o barra (/). Può includere un asterisco (*) come carattere jolly che rappresenta la lettura identificativa di unità.
percorso_file_host
Il percorso file host è il percorso file in cui il server RICOH ProcessDirector è in grado di rilevare i file di input. Occorre includere almeno una carattere barra retroversa (\) o barra (/). Non deve includere caratteri jolly.

Su Linux, questa riga converte qualsiasi percorso file Windows in un percorso file Linux:

*:\;/

Esempio

Supporre che il file di associazione del file system contenga queste righe:

C:\production\siteA;/BankFiles/prod
*:\production\siteA\test;/BankFiles/test

Il ticket lavoro si riferisce ad un file denominato C:\production\siteA\test\justAtest.pdf. RICOH ProcessDirector cerca justAtest.pdf in queste directory su Linux:

  1. /BankFiles/prod/test/
  2. /BankFiles/test/
  3. /production/siteA/test
  4. La posizione di staging dell'unità di immissione Hot Folder

E su queste directory su Windows:

  1. D:\BankFiles\prod\test\
  2. D:\BankFiles\test
  3. La posizione di staging dell'unità di immissione Hot Folder

1.3.8 Sintassi dei file di controllo di RICOH ProcessDirector

Varie parti di RICOH ProcessDirector utilizzano le informazioni contenute nei file di controllo o nei modelli dei file di controllo da impostare e trasferiscono i valori di varie proprietà. È possibile eseguire delle copie dei file di controllo e dei modelli di file di controllo forniti da RICOH ProcessDirector e modificarle in modo da soddisfare le necessità dell'installazione.

1.3.8.1 File di controllo di esempio per le regole

RICOH ProcessDirector fornisce file di controllo di esempio per le regole che analizzano i parametri JCL, i parametri del file di controllo LPD o i valori JDF per l'impostazione dei flussi di lavoro e dei valori di proprietà del lavoro.

I file di controllo di esempio (receive_jcl_jobtype.cfg, receive_lpd_jobtype.cfg, receive_lpd_pdf_jobtype.cfg, e receive_text_jobtype.cfg) per le regole vengono installati nella directory /aiw/aiw1/samples/rules/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\samples\rules\ (Windows).

Per creare un proprio file di controllo, copiare nella directory /aiw/aiw1/control_files/rules/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files\rules\ (Windows) uno dei file di esempio e rinominarlo, quindi modificarlo a seconda delle necessità.

    Nota:
  • Gli aggiornamenti potrebbero sovrascrivere i file presenti nella directory /aiw/aiw1/samples/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\samples\ (Windows), ma non quelli presenti nella directory /aiw/aiw1/control_files (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files (Windows). Si consiglia di copiare i file di esempio nella directory /aiw/aiw1/control_files (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files (Windows) e di apportare tutte le modifiche nel file copiato.

1.3.8.1.1 receive_jcl_jobtype.cfg

Il file di esempio receive_jcl_jobtype.cfg imposta il flusso di lavoro e le proprietà dei lavori ricevuti da Download per z/OS e AFP Download Plus.

La funzione Supporto AFP offre il file receive_jcl_jobtype.cfg .

RICOH ProcessDirector può utilizzare questo file di controllo per interpretare un file JCL che accompagna un dataset PRD, che RICOH ProcessDirector riceve da una periferica di input Download. Ad esempio, il file JCL potrebbe contenere le informazioni di seguito riportate:

"-odatat=af -oburst=no -occ=yes -occtype=m -ocop=1 -odatac=unblock 
-ofileformat=stream -of=F1HPSTP1 -ojobn=HPUNCH05 -ono=BLDPDEV9 
-opr=HPUNCH -ous=WAITE 
-opa=class=B,dest=LOCAL,forms=STD,jobid=JOB00105"

Per utilizzare un file di controllo, impostare il valore della proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario del dispositivo di input su SetJobTypeFromRules o SetJobTypeFromFileName e il valore della proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario sul percorso e il nome del file di controllo. L'operazione SetJobTypeFromRules utilizza il file di controllo per impostare il flusso di lavoro per il lavoro, convertire un file di sostituzioni facoltativo inviato con un lavoro in un file in formato RICOH ProcessDirectornome proprietà=valore per l'impostazione delle proprietà del lavoro o per entrambe le operazioni. L'operazione SetJobTypeFromFileName utilizza il file di controllo per l'impostazione delle proprietà del lavoro. Tutte le informazioni nel file di controllo sono sensibili al maiuscolo/minuscolo.

Nota: non è possibile utilizzare un file di controllo per impostare le proprietà di lavoro che sono pronte per la lettura nel notebook Proprietà di lavoro.

Il file di controllo contiene queste sezioni:

Sezione CONFIGURATION
Questa è la sezione delle impostazioni globali che comprende le parole chiave che definiscono come RICOH ProcessDirector interpreta il file JCL.
FILE_MODE
Questa parola chiave controlla come RICOH ProcessDirector elabora il file JCL. Un valore di "FILE" istruisce RICOH ProcessDirector a trattare tutte le informazioni nel file come record singoli. In questa modalità, RICOH ProcessDirector può eseguire la ricerca e sostituire le azioni. Utilizzare sempre il valore "FILE" per i file di controllo che elabora i file JCL. I doppi apici nel valore sono obbligatori.
ATTRIBUTE_PATTERN
Questa parola chiave specifica un'espressione regolare che definisce come RICOH ProcessDirector riconosce i nomi delle proprietà. Quando viene fornito da RICOH ProcessDirector, il valore è "\$\{Job.*\}". I doppi apici delimitano l'espressione e i caratteri barra retroversa sono caratteri esc che precedono i caratteri speciali nell'espressione.

Il valore "\$\{Job.*\}" istruisce RICOH ProcessDirector affinché riconosca i nomi delle proprietà come stringhe che iniziano con Job. e sono seguite da zero o più caratteri. I nomi delle proprietà di lavoro diRICOH ProcessDirector seguono questa convenzione, ad esempio Job.Duplex e Job.Print.CumulativeSheetsStacked.

KEYWORD_CASE
Questa parola chiave definisce il maiuscolo/minuscolo dei caratteri nei nomi parametro del file JCL. A seconda delle impostazioni sul sistema di invio, è possibile che i parametri siano trasferiti come caratteri tutti maiuscoli o tutti minuscoli. Utilizzare un valore "UPPER" o "LOWER", in base ai requisiti dell'installazione.
NORMALIZER_PROGRAM
La parola chiave specifica il nome di un programma che modifica un file JCL in modo che tutte le proprietà da esso definite siano in formato "parola chiave=valore". RICOH ProcessDirector fornisce il programma normalize_jcl.pl per modificare i diversi stili dei parametri JCL nel formato "parola chiave=valore".

Ad esempio, considerare questa stringa JCL:

"-odatat=af -oburst=no -opa=class=B,dest=LOCAL,forms=STD,jobid=JOB00105"
Quando RICOH ProcessDirector utilizza il programma normalize_jcl.pl specificato nel file di controllo, il programma sostituisce la stringa JCL con questo valore:
datat=af,burst=no,class=B,dest=LOCAL,forms=STD,jobid=JOB00105,

Delimitare l'inizio e la fine della sezione CONFIGURATION con CONFIGURATION e ENDCONFIGURATION.

Sezione REPLACE
Questa sezione utilizza i comandi sed per sostituire le stringhe nel file JCL. Viene impostato come commento nel file di esempio in quanto il programma definito dalla parola chiave NORMALIZER_PROGRAM converte il file JCL.

Ad esempio, questa istruzione sostituisce tutte le occorrenze di -opa= (notare lo spazio iniziale) con le virgole:

#s! -opa=!,!

Delimitare l'inizio e la fine della sezione REPLACE con REPLACE e ENDREPLACE.

Sezione PATTERN KEY_VALUE
Questa sezione descrive come RICOH ProcessDirector trova le parole chiave e i valori e li converte in token utilizzando gruppi di espressione regolari. La sezione fornita da RICOH ProcessDirector si presenta in questo modo:
PATTERN KEY_VALUE
"(.*?)=(.*?),"
ENDPATTERN
Il modello è delimitato da virgolette e il modello a sinistra del segno uguale rappresenta la parola chiave. Il modello alla destra rappresenta il valore. Questo modello crea un elenco delimitato da virgole di coppie parola chiave e valore.
Sezione istruzioni DEFINE
Questa sezione utilizza formule di simboli per impostare il flusso di lavoro e le proprietà di RICOH ProcessDirector a partire dai valori dei parametri trasferiti nel file JCL con il lavoro. Questi sono esempi dei tipi di istruzioni DEFINE che la sezione può contenere:
DEFINE ${Job.JobType} AS "BILLS" WHEN (${DEST} == "LOCAL")
DEFINE ${Job.Class} AS "${CLASS}"
DEFINE ${Job.InputDatastream} AS "AFP" WHEN (${DATAT} == "af")
DEFINE ${Job.Destination} AS "${DEST}"
DEFINE ${Job.RequestedPrinter} AS "${DEST}"
DEFINE ${Job.Customer} AS "XYZ" WHEN (${CLASS} == "Z") FINALLY QUIT

La prima istruzione DEFINE è un'istruzione condizionale. In questo esempio, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Job.JobType su BILLS quando il valore del parametro DEST del file JCL è LOCAL. Se il parametro DEST contiene qualsiasi altro valore, RICOH ProcessDirector non imposta il flusso di lavoro dal file di controllo. L'impostazione viene effettuata utilizzando un altro metodo, come l'uso del flusso di lavoro assegnato al dispositivo di input Download.

La seconda istruzione DEFINE è un'istruzione non condizionale. In questo esempio RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà lavoro Job.Class sul valore del parametro CLASS trasferito con il lavoro. Pertanto, se la stringa JCL originale ricevuta da RICOH ProcessDirector contiene -opa=class=B, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Job.Class su B.

La terza istruzione DEFINE è un'istruzione condizionale. In questo esempio, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà del lavoro Job.InputDataStream su AFP quando il valore del parametro DATAT dal JCL è af. Se il parametro DATAT contiene qualsiasi altro valore, RICOH ProcessDirector non imposta il valore della proprietà Job.InputDataStream.

La quarta e la quinta istruzione DEFINE sono istruzioni non condizionali che impostano i valori di due diverse proprietà di lavoro sul valore dello stesso parametro.

L'ultima istruzione DEFINE è un'istruzione condizionale che può causare che RICOH ProcessDirector interrompa la lettura di altre istruzioni DEFINE nel file di controllo. Se la condizione che l'istruzione definisce è true, RICOH ProcessDirector interrompe la lettura del file di controllo. Se la condizione è false, RICOH ProcessDirector continua a valutare tutte le altre istruzioni DEFINE che seguono l'istruzione FINALLY QUIT.

1.3.8.1.2 receive_lpd_jobtype.cfg

Il file di esempio receive_lpd_pdf_jobtype.cfg imposta il flusso di lavoro e le proprietà per lavori AFP ricevuti mediante il protocollo LPD.

La funzione Supporto AFP offre il file receive_lpd_jobtype.cfg.

RICOH ProcessDirector può utilizzare questo file di controllo per interpretare un file di controllo LPD che fornisce un lavoro di stampa AFP ricevuto mediante il protocollo di stampa LPD. Il formato del file di controllo LPD dipende dal sistema operativo dell'host di invio. Ad esempio, un file di controllo LPD ricevuto da Windows potrebbe contenere queste informazioni:

orighost=mywindowshost
origuser=annsmith
origname=TestPDF.pdf

Per utilizzare un file di controllo, impostare il valore della proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario del dispositivo di input su SetJobTypeFromRules o SetJobTypeFromFileName e il valore della proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario sul percorso e il nome del file di controllo. L'operazione SetJobTypeFromRules utilizza il file di controllo per impostare il flusso di lavoro per il lavoro, convertire un file di sostituzioni facoltativo inviato con un lavoro in un file in formato RICOH ProcessDirectornome proprietà=valore per l'impostazione delle proprietà del lavoro o per entrambe le operazioni. L'operazione SetJobTypeFromFileName utilizza il file di controllo per l'impostazione delle proprietà del lavoro. Tutte le informazioni nel file di controllo sono sensibili al maiuscolo/minuscolo.

Nota: non è possibile utilizzare un file di controllo per impostare le proprietà di lavoro che sono pronte per la lettura nel notebook Proprietà di lavoro.

Il file di controllo contiene queste sezioni:

Sezione CONFIGURATION
È una sezione delle impostazioni globali che comprende le parole chiave che definiscono come RICOH ProcessDirector interpreta i parametri del file di controllo LPD.
FILE_MODE
Questa parola chiave controlla come RICOH ProcessDirector elabora il file di controllo LPD. Un valore di "FILE" istruisce RICOH ProcessDirector a trattare tutte le informazioni nel file come record singoli. In questa modalità, RICOH ProcessDirector può eseguire la ricerca e sostituire le azioni. I doppi apici nel valore sono obbligatori.

Un valore di "RECORD" per il file mode indica a RICOH ProcessDirector di leggere le informazioni nel file record per record. I doppi apici nel valore sono obbligatori.

ATTRIBUTE_PATTERN
Questa parola chiave specifica un'espressione regolare che definisce come RICOH ProcessDirector riconosce i nomi delle proprietà. Quando viene fornito da RICOH ProcessDirector, il valore è "\$\{Job.*\}". I doppi apici delimitano l'espressione e i caratteri barra retroversa sono caratteri esc che precedono i caratteri speciali nell'espressione.

Il valore "\$\{Job.*\}" istruisce RICOH ProcessDirector affinché riconosca i nomi delle proprietà come stringhe che iniziano con Job. e sono seguite da zero o più caratteri. I nomi delle proprietà di lavoro diRICOH ProcessDirector seguono questa convenzione, ad esempio Job.Duplex e Job.Print.CumulativeSheetsStacked.

KEYWORD_CASE
Questa parola chiave definisce il formato dei caratteri dei nomi di parametro del file di controllo LPD. A seconda delle impostazioni sul sistema di invio, è possibile che i parametri siano trasferiti come caratteri tutti maiuscoli o tutti minuscoli. Utilizzare un valore "UPPER" o "LOWER", in base ai requisiti dell'installazione.

Delimitare l'inizio e la fine della sezione CONFIGURATION con CONFIGURATION e ENDCONFIGURATION.

Sezione REPLACE
Questa sezione utilizza i comandi sed per sostituire le stringhe nel file di controllo LPD. Viene impostato come commento nel file di esempio. Probabilmente non sarà necessario utilizzarla.

Delimitare l'inizio e la fine della sezione REPLACE con REPLACE e ENDREPLACE.

Sezione PATTERN KEY_VALUE
Questa sezione descrive come RICOH ProcessDirector trova le parole chiave e i valori e li converte in token utilizzando gruppi di espressione regolari. La sezione fornita da RICOH ProcessDirector si presenta in questo modo:
PATTERN KEY_VALUE
"(.*?)=(.*?),"
ENDPATTERN
Il modello è delimitato da virgolette e il modello a sinistra del segno uguale rappresenta la parola chiave. Il modello alla destra rappresenta il valore. Questo modello crea un elenco delimitato da virgole di coppie parola chiave e valore.
Sezione istruzioni DEFINE
Questa sezione utilizza formule simboliche per impostare il flusso di lavoro RICOH ProcessDirector e le proprietà del lavoro dai valori nel file di controllo LPD trasferito con il lavoro. Questi sono esempi dei tipi di istruzioni DEFINE che la sezione può contenere:

Esempio per Linux:

DEFINE ${Job.JobType} AS "PDF" WHEN (${ORIGHOST} == "mywindowshost")
DEFINE ${Job.Name} AS "${ORIGNAME}"
DEFINE ${Job.Host.UserID} AS "${ORIGUSER}"
DEFINE ${Job.InputDatastream} AS "PDF" WHEN 
(${ORIGHOST} == "mywindowshost")
DEFINE ${Job.Customer} AS "XYZ" WHEN 
(${ORIGUSER} == "xyzadmin") FINALLY QUIT

L'istruzione DEFINE ${Job.JobType} è un'istruzione condizionale. In questo esempio RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Job.JobType su PDF quando il valore del parametro ORIGHOST del file di controllo LPD è mywindowshost. Se il parametro ORIGHOST contiene qualsiasi altro valore, RICOH ProcessDirector non imposta il flusso di lavoro dal file di controllo. La relativa impostazione viene effettuata utilizzando un altro metodo, come l'uso del flusso di lavoro assegnato al dispositivo di input LPD.

L'istruzione DEFINE ${Job.Name} imposta il valore della proprietà Job.Name sul nome del file di input originale.

L'istruzione DEFINE ${Job.Host.UserID} è un'istruzione non condizionale. In questo esempio, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà del lavoro Job.Host.UserID nel valore del parametro ORIGUSER nel file di controllo LPD. Pertanto, se il file di controllo LPD ricevuto da RICOH ProcessDirector contiene origuser=annsmith, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Job.Host.UserID su annsmith.

L'istruzione DEFINE ${Job.InputDatastream} è un'istruzione condizionale. In questo esempio RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Job.InputDataStream su PDF quando il valore del parametro ORIGHOST del file di controllo LPD è mywindowshost. Se il parametro ORIGHOST contiene qualsiasi altro valore, RICOH ProcessDirector non imposta il valore della proprietà Job.InputDataStream.

L'istruzione DEFINE ${Job.Customer} è un'istruzione condizionale che può generare in RICOH ProcessDirector l'interruzione della lettura di altre istruzioni DEFINE nel file di controllo. Se la condizione che l'istruzione definisce è true, RICOH ProcessDirector interrompe la lettura del file di controllo. Se la condizione è false, RICOH ProcessDirector continua a valutare tutte le altre istruzioni DEFINE che seguono l'istruzione FINALLY QUIT.

1.3.8.1.3 receive_lpd_pdf_jobtype.cfg

Il file di esempio receive_lpd_pdf_jobtype.cfg imposta il flusso di lavoro e le proprietà per i lavori PDF ricevuti mediante il protocollo LPD.

RICOH ProcessDirector può utilizzare questo file di controllo per interpretare un file di controllo LPD che fornisce un lavoro di stampa PDF ricevuto mediante il protocollo di stampa LPD. Il formato del file di controllo LPD dipende dal sistema operativo dell'host di invio. Ad esempio, un file di controllo LPD ricevuto da Windows potrebbe contenere queste informazioni:

orighost=mywindowshost
origuser=annsmith
origname=TestPDF.pdf

Per utilizzare un file di controllo, impostare il valore della proprietà Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario del dispositivo di input su SetJobTypeFromRules o SetJobTypeFromFileName e il valore della proprietà Regole di analisi del flusso di lavoro secondario sul percorso e il nome del file di controllo. L'operazione SetJobTypeFromRules utilizza il file di controllo per impostare il flusso di lavoro per il lavoro, convertire un file di sostituzioni facoltativo inviato con un lavoro in un file in formato RICOH ProcessDirectornome proprietà=valore per l'impostazione delle proprietà del lavoro o per entrambe le operazioni. L'operazione SetJobTypeFromFileName utilizza il file di controllo per l'impostazione delle proprietà del lavoro. Tutte le informazioni nel file di controllo sono sensibili al maiuscolo/minuscolo.

    Nota:
  • non è possibile utilizzare un file di controllo per impostare le proprietà di lavoro che sono pronte per la lettura nel notebook Proprietà di lavoro.

Il file di controllo contiene queste sezioni:

Sezione CONFIGURATION
È una sezione delle impostazioni globali che comprende le parole chiave che definiscono come RICOH ProcessDirector interpreta i parametri del file di controllo LPD.
FILE_MODE
Questa parola chiave controlla come RICOH ProcessDirector elabora il file di controllo LPD. Un valore di "FILE" istruisce RICOH ProcessDirector a trattare tutte le informazioni nel file come record singoli. In questa modalità, RICOH ProcessDirector può eseguire la ricerca e sostituire le azioni. I doppi apici nel valore sono obbligatori.

Un valore di "RECORD" per il file mode indica a RICOH ProcessDirector di leggere le informazioni nel file record per record. I doppi apici nel valore sono obbligatori.

ATTRIBUTE_PATTERN
Questa parola chiave specifica un'espressione regolare che definisce come RICOH ProcessDirector riconosce i nomi delle proprietà. Quando viene fornito da RICOH ProcessDirector, il valore è "\$\{Job.*\}". I doppi apici delimitano l'espressione e i caratteri barra retroversa sono caratteri esc che precedono i caratteri speciali nell'espressione.

Il valore "\$\{Job.*\}" istruisce RICOH ProcessDirector affinché riconosca i nomi delle proprietà come stringhe che iniziano con Job. e sono seguite da zero o più caratteri. I nomi delle proprietà di lavoro diRICOH ProcessDirector seguono questa convenzione, ad esempio Job.Duplex e Job.Print.CumulativeSheetsStacked.

KEYWORD_CASE
Questa parola chiave definisce il formato dei caratteri dei nomi di parametro del file di controllo LPD. A seconda delle impostazioni sul sistema di invio, è possibile che i parametri siano trasferiti come caratteri tutti maiuscoli o tutti minuscoli. Utilizzare un valore "UPPER" o "LOWER", in base ai requisiti dell'installazione.

Delimitare l'inizio e la fine della sezione CONFIGURATION con CONFIGURATION e ENDCONFIGURATION.

Sezione REPLACE
Questa sezione utilizza i comandi sed per sostituire le stringhe nel file di controllo LPD. Viene impostato come commento nel file di esempio. Probabilmente non sarà necessario utilizzarla.

Delimitare l'inizio e la fine della sezione REPLACE con REPLACE e ENDREPLACE.

Sezione PATTERN KEY_VALUE
Questa sezione descrive come RICOH ProcessDirector trova le parole chiave e i valori e li converte in token utilizzando gruppi di espressione regolari. La sezione fornita da RICOH ProcessDirector si presenta in questo modo:
PATTERN KEY_VALUE
"(.*?)=(.*?),"
ENDPATTERN
Il modello è delimitato da virgolette e il modello a sinistra del segno uguale rappresenta la parola chiave. Il modello alla destra rappresenta il valore. Questo modello crea un elenco delimitato da virgole di coppie parola chiave e valore.
Sezione istruzioni DEFINE
Questa sezione utilizza formule simboliche per impostare il flusso di lavoro RICOH ProcessDirector e le proprietà del lavoro dai valori nel file di controllo LPD trasferito con il lavoro. Questi sono esempi dei tipi di istruzioni DEFINE che la sezione può contenere:
DEFINE ${Job.JobType} AS "PDF" WHEN (${ORIGHOST} == "mywindowshost")
DEFINE ${Job.Name} AS "${ORIGNAME}"
DEFINE ${Job.Host.UserID} AS "${ORIGUSER}"
DEFINE ${Job.InputDatastream} AS "PDF" WHEN 
(${ORIGHOST} == "mywindowshost")
DEFINE ${Job.Customer} AS "XYZ" WHEN 
(${ORIGUSER} == "xyzadmin") FINALLY QUIT

L'istruzione DEFINE ${Job.JobType} è un'istruzione condizionale. In questo esempio RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Job.JobType su PDF quando il valore del parametro ORIGHOST del file di controllo LPD è mywindowshost. Se il parametro ORIGHOST contiene qualsiasi altro valore, RICOH ProcessDirector non imposta il flusso di lavoro dal file di controllo. La relativa impostazione viene effettuata utilizzando un altro metodo, come l'uso del flusso di lavoro assegnato al dispositivo di input LPD.

L'istruzione DEFINE ${Job.Name} imposta il valore della proprietà Job.Name sul nome del file di input originale.

L'istruzione DEFINE ${Job.Host.UserID} è un'istruzione non condizionale. In questo esempio, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà del lavoro Job.Host.UserID nel valore del parametro ORIGUSER nel file di controllo LPD. Pertanto, se il file di controllo LPD ricevuto da RICOH ProcessDirector contiene origuser=annsmith, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Job.Host.UserID su annsmith.

L'istruzione DEFINE ${Job.InputDatastream} è un'istruzione condizionale. In questo esempio RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Job.InputDataStream su PDF quando il valore del parametro ORIGHOST del file di controllo LPD è mywindowshost. Se il parametro ORIGHOST contiene qualsiasi altro valore, RICOH ProcessDirector non imposta il valore della proprietà Job.InputDataStream.

L'istruzione DEFINE ${Job.Customer} è un'istruzione condizionale che può generare in RICOH ProcessDirector l'interruzione della lettura di altre istruzioni DEFINE nel file di controllo. Se la condizione che l'istruzione definisce è true, RICOH ProcessDirector interrompe la lettura del file di controllo. Se la condizione è false, RICOH ProcessDirector continua a valutare tutte le altre istruzioni DEFINE che seguono l'istruzione FINALLY QUIT.

1.3.8.1.4 receive_text_jobtype.cfg

Il file di esempio receive_text_jobtype.cfg imposta il Flusso di lavoro da un file di sovrascrittura testo.

L'operazione fornita da RICOH ProcessDirectorper SetJobTypeFromRules può utilizzare il file di controllo receive_text_jobtype.cfg per impostare il flusso di lavoro del file jobID.overrides.text. L'operazione può utilizzare il file di controllo anche per convertire un file ticket di lavoro opzionale in formato JDF (Job Definition Format), jobID.overrides.jdf, in un file di sovrascrittura temporaneo e basato su testo che può essere utilizzato insieme al file jobID.overrides.text per impostare il flusso di lavoro.

Tutte le informazioni nel file di controllo sono sensibili al maiuscolo/minuscolo.

Il file di controllo contiene queste sezioni:

Sezione CONFIGURATION
È una sezione delle impostazioni globali che comprende le parole chiave che definiscono come RICOH ProcessDirector interpreta i parametri del ticket lavori.
FILE_MODE
Questa parola chiave controlla come RICOH ProcessDirector elabora il ticket lavoro. Un valore di "FILE" istruisce RICOH ProcessDirector a trattare tutte le informazioni nel file come record singoli. In questa modalità, RICOH ProcessDirector può eseguire la ricerca e sostituire le azioni. I doppi apici nel valore sono obbligatori.

Un valore di "RECORD" per il file mode indica a RICOH ProcessDirector di leggere le informazioni nel file record per record. I doppi apici nel valore sono obbligatori.

ATTRIBUTE_PATTERN
Questa parola chiave specifica un'espressione regolare che definisce come RICOH ProcessDirector riconosce i nomi delle proprietà. Quando viene fornito da RICOH ProcessDirector, il valore è "\$\{Job.*\}". I doppi apici delimitano l'espressione e i caratteri barra retroversa sono caratteri esc che precedono i caratteri speciali nell'espressione.

Il valore "\$\{Job.*\}" istruisce RICOH ProcessDirector affinché riconosca i nomi delle proprietà come stringhe che iniziano con Job. e sono seguite da zero o più caratteri. I nomi delle proprietà di lavoro diRICOH ProcessDirector seguono questa convenzione, ad esempio Job.Duplex e Job.Print.CumulativeSheetsStacked.

KEYWORD_CASE
Questa parola chiave definisce il formato dei caratteri dei nomi di parametro del ticket lavoro. A seconda delle impostazioni sul sistema di invio, è possibile che i parametri siano trasferiti come caratteri tutti maiuscoli o tutti minuscoli. Utilizzare un valore "UPPER" o "LOWER", in base ai requisiti dell'installazione.

Delimitare l'inizio e la fine della sezione CONFIGURATION con CONFIGURATION e ENDCONFIGURATION.

Sezione REPLACE
Questa sezione utilizza i comandi sed per sostituire stringhe nel ticket lavoro. Viene impostato come commento nel file di esempio. Probabilmente non sarà necessario utilizzarla.

Delimitare l'inizio e la fine della sezione REPLACE con REPLACE e ENDREPLACE.

Sezione PATTERN KEY_VALUE
Questa sezione descrive come RICOH ProcessDirector trova le parole chiave e i valori e li converte in token utilizzando gruppi di espressione regolari. La sezione fornita da RICOH ProcessDirector si presenta in questo modo:
PATTERN KEY_VALUE
"(.*?)=(.*?),"
ENDPATTERN
Il modello è delimitato da virgolette e il modello a sinistra del segno uguale rappresenta la parola chiave. Il modello alla destra rappresenta il valore. Questo modello crea un elenco delimitato da virgole di coppie parola chiave e valore.
Sezione istruzioni DEFINE
Questa sezione utilizza formule di simboli per impostare il flusso di lavoro di RICOH ProcessDirector da un valore nel ticket lavoro trasferito con il lavoro. Questo è il tipo di istruzione DEFINE che RICOH ProcessDirector in genere utilizza per impostare il flusso di lavoro:
DEFINE ${Job.JobType} AS "Transform"
DEFINE ${Job.JobType} AS "PDF" WHEN (${Job.InputDatastream} == "pdf")

La prima istruzione DEFINE imposta il flusso di lavoro predefinito. La seconda istruzione DEFINE è condizionale. In questo esempio, RICOH ProcessDirector imposta il valore della proprietà Job.JobType su PDF quando il valore del parametro Job.InputDatastream nel file di sovrascrittura testo è pdf. Se il parametro Job.InputDatastream presenta un altro valore, RICOH ProcessDirector utilizza il flusso di lavoro predefinito.

1.3.8.1.5 Utilizzo del parametro -ooutbin nei file jobtype JCL e LPD

I file di controllo receive_jcl_jobtype.cfg, receive_lpd_jobtype.cfg e receive_lpd_pdf_jobtype.cfg forniti con RICOH ProcessDirector associano il valore del parametro -ooutbin alla proprietà Job.OutputBin.

Per utilizzare il parametro -ooutbin in file jobtype JCL e LPD:

  1. Compilare la tabella con le informazioni relative all'applicazione, alle stampanti e ai vassoi. Ogni riga riflette le informazioni relative a un vassoio.
    Colonna 1: Valori utilizzati nel parametro -ooutbin (valore di proprietà) Colonna 2: Nome del vassoio nel notebook delle proprietà (nome oggetto, nome outputBin) Colonna 3: Modello stampante (nome printerModel) Colonna 4: Numero vassoio stampante (binNumber)
    Esempio: 9 Esempio: Stacker9 Esempio: InfoPrint 2085 Esempio: 9
           
           
           
  2. Copiare il testo seguente in un file di testo vuoto:
    <IPPD_UpdateData version="1.0" xmlns"xsi="http://www.w3.org/2001/
    XMLSchema-instance">
         <object name="Stacker9" type="OutputBin">
              <property name="OutputBin.BinNumber" value="9"/>
         </object>
         <printerModel name="InfoPrint 2085">
              <outputBin name="Stacker9" binNumber="9"/>
         </printerModel>
    </IPPD_UpdateData>
  3. Modificare il file di testo con i valori immessi nella tabella:
    1. Copiare <object> e i set di tag <printerModel> in modo da averne uno per ogni riga della tabella.
    2. Utilizzare i valori della colonna 1 per l'attributo value del tag property.
    3. Utilizzare i valori della colonna 2 per l'attributo name dei tag object e outputBin.
    4. Utilizzare i valori della colonna 3 per l'attributo name del tag printerModel.
    5. Utilizzare i valori della colonna 4 per l'attributo binNumber del tag outputBin.
  4. Salvare il file.
  5. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  6. Nel riquadro sinistro, fare clic su Utilità Importa oggetti.
  7. Fare clic su e navigare fino al file XML appena creato. Fare clic su Apri.
  8. Fare clic su Importa.

1.3.8.2 File di controllo di esempio per le stampanti Passthrough

RICOH ProcessDirector fornisce un modello di file di controllo di esempio da utilizzare con le stampanti Passthrough. Questo modello è chiamato passthru.cfg ed è installato su: /aiw/aiw1/samples/passthru/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\samples\passthru\ (Windows).

Se il comando della stampante che si specifica per una stampante Passthrough utilizza un file di controllo, il file di controllo che RICOH ProcessDirector genera dal modello file di controllo specifica le opzioni per il comando della stampante. Gli utenti autorizzati possono copiare e modificare il modello del file di controllo di esempio che RICOH ProcessDirector fornisce. Essi possono poi inserire il modello del file di controllo personalizzato in ogni directory accessibile a RICOH ProcessDirector. Utilizzare la proprietà della stampante Modello file di controllo per specificare il nome e il percorso del modello del file di controllo.

    Nota:
  • Gli aggiornamenti potrebbero sovrascrivere i file presenti nella directory /aiw/aiw1/samples/ (Linux) o C:\aiw\aiw1\samples\ (Windows), ma non quelli presenti nella directory /aiw/aiw1/control_files (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files (Windows). Si consiglia di copiare i file di esempio nella directory /aiw/aiw1/control_files (Linux) o C:\aiw\aiw1\control_files (Windows) e di apportare tutte le modifiche nel file copiato.

Il modello del file di controllo passthru.cfg utilizza le formule dei simboli di RICOH ProcessDirector per impostare i valori dei parametri del comando della stampante. Questi sono esempi delle voci nel modello del file di controllo:

JobID=${Job.ID}

JobCopies=${Job.Copies}

PrinterId=${Printer.ID}

CustomerName=${Printer.CustomerName}
Le parole chiave a sinistra del segno di uguale sono dei parametri di esempio.

Nota: Non tutti i comandi della stampante possono utilizzare i file di controllo. Se i propri possono, potrebbero utilizzare dei nomi parametri.

I valori alla destra sono formule di simbolo per le proprietà lavoro di RICOH ProcessDirector. Utilizzando JobCopies=${Job.Copies} come esempio, RICOH ProcessDirector imposta il valore per il parametro JobCopies sul valore della proprietà del lavoro Job.Copies. Ad esempio, se si desiderava che il nome file di input originale venisse conservato quando il lavoro è stato inviato alla stampante, era possibile sostituire ${Job.Inputfile} per ${Job.ID} nella voce del modello del file di controllo per il parametro JobID.

1.3.8.3 File di controllo per la funzione Archivio

La funzione Archivio RICOH ProcessDirector può utilizzare un file di proprietà associato e un file delle proprietà del documento come input per l'operazione StoreInRepository. Il file di proprietà associato definisce le proprietà che si desidera memorizzare nell'archivio che sono associate a un lavoro ma sono proprietà di altri oggetti. Il file delle proprietà del documento è un file delimitato da tabulazioni che contiene i valori di proprietà da memorizzare nel contenitore. Per l'elaborazione degli archivi non è necessario alcun file ma possono essere utili per l'acquisizione dei dati che l'azienda desidera sulla cronologia della produzione di un lavoro nel proprio flusso di lavoro.
La funzione Archivio può produrre anche un file contenente le proprietà file di un lavoro o documento memorizzate quando è stato scritto nell'archivio. Tale file viene prodotto dal modello di operazione ExportFromRepository e viene denominato File di risultati esportazione

1.3.8.3.1 Creazione di un file di proprietà associato

È possibile creare un file di proprietà associato per specificare una o più proprietà che sono associate a un lavoro ma sono proprietà di altri oggetti. Quando viene eseguita un'operazione basata sul modello di operazione StoreInRepository, queste proprietà e i loro valori vengono memorizzate in un contenitore insieme ai dati sul lavoro e sui documenti. Ad esempio, è possibile memorizzare il modello di stampante richiesto per un lavoro o il colore del supporto su cui il lavoro va stampato.

    Nota:
  • È anche possibile specificare in un file di proprietà associato le proprietà posizionali del lavoro e memorizzarle con i loro valori in un contenitore. Non è possibile selezionare una proprietà posizionale come valore per la proprietà Proprietà del lavoro da memorizzare dell'operazione StoreInRepository. In un flusso di lavoro, i valori delle proprietà posizionali possono essere diversi per operazioni diverse basate sullo stesso modello di operazione.

Proprietà di lavoro posizionali

Per memorizzare i valori di una proprietà di lavoro posizionale è necessario specificare la proprietà, la fase in cui si trova, il nome interno dell'operazione a cui è associata e la sua etichetta. La sintassi è:

Proprietà_lavoro[Fase][Identificatore_operazione]: Etichetta_proprietà

Ad esempio, si utilizza la funzione Verifica automatizzata e si desidera memorizzare il nome del lettore di codici a barre che l'operazione ReadBarcodeData utilizza per tracciare i documenti di un lavoro con un insertore.

Al momento di creare il file di proprietà associato, si digita questa riga in un editor di testo:

Job.TrackAndTrace.BarcodeReader[Inserimento][ReadBarcodeData]:Etichetta proprietà

L'etichetta della proprietà potrebbe essere Job.BarcodeReader.

Quando l'operazione StoreInRepository viene eseguita, RICOH ProcessDirector:

  1. Ottiene il valore della proprietà di lavoro Lettore codice a barre (nome database Job.TrackAndTrace.BarcodeReader) per l'operazione ReadBarcodeData nella fase Inserimento.

    Questo valore potrebbe essere BarcodeReader1.

  2. Memorizza il valore della proprietà Lettore codice a barre insieme alle altre informazioni sul lavoro e i relativi documenti nel contenitore.

Per vedere se una proprietà su un modello di operazione è posizionale, fare clic sull'icona ? e controllare le Note sull'utilizzo nella Guida.

Proprietà associate a un lavoro

Per memorizzare il valore di una proprietà per un altro oggetto, è necessario creare una catena di relazioni per la proprietà in questione. La catena deve iniziare con una proprietà di lavoro che specifica un oggetto come valore. La proprietà successiva nella catena deve essere una proprietà dell'oggetto specificato dalla proprietà di lavoro. La catena deve finire con la proprietà di cui si desidera memorizzare i valori.

Benché sia possibile iniziare la catena con qualsiasi proprietà che specifichi un oggetto come valore, queste proprietà sono adatta a quasi tutte le esigenze.

Oggetto Nome della proprietà di lavoro visualizzato nell'interfaccia utente Nome database della proprietà di lavoro Prodotto o funzione base
Lettore di codici a barre Lettore di codici a barre Job.TrackAndTrace.BarcodeReader Verifica automatizzata
Inserisci dispositivo Nessuno Job.SourceInputDeviceName Prodotto base
Imbustatrice Controller dell'imbustatrice Job.InserterSystem.ID Imbustatrice
Supporto Supporto Job.Media Prodotto base
Stampante Stampante richiesta Job.RequestedPrinter Prodotto base

La riga che segue mostra una versione semplice di sintassi per specificare le proprietà associate:

Proprietà_da_memorizzare@Proprietà_lavoro:Etichetta_proprietà
    Nota:
  • Se si sceglie Qualsiasi stampante nell'operazione PrintJobs, non è possibile utilizzare il nome database Job.RequestedPrinter. Sostituire questo nome con Job.PreviousPrinter.

Il sistema inizia a partire dai due punti e legge le proprietà da destra a sinistra. Il numero di proprietà nella catena può variare. Un simbolo @ separa le proprietà. A destra dei due punti si trova l'etichetta della proprietà. L'etichetta della proprietà è obbligatoria.

Questi esempi indicano i nomi delle proprietà visualizzati nell'interfaccia utente seguiti dai nomi database delle proprietà tra parentesi. Per creare il file di proprietà associato è necessario utilizzare i nomi database.

  • Si supponga di voler memorizzare i valori per la proprietà di stampante Modello stampante (nome database Printer.Model.Specific). È possibile concatenare la proprietà di lavoro Stampante richiesta (nome database Job.RequestedPrinter) direttamente alla proprietà di stampante.

    Al momento di creare il file di proprietà associato, si digita questa riga in un editor di testo:

    Printer.Model.Specific@Job.RequestedPrinter:Etichetta_proprietà

    L'etichetta della proprietà potrebbe essere Job.PrinterModel.

    Quando l'operazione StoreInRepository viene eseguita, RICOH ProcessDirector:

    1. Ottiene il valore della proprietà Stampante richiesta.

      Questo valore potrebbe essere Printer4.

    2. Utilizza la componente Printer. della proprietà Printer.Model.Specific per identificare l'oggetto successivo presente nella catena: un oggetto stampante.
    3. Ottiene il valore della proprietà Modello stampante per Printer4.

      Questo valore potrebbe essere Ricoh Pro C901.

    4. Memorizza il valore della proprietà Modello stampante insieme alle altre informazioni sul lavoro e i relativi documenti nel contenitore.
        Importante:
      • Il collegamento tra la proprietà di lavoro e la componente oggetto della proprietà successiva è di importanza critica. È necessario collegare la proprietà di lavoro Stampante richiesta a una proprietà di stampante. Il nome database di una proprietà di stampante inizia con Printer. Un esempio alla fine di questo argomento illustra come collegare una proprietà di lavoro a un'altra proprietà per mezzo di una proprietà intermedia.

  • Si utilizza la funzione Verifica automatizzata e si desidera memorizzare i valori per la proprietà Formato di codice a barre (nome database BarcodeReader.BarcodeFormat). È possibile concatenare la proprietà di lavoro Lettore codice a barre (nome database Job.TrackAndTrace.BarcodeReader) direttamente alla proprietà Formato di codice a barre. Dal momento che la proprietà Lettore codice a barre è posizionale, è necessario specificare l'identificatore dell'operazione e la fase.

    Ci sono due diverse operazioni che leggono i codici a barre e i lettori di codice a barre delle due operazioni utilizzano un formato di codice a barre diverso. Il lettore di codice a barre desiderato è quello utilizzato dall'operazione ReadBarcodeData nella fase Inserimento.

    Al momento di creare il file di proprietà associato, si digita questa riga in un editor di testo:

    BarcodeReader.BarcodeFormat@Job.TrackAndTrace.BarcodeReader[Inserimento][ReadBarcodeData]:Etichetta_proprietà

    L'etichetta della proprietà potrebbe essere Job.BarcodeFormat.

    Quando l'operazione StoreInRepository viene eseguita, RICOH ProcessDirector:

    1. Ottiene il valore della proprietà di lavoro Lettore codice a barre per l'operazione ReadBarcodeData nella fase Inserimento.

      Questo valore potrebbe essere BarcodeReader2.

    2. Utilizza la componente BarcodeReader. della proprietà BarcodeReader.BarcodeFormat per identificare l'oggetto successivo presente nella catena: un oggetto lettore di codice a barre.
    3. Ottiene il valore della proprietà Formato di codice a barre per BarCodeReader2.

      Questo valore potrebbe essere BarcodeFormat2.

    4. Memorizza il valore della proprietà Formato di codice a barre insieme alle altre informazioni sul lavoro e i relativi documenti nel contenitore.

Per creare un file di proprietà associato:
  1. Con un editor di testo, creare un nuovo file.
  2. Digitare una riga per la prima proprietà di cui si desidera memorizzare i valori.

    Utilizzare la seguente sintassi:

    Proprietà_da_memorizzare@Proprietà_intermedia@Proprietà_lavoro[Fase][Identificatore_operazione]:Etichetta_proprietà

    in cui:

    • Proprietà_da_memorizzare è il nome database della proprietà da memorizzare.
    • Proprietà_intermedia è il nome database di una proprietà intermedia, se richiesta, che collega la proprietà di lavoro a quella da memorizzare tramite l'identificazione di un oggetto intermedio, ad esempio un Supporto. Se è necessario specificare due proprietà intermedie, separarle con un simbolo @.

      È possibile collegare direttamente molte proprietà di lavoro alle proprietà da memorizzare senza specificare una Proprietà_intermedia.

    • Proprietà_lavoro[Fase][Identificatore_proprietà] ha queste componenti:
      • Proprietà_lavoro è il nome database della proprietà di lavoro che identifica un oggetto, ad esempio una stampante.

        Se si desidera memorizzare una proprietà di lavoro posizionale, che non può essere selezionata come valore per la proprietà Proprietà del lavoro da memorizzare nell'operazione StoreInRepository, Proprietà_lavoro è il nome database della proprietà posizionale. Non è necessario specificare altre proprietà.

      • Se la proprietà is posizionale, Fase è il nome della fase in cui si trova l'operazione, mentre Identificatore_operazione è il nome interno dell'operazione con la proprietà.

        Se la proprietà non è posizionale, non specificare una [Fase] o un [Identificatore_operazione].

    • Property_label è il nome che appare nella scheda Proprietà quando si fa clic su Mostra dettagli nella tabella Risultati della scheda Archivio. Si consiglia il formato Job.ProprietàPersonale. L'etichetta di ogni proprietà del file di proprietà associato deve essere univoca.

    Ad esempio, è possibile digitare:

    Job.TrackAndTrace.BarcodeReader[Inserimento][ReadBarcodeData]:Job.BarcodeReader

  3. Per memorizzare i valori di una seconda proprietà, inserire un'interruzione di riga e ripetere le operazioni illustrate sopra per la seconda proprietà.

    Ad esempio, è possibile digitare:

    Printer.Model.Specific@Job.RequestedPrinter:Job.PrinterModel

  4. Salvare il file di testo.
    Ad esempio, è possibile denominare il file proprietà associate.txt.
  5. Inviare il file delle proprietà associate al server RICOH ProcessDirector in una directory alla quale l'utente del sistema RICOH ProcessDirector ha accesso.

A questo punto, il file può essere utilizzato come valore della proprietà File di proprietà associato per un'operazione StoreInRepository di un flusso di lavoro.

Quando l'operazione StoreInRepository viene eseguita, RICOH ProcessDirector memorizza (insieme a ogni documento e lavoro) il valore di ogni proprietà memorizzata specificata nel file delle proprietà associato.

  • Se il valore è nullo per una qualsiasi delle proprietà memorizzate su una riga del file delle proprietà associato, RICOH ProcessDirector memorizza un valore nullo per la proprietà.
  • Se una proprietà consente più selezioni, RICOH ProcessDirector memorizza le varie selezioni separandole con una barra verticale (|). Ad esempio, il valore di una proprietà memorizzata è BarcodeReader1|BarcodeReader2.
  • Se si selezionano più valori per la proprietà di lavoro e per la proprietà di oggetto associata, RICOH ProcessDirector aggiunge un segno di sottolineatura e il nome del valore della proprietà di lavoro all'etichetta della proprietà. RICOH ProcessDirector memorizza ogni valore di proprietà di lavoro separatamente. Ad esempio:
    Job.BarcodeFormat_BarcodeReader1    Job.BarcodeFormat_BarcodeReader2
    BarcodeFormat1|BarcodeFormat2          BarcodeFormat3

Gli utenti non possono ricercare queste proprietà in un contenitore. Dopo una ricerca di proprietà di lavoro o di documento nella scheda Archivio, RICOH ProcessDirector visualizza i valori delle proprietà associate nella scheda Proprietà quando si fa clic su Mostra dettagli nella tabella Risultati.

Esempi

Memorizzazione del modello della stampante richiesta per stampare un lavoro
  • Contenuto del file:
    Printer.Model.Specific@Job.RequestedPrinter:Job.PrinterModel
  • Valore della proprietà Modello stampante:
    Ricoh Pro C901
  • Informazioni memorizzate nel contenitore per un lavoro specifico e per ogni documento del lavoro:
    Job.PrinterModelRicoh Pro C901
  • Informazioni visualizzate nel notebook delle proprietà per i risultati di una ricerca:

    Job.PrinterModel: Ricoh Pro C901

      Nota:
    • Al momento di elaborare un file di proprietà associato, RICOH ProcessDirector non memorizza e non visualizza il valore della proprietà Oggetto_identificazione_proprietà_lavoro e di eventuali proprietà Oggetto_intermedio_identificazione_proprietà.
    • Se si sceglie Qualsiasi stampante nell'operazione PrintJobs, non è possibile utilizzare il nome database Job.RequestedPrinter. Sostituire questo nome con Job.PreviousPrinter.

Memorizzazione del formato di codice a barre utilizzato da un lettore di codice a barre
  • Contenuto del file:
    BarcodeReader.BarcodeFormat@Job.TrackAndTrace.BarcodeReader [Inserimento][ReadBarcodeData]:Job.BarcodeFormat
  • Lettori di codice a barre selezionati nell'operazione ReadBarcodeData:
    • BarcodeReader1
    • BarcodeReader2
  • Formati di codice a barre selezionati per BarcodeReader1:
    • BarcodeFormat1
    • BarcodeFormat2
  • Formato di codice a barre selezionato per BarcodeReader2: BarcodeFormat3.
  • Informazioni memorizzate nel contenitore per un lavoro specifico e per ogni documento del lavoro:
    Job.BarcodeFormat_BarcodeReader1    Job.BarcodeFormat_BarcodeReader2
    BarcodeFormat1|BarcodeFormat2          BarcodeFormat3
  • Informazioni visualizzate nel notebook delle proprietà per i risultati di una ricerca:

    Job.BarcodeFormat_BarcodeReader1: BarcodeFormat1|BarcodeFormat2

    Job.BarcodeFormat_BarcodeReader2: BarcodeFormat3

Memorizzazione del metodo di ristampa utilizzato da un insertore
  • Contenuto del file:
    InserterSystem.ReprintMethod@Job.InserterSystem.ID:Job.InserterReprintMethod
  • Valore della proprietà Metodo ristampa (nome database InserterSystem.ReprintMethod):
    Open loop
  • Informazioni memorizzate nel contenitore per un lavoro specifico e per ogni documento del lavoro:
    Job.InserterReprintMethod
    Open loop
  • Informazioni visualizzate nel notebook delle proprietà per i risultati di una ricerca:

    Job.InserterReprintMethod: Loop aperto

Memorizzazione della posizione della cartella del dispositivo di input che ha ricevuto un lavoro
  • Contenuto del file:
    InputDevice.FolderLocation@Job.SourceInputDeviceName:Job.InputDeviceFolder
  • Valore della proprietà Posizione cartella (nome database InputDevice.FolderLocation):
    /aiw/aiw1/System/hf/defaultPDF
  • Informazioni memorizzate nel contenitore per un lavoro specifico e per ogni documento del lavoro:
    Job.InputDeviceFolder
    /aiw/aiw1/System/hf/defaultPDF
  • Informazioni visualizzate nel notebook delle proprietà per i risultati di una ricerca:

    Job.InputDeviceFolder: /aiw/aiw1/System/hf/defaultPDF

Memorizzazione del colore del supporto richiesto per stampare un lavoro
  • Contenuto del file:
    MediaType.Color@Media.MediaTypeID@Job.Media:Job.MediaColor
  • Valore della proprietà Colore supporto (nome database MediaType.Color):
    Ricoh Pro C901
  • Informazioni memorizzate nel contenitore per un lavoro specifico e per ogni documento del lavoro:
    Job.MediaColor
    Blue
  • Informazioni visualizzate nel notebook delle proprietà per i risultati di una ricerca:

    Job.MediaColor: Blu

    Nota:
  • È possibile sostituire la proprietà Colore supporto con altre proprietà di tipo supporto, ad esempio Peso supporto (nome database MediaType.Weight) e Dettagli supporto (nome database MediaType.Details).

    Per memorizzare i valori di una proprietà relativa alle dimensioni del supporto, ad esempio Media height (nome database MediaSize.Height), utilizzare questa riga:MediaSize.Height@Media.MediaSizeID@Job.Media:Job.MediaHeight

1.3.8.3.2 File di proprietà del documento

Il file di proprietà del documento contiene i valori per le proprietà del documento così come le proprietà che non sono definite da RICOH ProcessDirector per essere archiviate in un archivio. Il file può contenere uno o entrambi i tipi di proprietà che si desidera memorizzare nell'archivio come parte del flusso di lavoro. Se la proprietà non è definita come una proprietà RICOH ProcessDirector, non è possibile utilizzarla per recuperare un lavoro o un documento dall'archivio, ma è possibile vedere il valore del lavoro o del documento per la proprietà quando è stato archiviato.

Se vengono selezionati tutti i valori proprietà da memorizzare daall'elenco Proprietà del documento da memorizzare, viene utilizzato il file di proprietà del documento regolare. Se vengono utilizzati campi aggiuntivi non noti a RICOH ProcessDirector, è necessario creare un file di proprietà del documento univoco. Questo file di proprietà del documento univoco deve essere specificato nella proprietà File di proprietà del documento nell'operazione StoreInRepository. Inoltre, è necessario selezionare TUTTI nell'elenco Proprietà del documento da memorizzare per verificare che i valori per i campi aggiuntivi vengano salvati nel file di proprietà del documento.

Il file richiede una riga di intestazione seguita da righe dei valori in un formato delimitato da tabulazioni comeil file di proprietà del documento regolare. I dati nel file potrebbero essere simile ai seguenti: (gli spazi tra le voci sono stati alterati per chiarezza)

Doc.Email.Address   Doc.Custom1.AwardLevel   Member since   Anvrsry date
John_Doe@mail.com   Gold                     3_1999         03_15
Jane_Doe@mail.com   Silver                   7_2009         07_23
Bob_Smith@mail.com  Tin                      9_2013         09_14

1.3.8.3.3 File di risultati esportazione

Il file di risultati esportazione contiene i valori per le proprietà del documento che si è scelto di esportare dall'archivio come file CVS (valori separati da virgole). Il file viene creato dall'operazione ExportFromRepository.

Le proprietà da esportare vengono selezionate da una query come specificato nel notebook delle proprietà exportfromrepository. La query può essere eseguita da un file o da un'immissione diretta nei criteri di ricerca proprietà. È necessario scegliere File o Testo nella proprietà Tipo di criterio per specificare l'origine della query. La query deve apparire nello stesso formato dei criteri di ricerca nel portlet Risultati nella scheda Archivio.

Se viene utilizzata più di un'operazione ExportFromRepository in un flusso di lavoro, i risultati aggiuntivi sovrascrivono i risultati di tutte le operazioni ExportFromRepository precedenti a meno che non vengano specificati file di risultati diversi nella proprietà File di risultati esportazione delle successive operazioni ExportFromRepository .

Il file di risultati esportazione contiene una riga di intestazione seguita da righe dei valori in un formato delimitato da virgole. Le intestazioni e i valori sono tutti delimitati da virgolette doppie. Le restituzioni dell valore Null sono indicate da un trattino delimitato da virgolette doppie ("-"). I dati nel file potrebbero essere simile ai seguenti:

"Doc.OriginalSequence","Doc.OriginalFirstPage","Job.TotalPages"
"1","1","4186"
"2","5","4186"
"4","13","4186"

1.3.9 Nomi proprietà database

RICOH ProcessDirectorI messaggi potrebbero far riferimento alle proprietà alle proprietà in base ai nomi del database invece dei nomi campo che appaiono nei blocchi appunti della proprietà. La maggior parte dei nomi di proprietà del database sono simili ai nomi nei blocchi per gli appunti di proprietà, ma sono scritti in un formato diverso.

Durante l'installazione delle funzioni RICOH ProcessDirector, è possibile aggiungere ulteriori proprietà del database. Le liste dei nomi delle proprietà del database sono disponibili nel centro informazioni per RICOH ProcessDirector.

1.3.9.1 Nomi proprietà database per i lavori

Alcuni messaggi relativi ai lavori fanno riferimento alle proprietà del lavoro in base ai nomi del database che iniziano con Job. È possibile utilizzare i nomi proprietà database per le proprietà del lavoro nelle formule simboliche che essi specificano per i programmi esterni di RICOH ProcessDirector. È inoltre possibile specificare le formule simboliche per le proprietà di lavoro nei file di controllo di RICOH ProcessDirector.

Alcuni valori presenti negli elenchi dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che è possibile modificare il valore dopo che è stato inoltrato il lavoro.
  • No indica che non è possibile modificare il valore.

Nella colonna Ticket lavoro:

  • indica che la proprietà può essere impostata da uno o più valori nel ticket lavoro utilizzato per inoltrare il lavoro.
  • No indica che la proprietà non può essere impostata dai valori nel ticket lavoro.

Proprietà lavoro
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile Ticket lavoro
Job.Add.BlankPage Aggiungi pagina vuota Consente di aggiungere una pagina vuota alla fine di ciascun file PDF con un numero di pagine dispari quando vengono combinati i file PDF contenuti in un file zip.
  • No
No
Job.Collate Stampa: Fascicolazione Consente di specificare il tipo di fascicolazione utilizzato dalla stampante quando stampa più copie del lavoro.
  • Non impostato
  • Disattivo
  • Fascicola
No
Job.Binding Rilegatura Consente di effettuare le impostazioni di rilegatura per il lavoro da stampare.
  • Nessuno
  • Perfetto
  • Ad anelli
  • Ad anelli e con perforazione
Job.Cjfx.FailOnMissingXpath XML: Interrompere in assenza di elementi corrispondenti Specifica se un'operazione basata sul modello di operazione CreateJobsFromXML mette un lavoro in stato di errore quando nessun elemento corrisponde all'espressione XPath.
  • No
No
Job.Cjfx.FileToSplit XML: File di input XML Specifica il nome del file XML che un'operazione basata sul modello di operazione CreateJobsFromXML usa come input per creare i lavori.   No
Job.Cjfx.TypeOfJob XML: Crea come lavoro secondario Specifica se un'operazione basata sul modello di operazione CreateJobsFromXML crea lavori secondari o indipendenti dal lavoro originale.
  • No
No
Job.Cjfx.Workflow XML: Flusso di lavoro per nuovi lavori Specifica un flusso di lavoro a cui un'operazione basata sul modello di operazione CreateJobsFromXML invia un nuovo lavoro XML.   No
Job.Cjfx.Xpath XML: Espressione XPath per creare lavori Specifica un'espressione XPath che identifica un elemento. Ogni volta che un'operazione basata su un modello di operazione CreateJobsFromXML individua un elemento corrispondente nel file di input XML, crea un file XML e lo invia come un lavoro.   No
Job.CompressAllFiles Scheda Valori predefiniti del lavoro del notebook delle proprietà del modello di operazione RetainCompletedJobs: Comprimi tutti i file Specifica se devono essere compressi tutti i file di spool e checkpoint relativi al lavoro quando questo viene memorizzato.   No
Job.CompressFilePatterns Scheda Valori predefiniti del lavoro del notebook delle proprietà del modello di operazione CompressFiles: Modelli file compressi Specifica i file dei lavori compressi dall'operazione.   No
Job.Copies Generale e Stato: Copie lavoro richieste Contiene il numero di copie di lavoro che sono state richieste.  
Job.CopiesStacked Stato: Copie di lavoro raccolte Contiene il numero corrente di copie di lavoro che hanno completato la stampa e che hanno raggiunto il gruppo di output del dispositivo di stampa.   No No
Job.CreateJobFromFiles.JobType Crea Lavoro: Flusso di lavoro Specifica il flusso di lavoro da utilizzare per il lavoro secondario.   No
Job.CreateJobFromFiles.JobName Crea Lavoro: Nome lavoro Specifica il nome del lavoro secondario.   No
Job.CreateJobFromFiles.DestUsage Crea Lavoro: ID gruppo Specifica il ruolo del file di destinazione.   No
Job.CreateJobFromFiles.DestType Crea Lavoro: Dimensioni gruppo Specifica il tipo di file di destinazione.   No
Job.CreateJobFromFiles.Source1 Crea Lavoro: Primo file di origine Specifica il percorso completo e il nome del file di input utilizzato per creare il lavoro.   No
Job.CreateJobFromFiles.Source2 Crea Lavoro: Secondo file di origine Specifica il percorso completo e il nome del file di input utilizzato per creare il lavoro.   No
Job.CreateJobFromFiles.Source3 Crea Lavoro: Terzo file di origine Specifica il percorso completo e il nome del file di input utilizzato per creare il lavoro.   No
Job.CreateJobFromFiles.Source4 Crea Lavoro: Quarto file di origine Specifica il percorso completo e il nome del file di input utilizzato per creare il lavoro.   No
Job.CreateJobFromFiles.Source5 Crea Lavoro: Quinto file di origine Specifica il percorso completo e il nome del file di input utilizzato per creare il lavoro.   No
Job.CreateJobFromFiles.Source6 Crea Lavoro: Sesto file di origine Specifica il percorso completo e il nome del file di input utilizzato per creare il lavoro.   No
Job.CreateJobFromFiles.Source7 Crea Lavoro: Settimo file di origine Specifica il percorso completo e il nome del file di input utilizzato per creare il lavoro.   No
Job.CreateJobFromFiles.Source8 Crea Lavoro: Ottavo file di origine Specifica il percorso completo e il nome del file di input utilizzato per creare il lavoro.   No
Job.CurrentPrinter Stato: Stampante assegnata Contiene il nome della stampante che RICOH ProcessDirector ha assegnato per stampare questo lavoro.   No No
Job.CustomerName Pianificazione: Nome cliente Identifica il cliente associato a questo lavoro.  
Job.Description Generale: Descrizione lavoro Contiene il testo che descrive il lavoro.  
Job.DownloadFile URL per scaricare il file Specifica l'URL del file da scaricare.   No
Job.DownloadFileToCreate Percorso del file scaricato Specifica il nome e la posizione del file dove RICOH ProcessDirector lo salva.   No
Job.Duplex Generale: Fronte/retro Indica se la stampa a due facciate è attiva per il lavoro e, in tal caso, il tipo di stampa a due facciate.
  • No
  • Stampa rovesciata
Job.EJB.SMTPserver SMTP server type Specifica se l'operazione deve utilizzare il server di posta elettronica predefinito del sistema o un server di posta elettronica alternativo.
  • Sistema
  • Alternativo
No
Job.EmailAddressBCC Indirizzo in copia nascosta Uno o più indirizzi e-mail a cui inviare una copia nascosta dell'e-mail.   No
Job.EmailAddressCC Indirizzo in copia Uno o più indirizzi e-mail a cui inviare una copia dell'e-mail.   No
Job.EmailAddressTo Indirizzo destinatario Uno o più indirizzi e-mail a cui inviare il lavoro.   No
Job.EmailMessage Messaggio Specifica il testo da inserire nel corpo del messaggio e-mail.   No
Job.Email.PageRange Intervallo di pagina da inviare Visualizza una stringa numerica con la descrizione delle pagine del file di stampa estratte, create in un file separato e allegate al messaggio e-mail.   No
Job.Email.RangeData Stream Flusso di dati nell'intervallo di pagina Specifica il flusso dati del file di stampa utilizzato per creare il file con l'intervallo di pagina indicato nella proprietà Intervallo pagina da inviare.
  • Utilizzo corrente
  • AFP
  • PDF
No
Job.Email.Secure Connection Connessione protetta Specifica se la connessione con il server di posta deve utilizzare un protocollo TSL o SSL.
  • Nessuno
  • SSL
  • TLS
No
Job.EmailSendFrom Indirizzo mittente L'indirizzo e-mail utilizzato nel campo dell'e-mail Da:   No
Job.EmailSubject Oggetto Specifica il testo da inserire nell'oggetto del messaggio e-mail.   No
Job.External.CodePage Esterno: Codepage programma esterno Specifica la codepage da utilizzare per scrivere i contenuti dei file inviati al comando esterno per l'elaborazione, come il modello di file di controllo. Questa codepage viene utilizzata anche per leggere i messaggi che il comando esterno scrive in stderr e stdout e gli altri file che tale programma potrebbe creare.
  • UTF-8
  • ISO8859_1
  • ISO8859_15
  • EUC_JPEUC_JP
No
Job.External.Command Esterno: Comando esterno Specifica una stringa di comando che un'operazione può eseguire durante l'elaborazione.   No
Job.External.ControlFileTemplate Esterno: Modello del file di controllo esterno Specifica il percorso e il nome del modello del file di controllo utilizzato dal comando esterno.   No
Job.External.Language Esterno: Lingua programma esterno Specifica la lingua che il comando esterno deve utilizzare quando restituisce i messaggi a RICOH ProcessDirector.
  • de_DE
  • en_US
  • es_ES
  • fr_FR
  • it_IT
  • ja_JP
No
Job.External.ValidRCs Esterno: Codici di ritorno validi Elenca dei valori dei codici di ritorno che possono essere emessi dal comando esterno e che indicano l'esecuzione corretta del programma. È possibile specificare più di un valore di codice di ritorno, separando i valori per mezzo di virgole. Ad esempio, 0,4.   No
Job.FileToEmail Allegati Specifica i percorsi completi di uno o più file che dovrebbero essere allegati al messaggio e-mail e inviati ai destinatari.   No
Job.FoldOptions Opzioni di piegatura Consente di specificare la modalità di rilegatura del lavoro o di fogli di grandi dimensioni, se piegare tutti i fogli insieme (sovrapposti o fascicolati) e se il lato anteriore del foglio termina internamente o esternamente rispetto alla piegatura.
  • Nessuno
  • Piegatura a Z
  • Piegatura a Z per carta di grandi dimensioni
  • Piegatura doppia parallela
  • Piegatura a battente
  • Lettera piegatura interna
  • Lettera piegatura esterna
  • Piegatura a sella
  • Piegatura a sella in basso
Job.HeaderConfig File di configurazione della pagina di intestazione Specifica il percorso e il nome del file di configurazione che RICOH ProcessDirector utilizza per creare il contenuto e il formato della pagina di intestazione inserita prima di ciascun file contenuto nel file ZIP. Gli utenti autorizzati possono specificare uno dei file di configurazione per le pagine di intestazione fornite da RICOH ProcessDirector oppure un file di configurazione personalizzato.   No
Job.HotFolder.ApplicationLogFile Hot folder: File di log dell'applicazione La directory in cui il programma esterno memorizza i propri file di log. È possibile specificare questa proprietà.   No
Job.HotFolder.FileToSend Hot folder: File da inviare Definisce il file inserito da RICOH ProcessDirector nella cartella di invio e da inoltrare al programma esterno. È possibile modificare questa proprietà.   No
Job.HotFolder.FileVerificationCount Hot folder: Conteggio di verifica file Il numero di volte in cui RICOH ProcessDirector esegue un poll della cartella di ricerca e rileva che non sono state modificate le dimensioni del file recuperato prima di stabilire che questo sia completo.   No
Job.HotFolder.PollInterval Hot folder: Intervallo di poll L'intervallo di tempo tra 2 poll consecutivi della cartella di ricerca. L'unità di tempo per il valore può essere secondi, minuti o ore.   No
Job.HotFolder.RetrievalFolder Hot folder: Cartella di ricerca Definisce hot folder di output per il programma esterno. RICOH ProcessDirector ricerca nella cartella di ricerca il file recuperato mediante il modello di ricerca. È possibile modificare questa proprietà.   No
Job.HotFolder.RetrievalPattern Hot folder: Modello di ricerca La stringa di corrispondenza del modello utilizzata da RICOH ProcessDirector per identificare nella cartella di ricerca un lavoro restituito.   No
Job.HotFolder.RetrievedFile Hot folder: File richiamato Il nome da utilizzare per rinominare il file richiamato.   No
Job.HotFolder.SendingFolder Hot folder: Cartella di invio Definisce l'hot folder dove RICOH ProcessDirector inserisce il file di lavoro da inviare al programma esterno.   No
Job.HotFolder.TimeOutInterval Hot folder: Intervallo di timeout L'intervallo di tempo espresso in minuti prima che un lavoro entri in uno stato di errore se il file richiamato non viene rilevato o non è completo.   No
Job.ID Visualizzato nel titolo del notebook delle proprietà. Contiene un numero univoco che identifica il lavoro sul sistema.   No No
Job.Info.Attr1 Informazioni: Personalizzato 1 Contiene informazioni sul lavoro non incluse in altre proprietà poiché specifiche per la propria azienda o per i propri processi.   No
Job.Info.Attr2 Informazioni: Personalizzato 2 Contiene informazioni sul lavoro non incluse in altre proprietà poiché specifiche per la propria azienda o per i propri processi.   No
Job.Info.Attr3 Informazioni: Personalizzato 3 Contiene informazioni sul lavoro non incluse in altre proprietà poiché specifiche per la propria azienda o per i propri processi.   No
Job.Info.Attr4 Informazioni: Personalizzato 4 Contiene informazioni sul lavoro non incluse in altre proprietà poiché specifiche per la propria azienda o per i propri processi.   No
Job.Info.Attr5 Informazioni: Personalizzato 5 Contiene informazioni sul lavoro non incluse in altre proprietà poiché specifiche per la propria azienda o per i propri processi.   No
Job.Info.Attr6 Informazioni: Personalizzato 6 Contiene informazioni sul lavoro non incluse in altre proprietà poiché specifiche per la propria azienda o per i propri processi.   No
Job.Info.Attr7 Informazioni: Personalizzato 7 Contiene informazioni sul lavoro non incluse in altre proprietà poiché specifiche per la propria azienda o per i propri processi.   No
Job.Info.Attr8 Informazioni: Personalizzato 8 Contiene informazioni sul lavoro non incluse in altre proprietà poiché specifiche per la propria azienda o per i propri processi.   No
Job.Info.Attr9 Informazioni: Personalizzato 9 Contiene informazioni sul lavoro non incluse in altre proprietà poiché specifiche per la propria azienda o per i propri processi.   No
Job.Info.Attr10 Informazioni: Personalizzato 10 Contiene informazioni sul lavoro non incluse in altre proprietà poiché specifiche per la propria azienda o per i propri processi.   No
Job.InputDatastream Generale: Flusso di dati di input Specifica il formato dei dati che contiene il file di input per questo lavoro.
  • afp
  • gif
  • jdf
  • jpeg
  • json
  • lcds
  • linedata
  • metacode
  • pcl
  • pdf
  • ps
  • testo
  • tiff
  • sconosciuto
  • xml
No
Job.InputFile Generale: Nome del file di input Contiene il nome del file di input di origine da cui RICOH ProcessDirector ha creato il lavoro.   No
Job.InputFile.Size Generale: Dimensione del file di input (byte) Specifica la dimensione, in byte, del file di input di origine che RICOH ProcessDirector ha utilizzato per creare il lavoro.   No No
Job.Instance Generale: Server principale Contiene il nome del server RICOH ProcessDirector proprietario dell'inoltro del file di input.   No No
Job.JDF.JobID Generale: ID lavoro JDF Mostra il valore dell'ID lavoro nel ticket di lavoro JDF ricevuto da RICOH ProcessDirector con il lavoro.   No
Job.JDF.JobPartID Generale: ID parte JDF Mostra il valore dell'ID parte per il lavoro nel ticket lavoro JDF ricevuto da RICOH ProcessDirector con il lavoro.   No
Job.JobSize Stato: Dimensione lavoro (fogli) Contiene un valore calcolato che RICOH ProcessDirector utilizza quando pianifica i lavori per le stampanti. Esso utilizza anche il valore di questa proprietà quando un flusso di lavoro utilizza l'operazione VerifyPrintedSheetCount per convalidare il numero reale di fogli stampati per un lavoro.   No No
Job.JobType Generale: Flusso di lavoro Contiene il nome del flusso di lavoro che definisce le fasi di elaborazione e le operazioni del lavoro.   No No
Job.JobType.History Stato: Cronologia flusso di lavoro Contiene un elenco dei flussi di lavoro che definiscono le fasi di elaborazione e le operazioni trasferite dal lavoro e il punto in cui è possibile riavviare il lavoro.   No No
Job.Locations Pianificazione: Posizione richiesta Specifica la posizione in cui stampare il lavoro.   No
Job.Media Pianificazione: Supporto (pronto | supportato | tutti) Specifica il supporto da utilizzare per il lavoro.  
Job.MediaRequired Supporti richiesti Consente di visualizzare i nomi degli oggetti di supporto specificati per l'intero lavoro o per l'eccezione pagina. Non è possibile modificare il valore di questa proprietà.   No
Job.Name Generale: Nome lavoro Contiene il nome del lavoro.  
Job.OutputBin Pianificazione: Vassoio di uscita (richiesto | disponibili | tutti) Specifica il contenitore di output da utilizzare per il lavoro.  
Job.OutputFormat Pianificazione: Formato di output Utilizzato in genere per specificare se deve essere stampata per prima la prima o l'ultima pagina. Il valore può anche indicare che il lavoro deve essere convertito in un flusso di dati diverso prima di essere stampato.
  • AtoZforAFP
  • AtoZforPDF
  • ZtoAforAFP
  • ZtoAforPDF
  • Converti
No No
Job.PageLength Trasformazione: Lunghezza pagina trasformazione (unità) Specifica la lunghezza in pollici o millimetri dell'immagine generata dal programma di conversione.   No
Job.PageRange Stampa: Pagine da ristampare Specifica quali pagine del lavoro corrente devono essere ristampate.   No No
Job.PageWidth Trasformazione: Larghezza pagina conversione (unità) Specifica la larghezza in pollici o millimetri dell'immagine generata dal programma di conversione.   No
Job.PagesStacked Stato: Pagine raccolte Contiene il numero di pagine logiche stampate e che hanno raggiunto il raccoglitore di output del dispositivo di stampa.   No No
Job.PDF.ActionList Ottimizza PDF: Elenco di azioni Specifica una o più azioni che un'operazione basata sul modello di operazione EnhancePDF usa per manipolare o valutare un file PDF.   No
Job.PDFCheckResult Ottimizza PDF: Controllo risultati PDF Mostra se il contenuto di un file PDF corrisponde alle specifiche PDF. Per controllare il contenuto, è necessario aggiungere al flusso di lavoro un'operazione basata sul modello di procedura EnhancePDF. Nell'operazione, specificare l'azione CheckPDF con -RPDproperty impostato su Job.PDFCheckResult.   No No
Job.PDF.FinisherOrderConfiguration PDF: Ordine del finisher Per la stampa 2-up, specifica se posizionare il contenuto prima nella pagina sinistra e poi in quella destra o viceversa.
  • Sinistra-destra
  • Destra-sinistra
No
Job.PDF.NUpConfiguration PDF: N-Up Specifica il numero di pagine da stampare lato per lato sullo stesso foglio.
  • 1
  • 2
No
Job.PDF.Orientation Orientamento PDF Specifica l'orientamento da utilizzare per stampare il lavoro.
  • Non impostato (impostazione predefinita)
  • Verticale
  • Orizzontale
No No
Job.PDF.PageRotationFromOriginal PDF: Rotazione aggiuntiva delle pagine Specifica se modificare l'orientamento di stampa delle pagine nel lavoro al di là di eventuali rotazioni aggiunte dalla proprietà Bordo iniziale nel finisher.
  • 0
  • 90
  • 180
  • 270
No
Job.PDF.RollConfiguration PDF: Bordo iniziale nel finisher Specifica quale bordo del lavoro di stampa entra per primo nel finisher.
  • JobEndEdgeIntoFinisher
  • JobStartEdgeIntoFinisher
No
Job.Phase Stato: Fase corrente Contiene il nome della fase di RICOH ProcessDirector che al momento sta elaborando il lavoro.
  • Completato
  • Preparazione
  • Stampa
  • Ricevi
No No
Job.PhaseProgress Stato: Avanzamento all'interno della fase corrente Contiene lo stato di elaborazione per il lavoro nella fase che la proprietà Fase lavoro identifica.
  • Errore
  • Manuale
  • Staging
  • Elaborazione
No No
Job.Preview.AcceptedBy Anteprima di stampa: Accettato da Mostra l'ID utente dell'utente che ha accettato la stampa di anteprima.   No No
Job.Preview.AutoAccept Anteprima di stampa: Accetta automaticamente la stampa di anteprima Consente di specificare se RICOH ProcessDirector accetta automaticamente la stampa di anteprima e sposta il lavoro all'operazione successiva nel flusso di lavoro.
  • No
No
Job.Preview.PageRange Anteprima di stampa: Intervallo di pagina per stampa di anteprima Mostra una stringa numerica che descrive le pagine del lavoro che verranno stampate come esempio nell'operazione PreviewPrint.   No
Job.Preview.Requested Printer Anteprima di stampa: Stampante richiesta per la stampa di anteprima Specifica il nome della stampante a cui la procedura PreviewPrint invia il lavoro di stampa di anteprima.   No
Job.Print.AssignPrintTime Stato: Assegnato alla stampante Specifica la data e l'ora quando la stampante ha ricevuto il lavoro. Date e orari vengono memorizzati come valori UTC (Universal Time Code) nel formato seguente: yyyy-mm-dd hh:mm:ss.fffffffff
  • aaaa sono le 4 cifre dell'anno
  • mm sono le 2 cifre del mese.
  • gg sono le 2 cifre del giorno.
  • hh sono le 2 cifre dell'ora.
  • mm sono le 2 cifre dei minuti.
  • ss sono le 2 cifre dei secondi.
  • fffffffff è la frazione di secondi, fino a 9 cifre decimali, ed è facoltativa.
No No
Job.Print.CumulativePagesStacked Stato: Pagine totali raccolte Contiene il numero totale di pagine logiche che sono state stampate e che hanno raggiunto il raccoglitore di output della stampante, compresi eventuali pagine ristampate.   No No
Job.Print.CumulativeSheetsStacked Stato: Fogli totali raccolti Contiene il numero di fogli fisici che sono stati stampati e che hanno raggiunto il fascicolatore di output della stampante nel corso del lavoro sul sistema RICOH ProcessDirector.   No No
Job.Print.EndPrintTime Stato: Ora di completamento stampa Mostra la data e l'ora in cui la stampante termina correttamente la stampa del lavoro. Date e orari vengono memorizzati come valori UTC (Universal Time Code) nel formato seguente: yyyy-mm-dd hh:mm:ss.fffffffff
  • aaaa sono le 4 cifre dell'anno
  • mm sono le 2 cifre del mese.
  • gg sono le 2 cifre del giorno.
  • hh sono le 2 cifre dell'ora.
  • mm sono le 2 cifre dei minuti.
  • ss sono le 2 cifre dei secondi.
  • fffffffff è la frazione di secondi, fino a 9 cifre decimali, ed è facoltativa.
No No
Job.Print.HeaderConfig Pagine di intestazione: File di configurazione della pagina di intestazione Specifica il percorso e il nome del file di configurazione che RICOH ProcessDirector utilizza per creare il contenuto e il formato della pagina di intestazione per il lavoro.   No
Job.Print.HeaderCopies Pagine di intestazione: Copie intestazione Contiene il numero di copie della pagina di intestazione lavoro che RICOH ProcessDirector deve stampare prima che inizi a stampare il lavoro stesso.   No
Job.Print.SpoolID Generale: ID di spool Identifica l'ID di accodamento che RICOH ProcessDirector genera per il lavoro prima di inviarlo al relativo componente del driver della stampante.   No No
Job.Print.TrailerConfig Pagine di intestazione: File di configurazione della pagina finale Specifica il percorso e il nome del file di configurazione che RICOH ProcessDirector utilizza per creare il contenuto e il formato della pagina di coda per il lavoro.   No
Job.Print.TrailerCopies Pagine di intestazione: Copie finali Contiene il numero di copie della pagina di coda lavoro che RICOH ProcessDirector deve stampare prima che inizi a stampare il lavoro.   No
Job.Priority Pianificazione: Priorità lavoro Contiene la priorità di stampa del lavoro.  
Job.ProcessGroupId Generale: ID del gruppo di elaborazione Specifica il numero del gruppo di elaborazione a cui può appartenere un lavoro.   No No
Job.ProcessGroupOrder Generale: Ordine del gruppo di elaborazione Identifica la posizione del lavoro, se c'è, all'interno di un gruppo di lavori.   No No
Job.Punch Pianificazione: Punzonatura Specifica il numero e la posizione di fori per eseguire la perforazione nell'output.
  • 2_at_bottom
  • 2_at_left
  • 2_at_right
  • 2_at_top
  • 3_at_bottom
  • 3_at_left
  • 3_at_right
  • 3_at_top
  • 4_at_bottom
  • 4_at_left
  • 4_at_right
  • 4_at_top
  • Multiple_at_bottom
  • Multiple_at_left
  • Multiple_at_left
  • Multiple_at_top
Job.ReprintCount Stato: Conteggio di ristampa Mostra il numero di volte in cui un lavoro è stato rielaborato per la stampa.   No No
Job.RequestedPrinter Pianificazione: Stampante richiesta Contiene il nome della stampante richiesta per il lavoro.  
Job.Resolution Trasformazione: Risoluzione di trasformazione (dpi) Per le funzioni di conversione standard, specifica la risoluzione della pagina intera dell'output immagine generato dal programma di conversione dei dati. Specificare un valore che sia appropriato per il modello della stampante che effettua la stampa del lavoro.   No
Job.RestartSteps Si visualizza come elenco Fase e passo sulla pagina Elabora lavoro di nuovo Mostra le fasi e i passi associati che gli utenti possono selezionare per rielaborare il lavoro.   No No
Job.RetainDuration Generale: Periodo di conservazione (unità) Controlla l'intervallo di tempo in minuti, ore o giorni in cui RICOH ProcessDirector conserva un lavoro una volta raggiunta l'operazione RetainCompletedJobs nella fase di completamento.  
Job.RetainStartTime Generale: Inizio periodo di conservazione Contiene l'ora in cui è iniziato il periodo di conservazione per un lavoro nella fase di completamento. Date e orari vengono memorizzati come valori UTC (Universal Time Code) nel formato seguente: yyyy-mm-dd hh:mm:ss.fffffffff
  • aaaa sono le 4 cifre dell'anno
  • mm sono le 2 cifre del mese.
  • gg sono le 2 cifre del giorno.
  • hh sono le 2 cifre dell'ora.
  • mm sono le 2 cifre dei minuti.
  • ss sono le 2 cifre dei secondi.
  • fffffffff è la frazione di secondi, fino a 9 cifre decimali, ed è facoltativa.
No No
Job.SavedSearches Filtri salvati Consente di selezionare tra i filtri precedentemente salvati nella tabella Lavoro.   No No
Job.SetJobOverrides File valori del lavoro Consente di specificare il percorso completo e il nome di un file di configurazione utilizzato per impostare i valori della proprietà.   No
Job.SetJobOverrides File valori del lavoro Consente di specificare il percorso completo e il nome di un file di configurazione utilizzato per impostare i valori della proprietà.   No
Job.SheetsStacked Stato: Fogli raccolti Mostra il numero di fogli fisici che sono stati stampati e che hanno raggiunto il gruppo output del dispositivo di stampa.   No No
Job.SnapshotJobFile.FileToBeCopied Tipo di file da copiare Specifica il tipo di utilizzo e il tipo di dati del file che questa procedura deve trovare nella directory di spool e copiare per il successivo utilizzo.   No
Job.SnapshotJobFile.NewFileDescriptor Descrittore del file di istantanea Il testo che la procedura inserisce nel nome file tra l'ID lavoro e il tipo di dati quando salva l'istantanea del lavoro.   No
Job.SourceInputDeviceName Generale: Dispositivo di input di origine Mostra il nome del dispositivo di input del lavoro nel sistema in cui è stato creato il lavoro.   No No
Job.SpoolFileStem Generale: Percorso del file radice Specifica la posizione di directory per tutti i file associati a questo lavoro.   No No
Job.Staple Pianificazione: Spillatura Specifica il numero e la posizione delle graffette da utilizzare nell'output.
  • 2_at_bottom
  • 2_at_center
  • 2_at_left
  • 2_at_right
  • 2_at_top
  • Bottom_left
  • Bottom_right
  • Top_left
  • Top_left_diagonal
  • Top_left_horizontal
  • Top_left_vertical
  • Top_right
  • Top_right_diagonal
  • Top_right_horizontal
  • Top_right_vertical
Job.StapleRequired Spillatura necessaria Consente di visualizzare se il lavoro o le relative eccezioni di pagina devono essere spillati. Non è possibile modificare il valore di questa proprietà.   No
Job.State Stato: Stato del lavoro corrente Contiene lo stato di elaborazione corrente del lavoro.
  • Assegnato
  • Completato
  • In fase di creazione
  • Errore
  • ManualWaiting
  • ManualWorking
  • Stampa in corso
  • Elaborazione in corso
  • Accodato
  • Rilascia
  • Conservato
  • In spool
  • Arrestato
  • Non assegnato
  • Attesa
No No
Job.Step Stato: Operazione corrente Contiene il nome del passo che sta elaborando il lavoro.   No No
Job.StopAtPhase Stato: Arresta all'inizio della fase Specifica se RICOH ProcessDirector arresta un lavoro quando entra nella prima operazione di una fase specifica.
  • Completato
  • Preparazione
  • Stampa
  • Ricevi
No
Job.SubmitTime Pianificazione: Ora di inoltro Contiene la data e l'ora in cui il dispositivo di input ha inoltrato il file di input e ha creato il lavoro di RICOH ProcessDirector corrispondente. Date e orari vengono memorizzati come valori UTC (Universal Time Code) nel formato seguente: yyyy-mm-dd hh:mm:ss.fffffffff
  • aaaa sono le 4 cifre dell'anno
  • mm sono le 2 cifre del mese.
  • gg sono le 2 cifre del giorno.
  • hh sono le 2 cifre dell'ora.
  • mm sono le 2 cifre dei minuti.
  • ss sono le 2 cifre dei secondi.
  • fffffffff è la frazione di secondi, fino a 9 cifre decimali, ed è facoltativa.
No No
Job.TestJob Generale: Lavoro di prova Specifica se il lavoro è un lavoro di prova o un lavoro di produzione.
  • No
No
Job.TotalPages Stato: Pagine totali Contiene il numero totale delle pagine logiche nel lavoro.   No No
Job.TotalSheets Stato: Fogli totali Contiene il numero totale di fogli fisici nel lavoro.   No No
Job.TrailerConfig File di configurazione della pagina finale Specifica il percorso e il nome del file di configurazione che RICOH ProcessDirector utilizza per creare il contenuto e il formato della pagina finale inserita dopo ciascun file contenuto nel file ZIP. Gli utenti autorizzati possono specificare uno dei file di configurazione delle pagine finali forniti da RICOH ProcessDirector; in alternativa possono specificare un file di configurazione personalizzato.   No
Job.UseProxy Usare il server proxy Specifica se l'operazione DownloadFile un server proxy per risolvere l'URL del file da scaricare.
  • No
No
Job.Validate.FileTo Verifica struttura file: File da verificare Specifica il percorso completo e il nome del file JSON o XML convalidati dall'operazione basata sull'operazione CheckFileStructure verificando la sintassi del file.   No
Job.Validate.FileType Verifica struttura file: Formato file Specifica il formato del file convalidato da un'operazione basata sul modello di operazione CheckFileStructure.
  • XML
  • JSON
No
Job.Wait.Amount Attesa: Attendi Specifica l'intervallo di tempo di attesa di un lavoro prima del passaggio all'operazione successiva.   No
Job.Wait.TimeOfDay Attesa: Attendi fino Specifica l'orario in cui il lavoro passa all'operazione successiva.   No
Job.Wait.TimeZone Attesa: Fuso orario Specifica il fuso orario da utilizzare con la proprietà Attendi fino a.   No
Job.Wait.WaitUntil Attesa: Termine operazione Attesa Mostra la data e l'ora in cui termina il periodo di attesa e il lavoro passa all'operazione successiva.   No
Job.Wait.WhenToMove Attesa: Completa operazione dopo Quando i valori sono impostati sia per la proprietà Attendi fino a sia per Attendi per, il valore specifica se l'operazione Attendi si ritiene completata al raggiungimento di uno dei due tempi precedente o successivo.
  • Prima occorrenza
  • Ultima occorrenza
No
Job.WaitReason Stato: Motivo dello stato di attesa Identifica la condizione che sta impedendo a RICOH ProcessDirector di elaborare ulteriormente il lavoro.
  • DeviceUnavailable
  • NoMatchingDevice
  • ServerUnavailable
  • StepTemplateDisabled
No No
Job.XML.JSONInputFile XML: File di input JSON Specifica il file JSON da convertire in formato XML.   No
Job.XML.XMLOutputFile XML: File di output XML Specifica la posizione e il nome del file XML creato attraverso l'operazione.   No
Job.ZipFIle.FilesToZip File ZIP: File da comprimere in formato ZIP Specifica un elenco di file separato da virgole che un'operazione basata sul modello di operazione ZIPFiles copia per creare un file ZIP.   No
Job.ZipFIle.ZipToSave File ZIP: File di output Specifica il percorso completo e il nome del file di output creato da un'operazione basata sul modello di operazione ZIPFiles.   No
Job.ZipFilesToEmail E-mail: File ZIP allegati Specifica se è necessario comprimere i file come file ZIP prima di allegarli al messaggio e-mail.
  • No
No

1.3.9.2 Nomi proprietà database per i flussi di lavoro

I messaggi relativi ai lavori possono fare riferimento alle proprietà di flusso di lavoro in base ai nomi del database che iniziano con JobType.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore dopo la creazione del flusso di lavoro.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà flusso di lavoro
Nome database Nome campo blocco appunti Breve descrizione Modificabile
Connector.AnyOrAllFieldHelp Applicare una o tutte le seguenti condizioni Specifica se un lavoro deve soddisfare tutte le condizioni specificate da una regola o solo una condizione.
Connector.ConditionPredicate Riepilogo Il campo Riepilogo mostra le selezioni effettuate nell'area Condizioni in un formato query del database. Il valore cambia con la modifica delle condizioni.
Connector.JsonRule Condizioni Consente di definire una o più condizioni per una regola. Ciascuna condizione include una proprietà lavoro, un confronto e un valore.
Connector.Order Ordine di esecuzione Se più connettori escono da una singola operazione, RICOH ProcessDirector deve determinare quale connettore verrà seguito dal lavoro nell'operazione successiva. Questo valore indica quale connettore RICOH ProcessDirector deve valutare per primo, per secondo, per terzo, ecc. quanto tenta di scegliere il connettore che verrà utilizzato dal lavoro.
Job.CurrentDay Giorno corrente Specifica il giorno corrente della settimana del server su cui è in esecuzione RICOH ProcessDirector durante la valutazione della richiesta di una condizione.
Job.CurrentTime Ora corrente Specifica l'ora corrente del server su cui è in esecuzione RICOH ProcessDirector durante la valutazione della richiesta di una condizione.
JobType.ChangeId ID alternativo Consente di specificare un ID alternativo per il flusso di lavoro.
JobType.CreatedBy Creato da Specifica l'ID dell'estensione che ha creato il flusso di lavoro. No
JobType.Description Descrizione Contiene il testo che descrive il flusso di lavoro.
JobType.GroupName Nome gruppo Consente di specificare il nome del gruppo a cui appartiene il flusso di lavoro.
JobType.LastModified Ultima modifica La data e l'ora in cui è stata apportata l'ultima modifica al flusso di lavoro. No
JobType.Location Posizione del flusso di lavoro Specifica la posizione associata al flusso di lavoro.
JobType.ModifiedBy Modificato dall'utente Specifica il nome dell'utente che ha apportato l'ultima modifica al flusso di lavoro. No
JobType.Owner Proprietario Consente di specificare il proprietario del flusso di lavoro.
JobType.SourceID ID di origine Specifica l'ID del flusso di lavoro. No
StepChain.Color Colore Specifica il colore della catena di gradini come appare nel flusso di lavoro.
StepChain.Description Descrizione della catena a gradini Descrive la funzione della catena di gradini.
StepChain.ID Nome della catena a gradini Specifica il nome della catena di gradini. No
StepChain.LastModified Ultima modifica La data e l'ora in cui è stata cambiata l'ultima volta la catena di gradini. No
StepChain.ModifiedBy Modificato dall'utente Specifica il nome dell'utente che ha apportato l'ultima modifica nella catena di gradini. No
StepChain.Owner Proprietario Specifica il proprietario della catena di gradini.
StepChain.Usage Utilizzo della catena a gradini Specifica a cosa serve il gruppo di operazioni nella sequenza operazioni.

1.3.9.3 Nomi proprietà database per stampanti

I messaggi relativi alle stampanti potrebbero fare riferimento alle proprietà mediante i relativi nomi database. Non tutte le proprietà sono applicabili a tutti i tipi di stampanti.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore dopo che è stata creata la stampante.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà della stampante
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile
CustomPDFPrinter.ImportPrinter Generale: Server di stampa PDF personalizzato Selezionare il server della stampante in cui si desidera definire un dispositivo di stampa PDF personalizzata.   No
CustomPDFPrinter.PrinterType Generale: Tipo stampante personalizzata Specifica il tipo di stampante da definire come oggetto stampante PDF personalizzato.  
JdfDirectPrinter.VPName Generale: Nome stampante virtuale Specifica il nome della stampante virtuale come definito nell'oggetto Stampante Ricoh TotalFlow.  
JdfOutputPrinter.PrinterType Generale: Tipo di stampante Specifica il tipo di stampante. L'elenco di tutte le stampanti che è possibile collegare come stampanti PDF Ricoh.
JdfOutputPrinter.BannerPage.Tray Pagine di intestazione: Vassoio di alimentazione pagina di intestazione Specifica il vassoio di alimentazione della stampante che contiene la carta per le pagine di intestazione e finali.  
JdfOutputPrinter.JobStatusPolling Generale: Intervallo di polling dello stato del lavoro Definisce la frequenza con la quale la stampante PDF Ricoh o personalizzata richiede gli aggiornamenti sullo stato di un lavoro.  
JdfOutputPrinter.MergeBanner Pagine di intestazione: Unione di pagine di intestazione in file di stampa PDF Consente di specificare l'eventuale unione di file di intestazione e coda nel file di stampa PDF oppure l'invio di tali file come file separati.
  • No
JdfOutputPrinter.Port Generale: Porta stampante Specifica la porta delle comunicazioni per la stampante.  
JdfOutputPrinter.URL Generale: URL stampante Specifica il nome host o l'indirizzo TCP/IP utilizzato per comunicare con la stampante.  
PassThroughPrinter.CodePage Generale: Codepage Specifica la codepage che la stampante utilizza per interpretare il comando di stampa.  
PassThroughPrinter.Command Generale: Comando stampante Il comando utilizzato per inoltrare i lavori alla stampante  
PassThroughPrinter. ControlFileTemplate Generale: Modello file di controllo Specifica il nome completo del percorso del modello del file di controllo che associa le proprietà del lavoro ai parametri del comando di stampa.  
PassThroughPrinter.MergeBanner Pagine di intestazione: Unione di pagine di intestazione in file di stampa PDF Consente di specificare l'eventuale unione di file di intestazione e coda nel file di stampa PDF oppure l'invio di tali file come file separati.
  • No
PassThroughPrinter.ValidRCs Generale: Codici di ritorno validi Contiene un elenco di valori di codice di ritorno che il comando di stampa emette per indicare la corretta esecuzione del lavoro di stampa.  
Printer.CommunityName SNMP: Nome comunità Specifica il nome di comunità SNMP (Simple Network Management Protocol) a cui appartiene la stampante.  
Printer.CurrentJobID Stato: Numero del lavoro corrente Specifica il numero del lavoro attualmente assegnato alla stampante.   No
Printer.CurrentJobName Stato: Nome del lavoro corrente Specifica il nome del lavoro attualmente assegnato alla stampante.   No
Printer.CurrentJobPagesStacked Stato: Pagine del lavoro corrente stampate Mostra il numero di pagine stampate per il lavoro attualmente assegnato alla stampante.   No
Printer.CurrentJobProgress Stato: % Stampato Mostra la pagina corrente in fase di stampa per il lavoro correntemente assegnato alla stampante, come percentuale delle pagine totali incluse nel lavoro.   No
Printer.CurrentJobTotalPages Stato: Pagine totali nel lavoro corrente Specifica il numero totale di pagine nel lavoro attualmente assegnato alla stampante.   No
Printer.CurrentStatus Stato: Ultimo messaggio di stato Se lo stato della stampante è Disconnesso o Richiede attenzione, contiene l'errore più recente o il messaggio di avviso ricevuto sulla stampante. Altrimenti, contiene il messaggio informativo più recente ricevuto sulla stampante.   No
Printer.CustomerName Pianificazione: Nome cliente Specifica il nome cliente assegnato alla stampante.  
Printer.Description Generale: Descrizione stampante Contiene testo che descrive l'oggetto stampante.  
Printer.Enabled Stato: Stato abilitato Specifica se RICOH ProcessDirector può pianificare lavori sulla stampante.   No
Printer.EnhancePDFFilter Generale: elenco delle azioni Specifica una o più azioni che possono essere applicate a un file PDF e a un file JDF prima dell'invio alla stampante Ricoh PDF o Ricoh TotalFlow.  
Printer.FirstSegmentSize Generale: Dimensioni primo segmento PDF Specifica le dimensioni, in termini di pagine, del primo segmento di lavoro PDF inviato alla stampante.   No
Printer.FoldCapable Pianificazione: Funzione di piegatura Consente di specificare se la stampante è in grado di utilizzare diverse modalità di piegatura di pagine, a seconda del lavoro assegnato.  
Printer.HeaderExit Pagine di intestazione: Attiva pagine Intestazione Controlla se la stampante stampa una pagina di intestazione all'inizio di ciascun lavoro.
  • No
Printer.ID Visualizzato nel titolo del notebook delle proprietà: Nome stampante Contiene il nome per la stampante.   No
Printer.Instance Generale: Server della stampante Specifica il nome del server RICOH ProcessDirector che invia i lavori alla stampante.  
Printer.JobSize Pianificazione: Dimensione lavoro supportata Specifica la dimensione dei lavori in fogli che RICOH ProcessDirector può pianificare sulla stampante.  
Printer.Language Generale: Lingua della stampante Indica la lingua utilizzata dal componente del driver della stampante quando restituisce i messaggi a RICOH ProcessDirector.  
Printer.LastModified Generale: Ultima modifica La data e l'ora in cui è stata apportata l'ultima modifica alla stampante.   No
Printer.Locations Pianificazione: Posizione stampante Specifica la posizione della stampante.  
Printer.MaxConcurrentJobs Generale: Numero massimo processi simultanei Specifica il numero massimo di lavori che il componente driver della stampante di RICOH ProcessDirector può controllare contemporaneamente.  
Printer.Media Pianificazione: Supporti di stampa supportati Specifica i supporti supportati dalla stampante.  
Printer.MediaCatalog Supporto: supporto da utilizzare Specifica se le informazioni sui supporti inviati alla stampante per un lavoro di stampa sono supporti di sistema o supporti di stampa.
  • Stampante
  • Sistema
Printer.Model Generale: Tipo di carta per stampante Contiene il tipo di stampante; ad esempio, a modulo continuo o a foglio singolo.  
Printer.Model.Specific Generale: Modello stampante Contiene il numero di modello della stampante.  
Printer.ModifiedBy Generale: Modificato dall'utente Specifica il nome dell'utente che ha apportato l'ultima modifica alla stampante.   No
Printer.OutputBin Pianificazione: Contenitori di output disponibili Elenca i contenitori di output che è possibile installare sulla stampante.  
Printer.OutputFormat Pianificazione: Formato di output Specifica se la stampante è impostata per stampare per prima la prima o l'ultima pagina di un lavoro, in genere in base ai requisiti di finitura o di altri requisiti di post-elaborazione. Il valore può anche indicare se il lavoro deve essere trasformato in un flusso di dati diverso prima di essere stampato.
  • AtoZforAFP
  • AtoZforPDF
  • ZtoAforAFP
  • ZtoAforPDF
  • Converti
Printer.PerfectBindingCapable Pianificazione: In grado di effettuare una rilegatura adesiva Consente di specificare se la stampante è in grado di incollare una copertina sul margine di rilegatura del foglio.  
Printer.PunchCapable Pianificazione: In grado di perforare Specifica se un finisher connesso alla stampante può perforare i fori nell'output.  
Printer.Retry Connessione: Conteggio tentativi di connessione alla stampante Specifica quante volte RICOH ProcessDirector prova a connettersi alla stampante se un primo tentativo non è riuscito.  
Printer.RetryInterval Connessione: Intervallo tentativi Specifica quanto spesso RICOH ProcessDirector prova a connettersi alla stampante se un primo tentativo non è riuscito.  
Printer.RingBindingCapable Pianificazione: In grado di effettuare rilegature ad anelli Consente di specificare se la stampante è in grado di inserire anelli sul margine di rilegatura del foglio.  
Printer.S2VBarcode AFP Invia pagine vuote dopo il lavoro Specifica il numero di pagine vuote da inviare alla stampante dopo la stampa dell'ultimo lavoro accodato alla stampante.  
Printer.SegmentSize Generale: Dimensioni segmento PDF Specifica le dimensioni, in termini di pagine, dei segmenti di lavori PDF inviati alla stampante.  
Printer.SerialNumber Stato: Numero di serie Contiene il numero di serie della stampante.   No
Printer.SNMPStatus Stato: Stato SNMP Indica se SNMP è connesso, disconnesso o disabilitato.   No
Printer.StapleCapable Pianificazione: In grado di spillare Specifica se un finisher connesso alla stampante può spillare l'output.  
Printer.Status Stato: Stato stampante Contiene lo stato corrente della stampante.   No
Printer.TCPIP.Address Generale: Indirizzo TCP/IP della stampante o nome host Specifica l'indirizzo TCP/IP di rete o il nome host completo dell'hardware della stampante.  
Printer.TrailerExit Pagine di intestazione: Abilita pagine finali Specifica se la stampante stampa una pagina di coda alla fine di ciascun lavoro.
  • No
Printer.UseSNMP SNMP: Usa SNMP Specifica se RICOH ProcessDirector utilizza SNMP per monitorare la stampante.  
Printer.UseSnmpUpdateMedia SNMP: Ottieni informazioni sul vassoio dalla stampante Specifica se RICOH ProcessDirector utilizza SNMP (Simple Network Management Protocol) per aggiornare i supporti.
  • No
Printer.Version Stato: Versione Contiene la versione della stampante restituita da SNMP.   No

1.3.9.4 Nomi proprietà database per i supporti

I messaggi relativi ai supporti possono fare riferimento alle proprietà in base ai loro nomi database che iniziano con Supporto.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore dopo la creazione del supporto.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Nella colonna Ticket lavoro:

  • indica che la proprietà viene confrontata con uno o più valori nel ticket lavoro utilizzato per inoltrare il lavoro per impostare la proprietà Supporto del lavoro.
  • No indica che la proprietà non viene confrontata con i valori nel ticket lavoro.

Proprietà supporto
Nome database Nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile Ticket lavoro
Media.Description Descrizione supporto Contiene il testo definito dall'utente che descrive il supporto.   No
Media.ID Visualizzato nel titolo del notebook delle proprietà: Nome supporto Contiene il nome del supporto.   No
Media.LastModified Ultima modifica La data e l'ora in cui è stata apportata l'ultima modifica al supporto.   No No
Media.MappedMedia Supporti di sistema mappati Specifica il supporto di sistema che si desidera associare a questo supporto di stampa.  
Media.MappedMedia.PrinterFilter Stampante Specifica per quali stampanti visualizzare le mappature dei supporti nella tabella.
  • Tutto
Media.ModifiedBy Modificato dall'utente Specifica il nome dell'utente che ha apportato l'ultima modifica al supporto.   No No
Media.Printer Stampante Specifica il nome della stampante a cui questo supporto di stampa è associato.   No
Media.ProductId ID prodotto Specifica l'ID prodotto del supporto. Questo prodotto viene utilizzato solo con i lavori inviati a Stampanti PDF Ricoh con un valore Flusso di dati da inviare di JDF/PDF.  
Media.SendName Invia nome supporto in ticket di lavoro Specifica se il nome supporto viene inviato a Stampante PDF Ricoh nel ticket lavoro JDF.   No
MediaSize.Height Altezza di supporto Specifica l'altezza del supporto.  
MediaSize.Units Unità di supporto Specifica l'unità di misura della larghezza e dell'altezza di supporto.
  • Pollici
  • Millimetri
  • Punti
No
Nota: le dimensioni del supporto nel ticket lavoro sono sempre espresse in punti.
MediaSize.Width Larghezza di supporto Specifica la larghezza del supporto.  
MediaType.Color Colore supporto Specifica il colore del supporto.
  • Blu
  • Giallo opaco
  • Oro
  • Grigio
  • Verde
  • Avorio
  • Nessuno
  • Arancione
  • Rosa
  • Viola
  • Rosso
  • Utente
  • Bianco
  • Giallo
MediaType.Details Dettagli supporto Specifica la categoria generale a cui appartiene il supporto; ad esempio, carta intestata o trasparenza.
  • Filigranata
  • Schede
  • Busta
  • Etichette
  • Carta intestata
  • Carta
  • Speciale
  • Fogli separatori
  • Luminoso
  • Trasparente
MediaType.Preprinted Il supporto è prestampato Specifica se il supporto è prestampato.
  • No
MediaType.Punched Il supporto è preperforato Specifica se il supporto è preperforato.
  • No
MediaType.Recycled Il supporto è riciclato Specifica se il supporto è riciclato.
  • No
MediaType.Weight Supporto (gsm) Specifica il peso del supporto in gsm (grams per square meter).  

1.3.9.5 Nomi proprietà database per i dispositivi di input

I messaggi relativi ai dispositivi di input potrebbero fare riferimento alle proprietà in base ai relativi nomi database. Alcune proprietà sono specifiche dei dispositivi di input Hot folder; i loro nomi di proprietà del database iniziano con HotFolder. Altri sono specifici dei dispositivi di input Download; i loro nomi di proprietà database iniziano con zOSDownload. Le proprietà i cui nomi iniziano con InputDevice si applicano a tutti i tipi di dispositivi di input.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore dopo che è stato creato il dispositivo di input.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà di periferiche di input
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile
HotFolder.CodePage Generale: Codepage di dispositivo La code page che la periferica di input utilizza per leggere i contenuti dei file che accompagnano i file di stampa, come i file di trigger e i file di elenco.
  • euc_jp
  • iso8859_1
  • iso8859_15
  • utf8
HotFolder.SetPattern Batch: Modello corrispondente per le impostazioni Specifica il modello del nome file utilizzato da un dispositivo di input al momento della creazione dei set. Questo modello è un'espressione regolare che indica la parte del nome dei file di input che deve corrispondere all'interno del set. I file di input che costituiscono un set sono determinati dai valori specificati per le proprietà Modelli dati, Modelli JDF, Modelli di sovrascrittura e Modelli file.  
InputDevice.BatchingMethod Batch: Metodo batch Specifica la modalità con la quale il dispositivo di input raggruppa più file di input o set di file e li inoltra come un lavoro singolo o come lavori principali e secondari. È possibile modificare questo valore per i dispositivi di input hot folder, ma non per i dispositivi di input Download o LPD.
  • AutoBatch
  • JDF
  • ListFile
  • MVSOutGrp
  • Nessuno
  • PatternBased
  • NumberOfFiles
  • NumberOfPages
  • NumberOfSets
  • PagesInSets
  • SetsByTime
  • Ora
Sì (HotFolder) No (Download, LPD)
InputDevice.Child.InitJobTypeStep Generale: Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro secondario Specifica il nome dell'operazione utilizzata dal dispositivo di input per inizializzare il flusso di lavoro per lavori singoli o secondari e per convertire un file di sovrascrittura opzionale inoltrato con un lavoro, in un file di testo nel formato nome proprietà=valore, in modo da impostare le proprietà del lavoro o entrambe le operazioni.  
InputDevice.Child.JobType Generale: Flusso di lavoro secondario Specifica il nome del flusso di lavoro che il dispositivo di input assegna al file lavoro che contiene un singolo file o lavoro principale o secondario.  
InputDevice.Child. JobType ParsingRules Avanzate: Regole di analisi del flusso di lavoro secondario Contiene il nome e il percorso di un file di controllo.  
InputDevice.Child. Modello JobTypeFilename Avanzate: Modello del flusso di lavoro secondario Contiene una stringa di corrispondenza del modello che indica la parte del nome file da utilizzare per il flusso di lavoro per lavori singoli e secondari.  
InputDevice. ConvertOverrides Avanzate: Converti sovrapposizioni Specifica se è necessario un file di controllo per convertire il file di sovrascrittura inoltrato con un lavoro in un file di proprietà del lavoro in formato RICOH ProcessDirectornome proprietà=valore
  • No
Sì (HotFolder) No (Download, LPD)
InputDevice.CreateZip Batch: Crea file .zip Specifica se il dispositivo di input invia file dati come lavori individuali o se li raccoglie in un file .zip e li invia come lavoro singolo.
  • No
InputDevice.Description Generale: Descrizione dispositivo di input Contiene testo che descrive la periferica di input.  
InputDevice.Enabled Stato: Stato abilitato Specifica se questo dispositivo di input può inoltrare i file di input che riceve per creare i lavori di RICOH ProcessDirector corrispondenti.
  • No
No
InputDevice.FileCompletion Avanzate: Metodo di completamento Specifica come la periferica di input determina che la trasmissione del file è completa per un file di input.
  • CheckOpen
  • CheckSize
  • Nessuno
  • Trigger
Sì (HotFolder) No (Download, LPD)
InputDevice.FileDataPatterns Batch: Modelli di dati Contiene una o più stringhe corrispondenti al modello utilizzato da RICOH ProcessDirector per identificare i file di input che il dispositivo di input deve accettare per l'elaborazione come lavori singoli.   Sì (HotFolder) No (Download, LPD)
InputDevice.FileJDFPatterns Batch: Modelli JDF Contiene una o più stringhe di corrispondenza del modello che RICOH ProcessDirector utilizza per identificare ticket lavoro JDF (Job Definition Format).   Sì (HotFolder) No (Download, LPD)
InputDevice.FileListPatterns Batch: Modelli di elenco Contiene una o più stringhe di corrispondenza del modello che RICOH ProcessDirector utilizza per identificare i file di elenco.   Sì (HotFolder) No (Download, LPD)
InputDevice.FileOtherPatterns Batch: Modelli di sovrascrittura Contiene una o più stringhe di corrispondenza del modello che RICOH ProcessDirector utilizza per identificare i file da elaborare con un file di elenco e i file di input che il file di elenco specifica o con un altro file di input singolo.   Sì (HotFolder) No (Download, LPD)
InputDevice. Modelli FileTrigger Avanzate: Modelli trigger Contiene una o più stringhe di corrispondenza del modello definito dall'utente che RICOH ProcessDirector utilizza per identificare i file trigger.   Sì (HotFolder) No (Download, LPD)
InputDevice.FolderLocation Generale: Posizione cartella Contiene il nome della directory che la periferica di input controlla per i lavori in entrata.  
InputDevice.Frequency Batch: Intervallo di batch Indica l'intervallo di tempo utilizzato per inoltrare un batch dei file di input.  
InputDevice.ID Visualizzato nel titolo del blocco per gli appunti delle proprietà Contiene il nome della periferica di input.   No
InputDevice.InitJobTypeStep Generale: Operazione di inizializzazione del flusso di lavoro Specifica il nome dell'operazione utilizzata dal dispositivo di input per inizializzare il flusso di lavoro principale per i file di input ricevuti dal dispositivo di input e per convertire un file di sovrascrittura opzionale in un file di testo dal formato RICOH ProcessDirectornome proprietà=valore , al fine di impostare le proprietà del lavoro o entrambe le operazioni.  
InputDevice.Instance Generale: Server principale Specifica il nome del server di RICOH ProcessDirector che riceve e registra i messaggi per questo dispositivo di input.  
InputDevice.JobType Generale: Flusso di lavoro Specifica il nome del flusso di lavoro che il dispositivo di input assegna al lavoro.  
InputDevice. Modello JobTypeFilename Avanzate: Modello del flusso di lavoro primario Contiene una stringa di corrispondenza del modello che indica la parte del nome file da utilizzare per il flusso di lavoro per il lavoro principale.  
InputDevice. Regole JobTypeParsing Avanzate: Regole di analisi del flusso di lavoro primario Contiene il nome e il percorso di un file di controllo.  
InputDevice.LastModified Generale: Ultima modifica La data e l'ora in cui è stata apportata l'ultima modifica al dispositivo di input.   No
InputDevice.Locations Generale: Posizione periferica di input Contiene la posizione associata alla periferica di input.  
InputDevice.MaxErrors Generale: Soglia massima di errori Contiene il numero di errori di comunicazione che possono verificarsi per il dispositivo di input prima che RICOH ProcessDirector disabiliti il dispositivo di input.  
InputDevice.ModifiedBy Generale: Modificato dall'utente Specifica il nome dell'utente che ha apportato l'ultima modifica al dispositivo di input.   No
InputDevice.NumberOfFiles Batch: Numero di file da eseguire in batch Specifica il numero di file combinati in un unico invio quando si sceglie il metodo di batch Numero dalla scheda Generale.  
InputDevice.NumberOfPages Batch: Numero di pagine da eseguire in batch Specifica il numero massimo di pagine PDF che dovrebbero essere combinate in un unico invio quando si sceglie il metodo di batch Pagine nella scheda Generale.  
InputDevice.PageThreshold Batch: Pagine in eccesso da eseguire in batch Specifica se l'Hot folder dovrebbe includere il file che fa superare il valore della proprietà Numero di pagine da eseguire in batch quando invia un insieme di file PDF.  
InputDevice.PollInterval Generale: Intervallo di polling (unità) Specifica l'intervallo di tempo in cui RICOH ProcessDirector controlla i file all'interno della directory specificata dalla proprietà Posizione cartella del dispositivo di input hot folder.  
InputDevice.ScheduleDaily Batch: Frequenza (giornaliera) Specifica la frequenza di inoltro di un batch di file di input da parte del dispositivo di input.  
InputDevice.ScheduleHourly Batch: Frequenza (ore) Specifica la frequenza di inoltro di un batch di file di input da parte del dispositivo di input.  
InputDevice.ScheduleMinute Batch: Frequenza (minuti) Specifica la frequenza di inoltro di un batch di file di input da parte del dispositivo di input.  
InputDevice.ScheduleMonthly Batch: Frequenza (mesi) Specifica la frequenza di inoltro di un batch di file di input da parte del dispositivo di input.  
InputDevice.ScheduleWeekly Batch: Frequenza (settimane) Specifica la frequenza di inoltro di un batch di file di input da parte del dispositivo di input.  
InputDevice.StagingLocation Generale: Posizione di staging Contiene il nome della directory in cui la periferica di input sposta il file di input prima di inoltrarlo come lavoro.  
InputDevice.StartDate Batch: Data inizio batch Specifica la data in cui il metodo di batch Ora entra in funzione per il dispositivo di input.  
InputDevice.StartDateAndTime Batch: Data e ora inizio batch Specifica la data e l'ora in cui il metodo di batch Ora o Set in base all'ora entra in funzione per il dispositivo di input.  
InputDevice.Status Stato: Stato connessione Elenca lo stato attuale del dispositivo di input: connesso, disconnesso o impossibile connettere.
  • Connesso
  • Disconnesso
  • UnableToConnect
No
InputDevice.SubmitStep Generale: Procedura di inoltro Contiene il nome della procedura di inoltro a cui la periferica di input invia il file di input per l'elaborazione del lavoro.  
InputDevice.WaitingFileCount Stato: File di input in attesa Contiene il numero di file di input che il dispositivo di input ha ricevuto ma non ha ancora inoltrato per creare i lavori RICOH ProcessDirector corrispondenti.   No
InputFilePattern.FilePattern Batch: Modello file Specifica una o più stringhe di corrispondenza modello per file.  
InputFilePattern.Required Batch: Modello di file obbligatorio Specifica se un file che corrisponde al modello del file di input deve esistere nell'Hot folder prima di inoltrare il lavoro.
  • No
InputFilePattern.Sequence Batch: Sequenza modello di file Specifica la priorità del modello file. I pattern vengono controllati in questo ordine.  
InputFilePattern.SpoolFileType Batch: Tipo file di spool Specifica il contenuto o il tipo di flusso di dati del file.  
InputFilePattern.SpoolFileUsage Batch: Utilizzo file di spool Specifica lo scopo o il ruolo del file nel lavoro.  
LPD.CodePage Generale: Codepage di dispositivo Specifica la codepage che il dispositivo di input LPD utilizza per leggere i contenuti dei file associati ai file di stampa, come i file di controllo e i file di elenco.
  • euc_jp
  • iso8859_1
  • iso8859_15
  • utf8

1.3.9.6 Nomi proprietà database per i file di input

I messaggi relativi ai file di input potrebbero fare riferimento alle proprietà in base ai loro nomi database che iniziano con InputFile.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore dopo che è stato creato il file di input.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà di file di input
Nome database Intestazione colonne Tabella file di input Breve descrizione Valori interni Modificabile
InputFile.JobType Flusso di lavoro Contiene il nome del flusso di lavoro che il dispositivo di input assegna al file di input quando inoltra il file per l'elaborazione del lavoro.   No
InputFile.Location File di input Specifica il percorso del file di input ed il relativo nome.   No
InputFile.Status Stato Contiene lo stato corrente del file di input.
  • Errore
  • Elaborazione in corso
  • Accodato
  • Attesa
No
InputFile.SubmitGroup Gruppo Identifica un membro di una serie di file di input che erano stati inoltrati come gruppo tramite un file di elenco.   No
InputFile.SubmitType Tipo di inoltro Contiene il tipo di inoltro per il file di input.
  • aiwlist
  • Dati
  • Elenco
  • Altro
  • Trigger
 
InputFile.Timestamp Rec Contiene la data e l'ora quando il file di input file è stato ricevuto dal dispositivo di input. Date e orari vengono memorizzati come valori UTC (Universal Time Coordinated) nel formato seguente: aaaa-mm-gg hh:mm:ss.fffffffff
  • aaaa sono le 4 cifre dell'anno
  • mm sono le 2 cifre del mese.
  • gg sono le 2 cifre del giorno.
  • hh sono le 2 cifre dell'ora.
  • mm sono le 2 cifre dei minuti.
  • ss sono le 2 cifre dei secondi.
  • fffffffff è la frazione di secondi, fino a 9 cifre decimali, ed è facoltativa.
No

1.3.9.7 Nomi delle proprietà database per gli oggetti di notifica

I messaggi potrebbero fare riferimento alle proprietà di Notifica.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà flusso di lavoro
Nome database Nome campo blocco appunti Breve descrizione Modificabile
User.EmailAddress Indirizzo e-mail Specifica l'indirizzo e-mail dell'utente.
Notification.AnyAllCustom Applicare una o tutte le seguenti condizioni Specifica la modalità di combinazione degli oggetti di notifica.
Notification.BCC Indirizzo in copia nascosta Uno o più indirizzi e-mail a cui inviare una copia nascosta dell'e-mail di notifica. Questo valore viene utilizzato nel campo CCN: dell'e-mail.
Notification.CC Indirizzo in copia Uno o più indirizzi e-mail a cui inviare una copia dell'e-mail di notifica. Questo valore viene utilizzato nel campo CC: dell'e-mail.
Notification.Condition Condizioni Consente di definire una o più condizioni per un oggetto di notifica. Le condizioni limitano le notifiche inviate per un evento specifico. Ciascuna condizione include una proprietà oggetto, un confronto e un valore.
Notification.Condition.NotifyWhen Notifica quando Specifica la modalità di combinazione degli oggetti di notifica.
Notification.Description Descrizione notifica La descrizione potrebbe indicare quando la notifica viene inviata. Ad esempio, la descrizione potrebbe indicare: "Inviare un'e-mail agli operatori del secondo turno se la stampante viene disattivata dopo mezzanotte".
Notification.EmailMessage Messaggio Specifica il messaggio da includere all'interno del corpo dell'e-mail di notifica. I messaggi non possono essere in formato testo normale, HTML e immagini incorporate.
Notification.EmailSubject Oggetto Specifica il testo da inserire nell'oggetto dell'e-mail di notifica.
Notification.Enabled.Description Stato abilitato Specifica se l'oggetto di notifica può inviare una notifica. No
Notification.Event Evento Consente di definire una o più proprietà per il monitoraggio di un oggetto di notifica. Ciascun evento include una proprietà oggetto, un'azione e, facoltativamente, un valore. Il tipo di oggetto di cui vengono mostrate le proprietà è impostato nella proprietà Tipo di evento nella scheda Generale del notebook delle proprietà Notifica.
Notification.EventType Tipo evento Specifica il tipo di oggetto da monitorare per la notifica. È possibile utilizzare solo un Tipo di evento per ciascun oggetto di notifica.
Notification.ID Nome notifica Specifica il nome dell'oggetto di notifica. No
Notification.JsonCondition Condizioni Consente di definire una o più condizioni per un oggetto di notifica. Le condizioni limitano le notifiche generate per un evento specifico. No
Notification.SecureConnection Connessione protetta Specifica se la connessione con il server di posta deve utilizzare un protocollo TSL o SSL per l'invio di e-mail di notifica. Perché questa proprietà funzioni, è necessario che il server SMTP supporti le connessioni SSL o TLS.
Notification.SendLog Allega log Specifica se il log di dispositivo di input, lavoro o stampante è allegato all'e-mail di notifica quando si verifica un determinato evento nel dispositivo di input, lavoro o stampante, fornendo maggiori informazioni ai destinatari dell'e-mail.
Notification.Threshold Limite notifiche Consente di specificare il numero di notifiche che possono essere inviate in un determinato periodo di tempo. Ad esempio, se si specifica 10 messaggi in 2 ore, viene avviato un timer dopo l'invio della prima notifica. Se vengono inviate altre nove notifiche nei 30 minuti successivi, non ne verranno più inviate altre finché il timer non avrà raggiunto il limite di 2 ore.
Notification.To Indirizzo destinatario Uno o più indirizzi e-mail a cui inviare la notifica. Questo valore viene utilizzato nel campo A: dell'e-mail.
Notification.Type Metodo notifica Specifica la modalità di consegna delle notifiche.
WorkflowSystem.EmailFrom Indirizzo e-mail del mittente L'indirizzo e-mail utilizzato nel campo Da: per tutte le e-mail di notifica.

1.3.9.8 Nomi proprietà database per i server

I messaggi relativi ai gruppi possono fare riferimento alle proprietà in base ai loro nomi database, che iniziano con Instance.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore dopo che è stato creato il server.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà server
Nome database Nome campo blocco appunti Breve descrizione Valori interni Modificabile
Instance.Description Descrizione server Contiene il testo definito dall'utente che descrive il server di RICOH ProcessDirector.  
Instance.Enabled Stato abilitato Specifica se il server può eseguire le attività.
  • No
No
Instance.ID Visualizzato nel titolo del notebook delle proprietà: Nome server Contiene il nome del server.   No
Instance.IPAddress Indirizzo IP del server o nome host Specifica l'indirizzo IP di rete o il nome host completo del computer su cui è in esecuzione il server.  
Instance.InGeneralServerPool Nel pool generale deiserver Specifica se il server è un server di utilizzo generale o un server di utilizzo limitato.
  • No
Instance.LastModified Ultima modifica La data e l'ora in cui è stata apportata l'ultima modifica al server.   No
Instance.MaxHighUsageSteps Numero massimo di operazioni a elevato utilizzo di risorse Controlla quanti passi intensivi di risorsa il server consente di eseguire contemporaneamente.  
Instance.MaxLowUsageSteps Conteggio massimo operazioni per altre operazioni Controlla quanti passi non intensivi di risorsa il server consente di eseguire contemporaneamente.  
Instance.ModifiedBy Modificato dall'utente Specifica il nome dell'utente che ha apportato l'ultima modifica al server.   No
Instance.Status Stato connessione Visualizza lo stato corrente del server.
  • Connesso
  • Disconnesso
No

1.3.9.9 Nomi proprietà database per i modelli di procedura

I messaggi relativi ai modelli di procedura potrebbero fare riferimento alle proprietà in base ai loro nomi database che iniziano con StepTemplate.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore dopo che è stato creato il modello del passo.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà modello del passo
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile
Step.Color Passaggio colore Specifica il colore del passaggio come appare nel generatore del flusso di lavoro.
  • Rosso
  • Arancione
  • Grigio
  • Blu
  • Viola
  • Non impostato
Step.Description Step description Descrive lo scopo del passaggio. Ad esempio, potrebbe descrivere il modo in cui l'operazione elabora un lavoro.  
Step.DisplayName Generale: Nome operazione Il nome fornito a un'operazione quando viene aggiunta al flusso di lavoro.  
Step.ID Generale: Identificatore operazione Consente di specificare il nome interno per questa operazione. Questo valore deriva dal nome dell'operazione.   No
Step.Template.CreatedBy Generale: Modello creato da Specifica il nome della funzione o dell'estensione che ha creato il modello di procedura.   No
StepTemplate.Color Passaggio colore Specifica il colore del passaggio come appare nel generatore del flusso di lavoro.
  • Rosso
  • Arancione
  • Grigio
  • Blu
  • Viola
  • Non impostato
StepTemplate.Description Generale: Descrizione modello Contiene il testo che descrive la funzione del modello di passo.  
StepTemplate.Enabled Generale: Stato abilitato Specifica se il modello dell'operazione è abilitato.
  • No
No
StepTemplate.HighResourceUsage Pagina Proprietà di ottimizzazione: Limite operazioni simultanee Specifica il punto in cui vengono impostati i limiti per il numero di operazioni create dal modello di operazione che può essere eseguita nello stesso momento.
  • Usa limiti impostati qui
  • Utilizza limiti impostati sul server
Usa limiti impostati qui
StepTemplate.ID Visualizzato nel titolo del notebook delle proprietà: Nome modello operazione Contiene il nome del modello procedurale.   No
StepTemplate.LastModified Ultima modifica La data e l'ora in cui è stata apportata l'ultima modifica all'operazione.   No
StepTemplate.MaximumActiveCount Pagina Proprietà di ottimizzazione: Pulsante di opzione Limita il numero di operazioni simultanee attive nel sistema a Specifica quante ricorrenze del modello di operazione, e di qualsiasi operazione da esso creata, possono essere eseguite su un tipo specifico di oggetto di RICOH ProcessDirector.  
StepTemplate.MaximumActiveUnit Pagina Proprietà di ottimizzazione: Elenco a discesa per ogni Specifica il tipo di oggetto RICOH ProcessDirector di a cui si applica il valore massimo di elementi attivi per il modello di operazione.
  • PerInputDevice
  • PerPrinter
  • PerServer
  • PerSystem
StepTemplate.ModifiedBy Modificato dall'utente Specifica il nome dell'utente che ha apportato l'ultima modifica all'operazione.   No
StepTemplate.ModuleType Generale: Tipo modulo Identifica il tipo di funzione fornita dal modello procedurale.
  • Cleanup
  • InitJobType
  • Java
  • Manuale
  • Stampa
  • Inoltra
  • SubmitChild
No
StepTemplate.Servers Pagina Proprietà di ottimizzazione: Pulsante di opzione Esegui solo sul server o sui server selezionati Elenca tutti i server di uso limitato e di uso generale su cui può essere eseguito qualsiasi passo creato dal modello procedurale.  
StepTemplate.SourceID Generale: ID origine modello di operazione Specifica il nome del modello operazione utilizzato per creare questo modello operazione.   No
StepTemplate.UseGeneralServerPool Pagina Proprietà di ottimizzazione: Server da utilizzare Specifica quali computer possono eseguire le procedure dal modello creato dal modello procedura.
  • Esegui su server specifici
  • Esegui sui server nel pool generale dei server
Esegui sui server nel pool generale dei server

1.3.9.10 Nomi proprietà database per le proprietà di sistema

I messaggi relativi al sistema RICOH ProcessDirector possono fare riferimento alle proprietà in base ai nomi database che iniziano con WorkflowSystem.

Alcuni valori presenti negli elenchi a discesa dell'interfaccia utente non coincidono con i valori utilizzati internamente da RICOH ProcessDirector. Quando viene eseguita una richiesta mediante servizi Web o vengono impostati valori mediante un file di sostituzioni, è necessario utilizzare il valore interno. Nella colonna Valori interni sono elencati i valori interni per le proprietà in questione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che è possibile modificare il valore.
  • No indica che non è possibile modificare il valore.

Proprietà di sistema
Nome database Nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile
WorkflowSystem.AdLdap.TestUserName Nome utente test LDAP Specifica il nome utente LDAP utilizzato per eseguire il test delle impostazioni LDAP.  
WorkflowSystem.AltSMTPAddress Server SMTP alternativo Specifica l'indirizzo IP di rete o il nome completo dell'host del server SMTP utilizzato da RICOH ProcessDirector per inviare messaggi e-mail quando la proprietà Tipo server SMTP di un'operazione del lavoro è impostata su Alternativo.  
WorkflowSystem.AltSMTPPassword Password SMTP alternativa Specifica la password utilizzata dal server principale per accedere al server SMTP alternativo.  
WorkflowSystem.AltSMTPPort Porta SMTP alternativa Specifica la porta TCP/IP utilizzata dal server SMTP alternativo.  
WorkflowSystem.AltSMTPSSLPort Porta SMTP SSL alternativa Se il server SMTP alternativo utilizza un protocollo SSL, viene specificata la porta TCP/IP utilizzata dalla connessione SSL.  
WorkflowSystem.AltSMTPTLSPort Porta SMTP TLS alternativa Se il server e-mail alternativo utilizza un protocollo TLS, viene specificata la porta TCP/IP utilizzata dalla connessione TLS.  
WorkflowSystem.AltSMTPUserName Nome utente SMTP alternativo Specifica il nome utente utilizzato dal server RICOH ProcessDirector per accedere al server SMTP alternativo.  
WorkflowSystem.CaptureFileName File di acquisizione Specifica il nome del file di acquisizione creato quando si acquisiscono i dati di sistema.  
WorkflowSystem.CaptureLevel Dati da acquisire Mostra la quantità di informazioni incluse nel file di acquisizione.  
WorkflowSystem.CaptureServer Server da cui acquisire dati Mostra il server o i server da cui vengono raccolte informazioni quando viene creato il file di acquisizione.  
WorkflowSystem.Child.MaxJobID Numero massimo di lavori secondari Specifica il massimo numero di lavori che RICOH ProcessDirector può assegnare ad un lavoro secondario.  
WorkflowSystem.Child.MinJobID Numero minimo di lavori minori Specifica il minimo numero di lavori che RICOH ProcessDirector può assegnare ad un lavoro secondario.  
WorkflowSystem.CopyTracesToTemp Esegui il backup dei file prima dell'acquisizione Mostra se i file di traccia vengono copiati su una directory temporanea prima di essere aggiunti al file di acquisizione.  
WorkflowSystem.CredentialExpiration Timer di inattività collegamento (minuti) Specifica il numero di minuti consentiti prima che un utente inattivo venga automaticamente scollegato.  
WorkflowSystem.Email.SSLPort Porta SSL e-mail La porta TCP/IP utilizzata dalla connessione SSL, se il server di posta utilizza il protocollo SSL.  
WorkflowSystem.Email.TLSPort Porta TLS e-mail La porta TCP/IP utilizzata dalla connessione TLS, se il server di posta utilizza il protocollo SSL.  
WorkflowSystem.FileSystemMapping File di associazione del file system Specifica il nome di un file che associa i percorsi file ai punti di montaggio sul server RICOH ProcessDirector.  
WorkflowSystem.GUILoggingLevel Livello di accesso al server Web Se si seleziona l'opzione Personalizzato per la proprietà Livello di traccia, viene visualizzato il livello di traccia attivo per il sistema.  
WorkflowSystem.JobDisplayTag Identificatore del lavoro da usare Specifica se il portlet Stampanti, la console della stampante e il log di completamento del lavoro PSF mostrano il nome o il numero del lavoro.
  • Job.ID
  • Job.Name
WorkflowSystem.LastCaptureFilename Nome file per l'ultima acquisizione Specifica il nome del file dell'ultima acquisizione creato all'ultima acquisizione dei dati di sistema.   No
WorkflowSystem.LastCaptureTimestamp Ultima acquisizione completata La data e l'ora dell'ultima acquisizione completata. RICOH ProcessDirector aggiorna il valore ogni volta che viene completata l'acquisizione.   No
WorkflowSystem.LPDHostnames Host autorizzati ad inoltrare lavori LPD Specifica i nomi host o gli indirizzi IP dei sistemi che possono inoltrare i lavori a RICOH ProcessDirector utilizzando il protocollo LPD.  
WorkflowSystem.MaxJobID Numero massimo di lavori Specifica il massimo numero di lavori che RICOH ProcessDirector può assegnare ad un lavoro.  
WorkflowSystem.MediaTolerance.RecyclingPercentage Margine di tolleranza per contenuti riciclati Consente di specificare eventuali variazioni nel contenuto riciclato per un oggetto di supporto.  
WorkflowSystem.MediaTolerance.Size Margine di tolleranza per le dimensioni Consente di specificare eventuali variazioni di dimensioni per un oggetto di supporto.  
WorkflowSystem.MediaTolerance.Weight Margine di tolleranza peso Consente di specificare eventuali variazioni di peso per un oggetto di supporto.    
WorkflowSystem.PrinterProgress Indicatore di progresso di stampa Specifica se l'indicatore di progresso di stampa viene visualizzato nel portlet Stampanti.
  • No
WorkflowSystem.MaxPasswordAge Durata massima della password prima della scadenza Specifica il numero di giorni di validità delle password.  
WorkflowSystem.MinJobID Numero minimo di lavori Specifica il numero minimo di lavori che RICOH ProcessDirector può assegnare a un lavoro.  
WorkflowSystem.Primary.MaxLowUsageSteps Conteggio massimo operazioni per altre operazioni Controlla la quantità di operazioni a basso utilizzo di risorse che il server primario RICOH ProcessDirector consente di eseguire contemporaneamente.  
WorkflowSystem.Primary.MaxHighUsageSteps Numero massimo di operazioni a elevato utilizzo di risorse Controlla il numero di operazioni a elevato utilizzo di risorse che il server primario RICOH ProcessDirector consente di eseguire contemporaneamente.  
WorkflowSystem.ProxyPassword Password server proxy 1 Specifica la password utilizzata dal server principale per accedere al server proxy 1.  
WorkflowSystem.ProxyPassword2 Password server proxy 2 Specifica la password utilizzata dal server principale per accedere al server proxy 2.  
WorkflowSystem.ProxyPort Porta server proxy 1 Specifica la porta TCP/IP utilizzata da RICOH ProcessDirector per comunicare con il server proxy 1.  
WorkflowSystem.ProxyPort2 Porta server proxy 2 Specifica la porta TCP/IP utilizzata da RICOH ProcessDirector per comunicare con il server proxy 2.  
WorkflowSystem.ProxyServer Server proxy 1 Specifica l'indirizzo IP di rete o il nome host completo del server di proxy 1. RICOH ProcessDirector utilizza un server proxy per collegarsi a siti Web esterni.  
WorkflowSystem.ProxyServer2 Server proxy 2 Specifica l'indirizzo IP di rete o il nome host completo del server di proxy 2. RICOH ProcessDirector utilizza un server proxy per collegarsi a siti Web esterni.  
WorkflowSystem.ProxyUser Utente server proxy 1 Specifica il nome utente utilizzato da RICOH ProcessDirector quando il server proxy 1 si collega a un sito Web esterno.  
WorkflowSystem.ProxyUser2 Utente server proxy 2 Specifica il nome utente utilizzato da RICOH ProcessDirector quando il server proxy 2 si collega a un sito Web esterno.  
WorkflowSystem.RememberPrinterStatus Ricorda stato abilitato delle stampanti Specifica se RICOH ProcessDirector deve ripristinare lo stato delle stampanti abilitate dopo lo spegnimento del sistema.
  • No
WorkflowSystem.RetainPollInterval Permanenza dell'intervallo di polling (minuti) Controlla la frequenza con cui RICOH ProcessDirector consulta i lavori che vengono memorizzati nel sistema per stabilire se è necessaria qualche ulteriore azione.  
WorkflowSystem.SMTPPassword Password SMTP Specifica la password utilizzata da RICOH ProcessDirector per accedere al server SMTP.  
WorkflowSystem.SMTPPort Porta SMTP Specifica la porta TCP/IP utilizzata dal server SMTP.  
WorkflowSystem.SMTPServer Server SMTP Specifica l'indirizzo IP di rete o il nome completo dell'host del server SMTP utilizzato da RICOH ProcessDirector per inviare messaggi e-mail.  
WorkflowSystem.SMTPUsername Nome utente SMTP Specifica il nome utente utilizzato da RICOH ProcessDirector per connettersi al server SMTP.  
WorkflowSystem.SystemIdentifier Identificatore di sistema Specifica un nome alternativo del sistema da mostrare nell'interfaccia utente.  
WorkflowSystem.TraceCustomTraceLevel Livello di traccia personalizzato Se si seleziona l'opzione Personalizzato per la proprietà Livello di traccia, viene visualizzato il livello di traccia attivo per il sistema.  
WorkflowSystem.TraceFileCount Numero massimo file di traccia Mostra il numero massimo di file di traccia che possono essere creati sul sistema.  
WorkflowSystem.TraceFileSize Dimensione massima del file di traccia Mostra il limite di dimensione superiore in kilobyte (KB) per i file di traccia creati dal sistema.  
WorkflowSystem.TraceLevel Livello di traccia Mostra il livello di traccia attivo sul sistema.  

1.3.9.11 Nomi proprietà database per gli utenti

I messaggi relativi agli utenti e le password potrebbero fare riferimento alle proprietà in base ai nomi database che iniziano con User.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente può modificare il valore dopo che è stato creato.
  • No indica che l'utente non può modificare il valore.

Proprietà utente
Nome database Nome campo Breve descrizione Modificabile
User.Description Descrizione utente Contiene il testo che descrive il nome utente.
User.Groups Appartenenza gruppo Contiene il nome del gruppo o dei gruppi ai quali appartiene l'utente.
User.ID Visualizzato nella pagina del titolo Contiene il nome utente per un utente autorizzato di RICOH ProcessDirector. No
User.LastModified Ultima modifica La data e l'ora in cui è stata apportata l'ultima modifica all'utente. RICOH ProcessDirector aggiorna il valore ogni volta che viene apportata una modifica all'utente. No
User.Login.Status Connesso a Specifica se un utente è connesso a RICOH ProcessDirector. No
User.LocationFilterPreference Posizioni da mostrare Mostra quali posizioni vengono attualmente usate per filtrare l'interfaccia utente. Vengono visualizzati solo gli oggetti dalle posizioni selezionate in questo elenco.
User.LocationSettings Posizioni consentite Numerosi oggetti come lavori, stampanti e dispositivi di input hanno una proprietà Posizione. La proprietà Posizioni consentite permette di specificare a quali posizioni un utente può accedere. L'impostazione interessa gli oggetti che l'utente può vedere nell'interfaccia utente. L'utente può selezionare la posizione da utilizzare per filtrare l'interfaccia utente usando la proprietà Posizioni da mostrare.
User.ModifiedBy Modificato dall'utente Specifica l'utente che ha apportato l'ultima modifica al dispositivo di input. RICOH ProcessDirector mantiene il valore di tale proprietà e lo aggiorna in caso di modifiche al dispositivo di input. No
User.Password Password utente Accetta la password per l'utente.
User.PasswordConfirm Conferma password nuovo utente Specifica la password per il nuovo utente. Deve corrispondere al valore Password nuovo utente.
User.PasswordLastChanged Ultima modifica password Specifica la data e l'ora dell'ultima modifica effettuata alla password. No
User.PasswrodNew Password nuovo utente Specifica la password per il nuovo utente.
User.StartPage Pagina iniziale Specifica quale pagina RICOH ProcessDirector viene visualizzato dopo l'accesso. Quando viene creato un nuovo utente, questo controllo non risulta disponibile fino a quando non viene selezionato il valore Appartenenza gruppo.

1.3.9.12 Nomi proprietà database per i lavori

I messaggi relativi ai gruppi di sicurezza possono fare riferimento alle proprietà in base ai loro nomi database, che iniziano con Group.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente può modificare il valore dopo che è stato creato il gruppo.
  • No indica che l'utente non può modificare il valore.

Proprietà del gruppo
Nome database Nome campo Breve descrizione Modificabile
Group.Actions Azioni consentite Elenca le azioni per cui gli utenti nel gruppo sono autorizzati.
Group.Attributes Attributi consentiti Elenca le proprietà degli oggetti che gli utenti nel gruppo sono autorizzati a modificare.
Descrizione del gruppo Descrizione del gruppo Contiene il testo che descrive il gruppo.
Group.ID Visualizzato nella pagina del titolo Contiene il nome del gruppo di utenti. No
ID gruppo di origine ID gruppo di origine Contiene il nome del gruppo da cui è stato copiato il gruppo corrente. No

1.3.9.13 Nomi proprietà database per i lavori

I messaggi relativi alle posizioni potrebbero fare riferimento alle proprietà in base ai loro nomi database che iniziano con Posizione.

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore dopo che è stata creata la stampante.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà posizione
Nome database Nome campo Breve descrizione Modificabile
Location.Description Descrizione posizione Descrive la posizione. Ad esempio, la descrizione può comprendere il nome della città o il nome dell'edificio e il piano dove risiedono le stampanti.
Location.ID Nome posizione Specifica il nome della posizione. No
Location.LastModified Ultima modifica La data e l'ora in cui è stata apportata l'ultima modifica alla posizione. No
Location.ModifiedBy Modificato dall'utente Specifica il nome dell'utente che ha apportato l'ultima modifica alla posizione. No

1.3.9.14 Nomi delle proprietà del database per la sicurezza

I messaggi relativi alla sicurezza potrebbero fare riferimento alle proprietà in base ai loro nomi database, la maggior parte dei quali inizia con WorkflowSystem. I nomi proprietà database per la sicurezza includono i nomi di proprietà database per LDAP (Lightweight Directory Access Protocol).

Nella colonna Modificabile:

  • indica che un utente autorizzato può modificare il valore dopo la configurazione di sicurezza iniziale.
  • No indica che un utente autorizzato non è in grado di modificare il valore.

Proprietà della Sicurezza
Nome database Scheda del notebook: Nome campo Breve descrizione Valori interni Modificabile
User.AccountStatus Sicurezza Utenti: Stato account Visualizza lo stato corrente dell'account dell'utente.
  • Attivo
  • Bloccato-Inattivo
  • Non riuscito, bloccato da password
WorkflowSystem.AdLdap.EmailAddress Sicurezza Impostazioni LDAP: Attributo e-mail Specifica l'attributo LDAP da cui RICOH ProcessDirector ottiene gli indirizzi e-mail dell'utente.  
WorkflowSystem.AdLdap.GroupMap Sicurezza Impostazioni LDAP: Prodotto per la mappatura del gruppo LDAP Specifica l'associazione dei gruppi di RICOH ProcessDirector ai gruppi LDAP.  
WorkflowSystem.AdLdap.GroupSearchBase Sicurezza Impostazioni LDAP: Base di ricerca di gruppo Specifica la sezione dell'albero directory LDAP esterno cercato da RICOH ProcessDirector per individuare l'unità organizzativa (OU) che contiene i gruppi LDAP.  
WorkflowSystem.AdLdap.GroupSearchFilter Sicurezza Impostazioni LDAP: Filtro di ricerca di gruppo Specifica il filtro usato da RICOH ProcessDirector per determinare se un gruppo con quel nome specifico esiste nella base di ricerca del gruppo LDAP.  
WorkflowSystem.AdLdap.GroupSearchMember Sicurezza Impostazioni LDAP: Membro di ricerca di gruppo Specifica l'attributo LDAP usato da RICOH ProcessDirector per ottenere i nomi distinti di membri del gruppo LDAP.  
WorkflowSystem.AdLdap.ManagerDN Sicurezza Impostazioni LDAP: Nome distinto di gestione Specifica il nome distinto (DN) completo dell'utente che collega al server LDAP ciascuna ricerca utente.  
WorkflowSystem.AdLdap.ManagerPassword Sicurezza Impostazioni LDAP: Password nome distinto di gestione Specifica la password per l'utente elencato nella proprietà Nome distinto di gestione.  
WorkflowSystem.AdLdap.rootDN Sicurezza Impostazioni LDAP: Nome distinto radice Specifica il nome distinto (DN) non limitato da restrizioni al limite amministrativo o al controllo degli accessi per il database.  
WorkflowSystem.AdLdap.Server Sicurezza Impostazioni LDAP: Server LDAP Specifica l'indirizzo IP di rete oppure il nome host completo di uno o più server LDAP e le porte usate dal sistema per l'autenticazione.  
WorkflowSystem.AdLdap.SyncLdapGrp Sicurezza Impostazioni LDAP: Sincronizzazione con gruppi LDAP Specifica se RICOH ProcessDirector aggiorna i gruppi di sicurezza del prodotto per un utente, in base ai valori della proprietà Prodotto per associazione gruppi LDAP, ogni volta che l'utente effettua l'accesso.
  • No
WorkflowSystem.AdLdap.UserSearchBase Sicurezza Impostazioni LDAP: Base di ricerca utente Comunica al server quale parte dell'albero directory esterno cercare, relativamente al nome distino (DN) della base nell'URL LDAP.  
WorkflowSystem.AdLdap.UserSearchFilter Sicurezza Impostazioni LDAP: Filtro di ricerca utente Specifica il filtro usato da RICOH ProcessDirector per determinare se un nome distinto (DN) dell'utente esiste in LDAP.  
WorkflowSystem.AdLdap.YesNo Sicurezza Impostazioni LDAP: Autenticazione con LDAP Specifica se gli utenti possono accedere a RICOH ProcessDirector con un ID utente definito nel server LDAP (Lightweight Directory Access Protocol) esistente.
  • No
WorkflowSystem.ComplexRules Sicurezza Impostazioni Generale: Applica le regole di complessità della password Specifica se tutti gli utenti devono utilizzare password complesse.
  • No
WorkflowSystem.InactiveLength Sicurezza Impostazioni Generale: Periodo di inattività dell'account Specifica il numero di giorni in cui RICOH ProcessDirector consente a un account utente di essere inattivo prima del blocco dell'utente da parte del sistema.  
WorkflowSystem.LockOutLength Sicurezza Impostazioni Generale: Durata del blocco Specifica il periodo in cui RICOH ProcessDirector blocca un utente sul sistema dopo il superamento della soglia di accesso all'account. L'unità di tempo per il valore può essere espressa in minuti, in ore o giorni. Utilizzare il comando di attivazione/disattivazione situato alla destra del nome della proprietà per selezionare l'unità di tempo per il valore.  
WorkflowSystem.MaxLoginAttempts Sicurezza Impostazioni Generale: Soglia del blocco di un account Specifica il numero dei tentativi di accesso e di modifica della password non riusciti e consentiti prima che l'utente venga bloccato.  
WorkflowSystem.MinPasswordLength Sicurezza Impostazioni Generale: Lunghezza minima della password Specifica il numero minimo di caratteri obbligatori per una password.  
WorkflowSystem.PasswordReuseCount Sicurezza Impostazioni Generale: Conteggio riutilizzo password Specifica quante volte un utente deve immettere una password univoca, prima di poter riutilizzare una vecchia password.  

1.3.10 Proprietà del lavoro che è possibile impostare dal ticket lavoro

Quando si inoltra un lavoro con un ticket di lavoro, RICOH ProcessDirector imposta alcune proprietà del lavoro a partire dai valori presenti nel suddetto ticket di lavoro.

Le proprietà del lavoro sono associate agli attributi nel ticket lavoro. Nella maggior parte dei casi, RICOH ProcessDirector imposta la proprietà del lavoro su un valore corrispondente a quello dell'attributo nella colonna Attributo ticket lavoro. (Non sempre i valori sono identici). La colonna Note spiega le variazioni in questo processo.

Quando un ticket lavoro fa riferimento a più file di stampa, RICOH ProcessDirector crea un lavoro secondario per ciascun file. Nella colonna Per lavoro o per ticket:

  • Lavoro indica che la proprietà viene associata nel ticket lavoro ad un attributo che si applica a singoli file di stampa, in modo da poter avere un valore differente per ciascun lavoro secondario.
  • Ticket indica che la proprietà viene associata ad un attributo che si applica all'intero ticket lavoro, quindi deve avere lo stesso valore per tutti i lavori creati per il ticket lavoro.
  • Lavoro o ticket indica che la proprietà viene associata ad entrambi i tipi di attributo, quindi può avere lo stesso valore o valori differenti in base agli attributi presenti nel ticket lavoro.

Proprietà del lavoro che è possibile impostare dal ticket lavoro
Nome database Scheda del notebook: nome campo Breve descrizione Per lavoro o per ticket Nome attributo JDF Note
Job.Binding Rilegatura Consente di effettuare le impostazioni di rilegatura per il lavoro da stampare. Lavoro o ticket job-binding  
Job.Copies Generale e Stato: Copie lavoro richieste Contiene il numero di copie di lavoro che sono state richieste. Lavoro o ticket job-copies  
Job.CustomerName Pianificazione: Nome cliente Identifica il cliente associato a questo lavoro. Lavoro o ticket job-contact-info  
Job.Description Generale: Descrizione lavoro Contiene il testo che descrive il lavoro. Lavoro o ticket jt-comment  
Job.Duplex Generale: Fronte/retro Indica se la stampa a due facciate è attiva per il lavoro e, in tal caso, il tipo di stampa a due facciate. Lavoro o ticket job-sides  
Job.FoldOptions Opzioni di piegatura Consente di specificare la modalità di rilegatura del lavoro o di fogli di grandi dimensioni, se piegare tutti i fogli insieme (sovrapposti o fascicolati) e se il lato anteriore del foglio termina internamente o esternamente rispetto alla piegatura. Lavoro o ticket job-folding  
Job.Info.Department Informazioni: Informazioni sul reparto Contiene una descrizione del reparto per il lavoro. Lavoro o ticket job-contact-info  
Job.InputDatastream Generale: Flusso di dati di input Specifica il formato dei dati che contiene il file di input per questo lavoro. Processo di stampa document-format  
Job.Line- 2AFP. CC_TYPE AFP Tipo di controllo carrello Indica il tipo di controlli di trasmissione presenti nel lavoro. Scheda job-carriage-control-characters Questa proprietà è disponibile solo se è installata la funzione di supporto AFP.
Job.Line-2AFP. FORMDEF AFP e stampa: Definizione di modulo Identifica la definizione di modulo da utilizzare con il lavoro. Scheda job-form-definition Questa proprietà è disponibile solo se è installata la funzione di supporto AFP.
Job.Line-2AFP. PAGEDEF AFP Definizione della pagina Identifica la definizione di pagina AFP da utilizzare con il lavoro. Scheda job-page-definition Questa proprietà è disponibile solo se è installata la funzione di supporto AFP.
Job.Line-2AFP.TRC AFP Caratteri di riferimento tabella Indica se sono presenti nel lavoro i caratteri di riferimento della tabella. Scheda job-table-reference-characters Questa proprietà è disponibile solo se è installata la funzione di supporto AFP.
Job.Media Pianificazione: Supporto (pronto | supportato | tutti) Specifica il supporto da utilizzare per il lavoro. Lavoro o ticket Il database dei supporti lavoro è associato a diversi attributi job-media e document-media in JDF. RICOH ProcessDirector utilizza le impostazioni di rilevamento supporto per determinare la modalità di impostazione del valore.

Se un ticket lavoro specifica sia valori di supporto a livello sia di pagina che di lavoro, vengono impostati più valori per questa proprietà. Tuttavia, se si aggiorna il valore della proprietà Supporto, non potrà essere riscritto sul ticket lavoro, perché non è possibile indicare l'intervallo di pagina dove utilizzare il supporto. I valori di supporto nel ticket lavoro restano invariati.

Job.Name Generale: Nome lavoro Contiene il nome del lavoro. Lavoro o ticket job-name  
Job.OutputBin Pianificazione: Vassoio di uscita (richiesto | disponibili | tutti) Specifica il contenitore di output da utilizzare per il lavoro. Lavoro o ticket document-output-bin-name, job-output-bin-name  
Job.Print.JogCopies Print: Copie di output intermittenti Controlla se la stampante fa avanzare le copie di output per il lavoro. Scheda job-jog-offset  
Job.Print.Xoffset Print: Offset X (unità) Identifica l'offset, in pollici o millimetri, nella direzione x o orizzontale dell'origine della pagina logica dal supporto. Lavoro o ticket image-shift-front-x Questo valore viene applicato al lato anteriore e posteriore della pagina.

Questa proprietà è disponibile solo se è installata la funzione di supporto AFP.

Job.Print.Yoffset Print: Offset Y (unità) Identifica l'offset, in pollici o millimetri, nella direzione y o verticale, dell'origine della pagina logica dal supporto. Lavoro o ticket image-shift-front-y Questo valore viene applicato al lato anteriore e posteriore della pagina.

Questa proprietà è disponibile solo se è installata la funzione di supporto AFP.

Job.Priority Pianificazione: Priorità lavoro Contiene la priorità di stampa del lavoro. Lavoro o ticket job-priority  
Job.Punch Pianificazione: Punzonatura Specifica il numero e la posizione di fori per eseguire la perforazione nell'output. Lavoro o ticket document-hole-making, job-hole-making  
Job.RequestedPrinter Pianificazione: Stampante richiesta Contiene il nome della stampante richiesta per il lavoro. Lavoro o ticket job-logical-destination-name  
Job.RetainDuration Generale: Periodo di conservazione (unità) Controlla l'intervallo di tempo in minuti, ore o giorni in cui RICOH ProcessDirector conserva un lavoro una volta raggiunta l'operazione RetainCompletedJobs. Lavoro o ticket job-retain  
Job.Staple Pianificazione: Spillatura Specifica il numero e la posizione delle graffette da utilizzare nell'output. Lavoro o ticket job-stitching, document-stitching  

1.4 Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti

1.4.1 Introduzione

1.4.1.1 Importante

Nella misura massima consentita dalle leggi in vigore, in nessun caso il produttore sarà responsabile per eventuali danni derivanti dai guasti di questo prodotto, perdite di documenti o dati o l'utilizzo o il non utilizzo di questo prodotto e dei manuali di funzionamento forniti.

Assicurarsi sempre di copiare o di eseguire i backup dei documenti o dei dati importanti. I documenti o i dati potrebbero venire cancellati a causa di errori operativi o malfunzionamenti del software. Inoltre, l'utente è responsabile di adottare le misure di protezione contro virus, worm e altri software dannosi.

In nessun caso il produttore sarà ritenuto responsabile per i documenti creati dall'utente utilizzando il prodotto e per qualsiasi risultato che l'utente ottiene dai dati.

1.4.1.2 Avvertenze relative al presente manuale

  • Alcune illustrazioni o spiegazioni nel presente manuale potrebbero variare dal prodotto a causa di miglioramenti o modifiche al prodotto.
  • I contenuti del presente manuale sono soggetti a modifiche senza preavviso.
  • Non è consentito duplicare, replicare, riprodurre in alcuna forma, modificare o menzionare in alcuna forma parti del presente manuale senza previo consenso del fornitore.
  • Nel corso di questa pubblicazione, i riferimenti ai percorsi di directory indicano soltanto i percorsi predefiniti. Se si installa RICOH ProcessDirector o Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat in una posizione differente, inclusa una diversa unità, è necessario modificare i percorsi di conseguenza.

    Ad esempio, se si installa Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat sull'unità D: di un computer su cui è in esecuzione il sistema operativo Windows, sostituire C: con D: nei percorsi della directory.

1.4.1.3 Pubblicazioni per questo prodotto

Le seguenti pubblicazioni sono disponibili per le funzioni di elaborazione dei documenti di RICOH ProcessDirector.
Manuali di istruzioni

Sono inclusi questi manuali di istruzioni:

  • RICOH ProcessDirector: Integrazione con altre applicazioni

    Questo manuale fornisce le informazioni tecniche relative alle modalità di configurazione di RICOH ProcessDirector per lo scambio di dati con altre applicazioni.

  • RICOH ProcessDirector per Linux o Windows: pianificazione e installazione

    Questo manuale spiega le procedure di pianificazione e installazione per RICOH ProcessDirector sul sistema operativo in uso. Il CD delle pubblicazioni include la versione di questo manuale per il sistema operativo in uso: Linux o Windows.

  • RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti (questa pubblicazione)

    Questo manuale spiega come installare le funzioni di RICOH ProcessDirector che controllano e monitorano entrambi i lavori e i singoli documenti nei lavori.

  • RICOH ProcessDirector: Utilizzo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat

    Questo manuale spiega come utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. È possibile utilizzare il plug-in di Adobe Acrobat per definire il testo, i codici a barre, le immagini e altri miglioramenti in un file PDF. Dopo aver salvato i miglioramenti in un file di controllo, i flussi di lavoro di RICOH ProcessDirector possono utilizzare il file di controllo per effettuare miglioramenti simili ai file PDF.

  • Riepilogo dei font

    Questo manuale spiega i concetti di caratteri e i diversi tipi di caratteri in InfoPrint Font Collection. Il Riepilogo caratteri è disponibile solo in lingua inglese.

  • White paper–Utilizzo della funzione Ottimizza AFP

    Questo manuale spiega come configurare e utilizzare i file di controllo Ottimizza AFP. Questo manuale è disponibile solo in lingua inglese.

  • Il file readme RICOH ProcessDirector (readme.html)

    Questo file indica come accedere ad altre pubblicazioni. Il file leggimi è disponibile solo in inglese.

  • Le note di rilascio di RICOH ProcessDirector

    Queste note di rilascio forniscono informazioni sulla release RICOH ProcessDirector, incluse nuove funzioni e aggiornamenti; limitazioni problemi e soluzioni noti; e richieste di modifica del codice. Le note di rilascio sono disponibili solo in inglese.

È possibile scaricare le pubblicazioni in inglese in formato PDF da Centro informazioni software di RICOH (https://help.ricohsoftware.com/swinfocenter/

Centro informazioni di RICOH ProcessDirector

Il centro informazioni RICOH ProcessDirector contiene argomenti che aiutano gli amministratori, i supervisori e gli operatori a conoscere più a fondo ed utilizzare le funzioni dei documenti di RICOH ProcessDirector. Il centro informazioni è disponibile dall'interfaccia utente RICOH ProcessDirector e fornisce funzioni di navigazione e di ricerca rapide.

Guida di RICOH ProcessDirector

In molte schermate è disponibile la Guida campo per le funzioni di elaborazione dei documentiRICOH ProcessDirector che fornisce informazioni per attività e impostazioni specifiche.

1.4.1.4 Come leggere la documentazione

1.4.1.4.1 Prima di installare una funzione di elaborazione dei documenti

Questo manuale contiene istruzioni e avvertenze per l'installazione corretta delle funzioni di elaborazione dei documenti. Prima di installare una funzione di elaborazione dei documenti, leggere il presente manuale completamente e attentamente. Tenere questo manuale a portata di mano per riferimento futuro.

1.4.1.4.2 Come utilizzare i manuali

Utilizzare i manuali di istruzioni in base alle proprie esigenze.
Per informazioni su come installare una funzione di elaborazione del documento:
Consultare RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti.
Per informazioni su come utilizzare le funzioni e le operazioni di una funzione di elaborazione dei documenti:
Consultare il centro informazioni di RICOH ProcessDirector.
Per informazioni su come utilizzare le funzioni e le operazioni di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat:
Consultare RICOH ProcessDirector: Utilizzo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Queste informazioni sono disponibili anche nel sistema della guida del plug-in Acrobat e nel Centro informazioni di RICOH ProcessDirector.
Visualizzazione delle pubblicazioni

RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti e altre pubblicazioni sono disponibili sul CD delle pubblicazioni di RICOH ProcessDirector, in modo da poter accedervi prima di installare l'applicazione.

    Nota:
  • Per visualizzare le pubblicazioni, è necessario un programma di visualizzazione di PDF, ad esempio Adobe Acrobat Reader.

Per accedere al CD delle pubblicazioni di RICOH ProcessDirector su Windows:

  1. Inserire il CD nell'apposita unità.

    Se il sistema Windows è configurato per l'esecuzione automatica dei CD, Esplora risorse di Windows si apre automaticamente per mostrare il contenuto del CD.

  2. Se Esplora risorse di Windows non si avvia automaticamente, aprirlo e visualizzare i contenuti dell'unità CD.
  3. Per ulteriori informazioni sul contenuto del CD, incluse le istruzioni sull'avvio del centro informazioni RICOH ProcessDirector dal CD, aprire il file readme.txt.

Alcune di queste pubblicazioni sono disponibili anche dall'interfaccia utente RICOH ProcessDirector.

    Nota:
  • Per visualizzare le pubblicazioni è necessario accedere all'interfaccia utente RICOH ProcessDirector.

Nella barra del menu in alto dell'interfaccia utente RICOH ProcessDirector, fare clic sul pulsante Informazioni e selezionare una delle seguenti pubblicazioni da scaricare:

  • RICOH ProcessDirector: Integrazione con altre applicazioni
  • RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti
  • RICOH ProcessDirector: Utilizzo del plug-in RICOH ProcessDirector per Adobe Acrobat
  • RICOH ProcessDirector: Note di rilascio

Visualizzazione del centro informazioni RICOH ProcessDirector

Il centro informazioni RICOH ProcessDirector è disponibile dall'interfaccia utente RICOH ProcessDirector.

  • Per visualizzare il Centro informazioni:
    • Nella barra del menu superiore dell'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector, fare clic sul pulsante Informazioni e selezionare Guida.
    • Se non è stato effettuato l'accesso a RICOH ProcessDirector, immettere questo URL nella barra degli indirizzi del browser:
      • http://hostname:15080/pdhelp/index.jsp

      Nell'URL, hostname è il nome host o l'indirizzo IP del computer in cui è installato RICOH ProcessDirector.

Inoltre, è possibile aggiungere un segnalibro per la posizione del centro informazioni nel browser e aprirlo in qualsiasi momento al di fuori di RICOH ProcessDirector.

Informazioni sull'utilizzo delle funzioni e delle operazioni sono disponibili solo se le funzioni sono installate nel sistema.

1.4.1.6 Symbols

Nel presente manuale, i seguenti simboli vengono utilizzati per consentire di identificare rapidamente i contenuti.

    Importante:
  • Questo simbolo indica i punti ai quali prestare attenzione durante l'utilizzo del prodotto. Assicurarsi di leggere queste spiegazioni.

    Nota:
  • Questo simbolo indica utili informazioni supplementari non essenziali per completare un'attività.

Grassetto
Grassetto indica i nomi di finestre di dialogo, menu, voci di menu, impostazioni, etichette campo, pulsanti e tasti.
Corsivo
Corsivo indica i titoli dei manuali e variabili da sostituire con le proprie informazioni.
Monospace
Monospace indica l'input e l'output del computer.

1.4.1.7 Abbreviazioni

AFP
Presentazione funzione avanzata
CSV
Acronimo di Comma-Separated Values, valori delimitati da virgole
HTTP
Hyper Text Transfer Protocol
IP
Internet Protocol
PDF
Portable Document Format

1.4.1.8 Marchi

RICOH ProcessDirector è un marchio di Ricoh Company, Ltd. negli Stati Uniti, in altri paesi o in entrambi.

Adobe, Reader e PostScript sono marchi o marchi registrati di Adobe Systems Inc negli Stati Uniti e/o in altri paesi.

IBM e AIX sono marchi o marchi registrati di International Business Machines Corporation negli Stati Uniti e/o in altri paesi.

Microsoft, Windows, Windows Server e Internet Explorer sono marchi o marchi registrati di Microsoft Corporation negli Stati Uniti e/o in altri paesi.

Oracle e Java sono marchi registrati di Oracle e/o società affiliate.

UNIX è un marchio registrato di The Open Group.

Codice Thales Group: la porzione di gestione della licenza della presente applicazione concessa in licenza si basa su uno o più dei seguenti copyright:

Sentinel RMS
Copyright 1989-2024 Thales Group 
Tutti i diritti riservati.

Sentinel Caffe (TM)
Copyright 2008-2024 Thales Group 
Tutti i diritti riservati.

Sentinel EMS
Copyright 2008-2024 Thales Group 
Tutti i diritti riservati.

I nomi propri dei sistemi operativi Windows sono i seguenti:

  • I nomi prodotto di Windows 7 sono i seguenti:
    • Microsoft Windows 7 Professional
    • Microsoft Windows 7 Ultimate
    • Microsoft Windows 7 Enterprise
  • I nomi prodotto di Windows 10 sono i seguenti:
    • Microsoft Windows 10 Pro
    • Microsoft Windows 10 Enterprise
  • Il nome del prodotto di Windows 11 è:
    • Microsoft Windows 11 Pro
  • I nomi prodotto di Windows Server 2016 sono i seguenti:
    • Microsoft Windows Server 2016 Standard
  • Windows Server 2019:
    • Microsoft Windows Server 2019 Standard
  • Il nome del prodotto di Windows Server 2022 è:
    • Microsoft Windows Server 2022 Standard

Altri nomi prodotto qui utilizzati sono solo a scopo identificativo e possono essere marchi delle rispettive aziende. Decliniamo qualsiasi diritto su questi marchi.

1.4.2 Panoramica

Diverse funzioni ampliano il concetto di controllo e rilevamento dei lavori di stampa al controllo e rilevamento di singoli documenti in un lavoro di stampa. Per installare queste funzioni, sono necessarie ulteriori attività di installazione.

Due funzioni aggiungono funzioni ed oggetti di base per l'elaborazione di documenti. L'installazione di queste funzioni è un prerequisito per l'installazione di altre funzioni di elaborazione documenti:

  • Supporto Documenti PDF aggiunge funzioni e oggetti per elaborare documenti in lavori PDF. Questa funzione gratuita viene fornita con il prodotto base ma non è installata per impostazione predefinita.

  • Supporto AFP aggiunge funzioni e oggetti per elaborare documenti in lavori AFP.

Le altre funzioni di elaborazione documenti aggiungono funzioni e oggetti per esigenze particolari, come l'archiviazione delle informazioni di documenti in un repository o l'inserimento di documenti in buste. Prima di installare queste funzioni, installare Supporto Documenti PDF, Supporto AFPo entrambe. Se si installa Supporto Documenti PDF, le altre funzioni di elaborazione documenti lavorano con file PDF. Se si installa Supporto AFP, lavorano con file AFP. Se si installano entrambi, lavorano con entrambi i tipi di file. Esempi di queste funzioni di elaborazione documenti sono:

  • Archivia
  • Verifica automatizzata
  • Electronic Presentment

  • Insertore
  • Postal Enablement
  • Gestione preferenza

L'installazione della funzione di elaborazione dei documenti richiede:

  • La pianificazione dell'installazione
  • La funzione di installazione
  • Definizione delle proprietà del documento personalizzate
  • Aggiornamento delle proprietà del documento personalizzato

L'installazione della funzione Supporto Documenti PDF comprende anche:

  • L'installazione di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per l'elaborazione dei documenti PDF
  • Il caricamento delle proprietà del documento RICOH ProcessDirector
  • Il caricamento degli oggetti di supporto RICOH ProcessDirector per l'elaborazione dei file PDF

Importante: Gli esempi, elenchi di modelli procedurali ed elenchi di proprietà a volte si riferiscono a oggetti all'interno di specifiche funzioni di elaborazione documenti. Se non sono state installate queste funzioni, gli oggetti non esistono sul sistema.

1.4.2.1 Documenti

Un documento è l'unità minima di cui è possibile tener traccia in un flusso di lavoro. Ad esempio, un documento può consistere in una serie di pagine che costituiscono una bolletta, un'istruzione o un messaggio di posta.

Un file di stampa può contenere migliaia di documenti. Se il file di stampa è in formato AFP, ciascun documento è limitato dai campi strutturati AFP Inizia gruppo pagine e Termina gruppo pagine.

1.4.2.2 File di proprietà del documento

Il file di proprietà del documento (DPF) può contenere le proprietà dei documenti di un lavoro. Il file risiede nella directory di spool del lavoro.

Il file di proprietà del documento viene creato automaticamente dai modelli di operazione IdentifyPDFDocuments, IdentifyDocuments, ReadDocumentsFromDatabase, CreateJobsFromDocuments e CreateAFPJobsFromDocuments. Il file è strutturato come una tabella; la prima riga identifica le proprietà presenti nel file e ogni riga aggiuntiva contiene i valori delle proprietà per ciascun documento. RICOH ProcessDirector utilizza le informazioni presenti nelle proprietà dei documenti per tenere traccia dei documenti associati a ciascun lavoro.

1.4.2.3 Database documenti

Il database documenti è un database gestito internamente che memorizza e gestisce le proprietà di singoli documenti nel sistema. Non eseguire azioni direttamente sul database dei documenti ma sui documenti in esso contenuti.

Consultare il rappresentante dell'assistenza Ricoh durante la procedura di configurazione, per stabilire se le proprietà del documento devono essere definite come proprietà database o proprietà limitate.

1.4.3 Pianificazione per l'installazione

Quando si installa una funzione di elaborazione dei documenti di RICOH ProcessDirector, si installano i componenti di RICOH ProcessDirector sul server primario. Se si installa la funzione Supporto Documenti PDF, si installa anche Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat su un computer con sistema operativo Windows e Adobe Acrobat Professional.

1.4.3.1 Pianificazione per l'installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti

Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti comprendono i componenti di RICOH ProcessDirector installati in un server RICOH ProcessDirector esistente. Prima dell'installazione della funzione, accertarsi che il sistema in uso soddisfi i seguenti requisiti.

1.4.3.1.1 Requisiti software

Prima di installare qualsiasi funzione di elaborazione dei documenti, assicurarsi che sul sistema sia disponibile il software richiesto. Oltre al software richiesto descritto in questa sezione, è consigliabile utilizzare un editor XML per apportare le modifiche necessarie ai file di configurazione XML. Il programma di convalida consente di effettuare una convalida dei file XML basata su schema ma non è in grado di convalidare tutta la sintassi.

1.4.3.1.2 Raccolta dei requisiti dei documenti

Determinare quali proprietà dei documenti sono rilevanti per i flussi di lavoro che si desidera creare.
Pensare a quali proprietà si vorrebbero utilizzare per ordinare o raggruppare i documenti in un lavoro.

Per raccogliere i requisiti dei documenti:

  1. Porsi le seguenti domande:
    • Quali proprietà di documento verranno utilizzate per distinguere i propri documenti? (Quali elementi differenziano un documento da un altro?)
    • Quali proprietà del documento è necessario identificare per utilizzare i dati definiti nelle proprietà di documento contenute nel file PDF?
    • Quali proprietà del documento è necessario identificare per utilizzare i dati definiti nei tag di indice, denominati anche TLE (Tagged Logical Elements), contenute nel file AFP (Advanced Function Presentation)?
    • Quali proprietà si desidera utilizzare come criteri per il rilevamento dei documenti? Ad esempio, è possibile definire una proprietà denominata Numero conto che consente di rilevare i documenti in base al numero di conto.
    • Se si dispone di una funzione che include il modello procedura InsertJobs, quali informazioni si desidera includere nei codici a barre o nei file di controllo dell'insertore? Ad esempio, per includere il codice postale di un documento nel file di controllo dell'imbustatrice, è possibile definire una proprietà del documento denominata CAP.
    • Se si dispone di una funzione utilizzata per l'elaborazione postale, quali informazioni relative a ciascun documento sono necessarie per il software postale?
    • Se si dispone di una funzione utilizzata per aggiungere codici postali, quali proprietà del documento è necessario includere nei dati del codice a barre?
    • Se si dispone della funzione Archivia, quali proprietà del documento si desidera utilizzare per recuperare i documenti dal contenitore in cui sono memorizzati?
    • Se si dispone della funzione Gestione preferenza, quali sono le proprietà di documento da definire per gestire le informazioni sulle preferenze di RICOH ProcessDirector?
  2. Dalle proprie risposte, decidere quali proprietà definire. Alcune tra tali proprietà sono:
    • Numero conto
    • Riga indirizzo
    • Keyline postale
    • Dati che si desidera inserire in un codice a barre, univoci per ciascun documento
    • Codice postale
    • Tipo di distribuzione, ad esempio posta celere o normale
    • Tipo di busta, ad esempio semplice o a pieghe

1.4.3.1.3 Considerazioni di prestazioni e capacità con le funzioni di elaborazione dei documenti

Tenere presenti queste considerazioni sulle prestazioni e sulla capacità del sistema durante la configurazione e l'uso di funzioni di elaborazione dei documenti, come Archivio, Postal Enablement, Supporto insertore e la funzione estesa Document Pool avanzato.

1.4.3.1.3.1 Proprietà e gestione dei documenti

Utilizzare questi suggerimenti per la gestione dei documenti al fine di ottimizzare le prestazioni del sistema.

Valutare attentamente le esigenze della gestione dei documenti prima di definire le proprietà dei documenti. È necessario non solo controllare il numero di proprietà, ma considerarne anche le dimensioni. Una proprietà del carattere 1024 utilizza uno spazio di memoria superiore rispetto a una proprietà del carattere 32.

Le proprietà dei documenti limitate non necessitano di spazio nelle tabelle database; tuttavia, occupano spazio per ciascun documento in ogni file di proprietà del documento che contiene la proprietà.

L'uso delle proprietà dei documenti del database consente di visualizzare le informazioni sui documenti nell'interfaccia utente e di elaborare globalmente i documenti (senza conoscere quale lavoro contiene ciascun documento), ma l'inserimento delle informazioni sui documenti nel database causa prestazioni ridotte. Le proprietà dei documenti nel database utilizzano spazio nelle tabelle database. Gli aggiornamenti alle proprietà aumentano l'attività di accesso e creano possibili conflitti nel database. Il database raccoglie le informazioni nella memoria. Con un numero inferiore di proprietà di dimensioni minori, il database è in grado di memorizzare nella cache più record e fornire prestazioni di sistema migliori.

Diverse operazioni e azioni consentono di elaborare i documenti nel database. Il sistema del database blocca le righe del database durante l'elaborazione. Poiché si verifica più di un'elaborazione dei documenti, l'impatto sulle risorse del sistema aumenta. È possibile ottimizzare i modelli di operazione per limitare il numero delle operazioni simultanee che elaborano i documenti all'interno del database.

Queste operazioni e azioni causano aggiornamenti del database:

  • WriteDocumentsToDatabase aggiunge le voci di ogni documento al database, assegnando a ciascuna un identificatore del documento.
  • ReadDocumentsFromDatabase recupera le informazioni sui documenti dal database e le salva in un file di proprietà del documento. Non viene eseguito alcun aggiornamento nel database.
  • CompleteDocuments imposta lo stato di tutti i documenti nel lavoro su Completato.
  • CreateJobsFromDocuments e CreateAFPJobsFromDocuments creano una nuova associazione tra i documenti e i lavori secondari creati.
  • Quando i lavori vengono eliminati, RemoveJobs inoltra una notifica a RICOH ProcessDirector. Quando RICOH ProcessDirector elimina un lavoro che ha documenti all'interno del database, questi vengono eliminati dal database.
  • UpdateDocumentsInDatabase aggiorna le proprietà del documento nel database utilizzando i valori del file delle proprietà del documento.
  • L'azione Elabora nuovamente richiede l'approvazione dalle funzioni di elaborazione del documento. Le funzioni di elaborazione del documento non consentono a RICOH ProcessDirector di elaborare nuovamente un lavoro originale se i relativi documenti sono associati anche ad altri lavori.
  • Se si apre il notebook delle proprietà del documento dalla portlet Documenti, si recuperano i valori delle proprietà del documento dal database. Nel notebook delle proprietà vengono visualizzate solo quelle memorizzate nel database.

L'elenco indica le operazioni e le azioni ordinate in base alla quantità di risorse database che utilizzano. Gli elementi che utilizzano un maggior numero di risorse si trovano nella parte superiore.

  1. RemoveJobs
  2. CompleteDocuments
  3. WriteDocumentsToDatabase
  4. CreateJobsFromDocuments o CreateAFPJobsFromDocuments
  5. Visualizzazione della tabella Documenti nell'interfaccia utente
  6. ReadDocumentsFromDatabase
  7. Elabora nuovamente
  8. Apertura del notebook delle proprietà del documento dalla tabella Documenti

1.4.3.1.3.2 Utilizzo della memoria

Tenere presenti queste considerazioni sull'utilizzo della memoria durante la configurazione e l'uso di funzioni di elaborazione dei documenti.
    Nota:
  • L'installazione potrebbe non includere tutti i modelli procedurali descritti nella presente sezione.

Alcune operazioni occupano uno spazio di memoria considerevole per elaborare un lavoro.

Ad esempio, le operazioni basate sui modelli CreateJobsFromDocuments, CreateAFPJobsFromDocuments, BuildPDFFromDocuments, BuildAFPFromDocuments, IdentifyPDFDocuments e IdentifyDocuments leggono le informazioni nella memoria per eseguire la relativa elaborazione. Il sistema conserva un record per ciascun documento in memoria.

Le operazioni basate sui modelli GroupDocuments, SortDocuments e SplitDocuments leggono anche le informazioni nella memoria per eseguire la relativa elaborazione. Il sistema conserva un record per ciascun documento in memoria. La quantità di memoria necessaria a GroupDocuments e SortDocuments varia a seconda di quale proprietà si utilizza per eseguire il raggruppamento e l'ordinamento. Quando esistono più dati per tali proprietà, il sistema utilizza più memoria .

    Nota:
  • Se i lavori vengono elaborati utilizzando uno di questi modelli procedurali, aumentare la quantità di memoria che Java Virtual Machine (JVM) può utilizzare per le operazioni di RICOH ProcessDirector ad almeno 8 GB:
    • BuildAFPFromDocuments
    • BuildPDFFromDocuments
    • BuildPDFFromZip
    • CreateAFPJobsFromDocuments
    • CreateJobsFromDocuments
    • GroupDocuments
    • IdentifyDocuments
    • IdentifyPDFDocuments
    • SortDocuments
    • SplitDocuments
    • ReadDocumentsFromDatabase
    • RemoveDocumentsFromDatabase
    • UpdateDocumentsInDatabase
    • WriteDocumentsToDatabase

    Per ulteriori informazioni, consultare Definizione dell'allocazione del pool di memoria JVM.

Per impostazione predefinita, le operazioni vengono regolate per essere eseguite sul computer primario, che, in fase di esecuzione, utilizza fino a 2.000 MB di memoria. Il computer primario utilizza la memoria per la gestione del sistema, le richieste dell'interfaccia utente e dei servizi Web, la gestione della stampante, delle periferiche di input e delle operazioni di esecuzione. I lavori con molti documenti che vengono ordinati o raggruppati utilizzando molte proprietà possono utilizzare uno spazio considerevole di memoria.

È possibile ottimizzare la regolazione delle operazioni per ridurre al minimo l'uso della memoria:

  1. Definire uno o più server secondari RICOH ProcessDirector sul server primario. I server secondari non devono risiedere nel pool dei server generali. I server devono consentire solo l'esecuzione di un'operazione alla volta.
  2. Modificare la regolazione di questi modelli di operazione in modo che vengano eseguiti solo sui server secondari:
    • BuildAFPFromDocuments
    • BuildPDFFromDocuments
    • CreateAFPJobsFromDocuments
    • CreateJobsFromDocuments
    • GroupDocuments
    • IdentifyDocuments
    • IdentifyPDFDocuments
    • SortDocuments
    • SplitDocuments

1.4.3.1.3.3 Impostazione del numero massimo di file aperti (facoltativa)

Questa sezione non si applica a Windows. L'impostazione del sistema per il numero massimo di file aperti impedisce ad un processo non controllato di prendere il controllo del sistema, ma potrebbe essere necessario un limite più alto di quello predefinito se si elaborano lavori con molti file. La modifica del limite di file aperti consente alla funzione di elaborazione dei documenti di utilizzare ulteriori risorse del sistema. Questa attività è facoltativa ma deve essere eseguita nel caso di visualizzazione frequente dei messaggi di errore "File non trovato" nel log del lavoro durante l'elaborazione di quest'ultimo.

Per impostare il limite di file aperti:

  1. Accedere al sistema come utente root oppure utilizzare il comando sudo o su per diventare utente root.
  2. In Linux: Aprire il file /etc/security/limits.conf.
  3. Rilevare la riga nel file che imposta il limite di file attivo. Ad esempio, su un sistema Linux potrebbe essere: aiw1 - nofile 4096.
    Se la riga non esiste, aggiungerla nell'operazione successiva.
  4. Modificare la riga o aggiungerne una nuova, se necessario, per impostare un limite maggiore per l'utente di sistema di RICOH ProcessDirector (aiw1 è l'utente predefinito).

    Questo esempio imposta il limite su 15.000 in Linux: aiw1 - nofile 15000

    Verificare con il proprio amministratore di sistema il limite superiore ragionevole per il numero di file aperti.

  5. Chiudere la sessione aperta come utente root e accedere di nuovo al sistema per verificare che la modifica sia stata applicata.

1.4.3.1.3.4 Definizione dell'allocazione del pool di memoria JVM

In base alle dimensioni dei file di produzione, l'elaborazione di un flusso di lavoro può implicare diverse operazioni che prevedono un uso intensivo della memoria. Se non viene assegnata una quantità di memoria sufficiente a questi processi in RICOH ProcessDirector, potrebbero verificarsi errori di elaborazione oppure l'elaborazione potrebbe risultare lenta.
È possibile configurare l'allocazione del pool di memoria Java Virtual Machine modificando il file /aiw/aiw1/config/jvmsettings.cfg (sistemi operativi basati su UNIX) o il file C:\aiw\aiw1\config\jvmsettings.cfg (Windows). In caso di modifiche apportate alle impostazioni di questo file di configurazione, è necessario reimpostare il sistema tramite i comandi stopaiw e startaiw per rendere effettive le modifiche.

L'impostazione primaria consente di definire la quantità massima di memoria assegnata a un processo Java Virtual Machine. È possibile modificare tale impostazione per farla corrispondere alle esigenze di utilizzo della memoria. L'impostazione predefinita è pari a 2 GB e si desidera assegnare almeno 6 GB. Nel file jvmsettings.cfg, modificare:

primary=-Xmx2048m

in

primary=-Xmx6144m
    Nota:
  • Modificare l'allocazione della memoria Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat JVM facendo clic su Ricoh Preferenze dalla barra dei menu di Adobe Acrobat.

1.4.3.2 Requisiti hardware e software per Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat

In questa sezione vengono descritti i requisiti hardware e software del computer su cui si desidera installare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Il plug-in viene incluso nella funzione Supporto Documenti PDF.
Requisiti hardware

Di seguito, sono riportati i requisiti hardware di sistema per il computer su cui è installato Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat:

  • Risoluzione del monitor da 1024 x 768 pixel o superiore
  • Almeno 2 GB di RAM

In base al numero di documenti da elaborare, potrebbe essere necessario spazio libero sul disco rigido e memoria aggiuntivi.

Requisiti software e del sistema operativo

Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat richiede uno dei seguenti sistemi operativi:

  • Windows 10
  • Windows 11 Pro
  • Windows Server 2016
  • Windows Server 2019
  • Windows Server 2022

Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat richiede il seguente software:

  • Java Runtime Environment (JRE) 1.8 (Java Versione 8)
    • È necessario installare JRE, non Java Development Kit (JDK).
    • Si consiglia vivamente di utilizzare la versione a 64 bit di JRE scelto.
    • Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat supporta sia la versione 8 di Oracle Java che quella di OpenJDK (Hotspot).
      Nota: RICOH ProcessDirector né il plug-in installano Java sul sistema. È necessario installare una versione di Java supportata per l'utilizzo del plug-in.

      Se si installa il JRE OpenJDK (Hotspot), è necessario scegliere l'opzione di installazione con una configurazione personalizzata, non quella predefinita. Nell'elenco delle funzioni da installare, individuare le Chiavi di registro JavaSoft (Oracle) e selezionare l'opzione per installare tale funzione sul disco rigido locale.

  • Adobe Acrobat Pro 2020 o Pro DC
      Nota:
    • Non è possibile installare Acrobat in un percorso di directory contenente caratteri Unicode in una lingua diversa dall'inglese.

1.4.3.3 Migrazione dalla versione 10 o 11 alla versione DC di Adobe Acrobat Professional

Se Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat è stato installato su Adobe Acrobat X o XI Professional, seguire questa procedura per installare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat su Adobe Acrobat DC Professional.
Per eseguire la migrazione a Adobe Acrobat DC Professional:
  1. Disinstallare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat da Adobe Acrobat X o XI Professional.
  2. Installare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat su Adobe Acrobat DC Professional.
    Le impostazioni del plug-in in uso per Adobe Acrobat Professional versione 10 o 11 vengono mantenute nella versione DC.

1.4.4 Installazione delle funzioni

Per installare le funzioni di elaborazione documenti, installare i componentiRICOH ProcessDirector, inclusi i flussi di lavoro e i modelli procedura. Se è disponibile la funzioneSupporto Documenti PDF, è necessario installare anche Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

1.4.4.1 Installazione della funzione RICOH ProcessDirector sul computer principale

Viene installata la funzione di elaborazione del documento in un server in cui è già stato installato il prodotto base RICOH ProcessDirector.

1.4.4.1.1 Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti mediante Feature Manager

Attenersi alla seguente procedura per l'installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti mediante Feature Manager di RICOH ProcessDirector.
    Nota:
  • Le funzioni vengono installate in modalità di prova. Una volta installate le funzioni in modalità di prova, è possibile scaricare e installare le relative chiavi di licenza, avvalendosi delle istruzioni riportate nella guida RICOH ProcessDirector: Pianificazione e installazione.
  • Per vedere se una funzione è in esecuzione in modalità di prova, scegliere Amministrazione Licenze e guardare la colonna Stato della licenza. Per vedere quanti giorni mancano alla scadenza della modalità di prova di ogni funzione, selezionare Visualizza log nel portlet Riepilogo sistema di RICOH ProcessDirectorper aprire il log di sistema.

Per installare una o più funzioni di elaborazione dei documenti:

  1. Se si utilizza RICOH ProcessDirector per Linux e uno o più server secondari vengono definiti e avviati, arrestare tutti i server secondari.
  2. Effettuare l'accesso a RICOH ProcessDirector come utente autorizzato per utilizzare Feature Manager.
  3. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  4. Nel riquadro a sinistra, selezionare Servizi Funzioni.
    Se viene visualizzato un messaggio di errore, è necessario avviare manualmente la Gestione delle funzioni:
    1. Accedere al computer primario. Su Linux, accedere come utente si sistema RICOH ProcessDirector (aiw1 è l'impostazione predefinita). Su Windows, accedere come amministratore.
    2. Su Linux, aprire un prompt dei comandi e digitare: startaiw -f
    3. Su Windows, fare clic sul pulsante Start di Windows, digitare servizi per cercare l'App Servizi e fare clic sull'App Servizi. Quindi, fare clic con il pulsante destro del mouse sul servizio Gestione delle funzioni e selezionare Riavvia.
    4. Ricaricare la pagina web di Gestione delle funzioni.
  5. Se la funzione che si desidera installare non è presente nell'elenco, è necessario importarla. Vedere Aggiunta o aggiornamento di una funzione tramite Importa pacchetto nel RICOH ProcessDirector Centro informazioni per informazioni sull'importazione del pacchetto delle funzioni.
  6. Se la funzione che si desidera installare si trova nell'elenco, selezionare la casella di controllo accanto ad essa.
  7. Nella colonna Versioni disponibili per ogni funzione, selezionare la versione della funzione che si desidera installare.
  8. Fare clic su Installa.
  9. Rivedere le informazioni nella finestra di conferma, quindi fare clic su OK per continuare.
    Le funzioni vengono installate, quindi RICOH ProcessDirector viene riavviato per concludere il processo di installazione.
  10. Fare clic su DISMISS per chiudere la scheda del browser Gestione delle funzioni.
  11. Per completare il processo, svuotare la cache del browser.
    Le informazioni memorizzate nella cache del browser possono causare errori quando si tenta di utilizzare il livello più recente. La pulizia della cache consente di prevenire tali errori.
  12. Effettuare nuovamente l'accesso.
  13. Riavviare qualsiasi server secondario arrestato nel passaggio 1.
La funzione o le funzioni vengono installate, quindi RICOH ProcessDirector viene riavviato per concludere il processo di installazione.
    Nota:
  • Se vengono visualizzati messaggi di errore durante il processo di installazione, è possibile rivedere i log presenti in /path/extensions/doc1 (Linux) o in \path\extensions\doc1 (Windows). Ad esempio, in Linux, il percorso è /opt/infoprint/ippd. In Windows, il percorso è C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector.

1.4.4.1.2 Definizione delle proprietà del documento personalizzate

Utilizzare proprietà di documento personalizzate per estrarre dati da ogni documento all'interno di un lavoro. Innanzitutto è necessario definire le proprietà di documento personalizzate in RICOH ProcessDirector, quindi associare i dati nei documenti alle proprietà di documento. Quando un processo avanza nel flusso di lavoro, l'operazione IdentifyPDFDocuments (file PDF) o IdentifyDocuments (file AFP) estrae i dati.

identificare i dati che si desidera estrarre dai documenti. Se RICOH ProcessDirector offre una proprietà di documento appropriata, utilizzare quella anziché definire una proprietà di documento personalizzata.

Per esempio, si desidera estrarre il numero di conto, il nome del cliente, l'inidirizzo e-mail e la data del rendiconto da ciascun documento nel lavoro. RICOH ProcessDirector offre una proprietà di documento, Indirizzo email, per estrarre gli indirizzi email. Definire proprietà di documento personalizzate per il numero di conto, nome cliente e data di rendiconto.

    Nota:
  • Se si utilizzano proprietà di documento personalizzate, a partire dalla versione 3.11.2, è possibile crearle nella scheda Gestione, utilizzando Oggetti Proprietà personalizzate.

    È possibile scegliere il nome del database e l'etichetta che viene visualizzata nei notebook delle proprietà e nelle intestazioni delle colonne. Si può anche scegliere il tipo di dati da memorizzare nella proprietà e l'accesso predefinito che i diversi gruppi di utenti hanno per la proprietà, senza aggiungerli al file docCustomDefinitions.xml.

    Per ulteriori informazioni, consultare gli argomenti Proprietà personalizzate di lavori e documenti e Creazione e attivazione di proprietà personalizzate.

  • Se le proprietà di documento personalizzate sono già state definite in un file docCustomDefinitions.xml, è possibile continuare a usarle. Non ricrearle dalla scheda Gestione. Utilizzare questa scheda solo per creare nuove proprietà di lavori o documenti.
  • Se si desidera utilizzare la nuova funzione resa disponibile in RICOH ProcessDirector nella versione 3.11.2 per creare una proprietà personalizzata:
Per definire proprietà del documento personalizzate:
  1. Scegliere il tipo di proprietà documento personalizzata:
    • Proprietà del database
    • Proprietà non consentita

    Per ulteriori informazioni sul file docCustomDefinitions.xml , vedere File docCustomDefinitions.xml.

  2. Scegliere un nome database (interno) per la proprietà di documento personalizzata.

    Per esempio, definire una proprietà di documento personalizzata col nome database Doc.Custom.AccountNumber.

      Nota:
    • Consigliamo di far cominciare i nomi dei database delle proprietà del documento personalizzate con Doc.Custom. Se non si utilizza questa convenzione di denominazione, verificare che nessuna delle proprietà di documento personalizzate abbia lo stesso nome database di una proprietà di documento definita automaticamente da RICOH ProcessDirector.

    • Non utilizzare un numero subito dopo il punto (.) nel nome del database. Ad esempio, il nome di database Doc.3rdLineAddress non è valido.
    • Non eliminare le proprietà di documento personalizzate dopo averle aggiunte al file docCustomDefinitions.xml .

    • Non modificare il nome (nome database), dataType, o dbType di una proprietà di documento personalizzata. Il sistema consente di modificare didascalia (nome interfaccia utente), shortCaption, descrizione, e accesso.

  3. Scegliere un nome interfaccia utente (didascalia) per la proprietà di documento personalizzata.

    Per esempio, definire una proprietà di documento personalizzata col nome di interfaccia utente Numero conto.

      Nota:
    • Si consiglia di non definire una proprietà di documento personalizzata con lo stesso nome di interfaccia utente di una proprietà documento fornita da RICOH ProcessDirector.
  4. Scegliere un datatype (dataType) per la proprietà di documento personalizzata.

    Tra gli esempi ci sono String, Integer, IntegerNonNeg, e Timestamp.

  5. Per le proprietà del database:
    1. Scegliere un tipo di database (dbType).

      Per il datatype String i tipi di database sono char, varchar e long varchar.

      Per il datatype Integer i tipi di database sono smallint, bigint, e integer.

      Per il datatype Timestamp il tipo di database è Timestamp.

    2. Scegliere il livello di accesso che gli utenti hanno alla proprietà di documento personalizzata:

      • attrWriteAdmin

        I membri del gruppo di sicurezza Amministratore hanno autorizzazione di scrittura. I membri dei gruppi di sicurezza Monitor, Operatore e Supervisore hanno autorizzazione di lettura.

      • attrWriteAdminSuper

        I supervisori e amministratori hanno autorizzazione di scrittura. I monitor e operatori hanno autorizzazione di lettura.

      • attrWriteAdminSuperOper

        Operatori, supervisori e amministratori hanno autorizzazione di scrittura. I monitor hanno autorizzazione di lettura.

      Se non si specifica un livello di accesso, gli amministratori hanno autorizzazione di scrittura. I monitor, operatori e supervisori hanno autorizzazione di lettura.

        Nota:
      • Se sono stati creati gruppi di sicurezza personali, essi ricevono lo stesso accesso alle proprietà di documento personalizzate che hanno i gruppi di sicurezza RICOH ProcessDirector copiati per creare i gruppi personali.

    3. Scegliere una breve didascalia.

      La breve didascalia viene mostrata nelle intestazioni delle colonne della tabella.

      Per esempio, definire una proprietà di documento personalizzata con la breve didascalia Num conto.

    4. Scegliere una descrizione.

      L'interfaccia utente mostra la descrizione come supporto alla proprietà documento personalizzata.

      Per esempio, definire una proprietà di documento personalizzata con la descrizione Numero di conto del cliente.

  6. Modificare il file di configurazione delle proprietà del documento:
    • La prima volta che si definiscono le proprietà del documento personalizzate, effettuare una copia del file di esempio fornito. Andare alla seguente directory:
      • /aiw/aiw1/samples/config in Linux

      • C:\aiw\aiw1\samples\config in Windows

    • Quando si definiscono più proprietà di documento, effettuare una copia del file in uso. Andare alla seguente directory:
      • /aiw/aiw1/config su Linux

      • C:\aiw\aiw1\config in Windows

  7. Copiare il file docCustomDefinitions.xml in una directory di lavoro e modificare il file.

    Conservare una copia di backup del file modificato per scopi di ripristino.

    Per esempio, queste righe aggiungono due proprietà di documento al database con i nomi database Doc.Custom.AccountNumber e Doc.Custom.StatementDate al file:

    <docProperty name="Doc.Custom.AccountNumber"
       datatype="String"
       dbType="varchar (32)"
       access="attrWriteAdmin"
       shortCaption="Acount number"
       caption="Account number"
       description="Customer account number"/>
    
    <docProperty name="Doc.Custom.StatementDate"
       datatype="Timestamp"
       dbType="Timestamp"
       access="attrWriteAdmin"
       shortCaption="Statement date"
       caption="Statement date"
       description="The date the statement was created"/>
      Nota:
    • La riga name definisce il nome del database. La riga caption rappresenta il nome dell'interfaccia utente.

    Queste righe aggiungono due proprietà documento limitate con nomi interni Doc.Custom.SSNumber e Doc.Custom.CheckAmt al file:

    <limitedProperties>
    
       <docProperty name="Doc.Custom.SSNumber"
          datatype="String"
          caption="Social Security number"/>
    
       <docProperty name="Doc.Custom.CheckAmt"
          datatype="String"
          caption="Check total"/>
    
    </limitedProperties>
  8. Utilizzare un editor XML per convalidare la propria sintassi.
  9. Copiare il file modificato in:
    • /aiw/aiw1/config/docCustomDefinitions.xml (Linux)
    • C:\aiw\aiw1\config\docCustomDefinitions.xml (Windows)
  10. Per visualizzare correttamente le proprietà di un nuovo documento sull'interfaccia utente, modificare il file docCustomDefinitions.properties per una o più lingue. Se non si definiscono le etichette per le nuove proprietà in questo file, si vedranno solo i nomi dei database per le proprietà nell'interfaccia utente. Vedere Nominare proprietà personalizzate del documento in più di una lingua per i passaggi di modifica del file.
  11. Rendere le proprietà del documento personalizzate definite disponibili per RICOH ProcessDirector:
    1. Eseguire l'utilità docCustom.
      La prima volta che si esegue l'utilità docCustom , essa crea la funzione Proprietà documento personalizzato e la aggiunge a Feature Manager. Quando si esegue nuovamente l'utilità, essa aggiorna la funzione Proprietà documento personalizzato in Feature Manager.
    2. Usare l'utilità Feature Manager per installare o aggiornare la funzione Proprietà del documento personalizzato.
  12. Caricare le proprietà di documento personalizzato RICOH ProcessDirector aggiornate nello strumento che si utilizza per configurare le proprietà del documento:
    • Se si dispone della funzione Supporto Documenti PDF caricare le proprietà di documento RICOH ProcessDirector in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

      Per ulteriori dettagli, vedere la relativa sezione nel centro informazioni.

    • Se si dispone della funzione Supporto AFP, utilizzare uno di questi metodi per avviare RICOH Visual Workbench:
      • Avviare RICOH Visual Workbench dal server RICOH ProcessDirector.

      • Sostituire l'applicazione RICOH Visual Workbench sul desktop:

        • Eliminare il file VisualWorkbench.zip e tutti i file non decompressi.

        • Scaricare il file VisualWorkbench.zip dall'interfaccia utente RICOH ProcessDirector.

        • Decomprimere il file e avviare la nuova applicazione desktop RICOH Visual Workbench.

      Le proprietà del documento vengono caricate automaticamente.

1.4.4.1.3 Nominare proprietà personalizzate del documento in più di una lingua

Per definire i nomi dell'interfaccia utente e le informazioni descrittive delle proprietà di documento personalizzate in più di una lingua, modificare una versione in una lingua specifica del file docCustomDefinitions.properties per ogni lingua. Dopo aver aggiornato le proprietà del documento personalizzate, RICOH ProcessDirector mostra i nomi dell'interfaccia utente e le informazioni descrittive delle proprietà del documento personalizzate in ogni lingua.

In un ambiente con una sola lingua, il metodo preferito per definire il testo di un'interfaccia utente per le proprietà di documento personalizzate è l'utilizzo di didascalie e attributi di descrizione dell'elemento docProperty nel file docCustomDefinitions.xml. Se si utilizza una sola lingua e l'intera descrizione della proprietà di documento personalizzata è definita in docCustomDefinitions.xml, non è necessario modificare il file docCustomDefinitions.properties .

Per ulteriori informazioni sul formato del file docCustomDefinitions.properties, vedere File docCustomDefinitions.properties.

Per nominare proprietà personalizzate del documento in più di una lingua:

  1. Fare una copia di lavoro del file docCustomDefinitions.properties per ogni lingua.
    • La prima volta che si nominano proprietà di documento personalizzate in più di una lingua, effettuare una copia del file di esempio docCustomDefinitions.properties per ogni lingua, eccetto quella predefinita. Andare in questa directory:

      • /aiw/aiw1/samples/config in Linux

      • C:\aiw\aiw1\samples\config in Windows

      Copiare il file docCustomDefinitions.properties in una directory di lavoro.

      Nominare ogni file docCustomDefinitions_language.properties. Ad esempio:

      • docCustomDefinitions_de.properties (tedesco)

      • docCustomDefinitions_en.properties (inglese)

      • docCustomDefinitions_es.properties (spagnolo)

      • docCustomDefinitions_fr.properties (francese)

      • docCustomDefinitions_it.properties (italiano)

      • docCustomDefinitions_ja.properties (giapponese)

      • docCustomDefinitions_pt.properties (portoghese brasiliano)

        Importante:
      • Non creare un file docCustomDefinitions_language.properties per la lingua predefinita.

      • Accertarsi che ciascun file sia di proprietà dell'utente di sistema di RICOH ProcessDirector e del gruppo (aiw1 e aiwgrp1 rappresentano i valori predefiniti).

    • Quando si nominano proprietà di documento aggiuntive in più di una lingua, passare a questa directory:

      • /aiw/aiw1/config su Linux

      • C:\aiw\aiw1\config in Windows

      Copia ogni file docCustomDefinitions_language.properties in una directory di lavoro.

  2. Modificare ogni file per aggiungere nuove proprietà di documento personalizzate.

    La voce di ogni proprietà di documento personalizzata ha tre righe:

    • Didascalia breve

    • Nome interfaccia utente

    • Descrizione

    Queste righe aggiungono nuove proprietà di documento personalizzate con i nomi del database Doc.Custom.AccountNumber e Doc.Custom.StatementDate al file docCustomDefinitions_es.properties :

    Doc.Custom.AccountNumber.Short=Número de cuentaDoc.Custom.AccountNumber=Número de cuentaDoc.Custom.AccountNumber.Description=Número de cuenta del clienteDoc.Custom.StatementDate.Short=Fecha de extractoDoc.Custom.StatementDate=Fecha de extractoDoc.Custom.StatementDate.Description=Fecha en que se creó el extracto

    Conservare una copia di backup di ogni file modificato per scopi di ripristino.

  3. Se il file non è stato creato in Latino-1 o formato Unicode, eseguire l'utilità native2ascii per convertire il file in formato Unicode Latino-1.

    • Su e Linux, l'utilità native2ascii si trova in /opt/infoprint/ippd/jre/bin.

    • Su Windows, l'utilità native2ascii.exe si trova in C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector\jre\bin.

    Per ulteriori informazioni, consultare Considerazioni sui sistemi in più lingue.

  4. Assicurarsi che ogni file docCustomDefinitions_language.properties utilizzi la codifica di caratteri ISO-8859-1 (codepage).
    Se i propri file sono in un formato differente, come Shift JIS o UTF-8, convertirli in formato ISO-8859-1 prima di posizionarli nella directory di configurazione.
  5. Copiare ogni file modificato nella directory di configurazione:
    • /aiw/aiw1/config su Linux
    • C:\aiw\aiw1\config in Windows
      Importante:
    • Non eliminare il file docCustomDefinitions.properties. Il sistema necessita di un file con quel nome nella directory di configurazione.
  6. Rendere le proprietà del documento personalizzate nominate in più lingue disponibili per RICOH ProcessDirector:
    1. Eseguire l'utilità docCustom.
      La prima volta che si esegue l'utilità docCustom , essa crea la funzione Proprietà documento personalizzato e la aggiunge a Feature Manager. Quando si esegue nuovamente l'utilità, essa aggiorna la funzione Proprietà documento personalizzato in Feature Manager.
    2. Usare l'utilità Feature Manager per installare o aggiornare la funzione Proprietà del documento personalizzato.
  7. Caricare le proprietà di documento personalizzato RICOH ProcessDirector aggiornate nello strumento che si utilizza per configurare le proprietà del documento:
    • Se si dispone della funzione Supporto Documenti PDF caricare le proprietà di documento RICOH ProcessDirector in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

      Per ulteriori dettagli, vedere la relativa sezione nel centro informazioni.

    • Se si dispone della funzione Supporto AFP, utilizzare uno di questi metodi per avviare RICOH Visual Workbench:
      • Avviare RICOH Visual Workbench dal server RICOH ProcessDirector.

      • Sostituire l'applicazione RICOH Visual Workbench sul desktop:

        • Eliminare il file VisualWorkbench.zip e tutti i file non decompressi.

        • Scaricare il file VisualWorkbench.zip dall'interfaccia utente RICOH ProcessDirector.

        • Decomprimere il file e avviare la nuova applicazione desktop RICOH Visual Workbench.

      Le proprietà del documento vengono caricate automaticamente.

1.4.4.1.3.1 Considerazioni sui sistemi in più lingue

Se si utilizza una lingua diversa dall'inglese nel sistema, o se si desidera lasciare agli utenti la possibilità di vedere il testo dell'interfaccia utente per le proprietà di documento personalizzate in più di una lingua, potrebbe essere necessario effettuare queste operazioni.
Identificare il codepage di docCustomDefinitions.xml

Assicurarsi di identificare correttamente il codepage nella parte superiore del file docCustomDefinitions.xml in modo che il file possa essere elaborato correttamente quando si aggiornano i file di configurazione. Seguono alcuni esempi di dichiarazioni di codepage valido:

  • <?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?> (specificato nel file di esempio)
  • <?xml version="1.0" encoding="iso-8859-1"?> (Latin-1)
  • <?xml version="1.0" encoding="shift_jis"?> (giapponese)

Assicurarsi che i file di proprietà del documento siano in formato ISO-8859-1

Il file docCustomDefinitions.properties e i file docCustomDefinitions_language.properties devono contenere solo caratteri Latin-1 o Unicode-encoded (annotazione \udddd). Se i file docCustomDefinitions.properties e docCustomDefinitions_language.properties sono stati creati in un formato diverso (come Shift JIS o UTF-8), è necessario convertire ogni file in ISO-8859-1 prima di collocarlo nella directory /aiw/aiw1/config (sistemi operativi basati su UNIX) o C:\aiw\aiw1\config (Windows). Anche se è possibile convertire i file usando un metodo a scelta, questa sezione descrive un metodo in particolare: l'uso dell'utilità native2ascii.

L'utilità native2ascii converte il testo in Unicode Latin-1. Viene fornita insieme a RICOH ProcessDirector.

  • Su e Linux, l'utilità native2ascii si trova in /opt/infoprint/ippd/jre/bin.
  • Su Windows, l'utilità native2ascii.exe si trova in C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector\jre\bin.

L'utilità viene fornita con il Java Development Kit, che è possibile scaricare da questo sito Web:

http://www.oracle.com/technetwork/java/javase/downloads

Le istruzioni per l'utilizzo dell'utilità (per Java 6) sono disponibili qui di seguito:

http://download.oracle.com/javase/6/docs/technotes/tools/#intl

Ad esempio, per convertire un file UTF-8 denominato docCustomDefinitions-UTF8.properties, è possibile usare questo comando:

native2ascii -encoding UTF-8 docCustomDefinitions-UTF8.properties > docCustomDefinitions.properties

1.4.4.1.4 Aggiornamento delle proprietà del documento personalizzato

Ogni volta che si definiscono le proprietà di un documento personalizzato o si nominano le proprietà di un documento personalizzato in più di una lingua, si aggiornano le proprietà di un documento personalizzato per rendere le modifiche disponibili per RICOH ProcessDirector.
    Nota:
  • Utilizzare questa procedura solo per le proprietà di un documento personalizzato definite nel file docCustomDefinitions.xml. Se si sono create proprietà personalizzate utilizzando la scheda Gestione, questa procedura non è necessaria.
Prima di eseguire tale attività, verificare che la sintassi nel file docCustomDefinitions.xml sia corretta.
Per aggiornare le proprietà del documento personalizzato:
  1. Accedere al server primario come utente del sistema RICOH ProcessDirector.
    • Per Linux, aiw1 è il valore predefinito.
    • Per Windows, accedere all'account Amministratore.
  2. Aprire una riga comandi.
  3. Modificare le directory.
    • Per Linux, utilizzare cd /aiw/aiw1/bin.
    • Per Windows, utilizzare cd C:\aiw\aiw1\bin.
  4. Inserire questo comando per eseguire l'utilità:
    docCustom
    La funzione Proprietà documento personalizzato del file EPK viene creato ed è disponibile in Gestione delle funzioni.
  5. Chiudere la riga comandi.
  6. Accedere a RICOH ProcessDirector.
  7. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
  8. Nel riquadro di sinistra, fare clic su Servizi Funzioni.
  9. Selezionare la casella di controllo per la funzione Proprietà documento personalizzato.
  10. Nella colonna Versioni disponibili per ogni funzione, selezionare la versione della funzione che si desidera installare.
  11. Fare clic su Installa.
  12. Rivedere le informazioni nella finestra di conferma, quindi fare clic su OK per continuare.
    Le funzioni vengono installate, quindi RICOH ProcessDirector viene riavviato per concludere il processo di installazione.
  13. Fare clic su DISMISS per chiudere la scheda del browser Gestione delle funzioni.
  14. Controllare che le proprietà del nuovo documento siano definite nel sistema:
    1. Accedere a RICOH ProcessDirector.
    2. Nel portlet Documenti della pagina Principale, fare clic su Per proprietà.
    3. Fare clic sul pulsante Modifica ().
    4. Scorrere l'intero elenco Proprietà per vedere se sono incluse le nuove proprietà.

Se si dispone della funzione Supporto Documenti PDF e si cambiano i nomi delle proprietà di documento in RICOH ProcessDirector, è necessario caricare un nuovo elenco di proprietà di documento in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Per ulteriori informazioni, vedere Il caricamento delle proprietà del documento RICOH ProcessDirector .

Se si dispone della funzione Supporto AFP e si cambiano i nomi delle proprietà di documento in RICOH ProcessDirector, accedere a RICOH Visual Workbench dall'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector. Le nuove proprietà di documento vengono caricate in RICOH Visual Workbench al momento dell'apertura sulla stazione di lavoro.

1.4.4.2 Installazione del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat

In questa sezione viene descritto come installare e disinstallare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Il plug-in è incluso con la funzione Supporto Documenti PDF.

Assicurarsi che il sistema su cui viene installato Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat soddisfi i requisiti hardware e software. Per ulteriori informazioni, vedere Pianificazione per l'installazione. Se nel sistema è installata una versione precedente di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, disinstallarla.

1.4.4.2.1 Esecuzione del programma di installazione

Attenersi alla seguente procedura per installare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat utilizzando il file del programma di installazione del plug-in copiato sul computer primario durante l'installazione della funzione Supporto Documenti PDF.

Il file di installazione fornito con la funzione Supporto Documenti PDF viene collocato qui:

  • Su Windows: C:\aiw\aiw1\share\Ricoh-ProcessDirector-Plug-in-for-AdobeAcrobat-Setup.exe
  • Su Linux: /aiw/aiw1/share/Ricoh-ProcessDirector-Plug-in-for-AdobeAcrobat-Setup.exe

Per eseguire il programma di installazione:

  1. Scaricare il file di installazione dal computer principale al computer Windows su cui è installato Adobe Acrobat utilizzando l'interfaccia utente RICOH ProcessDirector.
    1. Sul computer Windows client, accedere come amministratore.
    1. Effettuare l'accesso a RICOH ProcessDirector come utente membro del gruppo Amministratore.
    2. Fare clic sulla scheda Amministrazione .
    3. Nel riquadro di sinistra, scegliere Servizi Plug-in per Adobe Acrobat.
    4. Fare clic su Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
      Il processo di download dei file predefinito del browser viene utilizzato per trasferire il file. Potrebbe essere necessario scegliere dove memorizzare il file.
    5. Eseguire il logout da RICOH ProcessDirector.
  2. Chiudere tutte le applicazioni di cui potrebbe essere in corso l'utilizzo con Adobe Acrobat, Distiller o Reader. Molti browser Web utilizzano Adobe Acrobat Reader; pertanto, assicurarsi di chiudere tutti i browser Web.
  3. Trovare la directory in cui è stato scaricato il file del programma di installazione, quindi fare doppio clic su di esso.
    Si avvia il programma di installazione.
  4. Opzionale: per informazioni sulla configurazione, inclusi i requisiti hardware e software, fare clic su Guida alla configurazione.
    Adobe Acrobat deve essere chiuso durante il processo di installazione. Stampare queste istruzioni se si desidera visualizzarle durante l'installazione.
  5. Attenersi alle richieste per completare l'installazione.
  6. In base alla configurazione corrente, il programma di installazione potrebbe richiedere l'aggiornamento di alcune librerie di Microsoft.
  7. Verificare l'installazione aprendo un file PDF mediante Adobe Acrobat.
    • Nella vista tradizionale di Adobe Acrobat, controllare la barra dei menu. Dovrebbe essere visualizzato il menu Ricoh.
    • Nella nuova esperienza di Adobe Acrobat (introdotta a maggio 2023), selezionare Menu Plug-in. Dovrebbe essere visualizzato un menu secondario per Ricoh.
  8. Se non è possibile visualizzare il menu o il menu secondario Ricoh, controllare i valori predefiniti di queste impostazioni di Adobe:
    1. Aprire la finestra di dialogo Preferenze:
      • Nella vista tradizionale, fare clic su Modifica Preferenze.
      • Nella nuova esperienza di Adobe Acrobat, selezionare Menu Preferenze.
    2. Selezionare la categoria Generale.
    3. Nella sezione Avvio dell'applicazione, assicurarsi che non sia selezionato Usa solo plug-in certificati.
    4. Selezionare la categoria Sicurezza (Avanzata).
    5. Nella sezione Protezioni Sandbox, potrebbe essere presente un'opzione denominata Abilita modalità protetta all'avvio. Assicurarsi che questa opzione non sia selezionata.

Prima di utilizzare il plug-in per il miglioramento dei file PDF, aprire Adobe Acrobat e controllare la guida di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Per aprire la guida:

  • Nella vista tradizionale, fare clic su Ricoh Guida
  • Nella nuova esperienza di Adobe Acrobat, selezionare Menu Plug-in Ricoh Guida.

Consultare gli argomenti relativi alle preferenze, il caricamento delle proprietà del documento e l'aggiunta dell'icona del plug-in alla barra di avvio veloce di Acrobat. Questi argomenti descrivono come adattare il plug-in all'ambiente in uso.

1.4.4.2.2 Il caricamento delle proprietà del documento RICOH ProcessDirector

Per utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per la definizione di testo in un file PDF come proprietà documento RICOH ProcessDirector, è necessario importare l'elenco delle proprietà del documento RICOH ProcessDirector.
Eseguire questa attività:
  • Dopo aver installato Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
  • Dopo aver apportato le modifiche ai file di definizioni delle proprietà, aver eseguito l'utilità docCustom e avere installato o aggiornato la funzione Proprietà documento personalizzate.
  1. Chiudere Adobe Acrobat Professional.
  2. Recuperare il file definitions.zip dalla directory sul server RICOH ProcessDirector che elabora i file PDF:
    • Sistemi basati su Unix, /aiw/aiw1/share
    • Windows, C:\aiw\aiw1\share
    Il file viene generato quando si installa una delle funzioni di elaborazione dei documenti e viene aggiornato quando si esegue l'utilità docCustom e si installa o si aggiorna la funzione Proprietà documento personalizzate.
    Il file definitions.zip viene scaricato quando si scarica il programma di installazione del plug-in dalla scheda Amministrazione. Dopo aver apportato modifiche alle proprietà del documento personalizzato, è necessario scaricare manualmente il file definitions.zip.
  3. Sul sistema in cui è installato Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, collocare il file definitions.zip nella directory <user_home_directory\AppData>\Roaming\InfoPrint\InfoPrintPlugin\.

    Per <user_home_directory\AppData>, sostituire il nome della directory relativa ai dati dell'applicazione della directory principale per l'utente corrente.

      Nota:
    • Per visualizzare la posizione della directory dei dati dell'applicazione per l'utente corrente, immettere %appdata% nella riga comandi Esegui di Windows e fare clic su OK.

  4. Riavviare Adobe Acrobat Professional e fare clic su Ricoh Seleziona per attivare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. L'elenco delle proprietà del documento di RICOH ProcessDirector nel file definitions.zip viene importato automaticamente nelle aree del plug-in che utilizzano le proprietà del documento.
Il file definitions.zip contiene le proprietà del documento e le proprietà del documento limitate. Le proprietà del documento limitate non vengono salvate in un database, ma vengono memorizzate nel file delle proprietà del documento contenente la proprietà. Per ulteriori informazioni su entrambi i tipi di proprietà, consultare gli argomenti correlati alle proprietà del documento nel centro informazioni, ad esempio consultare l'argomento sulla modifica del modello delle proprietà del documento di esempio.

1.4.4.2.3 Caricamento di oggetti di supporto

Dopo l'installazione di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, caricare gli oggetto supporto RICOH ProcessDirector. Dopo averli caricati, importare oggetti di supporto , in modo da utilizzarli per definire opzioni di supporto e finitura per pagine specifiche del file PDF.

Ogni volta che vengono apportate modifiche a oggetti di supporto RICOH ProcessDirector, eseguire queste attività per importare tali oggetti in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

Caricamento di oggetti di supporto:

  1. Chiudere Adobe Acrobat Professional.
  2. Sul server primario RICOH ProcessDirector, andare alla seguente directory:

    • /aiw/aiw1/share in Linux
    • C:\aiw\aiw1\share in Windows

  3. Copiare il file media.zip nella directory <user_home_directory\AppData>\Roaming\InfoPrint\InfoPrintPlugin\ del sistema in cui è installato Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

    Per <user_home_directory\AppData>, sostituire il nome della directory relativa ai dati dell'applicazione della directory principale per l'utente corrente.

      Nota:
    • Per visualizzare la posizione della directory dei dati dell'applicazione per l'utente corrente, immettere %appdata% nella riga comandi Esegui di Windows e fare clic su OK.
    • Se la directory include sia un file media.zip che un file media.xml, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat utilizza il file media.zip per caricare gli oggetti supporto.
    • I file multimediali non vengono scaricati quando si scarica il programma di installazione del plug-in dalla scheda Amministrazione.

  4. Riavviare Adobe Acrobat Professional e fare clic su Ricoh Seleziona.

Gli oggetti supporto sono ora disponibili in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per la definizione dei supporto e delle opzioni di finitura.

Se il sistema RICOH ProcessDirector include la funzione Sostituzione dei moduli prestampati, sono disponibili anche i moduli elettronici definiti per gli oggetti supporto.

1.4.4.2.4 Disinstallazione di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat

Se è necessario disinstallare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, utilizzare il metodo di rimozione dei programmi previsto dal sistema in uso.
Per disinstallare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat:
  1. Chiudere tutte le istanze di Adobe Acrobat.
  2. Accedere a Windows come amministratore.
  3. Individuare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat nell'elenco dei programmi installati,
  4. quindi selezionarlo e rimuoverlo.

1.4.5 Riferimento

Questa sezione include informazioni sul formato ed esempi di file di configurazione.

1.4.5.1 Elenco di controllo per l'installazione e la configurazione

Questo elenco di controllo consente la pianificazione del processo di installazione e configurazione.
  Attività Note
  Stabilire le proprietà del documento che si desidera utilizzare per tutte le applicazioni elaborate.
 
 
 
  Definire le proprietà del documento personalizzate nel file di configurazione delle proprietà del documento (docCustomDefinitions.xml).
 
 
 
  Facoltativo: Per nominare proprietà di documento personalizzate in più di una lingua, modificare il file di proprietà docCustomDefinitions.associato.
 
 
 
  Facoltativo: modificare il file di modello delle proprietà del documento di esempio
 
 
 
  Eseguire l'utilità docCustom e installare o aggiornare la funzione Proprietà del documento personalizzato.
 
 
 
  Se si dispone della funzione Supporto Documenti PDF caricare le proprietà di documento RICOH ProcessDirector in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
 
 
 
  Se si dispone della funzione Supporto Documenti PDF, utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per definire le proprietà del documento e associarle ai dati del documento.

Se si dispone della funzione Supporto AFP, utilizzare la modalità Indicizzatore AFP di RICOH Visual Workbench per creare tag di indice nei file AFP. Utilizzare la modalità Document Property Designer per collegare proprietà di documento personalizzate ai tag di indice.

 
 
 
  Creare o modificare i modelli di operazione e i flussi di lavoro laddove richiesto.
 
 
 
  Facoltativo: se si dispone della funzione Supporto AFP , creare il file di controllo AFP avanzato.
 
 
 

1.4.5.2 File docCustomDefinitions.xml

Il file di configurazione delle proprietà del documento (docCustomDefinitions.xml) definisce le proprietà utilizzate per la gestione dei documenti. Il processo di installazione colloca un file di esempio all'interno di /aiw/aiw1/samples/config nei sistemi operativi basati su UNIX e in C:\aiw\aiw1\samples\config in Windows.

    Nota:
  • Se si modifica il file docCustomDefinitions.xml dopo aver installato Document Pool avanzato, Supporto AFP o Supporto Documenti PDF:
    • Eseguire l'utilità docCustom e installare o aggiornare la funzione Proprietà del documento personalizzato.
    • Per la funzione Supporto Documenti PDF, caricare le proprietà di documento in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
    • Per la funzione Supporto AFP, accedere a RICOH Visual Workbench dall'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector. Le nuove proprietà di documento vengono caricate in RICOH Visual Workbench al momento dell'apertura sulla stazione di lavoro.

Proprietà database e proprietà limitate

È possibile definire due tipi di proprietà di documento:

  • Proprietà del database
  • Proprietà non consentite

È possibile memorizzare e modificare entrambi i tipi di proprietà in un file di proprietà del documento, ma solo le proprietà database vengono memorizzate nel database.

È possibile utilizzare entrambi i tipi di proprietà nei modi seguenti:

  • Con le operazioni di un flusso di lavoro per raggruppare oppure ordinare i documenti (ad esempio con il modello di procedura SortDocuments).
  • È possibile collegarle a tag di indice AFP tramite di RICOH Visual Workbench Document Property Designer .
  • È possibile associarle ai dati dei documenti nei lavori PDF tramitePlug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat-
  • Se si utilizza la funzione Archivia, è possibile memorizzarle in un contenitore. Dopo averle memorizzate, è possibile impiegarle per fare ricerche nel contenitore allo scopo di recuperare lavori, documenti e informazioni cronologiche. I valori delle proprietà vengono visualizzati nella scheda Proprietà quando si fa clic su Mostra dettagli nella tabella dei risultati.
  • Se si utilizza la funzione Gestione preferenza, è possibile utilizzare un file di preferenze esterno per impostare i valori delle proprietà.

È possibile utilizzare le proprietà database, ma non le proprietà limitate, nei modi seguenti:

  • È possibile utilizzarle per ricercare documenti nel portlet Documenti della pagina Principale dell'interfaccia utente.
  • Quando si seleziona un documento nel portlet Documenti, vengono visualizzati i valori delle proprietà database.
  • È possibile utilizzarle per ricercare documenti da mostrare nel visualizzatore.
  • È possibile determinare i loro valori in un lavoro, aggiornare i valori in un altro lavoro e utilizzare i valori aggiornati nel lavoro originale.
  • Se si utilizza Verifica automatizzata o la funzione insertore, è possibile utilizzare le proprietà del database per ricercare documenti da riconciliare o ristampare.
  • Con la funzione estesa Document Pool avanzato, è possibile utilizzare i selettori per gestire i documenti in base ai loro valori di proprietà.

Le proprietà limitate offrono i seguenti vantaggi:

  • È possibile utilizzarle per evitare che nell'interfaccia utente vengano visualizzati valori di proprietà sensibili come i codici della previdenza sociale o gli importi degli assegni.
  • Massimizzano le prestazioni del sistema. La gestione delle proprietà database può compromettere le prestazioni quando si elabora un notevole numero di documenti.

Consultarsi con il rappresentante dell'assistenza per stabilire i requisiti per le proprietà database e le proprietà limitate.

Sezioni del file di esempio

Il file docCustomDefinitions.xml di esempio contiene diverse sezioni. La tabella che segue riporta un riepilogo di queste sezioni.

Sezioni del file docCustomDefinitions.xml
Sezione Scopo
Schema La sezione dello schema identifica lo schema e la stringa di caratteri univoca delle proprietà personalizzate del documento. Solo il rappresentante dell'assistenza può modificare questa sezione.
Proprietà del database Questa sezione definisce le proprietà database dei documenti.
Proprietà non consentite Questa sezione definisce le proprietà limitate dei documenti.
Proprietà di autorizzazione utente Questo passo è facoltativo. Le proprietà di autorizzazione utente specificano i gruppi di autorizzazioni personalizzati per accedere alle proprietà del database.

Sezione dello schema

La sezione Schema contiene un elemento docCustomDefinitions e un elemento schema. Solo i rappresentanti dell'assistenza possono modificare la sezione dello schema.

Sezione delle proprietà del database

La sezione Proprietà del database contiene l'elemento docProperty.

    Nota:
  • Non definire una proprietà sia come proprietà database che come proprietà limitata. Non è possibile prevedere le conseguenze.
  • Evitare di definire una proprietà di documento assegnandole lo stesso nome di una proprietà che RICOH ProcessDirector definisce automaticamente. Per un elenco, vedere Proprietà del documento definite automaticamente.
<docProperty>
Definisce le proprietà del documento contenute nel database.
Attributi per l'elemento docProperty
Attributo docProperty Obbligatorio? Note
nome Il nome di database (nome interno) della proprietà. È il nome utilizzato dai programmi che leggono o scrivono le proprietà. Si consiglia di utilizzare una convenzione di denominazione coerente per i nomi delle proprietà personalizzate, in modo che essi siano univoci all'interno del sistema. Ad esempio, il file docCustomDefinitions.xml utilizza il prefisso Doc.Custom che rende le sue proprietà univoche rispetto a quelle del prodotto di base.

Non utilizzare spazi o caratteri speciali (come @, #, $, % o - (trattino)) nel nome della proprietà. È possibile utilizzare punti e caratteri di sottolineatura.

Non utilizzare un numero subito dopo il punto (.) nel nome del database delle proprietà. Ad esempio, la proprietà Doc.3rdLineAddress non è valida.

access No Il livello di accesso utente per la proprietà. É possibile utilizzare un livello di accesso già definito nel prodotto oppure creare un livello di accesso personalizzato, nel caso in cui quello esistente non soddisfi le proprie esigenze. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione Accesso.
datatype Il tipo di dati da utilizzare per la proprietà. Vedere la tabella successiva.
dbType No Un parametro di database che specifica il tipo di dati.
    Nota:
  • La proprietà dbtype è ormai obsoleta e non più utilizzata. Utilizzare al suo posto la proprietà datatype.
caption Il nome della proprietà (la didascalia predefinita) visualizzato nell'interfaccia utente. Se le didascalie sono impostate in una sola lingua, definirle in questo file. Se si impostano nomi per l'interfaccia utente in più lingue, creare altri file di nomi delle proprietà del documento (docCustomDefinitions_lingua.properties) per le altre lingue. Per ulteriori informazioni, consultare File docCustomDefinitions.properties.
shortCaption La didascalia breve predefinita visualizzata per questa proprietà ove richiesto, ad esempio nelle intestazioni delle colonne di una tabella. Se le didascalie brevi sono impostate in una sola lingua, definirle in questo file. Se si impostano didascalie brevi in più lingue, creare altri file di proprietà del documento (docCustomDefinitions_lingua.properties) per le altre lingue. Per ulteriori informazioni, consultare File docCustomDefinitions.properties.
descrizione La descrizione predefinita della proprietà del documento, che viene visualizzata nell'interfaccia utente come testo della guida. Se le descrizioni sono impostate in una sola lingua, definirle in questo file. Se si impostano descrizioni in più lingue, creare altri file di proprietà del documento (docCustomDefinitions_lingua.properties) per le altre lingue. Per ulteriori informazioni, consultare File docCustomDefinitions.properties.

Nelle definizioni di proprietà è opportuno utilizzare questi tipi dati e database. Ricordare che la definizione del database potrebbe limitare ulteriormente i valori che possono essere memorizzati, in aggiunta alle regole di convalida visualizzate in questa tabella. Ad esempio, un valore SMALLINT può archiviare numeri interi da 0 a 32.767. I valori dei tipi di database non fanno distinzione tra maiuscole e minuscole.

Tipi dati e database consigliati per le definizioni di proprietà
Tipo dati Tipo database (utilizzato in SQL) Convalida per il tipo dati
Stringa VARCHAR(128) VARCHAR:lunghezza variabile, 1-128 caratteri
IntegerNonNeg SMALLINTBIGINTINTEGER SMALLINT 2 bytesBIGINT: 4 bytesINTEGER: 8 bytesMinimum=0
Data/ora TIMESTAMP TIMESTAMP: Deve contenere i valori per giorno (G), mese (M) e anno (A).Questi componenti possono essere visualizzati in uno dei seguenti formati:MM GG AAAAGG MM AAAAAAAA MM GGGiorno e mese devono essere rappresentati da un numero a due cifre.È possibile aggiungere l'ora in questo formato:hh:mm:ss
XdkString10 VARCHAR(10) VARCHAR:lunghezza variabile, 1-10 caratteri

    Nota:
  • Questi valori sono variazioni di tipo di dati String che possono essere utilizzate al posto di String per ridurre la quantità di spazio riservato nel database ai valori di proprietà.

XdkString20 VARCHAR(20) VARCHAR:lunghezza variabile, 1-20 caratteri

    Nota:
  • Questi valori sono variazioni di tipo di dati String che possono essere utilizzate al posto di String per ridurre la quantità di spazio riservato nel database ai valori di proprietà.

XdkString30 VARCHAR(30) VARCHAR:lunghezza variabile, 1-30 caratteri

    Nota:
  • Questi valori sono variazioni di tipo di dati String che possono essere utilizzate al posto di String per ridurre la quantità di spazio riservato nel database ai valori di proprietà.

XdkString40 VARCHAR(40) VARCHAR:lunghezza variabile, 1-40 caratteri

    Nota:
  • Questi valori sono variazioni di tipo di dati String che possono essere utilizzate al posto di String per ridurre la quantità di spazio riservato nel database ai valori di proprietà.

XdkString50 VARCHAR(50) VARCHAR:lunghezza variabile, 1-50 caratteri

    Nota:
  • Questi valori sono variazioni di tipo di dati String che possono essere utilizzate al posto di String per ridurre la quantità di spazio riservato nel database ai valori di proprietà.

XdkString128 VARCHAR(128) VARCHAR:lunghezza variabile, 1-128 caratteri

    Nota:
  • Questi valori sono variazioni di tipo di dati String che possono essere utilizzate al posto di String per ridurre la quantità di spazio riservato nel database ai valori di proprietà.

Sezione delle proprietà limitate

La sezione Proprietà limitate contiene uno o più elementi docProperty.

    Nota:
  • Non definire una proprietà sia come proprietà database che come proprietà limitata. Non è possibile prevedere le conseguenze.
  • Evitare di definire una proprietà di documento assegnandole lo stesso nome di una proprietà che RICOH ProcessDirector definisce automaticamente. Per un elenco, vedere Proprietà del documento definite automaticamente.
<docProperty>
Identifica le proprietà del documento o del lavoro situate nel file di proprietà ma non nel database.
Attributi per l'elemento docProperty
Attributo docProperty Obbligatorio? Note
nome Si consiglia di utilizzare una convenzione di denominazione coerente per i nomi delle proprietà personalizzate, in modo che essi siano univoci all'interno del sistema. Ad esempio, il file docCustomDefinitions.xml utilizza il prefisso Doc.Custom che rende le sue proprietà univoche rispetto a quelle del prodotto di base.

Non utilizzare spazi o caratteri speciali (come @, #, $, % o - (trattino)) nel nome della proprietà. È possibile utilizzare punti e caratteri di sottolineatura.

Non utilizzare un numero subito dopo il punto (.) nel nome del database delle proprietà. Ad esempio, la proprietà Doc.3rdLineAddress non è valida.

datatype No Vedere la tabella successiva.
caption No La didascalia visualizzata negli elenchi nell'interfaccia utente per questa proprietà. Se le didascalie sono impostate in una sola lingua, definirle in questo file. Se si impostano didascalie in più lingue, creare un file di proprietà del documento (docCustomDefinitions_lingua.properties) per le altre lingue. Per i dettagli, vedere l'argomento del centro informazioni correlato.

È possibile utilizzare questi tipi di dati nelle definizioni docProperty:

Attributi per l'elemento docProperty
Tipo dati Convalida per il tipo dati
Stringa
Nessuno
IntegerNonNeg
Intero da 0 a 2147483647
Data/ora TIMESTAMP: Deve contenere i valori per giorno (G), mese (M) e anno (A).Questi componenti possono essere visualizzati in uno dei seguenti formati:MM GG AAAAGG MM AAAAAAAA MM GGGiorno e mese devono essere rappresentati da un numero a due cifre.È possibile aggiungere l'ora in questo formato:hh:mm:ss

Sezione Proprietà di autorizzazione utente

La sezione Proprietà di autorizzazione utente è facoltativa. Le proprietà di autorizzazione utente specificano i gruppi di autorizzazioni personalizzati per accedere alle proprietà del database. Questa sezione contiene uno o più elementi di accesso.

<access>
Consente di definire la capacità di leggere o modificare le proprietà personalizzate. Utilizzare questi livelli di accesso nell'elemento docProperty. È possibile utilizzare uno dei gruppi di sicurezza predefiniti forniti da RICOH ProcessDirector, o definirne uno. Di seguito sono riportati gli attributi:
Attributi per l'elemento access
attributo access Note
nome Nome del livello di accesso.
groupAttributeAccess Capacità del gruppo utenti di leggere o modificare l'attributo.
Sono i livelli di accesso predefiniti e le autorizzazioni fornite da RICOH ProcessDirector:
Autorizzazioni e livelli di accesso predefiniti
Nome accesso Nome gruppo Livello di accesso
generico AnyAuthenticated Accesso attributo: lettura
Operatore Accesso attributo: lettura
Supervisore Accesso attributo: lettura
Amministratore Accesso attributo: scrittura
attrWriteAdmin Operatore Accesso attributo: lettura
Supervisore Accesso attributo: lettura
Amministratore Accesso attributo: scrittura
Tutti Accesso attributo: lettura
Controllo Accesso attributo: lettura
attrWriteAdminSuper Operatore Accesso attributo: lettura
Supervisore Accesso attributo: scrittura
Amministratore Accesso attributo: scrittura
Tutti Accesso attributo: lettura
Controllo Accesso attributo: lettura
attrWriteAdminSuperOper Operatore Accesso attributo: scrittura
Supervisore Accesso attributo: scrittura
Amministratore Accesso attributo: scrittura
Tutti Accesso attributo: lettura
Controllo Accesso attributo: lettura
actionAdmin Operatore Accesso azione: false
Supervisore Accesso azione: false
Amministratore Accesso azione: true
Tutti Accesso azione: false
Controllo Accesso azione: false
actionAdminSuper Operatore Accesso azione: false
Supervisore Accesso azione: true
Amministratore Accesso azione: true
Tutti Accesso azione: false
Controllo Accesso azione: false
actionAdminSuperOper Operatore Accesso azione: true
Supervisore Accesso azione: true
Amministratore Accesso azione: true
Tutti Accesso azione: false
Controllo Accesso azione: false
Proprietà del documento definite automaticamente

Questa tabella elenca le proprietà di documenti che RICOH ProcessDirector definisce automaticamente durante l'installazione. Non definire queste proprietà nel file docCustomDefinitions.xml.

Proprietà del documento definite automaticamente
Nome database proprietà Nello stesso pacchetto di... Note
Doc.Address.1 Postal Enablement Specifica la prima riga del blocco di indirizzi nel documento.
Doc.Address.Company Postal Enablement Specifica il nome dell'azienda nel documento.
Doc.Address.PostalCode Postal Enablement Specifica il codice postale nel documento.
Doc.Address.ZipCode Postal Enablement Specifica il codice postale nel documento.
Doc.AV.ScanCount Verifica automatizzata Mostra il numero di scansioni effettuate sul codice a barre in un documento.
Doc.ChildJobID Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Un identificativo di raggruppamento per i lavori secondari. Sebbene il valore venga inizialmente definito in IdentifyDocuments e IdentifyPDFDocuments, può essere comunque aggiornato attraverso qualsiasi procedura che modifichi il file di proprietà documento, ad esempio SortDocuments o CreateJobsFromDocuments.
Doc.CurrentFirstPage Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Il numero della prima pagina del documento nel file di stampa corrente.
Doc.CurrentJobID Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Il numero del lavoro associato.
Doc.CurrentPages Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Il numero di pagine del documento nel lavoro corrente.
Doc.CurrentSequence Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti La sequenza del documento nel lavoro corrente.
Doc.CurrentSheets Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Il numero di fogli del documento nel lavoro corrente.
Doc.Custom.MemberLevel Electronic Presentment Il livello di appartenenza del cliente al momento in cui viene creato il rendiconto.
Doc.Custom.PURL Electronic Presentment Un URL personalizzato che rimandi alla posizione in cui il cliente può recuperare il rendiconto.
Doc.Custom.StatementDate Electronic Presentment La data in cui è stato effettuato il rendiconto.
Doc.DataLen Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti La lunghezza (in byte) del documento nel file di stampa.
Doc.DataOffset Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti L'offset in byte del documento nel file di stampa del lavoro originale. Questo valore viene utilizzato da BuildAFPFromDocuments e CreateAFPJobsFromDocuments per individuare l'AFP da estrarre dal lavoro originale.
Doc.DocSize.PieceThickness Postal Enablement Specifica lo spessore del messaggio di posta quando i messaggi di posta di un lavoro presentano spessori diversi.
Doc.DocSize.PieceWeight Postal Enablement Specifica il peso del messaggio di posta quando i messaggi di posta di un lavoro presentano pesi diversi.
Doc.Email.Sent Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Indica se un messaggio e-mail con un documento allegato è stato creato e consegnato al server SMTP dall'operazione EmailDocuments di un flusso di lavoro.
Doc.EmailAddress Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti L'indirizzo e-mail associato al documento.
Doc.ID Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Un identificativo univoco del documento.
Doc.Insert.BinTriggers Imbustatrice I contenitori dell'insertore che devono distribuire gli inserimenti per il documento.
Doc.Insert.DivertBin Imbustatrice Il numero del contenitore di output dell'insertore a cui il documento viene deviato dopo l'inserimento.
Doc.Insert.OriginalBarCode Imbustatrice I dati presenti nel codice a barre che controlla l'inserimento del documento.
Doc.Insert.RecipientName Imbustatrice Il nome della persona a cui viene inviato questo documento.
Doc.Insert.ReprintJobId Imbustatrice Per un lavoro di ristampa dell'insertore, l'ID del lavoro principale che ha creato il lavoro.
Doc.Member.Number Archivia Specifica il numero membro del documento. Il flusso di lavoro RepositorySample fornito fa uso di questa proprietà.
Doc.OriginalFirstPage Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Il numero della prima pagina del documento.
Doc.OriginalJobID Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti L'ID lavoro del lavoro originale.
Doc.OriginalPages Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Il numero di pagine nel documento.
Doc.OriginalSequence Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti La sequenza del documento nel lavoro originale. Il sistema assegna al primo documento il valore di sequenza 1, al documento successivo il valore di sequenza 2 e così via.
Doc.OriginalSheets Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Il numero di fogli necessari per stampare il documento.
Doc.Postal.AddressProcessingRC Postal Enablement Un valore restituito dal software postale che indica se la modifica di un indirizzo è disponibile per il documento.
Doc.Postal.Category Postal Enablement Specifica il punto di interruzione nel pallet per il documento.
Doc.Postal.ChangeAddressRC Postal Enablement Specifica il numero di pallet per il documento.
Doc.Postal.ContainerBreakMark Postal Enablement Specifica il segno di interruzione del contenitore per il documento.
Doc.Postal.ContainerNumber Postal Enablement Specifica il numero di contenitori per il documento.
Doc.Postal.HandlingUnitBreakMark Postal Enablement Specifica il segno di interruzione della confezione per il documento.
Doc.Postal.HandlingUnitNumber Postal Enablement Specifica il numero di confezioni per il documento.
Doc.Postal.PackageBreakMark Postal Enablement Specifica la tariffa postale per il documento.
Doc.Postal.PackageNumber Postal Enablement Specifica il codice della tariffa postale per il documento.
Doc.Postal.PostageRate Postal Enablement Specifica il numero sequenza di preordinamento per il documento.
Doc.Postal.PostageRateCode Postal Enablement Un valore restituito dal software di ordinamento postale che indica il risultato dell'elaborazione.
Doc.Postal.SequenceNumber Postal Enablement La sequenza del documento nel lavoro secondario.
Doc.Postal.SequencingProcessingRC Postal Enablement Lo stato del documento.
Doc.Pref.Member Gestione preferenza Da utilizzare con un oggetto associazione di proprietà per identificare i documenti di un lavoro. L'oggetto associazione DelimitedSample e il flusso di lavoro PreferencesSample forniti utilizzano questa proprietà.
Doc.Pref.Output Gestione preferenza Da utilizzare con un oggetto associazione di proprietà per indicare il tipo di output (come e-mail, stampa o soppressione) di un documento. L'oggetto associazione DelimitedSample e il flusso di lavoro PreferencesSample forniti utilizzano questa proprietà.
Doc.Pull Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Da utilizzare con il modello di operazione SetDocPropsFromList per indicare che bisogna rimuovere un documento da un lavoro. I flussi di lavoro PullPDFSample e PullAFPSample forniti utilizzano questa proprietà.
Doc.PullProp Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Da utilizzare con l'operazione SetDocPropsFromList per identificare la proprietà di documento che indica i documenti da rimuovere dal lavoro. I flussi di lavoro PullPDFSample e PullAFPSample forniti utilizzano questa proprietà.
Doc.SequenceInChild Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti La sequenza di un documento in un lavoro secondario. Sebbene il valore sia inizialmente definito in IdentifyDocuments, può essere comunque aggiornato da qualsiasi procedura che modifichi il file di proprietà del documento, ad esempio SortDocuments o CreateJobsFromDocuments.
Doc.SourceFileName Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Il nome del file di input contenente il documento.
Doc.State Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti Lo stato corrente del documento.
Doc.TT.BarcodeStatus1 Verifica automatizzata Mostra se il codice a barre su un documento è stato letto correttamente dalla fotocamera o dallo scanner associati a un'operazione ReadBarcodeData.
Doc.TT.BarcodeStatus2 Verifica automatizzata Mostra se il codice a barre su un documento è stato letto correttamente dalla fotocamera o dallo scanner associati a un'operazione ReadBarcodeData.
Doc.TT.BarcodeStatus3 Verifica automatizzata Mostra se il codice a barre su un documento è stato letto correttamente dalla fotocamera o dallo scanner associati a un'operazione ReadBarcodeData.
Doc.TT.BarcodeStatus4 Verifica automatizzata Mostra se il codice a barre su un documento è stato letto correttamente dalla fotocamera o dallo scanner associati a un'operazione ReadBarcodeData.
Doc.TT.BarcodeStatus5 Verifica automatizzata Mostra se il codice a barre su un documento è stato letto correttamente dalla fotocamera o dallo scanner associati a un'operazione ReadBarcodeData.
Doc.Verification.Recipient Verifica automatizzata Specifica le informazioni, ad esempio il nome account, che consentono di identificare un documento.

1.4.5.3 File docCustomDefinitions.properties

Il file di nomi di proprietà del documento (docCustomDefinitions.properties) definisce le informazioni dell'interfaccia utente per le proprietà del documento personalizzate. Le voci del file docCustomDefinitions.properties corrispondono agli elementi docProperty nel file docCustomDefinitions.xml.
    Nota:
  • Se si apportano modifiche al file docCustomDefinitions.properties o a un file docCustomDefinitions_language.properties dopo l'installazione della funzione:
    • Eseguire l'utilità docCustom e installare o aggiornare la funzione Proprietà del documento personalizzato.
    • Per le funzioni di elaborazione dei documenti in formato PDF, caricare le proprietà di documento in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Per ulteriori informazioni, vedere RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti.
    • Per le funzioni di elaborazione dei documenti in formato AFP, accedere a RICOH Visual Workbench dall'interfaccia utente di RICOH ProcessDirector. Le nuove proprietà di documento vengono caricate in RICOH Visual Workbench al momento dell'apertura sulla stazione di lavoro.

Le voci del file docCustomDefinitions.properties vengono utilizzate nell'interfaccia utente RICOH ProcessDirector quando si selezionano dagli elenchi le proprietà del documento personalizzate o quando si visualizza la guida per una proprietà personalizzata del documento. Un file di esempio si trova nella directory /samples sul CD delle funzioni e il processo di installazione colloca il file di esempio all'interno di /aiw/aiw1/samples/config in Linux e all'interno di C:\aiw\aiw1\samples\config in Windows.

Creare un file docCustomDefinitions_language.properties separato per ogni lingua aggiuntiva che si desidera supportare mediante un identificatore di lingua in ciascun nome di file. Ad esempio:

  • docCustomDefinitions_de.properties (tedesco)
  • docCustomDefinitions_en.properties (inglese)
  • docCustomDefinitions_es.properties (spagnolo)
  • docCustomDefinitions_fr.properties (francese)
  • docCustomDefinitions_it.properties (italiano)
  • docCustomDefinitions_ja.properties (giapponese)
  • docCustomDefinitions_pt.properties (portoghese brasiliano)

Creare una stanza di valori di didascalie e descrizioni per ciascuna proprietà del documento.

[proprietà]
Il nome di proprietà completo.
[proprietà].Description
Visualizzare la descrizione della proprietà. Utilizzare i tag HTML se si desidera formattare il testo. Questo contenuto viene visualizzato nel testo della guida quando l'utente seleziona il pulsante Guida.

Ad esempio:

Doc.Custom.Zip=ZIP code
Doc.Custom.Zip.Description=The ZIP code of an address

    Nota:
  • Non rinominare il file docCustomDefinitions.properties predefinito; un file con questo nome deve essere presente nella directory di configurazione (/aiw/aiw1/config). Copiare il file e assegnare alla copia un nome contenente l'identificatore lingua appropriato.
  • Il file docCustomDefinitions.properties e qualsiasi file docCustomDefinitions_language.properties devono utilizzare la codifica di caratteri ISO-8859-1 (codepage). Se si creano file docCustomDefinitions.properties in un formato diverso (ad esempio Shift JIS o UTF-8), è necessario convertire il file in ISO-8859-1 al momento di collocarlo nella directory /aiw/aiw1/config.

1.4.5.4 File modello di proprietà del documento

Il file modello delle proprietà del documento, se disponibile, stabilisce le proprietà da inserire nel file di proprietà del documento per ciascun lavoro. Il file di modello consente di controllare il numero di proprietà del documento da utilizzare, oltre all'ordine delle colonne nel file di proprietà del documento. Se è necessario ottimizzare le prestazioni del sistema in uso assegnando solo un gruppo secondario di proprietà del documento, assicurarsi che tutte le proprietà richieste per le procedure del flusso di lavoro siano elencate nel file modello delle proprietà del documento.

Un modello delle proprietà del documento di esempio si trova nel CD del prodotto nella directory /samples. Dopo l'installazione, si trovano nella directory /path/extensions/doc/samples/. Ad esempio, in Linux, il percorso è /opt/infoprint/ippd. In Windows, il percorso è C:\Program Files\Ricoh\ProcessDirector.

Il file di modello della proprietà del documento indica i nomi database delle proprietà del documento. È possibile includere tutte le voci su una singola riga separando ciascuna proprietà con uno spazio o una tabulazione, oppure è possibile posizionare ciascuna voce su una riga distinta. Quando un'operazione basata sul modello di operazione ReadDocumentsFromDatabase crea il file di proprietà del documento, copia la prima riga dal file di modello. L'operazione quindi crea una riga separata per ogni documento associato al lavoro. Ogni riga di descrizione del documento elenca i valori delle proprietà, separate da caratteri di tabulazione o da spazi nello stesso ordine in cui appaiono nella prima riga. Se un valore è Non impostato, una stringa vuota ('') viene inserita nel file.

L'utilizzo di un file modello delle proprietà del documento è facoltativo, tuttavia è consigliato nel caso in cui sia necessaria l'ottimizzazione delle prestazioni. Se non si utilizza, tutte le proprietà del documento sono incluse nel file di proprietà del documento generato.

Il file di modello delle proprietà del documento deve includere tutte le proprietà richieste dalle operazioni che elaborano il file di proprietà del documento. Inoltre, il file di modello delle proprietà del documento deve comprendere determinate proprietà, a seconda dell'operazione che utilizza il file di modello. Tali proprietà sono richieste da BuildPDFFromDocuments, CreateAFPJobsFromDocuments e BuildAFPFromDocuments:

  • Doc.ChildJobID
  • Doc.OriginalJobID
  • Doc.OriginalSequence
  • Doc.SequenceInChild
  • Doc.OriginalSheets
  • Doc.DataOffset (per lavori AFP)
  • Doc.DataLen (per lavori AFP)

Le proprietà del documento contrassegnate da un asterisco (*) e la proprietà Doc.ID vengono incluse automaticamente nel file di proprietà del documento, anche se non sono definite nel modello.

1.4.5.5 File di proprietà del documento

RICOH ProcessDirector utilizza le informazioni provenienti dal file di proprietà del documento in questi processi:

  • Procedure per ordinare, raggruppare e suddividere i documenti. Ad esempio, se si desidera utilizzare un'operazione per ordinare i documenti in base al codice postale, occorre che la proprietà Doc.Custom.ZipCode sia definita nel file di proprietà del documento.
  • Programmi esterni che elaborano proprietà del documento.
  • Operazioni che elaborano i file delle proprietà dei documenti da utilizzare con il software postale. La funzione Postal Enablement offre le seguenti operazioni: BuildExternalDocPropsFle, MapExternalResultsFileToDocProps e UpdateDocPropsFromExtResultsFile. Per eseguire queste operazioni, è necessario che nel file di proprietà del documento sia inclusa la proprietà Doc.ID o Doc.SequenceInChild.
  • Operazioni che elaborano i file delle proprietà dei documenti da utilizzare con valori di file esterni. Tutte le funzioni di elaborazione dei documenti offrono le operazioni SetDocPropsFromList e EmailDocuments. La funzione Gestione preferenza offre l'operazione ApplyPreferences.
  • Operazione di elaborazione di documenti AFP, basate ad esempio sui modelli CreateAFPJobsFromDocuments e BuildAFPFromDocuments. Per l'esecuzione corretta delle operazioni CreateAFPJobsFromDocuments o BuildAFPFromDocuments, occorre includere tali proprietà nel file di proprietà del documento:
    • Doc.OriginalJobID
    • Doc.ChildJobId
    • Doc.SequenceInChild
    • Doc.OriginalSequence
    • Doc.OriginalSheets
    • Doc.DataOffset
    • Doc.DataLen
  • Operazioni di elaborazione di documenti PDF, basate ad esempio sul modello BuildPDFFromDocuments. Per eseguire le operazioni BuildPDFFromDocuments, è necessario che nel file di proprietà del documento siano incluse le seguenti proprietà:
    • Doc.OriginalJobID
    • Doc.ChildJobId
    • Doc.SequenceInChild
    • Doc.OriginalSequence
    • Doc.OriginalSheets

La prima riga nel file di proprietà del documento contiene le informazioni provenienti dal file di modello delle proprietà del documento. Ogni riga aggiuntiva contiene valori per ogni proprietà proveniente da un documento.

Queste operazioni creano automaticamente il file di proprietà del documento:

  • Un'operazione basata sul modello di operazione IdentifyDocuments crea un file di proprietà del documento utilizzando File di controllo Visual Workbench come guida.
  • Un'operazione basata sul modello di operazione IdentifyPDFDocuments crea un file di proprietà del documento utilizzando il file di controllo Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat come guida.
  • Un'operazione basata sul modello di operazione ReadDocumentsFromDatabase crea il file di proprietà del documento mediante un file modello delle proprietà del documento come guida.
  • Un'operazione basata sul modello di operazione CreateJobsFromDocuments o CreatePDFJobsFromDocuments crea un file di proprietà del documento per i lavori secondari utilizzando come guida il file di proprietà del documento del lavoro principale (corrente).

Queste operazioni sono in grado di gestire i file di proprietà del documento:

  • GroupDocuments
  • SortDocuments
  • SplitDocuments
  • SetDocPropsFromList
  • ApplyPreferences (solo Gestione preferenza)
  • UpdateDocPropsFromExtResultsFile (solo Postal Enablement)
È anche possibile utilizzare il file di proprietà del documento da un programma esterno o da una nuova operazione personalizzata creata.

Un file di proprietà del documento contiene sempre le proprietà Doc.ChildJobId e Doc.SequenceInChild. Se si verifica un'operazione che crea gruppi di documenti (ad esempio GroupDocuments), il file di proprietà del documento contiene più di un valore per Doc.ChildJobId.

RICOH ProcessDirector fornisce i metodi, tra cui getFileName e getAbsoluteFileName, che consentono di accedere ai programmi esterni per leggere e scrivere sui file di spool nella directory di spool del lavoro. Per ulteriori informazioni, consultare Utilizzo di metodi RICOH ProcessDirector come getFileName.

Il file di proprietà del documento è memorizzato nella directory di spool del lavoro. Quando l'operazione IdentifyDocuments o IdentifyPDFDocuments crea il file, il nome del file ha il seguente formato: jobid.original.dpf (ad esempio, 10000009.original.dpf). Quando viene eseguita, l'operazione WriteDocumentsToDatabase copia il file e aggiunge altre proprietà, tra cui Doc.ID. Il nuovo file viene salvato con un nome nel seguente formato: jobid.document.dpf (ad esempio, 10000009.document.dpf). I valori sono in formato UTF-8 e separati da caratteri di tabulazione.

Alcune informazioni presenti nel file di proprietà del documento non vengono memorizzate nel database ma vengono utilizzate soltanto durante l'elaborazione delle operazioni. Ad esempio, tali informazioni si trovano nel file di proprietà del documento ma non nel database:

Doc.DataOffset
L'offset dei dati di stampa per il documento nel file di stampa AFP del lavoro originale.
Doc.DataLen
La lunghezza dei dati di stampa per il documento nel file di stampa AFP del lavoro originale.

1.4.5.6 File delle condizioni di proprietà

Le operazioni basate sul modello SetDocPropsFromConditions hanno impostato le proprietà del documento o quelle del lavoro nel lavoro corrente in base a un file di condizioni di proprietà. Le condizioni definite nel file usano un formato CSV (comma-separated value). Un file delle condizioni di proprietà di esempio si trova in /aiw/aiw1/samples/doc/DocPropConditions.csv. Se è stata attivata la funzione Postal Enablement, ulteriori file di esempio sono disponibili in /aiw/aiw1/samples/control_files/postal.
    Importante:
  • Quando si modifica il file di condizioni di proprietà, aprirlo con un editor di testo. Non modificare il file in Microsoft Excel.

È possibile utilizzare il file delle condizioni di proprietà per impostare i valori delle proprietà con o senza condizioni. Inoltre, è possibile utilizzare un file di inclusione per definire le proprietà utilizzando un formato proprietà = valore.

Impostazione dei valori utilizzando condizioni

La prima riga nel file delle condizioni di proprietà è una riga di intestazione in cui vengono elencati i nomi delle proprietà del documento o del lavoro nel database, separati da virgole. In genere, la parte più a sinistra della riga di intestazione specifica le proprietà da verificare per una o più condizioni, sebbene tale ordine non sia obbligatorio.

La riga di intestazione è seguita da una o più righe di condizioni che definiscono le condizioni e i valori delle proprietà da impostare quando tutte le condizioni nella riga sono true. È possibile concepire tale riga delle condizioni come rappresentante di un'istruzione if-then. Tutte le condizioni specificate in una riga sono collegate tra loro dall'operatore logico AND e devono essere true. Se una delle condizioni non viene soddisfatta, non vengono impostati i valori specificati. I valori nelle righe delle condizioni sono separati da virgole.

Questo esempio mostra i contenuti di un file delle condizioni di proprietà per impostare i valori delle proprietà in base alle condizioni:

Doc.Custom.MailCategory,Job.Name,Doc.Run.PAVE
=USPS,,Yes
=USPS,~XYZ*,No
=NonUSPS,,No
=Exception,,No

La prima condizione if-then specifica se una categoria di posta è USPS, RICOH ProcessDirector impostando la proprietà Doc.Run.PAVE su . La seconda riga imposta il valore di Doc.Run.PAVE su No quando il nome del lavoro comincia con XYZ.

È opportuno posizionare tutte le proprietà che sono parte di condizioni a sinistra delle proprietà che ricevono i valori.

Le proprietà che sono parte di condizioni utilizzano caratteri di condizione da questo gruppo:

Caratteri di condizione nel file di condizioni
Caratteri di condizione Condizione Esempio/Note
=[valore] uguale a =Fir
<>[valore] non uguale a <>Fir
<[valore] inferiore a <4900000
>[valore] superiore a >61000
<=[valore] inferiore o uguale a <=61207
>=[valore] superiore o uguale a >=61207
~[valore] simile a ~INSURE*.PDF
!~[valore] non simile a !~*.PDF
"([val1],[val2],...)" in (deve iniziare e terminare tra parentesi seguito da doppi apici) "(PRTA, PRTB)"
"!([val1],[val2],...)" not in (deve iniziare e terminare tra parentesi seguito da doppi apici) "!(PRTA, PRTB)"
(vuoto) carattere jolly (*) Se una condizione è vuota, viene considerata sempre true.

    Nota:
  • È possibile utilizzare il carattere cancelletto (#) per aggiungere commenti. Solo le righe complete possono essere commenti; il carattere # deve essere in prima posizione nella riga.
  • Gli spazi possono separare parole chiave dai valori di condizione.
  • Quando si impostano proprietà posizionali, è possibile scegliere uno di questi due formati: nome-proprietà[nome-processo][nome-fase][nome-passaggio] oppure [nome-fase][nome-passaggio]. Non è possibile usare le proprietà posizionali per impostare altre proprietà.
  • I caratteri ? e * vengono utilizzati con le condizioni simile a e non simile a. Il punto interrogativo corrisponde a singoli caratteri e l'asterisco corrisponde a qualsiasi numero di carattere.
  • È possibile utilizzare l'annotazione simbolo RICOH ProcessDirector nel file delle condizioni per impostare le condizioni o assegnare i valori in base al valore corrente di una determinata proprietà di documento o lavoro. Vedere l'argomento RICOH ProcessDirector annotazione simbolo nel Centro informazioni per una descrizione della sintassi dell'annotazione simbolo. È possibile utilizzare l'annotazione simbolo anche con valori di stringa letterale; per ulteriori informazioni, vedere di seguito.
  • Se un campo di condizione presenta un segno uguale (=) senza un valore, la condizione viene soddisfatta se il valore di proprietà del lavoro risulta nullo. Se un campo presenta un valore vuoto, la proprietà viene ignorata per quella riga; non è parte delle condizioni e il relativo valore non viene modificato. A causa di questa regola, l'operazione non può impostare una proprietà di lavoro su null. Utilizzare l'espressione ${null} per impostare manualmente una proprietà su null.
  • Ogni riga viene valutata in maniera indipendente.
  • Tutte le righe con condizioni che corrispondono a una proprietà del documento o del lavoro vengono applicate. Le righe si applicano nell'ordine in cui si sono verificate nel file. All'interno di ciascuna riga, i valori delle proprietà vengono applicate da sinistra a destra.
  • Gli spazi vuoti iniziali e finali vengono rimossi dai valori di campo prima di qualsiasi confronto o viene eseguita l'operazione di impostazione. Vengono conservati gli spazi vuoti all'interno di un valore (diversi da quelli iniziali o finali).
Uso di un segmento di un valore di proprietà con annotazione di simbolo e specificatore di stringa secondaria

Per utilizzare solo una porzione di una proprietà in una condizione, ad esempio utilizzando solo i primi 5 caratteri di un valore di proprietà, è possibile utilizzare uno specificatore di stringa secondaria per indicare la porzione di proprietà da utilizzare.

La sintassi è:

  • ${nome_proprietà;substr;start;length}
in cui:
  • nome_proprietà è il nome della proprietà, ad esempio Job.Name.
  • start è la posizione nella stringa da cui si desidera iniziare.
  • length è il numero di caratteri da utilizzare nella condizione; se si immette un numero di caratteri superiore a quello nella proprietà, viene utilizzata il resto della proprietà.

    Nota:
  • La stringa è indicizzata in base a zero; ad esempio, il primo carattere si trova in posizione 0 mentre il quinto in posizione 4.

Questa tabella riporta alcuni esempi:

Esempi dei valori di stringa secondaria
Il file delle condizioni di proprietà contiene... Valore della proprietà Risultato
${Job.Name;substr;0;4} Job.Name = USPS-FullService USPS
${Job.Name;substr;5;8} Job.Name = USPS-OversizeFlat Dimensione eccessiva

Creazione di valori concatenati con annotazione di simbolo

Oltre a utilizzare l'annotazione di simbolo per impostare le condizioni o assegnare valori in base al valore corrente di una proprietà specifica, è possibile combinare i simboli per creare un solo valore concatenato o utilizzarli con stringhe letterali.

Questa tabella riporta alcuni esempi:

Esempi di valori di proprietà di concatenazione
Il file delle condizioni di proprietà contiene... Valori di proprietà effettivi Risultato
Job.Custom.A,Job.Custom.Z

${Job.Custom.D}${Job.Custom.E},4

Job.Custom.D=5 e Job.Custom.E=9 Job.Custom.A=59

Job.Custom.Z=4

Doc.Custom.MailCategory,Job.Name,Doc.Run.PAVE

=USPS,${Job.Custom.D} Flat,No

Doc.Custom.MailCategory=USPS e Job.Custom.D=Oversize

Job.Name=Oversize Flat

Doc.Run.PAVE=No

Impostazione dei valori senza definizione di condizioni

Il formato del file delle condizioni è lo stesso, con una riga di intestazione che contiene i nomi delle proprietà del database e una seconda riga contenente i valori delle proprietà. Tuttavia, il file delle condizioni contiene solo due righe. Se si include più di una riga di valori di proprietà, vengono salvati solo i valori specificati nell'ultima riga.

Questo esempio mostra i contenuti di un file delle condizioni di proprietà per impostare i valori delle proprietà senza utilizzare condizioni:

Doc.Custom.MailCategory,Job.Name,Doc.Run.PAVE
USPS,PostalDiscount,Yes

Impostazione dei valori con un file di inclusione separato

Se si dispone di una raccolta di proprietà che rimangono uguali in diversi flussi di lavoro, è possibile definire alcune proprietà in un file di inclusione separato a cui fare riferimento nel file delle condizioni di proprietà.

Per fare riferimento a un file di inclusione separato, inserire @include nella riga di intestazione del file delle condizioni di proprietà e specificare il percorso relativo o assoluto del file di inclusione nella seconda riga nel file delle condizioni di proprietà.

    Importante:
  • Utilizzare il carattere di delimitazione di Linux (/) per specificare il percorso assoluto della directory nel file di inclusione su un sistema Windows. Per esempio, se il file di inclusione su un sistema Windows si trova in C:\Projects\data.txt, specificare /Projects/data.txt.

Questo esempio mostra i contenuti del file delle condizioni di proprietà che contiene @include e il percorso di un file di inclusione separato:

Doc.Custom.MailCategory,Job.Name,@include
USPS,Priority,../prop-assignments/usps-properties.txt

In questo esempio, alla proprietà della categoria posta viene assegnato il valore dell'USPS, alla proprietà del nome lavoro viene assegnato il valore priorità e viene specificato il percorso relativo del file di inclusione usps-properties.txt.

Il file di inclusione definisce i valori delle proprietà utilizzando il formato Nome proprietà = Valore. Questo esempio mostra il formato del file di inclusione:

Doc.Insert.RecipientName=George Rogers
Job.CustomerName=CerbCo

Il file delle condizioni viene elaborato da sinistra a destra, dall'alto verso il basso. La tabella contiene esempi di come il file delle condizioni di proprietà e il file di inclusione possono sovrascrivere le proprietà precedentemente impostate. Gli esempi riportati sono solo esplicativi e non devono essere considerati come usi effettivi del file delle condizioni.

Esempi dell'ordine di elaborazione dei file delle condizioni e del file di inclusione
Il file delle condizioni di proprietà contiene... Il file di inclusione contiene... Risultato
Job.Name,@include

=,../prop-assignments/usps-properties.txt

Job.Name=FlatFold Se il nome del lavoro non è già stato definito, il file di inclusione lo definisce come FlatFold.
Doc.Custom.Zip, Doc.Custom.Location, Doc.Custom.Location, @include

<50000, EAST, NEW HAMPSHIRE, /Projects/data.txt

Job.CityPopulation = 42400 Se il codice postale è <50000, il file delle condizioni imposta Location = EAST, quindi imposta Location = NEW HAMPSHIRE e il file di inclusione /Projects/data.txt imposta CityPopulation = 42400.

Doc.Custom.Location = NEW HAMPSHIRE

Job.CityPopulation = 42400

Doc.Custom.Zip, Doc.Custom.Location, @include, Doc.Custom.Location

<50000, EAST, /Projects/data.txt, NEW HAMPSHIRE

Doc.Custom.Location = CONCORD

Job.CityPopulation = 42400

Se il codice postale è <50000, il file delle condizioni imposta Location = EAST, il file di inclusione /Projects/data.txt imposta Location = CONCORD e CityPopulation = 42400, il file delle condizioni imposta Location = NEW HAMPSHIRE.

Doc.Custom.Location = NEW HAMPSHIRE

Job.CityPopulation = 42400

Doc.Custom.Zip, Doc.Custom.Location, @include, @include

<50000, EAST, /Projects/data.txt, /Projects/data2.txt

/Projects/data.txt

Doc.Custom.Location = CONCORD

Job.CityPopulation = 42400

/Projects/data2.txt

Doc.Custom.Location = US ROUTE 202

Job.CityPopulation = 52400

Se il codice postale è <50000, il file delle condizioni imposta Location = EAST, il file di inclusione /Projects/data.txt imposta Location = CONCORD e Population = 42400, il file di inclusione /Projects/data2.txt imposta Location = US ROUTE 202 e CityPopulation = 52400.

Doc.Custom.Location = US ROUTE 202

Job.CityPopulation = 52400

    Nota:
  • È possibile utilizzare l'annotazione simbolo RICOH ProcessDirector come parte del nome del file di inclusione. Ad esempio, se si utilizza il nome del file di inclusione ${Job.RequestedPrinter}.equipmentprops.txt, il sistema può scegliere il gruppo di proprietà corretto per definire ciascuna stampante richiesta (per ciascun valore di Job.RequestedPrinter). Per una descrizione della sintassi delle annotazioni simbolo, vedere l'argomento di riferimento correlato.

1.4.6 Accesso facilitato

Ricoh cerca di fornire prodotti con un facile accesso per tutti, indipendentemente dall'età e dalle abilità.

Per ulteriori informazioni sul nostro impegno nei confronti dell'accessibilità, consultare la Pagina sull'accessibilità sul sito Web di Ricoh.

Funzioni di accesso facilitato

Le funzioni di accesso facilitato permettono agli utenti disabili, con problemi di mobilità o di vista, di utilizzare correttamente i prodotti IT (Information Technology).

Le principali funzioni di accesso facilitato in questo prodotto consentono agli utenti di:

  • Sfruttare utilità per la lettura dello schermo, lenti d'ingrandimento e altre tecnologie di assistenza.
  • Utilizzare la tastiera anziché il mouse.
  • Cambiare attributi quali volume, colore, contrasto e dimensione dei font.
  • Distinguere i tasti mediante sfioramento senza attivarli.
  • Collegare dispositivi di input e output alternativi come speciali dispositivi di puntamento o schermi Braille.

Inoltre, il centro informazioni e le pubblicazioni relative al prodotto sono in un formato che supporta l'accesso facilitato.

Tasti di accesso rapido di Markup Navigator Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat

Quando un oggetto di markup definito è attivo in Markup Navigator, è possibile utilizzare questi tasti di accesso rapido:

Tasti di accesso rapido di Markup Navigator
Descrizione Tasto
Consente di aprire la finestra di dialogo Modifica Tasto Invio
Consente di eliminare un oggetto di markup Elimina
Navigazione mediante tastiera

Questo prodotto utilizza i tasti di navigazione standard di Microsoft Windows.

1.5 Utilizzo del plug-in RICOH ProcessDirector per Adobe Acrobat

1.5.1 Introduzione

1.5.1.1 Importante

Nella misura massima consentita dalle leggi in vigore, in nessun caso il produttore sarà responsabile per eventuali danni derivanti dai guasti di questo prodotto, perdite di documenti o dati o l'utilizzo o il non utilizzo di questo prodotto e dei manuali di funzionamento forniti.

Assicurarsi sempre di copiare o di eseguire i backup dei documenti o dei dati importanti. I documenti o i dati potrebbero venire cancellati a causa di errori operativi o malfunzionamenti del software. Inoltre, l'utente è responsabile di adottare le misure di protezione contro virus, worm e altri software dannosi.

In nessun caso il produttore sarà ritenuto responsabile per i documenti creati dall'utente utilizzando il prodotto e per qualsiasi risultato che l'utente ottiene dai dati.

1.5.1.2 Avvertenze relative al presente manuale

  • Alcune illustrazioni o spiegazioni nel presente manuale potrebbero variare dal prodotto a causa di miglioramenti o modifiche al prodotto.
  • I contenuti del presente manuale sono soggetti a modifiche senza preavviso.
  • Non è consentito duplicare, replicare, riprodurre in alcuna forma, modificare o menzionare in alcuna forma parti del presente manuale senza previo consenso del fornitore.
  • Nel corso di questa pubblicazione, i riferimenti ai percorsi di directory indicano soltanto i percorsi predefiniti. Se si installa Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat in una posizione differente, inclusa una diversa unità, è necessario modificare i percorsi di conseguenza.

    Ad esempio, se si installa Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat sull'unità D: di un computer su cui è in esecuzione il sistema operativo Windows, sostituire C: con D: nei percorsi della directory.

1.5.1.3 Pubblicazioni per questo prodotto

Le seguenti pubblicazioni sono disponibili per Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
Manuali di istruzioni

Sono inclusi questi manuali di istruzioni:

  • RICOH ProcessDirector: Integrazione con altre applicazioni

    Questo manuale fornisce le informazioni tecniche relative alle modalità di configurazione di RICOH ProcessDirector per lo scambio di dati con altre applicazioni.

  • RICOH ProcessDirector per Linux o Windows: pianificazione e installazione

    Questo manuale spiega le procedure di pianificazione e installazione per RICOH ProcessDirector sul sistema operativo in uso. Il CD delle pubblicazioni include la versione di questo manuale per il sistema operativo in uso: Linux o Windows.

  • RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti

    Questo manuale spiega come installare le funzioni di RICOH ProcessDirector che controllano e monitorano entrambi i lavori e i singoli documenti nei lavori.

  • RICOH ProcessDirector: Utilizzo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat (questa pubblicazione)

    Questo manuale spiega come utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. È possibile utilizzare il plug-in di Adobe Acrobat per definire il testo, i codici a barre, le immagini e altri miglioramenti in un file PDF. Dopo aver salvato i miglioramenti in un file di controllo, i flussi di lavoro di RICOH ProcessDirector possono utilizzare il file di controllo per effettuare miglioramenti simili ai file PDF.

  • Riepilogo dei font

    Questo manuale spiega i concetti di caratteri e i diversi tipi di caratteri in InfoPrint Font Collection. Il Riepilogo caratteri è disponibile solo in lingua inglese.

  • White paper–Utilizzo della funzione Ottimizza AFP

    Questo manuale spiega come configurare e utilizzare i file di controllo Ottimizza AFP. Questo manuale è disponibile solo in lingua inglese.

  • Il file readme RICOH ProcessDirector (readme.html)

    Questo file indica come accedere ad altre pubblicazioni. Il file leggimi è disponibile solo in inglese.

  • Le note di rilascio di RICOH ProcessDirector

    Queste note di rilascio forniscono informazioni sulla release RICOH ProcessDirector, incluse nuove funzioni e aggiornamenti; limitazioni problemi e soluzioni noti; e richieste di modifica del codice. Le note di rilascio sono disponibili solo in inglese.

È possibile scaricare le pubblicazioni in inglese in formato PDF da Centro informazioni software di RICOH (https://help.ricohsoftware.com/swinfocenter/).

Centro informazioni di RICOH ProcessDirector

Il centro informazioni RICOH ProcessDirector contiene argomenti che aiutano gli amministratori, i supervisori e gli operatori a conoscere più a fondo ed utilizzare le funzioni dei documenti di RICOH ProcessDirector. Il centro informazioni è disponibile dall'interfaccia utente RICOH ProcessDirector e fornisce funzioni di navigazione e di ricerca rapide.

Guida di RICOH ProcessDirector

In molte schermate è disponibile la Guida campo per le funzioni di elaborazione dei documentiRICOH ProcessDirector che fornisce informazioni per attività e impostazioni specifiche.

1.5.1.4 Come leggere la documentazione

1.5.1.4.1 Prima di utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat

Questo manuale contiene istruzioni e avvertenze per l'utilizzo corretto di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Prima di utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, leggere questo manuale attentamente e completamente. Tenere questo manuale a portata di mano per riferimento futuro.

1.5.1.4.2 Come utilizzare i manuali

Utilizzare i manuali di istruzioni in base alle proprie esigenze.
Per informazioni su come installare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat:
Consultare RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti.
Per informazioni su come utilizzare le funzioni e le operazioni di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat:
Consultare RICOH ProcessDirector: Utilizzo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Queste informazioni sono disponibili anche nel sistema della guida del plug-in e nel Centro informazioni di RICOH ProcessDirector.
Visualizzazione delle pubblicazioni
RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione documenti è disponibile quando si esegue il programma di installazione, in modo da poter accedere alla pubblicazione durante l'installazione dell'applicazione.

RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti e RICOH ProcessDirector: Utilizzo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat sono disponibili anche nell'interfaccia utente RICOH ProcessDirector.

Nella barra del menu in alto dell'interfaccia utente RICOH ProcessDirector, fare clic sul pulsante Informazioni e selezionare una delle pubblicazioni da scaricare.

    Nota:
  • Per visualizzare le pubblicazioni, è necessario un programma di visualizzazione di PDF, ad esempio Adobe Acrobat Reader.
  • Per visualizzare le pubblicazioni è necessario accedere all'interfaccia utente RICOH ProcessDirector.
Visualizzazione del sistema della guida

Il sistema della guida Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat è disponibile dall'applicazione. Fare clic su Guida in una finestra di dialogo.

1.5.1.6 Symbols

Nel presente manuale, i seguenti simboli vengono utilizzati per consentire di identificare rapidamente i contenuti.

    Importante:
  • Questo simbolo indica i punti ai quali prestare attenzione durante l'utilizzo del prodotto. Assicurarsi di leggere queste spiegazioni.

    Nota:
  • Questo simbolo indica utili informazioni supplementari non essenziali per completare un'attività.

Grassetto
Grassetto indica i nomi di finestre di dialogo, menu, voci di menu, impostazioni, etichette campo, pulsanti e tasti.
Corsivo
Corsivo indica i titoli dei manuali e variabili da sostituire con le proprie informazioni.
Monospace
Monospace indica l'input e l'output del computer.

1.5.1.7 Abbreviazioni

Abbreviazioni utilizzate in questa pubblicazione.
HTTP
Hyper Text Transfer Protocol
IP
Internet Protocol
OMR
Optical Mark Recognition
PDF
Portable Document Format

1.5.1.8 Marchi

RICOH ProcessDirector è un marchio di Ricoh Company, Ltd. negli Stati Uniti, in altri paesi o in entrambi.

Adobe, Reader e PostScript sono marchi o marchi registrati di Adobe Systems Inc negli Stati Uniti e/o in altri paesi.

Microsoft, Windows, Windows Server e Internet Explorer sono marchi o marchi registrati di Microsoft Corporation negli Stati Uniti e/o in altri paesi.

Oracle e Java sono marchi registrati di Oracle e/o società affiliate.

UNIX è un marchio registrato di The Open Group.

Codice Thales Group: la porzione di gestione della licenza della presente applicazione concessa in licenza si basa su uno o più dei seguenti copyright:

Sentinel RMS
Copyright 1989-2024 Thales Group 
Tutti i diritti riservati.

Sentinel Caffe (TM)
Copyright 2008-2024 Thales Group 
Tutti i diritti riservati.

Sentinel EMS
Copyright 2008-2024 Thales Group 
Tutti i diritti riservati.

I nomi propri dei sistemi operativi Windows sono i seguenti:

  • I nomi prodotto di Windows 7 sono i seguenti:
    • Microsoft Windows 7 Professional
    • Microsoft Windows 7 Ultimate
    • Microsoft Windows 7 Enterprise
  • I nomi prodotto di Windows 10 sono i seguenti:
    • Microsoft Windows 10 Pro
    • Microsoft Windows 10 Enterprise
  • Il nome del prodotto di Windows 11 è:
    • Microsoft Windows 11 Pro
  • I nomi prodotto di Windows Server 2016 sono i seguenti:
    • Microsoft Windows Server 2016 Standard
  • Il nome del prodotto di Windows Server 2019 è:
    • Microsoft Windows Server 2019 Standard
  • Il nome del prodotto di Windows Server 2022 è:
    • Microsoft Windows Server 2022 Standard

Altri nomi prodotto qui utilizzati sono solo a scopo identificativo e possono essere marchi delle rispettive aziende. Decliniamo qualsiasi diritto su questi marchi.

1.5.2 Panoramica

Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat è un plug-in di Adobe Acrobat Professional utilizzato per definire e visualizzare i miglioramenti in un file PDF che rappresenta i PDF elaborati dalle operazioni nei flussi di lavoro.

I miglioramenti comprendono codici a barre, contrassegni OMR, immagini, aree nascoste e testo. I miglioramenti definiti nel file PDF non vengono salvati nel file stesso ma nei file di controllo resi disponibili a un server utilizzato da RICOH ProcessDirector. RICOH ProcessDirector utilizza i file di controllo per applicare le stesse migliorie ai file PDF di produzione quando li elabora per la stampa.

Per estendere le funzionalità del markup, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat offre gruppi di pagine, proprietà del documento e l'elaborazione condizionale.

1.5.2.1 Gruppi di pagine

Un gruppo di pagine è una serie di pagine che costituisce un singolo documento, come un messaggio di posta o il rendiconto di un cliente, all'interno di un file PDF. In Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, undocumento è un gruppo di pagine. Un singolo file PDF può contenere svariati documenti. Se viene considerato come un singolo gruppo di pagine, un intero file PDF rappresenta un documento.

Prima di aggiungere il markup, è necessario definire un gruppo di pagine. Dopo aver definito un gruppo di pagine, è possibile applicare il markup a determinate pagine in ciascun documento. Ad esempio, è possibile aggiungere un codice a barre alla prima pagina, un'immagine a tutte le pagine anteriori o un testo alla prima pagina posteriore di ogni documento.

È possibile definire un gruppo di pagine nelle seguenti modalità:

  • Come l'intero file PDF.

  • Come un numero stabilito di pagine.

  • In base al testo selezionato situato nella stessa posizione sulla prima pagina di ciascun gruppo di pagine.

    Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat utilizza il testo ripetuto per stabilire la prima pagina di ciascun gruppo. Ad esempio, in un file PDF sono presenti 100.000 rendiconti, ognuno composto da tre o più pagine. Per definire un gruppo di pagine, è necessario selezionare Pagina 1 di, che si trova nella stessa posizione sulla prima pagina di ogni rendiconto.

    Nota: In caso di utilizzo di un file PDF di esempio per la definizione di un gruppo di pagine, verificare che il contenuto e la posizione del testo selezionato corrispondano ai file PDF di produzione.

  • In base a una determinata parola chiave o frase presente sulla prima pagina di un documento in una parte di testo. Il testo circostante può cambiare, ma la parola chiave o la frase è sempre la stessa.

  • In base al testo specificato situato sulla prima pagina di ciascun gruppo di pagine. Quando si inserisce il testo, è possibile includere caratteri jolly. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat interpreta i caratteri jolly come caratteri qualsiasi.

  • In base alle espressioni regolari Java definite per specificare il testo sulla prima pagina di ciascun gruppo di pagine.

    Ad esempio, è possibile definire un'espressione regolare Java in modo tale che Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat inizi un nuovo gruppo di pagine ogni volta che trova il testo in inglese Page 1 of o il testo in spagnolo Página 1 de.

  • Quando il testo in un'area selezionata cambia.

    Ad esempio, è possibile tracciare un riquadro intorno al nome di conto su un rendiconto in un file PDF. Ogni volta che il testo nel riquadro cambia, la pagina diventa la prima di un nuovo gruppo di pagine. La posizione del riquadro su ogni pagina deve comprendere solo il testo da valutare o lo spazio vuoto (senza testo).

Utilizzare Page Group Navigator per visualizzare un elenco di pagine in ogni gruppo di pagine. Dopo aver verificato che i gruppi di pagine sono corretti, salvare il file di controllo contenente la definizione del nuovo gruppo di pagine. Se si definiscono le proprietà del documento, salvarle nello stesso file di controllo. A questo punto, vengono aggiunti il nome e la posizione del file di controllo a un'operazione di RICOH ProcessDirector, basata sul modello di operazione IdentifyPDFDocuments.

1.5.2.2 Proprietà documento

Una proprietà di documento è un dato, come il nome del cliente o il codice postale, estratto da un punto specifico su una pagina all'interno di un documento. Utilizzando le proprietà di documento, è possibile aggiungere il markup in base a informazioni variabili. Ad esempio, è possibile aggiungere un'immagine diversa a documenti inviati in stati o province diversi.

Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat dispone di uno strumento avanzato di analisi del blocco dell'indirizzo che consente di estrarre la città, lo stato o la provincia, il codice postale e altre proprietà del documento dagli indirizzi della riga di tipo variabile e complesso. Se è necessario ristampare i documenti in un lavoro, è possibile utilizzare RICOH ProcessDirector per cercare i valori delle proprietà del documento, al fine di individuare i documenti specifici da ristampare.

È possibile definire una proprietà del documento personalizzata oppure selezionarne una di RICOH ProcessDirector nell'elenco a discesa. È possibile utilizzare le proprietà del documento di RICOH ProcessDirector con le funzionalità fornite dalle funzioni di elaborazione dei documenti di RICOH ProcessDirector.

Nota: Quando si utilizza il Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per definire le proprietà del documento, è possibile effettuare la selezione in un elenco delle proprietà del documento di RICOH ProcessDirector. Dopo l'installazione del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat o ad ogni modifica delle proprietà del documento di RICOH ProcessDirector, è necessario caricare le proprietà del documento nel Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Per ulteriori informazioni, vedere RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti.

Fare clic su Ricoh Visualizza valori delle proprietà del documento per verificare che i valori delle proprietà del documento siano estratti correttamente.

Se si desidera utilizzare i valori delle proprietà del documento con un programma esterno, è possibile salvare i valori in un file di testo delimitato da tabulazioni.

1.5.2.3 Elaborazione condizionale

Quando si aggiunge il markup a un file PDF utilizzando Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, è possibile creare regole di elaborazione condizionale per collocare il markup in pagine specifiche. È inoltre possibile utilizzare le regole di elaborazione condizionale per applicare le opzioni di supporti e finitura e per specificare le pagine da cui Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat e RICOH ProcessDirector estraggono i valori delle proprietà del documento.

Le regole possono specificare le condizioni in base alle pagine all'interno dei documenti (ad esempio Tutte le pagine anteriori), alle proprietà di lavoro, alle proprietà del documento, alle statistiche e ai trigger condizionali (testo che determina se è stata soddisfatta una condizione).

Esempio: si desidera che la parola Fattura si trovi in alto nella prima pagina di un rendiconto per attivare il posizionamento del codice a barre. Innanzitutto, è necessario selezionare la parola Fattura e definirla come un trigger condizionale. Quindi, è necessario definire una regola che specifichi il trigger condizionale. Se si aggiunge un codice a barre a un file PDF, è necessario specificare questa regola per controllare il posizionamento del codice a barre. Quest'ultimo viene stampato solo sulle pagine dove viene visualizzata la parola Fattura nella posizione specificata dal trigger condizionale.

I flussi di lavoro di RICOH ProcessDirector possono contenere operazioni che consentono di impostare i valori delle proprietà del lavoro durante l'elaborazione di RICOH ProcessDirector. Se si utilizza Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per la definizione di una regola con una proprietà di lavoro, è possibile creare e alterare dinamicamente le modalità di applicazione della regola impostando il valore di proprietà del lavoro in RICOH ProcessDirector. Ad esempio, è possibile utilizzare la proprietà di lavoro Job.CustomerName per stampare un codice a barre solo quando il valore di questa proprietà è BANCA. Inoltre, RICOH ProcessDirector tiene traccia delle statistiche di elaborazione, come la pagina corrente all'interno di un documento. Se si desidera applicare un codice a barre alla pagina tre di ogni documento in un lavoro PDF, è possibile stabilire la condizione Stat.CurrentPageInDocument = 3 per l'applicazione di una regola.

1.5.2.4 Markup

Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat supporta cinque tipi di markup: codici a barre, contrassegni OMR, immagini, testo e aree nascoste.

Assegnare per ogni tipo di markup un nome che identifichi i relativi contenuti. Quindi assegnare i valori del percorso, del posizionamento e di altre proprietà. È possibile definire le proprietà di documento e l'elaborazione condizionale per il markup utilizzando dei dati che variano in base al documento nel file PDF.

Quando Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat mostra un file PDF, il markup viene visualizzato come una serie di riquadri con nomi. Il file PDF non viene modificato. Il Markup Navigator consente di individuare e modificare il markup nascosto al di sotto di un altro markup.

Per visualizzare e verificare il contenuto e il posizionamento del markup in uso su pagine specifiche, è necessario eseguire l'anteprima del file PDF. Per ulteriori informazioni, vedere Visualizzazione in anteprima del markup.

1.5.2.5 File di controllo

Un file di controllo salva la definizione di un gruppo di pagine, le proprietà di documento, i trigger condizionali e il markup indipendentemente dal file PDF di origine. I file di controllo sono modelli utilizzati da RICOH ProcessDirector per applicare le stesse regole di markup ai file PDF che elabora.
    Nota:
  • Se si salva il file PDF di origine facendo clic su File Salva o su File Salva con nome, il markup, le proprietà di documento o i gruppi di pagina di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat non vengono salvati.

Per utilizzare l'operazione RICOH ProcessDirector IdentifyPDFDocuments in un flusso di lavoro PDF, è necessario aggiungere il file di controllo del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, che definisce i gruppi di pagine o le proprietà del documento per tale operazione. Tutte le definizioni del markup devono essere salvate in uno o più file di controllo utilizzati dall'operazione RICOH ProcessDirector BuildPDFFromDocuments.

Non è necessario creare file di controllo separati per le definizioni del gruppo di pagine, delle proprietà del documento e del markup: tutte le definizioni possono essere salvate in un unico file di controllo se tale file viene aggiunto a entrambe le operazioni IdentifyPDFDocuments e BuildPDFFromDocuments. Tuttavia, si potrebbe scegliere di creare più file di controllo, se è possibile applicare uno o più file di controllo a flussi di lavoro PDF diversi. Ad esempio, ciascun flusso di lavoro potrebbe richiedere le proprietà del documento di appartenenza, ma alcuni flussi di lavoro potrebbero richiedere di nascondere la stessa area per coprire i contrassegni OMR. Per ciascun flusso di lavoro, verrebbe salvato un file di controllo separato che definisce le proprietà del documento, ma verrebbe salvato un solo file di controllo per nascondere i contrassegni OMR. In ogni flusso di lavoro verrebbe specificato il file di controllo del flusso di lavoro che definisce le proprietà del documento. Tuttavia, in questa operazione, in ciascun flusso di lavoro basato sul modello di operazione BuildPDFFromDocuments, verrebbe specificato lo stesso file di controllo contenente la definizione dell'area nascosta.

    Nota:
  • L'operazione IdentifyPDFDocuments utilizza un file di controllo per creare gruppi di pagine ed estrarre le proprietà del documento. In alternativa, l'operazione BuildPDFFromDocuments utilizza uno o più file di controllo per applicare il markup e modificare la struttura di un file PDF. ( BuildPDFFromDocuments non richiede un file di controllo). Per la visualizzazione in anteprima del markup, è necessario specificare le definizioni di un gruppo di pagine e della proprietà del documento, i cui valori vengono utilizzati nel contenuto del markup. Se la definizione di una proprietà o di un gruppo di pagine viene salvata su un file di controllo aggiunto all'operazione BuildPDFFromDocuments, RICOH ProcessDirector ignora tali definizioni. L'operazione BuildPDFFromDocuments riceve le definizioni del raggruppamento di pagine e delle proprietà del documento da un flusso di lavoro che include l'operazione IdentifyPDFDocuments.

Per i suggerimenti sull'utilizzo di più file di controllo e le procedure ottimali per la verifica della posizione in cui viene stampato il markup, consultare Utilizzo dei file di controllo e Visualizzazione in anteprima del markup.

1.5.2.6 File PDF di esempio

Nel caso di file PDF di produzione di grandi dimensioni (ad esempio, con più di 1.000 pagine), è necessario applicare il markup a un file PDF di esempio più piccolo, che rappresenta i file PDF elaborati in RICOH ProcessDirector.

È sufficiente contrassegnare un file PDF di esempio, salvare tutte le modifiche apportate ai file di controllo e utilizzare RICOH ProcessDirector per applicare tali modifiche a tutti i file PDF di produzione, corrispondenti al file PDF di esempio. Se si utilizza RICOH ProcessDirector per l'elaborazione di diversi file PDF dotati di proprietà documento o formati diversi, è necessario applicare il markup a un file PDF di esempio per ciascun tipo di file stampato tramite RICOH ProcessDirector. Quando si utilizza Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, l'obiettivo è quello di applicare il markup a un file PDF che rappresenta i file PDF di produzione ma che è probabilmente più piccolo dei file di produzione in uso. Se si applica il markup a un file PDF presente in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat e con un numero di pagine inferiore a 1.000, è possibile eseguire in modo più rapido le operazioni di aggiunta del markup, dell'anteprima e di visualizzazione delle proprietà del documento estratte.

Sia il file PDF di esempio che i file PDF elaborati da RICOH ProcessDirector devono contenere tutti i font e le immagini dello stesso file PDF. Se si dispone di file PDF con dimensioni di pagina variabili, il markup potrebbe non venire visualizzato nel modo previsto. Il punto di riferimento per il posizionamento di tutte le definizioni del markup, delle proprietà del documento e del gruppo di pagine è l'angolo in alto a sinistra in ciascuna pagina.

1.5.3 Utilizzo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat

Questo software viene utilizzato per migliorare un file PDF mediante l'aggiunta di markup (ad esempio codici a barre) e la definizione delle proprietà del documento utilizzando i dati contenuti nel file PDF.

Nelle operazioni RICOH ProcessDirector IdentifyPDFDocuments e BuildPDFFromDocuments, vengono specificati i file di controllo Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat che contengono il markup e le definizioni delle proprietà del documento, al fine di applicare gli stessi miglioramenti ai file PDF che vengono elaborati su RICOH ProcessDirector.

1.5.3.1 Aggiunta dell'icona di plug-in alla barra di avvio veloce di Acrobat

Prima di contrassegnare un file PDF, è necessario rendere il plug-in strumento attivo in Adobe Acrobat. In alternativa, è possibile fare clic sull'icona del plug-in anziché fare clic su Ricoh Seleziona nella barra del menu. È possibile posizionare permanentemente l'icona del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat sulla barra di avvio rapido di Adobe Acrobat.
Attenersi alle operazioni seguenti:
  1. Aprire Adobe Acrobat Professional.
  2. Fare clic sul menu Strumenti all'estrema destra.
  3. Fare clic su Modifica avanzata.
  4. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'icona del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat (Icona dello strumento di plug-in) e selezionare Aggiungi a Strumenti rapidi. L'icona del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat è posizionata in modo permanente sulla barra di avvio rapido, sotto il menu principale di Acrobat.
Quando il plug-in è lo strumento attivo, risulterà evidenziata la relativa icona.

1.5.3.2 Preferenze

È possibile impostare preferenze per Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per personalizzare il modo in cui si elaborano i file PDF.
Per modificare le preferenze, fare clic su Ricoh Preferenze.
Scheda Caratteri
Utilizzare la scheda Caratteri per selezionare il carattere e le dimensioni. Questo font viene applicato al nome dei riquadri di markup tracciati in un file PDF. Viene utilizzata questa opzione per modificare il font dei caratteri nella lingua preferita.
    Nota:
  • Le selezioni di stile, effetti, colori e tipi di script non vengono applicate al nome dei riquadri del markup.
Scheda Anteprima

Utilizzare la scheda Anteprima per impostare i valori per queste proprietà:

Pagine da elaborare
Questo valore determina il numero massimo di pagine da elaborare se si esegue l'anteprima del markup, si esportano e visualizzano le proprietà del documento e si utilizza Page Group Navigator. Maggiore è il numero di pagine specificato, maggiore sarà il tempo impiegato da Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per eseguire l'anteprima del markup e visualizzare le proprietà del documento.
Intento di produzione
Questo valore definisce come Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat interpreta i file PDF. Ad esempio, se l' Intento di produzione è Facciata singola, il posizionamento della pagina Solo la seconda facciata anteriore applica il markup sulla seconda pagina di ogni gruppo di pagine. Se l' Intento di produzione è Fronte/retro, il posizionamento della pagina Solo la seconda facciata anteriore applica il markup sulla terza pagina di ogni gruppo di pagine.
Mostra moduli elettronici
Questo valore determina se l'Anteprima debba mostrare l'aspetto dei file di esempio quando i dati vengono combinati ai moduli elettronici definiti per i supporti utilizzati dai file.

Scheda Indirizzo

Utilizzare la scheda Indirizzo per impostare un valore per la proprietà Formato blocco indirizzo predefinito. Il valore predefinito viene visualizzato quando si utilizza la funzione Definisci blocco indirizzo.

Scheda Registrazione
Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat fornisce un file di registro in formato di testo che è possibile personalizzare per fornire vari livelli di informazioni cronologiche. Utilizzare la scheda Registrazione per definire queste proprietà:
Livello di registrazione
I tipi di messaggi salvati nel file di log. Traccia consente di salvare tutti e sei i tipi di messaggio. Info consente di salvare quattro tipi di messaggio: informativo, di avviso, di errore e di errore irreversibile. Errore irreversibile consente di salvare solo i messaggi di errore irreversibile. Disattivo consente di disattivare la registrazione.
Cartella output log
Il percorso della directory per i file di log plug-in e Java creati dal sistema. Il percorso della directory deve esistere quando il sistema crea il primo file di log. Se un file non esiste, il sistema lo crea.
File di log plug-in
Il nome del file per il file di log plug-in creato dal sistema.
File di log Java
Il nome del file per il file di log Java creato dal sistema.
Dimensione massima del file
Il limite di dimensione superiore del registro. La dimensione minima del file è di 1 MB; quella massima è di 10 GB. Quando il file raggiunge il limite massimo, il sistema chiude il file e lo rinomina per inserire un numero alla fine del nome. Il sistema mantiene il file fino a quando il valore nella proprietà Numero di file di log da conservare non viene raggiunto. Ad esempio, il nome del file di log è Log.txt. Ogni file rinominato è Log.n.txt, dove n è il numero compreso tra 1 e il valore nella proprietà Numero di file di log da conservare. Il file di log più recente resta come Log.txt.
Numero di file di registro da conservare
Il numero dei file di log che il sistema conserva insieme al file di log corrente. Quando viene raggiunto il limite, il sistema elimina il file di log meno recente e successivamente crea un file di log. Ad esempio, si seleziona 3. Il sistema conserva il file di log corrente e tre dei file di log più recenti.
Scheda Impostazioni avanzate
Utilizzare la scheda Impostazioni avanzate per impostare i valori di queste proprietà:
Porta
Il numero della porta interna per la comunicazione tra Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat e il relativo processo Java in background. Riavviare Adobe Acrobat affinché questo valore venga applicato. Modificare questo campo se si dispone di un software che utilizza la porta predefinita.
Dimensioni di memoria heap (MB)
La quantità minima di memoria, espressa in megabyte, presente nel pool di allocazione di Java Virtual Machine. Riavviare Adobe Acrobat affinché questo valore venga applicato. Regolare questo valore per adattarlo perfettamente alle dimensioni e alla complessità dei file PDF con il markup. Nel caso di ritardi durante l'anteprima, la selezione di testo, l'utilizzo di Page Group Navigator o l'estrazione e l'esportazione di proprietà del documento, è possibile migliorare le prestazioni aumentando il numero di megabyte. Se si impostano le dimensioni heap su un valore superiore a quello della memoria disponibile, potrebbe non essere possibile utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. In tal caso, ridurre il valore delle dimensioni heap, riavviare Adobe Acrobat e riattivare il plug-in.
Altre opzioni JVM
Oltre a impostare le dimensioni heap minime, è possibile regolare altre impostazioni della memoria JVM. Modificare questo campo solo sotto la supervisione del proprio rappresentante dell'assistenza.

1.5.3.3 Unità di misura

Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat utilizza le unità di misura di Pagine e unità righello impostate nelle preferenze di Adobe Acrobat.

Per visualizzare o modificare questa impostazione, fare clic su Modifica Preferenze Unità e guide.

Nota: Definire determinate unità di misura, quando si definisce il markup.

1.5.3.4 Interfaccia utente

L'interfaccia utente del plug-in è composta dal menu Ricoh aggiunto ad Adobe Acrobat, da un menu a comparsa per il pulsante destro del mouse, da un menu a comparsa per il pulsante sinistro del mouse e da finestre utilizzate per eseguire le funzioni Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
Menu Ricoh e menu a comparsa del pulsante destro del mouse

Nella tabella Ricoh e opzioni del menu del pulsante destro del mouse vengono descritte le opzioni selezionabili dal menu Ricoh, aggiunto alla barra dei menu di Adobe Acrobat Pro, quando si seleziona con il pulsante destro del mouse un file PDF.

Ricoh e opzioni del menu del pulsante destro del mouse
Opzione di menu Descrizione
Seleziona Consente di impostare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat come strumento Adobe Acrobat attivo. Dopo l'attivazione del plug-in, è possibile utilizzare il pulsante sinistro del mouse per tracciare un riquadro in un'area del file PDF in cui si desidera selezionare del testo specifico o aggiungere un markup.
Aggiungi markup Consente di visualizzare le opzioni sul menu del pulsante sinistro del mouse.
Visualizza Markup Navigator Consente di visualizzare un elenco delle definizioni del markup, della proprietà del documento e del gruppo di pagine che sono state aggiunte al file PDF attivo. È possibile utilizzare questa visualizzazione per modificare un markup e individuarne uno nascosto al di sotto di un altro markup. Contrassegnare la casella di controllo accanto a un nome nell'elenco per visualizzare il riquadro relativo al markup in questione. Rimuovere il segno di spunta per nascondere il riquadro del markup. Se si deseleziona la casella di controllo davanti a un tipo di markup, vengono nascosti i riquadri relativi a tutti i markup di tale tipo.
Visualizza Page Group Navigator Consente di visualizzare le pagine che appartengono a ogni gruppo di pagine. Fare clic sul segno + per espandere i gruppi di pagine; fare clic sul segno per ridurli. È anche possibile utilizzare questa visualizzazione per pagine specifiche del file PDF. Fare clic su una delle pagine in un gruppo di pagine per rendere attiva tale pagina in Adobe Acrobat.

Se non vengono visualizzati i gruppi di pagine previsti in base alla definizione del gruppo di pagine in uso, è necessario modificare la definizione per ottenere i gruppi di pagine corretti. Se questa visualizzazione non mostra la suddivisione corretta dei gruppi di pagine, non è possibile ottenere i risultati di stampa corretti in RICOH ProcessDirector.

Anteprima Consente di accertarsi che i file vengano stampati nel modo previsto se si applicano il markup, i supporti e la finitura a un lavoro. Dopo aver esaminato il rendering dell'anteprima del file PDF, fare clic sulla X nell'angolo in alto a destra del file PDF per chiuderlo e ritornare al file PDF originale.
Preferenze anteprima Consente di impostare o modificare le preferenze di anteprima. È possibile definire: il numero massimo di pagine da elaborare, l'intento di rendering e altre impostazioni.
Visualizza valori delle proprietà del documento Consente di visualizzare i valori delle proprietà del documento definiti nel file di controllo caricato. È possibile salvare i valori su un file di testo delimitato da tabulazioni.
Gestisci regole Consente di visualizzare le regole di elaborazione condizionale. È possibile definire nuove regole e modificare o eliminare quelle esistenti.
Gestisci inserimenti Inserisce le pagine di altri file PDF prima di ogni documento corrispondente alle condizioni di posizionamento, dopo ogni documento corrispondente alle condizioni di posizionamento o entrambe. Le pagine inserite aumentano il numero di pagine in ciascun documento ed è possibile applicarvi markup.
Supporti e finitura Consente di definire le opzioni dei supporti e della finitura per un intervallo di pagine o per i documenti all'interno del file PDF in uso.
Carica file di controllo Consente di caricare un file di controllo esistente. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat salva tutte le definizioni del gruppo di pagine, della proprietà del documento e del markup in uno o più file di controllo. Se si carica un file di controllo, vengono caricate anche tutte le definizioni ivi contenute. È possibile caricare un solo file di controllo alla volta.
Salva file di controllo Consente di memorizzare le definizioni del markup, della proprietà del documento e del gruppo di pagine in un file di controllo. Nella finestra Salva file di controllo vengono visualizzati il nome e la posizione del file di controllo sottoposto a salvataggio. È possibile inserire un nuovo nome per il file di controllo o conservare quello esistente per sovrascrivere il file di controllo precedentemente caricato o salvato. Ad ogni salvataggio di un file di controllo utilizzato da RICOH ProcessDirector, è necessario copiare il file di controllo nella posizione definita nelle proprietà del file di controllo, nell'operazione BuildPDFFromDocuments o IdentifyPDFDocuments di RICOH ProcessDirector.
Cancella markup Consente di rimuovere tutte le definizioni del markup, della proprietà del documento e del gruppo di pagine dal file PDF attivo. Si utilizza questa opzione quando si desidera creare un nuovo file di controllo, non contenente nessuno dei markup del file di controllo precedente. Se, dopo l'utilizzo di questa opzione, viene aggiunto un markup o un altro tipo di definizione al file PDF, utilizzare l'opzione Salva file di controllo e salvare le definizioni con un nuovo nome del file di controllo.
Preferenze Consente di impostare o modificare le preferenze, quali il carattere predefinito utilizzato per le etichette del markup aggiunto a un file PDF, il numero massimo di pagine da elaborare; l'intento di rendering; le opzioni di accesso e la quantità massima di memoria (heap) da destinare a Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
? Consente di aprire la pubblicazione RICOH ProcessDirector: Utilizzo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
Informazioni Consente di visualizzare le informazioni sulla versione dell'installazione di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat in uso.
Menu del pulsante sinistro del mouse

La tabella Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat menu del pulsante sinistro del mouse descrive le opzioni selezionabili dal menu Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, visualizzato quando si utilizza il pulsante sinistro del mouse per tracciare un riquadro nel file PDF. Per utilizzare il pulsante sinistro del mouse, è necessario innanzitutto impostare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat come strumento attivo in Adobe Acrobat facendo clic sull'icona del plug-in oppure su Ricoh Seleziona. Viene tracciato un riquadro in un file PDF quando si desidera selezionare del testo o definire un'area per il posizionamento del markup. Per tracciare un riquadro, fare clic con il pulsante sinistro del mouse e, mantenendo premuto il pulsante del mouse, trascinare il cursore verso il basso e a destra fino a selezionare il testo desiderato oppure fino a tracciare il riquadro delle dimensioni desiderate. Una volta rilasciato il pulsante del mouse, viene visualizzato un menu, contenente le opzioni riportate di seguito.

Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat menu del pulsante sinistro del mouse
Opzione di menu Descrizione
Definisci gruppo di pagine Consente di definire un gruppo di pagine in modo da suddividere un file PDF in messaggi di posta, ad esempio rendiconti o fatture. Prima di aggiungere il markup o definire le proprietà del documento, è necessario definire il gruppo di pagine.
Definisci trigger condizionale Consente di definire un trigger condizionale da un testo nel PDF. Viene utilizzato un trigger condizionale in una regola di posizionamento condizionale, che consenta di definire le pagine su cui viene stampato il markup o le proprietà del documento estratte. Ad esempio, si desidera aggiungere un codice a barre QR solo sulla pagina dove ricorre la parola Fattura in alto a sinistra nella prima o nella seconda pagina di un rendiconto. Innanzitutto, è necessario definire la parola Fattura come trigger condizionale. Quindi, durante la definizione del codice a barre QR, è necessario selezionare il trigger come una regola di posizionamento condizionale sul codice a barre QR, in modo che questo venga stampato solo sulle pagine dove ricorre la parola Fattura nella posizione selezionata.
Definisci proprietà documento Consente di definire i dati esistenti in un file PDF di esempio come una proprietà del documento in modo che RICOH ProcessDirector possa utilizzarli in diverse operazioni (come l'aggiunta di codici a barre). Dopo aver definito le proprietà del documento, è possibile cercarle successivamente nel programma di visualizzazione RICOH ProcessDirector per la ristampa e altre azioni.

È inoltre possibile definire una proprietà del documento su qualsiasi testo o codice a barre DataMatrix che si desidera estrarre dal file PDF. Fornire in tal caso il nome della proprietà, anziché selezionare una proprietà del documento standard di RICOH ProcessDirector.

Definisci proprietà multiple Consente di definire le proprietà del documento da un blocco o da una sezione multilinea del testo.
Definisci blocco indirizzo Consente di definire le proprietà del documento di un blocco di indirizzi.
Nascondi area Consente di creare un blocco con copertina, per nascondere il contenuto di un file PDF. Il contenuto nascosto non viene stampato e non è visualizzabile nell'anteprima del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat o nel visualizzatore PDF in RICOH ProcessDirector. È possibile nascondere un'area, quindi posizionare un altro markup sull'area nascosta.
Aggiungi codice a barre Consente di aggiungere e configurare un codice a barre. Selezionare innanzitutto l'area dove posizionare il codice a barre. Quindi selezionare un tipo di codice a barre e aggiungere il contenuto. Se si aggiunge un codice a barre per l'elaborazione downstream dei messaggi di posta, è necessario conoscere i contrassegni ottici precisi richiesti dall'apparecchiatura e disporre delle specifiche di configurazione del fornitore.
Aggiungi OMR Consente di aggiungere e configurare i contrassegni ottici per favorire la gestione dell'elaborazione downstream dei messaggi di posta nel file PDF. Quando si aggiunge un OMR, è necessario avere una conoscenza approfondita dei contrassegni ottici precisi richiesti dall'apparecchiatura e disporre delle specifiche di configurazione del fornitore.
Aggiungi immagine Consente di aggiungere un'immagine RGB con formattazione JPEG per creare un nuovo contenuto o includere quello esistente.
Aggiungi testo Consente di aggiungere del testo ovunque in un file PDF. Individuare l'area in cui si desidera che venga stampato il testo e selezionare il contenuto da una combinazione di opzioni, inclusa la digitazione del testo.

1.5.3.5 Utilizzo dei file di controllo

Quando si utilizza Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per applicare il markup a un file PDF, invece di salvare il markup salvare il markup in uno o più file di controllo e non nel file PDF stesso. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat utilizza un file di controllo per estrarre i dati e RICOH ProcessDirector utilizza i file di controllo nelle diverse fasi di preparazione di un file PDF per la stampa.

Utilizzare le Ricoh opzioni del menu Carica file di controllo e Salva file di controllo per gestire i file di controllo. È possibile caricare un solo file di controllo alla volta. Dopo aver applicato il markup a un file PDF, salvare il file di controllo in una directory a cui si accede tramite RICOH ProcessDirector. Configurare i flussi di lavoro di RICOH ProcessDirector con uno o più modelli di procedure che utilizzano i file di controllo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

    Importante:
  • Non modificare manualmente i file di controllo del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat senza la supervisione di un responsabile dell'assistenza clienti Ricoh.
  • Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat La versione 3.6 include una libreria di elaborazione PDF migliorata. Per la maggior parte dei file PDF, la nuova libreria migliora le prestazioni, riduce i tempi di elaborazione e utilizza meno memoria.

    Se si apre un file di controllo creato in una o una versione precedente, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat richiede: Aggiornare il file di controllo per utilizzare una libreria di elaborazione PDF migliorata?

    Se si fa clic su No, il messaggio viene visualizzato la volta successiva che si apre il file di controllo.

    Se si fa clic su , Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobataggiorna il file di controllo e il messaggio non viene mai visualizzato nuovamente.

    Quando si aggiorna un file di controllo, assicurarsi che produca gli stessi risultati. Lievi differenze tra le librerie potrebbero provocare caselle di selezione leggermente differenti. Una casella di dimensioni minori potrebbe escludere il testo da selezionare e una casella di dimensioni maggiori potrebbe includere il testo che non si desidera selezionare. L'utilizzo della libreria migliorata potrebbe anche modificare leggermente la posizione del markup.

    Non sono necessarie altre modifiche sul server RICOH ProcessDirector per utilizzare la libreria PDF migliorata.

  • Per utilizzare un file di controllo creato per un file PDF 1.7 con un file PDF 2.0, è necessario aggiornare il file di controllo per utilizzare la nuova libreria.

È necessario salvare tutte le definizioni del gruppo di pagine e le proprietà del documento in un singolo file di controllo. È possibile aggiungere le definizioni del markup, dei supporti e della finitura sul singolo file di controllo oppure suddividere tali definizioni in file di controllo diversi. Viene specificato il file di controllo che definisce i gruppi di pagine e le proprietà del documento in un'operazione basata sull'operazione IdentifyPDFDocuments. I file di controllo che definiscono il markup, i supporti e la finitura devono essere specificati in un'operazione basata sull'operazione BuildPDFFromDocuments. Quando si decide se creare uno o più file di controllo, prendere in considerazione l'ambiente di stampa, ossia la complessità delle modifiche, il modo in cui si desidera differenziare il markup o i miglioramenti del file PDF che subiscono le modifiche più frequenti nel proprio ambiente.

In un ambiente di stampa ripetitivo, in cui il flusso di lavoro PDF non varia spesso, è necessario scegliere di creare un solo file di controllo. Quando si esegue l'anteprima di un file PDF per verificare dove verrà eseguita la stampa del markup e su quali pagine saranno presenti le opzioni di supporti e finitura, è possibile visualizzare insieme il markup, i supporti e la finitura. Viene spostato il singolo file di controllo in una directory a cui si accede tramite RICOH ProcessDirector. Viene definito il nome e la posizione del file di controllo nelle operazioni IdentifyPDFDocuments e BuildPDFFromDocuments.

È inoltre possibile utilizzare un file di controllo se si desidera visualizzare l'anteprima del file PDF e verificare che il markup, i supporti e la finitura vengano applicati correttamente. Quando si visualizza l'anteprima di un file, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobatdefinisce il markup e applica le opzioni di supporti e finitura definite nel file PDF attivo. Non è possibile utilizzare l'anteprima per verificare le definizioni del markup, dei supporti e della finitura in un file di controllo non caricato.

È possibile scegliere di utilizzare più di un file di controllo in un ambiente che cambia in modo frequente o imprevisto. Utilizzando diversi tipi di file di controllo, è possibile ridurre il rischio di cambiamento o fare in modo che l'adattamento avvenga più velocemente. Ad esempio:

  • La definizione del gruppo di pagine non cambia tanto quanto le altre definizioni nei file PDF. È possibile inserire il gruppo di pagine e le definizioni di proprietà del documento nel file di controllo aggiunto all'operazione IdentifyPDFDocuments.
  • È stata installata la funzione Insertore e si passa da un insertore all'altro. Non è necessario modificare ogni volta il flusso di lavoro, ma è necessario salvare il markup con codice a barre per ogni insertore in un file di controllo separato con un nome che identifica l'insertore. Nell'operazione BuildPDFFromDocuments, specificare il nome e la posizione di un solo file di controllo, utilizzando l'annotazione del simbolo corrispondente al valore di una proprietà del lavoro. Durante l'elaborazione della stampa, impostare il valore di tale proprietà del lavoro sul nome del file di controllo corrispondente all'insertore che si desidera utilizzare per quel lavoro specifico.

Inoltre, l'annotazione del simbolo consente di utilizzare lo stesso flusso di lavoro per i file di input che richiedono file di controllo Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat diversi. Esempio: si dispone di due file di input, File1.pdf e File2.pdf, con i corrispondenti file di controllo File1.ctl e File2.ctl e si desidera utilizzare lo stesso flusso di lavoro per entrambi i file. È possibile utilizzare ${Job.InputFile}.ctl come il nome del file di controllo da specificare nell'operazione BuildPDFFromDocuments. È possibile utilizzare ${Job.InputFile}.ctl come nome del file di controllo specificato nell'operazione BuildPDFFromDocuments. ${Job.InputFile}.ctl fa in modo che RICOH ProcessDirector imposti il valore della proprietà del file di controllo Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat sul nome del file di input, aggiungendo l'estensione .ctl.

1.5.3.6 Visualizzazione in anteprima del markup

Dopo aver aggiunto un markup al file PDF di esempio, è possibile visualizzarne il posizionamento in anteprima. L'anteprima consente verificare che i file PDF siano stampati come previsto quando RICOH ProcessDirector applica il markup salvato su un file di controllo. L'anteprima consente anche di verificare che le opzioni dei supporti e della finitura vengano applicate alle pagine desiderate.

Utilizzo dell'anteprima con più file di controllo

Se sono stati salvati più file di controllo o più definizioni supporti e finitura, l'anteprima consente di visualizzare solo le definizioni contenute nel file di controllo caricato. Esempio: viene salvata una definizione del codice a barre in un file di controllo, denominata barcodes.ctl e una definizione immagine in images.ctl. È possibile caricare barcodes.ctl o images.ctl in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Se è stato caricato barcodes.ctl, vengono visualizzati in anteprima il posizionamento e il contenuto del codice a barre ma non l'immagine, poiché non è stato caricato images.ctl.

Tuttavia, è possibile includere le definizioni del gruppo di pagine e le proprietà del documento in qualsiasi file di controllo. Se è stato definito un gruppo di pagine in un file di controllo non caricato, non è possibile visualizzare l'anteprima di markup, supporti e finitura con le regole di posizionamento condizionale basate su gruppi di pagine. Se le proprietà del documento sono state definite in un file di controllo non caricato, non è possibile selezionare tali proprietà del documento come contenuto per il markup. Se si desidera visualizzare in anteprima più markup possibili utilizzando più file di controllo, salvare prima i gruppi di pagine e le proprietà del documento su un file di controllo, ad esempio pagegrouping.ctl. Quando si è pronti per la definizione del markup, caricare pagegrouping.ctl, aggiungere il markup, quindi salvare il risultato su un nuovo file di controllo (ad esempio, barcodes.ctl). Per definire altri markup e salvarli in un file di controllo separato, caricare prima pagegrouping.ctl. Aggiungere il markup (ad esempio immagini), quindi salvare il risultato in un nuovo file di controllo (ad esempio, images.ctl). Avviando le definizioni del markup da un file di controllo contenente gruppi di pagine e proprietà documento, è possibile visualizzare in anteprima markup, supporti e finitura che utilizzano le regole di posizionamento condizionale e le proprietà documento.

Se i miglioramenti sono stati salvati in un file di controllo, è possibile visualizzare in anteprima tutti i markup, le opzioni di supporti e finitura, nello stesso momento.

    Nota:
  • Non è possibile modificare, stampare o salvare un file di anteprima.
  • Prima di visualizzare l'anteprima di un markup, è necessario definire un gruppo di pagine. Per ulteriori informazioni, consultare Definizione di un gruppo di pagine.
  • L'opzione di preferenza Pagine da elaborare consente di specificare il numero massimo di pagine che verranno elaborate dall'opzione Anteprima. Più il valore di Pagine da elaborare è elevato, maggiore è il tempo impiegato da Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per visualizzare l'anteprima del markup aggiunto al file PDF. Per ulteriori informazioni, consultare Preferenze.
  • La preferenza Intento di produzione stabilisce le modalità utilizzate da Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per interpretare i file PDF. Per ulteriori informazioni, consultare Preferenze.
  • La preferenza Mostra moduli elettronici determina se l'Anteprima debba mostrare l'aspetto dei file di esempio quando i dati vengono combinati ai moduli elettronici definiti per i supporti utilizzati dai file.
  • Quando si definisce il markup in un file PDF, è possibile utilizzare i valori delle proprietà di lavoro e documento come contenuto per il markup e nelle regole di posizionamento condizionale. L'anteprima utilizza valori che vengono estratti dal file PDF. In presenza di un markup che utilizza proprietà del lavoro o del documento non definite nel file, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat utilizza un valore numerico statico univoco per ciascuna proprietà del lavoro o documento. Se le regole di posizionamento condizionale utilizzano proprietà non definite nel file, l'Anteprima verrà sempre applicata oppure mai applicata a markup in base alle regole.
  • Se il markup utilizza un'immagine che il plug-in non riesce a trovare (ad esempio un'immagine non presente sul computer locale), non sarà possibile effettuare il rendering dell'immagine durante l'anteprima. Al contrario, l'anteprima visualizza un messaggio che indica il nome dell'immagine mancante nella posizione specificata.
  • Non è possibile visualizzare in anteprima un markup inserito usando una regola Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat che valuta Stat.CurrentMedia.
Per l'anteprima del markup:
  1. Fare clic su Ricoh Anteprima.

    Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat genera e consente di visualizzare un nuovo file PDF temporaneo. Il file PDF di esempio rimane aperto.

    Viene visualizzata la prima pagina del file PDF temporaneo, indipendentemente dalla pagina in fase di modifica nel file PDF di esempio.

  2. Quando in una pagina sono state specificate opzioni per supporti e finitura, verrà visualizzata un'annotazione denominata Operazioni di stampa nell'angolo in alto a destra. Per visualizzare il nome del supporto e l'opzione di finitura, spostare il puntatore del mouse su Operazioni di stampa.

    In alternativa, fare clic su Commento nella barra degli strumenti di Adobe Acrobat. Nel riquadro Commenti, è possibile visualizzare un commento per ciascuna pagina per la quale sono state specificate opzioni per supporti e finitura.

  3. Se i moduli elettronici vengono definiti per i supporti utilizzati dai file di esempio, è possibile vedere l'aspetto dei file quando i dati vengono combinati con i moduli.

    Per vedere i moduli elettronici:

    • Assicurarsi di aver esportato il file RICOH ProcessDirectormedia.zip e di averlo caricato nella directory giusta del sistema in cui è stato installato Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Per ulteriori informazioni sul caricamento degli oggetti supporto nel plug-in, vedere il sistema della guida o Ricoh ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti.
    • Per le pagine nel file PDF di esempio, selezionare i supporti che definiscono i moduli elettronici. In alternativa, caricare un file di controllo salvato dopo la selezione dei supporti, che definisce i moduli elettronici.
    • Verificare che la preferenza Mostra moduli elettronici sia impostata su .

      Sebbene l'Anteprima consenta di vedere l'aspetto dei file quando i dati vengono combinati ai moduli, i dati e i moduli restano separati. RICOH ProcessDirector Combina i moduli con i dati contenuti nei file PDF di produzione quando l'operazione CombinePDFWithForm elabora i file.

  4. Al termine della visualizzazione in anteprima del file PDF, è possibile chiudere il file PDF temporaneo oppure lasciarlo aperto.
    Per aggiornare il file PDF temporaneo, fare clic su Ricoh Anteprima.

1.5.3.7 Modifica delle definizioni del markup

Una volta aggiunto un markup a un file PDF, potrebbe essere necessario eliminare il markup, spostarlo in una nuova posizione o modificarne le proprietà. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat offre diversi modi per modificare ed eliminare i markup, le proprietà del documento e le definizioni di un gruppo di pagine.

I metodi più comuni utilizzati per la modifica del markup sono: doppio clic sul riquadro tracciato per visualizzare la finestra di definizione del markup oppure clic su un riquadro per spostarlo in una nuova posizione. Tuttavia, è possibile che il markup sia stato disposto a strati al di sotto di un altro markup, ad esempio in caso di presenza di diversi codici a barre nella stessa area perché si desidera stampare solo quello basato sull'elaborazione condizionale di RICOH ProcessDirector. Potrebbe anche essere possibile posizionare un'area nascosta sopra un'immagine e posizionare un'immagine più piccola sopra l'area nascosta. Per modificare il markup disposto a strati al di sotto di un altro markup, è possibile utilizzare la funzionalità Markup Navigator per selezionare il markup da modificare.

Suggerimento: Suggerimento: Tenere presente che le modifiche apportate al markup nel file PDF attivo devono essere salvate nel file di controllo in cui è stata precedentemente salvata la definizione del markup. Ad esempio, se è stato aggiunto un codice a barre a un file PDF, è stata salvata tale definizione in un file di controllo e si elimina il codice a barre dal file PDF attivo, è necessario salvare tale modifica nel file di controllo esistente. Dopo il salvataggio delle modifiche apportate al markup in un file di controllo, è necessario rendere accessibile la nuova versione del file di controllo a un server RICOH ProcessDirector, relativamente alle modifiche da applicare ai file PDF di produzione.

Per modificare il markup, è possibile utilizzare uno dei seguenti metodi.

Metodi di modifica del markup
Metodo Descrizione
Doppio clic su un riquadro di markup Consente di visualizzare la finestra di definizione della proprietà per il riquadro del markup.
Clic su un riquadro del markup Consente di visualizzare un menu a comparsa con le opzioni di modifica o eliminazione della definizione del riquadro del markup.
Clic e trascinamento per ridimensionare o spostare il riquadro Fare clic su un riquadro della definizione del markup, delle proprietà di documento o di un gruppo di pagine. Vengono visualizzati gli angoli di ridimensionamento del riquadro. Fare clic e trascinare un angolo per modificare le dimensioni del riquadro.

Fare clic sul centro del riquadro e trascinare per spostare il riquadro in una nuova posizione.

    Nota:
  • Se il markup è disposto a strati al di sotto di un altro markup, fare clic su Ricoh Visualizza puntatore markup per isolare il markup da ridimensionare. Rimuovere il segno di spunta dai riquadri che si trovano davanti al markup che blocca l'accesso al markup che si desidera modificare.
  • È possibile utilizzare le coordinate orizzontali e verticali, la larghezza e l'altezza nella finestra di definizione del markup per modificare la posizione e le dimensioni del riquadro di markup.
  • In caso di ridimensionamento, spostamento o selezione di una definizione del gruppo di pagine o di un trigger condizionale, assicurarsi che tali azioni vengano eseguite nella pagina contenente i dati richiesti. Queste tre azioni campionano di nuovo i dati per la definizione di un gruppo di pagine o per un trigger condizionale. Se una di queste azioni viene eseguita nella pagina errata, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat richiede se si intende accettare la modifica. Facendo clic su OK, i dati vengono cambiati con un valore non corretto.
Clic con il pulsante sinistro del mouse su Markup Navigator Per evidenziare un riquadro di markup:
  1. Fare clic su Ricoh Visualizza puntatore markup.
  2. Fare clic sul markup che si desidera evidenziare.
Suggerimento: Suggerimento: Durante l'aggiunta, la modifica e l'eliminazione del markup, è possibile tenere aperta la finestra Markup Navigator. La finestra viene aggiornata automaticamente con le modifiche apportate.
Doppio clic su Markup Navigator Per modificare una definizione del markup, delle proprietà di documento o di un gruppo di pagine:
  1. Fare clic su Ricoh Visualizza puntatore markup.
  2. Fare doppio clic sul markup che si desidera modificare.
Occultamento del markup mediante Markup Navigator Per nascondere una definizione del markup, delle proprietà del documento o di un gruppo di pagine per accedere a un altro markup:
  1. Fare clic su Ricoh Visualizza puntatore markup.
  2. Selezionare e deselezionare alternativamente la casella di controllo per mostrare e nascondere:
    • un riquadro tracciato per il markup, le proprietà del documento o una definizione del gruppo di pagine;
    • un gruppo di markup. Ad esempio, rimuovere il segno di spunta dalla casella di controllo Immagine per nascondere tutti i riquadri del markup delle immagini.
Nota: Quando si utilizza Markup Navigator per nascondere il markup, questo viene nascosto solo nella visualizzazione del file PDF attivo. Se si dispone di un file di controllo contenente un markup nascosto e si effettua il salvataggio di un file di controllo, il markup nascosto viene salvato nel file di controllo e tutte le definizioni ivi presenti vengono elaborate da RICOH ProcessDirector.

1.5.3.8 Definizione di un gruppo di pagine

Un gruppo di pagine definisce gli intervalli di pagine per ciascun documento del file PDF. È possibile salvare solo una definizione del gruppo di pagine nel file di controllo specificato in un'operazione IdentifyPDFDocuments .di RICOH ProcessDirector. Si consiglia di definire il gruppo di pagine prima di aggiungere eventuali markup.
Nota: È possibile definire più di un file di controllo per ogni file PDF. Tuttavia, solo il file di controllo, specificato nella proprietà Identifica file di controllo PDF dell'operazione basata sul modello di procedura IdentifyPDFDocuments, consente di creare gruppi di pagine. Se si desidera utilizzare la modalità di anteprima di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per verificare il corretto posizionamento dell'altro markup, potrebbe essere necessario definire un gruppo di pagine nei file di controllo utilizzati per generare il markup. Inoltre, è possibile aggiungere un file di controllo contenente le definizioni del gruppo di pagine in un'operazione BuildPDFFromDocuments. Tuttavia, poiché l'operazione BuildPDFFromDocuments riceve le informazioni sul raggruppamento di pagine dall'operazione IdentifyPDFDocuments precedente, essa ignora tutte le definizioni del gruppo di pagine nei relativi file di controllo. Per ulteriori informazioni sulle procedure ottimali, fare riferimento a Visualizzazione in anteprima del markup.
Per definire un gruppo di pagine:
  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e fare clic su Ricoh Seleziona per attivare il plug-in.
  2. Per definire un gruppo di pagine basato su testo, tracciare un riquadro intorno al testo di destinazione. In alternativa, è possibile tracciare un riquadro in un punto qualsiasi della pagina.
  3. Fare clic su Definisci gruppo di pagine.
  4. Accettare o modificare il nome del gruppo di pagine predefinito. Si consiglia di utilizzare il nome predefinito in modo che chiunque altro utilizzi il file PDF possa visualizzare facilmente il punto di definizione del limite del gruppo di pagine. Se si decide di modificare il nome, non utilizzare spazi o caratteri speciali (come @, #, $ e %). È possibile utilizzare punti e caratteri di sottolineatura.
  5. Per gruppi di pagine basati su testo, è possibile modificare la posizione e le dimensioni del riquadro immettendo i valori per le coordinate orizzontali e verticali, la larghezza e l' altezza. La posizione e le dimensioni del riquadro verranno regolate dopo aver selezionato il pulsante OK.
  6. Dall'elenco Gruppi di pagine, selezionare una delle seguenti opzioni:
    • Considera l'intero file PDF come un singolo gruppo di pagine: Consente di creare un singolo gruppo di pagine che comprende tutte le pagine elaborate.
    • Crea gruppi di pagine con lunghezza prestabilita: Consente di creare gruppi di pagine con una lunghezza specifica in base al valore della proprietà Lunghezza gruppo di pagine. Il raggruppamento della pagine inizia dalla pagina 1 del file PDF.

      Ad esempio, selezionare 5 per creare gruppi di pagine per le pagine 1–5, 6–10, 11–15 e 16–18 in un file PDF da 18 pagine.

    • Inizia gruppo di pagine quando il testo selezionato viene trovato: Consente di creare gruppi di pagine in base al testo selezionato. Ogni pagina contenente il testo selezionato nel riquadro tracciato diventa la prima pagina di un nuovo gruppo di pagine.

      Ad esempio, selezionare Page 1 of per creare un nuovo gruppo di pagine ogni volta che Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat trova il testo Page 1 of nel riquadro tracciato.

      Nota: I caratteri in un file PDF sono racchiusi tra spazi bianchi. Verificare che il campo Testo selezionato non includa caratteri, qual spazi bianchi, non desiderati. In tal caso, annullare la definizione del gruppo di pagine e tracciare nuovamente il riquadro intorno al testo.

    • Avvia un gruppo pagine una volta trovato il testo specificato: Consente di creare gruppi di pagine in base al testo specificato. Ogni pagina contenente il testo specificato nel riquadro tracciato diventa la prima pagina di un nuovo gruppo di pagine. Il testo non deve trovarsi nella stessa pagina in cui è stato tracciato il riquadro.

      Dall'elenco Metodo di corrispondenza, selezionare una delle seguenti opzioni:

      • Confronta testo esattamente: Consente di confrontare il testo che corrisponde esattamente al testo specificato.

      • Confronta testo contenente: Consente di confrontare il testo specificato con una parte del testi presente nel riquadro tracciato. Il testo specificato non deve trovarsi nella stessa posizione in tutte le pagine.

        Ad esempio, utilizzare questa opzione per creare un nuovo gruppo di pagine ogni volta che Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat trova il testo Page 1 of in un punto qualsiasi del riquadro tracciato. Il riquadro non può contenere altro testo. Il testo Page 1 of 4 e This is Page 1 of 4 trovato nel riquadro corrisponde al testo specificato Page 1 of.

      • Confronta testo tramite caratteri jolly [* or ?]: Consente di confrontare il testo specificato che include caratteri jolly interpretandoli come caratteri qualsiasi. L'asterisco (*) corrisponde a zero o più caratteri. Il punto interrogativo (?) corrisponde a un singolo carattere.

        Ad esempio, la prima pagina di ogni oggetto di invio ha un numero di conto che inizia con la lettera A seguita da sette cifre. La posizione del numero di account varia su ciascun resoconto. Tracciare un riquadro abbastanza grande da includere il numero di conto su tutti resoconti e immettere A??????? come valore della proprietà Specificare il testo con cui effettuare la corrispondenza. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat inizia un nuovo gruppo di pagine in ogni pagina con un numero di conto quale A1265581 o A6428229.

        Nota: Se si immette A??????* come valore della proprietà Specificare il testo con cui effettuare la corrispondenza, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat inizierà un nuovo gruppo di pagine quanto trova numeri di conto con sei o più cifre.

      • Confronta testo tramite un'espressione regolare Java: Consente di confrontare l'espressione regolare Java specificata.

        Ad esempio, ogni oggetto di invio è in una delle due seguenti lingue: inglese o spagnolo. Immettere (Page 1 of).*|(Página 1 de).* come valore della proprietà Specificare il testo con cui effettuare la corrispondenza. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat inizia un nuovo gruppo di pagine se il testo trovato è Page 1 of seguito da un numero qualsiasi di caratteri o Pagina 1 di seguito da un numero qualsiasi di caratteri. Esempi: Page 1 of, Page 1 of 6, Página 1 de 2 o Página 1 de 10.

        Nota: Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla documentazione Java per la classe java.util.regex.Pattern.

    • Avvia un gruppo pagine una volta quando viene modificato il testo nell'area selezionata: Consente di creare gruppi di pagine quando il testo nel riquadro tracciato cambia. La pagina con il testo cambiato diventa la prima di un nuovo gruppo di pagine.

      Ad esempio, tracciare un riquadro intorno al nome di un conto. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat crea un gruppo di pagine ogni volta che il nuovo nome del conto viene visualizzato nel riquadro tracciato.

      Importante: Quando si traccia il riquadro per questo tipo di gruppo di pagine, verificare che la posizione del riquadro in ogni pagina includa solo il testo da valutare o uno spazio bianco (se non c'è alcun testo). Se nel riquadro viene visualizzato altro testo, vengono identificati gruppi di pagine indesiderati. Le pagine contenenti uno spazio bianco, nella posizione del riquadro, non iniziano un nuovo gruppo di pagine.

    • Iniziare il gruppo di pagine quando vengono rilevati testi o oggetti disegnati: Crea gruppi di pagine quando un oggetto grafico o un testo è racchiuso nel riquadro che si sta tracciando. Se il riquadro che si sta tracciando non contiene testo né grafica intera, la pagina non è l'inizio di un nuovo gruppo di pagine.
      Nota: Non tutti i contrassegni sono grafiche. Alcuni contrassegni sono dati di immagini.
  7. Fare clic su OK.
  8. Fare clic su Ricoh Visualizza puntatore gruppo pagine e verificare che i gruppi di pagine inizino con le pagine corrette.
    Se i gruppi di pagine basati su testo non iniziano con le pagine corrette, il riquadro tracciato potrebbe non avere le dimensioni corrette per il testo selezionato o specificato. Analizzare i gruppi di pagine per controllare se è presente questo problema. In seguito, tracciare nuovamente il riquadro, apportare le modifiche necessarie al testo oppure entrambe.
  9. Modificare la definizione del gruppo di pagine, facendo doppio clic sul riquadro che rappresenta il gruppo di pagine oppure selezionando Ricoh Visualizza puntatore gruppo pagine e facendo doppio clic sul nome del gruppo di pagine.
  10. Al momento del salvataggio di tutti i miglioramenti apportati al file PDF, compresa la definizione del nuovo gruppo di pagine, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.

1.5.3.9 Utilizzo delle proprietà del documento

È possibile definire le proprietà del documento dai dati nel file PDF da utilizzare per la successiva elaborazione di stampa. Quando RICOH ProcessDirector elabora i file PDF con le definizioni delle proprietà del documento, estrae i valori da ciascun gruppo di pagine in un file PDF. Ad esempio, è possibile creare le proprietà del documento per estrarre i dati in ciascun gruppo di pagine in un file PDF e definire tali dati come contenuto di un codice a barre che viene stampato su una pagina nello stesso gruppo di pagine.

Quando si definisce una proprietà del documento, è necessario specificare i dati nel file PDF. È possibile applicare le regole di elaborazione condizionale per richiedere a Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat e RICOH ProcessDirector dove e quando estrarre i dati. Ad esempio, si desidera applicare le regole di elaborazione condizionale che estraggono un numero di conto dalla prima pagina di ogni gruppo di pagine quando il conto è scaduto. Creare innanzitutto un trigger condizionale sul testo che indica che il contro è scaduto. Quindi definire una regola con due condizioni. Una condizione specifica che è presente il testo "scaduto", mentre l'altra specifica la regola predefinita Solo la prima facciata anteriore. Scegliere di applicare la nuova regola quando tutte le condizioni vengono soddisfatte. Infine, definire il numero di conto come una proprietà del documento e selezionare la nuova regola nella sezione Condizioni di posizionamento. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat e RICOH ProcessDirector estraggono il numero di conto dalla prima pagina anteriore di ogni gruppo di pagine quando è presente il testo "scaduto".

Quando si definisce una proprietà del documento in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, è necessario selezionare una proprietà di RICOH ProcessDirector da un elenco a discesa oppure definire un nome per la proprietà del documento. Se si definisce il nome della proprietà del documento in uso invece di selezionare una proprietà del documento di RICOH ProcessDirector, tale proprietà del documento non può essere integrata nelle funzioni di RICOH ProcessDirector, che consentono di salvare le proprietà nel database. Non è possibile utilizzare tale proprietà del documento per le funzioni di RICOH ProcessDirector oppure per il contenuto del markup nei codici a barre o nel testo. È necessario scegliere di creare la proprietà del documento desiderata in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat solo se si sta per estrarre le proprietà del documento in un file o se l'utente è a conoscenza del fatto che la proprietà del documento sarà presente in RICOH ProcessDirector al momento dell'elaborazione dei file PDF. Se occorre utilizzare una proprietà del documento con RICOH ProcessDirector, crearla in RICOH ProcessDirector e selezionarla nell'elenco a discesa in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

    Nota:
  • Vengono visualizzati i nomi del database o del sistema relativi alle proprietà del documento negli elenchi a discesa contenuti nel Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat e l'elenco delle proprietà del documento nel visualizzatore di RICOH ProcessDirector. In questi elenchi non vengono visualizzati i nomi tradotti o personalizzati della proprietà del documento.

Salvataggio dei valori delle proprietà del documento

Se è necessario utilizzare i valori della proprietà del documento al di fuori del prodotto, fare clic su Salva durante la visualizzazione dei valori della proprietà. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat salva i valori su un file di testo delimitato da tabulazioni.

Utilizzo delle proprietà del documento in RICOH ProcessDirector

Vengono definite le modalità di utilizzo delle proprietà del documento nelle diverse fasi di elaborazione di stampa di RICOH ProcessDirector. Ad esempio, è possibile definire il modo in cui RICOH ProcessDirector utilizza le proprietà del documento nella relativa funzione di creazione di codici a barre. È anche possibile utilizzare i valori delle proprietà del documento per ricercare un conto cliente specifico da un lavoro di stampa PDF se è necessario ristampare un messaggio di posta di tale cliente.

Creazione di nuove proprietà del documento in RICOH ProcessDirector

Dopo l'installazione della funzione di elaborazione dei documenti, è possibile definire tutte le proprietà del documento personalizzate necessarie nel file docCustomDefinitions.xml. Quando si esegue l'utilità docCustom per aggiornare i file di configurazione, tali proprietà vengono aggiunte al database. Se è necessario creare ulteriori proprietà del documento personalizzate, modificare il file docCustomDefinitions.xml ed eseguire di nuovo l'utilità docCustom.

    Nota:
  • Se si utilizzano proprietà di documento personalizzate, a partire dalla versione 3.11.2, è possibile crearle nella scheda Gestione, utilizzando Oggetti Proprietà personalizzate.

    È possibile scegliere il nome del database e l'etichetta che viene visualizzata nei notebook delle proprietà e nelle intestazioni delle colonne. Si può anche scegliere il tipo di dati da memorizzare nella proprietà e l'accesso predefinito che i diversi gruppi di utenti hanno per la proprietà, senza aggiungerli al file docCustomDefinitions.xml.

  • Se le proprietà di documento personalizzate sono già state definite in un file docCustomDefinitions.xml, è possibile continuare a usarle. Non ricrearle dalla scheda Gestione. Utilizzare questa scheda solo per creare nuove proprietà di lavori o documenti.

Dopo il caricamento, i nuovi valori delle proprietà del documento sono disponibili nel plug-in, in qualsiasi punto in cui vengono definite le proprietà del documento. Per ulteriori informazioni sulla modifica del file docCustomDefinitions.xml e l'esecuzione dell'utilità docCustom, consultare RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti.

    Nota:
  • Al momento della definizione delle proprietà del documento, è possibile definire una proprietà del documento come proprietà del documento limitata. Le proprietà dei documenti limitate non necessitano di spazio nelle tabelle database; tuttavia, occupano spazio per ciascun documento in ogni file di proprietà del documento che contiene la proprietà.

1.5.3.9.1 Definizione di una proprietà del documento

Le funzioni di RICOH ProcessDirectorsono in grado di memorizzare i valori delle proprietà del documento nel database di RICOH ProcessDirector. Le funzioni si basano sulle proprietà del documento per la successiva elaborazione downstream dei file PDF in RICOH ProcessDirector.
    Nota:
  • Leggere la sezione sulla panoramica delle proprietà del documento per accertarsi di aver compreso le modalità di utilizzo delle proprietà del documento in RICOH ProcessDirector, in modo da poter utilizzare al meglio la funzione RICOH ProcessDirector.
Per definire un proprietà del documento:
  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e caricare un file di controllo contenente una definizione del gruppo di pagine oppure definire un gruppo di pagine.
  2. Fare clic con il pulsante sinistro del mouse sull'angolo in alto a sinistra dei dati da acquisire. Trascinare il mouse per tracciare un riquadro intorno ai dati.
    È possibile visualizzare successivamente i valori estratti per verificare la selezione effettuata.
      Nota:
    • I dati da acquisire possono essere codici a barre di testo o DataMatrix codificati come immagini.
    • Tracciare un riquadro abbastanza grande che consenta di acquisire l'occorrenza più lunga di dati presenti nei file PDF. Alcuni caratteri all'interno di un file PDF dispongono di un buffer per lo spazio vuoto maggiore rispetto ad altri caratteri. Ad esempio, per l'acquisizione di una lettera maiuscola di grandi dimensioni, potrebbe essere necessario selezionare il buffer per lo spazio vuoto pari a un decimo di pollice del bordo sinistro della lettera.
  3. Selezionare Definisci proprietà del documento dal menu a comparsa.
  4. Selezionare una proprietà del documento RICOH ProcessDirector dall'elenco oppure immettere il nome della proprietà del documento nel campo. Non utilizzare caratteri speciali (come @, #, $, % o - (trattino)) oppure spazi. Potrebbe verificarsi un errore dell'operazione RICOH ProcessDirector IdentifyPDFDocuments. È possibile utilizzare punti e caratteri di sottolineatura.
      Nota:
    • Quando si definiscono le proprietà del documento, è possibile definire più volte una proprietà del documento. Ad esempio, il testo nel file PDF potrebbe essere variabile e potrebbe essere necessario estrarre il codice postale da due posizioni diverse. È possibile definire la proprietà del documento del codice postale due volte, finché non vengono definite regole di posizionamento condizionale diverse in grado di definire le pagine dalle quali viene estratta la proprietà. Se si definisce la stessa proprietà del documento in due modi diversi nel documento, e ognuna delle relative condizioni è soddisfatta, viene utilizzato unicamente l'ultimo valore estratto.
  5. Definire da quale tipo di dati estrarre i valori.
    • Se è stata selezionata un'area che contiene solo testo, selezionare Testo in Seleziona da.
    • Se è stata selezionata un'area che contiene solo codici a barre, selezionare Immagine codice a barre in Seleziona da.
    • Se è stata selezionata un'area che contiene sia testo che codici a barre, selezionare sia l'immagine Testo che l' immagine Codice a barre.

      I dati di testo vengono posti prima dei dati del codice a barre nella stringa estratta senza un indicatore di dove terminano i dati di testo e dove iniziano i dati del codice a barre.

        Nota:
      • Si consiglia di utilizzare codici a barre neri. L'uso di codici a barre colorati potrebbe avere risultati imprevedibili.

  6. Specificare la pagina di ogni documento da cui estrarre i dati della proprietà del documento. Eseguire una delle seguenti operazioni:
    • Selezionare Pagine basate su una regola, quindi selezionare una regola dall'elenco a discesa. La regola predefinita è Solo la prima facciata anteriore. Inoltre, è possibile:
      • Fare clic sull'icona Icona di aggiunta del contenuto per stabilire una nuova regola. Per ulteriori informazioni, vedere Definizione di una regola.
      • Fare clic sull'icona Icona Gestione regole per accedere alla funzione Gestione regole.
        Importante:
      • Le regole Ultima facciata posteriore, Ultima facciata anteriore e Ultima pagina non funzionano con l'estrazione dei dati della proprietà del documento.
    • Selezionare Pagine specifiche e digitare la pagina in ogni documento desiderato.

      Se si specificano più pagine, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat estrae i dati della proprietà del documento dall'ultima pagina specificata in ogni documento. Esempi:

      • Si specificano le pagine 2–4. Se un documento è costituito da quattro o più pagine, i dati della proprietà del documento vengono estratti dalla pagina 4. Se un documento è costituito da tre pagine, i dati della proprietà del documento vengono estratti dalla pagina 3. Se un documento è costituito da due pagine, i dati della proprietà del documento vengono estratti dalla pagina 2.
      • Si specificano le pagine 2,4. Se un documento è costituito da quattro o più pagine, i dati della proprietà del documento vengono estratti dalla pagina 4. Se un documento è costituito da 2-3 pagine, i dati della proprietà del documento vengono estratti dalla pagina 2.
      • Si specificano le pagine 2–n. Poiché n rappresenta l'ultima pagina, i dati della proprietà del documento vengono estratti dall'ultima pagina se il documento è costituito da due o più pagine.
          Importante:
        • Se si specifica solo pagina n, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat non estrae i dati della proprietà del documento da alcuna pagina del documento.

  7. Opzionale: Selezionare l'icona di modifica (Icona di modifica della riga) per visualizzare una finestra di modifica del testo, in cui vengono definite una o più regole di estrazione del modificatore per estrarre l'esatta proprietà del documento desiderata.
    1. Scegliere uno dei seguenti modificatori:

      Modificatori del contenuto
      Modificatore Azione
      Rimuovi carattere Immettere un carattere o un carattere vuoto (utilizzare la barra spaziatrice per immettere un carattere vuoto) che si desidera rimuovere dal valore. Il carattere è sensibile al maiuscolo/minuscolo. Quindi, selezionare uno di questi pulsanti:
      • Rimuovi tutte le istanze del carattere

        Il carattere specificato viene rimosso da tutte le posizioni del valore.

        Ad esempio, un numero di conto è: 324-1443255-11. È possibile immettere - per rimuovere tutti i caratteri - dal valore, che produce 324144325511.

      • Rimuovi caratteri iniziali

        Il carattere specificato viene rimosso dall'inizio del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dall'inizio del valore.

      • Rimuovi caratteri finali

        Il carattere specificato viene rimosso dalla fine del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dalla fine del valore.

      • Rimuovi caratteri iniziali e finali

        Il carattere specificato viene rimosso dall'inizio e dalla fine del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dall'inizio e dalla fine del valore.

      Stringa secondaria per posizione Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco Inizio da. Selezionare un numero per l'opzione Prima posizione, per indicare la posizione del primo carattere nel valore del testo. Selezionare un numero per l'opzione Numero da mantenere, per indicare il numero di caratteri mantenuto.
      Stringa secondaria per delimitatore Digitare un carattere o un carattere vuoto nel campo Delimitatore, per indicare il punto in cui il valore del testo viene suddiviso in segmenti della stringa separati. Il carattere e la stringa di testo sono sensibili alla distinzione tra maiuscole e minuscole.

      Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco a discesa Inizio da.

      Selezionare un numero per l'opzione Prima posizione, per definire la posizione del delimitatore nella stringa di testo.

      Selezionare un numero per l'opzione Numero da mantenere, per definire il numero di segmenti della stringa del testo da mantenere.

      Questi esempi mostrano la modalità di selezione dei segmenti della stringa del testo mediante la specifica di un delimitatore:

      • Per il numero di account 324-1443255-11, è possibile utilizzare - come delimitatore per la suddivisione del valore in tre stringhe di testo: 324, 1443255 e 11. Selezionare Inizio della riga. Per selezionare la seconda e la terza stringa (1443255 e 11), selezionare 2 per entrambe le opzioni Prima posizione e Numero da mantenere.

      • Per l'indirizzo di posta Eldorado Springs CO 80025, è possibile selezionare un carattere vuoto come delimitatore per suddividere il valore in quattro stringhe di testo: Eldorado, Springs, CO e 80025. Selezionare Fine della riga.

        • Per scegliere il codice postale, selezionare 1 per entrambe le opzioni prima posizione e Numero da mantenere.

        • Per scegliere lo stato, selezionare 2 per Prima posizione e 1 per Numero da mantenere.

        • Per scegliere la città, selezionare 3 per Prima posizione e 10 per Numero da mantenere. Specificando 10 per Numero da mantenere, è possibile selezionare i nomi delle città con massimo dieci parole.

      Riempi con carattere Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco Riempi con carattere. Immettere un carattere o un carattere vuoto come carattere di riempimento nel campo Carattere di riempimento.

      Immettere un numero nel campo Lunghezza minima del testo riempito, per definire la lunghezza minima della stringa di testo. Se il numero di caratteri nella stringa di testo è inferiore alla lunghezza minima, vengono aggiunti caratteri di riempimento per far coincidere la stringa di testo alla lunghezza minima.

      Quando si utilizza un modificatore per definire una regola di estrazione del testo, il campo Testo da modificare nella parte superiore della finestra Modifica testo contiene la riga selezionata, oltre a tutte le modifiche apportate alla riga. Nel campo Valore modificato, a destra del modificatore, viene visualizzato il testo risultante quando tale modificatore viene applicato al testo ricevuto dal modificatore al di sopra di esso oppure dal campo Testo da modificare (se è in corso la definizione del primo modificatore).

    2. Continuare ad applicare i modificatori fino all'estrazione del valore desiderato dalla riga selezionata. Fare clic sull'icona Icona di aggiunta per aggiungere un nuovo modificatore. Il campo Testo finale sotto l'elenco dei modificatori, consente di visualizzare il valore finale modificato, dopo l'applicazione di tutte le regole di estrazione del modificatore.
      È possibile utilizzare il campo Testo iniziale modificatore sotto la finestra, per visualizzare il valore del modificatore prima di applicarlo. Il campo Testo modificato consente di visualizzare il valore dopo l'applicazione del modificatore.
    3. Utilizzare le icone di gestione del modificatore, vicino alla parte superiore della finestra, per eliminare e riordinare le regole di estrazione del modificatore. Utilizzare l'icona Icona del cestino per eliminare le regole di estrazione del modificatore selezionate. Utilizzare le icone a forma di frecce su e giù per riordinare le regole. Le regole vengono applicate alla riga in ordine dall'alto verso il basso.
    4. Fare clic sul pulsante OK per salvare la regola di estrazione della riga.
  8. Fare clic su OK per creare la proprietà del documento.
  9. Fare clic su Ricoh Visualizza valori della proprietà del documento e scorrere diversi gruppi di pagine nel file PDF per verificare che in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat vengano estratti i valori delle proprietà del documento corretti per ciascun documento.
  10. Al momento del salvataggio di tutti i miglioramenti apportati al file PDF, compresa la definizione della nuova proprietà del documento, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.
  11. Durante l'operazione RICOH ProcessDirector IdentifyPDFDocuments, specificare il nome e la posizione del file di controllo contenente la definizione della proprietà del documento.

1.5.3.9.2 Definizione di più proprietà del documento

È possibile definire più proprietà del documento in un blocco di dati in un file PDF. Un blocco di dati può essere testo, codici a barre DataMatrix codificati come immagini o entrambi.
    Nota:
  • Leggere la sezione sulla panoramica delle proprietà del documento per accertarsi di aver compreso le modalità di utilizzo delle proprietà del documento in RICOH ProcessDirector, in modo da poter utilizzare al meglio la funzione RICOH ProcessDirector.
Per definire più proprietà del documento:
  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e caricare un file di controllo contenente una definizione del gruppo di pagine oppure definire un gruppo di pagine.
  2. Fare clic con il pulsante sinistro del mouse sull'angolo in alto a sinistra del blocco di dati da acquisire. Trascinare il mouse per tracciare un riquadro intorno al blocco di dati. È possibile visualizzare successivamente i valori estratti per verificare la selezione effettuata.
      Nota:
    • Tracciare un riquadro abbastanza grande in modo da poter acquisire il maggior numero di righe di dati testo nei file PDF. Alcuni caratteri all'interno di un file PDF dispongono di un buffer per lo spazio vuoto maggiore rispetto ad altri caratteri. Ad esempio, il bordo sinistro di una lettera maiuscola di grandi dimensioni potrebbe disporre fino a un decimo di pollice di buffer per lo spazio vuoto da selezionare per acquisire tale lettera o riga.
  3. Selezionare Definisci più proprietà dal menu a comparsa.
  4. Immettere un Nome per il blocco di più proprietà del documento. Non utilizzare spazi o caratteri speciali (come @, #, $, % o - (trattino)) nel nome. È possibile utilizzare punti e caratteri di sottolineatura.
  5. Definire da quale tipo di dati estrarre i valori.
    • Se è stata selezionata un'area che contiene solo testo, selezionare Testo in Seleziona da.
    • Se è stata selezionata un'area che contiene solo codici a barre, selezionare Immagine codice a barre in Seleziona da.
    • Se è stata selezionata un'area che contiene sia testo che codici a barre, selezionare sia l'immagine Testo che l' immagine Codice a barre.

      I dati di testo vengono posti prima dei dati del codice a barre nella stringa estratta senza un indicatore di dove terminano i dati di testo e dove iniziano i dati del codice a barre.

  6. Specificare la pagina di ogni documento da cui estrarre i dati della proprietà del documento. Eseguire una delle seguenti operazioni:
    • Selezionare Pagine basate su una regola, quindi selezionare una regola dall'elenco. La regola predefinita è Solo la prima facciata anteriore. Inoltre, è possibile:
      • Fare clic sull'icona Icona di aggiunta del contenuto per stabilire una nuova regola. Per ulteriori informazioni, vedere Definizione di una regola.
      • Fare clic sull'icona Icona Gestione regole per accedere alla funzione Gestione regole.
        Importante:
      • Le regole Ultima facciata posteriore, Ultima facciata anteriore e Ultima pagina non funzionano con l'estrazione dei dati della proprietà del documento.
    • Selezionare Pagine specifiche e digitare la pagina in ogni documento desiderato.

      Se si specificano più pagine, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat estrae i dati della proprietà del documento dall'ultima pagina specificata in ogni documento. Esempi:

      • Si specificano le pagine 2–4. Se un documento è costituito da quattro o più pagine, i dati della proprietà del documento vengono estratti dalla pagina 4. Se un documento è costituito da tre pagine, i dati della proprietà del documento vengono estratti dalla pagina 3. Se un documento è costituito da due pagine, i dati della proprietà del documento vengono estratti dalla pagina 2.
      • Si specificano le pagine 2,4. Se un documento è costituito da quattro o più pagine, i dati della proprietà del documento vengono estratti dalla pagina 4. Se un documento è costituito da 2-3 pagine, i dati della proprietà del documento vengono estratti dalla pagina 2.
      • Si specificano le pagine 2–n. Poiché n rappresenta l'ultima pagina, i dati della proprietà del documento vengono estratti dall'ultima pagina se il documento è costituito da due o più pagine.
          Importante:
        • Se si specifica solo pagina n, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat non estrae i dati della proprietà del documento da alcuna pagina del documento.

  7. Utilizzare la sezione Proprietà documento della finestra di definizione per selezionare una proprietà del documento e definire la regola di estrazione della proprietà. Tale sezione contiene il testo completo della prima riga dei dati testo selezionati. Se si sceglie di modificare un blocco di testo esistente, la sezione contiene tutte le proprietà del documento definite per il blocco di testo. Eseguire questa procedura per definire una nuova proprietà del documento e la relativa regola di estrazione del modificatore.
    1. Fare clic sull'icona (Icona di aggiunta della proprietà del documento) per aggiungere una nuova riga di definizione della proprietà del documento.
    2. Selezionare una proprietà del documento RICOH ProcessDirector dall'elenco Proprietà. È possibile definire la proprietà del documento digitando il nome corrispondente; tuttavia, non è possibile utilizzare tale proprietà del documento in RICOH ProcessDirector. Definire le proprietà del documento solo quando Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat viene utilizzato per l'esportazione dei valori delle proprietà in un file di testo.
    3. Selezionare la riga del blocco di testo da cui si desidera estrarre la proprietà del documento selezionato. È possibile selezionare la riga utilizzando un riferimento dall'alto verso il basso o dal basso verso l'alto. Per selezionare una riga utilizzando un riferimento dall'alto verso il basso, selezionare da 1 a n (dove n è un numero intero positivo). Per selezionare un riferimento dal basso verso l'alto, selezionare Ultima oppure Ultima - x (dove x è il numero di righe a partire dall'ultima). Invece di selezionare il valore della riga dall'elenco, è possibile immettere il numero di riga direttamente nel campo Riga.
    4. Selezionare l'icona di modifica (Icona di modifica della riga) per visualizzare una finestra Modifica testo, in cui vengono definite una o più regole di estrazione del modificatore per estrarre l'esatta proprietà del documento desiderata.
    5. Scegliere uno dei seguenti modificatori:

      Modificatori del contenuto
      Modificatore Azione
      Rimuovi carattere Immettere un carattere o un carattere vuoto (utilizzare la barra spaziatrice per immettere un carattere vuoto) che si desidera rimuovere dal valore. Il carattere è sensibile al maiuscolo/minuscolo. Quindi, selezionare uno di questi pulsanti:
      • Rimuovi tutte le istanze del carattere

        Il carattere specificato viene rimosso da tutte le posizioni del valore.

        Ad esempio, un numero di conto è: 324-1443255-11. È possibile immettere - per rimuovere tutti i caratteri - dal valore, che produce 324144325511.

      • Rimuovi caratteri iniziali

        Il carattere specificato viene rimosso dall'inizio del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dall'inizio del valore.

      • Rimuovi caratteri finali

        Il carattere specificato viene rimosso dalla fine del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dalla fine del valore.

      • Rimuovi caratteri iniziali e finali

        Il carattere specificato viene rimosso dall'inizio e dalla fine del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dall'inizio e dalla fine del valore.

      Stringa secondaria per posizione Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco Inizio da. Selezionare un numero per l'opzione Prima posizione, per indicare la posizione del primo carattere nel valore del testo. Selezionare un numero per l'opzione Numero da mantenere, per indicare il numero di caratteri mantenuto.
      Stringa secondaria per delimitatore Digitare un carattere o un carattere vuoto nel campo Delimitatore, per indicare il punto in cui il valore del testo viene suddiviso in segmenti della stringa separati. Il carattere e la stringa di testo sono sensibili alla distinzione tra maiuscole e minuscole.

      Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco a discesa Inizio da.

      Selezionare un numero per l'opzione Prima posizione, per definire la posizione del delimitatore nella stringa di testo.

      Selezionare un numero per l'opzione Numero da mantenere, per definire il numero di segmenti della stringa del testo da mantenere.

      Questi esempi mostrano la modalità di selezione dei segmenti della stringa del testo mediante la specifica di un delimitatore:

      • Per il numero di account 324-1443255-11, è possibile utilizzare - come delimitatore per la suddivisione del valore in tre stringhe di testo: 324, 1443255 e 11. Selezionare Inizio della riga. Per selezionare la seconda e la terza stringa (1443255 e 11), selezionare 2 per entrambe le opzioni Prima posizione e Numero da mantenere.

      • Per l'indirizzo di posta Eldorado Springs CO 80025, è possibile selezionare un carattere vuoto come delimitatore per suddividere il valore in quattro stringhe di testo: Eldorado, Springs, CO e 80025. Selezionare Fine della riga.

        • Per scegliere il codice postale, selezionare 1 per entrambe le opzioni prima posizione e Numero da mantenere.

        • Per scegliere lo stato, selezionare 2 per Prima posizione e 1 per Numero da mantenere.

        • Per scegliere la città, selezionare 3 per Prima posizione e 10 per Numero da mantenere. Specificando 10 per Numero da mantenere, è possibile selezionare i nomi delle città con massimo dieci parole.

      Riempi con carattere Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco Riempi con carattere. Immettere un carattere o un carattere vuoto come carattere di riempimento nel campo Carattere di riempimento.

      Immettere un numero nel campo Lunghezza minima del testo riempito, per definire la lunghezza minima della stringa di testo. Se il numero di caratteri nella stringa di testo è inferiore alla lunghezza minima, vengono aggiunti caratteri di riempimento per far coincidere la stringa di testo alla lunghezza minima.

      Quando si utilizza un modificatore per definire una regola di estrazione del testo, il campo Testo da modificare nella parte superiore della finestra Modifica testo contiene la riga selezionata, oltre a tutte le modifiche apportate alla riga. Nel campo Valore modificato, a destra del modificatore, viene visualizzato il testo risultante quando tale modificatore viene applicato al testo ricevuto dal modificatore al di sopra di esso oppure dal campo Testo da modificare (se è in corso la definizione del primo modificatore).

    6. Continuare ad applicare i modificatori fino all'estrazione del valore desiderato dalla riga selezionata. Fare clic sull'icona Icona di aggiunta per aggiungere un nuovo modificatore. Il campo Testo finale sotto l'elenco dei modificatori, consente di visualizzare il valore finale modificato, dopo l'applicazione di tutte le regole di estrazione del modificatore.
      È possibile utilizzare il campo Testo iniziale modificatore sotto la finestra, per visualizzare il valore del modificatore prima di applicarlo. Il campo Testo modificato consente di visualizzare il valore dopo l'applicazione del modificatore.
    7. Utilizzare le icone di gestione del modificatore, vicino alla parte superiore della finestra, per eliminare e riordinare le regole di estrazione del modificatore. Utilizzare l'icona Icona del cestino per eliminare le regole di estrazione del modificatore selezionate. Utilizzare le icone a forma di frecce su e giù per riordinare le regole. Le regole vengono applicate alla riga in ordine dall'alto verso il basso.
    8. Fare clic sul pulsante OK per salvare la regola di estrazione della riga.
  8. Continuare a definire le altre proprietà del documento necessarie per l'estrazione da una riga nel blocco. È possibile selezionare la stessa riga utilizzata in un'altra proprietà del documento. Se è necessario eliminare una proprietà del documento o si desidera riorganizzare il relativo ordine, inserire un segno di spunta nel riquadro davanti a una proprietà del documento e utilizzare l'icona Icona del cestino e le icone freccia giù e freccia su.
  9. Al termine dell'operazione di definizione delle proprietà del documento, fare clic su OK.
  10. Per verificare se le proprietà contengono i contenuti desiderati, fare clic su Ricoh Visualizza valori delle proprietà del documento.
  11. Opzionale: è possibile modificare la definizione del blocco di testo facendo doppio clic sulla relativa casella oppure facendo clic con il pulsante destro del mouse sulla casella e selezionando Modifica.
  12. Al momento del salvataggio di tutti i miglioramenti apportati al file PDF, compresa la definizione delle nuove proprietà del documento, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.
  13. Spostare il file di controllo in un percorso della directory utilizzato da un server RICOH ProcessDirector e inserire nome e posizione associati in un'operazione RICOH ProcessDirector IdentifyPDFDocuments. Il file di controllo deve contenere anche la definizione del gruppo di pagine, che definisce i documenti nei file PDF elaborati tramite tale operazione.

1.5.3.9.3 Definizione di un blocco indirizzo

È possibile definire le proprietà del documento in un blocco di indirizzi in ciascun documento di un file PDF. Una volta definite le proprietà del documento, è possibile estrarle e visualizzarle o salvarle in un file di testo.

Nota: Utilizzare la funzione Definisci proprietà multiple per definire le proprietà del documento per gli indirizzi se:
  • I componenti dell'indirizzo non sono in forma di blocco.

  • Si desidera personalizzare i nomi delle proprietà del documento.

  • La funzione Definisci blocco indirizzo assegna uno o più componenti del testo dell'indirizzo alla proprietà errata.

Per definire un blocco di indirizzi:

  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e caricare un file di controllo contenente una definizione del gruppo di pagine oppure definire un gruppo di pagine.
    Suggerimento: Suggerimento: prima di selezionare un blocco di indirizzi, acquisire il file PDF di esempio per l'elaborazione degli indirizzi più complessi ed estesi. Ad esempio, se il primo documento nel file PDF contiene un indirizzo composto solo da tre righe e la pagina 80 contiene un indirizzo di cinque righe, tracciare un riquadro intorno all'indirizzo di cinque righe, in modo da poter utilizzare l'indirizzo più complesso. Quando si visualizzano i valori delle proprietà dei documento, è possibile verificare che ciascuna proprietà nei blocchi di indirizzo più brevi disponga di un valore appropriato.
  2. Fare clic con il pulsante sinistro del mouse nell'angolo in alto a sinistra dell'area dell'indirizzo, quindi trascinare il mouse per acquisire tutte le righe dell'indirizzo.
  3. Selezionare Definisci blocco indirizzo dal menu a comparsa.
  4. Esaminare la sezione Indirizzo selezionato della finestra Definisci blocco indirizzo. Se non sono state acquisite tutte le righe del blocco di indirizzi, fare clic su Annulla e delineare un nuovo riquadro intorno all'indirizzo. Ripetere questa operazione finché l'indirizzo desiderato non viene visualizzato nelle righe della tabella Indirizzo selezionato.
  5. Immettere un Nome per il blocco di indirizzi.
  6. Utilizzare la sezione Condizioni di estrazione per specificare la pagina in ciascun documento da cui vengono estratti i dati del blocco di indirizzi. Eseguire una delle seguenti operazioni:
    • Selezionare Pagine basate su una regola, quindi selezionare una regola dall'elenco a discesa. La regola predefinita è Solo la prima facciata anteriore. Inoltre, è possibile:
      • Fare clic sull'icona Icona di aggiunta del contenuto per stabilire una nuova regola. Per ulteriori informazioni, vedere Definizione di una regola.
      • Fare clic sull'icona Icona Gestione regole per accedere alla funzione Gestione regole.
      Importante: Le regole Ultima facciata posteriore, Ultima facciata anteriore e Ultima pagina non funzionano con l'estrazione del blocco di indirizzi.
    • Selezionare Pagine specifiche e digitare la pagina in ogni documento desiderato.

      Se si specificano più pagine, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat estrae il blocco di indirizzi dall'ultima pagina specificata in ogni documento. Esempi:

      • Si specificano le pagine 2–4. Se un documento è costituito da quattro o più pagine, il blocco di indirizzi viene estratto dalla pagina 4. Se un documento è costituito da tre pagine, il blocco di indirizzi viene estratto dalla pagina 3. Se un documento è costituito da due pagine, il blocco di indirizzi viene estratto dalla pagina 2.
      • Si specificano le pagine 2,4. Se un documento è costituito da quattro o più pagine, il blocco di indirizzi viene estratto dalla pagina 4. Se un documento è costituito da due-tre pagine, il blocco di indirizzi viene estratto dalla pagina 2.
      • Si specificano le pagine 2–n. Poiché n rappresenta l'ultima pagina, il blocco di indirizzi viene estratto dall'ultima pagina se il documento è costituito da due o più pagine.
        Importante: Se si specifica solo la pagina n, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat non estrae il blocco di indirizzi da alcuna pagina del documento.

  7. Selezionare un tipo di indirizzo:
    • Righe indirizzo 1-7

      Questa opzione definisce sette proprietà del documento (da Doc.Address.1 a Doc.Address.7) in base alla prima delle sette righe nel blocco di indirizzi. Le righe successive vengono ignorate.

    • Indirizzi Stati Uniti

      Questa opzione definisce otto proprietà del documento:

      • Doc.Address.FullName

      • Doc.Address.Primary

      • Doc.Address.Secondary

      • Doc.Address.Other

      • Doc.Address.City

      • Doc.Address.State

      • Doc.Address.ZipCode

      • Doc.Address.CityStateZip

    Ciascun componente del testo dell'indirizzo in Indirizzo selezionato diventa un valore della proprietà del documento nell'area Proprietà del documento dell'indirizzo.
  8. Verificare che per ciascuna proprietà del documento sia specificato un valore appropriato.
  9. Fare clic su OK per creare le proprietà del documento per il blocco di indirizzi.
  10. Fare clic su Ricoh Visualizza valori delle proprietà del documento per verificare se le proprietà contengono i contenuti desiderati.
  11. Facoltativo: è possibile modificare la definizione del blocco di indirizzi facendo doppio clic sulla relativa casella oppure facendo clic con il pulsante destro del mouse sulla casella e selezionando Modifica.
  12. Al momento del salvataggio di tutti i miglioramenti apportati al file PDF, comprese le nuove proprietà del documento per il blocco di indirizzi, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.
  13. Rendere accessibile al server RICOH ProcessDirector il file di controllo, quindi inserire il nome e la posizione di tale file in un'operazione IdentifyPDFDocuments. Il file di controllo deve contenere anche la definizione del gruppo di pagine, che definisce i documenti nei file PDF elaborati tramite tale operazione.

1.5.3.9.4 Visualizzazione dei valori delle proprietà del documento

Dopo la creazione di una proprietà del documento in un file PDF di esempio, è possibile visualizzare i valori dei dati per tale proprietà. Vengono visualizzate le proprietà del documento, per verificare di aver selezionato la posizione corretta per la proprietà e aver definito le regole corrette di estrazione condizionale. Per andare alla prima pagina del gruppo di pagine contenente il valore, fare clic sul valore di una proprietà del documento.
Seguire le istruzioni riportate di seguito per visualizzare una tabella dei valori relativi alle proprietà del documento estratte.
  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e caricare il file di controllo contenente le proprietà del documento che si desidera visualizzare.
  2. Fare clic su Ricoh Visualizza valori delle proprietà del documento.
    Nella finestra di visualizzazione delle proprietà del documento, vengono visualizzati i valori delle proprietà del documento relativi al numero di pagine definito nell'impostazione delle preferenze Pagine da elaborare
  3. Per visualizzare un numero maggiore o minore di valori di proprietà del documento, modificare il Numero di pagine da elaborare e fare clic su Aggiorna tabella.
    Più il numero di pagine specificato è elevato, maggiore è il tempo impiegato da Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per visualizzare i valori delle proprietà del documento.
  4. Facoltativo: fare clic su una riga qualsiasi della tabella proprietà del documento per andare alla prima pagina nel gruppo di pagine contenente il valore della proprietà del documento.
    Suggerimento: Suggerimento: lasciare aperta questa finestra quando si definiscono le proprietà del documento, in modo da poter aggiornare i valori della tabella, per verificare di aver selezionato correttamente la proprietà.

1.5.3.9.5 Salvataggio dei valori delle proprietà del documento

Dopo la creazione delle proprietà del documento in un file PDF di esempio, è possibile salvare i valori dei dati relativi a tali proprietà. Ad esempio, è possibile salvare i numeri di conto in un file PDF da stampare o stampato in precedenza per un controllo.
Per salvare i valori relativi alle proprietà di un documento:
  1. Durante la visualizzazione dei valori relativi alle proprietà del documento, fare clic su Salva.
  2. Selezionare una posizione per il file e immettere un nome. In alternativa, utilizzare il nome e la posizione di un file PDF con estensione .txt.
  3. Fare clic su Salva.
    Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat genera un file di testo delimitato da tabulazioni contenente i valori.

1.5.3.10 Utilizzo delle regole

Una regola è una serie di una o più condizioni. È possibile applicare le condizioni specificate da una regola per applicare un markup, estrarre dati o specificare le opzioni di supporti e finitura. Inoltre è possibile includere una regola come una condizione all'interno di un'altra regola.

Ad esempio, è possibile utilizzare una regola per:

  • applicare un codice a barre sulla prima pagina di ogni documento all'interno del file PDF in uso;
  • estrarre il nome di un cliente quando la città nell'indirizzo di posta è New York;
  • specificare il supporto Gold per la prima pagina di ogni documento per un membro del Gold Club.

Ogni condizione all'interno di una regola confronta due valori. Il primo valore può essere una regola predefinita (una regola definita da Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat che specifica le pagine all'interno dei documenti), una regola personalizzata (una regola definita dall'utente), un trigger condizionale, una proprietà di lavoro, una proprietà del documento o una statistica. Le scelte del secondo valore dipendono dal primo valore.

Quando si crea una regola con più condizioni, è possibile specificare se questa preveda che vengano soddisfatte tutte le condizioni o nessuna di queste.

Le regole possono valutare i valori statici e dinamici. Ad esempio, una regola può permettere di valutare se il numero totale di documenti all'interno di un lavoro è superiore a 10. Sarà inoltre possibile valutare se il valore della proprietà del documento Doc.Begin.Balance sia uguale al valore della proprietà del documento Doc.End.Balance.

Nella seguente figura viene visualizzata una regola con cinque tipi diversi di condizioni.

Regola con più condizioni
Finestra di dialogo Generatore di regole dove viene visualizzata una regola con più condizioni

1.5.3.10.1 Regole predefinite

Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat presenta 11 regole predefinite per l'applicazione del markup, per impostare le opzioni di supporti e finitura o per estrarre dati da pagine specifiche all'interno di ogni documento in un file PDF. Ad esempio, è possibile utilizzare una regola predefinita per collocare un'immagine su tutte le pagine anteriori di ogni documento.

La seguente tabella descrive tutte le regole predefinite.

Regole predefinite
Regola Definizione
Tutte le pagine anteriori Tutte le pagine anteriori di ciascun gruppo di pagine. Se la regola viene utilizzata per definire una proprietà del documento, il valore estratto proviene dall'ultima pagina anteriore all'interno di un gruppo di pagine.
Tutte le pagine posteriori Tutte le pagine posteriori di ciascun gruppo di pagine. Questa regola non si applica ai lavori su facciata singola. Se la regola viene utilizzata per definire una proprietà del documento in un lavoro fronte/retro, il valore estratto proviene dall'ultima pagina posteriore all'interno di un gruppo di pagine.
Tutte le pagine Il markup viene stampato su tutte le pagine all'interno di ogni gruppo di pagine. I valori delle proprietà del documento vengono estratti dall'ultima pagina (anteriore o posteriore) all'interno di un gruppo di pagine. Se una regola non presenta una condizione con una regola predefinita, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat applica la regola a Tutte le pagine.
Solo la prima facciata anteriore La prima pagina di ciascun gruppo di pagine.
Solo la prima facciata posteriore La prima facciata posteriore della pagina di ciascun gruppo di pagine. Questa regola non si applica ai lavori su facciata singola.
Solo la seconda facciata anteriore La seconda pagina anteriore di ciascun gruppo di pagine.
Solo la seconda facciata posteriore La seconda pagina posteriore di ciascun gruppo di pagine. Questa regola non si applica ai lavori su facciata singola o a quelli che non presentano una seconda pagina posteriore.
Solo l'ultima facciata anteriore L'ultima pagina anteriore di ciascun gruppo di pagine.
Solo l'ultima facciata posteriore L'ultima facciata posteriore di ciascun gruppo di pagine. Questa regola non si applica ai lavori su facciata singola.
Solo l'ultima pagina L'ultima pagina di ciascun gruppo di pagine (indipendentemente dal fatto che si tratti della facciata anteriore o di quella posteriore).
Nessuna pagina Nessuna pagina. Per evitare che una regola venga applicata, è possibile aggiungere la condizione Nessuna pagine = True.

1.5.3.10.2 Trigger condizionali

Un trigger condizionale è un testo che determina se è stata soddisfatta una condizione.

Se si desidera collocare un codice a barre in una pagina ogni volta che la parola Fattura viene visualizzata in alto nella pagina, è possibile definire un trigger condizionale per la parola Fattura, quindi una regola con il trigger come condizione e infine utilizzare questa regola per applicare il codice a barre.

Se si desidera utilizzare supporti speciali quando la parola Scaduto viene visualizzata in basso nella pagina, è possibile definire un trigger condizionale per la parola Scaduto, quindi una regola con il trigger come condizione e infine utilizzare questa regola per impostare i supporti.

Se si desidera estrarre il valore di una proprietà di documento ogni volta che Riepilogo account viene visualizzato a destra nella pagina, è possibile definire un trigger condizionale per Riepilogo account, quindi una regola con il trigger come condizione e infine utilizzare questa regola per la definizione quando si definisce le proprietà del documento.

Suggerimento: Suggerimento: Se la parola da definire come trigger condizionale è presente su una pagina specifica in ogni gruppo di pagine, è possibile utilizzare la statistica Stat.CurrentPageInDocument invece di un trigger condizionale.

1.5.3.10.3 Utilizzo delle proprietà lavoro o delle proprietà documento all'interno delle regole

È possibile confrontare una proprietà di lavoro o una proprietà del documento con un valore statico come un numero o una parola oppure con un valore dinamico come una proprietà del lavoro, una proprietà del documento o una statistica.

Esempio: si dispone di due insertori e si desidera sceglierne uno per lavori diversi. È possibile utilizzare l'operazione SetDocPropsFromConditions nel flusso di lavoro per impostare un valore di una proprietà di lavoro specifica come Doc.Insert.InserterID. In Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, è possibile utilizzare la proprietà del lavoro Doc.Insert.InserterID in una regola. RICOH ProcessDirector può applicare un codice a barre o un'immagine specifici in base al file di controllo (contenente le regole definite in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat) aggiunto a un'operazione BuildPDFFromDocuments.

Nota: Se all'interno di una regola si utilizza un valore della proprietà del lavoro o del documento, definire il valore in modo che corrisponda al valore della proprietà quando RICOH ProcessDirector elabora i gruppi di pagina nel file PDF. Ad esempio, i valori della proprietà del lavoro Doc.Insert.InserterID in RICOH ProcessDirector sono 01 e 02. Utilizzare questi valori quando si definisce una regola con la proprietà di lavoro Doc.Insert.InserterID come una condizione. Non utilizzare Uno e Due.

1.5.3.10.4 Utilizzo delle statistiche all'interno delle regole

È possibile confrontare una statistica con un valore statico come un numero o una parola o con un valore dinamico come una proprietà di lavoro, una proprietà di documento o una statistica.

Ad esempio, si desidera creare un codice a barre sulla terza pagina di ogni documento. Selezionare la statistica Stat.CurrentPageInDocument e = come simbolo matematico, quindi digitare 3 nel campo Testo. La quinta condizione nella figura Regola con più condizioni specifica una statistica.

La seguente tabella descrive le statistiche disponibili.

Opzioni di statistica per le regole
Parola chiave Livello Definizione
Stat.TotalDocumentsInJob Lavoro di stampa Il numero totale di documenti nel lavoro di stampa corrente.
Stat.TotalSheetsInJob Lavoro di stampa Il numero totale di fogli nel lavoro di stampa corrente.
Stat.TotalPagesInDocument Documento Il numero totale di pagine nel documento corrente.
Stat.TotalSheetsInDocument Documento Il numero totale di fogli nel documento corrente.
Stat.CurrentDocumentInJob Documento Il numero del documento corrente nel relativo lavoro di stampa, a partire da 1. Ad esempio, il valore di Stat.CurrentDocumentInJob per il terzo documento è 3.
Stat.CurrentPageInDocument Pagina Il numero della pagina corrente nel relativo documento, a partire da 1. Ad esempio, il valore di Stat.CurrentPageInDocument per la seconda pagina in un documento è 2.
Stat.CurrentSheetInDocument Pagina Il numero del foglio corrente nel relativo documento, partendo da 1.
Stat.CurrentPageInJob Pagina Il numero della pagina corrente nel relativo file di stampa, partendo da 1 e dalla pagina iniziale del lavoro. Ad esempio, il valore di Stat.CurrentPageInJob per la decima pagina nel file di stampa è 10.
Stat.CurrentSheetInJob Pagina Il numero del foglio corrente nel relativo file di stampa, partendo da 1 e dalla pagina iniziale del lavoro.
Stat.CurrentMedia Pagina Il supporto specificato per la pagina corrente in un lavoro di stampa al momento dell'esecuzione dell'operazione IdentifyPDFDocuments. Se per la pagina non è stato specificato alcun supporto, Stat.CurrentMedia fornisce il supporto specificato per il lavoro. Se per la pagina o per il lavoro non è stato specificato alcun supporto, Stat.CurrentMedia non fornisce un valore. Ad esempio, il valore di Stat.CurrentMedia per la prima pagina di un documento è Carta intestata.
    Nota:
  • Stat_CurrentMedia non fornisce supporti specificati con Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
  • Non è possibile visualizzare in anteprima un markup inserito usando una regola Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat che valuta Stat.CurrentMedia.
Nota: Sebbene alcune statistiche descrivano i valori a livello di lavoro, RICOH ProcessDirector valuta ciascuna pagina all'interno di un documento quando deve stabilire se applicare o meno il markup o estrarre il valore della proprietà del documento.

1.5.3.10.5 Definizione di una regola

È possibile definire regole per specificare le condizioni del markup. Inoltre, è possibile specificare regole per l'impostazione di opzioni di supporti e finitura o per l'estrazione dei dati.
Prima di definire una regola, verificare di aver stabilito tutte le regole personalizzate, le proprietà del documento e i trigger condizionali da utilizzare come condizioni nella regola.
Per definire una regola:
  1. Fare clic su Ricoh Gestisci regole.
  2. Fare clic sul pulsante Icona di aggiunta del contenuto.
    Le regole vengono visualizzate per nome in ordine alfabetico.
    Suggerimento: Suggerimento: in una finestra di dialogo del markup, è possibile definire una regola selezionando l'icona Icona di aggiunta del contenuto e modificare una regola selezionando l'icona Icona Gestione regole.
  3. Immettere un Nome per la regola. È possibile utilizzare caratteri alfanumerici, punti, caratteri di sottolineatura, spazi e caratteri speciali (come @, #, $ o %).
  4. Facoltativo: Immettere una Descrizione.
  5. Specificare se Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat deve applicare la regola quando nessuna o tutte le relative condizioni vengono rispettate.
  6. Specificare la prima condizione.
    1. Fare clic su freccia giù per l'elenco a discesa Non impostato.
    2. Fare clic sull'icona + accanto a Regola predefinita, Regola personalizzata, Trigger, Proprietà del lavoro, Proprietà del documento o Statistica, quindi selezionare la voce desiderata per la prima parte della condizione.

      Se per un'opzione (come regole personalizzate, trigger condizionali o proprietà del documento) non sono state selezionate voci, tale opzione rimane disattivata (in grigio).

      Nota: Per visualizzare tutte le voci con una parola nel relativo nome, immettere la parola e selezionare il tasto freccia giù sulla tastiera. Inoltre, è possibile immettere la parola e selezionare la freccia giù per l'elenco a discesa.
    3. Selezionare un simbolo matematico, come = (uguale) o (diverso da), per un confronto delle due parti della condizione.
    4. Specificare la seconda parte della condizione:
      • Per una regola, scegliere True o False.
      • Per un trigger condizionale, controllare che il valore della condizione corrisponda a quello desiderato. In caso contrario, selezionare un nuovo trigger condizionale.
      • Immettere un valore per una proprietà del lavoro o del documento oppure per una statistica. È possibile selezionare qualsiasi proprietà del lavoro, del documento o statistica.
  7. Per una regola con più condizioni, fare clic sull'icona Icona di aggiunta del contenuto e specificare la condizione successiva.
    Ripetere questa operazione finché non vengono definite tutte le condizioni della regola.
  8. Fare clic su OK per creare la regola e aggiungerla a Gestione regole.
Esempi
Regola con una condizione: una regola predefinita
Per il posizionamento del markup sulla prima pagina anteriore di ciascun documento, è necessario definire una regola predefinita come unica condizione: Solo la prima facciata anteriore = True
Tre regole dotate di una condizione: una proprietà del documento
Un lavoro contiene i rendiconti delle vendite per i membri a tre livelli diversi, in base alle prestazioni delle vendite: Bronze, Silver e Gold. Procedura da seguire per stabilire ciascun livello di appartenenza.
  • In RICOH ProcessDirector, definire una proprietà del documento: doc.member.level.
  • In Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, definire tre regole:
    • Livello Gold

      doc.member.level = GOLD

    • Livello Silver

      doc.member.level = SILVER

    • Livello Bronze

      doc.member.level = BRONZE

Regola con più condizioni
Un lavoro contiene i rendiconti delle vendite per i membri a tre livelli diversi, in base alle prestazioni delle vendite: Bronze, Silver e Gold. Procedura da seguire per stampare un buono sulla prima pagina di ciascun rendiconto per i membri Gold e Silver. Nell'esempio seguente, vengono utilizzate tre regole definite negli esempi precedenti:
  • Solo la prima facciata anteriore
  • Livello Gold
  • Livello Silver

Innanzitutto, definire una regola Migliori risultati di vendita con due condizioni, da applicare quando le condizioni sono rispettate:

  • Livello Gold = True
  • Livello Silver = True

Successivamente, definire una regola Migliori risultati di vendita - Facciata anteriore con due condizioni, da applicare quando tutte le condizioni vengono rispettate.

  • Solo la prima facciata anteriore = True
  • Migliori risultati di vendita = True

Infine, scegliere l'opzione Aggiungi immagine. Per applicare le impostazioni, fare clic su Pagine/documenti basati su condizioni e selezionare la regola Migliori risultati di vendita - Facciata anteriore. Specificare il percorso dell'immagine.

Regola con una condizione: una proprietà del lavoro
Per stampare NULLO: NON SPEDIRE PER POSTA su ciascuna pagina del lavoro di prova:
  • Definire una regola Lavoro di prova con una proprietà del lavoro come unica condizione: Job.TestJob = Yes
  • Selezionare l'opzione Aggiungi testo. Per applicare le impostazioni, fare clic su Pagine/documenti basati su condizioni e selezionare la regola Lavoro di prova. Selezionare Testo come Tipo di contenuto, quindi immettere NULLO: NON SPEDIRE PER POSTA come valore.
Regola con una condizione che utilizza dati dinamici
Se un rendiconto prevede un indirizzo diverso per la fatturazione e la spedizione, stampare Ordine inviato all'indirizzo di spedizione sul rendiconto:
  • Definire due proprietà del documento: doc.shipping.address e doc.billing.address.
  • Definire una regola Inviato a indirizzo di spedizione con la seguente condizione: doc.shipping.address ≠ doc.billing.address
  • Selezionare l'opzione Aggiungi testo. Per applicare le impostazioni, fare clic su Pagine/documenti basati su condizioni e selezionare la regola Inviato a indirizzo di spedizione. Selezionare Testo come Tipo di contenuto e immettere Ordine inviato a indirizzo di spedizione come valore.

1.5.3.10.6 Definizione di un trigger condizionale

È possibile definire un testo in un file PDF come trigger per il controllo dell'applicazione del markup alla pagina durante l'elaborazione di un file PDF da parte di RICOH ProcessDirector. Il testo è anche in grado di controllare se le opzioni di supporto e finitura vengono applicate alla pagina e se le proprietà del documento vengono estratte dalla pagina.
Nota: Se si sta tentando di determinare quale testo utilizzare come trigger condizionale, non è necessario salvare il trigger in un file di controllo prima di utilizzare la modalità anteprima. Per la modalità anteprima, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat genera un file di controllo temporaneo.
Per definire un trigger condizionale:
  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e caricare un file di controllo contenente la definizione del gruppo di pagine.
  2. Fare clic con il pulsante sinistro del mouse in alto a sinistra del testo da utilizzare come trigger condizionale. Trascinare il mouse per tracciare un riquadro attorno al testo.
      Nota:
    • Se si traccia un riquadro intorno a un'area priva di testo, il trigger condizionale stabilisce che la regola è stata rispettata anche se nell'area non è presente alcun testo. La regola risulta rispettata anche se nell'area è presente un'immagine o altri markup, ma non è presente alcun testo.
  3. Selezionare Definisci trigger condizionale.
  4. Verificare che nella casella Trigger sia presente il testo selezionato. In caso contrario, fare clic su Annulla, quindi selezionare nuovamente il testo.
  5. Immettere un Nome per il trigger. Non utilizzare spazi o caratteri speciali nel nome (come @, #, $ o %). È possibile utilizzare punti e caratteri di sottolineatura.
  6. Fare clic su OK per creare il trigger.
    Il trigger condizionale risulta quindi disponibile dall'elenco a discesa, in modo da poter specificare le condizioni durante la definizione delle regole.
Esempio

Si desidera estrarre il numero di conto di un cliente per ogni gruppo di pagine. Ciascuna fattura presente nel file PDF contiene la parola Conto nella parte superiore della prima o seconda pagina di ciascun documento. Il numero di conto di ciascun cliente viene stampato a destra di tale parola. Le fatture di lunghezza maggiore riportano il numero di conto del cliente anche sulla terza pagina. Tracciare un riquadro intorno alla prima occorrenza della parola Conto nel file PDF su cui si sta lavorando, quindi definire il trigger con il nome acct_trg.

Successivamente, creare una regola con una condizione che specifichi il trigger: acct_trg = Conto.

Infine, definire una proprietà del documento applicabile a tale regola.

1.5.3.10.7 Gestione delle regole

Nella finestra di dialogo Gestione regole vengono visualizzate le informazioni sulle regole. È possibile definire nuove regole e modificare o eliminare quelle esistenti.

Per ogni regola, nella finestra di dialogo vengono visualizzati il nome e la descrizione corrispondenti. Le regole vengono elencate per nome e in ordine alfabetico.

Per definire una nuova regola, fare clic sull'icona Icona di aggiunta.

Per utilizzare una regola, selezionarla. Fare clic sull'icona Icona di modifica per modificare la regola o Icona del cestino per eliminarla.

1.5.3.11 Aggiunta di markup a un file PDF

Viene utilizzato il Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobatper l'aggiunta di markup a un file PDF rappresentativo dei file PDF di produzione. Il markup viene applicato a un file PDF tracciando un riquadro attorno al contenuto esistente oppure tracciando un riquadro per l'aggiunta di un nuovo markup. È possibile visualizzare in anteprima il file PDF al momento dell'aggiunta del markup per verificarne il contenuto e il posizionamento su pagine specifiche. Dopo aver migliorato il file PDF di esempio, salvare le modifiche in uno o più file di controllo e renderli accessibili tramite un server RICOH ProcessDirector in modo che questo possa applicare i file di controllo ai file PDF di produzione.

Prima dell'aggiunta di markup a un file PDF, è necessario definire il raggruppamento di pagine relativo ai documenti nel file PDF. Per ulteriori informazioni, vedere Definizione di un gruppo di pagine. Quando si visualizza in anteprima il posizionamento della pagina di markup, potrebbe non essere possibile visualizzare il posizionamento o il contenuto applicato da RICOH ProcessDirector al markup al momento dell'elaborazione dei flussi di lavoro RICOH ProcessDirector. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat potrebbe non avere accesso a tutte le proprietà che utilizzate per definire sia le regole di posizionamento delle pagine che i contenuti di markup (ad esempio nel testo e nei codici a barre). Per ulteriori informazioni, vedere Visualizzazione in anteprima del markup.

Quando RICOH ProcessDirector applica markup definiti nei file di controllo specificati in un'operazione BuildPDFFromDocuments, RICOH ProcessDirector applica il markup in quest'ordine:

  • Aree nascoste
  • Immagini
  • Testo
  • Contrassegni OMR
  • Codici a barre

1.5.3.11.1 Aggiunta di un codice a barre a un file PDF

Per aggiungere un codice a barre a un file PDF, selezionare l'area in cui si desidera inserire il codice a barre, specificarne il tipo, quindi aggiungere il contenuto. Per limitare il posizionamento di un codice a barre a determinate pagine in ciascun gruppo di pagine, specificare una regola o immettere i numeri delle pagine.

Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat supporta i seguenti tipi di codici a barre:

  • 2of5 (Interleaved 2 of 5)
  • Code128
  • Code39
  • Datamatrix
  • IMB (Intelligent Mail Barcode)
  • Codice QR (Quick Response Code)
  • RM4SCC (Codice a barre Royal Mail 4-State Customer Code)
  • RMM (Royal Mail Mailmark)
    Nota:
  • Se si stanno creando dei lavori secondari, assicurarsi che il tipo di codice a barre supporti i punti. I lavori secondari contengono un punto nel numero del lavoro (ad esempio 10000001.1). I flussi di lavoro di Verifica automatizzata creano lavori secondari per le ristampe a loop aperto. Il flusso di lavoro Postal Enablement GroupDocsForPostalProcess crea un lavoro secondario se i documenti all'interno del lavoro hanno i requisiti per un'ulteriore elaborazione postale.

È possibile creare un codice a barre dal contenuto del file PDF. Ad esempio, se per ogni messaggio di posta stampato viene elaborata l'estrazione del numero di conto del cliente, è possibile creare un codice a barre da tale numero. Prima di tutto creare una proprietà del documento per il numero di conto. Quindi, è possibile selezionare la proprietà del documento durante la definizione del contenuto del codice a barre.

Se si desidera utilizzare il testo del file PDF per attivare il posizionamento di un codice a barre su una pagina specifica all'interno di un gruppo di pagine, creare prima di tutto un trigger condizionale su questo testo, quindi definire il trigger come regola condizionale. A questo punto, è possibile selezionare tale regola durante la definizione del codice a barre.

Per aggiungere un codice a barre:

  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e caricare un file di controllo contenente una definizione del gruppo di pagine oppure definire un gruppo di pagine.
  2. Utilizzare il pulsante sinistro del mouse per tracciare un riquadro nell'area in cui si desidera stampare il codice a barre. Non è necessario tracciare un riquadro delle dimensioni esatte del codice a barre,
    poiché quest'ultimo non viene ridimensionato in modo che corrisponda perfettamente al riquadro. Tracciando un riquadro con le dimensioni approssimative del codice a barre, è possibile visualizzarne la posizione relativa a tutti i markup aggiunti al file PDF.
  3. Fare clic su Aggiungi codice a barre.
  4. Immettere un nome per il codice a barre. Non utilizzare spazi o caratteri speciali nel nome (come @, #, $ o %). È possibile utilizzare punti e caratteri di sottolineatura.
  5. Opzionale: utilizzare la sezione Posizione della finestra di definizione per modificare il posizionamento del codice a barre, inserendo nuove coordinate orizzontali e verticali. Queste coordinate consentono di specificare la distanza tra l'angolo in alto a sinistra della pagina e quello in alto a sinistra del codice a barre, prima di eventuali rotazioni. Se l'apparecchiatura per la produzione dispone di una specifica relativa alla posizione del codice a barre, utilizzare le coordinate indicate per impostare una posizione precisa.
      Nota:
    • La larghezza e l' altezza possono alterare le dimensioni del riquadro di markup ma non influiscono sulla posizione o le dimensioni del codice a barre.
  6. Selezionare Rotazione in senso orario (gradi). Il punto di riferimento per la rotazione di un codice a barre corrisponde al relativo angolo in alto a sinistra.
  7. Per specificare le pagine sulle quali inserire il codice a barre, utilizzare la sezione Condizioni di posizionamento. Eseguire una delle seguenti operazioni:
    • Selezionare Pagine basate su una regola, quindi selezionare una regola dall'elenco. La regola predefinita è Tutte le pagine. Inoltre, è possibile:
      • Fare clic sull'icona Icona di aggiunta del contenuto per stabilire una nuova regola. Per ulteriori informazioni, vedere Definizione di una regola.
      • Fare clic sull'icona Icona Gestione regole per accedere alla funzione Gestione regole.
    • Selezionare Specifica pagine e immettere le pagine in tutti i gruppi di pagine desiderati. È possibile:
      • Per separare la pagina iniziale da quella finale in un intervallo di pagine, utilizzare un trattino.
      • Utilizzare una virgola per separare selezioni di pagine.
      • Immettere n per specificare l'ultima pagina.

        Esempio: un file PDF è composto da due gruppi di pagine. Il primo gruppo è composto da quattro pagine, mentre il secondo da sette pagine. Specificando un valore di 3–n, verranno contrassegnate le pagine 3–4 nel primo gruppo di pagine e le pagine 3–7 nel secondo gruppo.

        .
  8. Utilizzare la sezione relativa alla configurazione del codice a barre per definire gli attributi meccanici e il tipo di codice a barre.
    1. Utilizzare l'elenco Tipo di codice a barre per selezionare uno dei seguenti codici a barre: 2of5, Code128, Code39, Datamatrix, IMB, QR code, RM4SCC o RMM.
    2. fare clic sul pulsante Impostazioni per impostare gli attributi meccanici del codice a barre.
      La tabella Attributi meccanici del codice a barre riporta le impostazioni per ciascun tipo di codice a barre.
      Attributi meccanici del codice a barre
      Tipo di codice a barre Attributo e descrizione
      2of5 e Code39 L'unità di misura degli attributi numerici per questi tipi di codice a barre viene espressa in millimetri.
      barHeight Questo attributo determina l'altezza verticale di ciascuna barra.
      checksumMode Questo attributo determina il funzionamento dei checksum:
      • Per aggiungere il checksum al messaggio, immettere: aggiungi
      • Per verificare il checksum durate il rendering del codice a barre. verificare
      • Per disabilitare l'elaborazione del checksum, immettere: ignora
      • Per abilitare il funzionamento del codice a barre predefinito, immettere. automatico
      moduleWidth Questo attributo corrisponde alla larghezza dell'elemento ridotto
      widthFactor Questo attributo corrisponde al moltiplicatore dell'elemento esteso oppure indica quante volte tale elemento è più esteso rispetto a quello ridotto.
      Code128 L'unità di misura degli attributi numerici per questo tipo di codice a barre viene espressa in millimetri.
      barHeight Questo attributo determina l'altezza verticale di ciascuna barra.
      checksumMode Questo attributo determina il funzionamento dei checksum:
      • Per aggiungere il checksum al messaggio, immettere: aggiungi
      • Per verificare il checksum durate il rendering del codice a barre. verificare
      • Per disabilitare l'elaborazione del checksum, immettere: ignora
      • Per abilitare il funzionamento del codice a barre predefinito, immettere. automatico
      moduleWidth Questo attributo corrisponde alla larghezza dell'elemento ridotto
      Datamatrix L'unità di misura degli attributi numerici di questo tipo di codice a barre viene espressa in millimetri.
      maxSize Questo attributo determina il numero massimo di moduli nelle direzioni X e Y.
      maxSize Questo attributo determina il numero minimo di moduli nelle direzioni X e Y.
      moduleWidth Questo attributo determina le dimensioni di ciascun pixel.
      shape Il valore FORCE_SQUARE forza l'utilizzo di simboli quadrati. Non è supportato nessun altro valore.
      IMB e RM4SCC L'unità di misura degli attributi numerici per questi tipi di codice a barre viene espressa in millimetri.
      ascenderHeight Questo attributo definisce l'altezza delle sezioni ascendenti e discendenti delle barre lunghe.
      intercharGapWidth Questo attributo definisce la larghezza di ciascun intervallo. Il valore immesso deve essere compreso tra 0,38 e 0,63 e deve corrispondere al valore moduleWidth.
      moduleWidth Questo attributo definisce la larghezza di ciascuna barra e deve essere compreso tra 0,38 e 0,63.
      trackHeight Questo attributo definisce l'altezza di ciascun tracciamento breve o barra centrale e deve corrispondere a un valore compreso tra 1,02 e 1,52.
      Codice QR L'unità di misura dell'attributo numerico di questo tipo di codice a barre (moduleWidth) viene espressa in pollici.
      codifica Questo attributo definisce il tipo di codifica del codice a barre QR.
      • Per specificare una codifica UTF-8, immettere: Automatico
      • Per specificare che i dati Unicode vengono prodotti in tale formato, immettere: Shift_JIS o un altro tipo di punti di codice Shift JIS supportati, quali sjis o x-sjis.
        Nota:
      • I dati di input del codice a barre devono essere sempre punti di caratteri Unicode. Non utilizzare Shift_JIS o altri dati di input che non fanno parte della codifica Unicode.
      errorcorrection Questo attributo definisce la capacità di ripristinare i dati in un codice a barre QR danneggiato.
      • Per specificare che è possibile ripristinare il 7% del codice. L
      • Per specificare che è possibile ripristinare il 15% del codice. G
      • Per specificare che è possibile ripristinare il 25% del codice. Q
      • Per specificare che è possibile ripristinare il 30% del codice, immettere: H
      moduleWidth Questo attributo determina le dimensioni di ciascun pixel.
      versione Non modificare questo attributo, in quanto è riservato per l'utilizzo futuro.
      RMM shape Questo attributo determina il tipo di codice a barre.
      • Per specificare un codice a barre 2D tipo 9, immettere: square
      • Per specificare un codice a barre 2D tipo 29, immettere: rectangle

      I valori per l'attributo non fanno distinzione tra maiuscole e minuscole.

  9. Selezionare uno degli elementi riportati di seguito dall'elenco Tipo di contenuto.
      Nota:
    • Poiché il contenuto del codice a barre è generato da RICOH ProcessDirector quando prepara un file PDF per la stampa, il Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat non è sempre in grado di determinare il contenuto valido di un codice a barre. Ad esempio, alcuni codici a barre non possono accettare testo o separatori di linea. Se si include contenuto del codice a barre non valido, il lavoro del file PDF potrebbe non avere buon esito nell'operazione BuildPDFFromDocuments di RICOH ProcessDirector.
    Proprietà lavoro Selezionare una proprietà del lavoro di cui si desidera includere il valore nel codice a barre.
    Proprietà documento Selezionare una proprietà del documento di cui si desidera includere il valore nel codice a barre.
    Statistica Selezionare una statistica di cui si desidera includere il valore nel codice a barre.
    Testo Immettere una stringa di testo da includere nel codice a barre.
    Interruzione di riga Selezionare il tipo di contenuto quando si desidera forzare un separatore di linea. L'interruzione si verifica dopo l'ultimo carattere del contenuto del codice a barre precedente.
    Script Selezionare questa opzione solo sotto la supervisione del proprio rappresentante di assistenza software.
    1. se si è scelto un tipo di contenuto per proprietà del documento, proprietà del lavoro o per la statistica, è possibile applicare le regole del modificatore di testo al valore della proprietà o della statistica. Fare clic sull'icona Icona di modifica per visualizzare una finestra di modifica del testo per la definizione di una o più regole di estrazione del modificatore, in modo da estrarre il valore esatto desiderato.
    2. Immettere il testo nel campo Testo da modificare. RICOH ProcessDirector genera o estrae le statistiche e le proprietà, mentre elabora ciascun gruppo di pagine nei file PDF di produzione. Poiché tali valori non sono disponibili in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, è necessario immettere un valore di testo rappresentativo dei valori elaborati da RICOH ProcessDirector. La regola del modificatore è un modello applicato a tutti i valori del tipo di contenuto selezionato. Ad esempio, potrebbe essere necessario stampare solo le ultime otto cifre del numero di conto del cliente, mentre è stato memorizzato il numero completo in una proprietà del documento. Viene selezionata l'opzione Proprietà documento come Tipo di contenuto, quindi viene selezionata la proprietà del documento del conto come Valore del contenuto. Definire due regole del modificatore di testo Rimuovi carattere per rimuovere trattini e spazi dal numero in modo da renderli tutti uniformi, quindi viene definita una regola Stringa secondaria per posizione per conservare solo le ultime otto cifre. Non è necessario conoscere ogni singolo valore di una proprietà di documento per creare le regole del modificatore, ma solo i formati possibili per i file PDF.
    3. Scegliere uno dei seguenti modificatori:

      Modificatori del contenuto
      Modificatore Azione
      Rimuovi carattere Immettere un carattere o un carattere vuoto (utilizzare la barra spaziatrice per immettere un carattere vuoto) che si desidera rimuovere dal valore. Il carattere è sensibile al maiuscolo/minuscolo. Quindi, selezionare uno di questi pulsanti:
      • Rimuovi tutte le istanze del carattere

        Il carattere specificato viene rimosso da tutte le posizioni del valore.

        Ad esempio, un numero di conto è: 324-1443255-11. È possibile immettere - per rimuovere tutti i caratteri - dal valore, che produce 324144325511.

      • Rimuovi caratteri iniziali

        Il carattere specificato viene rimosso dall'inizio del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dall'inizio del valore.

      • Rimuovi caratteri finali

        Il carattere specificato viene rimosso dalla fine del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dalla fine del valore.

      • Rimuovi caratteri iniziali e finali

        Il carattere specificato viene rimosso dall'inizio e dalla fine del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dall'inizio e dalla fine del valore.

      Stringa secondaria per posizione Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco Inizio da. Selezionare un numero per l'opzione Prima posizione, per indicare la posizione del primo carattere nel valore del testo. Selezionare un numero per l'opzione Numero da mantenere, per indicare il numero di caratteri mantenuto.
      Stringa secondaria per delimitatore Digitare un carattere o un carattere vuoto nel campo Delimitatore, per indicare il punto in cui il valore del testo viene suddiviso in segmenti della stringa separati. Il carattere e la stringa di testo sono sensibili alla distinzione tra maiuscole e minuscole.

      Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco a discesa Inizio da.

      Selezionare un numero per l'opzione Prima posizione, per definire la posizione del delimitatore nella stringa di testo.

      Selezionare un numero per l'opzione Numero da mantenere, per definire il numero di segmenti della stringa del testo da mantenere.

      Questi esempi mostrano la modalità di selezione dei segmenti della stringa del testo mediante la specifica di un delimitatore:

      • Per il numero di account 324-1443255-11, è possibile utilizzare - come delimitatore per la suddivisione del valore in tre stringhe di testo: 324, 1443255 e 11. Selezionare Inizio della riga. Per selezionare la seconda e la terza stringa (1443255 e 11), selezionare 2 per entrambe le opzioni Prima posizione e Numero da mantenere.

      • Per l'indirizzo di posta Eldorado Springs CO 80025, è possibile selezionare un carattere vuoto come delimitatore per suddividere il valore in quattro stringhe di testo: Eldorado, Springs, CO e 80025. Selezionare Fine della riga.

        • Per scegliere il codice postale, selezionare 1 per entrambe le opzioni prima posizione e Numero da mantenere.

        • Per scegliere lo stato, selezionare 2 per Prima posizione e 1 per Numero da mantenere.

        • Per scegliere la città, selezionare 3 per Prima posizione e 10 per Numero da mantenere. Specificando 10 per Numero da mantenere, è possibile selezionare i nomi delle città con massimo dieci parole.

      Riempi con carattere Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco Riempi con carattere. Immettere un carattere o un carattere vuoto come carattere di riempimento nel campo Carattere di riempimento.

      Immettere un numero nel campo Lunghezza minima del testo riempito, per definire la lunghezza minima della stringa di testo. Se il numero di caratteri nella stringa di testo è inferiore alla lunghezza minima, vengono aggiunti caratteri di riempimento per far coincidere la stringa di testo alla lunghezza minima.

  10. Per aggiungere una nuova riga di definizione del contenuto, fare clic su Icona di aggiunta del contenuto. Dopo aver aggiunto tutti i tipi di contenuto e le regole del modificatore al codice a barre, è possibile inserire un segno di spunta nel riquadro accanto a un tipo di contenuto e utilizzare le frecce su e giù per riordinare il contenuto. Utilizzare l'icona Icona del cestino per eliminare il contenuto selezionato.
  11. Se si definiscono più righe di testo e si desidera che Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat rimuova le righe che contengono solo spazi vuoti, fare clic sulla casella di controllo Rimuovi le righe vuote per selezionarla.
  12. Per creare la configurazione del codice a barre, fare clic su OK.
  13. Per verificare che il contenuto e la pagina del codice a barre siano posizionati nel modo previsto, fare clic su Ricoh Preview.
  14. Opzionale: è possibile modificare la definizione del codice a barre facendo doppio clic sul relativo riquadro oppure facendo clic con il pulsante destro del mouse sul riquadro e selezionando Modifica.
  15. Al momento del salvataggio di tutti i miglioramenti apportati al file PDF, compresa la definizione del nuovo codice a barre, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.
  16. Durante l'operazione RICOH ProcessDirector BuildPDFFromDocuments, specificare il nome e la posizione del file di controllo contenente la definizione del codice a barre.

1.5.3.11.2 Aggiunta di contrassegni OMR a un file PDF

È possibile aggiungere a un file PDF più contrassegni OMR di diversa altezza, larghezza e frequenza. Per limitare il posizionamento di un contrassegno OMR per specificare le pagine in ciascun gruppo di pagine, stabilire una regola o immettere i numeri delle pagine.
    Nota:
  • Se la marca degli insertori o di altre macchine richiede contrassegni OMR specifici, è necessario utilizzare le specifiche del fornitore.
Per aggiungere contrassegni OMR:
  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e caricare un file di controllo contenente una definizione del gruppo di pagine oppure definire un gruppo di pagine.
  2. Utilizzare il pulsante sinistro del mouse per tracciare un riquadro nell'area in cui si desidera stampare i contrassegni OMR. Non è necessario tracciare un riquadro delle dimensioni esatte dei contrassegni OMR,
    in quanto questi ultimi non vengono ridimensionati per corrispondere perfettamente al riquadro. Tracciando un riquadro con le dimensioni approssimative dei contrassegni OMR, è possibile visualizzare la loro posizione rispetto ai markup aggiunti al file PDF.
  3. Selezionare Aggiungi OMR.
  4. Immettere un Nome per il contrassegno OMR. Non utilizzare spazi o caratteri speciali (come @, #, $ o %). È possibile utilizzare punti e caratteri di sottolineatura.
  5. Facoltativo: utilizzare la sezione Posizione della finestra di definizione per modificare il posizionamento del contrassegno OMR, inserendo nuove coordinate orizzontali e verticali. Queste coordinate consentono di specificare la distanza tra l'angolo in alto a sinistra della pagina e quello in alto a sinistra del contrassegno OMR. Se l'apparecchiatura di produzione dispone di un'istruzione specifica relativa alla posizione del contrassegno OMR, utilizzare le coordinate indicate per impostare una posizione precisa.
    Nota: La larghezza e l' altezza possono alterare le dimensioni del riquadro di markup ma non influiscono sulla posizione o le dimensioni del contrassegno OMR.
  6. Per specificare le pagine sulle quali inserire i contrassegni OMR, utilizzare la sezione Condizioni di posizionamento. Eseguire una delle seguenti operazioni:
    • Selezionare Pagine basate su una regola, quindi selezionare una regola dall'elenco a discesa. La regola predefinita è Tutte le pagine. Inoltre, è possibile:
      • Fare clic sull'icona Icona di aggiunta del contenuto per stabilire una nuova regola. Per ulteriori informazioni, vedere Definizione di una regola.
      • Fare clic sull'icona Icona Gestione regole per accedere alla funzione Gestione regole.
    • Selezionare Specifica pagine e immettere le pagine in tutti i gruppi di pagine desiderati. È possibile:
      • Per separare la pagina iniziale da quella finale in un intervallo di pagine, utilizzare un trattino.
      • Utilizzare una virgola per separare selezioni di pagine.
      • Immettere n per specificare l'ultima pagina.

        Esempio: un file PDF è composto da due gruppi di pagine. Il primo gruppo è composto da quattro pagine, mentre il secondo da sette pagine. Specificando un valore di 3–n, verranno contrassegnate le pagine 3–4 nel primo gruppo di pagine e le pagine 3–7 nel secondo gruppo.

        .
  7. Utilizzare la sezione Configurazione fisica per definire il contenuto e la forma del contrassegno OMR. Se l'elenco a discesa Contenuto OMR dispone del nome della configurazione desiderato, selezionarlo dall'elenco. I file di configurazione OMR hanno un'estensione .omr e vengono salvati per impostazione predefinita nella directory dei dati dell'applicazione del Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Se è necessario utilizzare una configurazione diversa da quella selezionata, fare clic sul pulsante Gestisci contenuto.
    Suggerimento:
    • È possibile visualizzare la posizione della directory dei dati dell'applicazione per l'utente corrente digitando %appdata% nella riga comandi Esegui di Windows e facendo clic su OK.
    1. Se non si desidera modificare il file di configurazione OMR selezionato, fare clic su Nuovo o su Copia.
    2. Utilizzare i pulsanti Aggiungi e Rimuovi per gestire il contenuto OMR nella casella Contrassegni scelti. Utilizzare i pulsanti Sposta su, Sposta giù e Inverti per specificare l'ordine in cui vengono stampati i contrassegni.
      La tabella Contrassegni OMR disponibili descrive i contrassegni che è possibile aggiungere alla definizione OMR.
      Contrassegni OMR disponibili
      nome contrassegno OMR Descrizione
      Vuoto Lascia uno spazio uguale al valore di frequenza OMR, oltre al valore di altezza OMR.
      Fascicola Indica che il gruppo corrente di pagine deve essere inserito in busta. In genere, questo contrassegno viene visualizzato solo sul primo o sull'ultimo foglio di un gruppo di pagine.
      Alimentatore Definisce la posizione di un contrassegno per la stazione di alimentazione. Possono essere presenti più occorrenze di questo contrassegno.
      Gate Utilizzato a volte per contrassegnare l'inizio di un set OMR. Se richiesto, questo contrassegno è sempre presente.
      Parità Utilizzata per portare il numero totale di barre fino alla parità richiesta, sia essa pari o dispari.
      Sicurezza Utilizzato a volte per contrassegnare la fine di un set OMR. Se richiesto, questo contrassegno è sempre presente.
      Sequenza Consente di visualizzare una sequenza utilizzando da una a tre barre o da una a quattro barre.
      Nullo Lascia uno spazio uguale al valore della frequenza OMR.
    3. Nella sezione Configurazione OMR della finestra Aggiungi OMR, selezionare innanzitutto le proprie unità di misura. Immettere i valori numerici nei campi Altezza e Lunghezza per definire l'altezza e la larghezza di ciascun contrassegno OMR. Immettere un valore numerico nel campo Frequenza per definire la distanza tra ciascun contrassegno OMR.
    4. Nella sezione Parità, specificare se l'insertore utilizza la verifica di parità Dispari o Pari.
    5. Selezionare la fascicolazione Prima pagina o Ultima pagina.
    6. Selezionando un tipo di barra della sequenza, utilizzare la sezione Intervallo sequenza per specificare da 1 a 7 per tre barre o da 1 a 15 per cinque barre.
    7. Se viene selezionato un tipo di barra della sequenza, utilizzare la sezione Sequenza per definire l'ordine dei bit delle barre della sequenza. Selezionare Su per stampare le barre nell'ordine 1, 2, 4 (tre barre) o nell'ordine 1, 2, 4, 8 (quattro barre). Selezionare Giù per stampare le barre nell'ordine 4, 2, 1 o nell'ordine 8, 4, 2, 1.
      Se la sequenza è Su, la barra in prima posizione rappresenta 1, la barra in seconda posizione rappresenta 2, le barre in prima e seconda posizione rappresentano 3, la barra in quarta posizione rappresenta 4, le barre in prima e quarta posizione rappresentano 5 e così via.
    8. Dopo aver definito il contenuto OMR e la struttura, fare clic su Salva, quindi su Annulla per tornare alla finestra di configurazione OMR principale.
  8. Utilizzare il campo Inserti per selezionare un set fisso di inserti per un intero lavoro. Inserire 0 o 1 per specificare quali sono gli inserti che l'insertore deve inserire per ciascun documento di un lavoro. Ad esempio, su un insertore a sei stazioni, con stazioni numerate da uno a sei, se si desidera aggiungere gli inserti due e quattro, è necessario inserire il valore 010100 nel campo Inserti.
  9. Fare clic su Ricoh Preview per verificare che il contrassegno OMR sia dotato della struttura e della disposizione desiderate.
  10. Facoltativo: è possibile modificare la definizione OMR facendo doppio clic sulla relativa casella oppure facendo clic con il pulsante destro del mouse sulla casella e selezionando Modifica.
  11. Al momento del salvataggio di tutti i miglioramenti apportati al file PDF, compresa la definizione del nuovo contrassegno OMR, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.
    Suggerimento:
    • Quando si salva una configurazione OMR, la definizione OMR viene salvata in un file di configurazione OMR nella directory InfoPrint della directory dei dati dell'applicazione. Quando viene applicato un markup a un file PDF, vengono aggiunti contrassegni OMR e viene salvato un file di controllo, la configurazione OMR viene salvata anche nel file di controllo. Viene specificato il file di controllo in un'operazione BuildPDFFromDocuments. Non è necessario spostare il file di configurazione OMR in una directory accessibile a RICOH ProcessDirector, ma è possibile spostare il file di configurazione OMR in un altro computer utilizzato dal Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, se si desidera condividere la configurazione con altri utenti.
  12. Durante l'operazione BuildPDFFromDocuments di RICOH ProcessDirector, specificare il nome e la posizione del file di controllo contenente la definizione del contrassegno OMR.

1.5.3.11.3 Aggiunta di un'immagine a un file PDF

È possibile aggiungere al file PDF immagini JPEG come un logo o un messaggio pubblicitario. Per limitare il posizionamento di un'immagine a determinate pagine in ciascun gruppo di pagine, specificare una regola o immettere i numeri delle pagine. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat è in grado di elaborare solo file JPEG in formato RGB; il formato CMYK non è supportato.

Per aggiungere un'immagine:

  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e caricare un file di controllo contenente un gruppo di pagine oppure definire un gruppo di pagine.
  2. Utilizzare il pulsante sinistro del mouse per tracciare un riquadro nell'area in cui si desidera stampare l'immagine. È anche possibile posizionare un'immagine su un riquadro di markup di un'area nascosta.
    Nota: L'immagine non viene ridimensionata in modo che corrisponda perfettamente alle dimensioni del riquadro. Tracciando un riquadro con le dimensioni approssimative dell'immagine, è possibile visualizzarne la posizione relativa a tutti i markup aggiunti al file PDF.
  3. Fare clic su Aggiungi immagine.
  4. Utilizzare la sezione Posizione della finestra di definizione per modificare il posizionamento dell'immagine, inserendo nuove coordinate orizzontali e verticali. Queste coordinate consentono di specificare la distanza tra l'angolo in alto a sinistra della pagina e quello in alto a sinistra dell'immagine.
    Nota: La larghezza e l' altezza possono alterare le dimensioni del riquadro di markup ma non influiscono sulla posizione o le dimensioni dell'immagine.
  5. Immettere un Nome per l'immagine. Non utilizzare spazi o caratteri speciali (come @, #, $ o %). È possibile utilizzare punti e caratteri di sottolineatura.
  6. Per specificare le pagine sulle quali inserire l'immagine, utilizzare la sezione Condizioni di posizionamento. Eseguire una delle seguenti operazioni:
    • Selezionare Pagine basate su una regola, quindi selezionare una regola dall'elenco a discesa. La regola predefinita è Tutte le pagine. Inoltre, è possibile:
      • Fare clic sull'icona Icona di aggiunta del contenuto per stabilire una nuova regola. Per ulteriori informazioni, vedere Definizione di una regola.
      • Fare clic sull'icona Icona Gestione regole per accedere alla funzione Gestione regole.
    • Selezionare Specifica pagine e immettere le pagine in tutti i gruppi di pagine desiderati. È possibile:
      • Per separare la pagina iniziale da quella finale in un intervallo di pagine, utilizzare un trattino.
      • Utilizzare una virgola per separare selezioni di pagine.
      • Immettere n per specificare l'ultima pagina.

        Esempio: un file PDF è composto da due gruppi di pagine. Il primo gruppo è composto da quattro pagine, mentre il secondo da sette pagine. Specificando un valore di 3–n, verranno contrassegnate le pagine 3–4 nel primo gruppo di pagine e le pagine 3–7 nel secondo gruppo.

        .
  7. Se l'immagine in corso di definizione esiste in un percorso di file accessibile, selezionare Sfoglia, fare clic sul file immagine JPEG da aggiungere al file PDF, quindi fare clic su Apri. Quando questa definizione dell'immagine viene salvata in un file di controllo, il file immagine viene integrato nel file di controllo. Non è necessario copiare l'immagine in una directory accessibile a un server RICOH ProcessDirector.

    Invece di integrare il file immagine in un file di controllo, è possibile inserire il nome e la posizione del file immagine a cui RICOH ProcessDirector può accedere quando l'operazione BuildPDFFromDocuments elabora i file PDF. Se vengono specificati una posizione e un nome del file immagine che Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat non è in grado di trovare, viene visualizzato un messaggio ad indicare che l'immagine non è stata trovata. Se si desidera utilizzare il nome e il percorso del file immagine per il server RICOH ProcessDirector, selezionare ; in caso contrario, selezionare No.

    Per specificare una posizione della directory accessibile a RICOH ProcessDirector, immettere il percorso completo della directory e il nome del file (ad esempio, /aiw/aiw1/images/myimage.jpg). Se RICOH ProcessDirector non riesce a individuare il file immagine quando elabora un file PDF, il lavoro non ha esito positivo nell'operazione BuildPDFFromDocuments.

  8. Fare clic su OK per creare la configurazione dell'immagine.
  9. Facoltativo: fare clic su Ricoh Anteprima per verificare che l'immagine sia posizionata sulla pagina nel modo previsto.
  10. Facoltativo: è possibile modificare la definizione dell'immagine facendo doppio clic sul relativo riquadro oppure facendo clic con il pulsante destro del mouse sul riquadro e selezionando Modifica.
  11. Al momento del salvataggio di tutti i miglioramenti apportati al file PDF, compresa la definizione della nuova immagine, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.
  12. Durante l'operazione BuildPDFFromDocuments di RICOH ProcessDirector, specificare il nome e la posizione del file di controllo contenente la definizione dell'immagine.

1.5.3.11.4 Occultamento di un'area in un file PDF

Per nascondere un'area del file PDF, definire un blocco con copertina per impedire la visualizzazione o la stampa di una specifica area della pagina, durante l'elaborazione di un file PDF di produzione in RICOH ProcessDirector. Per limitare il posizionamento di un'area nascosta a determinate pagine in ciascun gruppo di pagine, stabilire una regola o immettere i numeri delle pagine.
In genere, vengono nascoste quelle aree all'interno di un file PDF che contengono immagini, testo, codici a barre o altri tipi di contrassegni ottici che non sono più necessari. Ad esempio, se si desidera sostituire un contrassegno ottico esistente con un codice a barre Datamatrix più piccolo, è necessario tracciare un riquadro nell'area contenente i contrassegni precedenti in modo da nasconderli. Quindi, viene posizionato un nuovo codice a barre Datamatrix sulla parte superiore dell'area nascosta. Quando RICOH ProcessDirector elabora un file PDF con un'area nascosta, blocca l'applicazione di qualsiasi tipo di inchiostro sull'area, in modo che l'area nascosta risulti dello stesso colore dei supporti di stampa. Quando RICOH ProcessDirector applica il markup a un file PDF, l'operazione BuildPDFFromDocuments viene applicata a tutte le aree nascoste prima dell'applicazione di altri markup.

Per nascondere un'area:

  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e caricare un file di controllo contenente un gruppo di pagine oppure definire un gruppo di pagine.
  2. Utilizzare il pulsante sinistro del mouse per tracciare un riquadro attorno all'area del file PDF che si desidera nascondere.
  3. Fare clic su Nascondi area.
  4. Facoltativo: per modificare la posizione e le dimensioni dell'area nascosta, utilizzare la sezione Posizione della finestra di definizione. Le coordinate orizzontali e verticali consentono di specificare la distanza tra l'angolo in alto a sinistra della pagina e quello in alto a sinistra dell'area nascosta. La larghezza e l' altezza specificano le dimensioni dell'area nascosta.
  5. Immettere un Nome per l'area nascosta. Non utilizzare spazi o caratteri speciali (come @, #, $ o %). È possibile utilizzare punti e caratteri di sottolineatura.
  6. Per specificare le pagine sulle quali inserire l'area nascosta, utilizzare la sezione Condizioni di posizionamento. Eseguire una delle seguenti operazioni:
    • Selezionare Pagine basate su una regola, quindi selezionare una regola dall'elenco a discesa. La regola predefinita è Tutte le pagine. Inoltre, è possibile:
      • Fare clic sull'icona Icona di aggiunta del contenuto per stabilire una nuova regola. Per ulteriori informazioni, vedere Definizione di una regola.
      • Fare clic sull'icona Icona Gestione regole per accedere alla funzione Gestione regole.
    • Selezionare Specifica pagine e immettere le pagine in tutti i gruppi di pagine desiderati. È possibile:
      • Per separare la pagina iniziale da quella finale in un intervallo di pagine, utilizzare un trattino.
      • Utilizzare una virgola per separare selezioni di pagine.
      • Immettere n per specificare l'ultima pagina.

        Esempio: un file PDF è composto da due gruppi di pagine. Il primo gruppo è composto da quattro pagine, mentre il secondo da sette pagine. Specificando un valore di 3–n, verranno contrassegnate le pagine 3–4 nel primo gruppo di pagine e le pagine 3–7 nel secondo gruppo.

        .
  7. Fare clic su OK per creare la definizione dell'area nascosta.
  8. Fare clic su Ricoh Anteprima per verificare che l'area nascosta sia posizionata all'interno della pagina nel modo previsto.
  9. Facoltativo: è possibile modificare la definizione dell'area nascosta facendo doppio clic sul relativo riquadro oppure facendo clic con il pulsante destro del mouse sul riquadro e selezionando Modifica.
  10. Al momento del salvataggio di tutti i miglioramenti apportati al file PDF, compresa la definizione della nuova area nascosta, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.
  11. Durante l'operazione BuildPDFFromDocuments di RICOH ProcessDirector, specificare il nome e la posizione del file di controllo contenente la definizione dell'area nascosta.

1.5.3.11.5 Aggiunta di testo a un file PDF

In un file PDF è possibile aggiungere un testo fisso o variabile. Inoltre, è possibile combinare testo fisso e variabile nella stessa casella di testo. Il testo fisso è quello che viene digitato. Il testo variabile è costituito dai dati delle proprietà del documento, del lavoro o delle statistiche.
Per aggiungere il testo:
  1. Aprire un file PDF in Adobe Acrobat Professional e caricare un file di controllo contenente un gruppo di pagine oppure definire un gruppo di pagine.
  2. Utilizzare il pulsante sinistro del mouse per tracciare un riquadro nell'area in cui si desidera aggiungere il testo.
    Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat utilizza l'angolo in alto a sinistra della casella di testo per posizionare il testo. Il testo specificato viene stampato nelle dimensioni indicate, anche se il testo non corrisponde perfettamente alle dimensioni della casella.
  3. Fare clic su Aggiungi testo.
  4. Facoltativo: utilizzare la sezione Posizione della finestra di definizione per modificare il posizionamento del testo, inserendo nuove coordinate orizzontali e verticali. Queste coordinate consentono di specificare la distanza tra l'angolo in alto a sinistra della pagina e quello in alto a sinistra della casella di testo.
    Nota: La larghezza e l' altezza possono alterare le dimensioni del riquadro di markup ma non influiscono sulla posizione o le dimensioni del testo.
  5. Immettere un Nome per la casella di testo. Non utilizzare spazi o caratteri speciali nel nome (come @, #, $ o %). È possibile utilizzare punti e caratteri di sottolineatura.
  6. Selezionare un valore nell'elenco a discesa Allinea con il testo racchiuso:
    • Se si desidera allineare il testo che si sta aggiungendo con la prima occorrenza del testo esistente racchiuso nel riquadro delineato, selezionare Prima occorrenza. Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat mantiene tale posizione ogni volta che aggiunge un testo.
    • Se si desidera allineare il testo che si sta aggiungendo con ogni occorrenza del testo esistente racchiuso nel riquadro delineato, selezionare Ogni occorrenza.
    • Se si desidera allineare il testo, utilizzare il valore predefinito Disabilitato.
    L'allineamento di un nuovo testo con il testo racchiuso rappresenta il metodo più preciso per sostituire il testo esistente.
      Nota:
    • La funzione Allinea con il testo racchiuso consente una precisione maggiore se il nuovo testo e quello esistente presentano lo stesso tipo di carattere. Se i caratteri sono diversi, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat allinea tutte le linee base dei caratteri.

    • Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat allinea sempre la prima riga del nuovo testo con la prima del testo esistente.

    • Se il testo racchiuso non è giustificato a sinistra, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat allinea il nuovo testo con la riga più esterna a sinistra del testo esistente.

  7. Selezionare Rotazione in senso orario (gradi). Il punto di riferimento per la rotazione di una casella di testo corrisponde al relativo angolo in alto a sinistra.
  8. Per specificare le pagine sulle quali inserire il testo, utilizzare la sezione Condizioni di posizionamento. Eseguire una delle seguenti operazioni:
    • Selezionare Pagine basate su una regola, quindi selezionare una regola dall'elenco a discesa. La regola predefinita è Tutte le pagine. Inoltre, è possibile:
      • Fare clic sull'icona Icona di aggiunta del contenuto per stabilire una nuova regola. Per ulteriori informazioni, vedere Definizione di una regola.
      • Fare clic sull'icona Icona Gestione regole per accedere alla funzione Gestione regole.
    • Selezionare Specifica pagine e immettere le pagine in tutti i gruppi di pagine desiderati. È possibile:
      • Per separare la pagina iniziale da quella finale in un intervallo di pagine, utilizzare un trattino.
      • Utilizzare una virgola per separare selezioni di pagine.
      • Immettere n per specificare l'ultima pagina.

        Esempio: un file PDF è composto da due gruppi di pagine. Il primo gruppo è composto da quattro pagine, mentre il secondo da sette pagine. Specificando un valore di 3–n, verranno contrassegnate le pagine 3–4 nel primo gruppo di pagine e le pagine 3–7 nel secondo gruppo.

  9. Utilizzare la scheda Carattere per selezionare il carattere, le dimensioni e il colore.
    L'elenco a discesa relativo ai caratteri comprende tutti i caratteri disponibili per Adobe Acrobat ad eccezione di quelli non consentiti per i file PDF.
      Nota:
    • Per rendere disponibile un carattere in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, installarlo nella cartella Caratteri di Windows.
    • Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat non supporta formati lettera diversi, tra cui lettere legate o inclinate e formati che variano in base alla posizione all'interno di una parola. Il rendering delle lingue da destra a sinistra, come l'ebraico o l'arabo, non è corretto. Tuttavia, l'elenco a discesa relativo ai caratteri consente di visualizzare tutti i caratteri nella cartella Caratteri di Windows, compresi i caratteri per lingue da destra a sinistra e i caratteri con formati lettera diversi non supportati.
    • In caso di aggiunta di un carattere al file di controllo, è responsabilità dell'utente verificare la correttezza del carattere concesso in licenza per tutte le macchine che utilizzano il file di controllo per l'elaborazione di un documento PDF.
  10. Definire il contenuto del testo da aggiungere:
    1. Selezionare il primo Tipo di contenuto dall'elenco a discesa. Per la definizione del contenuto del testo, è possibile scegliere tutti i tipi di contenuto desiderati, tra quelli riportati di seguito:
      Tipi di contenuto del markup di testo
      Tipo di contenuto Descrizione
      Testo Immettere il testo da stampare.
      Proprietà documento Selezionare una proprietà del documento di cui si desidera stampare il valore.
      Proprietà lavoro Selezionare una proprietà del lavoro di cui si desidera stampare il valore.
      Interruzione di riga Selezionare questo tipo di contenuto per forzare un'interruzione di riga. L'interruzione si verifica dopo l'ultimo carattere di qualsiasi contenuto di testo precedente.
      Statistica Selezionare una statistica di cui si desidera stampare il valore.
      Script Selezionare questa opzione solo sotto la supervisione del proprio rappresentante di assistenza software.
    2. Selezionare il valore del contenuto. Nell'elenco a discesa sono disponibili i valori per il Tipo di contenuto selezionato.
    3. Facoltativo: è possibile applicare le regole del modificatore di testo al valore del tipo di contenuto relativo a una proprietà del documento, del lavoro o della statistica del lavoro. Fare clic sull'icona Icona di modifica per definire una o più regole del modificatore di testo al fine di ottenere il valore desiderato.
    4. Immettere il testo nel campo Testo da modificare. RICOH ProcessDirector genera o estrae le statistiche e le proprietà, mentre elabora ciascun gruppo di pagine nei file PDF di produzione. Poiché tali valori non sono disponibili nel Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, è necessario immettere un valore di testo rappresentativo dei valori elaborati da RICOH ProcessDirector. La regola del modificatore è un modello applicato a tutti i valori del tipo di contenuto selezionato. Ad esempio, potrebbe essere necessario stampare solo le ultime quattro cifre del numero di una carta di credito, ma all'interno di una proprietà documento è stato memorizzato il numero completo. Viene selezionata l'opzione Proprietà documento come Tipo di contenuto, quindi viene selezionata la proprietà del documento della carta di credito come Valore del contenuto. Vengono definite due regole del modificatore del testo Rimuovi carattere, per rimuovere trattini e spazi dal numero in modo da renderli tutti uniformi, quindi viene definita una regola Stringa secondaria per posizione per conservare solo le ultime quattro cifre. Non è necessario conoscere ogni singolo valore di una proprietà di documento per creare le regole del modificatore, ma solo i formati possibili per i file PDF.
    5. Scegliere uno dei seguenti modificatori:

      Modificatori del contenuto
      Modificatore Azione
      Rimuovi carattere Immettere un carattere o un carattere vuoto (utilizzare la barra spaziatrice per immettere un carattere vuoto) che si desidera rimuovere dal valore. Il carattere è sensibile al maiuscolo/minuscolo. Quindi, selezionare uno di questi pulsanti:
      • Rimuovi tutte le istanze del carattere

        Il carattere specificato viene rimosso da tutte le posizioni del valore.

        Ad esempio, un numero di conto è: 324-1443255-11. È possibile immettere - per rimuovere tutti i caratteri - dal valore, che produce 324144325511.

      • Rimuovi caratteri iniziali

        Il carattere specificato viene rimosso dall'inizio del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dall'inizio del valore.

      • Rimuovi caratteri finali

        Il carattere specificato viene rimosso dalla fine del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dalla fine del valore.

      • Rimuovi caratteri iniziali e finali

        Il carattere specificato viene rimosso dall'inizio e dalla fine del valore. Ad esempio, se si immette un carattere vuoto, tutti i caratteri vuoti vengono rimossi dall'inizio e dalla fine del valore.

      Stringa secondaria per posizione Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco Inizio da. Selezionare un numero per l'opzione Prima posizione, per indicare la posizione del primo carattere nel valore del testo. Selezionare un numero per l'opzione Numero da mantenere, per indicare il numero di caratteri mantenuto.
      Stringa secondaria per delimitatore Digitare un carattere o un carattere vuoto nel campo Delimitatore, per indicare il punto in cui il valore del testo viene suddiviso in segmenti della stringa separati. Il carattere e la stringa di testo sono sensibili alla distinzione tra maiuscole e minuscole.

      Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco a discesa Inizio da.

      Selezionare un numero per l'opzione Prima posizione, per definire la posizione del delimitatore nella stringa di testo.

      Selezionare un numero per l'opzione Numero da mantenere, per definire il numero di segmenti della stringa del testo da mantenere.

      Questi esempi mostrano la modalità di selezione dei segmenti della stringa del testo mediante la specifica di un delimitatore:

      • Per il numero di account 324-1443255-11, è possibile utilizzare - come delimitatore per la suddivisione del valore in tre stringhe di testo: 324, 1443255 e 11. Selezionare Inizio della riga. Per selezionare la seconda e la terza stringa (1443255 e 11), selezionare 2 per entrambe le opzioni Prima posizione e Numero da mantenere.

      • Per l'indirizzo di posta Eldorado Springs CO 80025, è possibile selezionare un carattere vuoto come delimitatore per suddividere il valore in quattro stringhe di testo: Eldorado, Springs, CO e 80025. Selezionare Fine della riga.

        • Per scegliere il codice postale, selezionare 1 per entrambe le opzioni prima posizione e Numero da mantenere.

        • Per scegliere lo stato, selezionare 2 per Prima posizione e 1 per Numero da mantenere.

        • Per scegliere la città, selezionare 3 per Prima posizione e 10 per Numero da mantenere. Specificando 10 per Numero da mantenere, è possibile selezionare i nomi delle città con massimo dieci parole.

      Riempi con carattere Selezionare un riferimento Inizio riga o Fine riga dall'elenco Riempi con carattere. Immettere un carattere o un carattere vuoto come carattere di riempimento nel campo Carattere di riempimento.

      Immettere un numero nel campo Lunghezza minima del testo riempito, per definire la lunghezza minima della stringa di testo. Se il numero di caratteri nella stringa di testo è inferiore alla lunghezza minima, vengono aggiunti caratteri di riempimento per far coincidere la stringa di testo alla lunghezza minima.

  11. Fare clic su Icona di aggiunta della proprietà del documento per aggiungere una nuova riga di definizione del contenuto. Dopo aver aggiunto tutti i tipi di contenuto e le regole del modificatore al testo che viene aggiunto al file PDF, è possibile inserire un segno di spunta nel riquadro accanto a un tipo di contenuto e utilizzare le icone su e giù per riordinare il contenuto. Utilizzare l'icona Icona del cestino per eliminare il contenuto selezionato.
  12. Se si definiscono più righe di testo e si desidera che Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat rimuova le righe che contengono solo spazi vuoti, fare clic sulla casella di controllo Rimuovi le righe vuote per selezionarla.
  13. Fare clic su OK per creare la configurazione del testo.
  14. Fare clic su Ricoh Anteprima per verificare che il contenuto e la pagina del testo siano posizionati nel modo previsto.
  15. Facoltativo: per modificare la definizione del testo, fare doppio clic sulla relativa casella oppure fare clic con il pulsante destro del mouse sulla casella e selezionare Modifica.
  16. Al momento del salvataggio di tutti i miglioramenti apportati al file PDF, compresa la definizione del nuovo testo, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.
  17. Spostare il file di controllo su una posizione di directory accessibile a RICOH ProcessDirector.
  18. Durante l'operazione BuildPDFFromDocuments di RICOH ProcessDirector, specificare il nome e la posizione del file di controllo contenente la definizione del testo.

1.5.3.12 Utilizzo degli inserimenti di pagina

La finestra di dialogo Gestione inserimenti mostra informazioni sugli inserimenti di pagina da altri file PDF. È possibile aggiungere, modificare ed eliminare gli inserimenti di pagina. È anche possibile impostare l'ordine in base al quale RICOH ProcessDirector aggiunge gli inserimenti nei documenti in un lavoro quando viene eseguita l'operazione BuildPDFFromDocuments.

La finestra di dialogo Gestione inserimenti fornisce le seguenti informazioni per ciascun inserimento di pagina:

  • La colonna File PDF mostra il percorso di directory del file PDF sul server primario RICOH ProcessDirector.

  • La colonna Posizione inserimento indica se le pagine vengono inserite prima o dopo le pagine nei documenti.

  • La colonna Pagine indica quali pagine di ciascun file PDF vengono inserite.

  • La colonna Regola mostra il nome della regola utilizzata da RICOH ProcessDirector per determinare quali documenti in un lavoro ricevono gli inserimenti quando viene eseguita l'operazione BuildPDFFromDocuments.

  • La colonna Lati mostra se l'inserimento è su un lato solo, su due lati, rovesciato, oppure se l'impostazione viene ereditata dal lavoro.

Per aggiungere un inserimento di pagina, fare clic sull'icona Icona di aggiunta.

Per utilizzare un inserimento di pagina, selezionarlo. Fare clic sull'icona Icona di modifica per modificare l'inserimento di pagina o l'icona Icona del cestino per eliminarla.

RICOH ProcessDirector aggiunge gli inserimenti nei documenti in un lavoro nell'ordine in cui appaiono nell'elenco Gestione inserimenti, dall'alto verso il basso.

Per modificare l'ordine in cui gli inserimenti vengono aggiunti ai documenti, selezionare un inserimento. Fare clic sull'icona Icona freccia in alto o sull'icona Icona freccia in basso per spostare l'inserimento in alto o in basso nell'elenco.

1.5.3.12.1 Inserimento di pagine da altri file PDF

In un file PDF, è possibile inserire le pagine di altri file PDF prima di ogni documento corrispondente alle condizioni di posizionamento, dopo ogni documento corrispondente alle condizioni di posizionamento o entrambe. Le pagine inserite aumentano il numero di pagine in ciascun documento ed è possibile applicarvi markup.

Per inserire pagine da altri file PDF:

  1. Open a PDF file in Adobe Acrobat Professional and either load a control file that contains page groups or define page groups.
  2. Fare clic su Ricoh Gestisci inserimenti.
  3. Fare clic sul pulsante Icona di aggiunta del contenuto.
  4. Specificare il primo file PDF con le pagine che si desidera inserire:
    • Se è possibile accedere al file, fare clic su Sfoglia nella sezione File da inserire. Accedere al file. Selezionare il file e fare clic su Apri.
    • Se non è possibile accedere al file, digitare il percorso di directory completo del file sul server primario RICOH ProcessDirector.

      Ad esempio, immettere /aiw/aiw1/insertpages/insert1.pdf in un sistema basato su Unix o C:\aiw\aiw1\insertpages\insert1.pdf in Windows.

      Accertarsi che RICOH ProcessDirector possa accedere al file quando viene eseguita l'operazione BuildPDFFromDocuments.

  5. Per inserire tutte le pagine nel file, fare clic sul pulsante di opzione Tutte le pagine.

    Per specificare le pagine per l'inserimento, fare clic sul pulsante di opzione Pagine specifiche e digitare la selezione di pagine.

    • Per separare la pagina iniziale da quella finale in un intervallo di pagine, utilizzare un trattino.
    • Utilizzare una virgola per separare selezioni di pagine.
    • Immettere n per specificare l'ultima pagina.

      Ad esempio, immettere 8-n,5,2 per inserire le pagine dalla 8 alla fine del file da inserire, seguite dalle pagine 5 e 2.

  6. Nella sezione Posizione di inserimento, scegliere se inserire le pagine prima o dopo le pagine nei documenti corrispondenti alle condizioni di posizionamento specificate.
  7. Nella sezione Condizioni di posizionamento, specificare i documenti che ricevono le pagine inserite:
    • Per inserire le pagine prima o dopo ogni documento nel file PDF aperto, fare clic sul pulsante di opzione Tutti i documenti.
    • Per inserire le pagine prima o dopo alcuni documenti ma non altri, fare clic sul pulsante di opzione Documenti basati su una regola.

      Dall'elenco, scegliere la regola che definisce le condizioni di posizionamento.

      È anche possibile effettuare le seguenti azioni:

      • Per definire una nuova regola, fare clic sull'icona Icona di aggiunta del contenuto. Per ulteriori informazioni, vedere Definizione di una regola.

      • Per passare a Gestione regole, fare clic sull'icona Icona Gestione regole.

      Importante:

      • Le regole personalizzate per gli inserimenti di pagina possono includere condizioni basate sui valori delle proprietà di lavoro, proprietà di documento e statistiche di documento (come Stat.TotalPagesInDocument e Stat.TotalSheetsInDocument).

      • Le condizioni basate sui valori dei trigger condizionali o statistiche di pagina (come Stat.CurrentPageInJob e Stat.CurrentSheetInJob) non funzionano con le regole personalizzate per gli inserimenti di pagina. RICOH ProcessDirector valuta se una regola per gli inserimenti di pagina si applica a un documento prima della valutazione delle informazioni sulle singole pagine in un documento.

      • Regole predefinite, come Tutte le pagine anteriori o Solo l'ultima facciata posteriore, aggiungono inserimenti di pagina a tutti i documenti o a nessun documento. Poiché tali regole non limitano gli inserimenti di pagina a documenti specifici, non utilizzarle per gli inserimenti di pagina.

  8. Nella sezione Lati, è necessario specificare se si desidera stampare l'inserimento su uno o due lati.
    Facciata singola
    L'inserimento viene stampato su un solo lato del foglio.
    Fronte/retro
    L'inserimento viene stampato su entrambi i lati del foglio, ruotando sul lato lungo del foglio.
    Stampa rovesciata
    L'inserimento viene stampato su entrambi i lati del foglio, ruotando sul lato corto del foglio. La parte inferiore del lato anteriore risulterà essere la parte superiore del lato posteriore del foglio.
    Dal lavoro di stampa
    L'inserimento viene stampato sui lati specificati nel lavoro di stampa.
  9. Fare clic su OK.
  10. Per selezionare un altro file PDF e specificare la modalità di inserimento delle pagine, fare clic sull'icona Icona di aggiunta del contenuto. Ripetere le operazioni relative al primo file PDF.

    RICOH ProcessDirector inserisce le pagine dei file PDF nell'ordine in cui i file appaiono nell'elenco Gestione inserimenti, dall'alto verso il basso.

    Ad esempio, un elenco Gestione inserimenti presenta 4 righe. I file PDF forniscono i seguenti inserimenti:

    • La pagina 1 del primo file PDF viene inserita prima di ogni documento nel file PDF aperto.

    • Le pagine 4–6 del secondo file PDF vengono inserite prima di ogni documento.

    • Le pagine 2-4 del terzo file PDF vengono inserite dopo ogni documento.

    • La pagina 3 del quarto file PDF viene inserita dopo ogni documento.

    Il primo documento nel file PDF aperto presenta 6 pagine. Una volta che RICOH ProcessDirector ha aggiunto gli inserimenti, il primo documento presenta 14 pagine, nell'ordine seguente:
    • Pagina 1 del primo file PDF

    • Pagine 4–6 del secondo file PDF

    • Pagine 1–6 del documento originale

    • Pagine 2-4 del terzo file PDF

    • Pagina 3 del quarto file PDF

  11. Per modificare l'ordine utilizzato da RICOH ProcessDirector per l'inserimento delle pagine nei documenti, selezionare una riga nell'elenco Gestione inserimenti. Per spostare la riga in alto o in basso nell'elenco, fare clic sull'icona Icona freccia in alto icon or the Icona freccia in basso.
  12. Una volta aggiunti i file PDF all'elenco, fare clic su OK.
  13. Facoltativo: Per verificare che le pagine siano state inserite nel modo previsto, fare clic su Ricoh Anteprima.

    Quando si visualizza in anteprima un file PDF con inserimenti, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat controlla se i file PDF si trovano nel percorso di directory specificato nell'elenco Gestione inserimenti.

    • In questo caso, le pagine vengono inserite dai file PDF in tali percorsi di directory.

    • In caso contrario, le pagine vengono inserite dai file PDF incorporati nel file di controllo.

    Se Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat non è in grado di trovare un file PDF incorporato, la funzione di anteprima visualizza un messaggio di avviso e continua l'esecuzione senza inserire le pagine.

  14. Al momento del salvataggio di tutti i miglioramenti apportati al file PDF, compresi gli inserimenti delle nuove pagine, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.

    Nel file di controllo, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat incorpora i file PDF ai quali può accedere.

    Se i file PDF sono incorporati, non è necessario copiarli in una directory accessibile su un server RICOH ProcessDirector.

    Ogni volta che si salva il file di controllo, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat tenta di sostituire ogni file PDF incorporato con il file nel percorso di directory indicato nell'elenco Gestione inserimenti.

  15. Durante l'operazione RICOH ProcessDirector BuildPDFFromDocuments, specificare il nome e la posizione del file di controllo contenente le pagine da inserire.

    Quando un lavoro con inserimenti da altri file PDF passa all'operazione BuildPDFFromDocuments, RICOH ProcessDirector controlla se i file PDF si trovano nei percorsi di directory specificati.

    • In questo caso, le pagine vengono inserite dai file PDF in tali percorsi di directory.

    • In caso contrario, le pagine vengono inserite dai file PDF incorporati nel file di controllo.

    Se RICOH ProcessDirector non è in grado di trovare un file PDF incorporato, il lavoro passa allo stato di errore. Il lavoro non completa l'operazione BuildPDFFromDocuments finché RICOH ProcessDirector non accede a tutti i file PDF con inserimenti o finché non si rimuovono le istruzioni per l'inserimento delle pagine dal file di controllo.

Esempio

Ciascun documento in un file PDF contiene da 1 a 3 pagine. Si desidera inserire la pagina A alla fine dei documenti con 2 pagine. Si desidera inserire la pagina A e la pagina B alla fine dei documenti con 1 pagina.

  1. Definire una regola denominata TotalPagesLessThan3 con 1 condizione:

    Stat.TotalPagesInDocument < 3

  2. Definire un inserimento di pagina per la pagina A e un altro inserimento di pagina per la pagina B.

  3. Per ciascun inserimento di pagina:

    • Fare clic sul pulsante di opzione Dopo i documenti.

    • Fare clic sul pulsante di opzione Documenti basati su una regola e selezionare TotalPagesLessThan3.

  4. Accertarsi che l'inserimento per la pagina A sia sopra l'inserimento per la pagina B nell'elenco Gestione inserimenti.

Se un documento contiene 1 o 2 pagine, RICOH ProcessDirector aggiunge la pagina A. Se il documento ora contiene 2 pagine, RICOH ProcessDirector aggiunge la pagina B dopo la pagina A.

1.5.3.13 Supporti e finitura

È possibile specificare le opzioni dei supporti e della finitura per il file PDF di esempio in uso, applicandole come eccezioni di pagina alle opzioni dei supporti e della finitura a livello di lavoro specificate per lavori di RICOH ProcessDirector.

È possibile applicare le opzioni dei supporti e della finitura a un intervallo di pagine o a documenti (gruppi di pagine) all'interno di un file PDF. Quando si applicano le opzioni dei supporti e della finitura ai documenti, è possibile utilizzare regole predefinite o personalizzate. Ad esempio, è possibile utilizzare una regola predefinita per stampare la prima pagina di ogni documento su carta Blu. È possibile definire una regola personalizzata in modo che ogni pagina con le parole Membro principale nell'angolo in alto a destra venga stampata su carta Gold.

Le opzioni dei supporti e della finitura specificate con Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat sovrascrivono le opzioni specificate da RICOH ProcessDirector per i lavori.

    Nota:
  • Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat supporta i supporti RICOH ProcessDirector con moduli elettronici. La preferenza Mostra moduli elettronici determina se l'Anteprima debba mostrare l'aspetto dei file di esempio quando i dati vengono combinati ai moduli elettronici definiti per i supporti utilizzati dai file.

È possibile eseguire l'anteprima del file PDF durante l'aggiunta delle opzioni dei supporti e della finitura per verificare che siano state applicate alle pagine desiderate.

Le definizioni dei supporti e della finitura vengono salvate nel file di controllo di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. RICOH ProcessDirector utilizza il file di controllo al quale applicare le definizioni per stampare automaticamente i lavori.

1.5.3.13.1 Gestione delle opzioni di supporti e finitura

Nella finestra di dialogo Supporti e finitura vengono visualizzate le informazioni riguardanti le definizioni dei supporti e della finitura per un file PDF. È possibile modificare ed eliminare le opzioni, selezionare nuovi supporti e opzioni di finitura e impostare l'ordine in cui RICOH ProcessDirector applica le opzioni a un file PDF.

Per ciascuna opzione di supporti e finitura a livello di pagina, nella colonna Intervallo viene visualizzata la selezione di pagine o il nome della regola utilizzata da Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per applicare l'opzione ai documenti nel file PDF. Nella colonna Sostituzione carta vengono visualizzare le opzioni dei supporti e nella colonna Finitura sottoinsieme vengono visualizzate le opzioni di finitura.

Per specificare una nuova opzione dei supporti o della finitura a livello di pagina, fare clic sull'icona di aggiunta Icona di aggiunta.

Per utilizzare un'opzione dei supporti o della finitura a livello di pagina, selezionarla. Fare clic sull'icona Icona di modifica per modificare l'opzione o Icona del cestino per eliminarla.

Per rivedere l'ordine di applicazione delle opzioni dei supporti e della finitura a livello di pagina al file PDF, selezionarne una. Quindi fare clic sulla freccia su o giù per spostarla.

Con Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat le opzioni a livello di pagina vengono applicate al file PDF seguendo l'ordine in cui vengono visualizzate nell'elenco, dall'alto verso il basso. Se in due opzioni a livello di pagina sono specificate selezioni in conflitto per la stessa pagina (ad esempio, due diversi tipi di supporti), Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat applica l'opzione che si trova più in basso nell'elenco.

Ad esempio, nella prima opzione viene specificato il supporto Letter Blu per la prima pagina di ogni documento all'interno del file PDF. Nella seconda opzione viene specificato il supporto Letter Gold per la prima pagina di ogni documento per un membro del Gold Club. Quando si stampa un file PDF, la prima pagina di ogni documento di un membro del Gold Club viene stampata su un supporto Letter Gold. La prima pagina di ogni altro documento viene stampata su un supporto Letter Blu. Se l'opzione del supporto Letter Blu si trova al di sotto di quella del supporto Letter Gold, la prima pagina di ogni documento viene stampata su un supporto Letter Blu. Nessuna pagina iniziale viene stampata su un supporto Letter Gold.

Nota: L'ordine delle opzioni dei supporti non influisce sulla modalità in cui Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat applica le opzioni di finitura e viceversa.

1.5.3.13.2 Selezione delle opzioni di supporti e finitura

È possibile selezionare le opzioni di supporti e finitura per determinate pagine in ciascun gruppo di pagine, specificando una regola o inserendo il numero di pagine. Ad esempio, è possibile spillare le pagine 1–4 di ciascun gruppo di pagine. Inoltre, è possibile specificare che la prima pagina di ciascun gruppo di pagine venga stampata su carta Gold.
Per selezionare le opzioni di supporti e finitura:
  1. Fare clic su Ricoh Supporti e finitura, quindi selezionare l'icona Icona di aggiunta.
  2. Selezionare un'opzione supporto nell'elenco Sostituzione carta, un'opzione di spillatura nell'elenco Finitura subset.
      Nota:
    • Le opzioni di supporti sono i nomi degli oggetti supporto RICOH ProcessDirector specificati nel file media.zip (o nel file media.xml creato da una versione precedente di RICOH ProcessDirector). Per ulteriori informazioni, vedere l'argomento relativo al caricamento degli oggetti supporto nel sistema della guida o RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti.
  3. Per specificare le pagine per le opzioni supporti o finitura, utilizzare la sezione Condizioni di posizionamento. Eseguire una delle seguenti operazioni:
    • Selezionare Pagine basate su una regola, quindi selezionare una regola dall'elenco. La regola predefinita è Tutte le pagine. Inoltre, è possibile:
      • Definire una nuova regola, fare clic su Icona di aggiunta del contenuto. Per ulteriori informazioni, vedere Definizione di una regola.
      • Passare a Gestione regole, facendo clic su Icona Gestione regole.
    • Selezionare Specifica pagine e immettere le pagine desiderate. Le opzioni supporti e finitura vengono applicate a queste pagine in ciascun gruppo di pagine. È possibile:
      • Per separare la pagina iniziale da quella finale in un intervallo di pagine, utilizzare un trattino.
      • Utilizzare una virgola per separare selezioni di pagine.
      • Immettere n per specificare l'ultima pagina in ciascun gruppo di pagine.

        Ad esempio, un file PDF è composto da due gruppi di pagine. Il primo gruppo è composto da quattro pagine, mentre il secondo da sette pagine. Specificando un valore di 3–n, verranno contrassegnate le pagine 3–4 nel primo gruppo di pagine e le pagine 3–7 nel secondo gruppo.

  4. Fare clic su OK.
    L'opzione specificata viene visualizzata nell'elenco supporti e finitura.
  5. Se si dispone di più opzioni per la sostituzione della carta o la finitura subset, selezionare la nuova opzione. Utilizzare le frecce su e giù per spostarla nella posizione corretta nell'elenco ordinato di opzioni.

    Con Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat le opzioni a livello di pagina vengono applicate al file PDF seguendo l'ordine in cui vengono visualizzate nell'elenco, dall'alto verso il basso. Se in due opzioni a livello di pagina sono specificate selezioni in conflitto per la stessa pagina (ad esempio, due diversi tipi di supporti), Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat applica l'opzione che si trova più in basso nell'elenco.

  6. Per controllare che Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat abbia applicato le opzioni relative a supporti e finitura alle pagine previste:
    1. Fare clic su Ricoh Anteprima.
      Se per la pagina sono state specificate opzioni per supporti e finitura, verrà visualizzata un'annotazione denominata Operazioni di stampa nell'angolo in alto a destra.
    2. Per visualizzare il nome del supporto e l'opzione di finitura, spostare il puntatore del mouse su Operazioni di stampa.

      Ad esempio:

      Supporto = Letter BluSpillatura = In alto a sinistra (#1)

      (#1) indica la sequenza della pagina nell'opzione finitura. Specificando l'opzione di spillatura per le pagine 5–8, la pagina 5 è #1 mentre la pagina 8 è #4.

      In alternativa, fare clic su Commento nella barra degli strumenti di Adobe Acrobat. Nel riquadro Commenti, è possibile visualizzare un commento per ciascuna pagina per la quale sono state specificate opzioni per supporti e finitura.
        Nota:
      • La preferenza Mostra moduli elettronici determina se l'Anteprima debba mostrare l'aspetto dei file di esempio quando i dati vengono combinati ai moduli elettronici definiti per i supporti utilizzati dai file. Impostare la preferenza su per vedere i dati combinati con i moduli.
  7. Al momento del salvataggio di tutti i miglioramenti apportati al file PDF, comprese le nuove opzioni di supporti e finitura, fare clic su Ricoh Salva file di controllo.
  8. Durante l'operazione BuildPDFFromDocuments di RICOH ProcessDirector, specificare il nome e la posizione del file di controllo contenente le definizioni dei supporti e della finitura.

1.5.4 Risoluzione dei problemi

In caso di problemi durante l'esecuzione di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, è possibile utilizzare questi argomenti per consentirne la risoluzione.

1.5.4.1 Determinazione della versione del plug-in

La sezione Informazioni include il numero di versione di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat attualmente installata.
Per stabilire la versione:
  1. Aprire Adobe Acrobat Professional, quindi fare clic su Ricoh Informazioni.
  2. Dopo aver visualizzato le informazioni, fare clic su Chiudi.

1.5.4.2 Gruppi di pagine non visualizzati correttamente

Se i gruppi di pagine basati sul testo ripetuto non vengono visualizzati come previsto in Page Group Navigator, il testo per il gruppo di pagine non è stato selezionato o specificato correttamente.

Potrebbe essere necessario regolare la larghezza del riquadro tracciato o modificare il testo specificato.

Se è stata selezionata l'opzione Inizia gruppo di pagine quando il testo selezionato viene trovato, alcuni caratteri nel file PDF potrebbero includere spazi vuoti che occorre includere nel riquadro tracciato.

1.5.4.3 Il markup non viene visualizzato nelle pagine corrette in Anteprima

L'anteprima consente di visualizzare il markup in base al valore della proprietà Intento di produzione in Preferenze di anteprima.
Ad esempio, se il valore della proprietà Intento di produzione è Facciata singola e il posizionamento pagina è impostato su Solo la seconda facciata anteriore, l'anteprima consente di visualizzare il markup nella seconda pagina di ciascun gruppo di pagine. Se il valore della proprietà Intento di produzione è Fronte/retro e il posizionamento pagina è impostato su Solo la seconda facciata anteriore, l'anteprima consente di visualizzare il markup nella terza pagina di ciascun gruppo di pagine.
Se il markup non viene visualizzato nelle pagine corrette in Anteprima:
  1. Fare clic su Ricoh Preferenze anteprima.
  2. Controllare l'impostazione del valore della proprietà Intento di produzione.

1.5.4.4 Le selezioni del testo mostrano riquadri di piccole dimensioni invece del testo

Se viene selezionato un testo in un file PDF (ad esempio, un testo per un gruppo di pagine o una proprietà del documento) e tale testo viene visualizzato sotto forma di riquadri di piccole dimensioni, il file PDF potrebbe essere danneggiato. Non è possibile utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat per correggere un file PDF danneggiato.

Esistono due modi per stabilire se un file PDF è danneggiato:

  • Utilizzare lo strumento di ricerca di Acrobat per individuare il testo visualizzato nel file PDF. Ad esempio, vengono visualizzate le parole "Numero conto" sulla prima pagina del file PDF. Digitare queste parole nello strumento di ricerca di Acrobat ed eseguire la ricerca. Se Acrobat non riesce a individuare le parole, il file PDF potrebbe essere danneggiato.
  • Copiare il testo del file PDF e incollarlo nel campo di ricerca di Acrobat. Se il testo copiato nel campo di ricerca risulta diverso da quello copiato, il file PDF potrebbe essere danneggiato.

1.5.4.5 Caratteri, immagini o altre risorse mancanti

I file PDF, sia per Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat che per RICOH ProcessDirector, devono incorporare tutte le relative risorse, inclusi i caratteri e le immagini.

1.5.4.6 Campi nei valori limite Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat

Monitora con una risoluzione molto alta e determinate impostazioni di visualizzazione possono causare problemi nella modalità di visualizzazione delle informazioni.
Per modificare la modalità di visualizzazione dei campi di immissione in Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat:
  1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul desktop e selezionare Impostazioni di visualizzazione.
  2. In Ridimensionamento e layoutt, modificare il valore di Modifica la dimensione di testo, app e altri elementi su 100%.
  3. Riavviare il computer per implementare la modifica.
      Nota:
    • Se questa modifica rimpicciolisce troppo i campi per l'utilizzo, provare a modificare il valore di Risoluzionw.

1.5.4.7 Proprietà del documento mancanti

Se non viene visualizzata l'opzione Proprietà documento nell'elenco Vai a del programma di visualizzazione RICOH ProcessDirector, assicurarsi che il flusso di lavoro contenga un'operazione basata sul modello di procedura IdentifyPDFDocuments nel flusso di lavoro. Tale operazione consente di estrarre le proprietà del documento da un file PDF mediante il file di controllo generato da Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.

Se non viene visualizzata una proprietà del documento specifica, utilizzare Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, caricare il file di controllo specificato nell'operazione IdentifyPDFDocuments e verificare di aver definito la proprietà del documento. È anche possibile che non siano state caricate le proprietà del documento corrente di RICOH ProcessDirector.

Se non viene visualizzata alcuna proprietà del documento nel relativo elenco a discesa contenuto nel Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat, è necessario caricarle. Attenersi alla procedura contenuta nell'argomento della guida relativa al caricamento dell'elenco delle proprietà del documento di RICOH ProcessDirector.

Per ulteriori informazioni, vedere RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti.

1.5.4.8 Assenza delle opzioni dei supporti

Se non vengono visualizzati gli oggetti supporto di RICOH ProcessDirector nell'elenco Sostituzione carta durante la definizione delle opzioni di supporti, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat non presenta l'elenco corrente di oggetti supporto di RICOH ProcessDirector.

Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat riceve gli oggetti supporto da un file media.zip (o da un file media.xml creato da una versione precedente di RICOH ProcessDirector). Quando si esegue l'installazione di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat e ogni volta che vengono aggiornati gli oggetti supporto in RICOH ProcessDirector, caricare gli oggetti su Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat. Per ulteriori informazioni, consultare RICOH ProcessDirector: Installazione delle funzioni di elaborazione dei documenti.

1.5.4.9 Durante l'aggiunta di testo a un file PDF, un carattere risulta mancante nell'elenco

Durante l'aggiunta di testo a un file PDF, nell'elenco dovrebbero essere riportati tutti i caratteri disponibili in Adobe Acrobat, ad eccezione di quelli non consentiti per i file PDF.
Se l'elenco non include un carattere che invece dovrebbe essere disponibile:
  1. Verificare che tale carattere sia installato nella cartella Caratteri di Windows o nella cartella Risorse\carattere dell'installazione Adobe in uso.
  2. Se il carattere risulta installato, impostare il livello di registrazione su messaggi di avviso:
    1. Fare clic su Ricoh Preferenze.
    2. Nella scheda Registrazione, fare clic su Invia un avviso nella sezione Livello di registrazione.
    Se alcuni caratteri installati non risultano inclusi nell'elenco al momento dell'aggiunta di testo al file PDF, Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat genera un messaggio di avviso che riporta la causa del problema. Il messaggio viene salvato nel file di log.

1.5.4.10 I caratteri con formati lettera diversi non vengono visualizzati correttamente

Questa versione di Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat non supporta formati lettera diversi, incluse lettere o inclinate e formati che variano in base alla posizione all'interno di una parola. Il rendering delle lingue da destra a sinistra, come l'ebraico o l'arabo, non è corretto.

Quando si aggiunge del testo a un file PDF, l'elenco a discesa mostra tutti i caratteri nella cartella Caratteri di Windows. L'elenco potrebbe includere i caratteri le lingue da destra verso sinistra con formati lettera diversi non supportati.

1.5.4.11 Il codice a barre QR non stampa i dati in giapponese

Se i dati contenuti nel codice a barre QR devono essere codificati in Shift JIS (SJIS):
  1. Fare doppio clic sul riquadro tracciato che definisce il codice a barre QR.
  2. Fare clic su Impostazioni e inserire Shift_JIS nel campo di codifica.
    I dati di input sono sempre in formato Unicode; questa impostazione consente tuttavia di convertire i caratteri Unicode del contenuto del codice a barre QR nella codifica Shift JIS.
Impostando il campo di codifica su Shift_JIS o SJIS, la codifica dei caratteri UTF-8 viene eseguita in Shift JIS. Tuttavia, questa codifica non viene interpretata correttamente sui telefoni DoCoMo Imode (diffusi in Giappone), che sono compatibili con le seguenti impostazioni di codifica: sjis, x-sjis, windows-31J, MS_Kanji, csShiftJIS, csWindows31J, windows-932, cp943c, ibm-943. Tali formati di codifica possono generare diversi codici a barre QR perché presentano code point in conflitto.

1.5.4.12 In un messaggio di errore viene richiesto il controllo delle impostazioni della memoria

Se si utilizza un file di origine PDF di grandi dimensioni e viene visualizzato un messaggio di errore in cui è richiesto un controllo delle impostazioni della memoria, potrebbe essere necessario aumentare l'allocazione della memoria Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat.
Per aumentare l'allocazione della memoria:
  1. Fare clic su Ricoh Preferenze Avanzate.
  2. Aumentare le Dimensioni heap (MB).
  3. Riavviare Adobe Acrobat.

1.5.5 Accesso facilitato

Ricoh cerca di fornire prodotti con un facile accesso per tutti, indipendentemente dall'età e dalle abilità.

Per ulteriori informazioni sul nostro impegno nei confronti dell'accessibilità, consultare la Pagina sull'accessibilità sul sito Web di Ricoh.

Funzioni di accesso facilitato

Le funzioni di accesso facilitato permettono agli utenti disabili, con problemi di mobilità o di vista, di utilizzare correttamente i prodotti IT (Information Technology).

Le principali funzioni di accesso facilitato in questo prodotto consentono agli utenti di:

  • Sfruttare utilità per la lettura dello schermo, lenti d'ingrandimento e altre tecnologie di assistenza.
  • Utilizzare la tastiera anziché il mouse.
  • Cambiare attributi quali volume, colore, contrasto e dimensione dei font.
  • Distinguere i tasti mediante sfioramento senza attivarli.
  • Collegare dispositivi di input e output alternativi come speciali dispositivi di puntamento o schermi Braille.

Inoltre, il centro informazioni e le pubblicazioni relative al prodotto sono in un formato che supporta l'accesso facilitato.

Tasti di accesso rapido di Markup Navigator Plug-in ProcessDirector di RICOH per Adobe Acrobat

Quando un oggetto di markup definito è attivo in Markup Navigator, è possibile utilizzare questi tasti di accesso rapido:

Tasti di accesso rapido di Markup Navigator
Descrizione Tasto
Consente di aprire la finestra di dialogo Modifica Tasto Invio
Consente di eliminare un oggetto di markup Elimina
Navigazione mediante tastiera

Questo prodotto utilizza i tasti di navigazione standard di Microsoft Windows.